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Una copia EURO 1,00 Giovedì 10 novembre 2011 Anno XIII n. 41
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TORTONESE
Il Comune di Tortona viene in aiuto ai pendolari
ALLUVIONE A GENOVA
BUONA
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OLTREPO’
Ha preso il via la stagione teatrale al Giacometti
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Broni per un giorno diventerà la capitale del tartufo
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Attualità Unitre di Casteggio spazio di confronto
E’ stata inaugurata dal Vescovo martedì 8 novembre
E CATTIVA INFORMAZIONE L’emergenza maltempo che ha provocato morti ed enormi danni a Genova e in molte altre zone d’Italia ha occupato a pieno titolo le prime pagine di giornali e telegiornali. Quando la natura finisce per sopraffare l’uomo, la ragione fatica a trovare spiegazioni e l’impatto emotivo è forte. La storia è segnata anche da grandi catastrofi naturali e, per questo, gli episodi di maltempo di questi giorni – ma soprattutto le loro conseguenze – hanno avuto tanto spazio. Ad accrescere la portata emotiva di questi eventi imprevisti e tragici hanno contribuito le molte immagini girate attraverso videofonini o telecamere digitali da parte di chi si è trovato in mezzo a scene da apocalisse, mandate in onda a ripetizione dai telegiornali e dai salotti televisivi più frequentati. Vedere persone trascinate dalla piena senza possibilità di opporre resistenza e automobili o bus completamente travolti dall’acqua è uno shock. Ad amplificare l’effetto di questi video hanno contribuito altri due fattori. Innanzitutto la presenza del sonoro in alcuni filmati, in cui si sentiva in sottofondo la voce rotta di chi piangeva o si disperava nel momento stesso in cui riprendeva ciò che stava accadendo. In secondo luogo, la pubblicazione sulle prime pagine dei principali quotidiani delle immagini, spesso riprese da quegli stessi video, che fissavano nello sguardo i momenti più drammatici. continua a PAGINA 4
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PAGINA 6
Un luogo, una storia Devozione popolare a Castelnuovo Scrivia PAGINA 13
La Casa della Carità VOGHERA - Martedì 8 novembre alle 16 alla presenza del Vescovo mons. Martino Canessa, del superiore generale dei Padri Barnabiti P. Giovanni Villa e del direttore nazionale di Caritas Italiana don Vittorio Nozza, è stata inaugurata la nuova “Casa della Carità P. Natale Molteni”. Si tratta di una struttura dedicata alle persone e alle famiglie in difficoltà abitative della nostra Diocesi con necessità di essere accompagnate nel reinserimento nella società. I Padri Barnabiti hanno messo a disposizione la struttura e hanno sostenuto i lavori di ristrutturazione. La gestione è stata affidata alla Caritas Diocesana e alla Agape Cooperativa Sociale Onlus che ha completato l’opera grazie ai contributi della CEI 8xmille, della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia.
PRIMO PIANO e DIOCESI / PAGG. 2 e 3
Eventi Da Picasso a Frascaroli in mostra a Voghera PAGINA 14
Alessandria Campagna vaccinazione antinfluenzale PAGINA 23
MONTALTO P. / PAG. 14
Giornata del Ringraziamento Ritorna la festa in parrocchia e... non solo di San Martino Domenica 13 novembre sarà la Giornata nazionale del Ringraziamento, che compie 60 anni. In molte parrocchie sarà celebrata nei prossimi giorni, in altre si è già tenuta. In tutti i casi il momento principale è la Santa Messa, seguita dalla benedizione dei mezzi agricoli. Ma i giovani come vivono questo momento? Noi ne abbiamo incontrato uno che ha scelto di fare il contadino.
MONTALTO PAVESE Torna puntuale come ogni anno la Fiera di San Martino a Montalto Pavese che richiama nel centro collinare famoso per il suo castello moltissime persone. Si inizia domani, venerdì 11 novembre, alle ore 21 con un dibattito pubblico sul tema “Oltrepò Pavese: quale futuro? Problemi e soluzioni della vitivinicoltura oltrepadana”.
2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
In vista della Giornata del Ringraziamento i Vescovi benedicono “chi ritorna alla terra”
S T E F A N O: Io giovane di 27 anni che ho scelto di fare IL CONTADINO pagina a cura di MARCO REZZANI
Nel messaggio che i Vescovi italiani hanno elaborato per la prossima giornata del Ringraziamento di domenica 13 ottobre un pensiero speciale è rivolto ai giovani: “vorremmo, in particolare, esprimere la nostra ammirazione e benedire l’opera di quei giovani imprenditori che hanno scelto di ritornare alla terra, nel lavoro agricolo. Essi sono cresciuti più del sei per cento in tutta Italia, indice di un riscoperto amore alla terra, scelta per vocazione e non per costrizione”. Noi ne abbiamo incontrato uno. Si tratta di Stefano Ravizza, di Stradella, impegnato nell’azienda di famiglia “Il Torrino”, delegato di Coldiretti Giovani Impresa di Pavia, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Lombardia e membro della giunta nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Ventisettenne, “nato due anni dopo i mondiali del 1982” come lui stesso tiene a precisare, con la terra e l’agricoltura nel sangue visto che in casa “di terra e di agricoltura ho sentito parlare fin da piccolo perché mia nonna materna nel dopoguerra faceva l’ortolana nella periferia di Pavia che oggi è piena di case, palazzi, infrastrutture…”. Un giovane che aveva scelto di fare altro. “La mia non è mai stata una vocazione – ci dice – perché
ho sempre detto di voler fare l’avvocato specializzato in diritto internazionale, quindi tutto molto lontano dal mondo agricolo. Il mio percorso formativo si è avvicinato all’agricoltura dopo la maturità scientifica con l’iscrizione alla facoltà triennale di viticoltura ed enologia, quando i miei decidono nel 2004 di acquistare una piccola azienda in Oltrepò Pavese”. Un’azienda che è diventata il suo mondo: “La mia è un’azienda di prima generazione, non si tramanda dal nonno del nonno, i ‘fondatori’ siamo io, mia madre, mio padre, mia sorella, l’immagine dell’azienda agricola media a conduzione famigliare. Siamo una realtà vitivinicola che si trova in una frazione di Stradella che confina con il comune di Montù Beccaria, in linea d’aria tra i due ingressi dei caselli autostradali di Stradella e Castel San Giovanni. I vigneti sono quelli della tradizione vitivinicola pavese: croatina, barbera, malvasia. Purtroppo chi c’era prima di noi non faceva il viticoltore di professione, per loro era un passatempo e i vigneti non erano in ottime condizioni. Quindi il primo lavoro è stato riportare tutti gli impianti a regime, affinché fossero tutti produttivi. Il secondo anno abbiamo dovuto iniziare subito a vinificare e ven-
dere il vino direttamente; i primi canali di vendita sono stati i privati grazie anche al vecchio metodo del passaparola. Con il passare degli anni abbiamo ampliato l’attività prendendo in gestione altri vigneti per arricchire il ventaglio di vini che potevamo proporre e oggi cominciamo a raccogliere dei bei frutti”. Quella di Stefano è la storia di una passione, nata forse un po’ per caso, maturata poco a poco come il buon vino e che dai confini dell’azienda si è aperta anche al servizio in prima linea nella Coldiretti. “Sono entrato in Coldiretti a 19 anni, poco dopo aver messo piede per la prima volta in un vigneto – ci racconta – iniziando così a conoscere l’attività sindacale di Coldiretti e cosa voleva dire appartenere ad un’associazione di categoria. Vengo nominato Delegato di Coldiretti Giovani Impresa di Pavia e poi successivamente Delegato di Coldiretti Giovani Impresa Lombardia ed entro a far parte della giunta nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Mi occupo di rappresentare i giovani imprenditori di Coldiretti e organizzo insieme ai giovani della provincia e della regione momenti formativi, convegni, ed iniziative legate all’imprenditoria e a tutto ciò che è connesso al mondo agricolo e che interessa i giovani agricoltori”. Un osservatorio speciale, dunque, da cui guardare a casa nostra, per scorgere segnali di speranza, se ci sono o meno anche da noi giovani che hanno scelto di “scendere in campo” nel senso letterale del termine. “I giovani ci sono e sono una realtà in crescita in questo settore, parliamo di giovani che prendono in mano l’attività che già era dei genitori, quindi che subentrano, oppure di giovani che partono da zero con piccole superfici trasformando e vendendo direttamente”, ci fa notare Ravizza al quale subito dopo faccio la classica domanda “da un milione di dollari” e cioè perché un giovane oggi dovrebbe impegnarsi in agricoltura. La sua risposta è chiara e programmatica al contempo: “Io credo che il settore agricolo sia il vero settore primario di questo Paese soprattutto perché ritengo che l’Italia sia un Paese agricolo dove c’è ancora molto da dire e dove un giovane può dare molto e ricevere molto anche in termini di reddito e di occupazione. È un settore che rappresenta cultura, tradizione, in cui è possibile innovare, che racconta quell’economia
reale e concreta dalla quale si deve ripartire”. Un settore in cui tuttavia non mancano le difficoltà, in cui se un giovane vuole avviare un’impresa deve spesso superare molte “criticità”, soprattutto sul fronte del credito e della burocrazia che, nonostante roboanti proclami, è tuttora pesante ed asfissiante. Ne è convinto anche Ravizza che vede nel credito il primo grande problema: “È assurdo che un giovane debba dare come garanzia la casa dei genitori, oppure della nonna. È un sistema del credito che non sa capire dove può rischiare e dove no; in Coldiretti ci siamo dovuti creare Credit Agri per far capire al mondo del credito come funziona il settore agricolo perché in tanti casi non sapevano nemmeno leggere l’impresa agricola. Se si vuole sostenere l’imprenditoria giovanile bisogna crederci e anche rischiare, perché non mi sembra che quello che sentiamo e leggiamo in queste settimane ci possa far pensare che il sistema su cui si strutturavano le banche non era rischioso, quindi tanto vale dare fiducia a giovani imprenditori agricoli che non vogliono fare i cervelli in fuga, ma che vogliono creare imprese sul territorio italiano. Credo inoltre che sia il momento peggiore per far riferimento alle istituzioni; forse è il mo-
mento migliore per portare progetti sui tavoli delle istituzioni cercando di far capire quale sarebbe la linea giusta per rilanciare il settore agricolo in modo tale che crei occupazione, come il Progetto della Filiera Agricola italiana che stiamo promuovendo sul territorio”. C’è tempo ancora per una domanda. “Rifaresti la scelta di impegnarti in agricoltura?” chiedo a Stefano. Mi risponde di sì, con convinzione, con quella certezza tipica dei giovani. “Perché lo rifaresti?” gli chiedo allora. “Perché racconti il tuo paese, racconti il tuo territorio attraverso una bottiglia di vino, attraverso una forma di formaggio… È un settore dove ti puoi reinventare, dove puoi dare spazio alla creatività, all’innovazione… Poi sicuramente dovremo sempre mangiare e quindi il lavoro non mancherà, magari ci sarà meno lavoro per i politici o per i broker di borsa, ma per gli agricoltori di sicuro no”. Sono un augurio e una speranza. Le facciamo nostre per Stefano e per tutti i giovani come lui che hanno scelto di impegnarsi in agricoltura, investendo così nel loro futuro e in quello del nostro Paese.
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VITA DELLA DIOCESI
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Domenica 13 novembre la Giornata del Ringraziamento per il mondo agricolo
NOTIZIE DIOCESANE
In molti paesi della Diocesi Domenica 13 novembre in Seminario un’occasione di preghiera e di festa L’ACR incontra
Jean-Francois-Millet, L’Angelus, olio su tela, 1857-1859
Sarà celebrata domenica 13 novembre la Giornata nazionale del ringraziamento, che compie sessant’anni. Era infatti il 1951 quando per la prima volta la Coldiretti promuoveva questa giornata con un duplice scopo: ringraziare il Signore per l’annata trascorsa e rivolgere a Lui una preghiera per il nuovo anno. Da allora la giornata si è sempre svolta la seconda domenica di novembre e la data prescelta, l’11 novembre, coincideva al Nord con la chiusura dell’annata agricola e con il rinnovo dei contratti. Dal 1974 la Conferenza Episcopale Italiana ha fatto propria l’iniziativa proponendola come giornata di preghiera per il lavoro nei campi. Anche nella nostra diocesi la giornata è da sempre avvertita come un momento particolarmente significativo. In molte parrocchie sarà celebrata nei prossimi giorni, in altre si è già tenuta. In tutti i casi il momento principale è la Santa Mes-
sa, seguita dalla benedizione dei mezzi agricoli nella piazza del paese. Ma è anche occasione di festa e di incontro con le classiche fiere autunnali, molte intitolate a San Martino e così care alla nostra gente, che “mettono in mostra” i pregiati prodotti di questo straordinario lembo di terra che va dall’Antola al Po. Anche per quest’anno i Vescovi della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, hanno stilato un messaggio che si apre con la constatazione che “ringraziare è sempre un gesto alto e bello, che nobilita chi lo compie. Per noi è un atto doveroso, soprattutto al termine di un anno agricolo segnato dalle conseguenze di una grave crisi economica e finanziaria, ma anche gravido di quella speranza che sgorga dal primato che riconosciamo a Dio solo”. Il tema della giornata trae spunto da un discorso che il Santo Padre Benedetto XVI ha tenuto nel suo recente
viaggio in Germania: “Solo con Dio c’è futuro”. Anche nelle nostre campagne! Gli autori del messaggio fanno notare come “solo con Dio, infatti, c’è il gusto del lavoro. Solo con lui il sudore della fronte è asciugato da mani solidali. Dio entra così nelle nostre fatiche, si fa compagno di strada di ogni nostro passo, verso mete di luminosa speranza”. Il messaggio continua poi così: “Nelle nostre terre, in ogni angolo d’Italia, ne sono segno perenne le tante le pievi di campagna: sono chiese semplici, belle, a misura d’uomo. Per secoli sono state compagne di viaggio nelle mille vicende, segnate dalla fatica e dalla speranza, del nostro vivere sociale. Queste pievi, amate e curate, testimoniano che Dio è lo sposo fedele delle nostre terre. Ci dicono con eloquenza che noi apparteniamo a lui, che con Dio possiamo davvero aspirare a un futuro di benessere e di forza. Vere catechesi di bellezza, ci ricordano che Dio
va messo al primo posto, perché solo allora ogni altra realtà sta al suo giusto posto”. Al contrario – dicono ancora i Vescovi – “quando non c’è Dio nella vita delle nostre campagne, anche il pane non solo non ci sazia, ma anzi si trasforma in pietra, pesante e rude. Quando viviamo nell’egoismo, nella chiusura del cuore e delle mani, nel latifondo e nei respingimenti, nell’inquinamento delle terre, nella speculazione sul grano, nel lavoro nero degli immigrati, il nostro pane diventa pietra e serve a innalzare muri tetri e invalicabili”. Nel messaggio risulta chiaro che solo “con la forza del Vangelo e la chiarezza della dottrina sociale della Chiesa sapremo porre Dio al vertice di ogni nostra fatica, allora ogni lavoro diverrà pane che sazia, le nostre mani si apriranno all’accoglienza fraterna e gli immigrati saranno accolti e rispettati nella loro dignità di persone. Così il grano biondeggerà sulle nostre colline, per farsi pane condiviso, offerto al cielo da comunità ospitali e vivaci, fedelmente vicine alla gente dei campi e delle montagne”. Il testo si chiude con un pensiero grato a quei giovani – cresciuti più del sei per cento in Italia - che hanno scelto di “ritornare alla terra nel lavoro agricolo”. Giovani che non vanno solo ammirati a parole, ma – secondo i Vescovi – “vanno aiutati e accompagnati, a cominciare da un chiaro impegno educativo, nella linea degli Orientamenti pastorali per il decennio Educare alla vita buona del vangelo. È un impegno che parte dalla scuola, dove si apprende la stima per ogni arte e ogni impiego. Tutti i lavori hanno pari dignità, perché è l’uomo a dare dignità al lavoro e non il lavoro a rendere grande l’uomo: il lavoro, infatti, è fatto per l’uomo!”.
L’appello dei Vescovi liguri alla solidarietà
Vicini alle popolazioni di Liguria e Toscana E’ sotto gli occhi di tutti l’impressionante disastro ambientale verificatosi nei giorni scorsi nel levante della Liguria e nel limitrofo territorio toscano, a causa delle eccezionali precipitazioni atmosferiche. L’evento ha provocato lutti e distruzioni immani. Le Chiese liguri, che sempre si sono dimostrate attente e solidali nei confronti delle popolazioni colpite dalle calamità naturali ovunque siano avvenute, si sentono, oggi, particolarmente vicine a quelle co-
munità della nostra stessa regione che si trovano in una così drammatica emergenza. I Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure si uniscono nella preghiera per le vittime ed i loro familiari ed esprimono vicinanza fraterna alle popolazioni locali e alle comunità ecclesiali guidate da Mons. Francesco Moraglia, Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato. Invitano - specialmente i giovani - a gesti di solidarietà e di sostegno nelle modalità che eventualmente
saranno sollecitate da chi coordina i soccorsi e le azioni di volontariato. Stabiliscono inoltre che nel giorno di domenica 13 novembre si tenga una giornata di preghiera e di raccolta in denaro che sarà devoluta, tramite la Caritas, a beneficio delle comunità colpite dall’alluvione. I Vescovi Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona Mons. Alberto Maria
Careggio Vescovo di Ventimiglia - S. Remo Mons. Vittorio Lupi, Vescovo di Savona - Noli Mons. Mario Oliveri Vescovo di Albenga - Imperia Mons. Francesco Moraglia Vescovo di La Spezia Sarzana-Brugnato Mons. Alberto Tanasini, Vescovo di Chiavari Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo Ausiliare di Genova
le famiglie
Domenica 13 novembre, presso il Seminario di Tortona, l’ACR incontra le famiglie dei ragazzi che sono passati in Casa Alpina la scorsa estate. Il programma della manifestazione è il seguente: ore 14.30 ritrovo e accoglienza, ore 15 gioco e attività, ore 16 merenda, ore 16.30 incontro e ore 17 S. Messa.
Il 20 novembre a Villa Meardi
Una domenica per la famiglia
Domenica 20 novembre, a Voghera, nella cornice di Villa Meardi, l’Ufficio per la Pastorale Familiare della Diocesi di Tortona, organizza una “Domenica con le famiglie”. Il tema della giornata sarà “Occhio alle differenze: maschio e femmina li creò”. Alle ore 9 è prevista l’accoglienza dei partecipanti. Seguirà alle ore 9,30 la preghiera d’inizio e la presentazione del tema. Poi prenderanno il via i laboratori di dialogo di coppia fino all’ora di pranzo. Nel pomeriggio, alle 14, riprenderanno i lavori che si concluderanno alle ore 15.30, con l’elaborazione finale. Alle ore 16.45 la S. Messa terminerà l’incontro. Il Vescovo, mons. Canessa, a proposito di questa iniziativa che offre ai coniugi l’opportunità di una sosta per un po’ di riflessione e di preghiera si è detto “sempre più convinto dell’utilità di questi momenti per il rapporto di coppia e per la conseguente ricaduta positiva nella vita della famiglia”. Per il lavoro da svolgere è indispensabile la partecipazione di entrambi i coniugi. Per i bambini è assicurato un servizio di animazione. La prenotazione, entro lunedì 14 novembre, si può fare anche via mail a: pastfam@tiscali.it
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 15 novembre, mercoledì 16, giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
VITA DELLA CHIESA
Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917
La gente, il cardinale Angelo Bagnasco e monsignor Giuseppe Betori
Un messaggio pieno di speranza e commovente, almeno per chi come il sottoscritto ha vissuto, prima da volontario e poi da giornalista, altre catastrofi. C’è il volto di una Chiesa che stringe in un abbraccio questo popolo, una Chiesa che è l’immagine della tenerezza di Dio. Una Chiesa che piange le morti e la distruzione ma che anche si sporca le mani nel fango e si butta nella ricostruzione materiale e spirituale. In tutte le chiese d’Italia si è pregato e si sono raccolti fondi per un immediato intervento. E per prima la Conferenza episcopale italiana ha dato l’esempio con lo stanziamento di un milione di euro che viene dall’otto per mille, cioè dal gesto di fiducia che molti cittadini hanno compiuto nei suoi confronti. Ci sono due volti che, nella
Spazio focolare “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” (Mt 25,13) Gesù è appena uscito dal tempio. I discepoli gli fanno notare con orgoglio l’imponenza e la bellezza dell’edificio. E Gesù: “Vedete tutte queste cose? In verità vi dico, non resterà qui pietra su pietra che non venga diroccata”. Poi sale sul monte degli Ulivi, si siede e, guardando Gerusalemme che gli è davanti, inizia a parlare della distruzione della città, e della fine del mondo. Come avverrà la fine del mondo? - gli domandano i discepoli - e quando arriverà? È una domanda che anche le successive generazioni cristiane si sono po-
ste, una domanda che si pone ogni essere umano. Il futuro è infatti misterioso e spesso fa paura. Anche oggi c’è chi interroga i maghi e indaga l’oroscopo per sapere come sarà il futuro, cosa accadrà… La risposta di Gesù è limpida: la fine dei tempi coincide con la sua venuta. Lui, Signore della storia, tornerà. È Lui il punto luminoso del nostro futuro. E quando avverrà questo incontro? Nessuno lo sa, può avvenire in qualsiasi momento. La nostra vita è infatti nelle sue mani. Lui ce l’ha data; Lui può riprenderla anche all’improvviso, senza preavviso. Tuttavia ci avverte: avrete modo d’essere pronti a questo evento se vigilerete. LE NOSTRE SEDI:
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In quei volti la speranza
La cronaca di questi giorni ci ha posto di fronte a immagini diverse ma accomunate dal dolore, dall’incredulità, dalle lacrime che si sono mescolate con la pioggia. Genova, la Liguria, la Toscana e, per altre diverse ma sempre tristi ragioni, Firenze. I media hanno raccontato i fatti. Nella tragedia questo grande impegno del comunicare non è un aspetto marginale. Tra i molti volti, ripresi in video o in pagina, alcuni in particolare meritano una sosta di riflessione. Sono certamente quelli delle vittime, dei volontari e dei rappresentanti delle istituzioni locali. C’è il volto di un popolo solidale che dice che davvero, l’Italia, è un Paese sano e forte che come può vincere un’alluvione così può vincere una crisi.
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
Chiesa, riassumono tutti gli altri, quello del card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, e di mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze. Il primo tra la sua gente profondamente ferita, dentro lo strazio delle famiglie dei morti e delle vittime. Nel fango come tutti con la sua parola, la sua preghiera, il suo conforto. Una presenza che – come egli stesso ha recentemente ricordato anche per altre testimonianze di solidarietà in terra ligure – non è “straordinaria” perché viene da un amore quotidiano e permanente per la gente. Le radici di questo amore, che la cronaca forse non riesce a cogliere del tutto anche perché questo non è un suo compito, sono nella fede. Non in un’astrattezza ma in una Presenza. Accanto al suo, il volto del-
l’arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori. Senza dimenticare quello del giovane sacerdote suo segretario. Lo abbiamo visto in tv mons. Betori e ci è tornata alla mente la sua testimonianza quando venne sottoposto a un delicato intervento chirurgico che gli impedì di partecipare al convegno ecclesiale di Verona che aveva preparato con tanta intelligenza e tanta passione. Nel volto di oggi la stessa serenità, nelle parole la stessa fiducia, nella commozione la tenerezza di chi perdona, di chi invita a pensieri grandi anche di fronte a un atto brutale e sconvolgente. Pensieri che portano alle altezze di Dio. In una cronaca fatta di morte, distruzione e violenza, nel volto della Chiesa, guidata da Benedetto XVI che non ha esitato a esprimere la sua vicinanza anche all’Angelus di questa mattina, appare in tutta la sua luce, la tenerezza di Dio. L’informazione si ferma a questa soglia e non si può chiederle di più. Ha fatto il suo dovere. Compiere un passo oltre la soglia della notizia è l’invito che viene da questi volti. È un invito alla coscienza di ognuno, credente o non credente, perché nei tempi dell’incertezza, della rassegnazione e del dolore non si smarrisca e trovi le ragioni più profonde di una speranza che va oltre il tempo e lo spazio. Paolo Bustaffa
Parola di Vita “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora” Con queste parole Gesù ci ricorda innanzitutto che Lui verrà. La nostra vita sulla terra terminerà ed inizierà una vita nuova, che non avrà più fine. Nessuno oggi vuole parlare della morte… A volte si fa di tutto per distrarsi, immergendosi completamente nelle occupazioni quotidiane, fino a dimenticare Colui che ci ha dato la vita e che ce la richiederà per introdurci nella pienezza della vita, nella comunione con il Padre suo, nel Paradiso. Saremo pronti ad incontrarlo? Avremo la lampada accesa, come le vergini prudenti che attendono lo sposo? Ossia, saremo nell’a-
more? Oppure la nostra lampada sarà spenta perché, presi dalle tante cose da fare, dalle gioie effimere, dal possesso dei beni materiali, ci siamo dimenticati della sola cosa necessaria: amare? “Vegliate, dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.” Ma come vegliare? Innanzitutto, lo sappiamo, veglia bene proprio chi ama. Lo sa la sposa che attende il marito che ha fatto tardi al lavoro o che deve tornare da un viaggio lontano; lo sa la mamma che trepida per il figlio che ancora non rincasa; lo sa l’innamorato che non vede l’ora d’incontrare l’innamorata… Chi ama sa attendere anche quando l’altro tarda.
Servizi CISL
Alluvione a Genova
Buona e cattiva informazione continua da pagina 1 Sono immagini che, naturalmente, nessuno vorrebbe mai vedere ma che una volta diffuse hanno un fortissimo potere di catalizzare l’attenzione del pubblico. Ad accrescere il pathos e la commozione per la sorte toccata alle vittime delle alluvioni hanno contribuito le testimonianze di chi è stato travolto dalla piena ed è riuscito miracolosamente a salvarsi, oltre alle storie di chi ha fatto il possibile per salvare delle vite o per arginare almeno in parte la forza impetuosa dell’acqua. Purtroppo il già delicato confine fra diritto-dovere di cronaca e rispetto delle persone in qualche caso è stato ampiamente travolto. L’eccesso più evidente – imperdonabile – si è materializzato durante il Tg2 andato in onda sabato scorso all’ora di pranzo, quando un’inviata ha voluto intervistare un ragazzino di 16 anni subito dopo che sua madre aveva perso la vita dopo essere stata travolta dall’onda di piena. La giornalista gli ha infilato il microfono sotto il naso per chiedergli “Cos’hai provato?”, “Hai avuto paura di morire?”, “Dov’era la tua mamma?”. E lui lì, con lo sguardo perso, a rispondere con le lacrime agli occhi, spiegando di essersi attaccato a un palo per non essere trascinato via mentre chiamava disperatamente
sua madre, che scompariva nell’acqua per sempre. Il caso ha suscitato lo sdegno di molti spettatori e la presa di distanze del direttore Marcello Masi, ma ormai la frittata era fatta. Tanto più che anche il Tg3 e il Tg1 si sono sentiti autorizzati a riprendere alcuni passaggi di questa intervista inopportuna e cinica. Non è soltanto il buonsenso a bandire simili comportamenti giornalistici, ma anche la deontologia professionale. Ai minori, in particolare, dovrebbe essere riservata una tutela speciale, dato che i loro diritti prevalgono sempre e comunque sul diritto di cronaca. Anche le persone vittime della tragedia non devono essere intervistate quando si trovano in preda alla disperazione o alla rabbia. Così facendo, si gioca soltanto sulle loro emozioni e su quelle degli spettatori, senza alcun beneficio per nessuno e – anzi – con il rischio di alimentare un’attenzione morbosa che eccede di gran lunga il diritto di essere informati adeguatamente su ciò che accade. Per fortuna c’è stato anche chi ha raccontato la solidarietà, la dignità umana e la voglia di ricominciare che, corroborate dall’opera di migliaia di volontari, lasciano la porta sempre aperta alla speranza. Marco Deriu
Novembre a cura di Chiara Lubich Si attende Gesù se lo si ama e si desidera ardentemente incontrarlo. E lo si attende amando concretamente, servendolo ad esempio in chi ci è vicino, o impegnandosi alla edificazione di una società più giusta. È Gesù stesso che ci invita a vivere così raccontando la parabola del servo fedele che, aspettando il ritorno del padrone, si prende cura dei domestici e degli affari della casa; o quella dei servi che, sempre in attesa del ritorno del padrone, si danno da fare per far fruttificare i talenti ricevuti. Proprio perché non sappiamo né il giorno né l’ora della sua venuta, possiamo concentrarci più facilmente nell’oggi che ci è dato, nell’affanno del giorno, nel
presente che la Provvidenza ci offre da vivere. Tempo fa mi venne spontaneamente di rivolgere a Dio questa preghiera. Vorrei ora ricordarla. “Gesù, fammi parlare sempre come fosse l’ultima parola che dico. Fammi agire sempre come fosse l’ultima azione che faccio. Fammi soffrire sempre come fosse l’ultima sofferenza che ho da offrirti. Fammi pregare sempre come fosse l’ultima possibilità, che ho qui in terra, di colloquiare con Te”.
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
13 Novembre - XXXIII Domenica del Tempo Ordinario
“A chiunque ha verrà dato in abbondanza” Mt 25,14-30 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone. Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro. Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne
portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone - sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele - gli disse il suo padrone - sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”. Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che
mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SAN LEONE I PAPA La Chiesa oggi, 10 novembre, fa memoria di san Leon I pa- Nella primavera pa, il primo ad avere l’appellativo di Magno e che nel 1754 del 455 Leone non fu proclamato da Benedetto XIV Dottore della Chiesa. riuscì a impedire Per raccontare la sua vita e il suo pontificato riproponiamo, che i Vandali di in sintesi, il racconto che ha fatto di lui il Papa Benedetto Genserico, giunti XVI nell’udienza generale di mercoledì 5 marzo 2008. alle porte di Roma, “Leone I fu davvero uno dei più grandi Pontefici che abbiano invadessero la città onorato la Sede romana, contribuendo moltissimo a raffor- indifesa, che fu zarne l’autorità e il prestigio. Primo Vescovo di Roma a por- saccheggiata per tare il nome di Leone, adottato in seguito da altri dodici due settimane. Pontefici, è anche il primo Papa di cui ci sia giunta la predi- Tuttavia il gesto cazione. Leone era originario della Tuscia. Divenne diacono del Papa impedì della Chiesa di Roma intorno all’anno 430, e col tempo ac- almeno che Roma fosse incendiata e ottenne che dal terribile quistò in essa una posizione di sacco fossero risparmiate le Basiliche grande rilievo. Nel 440 il Papa di S. Pietro, di S. Paolo e S. Giovanni. Sisto III morì e a succedergli fu Conosciamo bene l’azione di Papa ELETTO PAPA eletto proprio Leone, che ricevette Leone, grazie ai suoi bellissimi sermola notizia mentre stava svolgendo ni (ne sono conservati quasi cento) e CONVOCÒ IL CONCILIO una missione di pace in Gallia. grazie alle sue lettere, circa centocinDI CALCEDONIA Rientrato a Roma, il nuovo Papa fu quanta. In questi testi il Pontefice apconsacrato il 29 settembre del 440. pare in tutta la sua grandezza, rivolto E AFFRONTÒ ATTILA Iniziava così il suo pontificato, che al servizio della verità nella carità. durò oltre ventun anni, e che è stato Leone fu sostenitore e promotore inPER DIFENDERE L’ITALIA senza dubbio uno dei più importanstancabile del primato romano, propoti nella storia della Chiesa. Alla sua nendosi come autentico erede dell’amorte, il 10 novembre del 461, il postolo Pietro. [...] Convocò il ConciPapa fu sepolto presso la tomba di san Pietro. Le sue reliquie lio di Calcedonia, nel 451, che fu la più importante assemsono custodite anche oggi in uno degli altari della Basilica blea fino ad allora celebrata nella storia della Chiesa. Calcevaticana. Quelli in cui visse Papa Leone erano tempi molto donia rappresenta il traguardo sicuro della cristologia dei tre difficili: il ripetersi delle invasioni barbariche, il progressivo Concili ecumenici precedenti: quello di Nicea del 325, quello indebolirsi in Occidente dell’autorità imperiale e una lunga di Costantinopoli del 381 e quello di Efeso del 431. crisi sociale avevano imposto al Vescovo di Roma di assu- Il Concilio di Calcedonia nel respingere l’eresia di Eutiche, mere un ruolo rilevante anche nelle vicende civili e politiche. che negava la vera natura umana del Figlio di Dio, affermò Celebre è rimasto soprattutto un episodio della vita di Leone. l’unione nella sua unica Persona, senza separazione, delle Esso risale al 452, quando il Papa a Mantova, insieme a una due nature umana e divina. Leone Magno seppe essere vicidelegazione romana, incontrò Attila, capo degli Unni, e lo no al popolo e ai fedeli con l’azione pastorale e la predicadissuase dal proseguire la guerra d’invasione con la quale già zione. Contrastò le superstizioni pagane e i gruppi manichei. aveva devastato le regioni nordorientali dell’Italia. E così In particolare insegnò ai suoi fedeli che la liturgia cristiana salvò il resto della Penisola. Non altrettanto positivo fu pur- non è il ricordo di avvenimenti passati, ma l’attualizzazione di realtà invisibili che agiscono nella vita di ognuno”. troppo, tre anni dopo, l’esito di un’altra iniziativa papale.
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La parabola dei talenti inizia parlando di un uomo che prima della partenza convoca i tre dipendenti e consegna loro i suoi beni. La sua fiducia in loro è assoluta, tanto che ad ognuno affida una grossa somma in talenti. Il talento era una enorme somma: corrispondeva a circa 50 chili d’oro. La consistenza del patrimonio fa comprendere l’importanza dell’incarico dato dal padrone ai tre dipendenti. Al primo affida in gestione cinque talenti, al secondo due e al terzo uno. La consegna, come si vede, è personale. Non siamo di fronte ad una piatta omologazione: il padrone rispetta le capacità di ognuno. Tra la partenza e il ritorno del padrone, i tre dipendenti debbono far fruttare quanto è stato consegnato loro. È chiaro che essi non ne sono i padroni, ma amministratori. Infatti al suo ritorno il padrone chiederà loro come hanno amministrato quello che hanno ricevuto. Il primo dipendente raddoppia il capitale “operando con esso”; altrettanto fa il secondo. Il terzo, invece, fa una buca nel terreno e vi nasconde il talento ricevuto. C’è da notare che il seppellimento del talento non è poi così strano; corrisponde a un dettato della giurisprudenza rabbinica secondo la quale chi, dopo la consegna, sotterra un pegno o un deposito, è liberato da ogni responsabilità. Al ritorno del padrone, il primo servo si presenta e riceve la lode e la ricompensa. Il secondo si avvicina e anche lui presenta il doppio di quanto aveva ricevuto, ottenendo anche lui una ricompensa. Il terzo si accosta e riconsegna al padrone quell’unico talento che aveva ricevuto. E premette anche il motivo del suo gesto: aveva paura di un padrone cattivo e voleva quindi assicurarsi secondo la più stretta consuetudine giuridica. Quel talento, quei talenti, sono la vita, non quella astratta ma quella concreta, di tutti i giorni, fatta del rapporto tra noi e il mondo. Tutto ciò è consegnato alla responsabilità di ognuno perché lo faccia fruttare. E a ciascuno è dato secondo le sue capacità. Questo vuol dire che non c’è uguale misura di vita per tutti, ma anche che nessuno è incapace di far fruttare la vita che ha; nessuno può avanzare scuse (la mentalità, il carattere, la stessa malattia e l’indebolimento...) per sottrarsi alla responsabilità di impiegare la propria vita facendola fruttare. Semmai è frequente che la si faccia fruttare solo per se stessi, che la si impieghi solo per il proprio tornaconto, per la propria particolare sicurezza, per la propria tranquillità e basta. È quanto ha ricercato il terzo servo: ha sotterrato il talento per avere “pace e sicurezza”, come scrive l’apostolo nella lettera ai Tessalonicesi. Il terzo servo aveva dalla sua parte la legge che lo liberava da ogni responsabilità e soprattutto dai rischi dell’impegno. La parabola avverte che questo servo, in realtà, ha preferito nascondere la sua vita in una buca, in una avara ed egoistica tranquillità. E forse è proprio qui la paura. Paura non tanto nei riguardi del padrone quanto di perdere la propria tranquillità avara. Gesù, con questa parabola, da una parte svela l’ambiguità di colui che si contenta di come è, senza avere alcun desiderio di cambiare, alcuna aspirazione di trasformare la vita e, perché no, alcuna ambizione perché la vita di tutti sia più felice. Dall’altra mostra che il regno dei cieli inizia quando ognuno di noi, piccolo o grande che sia, forte o debole che sia, non si chiude nell’avarizia e nella grettezza del ripiegamento su se stesso, ma si apre alla vita, all’impegno per cambiare il proprio cuore, al desiderio operoso che la vita dei più deboli sia sollevata, che questo nostro mondo sia più vicino al Vangelo. Sarà così che la nostra vita sarà moltiplicata, la nostra debolezza sarà resa forza, la nostra povertà sarà mutata in ricchezza, la nostra gioia sarà piena: “Bene servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
le letture della domenica Prima Lettura Pr 31,10-13.19-20.30-31 Salmo Responsoriale Sal 127 Seconda Lettura 1Ts 5,1-6
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ATTUALITA’
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
Nuova tappa del viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della nostra Diocesi
CASTEGGIO: “scambio di opinioni tra età diverse” mettere un’intelligente gestione del tempo libero, di aumentare la progettualità dell’individuo, di facilitare il suo corretto inserimento nella realtà circostante e di favorire un proficuo scambio di opinioni fra persone di varie età, di vari ceti sociali, di diversi gradi di istruzione. Quanti iscritti avete? Nell’ultimo anno accademico gli iscritti sono stati 240.
CASTEGGIO - Nuova tappa del nostro viaggio nel panorama delle Unitre operanti sul territorio diocesano. Siamo stati a Casteggio, dove l’associazione è presente dal 1997, ed abbiamo fatto “quattro chiacchiere” con il presidente Giorgetto Giorgi. Presidente, ci racconti in breve la storia della presenza di questa “accademia dell’umanità” nella vostra città? L’Unitre di Casteggio è nata nel 1997 e, all’epoca, contava meno di cento iscritti. I corsi erano 16 e i docenti 18. Negli anni successivi, il
numero degli iscritti è praticamente triplicato. Oggi collaborano circa sessanta docenti per altrettanti corsi. L’iniziativa ha quindi avuto senza dubbio un notevole successo. Anche a Casteggio l’Unitre è una delle realtà culturali più importanti. Da non trascurare l’importante valenza sociale e di aggregazione dell’associazione. Ci dica il suo pensiero in proposito. L’Unitre di Casteggio è un’Università delle tre età, il che significa che promuove la partecipazione di soci di età diverse. Suo precipuo scopo è per-
E’ iniziato un nuovo anno associativo e sono partiti i nuovi corsi accademici. Ci parli del calendario di questo anno accademico e delle novità più significative. I corsi, ormai da tempo, sono raggruppati in una serie di aree: artistica, linguistica, scientifica, storico-letteraria, informatica. Ogni anno, tuttavia, gli argomenti trattati nell’ambito delle varie aree cambiano. Quest’anno due corsi saranno ancora dedicati alla celebrazione del 150° anniversario dell’unità d’Italia. Sempre più importanza assumono, inoltre, i laboratori, in cui i corsisti si esercitano in un’ampia serie di attività manuali. Alle fine dell’anno accademico i risultati di quelle at-
tività sono oggetto di una mostra. L’Unitre non è solo lezioni, ma tutta una serie di attività parallele: laboratori, visite e viaggi e molto altro. Cosa bolle in pentola a questo proposito a Casteggio? Oltre ai momenti conviviali, l’Unitre ha intenzione di progettare viaggi di studio (in Italia e all’estero), visite a musei e mostre, partecipazione a spettacoli (di tipo teatrale, musicale, cinematografico) e a conferenze. Mensilmente, inoltre, vi saranno degli incontri con autori (di opere di storia, di
narrativa, di grafica, ecc). Un’ultima domanda: ci faccia un bilancio di questi anni alla guida dell’associazione. Quali le soddisfazioni più belle da inserire nell’album dei ricordi? Fra le iniziative più importanti che sono state felicemente portate a termine nel corso di questi anni, è opportuno citare: la pubblicazione di un opuscolo sulla chiesa settecentesca di San Sebastiano, intitolato San Sebastiano: suggestione e arte; la raccolta di proverbi, aforismi, espressioni idiomatiche dialettali, nell’opuscolo intitolato Al parlà
d’una volta; la pubblicazione di ricette di cucina tipiche della zona; la formazione di un gruppo teatrale dialettale e l’allestimento di un numero rilevante di spettacoli che hanno ottenuto in provincia un notevole successo; la ricerca di antichi canti popolari della zona che sono stati interpretati dal coro, formato da responsabili, docenti e corsisti dell’Unitre; l’aiuto fattivo nella realizzazione di progetti di solidarietà. Queste molteplici iniziative non avrebbero potuto essere realizzate senza la dedizione di un gruppo di persone affiatate e disponibili. m.r.
Dal documento presentato a Roma emergono nuovi disagi sociali
“Poveri di diritti”: il Rapporto Caritas ROMA - Lo scorso 17 ottobre, Giornata mondiale della lotta alla povertà, è stato presentato a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, il Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia elaborato da Caritas Italiana e Fondazione “E. Zancan”. È un titolo fortemente evocativo quello del nuovo rapporto Caritas Zancan su povertà ed esclusione sociale in Italia: “Poveri di diritti”. Un titolo che nasce da una semplice, ma non scontata considerazione: alle persone che vivono in condizioni di povertà si pensa solo in termini di insufficienti risorse economiche, ignorando che esiste tutta una serie di altre privazioni che peggiorano lo stato di precarietà e ne impediscono il superamento. Il diritto alla casa, al lavoro, alla famiglia, all’alimentazione, alla salute, all’educazione, alla giustizia, pur tutelati dalla Costituzione italiana, sono i primi a essere messi in discussione e negati. Allo stesso modo, viene regolarmente violato il “diritto a non scomparire per effetto statistico”, visto che le statistiche sulla povertà non riescono a documentare gli effetti devastanti della crisi per molte famiglie. Come nel passato rapporto, anche quest’anno va registrata una sostanziale difformità tra i dati ufficiali relativi alla povertà e la reale condizione del paese, che
Mons. Vittorio Nozza Direttore di Caritas italiana
tutti sperimentano quotidianamente e che richiederebbe un’integrazione dell’attuale metodo di rilevazione con soluzioni più sensibili ai cambiamenti. Nel 2010, 8 milioni e 272 mila persone erano povere (13,8%), contro i 7,810 milioni del 2009 (13,1%). Secondo i dati Istat (2011) il 2010 ha registrato un lieve incremento nel numero di famiglie in condizioni di povertà: si è passati da 2,657 milioni (10,8%) a 2,734 milioni (11%). Nel 2010 la povertà relativa è aumentata, rispetto all’anno precedente, tra le famiglie di 5 o più componenti (dal 24,9 al 29,9%), tra le famiglie monogenitoriali (dal-l’11,8 al 14,1%), tra i nuclei residenti nel Mezzogiorno con tre o più figli minori (dal 36,7 al 47,3%) e tra le famiglie di ritirati dal lavoro in
cui almeno un componente non ha mai lavorato e non cerca lavoro (dal 13,7 al 17,1%). Ma la povertà è aumentata anche tra le famiglie che hanno come persona di riferimento un lavoratore autonomo (dal 6,2 al 7,8%) o con un titolo di studio medio-alto (dal 4,8 al 5,6%). Per queste ultime è aumentata anche la povertà assoluta, passando dall’1,7 al 2,1%. Il Rapporto propone inoltre un’attenta analisi della spesa dei comuni per la povertà e il disagio economico, già avviata nelle due precedenti edizioni. In vista del nuovo assetto federalista, che prevede un riequilibrio delle risorse e il superamento delle divergenze territoriali, diventa fondamentale avere chiaro il quadro della situazione per capire dove intervenire.
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Giovedì 10 novembre 2011
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Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 novembre 2011 Giovedì 10: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 11: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 12: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 13: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Lunedì 14: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 15: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 16: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)
La storica kermesse è giunta alla 341esima edizione
Ritorna la Festa di San Martino a Godiasco G O D I A S C O - Ritorna l’antica Fiera di San Martino a Godiasco che domani, venerdì 11 novembre, giungerà alla 341esima edizione. L’evento sarà organizzato dal comune di Godiasco con il patrocinio di Provincia, Comunità Montana dell’Oltrepò pavese e Camera di Commercio. La manifestazione, tra le più antiche della Valle Staffora aprirà i battenti alle ore 11. I turisti potranno incontrare la cultura contadina ancora presente in questo suggestivo territorio. Stalle e animali, vino e cantine, l’osteria e gli antichi giochi sono gli ingredienti di un appuntamento che ogni anno richiama numerosi turisti provenienti da tutta la provincia di Pavia e non solo. Durante la giornata si potrà assistere a spettacoli di strada e si potranno degustare prodotti tipici dell’Oltrepò Pavese. Nelle cantine di Palazzo Malaspina sarà ospitata una
Un’immagine dell’edizione 2010 della Festa di San Martino
vetrina dedicata al “mondo del vino”. Prima della tradizionale kermesse, nella serata di giovedì 10 novembre, si terrà alle ore 21, presso la sala consigliare del municipio, la premiazione del concorso di pittura indetto dalla Civica Biblioteca. Domenica 13, nel contesto delle celebrazioni di San Martino, si terrà alle ore 21, presso il teatro Cagnoni di Godiasco, lo spettacolo intitolato “A volo
d’Ippogrifo”: musica, racconti e immagini per l’Orlando Furioso. La Fiera di San Martino affonda le sue radici nella storia medioevale che vide questa contrada al centro dei traffici da e per il mare per il commercio del sale e di altre spezie. La signoria Malaspina aveva, in Godiasco, il marchesato più importante che veniva anche spartito, in alcune fasi, tra i maggiorenti delle famiglie.
La fiera era luogo di raccolta e commercializzazione di spezie, pellame, tessuti. In tale occasione la tradizione consacrò la stipula e la conclusione dei contratti agrari e delle affittanze immobiliari. I lavoratori stagionali e mezzadri concludevano le loro prestazioni in occasione di san Martino. Oggi la Fiera conserva delle antiche tradizioni quelle legate alla vitivinicoltura; in occasione di San Martino “ogni mosto diventa vino” e le cantine si aprono per la degustazione accompagnata da “pane e salame” naturalmente DOC. Le tradizioni dell’Oltrepò forti e vive in Godiasco, paese della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, bene esprimono e valorizzano le più generali tradizioni della Lombardia, quelle legate alla collina e al preappennino, componente geografico essenziale della regione, assieme ai laghi, ai monti e alla pianura. Mattia Tanzi
Il nuovo spazio è stato realizzato nei pressi del teatro comunale
Inaugurata la Piazzetta Soci Fondatori Soams RIVANAZZANO TERM E - Nonostante il maltempo si è svolta la decima edizione della festa di San Martino di Rivanazzano Terme. La manifestazione ha preso il via domenica mattina alle ore 9.30 con il taglio del nastro. Alla cerimonia oltre al sindaco Romano Ferrari presente con assessori e consiglieri, non hanno voluto mancare all’appuntamento il consigliere regionale Giuseppe Villani, l’assessore provinciale Alberto Lasagna e l’ex sindaco di Rivanazzano Terme Giancarlo Piaggi. Il nastro è stato tagliato dalla presidentessa di Occasioni di Festa Piera Selvatico che ha ricevuto una targa dal sindaco Romano Ferrari. Nella stessa mattinata è stata inaugurata la nuova “Piazzetta Soci Fondatori Soams di Rivanazzano”. “Ricordo che con atto del 1 gennaio 1870 venne costituita in Rivanazzano una Società avente denominazione di Società di Mutuo Soccorso ed Istruzione degli Operai e Coltivatori di Rivanazzano Soams. - ha detto Romano Ferrari - Con
rogito del notaio Agostino Gatti del 28 novembre 1891, la Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso di Rivanazzano acquistava da Alessandro Bussolera e Antonio Migliora due fondi, detti rispettivamente ‘all’orto’ e ‘canepaio’, su cui erigervi la sede sociale, che venne inaugurata, con solenne cerimonia, cui parteciparono le società consorelle dell’Oltrepò, nel 1895. Nella riunione del 5 giugno 1983, a norma dell’art. 55 dello Statuto, l’Assemblea generale dei Soci Soams decideva formalmente lo scioglimento della Società Operaia di Mutuo Soccorso con la cessione a titolo gratuito dell’immobile della
sede sociale con le sue pertinenze e mobilio ancora usufruibile al Comune di Rivanazzano”. “A ricordo della generosa donazione, all’ingresso del Cinema Teatro Comunale di Rivanazzano Terme abbiamo apposto, nel mese di novembre 2008, poco prima della inaugurazione di questo stesso Teatro, un quadro contenente la pergamena originale, che abbiamo fatto restaurare nel 2008, riportante l’elenco dei soci fondatori della predetta Società Operaia Agricola di Mutuo Soccorso di Rivanazzano. continua Romano Ferrari Come amministrazione comunale di Rivanazzano Terme abbiamo stabilito di
attribuire a questa area pubblica la denominazione: ‘Piazzetta Soci Fondatori Soams. di Rivanazzano’. Abbiamo anche stabilito di acquisire in permuta questa area, adiacente al Teatro Comunale, previa realizzazione, da parte di un soggetto privato, la Famiglia Di Caccamo, di un parcheggio pubblico a servizio della suddetta struttura. Voglio ringraziare, a tal proposito Francesco, Antonio e tutti gli altri componenti della Famiglia Di Caccamo, tutti i dipendenti dell’impresa, i progettisti e il Direttore lavori, per la disponibilità e la passione che hanno messo nella realizzazione di questa piazzetta. Per fare bene le cose bisogna, innanzitutto, credere in quello che si fa ed essere motivati nel farle. E in questo caso le cose sono state fatte bene. So che Francesco aveva acquistato quest’area con lo scopo di renderla disponibile, un giorno, per il Comune. Ha raggiunto il suo scopo, dandoci questa bella Piazzetta”.
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 13 novembre 2011 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 13 novembre 2011 (Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, via Lomellina 38.
Paolo Affronti eletto presidente UDC provinciale PAVIA - L’onorevole Paolo Affronti è il nuovo presidente dell’Unione di Centro in provincia di Pavia. Il partito di Casini, Cesa, Buttiglione e Pezzotta ha inoltre riconfermato il pavese professor Italo Richichi alla guida della segreteria provinciale. La proclamazione degli eletti è avvenuta sabato a Pavia a conclusione del primo congresso provinciale dell’Unione di Centro. La sala San Martino di Tours ha visto la presenza dell’onorevole Giancarlo Galletti, vice capogruppo dell’Udc e degli onorevoli Mantini (vice segretario nazionale) e Tassone. Durante il congresso si è deciso di optare per una lista unitaria caratterizzata dalla presenza del sindaco di Belgioioso Fabio Zucca e della sua compagine e di Ettore Filippi. Folta la rappresentanza oltrepadana. Infatti, i delegati oltrepadani al congresso nazionale sono Paolo Affronti, Giuseppe Melia, Enrico Silva e Arcangelo Verta mentre quelli al congresso regionale sono Nicola Affronti, Giorgia Alesi, Paolo Bertorelli, Luciano Cremonesi, Pietro Dono, Gianfranco Geremondia, Vanessa Piovesan, Angelo Rossi, Carlo Torlasco e Arcangelo Verta. Nel comitato provinciale sono entrati a far parte: Paolo Affronti, Nicola Affronti, Alida Battistella, Antonio Califano, Luciano Cremonesi, Eletta Cavedoni, Enrico Dusio, Andrea Falciano,
Claudio Ferri, Ernesto Giacobone, Giuseppe Melia, Massimiliano Mozzi, Graziano Percivalle, Ludovico Premoli e Arcangelo Verta. Da segnalare la presenza di numerosi giovani e donne all’interno di un partito che punta ad essere sempre più rappresentativo in questa complicata fase della politica nazionale. “Il lavoro svolto dal nostro partito in un momento internazionale estremamente difficile - ha detto Paolo Affronti - che vede il nostro paese in grosse difficoltà, fa sì che oggi si guardi a noi e alla più vasta casa dei moderati come ad un baluardo indispensabile per governare l’Italia in un momento di crisi che potrebbe diventare drammatica per il nostro paese. Tutte le forze politiche, hanno intuito il ruolo importante dell’Unione di Centro e del costituendo, nei fatti, terzo polo con Fli e Api”. Mattia Tanzi
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VOGHERA E OLTREPO’
Domenica “il re dei paesi” incontrerà l’enogastronomia delle Langhe
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
Aveva compiuto 100 anni
Broni per un giorno capitale del tartufo La morte di don Sturla BRONI - Per un giorno Alba con i suoi sapori, i suoi colori e le sue tradizioni si trasferisce a Broni. Domenica 13 novembre la città di San Contardo diventerà capitale del tartufo e delle prelibatezze delle Langhe grazie alla giornata dell’enoturismo, quest’anno dedicata in particolare ai sapori piemontesi e ai vini di più regioni italiane. Numerose le iniziative in programma: ‘Bancarelle del gusto’ piene di golosità delle langhe (salami al barolo e al tartufo, formaggi d’alpeggio e miele del Roero, oltre a numerose ‘galuperie albesi’ solo per citarne alcune), mercato agricolo a km 0 a cura di Coldiretti e C.I.A., e soprattutto il punto di ristoro ‘Ristolanga’, una tensostruttura coperta e riscaldata in Piazza Vittorio Veneto che servirà ai presenti risotto tartufato e golosità delle Langhe. Oltre a squisitezze locali,
come salamino cotto e caldarroste a cura della Nuova Pro Loco di Broni. Inoltre, durante tutta la giornata sarà possibile visitare le bancarelle del mercatino antiquariato e godere dell’intrattenimento musicale dal vivo con degustazione gratuita di vini a cura delle cantine dell’Oltrepò e di al-
tre Regioni italiane ed estere. “La giornata dell’enoturismo dedicata ai sapori piemontesi fa parte della serie di iniziative su cui stiamo lavorando da quest’estate per coinvolgere le risorse locali, che qui sono molto valide, nel sostegno dell’economia cittadina e nel rilancio
dell’attrattiva di Broni anche nei confronti del circondario. - spiega il Consigliere Matteo Caliogna con delega all’organizzazione di eventi e gemellaggi - Mi auguro che i cittadini partecipino numerosi e che sia una vera e propria festa per tutte le famiglie di Broni e non solo: un’occasione per stare insieme e divertirsi come lo sono state le precedenti iniziative”. “In città si respira un rinnovato interesse per tutte le numerose manifestazioni degli ultimi mesi. - conclude Caliogna - Grazie alla nuova tensostruttura riscaldata e all’impegno dei volontari della Nuova Pro loco, a cui va un sentito ringraziamento, ci stiamo dando da fare per organizzare iniziative simili a questa anche nel periodo invernale, nella speranza che continuino ad incontrare il gradimento dei cittadini di Broni e dei paesi vicini”.
“Stregoni o mediconi?”, se ne è parlato a S. Cipriano S A N CIPRIANO PO - Un incontro dedicato alla medicina popolare, quello messo in campo nel fine settimana a San Cipriano Po nella sala del Consiglio Comunale, col titolo allusivo espresso con maggiore efficacia in dialetto, “Striòn o Madgòn?”, ovvero un’indagine sulla medicina popolare ai tempi dei nonni. La ricerca orale svolta col sostegno della Provincia di Pavia attraverso un “Bando delle idee: contributi a favore dei piccoli Comuni per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale”, è stata portata avanti nella comunità Oltrepadana di San Cipriano, in riferimento all’antico appellativo che scherzosamente, in passato, è stato rivolto ai suoi abitanti, ritenuti “Striòn o Madgón”. Attraverso interviste individuali e collettive agli anziani del paese, le ricercatrici della Cooperativa sociale “Progetti” di Pavia, Alessandra Rotella, Elisa Sarchi ed Alessandra Viola, hanno così letteralmente ‘setacciato’ i ricordi di usanze ed esperienze locali, che in passato hanno dato a questo
paese rivierasco del Po, la nomea di ambiente nel quale più di un abitante coltivava tradizioni di medicina popolare. Alla vigilia della presentazione
delle risultanze dell’inchiesta attraverso un libro in corso di stampa, nella Sala Consiliare di San Cipriano a nome dell’Amministrazione Comunale il vice sindaco Pietro Faravelli ha aperto un interessante dibattito sull’iniziativa, al quale hanno partecipato le ricercatrici in un dialogo con il pubblico del paese. A sua volta lo scrittore Lino Veneroni da sempre legato a questa comunità oltrepadana, e autore del libro “Quella brava gente di San Cipriano” ha ricordato gli aneddoti di un passato che aveva valori morali e sociali significativi, validi anche per i tempi attuali. Infine il giornalista Siro Brondoni a nome anche del Sistema Bibliotecario dell’Oltrepò, ha richiamato le pagine dedicate a San Cipriano dallo storico Serafino Gavazza, che ha ripercorso le significative vicende religiose e civili di questa comunità da sempre in apprensione per l’imprevedibile corso dei Po, ma animata nei secoli da una fede cristiana nella quale sono state presenti col loro vivace contributo anche le esperienze della medicina popolare.
VOGHERA - Il giorno dei Santi, 1° novembre 2011, è mancato a Voghera, parrocchia di San Rocco, il Sacerdote don Giuliano Sturla che il 2 ottobre aveva compiuto cento anni di età. Don Giuliano nacque nel 1911 nella parrocchia di Sant’Antonino a Trebbio, frazione di Torrazza Coste, da una famiglia di agricoltori. Forse non aveva ancora dieci anni quando entrò nel seminario di Tortona per seguire la sua vocazione. Ordinato sacerdote, per motivi di salute a venticinque anni fu aiutato dal Vescovo del tempo ad inserirsi in una parrocchia di Genova perché per lui il mare rappresentava un’importante ragione di vita. E a Genova rimase per più di cinquant’anni svolgendo il ministero di sacerdote in diverse realtà, anche di notevole impegno. Basti dire che operò per ben venticinque anni insieme al Cardinal Angelo Bagnasco con il quale continuò a corrispondere fino alla morte. Fu anche assistente della Gioventù Femminile dell’Azione Cattolica, ma soprattutto fu insegnante di Religione nelle scuole superiori. Proprio nella scuola diede il meglio di sé rivelandosi un vero educatore. Diversi suoi alunni sono rimasti in contatto con lui anche quando a settantacinque anni ritornò nella diocesi di Tortona dove si stabilì a Voghera presso un suo fratello. Di questi ex alunni alcuni ricoprono posti importanti nella città di Genova e hanno sempre espresso affetto e riconoscenza per i valori che Don Giuliano aveva loro comunicato. Solo Dio poi conosce quante istituzioni benefiche e quanti poveri sono stati da lui aiutati. Mons. Canessa, Vescovo attuale di Tortona, che già lo aveva conosciuto a Ge-
nova, in quanto oriundo di questa città, gli affidò la Parrocchia di Sant’Antonino in Trebbio dove era nato e dove per diversi anni celebrò la Santa Messa festiva, mentre quella feriale quotidiana la celebrava nella cappella dell’ex Asilo Montessori di San Rocco, adesso casa di riposo Villa Mater. I disturbi fisici però aumentarono sempre più fino a quando in questi ultimi anni fu costretto a celebrare la Santa Messa in casa rinunciando anche a Sant’Antonino. Nato il 2 ottobre sotto la protezione degli Angeli Custodi, don Giuliano ritorna alla casa del Padre il 1° novembre accompagnato dalla innumerevole schiera dei Santi. E degli Angeli e dei Santi egli ebbe tutte le caratteristiche. Seppe essere custode impareggiabile di quanti si affidarono a lui per la vita spirituale e offrì a quanti lo incontrarono o avvicinarono per qualsiasi motivo, una eccezionale testimonianza di umiltà, di semplicità, di comprensione profonda, segno indiscusso dell’Amore infinito e misericordioso di Dio. A Dio siano rese grazie per lo straordinario dono del Sacerdote don Giuliano Sturla, chiamato a continuare in Cielo la sua apostolica missione. Mariuccia Ricci
Ciocca: “Si riattivano gli investimenti e si fa lavorare la gente” Video di Scolè per il 4 novembre MILANO - Regione Lombardia mette a disposizione degli Enti locali un fondo finanziario di 70 milioni di euro per consentire loro di effettuare investimenti altrimenti impossibili a causa del blocco imposto da Patto di stabilità nazionale. L’iniziativa è stata sancita in un Accordo firmato dalla Regione Lombardia con ANCI Lombardia (Associazione dei Comuni) e UPL (Unione delle Province lombarde). “Questo importante fondo -
spiega il consigliere regionale Angelo Ciocca - consente agli enti locali di poter tornare a spendere le risorse, di fare investimenti, quindi di mobilitare opere e cantieri, rimettendo in moto parte dell’economia locale. Se un Comune fa un investimento in opere, lavorano le ditte di costruzione, lavora l’indotto e di conseguenza il personale legato ai settori”. A breve verrà definita una classifica della virtuosità dei comuni, sulla base di preci-
si parametri oggettivi concordati tra Regione, Province e Comuni nei mesi
scorsi. Potranno usufruire del “plafond” per effettuare pagamenti in conto capitale gli Enti locali in possesso dei seguenti requisiti: possedere l’adeguata disponibilità di cassa per effettuare i pagamenti; dimostrare l’effettiva liquidabilità delle spese, certificando, con adeguata documentazione, che il “plafond” messo loro disposizione sarà impiegato per spese effettivamente ed immediatamente liquidabili entro il 2011. a.b.
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VOGHERA - Nella giornata del 4 novembre è stato rappresentato presso il salone del Millenario, organizzato dall’Unitre di Voghera, il filmato a soggetto multimediale storico di Tullio Scolè dal titolo “Prima Dell’Aurora”. Si racconta di un fatto accaduto a Voghera 67 anni fa nella notte del 3 novembre 1944 durante la Resistenza, un avvenimento che rievoca l’eroismo risorgimentale. Il partigiano Rino Balladore, vogherese, si sacrificava in un combattimento solitario
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per favorire la ritirata della sua pattuglia che era scesa a Voghera per un azione militare”. Agonizzò a lungo sul ciglio della strada, sognando una nuova Italia, temprata con il sangue di tanti suoi figli. Il filmato, che contiene un magnetismo emotivo non comune, ha suscitato vivo interesse negli spettatori. Nella serata dello stesso giorno, nella sala della Civica Biblioteca di Torrazza Coste, è stato presentato il filmato “100 Anni all’ombra del Tricolore”.
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Due seminari organizzati da Gal Alto Oltrepò e Legambiente Turismo
Quale sviluppo turistico sostenibile per l’Oltrepò?
SALICE TERME Grande partecipazione per i due seminari organizzati da Gal Alto Oltrepò e Legambiente Turismo che hanno voluto trattare i temi della sostenibilità e competitività in ambito turistico. Con una serie di appuntamenti che offrono occasioni informative a operatori turistici, rappresentanti di categoria e amministratori locali, ha preso il via il progetto “Oltrepò Pavese:
innovazione, ambiente, turismo”, in collaborazione con Gal Alto Oltrepò nel quadro del Piano di sviluppo rurale 2007-2013, Misura 3.3.1 B Informazione. Il primo seminario conoscitivo su sviluppo turistico e sostenibilità si è tenuto a Salice Terme presso l’hotel President, il 7 novembre dalle ore 14.30 alle 17. L’appuntamento è stato poi ripetuto martedì mattina, a Stradella presso la Sala po-
lifunzionale Nerina Brambilla. Durante la due giorni che ha coinvolto gli operatori turistici del territorio, è stata presentata anche l’etichetta ecologica di Legambiente turismo, la più numerosa in Italia e riconosciuta in Europa, esaminandone le opportunità di applicazione in Oltrepò in base alle specificità, ai punti critici e alle ricchezze del territorio. Dal 1997 Legambiente tu-
rismo si occupa di sostenibilità del turismo per diminuirne gli impatti, favorire viaggi e vacanze più rispettosi dell’ambiente, migliorare la qualità ambientale della ricettività e delle destinazioni. Consapevole che i risultati duraturi arrivano solo coinvolgendo gli operatori turistici nelle scelte e nelle azioni concrete di risparmio, di tutela e di promozione del territorio, Legambiente turismo parte sempre dal confronto con gli attori locali. “Cerchiamo di rispondere agli operatori che chiedono indicazioni concrete per essere più sostenibili e per creare insieme una rete per il rilancio del turismo di qualità nell’Oltrepò”- dice Luigi Rambelli, presidente nazionale di Legambiente turismo. Rambelli è intervenuto al seminario insieme al presidente di GAL Alto Oltrepò Giorgio Remuzzi (nella foto) portando il suo contributo.
L’autunno degli scolari La missione di Sr Serra
RIVANAZZANO TERM E - In occasione della Festa di San Martino di Rivanazzano Terme è stata allestita, nella giornata di domenica, presso la sala manifestazioni della Biblioteca Civica Paolo Migliora la mostra “L’autunno: uno scrigno di doni”. La mostra,
che ha riscosso un grande successo, è stata realizzata dagli alunni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Rivanazzano Terme. I piccoli alunni, nell’allestimento della mostra, hanno mostrato la loro creatività e fantasia, imparando a lavorare insieme.
T O R R I C E L L A V E RZATE - Giovedì 3 novembre, alle ore 21, nel Santuario della Santa Croce di Torricella Verzate, Riccardo Brega (nella foto) originario del paese e il suo amico Fabrizio Damiano, membri dell’associazione Espérance ACTI (Aiuto e Cooperazione fra Ticino e Indocina), hanno parlato della loro esperienza missionaria vissuta in Mozambico, a Chokwe, dove da anni opera suor Maddalena Serra, nativa di Torricella. Lei, insieme ad altre cinque sorelle missionarie di San Vincenzo De Paoli, ha trasformato in ospedale un vecchio convento e in questa realtà aiutano i bimbi e le loro famiglie con cibo e generi di prima necessità. I due giovani hanno raccontato, attraverso foto e dia-
Fotonotizia È stata inaugurata sabato 5 novembre a Broni, presso Villa Nuova Italia in Piazza Vittorio Veneto, 41, la mostra personale dell’artista tortonese Fabrizio Falchetto dal titolo “Pitture, sculture e… Oltre” patrocinata dal Comune di Broni, Assessorato alla Cultura. L’Assessore Cristina Varesi ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale, mentre la Dott.ssa Giovanna Franzin, curatrice della mostra, ha illustrato l’arte di Falchetto e le scelte dell’allestimento, molto apprezzato dai visitatori insieme alle originali e poetiche opere esposte. L’esposizione proseguirà fino a domenica 13 novembre e sarà visitabile giovedì 10 e venerdì 11 dalle 17.30 alle 19.30, e sabato 12 e domenica 13 novembre dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
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IN BREVE INCONTRO / STRADELLA Dal cuore dell’Africa Venerdì 11 novembre, alle ore 21, a Stradella, nella Sala Polifunzionale “N. Brambilla” si terrà una serata di sensibilizzazione e informazione con proiezioni di immagini sul Burundi e sul Centro Giovani Kamenge di Bujumbura, a cura di Roberto Veronesi. L’incontro che ha come titolo “Dal cuore dell’Africa una storia di mattoni, giovani e pace” si svolgerà con la collaborazione dell’associazione di volontariato “Gruppo Kamenge Pavia” e dell’assessorato al Welfare della città di Stradella.
SOCIETA’ / BRONI Il tempo è un bene prezioso Venerdì 11 novembre, alle ore 15.30 a Broni, presso Villa Nuova Italia, nell’ambito del progetto “Oltrepò in Tempo: sperimentare per migliorare la qualità di vita delle cittadine, dei cittadini e dei city user”, si terrà l’incontro sul tema “Tempo: Bene Prezioso. Come sfruttare al meglio le ore che dedichiamo a noi stessi. Impariamo ad amarci, a coccolarci e a reinventarci”. Interverrà la dottoressa Viviana Pilato Assistente Sociale. Al termine sarà offerto un ricco buffet.
BIBLIOTECA / BRESSANA Un tè per ri-scoprire la lettura L’assessorato alla cultura del comune di Bressana Bottarone in collaborazione con la biblioteca civica “Gianni Rodari” e con l’Associazione Culturale “Chiave di Volta” invitano all’evento “Tè in biblioteca” per riscoprire insieme il piacere della lettura davanti ad una tazza di tè. Domenica 13 novembre ore 15.30 letture di romanzi d’amore e d’avventura. Domenica 4 dicembre ore 15.30 pomeriggio dedicato ai generi giallo, thriller e noir. La partecipazione è libera e gratuita. Per informazioni rivolgersi alla biblioteca civica di Bressana Bottarone.
FAI / PAVIA Cena con l’autore Venerdì 25 novembre, alle ore 19, presso la Cascina Marzana di Pavia, la Delegazione FAI della provincia di Pavia, organizza la tradizionale cena conviviale con uno scrittore. Quest’anno sarà la volta di Marco Croci, autore del libro: “I Cinesi sono differenti” (Ed. Brioschi). Il ricavato della serata che ha un costo di 38 euro, sarà devoluto alle attività dell’associazione. Le iscrizioni, aperte a tutti, si ricevono presso la libreria Il Delfino a Pavia, Maxerre Viaggi a Voghera, Maxerre Viaggi a Broni e Il Girasole a Vigevano. positive, una realtà fatta di difficoltà e sacrifici ma anche di speranza e di buona volontà per affrontare e superare le malattie e le situazioni di disagio. Il parroco, don Luciano Daffra, ha ringraziato quanti sono intervenuti alla serata.
SPORT / ROMAGNESE Giornata per la mountainboard Domenica 13 novembre nella struttura dei “Setteborghi” in località Casa Casarini, a Romagnese, si terrà una giornata dedicata al mountainboard. L’assemblea annuale M.I.A. (Mountainboard Italian Association) deciderà le tappe del prossimo campionato nazionale e le partecipazioni al campionato mondiale del prossimo anno; l’assemblea ordinaria del Progetto Penice tirerà le somme dell’annata.
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ATTUALITA’
Rotary Club e Croce Rossa di Voghera propongono un ciclo di lezioni
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In Biblioteca a Rivanazzano Terme
Come prevenire le infezioni in ospedali e Rsa Aperitivo... letterario VOGHERA - Assistere un malato non significa solo un gesto di generosità, di solidarietà verso il prossimo, ma anche di responsabilità. “Bisogna informare operatori sanitari e volontari che il rischio di contrarre infezioni è sempre molto elevato nel nostro Paese e in Europa: ogni anno in Italia si ammalano tra le 500 mila e le 700 mila persone (e ne muoiono 5-7 mila), con una incidenza del 5-10% l’anno tra i pazienti ricoverati in ospedale o in case di riposo; in Europa ogni anno si ammalato 4 milioni di persone”. A parlare è il Dott. Piero Marone, Direttore del Dipartimento Virologia e Microbiologia del Policlinico S. Matteo di Pavia, socio del Rotary Club Voghera. Il 2011 è stato proclamato Anno Europeo del Volontariato e lo stesso Rotary ha deciso di curare un ciclo di incontri rivolti proprio ai volontari delle numerose associazioni della zona, a partire dalla Croce Rossa, che ospiterà queste lezioni presso il salone au auditorium di via Carlo Emanuele a Voghera. Lezioni tenute dallo stesso
Dott. Marone con la collaborazione delle dottoresse Patrizia Cambieri e Micaela Brandolini e delle Infermiere volontarie di Croce Rossa. Per il momento sono stati fissati cinque appuntamenti, il martedì sera, dal 15 novembre al 13 dicembre alle ore 21. Ma altre lezioni molto probabilmente verranno programmate con l’inizio del nuovo anno, dato che in C.R.I. stanno già arrivando numerose richieste di partecipazione anche da parte di operatori sanitari e volontari che fanno parte di altre realtà associative della zona. “Questo è ancora un problema molto presente nei nostri ospedali e nelle
residenza sanitarie assistite. - spiega Leonardo Gallina, presidente del Rotary Club Voghera - Per questo abbiamo deciso di partire con la nostra informazione dai Volontari di Croce Rossa che vivono proprio queste realtà 24 ore al giorno, trasportando pazienti e venendo a contatto con loro in diversi modi. Per tutti noi la Croce Rossa è un simbolo, un punto di riferimento in tutto il mondo, come pure il Rotary, che ha un milione e duecento mila associati volontari sparsi in numerosi paesi”. Non dimentichiamoci che queste infezioni si possono contrarre anche stringendo
Pavia ospita due corsi di aggiornamento
“Diagnosi di chirurgia orale” per dentisti PAVIA - Si terrà a Pavia lunedì 14 novembre alle ore 21 presso il Collegio Nuovo (Pavia, v.Abbiategrasso, 404) il Corso di Aggiornamento in Radioprotezione, secondo livello. Relatore sarà il Dottor Stefano Almini, Segretario Culturale di ANDILombardia. Presentato in anteprima al Congresso Culturale regionale del 1° ottobre scorso nell’Aula Magna del Collegio Ghislieri, dove ha avuto un notevole riscontro e suscitato l’interesse dei presenti, questo Corso di aggiornamento di secondo livello entra ora nella fase di massima diffusione con il coinvolgimento delle sezioni provinciali i cui iscritti, che non hanno potuto partecipare al Congresso pavese per eccesso di adesioni, avranno ora modo di seguirlo. L’appuntamento a Pavia lunedì 14 novembre, sarà quindi seguito dalla sezione provinciale Milano-Lodi il 19 novembre, Varese il 24 novembre, Bergamo il 26 novembre e Sondrio il 15 dicembre. Dal 1° novembre, intanto è accessibile sul sito di ANDILombardia in FAD non solo per i Soci ANDI ma anche per i non soci iscritti comunque al sito www.andilombardia.it. Questo Corso per il quale l’Esecutivo regionale di ANDILombardia da tempo si è attivato e ha preso accordi con Regione Lombardia perché fosse adeguato alle specifiche esigenze
del settore odontoiatrico, costituisce un obbligo normativo stabilito dal Decreto Legislativo 187/00. Il precedente corso di primo livello risale al 2006, cinque anni dopo l’approvazione del Decreto. L’attuale Corso è quindi basato sui principi fondanti della legge: giustificazione, ottimizzazione e qualità dell’immagine. D’altronde si assiste ad una richiesta sempre più ampia di esami radiografici, in parte anche all’interno degli studi dentistici. “Questo è corresponsabile dell’aumento della dose di radiazioni somministrata alla popolazione rispetto agli anni scorsi. - spiega il Presidente di ANDIPavia e Vicepresidente ANDI Lombardia Dottor Giuseppe La Torre - La massiva presenza di apparecchiature digitali, infatti, non è stata sufficiente a contenere l’aumento delle prescrizioni soprattutto di TAC o Cone Beam derivanti dall’aumento della richiesta di terapia implantare. Questo Corso di aggiornamento di II livello non è quindi sostitutivo del primo ma ne costituisce un importante aggiornamento ed integrazione”. Per iscrizioni e informazioni, telefonare alla Segreteria di ANDIPavia (tel. 0382473994). E sempre dell’impiego di strumenti diagnostici radiografici si parlerà ad un altro corso, in calendario sabato 12 novembre dalle ore 9 al-
le ore 14 per l’appuntamento che chiude l’edizione 2011 del “Progetto Quarta Corsia” di ANDILombardia. Il corso satellitare sarà sul tema “Diagnosi in chirurgia orale: dalla anamnesi alle decisioni intraoperatorie” e relatore sarà il Dottor Carlo Clauser, che porrà in evidenza come l’esame radiografico, l’anamnesi e l’esame obiettivo sono d’obbligo prima di ogni intervento di chirurgia dentoalveolare, anche in casi di urgenza. La tecnologia mette, infatti, a disposizione diverse tecniche di “imaging tridimensionale” ma si corre il rischio biologico associato al restare sottoposti ad un maggiore irraggiamento. Occorre quindi bilanciare il rischio con l’utilità delle informazioni. In alcune situazioni il maggior irraggiamento è ampiamente compensato dalla possibilità di ottenere informazioni critiche per formulare il piano di trattamento, valutare i rischi operatori o intercettare una recidiva di patologie aggressive. Importante è ricordare che qualunque tecnica radiografica comporta il pericolo di erronee interpretazioni legate a diversi artefatti. Infine si parlerà di chirurgia estrattiva degli ottavi, la più frequente. La diagnosi preoperatoria comprende un esame delle difficoltà e del rischio dell’intervento e del non intervento. m.p.a.
una mano (ecco perché diventa molto importante lavarsele con frequenza e indossare i guanti in lattice prima di ogni contatto con i pazienti) o tramite goccioline provenienti da un colpo di tosse o uno starnuto. E allora ecco perché è importante puntare alla prevenzione: “Tutto il nostro personale, dai Giovani Pionieri ai Volontari del Soccorso, le nostre Patronesse e Infermiere volontarie, è a contatto con centinaia di persone ogni giorno in ospedali, case di riposo e centri di assistenza in Oltrepò e in Valle Staffora spiega Fausto Cavanna, Commissario del Comitato Locale C.R.I. di Voghera viviamolo come una grande occasione di formazione e cerchiamo anche di trasmettere alla gente alcune semplici regole per evitare nel nostro vivere quotidiano di contrarre queste infezioni”. Durante queste lezioni si parlerà anche dell’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale, vaccinazioni e di ritualità comportamentali per ridurre il rischio di contrarre queste complicanze.
RIVANAZZANO TERME - Dopo il grande successo avuto ad ottobre con il pomeriggio dedicato alla discussione sul romanzo giallo, ritorna anche questo mese l’appuntamento con la serie “Aperitivo in Biblioteca. Conversazioni aperte intorno alla letteratura”, organizzata dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Il secondo incontro è previsto per domenica 13 novembre alle ore 17,30 presso la Sala Manifestazioni della Biblioteca e sarà dedicato al romanzo di fantascienza: “La tentazione della fantascienza: mondi probabili, mondi possibili, mondi impensabili”. La fantascienza rappresenta un genere letterario che, oltre a garantire un’avvincente forma di intrattenimento, suggerisce interrogativi sorprendenti e profondi su di noi, su ciò che ci rende umani, sul nostro futuro come specie, sul nostro ruolo nell’universo, sull’evoluzione possibile dei nostri destini cosmici. A condividere con noi la passione per questo genere letterario sarà Stefano Moroni, archi-
tetto e docente del Politecnico di Milano che aprirà la discussione e il confronto con tutti coloro che vorranno illustrare la propria esperienza di lettori. La volontà degli organizzatori è quella di proporre un momento di incontro e scambio d’idee che, lungi dall’assumere la veste di noiosa lezione, vuole dare la possibilità agli amanti della lettura di mettere in comune la propria passione, di ricevere e dare spunti nuovi ed interessanti. Al termine dell’incontro si potrà gustare un aperitivo “a tema” a cura del Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme e assaggiare i vini tipici del nostro territorio. Domenica saranno proposti i vini della Cantina Scuropasso di Pietra de’ Giorgi (Fraz. Scorzoletta). Gli Aperitivi in Biblioteca prevedono un ultimo incontro, per quest’anno almeno, domenica 4 dicembre dal titolo: “L’arte dell’enigma: Jorge Louis Borges e il racconto filosofico”, con una introduzione di Giuseppe Lorini, filosofo del diritto dell’Università degli Studi di Cagliari.
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UN LUOGO UNA STORIA
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La devozione popolare a CASTELNUOVO SCRIVIA
Un itinerario tra fede, storia e tradizione pagina a cura di ELISA BASIGLIO
Castelnuovo è un paese che mi piace definire “d’altri tempi” per la vita semplice che in esso si conduce, per le sue radici fondate sull’agricoltura e per il forte legame della popolazione con la fede, testimoniato in tante opere sparse per le vie del piccolo centro. Sono infatti molte le chiesette, gli 1699 venne costruito il san- distante. Si dice che sia sorta SAN ROCCO Una delle più importanti tra queste chiese “minori” è la chiesa di San Rocco posta all’incrocio tra Via Dante e Via Mazzini. Esternamente si nota la facciata in stile seicentesco mentre all’interno numerose sono le opere d’arte, quadri e sculture recuperate con un minuzioso restauro durato circa venti anni. Di questo oratorio, inizialmente dedicato a San Sebastiano, si occuparono fin dal principio un gruppo di laici aggregati alla Confraternita della Santissima Trinità. Successivamente, quando nel 1972 tutte le confraternite castelnovesi vennero soppresse, l’unica che sopravvisse fu proprio quella di San Desiderio che iniziò ad occuparsi della chiesa di San Rocco ed è tuttora attiva e molto partecipe alla vita parrocchiale. Chiusa tra il 1960 e il 1983, la chiesa venne riaperta quando la confraternita riprese ad operare e da quell’anno iniziò il rifacimento del pavimento, del tetto, delle facciate e il consolidamento della struttura portante. Venne creato, inoltre, nei locali a fianco alla chiesa, un funzionalissimo centro anziani presso il quale molti abitanti si ritrovano per trascorrere piacevoli pomeriggi in compagnia. San Rocco è un vero scrigno di opere d’arte, tra i muri dell’edificio, infatti, sono conservati quadri, affreschi e statue di grandissimo valore artistico come il coro, posto dietro l’altare e l’ampio portale in legno intagliato a mano. Sopra ad esso è collocato lo splendido organo risalente al 1815.
IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE Anche conosciuta come chiesa del cimitero, è posta all’inizio della strada per Casei Gerola, non distante dalla roggia Calvenza e vicina a molti campi coltivati. La leggenda vuole che un soldato spagnolo gravemente ferito implorò la Madonna raffigurata su un muretto posto proprio dove ora sorge la chiesa. Egli ricevette la grazia e si salvò. Da quel momento molti furono i pellegrini che vi si recarono e crebbe la devozione per quel luogo a tal punto che nel
tuario giunto fino ai giorni nostri. Questo luogo di culto conserva importantissime opere d’arte e diverse tavolette ex-voto in ricordo dei difficili periodi di guerra o delle grandi alluvioni di Grue e Calvenza. Famosa per la solennità del 2 agosto, quando viene concesso “il perdono d’Assisi”, questa chiesa è nota e ricordata spesso come “chiesa di Don Orione”. Qui il Santo celebrò molte messe e predicò con grande concorso di popolo. Negli anni tra il 1980 e il 1995, anche a seguito di diversi furti, la chiesa venne restaurata e rimessa a nuovo grazie a cospicue donazioni di molti benefattori del paese.
SAN DAMIANO Prosegue la passeggiata questa volta verso la chiesa di San Damiano. È un semplice edificio in mezzo ai campi, posto su un piccolo dosso affacciato sulla vecchia strada che collegava Casei e Voghera, visibile anche dall’autostrada che passa non molto
sui resti di un tempio pagano e la zona che la circonda è ricca di reperti, materiali antichi e un gran numero di tombe. L’esistenza dell’edificio viene attestata da un documento risalente al 1183 e la devozione alla chiesetta e le grazie collegate all’immagine della Madonna, fanno sì che questo luogo venga curato e in esso celebrate diverse funzioni. Con il passare del tempo, fino ad anni piuttosto recenti, la chiesa cadde nell’incuria. Fu solo grazie all’interessamento della Biblioteca e di un numeroso gruppo di castelnovesi, che dal 1993 al 2000 vennero svolti i restauri per ridare splendore alla chiesa campestre. Notevoli furono i lavori compiuti tra cui la costruzione di un portichetto ammesso all’edificio di culto, il rifacimento del sagrato e l’inserimento di un monumento che rappresenta due macine usate nelle antiche tintorie per la trasformazione dell’erba tintoria chiamata “gualdo”. Questo luogo, a causa del prolungato degra-
oratori e le cappelle posti nei diversi rioni, che raccontano di una lunga tradizione cristiana da sempre viva in questo borgo. Passeggiando così nelle vie più centrali e in quelle più esterne, troviamo piccoli luoghi di culto che conservano storie, arte e intramontabili ricordi. do, non possiede opere d’arte se non qualche reperto archeologico ritrovato nel terreno sottostante. Il comitato con molta dedizione si prende cura di San Damiano soprattutto in occasione della festa della nascita di Maria, della ricorrenza dei Santi Cosma e Damiano e delle rogazioni per ricevere la grazia di avere buoni raccolti durante l’anno.
LA CHIESETTA DELLA CROCE Là dove via Tortona e viale IV Novembre si incontrano, su quella che era la vecchia porta Zibide troviamo la chiesetta della Beata Vergine Addolorata, più comunemente chiamata della Croce. Venne costruita tra il 1837 e il 1844 quando le acque dello Scrivia in piena arrivarono fino ad un muretto raffigurante S. Desiderio, S. Antonio e la Madonna Addolorata e lì si fermarono senza arrivare alle case. Tutto ciò fece pensare ad un miracolo che aumentò la fede e la devozione degli abitanti del
quartiere che decisero così di dimostrare la loro gratitudine verso Dio costruendo la cappella. Anch’ essa vide un periodo di abbandono che finì solo dopo vari restauri avvenuti negli anni ’90 i quali resero di nuovo agibile l’ambiente. Nel 2003 venne ridipinta nel timpano esterno l’immagine dell’Addolorata, questo grazie ad un pittore, alle testimonianze degli anziani del luogo e all’aiuto della Soprintendenza. Nella chiesa della Croce sono conservate alcune opere anch’esse da poco restaurate e altre invece si trovano ora al museo civico. L’impegno degli abitanti del rione è costante e molto importante per la manutenzione della chiesetta dove la seconda domenica di ottobre viene celebrata la Messa e, a seguire, si svolge la tradizionale castagnata apprezzata dai castelnovesi ed anche dalle persone di passaggio.
SAN DOMENICO Proseguiamo poi visitando San Domenico, piccolo oratorio dedicato al Santo di cui
porta il nome e che, dopo cent’anni di abbandono, è tornato alla sua antica bellezza in seguito ad una significativa opera di restauro. Questo avvenne nel 2002, ma le sue origini sono molto antiche. Costruita nel 1714 e inizialmente intitolata a Santa Maria della Benedizione sotto la protezione di San Domenico, nella sua posizione faceva da porta al quintiere Tavernelle in direzione Pontecurone e Viguzzolo. Quando nei primi dell’800 il cimitero si trovava in quella che ora è piazza della Libertà, San Domenico fu per quel periodo chiesa cimiteriale. L’edificio si completa inoltre di un’annessa casetta riportata al suo splendore settecentesco e di un piccolo cortile selciato. In essa viene celebrata la Messa per varie ricorrenze tra cui la più importante è sicuramente la festa del 4 agosto, posticipata di due settimane per non farla seguire a quella della Madonna delle Grazie che si celebra appunto pochi giorni prima.
SAN CARLO
San Rocco
Santuario Madonna delle Grazie
San Damiano
Chiesetta della Croce
San Domenico
San Carlo
Come conclusione al nostro giro turistico per i tanti oratori castelnovesi ci fermiamo davanti alla chiesetta di San Carlo, descritta per ultima, ma non certo perchè meno importante. Essa si trova sull’attuale strada per Molino dei Torti, nelle vicinanze dell’arco in fondo a via Roma. È l’unico piccolo luogo di culto che non sprofondò mai in un triste stato di degrado proprio per le costanti cure di chi abita nelle vicinanze. Deve il suo nome ad un avvenimento che racconta la sosta in preghiera di Carlo Borromeo dinnanzi a questa cappella che successivamente venne ampliata a piccola chiesa. In essa erano presenti alcuni dipinti come la crocifissione che, anche se poco leggibile, possiamo ammirarla ancora oggi nell’abside. San Carlo è molto caro agli abitanti del paese che hanno reso possibile la messa a nuovo del luogo facendo sì che ogni 4 novembre si festeggi la ricorrenza del Santo e si reciti il rosario mariano per tutta la durata del mese di maggio, usanza antica e diffusa che accomuna queste chiesette di quartiere.
Termina qui questo breve “viaggio” alla scoperta delle chiese castelnovesi, tempo, denaro e tanta disponibilità. Questi luoghi di culto sono pezzi di un tutte accomunate da un forte legame da parte degli abitanti di Castelnuovo grande puzzle che è la storia del paese: ogni pezzo è importante, perché s’inScrivia che da sempre in esse esprimono le loro preghiere e per esse offrono castra con l’altro. Ogni tessera è indispensabile per formare il quadro.
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EVENTI E CULTURA
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
Sabato 5 novembre a Voghera aperta la mostra dedicata al medico - pittore
Dall’11 al 13 novembre
Da Picasso a Giuseppe Frascaroli
San Martino a Montalto
VOGHERA - Sabato 5 novembre l’elegante negozio di antiquariato “Res Antiqua” di Andrea Rivoira, a Voghera, in Via Plana, si è trasformato in una pregevole galleria d’arte sede di un notevole evento pittorico dal titolo “Da Picasso a Frascaroli, passando per De Pisis, De Chirico, Sassu, Carrà...”. Protagonisti di questa kermesse artistica i quadri di grandi pittori che hanno fatto la storia artistica del Novecento fino ad arrivare a Giuseppe Frascaroli da Bastida de’ Dossi, piccolo paese dell’Oltrepò dove vive e lavora. Neurologo di professione, Frascaroli si è affermato come artista neoclassico, specializzandosi in arte sacra e nel genere della natura morta, realizzando lavori che hanno ormai assunto un rilievo internazionale. Le sue opere sono state elogiate da diverse autorità, collezionisti d’arte e associazioni culturali e di lui hanno parlato riviste specializzate, siti web e quotidiani. Il suo nome è stato inserito nell’annuario Comed, la guida internazionale delle Belle Arti. Sue opere si trovano in Vaticano, in basiliche, abbazie, santuari, palazzi cardina-
Andrea Rivoira, Giosuè Allegrini e Giuseppe Frascaroli
lizi, musei europei e del mondo e in importanti sedi istituzionali, tra cui il Senato della Repubblica Italiana e la Camera dei Deputati. Frascaroli ha avuto anche il grande onore di consegnare sue opere pittoriche a Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e ai massimi vertici delle istituzioni civili e religiose. Solo venti giorni fa, il 17 ottobre ha offerto a Gianfranco Fini, presidente della Camera dei Deputati una grande opera dedicata all’Unità d’Italia”. Sabato pomeriggio, alla vernice della mostra, insieme a Giuseppe Frascaroli e Andrea Rivoira che hanno fatto gli onori di casa ai numerosi
intervenuti, c’era Giosuè Allegrini, uno tra i più stimati critici italiani d’arte contemporanea, che con grande chiarezza espositiva ed estrema sintesi ha illustrato le correnti dell’arte moderna del Novecento, spiegando come “la figurazione classica, espressa da Frascaroli, risulta naturalmente allineata al solco tracciato dalla tradizionale tendenza figurativa manifestatasi nell’ambito artistico italiano durante il XX secolo il quale, partendo da Picasso, dal futurismo di Carrà e dalla metafisica di De Chirico, si sviluppa lungo i movimenti di cui sono stati rappresentanti Maccari, Gentilini e Sassu, per giun-
Junior Polifonica di S. Giuletta e Officina Musicale in concerto
Canti e suoni per San Colombano SANTA GIULETTA - Inizia in modo spumeggiante l’attività 2011/2012 del coro di voci bianche Junior Polifonica progetto sperimentale dell’associazione Polifonica San Colombano di Santa Giuletta in collaborazione con la Scuola primaria (classi seconda, terza, quarta e quinta) e con il contributo per l’orientamento musicale della Regione Lombardia. La Junior sarà protagonista con il concerto “Canti e suoni per San Colombano” domenica 13 novembre alle ore 15,30 presso l’Auditorium Musicale San Giovanni Bosco di San Colombano al Lambro, in provincia di Milano, in cui si esibirà anche l’Officina Musicale altra componente dell’associazione Polifonica San Colombano, diretta da Paolo Cambieri di Pavia e
sarà formata da Guido Andreolli al pianoforte, Roberto Villani alla tromba, Nicolas Bisson al flauto traverso, Roberto Cerutti al sax e Salvatore Guarrera al clarinetto, voci soliste saranno i soprani Graziella Brega e Emanuela Labodi. I giovani coristi della Junior sotto la guida del preparatore e direttore Cristiano Heredia, presenteranno un vario e simpatico programma di canzoni popolari famose, l’Officina Musicale eseguirà una Suite di brani di Ennio Morricone. Il programma prevede anche un momento di musica sacra con musiche di Vivaldi e Mozart. Il presidente Fabio Chiesa ci tiene a sottolineare che il progetto Junior Polifonica rappresenta il futuro dell’associazione Polifonica San Colombano, tanto che
con l’inizio del nuovo anno scolastico il progetto è stato allargato anche alle classi della Scuola Media Inferiore, sempre a Santa Giuletta, sotto la preparazione del Maestro Paolo Cambieri. Il prossimo appuntamento, invece, della Polifonica San Colombano sarà sabato 19 novembre alle ore 21 in occasione del concerto in onore di San Colombano e avrà luogo nella Cattedrale di Piacenza, per l’occasione verrà accompagnata dall’Orchestra dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Franco Vittadini” di Pavia diretta dal maestro Ugo Nastrucci voci soliste Susie Georgiadis soprano e Morena Carlin contralto. Seguiranno poi nel mese di dicembre i tradizionali concerti di natale. p.c.
Il Coro di voci bianche Junior della Polifonica “San Colombano” di Santa Giuletta
gere alla transavanguardia e all’anacronismo di Mariani e Di Stasio alle quali lo stesso Maestro aderisce”. Di alcuni di questi grandi artisti è stato anche possibile ammirare dei lavori esposti in via del tutto eccezionale. Parlando del maestro di Bastida, Allegrini ha poi sottolineato come l’artista sia stato capace di innestare “la propria arte narrativa ed espressiva sui grandi maestri che lo hanno preceduto, divenendo egli stesso mirabile interprete. Ha saputo sublimare, nella percezione della natura e in particolare delle vite silenti, i moti dell’animo che pervadono le scene raffigurate”. Nelle nature silenti, nelle raffigurazioni allegoriche e nei trompe l’oeil, tutte opere presenti nel corpus espositivo illustrato sabato, il Maestro fornisce il suo più affascinante esito pittorico. I quadri esposti nelle sale di Res Antiqua appartengono a circa dieci anni di lavoro di Frascaroli e rappresentano la storia artistica di questo “appassionato” pittore che ha trasformato il suo hobby in vera arte, capace di parlare agli occhi e al cuore e di trasmettere intense emozioni. Daniela Catalano
MONTALTO PAVESE Torna puntuale come ogni anno la fiera di San Martino a Montalto Pavese che ogni anno richiama nel centro collinare famoso per il suo castello moltissime persone. Si inizia domani, venerdì 11 novembre, alle ore 21 con un dibattito pubblico sul tema “Oltrepò Pavese: quale futuro? Problemi e soluzioni della vitivinicoltura oltre padana”. Sabato 12 novembre alle ore 20.30 la cucina trentina “incontrerà” i vini di Montalto in un connubio di sapori dal grande fascino. Allieterà la serata il gruppo “Balletto folk Bedollo”, attivo dall’anno 2007 a Bedollo, in provincia di Trento, attualmente composto da quindici elementi con l’obiettivo di riscoprire il valore della storia e delle tradizioni trentine. Domenica 13 novembre la
giornata più densa di appuntamenti. Alle ore 9 apriranno i battenti la mostra mercato dei prodotti tipici dell’Oltrepò Pavese, l’esposizione “In giro per l’Italia” curata dalle scuole dell’infanzia e primaria, l’esposizione delle macchine agricole e dei trattori d’epoca, la pesca di beneficenza a favore della parrocchia. A mezzogiorno si potrà pranzare all’interno della tensostruttura riscaldata che ospita la manifestazione. Nel pomeriggio alle ore 15 i trattori del “Gatteoi Club Oltrepò pavese” sfileranno per le vie del paese e i bambini daranno vita al trofeo “La banda dei golosi”, gara di torte giunta alla sua seconda edizione. Alle ore 18.30, a chiusura della manifestazione, il Vescovo mons. Martino Canessa celebrerà la Santa Messa.
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Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Iniziativa della Biblioteca di Serravalle
Sapori d’autunno e vino novello
Passeggiata notturna con la luna piena
TORRAZZA COSTE - I grandi capannoni e i gazebo allestiti sul piazzale esterno hanno faticato a contenere le centinaia di persone che, pur in una giornata di pioggia e maltempo, sono accorse anche a bordo di pullman dal milanese, domenica 6 novembre, fino a Torrazza Coste, da Cantine Torrevilla, per festeggiare il vino novello, il Giovine di Pinot nero. Una giornata all’insegna dei sapori d’autunno giunta alla 14esima edizione e che ha confermato ancora una volta il successo della manifestazione. A pranzo in molti hanno potuto degustare i risotti preparati dai volontari della C.R.I. di Voghera, della Pro Loco e dell’Auser di Torrazza Coste e della Pro Loco di Codevilla, accompagnati da salumi, mostarda, crostate con marmellate genuine; il tutto innaffiato dal vino Torrevilla. E poi, per tutta la giornata, degustazioni ma anche animazione e musica, con i Lords e la musica dei favolosi anni 60, oltre al canto popolare del coro A.N.A. Italo Timallo di Voghera. Nell’anno del 150esimo dell’Unità d’Italia non potevano mancare il vino Ginestro Caprera (tanto amato da Giuseppe Garibaldi durante
BOSIO - Il Parco Capanne di Marcarolo propone per venerdì 11 novembre l’ultima passeggiata notturna del calendario “Il Parco racconta 2011” con ritrovo alle 21 al rifugio escursionistico “Cascina Foi” a Capanne di Marcarolo, nel comune di Bosio. L’itinerario della passeggiata notturna sarà il sentiero “Piemonte Parchi” che dalla pista forestale per la cascina Alberghi svalica a Capanne Superiori passando dal Bric Scioin. La passeggiata sarà accompagnata dai guardiaparco e avrà una durata di circa tre ore. I partecipanti dovranno indossare un abbigliamento escursionistico e portarsi al seguito una pila. Al termine dell’escursione i partecipanti potranno, previa prenotazione, fermarsi per il pernottamento presso il Rifugio “Cascina Foi”. L’iniziativa si svolgerà con un numero minimo di dieci partecipanti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni si può contattare il Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo (www.parcocapanne.it) che si trova nel cuore dell’Oltregiogo, la regione montuosa incastonata tra il versante costiero e la pianura.
SERRAVALLE S. - La Biblioteca Comunale “R. Allegri” di Serravalle ha inaugurato in questi giorni l’iniziativa “PassaParola”, dedicata ai consigli degli utenti agli utenti. “Aiuta gli altri lettori consigliando un libro che ti è piaciuto. Il piacere di un buon libro è un tesoro che si moltiplica per divisione” è lo slogan proposto dai bibliotecari. La Biblioteca mette a disposizione schede già predisposte dove gli utenti potranno scrivere una breve recensione di un libro che hanno particolarmente apprezzato o un consiglio, che potrà essere lasciato in forma anonima o meno. E’ stato allestito poi un punto dove vengono raccolte le recensioni. Passaparola serve per mi-
Domenica scorsa alle Cantine Torrevilla di Torrazza Coste
il suo soggiorno dai coniugi Pallavicino Trivulzio a Genestrello), ma anche l’allestimento nella zona museale di una sala dell’Albergo Reale d’Italia di Voghera, con foto e stampe d’epoca, grazie alla collaborazione dei fratelli Bruno e Piero Torti, ultimi proprietari dell’Albergo, e di Luisa Spalla Dosseni, apprezzata organizzatrice di eventi. Molto apprezzata anche la riproduzione della tavola imbandita che nel 1848 accolse nella città iriense il Re di Piemonte e Sardegna Carlo Alberto: all’Albergo Reale d’Italia firmò l’editto di emancipazione degli ebrei (il documento originale è conservato a Torino). Spiccavano l’elegante servizio da tavola in porcellana
con lo stemma reale sabaudo, i raffinati bicchieri in vetro colorato, le posate e la tovaglia bianca in fiandra originalmente utilizzati per preparare la tavola del Re. Tra gli stand di alcuni artigiani e produttori del posto c’era spazio anche per la solidarietà, con il banchetto del gruppo Aleimar onlus, per il sostegno di adozioni a distanza e progetti di sviluppo nelle zone più povere del mondo. Molto soddisfatto Guerrino Saviotti, direttore della Cantina Torrevilla, per il vino novello presentato al pubblico in occasione della festa d’autunno: il Giovine di Pinot nero degustato e molto apprezzato dalle centinaia di persone arrivate in Cantina.
Le donne pavesi sante e pittrici PAVIA - Domenica 13 novembre alle ore 15.30, con ritrovo all’ingresso dei Musei Civici di Pavia (Castello Visconteo) si svolgerà il quarto appuntamento dedicato alle pittrici e alle sante pavesi, un percorso suggestivo che si snoderà attraverso i dipinti conservati nella Pinacoteca Malaspina e nella Donazione Morone dei Musei Civici. Andriola dè Barrachis, pittrice e badessa del Quattrocento, Giovanna Nascimbene Tallone, meritevole artista del Novecento, la beata Sibillina Biscossi saranno solo alcune delle protagoniste della visita guidata. La finalità è di volgere uno sguardo nuovo ad alcuni dipinti, uno sguardo al femminile. Il pubblico, infatti, avrà
modo di apprezzare le raffigurazioni delle sante, i ritratti delle donne borghesi e l’estro di alcune pittrici pavesi. Si concluderà, così, l’iniziativa “Volere e potere. Le donne nella storia di Pavia”, promossa dall’assessore alle Pari Opportunità del
Comune di Pavia, Cristina Niutta, in collaborazione con Progetti. Un numeroso pubblico ha partecipato ai tre itinerari precedenti dedicati alle badesse e regine longobarde, alle duchesse viscontee e alle donne laureate all’Università di Pavia.
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“PassaParola” per i lettori gliorare la comunicazione tra gli utenti e i bibliotecari ma anche per favorire un nuovo tipo di comunicazione tra gli utenti stessi. L’iniziativa dura tutto l’anno e va ad aggiungersi a quella parallela intitolata “Dite la Vostra!”, attiva già da molto tempo, nella quale gli utenti hanno a disposizione un luogo in cui suggerire titoli di libri che ritengono particolarmente significativi e che vorrebbero la Biblioteca acquistasse. Lo scorso sabato 22 ottobre si è invece conclusa con successo e diverse nuove iscrizioni la settimana di “Porta un amico in Biblioteca” in cui si invitavano le persone a portare in biblioteca un amico che non fosse ancora iscritto. Ogni nuovo iscritto ha ricevuto in omaggio un libro.
Villa Caffarena sede della Biblioteca di Serravalle
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CASTELNUOVO - VAL GRUE -
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel.
861392): ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 novembre 2011 Giovedì 10 novembre: Zerba, Via Emilia 220 (tel. 0131 861939) Venerdì 11: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Sabato 12: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Domenica 13: Destefanis, Via Emilia, 39
Il costo complessivo dell’operazione sarà di 348.000 euro
Ok al progetto per lo sgombero della neve
TORTONA - La Giunta comunale la scorsa settimana, ha approvato il progetto relativo al servizio di sgombero neve ed antigelo. Nella fase di elaborazione e stesura dei progetti dei servizi si è deciso di scorporare il servizio sgombero neve, che non comporta l’inclusione di personale ex ATM, dal progetto di appalto “multiservizi”. Per tale servizio si è pertanto optato per l’affidamento, in forma sperimentale, di durata annuale, che potrà essere successivamente ampliata ad un periodo di almeno tre anni, mediante redazione di apposito progetto. Per quanto concerne il servizio di sgombero neve e antigelo, si è quindi optato per la progettazione di un servizio annuale, in forma sperimentale, improntato alla definizione di un costo
forfetario del servizio, che consenta pertanto all’amministrazione comunale di avere costi certi e di poter affidare a terzi la gestione del servizio, senza le difficoltà connesse ad una modalità di gestione come quella passata, ove il controllo sulle attività prestate era sempre difficoltoso e l’autonomia gestionale del servizio non consentiva all’amministrazione comunale di poter agire per rendere più efficiente e più economico il servizio medesimo, contabilizzando a prestazione oraria. Nello specifico i servizi si concentreranno nello sgombero delle strade e delle aree cittadine dalla neve, con accumulo iniziale della neve rimossa tenendo libere le cunette e griglie di raccolta delle acque meteoriche, in modo da assicurarne
il libero deflusso e, nel successivo carico ed allentamento immediato della neve in prossimità ed in corrispondenza di incroci stradali di grande traffico, dei percorsi e delle fermate dei mezzi di pubblico trasporto collettivo e degli spazi di accesso a edifici sedi di pubblici servizi di particolare importanza per la collettività, tenendo comunque liberi i passaggi carrai, avendo cura, per quanto possibile, al mantenimento del libero deflusso, nelle cunette e nelle caditoie di raccolta, delle acque stradali e la possibilità di accedere ai contenitori stradali per la raccolta dei rifiuti. Tra le attività è previsto lo spargimento, anche con finalità preventive, di sale e idonei prodotti antigelo e antisdrucciolamento, nelle strade e nelle aree pubbli-
che cittadine. Nel capitolato sarà prevista una misura di salvaguardia che consenta, in caso di eventi eccezionali o comunque di una stagione invernale particolarmente rigida, di integrare il costo forfetario di una quota per le prestazioni aggiuntive eseguite, da contabilizzare comunque con un sistema “a misura” non basato sulla durata oraria della prestazione medesima. Il progetto prevede un costo complessivo di 348.000 euro e l’importo del servizio ammonta a 179.705,15 euro. L’appalto in oggetto avrà una durata che va dal prossimo 15 novembre al 15 marzo 2012. La fase sperimentale avviata con questo progetto, qualora dovesse trovare positivo riscontro nell’attuazione pratica, potrà consentire all’amministrazione comunale di promuovere, per gli anni successivi, l’affidamento del servizio su base pluriennale (almeno tre anni) con ulteriori vantaggi possibili in termini di maggiori servizi aggiuntivi rispetto a quelli fissati, da stabilire attraverso il sistema di aggiudicazione ad offerta economicamente più vantaggiosa, come previsto dalla normativa vigente in materia. p.s.
VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 14: Destefanis, Via Emilia, 39; Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); dalle ore 15,30 Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Martedì 15: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Mercoledì 16: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 13 novembre 2011 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
Convegno regionale dei Gruppi Vincenziani
TORTONA - Sabato 15 ottobre presso il Centro Mater Dei di Tortona si è tenuto il Convegno Regionale annuale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano. Il tema di quest’anno era “L’immigrazione”. Il Sindaco di Tortona Massimo Berutti, l’assessore ai Servizi Sociali Laura Castellano e il presidente della Caritas Diocesana don Michele Chiapuzzi hanno ringraziato e manifestato apprezzamento per l’impegno proffuso dal volontariato Vincenziano nell’aiuto dei bisognosi della realtà diocesana. Padre Bergesio assistente spirituale Regionale dei Gruppi e Padre Armani assistente spirituale regionale dei Gruppi Giovani Volontariato Vincenziano hanno presentato un’esauriente relazione sull’attività dei Gruppi, sugli insegnamenti e sulla spiritualità della Fede. La Presidente Nazionale Maria Cristina Cambiagio Presidente Nazionale del
Gruppo ha ringraziato i partecipanti, Giovanna Toffetti Vice Presidente Regionale per il Nord Italia ha augurato un ritorno a casa all’insegna dell’entusiasmo. Nel pomeriggio numerosi interventi hanno caratterizzato i lavori del Convegno, relatori del quale sono stati Suor Maresa della Consolata di Torino per “Migrantes” e Umberta Incisa del Centro Accoglienza Regionale per donne straniere. La Volontaria Irene dei G.V.V. Giovani ha presentato l’attività nei confronti dei giovani stranieri soli. Infine la presidente del Gruppo Vincenziano della Diocesi di Tortona, Piera Semino Zanassi ha espresso una considerazione che vuole essere invito e insegnamento nell’accoglienza degli stranieri. Al termine dei lavori nella Cripta della Basilica della Madonna della Guardia Padre Bergesio e Padre Armani hanno concelebrato la S. Messa.
Celebrato il 4 novembre
La cerimonia della vestizione domenica 30 ottobre in parrocchia
Sette nuovi chierichetti a Castelnuovo Scrivia Ricordati i caduti salesi CASTELNUOVO SCRIVIA - Domenica 30 ottobre per la parrocchia S.S. Pietro e Paolo è stata una vera giornata di festa. Durante la S. Messa festiva delle ore 10.30 si è tenuta la vestizione di sette nuovi chierichetti che sono Alberto e Luca Pedemonte, Alessandra Balduzzi, Chiara Cavallotti, Emanuele Pasini, Paola Colnaghi ed Emanuele Bandiani e che da ora offriranno il loro servizio durante le diverse funzioni religiose. Alla presenza dei genitori, dei catechisti, dei compagni e di molti fedeli i ragazzi hanno manifestato la loro scelta di servire l’Eucaristia e mantenere vivo questo im-
pegno nei giorni che verranno. Con grande emozione ed entusiasmo hanno risposto “Eccomi” alla “chiamata” che il parroco ha rivolto loro e, saliti sull’altare, hanno ricevuto la loro veste che li accompagnerà durante que-
sto importante servizio; con l’aiuto dei chierichetti più grandi l’hanno poi indossata e hanno così preso posto attorno all’altare. Avere sette nuovi ministranti è sicuramente una grande soddisfazione per la parrocchia di
FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443
Castelnuovo che vede crescere sempre più la fede e la voglia di rendersi utile dei ragazzi, anche di quelli più piccoli. “La scelta di diventare chierichetti è il segnale di un forte legame con Gesù alimentato dai buoni insegnamenti cristiani ricevuti da genitori, famigliari e catechisti che hanno sicuramente contribuito alla decisione di questi bambini”. Con queste parole il parroco, don Costantino Marostegan, ha manifestato grande gioia e si è augurato che nasca anche la possibilità di vedere nuove vocazioni alla vita sacerdotale che nella zona mancano da molto tempo. Elisa Basiglio
SALE - Il 4 novembre quest’anno, in cui ricorre il 150° dell’Unità d’Italia è coinciso anche con il 90° anniversario della tumulazione del Milite Ignoto nell’Altare della Patria a Roma. L’evento è stato rievocato proprio nei giorni scorsi. A Sale la cerimonia per i caduti della Prima Guerra Mondiale, si è svolta nonostante la pioggia che ha contribuito ad assottigliare il numero dei partecipanti. Al corteo e alla Messa di commemorazione erano presenti le autorità civili e militari, le rappresentanze delle associazioni d’arma e di volontariato con i loro labari, alunni della scuola elemen-
Oltre 170 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE LIGURIA EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA
tare e della scuola media e un gruppo di cittadini. Dopo le parole di ricordo di don Piero Fugazza e del Sindaco Angelo Barco, la deposizione della corona davanti al Monumento ha concluso la celebrazione.
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Un incontro sulle problematiche di chi viaggia tra Piemonte e Lombardia
Il Comune si impegna per i pendolari TORTONA - Nei giorni scorsi, presso il Comune di Tortona, si è tenuto un incontro voluto dalla Regione Piemonte, con la Regione Lombardia e le Ferrovie dello Stato. Alla riunione erano presenti il sindaco, Massimo Berutti, l’assessore alla Mobilità, Stefano Orsi Carbone, e l’assessore provinciale, Giancarlo Caldone. Nel corso dell’incontro sono state ribadite le problematiche che penalizzano i pendolari e i viaggiatori tortonese. Portavoce di queste segnalazioni è stato il vicepresidente dell’associazione per il potenziamento della stazione ferroviaria di Tortona, Gian Paolo Costa, il quale ha avanzato proposte di intervento per migliorare l’attuale precaria situazione del nodo ferroviario di Tortona. Tra i suggerimenti spiccano la realizzazione di quattro binari attivi, contro i due attualmente presenti; il mantenimento del servizio di biglietteria in base agli orari ed ai giorni in vigore nell’anno 2008; l’assegnazione della fermata di tutti i treni inter-
city sulla direttrice Genova Milano, sia a Tortona che a Voghera, l’istituzione di un nuovo collegamento Alessandria, Tortona e Milano, con fermata a Tortona e la richiesta di estensione di utilizzo della carta Tutto Treno Piemonte anche ai possessori di biglietto o abbonamento settimanale per compensare almeno parzialmente i disagi provocati dalla soppressione della carta Intercity Pass. A supporto dei pendolari è intervenuto l’assessore alla Mobilità, Stefano Orsi Carbone, il quale ha affermato: “Tortona deve avere pari dignità rispetto a Voghera. Il territorio tortonese con le
sue valli non è da meno rispetto alla vicina Voghera ed all’Oltrepò”. “Con questo tavolo interregionale - ha aggiunto orsi Carbone - vogliamo che insieme alla Lombardia e alla Liguria si provveda a dare fermate e treni anche sulla stazione di Tortona. Non è una richiesta assoluta ma una vera necessità per tutti coloro che vivono il pendolarismo come esigenza in quanto ogni giorno si recano al lavoro nelle grandi città o fuori regione”. Il tavolo intende chiedere alle regioni che si confrontino supportati dalle indicazioni, di coloro che giornalmente
Scuola aperta al San Giuseppe
TORTONA - Sabato 26 novembre dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18 si terrà il tradizionale appuntamento con “Scuola aperta al S. Giuseppe”. Da cento anni l’Istituto “San Giuseppe” offre un’istruzione e una formazione umana e cristiana nello spirito salesiano di Don Bosco, in particolare, si realizza una sintesi tra cultura e fede e tra fede e vita per contribuire a forma-
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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re “onesti cittadini e buoni cristiani”. Dalla Scuola dell’Infanzia alla Scuola Secondaria di I grado gli insegnanti e le suore aiutano i ragazzi a diventare adulti. Ha un ruolo distinto ma complementare l’AGESC (Associazione Genitori Scuole Cattoliche) che collabora con gli Organi Collegiali e la Direzione dell’Istituto per sostenere una proposta di scuola libera di ispirazione cattoli-
ca, difendendone presso l’opinione pubblica i diritti e proponendo all’interno della scuola stessa incontri formativi per genitori e attività varie per una sempre maggiore efficacia e qualità. Le attività nell’ambito religioso, culturale e ricreativo sono: il doposcuola che ha lo scopo di garantire uno studio personale e integrare il lavoro scolastico; l’orientamento; l’aggiornamento e la formazione permanente degli insegnanti; le conferenze pedagogico - culturali per i genitori organizzate dalla direzione dell’istituto e dall’Agesc; le visite guidate; i momenti di festa e le attività religiose. Oltre all’insegnamento di religione e alla proposta formativa annuale, infatti, si curerà, in certe occasioni, la partecipazione alla S. Messa, ai ritiri per favorire la crescita umana e cristiana come singoli e come comunità.
Accordo sulla viabilità di Castellania CASTELLANIA - E’ stata firmata tra la Provincia di Alessandria e il Comune di Castellania la convenzione per l’attività di manutenzione ordinaria della S.P. n. 135 “Serravalle - Carezzano”, in località Boffalora. La Provincia fornirà il materiale di consumo e il Comune utilizzerà la propria attrezzatura e il proprio personale per la manutenzione del tratto stradale, secondo una programmazione che meglio soddisfi le esigenze specifiche del paese natale della famiglia Coppi. Il sindaco di Castellania, Sergio Valenzona e il dirigente della Direzione Viabilità della Provincia, l’ingegner Paolo Platania, hanno formalizzato un accordo del quale l’assessore provinciale alla Viabilità, Graziano Moro, si dichiara particolarmente soddisfatto, affermando: “auspico che esempi simili, di sinergia collaborativa e proficua
usano il treno come mezzo per spostarsi”. Poi c’è la questione degli intercity Milano - Genova che Trenitalia potrebbe far sostare a Tortona e Voghera senza particolari aggravi. “Nel nuovo servizio ferroviario della Regione Lombardia sono bene espressi alcuni punti tipo i raccordi interregionali con Tortona ed Alessandria, previo accordo proprio con la Regione Piemonte - prosegue l’assessore Orsi Carbone - è chiaro che tutto ciò avrà un costo ma sono certo che un tavolo tecnico tra le parti potrà armonizzare situazioni nuove e più funzionali per tutti. Ritengo che, da quanto affermato dal dottor Vigna, ovvero che lavorando insieme si possono ottimizzare i costi e migliorare i servizi, sia evidente la necessità di trovare soluzioni concrete. Da parte nostra c’è il massimo impegno a supportare le richieste dei pendolari tortonesi, vedremo nel prossimo incontro se dalle buone intenzioni si passerà ai fatti”. p.s.
ANNIVERSARIO 11 novembre 2006 11 novembre 2011 Ricordiamo con sentito rimpianto il caro
IN BREVE EVENTI / CASTELNUOVO SCRIVIA
Emozioni castelnovesi in foto Il Comune di Castelnuovo e la biblioteca civica “Soldini” organizzano una mostra fotografica dal titolo: “A due passi da casa… emozioni castelnovesi”. Per partecipare bisogna consegnare alla biblioteca un massimo di 4 fotografie di “tue emozioni castelnovesi” del formato 20x30. Le immagini più rappresentative saranno esposte sabato 26 novembre.
ASSOCIAZIONI / TORTONA Il FAI alla mostra della Fondazione e alla Scala di Milano Domenica 6 novembre numerosi iscritti al FAI, accompagnati da Manuela Bonadeo, hanno potuto ammirare la mostra “Le Meraviglie della natura morta, 1830 - 1910. Dall’Accademia ai Maestri del Divisionismo” allestita presso le sale della Fondazione CRTortona. Il prossimo appuntamento della Delegazione FAI di Tortona è domenica 13 novembre al Teatro alla Scala di Milano per il concerto straordinario a favore del FAI del M° Christoph Eschenbach che dirigerà i Munchner Philharmoniker con la partecipazione di Vadim Repin al violino.
SPETTACOLI / TORTONA Torna in scena “Sister Act” Sabato 12 novembre, alle ore 21, presso l’auditorium “Mater Dei” di Tortona, a grande richiesta, sarà ripresentato lo spettacolo “Sister Act”. La regia è dei professori Antonio Vulcano e Claudia Chiodi, la coreografia di Barbara Guagnini e Alex Bordoni e le musiche sono curate da Paola Bosi.
LIBRI / CASTELNUOVO SCRIVIA Arriva “Il fantasma di Alleghe” Giordano Stella ha pubblicato il suo settimo libro che sarà presentato presso il palazzo podestarile di Castelnuovo Scrivia venerdì 11 novembre, intitolato “Il Fantasma di Alleghe”, editore Armando Siciliano di Messina. La monografia ha come argomento un caso giudiziario molto famoso, rimasto irrisolto. Si parlerà anche di Maria Stella, figlia di Giordano e di Pia Quaglini, che ha conseguito la laurea in psicologia, presso l’università di Vancouver nel 2004. Recentemente ha ottenuto il dottorato nella stessa disciplina, presso l’università di S. Francisco e pubblicato la relativa tesi in lingua inglese presso Muller di Verlag in Germania.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Le musiche da film a Caleidoscopio ROBERTO FOSSATI Una S. Messa sarà celebrata, venerdì 11 novembre, alle ore 18, presso la chiesa parrocchiale di S. Michele. La moglie ringrazia quanti, con la preghiera, vorranno rinnovare il ricordo. Tortona, 10 novembre 2011
Sarà tutto dedicato alle più belle musiche da film famosi l’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito internet www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda domenica 13 novombre, alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio introdurrà e farà ascoltare le colonne sonore di alcuni dei film d’amore, di avventura, drammatici e western che hanno fatto la storia del cinema. Questi i titoli: Love story, La contessa di Hong Kong, C’era una volta il west, Giù la testa, I tre caballeros, Il ponte sul fiume Kwai, Colazione da Tiffany,Un dollaro d’onore, Anonimo veneziano, Johnny Guitar, Cabaret, Luci della ribalta. L’appuntamento con i leitmotiv dei film è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternatva, martedì 15 novembre sempre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE
LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME
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tra enti, possano essere applicati anche in altre situazioni”. “Inoltre - continua Moro questo accordo è importante perché il tratto di strada provinciale interessato è percorso da numerosi ciclisti e turisti provenienti da ogni parte di Italia e dall’estero per rendere omaggio al Campionissimo”.
Fossati dal 1906
Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA
Via Emilia, 35 - Tortona
dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327
Tel. (0131) 861063
Giovedì 10 novembre 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:
VAL
prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 novembre 2011 Giovedì 10 novembre: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 (tel. 0143 2310) Venerdì 11: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Sabato 12: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Domenica 13: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216)
Ricco calendario di appuntamenti per le serate novesi fino ad aprile
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BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 14: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 15: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Mercoledì 16: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 13 novembre 2011 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.
A Serravalle nel finesettimana
Nuova stagione teatrale al Giacometti La fiera di S. Martino NOVI LIGURE - La stagione teatrale novese 20112012 al Teatro Giacometti di Novi è iniziata venerdì 4 novembre, con lo spettacolo fuori cartellone “Anestesia totale” di Marco Travaglio. Il ricco programma prevede nove spettacoli, che si svolgeranno sino al mese di aprile. Si inizierà con un classico di Luigi Pirandello, “Questa sera si recita a soggetto”, che sarà portato in scena venerdì 2 dicembre, alle ore 21, dalla compagnia Gank. Gli interpreti sono Alberto Giusta, Massimo Brizi, Mariella Speranza, Alessia Giuliani, Cristina Pasino, Davide Lorino, Maximilian Dirr, Barbara Alesse, Ernesta Agira, Manuel Zicarelli, Carlo Sciaccaluga. La regia è di Alberto Giusta. Seguirà come oramai da tradizione, il “Gran Concerto di fine anno”, in programma mercoledì 28 dicembre, alle ore 21, presso l’Auditorium Dolci Terre di Novi, che vedrà protagonista l’Orchestra Classica di Alessandria, diretta dal M° Maurizio Billi. Lo spettacolo sarà fuori cartellone. La stagione riprenderà mercoledì 11 gennaio 2012, con “Thom Pain. Basato sul niente” del drammaturgo Will Eno. Interprete e regista è Elio Germano, già premiato a Cannes nel 2010 per il film “La nostra vita” di Daniele Lucchetti. Thom Pain, il personaggio che dà il titolo al monologo,
racconta di se stesso, delle sue paure e dei suoi ricordi, seguendo più il filo del monologo interiore che quello dell’esposizione narrativa lineare. Mercoledì 25 gennaio andrà in scena “Can can”, celebre musical di Cole Porter. L’adattamento e la regia sono di Corrado Abbati che dirige la Compagnia in Scena - Corrado Abbati. Si proseguirà, giovedì 9 febbraio, con “Open Day”, in scena Angela Finocchiaro e Michele Di Mauro. L’attrice torna a collaborare con Walter Fontana, autore di questo nuovo testo, per dar vita ad uno spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come si guarda al futuro quando non sai bene come comportarti col presente? La regia è di Ruggero Cara.
Venerdì 2 marzo, Pier Luigi Pasino, Fiorenza Pieri e Vito Saccinto danno vita a “Orphans”, di Dennis Kelly. Matteo Alfonso e Tommaso Benvenuti sono nuovamente insieme alla regia a quattro mani di un altro successo del drammaturgo inglese sul tema della paura tutta contemporanea (paura dell’altro, del diverso, dello straniero) che viene evocata prendendo spunto dalla realtà senza mai puntare direttamente alla cronaca. Il programma continuerà domenica 18 marzo, con “Il diario di Mariapia”, commedia neoplastica con Iris Fusetti, Fausto Paravidino, Monica Samassa. Il testo e la regia sono di Fausto Paravidino. La produzione è della Fondazione Teatro Regionale Alessandrino. L’ultimo spettacolo in car-
tellone è previsto per venerdì 13 aprile. Dall’incontro tra la Fondazione Teatro Piemonte Europa e Torino Spiritualità nasce “Big Bang”, progetto a cura di Lucilla Giagnoni, che compie un’indagine sull’essere umano e sulla sua rappresentazione del mondo. Maria Rosa Pantè ha collaborato al testo e Paola Rota alla drammaturgia scenica. Le musiche originali sono di Paolo Pizzimenti. Si ricorda che la stagione teatrale è stata realizzata grazie alla fattiva collaborazione della Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte e Acos prevedendo condizioni favorevoli, attraverso l’acquisto di due tipi di carnet, uno da quattro e l’altro da sette spettacoli. I nuovi carnet da sette spettacoli saranno in vendita dal 15 novembre, mentre, quelli da quattro spettacoli dal 19 novembre, sempre dalle ore 10. Invece, i biglietti per i singoli spettacoli potranno essere acquistati in prevendita a partire da sabato 26 novembre, dalle ore 10, con i seguenti prezzi: 1° settore intero 20 euro e ridotto 17 euro; 2° settore intero 17 euro e ridotto 14 euro. L’inizio degli spettacoli è sempre alle ore 21 e la biglietteria del Teatro apre alle 19.30. Per informazioni e per la prevendita dei biglietti, è possibile contattare la Biblioteca Civica di Novi. Vittorio Daghino
“I mestieri del cane” è il tema del concorso per le scuole NOVI LIGURE - Gli assessorati all’Urbanistica, al Commercio e all’Agricoltura del Comune di Novi hanno indetto un nuovo concorso dal simpatico titolo “I mestieri del cane” dedicato agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado, della provincia di Alessandria, in occasione della Fiera di Santa Caterina. Grazie ai suggerimenti raccolti attraverso i questionari distribuiti alle scuole partecipanti alle ultime tre edizioni si è individuato, quale tema di quest’anno, quello relativo ai mestieri del cane che possono essere davvero tanti: dalla guardia, alla caccia, al salvataggio di vite umane o all’assistenza di invalidi. Il concorso è diviso in due sezioni: sezione Scuola
Primaria e sezione Scuola Secondaria di 1° grado. Le iscrizioni al concorso dovranno pervenire entro le 12 del 30 novembre, al Comune di Novi Ligure (Urbanistica - Ufficio Sportello Unico per le Attività Produttive, via Gramsci 11) via posta, tramite e mail (sportellounico@comune.noviligure.al.it), tramite consegna diretta o via fax al numero 0143.772370. Ciascuna classe partecipante potrà presentare una sola opera collettiva. Dovrà trattarsi di un dipinto che ritrae il cane al servizio della collettività o di un singolo, su tela bianca dimensioni cm 30 x cm 40 con la tecnica ritenuta più idonea. Le tele di dimensioni standard saranno fornite dal Comune di Novi attra-
verso i propri incaricati nella prima settimana di dicembre a tutte le classi iscritte al concorso. Le opere realizzate da ciascuna classe, adeguatamente imballate per evitare danneggiamenti, dovranno pervenire il 2 marzo 2012 dalle 8.30 alle 13.30 presso il Centro Fieristico Dolci Terre di Novi. I premi in denaro, che andranno dai 700 ai 200 euro, dovranno essere utilizzati dalle classi vincitrici entro la chiusura dell’anno scolastico 2011-2012 per l’acquisto di materiale didattico o per effettuare gite di istruzione. La premiazione avverrà entro il mese di marzo e in seguito potrà essere allestita una mostra aperta al pubblico, con l’esposizione dei lavori degli alunni.
SERRAVALLE SCRIVIA - Musica, enogastronomia, artigianato e bancarelle saranno gli elementi che caratterizzeranno la festa patronale di San Martino, la ricorrenza più cara alla comunità serravallese. Nei giorni di sabato 12 e domenica 13 novembre, la tradizione si rinnova ancora una volta. Ad aprire le danze quest’anno ci pensa la Serravalle degli anni ’60: venerdì 11 alle 21 presso la Biblioteca Comunale sarà presentato il DVD “Serravalle è Bella”: Pellicole di Carlo Punta. Uno straordinario collage di filmati della seconda metà del XX secolo che fa rivivere parte della quotidianità del paese, con un sottofondo musicale d’eccezione. Da sempre, la Fiera di San Martino è un importante appuntamento che richiama numerosi visitatori e per offrire al suo pubblico ampi spazi espositivi, vasto assortimento merceologico, servizi e facilità di accesso e parcheggio, propone un percorso all'aperto disegnato, come ogni anno, nel cuore della città: da Piazza Paolo Bosio, dove quest’anno saranno protagonisti i fabbri, a Via Brodolini, Via Divano e Via Gramsci, con il mercato ambulante di merci varie. In Viale Stazione si snoderanno gli stands selezionati di artigianato d'eccellenza, commercio e prodotti enogastronomici tipici di qualità, oltre allo spazio dedicato al mondo del sociale e del volontariato. Nelle due giornate di festa, le tradizionali banca-
relle e gli stand degli operatori economici d’eccellenza coloreranno le vie del centro. Sabato 12 novembre, alle ore 21, presso la Chiesa Collegiata dei Santi Martino e Stefano, si terrà inoltre il tradizionale Concerto di San Martino, con l’esibizione del coro e dell’orchestra della Polifonica di Serravalle, accompagnati dal soprano Larissa Yudina, diretti dal Maestro Luigi Bolchi. Verranno eseguite musiche, arie e cori celebri tratti dal repertorio sacro e operistico. Per tutta la giornata di domenica il Corpo Musicale “Pippo Bagnasco” suonerà per le vie del paese. Si rinnova l’appuntamento domenicale della Polentata d’autunno in piazza, alle ore 12, con i cuochi della Pro Loco di Serravalle e al pomeriggio, in piazza Cavalieri di Vittorio Veneto Nutella Party a cura dei commercianti di Serravalle. Infine “Merenda in allegria” con le tradizionali frittelle, preparate dai volontari della CRI di Serravalle. I negozi rimarranno aperti tutto il fine settimana di festa, inoltre quest’anno grande novità: l’associazione Fabbri d’eccellenza si esibirà in piazza Paolo Bosio mostrando al pubblico l’arte antica della lavorazione del ferro e batteranno amano lo stemma del Comune. In piazza Coppi, troverà spazio il divertimento dei piccoli e dei ragazzi con il Luna Park. Sponsor della Fiera sono: Serravalle Designer Outlet, Iper la Grande I e il Centro Commerciale Serravalle.
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Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Ecco come cambieranno i nomi delle vie del paese
IN BREVE
Nuova toponomastica a Francavilla FRANCAVILLA BISIO Recentemente presso la SOMS è stata presentata la nuova toponomastica di Francavilla Bisio. Durante un incontro è stata mostrata una preziosa mappa, con firma originale del geometra Nicola Dardano di Capriata D’Orba, del 20 ottobre 1872 “redatta e riunita dalle originali dei due comuni onde servisse per la fusione dei due in un sol comune” che sancisce, con la firma congiunta dei Sindaci di Francavilla e di Bisio, la nascita di Francavilla Bisio. L’occasione è stata colta anche per dare utili informazioni alla cittadinanza sulle variazioni che dovranno essere svolte sia sui documenti di riconoscimento che sulle utenze domestiche. Queste sono le nuove denominazioni delle vie del Comune: Via Mons. Lorenzo Castellano, Parroco di Francavilla Bisio dal 1938 al 1954, al quale si devono molti interventi a fa-
vore della popolazione nel corso della Seconda Guerra Mondiale, nonché il progetto e la realizzazione della grande Chiesa Parrocchiale, Via Torino, quale prima capitale d’Italia, Via Unità d’Italia, dedicata ai 150 anni d’Unità, Via Santa Maria delle Grazie che costeggia la chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria delle Grazie, Salita al Castello che congiunge Via Guasco con via Dante la quale conduce al Castello, Via San Luigi Orione, Via Vecchia Fontana
dedicata alla vecchia fontana che forniva l’acqua per tutti gli abitanti, oltre ad essere usata come abbeveratoio per i bovini di ritorno dal pascolo, Largo Contessa Giriodi, dedicata alla Contessa Elisabetta, proprietaria del Castello, nonché benefattrice del paese, in particolare della parrocchia, dell’edificio comunale e del centro sportivo, Via Trento, breve tratto viario nel centro storico adiacente a via Adua e Tripoli, Via Trieste, Piazza John Fitzgerald Kennedy,
dedicata al presidente degli Stati Uniti assassinato a Dallas per ricordare l’esistenza di un Centro Studi a lui dedicato presso la Biblioteca civica e Piazza del Municipio, spazio adibito a parcheggio pubblico adiacente il Palazzo comunale. Inoltre, sono stati presentati i cinque disegni originali degli alunni della scuola primaria che l’amministrazione comunale ha utilizzato per realizzare la serie di bustine di zucchero dedicate ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Durante il pomeriggio, agli intervenuti è stata donata la serie completa, composta da cinque bustine. E’ possibile acquistare la serie, che si affianca a quelle già realizzate sempre dall’amministrazione comunale negli anni 2005 e 2007, presso gli uffici comunali oppure presso la biblioteca civica in orario di apertura al costo di 2 euro. Michela Ferrando
ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE
Cosimo Piras presidente del Gruppo Giovani di Confartigianato Il Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani della Confartigianato della Provincia di Alessandria si è recentemente riunito per il rinnovo delle cariche sociali e ha eletto Presidente Cosimo Piras, 39 anni, di Novi Ligure, Titolale della Ditta Cosimo Piras, costruzione e ristrutturazioni edili in generale, con sede a Stazzano. Cosimo Piras succede a Gabriele Poggi, nominato Presidente del Consiglio Direttivo di Confartigianato Alessandria. Al suo fianco sono stati nominati, in qualità di Vice Presidenti, Riccardo Veggi e Giorgio Bona. Il neo presidente nel tracciare le linee guida dell’attività dei prossimi mesi, ha espresso la volontà di utilizzare tutti gli strumenti necessari per cogliere le opportunità di crescita e consolidamento che la Confartigianato della Provincia di Alessandria offre grazie alla sua storia ed ai valori trasmessi negli anni.
EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA
Il quarto incontro parrocchiale di Serravalle sui giovani SERRAVALLE S. - Giovedì 3 novembre alle ore 21 presso il Pensionato “Mons. Guerra” di Serravalle il rettore del Seminario interdiocesano, don Marco Daniele, è stato il relatore del quarto incontro del ciclo dei sei interventi previti per discutere insieme sul tema: “Parrocchia, quale futuro? Una comunità che annuncia”. E per chi deve confrontarsi ogni giorno con l’esigenza di educare al Vangelo i seminaristi, la prima urgenza da soddisfare per parlare di nuova evangelizzazione è porre i giovani al centro dell’esperienza cristiana e non da ultimo di una vita parrocchiale attiva. Se la nuova evangelizzazione trova la sua linfa vitale in una fede limpida e profonda, è alla semplicità e alla forza giovanile che dobbiamo pensare per essere una comunità che annuncia. Don Marco, che si è rivelato un interlocutore attento alle curiosità dell’as-
semblea riunita in sala e quindi della comunità parrocchiale e diocesana, ci ha provocato con una riflessione profonda: “I giovani esistono ancora? E chi sono i giovani? A quale età releghiamo questa categoria sociale? Sappiamo muoverci verso di loro o ne causiamo la fuga? Sappiamo operare quella ”pulizia linguistica” che consente di creare gli spazi di cui i giovani hanno bisogno?”. E’ vero, i dati statistici propongono un’analisi che genera sconforto: i nati dopo il 1981 sono la prima generazione incredula; tra i 18 e i 30 anni di età i ragazzi abbandonano la vita della Parrocchia e in generale mancano di interesse per i contenuti e la vita della fede cattolica cristiana, rivelano una estraneità appunto alla vita di comunità. Ma di quale comunità vogliamo parlare? Di un gruppo di persone ormai forse attempate anagraficamente ma di adulti
che animati da un dinamismo interiore credono di poter provare ad essere testimoni nella materialità della vita quotidiana della Parola annunciata da Gesù? Siamo disponibili ad annunciare il Vangelo in una società che cambia, anzi è in continuo movimento: “Le cose vecchie sono passate ne sono nate di nuove?” Sappiamo rinnovarci al di là di antiche tradizioni, usi, costumi? Abbiamo la forza di denunciare i miti che, forse solo per qualche capriccio, si sono pietrificati in un’arcana mentalità: “si è sempre fatto così?” E’ così che accogliamo la differenza, superiamo i personalismi e non assumeremo atteggiamenti di indifferenza, come abbiamo spiegato negli incontri precedenti e potremo essere: “sale della terra”! L’analfabetismo biblico, che emerge con tanta chiarezza in molteplici occasioni di confronto con i giovani, non è una fatalità
ma un disagio di cui siamo responsabili e a cui responsabilmente siamo chiamati a porre rimedio attraverso una catechesi o una formazione continua personale e comunitaria. La famiglia è, tuttavia, il primo luogo dove efficacemente possiamo imparare che Dio non è un semplice motore immobile, ma un Dio che si è fatto uomo ed entra in relazione con l’umanità continuamente. Questa è la gioia di essere cristiani che dobbiamo annunciare, con forza, con entusiasmo sempre nuovo. Stimolare la conoscenza del testo sacro nelle nuove generazioni, non è proporre una catechesi moraleggiante o addirittura un decalogo di divieti, ma testimoniare che Cristo è veramente risorto e che siamo una Chiesa che sa far festa, lontano da solipsismi o egoismi... e così la Chiesa diventa il luogo di nascita della nostra identità. Elena Di Gesualdo
Sabato 12 novembre al S. Giacomo l’esame gratuito
Novi aderisce alla giornata del diabete NOVI LIGURE - In Italia ci sono circa tre milioni di persone colpite da diabete. Il diabete è ormai una grave patologia che interessa soprattutto i paesi industrializzati e che, secondo le proiezioni fatte dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 2015 coinvolgerà oltre 300 milioni di persone. Battere il diabete sul tempo è possibile: diagnosi precoce, prevenzione, stile di vita corretto, consapevolezza ed educazione possono contribuire ad arginarlo. A questo scopo è stata istituita la Giornata Mondiale del Diabete che si celebra il 14 novembre in più di 160 Paesi. In Italia l’appuntamento, giunto all’11esima edizione, è fissato per il 12 e il 13 novembre in circa 500 piazze. Anche quest’anno partecipa all’iniziativa la Diabetologia di Novi Ligure. In collaborazione con le associazioni diabetici medici e operatori sanitari saranno a disposizione delle persone interessate offrendo la possibilità di effettuare uno screening gratuito a tutti coloro che
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Da sabato il corso di arte Sabato 12 novembre, alle ore 15, presso l’ex Scuola elementare di Serravalle prende il via il XXVIII corso d’arte, organizzato dall’associazione Amici dell’Arte di Serravalle in collaborazione con il Comune di Serravalle Scrivia. Si articolerà in un corso diurno tutti i sabati pomeriggi dalle ore 15 alle ore 17,45 e in uno serale al lunedì sera dalle ore 21 alle ore 23. Il corso serale avrà inizio lunedì 14 novembre. I corsi si propongono di guidare gli iscritti alla conoscenza delle tecniche artistiche. Acquisita l’esperienza tecnica sarà possibile essere guidati all’osservazione della realtà e alla sua rappresentazione vera o fantastica. Si faranno uscite estemporanee per dipingere angoli pittoreschi del territorio e per visitare mostre d’arte e musei. L’iscrizione è aperta a tutti coloro che hanno interesse o attitudini artistiche. Per gli studenti e i giovani il corso è gratuito.
CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA Il territorio in mostra Dall’11 al 19 novembre a Serravalle Scrivia presso il salone dell’Enoteca Sancristofaro di via Berthoud, si potrà visitare la mostra d’arte e videoproiezione del territorio. L’esposizione è aperta nei giorni feriali dalle ore 16 alle 19, il sabato e i festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 19. Sabato e domenica in occasione della festa di S. Martino, per i visitatori, degustazione gratuita di vini pregiati.
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Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
L’ASL Alessandria spiega come aderire all’iniziativa partita lunedì scorso
Campagna di vaccinazione antinfluenzale ALESSANDRIA - Da lunedì 7 novembre è partita in tutta la provincia di Alessandria la campagna di vaccinazione antinfluenzale promossa dall’ASL della Provincia di Alessandria che ha illustrato come fare per ottenerla L’influenza è una malattia provocata da virus, i virus influenzali, che infettano le vie aeree (naso, gola, polmoni). Si tratta di una malattia molto contagiosa, in quanto si trasmette facilmente attraverso goccioline di muco e di saliva, anche semplicemente parlando vicino a un’altra persona. La vaccinazione costituisce il principale strumento di prevenzione Le complicanze dell’influenza vanno dalle polmoniti batteriche, alla disidratazione, al peggioramento di malattie preesistenti La campagna di vaccinazione, ai sensi delle indicazioni del Ministero della Salute, si rivolge prevalentemente ai soggetti di età pari o superiore a 65 anni, ai cittadini affetti da patologie croniche dell’apparato
circolatorio o respiratorio, metaboliche, neurologiche, che comportano carente produzione di anticorpi, alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, in quanto categorie ad elevato rischio di gravi complicanze a seguito di infezione da virus influenzale, al personale di assistenza, ai familiari di soggetti a rischio, alle persone addette ad attività lavorative di interesse collettivo. La vaccinazione viene offerta attivamente e gratuita-
mente a specifiche categorie di soggetti in quanto, per l’età (pari o superiore a 65 anni), lo stato di gravidanza (II e III trimestre) o per le patologie di cui soffrono, hanno un rischio più elevato di andare incontro a complicanze nel caso in cui contraggano l’influenza. Come detto, la vaccinazione rappresenta lo strumento più importante per prevenire l’influenza. In considerazione della trasmissione aerea del virus influenzale, vi sono alcune misure comportamentali che limitano la diffusione degli agenti responsabili dell’influenza, tra cui, il frequente lavaggio delle mani (che in assenza di acqua potrà presupporre l’uso di gel alcolici), il coprire la bocca o il naso quando si tossisce o si starnutisce con un fazzoletto, preferibilmente di carta, l’isolamento volontario a casa delle persone con sintomi influenzali (soprattutto per i primi giorni), un adeguato e frequente ricambio d’aria nelle collettività (ad es. locali scolastici) attraverso l’aper-
tura delle finestre. Gli utenti potranno richiedere la vaccinazione presentando la tessera sanitaria e, per i soggetti di età inferiore a 65 anni, opportuna documentazione che attesti la appartenenza a una delle categorie a rischio sopra citate (certificazione medica rilasciata dal medico di medicina generale, dal pediatra di libera scelta, dallo specialista, certificati di esenzione ticket o di invalidità civile, etc.). Per la stagione 2011-2012 l’ASL Alessandria ha acquisito circa 61.000 dosi di vaccino, che rende disponibili ai cittadini che hanno i requisiti previsti, presso gli ambulatori vaccinali dei Distretti e dei Sub distretti della ASL Alessandria, e anche presso gli studi dei Medici di Medicina Generale che collaborano alla campagna vaccinale. Luoghi ed orari in cui recarsi presso gli ambulatori sono illustrati in modo dettagliato nel calendario predisposto per ogni ambito distrettuale. p.s.
I Dodecacellos ospiti al Conservatorio di Alessandria TORTONA - L’ultima occasione è stata domenica trenta ottobre, al Conservatorio di Alessandria, per un omaggio al presidente Pier Giacomo Guala. Lì, insieme ad altri musicisti di rilievo, abbiamo ascoltato il gruppo di violoncelli Dodecacellos, diretti dal maestro Andrea Albertini, che si è anche esibito alla fisarmonica, in uno struggente brano di Reverberi. Il concerto è stato di straordinario fascino perché la musica - come ha detto Pier Giacomo Guala - non parla solo a chi la conosce ma è suggestione ed emozione che investe tutti ed eleva lo spirito. Dalla serata del 30 ottobre il pensiero ritorna ai tanti eventi realizzati nel nostro territorio dal maestro Alber-
tini e dagli artisti che con lui lavorano. D’estate nei paesi del tortonese, come Carezzano, Spineto, Volpedo, Volpeglino, Sarezzano, Garbagna, ci sono state bellissime serate di musica, canto e recitazione sotto le stelle. Gli artisti diretti da Andrea Albertini hanno proposto al
pubblico un ricco e vario repertorio di musica classica, brani della tradizione operistica, canzoni della miglior tradizione popolare italiana e colonne sonore di maestri contemporanei come Morricone e Piovani. Spesso alla musica si alternano prose e poesie scelte e interpretate con sensibilità e bravura da
Maria Paola Bidone. In particolare restano vive le immagini e i suoni di una serata di fine estate a Pertuso, presso il monumento che ricorda la battaglia tra i partigiani della divisione Cichero e le truppe nazi-fasciste. La musica, la lettura di testi sulla Resistenza, la presenza di Martino Galli, allora giovane partigiano, tutto ha contribuito ad elevare la memoria dei valori patriottici con la magia dell’arte. Ci auguriamo che anche il futuro non manchino nel nostro territorio eventi artistici come quelli che abbiamo ricordato perché contribuiscono in maniera insostituibile a ravvivare il senso della bellezza ed una educazione del gusto che si combina con i valori della vita civile. Luciana Bagnasco
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La riva del mezzadro e il passaggio del prete FABBRICA CURONE - Il sentiero 111, “La riva del mezzadro”, collega i paesi di Forotondo e Bruggi, entrambi ubicati nel comune di Fabbrica Curone. Presentato nella Guida Escursionistica delle Valli Curone, Grue, Ossona, è indicato per escursionisti e può essere percorso a piedi, a cavallo e in mountain bike. I due paesi, posti rispettivamente ai piedi del Monte Boglelio e del Monte Chiappo, chiudono le due testate della Val Curone. Dal piazzale di Forotondo a 850 metri si prosegue su strada asfaltata fino alla frazione Ca’ dei Caldini, superata la quale si incontra sulla destra una strada sterrata che si percorre guadando alcuni rivoli che alimentano il torrente Arisola. Al bivio successivo si volta a sinistra in salita fino a raggiungere una zona pianeggiante; dopo poche centinaia di metri appaiono agli occhi degli escursionisti un bivio e il sentiero 110 proveniente da Lunassi. Si continua a destra attraversando prima una grande faggeta, poi coltivazioni abbandonate fino a raggiungere la parte alta di Bruggi (nella foto) a 1060 metri. Un altro sentiero che ha origine a Forotondo è “Il passaggio del prete”, contrassegnato dal segnavia 112. Percorso dagli camminatori della “Pietra Verde” domenica 30 ottobre, è indirizzato a esperti poiché il sentiero presenta forti pendenze. Dal piazzale di Forotondo si raggiunge la frazione Ca’
C.I.A.T.
dei Caldini, dopo la quale si prosegue a sinistra per imboccare una mulattiera che si inerpica inizialmente tra prati e incolti fino a incrociare la strada sterrata che collega Forotondo alla Malga. Si abbandona la sterrata piegando a destra verso la vasca dell’acqua; si avanza e al primo bivio si svolta a sinistra in salita attraversando grandi faggete. Dopo aver incontrato una fontana da poco ristrutturata, il sentiero si fa ancora più ripido fino ad arrivare alla Malga di Pian Vusnoie. Presso la Malga è situato il nuovo rifugio della Comunità Montana, dove si incrocia nuovamente la strada sterrata che proviene da Forotondo: seguendola in direzione est si raggiunge in circa 20 minuti il crinale di confine tra Piemonte, Lombardia e il sentiero “La Via del Mare”. Giunti sul crinale, si svolta a destra fino a raggiungere in pochi minuti il Monte Bagnolo (1550 m) dove termina il percorso. Il luogo è particolarmente suggestivo in quanto ricorda un episodio avvenuto circa ottant’anni fa quando don Pietro Castellano, allora parroco di Negruzzo, paesino in Valle Staffora, morì assiderato, a soli trentasei anni, nell’inutile tentativo di raggiungere la sua parrocchia provenendo da Stazzano. Passarono giorni prima che il suo corpo riaffiorasse da sotto la neve; per ricordarlo è stata posta una targa ai piedi di una piccola edicola dedicata a Sant’Anna. Valeria Sala
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Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Alla Madonna di Lourdes Egr. Direttore, Elisabetta Brusasco, una simpatica ragazza di Novi Ligure, che ha partecipato, insieme alla sua mamma Grazia, al pellegrinaggio diocesano a Lourdes, organizzato dallOftal la scorsa estate, ha voluto dedicare questa poesia alla Beata Vergine Maria. Nel ringraziare Betty che ha donato moltissimo a tutti quelli che l’hanno conosciuta, le invio il testo della poesia scritta il 1 ottobre 2009. Grazie. Lei nel mondo meraviglioso incontro, Lei il cammino la pace celeste luce che incede verso l’umano destino. Come Lei nessuna ci apre le porte del cielo e dell’amore dando forza al nostro amore. Noi con Lei nessun affanno turba il cuore ospite e regina del mondo che a Lei s’inchina. Come Lei nessuna e.s. - via mail
Cattolici e politica Egr. Direttore, la ricerca IPSOS su Cattolici e politica fotografa un apparente paradosso: cresce l’astensionismo e il non voto tra i cattolici praticanti impegnati nelle associazioni e nel volontariato cattolico, ma cresce anche la voglia di esserci, di assumere responsabilità in un momento così difficile. Paradosso apparente perché il non voto e l’astensionismo, forse più che un distacco, un’indifferenza esprimono un’attesa. Una richiesta che è rimasta finora insoddisfatta perché non ha trovato soggetti politici capaci di intercettarla, valorizzando le risorse inesplorate del sociale cristiano. E dunque l’interpello riguarda anche in modo specifico il PD. In particolare, il paradosso della crescita dell’astensionismo unito alla voglia di una maggiore presenza dei cattolici in politica si presenta, per chi milita nel PD da credente, come un’esplicita richiesta di far vivere un partito che sia popolare, riformatore e nazionale. Popolare, interpretando così le radici profonde che i cattolici conservano nella vita quotidiana delle nostre comunità; riformatore, cioè capace di innovazioni coraggiose per sbloccare un Paese fermo, per cancellare le diseguaglianze crescenti e per ricomporre la frattura generazionale; nazionale, nel senso di accogliere quella cultura che i cattolici hanno saputo esprimere nel tessere e promuovere la partecipazione dei cittadini e il consolidamento delle istituzioni democratiche. La voglia dei cattolici di esserci e di esprimere i propri valori può essere ancora una risorsa per il futuro del Paese. On. Luigi Bobba Deputato PD e VicePresidente Commissione Lavoro
Il “paesello” torna di moda” Egr. Direttore, nei giorni scorsi ho letto su un articolo di Achille Scalabrin sulle pagine di Qn che parla della rivincita dei paesi in tempo di crisi. Il giornalista scrive che “adesso è tempo dei cento e cento bellissimi borghi di un Paese sconosciuto (ai propri abitanti) chiamato Italia. Adesso che la crisi è arrivata, alla faccia degli ottimisti, è tempo di rivincita per i paesi invisibili, quelli oscurati dall’esterofilia, tagliati fuori dalle autostrade, ignorati dalle guide turistiche. Sono a portata di mano, costano il giusto, nascondono bellezze per le quali gli stranieri pagherebbero un biglietto aereo. Insieme formano il vero paesaggio italiano”. Leggendolo ho pensato al settimanale “Il Popolo” che da anni fa proprio questo: dare visibilità e voce a bellissimi paesi sparsi sulle nostre colline e montagne e lo fa con costanza ed entusiasmo. Grazie e continuate così! Paola Cataldo - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Tea Frigerio
V. Bocci
Francesco Provinciali
Sfida al patriarcato
Le parabole spiegate ai ragazzi
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Il libro della missionaria saveriana Tea Frigerio nasce da un interrogativo: è possibile che la Bibbia sia stata usata dal patriarcato per inculcare e diffondere sempre più l’antagonismo atavico delle donne? Il Testo sacro evita di parlare delle donne. Nell’elenco di figure femminili presenti nel Testo sacro, però, tra le pagine del Libro di Rut, brilla l’amicizia complice fra due grandi donne: Noemi e Rut, nuora e suocera. E se Rut lo avesse scritto una donna? Una donna saggia, con il senso dell’humour e dell’ironia. Questa breve opera inserita tra i “libri storici” del Primo Testamento potrebbe trarre origine proprio da una cultura femminile e il commento dell’autrice batte questa pista. Il libro di Rut, aiuta a rileggere, decostruire e ricostruire la storia delle donne, a sentire la loro presenza. A partire dallo studio di un testo biblico, è possibile quindi legittimare il femminismo che parla di sororità e solidarietà tra le donne, e percorrere il cammino che rivela interpretazioni da smascherare, decostruire e in generale invita a partire da nuove comprensioni.
E’ arrivato in libreria il nuovo libro di don Valerio Bocci. Si tratta di un originalissimo sussidio catechistico, riccamente illustrato e indirizzato ai preadolescenti (11-14 anni e ai loro educatori), con caratteristiche nuove e originali e con il linguaggio più adatto ai ragazzi di oggi. Il testo utilizza episodi tratti dalla vita di tutti i giorni nelle parabole raccontate da Gesù per spiegare il regno di Dio che cresce nel mondo: pescatori che gettano le reti, contadini che zappano la terra, ragazzi che giocano sulla piazza. Ne deriva una storia in dieci puntate, costruite in questo sussidio come una fiction e con l’innovativa tecnica dell’ipertesto su carta, per una catechesi affascinante e comunic-attiva. Sul sito della rivista Mondo Erre (www.mondoerre.it) è possibile scaricare la guida per catechisti e animatori. Il sussidio fa parte di una collana editoriale divenuta negli anni un progetto catechistico di successo, intitolato La buona notizia, utile ai giovani per formarsi una vita “piena” di valori nel delicato cammino dell’educazione religiosa. La collana annovera altri otto titoli scritti da don Bocci.
Salute oggi Sono solo virus parainfluenzali per ora, ma l’influenza della stagione 2011-2012 è alle porte, visto che il suo arrivo ufficiale è previsto tra la fine del mese in corso e la metà di dicembre. Per combatterla con più incisività, meglio vaccinarsi e vaccinare anche i bambini, come medici e pediatri consigliano, e, proprio dalla metà di ottobre è in atto la campagna di vaccinazione per l’influenza stagionale. Il virus di quest’anno presenta le stesse caratteristiche di quello dell’inverno passato, costituito da tre ceppi: il ceppo A-H1N1, quello AH3N2 e il ceppo B/Brisbane; di conseguenza il nuovo vaccino è anche per quest’anno un preparato trivalente, sostanzialmente immutato rispetto all’anno scorso. Anche per questa nuova ondata virulenta, la vaccinazione è consigliata prima di tutto alla popolazio-
Figli smarriti
Francesco Provinciali, dirigente ispettivo del Ministero Istruzione, Università e Ricerca e collaboratore della rivista “Minori Giustizia” nel nuovo libro “Figli smarriti - Storie di bambini e ragazzi contesi e poco amati” con la prefazione di Maria Rita Parsi, vuole dare voce a quella parte di umanità, formata dai figli che “dolente bussa ogni giorno alle porte del nostro cuore”. Lo scenario dove si muovono i vari personaggi è diversificato ma sempre significativo. In tutte le vicende di minori emerge un filo conduttore, che tesse l’ordito e la trama delle storie: la sofferenza dei piccoli protagonisti li rende alla fin fine soccombenti, vittime lacerate da interessi contrapposti, stritolati nella morsa dell’amore fino a diventare spenti figli dell’egoismo. Rita Parsi nella prefazione scrive: “I bambini che danno nome a queste storie sono disorientati perché qualcuno li ha smarriti. Sono bambini-Pollicino, che si riempiono le tasche di sassolini per segnare una qualche via di ritorno e costruire una bussola che li salvi. Bambini, poveri o ricchi, che sofferenza e solitudine hanno fatto crescere in fretta”.
a cura di Laura Notti
Come combattere l’influenza
ne anziana, poi ai bambini oltre i sei mesi, e agli adulti con patologie croniche, o comunque con malattie che aumentino il rischio di complicanze dell’influenza. Inoltre è bene vaccinarsi se si è soggetti che hanno contatto col pubblico, ad esempio in strutture sanitarie, scolastiche o comunque operatori del servizio pubblico. Meglio fare la vaccinazione entro il mese di novembre, mettendo in conto che il vaccino non è subito attivo nel nostro organismo, ma che ha bisogno di una quindicina di giorni per produrre le difese immunitarie necessarie, Inoltre è bene ricordare che facendo la vaccinazione, non si diventa immuni all’influenza, ma che, se questa ci colpisse, sarà meno intensa e carica di complicanze (le più pericolose). La prevenzione dell’influenza stagionale va anche costruita con una serie di accorgimenti e regole di
semplice attuazione. Ad esempio non andandosela a cercare, evitando quindi il freddo e gli sbalzi termici, responsabili prima di tutto dei malanni di stagione. Perciò è meglio vestirsi a strati, in modo da correggere in breve tempo i cambiamenti di temperatura sul corpo. Sarebbe utile, ma non sempre possibile in verità, evitare i luoghi affollati, ove i virus si possono propagare velocemente. A questo proposito, specie per i nostri bambini, le aule scolastiche rappresentano un grande crogiolo di virus che i piccoli inevitabilmente si scambiano gli uni con gli altri; l’influenza o il raffreddore, per un bambino è una sorta di palestra per il proprio sistema immunitario, quindi è bene per un genitore non drammatizzare una situazione di costipazione, tosse o febbre, ma aiutare il nostro bimbo ad uscirne senza forzare i tempi di ri-
sposta del suo organismo, lasciando che tutto si svolga in modo il più possibile spontaneo (anche la febbre è una difesa). E’ d’obbligo proteggere nelle giornate più fredde, gola e naso con sciarpe o copricollo (adatti soprattutto per chi va in moto); munirsi di guanti e calze che mantengano le estremità protette (si sa che piedi e mani si raffreddano più velocemente).. Aiutarsi durante la giornata invernale con tisane e bevande calde, non solo per reidratarsi, ma anche per dare sollievo al corpo che naturalmente tende a raffreddarsi. Anche in casa, non alzare troppo il riscaldamento dei nostri appartamenti, evitando che l’aria si secchi troppo. A tavola scegliere comunque una dieta leggera, con molta frutta e verdure, magari cotte, anche per introdurre nell’organismo sostanze utili per combattere freddo e malattie stagionali.
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a cura di Alba Algeri
a cura di Matteo Coggiola
I colori delle iresine nei giardini e nelle case La storia dei due fratelli L’iresina è una pianta elegante di colore rosso, è perenne e proviene dall’America meridionale e anche dalle zone calde dell’Australia. Fa parte della famiglia delle Amaranthaceae e comprende diverse specie dal fogliame decorativo e delicato. Alcune specie sono apprezzate per la loro bellezza, altre nell'ambito delle scienze erboristiche. E’ una pianta da interno da portare all’aperto in primavera inoltrata, non tollera il freddo. In giardino si usa come pianta di bordura per creare macchie di colore. Preferisce le posizioni molto luminose per mantenere il colore tipico delle varietà. Non teme l’azione diretta dei raggi di sole e desidera un buon ricambio di aria, teme però le correnti di aria fredda. Deve essere bagnata con generosità durante il periodo caldo e vanno ridotte le annaffiature durante il ricovero invernale. Il terreno dove cresce deve essere mediamente fertile e ben drenato per evitare il ristagno idrico. Il migliore è un mix di terra e foglie, torba e sabbia in parti uguali. La coltivazione in vaso richiede il rinvaso tutti gli anni in primavera. Per ottenere una feconda vegetazione e una crescita rapida si usa un fertilizzante ricco di potassio e fosforo in primavera. Le temperature minime non devono essere inferiori ai 10 gradi. I suoi nemici sono gli afidi che colpiscono anche le piante coltivate in casa e macchiano le foglie. Si debellano con un prodotto specifico. Si riproduce con la tecnica della talea e le piantine radicali dopo 20 giorni producono nuovi germogli. Le Iresine sono piante molto apprezzate e coltivate per la loro semplicità di coltivazione. Ci sono un’ottantina di specie nel genere Iresine ma solo poche sono adatte ad essere allevate in appartamento. L’Iresine fiorisce durante il periodo estivo ma non è frequente che fiorisca in appartamento ma i fiori sono poco decorativi. Le Iresine sono piante che non hanno necessità di vere e proprie potature ma di cimature degli apici vegetativi che vanno fatte all’incirca ogni due mesi per stimolare la pianta a ramificare e quindi ad assumere un aspetto più cespuglioso e compatto. Esistono numerose varietà tra le quali ricordiamo: la varietà Aureoreticulata pianta molto diffusa con foglie verdi macchiate di giallo e nervature gialle; Brillantissima con le foglie rosa - rosso; Acuminata dalle splendide foglie color rosso con rifletti bronzei e Wallisii con foglie piccole di colore rosso screziate di nero.
Siamo sul finire dell’Ottocento. Due fratelli, Alessandro e Pietro, undici e tredici anni, vivono in un paesino sull’Appennino, nell’Italia centrale. I due bambini, profondamente diversi tra loro nel carattere, sono molto legati dall’amore per i giochi spericolati e da un forte affetto. Quando la loro madre muore, il padre, distrutto dal dolore, fa loro un regalo speciale: Sauro e Baio, due bellissimi cavalli non ancora domati. Dopodiché, l’uomo li abbandona a loro stessi. Dopo un periodo di apprendistato da un maniscalco, le strade dei due fratelli si separano. Una volta adulti, infatti, Alessandro sente crescere
il desiderio di oltrepassare le montagne, insegue il sogno di una vita diversa, “oltre il confine”, lontano, mentre Pietro vuole diventare allevatore e sposare Veronica, la ragazza che ama. Ma prima di poter realizzare i loro desideri incontreranno molti ostacoli: prepotenza, violenza e dolore. Questa è la trama di “Cavalli”, film drammatico
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Film da vedere
nei cinema italiani dal 21 ottobre. “Quando - dice il regista ho letto per la prima volta il racconto “Cavalli” ho provato una piacevole sensazione, come se nella mia testa questa storia esistesse già, come se l’avessi vissuta in prima persona. È la storia di un’amicizia che non finirà mai”. Il milanese Rho esordisce
con una produzione certamente coraggiosa. Girare tutto in esterni un copione in costume e ambientato in una non precisata epoca passata ha voluto dire rischiare non poco. I richiami ad una sorta di western nostrano cadono nella quasi totale assenza di riferimenti. Per questo la cornice convince e coinvolge. Degni di pregio l’ambientazione, gli animali (altamente simbolici) che accompagnano il destino dei protagonisti, gli splendidi paesaggi naturali tra il Gran Sasso e la Toscana. Qualche imperfezione per una pellicola che, tuttavia, per la tematica trattata, ovvero adolescenza, famiglia, lavoro e storia, è da valutare come consigliabile e nell’insieme semplice.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Martedì 11 ottobre la nostra collaboratrice Michela Ferrando di Novi Ligure si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova con una tesi su “Il favoreggiamento personale” nella quale è stata tracciata una panoramica del reato di favoreggiamento personale, partendo dalla sua storia e argomentandone la sua evoluzione nel tempo. E’ stata poi approfondita la struttura del reato e i suoi profili di disciplina. Alla neodottoressa le congratulazioni della Redazione del settimanale “Il Popolo”. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Paniccia dell’Appennino tortonese Quasi completamente scomparsa, la paniccia dell’Appennino tortonese è un antico piatto popolare, realizzato con la farina di ceci. Croccante e dorata, sostanziosa e nel contempo frugale per il costo assai limitato, la paniccia tortonese è assai simile alla formulazione che i liguri chiamano panissa. Si consumava ancora calda, tagliata a tocchi e condita abbondantemente con olio, pepe e sale o succo di limone, oppure ridorta a listarelle sottili come le patatine, fritte nell’olio. Se recuperata, ben tostata e brunita, può far bella mostra servita come aperitivo, in compagnia di altri sruzzichini. Ingredienti per 6 porzioni 500 gr di farina di ceci l litro di acqua salata olio extravergine d’oliva q.b. pepe e sale o succo di limone q.b. Preparazione Fate intiepidire un litro d’acqua in una pentola, quindi to-
glierela dal fuoco. Mettete in un’altra casseruola la farina di ceci e versatevi a poco a poco l’acqua tiepida, rimestando continuamente con il bastone di legno, fino a quando la farina non si è ben sciolta. Deponete la casseruola sul fuoco e fatela cuocere per un’ora e un quarto, mescolando lentamente. Quando è cotta potete servirla calda con olio, sale e pepe o succo di limone. Se invece desiderate preparare la paniccia fritta, stendete la polenta dello spessore di un centimetro su di un piano unto di olio extravergine di oliva, lasciatela raffreddare e tagliatela a strisce. Friggete le striscioline in olio bollente, quando sono appena brunite, cospargetele con un pizzico di sale e servite caldissime come aperitivo o antipasto. Un’inseparabile compagna della paniccia tortonese è la farinata, che importata a Tortona dalla vicina Liguria, in città viene chiamata “belakàda”. Si prepara facendo cuocere nei forni da farinata un composto liquido, adagiato in grandi teglie di rame, dette testi. Fate attenzione però alla cottura e al dosaggio: la farinata è un piatto molto semplice, che comunque necessita di grande attenzione.
Giovedì 10 novembre 2011 IL POPOLO
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SPORT E TEMPO LIBERO
Serie D girone A / 11^ giornata
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Serie D girone B / 11^ giornata
La Novese al quarto posto in classifica Voghera sconfitto NOVESE: LASCARIS:
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MARCATORI: Di Gennaro al 30’, Jafri all’80’, Gerbo all’85’. NOVESE: Teti, Bonanno (dall’86’ Bettini), Cesana, Taverna, Busseti, Camussi, Jafri, Rondinelli (dall’83’ Orlandini), Di Gennaro, Mossetti (dal 76’ Mazzucco), Cardini. All: Viassi. LASCARIS: Asinelli, Cedro, Mangano, Verdi, Ughetto (dall’80’ Boraso), Ferrarese, Lavalle, Bellacozza (dal 74’ Gerbo), Cavazzi, Rizzo, Sansone (dal 63’ Fondello). All: Trabucco. ARBITRO: Capasso di Firenze. NOVI LIGURE - La Novese batte per 2-1 il Lascaris, al termine di una gara in cui i padroni di casa sciupano moltissime palle gol. I tre punti permettono ai bianco-
Francesco Teti, portiere della Novese
celesti di portarsi al quarto posto in classifica. La prima chance è per gli ospiti quando Cavazzi al 19’ centra l’esterno della rete con un sinistro da dentro l’area. Sono però i padroni di casa a passare in vantaggio alla mezz’ora: dopo una punizione battuta da centrocampo, Cardini tocca di testa per Di Gennaro, che controlla e batte di sinistro Asinelli. Il numero uno ospite viene poi impegnato al 40’ dallo stesso Cardini che calcia improvvisamente verso la porta ma si fa respingere la con-
clusione con i pugni. Nella ripresa i locali sciupano l’impossibile. Al 63’ viene espulso Verdi e i torinesi rimangono in dieci. La punizione susseguente calciata da Mossetti viene deviata da Asinelli. Un minuto dopo Taverna calcia alto in scivolata dopo un bell’assist di Di Gennaro. Al 65’ Cardini coglie il palo da terra dopo un’azione caparbia in cui recupera un pallone che sembrava già perso. Subito dopo la difesa si fa sorprendere da Rizzo che si presenta davanti a Teti, prova a saltarlo ma
il portiere è bravo a sbarrargli la strada. Al 74’ Di Gennaro entra in area e conclude di potenza sul primo palo, ma Asinelli gli dice ancora una volta di no mettendo in angolo. Tre minuti dopo Cesana, servito da Jafri, sfiora il raddoppio con un bel sinistro che termina a fil di palo. E’ lo stesso Jafri a trovare la seconda rete al-l’80’, con un destro ravvicinato sporcato dalla deviazione di un difensore. Il match si riapre inaspettatamente all’85’ quando Gerbo dalla sinistra entra in area e batte sul primo palo Teti per il 2-1 definitivo. CLASSIFICA: Chieri 30, Derthona 26, Vallée d’Aoste* 22, Novese 20, Naviglio Trezzano* 18, Chiavari* e Verbano 17, Acqui* 16, Borgosesia* 15, Santhià* e Villalvernia 14, Lavagnese* 13, Folgore C.* e Bogliasco* 11, Pro Imperia 10, Albese 9, Aquanera 8, Asti* 7, Lascaris 4, Cantù 2. (* una in meno) f.s.
Serie D girone A / 11^ giornata
Il Derthona vince e supera l’Albese DERTHONA: ALBESE:
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RETI: 28’ Serra, 13’ st Chieppa (rig.), 47’ st De Martino. DERTHONA: Trivellato, De Martino, Mazzoleni, Montingelli, Balsamo, Gatto(A) (42’ st Castagna), Serra(A), Pellegrini(A), Zirilli, Marrazzo (A), Sahe (30’ st Jauch Rodriguez). A disp. Bodrito, Franchi, Pastore, Aquilante, Giordano. All. Rampulla. ALBESE: De Miglio, Cornero, Nebbia(A), Cora, Staffolarini(A), Fici, Gallesio, Cappannelli, Chieppa (46’ st Mirimin), Mauri, Piovano
Il terzino goleador De Martino
(9’ st Perrone(E)). A disp. Baudena, Fissore, Ginatta, Lugliengo, Cagnasso. All. Rosso. ARBITRO: La Posta di Frosinone TORTONA - Il Derthona batte un’Albese molto deter-
minata e rimane in scia del Chieri. La squadra tortonese, priva di Coletto e di Leo passa in vantaggio al 28’ grazie a Dario Serra che sfrutta alla perfezione un suggerimento preciso di Marrazzo e supera De Miglio. I Leoncelli creano molte palle goal ma sono poco concreti sotto porta. Prima Marrazzo, poi Zirilli, sprecano 2 occasioni importanti per raddoppiare al termine della prima frazione di gioco. Nella ripresa, al 13’ l’arbitro assegna agli ospiti un calcio di rigore molto contestato per una leggera spinta di Gatto ai danni di Cornero. Dal dischetto Chieppa supera trivellato e centra il pareggio tra le proteste dei sup-
porters bianconeri. Gli uomi di Rampulla reagiscono con veemenza e trovano la rete della vittoria nei minuti di recupero grazie ad un colpo di testa del giovane De Martino che fa esplodere la gioia al “Coppi”. Il Derthona dopo il turno infrasettimanale ad Asti, domenica tornerà a giocare tra le mura di casa contro il Verbano del bomber argentino Magnoni. A fine gara il patron bianconero Flavio Tonetto ci dice: “E’stata una vittoria molto meritata ottenuta contro tante situazioni avverse. Sono orgoglioso di aver scelto questi ragazzi che anche oggi hanno messo in campo cuore e determinazione”. Domenico Cremonte
COLOGNESE: VOGHERA:
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MARCATORI: Grammauta pt 8’, 28’ Bosis; st 40’ Colicchio. COLOGNESE: Gualina (42’ st Magri); Perico, Ghisleni, Rota, Suardi; Grammauta (32’ st Schelotto), Bendoricchio, Bergamelli, Legrenzi; Bosis, Pietra. (Cecili, Biava, Alessandro, Sirtoli, Ceresoli). All. Porrini. VOGHERA: Maggioni; Paloschi, Priolo, Colicchio, Aldano (24’ st Arenella), Coccu (15’ st Paredes), Mercuri, Conti, Versace (10’ st Troiano), Tancredi, Colombo. (Forti, Molnar, Bandirali, Capuano). All. Giacomotti. ARBITRO: Abagnara di Nocera Inferiore. COLOGNO AL SERIO Giornata storta per il Voghera, che viene sconfitto per 2-1 da un’ottima Colognese. Giallo verdi bergamaschi già in vantaggio all’8’. Un disimpegno errato di Conti sulla trequarti permette a Grammauta di involarsi tutto solo verso la porta di Maggioni, che viene trafitto con un preciso diagonale. Il Voghera abbozza una reazione, ma sono i padroni di casa a tenere saldamente in mano le redini del gioco. Il 2-0 della squadra di Porrini arriva al 28’. Conti sbaglia un altro appoggio,
Grammauta si impossessa della sfera, scappa via lungo la fascia destra, poi serve Bosis, che vince un contrasto con Priolo e da pochi metri fredda Maggioni. Nonostante la difficile situazione societaria la Colognese è rimasta concentrata per tutti i 90 minuti. Al 17’ della ripresa il Voghera potrebbe rientrare in partita. Troiano, entrato al posto di Versace, viene atterrato in area da Rota. L’arbitro Abagnara indica il dischetto, dove si presenta Mercuri che si fa però neutralizzare il tiro da Gualina. Il gol della bandiera di Colicchio non serve a placare i tifosi rosso neri che contestano la squadra al fischio finale. “Non abbiamo interpretato bene la gara - dice mister Giacomotti - se non iniziamo a capire che bisogna lottare e sacrificarsi in ogni partita, andremo in difficoltà contro qualsiasi avversario. Per noi è stata una giornata storta sotto tutti i punti di vista”. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 27; Caronnese 21; Rudianese 20; Voghera, Mapello Bonate 19; Olginatese, Alzano Cene 18; Castellana, Atletico Pro Piacenza 16; Gozzano 15; Pizzighettone 14; Aurora Seriate, Darfo Boario 13; Pontisola, Fidenza, Colognese 11; Seregno, Gallaratese 10; Fiorenzuola 8; Carpenedolo 6. f.s.
Eccellenza girone C / 11^ giornata
Oltrepo fermato da un buon Sarnico CSI (Settima giornata) OLTREPO SARNICO: (primo tempo 0-1)
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MARCATORI: 8’ pt Bentoglio (S), 3’ st Casorati (O). OLTREPO: Capriulo, Chianello, Fiammenghi, Cicagna (38’ st Casorati), Carrucciu, Marabelli, Bejenaru (34’ st Palmas), Moltini, Abbiati, Piazza (33’ st Scandale), Panigada. A disp.: Mantovani, Kaya, Papa, Kokay. All. Chierico. SARNICO: Marchesi, Valota, Sgueglia, Bonardi, Martinelli, Esposito, Zanotti, Mazzoleni (34’ st Sora), Bentoglio, Polonini, Patelli. A disp.: Lanzi, Parente, Marchetti F., Paris, Curri, Marchetti O.. All. Donelli.
ARBITRO: Mazziotta di Como STRADELLA - L’Oltrepo rimanda ancora il ritorno al successo. Il Sarnico gli impone il pareggio con una prestazione maiuscola. I rosso blu hanno avuto tantissime opportunità per sbloccare il punteggio, pareggiare e poi, una volta trovato l’1-1 con Casorati, per portarsi in vantaggio. Ma hanno sprecato malamente tutto quello che di buono erano riusciti a costruire, sbagliando anche molti passaggi in superiorità numerica a centrocampo. L’Oltrepo parte a raffica, colpendo nella stessa azione una traversa e un palo con Abbiati, ma al primo affondo degli ospiti capitola. Lancio smarcante in area di
Zanotti per Bentoglio che, sull’uscita di Capriulo, insacca in diagonale. Dopo il vantaggio, i bresciani prendono coraggio e in velocità mettono in apprensione la difesa rosso blu. Gli attacchi dei padroni di casa portano quasi sempre a creare un’occasione da gol, ma Marchesi para tutto il parabile e quando non ci arriva lui ci pensano i difensori. Al termine del primo tempo l’Oltrepo perde per infortunio Cicagna (distorsione al ginocchio), al suo posto subentra Casorati. In avvio di ripresa, proprio il neo entrato trova il pareggio, ricevendo palla in area da Piazza e saltando il portiere in uscita. Il Sarnico non ci sta a pareggiare. Invece di chiudersi punge sempre l’Oltrepo che agisce prevalentemente in
contropiede, sbagliando molti passaggi prima di arrivare in area di rigore e quindi vanificando tutto lo sforzo. La squadra di Chierico (a bordo campo nella ripresa in quanto espulso per proteste nel finale del primo tempo) prova in tutti i modi a vincere e al 48’ ha la più ghiotta delle occasioni con Panigada, che sciupa banalmente con un pallonetto che ricade tra le braccia di Marchesi. CLASSIFICA: Sant’Angelo 27; Travagliato 20; Oltrepo 19; Pro Desenzano 18; Rigamonti. 17; Chiari 17; Sarnico 17; Vallecamonica 16; Orsa Corte Franca 15; Palazzolo 15; Verolese 14; Sancolombano 12; Crema 12; Ciliverghe 11; Dellese 11; Castellucchio 10; Villanterio 9; Codogno 6. f.s.
Amatori a 11, girone A: Cup Calcio-Tennis Club 1-2; Padus-Ghiaie Calcio rinv.; Pantera Rosa-Tempo Prezioso 3-0; Amatori San Pietro-Eni Sannazzaro 3-2; San
Colombano-Rozzano 4-1; Real Casei-Odb Cava Manara 2-2; Carpignanese-Pievese 0-0. Tutte le altre partite sono state rinviate a causa del maltempo.
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