popolo_13_aprile_2013

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UN LUOGO. L’antico Santuario della Madonna di Montù

BERNINI A PAGINA 11

Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

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periodico

Una copia EURO 1,00 Giovedì 11 aprile 2013 Anno XV n. 14

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I primi 25 anni della Casa di Accoglienza A pagina 15

NOVESE

OLTREPO’

Festa per lʼA.I.D.O. con Marino Bartoletti

In molti alla Fiera dʼAprile di Rivanazzano

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FIGURA ISTITUZIONALE

Il Vescovo di Roma ha preso possesso della sua cattedrale

Il Presidente della Repubblica

Il Papa a San Giovanni

di FRANCESCO BONINI Sette anni: in questo numero c’è il senso fondamentale della presidenza della Repubblica. Del resto i costituenti erano stati chiari, cinque anni la Camera dei Deputati, sei anni il Senato (poi corretti a cinque con una riforma nel 1963), sette il Presidente. Hanno voluto un mandato più lungo di quello di tutti gli organi elettivi, “al fine di assicurare, nella vita dello Stato, un elemento di stabilità”. Inoltre hanno voluto un collegio elettorale più ampio delle due Camere, allargato ai rappresentanti delle Regioni, e una maggioranza qualificata. Perché il presidente doveva offrire garanzie a tutti i partner di un sistema che, pur partito da un riflesso di unità nazionale antifascista, si era presto diviso sul crinale della “guerra fredda”. Quanto ai poteri ed alle “prerogative”, la Costituzione italiana in sostanza attribuiva al Capo dello Stato alcuni tratti di intervento diretto, così da non farne semplicemente un mero garante o un elemento “decorativo”. Compiva così una scelta differente rispetto alla Francia e alla Germania Federale del 1946-49. E qualche studioso ha visto, soprattutto nel potere di scioglimento, in quello di conferire il mandato al presidente del Consiglio o nella presidenza dei Consigli superiori della magistratura e della difesa, anche un “retaggio monarchico” nella figura del Presidente italiano. Dopo una lunga discussione si decise anche di consentire la rieleggibilità, che pure era stata esclusa in una prima redazione “data la situazione politica attuale di penuria di uomini politici dopo venti anni di carenza di vita politica”. In realtà, nel design costituzionale italiano, il Capo dello Stato è stato pensato per non essere “né troppo debole né troppo forte”, per usare un’altra brillante formula sempre di un grande costituente democristiano, Egidio Tosato. È stata insomma fornita una certa elasticità, così da potere fare fronte alle diverse situazioni. Ed in effetti, come è ben illustrato in un convegno di studi storici che si svolge in questi giorni all’Università di Viterbo, con il patrocinio dell’archivio CONTINUA A PAGINA 6

PRIMO PIANO

Perché si legge meno? Ne parliamo con Laura Barbieri della Biblioteca di Rivanazzano Terme. REZZANI A PAGINA 2

VOGHERA

Parco Baratta, c’è il progetto Nei giorni scorsi è stato presentato il progetto dell’architetto vogherese Silvia Stocchi sul Parco Baratta. FABIO ZAVATTARO A PAGINA 4

MIGLIO E LA SETTIMANA SOCIALE EVENTI

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DIOCESI

“Ripartire dalla famiglia” S’inaugura Il Vescovo TORINO - “Guardare alla famiglia - quella formata da un uomo e una donna uniti in matrimonio e aperta alla vita - perché è uno snodo cruciale, un pilastro irrinunciabile per il futuro della società e del nostro Paese”. Ne è convinto il presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, l’arcivescovo di Cagliari Mons. Arrigo Miglio, che ha presentato la 47ª Settimana Sociale, in programma a Torino dal 12 al 15 settembre sul tema “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”. Il Comitato ha reso noto una “Lettera invito al cammino di discernimento” verso l’appuntamento (www.settimanesociali.it) e a breve sarà diffuso il “Documento preparatorio”.

l’organo Serassi di Stradella

ha visitato i detenuti in carcere

STRADELLA - Sabato 13 aprile, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale dei Santi Nabore e Felice di Stradella, si terrà l’inaugurazione del restaurato organo Serassi, opus 544.

VOGHERA - Lo scorso 30 marzo, Sabato Santo, Mons. Martino Canessa si è recato presso il carcere di Voghera a visitare alcuni gruppi di detenuti in occasione della Santa Pasqua.

FRANCESCO ROSSI A PAGINA 14

MAGGI A PAGINA 12

TIZZONI A PAGINA 3


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 11 aprile 2013

Libri e Società Intervista a Laura Barbieri, direttrice della Biblioteca di Rivanazzano Terme

Perché leggiamo di meno?

In Italia si legge sempre meno. Anche se – magra consolazione – nel 2012 è andata un po’ meglio rispetto all’anno prima. A tratteggiare il quadro nel nostro Paese sono i dati del Primo Rapporto sulla promozione della lettura in Italia, presentato nei giorni scorsi a Roma. In Europa siamo al 22° posto, al 29° nel mondo. Quasi sei italiani su sei non aprono nemmeno un libro all’anno. Si legge meno, ma si stampa anche meno con un calo delle vendite di quasi 4 milioni di copie nello scorso anno. La conseguenza è una preoccupante involuzione che coinvolge tutto il comparto dell’industria editoriale. Molti i fattori a monte di questa “crisi della lettura”, ad iniziare dalla pesante difficoltà economica che investe il Paese, ma anche una sorta di “tiepidezza” culturale e sociale che investe la società. In questo panorama le biblioteche svolgono un ruolo prezioso ed importante, sono un baluardo culturale e di aggregazione. Abbiamo incontrato Laura Barbieri, direttrice della Biblioteca civica di Rivanazzano Terme. Con lei abbiamo ragionato a tutto campo sulla quantità e sulla qualità della lettura in Italia, senza tralasciare di dare uno sguardo a casa nostra. Sono i dati del Primo Rapporto sulla promozione della lettura in Italia a tracciare un quadro piuttosto sconfortante per quanto riguarda il nostro Paese: siamo al 22° posto in Europa e al 29° nel mondo. Abbiamo il 56% dei nostri connazionali che non apre nemmeno un libro all’anno. Come mai si legge così poco? I dati così come sono riportati nel rapporto sono un po’ sconfortanti. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, si potrebbe dire che il 2012 è andato meglio del 2011, ma non so se

questo può bastare. La domanda non è semplice e mi permetto di prenderla un po’ alla lontana. Mai come in questi anni c’è stato un ritorno massiccio alla “parola scritta”. Se ci pensiamo sul serio, siamo davvero bombardati di scritti; per lavoro o per piacere la parola scritta ci ha seppellito. Altro è però avere a che fare con un libro. Quindi, non so se mi sono espressa con chiarezza, si legge tanto, tantissimo, persino troppo, il problema è che si leggono pochi libri e ci si dedica poco al piacere della lettura. Penso che oggi il motivo principale, soprattutto per quanto riguarda i ragazzi, vada ricercato nel fatto che il libro viene considerato, ovviamente a torto, uno strumento superato, “vecchio” se messo a confronto con gli stimoli e le possibilità offerte dai nuovi mezzi di comunicazione. Vedremo cosa accadrà con la diffusione degli e-book, se riusciranno ad avvicinare i cosiddetti “nativi digitali” alla lettura. Si legge sempre di meno e conseguentemente si vende e si stampa sempre di meno: nel 2012 sono state vendute 4 milioni di copie in meno rispetto all’anno precedente. La crisi economica pesa anche sul mercato dei libri, dunque. Sì certo, anche il mercato dei libri soffre la crisi e la scarsa capacità di acquisto di noi cittadini. La biblioteca, in questo senso, diventa un servizio insostituibile: in questi ultimi due anni abbiamo avuto un costante aumento di iscritti e di prestiti. Moltissime persone che prima potevano permettersi di acquistare tanti libri, anche solo attirati dal titolo o dalla copertina, o per provare un autore poco noto, ora stanno più attenti, comprano solo il minimo indispensabile e per il resto… ci siamo noi! Ma non è che – a parte la crisi economica – in questo nostro

Paese vada ad accentuarsi un degrado culturale e sociale e che tutto ciò abbia un influsso negativo sulla propensione degli italiani alla lettura? Sì e no. Nel senso che se da un lato c’è ed è evidente un degrado della società e una incapacità ad apprezzare l’immateriale, dall’altro, le assicuro, che ci sono tanti giovani e tanti adulti che aspettano di ricevere stimoli culturali, di avere delle proposte interessanti ed originali per aprirsi e per essere coinvolti. Quello che manca, secondo me, e lo dico anche se mi ripeto e lo ripeto perché mi accorgo che a volte capita anche a me, è l’incapacità di fermarsi non solo a leggere ma anche ad “ascoltare” un libro. La lettura è un’attività che necessita di una certa dose di concentrazione e della capacità di rallentare, di prendersi un po’ di tempo per sé. Leggere, a mio avviso, presuppone un atteggiamento di apertura che oggi in tanti non se la sentono di mettere in pratica. Ci si rifugia in riviste, in post o tweet (contro i quali non ho nulla, anzi) che però non possono essere i nostri soli strumenti di conoscenza. La lettura stimola il nostro spirito critico, porta aria nuova, ci apre la mente e questo, a volte, mette un po’ di inquietudine. Non è forse più rinviabile un serio progetto di promozione di un sistema di valori in cui la cultura e l’istruzione tornino ad occupare il ruolo che compete loro, ovvero un ruolo di primissimo piano. Se avesse di fronte le istituzioni competenti cosa proporrebbe loro? Pochi semplici accorgimenti potrebbero fare molto. Innanzi tutto le risorse. Togliere risorse alla cultura di base (scuola, università, ricerca, biblioteche) significa fermare lo sviluppo di un Paese. L’hanno capito bene i paesi cosiddetti “emergenti” (Brasile, Cina, India) che investono sempre di più in questi

settori, attirando anche tantissimi dei nostri giovani che trovano all’estero la possibilità di studiare e di fare ricerca, possibilità che in Italia viene loro negata. Secondariamente è fondamentale rispettare e valorizzare il ruolo degli operatori culturali che devono avere la possibilità di esprimere le proprie competenze senza la difficoltà di pastoie burocratiche e procedurali, di aggiornarsi, di ricercare le strategie migliori per cercare di avvicinare e coinvolgere il maggior numero possibile di persone. Per finire, è importante accorgersi che il mondo è in continuo mutamento, anche il panorama culturale lo è, evitare di fossilizzarsi, di arroccarsi su delle idee preconcette e rimanere aperti alle esperienze più diverse è importante. Una biblioteca è senza dubbio un osservatorio privilegiato. Secondo lei, cosa si dovrebbe fare per incentivare la lettura, l’acquisto di libri e di giornali… per dare un po’ di ossigeno alle imprese editoriali ed editrici che soffrono come non mai? La mia esperienza mi dice che la biblioteca è la casa dei libri: più libri ci sono in biblioteca, meglio è. Libri e lettura devono tornare al primo posto. Se ci sono risorse, è possibile fare tantissime altre cose: spettacoli, corsi dai temi più svariati, gite. Ma al centro ci deve essere il libro e la lettura, assolutamente. Per le altre iniziative ci sono le Pro Loco che funzionano benissimo. Diamo ora uno sguardo a casa nostra. Qual è lo stato di salute della biblioteca di Rivanazzano Terme e più in generale del sistema delle nostre biblioteche? La Biblioteca di Rivanazzano Terme è in grande salute. Abbiamo chiuso il 2012 con 1428 iscritti e 8158 prestiti. Le nostre sale lettura e studio sono

molto frequentate sia da studenti rivanazzanesi, sia da studenti dei paesi vicini. Collaboriamo con profitto con le scuole del territorio grazie alla disponibilità delle insegnati che periodicamente accompagnano gli studenti in biblioteca per prendere in prestito un libro. Per quanto riguarda la salute delle Biblioteche nel territorio oltrepadano occorre dire che, se da una lato molte soffrono per la mancanza di personale, dall’altro assistiamo all’impagabile lavoro di volontari che con il loro entusiasmo e la loro competenza forniscono alla cittadinanza e soprattutto ai più giovani, un servizio importantissimo. Il lavoro di coordinamento è fornito dal Sistema Bibliotecario Integrato dell’Oltrepò, al quale aderiscono una quarantina di biblioteche, che si è rivelato un ottimo strumento per garantire un servizio bibliotecario minimo anche ai Comuni che ne sono privi, grazie al Bibliobus. Cosa fate a Rivanazzano per promuovere il piacere della lettura e quali iniziative avete in programma per i prossimi mesi? Tornerà i prossimi 25 e 26 maggio “Rivaleggendo”, la fiera del libro del territorio pavese. Quali le sorprese e le novità di questa edizione? Non abbiamo davvero ricette speciali! Innanzi tutto cerchiamo di tenerci aggiornati sulle uscite dei libri accogliendo anche quelli che sono i “desiderata” dei nostri utenti. Non tralasciamo però neppure il “parco” dei classici: sono i libri più letti, quelli che vengono richiesti da giovanissimi e studenti e devono essere sempre disponibili ed in buono stato. Cerchiamo di seguire il calendario proponendo per ogni evento o festività una bibliografia adatta sia per gli adulti, sia per i ragazzi (giornata della memoria, 25 aprile, festa della donna, 2 giugno, 4 novembre, ecc…). Di grande interesse è anche la nostra eme-

roteca che conta circa 25 periodici e 2 quotidiani. Per il resto cerchiamo di proporre eventi e manifestazioni che siano di interesse e stimolo per coloro che vogliono partecipare, senza tralasciare il piacere del confronto, del dialogo e della condivisione di esperienze. In questa direzione vanno gli ormai famosi “Aperitivi in biblioteca” in cui un appassionato di un determinato genere letterario si racconta e conversa con il pubblico. Non mancano le presentazioni di libri e gli incontri con l’autore e le letture animante per i più piccoli che hanno avuto un ottimo riscontro sia presso i giovani lettori, sia presso le famiglie. Nel periodo estivo la nostra Biblioteca è tradizionalmente anche sede di numerose mostre d’arte. Quest’anno la fiera del libro ritornerà nella sua sede storica, i giardini pubblici “Mezzacane”. Ci saranno circa una ventina di espositori e interessanti iniziative sia per gli adulti, sia per i bambini. La fiera del libro, che è arrivata alla sua terza edizione e che è stata fortemente voluta sia dall’Amministrazione comunale, sia dalla Commissione di Gestione, presieduta da Laura Disperati, aprirà i battenti sabato 25 maggio con una tavola rotonda dal titolo “Libri che raccontano l’Oltrepò Pavese: pagine di storia, sapori e luoghi da partecipare” alla quale parteciperanno esponenti di spicco del panorama culturale del nostro territorio. La fiera entrerà nel vivo domenica 26 maggio quando, dalle ore 10 in poi, si susseguiranno presentazioni di libri, incontri con l’autore, momenti di musica e poesia e interessanti attività per i più piccoli. Voglio ricordare, inoltre, che domenica 26 maggio si terrà a Rivanazzano Terme la tradizionale festa della S.S. Trinità: una giornata di artisti, fiori e musica. Insomma sarà un fine settimana di tradizioni, di cultura e di serenità. Marco Rezzani

Laura Barbieri

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PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) - Tel. 0131861175

Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze


VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 11 aprile 2013

Voghera Santa Messa in ocassione della Pasqua

Il Vescovo visita i detenuti in carcere

Il Vescovo con don Luciano Daffra, cappellano del Supercarcere di Voghera; sotto: l’ingresso della casa circondariale in via Prati Nuovi

VOGHERA - Lo scorso 30 marzo, Sabato Santo, il nostro Vescovo mons. Martino Canessa si è recato presso il carcere di Voghera a visitare alcuni gruppi di detenuti in occasione della Santa Pasqua. È ormai da anni che il Vescovo esprime grande attenzione nei confronti della realtà del carcere di massima sicurezza di Voghera: ne sono dimostrazione le frequenti visite che compie in questa struttura penitenziaria, in modo particolare quando ricorrono le principali solennità della nostra fede, il Natale e la Pasqua. Si tratta di un segno di grande vicinanza e di fecondità che contraddistingue la cura pastorale della nostra Diocesi. A questo proposito è interessante ricordare che il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Esortazione Apostolica Sacramentum Caritatis, sottolinea l’importanza dell’attenzione pastorale per i carcerati, individuando nella visita a quanti sono detenuti una delle opere di misericordia corporale. Coloro che si trovano in questa situazione han-

no particolarmente bisogno di essere visitati dal Signore stesso nel sacramento dell’Eucaristia. Sperimentare la vicinanza della comunità ecclesiale, partecipare all’Eucaristia e ricevere la Santa Comunione in un periodo della vita così particolare e doloroso, può sicuramente contribuire alla qualità del proprio cammino di fede e favorire il pieno recupero sociale della persona. Del resto la Chiesa vede nell’uomo, in ogni uomo, la sua “prima via fondamentale”. “Ero carcerato e siete venuti a trovarmi” (Mt 25,36): è uno dei modi in cui tale

consapevolezza e vocazione ecclesiale vengono a declinarsi. La pastorale penitenziaria è uno dei fiori all’occhiello di quello slancio missionario ed evangelizzatore che Papa Giovanni Paolo II ha desiderato valorizzare e rilanciare a partire dal grande Giubileo dell’anno 2000. Con il realismo giuridico e lo spirito di profezia che contrassegna la sua dottrina sociale, la pastorale penitenziaria attesta la capacità spirituale e pratica del cristianesimo storico di saldare le ragioni della giustizia alle ragioni della speranza e della carità, la necessità della sicurezza e dell’ordine pubblico all’apprezzamento della vita umana anche quando questa infrange le regole della convivenza, pregiudica l’esistenza del prossimo o si oppone alla volontà politica. Maestra di misericordia, la Chiesa sa bene che il carcere è un luogo di penitenza, una pubblica riparazione dal valore santificante agli occhi della fede, necessario ed ordinante agli occhi del diritto e della vita sociale. Questo riferimento al recente magistero pontificio rende ragione della cura pastorale che il nostro Vescovo riserva ai detenuti. Ritornando alla visita del Sabato Santo, questa si è svolta in due momenti, tutti accompagnati dalla presenza del cappellano don Luciano Daffra, che il Vescovo stesso ha ringraziato ed elogiato per la sua dedizione attenta e coerente nei confronto dei detenuti. Il primo momento ha visto il Vescovo a colloquio con un gruppo di carcerati che vivono in una sezione a parte, isolati dal resto della struttura; quindi si è spostato in un’altra ala del carcere dove ha celebrato due sante Messe con altrettanti gruppi di detenuti. La partecipazione di questi ultimi è stata calorosa e coinvolta: dalle letture bibliche ai canti, le celebrazioni sono state

ben curate e animate. In ciascuno dei due gruppi, prima dell’inizio della Messa, un detenuto ha rivolto un messaggio di saluto al Vescovo e un pensiero di riconoscenza al cappellano don Luciano. Si è creato fin dall’inizio un clima molto gradevole e cordiale. Durante entrambe le celebrazioni, il Vescovo ha rivolto una parola di incoraggiamento ai detenuti e ha cercato di mostrare il valore che la Santa Pasqua ricopre per la nostra fede. Si è concentrato in particolare sul racconto delle varie reazioni che hanno contraddistinto i personaggi presenti alla crocifissione di Gesù, per poi soffermarsi sulle esperienze di fede dei discepoli di fronte alla scoperta del sepolcro vuoto, in quel “mattino del primo giorno della settimana” di 2000 anni fa, nuova alba della storia. A partire da ciò, ha sottolineato come la proposta della fede in Cristo Risorto, che Lui ancora oggi non cessa di rivolgere ad un’umanità assetata di Dio, ha il potere di raggiungere ogni uomo in qualunque situazione esso si trovi a vivere, con tutta la sua forza di liberazione e di conversione. E, infatti, è precisamente in un cammino di autentica conversione, a partire dal riconoscimento degli sbagli piccoli o grandi che possono essere stati compiuti nella vita, che l’uomo nella fede ha la possibilità di intraprendere un’esistenza “risorta” e nuova. Insomma, un messaggio veramente pasquale è risuonato tra le pareti del carcere. La visita del Vescovo si è conclusa con un saluto cordiale in cui ha espresso il proposito di ritornare presto a visitare i detenuti. E in questo modo ha fatto sentire loro la vicinanza della comunità cristiana. Emanuele Tizzoni

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Notizie diocesane

IL POPOLO

15-17 APRILE/CON IL VESCOVO

Pellegrinaggio a Roma Lunedì 15 aprile partiranno alla volta di Roma ben 180 persone che prendono parte al pellegrinaggio diocesano con il Vescovo organizzato dall’Ufficio Missionario in collaborazione con Duomo Viaggi & Turismo di Milano. Il viaggio, che si concluderà il 17 aprile, contempla anche la partecipazione all’udienza generale di Papa Francesco nella mattinata di mercoledì, incontro che ha suscitato una gran numero di adesioni. Nella circostanza si uniranno ai pellegrini anche 90 studenti dell’istituto Santachiara. MERCOLEDI’ 17 APRILE/IN CATTEDRALE

Memoria di Sant’Innocenzo Nella ricorrenza di S. Innocenzo, Vescovo di Tortona dal 326 al 353 d.C., al quale la tradizione attribuisce il ritrovamento del corpo di San Marziano e l’organizzazione della comunità diocesana tortonese, mercoledì 17 aprile, alle ore 18.15, nella Cattedrale, si svolgerà la solenne Santa Messa presieduta dal Vicario Generale, Mons. Pier Giorgio Pruzzi. La memoria quest’anno sarà celebrata nel contesto degli eventi che accompagnano la mostra che la Diocesi dedica ai suoi fondatori, Marziano e Innocenzo, in corso a Palazzo Guidobono. La manifestazione si ricollega ai 1700 anni dell’Editto di Costantino. GIOVEDI’ 18 APRILE/S. ROCCO, VOGHERA

Vocazioni, veglia di preghiera Giovedì 18 aprile, alle ore 21, nella chiesa parrocchiale di S. Rocco a Voghera, si svolgerà la Veglia di Preghiera diocesana per le Vocazioni sul tema “Progetta con Dio… abita il futuro”. L’incontro, presieduto dal Vescovo Mons. Martino Canessa, si svolge in preparazione alla 50esima Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che sarà celebrata domenica 21 aprile e avrà come tema “Le vocazioni segno della speranza fondata sulla fede”. DOMENICA 21 APRILE/IN SEMINARIO

Riunione dei Diaconi permanenti Domenica 21 aprile alle ore 15.30 in Seminario a Tortona si terrà la riunione formativa per i Diaconi Permanenti e le loro consorti. Il tema verterà su: “Il Catechismo della Chiesa Cattolica”. Il relatore sarà Mons. Francesco Giorgi. DOMENICA 21 APRILE/TORTONA

Giornata Lourdiana Domenica 21 aprile, a Tortona, sarà celebrata la Giornata Lourdiana per tutti gli ammalati della Diocesi organizzata dalla Sezione O.F.T.A.L. della Diocesi di Tortona. Il programma sarà il seguente: ore 15: accoglienza presso la Parrocchia di S. Matteo; ore 15.45: processione mariana verso la Cattedrale; ore 16.30: S. Messa celebrata da Mons.Vescovo in Cattedrale. GIOVEDI’ 25 APRILE/FUMO

Pasqua dell’ammalato Giovedì 25 aprile, alle 15, al Santuario della Madonna di Caravaggio di Fumo di Corvino San Quirico il Centro Volontari della Sofferenza (CVS) celebrerà la Pasqua dell’ammalato. Sarà presente il Vescovo.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza giovedì 18 e venerdì 19 aprile dalle 8,30 alle 12,30. Da lunedì 15 a mercoledì 17 aprile presiederà il Pellegrinaggio Diocesano a Roma. Per eventuali comunicazioni, contattare la Segreteria Vescovile al mattino (escluso il lunedì, n. 0131 816635; fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 11 aprile 2013

Domenica 7 aprile Il Vescovo di Roma ha preso possesso della sua cattedrale

Il Papa a San Giovanni in Laterano

ROMA - Misericordia, pazienza, coraggio. Tre parole che Francesco, vescovo di Roma, consegna ai fedeli nella celebrazione in San Giovanni, in occasione della presa di possesso della cattedrale. È la domenica della Divina Misericordia, per volere del beato Giovanni Paolo II; e la domenica in cui viene proclamato il Vangelo di Giovanni della duplice manifestazione del Signore risorto, nel cenacolo: la prima volta nella

Non dobbiamo avere paura di essere cristiani, di andare e di annunciare Cristo risorto sera della resurrezione, l’apostolo Tommaso è assente; poi otto giorni dopo e questa volta anche Tommaso è presente. Una prima lettura: il Signore si manifesta nell’ottavo giorno dalla domenica di Pasqua. Come dire, il risorto si rende presente tra i suoi discepoli otto giorni dopo, così come ogni otto giorni i fedeli si ritrovano per celebrare, la domenica, e fare memoria della Pasqua. Francesco ricorda, nel Regina

Coeli, che Tommaso ha creduto perché ha visto il Signore. Ma c’è una beatitudine della fede che riguarda tutti coloro che hanno creduto pur non avendo incontrato Gesù risorto: “beati quelli che non hanno visto e hanno creduto: questa è la beatitudine della fede. In ogni tempo e in ogni luogo sono beati coloro che, attraverso la parola di Dio, proclamata nella chiesa e testimoniata dai cristiani, credono che Gesù Cristo è l’amore di Dio incarnato, la misericordia incarnata. E questo vale per ciascuno di noi”. Così Papa Francesco chiede alle persone presenti in piazza San Pietro e lungo via della Conciliazione di avere più coraggio di testimoniare la fede: “Non dobbiamo avere paura di essere cristiani e di vivere da cristiani. Noi dobbiamo avere questo coraggio, di andare e annunciare Cristo Risorto, perché lui è la nostra pace, lui ha fatto la pace, con il suo amore, con il suo perdono, con il suo sangue, con la sua misericordia”. Riflessione che continua, Papa Francesco, nel pomeriggio in San Giovanni, con quelle tre parole - misericordia, pazienza, coraggio - e con gesti che possiamo definire una sorta di van-

gelo della tenerezza e della misericordia: gesti affettuosi con le persone ferite nel fisico; abbracci con ragazzi, donne che la malattia blocca in sedie a rotelle, persone bisognose di assistenza, di aiuto. La misericordia di Dio, dice, è un “amore così grande, così profondo”, un amore ci tocca da vicino e che “non viene meno, sempre afferra la nostra mano e ci sorregge, ci rialza, ci guida”. Anche qui, mette in primo piano tre esempi, tre racconti, per aiutarci a leggere ciò che sta spiegando. La prima immagine che utilizza è quella di Tommaso - “fa esperienza proprio della misericordia di Dio, che ha un volto concreto, quello di Gesù, di Gesù risorto” - cui non basta la promessa di Gesù, che “aveva annunciato: il terzo giorno risorgerò. Vuole vedere, vuole mettere la sua mano nel segno dei chiodi e nel costato”. Ed ecco la seconda parola: pazienza. Gesù, ricorda Papa Francesco, “non abbandona il testardo Tommaso nella sua incredulità; gli dona una settimana di tempo, non chiude la porta, attende”. E poi, la seconda immagine, Pietro, che lo rinnega tre volte, proprio quando doveva essergli più vicino. Pietro co-

glie lo sguardo di Gesù che “con pazienza, senza parole gli dice: Pietro, non avere paura della tua debolezza, confida in me; e Pietro comprende, sente lo sguardo d’amore di Gesù e piange”. Infine i due discepoli di Emmaus “un camminare vuoto, senza speranza”. Commenta il Papa: Gesù non abbandona, non perde la pazienza; anzi è accanto a ognuno lungo la strada: “questo è lo stile di Dio: non è impaziente come noi, che spesso vogliamo tutto e subito, anche con le persone. Dio è paziente con noi perché ci ama, e chi ama comprende, spera, dà fiducia, non abbandona, non taglia i ponti, sa perdonare”. Dio ci aspetta sempre. È come il padre della parabola del figliol prodigo, che, vedendolo da lontano, gli corre incontro. Anche se si era allontanato, non lo aveva mai dimenticato: “gli corre incontro e lo abbraccia con tenerezza, la tenerezza di Dio, senza una parola di rimprovero: è tornato! Dio sempre ci aspetta, non si stanca”. Dio risponde alla nostra debolezza con la sua pazienza, dice il Papa citando Romano Guardini: “Questo è il motivo della nostra fiducia, della nostra speranza”. La pazienza di Dio, afferma an-

cora Francesco “deve trovare in noi il coraggio di tornare a lui, qualunque errore, qualunque peccato ci sia nella nostra vita”. È come un dialogo, aggiunge, “tra la nostra debolezza e la pazienza di Dio”. Non c’è peccato grande che Dio non possa perdonare: “Non ho il coraggio di tornare, di pensare che Dio possa accogliermi e che stia aspettando proprio me” afferma Francesco. “Ma Dio aspetta proprio te, ti chiede solo il coraggio di andare a lui” e questo perché “la sua è una carezza di amore. Per Dio noi non siamo numeri, siamo importanti, anzi siamo quanto di più importante egli abbia; anche se peccatori”. Anche in questa seconda domenica del tempo di Pasqua, continua il “cammino” di Francesco, il vescovo con il suo popolo; un “cammino” fatto di gesti, di parole, per dire: lasciamoci avvolgere dalla misericordia di Dio; confidiamo nella sua pazienza; abbiamo il coraggio di tornare nella sua casa. Nonostante le nostre mancanze, i nostri peccati, ho sempre visto - dice Francesco - che Dio, nella sua pazienza infinita, ha perdonato, “ha accolto, consolato, lavato, amato”. Fabio Zavattaro

CHIESA E WEB/WWW.CURSILLOTORTONA.IT

On line il nuovo sito del Cursillo di Tortona TORTONA - Il cursillo, movimento di Chiesa, nato in Spagna 70 anni fa e diffusosi rapidamente in tutto il mondo, è attivo da 10 anni anche nella diocesi di Tortona. Allo scopo di far conoscere meglio questo strumento di evangelizzazione rivolto agli adulti, il sito che trovate all’indirizzo seguente (www.cursillotortona.it) è stato recentemente rinnovato nella grafica ed arricchito di approfondimenti ed informazioni. Nella diocesi di Tortona il cursillo prende il via nel 2002, con la prima tre giorni che si svolge con l’ap-

poggio dei confratelli genovesi, veterani del movimento. In questo breve intervallo alla riscoperta della propria spiritualità, sacerdoti e laici si alternano in testimonianze di vita e riflessioni volte a riconfermare l’imprescindibilità della presenza di Cristo nella quotidianità dell’individuo: persone arrivate da vite e luoghi differenti si incontrano sconosciute e si salutano al termine dell’esperienza come fratelli nella fede cristiana, dopo aver risvegliato valori ed opportunità spesso assopiti da tempo o sconosciuti. Il nuovo sito apre una fine-

stra sul cursillo che non si conclude nei tre giorni, ma

prosegue nell’“ultreya” (letteralmente “avanti”), un

cammino di fede e di maturazione spirituale che può durare un’intera vita. Un gruppo di laici, coordinato da sacerdoti impegnati nelle realtà parrocchiali della diocesi, organizza incontri, momenti di riflessione, propone l’esperienza del cursillo a tutti coloro che avvertono un vuoto da colmare nella propria esistenza. Per avere un’idea della gioia che può regalare questa pausa di tre giorni nella frenesia della propria vita, basta osservare i visi dei partecipanti sfogliando la galleria fotografica. Il 12° cursillo si svolgerà dal 6 al 9 novembre 2013 e

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

la domanda di partecipazione può essere compilata ed inoltrata direttamente dal sito, eventualmente dopo aver preso visione delle attività dei gruppi, aver inoltrato richieste di chiarimenti utilizzando la pagina dei contatti o aver partecipato personalmente ad un incontro di precursillo, nel corso del quale vengono approfonditi i metodi di evangelizzazione del movimento. Sul sito è anche possibile scaricare la lettera che il cardinale Bergoglio, oggi Papa Francesco, ha indirizzato ai cursillisti della sua diocesi, a Buenos Aires. Mauro Balbi

CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 11 aprile 2013 14 aprile - III DOMENICA DI PASQUA

IL COMMENTO AL VANGELO

“Portate un pò del pesce che avete preso”

Gv 21,1-19 In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?».

Gli risposero: «No». Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri. Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con

del pesce sopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti. (Gv 21,1-14)

IL SANTO DELLA SETTIMANA - a cura di Daniela Catalano

Santa Teresa di Gesù di Los Andes Domani, 12 aprile la Chiesa fa memoria di Teresa di Gesù di Los Andes, giovane santa Carmelitana Scalza, canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1993. Santa Teresa de Los Andes è la prima santa cilena, la prima carmelitana scalza fuori le frontiere dell’Europa e la quarta santa Teresa del Carmelo dopo santa Teresa di Avila, di Firenze e di Lisieux. Nacque a Santiago del Cile il 13 luglio 1900, fu battezzata con i nomi di Juana Enriqueta Josefina de los Sagrados Corazones Fernandez Solar. Familiarmente era chiamata

Novizia nell’Ordine delle Carmelitane Scalze consacrò la propria vita per salvare il mondo dal peccato. E’ stata la prima santa cilena Juanita. Visse la sua infanzia in famiglia, con i genitori, Michele e Lucia, quartogenita dei sei figli, tre fratelli e due sorelle, godendo di una buona posizione economica e in un ambiente autenticamente cristiano. Juana ricevette la sua formazione scolastica, prima per un breve periodo, presso le religiose teresiane e dal 1907 studiò come alunna esterna nel collegio di Alameda delle Suore del Sacro Cuore, dove ricevette la Cresima il 22 ottobre 1909 e la Prima Comunione l’11 settembre 1910. Quando ricevette Gesù eucaristico ottenne anche la grazia mistica di locuzioni interiori, che proseguirono per il resto della sua vita. Come lei stessa raccontò, nel 1914 Gesù, in una rivelazione privata, le

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aveva detto che la voleva carmelitana e che la sua meta doveva essere la santità. Nei suoi scritti disse: “mi parlò e mi fece capire quanto fosse solo e abbandonato nel Tabernacolo. Mi disse di tenergli compagnia. Allora mi diede la vocazione, poi mi disse che voleva per Sé il mio cuore e che divenissi carmelitana. Da questo momento passavo la giornata intera in intima conversazione con Nostro Signore e mi sentivo felice di star sola”. All’età di 15 anni entrò, in qualità di interna, sempre nel collegio delle Dame del Sacro Cuore, dove rimase sino al 1918. Trascorse gli anni della giovinezza tra la famiglia e il collegio. Lesse le opere di S. Teresa di Gesù, di S. Teresa del Bambino Gesù e della Beata Elisabetta della Trinità. A 15 anni fece voto di verginità per 9 giorni, e lo rinnovò poi di continuo. Il 7 giugno 1917 fu aggregata alla congregazione delle Figlie di Maria e il 21 giugno successivo, dopo aver fatto la confessione generale, fece voto di non commettere alcun peccato veniale volontario.

Il 7 maggio 1919 entrò nel piccolo monastero dello Spirito Santo, a Los Andes, a circa 90 km da Santiago. Il 14 ottobre dello stesso anno vestì l’abito di carmelitana, iniziando il suo noviziato con il nome di Teresa di Gesù. Juanita possedeva un’enorme capacità di amare e di essere amata insieme ad una straordinaria intelligenza. Come una giovane innamorata si dette alla preghiera, all’acquisto delle virtù e alla pratica della vita evangelica, in modo tale che in pochi anni raggiunse un alto grado di unione con Dio. Cristo fu il suo unico ideale. La santità della sua vita brillò in tutti gli ambienti dove visse. Le amiche la presero per modello, appoggio e consigliera. Juanita era alta un metro e settanta, occhi azzurri, un bel viso sempre sorridente, era allegra, simpatica e attraente e la serenità del suo volto era il riflesso di Colui che viveva in lei. La sua vita di monaca, durata solo 11 mesi, fu l’ultimo gradino della sua ascesa alla santità. Da molto tempo il Signore le aveva rivelato che sarebbe morta giovane, come lei stessa raccontò al suo confessore un mese prima di morire. Accolse questa realtà con gioia e serenità certa che nell’eternità avrebbe continuato a far conoscere e amare Dio. Il 2 aprile 1920, Venerdì Santo, sei mesi prima di terminare il noviziato e di poter professare i voti religiosi, fu colta da un violento attacco di tifo, che le procurò sofferenze interiori e indicibili patimenti fisici. Il 5 aprile ricevette gli ultimi sacramenti e il 7 aprile emise la professione religiosa in “articulo mortis”, ovvero sul letto di morte. Morì la sera del 12 aprile 1920, non ancora ventenne. I suoi resti sono venerati nel Santuario di Auco-Rinconada. I Carmelitani Scalzi la ricordano il 13 luglio.

Potremmo titolare questa riflessione così: convertirsi alla gioia, per non continuare a cercare tra i morti uno che è vivo! Vi confesso che, di questo brano evangelico, mi ha sempre incuriosito l’atteggiamento di Pietro. Sorge sempre in me, dal profondo, questo interrogativo: perché l’apostolo, dopo aver contemplato il sepolcro aperto e vuoto con le bende e il sudario lasciati lì, dopo aver incontrato per ben due volte Gesù risorto nel cenacolo, decide di tornare alla sua vecchia vita di pescatore? Dicevamo, convertirsi alla gioia del Risorto… Non è facile. Forse è la conversione più difficile che dobbiamo operare, dopo aver creduto nel Dio di Gesù. La scelta di Pietro di tornare a pescare è, per me, una delle pagine più tristi del Vangelo. Pietro probabilmente crede, ma il suo cuore non è sereno, non è in pace. Pietro crede, ma non si concede il permesso di essere nella gioia. Il tradimento brucia ancora. Sì, ha tradito. Ha detto di non conoscerlo. Si è lasciato spaventare da una serva pettegola. E ora ha nel cuore la certezza di essere un buono a nulla, di avere sbagliato tutto, di essere un imperdonabile traditore. Tornare a pescare significa chiudere la parentesi Gesù, significa tornare alla vita di prima, dimenticare l’esperienza travolgente di quei tre anni passati a seguire l’uomo più straordinario della storia. Ma Dio ci raggiunge alla fine della nostra notte, quando tutto sembra perso, quando l’animo è stanco di combattere e cede allo sconforto. Probabilmente è questa la ragione che mi fa amare questa pagina evangelica del terzo incontro con il Risorto più di tutte le altre: la consapevolezza che Gesù, l’amico, il Maestro, il Risorto ci raggiunge sempre alla fine delle nostre giornate più buie! E poi… accade ancora! Sono passati tre anni, ma Pietro si ricorda benissimo di quel giorno. Le reti erano vuote, Gesù figlio del falegname dice di ributtarle, Pietro era stanco morto, ma decide di fidarsi della parola di quel giovane Rabbì. E le reti si riempiono a dismisura. Spettacolo! E’ la fecondità della resurrezione. E ora, dopo tre anni, è ancora quella Parola a riempire le reti. Ma, soprattutto, a riempire i cuori. E’ Lui, è il Signore! Che incontro meraviglioso: non una parola di rimprovero e non un accenno a quel maldestro ritorno alla pesca. Il cuore dei discepoli è pieno di gioia, Pietro non capisce più nulla e si tuffa in mare anche se la barca è vicinissima alla riva... E Gesù, tenerissimo, prepara la colazione. E’ ancora Lui a mettersi al servizio dei discepoli, ad averli raggiunti nella loro delusione e fragilità, a risollevarli dalla sterilità di quella notte. Di ogni notte. Concludo con due sottolineature. Come già ricordavo nel giorno di Pasqua, anche oggi ci vuole la voce dell’amore per riconoscere il Risorto. Giovanni, apostolo amato che ama, non può che gridare: “E’ il Signore! È Lui!!!”. Dobbiamo essere attenti e pronti a riconoscere e ringraziare nella nostra quotidianità tutte quelle persone o quelle occasioni che divengono per noi annuncio e rivelazione della stessa presenza. Quante le persone che ancora oggi ci dicono: “Guarda… è il Signore! È lui quello che ti sta camminando a fianco!”. Contemporaneamente non dobbiamo dimenticare che “di questi fatti siamo testimoni anche noi“ (At 5, 32). Anche a ciascuno di noi, il Risorto, chiede di essere strumenti preziosi della sua grazia in grado di indirizzare a tutti, in particolare ai più sfiduciati, agli ultimi e ai più bisognosi, lo stesso grido giovanneo “E’ il Signore!”. Sarà il grido e l’invito a superare ogni tristezza perché il Signore è risorto… e noi con lui! Coraggio, cari amici, le nostri notti possono essere profezie di nuove aurore. Fidiamoci della parola del Risorto. Gettiamo le reti. Saremo gioiosamente vivi con Lui vivo. Marco Daniele LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura At 5,27b-32.40b-41 Salmo Responsoriale Sal 29 Seconda Lettura Ap 5,11-14


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Giovedì 11 aprile 2013

Alessandria L’ASL ha prorogato la validità fino al 31 marzo 2014

POZZOLO - Un’opera di Giancarlo Moncalvo

La crocefissione

Confermata l’esenzione ticket

ALESSANDRIA - In questi giorni è pervenuta da parte dell’A.S.L. Alessandria, su indicazione della Regione Piemonte, la comunicazione riguardante la proroga sino al 31 marzo 2014 della validità delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria rilasciate in base al reddito con codice: E01, E03, E04, che erano in scadenza il 31 marzo. I tre codici identificano le esenzioni rilasciate ai cittadini con meno di 6 anni e più di 65 con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro (E01); ai titolari di assegno sociale (E03) ed ai titolari di pensione al minimo con più di 60 anni ed un reddito inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico (E04). Rimangono escluse dal provvedimento di proroga solo le esenzioni con il codice E02 rilasciate alle persone titolari (o a carico di altro soggetto titolare) della condizione di

disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Questi ultimi, considerata l’estrema variabilità della condizione di disoccupazione, sono i soli che dovranno recarsi agli sportelli del distretto di residenza per l’eventuale rinnovo del certificato. Per “nucleo familiare” deve intendersi quello rilevante a fini fiscali (e non anagrafici), costituito dall’interessato, dal coniuge non legalmente separato e dagli altri familiari a carico. E’ assolutamente irrilevante il fatto che i diversi componenti convivano. Per “familiari a carico” si intendono i familiari non fiscalmente indipendenti, vale a dire i familiari per i quali l’interessato gode di detrazioni fiscali (in quanto titolari di un reddito inferiore a 2.840,51 euro). La Regione Piemonte ha disposto la proroga della validità dei vecchi certificati per evitare disagi

all’utenza, di conseguenza la data di scadenza riportata sulle esenzioni E01, E03, E04 in vigore deve intendersi 31 marzo 2014 ed il certificato quindi “non sarà riemesso”. L’Azienda Sanitaria della provincia di Alessandria nel richiamare la responsabilità dei cittadini al corretto utilizzo dell’esenzione per reddito, ricorda l’obbligo di comunicare tempestivamente all’A.S.L. ogni variazione che comporti il superamento del limite di reddito previsto per il diritto all’esenzione. Eventuali abusi nell’utilizzo del certificato di esenzione in assenza dei requisiti prescritti dalla legge comportano infatti la responsabilità penale. Codici di esenzione dal ticket per reddito attribuiti alle seguenti categorie di persone: E01 soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro; E02 - soggetti titolari (o a carico di altro soggetto titolare) della condizione di disoccupazione con reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico; E03 - soggetti titolari (o a carico di altro soggetto titolare) di assegno (ex pensione) sociale; E04 - soggetti titolari (o a carico di altro soggetto titolare) di pensione al minimo con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8.263,31 euro, incrementato a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.aslal.it. Davide Daghino

Il Piemonte sostiene i giovani

TORINO - Il momento della scelta formativa è delicato e determinante. Incide sul presente e soprattutto sul futuro. Per effettuare una scelta consapevole occorre infatti conoscere tutte le opportunità, poterne valutare pro e contro, tempi, costi, prospettive di occupazione. La Regione Piemonte, con la preziosa e fondamentale collaborazione delle province, degli enti territoriali, delle istituzioni scolastiche e formative, delle scuole e delle agenzie formative, ha costruito un sistema integrato, accreditato e consolidato di servizi e strumenti a disposizione delle ragazze e dei ragazzi, delle famiglie, degli insegnanti, dei formatori e degli operatori che credono e si impegnano nel percorso di facilitare scelte fondamentali per il futuro dei nostri giovani. I principali strumenti di comunicazione messi a disposizione dalla Regione per muoversi nel sistema regionale di orientamento sono: il sito internet, la banca dati opportunità formazione professionale, la guida metodologica per gli insegnan-

ti, le guide cartacee e on line post medie, le guide cartacee e on line post diploma, i canali social obiettivo orientamento. L’apposita sezione web (www.regione.piemonte.it/orientamento) dedicata all’orientamento costituisce un utile strumento trasversale di comunicazione rivolto all’utenza e agli operatori del sistema regionale, posizionandosi come il riferimento principale di condivisione con la comunità. Oltre a segnalare progetti e iniziative, valorizzare azioni e raccogliere materiali, permette infatti sia l’accesso ai canali social e alle guide on line costantemente aggiornate per fornire tutti gli elementi utili alle scelte di ragazzi e famiglie, sia normative, applicativi e procedure utili al lavoro degli enti e delle agenzie sul territorio. Con quasi 1,5 milioni di accessi nel 2011 e una media di 150.000 visite mensili anche nel 2012 l’area risulta tra le più visitate del sito regionale. La nuova guida per l’orientamento dopo la terza media, disponibile anche on line (www.regione.piemonte.it/orientamento/s1g/cms/)

e distribuita gratuitamente a tutte le allieve e gli allievi della terza media per aiutarli nella scelta dei successivi percorsi formativi, illustra le opportunità offerte sul territorio e costituisce un valido strumento di orientamento, finalizzato a coniugare le aspirazioni individuali dei ragazzi ai bisogni sociali, grazie alle positive sinergie realizzate tra Scuola, Regione, Formazione Professionale, Università, Enti locali, servizi territoriali e soggetti produttivi. La nuova guida di orientamento post diploma e post qualifica, disponibile anche nella versione on-line (www.regione.piemonte.it/orient amento/s2g/cms/) e distribuita gratuitamente a tutte le allieve e gli allievi dell’ultimo anno delle scuole superiori intende offrire una panoramica dell’offerta formativa, per favorire le migliori opportunità di crescita e di realizzazione, assecondando e incentivando le caratteristiche personali e le attitudini dei ragazzi, per aiutarli a costruirsi il migliore futuro possibile. c.g.

POZZOLO FORMIGARO - Giancarlo Moncalvo è un artista nato nel 1940 a Pozzolo Formigaro, paese dove vive e opera, ed è l’autore del disegno digitale “La Crocefissione” (nella foto). L’inizio della sua attività artistica risale all’inizio degli anni ’60, decennio in cui è attratto dai capolavori di Osvaldo Licini e dall’eleganza di Anselmo Carrea. Dopo anni di ricerca, approda all’astratto informale fino a raggiungere una sua precisa identità, non disdegnando di cimentarsi, sia pure saltua-

riamente, nel disegno e nella pittura figurativa. Nel corso degli anni ha dato la sua adesione a diverse mostre personali e collettive ad Alessandria, Acqui Terme, Casale e Novi Ligure.

DA PAGINA 1/FIGURA ISTITUZIONALE

Il Presidente della Repubblica storico del Quirinale, nell’arco dei quasi settant’anni dall’elezione di un monarchico, Enrico De Nicola, da parte dell’Assemblea Costituente, i suoi dieci successori, in situazioni politico-istituzionali molto diverse tra loro, hanno interpretato diversamente il mandato, utilizzandone via via tutte le diverse virtualità. Ci sono state presidenze “notarili” o presidenze “interventiste”, o diverse fasi in una stessa presidenza, non senza sorprese. Anche tenuto conto dei grandi cambiamenti nel sistema politico come nelle

forme della comunicazione, la presidenza della Repubblica ha offerto in sostanza una risorsa di stabilità. Ritorniamo così al settennato, che ormai resta una caratteristica quasi solo italiana: e sottolinea la necessità e l’importanza della stabilità e della reciproca legittimazione, che poi è il grande tema anche dell’imminente elezione del dodicesimo inquilino repubblicano del palazzo del Quirinale, il più alto – e il più isolato – dei sette colli che dominano la città di Roma. Francesco Bonini

L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO

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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11- 18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel.

646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 aprile 2013 Giovedì 11: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Venerdì 12: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 13: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 14: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 15: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Martedì 16: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 17: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 14 aprile 2013 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 14 aprile 2013 (Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, via Lomellina 38.

Rivanazzano Terme Molti turisti alla manifestazione oltrepadana

VOGHERA

Record per la Fiera d’Aprile

Il trekking diventa “urbano”

RIVANAZZANO TERME Cortili storici, vecchi merletti, animali nelle corti, bancarelle lungo le vie del paese, percorsi del gusto, giochi e fotografie sono stati gli ingredienti vincenti della XI esima edizione della Fiera d’Aprile che si è tenuta a Rivanazzano Terme. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione culturale Occasioni di Festa con il patrocinio del Comune. L’evento ha preso il via con il taglio del nastro alle ore 9.30 che ha visto la presenza

Il sindaco Romano Ferrari: “Ringrazio Occasioni di Festa, gli agricoltori e le forze dell’ordine per la buona riuscita dell’evento” del sindaco Romano Ferrari con assessori e consiglieri, del consigliere regionale Giuseppe Villani, del Presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani, della presidentessa di Occasioni di Festa Marina Leidi e di amministratori e sindaci dei comuni della valle Staffora. Alle ore 10.30 si è tenuta la Santa Messa officiata nella chiesa parrocchiale di S. Germano. Nel Parco Brugantelli ha preso il via la prima Festa della Caccia a cura del Gruppo Cacciatori di Rivanazzano Terme che ha visto la presenza di una mostra mercato della caccia con cani, falconeria e gare di tiro al piattello laser. Alle ore 16 si è svolta la premiazione dei segugi vincitori del 2° Trofeo delle Nazioni su Cinghia-

All’interno della kermesse si è svolta la prima Festa della Caccia

le alla Biblioteca Civica “Paolo Migliora”. A mezzogiorno si è poi tenuto il concerto dei ragazzi della Scuola Secondaria di 1° Grado diretti dal professor Pierluigi Monleale. Al termine dell’esibizione è stato offerto un aperitivo con degustazione a cura dei ragazzi dell’Istituto Alberghiero Alfieri di Voghera Nata come fiera del bestiame alla metà dell’800, quando per quattro giorni allevatori e mediatori si davano appuntamento nella località all’imbocco della valle Staffora, dando vita ad un importante momento per il commercio e la cultura locale, la Fiera d’Aprile di Rivanazzano Terme ha iniziato a perdere d’importanza dopo oltre cent’anni, con l’avvento del trattore e della meccanizzazione dell’agricoltura, e nei

primi anni ’70 si è tenuta l’ultima edizione. L’associazione Occasioni di Festa ha deciso di farla rivivere come momento di recupero e di valorizzazione della storica cultura contadina, cercando ogni anno spunti nelle tradizioni locali, da trasmettere ai più giovani e da divulgare tra coloro che frequentano la manifestazione. Anche in questa occasione sono stati aperti i cortili storici del paese con esposizione di animali. Quest’anno la manifestazione, complice la giornata di sole, ha fatto registrare il record di presenze. Il centro storico di Rivanazzano Terme è stato preso d’assalto da centinaia di turisti appassionati delle tradizioni, della gastronomia e della caccia. Mattia Tanzi

Benemerenze

San Giorgio a Varzi VARZI - Il comune di Varzi conferirà le onorificenze di San Giorgio per l’anno 2013. Le proposte di candidature dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune da parte di singoli cittadini varzesi, dei membri della giunta comunale e del consiglio comunale, delle istituzioni, associazioni ed enti pubblici o privati presenti sul territorio comunale. Potranno candidarsi quelle persone che si sono particolarmente distinte con opere ed azioni di alto profilo nel campo lettera-

rio, sociale, scientifico, politico, economico, artistico e sportivo e che hanno giovato al comune di Varzi, elevandone il prestigio attraverso le loro opere. La proposta della candidatura deve essere accompagnata da una relazione biografica della persona segnalata e da una relazione documentata che giustifichi il motivo della benemerenza. Le benemerenze saranno conferite durante il consiglio comunale aperto, da tenersi a conclusione delle festività in onore del Santo Patrono.

VOGHERA - Domenica mattina è stato organizzato a Voghera un “trekking urbano” alla scoperta di alcuni monumenti della città. L’iniziativa, è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune per far conoscere ai residenti e ai turisti i simboli culturali, artistici e paesaggistici della città. Le guide turistiche hanno condotto gratuitamente i visitatori per circa due ore a conoscere il municipio denominato Palazzo Gounela e Palazzo Dattili, ora sede dell’Unione Industriali di Voghera. Il primo edificio fu progettato, su incarico del Comune, dall’architetto milanese Giacomo Maraglia nel 1829 e venne poi realizzato tra il 1844 al 1847. La decorazione della sala consiliare fu realizzata dal pittore Angelo Moia e l’affresco del soffitto, con la cerimonia della nomina di Voghera a città, dal pittore torinese Paolo Emilio Morgari. I partecipanti, durante la visita a Palazzo Gounela, hanno potuto anche ammirare antiche decorazioni risalenti a fine ’800 che sono riaffiorate nei corridoi dell’edificio e in alcune stanze dove sono state rimosse parti di intonaco che nascondevano gli affreschi. Gli affreschi sono in fase di restauro. Il secondo edificio risale al ’700 e venne in parte ricostruito ed in parte restaurato, con facciata neoclassica, tra il 1823 ed il 1847. Ancora ristrutturato

nel 1853 dall’ingegnere vogherese Paolo Cornaro e restaurato recentemente ne11983. Nel XIX secolo tra le sue mura furono ospitati personaggi famosi come Napoleone Bonaparte, Papa Pio VII e Napoleone III. Per quanto riguarda Palazzo Dattili, oltre alle guide era presente il vice presidente dell’Unione Industriali di Voghera Luciano Viola che ha fatto gli onori di casa. L’assessorato alla Cultura che promuoverà altri percorsi di trekking urbano, intende coinvolgere attivamente i partecipanti agli eventi creando un’aggregazione di appassionati del city walking. Queste le date dei prossimi appuntamenti: Domenica 21 aprile, alle ore 15, sarà organizzato un percorso alla scoperta delle opere dell’illustre pittore vogherese Paolo Borroni, nelle chiese di San Giuseppe e San Sebastiano e nell’Oratorio del Crocifisso. Ritrovo previsto alla chiesa di San Giuseppe, in via Plana. Domenica 5 Maggio, alle ore 15, invece si terrà l’evento denominato “I tesori botanici della nostra città”. Si tratta della passeggiata tra i parchi urbani vogheresi per ammirante le ricchezze naturali ed artistiche. Ritrovo previsto al Museo di Scienze Naturali, via Gramsci 1 cortile interno dell’Ex Caserma. Giovanna Cavanna


IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

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Varzi La Comunità Montana investirà circa 2 milioni di euro

Interventi su viabilità e dissesti VARZI - Nelle ultime settimane gran parte della viabilità comunale del territorio montano è compromessa. Questa situazione, che ha provocato la formazione di buche e dissesti, è stata causata dalla neve con il conseguente utilizzo del sale e dalla pioggia battente. Per questo motivo la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese ha appalto in questi giorni due importanti interventi di sistemazione delle strade comunali. “Il primo, che ammonta a 478 mila euro, interesserà i comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Cecima, Fortunago, Godiasco Salice Terme, Montesegale e Rocca Susella. – spiega il responsabile del settore lavori pubblici dell’ente montano Giovanni Draghi – Il se-

condo, pari a 358 mila euro, servirà a sistemare alcuni tratti di strada nei comuni di Bagnaria, Romagnese, Ruino, Valverde, Varzi e Zavattarello. Tutti questi interventi e altri che sono in fase di appalto rientrano nel Pisl (Piano Integrato di Sviluppo Locale) della regione Lombardia”. Inoltre, l’ente montano, guidato dal presidente Bruno Tagliani, sta per appaltare un terzo intervento sulle strade che andrà ad interessare i comuni di Brallo di Pregola, Val di Nizza e Santa Margherita di Staffora. Qui, il costo complessivo è pa-

SANTA GIULETTA/ORATORIO

La prima giornata dello sport

Domenica 28 aprile all’Oratorio di Santa Giuletta sarà organizzata la prima giornata dello sport

Interventi sulle strade della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese: i lavori saranno conclusi entro il 2013

Il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani: “I lavori consentiranno di sostenere i Comuni nella difficile partita della viabilità”

Giovedì 11 aprile 2013

ri a 158 mila euro. Tutti gli interventi realizzati dalla Comunità Montana prederanno il via in primavera e saranno conclusi entro l’anno. Oltre alle strade dissestate l’altra problematica che sta preoccupando i Comuni è quello del dissesto idrogeologico. La Comunità Montana, anche su questo aspetto, sta intervenendo con dei lavori mirati che interessano gran parte del territorio per un costo totale di 692 mila euro. Tali lavori sono suddivisi in tre interventi. Il primo riguarda i comuni di Bagnaria, Cecima, Godiasco-Salice Terme, Santa Margherita di Staffora, Val di Nizza e Varzi. Il secondo interesserà Brallo di Pregola, Romagnese, Ruino, Valverde e Zavattarello, mentre il terzo andrà a sistemare alcune situazioni nei comuni di Borgo Priolo, Borgoratto Mormorolo, Montesegale, Fortunago, Montalto Pavese e Rocca Susella.

“Sono interventi molto importanti che consentono di sostenere i Comuni nella difficile partita della viabilità messa a dura prova dagli eventi atmosferici di questo interminabile inverno. – spiega il presidente della Comunità Montana Tagliani – Mentre le opere di mitigazione del rischio consentiranno di risolvere sul nascere alcune criticità di piccole dimensioni prima che queste causino dei danni irrecuperabili al contesto ambientale del nostro territorio”. Infine, proseguono i lavori sul torrente Staffora. Questi interventi sono stati conclusi nei pressi delle scuole medie di varzi mentre è in fase di esecuzione il tratto tra zona industriale e il torrente Lazzuola. Sempre nello Staffora saranno realizzati altri due interventi: uno a Bagnaria e la sistemazione di una briglia sotto il ponte di Casanova Staffora. Mattia Tanzi

CANNETO PAVESE - Le lezioni si terranno nella biblioteca comunale

dell’oratorio verrà anche allestita una mostra fotografica dal titolo “Sport” a cura del Circolo Fotografico Oltrepò di Broni mentre, nell’area esterna, ci saranno spazi in cui le associazioni e le squadre della zona potranno presentare le proprie attività ai visitatori. L’iniziativa del piccolo centro oltrepadano, pur essendo alla prima edizione, ha riscosso subito un notevole interesse, sia da parte del Coni, sia da parte di realtà sportive di rilievo. Numerose compagini, tra cui il Cus di Pavia, hanno infatti garantito, unitamente alla presenza dei propri atleti, la realizzazione di dimostrazioni che porteranno gli spettatori nel cuore di discipline sportive abitualmente più lontane di altre dall’attenzione del grande pubblico. Un modo importante di avvicinare bambini e ragazzi anche a questi sport che, solitamente, salgono alla ribalta delle cronache solo in occasioni di grandi eventi e che invece meriterebbero un seguito maggiore anche nei nostri paesi. f.c.

SANTA GIULETTA Domenica 28 aprile a Santa Giuletta, presso l’oratorio San Colombano, il Comune, in collaborazione con la parrocchia e la biblioteca, organizzerà la prima “Giornata dello Sport”. La manifestazione, che ha ottenuto il patrocinio del Coni, sarà un’occasione, principalmente rivolta ai bambini e ai giovani, per ribadire l’importanza dello sport nella crescita e nella vita della persona. La giornata inizierà alle ore 11 con la sfida tra la locale squadra di minibasket e quella di Bressana Bottarone. Alle ore 15 prenderà il via il pomeriggio con la partecipazione di Mauro Nespoli, medaglia d’oro nel tiro con l’arco alle recenti Olimpiadi di Londra, che, insieme agli arcieri del Dlf Voghera, parlerà delle olimpiadi e del proprio sport, eseguendo anche dimostrazioni pratiche nel campo da calcio dell’oratorio. Oltre al campione olimpico saranno presenti numerosi altri gruppi sportivi che proporranno esibizioni di varie discipline tra cui la scherma e le arti marziali. All’interno dei locali

MONTALTO PAVESE - L’evento domenica 14 aprile

Un corso di astronomia a Canneto Arriva la Giornata del Verde Pulito

Una veduta di Canneto Pavese. Nella biblioteca saranno organizzate alcune lezioni di astronomia

CANNETO PAVESE La Biblioteca dell’Unione di Comuni Prima Collina, l’associazione “Il cirro capriccioso”, l’associazione Tethys e la Cooperativa Teti gestori del Planetario e Osservatorio Astronomico “G. Giacomotti” di Cà del Monte a Cecima hanno promosso il Corso di astronomia 2013 che si articola in sei appuntamenti per avvicinarsi all’astronomia, imparare a ri-

conoscere stelle e costellazioni per orientarsi sulla volta celeste, scoprire i segreti delle enigmatiche costruzioni degli antichi e familiarizzare con gli strumenti per l’osservazione e con le meraviglie del nostro Universo. Il primo dei sei incontri si è svolto martedì 26 marzo e aveva come tema l’introduzione all’astronomia e all’osservazione del cielo. I prossimi appuntamenti,

sempre al martedì, saranno il 16 e il 23 aprile, il 7, il 14 e il 21 maggio. Gli argomenti saranno: stelle e costellazioni, leggere il cielo attraverso i miti; il Sole e il Sistema Solare; Archeo-astronomia, il cielo degli antichi da Stonehenge ai Maya; Cosmologia: scoprire l’origine e l’evoluzione del Cosmo e Le meraviglie del cielo profondo. Le lezioni si svolgeranno dalle 21 alle 22.15 circa, presso la Biblioteca dell’Unione di Comuni “Prima Collina” a Canneto Pavese. Al termine del corso sarà possibile una visita guidata al Planetario e Osservatorio Astronomico di Cà del Monte (www.osservatoriocadelmonte.it). La quota di partecipazione è di 20 euro (ridotto 8 euro per i tesserati con CosmoTessera; ridotto 12 euro per i tesserati con Astro Tessera) ed è esclusa la visita al Planetario e Osservatorio Astronomico. m.c.

Panorama del castello di Montalto Pavese. Il comune aderirà alla Giornata del Verde Pulito

MONTALTO PAVESE Si terrà nel comune di Montalto Pavese la “Giornata del Verde Pulito” domenica 14 aprile. Anche quest’anno l’amministrazione comunale ha deciso di aderire all’evento. “Mentre l’anno scorso era stato ripulito e sistemato il Pozzo del Costiolo, grazie al contributo economico ottenuto e soprattutto al lavoro e alla partecipazione di molti volontari, quest’anno la cele-

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brazione sarà all'insegna del risparmio. – spiega il sindaco di Montalto Pavese Marina Casarini – Non vi saranno contributi da parte della provincia e della regione”. Il sindaco ha inviato una lettera a tutti i bambini, invitandoli a partecipare ad una bella camminata salutare ed economica. “Questo il programma: punto di ritrovo e partenza alle ore 15 dalla Piazza principale del paese, Piazza Vittorio

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Veneto e arrivo alla Madonnina della Costa del Vento, luogo strategico di Montalto, dove si gode di una vista veramente mozzafiato. – continua il sindaco – Durante il percorso saranno rivolte ai bambini delle semplici e brevi lezioni sull’ambiente, sulla natura, sulle piante e sulle erbe incontrate lungo il tragitto. Si cercherà di far capire ai bambini quanto sia importante amare e rispettare la natura e mantenerla pulita”. Una persona che abita nelle vicinanze della Madonnina ospiterà poi i bambini nel suo giardino. Qui potranno giocare e anche, dopo la lunga camminata e la fatica, gustarsi la meritata merenda, offerta dall’amministrazione comunale, che sarà a base di prodotti genuini e locali. “L’invito ovviamente è stato esteso anche agli adulti. – conclude il sindaco – Sarà una bella occasione per trascorrere insieme una domenica e divertirsi”. m.t.


VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 11 aprile 2013

Voghera I lavori potrebbero iniziare entro l’anno

Progetto sul Parco Baratta

VOGHERA - In municipio a Voghera, alla presenza del sindaco Carlo Barbieri, dell’assessore all’Urbanistica Delio Todeschini, del dirigente del settore urbanistica Osvaldo Ravetta e del funzionario Chiara Zanellato, è stato presentato il progetto dell’architetto vogherese Silvia Stocchi, che si è aggiudicata il “Concorso per l’affidamento della progettazione preliminare dello spazio di uso pubblico previsto nel Piano di Coordinamento del Parco Baratta”. In tutto sono stati presentati 9 progetti (due non sono stati ritenuti rispondenti all’apposito bando emanato) e sono stati giudicati da una commissione composta dal Direttore Generale di Asm Voghera Spa Stefano Bina, e dai dirigenti comunali dei settori Urbanistica e Lavori Pubblici, rispettivamente Osvaldo Ravetta e Massimiliano Carrapa. Ad aggiudicarsi il concorso è stato il progetto presentato dal-

l’architetto Silvia Stocchi. “La nostra commissione di esperti ha scelto il progetto che ha ritenuto più importante. – ha sottolineato il sindaco Carlo Barbieri – Nel corso della prossima Fiera dell’Ascensione, nello stand allestito da Comune e Asm, tutta la cittadinanza potrà vedere questo progetto, segno che anche il percorso che ha portato alla realizzazione del parco Baratta è stato portato avanti prima di tutto all’insegna della trasparenza”. Rispetto alla progettazione originaria del parco, la principale novità riguarda le lottizzazioni. Sono in tutto 14, come previsto, ma chi costruirà nel parco Baratta dovrà farlo creando nello stesso tempo anche la quota di area verde a lui riservata. In pratica, area residenziale e zona verde sorgeranno in concomitanza e non in tempi diversi. Questo per consentire la crescita graduale e armoniosa del progetto.

“Il parco Baratta permetterà anzitutto di collegare due quartieri importanti come Villaggio e Pombio. – spiega l’assessore Todeschini – Adesso questo progetto andrà inserito nel Piano di Coordinamento attraverso una modifica della delibera. Per quanto riguarda i tempi, credo che entro la fine dell’anno si possa già iniziare a realizzare l’opera nell’area vicina al Palaoltrepo e proseguire verso l’istituto Baratta”. I proprietari dei terreni dove sorgerà il parco Baratta sono in tutto 53. “L’obiettivo è stato anzitutto quello di realizzare un parco che sia usufruibile da tutta la cittadinanza vogherese e non solo dai futuri residenti dell’area – ha sottolineato l’architetto Silvia Stocchi – Sarà anche un parco cosiddetto Energy Saving, dove la produzione di energia supererà il consumo. Grande attenzione è stata riservata all’aspetto ambientale, con degli spazi sia per lo sport sia per il relax e per la mobilità, dando precedenza a pedoni e ciclisti, prima ancora degli automobilisti. Un altro aspetto riguarderà i palazzi, che non potranno essere più alti di tre piani e quindi non deturperanno panorama e ambiente”. Per quanto riguarda invece il novero dei servizi, all’interno del parco Baratta troverà posto un supermercato, una scuola, oltre a tutta una serie di servizi vari a completamento di quelli già presenti nei due rioni del quartiere Sud.

ZAVATTARELLO - Smottamenti nel parcheggio

ressato il parcheggio di via Vittorio Emanuele di fronte all’Rsa. Una parte dell’area, quella più a valle, risulta inagibile”. Il maltempo ha poi causato l’apertura di una vistosa crepa nel muro di sostegno in sassi che si trova lungo via Mazzini. Non solo il capoluogo, ma anche le frazioni sono state colpite dalle frane. Infatti, in municipio sono giunte numerose segnalazioni da parte di privati che denunciano cedimenti di terreno. “Nelle frazioni di Casa Cagnone, Cascine, Perducco e Rossone sono comparse delle frane che hanno interessato campi e in alcuni casi le strade inter-

poderali. – continua il sindaco Simone Tiglio – Il Comune è intervenuto e sta intervenendo per liberare diverse cunette”. A Zavattarello l’amministrazione sta effettuando un costante monitoraggio sulle situazioni più a rischio e sta valutando se chiedere un pronto intervento alla Regione Lombardia. A Borgoratto non ci sono miglioramenti per quanto riguarda le frane che hanno colpito diversi appezzamenti di terreno coltivati a Pinot Nero. Anche in questo caso l’amministrazione con l’aiuto di volontari sta svolgendo dei sopralluoghi. Mattia Tanzi

CULTURA - Le premiazioni si terrano l’11 maggio durante la Sensia

Concorso di poesia a Voghera VOGHERA - Il concorso internazionale di poesia “Città di Voghera” è giunto alla 18^ edizione. Nella sala consiliare del Municipio si è svolta la tradizionale conferenza stampa di presentazione dell’evento, che culminerà sabato 11 maggio alle ore 17, al teatro san Rocco

di Voghera, quando nell’ambito della Fiera dell’Ascensione si svolgerà la cerimonia di premiazione dei vincitori. Alla presentazione del concorso, oltre all’organizzatore storico Salvatore Cicciò, erano presenti il sindaco Carlo Barbieri, l’assessore alla Cultura Marina Azza-

retti, il presidente del consiglio comunale Nicola Affronti, Camilla Sernagiotto e Alessandra Zermoglio, scrittrici e componenti della giuria e la presidente dell’associazione “Scol Veg” Lilli Barbieri. La premiazione si terrà il prossimo 11 maggio.

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

In Breve

SANTA GIULETTA/MUSICA

Fabio Melis in concerto Il Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia, nella sede pavese, sabato 13 aprile, alle ore 16, presenta il CD “Ammentu” del musicista di Sorso (SS) Fabio Melis. Il CD vede impegnati tre strumenti principe della tradizione sarda: launeddas, sulittu e trunfa. Il CD “Ammentu” nasce da diverse tournée effettuate in giro per il mondo dal musicista Fabio Melis ed è una selezione di brani maggiormente richiesti dal pubblico durante i sui concerti. Fabio Melis è considerato uno dei massimi esponenti di musica sarda, la maturità musicale raggiunta lo porta ad essere un ricercatore musicale che opera tra cultura etnica sarda e world music, con influenze jazzistiche. Domenica 14 aprile, alle ore 9, nella chiesa del castello di Santa Giuletta Fabio Melis, con strumenti della tradizione musicale della Sardegna, accompagnerà la Santa Messa celebrata dal parroco di Santa Giuletta, don Francesco Favaretto. L’esibizione del musicista è offerta dalla comunità dei Moresi di Santa Giuletta, paese gemellato con Mores, in provincia di Sassari.

BRESSANA BOTTARONE/BIBLIOTECA

Veneroni presenta il suo libro Domenica 14 aprile, alle ore 17, per il ciclo “Incontro con l’autore”, presso la Sala Consiliare del Comune di Bressana Bottarone, Nadia Chiodi, presidente della locale Biblioteca coordina la presentazione del libro “Un uomo chiamato Gioànn. Aneddoti breriani” di Lino Veneroni. Interverranno Davide Rovati sindaco di Bressana, Fabio Milanesi assessore alla Cultura di Bressana, Andrea Borghi giornalista e critico letterario, Fabrizio Lana “il poeta dei sentimenti”, Angelo Roveda cugino e amico di Brera, Gigi Rognoni, presidente del Circolo Culturale “La Barcèla” e l’autore Lino Veneroni. MORNICO LOSANA/ASSOCIAZIONI

CIGOGNOLA

Allerta frane in Oltrepò Pavese ZAVATTARELLO Continua l’allerta frane nelle valli Staffora e Tidone. Le prolungate piogge stanno causando dei seri problemi alle amministrazioni comunali che si trovano a fronteggiare situazioni di pericolo. Dopo Borgoratto Mormorolo, Val di Nizza e Montesegale, anche il comune di Zavattarello, situato al centro della Val Tidone, è stato colpito da frane e smottamenti. “Movimenti di terreno – spiega il sindaco di Zavattarello Simone Tiglio – si sono verificati in diversi punti del nostro territorio comunale. Nel capoluogo uno smottamento ha inte-

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IL POPOLO

Polenta in piazza CIGOGNOLA - Domenica 14 aprile il comune e la Pro Loco di Cigognola organizzano la tradizionale polentata, insieme ad una nutrita serie di iniziative. Alle ore 11 nella chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate verrà celebrata la Santa Messa. Alle ore 12 il pranzo a base di polenta con stracchino e salamini, il tutto innaffiato dai vini dell’Oltrepò. Per l’intera giornata la sfilata di trattori d’epoca, le bancarelle di antiquariato e l’esibizione di aereomodellismo.

Nuovo direttivo della Pro Loco Venerdì 22 marzo, presso la palestra comunale di Mornico Losana, si è svolta l’assemblea della Pro Loco mornichese. Il nuovo consiglio ha eletto Ernesta Guarnoni come presidente, Emilio moroni come vice presidente, Adele Ottobrini come tesoriere e Ortensia Albini come segretaria. Gli altri membri del direttivo sono Roberto Lardini, Mario Morini, Giovanna Orlandi, Francesco Bertone, Bruno Zoccarato, Giancarlo Gelli, Carlo Vercesi e Silvio Vercesi. La presidente Ernesta Guarnoni, al suo secondo mandato, insieme al consiglio ha organizzato, come prima iniziativa, la giornata del tesseramento che si è svolta domenica 7 aprile. Durante tutta la giornata il gazebo della Pro loco, nella piazza del paese, ha raccolto le adesioni di vecchi e nuovi tesserati, offrendo un simpatico rinfresco e nel pomeriggio è stata preparata la schita per tutti. Nella prossima riunione verranno decise le prossime manifestazioni e le relative date. La nuova Pro Loco sicuramente confermerà alcuni eventi quali la Raviolata, la Grigliata e i Cortili Fioriti che hanno riscosso un notevole successo nelle passate edizioni, grazie all’impegno e alla tenacia degli organizzatori. La presidente, con il suo gruppo, è pronta a ripartire con rinnovato entusiasmo per creare nuovi momenti di festa per coinvolgere tutti i mornichesi e far apprezzare agli ospiti la cordiale accoglienza di Mornico.

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IL POPOLO

UN LUOGO, UNA STORIA

Giovedì 11 aprile 2013

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Devozione popolare Appartiene alla parrocchia di Mondondone

L’antico Santuario della Madonna di Montù

Il più antico documento che attesta con certezza l’esistenza di una cappella votiva in questo luogo è un atto del 1299 redatto dall’Inquisitore di Pavia, giunto in terra di S. Antonino per sradicare una superstizione secondo cui le ragazze in procinto di matrimonio non si dovevano sposare nel mese di maggio. Durante questa visita si realizza una specie di Stato della Parrocchia ed in esso si elencano le chiese esistenti: la parrocchiale di S. Antonino, l’Oratorio campestre di San Fedele, l’Oratorio campestre isolato della Madonna delle Grazie di Montù al confine con il territorio della parrocchia

Dal primo documento del 1299 ai giorni nostri: ripercorriamo la storia di un luogo di culto in cui si venera Maria di Mondondone1. L’Oratorio è descritto come un piccolo edificio largo 10 piedi romani2, profondo piedi 8 e alto 12 piedi, con tetto a capanna, pavimento in pietra e immagine dipinta su lastra di ardesia applicata al muro. L’aspetto della Madonna è definito orante. Nei secoli seguenti si ricavano brevissimi accenni da alcuni documenti civili, riguardanti il passaggio di proprietà del castello di S. Antonino. In particolare, nel 1362 il castello è attaccato dai Guelfi e successivamente riconquistato da Luchino Dal Verme. In questa circostanza l’Oratorio è danneggiato da un’incursione nemica. Nel 14183 il Marchese Beccaria della Pieve fa restaurare l’edificio: il nucleo originario si allunga di 20 piedi, si allarga a piedi 12 e si alza a piedi 14. Il pavimento

è fatto in cotto e si realizzano due piccole balaustre tondeggianti che delimitano lo spazio del presbiterio (oratorio originale). Si apre un portale grande e una porticina che dà direttamente sul presbiterio. Una specie di arco di trionfo collega lo spazio della navata al presbiterio. Il soffitto è tetto a vista in navata e volta a botte nel presbiterio. Si ridipinge e si restaura la Madonna. Fino al 15234 non si sa più nulla dell’edificio, che - a questa data - secondo il catalogo di Mons. De Zazii risulta Cappellania di Mondondone. Nel 15765 il Visitatore Apostolico Mons. Ragazzoni, vescovo di Famagosta, parla di questa chiesa come appartenente alla circoscrizione della Pieve di Luta (Codevilla) e sotto la Parrocchia di Mondondone. Risulta ampia e abbastanza decorosa anche se bisognosa di alcuni lavori di restauro, là “ove la chiesa è ruinata”, e di sistemare l’altare secondo le norme del Concilio. La chiesa è officiata per devozione di tutte le popolazioni circostanti, soprattutto in caso di siccità o di calamità. Vi si dice la Messa il giorno dell’Annunciazione, della Visitazione e dell’Assunzione, e tutte le altre volte che qualche fedele lo richiedesse a condizione di pagare egli medesimo il celebrante. Nelle visite successive, si ordinano i medesimi interventi prescritti dal Concilio, fino al 16036, quando il presbiterio viene completamente rinnovato, rifatto l’altare nelle nuove linee di gusto spagnolo allora imperanti. Contemporaneamente la chiesa viene ad assumere un cappellano stabile che vi si reca da Mondondone tutte le domeniche e le altre feste mariane, eccetto che nei periodi invernali più rigidi. L’Oratorio possiede un completo da Messa rosa di antica fattura, che però risulta danneggiato in più punti. Possiede un calice normale ed uno bello per le solennità e le altre biancherie da altare in numero sufficiente. Vi è un campanello e una campana di rubbi7 6 per chiamare i fedeli, appesa fuori verso oriente. Nelle visite successive si parla di questo edificio, solo come oratorio per devozione dei fedeli, con cappellania diretta da Mondondone e sacerdote fisso proveniente da qui. Si giunge al 17098 per constatare un particolare elogio del Vescovo alle popolazioni di Mondondone, Murisasco, S. Antonino e Torrazza delle Costi per aver restaurato con particolare affetto questo sacro edificio che si presenta “[…] polito, degno di onore per la devozione alla

Beata Vergine Maria, Madre di Dio e Regina delle Grazie […] con ampio corredo di suppellettili e biancherie […] con i paramenti dei suoi colori e con il [pregevole] completo [pianeta e due dalmatiche] in rosa per la Madonna delle Grazie” che si usa l’Annunciazione, la Visitazione e l’Assunzione, massima festa dell’Oratorio, con notevolissimo afflusso di fedeli, tanto che l’oratorio non è sufficiente e lo si è allungato di altri piedi 8. La nuova facciata si presenta ad arco con lesene aggettanti. Vi si è apposta una croce di legno e il tetto è coperto di coppi. Il soffitto è a volta, dipinto di blu con stelle d’oro, sopra l’altare vi è il sole dell’Eucaristia. La Madonna è finemente decorata e impreziosita di numerosissimi ex voto. Risale a questo periodo l’Incoronazione del dipinto. Nelle visite seguenti (fino a tutto l’Ottocento) si ordinano cambi di biancheria e si ribadisce la natura votiva di questo edificio. Nel 1867 si realizza all’interno una minuscola grotta di Lourdes (è evidente l’influsso francese di questa cappellina). Da questo periodo in avanti rimangono fisse le tre celebrazioni annuali e quelle realizzate dalle singole parrocchie in caso di necessità, soprattutto durante le Rogazioni e per impetrare la pioggia nei periodi di siccità. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, le popolazioni circostanti vi si recano per l’Assunzione e per le Rogazioni. L’edificio, pur essendo isolato, è mantenuto decorosamente dagli abitanti di Mondondone, della Piana e delle altre frazioni circostanti. Dopo un breve periodo di abbandono, è stato recentemente restaurato e abbellito di altre suppellettili anche se l’intervento di restauro della Madonna è risultato piuttosto scadente per le pesanti ridipinture dell’affresco. È auspicabile un intervento di risanamento generale per l’immagine della Madonna, riportando alla vista il dipinto originario. Oggi l’edificio si presenta largo metri 6, lungo metri 14, alto metri 4, ad aula unica, con volta a botte dipinta di celeste scuro, arco di trionfo celeste e bianco, altare barocco pesantemente ridipinto, affresco della Madonna protetto da teca di legno con vetro. Sussiste il paramentale rosa nella Parrocchia di Mondondone, biancheria e suppellettili sacre. Fabrizio Bernini

A sinistra: la canonica di Mondondone; a destra: la chiesa parrocchiale dedicata a San Bartolomeo Apostolo

LE NOSTRE SEDI:

Servizi CISL

Note: 1 Atti di Inquisizione di Pavia, AA. VV., Annali Pavesi, Pavia, 1980-1995 2 1 piede romano = 31 cm ca. 3 A. Cavagna Sangiuliani, L’agro vogherese. Memorie sparse di storia patria, Casorate Primo, 1890 4 C. Goggi, Per la storia della Diocesi di Tortona, Tortona, 1963 5 Archivio Curia Vescovile di Tortona (d’ora in poi ACVT), Visita Apostolica mons. Ragazzoni, 1576, Cartella B209 6 Visite Pastorali delle Parrocchie della Diocesi di Tortona, ACVT, Cartella Vescovo Maffeo Gambara 7 1 rubbio = 9 kg ca., quindi 6 rubbi sono 50 kg ca. 8 Visite Pastorali delle Parrocchie della Diocesi di Tortona, ACVT, Cartella Vescovo Giulio Resta

Interno dell’Oratorio di Montù; la grotta dedicata alla Madonna di Lourdes; la celebrazione di una Santa Messa con il paramentale citato

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Stradella Sabato 13 aprile si terrà il concerto di inaugurazione del restauro

Le note dell’Organo Serassi STRADELLA - Sabato 13 aprile, alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale dei santi Nabore e Felice di Stradella, si terrà l’inaugurazione ufficiale del restaurato organo Serassi, opus 544. I lavori, durati più di due anni, hanno riportato allo splendore il monumentale strumento, realizzato nel 1797, con più di 2500 canne, uno dei più grandi di tutta la provincia di Pavia. Il restauro è stato affidato alla Fabbrica Artigiana di Organi da chiesa di Tortona, diretta da Sergio Castegnaro, che fin dal 2008 ha iniziato

Il monumentale strumento della parrocchia stradellina è stato rimesso a nuovo dalla ditta Castegnaro di Tortona ad occuparsi dello strumento, fin quando nel 2010 è stato steso un progetto organico di interventi: “L’organo è stato tutto smontato completamente - spiega Castegnaro - e portato presso i nostri laboratori a Tortona. Molte parti risultavano gravemente ammalorate, in particolare il somiere maggiore e gran parte delle canne, che erano stati mangiate dai topi. Noi abbiamo proceduto al restauro di tutti i componenti, seguendo tutte le procedure del caso, dato il valore dello strumento. Ci siamo occupati anche dei mantici: alcuni li abbiamo restaurati direttamente sul posto, vista l’impossibilità di rimuoverli dalla loro sede, altri invece li abbiamo portati in fabbrica per sistemarli. Il lavoro è stato svolto da operai e tecnici altamente specializzati in questo campo e in queste materie. È stata un’operazione molto complessa: l’organo è stato montato, nella sede attuale,

nel 1834, ha subito qualche intervento 100 anni dopo, ma mai è stato sottoposto a un lavoro del genere”. Castegnaro ricorda poi l’importanza dell’opera realizzata: “È stato un lavoro davvero affascinante perchè abbiamo avuto a che fare con l’organo più grande che abbiamo mai restaurato, noi che siamo una ditta abbastanza piccola. Lo strumento della Parrocchia di Stradella è uno degli organi più imponenti e più importanti di tutta la Provincia di Pavia e, inoltre, dei quattro Serassi presenti nella Diocesi di Tortona, questo è sicuramente quello più complesso meccanicamente. Un elevato numero di registri, quasi 2500 canne, di tutte le dimensioni, dalla più alta di circa 6 metri alla più piccola di appena un centimetro, sia in legno che in metallo, insomma, uno strumento davvero monumentale”. Durante la serata di sabato sarà presentato il libro, realizzato da Alessandro Vercesi, che illustra la storia dell’organo e i lavori realizzati, e poi ci sarà il concerto inaugurale, alla presenza delle autorità locali, tenuto dall’organista Fabio Re. Alessandro Vercesi, già direttore del teatro Fraschini e del-

l’istituto Vittadini di Pavia, si è occupato dell’intera stesura del progetto e ha seguito tutto l’iter dei lavori, con l’aiuto del diacono Angelo Meraldi, preoccupandosi di recuperare i fondi, che sono arrivati dalla Fondazione comunitaria della provincia di Pavia, dal Rotary club Oltrepò, dalla Fondazione Banca del Monte, dalla Cei, da BroniStradella spa e dalle offerte di parrocchiani e privati cittadini. Molto soddisfatto il parroco don Pietro Lanati, che fin dal suo arrivo a Stradella si è impegnato per riportare allo splendore lo strumento: “Il restauro del nostro organo è sia un modo di promuovere la cultura sul nostro territorio, sia l’occasione per rendere più solenni le nostre celebrazioni e la liturgia”. La parrocchia ha già nominato il maestro Enrico Vercesi, direttore del coro “Schola Regina Pacis” del santuario di Scorzoletta, organista titolare: “I lavori sono davvero stati realizzati molto bene, con delle scelte che condivido. L’organo Serassi è uno strumento straordinario con un suono davvero potente”. Oliviero Maggi

Giovedì 11 aprile 2013 TORTONA - Serata degli Amici della Musica

Le canzoni romane TORTONA - Venerdì 12 aprile, alle ore 21, presso il Teatro Civico concerto di chiusura per la XXXIV stagione degli Amici della Musica di Tortona. La prestigiosa rassegna musicale tortonese, dalla quale sono passati molti grandi strumentisti della nostra epoca, grazie alle multiformi idee del suo vulcanico presidente Ottavio Pilotti, si avvale questa volta di una vera e propria chicca: Franca Mattiucci canta la sua Roma. Si tratta dell’atteso ritorno alle scene del grande mezzosoprano tortonese d’adozione, ma romana nelle origini, ora affermata docente di canto lirico. Questa idea nasce quasi per caso, grazie alle suggestioni derivate da un viaggio di piacere nella propria città d’origine. Sarà quindi un accattivante e un poco nostalgico ricordo di un genere musicale che (come la canzone napoletana) è patrimonio culturale non solo italiano. L’idea è stata poi resa possibile da un “antica” collaborazione musicale della Mattiucci con un raffinato musicista tortonese che ha

curato le trascrizioni dei brani che saranno eseguiti: Andrea Albertini, che venerdì siederà al pianoforte e dirigerà il quintetto da lui creato: Le Muse. Un flauto, un violino, una viola, una violoncello e un contrabbasso dipingeranno le immortali melodie che Claudio Villa ha reso celebri in tutto il mondo e altri brani “romani” famosi. Ci sarà anche un particolare omaggio strumentale ad un grande romano del decennale dalla morte: Alberto Sordi. Sarà, infatti, eseguita un fantasia di temi da uno dei suoi film più celebri: “Un Americano a Roma”. Sarà una serata dedicata agli amanti del canto, ma anche della parola: il palcoscenico del Teatro Civico vedrà la presenza dell’attore tortonese, ma romano d’adozione Emanuele Arrigazzi (curiosa questa “migrazione” artistica inversa a quella della signora Mattiucci). “All’ombra del Colosseo” si ascolteranno le suggestioni generate dagli scritti dei grandi poeti romani: Trilussa, Belli, Aldo Fabrizi e Gigi Proietti.

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EVENTI E CULTURA

Giovedì 11 aprile 2013

Voghera Il 13 e il 21 aprile due momenti di spettacolo e atletica

Torna “Run for Parkinson” VOGHERA - Ritorna il Run for Parkinson a Voghera. La manifestazione è in programma domenica 21 aprile a cura dell’associazione pavese Parkinsoniani sede di Voghera e dell’Atletica Iriense. Run for Parkinson è un evento globale che riunisce le comunità del Parkinson per una giornata di sport e di solidarietà. Nelle passate edizioni hanno partecipato più di 80.000 persone in 10 paesi di 100 città nel mondo percorrendo in totale oltre 300.00 chilometri. L’Italia anche quest’anno sarà il paese che vedrà impegnate il maggior numero di città, seguito a ruota dalla Spagna e dal Brasile.

Questo evento mondiale unisce tutti in una giornata di sport e solidarietà per combattere la malattia e donare una speranza La gara vera e propria si snoderà su un percorso cittadino di 5 chilometri da percorrere 2 volte con partenza e arrivo in Via Gramsci di fronte all’ex Caserma, con ritrovo alle ore 8,00 e start alle ore 9. La corsa non competitiva di circa 3 chilometri con partenza alle ore 10 è riservata alle famiglie e agli studenti delle Scuole Vogheresi, che faranno cornice ai malati e ai loro congiunti, manifestando tutti insieme, pubblicamente, la loro volontà di reagire alla malattia con

La partenza della passata edizione vogherese di “Run for Parkinson”

orgoglio e tenacia, in barba alle difficoltà di movimento. La partecipazione alla corsa non competitiva è aperta a chiunque lo desideri: malati, parenti, amici, nonni e nipoti ed in generale a chiunque voglia portare la propria testimonianza, favorendo inoltre la diffusione delle informazioni ed il sostegno alla ricerca. È in programma anche un “prologo” agonistico, sabato 13 aprile al Campo Giovani di Via Barbieri, 182 alle ore 15,30 per il “Miglio Città di Voghera”. Il “Run for Parkinson” di Voghera sarà presentato alla cittadinanza durante la serata musicale “A piccoli passi verso la cura”, che si terrà al Teatro dei Padri Barnabiti, venerdì 12 aprile con inizio alle ore 21. Il programma prevede

un’esibizione canora di un gruppo di giovanissimi della Scuola dell’Infanzia “Gobetti”, quindi una sfilata “Vintage” diretta da Luisa Dosseni Spalla, il gruppo rock “The Lobster” e il duo Roberta Mori (voce) e Umberto Tenaglia (pianoforte). Perchè “Run For Parkinson” è importante? perché ogni giorno 160 persone nel mondo si sentono diagnosticare la malattia di Parkinson; perché non si deve avere paura di chiedere la collaborazione di tutti; perché oggi la malattia di Parkinson non ha cura; perché si vuole trovare la cura per tutti e perché insieme si può raggiungere l’obiettivo sognato, ovvero che nessuno debba mai sentire il terrore che accompagna la diagnosi della malattia di Parkinson. d.c.

SANTA GIULETTA - S’inizia sabato 13 aprile in Biblioteca

Incontri culturali di primavera SANTA GIULETTA - Si intitola “Incontri di primavera” ed è la serie di tre appuntamenti che la Biblioteca Comunale “S. Lozza” di Santa Giuletta, presieduta da Elena Cignoli, organizza a partire da sabato 13 aprile. Gli incontri si svolgeranno presso la sede della Biblioteca in Piazza Per-tini, alle ore 21. Sabato 13 aprile è in programma l’incontro “Ma che bel paese! - Quando le immagini sono strumento di valorizzazione storica e turistica”. Interverranno Massimo Carcione (Club Unesco Alessandria, Università del Piemonte Orientale) sul tema “Normative e strategie di valorizzazione territoriale - La fotografia come case history” e Loretta Ravazzoli, ricercatrice e autrice, che svilupperà l’argomento “Dalla storia al presente Focus: la cartolina d’epo-

“L’albero”, foto di Massimo Carcione

ca”. Partendo dalla raccolta di cartoline curata da Loretta Ravazzoli, autrice del libro “Saluti da Santa Giuletta. Le cartoline raccontano”, il discorso verterà sulla cartolina come documento storico, con particolare attenzione ai cambiamenti

avvenuti nel tempo in diversi scorci di Santa Giuletta. Il tema sarà poi ampliato al valore dell’immagine nel suo ruolo di valorizzazione di luoghi, anche attraverso dettagli di monumenti e ambienti. Svilupperà l’argomento Massimo Carcione, le cui fotografie sono peraltro oggetto della personale “Metafotografie 2002 - 2012” in corso a Valenza presso il Centro Comunale di Cultura sino al 15 aprile (www.maxcarcione.it). Successivo appuntamento sabato 4 maggio con “Modi di dire, modi di fare in Oltrepò - Storia e tradizioni di un territorio di confine”, incontro con Ercole Bongiorni, cultore di storia e cultura contadina - scrittore. Infine, sabato 8 giugno si parlerà di “Un Santo per l’Oltrepò Pavese e per l’Europa: San Colombano”.

IN BREVE

Visite guidate al Museo della Bonifica di Chignolo CHIGNOLO PO - Partirà domenica 7 aprile l’apertura straordinaria del Museo della Bonifica di Chignolo Po. “Porte aperte alla Chiavica del Reale” è il titolo dell’iniziativa. Gruppi organizzati e cittadini pavesi hanno già prenotato la visita gratuita al Museo e da lunedì 8 si avvieranno le attività didattiche con le scuole della provincia di Pavia e con alcune del lodigiano, opportunità resa disponibile grazie al contributo della Provincia di Pavia, del Comune di Chignolo Po e del Consorzio Est Ticino Villoresi. Il Museo, allestito in modo accattivante e inserito in un meraviglioso contesto paesaggistico lungo le sponde del fiume, sara’ aperto dal 7 al 14 aprile. In questa settimana è ancora possibile prenotare e visitare il Museo per singoli cittadini o anche per gruppi e scolaresche. Sarà la società “Progetti” di Pavia ad occuparsi delle visite guidate e della didattica. E’ una bella occasione per fare una gita nella nostra provincia. Il Museo si trova a Chignolo presso la Strada Arginale 5 della Frazione Bosco di Alberone.

13 BRONI/TRADIZIONI

Il Vescovo di Modena rende omaggio a S. Contardo BRONI - Martedì 16 aprile ricorre il 764° anniversario della morte di San Contardo d’Este, patrono di Broni, avvenuta nel 1249. In tale occasione a Broni si celebra la festa di “San Contardino”, chiamata così per differenziarla dalla festa “maggiore”, la patronale vera e propria di fine agosto. Anche quest’anno la festa di aprile sarà caratterizzata dalla presenza a Broni di un gruppo di fedeli della diocesi di Modena, guidati dal loro Arcivescovo Mons. Antonio Lanfranchi. San Contardo è, infatti, compatrono della città di Modena e il legame con la diocesi emiliana è andato intensificandosi negli ultimi anni, anche grazie all’appassionata opera della scrittrice e ricerca-

trice storica Licia Beggi Miani. La devozione per San Contardo d’Este ha in Modena radici lontane, connesse con gli Estensi, con la loro storia e, in particolare, con il periodo successivo al 1598, anno in cui il duca Cesare aveva trasferito la corte e la capitale del Ducato nella stessa città. Il programma delle celebrazioni prevede alle ore 10.30 nella basilica di Broni la Santa Messa solenne presieduta dall’Arcivescovo Mons. Antonio Lanfranchi, durante la quale i pellegrini modenesi offriranno l’olio per la lampada che arde davanti all’urna lignea contenente le spoglie di San Contardo. Alle ore 18.30, infine, la celebrazione della Messa vespertina, preceduta dai Vespri.

L’Arcivescovo mons. Antonio Lanfranchi


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Giovedì 11 aprile 2013

Torino Mons. Arrigo Miglio presenta i temi della 47^ Settimana Sociale che si terrà dal 12 al 15 settembre

Ripartire dalla famiglia per il futuro dell’Italia TORINO - Guardare alla famiglia - quella “vera”, formata da un uomo e una donna uniti in matrimonio e aperta alla vita perché è uno snodo cruciale, un pilastro irrinunciabile per il futuro della società e del nostro Paese. Ne è convinto il presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, l’arcivescovo di Cagliari monsignor Arrigo Miglio, che ha presentato la 47ª Settimana Sociale, in programma a Torino dal 12 al 15 settembre sul tema “La famiglia, speranza e futuro per la società italiana”. Il Comitato ha reso nota una “Lettera invito al cammino di discernimento” verso l’appuntamento torinese (che si trova su www.settimanesociali.it) e nei prossimi mesi sarà diffuso il “Documento preparatorio”. “Già dalla ‘Lettera’ - spiega l’arcivescovo - si possono ricavare spunti per la riflessione e l’approfondimento a livello di Chiese locali, associazioni, gruppi. L’obiettivo è arrivare a Torino avendo già preparato il terreno per proposte concrete, come è proprio delle Settimane Sociali dei cattolici italiani”.

che possono esistere. Non mancano gli strumenti legislativi, senza bisogno d’istituti che finiscono per relativizzare l’esperienza della famiglia. In secondo luogo c’è un aspetto che riguarda il benessere dei figli. Ogni tanto compare qualche ricerca ‘taroccata’, che poi viene smascherata, nella quale si dichiara come sia indifferente il modello familiare circa l’educazione e la crescita dei minori. Non è così. Ancora una volta situazioni limite vengono cavalcate, magari giocando sull’ignoranza generale, per farle diventare paradigma normale della famiglia”. Al centro degli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani per il decennio c’è la questione educativa. Quale risposta viene dalla famiglia? “Già nella settimana di Reggio Calabria abbiamo parlato della necessità di sostenere gli adultigenitori a vivere la loro genitorialità. Vorremmo ora sottolineare questo legame profondo tra generare ed educare, e al contempo affermare uno dei principi fondamentali della visione non solo cristiana, ma anche costituzionale sulla famiglia: essa è una cellula fondamentale della società e i suoi diritti vengono riconosciuti, non concessi dal legislatore. Ha un diritto nativo a educare, come soggetto pubblico e primo luogo dell’educazione; pertanto deve avere lo spazio necessario per compiere quelle scelte educative che ritiene più adeguate”.

D’altra parte vi è una serie d’iniziative, politiche e giudiziarie, in Italia e in Europa, che sferrano colpi pesanti sulla famiglia ‘vera’, fondata sul matrimonio di un uomo e una donna, che è quella della nostra

“Vogliamo mostrare che una società nella quale il ‘favor familiae’ viene rispettato è più libera. E’ più facile anche garantire i diritti dei singoli e delle varie forme di convivenza che possono esistere. Il modello familiare, inoltre, non è indiffirente circa l’educazione e la crescita dei minori” Perché è stata posta la famiglia al centro della prossima Settimana Sociale? “Siamo convinti che fare bene alla famiglia sia fare bene al Paese. Una consapevolezza che non è solo nostra, del Comitato scientifico e organizzatore, ma assai radicata e diffusa, nonostante molti messaggi mediatici vadano in senso contrario. I dati di carattere psicologico ed economico ci dicono che per la crescita del Paese è necessario passare attraverso la centralità della famiglia, poiché essa è uno dei pilastri del bene comune. La scelta di questo tema, inoltre, nasce dalla precedente Settimana Sociale, quella di Reggio Calabria, dove è stata proposta un’agenda per la crescita del Paese”. Nella “Lettera invito” verso Torino invitate a ripartire dai cinque punti dell’“agenda di speranza” di Reggio Calabria - intraprendere, educare, includere, slegare la mobilità sociale, completare la transizione istituzionale - per svilupparli “nella prospettiva della famiglia”... “In questi anni abbiamo riscontrato due fenomeni che vanno in direzioni opposte. Da una parte la centralità dei nodi evidenziati nell’agenda di Reggio Calabria: pensiamo alle riforme incompiute, alla legge elettorale tuttora immutata, ai bambini nati in Italia da famiglie immigrate, al legame tra famiglia e lavoro… Su questi punti c’è stato dibattito e si registrano consensi anche ad alti livelli. All’interno di ciascuno di essi abbiamo visto che il ruolo della famiglia è fondamentale.

S’inserisce qui anche la libertà di scelta educativa nell’istruzione dei figli? “Una visione di scuola pubblica non contempla solo quella statale, ma pure la scuola paritaria. Si tratta di difendere il pluralismo culturale ed educativo in un ambito così delicato come quello della scuola”.

Costituzione e di tutta una tradizione umana e giuridica. Questo ci ha portato alla convinzione di mettere a tema la famiglia, in maniera diretta e nella prospettiva tipica delle Settimane Sociali”. Si può quindi affermare che la famiglia oggi, oltre a fare riferimento alla “questione antropologica”, sia la “questione sociale” per eccellenza? “Questione sociale e antropologica sono ormai coincidenti: il problema antropologico è il primo problema sociale e la soluzione ai problemi sociali dipende dagli indirizzi di tipo antropologico che vengono dati. Parlare di antropologia vuol dire, però, chiamare in causa direttamente la famiglia e le sue ragioni. Parlare delle buone ragioni della famiglia significa, a mio parere, raccogliere l’insegnamento dell’enciclica ‘Deus caritas est’ laddove dice che ‘la dottrina sociale della Chiesa argomenta a partire dalla ragione e dal diritto naturale, cioè a partire da ciò che è conforme alla natura di ogni essere umano’, e compito della dottrina sociale della Chiesa è illuminare e guidare la ragione. Dalla famiglia dipende il tipo di società che vogliamo costruire, la visione di libertà - educativa, ma non solo - che abbiamo. Metterne in evidenza le buone ragioni significa sottrarre la famiglia a una dialettica che la reputa un tema ‘confessionale’: non è così, tocca tutti, al di là dell’appartenenza di fede”. La “Lettera invito” propone di “ascoltare la speranza che ci viene dal vissuto di tantissime famiglie”. C’è dunque un

Mons. Arrigo Miglio, presidente del Comitato Scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali dei cattolici italiani

“vissuto” diverso da quello per lo più problematico - che ci viene raccontato dai media? “È così, ed è questo il paradosso. Tutti conosciamo un gran numero di famiglie ‘positive’, che faticano ma pure gioiscono per la loro vita familiare, e pure alcune che si spaccano. Ma il quadro che viene fuori dall’informazione quotidiana è rovesciato e rischia di creare la convinzione, specie nei giovani, che la maggioranza delle famiglie sia sfasciata, traumatizzata, con la conclusione che è impossibile aspirare a una vita familiare serena e positiva, come se questa fosse un miraggio, un’utopia irrealizzabile. Ma è proprio questa informazione distorta a essere un danno per le giovani generazioni”. Disoccupazione, precariato e le altre problematiche lavorative odierne in che misura rendono difficile la creazione di una famiglia e la sua vita quotidiana? Che si può fare? “Certamente le cause economiche ostacolano grandemente i progetti familiari di molti giovani. Ma il problema maggiore è lo stravolgimento dell’identità antropologica dell’uomo e della coppia. Bisogna lavorare insie-

me con solidarietà per superare le situazioni economiche difficili, ma se c’è uno stravolgimento culturale viene irreparabilmente snaturata la visione di uomo”. Ha parlato prima d’interventi legislativi e giudiziari - in Italia e in Europa - che snaturano la concezione di famiglia “vera”. È all’ordine del giorno il dibattito, in Francia e Gran Bretagna, sui matrimoni gay, nei giorni scorsi vi è stata una sentenza della Corte di Strasburgo circa la “discriminazione” nell’“accesso all’adozione dei figli dei partner nelle coppie omosessuali”. Dalla Settimana Sociale può venire una parola chiara per il nostro Paese e per l’Europa? “Mi auguro che vengano messi in evidenza due punti. Primo, l’equivoco enorme di chi ritiene che la difesa della famiglia sia un’ingiustizia rispetto ai diritti individuali di persone e coppie che fanno scelte di tipo diverso. Vogliamo invece mostrare che una società, nella quale il favor familiae viene rispettato e la famiglia è al centro, è una società più libera ed è più facile anche garantire i diritti dei singoli e delle varie forme di convivenza

Su questi temi - libertà educativa, fisco che tenga conto dei carichi familiari, conciliazione tra famiglia e lavoro ecc. da anni si chiedono politiche pubbliche, ma il più delle volte alle parole, e talora alle promesse, non fanno seguito i fatti. Come continuare a perseguire queste battaglie senza rassegnazione? “Siamo in un momento di grande evoluzione della società civile, favorevole per invitare tutti a riflettere sul tipo di società che vogliamo costruire e nel quale vivere. Altro motivo di speranza ci viene dall’Europa, pur con tutte le problematiche e le ambiguità che ha al suo interno: diversi Paesi hanno varato in questi anni politiche virtuose per le famiglie e i figli. Mi sembra opportuno allargare il nostro sguardo e favorire una rete di conoscenze e sinergie a livello europeo, per far conoscere le esperienze positive. Poi è il caso di guardare lontano, e facendo questo ci domandiamo: le proiezioni delle politiche antifamiliari dove ci stanno portando? La crisi demografica non è solo questione di numeri, è crisi culturale. L’invito è quindi quello di guardare al futuro - termine non a caso inserito nel tema della Settimana Sociale - e così sarà davvero possibile, finalmente, cambiare rotta”. a cura di Francesco Rossi


Giovedì 11 aprile 2013

SOCIETAʼ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

VAL CURONE - VALLE OSSONA

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 aprile 2013 Giovedì 11 aprile: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 12: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 13: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 14: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939)

Lunedì 15: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Martedì 16: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Mercoledì 17: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 14 aprile 2013 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.

IN BREVE

L’A.I.C. “vola” in Birmania SALE - Un gradito fuori programma nella apprezzata serie di incontri che l’A.I.C. salese ha dedicato ai viaggi in poltrona. Approfittando della presenza temporanea a Sale del concittadino Rino Beltrami, accanito e straordinario viaggiatore (in solitaria e a piedi) in ogni parte del globo, venerdì 5 aprile è stato offerto a un folto gruppo di amici de Ra Carsèra una veloce e comoda escursione fra le meraviglie della Birmania, ora Myanmar. Tra splendidi templi buddisti e paesaggi naturali di ineguagliabile bellezza, due ore sono volate senza che gli spettatori se ne accorgessero. Tanto che, dopo la Birmania, è stata accolta con piacere anche una capatina in Costarica e in Arabia Saudita. Finale in gloria per l’incontro, grazie al gigantesco uovo di cioccolato che Paola e Franco Grassi hanno voluto offrire ai presenti.

Uffici aperti alla domenica

Il pilota Guido Sturla

VOLPEDO - Nel paese del Quarto Stato, da domenica scorsa, 7 aprile, gli Uffici comunali dalle ore 9 alle ore 12 saranno aperti alla cittadinanza per il disbrigo di qualsiasi pratica. Rimarrà invariato l’orario settimanale in vigore degli uffici comunali: da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle ore 12, sabato dalle ore 9 alle ore 12. L’utente che lavora durante la settimana avrà quindi a disposizione la domenica per ogni eventualità. Tutto questo è stato possibile grazie alla disponibilità dei dipendenti comunali Stefania Quaglini, Monica Ponta e Milena Albasini che non percepiranno alcun compenso straordinario ma potranno recuperare questa mezza giornata di lavoro. Saranno a disposizione il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri. Un’iniziativa lodevole in questi momenti in cui è sempre più evidente la lontananza del cittadino dalle istituzioni. Grazie all’art designer Andrea Siciliano, è stato attivato anche il profilo Facebook del Comune.

TORTONA - Sabato 6 aprile, a Palazzo Guidobono, si è svolta la presentazione del libro di Andrea Stassano “Quel piccolo paracadute. Guido Sturla un pilota dell’Asso di Bastoni” e da domenica 7 aprile, presso il Museo del mare, si possono vedere alcuni reperti che la famiglia del pilota ha donato al Comune di Tortona. Alla presentazione del libro ci saranno anche alcuni studenti del Liceo Peano che parteciperanno al dibattito con l’autore. “Quel piccolo paracadute” racconta una storia vera, la storia di Guido Sturla Sottotenente Pilota del Gruppo Caccia Terrestre “Asso di Bastoni” ed è completato con un corredo iconografico di circa un centinaio di foto in bianco e nero. L’autore, Andrea Stassano è nato a Tortona, nel 1968, trasferitosi a Padova, si laurea in Scienze Politiche. Attualmente è un giornalista di Quattroruote.

Tortona Il 6 aprile si è svolta l’assemblea annuale alla presenza del Vescovo e del sindaco

La Casa di Accoglienza ha compiuto 25 anni TORTONA - Una storia di solidarietà e di carità lunga 25 anni. E’ quella - bella e che guarda al futuro - “scritta” dai volontari e dagli operatori della Casa di Accoglienza di Tortona. Venticinque anni, appunto, da quel 1998, anno in cui il sodalizio fu regolarmente eretto in associazione. L’idea di costituire una realtà che predicasse concretamente la carità nella nostra città nacque nel 1986, a conclusione della Missione cittadina, di cui la Casa

Il presidente della Fondazione CRT ha annunciato che la nuova sede sarà in Viale Piave è per così dire un “ricordo” tangibile. Tutti i gruppi parrocchiali della città e la Congregazione orionina diedero la loro disponibilità, incoraggiati dal sostegno dell’allora Vescovo Mons. Luigi Bongianino e così ebbe inizio l’avventura della Casa di Accoglienza di cui primo Presidente e a lungo anima fu il compianto Mons. Francesco Remotti. La Casa venne inaugurata il 30 novembre del 1987 e divenne operativa il 14 dicembre dello stesso anno in una struttura messa a disposizione dalla Piccola Opera della Divina Provvidenza in corso don Orione. Sul finire del 1999 la sede dell’associazione si trasferì negli ampi locali del complesso del “Loreto” concessi dall’amministrazione comunale e ristrutturati

Il presidente della Casa di Accoglienza Presciutti, il Vescovo mons. Canessa, il sindaco Berutti e il presidente della Fondazione CRTortona Moccagatta (Foto Cavalli)

dall’associazione stessa. Dal settembre del 1998 il Presidente è Eugenio Presciutti che lo scorso sabato 6 aprile, nell’aula magna del Seminario diocesano, ha fatto gli onori di casa in occasione dell’annuale assemblea ordinaria dei soci e dei volontari che quest’anno è stata pure l’occasione per ricordare i “primi” venticinque anni di attività e di presenza sul territorio. Una presenza importante, un baluardo di aiuto concreto, fatto di un’assistenza di “bassa soglia” con distribuzione di indumenti, di alimenti, di mobili e stoviglie, con il servizio docce e con il servizio mensa dei poveri. Un servizio che ha raggiunto centinaia e centinaia di “ultimi”, di “piccoli”, per usare il termine con il quale il Signore Gesù identifica i poveri e i sofferenti. All’assemblea di sabato erano presenti il Sindaco di Tortona Massimo Berutti, il Vescovo Mons. Martino Canessa, il Presidente della Fondazione CRTortona Piero Moccagatta, il Diret-

tore della Caritas Diocesana don Michele Chiapuzzi, il Parroco del Duomo di Tortona Mons. Carlo Curone, rappresentanti delle comunità parrocchiali cittadine e delle diverse istituzioni assistenziali operanti a Tortona, volontari della Casa di Accoglienza e cittadini. Dopo i saluti del Sindaco e del Vescovo, Mons. Curone ha tratteggiato la storia dell’istituzione e il Presidente Eugenio Presciutti ha svolto la sua relazione riguardo all’attività della casa per l’anno 2012. Nel suo intervento, il Presidente della Fondazione CRTortona Moccagatta ha dato notizia della futura collocazione della sede della Casa nei locali di Viale Piave, nella struttura dove si trova il Bar Gambrinus, nei pressi della piazza del mercato. La stessa Fondazione si farà carico dell’ammontare finanziario dell’operazione. A mezzogiorno il Vescovo ha celebrato la Santa Messa nella cappella del seminario, in suffragio dei volontari e degli assistiti

defunti. Il Pastore diocesano ha rivolto ai presenti il suo paterno saluto, unito a sentimenti di ringraziamento e di apprezzamento per l’opera svolta dalla Casa di Accoglienza, oltre che dalle altre associazioni caritatevoli che fanno di Tortona una città attenta ai più bisognosi. Un ricco pranzo, preparato dagli studenti del Santachiara e in cui non è mancato il taglio della torta del venticinquesimo, ha degnamente concluso la giornata di riflessione e di festa. A titolo di cronaca alcuni dati circa l’attività dello scorso anno. La “popolazione” che ha frequentato la struttura nel 2012 è stata di 1657 persone ed il dato, di per sé già sufficiente a rendere l’idea della mole di lavoro svolto, è riferito ai soli capofamiglia ed è indipendente dai più o meno ripetuti passaggi nel corso dell’anno. Quarantadue le nazionalità rappresentate. I servizi vestiario erogati sono stati 5.564, le

docce 837 e i pacchi alimentari distribuiti 2115, un dato, quest’ultimo, in aumento del 5%, chiaro segno dell’attuale periodo di crisi. Quasi 19 le tonnellate di viveri distribuite. Il “servizio mensa dei poveri” presso i Frati Cappuccini è proseguito con regolarità nei tre giorni alla settimana per un totale di 2512 pasti distribuiti. E’ continuata inoltre l’assistenza al campo nomadi. Sommando tutte le prestazioni offerte dalla Casa, nell’anno passato si arriva ad un totale di 10.559 servizi alla persona. Tutto questo “bene” non poteva diventare felice realtà senza il concreto sostegno di istituzioni e di cittadini. Sabato 6 aprile sono stati tutti ringraziati, ad iniziar6 aprile e dai 55 volontari della Casa che, ognuno nei propri ruoli e mansioni, hanno fatto sì che anche nel 2012, nella nostra città si ripetesse il piccolo grande “miracolo” della Carità. m.r.

Un momento dell’assemblea dei soci e dei volontari nel Salone del Seminario diocesano (Foto Cavalli)

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IL POPOLO

Tortona Berutti propone un tavolo di lavoro per parlare dell’argomento

Nuovo ospedale alla Fraschetta? TORTONA - “Ho apprezzato molto le dichiarazioni del sindaco di Alessandria in merito alla realizzazione di un nuovo ospedale perché io, proprio nei giorni scorsi, le ho scritto proponendo l’esame del progetto di realizzazione di una nuova struttura”: queste le parole del Sindaco, Massimo Berutti, con cui ha commentato la notizia apparsa su alcuni organi di stampa relativa alla

Il sindaco in una lettera scritta al primo cittadino di Alessandria ha parlato della necessità di una grande struttura sanitaria provinciale proposta, da parte del primo cittadino di Alessandria, Maria Rita Rossa, di realizzare un nuovo nosocomio. Il sindaco Berutti, il 13 marzo scorso, ha scritto una lettera indirizzata, oltre che a Rita Rossa, anche al sindaco di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano, ai presidenti delle Fondazioni bancarie Carige, Cassa di Risparmio di Tortona e Cassa di Risparmio di Alessandria, Flavio Repetto, Pier Angelo Taverna, Piero Moccagatta, al vice presidente della Regione Piemonte e assessore alla Sanità, Ugo Cavallera, al Direttore Generale della Sanità Regionale, Sergio Morgagni, e al Direttore Generale dell’ASL Alessandria, Paolo Marforio, con la quale proponeva l’esame del progetto di realizzazione di una nuova strut-

Giovedì 11 aprile 2013

In Breve

TORTONA/ONORIFICENZE

Il Capitano Giorgio Sanna è Cavaliere di San Silvestro

Il sindaco di Tortona Massimo Berutti Il capitano Giorgio Sanna con il Vescovo

tura ospedaliera. “In relazione alle problematiche emerse circa la riorganizzazione della rete ospedaliera del Sud Est del Piemonte, e, in particolare, per quanto attiene l’unificazione delle strutture di Novi Ligure e Tortona scrive il sindaco, Massimo Berutti sono a proporre un tavolo di lavoro finalizzato ad approfondire le dinamiche e il percorso per la realizzazione, in un prossimo futuro, di un nuovo Policlinico. Tale struttura all’avanguardia potrebbe sorgere in zona baricentrica tra Alessandria, Novi Ligure e Tortona, presumibilmente sul territorio del capoluogo, e garantire un’ottimizzazione dei servizi per la collettività dei territori non solo della Provincia di Alessandria, ma di tutto il Sud del Piemonte, riducendo il rischio di mobi-

lità passiva verso le Regioni confinanti e creando nel corridoio tra Liguria e Lombardia una struttura di importanza regionale/nazionale, costruita con i crismi legati alla funzionalità, risparmio e qualità dei servizi”. Il contesto migliore, per il primo cittadino di Tortona, sarebbe la zona della Fraschetta “perché equidistante e facilmente raggiungibile sia da Alessandria, che da Tortona e Novi Ligure grazie a tutte le infrastrutture esistenti ed eventualmente con necessità di poche integrazioni di mezzi pubblici”. “Auspico - conclude Berutti - che, al più presto, si possa arrivare ad un tavolo di coordinamento con i vari sindaci che possa analizzare il piano di fattibilità di un ospedale di eccellenza per tutta la provincia”. p.s.

CASTELNUOVO - Lo strumento della parrocchiale è tornato a suonare dopo il restauro

Il concerto del più antico organo provinciale

Il pubblico presente al concerto nella chiesa di Castelnuovo Scrivia

CASTELNUOVO SCRIVIA - Un centinaio le persone presenti sabato, 6 aprile nella parrocchiale di Castelnuovo, al concerto di Gianpiero Fornaro, in occasione di una serata dedicata interamente a brani eseguiti sul più antico organo della Provincia di Alessandria, restaurato dalla ditta Dell’Orto-Lanzini. Brani musicali di grande impatto, sia di carattere religioso che operistico, quali l’Aida o la Cavalleria rusticana. Fornaro, che ora risiede a Vigevano, ma è stato per cinque anni a Castelnuovo, è riuscito a fare emozionare dando sfogo

TORTONA E TORTONESE

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alla potenzialità di questo organo che è in grado di esprimere tutta la musicalità di una grande orchestra o di sottolineare i toni tenui di un solo piccolo strumento. Alla fine tutti in piedi ad applaudirlo e Fornaro ha concesso un bis particolare: la musica del film Mission incentrato sulla lotta dei Gesuiti in difesa nei secoli scorsi delle popolazioni sudamericane. Lo ha dedicato al suo carissimo amico don Bruno Bottallo che all’inizio degli anni Ottanta, quando era viceparroco, gli aveva chiesto di dare vita alla corale castelnovese “Be-

ato Stefano Bandello” ancora attiva oggi. Fornaro ha raccontato che, quando gli telefonarono per dirgli della morte di don Bruno, stava ascoltando questo brano e non riuscì a trattenere le lacrime. Da allora, quando lo suona, così ha detto, stabilisce un rapporto emotivo e si sente vicino a don Bruno come se entrambi ascoltassero insieme questa musica bellissima eseguita dagli oboe dell’organo. Un’annotazione a margine: ottima la partecipazione di pubblico, così sostenevano gli habitué ai concerti, peccato che i castelnovesi non fossero molti. Un’occasione splendida per provare intense emozioni collettive, un concerto ad altissimo livello, un grande impegno per organizzarlo, un’informazione capillare a tutte le famiglie. I castelnovesi hanno dimostrato un impegno eccezionale nel dare una mano per il restauro dell’organo fornendo la metà della quota spesa complessiva (l’altra metà è stata coperta tramite contributi faticosamente ottenuti da enti). Non equivalente risulta essere, come sempre, l’attenzione e la fruizione di quanto realizzato. Antonello Brunetti

Martedì 2 aprile il Vescovo mons. Martino Canessa ha consegnato a Giorgio Sanna, Capitano Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Tortona, Giorgio Sanna, l’importante onorificenza del Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa. Il Capitano, nato a Portoscuro, in Sardegna, nel 1960, nel 2008 aveva già ottenuto il titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Come si legge nella motivazione dell’onorificenza, il Capitano Sanna “si è reso protagonista di rilevanti interventi di ordine pubblico come il recupero di arredi sacri in parrocchie della Diocesi”. TORTONA/CULTURA

Libri per il reparto di pediatria L’assessore all’Istruzione, Laura Castellano, ha donato un centinaio di libri, che erano già in dotazione alla Biblioteca Civica di Tortona, al reparto di Pediatria dell’Ospedale cittadino. Come sistema bibliotecario si è sempre effettuata la consegna di libri alla Pediatria e que- rita nel più ampio progetsta iniziativa è stata inse- to “Nati per Leggere”. CASTELNUOVO/SANITA’

Incontro con il dottor Sasso Giovedì 11 aprile, alle ore 21, in sala Pessini si terrà l’incontro con il dirigente del Distretto sanitario di Tortona, il dottor Claudio Sasso. Il tema della serata sarà “Un distretto che cambia: problemi e prospettive” e si parlerà di sanità e non solo. TORTONA/NUOVA RADIO PIEVE

La musica spagnola Tutto dedicato alla musica spagnola l’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta su streaming nel sito www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 14 aprile, il conduttore Andrea Bobbio proporrà una serie di brani musicali tratti da un CD registrato nel 2011 dai chitarristi Angela Centola e Roberto Margaritella. Sarà quindi un viaggio immaginario accompagnato da impressioni spagnole tra classica e flamenco. Ogni brano sarà introdotto dal M° Roberto Margaritella, intervistato via telefono. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, in alternativa, per martedì 16 aprile, sempre alle ore 20,30.

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IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

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(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dall’11 al 17 aprile 2013 Giovedì 11 aprile: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Venerdì 12: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Sabato 13: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Domenica 14: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321)

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Lunedì 15: Nuova Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Martedì 16: Baiardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Mercoledì 17: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Edicole aperte domenica 14 aprile 2013 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Novi Ligure Dal 18 aprile nel teatro Marenco la mostra di Antonio Ricci

NOVI LIGURE/AMMINISTRAZIONE

L’A.I.D.O. festeggia 30 anni

Dal Comune le novità sull’IMU

NOVI LIGURE - L’Associazione Italiana Donatori Organi (A.I.D.O.) di Novi festeggia quest’anno il suo trentesimo compleanno. Guidato dalla Presidente Isabella Sommo, l’A.I.D.O., per festeggiare il suo compleanno, ha in programma una serie di iniziative, aperte ai cittadini e alle associazioni. Dal 18 al 28 aprile, nel foyer del Teatro Marenco sarà allestita la mostra di acquerelli del maestro Antonio Ricci. Nato ad Isernia, dove tutt’ora vive ed opera, Ricci, si indirizza, sin dal-

L’anniversario dell’associazione novese avrà tra i testimonial il giornalista sportivo Marino Bartoletti la più giovane età, verso studi artistici, che lo porteranno a diventare pittore e disegnatore. All’età di 14 anni si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Isernia, conseguendo prima il diploma di Maestro d’Arte, poi nel 1978 la maturità d’Arte Applicata come disegnatore di architettura di arredamento; l’anno seguente, a Napoli, frequenta l’Accademia di Belle Arti. Dal 1980 ad oggi ha partecipato a numerosissime mostre personali e collettive, a concorsi nazionali ed esteri, conseguendo premi e ottenendo il consenso della critica. Alcune sue opere sono esposte in America. Attualmente ha ampliato il suo interesse anche all’artigianato d’arte rifacendosi alla tradizione culturale e storica della Regione Molise. A maggio il “trentennale” dell’A.I.D.O. seguirà diverse tappe del Giro d’Italia con un’autovettura siglata con i loghi A.I.D.O., mentre a giugno si svolgerà la pedalata non competitiva Genova-Novi, in collaborazione con la sezione A.I.D.O. del capoluogo ligure.

In alto il testimonial Marino Bartoletti; a destra la presidente dell’A.I.D.O. Isabella Sommo

A ottobre, infine, sarà organizzato a Novi un seminario celebrativo del gruppo locale dal titolo “Solidarietà, voce del verbo donare” con la partecipazione dello psichiatra Alessandro Meluzzi. Al seminario, la cui data è in via di definizione, prenderanno parte anche personaggi della cultura e dello spettacolo, come Erri De Luca e Anna Marchesini. Tra i testimonial d’eccezione ci sarà anche il giornalista sportivo Marino Bartoletti. L’A.I.D.O. è una associazione senza fini di lucro di utilità sociale, costituita dai suoi promotori per diffondere, consolidare il concetto di solidarietà umana e sollecitare la coscienza dei cittadini sull’argomento della donazione degli organi per scopi terapeutici, per incrementare il numero degli effettivi donatori, trovando così un soluzione alla mancanza di organi e diminuire i tempi di attesa dei pazienti con gravi malattie che necessitano di trapianto di organi e/o tessuti per prolungare la loro speranza di vita. Nata nel novembre 1971, nel corso degli anni, l’A.I.D.O. si è progressivamente diffusa in tutte le regioni italiane con la costituzione di sedi a livello regionale, provinciale, comunale o anche solamente locale, formando una struttura che le permette di avere una copertura capil-

lare del territorio nazionale. Le attività dell’associazione comprendono varie iniziative di diffusione della cultura della donazione come le giornate nazionali di informazione nelle maggiori piazze italiane, di formazione all’interno delle scuole, di presenza costante sul territorio per la promozione e lo stimolo nei confronti dei cittadini, nonchè delle istituzioni e del Servizio Sanitario Nazionale affinchè continuino e incrementino il loro impegno a favore della donazione. L’insieme di queste iniziative e del lavoro hanno portato l’A.I.D.O. ad assumere una rilevanza tale in materia di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema della donazione degli organi, che il Ministero della Salute ha conferito all’A.I.D.O. la medaglia d’oro al merito della Sanità pubblica, con decreto del Presidente della Repubblica in data 15 Gennaio 1986. Michela Ferrando

I canti popolari europei dei Resolut NOVI LIGURE - Domenica scorsa, 7 aprile, nella splendida cornice della Basilica della Maddalena a Novi Ligure, si è tenuto lo spettacolo “Risoluti Diversamente - Concerto corale di canti popolari europei”. A proporlo è stato il coro di solidarietà fiammingo “Resolut” proveniente da Beveren, cittadina belga che dista pochi chilometri da Anversa. Si tratta di un gruppo di dilettanti, in attività da circa 25 anni, che propone un repertorio multiculturale e plurilingue. Cantano fra l’altro d’amore e di speranza, di rispetto, solidarietà e diritti umani,

Il gruppo fiammingo “Resolut” che si è esibito a Novi

di sogni di un mondo migliore. I bravi cantori hanno impeccabilmente eseguito nu-

merosi brani che sono stati molto apprezzati dal pubblico presente. Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - L’ufficio stampa del Comune di Novi Ligure, ha inviato in questi giorni un importante comunicato riguardante il pagamento della tassa IMU. Presso il Municipio di Novi Ligure, si è svolto un incontro tra l’Amministrazione comunale e la Cooperativa UNI.C.A.P.I. riguardo la questione delle aliquote IMU da applicarsi alle abitazioni dei Soci di cooperative a proprietà indivisa. Nel corso della riunione, l’Amministrazione Comunale e la Cooperativa hanno rilevato che l’applicazione in via sperimentale per l’anno 2012 dell’Imposta Municipale Propria ha manifestato una grave criticità e contraddittorietà della normativa nazionale proprio in relazione all’Edilizia Residenziale Pubblica (E.R.P.) a canone agevolato, rilevando che il tributo risulta veramente sproporzionato, tale da poter vanificare la funzione del welfare. L’assegnazione degli alloggi ai Soci, infatti, è subordinata al possesso di requisiti di reddito “bassi” ex lege stabiliti e controllati dalla Regione Piemonte. L’Amministrazione, considerata la funzione sociale dell’edilizia residenziale pubblica realizzata dalle cooperative, ritiene di proporre al Consiglio comunale di deliberare la modi-

ficazione delle aliquote così come previste per l’anno 2012 e di applicare alla fattispecie l’aliquota dello 0,56%, identica a quella già prevista per gli alloggi concessi in locazione con i patti territoriali. La Cooperativa, dal canto proprio, in ragione della superiore sensibilità manifestata dall’amministrazione per una problematica che investe una fascia sociale della popolazione che percepisce redditi limitati, si è resa disponibile, per il raggiungimento del condiviso fine, di consentire ai Soci un dilazionamento della quota di IMU ancora da pagare per l’anno 2012 nel corso di più anni, “alleviando” così il relativo peso economico. Le Parti auspicano che il nuovo Parlamento possa intervenire sull’IMU al fine di meglio definire le disposizioni riguardanti le cooperative di abitazione a proprietà indivisa e richiamano quanto contenuto nella nota dello scorso novembre dell’associazione nazionale dei Comuni Italiani, la quale, consapevole del ruolo svolto dall’E.R.P. e dalle Cooperative a proprietà indivisa, ha manifestato l’intenzione di promuovere una proposta normativa, che permetta di mitigare, in parte, il regime fiscale dell’edilizia abitativa. Davide Daghino


IL POPOLO

NOVI E NOVESE

Giovedì 11 aprile 2013

Serravalle La Biblioteca organizza per le scuole un viaggio nel passato

I Romani tornano a Libarna SERRAVALLE SCRIVIA - Nei luoghi dove sorgeva l’antica Libarna cosa ci può essere di più suggestivo per i ragazzi che rivivere dal vivo l’atmosfera e la suggestione della vita quotidiana ai tempi degli antichi Romani? La Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle Scrivia ha voluto offrire agli studenti delle elementari e delle medie l’opportunità di fare un vero e proprio balzo nel passato, organizzando due appuntamenti, che si svolgeranno presso i locali stessi della

Due appuntamenti per i ragazzi proporranno scene di vita in cui la città era sotto il dominio romano

Veduta aerea degli scavi di Libarna, alle porte di Serravalle

biblioteca nelle mattinate di lunedì 15 e lunedì 29 aprile, dalle 10 alle 13, in cui verranno ricreate alcune scene di vita ai tempi dei romani. Le visite dei gruppi scolastici saranno possibili su prenotazione ai numeri 0143/634166 e 633627. L’allestimento degli spazi e la rievocazione storica saranno ad opera del gruppo di archeologia sperimentale “Nona Regio” di Acqui Terme. Il Miles, il Cives, il Mercante, il Servo e la Patrizia: una panoramica sull’abito e il suo significato sociale in periodo Imperiale. I reenactors (attori di rievocazioni storiche) della Nona Regio indosseranno copie di abiti romani del I e II secolo D.C in una “sfilata di moda” antica illustrando le carat-

teristiche delle vesti e delle calzature. Di ognuno dei capi presentati verrà fornita una scheda tecnica con i riferimenti iconografici, storici e scientifici, mentre il relatore inquadrerà la veste nel contesto sociale e culturale del periodo. Una Farmacista e un Medico ambulante appresteranno il loro gabinetto per le visite esponendo i medicamenti, gli unguentari e i ferri chirurgici. Su un grande tavolo verranno esposte copie di armi e armature gladiatorie, minacciose e spettacolari. All’interno di questa esposizione, con tono leggero e discorsivo i reenactors della nona Regio parleranno del sistema stradale Imperiale, delle condizioni di vita, della religione, del cibo e della maniera di vivere il tempo libero relazionato ad un centro urbano come quello di Libarna, senza pretendere di essere esaustivi ma sicuramente con grande competenza

e capacità divulgativa. Lo scopo sarà quello di accendere la curiosità degli studenti sulla storia e sulle radici della loro città, integrando così il loro percorso didattico. La Nona Regio era il nome del Territorio in cui Acqui, Libarna, Alba ed Asti erano situate in periodo Augusteo. La curiosità di saperne di più sulla nostra terra e la vista dei reperti vecchi e nuovi che continuano ad affiorare ha portato alla costituzione di un Gruppo Storico che rievochi il passato più lontano con uno sguardo privilegiato alla quotidianità dell’antico. Insomma l’interesse non tanto per la legione vittoriosa o il trionfo del conquistatore ma il vasaio, il contadino, l’agrimensore, l’architetto, la farmacista e il chirurgo, lo schiavo ed il gladiatore o il fabbro. Insomma il desiderio di offrire uno squarcio nel velo del tempo attraverso il quale vedere e agire come un antico abitante del luogo.

NOVI LIGURE - La manifestazione ha visto impegnati 66 atleti

Si è concluso il torneo sociale di tennis NOVI LIGURE - Lo scorso fine settimana si sono disputate le fasi finali del “Torneo Sociale di tennis” a squadre presso il Nuovo Circolo ILVA a Novi Ligure. La manifestazione s’è sviluppata nell’arco di nove weekend a partire da fine gennaio e ha visto impegnati 66 atleti per un totale di 164 incontri. Al termine di un’entusiasmante finale la squadra composta da Giacobbe Edoardo, Morgavi, Milani, Gatti e Borsotti ha avuto la meglio sul quintetto formato da Sessa, Gelormino, Parodi Alberto, Calissano e Catapano. La formula del torneo, particolarmente apprezzata da giocatori e pubblico, ha prodotto numerosi incontri all’insegna del grande equilibrio, con frequenti conclusioni in tiratissimi super

Pietro Lombardo e Luca Giuliano

C.I.A.T.

tie-break al 3’ set. Il campo dei partecipanti è stato di alto livello, oltre metà degli atleti sono infatti agonisti FIT, tra cui spiccano alcuni di terza categoria. Grande curiosità ha destato il match tra il più giovane, Luca Giuliano e il più anziano, Pietro Lombardo. Da rimarcare le prestazioni di Paola Corazza, Marta Bellassai e Chiara Canale, uniche racchette “rosa” tra i partecipanti. Il torneo è stato costantemente seguito da un pubblico folto ed appassionato, specialmente nel weekend finale, conclusosi con premiazioni e rinfresco. A partire dal mese di aprile le manifestazioni sociali lasceranno spazio a quelle “ufficiali”: D2, D3, under e veterani. Davide Daghino

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In Breve

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ARQUATA SCRIVIA/ASSOCIAZIONI

Assemblea della Croce Verde

La Pubblica Assistenza Anpas Croce Verde Arquatese organizza la propria assemblea annuale dei soci che si svolgerà venerdì 19 aprile alle ore 20 in prima convocazione, e in seconda convocazione alle ore 21, presso la sede di via Libarna 267 ad Arquata Scrivia. L’ordine del giorno prevede la relazione del presidente della Croce Verde Arquatese, Mauro Oliveri sull’attività svolta nel 2012, il rapporto sulla situazione economica e patrimoniale dell’associazione, l’illustrazione e approvazione del bilancio consuntivo 2012 e del bilancio preventivo 2013. “Grazie al contributo della cittadinanza, all’impegno costante dei volontari e a un’oculata politica di gestione finanziaria - ha dichiarato il presidente Mauro Oliveri - nel 2012 la Croce Verde Arquatese ha potuto acquistare un mezzo per trasporto disabili e una nuova ambulanza di soccorso, che verrà inaugurata a breve. Ringraziamo l’amministrazione comunale di Arquata che metterà a disposizione dell’associazione tre nuove autorimesse che si andranno ad aggiungere alle attuali sette. Il nostro sodalizio sta inoltre avviando una campagna per la ricerca di nuovi volontari e l’organizzazione di un corso per soccorritori 118”. La Croce Verde Arquatese nell’ultimo anno ha svolto circa 2.400 servizi, di cui 830 di emergenza, con una percorrenza di 101.400 chilometri. Può contare sull’attività di 106 volontari e due dipendenti. SERRAVALLE SCRIVIA/SPETTACOLI

L’Arca di Noè

Sabato 24 marzo al Centro Pastorale Maria Regina della parrocchia di Serravalle, è andata in scena la recita “L’Arca di Noè” che ha visto protagonisti i bimbi di Cà del Sole. L’esibizione ha avuto molto successo e grande è stata la e soddisfazione da parte dei parroci don Francesco La Rocca e don Luca Gatti per la grande affluenza e partecipazione dei parrocchiani a questa iniziativa, che inaugura il nuovo salone polifunzionale della Parrocchia. La recita è stata realizzata grazie alle catechiste Marisa Cipollina, Mariuccia Rapallo, Felicia e Ivana Bailo, con la regia di Emilia Dallafiore e Luisa Maria Casaccia. Hanno collaborato anche gli allievi dell’associazione Amici dell’Arte di Serravalle per le scenografie. NOVI LIGURE/LICEO AMALDI

Olimpiadi della matematica Il Liceo Amaldi di Novi parteciperà alle Olimpiadi Nazionali della Matematica che si terranno a Cesenatico. Il 7 e il 10 maggio il liceo di Novi sarà presente alle gare nazionali. Per le prove individuali sarà in corsa Gabriele Berton, che si è classificato terzo alle selezioni provinciali. L’istituto sarà, inoltre, in gara per le prove a squadre. Il team novese, allenato dall’insegnante Rita Ponte, è formato dagli studenti Sasha Bisio, Federico Gioacchini, Manuel Lepori, Gabriele Berton, Sara Campi, Federica Ronchi e capitanato da Francesco Nervi.

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TORTONESE E NOVESE

Giovedì 11 aprile 2013

Tortona La giunta ha approvato il progetto di intervento

Le strade saranno sistemate TORTONA - La Giunta comunale, nella seduta di martedì 2 aprile, ha approvato il progetto esecutivo relativo alla manutenzione ordinaria delle strade comunali e relative strutture e impianti, per l’anno 2013, per un importo complessivo pari a 205.000 euro. Poi si procederà con l’affidamento dei lavori tramite procedura negoziata che sarà avviata già in settimana. Anche lo scorso anno la manutenzione ordinaria era stata gestita di-

Per i lavori è prevista una spesa complessiva di 205.000 euro. Saranno realizzati entro fine anno rettamente dal settore Lavori pubblici mediante la redazione di apposito progetto e affidamento, con gara d’appalto, a ditta esterna che ha assunto gli oneri relativi con durata contrattuale di un anno. Oggetto della manutenzione saranno tutte le strade comunali e le strade vicinali (solo quelle di collegamento a due strade comunali e quelle asfaltate); la rete della raccolta acque piovane su sede stradale; i fossi stradali (tale attività non comprende lo sfalcio dell’erba); sottopassi stradali e relativi impianti; aree parcheggio attrezzate e relativi impianti; arredo strade e dissuasori di sosta. Considerato che le risorse economiche messe a disposizione sono esigue rispetto all’estensione delle

Il palazzo del Municipio di Tortona

strade comunali e degli altri interventi compresi nel presente progetto, si procederà, in analogia a quanto effettuato nel corso dell’anno 2012, con specifici ordini effettuati dalla direzione lavori all’impresa aggiudicataria attraverso i quali saranno segnalate le vie che necessitano di un semplice intervento di riparazione buche oppure di interventi diversi e così sarà anche per le altre categorie oggetto del progetto. Nell’importo complessivo dei lavori sono previsti anche gli importi per lo sfalcio dell’erba (7.000 euro) che sarà affidato direttamente ad una ditta, e per le opere da fabbro (5.000 euro), ovvero i fitto-

ni, le panchine, gli elementi in metallo e l’arredo urbano ammalorato sarà riparato incaricando un fabbro e fornendo così alla ditta esecutrice l’arredo urbano. Quest’ultima dovrà solo procedere alla sua rimozione e ricollocazione secondo gli ordini della direzione lavori. Indicativamente il cronoprogramma delle fasi attuative prevede l’affidamento tramite procedura negoziata entro i prossimi trenta giorni; entro un mese dalla stipula del contratto d’appalto si procederà con la consegna dei lavori, la cui esecuzione proseguirà fino alla fine dell’anno. p.s.

MERETA - Scomparso a gennaio, la comunità lo ricorda con affetto

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In Breve

IL POPOLO

CASTELNUOVO SCRIVIA/ASSOCIAZIONI

Le patate per la Onlus “Franca Cassola Pasquali” Le patate benefiche che sono offerte dalla ditta “Angeleri D.F.G. ortofrutticoli” di Guazzora, dopo il grande successo di Viguzzolo e Tortona, promuoveranno a Castelnuovo il nuovo progetto sostenuto dall’associazione “Franca Cassola Pasquali”. Come si ricorderà l’iniziativa, in programma a marzo con la festa di San Giuseppe, era stata rinviata in seguito all’abbondante nevicata. E così, sabato 13 aprile dalle 16,30 alle 19 e domenica 14 aprile dalle 8,30 alle 19, i volontari dell’associazione saranno in piazza, sul sagrato della chiesa parrocchiale con due postazioni: acquistando un sacchetto di patate si permetterà di aiutare a finanziare il nuovo progetto dell’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona: “Giro Vita & Prevenzione Oncologica: un centimetro da sarta per vincere la battaglia della vita”. Si tratta di un obiettivo molto impegnativo anche perchè finalizzato all’autofinanziamento di un progetto che prevede l’inserimento di nuovi professionisti dedicati alla valutazione delle abitudini alimentari e dello stile di vita. “Ancora una volta vogliamo essere vicini alle

esigenze e alla richieste che ci arrivano dal nostro territorio - dicono la dottoressa Maria Grazia Pacquola (nella foto), responsabile dell’Unità di Senologia e Giannino Pasquali, presidente dell’associazione castelnovese - e con orgoglio possiamo affermare che proprio da Tortona parte questo nuovo studio promosso dalla Regione Piemonte. Siamo i primi a realizzarlo a conferma della validità della nostra programmazione e della necessità di giocare sempre di anticipo per vincere la battaglia sul tumore al seno”. E proprio questi nuovi dati saranno presentati a giugno ad un congresso internazionale al quale saranno presenti l’Unità di Senologia di Tortona e l’associazione “Cassola Pasquali”: si terrà a Milano con il professor Umberto Veronesi e ci si confronterà sul rapporto tra prevenzione oncologica e corretta alimentazione per migliorare la qualità della vita.

TORTONA - L’appuntamento è per domenica 14 aprile

Il ricordo di Franco Desirello Torna il tour di “Chiese Aperte” MERETA - Francesco, oppure semplicemente Franco come lo chiamavamo ci ha lasciato il 6 gennaio scorso cogliendo di sorpresa tutti quanti qui in paese e tanti altri che hanno avuto modo di conoscerlo. Era stato ricoverato la notte del 23 dicembre 2012 presso l’ospedale di Novi Ligure a causa di problemi di salute, ma trattandosi di un uomo di forte fibra benchè avesse 82 anni, nessuno si aspettava un epilogo del genere. Benvoluto da tutti perchè era un uomo disponibile ad aiutare sempre e comunque chiunque avesse bisogno di una mano, a volte superando, con una buona dose di carità cristiana di cui lui era detentore, quelle ostilità sedimentate tipiche dei paesi. Franco non era abile nelle parole, a volte poteva sembrare brusco, impacciato, ma nel “fare”, quando lavorava per gli altri, quando aiutava chi era in difficoltà, si trasformava ed il buonumore lo pervadeva, il viso gli si illuminava perchè in quei momenti “era nel suo” e questo per lui era più gratificante di ogni compenso. In fondo Franco è sempre stato un umile lavoratore del grande popolo di Dio e come tale ha sempre amato questo paese, Mereta, con la sua gente, le sue antiche case, la sua chiesa di San Pietro Apostolo. Per questa chiesa nutriva una vera e propria passione

che a volte superava ogni ragione. Agli inizi degli anni ’90 i problemi inderogabili di staticità del campanile e il pessimo stato della facciata della chiesa indussero l’allora amministratore della parrocchia di Mereta don Giulio Desirello, fratello maggiore di Franco, a presentare un progetto di consolidamento e restauro impegnativo e dal costo proibitivo per una piccola parrocchia. Eppure quel lavoro così oneroso e impegnativo venne realizzato grazie a uomini che diedero un contributo determinante, come il nostro Francesco e un altro indimenticato paesano scomparso nel 2006, Carlo Mossino, i quali non si tirarono indietro e lavora-

rono incessantemente senza compenso per tre anni sulle impalcature che ingabbiavano la chiesa di Mereta. Franco ha saputo essere anche d’esempio nei momenti in cui pochi si occupavano della chiesa. Fu lui per anni con tenacia e costanza a garantire quel minimo ma essenziale servizio per consentire le celebrazioni delle messe nelle domeniche o nelle feste comandate. Se, oggi, altri hanno preso con orgoglio le redini della parrocchia di Mereta rilanciando le principali feste religiose della tradizione paesana, questo lo si deve a personaggi come Franco che con fede hanno tenuto ferma la barra del timone anche quando la barca navigava in acque burrascose e tutto sembrava dovesse finire. Il giorno del suo funerale ai moltissimi presenti fu data indicazione di non portare fiori, ma di donare eventuali offerte a favore della chiesa di Mereta. Con quelle offerte i fabbricieri della parrocchia hanno potuto acquistato il nuovo Messale, il Lezionario Romano aggiornato e il libro delle esequie sostituendo i vecchi volumi deteriorati da oltre 25 anni di onorato servizio. Un ultimo regalo di Francesco Desirello alla sua amata chiesa S. Pietro di Mereta. Renato Piras

TORTONA - Nel pomeriggio di domenica 14 aprile, dalle 15 alle 18, riprende il progetto “Chiese A-perte”, organizzato dalla Diocesi di Tortona con la collaborazione dei volontari della SIPBC - Delegazione del Tortonese. Poiché in questi mesi è visitabile anche la mostra “Marziano e Innocenzo. Tortona paleocristiana tra storia e tradizione”, allestita nei locali di Palazzo Guidobono, si è pensato a una sorta di mostra diffusa che coinvolga la Cattedrale di Tortona, la cappelletta di S. Marziano in zona Alfa, la Basilica di S. Maria di Loreto, la chiesa parrocchiale di Viguzzolo, la chiesa dei Santi Ruffino e Venanzio a Sarezzano.

I volontari della SIPBC si occuperanno di tenere aperte la Cattedrale, sulla cui volta sono visibili gli affreschi con il Martirio di San Marziano e La gloria di Sant’Innocenzo, e la chiesa Vecchia di Sarezzano, da cui proviene l’epigrafe sepolcrale dei Santi Ruffino e

Venanzio esposta in mostra, restaurata grazie al finanziamento del Comune di Sarezzano. Sarà possibile visitare anche la Basilica di Loreto (nella foto), recentemente divenuta sede della comunità ortodossa, che si è resa disponibile a tenere aperta la chiesa per far vedere l’altare maggiore proveniente dal monastero di San Marziano di Tortona e l’altare laterale di Sant’Apollinare, con le statue dei Santi Marziano e Innocenzo. Anche la parrocchiale di Viguzzolo rientra nel percorso proposto, poiché l’altare maggiore conservato al suo interno proviene dallo scomparso monastero tortonese di San Marziano.

CASTELNUOVO SCRIVIA/EVENTI

La tradizionale fiera di San Giuseppe CASTELNUOVO SCRIVIA - La tradizione fiera di San Giuseppe che apre la serie delle iniziative di mercato legate all’agricoltura della Bassa Valle Scrivia anche quest’anno si presenta con un ricco programma che l’amministrazione comunale ha preparato per il 13 e 14 aprile. Prevista per metà marzo e rimandata a causa delle pessimi condizioni metereologiche è stata unita a Fiorile la classica manifestazione dedicata al giardino e all’orto e gli eventi saranno presentati in contemporanea. L’imponente fiera agricola con i trattori e i più recenti mezzi tecnici per l’agricoltura occuperà buona parte dello spazio espositivo di fronte al mercato orticolo e nelle vie adiacenti compresa l’esposizione automobilistica. Sono confermate le presenze delle più importanti ditte di produzione italiane e numerose sono le richieste per dimostrazioni, nuovi prodotti e i recenti ritrovati della tecnica. Accanto al mercato per gli operatori del settore primario l’ampia presenza del settore ambulante e delle case automobilistiche e spazio alle iniziative a carattere sociale in particolare al sostegno della senologia di Tortona e della Croce Rossa. In castello ci sarà la rassegna “Fiori castelnovesi” mentre in piazza, oltre ai banchi dei fiori, domenica pomeriggio, la sagra dei farsò le dolci frittelle distribuite gratuitamente dal comune con la collaborazione della pro loco di Silvano Pietra e le Cantine Volpi di Tortona.


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TRADIZIONI

Antola al Po

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Borghetto Borbera All’agriturismo “Il Fiorile” il 17 aprile sarà presentato il libro sul grande cuoco

Cena “letteraria” dedicata a Luigi Veronelli BORGHETTO BORBERA Mercoledì 17 aprile, nella frazione Castel Ratti di Borghetto di Borbera, presso l’agriturismo “Il Fiorile”, si terrà un aperitivo “degustazione alla cieca” con vini e vignaioli del territorio alle ore 18.30, seguito dalla cena con presentazione del libro di Luigi Veronelli “La vita è troppo corta per bere vini cattivi”, alla presenza degli autori. In occasione del Vinitaly e degli appuntamenti locali, organizzati da “Il Fiorile”, che gli

Degustazione alla cieca di vini del territorio e presentazione del volume “La vita è troppo corta per bere vini cattivi” rendono omaggio, per celebrare il vino italiano il pensiero non può che andare a Luigi Veronelli, per questo Massimo Martina, chef del ristorante Il Fiorile, ha voluto proporre una cena-presentazione con Gian Arturo Rota e Nichi Stefi, autori del libro “Luigi Veronelli - La vita è troppo corta per bere vini cattivi” (Giunti e Slow Food E-

ditore) dedicato appunto a questo grande personaggio che, non tutti, conoscono in modo approfondito. Questa cena-incontro con gli autori è anche una presentazione (in collaborazione con la Libreria Fissore-Ubik), una serata conviviale che per partire alla scoperta di “Gino” con questa

non-biografia racconta in ordine alfabetico, un puzzle fra vino, letteratura, scrittura, donne, arti e filosofia. Aneddoti e citazioni (appunti, disegni, parole, molti gustosamente inediti) si intrecciano a riflessioni e cronache, seguendo il filo conduttore di una vita spesa ad assumere le istanze

PREGOLA - Alla Messa per l’anniversario della morte c’era il ministro Balduzzi

Il ricordo di Mons. Pino Scabini PREGOLA - Don Pino Scabini, importante figura del clero diocesano e non solo (è stato anche assistente nazionale del MEIC e della sezione Adulti dell’Azione Cattolica) è stato ricordato domenica scorsa, 7 aprile, nel quarto anniversario della scomparsa, con una Messa celebrata nella chiesa di Pregola, suo paese natale. Al rito, concelebrato da don Mario Antonelli, della Diocesi di Milano e già allievo del Pontificio Seminario Lombardo di Roma di cui don Pino fu direttore spirituale, e da mons. Francesco Giorgi, assistente del gruppo MEIC di Tortona, erano presenti, oltre alla sorella Maria e ai nipoti di don Scabini, gli amici del Movimento Ec-

Mons. Pino Scabini

clesiale di Impegno Culturale di Tortona, Voghera e Alessandria, tra cui il ministro della Salute, on. Renato Balduzzi, che a don Pino era legato da un profondo vincolo di amicizia, e numerosi parrocchiani del piccolo cen-

tro dell’alta val Staffora. All’omelia, don Antonelli, prendendo spunto dalle letture del giorno, ha svolto alcune riflessioni sulla figura di don Pino, che ha definito “complice” del Signore nell’opera di realizzazione dei disegni divini. Dal canto suo, don Giorgi ha invitato i fedeli a pregare per don Pino e perché il suo insegnamento non vada perduto. Al termine della Messa, il professor Balduzzi ha ricordato, con accenti commossi, il sacerdote e l’uomo sottolineando alcuni aspetti della sua poliedrica personalità di docente, di studioso di pastorale e di prete del Concilio. c.r.

“Festival del gusto” da Colombi MONTU’ BECCARIA Quattro serate dedicate al gusto. Potremmo intitolare così gli appuntamenti organizzati dal ristorante Colombi in frazione Loglio di Sotto, sulla strada provinciale che da Stradella sale a Santa Maria della Versa, nel comune di Montù Beccaria. Quattro serate, tutte di venerdì, per quattro menù differenti. La prima di questo “festival del gusto” è andata in scena venerdì scorso 5 aprile con “Il cioccolato e il Cruasé”. Il prossimo appuntamento è per venerdì 19 aprile quando sarà protagonista il Baccalà: in tempura,

in carpaccio, mantecato e scottato, nei ravioli o croccante con crema di zucchine il pregiato pesce sarà accompagnato dai vini dell’azienda “Conte di Vistarino” di Rocca de’ Giorgi. Si continua venerdì 3 maggio con gli asparagi e le erbe di campo, mentre venerdì 17 maggio

sarà la volta della “Cucina mediterranea” con i suoi colori - l’azzurro su tutti - e i suoi sapori. Anche in queste due serate i pregiati vini dell’Oltrepò Pavese saranno illustrati dal sommelier della nota location ai piedi delle colline della Valle Versa. m.c.

dell’universo contadino, a godere di ogni attimo con pienezza e senso di responsabilità. Un’indagine a tutto tondo per raccontare chi è stato l’uomo Veronelli. Un Giornalista? Si, ma è riduttivo. Uno scrittore? Meglio. Uno che si è occupato di vini e di cibi? Certo, ma dentro ci ha visto di tutto, dall’amore all’amicizia, all’eros, alla libertà, alla bellezza. Un rivoluzionario? Si direbbe di no, ma ha cambiato il mondo dell’enogastronomia. Un politico? Aborriva i politici, lui anarchico, questo sì, ma a modo suo. Un filosofo? Anche, ma non un maestro, né un professore, né un cattedratico, “solo” un notaro. Leggere queste pagine in un momento come quello che stiamo vivendo, di crisi economica e di valori, ci porta a riflettere su una via rispettosa del mondo contadino e della Terra. Luigi Veronelli ci ha educato al bello e al buono, ci ha reso coscienti della nostra storia e del patrimonio che coltiviamo in contrapposizione al consumismo di massa industrializzato. Quel variegato popolo di viticoltori e di casari, albergatori e

cuochi, di osti e allevatori che qui in Val Borbera esistono e cercano di crescere con la guida di un testimone onesto qual’era Luigi Veronelli. L’attualità di questo suo pensiero si ritrova in queste pagine e noi, insieme a Massimo, siamo grati a Gian Arturo Rota e Nichi Stefi per il loro desiderio di raccontarci di persona tutto questo. La disponibilità dei posti per la cena è limitata, si consiglia quindi la prenotazione (0143.697303). Il menù della cena, che accompagna la serata, è una proposta di stagione dello chef tema (antipasto, primo, secondo, dolce, vino) a 35 euro e include nel costo l’aperitivo-degustazione e una copia del libro in omaggio (dal costo di copertina di 16,50 euro) per ogni partecipante. Ad aprire la serata alle 18.30, sarà l’aperitivo aperto a tutti organizzato come “degustazione alla cieca” nel gazebo a bordo piscina. Un gioco di abilità fra vini e vitigni del territorio guidato dagli amici vignaioli, aperto anche a chi non partecipa alla cena (a soli 5 euro), gratuito per i possessori della tessera della Libreria Fissore Ubik e per chi ha prenotato la serata.


IL POPOLO Giovedì 11 aprile 2013

Opinioni a confronto

Bacheca

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Da leggere

Perchè augurare di avere lacrime per tutta la vita? Egr. Direttore, augurare ad un amico di avere “lacrime per tutta la vita” non sembra davvero di buon gusto. Eppure... queste goccioline salate, compagne dei nostri pianti, hanno una loro funzione tutt’altro che trascurabile. Chi non ne ha a sufficenza, infatti, ha ben poco da ridere! Costoro sono affetti da una vera e propria malattia, chiamata “occhio secco”, che provoca infiammazioni della congiuntiva e della cornea ed anche, nei casi più gravi, ulcere ed abrasioni corneali. Le lacrime hanno, innanzitutto, la funzione di proteggere e tenere ben pulite le parti esterne dei nostri occhi. Esse riducono inoltre l’attrito prodotto dalle palpebre che continuamente scorrono sulla superfice dei medesimi. Ma non mancano anche altri importanti servizi come quello di nutrire l’epitelio corneale, rendere più trasparente la prima lente che raccoglie i segnali luminosi che ci raggiungono e proteggere la stessa dai batteri che potrebbero infettarla. Le lacrime sono, dal punto di vista strutturale, costituite essenzialmente da tre strati. Quello più interno, o “mucoso”, ha la funzione principale di rendere più trasparente la cornea, quello intermedio, più acuoso, provvede soprattutto al nutrimento. Vi è infine lo strato lipidico che impedisce la fuoriuscita dalle orbite e l’evaporazione di tutto il liquido. Esse vengono prodotte da varie ghiandole poste nella parte superiore delle cavità orbitali, ricoprono e detergono sia la cornea che la congiuntiva e vengono infine drenate da piccoli canali che le scaricano nel naso. Come si può dunque notare il nostro sistema lacrimale è piuttosto complesso ed il suo malfunzionamento determina spesso inconvenienti tutt’altro che da sottovalutare. L’occhio secco colpisce soprattutto chi ha superato i quarant’anni e chi tiene per troppo tempo le lenti a contatto. Anche il fumo non fa certo bene a chi è colpito da questa patologia. Essa si manifesta con arrossamenti, bruciori, fotofobia e, nelle situazioni più gravi, anche con dolore. L’occhio secco si combatte con l’utilizzo delle cosiddette “lacrime artificiali” che tentano di sostituire, non sempre con successo, l’opera di quelle donateci dalla natura. Anche però il cosiddetto “occhio lacrimoso” o “epifora” non è piacevole. L’eccessiva produzione di lacrime o l’ostruzione dei canali di deflusso può provocare fastidi e disagio. Bisogna allora stare attenti e mantenersi sotto controllo presso il proprio oculista di fiducia. Altrimenti si rischia di dover piangere davvero “lacrime amare”! Marco Bongi Presidente Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti (A.P.R.I. onlus)

No a nuove restrizioni sul trasporto del vino Egr. Direttore, il Ministero dell’Agricoltura ha convocato recentemente a Roma le Regioni e i rappresentanti della filiera vitivinicola per un confronto sulla bozza del nuovo decreto che prevede modifiche normative in merito al trasporto di prodotti vitivinicoli. Se allo stato attuale solo il prodotto sfuso necessita di documentazione vidimata precedentemente dal Comune (mentre il prodotto imbottigliato non richiede vidimazione della documentazione), il nuovo decreto prevede consistenti modifiche a partire dal mese di agosto 2013: anche per quanto concerne la movimentazione di prodotti vitivinicoli imbottigliati sarà obbligatoria la vidimazione delle carte di trasporto, presso gli uffici comunali, raggiungendo in alternativa il personale della repressione frodi oppure, sempre rivolgendosi alla repressione frodi, ma mediante PEC. Questo improvviso cambiamento di normativa è l’ennesima trovata burocratica che rischia di inchiodare l’intero sistema vino. Il disagio che si viene a creare è enorme se si pensa che allo stato attuale i prodotti vitivinicoli in movimento imbottigliati corrispondono ad una quantità pari al 95%, mentre quelli sfusi il restante 5%. Saranno soggette a questi vincoli tutte le aziende che destinano alla vendita un quantitativo superiore ai 100 litri di vino, dunque la totalità delle imprese vitivinicole piemontesi sono coinvolte. Il Piemonte ha già avviato l’iter per dimostrare tutta la propria contrarietà, e si impegnerà in ogni sede per evitare questo inutile incremento di vincoli. Il decreto, in caso di attuazione, non solo rappresenterebbe un grave impedimento alla circolazione dei prodotti vitivinicoli, ma non si tradurrebbe in alcun vantaggio dal punto di vista dei controlli. Oltre al fatto tangibile che si tratta di un ulteriore gravoso ostacolo in un periodo di grave contrazione economica del comparto e dell’economia in generale, si teme per le prospettate fasi transitorie in attesa dell’eventuale approvazione delle direttive definitive. Claudio Sacchetto Assessore all’Agricoltura Regione Piemonte La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

a cura della Redazione

A. Tornielli J. M. Bergoglio

J. Bergoglio A. Skorka

Francesco Insieme

Il cielo e la terra

Piemme

Mondadori

Marco Valerio

Pp. 182

Pp. 192

Pp. 88

Euro 12,90

Euro 9,90

Euro 9,00

Il nuovo Papa, Jorge Mario Bergoglio, ha accolto la sua elezione al soglio pontificio con la scelta di un nome che mai nella storia un papa aveva osato imporsi. Il pontefice, eletto a sorpresa dopo un Conclave di soli cinque scrutini, si è imposto all’attenzione del mondo scardinando i protocolli e infondendo al proprio stile umanità, semplicità e speciale attenzione nei confronti dei non credenti. Attraverso le parole e le idee, le testimonianze e i ricordi personali di papa Francesco, il vaticanista Andrea Tornielli tratteggia la personalità di un uomo di Dio, figlio di immigrati, mite e cordiale, che ha fatto della radicalità evangelica e del messaggio della misericordia i pilastri della sua azione pastorale, in un paese, l’Argentina, da sempre tormentato da squilibri sociali ed economici. Nel racconto di una vita emergono le chiavi per comprendere la novità di un pastore capace di incarnare quelle istanze di rinnovamento da tempo presenti nella Chiesa universale. In una recente intervista, rilasciata proprio a Tornielli, il cardinal Bergoglio aveva indicato nell’autoreferenzialità, nella vanità e nel carrierismo i mali più gravi della Chiesa.

Dalla fine del mondo

Ha conquistato il cuore dei fedeli e l’ammirazione dei non credenti. Ma chi è Francesco, il papa “venuto dalla fine del mondo”? A raccontarlo in queste pagine è lui stesso, attraverso un colloquio amichevole e appassionato - avvenuto quando era ancora arcivescovo di Buenos Aires - con Abraham Skorka, rettore del Seminario rabbinico della capitale argentina. Non un manifesto dottrinario, dunque, né un trattato teologico sulla Chiesa del XXI secolo, ma un dialogo interreligioso con un uomo di profonda spiritualità. In queste riflessioni con il “fratello” ebreo sui temi fondamentali della vita dell’uomo conosciamo Jorge Mario Bergoglio e la sua strada maestra, quella dell’incontro e della costruzione della fraternità. Emerge anche nitidamente il profilo di un cardinale che ha affrontato con decisione e senza compromessi gli anni più difficili della storia del suo Paese, e che non risparmia giudizi netti su questioni di respiro universale e di bruciante attualità. Il libro offre importanti spunti di riflessione ai credenti e ai laici desiderosi di conoscere il pensiero del nuovo Papa, destinato a segnare la storia della Chiesa e la contemporaneità.

Salute oggi L’epatite virale è una malattia subdola e silenziosa che colpisce nel nostro paese circa 2 milioni di persone ed è possibile soffrirne senza saperlo: infatti, nella maggioranza dei casi, la si scopre effettuando esami ematici di controllo, oppure consigliati per altri motivi. In questi casi spicca negli esami un aumento delle cosiddette transaminasi, gli enzimi cioè che riguardano il funzionamento del fegato, che sono la SGOT (che sta per transaminasi glutamicoossalacetica sierica) e la SGPT (che identifica la transaminasi glutamico-piruvica sierica). Le transaminasi, chiamate così in quanto intervengono in processi di transaminazione, sono enzimi presenti in tutti gli organi, specie nel fegato e nel muscolo cardiaco, e i loro valori elevati rappresentano un importante aiuto nell’individuazione di epatite virale

A.A.V.V.

L’elezione al soglio pontificio del cardinale Jorge Mario Bergoglio ha suscitato, nei fedeli cattolici e non solo, la netta sensazione di trovarsi di fronte a una novità spirituale e a un modo rivoluzionario di interpretare il ministero petrino. Comprendere la figura del nuovo Pontefice, la sua provenienza culturale e teologica, è la chiave per intuire le linee del suo magistero. Attraverso i contributi di giornalisti e saggisti autorevoli, questo testo offre un quadro completo dell’uomo, del cardinale, del Papa, nell’orizzonte dell’America Latina e della Chiesa universale. Inoltre, gli interventi e le dichiarazioni che hanno caratterizzato i primi passi di un pontificato che si prefigura di portata storica. Infine, le posizioni interne alla Chiesa e le aperture delle altre confessioni religiose. Fra gli autori: Pier Giorgio Debernardi, vescovo di Pinerolo, Domenico Delle Foglie, direttore del SIR, Francesco Zanotti, presidente della FISC. Il libro raccoglie saggi autorevoli per delineare la figura del cardinale Bergoglio e comprendere al meglio il suo pensiero, la sua storia e la sua concezione che guiderà la Chiesa Cattolica nei prossimi anni.

a cura di Laura Notti

Epatite: emergenza silenziosa

appunto, ma anche di infarto miocardico. Con l’aumento di questi valori ematici è necessario un approfondimento diagnostico, con l’ausilio anche di un’ecografia epatica, per meglio chiarire lo stato dell’organo, riguardo morfologia e funzionalità, e valutare conseguentemente lo stadio della malattia. L’epatite infatti è una infiammazione del fegato data da diversi tipi di virus patitici (A, B o C, quest’ultima scoperta nel 1989) che, se trascurata, può portare dapprima a una fibrosi epatica, cioè all’aumento di consistenza del tessuto epatico, fino alla più temuta cirrosi epatica, anticamera del tumore. Nella maggior parte dei casi, l’evoluzione in peggio di questa patologia è scongiurata proprio dal fatto che si viene a conoscenza della malattia in fase precoce, e quindi è possibile intervenire e trattare il problema

sul nascere, ma vi sono anche situazioni in cui possono passare anni prima di scoprire il contagio, e in questi casi la malattia può divenire cronica, ma recenti dati riguardanti l’epatite cronica da virus B sono in diminuzione, a meno che non si tratti della popolazione emigrante, dove questa situazione è considerata in lieve aumento, ma le autorità sanitarie si stanno adoperando per identificare e contenere il problema, anche in questa popolazione. Le fonti di contagio dell’epatite sono col tempo mutate: ci si può infettare in ambito ospedaliero, durante interventi chirurgici (non vi è più rischio di contaminazione da trasfusione), in studi dentistici inadeguati o in situazioni dove non si rispettano le norme di sterilizzazione e profilassi (e penso ai centri di manicure, piercing e tatuaggi, divenute le nuove fonti di trasmissione dei virus se non vengono utilizzati

materiali monouso); raramente ci si contagia attraverso rapporti sessuali non protetti ed è diminuito negli anni il rischio di trasmissione fra tossico-dipendenti per mezzo di siringhe infette. Per quanto riguarda la prevenzione, occorre evitare il più possibile le situazioni a rischio delle quali parlavo; sottoporsi a controlli ematici periodici di routine e affidarsi allo specialista al minimo dubbio. Provvedere alla vaccinazione che esiste per il ceppo B dell’epatite da più di trent’anni e che sta portando lentamente alla scomparsa del virus; per quanto riguarda il nuovo ceppo C, il più diffuso che ha colpito circa 1,5milioni di malati, non esiste ancora una forma di immunizzazione; circa 20mila dei malati contagiati sono in cura oggi con i nuovi farmaci capaci di impedire la replicazione virale, più efficaci e con minori effetti collaterali che in passato.


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IL POPOLO

Bacheca

L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

Giovedì 11 aprile 2013

La tuberina ottima sostituta del carciofo sulle tavole

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

La storia dell’11 settembre La parte edibile della pianta della tuberina

La tuberina è un ortaggio molto facile da coltivare e che non richiede particolari cure, ma solo qualche bagnatura nei mesi estivi. La pianta produce tuberi dal classico gusto tra asparago e carciofo. Il suo nome scientifico è Stachys affinis Famiglia Lamiaceae e appartiene alla famiglia delle Labiate. Proviene dalla Cina e dal Giappone, è coltivata in Francia e in Inghilterra e nei paesi del Nord Europa, ma non è molto conosciuta in Italia e d è per questo motivo che è difficile reperire i tuberi che sono quelli destinati al consumo e che danno avvio alla coltivazione. Le foglie sono di colore verde rugoso e forma ovale picciolate e lanceolate. I fiori sono di colore violetto e sono riuniti in un’infiorescenza. La parte commestibile della pianta è costituita dai tuberi sotterranei di forma elicoidale lunghi 12 cm e del peso di 20 grammi. Questi tuberi sono sottili e di colore bianco, dal gusto gradevole simile al carciofo cinese. La tuberina si adatta a diversi tipi ti terreno, anche se è preferibile coltivarla in terreni freschi, profondi e ricchi di sostanza organica. Va esposta in pieno sole. I tuberi si seminano a partire dalla prima metà di febbraio fino ad aprile. I tuberi (2-3 per buca) vanno posti orizzontalmente in buche profonde circa 5 cm. Le innaffiature devono essere regolari, ma senza eccessi idrici. Il periodo di raccolto va da fine ottobre e prosegue per tutto l’inverno. Le piante vanno estirpate in modo da raccogliere i tuberi più grossi. I tuberi più piccoli possono essere lasciati nel terreno in modo da potersi sviluppare per l’anno seguente. I tuberi si possono conservare in congelatore. La tuberina è un ortaggio molto apprezzato e utilizzato nei paesi del Nord Europa. Il genere Stachys comprende circa 300 specie di piante erbacee, perenni e annuali, rustiche e semirustiche, diffuse nelle zone temperate dell’Europa e dell’Asia. Molte specie sono diffuse anche in Italia. Il nome del genere, Stachys deriva dal greco (= spiga), con probabile riferimento alla disposizione dell'infiorescenza lungo il fusto (l’aspetto ricorda quello di una spiga terminale). Il colore dei fiori è bianco, roseo, rosso o violaceo. La tuberina è una pianta erbacea alta 40-50 cm, con foglie ovali - lanceolate di colore verde. I fiori sono rosa violacei. La parte edule della pianta è rappresentata dai tuberi sotterranei - di forma allungata, di colore bianco giallastro - che raggiungono in genere la lunghezza di 1012 cm e presentano evidenti strozzature. I tuberi possono essere consumati, senza togliere la buccia (molto sottile), crudi in insalate, lessati, fritti. Ottimi per preparare minestre e come contorno di piatti a base di carne e pesce. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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FIPEG

Associato FISC

USPI

Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

È l’11 settembre del 1683 quando assediano Vienna 300 mila soldati dell’Impero Ottomano, ai quali il Sultano di Istanbul ha affidato il vessillo del Profeta: lo stendardo verde con la luna crescente dorata che la tradizione attribuisce a Maometto in persona. Scopo dell’aggressione è issare quella bandiera sulle capitali europee, tra cui Roma, culla della Cristianità. Ma il cristiano occidente, sostenuto dalla fede e dalla strategia militare, avrà la meglio sull’esercito musulmano, costretto alla ritirata l’11 settembre 1683. “11 settembre 1683” narra fatti storici realmente accaduti come la penetrazione turca in Europa, che nel 1683 si era spinta fino a Belgrado minacciando di sostituire il dio della Bibbia col dio del Corano. Il regista si propone l’obiettivo di

descrivere l’identità cristiana dell’Occidente dell’epoca. Interessante per approfondire la figura storica del beato Marco d’Aviano, frate cappuccino difensore della cristianità, protagonista della battaglia di Vienna del 1683.

Consigliere spirituale di Leopoldo I, Sacro Romano imperatore, incitò le truppe cristiane a una vittoria che cambiò la storia. È sulla figura del frate italiano che si concentra buona parte del film. La data rievoca inevitabil-

mente l’11 settembre 2001: il regista spiega che forse non è semplice coincidenza. Nel 1863, alla fine della guerra dei trent’anni, c’era un’Europa debole, stanca, rassegnata, che aveva smarrito le proprie radici cristiane. Questa presa di coscienza è carica di una forte attualizzazione, dato che pare “stanca” anche l’Europa di oggi. L’umanità di allora era pronta a difendere con le armi la propria cultura e i propri valori. Forse ora più che allo “scontro” si dovrebbe passare a un “incontro”: rispetto reciproco con le altre fedi, ribadendo con forza i propri valori e la propria identità. La pellicola, che esce questa sera, giovedì 11 aprile, fa riflettere sulle origini cristiane dell’Europa e sulla pericolosità che essa smarrisca la propria identità.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Lo scorso 22 marzo, Veronica Ferrari, di Novi Ligure, si è laureata in Architettura all’Università di Genova, con una tesi sul restauro architettonico e conservativo del Teatro “Romualdo Marenco” di Novi”. La neo dottoressa e “storica” dama dell’OFTAL, sorride felice insieme alle amiche il giorno della sua laurea.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Grissini di Santo Stefano di Sale I grissini di questa ricetta sono entrati tra i prodotti agroalimentari della Regione Piemonte. Sono grissini all’olio stirati. Si acquistano solo alla frazione di Santo Stefano, un gruppetto di abirazioni rurali sparse tra le campagne del territorio comunale di Sale. Hanno origine dai classici grissini torinesi tirati all’acqua, di cui costituiscono un’eccellente versione. Per confezionarli però occorrono un’ottima manualità, molta abilità e parecchia pratica... Ingredienti Farina di grano tenero tipo “0” q.b. farina di mais q.b. farina di cereali maltati q.b. olio extravergine di oliva q.b. 300 gr di strutto 60 gr di lievito di birra

sale q.b. 3 l di acqua a circa 10-12 C° (5 o 6 nei mesi estivi) Preparazione Su di una spianatoia pulita e bagnata con l’acqua impastate la farina con acqua, sale, strutto e lievito. Preparate una pasta di pane molto molle e bagnatela con abbondante acqua. Con l’amalgama ottenuto, create delle liste larghe circa 7-8 centimetri e lunghe a piacere. Ungetele pennellandovi sopra un velo d’olio e lasciate lievitare. A lievitazione ultimata con una raspa di alluminio tranciate un pezzetto, che diventerà la lunghezza desiderata dei grissini. Bagnatelo, modellato con le mani allungandolo a piacere (circa 20 cm) e fatelo rotolare nella farina di mais. Seguite questo procedimento fino ad esaurire il composto. Infornate a forno ben caldo 180° - 200° e lasciate cuocere una decina di minuti circa.


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 11 aprile 2013

BASKET A2 Donne - Play Off Quarti

SERIE D Girone A - 30^ giornata

La Broni OMC batte il Milano BRONI: MILANO:

51 44

BRONI: Bergante 6, Zamelli 8, Besagni 2, Surkusa 11, Carù 5, Borghi, Tagliabue, Leva 2, Zandalasini 16. Ne: Pellegrino. All. Piatti. MILANO: Pastorino 5, Gottardi 12, Stabile 7, Pulvirenti 1, Lepri 2, Zanon 6, Frantini 10, Calastri 2. Ne: Falcone e Montuori. All. Pinotti. ARBITRI: Canazza e Gagno. NOTE: primo tempo 31-28 (parziali quarti 23-19, 8-9; 14-10, 6-6). BRONI - Alla sirena finale il pubblico del palaBrera si è

alzato in piedi per tributare un lungo applauso alle ragazze. Broni ha battuto Milano, pareggiato la serie dei quarti playoff e si è giocata tutto ieri sera nella bella. Gara 2 è stata una partita emozionante, combattuta, con un tifo scatenato (i Viking, i tifosi di Broni, hanno preparato una suggestiva coreografia). Il primo quarto è estremamente equilibrato: le

oltrepadane partono subito molto concentrate, senza farsi sopraffare come accaduto in gara 1. Al 4’ Zandalasini recupera un rimbalzo e segna il 9-3, poi ci pensa Gottardi a riportare sotto Milano. In avvio di secondo periodo coach Piatti getta nella mischia Silvia Carù, che nonostante la caviglia non ancora perfettamente a posto voleva assolutamente dare una mano alle compagne. Broni spreca tantissimo e rimane quasi cinque minuti senza segnare. Ma con un’attenta difesa contiene le meneghine, che arrivano a -3 alla pausa lunga. Nel secondo tempo continua il tira e molla, finchè Zandalasini trova un incredibile tiro da tre (37-30 al 25’). Poi ci pensa Zamelli a colpire dalla distanza (40-32). L’inerzia

della partita sembra essere favorevole alle oltrepadane, però Milano non molla (4538 al 30’). Nell’ultimo quarto le ragazze di Pinotti spingono e il libero di Pastorino le riporta in partita (45-42). La solita Zandalasini spara un missile da tre punti (4844). Broni rischia di fare la frittata con un fallo inutile: Milano non ne approfitta. E’ Leva, dall’altezza della lunetta, a segnare il canestro della sicurezza. Tra le chiavi della partita la difesa a uomo delle padrone di casa che non hanno lasciato respirare il Sanga: quando si è trattato di fare fallo le bianco verdi non ci hanno pensato due volte. Forse è la ricetta giusta per avere ragione di un avversario sulla carta superiore. Franco Scabrosetti

ECCELLENZA Girone A - 29^ giornata

L’Oltrepò sciupa il vantaggio MAGENTA: OLTREPO’: (primo tempo 0-2)

2 2

MARCATORI: pt 14’ Sciannameo (O), 18’ D’Aniello (O); st 17’ st Vottari, 21’ st Gazzea (M). MAGENTA: Casera, Giannini, Giannì (38’ st Mahmuti), Cerri (20’ st Spina), Banfi, Mantice, Bonazza (20’ Bertolai), Savarese, Vottari, Colombo, Gazzea. All. Polizzotto. OLTREPO’: Mantovani, Sciannameo, Mauri, Hajrullai (28’ st Torti), Bruscaglia, Celori, Limone (36’ st Sca-

gnetti), Moltini, Farina, Meda, D’Aniello. All. Chierico. ARBITRO: Feraboli di Brescia. MAGENTA - L’Oltrepò getta alle ortiche una vittoria che, visto il primo tempo (reti di Sciannameo e D’Aniello), poteva essere “larga” e sacrosanta. Una gara strana. Che l’Oltrepò aveva saldamente in mano e che avrebbe potuto davvero portare a termine senza troppi patemi. Invece, sulla spontanea reazione dei padroni di casa, la squadra è andata in tilt, in affanno. Nel primo tempo l’Oltrepò

controlla il gioco e i primi tentativi d’attacco del Magenta. Poi al termine di un’azione concitata trova il vantaggio con Sciannameo che di destro in corsa incrocia sul secondo palo.Passano 4 minuti e arriva il raddoppio con D’Aniello su punizione: palla a girare sotto l’incrocio dei pali. Nella ripresa l’Oltrepò lascia testa e gambe negli spogliatoi, mentre il Magenta si scatena e gioca con un altro ritmo. In 4 minuti i padroni di casa acciuffano il pareggio. Due reti che stroncano un Oltrepò decisamente nullo, incapace di uscire palla al piede dalla propria metà

SERIE D Girone A - 34^ giornata

campo, se non solo dopo aver subito il 2-2. Nel finale diverse occasioni per entrambe le squadre ma il risultato non cambia. CLASSIFICA: Inveruno* 65; Solbiasommese* 60; Sestese* 56; Pro Vigevano Suardese 51; Vigevano 46; Oltrepò 45; Arconatese* 41; Fenegrò* 39; Villanterio* 38; Atletico C.V.S. 35; Roncalli* e Magenta* 34; Bustese* 32; Vergiatese 31; Union Villa Cassano* 27; Marnate Nizzolina** 25; Settimo Milanese 24; Garlasco 19. (* una partita in meno; ** due in meno). f.sc.

Pareggio per la Novese

Il Voghera è sconfitto

NOVESE: BOGLIASCO: (primo tempo 0-0)

SEREGNO: VOGHERA: (primo tempo 1-1)

MARCATORI: st 15’ Romei (B), 37’ Bigatti (N).

2 1

MARCATORI: pt 10’ Comi (S), 23’ Zirilli (V); st 4’ Comi (S) su rigore. SEREGNO: Maggioni, Buonanno, Viganò, Grassi, Mureno, Demasi (28’ st Mercorillo), Pedrocchi (18’ st Pellegata), Di Lauri, Ferrè (13’ st Malaspina), Comi, Giangaspero. All. Aquilante. VOGHERA: Gava, Guobadia (28’ st Bozzini), Ronchetti, Pollarolo, Corteggiano, Micheloni, Buonocunto, Orlandini (40’ st Putignano), Coccu (19’ st De Angelis), Zirilli, Alessandro. All. Cotroneo. ARBITRO: Calogiuri di Lecce. SEREGNO - Il Voghera non sa più vincere: a Seregno arriva la terza sconfitta nelle ultime quattro partite. La formazione brianzola, alla ricerca di punti per la salvezza diretta, è più de-

terminata e si impone grazie ad una doppietta di Comi. I rosso neri avrebbero comunque meritato il pareggio, per l’impegno messo in campo. Dopo aver subito la rete dei padroni di casa (Comi approfitta di un buco difensivo), i ragazzi di Cotroneo si sono riversati nella metà campo avversaria. Un forcing premiato dalla rete di Zirilli, che in apertura aveva fallito un calcio di rigore (il suo tiro troppo centrale è stato neutralizzato da Maggioni). La ripresa si apre con un Seregno più pimpante che al primo affondo trova il gol. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Guobadia commette fallo su Comi:

l’arbitro indica il dischetto. Dagli undici metri lo stesso Comi spiazza Gava. Da quel momento si assiste all’arrembaggio del Voghera, che però manca di precisione. CLASSIFICA: Pergolettese e Pontisola 69; Olginatese 63; Voghera 62; Lecco (-3), Caronnese e Castellana 53; Montichiari e Mapello Bonate 49; Caravaggio 46; Aurora Seriate 45; Fersina Perginese 44; Alzano Cene 43; Seregno 42; Darfo Boario (-3) 40; Pro Sesto 39; Mezzocorona 28; Trento (-1) 26; San Giorgio 25; Sant’Angelo 14. f.sc.

23

1 1

BOGLIASCO - Prezioso pareggio per la Novese che muove la classifica. Partenza sprint per la formazione bianco celeste che dopo un minuto va vicina alla rete con Nannini, la cui conclusione viene deviata. Dopo un quarto d’ora di gioco si fanno vedere anche i padroni di casa: il colpo di testa di Vanni si perde sul fondo. Gli ospiti si rendono ancora pericolosi al 20’ quando Bigatti di destro impegna il portiere ligure che si salva in angolo. In avvio di secondo tempo il Bogliasco passa in vantaggio con un colpo di testa del neo entrato Romei (15’). Al 35’ vibranti proteste della Novese per un possibile fallo in area ai danni di Ghezzi, ma l’arbitro lascia correre. Passano due minuti e Bigatti pareggia con un perfetto calcio di punizione. Negli ultimi minuti i liguri premono ma la Novese regge. f.sc.

Il Derthona non avanza DERTHONA VERBANIA

0 0

DERTHONA (4-3-3): Gallino, Zefi, Tavella, La Caria, Vaira(A), Di Leo, Dimitrio, Chirico, Valente, Miftah, Mazzocca. All. Banchieri VERBANIA (4-2-3-1): Pansera, Martinella, Viscomi F., Viscomi C., Pioletti, Micheli, Tiboni, Andriulo, Pinelli, Incontri, Romano. All. Oliva Arbitro: Suaria di Milano TORTONA - Ennesimo risultato utile del Derthona che pareggia in casa 0 a 0 contro il Verbania. La partita è condizionato da un terreno di gioco molto pesante che non consente alle 2 compagini di produrre occasioni da goal nitide. Banchieri deve fare a meno sia di Montingelli che di Temperino affidando il centrocampo ai giovani Dimitrio e La Caria. Al 10’ Zefi e Miftah si rendono protagonisti di una bella triangolazione: il centravanti marocchino libera Chirico in buona posizione ma il giovane bomber non riesce a concludere. Mifthah al 33’ fa partire una conclusione secca che termina di poco alta sulla traversa.

Simone Banchieri, il tecnico che guida il Derthona, (Foto Cappelletti)

Nella ripresa la partita ricalca il copione dei primi 45 minuti di gioco: al 18’ il portiere del Verbania Pansera è bravo ad anticipare Mazzocca. Al 28’ risponde il Verbania con il bomber Pinelli che, ben imbeccato da Micheli, sfiora il palo con un colpo di testa a centro area. L’ultima emozione arriva ad un minuto dal termine: Miftah in rovesciata impegna il portiere avversario. Il punto conquistato permette ai Leoncelli di salire a quota 44 e di consolidare la settima posizione in classifica, un risultato non pronosticabile alla vigilia. Domenica prossima la squadra di Banchieri farà visita ad un Verbano assetato di punti, in lotta per non retrocedere. Domenico Cremonte

SERIE D Girone B - 30^ giornata

Il Villalvernia non molla CHIERI TORTONA VILLALVERNIA (primo tempo 1-0)

1 1

MARCATORI: pt 33’ Santoro (C), st 9’ Shala (V). CHIERI: Tulino, Drago (35’ st Scavone), Conrotto, Cellamaro, Sinato, Manasiev (14’ st Niada), Borretaz (8’ st Galfrè), Didu, Nicolini, Montante, Santoro. All. Sesia. TORTONA VILLALVERNIA: Gaione, Magnè, Grancitelli, Di Placido, Angelotti, Ceci (5’ st Barcella), Genocchio (28’ st Coletto), Shala, Di Lernia, Mazzini (40’ st Viscomi), Geografo. All. Sterpi. ARBITRO: Camplone di Pescara. CHIERI - Il “Villa” non molla e sul difficile campo di Chieri ottiene il terzo risultato utile consecutivo. La squadra di Sterpi sembra aver ritrovato fiducia e determinazione per affrontare un finale di campionato che resta molto difficile. Al “De

Paoli” la compagine di casa, dopo aver colpito la traversa con Montante, passa in svantaggio al 30’ quando il bomber Santoro riesce ad infilarsi al limite dell’area e a trovare lo spiraglio giusto per portare in vantaggio la sua squadra. Nella ripresa il “Villa” reagisce ed al 9’ centra il pareggio grazie ad un inserimento puntuale dell’esperto centrocampista Shala. Gli uomini di Sterpi lottano sino al termine conquistando un punto meritato che li fa rimanere in zona play out a quattro turni dal termine. Domenica prossima al “Fausto Coppi” arriverà un Trezzano quasi disperato. Sterpi dovrà fare a meno di Angelotti e Genocchio ma il “Villa” non può permettersi passi falsi. CLASSIFICA: Bra 65; Lavagnese 61; Santhià 59; Chieri 58; Borgosesia 49; Folgore Caratese 46; Derthona 44; Chiavari 43; Verbania 40; Gozzano 37; Bogliasco 36; Sestri Levante 35; Asti 33; Verbano e Novese 31; Villalvernia 28; Trezzano 24; Imperia 19. d.c.

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