Il Popolo 13 ottobre 2011

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IL POPOLO Settimanale della Diocesi di Tortona TORRAZZA COSTE A RICCAGIOIA APRE L’UNIVERSITA’ DEL VINO

VIGNOLE BORBERA CONCERTO PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

TORTONA PIERO MOCCAGATTA ALLA FONDAZIONE CRT


Contiene I.P.

Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

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NOVESE

TORTONESE

Moccagatta presidente della Fondazione CRTortona

I CONTRIBUTI AI GIORNALI Decine di giornali rischiano la chiusura. Migliaia di posti di lavoro sono in bilico. Eppure questo fatto non fa notizia. Le emittenti nazionali e i grandi quotidiani ignorano il pericolo incombente. L’opinione pubblica, distratta dal vento anticasta, considera ogni tipo di intervento statale insopportabile e da eliminare. Stiamo parlando dei contributi all’editoria, un correttivo al mercato dell’informazione introdotto nel nostro ordinamento nel 1981, ma con origini molto più lontane. Nobile l’intenzione del legislatore: favorire il pluralismo in un settore delicato e decisivo come quello dei mass media. Inoltre, l’agire dello Stato in questo settore diventa un correttivo della distribuzione delle risorse pubblicitarie per lo più orientate verso i maggiori network. Tutto questo impianto ora viene messo in discussione. Nessuno desidera che si mantengano privilegi che suonerebbero del tutto stonati, ma occorre agire con sobrietà, rigore ed equità. La gravissima crisi in atto ha ridotto in maniera drastica le risorse a disposizione della Presidenza del Consiglio dei Ministri da cui dipende il Dipartimento per l’editoria. I fondi per l’anno in corso sono il 50 per cento rispetto a quelli del 2010, già diminuiti del 10 per cento, in una successione senza soste di erosioni. Delle 189 testate che fanno capo alla Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), circa la metà beneficia di tali aiuti governativi, per un totale che non arriva a quattro milioni di euro. Si tratta di briciole per il bilancio statale, eppure molto importanti, se non decisive, continua a PAGINA 4

Una copia EURO 1,00 Giovedì 13 ottobre 2011 Anno XIII n. 37

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TAGLIANO

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

Festa della Madonna del Rosario a Pozzolo Formigaro

15 17 C’è qualcosa di Pellizza nella storia di Enzo Bianchi Il priore di Bose ha ricevuto a Volpedo il Premio “Quarto Stato”

OLTREPO’

Luciana Manelli ha donato un quadro a Pinarolo Po

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Primo piano Energie alternative: il futuro è l’eolico? PAGINA 2

Un luogo, una storia 50 anni con gli alpini a Montalto Pavese PAGINA 11

Eventi Il Santachiara ha vinto “Sapori pavesi” PAGINA 13

Dall’Antola al Po Si recita in dialetto per fare solidarietà servizio a PAGINA 15

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TORRAZZA COSTE / PAG. 7

NOVI LIGURE / PAG. 17

Formigoni ha inaugurato il centro di Riccagioia

Bicinvetrina ai Campionissimi

TORRAZZA COSTE - “L’Oltrepò è la perla più splendente della produzione vinicola lombarda, qui si produce il 60% del vino di Lombardia, e il Centro di Riccagioia sarà una grande opportunità per la Regione di proseguire nei prossimi anni l’azione di promozione, relazione e collegamento con i Paesi partecipanti all’Expo 2015”. L’ha detto il presidente di Regione Lombardia, Roberto Formigoni, venerdì 7 ottobre, inaugurando la nuova università del vino e polo di ricerca di Torrazza Coste, società guidata dal presidente Roberto Albetti e dal direttore generale Carlo Alberto Panont.

NOVI LIGURE - Oggi, giovedì 13 ottobre, presso il Museo dei Campionissimi sarà inaugurata una nuova mostra, interamente dedicata al mondo delle due ruote, proprio in coincidenza con la corsa ciclistica “Gran Piemonte”. S’intitola “Bicinvetrina”, ed è una straordinaria anteprima sulle biciclette da strada che le case produttrici proporranno nel 2012.


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

TERRITORIO / Dopo le conferenze di servizi convocate dalla Provincia di Alessandria (4 e 11 ottobre), il 21 ottobre a Casanova Staffora si discuterà di fonti rinnovabili e di ambiente

L’energia, sai è come il vento pagina a cura di ANTONIO GIORGI Hanno provato con il petrolio (anni fa, dalle parti di Giarolo e di Retorbido) e hanno avuto qualche successo a Casteggio con il metano, in una stagione remota. Ma il nostro Appennino non sembra essere un forziere di olio nero, né Casteggio era destinata a diventare un’altra Cortemaggiore. Di sbarrare con una diga il corso del Borbera per ricavare elettricità dall’invaso si era intanto parlato decenni addietro. Parlato e basta, ma evidentemente quello sul quale viviamo è un territorio che fa gola ai produttori di energia che ora ci riprovano giocando la carta delle fonti rinnovabili: eolico, fotovoltaico, bioenergie di origine agricola, tutte sorgenti di chilowattora a buon mercato. Energie pulite, e su questo i signori dei chilowattora hanno ragione, tanto che le loro argomentazioni si ammantano della toga del politicamente corretto. Non è forse l’Europa a chiederci di trarre dalle rinnovabili entro il 2020 il 20 per cento dell’energia che consumiamo? Non è impellente la necessità di ridurre del 20 per cento le emissioni di gas serra? La norma vincolante del 20-20-20 impone di mettere sotto pressione l’italica genialità, essendo pari all’87,7 per cento la nostra dipendenza energetica dall’estero, contro una media europea del 56,5. Che il dato pesi sui conti pubblici è fuori discussione, sicché ogni iniziativa volta a contenere l’import del carbone, del gas e degli oli minerali almeno

per l’aliquota che attiene all’alimentazione delle centrali elettriche (dove l’incidenza delle tre fonti primarie è rispettivamente del 13, del 41 e del 17 per cento) va accolta con favore. Fin qui dunque nulla da eccepire, ma venendo al nostro contesto territoriale qualche considerazione si impone, qualche approfondimento va svolto. Sottolineava pochi giorni fa Ermete Realacci, guru dell’ambientalismo made in Italy, che “abbiamo superato i 10 mila MW di solare installato con oltre 270 mila impianti. Lo scorso anno il governo stimava di arrivare solo per il 2020 a 8 mila MW”. Per capirci, la defunta centrale elettronucleare di Caorso aveva una potenza installata di 840 MW, megawatt, cioè milioni di watt. È come se grazie al solare avessimo attivato una dozzina di Caorso, mentre gli impianti eolici sfiorano un potenziale di 6 mila MW. Spinto dall’insaziabile fame di energia del sistema Paese lo sfruttamento delle rinnovabili compie in Italia passi da gigante e la corsa alle nuove installazioni non conosce soste, tanto da legittimare il sospetto che si tratti di una corsa dopata, drogata. La pasticca in effetti c’è, somministrata con generosità sotto forma di incentivi per chi si dedica al nuovo business, aiuti ed aiutini che appena a toccarli si assiste all’alzata di scudi degli ecologisti e della stessa ministra dell’Ambiente.

Così nelle nostre campagne spuntano come funghi coltivazioni nuove, mai viste. Colossali batterie di pannelli fotovoltaici (altra cosa rispetto alle modeste installazioni sul tetto di casa o sulla copertura di un capannone artigiano) riducono le superfici riservate alle derrate alimentari, già limitate dalla diffusione di colture per la produzione di biodiesel o biogas. L’agricoltore si trasforma in un produttore che manda in rete energia elettri-

di due persone ne consuma annualmente poco meno di quattromila il conto è presto fatto. A parte lo scempio ambientale (le distese di pannelli luccicanti sono un pugno in un occhio) sottrarre ottimi terreni di pianura alla loro naturale funzione per averne energia è davvero un affare? Forse no, a lunga scadenza. Sentiamo la Coldiretti: “La crescente domanda di terreni da destinare a colture energetiche (biogas e fotovoltai-

Il nostro è un territorio che fa gola ai produttori di energia che ora ci riprovano giocando la carta delle fonti rinnovabili: eolico, fotovoltaico, bioenergie di origine agricola ca, un affare redditizio. Nei pressi di Casalnoceto c’è un impianto da 450 chilowatt di potenza di picco, teoricamente sufficiente al fabbisogno di 150 famiglie, calcolando in tre chilowatt la potenza impegnata al contatore. Teoricamente appunto: la produzione di elettricità è legata all’irraggiamento solare, di notte il fotovoltaico non funziona, e comunque secondo gli esperti da una potenza di un megawatt fotovoltaico si possono trarre in un anno in termini di energia 1,4 milioni di chilowattora, il dato che conta. Una centrale come quella in esame può dare sui 700 mila chilowattora: se una famiglia

co) potrebbe generare una bolla speculativa sui prezzi dei suoli e sui canoni di affitto”. Quando le bolle scoppiano, qualcuno rimane con il cerino acceso tra le dita. L’altra fonte energia “verde” che va per la maggiore è l’eolico, con una differenza rispetto al fotovoltaico: gli impianti non possono essere installati ovunque, ma solo dove lo spirare del vento è di una certa intensità. Le torri che reggono le colossali pale punteggiano sempre di più i crinali montani di varie regioni, ma siano distanti dalla proliferazione di tralicci che nota chi percorre lande – meno popolate delle nostre, invero – della Spagna o della

Francia. I danesi scelgono le installazioni off shore, in mare. Loro possono. Per quanto ci riguarda, un progetto di mega centrale eolica da 150 MW – si è parlato di 42 generatori da 3,6 MW ognuno – incombe là dove abbiamo più vento, le montagne della valli Borbera, Curone e Staffora, il Giarolo, l’Ebro, il Bogleglio, interessando i comuni di Albera, Cabella, Cantalupo, Fabbrica e Monteacuto, zone turistiche, zone boschive e ricche di pascoli che consentono una vivace attività zootecnica. Vale la pena di sconciare panorami di struggente bellezza con una selva di torri alte decine e decine di metri? Vale la pena di costringere l’escursionista o il mandriano ad avere i timpani martellati dal frastuono delle pale in movimento? E di tracciare strade di collegamento? E di assistere alla processione dei mezzi di servizio? Sono le domande che si pongono le popolazioni e le amministrazioni locali, quesiti che esprimono ansie ben diverse da quelle nutrite da alcuni movimenti ambientalisti che si preoccupano dell’interferenza degli aerogeneratori con la rotta degli uccelli migratori. Qui c’è una civiltà montanara da conservare, un contesto di vita ordinata da promuovere, una economia rurale da rivalutare, un ambiente che non ha bisogno di ferite. Sull’altro piatto della bilancia reale è l’urgenza di ridurre la dipendenza dalle fonti

energetiche non rinnovabili, sulla quale l’accordo è generale. Cedere alla sindrome Nimby (not in my back yard, non nel mio cortile, l’avversione ad ogni nuova opera pubblica pretendendo nel contempo di goderne i benefici, purché la medesima sia fatta a casa d’altri) non paga e non è neppure mossa intelligente. Anche nel caso degli impianti eolici ventilati (è la parola giusta) per le nostre montagne la strada delle scelte informate, di un consenso ragionato e il più possibile condiviso è l’unica percorribile, mentre le decisioni calate dall’alto raramente rispettano le comunità, le persone e l’ambiente di cui esse sono custodi. Imparare a resistere alla tentazione di svendere i terreni sarà poi una scelta avveduta e forse risolutiva, mentre compensazioni adeguate potranno rendere meno intollerabili i disagi. Per l’Appennino che risveglia gli appetiti dei produttori di elettricità e per le città di pianura non sarà comunque qualche aerogeneratore in più a garantire l’autosufficienza energetica. Il vento, come il sole, è capriccioso, aleatorio, incostante e non per nulla queste fonti – preziosissime e da sfruttare al meglio – sono integrative. Un mondo che possa vivere solo di sole e di vento appartiene, per adesso, all’orizzonte dell’utopia. Di petrolio, carbone, metano (e di nucleare, per chi lo vuole) l’umanità non può ancora fare a meno.


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

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Ecco il momento favorevole

lica che si svolge nel pomeriggio di domenica 9 ottobre nel salone dell’ex seminario a Tortona. I partecipanti sono numerosi e rappresentano molte delle associazioni parrocchiali presenti in Diocesi, poi ci sono i componenti del Consiglio e delle Equipes diocesane, ci sono i Sacerdoti assistenti e, per un saluto iniziale, c’è anche S.E. Mons. Vescovo che esprime gratitudine all’AC ed in particolare ai giovani.

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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Assemblea diocesana di Azione Cattolica domenica scorsa in Seminario

TORTONA - Un gruppo anche numeroso di persone pigiate in un tram all’ora di punta non costituisce un’assemblea; volti anonimi, tra loro sconosciuti, indifferenti, che non condividono nulla non fanno un’assemblea. Un’assemblea, per sua natura, richiede che i partecipanti condividano un’appartenenza, un progetto ed alcuni programmi concreti. Ecco, questa è l’assemblea diocesana di Azione Catto-

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La parola passa poi al Presidente diocesano, Piero Ponte, che declina il titolo degli Orientamenti per il triennio 2011 - 2014 affermando come questo tempo deve vederci Chiesa in mezzo alla gente, capaci di essere “uomini e donne contenti della loro fede” (Benedetto XVI). Per essere così, però, c’è bisogno, a tutte le età, di crescere nella fede ed allora ecco la proposta formativa dell’Azione Cattolica, con

Sara Carabba che presenta il cammino formativo dell’ACR, Elena Ferrari e Paolo Miele che illustrano il cammino di Giovanissimi e Giovani e Maria Virginia Ghiglione che descrive l’iter formativo degli adulti. Si apre, poi, una seconda parte in cui i partecipanti si suddividono in quattro gruppi per riflettere insieme sulla cura della vita associativa, per renderla sempre più piena e significativa. Si tratta, allora, di interrogarci su come ridire oggi la popolarità dell’associazione, perché l’esperienza di AC sia affascinante ed attraente. Per questo abbiamo verificato i dati delle adesioni ed in gruppo ci siamo chiesti quali siano i nodi problematici da risolvere perché l’adesione all’AC non sia solo un atto formale, ma la risposta ad una vocazione, per vivere il ministero laicale in forma associata, per essere corresponsabili della missione della Chiesa, per stare nel mondo da laici che sanno testimoniare ed educare alla vita buona e bella del Vangelo. Patrizia Govi

NOTIZIE DIOCESANE Lunedì 24 ottobre al Mater Dei

Incontro con Don Doglio Lunedì 24 ottobre, alle ore 21, al Mater Dei di Tortona, si terrà il secondo incontro formativo del ciclo organizzato dalla Diocesi per il clero e per i laici, incentrato sul tema “Il Dio dei Padri. Introduzione al libro della Genesi”. Nella seconda serata il relatore, don Claudio Doglio, biblista della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, parlerà del racconto sapienziale sulla creazione dell’uomo e della donna: “Pose l’uomo nel giardino per coltivarlo e custodirlo” (Gen 2).

Venerdì 14 ottobre a Tortona

Per gli amministratori parrocchiali L’Economato diocesano ha deciso di organizzare un incontro formativo per i parroci, gli amministratori parrocchiali, i componenti dei consigli parrocchiali per gli affari economici. L’appuntamento è per domani, venerdì 14 ottobre, e il tema dell’incontro sarà “La gestione e l’amministrazione della parrocchia”. Il programma prevede dalle ore 17 alle ore 19 l’incontro, presso la sala polifunzionale della Caritas diocesana, dei parroci e degli amministratori parrocchiali; dalle ore 19 alle ore 21 la pausa dei lavori con la cena a buffet presso i locali del seminario diocesano e dalle ore 21 alle ore 23, nella sala convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona in corso Leoniero, l’incontro riservato ai componenti dei consigli

parrocchiali per gli affari economici. La giornata si avvarrà della partecipazione di due relatori dalla grande esperienza in materia: Don Lorenzo Simonelli (nella foto) responsabile dell’ufficio Avvocatura della diocesi ambrosiana e Patrizia Clementi dell’Ufficio Avvocatura della Diocesi di Milano.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 18 e giovedì 20 ottobre dalle 8,30 alle 12,30, venerdì 21 dalle 10 alle 12,30 e sabato 22 dalle 8,30 alle 11. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it

Seminario Interdiocesano e Istituto Superiore di Scienze Religiose

Inaugurazione dell’anno accademico ALESSANDRIA - Con l’Eucaristia presieduta da mons. Martino Canessa (vescovo di Tortona), insieme con gli altri quattro Vescovi delle altre diocesi aderenti al Seminario Interdiocesano e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose (Alessandria, Asti, Acqui Terme, Casale Monferrato). lunedì 3 ottobre è stato inaugurato nella chiesa di San Baudolino l’anno accademico dei due Istituti teologici. C’erano anche una ventina di sacerdoti, tra cui il rettore del Seminario interdiocesano di Betania, don Marco Daniele e i direttori del SIT don Vittorio Gatti e dell’ISSR mons. Luciano

Lombardi. È seguita la prolusione a due voci che è anche coincisa con la prima sessione della seconda edizione del convegno teologico (su “La fede e la storia”), ospitata nel bell’auditorium parrocchiale sottostante la chiesa. Sul tema “La liturgia, punto di incontro tra fede e storia”, (moderati dal prof. don Silvano Sirboni, docente di Liturgia) sono intervenuti Mons. Alceste Catella (Vescovo di Casale Monferrato, Presidente della Commissione CEI per la Liturgia) e Andrea Grillo (Docente di Teologia Sacramentaria presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo Roma).

Mons. Catella ha evidenziato come la “liturgia renda contemporaneo Gesù di Nazaret” indicando poi alcuni percorsi per i fedeli: approfondire il significato della presenza, nella natura del sacramento, l’analisi della struttura celebrativa del sacramento sulla consapevolezza del celebrare... si è fermato poi in particolare sulla “via della bellezza”, nell’esperienza della sospensione del tempo, della festa… Il prof. Grillo ha evidenziato quattro cose da non dimenticare. Innanzitutto ha parlato della liturgia come azione rituale per poi coglierla in una esperienza d’intimità e di

comunione. Ha indicato il filo rosso della festa nella liturgia, colta come fonte e culmine. Di qui in parallelo ha evidenziato atteggiamenti da dimenticare cogliendo poi alcune ricadute nella vita ecclesiale. Una seconda sessione, sulla “Chiesa di fronte alla storia: dal modernismo al Vaticano II”, ha visto la partecipazione (mercoledì 5 ottobre) don Maurilio Guasco (Docente presso la Facoltà di Scienze Politiche - Università del Piemonte Orientale) e del prof. Giuseppe Ruggieri (Docente di Teologia Fondamentale presso lo Studio Teologico di Catania). Lunedì 10 ottobre sulla “S.

Scrittura come storia della salvezza” interverranno don Jean-Louis Ska (Docente di Esegesi dell’Antico Testamento presso il Pontificio Istituto Biblico - Roma) e don Roberto Repole (Presi-

dente dell’Associazione Teologica Italiana; Docente di Teologia Dogmatica presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale Torino). Gian Paolo Cassano


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

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Il coraggio di una terra ferita

vani affinché possano rimanere in questa terra e trovare un lavoro dignitoso. Anche per il sindaco è la disoccupazione giovanile il primo male da curare: se tutti i giovani di questa città rimanessero qui una volta terminati gli studi, Lamezia non avrebbe nulla da invidiare alle migliori città italiane. Terra di emergenze, diceva, dunque, il Papa. E alle emergenze questo popolo ha saputo rispondere “con una prontezza e una disponibilità sorprendenti, con una straordinaria capacità di adattamento al disagio”. Di qui l’invito a superare le attuali difficoltà per costruire un futuro migliore; a non cedere mai “alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi”. A crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico. Siamo di fronte a una nuova realtà sociale e religiosa, “diversa dal passato e forse più carica di

difficoltà, ma anche più ricca di potenzialità”. Per questo Benedetto XVI evidenzia la necessità di un lavoro pastorale moderno e organico che “impegni tutte le forze cristiane”. Loda, il Papa, le iniziative in atto nella Chiesa locale come la scuola di dottrina sociale e incoraggia la nascita, attraverso queste iniziative, di una nuova generazione di laici che s’impegnino per il bene comune. Perché, spiega ancora all’Angelus, “i problemi sociali più gravi di questo territorio e dell’intera Calabria, specialmente quelli del lavoro, della gioventù e della tutela delle persone disabili” richiedono una “crescente attenzione da parte di tutti, in particolare delle Istituzioni”. Temi che il Papa affronta partendo dalle letture della liturgia domenicale, e in modo particolare dalla parabola del banchetto di nozze cui molti sono gli invitati. L’immagine del banchetto: la festa, la gioia di partecipare nell’abbondanza dei doni. La festa indica la volontà di “porre fine alla tristezza”, di “asciugare le lacrime su ogni volto”. Ma cosa accade: molti rifiutano di partecipare alla festa, anzi “mostrano di di-

sprezzare l’invito” del re. Di fronte a un Dio generoso, che ci offre amicizia, doni, gioia, noi spesso “mettiamo al primo posto le nostre preoccupazioni materiali, i nostri interessi”. Di fronte al rifiuto di alcuni a partecipare, il re non viene meno alla sua generosità e manda i suoi servi a invitare altre persone ai crocicchi delle strade, cioè la dove l’uomo vive e lavora quotidianamente. Una seconda immagine: l’invitato che non indossa l’abito nuziale e che per questo viene allontanato dalla festa. Proviamo a leggere queste due immagini: da un lato troviamo un re che non si ferma davanti al primo rifiuto e che continua a invitare le persone al banchetto. A chi entra nella casa per festeggiare è chiesto solo d’indossare la veste giusta. Commenta il Papa: “Tutti noi siamo invitati ad essere commensali del Signore, ad entrare con la fede al suo banchetto, ma dobbiamo indossare e custodire l’abito nuziale, la carità, vivere un profondo amore a Dio e al prossimo”. Ecco perché viene allontanato chi non indossa la veste giusta. Ed ecco la chiave per essere artefici dei cambiamenti, anche in questa terra di Calabria: l’amore per il prossimo, la solidarietà, la condivisione. Dice il Papa ai calabresi: “Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico, custodite l’abito nuziale dell’amore; perseverate nella testimonianza dei valori umani e cristiani così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”. Fabio Zavattaro

Il Papa con il Priore dei certosini di Serra San Bruno

LE NOSTRE SEDI:

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Il Papa in viaggio a Lamezia Terme e a Serra San Bruno

In Calabria per condividere gioie e speranze, fatiche e impegni, ideali e aspirazioni di questa terra. Poco più di dodici ore tra Lamezia Terme e Serra San Bruno per dire la necessità di uno stile nuovo di presenza nel sociale e nel politico; per chiedere di non cedere alla tentazione del pessimismo. Celebra la messa nell’area ex-Sir, da domenica sarà chiamata con il nome di Benedetto XVI, auspicio di un cambiamento e di uno sviluppo che finora non c’è stato. Così il Papa ricorda che non mancano, a Lamezia e in tutta la Calabria, difficoltà, problemi e preoccupazioni. E auspica la formazione, da parte dei cattolici, di “una nuova generazione di uomini e donne capaci di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune”. Parla di “terra sismica” il Papa, non solo dal punto di vista geologico, “ma anche da un punto di vista strutturale, comportamentale e sociale”; “una terra, cioè, dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata ferisce il tessuto sociale, una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza”. Nelle parole del pastore della città, monsignor Luigi Antonio Cantafora, e del primo cittadino Gianni Speranza, sono proprio i giovani la prima preoccupazione. Così il vescovo parla di una “primavera” attesa dai gio-

Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

Servizi CISL

Tagliano i contributi ai giornali continua da pagina 1 per diversi nostri giornali. Veniamo da un 2010 terribile che ha costretto numerosi periodici a confrontarsi con l’improvviso aumento della tariffe postali del primo aprile dello scorso anno. Molti hanno tremato, ma tutti hanno retto all’urto imprevisto. Ora un’altra tegola si abbatte su tanti giornali, e noi siamo tra questi. C’è una parte di Paese che non fa notizia, ma che ogni giorno vive, opera, soffre, si danna l’anima per fornire una prospettiva positiva a un presente quanto mai incerto. A questa parte d’Italia ogni settimana diamo voce. Una voce che magari non arriva nei piani alti dei

palazzi, ma che accompagna l’esistenza delle borgate, dei paesi di montagna, delle mille città di provincia di cui quasi mai ci si occupa. Togliere l’ossigeno a questi fogli (oltre a noi a diversi “giornali di idee”) significherebbe mettere il bavaglio al territorio, da sempre un’immensa risorsa per questo nostro Paese. Ci auguriamo che nessuno voglia assumersi la responsabilità di mettere il silenziatore anche a uno solo di questi giornali. Per ogni voce che si spegne nessuno ha un guadagno, ma di certo tutti ci rimettiamo in libertà e democrazia. Francesco Zanotti Presidente Fisc

Fu Vescovo di Alessandria

La morte di Monsignor Fernando Charrier ALESSANDRIA - È morto venerdì 7 ottobre, a 80 anni di età, dopo un lungo periodo di malattia, monsignor Fernando Charrier. Già sottosegretario della Cei negli anni ’70, nominato vescovo da Giovanni Paolo II prima come ausiliare di Siena e poi alla guida della diocesi di Alessandria, che ha retto dall’89 al 2007. In questi stessi anni è stato anche segretario e poi presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro e successivamente presidente della Fondazione “Giustizia e Solidarietà” che ha gestito con buon successo la campagna della Cei contro il debito estero. In occasione del Grande Giubileo dell’Anno 2000 ha coordinato i gruppi preparatori dei tre incontri dei lavoratori con il Papa: il Giubileo degli artigiani del 19 marzo, il Giubileo dei lavoratori del primo maggio e il Giubileo degli agricoltori (12 novembre). A dare notizia del decesso è la stessa diocesi di Alessandria, retta ancora per qualche settimana dal successore di Charrier, monsignor Giuseppe Versaldi, che Benedetto XVI ha chiamato in Vaticano quale presidente della Prefettura per gli Affari Economici. Monsignor Charrier era nato a Bourcet, frazione di Roure (provincia di Torino e diocesi di Pinerolo), comune della Valle del Chi-

sone, il 12 settembre 1931. I funerali, informa la diocesi, si sono tenuti lunedì 10 ottobre, alle ore 10, nella cattedrale di Alessandria. Rappresentanti delle autorità civili, religiose e militari erano presenti, ma c’erano soprattutto persone comuni, fedeli che l’avevano conosciuto durante il suo ufficio ad Alessandria. La cerimonia è stata presieduta da Mons. Giuseppe Versali, amministratore apostolico della Diocesi, congiuntamente dai vescovi piemontesi e dal cardinale Severino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

16 Ottobre - XXIX Domenica del Tempo Ordinario

“Rendete a Dio quello che è di Dio” Tiziano Vecellio, Il tributo della moneta, 1568, Londra, National Gallery

Mt 22,15-21 In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?».

Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

S. PIETRO DI ALCÀNTARA La Chiesa cattolica il 18 ottobre fa memoria di san Pietro di con l’aggiunta di Alcàntara, santo francescano spagnolo. Pietro, al secolo una nuova provinJuan, nacque ad Alcántara, una città dell’Estremadura, regio- cia, quella di San ne spagnola al confine con il Portogallo, nel 1499. Suo pa- Giuseppe. Purtropdre, Pietro Garavita, era avvocato e governatore della provin- po però i Francecia e sua madre era di nobile famiglia. Dopo aver studiato scani Riformati grammatica e filosofia nella sua città natale, a 14 anni fu in- non ottennero l’apviato all’Università di Salamanca. Terminati gli studi, nel poggio degli altri 1515 entrò tra i francescani del convento di più Stretta Francescani, Conventuali e Osservanti e nel 1562 la provinOsservanza a Manxaretes. A ventidue anni fu mandato a fon- cia di San Giuseppe fu posta sotto la giurisdizione del dare una nuova comunità a Badajoz. Fu ordinato sacerdote Generale degli Osservanti. Papa Leone XIII, poi, nel 1897, nel 1524 e l’anno seguente fu eletto Padre guardiano del con- riunì gli Alcantarini ed altre famiglie francescane nell’Ordine vento di S. Maria degli Angeli a Robredillo. Predicò in dei Frati Minori (O.F.M.). Pietro di Alcàntara appoggiò anSpagna e Portogallo ottenendo un che Teresa d’Avila nella sua opera di largo consenso di fedeli. Sentì da riforma dell’Ordine Carmelitano. Fu subito il bisogno di seguire in moproprio una sua lettera del 14 aprile RELIGIOSO SPAGNOLO do molto rigoroso la regola Fran1562 ad incoraggiare Teresa a fondare cescana. Fu eletto ministro provinil suo primo convento ad Avila, il 24 FONDÒ L’ORDINE ciale eletto ministro della Provincia agosto di quello stesso anno. E dall’auDEI FRATI MINORI RIFORMATI di san Gabriele nel 1538. Al capitotobiografia di S. Teresa si hanno anche lo di Plasencia nel 1540, redasse le numerose notizie sulla vita di Pietro E FU AMICO E CONSIGLIERE Costituzioni dei Membri di più caratterizzata dalla rinuncia e dalla Stretta Osservanza, ma fu osteggiamortificazione. Egli visse asceticaDI S. TERESA D’AVILA to da alcuni suoi confratelli che non mente opponendo una volontà d’acaccettavano la sua severità di vita. ciaio alle tentazioni del proprio corpo. Rinunciò allora all’incarico di proNon dormiva più di due ore per notte e vinciale e si ritirò con Giovanni d’Avila sulle montagne di non si stendeva neanche, preferendo dormire su di una scoArabida, in Portogallo. A loro si unirono altri frati e nacque- moda sedia di legno o inginocchiato contro il muro. ro numerose piccole comunità. Pietro fu scelto come guar- Mangiava pochissimo e digiunava anche per una settimana. diano e maestro dei novizi al convento di Pallais e nel 1560 Non indossò mai scarpe e camminava completamente scalzo. queste comunità furono erette nella Provincia di Arabida. Non indossò mai un cappello nè un cappuccio. Non indossò Durante tale periodo, si convinse ancora di più della neces- mai il mantello per proteggersi dal freddo e andava sempre a sità di una vigorosa riforma Cattolica da opporre al movi- piedi. S. Teresa di Avila lo descriveva come “molto gentile, mento Protestante. Alla fine, con l’approvazione di papa molto taciturno, tranne quando gli veniva posta una domanda Giulio III, Pietro fondò l’ordine dei Frati Minori Riformati di e allora era incantevole, poichè aveva un’intelligenza acuta”. Spagna, comunemente chiamati Francescani Alcantarini. I Compose anche un Trattato sulla Preghiera e sulla frati vivevano in piccoli gruppi, in grande miseria e austerità, Meditazione che fu definito da papa Gregorio XV “una luce camminando scalzi, evitando di mangiare carne e vino, e splendente che guida le anime al paradiso”. passando la maggior parte del tempo in solitudine e contem- Morì ad Arenas nel 1562 e fu canonizzato nel 1669 da plazione. Tre anni dopo, nel 1559, il nuovo ordine si ampliò Clemente IX. Nel 1826, fu dichiarato patrono del Brasile.

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Farisei ed erodiani: intorno a Gesù, nemico comune, le parti opposte si alleano perché entrambe vogliono ucciderlo. Gesù è definito maestro vero, che insegna la verità, che non fa favoritismi. È l’uomo della verità e della libertà. La verità diventa una caratteristica dei discepoli e dei “mandati”. “Dicci dunque il tuo parere”. È una domanda trabocchetto: qualsiasi cosa Gesù avesse risposto sarebbe stato giudicato colpevole: dicendo che era lecito sarebbe stato accusato di amicizia con Cesare, suscitando la reazione dei farisei e degli zeloti; se invece si fosse opposto al pagamento del tributo sarebbe stato incolpato di ribellione al potere romano, cosa che avrebbe irritato gli erodiani. “È lecito o no pagare il tributo a Cesare?”, chiedono i farisei per cogliere in fallo Gesù. Sembra una domanda che non ha niente a che fare con la nostra vita e con i nostri tempi. In realtà il Vangelo parla sempre a noi, anche oggi. Il Vangelo è Dio che parla a me, a noi, oggi. Gesù non parla come i sapienti di questo mondo che interpretano ogni cosa ma non ci dicono quello che ci cambia per davvero, cioè “ti amo” o “seguimi”. Gesù parla perché è il nostro migliore amico e vuole che stiamo con lui; prepara, lo abbiamo ascoltato la settimana scorsa, una festa bellissima, il suo banchetto. Lo vediamo già qui in questo banchetto di amore. Gesù ci sta vicino nei diversi momenti della nostra vita: cresce con noi; non si stanca di aspettarci quando abbiamo perso tutto quello che era nostro e siamo andati lontani da casa; si intenerisce per la nostra debolezza e conta i capelli del nostro capo quando perdiamo la nostra memoria. Gesù sfugge all’insidiosa imboscata trasferendo la questione dal piano ideologico (la legittimità del pagamento del tributo) a quello pratico. Chiede che gli mostrino un “denaro del tributo”, la moneta corrente della zecca di Roma usata in tutto l’impero. Gesù domanda di chi siano, nello stampo facciale del denaro, il ritratto e il titolo che l’individua. “Di Cesare” gli rispondono. Gesù conclude: “Restituite dunque a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. La risposta sconcerta gli ascoltatori. In ogni caso dobbiamo chiederci cosa sia di Cesare e cosa di Dio. Nella risposta di Gesù è chiaro cosa appartiene a Cesare: solo quella moneta della zecca di Roma su cui è incisa l’“immagine” dell’imperatore. Questa pertanto andava restituita al proprietario. Il Vangelo non va oltre, in questo campo. Ma cosa è di Dio? Il termine “immagine”, usato da Gesù per la moneta, ha certamente richiamato la frase biblica posta proprio all’inizio della Scrittura: “Dio creò l’uomo a sua “immagine”; a “immagine” di Dio lo creò”. L’uomo, anche il più disgraziato o il più colpevole, è segnato radicalmente da una presenza divina. C’è quindi una “santità” che appartiene ad ogni uomo, non per suo merito ma per dono. Ogni uomo è icona di Dio, creato a sua immagine. Ebbene, quest’icona è tutt’altro che restituita al Signore. Anzi, spesso è deturpata, offesa, umiliata, frantumata, per colpe personali o per opera altrui. Ma deturpando noi stessi o gli altri, noi deturpiamo Dio stesso. Gesù vuole esortare coloro che lo ascoltano a restituire a Dio quello che a Lui appartiene: ossia ogni uomo e ogni donna. Che cos’è di Dio? Di Dio è l’immagine nascosta nel profondo di ogni uomo ed anche dentro di me. Di Dio è il soffio stesso della vita, che riceviamo e che diamo a Lui ogni volta che vogliamo bene e che renderemo a Lui nell’ultimo giorno; di Dio è l’amore che rende bello il volto di ognuno e che continua la forza creatrice; di Dio è l’amicizia che unisce gli uomini tra loro, la carità che lui affida perché sconfigga il male. Il cuore, quello che è davvero più nostro e più umano, è di Dio. Rendere vuol dire riconoscere che non siamo padroni, che non serve possedere, che siamo sempre e solo dei debitori, che abbiamo ricevuto tanto, tutto, e che dobbiamo restituire. Perché l’amore non ruba, non perde, ma si moltiplica, si conserva, si rigenera.

le letture della domenica Prima Lettura Is 45,1.4-6 Salmo Responsoriale Sal 95 Seconda Lettura 1Ts 1,1-5b


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ATTUALITA’

Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

Continua il viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre presenti sul territorio della nostra Diocesi

STRADELLA: “oggi diventiamo maggiorenni” STRADELLA - Continua il nostro “viaggio” nel mondo dell’Unitre. La seconda puntata del nostro reportage ci porta a Stradella, dove abbiamo incontrato il Presidente Maria Teresa Gariboldi Angelici, alla guida dell’associazione dal 2002. A Stradella l’inizio dell’anno accademico è fissato per il prossimo 22 ottobre. Presidente, Lei è alla guida della sezione di Stradella dell’Unitre. Ci può raccontare in breve la storia della presenza di questa “accademia dell’umanità” nella città di Depretis? Correva l’anno 1986 e molte signore di Stradella si recavano a Pavia e a Voghera per seguire i corsi Unitre e ne erano entusiaste, ma si poneva il problema del viaggio, delle nebbie e delle poche ore di luce nella cattiva stagione. Le persone più intraprendenti hanno quindi vagheggiato la possibilità di creare a Stradella una nuova Unitre, ed ecco le prime riunioni fra ex colleghe o amici. L’entusiasmo è stato il primo motore dell’iniziativa che ha trovato l’appoggio dell’istituto Santachiara (nella persona della Sig.ra Pinuccia Barbieri Rossi) che ha messo a disposizione i locali gratuitamente e quindi un gruppo di 20 persone ha dato vita alla nuova Unitre nel 1987 con il bene placido di Pavia ed un valido aiuto nell’organizzazione. Così è partita questa “Accademia dell’Umanità” sotto la presidenza del rag. Angelo Pozzi che purtroppo

Anche quest’anno sono appena iniziate le iscrizioni ai corsi. L’inizio dell’anno accademico è fissato per sabato 22 ottobre con una interessantissima ed attuale prolusione tenuta dal prof. Luigi Toscani che ha come argomento “l’Unità d’Italia”, come chiusura dei festeggiamenti commemorativi. Molti docenti “vecchi” e nuovi si alterneranno nei corsi da ottobre a maggio e molti sono gli argomenti trattati che vanno dal passato al presente con ampi riferimenti all’evoluzione del sapere e della vita, ma altrettanto varie e interessanti sono le altre attività dell’Unitre. Due immagini di gite degli “alunni” dell’Unitre di Stradella

è tornato presto alla Casa del Padre ed è stato sostituito dal sig. Gianmario Galbiati fino alla sua dipartita nel 2002 al quale è succeduta la prof.ssa Angelini Gariboldi Maria Teresa tutt’ora in carica. Negli anni la presenza dell’Unitre è andata sempre più consolidandosi. Quanti iscritti avete? Con quest’anno diventeremo “Maggiorenni”, cioè compiamo 18 anni nei quali l’attività è andata via via consolidandosi, affermandosi come una delle realtà culturali più importanti di grande spessore sociale ed umano, pur nel notevole cambiamento di iscritti per motivi “naturali”, ma mantenendo quasi invariato il numero che si aggira a tutt’oggi sui 150. Da sottolineare il numero

delle presenze alle varie lezioni, veramente gratificante in quanto, mai inferiore alle 40 persone per altro molto attente ed interessate. Sta per iniziare un nuovo

anno associativo e stanno per prendere il via i nuovi corsi accademici. Ci parli del calendario del prossimo anno accademico e delle novità più significative.

Laboratori che riprendono attività quasi dimenticate (il ricamo, la maglia, l’uncinetto) o ne propongono alcune nuovissime, computer e lingue straniere, nonché viaggi di piacere e culturali

che tendono a far conoscere i tesori d’arte e perché no gastronomici del nostro Paese. Ricordiamo le apprezzate gite turistiche in Europa: Olanda, Belgio, Germania, Polonia, Grecia, Spagna e Francia. In Italia è stata molto apprezzata la visita della Sicilia e di molte città d’arte: Parma, Mantova, Milano Brera, il cuore dell’Umbria, il Forte di Fenestrelle, Euroflora, la nave scuola Amerigo Vespucci ed altre. Un’ultima domanda. Presidente, ci faccia un bilancio di questi anni alla guida dell’associazione. Quali le soddisfazioni più belle da inserire nell’album dei ricordi? Dopo tanti anni di attività e parecchi di presidenza posso fare un bilancio assai positivo, in quanto non è mai venuto meno l’entusiasmo di “fare” da parte del Direttivo e di una efficientissima segreteria sempre pronti all’ascolto del prossimo, aperti alle novità, alle nuove proposte per mantenere vivo l’interesse e diffondere l’Unitre fra i “nuovi” pensionati o alle casalinghe desiderose di non impigrire fra i fornelli. Ricordo con piacere alcune considerazioni fatte da medici di base che hanno constatato come viene vissuta la partecipazione all’Unitre: molti loro pazienti hanno rarefatto le presenze in ambulatorio adducendo come motivo la partecipazione a conferenze interessanti (trascurando malesseri e momenti di depressione). Marco Rezzani

Nuovo magazzino per il Banco Alimentare Premiati i vincitori di “La storia siamo noi” ALESSANDRIA - Sabato 15 ottobre ad Alessandria, alle ore 11, si terrà la cerimonia di inaugurazione di un nuovo magazzino di supporto messo a disposizione del Banco Alimentare per la Provincia di Alessandria Onlus, associazione di volontariato impegnata nella raccolta e distribuzione di generi alimentari a favore di strutture caritative che, sul nostro territorio, assistono persone indigenti. Si tratta di una struttura di 650 mq, dotata di scaffalature a norma, idonea a contenere circa 400 pallets e che sarà utilizzata dal Banco Alimentare come magazzino di supporto per stoccare gli alimenti che non trovano posto nella sede di Novi Ligure. Nel corso del 2010 sono state distribuite ben 1.200 tonnellate di alimenti, destinate a 171 strutture presenti sul territorio della provincia; solo in occasione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, ultimo sabato di novembre, il Banco Alimentare raccoglie oltre 100 tonnellate di generi alimentari. Grazie al magazzino di sup-

porto inoltre le 26 strutture caritative che operano nella città di Alessandria potranno ritirare gli alimenti a loro destinati evitando le spese e i disagi che il ritiro presso la sede del Banco a Novi comporta. Per questo magazzino di supporto, sito in via Pavia 12, il Comune di Alessandria si è impegnato a farsi carico della quasi totalità dell’affitto, erogando un contributo di 12.000 euro all’anno per 6 anni. Questo impegno è stato ufficialmente ratificato da un protocollo di intesa firmato nel 2010 dal Sindaco, Piercarlo Fabbio, e da Maria Paola Scarsi, Presidente del Banco Alimentare; promotore del coinvolgimento del

Comune è stata l’assessore alla Famiglia e alla Solidarietà Sociale, Teresa Curino. Alla cerimonia di inaugurazione, oltre all’Assessore Curino, interverranno i rappresentati di strutture caritative, associazioni e realtà del territorio che da sempre affiancano il Banco nella sua preziosa attività di volontariato e rappresentanti del Rotary che da tempo contribuisce a sostenere l’attività dell’associazione. Non mancherà, inoltre, la presenza dei volontari. Il magazzino di Alessandria, sarà gestito da tre nuovi volontari, imprenditori e dirigenti neo pensionati, che hanno scelto di mettere a disposizione, a titolo gratuito, il loro tempo e le loro competenze per questo specifico compito. Saranno supportati da un gruppo di ragazzi ospiti delle comunità che fanno capo all’associazione S. Benedetto al Porto. La cerimonia inizierà con i saluti del Presidente del Banco Alimentare, seguiranno un intervento dell’assessore Curino e la presentazione del magazzino.

ALESSANDRIA - Si è svolta nella mattinata di mercoledì 5 ottobre nella sala del Consiglio di Palazzo Ghilini, sede della Provincia di Alessandria, la cerimonia di premiazione degli studenti delle scuole superiori del territorio che hanno partecipato al concorso “La storia siamo noi” organizzato da Presidenza del Consiglio provinciale, Cassa di Risparmio di Alessandria e Il Piccolo. “Abbiamo avvicinato i giovani alla Storia, perchè crediamo in loro, come risorsa per il futuro; ma è necessario fare riferimento al passato, alla Storia come irrinunciabile bagaglio culturale e base dalla quale partire per costruire nuovi progetti” ha detto Giovanni Barosini, presidente del Consiglio provinciale in apertura della cerimonia. Nella sezione di storia per gli studenti del triennio finale, il primo premio è stato assegnato a Giulia Colla della 5ª F del liceo scientifico Galileo Galilei di Alessandria. Secondi ex aequo Costanza Sottotetti (5ª A) ed Eleonora Ferrara (3ª AS) del liceo scientifico

tecnologico IIS Marconi di Tortona. Terza, Roxana Ioana Budasu della 5ª A sempre del Marconi di Tortona. Nella sezione di cultura civica, il vincitore è Jacopo Garlasco della 5ª A del liceo scientifico Galilei di Alessandria. Secondi ex aequo, Federico Fulgheri (5ª F del liceo scientifico Amaldi di Novi) e Nicole Volta (4ª B del liceo Galilei di Alessandria). Terzo, Carlos Alejandro Silvera Delgado della 4ª B del liceo scientifico Galilei di Alessandria. Per quanto riguarda il primo biennio, nella sezione di storia, Serena Deevasis e Angelica Bollano (entrambe della 2ª D del liceo scientifico Galilei). Tra i premiati

anche Um-berto di Giacomo dell’IIS Marconi di Tortona, per l’impegno profuso nel rendere ‘vivo’ il sentimento patriottico pur se in un tema di cultura civica. Nel corso della cerimonia, alla quale hanno presenziato i membri della commissione giudicatrice i vincitori sono stati premiati con un computer (i primi) un ipod (i secondi) e uno storage per computer (i terzi), messi a disposizione dalla CRAlessandria, mentre tutti i partecipanti hanno ricevuto in omaggio un libro sul Risorgimento. Ai dirigenti scolastici delle scuole vincitrici la Provincia di Alessandria ha donato una targa e un omaggio agli insegnanti.


Giovedì 13 ottobre 2011

O

IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

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SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S . P i e t r o (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); M e d a s s i n o (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,309,30-11,30-18 (sabato 18); O r i o l o (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011 Giovedì 13: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Venerdì 14: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Sabato 15: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Domenica 16: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Lunedì 17: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 18: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

Una giornata storica per l’Oltrepò che guarda al futuro con più ottimismo

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 19: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Edicole aperte domenica 16 ottobre 2011 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 16 ottobre 2011 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

Una nuova associazione culturale

Formigoni inaugura il centro di Riccagioia Nasce Voghera e Oltre

TORRAZZA COSTE “L’Oltrepò è la perla più splendente della produzione vinicola lombarda, qui si produce il 60% del vino di Lombardia, e il Centro di Riccagioia sarà una grande opportunità per Regione Lombardia di proseguire nei prossimi anni l’azione di promozione, relazione e collegamento con i Paesi partecipanti all’Expo 2015”. L’ha detto il presidente di Regione Lombardia, venerdì, inaugurando la nuova università del vino e polo di ricerca sulle colline di Torrazza Coste, società guidata dal presidente Roberto Albetti e dal direttore generale Carlo Alberto Panont. La cerimonia

si è aperta con la presentazione del libro “Caravaggio, un fitopatologo ante litteram” del professor Giuseppe Fogliani (in foto), decano degli studiosi della vite e del vino. Il presidente Formigoni ha poi invitato a riflettere sul valore di un centro come quello di Riccagioia: “E’ l’ennesima dimostrazione di una Regione che fa sistema con il mondo delle imprese e con i territori. Un sistema che crede nel lavoro, nella ricerca e nell’innovazione”. Con queste parole il presidente della Regione Lombardia ha inaugurato l’azienda regionale modello a Torrazza Coste in provincia di Pavia.

Iniziative a Bressana B R E S S A N A B O T T ARONE - L’assessorato alla cultura del Comune di Bressana Bottarone, la Biblioteca Civica e la Società Cooperativa “Progetti” organizzano una serie di appuntamenti dedicati a grandi e piccoli. Da venerdì 14 ottobre e per quattro venerdì parte il ciclo “Dai libri alle nuvole” per i bambini della scuola primaria. Si tratta di laboratori di animazione alla lettura e sono gratuiti e aperti a gruppi di 12 bambini. Nei quattro incontro si leggerà il libro “La conferenza degli animali” di Erich Kastner e poi vi si fantasticherà sopra con forbici e colori. Sabato 15 ottobre prende il via il corso di inglese per bambini, ragazzi e adulti che proseguirà fino al 21 dicembre. Sarà suddiviso su due livelli: principiante assoluto e intermedio. Le lezioni si svolgeranno presso la Sala Ragazzi della Biblioteca Civica Gianni Rodari nei seguenti orari: gruppo bambini/ragazzi (fino ai 14 anni) il sabato dalle 10 alle 11,30, gruppo ragazzi e adulti il mercoledì dalle

20.30 alle 22. Il costo agevolato per i residenti è di 50 euro. Per le iscrizioni ci si può rivolgere presso la biblioteca civica (tel. 0383 / 88101 int. 7). Comune e Biblioteca insieme all’associazione culturale “Chiave di volta” organizzano anche la gita a Venaria Reale e Torino. Durante la giornata ci sarà la visita alla mostra “Moda in Italia”.

Lutto per Antonio Giorgi La scorsa settimana è tornata alla casa del Padre Luigina Rovelli, di anni 92, mamma del giornalista Antonio Giorgi di “Avvenire” e nostra firma. Ad Antonio e alla moglie le più sentite condoglianze da parte del direttore del “Popolo” e di tutta la Redazione.

Riccagioia è un centro di servizi che promuove l’applicazione di nuove tecnologie e svolge attività di ricerca, sperimentazione, formazione e divulgazione. Situata nel cuore dell’Oltrepò Pavese, fa parte di un antico lascito che aveva come scopo quello di diffondere l’istruzione tecnica, sviluppare e promuovere l’agricoltura in tutti i suoi aspetti. Nel 2011 nasce Riccagioia Scpa un progetto che coinvolge enti pubblici e società private proprio per un Centro d’eccellenza. E proprio sul tema dell’innovazione è tornato il presidente lombardo: “La ricerca - ha detto Formigoni - è una delle

maggiori forze che possono sospingere la nostra economia, la nostra competitività e il nostro benessere. Proprio in un momento di crisi come quello attuale è infatti essenziale fare scelte di lungo periodo e promuovere strutture di ricerca come Riccagioia, perché si tratta di un vero e proprio investimento per il futuro dei nostri territori e delle nuove generazioni”. Ovviamente il presidente ha ricordato l’importanza di questa opera in vista del prossimo Expo 2015, manifestazione in cui l’agricoltura avrà un ruolo fondamentale. Il centro sarà al servizio non solo della vitivinicoltura dell’Oltrepò Pavese, ma anche delle altre zone produttrici di vino della nostra regione: dalla Franciacorta alla Valtellina, fino alle aree emergenti del Garda, della Valcalepio, del mantovano e al vino prodotto sulle colline di San Colombano vicino a Milano. La manifestazione si è chiusa con la benedizione dei luoghi da parte del Vescovo di Tortona monsignor Martino Canessa.

Aperitivo in biblioteca RIVANAZZANO TERM E - Grandi novità alla Biblioteca “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Domenica 16 ottobre, alle ore 17.30, prende il via il ciclo di incontri “Aperitivo in Biblioteca”; sottotitolo: “Conversazioni aperte intorno alla letteratura”. L’idea è semplice e accattivante: coinvolgere degli appassionati lettori di generi diversi, chiedere loro di condividere questa loro passione con altri lettori, aggiungere un momento conviviale con prodotti e vini tipici dell’Oltrepò. L’iniziativa si compone di tre incontri. Il primo è dedicato alla letteratura gialla: “La sfida del giallo: trame sospette”, con l’intervento di Persio Tincani, filosofo del diritto dell’Università di Bergamo; il secondo (domenica 13 novembre, ore 17,30) alla fantascienza: “La tentazione della fantascienza: mondi probabili, mondi possibili, mondi impensabili”, con il contributo di Stefano Moroni, architetto del Politecnico di Milano; il terzo

(domenica 4 dicembre, ore 17,30) alla letteratura di impronta filosofica: “L’arte dell’enigma: Jorge Luis Borges e il racconto filosofico”, con l’introduzione di Giuseppe Lorini, filosofo del diritto dell’Università di Cagliari. Al termine di ogni incontro si potrà gustare un aperitivo ‘a tema’ a cura del Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme e assaggiare i vini tipici del nostro territorio. “Vogliamo offrire agli amanti della lettura un momento di confronto e di simpatica condivisone” commenta Marco Largaiolli, Presidente della Biblioteca di Rivanazzano Terme “penso che il connubio cultura letteraria e cultura enogastronomica sia la formula più efficace per dare il via ad un appuntamento che possa diventare una importante consuetudine”. Ma questa non è l’unica importante iniziativa messa in campo dalla Biblioteca di Rivanazzano per l’inizio dell’autunno. Al via anche un corso di italiano dedicato agli adulti stranieri.

VOGHERA - “Voghera e Oltre” è una nuova associazione culturale che va ad arricchire il patrimonio vogherese e si propone come nuova realtà tesa a coinvolgere il mondo giovanile in eventi, manifestazioni ed iniziative, con l’obiettivo di valorizzare la storia e la tradizione della città e del territorio. La neo nata associazione è stata ufficialmente presentata sabato scorso (1 ottobre) presso la cantina sociale Cattaneo Adorno di Retorbido. Presidente dell’associazione è la giovane, bella e dinamica Francesca Grazioli, coadiuvata dalla vice presidente Federica Fariseo e da alcuni soci operativi (Roberta Grazioli, Elena Rocca, Marco Azzali, Simone Algeri, Alessio Moscariello, Gianmaria Pozzoli e Andrea Pestoni). Era presente all’inaugurazione anche il sindaco di Voghera, Carlo Barbieri. “Il nostro obiettivo è quello di promuovere la cultura vogherese e oltrepadana attraverso una serie di manifesta-

zioni ed iniziative itineranti nel territorio e principalmente relative a tematiche di carattere giovanile che dovranno valorizzare discipline artistiche come spettacoli teatrali e musicali, rassegne a tema, manifestazioni culturali, proiezioni cinematografiche, eventi che fanno riferimento all’arte, alla letteratura, al teatro, al cinema, alla musica, alla danza, al fumetto, alla fotografia, al folklore, alla pittura, alle radici enogastronomiche del territorio. Voghera e Oltre nasce appunto come un’associazione culturale aperta a tutti, ma con l’obiettivo principale di promuovere la cultura in ogni sua forma, legandola indissolubilmente al suo territorio di appartenenza che, come si evince dal nome, è anzitutto Voghera ma anche tutto il territorio circostante. - spiega la presidente Francesca Grazioli - Attualmente stiamo predisponendo il calendario per il 2012, ma prima della fine dell’anno abbiamo intenzione di organizzare anche altri eventi”.


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VOGHERA E OLTREPO’

L’incontro si è svolto lo scorso mercoledì 5 ottobre

Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

Per iniziativa di Angelo Ciocca

Le suore Benedettine fanno festa a Broni Bando per le imprese BRONI - Hanno pregato per la nostra Chiesa, vigna del Signore, ricca dei doni di Dio, per i cristiani che testimoniano con il coraggio dei martiri, per i giovani che vivono con coerenza i valori forti della fede, per le famiglie e perché ognuno sappia andare incontro all’umanità con spirito missionario: con grande apertura al mondo, sentendosi “strumenti di provvidenza attenta ed operosa”, le Suore Benedettine hanno aperto il loro pomeriggio, alla santa Messa con la comunità di Broni. Una storia di esperienze e di affetto, quella delle Madri di Vogherà con i bronesi. Presenti in città dal 1862, con un Asilo Infantile privato, dal 1925 ebbero poi gratuitamente dal Comune i locali dell’Asilo “Garibaldi”, che educò e crebbe generazioni di bambini, sino al 1992. Nessuno ha dimenticato il lavoro e la testimonianza delle Suore in ospedale, dove la loro opera iniziò nel

1893 e alla Casa di riposo “Conte Cella”, aperta nel 1961.Molte - ventiquattro le religiose provenienti da Broni ed entrate nell’Ordine: le prime negli ultimi decenni del 1800, vicine, quindi, alle Madri fondatrici, le sorelle Schiapparoli. Le abbiamo sentite ricordare... passando in rassegna una pagina di storia che anche per i più giovani non è stata un arido elenco; ci ha fatto ritrovare, anzi, cognomi di tante famiglie che qui hanno avuto le radici... Pedrazzi, Novarini, Verdi, Diani, Rebasti, Crubellati. Attualmente, le Suore Be-

nedettine operano, oltre che in Italia, in Albania, Romania, Brasile, Bolivia, Paraguay, Messico, Argentina, India, Guinea-Bissau, Kenya, Malawi. Da questi Paesi provenivano le sorelle che il 5 ottobre scorso si sono riunite a Broni per celebrare il loro “Giubileo”. All’Oratorio “De Tommasi”, dopo la Messa in chiesa parrocchiale, abbiamo visto le religiose davvero testimoni della gioia del Signore: hanno pregato con il parroco don Mario Bonati, don Luca Zambianchi, i giovani ed i catechisti, hanno cantato e

danzato, dopo un momento di convivialità apprezzatissimo. In serata, hanno parlato delle loro esperienze missionarie, soprattutto nel sud delle Americhe, in Albania, in Romania e in Africa. La “traduttrice”, nei panni della Madre Generale che aveva a fianco la sempre brillantissima suor Aurora Riva, ci ha permesso di conoscere, quindi, l’impegno delle consorelle che accolgono, assistono ed educano l’infanzia e la gioventù, secondo il loro carisma. Con semplicità e con umiltà e con la gioia profonda che anche lo sguardo manifesta, hanno presentato perché la vivono! - la loro vocazione, che da una ricca vita interiore di preghiera porta all’attività apostolico - caritativa che le contraddistingue.L’incontro si è concluso con vivaci dialoghi tra le Suore ed i giovani dell’Oratorio, attenti ed interessati. m.s.

M I L A N O - Le imprese possono presentare progetti di welfare aziendale innovativi, della durata biennale, a supporto della conciliazione tra famiglia e lavoratore e lavoratrice. Sono 5 i milioni di euro destinati ai progetti che intendono facilitare la conciliazione nelle Piccole e Medie Imprese. “In un momento in cui gli investimenti aziendali sono difficili - spiega il consigliere regionale Angelo Ciocca la Regione offre l’opportunità di accedere a contributi per creare servizi aziendali per l’infanzia, per il dopo scuola, per centri estivi per i figli dei dipendenti. Si tratta di servizi importanti e Regione Lombardia intende riconoscere lo sforzo aziendale di investimento assegnando un contributo a fondo perduto”. In particolare, i progetti devono essere finalizzati a obiettivi specifici: individuare percorsi di welfare aziendale innovativi che possano contribuire alla definizione del nuovo modello di conci-

liazione lombarda PMI; favorire lo sviluppo sociale attraverso il welfare aziendale; sostenere sperimentazioni di accordi di secondo livello per l’attivazione di programmi interaziendali volti a promuovere il benessere sociale e familiare; sviluppare modelli di welfare integrati per favorire lo sviluppo sociale e promuovere la conciliazione tra famiglia e lavoro. Possono presentare domanda le Piccole e Medie Imprese in forma singola, associata tramite ATI (Associazione temporanea d’impresa) o in partenariato. Ai singoli progetti può essere concesso un contributo a fondo perduto fino a 200.000 euro. Il contributo è concesso per un ammontare massimo dell’80% del costo complessivo del progetto. I soggetti richiedenti potranno presentare una sola domanda per tutto il territorio lombardo. Le domande dovranno essere presentate al protocollo generale di Pavia entro il 15 ottobre 2011.

Al ritorno dal viaggio in Palestina

Lascia la parrocchia di Robecco e torna in India

In ricordo... della Terra di Gesù

Saluto commosso a padre Sebastian

STRADELLA - “Questa è una terra speciale: ovunque può essere passato Gesù. Vai per le strade e senti qualcosa: allora capisci che non può essere una favola!”. È la testimonianza, genuina e profonda, di un’organista messicana, incontrata nella cappella della Nunziatura. È vero: la Terra Santa offre l’emozione di un incontro e l’evidenza storica di ciò in cui crediamo. Da giovedì 22 settembre a giovedì 29 si è svolto il pellegrinaggio in Terra Santa organizzato dalle parrocchie di Broni e Stradella. L’intensa settimana di noi pellegrini oltrepadani è iniziata in Galilea. Nella regione di Maria e di Giuseppe, abbiamo visitato i luoghi del lavoro quotidiano e della vita familiare di Gesù. Cafarnao, il lago di Tiberiade e le colline circostanti ci hanno accolto, poi, per farci rivivere annunci ed episodi: la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il Vangelo delle Beatitudini, la chiamata dei discepoli e la condivisione del cammino, le guarigioni del corpo e dello spirito. Speriamo di ricordare, nelle prove della vita, il monte Tabor: ci ha regalato un momento di intimità col Signore e di contemplazione della Sua Gloria nella celebrazione dell’Eucarestia. Domenica, abbiamo ammi-

ROBECCO PAVESE Lo scorso sabato 8 ottobre nella chiesa parrocchiale di Robecco Pavese, gremita di fedeli, Padre Sebastian ha celebrato la Santa Messa solenne di commiato dalla comunità robecchese che lascia per tornare in India. Con lui hanno concelebrato padre Giorgio e padre Saverio, all’altare il chierico Emanuele. La celebrazione è stata accompagnata dai canti del coro “San Giuseppe Marello” diretto dal maestro Alessandro. All’omelia, commentando il Vangelo del giorno che proponeva la parabola degli invitati al banchetto nuziale, Padre Sebastian ha fatto notare che siamo tutti pellegrini invitati alle nozze, alle quali ci dobbiamo presentare con l’abito intessuto di “pace e giustizia”. Al termine della celebrazione, è il momento dei saluti: di Corrado, prezioso collaboratore della parrocchia, del Sindaco Pier Luigi Bianchi, il quale saluta a nome delle autorità e di tutti i cittadini, ricordando l’impegno profuso da padre Sebastian in questi anni, di Giancarlo Gorrini che, a nome degli abitanti di casa Chiodi, ringrazia citando le parole dell’Agnese manzoniana alla notizia della partenza di Padre Cristoforo da Pescarenico “faceva tanto bene qui”, del chierico Emanuele Tizzoni, di una

rato il paesaggio del deserto di Giuda, le rovine di Masada, la rigogliosa valle di Davide. Un irruento piovasco ci ha accompagnato verso Qumran, luogo di ritrovamento degli antichi rotoli biblici esseni: con stupore, abbiamo osservato l’improvvisa e temuta violenza dei torrenti d’acqua nei “wadi”. Gli ultimi tre giorni sono trascorsi principalmente a Gerusalemme, città dove il cuore si gonfia di emozione e lo spirito si nutre di Parola, di arte e di storia. Particolarmente apprezzata è stata l’ora di adorazione eucaristica nella basilica del Getsemani, accanto a quegli ulivi millenari, testimoni silenziosi della notte in cui il dolore e la paura dell’uomo acquisirono un senso. Diverse tappe, di memorie e

visite, hanno poi scandito il nostro percorso verso quel sepolcro vuoto, che ci assicura siamo fatti per l’eternità. Ringraziando il Signore anche per la convivialità e la condivisione fraterna di questi giorni, ci piace segnalare il “Caritas Baby Hospital” di Betlemme: aprendoci le sue porte, ci ha mostrato l’Amore che si fa servizio. L’ospedale accudisce circa 35.000 bambini l’anno, in prevalenza palestinesi. Si mantiene unicamente con donazioni, perché solo l’indipendenza da ogni potere politico ed economico garantisce la libertà di accoglienza. Per avere notizie e per un aiuto solidale, è possibile consultare il sito internet: www.aiuto-bambini-betlemme.ch Elena Passadori

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coppia di giovani sposi insieme al loro piccolo, dei bambini dell’oratorio che ad uno ad uno prima e poi in coro ripetono il loro “grazie Padre Sebastian”, della redazione del bollettino parrocchiale “La Fonte”, da lui voluto e fondato. Particolarmente toccante e denso di significato quest’ultimo indirizzo di saluto: in esso si ripercorrono i primi passi dei padri Giuseppini in terra robecchese, del tanto lavoro svolto da padre Sebastian e dai suoi confratelli in questi anni in cui hanno cercato di “educare alla fede, di far crescere la comunità nella gioia della fede; in cui ha battezzato i bambini, li ha preparati alla Comunione e alla Cresima, ha benedetto gli sposi, ha confortato e dato gioia ai malati, ha accompagnato i morti all’eterno riposo, ‘seminando’ consolazione e speranza”. Tante iniziative e tante opere: parroco dal 2007, ha fatto tante cose: è nato il coro, il “San Giuseppe Marello”, invitato e apprezzato in molte chiese, è fiorito l’Oratorio, Grest per tanti bambini, anche dei dintorni; i pomeriggi della domenica, nel rinnovato salone della canonica, si sono animati nei programmi “ever green” per gli anziani, con aperture a eventi culturali. Più recentemente, con paziente

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gradualità, ha promosso lavori per le varie necessità della chiesa, lavori in fieri, destinati a continuare: lui ha segnato un inizio, ha indicato un cammino, ha mostrato che tutto è possibile, che è sempre possibile, con pazienza, prudenza e sapienza evangelica”. È stata rinvigorita la devozione alla Madonna e a San Giuseppe. Infine l’augurio a nome di tutta la comunità espresso con le parole del Vangelo: “…bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto”. Padre Sebastian, composto e felice di tanto affetto, saluta, dicendo che il prete non è per una parrocchia, ma per tutta l’umanità, suggellando così ancora un prezioso insegnamento. Renzo Testori


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

La pittrice pinarolese volerà a New York a rappresentare l’Italia

Luciana Manelli dona un quadro al comune PINAROLO PO - Luciana Manelli pinarolese doc e pittrice di fama nazionale, ha donato un dipinto al comune di Pinarolo Po. La tela intitolata “Omaggio alla mia terra”, a ricordo dei 150 anni, è stata esposta insieme ad altri stupendi dipinti nella personale allestita presso la sala convegni del ristorante “Il Cucinone”. La mostra, che ha riscosso un grande successo, si è tenuta nel week end scorso, in occasione della festa patronale di Pinarolo Po. All’inaugurazione, davanti ad una sala gremita di cittadini e amanti dell’arte, hanno partecipato il sindaco di Pinarolo Po Cinzia Gazzaniga, con giunta e consiglieri, il consigliere regionale del Pd Giuseppe Villani e Siro Brondoni che ha presentato con bravura la mostra. Luciana Manelli nasce il 13 maggio 1946 a Pinarolo Po, dove vive la sua prima età giovanile fino al momento in cui si trasferisce a Milano per frequentare il liceo artistico a Brera. Qui segue il corso di pittura del professor Silvio Consadori e i corsi di figura e anatomia del profes-

sor Ugo Vittore Bartolini. Sempre a Milano passa poi agli studi superiori e si iscrive all’Accademia di Belle Arti ove si perfeziona in tecniche pittoriche nel corso del Prof. Domenico Purificato. Dal 1971 è docente di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Da 15 anni Luciana Manelli presenta le sue opere presso la conosciuta emittente televisiva Telemarket. “Quest’anno in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia - spiega la Manelli - come Accademia di Brera abbiamo organizzato diverse manifestazioni e realizzato un libro

molto interessante evocando le gesta storiche che hanno portato alla costituzione dello stato italiano. In questo contesto di festeggiamenti non ho potuto dimenticare la terra in cui sono nata: Pinarolo Po. Così ho deciso di rafforzare il mio legame con il territorio oltrepadano realizzando e donando una tela al comune. Questa tela che vuole essere la testimonianza dell’affetto che nutro per Pinarolo sarà per sempre visibile nella sala consigliare del municipio. Nel quadro è rappresentato il comune con i suoi tre sim-

boli: il castello, la chiesa e le torri di una vecchia fabbrica. In primo piano ho voluto evidenziare il simbolo della patria, la nostra bandiera e il gonfalone comunale. Tutto in chiave tricolore. Sempre nel dipinto viene esaltata la realtà agricola del territorio italiano. Una realtà agricola che allora caratterizzava il paesaggio nazionale e che ancora oggi è presente e visibile a Pinarolo Po”. Luciana Manelli da Pinarolo Po volerà negli Usa a rappresentare la pittura italiana in occasione di una mostra che si terrà dal 23 dicembre al 12 gennaio 2012 presso l’Agora Gallery di Chelsea a New York. “Sono stata invitata a rappresentare il nostro paese - continua Luciana Manelli per la serenità che trasmettono i miei dipinti. Questa è stata la vera motivazione che ha spinto gli organizzatori americani ad accogliere i miei quadri. Questo per me è un grande motivo d’orgoglio. L’arte come la musica, la letteratura, deve suscitare emozioni”. Mattia Tanzi

Festeggiati i 40 anni d’insegnamento di suor Agata VOGHERA - 1971-2011: due date significative di inizio e di fine carriera per Suor Agata, insegnante per 40 anni alla scuola primaria dell’Istituto Santa Caterina delle Suore Agostiniane. Nell’ambito della ormai tradizionale “Festa dei nonni”, molti dei suoi alunni si sono trovati domenica 2 ottobre nel giardino dell’Istituto per festeggiare la loro maestra che per otto lustri ha impartito lezioni

di vita a oltre duecento scolari. Nella canzone “Vorrei avere sei anni”, che tutti le hanno dedicato, erano racchiusi i ricordi e la nostalgia di anni felici trascorsi tra i banchi della scuola elementare. Sono stati attimi di commozione per Suor Agata, che ha voluto ringraziare tutti i presenti con parole accorate prima di passare al taglio di una grande torta dove risaltava la scritta “40 anni dedicati a noi”.

Giornata dell’Oftal presso il convento di S. Maria delle Grazie VOGHERA - Domenica 9 ottobre, a Voghera, presso il Convento di S. Maria delle Grazie, si è svolta la giornata dell’OFTAL, una occasione di incontro e di amicizia, dopo il pellegrinaggio diocesano.

Al mattino le dame e i barellieri si sono ritrovati con l’assistente diocesano don Marco Daniele per un momento di riflessione. Poi si sono trasferiti in chiesa per partecipare alla Santa Messa.

Al termine del momento di preghiera è iniziato il pranzo nel refettorio del convento. Prima di iniziare a mangiare don Marco Daniele e il presidente dell’OFTAL Pier Paolo Boffi hanno salutato e ringraziato tutti i presenti e in particolar modo i Frati e il padre guardiano P. Guglielmo Bozzo. Al termine la dama Piera Semino Zanassi, presidente del Gruppo Vincenziano di Tortona, ha ufficialmente donato all’associazione una carrozzella per gli ammalati a ricordo dei suoi quarant’anni di viaggi a Lourdes. Il dott. Giannantonio Pozzoli ha rin-

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

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graziato Piera per l’impegno profuso e per la grande generosità dimostrata con l’offerta di un dono utile e d.c. significativo.

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IN BREVE SCUOLE / BRONI

Momenti di riflessione con gli alunni I due plessi della città hanno aperto l’anno scolastico con alcuni momenti di riflessione, guidati da don Luca Zambianchi e con la Santa Messa celebrata dal parroco don Mario Bonati. Rispettando le normative vigenti – che vietano atti di culto in orario scolastico e all’interno delle scuole – ma riconoscendo l’importanza dei “riti” della religione cattolica nella nostra storia e per la spiritualità dei piccoli – in due mattinate diverse, prima dell’inizio delle lezioni, nella più assoluta libertà alunni, docenti, personale ausiliario hanno vissuto l’incontro con il Signore, compagno di viaggio, come sempre, da ogni autunno alle soglie dell’estate. La Parola, il canto, le preghiere composte dai bambini delle classi quinte hanno offerto momenti di una profondità che non va negata alle nuove generazioni, al di là dell’innegabile rispetto dovuto ai compagni di altre fedi. m.s.

BIBLIOTECA / TORRAZZA COSTE Incontro su fossili e minerali della zona Continuano gli incontri alla biblioteca di Torrazza Coste per esplorare il territorio, le sue risorse, i suoi prodotti. Venerdì 14 ottobre alle ore 21,15 Simona Guioli, direttore del Museo di Scienze Naturali “G. Orlandi” di Voghera, affronterà il tema “Fossili e minerali nel territorio di Torrazza Coste”. Parteciperà Francesco Moroni, esponente della Protezione Civile torrazzese con fotografie ed informazioni su un’area fossilifera e geologica nel territorio comunale.

UNITRE / BRONI Apertura del nuovo anno accademico Si aprirà ufficialmente domenica 16 ottobre il nuovo anno accademico dell’Unitre di Broni. La giornata di inaugurazione si terrà alle ore 15.30 presso il salone di Villa Nuova Italia in piazza Vittorio. Per l’anno accademico 2011-2012, la lectio magistralis sul tema “Ritrovamenti archeologici della Lombardia” sarà tenuta da Rosanina Invernizzi, funzionario della Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia.

EVENTI / BORGORATTO Festa d’Autunno con convegno Domenica 16 ottobre a Borgoratto Mormorolo sarà organizzata la Festa d’Aununno. In quell’occasione si svolgerà un convegno dal titolo: “Ambiente, viticoltura e turismo in Valle Coppa”. Interverranno: Tagliani, presidente della Comunità Montana, Panont e Massone del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, i tre consiglieri regionali Ciocca, Pesato e Villani, il presidente della Provincia Bosone, l’assessore provinciale al Turismo Marchiafava e il presidente della Camera di Commercio De Ghislanzoni.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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Domenica 9 ottobre il raduno sezionale della provincia di Pavia per celebrare l’importante anniversario

MONTALTO PAVESE

50 anni con le penne nere pagina a cura di DANIELA CATALANO Domenica scorsa sulle colline dell’Oltrepò sono arrivati centinaia di alpini. La meta è stata Montalto Pavese dove si è svolto il raduno sezionale della provincia di Pavia. L’occasione per riunirsi è stata un compleanno. Un compleanno speciale: quello del gruppo montaldese che ha compiuto 50 anni. Mezzo secolo portato con orgoglio e onore e che noi vogliamo raccontare attraverso il suo storico fondatore, l’alpino Antonio Casarini, oggi presidente della Sezione pavese dell’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.). Siamo stati accolti nella bella sede del gruppo, ai piedi dell’imponente castello, simbolo del paese. Il suo racconto parte addirittura dal 1960 quando proprio lui con il fratello Pietro decide di fondare il gruppo dell’Oltrepò e attorno a loro ben presto si riuniscono 154 alpini provenienti sopratutto da Casteggio, Broni, Mornico e Borgo Priolo. L’inaugurazione ufficiale avviene il 18 aprile 1961. Numerose le autorità presenti: il Generale Franco Magnani da poco rientrato dalla prigionia in Russia, l’Onorevole Edgardo Castelli Sottosegretario di Stato alle Finanze, il presidente sezionale, il Gen. Maggiani presidente del Nastro Azzurro. Gli onori di casa sono svolti dall’allora sindaco Mario Giannozzi. Madrina è la giovane Agnese Mariani. Questi ricordi sono ancora vividi nella mente di Casarini che mostrando le foto di quel giorno sottolinea come il gruppo di Montalto sia stato il primo nato nel dopoguerra in provincia di Pavia e il terzo in ordine di tempo

dopo quelli di Monte Penice e Voghera. L’ANA, infatti, nasce l’8 luglio 1919 a Milano e pochi anni dopo, nel 1922, si forma la Sezione di Pavia. Attualmente in Italia le sezioni sono 81, 32 quelle all’estero e 6 gruppi autonomi: 4 in Canada e 2 in Colombia. Le sezioni a loro volta si articolano in 4.359 gruppi. Il presidente nazionale è Corrado Perona. Anche nella sezione pavese le cose sono cambiate e in questi cinquant’anni i gruppi sono cresciuti. Oggi sono 28, di cui l’ultimo nato pochi mesi fa con il nome di “Strada Romera” e comprendente i paesi di S. Giuletta, Torricella e Corvino San Quirico. Tra le prime attività del gruppo di Montalto c’è la partecipazione all’adunata di Torino per il centenario della Unità d’Italia (1961). Come racconta Casarini quest’anno, a maggio, gli alpini di Montalto sono tornati a Torino per celebrare i 150 anni con i medesimi sentimenti e lo stesso spirito, decisi a dimostrare che “l’Unità è il presupposto indispensabile per affrontare tutti quei problemi che affliggono la nostra società e che il Tricolore, intriso del sangue di molti Italiani, è l’unico insostituibile simbolo dell’Italia”. “L’adunata di Torino - prosegue Casarini - ha dimostrato che gli ideali di Patria, unità, solidarietà che hanno ispirato i nostri avi nel 1919, sono arrivati a noi intatti e a noi spetta il compito di trasmetterli ai nostri figli e ai nostri nipoti”. Poi prosegue raccontando le prime esperienze del gruppo montaldese, tra cui l’istituzione di una

L’alpino Antonio Casarini e il sindaco di Montalto Marina Casarini

cena sociale che si ripete puntualmente dal 1965. Nell’agosto del 1976 lui e Antonio Landini sono nel Friuli terremotato, al campo di Maiano, per aiutare la popolazione colpita dal sisma. Nel 1980 il gruppo decide di dotarsi di una sede che viene individuata in via Vittorio Emanuele in un fabbricato di proprietà dei fratelli Alberici. La sede sarà inaugurata il 13 aprile dello stesso anno. Con la sede a disposizione il numero dei soci riprende ad aumentare per cui ben presto i locali risultano troppo stretti. Nel 1982 il gruppo si trasferisce in via Trieste nella ex Caserma Carabinieri messa a disposizione dal Conte

Cesare Balduino. Sarà inaugurata nel giugno dello stesso anno. Purtroppo lo stabile è posto in vendita per cui il gruppo, nel novembre del 1985, deve nuovamente trasferirsi e ancora una volta è la munificenza del Conte Balduino che viene incontro agli alpini mettendo a disposizione un fabbricato in via Castello (Casa Bernè) dove il gruppo è tuttora. Lo stabile è fatiscente: gli alpini e i soci aggregati non si scoraggiano e lavorando di sera, nei giorni festivi e con temperature sotto zero. Riescono a sistemare e a rendere agibile la sede dove il 21 febbraio 1986 si terrà l’annuale assemblea. Negli anni seguenti vengono eseguiti importanti lavori. Nel 2001 a ricordo del quarantesimo di fondazione viene eretta la chiesetta dedicata alla Madonna del Don. A celebrare la S. Messa c’era don Paolo Bussolini, sacerdote orionino e cappellano del gruppo. Nel suo interno sono riportati tutti i nomi dei soci che... sono andati avanti. Il progetto è del socio alpino Maurizio Castagna mentre l’esecuzione dei soci Giuseppe Madama, Mario Filighera, Ernesto Saviotti e Francesco Gazzotti. Le decorazioni interne sono dei fratelli Rodolfo e Arturo Platè. Le parti in legno sono state eseguite da Guglielmo Bianchi. Nel 2006 viene rifatto completamente il tetto del lato nord e nel 2009 viene chiuso con perline il lato sud del portico. Nel 2010 è la volta dell’impianto elettrico rifatto completamente con l’installazione di tre quadri salva vita. Il merito di

questo lavoro è dei soci Marco Bianchi, Alessandro Rossi e Cristiano Martinotti. Nel gruppo di Montalto, che oggi conta 54 soci, è anche tesserata la giovane socia Giulia Moroni unica “alpina” della provincia di Pavia. Dal 2009 il capogruppo di Montalto è l’alpino Bruno Doria che nella giornata di domenica ha fatto da padrone di casa accogliendo le numerose autorità e tutti i partecipanti alla manifestazione. Parlando del suo gruppo ha spiegato che la festa è anche un’occasione di solidarietà e per questo è stato deciso di dare un contributo materiale e finanziario per la ristrutturazione della casa canonica. Anche il sindaco Marina Casarini ha messo in luce i valori che da sempre caratterizzano gli alpini quali il senso del dovere, l’impegno, l’onestà di comportamento, il senso di responsabilità, la coesione morale, l’amicizia, la solidarietà umana e lo spirito di sacrificio e si è detta orgogliosa di aver potuto ospitare il Raduno Sezionale nel suo paese che da 50 anni ama le “penne nere” e le considera un fiore all’occhiello della sua storia. Dopo aver conosciuto da vicino questa realtà abbiamo capito che “essere alpini” significa “tendere la mano a chi ha bisogno e a chi soffre, impegnarsi a fondo per il bene della comunità, non consentire o tollerare divisioni e non permettere compromessi e intrighi di nessun genere”… un insegnamento certo importante che in mezzo secolo di vita il gruppo di Montalto ha saputo mettere in pratica con entusiasmo e dignità, tenendo alto il “valore alpino”.


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EVENTI E CULTURA

Successo della scuola diocesana all’Autunno Pavese

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Sarà consegnato da Toyai a Broni

Il Santachiara ha vinto “Sapori pavesi” Il premio San Kizito PAVIA - Gli Istituti Scolastici Alberghieri Cossa di Pavia, Pollini di Mortara, APOLF di Pavia e ODPF Istituto Santachiara di Stradella si sono sfidati nel concorso “Sapori pavesi in sfida” nell’ambito della manifestazione Autunno Pavese DOC 2011 - 59 edizione, promossa dalla Camera di Commercio di Pavia. Oggetto della sfida: organizzare una Cena completa di allestimento sala e servizio ai tavoli per 100 ospiti sul tema “Giuseppe Verdi e l’Unità d’Italia”. La serata di lunedì 3 ottobre ha visto in azione 22 allievi della Scuola Alberghiera dell’ODPF Istituto Santachiara: 10 cuochi capitanati dallo chef in erba Edoardo Pochintesta, classe IV Tecnico di Cucina e 10 camerieri diretti dalla Maitre Lea Galbiati, classe IV Tecnico di sala e bar. Gli allievi di Stradella hanno chiuso la sfida aggiudicandosi il Primo Premio del concorso assegnato loro dal giudizio integrato fra il parere dei commensali e quello di una competente Giuria composta dal Presidente Mario Becciolini, Associazione Cuochi di Pavia, Virgilio Brusati, Sommelier AIS, Boschetti, membro AIS, Gerenzani, membro FI-

SAR, Annalisa Alberici, giornalista ed esperta di enogastronomia, Giovanni Merlino, Ass. Albergatori Pavia, Barbieri, Associazione Panificatori, Giovanni Rossi, giornalista dell’Informatore Lomellino e Giacomo De Ghislanzoni, Presidente della Camera di Commercio di Pavia. L’allestimento della sala, curato dagli allievi preparati dalla professoressa Mariateresa Bianchi, è consistito nella predisposizione di stupendi tavoli rotondi a tovaglie bianco-panna decorati trasversalmente da strisce di organza verde, centrotavola a sfera di garofani rossi con piccole candele accese appoggiate su specchi per diffonderne luce e colori. A completamento un menu

stampato che portava come sfondo la celebre opera verdiana “Il Nabucco”, le cui note sono state riprodotte anche su cartoncini appesi alle pareti, peraltro già abbellite dai dipinti della collezione della Libera Associazione Pittori e Illustratori Pavesi. Gli allievi in sala, preparati dal Prof. Pierluigi Perinetti, si sono professionalmente destreggiati nel servizio ai tavoli affrontando agilmente anche il cambio di vini mentre i compagni in cucina, formati dal Prof. Silvano Vanzulli, terminavano la preparazione dei piatti cominciata fin dal primo pomeriggio ed interamente effettuata sul posto. Al termine della degustazione dei secondi piatti, Annalisa Alberici ha letto un no-

Cinema, teatro e musica per i 160 anni dell’associazione

stalgico “Racconto Pavese” di Piera Venuti sul lavoro delle mondine nella Lomellina, l’autrice è stata premiata dal Presidente De Ghislanzoni. Terminati anche i dolci, i presenti e la Giuria sono passati alle votazioni. Nel frattempo il Presidente della Camera di Commercio e il Presidente della Giuria si sono complimentati con gli allievi del Santachiara ed i loro docenti, consegnando una targa come attestato di partecipazione alla Direttrice dell’Istituto Stefania Fecchio e un attestato ad ogni allievo in gara. Al termine dei conteggi, dopo qualche attimo di emozionata attesa da parte dei ragazzi e dei referenti dell’Istituto presenti in sala ecco il verdetto: vincitore l’Istituto Santachiara! Il premio, consistente in un contributo in denaro per le attrezzature didattiche, verrà consegnato ufficialmente ai ragazzi il 14 novembre in occasione della manifestazione “Emergente” gara di chef emergenti della Lombardia e del resto del Nord Italia, selezionati da giornalisti del settore organizzata da Witaly con la Camera di Commercio di Pavia, presso la Certosa Cantù di Casteggio.

BRONI - L’Associazione Toyai Onlus adotta e sostiene, nello spirito cristiano, situazioni disagiate nei Paesi a risorse limitate, tra le quali la prima e più importante è il “Saint Kizito” Hospital di Matany (Uganda), situato nella regione del Karamoja, la più povera del Paese e una delle più povere dell’Africa e di cui Matany rappresenta la principale struttura sanitaria. Toyai significa proprio “che tu sia” in lingua karimojong. In oltre 11 anni di storia la nostra Associazione ha raccolto più di 500.000 Euro di aiuti grazie alla generosità e all’amicizia di tante persone e istituzioni. Per questo motivo l’Associazione ha deciso nel 2007 di istituire il Premio San Kizito, una benemerenza finalizzata a manifestare la pubblica riconoscenza di Toyai a chi si è distinto in modo particolare a sostegno della medesima e delle sue finalità. Il Premio ricorda il più giovane dei Martiri Ugandesi, a cui è intitolato l’Ospedale di Matany, e consiste in una medaglia di bronzo argentato, coniata a tal fine, recante l’incisione del battesimo di San Kizito ad opera di San Carlo Lwanga; esso rappresenta lo spirito e la volontà

dell’Associazione Toyai Onlus di contribuire, attraverso l’esercizio della carità, all’opera dell’evangelizzazione. Nel 2011 il Premio San Kizito verrà consegnato a Maurizio Marini, titolare di Marini Flowers di Voghera che in questi anni ha organizzato diverse giornate di vendita di fiori a sostegno dei progetti della nostra Associazione, a Daniela Catalano e Andrea Bascapè, che in occasione del loro matrimonio hanno voluto ricordare Matany con una generosa offerta, e al Centro Servizi Volontariato della Provincia di Alessandria, che ha in moltissime occasioni sostenuto Toyai fornendo un insostituibile aiuto logistico e promuovendo le nostre attività con competenza e amicizia. La cerimonia della consegna avverrà sabato 22 ottobre alle ore 10.45 presso la Fondazione Conte Cella di Rivara a Broni.

Nel borgo di Chiusani domenica 16 ottobre

La stagione alla Soms di Voghera Ritorna la sagra della castagna VOGHERA - La Soms di Voghera compie 160 anni. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate per celebrare questa importante tappa sono inserite rassegne di musica e teatro. Fino al mese di maggio 2012, il cinema teatro Arlecchino ospiterà importanti compagnie di prosa, artisti, gruppi musicali e solisti, con lo scopo di dare ai cittadini la possibilità di scegliere le serate in base ai propri gusti, ma soprattutto per ritornare ad essere quel luogo di cultura ed aggregazione quale la Soms è stata fin dai primi anni del secolo scorso. Le iniziative inserite all’interno della stagione sono programmate a cadenza mensile, di venerdì alle 21,15 (salvo eccezioni per esigenze artistiche) e sono articolate in quattro rassegne: “Musica d’autore”, “Musiche dal mondo”, “A teatro” e “Lirica… e non solo”. Questi i costi di biglietti e abbonamenti alle rassegne: A Teatro! biglietto euro 15 (ridotto euro 12), abbonamento (6 spettacoli) euro 77 (ridotto euro 62); Musica d’autore biglietto euro 10 (ridotto euro 8), non è previsto abbonamento; Musiche dal mondo, biglietto euro 15 (ridotto euro 12), abbonamento (8 spettacoli) euro 90 (ridotto euro 72); Lirica... e non solo!, biglietto euro 15 (ridotto euro 12), abbona-

mento (8 spettacoli) euro 90 (ridotto euro 72). Per ogni abbonamento sono compresi: due ingressi omaggio al Cinema per film a scelta, 10 buoni sconto del 20% al Ristò del centro commerciale Montebello. Per gruppi di almeno 20 studenti per spettacolo, ingresso a 6 euro. Ma ecco alcune proposte in cartellone (il programma completo sul sito www.somsvoghera.net). Per “Musica d’autore”, venerdì 4 Novembre “Dallo swing alla parodia” con i Sacher Quartet, venerdì 2 Dicembre “Ricordando Pino Calvi” con Giorgio Macellari, martedì 17 Gennaio “Roots rock” con i Mandolin Brothers, venerdì 3 Febbraio “Anteprima tour 2012” con la Rondoband, venerdì 2 Marzo “New philosophy of jazz” con l’Eros Kristyani Trio. Per “Musiche dal mondo”, venerdì 11 Novembre “Creazioni e ricreazioni Trio a’ rebours” con Paola Sorrentino, Vito Lobefaro al pianoforte, Dante Spada alle percussioni, venerdì 9 Dicembre “The big band era” Monday Orchestra, special guests Paolo Tomelleri e Emilio Soana sax, clarino... tromba, venerdì 13 Gennaio “Passione latina” con il Quartetto Libermusic. Per “A teatro”, venerdì 21 Ottobre “Storie dell’altra Italia” con Daniele Biachessi, Gang, Massimo Priviero,

Onofrio La viola, in collaborazione con la consulta del Volontarato, a conclusione del Festivol (spettacolo fuori abbonamento), venerdì 18 Novembre Aemilius e associazione Band A’ Part in “Frammenti di un cinema perduto”, studio su Stanlio e Ollio di Juan Mayorga con Emanuele Arrigazzi e Fabio Gandossi, venerdì 16 Dicembre Trickster Teatro in “Kohlhaas” di Remo Rostagno e Marco Balani dal racconto “Michael Kohlhaas” di Heinrich von Kleist, venerdì 20 Gennaio Cooperativa Teatrale Quelli di Grock in “Home sweet home”. Per “Lirica… e non solo”, venerdì 28 Ottobre “Gran galà dell’operetta” con Gigi Franchini, Elena D’Angelo, Livia Hagiu, Andrea Albertini, Roberta e Michele Casentino. Venerdì 25 Novembre “Cantando il cinema” con l’Orchestra Dodecacellos, venerdì 30 Dicembre “Aspettando capodanno”. Abbonamenti e prevendita biglietti presso: Cinema Teatro “Arlecchino” nelle serate di apertura ovvero Sabato, Domenica e Lunedì, dopo le 21.15, ultimata la vendita dei biglietti ordinaria. Uffici Soms Via XX Settembre 92, da Lunedì a Venerdì dalle 9 alle 12.30 (solo Ottobre). m.c.

CHIUSANI - Nel pittoresco paese di Chiusani, domenica 16 ottobre, si svolgerà la sagra delle castagne e dei marroni. Il primo appuntamento si tenne nel lontano 23 ottobre del 1982. Questa manifestazione folkloristica è organizzata dal circolo “Amici di Chiusani”, con il patrocinio del comune di Rocca Susella e della Comunità Montana. Nella piazzetta del paese, abbellita da un significativo murales, realizzato con colori acrilici dalla decoratrice vogherese Ilaria Bellacicco, alle ore 9,30 sarà celebrerà la S. Messa. La funzione religiosa sarà accompagnata dall’organo del maestro Christian Herdia con il soprano Sally Kline, il tenore Dino Trotta ed il baritono Loris Lapi. Subito dopo verrà tagliato il nastro inaugurale. A seguire la distribuzione gratuita delle castagne cotte delle pere cotte. A mezzogiorno il pranzo “suta al porti” con polenta, salamini, cinghiale e merluzzo. Per tutta la giornata “la griglieria” con salamini, patatine e birra a volontà. Nel pomeriggio alle ore 14 saranno distribuite a tutti le caldarroste “bastarna”, la “ Schita dla nona”, le frittelle. Il gruppo folk “El Canfin” proporrà la tradizionale musica popolare, mentre i “Free & Easy” suoneranno brani “Country”. Il “circo mimo” con il clown Bingo e Serena divertiranno i bambini. Durante la manifestazione avrà luogo la dimostrazione dal vivo degli antichi mestieri come il fabbro, il falegname, ad opera del gruppo “I vej mestè” e panoramici giri a cavallo. Per tutti i partecipanti saranno presenti ampi parcheggi. Giancarlo Bertelegni

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Giovedì 13 ottobre 2011

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IL POPOLO

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SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011 Giovedì 13 ottobre: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A (tel. 0131 862630) Venerdì 14: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Sabato 15: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Domenica 16: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Lunedì 17: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403);

VAL CURONE - VALLE OSSONA Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); dalle ore 15,30 Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Martedì 18: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Mercoledì 19: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 16 ottobre 2011 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

Il Priore di Bose ha ricevuto il Premio “Quarto Stato” a Volpedo

Alla Casa di Riposo del Mater Dei

Qualcosa di Pellizza nella vita di Enzo Bianchi

I nostri nonni in festa

VOLPEDO - Una stanza dove vivere, una famiglia semplice, una vita difficile nel Monferrato del dopoguerra: in questa stanza, dove c’è una poltrona da barbiere, un bambino fissa nella sua memoria un’immagine ingiallita, poco più grande di una cartolina. L’immagine è quella del Quarto Stato, il bambino è Enzo Bianchi. “Sono venuto volentieri a Volpedo perché nella mia storia c’è qualcosa di Pellizza”, esordisce il priore di Bose in una sala gremita. È a Volpedo per ricevere il “Premio Quarto Stato”, un riconoscimento pensato per segnalare una personalità emergente nel panorama culturale e sociale del Paese. Il pubblico è foltissimo, sa di poter attendere un discorso

acuto e illuminante. Ma non è così. La levatura del personaggio è nota, intuibile facilmente dai libri, dai fondi sui quotidiani, dalle trasmissioni radiofoniche. Ma non così, in un’occasione di pubblico confronto e con un tema così pregnante come quello suggerito dal capolavoro pellizziano. Stupisce, il priore, lo si attendeva ma riesce a stupire, per due motivi: la chia-

rezza e la sintesi. Il suo discorso, stimolato dal confronto col giornalista Ruben Rossello, attraversa temi densi come il lavoro, la politica, la crisi morale e quella economica, la fede, il cristianesimo oggi, il silenzio e la speranza senza cedere alla retorica e alla prevedibilità. Con chiarezza e con sintesi, appunto, viene declinato su una lettura del Quarto Stato, “un’opera che vedevo fin da piccolo, in quella stanza dove vivevo con la mia famiglia e dove mio padre stagnava le pentole e tagliava i capelli. E mi colpiva per la postura fiera e decisa, per nulla violenta con cui Pellizza aveva dipinto i suoi contadini.” Da questa riflessione sulla “postura”, Bianchi fa scorrere magistralmente una lettura sull’attualità, a tratti non priva di acu-

tezze ironiche, che intravede nella perdita della fierezza decisa che hanno i personaggi pellizziani la questione più problematica della società attuale: “il Quarto Stato è esemplare per la polis, per coloro che vogliono gridare il bisogno di equità e di giustizia senza cedere alla violenza e si assumono una responsabilità quotidiana e individuale collaborando ad un’etica condivisa.” Gli strumenti possono essere diversi, ma rimane una questione di fiducia: per i cristiani di fede che, come atto umano è essenziale, ma deve tradursi in termini di tipo antropologico e non solo dogmatico. Per tutti, in ogni caso, è una questione di fiducia, da dare e da attendere: così ciascuno costruisce la propria storia, che deve essere storia collettiva e non individualista, che deve essere partecipata e proiettata verso l’altro, che deve condurre le scelte della politica e quelle individuali in una prospettiva di bene comune. Insieme, come insieme avanzano i lavoratori del Quarto Stato e, “con questa postura, chiedono libertà, fraternità, giustizia”. Manuela Bonadeo

Mercoledì 5 ottobre si è svolto un incontro di tutti i dipendenti del Tortonese

TORTONA - Domenica 9 ottobre presso la Casa di Riposo del Centro Mater Dei “Don Orione” di Tortona si è tenuta la tradizionale “Festa dei nonni”. E’ stata una giornata di famiglia, dove si congiungono agli ospiti i loro parenti attorniati dai dipendenti e volontari che operano nel Centro. Al mattino è stata celebrata la santa messa festiva presieduta da don Paolo Clerici. Dal “banchetto di nozze spirituale” che la liturgia odierna ci ha richiamato, si è poi passati al “banchetto della fraternità”. Infatti il pranzo è il momento principale dove, tra una portata e l’altra, si omaggiano i nonni, i dipendenti e i volontari i quali vengono ringraziati simbolicamente e di vero

cuore per i loro servizi che prestano alla Struttura. Un momento di riconoscenza reciproca che esprime una vera unione. Il grazie corale più sentito è per coloro che sono l’anima dell’organizzazione ed in particolare alla Francesca, dipendente “orionina” che con dedizione e vero spirito carismatico opera quotidianamente a contatto con i nonni e soprattutto con i parenti. Il tutto si può riassumere in una frase evangelica: “un cuor solo ed un anima sola, per la tua gloria Signore” questo è quanto si deve essere in una casa di don Orione come lui stesso vuole, questo si vive per quanto si possa al Centro Mater Dei. Fabio Mogni

Carlo Varni sarà il vicepresidente

La Direzione Territoriale della Banca Regionale Europea Piero Moccagatta presidente della Fondazione CRTortona presenza nel territorio ed essere sempre più vicina alle famiglie ed alle imprese, con un servizio di eccellenza e la maggior rapidità dei tempi di risposta. Infatti, con il nuovo modello distributivo, la banca ha istituito sei Direzioni Territoriali rette ciascuna da un responsabile competente nei diversi segmenti di mercato, che è il principale riferimento sul territorio, con un livello decisionale molto

TORTONA - Il 5 ottobre si è tenuto un incontro tra tutti i Dipendenti della Direzione Territoriale Tortonese della Banca Regionale Europea, alla presenza del Presidente, Luigi Rossi di Montelera e del Direttore Generale Roberto Tonizzo. L’evento si è svolto presso la sala convegni della Fondazione CRTortona, e ha visto riunite circa 200per-

sone della banca che lavorano nell’Alessandrino e in particolare nel Tortone-se, per discutere delle attività e dei principali progetti in corso. Tra gli obiettivi dell’incontro, quello fondamentale di approfondire la conoscenza della nuova articolazione organizzativa, che la banca ha varato dal mese di agosto con l’intento di consolidare la propria

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elevato. Un forte segnale di attenzione, che deriva dall’impegno della banca di favorire e sostenere la nostra ripresa economica. A Tortona, il Direttore Territoriale è il signor Angelo Spelta, che coordina 36 filiali in una delle aree storiche della banca, che annoverano oltre 45.000 clienti ed amministrano una raccolta di oltre 625 milioni di euro e impieghi per circa 700 milioni.

Piero Moccagatta

Carlo Varni

TORTONA - Dopo l’improvvisa scomparsa di Carlo Boggio Sola, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione CRTortona riunitosi nel tardo pomeriggio di giovedì 6 ottobre, ha nominato alla carica di Presidente Piero Moccagatta, avvocato tortonese, già vicepresidente della Fondazione. A vicepresidente è stato nominato, su proposta dello stesso Moccagatta, Carlo Varni, diri-

gente industriale, già membro del consiglio di amministrazione della Fondazione. Con la nomina del presidente, del vice presidente e del consigliere Paolo Provera deliberata in precedenza dall’Organo di Indirizzo, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione tortonese è così tornato ad essere formato dal numero di componenti previsti dallo statuto.

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TORTONA E TORTONESE

Domenica 9 ottobre la manifestazione ha riscosso un enorme successo

Le castagne regine della sagra di Garbagna

GARBAGNA - Domenica 9 ottobre ha avuto luogo con grande successo la 42esima edizione della sagra delle castagne a Garbagna. La manifestazione si è svolta anche quest’ anno all’insegna della tradizione e ha richiamato nel comune una folta presenza di pubblico proveniente dalle zone circostanti e dalle limitrofe province di Pavia, Milano e Genova. Viene sempre riconosciuto un unanime consenso per questa sagra. I motivi sono principalmente due: l’accoglienza dei volontari della Pro Loco e l’apprezzabile qualità dei prodotti gastronomici che vengono offerti ai presenti durante la giornata.

La sagra ha conosciuto il suo inizio alle ore 12 in piazza Principe Doria. Il pomeriggio è stato tutto dedicato alla regina dell’autunno, la castagna per l’appunto. Questo frutto stagionale è stato proposto in diverse varietà di produzioni, dalla famosa “castagna caldarrosta” alla tipica “crema di marroni”. Tra i garbagnoli si è vociferato dell’impiego di ben sedici quintali di castagne che nelle tre sere precedenti la manifestazione un laborioso gruppo di cinquanta tagliatori ha inciso pazientemente una ad una. I responsabili della Pro Loco hanno affermato che questo lavoro si è reso necessario per garantire la migliore

qualità possibile al prodotto. Le caldarroste sono state “saltate” in sei grandi padelloni guidati da dodici esperti fuochisti che le hanno cucinate su un fuoco ottenuto dalla combustione della legna dei boschi circostanti. Lungo il paese sono stati allestiti numerosi stand di produttori locali che hanno potuto presentare le loro specialità gastronomiche. Particolarmente affollato lo spazio in cui la Pro Loco di Garbagna ha distribuito i famosi “salamini alla piastra” accompagnati dal tradizionale vino rosso del territorio. I tanti convenuti alla manifestazione sono stati allietati dalla buona musica grazie all’intrattenimento ad opera

dell’orchestra “Music Live di Ida”. I più piccini invece hanno conosciuto momenti di ilare divertimento con i giochi e le animazioni itineranti di giocolieri e trampolieri, per le vie del paese. Non sono tuttavia mancati nemmeno gli spazi dedicati all’arte e all’artigianato, le perle consolidate della tradizione garbagnola, che rendono questo comune famoso in tutto il nord Italia. In molti punti infatti i bottegai e i restauratori hanno esposto le loro pregiatissime opere, dai mobili rustici a quelli antichi, dai restauri di cornici e di quadri “d’autore” alle pregevoli imbottiture di antiche poltrone. E poi stoffe, soprammobili e piccoli arredi di ogni tipo che hanno catturato l’attenzione dei più esigenti. La realizzazione di questa edizione è stata resa possibile grazie all’intesa tra la Pro Loco e il Comune di Garbagna nonché grazie alla collaborazione della Comunità Montana Terre del Giarolo e al contributo della Regione Piemonte. Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Natalino Ormelli e dall’intera amministrazione comunale per l’ottima riuscita della manifestazione come numero di visitatori. Matteo Coggiola

I Marinai di Tortona al raduno nazionale a Gaeta TORTONA - Circa 10.000 marinai da tutte le regioni italiane hanno sfilato domenica 25 settembre a Gaeta in occasione del XVIII raduno nazionale dei marinai d’Italia. Tra gli uomini del mare provenienti da tutte le parti d’Italia era presente anche una delegazione della sezione marinai di Tortona, guidati dal presidente Giuseppe Calore. Alla cerimonia hanno preso parte il Capo di Stato maggiore della Marina, Ammiraglio Bruno Branciforte, la presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, il presidente dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, Paolo Pagnottella e il sindaco del Comune pon-

tino Antonio Raimondi, oltre a molte autorità politiche, militari e religiose della zona. I gruppi Amni hanno sfilato

schierandosi sulla parte del lungomare Caboto compresa tra la porta Carlo quinto e piazza Bonelli. Il gruppo tortonese è giunto

La parrocchia di Guazzora in gita a Torino

GUAZZORA - Nel ricordo del 150° dell’Unità d’Italia, domenica 9 ottobre, in una splendida e fresca giornata

Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

di sole, la parrocchia di Guazzora ha organizzato una gita a Torino. Guidati dal diacono Ernesto Stra-

mesi e da Sergio Brugnerotto i 51 fra parrocchiani e amici di Tortona, Castelnuovo Scrivia e Molino dei Torti hanno visitato in mattinata il centro storico per poi salire alla Basilica di Superga per una visita al santuario e alle tombe reali. Nel pomeriggio visita del Palazzo reale di Torino per poi fare rientro alle località di partenza non senza aver consumato un’abbondante merenda-cena con i salumi, formaggi e crostate offerte dai partecipanti il tutto innaffiato da ottimo vino dei colli del Monferrato.

nella cittadina laziale sin dalla giornata di venerdì, intervenendo al Premio Nazionale TV “L’Altra Italia Vite da Premio”, che si è svolto il 23 e 24 settembre presso l’albergo dove era alloggiato. Tra i premiati anche il presentatore Pippo Baudo e la regista Rossella Izzo. I Marinai tortonesi hanno anche trovato il tempo di fare una visita alle bellezze del luogo: la fortezza aragonese, quella angioina e il Santuario della S.S. Trinità o “Santuario della Montagna Spaccata” edificato dai monaci benedettini nell’XI secolo. Nel viaggio di ritorno a Tortona hanno fatto tappa all’abbazia di Montecassino.

IN BREVE ASSOCIAZIONI / TORTONA

Convegno regionale dei Gruppi di Volontariato Vincenziano piemontesi Sabato 15 ottobre a Tortona si terrà la Giornata Regionale di Formazione dei Gruppi di Volontariato Vincenziano del Piemonte. Il tema sarà “Una rinnovata azione dei Gruppi nella nuova società multietnica”. L’appuntamento è alle ore 10 al Centro Mater Dei con l’introduzione a cura dell’assistente regionale Padre Giovanni Battista Bergesio. Seguirà la relazione di Padre Gherardo Armani sul tema “Promuoversi per promuovere. Non di solo pane vive l’uomo”. Dopo la pausa pranzo i lavori riprenderanno con la relazione di suor Angela Pozzoli su “Le sfide dell’immigrazione. Immigrati: conoscerli, dialogare, intervenire”. Alle ore 16,30 nella cripta del Santuario della Madonna della Guardia sarà celebrata la Messa a conclusione della giornata di studio e di riflessione sull’attività di questi importanti organismi di volontariato e aiuto sociale.

EVENTI / TORTONA

L’arte raccontata da Giovanna Franzin Piacevole serata al Circolo di Lettura “1894” di Tortona, giovedì 6 ottobre, in occasione della presentazione del saggio “Se vuoi chiamarla Arte” di Giovanna Franzin, pontecuronese, curatrice di mostre e appassionata d’arte. Dopo i saluti del Presidente del Circolo Mario Merlino, Roberto Del Conte ha presentato l’autrice che, con il supporto di Silvia Massari, esperta di storia dell’arte e mediante la proiezione di immagini ha intrattenuto il pubblico con stimolanti riflessioni sugli esiti e sulle sorti dell’arte contemporanea, fornendo criteri interpretativi per accostarsi al mondo complesso e talora sconcertante dell’arte attuale con maggiore consapevolezza critica. Hanno fatto da cornice alla serata un’interessante esposizione di opere di artisti locali e non e il M° Gian Maria Franzin che con la soprano Silvia Alesina ha improvvisato dei commenti sonori ispirati alle opere esposte.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Luca Benassi a Caleidoscopio La poesia sarà la protagonista del nuovo appuntamento sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito internet www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda domenica 16 ottobre alle ore 20,30 il conduttore Andrea Bobbio proporrà alcuni testi poetici tratti dalla silloge “I Fasti del Grigio”, pubblicata nel 2005 dalle Edizioni Lepisma di Roma. Lo scrittore Luca Benassi, autore del libro, introdurrà e leggerà le poesie. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 18 ottobre, sempre alle ore 20,30.

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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 13 al 19 ottobre 2011 Giovedì 13 ottobre: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 14: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Sabato 15: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 16: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Lunedì 17: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143

Il 2 ottobre le celebrazioni in onore della Patrona della parrocchia di S. Nicolò

Festa della Madonna del Rosario a Pozzolo POZZOLO FORMIGARO - Anche quest’anno, domenica 2 ottobre, si è svolta in una cornice solenne la festa patronale della parrocchia di S. Nicolò a Pozzolo Formigaro: la Madonna del Rosario. In un clima estivo alle ore 16 si è cantato il Vespro solenne della Beata Vergine Maria con l’omelia rivolta ai fedeli, secondo ormai una consolidata abitudine, dal parroco di S. Martino, don Fulvio Sironi, il quale si è soffermato particolarmente sulla virtù dell’umiltà, caratteristica del cuore di Maria che nel Magnificat canta: “…ha guardato l’umiltà della sua serva…” e di Cristo che, come afferma san Paolo nella lettera ai Filippesi “…non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spoglio se stesso”. L’umiltà è la radice del servizio sia in ambito parrocchiale sia in quello sociale. La Chiesa era veramente gremita. Accanto al Parroco di San Martino e logicamente a quello di San Nicolò, don Stefano, era presente don Fulvio Berti, parroco di Persi, che respira un po’ di aria pozzolese o meglio dei Cascinotti. Terminato il Vespro si è snodata la lunga processione per le vie del paese, accompagnata dal suono della locale banda musicale, e scandita dalla preghiera del Rosario. Come è ormai consuetudine, erano anche presenti alcune confraternite della zona con i loro bellissimo

Cristi; quest’anno c’erano quella di Variana e quella di Voltaggio. La Madonna era portata a spalle dagli uomini e attorniata dalle donne della Compagnia del S. Rosario, ancora viva nella parrocchia e che vede l’adesione di circa cento iscritti. Davanti alla processione trovavano posto gli stendardi della Confraternita del Gonfalone, altra realtà della Parrocchia, quello della Compagnia del S. Rosario e dell’Azione Cattolica. Era presente l’amministrazione comunale con il relativo gonfalone, il Comandante della Polizia Municipale, la protezione Civile, sia in rappresentanza ufficiale sia in servizio d’ordine, l’associazione Pozzolo d’Argento e il Centro Anziani del Comune. Sono stati invitati anche i ragazzi che avevano partecipato all’Estate Ragazzi e un piccolo gruppetto, con i loro

cappellini colorati, era presente. Rientrati in Chiesa, il priore della Compagnia del Rosario, Camillo Dulac Capet, ha omaggiato le autorità, le Confraternite e le associazioni presenti con un’icona della Beata Vergine Maria del Rosario. La Benedizione Eucaristica ha concluso il momento della preghiera. La festa è poi continuata sul sagrato della Chiesa con l’esibizione della Banda, e nel cortile della Canonica con il rinfresco preparato dal gruppo delle donne, insieme ad alcuni volontari di altre associazioni pozzolesi che hanno preparato frittura di pesce, panissa e patatine. Anche questo fa parte della proposta della festa patronale, come momento di comunione, amicizia e aggregazione così importate oggi. Il gruppo di Azione Cattolica e della Catechesi si è impegnato nell’animare un pic-

colo mercatino missionario. Nella mattina è stata celebrata la S. Messa solenne delle ore 11, animata dalla corale parrocchiale diretta dal M° Lorenzo Caramagna. Durante la Settimana precedente la parrocchia ogni giorno si è ritrovata alle ore 17 a pregare il Rosario e celebrare l’Eucaristia durante la quale il Parroco, fornendone anche la traccia scritta, ha guidato la comunità cristiana a riflettere e a confrontarsi con i Dogmi Mariani della Divina Maternità, della Perpetua Verginità, dell’Immacolata Concezione, dell’Assunzione al cielo, con un corollario sulla Mediazione Materna di Maria. Venerdì 30 ottobre, un gruppo significativo, ha accolto l’invito per un momento di catechesi proposta dal domenicano Padre Angelo Bellon, il quale ha tracciata le linee principali della storia del Rosario, offrendo indicazioni preziose sul senso della medesima preghiera e su come viverla e valorizzarla al meglio. Il Padre Domenicano si è sentito a “casa sua”. Infatti la chiesa di San Nicolò ha una vetrata, un affresco e un bellissimo busto ligneo che raffigurano San Domenico e anche un altare, con relativa pala e un busto ligneo di San Vincen-zo Ferrer. L’augurio è che i doni ricevuti da Dio in questa bella circostanza vedano tutti impegnati a portare frutto nella santità. c.s.

“Bicinvetrina” al Museo dei Campionissimi di Novi NOVI LIGURE - Oggi, giovedì 13 ottobre, presso il Museo dei Campionissimi di Novi sarà inaugurata una nuova mostra, interamente dedicata al mondo delle due ruote, proprio in coincidenza con la corsa ciclistica “Gran Piemonte”, classica che prenderà il via da Piasco (CN) per concludersi proprio a Novi Ligure dopo 199 chilometri. La mostra è intitolata “Bicinvetrina”, una straordinaria anteprima sulle biciclette da strada che le più importanti case produttrici

proporranno nel 2012; tra queste, a disposizione per tutti gli appassionati, saranno presenti anche i modelli in carbonio dell’ultima generazione presentati nelle fiere di Milano, Colonia e Padova 2011. La mostra, che sarà inaugurata subito dopo l’arrivo della gara, rimarrà aperta fino al prossimo 8 gennaio, sarà allestita nella navata centrale del Museo, accanto alla pista che mostra l’evoluzione delle due ruote attraverso l’esposizione permanente di bici storiche. A

questa vetrina dell’eccellenza ciclistica saranno presenti le principali aziende italiane: Bianchi, Bmc, Bottecchia, Casati, Colnago, Fondriest, Giant Italia, Hbm, Finotti, Marchisio, Olmo, Pinarello, Rodman, Tommasini, Torpado, Viner, Wilier Triestina. Ci sarà spazio anche per accessori e abbigliamento con le ultime novità proposte da aziende leader del settore: Las Helmets, Rudino Gruppo, Bee 1. La manifestazione è stata realizzata grazie all’iniziativa e alla di-

sponibilità del Comitato di Promozione delle attività del Museo che, riunitosi a dicembre 2010, ha steso un programma di attività, tra cui proprio quella di aggiornare le sale del Museo con le proposte del 2012 per i ciclisti agonisti e amatori. La mostra sarà aperta al pubblico il venerdì dalle ore 15 alle ore 19; il sabato, la domenica e i giorni festivi dalle ore 10 alle 19. Il prezzo dei biglietti è stato fissato in 7 euro l’intero e 4 euro il ridotto. Vittorio Daghino

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2310) Martedì 18: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Mercoledì 19: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Edicole aperte domenica 16 ottobre 2011 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Concerto per la Scuola d’Infanzia di Vignole VIGNOLE BORBERA Venerdì 14 ottobre alle ore 21, presso la Sala Espositiva di Vignole Borbera, serata dedicata alla Scuola dell’Infanzia Parrocchiale Paritaria “V. Cauvin” con l’esecuzione di un concerto organizzato dalla Parrocchia di San Lorenzo Martire in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune. Protagonisti della serata saranno il soprano Flavia Morisi, il basso Gianmaria Patrone e al pianoforte Don Pierangelo Pietracatella; il programma spazierà dalla musica di J. S. Bach del quale ascolteremo il Concerto Italiano e alcune arie tra le quali la celebre “Bist di Bei mir”, passando poi ai famosi Valzer di F. Chopin per arrivare a W. A. Mozart con l’esecuzione delle arie più conosciute tratte da “Le Nozze di Figaro”, “Don Giovanni” e “Così fan tutte”. Flavia Morisi, laureata in DAMS (Discipline dell’Arte, Musica e Spettacolo) presso l’Università degli Studi di Padova, studia Canto Lirico presso il Conservatorio di musica “A. Pedrollo” di Vicenza. Ha partecipato come solista a concerti dell’Accademia del Concerto. È membro della corale Schola San Rocco, diretta da F. Erle, con la quale partecipa a numerosi concerti nazionali ed internazionali al fianco di musicisti di ottima fama, come Andràs Schiff, l’Orchestra del Teatro Olimpico, Giovanni Guglielmo, Archicembalo Ensamble. Gian Maria Patrone, si dedica allo studio del canto sotto la guida del M° Carlo De Bortoli presso l’Istituto Mu-sicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure. Si è diplomato in canto con il massimo dei voti sotto la guida di Maria Trabucco presso il conservatorio “Nicolò Pa-

ganini” di Genova. Come studente del conservatorio partecipa ai concerti in diretta presso Radio Vaticana. E’ finalista al concorso “Alfano” di San Remo. Ha partecipato a numerosi corsi di perfezionamento sotto la guida di Ugo Benelli e Laura Groppi. Ricca è l’attività concertistica che lo ha visto impegnato in numerosi concerti sinfonici sia di musica sacra che nel repertorio barocco. In campo operistico ha ricoperto ruoli di basso buffo in un repertorio che va da Mozart a Rossini e Donizetti. Pierangelo Pietracatella, presbitero della Diocesi di Tortona, pianista, si è brillantemente diplomato nel 1992 in pianoforte sotto la guida della prof.ssa Anna Lovisolo presso il Conservatorio di Musica “A. Vivaldi” di Alessandria. Membro dell’“Ensemble di musica contemporanea”, pianista e clavicembalista dell’orchestra del “Vivaldi” sino al 1995, è stato pianista titolare del coro del Teatro Comunale di Alessandria e del “Casale Coro” di Casale Monferrato. Ha collaborato alla rappresentazione di numerosi allestimenti operistici e concerti di musica sacra sia come pianista, organista che come direttore di coro, in Italia e all’estero (Francia, Svezia). Maestro collaboratore e pianista di scena al Théatre de l’Opéra di Nizza, per il quale ha collaborato altresì con l’Opéra di Montpellier, il 2 ottobre del 2000 è entrato nel Seminario Vescovile di Tortona. Ordinato sacerdote il 4 giugno del 2006, attualmente è Parroco di Vignole Borbera e membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra. L’ingresso al concerto sarà ad offerta, il ricavato sarà devoluto alla Scuola dell’Infanzia Parrocchiale.


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A Serravalle il primo di sei incontri dedicati al tema

“Parrocchia: quale futuro?” SERRAVALLE SCRIVIA - Mercoledì 5 ottobre alle ore 21 presso il salone del Pensionato “Mons. Guerra” di Serravalle Scrivia, si è inaugurato il nuovo Anno Pastorale con il primo dei sei incontri, previsti per il mese di ottobre, per riflettere insieme sul tema: “Parrocchia: quale futuro?”. Il parroco, don Giuseppe Bruniera, ha introdotto la serata sottolinenando la sfida e l’impegno che tale domanda implica per la nostra identità culturale cristiana. “E’ importante essere riferimenti umili e autorevoli soprattutto per le nuove generazioni al fine di essere non cimeli da museo ma storia di fede viva, attuale anche se ricca di secoli. Per non creare un mondo sofisticato, è necessario rinnovarci con coraggio, evitando di irrigidirci in abitudini e costumi schlerotizzati. Anche l’individualismo uccide i rapporti e nega l’edificazione di una comunità”. “Ecco perché”, concludendo la prolusione, il nostro parroco puntualizza: “dobbiamo fare leva sulla regina delle virtù, l’umiltà, per educare e lasciarci educare in un cammino di crescita progressiva”. E’ a queste parole, quindi alla necessità di sentirsi popolo di Dio, di desiderare di vedere il volto missionario della nostra comunità, che il prof. Gian Franco Agosti fa seguire la propria relazione, riferendosi ai sette momenti, giudicati fondamentali dai Vescovi Italiani, affinché una parrocchia possa comunicare il Vangelo in un mondo che cambia: le parrocchie devono essere dimore che sanno accogliere e ascoltare paure e speranze della gente; l’iniziazione cristiana, intesa come unità intorno all’Eucaristia; la domenica intesa come sorgente della vita parrocchiale (lo slancio missionario ha la propria origine nella domanica), la parrocchia è al servizio della fede, delle persone e individua nelle famiglie i luoghi dove serviamo la domanda di fe-

de; la dimensione popolare della parrocchia; le parrocchie non possono essere da sole; è necessaria una pastorale integrata: la diocesi, le parrocchie sono collegate tra loro; una parrocchia ha bisogno di nuovi protagonisti che dovrebbero nascere da una lettura attenta, creando spazi di comunicazione. Il prof. Agosti precisa che una parrocchia è missionaria se rispetta questi sette titoli e che questo cammino si realizza nell’alveo della nuova evangelizzazione la quale, se è autentica, diventa promozione umana, quindi capacità di interrogarci non tanto sugli strumenti più belli da adottare per impegnarci nel nostro essere missionari, ma sul nostro vissuto. Noi siamo l’oggetto principale della nostra evangelizzazione. Chi evangelizza è lo Spirito Santo, non le nostre doti! La comunità degli apostoli, di cui leggiamo nelle lettere di San Paolo, è un’idealità mai raggiunta. Inevitabilmente, dobbiamo fare i conti con i limiti, la finitizza della realtà umana ma possiamo essere fedeli allo Spirito Santo che evangelizza! Ora, ci sono espressioni ricorrenti nella nostra quotidianità: secolarizzazione, immigrazione, globalizzazione, comunicazione, economia e politica, ricerca scientifica e tecnologica, “il cortile dei gentili”, come definisce il confronto con le altre culture il Papa Benedetto

XVI, ma la questione di fondo, al di là di ciò che ognuno di noi potrebbe pensare leggendo o ascolanto queste parole, è il nostro interesse a portare la domanda di Dio in queste questioni. In realtà, la nuova evangelizzazione è la prima evangelizzazione; è questa la cura pastorale e, per attuarla, non possiamo fare finta di niente, fare come se la gente non fosse cambiata... anche noi siamo cambiati! Ciò di cui gli uomini di tutti i tempi hanno bisogno è la Speranza, la possibilità di avere la capacità di alzare lo sguardo e per vivere da uomini, è necessario vivere insieme, andare a fondo della propria fede, realizzare una vita piena... Ecco allora, che tutto si riduce; uniti intimamente a Cristo, il fare, i ”ruoli”, gli antagonismi vengono meno... Essere popolo di Dio significa operare una conversione personale e pastorale, vivere in umiltà, avere l’audacia dell’indignazione, vivere senza la paura dell’altro, vivere nell’obbedienza e nella disobbedienza ascoltando la Parola, vivere la libertà come responsabilità, vivere pregando perché ogni tempo è tempo di preghiera, di liturgia, di divertimento... L’evangelizzazione della Chiesa si realizza, quando la Parola di Dio diventa la realtà della nostra vita nella molteplicità dei suoi aspetti. e.d.g.

Il primo romanzo di Marco Frattini SERRAVALLE SCRIVIA - Venerdì 14 ottobre alle ore 21 sarà presentato presso la Biblioteca comunale “Allegri” il libro “Vedere di corsa e sentirci ancora meno” la prima opera di Marco Frattini. Marco Frattini nasce a Milano il 27 luglio 1976, si laurea in odontoiatria e protesi dentaria e si occupa di odontoiatria speciale ma ha lavorato anche come musicista e fonico. Nel 2006 in conseguenza a una grave malattia, rimane permanentemente audioleso. In seguito diventerà un maratoneta e campione di corsa, esperto di sistemi per l’inclusione culturale nella disabilità. Ha ideato e collabora con l’associazione culturale Li.Fra e al progetto “Il teatro oltre il

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NOVI E NOVESE

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silenzio”. Questa opera prima dell’autore, che è stata presentato per la prima volta nella splendida cornice dell’alta Valtellina, è stata patrocinata dalla Federazione Sport Sordi Italia e presentata in collaborazione con l’associazione culturale Li.Fra e la rivista specializzata XRUN. Il libro affronta in modo profondo e toccante le difficoltà di un ragazzo alle prese con emozioni, pensieri

e sentimenti. Il racconto apre durante capodanno 2008 e Cosmo Capoverde, il protagonista, si ritrova da un giorno all’altro senza più sentire nulla a causa di una malattia. Cosmo Capoverde decide di scrivere un libro sulla corsa, ma, incontra Laura e parte alla volta di una lunga maratona introspettiva che lo porterà a riconsiderare la realtà secondo nuovi punti di osservazione. Il protagonista aveva sempre avuto paura di esprimersi e dichiarare apertamente quello che sentiva e provava, ma scopre che ora ha il problema opposto: quello di aver troppe cose da voler raccontare. Questo è un diario biografico reale, che non lascia spazio a false speranze.

A “Dolci Terre di Novi” i corsi di cucina NOVI LIGURE - Dall’8 all’11 dicembre prossimi, si svolgerà, presso il Centro Fieristico di Novi Ligure, l’ormai tradizionale manifestazione intitolata “Dolci Terre di Novi”, preceduta da un’importante rassegna enogastronomica, con abbinato un “Corso di cucina”, che prenderà il via il prossimo 24 ottobre. Quest’anno la kermesse del gusto, giunta alla sedicesima edizione, sarà dedicata alle carni ed ai salumi e le lezioni per diventare cuochi provetti si adeguano di conseguenza. Il Corso sarà così strutturato: un corso cucina di base ed un corso di cucina avanzato; 4 serate, più 1 facoltativa, il lunedì ed il mercoledì dalle ore 19 alle ore 22. Il costo complessivo è stato fissato in 180 euro per il corso base ed in 200 euro per il corso avanzato; saranno ammessi al massimo 25 partecipanti. Le serate avranno un tema che le caratterizza, ecco quali saranno. I salumi (base e avanzato): introduzione sui salumi, raclette, lasagnette alla zerba e casatiello; le carni rosse: (base) brasati, ravioli, roastbeef, mentre, (avanzato) filetto alla Wellington, tournedos alla Rossini, Fondue bourguignonne con salse; le carni bianche: (base) insalata di pollo, coniglio alla ligure, tonno di coniglio, tacchino alle olive, mentre, (avanzato) lasagne verdi al ragù di coniglio, coniglio ripieno tacchinella farcita, tonno di coniglio; la carne di maiale e altro (base) arista con scalogni e mele, risotto con pasta di salame, invece, (avanzato): agnello alla provenzale, paniccia alla vercellese, paté di fegatini misti, fegato nella rete; la cacciagione (facoltativa): lepre in salmì con taglierini, terrina di cinghiale, caponet di cervo. Le iscrizioni sono già aperte presso il Comune di Novi Ligure, Ufficio Turismo, al 3° piano. Davide Daghino

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IN BREVE TRADIZIONI / CANTALUPO L.

Sesta festa della carne all’erba Domenica 2 ottobre la Comunità Montana Terre del Giarolo in collaborazione con le Pro Loco di Cantalupo Ligure, Albera Ligure, Mongiardino Ligure e il Consorzio “Carni all’Erba” ha organizzato presso il Palazzetto dello Sport di Cantalupo Ligure la sesta edizione della festa della Carne all’erba. A pranzo è stato possibile degustare la specialità ovvero il vitello allo spiedo. Nel pomeriggio si è svolto l’atteso palio dei balloni che consiste nella gara di rotolo dei balloni a squadre. La manifestazione ha visto la partecipazione di ben 166 partecipanti ed è stato molto seguito dalle diverse tifoserie. Il palio è stato vinto dalla squadra di Borassi.

CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA

“L’importante è capirsi” Venerdì 7 ottobre a Serravalle Scrivia presso la Biblioteca Civica, grande affluenza di pubblico per la serata dedicata ai 6 anni di attività per i corsi di alfabetizzazione per gli stranieri, organizzati dal Comune e dall’Auser con i suoi volontari. Per l’occasione è stato presentato il libro “L’importante è capirsi”, fatto a più mani, sia dai docenti che dai corsisti. E’ stata anche allestita una mostra fotografica che illustrava con molta efficacia il percorso didattico svolto.

EVENTI / PARODI LIGURE

Arte internazionale all’abbazia S. Remigio Domenica 9 ottobre presso l’ex abbazia di San Remigio a Parodi Ligure si è aperta la mostra internazionale “Abbey Contemporary Art”, che sarà prorogata fino al 16 ottobre vista la grande richiesta dei molti visitatori che hanno apprezzato le straordinarie opere eseguite in loco dagli artisti.

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Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Descritti nella Guida delle Valli Curone, Grue e Ossona

I due sentieri montani di Lunassi

Al via il corso per diventare volontari AVO

FABBRICA CURONE - Il nono e il decimo sentiero proposti dalla Guida Escursionistica delle Valli Curone, Grue, Ossona muovono da Lunassi, caratteristica frazione del comune di Fabbrica Curone a 762 metri s.l.m. Entrambi sono indicati ad escursionisti poiché presentano le tipiche caratteristiche dei percorsi di montagna. Il primo dei due, denominato “La strada del vaglio”, è indicato dal segnavia 109 e si dispiega per 5,7 km. Dalla chiesa di Lunassi si prosegue in salita in direzione sud fino a incrociare un primo bivio e, tenendo la destra, un secondo bivio. Si continua a destra per entrare nel bosco e raggiungere un rio; da qui si sale in ripida salita attraversando boschi misti e radure fino a raggiungere i grandi boschi di faggio. Si abbandona la strada sterrata per proseguire sulla destra su uno stretto sentiero che attraversa orizzontalmente una faggeta e sale raggiungendo la parte alta del paese di Bruggi a 1060 metri. L’escursione può essere ef-

TORTONA - Sabato 8 ottobre alla presenza della Presidente Tortona, Silvana Ercoli, è iniziato il corso base per gli aspiranti Volontari dell’AVO, presso il Cinema Teatro Sociale di Tortona, messo a disposizione dalla Pro Loco Tortona. I volontari AVO vogliono essere vicini al malato con sensibilità e capacità di ascolto. Le successive lezioni (15, 22 e 29 ottobre) si svolgeranno rispettivamente a Tortona presso la Sala RSU dell’ospedale, in via XX Settembre e a Novi presso la Sala Convegni della Croce Rossa Italiana. In una di queste date interverrà il Pre-sidente Regionale AVO Leonardo Patuano. Il corso tratterà argomenti di psicologia, aspetti pratici e comportamentali in corsia. Per la sede di Tortona si svilupperanno anche tematiche di geriatria, in vista di un eventuale accesso dell’associazione in strutture per anziani. Seguiranno quattro momenti di tirocinio assistito da Volontari anziani e, al termine, ci sarà il colloquio per ottenere la qualifica di Volontario Ospedaliero, con un impegno di due ore settimanali.

fettuata a piedi, a cavallo o in mountain bike. Il sentiero seguente, “La vecchia mulattiera”, è indicato dal segnavia 110 e si estende per 5,4 km fino a raggiungere il Colle della Seppa a 1485 metri. Dalla chiesa di Lunassi si prosegue in salita in direzione sud fino a incrociare un bivio; si svolta a sinistra per imboccare una vecchia mulattiera che conduce a una strada sterrata. Si continua a sinistra fino a incontrare un altro bivio, si svolta a destra in salita incontrando il sentiero 111 “la Riva del Mezzadro” che proviene dal paese di Forotondo. Si

continua a destra per circa 100 metri, poi a sinistra in leggera salita abbandonando il sentiero 111 che conduce al paese di Bruggi. Dopo aver attraversato un bosco di larici si giunge ai prati sommitali del Monte Carmo da cui si gode una splendida vista sulla Val Curone. Giunti sul crinale si segue svoltando a sinistra la stradina sterrata in direzione est attraversando prati e boschi di faggio fino a raggiungere in circa trenta minuti il Colle della Seppa. Il sentiero è consigliato a piedi. Valeria Sala

La convention ha visto l’adesione di numerose autorità piemontesi

A Tortona il primo incontro provinciale dell’ANIOC TORTONA - Domenica 2 ottobre si è tenuta la prima edizione della festa dell’ANIOC (Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche) organizzata dalla delegazione alessandrina. Questa associazione si prefigge di condividere i valori della Cavalleria e di tutti coloro che sono stati insigniti di questi titoli della Repubblica Italiana, dell’ordine di Malta, dei Cavalieri del Santo Sepolcro e di quelli riconosciuti dalla Santa Sede. Alla cerimonia erano presenti il Segretario Generale dell’associazione, Conte Maurizio Monzani, in rappresentanza del Presidente nazionale, On. Carlo Giovanardi, il delegato regionale del Piemonte, Carlo Varni, il delegato di Alessandria, Pietro Governale, assieme alla vice delegata, Barbara Paglieri e il delegato provinciale, Vincenzo Lamattina.

Erano inoltre presenti, il sindaco, Massimo Berutti, il prefetto di Alessandria Francesco Castaldo, il questore, Filippo Dispenza, gli onorevoli Enrico Pianetta, Renzo Patria e Mario Lovelli, la senatrice Rossana Boldi, il vice presidente della Regione Pie-

monte, Ugo Cavallera, oltre alle numerose autorità civili provinciali e cittadine, nonché numerosi sindaci del tortonese. C’erano anche venti delegazioni dell’ANIOC provenienti da tutto il Piemonte. Presso il Teatro Civico Comunale si è tenuto il convegno in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con la relazione della professoressa Carla Moruzzi Bolloli, esperta di Storia del Risorgimento. La Santa Messa, celebrata dal Vescovo, Mons. Martino Canessa, concelebrata dal Cappellano Regionale ANIOC don Augusto Piccoli, e dal parroco della Cattedrale, Mons. Carlo Curone, è stata animata dal Coro della Polizia di Stato della Scuola di Alessandria. Nel corso della giornata sono stati raccolti i fondi che saranno donati al Piccolo Cottolengo di Don Orione.

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IN BREVE TRADIZIONI / SELVAPIANA

Quarantesima sagra dedicata ai marroni Domenica 16 ottobre la Pro Loco “Amici di Selvapiana” organizza la 40^ sagra della castagna. Al mattino si terrà il mercatino dei prodotti locali e delle curiosità. Saranno esposte le foto storiche della Pro Loco. Dalle ore 12,30 si potranno degustare polenta e salsiccia in piazzetta. Alle 13,30 suoni e balli delle “Quattro Province” con i Pifferi della Montagna e degustazione del gelato di marroni. Dalle 14,30 inizierà la distribuzione di caldarroste, accompagnate dai canti popolari del Coro Comolpa. Alle ore 16 la musica di Ida Music Live. Per i bambini ci sarà il Mago Canticchio.

CERIMONIA / CASTELNUOVO S. Una lapide per ricordare Giuseppe Pellizza Venerdì 14 ottobre, alle ore 10, presso l’ex collegio dei Gesuiti di Castelnuovo Scrivia (piazza Vittorio Veneto) inaugurazione di una lapide voluta dall’Amministrazione Comunale di Castelnuovo Scrivia per ricordare la formazione scolastica di Giuseppe Pellizza a Castelnuovo Scrivia (18791881). Dopo il saluto del Sindaco di Castelnuovo Scrivia, Pierangelo Luise e di quello di Volpedo, Giancarlo Caldone, ci saranno gli interventi del Dirigente Scolastico dell’Istituto “Baxilio” di Castelnuovo Scrivia, Lorenza Daglia e di Ettore Cau, presidente dell’associazione Pellizza. Seguirà la lettura di alcuni scritti del giovane Pellizza alla famiglia dal convitto castelnovese, a cura degli alunni delle quinte A e B della Scuola Primaria di Castelnuovo.

EVENTI / VOLPEDO Serata di parole e musica alla Pieve Domenica 16 ottobre, alle ore 21, il Comune, la Parrocchia, il Circolo “Il paese” la Famiglia Penati Malaspina e la Provincia di Alessandria organizzano una serata di poesia e musica nella Pieve di San Pietro. Maria Rosa Scomparin leggerà alcune sue liriche tratte dalla raccolta “Un Cappellino di Paglia” e sarà accompagnata da Domenico Solio e Alessandro Taulino al pianoforte, da Simone Taulino e Franco Taulino al flauto e fagotto. Ci sarà anche l’intervento del Prefetto di Alessandria di Francesco Paolo Castaldo. Il ricavato dell’ingresso ad offerta sarà devoluto per il restauro della pieve di san Pietro.

CULTURA / SALE Convegno sul Risorgimento Nel 150° dell’Unità d’Italia, l’A.I.C. (Associazione Impegno culturale onlus) di Sale organizza sabato 15 ottobre, alle ore 15,30 nella sala consiliare del municipio, un importante convegno di studio sul contributo offerto al Risorgimento da numerosi salesi presenti tra i volontari garibaldini. Relatori la professoressa Carla Moruzzi Bolloli, che tratterà il tema “Garibaldi e i Garibaldini nell’Alessandrino” e Giuseppe Decarlini, che parlerà di “Combattenti e Garibaldini salesi nelle guerre del Risorgi-mento (1848-1870)”. Moderatore il prof. Gianvincenzo Chiodi. Completeranno la manifestazione la mostra delle ricerche e dei disegni realizzati dagli alunni della scuola media “Riccardo Sineo” sulle vie salesi dedicate a personaggi o episodi del Risorgimento e l’esposizione di fotografie scattate da Angelo Palagano nelle vie stesse.

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Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto “I morti di Barletta sono il simbolo del lavoro che non vogliamo”

Carlo Carretto

Gino Rigoldi

Federico Fattinger

Egr. Direttore, il 6 ottobre è stato il giorno dei funerali delle vittime di Barletta ed è stato anche un momento di cordoglio verso le famiglie di queste giovani donne vittime innocenti di tragedie annunciate e prevedi bili di cui si parla solo per poche ore e nelle pagine della cronaca di provincia. E’ tempo di riflessioni e di bilanci che non ci possono lasciare indifferenti e non vediamo indignazione nonostante i morti e i feriti, ma una rassegnazione verso un mondo del lavoro in cui la dignità delle donne e degli uomini viene barattata per stipendi mortificanti mentre la salvaguardia della salute viene lasciata al caso e alla fortuna. Da quando avevo 15 anni ho provato vergogna per la mia mutilazione e per molti anni non ho accettato quello che mi era accaduto facendomene una colpa dalla quale è stato difficile uscire. Penso a queste famiglie che si troveranno in condizioni più tragiche della mia e mentre vedo il Parlamento, che abbiamo eletto a rappresentarci per risolvere problemi sociali come quello degli infortuni sul lavoro, perdere intere giornate in questioni futili e che non salvano alcuna vita né la rendono migliore, mi chiedo come possiamo accettare silenziosamente di passare di legislatura in legislatura senza vedere alcun atto concreto. Le storie di queste donne saranno ora oggetto di un processo dove non vediamo padroni o carnefici ma solo gente normale che si arrangiava e si accontentava. Questa scarsa lungimiranza negli investimenti, però, sul mondo del lavoro non porterà nemmeno un risarcimento per tutte. Ci saranno vittime per le quali l’INAIL, in ottemperanza di quanto previsto dal Testo Unico infortuni del ’65, non sarà nemmeno tenuta a riconoscere un valore economico. Possano le famiglie piangere le loro care madri, mogli, figlie con dignità e a loro vogliamo offrire il nostro aiuto e supporto perché sappiano di non essere sole e di poter confidare su un sostegno concreto. Franco Bettoni Presidente nazionale ANMIL

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Nel mese in cui si ricorda il Santo di Assisi, proponiamo “Io, Francesco”, una delle ultime fatiche di Carlo Carretto (1910-1988), professore e scrittore laico, divenuto nell’ultimo trentennio della sua vita fratello, tra i Piccoli Fratelli di Gesù di Charles de Foucault e fondatore di una Comunità di preghiera e di accoglienza a Spello. Nel libro, uscito per la prima volta per La Cittadella e poi riedito da EMP, il Poverello di Assisi diventa il biografo di se stesso. L’espediente letterario di quest’opera, scritta con stile inconfondibile e avvincente, si rivela particolarmente efficace per esprimere l’animo del Santo e i suoi sentimenti. Emergono alcuni messaggi che rivivono ai nostri giorni con sorprendente attualità: la forza risolutiva della non-violenza, il rispetto per il creato e le creature, la povertà vista come imitazione di Cristo e forza liberatrice, l’amore per la Chiesa pur conoscendo la debolezza degli uomini che la compongono. Un libro dove ognuno può trovare risposta alle proprie ansie profonde, alle generose aspirazioni del cuore, alle esigenze di autenticità e di cristiana coerenza.

Questo libro potrebbe definirsi una autobiografia spirituale dove con libertà e onestà l’autore si lascia provocare da domande e considerazioni che vanno costantemente dal Vangelo alla vita quotidiana e dalla vita quotidiana al Vangelo. Perché se la parola di Gesù provoca e interroga la nostra vita quotidiana, anche la vita di ogni giorno provoca una lettura sempre nuova di questa Parola a cui il cristiano è chiamato a ispirare la propria vita e le proprie scelte personali, di relazione, di lavoro, di impegno civile. La libertà, l’amore, la solidarietà, la preghiera, la Chiesa, la giustizia, il denaro e altri temi della vita del cristiano sono riletti dall’autore con un occhio critico, ma sempre ispirato al Vangelo, senza cadere nella tentazione delle frasi fatte e delle risposte preconfezionate. A partire dalla sua esperienza di prete impegnato nell’ambito delicato del carcere per minorenni, don Rigoldi comunica con uno stile confidenziale il suo personale percorso di fede, dove non si dà nulla per scontato e invita chi legge a lasciarsi provocare dal Vangelo e a cercare, non le risposte pronte, ma gli itinerari possibili.

Federico Fattinger è un giovane cantautore, emerso da un talent show televisivo, che si è fatto portatore di un messaggio di speranza. La madre, scomparsa per un grave male. La necessità di ricordarla, di elaborare il lutto. I ricordi, il passato, il presente, il futuro tutto inanellato nel filo della musica, la vera passione di Federico. Una testimonianza in prima persona che scandisce il racconto in tre ampie parti: un prima, un durante, un oggi. L’elemento cardine è il lutto che hanno vissuto Federico e il padre. Diventato adulto prima del tempo, ciò che resta saldo nella vita di Federico è la musica, che gli offre la possibilità di esprimere il dolore che ha dentro, liberando le emozioni che desidera condividere con altri. Finché questi altri diventano il pubblico che lo acclama a Italia’s Got Talent, i 20.000 sostenitori di Facebook, i fan che attendono le sue nuove canzoni. Un presente che si colora del sogno di milioni di adolescenti, la musica, il successo, e che riveste di una nuova armonia la famiglia, gli affetti, l’amore, la vita con le sue mille domande, con le sue mille sfumature. È nato a Rovereto nel 1990.

Ripartire dal cortile Egr. Direttore, ero tra il pubblico che lo scorso 23 settembre ha avuto modo di ascoltare don Antonio Mazzi al castello di Voghera per la presentazione di un suo libro. Ha detto cose molto interessanti il fondatore della comunità Exodus sul ruolo dei genitori e del padre in primis. Mi ha colpito in particolare un punto della riflessione del prete veronese, quando ha citato don Bosco. Quest’ultimo è partito da un cortile, ha detto don Mazzi, per favorire il nascere di relazioni. C’era un cortile e nient’altro a disposizione di don Bosco, eppure da lì è partito tutta la sua grande opera, lì ci si parlava e ci si confrontava. Oggi abbiamo tutto e parlo anche delle strutture ecclesiastiche: ambienti dotati di ogni confort, spazi a disposizione, tecnologie e così via… Purtroppo però è venuta meno la capacità di dialogare, di intessere relazioni che siano di valore e durature. Forse è davvero necessario ripartire dal cortile, cioè da un luogo dove si è costretti ad incontrarsi e a parlarsi. Stefano Vercesi - via mail

Morire per venti euro Stim.mo Direttore, la notizia mi ha lasciato allibita. Sto parlando di quella riportata da tutti i giornali di una donna settantenne di Milano che è stata uccisa dal vicino di casa filippino (la nazionalità a dire il vero poco importa perché non è il primo caso di violenza in cui protagonisti sono sia italiani che stranieri) per un debito di venti euro che l’assassino aveva verso la povera vittima. E’ pazzesco, davvero non c’è limite al peggio. E’ possibile, mi chiedo, che la vita di una persona valga così poco, che sempre più frequentemente si arrivi ad uccidere per nulla. Come sono preziose le parole con le quali, in tantissime occasioni, il Papa richiama tutti noi al rispetto assoluto della vita. Maria Vecchi - Voghera Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Salute oggi La prevenzione gioca un ruolo di fondamentale importanza per il mantenimento della salute del nostro apparato scheletrico, quindi dei nostri muscoli e articolazioni. Essa si attua con la correzione di errori alimentari (tenendo sotto controllo il peso ponderale e preferendo una dieta equilibrata con pochi grassi, ma anche rileggendo il nostro stile di vita, abolendo vizi e abitudini che possono essere dannosi alla nostra salute, primi fra tutti il fumo e la sedentarietà. E a proposito di sedentarietà, essa è principale causa di disfunzioni metaboliche e obesità, futuri problemi cardiocircolatori e articolari. L’attività fisica è essenziale per il nostro benessere fisico, oltre che organico, ed è necessario programmarla almeno tre volte a settimana in maniera costante e responsabile.

a cura di Laura Notti

Artrosi, le 12 regole antidolore

Oltre che per sedentarietà l’artrosi può scaturire da un uso improprio delle nostre articolazioni, cioè da movimenti e posture sbagliate, e quindi dannose. E’ bene perciò imparare a muoversi e agire in modo corretto, sia per prevenire dolori fastidiosi, sia per favorire la guarigione delle parti malate. Prima regola è quella di evitare il sovrappeso, mantenendo l’aumento o la diminuzione del peso ponderale in una forbice precisa (calcolata in base a una serie di fattori quali l’età, il quadro clinico del paziente e le esigenze caloriche dell’organismo in questione). Dedicarsi come detto ad una attività fisica regolare, preferendo la ginnastica in palestra e/o il nuoto in piscina. Si può anche scegliere di camminare, senza impegni di orario o di denaro, l’importante è farlo con co-

stanza e, come minimo, tre volte a settimana. Per raccogliere oggetti da terra, ricordarsi di non curvare la schiena, come si fa di solito, ma piegare le ginocchia per arrivare a sollevare l’oggetto (che non deve essere mai molto pesante). Usare preferibilmente poltrone con braccioli, evitando così di sprofondarci dentro, ed evitare di leggere sdraiati su letti o divani poiché si tende ad incurvare la colonna vertebrale. Non rimanere seduti nella stessa posizione per lungo tempo, soprattutto in ufficio, ma alzarsi per sgranchirsi le gambe ogni tanto, favorendo anche la circolazione sanguigna. E, sempre alla postazione di lavoro, mettersi seduti alla scrivania in modo che la schiena sia il più possibile diritta, evitando di piegarsi in avanti e curvarsi. Se si lavora al computer, ricordarsi ogni tanto di sgranchire le dita

delle mani, non immuni da dolori articolari (anch’esse risentono della prolungata posizione per tenere il mouse, causa di comparsa di dolori acuti). In auto, sistemare il sedile in modo corretto davanti al volante, evitando di essere troppo vicini o lontani da esso (le braccia non devono essere mai tese sul volante, ma rilassate a giusta distanza); evitare di fare lunghi viaggi tutti d’un fiato, ma fermarsi spesso per fare movimenti e stiramenti per il collo e braccia. Fare attenzione alle correnti d’aria, evitando ventilatori vicini alla persona o aria condizionata troppo fredda o orientata sulle persone. Cercare di dormire in maniera rilassata, meglio se su un materasso rigido, adoperando un cuscino basso per il collo, e dormire a sufficienza, perché chi dorme poco accusa spesso dolori muscolari da stress.


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

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BACHECA

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o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te

C U R I O S I TA’

of o, rc uarce A ,g ec ggo brih c u e Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c d t o i d m i let rzo , e ca altr ch S i gl allo do . .. te

Luoghi da visitare

a cura di Daniela Catalano

Seconda edizione di “CavalliaMilano” Dopo il successo della prima edizione, da oggi, giovedì 13 e fino a domenica 16 ottobre torna la manifestazione “CavalliaMilano.” Il polo fieristico di Rho mette a disposizione quattro enormi padiglioni e 60.000 metri quadri di spazio esterno per la gioia di tutti gli appassionati del meraviglioso mondo equestre. Tante conferme e tante innovazioni per questa rassegna dove sport, spettacoli e tutte le novità dal mondo del cavallo, provenienti dall’intera Europa, si uniscono in un solo grande contesto interattivo. Quattro grandi padiglioni sono pronti ad ospitare il meglio della monta western, un concorso di salto ostacoli nazionale a 6 Stelle e un concorso internazionale di dressage che vede la presenza di campioni di fama mondiale come l’azzurra Valentina Truppa e la tedesca Isabell Werth. Gli appassionati del fiero cavallo Iberico, poi, hanno la chance di assistere alle migliori performance di tutti i loro beniamini impegnati in competizioni di prim’ordine. La prima edizione di ArabiaMilano porta un soffio d’Oriente alla fiera meneghina. In collaborazione con la rivista TuttoArabi, i migliori esemplari di Purosangue Arabo Egiziano sfileranno in tutta la loro eleganza in un grande concorso di morfologia interamente dedicato a loro. E ancora bellezza ed eleganza con i migliori prodotti dell’allevamento del cavallo sportivo italiano, impegnati anche quest’anno nella tradizionale rassegna CavalliaConfronto. Ad attendere i visitatori ci sarà il Cabaret Equestre, coordinato dai Giona Show. Saranno presenti anche i più importanti conoscitori dell’Equitazione Naturale. Tra gli inediti della seconda edizione, il Villaggio delle Razze, un’area in cui le Associazioni di Razza dei più importanti soggetti sia italiani sia stranieri si preparano a mettere in mostra i loro gioielli. “CavalliaMilano” festeggia anche l’Unità d’Italia con due eventi che sono lo spettacolo dei Giona Show e il Battesimo della Sella. I Giona Show, cinque spericolati ragazzi veneti, in sella ai loro coraggiosi cavalli si esibiranno in evoluzioni e volteggi che lascieranno il pubblico senza fiato in un’atmosfera vestita dei colori del tricolore. Anche i piccoli avranno la possibilità di partecipare ai festeggiamenti e conoscere la storia dell’Italia in mezzo ai cavalli e dall’alto di una sella. Nell’area dedicata a pony e bambini il Centro Internazionale del Cavallo - La Venaria Reale organizza “Tutti in Sella”, un’iniziativa didattica dedicata ai bambini fra i 6 ed i 14 anni e che ha come leitmotiv proprio l’Unità d’Italia.

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Tracce di Medioevo a Gremiasco Percorrendo la Val Curone, con i suoi colori autunnali, ci si può fermare a fare un giro alla scoperta del piccolo e accogliente borgo di Gremiasco sorto intorno al Castello dei Malaspina e alla chiesa barocca, che conserva tuttora il campanile e una cappella, di chiaro stile romanico. Gremiasco è un termine ligure che deriva da “gremio” (cespuglio) e indicherebbe un luogo pieno di cespugli. Il suffisso “-asco” sta ad indicare che il paese sorge presso un corso d’acqua. Gremiasco è nominato per la prima volta nel 1157 in una bolla di papa Adriano IV che lo confermava al vescovo diocesano Oberto. Si trova poi nominato nella pace conclusa tra Federico I e i tortonesi e nel diploma di Federico II col quale venne confermato al comune di Tortona. Il vescovo e il comune lo infeudarono ai Malaspina. Nel 1429 ne era feudatario il marchese di Varzi. Nel 1595 era feudo

dei Doria. Gremiasco fu costituito Comune al momento della caduta di Napoleone, il 18 Gennaio 1816. Da quel momento il paese che era inserito nella “Via dei Feudi Imperiali”, terminò ufficialmente le sue dipendenze da Genova. Il Comune venne soppresso in epoca fascista e annesso a San Sebastiano, ma riacquistò la sua indipendenza a metà del ’900. Si accede al paese da un’unica strada, all’imbocco della quale sorge un castello che porta le impronte di diverse epoche, dall’altra parte vi è la canonica e di fronte

ad essa la chiesa ed il cimitero vecchio. La topografia del paese dimostra che non è un agglomerato di abitazioni sorte a poco a poco, e quindi senza ordine, ma sorto dietro un piano prestabilito. Il paese conserva diverse e interessanti testimonianze delle sue antiche opere di fortificazione: l’avanzo di una torre quadrata, situata in posizione elevata con evidenti funzioni di osservazione, cui era originariamente affiancata l’abside semicircolare di un piccolo edificio religioso, poi parzialmente abbattuto per far posto alla

canonica. Attribuita al secolo XI, rappresenta un esempio di torre romanica. Tra la fine del ’600 e l'inizio del ’700 fu innalzata per essere adibita a torre campanaria. Il castello vero e proprio è il Castello dei Malaspina. La costruzione a pianta quadrata è realizzata in pietra e aveva una merlatura ghibellina. Al pianterreno vi era un grande salone con finestre in stile gotico e un camino con cappa e rilievi. Dagli anelli infissi al soffitto della sala è possibile dedurre che si tratti del luogo dove in epoca medievale si amministrava la giustizia. Per mezzo di un loggiato si accedeva alle prigioni confinate nella Torre. A lato del salone sorge il grande mastio, una torre quadrangolare in pietra, conservata sino all’altezza dei beccatelli. Un’ala del fabbricato venne abbattuta negli anni 1930 per la costruzione dell’Asilo Infantile, voluto dal cavaliere Bonfiglio Dusio.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Nella chiesa parrocchiale di Molino dei Torti, domenica 18 settembre, alle ore 11, la classe 1941 ha voluto onorare la Madonna delle Grazie per il raggiungimento dei settantant’anni. Ha celebrato la S. Messa il sacerdote orionino don Patrizio Dander. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

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La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Zucca fritta con aceto di vino o aromatico Indiscussa protagonista della Sagra settembrina di Isola Sant’Antonio, in passato la zucca spadroneggiava in tutti gli orti di famiglia. In ogni campetto ne crescevano almeno 5, 6 o 7. Nel comprensorio tortonese questa verdura da tutto pasto era impiegata nella preparazione di dolci, minestroni, risotti e mostarda, ma veniva anche cucinata da sola, abbrustolita sulla stufa o fritta. Come in questa semplice e appetitosa formulazione, “una sorta di preparazione agrodolce”, in cui il sapore dolciastro della polpa è esaltato dall’aroma deciso dell’aceto bianco o balsamico della ditta Emiliani. L’acetificio, che ha sede dal 1926 a Carbonara Scrivia, è gestito da quattro generazioni dalla famiglia Emiliani e produce aceto di vino bianco e rosso, aceti aromatizzati, aceti speciali, aceto di mele, aceto balsamico di Modena, condimento balsamico bianco e una vasta gamma di aceti e condimenti derivati da agricoltura biologica. Abbinamento vino: Colli Tortonesi Cortese

Ingredienti per 4-6 porzioni 1/2 zucca media olio extravergine d’oliva q.b. aceto bianco o balsamico q.b. Per la pastella: acqua minerale q.b. farina bianca q.b. un pizzico di sale Preparazione Tagliate la zucca in fette rettangolari sottilissime, simili a grandi carte da domino. Passate i pezzi in una pastella fatta con acqua, farina e un pò di sale e poi fateli friggere in una padella con olio abbondante. Lasciate intiepidire e insaporite con aceto bianco o balsamico.


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Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Con il teatro dialettale Restaurato l’altare del Rosario dei Frati di Voghera si ride e si fa del bene I lavori realizzati da Gabbantichità sono stati presentati lo scorso 8 ottobre

VOGHERA - Presso il santuario Francescano di S. Maria delle Grazie a Voghera è stato presentato alla presenza di un folto pubblico, il restauro conservativo di un altare della prima metà del Seicento e di “San Domenico”, una scultura lignea laccata e dorata del XVI secolo. La statua del santo domenicano è tornata nel Santuario dei Padri Francescani dopo più di tre mesi trascorsi nel laboratorio di restauro Gabbantichità di Tortona, di Vincenzo Basiglio e Donatella Gabba. Sabato 8 ottobre nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Francesco, l’altare dedicato alla Madonna di Pompei e la statua, oggetto di incessante culto e devozione, sono stati restituiti alla loro chiesa di appartenenza e ai suoi fedeli. La presentazione dei lavori di restauro,voluta dal Padre Guardiano Guglielmo Bozzo, ha visto la partecipazione di un Padre Domenicano proveniente dal Santuario di S. Maria delle Grazie di Mila no, che ha sottolineato l’ importante presenza dei Domenicani nel Santuario vogherese e in particolare ha ricordato P. Vincenzo Bandello, zio del celeberrimo scrittore castelnovese Matteo, che dopo l’esperienza al

Santuario di Voghera divenne capo della congregazione. Non è potuta essere presente, per precedenti impegni, Paola Strada Funzionario di zona della Sovrintendenza per il patrimonio storico e artistico della Lombardia, che ha diretto e costantemente seguito le fasi dei restauri. Il restauratore Vincenzo Basiglio ha illustrato le modalità e le tecniche seguite per il restauro dell’altare del dipinto della “Madonna di Pompei” e della scultura lignea policroma di “San Domenico” risalente alla prima metà del XVI secolo, di cui non si conosce ancora l’autore, ma che potrebbe essere vicino all’importante

bottega dei Del Maino, scultori tra i più significativi in Lombardia tra la fine del quattrocento e i primi decenni del cinquecento. All’inaugurazione erano presenti anche numerose autorità politiche e il Guardiano del Santuario, Padre Guglielmo Bozzo, ha rivolto parole di ringraziamento per quanti hanno contribuito alla realizzazione del restauro, manifestando segni di particolare riconoscenza nei confronti della dottoressa Strada, che ha seguito personalmente tutte le fasi di tale progetto, che prevede, tra l’altro, anche il prossimo restauro degli affreschi cinquecenteschi celati al di sotto dello scialbo nella volta del presbiterio.I sondaggi effettuati in precedenza hanno

evidenziato immagini di “Santi Domenicani”. Gli affreschi saranno restaurati a partire dal mese di gennaio 2012 dal laboratorio tortonese, grazie ai contributi finanziari della Fondazione Comunitaria di Pavia che ha supportato nel corso degli ultimi anni lo sforzo economico dei Padri francescani per ridare splendore alla chiesa vogherese. La serata si è conclusa con l’omelia di Padre Bozzo, che ha nuovamente esaltato, tra gli applausi del pubblico intervenuto, il lavoro di restauro, evidenziando che il valore aggiunto della chiesa non è solo di tipo culturale, ma che tale bellezza servirà certamente per elevare lo spirito in modo sempre più rinnovato e intenso.

“Il filo rosso Estense” a Broni BRONI - A Villa Nuova Italia in Broni, sino al 16 ottobre è ospitata una mostra di sculture dell’artista ferrarese Mirella Guidetti Giacomelli, dal titolo significativo “Il filo rosso Estense: Broni-Ferrara”. Siro Brondoni per il Centro Artistico e Culturale “Contardo Barbieri” ha ricordato il legame spirituale e sociale creato anni addietro nella memoria del duca e santo estense Contardo. Gianna Vancini, presidente del Gruppo Scrittori Ferraresi, ha messo a fuoco l’operosa esperienza portata avanti nel tempo dalla Guidetti Giacomelli. Usando vari materiali l’artista è stata la protagonista di mostre personali allestite in Italia e in Europa, presso Istituti di Cultura e gallerie d’arte. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 17 alle 19 e la domenica anche dalle 10 alle 12.

VOGHERA - Sarà la Compagnia “Recitiamo insieme” di Castenuovo Scrivia a dare il via, sabato 15 ottobre alle ore 21 nel teatro dei Padri Barnabiti di Voghera, alla rassegna di teatro dialettale, organizzata dall’associazione “Pro familia - Maria Teresa Spinelli” con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Voghera, con la commedia brillante in due atti “Andrea Lumaga trasporti rapidi”. Il divertimento sicuramente è assicurato per i numerosi colpi di scena che una “consolidata” ditta di spedizioni riesce a provocare in seguito a un trasporto veramente eccezionale degno di un libro giallo ricco di equivoci. Una morte sospetta, un misterioso rapimento, intrallazzi politici, rifiuti strani, un sequestro, varie apparizioni, profusioni amorose sono i temi principali di questa commedia di Roberto Zago che vede come protagonisti proprio An-

drea Lumaga, impersonato da Renzo Cairo e la sorella Speranza, alias Mariangela Goggi. La vedova Felicina (Antonietta Natale), l’emissario p.p.p. Giocondo Tarelli (Sante Orpianesi), l’Ufficiale Giudiziario Santino Cerullo (Pompeo Danza), la segretaria Fiorella (Elena Mariani) e Ilario, il marito di Felicina (Carlo Trausi) con la regia di Carlo Trausi fanno di tutto per far perdere il bandolo della matassa ai Lumaga. La rassegna proseguirà sabato 29 ottobre con la compagnia vogherese “Fuoridicopione” (in una foto di repertorio) che porta in scena “Una fidanzata per due”, 3 atti con adattamento di Beppe Buzzi. Chiuderanno sabato 5 novembre i “G74” di Oliva Gessi con la commedia brillante in 3 atti “Albergo Bell’Italia”. L’ingresso è a offerta e i proventi andranno a favore della “Casa della Carità” e delle missioni in Congo.


Giovedì 13 ottobre 2011 IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

I Leoncelli si impongono con un secco tre a zero

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ARBITRO: Lacagnina di Caltanissetta

RETI: 9’ st Marrazzo, 23’ st Zirilli (rig.), 32’ st Sahe

ASSISTENTI: Marques di Milano e Motta di Seregno

DERTHONA ( 4-4-2): Trivellato, De Martino, Mazzoleni (A) (39’ st Giordano), Gatto(A), Coletto, Di Leo, Serra(A), Pellegrini (41’ st Gordon), Zirilli, Marrazzo, Busco (43’ Sahe). A disposizione Bodrito, Balsamo, Aquilante, Castagna. All. Rampulla.

TORTONA - Il Derthona batte con merito un avversario ostico e ben messo in campo, confermandosi in seconda posizione in classifica. Nel primo tempo il Borgosesia riesce ad imbrigliare gli uomini di Rampulla che fanno fatica ad imbastire trame di gioco pregevoli ma che piano piano riescono ad aumentare i ritmi. La partita si decide nella ripresa: al 9’ Marrazzo, in area, si libera del suo marcatore e supera Bianchi con un diagonale preciso. I leoncelli insistono e trovano la rete del raddoppio al 23’: Zirilli viene agganciato in area da Giaco-moni che

BORGOSESIA(4-3-3): Bianchi, Formentini, Pavan(A) (24’ st Rognone), Camilli (10’ st Coppo), Roveta, Giacomoni(A), D’Iglio, Tettamanti, Andriulo (10’ st De Lorentiis), Celeste, Trabace. A disposizione Pieri, Ravetto, Gherra, Barbaro. All. Viganò.

Il giovane centrocampista Alessandro Gatto

causa il calcio di rigore. Dal dischetto il bomber lombardo segna il suo ottavo goal stagionale. Al 32’ il Derthona chiude l’incontro andando a segno per la terza volta al termine di una bell’azione corale finalizzata dal giovane attac-

cante Sahe, bravo a farsi trovare libero in area. La partita termina con i giocatori tortonesi che si godono gli applausi di un pubblico sempre più numeroso sugli spalti del “Fausto Coppi”. Domenica prossima i bianconeri saranno di scena a Santa Margherita per affrontare il Bogliasco allenato dall’ex difensore della Sampdoria Giovanni Invernizzi. Negli spogliatoi il nuovo Direttore Generale del Derthona Roberto Lamanna ci dice: “Il risultato non deve trarre in inganno: è stata una vittoria meritata ma arrivata al termine di una partita difficile e combattuta contro un avversario valido. Dobbiamo continuare con questa determinazione per cercare di fare risultato su tutti i campi”. Domenico Cremonte

Serie D girone B / 7^ giornata

Voghera, battuto il Pontisola in trasferta PONTISOLA: VOGHERA: (primo tempo 0-0)

1 2

MARCATORI: st 8’ Salandra, 16’ Coccu, 32’ Farina. PONTISOLA: Paleari; Andreoni, Binda, Vanoncini, Perico (37’ st Risi); Gestra (27’ st Teofilo), Turani, Torboli (33’ st Traini); Ruggeri; Salandra, Vitali. (Flaccadori, Conca, Carissoni, Bergamini). All. Cesana. VOGHERA: Forti; Paloschi, Colicchio, Bandirali, Aldano; Coccu (39’ st Molnar), D’Amico, Conti, Speziale (8’ st Colombo); Troiano, Farina (34’ st Capuano). Maggioni, Arenella, Versace, D’Ascanio). All. Giacomotti.

ARBITRO: Capraro PONTE SAN PIETRO Grazie alle reti di Coccu e Farina, il Voghera conquista una preziosa vittoria esterna dopo essere passato in svantaggio all’inizio del secondo tempo. Se la prima frazione è condotta su ritmi bassi e non regala emozioni, la ripresa è giocata con determinazione ed intensità. All’8’ padroni di casa in vantaggio con un’azione di rimessa: Ruggeri serve in profondità per Salandra che si invola verso la porta rosso nera e supera Forti con un tocco sotto. Nella circostanza la difesa oltrepadana non è parsa impeccabile. Al 16’ arriva il pareggio. Paloschi dalla destra imbecca Troiano, che serve Coccu in area: controllo e destro nel-

l’angolino del centrale. Galvanizzato dal gol, il Voghera si getta in avanti e alla mezz’ora trova la rete della vittoria. Coccu dalla bandierina, pallone prolungato da D’Amico che inganna il portiere: il numero uno bergamasco riesce solo a sfiorare, la sfera arriva sui piedi di Farina che mette dentro a porta vuota. “E’ una vittoria che dedico ai ragazzi e alla società - dice mister Giacomotti - avevamo bisogno di sbloccarci psicologicamente. Mi è piaciuta molto la reazione dopo il gol subito: non ci siamo abbattuti, la squadra si è espressa con grande personalità e direi che la vittoria è meritata, ma anche nel primo tempo ci tengo a sottolineare che avevamo concesso poco ad un’ottima squadra come il Pontisola.

Questo deve essere il primo passo, ora dobbiamo dare continuità alle nostre prestazioni”. In settimana doppio impegno per il Voghera che è sceso in campo ieri nei sedicesimi di finale di Coppa Italia sul campo del Valle d’Aosta. La vincente incontrerà negli ottavi Derthona o Pontisola.Domenica invece per l’ottava di campionato arriva l’Olginatese. Classifica: Sterilgarda 21; Caronnese 18; Rudianese, Olginatese 14; Voghera 12; Mapello Bonate, Alzano Cene 11; Gozzano, Darfo Boario, Castellana 10; Seregno 9; Pontisola, Pizzighettone 8; Atletico Pro Piacenza 7; Aurora Seriate, Fidenza 6; Fiorenzuola, Colognese 5; Carpenedolo, Gallaratese 4. f.s.

Eccellenza girone C / 6^ giornata

L’Oltrepo sfiora il successo con due reti VALLECAMONICA OLTREPO: (primo tempo 2-0)

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MARCATORI: 30’ e 46’ pt Moglia (V), 28’ st Abbiati (O), 30’ st Casorati (O). VALLECAMONICA (4-41-1): Bellicini, Bariselli, Federici, Esposito, Ducoli, Polini, Contessi (23’ st Girelli), Putelli, Moglia (39’ st Gazzoli), Abbattista, Visconti (43’ st De Giosa). A disp.: Bonafini, Entrade, Bettoni, Salari. All. Giorgi. OLTREPO (3-4-3): Mantovani, Chianello, Cigagna, Moltini, Carrucciu, Fiammenghi (11’ st Papa, Sciannameo, Bejenaru (11’ st Casorati), Panigada, Piazza, Abbiati (40’ st Marabelli). A disp.: Capriulo, Kaja, Scandale, Palmas. All. Chierico.

ARBITRO: Modica di Lecco. PIANBORNO - Sotto di due reti ed in dieci per l’espulsione di Carrucciu per doppia ammonizione, l’Oltrepo reagisce e rischia anche di vincere dopo aver trovato il pareggio nell’arco di due minuti. Il primo tempo è soporifero e giocato sotto ritmo da entrambe le squadre fino alla mezz’ora. La partita cambia volto con l’erroraccio di Chianello che regala un delizioso assist a Moglia, il quale di destro infila senza problemi Mantovani. I rosso blu provano a reagire con una punizione di Piazza salvata in tuffo da Bellicini (38’). Al 45’ un colpo di testa di Panigada si perde sul fondo. Quando sembra che l’intervallo sia alle porte, il Vallecamonica raddoppia: ancora una volta la difesa oltrepadana lascia

libero Visconti che va sul fondo e mette in mezzo un preciso cross sul quale Moglia di testa spedisce in fondo al sacco il 2-0. Nella ripresa, dopo un avvio non fulmineo, l’Oltrepo assume le redini del gioco e alza il ritmo, beneficiando anche dell’ingresso di Casorati. Dopo aver sfiorato il gol con Abbiati che coglie in pieno la traversa, la formazione di Chierico si ritrova con un uomo in meno per l’espulsione di Carrucciu, che rimedia il secondo cartellino giallo (19’). Ma proprio in inferiorità numerica la squadra ospite riesce a dare il meglio di sé. I rosso blu spingono sull’acceleratore e rimettono le cose a posto in due minuti. Al 28’ Abbiati approfitta di una svirgolata di Bariselli e in diagonale trova la rete. La marcatura galvanizza ulteriormente gli stradellini che pareggiano due minuti

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Sport in breve

Il Derthona vince contro il Borgosesia DERTHONA: BORGOSESIA:

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dopo con Casorati che su cross di Sciannameo di piatto sinistro mette sul palo più lontano dove Bellicini non può arrivare. L’Oltrepo ha poi sfiorato per altre due volte (sempre con Casorati) anche il terzo e clamoroso gol. Nel finale brivido in area di rigore oltrepadana con il neo entrato Girelli lasciato solo che alzava sopra la traversa con Mantovani fuori causa. Dopo tre vittorie consecutive i rosso blu acciuffano un pareggio a dir poco rocambolesco. Classifica: Sant’Angelo 14, Aurora Travagliato 13, Pro Desenzano 12, Oltrepo, Rigamonti Nuvolera e Palazzolo 11, Vallecamonica, Chiari e Nuova Verolese 9, Sarnico e Dellese 8, Orse Corte Franca e Ciliverghe Mazzano 6; Sancolombano, Crema e Castellucchio 5, Villanterio 4, Codogno 0. f.s.

di Franco Scabrosetti

CSI Incontro - Il Vescovo Mons. Martino Canessa ha ricevuto in udienza i responsabili dei Comitati CSI di Pavia e Alessandria. A Mons. Canessa sono state illustrate le proposte educative e sportive promosse dai due Comitati. Quello pavese è ben radicato in Oltrepò attraverso il calcio, la pallavolo e le iniziative formative, mentre il CSI di Alessandria dedica una particolare attenzione ai disabili con attività specifiche a Novi Ligure e a Tortona. Il Vescovo ha ringraziato e ha mostrato il suo interesse a rendere ancora più vivace la presenza della Chiesa all’interno del mondo CSI. Amatori a 11: Ghiaie-Tempo Prezioso 2-1, Tennis Club-Sannazzaro 4-1, Cup-Rozzano 1-2, Padus-Don Bosco 2-0, Pantera Rosa-Carpignanese 2-0, San PietroReal Casei 2-0, San Colombano-Pievese 1-0, PenarolCasanova S. 0-3, Lungavilla-Audax 5-0, NegruzzoGodiasco 2-2, Gerenzago-San Rocco 1-0, Vellezzo B.Moggi Cat. 2-1, Lonatese-Ceranova 0-0, RecorSportser’s Pub 1-3. Amatori a 7: Sanmauresen-Sant’Alessandro 4-3, Miralodese-Landriano 5-2, Service-Landriano B 2-1, Linarolo-Lungavilla 4-3, Roncaro-S. Martino 6-5, Trivolzio B-Rainbow 3-5, Besate-Trovo 1-5, CalderariTrivolzio 4-2, Cardinal Maffi-Broni 2-4, ZavaverdeBarbianello 3-3, Monteleone-Romagnese 4-2, Sbocco Rosso-Zerbo 3-0, S. Giuseppe-Olimpic Torre 6-4, San Zenone-Arnaboldi 5-2. BASKET Promozione (1ª giornata): Aironi Robbio-Stradella 6361. Stradella: I. Verdi 4, E. Verdi 11, Marchesi 9, Faravelli 9, Valle 12, Achilli 5, Antonacci, Maserati 11. Coach Aldo Verdi. Pt 35-31 (17-11, 18-20, 17-20, 1110); Dresano-Voghera 78-56; Around VigevanoLungavilla 32-87. Classifica: Milano, Abbiategrasso, Trezzano, Dresano, Lungavilla, Robbio, Tromello, Binasco 2; Cava Manara, Arese, Rozzano, Junior Vigevano, Voghera, Around, Stradella, Siziano 0. Serie B donne: Vittuone-Broni 30-46. Broni: Ballardini 5, Carù 9, Zamelli 13, Brusadin, Molinari 7; Besagni 9, Dapiaggi,. Canfora, Bicocca 3, Borghi. All. Fassina. Pt 16-22 (parziali quarti 6-14, 10-8, 11-18, 3-6). Serie C: Derthona-Crocetta To 64-38. Derthona: Gioria 10, Serafin 8, Gatti 3, Campeggi 5, Mozzi, Quaroni 10, Ganguzza 5, Taverna 8, Pavone 12, Degrada 3. All. Arioli. Pt 31-25 (13-9, 18-16, 19-7, 14-6). Serie D: Voghera-Castiglione 69-62. Voghera: Fasani 3, Castellano 7, Fedegari 9, Celè 15, Gazzaniga 2, Buscaglia non entrato, Rona 3, Costaldi 8, Piantini 9, Armana 13. Ne: Buscaglia. Allenatore Chiappano. Pt 2933 (11-17, 18-16, 19-19, 21-10). CICLISMO UDACE Cento Chilometri a Rivanazzano - Nella corsa per Veterani e Gentleman ha dominato Carlo Capitelli, di Pinarolo Po, e portacolori dell’Autoberetta Piacenza; nella corsa per la fascia giovanile si è imposto il lomellino Cristiano Parrinello (Asm Mortara Primabici). Primo tra i Gentleman Giovanni Tamborini (Brazzo Certosa). Nella volata per i Seniores, Juniores e Cadetti l’oltrepadano Giorgio Rapaccioli (Pennelli Cinghiale Mantova) ha colto la quarta piazza. Infine Dario Cornaglia (Belgioioso) ha vinto la classifica dei Supergentleman A. PALLAVOLO Coppa Lombardia - Nel girone D, Voghera vince 2-3 (25-22, 25-22, 19-25, 27-29, 13-15) a Rivanazzano, ma le due oltrepadane passano comunque il turno. Nel girone C maschile, vanno avanti Mortara&Garlasco e Adolescere Voghera. Gli oltrepadani regolano 3-0 (25-10, 25-22, 25-11) Dorno, mentre i lomellini passano a Casteggio sul campo della Tecnosuolo 1-3 (23-25, 26-28, 25-19, 20-25).

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