Popolo 14 maggio 2015

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SILVANO PIETRA Il convegno sul Rinascimento Ritrovato

a pagina 20

Fornitori del Vaticano

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IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI

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Omologato

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ilpopolo@libero.it TORTONESE

“Le imprese artigiane sono ancora in crisi”

a pagina 11

NOTA POLITICA

Se Renzi diventa il “miglior” nemico di se stesso

NOVESE

Oggi a Voghera si aprirà la Sensia dell’Expo

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Il Giro colora di rosa l’Antola

Terza Tappa La Rapallo-Sestri Levante ha toccato i nostri paesi. Tanti tifosi sulle strade

IL VESCOVO PER LA FESTA DI TORTONA

“Stiamo davanti alla Croce e contempliamo la sua bellezza” L

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he sia il contesto a cambiare il significato delle parole lo sapevamo già. Ma in politica vengono addirittura frullate, sciroppate, stravolte. Pensate alla parola “fiducia”: siamo arrivati ormai al paradosso dell’accezione negativa. Quando dici “Renzi va avanti a colpi di fiducia”, sostieni che questo Governo usi modi autoritari per fare approvare le leggi aggirando il dibattito parlamentare. L’ultima, in ordine di tempo, e la prima, in ordine d’importanza, è l’Italicum. Chiedere la fiducia all’altro è disdicevole? Nella vita normale no, tra due amici o tra marito e moglie no, ma in politica la mossa renziana ha fatto gridare al ritorno del Fascismo. Chi non ha partecipato alla votazione ed è uscito dall’Aula, ha detto di essere salito sull’Aventino. Ecco come si fa a ridicolizzare pagine serie e drammatiche della nostra storia: con le parole. Lasciamo perdere il Fascismo e rendiamoci conto che l’Aventino era un’altra cosa. Indro Montanelli scriveva sul Corriere: “I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l’atto di fede”. E giovedì scorso, il nuovo direttore del quotidiano di via Solferino, Luciano Fontana, invitando i lettori a rinnovargli la loro fiducia, li esortava a giudicare l’attività del Governo con il metro dell’analisi critica, senza essere né gufi né tifosi (a prova dell’imparzialità si serviva subito di un ponderato articolo di Angelo Panebianco in prima pagina). La neonata legge elettorale è, indubbiamente, la vittoria personale più eclatante di Matteo Renzi. Non è una legge perfetta, anzi. Garantisce la governabilità se in campo ci sono due schieramenti forti e contrapposti. Si basa sul premio di maggioranza ma, con lo sbarramento del tre per cento, decisamente troppo basso, rischia di favorire la frammentazione delle opposizioni. Infine, ho il triste dubbio che durerà, come tutte le leggi elettorali di questo Paese, fino a quando chi sarà al Governo non avrà il timore di perdere le

O LT R E P Ò

A Cantalupo il decennale di “Porte di Pietra”

di MATTEO COLOMBO

continua a pagina 4

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a terza tappa del Giro d’Italia 2015 è stata l’occasione per far conoscere L a livello nazionale la bellezza di tante località del Parco dell’Antola e della Val Trebbia. Numerose le iniziative organizzate nei vari paesi. La cronaca di Franco Scabrosetti, i servizi e i commenti a pag. 17

UNA PORTA DELLA MISERICORDIA ANCHE IN DIOCESI

Il Giubileo nel segno della sobrietà spirituale. Ecco il logo e il calendario dell’Anno Santo

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a città, sede della Diocesi e cuore della comunità diocesana, lo scorso fine settimana, ha celebrato la solennità di Santa Croce che, secondo un’antica tradizione, cade la seconda domenica di maggio. La ricorrenza è storicamente legata alla presenza di una preziosa reliquia della Croce di Gesù che per l’occasione è esposta sull’altare maggiore del Duomo. Sono stati tre giorni di festa, di momenti culturali e aggregativi, culminati nel pomeriggio di lunedì 11 maggio con il so-

lenne pontificale delle ore 18, presieduto dal Vescovo. Ai fedeli che gremivano la cattedrale, al sindaco Gianluca Bardone, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e alle numerose autorità civili e militari cittadine, Mons. Vittorio Viola ha ricordato che “custodire la reliquia è un fatto in grado di farci riscoprire il mistero della salvezza”. Ha esortato i presenti a provare a “stare di fronte al legno della croce a contemplare la sua bellezza”. Daniela Catalano a pagina 3

er la prima volta nella storia dei Giubilei, si aprirà una “Porta della misericordia” anche nelle singole diocesi. “Il Giubileo della misericordia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000”, ha precisato monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando in sala stampa vaticana il calendario del Giubileo voluto da Papa Francesco, che si aprirà l’8 dicembre, e il logo ufficiale dell’evento. Michela Nicolais a pagina 4

FELICI & TAGGATI

di MATTEO COLOMBO

Un tag con un cuore rosso a tutte le mamme del mondo perché domenica era la loro festa. Alla mamma-lupa che tiene i figli con sé in casa fino a quando non compiono 40 anni e ci pensa lei a rifargli il letto. Alla mamma-Masterchef che li fa diventare grandi con certe lasagne che “come le faccio io... tua moglie non riuscirà mai a farle”. Alla mamma-scaldotto che ti dice di coprirti anche in estate e di andare piano anche se prendi il treno. Alla mamma-Rottermeier che prima di uscire sei sempre “troppo scollata, troppo sportivo, troppo spettinato, troppo profumata...”. Alla mamma-bignè che anche davanti al tuo fidanzato o al tuo capo ti chiama “nani, popa, cari...”. Alla mamma-Pirlo che sa sempre qual è la punizione giusta. Alla mamma-Vogue che accompagna la figlia al concorso di bellezza e litiga con le mamme delle vincitrici se la figlia viene eliminata, tanto “era solo un gioco, la mia bambina è brava a scuola”. Infine, un tag a quelle donne che non vogliono diventare madri ad ogni costo e che, in fondo, lo sono da sempre anche se non hanno figli. @MatteoColomboqb

L’APPELLO DEL PRESIDENTE DELLA FISC

“Le Poste non ci devono penalizzare”

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onsegnare la posta a giorni alterni significherebbe “la morte quasi certa dei giornali quotidiani e settimanali”. È il focus della lettera con cui Francesco Zanotti, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), ha chiesto all’Agcom di essere ascoltato. a pagina 4


IL POPOLO

PRIMO PIANO

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Giovedì 14 maggio 2015

Aprire canali umanitari

per eliminare il traffico di esseri umani

Cosa pensano i giovani dello scottante problema-immigrazione? L’abbiamo chiesto a Silvia Gilardenghi, 24 anni, nostra collaboratrice e studentessa universitaria. Ecco la sua riflessione

I fatti legati all’immigrazione che caratterizzano il Mediterraneo in questi ultimi anni sono ben noti a noi Italiani e costituiscono argomento di un acceso dibattito. Un peschereccio si è ribaltato nella notte tra il 18 e il 19 aprile al largo delle coste libiche, con almeno 800 persone a bordo: è la strage più grave della storia del Mediterraneo. Ma è anche l’ultima di una lunga serie. Secondo la stima ufficiale dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), il Mediterraneo nel 2014 ha visto 3.419 morti. Il Mediterraneo: da mare della vita a mare della morte, come ho sentito dire da Enrico Letta in una lectio magistralis. Ci sono due gruppi di persone di cui stiamo parlando, dice François Crépeau, consulente delle Nazioni Unite sui diritti dei migranti, in un’intervista al “The Guardian”. Il primo gruppo è quello dei rifugiati, provenienti da Siria, Eritrea, Somalia e Afghanistan, in cerca di asilo politico, di cui il dibattito italiano sembra essersi dimenticato. Persone che si trovano nel giustificato timore d’essere perseguitate per la razza, la religione, la cittadinanza, l’appartenenza a un determinato gruppo sociale o per le opinioni politiche, secondo la Convenzione di Ginevra sullo statuto dei rifugiati del 1951. Il diritto d’asilo non è

un’opzione: è una necessità vitale, e soprattutto è un diritto, un dato giuridico. Respingere, omettere il salvataggio, non accogliere rifugiati è illegale, oltre che immorale. Il secondo gruppo di persone è costituito dai migranti “economici”, ovvero da coloro che vivono in condizioni di povertà e che cercano una vita migliore per sé e i propri figli, provenienti principalmente dall’Africa sub-Sahariana. Queste non sono persone “che rubano il nostro lavoro”, come si sente spesso dire, ma persone di cui abbiamo bisogno, a tutti i livelli di capacità: da coloro che si occupano di attività con bassa retribuzione nei campi dell’agricoltura e delle costruzioni, della cura degli anziani, a quelli con un alto livello di formazione fino ai giovani in cerca di un’istruzione migliore. Per rispondere poi ad altre frasi stereotipate che spesso sento sollevare dall’opinione pubblica, vorrei semplicemente ricordare qualche dato: gli stranieri residenti in

Italia al 1° gennaio 2015 sono circa 5 milioni e rappresentano l’8,3% della popolazione residente (fonte Istat). Eppure il “tasso di immigrazione percepita” è del 30%, secondo Ipsos Mori, una società britannica che si occupa di sondaggi e ricerche di mercato. Inoltre, il 9,7% del Pil viene dal loro lavoro: un decimo dell’intera ricchezza prodotta dall’Italia, un dato che, tra l’altro, non tiene conto degli irregolari (fonte “Il sole 24 ore”). Fermiamoci a ragionare: l’immigrazione costituisce un problema urgente del nostro Paese e dell’Unione Europea, ma quali sono i mezzi per gestirla? I mezzi fino ad ora impiegati sono stati l’operazione Mare Nostrum, lanciata nell’ottobre 2013 dal Governo guidato da Enrico Letta, e Triton, coordinata dall’agenzia europea Frontex. La strategia europea a causa di risorse e obiettivi più limitati non ha prodotto grandi risultati, tanto che la tragedia appena avvenuta ha portato il Governo italiano a chiede-

re una riunione straordinaria del Consiglio Europeo. Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha dunque convocato i leader dell’Unione europea a Bruxelles il 23 aprile, giorno in cui sono state prese alcune decisioni: individuare e distruggere le imbarcazioni dei trafficanti prima che siano usate, triplicare i finanziamenti alla missione di sorveglianza e salvataggio Triton, limitare il flusso dell’immigrazione irregolare, collaborare con i paesi di origine e di transito, rafforzare la protezione dei rifugiati. Decisioni che hanno lasciato perplessi in molti: agenzie umanitarie, organizzazioni non governative e istituzioni religiose hanno espresso i loro dubbi e le loro proposte. In seguito al Consiglio Europeo straordinario del 23 aprile è stata creata una agenda europea sull’immigrazione, discussa in Commissione Europea il 13 maggio. In base ai punti chiave della bozza, già circolati sui principali quotidiani internazionali, è stato rivolto ai ventotto paesi

membri UE l’invito ad accogliere i migranti secondo un meccanismo di ripartizione basato su criteri vari, dal PIL ai tassi di disoccupazione, revisionando così il trattato di Dublino che imponeva la permanenza nel Paese del primo ingresso a coloro che facevano richiesta di asilo, problema molto sentito in Paesi di sbarco come l’Italia. Secondo “Il Corriere della Sera”, tale cooperazione tra gli Stati sarà condizionata alla clausola dell’invio in Italia di commissioni internazionali per la fotosegnalazione degli stranieri e la creazione sul territorio italiano di centri di smistamento dove i migranti rimarranno fino al completamento dell’identificazione. Non pochi i commenti negativi, soprattutto da Gran Bretagna e altri Paesi nordici, ma, forte del sostegno di Italia e Germania, se dovesse essere approvata, tale proposta costituirebbe un primo segnale significativo di una vera strategia politica comune. “Aprire canali umanitari per

eliminare il traffico di esseri umani”: questo la vera soluzione al problema, come scriveva il settimanale “Internazionale”. Mi affido alle parole di François Crépeau: “invece di reprimere il flusso di migranti, l’Europa dovrebbe organizzarlo”, spiegando che aprire dei corridoi umanitari legali potrebbe salvare delle vite, ridurre il traffico di esseri umani e il fenomeno degli sbarchi clandestini e dei naufragi. Serve “un progetto globale che includa tutti i paesi del nord del mondo... questi paesi dovrebbero offrirsi per accogliere i rifugiati in base al loro reddito pro capite e alla densità abitativa”, così da permettere loro di non affidarsi ai trafficanti in viaggi di fortuna, ma di iscriversi a liste nei campi profughi per poi essere trasferiti nei Paesi disponibili. L’Europa deve smettere di esprimere cordoglio in occasione delle stragi per poi muoversi in modo poco efficace nella pratica. L’inefficacia è sinonimo di complicità silenziosa. L’imperativo morale è di salvare vite. Non dobbiamo essere contro l’immigrazione solo perché i cambiamenti ci fanno paura. Il cambiamento è una costante della nostra vita, e quello operato dagli immigrati nella società porta a lungo termine effetti positivi se regolato e organizzato adeguatamente. Silvia Gilardenghi

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IL POPOLO

VITA DELLA DIOCESI

Giovedì 14 maggio 2015

Tortona Il pontificale del Vescovo in cattedrale per la festa patronale

Contempliamo la bellezza della Croce

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L’Agenda del Vescovo Il Vescovo Mons. Vittorio Viola esprime quotidianamente la vicinanza alla sua Diocesi attraverso numerosi incontri pubblici, nonché attraverso la disponibilità per udienze private. Ogni settimana vi aggiorneremo su questi momenti.

18 - 21 maggio

Roma, Assemblea CEI

23 maggio

ore 9, Tortona, Borse di Studio CIOFS ore 10.30, Tortona, Incontro CRI ore 16, Castelletto d’Orba, Cresima ore 21, Tortona, Cattedrale, Veglia di Pentecoste

24 maggio il punto centrale dell’universo? Che cosa ha fatto di questo legno una tavola di salvezza a cui poterci aggrappare per essere salvati?” l’unica risposta “E’ il modo con il quale Gesù è salito su quella croce, non come vittima inconsapevole di un ingiusto complotto ordito contro di lui, ma come sacerdote che offre se stesso, trasformando quello strumento di morte in altare, sul quale prolungare l’offerta pura, l’unica gradita al Padre che è l’obbedienza del Figlio, la cui misura è la morte… Un’obbedienza totale incondizionata, totale, senza riserve, un dono totale di sé che ha noi viene dato di poterlo contemplare esattamente nell’offerta che Gesù compie sulla croce, lui sommo sacerdote che offre sé come vittima”. Ha ribadito che “Tutto viene riempito dall’amore. Tutto viene trasformato dall’amore. Perché esattamente sulla croce che Lui ha voluto portare il peso del nostro peccato quasi ad assorbirlo con la sua carne come una spugna”. La condanna a morte di Gesù, ha aggiunto “è il modo con il quale Gesù può mostrarci il suo amore per noi. Il nostro valore è la croce di Gesù. E’ il prezzo del

nostro riscatto. E’ questo gesto di amore così pieno e la novità e la bellezza di questo gesto diventa il fatto centrale capace di catalizzare la storia intera, sorgente di novità che stabilisce per noi la possibilità di una novità in tutto. Se è stato capace questo gesto di trasformare la morte in vita comprendiamo come la croce sia l’unica sapienza capace di fare nuove tutte le cose, la vita di ciascuno di noi, la storia intera, la vita di questa città”. Il Vescovo si è poi chiesto “Cosa accadrebbe a questa nostra città se noi sentissimo nel lavorare, nel gestire la cosa pubblica, nel nostro impegnarsi a ogni livello, in ogni istante l’attrazione che la croce esercita su di noi che è un’attrazione di amore che ci chiede di poter essere coinvolti in questo amore? Cosa accadrebbe se noi portassimo anche solo una scintilla dell’amore della croce dentro tutto ciò che noi facciamo, pensiamo, i nostri sentimenti, le nostre parole, il nostro lavoro? Come verrebbero purificati i nostri discorsi, pensieri, la nostra visione di cosa è il modo, la famiglia, di cosa vuole dire accogliere e condividere… Verrebbe da dire che non avremmo più bisogno di leg-

gi se la croce potesse dare forma alla nostra città, alle nostre relazioni”. Ha concluso spiegando che “Sta a noi scegliere di lasciarsi attrarre o di opporre resistenza. Ogni volta che ci lasciamo sperimentiamo in noi la dolcezza, la bellezza, la gioia dell’amore la cui misura è la croce, il dono totale di sé. Noi vogliamo chiedere al Signore di poter sentire, dentro la nostra vita, dentro le nostre case, là dove noi siamo, l’attrazione del legno della croce. Di poterci lasciare coinvolgere da questa misura alta del suo amore che è l’unica parola che può garantire al nostro cuore la gioia profonda, che è l’unica sapienza che può rilanciare l’esistenza di ciascuno di noi e di noi come comunità”. In serata alle ore 21.15 la cattedrale ha accolto la Polifonica vogherese “Angelo Gavina” che ha presentato il concerto di chiusura della festa. Il programma ha previsto l’esecuzione dei brani liturgici tratti dalla “Messe Solennelle per Santa Cecilia” di Charles Gounod. Il coro, le orchestre “Gavina” e “San Michele Arcangelo” e i tre solisti sono stati magistralmente diretti dal Maestro Michele Viselli. Daniela Catalano

TORTONA - La città, sede della Diocesi e cuore della comunità diocesana, lo scorso fine settimana, ha celebrato la solennità di Santa Croce che, secondo un’antica tradizione, ricorre la seconda domenica di maggio. La ricorrenza è storicamente legata alla presenza di una preziosa reliquia della Croce di Gesù che per l’occasione è esposta sull’altare maggiore del Duomo. Sono stati tre giorni di festa, di fiera e di momenti culturali e aggregativi, culminati nel pomeriggio di lunedì 11 maggio con il solenne pontificale delle ore 18, presieduto dal Vescovo. Ai fedeli che gremivano la cattedrale, al sindaco Gianluca Bardone, ai rappresentanti dell’amministrazione comunale e alle numerose autorità civili e militari cittadine, Mons. Vittorio Viola ha ricordato che “il poter custodire la reliquia è un fatto importante in grado di far riscoprire il mistero della salvezza”. Ha esortato i presenti a provare a “stare di fronte al legno della croce, a contemplare la sua bellezza”. Ha poi spiegato che alle domande “Che cosa ha trasformato questo strumento di morte in un trofeo di vittoria, che cosa lo ha trasfigurato dentro fino a farlo diventare

ore 8.45, San Cipriano, Santa Messa ore 11.15, Canneto Pavese, Cresima ore 17, Godiasco, Cresima ore 21, Montescano, S. Messa Per le udienze con il Vescovo si prega di contattare la Segreteria Vescovile (tel. 0131.816635).

Notizie diocesane

VENERDI’ 17 MAGGIO/IN SEMINARIO

Corso per animatori ACR

Domani, venerdì 17 maggio, alle ore 17, i ragazzi dell’ACR diocesana si ritroveranno in Seminario a Tortona per l’ultimo appuntamento del corso animatori dal titolo “Work in progress”.

SABATO 16 MAGGIO/BASILICA DELLA GUARDIA

La festa di San Luigi Orione

Sabato 16 maggio, solennità di San Luigi Orione, presso la basilica della Gaurdia alle ore 9.30, don Flavio Peloso, Superiore Generale della Congregazione Orionina, celebrerà la S. Messa “di famiglia”. Alle ore 18 il solenne Pontificale sarà presieduto dal Vescovo Mons. Vittorio Viola. Animerà la Corale “San Luigi Orione” del Santuario. Alle ore 21 a Pontecurone, paese natale di don Orione, si terrà la processione con la statua del santo con partenza dalla chiesa di Santa Maria Assunta. Saranno presenti il Vescovo e il Superiore Generale don Peloso.

SABATO 23 MAGGIO/IN CATTEDRALE

Veglia di Pentecoste

Sabato 23 maggio, alle ore 21, si terrà la Veglia di Pentecoste, presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio Viola, alla vigilia della festività. Quest’anno la CEI invita tutte le comunità a unirsi in preghiera per ricordare i martiri contemporanei, esprimendo vicinanza e partecipazione alla tragedia di tanti cristiani e di tante persone i cui diritti fondamentali alla vita e alla libertà religiosa sono sistematicamente violati. Questa situazione che interroga tutti i cristiani deve essere motivo per dare vita a un grande gesto di preghiera a Dio e di vicinanza a questi fratelli e sorelle. Alla celebrazione è attesa la presenza dei gruppi diocesani di Rinnovamento nello Spirito Santo e dei fedeli di Associazioni, Movimenti, Gruppi e Comunità parrocchiali. VENERDI’ 29 MAGGIO/AL CENTRO “PAOLO VI”

Beato’s got talent, cambia la data

La rassegna musicale “Beato chi canta”, che quest’anno ha per titolo “Beato’s got talent”, organizzata dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, si terrà venerdì 29 maggio e non sabato 23 come ci era stato erroneamente comunicato. Il luogo, invece, non è cambiato: l’aula magna del Centro Paolo VI di Casalnoceto (AL). Possono prendere parte alla manifestazione sia cori giovanili, sia cantanti solisti di età inferiore ai 30 anni. Ogni partecipante può esibirsi in uno o due brani ispirati al tema della “misericordia”. Le iscrizioni sono raccolte da don Cristiano Orezzi (tel. 339/7572958).

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CAMPANE


IL POPOLO

VITA DELLA CHIESA

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Giovedì 14 maggio 2015

Presentati il logo e il calendario dell’Anno Santo. Mons. Rino Fisichella ha elencato gli appuntamenti importanti

Il Giubileo nel segno della sobrietà. Anche spirituale Per la prima volta nella storia dei Giubilei, si aprirà una “Porta della misericordia” anche nelle singole diocesi

ROMA - Un Giubileo per i carcerati, il 6 novembre 2016, da celebrare non solo nelle carceri, ma anche a San Pietro. È una delle “prime volte” del Giubileo della misericordia, il primo Anno Santo della storia della Chiesa dedicato a questo tema. Per la prima volta nella storia dei Giubilei, si aprirà una “Porta della misericordia” anche nelle singole diocesi. “Il Giubileo della misericordia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000”, ha precisato monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando in sala stampa vaticana il calendario del Giubileo voluto da Papa Francesco, che si aprirà l’8 dicembre per concludersi il 20 novembre 2016. Altro elemento peculiare, il “richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrovare proprio sul tema della misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico”. Un inedito assoluto è infine offerto dai missionari della misericordia: Papa Francesco darà loro il mandato il 10 febbraio, Mercoledì delle Ceneri, con la celebrazione nella basilica di San Pietro.

Il logo del Giubileo è opera di padre Marko Rupnik. L’immagine esplicativa del motto, “Misericordiosi come il Padre”, è quella del Buon Pastore che “si carica sulle spalle l’uomo smarrito”. Sarà “Credere”, il settimanale popolare religioso dei Periodici San Paolo, la rivista ufficiale del Giubileo, in vista del quale il Papa ha composto una preghiera speciale. Il calendario delle iniziative giubilari, ha spiegato mons. Fisichella, è “da leggere in una triplice prospettiva”: gli “eventi organizzati che prevedono una grande affluenza di popolo”, “alcuni segni che Papa Francesco compirà in modo simbolico raggiungendo alcune periferie esistenziali per dare di persona testimonianza della vicinanza e dell’attenzione ai poveri, ai sofferenti, agli emarginati e a quanti hanno bisogno di un segno di tenerezza” e iniziative dedicate ai “tanti pellegrini che giungeranno a Roma singolarmente e senza un’organizzazione alle spalle”. Il primo avvenimento in calendario “dedicato a tutti coloro che operano nel pellegrinaggio”, dal 19 al 21 gennaio: “Chiederemo ai pellegrini di compiere un

tire che l’evento sia vissuto in modo religioso, con sicurezza e al riparo dalle intemperie dell’abusivismo che ogni giorno sembra investire i milioni di persone che giungono nei luoghi sacri della cristianità”. Questa settimana si svolgerà la prima riunione bilaterale tra Santa Sede e Italia per garantire la sicurezza durante il Giubileo.

tratto a piedi, per prepararsi a oltrepassare la Porta Santa con spirito di fede e di devozione”. Il 3 aprile, sarà la volta di “una celebrazione per tutto il mondo che si ritrova nella spiritualità della misericordia”, mentre il mondo del volontariato caritativo sarà chiamato a raccolta il 4 settembre; il 9 ottobre la giornata della spiritualità mariana. Oltre al Giubileo dei giovani, che è la Gmg in programma a Cracovia a luglio, il 24 aprile sarà la giornata dedicata ai ragazzi del “dopo Cresima”. I diaconi celebreranno il loro Giubileo il 29 maggio, i sacerdoti il 3 giugno, il 25 settembre i catechisti, il 12 giugno gli ammalati e i disabili.

Quanto ai “segni” che compirà direttamente il Papa verso le “periferie”, mons. Fisichella ha spiegato che “avranno un valore simbolico, ma chiederemo ai vescovi e ai sacerdoti di compiere nelle loro diocesi lo stesso gesto in comunione con il Papa perché a tutti possa giungere un segno concreto della misericordia e della vicinanza della Chiesa”. Per i tanti pellegrini che giungeranno a Roma in ordine sparso, “saranno individuate alcune chiese del centro storico dove potranno trovare accoglienza”. Tutti i pellegrini che giungeranno a Roma avranno un percorso privilegiato per attraversare la Porta Santa, ha assicurato, “per consen-

I “missionari della misericordia” devono essere “bravi predicatori e bravi confessori”, dotati di “molta pazienza nei confronti dei limiti delle persone”. Perché, come ama ripetere il Papa, “la confessione non è la dogana, la camera di tortura, ma un luogo di accoglienza, dove si comprende e si dà il perdono”. Tracciandone l’identikit, mons. Fisichella ha precisato che la scelta con cui il Pontificio Consiglio selezionerà i candidati “sarà fatta in accordo con il vescovo” e avvalendosi anche dell’aiuto dei vescovi emeriti. “Le Conferenze episcopali sono tutte coinvolte” nella preparazione dell’Anno Santo, ha assicurato l’arcivescovo: “Siamo sempre grati alla Conferenza episcopale italiana, che ci dà un grande supporto e un

grande aiuto”, ha aggiunto. “Non abbiamo minimamente pensato alla riforma della Curia, ma abbiamo pensato che la Curia ha bisogno di riformarsi”. Con questa battuta mons. Fisichella ha risposto alla domanda di un giornalista sul Giubileo della Curia Romana, in programma il 22 febbraio. Alla domanda su come sia nata l’idea del Giubileo della misericordia, mons. Fisichella ha rivelato che il Papa, durante un’udienza privata a lui concessa il 29 agosto, gli disse: “Quanto mi piacerebbe un Giubileo della misericordia!”. “E da lì è nato tutto quello che abbiamo oggi”, ha commentato. “Ho colto questo momento del Papa – ha proseguito – come un autentico moto spirituale: non solo un desiderio che aveva nell’animo, ma un’azione per cui lo Spirito ha agito attraverso il Santo Padre”. Sottolineando il fatto che il desiderio di Francesco è rimasto nascosto per sette mesi, fino al suo secondo anniversario di pontificato, il 13 marzo scorso, mons. Fisichella ha commentato: “Il segreto pontificio regge”. M. Michela Nicolais

L’intervista al Presidente della FISC Zanotti e l’interrogazione di parlamentari promossa da Preziosi NOTA POLITICA

Se Renzi diventa il “miglior” nemico di se stesso

“Le Poste non penalizzino la stampa cattolica” Consegnare la posta a giorni alterni significherebbe “la morte quasi certa dei giornali quotidiani e settimanali” che “basano il loro rapporto con gli abbonati sulla puntualità del recapito domiciliare”. È il focus della lettera con cui Francesco Zanotti, presidente della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc), ha chiesto all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) di essere ascoltato. La Fisc, forte di 190 settimanali distribuiti in tutto il Paese, ha espresso la sua “totale contrarietà” al piano strategico di Poste Italiane e all’ipotesi di riorganizzazione contenuta nella “Consultazione pubblica sull’attuazione di un modello di recapito a giorni alterni degli invii postali rientranti nel servizio universale” indetta dall’Agcom. Nel documento, la Fisc ricorda i già bassi livelli di qualità raggiunti dal servizio di recapito della corrispondenza – che Poste Italiane assicura grazie a un finanziamento pubblico – e bacchetta Agcom per aver definito “trascurabile” l’importanza del recapito dei giornali “se confrontato con le esigenze di sostenibilità del servizio universale perseguite attraverso l’introduzione del modello di recapito a giorni alterni”. Il deputato Pd Ernesto Preziosi chiede, in un’interrogazione, al ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, un inter-

vento del Governo “al fine di evitare che la stampa cattolica venga penalizzata dalle scelte di un piano aziendale, come quello di Poste Italiane”, che “andrebbe a colpire un settore di assoluto rilievo nella cultura del Paese e lo stesso principio della pluralità d’informazione”. L’istanza, sottoscritta da altri 25 parlamentari appartenenti a vari gruppi politici, muove le mosse dalla denuncia della Fisc. Concetti che il presidente della federazione, Francesco Zanotti, ribadisce in questa intervista apparsa sul quotidiano Avvenire lo scorso 5 maggio. Presidente, veniamo subito al punto: quanto pesa il canale dell’abbonamento postale nei ricavi dei settimanali diocesani? Proprio in queste settimane stiamo facendo un nuovo sondaggio tra i nostri associati. Ad oggi posso dire che la diffusione dei giornali passa per almeno il 7080% attraverso il canale di Poste Italiane. E questo grazie ai tanti nostri lettori che sottoscrivono l’abbonamento annuale. Abbonamento che dimostra un fortissimo legame tra lettori e giornale. I nostri giornali sono ancora attesi, ogni settimana. Quando non arrivano con puntualità, giungono nelle nostre redazioni tante telefonate per chiedere informazioni e per protestare.

Qual è attualmente la qualità della consegna dei settimanali attraverso le Poste? Sono tantissime le proteste che raccolgo in quanto presidente. Il giornale è un lavoro che per compiersi del tutto ha bisogno di una catena di attori, da chi lo pensa e lo edita fino a chi lo distribuisce e lo fa giungere in casa degli abbonati che poi lo leggono e lo sostengono. Se un anello nella catena si interrompe, tutti ne soffrono. Purtroppo il nostro lavoro è così. Ogni settimana è così. Giungere con puntualità nelle case degli abbonati e in edicola costituisce un fatto per noi essenziale. Nelle difficoltà del momento, non poche per la verità, non possiamo aggiungerne di nuove. Qual è la vostra valutazione del piano strategico 2015/2020 di Poste Italiane? Il servizio delle Poste, abbiamo osservato nel documento consegnato nei giorni scorsi all’Agcom, non può essere valutato per compartimenti stagni. Molti nostri abbonati sono anche titolari di depositi a risparmio e conti correnti con Poste italiane. Scontentarli dal lato della consegna del settimanale locale forse potrebbe avere qualche conseguenza anche su altri piani. E poi i bilanci non si fanno solo con i numeri. C’è anche un bilancio sociale da compilare. E le Poste svolgono una funzione sociale, anche di presidio

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del territorio. Chiudere continuamente uffici nei piccoli centri significa impoverire tanta parte d’Italia. Quella stessa Italia a cui noi da oltre un secolo diamo voce. Veniamo alla consegna a giorni alterni, perché vi danneggia? Già oggi i nostri giornali vengono consegnati a singhiozzo, anche se per legge sono stati equiparati ai quotidiani: i settimanali con oltre 16 pagine devono essere consegnati il giorno dopo il ricevimento. Fu una nostra conquista di qualche anno fa, quando si fece la battaglia sulle tariffe postali. Una conquista non da poco. Se per legge i giornali verranno consegnati a singhiozzo, che succederà? Almeno oggi possiamo lamentarci della mancata consegna. Domani non avremo nemmeno più la possibilità di chiedere maggiore zelo nella cura dei nostri settimanali.

successive elezioni e allora, per evitare la sconfitta, rimetterà mano al sistema elettorale. Il fatto che la legge sia passata “grazie alla fiducia” ha evitato che l’esecutivo fosse messo in discussione non tanto dalle opposizioni, ma dai dissidenti del Pd. Renzi ne esce rafforzato più a casa sua che in parlamento dove, in realtà, l’opposizione è sempre più debole se non ridotta a gruppi urlanti e politicamente senza potere. È proprio quest’assenza di un’opposizione seria che permette al premier di porre la fiducia e di portare avanti la sua rampante (americana?) tattica del consenso. Quasi senza timore. Ecco perché la riforma radicale delle istituzioni è ancora una riforma a metà. Perché manca la riforma del Senato, ma le manca, soprattutto, una maggioranza ampia e sicura, di cui fidarsi e con la quale rinnovare insieme il sistema-Italia. Ce l’ha avuta fino a che Renzi non ha rotto con Berlusconi, operando una scelta dissennata. Adesso, ostinandosi ad andare avanti da solo, rischia di peccare di troppa autostima e di eccessiva sicurezza. Qualcuno glielo deve dire. Lo dovrebbe fare l’opposizione, puntando il dito sul fatto che la ripresa economica non si è ancora vista, ma l’opposizione non c’è e Renzi potrebbe correre il rischio di diventare il “miglior” nemico di se stesso. Matteo Colombo

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

CAMPANE


IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Giovedì 14 maggio 2015

17 maggio - VII DOMENICA DI PASQUA - ASCENSIONE DI GESU’

IL COMMENTO AL VANGELO (Mc 16,15-20)

“Andate e proclamate il Vangelo” LE LETTURE DELLA DOMENICA

Prima Lettura At 1,1-11 Salmo Responsoriale Sal 46 Seconda Lettura Ef 4,1-13 Vangelo Mc 16,15-20 In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno

in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.

LA MEDITAZIONE DEL VESCOVO MONS. VITTORIO VIOLA trascrizione dell’omelia sul Vangelo di domenica scorsa, trasmessa dal sito www.radiopnr.it

Rimanere in Lui significa farsi coinvolgere dal suo amore Domenica 10 maggio - VI Domenica di Pasqua (Gv 15,9-17)

Carissimi siamo alla sesta domenica del tempo di Pasqua, continua il nostro ascolto del capitolo quindicesimo del vangelo secondo Giovanni, che già domenica scorsa abbiamo ascoltato con i suoi primi versetti e dobbiamo certamente avere l’immagine della vite, Gesù la vite noi i tralci. Continua Gesù con questa pagina di vangelo a volerci dire che cosa significa rimanere in lui. Sembrano essere due le domande alle quali Gesù vuole rispondere: che cosa significa rimanere in lui? E quali sono i frutti che noi tralci uniti a lui possiamo portare? C’è un espressione che ricorre frequentemente in questo capitolo quindicesimo è quasi un ritornello che Giovanni usa, nella sua forma di reciprocità, rimanere in lui, noi rimaniamo in lui, lui rimane in noi. E’ un espressione sottolineata con insistenza, il cui contenuto detto in molti modi da Giovanni, in questa pagina, consiste esattamente nel voler accogliere, nell’imitare, nel vivere e anche nel prolungare l’amore che il Padre e il Figlio vivono, in quella comunione perfetta che è la SS. Trinità. Il Figlio è venuto a portare questo amore a noi, sulla terra, nelle

nostre relazioni, non ce lo ha solo mostrato ce lo ha donato lo ha riversato dentro i nostri cuori. Per noi rimanere in Lui significa, rimanere nel suo amore e il suo amore è esattamente quello che il Figlio nell’eternità vive con il Padre e con lo Spirito. Un amore che ha i tratti della reciprocità e dell’altruismo perfetto, nel suo contenuto essenziale. A noi rivelato, per come lui ci ha amato, l’offerta di Gesù sulla croce che abbiamo celebrato nella Pasqua e celebriamo ogni volta che ci raduniamo nel suo nome. Gesù che offre se stesso è la rivelazione di come si amano il Padre il Figlio e lo Spirito, rimanere in lui, vuol dire rimanere in quell’amore, nel suo amore quindi lasciandoci coinvolgere da quell’amore, accogliendolo, rilanciandolo, prolungandolo poi nelle relazioni tra di noi. E’ una parola che viene ribadita con insistenza e viene anche espressa, detta con altre espressioni, come rimanere vuol dire osservare i comandamenti, rimanere in lui vuol dire avere le sue parole in noi, tutte espressioni che dicono una stessa realtà, rimanere nel suo amore. Il comandamento che lui ha lasciato è uno solo quello

dell’amore, la sua parola è parola di amore, detta per noi sulla croce. Rimanere in lui vuol dire rimanere nel suo amore i frutti che noi possiamo portare avendo accolto il suo amore, altro non sono che l’amore tra di noi. Questo amore reciproco vuole avere la stessa qualità di quell’amore con il quale noi siamo stati amati che è manifestazione e dono dell’amore trinitario. Un amore quindi cristologico perché ha fondamento in Gesù Cristo, che è venuto a rivelarci e donarci l’amore, ma anche ecclesiale perché cambia le nostre relazioni tra di noi, è questi sono i frutti, i frutti di rimanere nel suo amore sono l’amore tra di noi. Sentiamo come questa parola, come sempre, ci interpella. Il dono dell’amore noi lo abbiamo ricevuto nella Pasqua, perché siamo stati innestati in lui che è la vite coi sacramenti dell’iniziazione cristiana. E l’amore che Lui ci chiede di vivere non è possibile viverlo così in uno sforzo di imitazione, ma in una consegna di accoglienza del dono che abbiamo ricevuto. Fatto questo molto impegnativo, accogliere l’amore suo, accoglierlo lasciandoci coinvolgere dalla stessa forza, dalla stessa dinamica di a-

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more, per viverlo tra di noi. Ci accorgiamo come come sempre la parola ci interpella, come sarebbero diverse le nostre relazioni, penso alle relazioni delle nostre comunità se noi accogliessimo veramente il suo amore, se rimanessimo in lui e lui in noi e se potessimo vivere tra di noi questa qualità di amore, molte delle nostre fatiche sarebbero dissolte. E da questo nascerebbe un modo diverso di pensarci come Chiesa, più libero, più aperto, più aperte anche nelle relazioni tra di noi nel nostro piccolo spazio, più attento alla comunione più ampia che è la Chiesa, questa nostra Chiesa di Tortona. Anche magari lasciandoci guidare in questo, cogliendo anche alcune conseguenze del nostro stare su questo territorio come chiesa, in comunione, e poi certamente nell’apertura al mondo. Perché questo amore il Signore lo ha riversato sul mondo e attraverso di noi che cerchiamo di rimanere in lui, vuole continuare a diffonderlo. Il Signore ci conceda davvero di poter rimanere in lui per poter vivere il suo amore.

Celebriamo la festa dell’Ascensione. E’ la festa di Gesù per sempre vivente nei cieli, nostro Salvatore, sempre pronto a intercedere per noi. E’ la festa del nostro “destino”, è il senso della nostra vocazione all’eternità. Ma più che soffermarsi su questa, la liturgia e lo stesso brano del Vangelo si soffermano sulle condizioni poste dal Signore affinché questa possibilità si realizzi. “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura”. Il bisogno di condivisione e di comunione si manifesta anche nell’ultimo annuncio di Gesù. Ogni creatura è invitata a partecipare, come disse nella parabola del banchetto nuziale. Andate, non tenete egoisticamente solo per voi questo dono di vita eterna. “In tutto il mondo, fino ai confini più estremi della terra”. Oltre il limite pensabile dall’umano. È questo il senso dell’amore di Dio. La sua carità non può essere racchiusa o costretta. Si espande liberamente senza limiti. La misura del suo amore è quella di non avere misura. “Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo”. Ecco la condizione per la salvezza: chi crederà, chi aderirà volontariamente, chi risponderà con generosa prontezza sarà salvo. È il consenso interiore che poi si manifesta nelle forme dell’amore cristiano a evidenziare chi crederà. Qui si misurerà la rettitudine della fede. “E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono ...”. Questa espansione della fede è accompagnata da prodigi solo se verranno fatti “nel mio nome”. Si evidenzia qui una sintonia tra Cristo e i suoi discepoli che dovrebbe mettere in risalto, come dice l’apostolo, che “non sono più io che vivo, ma Cristo che vive in me”. È quanto ci conferma il Vangelo: “Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro”. L’Ascensione conferma le Scritture vivificando il passato, apre uno spiraglio sul nostro futuro ultimo, ma soprattutto convalida il presente della Chiesa che vive sostenuta e accompagnata da Cristo suo Redentore. Questo rapporto tra passato, presente e futuro è testimoniato dalla stessa Chiesa nascente. La lettura degli Atti degli Apostoli ci intima: “perché rimanete a guardare il cielo? Quel Gesù or ora salito al cielo ritornerà nello stesso apparato”. Del resto lo stesso Gesù aveva poco prima ammonito: “Il Padre con la sua autorità ha stabilito tempi e momenti che non spetta a voi conoscere”. A noi spetta solo manifestare la nostra fede. L’integrità della nostra fede si misura dall’amore che portiamo tra di noi realizzato nell’unità della Chiesa. Ci ricorda oggi Paolo: studiatevi “di conservare l’unità dello spirito nel vincolo della pace” e, per far questo, occorre “umiltà e mansuetudine, con longanimità, sopportandovi caritatevolmente gli uni gli altri”. IL SANTO DELLA SETTIMANA a cura di Daniela Catalano

San Michele Garicoits

La Chiesa il 14 maggio fa memoria di San Michele Garicoits, sacerdote basco canonizzato da Pio XII nel 1947. Nacque il 15 aprile 1797 a Ibarre, un piccolo villaggio basco sul versante francese dei Pirenei. Crebbe in una povera famiglia cattolica, rimasta fedele alla Chiesa di Roma durante le persecuzioni nel periodo della rivoluzione. Il 9 giugno 1811, festa della S.S. Trinità, a 14 anni, ricevette la Prima Comunione e dopo questa forte esperienza della presenza e dell’amore di Dio annunciò di voler diventare prete. Entrò in Seminario nel 1819, grazie all’aiuto della nonna. Non aveva ancora terminato gli studi fu chiamato in aiuto nel seminario minore di Larresorre. Fu ordinato prete il 20 dicembre 1823 nella cattedrale di Bayonne. Nominato vicario a Cambo, conquistò il cuore dei suoi parrocchiani diffondendo la devozione al Sacro Cuore di Gesù. Dopo due anni diventò professore a Betharram, dove incontrò le religiose Figlie della Croce. Fu un incontro decisivo. Nel 1833 gli nacque l’idea di riunire un gruppo di preti con il preciso scopo di rimarginare le ferite che la Rivoluzione aveva inferto alla Chiesa: scristianizzazione delle campagne, attacchi alla Chiesa, insubordinazione dei preti. Nacque così, nel 1835, la Congre-

gazione dei Preti del Sacro Cuore di Gesù, meglio conosciuti come i Preti di Betharram. I Betharramiti, presero il nome di Preti del Sacro Cuore di Gesù nel 1841. Padre Garicoits propose ai suoi compagni di vivere secondo le regole dei Gesuiti e lo spirito di Sant’Ignazio. Divenne anche la guida spirituale delle Figlie della Croce. Il santo, dopo il 1858, incontrò la veggente Bernadette Soubiros, su esplicita richiesta del vescovo di Tarbes che voleva verificare l’attendibilità dei fatti verificatisi nella vicina Lourdes. Dall’incontro uscì convinto che davvero la Vergine Maria era apparsa sui Pirenei. Dopo una prima paralisi nel 1853, l’anno dopo si ammalò e rimase a letto per nove anni, fino al 14 maggio 1863, giorno dell’Ascensione, quando morì. Fu seppellito a Bétharram e la sua tomba fu meta di pellegrinaggi. Le Costituzioni della sua Congregazione furono approvate da Leone XIII nel 1877.


IL POPOLO

ATTUALITA’

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Giovedì 14 maggio 2015

Cursillos di Cristianità Pagina a cura del Cursillo della Diocesi di Tortona

L’udienza di Papa Francesco a Roma ze. Mentre su Roma scendeva la sera, le migliaia di cursillisti provenienti da ogni parte d’Italia e di Europa hanno lasciato la basilica tra canti e saluti gioiosi: in tutti la felicità che deriva dall’incontro con Cristo e con i fratelli, pronti a essere ancora e sempre nel mondo coraggiosi annunciatori del Vangelo.

Il soggiorno

I 7.000 cursillisti che hanno partecipato all’incontro con Francesco in Aula Paolo VI

ROMA - Si è celebrata il 1° maggio a Roma l’Ultreya con 7.000 cursillisti provenienti da tutta Europa, preceduta dal commovente ed esaltante incontro con il Santo Padre. Anche dalla Diocesi di Tortona, giovedì 30 aprile, sono partiti 35 cursillisti per partecipare a Roma all’incontro che Papa Francesco ha voluto avere con il movimento dei Cursillos di Cristianità, che festeggiano nel 2015 il cinquantesimo anno di presenza in Italia. In un’aula Paolo VI gremita, tra lo sventolare di mille sciarpe coloratissime, le parole del Santo Padre sono state una consolazione e un incoraggiamento straordinario per ogni persona presente. Il Pontefice ha dimostrato di conoscere molto bene il Movimento, ha raccontato una sua personale commovente “vivenza”, ha chiesto anche di perseverare nell’avvicinare le persone con l’amicizia e con la pazienza, ha

dato atto ai cursillos di non aver mai fatto proselitismo, ma di aver sempre puntato sull’annuncio ai lontani con la testimonianza di vita, ha invitato a tradurre (senza tradire) il metodo alle particolari esigenze del momento attuale. Il suo discorso si può vedere e ascoltare on line (http://youtube/sfBv6gSJDEM). Venerdì 1° maggio nel pomeriggio, nella basilica di San Paolo fuori le mura, anche in questo caso piena di popolo festante, si è celebrata l’Ultreya Europea con discorsi dei dirigenti europei e mondiali del movimento, con testimonianze di vita di persone provenienti da ogni parte del mondo, con canti, con un importante contributo del vescovo di Fano Armando Trasarti sul ruolo del movimento della Chiesa di oggi; alle 18.30 la giornata si è conclusa con una solenne celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale di Genova Angelo Bagnasco. Il Presidente della Confe-

renza Episcopale Italiana, nella sua omelia e nei saluti finali, ha portato a tutti cursillisti il saluto e l’incoraggiamento dei vescovi italiani, ma soprattutto li ha invitati a essere fuoco e luce in un mondo scoraggiato e in crisi che solo in Gesù Cristo può trovare la risposta autentica alle sue domande, alle sue ansie, alle sue sofferen-

Per il gruppo di tortonesi che hanno raggiunto Roma in pullman, insieme ad altre persone della diocesi di Biella, i tre giorni sono stati anche un momento di svago e di turismo tra le bellezze della Capitale. Alla sera si pernottava nella quiete della Domus Vitellia, accolti in modo cordiale e caloroso, a fianco del Monastero di clausura Santa Chiara: la Badessa Madre Elena Francesca, tortonese di origine, ha voluto salutare tutti i partecipanti uno a uno, con parole dolci e consolanti, chiedendo e assicurando preghiere.

Nino Monaco, coordinatore nazionale del Movimento dei Cursillos, mentre saluta il Papa e gli offre la scultura lignea raffigurante Cristo senza mani e senza piedi opera di un artista tirolese (foto Osservatore Romano)

Ha accompagnato il gruppo in questa “tre giorni” romana il Vescovo Emerito di Tortona Mons. Martino Canessa che, durante la recita delle lodi e dei vespri fatta o sul pullman o nella cappelletta annessa alla Domus Vitellia, ci ha regalato alcune brevi meditazioni sul significato e sul modo di fare annuncio davvero preziose per tutti.

Francisco Salvador Presidente mondiale dei Cursillos

La Domus Vitellia a Roma che ha ospitato il gruppo

La celebrazione dell’Ultreya Europea nella Basilica di San Paolo fuori le mura

“Gesù Cristo non ci ha chiamati a un Cursillo per essere degli impiegati della Chiesa, ma per essere messaggeri della gioia del Vangelo attraverso la nostra testimonianza di fede, della nostra ricerca della santità nella normalità della nostra vita. Nel nostro mondo! Nella nostra Europa! I più sfavoriti, i più fragili e, soprattutto, i più poveri tra i poveri: quelli che non hanno

Dio nella propria vita, perché si sono allontanati da Lui, i lontani da Dio, non hanno nulla! Non hanno niente! I lontani da Dio sono la nostra periferia! E’ per questo che siamo chiamati a trasmettere l’amore che Cristo ha per noi. Per tutti noi!”

L’addio

Sabato 2 maggio, nella basilica di San Pietro, al mattino, sono stati celebrati i funerali del Cardinale Giovanni Canestri che era stato Vescovo di Tortona. Vi ha partecipato una piccola delegazione del gruppo di Cursillos tortonese.

Il prossimo Cursillo

Nella diocesi di Tortona si terrà all’inizio del mese di aprile 2016, nella seconda settimana dopo Pasqua. Per avere informazioni si può visitare il sito diocesano (www.cursillotortona.it).

Il gruppo della Diocesi di Tortona con alcuni di Biella davanti a S. Pietro in Vincoli

Il cammino di fede e gli incontri nella Diocesi di Tortona

Da mercoledì 18 marzo a sabato 21 marzo scorso si sono svolti il 14° cursillo uomini ed il 14° cursillo donne della diocesi di Tortona. Ancora una volta dobbiamo dire grazie al Signore per questa esperienza di chiesa, durante la quale lo Spirito Santo ci ha fatto godere della testimonianza dei laici e dei sacerdoti che hanno presentato le loro esperienze di vita e di fede. Al consueto clima di amicizia e di condivisione che caratterizza questi incontri, nei quali molti dei partecipanti all’inizio nemmeno si conoscono tra loro, ma che al terzo giorno si sentono legati da profonda e sincera amicizia, quest’anno si è aggiunta la grande grazia della partecipazione del no-

stro Vescovo mons. Vittorio Viola alla celebrazione conclusiva. Riuniti nella chiesa di Santa Maria Regina, a Serravalle, egli ci ha regalato una meditazione che è stata una vera grazia per tutti i presenti. Le parole di mons. Viola sono arrivate davvero al cuore di tutti, donandoci la consapevolezza che la Grazia del Signore opera grandi cose nei nostri cuori, nonostante le nostre piccolezze e i nostri limiti umani. Dallo scorso venerdì 27 marzo e fino a venerdì 22 maggio, si svolgono a Tortona, nei locali parrocchiali della Casa del Giovane, gli incontri del “cammino di fede”, un’occasione di condivisione fra coloro che han-

no già partecipato almeno una volta al Cursillo, sempre con una testimonianza di un laico e di un sacerdote, per approfondire alcuni aspetti particolari della fede cattolica. I temi dei vari incontri sono: l’Eucarestia, la Chiesa, le Beatitudini, la Bibbia, Cristo e i poveri, la Preghiera. Ogni incontro inizia con l’invocazione allo Spirito Santo e con un canto intonato al tema della serata. Segue la testimonianza del laico, che racconta come quel particolare aspetto della fede cristiana abbia inciso nella sua vita ed abbia guidato la sua testimonianza, anche in ambienti non ecclesiali. Il sacerdote, sempre con un taglio molto personale e legato

al suo vissuto, approfondisce gli aspetti teologici e biblici di quello specifico argomento. Divisi in gruppi si fa “risonanza” di quanto ascoltato, cioè ognuno condivide con gli altri come le testimonianze ascoltate risuonino nella sua vita. Sono sempre occasioni in cui ci si può aprire sinceramente con gli amici presenti e questo aiuta a calare nel profondo e nel concreto del proprio vissuto quotidiano certi fondamenti della fede cristiana, che troppo spesso pensiamo riguardino solo la nostra vita di chiesa e che invece devono guidare anche il nostro essere presenti all’interno di tutte le nostre relazioni umane.


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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE A VOGHERA Duomo di Voghera (tel. 43532) ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30). S. Rocco (tel. 41206) ore 8-10,30-12-18 (sabato 18). S. Vittore (tel. 41677) ore 10,30-18 (sabato 18). Pombio (tel. 43688) ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18). S. Maria della Salute (tel. 41315) ore 8-10,30-18 (sabato 18). S. Pietro (tel. 41856) ore 8-10-11,15 (sabato 17). Resurrezione (tel. 44674) ore 11 (sabato 17). Santa Maria delle Grazie (tel. 47889) ore 7,30-9,3011,30-17,30 (sabato 17.30). Medassino (tel. 640395) ore 11-17,30 (sabato 17,30). Torremenapace (tel. 646108) ore 11. Campoferro

ore 11. Oriolo (tel. 379578) ore 11. Carmine festivo 11,15.

Farmacie di turno aperte dal 14 al 20 maggio 2015 Giovedì 14: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Venerdì 15: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Sabato 16: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Domenica 17: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Lunedì 18: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Martedì 19: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Mercoledì 20: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

Voghera Alle ore 18.00 il taglio del nastro con il sindaco Barbieri

Da oggi si apre la Sensia “dell’Expo” VOGHERA - Prenderà il via oggi, giovedì 14 maggio, alle ore 18 con il taglio del nastro la Fiera dell’Ascensione a che nell’anno di Expo 2015 potrà mostrarsi a Milano e ai tanti turisti che arriveranno, perché l’enogastronomia sarà protagonista e collegherà idealmente Voghera all’Esposizione Universale. La Sensia, da sempre, è un caleidoscopio di tante realtà che si fondono tra loro, dando vita a un evento fatto di tanti eventi, numerose voci, ciascuna con le proprie peculiarità, che offrono momenti di intrattenimento e spunti di riflessione. A partire dall’area fieristica, che quest’anno, grazie ad un layout rinnovato, sarà ancora più accogliente e facilmente visitabile. Tra gli espositori, ampio spazio all’agroalimentare, bandiera del made in Italy e tema centrale di Expo: saranno circa 40 le aziende del settore presenti. Il Comune ha scelto di mantenere ancora a disposizione il 28% circa dei padiglioni per privilegiare i produttori e i commercianti locali, invi-

tandoli a diventare autentici protagonisti della 633a edizione della Sensia. Come di consueto, non mancheranno gli espositori commerciali e quelli del padiglione istituzionale. L’Area Fermi, invece, si presenterà con una grande novità: una tensostruttura di circa 600 metri quadri ospiterà il Free Spirit Sport & Motor Sensia, con eventi ed esposizioni di moto club, veicoli d’epoca, associazioni sportive e tutto quello che gravita intorno al mondo dello sport e delle 2 e 4 ruote. Accanto all’esposizione, nel cortile sud della ex-Caserma ritornerà, per la gioia dei più piccoli (ma non solo) il tradizionale Luna Park, con giostre, luci, colori e suoni di festa. Le vie limitrofe, a partire da venerdì mattina, saranno invece teatro di un enorme mercato a cielo aperto, fatto di tante bancarelle con chicche e suggestioni da ogni parte del mondo. La macchina organizzativa sta anche operando a pieno regime per definire il calendario degli eventi, ma non mancano le anticipazioni. Mobilità so-

stenibile e turismo si sposano per un’iniziativa che porterà i visitatori della Sensia alla scoperta delle bellezze del centro storico vogherese a bordo di biciclette con pedalata assistita. E, tra storia e commercio, saranno premiati ufficialmente i negozi storici di Voghera, in un’occasione fortemente voluta dal sindaco e dall’assessore al Commercio Alida Battistella. La vicinanza di Expo riserverà alcune sorprese, con un particolare allestimento che creerà un percorso nell’area fieristica, attualmente allo studio. La cultura non mancherà, grazie all’affermato Concorso Internazionale di Poesia Città di Voghera (la cui premiazione si inserisce tra gli eventi collaterali della Fiera) e attraverso le visite guidate all’ex ospedale psichiatrico, organizzate dall’Associazione Spino Fiorito. Anche la Casa circondariale avrà un suo spazio, grazie all’impegno e all’interesse del Presidente del Consiglio comunale Nicola Affronti. Sul palco, e all’interno dell’area

fieristica, i tre giorni di Sensia saranno un continuo susseguirsi di concerti, spettacoli, degustazioni e momenti dedicati ai bambini e al tempo libero: aziende locali, scuole di danza e palestre saranno la vera anima del palinsesto 2015. Il programma di oggi Dalle ore 18.00 – Stand Arte Color Modellismo: Spazio ludico riservato ai bambini per immaginare, creare e giocare liberamente, con tanti lego a disposizione. Area Fieristica Food Special: Laboratori di degustazione e dimostrazioni dal vivo sulla filatura della mozzarella con il Gruppo gastronomico itinerante “I mercanti del Gusto”. Ore 18.30 – Area fieristica: Inaugurazione spazio “Io mangio… noi mangiamo” – libera interpretazione dei bambini vogheresi del tema dominante di Expo 2015 (a cura di Cooperativa sociale “Abete”). Ore 21.00 – Civica Biblioteca Ricottiana: Presentazione del libro “Voghera, I sò stra, lâ sò gént”, di Angelo Vicini (Edizioni Libreria Ticinum), con l’intervento dell’autore, di Elisabetta Balduzzi e di Renzo Basora. Ore 21.00 – Area spettacoli: Il gruppo Kairos presenta “Una luce nella notte… tutta un’altra musica…”: spettacolo di evangelizzazione con la straordinaria partecipazione di don Roberto Dichiera (Comunità “Nuovi Orizzonti”) e altri ospiti speciali. Mattia Tanzi

LTREPO’

Giovedì 14 maggio 2015

STRADELLA - VALLE STAFFORA

Edicole aperte domenica 17 maggio 2015 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 17 maggio 2015 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

BRONI - La morte della moglie di Lasarat

Addio alla maestra Mariangela

BRONI - È mancata nella notte tra sabato e domenica Mariangela Maccagni, 77 anni, moglie del compianto Mario Salvaneschi, in arte Lasarat, l’attore dialettale bronese. Mariangela è stata per anni insegnante presso le scuole elementari. Una delle ultime apparizioni pubbliche era stata in occasione dell’inaugurazione della sala del Teatro Carbonetti intitolata al marito Lasarat, il 27 settembre 2013. Tantissimi bronesi hanno partecipato al funerale, che si è tenuto lunedì 11 maggio mattina in basilica. Il feretro è stato poi tumulato presso il locale cimitero. Negli anni ’60 aveva insegnato nel Varzese, poi era passata a Bressana Bottarone e negli anni ’70 era stata trasferita alla ele-

mentare Paolo Baffi di Broni, dove aveva ricoperto il ruolo di capo gruppo del corpo docente ed era stata collaboratrice vicaria del dirigente scolastico. Negli anni ’80-’90 aveva avviato i progetti teatrali della scuola, che ancora oggi sono un vanto degli studenti di viale Gramsci. Altrettanto conosciuto il suo ruolo di rammentatrice della Compagnia dialettale bronese che seguiva in tutti i suoi spettacoli nell’Oltrepò. Aveva poi accompagnato in questa avventura anche i ragazzi dell’Oratorio, gli eredi naturali del marito Mario Salvaneschi, che la ricordano con profondo affetto e riconoscenza. Broni dice addio ad un’altra figura storica e ben voluta da tutti. f.s.

Voghera, Elezioni Comunali - 31 maggio 2015

Diego Di Pierro - Partito Liberale Italiano

“Per voi, con voi, io ci sono!”

VOGHERA - È stata presentata nei giorni scorsi la lista di Diego Di Pierro per le prossime elezioni comunali di Voghera del 31 maggio. Di Pierro, classe 1952, è candidato sindaco per il Partito Liberale Italiano. “Per voi, con voi” è il suo slogan elettorale. Dalla sede di via Emilia in cui riunisce la sua squadra parla del suo programma elettorale non senza aver precisato di aver costruito “una squadra di persone oneste e serie che vogliono lavorare per il bene comune”. Per quanto riguarda il progetto di governo della città tra i temi principali c’è la sicurezza: “Puntiamo a costituire un comitato di vicinato, progettato a livello dei quartieri, coinvolgendo negli orari diurni anziani e pensionati nel controllo delle aree scolastiche e dei giardini pubblici, e negli orari notturni impiegando volontari dotati di auto, che segnalino tempestivamente alle forze dell’ordine le situazioni di pericolo”. Riguardo la “macchina comunale” Di Pierro ritiene necessaria la “ridistribuzione del personale in base alle esigenze reali dei singoli uffici, l’eliminazione di consulenze esterne, la diminuzione degli stipendi di sindaco, assessori e consiglieri, la vendita con aste pubbliche del patrimonio immobiliare superfluo per il Comune”. Sulla ripresa economica e il lavoro si punta sulla “liberalizzazione e/o privatizzazione dei servizi e riduzione della tassazione comunale”. Altro aspetto importante il welfare, con “un nuovo modello, con la famiglia in primo piano, con dimezzamento dell’addizionale Irpef, sportelli gratuiti per assistenza legale, sociale e informativa”. Per territorio, viabilità e trasporti, Di Pierro e la sua lista propongono “progetti sinergici con i Comuni limitrofi e la valorizzazione della posizione strategica di Voghera”. Sull’urbanistica l’idea di base è “più case e meno cemento”, mentre riguardo allo sport si ritiene fondamentale una “collaborazione permanente con le varie associazioni sportive”. Un punto di forza del suo programma è il recupero del Teatro Sociale affidato a un gruppo di privati che sponsorizzerebbe tale operazione, con la promessa che venga riaperto in breve tempo. messaggio elettorale


Broni Il Comune ha inaugurato il primo lotto di 14 alloggi

Housing sociale, più case per i poveri BRONI - L’housing sociale è realtà anche a Boni. Nel pomeriggio di giovedì 7 maggio è stato inaugurato il primo lotto dei lavori di riqualificazione di una vasta area della città – ai più nota con il termine dialettale “La Fracia” – dove sorgeva il Mulino Meriggi, uno dei tre in passato attivi in città. La proprietaria, l’insegnate elementare Romana Meriggi, nel testamento aveva disposto la donazione al comune del mulino e delle adiacenti case coloniche con un’unica richiesta: che venisse realizzata nel contesto dell’area una piazza-parcheggio a lei intitolata. E così è stato. Quattordici alloggi, otto a canone sociale e sei a canone moderato, compongono questo primo lotto, oltre ad ampi spazi di aggregazione sociale che saranno gestiti dall’Auser e ad una sala civica intitolata ad Alessandro Verdi, sindaco della città dal 1964 al 1985. All’inaugurazione erano pre-

senti cittadini, autorità militari e civili: il sindaco di Broni Luigi Paroni con la sua giunta al completo, l’assessore provinciale Maurizio Visponetti, l’assessore regionale Mario Melazzini, il consigliere provinciale Riccardo Fiamberti, il presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Pavia Giovanni Belloni, il presidente della Fondazione Cella Anna Maria Filighera, l’ex sindaco Cesare Ercole, oltre a rappresentanti di enti ed associazioni operanti sul territorio. La benedizione è stata impartita dall’Arciprete di

Broni don Mario Bonati, mentre l’assessore Melazzini ha tagliato il nastro. Nel suo intervento il sindaco Paroni ha prima di tutto avuto parole di gratitudine nei confronti di Romana Meriggi e dei suoi eredi. Ha poi illustrato i lavori effettuati, sottolineando l’importante valenza sociale dell’opera. Ha infine ringraziato Regione Lombardia che ha cofinanziato il progetto e che sosterrà anche il secondo lotto che porterà alla costruzione a fianco dell’area Meriggi di altri otto alloggi a canone sostenibile. Non ha mancato

di ricordare il sindaco Verdi. L’Assessore Visponetti ha portato i saluti del Presidente Bosone ed ha sottolineato il “coraggio del comune di Broni che in una difficile situazione di crisi ha comunque scelto di investire nel sociale”. Anche l’assessore regionale Melazzini ha avuto parole di compiacimento, precisando che per la Regione Lombardia quello dell’housing sociale è uno dei temi più importanti. Da Broni – ha affermato l’assessore – “arriva un segnale forte, un invito ad amministrare offrendo risposte concrete ai cittadini”. Ha quindi ringraziato il volontariato, nel caso di Broni l’Auser, senza il cui apporto poco si potrebbe fare. La visita agli alloggi – belli e funzionali – è stato l’ultimo atto di una giornata particolarmente significativa per l’intera comunità bronese. Marco Rezzani

classe quinta, effettueranno 3 settimane a settembre e ottobre, utili per affinare e definire le competenze apprese. Ogni partecipante riceverà una borsa di studio di 280 euro messe a disposizione dalla Fondazione Comunitaria (con un’erogazione di 15.000 euro), dalla Camera di Commercio (5.200 euro), da Confindustria Pavia (5.200 euro) e dalla Provincia (10.000 euro). “La Fondazione Comunitaria – ha detto Vitali – sostiene e finanzia questo progetto perché rientra negli obiettivi che si è posta fin dalla sua nascita. In particolare, negli ultimi anni, considerando l’aumento del tasso di disoccupazione giovanile e l’inasprirsi della crisi economica, ha intensificato la propria at-

tività a sostegno del territorio, della società, delle fasce deboli e svantaggiate e dei giovani che hanno bisogno di risposte concrete e di rassicurazioni per guardare con fiducia al futuro. La Fondazione ha aperto quindi un dialogo con istituzioni ed enti per favorire e sviluppare l’inserimento lavorativo delle fasce giovani, cercando, senza preclusioni, interlocutori interessati al problema. Da tempo ha offerto la sua disponibilità per raggiungere l’obiettivo senza però incontrare partner seriamente interessati. L’intesa si è raggiunta con la Camera di Commercio e Confindustria Pavia e ha portato alla firma di questo protocollo. Noi crediamo che possa essere soltanto un primo passo verso la realizzazione di altre simili iniziative che dovranno coinvolgere altri ‘attori’ della provincia di Pavia. La formula del nostro protocollo potrà essere presa come modello per quanti vorranno sottoporci nuovi progetti di utilità sociale che noi saremo pronti a valutare per continuare a fare la nostra parte”. m.c.

Un progetto per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro PAVIA - Un progetto per avvicinare il mondo della scuola a quello del lavoro e per offrire nuove opportunità ai giovani in questo tempo di crisi: l’obiettivo che la Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia inseguiva da mesi finalmente è stato raggiunto. E mercoledì 6 maggio, presso la sede della Camera di Commercio, promotrice dell’iniziativa, è stato firmato il protocollo d’intesa per “Stage Alternanza scuola lavoro”, un impegno rivolto a 13 istituti tecnici professionali che permetterà a 125 studenti di effettuare un periodo di attività lavorativa presso 60 aziende del territorio. L’intesa è stata sottoscritta dal presidente della Fondazione Comunitaria (finanziatrice del progetto) Giancarlo Vitali, da Franco Bosi, presidente della Camera di Commercio di Pavia e dagli altri soggetti coinvolti ovvero la Provincia di Pavia (rappresentata dal presidente Daniele Bosone), Regione Lombardia (c’era l’assessore Mario Melazzini), Confindustria Pavia (con il presidente del Gruppo Giovani Imprenditori Marco Salvadeo), Ufficio Scolastico Regionale (rappresentato da Letizia

Affatato) e dai dirigenti delle scuole interessate. Il progetto prevede l’inserimento per un tirocinio formativo di 7 settimane di studenti provenienti dalle classi quarte nelle aziende aderenti: 4 settimane nel periodo di giugno e luglio al termine dell’anno scolastico. La prima settimana sarà dedicata a garantire la indispensabile formazione relativa alla sicurezza e un primo approccio all’azienda sede di stage; a seguire 3 settimane che costituiranno il fulcro dell’esperienza, consentendo l’acquisizione di competenze che dovranno essere verificate in itinere attraverso la collaborazione tra tutor aziendali e tutor scolastici. Gli stessi studenti, nel successivo anno scolastico, quando frequenteranno la

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Giovedì 14 maggio 2015

In Breve

MONTEBELLO/EVENTI

L’anniversario della Battaglia

Il Comune di Montebello della Battaglia e la Biblioteca, in occasione del 156° anniversario della Battaglia, presentano il programma delle manifestazioni. Sabato 16 maggio, alle ore 16.30, presso la sede della Biblioteca sarà inaugurata la mostra “Volti e vedute di Montebello d’altri tempi”, una rassegna di foto scattate fra il 1860 e la metà del secolo scorso, provenienti da una collezione privata. L’esposizione sarà aperta anche domenica 17 maggio dalle ore 9 alle 10 e dalle Monumento che ricorda la 16.30 alle 19.30. Battaglia e alle ore 10 ci Nella serata di sabato, alle sarà l’alzabandiera, la depoore 21.15, presso il Salone sizione delle corone e la S.O.M.S. si terrà il concerto Messa. Al termine, dopo il della Fanfara del Reggi- saluto del sindaco Andrea mento di Cavalleria “Lan- Mariani, saranno deposte le cieri di Montebello”. corone ai Lancieri di MonDomenica 17 maggio alle tebello e al Monumento del ore 9.30 nella piazza del Cavalleggero. Municipio avrà luogo il ri- In serata alle ore 21.15, nel cevimento delle autorità e Salone S.O.M.S. la Polifodelle rappresentanze milita- nica Vogherese “Angelo ri. Dopo la formazione del Gavina” presenta il concercorteo ci si recherà al to del “XX Maggio”. BRESSANA BOTTARONE/LIBRI

Vademecum in dialetto d’Oltrepò

Sabato 16 maggio, alle ore 17, presso la Sala Consiliare di Bressana Bottarone, il Comune e la Biblioteca Civica presentano il libro “Piccolo dizionario per il viaggiatore oltrepadano” ovvero il dizionario dialettale dell’Oltrepò Pavese a cura di Vittoria Fossati e Stefano Ghia. CANNETO PAVESE/AMICI DI AMREF

Passeggiata tra i vigneti

Domenica 17 maggio l’associazione Amici di Amref di Broni organizza la “Passeggiata tra i vigneti” con partenza dal salumificio Daturi in frazione Campo Noce di Canneto Pavese. Ci si potrà iscrivere entro le ore 9.30 del giorno stesso. Dalle ore 12 sarà preparata la grigliata. La manifestazione gode del patrocinio del comune di canneto Pavese e della collaborazione della Pro Loco di Stradella. STRADELLA/PALAZZETTO DELLO SPORT

Intitolazione a don Ariata

Sabato 16 maggio, alle ore 15, si terrà la cerimonia di intitolazione del Palazzetto dello Sport, in via della Repubblica, a Don Ermanno Ariata “l’anima e il motore dell’Apos Stradella, un punto di riferimento per lo sport e per i giovani della città”. Tutti gli stradellini ricordano con gratitudine il sacerdote che è stato per l’Apos “un padre burbero, ma affettuoso”.

L’Unitre chiude l’anno accademico in musica e poesia Mostra per la Grande Guerra BRONI - Domenica 17 maggio alle ore15.30 presso la sala civica del polo culturale di Via Matteotti a Broni, l’Unitre chiuderà ufficialmente l’Anno accademico 2014-2015. La presidente Graziella Moroni traccerà un bilancio delle numerosissime attività svolte e soprattutto ringrazierà i veri artefici di un altro anno di successo da ricordare: gli studenti, i docenti e i collaboratori,

tutti volontari che hanno messo a disposizione parte del loro tempo. Il pomeriggio sarà allietato dalla musica e dalla poesia di Giorgio Macellari. Domenica 24 maggio alle ore 21 presso il teatro dell’oratorio De Tommasi di Broni la compagnia teatrale dell’Unitre “In scena” rappresenterà lo spettacolo “I racconti del Benny’s bar”, un omaggio a Stefano Benni. Con lo stesso la-

voro gli attori del laboratorio teatrale dell’Unitre bronese parteciperanno, giovedì 28 maggio, alla rassegna teatrale di Borgio Verezzi, nota località ligure. Domenica 31 maggio il Coro dell’Unitre sarà a Salice Terme per l’annuale Festival dei Cori dell’Unitre. Il gruppo di Broni, diretto da Maicol Troni, parteciperà con un repertorio dedicato a Milano in occasione dell’Expo.

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In occasione del centenario dell’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915, il Rotary Club di Voghera, di concerto con l’Assessorato alla Cultura del Comune e l’Associazione Italiana di Modellismo Storico, ha organizzato una mostra di figurini storici e diorami imperniati sul tema della Grande Guerra. Inaugurata domenica 10 maggio alla presenza di Marina Azzaretti, assessore alla Cultura, rimane aperta fino a domenica 17 maggio, al mattino (10.30-12) e al pomeriggio (17.30-19). I visitatori potranno ammirare le ricostruzioni storiche dell’evento bellico.

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IL POPOLO Giovedì 14 maggio 2015

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Voghera - Elezioni comunali del 31 maggio Intervista ad Antonietta Bottini e Caterina Grimaldi

7 domande ai 7 candidati

VOGHERA - In vista delle elezioni comunali del 31 maggio, conosciamo da vicino i 7 candidati sindaci che si contendono la “poltrona” di primo cittadino di Voghera. In questi numeri poniamo ai candidati le stesse 7 domande per approfondire i loro programmi e capire come la pensano su alcuni problemi di stretta attualità. I due candidati intervistati oggi sono Antonietta Bottini, della lista “L’altra Voghera a Sinistra” e Caterina Grimaldi alla guida del Movimento 5 Stelle.

5) In campagna elettorale si parla di dialogo e di collaborazione con i vogheresi. Come potranno i cittadini trovare concretamente spazio nelle istituzioni, soprattutto durante la futura amministrazione?

1) Qual è, secondo Lei, il problema principale di Voghera? Pensa che il Comune possa risolverlo? E come?

Antonietta Bottini: “Il problema di Voghera è quello di tutti: il lavoro. Il lavoro assicura dignità, e sicurezza. Assicura reddito e perciò diventa anche motore per rilanciare l’economia locale. Individuo una capacità di intervento del Comune attraverso la gestione del patrimonio e dei servizi attuata con attenzione alla occupazione e con riguardo ai diritti del lavoro. Si tratta di un ruolo diverso del Comune rispetto a quello di mero esecutore di scelte europee e governative che spingono a una svendita del patrimonio e verso la privatizzazione dei servizi. Penso che l’ASM debba essere trasformata da Spa in una vera azienda pubblica municipalizzata e consortile. ASM deve tornare ad essere lo strumento operativo del Comune e diventare punto centrale per una politica di risparmio energetico e di utilizzo delle fonti rinnovabili. Sarebbero in tal modo attuabili una serie di azioni quali: sportello energia, garanzia comunale per manutenzione energetica dei condomini, sportello di consulenza e informazione su requisiti modalità e vantaggi di realizzazione di casa passiva, programma di progettazione e assistenza gratuita per sviluppo del fotovoltaico, facilitazioni e incentivazione per produzione di elementi/pannelli fotovoltaici. Si tratta di azioni che producono un concreto ritorno economico, in termini di risparmio energetico, per le famiglie e per le imprese. Soprattutto è quantificabile un risultato anche sul piano occupazionale nell’ambito della filiera”. Caterina Grimaldi: “Il problema principale di Voghera è il lavoro, infatti la città conta quasi 6000 disoccupati e circa 3000 pendolari. Già nel 2011 come Movimento 5 Stelle avevamo individuato una serie di proposte, che risultano ancora oggi attuali, realistiche e fattibili. A mio avviso è necessario che il Comune assuma immediatamente un ruolo guida per diventare partner delle imprese che vogliono innovare e creare occupazione. Il nostro impegno è quello di sostenere le situazioni più difficili per evitare la chiusura di altre imprese, valutando insieme alle stesse quali infrastrutture siano ad esse necessarie per soddisfare le loro necessità in termini di agevolazioni, servizi, professioni, tecnologie e formazione”. 2) Un tempo Voghera contava su numerose industrie, oggi scomparse; nel futuro economico della città cosa vede? Per cosa lotterà come Sindaco? Antonietta Bottini: “Un tempo Voghera contava su industrie strettamente legate alla economia del territorio. Ed è proprio sulla vocazione agroalimentare del territorio che vanno impostati i progetti di uno sviluppo economico basato sulla qualità della produzione, sul consumo a chilometro zero e su processi di trasformazione e conservazione innovativi. C’è inoltre a Voghera una Officina Grandi Riparazioni delle FFSS, ora declassata, che insieme al reddito, ha assicurato nel dopoguerra anche un lavoro qualificato e gratificante per migliaia di lavoratori vogheresi e dei dintorni. Farei di tutto per ridare vitalità ad un servizio di riparazione e manutenzione che resta tutt’oggi necessario per le FFSS. I progetti di manutenzione, conservazione, ristrutturazione sono anche quelli da privilegiare per far ripartire l’edilizia – vero volano dell’economia territoriale – in alternativa a nuove costruzioni, oggi inutili, impattanti e non richieste dal mercato. Non dimentichiamo poi che a Voghera e nei comuni limitrofi sono attive importanti industrie che occupano centinaia di dipendenti. In questa fase di crisi vanno fortemente monitorate da parte del Comune specialmente le multinazionali. La figura del Sindaco deve porsi in relazione diretta con gli abitanti della città e con chi in città ci lavora. I lavoratori devono trovare nel Comune il primo referente istituzionale attento ai loro problemi”. Caterina Grimaldi: “Il mio impegno è lavorare affinché Voghera si trasformi in un centro di eccellenza di livello internazionale in

Antonietta Bottini - L’altra Voghera a Sinistra

Caterina Grimaldi - Movimento Cinque Stelle

grado di esprimere il proprio potenziale di innovazione. Il futuro economico della città si dovrà necessariamente inquadrare all’interno dei settori innovativi individuati dalla Comunità Europea, unici con possibilità di sviluppo nei prossimi anni, quali: chimica verde, agrifood, aereospazio, scienza della vita, energia, tecnologie per smart communities, mezzi e sistemi per la mobilità, tecnologie per gli ambienti di vita, fabbriche intelligenti. Per Voghera sarà necessario individuare quali di questi settori siano coerenti con l’identità socio-economica del proprio territorio che è rappresentata principalmente da enogastronomia, turismo, cultura, storia e paesaggio. Come Sindaco il mio intento è quello di attivare presso la Ex-Caserma di Cavalleria, un incubatore di start-up che favorisca la nascita di nuove imprese, dove venga stimolata la cultura imprenditoriale in particolare dei giovani, e dove possano nascere importanti progetti imprenditoriali, congiunti tra qualificati partner istituzionali e privati. Per realizzare questo il mio impegno di Sindaco è quello di aprire, presso il Municipio, lo Sportello per intraprendere da subito tutte le attività e le procedure necessarie per accedere presso la Comunità Europea ai Fondi Strutturali Europei diretti, mentre per quelli indiretti sarà necessario attivarsi tramite la Regione Lombardia. Nell’immediato il Movimento 5 Stelle ha già posto in essere un’azione concreta a favore delle nuove imprese: il Microcredito, avviato avendo messo a disposizione un fondo di garanzia di circa 10 milioni di Euro derivante dalla rinuncia a 2/3 dello stipendio dei nostri parlamentari, a cui sono stati aggiunti altri 30 milioni di Euro messi a disposizione dal Ministero dell’Industria, creando così già da oggi un circolo virtuoso a favore del lavoro anche per Voghera”.

sedi per associazioni (con criteri trasparenti) e consentire l’uso gratuito di locali comunali per incontri con finalità sociali/culturali”. Caterina Grimaldi: “Occorre distinguere quali siano le poste di Bilancio strettamente inerenti la gestione ordinaria della Pubblica Amministrazione e quali invece siano quelle straordinarie. Per la gestione ordinaria il mio primo intervento sarà quello di rivedere complessivamente il Bilancio Comunale in termini di efficienza al fine di eliminare tutti gli sprechi e poter destinare in maggior numero delle risorse disponibili alle famiglie in difficoltà. Per quanto riguarda lo sviluppo urbano, urbanistico, economico e culturale, come ho già detto, fondamentale sarà acquisire tutte le risorse finanziarie messe a disposizione dai Fondi Strutturali Europei”.

3) Sviluppo urbano e urbanistico, economico, sociale e culturale, qualità della vita, sicurezza, ambiente, giovani: come passerà dalle parole ai fatti, mantenendo in equilibrio il bilancio dell’Ente e alla luce dei vincoli alla finanza pubblica? Antonietta Bottini: “Nonostante la crisi ed i tagli governativi è necessario definire politiche di qualificazione ed estensione dei servizi sociali, rapportandosi con esperienze e progetti già in atto in altre realtà con risultati positivi. In questo quadro rientra la collaborazione ed il coinvolgimento (non una delega per ridimensionare il ruolo pubblico) con le associazioni di volontariato operanti nel sociale. Ci sono modelli da imitare attuati da Comuni virtuosi (nel campo delle politiche sociali mi riferisco ad esempio al comune di Lodi) che riescono a creare contatti, stabilire relazioni, coinvolgere residenti, commercianti, artigiani, professionisti in un circuito di piccola economia solidale che dà risultati migliorativi anche in termini di qualità della vita, pur nel rispetto dei vincoli di bilancio. Nel programma della lista L’altra Voghera a Sinistra abbiamo inoltre previsto l’impegno di individuare luoghi di aggregazione giovanile per attività culturali, la messa a disposizione di spazi per espressioni artistiche in luoghi pubblici (street art, murales, ecc.) nonché la messa a disposizione di spazi pubblici quali

4) Quale sarà il primo provvedimento che prenderà, se eletta? Perché i vogheresi dovrebbero votarla? Antonietta Bottini: “Gli elettori vogheresi dovrebbero votare per la lista L’altra Voghera a Sinistra perché è l’unica che propone una alternativa reale alle scelte di austerità, di sacrifici richiesti ai tanti per arricchire i pochi che speculano sulla crisi. Il nostro programma è anche l’unico che si pone in posizione di netto contrasto al ridimensionamento del settore pubblico. Dedicherei i primissimi mesi ad ascoltare coloro che si occupano da sempre dei problemi della città e di chi ci vive e ci lavora. Cercherei di raccogliere idee e progetti che già ci sono e che possono essere messi in atto con una semplice azione di regia comunale. Mi dedicherei inoltre ai primi passi per la ripubblicizzazione dei servizi comunali”. Caterina Grimaldi: “Se sarò eletta, il mio primo provvedimento sarà quello di far adottare da parte del Consiglio Comunale il Codice Etico per la Buona Politica ad integrazione e coordinamento con le disposizioni legislative antimafia e anticorruzione, al fine di soddisfare il principio di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Contestualmente attiverò i progetti delineati dal nostro programma che prevede nuove strategie di prevenzione e controlli in materia di Sicurezza e lo Sportello per l’accesso ai Fondi Strutturali Europei per favorire lo sviluppo socio-economico di Voghera e del suo territorio. Buoni motivi per votarmi: - perché sono una normale cittadina che non appartiene a nessun partito politico, libera di perseguire il bene comune senza condizionamenti, incensurata; - perché il Movimento 5 Stelle è l’unica forza politica ad aver rinunciato ai rimborsi elettorali e i nostri parlamentari sono gli unici ad aver restituito gran parte dei loro compensi; - perché le azioni del mio programma sono il risultato del lavoro di tutti gli attivisti che hanno messo a disposizione le loro competenze ed il loro talento; - perché siamo coerenti e facciamo quello che diciamo e ci impegniamo al massimo per mantenere le promesse fatte, come dimostrano le nostri battaglie in Regione, in Parlamento ed in Europa”.

Antonietta Bottini: “A fronte di processi generali di accentramento e di disaffezione all’interesse generale, poniamo la questione di una reintroduzione delle ‘circoscrizioni’ in città (con modalità sperimentali su forme di rappresentanza a ‘costo zero’). L’introduzione del bilancio partecipativo, già utilizzato in altre realtà, come stimolo su un uso condiviso delle risorse, con un percorso definito in termini di scadenze e impegni. Proponiamo di aprire un confronto pubblico organizzato in momenti specifici (assemblee, incontri tecnici, ‘concorso di idee’, questionari, ecc., …) in grado di coinvolgere la cittadinanza sulle principali scelte che man mano si presentano: recupero e utilizzo spazi culturali (Archivio storico, Archivio Cicala, …), recupero Teatro Sociale, utilizzo del Castello, recupero e utilizzo della Caserma, ecc., …”. Caterina Grimaldi: “La trasparenza è il mio credo. La trasparenza serve a stimolare un controllo diffuso sulla Pubblica Amministrazione, determina un miglioramento di efficienza delle scelte di governo della città ed è prerequisito per poter consentire la partecipazione dei cittadini al processo decisionale. Uno degli spazi concreti della mia Amministrazione sarà quello del Bilancio Partecipativo che, come il nome stesso suggerisce, promuove la partecipazione dei cittadini alle politiche pubbliche locali ed è uno strumento di ascolto delle reali necessità dei cittadini che vengono coinvolti nel processo della gestione pubblica attraverso formule di democrazia diretta. Il Municipio deve diventare la casa di vetro dei cittadini”. 6) Qualora fosse eletta, farà il Sindaco a tempo pieno? Come immagina la sua giornata/settimana di lavoro nell’ufficio di primo cittadino? Antonietta Bottini: “Certamente l’amministrazione della città di Voghera richiede un impegno del Sindaco a tempo pieno. La mia giornata sarebbe totalmente assorbita, oltre che dai necessari adempimenti, da una attività di stimolo, organizzazione e promozione verso le strutture interne e le associazioni cittadine per elaborare e attuare progetti di varia natura finanziabili con fondi europei, di altre istituzioni e di altri enti pubblici e privati”. Caterina Grimaldi: “Qualora fossi eletta farò il Sindaco a tempo pieno. Immagino molto intensa la mia giornata/settimana di lavoro, sono esperta di Time Management per cui programmerò il mio tempo e le mie attività per dare spazio alle istanze dei cittadini sia presso l’ufficio sia nel territorio, per far funzionare al meglio la macchina amministrativa e poter sviluppare al meglio i rapporti istituzionali utili alla città”. 7) Ha già in mente i componenti della sua squadra di Giunta? Quando ne renderà pubblici nomi e competenze? Come pensa di organizzare il lavoro di assessori e dirigenti comunali per avere una struttura efficace ed efficiente? Antonietta Bottini: “Nell’ambito della lista L’altra Voghera a Sinistra non abbiamo mai discusso di giunta né di assessori. I candidati, insieme ai numerosi promotori della lista, sono tutte persone disposte ad impegnarsi in prima persona in azioni e attività utili alla attuazione del nostro programma”. Caterina Grimaldi: “I 24 candidati Consiglieri che formano la mia squadra esprimono ciascuno le competenze necessarie a governare la città, ma non escludo, secondo il principio che vede il Movimento 5 Stelle aperto alla Società Civile, la possibilità di aprire la Giunta a qualificate competenze esterne, sul modello attuato, per esempio, a Livorno. Sicuramente intendo ridurre il numero degli assessorati al fine di reperire risorse per implementare da subito il Bilancio Partecipativo”. Mattia Tanzi



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Il Marconi ha incontrato l’AVIS TORTONA - Nella mattinata di venerdì 24 aprile gli studenti delle classi 5AC, 5BC Servizi Commerciali e 5AR Amministrazione, Finanza e Marketing dell’Istituto Superiore “Marconi” hanno partecipato, presso l’Aula Magna del plesso “Carbone”, a un incontro informativo tenuto da due collaboratori del centro trasfusionale AVIS (Associazione Volontari Italiani Sangue) con lo scopo di illustrare ai giovani i programmi di donazione di sangue e di midollo osseo. Durante la conferenza sono state presentate le modalità e i benefici di questo prezioso atto di amore, semplice per chi lo compie, indispensabile per chi lo riceve. L’AVIS cittadina, che ha la sua sede in Piazza Felice Cavallotti, 7, è sempre alla ricerca di nuovi volontari pronti a donare il sangue. Sofia Mogni

ERTONINO

ore 8.30 (sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 14 al 20 maggio 2015 Giovedì 14: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 15: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 16: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Destefanis (tel. 0131 862008) Domenica 17: 6Farmacia 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)

Giochi Sportivi Studenteschi

TORTONA - Il 6 maggio, i ragazzi e le ragazze del Liceo “G. Peano” si sono cimentati nelle emozionanti gare dei Giochi Sportivi Studenteschi, riuscendo a portare a casa, dal campo sportivo di Alessandria, importanti risultati: si sono distinti in particolare Giulia Bergamini nei 1000 m, Alessandro Leddi nei 400 m, Lorenzo Mainetti sempre nei 1000 m, Francesca Mandirola nel salto in lungo e Alessandro Sacchi per il salto. Questi sono andati ieri, 13 maggio, ai regionali a Torino. Degni di menzione sono anche tutti gli altri studenti partecipanti nelle loro disipline: Chiara Bailo, Alice Barabino, Serena Bonetti, Giorgio Carboni, Francesca Rovaretti, Camilla Setta, Anna Sgheiz, Fabio Spalla e Giacomo Zamattio. Inoltre Carboni, Leddi, Sacchi e Zamattio si sono impegnati nella staffetta 4x100m maschile, insieme alle ragazze della 4x100m femminile, Bailo, Bonetti, Mandirola e Rovaretti.

Tortona Parla Adelio Ferrari presidente di Confartigianato Alessandria

“Le imprese artigiane ancora in crisi”

Adelio Ferrari presidente della Confartigianato Alessandria

TORTONA - Artigianato ed economia ancora in difficoltà. Questa, in sintesi, la diagnosi che emerge dall’intervista rilasciata al nostro giornale da Adelio Ferrari, 52 anni, tortonese, imprenditore artigiano, con una lunga esperienza nelle strutture associative del settore, nel quale attualmente ricopre le cariche di Presidente di Confartigianato Alessandria, vice presidente vicario di Confartigianato Piemonte, presidente nazionale di Fedart Fidi – Federazione nazionale unitaria dei consorzi artigiani di garanzia, presidente, recentemente rieletto, di Fidi Piemonte Nord Ovest, nonché vice presidente vicario per il credito della Camera di Commercio di Alessandria. “La situazione – ha detto Ferrari – resta difficile per gli artigiani a tutti i livelli (nazionale e locale); segnali positivi vengono solo dalle imprese che esportano e dalla metalmeccanica di precisione, mentre appare addirittura drammatica per l’edilizia e per questo settore rischia di aggravarsi ulteriormente in futuro, qualora le banche decidessero di mettere sul mercato gli immobili loro

pervenuti a seguito dei pignoramenti effettuati nei confronti della clientela debitrice, decisione che paralizzerebbe il mercato immobiliare per anni”. “Le piccole e medie imprese (PMI) – ha continuato il presidente di Confartigianato Alessandria – incontrano grosse difficoltà nell’ottenere credito dalle banche che, gravate da 183 miliardi di euro di sofferenze, appaiono sempre meno sensibili alle esigenze finanziarie delle PMI. In particolare, il credit crunch è praticato dalle banche di maggiori dimensioni, alle quali questo tipo di operazioni garantisce margini di profitto ridottissimi”. “In questa situazione – ha proseguito – alle imprese non restano che due strade da percorrere: la ricapitalizzazione da parte della proprietà, ammesso che sia in grado e abbia la volontà di farlo, oppure un ridimensionamento dei livelli operativi, attraverso tagli al fatturato e all’occupazione”. “Un contributo importante per attenuare gli effetti della stretta creditizia – ha detto ancora Ferrari – è stato fornito, in questi anni, dai consorzi fidi, che hanno

garantito alle imprese un buon livello di liquidità, come dimostrano i dati relativi al fondo di garanzia della Regione Piemonte, gestito da FinPiemonte, che nel 2014 ha trattato 6.600 pratiche per un ammontare complessivo di 680 milioni di euro, o ad Artigiancassa, che ha gestito 6.500 pratiche per un totale di 335 milioni; un contributo in tal senso è venuto anche dalla Camera di Commercio di Alessandria, grazie all’impegno del presidente Gian Paolo Coscia e del segretario generale Roberto Livraghi, che, nel tentativo di andare incontro alle esigenze delle imprese, ha potenziato gli interventi in materia di credito, internazionalizzazione e promozione del territorio, di cui il recente intervento a favore delle imprese alluvionate per un importo di 100 mila euro costituisce l’ultimo esempio”. “Le nostre imprese – ha osservato il presidente di Confartigianato Alessandria – risentono, poi, dei costi della burocrazia (18 miliardi l’anno) e dei ritardi con i quali avvengono i pagamenti da parte non solo della Pubblica Amministrazione, ma anche delle grandi imprese, mentre il Job Act, che potrà rappresentare un’interessante opportunità per la grande industria, non produrrà particolari benefici all’artigianato che, come il resto dell’economia, si risolleverà solo con la ripresa della domanda interna”. “Anche a livello locale – ha concluso Ferrari – può essere presa qualche misura utile per combattere la disoccupazione: un’ottima possibilità per i giovani di inserirsi nel mondo del lavoro è quella fornita dai tirocini che il Comune di Tortona ha sperimentato in passato e che ha riproposto anche quest’anno e che le nostre aziende sapranno tenere nel debito conto, per accogliere chi vorrà fare questa esperienza; infatti, personalmente ritengo che per molti giovani sia fondamentale oggi imparare un mestiere, cioè tornare al lavoro creativo manuale”. c.r.

Giovedì 14 maggio 2015

VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 18: 6Farmacia 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 19: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 20: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 17 maggio 2015 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

I Lions “Insieme per il Nepal” TORTONA - Domenica 17 maggio dalle ore 15.30, Presso lo Chalet Castello DI Tortona, il Leo Club Tortona e il Lions Club Tortona Castello e il Lions Club Tortona Host, in collaborazione con il Coordinatore Distrettuale LCIF 108 Ia2 organizzano: la manifestazione “Insieme per il Nepal”, che prevede la merenda e l’happy hour per la raccolta fondi per sostenere l’emergenza terremoto della popolazione nepalese. L’appuntamento è aperto a tutti coloro che vorranno condividere un momento di festa e solidarietà nel segno dello slogan “Serviamo oggi per un domani migliore”. Alle ore 15.30 ci sarà il torneo di Burraco (per prenotazioni tel. 348.6514548) e dalle ore 18.30 l’happy hour. L’ingresso è a offerta libera e l’incasso sarà devoluto a favore delle popolazioni colpite dal terremoto. CASALNOCETO - L’8 e il 9 maggio al Centro Paolo VI

Il Memorial “Mons. Remotti” e l’incontro sul volontariato

CASALNOCETO - Sabato 9 maggio ha avuto luogo presso il Centro “Paolo VI” di Casalnoceto la prima edizione del “Memorial Mons. Francesco Remotti”. Si tratta di una gara di arrampicata che è stata organizzata con la collaborazione del circolo ANSPI aziendale e soprattutto resa possibile grazie alla nuova struttura realizzata e donata dall’associazione sportiva Nuova Tana del Geco che, presso i propri locali di via Foscolo a Voghera, si occupa di diffondere ed incoraggiare la pratica dell’arrampicata. Il Memorial è stata occasione propizia, nell’ambito di un pomeriggio di aggregazione e di sport, per ricordare la figura di mons. Francesco Remotti, fondatore e instancabile animatore del Centro “Paolo VI”. Sabato, presso il campo sportivo del Centro, nel pomeriggio a partire dalle ore 14, durante l’evento si sono alternati diversi momenti di presentazione dell’attività sportiva con giochi in parete e alcune dimostrazioni degli istruttori di arrampicata della Tana del Geco, coordinati da Andrea Arici. Successivamente si è svolta una competizione che ha

visto impegnati gli atleti della Tana e gli ospiti del Centro che da tempo praticano questo sport, sia su strutture indoor che in ambiente naturale, nelle falesie dei dintorni. La partecipazione alla gara ha previsto un piccolo contributo di iscrizione di 10 euro. L’incasso è stato destinato ai progetti sportivi del “Paolo VI”. Al termine della giornata è stato offerto il rinfresco dal Centro presso il bar Vitto, che si trova all’interno alla struttura. Venerdì 8 maggio, invece, nel pomeriggio, si è svolto il terzo incontro di “Progettiamo insieme il volontariato”. Don Cesare De Paoli ha curato l’introduzione ricordando le tante forme di povertà esistenti: di amore, di pace, di lavoro. È stata poi la volta del dott. Giovanni Brisone, specialista in neuropsichiatria infantile e responsabile dell’Unità Adolescenti, il quale ha illustrato ai presenti le quattro comunità del Centro che ospitano ragazzi dagli 8 ai 18 anni e le dinamiche del passaggio da una comunità all’altra. Il quarto appuntamento, con i volontari e uno specialista, è per il 22 maggio. Matteo Coggiola


Tortona Lo spettacolo dei ragazzi dell’Istituto “Tortona B”

“Le intellettuali” di Molière al Civico

I giovani protagonisti sul palco del Civico

TORTONA - E’ passato un po’ di tempo da mercoledì 15 aprile, ma non troppo per ricordare la bella serata che le ragazze e i ragazzi della scuola media dell’istituto comprensivo “Tortona B” ci hanno regalato nella splendida cornice del teatro civico in compagnia di una pièce teatrale preziosa e fine come “Le intellettuali” di Molière. Che si trattasse di cosa seria e impegnativa si era capito durante la stagione delle prove che hanno impegnato non poco insegnanti, scuola, studenti e genitori in un crescendo degno delle compagnie teatrali professioniste: all’avvicinarsi della “prima”, ogni luogo e ogni ritaglio di tempo sono diventati vitali per provare, riprovare, aggiustare, calibrare ogni piccolo particolare perché nulla può es-

sere trascurato quando ti prendi l’impegno di regalare un’emozione a un pubblico che ti vuole bene, ma che davanti a un palco diventa esigente e critico. Grazie alla tenace e competente regia della professoressa Francesca Giglia, non nuova a queste sfide che solo all’inizio hanno il sapore dell’impossibile, il lavoro è stato allestito ed era pronto per il debutto in una splendida serata di metà aprile (con una scelta di tempi ottima anche scolasticamente parlando). E così, nel brusio di un teatro da tutto esaurito, è calata magicamente la luce che ha lasciato la scena ai soli e veri protagonisti, quei ragazzi “trasformati” dalla magia del teatro che li ha resi quasi irriconoscibili ai loro stessi familiari, ma cosi capaci di accogliere e guidare

il pubblico fin dentro il viaggio di una storia che insegna a vivere. In una ricca famiglia borghese con due figlie da sposare e una coppia di genitori apparentemente incompatibili tra loro s’insinua sottilmente il problema della verità. Dibattito che si dispiega in una sequenza incalzante di scambi tra personaggi simpatici, carichi di stranezze, ma anche profondamente umani come accade quotidianamente nella commedia della vita. La bravura degli attori, la caratterizzazione dei personaggi e il sostegno del coro e del corpo di ballo ci hanno portati troppo velocemente alla conclusione che, con un colpo di scena, ha messo a nudo il cuore del messaggio: i valori veri resistono a qualunque inganno. La famiglia, ritrovata se stessa, resiste nell’amore. Nei ringraziamenti, prima degli studenti e poi della dirigente scolastica, Stefania Continillo, la gioia di un successo che è arrivato, sofferto e meritato, rendendo ancora una volta reale la magia del teatro che sprigiona la felicità incontenibile come il ritmo di Mambo n. 5. Bravi i ragazzi, seri come studenti delle superiori, autentici come la loro giovanissima età, belli come la vita che hanno dentro e sprizza da tutti i pori. Hanno regalato al pubblico una bellissima serata e hanno anche partecipato al concorso teatrale a Oleggio. Il pubblico desidera rivederli in scena, con una replica della bella commedia di Molière o con qualcos’altro che con il loro coraggio vorranno proporre.

TORTONA - Negli ultimi giorni il fallimento della Canobbio e le fughe di alcune aziende dall’Interporto

L’economia tortonese è caratterizzata da un andamento negativo

TORTONA - Nonostante i presunti segnali di ripresa economica di cui parlano a livello nazionale, osservatori più o meno qualificati, l’andamento dell’economia tortonese continua ad essere caratterizzato da fatti negativi. Nei giorni scorsi, il Tribunale di Alessandria ha decretato il fallimento della Canobbio SpA, azienda castelnovese attiva dal 1929 sul mercato della progettazione e realizzazione di strutture tessili, anche con la formula “chiavi in mano”, attraverso l’integrazione del proprio know how con uno specifico project management. La richiesta di concordato preventivo, presentata dalla Società, non ha ottenuto l’approvazione del commissario per mancanza dei presupposti di legge, ma il Tribunale ha autorizzato l’esercizio provvisorio per consentire di ultimare le commesse in corso. Adesso le speranze dei 40 dipendenti di conservare, tutti o almeno alcuni, il posto di lavoro sono legate all’affitto, che dovrà essere autorizzato dal giudice delegato, del ramo d’azienda costituito dalla produzione delle strutture tessili alla Canobbio Textile Engineering S.r.l., nata nel 2014 dallo scorporo dalla stessa Canobbio Spa delle attività commerciale e di ricerca, unica società che ha partecipato alla procedura competitiva di manifestazione di in-

teresse all’affitto del ramo aziendale. Notizie negative provengono anche dall’Interporto Rivalta Scrivia, società del gruppo belga Katoen Natie, uno dei leader europei della logistica integrata. Due importanti clienti dell’Interporto - IN’S Mercato e Leroy Merlin Italia - stanno per trasferire altrove le rispettive piattaforme logistiche attualmente attive a Rivalta. IN’S Mercato, società del gruppo Gecos - Generale di Commercio e Servizi S.p.A. che opera nella ristorazione, nel retail internazionale e, tramite il gruppo Pam e le società da essa controllate, nella grande distribuzione, si trasferirà a Torre Garofoli, a poche centinaia di metri in linea d’aria dall’attuale localizzazione, in alcuni capannoni attualmente liberi. Leroy Merlin, catena della grande distribuzione organizzata specializzata nei settori bricolage, fai da te, edilizia, giardino e casa, con 47 punti vendita distribuiti sul territorio nazionale e con oltre 5.800 collaboratori, localizzerà il proprio centro logistico a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza, in capannoni attualmente in costruzione. L’uscita delle due Società dall’Interporto lascerà liberi circa 100 mila metri quadrati di magazzini coperti che, secondo alcune indiscrezioni, potrebbero essere parzialmente occupa-

ti da due nuovi clienti: una azienda del settore legno e una dell’abbigliamento, che potrebbero occupare complessivamente 20-25 mila metri quadrati. La perdita di due clienti del calibro di IN’S Mercato e Leroy Merlin avranno, con tutta probabilità, gravi conseguenze sul fronte occupazionale. Attualmente l’Interporto, che occupa una superficie di 1.250.000 mq, con 400.000 mq di magazzini coperti, oltre a 250 mila metri cubi di magazzini a temperatura e a 350 mila metri di piazzali, occupa circa 150 dipendenti diretti e circa 600 lavoratori delle cooperative, di cui una sessantina in cassa integrazione con scadenza a maggio. Almeno 180-200 di questi potrebbero essere a rischio di perdere il posto di lavoro, cosi come 15-20 dello stesso Interporto. Da qui giungono, intanto, parole rassicuranti: Katoen Natie intenderebbe potenziare Rivalta fino a farla diventare una struttura di prima classe, come quelle che il gruppo belga ha ad Anversa e a Marsiglia e disporrebbe anche delle risorse finanziarie necessarie. Il clima che si respira a Tortona, però, è di apprensione; si profila, infatti, un altro duro colpo all’economia locale e ai livelli occupazionali, mentre l’auspicata ripresa non sembra ancora farsi sentire, almeno da queste parti.

TORTONA E TORTONESE

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IL POPOLO

Giovedì 14 maggio 2015

In Breve

PONTECURONE/TRADIZIONI

Festa di San Luigi Orione

Il Comune di Pontecurone e le Parrocchie di Santa Maria Assunta e di S. Giovanni Battista, insieme ad associazioni, enti e istituzioni del paese organizzano le celebrazioni in onore di San Luigi Orione il 16 e il 17 maggio. Sabato 16 maggio alle ore 21 partirà dalla chiesa parrocchiale di Santa Maria la processione “Aux flambeaux” per le vie del paese, che sarà presieduta dal Vescovo Mons. Vittorio TORTONA/EVENTI

Viola. Domenica 17 maggio, alle ore 11, presso la chiesa parrocchiale, don Renzo Vanoi Rettore del Santuario della Guardia di Tortona celebra la Messa della festa liturgica.

I Suroti in scena per il Cidiesse

Risate garantite domenica 17 maggio alle ore 17, al teatro Civico di Tortona, grazie al patrocinio del Comune di Tortona e al sostegno del C.S.V.Alessandria e Asti, con il teatro comico dialettale dei “Suroti”, che presenteranno “Il meglio dei Suroti”, con alcune scenette esilaranti tratte dal loro ricco repertorio, basate principalmente sulla commedia degli equivoci. Il trio Suroti reciterà accompagnato dalle melodie dei Cantùr di Montemarzino, diretti dal chitarrista Giorgio Caffarone. Il trio comico ripropone, in ambito teatrale, il dialetto della provincia di Alessandria con tutte quelle varianti locali che fanno di questa lingua un patrimonio da conservare e valorizzare. L’incasso a offerta sarà interamente devoluto all’associazione di volontariato Cidiesse - Casa dei Sorrisi Onlus di Tortona, che realizza progetti artistici a favore di persone “diversamente abili” del territorio. Con l’incasso la Cidiesse porterà a termine il progetto “A corto... di cosa?”, già attivo dal 2014, che prevede la realizzazione di un cortometraggio inedito su soggetto, sceneggiatura e personaggi ideati dai 15 speciali partecipanti, che sarà presentato in autunno. TORTONA/SOLIDARIETA’

Raccolta alimentare alla Coop per la Casa di Accoglienza Sabato 9 maggio si è svolta una raccolta alimentare straordinaria a favore di persone in grave difficoltà economica in 29 supermercati e ipermercati di Nova Coop, la grande cooperativa piemontese di consumatori. Per Tortona ha collaborato all’iniziativa la Casa d’Accoglienza che, con i suoi volontari, è stata accolta nel supermercato Coop di via Campanella. I volontari della realtà tortonese, guidati dal presidente Eugenio Presciutti, hanno raccolto in totale 857 kg di cibo, che è stato suddiviso in 79 scatole. Tutto quello che è stato raccolto sarà poi distribuito alle famiglie bisognose. Per tutta la giornata è stato possibile acquistare e donare prodotti alimentari di vario genere. L’iniziativa rientra in un più ampio programma di attenzione al territorio e alle situazioni difficili da parte di Nova Coop.

CASTELNUOVO SCRIVIA/CULTURA

Due corsi estivi di informatica

La Biblioteca Comunale propone due corsi estivi di informatica per adulti. Inizieranno a fine maggio per cinque lezioni serali della durata di un’ora ciascuna. Il primo corso base si rivolge a chi sta iniziando a usare il computer e il sistema operativo Windows. Il secondo corso si rivolge a chi vuole approfondire la gestione del proprio computer, la navigazione internet e l’uso della mail. La docente sarà disponibile in biblioteca il 19 maggio, alle ore 20, per la pianificazione dei corsi. Per informazionisi può inviare una mail (biblioteca@comune.castelnuovoscrivia.al.it).


di Ferraresi Daniele e C. snc RESTAURI Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE S. - ARQUATA S.

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 10.45; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di San Rocco: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 14 al 20 maggio 2015 Giovedì 14: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Venerdì 15: Nuova, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Sabato 16: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Domenica 17: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255)

Cantalupo Il 15 e il 16 maggio la gara nazionale organizzata dagli Orsi

Il decennale di “Porte di Pietra CANTALUPO LIGURE - Il gruppo sportivo “Gli Orsi”, per la decima volta organizza, il 15 e il 16 maggio, “Le Porte di Pietra”, nota manifestazione di Trail Running che nel corso degli anni ha coinvolto moltissimi appassionati, diventando un punto di riferimento italiano sia per gli atleti che per gli altri organizzatori. “Le Porte di Pietra” rappresenta un esempio per tutto il movimento del trail italiano, questa gara di 70 km è considerata una prova dura, l’unica che nel corso degli anni ha sempre mantenuto la formula dell’autosufficienza ali-

La manifestazione prevede 4 gare agonistiche e il convegno sul trail italiano mentare e molto apprezzata per la decisione di disputarla sempre sullo stesso percorso e per la costante presenza di atleti che nel corso degli anni è sempre cresciuta in termini di credibilità. Le Porte di Pietra nascono nel 2006 con l’obiettivo di sviluppare anche in Italia la pratica del trail running su lunghe distanze. Il concetto di trail running che “Gli Orsi” hanno voluto promuovere è quello di un percorso impegnativo, in totale ambiente naturale, che vuole seguire pienamente l’etica di questo sport. È una gara affascinante quanto severa, che alterna tratti di facile corsa a impegnativi dislivelli, che si snoda in un ambiente appenninico costituito da fitti boschi e ampi crinali, avvolto da una vegetazione selvaggia; la Val Borbera infatti, è una valle chiusa, non presenta dei valichi di comunicazione commerciale e questo ha contribuito in modo determinante alla creazione di un ambiente integro dal punto di vista dell’aspetto naturale e faunistico. La difficoltà della gara è amplificata dall’autogestione dell’autosufficienza alimentare, in linea con molte grandi gare internazionali. Molto suggestivi i passaggi panoramici sulle creste, l’attraver-

Una passata edizione di Porte di Pietra in Val Borbera

samento della passerella sospesa sulle Strette di Pertuso e il guado del Borbera, appena prima dell’arrivo al traguardo. La manifestazione prevede 4 gare agonistiche che sono La 100 Porte (103 km), Le Porte di Pietra (70 km), Le Finestre di Pietra (35km) e Il Castello di Pietra (16 km) e 3 eventi sportivi non competitivi, ovvero il Castello di Pietra, la Nordik Walking e il Kinder Trail. Le Finestre edizione 2015 è stata nominata Prova Unica di Campionato Italiano UISP di Trail Running L’edizione 2015 sarà caratterizzata dal convegno celebrativo alla presenza di top runner, atleti, appassionati e giornalisti delle piu importanti testate di settore nonchè quotidiani locali e regionali. Salomon, azienda leader nel mondo del trail running mondiale, è sempre stata partner della manifestazione e, in occasione del decennale, allestirà un stand mettendo in esposizione modelli di vestiario ed equipaggiamento che,anno dopo anno, hanno accompagnato migliaia di atleti attraverso i sentieri. Venerdì 15 maggio il ritrovo è previsto a Cantalupo alle ore 16 per il ritiro dei pettorali e e dei pacchi ga-

Illustrato il progetto Pass per la salute

NOVI LIGURE - Lunedì 11 maggio si è svolta la prima iniziativa pubblica promossa dall’Osservatorio Comunale sulla Salute. Si tratta di una conferenza che si è tenuta presso la Biblioteca Civica e che è servita ad affrontare un argomento particolarmente importante dal punto di vista della prevenzione. Si è parlato, infatti, del Progetto Pass, nato per fornire ai ragazzi le corrette informazioni e le opportunità di diagnosi e trattamento di malattie andrologiche, e della proposta di estendere lo stesso anche alle ragazze delle scuole superiori per prevenire eventuali problematiche ginecologiche. L’apertura dei lavori è stata affidata al dott. Giacomo Orlando, coordinatore dell’Osservatorio, che avrà anche la funzione di moderatore. Sono seguiti gli interventi di tre medici che operano presso l’Ospedale San Giacomo di Novi Ligure, il dott. Federico Tuo (Capo struttura del reparto di Ostetricia e Ginecologia), il dott. Franco Montefiore (Direttore del reparto di Urologia), il Dr Fabio Bonini (Dirigente del reparto di urologia) e del dott. Vittorio Demicheli, epidemiologo Asl Al. Alla serata hanno partecipato anche il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, e l’assessore alla Sanità del Comune di Novi Ligure, Felicia Broda.

ri. Alle ore 17 si terrà la tavola rotonda sul tema “Dieci anni di storia del trail italiano”. Saranno presenti gli atleti podio di tutte le precedenti edizioni delle Porte di Pietra e delle Finestre di Pietra, giornalisti e esperti italiani della disciplina e alcuni tra i migliori atleti Salomon italiani ed europei. Ospiti d’eccezione saranno Serge Chapuis e Patrick Leick, responsabili internazionali dei progetti di vestiario e calzature Salomon Trail Running. Il convegno sarà l’occasione per la rivisitazione di uno spaccato di storia del Trail Running e, attraverso testimonianze ed immagini, si percorrerà un magnifico viaggio fatto di emozioni e di vero sport. Alle ore 19 presso il Palazzetto dello Sport di Cantalupo ci sarà il Pasta Party in attesa della partenza, alle ore 22, della “100 porte”. ci sarà la possibilità di seguire alcuni tratti in notturna. Sabato 16 maggio le partenze delle altre gare. Alle ore 6 lePorte di Pietra, alle 10 le Finestre di Pietra e alle 14 il Castello di Pietra. Le premiazioni si terranno alle ore 17 e al termine ci sarà la cena presso il Palazzetto dello Sport.

OVI

Giovedì 14 maggio 2015

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 18: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Martedì 19: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Mercoledì 20: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Edicole aperte domenica 17 maggio 2015 Bava, corso Marengo 91; Fanin Via Papa Giovanni 2, Fossati via Garibaldi 26, Ferrarese Roberto Via Verdi 69, Arecco via Amendola 20, Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone 48; Scarsi, Viale Chichero, Semino, Via Pavese ang. Piazza del Mercato. NOVI LIGURE - Sabato scorso il concerto a San Pietro

I canti della montagna con i cori piemontesi Montenero e Alpette

NOVI LIGURE - Sabato 9 maggio alle 21.15 presso la Chiesa di San Pietro Apostolo, nell’ambito della XV edizione della rassegna Canti della Montagna, si sono esibiti il Coro Montenero di Alessandria (nella foto) e il Coro Alpette di Torino. Il Coro Montenero, nato nel 1974 in seno all’Associazione Nazionale Alpini di Alessandria, propone nel suo repertorio canti alpini e di montagna; diretto dal 1998 dal Maestro Marco Santi, il Coro si è esibito in diverse regioni italiane ed in diversi paesi esteri, tra cui Austria, Croazia, Argentina, Stati Uniti, riscuotendo sempre un buon successo di pubblico e di critica, ed organizza, oltre a quella a No-vi, una rassegna anche a Valenza. Il Coro ha interpretato “Dove sei stato mio bell’alpino”, “Montenero”, “Ta Pum”, “Sui Monti Carpazi”. Infine, diversamente da quanto indicato dal programma della serata, la compagine ha eseguito “Signore delle cime”, brano preferito da Stefano Traversa, imprenditore novese recentemente scomparso, alpino, uomo generoso ed impegnato in diverse iniziative benefiche. Il Coro Alpette, nato a Torino nel 1966, è stato diretto per oltre quarant’anni da Giovanni Uvire e dal 2008 la direzione musicale è

stata affidata al Maestro Andrea Ferrero Merlino. Nel corso degli anni il Coro ha indirizzato le sue scelte verso la riscoperta del canto popolare piemontese, con l’obiettivo di valorizzare una delle più antiche espressioni del canto. Inoltre, il Coro, nel corso di quasi cinquant’anni di attività, ha arricchito il repertorio con canti tradizionali e moderni ed ha tenuto centinaia di concerti in Italia ed all’estero. Svariati sono stati i riconoscimenti ottenuti alle rassegne e ai concerti cui la formazione ha preso parte. Dal 1981 il Coro Alpette organizza a Torino il Concerto dell’Amicizia che intende avvicinare realtà e culture diverse, e dal 1986 organizza il Concerto di Natale, rassegna itinerante nelle chiese di Torino, con il fine di mantenere viva la tradizione dei canti legati alla Natività. La compagine si è esibita con “L’orghen de Perzen”, “Sartia da la piola”, “Non photo riposare”, “Rifugio bianco”, “Monte canino”, “Sotto Sieris”, “Varda che vien matina”, “Sanmatio” e “Marcia Aquila”. La serata è stata organizzata grazie al sostegno del Coro Montenero, il Gruppo Alpini di Novi, la fondazione Social e il patrocinio del Comune di Novi. Michela Ferrando


Novi Ligure Il Comune sta verificando l’interesse di possibili operatori

La gestione dell’area del Castello

Il parco del Castello di Novi con la torre

NOVI LIGURE - L’Amministrazione Comunale di Novi Ligure in questi giorni si sta attivando per verificare l’interesse di possibili operatori economici interessati alla gestione del locale e dell’area antistante (pista) Bar del Castello. A tale riguardo l’Amministrazione, a conclusione del percorso di manifestazione di interesse, potrà procedere alla pubblicazione di procedura di gara, oppure pervenire direttamente alla stipula del contratto nel caso in cui pervenga una sola proposta ritenuta congrua. L’eventuale gara successiva sarà aggiudicata in base al programma presentato e al numero di giornate di apertura. Le manifestazioni d’interesse che dovessero pervenire non comporteranno alcun obbligo o impegno per l’amministrazione comunale, che si riserva, a suo insindacabile giudizio, di non bandire la gara come anche di modificare, sospendere o revocare termini e condizio-

ni qui riportate. Per presentare la manifestazione d’interesse è obbligatorio il sopralluogo e lo stesso dovrà essere concordato con l’Ufficio Commercio (tel. 0143.772223, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12). Il contratto avrà la durata di due annualità, per il periodo giugno - settembre, con facoltà di recedere dopo i primi quattro mesi di gestione del 2015, in ogni momento in ragione dell’andamento economico dell’attività. I locali saranno affidati a titolo gratuito nelle condizioni in cui versano. Sono ammessi alla presentazione della manifestazione d’interesse i concorrenti in possesso di iscrizione al registro delle imprese per l’attività di somministrazione e del requisito professionale per tale attività; inoltre, non devono trovarsi in alcuna delle clausole di esclusione e in ogni altra situazione che possa determinare l’esclusione dalle gare e/o l’incapacità a contrattare con la pubbli-

ca amministrazione. La manifestazione d’interesse dovrà contenere apposita relazione che illustri il progetto di gestione del bar e dell’area antistante. La qualità del progetto di gestione si articola: nell’elaborazione di un progetto di massima di quanto si intenda realizzare nei locali oggetto del presente avviso e nella redazione di apposito curriculum. L’amministrazione comunale ricerca un gestore che sia in grado di organizzare attività di intrattenimento, musica e ballo, per almeno due giorni la settimana con esclusione dell’attività di musica da discoteca (musica tecno, house, hip-hop ecc.). Il gestore è obbligato a provvedere alla pulizia dei locali bar e dell’area adiacente l’attività, all’arredo e all’attrezzatura necessaria per la loro conduzione, come altresì la fornitura di energia elettrica. Il Comune si riserva la possibilità di utilizzare lo spazio antistante il bar e la fornitura di energia elettrica per almeno quattro manifestazioni, organizzate autonomamente, per ogni periodo annuale. Per lo svolgimento delle due giornate di spettacolo od intrattenimento serale, per le quali è previsto il rilascio di una licenza di ballo, saranno prescritti orari e limitazioni come da normativa, con particolare riguardo alla documentazione di impatto acustico che dovrà essere prodotta, a cura e spese del gestore, prima del rilascio. Le manifestazioni d’interesse dovranno pervenire entro le ore 12 del 20 maggio al Comune di Novi. Per informazioni e ritiro del modulo per la domanda, si può telefonare o inviar euna mail (tel. 0143.772223; 0143.772204, mail: protocollo.novi.ligure@cert.ruparpiemonte.it). Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - La collaborazione per il progetto “Scuola e città sicura”

Rinnovata la convenzione con i Carabinieri

NOVI LIGURE - La convenzione tra l’amministrazione comunale di Novi Ligure e l’Associazione Nazionale Carabinieri (ANC) per il progetto “Scuola e città sicura” è stata rinnovata fino al 30 giugno 2019; il documento è stato firmato in questi giorni dal Sindaco, Rocchino Muliere, e dal Presidente della sezione novese dell’ANC, Gesualdo Russo, alla presenza del Comandante della Polizia Municipale, Armando Caruso. “La precedente convenzione – ha dichiarato il Sindaco Muliere – ha dato ottimi risultati in termini di collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale. L’attività, svolta volontariamente dai soci dell’associazione, ha un’importante valenza sociale perché rappresenta un deterrente per episodi di microcriminalità e contribuisce a creare un cli-

Armando Caruso, Rocchino Muliere e Gesualdo Russo

ma di maggiore sicurezza tra i cittadini”. Il servizio consiste nell’attività di controllo e prevenzione del territorio comunale; in particolare, la vigilanza è attuata davanti alle scuole, nei parchi pubblici, nelle periferie e durante il mercato settimanale del giovedì. Viene svolto da una coppia di volontari dotati di

giubbotto e cappellino di riconoscimento. In dotazione c’è anche la radio per eventuali comunicazioni con le forze dell’ordine. Il servizio di controllo potrà avvenire anche in occasione di eventi o manifestazioni sul territorio comunale. Davide Daghino

In Biblioteca a Serravalle si legge l’Inferno di Dante

SERRAVALLE SCRIVIA - Lunedì 11 maggio, alle 21, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle, si svolgerà l’ultima tappa, per questa stagione, del viaggio letterario di Benito Ciarlo e Andrea Chaves nei meandri dell’Inferno dantesco. Il ciclo primaverile di incontri si chiuderà con uno dei canti più suggestivi della Divina Commedia, il canto XXVI dell’Inferno, dove si parla della figura di Ulisse. Nella serata si svolgerà anche la narrazione della terza parte della vita di Dante. Il canto XXVI dell’Inferno di Dante Alighieri svolge nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio, dove sono puniti i consiglieri di frode; siamo nel mattino del 9 aprile 1300 (Sabato Santo), o secondo altri commentatori del 26

marzo 1300. Dante alla fine del canto comprende e ammira Ulisse che è sempre intento a voler conoscere di più. Dante però ha paura di finire come esso perché sta cercando di arrivare a conoscere Dio in paradiso. Esiste uno stretto parallelismo tra il viaggio di Ulisse, che con i suoi compagni si dirige sulla “picciola nave” verso la montagna del Purgatorio e il viaggio di Dante, che si sta recando al Purgatorio. Il poeta è desideroso di parlare con i due antichi eroi e prega per cinque volte Virgilio, che gli promette di rivolgere alle due anime delle domande, purché lui taccia. Virgilio si pone da interprete tra Dante e le due figure epiche. La fiamma più grande si muove e dal fuoco cominciano a uscire delle parole.

IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Giovedì 14 maggio 2015

In Breve

SERRAVALLE SCRIVIA/EVENTI

Le “Dolci Terre” al Designer Outlet

Giovedì 7 maggio al Serravalle Designer Outlet è stato inaugurato il temporary store “Le Dolci Terre”. Alla cerimonia del taglio del nastro erano presenti, tra gli altri, il direttore del Designer Outlet Daniela Bricola, il sindaco di Novi Rocchino Muliere e Massimo Merlano presidente dell’Ascom. Il negozio nasce grazie ad una preziosa partnership con il “Consorzio Turistico Terre di Fausto Coppi”, promotore del progetto “Shopping Days” che racchiude tutte le strutture ricettive del territorio e coordina gli operatori food&wine locali. Fondamentale è l’area dedicata a tasting e degustazioni dove, ogni giorno, si potranno conoscere e gustare diversi abbinamenti fra vini e specialità locali con la partecipazione diretta sia dei produttori sia di chef dei vari ristoranti della zona. SERRAVALLE SCRIVIA/SOLIDARIETA’

“Una tazza di Nepal” in Biblioteca

Venerdì 15 maggio, alle ore 21, presso la Biblioteca Comunale di Serravalle, si terrà una serata benefica a favore della popolazione nepalese, colpita nei giorni scorsi da un terribile sisma che ha devastato Kathmandu e tutta la zona circostante. Vijaya Adhi-kari, maestro di yoga, nepalese d’origine ma residente da tanti anni a Stazzano, con immagini e filmati presenterà le bellezze naturali e artistiche della sua terra. Il ricavato della serata sarà inviato alle famiglie terremotate del villaggio di Gorkha, in Nepal.


IL POPOLO Giovedì 14 maggio 2015

TORTONESE E NOVESE

Novi Ligure Dal 15 al 23 maggio in biblioteca la XXI fiera del libro

“Librinmostra” si apre con la Notte Bianca

Il chiostro della biblioteca civica di Novi Ligure che ospiterà la fiera del libro

NOVI LIGURE - Sarà la “Notte Bianca del libro”, in programma venerdì 15 maggio, a dare il via a Librinmostra, fiera dell’editoria e mostra mercato giunta alla sua ventunesima edizione. Si tratterà di una vera e propria maratona letteraria, che durerà dalle ore 17 fino a mezzanotte e si terrà presso la biblioteca civica. Moltissimi gli incontri che interesseranno gli adulti, ma che non trascureranno i giovani lettori, come ad esempio “Le mille e una notte”, il magico racconto delle favole di un mondo lontano, narrate ed illustrate da Fuad Aziz. La lunga notte del libro sarà veramente ricca di appuntamenti, tra questi notevole l’appuntamento con Andrea Chaves e la “Maratona Infernale”. Il “novello Dante” di Novi ha intenzione di declamare a memoria e senza interruzioni tutto l’Inferno della Divina

Commedia. Questa impresa straordinaria e a dir poco folle che per oltre sei ore terrà impegnata la memoria di Andrea tra le dolenti note del suo amato Dante si svolgerà venerdì sera, dalle 17 alle 23 nell’auditorium. Chaves, che da anni dona a giovani, esperti, curiosi, adulti e studenti di Novi, Serravalle, Ravenna e Roma i versi immortali di Dante, ha deciso, nel 750° anniversario della nascita di Dante, di intraprendere questa grande sfida mai tentata ma che ha come scopo di ripercorrere terzina dopo terzina un viaggio che incanta generazioni di lettori. “E’ un folle volo ma che in sé ha più del voler sfidare se stessi e il mondo, come fece Ulisse; è qualcosa di simile al viaggio di Dante che in questo evento cerco di mostrare come testimone contro il tempo, come una voce d’eternità e attualità per i nostri giorni”: così descrive Andrea Cha-

ves la sua avventura. Ci saranno anche Piera Migliore con “Antologia Premio Abbracci Alessandria” (A.A.V.V., puntoacapo Editrice), Eleonora Aldani in collaborazione con Carla Sacchi, con “Per un sacco di grano” (David and Matthaus edizioni), Giulio Casale con “Sullo zero. Altre 9 poesie e un’inutile invettiva” (Tagete edizioni), Pier Emilio Castoldi con “Tortona Nove Corto. Le indagini di Dante Ferrero” (Fratelli Frilli editori). Alle ore 20,15, nel Chiostro della Biblioteca, una gustosa “apericena” verrà preparata da Slow Food così da apprezzare i sani prodotti e i vini locali. Durante la serata verranno premiati i vincitori del concorso fotografico “Il MIO libro. Ritratti con il libro del cuore”. Sono previsti, inoltre, intrattenimenti teatrali a cura de “I Mattatori” e de “Il Teatro del Rimbombo” e intermezzi poetici a cura dei poeti di Puntoacapo editrice. In chiusura, prima del brindisi sotto le stelle, Marco Rinaldi, comico, genovese del duo “Soggetti Smarriti” presenterà “Cenere, racconti partigiani in attesa di un Aprile”. Questa ventunesima edizione di Librinmostra presenta molte novità: oltre la consueta fiera del libro, che sarà allestita nel chiostro della biblioteca con un doppio appuntamento il 15 e 16 maggio e il 22 e 23 maggio, ci sarà una settimana dedicata al libro, alle scuole e all’editoria. Dal 15 al 23 maggio non ci sarà che l’imbarazzo della scelta. Presentazioni di libri di diverso genere, tra cui quelle di Riccardo Lera, Giulio Massobrio, Morteza Latifi Nezami, si alterneranno per accontentare tutti i gusti letterari. Il programma completo della manifestazione si può consultare sul sito del Comune.

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CANTALUPO - Il 17 maggio la visita al Rifugio S. Lorenzo

I campi estivi “Avventure in Appennino”

CANTALUPO LIGURE - Domenica 17 maggio si potrà trascorrere una giornata nel rifugio Piani di San Lorenzo (nella foto) in compagnia degli amici della Pietra Verde per dare avvio ai campi estivi “Avventure in Appennino”. Sarà l’occasione per informarsi sulle ultime novità, visitare la struttura, conoscere gli istruttori dell’associazione e iscriversi al turno scelto (assopietraverde@yahoo.it e www.lapietraverde.org). Durante la giornata ci saranno anche Matteo e Erica della Stalla dei Ciuchi di Cantalupo Ligure con i loro asinelli: insieme a loro si imparerà a conoscere questi animali docili e affettuosi e, attraverso i loro racconti, si conosceranno i lavori tipici della campagna, come la pastorizia, la mungitura delle capre, la tessitura della lana. Il Rifugio escursionistico “Piani di San Lorenzo” è un’incantevole struttura posizionata a m 1.101 s.l.m. nel versante nord-occidentale del Monte Giarolo in val Borbera nel Comune di Cantalupo Ligure. Il Rifugio è ubicato in una vasta area pianeggiante composta da terrazzamenti una volta coltivati, è total-

mente circondato da stupende faggete e abetaie che danno origine a un luogo incantevole e suggestivo che colpisce profondamente il visitatore ed è facilmente raggiungibile da una strada asfaltata. Di proprietà della Comunità Montana Terre del Giarolo è gestito dall’associazione la Pietra Verde dall’anno 2011 che utilizza la struttura come Circolo affiliato PGS (Polisportive Giovanili Salesiane) riservato ai soci ed è il quartier generale degli IWE (Istruttori di Walking Ecoconsapevole) riconosciuti a livello nazionale inseriti nell’associazione. Il Rifugio oltre ad offrire servizio di ricettività, bar, camerata per il pernottamento (12 posti) e tende nel periodo estivo è un fondamentale riferimento per tutti gli amanti della montagna, costituendo un punto d’appoggio per diverse classiche traversate in Appennino. Il Rifugio Piani di San Lorenzo si trova nel frazione Pallavicino nel comune di Cantalupo Ligure e per raggiungerlo si imbocca la strada asfaltata che si trova a metà strada tra i paesi di Pallavicino e Borgo Adorno.



IL POPOLO

SPECIALE

Giovedì 14 maggio 2015

Vetrine addobbate per il Giro d’Italia a Montebruno

Omaggio al Giro nel Parco dell’Antola

Il Giro in Antola e in Val Trebbia La fuga dei corridori nel Parco dell’Antola

MONTEBRUNO - L’Alta Val Trebbia e il Parco naturale dell’Antola hanno vissuto una giornata speciale, quando lunedì scorso è transitata la terza tappa del 98° Giro d’Italia, la Rapallo – Sestri Levante, di 136 chilometri, su un suggestivo percorso tra mare e montagna che solo la Liguria sa offrire. I “girini” hanno percorso la val Fontanabuona, la salita della Scoffera per giungere a Torriglia (traguardo volante vinto dal belga Philippe Gilbert) e proseguire, attraverso la vallata del Brugneto, verso Propata, Caffarena, Rondanina. Da qui in discesa sino a Montebruno (secondo traguardo volante vinto ancora

da Glibert), poi su a Barbagelata, dove era previsto un Gran premio della montagna di seconda categoria, a quota 1.115 metri. In tutti i paesi lungo il percorso, bandierine rosa di ogni forma e dimensione appese ai balconi, menù “in rosa” nelle varie trattorie e canestrelli speciali, senza dimenticare i tanti striscioni di benvenuto, a cominciare da quello collocato sulla vetta del Monte Antola, a quota 1.600 metri. Diversi cicloamatori, che ci hanno fornito gli scatti fotografici, sono giunti da varie zone per assistere da vicino alle gesta dei tanti campioni che anche quest’anno hanno voluto onorare la corsa rosa. Dallo scollinamento è stata una

lunga e tortuosa discesa di 18 chilometri sino alle rive del Mar Ligure, prima Chiavari, poi il traguardo finale di Sestri Levante. Il Giro non è solamente sport, ma anche divertimento con la carovana pubblicitaria, che colora le strade, precedendo i corridori, o ancora un’occasione per scoprire posti poco noti, proprio come Montebruno o l’osservatorio astronomico del Parco regionale dell’Antola, una delle zone più incontaminate d’Italia. La tappa è stata caratterizzata da una lunga fuga di una ventina di corridori, fra i quali il belga Gilbert e i nostri Francesco Gavazzi e Diego Ulissi. Dopo il Gpm di Barbagelata, è rimasto al comando il russo Kochetkov che è stato raggiunto quando mancavano pochi chilometri al traguardo. Nella volata finale ha avuto la meglio l’australiano Michael Matthews, proprio la maglia rosa, che ha bruciato il torinese Fabio Felline e il belga Gilbert. Paura lungo la discesa per Domenico Pozzovivo, autore di una rovinosa caduta: il

corridore, dopo alcuni minuti, ha ricominciato a muoversi, facendo tirare un sospiro di sollievo a tutti. Molti tifosi sono tornati con la mente alla tragedia di 4 anni fa, quando nella discesa del Passo del Bocco, il belga Wouter Weylandt morì per le gravi fratture subite in un incidente simile. L’edizione 2015 di questo Giro conta complessivamente 21 tappe e si chiuderà a Milano il prossimo 31 maggio. Il traguardo finale nel capoluogo lombardo assume un profondo significato, visto che nella vicina Rho è in corso di svolgimento l’Esposizione mondiale universale, o semplicemente l’Expo: i corridori transiteranno accanto all’area espositiva. È previsto uno sconfinamento nella 17esima tappa, la Tirano – Lugano, mentre la mattina seguente si ripartirà da Melide, Canton Ticino, per fare rientro in Italia, a Verbania. Al via ci sono 198 corridori, di 22 squadre e 31 nazionalità. E che vinca il migliore. Franco Scabrosetti

Il presidente del Parco. “Il Giro porti fortuna alle nostre valli”

di Roberto Costa*

Al passaggio da Sottocolle la prima fuga era già in atto. Poi, dopo il Traguardo Veloce di Torriglia, vestita di rosa, nel cuore del Parco Antola il passaggio sul lago del Brugneto, accompagnato dalle splendide riprese dall’elicottero. A Rondanina il Direttore del Giro d’Italia Mauro Vegni, sull’ammiraglia alla testa della corsa, si è fermato alcuni istanti per salutare il Presidente della Regione Claudio Burlando, che ha seguito da lì il passaggio dei corridori in-

sieme ad alcuni colleghi di Giunta, al sottoscritto e a numerosi Sindaci delle Valli dell’Antola. Da Rondanina una discesa a perdifiato fino a Montebruno, accolti dalla mongolfiera di Sophie Blanchard e dalla iniziativa solidale “Per il sorriso di Ilaria”, oggi dipinta di rosa. Quindi il GPM di Barbagelata, anche qui in un contorno eccezionale di folla, prima della discesa verso la riviera. Tutto il transito della tappa, da Torriglia in poi, è stato valorizzato da una miriade di iniziative locali che gli elicotteri dell’organizzazione hanno co-

stantemente ripreso e dalla grande visibilità ottenuta dalle bellezze del Parco, dal lago del Brugneto, alla vetta dell’Antola, dal Rifugio all’Osservatorio astronomico e dal lancio, in diretta TV, di una proposta del Parco per un “Anello cicloturistico del Parco Antola”, di 100 km, fra Val Trebbia, val Borbera e valle Scrivia che si auspica possano stabilizzare e perpetuare il successo del territorio dopo questa bellissima tappa, perché il nostro Giro non finisca oggi, ma sia solo l’inizio di una nuova vocazione per le nostre valli. * Presidente del Parco dell’Antola

Il lago del Brugneto

Associazione “Per il sorriso di Ilaria di Montebruno”

Mauro Vegni e Claudio Burlando

I bambini di Montebruno salutano il Giro

Gli autori delle foto sono: Roberto Costa, Stefano Costa, Gianna Danovaro

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I canestrelli di Torriglia sono le ruote della bici

IL COMMENTO

Fatemi salire su un’ammiraglia di Matteo Colombo

Non so perché il direttore lo chieda sempre a me, ogni anno, di scrivere un pezzo di “colore” sul Giro. Non ho mai avuto il coraggio di affrontare l’argomento. Ma ho la certezza che lui mi abbia capito. Sarà che la corsa in rosa, bene o male, passa comunque di qua; a nord a sud dietro davanti e addirittura, talvolta, in mezzo a Tortona. E sarà, più verosimilmente, che mi considera un tipo emozionale, capace di sognare. O, meglio, d’innamorarmi. Allora, farmi scrivere di ciclismo, è come tirarmi la volata. Lo sport che Gianni Brera definiva “l’epos dei poveri”, è tutta una storiaccia romantica! Ringrazio il cielo per avermi concesso di fare il mio lavoro. Ma farlo al “Popolo” non mi permetterà mai di essere inviato sulle strade della corsa al seguito della carovana. Un lusso che mi sogno di notte. Toccato in sorte soltanto a certi dei del nostro Olimpo… Dino Buzzati, Michele Serra e, naturalmente, Gioanbrera. Lo sforzo è doppio, ma la gioia dell’attesa, per dirlo finemente, cioè la libidine, è letteraria. Ho voluto la bicicletta… e adesso pedalo. Mi sarebbe piaciuto vivere dal vivo la terza tappa del Giro 2015. Che quando ho conosciuto la sua partenza (Rapallo) e il suo arrivo (Sestri Levante), mi sono immaginato uno scherzo, una fregatura, un allenamento da ciclisti della domenica. Per arrivarci, a Sestri, gli organizzatori si sono inventati 136 chilometri su per i bricchi, con due gran premi della montagna e un reticolo di saliscendi da complicarti la vita. Ci sarei stato volentieri, là dietro su un’ammiraglia, perché questa è la mia tappa, partita dal Golfo del Tigullio, luogo leggendario dei miei ricordi d’estate (alla “Stand by me”). Rapallo, appunto, dove di notte si mangiavano i cornetti caldi prima di andare a dormire e poi Santa, con il carosello di raggi e tubolari che ha lambito la mia spiaggia, il Metropole, e il Centrale, i bar in piazzetta… Però il ciclismo è roba da uomini rudi, non da milanesi con la fabbrichetta e la casa al mare e allora si fa subito sul serio, si sale verso San Lorenzo della Costa, Ruta e la patria della focaccia e della pallanuoto: Recco. Dopo, accolti dal suono delle campane Trebino, famose in tutta Italia, eccoci ad Uscio, il nascondiglio leggendario degli Sprenaggi, folletti buoni da fiabe antiche. Finalmente il Giro rende omaggio ai borghi che vi abbiamo spesso raccontato, quelli del Parco del monte Antola. Superato il passaggio in val Fontanabuona, affronta la salita di Scoffera per giungere a Torriglia (il paese dei canestrelli, di cui tante volte mi ha parlato don Romeo Gardella) e prosegue, attraverso la valle del Brugneto, verso Propata (la prima parrocchia del “mio” don Mario Crivelli), Caffarena, Rondanina (qui ben quattro “Giusti tra le Nazioni”, tra cui il parroco di allora, don Angelo Bassi, salvarono molti ebrei dalle persecuzioni naziste). Quindi giù, in una discesa a perdifiato, fino a Montebruno, per poi misurarsi con l’impegnativa scalata a Barbagelata. Si va veloci, ma Carasco è famosa per la lentezza delle sue lumache. Il finale è ancora mare. A Chiavari e a Sestri. “Io perderò i capelli lentamente vicino a qualche donna / lei sarà lei d’estate fra la gente come un granchio di sabbia / felice finalmente / e guardandola uscire dall’ultimo concerto / pensai che forse è meglio per lei avermi perso / oggi a Sestri Levante…” cantava Vecchioni, l’ultimo dei cantautori ad avere dedicato una canzone alla nostra ciclistica località. Chi ha perduto davvero qualcosa è stato Pozzovivo, caduto inspiegabilmente da solo a 38 km dall’arrivo, tra il terrore generale di chi l’ha visto immobile sull’asfalto per interminabili secondi. Chi ha trovato la vittoria (e la maglia rosa) è stato l’australiano Matthews, trionfatore in volata, spedito verso il traguardo così forte che sembrava volesse buttarsi in mare con bici e pensieri finalmente estivi. Ce n’era di che scrivere in questa terza tappa. Di marcantoni d’oltreoceano ai quali i nostri stanno dando spago, di terrazze fiorite, di un guerriero intervistato sulla barella del pronto soccorso che chiama la fidanzata e la rassicura, di “anticavalli” da montarci sopra e spingere sui pedali per uscire, oggi come ieri, dalla provincia, dai tinelli, dalla nebbia. I fiori dell’Antola hanno salutato lo sforzo degli operai dello sport riuniti in gruppo per affrontare il rischio come fosse un gioco. Ma anche per ribellarsi alla condanna dell’anonimato. Ci fosse stato Brera, mi avrebbe provocato ad arte “come facevano i frati nelle prediche per ravvivare il dialogo”. Ma, dopotutto, su quelle strade io non c’ero. Ero chiuso qui dentro. A scrivere. Pronto ad innamorarmi di un’impresa che resta comunque epica, che regala comunque emozioni vere.


Torino Oggi pomeriggio al Lingotto protagonisti i settimanali cattolici

Il 28° Salone internazionale del libro

TORINO - Si apre oggi al Lingotto il “Salone delle meraviglie d’Italia” che per cinque giorni offrirà spazi di confronto, dibattito e approfondimento. Una sorta di antidoto alle chiacchere dei talkshow, ai pensieri deliranti spesso offerti dalla rete, come ha ricordato Ernesto Ferrero, direttore editoriale del salone, alla conferenza stampa di presentazione del fitto programma della 28^ edizione del Salone internazionale del libro aperto fino al 18 maggio e dedicato appunto alle “Meraviglie d’Italia”. Inaugurato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella questa mattina, offre un programma denso di incontri per dimostrare che pur in questi anni difficili per il Paese, il mondo che ruota intorno al Salone, dagli editori, agli autori, alle istituzioni, ai lettori, ai librai e tanti altri non si è arreso e ha lavorato insieme. Uno sguardo particolare ai giovani, con tante offerte, dal book village con il nuovo progetto crossover per curiosare nel vasto mondo del fumetto alla collettiva ragazzi. Un’area (padiglione 1) completamente dedicata all’editoria per i ragazzi, e ancora l’offerta “Giovani per Torino” che invita i giovani a diventare volontari

nei grandi eventi. L’edizione 2015 del Salone diventa sempre più aperta non solo alla città di Torino, ma anche al resto della regione. Con tante iniziative, come quella realizzata con gli oratori torinesi che prevede incontri tra i giovani e gli scrittori, perché come ha ricordato Rolando Picchioni, presidente del Salone, “gli oratori sono luoghi importanti di sperimentazione educativa”, il progetto Voltapagina con gli autori del salone che si spostano nelle carceri piemontesi per discutere dei loro libri con i detenuti, per ora hanno aderito le prigioni di Asti, Saluzzo, Alessandria e Torino. Salone più Expo con pacchetti agevolati, ma il collegamento alla grande manifestazione di Milano lo si trova anche in tanti appuntamenti dedicati proprio al tema dell’Expo. Nonostante la crisi sono una ottantina i nuovi espositori, alcuni con gli spazi tradizionali altri tra i progetti speciali e le start up. Come lo scorso anno è possibile scaricare il programma con la app del Salone gratuita per tutti i tipi di tablet e smartphone e crearsi il proprio percorso oppure visitare il sito (www.salonelibro.it). Varie zone del Lingotto saranno coperte dal Wi-fi gratuito. Tra i

tanti protagonisti di questa edizione ci sono Franco Cardini in dialogo con Monica Maggioni su come la propaganda del terrore rischi di innescare una pericolosa escalation mediatica e militare; Ezio Mauro e Zygmunt Bauman che si interrogano sui principi dell’etica repubblicana. Si potrà assistere alla lectio magistralis di Gustavo Zagrebelsky sui rapporti tra potere e giustizia. Non poteva mancare un approfondimento sulla tragedia dei migranti e la loro ospitalità, ne parleranno tre donne: Suor Giuliana, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini e la prima donna comandante di una nave in Italia, che alla guida della Libra nel canale di Sicilia ha salvato migliaia di persone. E tanti altri. Tra gli incontri anche quello che si terrà oggi pomeriggio, alle ore 17, nello spazio dello stand dell’associazione Sant’Anselmo, organizzato dai settimanali diocesani piemontesi sul tema “La grande bellezza italiana raccontata dai settimanali diocesani” con mons. Domenico Pompili, direttore dell’Ufficio nazionale Comunicazioni Sociali della Cei, Francesco presidente Fisc e Ezio Bernardi direttore del settimanale diocesano La Guida di Cuneo. Modera Chiara Genisio direttore dell’Agenzia Giornali Diocesani. Anche quest’anno il progetto culturale Cei sarà presente con la stand, curato dall’associazione Sant’Anselmo che propone oltre a un’interessante mostra libraria, diversi incontri sia nel suo spazio, sia in collaborazione con il salone. Tanti tedeschi, poichè la Germania è il Paese ospite, nomi famosi, ma anche nuove scoperte e timide promesse, ciascuno potrà trovare nel programma del Salone uno spunto interessante per una visita a questa 28^ edizione.

SANTA GIULETTA - Sabato 16 maggio si esibiranno quattro formazioni vocali prestigiose

Rassegna di Cori San Colombano per il Festival Musicale

SANTA GIULETTA - Prosegue con successo ed entusiasmo il Festival Musicale San Colombano 2015, la manifestazione benefica a favore della parrocchia San Colombano di Santa Giuletta con patrocinio della Provincia di Pavia, del Comune, della Parrocchia e di USCI Pavia, organizzata dall’associazione Polifonica San Colombano. Sabato 16 maggio, alle ore 21.15 nella chiesa parrocchiale San Colombano di Santa Giuletta è in programma il terzo appuntamento la “12^ Rassegna di Cori San

IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

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Colombano”, serata che si preannuncia all’insegna dell’alta coralità e che vede la partecipazione di prestigiose formazioni del panorama musicale nazionale che contribuisce sempre più a fare di questa tradizionale iniziativa un’importante riferimento per i tanti appassionati del canto corale. In questa dodicesima edizione sono protagonisti il Coro Polifonico Stendhal di Novara nato nel 2009 e diretto da Massimo Fiocchi Malaspina, l’associazione corale “I maestri cantori” di Vigevano, importante e longeva realtà

della provincia di Pavia fondata nel 1926 diretta da Andrea Guarino, il Coro Polifonico Farnesiano di Piacenza (nella foto), costituito nel 1976 grazie a un’iniziativa del grande M° Roberto Goitre e diretto da Mario Pigazzini e il complesso vocale “Syntagma” di Milano, coro virile a cappella fondato nel 1946, che vanta tra i tanti riconoscimenti il I° Premio agli XI Rencontres Chorales Internationales di Montreux nel 1974 (ancora oggi unico coro italiano vincitore di tale premio), diretto da Franco Monego. Presenterà la serata, con ingresso a offerta, Marta Filibian. Il presidente Fabio Chiesa fondatore dell’associazione Polifonica San Colombano che nel 2014 ha festeggiato il quindicinale, ha dichiarato che Santa Giuletta potrebbe diventare un polo musicale importante se di concretizzerà il progetto che prevede la nascita di un nuovo centro culturale legato

principamente all’orientamento didattico e a manifestazioni musicali. Nel 2014, infatti, con regolare delibera del comune di Santa Giuletta, in base a una convenzione con le Ferrovie dello Stato, l’associazione Polifonica San Colombano ha ricevuto in comodato d’uso gratuito i locali dell’ex scalo merci con area annessa che potrebbero diventare appunto un’accademia musicale a tutti gli effetti. Il Festival Musicale San Colombano proseguirà sabato 30 maggio, alle ore 21.15 con la 4^ Rassegna di Cori Giovanili “Giovanni Pallavicini” presso l’oratorio San Colombano e si concluderà il 20 giugno alle ore 21.30 con il concerto “Variante sul tema!” con l’associazione Corale Polifonica San Colombano e ospiti d’onore sarà “Elvira Ober il Trio” e la serata sarà a favore del gruppo Caritas di Santa Giuletta presso l’oratorio San Colombano.

Gruppo di Lettura e Laboratorio per i bambini nella Biblioteca di Rivanazzano Terme

RIVANAZZANO TERME - La Biblioteca Civica “Paolo Migliora”, presieduta da Laura Disperati, continua le attività culturali con un nuovo incontro del Gruppo di Lettura. L’intenzione è quella di creare, per le persone a cui piace leggere, un’occasione speciale per incontrarsi e scambiare commenti e suggerimenti su libri di ogni tipo. La condivisione delle letture preferite di ognuno potrà così trasformarsi in un’opportunità più ampia di socializzare e di “fare” cultura. L’appuntamento è fissato per sabato 16 maggio alle ore

10.30 presso la Biblioteca Civica, per discutere e riflettere insieme sul romanzo di Kurt Vonnegut “Mattatoio n. 5”. L’invito è esteso anche a coloro che non hanno letto il testo proposto ma che fossero interessati ad accogliere o condividere consigli e spunti di lettura. Nel pomeriggio di sabato 16 maggio alle ore 16 la Biblioteca Civica “Paolo Migliora” in collaborazione con l’associazione “Barone Lamberto” presenta un laboratorio di promozione della lettura. Giocheremo insieme con il libro “La principessa e il drago”. La principessa Elisabeth vive in un ca-

stello e sta per sposare il principe Ronald ma, un giorno, un drago distrugge il castello, manda in fiamme tutti i suoi bei vestiti e rapisce il principe. Che farà Elisabeth? A seguire i bambini potranno partecipare al laboratorio “A caccia dell’uovo di drago”: il drago ha perso il suo uovo, lo dobbiamo trovare! La partecipazione è gratuita ma occorre prenotarsi perché i posti sono limitati. Per informazioni e iscrizioni si può telefonare o scrivere (tel. 0383.91565; mail: biblioteca.civica@comune.rivanazzanoterme.pv.it).

Giovedì 14 maggio 2015 VOGHERA - Questa sera lo spettacolo di “Christian Music”

Kairòs presenta “Una Luce nella notte”

VOGHERA - Nell’agosto del 2013, durante un pellegrinaggio in Terra Santa, organizzato dal RnS (Rinnovamento nello Spirito) è nato il gruppo musicale “Kairòs”. I fondatori del gruppo hanno ricevuto il mandato di portare la Parola e la conoscenza del Dio vivente al mondo in un ambito di evangelizzazione che coinvolge vasti orizzonti. E’ composto da circa 20 persone tra coristi e musicisti residenti nelle province di Alessandria, Torino e Pavia e gode della collaborazione di artisti professionisti locali. Al gruppo base si aggiungono sporadicamente collaborazioni esterne di vario genere, in un progetto che mira a diffondere la conoscenza di Gesù principalmente tramite l’arte della musica ma anche con quella della danza, del teatro e della letteratura. I musicisti del gruppo sono Simone Cigni (tastiere), Giuseppe Trupiano (chitarra acustica), Beppe Giardina (basso elettrico), Valeria Bisio (violino), Stefano Marchini (flauto), Marco Venturelli (chitarra elettrica), Riccardo Garlaschi (batteria), Marco Mormina (tromba), Francesco Morano (batteria e percussioni) e Liliana Pasqualin (clarinetto). Le voci sono quelle di Melissa Matteucci, Rosalba Petronio, Simone Massone Peirotti, Emily Di Lieto, Giancarlo Paolazzi, Floriana Fabbrini, Roberta Tambussi, Alba Arcieri, Alessandra e Roberto Fiotti ed Erica D’Ospina. Obiettivo del gruppo “Kairòs” è quello di cooperare con le realtà ecclesiali presenti nella Diocesi di Tortona e con chi ne fa richie-

sta per creare momenti di incontro, dialogo, annuncio e testimonianza dell’Amore di Dio. Il gruppo è una realtà autonoma e non è da considerarsi ente del RnS locale, anche se trae ispirazione dal carisma della preghiera e dell’evangelizzazione, nell’ambito della cosiddetta “Christian Music”, molto presente in territorio statunitense e in progressivo sviluppo in Italia. In occasione della Fiera dell’Ascensione di Voghera Kairòs proporrà l’iniziativa “4 giorni di Luce” da oggi e fino a domenica. Questa sera, alle ore 21.30, nella serata inaugurale, presenterà lo spettacolo “Una Luce nella notte... tutta un’altra musica”, dove musica, letteratura e danza si intrecciano con l’annuncio della Parola e della salvezza. Saranno presenti don Roberto Dichiera, della Comunità “Nuovi Orizzonti” e Mario Rosini musicista e cantante, noto per essere arrivato secondo al Festival di Sanremo 2004. Attualmente è docente di canto jazz presso il Conservatorio di Taranto e dal 2008 è presidente della Commissione artistica del Premio “Mia Martini”. L’attività di Kairòs proseguirà poi venerdì 15 sabato 16 e domenica 17 con l’evangelizzazione di strada nell’ambito fieristico e per le vie di Voghera e al termine delle giornate sarà celebrata la Messa presso la chiesa cittadina dei frati francescani, fattivi collaboratori dell’iniziativa. Il 17 maggio, alle ore 10 don Dichiera celebra l’Eucaristia in Duomo. Saranno visitate anche alcune comunità religiose del territorio vogherese.

VOGHERA - Il libro di Angelo Vicini e Giorgio Ferro

Le strade e la gente viste “in cartolina”

VOGHERA - Questa sera, giovedì 14 maggio, alle ore 21 presso la Biblioteca Ricottiana sarà presentato il libro “Voghera. I sò stra, la sò gént” con testi Angelo Vicini per le edizioni Libreria Ticinum. Il volume racconta la città attraverso le immagini delle sue cartoline storiche. Dalla collezione di Giorgio Ferro, noto collezionista vogherese, sono state scelte le più belle e importanti cartoline che raccontano la storia e le trasformazioni dei luoghi della città. “Abbiamo creduto in un progetto originale, anche se libri che raccoglievano le cartoline storiche erano già stati pubblicati. Le abbiamo stampate a colori, in formato originale e con ingrandimenti, mettendo in luce aspetti e momenti di una Voghera sconosciuta, ma che si rivela in tutta la sua bellezza quotidiana nei particolari davvero meravigliosi. E’ un omaggio alla città, ai suoi cittadini e un atto d’amore

verso quei vogheresi che appaiono nelle cartoline e che ci guardano dal un passato che è in verità il nostro presente...”: così introduce il volume l’editore Elisabetta Balduzzi, titolare della Libreria Ticinum che da oltre un anno pubblica libri sul territorio di grande fascino. I testi sono essenziali ma colti e ricchi di notizie. Si tratta di un modo per rileggere la storia dei suoi luoghi e delle sue trasformazioni, per rieducare l’occhio verso il presente. Il volume è stato realizzato con il contributo di Banca Fineco che in questo modo vuole inaugurare la nuova sede di Via Garibaldi.


IL POPOLO Giovedì 14 maggio 2015

UN LUOGO, UNA STORIA

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Il Papa a Broni Le tre soste di Pio VII Per ben tre volte, nel giro di un decennio, Papa Pio VII sostò a Broni. La prima nel 1805, proveniente dalla Francia dopo l’incoronazione di Napoleone; la seconda nel 1814 mentre faceva ritorno a Roma dopo tre anni di esilio in Francia e l’ultima nel 1815 quando il Pontefice rientrava in Vaticano dopo essersi rifugiato prima a Genova e poi a Torino in seguito all’occupazione di Roma da parte di Gioacchino Murat. In quegli anni era Arciprete di Broni Mons. Giovanni Battista Maggi (un uomo e un sacerdote a cui la comunità bronese deve grande riconoscenza per la sua azione pastorale e per la cura con la quale abbellì ed arricchì la basilica minore di San Pietro) il quale sul Registro dei Battesimi annotò dettagliate relazioni circa il passaggio del Pontefice che si trovano nell’archivio della Collegiata di Broni. Riguardo la visita del 1805 esiste una “cronaca” del viaggio di Pio VII dalla Francia a Roma il cui originale è conservato nell’archivio dei Cerimonieri in Vaticano. Lasciamo “parlare” queste testimonianze, così come sono, senza nulla aggiungere e togliere, e “riviviamo” quegli eventi in cui la Storia del mondo e della Chiesa si è intrecciata con la storia “piccola”, ma non meno importante, delle nostre terre. LA VISITA DEL 1805 “...Ad Alessandria la strada era coperta di Paesani che attendevano il passaggio del Pontefice per ricevere da lui la benedizione: ad ogni villaggio si vedevano degl’archi trionfali ed erano stati eretti degli altari riccamente decorati, ed il Clero, le Confraternite e le Autorità in abito di funzione ossequiavano per tutto il supremo capo della Chiesa formando in tal guisa il più religioso, e superbo spettacolo. Proseguendo per Tortona giunse il Pontefice a Voghera a ore 4 pomeridiane, e col solito incontro ed acclamazione fu ricevuto dal Clero, e dalle Autorità costituite, e quindi accompagnato dalla Truppa de Volontari e piedi, ed a Cavallo fino alla abitazione del Signor Conte Dattili ove prese riposo. La mattina del dì 30 Sua Santità partì da Voghera dirigendosi a Piacenza. In questo tratto di cammino passò per Broni, ultima posta nel Dipartimento di Marengo. L’accoglimento fatto al Pontefice in quel Borgo merita di non esser trascurato, eccone la descrizione. Nella mattina del dì 30 a ore 11 giunse in detto Borgo Sua Santità. Appena incominciò a comparire il treno Pontificio alle ultime Case del Sobborgo, che il suono delle Campane, e sparo dell’artiglieria ne annunziarono l’arrivo. Alle porte del Borgo era stato eretto un magnifico Arco Trionfale, ed il numeroso Clero, ed il Giudice del Cantone Consiglio Municipale stavano schierati a ricevere ed ossequiare la Santità Sua. La vicina Piazza di San Pietro era trasformata in sala coperta di tele, apparata di arazzi, sparsa di fiori: ivi si fermò la carrozza del Santo padre, in faccia alla Chiesa Collegiata Parrocchiale superbamente addob-

bata, fattosi avanti l’Arciprete Parroco, umiliò alla Santità Sua l’omaggio del suo rispetto, ubbidienza, e devozione, e supplicò il Pontefice a volersi degnare e d’esaudire i fervidi suadenti voti di quei fedeli onorando la di Sua Pontificia Presenza. Il Santo Padre con molta dolcezza, secondo l’universale desiderio: scese di carrozza e fu ricevuto sotto il baldacchino, portato dai Parrochi del Vicariato, e dal Decano del Clero, vestiti tutti in dalmatica, così entrò in Chiesa scortato dalla Guardia Municipale, in mezzo alle giulive ed universali acclamazioni del popolo. Alla porta della Chiesa fu incensato dal Parroco Arciprete, indi avanzandosi fino al Santuario, e fatta l’adorazione al Santissimo Sacramento, dalla santità Sua incensato, il predetto Arciprete d’ordine del Santo Padre, dette la benedizione. Quindi il Pontefice ascese lo scalone per venerare il Capo di San Contardo, espressamente scoperto, e si compiacque di vedere una così preziosa reliquia incorrotta ancora dopo 540, e più anni. Dallo scalone, che dominava il vasto tempio, compartì all’affollatissimo popolo l’Apostolica benedizione, indi accordò il bacio del piede, e delle mani ancora al Clero alle Autorità civili, e militari, ed a quei fedeli che potettero godere di tal grazia. Dopo tali funzioni fu con l’istesso corteggio accompagnato sotto baldacchino alla carrozza, proseguendo il viaggio allo sparo della artiglieria, al suono delle campane, e fra le acclamazioni di giubilo, e di tenerezza di tutta quella devota popolazione, che lo accompagnò ancora per lo spazio di due miglia. LA VISITA DEL 1814 “...Anno Domini 1814, il 22

La lapide all’interno della chiesa che ricorda la visita di Pio VII nel 1805

a cura di Marco Rezzani

Marzo, circa l’ora di mezzogiorno, il Sommo Pontefice, Pio VII, dopo l’esilio di tre anni, sopportato per la Giustizia e integrità della Religione della Santa Madre Chiesa Cattolica, deportato nelle Gallie per crudeltà di Napoleone I, imperatore, che tentò di stravolgere, abolire ogni regolare dogma della Religione e disciplina di Santa Chiesa Cattolica con grande danno per tutto il mondo ecclesiastico. Dico che l’ottimo e Santissimo Papa giunse a Broni accompagnato da un unico sacerdote, l’Arcivescovo di Edessa, Rev.mo Doro Bertazzoli e si fermò per due ore, il tempo di pranzare, in casa del Sig. Contardo Guarnaschelli, Maire della comunità di Broni, Via Emilia 226”. “Qui io Giovan Battista Arciprete Maggi, con tutto il clero di molte altre Parrocchie, e sacerdoti del Vicariato, dopo che già all’entrata del paese, venerammo lo stesso Pontefice davanti alle porte della chiesa, e baciatogli le mani, lì, quando fummo ammessi (in casa del Maire) all’udienza del santissimo, gli baciammo di nuovo il piede e la mano, per primi noi sacerdoti tutti, e quindi a più di mille secolari di entrambi i sessi fu impartita l’apostolica benedizione. Con volto sereno e placido di questo Santissimo uomo che suscitava piogge di lacrime per la gioia. Pregato da me si degnò di mostrarsi al popolo (dal balcone) che tanto la desiderava, impartì l’apostolica benedizione...”. “...Broni, 23 Marzo 1814. Qui io Giovan Battista Arciprete Maggi. Essendo il Sommo Pontefice, già passato di qui nel 1805 e da me eretta una lapide di marmo in quella occasione, si degnò di entrare in

chiesa, visitare San Contardo, impartire la benedizione al popolo, e perciò speravo che anche questa volta entrasse in chiesa; ma per gravi circostanze, mi furono espresse dallo stesso Sommo Pontefice e dall’Ill.mo Vescovo Marazzi che precedeva nel viaggio il Papa, furono di impedimento, ciò nonostante la chiesa era parata come una sposa, per accogliere il Sommo Pastore, per tribuirgli il sommo onore. Alla porta principale della chiesa era appesa una scritta di questo tenore: Il clero ed il popolo bronese A Pio VII Sommo Pontefice Massimo della Chiesa Cattolica che desidera essere restituito alla Chiesa Cattolica Pellegrino Apostolico (con data). Davanti alla chiesa e le vie di tutta Broni, erano decorate e preziosi ornamenti, con drappi e nulla era stato tralasciato per mostrare la fede, la venerazione, la benevolenza, la gioia al Sommo Pastore, santissimo uomo, confessore della fede, di ritorno, quasi da martirio e più qui trattenuto lontano dalla sua naturale sede romana e impedito di reggere la Chiesa Cattolica in un ritorno trionfale della religione”. LA VISITA DEL 1815 “Anno domini 1815, il giorno 22 Maggio il Sommo Pontefice Pio VII di nuovo allontanato dalla propria Sede romana, fuggì mentre l’esercito di Gioachino Murat, re illegittimo di Napoli tentava di invadere lo Stato Pontificio e tutta l’Italia, per congiungersi con l’empio Napoleone che tramava nuove imprese per occupare di nuovo la Gallia. Fuggito perciò da Roma, Pio VII, si diresse in Toscana, ma essendo minacciata anche la Toscana dallo stesso esercito che

Le due lapidi che testimoniano la venuta di Pio VII a Broni nel 1814

invadeva e saccheggiava ogni luogo, si diresse a Genova dove rimase fino all’Assunzione, e dopo questo periodo, insieme con il mio miglior amico il reverendo Giuseppe Amedeo Cecconi sono partito alla volta di Genova, per rendere omaggio io stesso al Sommo Pontefice, cosa che ho fatto con grandissima gioia. Nello stesso tempo l’esercito del Grande Francesco II imperatore dei Germani occupava già l’Umbria, si schierò contro l’esercito napoletano e prese la città, vinti e messi in fuga lo stesso Gioachino, cacciato con sommo gaudio di tutti gli italici, dal celeberrimo comandante dell’esercito Genovese, Italo Bianchi, domate sei città, completò l’impresa. Rimesso sul trono di Napoli il legittimo re Ferdinando e liberato l’Italia, allora anche Pio VII lasciò Genova per tornare a Roma, fece una deviazione a Torino per soddisfare il suo piissimo Sovrano Vittorio Emanuele partecipe della vittoria, giunse infine a Broni alle sette di sera e pregato da me Arciprete Maggi affinché entrasse in chiesa acconsentì alle preghiere; entrato dunque in chiesa e impartita prima da me la benedizione con il SS sacramento, salì all’altare, e sedette sul trono ricoperto di seta, e altri splendidi ornamenti, da dove impartì solennemente la benedizione apostolica. La chiesa era splendidissima a vedersi con numerosissimi lumi disposti simmetricamente, il clero con le compagnie del SS Sacramento e di Santa Marta che reggevano lumi, la piazza, le case, i portici, tutta la città parata con serici drappi e luci, abitanti ed ospiti lodanti Dio ed il Sommo Pontefice. Ho scritto io stesso per farne memoria il 23 Maggio 1815”.

Affresco sulla volta della navata centrale della Basilica di Broni che ricorda la visita del Papa nel 1815


Antola al Po

IL POPOLO

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Giovedì 14 maggio 2015

Dall’

TRADIZIONI

SAPORI

COSTUME

SOCIETA’

Silvano Pietra Il convegno nella chiesa parrocchiale il 16 maggio

Viaggio nel “Rinascimento Ritrovato” SILVANO PIETRA - Sabato 16 maggio, alle ore 16, in chiesa, si terrà il convegno sul tema “Silvano Pietra, il Rinascimento Ritrovato, appunti per un viaggio attraverso i secoli”. Prendendo spunto dalla “riscoperta” del quadro a firma di Lucrezia Quistelli, ricollocato dopo il restauro nella chiesa parrocchiale S. Maria e S. Pietro, l’amministrazione comunale, in collaborazione con la Parrocchia e lo Studio d’Arte e Restauro Gabbantichità di Tortona, promuove questo incontro che con la presentazione di documenti e im-

L’incontro è stato organizzato da Comune, Parrocchia e Studio Gabbantichità magini che aiutino a chiarire meglio le sue origini, vuole allargare l’attenzione del pubblico alle bellezze culturali di Silvano Pietra e al contempo fornire utili spunti non solo alla salvaguardia del suo diffuso patrimonio culturale, ma che siano anche di stimolo per un’auspicabile valorizzazione turistica. Tutto ciò allargandosi al territorio circostante e agli itinerari culturali e ambientali di scala più vasta, tenendo presente le indicazioni che arrivano dalla comunità europea in tema di ambiente territorio e coesione sociale, promuovendo infine la frui-

Il dipinto di Lucrezia Quistelli

zione del patrimonio culturale e ambientale come contributo alla rinascita economica del nostro paese. Il convegno vedrà nella veste di coordinatori e moderatori i titolari dello Studio d’Arte e Restauro Gabbantichità di Tortona, Vincenzo Basiglio e Donatella Gabba. I relatori affronteranno i molteplici aspetti legati alla valorizzazione del territorio. L’Amministrazione Comunale di Silvano, dopo i saluti, parlerà di “Un paese riscoperto, rilancio turi-

stico in prospettiva di un museo diffuso sul territorio”. Seguiranno gli interventi del restauratore Vincenzo Basiglio su “Il recupero del patrimonio esistente, scelta strategica per il rilancio dell’economia; un museo diffuso nel territorio”, del parroco don Maurizio Ceriani, sul tema “Le scoperte documentarie sulla storia di Silvano Pietra e dei suoi capolavori artistici”, dell’arch. Stefano Pilato, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Segretariato regionale per la Lombardia e Responsabile per la verifica di interesse culturale dei beni immobili della Provincia di Brescia che parlerà di “Silvano Pietra e il suo patrimonio architettonico e paesaggistico”, della dopttoressa Paola Strada, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del Turismo, Funzionario di zona per i beni storico artistici ed etnoantropologici su “Lucrezia Quistella e i lacerti di affresco quattrocenteschi della chiesa parrocchiale” e del prof. Luca Piero Marescotti, del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano che parlerà di “Interezza e armonia”. Al termine i saluti del Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato” di Alessandria che faranno un intervento su “I conti di Lodrone in Comune di Morsasco”.

TERRITORIO

CASTEGGIO - La squadra di pallavolo della serie D

Bilancio positivo per la “Rubiosa”

La squadra di pallavolo “Rubiosa Casteggio”

CASTEGGIO - Sabato è terminato il campionato per la “Rubiosa Casteggio”, squadra di pallavolo femminile che milita nel difficile girone C della serie D Lombarda. Il bilancio della stagione è sicuramente positivo, con un buon sesto posto che lascia ben sperare per il prossimo anno. La Pallavolo Casteggio, società di lunga tradizione, ha nella serie D femminile il proprio fiore all’occhiello, con un gruppo di tredici ragazze provenienti da tutta la provincia che hanno dato buona prova di se collezionando quattordici vittorie nel proprio girone. La squadra porta il nome di

un famoso vino dell’azienda casteggiana “Le Fracce”, di proprietà della Fondazione Bussolera Branca, che sostiene questa importante realtà sportiva della cittadina oltrepadana. Nonostante la fine del calendario ufficiale le ragazze continueranno gli allenamenti fino a fine maggio, periodo in cui la società inizierà anche a preparare la prossima stagione cercando eventuali rinforzi. Dopo questa fase ci sarà il “rompete le righe” fino ad agosto, quando il gruppo si ritroverà per cominciare la preparazione in vista dell’autunno, con la Coppa Lombardia e il nuovo campionato.


IL POPOLO Giovedì 14 maggio 2015

Opinioni a confronto Il piano regionale piemontese di prevenzione della salute

Egr. Direttore, sono dieci i programmi di lavoro che la Regione Piemonte intende sviluppare all’interno del Piano regionale della prevenzione che a breve, entro fine mese, sarà approvato dalla Giunta. Dopo un confronto con il Ministero abbiamo concentrato l’attenzione sui temi della salute declinati nelle scuole, comunità e ambienti di vita, ambienti di lavoro e prevenzione sanitaria, screening della popolazione del Piemonte, lavoro e salute, ambiente e salute, malattie infettive e sicurezza alimentare. Il documento di visione strategica prende l’avvio dal recepimento, avvenuto in Giunta già a dicembre scorso, del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 e tutti i programmi saranno sviluppati a livello regionale e locale attraverso programmazioni annuali; tantissimi i campi di intervento, partendo dai dati che già possediamo sulla popolazione piemontese. Nel 2012, un bambino nato in Piemonte poteva contare su un’attesa di vita di 79,6 anni, una bambina di 84,4 anni. Nello stesso anno, un uomo di 65 anni aveva un’aspettativa di vita di ulteriori 18,3 anni, una donna di 21,8. Valori in costante miglioramento nel tempo. Le ragioni di questo continuo miglioramento sono molteplici; certamente la diminuzione della mortalità infantile, che ha raggiunto in Italia, valori tra i più alti al mondo gioca un ruolo importante, ma tra le cause principali c’è anche la riduzione della mortalità nelle fasce più giovanili per incidenti stradali. Il piano della prevenzione, inoltre, interverrà soprattutto sugli stili di vita. Per quanto riguarda il fumo di sigaretta, le azioni di contrasto hanno già prodotto una diminuzione della mortalità; mentre chi consuma bevande alcoliche, pur essendo in diminuzione, continua a essere la maggioranza degli adulti: nel 2013 in Piemonte il 55% della popolazione tra 18 e 69 anni. Antonio Saitta Assessore alla Sanità della Regione Piemonte

Il Fondo di Solidarietà Comunale mostra chiari segni di criticità

Egr. Direttore, è risultato evidente che esistono delle criticità nei criteri di alimentazione del Fondo di Solidarietà Comunale (FSC), che ha progressivamente sostituito il tradizionale sistema dei trasferimenti statali ai comuni in una prospettiva federalista. Infatti, il Fondo di solidarietà 2015, che sarà distribuito ai comuni sarà di 4,378 miliardi di euro, inferiore per circa 340 milioni alla quota di alimentazione che sarà trattenuta ai singoli comuni. In altri termini 340 milioni di Imu pagata dai cittadini in oltre 600 comuni, molti dei quali collocati in Piemonte, non saranno ridistribuiti ai comuni più “poveri”, ma saranno direttamente acquisiti al bilancio dello Stato. Nel 2015 saranno, infatti, circa 650 i comuni cosiddetti incapienti, che non soltanto non riceveranno alcuna risorsa dallo stato, ma addirittura trasferiranno 400 milioni, di cui 340 entreranno direttamente nel bilancio dello Stato e non ridistribuiti in una logica perequativa. Una situazione oggettivamente iniqua edistorsiva del condivisibile principio di solidarietà federalista a cui è indispensabile porre prontamente rimedio da parte del Governo. Sen. Federico Fornaro - capogruppo Pd Commissione per l’attuazione del Federalismo fiscale

Bacheca a cura della Redazione

La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

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Chiara Genisio

Papa Francesco

Martiri per amore

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Maggio con Papa Francesco

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Piemme

Paoline

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In una fase cruciale della seconda guerra mondiale, quella immediatamente successiva all’armistizio dell’8 settembre 1943, Boves, cittadina a pochi chilometri da Cuneo, è teatro della prima rappresaglia nazista in Italia. Il 19 settembre due soldati tedeschi vengono fatti prigionieri dai partigiani. Il maggiore Peiper, capo delle S.S, coinvolge il parroco, don Giuseppe Bernardi, e l’imprenditore Antonio Vassallo, in una trattativa per ottenerne la liberazione. La mediazione va a buon fine, ma i tedeschi mettono in atto comunque una rappresaglia: il paese viene incendiato, don Bernardi e Vassallo sono trucidati e il viceparroco donGhibaudo ucciso a colpi di mitragliatrice mentre aiuta i compaesani a fuggire. Un episodio feroce, che avrebbe potuto generare odio. Invece oggi Boves è sede di una “Scuola di Pace”, la prima nata in Italia. Nel libro l’autrice, responsabile dell’Agenzia Giornali Diocesani del Piemonte e collaboratrice del quotidiano Avvenire, ripercorre questa storia in modo semplice, partendo da quel drammatico 19 settembre. In primo piano i due sacerdoti di Boves (di cui è in corso il processo di beatificazione), attorno la vita del paese, sullo sfondo le vicende storiche. Il libro ha la postfazione di don Bruno Mondino, attuale parroco di Boves e postulatore della causa di beatificazione.

Il Dio della misericordia ha scelto di nascere in una famiglia, in uno sperduto villaggio, in una periferia poco visibile, piena di problemi. Poteva farsi re o imperatore, ma non l’ha fatto. Ha scelto una famiglia. Ha scelto di farsi Figlio. Ha scelto una Madre. Una ragazza che ha in cuore un segreto a lei stessa ignoto. Una figlia d’Israele scelta per essere madre del suo Creatore, e in cui misteriosamente finisce per concentrarsi il cammino di salvezza della storia umana. Una creatura umile e debole come tutti noi, che accetta con coraggio di farsi sorprendere da Dio e da quel momento risplende di luce e grazia nuova. Una donna pienamente inserita nel suo tempo e nel suo popolo, che lavora, che va al tempio, totalmente immersa in questo mistero nella sua quotidianità operosa e che, anni dopo, quando si ritroverà al cospetto del Figlio morente, dilaterà la sua maternità per abbracciare l’umanità intera. La protagonista del racconto è Maria di Nazareth, la voce narrante è quella di papa Francesco, per il quale Maria è figura cardine di quella pedagogia della misericordia a cui ha dedicato il nuovo Giubileo. La Madonna è colei che ci accompagna anche nella scelta definitiva, la scelta vocazionale, perché Lei ha accompagnato suo Figlio nel suo cammino vocazionale che è stato tanto duro, tanto doloroso.

Alberto Vela

Un “fioretto”, cioè una breve riflessione mariana di papa Francesco per ogni giorno del mese di maggio: meditazioni profonde, espresse con il linguaggio semplice, diretto e immediato che caratterizza il papa argentino. Bellissime immagini con il papa e la Vergine Maria, le più belle preghiere rivolte alla Madonna da san Francesco d’Assisi e sant’Antonio di Padova. Un libretto tutto mariano e francescano per vivere al meglio il mese dedicato alla nostra Madre del cielo. Il curatore del libro, Alberto Vela, ha studiato presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e l’École biblique di Gerusalemme conseguendo la licenza in Sacra Scrittura. Ha inoltre studiato liturgia presso l’Istituto di liturgia pastorale Santa Giustina di Padova e ha conseguito il master in counseling educativo presso la Scuola superiore internazionale di scienze della formazione di Venezia aggregata alla Pontificia Università Salesiana di Roma. Insegna Sacra Scrittura all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Vicenza e fa parte della redazione delle Edizioni Messaggero Padova presso le quali ha pubblicato diversi testi tra cui “Evangeliario. Il libro della buona notizia” (2013) e “Ha vinto l’amore. Celebrazioni del triduo pasquale” (2014).

SPAZIO DIOCESI

La violenza negli stadi è un disonore

Caro Direttore, in questi ultimi giorni di campionato calcistico abbiamo avuto sotto gli occhi due immagini costrastanti e simboliche che, amio avviso, rappresentano due anime del nostro Bel Paese, sempre in lotta tra loro. Da una parte la brilante promozione del Carpi in Serie A. La squadra emiliana, con ragazzi semplici e con stipendi nella norma, ha giocato un calcio d’attacco, conquistando a suon di vittorie l’accesso al massimo campionato. Dall’altra i terribili fatti di delinquenza di una società che sembra sfogare nel calcio i suoi istinti più bestiali. Basta ricordare l’episodio di Torino, dove dal settore dello stadio bianconero è partita una bomba carta che ha ferito 10 persone. Sono d’accordo con Leo Gabbi, giornalista del SIR, che scrive “quello che non si capisce è perché un atto criminale che in un negozio o per strada è punito con severità, allo stadio o nelle sue vicinanze, viene derubricato in maniera sconcertante. La deriva è impressionante e umiliante e lo Stato sembra faccia fatica a reagire”. Andare allo stadio non è più un sano divertimento, ma un’impresa bellica e la bellezza del calcio si sta offuscando sempre di più. La mia speranza è che gli italiani si rendano conto che non si può andare avanti così e capiscano che lo sport è un bene di tutti e non è più possibile continuare a vedere certe scene in televisione e sui campi. Arturo Dallacasa - via mail

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Settimanale radiofonico della Diocesi di Tortona “Radio PNR”, la Radio Diocesana di Tortona, offre alcuni importanti servizi di comunicazione sul territorio diocesano e su internet. IL GIORNALE RADIO SETTIMANALE Il Giornale Radio SPAZIO DIOCESI: Va in onda su tutto il territorio diocesano dove sarà possibile ascoltare le notizie diocesane prodotte dalla Radio diocesana RadioPNR, insieme all’Omelia del Vescovo. Lo si potrà fare attraverso le normali radio, ed anche, con moltissimi servizi aggiuntivi, dando spazio alle parrocchie e alle associazioni locali, sul sito www.radiopnr.it. Spazio Diocesi, andrà in onda tutte le settimane: - il sabato alle ore 20.30 sulla frequenza 100,9 MHz di Radio Voghera2* e alle ore 19 sulla frequenza (zona Novi Ligure e Tortona) 96,40 di RadioPNR; - la domenica alle ore 12.30 sulle frequenze 87,9 - 96,2 - 101,9 e 105 MHz di Radio Voghera, ed alle ore 13,30 sulla frequenza 96,400 di RadioPNR. Ricordiamo che questo è un servizio a disposizione di tutti i parroci, religiosi, associazioni, ecc. Se avete notizie relative alla Parrocchia o qualsiasi cosa da segnalare, potrete farlo

inviando una email all’indirizzo paolopadrini@me.com, oppure contattando il numero 393.9403564. SERVIZI WEB RADIO E VIDEO Il Servizio diocesano di Comunicazioni sociali, propone alcuni importanti eventi in DIRETTA VIDEO sul sito www.radiopnr.it e www.diocesitortona.it. In particolare il Triduo in preparazione alla Festa di San Luigi Orione, iniziato ieri e che prosegue questa sera e domani, 15 maggio alle ore 21 e il solenne pontificale il giorno della festa sabato 16 maggio alle ore 21 al Santuario della Guardia di Tortona. Tutti i principali eventi pastorali, celebrazioni diocesane, convegni e conferenze, saranno seguite attraverso riprese video e audio che poi verranno rese disponibili sui siti www.radiopnr.it (Radio Diocesana) e www.diocesitortona.it. Sarannoa disposizione dirette streaming e registrazioni video di queste iniziative. Saranno fruibili attraverso internet, ma anche attraverso tutti i dispositivi mobili (tablet e cellulari), sempre agli indirizzi indicati sopra. Saranno, inoltre, realizzate alcune videonotizie, che andranno ad integrare la già ricca informazione diocesa-

na realizzata da “Il Popolo” e dalla radio Diocesana, sempre fruibili da tutti, gratuitamente, sul web. Tutti i parroci, responsabili di associazioni ecclesiali, movimenti, potranno comunicare le loro iniziative scrivendo a redazione@radiopnr.it o chiamando al n. 393.9403564. SERVIZI DI INFORMAZIONI DIOCESANI E PARROCCHIALI RadioPNR inoltre propone sul suo sito internet, in radio attraverso le sue rubriche alcuni servizi diocesani: L’AGENDA DEL VESCOVO: gli appuntamenti e gli orari del Vescovo TRASMISSIONE SANTA MESSA DALLE PARROCCHIE: per chi lo richiede, la Radio Diocesana è disponibile a trasmettere gratuitamente la Messa domenicale dalla vostra Parrocchia. SPAZIO PARROCCHIE: ogni settimana la Radio Diocesana dà voce ai Parroci, per parlarci della loro parrocchia, delle iniziative e degli eventi che in essa sono realizzati. * la trasmissione del GR diocesano in FM sul territoriodel vogherese e dell’Oltrepò è realizzata in partnership con Radio Voghera


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L’ANGOLO VERDE - a cura di Alba Algeri

La Buvardia dal Messico ai giardini italiani

IL POPOLO

Bacheca

Giovedì 14 maggio 2015

Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

“Il racconto dei racconti” La Buvardia è un arbusto della famiglia delle Rubiaceae particolarmente apprezzato per i fiori molto appariscenti e profumati ed è originario del Messico e del sud America. Si tratta di piccoli arbusti sempreverdi, a carattere cespuglioso, caratterizzati da fusti legnosi molto ramificati e sottili. Le foglie sono di colore verde intenso, con i margini lisci, in alcune specie tomentose. I fiori sono tubulosi, in genere quasi sempre profumati, di colore diverso a seconda della specie e della varietà e riuniti a grappolo nella parte terminale dei rami. Esistono circa cinquanta specie tra le quali la Buvardia ternifolia, originaria del Messico, caratterizzata da foglie ricoperte da una leggera peluria, con in margini lisci. I fiori riuniti in infiorescenze a grappolo nella parte terminale dei rami, sono di colore rosso, profumati e tubulosi. Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo la varietà White joy con i fiori bianchi e con una fioritura molto prolungata nel tempo e la varietà Giant pink con fiore rosa. E' conosciuta come pianta trombetta ed è una specie abbastanza rara. La Buvardia longiflora è caratterizzata da fusti molto ramificati e curvi che portano foglie di un bel colore verde lucido. I fiori sono bianchi, profumati e riuniti in infiorescenze a grappolo. Fiorisce a partire dall’autunno (in genere da ottobre a dicembre). E' la specie più diffusa. Le Bouvardia non sono piante difficili da coltivare. Durante il periodo autunno - invernale va tenuta in una posizione dove la luce sia intensa, anche al sole diretto, con temperature intorno

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

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ai 13-15°C . Durante il periodo primaverile - estivo richiede sempre molta luce ma non il sole diretto e le temperature si devono aggirare intorno ai 15-24°C. In piena estate la pianta può essere portata all'aperto, in un luogo luminoso ma protetta dai raggi diretti del sole. E' una pianta che va annaffiata in modo che il terreno rimanga sempre umido, non inzuppato. Si rinvasa quando le radici hanno occupato tutto lo spazio a loro disposizione, in primavera (in genere ogni 2-3 anni). Non sono piante particolarmente esigenti in fatto di terreno. Si concima dalla primavera e fino all'autunno ogni due settimane. La Bouvardia ha periodi di fioritura variabile a seconda della specie ma in genere dall'estate fino all’autunno inoltrato. Alla fine dell’inverno si pota energicamente tagliando i rami a 810 cm dalla base della pianta. Le piante si propagano per talea, per seme o per divisione delle radici. Le Buvardia non sono piante particolarmente soggette a malattie e se vengono rispettate le loro esigenze, crescono bene e non danno particolari problemi. Il nome del genere deriva da Charles Bouvard, medico di Luigi XIII e sovrintendente. In alcuni stati del Messico la Buvardia terniflora si utilizza come antidoto contro il veleno delle vipere, degli scorpioni, delle api, delle formiche e di altri insetti oltre che per combattere la tosse, la dissenteria, i dolori di stomaco e di testa. Nella medicina tradizionale l’estratto acquoso delle sue foglie si usa nel trattamento del diabete. Abbonamenti annuale EURO 45,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” oppure Banca BRE - IBAN IT56M0690648677000000077429 Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione. FIPEG

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Esce stasera, giovedì 14 maggio, l’atteso film di Matteo Garrone “Il racconto dei racconti”. Re e regine, principi e principesse, boschi e castelli di tre regni vicini e senza tempo, orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo. Una regina non riesce più a sorridere, consumata dal desiderio di quel figlio che non arriva. Due anziane sorelle fanno leva su un equivoco per attirare le attenzioni di un re affamato. Un sovrano organizza un torneo per dare in sposa la figlia contando sul fatto che nessuno dei pretendenti supererà la prova da lui ideata, così la figlia non lascerà il suo fianco e i confini angusti del loro castello. Questi i protagonisti di tre storie liberamente ispirate alle fiabe dell’omonima

opera di Giambattista Basile, letterato italiano di epoca barocca, il primo ad utilizzare la fiaba come forma di espressione popolare. Benedetto Croce la definì “il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di

fiabe popolari”. Quest’opera, destinata a divertire le corti, compone, in una raffinata architettura, alcune persone e intrecci, come Cenerentola o! La bella addormentata nel bosco,! e altre che ebbero in seguito lar-

ga diffusione nella cultura europea dell’epoca tanto da costituire, nelle varie elaborazioni successive, un patrimonio comune a tutta la cultura. Si mettono in scena elementi moderni come la necessaria fuga dei giovani dai vincoli della famiglia patriarcale, il viaggio e i pericoli che comporta fino al confine con la morte, il cambiamento di status. E poi il Caso e la Fortuna, la Corte e il Principe, le Fate e gli Orchi, tante metafore filosofiche. Si tratta di un fantasy che non ci si aspetta, più complesso di quanto possa sembrare, letterario e molto vicino alla commedia dell’arte. Pur sempre un’opera dal sapore barocco e dunque parecchio “ingombrante”. Immagini evocative. Una riflessione molto profonda sulla natura dell’amore. Film consigliabile e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Sabato 28 marzo nella Pieve di San Giorgio, nel comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, in provincia di Verona, Veronica Ferrari e Simone Costantini si sono uniti in matrimonio. Gli sposi hanno salutato parenti e amici presso Delser Castellum Aquae, a Verona. Veronica, originaria di Novi Ligure, è una Dama dell’OFTAL della diocesi di Tortona e da anni accompagna i malati nei viaggi a Lourdes.

La Ricetta

a cura di Elisabetta Balduzzi e Guido Conti in collaborazione con l’enologo Mario Maffi

da “Ricettario tradizionale di Voghera e dell’Oltrepò”

La Ratatuia di verdure miste

Ingredienti per 4 persone 3 pomodori maturi 3 patate medie 2 peperoni 2 zucchine 2 carote 1 canna di sedano 1 melanzana 1 cipolla alcune foglie di basilico olio d’oliva sale

Tagliate a piccoli pezzi le verdure lavate tenendole separate, in quanto hanno tempi di cottura diversi. In un capiente tegame fate dorare la cipolla in un po’ d’olio poi aggiungete le carote. Dopo 5 minuti il sedano e i peperoni, dopo altri 5 minuti le patate, poi le zucchine e le melanza-

ne e, in ultimo, i pomodori ai quali avrete tolto la pelle. Durante la cottura mescolate delicatamente e, all’occorrenza aggiungete un poco di acqua insaporita con il dado. Al termine della cottura (a piacere con le verdure più o meno croccanti), aggiustate di sale e aggiungete il basilico tagliuzzato con le mani. L’enologo consiglia... Oltrepò Pavese Riesling Mosaico di verdure, cadenze ben definite, prevale l’approccio morbido. La presenza di un Renano ben si presta a stimolare il tutto: l’espressività dei complessi sentori odorosi concordano con quelli del piatto favorendo piacevole suggestione. Al gusto ripercorre quanto promesso, appagando il durevole piacere. ALBANI VITICOLTORI Strada San Biagio, 46 - Casteggio Tel. 0383.83622; info@vinialbani.it; www.vinialbani.it


IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Giovedì 14 maggio 2015

SERIE D Girone A 38^ Giornata

PATTINAGGIO

Sconfitta dell’OltreVoghera

L’OltrepoVoghera e la Lavagnese

LAVAGNESE 3 OLTREPOVOGHERA 2 (primo tempo 2-1) MARCATORI: 2' pt Boggiano (L), 6' pt Marijanovic (OV), 22' pt Di Paola (L), 12' st Avellino (L), 47' st D’Aniello (OV). LAVAGNESE: Parma, Avellino, Casassa (19’ st Davico), Ferrando, Garrasi; Formigoni (1’ st Salvatori), Passiglia; Bogliano, Marianeschi, Cagnazzo (1’ st Velati); Di Paola. A disp.: Ferrada, Cocurullo, Dialla, Zanni, Di Leo, Di Pietro. All. Dagnino. OLTREPOVOGHERA: Gaione; Bernazzani, Di Placido, Balestra, Celori; Coccu, Niada (15’ st Lombardi), D’Aniello, Zanna; Doria (25’ st Maugeri), Marijanovic (13’ Fautario). A disp.: Capra, Canepa, Pedrocchi, Decio, Fiolo, Hajrullai. All. Lombardo. ARBITRO: Miele di Nola.

(Foto M. Serra)

LAVAGNA - Si chiude con una sconfitta l’avventura dell’OltrepoVoghera in serie D. Un campionato comunque più che positivo per l’undici rossonero che chiude a ridosso della zona playoff, non male per una formazione neopromossa. Sul sintetico di Lavagna la sconfitta è resa meno amara dalla perla su punizione di D’Aniello (primo gol in campionato per lui) che toglie le “ragnatele” dall’incrocio dei pali della porta del giovane Parma. Le attenuanti del ko sono: l’iniziale assenza (per squalifica) dell’ex Poesio, la distorsione (leggera per fortuna) al ginocchio dopo 13’ patita dal bomber Marijanovic (24 centri in campionato, 29 in stagione con i 5 gol della Coppa Italia) che aveva momentaneamente trovato il pareggio all’iniziale 1-0 di Boggiano su punizione (Gaione, che non giocava da mesi, un po’ sorpreso sul palo più lontano), l’altro infortunio del centrocampista

Niada che al 15’ della prima frazione ha abbandonato per problemi alla schiena (riscontrati già in settimana). Insomma senza Poesio, Marijanovic e Niada, è stata dura alla fine rimanere in partita per un OltrepoVoghera un po’ troppo rabberciato e con un attacco diventato “leggero” con Coccu (spostato in avanti dopo l’uscita di Marijanovic) ad affiancare il giovanissimo Doria (1997) al quale mister Lombardo ha ridato completa fiducia. La nota lieta il fatto che l’OltrepoVoghera abbia ritrovato all’ultima di campionato l’esterno destro Bernazzani (‘95), tre infortuni muscolari in stagione, assente dal match di andata con la Lavagnese (4 gennaio). Forse due tempi, una gara intera, per lui è stata un po’ troppo doverla giocare, ma sui cambi sono ovviamenti pesati i due ravvicinati forfait di Marijanovic (13’) e di Niada (15’) che non hanno più in pratica permesso a mister Lombardo di gestire le sostituzioni. La posta in palio contava poco o nulla, ma la Lavagnese ci teneva a finire bene la stagione e a vincere. Alla fine ci è riuscita, comunque, con merito. I VERDETTI Promosso in LegaPro e accede alla Poule Scudetto: Cuneo. Playoff: Sestri Levante, Chieri, Borgosesia e Caronnese. Retrocesse in Eccellenza: Borgomanero, Valle d’Aosta, Derthona e Sancolombano. Nessun playout.

Le atlete del Monleale sul podio

MONLEALE - Le atlete del pattinaggio di Monleale hanno preso parte al Trofeo interegionale Città di Cairo Montenotte. Tra le partecipanti Maddalena Deantoni (cat. pulcini classic), Asia Catalano (cat. pulcini classic), Eleonora Debandi (cat. junior aics gr. 3) e Marta Castelli (cat. junior aics gr. 2). Molto brave le atlete che hanno saputo portare Monleale sul podio: primo posto per Marta Castelli, secondo posto per Maddalena Deantoni. Lo scorso 2 maggio le “piccoline“ del pattinaggio artistico di Monleale Sportleale si sono cimentate nel Torneo Paperopoli svoltosi a Cardano al Campo (VA). Quasi tutte alla loro prima esperienza di gara hanno ottenuto degli ottimi risultati, occupando il podio in tutte le categorie. Il gruppo era composto da: Speretta Adua, Alliverti Serena, Canevari Vittoria, Canevari Chiara, Canevari Lucrezia, Deantoni Maddalena, Burgariu Margot, Monai Josephine, Bernardelli Angelica, Catalano Asia, tutte di età compresa tra i 5 e gli11 anni. Il prossimo appuntamento con il pattinaggio a Monleale e per domenica a Pozzolo Formigaro per il Trofeo Promozionale AICS.

23 SERIE D - 38^ Giornata

Il Derthona ha perso il derby

DERTHONA NOVESE

0 2

RETI: 54’ Leo, 89’ Ponsat DERTHONA: Ferraroni (8’ Ocleppo), Petrone, Mazzocca, La Caria, Ciappellano, Zefi, Gilio, Ottonello, Andreis, Chirico, Ajepong. All. Balsamo NOVESE: Masneri, Sola, Vinci, Longhi, Pollero, Committante (A), Leo (89’ Ravera), Taverna (65’ Ponsat), Acquaro (A), Barcella, Balestrero (89’ D’Onofrio). All. Mango ARBITRO: Annaloro di Collegno TORTONA - Il derby di fine stagione tra Derthona e Novese registra la vittoria meritata dei biancocelesti che possono festeggiare la permanenza in Serie D. La squadra tortonese, già retrocessa, presenta in campo tanti giovani che giocano con tanto orgoglio e determinazione. La prima palla goal arriva all’8’: Balestrero si invola in area e viene anticipato di un soffio da Ferraroni che nell’occasione si infortuna e deve lasciare il posto al giovane Ocleppo. Al 28’ è proprio Ocleppo a sventare con una bella parata un colpo di testa insidioso di Acquaro. A inizio ripresa

Mazzocca, uno dei migliori in casa Derthona sfiora l’incrocio con un tiro al volo. Al 54’ un errore in uscita del giovane portiere Ocleppo permette a Omar Leo di portare in vantaggio la Novese con un tiro a porta vuota. Dopo 6 minuti Ciappellano, ben servito da una punizione di Ottonello ha la palla buona per pareggiare ma la sua deviazione termina fuori. Al 79’ l’arbitro punisce un fallo di mano di Petrone con un calcio di rigore: il giovane Ocleppo è bravo a respingere la conclusione di Longhi. Dopo 6 minuti Petrone con un tiro al volo impegna Masneri che devia la palla in tuffo. A tempo quasi scaduto Ponsat centra il raddoppio con un rasoterra velenoso che si infila a fil di palo. Al 90’ i tifosi della Novese possono gioire per una salvezza meritata conquistata grazie ad un gruppo di giocatori molto unito, ben guidato da un tecnico preparato come Salvatore Mango. In casa Derthona c’è tanta amarezza e delusione per una stagione molto negativa: ci auguriamo che il presidente Sonzogni presenti al più presto a tifosi ed addetti ai lavori un piano concreto per ridare lustro ad una squadra che in questo maggio compie 107 anni di storia. Domenico Cremonte


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