popolo_17_marzo_2011

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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TORTONESE

Il cardinale Bagnasco al Santuario della Guardia

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Borsa di studio per i liceali in ricordo di Serena

OLTREPO’

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Oggi, giovedì 17 marzo, è stata proclamata la Festa Nazionale

150 anni dell’Unità d’Italia IL PAPA AI COMUNI

Parlano i sindaci: progetti per Montescano e Menconico

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Diocesi Separati e divorziati fanno parte della Chiesa? PAGINA 3

Fondazione Pavia Presentato l’album di figurine elettronico

Un’agenda da scrivere insieme “Unità e pluralità sono, a diversi livelli, compreso quello ecclesiologico, due valori che si arricchiscono mutuamente, se vengono tenuti nel giusto e reciproco equilibrio”. Lo ha ribadito il Papa, incontrando l’Anci, l’Associazione dei comuni italiani. E questo è il senso più profondo che può emergere dai festeggiamenti di questi giorni. “La molteplicità dei soggetti, delle situazioni, non è in contraddizione con l’unità della Nazione, che è richiamata dal 150° anniversario che si sta celebrando”, ha ribadito Benedetto XVI. Anzi, ne detta la linea: “Due principi che consentono questa armonica compresenza tra unità e pluralità sono quelli di sussidiarietà e di solidarietà, tipici dell’insegnamento sociale della Chiesa”. Chissà che tra bandiere, discorsi, musei, molti giusti festeggiamenti e qualche più o meno pittoresca protesta, il 150° sia un’occasione per ritrovare un patrimonio di cittadinanza, che viene da lontano e che si deve inevitabilmente misurare con cambiamenti velocissimi, prima di tutto proprio nella demografia, cioè nella composizione della popolazione. Il Papa lo ha giustamente sottolineato: “Oggi la cittadinanza si colloca nel contesto della globalizzazione, che si caratterizza, tra l’altro, per i grandi flussi migratori. Di fronte a questa realtà, Continua a PAGINA 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

PAGINA 7

Pietra de’ Giorgi “Quando Mazzini suonava la chitarra” PAGINA 12

La battaglia di Montebello, 1887 (particolare)

Oggi, giovedì 17 marzo 2011, si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia. Molte le iniziative in tutto il Paese organizzate per questo importante anniversario. Anche nel territorio della nostra Diocesi (come testimoniano le pagine locali) sono numerosi gli eventi in programma per l’occasione. Noi ne parliamo con tre approfondimenti.

San Sebastiano Curone In foto momenti di vita nel borgo PAGINA 19

Servizio alle PAGINE 2-4-11

LA CATASTROFE IN GIAPPONE

VOGHERA / PAG. 6

Un Paese straziato dal terremoto

Ecco la casa della carità

“Profondamente addolorato per gli improv- to nei giorni scorsi da Benedetto XVI al visi e tragici effetti del forte terremoto e presidente della Conferenza episcopale conseguente maremoto che hanno colpito il giapponese, mons. Leo Jun Ikenaga, arciGiappone e le regioni costiere nord-orien- vescovo di Osaka. tali”. È un passaggio del telegramma invia- Il messaggio del Santo Padre è giunto dopo Continua a PAGINA 22

VOGHERA - Nell’edificio vicino alla parrocchia dei Barnabiti sorgeranno mini alloggi per persone in difficoltà. Fondazione Cariplo finanzia il Progetto.


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

L’ANNIVERSARIO DEI 150 ANNI / SORELLE D’ITALIA - 2

Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso pagina a cura di PATRIZIA GOVI Dedichiamo questa puntata a Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso (18081871). Appartenente a nobile famiglia lombarda, sposa il conte Enrico di Barbiano e il suo salotto diventa ritrovo della Carboneria e lei stessa si iscrive alla società segreta come “maestra giardiniera” con il compito di portare messaggi e tenere i collegamenti tra le varie sezioni sparse nella penisola. Nel 1829 è a Napoli, poi a Firenze ed infine in Francia, a Marsiglia, sempre controllata dalle spie austriache che avevano il compito di non perdere di vista la “principessa rivoluzionaria”. Tornata nella penisola, prende alloggio a Locate, che era un borgo contadino alle porte di Milano e qui inizia ad interessarsi della vita dei braccianti; costruisce asili ed orfanotrofi a cui seguono scuole e laboratori di apprendimento di un mestiere, ma anche di basi di scrittura e lettura per le bambine. In queste iniziative non è sostenuta quasi da nessuno, anzi è osteggiata: fonti d’epoca riportano che Alessandro Manzoni fosse molto critico: “chi lavorerà la terra il giorno in cui saranno tutti diventati dotti?”. Tornata a Parigi, apre un salotto politico-letterario e fonda il giornale “Gazzetta italiana” che è poi trasformato nel mensile “Ausonio”, pubblicato sempre a Parigi, per sfuggire alla censura austriaca. Più volte, nei suoi articoli, Cristina torna sulle condizioni dei contadini lombardi e rivela un panorama di miseria e malattia che non le viene perdonato dagli autori del Romanticismo, sostenitori di una concezione idilliaca della vita in campagna. Invece la situazione della

bassa Lombardia negli scritti di Cristina è documentata con attento realismo, soprattutto per quanto riguarda la condizione delle donne che lei descrive come “le più povere tra i poveri”. Si nota come Cristina stia maturando una idea politica monarchica, poiché più volte scrive che solo la casa Savoia potrà realizzare l’indipendenza e l’unificazione dell’Italia. Tornata poi a Milano, viaggia per diverse centri della penisola, giungendo a Napoli in pieno 1848 con la città in festa per aver obbligato il re Ferdinando II di Borbone a concedere la Costituzione. Lì viene raggiunta dalla notizia dell’insurrezione di Milano e parte con un piroscafo per Genova alla guida di 200 volontari napoletani. Arriva a Milano il 6 aprile 1848 ed entra in città sventolando un grande tricolore. I moderati gridano allo scandalo; Vincenzo Gioberti la definisce “donna che ha dimenticato la riserva e la verecondia”; Carlo Alberto accetta malvolentieri la presenza dei volontari ed inizia a provare diffidenza nei confronti di Cristina che, intanto, vista la lentezza delle operazioni militari, è tornata all’attività di propaganda con una nuova rivista da dove sembra essere passata a posizioni repubblicane. Nel luglio 1848 Carlo Alberto è sconfitto nei pressi di Verona, gli austriaci tornano trionfanti a Milano e Cristina deve lasciare la Lombardia; torna a Parigi e poi a Roma dove, durante la breve stagione della Repubblica Romana, si impegna nella organizzazione e direzione di ospedali militari, per i quali arruola, pagando di tasca propria, 300 infermiere di ogni condizione sociale.

Ma nel 1849 la breve stagione repubblicana a Roma è già finita ed i tribunali del ricostituito Stato Pontificio la condannano a morte per attività sovversiva e rivoluzionaria. Cristina deve ancora fuggire: si imbarca clandestinamente per Malta e poi, da qui, in Grecia, in Siria, in Turchia ed in Palestina. Questa vita randagia termina solo nel 1856 quando la ritroviamo a Parigi da dove effettua frequenti viaggi a Milano ed a Torino, dove ha modo di conoscere Camillo Benso conte di Cavour che dal 1852 è Capo del Consiglio dei Ministri del Regno di Sardegna. La stima è immediata e reciproca, tanto che è grazie a Cavour che Cristina torna in sintonia con la dinastia Savoia e con il nuovo re Vittorio Emanuele II. Cristina si impegna ancora in opera di propaganda e fonda una nuova rivista politica, “L’Italie”, scritta in francese, ma pubblicata a Milano, che usa come “bandiera cavouriana” in Lombardia. Morto poi Cavour nel 1861, Cristina si ritira dalla politica attiva, impegnandosi maggiormente sul versante della promozione sociale delle donne. La figura di Cristina dimostra bene come per le donne italiane del Risorgimento si intreccino due storie e due ansie di libertà: da un lato c’è da combattere per la storia della nazione italiana che deve rendersi libera dai governi stranieri e, dall’altro, c’è da combattere per la storia delle donne che devono rendersi libere da secoli di sudditanza ed esclusione. Di questa donna, che ha fatto di libertà e cultura la propria bandiera, vorrei presentare due opere: la prima si intitola “Il 1848 a Venezia e Milano” ed è di-

visa in tre puntate pubblicate a Parigi sulla “Rivista dei due mondi”. La prima parte è pubblicata il 15 settembre 1848 ed è ritenuta un documento storico significativo poiché Cristina è stata testimone oculare dei fatti che racconta, essendo giunta a Milano, come abbiamo visto, il 6 aprile. La seconda parte, edita il 1 ottobre 1848, è autobiografica: Cristina racconta che affitta un piroscafo che da Napoli la porti a Genova; i volontari che volevano seguirla sarebbero stati molti di più, ma la nave che ha noleggiato ne trasportava solo duecento. La rivolta milanese era iniziata il 18 marzo 1848 e Cristina, in città il 6 aprile, scrive: “gli austriaci avevano lasciato Milano, ma le barricate ingombravano ancora le strade. Era la prima volta che vedevo i colori italiani sventolare sulla mura della capitale lombarda. Provai una gioia immensa, assoluta”. Ma le truppe sabaude avanzano lentamente, Carlo Alberto perde tempo, l’entusiasmo di soldati e volontari si affievolisce e “il governo provvisorio formato a Milano non ha impostato alcuna discussione sull’assetto istituzionale più conveniente da dare alla Lombardia”. La terza parte, pubblicata il 1 dicembre 1848, è dedicata all’insurrezione di Venezia. Cristina, che è lì quando, cacciati gli austriaci, Venezia si proclama Repubblica indipendente, scrive: “Venezia è stata più capace di Milano, ma ha destato sospetti; il Piemonte ha visto nella proclamazione della Repubblica il rifiuto di entrare in quel regno dell’Italia Settentrionale che doveva essere il primo passo verso l’unità.

Venezia, quindi, è stata lasciata sola e sola ha resistito contro l’Austria.” L’assedio austriaco a Venezia è descritto da Cristina con lucida partecipazione: “non c’è più veneziana che possieda un braccialetto, una catena d’oro, un gioiello. Giorni fa una dama veneziana diceva. – mi dispiace di non avere più niente, poiché non ho più niente da dare – Ma Venezia resiste con una costanza che rasenta l’eroismo.” E lo scritto si chiude con queste parole: “Abbiamo commesso errori. A che negarlo? Ma Venezia ci risarcisce di tante umiliazioni (…) Giorno verrà, noi lo speriamo, in cui la riparazione sarà completa. Quel giorno l’Italia avrà conquistato la sua indipendenza e Venezia sarà celebrata fra tutte le libere città italiane come quella che mai si disperò per la patria.” L’altra opera di Cristina che vorrei presentare si intitola “Della condizione delle donne e del loro avvenire” ed è pubblicata nel 1866 a Firenze nella “Nuova antologia di scienze, lettere e arti”. Qui Cristina si chiede perché la donna “che non è né moralmente né intellettualmente inferiore all’uomo” sia sempre rimasta in una condizione di inferiorità e risponde così: “nel corso dei secoli la donna è stata schiava dell’uomo perché priva di cultura intellettuale e di responsabilità politica (…) Alla donna è richiesta la più perfetta ignoranza. Eppure non mancano donne dotate di ingegno e capaci di coraggio. Da loro occorre ripartire, quale che sia la loro classe sociale”. E ancora scrive: “Gli uomini hanno fatto credere alle donne che lo studio è diffi-

cile e non adatto loro (…) No, diamo alle donne lo studio della matematica, diamo loro una cultura superiore, iniziamo le giovinette agli studi maschili ed esaminiamole come oggi si esaminano i ragazzi”. Donna del suo tempo, sebbene all’avanguardia, Cristina esclude che le donne possano accedere alla magistratura, alla polizia o all’esercito, ma scrive “per alcune vie che sono chiuse, tante altre restano aperte! L’istruzione pubblica, il vastissimo campo delle lettere, della filosofia, della politica (…) Per questo credo che le giovinette debbano entrare nei Ginnasi e nei Licei.” Le pari opportunità culturali sono per Cristina anche pari opportunità politiche a vantaggio dell’intera nazione: “la nostra Italia sta ora componendosi con gravi disagi e vincendo potenti ostacoli.” Il 1866, quando esce questo scritto è l’anno in cui l’Italia, alleata al Regno di Prussia libera il Veneto dall’Austria e lo annette allo Stato unificato ed ora, afferma Cristina l’Italia ha bisogno del contributo di tutti per crescere, ha bisogno anche del contributo delle sue donne: “parmi di vedere nel glorioso avvenire della mia patria la società arricchita dall’ingegno e dall’opera femminile.” E il saggio si chiude così, con appello rivolte alle donne di oggi: “vogliano le donne felici ed onorate dei tempi a venire rivolgere il loro pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle donne che le precedettero in vita e vogliano ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che hanno preparato loro la via alla mia goduta, forse appena sognata, felicità.”


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Mercoledì delle Ceneri

sono stati ascritti dal Vescovo nel catecumenato con queste parole: “A voi, che avete seguito la Sua luce si apre ora la via del Vangelo perché, ponendo i fondamenti di una vita nuova, riconosciate il Dio vivente”. Essi gioiosamente hanno dimostrato di essere pronti ad incamminarsi per la via della fede. Accolti così fra i catecumeni sono stati segnati con il segno della croce affinché fosse Cristo stesso a proteggerli con il segno del suo amore per imparare direttamente da Lui a conoscerlo e a seguirlo. La preghiera era iniziata qualche minuto prima con l’ascolto della Parola di Dio. La liturgia del giorno delle Ceneri ha richiamato alla conversione e al ritorno con tutto il cuore al Signore. Durante l’omelia il Vescovo ha avuto parole di ringraziamento e di stima per i presenti e rivolgendosi ai catecumeni li ha incoraggiati nel cammino di cono-

scenza di Cristo. Ha quindi presentato il suo messaggio per la Quaresima, tempo privilegiato nel cammino verso la Pasqua. Ha indicato come vivere questo tempo prezioso incentrando tutto l’impegno nel dare importanza e tempo all’ascolto della Parola di Dio, poiché essa genera uno stretto rapporto con Lui. Si è quindi fermato sulle condizioni che rendono possibile questo ascolto: “Per l’ascolto efficace della Parola è necessario il silenzio, la capacità di mettere a tacere il rumore spesso presente nella nostra vita. È necessario che la Parola sia apprezzata e di conseguenza desiderata. Questo può essere possibile, se ci rendiamo conto che la Parola torna utile alla nostra vita. La Parola ci aiuta a discernere il bene dal male, ci aiuta a conoscere la strada da percorrere […]. Essa è utile alla vita perché ci aiuta a conoscere e a contemplare il volto di Dio” […]. Ci aiuta a conoscere anche

il nostro volto. Ci rivela la dignità di ogni persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, oggetto del Suo amore misericordioso e fedele, redenta dal Sangue di Cristo, chiamata alla vita eterna. Per ascoltare in modo efficace la Parola è necessario essere aperti all’azione dello Spirito. Mai dobbiamo dimenticarci che la Parola di Dio è dono: è dono quando viene rivolta a noi ed è dono quando viene accolta da noi”. È seguita poi la benedizione e l’imposizione delle ceneri. Rito dal sapore biblico è segno del nostro impegno penitenziale. In fila i fedeli si sono portati davanti all’altare dove hanno ricevuto le ceneri sul capo. Prima del congedo il Vescovo ha compiuto ancora un gesto importante: rivolgendosi ai catecumeni ha consegnato loro il Vangelo quale Buona Novella che il Signore Gesù dona all’uomo per guidarlo sulla via della salvezza e ha invocato su di loro e su tutti i presenti la Benedizione del Signore. Il canto della Salve Regina, sostenuto all’organo dal Maestro Luigi Bernini, ha concluso il suggestivo momento di preghiera. Il Vescovo ha quindi consegnato copia del suo messaggio ai presenti accompagnando il gesto con l’augurio di un buon cammino quaresimale. Rileggiamo i passaggi finali del suo messaggio nel quale invita alla preghiera autentica: “la Quaresima deve essere un tempo in cui ci interroghiamo sullo spazio reale che dedichiamo all’ascolto della Parola. Ci invita ad evitare il rischio di impoverire la preghiera, riducendola solo ad un nostro discorso al Signore, per dirGli le nostre cose. La vera preghiera infatti richiede che prima di parlare a Dio ci si impegni ad ascoltarlo”. Claudio Baldi

Separati e divorziati: fanno parte della Chiesa? La Chiesa ricevendo in dono la carità pastorale riflette sulla sofferenza delle persone in difficoltà nel vivere il proprio matrimonio. Indebite semplificazioni e interpretazioni, errati dubbi e timori, alimentano confusione nei fedeli creando nuove emarginazioni, ma a questi nostri fratelli e sorelle non è vietato partecipare alla vita della Chiesa, di cui continuano a fare parte; nuove problematiche personali, economiche, sociali rendono arduo il compito del dovere morale di alimentare la loro fede e la vita spirituale. L’abbandono della Messa o della preghiera personale ne sono purtroppo molto spesso la conclusione. Come invertire questa tendenza? Come restituire spazi all’interno della Chiesa a chi già soffre così tanto?

Umiltà, accoglienza, ascolto senza giudizio, preparazione adeguata degli operatori e degli incontri pastorali da una parte, non escludono dall’altra un atteggiamento chiaro e forte nell’annunciare le indicazioni del Magistero della Chiesa sull’indissolubilità del Sacramento del Matrimonio che è un patto di unione e di fedeltà “a tre”: gli Sposi e il Signore. Tema particolarmente delicato è quello

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Cinque catecumeni davanti al Vescovo per iniziare il cammino quaresimale

TORTONA - Qual è il vostro nome? Chiede Mons. Martino Canessa a cinque persone, sedute nella prima fila del Duomo. Prontamente la risposta: Mauricio di Voghera, parrocchia di san Rocco, Alice di Alessandria, Caterina ed Andrea di Voghera, parrocchia di Santa Maria della Salute, Valeria di Serravalle Scrivia. Sono i giovani che la sera del 9 marzo, primo giorno di Quaresima e tempo battesimale per antica tradizione, sono stati ammessi al catecumenato. Tale cammino si concluderà la notte del Sabato Santo, quando durante la solenne Veglia Pasquale (madre di tutte le azioni liturgiche) riceveranno i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucarestia). Abbiamo udito i loro nomi e abbiamo visto i loro volti proprio nella sera del Mercoledì delle Ceneri, quando accompagnati dai loro garanti e dai sacerdoti che ne hanno curato la formazione,

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dell’impossibilità di ricevere l’Eucarestia, sacramento della comunione piena con Cristo, e l’assoluzione nel sacramento della Riconciliazione. Questa esclusione spesso è ingiustamente inflitta alle persone separate o divorziate senza tener conto se fedeli al vincolo contratto nel matrimonio. Vi sono, infatti, persone che pur separate o divorziate non hanno riformato una nuova

unione, ma vivono in solitudine il loro matrimonio che, seppur ferito, è interiormente considerato ancora valido. A queste persone, che non devono sentirsi escluse neanche dall’assoluzione sacramentale o dal ricevere l’Eucarestia, va tutta la sollecitudine e la stima della Chiesa perché, pur nella prova e nella sofferenza, sono rimaste fedeli alle promesse fatte. Tante situazioni differenti e le semplificazioni di tanta stampa non aiutano a mettere chiarezza, anzi spesso fanno “di tutte le erbe un fascio”. L’aiuto di un sacerdote diventa allora necessario, per ricevere conforto, per capire in quale situazione ci si sta trovando, per riprendere un cammino di fede nella Chiesa. Cinzia e Mirco Catellani

NOTIZIE DIOCESANE Domenica 20 marzo al Paolo VI

Anniversario Mons. Remotti Domenica 20 marzo, alle ore 15.30 presso il Centro Paolo VI di Casalnoceto sarà celebrata la S. Messa di suffragio in ricordo di Mons. Francesco Remotti nel quarto anniversario dalla sua scomparsa. Al termine della celebrazione il Coro “Piccola Armonia” di Alpignano (TO) si esibirà in un concerto.

Domenica 20 marzo in Curia

Animatori missionari Proseguendo l’iniziativa dello scorso anno con il corso per animatori missionari, è programmato un incontro di aggiornamento, allargato anche ad altri interessati, che si terrà presso il salone della Curia vescovile domenica 20 marzo, alle ore 15. Guiderà l’incontro un missionario dello S.M.A. di Genova.

Cena di digiuno L’Associazione onlus “Caminando” delle Suore Orionine, in collaborazione con il Centro Missionario Diocesano, propone una “cena di digiuno” la sera di giovedì 25 marzo alle ore 20,30 presso il monastero delle Monache Contemplative di Gesù Crocifisso. Si tratta di un appuntamento, in questo tempo di quaresima che comprende preghiera e contemplazione abbinata alla rinuncia della cena il cui equivalente viene devoluto in carità. L’iniziativa è rivolta a tutti, particolarmente ai cristiani della città di Tortona e delle zone limitrofe. Mons. Vescovo guiderà la preghiera.

Consiglio Affari Economici Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona, con decreto del 22 febbraio 2011, ha nominato il Consiglio Diocesano per gli Affari Economici per il quinquennio 2011-2015. Ecco i nuovi membri: Mons. Pier Giorgio Pruzzi Vicario Generale, don Luciano Chiesa e don Francesco Larocca in rappresentanza del clero, Roberto Brambilla, Luciano Carniglia, Vittorio Moro, Pietro Savarro, Carlo Varni.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 21 marzo dalle 8,30 alle 12,30, mercoledì 23 dalle 8,30 alle 10 e sabato 26 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovo@diocesitortona.it o attraverso il sito www.diocesitortona.it

Nuove norme per il matrimonio concordatario La Segreteria Generale della CEI ha comunicato una novità per quanto riguarda la regolamentazione dei rapporti patrimoniali tra i coniugi, nel caso in cui uno dei due sia cittadino di uno Stato diverso dall’Italia o, pur essendo cittadino italiano, risieda in uno Stato estero. In occasione del matrimonio concordatario la scelta del regime patrimoniale ha due possibilità: Separazione dei beni secondo la vigente legge italiana Scelta della legge applicabile ai rapporti patrimoniali, quando i contraenti scelgano di avvalersi della legislazione di uno stato non italiano, di cui almeno uno di loro è cittadino o in cui, pur essendo cittadino italiano, risieda.

Per questa scelta si dovrà porre la seguente dichiarazione sia nel registro degli atti di matrimonio, sia nel modulo da trasmettere all’ufficiale di stato civile: “gli sposi, alla presenza dei testimoni sopraindicati, ai sensi dell’art. 30 comma 1, della legge 31 maggio 1995, n. 218, dichiarano che i loro rapporti patrimoniali sono regolati dalla legge… (indicare il nome dello Stato estero) . Sul frontespizio del modulo da inviare all’ufficiale di stato civile bisognerà aggiungere, nell’apposito riquadro, la segnalazione che gli sposi hanno fatto la dichiarazione “Scelta della legge applicabile ai rapporti patrimoniali” Don Mario Balladore (Cancelliere Vescovile)


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VITA DELLA CHIESA

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Le ragioni dei cattolici Il 17 marzo si celebra il 150° dell’Unità d’Italia. Per l’occasione il presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, presiederà una Messa nella basilica di santa Maria degli Angeli a Roma. “Non devono stupire il sostegno e la sottolineatura della Chiesa a questo significativo anniversario”, ha detto al SIR Giuseppe Dalla Torre, giurista e rettore della Lumsa. Lo abbiamo intervistato. “Il conflitto verificatosi a livello istituzionale – non a livello di società – tra Stato e Chiesa ha portato tra l’altro al non expedit. Con l’astensione dei cattolici dalla vita politica il loro impegno e le loro energie si sono convogliate nel sociale: istituzioni educative, caritative, assistenziali. Negli anni dello Stato liberale i cattolici hanno lavorato intensamente in questo ambito, in maniera capillare e con un fortissimo radicamento sul territorio, immettendo un capitale di esperienza, idee e pensiero che nel secondo dopoguerra ha concorso in modo rilevante alla creazione di una società nuova e diversa, sostanzialmente ispirata ai grandi valori della solidarietà, della socialità e della sussidiarietà”.

Dopo il Forum del progetto culturale dedicato all’Unità, la Messa del card. Bagnasco il 17 marzo. Come se lo spiega? “La Chiesa italiana auspica che questa commemorazione non abbia funzione meramente evocativa o celebrativa, ma sia un richiamo per il presente e il futuro. Di fronte ad una società che rischia di vedere attenuati il senso di identità e appartenenza, mi sembra che la

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- UNITA’ D’ITALIA -

Il Risorgimento è nato in ambito principalmente anticlericale, eppure oggi sono proprio i cattolici i maggiori sostenitori del 150° dello Stato unitario. Perché? “Non esiste solo un Risorgimento ‘scomunicato’. Indubbiamente c’è stato un serio conflitto tra Stato e Chiesa, ma insistervi eccessivamente – come spesso ha fatto la storiografia – conduce ad una lettura parziale che non fa cogliere a pieno la profondità e complessità dei processi che hanno portato all’Unità, e fa dimenticare quel moto risorgimentale ‘cattolico’ che conta esponenti come Pellico, Manzoni, Rosmini e Gioberti. I cattolici hanno offerto un contributo fondamentale a ‘fare gli italiani’, ossia la base dell’unità politica. Senza questa identità comune l’unità politica non avrebbe retto”.

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

preoccupazione della Cei sia quella di far riscoprire nelle radici comuni le ragioni dello stare insieme oggi e domani per rinsaldarle. Il discorso investe due aspetti. Nell’attuale contesto italiano multietnico e multiculturale occorre un’identità nazionale ben forte. Ma vi sono anche implicazioni interne. I fenomeni dei localismi, di per sé non negativi, debbono essere orientati verso profili di autentica solidarietà per rafforzare l’unità nazionale scongiurando il rischio di disgregazioni”. Quale, secondo lei, il ruolo dei cattolici nel Risorgimento, soprattutto a livello di territorio accanto alla gente comune?

Qualche esempio, al di là degli episodi più noti legati alle istituzioni religiose o al nascente associazionismo cattolico? “Un evento marginale ma significativo: nel 1865 venne introdotto il matrimonio civile obbligatorio. Di lì partì l’impegno sociale dei parroci di informazione e sollecitudine nei confronti delle masse rurali incolte, per le quali il matrimonio era solo quello celebrato in chiesa, per convincerle a recarsi anche in Comune, pena il non riconoscimento degli effetti civili. Un impegno particolarmente prezioso in caso di guerra, quando i mariti solo ‘canonici’ avrebbero lasciato vedove non riconosciute come tali. E ancora, il prezioso ruolo dei cappellani

Il Papa con il sindaco di Roma Alemanno e il sindaco di Torino Chiamparino

LE NOSTRE SEDI:

militari. Durante la prima guerra mondiale in cui centinaia di migliaia di poveri contadini analfabeti hanno conosciuto la tremenda vita di trincea, l’unico a tenere per loro i contatti con la famiglia, a scrivere e leggere loro le lettere, ad ottenere e trasmettere informazioni tentando di mantenere una dimensione di umanità in quel contesto disumano, era il cappellano militare. Ancora una volta l’espressione dell’impegno della Chiesa, attraverso i suoi uomini, per l’animazione umana oltre che religiosa della società civile”. Quale il contributo dei cattolici nel vuoto politico-istituzionale del 1943? “La Chiesa è stata la ‘levatrice saggia’ della transizione dal regime precedente al nuovo Stato. I cattolici sono riusciti a favorire un passaggio che ha visto convergere le diverse posizioni politiche e culturali e ha costituito la premessa per l’assunzione, da parte loro, della guida del Paese nel secondo dopoguerra. Illuminanti le parole di Guido Gonella, al primo convegno Dc del 1945, sulla volontà di ‘costruire il nuovo Stato’ con il concorso di tutte le forze politiche. Uno stile che rivela lo spessore di responsabilità dei cattolici nei confronti del Paese”. In che modo la ricorrenza del 17 marzo interpella oggi il mondo cattolico? “Chiamandolo ad una duplice responsabilità. Anzitutto di tipo sostanziale: la religione non demonizza la politica, ma prevede un impegno concreto. Per il credente, quindi, essere un buon cittadino e offrire il proprio contributo alla crescita della società civile è un dovere ‘religioso’. Il secondo compito attiene alla pedagogia: mi sembra che le agenzie educative – scuola, parrocchia, associazione e oratorio – dovrebbero imprimere nuovo vigore alla formazione delle nuove generazioni all’amore di patria, al senso di cittadinanza e allo spendersi per il bene comune”. a cura di Giovanna Pasqualin Traversa

Servizi CISL

Il Papa ai Comuni Un’agenda da scrivere insieme continua da pagina 1 bisogna saper coniugare so- sono imprese e lavoratori lidarietà e rispetto delle disposti a farlo senza timoleggi, affinché non venga re del mercato ma anzi prostravolta la convivenza so- muovendolo. E poi educaciale e si tenga conto dei re, sapendo che “nelle faprincipi di diritto e della miglie, nelle scuole, nelle tradizione culturale e anche associazioni e nelle comureligiosa da cui trae origine nità elettive ci sono adulti la Nazione italiana”. capaci di svolgere la funIl rapporto dell’Italia con la zione di autorità che serve a sua identità cristiana è fon- questo scopo”. te dinamica di sviluppo: da È così possibile un “nuovo un lato, sottolineato il valo- includere basato su uno re fondamentale della li- scambio giusto tra diritti e bertà religiosa, “la Chiesa responsabilità”. Ci sono, innon domanda privilegi” e si fatti, “energie che possono compiace della “collabora- sviluppare il loro impulso zione che esiste fra la co- se si interviene a slegare la munità civile e quella ec- mobilità sociale”. Di conseclesiale”. Dall’altro, ribadi- guenza “è indilazionabile il sce il suo impegno per il completamento della transibene comune. zione istituzionale”. È chiarissimo in questo Ecco, dunque, una credibile senso il documento conclu- agenda di speranza, aperta sivo della 46ª Settimana a tutti, che rilancia e conSociale di Reggio Calabria, cretizza i festeggiamenti di scandito dai tre termini di un’Unità ormai antica, che unità, speranza e responsa- però sta alla nostra responbilità. sabilità sviluppare in modo Dunque intraprendere, nella credibile ed efficace. radicata convinzione che ci Francesco Bonini

Mons. Vincenzo Di Mauro Vescovo di Vigevano

Monsignor Vincenzo di Mauro è il nuovo Vescovo di Vigevano. Sabato scorso, 12 marzo, a mezzogiorno, è stata, infatti, comunicata ufficialmente la lettera con la quale il Santo Padre accettava le dimissioni del Vescovo Mons. Claudio Baggini in conformità del Can. 401 del Codice di Diritto Canonico. Ipso facto Mons. Di Mauro, che dal 6 dicembre scorso aveva fatto il suo ingresso in Diocesi come Vescovo coadiutore, è diventato a tutti gli effetti Vescovo di Vigevano, con il titolo personale di Arcivescovo. La comunicazione è stata data contemporaneamente a Roma dalla Sala Stampa della Santa Sede e a Vigevano in Vescovado dallo stesso Mons. Baggini, alla presenza di Mons. Di Mauro, dei Vicari Foranei, del

Collegio Consultori e delle Dignità Capitolari Mons. Baggini, resterà in Diocesi fino al 18 giugno, quando la Chiesa vigevanese, con una solenne celebrazione nella festa della diocesi, gli manifesterà la propria gratitudine per questi undici anni di servizio pastorale come Vescovo di Vigevano. Dopo di che Mons. Baggini ha deciso di trasferirsi nel seminario di Lodi, dove è rimasto dal 1948 al 1987. L’Arcivescovo Di Mauro, ha da subito confermato nel ruolo di vicario generale Mons. Gianfranco Zanotti, che durante questi ultimi tre mesi, in virtù del diritto canonico che attribuisce al vescovo coadiutore l’incarico di vicario, aveva mantenuto però il ruolo di “moderator curiae”. a.b.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

20 marzo - II Domenica del Tempo di Quaresima

“Signore, è bello per noi essere qui”

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“Sei giorni dopo Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte e fu trasfigurato davanti a loro”. Nel Vangelo della Trasfigurazione possiamo leggere la Liturgia Eucaristica della domenica. Sono passati sei giorni e Gesù conduce in disparte anche noi sul monte alto della Santa Liturgia. Giunti sul monte, nota Matteo, Gesù “fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”. Gesù era lo stesso, ma la sua figura era “trasfigurata”: il volto risplendeva come il sole. La luce veniva da lui, non era riflessa. Pietro, coinvolto da questa luce, prende la parola e propone di fare tre tende. È chiaro il suo desiderio di restare lì, su quel monte, con la compagnia di Gesù, di Mosè e di Elia. Ma viene interrotto da una voce - è questo il centro dell’avvenimento - che esce da una nube, anch’essa luminosa, che avvolge tutti: “Questi è il mio figlio prediletto nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo!”.

Mt 17,1-9 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra.

Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

S. GIOVANNI NEPOMUCENO La Chiesa il 20 marzo fa memoria di san Giovanni Nepo- vanni per la sua muceno, appellativo legato al suo paese di nascita, in capacità oratoria Boemia, l’attuale Cecoslovacchia. Giovanni nacque a Nepo- sarebbe diventato muk, prima del 1349 e intraprese gli studi ecclesiastici nella predicatore di corcittà di Praga. Da documenti del tempo si sa che aveva stu- te e confessore deldiato teologia e giurisprudenza all’Università di Praga. la regina Giovanna Nel 1373 fu ordinato sacerdote e divenne notaio nella cancel- di Baviera. leria episcopale e poi segretario dell’arcivescovo. Continuò Venceslao, avendo poi i suoi studi in giurisprudenza all’università di Padova, dei dubbi sulla fedove ottenne nel 1387 la laurea in diritto canonico. deltà della stessa, Nel 1390 divenne arcidiacono di Sasz e canonico della catte- gli avrebbe chiesto di rivelare quanto detto in confessione drale di San Vito. L’arcivescovo di Praga lo volle come pre- dalla regina. Giovanni non aveva accettato di violare il segresidente del tribunale ecclesiastico e nel 1393 come suo vica- to delle confessioni e perciò venne fatto gettare nella Molrio generale. Venceslao IV, re di dava, dove annegò. Boemia e imperatore del Sacro Già nel 1553 si cominciò a pensare che Romano Impero, desiderando fonfossero esistiti due personaggi distinti SACERDOTE BOEMO dare una nuova diocesi ordinò che con lo stesso nome, il predicatore di alla morte dell’abate Rarek di Klacorte che venne ucciso nel 1383 per SOPRANNOMINATO drau nessun nuovo abate fosse eletnon aver rivelato le confessioni della to e che la chiesa dell’abbazia fosse “MARTIRE DEL CONFESSIONALE” regina e il vicario vescovile di Praga, trasformata in una sede vescovile. che venne fatto uccidere nel 1393 per È IL PROTETTORE Il vicario Giovanni si oppose a aver confermato l’elezione dell’abate. quest’ordine, che violava il diritto In tempi più recenti gli storici hanno DALLE ALLUVIONI canonico. Quando l’abate morì, nel ritenuto più probabile l’esistenza di un 1393, i monaci elessero un nuovo unico personaggio storico, il vicario abate e il santo, come vicario genegenerale assassinato nel 1393 e che la rale, confermò questa elezione, senza tenere conto dei desi- controversia sia nata per un errore del decano della cattedrale deri del monarca. Venceslao fece arrestare Giovanni e con di San Vito, che nel 1483 trascrisse per errore il 1383 come lui il vicario della cattedrale, l’assistente dell’arcivescovo e il data della morte del santo. All’epoca della Controriforma, i decano dei canonici della cattedrale. I quattro furono torturati Gesuiti ne propagandarono il culto in polemica con la teoloe tre di loro furono indotti a cedere alle richieste del re, ma gia protestante che rifiutava il carattere sacramentale della Giovanni resistette ad ogni tipo di tortura. confessione e per sottolineare l’obbligatorietà del segreto Il re, allora, il 20 marzo 1393, ordinò di metterlo in catene e confessionale, tanto che Giovanni divenne il “martire del gettarlo dal Ponte Carlo di Praga, nel fiume Moldava. confessionale”, suffragando l’ipotesi del suo ruolo di confesAncora oggi una statua indica il posto esatto del ponte da do- sore reale. Quando fu canonizzato, nel 1729, infatti, gli atti ve sarebbe stato gettato e la gente si ferma a pregare questo della canonizzazione si basarono sulla tradizione che il santo santo martire invocato anche contro tutti i danni e i pericoli fu ucciso per il suo rifiuto di rivelare quanto detto in confesche possono venire dall’acqua. Alcuni documenti risalenti a sione dalla regina e il 16 maggio 1383 e non il 20 marzo circa 60-80 anni dopo il 1393 attribuiscono il martirio di 1393. Il culto in Italia, si diffuse soprattutto per il suo ruolo Giovanni ad un’altra causa. Secondo questa tradizione Gio- di protettore dalle alluvioni.

Dal libro santo delle Scritture esce anche per noi la voce del Signore. “Ascoltate il Vangelo!”. È la Parola più preziosa, la più chiara, la più luminosa che il Signore ci ha donato. Pietro si accorge che quel Gesù che gli sta di fronte è molto più di quello che hanno compreso sino a quel momento. Quel Gesù, con il quale da tempo camminano assieme e magari ammirano per la sua bravura, quel Gesù è qualcosa di molto oltre rispetto a quello che essi avevano pensato. Si trovarono, quei tre, all’improvviso, come immersi in un’avventura più seria e più profonda di quanto pensavano. Così è tra noi e il Vangelo. Se lo accogliamo veniamo trascinati in un’avventura nuova, più grande e più bella di quanto noi riusciamo ad immaginare. Pietro e gli altri ebbero paura: “Furono presi da grande paura”, nota subito l’evangelista. È la paura di dover lasciare le proprie abitudini e le proprie certezze, la paura di essere troppo coinvolti nell’amore. E allora ci ritraiamo, freniamo la forza del Vangelo; non guardiamo più in alto per contemplare la gioia del Signore ma in basso, a terra. Gesù, però, si avvicina ai discepoli impauriti e li tocca. “Alzatevi e non abbiate paura”, dice loro. I tre timidamente alzano lo sguardo e vedono Gesù solo, nessun altro con lui. Sì, basta alzare anche solo un poco lo sguardo da noi stessi per vedere il volto di quell’amico che non ci ha mai lasciati soli. I discepoli ora sanno che l’unica cosa che debbono fare è “ascoltare” quel Gesù di Nazareth, figlio prediletto di Dio. Pietro ricorderà per tutta la sua vita quella voce e quel comando che venne dalla nube: “Ascoltatelo!”. Quando infatti dimenticò quella voce, la notte del giovedì santo, cadde nel tradimento dell’amico. E ci volle il canto di un gallo, la voce del Vangelo, per farlo rientrare in se stesso. Scrive l’apostolo, nella sua seconda lettera: “Quella voce noi l’abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con il Cristo sul santo monte... a quella voce fate bene a volgere l’attenzione, come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finché non spunti il giorno e la stella del mattino si levi nei vostri cuori” (2 Pt 1, 18-19).

le letture della domenica Prima Lettura Gen 12,1-4a Salmo Responsoriale Dal Salmo 32 Seconda Lettura 2Tim 1,8b-10


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ATTUALITA’

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

VOGHERA - Mini alloggi destinati a persone in difficoltà. Spazio per le Associazioni di volontariato

La Casa della Carità nell’ex convitto dei Padri Barnabiti La Fondazione Cariplo finanzia il Progetto con un contributo di 315 mila euro ma si cercano altri benefattori

VOGHERA - Stanno procedendo a ritmo serrato i lavori ristrutturazione del grande edificio immediatamente vicino alla parrocchia Santa Maria della Salute, retta da Padre Ivano Cazzaniga. Si tratta di un edifico costruito, attorno agli anni Trenta, nato per ospitare un collegio che negli anni ha visto molteplici destinazioni dalle scuole medie al ginnasio, dal seminario minore a istituti tecnici. “Da vent’anni, però, tre piani sono chiusi. — racconta il parroco, Padre Ivano Cazzaniga (foto in basso) —Solo i due più bassi sono utilizzati per attività della parrocchia: catechismo, sede scouts, iniziative varie. La necessità di rifare il tetto, e il desiderio di non lasciare inutilizzato l’edificio, ci ha spinto a pensare ad un nuovo utilizzo”. “Si è deciso di lasciare due piani alle attività della parrocchia — continua Padre Cazzaniga — e di destinare gli altri tre alla Caritas”. Nasce così una nuova esperienza pastorale tra i Padri Barnabiti e la Diocesi. Da un percorso congiunto intrapreso si è concretizzato un progetto valido ed utile per far fronte alle esigenze abitative temporanee della Diocesi. La “Casa della Carità” sarà innanzitutto un luogo della comunità dove gli abitanti del territorio, ma anche le

persone di passaggio, possono trovare accoglienza e ascolto fraterno per presentare situazioni di bisogno proprie e altrui; è una struttura aperta a tutti gli utenti comunitari ed extracomunitari, che vivono una condizione di svantaggio, al fine di cercare un reinserimento sociale, economico, lavorativo e soprattutto abitativo. Un piano sarà destinato alla sede della Caritas zonale ed ad altre realtà di volontariato: ci saranno uffici, ma anche centri di ascolto e servizi. Il secondo ed il terzo piano saranno destinati ad Housing sociale per uomini e miniappartamenti per famiglie. Negli ultimi anni, infatti, il problema della casa è divenuto sempre più drammatico ed urgente, non solo per fasce a reddito nullo o basso, ma anche per ampi strati della popolazione con redditi medi. Non si tratta di una scarsità assoluta di patrimonio abitativo, ma piuttosto di una mal distribuzione geografica e sociale e di una cultura della diffidenza e della conservazione rispetto ad una disponibilità a porre gli immobili sul mercato dell’affitto. Tutto ciò interessa anche il territorio di riferimento della nostra Diocesi: da anni bussano i meno abbienti ai servizi alla persona della Caritas per richieste doloro-

se di una opportunità d’affitto, ma anche alcuni con una discreta capacità economica, frutto di una dignitosa occupazione. Sebbene nel nostro territorio la maggior parte delle famiglie sia proprietaria dell’abitazione in cui vive, esiste un grave problema “casa”. A fronte della continua diminuzione delle disponibilità finanziarie crescono i canoni di affitto: un dato preoccupante se si considera che accedono al mercato dell’affitto soprattutto le famiglie meno abbienti, quelle per cui l’affitto a prezzi di mercato arriva a pesare fino ad oltre il 30% del reddito. I circuiti ordinari del mercato della casa si mostrano ancora più escludenti se il passato di chi chiede una abitazione è segnato da detenzione carceraria o esperienza migratoria. A questo problema la Caritas in sinergia con i Padri Barnabiti ha sviluppato una progettualità con una prospettiva ampia, a cui non basta semplicemente fornire un “tetto”: al tetto occorre aggiungere una serie di stabilizzazioni dell’acquisito, occorre un percorso complessivo di re-introduzione nei circuiti della normalità. Alla domanda esplicita di “tetto” occorre sempre più saper rispondere con un’offerta di una dimensione comunitaria del vivere: vivere con, vivere in forma integrata, vivere una vita, insomma, in cui la risposta al bisogno abitativo è nella direttrice della promozione integrale della persona. Avviare interventi di Housing sociale temporaneo è necessario nell’ambito sociale al fine di fornire risposte adeguate per periodi determinati, affinché i soggetti in condizione di svantaggio possano essere accom-

pagnati verso condizioni di maggiore autonomia. Il progetto vede come partner la Provincia di Pavia, il Comune di Voghera, la Consulta per i Problemi sociali e la Fondazione Cariplo che ha finanziato il progetto con 315.000 euro. I Padri Barnabiti, che hanno dato la disponibilità dell’immobile a condizioni decisamente favorevoli, sosterranno i lavori di ristrutturazione, la Caritas penserà agli arredi e ai costi di gestione per il primo anno, mentre si cercano altre fonti di finanziamento per completare le necessità iniziali di investimento. Per chi volesse contribuire a sostenere questo importante progetto per la nostra Diocesi può solidamente offrire sostegni con: - versamenti c/c postale n. 12830147 intestato a Caritas Diocesana Tortona, - oppure con bonifico bancario BRE-UBIBanca, IBAN: IT79S06906486770000000 13136, - oppure bonifico bancario

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02114. Ad ogni offerta va specificato nella causale “Casa della Carità”.

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Giovedì 17 marzo 2011

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SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17,30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato ore 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 17); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,45-18 (sabato 18); S . P i e t r o (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); R e s u r r e z i o n e (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S . V i t t o r e (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-17 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-17,30 (sabato 17,30); Oriolo (tel. 379578):

ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 marzo 2011 Giovedì 17: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Venerdì 18: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 19: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 20: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Lunedì 21: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 22: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

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STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 23: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Edicole aperte domenica 20 marzo 2011 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 20 marzo 2011 (Turno D): ESSO, via Amendola 80; IP, via F. Parri 2/4.

La Fondazione Comunitaria e la Fondazione Cariplo hanno presentato il cd

Successo per la festa all’Auser

Un album digitale per i 150 anni dell’unità

Carnevale a Voghera, la città si è colorata

P A V I A - La Fondazione Cariplo e la Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia hanno reso omaggio ai 150 anni dell’Italia unita con una iniziativa editoriale dedicata al mondo della scuola. Venerdì 11 marzo, alle ore 9.30, al Collegio Borromeo è stato infatti presentato l’Album di figurine elettronico “Viva l’Italia – L’Italia è viva”, un’opera editoriale edita da Torchio de’ Ricci di Certosa di Pavia. Tale Album (un cd multimediale) è stato fortemente voluto e finanziato da Fondazione Cariplo, d’intesa con la Fondazione Comuni-

taria pavese. Hanno partecipato al progetto la Prefettura, l’Ufficio Scolastico Territoriale e il mondo della scuola. Con questa pubblicazione Cariplo e gli altri suoi partner hanno deciso di commemorare i 150 anni dell’unità d’Italia. Il progetto ha ottenuto il patrocinio della Comunità Europea e della Prefettura di Pavia e gode del Premio di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Italiana. Alla presentazione sono intervenuti il Prefetto di Pavia Ferdinando Buffoni, il presidente di Fondazione

ONORANZE FUNEBRI Al Vostro servizio 24 ore su 24 con discrezione ed esperienza Via Cavallotti, 1 - Voghera (PV) Tel. 0383 41310 - Cell. 348 4966026 Servizio immediato 24 ore su 24 presso abitazioni e ospedali Svolgimento pratiche presso tutti i Comuni d’Italia

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Cariplo Giuseppe Guzzetti, il presidente della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia Giancarlo Vitali, il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Giuseppe Bonelli, i sindaci, le autorità politiche della provincia di Pavia e una rappresentanza degli studenti (Consulta e 5^ A del Liceo Scientifico di Broni). “La Fondazione Comunitaria pavese, da sempre impegnata anche nella valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio, ha detto Vitali - non poteva esimersi dal partecipare al Centocinquantesimo. Anzi. Ha voluto essere protagonista dell’evento perché Pavia e la sua provincia meritano di essere al centro di un anniversario tanto memorabile. Infatti, la mission della Fondazione comunitaria è di favorire la crescita armonica della società, di costruire spazi di confronto, di progettare un futuro migliore e sostenibile per tutti. Per farlo abbiamo avuto il finanziamento della Fondazione Cariplo presieduta dall’avvocato Giuseppe Guzzetti. Approfitto della sua presenza per ringraziarlo per quanto sta facendo e per ciò che farà in futuro nelle vesti di presidente, ma anche per quanto ha fatto in passato, unitamente a Giovanni Azzaretti, a vari livelli istituzionali, per la nostra provincia”. “Si avverte nel Paese una

volontà comune da parte di chi vive le celebrazioni del 17 marzo di coinvolgere i giovani. - ha continuato Vitali - Parlare a loro e aiutarli a confrontarsi con quei giovani che nel 1800 diedero gli anni più belli, le emozioni più intense, talvolta anche la vita, per unire l’Italia. Per costruire uno stato, una casa comune che poggiasse le proprie fondamenta sui pilastri della giustizia sociale, del coraggio, dell’orgoglio, della generosità, dell’ardimento. Lo fecero con slancio e con sano senso della realtà. Lo fecero per noi. Per questo abbiamo scelto di portare avanti un’iniziativa che definirei moderna, al passo con i tempi, istruttiva e coinvolgente, pensata apposta per tutti gli studenti”. E ha concluso Vitali: “Cosa ci riserverà l’avvenire? Quali ideali e quale slancio metteranno in campo i nostri giovani domani per continuare a tenere unita la nostra nazione Italia? La Fondazione Comunitaria pavese sottolinea l’importanza di un nuovo Risorgimento da condividere con la gioventù, con gli amministratori locali che oggi sono qui presenti, con tutti i cittadini. Il risorgimento delle idee e dello spirito di appartenenza alla nostra Nazione. ‘Le idee sono come farfalle / che non puoi togliergli le ali, / le idee sono come le stelle / che non le spengono i temporali’. Questi sono alcuni versi della canzone “Chiamami ancora amore” con cui Roberto Vecchioni ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo. Sono parole significative che suonano come un’ulteriore speranza. Non è inutile sentire il presente, la vita e il mondo, così. Non è un sentimento banale. E, mi auguro, che possa diventare un sentimento comune e radicato. Da oggi, anche un sentimento un po’ più pavese”.

VOGHERA - Cinquecento persone, tra bambini e parenti, si sono date appuntamento martedì 8 marzo, dalle ore 15, al Centro Auser. L’Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione di Marina Azzaretti ha portato in scena il “Carnevale dei bambini”, un pomeriggio di festa fra maschere, coriandoli e musica per tutti i bambini della città. Tanta spensieratezza tra balli, giochi con i palloncini e la simpatia del truccabimbi. Un successo in collaborazione con la Pro Loco Città di Voghera del presidente Giuseppe Cacciatore, alla sua prima uscita ufficiale dopo le recenti elezioni. Sul palco del centro Auser di via Famiglia Cignoli, sul finale, è salita anche Luisa Spalla Dosseni, fra le più vitali componenti di Pro loco Voghera. Presente al grande party vogherese l’assessore Marina Azzaretti, che si è concessa una foto con i piccoli partecipanti mascherati, augurando buon Carnevale a tutti e ricordando che il Comune porterà in scena tutto l’anno momenti di festa e divertimento “formato famiglia“.

Il prossimo attesissimo appuntamento con il Carnevale a Voghera, che sarà il gran finale, è in agenda per domenica prossima, 20 marzo, in piazza Duomo. Dalle ore 15 carri allegorici, banda e majorettes della città, maschere e colori invaderanno il cuore del centro storico. Spazio anche alle tradizioni, con “Buricinela“, la storica maschera vogherese, che sarà assoluta protagonista. L’assessore Marina Azzaretti lancia l’invito: “Avevamo promesso una città capace di divertire, intrattenere e offrire ogni fine settimana opportunità di svago chilometri zero alle famiglie. Non ci siamo smentiti neppure in occasione del Carnevale. Ringrazio tutti coloro che, a vario titolo, stanno contribuendo nella veste di volontari alla riuscita degli eventi legati al Carnevale. Trovo sia molto bello vedere una città invasa da colori, bambini e sorrisi. Il successo della scorsa settimana all’Auser ci dice che stiamo andando nella direzione giusta. I vogheresi hanno voglia di vivere la loro città tutto l’anno”.


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VOGHERA E OLTREPO’

Il progetto realizzato da Comune e Museo di Scienze Naturali

Alla scoperta della flora e della fauna di Voghera VOGHERA - Prenderanno il via il prossimo 19 marzo gli incontri divulgativi dedicati alla flora e alla fauna della città di Voghera. L’iniziativa nasce con l’intento di comunicare a tutti i dati emersi dai censimenti naturalistici condotti nell’ambito del progetto “Studio di fattibilità per l’istituzione di un PLIS (parco locale di interesse sovracomunale) nel territorio comunale di Voghera”, partito dalla sinergia tra Assessorato alla Cultura (museo di Scienze naturali) e Assessorato all’Urbanistica ed edilizia privata del Comune di Voghera. I dati raccolti sono molto curiosi e interessanti, quindi, attraverso incontri divulgativi e interattivi si cercherà di trasmettere a tutti queste informazioni. Si partirà con la conoscenza degli anfibi e rettili, per passare ai mammiferi (dai pipistrelli ai caprioli), ai pesci e infine agli uccelli. Quest’ultimo incontro sarà peraltro dedicato alla presentazione di un volume sull’avifauna nidificante a Voghera. Le manifestazioni, coordinate dal Museo di Scienze

naturali cittadino, si terranno presso la civica Biblioteca ricottiana e saranno aperte a tutti. L’idea di istituire un PLIS nasce da molteplici bisogni, che sono sia di carattere ambientalenaturalistico sia socio-culturale. Una delle finalità principali di un PLIS è quella di favorire la conservazione della biodiversità, salvaguardando e valorizzando in varie forme quelle aree che assumono un ruolo significativo in tal senso. Il torrente Staffora rappresenta un importante corridoio ecologico, in quanto esso collega l’Appennino settentrionale alla Pianura

Padana, andando a confluire nel fiume Po, altro fondamentale elemento della Rete Ecologica regionale, a poca distanza dal confine comunale di Voghera. In tal senso, considerata l’assenza di altre forme di sistemi verdi che riguardino sia il fiume Po sia la porzione appenninica interessata dal corso del torrente Staffora, potrebbe, l’istituzione di questo PLIS, fare da volano per la realizzazione di altre aree sottoposte a varie forme di tutela che possano colmare i “vuoti” tra le aree già esistenti e quella, appunto, rappresentata dal PLIS vogherese.

Questa importante caratteristica si riflette soprattutto nella sua componente faunistica, vista la presenza di specie di interesse conservazionistico, come riportato anche in “Aree prioritarie per la biodiversità nella Pianura Padana lombarda” che definisce “il basso corso del Torrente Staffora come elemento che mantiene un elevato valore potenziale in quanto costituisce l’unica possibile fascia di raccordo tra le due importanti Aree prioritarie dell’Oltrepò pavese collinare e montano e del fiume Po”. Il tratto urbano del torrente Staffora è oggi classificato come Parco Urbano ma si ritiene che, visti gli aspetti di cui sopra, esso rivesta senza dubbio le caratteristiche di interesse sovracomunale, appare quindi naturale la sua trasformazione in PLIS. La realizzazione del presente progetto è stata garantita grazie all’erogazione di un contributo da parte di Fondazione Cariplo al Comune di Voghera, su di un progetto presentato nel corso dell’anno 2009. Ugo Celasco

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

La scuola festeggia l’unità nazionale BRONI - In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, la scuola primaria e la scuola media di Broni propongono una serie di iniziative. Si comincia oggi presso il salone di Villa Nuova Italia alle ore 21. Il coro «Dimensione Canto Cinzio Baldin» presenta «Unità d’Italia 1861-2011», una serie di canti che ricordano il Risorgimento. Diretto da Rita Fugazza e con l’accompagnamento del Maestro Giovanni Nobile, il coro è composto dagli alunni delle classi terze. Al termine del concerto, le classi quinte dei due plessi della scuola primaria apriranno la loro mostra fotografica. «I ragazzi hanno fotografato alcuni luoghi di Broni legati al Risorgimento oppure storici, come la stazione, quindi hanno raccolto delle vecchie immagini degli stessi luoghi per confrontarli tra passato e presente», spiega Maria Clara Mangiarotti, responsabile del progetto. La mostra rimarrà aperta al pubblico con i seguenti orari: venerdì 16-18, sabato 19 e domenica 20 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Sabato 19, sempre a Villa

Nuova Italia, alle ore 9.30 gli alunni della primaria presentano «Broni tra passato e presente». La mattinata sarà aperta dall’artista Augusto Corbellini, che esporrà alcune nature morte tratte dai quadri del Caravaggio. Durante l’autunno, le classi quarte avevano sperimentato le tecniche del pittore bergamasco. Traendo spunto dai frutti rappresentati sulle tele, il Prof. Giuseppe Fogliani parlerà delle malattie delle piante. L’avvocato Domenico Novarini farà un quadro della situazione socio-economica di Broni dal 1861 fino ai primi del 1900, mentre il Dott. Pierbartolomeo Pedrazzi ripercorrerà la storia della cittadina oltrepadana negli anni dell’Unità. Al termine degli interventi, i ragazzi delle classi quarte e quinte di via Emilia illustreranno il loro lavoro sulla bandiera italiana. Il coro della Paolo Baffi si esibirà nell’inno di Mameli, con la direzione del Maestro Vanni Zunardi, mentre gli alunni di via Emilia canteranno la “Bandiera tricolore”, accompagnati da Maicol Troni. Franco Scabrosetti

“Grandi firme, l’alta moda al femminile” conquista Stradella Nuovo campo da calcetto STRADELLA - In occasione della Giornata Internazionale della Donna e dell’Anno Europeo delle Attività di Volontariato che promuovono la Cittadinanza Attiva, è stata allestita e sarà aperta sino a sabato 26 marzo, nella Sala della Cultura “Ugo Magnani” in Palazzo Isimbardi, una esposizione di significativo profilo culturale e sociale, dal titolo emblematico, “Grandi Firme: l’alta moda al femminile”. Questa iniziativa, nella intitolazione evocativa delle famose “grandi firme” che fecero epoca in passato nella letteratura e nella mo-

da, è stata presentata dal sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi, che ne ha sottolineato la singolare validità. Katia Danelli Assessore Comunale alle Pari Opportunità, di fronte al numeroso pubblico nel quale erano presenti le esponenti dei sodalizi femminili della città e della zona ed i dirigenti di molte associazioni culturali e sociali, ha poi messo in rilievo la stimolante novità della attuale proposta espositiva, realizzata in collaborazione con la Fondazione Sartirana Arte, ed in particolare col Presidente di quest’ultima

Giorgio Forni curatore della mostra; che anche nella sua veste di Assessore Comunale alla Cultura di Vigevano è impegnato in varie esperienze legate al mondo dell’alta moda al femminile. Dopo un cordiale intervento dell’Assessore della Provincia di Pavia alle Pari Opportunità Annita Daglia, il Presidente della Biblioteca Comunale Siro Brondoni ha reso omaggio alla esperienza a livello internazionale di Forni che nel Castello di Sartirana ha saputo coniugare la creatività artistica con la ricerca nel mondo del costume e della moda, ha

messo in evidenza la tradizione oltrepadana di impegno creativo delle donne, che proprio nella Sala della Cultura è testimoniato dal grande quadro naif della pittrice Lucia Bovo, in questa primavera che ci riporta alla vicenda di un’altra donna stradellina, Luisa Battistotti Sassi, eroina nelle Cinque Giornate di Milano. Infine, presente la Segretaria Comunale Elisabetta D’Arpa ed altre autorità, sono intervenute Daniela Pietra Presidente dell’AVIS di Stradella e Denis Verrini Presidente dell’Associazione Donne Operate al Seno di Pavia.

La Banda di Montù Beccaria eseguirà il nostro Inno Nazionale MONTU’ BECCARIA A seguito della proposta della Presidenza Nazionale Anbima (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome), il complesso bandistico montuese e l’amministrazione comunale intendono commemorare, unitamente alla cittadinanza, il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, oggi, giovedì 17 marzo alle ore 11,45 in Piazza Umberto I. Al termine della celebrazione della Santa Messa, in presenza del sindaco Amedeo Quaroni e delle autorità

Barbara Pozzi

locali, verrà eseguito l’Inno di Mameli alle ore 12. Questo “gesto simbolico” avrà luogo contemporaneamente in molti altri comuni

italiani, come testimonianza ed espressione della volontà dell’essere insieme per ricordare l’evento al Nord, al Centro ed al Sud. La banda musicale di Montù Beccaria ha una storia ultracentenaria, infatti, vede gli albori alla fine dell’800. Nel 1976 l’ammirabile opera di un gruppo di montuesi ed in particolare di Marcello Cagnoni ha svolto un ruolo fondamentale nella rinascita di questo gruppo allora diretto dal maestro Antonio Allegri. A metà degli anni ’90 su-

bentra il maestro Mario Stefano Granata e nel 2002 il maestro Marta Sacchi. Il Complesso Bandistico è attualmente diretto dal maestro Franco Garbarini, già presidente provinciale di Anbima. L’attuale consiglio direttivo, in carica da aprile 2009, è composto da: Barbara Pozzi (presidente), Sara Pozzi (vice-presidente), Marco Andolfi (tesoriere), Daniele Andolfi (segretario) ed un membro esterno (Alessandra Crescimbeni) in qualità di responsabile strumenti e divise.

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BRONI - Presso l’Oratorio De Tommasi sono iniziati i lavori per la realizzazione di un campo da calcetto in erba sintetica. “Si tratta di un notevole sforzo per le nostre finanze, ma vogliamo offrire ai giovani un luogo più adatto per il loro divertimento”, spiega il parroco don Mario Bonati. Ai ragazzi verrà chiesta piena collaborazione per mantenere in ordine la struttura: “Su questo campo bisognerà indossare calzature appropriate e ovviamente sarà severamente proibito gettarvi gomme da masticare o mozziconi di sigaretta. Si tratta dunque di un modo per responsabilizzare chi ne farà uso”, continua il parroco. L’intera opera sarà realizzata dalla Green Lines Group di Costa Masnaga. Dopo aver formato una massicciata con materiale inerte e posato le canaline per la raccolta del-

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l’acqua, sarà posizionato il manto in erba sintetica, che sarà unito a giunti mediante l’utilizzo di apposite bande geotessili. Sulla superficie saranno tracciate le linee di gioco per il calcetto e i vertici per il campo da pallavolo. Uno strato finale in grani di gomma incapsulata e atossica costituirà il manto erboso. L’impianto sarà completato con porte da calcetto in acciaio verniciato, due panchine con copertura in policarbonato e seggiolini in polipropilene. L’intera opera sarà pronta in un mese. “I primi fruitori saranno i ragazzi del catechismo, poi gli altri avranno la possibilità di utilizzare il campo attraverso una regolamentazione ben precisa”, conclude il parroco. Ovviamente, vista l’ingente spesa, la priorità sarà la conservazione della struttura. f.s.


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Il sindaco di Montescano Roggero illustra le priorità del 2011

“Sarà presto risanata la frana del cimitero”

MONTESCANO - È stato presentato dall’amministrazione comunale di Montescano il bilancio di previsione del 2011 che sarà portato all’approvazione nei prossimi giorni. Il sindaco Giampiero Roggero ci spiega alcuni degli interventi

saranno realizzati durante l’anno. Interventi, che in alcuni casi serviranno a risolvere gravi situazioni dal punto di vista ambientale. «Il nostro è un comune che presenta alcuni casi evidenti di dissesto idrogeologico. dichiara il primo cittadino Prima di tutto, vorrei ricordare che il cimitero del capoluogo si trova da diverso tempo su di una frana in continuo movimento. Un’altra situazione di pericolo è quella causata dalle frequenti esondazioni del rio Rile. Le acque del torrente vanno di sovente ad allagare abitazioni causando pericolo per i residenti. Per quanto riguarda il cimitero il comune ha deciso di stanziare 290 mila euro, di cui 50 mila, sono coperti dalle vendite di loculi e cappelle gentilizie e 240 mila sono spendibili grazie ad un

mutuo ventennale». I lavori che dovrebbero partire entro l’inizio dell’estate consisteranno in palificazioni volte a bloccare definitivamente gli smottamenti. «Per questo intervento purtroppo non abbiamo ottenuto nessun tipo di finanziamento. continua il sindaco - Ci siamo dovuti rimboccare le maniche per cercare da soli di risolvere questi problemi. Sulla questione del rio Rile invece, abbiamo intenzione di utilizzare gran parte dell’avanzo d’amministrazione. I fondi comunali saranno impiegati per la realizzazione di una vasca di contenimento al fine di frenare le acque». Il comune nel corso del 2011 costruirà un parcheggio antistante la chiesa parrocchiale e darà il via ad interventi di manutenzione delle strade. Ma non finisce tutto qui. Infatti, l’ammini-

strazione interverrà su via Piane con un’opera di regimentazione delle acque piovane. «Dal punto di vista della sicurezza - conclude il sindaco Roggero - istalleremo nuove telecamere in diversi punti strategici del territorio. Questo ci darà modo di monitorare maggiormente alcune zone considerate a rischio». Infine, il comune parteciperà al “Bando delle Idee” indetto dalla Provincia presentando un progetto che riguarda la realizzazione di una sala della cultura e della memoria nel palazzo municipale. Questi spazi serviranno sia per archiviare i libri della biblioteca dell’Unione dei Comuni, sia per esporre in vetrina i fossili ritrovati nel territorio di Montescano. La sala servirà anche ad ospitare gli anziani e la consulta giovanile.

E il sindaco di Menconico Bertorelli presenta gli interventi da attuare

“Un impianto fotovoltaico per il comune” M E N C O N I C O - L’amministrazione comunale di Menconico guidata dal sindaco Livio Bertorelli darà il via ad importanti interventi sul territorio. Prima di tutto il comune provvederà alla sistemazione di tutte le strade. Si tratta di un’opera i cui costi si aggirano intorno ai 300 mila euro. “Per

quanto riguarda le strade abbiamo ottenuto un finanziamento di circa 50 mila euro dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. - racconta il sindaco Bertorelli Il restante importo sarà sostenuto tramite l’accensione di un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti”. Non solo strade. Infatti, il

Concerto celebrativo, Rivanazzano ricorda il 150° RIVANAZZANO TERME - In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, il comune di Rivanazzano Terme, con la collaborazione della Pro-Loco e delle associazioni Occasioni di Festa e Giovane Riva, ha organizzato un concerto celebrativo dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia. Il concerto si terrà oggi, 17 marzo, alle ore 21 presso il Teatro Comunale di Rivanazzano Terme, l’ingresso sarà libero.

La serata sarà chiusa da un brindisi augurale con rinfresco. Il Concerto vedrà la partecipazione del Coro Istituti civici Brera di Novara. La serata sarà allietata dalle musiche di Verdi, Novaro, Olivieri e dalla lettura di testi di Abba, De Amicis, Manzoni, Garibaldi. “Tutta la cittadinanza è invitata - dice il sindaco Ferrari - ringraziamo sin d’ora tutti coloro che hanno collaborato e collaboreranno per la riuscita dell’evento”.

comune ha intenzione di realizzare alcuni interventi di sistemazione dei cimiteri di Montemartino e San Pietro. Il costo dei lavori è di 30 mila euro. Altri 20 mila euro saranno impiegati per la sistemazione delle strade interpoderali e agrosilvopastorali presenti sul territorio comunale. “Abbiamo poi ottenuto un finanziamento di 30 mila euro dalla Regione Lombardia per la pulizia dei fossi. continua Betorelli - Un finanziamento che è arrivato attraverso la Comunità Montana”. Oltre a tutti questi lavori pubblici che prenderanno il via nel corso del 2011, l’amministrazione ha pronto un grande progetto che consentirà di abbattere costi importanti. “Siamo in attesa di concretizzare il progetto di un impianto fotovoltaico che sorgerà nell’ex campo sportivo della frazione Montemartino. sostiene il primo cittadino Stiamo parlando di un opera da 500 mila euro, che ci consentirà di risparmiare

Incontro in Regione tra Andi e Bresciani MILANO - Primo incontro interlocutorio, quello che si è tenuto nel tardo pomeriggio di lunedì nella sede dell’Assessorato alla Sanità in Regione Lombardia fra i vertici di ANDI Lombardia e ANDI Pavia, il Presidente regionale Dottor Federico Dal Cin ed il Vicepresidente regionale e Presidente provinciale di Pavia Dottor Giuseppe La Torre e l’Assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani. L’incontro, frutto di un particolare e personale interessamento da parte del Vicepresidente regionale La Torre, aveva lo scopo di gettare le basi per l’avvio di un dialogo costruttivo con le istituzioni, a partire proprio dalla Regione Lom-

bardia. “Un contatto che ho espressamente voluto – spiega La Torre – perché ritengo necessario che si costruiscano i presupposti di un dialogo costante e soprattutto fattivo e concreto fra tutti quei soggetti che sono protagonisti del mondo della sanità regionale e che sono quindi in condizione di poter ulteriormente migliorare il servizio che viene offerto ai cittadini. E con l’assessore Bresciani abbiamo parlato di una serie di progetti che intendiamo realizzare e che hanno suscitato il suo interesse”. Così, nonostante la difficoltà economica che sta interessando anche l’Ente Regione Lombardia, l’Assessore Bresciani ha chiesto ai rappresen-

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tanti dell’ANDI di predisporre una documentazione scritta e dettagliata da presentargli al più presto, perché possa diventare una base di partenza su cui discutere e operare per iniziative e progettualità concrete. Positivo il giudizio espresso al termine dell’incontro dai vertici ANDI. Intanto si è reso necessario posticipare al 23 marzo per la concomitanza con la nuova festa nazionale, il terzo appuntamento del programma culturale di ANDI Pavia inizialmente previsto per il 17 marzo. Tema della serata, che inizia alle ore 20, sarà “L’uso corretto dei farmaci in odontoiatria”. Relatore la Professoressa Luigia Favalli.

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IN BREVE LIBRI / CASTEGGIO “Il peso delle parole” Domenica 20 marzo, alle ore 18, a Casteggio, nella Certosa Cantù, sarà presentato, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune, il nuovo romanzo di Angela Azzoni intitolato “Il peso delle parole”. A presentarlo sarà Elisa Contardi, giovane scrittrice oltrepadana, amica dell’autrice. Angela Azzoni è nata a Mantova. Ha vissuto in Francia alcuni anni e ora vive a Monaco di Baviera. È educatrice e ha insegnato nelle scuole elementari. Il libro racconta la storia di amicizia di Valentina e Samantha, amiche fin dagli anni dell’adolescenza e legate da un rapporto profondo, ricco di promesse e di ricordi. L’autrice riesce nel difficile tentativo di ordire una trama fitta di eventi e personaggi che di primo impatto paiono avere poco o nulla a che fare gli uni con gli altri. L’amicizia, protagonista assoluta nella vita di due giovani donne, accompagna la loro esistenza e lascia il segno della sua forza di sentimento che resiste alla lontananza.

CONCERTO / VOGHERA Lirica per il rifugio di Travacò Una serata benefica di grande musica, con raccolta fondi a favore del Rifugio di Travacò Siccomario (www.oltreilrifugio.it): è quella in programma venerdì 8 aprile, alle ore 21, presso il Teatro dei Padri Barnabiti di via Garibaldi, a Voghera. Protagonisti gli “Amici della Lirica dell’Oltrepò”, accompagnati al pianoforte dal maestro Enrico Zucca e al violino da Guido Torciani: i soprano Sally Kline, Angela Gottardo e Rossana Castaldi; i baritoni Carlo Checchi e Loris Lapi; i tenori Carlo Nicolini, Gian Paolo Guazzotti, Ennio Bellani, Cherubino Boscolo e Maczo Toma. L’ingresso sarà ad offerta. Con il ricavato si vuole accogliere l’appello che arriva dalla Lega Nazionale per la Difesa del Cane - Sezione di Pavia, per aiutare il migliore amico dell’uomo e, in particolare, tutti gli ospiti del Rifugio di Travacò Siccomario.

BALLO / PIZZALE Campioni regionali

circa 20 mila euro all’anno sulla spesa dell’illuminazione pubblica. Per le nostre casse comunali questo non è poco. I lavori di realizzazione di tale impianto (92 kilowatt di potenza) dovrebbero partire entro l’estate”. Il comune, che approverà il bilancio di previsione 2011 a fine mese, da tempo, ha deciso di puntare sulle energie alternative. Il campo eolico, a differenza di altri tipi comuni di impianti, consentirà al comune di risparmiare denaro senza deturpare l’ambiente.

Ancora una brillante performance da parte degli allievi di Cicala Dance, la scuola di ballo di Pizzale diretta da Roberta e Alessandro Motta. Domenica 6 marzo, ai Campionati Regionali di Desio la coppia formata da Alessandro Ceni e Alessia Massone ha, infatti, conquistato il titolo nella combinata “Tutti in uno” formata da tre balli, walzer lento, tango e quick step e sono saliti sul gradino più alto del podio.

MOSTRA / GODIASCO Le lettere di Mazzini e Garibaldi In occasione dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, il comune di Godiasco patrocina un’interessante esposizione di oggetti dell’epoca presso la suggestiva cornice del Palazzo Pedemonte. L’apertura è prevista dal 17 al 21 marzo, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Si potranno ammirare: giornali dall’800 ai giorni nostri; cartoline storiche e antiche bandiere sabaude; riproduzioni di cartoline e di fotografie; lettere autografe di Giuseppe Mazzini e di Giuseppe Garibaldi inviate a Lorenzo Pedemonti e a Francesco Campofregoso, parente di Faustino Malaspina; la divisa rossa originale del garibaldino Lorenzo Pedemonti e l’abito di gala del senatore Faustino Malaspina (1874). La mostra è organizzata da Aurelio Milanesi e Guido Percivati.

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Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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I “NOSTRI” LUOGHI DEDICATI ALL’ITALIA UNITA

MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA

“sito” custode della memoria per il Risorgimento pagina a cura di PIERLUIGI FELTRI

L’Oltrepò Pavese è stato più volte teatro di cruenti battaglie, fin dai tempi dei Romani. Tra Voghera e Castel San Giovanni, lo spazio pianeggiante che divide il grande fiume Po dalle colline è largo pochi chilometri: una specie di “imbuto” orografico. È stato inoltre terra di confine fino all’unità d’Italia, tant’è che era conosciuto fino a pochi decenni fa con il nome di “Vecchio Piemonte”. Non è un caso dunque che proprio nel cuore dell’Oltrepò, a Montebello della Battaglia, sia avvenuto il primo scontro della Seconda Guerra di Indipendenza. La battaglia del 20 maggio 1859 fu un evento apparentemente secondario della guerra con gli austriaci, ma fondamentale in quanto fu il primo banco di prova per gli alleati franco-piemontesi, che avevano necessità di conoscere la consistenza del nemico e di innalzare fin da subito il morale delle truppe. Inoltre, diversi eventi correlati alla battaglia (come la strage della Famiglia Cignoli o la morte di Giovanni Minoli) aumentarono il senso di oppressione anche nella popolazione e radicarono ancor più il desiderio di cacciare lo straniero. Il grande impero austriaco

aveva dichiarato guerra al piccolo regno piemontese il 30 aprile 1859, ma se si arrivò a questo fu soprattutto grazie al genio diplomatico del Cavour. Forte degli accordi presi con Napoleone III a Plombieres, secondo i quali la Francia sarebbe corsa in aiuto dell’alleato piemontese qualora questo fosse stato attaccato dal nemico, Cavour iniziò a potenziare il proprio potenziale bellico e ammassò l’esercito ai confini orientali del regno. Insomma, stuzzicò in maniera audace il nemico austriaco, che infatti si vide minacciato ed attaccò. Dopo una prima fase durante la quale gli austriaci avanzarono fin nel cuore del Piemonte senza incontrare alcuna resistenza, le carte in tavola cambiarono quando fu lo stesso Napoleone III a scendere in Italia e a prendere in mano il comando dell’esercito franco-piemontese. Più o meno contemporaneamente, gli austriaci avevano iniziato a ritirarsi entro i confini segnati dal fiume Sesia, per poter organizzare al meglio le proprie difese in vista delle prime vere battaglie. Il 19 maggio Ferencz Gyulai, comandante dell’armata nemica, aveva ordinato una grande ricognizione in Oltrepò, con circa trentami-

la uomini. Durante questa avanzata ebbe luogo la strage della Famiglia Cignoli, a Torricella Verzate. I soldati, durante una perquisizione, trovarono presso la loro abitazione una vecchia fiaschetta di polvere da sparo, utilizzata per la caccia. Tanto bastò perché il feldmaresciallo Von Urban decidesse senza esitazione di farli giustiziare. L’esecuzione avvenne sulla strada per Casteggio, dove i Cignoli furono abbandonati agonizzanti per ore. Tutti e nove i membri maschili della famiglia vennero fucilati e morirono. Cavour, non appena ebbe notizia dell’accaduto, diffuse largamente la vicenda non solo

in ambito piemontese ma presso tutte le ambascerie estere presso il quale era accreditato, in modo da guastare la reputazione degli austriaci. Il Von Urban, in particolare, fu segnato da quell’episodio, e morì suicida pochi anni dopo. La vicenda della famiglia Cignoli fu ripresa e mitizzata più volte nel corso del Risorgimento; lo scrittore Francesco Domenico Guerrazzi compose un epitaffio (poi non utilizzato) per il monumento alla famiglia Cignoli, che ben esprime il clima che si respirava in Italia in quegli anni: “A te pietra auspichiamo / durata meno lunga / dell’odio che ti ha posto. / Fra gente italica e austriaca, / in ogni tempo e in ogni loco, / patto il sepolcro, tregua la morte”. Fu sempre durante queste fasi iniziali che avvenne l’episodio della “piccola vedetta lombarda”, riportata nel libro “Cuore” da Edmondo de Amicis. Come portato alla luce pochi mesi fa dagli storici Fabrizio Bernini e Daniele Salerno, non si trattò solo di una favola ma di un reale avvenimento. Questi i fatti: un ragazzo di dodici anni, Giovanni Minoli, rimasto solo nella fattoria dove abitava, decise con coraggio di aiutare i franco-piemontesi a capire dove fossero posizionate le truppe nemiche, e in virtù della sua agilità salì su

un alto pioppo (passato poi alla storia come un frassino per una trascrizione errata del de Amicis). Subito dopo aver comunicato le informazioni richieste, la piccola vedetta lombarda fu colpita da una fucilata austriaca e cadde ferito gravemente. Morì sei mesi dopo, accompagnato fino all’ultimo istante dai soldati coi quali quel 20 maggio aveva intrecciato la propria vicenda. Il pioppo sul quale salì Giovanni Minoli è tuttora visibile sul lato sud tangenziale che collega Voghera a Casteggio, nei pressi di Campoferro. I primi scontri della battaglia di Montebello avvennero fra le truppe al comando di Von Urban e la brigata francese Beuret, la quale aveva un avamposto a Genestrello, e alcune squadre di cavalleria piemontesi. Dopo aver preso Montebello, gli austriaci avanzarono verso Voghera, ma furono respinti sul rio Fossagazzo (sul confine fra i comuni di Torrazza Coste e Codevilla) dalle truppe della divisione Forey giunte da Voghera. Le truppe di Von Urban ripiegarono su Genestrello e poi si barricarono a Montebello, che venne assediata per tutto il pomeriggio dal Forey. Il paese fu stretto in una morsa: a sud, dalla brigata Beuret; a nord, lungo la strada Voghera-Casteggio, dalla cavalleria piemontese, da

tre battaglioni e da reparti di artiglieria. Gli austriaci difesero strenuamente Montebello, e solo a pomeriggio inoltrato gli alleati riuscirono a spingerli verso la zona del cimitero, dalla quale furono nuovamente costretti a fuggire intorno alle 18.30. Allora iniziava la definitiva ritirata degli austriaci verso Casteggio e quindi oltre il Po, e la battaglia poté considerarsi vinta. Morirono da parte francese 98 uomini, di cui 17 ufficiali; 52 da parte piemontese. Si ricordano le ultime parole del valoroso tenente colonnello Morelli, caduto durante una coraggiosa carica alla guida del suo battaglione. In fin di vita, scrisse alla moglie: “Sono coperto di gloria e di ferite; non ho più che poche ore di vita: lo sento, ma voglio che i miei ultimi pensieri siano per te e poi la patria”. A ricordo della battaglia, a Montebello fu inaugurato il 20 maggio 1882 un monumento, progettato da Egidio Pozzi, recentemente restaurato a cura dell’Amministrazione comunale. Montebello è l’unico luogo della Diocesi di Tortona ad essere presente nell’elenco dei luoghi della memoria stabiliti in occasione del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.

Il pioppo della Piccola Vedetta Lombarda


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EVENTI E CULTURA

Si porteranno aiuti ai bimbi malnutriti e agli orfani di genitori morti per Aids

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

150° dell’Italia unita a Pietra de’ Giorgi

Due progetti per S.O.S. Ospedale di Bukavu La chitarra di Mazzini

Mons. Francesco Giorgi, Anna Vicini e don Alfredo Ferrari

LUNGAVILLA - I volontari della nota Associazione S.O.S. Ospedale Bukavu lanciano due nuovi progetti per il 2011: l’assistenza alle famiglie dei bambini malnutriti e agli orfani di genitori morti per Aids. Don Alfredo Ferrari, missionario di Oliva Gessi e promotore di una scuola e di molte iniziative per la popolazione di Bukavu, in Congo, ha incoraggiato tutti i soci presenti all’annuale incontro presso il Centro Diurno di Lungavilla a cercare sempre nuovi stimoli e nuove forze per sopperire ai bisogni di un popolo tormentato da guerre, carestie e malattie. Lui da quei luoghi è rientrato più di un anno fa

ma li porta sempre nel cuore, anche attraverso l’opera della onlus pavese, che può contare anche sulla guida spirituale di Don Francesco Giorgi. “Il bilancio del 2010 è molto incoraggiante. – ha spiegato Anna Sina Vicini, Presidente dell’Associazione – Grazie ai fondi raccolti nel corso dell’anno non solo siamo riusciti a mantenere i bambini del centro nutrizionale che proprio la nostra Associazione ha costruito, ma abbiamo potuto anche garantire i lavori per la manutenzione straordinaria dei locali. Inoltre, grazie ai fondi provenienti dal 5 per mille, sono stati finanziati gli interventi di 5 bambini idrocefa-

li e 5 bambini affetti da gravi neoplasie agli occhi”. Ma nonostante i volontari facciano molto, le necessità da soddisfare sono ancora parecchie. Suor Elena Albarracin, referente della onlus a Bukavu, proprio nelle settimane scorse ha avanzato la proposta di due ulteriori progetti da intraprendere, a partire dall’assistenza alla famiglie dei bambini malnutriti del centro stesso: pur rimanendo nel centro per diversi mesi, quando rientrano nelle proprie case, nel giro di breve tempo, soffrono di pesanti ricadute che portano a nuovi ricoveri. Con l’aiuto dei volontari di Bukavu si potrà dare sostegno economico alle famiglie per evitare un continuo reintervento ospedaliero. Il secondo progetto riguarda invece il sostegno ai cosiddetti orfani dell’Aids, piaga che colpisce molte persone in Congo che, morendo, lasciano bambini soli, spesso anche loro malati: in questo caso l’intervento di S.O.S. Ospedale Bukavu coprirà l’acquisto di cibo, le spese di scolarizzazione, quelle mediche ed anche eventuali imprevisti. “Già a fine gennaio – ha precisato Anna Sina Vicini – sono stati inviati i fondi necessari a sostenere entrambi i progetti per tutto il 2011. Suor Elena, nostro riferimento sul

posto, ne sarà fidata amministratrice, così come ha dimostrato di sapere fare anche gli scorsi anni”. Altra scelta importante riguarda la decisione di aumentare il finanziamento al centro nutrizionale dagli attuali 2500 a 3000 dollari mensili: raccogliere tutti questi fondi non è certo un’impresa semplice, richiede molto impegno ed energia, ma soprattutto grande entusiasmo che ai soci di Bukavu certo non manca, come dimostrano gli ormai famosi mercatini di manufatti che per la prossima primavera torneranno alla Fondazione Maugeri di Pavia (11 e 12 aprile) e di Montescano (5 e 6 maggio). Ma nuovi stimoli arrivano anche dal mondo scolastico: “Per i ragazzi poter organizzare vendite e pesche di beneficenza per raccogliere fondi da destinare ai propri coetanei di Bukavu rappresenta un momento di crescita molto importante – ha raccontato Adriana Sartori, referente per l’associazione del progetto scuola – tanto che per molti questo diventa addirittura il momento più importante dell’anno scolastico. Si tratta di un’esperienza di educazione alla solidarietà fondamentale per la crescita e che sicuramente rimarrà molto impressa nei nostri figli”.

PIETRA DE’ GIORGI L’Amministrazione Comunale di Pietra de’ Giorgi, in occasione del 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia ha preparato tre giorni di iniziative per celebrare l’evento. Si comincia nel pomeriggio di giovedì 17 marzo, alle ore 16.30 con la mostra basata sul materiale proveniente dall’archivio storico comunale. Ad occuparsi dell’allestimento è la cooperativa “Gli Aironi” di Sannazzaro de’ Burgondi, che da qualche anno si occupa del riordino di diversi archivi storici comunali dei paesi limitrofi. Anche se questo lavoro vedrà impegnate le archiviste per altro tempo, si è pensato di dare un assaggio al pubblico del materiale conservato. Data l’occasione particolarmente significativa, sarà dato maggiore risalto ai documenti che risalgono agli anni attorno al 1861. L’esposizione si terrà nella sala “Costanzo Rovati”, presso il municipio di Pietra de’ Giorgi, in piazza don Valentino Arpesella, 2. La giornata continua con un appuntamento alle 21, questa volta nel Cantinone Medioevale. Qui si terrà una cerimonia ufficiale per celebrazione dell’Unità d’Italia alla presenza del consiglio comunale e degli ex consiglieri. Un ricono-

Marco Battaglia

scimento da parte dell’attuale Giunta a tutte le persone che hanno impegnato tempo ed energia nell’amministrazione della cosa pubblica. Il programma si chiuderà domenica 20 marzo alle ore 16.30, sempre nel Cantinone Medioevale, con il concerto dal titolo “Quando Mazzini suonava la chitarra...” . Il maestro Marco Battaglia proporrà musiche di Paganini, Giuliani, Rossini/Giuliani, Regondi, Verdi/Mertz e Legnani suonate con una chitarra appartenuta al famoso patriota. A breve sarà poi presentata una calcografia a tema realizzata in una trentina di copie da Costanzo Rovati e donata al comune. Le scuole saranno coinvolte in una mostra concorso di disegno specificatamente pensati per il 150°.

Collettiva sui motori tra mito e storia

Amici della Musica

L’arte della velocità in mostra

C’era una volta Una storica stampa il cinema per scuole e comuni

PAVIA - “GRAAL Spazio Arte”, in via Garibaldi, a Pavia, ospita dal 12 marzo al 1° aprile la mostra intitolata “L’arte della velocità: motori tra mito e storia” dedicata al mondo della motocicletta e dell’automobile, ai suoi protagonisti, alla storia dei motori, alle grandi icone del passato e alla passione del presente. La mostra vede esporre 24 artisti italiani chiamati a misurarsi con il tema della velocità, il cui simbolo è rappresentato da automobili e motociclette. L’uomo ha sempre avuto un’attrazione fatale per la velocità, ma forse mai come nel ’900 è entrata a far parte della vita di tutti i giorni. Tutto è cominciato intorno al 1910 con il Futurismo, movimento culturale eversivo, dissacrante. I suoi esponenti dichiaravano una rottura con il passato ed esaltavano la civiltà urbana, la macchina e il movimento: i pittori per rappresentare questa realtà scomponevano, frantumavano le forme, le deformavano, creavano

vortici di colore e luce. Il tema della velocità si pone al centro di questa suggestiva esposizione e viene declinato in tutte le sue forme dalla pittura alla fotografia. “GRAAL Spazio Arte” si avvicina al filone della cosiddetta “motoring art”, ovvero la rappresentazione artistica di tutti i soggetti legati al mondo del motorismo, tendenza diffusa nelle gallerie internazionali da molto tempo che vede impegnati artisti di altissimo livello. Punto d’incontro fra la passione per i motori e quella per l’arte, la “motoring art” è ancora poco conosciuta in Italia, ma vanta una lunga tradizione nei Paesi anglosassoni. Questo filone raccoglie le opere, prevalentemente pittoriche, che hanno come soggetto i motori ed il mondo che li circonda. Le opere d’arte presentate nel percorso espositivo parlano di macchine, di moto, di competizioni, quelle storiche e quelle amatoriali, di esibizioni e gare, ma anche di prototipi, e poi ancora di sogni.

TORTONA - Giovedì 24 marzo alle ore 21,15 al Teatro Civico, il quinto concerto della stagione 2010/2011, a cura degli Amici della Musica, come sempre in collaborazione con il Comune di Tortona, ci propone un appuntamento con la musica da film, nell’ambito dell’iniziativa “Il Regio Itinerante”. Dieci musicisti fra le prime parti del Teatro Regio di Torino, hanno in repertorio circa 100 brani ispirati alle colonne sonore di celebri film del ’900. Volta per volta, secondo l’estro del momento, scelgono un certo numero di brani collegati fra loro da un filo temporale e così potrebbero comparire le più celebri canzoni ad esempio di Charlie Chaplin, di Morricone, di Gerswhin, di Kearns, di Nino Rota (tutti i film di Fellini), di Henry Mancini (La Pantera Rosa), di Michael Jackson. Sono programmi molto piacevoli e richiesti in varie sedi piemontesi, per il terzo anno dall’inizio di questa esperienza. Certamente i presenti potranno riconoscere buona parte dei motivi proposti, che si presenteranno variati grazie all’intervento degli strumenti anche in veste di solisti. Il programma quindi spazia nell’intero 900 musicale, che è stato definito “Il Secolo del Cinema”, e sarà forse gradita la sorpresa dei singoli brani proposti. Prenotazioni e biglietti presso il Teatro Civico al numero 0131 / 822244 - 820195.

Provincia di Pavia

Luigi Bassanese presidente del Consiglio provinciale

PAVIA - La Provincia di Pavia ha dato avvio alle celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia attraverso la realizzazione di una stampa storica custodita in una cartelletta. Essa riproduce un momento della II guerra d’indipendenza, il passaggio delle truppe austriache sul Ticino dirette verso l’Oltrepò, allora piemontese. La cartelletta che la racchiude mostra due antiche mappe del territorio della Provincia di Pavia, una del 1700 e l’altra della seconda metà dell’Ottocento. Il Presidente del Consiglio Provinciale, Luigi Bassa-

nese, così commenta: “Questo importante anniversario è anche l’occasione per ricordare i tanti patrioti che hanno votato la loro vita all’ideale di una terra unita. L’Oltrepò Pavese è stato terreno di importanti scontri risorgimentali e pertanto la Provincia di Pavia entra a pieno titolo tra i territori teatro degli eventi che portarono alla costituzione d’Italia”. La riproduzione di questa stampa d’epoca verrà consegnata a tutti i Comuni e a tutte le scuole di ogni ordine e grado della Provincia. a.b.


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

pag.

EVENTI E CULTURA

Testi e foto di Mattia Tanzi e Alessandro Disperati

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Prosegue sabato 19 marzo “Troviamoci a teatro”

L’Oltrepò nella guida Terre e Cultura I falsi d’autore alla rassegna bronese VARZI - E’ pronta la nuova guida della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese che sarà presentata nelle prossime settimane a Varzi. Il volume voluto fortemente dal Presidente dell’ente montano Bruno Tagliani e dall’assessore al Turismo Fabio Riva è stato realizzato da un team composto da giornalisti, grafici ed esperti del territorio. I testi e le foto sono curati da Mattia Tanzi, direttore del bisettimanale il Punto e da Alessandro Disperati, direttore del mensile Il periodico con la collaborazione di Pier Filippo Frisa e del Gal Alto Oltrepò. Il progetto creativo, l’impaginazione grafica e le illustrazioni sono dello studio Bell&Tany di Voghera. Il volume edito da Guardamagna di Varzi s’intitola “Terre e Cultura. Guida turistica della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Percorsi tra cultura, turismo e prodotti locali. La guida, il cui formato assomiglia alle note guide del Touring Club è suddivisa in tre itinerari. Il primo percorre la Valle Staffora, il secondo le valli Ardivestra, Nizza e Tidone e il terzo la Valle Coppa. Vi sono poi dei capitoli specifici dedicati a Cultura, Turi-

M. Tanzi e A. Disperati

smo e Prodotti Locali. Il volume è supportato da una cartina che, accompagna il turista in un magnifico territorio ricco di storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia. “Il territorio della Comunità Montana è una realtà ricca di risorse in continuo dialogo tra tradizione e innovazione. L’attività agricola - spiega il presidente Bruno Tagliani all’interno della guida - e i suoi prodotti tipici s’inseriscono in una natura ancora largamente intatta e tra i piccoli borghi pieni di storia. La Comunità Montana è attiva da ormai più di 30 anni nella gestione di questo piccolo mondo dell’Appennino settentrionale, dedicando un’attenzione particolare alla conservazione ed alla pro-

mozione di terre dalla cultura unica. Sono molto lieto di presentare questa guida, utile strumento per meglio conoscere le bellezze storico artistiche, le eccellenze agroalimentari e le innumerevoli possibilità turistiche che il nostro territorio offre e su cui la Comunità Montana si impegna giorno dopo giorno”. Fabio Riva all’inizio della guida scrive: “Oggi si rende finalmente disponibile una guida che presenta, con sintesi e precisione, la Comunità Montana e il suo territorio. Si colma così una grande lacuna nell’ambito della promozione turistica, grazie ad uno strumento capace di mettere interamente in luce le nostre terre: dall’antico percorso della Via del Sale a castelli, pievi ricche di storia ed arte, dalla realtà termale a quella degli sport invernali, dalle bellezze naturali, al mondo enogastronomico, l’Oltrepò disegna percorsi irripetibili, capaci di soddisfare ogni interesse ed esigenza. ‘Terre e Cultura’ seguendo il naturale andamento delle nostre valli, e, grazie alle sue schede di approfondimento permette di identificare immediatamente i luoghi da non perdere”.

BRONI - Continua presso il teatro dell’oratorio De Tommasi di Broni il cammino della rassegna teatrale “Troviamoci a teatro…”. Dopo la serata in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia svoltasi la scorsa settimana, l’appuntamento di sabato 19 marzo alle ore 21 sarà con il teatro dialettale. Di scena la compagnia “I falsi d’autore” di Lungavilla che anche quest’anno torna a divertire il pubblico bronese. “Asa, doon e re ciapal s’el gh’è” è il titolo della commedia comica che il gruppo presenterà nel teatro dell’oratorio. Si tratta della sesta produzione della compagnia lungavillese, molto nota in tutto l’Oltrepò. I protagonisti di questa ennesima fatica teatrale sono Giuan e Pedar. Dove passano gran parte della loro giornata i due pensionati? Al bar naturalmente! Nanda, la barista solare e sprint, li coccola con tutte le sue attenzioni visto che praticamente sono una famiglia unica. A turbare la tranquillità forse anche un po’ monotona del bar Nanda arriva una

I “Falsi d’autore” durante una rappresentazione

donna appena uscita dalla Messa che propone qualcosa di innovativo ed avvincente ai clienti del bar. In cosa consiste la proposta? E soprattutto, avranno veramente capito Giuan e Pedar di cosa si tratta realmente? Il pubblico lo scoprirà venendo a teatro, sicuro di trascorrere due ore in assoluta allegria. La compagnia teatrale “I falsi d’autore” è formata da un gruppo di persone con la passione del teatro in vernacolo, tutte dilettanti e con lo scopo di far divertire il pubblico e di affermare l’importanza delle tradizioni e della lingua dialettale.

Il cast della compagnia è formato da Carlo Agostelli, Giuliano Chioetto, Loretta Verna, Rita Petrin, Alessio Zanovello, Andrea Olezza. Lo staff tecnico è composto da Michele e Mario Raso, Maria Malizia, Carlo Agostelli, Mary Cevini e Stefania Merlini; nel ruolo di presentatrice Chiara Proce. La regia è affidata a Alessio Zanovello. La rassegna di Broni proseguirà sabato 26 marzo: alle ore 21 il Laboratorio teatrale dell’Unitre di Broni presenterà “Sono una piccola ape furibonda…”, un recital con scritti e poesie di Alda Merini. m.r.


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VAL CURONE - VALLE OSSONA 0131 861264) Mercoledì 23: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Edicole aperte domenica 20 marzo 2011 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala. Distributori aperti domenica 20 marzo 2011 IP, S.S. per Voghera; TAMOIL, S.S. per Genova; AGIP, p.zza Milano; API, Corso Pilotti 2/F; ERG, S.S. per Alessandria; API S.S. per Alessandria.

Per l’anniversario della morte di San Luigi Orione un convegno e la S. Messa

Riceviamo e pubblichiamo

Il card. Bagnasco al Santuario della Guardia

Il Sindaco sull’Unità d’Italia

TORTONA - Sabato 12 e domenica 13 marzo sono stati due giorni di festa per la città di Tortona che ricordava il 71° anniversario dalla morte di San Luigi Orione. Il Movimento Laicale Orionino (MLO) insieme ai giovani del Movimento Giovanile Orionino (MGO), ha organizzato un convegno e dei momenti di festa per dimostrare che don Orione e il suo carisma sono ancora vivi nella chiesa e nella società. Il relatore del convegno, che si è tenuto nella mattinata di domenica, è stato il Cardinal Angelo Bagnasco, presidente della CEI e arcivescovo di Genova. Il Porporato ha trattato con molta abilità e sapienza un tema caro a don Orione: “Emergenza educativa: i giovani sole o tempesta del domani” portando avanti un messaggio che arriva a toccare tutte le coscienze. “Le menzogne del nostro tempo ci fanno credere che l'uomo è solo, è un’isola auto referenziata” ha affermato il Cardinale - la filosofia quindi che si insinua è quella di prendere dalla vita ora tutto ciò che si può spremere. Se l’uomo è il centro, vedrà il mondo in funzione di sé e tutto verrà avvicinato in mo-

Cari concittadini, giovedì 17 marzo si celebra il 150 esimo anniversario dell’Unità d’Italia, una giornata che ci deve vedere uniti nella commemorazione, del ricordo, di un’azione condivisa affinché la storia, fondamenta del presente, diventi insegnamento per il futuro. Il messaggio che noi oggi dobbiamo tenere vivo e trasmettere ai nostri giovani è il senso di gratitudine in ricordo di coloro che hanno reso possibile l’Unità d’Italia trasformandola in una nazione unita, libera e solidale. Per questo come ho già detto altre volte, bisogna tenere vivo quel filo conduttore tra il 4 novembre, festa della Vittoria delle Forze Armate e dell’Unità d’Italia, il 27 gennaio, Giornata della Memoria, il 25 aprile, Festa della Liberazione e il 2 giugno, celebrazione della nascita della Repubblica e del suffragio universale. Un filo conduttore che deve vivere nella consapevolezza che impegno, sacrificio e coraggio sono valori universali e che non sono stati compiuti invano. Anche la nostra città, oggi, ricorda - insieme a tutti coloro che si sono battuti per l’Unità d’Italia, come i Romagnoli, i Ferretti e i

La S. Messa con il card. Bagnasco

do strumentale dove il prendersi carico degli altri è visto come un peso per la collettività”. “La società - ha proseguito il Porporato - fatta da tante isole, da una moltitudine di individui dove ognuno è legge a se stesso e si rapporta in termini di utilità è una società frantumata, infelice ed insicura, dove gli individui sono più facilmente manovrabili e dominabili”. “La vita vale dalla rete di relazioni d’amore in cui si vive”. La platea dell’auditorium del Centro Mater Dei era al completo e al termine della relazione alcuni giovani hanno posto delle domande al Cardinale che ha risposto

puntualizzando alcuni punti fermi. Questo momento di intensa formazione, si è concluso con la solenne concelebrazione nella Basilica, presieduta dal cardinal Bagnasco. Al termine davanti all’urna di Don Orione, il corteo liturgico si è soffermato per un momento di preghiera. La festa animata dall’entusiasmo e dal calore dei giovani è stata una vera testimonianza visibile del clima di famiglia che regna nel mondo orionino. Presenti all’incontro il vescovo diocesano mons. Martino Canessa e numerose autorità tra cui il Questore di Alessandria, i sindaci di Tortona e di Pontecurone. Sabato 12, alle ore 17 si è

svolta nel Santuario la celebrazione nella quale tre chierici, Sidon dall’India, Mamisoa e Rinja dal Madagascar, hanno emesso la professione perpetua nelle mani di don Pierangelo Ondei e alla presenza del delegato Padre Malcom Dyer. Erano presenti alcuni confratelli delle comunità vicine, i chierici del teologico, alcuni amici dei professi e tanti fedeli del nostro santuario. Nella stessa giornata circa 120 giovani del MGO sono arrivati dai diversi centri e parrocchie iniziando a vivere insieme momenti di comunione e di formazione. Un pioggia continua ha reso impossibile lo svolgimento della grande caccia al tesoro sui passi di Don Orione che era stata organizzata per le vie di Tortona. A notte fonda, sotto la pioggia, tutti i giovani si sono recati alla Casa “Paterno” per respirare aria orionina e terminare la giornata nella cappella. “L’iniziativa, per la sua carica formativa e per il clima di comunione che si è creato nell’ambito del MGO, è stata molto positiva” ha sottolineato l’assistente spirituale Don Castignoli. f.m.

Leardi - il giovanissimo Alberto Leardi, uno dei tortonesi più significativi del nostro Risorgimento. Una figura esaltata dalla sua gloriosa morte nell’impresa dei mille. Nel 1859 lasciò la famiglia e gli studi e corse ad arruolarsi nel corpo dei Carabinieri Genovesi sotto gli ordini del generale Garibaldi. Si distinse nella campagna del ’59 per la liberazione della Lombardia tanto che l’anno dopo Garibaldi, nella spedizione per la liberazione della Sicilia, gli conferì il grado di capitano. Il 25 giugno 1860 da Genova, impaziente di raggiungere la Sicilia, scriveva al fratello Diodato: “Quando riceverai questa mia sarò già in bocca al mio destino. Questa volta spero che fra le tante palle scagliate contro la gioventù italiana ve ne sarà una anche per me, ed in questa speranza ti saluto.

Il Risorgimento e la fiera di S. Giuseppe a Castelnuovo Tre appuntamenti filosofici CASTELNUOVO S. - Nell’ambito delle iniziative per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia l’amministrazione comunale organizza, questa sera, giovedì 17 marzo, alle ore 21, in sala Pessini un incontro dedicato a due castelnovesi illustri. Sarà l’occasione per conoscere meglio alcuni protagonisti della storia del Risorgimento grazie alla collaborazione del professor Antonello Brunetti che ha curato immagini e testi delle vicende che vanno dalla Rivoluzione francese al 1870. Sarà una serata di storia per ricordare Giuseppe Pacchiarotti (17891823) che fu tra gli ispiratori e protagonisti dei moti piemontesi del 1821 e, come tale, fu inserito nell’elenco dei 97 condannati a morte redatto dai tribunali sabaudi. Rifugiatosi in Spagna, creò una legione di italiani che affiancò i rivoluzionari spagnoli. Definito “il bravo fra i bravi” morì in combattimento presso Perpignano. Con lui verrà ricordato Francesco Bersani che a soli 16 anni raggiunse, con lo zio Carlo Leardi, Garibaldi in Sicilia e partecipò a tutta la seconda parte dell’impresa dei Mille.

Successivamente a causa della morte del padre e della responsabilità di gestire la famiglia non partecipo alle altre imprese garibaldine. Nel 1866, però, ventiduenne, andò volontario fra i “Cacciatori delle Alpi” al comando di Garibaldi, gli unici ad ottenere vittorie contro gli Austriaci. Nella battaglia di Montesuello fu gravemente ferito e morì il 20 luglio del 1866. L’incontro coinvolge anche gli allievi delle scuole. Domenica 20 marzo si svolgerà la tradizionale fiera di San Giuseppe che apre la serie delle iniziative di mercato legate all’agricoltura della Bassa Valle Scrivia e che si presenta con un ricco

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

programma preparato dall’amministrazione comunale. Ci sarà la consegna di un albero ad ogni nato nel 2010: una tradizione ormai consolidata che si rinnova ogni anno. Il comune per proseguire nell’iniziativa ha acquistato da un privato un terreno di circa dieci pertiche perché la prima parte del Parco dei neonati è ormai completata. Più di 600 gli alberi messi a dimora, ognuno con un cartellino e un numero riconducibile al nome del neonato. L’imponente fiera agricola con i trattori e i più recenti mezzi tecnici per l’agricoltura occuperà buona parte dello spazio espositivo di fronte al mercato orticolo e nelle vie adiacenti compresa l’esposizione automobilistica e la gara al laghetto Toio. Accanto al mercato per gli operatori del settore primario l’ampia presenza del settore ambulante. In castello una rassegna fotografica dedicata al torrente Scrivia e firmata da Bruno De Faveri mentre in piazza, domenica pomeriggio, la sagra dei farsò le dolci frittelle distribuite gratuitamente dal comune con la collaborazione della pro loco di Silvano Pietra e le Cantine Volpi di Tortona.

TORTONA - Il Gruppo di ricerca filosofica Chora organizza, come tutte le primavere, un ciclo di conferenze che vedranno impegnate a Tortona alcune illustri personalità della cultura italiana. Quest’anno il tema scelto è “Il potere e il desiderio”. Il ciclo è articolato in tre incontri, dedicati ciascuno ad un momento storico significativo degli ultimi 100 anni: il 1933, il 1968 e il presente. Con il termine “desiderio” si intende quella dimensione dell’umano che il potere intende, a seconda dei tempi e dei luoghi, contenere, indebolire, orientare, modellare, al fine di rafforzare la propria azione. Al tempo stesso, però, il desiderio costituisce la spinta irriducibile per l’espressione dell’individuo al di là di ogni forma di controllo. Il Gruppo di ricerca filosofica Chora è un’associazione di

Oltre 140 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA

promozione sociale con scopi culturali e senza fini di lucro, costituitasi nel 1998 per iniziativa di alcuni laureati in filosofia dell’Università di Pavia. Il Gruppo Chora ha sede presso la Biblioteca Civica di Tortona. Il calendario degli incontri sarà il seguente: martedì 22 marzo, Simona Forti parlerà di “1933. Il desiderio manipolato e il potere totalitario”. Martedì 29 marzo, Alessandro Dal Lago interverrà su “1968. Il desiderio al potere” e martedì 5 aprile, Antonio Scurati su “2011. Poteri del terrore: i media e le strategie della paura”. Gli incontri, tutti alle ore 21, si terranno presso la Sala Convegni della Fondazione CRTortona. L’evento è organizzato con il contributo della Fondazione CRTortona, con il patrocinio della Città di Tortona e in collaborazione con l’Unitre.


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Firmato il protocollo d’intesa per avviare nuove iniziative sul territorio

Comune e LILT insieme per la prevenzione TORTONA - Il sindaco, Massimo Berutti, e il presidente della Sezione Provinciale di Alessandria della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT Al), Pier Giacomo Betta, con la partecipazione dell’assessore alla Sanità del Comune di Tortona, Adelio Ferrari, hanno sottoscritto il Protocollo d’intesa per la collaborazione, in tema di educazione alla salute della popolazione cittadina, attraverso la promozione e attuazione della prevenzione oncologica. Fornire informazioni e supporto in ambito oncologico, educare la popolazione sulle conoscenze scientifiche relativamente ai tumori, informare su procedure mediche e luoghi dove poterle effettuare rivolgendo una particolare attenzione alle problematiche psicosociali per raggiungere l’obiettivo di una migliore qualità della vita: sono questi gli obiettivi primari che ci si prefigge con la sottoscrizione di questo protocollo d’intesa. In particolare, le parti, con questa firma, si impegnano rispettivamente ad informare a priori il Comune di Tortona, nella persona dell’asses-

La firma della convenzione tra Comune e LILT

sore alla Sanità, Adelio Ferrari, su qualsiasi progetto, iniziativa o manifestazione in merito alla prevenzione che la LILT vorrà indire; mentre l’amministrazione comunale si impegna, previa approvazione, a concedere il patrocinio alle proposte avanzate. “La nostra città ha un grande patrimonio e una grande ricchezza che sono rappresentate dalle associazioni di volontariato, che offrono la loro operosa generosità a favore del prossimo e la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori è una di queste eccellenze” ha dichiarato il sindaco, Massimo Berutti. “L’Organizzazione Mon-

diale della Sanità (OMS) stima che sia attualmente possibile prevenire almeno il 30 % dei nuovi casi di tumore secondo le parole del presidente di LILT Al - “vi sono semplici regole da seguire, semplici azioni che ogni persona può compiere per ridurre il rischio di sviluppo della malattia. La prevenzione quindi rappresenta la miglior alleata della buona salute e tutti devono essere consapevoli che è lo strumento più efficace per combattere i tumori, ovvero che Prevenire è Vivere ”. In questi ultimi tempi l’interesse operativo della Sezione alessandrina, pur non trascurando i tradizionali temi del-

Messa nel luogo del martirio di S. Marziano

TORTONA - Tra le celebrazioni che domenica 6 marzo si sono svolte in città in onore di San Marziano, ricordiamo anche un particolare momento presso la cappelletta sita in via Silvio Ferrari che fa territorialmente parte della chiesa di S. Giacomo. Qui, dove la tradizione vuole che Marziano abbia subito il martirio e dove è conservata una reliquia del suo corpo, alle ore 15 un nutrito gruppo di fedeli, con il parroco, don Alberto Rossella, si è riunito per la celebrazione eucaristi-

Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

pag.

ca presieduta da don Francesco Larocca, viceparroco della Cattedrale. La bella giornata primaverile sembrava avvalorare il detto “San marziano con la viola in mano” e don Francesco, nel corso dell’omelia, ha evidenziato come Marziano sia davvero nel cuore dei tortonesi che in lui riconoscono il primo evangelizzatore della nostra terra. Di Marziano, in verità, sappiamo poco: il nome latino Marcianus potrebbe voler indicare la sua appartenenza alla gens Marcia, famiglia in

vista nella Roma del I secolo d.C. Convertito al cristianesimo, Marcianus, con il ruolo di Episcopus, venne inviato ad evangelizzare Derthona, il centro più importante della provincia ligure e vi giunge verosimilmente verso il 75 d.C. Qui Marcianus fonda una comunità cristiana che guida personalmente per lunghi anni, fino al martirio subito durante la persecuzione voluta dall’imperatore Adriano, quindi probabilmente verso il 122 d.C. Sono passati secoli; oggi né in Italia né a Tortona i cristiani sono perseguitati, ma esistono ancora terre dove i cristiani subiscono il martirio come Marziano: la sua figura, seme fecondo della Chiesa tortonese, è icona di quanti non hanno paura di testimoniare Cristo, anche a costo della perdita della vita. Patrizia Govi

Il baritono Polinelli ha cantato a Tokyo TORTONA - Momenti di apprensione per il concittadino Filippo Polinelli impegnato in una tournée in Giappone con il “Maggio Musicale Fiorentino”, sotto la direzione del Maestro Zubin Mehta. Gli artisti italiani celebrano il 150° dell’Unità d’Italia con una serie di spettacoli lirici nella capitale Giapponese. Il giovane e promettente baritono tortonese, che ha solo 26 anni e ha già nel suo curriculum artistico una serie di spettacoli in diverse parti del mondo, è presente nella ‘Forza del destino’ dove canta nel ruolo di ‘Alcalde’. Comunque il programma previsto nella tournée va avanti. Domenica scorsa “La forza del destino” a Yokohama: teatro esaurito, tutto rivestito da tricolori e 18 minuti di applausi. Alttanto applausi nella spettacolo di lunedì a Tokyo: “Al momento

la prevenzione primaria, quali stili e abitudini di vita relativi all’alimentazione e al tabagismo, e quella secondaria, legata alla promozione di una cultura della diagnosi precoce, si è rivolto soprattutto all’ambiente di vita, al quale è scientificamente riconosciuto un ruolo primario ai fini della salute e più in particolare della prevenzione delle malattie tumorali. Le città sono già e saranno sempre più decisive per la salute. Sono fonte di innovazione culturale, tecnologica ed economica, ma possono anche essere causa di malattia. Salute e benessere non dipendono solo dall’accesso ai servizi sanitari, ma sono determinati dalle condizioni sociali in cui la popolazione vive, lavora ed invecchia. Costruire una città salubre richiede quindi attenzione all’habitat urbano e al suo impatto sociale e comportamentale sugli individui, con riferimento in particolare alle loro abitudini alimentari e all’attività fisica al fine di prevenire le cosiddette “malattie del benessere”, tra cui il cancro. p.s.

Arte e senologia per le donne TORTONA - Venerdì 18 marzo, alle ore 20,45, presso il Circolo di Lettura di Tortona, si terrà un incontro fra l’arte e il quotidiano nell’Unità di Senologia dell’ospedale cittadino dal titolo: “Un libro. Un quadro. Le donne”. Durante la serata interverranno Marcella Serpa, autrice di “Ella Tambussi Grasso”, l’artista Pietro Bisio, autore del quadro “Casei Gerola” e Maria Grazia Pacquola, responsabile dell’Unità di Senologia del presidio ospedaliero di Tortona. L’incontro libero sarà l’occasione per conoscere meglio una delle realtà di eccellenza sanitaria, anche attraverso espressioni che si qualificano nell’arte e nella letteratura. Durante la serata sarà riservato uno spazio per dialogare con i relatori.

IN BREVE EVENTI / CASTELLAR GUIDOBONO

Cena di beneficenza per l’O.F.T.A.L. Martedì 8 marzo il salone parrocchiale di Castellar Guidobono ha ospitato la tradizionale cena organizzata per la festa delle donne dalla Pro loco, in collaborazione con l’amminsitrazione comunale e con l’Oftal. Il ricavato della serata è stato devoluto all’Oftal diocesana per il pellegrinaggio degli ammalati. La serata, alla quale ha partecipato anche il sindaco Stefano Arrigoni, che con disponibilità ha servito ai tavoli, è stata realizzata grazie all’impegno e alla disponibilità di un affiatato gruppo di persone che da alcuni anni, si impegna a creare momenti di festa, molto apprezzati dalla comunità.

MEIC / TORTONA La teologia della creazione L’Azione Cattolica diocesana, il Movimento Ecclesiale Impegno Culturale (MEIC) e il Centro Italiano Femminile (CIF) organizzano, mercoledì 23 marzo, alle ore 21, nella Sala della Fondazione CRTortona l’incontro sul tema “La teologia della creazione in Giovanni Paolo II. Per una nuova alleanza tra etica, tecnica e ambiente”. Relatori saranno il prof. Luciano Valle, docente di Etica all’Università di Pavia e Fabrizio Longa Amministratore delegato del Parco Scientifico e Tecnologico di Rivalta Scrivia.

PREGHIERA / TORTONA Funzione per ricordare mons. Scappini Il gruppo corale orchestrale San Luigi Orione in occasione del quinto anniversario della morte di monsignor Giuseppe Scappini ne ricorda la figura e l’opera e con lui fa memoria di tutti i coristi defunti con la S. Messa che sarà celebrata da mons. Luigi Quaglini il 19 marzo, alle ore 18, nella santuario della Madonna della Guardia di Tortona.

ASSOCIAZIONI / TORTONA Rinviato al 27 marzo l’incontro di A.C. Il terzo ed ultimo incontro interassociativo dell’Azione Cattolica di Tortona, Viguzzolo e Sale è stato rinviato di una settimana. Pertanto si svolgerà domenica 27 marzo sempre dalle 15,30 alle 17,30 nel salone del Seminario di Tortona e, come previsto, sarà presente il professor Carlo Buscaglia, Dirigente Scolastico del Liceo Peano di Tortona, che sarà intervistato sul tema “Esercitare la speranza in tempi di crisi”.

BENEFICENZA / TORTONA Sfilata di moda della Croce Rossa La Sezione Femminile della Croce Rossa Italiana di Tortona organizza venerdì 18 marzo, alle ore 21, presso il Teatro Civico, una sfilata di moda per beneficenza. Il ricavato del biglietto di ingresso, con offerta minimo di 10 euro, sarà devoluto allo Sportello d’Ascolto cittadino.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Una giornata in compagnia dell’arte Nel “Caleidoscopio” di domenica 20 marzo alle 20,30 e in replica il 22 marzo, alla stessa ora, Andrea Bobbio proporrà un itinerario dedicato alle 24 ore della giornata attraverso famosi testi poetici e brani musicali. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.

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LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME

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della scossa gli artisti uscivano dal teatro – riferisce la mamma di Filippo, Assunta Robutti - un grande spavento, una scossa interminabile, ma anche una straordinaria efficienza nella gestione dell’emergenza e una notevole compostezza nella popolazione. a.b.

Fossati dal 1906

Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA

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Giovedì 17 marzo 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 17 al 23 marzo 2011 Giovedì 17 marzo: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 18: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Sabato 19: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Domenica 20: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)

Il 23 marzo il Comune e la ditta Alessio organizzano un convegno sul tema

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 21: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Martedì 22: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166) Mercoledì 23: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Edicole aperte domenica 20 marzo 2011 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

In scena per la stagione “Tealtro”

La dieta mediterranea patrimonio dell’umanità Sotto a chi tocca... a Novi NOVI LIGURE - In occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con l’intento di valorizzare la cultura e le tradizioni dell’arte culinaria italiana, la ditta “Alessio” e il Comune di Novi Ligure, hanno deciso di organizzare un convegno, intitolato “Gusta Mediterraneo - la dieta mediterranea patrimonio dell’Umanità”, che si terrà mercoledì 23 marzo, alle ore 17, presso la Biblioteca Civica. L’attenzione per la qualità e l’origine degli alimenti cucinati per la refezione scolastica novese sono uno dei punti d’eccellenza dell’amministrazione comunale, che da qualche tempo propone agli alunni, attraverso la “Alessio Spa” e la “Novi Servizi”, i piatti della nostra tradizione, valorizzando i principi della dieta mediterranea. La quinta sessione del “Comitato Intergovernativo dell’Unesco” per la tutela del patrimonio culturale immateriale dell’umanità, il 17 novembre dello scorso anno, ha iscritto proprio la “Dieta Mediterranea” nella sua prestigiosa lista. Tale riconoscimento consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato

esempio di contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come “eccellenza mondiale”. Il termine “dieta” è inteso, infatti, come “stile di vita”, vale a dire l’insieme delle pratiche, delle espressioni e delle conoscenze con cui le popolazioni del Mediterraneo hanno ricreato, nel corso dei secoli, una sintesi intorno al mangiare. Il convegno è sponsorizzato dalla “Federazione Italiana Club e Centri Unesco” che ha concesso il suo patrocinio anche all’omonimo concorso rivolto alle scuole elementari cittadine che sa-

ranno premiate nell’occasione dalla vicepresidente Nazionale, Maria Paola Azzario Chiesa. Il tema predominante dell’incontro sarà il confronto sull’alimentazione quotidiana dei ragazzi, a partire da quanto avviene nella mensa scolastica. Il convegno sarà condotto da Nadia Biancato, mentre, l’argomento sarà introdotto da Antonino Linguanti, responsabile operativo di “Alessio Spa” e, successivamente, approfondito dal noto chef Andrea Ribaldone, già protagonista della trasmissione “La Prova del Cuoco”, e dalla dottoressa

Maurizia Battezzati, dietologa dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. Alla presenza del Sindaco, Lorenzo Robbiano e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Felicia Broda, saranno quindi assegnati i premi in palio per le due sezioni del concorso: una bellissima giornata alla “Minitalia Leolandia”, mentre, a tutte le classi che hanno aderito, la “Acos Spa” consegnerà un premio di partecipazione. Tutti i lavori pervenuti saranno in esposizione e, durante il convegno, i bambini presenti potranno partecipare, in altri spazi della Biblioteca, alla narrazione di una fiaba animata sul tema dell’alimentazione. Al termine del convegno, nel pomeriggio, si potranno degustare i piatti che ogni giorno i ragazzi gustano nell’ora di pranzo nella mensa scolastica. L’iniziativa è ovviamente aperta a tutta la popolazione. Per maggiori informazioni sull’iscrizione della “Dieta mediterranea tra i Patrimoni culturali immateriali dell’Umanità” si possono anche visitare i siti: www.clubunesco.it e www.clubunesco.al.it. Davide Daghino

Borsa di studio per i liceali per ricordare Serena Tiseo NOVI LIGURE - La morte di un congiunto, per i familiari, non ha mai senso. Meno ancora se si tratta dell’unica figlia, portata via da un brutto male a soli ventotto anni. Eppure, il modo per trasformare un lutto così atroce in qualcosa che serva almeno agli altri, è forse l’unica via d’uscita per non perdere la forza indispensabile ad andare avanti. In questo modo devono aver ragionato i genitori di Serena Tiseo, la promettente scrittrice novese deceduta lo scorso ottobre che, prima di laurearsi in economia all’università Bocconi, ha frequentato il liceo classico di Novi. E proprio da lì, mamma Tiziana ha deciso di ricominciare: istituendo in collaborazione con le locali

Serena Tiseo

associazioni Auser Insieme per Serravalle e Iris il premio “Serena Tiseo” riservato, in questa prima edizione, solo agli studenti delle ultime tre classi del liceo “Amaldi” (sezione classica). Il concorso è davvero originale, quanto semplice: “Serena adorava la scrittura - racconta con orgoglio la mamma - e, a parte qualche racconto u-scito in antologia, ha purtroppo potuto

pubblicare un solo romanzo (Un Filo di Perle. Il libro che cambiò il mondo)”. Una soddisfazione che fa rimanere con l’amaro in bocca, perché Serena ha lasciato nel cassetto altri volumi, in cui sono rintracciabili i segni di una evidente maturazione artistica. “Motivo per cui - prosegue la professoressa Alda Colombara, animatrice del progetto e membro della commissione giudicatrice abbiamo immaginato di coinvolgere gli studenti in una ricerca che avesse per oggetto proprio l’opera prima”di un autore italiano, dalla quale evidenziare i segni premonitori e caratteristici della sua successiva produzione letteraria”. In palio per il miglior lavo-

ro svolto dai giovani liceali c’è una borsa di studio del valore di cinquecento euro, oltre alla stampa dell’elaborato. La commissione dovrà proclamare il vincitore entro il prossimo 30 giugno. “La premiazione, però spiega ancora la mamma di Serena - avverrà nell’autunno 2011 e, per l’occasione, intendiamo anche proporre la vendita del romanzo pubblicato da Serena, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla ricerca sul cancro”. Un bene può nascere da un male, dunque, nella speranza che il premio possa crescere negli anni di pari passo all’amore dei giovani per la scrittura e alla vittoria sulla malattia. Serena sicuramente approverebbe.

La Compagnia “I Matt’attori”

NOVI LIGURE - Sabato 19 marzo, alle ore 21, presso il Teatro Paolo Giacometti, di Novi Ligure, andrà in scena la commedia “Sotto a chi tocca” per la stagione 2011 di “Tealtro”. Una questione di eredità è al centro di “Sotto a chi tocca”, la divertente commedia di Luigi Orengo, inserita nel repertorio di Gilberto Govi intorno al 1930, che la compagnia teatrale “I Matt’attori” propone in una libera interpretazione tutta novese. Protagonisti della vicenda sono tre cugini dal novesissimo cognome Fossati, ai quali uno zio, morto a Buenos Aires, ha lasciato un cospicuo patrimonio. Il denaro toccherà a chi dei nipoti ha, o avrà, un figlio maschio. Tra i possibili eredi si scatena così la competizione. Bartolomeo (Bertomè) non ha figli ed, inoltre, è stato abbandonato dalla moglie, Emanuele (Manuelo) è uno scapolo di mezza età e Gaetano sta per farsi prete. La compagnia teatrale “I Matt’attori” nasce ufficialmente nel giugno del 2007, con precise finalità benefiche a favore di enti e associazioni bisognose, in particolare della “Casa del Giovane” della parrocchia di San Pietro Apostolo a Novi Ligure. Uno dei punti fermi che la compagnia si pone, è la tutela delle tradizioni locali e del nostro dialetto, ecco perché nei testi portati in scena è sempre presente una buona percentuale di battute recitate in vernacolo, intervallate però da battute in italiano, in modo da

permettere un’adeguata comprensione della trama anche a chi tra il pubblico non è avvezzo al nostro caro e divertente dialetto. Per la stagione teatrale di “Tealtro 2011”, “I Matt’attori” hanno deciso di attingere al repertorio del famosissimo Gilberto Govi, scegliendo una delle commedie forse meno rappresentate dal comico genovese “Sotto a chi tocca”, probabilmente perché, almeno così si mormora, Govi, avendo una compagnia composta di nove attori ed essendo invece undici i personaggi previsti dal copione, avrebbe dovuto assoldarne due in più e da buon genovese… Non sappiamo se sia vero o se sia solo frutto di fantasia, ma “I Matt’attori” hanno deciso di non badare a spese e saliranno tutti e undici sul palcoscenico. I personaggi in ordine di apparizione sono: Giacomina, la portinaia (Silvana Daglio), Teresa, la serva (Silvana Pareto), Giulio Tiscornia (Vittorio Daghino), Amelia Tiscornia, sua figlia (Valeria Spada), Gaetano Fossati (Vincenzo Chiesa), Bertomè Fossati (Fausto Percivale), la signora Maddalena (Cristina Noè), Nicoletta, sua figlia (Alessia Marino), Manuelo Fossati (Fulvio Ghiara), il notaio Pitto (Alessandro Marino) e l’avvocato Graffigna (Paolo Sterpi). I biglietti sono in vendita presso la Biblioteca Civica. Il prezzo del biglietto è di otto euro e il ricavato della serata andrà a favore della “Casa del Giovane” della parrocchia di San Pietro.


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A Silvano d’Orba la prima edizione di “Spirito d’Italia”

Brindisi con la grappa per l’Unità SILVANO D’ORBA - Due giornate interamente dedicate a quello che è uno dei prodotti d’eccellenza di Silvano d’Orba: la “grappa distillata a bagnomaria in discontinua alla piemontese”, lavorazione esclusivamente artigianale. Nasce dall’intento di valorizzare prodotti e colture locali nel segno della continuità con la tradizione e come prezioso riferimento per le generazioni future, la prima edizione di “Spirito d’Italia - L’avventura della grappa nella penisola”, che, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, vuole dare particolare risalto al ruolo storico e culturale che ha rivestito la “grappa”, prodotto essenzialmente italiano. L’iniziativa, in programma a Silvano d’Orba il 19 e 20 marzo 2011, è promossa dal Comune di Silvano d’Orba, con il patrocinio della Provincia di Alessandria e della Regione Piemonte e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dell’A.D.I.D. (Associazione Degustatori Italiani Grappa e Distillati). Un evento unico nel suo genere in cui gli ospiti metteranno in mostra il proprio saper fare, la pro-

Rita Rossa presenta la manifestazione “Spirito d’Italia”

pria cultura, i propri prodotti ottenuti con sapienza artigianale. In programma, ci sono, inoltre, due convegni nella Sala del Consiglio del Comune di Silvano d’Orba: il primo, “L’avventura della grappa nella penisola raccontata dai protagonisti”, sabato 19 marzo alle 15.30, dopo l’inaugurazione della manifestazione alle 15, e il secondo “I Borghi dello Spirito dal Risorgimento ai giorni nostri”, domenica 20 marzo alle 10.30. Durante gli incontri saranno affrontati gli aspetti storico, sociali ed enogastromonici del distillato, evidenziando il ruolo dei “protagonisti” (le famiglie e le aziende) nella produzione e nell’economia delle piccole comunità di appartenenza e il ruolo delle istituzioni che svolgono, un’attività di promozione e

valorizzazione del territorio e della cultura popolare. L’amministrazione comunale di Silvano d’Orba ha tutelato il prodotto “grappa” istituendo la prima Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.) e promuovendo “La giornata della grappa” per alimentare l’interesse intorno al prodotto in un’ottica di promozione del territorio. Come ha dichiarato la vicepresidente della Provincia di Alessandria, Maria Rita Rossa la grappa, prodotto di punta del made in Italy, “ha saputo conquistare nuovi estimatori, immettendo sul mercato ottimi prodotti che partono da una materia prima pregiata, nell’intento di superare i riferimenti locali in funzione dei confini allargati della comunicazione e della conoscenza”.

Ecco tutte le gare al Serravalle Golf Club SERRAVALLE S. - Ricco il calendario degli eventi del 2011 per il Serravalle Golf Club. Sabato 12 marzo si è disputata la Louisiana di apertura e domenica 13 la gara del Lions Club Borghetto Valli Borbera e Spinti. Tra le gare più importanti si segnalano nella prima parte della stagione il Trofeo 3 Colli, il Trofeo Museo della Bicicletta e il 30 aprile il Trofeo Serravalle Golf Hotel. La prima delle tre PRO/AM al Serravalle Golf è in programma per martedì 10 maggio e sarà il secondo PRO/AM Gruppo Praga. Sempre a maggio sono in programma il Trofeo Cariparma il 14, il Trofeo Agis il 17, il Gruppo Boggeri Golf

Cup sabato 21 e Banca Mediolanum sabato 28. Nel mese di giugno da segnalare sabato 4 Trofeo AB Immobiliare e domenica 5 la Coppa del Presidente by Logistica. Il giorno 11 il Trofeo dei Golfisti Blucerchiati. Il XIV Club Italia Golf Day Coppa ERG è previsto per giovedì 16, ancora Figurella Golf Cup 2011 il 19, per chiudere in bellezza con la seconda PRO/AM del Serravalle Designer Outlet martedì 21. Molte anche le gare dei mesi di luglio e agosto per arrivare alla terza PRO/AM Azienda Agricola La Bollina il 6 settembre. Sabato 10 IntesaSanpaolo il 17 CARM Golf Cup il 18 Trofeo AS Garden Golf

2011, sabato 24 e domenica 25 Golf shop Crevani e Golf e Burraco Challenge 2011. A ottobre si segnalano ancora il secondo Fai Golf Cup 2011, sabato 8 il Trofeo Comune di Serravalle, domenica 9 ancora il Lions Borghetto, il 16 Coppa Croce Rossa Italiana (sez. di Novi Ligure), il 21 circuito Chicecè e il 22 il Trofeo Bodrato Cioccolato. La stagione agonistica 2011 che vedrà l’assegnazione del Campionato Sociale, dello Score d’Oro e del Golfista dell’anno, finirà il 19 novembre con la Louisiana di chiusura. Continua la collaborazione con il Cus Genova che prevede 7 gare in calendario).

Il ricordo di don Nino Zanichelli in un libro NOVI LIGURE - “Don Nino Zanichelli, un uomo, un sacerdote, un maestro”, è la raccolta di documenti e fotografie che è stata presentata sabato 12 marzo presso la sala conferenze della Biblioteca civica di Novi per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, la figura di don Nino Zanichelli, l’indimenticato Preside del Collegio San Giorgio. Tanta la partecipazione degli ex alunni, docenti e amici del Collegio San Giorgio di Novi e del Collegio Dante di Tortona che hanno voluto testimoniare, con la loro presenza, quanto sia viva ancora la memoria del sacerdote orionino che per i diplomati del San Giorgio tra gli anni ’70 e ’90 ha

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NOVI E NOVESE

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rappresentato una guida sicura, sempre aperto al dialogo. Uomo di profonda cultura, ha dedicato la sua vita all’insegnamento e a curare i bisognosi. Per vent’anni preside del San Giorgio, lo è stato anche del Dante di Tortona e

per anni ha guidato le sedi di Milano e Genova del Piccolo Cottolengo. Il volume, di oltre cinquecento pagine, a cura di Roberto Benso, direttore di “In Novitate”, ha ricevuto il sostegno, oltre che dal Centro Studi di Novi, dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e di Tortona e gode del nulla osta della Curia Vescovile di Genova. Alla presentazione, oltre che al curatore, sono intervenuti don Erasmo Magarotto, già Preside dell’istituto orionino di Novi e attualmente parroco della chiesa di S. Benedetto di Genova e Renzo Piccinini, presidente del Centro Studi “In Novitate”. Michela Ferrando

Arrivano “I misteri della valle” SERRAVALLE S. - Venerdì 18 marzo, alle 21, presso la sala pubblica di via Giani 16 la compagnia “Teatro delle 39 Stelle” darà vita ai “I misteri della valle” con protagoniste Maria Grazia di Virgilio e Monica Massone per la regia di Fabio Boverio. Tutte le famiglie sono invitate ad assistere, gratuitamente, alla messa in scena di questo spettacolo, ideato da Laura Formenti e Monica Massone, che coinvolgerà grandi e piccini trasportandoli in una dimensione teatrale fiabesca. Ad arricchire lo rappresentazione è inoltre prevista la partecipazione della cantante lirica Marie Hélène Cottavoz. I misteri della Valle è uno spettacolo studiato per la famiglia tra fiabe, favole e leggende ed è composto da tre storie, “La sposa bella, Il curato di Ayas, e L’asino, il bue e Duchet”, liberamente tratte da “Leggende della Val d’Aosta” di Adolfo Balliano. Queste leggende fanno parte del patrimonio culturale, nonché storico, del Piemonte e della Valle d’Aosta e saranno connesse tra loro nello spettacolo mediante l’espediente di una “storia di cornice”. Monica Massone, attrice e drammaturga che ha conseguito la laurea nel Corso D.A.M.S. presso l’Università di Torino e ha continuato la sua formazione specializzandosi in Arti e Terapie Espressive nonchè frequentando affermate scuole di recitazione in tutta Italia, interpreterà la divina quanto capricciosa Monique Masson che darà del filo da torcere alla coprotagonista Maria Grazie Di Virgilio, attrice e drammaturga che vanta una lunga serie di partecipazioni a cortometraggi e opere teatrali. Il gran finale è il disvelamento delle reali identità delle due attrice protagoniste. In questo susseguirsi di cambi di scena, di storie e personaggi unica vera costante sarà il pubblico, coinvolto attivamente nella rappresentazione.

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IN BREVE EVENTI / SERRAVALLE S.

Designer Outlet per i 150 anni dell’Italia Serravalle Designer Outlet si appresta a celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia con alcune iniziative dedicate all’evento tricolore. Giovedì 17 marzo il Centro, regolarmente aperto dalle 10 alle 20, sarà arricchito dalla presenza delle bandiere tricolori che sventoleranno ai principali ingressi. Anche i punti vendita del più grande outlet d’Europa presenteranno le collezioni Primavera/Estate in una veste inedia : parte delle vetrine verranno allestite “a tema” e si privilegeranno i colori della bandiera italiana. Nel pomeriggio, intorno alle ore 16, farà il suo ingresso la Banda musicale di Serravalle Scrivia che per festeggiare il valore storico dell’evento, proporrà alcuni brani del suo repertorio. Un’occasione per attestare l’attenzione che il Serravalle Designer Outlet intende riservare alla festività e per onorare, insieme ai suoi visitatori, una ricorrenza eccezionale.

SCUOLA / NOVI LIGURE

Le storie di Leonardo al I Circolo Nel buio di un’aula del I Circolo di Novi Ligure poche cose: una lampada, qualche oggetto per l’ambientazione delle semplici e brevi storie, una narratrice, Donatella Pau che incanta i piccoli alunni maneggiando splendidi animaletti creati con niente, il suono antico e moderno della fisarmonica suonata con maestria da Alfio Contarini. Ci sono due immagini: un ritratto di Leonardo da Vinci ed una piccola riproduzione della sua Gioconda... Le storie sono quelle del grande Leonardo, sconosciute ai più, storie di animali e che con sottili, ma chiare metafore, raccontano ai bambini la vita, la morte e l’audacia.

SPORT / NOVI LIGURE La “Milano - Sanremo” passa in città Sabato 19 marzo, in tarda mattinata, è previsto il passaggio, davanti al Museo dei Campionissimi di Novi, della famosa “Milano-Sanremo”. Nella stessa giornata il Museo ricorderà l’anniversario della nascita di Costante Girardengo, che risale a 118 anni fa, il 18 marzo 1893. Alle ore 10.30, saranno presentate sia la gigantografia del primo Campionissimo, posta sulla vetrata del Museo accanto a quella di Fausto Coppi, sia i busti di bronzo raffiguranti Coppi e Girardengo, collocati nell’area verde esterna. Mentre, alle ore 11, si potrà ammirare una bicicletta ed altro materiale appartenuto al “Gira” prestato al Museo da Giovanni Meazzo e verrà inaugurata una mostra dello scenografo ed illustratore casalese Max Ramezzana con esposte una ventina di disegni che ritraggono i vincitori della “Milano-Sanremo” di ieri e di oggi. Seguirà il passaggio della Classicissima di Primavera.

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TORTONESE E NOVESE

Il borgo di S. Sebastiano in foto

I sindaci uniti per il futuro dell’Ospedale

S. SEBASTIANO CURONE - “Attività per le vie del borgo. Immagini di vita quotidiana” è il titolo del secondo concorso fotografico organizzato dal Comune di S. Sebastiano Curone, dopo la considerevole adesione a quello dello scorso anno. Tutte le fotografie da esporre dovranno avere come soggetto attività professionali e commerciali nel loro svolgimento, abitudini e passatempi dei cittadini e di persone che frequentano il paese, istanti di manifestazioni locali. L’area fotografabile per la partecipazione al concorso comprende tutto il territorio del comune di S. Sebastiano, con frazioni e zone agricole e boschive. Saranno quindi ammesse soltanto le fotografie che ritraggono soggetti all’interno di tale area (verificabile sul bando del concorso) anche se scattate da un punto di vista esterno all’area stessa. Per agevolare le riprese, nelle vie e nelle piazze del centro storico, anche quest’anno vigerà il divieto di sosta per tutti i veicoli dal primo fine settimana di giugno. La partecipazione al concorso è aperta senza limitazione

TORTONA - Si è tenuta ieri, giovedì 10 marzo, la conferenza dei sindaci del tortonese. Nel corso di questa seduta si è proceduto alla sottoscrizione del documento che evidenzia l’importanza strategica, operativa e qualitativa dell’Ospedale di Tortona. Un atto che i quaranta sindaci hanno fortemente voluto e che, nei prossimi giorni, sarà consegnato, all’assessore regionale alla Sanità, Caterina Ferrero, in vista dell’incontro che si terrà, martedì 15 marzo alle ore 17.30, ad Alessandria con tutti i primi cittadini della provincia. I sindaci del tortonese hanno inoltre deciso che, qualora dall’incontro non emergessero sufficienti chiarimenti in merito alle decisioni relative al piano di riordino e riorganizzazione che comporterebbero il declassamento del DEA a pronto soccorso semplice, organizzeranno, per la giornata di sabato 19 marzo una campagna di sensibilizzazione e di informazione rivolta alla cittadinanza utilizzando, a supporto, la raccolta firme.

Secondo concorso fotografico organizzato dal Comune

alcuna a tutti i cittadini italiani e a membri della Comunità Europea e non. Tre sono le categorie ammesse: adulti (maggiori di 14 anni), junior (minori di 14 anni), scuole di ogni ordine e grado con partecipazione collettiva per classe. Ogni partecipante ha la possibilità di iscriversi a una o a entrambe le sezioni (bianconero e colore), presentando da una a tre immagini per sezione. Le immagini, che dovranno pervenire al Comune di S. Sebastiano entro il 30 giugno, verranno esposte al pubblico dal 16 luglio al 31 agosto. La premiazione del concorso avverrà durante la

serata di domenica 28 agosto. Anche per questa edizione saranno assegnati i Premi della Giuria e il Premio dei visitatori. La giuria, composta da fotografi e da esperti di paesaggistica e di comunicazione, conferirà premi al primo classificato di ogni categoria: per le sezioni adulti bianconero e colore saranno assegnati 250 euro e una pergamena, per la sezione junior una fotocamera digitale e una pergamena, per la sezione scuole materiale didattico e pergamena. La fotografia che otterrà il maggior numero di riscontri favorevoli dai visitatori riceverà una selezione di eccellenze enogastronomiche del territorio e una pergamena. Ogni partecipante, entrando a far parte del concorso, autorizzerà a titolo gratuito eventuali pubblicazione e riproduzione delle proprie immagini da parte del Comune di S. Sebastiano. Le foto non saranno restituite. Per prendere visione dell’intero regolamento e per scaricare la scheda di partecipazione è possibile visitare il sito web www.comunesansebastianocurone.it. Valeria Sala

Incontro del CIF dedicato alle donne che hanno fatto l’Unità TORTONA - Lo scorso nove marzo, presso la Sala Conferenze del Seminario, il CIF (Centro Italiano Femminile) di Tortona ha organizzato un incontro avente come tema “Le Italiane - Il contributo delle donne all’Unità del Paese”. La celebrazione dell’8 marzo nei 150 anni dell’Unità d’Italia si è arricchita così di significato, divenendo al tempo stesso, memoria dell’impegno delle donne alla storia del nostro Paese. La relazione è stata tenuta dalla professoressa Patrizia Govi. La bravura dell’oratrice ha raccolto tantissimi consensi. Una relazione chiara e a dir poco affascinante che ha entusiasmato le numerose donne presenti. Un incontro che ha permesso di riscrivere una storia, purtroppo ben poco conosciuta, delle tante figure femminili che si sono prodigate con il loro impegno a favore della causa civile in epoche in cui la figura della donna era poco considerata se non emarginata. E’ stata anche occasione per ricordare il

contributo del CIF dal suo nascere ai giorni nostri. La storia dell’associazione è caratterizzata dal significativo impegno a favore della donna, della sua promozione e in generale della promozione sociale della vita democratica del nostro Paese. Il Centro Italiano Femminile, nato tra il ’44 e il ’45 in un’Italia ancora dilaniata dalla guerra, si assume il compito di orientare le donne italiane dichiaratamente cattoliche, istruendole sul diritto-dovere del voto, esteso alle cittadine della neonata Repubblica e poi mobilitandole in compiti di assistenza immediata ai reduci e alle famiglie bisognose. Con la sua struttura capillare ha avuto un ruolo decisivo in momenti cruciali della storia italiana negli anni di consolidamento di una giovane democrazia quali la ricerca di stabilità, la programmazione economica, le alleanze governative e partecipando anche alla discussione sui grandi temi della politica internazionale. Il Cif ha caratterizzato gli

interventi nel sociale sotto il profilo culturale e politico, evitando l’assistenzialismo puro, partecipando concretamente alla vita del Paese, in armonia con la dottrina sociale cristiana. Ha espresso posizioni critiche rispetto alla conquista del benessere individuale seguita al boom economico, per il conseguente impoverimento valoriale e ad alcuni obiettivi dello schieramento laicista. Protagonista nell’importante storia di emancipazione delle donne in Italia, ma senza mai estremismi di piazza. Il CIF in questi quasi 70 anni di vita ha saputo leggere la storia e camminare dentro di essa, forte della sua identità femminile cristiana. La pace, la famiglia, la democrazia, il lavoro, l’Europa, la bioetica, la globalizzazione, la comunicazione: questi i grandi temi che hanno orientato il cammino del Cif. L’associazione, rivivendo la memoria del suo passato, saprà attingere nuova linfa e forza ideale. Ufficio di Presidenza Cif

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IN BREVE CULTURA / TORTONA

Alessandro Sallusti ospite del Lions Club Martedì 8 marzo, presso la sala della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, il Lions Club Tortona Host ha organizzato un incontro con Alessandro Sallusti, direttore de “Il Giornale”. E’ stato trattato un argomento di grande attualità “giornalismo e politica” con presentazione della serata da parte del presidente del Lions Giuseppe Bottazzi e di Gino Bartalena. Sono stati favoriti numerosi interventi da parte del pubblico che ha avuto la possibilità di confrontarsi e di esprimere le proprie posizioni con il direttore di uno dei principali quotidiani nazionali. La serata ha avuto un grande consenso di pubblico per le tematiche trattate.

EVENTI / SAREZZANO

Festa della donna a San Ruffino Le iscritte alla Confraternita di San Ruffino, come da tradizione, si sono ritrovate, con amiche e simpatizzanti, l’8 marzo, nel salone sociale per la festa della donna. Una ventina di persone hanno gustato raffinate specialità gastronomiche, preparate delle stesse partecipanti. Il ricavato è stato devoluto ad istituzioni benefiche tortonesi.

ASSOCIAZIONI / TORTONA Assemblea della SOMS cittadina Domenica 20 marzo, alle ore 10, in occasione dell’annuale assemblea degli iscritti alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di Tortona, dopo la relazione del presidente Cremaschi e la presentazione dei bilanci, Armando Bergaglio presenterà una relazione su Tortona e gli eventi del Risorgimento illustrando anche documenti inediti tortonesi relativi a quegli anni. Quindi i presenti si troveranno nel salone della SOMS per il pranzo sociale.

COMUNE / TORTONA Interpellanza al primo cittadino sul Quoziente Familiare Tortona I sottoscritti consiglieri comunali, Giorgio Bailo e Gianluca Silvestri, con un ordine del giorno del 9 marzo 2011, invitano il Sindaco ad avviare, con la sollecitudine che riterrà possibile, tutte le procedure necessarie che portano a definire un Quoziente Familiare Tortona, avvalendosi, nella rimodulazione di tariffe e accesso ai servizi comunali, delle esperienze di altri Comuni d’Italia. E precisamente: la rimodulazione delle tariffe asili nido, mense, trasporto scolastico e di altre tariffe comunali che tenga conto del reddito e della composizione della famiglia. Al fine di assicurare al Nucleo Familiare un fattivo Sostegno rendendo più eque e omogenee le tariffe del Comune di Tortona, rafforzando la capacità economica delle famiglie e promuovendo la capacità delle stesse di svolgere al meglio le proprie funzioni alla cura,all’educazione, al sostegno e all’accoglienza.

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Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Gli ebrei non uccisero Gesù Egregio Direttore, da due millenni il popolo ebraico viene ritenuto colpevole di avere processato e messo a morte in croce il Figlio di Dio. Questa accusa, terribile è stata catapultata sul popolo ebraico come capro espiatorio di un delitto. Le deportazioni in massa, i campi di sterminio, i ghetti, l’antisemitismo rappresentano ancora oggi le code storiche di un paradigma che non cessa di gettare ombre sinistre sui nostri giorni. Oggi il Papa nel suo nuovo libro, di prossima pubblicazione, difende gli ebrei sostenendo che essi non uccisero Gesù. La realtà storica, ha scritto Ratzinger, é quella di Marco e Giovanni. A chiedere la morte di Gesù dei Vangeli non fu tutto il popolo come dice Matteo, ma la folla dei sostenitori di Barabba e l’aristocrazia del tempio, senza nessun carattere razzista. La trattazione del Papa ha approfondito, smontandola, la genesi dell’accusa di deicidio dalle conseguenze fatali. La novità é che nella decostruzione di tale accusa Ratzinger chiama in causa i sacri tasti Sinottici, finora intoccabili, senza temere di sottoporli all’analisi critica moderna. Bruno Orlandi - Milano

Manodopera offresi... Egr. Direttore, ho letto sul popolo del 3 marzo, la lettera di Michele Cagnoni di Voghera che “lamenta” la difficoltà nel reperire da parte di un suo amico forza lavoro per la potatura e la sistemazione dei vigneti. Posso consigliargli di chiamare la Caritas diocesana in modo da metterlo in contatto con persone che sono interessate a lavorare! Anche italiani e giovani. Grazie. Moreno Baggini - Caritas Tortona

Il taglio degli intercity: perchè? Egr. Direttore, in merito alla risposta fornita dal Sottosegretario Bartolomeo Giachino circa la soppressione della coppia di Intercity 514/517 in servizio tra Genova e Torino (e viceversa) non è, a mio avviso, soddisfacente. Giachino ha detto che la scelta è stata necessaria per “razionalizzare l’offerta volta a garantire l’equilibrio economico del Contratto di Servizio tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Trenitalia” a fronte delle perdite economiche molto elevate di Trenitalia. Il Governo sta dimostrando di muoversi con approssimazione in materia di gestione del contratto di servizio con Trenitalia sui collegamenti a media e lunga percorrenza senza tenere conto delle esigenze dei territori coinvolti e limitandosi ad accettare le scelte di Trenitalia che mirano solo a tagliare costi senza preoccuparsi delle ricadute sociali ed economiche. La Provincia di Alessandria è stata pesantemente penalizzata, a cominciare dal taglio dei collegamenti Eurostarcity verso Roma e dal ridimensionamento degli Intercity fra Torino e Genova. Le ultime soppressioni hanno creato dei buchi orari evidenti e inaccettabili. On. Mario Lovelli - Novi Ligure

A Roma per Giovanni Paolo II Egr. Direttore, sarò anch’io il prossimo 1° maggio a Roma in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II. Ho deciso in questi giorni, anche se sono consapevole che sarà una bella faticaccia. Ma voglio esserci. Glielo devo a quel grande uomo e grande Papa che è stato Wojtyla. E’ stato il Papa della mia giovinezza, degli anni forse più belli della vita. Io, come altri miei coetanei, l’ho sentito compagno di viaggio, amico, anche quando esortava i giovani a scelte veramente impegnative. E’ stato il Papa dell’instancabile desiderio di incontrare le persone per portare a tutti il vangelo. E poi i giorni della malattia, in cui ha offerto a tutto il mondo un esempio indimenticabile. Andrò anch’io a Roma con questi sentimenti, anche per ascoltare la parola di un altro grande Pontefice, il nostro papa Benedetto XVI. Alessandra Marini - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Stefano Redaelli

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Giacomo Biffi

Chilometro trenta

Fare formazione nella Chiesa

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Nella maratona, il trentesimo è il chilometro che piega i corridori e per Radek, il protagonista del romanzo, è giunto il momento di affrontarlo. Una storia di sudore e fatica, nella corsa e nella vita. Senza lavoro e lasciato dalla fidanzata dopo la proposta di matrimonio, un giovane medico polacco entra in crisi. Per dimenticare i guai, un amico lo convince a iscriversi a una maratona. Le vicende di Radek vengono filtrate attraverso la preparazione della gara; tre mesi di allenamento che diventano riscoperta di se stesso ed educazione alla vita. Lentamente i tasselli della sua esistenza trovano il giusto collegamento: l'amore per la musica, il rapporto di amicizia con Robert, le sedute dallo psicologo e poi finalmente la maratona. Radek riesce a vincere la sfida e a concludere la corsa e qualche giorno dopo la competizione la fidanzata si rifà viva, ma ormai è un capitolo chiuso. Un’intervista a un volontario di Medici senza Frontiere fa comprendere a Radek che è il momento di “superare il chilometro trenta nella corsa della vita” e lo spinge a diventare medico nelle favelas brasiliane.

In questo testo, l’autore illustra le logiche di fondo e gli strumenti di una formazione efficace per rinnovare le modalità di fare catechesi oggi. Nelle parrocchie e nelle diocesi italiane c’è un gran desiderio di rinnovare le forme della catechesi, di staccarle dal modello scolastico per renderle più efficaci e soprattutto più vere nell’annuncio. Il volume si articola intorno a cinque grandi capitoli di cui l’ultimo affronta il tema dell’uso delle metodologie nella conduzione di un incontro. Mettere le metodologie in fondo, sostiene l’autore, è stata una scelta ben precisa, perché esse avranno senso e potranno essere efficaci solo se prima c’è stata una buona strutturazione del percorso formativo (cap. 4), un’efficace impostazione e gestione del gruppo (cap. 3) e una ridefinizione della logica e dello stile della formazione (capp. 1 e 2). Aprile si avvale anche di quanto elaborato e già applicato nella formazione degli adulti e dei giovani facendo emergere, attraverso esempi specifici tratti dal mondo ecclesiale, quanto tali logiche della formazione si-ano necessarie a un annuncio vero e rinnovato.

Salute oggi Un “farmaco serenità” non esiste, come non esiste una bacchetta magica che risolva o, meglio, cancelli problemi ed esperienze negative dell’esistenza. Premesso questo, ci si può disporre ad affrontare i piccoli/grandi problemi della nostra quotidianità senza ricorrere alla “pastiglietta”, quasi sempre psicofarmaci che curano seri disturbi del sistema nervoso e che, alla maggior parte di noi stressati, non servono. Il segreto è appunto “predisporci”, cioè mettere in condizione il nostro fisico e la nostra mente di valutare con più obiettività quello che ci accade, ridimensionandone la drammaticità. Mia nonna diceva “aspetta otto giorni”; sembra una stupidaggine, ma il senso forse è che, di fronte ad un nuovo problema o intoppo, la prima nostra reazione è come affrontarlo nell’immediato, e quasi sempre

L’Unità d’Italia

In occasione del 150° anniversario dell’Italia unita, il card. Giacomo Biffi rivolge il suo sguardo ai fatti “provvidenziali” che guidarono il Paese in quegli anni, senza trascurare le contraddizioni, i limiti e gli effetti a lungo termine di quell’impresa. Nel libro Biffi spiega che “il comune sentire è frutto di un’interpretazione credente”, quando afferma che“l’elemento più potente di aggregazione delle varie genti della penisola è stato il comune possesso della fede cattolica e del suo radicamento, almeno implicito nelle menti, nei cuori, nelle coscienze. Il Vangelo di Cristo in ogni angolo della nostra terra è stato accolto e assimilato, ovviamente con tutte le lacune, le incoerenze, le contraddizioni comportamentali che non dovrebbero meravigliare nessuno”. Ricorda che è questo quello che ha sempre unito gli italiani e “ha fatto da collante” e suggerisce come immaginare l’Italia di oggi: uno stato sanamente laico, democratico, sociale, che sappia accogliere le altre culture senza dimenticare la propria identità e in cui non siano mai negati la libertà della fede e il patrimonio culturale del cattolicesimo.

a cura di Laura Notti

Come combattere lo stress

non si ha né l’obiettività, né la capacità per rendersi conto dei confini di questo problema, della sua entità e delle vere conseguenze che può avere. Dobbiamo quindi darci il tempo per conoscerlo, affrontarlo o prenderne le distanze. Oltre che la mente, si può aiutare il nostro fisico a risolvere più in fretta i periodi di stress che lo disturbano: a livello metabolico, ad esempio, si nota, durante un periodo particolarmente stressato, un cambiamento dei livelli di zuccheri nel sangue, per questo motivo è consigliabile limitare il consumo di zuccheri semplici (quelli dei dolci), e consumare preferibilmente quelli cosiddetti complessi, contenuti nel riso, nella pasta e nel pane. Nei periodi più difficili, meglio il consumo di tè e caffè, che tendono a peggiorare il senso di nervosismo e irrequietezza;

evitare anche gli alcolici, in quanto stimolano nel cervello un rapido rilascio di serotonina, dando un apparente stato di benessere che però dura poco, ed esaurendone rapidamente le scorte. Al contrario, alimenti ricchi di triptofano (come latte, soia, formaggi, uova, banane, pesce, pollame e arachidi) ne favoriscono la produzione, così come il più goloso cioccolato, che però, contenendo anche caffeina e zuccheri semplici è sconsigliato a dosi eccessive. Discorso analogo a quello dell’alcol è per il fumo, che sembra allevi la tensione, ma è soltanto apparenza. Un aiuto contro lo stress ci può derivare da integratori vitaminici, specie del complesso B, utili per il buon funzionamento del sistema nervoso o a base di vitamina C, che, nei periodi di più logorio, viene consumata più velocemente. Chi preferisce la fitoterapia può ri-

volgersi a piante quali la passiflora, il biancospino o la valeriana, le cui proprietà rilassanti sono ben note. Un altro elemento importante che ci aiuta a scaricare le tensioni è l’esercizio fisico; il movimento aiuta fisico e psiche, in quanto scioglie le articolazioni ed aumenta la resistenza muscolare, ma stimola anche la produzione di endorfine, altre sostanze che influiscono sul senso di benessere e di appagamento. Non importa come, ma quanto muoversi durante la giornata; si può praticare un’attività fisica in palestra, oppure dedicarsi a passeggiate, oppure fare un giro in bicicletta, tempo permettendo, che allena tutto il corpo, è praticata all’aria aperta, non è competitivo e aiuta la socializzazione; qualsiasi cosa va bene, secondo le nostre possibilità, ma almeno 3 volte alla settimana ed almeno per tre quarti d’ora a volta.


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

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L’ A N G O L O

VERDE

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Film da vedere

a cura di Matteo Coggiola

a cura di Alba Algeri

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L’invito ad una “sana” economia

L’albero dei sigari pianta ornamentale L’albero dei sigari, Catalpa bignonioides, è un albero a foglie caduche di media grandezza, originario dell'America settentrionale, a crescita rapida e molto longevo, gli esemplari molto vecchi possono raggiungere gli 8-10 m di altezza. La chioma è tondeggiante, costituita da foglie cuoriformi, di colore verde intenso. La corteccia è verde-marrone, scura, rugosa. In tarda primavera produce numerose pannocchie erette, composte da fiori a forma di campana, bianchi, con puntini arancioni e striature rosse, intensamente profumati; alla fine dell'estate produce lunghi baccelli, contenenti numerosi semi, che rimangono sulla pianta per tutto l’autunno e per gran parte dell'inverno. E’ una pianta rustica ma facile da coltivare in piena terra. Cresce bene anche all’ombra, ha una buona resistenza alla bassa temperatura e ai venti freddi. Si adatta a terreni diversi anche se predilige quelli mediamente fertili, di medio impasto, ben drenati e sopporta discretamente la media siccità. Si concima con letame maturo all’impianto. Quando la pianta soffre per carenze nutritive si ricorre ad una concimazione anche nel periodo primaverile. Non ha bisogno di potatura se non quella utile per mantenerla ordinata e per eliminare i rami secchi e ottenere una rapida ripresa vegetativa nel periodo primaverile successivo. La moltiplicazione avviene per seme in primavera; sempre in primavera è possibile praticare delle talee, utilizzando delle porzioni di ramo semilegnose. Catalpa è il nome con cui gli indiani d'America designavano questa pianta. Questa specie è originaria, infatti, delle regioni meridionali degli Stati Uniti, da dove è stata portata in Europa attorno al 1730, per i suoi pregi ornamentali, naturalizzandosi qua e là. Il legname è di qualità mediocre, ha grana grossa, è tenace e durevole. L’interesse prevalente è come pianta ornamentale, per le grandi e vistose infiorescenze. E’ chiamato albero dei sigari per il frutto, che è costituito da una lunga e affusolata capsula, che rimane a lungo sul ramo e lo caratterizza soprattutto in inverno. E’ una pianta che ha una bella fioritura in tarda primavera.

Amanzio Rastelli ha fondato un’azienda che è andata incontro a un crescente successo, fino alla quotazione in Borsa negli anni ’90. Proprietario di maggioranza, Rastelli si affida quasi in tutto al ragioniere Ernesto Botta. All’alba del nuovo millennio, le sfide poste dai nuovi mercati trovano l’azienda impreparata a gestire scenari complessi. Ben presto il gruppo si indebita e incomincia la stagione del declino finanziario. Di li a poco interverrà la Guardia di Finanza. Dice il regista Andrea Molaioli: “Ho cercato di dar vita ad una storia che potesse essere in qualche modo paradigmatica di quelle condotte imprenditoriali,

spregiudicate e sprezzanti di ogni regola, che si sono affermate e sono state tollerate nel corso degli anni; partendo dal presupposto che dietro gli intricati percorsi della finanza si affacciano uomini non sempre all’altezza dei ruoli che ricoprono”. Il riferimento é

dunque alla Parmalat e alla tortuosa strada che ha portato al crac della società di Collecchio. C’è la cronaca, e soprattutto c’è la Storia italiana, quegli anni recenti cruciali che attraversano il periodo in cui scompaiono i partiti tradizionali e in cui la politica e la società civi-

le devono fare i conti con nuovi scenari. Pulita nelle immagini e nello stile, poggiata su una recitazione sobria e controllata, la regia sfida la possibilità di dire cose serie in modo semplice e discorsivo. “Il gioiellino”, nei cinema dal 4 marzo, offre materia di riflessione senza lanciare grida né fare proclami. Dalla pellicola affiora la necessità di una sana gestione dell’economia, oggi decisiva in epoca di globalizzazione, il che significa non solo denaro ma posti di lavoro, benessere, rispetto per persone e famiglie. Film da vedere con attenzione che appare consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 6 marzo si è svolta presso l’Oratorio De Tommasi di Broni la grande festa di carnevale. Vi hanno partecipato tantissimi bambini, tutti in maschera, che si sono divertiti grazie ai giochi preparati dalla squadra degli animatori dell’oratorio bronese. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998

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scherzo da prete di don Marziano

Per la prima volta mi è capitato di guardare le immagini di un terremoto e di restare colpito non solo dalle devastazioni e dai cadaveri dei morti, ma anche dall’atteggiamento dei vivi. La vasta tragedia che ha messo in ginocchio il Giappone, passerà alla storia per la gelida compostezza dei giapponesi. Non è facile per noi occidentali capire come sia possibile non farsi prendere dal panico, non lasciarsi andare alla disperazione più totale, non sentirsi completamente persi. La risposta è semplice: bisogna essere preparati. Una preparazione che è innanzitutto di tipo concreto. Così scuole, uffici, stazioni, ospedali: tutti i luoghi pubblici hanno dei piani di evacuazione ben collaudati. Anche gli inquilini di qualsiasi abitazione privata sanno bene cosa fare durante il sisma e nei momenti immediatamente successivi. Ha scritto Alessandro G. Gerevini, Professore Associato di Letteratura giapponese, Waseda University, Tokyo: “Il controllo delle emozioni è un tipo di esercizio psicofisico a cui i giapponesi vengono abituati sin da piccoli. Mostrare in pubblico eccessi di tristezza, ma anche di gioia, viene considerato come un segno di debolezza imbarazzante. Chiunque abbia visto un incontro di sumo, ad esempio, sa bene che né al lottatore vincitore né a quello perdente, viene concesso un sorriso o un’espressione di tristezza. Ai nostri occhi, un esercizio impossibile. In un Paese in cui l’identità nazionale si forma soprattutto attraverso il gruppo, piuttosto che il singolo, anche in situazioni di emergenza estrema è importante non uscire dai propri spazi, rispettare le regole. Soltanto così è possibile mantenere l’ordine sociale e conservare la propria identità”.


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Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

La situazione del paese africano è monitorata in modo costante e attento

Il 19 e il 20 marzo a Castelnuovo

La Caritas scende in campo per la Libia

Le patate della salute

ROMA - Purtroppo in questi ultimi giorni la situazione in Libia sta degenerando e le prime conseguenze a cui si assiste sono le decine di migliaia di profughi che si stanno riversando ai confini con la Tunisia e l’Egitto. Si tratta di cittadini stranieri in fuga che cercano di raggiungere i propri paesi ma non dispongono dei mezzi necessari e quindi sono costretti a fermarsi al di là o al di qua del confine libico in attesa di qualche aiuto che li possa mettere in salvo. L’esercito tunisino e la protezione civile tunisina, in particolare, stanno cercando di dare un sollievo a questi profughi ma i numeri sono tali da non permettere un’azione efficace. Sono scese in campo anche le organizzazioni umanitarie che stanno provvedendo al rimpatrio attraverso voli charter, ma anche in questo caso ci sono molte difficoltà burocratiche e soprattutto economiche, visti i costi che comportano queste operazioni. I cittadini destinatari di questi interventi sono soprattutto egiziani ma anche persone provenienti dal Bangladesh

CASTELNUOVO SCRIVIA - “Tornano le cose belle. Torna l’invito: un dono per la vita” è la nuova iniziativa dell’associazione “Franca Cassola Pasquali” onlus a favore dell’Unità di Senologia di Tortona, diretta dalla dottoressa Maria Grazia Pacquola. I volontari dell’associazione saranno presenti a Castelnuovo Scrivia, sul sagrato della chiesa parrocchiale, sabato 19 marzo dalle 16 alle 19 e domenica 20 marzo dalle 8,30 alle 19. Con un’offerta di cinque euro si riceverà un sacchetto di patate prodotte dalla ditta “Angeleri Dfg” ortofrutticoli di Guazzora. In questo modo le “patate per la ricerca” permetteranno di finanziare il nuovo progetto “Una Senologia di eccellenza” che consiste nella ricerca medico-scientifica per quanto riguarda il settore dell’ereditarietà dei tumori femminili ed il campo della genetica oncologica applicata alla pratica clinica nel nostro territorio. Il target di questo studio è indirizzato alle donne ed alle rispettive famiglie. Per seguire questa procedura viene coinvolta

o da altri paesi asiatici o africani. Inoltre alcuni paesi di origine si stanno attrezzando per evacuare i propri connazionali. Le Caritas di Tunisia e di Egitto si uniscono agli sforzi. È commovente vedere la risposta immediata della gente che lancia i pezzi di pane al di là della frontiera. Dalla Libia arrivano i ripetuti appelli di Mons. Giovanni Martinelli, vescovo di Tripoli a non dimenticare i più poveri e abbandonati fra questi: gli eritrei, rifugiati che non possono rientrare nel loro paese. La chiesa di Tripoli è rimasta il loro unico rifugio sicu-

ro. “Spero che altri Paesi, oltre all’Italia, prendano a cuore il problema di queste persone, che non possono rimanere in Libia perché la situazione è molto precaria”. Finora solo l’Italia ha accolto l’appello umanitario di Mons. Martinelli, annunciando l’impegno a provvedere alla messa in salvo di 54 persone. “Non sono stati minacciati prosegue il vescovo - ma il problema è che al momento non esiste un ufficio al quale rivolgersi per ottenere dei documenti di identità. Servono urgentemente aiuti, soprattutto cibo, in particolare alimenti per bambini”.

La catastrofe in Giappone

Un Paese straziato dal terremoto continua da pagina 1 il violentissimo terremoto e lo tsunami che hanno colpito il nord del Giappone, con onde alte dieci metri che hanno devastato la costa di Sendai, nel nordest del Paese. Al momento il governo nipponico teme che il bilancio dei morti superi le 1.000 persone. Preoccupazione anche per il pericolo nucleare, con la centrale di Fukushima a rischio emissioni. Nel testo, a firma del segretario di Stato card. Tarcisio Bertone, il Papa “assicura a tutti coloro che ne sono stati colpiti la sua vicinanza in questo difficile momento” e “prega per coloro che sono morti, e sulle loro famiglie e amici in lutto invoca la benedizione divina della fortezza e della consolazione”. Il Santo Padre, inoltre, “esprime la sua solidarietà nella preghiera a tutti i soccorritori e coloro che si adoperano per fornire sollievo e sostegno alle vittime del disastro”. Rete internazionale La Caritas italiana esprime solidarietà e vicinanza nella preghiera a Caritas Giappone e alla popolazione colpita ed è pronta, in collegamento con la rete internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento. Gli operatori di Caritas italiana in Indonesia riferisco-

no di una vigile situazione di attesa. Il presidente di Caritas Giappone, mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l’impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui, si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti. La Caritas in Giappone, nonostante sia piccola, sostiene ogni anno un centinaio di progetti nel Paese e all’estero per circa 3 milioni di dollari. Si è attivata in passato per lo tsunami del 2004, il terremoto in Pakistan del 2005 e quello a Yogyakarta nel 2006. Su 127 milioni di giapponesi i cattolici sono circa 450 mila, pari allo 0,35%, sparsi in 16 diocesi. Caritas italiana resta in contatto con le altre Caritas del Pacifico per monitorare l’evolversi dell’allerta tsunami. Per sostenere gli interventi in corso (causale: maremoto Pacifico 2011): www.caritasitaliana.it.

Punto di riferimento “L’Aquila e il Giappone fino a ieri erano accomunate dall’interesse mostrato dai tecnici giapponesi per il recupero dei monumenti del centro storico dell’Aquila danneggiati dal terremoto dell’aprile del 2009. Ora c’è qualcosa in più, un doloroso terremoto che accomuna il capoluogo abruzzese e l’isola nipponica”. Così la diocesi de L’Aquila manifesta la propria vicinanza alla popolazione colpita: “Il grido di dolore del Giappone, dunque, trova particolarmente attento l’udito di noi aquilani che nel 2009 abbiamo vissuto una tragedia simile. Certamente, il terremoto nipponico è superiore a quello aquilano sia per intensità di scosse sia per numero di vittime, ma l’aver vissuto la stessa esperienza ci fa sentire particolarmente vicini alla popolazione giapponese che sta sperimentando in queste ore tutta l’ostilità della natura che elimina in pochissimo tempo ogni punto di riferimento”. L’Aquila, prosegue la diocesi, “condivide in modo del tutto particolare l’amara esperienza giapponese e prega perché la disperazione non abbia la meglio e il Giappone, seppur sconvolto, possa presto rinascere e tornare ad essere ammirato da tutti come lo era prima del terribile sisma”.

Intanto la piccola Caritas della Tunisia, con il sostegno dell’intera rete Caritas, ha inviato tre suore verso il confine. Un piccolo segno di presenza e di vicinanza a quanti fuggono, così come l’analoga missione di Caritas Egitto verso il confine, anch’essa sostenuta dalla rete Caritas. Caritas Italiana segue in particolare l’evolversi della situazione in Libia per facilitare appena possibile i primi interventi su entrambe le sponde del Mediterraneo. Concordemente alle Nazioni Unite Caritas Italiana sta anche facendo “pressione” sul governo italiano affinché si faccia portavoce a livello internazionale di questa situazione urgente. I cittadini dell’Africa Sub sahariana presenti a Tripoli, inoltre, sono costretti a rimanere chiusi in casa per timore di rappresaglie e quindi né si possono spostare verso i confini né riescono a procurarsi il cibo necessario per andare avanti. Sono in corso contatti con alcuni paesi di origine come Niger e Nigeria per provvedere anche al rimpatrio di queste persone.

un’equipe multidisciplinare composta da 15 specialisti e questo rappresenta un altro prestigioso risultato ottenuto dall’associazione “Franca Cassola Pasquali”. Come spiega la dottoressa Pacquola “l’obiettivo è quello di sconfiggere il nemico delle donne, ovvero il cancro al seno e per questo motivo tutte le energie sono finalizzate affinchè le donne vengano sensibilizzate ad una corretta prevenzione che implica importanti e decisivi risultati nella diagnosi precoce ed ancor più specificamente nella cura delle malattie al seno”. I fondi raccolti quest’anno saranno ultilizzati per realizzare questo importante obiettivo.


Giovedì 17 marzo 2011 IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

I Leoncelli cadono in Valle d’Aosta

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DERTHONA:

0

RETI: 5’ st Andreotti S.CHRISTOPHE: Pomat, Marchesano (12’ st Proietti), Scala, Bresciani, Comotto, Lorusso, Pramotton, Andreotti, Pierobon (43’ st Pasteris), Abate (22’ st Ollier), Minincleri. All. Fermanelli. DERTHONA: Bodrito, Zefi (38’ st Tine), Mazzoleni, Gritti, Balsamo, Mauri, Motta (41’ st Ariete), Montingelli, Castagna (23’ st Ugali), Pellegrini, Bertocchi. All. Melchiori. ARBITRO: Pelagatti di Arezzo. ASSISTENTI: Foglini e Gori di Arezzo.

S. CHRISTOPHE - Nulla da fare per il Derthona in Valle d’Aosta. La squadra tortonese, priva del bomber Martin Colombo, perde 1 a 0 contro un avversario che segna la rete della vittoria, trasformando una punizione assegnata dall’arbitro per un fallo molto dubbio. I Leoncelli disputano un buon primo tempo, ribattendo colpo su colpo: al 3’ riescono a portarsi in vantaggio grazie ad un autogoal di Scala che viene annullata per la posizione irregolare di Castagna a centro area. Al 30’ gli uomini di Fermanelli si rendono pericolosi con una conclusione di Minincleri che Bodrito devia sulla traversa. Nella ripresa, dopo 5 minuti il signor Pelagatti, tra lo stupore generale assegna

Marco Bodrito, il portiere

una punizione dal limite ai padroni di casa che lo specialista Andreotti calcia con bravura sotto il sette. Il direttore di gara dopo pochi minuti, prima espelle Gritti, poi allontana dal campo Pramotton per un brutto fallo su Bertocchi. Il Derthona è stanco e fa fatica a rendersi pericoloso: a pochi minuti dal termine

Bodrito si supera respingendo con bravura le conclusioni di Minincleri e Pierobon. Il Derthona recrimina per le decisioni arbitrali ma deve recitare il “mea culpa” per la reazione sterile dopo lo svantaggio. Una squadra che deve salvarsi non può disputare una partita senza mai tirare in porta. La classifica continua ad essere preoccupante. Domenica prossima i Leoncelli dovranno fare di tutto per battere l’Albese, squadra in salute, reduce dalla vittoria netta contro il Borgorosso. Ci auguriamo che in settimana mister Melchiori possa recuperare il centravanti Martin Colombo, elemento molto importante per dare incisività all’attacco bianconero. Domenico Cremonte

Eccellenza girone A / 9^ di ritorno

L’Oltrepo torna al successo INSUBRIA: SBC OLTREPO: (Primo tempo: 1-1)

1 2

MARCATORI: 2’ pt Farina (I), 35’ pt Merlano (O, rig.), 45’ st De Vincenziis (O). INSUBRIA (4-4-2): Paroni; Toffanin (45’ pt Di Carluccio), Ossola, Cimino, Sinatra; Izzo, Caon (14’ st Damiani), Farina, Cremona; Ruggeri, Villa (25’ st Fiumicelli). All. Uzzardi. SBC OLTREPO (4-4-2): Valsecchi; Verdi, Chianello, Carrucciu, Marabelli (18’ st Bruscaglia); Sciannameo, Mangiapane, Merenda (35’ st Chessa), D’Aniello; Merlano, Casorati (10’ st De Vincenziis). All. Chierico.

ARBITRO: Neri di Milano. MALNATE - L’SBC Oltrepo torna al successo dopo nove gare consecutive di digiuno. L’ultima vittoria risaliva allo scorso 12 dicembre sul campo del Fanfulla. Dopo appena due minuti i rosso-blu passano in svantaggio e sembra profilarsi l’ennesima domenica stregata. Poi la squadra cresce, pareggia con Merlano ma la rete viene ingiustamente annullata per fuorigioco, quindi trova l’1-1 su rigore trasformato dallo stesso attaccante e nei minuti finali segna il gol vittoria con il neo acquisto De Vincenziis. La gara dell’Oltrepo inizia subito in salita, perchè al primo affondo l’Insubria passa: azione concitata in

area, poi parte un cross su cui interviene Farina, che, in evidente fuorigioco, mette il pallone in rete. L’Oltrepo trova il pari al 29’, ma inspiegabilmente viene annullato per un off side inesistente di Merlano. Il gol valido arriva al 35’: Merenda viene atterrato mentre sta per entrare in area. Sulla susseguente punizione l’arbitro ravvisa una trattenuta di Cimino ai danni di Merlano e concede il penalty, che lo stesso Merlano trasforma. Nella ripresa gli oltrepadani attaccano ancora e sprecano diverse pallegol prima di trovare la rete della vittoria grazie ad un destro di De Vincenziis, al suo primo centro stagionale. Dopo cinque minuti di recupero il signor Neri fischia la fine.

Con Giampaolo Chierico in silenzio stampa, il commento della partita è affidato a mister Uzzardi: “C’è molto rammarico per questa sconfitta giunta al 90’ quando avevamo ormai in mano il pareggio. Nell’occasione del loro gol abbiamo regalato palla all’attaccante nel tentativo di liberare di testa la nostra area di rigore. Dopo un primo tempo equilibrato, nel quale eravamo riusciti ad andare in gol per primi, nella ripresa abbiamo accusato il ritorno dell’Oltrepo che ha costruito una serie di occasioni da gol. I ragazzi di Chierico non vincevano da parecchio tempo, hanno cercato il successo pieno e ci sono riusciti con un po’ di fortuna”. f.s.

Serie D girone B / 27^ giornata

Bella vittoria per il Voghera VOGHERA: COLOGNESE: (Primo tempo 0-0)

2 1

RETI: st 7’ Farina, 20’ Vitali, 34’ Mercuri. VOGHERA: Bonassi; Paloschi, Priolo, Bandirali, Fassina; Troiano, Mercuri, Londino, Speziale (44’ st De Guido); Farina, Magnoni. All. Giacomotti. COLOGNESE: Borean; Perico, Turani, Grigis, Vanoncini; Gestra, Stucchi; Lazzaretti (35’ st Pulaj), Crotti (17’ st Luppi), Fiorentini (9’ st Valli); Vitali. All. Magoni. ARBITRO: Formato di Benevento.

VOGHERA - Bella e sofferta vittoria del Voghera, che finisce la partita con un uomo in meno ma riesce comunque ad avere la meglio su una coriacea Colognese. Le reti di Farina e Mercuri regalano i tre punti all’undici di Giacomotti, che ora è terzo ad una sola lunghezza dai bergamaschi. Intanto il Mantova, vittorioso ad Alzano, prosegue la sua marcia trionfale verso la Seconda divisione. Dopo il brutto ko di Darfo, la Voghe mette in campo intensità e spirito di sacrificio. Le varie assenze rendevano l’impegno ancora più ostico, ma nello scontro al vertice contro la Colognese si è visto un gruppo vero, che

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Sport in breve

Derthona, una sconfitta con polemiche S. CRISTOPHE:

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ha lottato per novanta minuti esprimendo un gioco che ha soddisfatto il numeroso pubblico presente al Parisi. Le reti sono arrivate tutte nella ripresa. Al 7’ Magnoni prolunga un rilancio dalle retrovie per Farina, che si presenta solo davanti a Borean e lo fredda con un preciso interno destro, che, nonostante una pozzanghera maligna, termina la sua corsa in rete. Al 20’ i giallo-verdi bergamaschi pareggiano. Un tentativo di Stucchi viene rimpallato, la sfera arriva a Vitali che trova il varco giusto. Il 2-1 è frutto di una magia di Mercuri, autore di un eccellente secondo tempo. Magnoni semina in dribbling mezza difesa e viene

messo giù al limite. L’arbitro applica la regola del vantaggio, la palla giunge a Mercuri che lascia partire un sinistro chirurgico. Al 40’ il Voghera rimane in dieci: Farina reagisce ad un fallo di Turani e si fa espellere. Dopo quattro minuti di recupero, il Comunale può festeggiare un importantissimo successo. CLASSIFICA: Mantova 56; Colognese 48; Voghera 47; Pontisola 44; Darfo Boario 42; Cantù 39; Al-zano Cene, Legnago 38; Virtus Vecomp 37; Insubria, Olginatese 35; Sterilgarda 34; Castelnuovosandrà 30; Villafranca, Castellana 29; Caratese 25; Solbiatese, Trento 24. f.s.

di Franco Scabrosetti

CALCIO CSI AMATORI A 11 - Girone A: Carpignanese-Real Casei 3-1, Pantera Rosa-Amat. S. Pietro 1-2, Pievese-Orat. S. Colombano 1-1, Sannazzaro-Padus 1-0, Tempo Prezioso-Cup Calcio 1-0, Tennis Club-Orat. Don Bosco 1-1. Classifica: Tennis Club 40; Orat. Don Bosco, Real Casei 34. Girone B: Godiasco-Gerenzago rinv., PenarolLungavilla rinv., Vellezzo Bellini-Clastidium 2-0, Ha riposato: Lander Brau. Classifica: Lungavilla 48; Moggi e Cattaneo 44; Gerenzago 43; Sporster’s Pub 40; Casanova Staffora, Vellezzo Bellini 37; Clastidium, Recor Cortella 30; Negruzzo 27; Penarol 26; Audax Travacò, Landriano 25; Lonatese 19; Godiasco 10; Lander Brau 0. AMATORI A 7 - Girone A: Lungavilla-Pol. Miradolese 5-2, Magherno-Landriano sq. B 3-5, Sp. Sant’Al. –Logos A rinv., Volante Roncaro-Mlz Torredarese 6-3. Classifica: Volante Roncaro 46; Orat. S. Martino 44; Sanmaurense 42. Girone B: Besate-Parasacco 1-6, Frassati-S.Rocco Garlasco 5-1, Moncucchese A-Rainbow rinv., Pasturago B-Trivolzio rinv., Pol. Scaldasole-Cascine Calderari 111, Trivolzio B-Moncucchese B 4-3, Trovo-Pasturago A 4-4. Girone C: Arnaboldi-Orat. San Giuseppe 3-3, Barbianello-Cardinal Maffi 5-3, Broni 7-Sbocco Rosso 6-1, Inv. Monteleone-Atletico Linarolo 5-3, Olimpic Torre 91-CSL San Zenone 1-0, Red Devils-Zerbo rinv., Zavaverde-Rom. 2-2. Classifica: Zerbo 49; Inv. Monteleone 43; Broni 7 38; Barbianello 34. PALLAVOLO B2 maschile, girone A, 6ª di ritorno: Voghera-Cuneo 1-3 (25-20, 18-25, 15-25, 20-25). C femm., gir. C, 19ª giorn.: Brembo-Rivanazzano 3-0 (25-10, 25-19, 25-21). Classifica: Brescia 51; Lurano 41; Cormano, Brembo 38; Mantova 34; Cinisello* 33; Soresina 32; Muggiò, Offanengo 24; Rivanazzano Terme 23; Novate 20; Trescore 15; Milano 12; Gorle* 10. * una partita in meno. D femm., gir. C, 19ª gior.: Voghera-Mede 1-3 (23-25, 22-25, 25-23, 18-25). Classifica: Mede 48; Settimo Milanese 47; Rho 46; Voghera 42; Yamamay Busto Arsizio 40; Cus Pavia 39; Rozzano* 29; Tradate 28; Psg San Genesio 25; Florens Vigevano 19; Pro Patria Busto Arsizio* 13; Vittorio Veneto Milano 10; Legnano 6; GiFra Vigevano 4 (* una partita in meno). D masch., gir. C, 19ª gior.: Casteggio-Lungavilla 3-2 (22-25, 25-22, 25-22, 24-26, 15-9). Classifica: Mediglia 42; Forza e Coraggio Milano 38; Mortara&Garlasco 34; Cus Pavia 29; Casteggio 28; Abbiategrasso 27; Gonzaga Milano 22; Magenta, Lungavilla 18; Casalpusterlengo 12; Olympia Dorno 9; Buccinasco 8. BASKET Promozione. 22ª giornata: Rozzano-Stradella 51-85. Stradella: Finardi 10, I. Verdi, E. Verdi 13, Marchesi 15, Bimbato 16, Pacchiarotti 15, Achilli 3, Bonato 7, Valle 2, Maserati 4. All. Zucconi. Pt 28-45. Serie C regionale. 23ª gior.: Oltrebasket Broni-Dalmine 81-77 (d1ts). Oltrebasket: Daniel, Resca 10, Colnago 12, Pastusena 8, Saint Roos 31, Piva 4, Cobelli, Saini 13. All. Gandini. Pt 37-37, st 69-69. C Dilettanti girone A (9ª di ritorno): Derthona-Sestri Levante 89-52. Derthona: Perissinotto 8, Serafin 4, Campeggi 4, Zandalasini 8, Gatti 7, Gioria 10, Pozzi 9, Pedrini 13, Degrada 16, Pavone 10. All. Petitti. Serie D girone C (8ª di ritorno): Bopers Voghera-Basketown Milano 64-61. Voghera: Beraghi, Castellano, Rona 9, Baudino 6, Forni 8, Gazzaniga 1, Piemattei 6, Taverna 15, Balma 3, Piantini 16. All. Rai. B1 donne Broni-Valdarno 66-61. Broni: Ballardini 2, Borghi 3, Zamelli 15, Brusadin 11, Pellegrino 20; Bicocca, Canfora 3, Putignano 7. Minati 5. All. Cossu.

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