popolo 1 dicembre 2011

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Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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periodico Omologato

Una copia EURO 1,00 Giovedì 1 dicembre 2011 Anno XIII n. 44

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ilpopolo@libero.it NOVESE

TORTONESE

La notte bianca di cultura e di spiritualità

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Prende il via domani la stagione teatrale al “Giacometti”

OLTREPO’

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La delegazione diocesana a Roma per ricordare l’evento

La Caritas compie 40 anni

A Godiasco nasce il primo agri-nido della provincia

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Locandina all’interno Apertura in cattedrale della Peregrinatio Mariae PAGINA 26

Un luogo, una storia L’Opera “Don Guanella” a Campoferro PAGINA 13

Il ricordo Broni commemora Paolo Baffi PAGINA 15

IL TUO PRESEPE IN CARTOLINA Una Roma assolata giovedì 24 novembre ha accolto nella Basilica di San Pietro le delegazioni delle Caritas Diocesane di tutta Italia. Tra loro anche la Caritas tortonese. Servizio a PAGINA 3

IL PAPA E LA QUESTIONE AMBIENTALE Ancora una volta il Papa ha sottolineato l’importanza delle questioni ambientali. All’Angelus della prima domenica di Avvento ha ricordato l’inizio dei lavori a Durban, in Sud Africa, della Convenzione dell’Onu sui cambiamenti climatici, che, dall’1 al 9 dicembre, dovrà aggiornare e sviluppare il Protocollo di Kyoto. “Auspico - ha detto - che tutti i membri della comunità internazionale concorcontinua a PAGINA 4

Con l’inizio dell’Avvento, Il Popolo lancia il nuovo concorso “Il tuo presepe in cartolina”

NOVI LIGURE / PAG. 21

Torna il Mercato delle “Dolci Terre” NOVI LIGURE - Il Comune di Novi Ligure, presso il “Centro Fieristico” di viale dei Campionissimi, organizza per il sedicesimo anno consecutivo una rassegna delle produzioni dolciarie, vitivinicole e gastronomiche, quest’anno improntata specialmente sulle carni e i salumi. La rassegna si aprirà giovedì 8 dicembre per concludersi domenica 11 dicembre. Su tale tema già dal 24 ottobre sono in svolgimento due appositi corsi di cucina, uno di base e l’altro avanzato, dall’intrigante titolo “Bianca o rossa, crudi o cotti alla tavola dei dotti”. Il “Mercato delle Dolci Terre 2011” è una prestigiosa rassegna di oltre cento bancarelle di prodotti tipici della zona ma non solo, organizzata in collaborazione con le associazioni dei settori agricolo, artigianale e commerciale.

Inviaci, entro il 6 gennaio 2012, la foto del presepe che hai allestito a casa, a scuola, nella sede della tua Pro Loco, della tua biblioteca, nel tuo oratorio o in parrocchia. I Presepi più belli verranno premiati e pubblicati sul nostro giornale. Le foto dovranno essere accompagnate da nome, cognome, indirizzo e numero di telefono. Inviale via mail a ilpopolo@libero.it in formato jpeg e in alta risoluzione o via posta ordinaria all’indirizzo: Redazione Il Popolo, P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL)


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Lo psicologo Simone Feder della Casa del Giovane analizza un fenomeno che è diventato una piaga sociale

GIOCO D’AZZARDO: il triste primato di Pavia pagina a cura di MARCO REZZANI

L’esperto

Lo psicologo Simone Feder

Il gioco d’azzardo, nelle sue molteplici forme, è una piaga sempre più dilagante. Anche nelle nostre città e nei nostri paesi dove proliferano sale da gioco e locali che ospitano le più svariate tipologie di “macchinette”. I dati fanno riflettere. Dal 2008 nel nostro paese il gioco d’azzardo – quello legale – ha subito un’impennata senza precedenti. Nei soli primi mesi di quest’anno si è spesa una cifra superiore di oltre il 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il gioco on line ha fatto registrare un incremento addirittura del 92,4%. Facendo le somme, entro la fine dell’anno, il giro d’affari toccherà la cifra di 80 miliardi di euro. Cifra da capogiro. Come da capogiro è la somma pro capite spesa ogni mese dagli italiani: 92 euro. Nelle manovre finanziarie varate in estate il Governo ha previsto, di qui al 2013, maggiori tassazioni sui giochi e la possibilità per i Monopoli di Stato di “emanare in materia di giochi pubblici, tutte le disposizioni utili ad assicurare maggiori entrate”. Con buona pace di un numero sempre maggiore di persone e famiglie che arrivano ad indebitarsi pur di inseguire il sogno di una ricchezza facile. Di tutto questo abbiamo parlato con il dottor Simone Feder, psicologo, coordinatore dell’area adulti dipendenze e responsabile di due strutture della comunità Casa del Giovane di Pavia. Referente di diversi progetti all’interno di istituzioni scolastiche legati alla prevenzione e all’educazione alla legalità, è Giudice onorario presso il Tribunale dei Minori di Milano, e autore delle pubblicazioni “Finisci

solo per ricominciare” (2006), “Trasgressione e normalità” (2009) e “Meno alcool più vita” (2010). “Macchinette” nei bar, sale slot, la pubblicità che promette vincite facili e divertimento. Ormai giocano tutti: al bar, sotto casa, nelle ricevitorie, davanti al computer, ragazzi, giovani, uomini e donne. L’azzardo è una piaga drammatica. Com’è la situazione nella provincia di Pavia? Il mondo del divertimento digitale ha recentemente subito un numero incredibilmente alto di attacchi, da parte di stampa e associazioni dei consumatori, per via della sua violenza e, nel caso dei video poker, delle sue ripercussioni sulla vita dei giocatori. Ma questi video giochi sono un fenomeno vecchio che risale alla fine degli anni Settanta. Con il tempo si sono evoluti fino a diventare pericolosi per la loro influenza diretta sulla sfera psicologica del giocatore e mutarne personalità e comportamenti. I video poker oggi vengono considerati veri e propri giochi d’azzardo. La verità però è che le scommesse e il gioco anche quello d’azzardo - sono diventati ormai un’attività economica a tutti gli effetti. Nel settore sono presenti grandi gruppi multinazionali, reti in franchising che fatturano milioni di euro con ricadute importanti nella finanza. Si pensi solo alla pubblicità. Non dobbiamo considerarlo come un passatempo innocente, ma un pericoloso gioco. Pavia ricopre purtroppo un triste primato ed è qui che ora si concentra l’allarme, ma è un fenomeno in continua crescita e diffusione ovunque. Continuo ad ascoltare racconti di giovani che giorno dopo giorno giocano soldi a video poker o che, ammaliati dalle luci del guadagno facile, tentano la fortuna con i famosi ‘sistemoni’ tanto pubblicizzati sui giornali. Le macchinette da bar continuano a colpire e creare di-

sagio verso i più giovani e gli ultra sessantenni, specie donne. Oggi la dipendenza non ha età. ‘Gioco tutto ciò che ho’ mi raccontava Jonni ‘racconto a me stesso che smetto quando voglio, ma poi il mio autocontrollo, la mia forza di volontà si lasciano vincere da quelle false certezze costruite nei tempi di attesa tra una giocata e l’altra’. Dott. Feder, possiamo dire che il gioco d’azzardo ha intaccato alla radice la nostra società? Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Questa psicosi attanaglia molti, in particolare i più poveri, la gente che fatica a superare la quarta settimana del mese, ormai anche la terza, la gente che è attenta ad ogni centesimo che rimane nel portafoglio e pensa, con quella vincita, di poter definitivamente dare una svolta alla propria vita. E allora li vediamo rinunciare a tutto pur di trovare e risparmiare quei 10 euro da consegnare in cambio della scottante ricevuta, li scopriamo dilapidare i risparmi di una vita per quei numeri che si ostinano a non uscire, li troviamo ad ingannare amici e familiari pur di poter continuare a giocare… Pensiamoci un attimo, da ogni dove si osanna al gioco. Questo nuovo ‘passatempo’ è pubblicizzato da giornali, reclamizzato in televisione, esposto su cartelloni pubblicitari in ogni angolo delle città. Qualcuno incassa e si dimentica dei veri problemi della gente. E, nell’immaginario collettivo, chi vincerà avrà tutto quello che vuole: soldi, fama, agi, vita tranquilla, viaggi, belle donne …e soprattutto la tanta ricercata felicità. C’è la tendenza a consegnare al destino tutte le responsabilità del proprio benessere annullando così ogni impegno e responsabilità personale per poter cambiare le cose. L’azzardo è entrato anche nelle famiglie, in casa. Si può giocare comodamente davanti al pc, a tutte le ore e a tutte le età. E il vizio sembra interessare anche i giovanissimi. È preoccu-

pante, non trova? A volte nell’ascoltare i giovani mi accorgo quanto hanno bisogno di sentirsi valorizzati e non giudicati. Raccontano di tutto e con molto rispetto, capiscono che vivono certi malesseri, vogliono essere aiutati ad affrontarli perché, quando ne acquisiscono consapevolezza, loro stessi ne sono spaventati. Vogliono essere rassicurati che saranno ascoltati e accompagnati in questo difficile cammino di crescita e di scoperta della loro individualità e della decisione dei loro obiettivi. Ebbene sì, oggi i giovani in particolar modo, vogliono questo dagli adulti: continuità, coerenza, rispetto, ma soprattutto presenza vera e testimonianza di valori sani. Per ogni giovane è fondamentale percepire l’interessamento da parte dei propri genitori o delle persone per lui significative e ciò risulta davvero un fattore preventivo, interessamento che deve però passare non dal materiale ma da una vero e profondo ascolto. È quindi necessario aggredire il fenomeno alla radice, pensando ad una prevenzione che induca il giovane a guardarsi allo specchio, con i suoi tempi, e a riscoprire quel frutto positivo che nel cammino della sua vita le relazioni significative gli hanno dato. Se si riesce ad instaurare questo tipo di relazione, sarà questo stesso legame che porterà il giovane a sentire quella pesantezza e quei sensi di colpa che lo inducono a ripensarsi. Come si può contrastare il dilagare del fenomeno? Sembra che si debba per forza e in qualsiasi modo cercare di abbassare la saracinesca del pensiero razionale e non permettersi assolutamente di immaginare, di fantasticare, di sognare. Ciò che conta è riempire, non importa con che cosa, mandare giù pur di colmare un vuoto… Molto spesso è necessario recarsi in prima persona da loro: andare nei luoghi che frequentano, nei bar, nelle ricevitorie, nelle sale scom-

messa, nelle loro case, e irrompere con delicatezza nelle loro camere per staccarli dal computer e da quel mondo in cui spesso si rifugiano, ma sempre per riempirsi. Oggi i giovani non sanno che cosa significa faticare per tirare avanti, il valore del denaro è reso nullo dalle vincite milionarie sbandierate in televisione, dalle spese folli dell’ultimo vip del momento, dagli stipendi milionari di chi vende la propria immagine al miglior offerente. E quando si scontrano con la dura realtà tutti questi castelli crollano e non si conoscono alternative possibili, o non si ha voglia di cercarle perché si spera sempre che la fortuna giri. È importante quindi che incontrino qualcuno che permetta loro di apprezzare l’importanza della fatica del vivere quotidiano, carica di sudore, che porta a raggiungere traguardi importanti e che val la pena di perseguire giorno dopo giorno, quella fatica che forse non garantisce ricchezza immediata ma sicuramente benessere duraturo perché solo quella ci permette di costruire la vera felicità. La crisi economica, paradossalmente, ha avuto un effetto detonatore su un fenomeno già di per sé allarmante e diffuso. Dall’inizio della crisi del 2008, in due anni - secondo i dati di Agipronews - il volume d’affari del gioco d’azzardo di Stato (slot machine, videopoker, lotterie e scommesse sportive) è aumentato di 13 miliardi, passando dai 47,5 miliardi del 2008 ai 61,5 del 2010, il 3,7 per cento del Pil. E la raccolta del primo trimestre di quest’anno (18 miliardi di euro) conferma un trend positivo (più 17 per cento), rispetto allo stesso periodo del 2010. L’anno potrebbe dunque chiudersi con il record di 80 miliardi. In questo difficile contesto sociale e economico le persone lanciano il loro grido sperando che qualcuno capisca e purtroppo tutto viene offuscato e messo a tacere

dalla ricerca del guadagno facile. Penso che la sfida ancora da affrontare sia proprio quella di aiutare le famiglie a guardarsi dentro, a lasciarsi interrogare dai problemi interni al loro sistema e di conseguenza cercare di guardare alla difficoltà come una cosa che devono affrontare, facendosi aiutare e non lasciandosi travolgere. Ci racconti della sua attività alla Casa del Giovane, di cosa fate in concreto su questo fronte. Negli ultimi anni sono diversi i giovani, e meno giovani, che bussano alla nostra porta chiedendo un aiuto. Alcuni sono direttamente coinvolti in questa dipendenza (perché di vera e propria dipendenza si tratta) altri sono parenti o amici disperati che cercano un conforto e una mano per aiutare i propri cari. Non è facile aiutare le persone a prendere consapevolezza del problema, specialmente quando è la società stessa a pubblicizzare e incoraggiare certi comportamenti; la dipendenza da gioco non è ancora pienamente riconosciuta dai servizi che non sono tutti sempre disponibili ad effettuare una presa in carico e proporre percorsi di riabilitazione coerenti. Inserire all’interno di un percorso residenziale terapeutico - riabilitativo queste persone risulta essenziale per aiutarli ad allontanarsi da situazioni, stimoli e abitudini legate al mondo del gioco. È doveroso lavorare, nel periodo iniziale, con attività mirate sul controllo dell’impulsività e dell’iperattività legata alla dipendenza, cercare con loro di riflettere sulle dinamiche interne al loro sistema familiare, sulle distanze e i confini emotivi e relazionali. Il sommerso che sta sotto quell’iceberg urta con violenza e nel suo crescere rischia di spaccare qualsiasi congettura e strategia; non è fermando, ma è solo mettendo dentro una nuova qualità di vita, dei nuovi interessi, delle nuove attenzioni, delle giuste ‘trasgressioni’ che le cose possono cambiare.


Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

La Caritas compie 40 anni

Riferimento significativo La “funzione pedagogica” della Caritas, “individuata sin dall’inizio come il suo specifico e irrinunciabile compito”, per il cardinale, “trova oggi un singolare riscontro in quella ‘educazione del cuore’ a cui invitano gli Orientamenti pastorali per il decennio in corso”. “Nel nostro Paese, laddove ci si trova di fronte e fenomeni naturali imperiosi, come terremoti o alluvioni, o si debbano fronteggiare fenomeni sociali improvvisi, si pensi all’immigrazione, la Caritas - ha ricordato il porporato - è sempre pronta a rigenerare fiducia e ancor prima a offrire una prossimità mai scontata, in grado di restituire dignità e fiducia”. Il card. Bagnasco ha anche sottolineato la “capa-

cità di lettura, che diventa un atteggiamento culturale sempre vigile, unita alla tempestività nell’intervento, che fanno della Caritas un riferimento significativo non solo nelle emergenze, ma anche nel quotidiano”.

Compito educativo A coloro che operano nella Caritas “è affidato un importante compito educativo”: “La responsabilità dell’educare alla vita buona del Vangelo, che è tale solo se comprende in maniera organica la testimonianza della carità”, ha detto Benedetto XVI, ricevendo le Caritas in udienza. “Ciascuno di voi - ha proseguito - è chiamato a dare il suo contributo affinché l’amore con cui siamo da sempre e per sempre amati da Dio divenga operosità della vita, forza di servizio, consapevolezza della responsabilità. È questa prospettiva che dovete rendere sempre più presente nelle Chiese particolari in cui vivete”. Per il Papa, “le Caritas devono essere come ‘sentinelle’, capaci di accorgersi e di far accorgere, di anticipare e di prevenire, di sostenere e di proporre vie di soluzione nel solco sicuro del Vangelo e della dottrina so-

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Benedetto XVI e il card. Bagnasco alle delegazioni delle Diocesi italiane

“A nome dei vescovi italiani e mio personale, desidero ringraziare di cuore la Caritas italiana nella felice circostanza del suo 40° anniversario, perché - come ebbe a dire il papa Paolo VI di venerata memoria - il suo aspetto spirituale non si misura con cifre e bilanci, ma con la capacità che essa ha di sensibilizzare le Chiese locali e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità”: lo ha affermato, giovedì 24 novembre, nella basilica di San Pietro il card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nell’omelia della messa che ha preceduto l’udienza delle Caritas diocesane con il Papa. Nell’indirizzo di saluto rivolto al Papa, il card. Bagnasco ha richiamato due spunti: “La fedeltà a preservare lo specifico della carità cristiana perché non venga a dissolversi in altro diverso da sé” e “la profezia, di cui la Caritas italiana s’impegna ad essere un segno credibile dentro il nostro Paese, attraversato da una difficile crisi economica e culturale” che “resta quella di un cuore-che-vede”.

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ciale della Chiesa”. Ma, ha avvertito il Pontefice, “l’umile e concreto servizio che la Chiesa offre non vuole sostituire né, tanto meno, assopire la coscienza collettiva e civile. Le si affianca con spirito di sincera collaborazione, nella dovuta autonomia e nella piena coscienza della sussidiarietà”.

Attenzione al territorio Sin dall’inizio come “impegno prioritario” della Caritas c’è stato “lo sforzo di realizzare una presenza capillare sul territorio, soprattutto attraverso le Caritas diocesane e parrocchiali”. E questo, per il Santo Padre, “è obiettivo da perseguire anche nel presente”. “L’attenzione al territorio e alla sua animazione - ha spiegato Benedetto XVI suscita la capacità di leggere l’evolversi della vita delle persone che lo abitano, le difficoltà e le preoccupazioni, ma anche le opportunità e le prospettive”. La carità richiede “apertura della mente, sguardo ampio, intuizione e previsione, un ‘cuore che vede’. Rispondere ai bisogni significa non solo dare il pane all’affamato, ma anche lasciarsi interpellare dalle cause per cui è affamato,

con lo sguardo di Gesù che sapeva vedere la realtà profonda delle persone che gli si accostavano”. È in questa prospettiva, ha precisato il Papa, che “l’oggi interpella il vostro modo di essere animatori e operatori di carità”. Il pensiero non può non andare “anche al vasto mondo della migrazione. Spesso calamità naturali e guerre creano situazioni di emergenza”.

Una Roma assolata giovedì 24 novembre ha accolto nella Basilica di San Pietro le delegazioni delle Caritas Diocesane di tutta Italia per celebrare il quarantennale dalla fondazione dell’organo pastorale della CEI, fortemente voluto da Papa Paolo VI, per promuovere, sostenere, coordinare il lavoro delle Caritas e “sensibilizzare le Chiese locali e i singoli fedeli al senso e al dovere della carità in forme consone ai bisogni e ai tempi”. Un compito, quindi, essenzialmente pedagogico, di animazione pastorale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta dal cardinal Angelo BaLgnasco, quindi a mezzogiorno, il tanto atteso incontro con Papa Benedetto XVI. La Caritas Diocesana di Tortona era presente con una delegazione di 46 persone accompagnate dal direttore don Michele Chiapuzzi. Per noi operatori e volontari della Caritas Diocesana di Tortona l’incontro con il Santo Padre è stato un momento di forte comunione che ha coinvolto anche molti dei nostri cari “poveri”, i quali, quotidianamente, come comunità cristiana, siamo chiamati ad ascoltare e sostenere con l’attenzione dovuta. Siamo felici di aver potuto condividere un’esperienza tanto importante e di aver ricevuto parole di incoraggiamento da Sua Santità che ci esortati ad essere “sentinelle” del Vangelo, segno dell’amore di Dio verso il prossimo nel bisogno. Moreno Baggini

NOTIZIE DIOCESANE

Condividere la fatica

Sabato 3 dicembre in Seminario

“La crisi economica globale - ha rilevato il Pontefice è un ulteriore segno dei tempi che chiede il coraggio della fraternità. Il divario tra Nord e Sud del mondo e la lesione della dignità umana di tante persone richiamano ad una carità che sappia allargarsi a cerchi concentrici dai piccoli ai grandi sistemi economici”. Per il Santo Padre, “il crescente disagio, l’indebolimento delle famiglie, l’incertezza della condizione giovanile indicano il rischio di un calo di speranza. L’umanità non necessita solo di benefattori, ma anche di persone umili e concrete che, come Gesù, sappiano mettersi al fianco dei fratelli condividendo un po’ della loro fatica”. In una parola, “l’umanità cerca segni di speranza. La nostra fonte di speranza è nel Signore. Ed è per questo motivo che c’è bisogno della Caritas; non per delegarle il servizio di carità, ma perché sia un segno della carità di Cristo, un segno che porti speranza”. “Aiutate la Chiesa tutta a rendere visibile l’amore di Dio. Vivete la gratuità e aiutate a viverla. Richiamate tutti all’essenzialità dell’amore che si fa servizio. Accompagnate i fratelli più deboli. Animate le comunità cristiane. Dite al mondo la parola dell’amore che viene da Dio. Ricercate la carità come sintesi di tutti i carismi dello Spirito”, è stata l’esortazione conclusiva di Benedetto XVI.

Pastorale famigliare per gli adulti Sabato 3 dicembre, dalle ore 9,30 alle ore 12, proseguono presso il Seminario Diocesano di Tortona gli incontri di formazione per adulti. L’iniziativa è a cura dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Famigliare che si avvale della consulenza di due psicologhe esperte e largamente conosciute e apprezzate. Il tema di quest’anno è “Aprirsi a ciò che si è: il potere dell’autenticità”. Il prossimo incontro si terrà il 3 marzo, sempre al sabato mattina.

Domenica 11 dicembre in Seminario

Terzo incontro dei Diaconi Permanenti Domenica 11 dicembre, alle ore 15,30, nel seminario diocesano si terrà il terzo incontro per i Diaconi della Diocesi sul tema: “Quale diaconia per le nostre parrocchie?”. La relazione introduttiva è affidata al diacono Fulvio Casella che parlerà di preparazione al matrimonio e formazione della coppia.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 6 dicembre, mercoledì 7 e venerdì 9 dalle ore 8,30 alle 12,30; sabato 10 dalle ore 8,30 alle 11. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

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nistica e sapienziale che li abiliti ad affrontare le sfide del nostro tempo”.

Alcuni dati sull’Irc

Nelle contraddizioni del presente Dopo aver espresso la vicinanza della Chiesa a famiglie e giovani “di fronte alle ricadute che le contraddizioni del momento presente e le incertezze del futuro hanno sulla scuola”, il messaggio si sofferma sull’impegno educativo e sul suo significato e valore. “La Chiesa è dalla vostra parte,

si fa carico di ogni vostra fatica, vuole offrirvi il supporto della sua bimillenaria esperienza a servizio dell’uomo e delle sue più profonde aspirazioni – si legge nel testo – vuole aiutare voi studenti, attraverso l’opera di insegnanti professionalmente competenti e spiritualmente motivati, a leggere e interpretare la cultura letteraria, artistica e storica in cui siete nati e cresciuti, o dove siete approdati in seguito a scelte di vita o a esodi forzati”. Cita poi Benedetto XVI: “Una cultura meramente positivista che rimuovesse nel campo soggettivo come non scientifica la domanda circa Dio, sarebbe la capitolazione della ragione, la rinuncia alle sue possibilità più alte e quindi un tracollo dell’umanesimo, le cui conseguenze non potrebbero essere che gravi. Ciò che ha fondato la cultura dell’Europa, la ricerca di Dio e la disponibilità ad ascoltarLo,

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Ora di religione a scuola: una scelta che interpella studenti e famiglie

Aiutare a “trovare risposte di senso ai ‘perché’ della vita”, educare a “una condotta ispirata ai valori etici”, far conoscere “il cristianesimo nella tradizione cattolica, presentando il Vangelo di Gesù Cristo in un confronto sereno e ragionato con le altre religioni”: sono queste le finalità principali dell’insegnamento della religione cattolica (Irc) nelle scuole italiane. Ne parla il messaggio della presidenza della Conferenza episcopale italiana in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica nell’anno scolastico 2012-2013. Il testo, diffuso il 15 novembre dalla segreteria generale della Cei, si rivolge a studenti e genitori, che nelle prossime settimane saranno chiamati a esprimersi “sulla scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica”. Il messaggio sottolinea che “si tratta di un appuntamento di grande responsabilità perché consente, a voi studenti, di riflettere sulla validità di tale proposta e di decidere personalmente se farne risorsa per la vostra formazione e, a voi genitori, di ponderare le possibilità educative offerte ai vostri figli”.

Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

rimane anche oggi il fondamento di ogni vera cultura” (discorso all’incontro con il mondo della cultura al Collège des Bernandins, Parigi 12 settembre 2008).

Un valore aggiunto Nella parte conclusiva del messaggio si dice che “in continuità con la famiglia e in preparazione alla vita sociale e professionale, l’insegnamento della religione cattolica è un valore aggiunto a cui vi invitiamo a guardare con fiducia, qualunque sia il vostro credo e la vostra estrazione culturale”. Si sottolinea più avanti che l’Irc “è di fatto capace di proporsi come significativa risorsa di orientamento per tutti” e si formula il “caloroso invito a operare insieme perché non manchi alle giovani generazioni l’opportunità di una proposta inerente la dimensione religiosa e di una cultura uma-

Finora, a livello consolidato, la quota dei cosiddetti “avvalentisi”, cioè delle famiglie dei minorenni (che scelgono per conto dei figli) o dei maggiorenni iscritti alle scuole superiori che hanno scelto autonomamente tale insegnamento, è stata superiore, mediamente su scala nazionale, al 90% del totale. Mentre tale percentuale sfiora o supera il 95% nelle scuole dell’infanzia e primarie, scende attorno al 93% nelle secondarie di primo grado (medie) e poi cala ulteriormente nelle secondarie di secondo grado (superiori) collocandosi attorno all’85%. Notevoli differenze si registrano su scala territoriale. Nelle regioni del Nord gli avvalentisi sono circa l’86%, al Centro si sale a oltre il 90 e al Sud si supera il 97-98%. Toscana ed Emilia-Romagna sono le Regioni con il minor numero di avvalentisi (attorno all’83-84%) mentre le Regioni con il più alto numero sono Basilicata, Calabria, Campania e Puglia (mediamente attorno al 98%). Il servizio per l’insegnamento della religione cattolica della Cei sottolinea, riguardo a questi dati, che nel nostro Paese trova conferma da molti anni una consolidata tendenza della stragrande maggioranza delle famiglie italiane di avvalersi dell’ora di religione anche in un contesto socio-religioso che presenta sintomi di cambiamento.

Il Papa e la questione ambientale continua da pagina 1 dino una risposta responsabile, credibile e solidale a questo preoccupante e complesso fenomeno, tenendo conto delle esigenze delle popolazioni più povere e delle generazioni future”. L’attenzione ai grandi temi dell’ambiente è uno dei tratti che caratterizzano il magistero di Benedetto XVI. Il motivo profondo di questo convinto “ecologismo” lo ha ribadito proprio presentando il cammino dell’Avvento, “perché la nostra vita ritrovi il suo giusto orientamento, verso il volto di Dio”. Ritrovare il giusto orientamento significa mettere le cose nel loro ordine: di qui la necessità di tenere insieme l’ecologia ambientale e l’ecologia umana, come instancabilmente ha ripetuto in questi anni. Proprio in questi tempi di crisi diventa fondamentale riprendere un quadro di attenzione globale. Nell’enciclica ‘Caritas in veritate’ aveva indicato una strada: “Impegnarsi nella realizzazione di un autentico sviluppo umano integrale ispirato ai valori della carità nella verità”. In concreto infatti “il libro della natura è uno e indivisibile, sul versante dell’ambiente come sul versante della vita, della sessualità, del matrimonio, della famiglia, delle relazioni sociali, in una parola dello sviluppo umano integrale. I doveri che abbiamo verso l’ambiente si collegano con i doveri che abbiamo verso la persona considerata in se

stessa e in relazione con gli altri”. Insomma, il punto è proprio suscitare “quell’alleanza tra essere umano e ambiente che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio”. È infatti forse proprio questa strutturale difficoltà, per la politica e la cultura globale, di tenere insieme i vari aspetti della questione ambientale e la sua cruciale radice umanistica, alla base dell’arduo cammino che ha seguito il protocollo di Kyoto del 1997, mai ratificato da Cina e Stati Uniti, che insieme valgono la metà delle emissioni mondiali. La strada è tutta in salita: in tempi di globalizzazione è sempre più difficile offrire risposte globali, proprio perché, come si vede in queste settimane, è in corso una sfida globale su chi deve pagare i costi delle successive bolle speculative mondiali. Quello che i debolissimi attori internazionali e i recalcitranti governi nazionali non riescono a mettere in agenda diventa invece una piattaforma culturale e politica credibile e moderna. A partire dai nostri sistemi europei avanzati. Qui da noi “l’alleanza tra essere umano e ambiente che deve essere specchio dell’amore creatore di Dio”, può declinare verso il futuro l’eredità della democrazia occidentale, quello stato sociale di diritto che rischia di implodere per difetto di basi morali, e dunque economiche, adeguate. Francesco Bonini

Mons. Franco Giulio Brambilla nominato Vescovo di Novara NOVARA - È mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Milano, il nuovo vescovo di Novara, il 125° nella linea di successione da San Gaudenzio. L’annuncio è stato reso pubblico il 24 novembre in contemporanea (come di consueto) dalla Sala Stampa Vaticana, nella Curia novarese e in quella dell’arcidiocesi di Milano. L’ingresso in diocesi avverrà entro due mesi, ancora da definire però la data esatto, per ora rimane mons. Corti come Amministratore Apostolico. In una lettera alla sua “nuova” diocesi mons. Brambilla ha rivolto un pensiero speciale ai giovani: “Una carezza particolare ai bimbi, ai raLE NOSTRE SEDI:

gazzi, perché sono il nostro tesoro più grande. Stringo la mano agli adolescenti e giovani, perché non si scoraggino nell’affrontare l’avventura stupenda e drammatica del diventare Servizi CISL

grandi e possano trovare in noi guide amorevoli ed esigenti”. Il vescovo eletto si rivolge, anche a chi vive situazioni di difficoltà. “Agli anziani e agli ammalati, ai disabili e alle persone sole il nuovo

Vescovo dice che nella comunità cristiana hanno la loro casa, per trovare affetti che guariscano la desolante solitudine della nostra società”. Un citazione anche per i credenti di altre religioni: “Un saluto rispettoso a tutti coloro che sono di religioni e culture diverse e abitano la nostra città e la nostra terra, perché ciascuno vivendo bene la propria identità diventi un arricchimento degli altri e con gli altri”. Infine, un pensiero a chi ha responsabilità nella gestione della cosa pubblica: “Auguro una passione nuova per dare splendore ai luoghi incantevoli e alle ricchezze naturalistiche, storiche e artistiche che fanno da panorama alla nostra regione a forte vocazione turistica e culturale”.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

4 Dicembre - II Domenica di Avvento

“Ma egli vi battezzerà in Spirito Santo” Mc 1,1-8 Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti

di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SAN GIOVANNI CALABRIA Il 4 dicembre la Chiesa ricorda San Giovanni Calabria, il sa- ammalati dando cerdote fondatore della Congregazione dei Poveri Servi e vita per essi alla delle Povere Serve della Divina Provvidenza. Cittadella della Nacque a Verona l’8 ottobre 1873, settimo e ultimo figlio di carità. Luigi Angela, in una famiglia povera ma con solidi principi e Don Calabria penuna grande fede. Il padre morì quando Giovanni aveva 13 sò anche ai Paria anni e per aiutare i fratelli dovette iniziare a fare il garzone. dell’India, manDon Pietro Scapini, Rettore di San Lorenzo, però notò il gio- dando nel 1934 vane e lo aiutò a superare l’esame di ammissione al liceo del quattro alcuni FraSeminario, che frequentò come esterno. Dovette però di nuo- telli a Vijayavada. vo interrompere gli studi per assolvere agli obblighi di leva. Nel 1910 fondò il Terminato il servizio militare, riprese nuovamente gli studi. ramo delle “SoL’11 agosto 1901, fu ordinato sacerdote e poi Vicario Coo- relle”, che diventarono, dopo l’approvazione vescovile (25 peratore nella parrocchia di S. Stemarzo 1952) e quella pontificia (25 difano. Nel 1907 da Vicario della cembre 1981), le Povere Serve della Rettoria di San Benedetto al MonDivina Provvidenza. SACERDOTE VENETO te, intraprese anche la cura e l’acAlle sue due Congregazioni don Calacoglienza dei soldati. Lui stesso bria affidò la missione che lui stesso FONDATORE raccontava che in una fredda notte aveva ricevuto da giovane sacerdote: di novembre del 1897, mentre fre“Mostrare al mondo che la divina DELLA CONGREGAZIONE quentava il primo anno di teologia, Provvidenza esiste, che Dio non è straDEI POVERI SERVI tornando da una visita agli infermi niero, ma che è Padre, e pensa a noi, a dell’ospedale, trovò accovacciato patto che noi pensiamo a lui e facciaDELLA DIVINA PROVVIDENZA sull’uscio di casa un bambino fugmo la nostra parte, che è quella di cergito dagli zingari. Lo raccolse, lo care in primo luogo il santo Regno di portò in casa, lo tenne con sé e conDio e la sua giustizia”. divise con lui la sua cameretta. Quello fu l’inizio delle sue Accolse gratuitamente nelle sue case ragazzi materialmente e opere in favore degli orfani e degli abbandonati. moralmente bisognosi, creò ospedali e case di accoglienza Qualche mese dopo fondò la “Pia Unione per l’assistenza per assistere nel corpo e nello spirito ammalati e anziani. agli ammalati poveri”, riunendo attorno a sé un folto gruppo Aprì le sue case di formazione ai giovani e anche agli adulti di chierici e di laici. Nel 1907 fondò a Verona la “Casa poveri. Personalmente non intraprese lunghi viaggi, restò Buoni Fanciulli” in Vicolo Case Rotte, che trovò l’anno se- quasi sempre a Verona, ma dalla sua stanza allargò i suoi guente la sistemazione definitiva in Via San Zeno in Monte, orizzonti al mondo. Nel 1944 fondò la Famiglia dei Fratelli attuale Casa Madre. Tra i laici suoi collaboratori vi furono i Esterni, composta da laici. Pregò, scrisse e soffrì anche per primi membri della Congregazione “Poveri Servi della l’unità dei cristiani. Per questo intrattenne fraterni rapporti Divina Provvidenza”, approvati dal Vescovo di Verona nel con protestanti, ortodossi ed ebrei. Morì il 4 dicembre 1954 1932 e dal Papa il 25 aprile 1949. Subito dopo l’approvazio- offrendo la sua vita al Signore per il papa Pio XII, agonizne diocesana, la Congregazione si diffuse in varie parti d’I- zante. Il Signore accettò la sua offerta e, mentre lui moriva, il talia, sempre al servizio dei poveri, degli abbandonati e degli Papa improvvisamente recuperò. Don Calabria fu beatificato emarginati. Allargò la sua azione anche agli anziani e agli nel 1988 e canonizzato il 18 aprile 1999.

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“Inizio del Vangelo di Gesù Cristo”. Si apre così il Vangelo di Marco, che ci accompagnerà per questo anno liturgico. L’evangelista non ha inteso scrivere una storia educativa, bensì comunicare una vicenda così straordinaria da essere “Vangelo”, ossia una buona e decisiva notizia per tutti. La “buona notizia” di Gesù Cristo è un “inizio” che resta vitale, una pietra viva che edifica in ogni generazione e in ogni tempo. Il Vangelo non lo si ascolta una volta per tutte, proprio perché è il fondamento della vita di ogni comunità cristiana, di ogni discepolo. Il Vangelo subito ci immerge nel clima dell’attesa di un futuro, anzi ci invita a prepararlo; annuncia infatti che “qualcuno” sta per venire tra gli uomini per donare loro la salvezza. Non c’è più tempo per distrarsi o per ascoltare altre voci. Il rischio di perdere questa occasione propizia è alto. Se domenica scorsa la liturgia chiedeva di essere vigilanti, in questa esorta ad aprire il cuore per accogliere colui che sta per venire. Si potrebbe dire che questo inizio del Vangelo svolge esso stesso la funzione del Battista: il Vangelo apre la strada al Signore, è la voce che grida ad ognuno di preparare la via perché Egli sta tornando. Il Signore torna nella sua città. Ecco la buona notizia di questa pagina evangelica. Già con la lettura di Isaia, la liturgia ci fa sentire l’avvicinarsi di questo tempo: “Consolate, consolate il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che è finita la sua schiavitù”. Il popolo d’Israele può lasciare la terra di Babilonia, dov’è schiavo, e partire verso Sion; percorrerà una grande strada, aperta nel deserto, una strada larga, rettilinea e pianeggiante che supererà steppe, valli e montagne, per salire sino a Gerusalemme. E il Signore, come il pastore di cui parla il profeta, si porrà davanti al suo popolo guidandolo su questa strada. Potremmo dire che aprire la strada vuol dire aprire il Vangelo, e percorrerla significa leggerlo, meditarlo e metterlo in pratica. La “strada del Signore” è giunta sino a noi; la salvezza è scesa nella nostra vita. Questa convinzione è la forza del Battista. Egli è vestito da povero: porta un rozzo abito di pelo di cammello, non le vesti morbide e gli abiti sontuosi che usano indossare gli uomini del mondo. La sua austera sobrietà, così lontana da tanti nostri atteggiamenti, sottolinea che egli vive davvero solo del Signore e del suo futuro. Giovanni ha fretta che venga presto il futuro di Dio, e lo grida forte. Non si rassegna ad un mondo privo di speranza; anche lui, come più tardi dirà Pietro, aspetta con ansia i “nuovi cieli e una nuova terra, dove avrà stabile dimora la giustizia”. Non tace, protesta, veste da personaggio strano e, soprattutto, parla, anzi grida. È tagliente con la sua parola. Giovanni, come richiede ogni predicazione, parla al cuore della gente: non vuole colpire le orecchie, non ama correr dietro a pruriti vani, non propone verità o idee sue. Egli - obbedendo allo Spirito del Signore - desidera che la sua parola colmi i vuoti dei cuori, appiani i monti che allontanano gli uni dagli altri, abbatta i muri che separano, strappi le radici amare che avvelenano i rapporti, raddrizzi i sentieri distorti dall’odio, dalla maldicenza, dall’invidia, dall’indifferenza, dall’orgoglio, dalla malafede. Questo austero predicatore, che dimentica se stesso perché sia solo il Signore a parlare attraverso la sua voce, colpisce davvero il cuore di chi lo ascolta. Marco lo nota: “Accorreva a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme”. La Santa Liturgia della domenica, le nostre stesse chiese, piccole o grandi che siano, diventano il luogo ove stringerci attorno al Battista e alla sua predicazione. Quando le Sante Scritture si aprono e la Parola di Dio viene annunciata e predicata, in quel momento si apre la strada del Signore; beati noi se sapremo accoglierla e percorrerla perché certo ci condurrà incontro al Signore che viene.

le letture della domenica Prima Lettura Is 40,1-5.9-11 Salmo Responsoriale Sal 84 Seconda Lettura 2Pt 3,8-14


Giovedì 1 dicembre 2011

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IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S . R o c c o (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); P o m b i o (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S . Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S . V i t t o r e (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 811-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); O r i o l o (tel.

379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; C a m p o f e r r o ore 1 1 ; O s p e d a l e (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1° al 7 dicembre 2011 G i o v e d ì 1 : Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Venerdì 2: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 3: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 4: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 5: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 6: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428)

Il Piano di Governo del Territorio terrà conto dell’intera Valle Staffora

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 7: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Edicole aperte domenica 4 dicembre 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 4 dicembre 2011 (Turno D): ESSO, via Amendola 80; IP, via F. Parri 2/4.

Il sindaco Carlo Barbieri presenta il nuovo Pgt

Tributo al campione Parisi sabato 3 dicembre a Voghera

VOGHERA - Il primo cittadino Carlo Barbieri presenta alla Città il nuovo PGT che punta a scelte strategiche condivise per il futuro dell’Oltrepò Pavese. Il Sindaco ha voluto intervenire alla presentazione ufficiale della prima bozza del Piano di Governo del Territorio. “Per la prima volta nella sua storia il Comune di Voghera si trova ad approvare il Piano di Governo del Territorio, strumento urbanistico sostitutivo del vecchio Piano Regolatore e piano di sviluppo decisivo per il futuro della nostra Città. spiega Carlo Barbieri - Il Pgt, pur essendo ancora in fase di gestazione (e quindi passibile di modifiche e miglioramenti), contiene già alcuni elementi importanti che concorreranno a definire un nuovo ruolo per la nostra Città. A differenza degli anni scorsi, questa volta Voghera sarà chiamata a rivestire un ruolo di primo piano in cabina di regia e di investire risorse anche nel proprio territorio di riferimento. Risorse che a loro volta avranno delle ricadute benefiche anche per la nostra Città, con un territorio che legittimerà così il nostro ruolo. A differenza del Piano Regolatore, il Pgt è uno strumento partecipativo fin dalla sua fase iniziale e prevede anche forti elementi di novità in campo perequativo e dell’incentivazione urbanistica. Questo Pgt in particolare evidenzia una forte

VOGHERA - Se un tragico incidente non lo avesse strappato all’affetto della sua famiglia e dei suoi tifosi, il prossimo 2 dicembre Giovanni Parisi festeggerebbe il suo 44° compleanno. Lo farebbe in grande stile, circondato dagli amici più cari, insieme alla moglie e ai tre figli. Lo farà comunque. Perché sabato 3 dicembre al Palaoltrepò di Voghera la moglie Silvia con il supporto della W.K.I (società che gestisce il palazzetto dello sport) e il sostegno dell’Asd Boxe Voghera - tra le cui fila Giovanni è cresciuto pugilisticamente e umanamente - ha organizzato un evento per ricordarlo e celebrarlo: “Tributo a Giovanni Parisi – l’uomo, il Campione”. Sarà una serata di sport, spettacolo, emozioni, passione e tanti ricordi. Per l’occasione il parterre del palazzetto vogherese ospiterà un ring iridato, quello cioè utilizzato ai Mondiali di boxe di Milano 2009. A calcarlo saranno i pugili locali, le speranze e i talenti che stanno crescendo nella città iriense nel ricordo e nel mito del loro grande concittadino. Saranno dieci incontri di buon livello, a cui assisteranno ospiti di caratura nazionale e internazionale del mondo della boxe che hanno già dato il loro sostegno all’iniziativa esprimendo grande entusiasmo. Al termine della serata verranno assegnati due riconoscimenti molto prestigiosi. Verrà infatti consegnato il Premio Giovanni Parisi al

volontà di sviluppo da parte dell’Amministrazione Comunale, improntata però ad un equilibrio dettato dalla valorizzazione dell’aspetto ambientale e dalla tutela della fasce più deboli con un progetto razionale ed equilibrato di Housing Sociale. Il Pgt non vuole essere uno strumento di rilancio solo per la Città di Voghera, ma vuole anche pensare ad investimenti importanti in tutto il territorio oltrepadano, con il duplice obiettivo di rafforzare il proprio ruolo di Città di riferimento di un intero territorio e di attrarre a sua volta investimenti da tutto l’Oltrepò Pavese, con particolare riferimento alla

Valle Staffora. Credo che superare i campanilismi e abbattere le barriere cittadine contribuisca, in un’ottica di sinergia, a far crescere ulteriormente la nostra Città. Con il Pgt, dal punto di vista industriale, dobbiamo essere già pronti ad accogliere nuove potenziali realtà produttive ed è per questo che abbiamo individuato apposite aree che saranno fornite di tutti i servizi tesi ad attirare nella nostra Città industrie e lavoro, elementi necessari alla crescita e al superamento della crisi. Grande attenzione sarà infine riservata all’ambiente, con il completamento delle piste ciclabili e della Greenway e con la valorizzazione,

attraverso il Plis, dell’area antistante il torrente Staffora. Anche la crescita demografica e residenziale sarà programmata in un’ottica di equilibrio con il rispetto dell’ambiente, la tutela del territorio ed un nuovo assetto viabilistico. Ambiente e crescita economica possono e devono rappresentare un binomio vincente”. Il percorso procedurale del Pgt prevede l’adozione del documento, la presentazione delle osservazioni (che durerà circa due mesi) e la definitiva approvazione in consiglio comunale. Un iter che potrebbe orientativamente concludersi entro il mese di giugno del 2012. L’approvazione definitiva del Prg non preclude però la possibilità di migliorare sempre questo strumento e di adattarlo costantemente alle esigenze contingenti.

Marco Materazzi alla Casa dei Nonni di Zenevredo ZENEVREDO - E’ stato ospite, la scorsa settimana, presso l’Agriturismo “La Casa Dei Nonni” di Zenevredo Marco Materazzi mitico campione del mondo 2006 con la Nazionale Italiana e grande difensore dell’Inter. Al campionissimo è stata offerta una cena a base di prelibati piatti tipici dell’ Oltrepò Pavese a margine della quale c’è stato il tempo per foto e autografi con tutti i presenti. Il titolare dell’ Agriturismo “La Casa dei Nonni”, non che sindaco di Montù Beccaria, Amedeo Quaroni a ricordo della bellissima serata ha omaggiato Marco Materazzi di una confezioni di

vini dell’azienda e di una copia con dedica del libro di Matteo Colombo e Flavio Chiesa “In volo sull’Oltre-

pò”. Ad accompagnare il già campione del mondo, insieme al suo staff, è stato il professor Antonio Rovi-

da, belgioiosino doc, docente di scienze motorie all’Università di Pavia e insegnante di metodologia dell’allenamento al corso per allenatori organizzata dalla F.I.G.C. (Comitato Lombardia) che si svolge a Santa Cristina Bissone a cui Marco Materazzi partecipa come allievo e che gli permetterà di entrare a far parte del mondo degli allenatori. Infatti, tale corso di Primo Livello U.E.F.A. (B) che permette di allenare squadre fino alle serie D e di fare il “secondo” in serie C è il primo indispensabile passo per diventare allenatore di calcio ai massimi livelli.

pugile dell’Asd Boxe Voghera che meglio si è distinto durante la stagione trascorsa. Verranno inoltre premiati i due pugili protagonisti del miglior match della serata. L’evento sportivo sarà inoltre arricchito da una mostra con i cimeli, i trofei, le immagini e materiali inediti messi a disposizione dalla famiglia. Si sta cercando di allestire una scenografia d’impatto: un modo suggestivo ed originale per ripercorrere la storia del campione ma anche della gloriosa Boxe Voghera che grazie a questo evento vuole dare il via a un nuovo corso. L’ingresso al PalaOltrepò in occasione del “Tributo a Giovanni Parisi” avrà un costo di 8 euro (tribuna) e 12 euro (parterre) e il ricavato servirà proprio a finanziare la start-up di queste nuove attività dell’Asd Boxe Voghera.


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VOGHERA E OLTREPO’

Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

L’assessore della Comunità Montana Fabio Riva traccia un bilancio del 2011 Lunedì scorso a Campospinoso

Il turismo per contrastare la crisi economica I funerali di don Zampollini

Una suggestiva veduta del Monte Chiappo innevato

Fabio Riva

VARZI - L’Oltrepò Montano, nonostante la crisi economica che non ha risparmiato nessuno, ha saputo resistere a questo difficile momento puntando su una delle sue risorse principali: il turismo. Il 2011 questo territorio, situato nell’estrema punta meridionale della Lombardia, è stato caratterizzato da molteplici iniziative turistiche che hanno portato migliaia di visitatori provenienti da molte parti d’Italia. I dati positivi, in termini di presenze, sono il frutto di un lavoro di sinergia che si è creato tra la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, i Comuni, le numerose Associazioni di

contaminato ricco di arte, tradizioni e sentieri. Una promozione che nei prossimi anni dovrà uscire dai soliti confini provinciali per andare a conquistare turisti anche all’estero. Proprio per questo motivo, la Comunità Montana, nel 2011, ha realizzato una nuova guida turistica intitolata “Terre e Cultura” che mette in luce le nostre terre: dall’antico percorso della via del Sale a castelli e pievi ricche di storia e arte, dalla realtà termale a quella degli sport invernali, dalle bellezze naturali al mondo enogastronomico. La guida, he ha ottenuto un grande successo, sarà un importante strumento di promozio-

volontari e gli operatori del settore. “Una sinergia vincente – spiega l’assessore al Turismo della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese – che produrrà effetti positivi anche nei prossimi anni. L’anno che ci stiamo lasciando alle spalle è stato sicuramente difficile sotto il profilo economico ma positivo per quanto riguarda la promozione territoriale. Nel corso del 2011, il territorio montano, costituito da 19 comuni, è riuscito a promuovere la propria immagine attraverso manifestazioni, eventi, sagre che hanno saputo mettere in vetrina prodotti gastronomici, vini, cultura dell’accoglienza e soprattutto un territorio in-

ne”. “Il nostro territorio – continua Riva – ha visto soprattutto ad agosto e nei mesi autunnali un boom di affluenze che ha dato ossigeno a ristoranti, agriturismi, alberghi e centri termali. La crisi ha costretto molti turisti, soprattutto milanesi, a scegliere il vicino Oltrepò in grado di offrire un buon rapporto tra qualità e prezzo. Il turismo, oggi del mordi e fuggi, dovrà essere trasformato in un turismo stanziale. La nostra è una terra che può fare il salto di qualità. Infatti, sa offrire itinerari unici che attraversano le vie del sale e del mare, prodotti tipici quali il vino, il salame di Varzi, funghi porcini, tartufi, formaggi e frutta, tracce di un passato glorioso, tradizioni, castelli medievali e strutture termali di grande qualità. Un’offerta che può soddisfare non solo le famiglie, ma anche i giovani, grazie alla presenza di discoteche, pub e ristoranti di ottimo livello. Oltre a questo il nostro territorio presenta un osservatorio astronomico a Ca’ del Monte a Cecima e un Parco Avventura a Salice Terme inaugurato di recente. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per un futuro sempre migliore e soprattutto turistico”. Mattia Tanzi

Il progetto realizzato da comune e Gal è stato finanziato da Regione Lombardia

Nascerà a Godiasco il primo “agri-nido” della provincia GODIASCO - Nascerà a Godiasco il primo Agri-nido in provincia di Pavia. Si tratta di un progetto realizzato da comune e Gal Alto Oltrepò che è stato finanziato da Regione Lombardia. La struttura secondo le previsioni aprirà i battenti per il mese di settembre 2012. “Negli ultimi anni, a differenza del resto della Comunità Montana Oltrepo Pavese, il comune di Godiasco sta vivendo un incremento della propria popolazione (si pensi che nel 1991 i suoi abitanti erano 2.452) - spiegano gli amministratori di Godiasco - ed è interessato in modo più marginale dagli effetti dell’invecchiamento della popolazione, che è bilanciato da un saldo migratorio positivo e dalla presenza di bambini, giovani e nuclei famigliari neocostituiti. Il pendolarismo, tuttavia, è un fenomeno marcato anche per i cittadini di Godiasco e diventa spesso una scelta obbligata per avere un posto di lavoro, sia delle madri sia dei padri, con gravi ricadute sulla conciliazione dei tempi e

di lavoro in assenza di strutture dedicate alla cura dei figli in età prescolare. Ciò ha spinto l’amministrazione comunale a ricercare nuove soluzioni per trattenere sul territorio le famiglie, supportandole mediante la creazione di servizi per la prima infanzia, come l’agri-nido rivolto a bambini da 1 a 3 anni di età e piccoli e lattanti (da 3 mesi a un anno) per un massimo di 16 posti. Per il Comune di Godiasco tale fascia di età rappresenta 108 soggetti, di cui il 30% con età da 3 mesi a 1 anno e

il 70% da 1 a 3 anni (dati aggiornati al 2010), tra Godiasco e la frazione di Salice Terme. È chiaro, dunque, che il progetto nasce da un’evidente necessità e da una fascia di bisogno scoperta. Tale tipologia di struttura vuole inoltre rispondere alla vocazione agricola e rurale del territorio studiando forme di integrazione e di promozione della realtà locale, a partire dai prodotti che verranno utilizzati per la mensa, per la quale si prevede di attivare forme di collaborazione

con le imprese agricole locali, in special modo a carattere biologico, per dare risposta a problematiche tipicamente rurali, quali l’assenza o scarsità di servizi mirati alla persona”. Il progetto ideato dal Comune di Godiasco e presentato dal Gal in Regione, ha ottenuto un finanziamento che si aggira intorno ai 160 mila euro. A livello organizzativo il progetto realizzerà ed esprimerà sinergie tra risorse vicine, a volte complementari, che vanno coordinate e ricondotte a sistema: si prevede infatti il coinvolgimento di altri comuni dell’Area Leader Oltrepò Pavese, quali Fortunago, Montesegale e Rocca Susella, nonché l’attivazione di una partnership con la Fondazione Varni-Agnetti per un servizio di nido che possa rispondere anche alle esigenze del suo personale. La collaborazione verrà eventualmente attuata nel rispetto dello statuto della Fondazione e della sua mission nel campo della solidarietà sociale. u.c.

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CAMPOSPINOSO - Lunedì 28 novembre la chiesa parrocchiale di Campospinoso era gremita di tanta gente: si celebravano i funerali di don Domenico Zampollini. L’afflusso di un numero così grande di persone non meravigliava chi aveva avuto dimestichezza con la storia del piccolo paese alla periferia di Broni e del suo parroco don Domenico. Per 54 anni egli visse accanto alla sua gente e per la sua gente, in un servizio quotidiano fatto di attenzione, amicizia, condivisione e proposta di fede. Presiedeva i funerali il Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa, attorniato da molti sacerdoti e dal cugino del defunto, don Stefano Cerri della diocesi di Vigevano. All’omelia il Vescovo, con parole pacate e commosse, ha tracciato ai presenti la biografia sacerdotale del parroco: nato a Molino dei Torti nel 1922, entrato nei nostri seminari dopo le scuole elementari, fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1947 da S.E. Mons. Egisto Domenico Melchiori. Fu parroco di Rondanina dal 1948 al 1956 e, dopo una breve parentesi nella parrocchia di Val di Nizza in qualità di vicario economo, giunse a Campospinoso nel 1957. Qui ebbe modo di oltrepassare il cinquantennio di vita parrocchiale, servendo nel contempo la casa di riposo della Fondazione Arnaboldi in qualità di cappellano. Il celebrante ha invitato i presenti a rendere grazie al Signore per il lungo e fruttuoso ministero di don Domenico e ad invocare quale

premio per lui la beatitudine del Paradiso. Ha ringraziato infine i presenti, la sorella, la comunità di Campospinoso rappresentata dal sindaco Paolo Fasani, i sacerdoti e i molti fedeli delle parrocchie viciniore che hanno avuto modo di apprezzare in tante occasioni lo zelo pastorale del sacerdote defunto. Al termine della Santa Messa ha preso la parola il Sindaco il quale ha illustrato il particolare legame tra don Domenico e Campospinoso, un legame che verrà sempre più apprezzato con il passare degli anni, sentendone la mancanza, e che in una visione di fede non sarà comunque spezzato. Ha portato una testimonianza personale anche il cugino sacerdote don Cerri che ha ringraziato don Domenico, “ispiratore” della sua vocazione. Ancora una benedizione sul piazzale della chiesa prima che la salma fosse accompagnata a Molino dei Torti per la sepoltura nel locale cimitero. s.d.

La proposta di Angelo Ciocca

Criteri per le unioni dei comuni M I L A N O - È stata discussa a Palazzo Pirelli a Milano, sede del consiglio regionale, la Question Time del consigliere leghista Angelo Ciocca sull’art. 16 della legge del 24 settembre 2011, legge che fissa a 10.000 abitanti il limite minimo per esercitare alcune fondamentali funzioni in forma associata. In sostanza, in base alla normativa nazionale, si dovrà provvedere ad aggregare i comuni più piccoli per raggiungere quota 10.000 abitanti, salvo diversa disposizione della Regione Lombardia. “Nel documento che ho presentato - spiega il consigliere regionale della Lega Nord Angelo Ciocca

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

- ho voluto puntare l’attenzione sul fatto che questa legge non possa essere calata dall’alto, ma debba tenere presente le nostre realtà territoriali. In provincia di Pavia, infatti, essendo presenti numerosi piccoli comuni, per raggiungere il limite di 10.000 abitanti per Unione bisognerebbe aggregare anche 20 o 30 comuni dall’elevata estensione territoriale con il rischio di un deterioramento dei servizi ai cittadini, soprattutto per le zone più isolate. Le legge nazionale mira al contenimento dei costi, ma i piccoli comuni non sono certo la causa del maggior dispendio di risorse”. a.b.


Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

La cerimonia si è svolta domenica mattina alla presenza di molti cittadini

Inaugurata la “nuova” piazza della Fiera GODIASCO - Sono stati inaugurati i lavori di rifacimento della Piazza della Fiera di Godiasco. La cerimonia si è tenuta domenica mattina alle ore 11, davanti ad una folta schiera di cittadini. Alla cerimonia oltre al sindaco di Godiasco Anna Corbi Guado, presente con assessori e consiglieri hanno partecipato il consigliere provinciale Giovanni Ferrari, l’assessore al Turismo della Comunità Montana Fabio Riva, e i sindaci di Bagnaria, Montesegale e Rocca Susella. Prima del taglio del nastro e della benedizione impartita dal parroco don Rino Mariani il sindaco di Godiasco ha detto: “Qualcuno si potrebbe chiedere perché inauguriamo una piazza il cui rifacimento è stato realizzato, negli ultimi sei mesi, sotto gli occhi di tutti e,

quindi, una piazza di fatto già vista, frequentata e utilizzata. Voglio proprio rispondere a questa domanda: noi siamo orgogliosi di questa opera che ha cambiato la brutta fisionomia precedente di Piazza della Fiera. Noi siamo ancora più orgogliosi se compariamo i risultati raggiunti con il de-

naro investito: poco più di 100 mila euro dei quali circa 60 mila a carico della Regione Lombardia. I lavori successivi che hanno interessato la piazza non hanno avuto nessun costo aggiuntivo”. “A partire dalla prossima primavera - continua il sindaco - la nuova Piazza della Fiera, con le

panchine e la fontanella, gli alberi, essenze tipiche della nostra terra, i bei lampioni nuovi a luci ultra ecologiche, il semaforo a chiamata e i dissuasori per gli attraversamenti a rischio, ospiterà la domenica, un mercato di prodotti tipici a chilometro zero, dei nostri coltivatori diretti, che completerà l’offerta commerciale dei negozianti che si affacciano su di essa. Così ci auguriamo di incentivare ulteriormente i viaggiatori a sostare e a spendere nel nostro paese”. Dopo il sindaco è intervenuto l’assessore ai Lavori Pubblici di Godiasco Severino Giacobone che ha voluto ringraziare l’ufficio tecnico comunale e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo intervento. Mattia Tanzi

Sarà presentato sabato 3 dicembre

Si svolgerà domenica 11 dicembre

Il restauro della cantoria

Mercatino di Natale a Pietra

REDAVALLE - Sabato 3 dicembre alle ore 21 sarà presentato il restauro della settecentesca cantoria della chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Martino in Redavalle ad opera dell’impresa Gabbantichità di Tortona.

Interverrà la Dottoressa Paola Strada, funzionaria della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico di Milano. Si tratta del primo traguardo del progetto di restauro del monumentale organo a canne, del quale si sta occupando la Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto (Novara), sotto la supervisione di Federico Lorenzani, consulente della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia. Grazie all’interessamento dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Redavalle, il recupero della singolare opera d’arte è reso possibile con i contributi della Fondazione Banca del Monte di Lombardia (90.000 Euro) e della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia onlus (20.000 Euro).

Cena di Natale dell’Anffas VOGHERA - Sabato 3 dicembre 2011: Giornata internazionale del Disabile. L’Anffas onlus Voghera ha scelto proprio questa data per organizzare la tradizionale cena di Natale che si terrà a partire dalle ore 20 presso l’Auser di Voghera. Con questo evento l’associazione, oltre a festeggiare in compagnia l’avvento del Natale, vuole approfittare dell’occasione per sensibilizzare tutti coloro che parteciperanno al tema della di-

sabilità, sempre più diffuso ma ancora molto poco sentito e conosciuto nella società moderna. Si ricorda che l’intero ricavato della serata verrà utilizzato direttamente dall’associazione per auto finanziare i numerosi progetti in programma per l’anno 2012. L’invito è aperto a tutti, ma soprattutto a chi vuole trascorrere una piacevole e conviviale serata in compagnia di amici più o meno conosciuti.

PIETRA DE’ GIORGI Si terrà domenica 11 dicembre la quarta edizione del Mercatino di Natale di Pietra de’ Giorgi, presso il Cantinone medievale. Verranno proposti prodotti alimentari e artigianali esclusivamente italiani: una ghiotta occasione per i regali natalizi. Nell’intenzione degli organizzatori si tratta di una manifestazione volta ad esaltare i vini dell’Oltrepò, i formaggi, salumi, i prodotti dolciari, senza dimenticare i liquori, le birre, i cioccolati e tutti quei cibi che fanno della nostra cultura culinaria nazionale la più acclamata a livello internazionale.

Come di consueto parteciperanno anche i produttori artigianali nei più svariati settori manufatturieri. Verranno inoltre allestiti dei punti d’incontro per le associazioni locali quali la Pro Loco, la Protezione Civile, la Biblioteca Civica. Anche quest’anno sarà presente l’Asilo che “metterà in mostra” i lavoretti dei bambini riempiendo così di colore e di gioia il mercatino. Saranno presenti con i loro lavoretti di Natale, a portare i colori, la gioia e la genuinità dell’infanzia. Nella stessa giornata il pittore Costanzo Rovati, presenterà il suo primo libro dal titolo “I taccuini di Costanzo”.

Affronti ricorda Donat-Cattin ROMA - L’On. Paolo Affronti ha partecipato sabato mattina in piazza Colonna a Roma, nel prestigioso salone del quotidiano “Il Tempo”, al convegno organizzato dall’associazione romana “moderati per il terzo polo”. Presenti molti parlamentari e consiglieri regionali. Relatori nella tavola rotonda “L’Intransigente Carlo Donat-Cattin vent’anni dopo” erano l’on Giorgio Merlo vice presidente commissione Vigilanza RAI, l’On. Luciano Ciocchetti vice presidente regione Lazio, il prof Giansanti, il segretario nazionale dell’Unione Di Centro On. Lorenzo Cesa . Paolo Affronti ha tenuto una importante relazione alla ta-

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

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vola rotonda condotta dal direttore della rivista “Formiche” Paolo Messa. In particolare Affronti s’è soffermato sulla presenza di Donat-Cattin a Voghera.

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IN BREVE NATALE / RIVANAZZANO Tre iniziative per fare festa In occasione delle prossime feste natalizie, il comune di Rivanazzano Terme ha predisposto alcune iniziative. Si inizia domenica 11 dicembre con il tradizionale mercatino di Natale organizzato dalla Pro Loco e dall’Associazione “Occasioni di festa”. Domenica 18 dicembre sarà la volta dello spettacolo “Prove tecniche di svarietà” che andrà in scena al teatro comunale. L’antivigilia di Natale, venerdì 23 dicembre, il comune e la Pro loco di Rivanazzano Terme offriranno il pranzo di Natale presso il ristorante Selvatico.

INAUGURAZIONE / MONTESCANO La Sala della Memoria Sarà inaugurata la sala della Memoria e della Cultura presso il palazzo municipale di Montescano. L’evento si terrà l’8 dicembre in occasione della Feste degli Anziani. Alle ore 10.30, presso la chiesa parrocchiale sarà celebrata la Santa Messa mentre alle ore 11.30 si terrà il taglio del nastro alla presenza del sindaco di Montescano Giampiero Roggero. Alle ore 12.30, presso la Locanda Montescano, in occasione del pranzo sociale, sarà presentato il volume “Montescano e la riscoperta della sua Valle”. Nel pomeriggio sarà organizzata una visita guidata alla Sala della Memoria e della Cultura. Questo importante spazio è stato realizzato grazie al bando delle Idee promosso dalla provincia di Pavia per quei comuni sotto i mille abitanti.

AMMINISTRAZIONE / BAGNARIA E’ stato adottato il nuovo Pgt Il comune di Bagnaria ha adottato il nuovo Piano di Governo del Territorio. “Il piano, redatto dallo studio dell’Architetto Luigi Bariani - spiega l’assessore Mattia Franza - va a sostituire il vecchio Piano Regolatore Generale. Dopo i precedenti passaggi obbligatori nelle due conferenze di valutazione ambientale strategica del Piano che ha coinvolto tutti gli enti interessati sotto il profilo istituzionale, ambientale, economico e sociale e le due consultazioni pubbliche che hanno coinvolto la popolazione, è stato depositato il Documento di Piano comprendente di tutti i suoi elaborati sul sito Sivas della Regione Lombardia”.

CULTURA / RIVANAZZANO Ritorna l’aperitivo in Biblioteca Ritorna, anche nel mese di dicembre, l’appuntamento con la serie “Aperitivo in Biblioteca. Conversazioni aperte intorno alla letteratura”, organizzata dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Domenica 4 dicembre alle ore 17,30 presso la Sala Manifestazioni della Biblioteca in via Indipendenza n. 14 si terrà l’aperitivo dedicato ad un genere letterario estremamente originale, il romanzo filosofico, e ad un autore che saprà sorprendere, Jorge Luis Borges. Il titolo della relazione introduttiva, che sarà tenuta dal prof. Giuseppe Lorini dell’Università degli Studi di Cagliari è: “L’arte dell’enigma: Jorge Luis Borges e il racconto filosofico”. Al termine si potrà gustare un aperitivo “a tema” a cura del Ristorante Selvatico di Rivanazzano Terme e assaggiare i vini tipici del nostro territorio. Domenica saranno proposti i vini della Cantina “Olmo Antico” di Borgo Priolo.

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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

ATTUALITA’

Paolo Ferrari e Valeria Valeri in una grande prova di teatro al Civico

Il CSVA presenta il Bando di co-progettazione

“Gin game” il gioco delle carte avvelenate

TORTONA - Una bella serata semplice e gradevole, serena e come domestica, pacata e silenziosamente emozionante, una di quelle prove in cui il teatro viene gustato, assaporato parola per parola, quella di mercoledì 23 novembre al “Civico” tortonese, quando due interpreti sempre in grande forma del nostro teatro, Paolo Ferrari e Valeria Valeri, si sono calati, unici protagonisti, nella recitazione di “Gin Game”, un testo di Donald Lee Coburn, dove in una casa di riposo, Weller e Fonzia, sembrano più attivi e inventivi degli altri ospiti che preferiscono farsi riempire le giornate dalle inizia-

tive di chi li assiste. Weller, ex consulente finanziario, e Fonzia, vedova sola con il figlio che abita in California, si incontrano e continuano a frequentarsi in una saletta separa del ricovero e la scintilla che fa scatenare l’avvicinamento è una prima partita a carte a cui l’uomo invita Fonzia presupponendo una decisa superiorità. Fonzia, però, vuoi per fortuna o per reale abilità, lo batte in continuazione, smentendo, nello svolgersi delle partite, la diceria sulla fortuna dei principianti. Da questi risultati inattesi a “Gin Game”, una specie di scala 40 con chiusura finale

che eccita o abbatte il giocatore, si svelano le reali psicologie dei due anziani: Weller-Ferrari diventa una furia incontrollabile ad ogni mano sfavorevole e Fonzia è stupita del risultato ma vorrebbe fargli capire che semplicemente sa giocare. D’altronde Fonzia, metodista, dimostra di saper prendere la vita con più garbo e rassegnazione, nonostante traspaia dai suoi accenni di racconto un marito defunto pessimo che le ha rovinato l’esistenza. Malata di diabete, il figlio Larry sta negli Stati Uniti con i due figli, ma non la viene mai a trovare, così come la sorella Etty. Weller, simpatico e brillante

Il libro curato da Paolo Pulina è stato presentato sabato scorso

“Tre uomini di chiesa” di don Mazza SANTA GIULETTA - Il Comune di Santa Giuletta e la biblioteca comunale “Stellio Lozza” hanno organizzato, nel pomeriggio di sabato 26 novembre, nell’ambito della festa patronale di San Colombano, la presentazione del volume postumo di don Pino Mazza (Santa Giuletta 1935 - Casteggio 2010) “Tre uomini di chiesa: monsignor Felice Cribellati, don Olderico Guerra, chierico Francesco Gatti”. Dopo i saluti della rappresentante della biblioteca Elisa Gatti ha preso la parola il sindaco di Santa Giuletta Maurizio Brandolini, il quale a voce ha voluto sostituire il ricordo personale scritto per il volume con le parole di testimonianza trasmessegli da Oliva Gessi da Andrea De Filippi, animatore tra l’altro della locale Compagnia dialettale “G74”, premuroso collaboratore di don Pino. Sono seguiti gli interventi di mons. Pier Giorgio Pruzzi, vicario generale della Diocesi di Tortona, di don Alfredo Ferrari, missionario Fidei Donum della diocesi di Tortona, e del giornalista Paolo Pulina, curatore dell’opera. Mons. Pruzzi ha messo in evidenza la dedizione e la passione con cui don Pino si relazionava con i suoi parrocchiani, la sua capacità di coinvolgere le persone, data la sua affabilità e in virtù della sua abitudine di farsi carico direttamente anche dell’organizzazione pratica delle diverse iniziative, sia quelle strettamente

religiose sia quelle volte a favorire la socializzazione. Don Pino era molto amato dai bambini e dai ragazzi perché si mescolava a loro con spontaneità. Mons. Pruzzi ha ricordato che ai funerali di don Pino si registrò una straordinaria presenza di giovani fedeli, profondamente colpiti dalla scomparsa del loro pastore. Don Alfredo Ferrari, sull’onda della commozione, è stato di poche ma significative parole. Ha rimandato al ricordo dell’amico fraterno don Pino pubblicato nel libro, in cui ha richiamato i momenti sereni trascorsi con lui e con la mamma Antonietta, e ha concluso con le parole “africane”: “Shukrani Kwa Mungu” (gratitudine a Dio) e “Shukrani Kwako “(gratitudine a Te), da lui ben conosciute a seguito della pluridecennale esperienza missionaria in Burundi e in Congo. Anche il sindaco di Oliva Gessi, Giuseppe Ascagni, ha voluto testimoniare l’apprezzamento della comunità olivese per il modo in cui don Pino ha svolto il suo apostolato. Paolo Pulina, nipote acquisito di don Pino, ha voluto sottolineare due argomenti presenti negli

scritti di mons. Pruzzi e del sindaco di Oliva ospitati nel volume perché rimandano alle motivazioni che hanno spinto lui e gli eredi di don Pino a realizzare la pubblicazione unica con le monografie uscite separatamente e a distanza di tempo sui tre uomini di chiesa Felice Cribellati, Olderico Guerra, Francesco Gatti. Il volume unico è un utile libro di storia locale che, mentre ricostruisce le vicende dei tre uomini di chiesa biografati, ci aiuta a capire la personalità di un quarto, l’autore don Pino, il quale meritava questo omaggio postumo perché le sue pagine sono quelle di un vero e proprio scrittore. Di fronte a un pubblico che comprendeva anche le sorelle (Mariuccia e Anna) di don Pino e le famiglie delle sue nipoti, Pulina ha consegnato a don Alfredo Ferrari un assegno per le esigenze della missione di Bukavu, dove il missionario della diocesi di Tortona ha operato per molti anni. Allo stesso scopo benefico saranno destinati i guadagni della vendita delle copie, dedotte le spese di stampa, da parte delle edizioni Nuova Tipografia Popolare di Pavia.

quando è lontano dal tavolo da gioco (“soffro di una forma virulenta di vecchiaia”), si trasforma in un burbero furente che perde il lume della ragione quando perde, perché nasconde un complesso di persecuzione insoddisfatta per il fallimento che ha patito in campo lavorativo a causa della salute e dei soci di azienda. Le ire incontrollabile e addirittura minacciose di Weller sconfinano in accuse alla donna di essersi costruita la sua solitudine, perché è impossibile che nessuno la venga mai a trovare, mentre aumentano il livore della spazientita Fonzia che vede nell’uomo un rancoroso con bisogno di cure e aiuti medici, perché le sue escandescenze sono francamente esagerate. Il finale, una volta tanto, è amaro e di retrogusto triste, proprio così, triste: due anziani che recriminano soprattutto per sfogare la propria frustrazione di una vita diversa dai desideri di un tempo. Rimane la verve recitativa dei due interpreti che hanno giocato, con la loro instancabile bravura, a metterli a confronto. Davide Ferreri

ALESSANDRIA - Il CSVA (Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Alessandria) ha pubblicato il “Bando di Co-progettazione” che mette a disposizione delle Associazioni di Volontariato del territorio provinciale specifiche risorse per attività progettuali idonee ad avere un impatto sul territorio e a soddisfare i bisogni emergenti. Questo specifico bando, il secondo emesso dal CSVA nell’anno 2011 nell’ambito della Progettazione Sociale, non prevede l’erogazione diretta di contributi all’organizzazione di volontariato proponente: sarà, infatti, il CSVA ad assumersi direttamente gli oneri economici per la realizzazione dell’iniziativa. Il “Bando di co-progettazione” prevede una forte sinergia tra il CSV e le associazioni, sia nella definizione degli obiettivi perseguibili, sia per la realizzazione stessa dei progetti. Una novità, questa, nel “sistema CSV” rispetto al modo di funzionamento degli anni precedenti che è stata introdotta a seguito dell’Accordo Nazio-nale firmato il 23 giugno 2010 tra ACRI, Consulta dei COGE,

CSVNet e altre rappresentanze del volontariato. Il budget messo a disposizione dal Bando per il sostegno dei progetti ammonta a euro 120.000 totali (con importo massimo finanziabile a progetto pari a 5.600 euro e comunque non superiore all’80% del costo complessivo del progetto). È necessaria per le associazioni che intendono partecipare al Bando una quota di partecipazione pari ad un minimo di 500 euro e comunque almeno il 20% del costo totale del progetto. La scadenza per la presentazione dei progetti è fissata a venerdì 27 gennaio 2012. Gli allegati del Bando sono sul sito www.csva.it nella sezione “Progettazione sociale 2011” o negli uffici del CSVA. Al fine di fornire alle associazioni tutte le informazioni utili il CSVA ha organizzato tre incontri di presentazione del Bando: sabato 3 dicembre, alle ore 15.30, nel corso della fiera SolidAle ad Alessandria; martedì 6 dicembre, alle ore 16 presso il Salone ANFFAS a Casale e martedì 13 dicembre, alle ore 15.30 presso l’Ex Seminario di Alessandria.

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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

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ATTUALITA’ L’associazione ha presentato a Brignano Frascata il ricco programma del 2012

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Il pittore delle fisarmoniche a Stradella

Le nuove escursioni della Pietra Verde Mostra di Carlo Aguzzi

BRIGNANO FRASCATA - Serata in amicizia quella che sabato 26 novembre alle 21 l’associazione naturalistica culturale “La Pietra Verde” ha organizzato presso il polo culturale di Brignano Frascata: è stata un’occasione per ritrovarsi, rivivere piacevoli ricordi e proporre il calendario escursionistico per il prossimo anno dal titolo “La compagnia del tempo libero 2012”, camminate ecosportive per il benessere psicofisico della persona. I trenta itinerari, suddivisi in escursioni di walking eco-consapevole e in escursioni di trekking urbano rivolte a tutti, sono stati proposti al pubblico con l’ausi-

lio di videoproiezioni. Il ricco programma delle camminate inizierà a concretizzarsi tra venerdì 6 e domenica 8 gennaio con “Ciaspolate a Capannette di Pej” all’insegna dell’esplorazione dell’Appennino piacentino. Domenica 29 gennaio, se i danni causati dalla recente alluvione lo consentiranno, “Levanto Monterosso” per raggiungere Punta Mesco con i resti della chiesa trecentesca di Sant’Antonio. Domenica 12 febbraio “Da Nervi - Monte S. Croce a Pieve Ligure” percorrendo un’antica Via Crucis. Domenica 26 febbraio “Ciaspolata al rifugio Pian di S. Lorenzo”, un percorso

suggestivo in val Borbera con partenza da Borgo Adorno. Domenica 15 aprile “Il sentiero di Frate Ave Maria”, immerso nelle colline dell’Oltrepò tra il castello di Oramala e l’Eremo di Sant’Alberto di Butrio. Domenica 6 maggio “Il Monte Figne”, al confine tra Piemonte e Liguria nel Parco delle Capanne di Marcarolo.Sabato 9 e domenica 10 giugno “Sulle ali del vento” per raggiungere da Caldirola i crinali dell’alta val Curone fino al rifugio di S. Lorenzo; l’escursione terminerà nella seconda giornata al Museo di Morigliassi. Sabato 16 e domenica 17 giugno “Workshop sul riconoscimento delle farfalle” presso il rifugio di S. Lorenzo; nello stesso luogo sabato 7 e domenica 8 luglio “Workshop di fotografia”. Sabato 28 luglio “notturna sul Passo dell’Aquila” tra val Tidone e val di Nizza. Domenica 5 agosto “La festa del Redentore”, itinerario ad anello per raggiungere la vetta del monte Giarolo. Venerdì 10 agosto “Notte in rifugio” ai piani di S. Lorenzo per osservare le stelle cadenti.

Dal 18 al 25 agosto “Il cammino di Santiago de Compostela” in Spagna, uno dei più noti pellegrinaggi cristiani. Dal 26 al 30 settembre “La via del Mare”, quattro tappe dal rifugio di S. Lorenzo a Portofino seguendo le tracce dei mercanti. Domenica 21 ottobre “I colori dell’autunno”, semplice escursione per giungere al monte Antola. Domenica 4 novembre “L’anello del monte Penice” con visita al Santuario di Santa Maria. Domenica 18 novembre “Volpedo e i luoghi pellizziani”, un facile sentiero che attraversa le colline intorno a Volpedo, luoghi d’ispirazione del Pellizza. Durante la serata sono state inoltre proiettate le diapositive sugli apprezzabili lavori di ristrutturazione effettuati al rifugio di S. Lorenzo in val Borbera, che ne hanno fatto un valido punto di appoggio per escursioni con possibilità anche di pernottamento. Le fotografie naturalistiche di Pier Luigi Casanova hanno regalato come sempre un tocco di qualità al pubblico. Valeria Sala

STRADELLA - A Palazzo Isimbardi, nella Sala della Cultura “Ugo Magnani”, di Stradelal, un numeroso pubblico ha partecipato alla “vernice” della mostra delle opere di Carlo Aguzzi, “il pittore delle fisarmoniche”, iniziativa che ha una significativa intitolazione: “Il segno e l’impegno 1968 2008”. L’assessore comunale alla Cultura Antonio Curedda ha aperto la manifestazione, sottolineando il senso della rassegna d’arte, al quale si è poi richiamato anche il Sindaco della città, Pierangelo Lombardi, che ha notato come la mostra antologica dedicata ad Aguzzi abbia voluto ripercorrere l’itinerario creativo dell’artista, da anni impegnato nella storica vicenda della fisarmonica stradellina, come figlio di un valente armonicista e come studioso dello strumento che ha reso Stradella famosa nel mondo. A sua volta il Presidente della Biblioteca Comunale Siro Brondoni, esprimendo la riconoscenza dell’ambiente oltrepadano per il costante contributo di Aguzzi al Civico Museo

della Fisarmonica, ha richiamato al contempo l’esperienza figurativa dell’artista, ispirata ad un realismo per la gente del nostro tempo, realismo che ha portato talvolta Aguzzi ad una denuncia delle sofferenze in atto. Lo stesso Aguzzi, infine, ha ripercorso la sua esperienza di vita, con la testimonianza che egli ha voluto recare al popolare strumento musicale della fisarmonica, ricollegandosi in particolare alla pionieristica esperienza dei Dallapè, i cui discendenti sono intervenuti all’apertura della mostra. La rassegna a Palazzo Isimbardi sarà aperta sino a domenica 11 dicembre dalle 11 alle 12.30 e dalle 16 alle 18, a cura dell’Ufficio Cultura del Comune, con Nadia Manara.

News dal Centro Servizi Volontariato provincia di Alessandria Quest’anno nel capoluogo alessandrino, dal 2 al 4 dicembre, presso la Caserma Valfrè

TORNA LA SESTA EDIZIONE DI “SOLIDALE” FIERA DEL VOLONTARIATO E DELLA SOLIDARIETA’ Ritorna per la sesta edizione SolidAle, la fiera del volontariato e della solidarietà organizzata dalla Provincia di Alessandria, in collaborazione con il CSVA e il Comune di Alessandria, in programma dal 2 al 4 dicembre proprio nel capoluogo di provincia. Dopo Novi Ligure, Casale Monferrato e Tortona, quest’anno, per la prima volta, la sede della manifestazione sarà, infatti, Alessandria, alla Caserma Valfrè, in Corso 100 Cannoni. Messaggio di solidarietà e tema prioritario di questa importante manifestazione, ormai diventata appuntamento irrinunciabile per le centinaia di associazioni di volontariato che operano sul territorio, sarà quello di puntare a coinvolgere i giovani, incentivandone la partecipazione attiva. La vicinanza con le festività natalizie renderà, poi, questa fiera ancora più speciale. Un momento in cui il valore dell’amicizia e della solidarietà acquistano un significato ancora più profondo e suggestivo per un Natale speciale, un Natale Solidale. “Anche quest’anno vogliamo offrire al mondo del volontariato questo spazio per esporre e promuovere

le proprie attività, le proprie idee e i propri valori” ha dichiarato l’Assessore al Volontariato della Provincia di Alessandria, Maria Grazia Morando “SolidALe è, ormai, diventato un appuntamento tradizionale tra i grandi eventi pubblici della nostra provincia. E’ lo specchio della capillarità sul territorio del variegato universo del volontariato, caratterizzato dal lavoro e dalla passione di centinaia e centinaia di operatori che, quotidianamente, contribuiscono ad aiutare chi ha bisogno, a valorizzare la nostra terra, a tenere vivi i valori della solidarietà, della pace, dell’amicizia e della comprensione reciproca”. SolidALe è un’occasione di incontro, di riflessione, di comunicazione, di crescita, di sensibilizzazione, di festa, di amicizia. Nei tre giorni della manifestazione il mondo del volontariato si presenta in tutta la sua complessità alla cittadinanza, amplifica i propri messaggi, raccoglie idee e suggerimenti, contaminazioni e sostegno. Quest’anno SolidAle sarà ancora più ricca di eventi grazie anche alla comicità firmata Zelig e Colorado

Cafè: venerdì 2 dicembre saranno sul palco la “Winx” Rita Pelusio con Francesco Damiano “Giallorenzo”, Roberto Carnevale “Armando” e Marco Guarena “Ninfo Point”. Sabato 3 dicembre alla sera, invece, sarà la volta di Roberto Giordano, comico di Zelig e conduttore maratoneta del programma “Correndo per il Mondo” (Rete 4), e di Fabrizio Fontana, in arte “James Tont”. Le giornate saranno anche ricche di dibattiti, convegni, attività di animazione per i più piccoli e laboratori didattici per tutte le età con corsi di pittura, dimostrazioni di lavorazioni a maglia, esperimenti e tanto altro ancora. Anche queste attività saranno a cura delle Associazioni partecipanti. Sabato 3 dicembre sarà, poi, dedicato in particolare ai giovani, con il convegno del mattino promosso dalla Provincia per avvicinare il mondo della scuola a quello del volontariato, nel pomeriggio sarà la volta di un concerto rock a cura di RadioSalaProve. Seguiranno spettacoli teatrali e incontri dedicati ai temi d’attualità come la sicurezza stradale, la lot-

ta alle mafie e la tutela e valorizzazione del territorio. Sempre sabato 3 dicembre, alle 15.30 circa, il CSVA presenterà il bando di co-progettazione 2011 a favore delle Associazioni di Volontariato della provincia, mentre in mattinata, dalle 10.30 alle 12, e domenica pomeriggio, dalle 15 alle 16.30, il Centro Servizi, in collaborazione con Radio Gold, promuove l’evento “2011 anno europeo del volontariato: le associazioni della provincia protagoniste su Radio Gold anche a Solidale”. Saranno realizzate interviste in diretta ai volontari per “A.A.A. Volontari cercasi” e “Correva l’anno: la mia prima volta come volontario”. Ma questo è solo un “assaggio” del ricco programma offerta da questa nuova edizione di “SolidAle”. L’inaugurazione della manifestazione è prevista per venerdì 2 dicembre alle ore 18. Gli orari di apertura della Fiera sono i seguenti: venerdì 2 dicembre dalle 18 alle 23.30; sabato 3 dicembre dalle 9 alle 23.30 e domenica 4 dicembre dalle 14 alle 20. L’ingresso è libero.


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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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A più di un mese dalla canonizzazione del fondatore scopriamo la Casa che in diocesi porta il suo nome

L’Opera don Guanella a Campoferro pagina a cura di DON BENITO PASTORELLO* VOGHERA - Poche volte, negli anni trascorsi a Voghera, ho memoria di aver utilizzato un organo di stampa locale per raccontare di noi, ma in un’occasione come questa, che sancisce ufficialmente, da parte della Chiesa Cattolica, l’ingresso del nostra fondatore fra le schiere dei Santi (la canonizzazione è avvenuta a Roma il 23 ottobre scorso, n.d.r.), ritengo sincero, importante e di buon auspicio rendere compartecipe la comunità in cui da anni siamo radicati, dello spirito che ha animato il fondatore e che, quali suoi eredi più diretti, alimenta le Opere cui ci dedichiamo. Accennerò quindi brevemente ai tratti salienti della personalità di Don Guanella, altrettanto sinteticamente dirò della nostra Casa di Campoferro, per ultimare fornendo un panorama più generale degli ambiti e realtà presenti all’interno di una grande famiglia quale è diventata l’Opera don Guanella. Don Luigi nasce in una frazione di un piccolo comune della Valchiavenna in provincia di Sondrio nel 1842, riceve l’ordinazione sacerdotale nel 1866, e si dedica al ministero del sacerdozio sino al 1915, anno in cui, mentre si trova nella Casa di Como, sua prima Casa di accoglienza, torna alla Casa del Padre. Le date sopra riportate sono utili ad inquadrare il periodo storico dell’attività di don Guanella, e questo ci serve per meglio comprendere il profondo significato della fede di cui era portatore e la novità degli interventi pensati e realizzati a favore dei diversi destinatari. Una sintesi estrema della fede che lo animava è racchiusa nelle parole che l’apostolo Giacomo rivolgeva ai primi cristiani: “Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede, ma non ha le opere?” (Gc 2,14). Nel caso di don Guanella, la traduzione pratica di tale affermazione, strettamente legata alla nota dominante della sua personalità, e cioè l’amore ed il servizio ai poveri, radicato nella fede, che secondo San Paolo è “operante mediante la carità” (Ef 5,6), non poteva che sfociare in opere dedicate appunto agli ultimi, ai più bisognosi. Durante il suo ministero pastorale, in qualsiasi luogo venisse inviato, costantemente ne individuava le urgenze ed altrettanto efficacemente ne intraprendeva le vie allevianti e dove possi-

bili risolutorie. Fu così che prima di riuscire nella fondazione di una casa di accoglienza, don Guanella si occupò di aprire scuole popolari per minori ed adulti, convinto assertore della necessità di elevare il livello culturale delle persone, scuole di formazione professionale utili a procurare la possibilità di un sostegno economico ai giovani spesso poveri o orfani; da parroco istituì una delle prime società di mutuo soccorso; nell’arco della sua esistenza fu presente e rispose alle necessità dettate da alcune catastrofi naturali, cito ad esempio il terremoto di Messina avvenuto nel 1908, non dimenticandosi mai di poter rispondere ai bisogni degli ultimi, anche privandosi a volte di quanto a lui necessario. Per rendere giustizia della sua spontanea generosità, e dell’apertura sociale che lo caratterizzava, valga a titolo d’esempio il fatto che di ogni attività nel campo della beneficenza ne godeva e dava incoraggiamento e aiuti anche se sorgeva in ambito secolare. In linguaggio moderno potremmo definirlo un prete solidale con gli ultimi e teso al perseguimento del bene comune.

Finalmente dopo un periodo trascorso con don Bosco, richiamato nella diocesi di sua appartenenza, Como, gli si presenta la buona occasione per aprire la prima di una serie di Case di accoglienza. Ricordiamo che le diverse Case erano dedicate ad accogliere varie categorie di bisognosi: fanciulli, giovani, anziani, ammalati, disabili psicofisici, persone sole ed emarginate. Interessante notare come il fondatore aprisse Case e non Istituti, ciò è sintomatico del tipo di approccio relazionale che al loro interno era desiderato. Fu in quest’ottica che fondò le due attuali congregazioni religiose, maschile e femminile, intendeva infatti formare le diverse persone impiegate nelle case allo stile relazionale familiarmente amoroso che lui stesso praticava nei rapporti con gli ospiti ed i collaboratori, intuendo che le esigenze delle persone non fossero solamente di ordine materiale, ma si dovesse anche rispondere al bisogno di affetto, comprensione, attenzione e stima di cui ognuno è portatore. In questa dimensione si colloca la novità dell’approccio di don Guanella alle di-

verse problematiche, cioè a significare che l’intervento oltre che assistenziale doveva essere promozionale e favorente lo sviluppo della dignità umana di ognuno. Riuscì a compiere quanto fatto armato di una fede incrollabile, di una fiducia totale nelle Divina Provvidenza, della convinta testimonianza dell’amore di Dio verso gli uomini, cui ogni cristiano è chiamato, e grazie ad una tenacia costante nell’assolvere i diversi compiti che gli si presentavano, compresi i lavori più umili ai quali più volte dovette provvedere direttamente. In questo solco si colloca la Casa Pallavicina di Campoferro. Grazie ad un lascito della Contessa Fantoli, l’Opera don Guanella riceve in dono un bene immobiliare composto da fabbricati ad uso residenziale e ad uso strumentale con annessi terreni coltivabili, utilizzati in parte da un’azienda agricola. In linea con i principi del fondatore, che sosteneva che “si dovesse aumentare il numero di Case quando la Provvidenza manifesti chiaramente i suoi intendimenti e ne apra la via”, e sostenendo inoltre che il proble-

ma non è allargarsi ma piuttosto quello di non poterne fare a meno sin che vi sono persone in stato di bisogno, la Congregazione prende i primi contatti con gli organi istituzionali territoriali per rilevare le necessità di cui l’Opera possa farsi carico. Emerge la possibilità di rispondere a un bisogno di accoglienza in ordine a soggetti adulti diversamente abili, si conviene che ciò rientri nella mission guanelliana ed è così che una prima comunità di religiosi prende dimora nel luogo donato, corre l’anno 1982. La stessa verrà poi affiancata dai primi collaboratori laici dipendenti e da un gruppo di volontari. Iniziano le ristrutturazioni immobiliari e gli adeguamenti strutturali per approntare quello che diventerà il Centro Socio Educativo Diurno e la prima Comunità di accoglienza maschile. In qualità di attuale direttore posso sostenere che in quell’anno fu aperto il cantiere che ancora oggi, a fasi alterne abbiamo la necessità di riaprire per poter adeguatamente rispondere alle mutate condizioni sociali. Nel corso di questi ultimi anni, sono, infatti, giunte dal territorio necessità di ri-

Roma, 23 ottobre: un’esperienza indimenticabile Sono ormai passati alcuni giorni, dal rientro a casa dopo il pellegrinaggio a Roma in occasione della canonizzazione del nostro Santo Fondatore. Il ricordo di quei giorni è ancora fermamente presente nelle menti e nelle coscienze di tutti noi cui è stato fatto il dono di potervi partecipare. Ed il ricordo è intriso di immagini legate alle diverse situazioni vissute, di aneddoti inevitabilmente legati al lungo viaggiare di quei giorni e alla numerosa compagnia cui ci siamo aggregati, specificatamente i pullman organizzati dalla Casa di Caidate. Ma ciò che più serbiamo nel cuore è quel sentimento di gioia che ci ha accompagnati lungo tutto il viaggio. Una gioia che deriva dal clima creato e sostenuto da tutti i pellegrini, clima in cui è regnata la capacità di accoglierci vicendevolmente: ci siamo veramente sentiti parte di un grande gruppo. E poi ancora l’esperienza di trovarsi immersi nella grande folla del popolo guanelliano giunto da tutto il mondo, il breve scambio di battute nel nostro stentato inglese con un operatore guanelliano giunto da Boston, qualche saluto con coloro che giungevano dalle case africane, l’incrociarsi nelle diverse situazioni in cui ci eravamo dati appuntamento con i tanti guanelliani venuti da tutta Italia, e quindi come non pensare alle energie umane che ancora oggi si muovono grazie al cammino tracciato dal nostro San Luigi. In buona sostanza giornate emozionanti e nello stesso tempo foriere di percorsi di riflessione personale per ognuno di coloro che ha vissuto questo momento eccezionale. Un grazie di cuore a tutti coloro che ci hanno accompagnato in questa indimenticabile esperienza, ma un grazie particolare a don Guanella per aver fermamente testimoniato che il valore della carità, dell’accoglienza fraterna, dell’amore è la matrice indispensabile per poter vivere situazioni di benessere, a testimonianza del fatto che proprio perchè fatti ad immagine di Dio Amore non possiamo che orientare, a volte faticosamente, le nostre esistenze verso quella Sorgente. Marco, Umberto, Roberto, Dario, Edoardo, Fr. Tonino, Loredana e Battista

spondere a un numero maggiore di persone diversamente abili, e negli ultimissimi anni dalle istituzioni territoriali competenti è emersa la necessità di confezionare servizi dedicati a coloro che soffrono di malattia mentale. La scelta da parte nostra di raccogliere tale richiesta ci ha quindi impegnati a sostenere una ulteriore ristrutturazione edile e la conseguente assunzione di nuovo personale. In buona sostanza, la piccola realtà degli inizi, oltre che della presenza di una comunità religiosa e di una cappella sempre accessibile durante le ore diurne, consta ora di un centro pluriservizi in cui sono ubicati un centro diurno disabili, un centro diurno per persone affette da patologie psichiatriche, tre comunità alloggio per disabili di ambo i sessi e una palazzina dedicata alla residenzialità leggera delle persone affette da patologie psichiatriche: il tutto risponde alle esigenze di una cinquantina di ospiti e consente il sostentamento economico di una trentina di collaboratori dipendenti. Ci auguriamo di poter consolidare negli anni a venire quanto sinora siamo riusciti a realizzare, e ci auguriamo di poterlo fare camminando nel faticoso solco lasciato dal fondatore. Da ultimo, e dalla nostra posizione un po’ periferica, desidero portare a conoscenza della comunità vogherese che all’interno dell’Opera non solo ci sono Case di Accoglienza nazionali e estere impegnate nella risposta alle più diverse tipologie di bisogni, dai minori agli anziani, passando per le varie forme di emarginazione sociale, ma è presente un’associazione onlus che si occupa di progetti di promozione umana nazionali ed esteri, che forma e gestisce sia il volontariato sia il servizio civile nazionale ed estero; esistono progetti di partnership nel campo della formazione professionale e dell’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati; esiste un movimento laicale che si colloca quale raccordo fra le diverse componenti laiche presenti nel mondo guanelliano, nella cui collaborazione lo stesso fondatore ha sempre creduto e auspicato, il tutto nella volontà di seguire, ognuno con i propri mezzi e limiti lo spirito e il carisma di cui siamo eredi. * direttore della Casa La Pallavicina-Campoferro



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EVENTI E CULTURA

Broni ricorda il Governatore della Banca d’Italia

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La Diocesi organizza un viaggio a Mosca in gennaio

Cento anni fa nasceva Paolo Baffi Il “Natale del Redentore” BRONI - Cento anni fa, il 5 agosto 1911, nasceva Paolo Baffi. Nasceva nella “corte dei Baffi”, a Broni, in una zona della città allora periferica, tra orti e campagna. Quel cortile è ancora lì, oggi, in un contesto urbano completamente diverso, con il suo pozzo e con una grande lapide marmorea a ricordare l’illustre figlio diventato Governatore della Banca d’Italia, dal 1975 al 197. Baffi fu sempre legatissimo a Broni, vi faceva spesso ritorno, qui volle che si celebrassero i suoi funerali e qui desiderò essere sepolto. Ora è il suo paese a ricordare il centenario della nascita. Lo farà con un convegno che si terrà sabato 3 dicembre alle ore 11 presso l’aula magna del Liceo Scientifico in viale Gramsci. Dopo i saluti del sindaco Ligi Paroni e del dirigente scolastico dell’Istituto d’istruzione superiore “Faravelli” Piera Capitelli, sarà la volta della presentazione del volume di Giuseppe Amari, laureato in Economia, esperto di politiche sindacali e collaboratore

della Fondazione Di Vittorio di Roma, dal titolo “In difesa dello Stato, a servizio del paese” (Fondazione Di Vittorio - Cgil, Ediesse). Il volume, di 734 pagine molto fitte, rappresenta un’opera fondamentale per capire un periodo cruciale della storia d’Italia e che ha come principale scopo quello di rendere omaggio ad alcune delle figure più limpide della nostra storia recente, alla loro battaglia per la cultura della legalità. Personaggi come lo stesso Baffi, Giorgio Ambrosoli,

Silvio Novembre, Mario Sarcinelli, Tina Anselmi. Nel volume viene inoltre riprodotto, nel dattiloscritto originale, il diario di Paolo Baffi, composto nei giorni drammatici della sua incriminazione e dell’arresto di Mario Sarcinelli, vice direttore addetto alla vigilanza bancaria. Riecheggiano poi i giorni dell’assassinio di Giorgio Ambrosoli, commissario liquidatore della banca di Michele Sindone, freddato nella notte tra l’11 e il 12 luglio 1979. E sarà proprio il figlio Umberto, sabato prossimo a Broni, a portare la sua testimonianza. Sarà inoltre presente la vedova Maria Alessandra Baffi Della Torre. Nell’occasione del centenario il comune di Broni istituirà due borse di studio intitolate a Paolo Baffi. A tal proposito interverranno l’assessore all’istruzione del comune di Broni Ernesto Bongiorni e il presidente del Centro di studi monetari “Paolo Baffi” dell’Università Bocconi Angelo Porta. m.r.

di Perosi in Russia TORTONA - La Fondazione “De Boni Arte” nell’ambito della quarta edizione del festival internazionale di musica sacra Christmas Fest che si terrà dal 20 dicembre all’8 gennaio 2012, ha programmato, per il concerto di chiusura, nella cattedrale cattolica di Mosca, capitale della Russia, l’esecuzione dell’oratorio “Il Natale del Redentore” di Lorenzo Perosi, composto per soli, coro e orchestra, l’8 gennaio prossimo invitando a dirigerlo l’insigne maestro Arturo

Sacchetti, noto protagonista della “Perosi Renaissance”. Protagonisti dell’evento saranno i solisti vocali, l’orchestra ed i cori del Teatro Bolshoi di Mosca. L’evento ha dimensioni storiche straordinarie poiché si tratta della prima esecuzione assoluta di un oratorio di Lorenzo Perosi in Russia. Per tale avvenimento “eccezionale” viene organizzato dalla Diocesi di Tortona un viaggio a Mosca dal 7 al 10 gennaio 2012 a prezzo vantaggioso. I partecipanti avranno altresì l’occasione

Il Maestro Arturo Sacchetti mentre dirige in Cattedrale a Tortona

di una visita dettagliata ai luoghi più significativi della capitale sovietica, compresa la visita alla galleria Tretrjakov con la più importante raccolta di icòne di tutta la Russia. Per partecipare al viaggio è indispensabile il passaporto individuale valido sei mesi dopo la data del rientro. Per ottenere il visto sono necessari il passaporto,1 fotografia formato tessera, il modulo di richiesta del visto debitamente compilato. Le iscrizioni vengono accolte presso l’Ufficio missionario diocesano e pellegrinaggi di Tortona entro e non oltre il prossimo 12 dicembre. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio missionario diocesano e pellegrinaggi (tel. 0131/816617), e-mail: tortonamissio@virgilio.it.


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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Domenica 20 novembre a Villa Meardi si è svolto il primo degli incontri dedicati alle coppie della Diocesi

“Occhio alle differenze: maschio e femmina li creò” RETORBIDO - Domenica 20 novembre si è svolto l’ormai consueto incontro per le coppie a Villa Meardi. La nebbia ha caratterizzato tutta la giornata ma non ha fermato un gran numero di famiglie che si sono ritrovate attorno ad un tema piuttosto importante, da un lato, e particolarmente stimolante dall’altro; “Occhio alle differenze… Maschio e femmina li creò” questo è stato il titolo della giornata. Appena arrivati siamo stati accolti da un clima caldo e frizzante nello stesso tempo, in effetti, pensandoci bene, il tema ha portato un po’ tutti ad essere allegri e pungenti. Fin dall’inizio siamo stati introdotti, nel mondo delle differenze uomo/donna, da una simpatica scenetta che ha sottolineato in modo un po’ ironico la diversità di approccio alle situazioni e il diverso modo di pensare e di sentire nella coppia. Monica ed Emmanuela ci hanno guidati nel vivo della giornata chiedendoci di diventare attori teatrali; donne da una parte e uomini dall’altra hanno dovuto creare un piccolo spettacolo per mettere in scena ciò che le donne dicono degli uomini e viceversa. Lo spettacolo delle donne è

stato ambientato dalla parrucchiera e con grande facilità sono emersi stereotipi, luoghi comuni ma anche delle caratteristiche tipiche del mondo maschile. Lo spettacolo degli uomini è stato ambientato al bar e come per le donne, anche gli uomini hanno dipinto il mondo femminile evidenziando tutte particolarità che lo caratterizzano. Vedersi rappresentati è stato molto divertente ma subito dopo Monica ed Emmanuela, dividendo gli uomini dalle donne, ci hanno guidato in un lavoro di introspezione piuttosto profondo che ci ha permesso di riflettere sul-

l’immagine della femminilità e della mascolinità che ci siamo costruiti a partire dalla nostra infanzia. È stupefacente scoprire come i modelli avuti nel passato, durante le diverse fasi della nostra crescita, abbiano influito in modo deciso su come siamo oggi e su come ci rapportiamo con l’altro sesso. Stereotipi e luoghi comuni hanno lasciato il posto alla riflessione e alla comprensione di noi stessi in quanto maschio e femmina permettendoci di capire meglio la nostra identità di coppia. A pranzo ci ha raggiunto il vescovo Mons. Canessa che non solo ha pranzato in-

sieme a tutto il gruppo ma ha salutato ciascuna coppia. È bello vedere che, pur avendo parecchi impegni da onorare, ha riservato un po’ di tempo per noi. Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla scienza; il marito di Monica, interpretando un eminentissimo professore universitario di Montréal, ci ha spiegato le differenze uomo/donna da un punto di vista scientifico e biologico sottolineando che non solo il nostro cervello funziona in modo differente, ma che anche l’evoluzione ha avuto un ruolo considerevole nel fare in modo che le differenze si sviluppassero così da assicurare la continuità della specie. Dentro di noi oggi ci sono ancora tracce dell’uomo e della donna primitivi che si erano attribuiti ruoli specifici e differenti per sopravvivere. L’uomo è orientato a offrire soluzioni, la donna desiderosa di migliorare le cose. A tutt’oggi queste caratteristiche emergono in modo piuttosto evidente ed è proprio la consapevolezza di questo essere diversi che arricchisce la coppia in tutti gli ambiti della vita, ma soprattutto in quel luogo privilegiato di affetti, intimità e comprensione che è la famiglia. La giornata questa vol-

ta, è stata più “leggera” ma il tema non si esaurisce anzi, abbiamo parecchi punti su cui lavorare e riflettere a partire proprio dal lavoro di introspezione iniziato al mattino fino ad arrivare a comprendere meglio il perché di alcune incomprensioni che poi vanno ad alimentare solo dei luoghi comuni. La consapevolezza ci porta a camminare insieme completandoci vicendevolmente senza cadere nei luoghi comuni e senza farci condizionare dagli stereotipi che in questo caso ci disorientano. La differenza tra uomo è donna è una ricchezza da valorizzare; riconoscendo il valore della diversità possiamo contribuire a costruire una società migliore diventando validi modelli per i nostri figli. Il pomeriggio si è concluso con la S. Messa celebrata da Don Stefano che durante l’omelia ha parlato di libertà e della verità delle cose. La diversità non annulla la libertà ma al contrario apre alla libertà la possibilità di amarsi in modo più libero. Rifacendosi poi al Vangelo ha sottolineato che si trova gioia nel donare e ciò è inscritto nella natura umana in quanto Dio ci ha creati con questo DNA morale e sapere che un giorno Dio sarà il

giudice delle nostre azioni non serve a ridurre la nostra libertà ma è utile per orientare il nostro agire. Queste parole ci fanno riflettere su come la vita di coppia sia un donarsi ogni giorno attraverso la comprensione, l’accettazione, l’aiuto reciproco. Spesso non c’è bisogno neppure di parlare per andare incontro alle necessità dell’altro. Questo andare oltre le differenze ci permette di crescere come coppia e come famiglia aiutandoci ad essere flessibili e aperti ai cambiamenti facendoci vivere i problemi come opportunità per essere attivi e accoglienti nei confronti degli altri. Come abbiamo detto all’inizio, la nebbia è stata protagonista della giornata e non ci ha permesso di riunirci in piccoli gruppi per confrontarci su quanto è stato fatto. Torniamo a casa come sempre più ricchi, ma con tanto lavoro da fare e questo è bello e positivo perché ci dà l’opportunità di riflettere e maturare sempre di più come coppia che si ama. Ringraziamo Monica, Emmanuela e tutta l’equipe per la disponibilità e l’impegno che ogni volta dedicano per rendere queste giornate degli appuntamenti imperdibili. Elisa e Mario Santoro

Sabato scorso la Cetra d’Oro si è esibita in concerto

I 130 anni della Banda di Casteggio CASTEGGIO - Sabato 26 novembre, nella cornice dell’Auditorium della Certosa Cantù, la Banda musicale “Cetra d’Oro 1881” di Casteggio ha presentato il tradizionale concerto di S. Cecilia, patrona dei musicisti. Quest’anno però la serata ha avuto una particolare rilevanza perchè il complesso musicale ha festeggiato i suoi 130 anni ed essendo nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha anche fatto un omaggio alla nazione con un programma che prevedeva celebri arie verdiane e canti della tradizione popolare legati a vari periodi storici. A presentare questo im-

portante evento è stato addirittura il presidente del sodalizio bandistico Renzo Guarnaschelli che ha ripercorso la storia di Casteggio sulla filigrana di quella nazionale. Il maestro Paolo Nascimbene e gli esecutori hanno ricevuto molti applausi dal folto

pubblico presente e il giorno dopo, domenica, hanno partecipato alla S. Messa nella chiesa del S. Cuore e poi hanno pranzato insieme in un clima di convivialità e amicizia, guardando già al prossimo concerto che sarà il 5 gennaio a Lungavilla.

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IL POPOLO

D

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SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1 al 7 dicembre 2011 Giovedì 1 dicembre: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Venerdì 2: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 3: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Domenica 4: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Lunedì 5: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); dalle ore

VAL CURONE - VALLE OSSONA 15,30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 6: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Mercoledì 7: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 4 dicembre 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.

“Cresce il Tempo, cresce la Persona”

In Fondazione CRTortona dodici nuovi soci

TORTONA - “Vivere la Città tra Famiglia, Lavoro e Relazioni sociali: cresce il Tempo, cresce la Persona”: è il titolo dell’iniziativa che si terrà nella giornata di venerdì 2 dicembre, organizzata dall’assessorato alle Pari opportunità, Tempi e Orari della Città, nella persona dell’assessore Ema.nuela Patta, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Tortona e della Diocesi di Tortona. Nel pomeriggio si terrà un seminario dedicato alle diverse dimensioni del tempo. Tra i relatori il sindaco, Massimo Berutti, gli assessori alle Pari opportunità, Emanuela Patta, alla Cultura, Giorgio Musiari, i dirigenti del comune di Tortona, Luisa Iotti e Claudio Bagnera, il docente della facoltà di Architettura di Milano, Marco Mareggi, e l’assessore regionale alle Pari Opportunità, Giovanna Quaglia. Tante le sfaccettature su cui si concentrerà il seminario,

TORTONA - Si è tenuta sabato 19 novembre, l’assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Dopo un commosso ricordo del presidente Carlo Bog-gio Sola, recentemente scomparso, Giuseppe De-carlini ha tracciato un breve profilo storico della Cassa di Risparmio di Tortona di cui la Fondazione è la continuataria, nel centenario della costituzione. Decarlini ha ricordato le tappe salienti della storia della banca locale soffermandosi, in particolare, sull’espansione territoriale degli anni Venti, sulle difficoltà del decennio successivo in cui la Cassa, a causa delle ridotte dimensioni,rischiò di scomparire, sull’apertura di nuovi sportelli negli anni ’40. Il relatore ha quindi illustrato le vicende degli anni ’50 e le difficoltà connesse ad una politica degli impieghi poco prudente, la presidenza Lisino (dal 1964 al 1986) fino agli ultimi anni di vita dell’Istituto che, dopo la vendita alla Banca Lombar-

Tortona il 2 dicembre presenta la notte bianca di cultura e spiritualità

a partire dall’evoluzione socio-demografica della città, passando per la città che tempo per il cittadino, per arrivare alla definizione del Piano di Coordinamento degli Orari. La sera sarà dedicata allo Spirito, attraverso i dialoghi dell’anima con una Notte Bianca di Cultura e Spiritualità. Le chiese resteranno aperte fino alle ore 23, grazie alla

collaborazione dei Volontari del Gruppo comunale di Protezione Civile di Tortona e delle associazioni d’Arma cittadine. Il programma degli appuntamenti sarà il seguente: in cattedrale si parlerà del silenzio del sacro, nella chiesa di S. Maria dei Canali il tema sarà “Myriam, giovane donna, ora che sei Madre. L’iconografìa mariana della chiesa” a cura

In scena al Civico mercoledì 7 dicembre

dell 'Ufficio Beni culturali della Diocesi, nella chiesa di S. Matteo si potrà partecipare alle prove aperte del coro “G. Piccini” diretto dal Maestro Umberto Battegazzore, nella chiesa di S. Michele ci sarà “C’è un tempo per ricercare...” a cura del Gruppo Giovanile della Parrocchia, nella chiesa di s. Giacomo sarà proposta “La favola di Natale, ovvero un concerto lettura sul mistero del Natale a cura del FAI. Con Andrea Albertini all’organo, Alberto Bertolotti alla cornamusa e zampogna, Maria Paola Bidone voce recitante e Francesco Nastasi flauto e piffero. Nel Salone del Seminario “E qualcuno dirà che c'è un modo migliore”: percorso fra musica e commenti inediti per riscoprire Fabrizio de Andrè, a cura dell’associazione Ex Allievi del Liceo con la partecipazione del professor Giuseppe Polimeni e del gruppo rock D.O.C. p.s.

da, fu incorporata dalla Banca Regionale Europea nel 2006, senza poter raggiungere il secolo di vita. Successivamente il presidente dell’assemblea dei soci, Tino Migliora e il presidente della Fondazione, Piero Moccagatta hanno relazionato i soci sull’attività istituzionale dell’Ente, con particolare attenzione alla gestione della residenza per anziani “Lisino”, alla ristrutturazione dell’immobile del Loreto da destinare a servizi sociali a bassa soglia e all’acquisto della storica proprietà immobiliare Sironi situata tra via Calcinara e corso Montebello. Sono seguite le votazioni per la nomina dei nuovi componenti della compagine sociale. Sono stati eletti tutti e dodici i candidati e precisamente: Claudia Balduzzi, Paolo Barabino, Manuela Bonadeo, Pia Camagna, Eraldo Canegallo, Pierpaolo Cortesi, Giorgio Cremaschi, Alessio Emiliani, Riccardo Ferretti, Enrico Merli, Umberto Miele e Enrica Maria Zanotti.

Recuperato un cimelio grazie all’intervento del Fai

Simone Cristicchi e il suo monologo Torna a suonare l’orologio della Merì TORTONA - Un romano sul fronte russo, così Simone Cristicchi porta a Tortona il suo monologo che ha esordito il 31 ottobre 2010 a Mosca al “Na Strastnom”, per il terzo appuntamento per la stagione del “Civico” dopo “L’avaro” di Buscemi e “Gin Game” del duo Ferrari -Valeri. Simone Cristicchi (Roma, 1977), diventato celebre con la vittoria al Festival di San Remo nel 2007 con “Ti regalerò una rosa”, nel suo curriculum iscrive anche una Targa Tenco come miglior album d’esordio e il “Premio Giorgio Gaber”, per dire come abbia sempre cercato di lavorare con una certa ricercatezza di stile e di temi. Il monologo che propone è davvero una prima del genere perché porta in scena un frammento capitale e drammatico di storia patria non del tutto esplorato dal teatro e poi lo fa grazie al poema in versi, in ottave classiche, del romano Elia

Marcelli (1915-1998) che fece quattro campagne militari, fra cui quella di Russia dove fu uno delle poche migliaia di sopravvissuti, prima di tornare in Italia per fondare la Lega Pacifista e incominciare a scrivere come poeta, saggista e sceneggiatore. Il libro Rizzoli uscito lo scorso anno, “Li romani in Russia” (sottotitolo: “Racconto di una guerra a millanta mila miglia”), con i disegni di Niccolò Storai,

ha accompagnato la tournée teatrale che approda mercoledì prossimo a Tortona. Grazie alla consulenza per il romanesco del professor Marcello Teodonio e alla caratterizzazione dei personaggi suggerita dal regista Alessandro Benvenuti, Cristicchi rivendica con orgoglio l’allestimento di un lavoro che, dice, serve anche a risarcire l’umile e comprensibile reticenza del nonno, scampato anche lui miracolosamente al freddo e alla fame di questa storica e maledetta spedizione. Una narrazione popolare piena di dolore, solitudine, disperata rassegnazione e gioventù bruciata, per una folle “guerra di invasione senza pretesto”. Uno spettacolo toccante e coraggioso da non perdere. Per ulteriori informazioni è possibile contattare telefonicamente la biglietteria del “Civico” (0131/820195), nei giorni feriali, dalle ore 15 alle 18. Davide Ferreri

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

TORTONA - Ritornerà a scandire il tempo dei tortonesi l’orologio della Merì Lo chiamavano, un tempo, l’orologio della Merì, perché collocato, ai tempi dell’occupazione napoleonica, sull’ex monastero dell’Annunziata che si affacciava sulla piazzetta del Municipio, la Mairie, in francese. Era, con quello del Duomo, uno dei due orologi pubblici della città, ma questo serviva come orologio delle scuole, il Regio Collegio, ospitate dopo la soppressione napoleonica, nel monastero dell’Annunziata. Nella sua bisecolare esistenza ha avuto i suoi problemi di funzionamento. Già ne parlava un secolo fa il poeta dialettale Lice Anfossi secondo il quale ormai avrebbe meritato un posto nel museo. Poi fu rimesso in sesto e riprese a funzionare, poi altri periodi di crisi. Ormai era da diversi anni a forzato riposo ed era guardato quasi con compatimento. Finchè se ne occupò la delegazione di Tortona del FAI

che decise di ripararlo e dotarlo di nuovi impianti tecnologici, come esigono i tempi. Gli iscritti al FAI finanziarono le spese di riparazione che fu affidata alla secolare ditta di campane e orologi Trebino - fondata nel 1824. Giovedì 24 novembre, dopo i primi rintocchi delle ore 20, l’inaugurazione ufficiale. Presenti gli iscritti al FAI di Tortona, il Sindaco Massimo Berruti e Giorgio Trebino, titolare della storica ditta, il Vescovo Mons. Canessa ha scoperto la targa ricordo e ha impartito la benedizione. Poi tutti si sono raccolti nella storica cornice

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del salone al primo piano del Palazzo Guidobono per una raffinata cena sociale, durante la quale Marica Zanotti, capo delegazione del FAI di Tortona, ha presentato l’iniziativa a favore della città, quindi ai presenti è stata distribuita la pergamena con la poesia “L’urlog ad la Merì” di Lice Anfossi. La serata si è concluso con una spettacolare torta che riproduceva il nostro orologio e con una poesia, in chiave moderna, di Giovani Ghisolfi, a ricordare il singolare evento. a.b.


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TORTONA E TORTONESE

Tortona, Sale e Viguzzolo: un “ripasso” sull’Azione Cattolica

IN BREVE

Un pomeriggio associativo con l’AC TORTONA - Tra le tentazioni che possono turbare l’umana esistenza una è la tentazione dell’abitudine. Ci si abitua a tutto, anche a ciò che è bello e positivo, ma l’abitudine uccide lo spirito, riduce la vita a routine, si trasforma in noia. Non volendo che questo accada alla nostra vita associativa, i presidenti parrocchiali dell’Azione Cattolica di Tortona, Daniela per San Michele, Daniele per San Matteo, Diego per San Giacomo, Simona per Sacro Cuore, Virginia per Duomo, con Gianfranco di Sale e Carla di Viguzzolo pensano ed organizzano un pomeriggio associativo di “ripasso” e ri-scoperta dell’Azione Cattolica per domenica 27 novembre tra le 16 e le 18 in Seminario, a Tortona. Il tam tam associativo parte subito e l’invito è accolto davvero da molte persone. L’incipit è del nostro assistente diocesano, don Romeo Gardella, che propone la preghiera dell’Ora Media e ci aiuta a riflettere su un passo del Vangelo di Marco, quello in cui si racconta di Gesù che chiama i suoi primi apostoli, pescatori che lasciano le reti e lo seguono.

La preghiera si fa poi riflessione su alcuni articoli dello Statuto dell’AC e poi la parola passa al Presidente diocesano, Piero Ponte, che fa sua l’immagine evangelica delle reti: siamo persone che una domenica pomeriggio hanno lasciato le reti del loro quotidiano, spinti dal desiderio di vivere in pienezza il proprio tempo, di viverlo da laici battezzati, di viverlo in forma associata, di viverlo nella Chiesa. Poche pennellate, ma il “succo” della nostra associazione c’è già tutto: vivere il tempo ed animare, la realtà di tutti i giorni; abbandonare le reti del rimpianto nostalgico del passa-

to, lasciare le reti dell’abitudine per ritrovare speranza, nella consapevolezza che ogni tempo, anche questo, è abitato da Dio. Siamo cristiani in questo tempo, protagonisti di un pezzettino di storia ed lo siamo insieme, avendo scelto l’Azione Cattolica come via formativa e come modalità per vivere quello specifico ministero laicale di corresponsabilità nella missione della Chiesa, testimoniando con segni concreti la presenza di Gesù che salva. Aderire all’AC è sostenersi a vicenda, condividere la stessa speranza, comunicare la stessa gioia, essere in-

namorati della Verità che è la Persona di Gesù da portare nella realtà in cui viviamo come cristiani “contenti della propria fede”. Aderire all’AC è rispondere ad una precisa vocazione laicale in questa Chiesa diocesana, nelle nostre comunità parrocchiali, nel territorio che vogliamo abitare con lo stile del servizio e del dialogo. Aderire all’AC è “far bene” a questo tempo, a questo territorio, a questa Chiesa perché l’Azione Cattolica, come è stato sottolineato anche più volte nel corso del vivace dibattito, non è un gruppo “che va per conto suo”, ma vive la comunione con la Chiesa ed è anche palestra educativa perché insegna a vivere la comunione tra le generazioni… Molto altro si è detto durante questo bel pomeriggio associativo che si è poi chiuso in clima di convivialità con un aperitivo e con il promemoria per il prossimo appuntamento di domenica 11 dicembre quando, in San Matteo a Tortona, l’Azione Cattolica di tutta la Diocesi vivrà il consueto pomeriggio di spiritualità in preparazione al Natale. Patrizia Govi

La Compagnia ripropone la commedia il 4 dicembre al Civico di Tortona

“Siamo tutti matti qui” in scena a Carbonara Scrivia CARBONARA SCRIVIA - Nella serata di domenica 20 novembre al Teatro della Soms di Carbonara Scrivia, la compagnia teatrale “Giorni Alterni” ha debuttato portando sul palco il loro spettacolo dal titolo “Siamo tutti matti qui”. Lo rappresentazione è stata diretta e interpretata da un gruppo di giovani che ha fatto della loro passione per il teatro un modo di esprimersi, di divertirsi e di divertire. Il testo scritto da Giulia Lupieri e diretto da Francesca Pasino parte dal tema del viaggio di una moderna Alice adulta, in un ricostruito Paese delle meraviglie, dove possa scoprire l’importanza della genuinità e della freschezza dell’infan-

zia, comprendendo l’importanza del tempo da dedicare a se stessi per non restare intrappolati nella routine e nelle incombenze della quotidianità. Il viaggio di Alice è un viaggio di formazione al

contrario, un ritorno all’origine per capire il vero valore del tempo e delle cose più piccole come le vedrebbe un bambino attraverso i suoi occhi ingenui. Uno spettacolo godibile quindi sia dai più

Seminario sul Patto Locale per la Sicurezza TORTONA - Venerdì scorso al Teatro Civico di Tortona si è tenuto il seminario conclusivo del Patto Locale per la Sicurezza Integrata (PLSI). E’ stata un’occasione per proseguire con le riflessioni avviate nell’ambito del progetto PLSI riguardo al tema della sicurezza integrata intesa come cambiamento di “sguardo” nel senso di imparare a ricercare i problemi ma anche le risorse, per scoprire l’importanza della molteplicità degli sguardi. Al seminario hanno preso parte il sindaco, Massimo

Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

piccoli, che ne possono apprezzare la grande fantasia e il colore di costumi e trucchi e il fascino delle atmosfere, ma anche da un pubblico adulto che, meglio ancora può comprenderne lo spirito del messaggio. Ottima l’interpretazione dei giovani attori, che hanno dimostrato dimestichezza con la scena e si sono abilmente districati in una regia composita di recitazione, musiche e balletti, ricreando nell’insieme lo spirito allegro e spensierato della favola. Lo spettacolo verrà riproposto domenica 4 dicembre alle ore 21 presso la sala l’ex cinema sociale di Tortona e l’ingresso sarà libero. f.p.

ASSOCIAZIONI / TORTONA

Le Pigotte dell’Unicef anche all’Esselunga L’Unicef nel mese di dicembre presenta la tradizionale iniziativa legata alla vendita delle Pigotte, le famose bambole di pezza create dal’associazione per raccogliere fondi. Quest’anno le bambole si potranno acquistare sabato 3 e domenica 4 dicembre sotto i Portici Frascaroli di Via Emilia e per la prima volta anche all’Esselunga, dove i volontari dell’Unicef di Tortona saranno presenti sabato 17 dicembre, dalle ore 9 alle 19. Con l’adozione di una bambola da donare ad una persona cara, si potrà donare la vita ad un bambino sotto i cinque anni del Corno d’Africa e dei Paesi Sud Sahariani che sarà curato con le vaccinazioni contro le malattie killer infantili o con le bustine di alimenti terapeutici nei casi di grave malnutrizione.

SCUOLA / TORTONA Porte aperte al Secondo Circolo Sabato 3 dicembre la scuola primaria “Salvo D’acquisto” in Viale Kennedy 14, aprirà le porte a tutti coloro che vorranno visitarla in occasione della giornata dedicata alla “Scuola Aperta”. Alle ore 10 il Dirigente Scolastico il professor Giampaolo Bovone presenterà le diverse attività della scuola. Al termine i genitori potranno assistere a lezioni e dimostrazioni dei vari laboratori che si svolgono all’interno della scuola come ad esempio il laboratorio di musica, scienze, inglese, informatica, lettura in biblioteca e l’uso della lavagna interattiva multimediale.

EVENTI / SALE Gli appuntamenti dell’A.I.C. Domenica 4 dicembre l’A.I.C. (Associazione di Impegno Culturale) di Sale organizza la tradizionale gita ai Mercatini di Natale, che avrà per meta Verona e Bussolengo (Villaggio di Natale Flover). Sabato 10 dicembre, alle ore 21,15 al Teatro Sociale, ultima puntata dell’iniziativa “Tutti insieme appassionatamente”, promossa dalle associazioni di volontariato salesi in occasione dell’anno internazionale del volontariato. Si esibiranno ancora, dopo il lusinghiero successo dei primi due concerti, il tortonese Stefano Brocchetti e il suo gruppo “Mind, Body and Soul”, nello spettacolo “Love train”, con manifestazioni anche di arti visive e di danza.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La poesia di Loredana Becherini La Poesia contemporanea sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 94,400 FM di PNR e in diretta sul sito Internet www.radiopnr.it. Nel “Caleiodscopio” che andrà in onda domenica 4 dicembre alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio riproporrà alcuni testi poetici tratti dal volume “Tentazioni” di Loredana Becherini. Il libro, che aveva vinto il Premio delle Arti 2008, era stato presentato dall’autrice che aveva introdotto e letto i suoi testi. Ancora una volta le musiche avevano dato colorazioni sonore alle poesie. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 6 dicembre, sempre alle ore 20,30.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE

LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME

SANGUE DONATO VITE SALVATE Berutti, il Vescovo Mons. Martino Canessa, gli assessori Emanuela Patta e Laura Castellano,i sindaci di Castelnuovo, Pontecurone e Sale, il criminologo dell’Università di Torino, Marco

Bertoluzzo, la psichiatra, Jean Marie Lemaire, il dirigente del Settore Sicurezza e Polizia Locale Regione Piemonte, Stefano Bellezza e la dirigente dei Servizi Sociali, Luisa Iotti.

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Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA

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Giovedì 1 dicembre 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1 al 7 dicembre 2011 Giovedì 1 dicembre: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Venerdì 2: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 3: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 4: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)

Da giovedì 8 a domenica 11 dicembre al Centro Fieristico dei Campionissimi

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 5: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 6: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 7: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 4 dicembre 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Al Giacometti va in scena Pirandello

Il Mercato delle “Dolci Terre” di Novi Nuova stagione teatrale

NOVI LIGURE - Il Comune di Novi Ligure, presso il “Centro Fieristico” di viale dei Campionissimi, organizza per il sedicesimo anno consecutivo una rassegna delle produzioni dolciarie, vitivinicole e gastronomiche, quest’anno improntata specialmente sulle carni ed i salumi, che si aprirà giovedì 8 dicembre, per concludersi domenica 11 dicembre. Sul tema delle carni e salumi già dal 24 ottobre, sono in svolgimento due appositi corsi di cucina, uno di base e l’altro avanzato, dal intrigante titolo “Bianca o rossa, crudi o cotti alla tavola dei dotti”. Il “Mercato delle

Dolci Terre 2011”, è una prestigiosa rassegna di oltre cento bancarelle di prodotti tipici della zona ma non solo, organizzata in collaborazione con le associazioni dei settori agricolo, artigianale e commerciale. Durante la manifestazione, i visitatori potranno degustare e acquistare: dolci, vini e grappe, salumi ed insaccati, formaggi e confetture, conserve e mostarde, farine e prodotti da forno, prodotti vegetali agricoli trasformati, frutta secca e sciroppata, funghi e tartufi, miele, salse, sughi, sottoli e sottaceti, aceti e condimenti, sciroppi, cioccolato, torrone e caramelle, biscotti e

amaretti, olio extravergine della vicina riviera ligure e nocciole del Piemonte. Tra gli ospiti espositori anche la Val Borbera e la Val Lemme con i loro vini, prodotti e piatti tipici; tra le specialità ricordiamo le fagiolane, il formaggio Montebore e la patata quarantina, prodotto che qualche anno fa sembrava in via d’estinzione e in questi anni riproposto dagli agricoltori della Val Lemme. Saranno poi proposti il miele, i tartufi ed i funghi del territorio, gli agnolotti, i ravioli ed i corzetti al Gavi e molte altre specialità tra le quali i Ceci di Merella. Da segnalare anche le de-

gustazioni delle Grappe De.C.O. di Silvano d’Orba, prodotta dalle antiche distillerie Silvanesi con il così detto metodo discontinuo dell’alambicco a bagnomaria alla piemontese. Saranno poi di scena i piatti della tradizione novese, cucinati da Davide Ghezzi. Infine, la pasticceria, la farinata e la tipica focaccia novese. Saranno proposti i percorsi delle Dolci Terre, sei itinerari del gusto per raggiungere tutti gli operatori del settore enogastronomico del territorio. Tra i vari appuntamenti, si segnalano gli approfondimenti culinari del “Cooking Show”, le degustazioni guidate e la dimostrazione di decori per le mani con prodotti alimentari. L’ingresso è libero e gli orari d’apertura sono i seguenti: giovedì 8 dicembre dalle ore 16 alle ore 21; venerdì 9, sabato 10 e domenica 11, dalle ore10 alle ore 21. Per ulteriori informazioni, si può contattare l’Ufficio Turismo o l’Ufficio Relazioni con il Pubblico oppure inviare una mail a: turismo@comune.noviligure.al.it. Davide Daghino

Dal 1 al 4 dicembre presso il foyer del Marenco una mostra sui Vigili del Fuoco

I Mini Vigili novesi hanno incontrato l’AIB NOVI LIGURE - Lo scorso 19 novembre, presso il Comando Polizia Municipale, nell’ambito delle attività formative del “Gruppo Mini Vigili”, si è svolto un incontro didattico con il “Corpo Volontari Antincendi Boschivi” (A.I.B.) del Piemonte sezione COM15 di Bosio - Tassarolo. La giornata si è aperta con la prima parte teorica presso la sala COM del Comando Polizia Municipale dove gli appartenenti del Corpo hanno illustrato le varie problematiche legate agli incendi boschivi ed agli interventi di soccorso: cosa sono gli incendi, quali tipi (radente, di chioma, sotterraneo e di barriera), i

vari tipi d’intervento, le attrezzature, i dispositivi di sicurezza individuali (DPI), l’azione combinata terraaeromobili, seguiti da due filmati inerenti all’organizzazione del Corpo Volontari A.I.B. e un intervento

di spegnimento incendio boschivo derivante da incidente stradale. Subito dopo, all’esterno, si è svolta la seconda parte, pratica, dove sono stati visionati due mezzi antincendio e varie dotazioni e attrezzature, tra

cui la lancia “mitra”, il rastro e i soffiatori, utilizzati poi dai Mini Vigili. Invece, da oggi, giovedì 1 dicembre, presso il foyer del Teatro Marenco, si apre aperta una mostra commemorativa del servizio delle “Guardie a Fuoco”, poi “Corpo dei Pompieri” oggi “Vigili del Fuoco” e dei 150 anni al servizio della città di Novi Ligure. Sono esposte inedite e rare immagini oltre che documenti che sarà possibile ammirare venerdì 2 dicembre dalle ore 16 alle ore 20 e sabato 3 e domenica 4 dicembre dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 20, con ingresso gratuito. Vittorio Daghino

NOVI LIGURE - Inizia domani sera, con la Compagnia della Gank, la stagione teatrale 2011/2012 con un must della drammaturgia italiana, “Questa sera si recita a soggetto” di Luigi Pirandello, scritta tra il 1928 ed il 1929. Considerata la terza parte della trilogia che il drammaturgo dedica al teatro nel teatro, preceduta da “Sei personaggi in cerca d’autore” e “Ciascuno a suo modo”, il nucleo centrale dell’opera è un adattamento della novella “Leonora, addio!”, scritta da Pirandello nel 1910 e contenuta nella raccolta “Novelle per un anno”. “Questa sera si recita a soggetto” fa luce sulla figura del regista di teatro, ruolo allora innovativo nel panorama teatrale, e sulla messa in scena, scrutando i rapporti che intercorrono tra il regista e gli attori e tra questi con il pubblico. Mentre la platea è in attesa che cominci lo spettacolo, si sente un altercare dietro il sipario che a mano a mano diventa una vera e propria lite. Alcuni spettatori reclamano il silenzio, ma anche sipario alzato, i commedianti continuano a discutere con il regista, il dottor Hinkfuss: il motivo della discussione riguarda la messa in scena della commedia che deve essere rappresentata a soggetto, senza un copione determinato. Il regista vorrebbe dividere il racconto in precisi quadri e scene spettacolari, facendo così perdere l’intensità dei sentimenti rappresentati nella commedia che riguarda una passione forte ed intensa come la gelosia. Di parere tutto contrario a quello del regista sono gli attori che reclamano la loro

libertà d’interpretazione, il diritto alla spontaneità dei sentimenti rappresentati, dove potrà evidenziarsi il loro talento recitativo. Sono loro ad averla vinta e a dare inizio alla rappresentazione della commedia che racconta della gelosia di Rico Verri per la moglie Mommina che tiene segregata in casa. Ad alleviarle i tormenti subìti dal marito, sopraggiunge sua sorella che deve interpretare nel teatro del paese “Il Trovatore” di Verdi. Mentre Mommina canta con la sorella l’aria “Leonora addio!” che le rammenta la sua spensierata giovinezza, muore; anche la stessa attrice che sta interpretando con tutta se stessa il personaggio di Mommina cade a terra tramortita, quasi esanime anche lei. Il regista freddamente dichiara che l’accaduto dimostra la sua tesi: il teatro è spettacolo esteriore e gli attori devono recitare secondo un preciso copione mantenendo sempre separato il loro ruolo scenico dalla loro stessa interiorità. La Stagione teatrale novese è realizzata in collaborazione con la Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte e Acos S.p.a.. L’inizio degli spettacoli è alle ore 21, la biglietteria del Teatro apre alle 19,30. Per informazioni e prevendita biglietti si può contattare la Biblioteca Civica di Novi Ligure. Il biglietto (settore unico) costa 25 euro, 22 ridotto. Le riduzioni sono riservate a giovani fino ai 25 anni, anziani oltre i 60 anni e a gruppi (Enti, Scuole e Associazioni) che acquistino almeno dieci biglietti. Michela Ferrando


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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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Sabato 3 dicembre nella Biblioteca Civica si esibirà Matteo Ronchini

IN BREVE

Concerto di violoncello per MusicaNovi NOVI LIGURE - Sabato 3 dicembre alle ore 21.15, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi Ligure, continua la rassegna concertistica “MusicaNovi 2011” organizzata dall’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure in collaborazione con il Comune, la Regione Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Grande attesa per il Recital di Matteo Ronchini, violoncellista di chiara fama che propone un repertorio che va dalla musica barocca a quella contemporanea con l’esecuzione di un pezzo in prima assoluta alla presenza del compositore Carlo Galante. Il programma prevede la Suite n. 3 BWV 1009 in do maggiore di Bach. Le Suites per violoncello solo di Bach sono conosciute per essere fra le più note e le più virtuosistiche opere mai scritte per violoncello. Matteo Ronchini proseguirà con l’esecuzione della Sonata per Violoncello Solo op. 25 n° 3 di Hindemith e il “Il Libro dei Falchi” di Galante, per terminare con

la Suite n. 2 op. 80 di Britten. Ronchini ha studiato al Conservatorio “Verdi” di Milano, sua città natale, con i Maestri Bruno Vitali e Rocco Filippini diplomandosi con il massimo dei voti. Si è perfezionato con il violoncellista russo David Geringas e all’Accademia d’archi “W. Stauffer” di Cremona con i Maestri Rocco Filippini e Bruno Giuranna. Con il Quartetto d’archi “W. Stauffer” si è esibito nei più importanti centri concertistici italiani tra i quali il Teatro Sistina di Roma, il Teatro Morlacchi di Perugia, la Pergola di Firenze, il Festival Interna-

zionale di Cremona, le Settimane Internazionali di Napoli, per poi essere il primo quartetto italiano ospite in Cina, effettuando concerti a Pechino, Shanghai, registrazioni radiofoniche e tenendo master class al Conservatorio di Shanghai. Ha suonato come solista con le orchestre Angelicum, i Pomeriggi Musicali, la United Europe Chamber Orchestra (UECO) di Milano, l’Orchestra da camera di Fiesole, l’Orchestra “N. Paganini” del Conservatorio di Genova, l’Orchestra da Camera Italiana. Ha collaborato in qualità di primo violoncello con l’Orchestra d’archi “I Virtuosi

italiani”, con “I Solisti di Parma”, con la UECO di Milano. Ha inciso per Fonit Cetra e suonato al Senato della Repubblica per il 50° anniversario della Costituzione Italiana trasmesso dalla RAI. E’ docente di violoncello al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Invitato a partecipare al Festival Internazionale dei Conservatori ha tenuto concerti e master-classes a Spalato, Monaco di Baviera, San Pietroburgo. Il suo violoncello è un Celeste Farotti (Milano, 1913). L’ingresso al concerto ha un costo di euro 6. La prevendita sarà presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure oppure presso l’istituto musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure lunedì, mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18. Il prossimo appuntamento sarà 16 dicembre con il “Concerto di Natale”, musiche di Vivaldi, Bach e Mendelssohn, protagonisti solisti, il Coro di Alessandria “Mario Panatero” e i Cameristi dell’Orchestra Classica di Alessandria diretti da Gian Marco Bosio.

Le marionette Pallavicini “Appese ad un filo” NOVI LIGURE - Venerdì 25 novembre, presso il “Museo dei Campionissimi” a Novi Ligure, è stata inaugurata un’importante mostra, dal titolo “Appese ad un filo”, che contiene le marionette della collezione Pallavicini. In attesa dei lavori di ristrutturazione del Teatro Marenco, le marionette hanno così momentaneamente trovato una giusta collocazione in un allestimento che ripropone mini spazi teatrali, nell’intento di preservare la memoria di questa arte e di una collezione di così grande rilevanza per la cittadina novese. Il rapporto tra il Museo dei Campionissimi e la famiglia Pallavicini nacque nel

mese di novembre del 2009, quando, all’interno delle Sale d’Arte, venne allestita una mostra di marionette storiche su iniziativa in particolare di Pietro Pallavicini che contribuì attivamente alla ricostruzione delle marionette in scenette e gruppi vivaci. Fu creato anche uno

spazio con un teatro delle marionette, dove Pietro e il fratello Raffaele, detto Feli, accolsero le classi dei bambini con visite guidate movimentate da mini spettacoli. Sull’onda di quella mostra tanto apprezzata, i quattro fratelli Pietro, Maria Clotilde, Natale Giuseppe e Raf-

faele decisero di donare la collezione al Comune di Novi Ligure, con l’intenzione di creare uno spazio dedicato al Teatro Romualdo Marenco. Contestualmente alla mostra prenderà il via un laboratorio rivolto in particolare alle scuole e alle famiglie, per provare a costruire un semplice burattino e a inventare una storia di cui saranno protagonisti proprio i personaggi realizzati dai ragazzi. La visita alle marionette e il laboratorio dei burattini durano complessivamente due ore e il costo è di 5 euro a bambino. L’apertura per le scuole è da martedì a venerdì (ore 1013), per le famiglie la domenica (ore 15 -17).

I giovani Lions organizzano una serata benefica al Giacometti

Musical sui Queen per il Leo Club NOVI LIGURE - Sabato 3 dicembre alle 21 presso il Teatro Giacometti l’Associazione Piccolo Coro del Silenzio Mariele Ventre, in collaborazione con il Leo Club di Novi Ligure, il Lions Club Novi Ligure, Gavi e colline del Gavi, Borghetto e il Rotary Club di Novi, porta in scena “Forever Dancing Queen”, musical appassionato ed esilarante che ricalca le orme del famoso “Mamma mia!”, interpretato dalla superlativa Meryl Streep ed incentrato sulle musiche degli “ABBA”. La vicenda ruota intorno a due donne, madre e figlia, l’una alla ricerca dell’amo-

re di un padre mai conosciuto, l’altra al ritrovamento di un amore che ormai aveva creduto perso per sempre. Palcoscenico della vicenda è una taverna di un’isola greca, sulla quale sorge la “sorgente di Venere” che, si dice, faccia prosperare l’amore eterno. Gli interpreti provengono dalle compagnie di musical più famose di Italia e il coro sarà coordinato da Corinna Garibotto, mentre le musiche saranno rigorosamente suonate dal vivo da musicisti professionisti diretti dal Maestro Andrea Vulpani, mentre la regia è di Micol Bottaro. Le coreografie sono curate

dalla scuola di danza Master Club di Sestri Levante e le scenografie sono state realizzate dall’artista Ugo Rocca. “Forever Dancing Queen”, scritto e prodotto da Ilaria Canale, coinvolgerà in un turbinio di canti, danze e colpi di scena dal primo momento fino alla fine. Il ricavato della serata sarà devoluto al Centro giovanile di Murayi, in Burundi, che l’Associazione Ascolta l’Africa ha inaugurato lo scorso anno a settembre. I biglietti si possono acquistare anche la sera stessa presso la biglietteria del teatro. Michela Ferrando

DITT

CULTURA / GAVI

Convegno su patrimonio culturale e sviluppo del territorio Mercoledì 23 novembre al Forte di Gavi, il Distretto Oltregiogo ha organizzato il convegno “Patrimonio Culturale & Sviluppo del Territorio”, su attori, strategie e politiche del territorio. Molti i rappresentanti di Enti, Amministratori ed esperti del settore, provenienti da tutto il Piemonte.

EVENTI / NOVI LIGURE “Una vita con la musica e... la banda” Nell’ambito della Rassegna di appuntamenti di divulgazione letteraria “Incontriamoci”, organizzata dal Centro Comunale di cultura G. Capurro, sabato 3 dicembre alle ore 10,30 presso la Biblioteca Civica di via Marconi 66, il prof. Osvaldo Repetti, presidente dell’Associazione culturale “Orizzonti Novi”, presenterà il libro “Una vita con la musica e… la banda” di Vittorio Caligiuri. Nello spigliato libretto, Vittorio Caligiuri fa rivivere, passo dopo passo, le sue esperienze musicali, prima nella Banda del Collegio San Giorgio poi nel Corpo Musicale “Romualdo Marenco” di Novi. Emergono nelle sue pagine le vicende, dei personaggi che hanno caratterizzato gli ultimi ottanta anni delle “bande” di Novi. Un simpatico omaggio sarà distribuito a tutti gli intervenuti.

ASSOCIAZIONI / SERRAVALLE S. Nasce la squadra di calcio di “Emigrazione - Integrazione” L’assessore alla Sicurezza ed Aggregazione Sociale di Serravalle Scrivia, Riccardo Lera, si è complimentato con l’associazione “Emigrazione - Integrazione” per la loro ultima iniziativa carica di significato sociale. Il rappresentante della comunità marocchina della Consulta degli Stranieri di Serravalle Scrivia e Presidente dell’associazione Emigrazione - Integrazione, Abdellatif Dandane, ha infatti comunicato che la sua associazione ha organizzato una squadra di calcio, composta, per il momento, da suoi connazionali, con l’obiettivo e la speranza di poter disputare un giorno incontri nei campionati locali a 7 o 9 giocatori. Il Presidente dell’associazione ha ringraziato la Società Decathlon che, grazie al loro contributo, ha fornito la squadra delle divise di gioco e i palloni necessari per l’allenamento”. La squadra sta ancora cercando un campo di gioco che permetta un’attività più strutturata. “Questa associazione - ha detto Lera - contiene già nella sua denominazione un importante e impegnativo messaggio, con un obiettivo certamente ambizioso e ammirabile. L’amministrazione comunale non può che essere vicina a chi cerca attraverso lo sport di creare e agevolare momenti di aggregazione ed integrazione appunto. Siamo certi che questa iniziativa non rappresenterà solo un momento di ritrovo ludico per i nuovi cittadini serravallesi ma anche un momento di condivisione e di maggior partecipazione alle vita del paese creando nuovi legami e nuove aspettative”.

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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

I ragazzi hanno disegnato l’opera illustrata in un incontro a Novi

Nuovo logo per la Scuola Media Boccardo NOVI LIGURE - Sabato 5 novembre alle ore 10, presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale di Novi Ligure, si è svolta la rassegna storico-artistica degli studenti della scuola media Boccardo, dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia vissuti a Novi e nel suo Distretto. Ha aperto l’incontro il prof. Felice Arlotta, dirigente scolastico della scuola media G. Boccardo, che ha ringraziato il folto gruppo dei partecipanti presenti e le autorità intervenute, tracciando un profilo chiaro e preciso dell’impegno scolastico delle scuole che dirige verso il territorio cittadino novese. Ponendo l’attenzione sulle proposte didattiche innovative che responsabilizzano gli studenti e li rendono consapevoli e partecipi della realtà sociale in cui vivono e in cui saranno un domani protagonisti. È intervenuto all’incontro Renzo Piccinini, presidente del Centro Studio “In Novitate” (rivista per la tutela del patrimonio storico, artistico, religioso, folkloristico, sportivo e delle parlate locali), il quale ringraziando gli studenti e i loro insegnanti per gli interessanti lavori svolti, ha auspicato una rinnovata collaborazione tra le scuole cittadine e il Centro da lui presieduto. Successivamente, la professoressa Manuela Condor ha

diretto, attraverso la regia video, la presentazione del nuovo fascicolo della rivista “In Novitate Juniores”, effettuata dagli alunni, attraverso ricerche e consultazioni di documenti e giornali, coordinati dai propri insegnanti, sugli intellettuali, su donne e uomini del mondo operaio e contadino e su alcuni personaggi del clero che hanno contribuito al Risorgimento Italiano. In particolare, nel contesto della manifestazione è stato presentato anche il volumetto “Diamo un logo alla nostra scuola - Itinerario di studio, per la progettazione grafica, del simbolo della scuola media statale G. Boccar-do” di Novi Ligure” scritto dal professor Samuele Restivo, docente di Tecnologia, con la collaborazione della profesoressa Monica Montesel, insegnante di lettere. I docenti hanno riunito in questa pubblicazione i risultati e il percorso di un progetto didattico iniziato alcuni anni fa, e che aveva come

obiettivo quello di dare alla scuola un logo che la caratterizzasse dal punto di vista culturale ma anche simbolico e storico. Il lavoro era iniziato con la proposta rivolta agli alunni delle classi terza B e C, ai loro genitori e a tutto il personale scolastico, invitandoli a compilare un questionario statistico e a pensare alla caratteristiche salienti di un logo rappresentativo del “Boccardo”. I risultati sono stati presentati in una mostra e votati da ben 600 visitatori. Una commissione ha poi eseguito una prima selezione di 20 loghi, poi di tre, e successivamente ha scelto il “migliore” tra le proposte. Infine lo stesso è stato perfezionato con l’aiuto dello studio grafico EGI di Tortona. Il libro affronta l’argomento inizialmente da un punto di vista storico ripercorrendo la storia della città, della scuola e del personaggio a cui è intitolata, ovvero Gerolamo Boccardo, evidenziandone lo spirito giovanile, la sapienza, l’aspetto professionale e politico, e il rapporto con la città e i cittadini di Novi Ligure. La seconda parte del lavoro è incentrata sugli studi compiuti per la realizzazione del logo, dei risultati dell’indagine iniziale, delle varie prove grafiche, fino alla realizzazione del prodotto finale. L’opera, va ricordato, ha

avuto una vita travagliata legata da una parte alle Riforme Moratti e Gelmini e dall’altra ai vari cambiamenti avvenuti in seno alla scuola “Boccardo”, in quattro anni si sono succeduti ben tre dirigenti scolastici, fino ad arrivare all’accorpamento con la scuola media statale “A. Doria”, che ha portato anche a un’aggiunta strutturale nel logo. In sintesi si può definire questo volume un pregevole spaccato di vita scolastica che vuole presentare un progetto interdisciplinare realizzato in un periodo in cui l’istituzione scolastica è bersaglia da tagli, ma che riesce, nonostante tutto, a produrre lavori impegnativi e complessi, grazie al buon senso di dirigenti e alla professionalità di docenti che credono ancora nei valori formativi della scuola pubblica italiana. Infine il professor Restivo, in una atmosfera quasi “irredentista”, auspicando che i convenuti fossero orgogliosi di sentirsi italiani, in onore e nel ricordo di quanti giovani e meno giovani, uomini o donne, hanno contribuito, nel tempo, con le loro idee, coi loro scritti, o con le loro azioni e soprattutto col loro sangue, alla nascita della nostra Patria, ha invitato la platea a sentirsi “fratelli d’Italia” e a gridare in coro, viva Novi, viva l’Italia. Monica Montesel

Novena dell’Immacolata e settimana missionaria a Sale SALE - Durante la tradizionale Novena della festa dell’Immacolata, molto sentita e celebrata nella comunità interparrocchiale di Sale, alcuni Missionari di Villaregia, sacerdoti e persone consacrate, guideranno una settimana di animazione comunitaria e missionaria, dal 1 all’8 dicembre. Durante questa settimana sono previsti incontri per tutte le categorie di persone: ragazzi, genitori, adulti, anziani. Ogni mattina ai bambini delle elementari e delle medie viene proposto un momento “buongiorno Gesù” di visita e preghiera in chiesa prima di recarsi a scuola.

Sempre ogni mattina viene portato il “Buongiorno ai giovani” alle fermate degli autobus che li portano a scuola o al lavoro fuori paese. Tra i tradizionali incontri programmati nell’Avvento, i missionari accompagnano i gruppi di ascolto nelle famiglie che cadono nella settimana. I missionari incontrano gli ammalati nelle loro case, e visitano in più occasioni le case di riposo del paese. Ci sono incontri con i genitori, si celebrano gli anniversari importanti di matrimonio e si affidano alla Madonna tutti i bambini da 0 a 5 anni battezzati nella comunità. Con i bambini e i ragazzi si raccolgo-

no passando per le case del paese generi di igiene personale (operazione saponetta) per solidarietà destinati alle parti del mondo in povertà. Durante la loro settimana di presenza i Missionari sono ospiti a pranzo e a cena delle famiglie del paese e sono disponibili a incontri personali con tutte le persone che lo desiderano. Questa iniziativa vuole risvegliare nella Comunità interparrocchiale l’entusiasmo e il desiderio di amare il Signore, vivendo in unità e stretta intesa col prossimo, con disponibilità a prestare personali contributi alla vita sociale e parrocchiale locale. Gianfranco Vistarini

Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio Telai di sostegno campane Automazione campane Orologi da torre Referenze in tutta la Diocesi Consulenze e preventivi gratuiti

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Il Parco Scientifico ospita il convegno di EnergEtica

TORTONA - Il Polo d’Innovazione delle Energie Rinnovabili e Biocombustibili del Piemonte (Polibre) ed EnergEtica, confermando la collaborazione avviata in questi anni, promuovono un incontro sulle filiere agroenergetiche piemontesi nella sala convegni del PST, il Parco Scientifico e Tecnologico di Tortona. Il convegno si terrà venerdì 2 dicembre. La mattinata, che si aprirà alle ore 9 per concludersi alle 13, approfondirà le traiettorie di Polibre, un polo d’innovazione ormai punto di riferimento per le biomasse e i biocombustibili attraverso iniziative che hanno l’obiettivo anche di unire la filiera agroenergetica tra Piemonte e Lombardia. I Poli di innovazione piemontesi rappresentano lo strumento che la Regione Piemonte, con il concorso dei fondi strutturali comunitari, ha messo a disposizione del territorio per favorire la crescita e lo sviluppo dell’innovazione, attraverso il trasferimento tecnologico e la collaborazione tra imprese. Durante il convegno, dal titolo “Le filiere agroenergetiche piemontesi. Le innovazioni sul territorio e le opportunità tra Piemonte e Lombardia”, verranno illustrate le innovazioni sulla produzione di energia da sottoprodotti o da colture per dare luogo a biocarburanti di seconda generazione, bioetanolo e bioediesel, nonché per sviluppare il biometano da biogas. L’appuntamento di Tortona è rivolto a quanti, tra imprese, amministrazioni pubbliche e centri di ricerca, desiderano conoscere

C.I.A.T.

le eccellenze dell’agroenergia italiana nel campo della ricerca e dello sviluppo attorno a questo settore in continua crescita. Il convegno sarà anche l’occasione per presentare la sesta edizione di Mostra Convegno Agroenergia, che da quest’anno si svolge esclusivamente in un’area espositiva dedicata, all’interno del Parco Scientifico e Tecnologico di Tortona dal 1 al 3 marzo 2012. La partecipazione alla giornata è gratuita ma è gradita la registrazione on line sul sito www.agroenergia.eu. Tutte le presentazioni del seminario saranno scaricabili dal sito www.agroenergia.eu previa registrazione. L’iniziativa è realizzata da EnergEtica, con il cofinanziamento dei fondi Por Fesr 2007-2013 della Regione Piemonte. EnergEtica - Distretto Agroenergetico Italia Nord Ovest, nasce nel gennaio 2007 per unire le forze di alcune importanti realtà imprenditoriali agricole e industriali nel territorio delle province di Alessandria e Pavia, allo scopo di dare vita a un distretto dell’agroenergia. Il distretto abbraccia geograficamente due regioni e, con un baricentro tra le province di Alessandria e Pavia, si estende idealmente a tutto il Nord Ovest. Le principali aree di attività di EnergEtica sono rivolte alla ricerca e sviluppo, con particolare attenzione alle colture agroenergetiche, alla trasformazione per i biocarburanti e alla ricerca applicata sull’irrigazione e sul risparmio d’acqua. d.c.

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O pinioni

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Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto L’ASL come garantisce la continuità assistenziale? Egr. Direttore, le dichiarazioni rilasciate da Pasino, commissario della ASL AL, meritano qualche precisazione. Non vogliamo entrare nel merito dell’ospedale virtuale(Novi - Tortona). In sede più idonea, in Regione, abbiamo espresso la nostra contrarietà alla proposta di un piano socio sanitario regionale. Ci premeva evidenziare la risposta alla domanda sulla continuità assistenziale: “non è stata affatto soppressa, sono solo cambiate le procedure per la concessione”. La stessa domanda l’avevamo posta in un incontro-organizzazioni sindacali-direzione aziendale e responsabili di distretto- la scorsa settimana. La risposta è stata diversa: nessuna soppressione ma solo rallentamenti. Dall’intervista scopriamo che “sono cambiate le procedure”. Per i non addetti. Una commissione composta da sanitari e assistente sociale valuta la necessità e dispone una risposta: inserimento in casa di riposo,assistenza domiciliare... ma se l’Asl non dà la possibilità di accedere ai posti letto disponibili per la continuità assistenziale perché momentaneamente bloccati, la risposta diventa virtuale. Ed è quello che sta accadendo. Secondo Pasino non è più la commissione che decide le risposte ma il responsabile di distretto. E siccome il mandato che ha ricevuto è di risparmiare(eufemismo usato è riorganizzare) da qui la sospensione (non rallentamento) del servizio di continuità assistenziale. Mentre ribadiamo il diritto del cittadino, non ancora guarito, ad opporsi a dimissioni non protette, segnaliamo che gli effetti della sospensione stanno producendo maggiore spesa allungando il tempo di permanenza in ospedale che come si sa costa molto di più. Così come le mancate convenzioni della quota sanitaria nelle case di riposo gravano sempre di più sulle famiglie. Si dice riorganizzare per non dire tagli. Camera del Lavoro Tortona - via mail

Sollecitazioni di Coldiretti sul problema dei cinghiali Egr. Direttore, le cronache degli ultimi tre mesi hanno riportato almeno una quarantina di incidenti stradali causati da cinghiali e ungulati, anche in branchi, che invadono le strade della provincia. Si tratta di un fenomeno che ormai non riguarda più solo una limitata porzione del territorio oltrepadano, ma si sta allargando dalla montagna, attraverso la bassa collina, a tutta la fascia lungo il Po e il Ticino, su entrambe le sponde. Coldiretti ha ripetutamente denunciato che il problema non può e non deve riguardare esclusivamente gli agricoltori, che in realtà subiscono i danni maggiori, ma tutta la cittadinanza in quanto i rischi alla circolazione e quelli conseguenti ad incontri spiacevoli nelle zone periferiche dei centri abitati, si possono tradurre in problemi seri per le persone. Siamo compiaciuti che anche i Sindaci dei comuni interessati stiano prendendo posizione. Gli agricoltori subiscono, a causa di cinghiali, ungulati e selvaggina in genere, danni che i sistemi di risarcimento attuali compensano solo in minima parte, ma il fenomeno si sta allargando e se non vogliamo trovarci di fronte all’emergenza, dobbiamo in fretta prendere provvedimenti comuni. A questo proposito Coldiretti Pavia, in accordo con la struttura regionale, ha instaurato una commissione allo scopo di monitorare la situazione e abbozzare ipotesi di azioni atte a contenere il fenomeno. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su un problema che riteniamo riguardi tutto il territorio e tutta la popolazione della provincia abbiamo intenzione di avviare una raccolta di firme che dimostri alle autorità competenti l’effettiva gravità della situazione. Giuseppe Ghezzi presidente della Coldiretti di Pavia Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Fulvio Peirone Per Torino da Nizza e Savoia

Enzo Bianchi

Renato Zilio

Perchè avete paura?

Dio attende alla frontiera

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Tra i vecchi documenti dell’Archivio è stato scoperto un fondo di grande suggestione e fascino studiato compiutamente. Il governo piemontese guidato da Cavour decise, per garantirsi l’appoggio di Napoleone III nella seconda guerra d’Indipendenza, di sacrificare Nizza e Savoia, cedendole alla Francia. La cessione, decisa a tavolino e ratificata nel 1860 in Parlamento, fu sottoposta a plebisciti popolari di conferma, che si svolsero nel mese di aprile. I Savoiardi e i Nizzardi votarono “Si” alla cessione con una maggioranza schiacciante. Risultò che solo quattrocento cittadini in totale avessero votato “No”. Ma, a questo punto, entrano cinque grossi volumi dell’Archivio Storico, in cui sono raccolti la scelta di opzione per la cittadinanza torinese di circa 1500 Nizzardi e Savoiardi, con le loro rispettive famiglie. Il volume documenta queste discordanze sul caso di Torino, tutt’altro che unico in Italia, nel ricordo di quelle persone che decisero di divenire italiani, anzichè francesi. Il volume è pubblicato in collaborazione con la Città di Torino.

Secondo Enzo Bianchi ci siamo dimenticati che i vangeli sono un grande racconto della vita di Cristo e che solo leggendoli in questa prospettiva essi potranno liberare il loro messaggio religioso e illuminare la nostra concreta esperienza esistenziale: “Il racconto evangelico è l’offerta di una visione del mondo ma anche di una pratica di umanità. La storia di Gesù è la storia della sua maniera di vivere il mondo [...] insomma, di vivere l’umanità. Leggere i vangeli significa pertanto cogliere l’umano che è in Gesù e correlarlo alla propria umanità”. Ciò che caratterizza il vangelo di Marco, che Enzo Bianchi traduce e commenta in queste pagine, è l’eccezionale tensione che lo percorre. È Marco stesso a guidarci attraverso il sentiero del suo racconto, costellato di straordinari personaggi. Un mondo che consente al lettore di partecipare emotivamente alle vicende narrate. Con il suo commento puntuale e illuminante Bianchi ci svela come il messaggio del vangelo possa essere un’occasione di confronto con la storia di ciascuno.

Salute oggi Il vivere d’oggi, sempre più frenetico e disordinato, ci porta, anche inconsapevolmente, ad adattarci a regole che lo stesso stile di vita globale ci impone. Quindi, rientrano nel nostro quotidiano un’alimentazione concepita solo come necessità fisiologica dell’organismo (non considerando il bene o il male che certe abitudini alimentari possono comportare). Fanno parte della nostra quotidianità anche lo stress, la fretta, e vizi più o meno consueti, come la sedentarietà, il fumo e alcol. La prevenzione, al mondo d’oggi è un’esigenza che ognuno di noi ha per evitare che le abitudini globalizzate ci portino velocemente a sofferenze del nostro organismo e patologie riconoscibili. Prevenire, come dice il termine, significa mettersi nelle condizioni di non arrivare a una patologia, con accorgimenti individuali suggeriti dal buon senso, e so-

Come diventare un uomo di frontiera. Colui che ha la lunga pazienza di cucirsi sulla pelle un vestito di terre e di cieli nuovi. Che si abitua a vedere paesaggi differenti, a spaziare nell’orizzonte dell’altro come una normalità. Vive a fianco dell’altro con empatia, oltrepassa i confini, nemici dell’umanità. Contemplare oggi tutto questo e intravederne la forza segreta, significa riscoprire il medesimo e sempre nuovo volto di Dio: Colui che ti libera da te stesso. Il Dio dell’incontro. Colui che ti attende ad ogni frontiera. Riflessioni, come pagine di diario, suggerite dagli incontri quotidiani con migranti, con persone “di frontiera” in cui, a Londra come in Marocco o a Parigi, l’autore ritrova le tracce del volto di Dio. Esperienza viva, attuale, trasformante. Anche per il lettore. Un libro che aiuta ad andare alla frontiera di voi stessi, della vostra fede, del vostro mondo. Renato Zilio, missionario scalabriniano, ha diretto il Centro interculturale di Ecoublay nella regione parigina, e diretto a Ginevra la rivista Presenza italiana. Attualmente vive a Londra.

a cura di Laura Notti

I controlli base da effettuare

prattutto con una serie di regole, studiate e consigliate dagli specialisti, che evitino, o rimandino, quelle condizioni dalle quali scaturisce una malattia. Prevenire vuole anche dire controllare periodicamente la nostra “macchina organica” con lo scopo non solo di valutarne il benessere, ma anche per confermare e correggere i risultati della nostra prevenzione. Su questo interviene il nostro medico curante che, avendo il vantaggio di conoscerci da vicino, saprà meglio interpretare disturbi, carenze e bisogni della nostra salute. Sarà proprio il nostro medico di fiducia a prescriverci esami di controllo o di approfondimento, se necessario. Oltre che con l’esame obiettivo del nostro stato di salute, sono rilevanti gli esami ematici routinari (da eseguire di media ogni due anni in un soggetto sano) che, va-

lutando “biochimicamente” il funzionamento del nostro organismo, controllano attraverso i parametri, l’innescarsi di malattie asintomatiche, cioè di quelle patologie, come ad esempio ipercolesterolemia o iperglicemia, che si manifestano senza avvisaglie di nessun tipo, portando presto, se non controllate, a patologie importanti quali diabete, malattie cardiovascolari derivanti da stenosi (restringimento di arterie), infarto e ictus. Proprio a proposito di apparato cardiocircolatorio, il controllo della pressione arteriosa, che può essere periodica o monitorata nelle 24 ore (Holter di pressione) è il primo passo da fare, seguito da un elettrocardiogramma, indispensabile per valutare l’attuale stato del nostro cuore e monitorare l’andamento di patologie attuali o pregresse. Può essere utile anche un RX torace per valutare un’eventuale ipertrofia del

muscolo cardiaco (cioè un cuore ingrossato) dipendente da un’insufficienza cardiaca. Un altro esame utilissimo a livello vascolare, è l’ecodoppler delle carotidi, che consente di rilevare restringimenti o presenza di placche ateromasiche nelle grandi arterie che portano il sangue al nostro cervello. Questa metodica è vitale per chi abbia subito i cosiddetti Tia (attacchi ischemici transitori), ossia episodi di perdita temporanea dello stato di coscienza, della funzionalità di un arto o della vista (sintomi che, ultimamente, ha accusato il giocatore Cassano). Un altro test semplice e importante è la ricerca del sangue occulto nelle feci, il cui risultato positivo potrebbe indicare la presenza di polipi intestinali o neoplasie del colon retto. In questo caso è bene sottoporsi ad una colonscopia (consigliata comunque dai 50 anni in poi).


Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

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BACHECA

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CISL

Film da vedere

INFORMA Dicembre 2011 L’impegno della società civile per la tutela delle persone si realizza anche attraverso il nostro settimanale, dando spazio alla consulenza gratuita e alle novità socio-previdenziali fruibili nel territorio presso le competenti sedi locali della CISL. MANOVRA 2011 La manovra economica 2011 ha introdotto novità rilevanti, di cui abbiamo dato conto il 3 novembre scorso, per le prestazioni di invalidità e disabilità civile, il diritto a fare ricorso per il proprio trattamento pensionistico, le nuove normative relative al personale della scuola. E, tra le più importanti, restano da segnalare le pesanti modifiche della normativa previdenziale e assistenziale. FINE SERVIZIO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Per i pubblici dipendenti che maturano i requisiti per il pensionamento a decorrere dal 13 agosto 2011 ,è previsto un rinvio della liquidazione del trattamento di fine servizio, di 6 o di 24 mesi. Pensioni di vecchiaia: 9 mesi, Pensioni di anzianità: 27mesi, Pensione per limiti di servizio: 9 mesi, Per raggiungimento massima anzianità: 9 mesi, Pensione di inabilità: 105 giorni, Pensione reversibilità/indiretta:105 giorni. Gli unici trattamenti non interessati dalla nuova norma sono la pensione di inabilità e la pensione di reversibilità/indiretta, che mantengono gli stessi termini di liquidazione rispetto alle vecchie disposizioni. PENSIONE AI SUPERSTITI Chi uccide i propri familiari non ha diritto ai trattamenti pensionistici riservati ai superstiti (come ad esempio la reversibilità). E’ quanto prevede la legge entrata in vigore ad agosto 2011,che si applica a soggetti con sentenza passata in giudicato per omicidio volontario, preperintenzionale o per morte del familiare avvenuta come conseguenza di un altro delitto doloso. La norma si applica anche alle pensioni già liquidate: le persone condannate perdono dunque ogni diritto alla pensione di cui erano titolari. 40 ANNI DI ANZIANITA’ Dal 1 gennaio 2011,80no entrate in vigore le decorrenze “mobili”per la pensione: la prestazione viene liquidata trascorsi 12 mesi (per i dipendenti) o 18 mesi (per gli autonomi) dal momento della maturazione di tutti i requisiti,richiesti per l’accesso. A partire dal 2012,è previsto un ulteriore spostamento della decorrenza,ma soltanto per la pensione maturata con 40 anni di contributi: la novità riguarda tutti i lavoratori dipendenti,pubblici e privati,nonchè i lavoratori autonomi e presumibilmente anche gli iscritti alla Gestione separata Inps. Al personale della scuola ,che maturerà i requisiti per l’accesso alla pensione a partire dal 2012, saranno applicate le finestre mobili, come avviene già per le altre categorie di lavoratori: si potrà quindi, accedere alla pensione dal 1° settembre dell’anno scolastico successivo a quello di maturazione dei requisiti,e non più dal 1° settembre dello stesso anno di maturazione dei requisiti. Tale slittamento non riguarda coloro che maturano i requisiti entro il 31 dicembre 2011. MATRIMONIO A TARDA ETA’ Per le pensioni con decorrenza dal l gennaio 2012,se il defunto aveva contratto matrimonio in età superiore a 70 anni e se la differenza con l’età del coniuge superstite è superiore a 20 anni,la percentuale di pensione ai superstiti sarà ridotta del 10% per ogni anno di matrimonio mancante al decimo. La riduzione non viene applicata se vi sono figli minori,studenti o inabili. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

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a cura di Matteo Coggiola

Il paese delle spose infelici La parte per il tutto. La sposa per i desideri. La Puglia, che conosce bene anche Mario Desiati (autore del libro cui è ispirato il film), in particolare la periferia tarantina, è il luogo anche di questa vicenda. Un’amicizia semplice tra due ragazzi, Veleno e Zazà, un campo di calcio che sembra un campo di patate e Annalisa, strana e bellissima creatura scansata da tutti, che si accosta ai protagonisti. Siamo negli anni novanta. Quel che accade è vita e crescita quotidiana di un’età difficile. Il regista lavora conferendo purezza e carattere alla regia e imprevedibilità a situazioni certamente conosciute. Questo essenzialmente attraverso il curioso triangolo tra due adolescenti molto diversi (rifles-

sivo e timido Veleno, spavaldo e indurito Zazà) e una ragazza (Annalisa) affascinante nel suo mistero e nella sconsolata solitudine di cui si circonda. Dopo averla vista tentare il volo da una chiesa, vestita da sposa, Veleno ne rimane colpito. Ragazzi di provincia che giocano a calcio,

prendono il sole sul cemento, si raccontano “ragazzate”. L’amicizia sta lì, non gesti eclatanti, non troppe parole, la normalità di luoghi belli e squallidi, pieni di fumo e ferro, da cui si vorrebbe fuggire. Ma è casa. “Il paese delle spose infelici” è un ritratto delicato di quella fase adolescenzia-

le confusa e radicale in cui si ha voglia di spaccare il mondo da soli, ma si ha bisogno della Cosmica Football Club per sentirsi qualcuno. La famiglia in questa storia è l’abitudine genuina di un consiglio, il rimprovero di un padre severo, di una madre comprensiva e di un fratello da non imitare. La protagonista femminile resta indubbiamente Annalisa, spersa e folle nella sua malinconia, oggetto costante di immaginazione affettiva da parte di Veleno e Zazà. Spontaneo anche nei passaggi più difficili, realistico ed elegante, il film è da valutare come complesso e certamente adatto per discussioni. Sta allo spettatore capire il perché del titolo!

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

I coscritti del 1943 di Sale si sono ritrovati domenica 20 novembre alle ore 11,30, nella chiesa di Santa Maria dove hanno partecipato alla Messa officiata dal loro coetaneo don Piero Fugazza. Al termine, si sono recati alla pizzeria “La Fossa Romea”, dove hanno banchettato in allegria e amicizia, promettendo di ritrovarsi il prossimo anno ancora tutti insieme.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Tajaré e fasö (Taglierini e fagioli) La Guida del Tortonese del 1954 segnala in un allettante menù di cucina locale i “tagliarini con fagioli all’occhio”. Un interessante calmiere datato 14 settembre 180l e redatto dalla Mairie del Comune di Tortona per fissare il costo di alcuni generi alimentari, ci informa che le paste secche vendute in città agli inizi del XIX secolo erano: “fidelini, lasagne, taglierini fabbricati al torchio con farinetta di formento marzolo”. A Tortona e nelle frazioni, prima che un patrimonio gastronomico di paste asciutte andasse disperso si contavano almeno tre tipi di paste fresche all’uovo: i tajaré, i pisaré che differenti dai gnocchetti delle Alte valli, erano tagliatelle simili ai tajaré, seppur realizzate con una sfoglia più spessa e più irregolari nella forma e gli strozzapreti dalla sfoglia ancora più spessa e ancora più irregolari. Ingredienti per 4 porzioni Per i tajaré: 300 gr di farina di frumento, 3 uova, un filo d’olio extravergine d’oliva, acqua q.b., un pizzico di sale. Per il soffritto: 4 cipolle piccole, 40 gr di lardo, un pezzetto di burro.

Per il condimento: 160 gr di fagioli secchi, 4 patate piccole. Preparazione La sera prima mettete a bagno in acqua tiepida i fagioli. La mattina successiva impastate la farina con uova, olio, acqua e sale. Stendete una sfoglia molto sottile, con la macchinetta o, se coraggiosi, con il matterello. Arrotolatela e tagliandola con il coltello, ricavatene i taglierini (tajaré), ossia striscioline larghe 3-4 millimetri. Allargate i taglierini su un canovaccio infarinato e lasciate asciugare. Fate un soffritto in una pentola capace con il lardo pestato, il burro e le cipolle tritate. A parte cuocete in una pentola i fagioli nell’acqua non salata. Aggiungete le patate. Quando fagioli e patate sono cotti, passate le patate e un mestolo di fagioli al passaverdura per addensare il brodo. Riportate il tutto a bollore. Unite prima il soffritto e poi calate la pasta. Il piatto è pronto, quando immergendo il cucchiaio, resta in piedi da solo. Prima di servire lasciate riposare 5-10 minuti.


Giovedì 1 dicembre 2011 IL POPOLO

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SPORT E TEMPO LIBERO

Serie D girone A / 15^ giornata

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Serie D girone B / 15^ giornata

Di Gennaro regala la vittoria alla Novese Pareggio per il Voghera NOVESE: BORGOSESIA:

1 0

MARCATORE: Di Gennaro al 23’. NOVESE: Teti, Briata (dal 92’ Bonanno), Cesana, Orlandini, Mazzucco, Camussi, Sacco (dal 66’ Jafri), Rondinelli, Di Gennaro (78’ Olivieri), Mossetti, Cardini. All. Viassi. BORGOSESIA: Sala, Gherra, Francesca, Pavan (dal 49’ Rognone), Camilli, Roveta, Giacomini, D’Iglio, Coppo (dal 73’ Celeste), De Lorentis, Andriulo (dal 60’ Formentini), Trabace. All. Viganò. ARBITRO: Candeo di Este. NOVI LIGURE - La Novese vince di misura contro il Borgosesia al termine di una sfida molto combattuta ed equilibrata. All’11’ gli ospiti hanno un’occasione ghiottissima per passare in

vantaggio: Andriulo si presenta tutto solo davanti a Teti, salta l’estremo difensore novese ma il suo tiro a botta sicura viene respinto sulla linea da Mazzucco. Tre minuti dopo Sala para in due tempi una conclusione dal limite di Mossetti. Al 23’ arriva il gol che decide la sfida. Di Gennaro, servito in scivolata da Cardini, si presenta a tu per tu con Sala e lo trafigge. Al 26’ bello scambio tra l’autore della rete, Cardini e Sacco, la cui conclusione centrale è facile preda del portiere vercellese. Due minuti più tardi De Lorentis manda alto in spaccata da pochi passi, ma l’azione è viziata da un fallo su Mazzucco non sanzionato dal direttore di gara. Al 31’ De Lorentis calcia da lontano ma l’attento Teti mette in corner. Al 40’ Cardini da posizione defilata prova a sorprendere l’estremo difensore con un pallonetto: la sfera attraversa lo specchio della porta e

Il marcatore Di Gennaro

viene spazzata dalla difesa. Nella ripresa nel giro di sei minuti vengono espulsi per doppio giallo prima Trabace e poi Mazzucco. Con le due squadre in inferiorità si aprono molti spazi per gli attaccanti. Al 61’ Di Gennaro, ben liberato in area, calcia sul secondo palo ma Sala devia alla grande in angolo. Al 64’ Briata crossa dalla destra, Cardini ci arriva di testa, Sala para e Di Gennaro mette dentro

a porta vuota: l’arbitro annulla per fuorigioco. Il Borgosesia ha un’ottima occasione per pareggiare all’82’. Angolo battuto dalla destra, Roveta spara alle stelle da posizione invitante. Nel finale un po’ di sofferenza per gli uomini di Viassi, che però possono gioire per questi preziosi tre punti che portano la squadra al quarto posto, ad un solo punto dal Derthona e a sei lunghezze dalla capolista Chieri sconfitta a Chiavari. Domenica la Novese giocherà sul campo del Bogliasco d’Albertis. CLASSIFICA: Chieri 34, Vallée d’Aoste* 32, Derthona 29, Naviglio Trezzano e Novese 28, Santhià e Chiavari 27, Villalvernia ed Acqui* 22, Lavagnese, Folgore e Verbano 21, Bogliasco 20, Borgosesia 19, Pro Imperia 15, Asti 12, Albese 10, Aquanera 8, Lascaris e Cantù 5. (* una partita in meno). f.s.

Eccellenza girone C / 14^ giornata

L’Oltrepo perde ma è salvo per la nebbia VILLANTERIO: OLTREPO: sospesa al 35’ st

4 1

(primo tempo 3-0) MARCATORI: 1’, 46’ pt e 8’ st Romano (rig., V), 47’ pt Montagna (V), 28’ st Panigada (O). VILLANTERIO (4-4-2): Ciceri, Panzetti, Montagna, Bellani (18’ st Rebuffi), Del Monte, Longhi, Sconfietti (1’ st Cogoli), Fedegari, Romano, Lovece, Manconi. A disp.: Tullo, Castagnino, Necchi, Castellaneta, Caputo. All. Lombardo. OLTREPO (4-4-1-1): Mol-tini, Mantovani, Chianello, Fiammenghi, Sciannameo, Carrucciu,

Scandale (20’ st Papa), Bejenaru, Panigada, Casorati, Dragoni (1’ st Abbiati). A disp.: Baldaro, Kokaj, Kaja, Marabelli, Palmas. All. Chierico. ARBITRO: Sartori di Este. VILLANTERIO - Il derby pavese è stato sospeso per nebbia al 35’ della ripresa sul punteggio di 4-1 per il Villanterio. Una vera beffa per i giallo neri di mister Lombardo: la partita dovrà infatti essere rigiocata partendo dallo 0-0. Le due società si sono già accordate per giovedì 15 dicembre, con orario da stabilire. Primo tempo incredibile con i rosso blu che subiscono 3 gol e il primo su un calcio di rigore davvero generoso concesso dall’arbi-

tro, dopo appena un minuto di gioco, per una spallata di Scandale ai danni di Lovece. Al 14’ gli oltrepadani rimangono anche in dieci per l’espulsione di Moltini, che mette a terra Bellani a metà campo. Con l’uomo in più i padroni di casa dilagano grazie alla doppietta del bomber Romano e a un gol di Montagna. Quasi impossibile vedere le reti dalla tribuna che, come il terreno di gioco, è avvolta da una fittissima nebbia. Probabil-mente vista la situazione il direttore di gara avrebbe potuto sospendere ben prima l’incontro: neppure le luci artificiali, accese durante l’intervallo, sono servite a migliorare la visuale. Nel corso del secondo tempo peggiora la visibilità e la situazione del-

l’Oltrepo, che all’8 subisce la terza rete di Romano. Al 28’ arriva il gol della bandiera di Panigada. Passano sette minuti e il direttore di gara, dopo aver consultato tre volte i capitani, dice che può bastare così. CLASSIFICA: Sant’Angelo 31; Aurora Travagliato 25; Pro Desenzano 23; Palazzolo 22; Rigamonti Nuvolera ed Orsa Corte Franca 21; S.B.C. Oltrepo*, Sarnico e Chiari 20; Sancolombano 19; Crema 18; Vallecamonica 17; Nuova Verolese Calcio 16; Dellese 15; Ciliverghe Mazzano, Villanterio Calcio* e Castellucchio 13; Codogno 9. (*una partita in meno). f.s.

Serie D girone A / 15^ giornata

Nulla da fare per il Derthona in trasferta V.DAOSTA: DERTHONA:

4 1

RETI: 40’ Lo Bosco, 43’ Pramotton, 3’ st Cusano, 20’ st Zirilli (rig.), 26’ st Baldi V. D’AOSTE: Garino, Benedetto, Scala, Lazzeri, Emiliano, Ruggiero (18’ st Canalicchio), Masi, Pramotton, Lo Bosco (30’ st Ippolito), Cusano (44’ st Guidi), Baldi. All. Zichella. DERTHONA: Trivellato, De Martino, Mazzoleni, Montingelli, Coletto, Di Leo, Serra (11’ st Castagna), Pellegrini, Zirilli,

Marrazzo, Busco (15’ st Gordon). All. Rampulla. ARBITRO: Alfarè di Mestre S. CHRISTOPHE - Il Derthona non ripete la buona gara di Chieri e perde nettamente in Valle d’Aosta lasciando ai padroni di casa i 3 punti ed il secondo posto in graduatoria. I leoncelli giocano bene i primi 35 minuti di gioco, poi sbandano sul finale del primo tempo senza riuscire a reagire. Al 40’ i valligiani si portano in vantaggio con Lo Bosco, bravo a superare Tri-

vellato e a sorprendere la difesa bianconera. Dopo 3 minuti un’altra disattenzione difensiva permette a Pramotton di centrare il raddoppio. Ad inizio ripresa il portiere Trivellato si lascia sorprendere da un calcio di punizione di Cusano che centra il tris. Al 20’ Zirilli accorcia le distanze grazie ad un calcio di rigore assegnato dall’arbitro che nell’occasione espelle il portiere Garino per un fallo sullo stesso Zirilli. E’ l’occasione buona per cercare di riaprire la gara ma i Leoncelli non riescono a scuotersi. Al 26’ Baldi chiude la gara

sorprendendo ancora una volta la retroguardia bianconera e fissando il punteggio sul 4 a 1 finale. Ci auguriamo che la squadra possa reagire al più presto: il campionato è ancora molto lungo e il Derthona ha ancora la possibilità di puntare alla vetta. In settimana si aprirà il mercato di riparazione che potrebbe consentire allo staff tecnico tortonese di apportare qualche correttivo all’organico. Domenica prossima i Leoncelli affronteranno in casa la Lavagnese mentre giovedi 8 dicembre saranno di scena a Chiavari. Domenico Cremonte

GOZZANO: VOGHERA:

0 0

GOZZANO: Steni; Vinci, Casella, Mallus, Martinella; Frascoia, Silva (20’ st Cassani); Vasoio (20’ st Poi), Calza, Akassou (32’ st Valente); Zirafa. (Mordenti, Danini, Cabrini, Gemelli). All. Bacchin. VOGHERA: Maggioni; Molnar, Colicchio, Bandirali, Mauri; Conti, Mercuri, D’Amico, Coccu (32’ st Troiano); Farina, Colombo (39’ st Versace). (Forti, Aldano, Curcio, Capuano, Tancredi). All. Giacomotti. ARBITRO: Di Biase di Siracusa. GOZZANO - Il Voghera torna dalla trasferta di Gozzano con un modesto 0-0. Come accaduto già nelle ultime partite, l’undici di Giacomotti ci mette buona volontà, ma mostra evidenti difficoltà nella costruzione della manovra. Nella ripresa gli oltrepadani giocano meglio, dopo una prima frazione decisamente sotto tono. “Non è la prima volta che regaliamo un tempo ai nostri avversari - conferma il dg Troiano -, poi ho notato una grande difficoltà nel creare gioco, cosa che già era emersa nelle partite precedenti. E’ sotto gli occhi di tutti che facciamo troppa fatica a segnare e a costruire palle gol”.

Lo stesso direttore generale ha fatto sapere che a dicembre la società sonderà il mercato: “Certamente così non si può andare avanti prosegue Troiano - cercheremo di porre rimedio a questa situazione”. Alla fine della partita la squadra è stata pesantemente contestata da un gruppo di tifosi, che hanno la piena solidarietà di mister Giacomotti: “So quanto soffrono e comprendo la loro delusione, ma ci ho tenuto a sottolineare che tutti i ragazzi danno il massimo e sul piano dell’impegno e della volontà non gli si può dire nulla, purtroppo è un momento pesante: una vittoria ci aiuterebbe a giocare con più serenità”. L’azione migliore del Voghera è arrivata solo al 36’ della ripresa. Troiano mette in mezzo per l’accorrente Farina che gira verso la porta, Steni si distende e pare con difficoltà. Nel finale ci pensa poi Maggioni a salvare i suoi con una parata strepitosa su una velenosa punizione di Calza. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 35; Caronnese 29; Mapello Bonate 27; Olginatese 25; Pizzighettone, Rudianese 24; Castellana 23; Voghera 22; Atletico Pro Piacenza 20; Alzano Cene 19; Pontisola 18; Aurora Seriate, Gozzano 17; Darfo Boario 16; Fidenza, Colognese 15; Seregno, Gallaratese 14; Fiorenzuola 13; Carpenedolo 11. f.s.

CSI (Decima giornata) Amatori a 11 Girone A: Rozzano-Cava Manara 1-7; Eni Sannazzaro-Carpignanese 2-1; Tempo Prezioso-Real Casei 0-2; Ghiaie-San Colomba-no 02; Tennis-San Pietro sosp. 25’ pt; Cup-Pantera Rosa 02; Padus-Pievese 1-1. Girone B: Godiasco-San Rocco 2-0; Travacò-Moggi 0-2; Casanova-Ceranova 32; Penarol-Cortella 3-0; Lungavilla-Lonatese 3-2; Negruzzo-Vellezzo 1-1; Gerenzago-Filighera 1-1. Amatori a 7 Girone A: San Luigi A-

San Luigi B 3-2; SportingLungavilla 6-0; Sanmaurense-S. Martino 5-2; Miradolese-Sant’Alessandro 4-0; Service EuropeRoncaro 2-6. Girone B: Trovo-Moncucchese B 6-0; RainbowParasacco 1-5; Trivolzio BTrivolzio A 0-2; S. LuigiCasorate 1-7; PasturagoCascine 4-4. Girone C: BarbianelloRomagnese 4-2; BroniZerbo 4-1; Maffi-Ol. Torre 3-6; Zavaverde-S. Zenone 6-4; Inverno-S. Giuseppe 5-2; Sbocco Rosso-Arnaboldi 1-2.

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