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TORTONESE
Alla Diocesi le opere artistiche del Comune CHIESA E ICI/IMU
METTERE ORDINE MA NON PENALIZZARE Giustamente sulla questione dell’“esenzione dall’imposta Ici/Imu di cui beneficiano gli enti non commerciali”, il governo si è mosso con criteri tecnici, anche se il dibattito ha rischiato talora di avvitarsi, concentrandosi sullo slogan che “la Chiesa deve pagare l’Ici”: le norme ovviamente valgono per tutti. L’emendamento, che è in corso di approvazione al Senato, detta le nuove disposizioni secondo quattro criteri, accolti da un largo consenso. Si tratta, infatti, di mettere ordine nel settore e dare certezze alla Commissione europea per risolvere la procedura d’infrazione aperta nell’ottobre 2010. “L’emendamento determina effetti positivi sul gettito”, spiega il governo: e sappiamo, comunque, che per tutti l’Imu sarà assai più salata dell’Ici. Confermata l’esenzione per gli immobili nei quali si svolge in modo esclusivo un’attività non commerciale, sono abrogate le norme che prevedono “l’esenzione per immobili dove l’attività non commerciale non sia esclusiva”, per cui si passerà all’“esenzione limitata alla sola frazione di unità nella quale si svolga l’attività di natura non commerciale”. Non a caso nei giorni scorsi Bruxelles aveva dato un via libera preventivo. E nessuno aveva sollevato obiezioni sostanziali. Come aveva rilevato a caldo il portavoce della Cei, molto ovviamente dipenderà dalle norme attuative che saranno poi emanate. E su questo è bene essere continua a PAGINA 4
VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632
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OLTREPO’
Novi Ligure: torna “Desinenza in A” tra poesia e pittura
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San Marziano 2012 Tradizione e progetto
In alta Val Tidone si lavora per prevenire le frane
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Primo Piano L’ultimo saluto a Francesca Meardi PAGINA 2
Attualità Anziani italiani, sempre più soli e più poveri PAGINA 6
Giuseppe Decarlini, Emanuela Patta, Mons. Pier Giorgio Pruzzi e Luisa Iotti alla conferenza stampa di presentazione degli eventi organizzati in onore di San Marziano
Un luogo, una storia Marzo al femminile si apre con Simone Weil PAGINA 11
La Città ricorda e celebra il Santo Patrono TORTONA - Mercoledì 22 febbraio, nella Biblioteca Civica, si è svolta la conferenza di presentazione del ricco calendario delle manifestazioni organizzate dalla Diocesi e dalla Città di Tortona in occasione della festa del santo patrono, San Marziano. Sono intervenuti lo storico Giuseppe Decarlini, l’assessore alle Pari Opportunità Emanuela Patta, il Vicario Generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi e la Responsabile degli Istituti Civici Culturali Luisa Iotti. Appuntamenti significativi fanno infatti corona alle tradizionali celebrazioni liturgiche che prenderanno il via sabato 3 marzo con il triduo in preparazione alla festa.
Rivalta Scrivia Mostra convegno al Parco Tecnologico PAGINA 16
Servizio a PAGINA 15
MONTU’ BECCARIA / PAG. 8
CHIESA / PAG. 4
Il sindaco Quaroni annuncia: San Luigi Versiglia: “Presto riaprirà il teatro Dardano” il ricordo di un martire MONTU BECCARIA - A centodieci anni di distanza dall’apertura avvenuta nel 1902 sarà inaugurato entro giugno il teatro Dardano di Montù Beccaria. I lavori di recupero dello storico edificio che erano partiti all’inizio del 2011, sono in fase di ultimazione. “Il teatro Dardano tornerà al suo antico splendore” spiega il primo cittadino di Montù Beccaria Amedeo Quaroni.
OLIVA GESSI - Anche quest’anno la comunità parrocchiale di Oliva Gessi ha celebrato solennemente l’anniversario del suo figlio più illustre, il santo martire salesiano mons. Luigi Versiglia. Significativi i momenti di festa che hanno coinvolto l’intera Diocesi di Tortona. Il primo proprio a Oliva; il secondo, domenica scorsa, a Sale (nella foto) alla presenza del Vescovo.
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
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Giovedì 16 febbraio è morta a Sori, dove si era ritirata, Francesca Meardi, discendente dell’illustre famiglia vogherese
Addio a una benefattrice A mezzogiorno di giovedì 16 febbraio il Signore ha chiamato a sé la nobildonna Franca Meardi. È giunta alla conclusione della sua vita terrena, pronta per l’incontro con il Signore; tutta la sua vita infatti è stata orientata al Signore. La preghiera ha sempre occupato un ampio spazio nelle sue giornate. Pur essendo di famiglia benestante, ha gestito i beni materiali con un grande distacco. La regola della sua vita è stata la sobrietà. Dotata di sensibilità verso il prossimo, ha aiutato, nell’arco della sua vita, molti fratelli e sorelle. Al riguardo è presente per questa preghiera di suffragio il Vescovo di Tortona con alcuni collaboratori dell’Economato diocesano e dell’Ufficio sostentamento clero tortonese. Siamo qui per manifestare profonda
A Sori, dove si era ritirata, è morta giovedì 16 febbraio Franca Meardi. È stata grande benefattrice della Diocesi di Tortona, avendo donato ad essa tutto il suo patrimonio. Nella chiesa parrocchiale di Sori sabato 18 febbraio il Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa ha celebrato i suoi funerali. Durante la celebrazione ha rivolto ai presenti questi pensieri: riconoscenza alla signora, poiché, alcuni anni fa, ha dimostrato una generosità notevole nei confronti della nostra Chiesa diocesana. Credo che quanto ho evidenziato della figura della signora Meardi, possa trovare conferma nel giudizio dei fedeli di questa Chiesa. Finché la salute l’ha sorretta la sua presenza nella chiesa di Sori è stata quotidiana. Ha svolto in questa chiesa servizi umili, ha voluto molto bene a que-
sta comunità. Anche voi, come noi, siete qui allora per dire grazie a lei per il suo buon esempio. Ora Franca Meardi è entrata nella vita eterna. Ora per lei sono passate le cose di questo mondo. Chiediamo al Signore di accoglierla nella sua casa, dove non è più lutto, né dolore, né pianto, assieme ai suoi genitori e ha creduto nella vita eterna, è giusto far salire al Signore una preghiera alla sorella Anna Maria. Accanto alla bara di una sorella che anche per noi.
“Udir come le schiatte si disfanno...” di Fabrizio Bernini
C
on la morte a Sori in Liguria della signorina Francesca (Franca) Meardi si chiude il ciclo storico di una delle più cospicue famiglie dell’alta borghesia oltrepadana e vogherese in particolare, cospicua soprattutto per il suo profilo sociale e filantropico. Del resto, ogni cosa purtroppo ha termine, come ci insegna Dante con quel suo “Udir come le schiatte si disfanno - non ti parrà cosa nova né forte - poscia che le cittadi termine hanno”. E, i Meardi già Migliardi, venivano da lontano, dalla fertile plaga lomellina, resa tale da Lodovico il Moro, dove un Bernardino era stato nel secolo XVI sindaco dei malefici per poi stabilire la sua discendenza in Lomello e quindi in Casei, l’antica “Caselle” dove ebbe casa signorile, da nobile, come si usava dire, ininterrottamente sino al declinare del Novecento o poco prima. Giovanni Maria Meardi fu padre di Francesco Maria, dovizioso proprietario terriero morto nel 1822, legato per parentela agli Squadrelli, ai Vochieri e ad altre importanti case padane che da Maria Domenica Tibaldi ebbe l’avvocato Paolo Gerolamo. A quest’ultimo dalla moglie, Rosina Villani, di altrettanto agiata famiglia iriense, pervenne per via dotale il vasto tenimento agricolo del “Casone”, adagiato sulla piatta plaga che da Voghera si spinge a Retorbido e che, nel 1878, nella ripartizione delle sostanze famigliari tra i figli Carlo e Francesco, toccò al primo, resosi benemerito in Casei Gerola per aver salvato il borgo nel 1859 dalle requisizioni e dai vandalismi austriaci pagando di propria tasca una cospicua
somma agli occupanti. Da Annetta Guaita lo stesso ebbe Francesco, notissimo deputato al Parlamento italiano per il Collegio di Voghera dal 1876 alla morte avvenuta nel 1909 a Casei Gerola. A costui la città di Voghera dedicò la piazza già detta “della Rossella”. Apparteneva alla sinistra depretisiana liberal-moderata e fu il principale artefice della fondazione della scuola d’agricoltura vogherese, istituita con i capitali lasciati dall’ingegner Carlo Gallini che lo ebbe fido collaboratore. Più che le notevoli sostanze di Casei Gerola Francesco Meardi ebbe caro quell’antico tenimento irrigato dalle preziose acque del torrente Staffora, posto sulla strada retorbidese e che dietro il toponimo, quasi spregiativo di “Casone”, celava una storia più che millenaria legata al Monastero femminile pavese “del Senatore” che, con il possesso dell’oratorio di S. Ilario (la Chiesa Rossa d’oggi) spingeva i suoi fondi agrari, oltre che a Retorbido, a Mondondone e Codevilla. E i prati delle monache che circondavano il “Casone” erano, co-
me detto, inzuppati tramite un bocchetto che prese il nome dal cascinale, legalizzato da una transazione che si ebbe tra il Comune di Voghera e il monastero nel 1496, perché, non scordiamolo, dai tempi di Re Berengario (secolo X) la città possedeva il diritto assoluto sul possesso e sull’uso delle acque del torrente, centellinate parsimoniosamente ad once giornaliere a chi ne faceva richiesta. Sin dal secolo XVII il “Casone” si era dotato di un proprio oratorio d’uso pubblico, dedicato a S. Giuseppe Sposo, anticamente esterno alla casa padronale e poi traslato all’interno, a cui, nel 1770 il protonotario apostolico Cesare Villani legò una messa festiva e una feriale in perpetuo. Nel tempietto faceva bella mostra una bellissima pala d’altare raffigurante la Sacra Famiglia, di scuola borroniana se non dello stesso nostro massimo pittore, come non mancavano di ricordare le sorelle Meardi ai visitatori, oggi presso privati. Ma torniamo ai Meardi e all’onorevole Francesco i cui due figli Paolo e Giuseppe saranno gli ultimi rampolli maschi della fami-
glia. Giuseppe, avvocato, lascerà il suo patrimonio all’Ospedale Civile di Voghera che lo ricorda con una epigrafe nei porticati interni dello stesso istituto destinati a famedio. Paolo, pure avvocato e uomo politico locale, sarà coinvolto negli anni Venti del secolo scorso nel clamoroso fallimento della Cassa di Risparmio di Voghera. Ciò nonostante, alla sua scomparsa nel 1971 lasciava un patrimonio rilevante in Casei Gerola, Retorbido e Voghera pervenuto alle figlie Franca ed Anna Maria, vissute ambedue nubili, dedite ad opere assistenziali e filantropiche, in ciò spronate con entusiasmo da quell’eccellente sacerdote che fu padre Natale Molteni. E chi non ricorda, soprattutto tra gli abitanti anziani dell’area o quartiere, oltre il “ponte rosso”, queste due ormai attempate signorine, di stampo antico, d’aura quasi gozzaniana, di domenica, con le biciclette percorrere la strada verso la “Madonnina della Salute”, quella dei barnabiti, per ascoltarvi la messa, seguite a brevissima distanza, quasi per proteggerle, immancabilmente dalla signorile quanto ormai antiquata
Mercedes condotta dall’impeccabile chauffeur in altrettanto attillata divisa, quasi ottocentesca. Ricordava anni or sono di Franca Meardi l’ultima scomparsa quasi nonagenaria, un altro retorbidese di tutto rispetto, Antonio Giuseppe Denari, il duca, quello che si identifica nella celebre società “La Versa”, che: “Essendo ai miei tempi giovanili ancora in uso nelle famiglie della buona borghesia combinare matrimoni tra i propri figli, soprattutto per questioni patrimoniali, mio padre e mio zio decisero, come fossimo due di quei grandi immobili che loro intermediavano nella compravendita, che io, già scavezzacollo conclamato, dovessi sposare, alla maggior età, Franca Meardi, devotissima fanciulla, tutta casa e Chiesa. Per fortuna qualcuno si intromise. Quel matrimonio non si doveva fare e a dirlo non fu un nuovo don Rodrigo di turno ma bensì... un don Abbondio, ovvero il parroco di Retorbido don Gaetano Canepa che, lui che il coraggio non doveva darselo ma l’aveva di natura, a mia madre disse inorridito e perentorio: Non fatelo! Sarebbe come coniugare il diavolo con l’Acqua Santa!”. Il caso poi volle, sulla tradizione filantropica del loro zio Giuseppe, che, Franca ed Anna Maria Meardi, vissute sole, ritornassero alla Chiesa quei beni che, oltre un millennio prima Senatore e la moglie Teodolinda, regnando sui longobardi Liutprando, avevano donato al Monastero di S. Maria e Aureliano detto “del Senatore”. Sarà stato un caso, può darsi, anche se, François La Rochefocauld ha scritto che “il caso non è altro che la mano di Dio quando non vuole manifestarsi di persona”.
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
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VITA DELLA DIOCESI
CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI
Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917
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Sette persone sono state ammesse al catecumenato
NOTIZIE DIOCESANE
L’inizio della Quaresima in Cattedrale
TORTONA - Mercoledì sera in Duomo a Tortona c’erano sette persone sedute in prima fila. Il Vescovo Mons. Martino Canessa si avvicina e chiede il loro nome. La risposta non si attarda: Domingas, Elisabetta, Yuri, Oltion, Michele, Pietro, Stefano. Sono i giovani che la sera del 22 febbraio, primo giorno di Quaresima e tempo battesimale per antica tradizione, sono stati ammessi al catecumenato, iniziando solennemente il loro cammino che li condurrà, la notte del Sabato Santo, a ricevere i sacramenti dell’Iniziazione cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucarestia), durante la solenne Veglia Pasquale (madre di tutte le azioni liturgiche). Accompagnati dai loro garanti (coloro che ne hanno curato la formazione) e dai loro sacerdoti, sono stati iscritti ufficialmente dal Vescovo nel catecumenato con queste parole: “A voi, che avete seguito la Sua luce si apre ora la via del Vangelo perché, ponendo i fondamenti di una vita nuova, riconosciate il Dio vivente”. Essi gioiosamente hanno dimostrato di essere pronti ad incamminarsi per la via della fede. Accolti
così fra i catecumeni sono stati segnati con il segno della croce affinché fosse Cristo stesso a proteggerli con il segno del suo amore per imparare direttamente da Lui a conoscerlo e a seguirlo. La preghiera era iniziata qualche minuto prima con l’ascolto della Parola di Dio. La sobria liturgia del giorno delle Ceneri ha richiamato alla conversione e al ritorno con tutto il cuore al Signore. Durante l’omelia il Vescovo ha avuto parole di ringraziamento e di stima per i presenti e rivolgendosi ai catecumeni li ha incoraggiati nel cammino di conoscenza di Cristo. Ha quindi presentato il messaggio per la Quaresima del Santo Padre indicando nell’attenzione all’altro il gesto concreto che caratteriz-
za questo tempo: “L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale. Il bene è ciò che suscita, protegge e promuove la vita, la fraternità e la comunione. La responsabilità verso il prossimo significa allora volere e fare il bene dell’altro, desiderando che anch’egli si apra alla logica del bene; interessarsi al fratello vuol dire aprire gli occhi sulle sue necessità”. Ha continuato esortando: “Spesso, invece, prevale l’atteggiamento contrario: l’indifferenza, il disinteresse, che nascono dall’egoismo, mascherato da una parvenza di rispetto per la ‘sfera privata’. Anche oggi risuona con forza la voce del Signore che chiama o-
gnuno di noi a prendersi cura dell’altro. Anche oggi Dio ci chiede di essere ‘custodi’ dei nostri fratelli (cfr Gen 4,9), di instaurare relazioni caratterizzate da premura reciproca, da attenzione al bene dell’altro e a tutto il suo bene”. Di seguito la benedizione e l’imposizione delle ceneri. Rito dal sapore antico è segno del nostro impegno penitenziale; un simbolo cristiano di penitenza che presuppone l’idea di peccato. In fila i fedeli si sono portati davanti all’altare dove hanno ricevuto le ceneri sul capo, mentre si cantava, in un arrangiamento attuale, il salmo che ha sempre nella chiesa accompagnato la penitenza: Miserere, Pietà di me o Dio (Sal 50). Prima del congedo il Vescovo ha compiuto ancora un gesto rilevante: rivolgendosi ai catecumeni ha consegnato loro il Vangelo quale Buona Novella che il Signore Gesù dona all’uomo per guidarlo sulla via della salvezza e ha invocato su di loro e su tutti i presenti la Benedizione del Signore. Il canto della Salve Regina, sostenuto all’organo dal Maestro Luigi Bernini, ha concluso il suggestivo momento di preghiera. All’uscita del Duomo alcuni giovani hanno consegnato copia del Messaggio del Papa ai presenti, segno di augurio per un serio cammino quaresimale. Rileggiamo i passaggi finali del messaggio con l’invito all’impegno di tutti: “Di fronte ad un mondo che esige dai cristiani una testimonianza rinnovata di amore e di fedeltà al Signore, tutti sentano l’urgenza di adoperarsi per gareggiare nella carità, nel servizio e nelle opere buone (cfr Eb 6,10). Questo richiamo è particolarmente forte nel tempo santo di preparazione alla Pasqua. Con l’augurio di una santa e feconda Quaresima…”. Claudio Baldi
Al passo con la Peregrinatio Mariae Con i primi giorni di marzo si conclude la Peregrinatio Mariae nel Vicariato di Novi Ligure e la Madonna pellegrina raggiunge il terzo Vicariato, quello Padano. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana. 1 marzo Castelletto d’Orba ore 10.30: S. Antonio S. Messa ore 15.30: S. Antonio Adorazione e Rosario 2 marzo Castelletto d’Orba ore 10.30: S. Francesco
S. Messa ore 15,30: S. Francesco Adorazione e Rosario 3 marzo, Montaldeo ore 10.30: S. Messa ore 15.30: Adorazione e Rosario 3 marzo, Porana ore 21: Rosario 4 marzo, Lungavilla ore 10.45: Accoglienza della Statua all’inizio del paese breve processione ore 11: S. Messa 5 marzo, Lungavilla ore 10: S. Messa per gli anziani e Supplica alla B.V. Maria ore 21: S. Rosario
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6 marzo, Lungavilla ore 10: S. Messa con i bambini delle scuole Saluto alla Madonna 7 marzo, Oriolo ore 14.30: S. Rosario Vocazionale, Adorazione Eucaristica e S. Messa 8 marzo, Pizzale ore 14.30: S. Rosario Vocazionale, Adorazione Eucaristica e S. Messa dal 9 marzo Corana, Silvano Pietra e Ghiaie Vergine del silenzio, che ascolti la Parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino.
Festa di San Marziano Triduo liturgico 3, 4 e 5 marzo ore 18, Cattedrale Triduo liturgico in preparazione alla festa di S. Marziano. S. Messa con Vespri
Sabato 3 marzo ore 21, Cattedrale Concerto: Gioachino Rossini, “Petite Messe Solennelle”
Lunedì 5 marzo ore 21, Cattedrale Veglia di Preghiera a cura del Gruppo giovanile delle Parrocchie del Duomo e di S. Matteo. La Veglia sostituisce la Preghiera per le Vocazioni prevista per giovedì 15 marzo in Seminario.
La festa
Martedì 6 marzo Ore 9, presso la Cappelletta del martirio di S. Marziano S. Messa Ore 10, Lodi mattutine, Cattedrale Presiede S.E. Card. Dionigi Tettamanzi arcivescovo emerito di Milano (nella foto) Seguirà la riflessione rivolta ai sacerdoti, religiosi e diaconi permanenti dello stesso cardinale che si terrà nel salone della Caritas Diocesana, di recente costruzione. La mattinata si concluderà con il pranzo comunitario in Seminario. Ore 15, presso la Cappelletta del martirio di San Marziano Preghiera al Santo Ore 18, Cattedrale Solenne Pontificale presieduto da S.E. Card. Dionigi Tettamanzi
Sabato 3 marzo in Seminario
Corso di formazione per gli adulti Sabato 3 marzo, dalle ore 9,30 alle ore 12, dopo la pausa invernale, riprendono presso il Seminario Diocesano di Tortona gli incontri di formazione per adulti, a cura della Pastorale Familiare, con le psicologhe genovesi. Il tema è “Aprirsi a ciò che si è: il potere dell’autenticità”.
Il salone del Seminario
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza mercoledì 7 marzo, giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 dalle ore 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
VITA DELLA CHIESA
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La celebrazione solenne dell’anniversario della morte
Chiesa e ICI/IMU
S. Versiglia: il ricordo di un martire
Mettere ordine ma non penalizzare
Due i paesi coinvolti: Oliva Gessi, dove nacque, e Sale
OLIVA GESSI - Anche quest’anno la comunità parrocchiale di Oliva Gessi ha celebrato solennemente l’anniversario del suo figlio più illustre, il santo martire salesiano mons. Luigi Versiglia. Significativi i momenti di preparazione alla festa: giovedì sera la lectio divina tenuta dal parroco don Luigi Guarnaschelli e dal titolo “La lampada di Dio non era ancora spenta (1 Sam, 3,3)” è stata dedicata al tema della vocazione di Samuele; venerdì, invece, si è tenuta in chiesa la Via crucis in memoria dei missionari martiri durante la quale si è riflettuto sul tema del sacrificio e della testimonianza. Il centro dei festeggiamenti, però, è stato il pomeriggio di sabato quando alle ore 17,30 un grande numero di fedeli si è ritrovato presso la chiesa parrocchiale dove è stata celebrata solennemente la santa Messa della prima domenica di Quare-
sima da mons. Adriano Migliavacca, vicario generale della diocesi di Pavia. Nell’omelia il celebrante ha riflettuto sulla disponibilità di mons. Versiglia a mettersi alla sequela di Gesù e a fidarsi della parola del Signore. In verbo tuo laxabo retes, sulla tua parola getterò le reti: ecco il motto episcopale di san Luigi, invito costante anche per i cristiani di oggi a mettere in gioco se stessi fidandosi della parola del Salvatore. Al termine dell’omelia sono state anche benedette due antiche lampade per l’Eucarestia, restaurate e poste ai lati del tabernacolo. A conclusione della santa Messa il parroco don Luigi ha ringraziato l’illustre ospite a nome dell’intera comunità parrocchiale e tutti coloro che si sono adoperati per una buona riuscita della festa. Quindi, alle ore 18.30, fedeli e autorità
si sono recati presso la casa natale di san Luigi dove mons. Migliavacca ha inaugurato e benedetto la nuova mostra permanente che Parrocchia e Comune hanno insieme realizzato con il contributo fondamentale della Amministrazione Provinciale. Il Sindaco Giuseppe Ascagni ha voluto ringraziare i curatori della mostra, la Famiglia Guasti, proprietaria dell’immobile e tutti i presenti. Domenica pomeriggio poi, alle ore 16, è stata la volta della celebrazione diocesana in onore di san Luigi,
Canessa ha voluto tracciare brevemente i punti principali della biografia di san Luigi Versiglia, ricordando poi ai presenti come da ormai dieci anni continui l’impegno della diocesi e dell’Ufficio missionario diocesano, di cui Versiglia è patrono, a diffondere sempre più fra i cristiani tortonesi la figura tanto importante quale è quella di san Luigi. A queste parole hanno fatto eco al termine della celebrazione quelle del parroco ospitante, don Piero Fugazza, che ha sottolineato come l’importan-
quest’anno tenutasi a Sale. La statua del Santo, portata a spalle dagli olivesi e accompagnata dal clero, dalle autorità e da numerosi fedeli, è uscita processionalmente dalla chiesa di san Calocero alla volta della chiesa di san Giovanni Battista dove mons. Vescovo ha celebrato una solenne Eucarestia dinnanzi ad un numero veramente grande di fedeli. All’omelia mons.
za di avere un santo nella nostra terra sia motivo non solo di orgoglio, ma anche di impegno a seguirne con costanza e fedeltà l’esempio nella vita quotidiana. Il canto dell’inno “Uno di noi” eseguito dalla corale dei giovani e la benedizione di mons. Vescovo hanno chiuso degnamente un pomeriggio di gioia cristiana per tutti i presenti. Andrea Defilippi
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Il Seminario diocesano di Tortona
chiari. A partire dalla definizione di “attività commerciale”. Qui, infatti, qualche preoccupazione ha cominciato a serpeggiare. Possono rientrare in questa categoria le scuole, gli asili, i convitti, in una parola le istituzioni della sussidiarietà, che sono in gran parte di matrice cattolica, ma non solo? Evidentemente sarebbe un impoverimento collettivo, con effetti a cascata sulla società tutta intera. Insomma, bisogna mettere ordine, ma, come ha riconosciuto un ministro, ovviamente “l’importante è che non si penalizzi il vero no profit nel rendere operativa una norma su cui l’accordo è così ampio”. Sarebbe, infatti, del tutto contraddittorio colpire le istituzioni della sussidiarietà, soprattutto in tempi come questi. Come ha spiegato al Sir il professor Dalla Torre, il principio è quello, già presente nel nostro ordinamento, che distingue tra enti e attività profit e no profit. Non è detto che questi ultimi non chiedano un com-
penso, ma diversa è la finalità a cui questo è diretto. Quando si erogano servizi, ovviamente il denaro circola, ma distinguere è possibile e facile. Mettere ordine in questo settore, di fronte ad abusi sempre in agguato, è un interesse collettivo, così come lo è salvaguardare il principio e valorizzare l’impegno per la collettività. La questione insomma non è “far pagare l’Ici alla Chiesa”, che peraltro già la paga secondo le norme correnti. Si tratta piuttosto di chiarire le norme in ordine alla concorrenza. Proprio con l’occhio rivolto a Bruxelles, che, piaccia o no, è ormai un riferimento obbligato di molte delle scelte di politiche pubbliche. D’altra parte, neppure quelle (esigue) forze che pure ripetono vecchi slogan si guardano bene dal sostenere la necessità o l’opportunità di tassare le istituzioni educative e caritative. Che invece è interesse di tutti sostenere e promuovere, per il bene comune. Sir
Monsignor Arrigo Miglio Vescovo di Cagliari, lascia Ivrea dopo 13 anni IVREA - Con semplicità ha annunciato il “suo ritorno” in Sardegna come Arcivescovo di Cagliari. Sabato mattina in una salone del Vescovado di Ivrea, come consuetudine alle 12 precise, mons. Arrigo Miglio, ha ufficializzato la sua nuova destinazione. Dopo 13 anni lascia la diocesi di Ivrea, la conferenza Episcopale piemontese di cui era Segretario, per andare a ricoprire il nuovo incarico affidatogli da Benedetto XVI. Nato a San Giorgio Canavese il 18 luglio del 1942, è stato consacrato vescovo nel 1992 ed eletto alla sede di Iglesias dove è rimasto fino al 1999, con il trasferimento nella diocesi di Ivrea, sua terra di origine, come successore di mons. Luigi Bettazzi. È stato assistente generale dell’Agesci, e vice assistente nazionale degli Scout; ora è Presidente
del comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali la cui prossima 47esima edizione nell’autunno del 2013 avrà come tema la famiglia. “Ho ricevuto la notizia della mia nuova destinazione – confida mons. Miglio – con grande emozione e con il pensiero ai primi anni del mio episcopato a Iglesias. Ho una grande riconoscenza per ciò che ho avuto dalla Chiesa sarda, ricca di fede, cultura, associazioni, movimenti”. Emozione ma anche trepidazione: “Si tratta di una missione vasta e impegnativa”. “L’esperienza delle Settimane Sociali – prosegue mons. Miglio – in questi anni mi ha reso ancora più attento alla questione sociale e del lavoro. E la Sardegna sul versante del lavoro è particolarmente esposta”. E proprio su questo tema il vesco-
LE NOSTRE SEDI:
vo porterà, in particolare, anche l’esperienza vissuta in Piemonte “non solo solidarietà, ma la costruzione di un ponte tra le due Servizi CISL
regioni”. Il distacco dalla diocesi di Ivrea “si fa sentire”, ammette “è una partenza dalla diocesi che ho servito, ma anche da una terra a cui appartengo”. Un sentimento affievolito dalla “vicinanza e dall’affetto che mi è stata espressa da tantissime persone, laici e religiosi”. Fino alla sua partenza che avverrà subito dopo Pasqua rimane Amministratore apostolico della diocesi eporediese, a breve su invito di mons. Mani si recherà a Cagliari per la sua prima visita. “La mia prima preoccupazione – riferisce ancora mons. Miglio – sarà quella di conoscere la realtà ecclesiale della diocesi, avviando subito incontri personali”. Profonda riconoscenza “per la sua paterna e attenta guida lunga tredici anni” è stata espressa dalla diocesi di Ivrea con “i voti di un fecondo ministero pastorale presso il nuovo alto incarico cui il
Santo Padre l’ha voluto destinare”. Nel suo messaggio alla nuova diocesi ha sottolineato: “La crisi di questi anni, ci ripete spesso Benedetto XVI, non è solo economica ma, prima ancora, culturale e spirituale, perché nasce e si alimenta da una mentalità che non accoglie il progetto di Dio, dove la persona umana è sempre al primo posto e deve essere la prima risorsa di cui tenere conto. Questa è anche la prima condizione fondamentale per una economia che voglia guardare lontano e lavorare per uno sviluppo autentico e duraturo. Se ci lasciamo illuminare dal Vangelo e dall’insegnamento che ci viene dalla dottrina sociale della Chiesa potremo fare di questa crisi il punto di partenza per un rinnovamento profondo, per un nuovo pensiero e per nuovi progetti, così come dice al n. 21 l’enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI”.
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
4 Marzo - II Domenica del Tempo di Quaresima
“Questi è il Figlio mio: ascoltatelo” Beato Angelico “La Trasfigurazione”, affresco, 1438-1440, Museo di San Marco, Firenze
Mc 9,2-10 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa
dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SANT’AGNESE DI BOEMIA Domani, 2 marzo, la Chiesa ricorda S. Agnese di Boemia strazione dei Croche, nonostante fosse oggetto di devozione popolare sin dalla cigeri della Stella sua morte, avvenuta nel 1282, fu beatificata nel 1874 e cano- Rossa. nizzata sette secoli dopo, il 12 novembre 1989 da Giovanni Desiderando avere Paolo II pochi giorni prima della caduta del regime comuni- in città anche le sta. Quanto si conosce di lei lo si ricava soprattutto dalla Clarisse di San Da“Legenda” scritta in latino da un anonimo francescano nella miano, fece coprima metà del secolo XIV. Il codice fu scoperto nel 1896 da struire per loro un monastero in onore di San Francesco, seMons. Achille Ratti, in seguito papa Pio XI, nella biblioteca condo lo stile proprio dei cistercensi, con tre chiese, relativi del capitolo della Basilica di Sant’Ambrogio di Milano, chiostri e cortili. quando era prefetto della Biblioteca Ambrosiana. Agnese Il complesso monumentale oggi è sede della Galleria Nazionacque a Praga nel 1211 da Premysl Otakar I re di Boemia e nale. Lei stessa vi fece il suo ingresso l’11 giugno 1234. Con della regina Costanza, zia di S. Elisabetta di Turingia. Agnese entrarono in monastero sette figlie delle più ricche e All’età di tre anni, fu affidata alle cure della duchessa di nobili famiglie della Boemia. Professò i voti solenni di caSlesia, la futura S. Edvige fondatristità, povertà e obbedienza e li praticò ce a Trebnitz, con la figlia Geltrucon fedeltà, per tutta la vita. de, del primo monastero femminile Entrò in rapporto epistolare con S. FIGLIA DEL RE DI BOEMIA cecoslovacco per l’educazione delChiara e insieme a lei si adoperò per le figlie della nobiltà e fervente ottenere l’approvazione di una Regola DECISE DI SEGUIRE imitatrice di S. Francesco d’Assisi. nuova e propria. S. Chiara sostenne S. L’ESEMPIO DI S. CHIARA All’età di sei anni Agnese fu riconAgnese nel suo intento, come dimodotta a Praga e affidata alle monastrano le 4 lettere che le scrisse dal E FONDÒ IL PRIMO MONASTERO 1233 al 1253. La tenacia di entrambe che premonstratensi di Doksany. All’età di otto anni fu promessa in le sante fu coronata dal successo. DI CLARISSE A PRAGA moglie ad Enrico II, figlio dell’imPapa Alessandro IV concesse al monaperatore Federico II di Svevia e instero delle Povere Sorelle di Praga, di viata alla corte di Vienna per ricevivere conforme alla Regola approvata vere una formazione adeguata ad una futura sovrana. Agnese per le Clarisse di Assisi. Agnese fu nominata anche abbadesconobbe in quegli anni i Frati Minori, della stretta osservanza sa del monastero, incaricò che conservò fino alla morte come fu colpita dalla loro vita umile e povera, tanto che li scelse portandosi come una “sorella maggiore”, con umiltà e carità, come consiglieri spirituali. Con il sostegno di papa Gregorio con saggezza e zelo. Ottenne da Dio il potere di ottenere miIX, ruppe il fidanzamento con Enrico e si ritirò a Praga dove racoli e il dono della profezia. In seguito a tante penitenze decise di consacrarsi a Dio. Dopo la morte del padre, nel dovette affrontare lunghe malattie e fu colpita anche dai 1230, Agnese potè dedicarsi alla preghiera e alla penitenza: drammi della famiglia reale e della sua patria al centro di una si racconta, infatti, che sotto le vesti portasse il cilicio e, di guerra e di una terribile carestia. Nella quaresima del 1282 la notte, preferisse dormire per terra su uno strato di paglia. sua condizione di salute peggiorò e alle religiose che l’assiGrazie ai Frati, conobbe la vita della vergine Chiara, da cui stevano, raccomandò l’osservanza della stretta povertà, l’arimase affascinata al punto di volerne imitare l’esempio. more a Dio e al prossimo e l’obbedienza alla Chiesa. Morì il La santa soggiogata dalla radicale povertà praticata da S. 2 marzo 1282 e fu seppellita nella chiesa del suo monastero. Chiara, decise di fare erigere a Praga nel 1232, con l’aiuto Quando, nel 1782, ci fu la soppressione delle Clarisse, delle del fratello Venceslao, un ospedale che affidò all’ammini- sue reliquie non si seppe più nulla.
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Nella trasfigurazione le vesti di Gesù divennero uno sfolgorio di luce. La festa della trasfigurazione, che noi cattolici celebriamo il 6 agosto, nella Chiesa orientale è molto solenne, almeno quanto la Pasqua, perché indica il destino pasquale, trasfigurato, dei cristiani. Festa di luce, la trasfigurazione ripercorre la festa della croce: “via lucis est via crucis”. Anche i monti sono accomunati: Calvario e Tabor. Non a caso l’episodio è inserito, nella nostra liturgia, durante il periodo di Quaresima, ma la trasfigurazione ha la stessa profondità di significato che nella Chiesa d’oriente dove è considerata icona della liturgia, perché è contemplazione della gloria del Signore. Le vesti di Gesù diventano bianche splendenti. Lo splendore del corpo si comunica anche alle vesti che sono il segno della misericordia di Dio che ricopre la nudità dell’uomo. Nella resurrezione la veste non viene tolta, ma diventa “gloriosa” come il corpo di Gesù. In tutto il Vangelo la voce del Padre si ode solo due volte. Una volta dopo il Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano e la seconda nel Vangelo di questa seconda domenica di Quaresima. In entrambi i casi il Padre dice e conferma la stessa cosa: Gesù è il Figlio prediletto e noi dobbiamo ascoltarlo. Se il Padre ha detto solo questo, significa che in questo c’è tutto, perché il Figlio è la Parola che svela pienamente chi è Dio e se noi l’ascoltiamo diveniamo, in Lui, figli dello stesso Padre. La trasfigurazione di Gesù mostra in anticipo ciò che allo stesso modo noi saremo, grazie alla passione, morte e resurrezione del Signore. Nella domanda che si pongono i tre discepoli - che cosa volesse dire risuscitare dai morti - c’è l’ambivalenza dei significati che porta in sé il mistero della trasfigurazione: la luce e l’oscurità, la parola e il silenzio, lo splendore e l’angoscia, la paura e il conforto. Questo mistero gli apostoli-testimoni - Pietro Giacomo e Giovanni - lo vivranno in prima persona, dopo essere stati testimoni privilegiati di alcuni episodi-chiave della vicenda di Gesù: la resurrezione della figlia di Giairo, la trasfigurazione, il discorso sulle “cose ultime” sul monte, l’agonia nell’orto degli Ulivi. La trasfigurazione è spesso rappresentata dagli artisti. Famosissima quella del Beato Angelico, a Firenze. Cristo apre le braccia come sulla croce, alto sopra un monticello roccioso simile al calvario, abbagliante di luce nelle sue vesti candide. Il volto è intenso e assorto; lo sguardo è rivolto al futuro, alla passione e alla risurrezione. Intorno a lui, immersi nella sua luce, i personaggi del racconto evangelico: Mosè, Elia e i tre discepoli Pietro, Giacomo e Giovanni. La trasfigurazione è luce abbagliante. Lo fu per i tre apostoli presenti sul monte Tabor; lo è ancor più per noi, abitanti della città secolarizzata, invitati ad ascoltare e a prestare fede alla voce del Padre nella nube. E questo basta. Lo diceva molto bene Bernanos: “Nessuno di noi saprà mai abbastanza di teologia per diventare appena canonico; ma sappiamo abbastanza per diventare dei santi”. Ecco, la trasfigurazione ha innanzitutto a che fare con la santità perché è l’anticipazione della resurrezione, che è lo stile di vita del cristiano incamminato sulla via della santità: pur in mezzo a difficoltà e smarrimenti, egli vive come “risorto”, trasfigurato. Come per i tre discepoli che con Gesù discendono dal monte, anche per noi sono lecite le domande su cosa significhi “risorgere dai morti”. Questo tempo di quaresima, proteso verso la Pasqua, ci porti - prima ancora della risposta - il beneficio della stessa domanda che è provocazione a cercare e trovare nella croce e nel dolore il segreto della gioia e della vita. La croce è il mistero del Figlio di Dio. E’ anche il mistero di tutti gli uomini.
le letture della domenica Prima Lettura Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18 Salmo Responsoriale Sal 115 Seconda Lettura Rm 8,31b-34
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
ATTUALITA’
L’Auser, a febbraio, ha presentato i risultati della seconda indagine nazionale sulla loro condizione sociale
ANZIANI ITALIANI: sempre più soli e più poveri ROMA - Gli anziani in Italia che è il Paese “più vecchio d’Europa” - saranno sempre più a rischio povertà, per il peso della crisi e gli effetti delle manovre correttive del vecchio e nuovo governo. Aumenteranno fino al 5% le spese per abitazione e consumi energetici, mentre le manovre governative avranno un peso di circa 3.000 euro annui a famiglia. Con l’introduzione dell’Imu (Imposta municipale unica) sulla casa i più colpiti saranno gli anziani soli. La povertà incide sul 13% degli anziani, mentre il 5,5% vive in condizioni di povertà assoluta, soprattutto al Sud. I pensionati poveri sono 2,3 milioni, “una cifra destinata a crescere”. Sono alcuni dati che emergono dalla seconda indagine nazionale sulla condizione sociale degli anziani, presentata il 22 febbraio a Roma dall’Auser. Meno servizi, più spese per casa ed energia Diminuiscono i servizi comunali per gli anziani (-28%) e crescono le liste d’attesa per gli interventi domiciliari. Da stime Istat relative al periodo 2003–2010 risulta che la spesa media mensile di un anziano cresce solo per l’abitazione e l’energia (+2,9%) e i trasporti (+0,7%), mentre vengono ridotte le spese per l’alimentazione (1,7%), l’abbigliamento e le calzature (-0,8%), l’arredamento (0,8%) e i servizi sanitari (-0,6%).
Nel 2011 sono poi aumentate, del 13%, le offerte di vendita della nuda proprietà della casa, per “una maggiore esigenza di liquidità”. Anche se, con la recente manovra, nel 2012 sarà più svantaggioso rispetto al 2011. Pensioni, “non si naviga nell’oro” Riguardo ai redditi da pensioni, osserva l’indagine, “non si naviga nell’oro”. Nel 2011, in base ai dati Inps, su un totale di 5.269.493 pensioni di vecchiaia, circa il 52% è inferiore ai 500 euro mensili e ben il 78% non supera i 750 euro. Riguardo alle pensioni di anzianità, più del 30% delle prestazioni non supera la soglia dei 900 euro. “Diminuire le pensioni
- commenta l’Auser - tagliando anche risorse alle strutture pubbliche di sostegno alle forme di disagio, potrebbe portare un peggioramento della qualità di vita”. La crisi economica è dunque maggiormente percepita dagli anziani: nel 2011 l’81,5% degli anziani indica un deterioramento della propria condizione economica rispetto al 74,8% nel 2010. Per ridurre le spese, inoltre, gli anziani “mangiano poco e male”, anche perché “quasi il 70% fatica ad arrivare a fine del mese”. Doppiamente colpiti dalle manovre Gli anziani, secondo l’Auser, sono “doppiamente colpiti dalle manovre correttive”, perché da un la-
Chiesta l’apertura della causa di beatificazione
to contribuiscono, quali ammortizzatori sociali, al reddito delle generazioni più giovani. dall’altro, sono considerati i “soggetti privilegiati” sui quali poter applicare riduzioni della spesa pubblica. Sulla base dell’indagine, una volta che la manovra “salva Italia” sarà a regime, “le ricadute saranno pari a 887 euro annui a famiglia, ai quali bisogna aggiungere la cifra già prodotta dalle precedenti manovre, che porterebbe il totale a 3.002 euro annui a famiglia”. La nuova tassa sulla casa Imu, ad esempio, penalizzerà le persone anziane che vivono sole, “perché non possono usufruire della detrazione per i figli e molto spesso abitano in case più grandi, quelle che abitavano quando i figli ancora non se n’erano andati”. Più attività fisica, più sani. L’indagine evidenzia però anche notizie positive. Aumentano gli anziani che svolgono attività fisica: tra il 2001 e il 2010, la percentuale di anziani tra 65 e 74 anni che dichiara di svolgere attività fisica in modo continuativo è passata dal 4,4% al 9,8% (+ 5,4%). Tra gli over 75 è stato + 2,1%. Gli anziani, soprattutto uomini, s’informano e partecipano molto ai temi della politica e cresce anche l’accesso al computer e a internet. Tra il 2001 e il 2010, quelli tra i 65 e i 74 anni che utilizzano il computer sono aumentati del
10%. Tra le malattie che più colpiscono gli anziani vi sono il diabete (soprattutto le donne), le malattie cardiovascolari e l’osteoporosi. In generale, anche se vi è stato un forte aumento nel consumo dei farmaci (nel 1995 assumeva farmaci il 77,2% degli over75, nel 2010 l’86%), cresce il numero degli anziani che si dichiarano in buona salute: nella fascia 65-74 si passa da 36,9% a 38,8, per quella over-75 da 20,9 a 22,2. L’aspettativa di vita oggi è di 78,8 anni per gli uomini e 84,1 per le donne. Nei prossimi 40 anni arriverà a quasi 90 anni per le donne e 84 per gli uomini. Anziani e giovani in difficoltà. “Gli anziani, insieme alle donne e ai giovani sono fra le categorie di cittadini che più di altri stanno soffrendo gli effetti della crisi e delle manovre economiche - commenta il presidente nazionale Auser, Michele Mangano - il potere d’acquisto delle loro pensioni si è ridotto del 30% negli ultimi anni con la conseguenza di una drastica riduzione dei consumi, difficoltà se non impossibilità ad affrontare le spese impreviste, e tante rinunce, purtroppo spesso legate alla tutela della propria salute e alla prevenzione. Chiediamo al governo di non puntare solo sulla social card e di dare maggior peso alla questione sociale”. a cura di Patrizia Caiffa
Alcune ipotesi su come impiegare i soldi recuperati
Don Luigi Giussani va verso la santità Evasione fiscale: le attese degli onesti
MILANO - Il 22 febbraio, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Milano, card. Angelo Scola, nell’anniversario dalla morte di don Luigi Giussani il “Gius”, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e liberazione (Cl), ha reso noto di avere presentato all’arcivescovo di Milano la richiesta di apertura della causa di beatificazione e canonizzazione di don Giussani. “La richiesta - come ha reso noto Cl - è stata inoltrata il 22 febbraio, giorno dell’anniversario e festa della Cattedra di san Pietro, attraverso la postulatrice nominata dal presidente della Fraternità, la professoressa Chiara Minelli, docente di diritto canonico ed ecclesiastico nell’Università degli studi di Brescia”. A sette anni dalla scomparsa
di don Giussani, dunque, è iniziato l’iter verso “l’onore degli altari”. E l’arcivescovo di Milano, che ha percorso accanto al fondatore di Cl un tratto di strada importante del suo cammino prima di formazione giovanile, poi di sacerdozio, ne ha tracciato il profilo spirituale ricordando i passaggi fondamentali della sua vita con le parole dell’omelia: “Un aspetto geniale della proposta educativa di mons. Giussani non è stato forse l’efficace riproposizione della verità cristiana che nessuno può salvarsi da sé? Mons. Giussani ha espresso questa sensibilità ambrosiana con forza profetica fin dalla fine degli anni ’50, educando all’assunzione integrale di ogni aspetto dell’umana esistenza. Per la logica dell’incarnazione il cristiano è colui che testimonia - in famiglia, al lavoro, nel sociale a tutti i livelli fino ad arrivare all’impegno politico - l’opera salvifica del Crocifisso Risorto”. L’arcivescovo di Milano ha esortato dunque Comunione e liberazione a vivere pienamente all’interno della Chiesa di Milano i propri tratti peculiari: “Il carisma cattolico che lo Spirito ha dato a mons. Giussani, che la Chiesa ha universalmente riconosciuto, e di cui decine di migliaia di persone in tutto il mondo possono oggi godere, è fiorito in questa santa Chiesa ambrosiana. L’amore che mons. Giussani
le portava è documentato da mille e mille segni e testimonianze. Per i fedeli di questa diocesi appartenenti al movimento di Comunione e liberazione - ha aggiunto il card. Scola - questo dato di fatto costituisce una responsabilità che chiede di essere sempre rinnovata: praticare, nella cordiale assunzione del principio della pluriformità nell’unità, una profonda comunione con tutta la Chiesa diocesana che vive a immagine della Chiesa universale. Questa comunione è con l’arcivescovo, con i sacerdoti, con i religiosi e le religiose, con tutte le aggregazioni di fedeli, con tutti i battezzati e con tutti gli abitanti della nostra ‘terra di mezzo’”. Infine il card. Scola si è lasciato andare a un ricordo personale: “L’incontro dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità del 30 maggio 1998 con il beato Giovanni Paolo II ha segnato un irreversibile passaggio a una nuova fase che gli eventi che si stanno producendo nel nostro Paese e nella Chiesa ha confermato. Come ricorda incessantemente Benedetto XVI, questo è il tempo della nuova evangelizzazione a cui tutte le realtà ecclesiali debbono concorrere in armoniosa unità. L’uomo postmoderno domanda salvezza, consistenza: per questo ha bisogno di testimoni di quella forma bella del mondo (Ecclesia forma mundi) che è la santa Chiesa di Dio”.
Ci sono gesti e azioni che hanno un valore molto più simbolico che reale: stiamo parlando ad esempio dei blitz della Guardia di Finanza in certe rinomate località turistiche, o nelle grandi città. Sconfortante comunque leggere l’alta percentuale di situazioni trovate fiscalmente fuori regola. Si diceva che il valore simbolico è ben maggiore: fa capire a tutti gli italiani che evadere le tasse è sempre più rischioso, sempre più soggetto a controlli. Ingenera così la sensazione che le cose non siano più come prima, e che è meglio fare quello scontrino o quella ricevuta fiscale. Se la convinzione si diffonde su milioni di persone sarà giocoforza ottenere risultati sul fronte delle entrate fiscali ben superiori allo strumento punitivo del controllo e della sanzione. Per non parlare di quei cittadini-consumatori più avvertiti di prima e meno propensi a “lasciar correre”, a non chiedere lo scontrino. L’effetto lo vedremo nei prossimi mesi, con un aumento appunto delle entrate fiscali. Giova ricordare che il “nero” occulta al Fisco italiano somme pazzesche: in cassa mancano sicuramente molte decine di miliardi di euro all’anno. Sono soldi che si ha il dovere di recuperare. Poi si avrà la possibilità di utilizzarli. Già: ma come? Ci sarebbero due sbocchi assai proficui economicamen-
te. Il maggiore introito fiscale potrebbe rilanciare (o almeno smuovere) l’economia italiana finanziando alcune opere pubbliche o infrastrutturali che nell’immediato darebbero molto lavoro, e nel medio termine permetterebbero a certi territori di essere più competitivi. Oppure si potrebbe fare un’operazione assolutamente non eclatante, ma economicamente virtuosissima: destinare i maggiori introiti all’abbattimento del debito pubblico, che ha sforato quota 1.900 miliardi. Su questi paghiamo fior di interessi che, ogni anno, ci dissanguano. Abbassando il debito, abbassiamo gli interessi da pagare e daremo un forte segnale a tutto il mondo sulla nostra capacità di far fronte ad esso. Se ne avvantaggerebbero le quotazioni dei nostri Bot e Btp, innescando un ulteriore circolo virtuoso sul fronte degli interessi da pagare. Meno sono, più euro ci rimangono in tasca.Vincerà invece - e il governo Monti sta lavorando in tal senso l’esigenza di allentare la pressione attorno al portafoglio di chi le tasse le paga tutte, da sempre. Perché la situazione è insostenibile, soprattutto dopo le manovre dei mesi scorsi. È stato dato il via libera a Comuni e Regioni di aumentare l’Irpef sui redditi da lavoro; è cresciuta l’Iva; è stata reintrodotta l’Ici sotto forma di Imu. Non parliamo poi delle
accise sui carburanti: paghiamo la benzina e il gasolio più cari dell’Occidente. Insomma sono tutte cose che incidono (e non poco) sui bilanci familiari; che hanno dato una forte spinta alla recessione che interesserà l’Italia almeno per tutto il 2012. Quindi l’abbassamento delle aliquote Irpef sui redditi da lavoro compenserebbe i sacrifici finora fatti dai contribuenti onesti, secondo il principio per cui, se tutti paghiamo il giusto, tutti pagheremo meno. In linea di principio, appunto, è tutto corretto. L’unica perplessità è che il gesto non sia nemmeno avvertito, che abbassare di un punto o due la prima aliquota, alla fine non cambi di molto le cose. In teoria aiuta chi guadagna di meno. O chi dichiara di meno. Tutti gli altri, sì e no che se ne accorgeranno: cioè la classe media - il torace della società italiana - quella che in questo momento è in fortissima tensione, quella che pian piano sta scivolando verso una condizione di dignitosa povertà. E sono in particolare le famiglie che chiedono molto di più rispetto ad un contentino: un cambiamento radicale che le metta al centro di un sistema fiscale ora imperniato sull’individuo. Ma queste sono decisioni politiche che prima o poi qualcuno dovrà pur prendere, oltre che promettere. Nicola Salvagnin
Giovedì 1 marzo 2012
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VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-
9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1° al 7 marzo 2012 Giovedì 1: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Venerdì 2: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Sabato 3: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 4: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 5: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Martedì 6: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)
Intervista al sindaco di Broni Luigi Paroni sulle opere pubbliche
“Raccogliere le sfide senza rassegnarsi” con il progetto principale senza le esagerazioni riportate da alcuni media. Tutto verrà realizzato con molta misura, visto che le risorse sono limitate e vanno utilizzate perché rendano al meglio in termini di ritorno per il territorio. In momenti di grave crisi come questa, infatti, occorre reagire, raccogliere le sfide senza rassegnarsi e chiudersi a riccio, ma darsi da fare per offrire servizi di qualità per un turismo di livello attraverso una buona interazione e sinergia fra pubblico e privato”.
BRONI - Il sindaco di Broni Luigi Paroni, intervistato dal nostro settimanale diocesano interviene illustrando i prossimi interventi contenuti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Sindaco Paroni ci può anticipare in cosa sarete impegnati nei prossimi mesi? “Ci stiamo dedicando al completamente delle opere avviate nel primo mandato: Teatro Carbonetti, Centro Policulturale di via Matteotti, Cittadella dell’Enoturismo ed Enoteca Regionale a Cassino, nuova Scuola Elementare, housing Sociale nell’ex Molino Meriggi, sistemazione dei versanti collinari a seguito alluvione 2009, rotatorie sull’ex statale 10 in quartiere Piave e all’altezza di via Casalagnello, oltre al nuovo lotto di loculi per il cimitero. Naturalmente ho citato solo le cose più importanti, l’elenco non finisce qui. Inoltre, stiamo lavorando per portare avanti alcuni dei progetti previsti dal Piano di sviluppo locale, redatto negli anni scorsi con l’Università di Piacenza, in ordine di priorità e di omogeneità con il territorio”. Di tutte le opere che ha citato, quale secondo lei avrà un maggiore im-
Recentemente ha dichiarato che per uscire dalla crisi la Città di Broni necessita anche di un rinnovamento culturale. patto nel tessuto economico e sociale cittadino? “Credo sicuramente l’apertura dell’Enoteca regionale e la realizzazione della Cittadella dell’enoturismo. Si tratta di un progetto nato dalla volontà di Regione Lombardia e Comune di Broni per dar vita ad un centro per la promozione e lo sviluppo dell’agroalimentare lombardo, che gioverà a tutto il territorio oltrepadano. Il contesto esterno della cittadella verrà sviluppato con finalità coerenti
“E’ per questo motivo che abbiamo lavorato e stiamo lavorando, oltre che per il rilancio economico di Broni, anche per rivitalizzare il tessuto culturale e sociale della città. Non solo il nuovo Teatro Carbonetti, ma anche il recupero delle ex scuole medie di via Matteotti dove far sorgere il nuovo centro culturale e la programmazione di una serie di iniziative promozionali di qualità che organizzeremo in collaborazione con le associazioni locali, sono tutte azioni che vanno in questa direzione”. Mattia Tanzi
LTREPO’
STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 7: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Edicole aperte domenica 4 marzo 2012 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 4 marzo 2012 (Turno C): SHELL, strada prov. Bressana-Salice km 11.
Anche “Pavia Acque” investe su Voghera VOGHERA - Il 2012, fra le altre cose, sarà anche ricordato come l’anno in cui sono stati realizzati a Voghera i maggiori investimenti sull’impianto fognario cittadino. Il consiglio di amministrazione della società Pavia Acque, di cui il sindaco Carlo Barbieri è componente, ha approvato il progetto esecutivo di 550 mila euro per la realizzazione di un importante tratto di rete fognaria in via Piacenza, non ancora raggiunta da questo servizio. “Inoltre, ieri, mercoledì 29 febbraio, è stato dato ufficialmente l’avvio dei lavori di sistemazione del tratto di cavo Lagozzo prospiciente il depuratore comunale. – annuncia il primo cittadino – Si tratta di una prima opera, fondamentale per risolvere in via definitiva i problemi del quartiere di Medassino. Alla consegna dei lavori erano presenti anche il Direttore Generale di Asm Stefano Bina, il Direttore Generale di Pavia Acque
Stefano Bina
Giancarlo Giovannelli e la ditta aggiudicataria dell’appalto”. A breve prenderanno il via i lavori di realizzazione delle rete fognaria in via Lipari e via Casella e la sistemazione dell’acquedotto in via Matteotti, che in passato aveva creato problemi di allagamento anche nelle vie limitrofe. Problemi che saranno definitivamente risolti.
Incontro del gruppo di Facebook “Broni contro l’amianto” Cervesina illuminata a nuovo CERVESINA - Il centro storico di Cervesina avrà una nuova illuminazione. Infatti, nel giro di qualche settimana saranno terminati i lavori di realizzazione di nuovi punti luce. Questo intervento, da una parte servirà a potenziare l’illuminazione e dall’altra, grazie all’utilizzo di lampioni anti-
BRONI - Il gruppo Facebook “Broni contro l’amianto” organizza un incontro per fare il “Punto sulla situazione sul tema amianto-bonifica-salute”, presso il Teatro dell’Oratorio De Tommasi di via Montebello. L’appuntamento è per domani, venerdì 2 marzo, con inizio alle ore 20.45. Alla serata parteciperanno i rappresentanti delle associazioni bronesi: Comitato difesa ambiente, WWF, Associazione Italiana Esposti Amianto, Legambiente ed AVANI. Saranno presenti gli amministratori comunali, provinciali e regionali.
Il dibattito sarà moderato da Jean Marie Del Bo, de Il Sole 24 Ore. “L’idea di creare un gruppo Facebook ci è venuta nel 2011. - spiegano Giusy Vinzoni e Mauro Negri, i due ideatori - Nel giro di pochissimo tempo abbiamo avuto quasi 1500 iscritti: in gran parte bronesi, ma anche persone dei paesi limitrofi o di altre associazioni italiane che lottano contro la fibra killer. Appartengono ad ogni ceto sociale ed età, ovviamente propongono soluzioni diverse, a volte anche con toni accesi, ma il loro unico obiettivo è di risolvere
una volta per tutte la questione dell’area Fibronit. Facebook è stata una trovata geniale perché ci ha dato grande visibilità e mantiene sempre viva l’attenzione della popolazione”. “Dobbiamo anche ringraziare il presidente Massimo Bellinzona e la Nuova Pro Loco di Broni che ci ha sempre messo a disposizione il suo gazebo o i locali dove poterci incontrare”, conclude Giusy Vinzoni. “La bonifica integrale del sito è inderogabile - dice Andrea Astranti del Comitato difesa ambiente - anche perché da tempo è sta-
ta oggetto di protocolli d’intesa con tutti i livelli istituzionali. Ora è necessario reperire i finanziamenti già decisi per concretizzare i progetti previsti e ultimare la bonifica del sito”. “L’esperienza di Casale Monferrato può essere un riferimento importante per affrontare la questione aggiunge Gianluigi Vecchi di Legambiente - naturalmente con la massima garanzia di sicurezza e tutela della salute e dell’ambiente da parte delle istituzioni, e la partecipazione al controllo da parte dei rappresentanti dei cittadini”. Franco Scabrosetti
cati, servirà ad abbellire il centro. “I punti luce saranno posizionati nella Piazza, in via Cavour e via Roma. spiega il sindaco Daniele Fuso - Quest’intervento molto importante ammonta ad un importo di circa 100 mila euro”. Ultimati anche i lavori di sistemazione e asfaltatura di via Marconi.
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
A Montù Beccaria tornerà a rivivere un luogo storico dedicato alla cultura
A Porana e Lungavilla
“Presto la riapertura del teatro Dardano” La Madonna pellegrina
Il sindaco Amedeo Quaroni; a destra: l’ingresso del teatro Dardano
MONTU’ BECCARIA A cento dieci anni di distanza dall’apertura avvenuta nel 1902 sarà inaugurato entro giugno il Teatro Dardano di Montù Beccaria. I lavori di recupero della storico edificio che erano iniziati all’inizio del 2011, sono in fase di ultimazione e prossimamente si provve-
derà agli arredi. “Il teatro Dardano tornerà al suo antico splendore. spiega il primo cittadino di Montù Beccaria Amedeo Quaroni - La struttura (ospita circa 150 posti a sedere) sarà completata e riconsegnata ai cittadini a distanza di 110 anni dalla sua nascita. Il teatro era sorto dalla vo-
lontà di alcuni cittadini montuesi che avevano costituito un comitato per il reperimento dei fondi. Negli anni successivi dalla sua fondazione ha ospitato importanti rappresentazioni fino a diventare anche cinematografo. Il teatro è stato poi ritirato da un privato e ha chiuso i battenti una trentina di anni fa. Da quel
momento, le diverse amministrazioni comunali, che si sono alternate nel corso dei tre decenni, hanno tentato di riaprirlo. “Purtroppo è sempre mancata la volontà da parte del privato. - continua il sindaco Amedeo Quaroni - Ora l’amministrazione comunale è riuscita a dare vita ad una convenzione tra comune e privato. Una convenzione, che allo scadere del 2040, farà diventare il teatro di proprietà comunale. Tale convenzione ha avuto il plauso della Regione Lombardia che ha finanziato oltre metà della spesa dell’intero intervento. Come amministrazione ci siamo adoperati, sin da subito, per ridare questo edificio storico ai nostri cittadini. Il teatro tornerà ad essere un importante punto di riferimento per tutti i montuesi e non solo. L’intenzione, una volta riaperto, è quella di utilizzare il teatro come sala polivalente. Oltre ai normali spettacoli teatrali e concerti, si potranno organizzare convegni, meeting e feste”. Mattia Tanzi
Ciocca: “Un intervento che si basa sulla realtà territoriale”
Lavoro e Università: è stato approvato il Piano d’azione MILANO - Incrementare il livello di qualificazione dei giovani. Sviluppo e sostegno dell’occupazione e delle imprese. Innovazione, tutela e reinserimento dei lavoratori nel mercato del lavoro. Sono questi alcuni degli obiettivi del Piano di azione regionale 2011-2015, approvato in consiglio regionale. La Regione opererà nella logica di maggiore efficienza e trasparenza e nella prospettiva della lotta agli sprechi, orientando i suoi interventi verso chi ha più bisogno e garantendo percorsi organici finalizzati all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. Il nuovo Piano di azione regionale per l’istruzione e il lavoro rafforza le linee dei precedenti piani, pur tenendo conto del diverso contesto economico e sociale, e punta sulla centralità della persona e la libertà di scelta. Prevede inoltre che per obiettivi di particolare rilevanza sociale e azioni formative di eccellenza, la Regione potrà riconoscere temporaneamente, anche a soggetti di rilevanza nazionale e internazionale, servizi erogati ai fini dell’accesso del sistema dote. “La Regione definirà il sistema di regole entro le quali si muoveranno gli enti locali e il sistema dell’offerta. Saranno gli operatori a scegliere le azioni, le metodologie, gli interventi utili e necessari, nel rispetto dei livelli essenziali e delle prestazioni. - ha spiegato il consigliere regionale Angelo Ciocca - Fondamentale di questo testo è il riequilibrio del numero di accesso delle facoltà universitarie in ordine alle esigenze del territorio, al fabbisogno reale e al numero di abi-
tanti regionale. In questo modo, ad esempio, verranno superate le criticità che si registrano, tanto per fare un esempio, nelle Facoltà di Medicina, dove è alta l’esclusione degli studenti lombardi mentre in altre Regioni vi è una disponibilità di posti maggiore rispetto al numero di studenti”. È la prima volta che viene approvato un documento che fa sistema e che mette insieme istruzione, formazione, università e impresa, facendo incrociare domanda e offerta. In sintesi, ecco i punti principali. Sistema dote - Viene consolidato il sistema della Dote Lavoro e Dote Scuola che promuove la libertà di scelta e la nascita di modelli sussidiari orientati a offrire servizi sempre migliori per facilitare la persona e l’impresa nella fruizione dei servizi. A tal fine saranno introdotti meccanismi di cofinanziamento e partecipazione alla spesa, studiati apposta per rendere cittadini e imprese protagoni-
sti della scelta. Insieme saranno promossi sistemi di accreditamento e premialità legati alla valutazione degli operatori. Controlli - Ai fini di una maggiore trasparenza, il piano prevede una riforma dei controlli, facente perno sugli organismi di vigilanza, e la promozione di strumenti di rendicontazione economica, finanziaria e sociale. Università - Sostegno agli studenti meritevoli, anche se privi di mezzi economici, promozione della competizione, del merito e dell’eccellenza. Rilancio del prestito d’onore coniugato a meccanismi di premialità per chi mantiene le promesse fatte all’inizio dell’anno accademico. Valorizzazione dell’autonomia degli atenei, che saranno coinvolti nei processi decisionali. Governance - Sarà rafforzato il modello di governance, improntandolo a principi di decentramento e coinvolgimento nei processi decisionali degli enti territoriali, delle parti sociali e dei corpi intermedi. Le risorse regionali interverranno per potenziare e integrare quelle delle Province e rispondere adeguatamente alle esigenze dei territori. Sostegno alle famiglie in difficoltà Ripensamento del sistema di protezione, alla luce delle nuove fasce di povertà e dei numerosi lavoratori in cassa integrazione o in mobilità. In questo senso la Regione intende promuovere la contrattazione decentrata (territoriale, settoriale, interconfederale) per creare migliori e maggiori garanzie a tutela dei lavoratori coinvolti in crisi aziendali.
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LUNGAVILLA - Arriva a Porana e a Lungavilla la Madonna Pellegrina, la statua proveniente da Lourdes: partita nel giorno dell’Immacolata, lo scorso 8 dicembre, la “peregrinatio Mariae” sta facendo tappa in tutta la Diocesi di Tortona. Il Vescovo, Mons. Martino Canessa, sottolinea che la finalità della peregrinatio è vocazionale: si intende dunque supplicare la Madonna per la maturazione di qualche vocazione maschile e femminile. La statua della Madonna di Lourdes arriverà a Porana sabato 3 marzo alle ore 21: il parroco don Cesare De Paoli invita tutte le associazioni del territorio, anche quelle dedicate al volontariato e al socio-assistenziale, a prendere parte alla cerimonia con rosario meditato e canti mariani. Domenica, poi, ci sarà il saluto al termine della Messa delle ore 9, quando la statua verrà portata in processione dai “camminatori di Santiago” lungo la via della Stazione e la via Roma, che conduce a Lungavilla. Alle 10,45 è prevista l’accoglienza all’incrocio con la via Umberto I e da lì la processione proseguirà per la chiesa di S. Maria Assunta, dove alle 11 verrà celebrata la S. Messa, in occasione delle S. Quarantore.
Altre importanti celebrazioni lunedì 5 alle ore 10 con la partecipazione degli anziani e martedì 6 alle ore 10 con la partecipazione dei bambini della scuola materna, elementare e media. A Porana i tre giorni di adorazione eucaristica sono invece in programma come da tradizione per la festa di S. Giuseppe: quest’anno cadranno venerdì 16 e sabato 17 dalle ore 16 e domenica 18 marzo dalle ore 9. In quell’occasione verranno preparate anche le frittelle di S. Giuseppe e il ricavato servirà per finanziare la opere parrocchiali.
Sabato 10 marzo con Fabio Capello
Mostra di Giorgio Leddi
L’opera di Lodola a Retorbido
RETORBIDO - Sabato 10 marzo a Retorbido si terrà un importante evento culturale che vedrà la presenza di personaggi illustri. Alle ore 15.30 presso il teatro sociale il Direttore Generale dei Beni Culturali Mario Resca, il professor Luigi Megassini e il professor Giuseppe Polimeni illustreranno l’opera di Marco Lodola “Il Re che lancia la corona” e inaugureranno la mostra di Piero Leddi “Trenta anni di studi e disegni sulla famiglia di Ber-
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toldo”. “Durante l’incontro - spiega il sindaco di Retorbido Isabella Cebrelli saranno distribuiti ai partecipanti alcuni volantini raffiguranti alcune bozze dell’artista Piero Leddi. Tra queste bozze, in una sorta di referendum, ne verrà scelta una che potrebbe essere utilizzata per la realizzazione di una statua da collocare in paese”. Al termine l’ex tecnico di Juventus, Milan e Real Madrid Fabio Capello, Claudio Luti e Giorgio Saporiti avvieranno la consultazione popolare per la scelta del prossimo monumento. La futura statua andrà a valorizzare il territorio di Retorbido che vanta già all’ingresso del paese una statua realizzata da Marco Lodola e donata al comune dal noto avvocato Agostino Guardamagna. L’opera d’arte intitolata “Il Re che lancia la corona” vuole essere un omaggio al re longobardo Alboino e al giullare oltrepadano Bertoldo.
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Siamo andati a vedere qual è la situazione di Zavattarello e Romagnese
Opere in Alta Val Tidone contro le frane
A sinistra: una veduta panoramica di Zavattarello con il castello; a destra: l’ingresso del palazzo municipale di Romagnese
ZAVATTARELLO - I comuni dell’Alta Val Tidone Zavattarello e Romagnese stanno fronteggiando attraverso importanti interventi di risanamento il problema dei dissesti idrogeologici che da anni crea disagi e pericoli. A Zavattarello l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Simone Tiglio ha appaltato i lavori di mitigazione di rischio idrogeologico in località Cascine per un importo di 150 mila euro. L’intervento è stato finanziato da Regione Lombardia sui fondi dell’alluvione 2009. Tali lavori consenti-
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ranno di intervenire con opere di regimazione idraulica e di sistemazione di alcuni movimenti franosi che si sono verificati in questa località, abitata da una trentina di persone. “I lavori - illustra il primo cittadino - consistono nella realizzazione di gabbionature, palizzate e nuove briglie che serviranno a ridurre la pressione dell’acqua in corrispondenza del fosso delle Fracce. I lavori partiranno entro fine marzo e saranno conclusi molto probabilmente entro l’estate”. Sempre sul fronte degli smottamenti sono stati completati i lavori di siste-
mazione dei movimenti franosi nelle frazioni di San Silverio, Ossenisio e Casa Cagnone. Le opere, che ammontano a circa 400 mila euro, hanno visto la realizzazione di drenaggi, gabbionature, pulizia di fossi e ripristino dei piani viabili. Salendo nel vicino comune di Romagnese la situazione per quanto riguarda il pericolo di frane e smottamenti non cambia. Anche qui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Aurelio Bramanti darà il via ad opere volte a mettere in sicurezza alcune frazioni e località che sono minacciate dal dissesto idrogeologi-
co. Sarà infatti realizzato l’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico del versante che interessa il cimitero comunale e la località Brada. L’opera finanziata dal Ministero dell’Ambiente per un importo di 513 mila euro, interessa sia il cimitero sia la Casa Albergo. Infine, il comune ha di recente appaltato i lavori di sistemazione e risanamento dell’abitato di Casa Colombini e dell’area Breni. Quest’opera è stata finanziata dallo Stato a seguito dell’alluvione 2009 per un importo di 230 mila euro. Mattia Tanzi
Il sindaco di Voghera riceve il comandante
“Marchio di Qualità Ospitalità Italiana”
VOGHERA - Nei giorni scorsi il sindaco di Voghera Carlo Barbieri ha incontrato il nuovo Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco Vincenzo Giordano, in visita presso la caserma dei vigili di via Turati. Oltre al sindaco, erano presenti all’incontro anche il responsabile della caserma Salvatore Genovese, l’assessore ai lavori pubblici William Tura, il comandante della Polizia Locale Giuseppe Calcaterra, il vice Comandante Gianluigi Algeri il dirigente del settore Lavori Pubblici Massimiliano Carrapa e il dipendente Stefano Zuffi.
SALICE TERME - Il Gal Alto Oltrepò nell’ambito del Progetto “Oltrepo Rurale: un’ipotesi di accordo per la qualità tra operatori e territorio” e Paviasviluppo, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Pavia, nell’ambito del Progetto di animazione “Oltrepò’ Rrurale: un’ipotesi di accordo per la qualità tra operatori e territorio” organizzano per domani, venerdì 2 marzo, dalle 9 alle 13, presso l’hotel Clementi di Salice Terme, un incontro dal titolo “Il Marchio di Qualità Ospitalità Italiana”. L’incontro rivolto ai titolari e operatori di imprese agrituristiche, alberghiere e ristorative operanti nel territorio, affronterà il concetto di qualità e cultura dell’accoglienza nelle imprese turistiche. Particolare attenzione sarà dedicata ai servizi offerti al cliente (informazioni sul territorio, accoglienza, aree comuni, camera, servizi ricreativi ecc) con una analisi dei punti di forza e di debolezza elaborati sulle rilevazioni effettuate sul campo. Durante l’incontro saranno illustrate, attraverso materiale fotografico, le diverse tematiche e saranno affrontati i temi e gli aspetti rilevanti ai fini dell’ottenimento del marchio Ospitalità Italiana e il piano promozionale.
Adottato il nuovo Pgt a Val di Nizza VAL DI NIZZA - Il comune di Val di Nizza nell’ultimo consiglio comunale ha adottato il Piano di Governo del Territorio. Il Pgt è stato redatto, tramite convenzione, in forma associata con i comuni di Cecima, Bagnaria e Ponte Nizza con lo scopo di ottenere uno studio integrato comune nella realtà territoriale. L’estensore del piano, l’architetto Luigi Bariani, ha illustrato la metodologia e gli strumenti utilizzati. Il Pgt punterà sulla salvaguardia ambientale, sulla tutela del paesaggio e la valorizzazione del territorio attraverso il mantenimento del-
le caratteristiche costruttive che identificano le logiche paesaggistiche. Durante il consiglio comunale l’amministrazione guidata dal sindaco Franco Campetti ha approvato la convenzione con Asm Voghera per l’affidamento del sevizio di gestione della rete fognaria, una mozione presentata dalla Coldiretti locale riguardante l’annoso problema dei danni in agricoltura derivanti dai cinghiali e ha confermato Giovanna Giorgetti revisore dei conti. Infine, è stata approvata la convenzione per la tutela minorile con la Fondazione San Germano di Varzi.
Certificazione ambientale Certificazione di qualità
Cementeria di Broni
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IN BREVE BIBLIOTECA / BRESSANA
Premi a chi legge e antiche scoperte La Biblioteca Civica “G. Rodari” e il Comune di Bressana Bottarone, in collaborazione con la casa editrice “Edizioni Saecula”, organizzano per domenica 11 marzo, alle ore 16, presso la Sala Consiglio del Comune di Bressana, la Premiazione del concorso di lettura “Libri: il cibo della mente” che vedrà omaggiati tre lettori della biblioteca civica e la presentazione del libro “Alla scoperta dei geroglifici” di Yves Alphandari. Sarà realizzato un laboratorio didattico gratuito per bambini piccoli e grandi a cura di Gabriella Gavioli per imparare a leggere e scrivere come gli antichi Egizi.
ORATORIO / BRONI Incontri con l’Azione Cattolica Il gruppo di Azione Cattolica di Broni organizza una serie di incontri di formazione rivolti agli iscritti all’associazione e a tutti i fedeli laici. L’invito è esteso non solo ai parrocchiani di Broni, ma pure a quelli delle parrocchie del vicariato di Broni e Stradella. Il primo appuntamento è fissato per venerdì 9 marzo: Mauro Rossi interverrà sul tema “Beati i miti, perché erediteranno la terra”. Lunedì 12 marzo sarà la volta del Presidente diocesano di AC Piero Ponte con un intervento dal titolo “La famiglia e la parrocchia: un percorso formativo”. Venerdì 27 aprile chiuderà la serie di incontri Piera Capitelli, Dirigente scolastico a Broni, sul tema “La famiglia e la scuola nell’educazione di bambini e ragazzi”. Tutti gli incontri si terranno all’oratorio di Broni con inizio alle ore 21.
COMMERCIO / ZAVATTARELLO Percorso formativo Gli operatori del commercio, del turismo e dei servizi del Distretto del Commercio Alta Val Tidone si preparano per essere più competitivi e aggiornati, in un momento in cui la qualità dell’offerta e le capacità professionali possono fare la differenza. Il percorso formativo organizzato in previsione della stagione turistica e realizzato grazie alla Camera di Commercio di Pavia, al Distretto del Commercio Alta Val Tidone e all’Assessorato Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia, ha preso il via il 28 febbraio a Zavattarello. Il percorso, curato da Roberta Ascione di Paviasviluppo e dal Celit di Casanova Staffora, è aperto a tutti gli imprenditori del commercio.
ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici
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UN LUOGO UNA STORIA
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Perché questo “marzo al femminile”? Facciamoci aiutare da un po’ di storia: 8 marzo 1857: per la prima volta un gruppo di operaie protesta e sciopera per migliorare le proprie condizioni di lavoro ed aumentare il salario. Siamo a New York, ma il fatto ha un’eco vastissima nelle città industrializzate dell’Europa occidentale. In un altro giorno di marzo, nel 1911, sempre a New York 148 operaie italiane e dell’est europeo lavorano in una fabbrica tessile che occupa gli ultimi tre piani di un alto edificio: sono per lo più ragazzine tra i 12 ed i 13 anni e lavorano 14 ore al giorno tra tessuti infiammabili, lampade a gas e poca acqua. L’incendio divampa improvviso: le operaie sono chiuse dentro e non se ne salva nessuna. Quando, nel 1977, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite invita gli Stati membri ad indire la Giornata delle Donne, molti Paesi, tra cui l’Italia, scelgono l’8 marzo e allora, sempre nel 1977, l’Unesco proclama che l’8 marzo di ogni anno sarà la Giornata Internazionale delle Donne… Marzo al femminile, dunque: cinque puntate per scoprire più da vicino alcune “Icone femminili nel tempo… a Tortona e oltre”, come recita il titolo del saggio recentemente pubblicato dal Centro Italiano Femminile di Tortona.
MARZO AL FEMMINILE “Questo mondo è una porta chiusa, è una barriera, ma nello stesso tempo è un passaggio”
SIMONE WEIL di PATRIZIA GOVI La prima icona femminile di cui vogliamo scrivere è una donna di pensiero, Simone Weil (1909-1943) che Padre Nazareno Fabbretti tratteggia così, con veloci pennellate: “Filosofa, sindacalista, operaia, guerrigliera, contadina, esule, resistente” (Fabbretti N., “Simone Weil, sorella degli schiavi”). Filosofa, certo, donna di pensiero, ovvio, ma soprattutto donna che ha compreso il proprio tempo come l’occasione favorevole per dare voce ad un’inquietudine interiore che, passo dopo passo, l’ha portata ad avvicinarsi a Cristo e a vivere con Lui un autentico rapporto di amore. Una vita breve, quella di Simone, ma vissuta a tutto tondo, una vita in cui l’essere donna non è mai stato percepito come impedimento, ma, se mai, come un’opportunità in più. Nata all’interno di una famiglia ebrea non praticante, Simone studia all’Ecole Normale Superieure di Parigi e nel 1931 ottiene la laurea in Filosofia che l’abilita all’insegnamento. Da sempre attenta alle sofferenze dei più poveri, nel 1934 lascia la scuola per vivere in prima persona la condizione operaia; entra quindi a lavorare alla Renault, ma anche questa esperienza dura poco, perché nel 1936 esce dalla Francia per arruolarsi come volontaria tra i repubblicani durante la guerra civile spagnola. Però, già nel corso dell’anno precedente, mentre si trova in Portogallo, un evento intenso inizia a cam-
possibilità di un contatto reale, da persona a persona, quaggiù, tra un essere umano e Dio (…). D’altronde né i sensi, né l’immaginazione avevano avuto la minima parte in questa improvvisa conquista del Cristo; ho soltanto sentito la presenza di un Amore analogo a quello che si legge nel sorriso di un
biarle la vita: per caso, in un piccolo paese di pescatori adagiato sulle rive dell’Atlantico, Simone assiste alla processione in onore del Santo patrono e scrive: “Le mogli dei pescatori facevano in processione il giro delle barche reggendo dei ceri e cantavano canti senza dubbio molto antichi, di una tristezza straziante (…) non ho mai udito un canto così doloroso”. Là, improvvisamente, Simone ha la certezza che “il Cristianesimo è per eccellenza la religione degli schiavi e che gli schiavi
l’appuntamento Centro Italiano Femminile Università delle tre età invitano a
non possono non aderirvi ed io con loro” (Weil S., “L’attesa di Dio”). L’inizio della sua intima conversione al Cristianesimo è qui, in questo incontro con il dolore; scrive, infatti: “le religioni che presentano un Dio potente, che esercita
il proprio dominio dovunque, sono false” e, con questa convinzione, si avvicina sempre più al Cristo, il Dio debole, il Dio che muore in croce. Dopo il fallimento della guerra civile e dopo che in Spagna si è affermato il franchismo, Simone viaggia a lungo e, tra il 1937 ed il 1939, si ferma ad Assisi. Qui, un giorno, nella chiesetta della Porziuncola, là dove Francesco ha spesso pregato, “qualcosa più forte di me mi ha costretta, per la prima volta, ad inginocchiarmi” e, da qui in poi, inizia davvero il suo rapporto con Cristo ed è una sorpresa, una novità imprevista e bellissima, che lascia senza parola il pensiero: “nei miei ragionamenti non avevo mai previsto questa
volto amato”. Tornata poi in Francia, lascia Parigi per Marsiglia dove, nel 1940, dopo l’occupazione tedesca e la formazione della Repubblica filonazista di Vichy, è raggiunta dalle misure discriminatorie antisemite. Non può più insegnare e, per mantenersi, si unisce al lavoro delle contadine nella Valle del Rodano, proseguendo in una vita di stenti fino al 1942 quando con la famiglia riesce a raggiungere gli Stati Uniti d’America. A New York si impegna attivamente a favore dei più poveri dei quartieri neri di Harlem, ma è inquieta: vuole tornare in Europa, per partecipare in prima persona alla resistenza contro il totalitarismo nazista. Quindi il soggiorno americano dura davvero poco, poiché nello stesso 1942 Simone è a Londra dove non dà tregua alla propria già fragile salute, tanto che nell’aprile del 1943 è ricoverata presso il sanatorio di Ashford dove muore il 24 agosto dello stesso anno. È ormai cristiana da tempo, ma ha sempre rifiutato il Battesimo perché non se ne sentiva degna Si fa battezzare lì, nel sanatorio, poco prima di morire, dall’amica Simone Deitz, con l’acqua del rubinetto e Padre Fabbretti scrive: “il suo breve, intenso, appassionato cammino di vita e di pensiero verso l’Assoluto, verso Cristo, ha avuto il crisma di una radicale povertà di segni esteriori: la stanza di una clinica, l’acqua di un rubinetto, una battezzante laica”.
Marica Sturini, presidente Unitre introduce l’iniziativa; Patrizia Govi dà voce a Penelope, “Una donna davanti al mare”, racconto vincitore del concorso letterario Codex Purpureus;
UN POMERIGGIO INSIEME
Annamaria Silvestri Carniglia, presidente del CIF presenta il saggio “Icone femminili nel tempo…a Tortona e oltre” che è a disposizione degli intervenuti i quali possono lasciare la propria offerta che sarà devoluta all’Ufficio Missionario diocesano…
GIOVEDI’ 8 MARZO dalle ore 17 presso la sede Unitre
…e, per finire, dolci tentazioni
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
EVENTI E CULTURA
Domenica 4 marzo nella parrocchiale di Redavalle
Torna la Rassegna con otto spettacoli da sabato 3 marzo
Il “Karakorum” in concerto Troviamoci a teatro a Broni
Il coro Karakorum di Milano diretto da Anna Pavan
REDAVALLE - Domenica 4 marzo, alle ore 17, si terrà nella chiesa parrocchiale dei Santi Rocco e Martino a Redavalle un concerto di Polifonia sacra con musiche dal XVI al XVIII secolo. In programma il famoso “Alleluia” di Haendel, un “Crucifixus” di Lotti a otto voci e musiche di altri importanti compositori dell’epoca, tra cui Monteverdi e Tallis. Eseguirà il gruppo vocale “Karakorum” di Milano. In chiusura del concerto si uniranno al canto anche i bambini del coro di Montalto Pavese e i bambini dei coristi. Il ricavato delle offerte sarà devoluto per il restauro del monumentale organo a can-
ne della Parrocchiale dei Redavalle. Nel gruppo vocale “Karakorum”, nato nel 2003, sono confluite importanti esperienze musicali, accomunate dalla passione per la polifonia sacra e profana dei periodi rinascimentale e barocco e dal desiderio di far conoscere e apprezzare questo straordinario repertorio. Il “Karakorum” è diretto da Anna Pavan. Diplomata in pianoforte sotto la guida del maestro Carlo Bruno, ha studiato canto col soprano Mary Lindsay. Il “Karakorum” ha cantato nel corso degli anni al Museo Bagatti Valsecchi, all’Orto Botanico di Brera, alla chiesa di Sant’Antonio Abate.
Ha partecipato alla Settimana Musicale di Oleggio e collaborato con l’associazione Danza Antica (ADA). Più recentemente altri concerti hanno avuto luogo alla Chiesa dell’Incoronata di corso Garibaldi, alla Certosa di Garegnano, a Milano, all’Acquario Civico, alla basilica di San Nazaro, all’abbazia di Santa Maria Rossa in Crescenzago, alla Sala Maddalena di Monza, a Palazzo Archinto, in S. Maria alla Fonte sul Naviglio, all’abbazia di Mirasole, al Santuario di San Barnaba, ai Santi Filippo e Giacomo di Nocetum. L’ultima esecuzione si è tenuta all’abbazia di Chiaravalle il 23 ottobre dello scorso anno.
Due incontri nel mese di marzo a Stradella
La salute del fegato in primo piano STRADELLA - Presso la Sala della Cultura, nel Palazzo Comunale di Stradella, si terranno due incontri “Per conoscere e prevenire le malattie del fegato”, giovedì 15 marzo, alle ore 21 e martedì 27 marzo dalle ore 9 alle 12,30 e dalle 14,30 alle ore 17. Nella prima giornata (giovedì 15 marzo) si vuole sensibilizzare i cittadini sulle patologie del fegato attraverso una dettagliata esposizione di quelli che sono i fattori di rischio. I cittadini avranno anche l’occasione di un “faccia a faccia” con gli specialisti epatologi per chiarire dubbi ed incertezze. Nella seconda giornata (martedì 27 marzo) invece si “scende in campo”. Il singolo cittadino, chiunque lo vorrà, potrà eseguire, in tempo reale, il test delle transaminasi in modo assolutamente gratuito ed in seguito
ricevere i giusti consigli dallo specialista epatologo. Interverranno giovedì 15 marzo il professor Pierangelo Lombardi Sindaco del Comune di Stradella, Piergiorgio Maggi Vice Sindaco e Assessore al Welfare di Stradella, dottor Giovanni Belloni Direttore Unione Ospedaliera Medicina di Stradella, il dottor Emmanouil Peros Dirigente Medico U.O. Medicina di Stradella e Responsabile Ambulatorio Epatologia ed Ecografia Interventistica. L’iniziativa sarà realizzata con il contributo dell’industria farmaceutica Roche e in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Pavia, l’Ordine dei Medici di Pavia e l’Assessorato al Welfare del Comune di Stradella. d.c.
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BRONI - Ritorna anche quest’anno “Troviamoci a teatro…”, la rassegna teatrale organizzata dall’oratorio di Broni, con il patrocinio del Comune e della Nuova Pro Loco della città. La manifestazione giunge alla sua sesta edizione ed è dedicata al grande attore dialettale bronese Mario Salvaneschi, a tutti noto come Lasarat. Anche per il 2012 la “cifra” della stagione è il teatro in vernacolo. Broni è infatti patria indiscussa di questo genere teatrale che trova nella dimensione popolare la sua più rilevante peculiarità. Lo scopo quindi di “Troviamoci a teatro…” è prima di tutto quello di celebrare il dialetto come espressione della cultura della nostra terra e delle sue grandi ricchezze. La rassegna vuole anche essere un tributo al’impegno di tante compagnie amatoriali operanti nel nostro territorio che diventano luogo di incontro, di amicizia, di partecipazione attiva, di riscoperta di tradizioni e, in moltissimi casi, strumento per fare un po’ di bene a favore di chi è nel bisogno. Le serate in cartellone saranno otto. Si parte sabato 3 marzo alle ore 21 con il la-
boratorio teatrale “Città Giardino” di Pavia (nella foto) che porterà in scena la commedia dal titolo “Suta a chi tuca”, per la regia di Lina Pagliughi. Sul palco scorrerà la vita di una famiglia della borghesia pavese che viene scossa dall’arrivo di un’inattesa eredità. Tra i cugini pretendenti si scatena una vera e propria competizione che cambierà l’esistenza di due di loro. Non mancherà il tradizionale colpo di scena che risolverà la vicenda. Il sabato successivo, 10 marzo, sarà la volta della Compagnia teatrale dell’Unitre di Casteggio con “Fantasmi int l’ustaria”; sabato 17 marzo con la compagnia “Recitiamo insieme” di Castelnuovo Scrivia con “Andrea Lumaga
trasporti rapidi”, sabato 24 marzo la compagnia teatrale “Fuoridicopione” di Voghera con “Una fidanzata per due”, sabato 31 marzo la compagnia comico - dialettale “La vecchia Stradella”con “Litiga ti, litiga mè, ma al palasi l’è sempar in pe”, domenica 1 aprile il Laboratorio teatrale dell’Unitre di Broni con “Streghe, strie, masche - storie di donne svanite nel fumo”. Come tradizione, dopo Pasqua, la Compagnia dialettale dell’oratorio di Broni chiuderà la stagione teatrale con la nuova rivista dal titolo “Al ladar simpatic”, rivisitazione in chiave bronese di Robin Hood. L’appuntamento è per due serate: sabato 21 e sabato 28 aprile. m.r.
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
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Il romanzo d’esordio del vogherese Alberto Zella
Dal 4 marzo al Museo di Casteggio
Sognando con Mrs. Pennington
Abitare nell’antichità, forme e modelli
VOGHERA - “Noi siamo della stoffa di cui sono fatti i sogni e la nostra piccola vita è cinta di sonno”: lo dice Shakespeare nella “Tempesta”. E questa frase sta bene dopo il frontespizio del libro “Io e Mrs Pennington”, romanzo d’esordio del vogherese Alberto Zella, uscito di recente per i tipi di Solfanelli (pagg. 288, 19 euro). Suona, in realtà, come un invito che ci introduce in una storia accattivante, ricca di mistero, a tratti poetica e non priva di colpi di scena. Poi, l’incipit: “Questa storia ebbe inizio qualche anno fa, ma quando ripenso a quegli avvenimenti ho la sensazione che da allora sia trascorso moltissimo tempo. Era l’epoca in cui la mia passione diventava sogno e la mia paura mostrava ciò che temeva, e ciò che temeva accadeva. La mia povera anima sembrava destinata a essere risucchiata nel nulla in ogni notte di incubo. Eppure di quel ‘Tempo dei Sogni’, così vicino, così lontano, sento ancora oggi, di tanto in tanto, un’incredibile nostalgia”. Da qui prende il largo la
narrazione, tutta in prima persona, del protagonista, Davide Rossero, un uomo prostrato dalla routine quotidiana e influenzato negativamente nell’umore da frequenti disturbi del sonno, da incubi sgradevoli. È anche per questo che Davide decide di troncare con la sua vita di sempre e viene trasferito all’estero per lavoro. Destinazione: Londra, una città che il rincorrersi degli avvenimenti ci fa sembrare già lontana o addirittura senza tempo. A Londra, davanti alla Royal Albert Hall, Davide incontrerà Mrs Pennington, la donna che non solo gli affitterà un appartamento in cui vivere, ma che condizionerà la sua esistenza. Ma che romanzo è, davvero, “Io e Mrs. Pennington”? Ben presto ci accorgiamo che la storia è difficilmente ascrivibile a un genere e che il protagonista, in realtà, è il sogno. La struttura narrativa ruota intorno a un centro di gravità assente: “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud. Ripropone, insomma, un dilemma antico quanto l’uomo e a cui nessuno sembra avere trovato una rispo-
sta definitiva: perché sogniamo? I sogni portano Davide Rossero in un mondo arcano, nascosto nel profondo dell’anima, dove il bene e il male combattono la battaglia di un’intera vita e i ricordi giacciono in attesa di essere liberati dalla loro prigione e di rivelarsi nella visione onirica. La sottile divisione tra il sogno e la veglia diventa a un tratto impalpabile: è vano fuggire l’inquietante presenza di un uomo misterioso che lo bracca perfino in Inghilterra, dove ha sperato di trovare quiete. Ed è sempre nel sogno che ci viene rivelata la nostra essenza, come ben sa Mrs. Agatha Pennington. Vera signora dei sogni e leader carismatica della Società del Mercoledì, che si riunisce nella sua casa di Cranley Gardens, è lei la benefica presenza che invia a Davide le visioni oniriche che curano i dolori dei ricordi e in cui una ragazza nasce da una conchiglia. I sogni conducono Davide (e i lettori) lungo il tunnel che unisce i misteri dell’infanzia a quelli dell’età adulta. Ci scorre il fiume della psicanalisi sotto le pagine scritte da Alberto
Zella, e si porta con sé descrizioni accattivanti, in bilico tra la letteratura della memoria e il fantastico. “Io e Mrs. Pennington” è un romanzo pensato dall’autore (classe 1960) durante i tragitti in treno per pendolarismo e nasce dalla sua passione proprio per le letture psicoanalitiche. Laureato in Economia e Commercio e impiegato presso una società del gruppo Eni, Alberto Zella compie frequenti viaggi all’estero, soprattutto in Nord Africa e Nord Europa, il che gli ha fornito materiale per la sua scrittura, molto rispettosa della geografia dei luoghi e delle persone. Così attenta, così controllata, così evocativa… da sembrare un sogno. Matteo Colombo
CASTEGGIO - Quest’anno il tradizionale appuntamento del Museo di Casteggio con l’archeologia è dedicato al modo di abitare nell’antichità, in particolare alla casa in epoca romana. Nelle quattro serate previste saranno affrontati i molteplici aspetti di questo complesso e affascinante argomento. A guidare gli incontri cinque valenti studiosi: il prof. Stefano Maggi (Università di Pavia), il dott. Enrico Corti (Università di Pavia), la dott.ssa Elena Gagliano (Università di Pavia), la dott.ssa Rosanina Invernizzi (Soprintendenza Archeologica della Lombardia) e la dott.ssa Valentina Dezza (Università di Torino). In occasione della prima conferenza, domenica 4 marzo alle ore 17.30, verranno presentati al pubblico alcuni reperti, di varia provenienza, recentemente restaurati grazie al contributo della Regione Lombardia (relazione a cura di Rosanina Invernizzi). Sempre in quella domenica
a Palazzo Certosa Cantù, alle ore 18, Stefano Maggi (Università degli Studi di Pavia) relazionerà su “Domus e villa, tra negotium e otium”. Di seguito il programma degli altri incontri: domenica 11 marzo, Palazzo Certosa Cantù, ore 18, Enrico Corti (Università degli Studi di Pavia) su “Le case romane: uno sguardo alle fonti letterarie”; domenica 18 marzo, Palazzo Certosa Cantù, ore 18, Elena Gagliano (Università degli Studi di Pavia) su “Il mito in contesto: decorazioni parietali e musive delle case romane”; domenica 1 aprile, Palazzo Certosa Cantù, ore 18, Rosanina Invernizzi (Soprintendenza Archeologica della Lombardia) e Valentina Dezza (Università degli Studi di Torino) su “Abitare in Oltrepò nell’età romana”. Al termine di ogni appuntamento sarà offerto un aperitivo con vini d.o.c. dell’Oltrepò pavese; un ulteriore modo per valorizzare il territorio e le sue proposte.
Il 3 e 4 marzo per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla
Regala la Gardenia dell’AISM TORTONA - Il primo week end di marzo, proprio in occasione della festa della donna, tornerà la Gardenia dell’AISM, l’appuntamento con la solidarietà per combattere la Sclerosi Multipla: uno dei più importanti momenti di raccolta fondi organizzati a livello nazionale dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. In provincia di Alessandria le gardenie dell’AISM vi aspettano sabato 3 e domenica 4 marzo: in alcuni punti della provincia potrete trovare le gardenie anche domani, venerdì 2. I volontari della sezione provinciale dell’associazione saranno presenti in circa 120 punti di solidarietà principalmente piazze, parrocchie e centri commerciali - per distribuire migliaia di piante di gardenia: il ricavato dell’iniziativa sarà utilizzato per sostenere i progetti di ricerca scientifica e i servizi di assistenza dedicati alle persone con sclerosi multipla del territorio. Ancora una volta l’iniziativa di raccolta fondi dell’AISM è stata fissata in concomitanza con la festa della donna: da qui lo slogan di questa edizione “per la festa della donna, regala questa mimosa” che appare sopra l’immagine di una splendida gardenia fiorita. Tale scelta è tutt’altro che casuale dal momento che la sclerosi multipla, malattia cronica, tra le più gravi del sistema nervoso centrale,
colpisce principalmente proprio le donne, con un rapporto di due a uno rispetto agli uomini. Le gardenie dell’AISM si potranno trovare oltre che nel capoluogo, anche nei centri zona e in molti altri comuni del territorio: tortonese, valenzano, novese, acquese e casalese. L’obiettivo della Sezione provinciale dell’associazione per questa nuova edizione dell’iniziativa è quello di rinnovare e, se possibile superare, il notevole risultato raggiunto lo scorso anno quando, grazie all’impegno dei suoi volontari ma soprattutto all’adesione della popolazione locale, sono state distribuite oltre 4.300 piante di gardenia. Per raggiungere questo traguardo c’è però bisogno del supporto di tutta la comu-
nità: l’invito dunque è quello di cogliere l’occasione dell’approssimarsi della festa della donna per regalare un fiore di grandissimo valore. Con la gardenia bianca dell’AISM, infatti, oltre ad un messaggio d’amore e di amicizia daremo anche un preziosissimo segno di solidarietà e di speranza, aiutando la lotta contro la sclerosi multipla. A Tortona le gardenie dell’AISM si possono al in Via Emilia, presso l’Ospedale Civile e il Centro Commerciale Oasi, l’Esselunga e la NovaCoop. I volontari dell’associazione saranno inoltre presenti a Carbonara, Casalnoceto, Castelnuovo Scrivia, Pontecurone, Sarezzano, Villalvernia e Volpedo. d.c.
...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Restauro dell’Antico Organo “Tornaghi 1843” nella Parrocchiale di Trezzano sul Naviglio (MI)
Giovedì 1 marzo 2012
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
IL POPOLO
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ERTONINO
CASTELNUOVO - VAL GRUE -
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30
(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1 al 7 marzo 2012 Giovedì 1 marzo: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 2: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 3: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 4: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264)
Ricco calendario di manifestazioni organizzate dal Comune e dalla Diocesi
La città celebra il patrono San Marziano
In alto lo storico Pino Decarlini e l’assessore Emanuela Patta durante la conferenza di presentazione delle iniziative; a destra: particolare dell’affresco raffigurante San Marziano, conservato nel Salone dell’Episcopio di Tortona
TORTONA - Mercoledì 22 febbraio, nella Biblioteca Civica, si è svolta la conferenza di presentazione del ricco calendario delle manifestazioni organizzate dalla Diocesi e dalla Città di Tortona, in occasione della festa del santo patrono, san Marziano. Sono intervenuti lo storico Pino Decarlini, l’assessore alle Pari Opportunità Emanuela Patta, il Vicario Generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi e la Responsabile degli Istituti Civici Culturali Luisa Iotti. Appuntamenti culturali significativi fanno infatti corona alle tradizionali celebrazioni liturgiche: triduo di sabato 3, domenica 4 lunedì 5 marzo, veglia di preghiera a cura del Gruppo giovanile delle parrocchie del Duomo e di san Matteo, e solenne pontificale con il card. Dionigi Tettamanzi la sera di martedì 6 marzo. Come appena detto i momenti culturali sono particolarmente apprezzabili contribuendo a restituire alla festività del nostro santo patrono anche un momento “laico” che restituisce alla festività il posto che gli compete nella vita cittadina. Sabato 3 marzo, alle ore 21 in cattedrale sarà eseguita la “Petite Messe Solennelle” di Gioacchino Rossini. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la Rassegna “A tutto coro!” e sarà un’occasione ghiotta per ascoltare un capolavoro di uno dei più prolifici autori di musica classica. La “Petite messe solennelle” fu scritta per dodici cantanti, di cui quattro solisti, due pianoforti e un armonium. Rossini la volle anche orchestrare, nel 1867, sia perché spinto da più parti, sia, soprattutto, perchè ritenendo che se l’orchestrazione fosse
stata fatta da qualche altro musicista dopo la sua morte, l’opera non avrebbe avuto quella caratteristica per cui la scrisse. Saranno impegnati nell’esecuzione il soprano Erika Grimaldi, il mezzosoprano Gosha Kowalinska, il tenore Enrico Iviglia, il basso Andrea Porta, ai pianoforti Don Pierangelo Pietracatella e Roberto Mingarini, all’armonium Daniele Ferretti, il Coro di Alessandria “Mario Panatero”, tutti sotto l’abile direzione di Gian Marco Bosio. Don Pierangelo Pietracatella, al quale sarà affidato il ruolo del primo pianoforte, è pianista e direttore di coro, si è diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Musica di Alessandria. Ha collaborato alla rappresentazione di numerosi allestimenti operistici e concerti di musica sacra sia come pianista, organista che come direttore di coro. Don Pietracatella, maestro collaboratore e pianista di scena al Théatre de l’Opéra di Nizza, per il quale ha collaborato anche con l’Opéra di Montpellier, attualmente è parroco di Vignole Borbera e membro della Commissione Diocesana per l’Arte Sacra. Domenica 4 alle ore 16,30 nella sala convegni della Fondazione C.R.Tortona vi sarà l’appuntamento con la storia: “Storia, arte e letteratura attorno a San Marziano”. Un momento particolarmente significativo nel corso del quale Giuseppe Decarlini presenterà, nell’ambito di un più ampio discorso sulla figura del primo vescovo di Tortona, l’edizione anastatica di due volumi ormai introvabili, se non sul mercato antiquario che hanno a che vedere con l’abbazia (ora
scomparsa) di san Marziano e la figura di un celebre Marziano da Tortona appartenente alla famiglia dei nobili Rampini. Il primo volume, ristampato nel 2011, dal titolo “Storia ed Arte nel Tortonese”, è la riproduzione esatta del Supplemento che l’allora Società per gli Studi di Storia, d’Economia e d’Arte nel Tortonese, ora Società Storica Pro Iulia Dertona, omaggiò all’ottavo Congresso storico subalpino nel settembre del 1905. Si cercò, allora, di presentare Tortona e la sua storia, evidenziando sia avvenimenti storici, quali il periodo comunale 1156-1213, l’assedio della città e del Castello del 1745 e del 1799, servendosi di autori autorevoli come Cereti e Gabotto, sia ponendo in luce le qualità artistiche della città, servendosi dei saggi del dottor Sant’Ambrogio relativi alla Lapide di Perino da Tortona del 1426 e al Trittico di Macrino d’Alba nella cappella episcopale di Tortona. Il secondo volume è la ristampa de “L’origine e vita storica della Abbazia di San Marziano di Tortona. Spigolature di storia benedettina del 1902”. L’autore è Placido Lugano, nato a Pozzolo Formigaro nel 1876. Nel 1892 entrò nel monastero Olivetano di san Prospero presso Camogli.
Iniziò il suo lavoro di ricerche storiche a Monte Oliveto Maggiore, nel 1920 fu eletto Abate di Santa Maria Nova in Roma e Procuratore generale dei Monaci Olivetani. Si occupò anche di Tortona, pubblicando importanti studi sull’antica Abbazia di San Marziano e sull’Abbazia cistercense di Rivalta Scrivia. L’opera sull’Abbazia di San Marziano è la trascrizione di una lettura fatta dal Lugano all’Accademia “Leone XIII” di Tortona il 2 maggio 1901. Venerdì 9 marzo presso la Biblioteca civica ci sarà l’incontro con il professor Edoardo Barbieri, docente di Storia del libro presso la Cattolica di Milano, che parlerà sul tema “Archeologia del libro e la riscoperta di una biblioteca gesuitica”. Domenica 11 marzo alle ore 9,30 al Centro Mater Dei, nell’ambito della giornata missionaria, si terrà il convegno del Movimento Laicale Orinino sul tema “Don Orione ci chiama ad essere famiglia di Dio”. L’assessore alle Pari Opportunità, Emanuela Patta, durante la conferenza di mercoledì ha sottolineato come sia “importante celebrare con adeguata solennità la Festa del Santo Patrono, San Marziano, come utile elemento di riscoperta delle comuni radici sociali e come strumento di promozione della coesione sociale, nonché allo scopo di valorizzare congiuntamente l’originale patrimonio culturale e di tradizioni della nostra città”. “Questa ricorrenza - ha aggiunto - ci offre l’occasione di presentare alla cittadinanza anche un piccolo “assaggio” di quella collana editoriale Antichi e Rari della Biblioteca Civica di Tortona che da qualche tempo era nelle intenzioni dell’amministrazione comunale e in particolare dell’assessorato alla Cultura, guidato da Giorgio Musiari. La manifestazione fornisce l’opportunità di dar conto, visibilmente, del pluriennale e finora silenzioso lavoro del recupero del patrimonio di cultura della nostra tradizione storico-letteraria locale. In questa opera meritoria di salvaguardia delle testimonianze del nostro glorioso passato, l’Amministrazione comunale di Tortona non è stata lasciata sola, infatti, ha potuto avvalersi del generoso e prezioso apporto dei nostri partners pubblici, la Fondazione CRTortona, la Diocesi e la Società Storica Pro Iulia Dertona. E’ pertanto auspicabile che tale proficua collaborazione prosegua e si rafforzi nel tempo a beneficio e tutela di un ricco patrimonio culturale fino ad oggi sconosciuto”.
VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 5: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); dalle ore 15,30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 6: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 7: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 4 marzo 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
“Esuli” di Gianni Oliva sulla tragedia delle Foibe ALESSANDRIA - La Provincia di Alessandria, in collaborazione con l’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia - Comitato provinciale Alessandria e Tortona avrà una giornata del Ricordo tutta sua. Venerdì 2 marzo, alle ore 18, Gianni Oliva, studioso della storia del Novecento e soprattutto di quella solitamente meno indagata sarà presente presso la Sala del Consiglio provinciale di Palazzo Ghilini per presentare il libro “Esuli”, la sua ultima fatica letteraria che illustra vicende che narrano di foibe, ma anche di campi profughi e della tragedia degli italiani di Istria, Dalmazia, Fiume, costretti a lasciare le loro terre per poter essere ancora italiani e che è stato citato e presentato dallo stesso autore durante la puntata di Porta a Porta dedicata alla Giornata del ricordo, andata in onda su Raiuno una decina di giorni fa. “Ho pensato a Gianni Oliva, uno dei massimi esperti dell’argomento, al quale si dedica da anni con passione e precisione, per fare insieme a lui e ai rappresentanti dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia una riflessione sugli avvenimenti delle Foibe e dell’Esodo nel se-
condo dopoguerra ma soprattutto sulla determinazione e il coraggio degli esuli di sentirsi e voler essere ancora italiani, nonostante le penalizzazioni subite a causa degli eventi storici e in qualche modo di esserlo due volte, per nascita e per scelta” - come ha dichiarato Rita Rossa. A moderare il dibattito sarà la professoressa Silvia Martinotti della Società di Italianistica, grande appassionata dell’argomento, a portare la testimonianza degli esuli sarà il tortonese Benito Susigan, in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. d.c.
Il Comune concede le opere sacre
Accordo con il museo diocesano TORTONA - La Giunta, nella seduta della scorsa settimana, ha deciso di concedere alla Diocesi di Tortona le opere artistiche di soggetto sacro di proprietà del Comune. E’ stato il Vescovo, Mons. Martino Canessa, a chiedere al Comune di Tortona di valutare l’opportunità di concedere in deposito per l’esposizione nel Museo Diocesano alcune opere di soggetto sacro detenute dal Comune e dal medesimo conservate nei magazzini. Prosegue così la proficua collaborazione fra il Comune e la Diocesi che rientra in un più ampio il Protocollo d’Intesa “Sistema Museale di Tortona e del Tortonese” che prevede tra le proprie finalità promuovere la “conoscenza, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico - artistico e archeologico, custodito ed esposto nei musei o presente sul territorio di cui sono titolari, anche mediante accordi di cooperazione”. Questo protocollo è stato sottoscritto, nel 2003, tra il Comune di Tortona e la Diocesi di Tortona, la Fondazione Cassa di Risparmio
di Tortona, la Piccola Opera della Divina Provvidenza (Don Orione) ed è finalizzato a dare continuità e sistematicità alle esperienze di collaborazione interistituzionale fra i predetti attori culturali del territorio e alla “messa in rete” dei loro musei locali, che tale azione di rete si concretizza anche nel coordinare, per quanto possibile, gli interventi di valorizzazione dei Beni Culturali della Città e del territorio di Tortona. In particolare, per quanto riguarda il Comune e la Diocesi di Tortona tale esperienza di collaborazione ha radici storiche e vanta precedenti significativi nella convenzione sottoscritta il 7 luglio 1904 per la cessione in deposito al museo civico, da parte del Vescovo, mons. Igino Bandi, di 13 lapidi di proprietà diocesana e nel decreto vescovile del 15 settembre 1904, con il quale lo stesso Vescovo Bandi formalizzava la cessione in deposito al Museo civico del monumentale sarcofago di Elio Sabino. Le opere saranno rilasciate in comodato d’uso per dieci anni. p.s.
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Mostra - Convegno al Parco Scientifico Tecnologico da oggi fino a sabato
Tortona ospita la nuova Agroenergia TORTONA - Si apre oggi e proseguirà fino a sabato 3 marzo, la Mostra Convegno Agroenergia (MCA), giunta alla sua sesta edizione, che si pone come punto di riflessione per l’intero comparto delle agroenergie. L’evento, organizzato in collaborazione tra Energetica Distretto agro energetico Italia Nord Ovest e Polibre, Polo d’Innovazione delle Energie Rinnovabili e Biocombustibili di Tortona, è l’occasione per un dibattito di alto livello sulle prospettive e sui mercati, proprio in un momento in cui le rinnovabili corrono e le importanti modifiche legislative attese da un anno sono in forte ritardo. Quest’anno MCA, che si svolgerà interamente al Parco Scientifico e Tecnologico a Tortona (PST), in una nuova area espositiva e porta con sé diverse novità,
come ha annunciato Piero Mattirolo, amministratore delegato di EnergEtica, a cominciare dalla strategica partnership con il Polibre, Polo di Innovazione Energie Rinnovabili e Biocombustibili di Tortona e l’Osservatorio Agroenergia. Con l’entrata di nuove importanti realtà del mondo delle agroenergie, il PST, sede del Polo d’Innovazione della Regione Piemonte per le Energie Rinnovabili, diviene a tutti gli effetti il bari-
centro e punto di riferimento di tutto il settore agroenergetico. La sesta edizione di MCA vedrà la presenza di un’area espositiva di 1000 mq all’interno del PST, le sessioni parallele delle Assise del Biogas e del Focus Biomasse ad alto profilo politico-istituzionale e professionale, la presentazione dell’Osservatorio Agroenergia - Nuovi scenari delle agroenergie, uno studio che andrà a tracciare un quadro d’insieme delle agroenergie
alla luce delle linee guida sulle rinnovabili, attese per gli inizi del 2012 e le visite guidate agli impianti di produzione di biogas e le prove in campo. La Mostra Convegno Agroenergia crea all’interno del PST uno spazio dinamico di business, di contatti, di saperi e di nuove professionalità e sarà l’appuntamento per presentare ufficialmente il Club della Gassificazione, che nasce per iniziativa del Polibre, EnermHy il Polo d’Innovazione della Regione Piemonte e di EnergEtica Distretto Agroenergetico Italia Nord Ovest e di UNCEM, con l’obiettivo di riabilitare la tecnologia della gassificazione che ha creato molte aspettative e molte delusioni, in un momento dove la tecnologia sta passando dalla fase di sviluppo all’operatività commerciale. p.s.
Appuntamenti di marzo Il gruppo Gavio diventa a Sale con “Ra Carsèra” azionista di Impregilo
SALE - Dopo i graditi incontri musicali tenuti dal professor Pietro Baldi, per gli iscritti de “Ra carsèra” inizia un mese ricco di altri appuntamenti interessanti. Comincerà questa sera, giovedì 1 marzo don Piergiorgio Fugazza con “La preghiera nei Salmi”. Mercoledì 7 marzo sarà la volta del professor Giampaolo Bovone, presidente dell’associazione Sarina, che parlerà del famoso burattinaio tortonese; giovedì 15 l’avvocato Marcello Traversa discetterà di “Se-
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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parazione e divorzio: dalla teoria alla pratica”; venerdì 23 il pubblico sarà introdotto nelle “Trame di corte nella casa Giulio - Claudia” dal professor Andrea Pellizzari; infine, giovedì 29 la dottoressa Tea Baraldi svolgerà il tema “Il figlio imperfetto tradisce il sogno dei genitori, esce dagli schemi. Che fare?”. Continua intanto a pieno ritmo, con un’assidua frequenza da parte degli iscritti, il corso di formazione per genitori ed educatori. Dopo i due incontri con la pediatra Emilia Mandrini e la psicologa Cristina Ferrari, sono cominciati gli incontri con i responsabili della Croce Rossa Italiana BVS per apprendere le più elementari e basilari nozioni di pronto soccorso. Verso la fine di marzo, avrà inizio il corso dedicato ai fedeli amici a quattro zampe con l’etologa Lola Banti. Proseguono anche i laboratori di pittura, ricamo, spagnolo, cucina, ginnastica, restauro e tedesco.
TORTONA - Il Gruppo Gavio è diventato il principale azionista di Impregilo, la multinazionale e principale gruppo italiano nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria, leader nella realizzazione di infrastrutture per il trasporto (costruzioni ferroviarie) e nelle opere di ingegneria per l’ambiente. Durante l’accordo siglato sabato scorso, è stato ceduto il 33, 3% della holding Igli da parte di Atlantia alla Argo Finanziaria (di cui Beniamino Gavio è presidente) per 87,6 milioni di euro. Il gruppo Argo Finanziaria, attraverso le sue subholdings ASTM Spa (Autostrade Torino - Milano) e la SIAS (Società Iniziative Autostradali e Servizi) controlla circa 1000 km di rete autostradali. Argo Finanziaria, oltre al settore autostradale opera anche nel campo delle infrastrutture raggruppando numerose imprese di costruzioni, tra le quali la Itinera Spa, la Codelfa Spa, la Sea Spa, la
Il giornalino “mitologico” del S. Giuseppe TORTONA - Le classi quarte della scuola Primaria San Giuseppe di Tortona hanno aderito a un progetto presentato dagli studenti universitari di Pavia che li ha coinvolti nella realizzazione di un giornalino creativo fatto con la tecnica del pop-up, l’argomento scelto è stato quello della guerra di Troia. Gli alunni, già precedentemente preparati dalle insegnanti sul tema, hanno assisitito a una lezione teorica in cui è stato approfondito il tema del mito e della battaglia con i relativi personaggi mitologici: le vicende di Ulisse, Menelao, Elena, Achille li hanno entusiasmati e il lavoro della costruzione del giornalino è stata un’attività completa da un punto di vista teorico e pratico. Arte, italiano, storia si sono mescolate tra loro diventando materie piene di fascino e il prodotto finale ha dimostrato pienamente co-
IN BREVE SCUOLA / TORTONA
I bambini imparano a fare i tatuaggi Giovedì 23 febbraio gli alunni delle classi seconde della Scuola Primaria “S. D’Acquisto” hanno potuto sperimentare un’attività artistica di significativa importanza culturale: l’antica pratica dei tatuaggi con l’Henné. Sapientemente guidati dalle mani esperte di due mamme di origine magrebina, i bambini hanno preparato una tintura a base di foglie di Henné, un’erba dalle proprietà terapeutiche e hanno scelto alcuni disegni della tradizione nordafricana per realizzare tatuaggi temporanei con l’impasto preparato. L’esperienza si inserisce in un percorso educativo che prevede una serie di iniziative volte ad educare alla conoscenza e alla valorizzazione di tradizioni culturali diverse, all’importanza delle relazioni con gli altri, ai valori della solidarietà, della responsabilità e della pace.
EVENTI / CASTELNUOVO SCRIVIA Incontro dedicato alle donne Domenica 4 marzo, in occasione della festa della donna, al Centro San Rocco di Castelnuovo Scrivia alle ore 16 sarà presente Maria Teresa Stefanelli, volontaria del “Movimento dei Focolari” per un incontro sul tema “La donna come persona”.
ASSOCIAZIONI / TORTONA L’AVO collabora con la Residenza Lisino Per l’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) di Tortona, a gennaio si è concluso il corso di preparazione per i volontari da inviare alla casa di riposo Lisino, tenuto da due psicologhe, un neurologo e il dirigente della struttura in questione, i quali, in diverse tappe, hanno illustrato le problematiche degli ospiti della casa di riposo, dando anche suggerimenti su come i volontari possono comportarsi negli incontri. Martedì 21 febbraio è iniziata la nuova esperienza nella struttura tortonese, con alcuni volontari che si sono offerti di abbinare questo tipo di servizio con quello che già svolgono in ospedale. Con il nuovo Corso AVO che si terrà nel prossimo autunno, potranno arrivare anche altri volontari, interessati ad approfondire il contatto con il mondo degli anziani.
interstrade Spa, segnaletica stradale srl ed altre partecipazioni. Con questa acquisizione Beniamino Gavio (nella foto), già tra i membri del comitato esecutivo di Impregilo, è diventato il primo socio del più grande general contractor italiano nel settore delle grandi opere (Impregilo appunto), vale a dire un gruppo capace di soddisfare oltre al ciclo di progettazione, anche la realizzazione e la conduzione dell’opera stessa. Vincenza Giglio
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Musica americana al femminile Le più belle voci del panorama femminile americano saranno le protagoniste dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito Internet www.adiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 4 marzo, il conduttore Andrea Bobbio proporrà una trasmissione dedicata alle donne e preparata dal disc jockey Roberto Rossi, conduttore di Mystery Train. Si potranno ascoltare dodici brani dei generi country, soul, jazz e gospel cantati da Tracy Nelson, Sista Monica Parker, Sharrie Williams, Marcia Ball, Connie Smit, Etta James, Good Lovelies, Martì Broom, Diunna Greenleaf, Catherine Russell, Amy Hart e Candye Kane. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 6 marzo, sempre alle ore 20,30.
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me sia bello e facile collaborare per rivivere un tempo così lontano e pieno di mistero. gli alunni delle classi quarte sono già pronti ad accogliere la nuova proposta di questi ragazzi universitari e aspettano il prossimo anno per realizzare un nuovo giornalino pop-up magari dedicato al mondo dei romani.
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Giovedì 1 marzo 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore
VAL
8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 1 al 7 marzo 2012 Giovedì 1 marzo: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 2: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Sabato 3: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)
Le funzioni nelle comunità di Basaluzzo e Francavilla Bisio
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Domenica 4: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Lunedì 5: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 6: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Mercoledì 7: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 4 marzo 2012 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.
Precisazioni sull’impianto di Cassano
La Madonna Pellegrina in Val d’Orba Alghe e depurazione
Il Vescovo e il parroco di Basaluzzo don Aldo Tacchino accolgono la statua della Madonna
BASALUZZO - Per quattro giorni, da martedì 21 a venerdì 24 febbraio, la statua della Madonna di Lourdes, nel suo pellegrinaggio voluto dal Vescovo mons. Canessa per chiedere più lavoratori per la “messe” del Signore, ha visitato le parrocchie di Basaluzzo e Francavilla Bisio, nel periodo in cui sta attraversando il vicariato del novese e della Val d’Orba. L’accoglienza dei fedeli e la partecipazione della popolazione hanno testimoniato che non solo l’iniziativa pastorale del vescovo ha trovato una pronta e nutrita risposta, ma che le sollecitazioni alla fede e alla meditazione, anche in pieno inverno e durante giorni feriali, possono raggiungere comunque fedeli disposti all’ascolto e sensibili alla preghiera. Come intendeva essere questo viaggio della Madonna nelle parrocchie diocesane, anche a Basaluzzo e Francavilla la Madonna è stata itinerante per porgere il suo sguardo sulle varie realtà dei paesi che benediceva. Martedì 21 la statua pelle-
grina proveniente da Novi Ligure ha incominciato il suo percorso nella frazione basaluzzese di S. Antonio, a cominciare dalla casa di riposo, con la messa mattutina e la processione interna fra gli anziani nel pomeriggio, per essere vicina e di conforto a tanti ospiti che sono i primi a soffrire di solitudine e ad avere bisogno di protezione non solo materiale. Dopo il passaggio
nella vicina chiesetta per la celebrazione di accoglienza e di benvenuta, in serata la Pellegrinatio è proseguita a Francavilla, l’altra parrocchia retta da don Aldo Tacchino, dove il parroco, con don Stefano Calissano, ha celebrato una funzione eucaristica di ringraziamento e preghiera. Il mercoledì, dopo la messa pomeridiana della Ceneri, alla sera, una fiaccolata ha
accompagnato la statua in processione dalla chiesa di S. Maria - la più antica del paese - alla chiesa parrocchiale, con una sosta intermedia nell’Oratorio S. Antonio. Nonostante l’ora e la temperatura, non troppo bassa in verità, il numero della persone partecipanti e l’aiuto delle associazioni locali, oltre che dell’amministrazione comunale, hanno dato solennità e calore alla processione, in un’atmosfera tanto inusuale quanto raccolta. Giovedì la Madonna Pellegrina ha fatto tappa all’asilo “Pelucchi e Paleari” per accogliere sotto il suo manto più di sessanta piccoli che ogni mattina popolano la scuola: con canti e preghiere hanno voluto esprimere la loro naturale vivacità a questa presenza che li ha riempiti di ulteriore gioia. In serata, in parrocchia, don Angelo Vennarucci della Pieve di Novi Ligure ha svolto una meditazione sul rosario e sui messaggi di Lourdes, presentandoli come una scuola di catechismo per Bernardette ed evidentemente anche per noi. Venerdì pomeriggio, per concludere la vista della Regina della Pace, alla presenza del Vescono mons. Martino Canessa che ha commentato i misteri del rosario, i bambini e i ragazzi che solitamente a quell’ora frequentato il catechismo hanno riempito la chiesa parrocchiale, insieme a genitori, nonni e parenti, recitando ognuno la prima parte dell’Ave Maria. Purtroppo non tutti sono stato accontentati essendo i grani della corona del Rosario soltanto cinquanta. Il Vescovo, nel concludere il pellegrinaggio mariano, ha ricordato l’importanza della preghiera e della crescita nella fede per tanti giovani che potranno continuare ad essere, dopo questa esperienza, più convintamente sale della terra e augurandosi che qualcuno accolga la chiamata del Signore. Davide Ferreri
CASSANO SPINOLA - In merito alla notizia, di alcuni giorni fa, di eccessiva presenza di alghe nel torrente Scrivia, Gestione Acqua S.p.A. precisa che la situazione dell’impianto di depurazione di Cassano Spinola è sotto controllo. Nei giorni scorsi si sono avuti effettivamente dei problemi di natura gestionale (segnalati all’Ente di controllo) legati sia alle condizioni climatiche particolari (temperatura rigida in una prima fase e successivo rialzo della temperatura con conseguente notevole aumento delle portate presso l’impianto causa scioglimento della neve) sia ad un momentaneo conferimento in eccesso di scarichi industriali. Per limitare rischi maggiori sono state imposte immediatamente delle limitazioni sia per quanto riguarda la quantità che la qualità di tali scarichi in attesa della completa normalizzazione della situazione. I tecnici di Gestione Acqua, per contenere la situazione, hanno provveduto al parziale by pass dell’ impianto che in casi del genere rappresen-
ta la soluzione meno rischiosa in quanto permette di evitare la fuoriuscita di fanghi della depurazione con rischi ben più gravi per l’ ambiente. E priva di fondamento l’ipotesi che le cause siano attribuibili al ricevimento di autobotti (percolato di discarica). L’apporto di tale materiale rappresenta, infatti, mediamente meno dell’1% di quanto trattato dall’impianto ed inoltre, nella settimana in cui sono state riscontrate le difficoltà di cui sopra, è stato ricevuto e trattato dall’impianto un unico carico. E’ importante precisare infine che la proliferazione delle alghe nello Scrivia (già riscontrata in altri periodi dell’anno) non è direttamente collegabile agli scarichi dell’impianto di depurazione. Stessa considerazione va fatta in merito alla moria di uccelli dell’estate 2011, che nulla aveva a che vedere con l’impianto di depurazione di Cassano Spinola (come poi dimostrato dagli Enti controllori), ma che aveva comunque visto Gestione Acqua come parte attiva nell’affrontare e risolvere l’emergenza.
I contributi regionali per il territorio
Libri di cultura locale ALESSANDRIA - La Regione Piemonte ha impegnato 17.100 euro per il programma di assegnazione dei contributi per la stampa di pubblicazioni di interesse regionale volte a promuovere la storia e la cultura del Piemonte relativamente alla provincia di Alessandria dove sono stati ammessi al contributo, oltre al comune di Ottiglio, il Comune di Arquata Scrivia (per il volume “Ponta Paolo Povero Prete Pittore” - 1300 euro), il Comune di Basaluzzo (per il volume “Come eravamo a… Francavilla Bisio” 4000 euro) e il Comune di Novi Ligure (per il volume “Linee guida per interventi di manutenzione e recupero delle costruzioni in terra cruda” - 2200 euro). Sono
state ammesse a contributo anche la Comunità Collinare Munfrin di Ottiglio, l’associazione culturale “Moonfrà” di Ovada e l’associazione “Vallate Visone e Caramagna” di Acqui Terme. Il consigliere regionale Marco Botta ha voluto ringraziare la Giunta Regionale e l’assessore alla Cultura Michele Coppola che si dimostrano in questo modo attenti alla ricca produzione di iniziative editoriali finalizzate alla realizzazione di opere che promuovono la storia e la cultura del Piemonte e delle sue principali istituzioni. Si tratta di contributi importanti, che testimoniano lo sforzo delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni culturali piemontesi”.
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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I lavori nella zona artigianale di Novi Ligure inizieranno in primavera
IN BREVE
Approvati gli interventi nell’area “Cipian” NOVI LIGURE - In una delle sue ultime riunioni, la Giunta comunale novese ha approvato il progetto definitivo per una serie di opere all’interno dell’area artigianale “Cipian”, per un costo complessivo di oltre 226 mila euro, dei quali 183 mila euro riguardano opere di urbanizzazione compensative e 43 mila euro opere di urbanizzazione a scomputo oneri. I lavori inizieranno in primavera e riguarderanno sia la manutenzione sia la sicurezza dell’area. Innanzitutto sarà potenziato “l’impianto antincendio” attraverso l’allacciamento della struttura alla rete idrica proveniente dalla Valle Borbera; ciò garantirà una pressione di tre atmosfere con una portata di 120 litri il minuto. Un altro intervento per la sicurezza riguarderà la realizzazione di un “sistema di videosorveglianza”, integrato in quello esistente e quindi monitorato contemporaneamente dalla Polizia Municipale e dal Comando Carabinieri di Novi Ligure mediante due centrali operative indipendenti. Il sistema consentirà di controllare l’accesso ai vari settori del-
l’area per individuare i colpevoli di eventuali reati ed infrazioni; inoltre, potrà essere potenziato in futuro con telecamere aggiuntive per il controllo del perimetro, delle strade interne e attraverso la rilevazione automatica di situazioni di allerta e pericolo tramite sistemi di gestione automatica degli allarmi. Inoltre, il progetto si completerà con diverse opere di manutenzione, come: la sistemazione del “verde” attraverso il decespugliamento, taglio del tappeto erboso, potatura di alberi; la sistemazione dei marciapiedi ed il rifacimento del manto stradale. Infine, sarà rivista anche la segnaletica attraverso l’installazione di un grande
cartello stradale (tre metri x due), stampato in quadricromia, che riporterà la planimetria della zona artigianale e l’elenco di tutte le aziende insediate. Inoltre, il Comune di Novi Ligure intende procedere alla cessione diretta del diritto di superficie, per la durata di novantanove anni, di aree per attività produttive e commerciali localizzate nel polo industriale nordovest, che ospita, tra gli altri, l’impianto Ilva (nella foto) sul lato nord e i lotti già ceduti alla Davide Campari - Milano S.p.A. e alla Serra Industria Dolciaria s.r.l. nella Subarea “I1/3”. I destinatari della cessione sono le imprese artigiane e
quelle industriali, commerciali, turistiche e ricettive, con esclusione delle società di leasing. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 10 agosto 2012. Le aree sono le seguenti: 1) in prossimità dello stabilimento ILVA, tra Via Trattato di Roma e via Trattato di Maastricht (P.I.P Subarea. “I-1/1”) della superficie catastale di complessivi mq. 6.596, di proprietà comunale; 2) in prossimità dello stabilimento Davide Campari in Via delle nazioni Unite - (P.I.P. Subarea “I-1/3”) della superficie catastale di complessivi mq. 8.500, di proprietà comunale. Per maggiori informazioni possono essere richieste allo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Novi Ligure o attraverso il PEC protocollo.novi.ligure@cert.ruparpiemonte.it. Infine, copia dell’avviso comprensivo di foto, schedatura tecnica e georeferenziazione dei lotti, schema di domanda, è reperibile sul sito internet del Comune (www.comunenoviligure.gov.it). Vittorio Daghino
I successi dello Sci Nordico di Serravalle Scrivia
SERRAVALLE SCRIVIA - Si è concluso domenica 25 febbraio, con la seconda giornata dedicata esclusivamente alle staffette, il prestigioso Trofeo Cochis, manifestazione di sci nordico organizzata dallo Sci Nordico
Serravalle Scrivia (in collaborazione con lo Sci Club Sestriere) e dedicata alla memoria del fondatore e primo presidente del sodalizio. Con un splendido sole ad allietare le piste di Pragelato, e temperature un poco meno esti-
ve di quelle del giorno prima, un numero record di team si è dato battaglia per la conquista dei titoli regionali; è bello ricordare che lo Sci Nordico Serravalle era presente con tre staffette, due maschili ed una femminile, i maschi si sono classificati con la squadra A composta da: Jacopo Musso, Paolo Musso e Vincenzo La Camera al 19° posto e con quella B, formata da: Marco Cagetti, Walter Manca e Paolo Baretta, al 21° posto, mentre la staffetta femminile con, Svetlana Chorna, Lidia Carbonetti e Maria Montanarella è arrivata al 5° posto. Lo Sci Nordico Serravalle Scrivia ha così incamerato un nuovo, importante suc-
A Novi si è parlato di “Mafie al nord” NOVI LIGURE - Giovedì 23 febbraio, a Novi Ligure, presso la Biblioteca Civica, si è svolto il dibattito “Mafie al nord”, organizzato dalle associazioni: Libera, Altrementi Cantieri Interculturali e la Cooperativa Equazione, in vista della diciassettesima giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie e della manifestazione nazionale, che si terrà a Genova il prossimo 17 marzo. La serata che ha avuto il patrocinio del comune di Novi, è stata l’occasione per ricordare le vittime delle mafie. L’assessore alla cultura del Comune, Simone Tedeschi ha aperto l’incontro rivolgendosi al folto pubblico e sottolinean-
cesso organizzativo, dando appuntamento all’anno prossimo a tutti gli agonisti della regione per la quarta edizione del Trofeo Cochis. “Queste bellissime giornate di Pragelato - ha commentato il Presidente Vincenzo La Camera - sono senz’altro un forte stimolo a proseguire nello sforzo organizzativo sostenuto in questi anni, certamente unico per uno Sci Club come il nostro, così distante dalla montagna, ma animato dalla genuina passione sportiva dei suoi iscritti”. La Camera ha anche colto l’occasione per ringraziare il rinnovato supporto offerto dal Gruppo Erg, generoso main sponsor dello Sci Nordico Serravalle Scrivia.
CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA
Ricordate le vittime delle Foibe Il 24 febbraio a Serravalle, nella Biblioteca Civica, si è svolta la serata a ricordo delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano, istriano e dalmata. Relatore della serata è stato il giovane Daniele Cambiaso, laureato in storia moderna e contemporanea, supportato dalle testimonianze del sopravvissuto Oliviero Wanke.
RICERCA / NOVI LIGURE
Il centro di ricerca Genesynthesis farà parte di un Polo di eccellenza Genesynthesis, il centro di ricerca e analisi nel settore delle biotecnologie cosmetiche e farmaceutiche di Novi, è entrato a far parte del centro di eccellenza “Polo di Innovazione Biotecnologie e Biomedicale - Biosciences Biopmed”. Con le aziende del Polo Biotecnologico partecipa al progetto “Elnad” che prevede test genetici per l’identificazione di polimorfismi responsabili della predisposizione a disturbi funzionali dell’alimentazione e per la realizzazione di integratori innovativi e personalizzati, come spiega Loredana Zambelli (nella foto), direttore del centro di ricerca. “Il progetto aggiunge - è molto importante e interessante e i risultati della ricerca potrebbero permettere di mettere sul mercato nuove tecnologie utili al benessere e a migliorare la salute di tutti”.
EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA “Ti conosco mascherina” Venerdì 2 marzo la Biblioteca Comunale di Serravalle organizza un laboratorio dedicato al Carnevale dal titolo “Ti conosco Mascherina” a cui potranno partecipare tutti i bambini dai 3 ai 7 anni. A partire dalle ore 17 sono previste letture animate, giochi e attività pensate in chiave carnevalesca.
LAVORO / CASTELLETTO D’ORBA Il comune affronta la crisi delle Fonti Feja Nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra le rappresentaze sindacali dei lavoratori delle “Terme di Fonti Feja” e il sindaco di Castelletto d’Orba, Federico Fornaro. E’ stata espressa preoccupazione per i 17 dipendenti dell’unico stabilimento di imbottigliamento di acqua minerale in provincia di Alessandria per i quai a luglio finirà la Cassa Integrazione. Si è concordato di richiedere alla Provincia una nuova convocazione del tavolo di crisi, alla presenza dei sindacati, di Confindustria e della proprietà, la Coalto di Torino.
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do l’impegno che il Comune di Novi presta al fenomeno della mafia. A discutere dell’argomento sono stati invitati i giornalisti Elio Defrani (Il Novese), Enrico Sozzetti (Il Piccolo) e Selma Chiosso (La Stampa). Nel corso della serata, il giornalista torinese della rivista “Narcomafie”, Marco Nebbiolo, ha riper-
corso le indagini che hanno portato alla scoperta, nel giugno scorso, di una cosidetta cellula “locale” della mafia calabrese a Novi e le modalità di infiltrazione della stessa nel tessuto economico e politico del nord Italia. In particolare ha colpito la sua riflessione sulla presenza mafiosa nel Paese.
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
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TORTONESE E NOVESE
Proseguono a Serravalle gli incontri parrocchiali per educatori e genitori
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Appuntamenti femminili a Novi
Internet come opportunità pedagogica Torna “Desinenza in A” SERRAVALLE SCRIVIA - Lunedì 13 e mercoledì 15 febbraio alle ore 21 presso il salone del pensionato “Mons. Guerra” di Serravalle Scrivia, la professoressa Sabina Depaoli, docente di Storia e Filosofia del Liceo “Galilei” di Voghera ed Elisa Benzì psicologa e pedagogista hanno proposto un tema di riflessione e di confronto: “Internet, un’opportunità pedagogica”, opportunità, infatti, di creare una comunità educante per conoscere e gestire insieme, genitori, figli, insegnanti, educatori, gli attuali mezzi di comunicazione. I ragazzi, “nativi digitali”, incontrano se stessi e il mondo attraverso e negli “ipermedia”, quindi in modalità non verbale ma reale. L’essere umano, per sua intrinseca essenza, è un essere in relazione, ma il suo essere-presente si attua nell’autenticità e non nella costruzione di false identità come spesso impone il colloquio “online”. Ecco, motivata una delle slide che hanno aperto la serata: “Verso le indicazioni stradali per la navigazione”. Possiamo esporci ad un uso consapevole del computer e di internet, imparando a conoscere i rischi e i benefici propri del social network, espressione di comunicazione che garantisce nuove forme di collaborazioni effica-
ci, efficienti e veloci ma che possono anche generare confusione, disturbo o addirittura danneggiare, a volte in modo irreparabile, la crescita dei ragazzi. “La rete non è terra di nessuno, ma non è neppure controllata” recitava un’altra slide. Siamo interessati, e urgentemente, a prendere coscienza dei pericoli in cui gli adolescenti e i bambini possono incorrere nella frequentazione dell’ambiente digitale. Per evitare il cyberbullismo dei nostri figli, siamo impegnati, prima di tutto, ad educarci all’affettività. Abbiamo sdoganato la sessualità, dimenticato che il pudore è l’elemento che protegge l’Io, la nostra identità, personale e irripetibile. La sana competizione, che può promuovere le nostre potenzialità, non è professio-
ne di prestazioni ed esibizioni personali, sfrenate, finalizzate solo a rafforzare un ego deviato da falsi stimoli. Esistono aree segrete che siamo chiamati a valorizzare e difendere. Se lo sviluppo morale è graduale e progressivo fino alla sua interiorizzazione, l’uso del web è, invece, immediato e inscritto fin dalla nascita nelle “nuove”generazioni. Non possiamo ignorarlo. Ogni individuo è legato da un rapporto emotivo alla comunità di cui desidera migliorare le sorti. Le faccende collettive non “vanno da sé”, ma richiedono guida e decisione consapevoli, pretendono quasi sempre di essere migliorate e qualche volta salvate dal disastro. “Se sei una brava persona nella vita reale, lo sei anche in rete” è una delle regole cui possiamo sensibilizzare i
giovani, perché ricorrano allo strumento del linguaggio informatico con spirito critico, in una dimensione etica e giuridica, acquisendo la consapevolezza dell’utilità possibile di un’attenta navigazione, dalla quale emergono fonti e informazioni che esigono una selezione e una valutazione secondo un criterio di demarcazione, quindi di riconoscimento del confine vigente tra verità e opinione. Non necessariamente i “vecchi” media sono neutri, innoqui o meno compromettenti di quelli moderni e più recenti, per lo crescita e la formazione della struttura della nostra persona. Potenzialmente, ogni occasione di interazione ha effetti positivi e negativi su noi stessi e sugli altri. Se i valori sono molteplici, e anche irriducibilmente in lotta tra loro, siamo protagonisti delle nostre scelte, della possibilità di costruire e utilizzare ogni strumento secondo l’istinto, quindi attraverso una conoscenza”vissuta e incosciente” o secondo intelligenza, la quale implica, invece, una conoscenza pensata e cosciente ed ha il vantaggio di aprire interminabili orizzonti di azione e di apprendimento... sul piano dei contenuti ma anche secondo una libera e responsabile legge evolutiva biologica, psicologica e sociale. Elena Di Gesualdo
Il CAI organizza il corso di alpinismo per ragazzi
NOVI LIGURE - Le Sezioni del Club Alpino Italiano di Ovada, Acqui Terme e Novi Ligure organizzano il Corso intersezionale di Alpinismo Giovanile
2012. Il corso è aperto a tutti, anche a chi muove i primi passi in montagna ed è basato su un graduale avvicinamento attraverso escursioni e attività specifiche in sezione. Si rivolge a ragazze e ragazzi dagli 8 anni compiuti fino ai 17 anni e le attività saranno organizzate per fasce omogenee di età. Vivere la montagna in modo gioioso e soprattutto in sicurezza è la proposta dell'Alpinismo giovanile del CAI che ritiene l'ambiente montano il più idoneo per realizzare esperienze formative che aiutino i ragazzi a crescere sotto il profilo tecnico, culturale, umano e spirituale. Il corso propone esperienze dirette, con un'attenzione agli aspetti educativi attraverso attività finalizzate ad
obiettivi didattici specifici. La quota di partecipazione è fissata a 50 Euro e comprende l'iscrizione al CAI, l'assicurazione infortuni per tutte le attività, il materiale didattico e l'uso del materiale tecnico comune. Tutti i partecipanti riceveranno un attestato di fine corso ed in omaggio una maglietta personalizzata. Il corso si svolgerà da marzo fino al mese di ottobre. Le lezioni del corso prevedono appuntamenti in sede ad Acqui Terme, Novi Ligure, Ovada e si terranno il sabato pomeriggio. Le uscite previste, si svolgeranno, solitamente, la domenica. La sede del CAI di Novi è aperta il mercoledì e il venerdì sera e per informazioni si può inviare una mail a: noviligure@cai.it.
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I protagonisti dell’incontro “Parole, colori, suoni”
NOVI LIGURE - Sabato 25 febbraio, presso la Biblioteca Civica a Novi Ligure, si è svolto il primo ap-puntamento dell’edizione 2012 di “Desinenza in A”, che tradizionalmente, in occasione della festa della donna, raccoglie mostre, presentazione di volumi, eventi teatrali e musicali e riflessioni al femminile. L’incontro dal titolo “Parole, colori, suoni”, realizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Orizzonti Novi”, consisteva in una rassegna di poesia, pittura e fotografia delle opere delle novesi Antonella Ronzulli, Daniela Fava e Gabriella Gandini, il tutto arricchito dall’accompagnamento musicale curato da Marta Ziccardi e Davide Anzaldi. Antonella Ronzulli scopre la scrittura per superare un grave problema di salute e “AliVive” è la sua prima raccolta di poesie. Daniela Fava, pittrice e poetessa novese, è artista versatile che esprime la stretta connessione tra arte e sentimento. Gabriella Gandini, già insegnante di scuola materna dotata di innato spirito poetico, è soprattutto appassionata di cose novesi e del dialetto. Il programma di “Desinenza in A” prevede anche “Donne in Pagina”, mostra bibliografica di libri al femminile, che potrà essere visitata sino al 31 marzo prossimo. Il secondo appuntamento è
C.I.A.T.
stato fissato per sabato 3 marzo, alle ore 21, con lo spettacolo musicale “Dedicato a Milly. Storie d’amore e di libertà” (letture e canto Fulvia Maldini; chitarra e arrangiamenti Giorgio Penotti, violino Luana D’Andrea, violoncello ed Eugenio Solinas). Si proseguirà giovedì 8 marzo, alle ore 17.30, con la presentazione del volume “Raggiungere un giorno fantastico che ancora una volta non ho vissuto”, di Rebecca Carson, a cura di Michela Monteverde, psicologa AISM. Interverrà Maria Grazia Morando, assessore provinciale alla Sanità e al Volontariato. Sabato 10 marzo, alle ore 21, si terrà l’incontro, in collaborazione con l’associazione “Ascolta l’Africa”, dal titolo “Essere Donna... Nobel per la pace 2011 alla donna d’Africa”. Interverranno alla serata Chiara Schiavo, Sezione Educazione allo Sviluppo del Comitato Collaborazione Medica - CCM, e Suor Elisa Kidanè redattrice della rivista Conbonifem, poetessa e scrittrice. Gli incontri letterari termineranno venerdì 30 marzo alle ore 17.30, con la presentazione del volume “La masnà” (Piemme) di Raffaella Romagnolo a cura di Graziella Gaballo. Le letture saranno di Cristina Bobbio. Per informazioni si può contattare direttamente la Biblioteca Civica novese. Vittorio Daghino
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te
Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Il revisionismo antirisorgimentale Gentile Redazione, il revisionismo antirisorgimentale, con un incessante crescendo, esibisce i suoi pezzi da novanta, dopo i festeggiamenti per i primi 150 anni della Nazione. Su Wikipedia, nella pagina dedicata al capo brigante per eccellenza, Carmine Crocco, condannato dai tribunali del Regno d’Italia “per 62 omicidi consumati, 13 tentati omicidi, 1.200.000 lire di danni bellici e altri crimini come grassazioni ed estorsioni”, si è vista la misteriosa scomparsa dell’elenco dei delitti da lui commessi, mentre Raiuno lo ha “beatificato” con il film “Il Generale dei briganti”. Nella finzione televisiva è apparso come una sorta di eroe ribelle. Anche Salvatore Giuliano, altro criminale che ha insanguinato la storia d’Italia, era quasi venerato da veri e propri cultori del delitto; al re di Montelepre è stata attribuita l’uccisione di oltre cento Carabinieri. Per lui testi elogiativi, riabilitazioni e scusanti per quanto commesso e veri e propri pellegrinaggi nel piccolo paesino siciliano in cui venne al mondo. Possibile che il male eserciti, a distanza di tanti anni, tutto questo fascino? Ognuno ha la sua sindrome e, in questi casi, superando quella di Stoccolma, ne proponiamo una nuova: “la sindrome del brigante” Chissà mai che diventi oggetto di studio in ambito psichiatrico, figlia della repubblica imperante e denigratoria per tutto il nostro glorioso passato storico del Regno d’Italia! Evviva il Risorgimento che ha portato all’Italia unita! Carmine Passalacqua Rappresentante dell’Unione Monarchica Italiana
L’ABC della politica Egr. Direttore, è diventato di moda nel linguaggio politico evocare i tabù anziché affrontare i temi in modo diretto. Hanno cominciato i ministri del governo tecnico, dallo stesso Monti a Fornero, per dire che non sono un tabù il “posto fisso” né, tanto meno, l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori in materia di licenziamenti. Non è mancato il viceministro che si è avventurato in una battuta infelice sui giovani “sfigati” che non studiano e non lavorano, o che, come ha aggiunto la ministra Cancellieri, “amano stare vicino a mamma e papà’”. Subito dopo la stessa ha affermato che non sono un “tabù” l’immigrazione né l’unificazione delle forze di polizia (certo, parliamone!). Niente in contrario che si facciano battute o che si sdrammatizzi. Figuriamoci, abituati come eravamo col governo precedente, adesso il salto di qualità é evidente. Però forse é il caso che si esca da qualche equivoco, prima che i tabù diventino totem. Si vada al sodo e si indichino delle soluzioni! Naturalmente questo è un compito che compete, oltre che al governo, anche ai partiti. Ma, anche in questo caso, dopo aver letto che Veltroni a sua volta afferma che l’articolo 18 “non é un tabù” (ma guarda un po’!) non sarebbe il caso che il PD riaffermasse con chiarezza le posizioni su cui si era già raggiunta una convergenza ampia nel Partito in materia di diritti dei lavoratori, di tutele sociali, di creazione di nuove opportunità di lavoro per i giovani? A proposito anche Bersani intanto ha precisato i limiti del tabù sull’articolo 18: e cioè il buon senso. Ecco: allora usiamolo e siamo protagonisti, senza ridurre ogni argomento a qualche disputa interna che ormai ha stufato. Anche perché non è che abbiamo tutto questo tempo: entro marzo il provvedimento sul mercato del lavoro “s’ha da fare” e nel frattempo il decreto fiscale è in dirittura d’arrivo. Vorremo dire la nostra o dovremo rincorrere i decreti del governo fra una fiducia e l’altra? Fra l’altro proprio nei giorni scorsi la politica si è fatta sentire finalmente in modo chiaro sul capitolo delle riforme istituzionali, della legge elettorale, dell’attuazione dell’articolo 49 della Costituzione riguardo ai partiti e al loro finanziamento (c’e in campo una proposta del PD molto chiara). Possiamo dire che l’ABC è stato delineato. E non solo per le iniziali dei leader della maggioranza (ma si, chiamiamola così) parlamentare. Ma perché questa è l’unica strada possibile per ridare alle forze politiche un ruolo comprensibile e sostenuto dai cittadini. Fuori da questo percorso c’é solo l’antipolitica o, nel migliore dei casi, la politica tecnocratica. Giustificate entrambe dalla cattiva politica. On. Mario Lovelli – via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Carlo Maria Martini
B. Maggioni G. Lissi
Roberto Allegri
Famiglie in esilio
Solo il necessario
La meraviglia di un sorriso
San Paolo
Ancora
Paoline
Pp. 176
Pp. 144
Pp. 176
Euro 16,00
Euro 13,50
Euro 14,50
In vista dell’Incontro Mondiale delle Famiglie di giugno a Milano, è uscito da pochi giorni il libro “Famiglie in esilio. Ferite, ritrovate, riconciliate”, che raccoglie vari interventi tenuti dal Cardinal Martini durante il suo episcopato milanese (1979-2002). Il volume è “un invito a non fare teoria sulla famiglia ideale ma ad incontrare le famiglie reali, ponendosi con loro in ascolto della Parola di Dio”. Come scrive il curatore del libro, Giuliano Vigini “Non ci sono errori irreparabili, vie senza uscita, ma esiste sempre per tutti una possibilità di ravvedimento e riscatto, in virtù della misericordia e della forza riconciliatrice dell’amore di Dio”. Per oltre vent’anni pastore di Milano, il card. Martini ha avuto numerose occasioni di contatto diretto con persone e famiglie. Incontrandole e ascoltandole, ha potuto decifrare la complessità delle situazioni in cui la gente vive, nel contesto di una società mutata nella coscienza degli ideali, dei valori e delle responsabilità, sia individuali che pubbliche, e di riflesso anche nella mentalità, nei comportamenti e negli stili di vita.
Questo libro è stato un dono per don Bruno Maggioni, che, lo scorso 4 febbraio, ha compiuto 80 anni. Il testo ripercorre la vita di don Bruno, dall’infanzia ad oggi, affrontando temi quale il paese natìo, l’entrata in seminario, il fare il prete, il Vangelo, il Concilio Vaticano II, la vecchiaia, i momenti di solitudine, le rabbie, i viaggi… Lo stile è diretto e colloquiale, l’impostazione a domanda e risposta. Come si legge nell’introduzione, infatti “tutto è iniziato con qualche domanda tanto per capire, perché degli amici non sempre conosciamo tutto e quando compiono ottant’anni la curiosità aumenta. Allora si parte dall’infanzia, immagini di bambino, diventate pian piano la famiglia, le sorelle, l’arrivo in seminario; gli amici rimasti e quelli che non ci sono più, i giovani, la Parola, lo studio della Bibbia che diventa consuetudine, la scrittura semplice e densa, i viaggi, la bellezza, la verità, il passare degli anni, la malattia. Non ci sono rimpianti, né rancori, non sono svaniti i sogni, restano i ricordi di incontri e relazioni. Piccoli tasselli colorati di un mosaico infinito”.
Salute oggi Per le sue fibre altamente inalabili l’amianto, come detto, rappresenta un alto rischio per la salute; il contatto diretto o indiretto con questo materiale, può determinare infatti malattie diverse, tutte comunque caratterizzate da un lungo intervallo di tempo fra l’inizio dell’esposizione e la comparsa della malattia vera e propria. Questo intervallo, chiamato “tempo di latenza”, è in genere di decenni (fra la prima esposizione e l’insorgenza della malattia vera e propria possono passare dai 15 ai 60 anni!). Ovviamente il rischio è proporzionale alla quantità e al tipo di fibre inalate, alla loro stabilità chimica, e anche ad una predisposizione personale a sviluppare la malattia. Gli organi primi e maggiormente colpiti sono ovviamente quelli con cui le sottili fibre di questo minerale vengono a contatto:
Questo libro è il diario di un uomo quarantenne, sposato da otto anni, che pensava ormai di non avere figli e invece diventa papà di Francesco, il bimbo che gli rivoluziona la vita. “Si dice - scrive Roberto Allegri - che avere un bambino cambia la vita. Non è vero, non la cambia. La stravolge, la rivolta, la trasforma, la abbatte completamente per riedificarla”. Allegri è un giornalista e scrittore con alle spalle una trentina di libri, dalle tematiche più varie. Il testo raccoglie le emozioni, ma soprattutto le riflessioni, che hanno invaso il suo animo quando è diventato padre. “Perché una cosa così “normale”, eppure “immensa”, non può accadere senza provocare domande e scatenare pensieri sulla vita, sul futuro, sulla morte, persino su Dio stesso”. Mese dopo mese, seguendo il piccolo Francesco, l’autore si è scoperto diverso e ha voluto registrare tali cambiamenti, da cui emerge che essere genitori è un’occasione per migliorare se stessi e una missione fondamentale da compiere. La prefazione è di Al-fonso Signorini, giornalista e uomo di televisione e di radio.
a cura di Laura Notti
Le patologie legate all’amianto
polmoni e pleure. Il cancro al polmone è la più frequente conseguenza del contatto con l’amianto, ma l’insorgenza del tumore non è sempre correlato a una lunga e prolungata esposizione alle sue fibre, e si è provato che anche basse esposizioni possono innescarlo. Purtroppo il rischio di insorgenza di patologie tumorali non è solo riguardante il lavoratore che è a diretto contatto col minerale, ma anche coloro che risiedono nei pressi di fabbriche, frequentano ambienti o hanno contatto con oggetti in cui è presente amianto: ad esempio molti decessi si contano fra i familiari degli stessi lavoratori morti per patologie da amianto, e questo perché la vicinanza della persona o il contatto con i suoi indumenti, può provocare anche a distanza di tempo le stesse conseguenze su chi si pen-
sava fosse immune, e sempre per il fatto che le fibre dell’asbesto penetrano facilmente negli interstizi polmonari. Nel cancro polmonare è stata anche riscontrata una stretta relazione fra la quantità di asbesto inalata ed il fumo di sigaretta: infatti, nei non fumatori il rischio è risultato 5 volte superiore alla popolazione generale, e ben 50 volte superiore alla popolazione generale, nei fumatori esposti ad asbesto. Nel mesotelioma pleurico, il tumore può colpire sia le membrane sierose di rivestimento dei polmoni (pleura), sia quello degli organi addominali (peritoneo); si tratta di un tumore maligno cosiddetto “patognomonico”, derivato cioè dalla sola esposizione all’amianto. Il decorso della patologia è molto rapido e la sopravvivenza è in genere inferiore ad un anno dalla scoperta del tumore.
L’asbestosi è una patologia cronica del polmone, un processo degenerativo che si sviluppa con la formazione di cicatrici fibrose sempre più estese che provocano un ispessimento, e quindi un indurimento del tessuto polmonare (fibrosi interstiziale progressiva), che rende man mano sempre più difficoltoso lo scambio di ossigeno fra aria inspirata e sangue, fino a una insufficienza respiratoria severa (questa è stata la prima patologia ad essere messa in relazione con l’inalazione di amianto). Queste le patologie più comuni derivanti dal contatto con l’asbesto, ma studi approfonditi hanno messo in evidenza che la mortalità per tumori è generalmente più alta nei lavoratori esposti ad amianto che nella popolazione generale: in questi, sembrano infatti più frequenti i tumori del tratto gastro-intestinale e della laringe.
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
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BACHECA
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CISL
Film da vedere
INFORMA Marzo 2012 L’impegno della società civile per la tutela delle persone si realizza anche attraverso il nostro settimanale, dando spazio alla consulenza gratuita e alle novità socio-previdenziali fruibili nel territorio presso le competenti sedi locali della CISL. RIFORMA MONTI Nuovi requisiti per la pensione:per coloro che maturano i requisiti a partire dal l gennaio 2012, in sostituzione della pensione di vecchiaia e di quella di anzianità, sono previste la pensione di “vvecchiaia” e la pensione “anticipata”. PENSIONE DI VECCHIAIA I lavoratori dipendenti e autonomi (uomini e donne) che maturano i requisiti dal 1° gennaio 2012 possono accedere alla pensione di vecchiaia sia nel sistema misto sia nel sistema contributivo, alla maturazione di almeno 20 anni di contributi, al compimento dell’età prevista per i diversi settori. Donne dipendenti settore privato: 62 anni; uomini dipendenti settore privato e donne dipendenti INPDAP: 66 anni; donne autonome e iscritte gestione separata: 63 anni e 6 mesi; uomini autonomi e iscritti gestione separata: 66 anni. Per gli assicurati a partire dal 1 gennaio 1996 è richiesta anche la condizione che l’importo della prestazione pensionistica non sia inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Si prescinde, invece, dal vincolo dell’importo minimo, se il lavoratore ha raggiunto i 70 anni di età ed è in possesso di almeno 5 anni di anzianità contributiva effettiva. ETA’ MASSIMA Per chi decide di restare al lavoro oltre i limiti di età previsti,si attiva una forma di incentivazione tramite l’applicazione di coefficienti di trasformazione calcolati fino all’età di 70 anni. Per i lavoratori dipendenti, in caso di proseguimento dell’attività lavorativa, il divieto di licenziamento individuale opera fino al compimento del 70 anno di età. PENSIONE ANTICIPATA Tutti i lavoratori dipendenti, autonomi e iscritti alla gestione separata, possono conseguire una pensione “anticipata”, in presenza dei seguenti requisiti contributivi: dal 2012: 42 anni e 1 mese per gli uomini; 41 anni e 1 mese per le donne; dal 2013: 42 anni e 2 mesi per gli uomini; 41 anni e 2 mesi per le donne; dal 2014: 42 anni e 3 mesi per gli uomini; 41 anni e 3 mesi per le donne. Se la pensione anticipata viene conseguita a 62 anni di età, l’importo di pensione maturato sarà interamente riconosciuto. Prima del 62 anno, invece, sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate anteriormente al 1 gennaio 2012 sarà effettuata una riduzione:dell’l% con una età compresa tra i 60 e i 62 anni; del 2% con un età inferiore ai 60 anni. NEL SISTEMA CONTRIBUTIVO In alternativa al trattamento pensionistico anticipato, gli uomini e le donne che risultano assicurati a partire dal 1 gennaio 1996 e che rientrano nel sistema contributivo puro, possono conseguire la pensione anticipata se in possesso di 20 anni di contribuzione; 63 anni di età; un importo della pensione non inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale, rivalutato annualmente in base alla variazione del Pil, determinato dall’Istat. I lavoratori che ,alla data del 31 dicembre 2011, avevano già maturato i requisiti contributivi ed anagrafici previsti, accedono alla pensione secondo la normativa vigente a tale data. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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a cura di Matteo Coggiola
Il successo di “The Iron Lady” Oggi ottantenne, Margaret Thatcher, già primo ministro britannico dal 1979 al 1990, trascorre lunghe giornate nella sua casa londinese. Immagina la presenza del marito Dennis, morto molti anni prima, dialoga con lui e rievoca gli anni dei loro primi incontri e quelli della vita coniugale: da quando, giovane figlia di un droghiere, si fa conoscere all’interno del partito conservatore, fino alla sua elezione a primo ministro, con i momenti difficili del suo decennale mandato. La figlia Carol la convince a farsi vedere da un medico quando il passato ormai incalza l’anziana statista. La protagonista è ancora vivente e questo qualche difficoltà doveva inevitabilmente crearla. Un personaggio importante (la
prima donna in Occidente ad aver ricoperto la carica di Primo Ministro), un ruolo di peso nella politica mondiale: fino a che punto spingersi, dove fermarsi? Così il risultato appare decisamente spaccato in due. Da un lato l’interpretazione di Meryl Streep che arriva
ad una sorta di identificazione che scava un abisso tra lei e il contesto in cui si muove in una sorta di straniata e diabolica sovrapposizione tra vero e falso. Dall’altro lato invece ci sono il copione che sceglie la soluzione del girotondo tra presente e passato (e vi ag-
giunge quale anello di congiunzione il marito defunto e parlante) e la regia che deve fare i conti con una materia impossibile da piegare a sfumature ironiche. Ci sono passaggi malinconici, drammatici, dolorosi, c’è la Storia che incombe con brani di repertorio, ci sono la memoria, il dolce incombere della vecchiaia, qualche rimpianto. Lo spettro dei sentimenti è ampio, le immagini non riescono a seguirlo, spunta qualche passaggio convenzionale, solo un po’ agiografico. Il ritmo va fuori centro, lasciando l’impressione che forse era troppo presto per affrontare un personaggio così sfaccettato come la “lady di ferro” è stata. Il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Lunedì 12 dicembre 2011, a Lungavilla, è nata Emma Grattoni. La bimba, che tra poco compirà tre mesi, sorride felice al papà Paolo, alla mamma Silvia Ansaldi, ai nonni e a tutti i nostri lettori.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
I fritti di latte brusco Sono piccoli rombi odorosi, che carichi di ricordi e suggestioni per i nostri nonni, ora purtroppo vanno scomparendo. E’ davvero molto difficile trovare qualche locale dove poterli assaggiare... Sia nella formulazione salata, sia in quella dolce per i buongustai i fritti di latte brusco, nella forma dialettale “frit ad lat brüsk”, cucinati al di qua e al di là dell’Appennino, come la maggior parte dei piatti dell’Alta valle del Curone, si contraddistinguono per la povertà degli ingredienti. Latte, prezzemolo e cipolla nella versione salata. Latte, scorza di limone e cannella nella dolce. Ingredienti per 4-6 porzioni 1 cipolla di medie dimensioni, 1 ciuffetto di prezzemolo tritato (potete sostituirlo con salvia e rosmarino, se più graditi), 7 cucchiai di farina bianca, 1 litro di latte, 6 uova, 20 gr di burro, olio extravergine d’oliva, sale e pepe q.b. Preparazione Fate soffriggere in una casseruola il burro, una cipolla tritata
finissima e un ciuffetto di prezzemolo tritato. Quando la cipolla comincia ad imbiondire, aggiungete 7 cucchiai di farina bianca e un poco di latte e cominciate a girare il composto con un cucchiaio di legno. Appena non vi saranno più grumi e il burro si ispessirà notevolmente, mettete ancora del latte sino a 3/4 di litro. Cuocete a fuoco moderato e in continuazione per circa 20 minuti, finché otterrete una polentina né troppo compatta, né troppo morbida, quindi spegnete la fiamma e lasciate riposare. Mettete in una terrina 3 uova intere e 3 tuorli, lasciando gli albumi che serviranno più tardi, sbattete con cura unendo un bel pizzico di sale e pepe. Aggiungete alla polentina le uova, versandole a filo. Rimestate ancora per alcuni minuti. Adagiate il tutto in una teglia larga e leggermente unta, evitando che lo spessore sia superiore a 2 centimetri, quindi lasciate raffreddare. Tagliate la polentina a losanghe di circa 4 centimetri di lato e passate nell’albume d’uovo, precedentemente avanzato e montato a neve, poi nel pangrattato, infine friggete in olio bollente.
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Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Per le scuole pavesi sui danni degli oli alimentari
La nuova commedia dei “DuexSei”
Il progetto “Altrimenti siamo... fritti”
Cambio al vertice dell’Agenzia delle Entrate
“Parcheggio a pagamento”
da prodotti petroliferi”. La Provincia di Pavia con “Altrimenti siamo…fritti!” si propone di dare un decisivo contributo nella sensibilizzazione a comportamenti responsabili dei singoli e delle famiglie coinvolgendo le scuole. In questo progetto, infatti, saranno gli alunni a informare i genitori, i parenti, i conoscenti, degli effetti gravemente nocivi dell’olio esausto. Il progetto, che prevede diversi momenti ludici e didattici, si concluderà il prossimo anno scolastico con la premiazione dei primi tre plessi o istituti che avranno raccolto la maggior quantità di olio e delle due classi che realizzeranno la mascotte con storia animata e lo slogan più significativi. Ai vincitori saranno assegnati premi in materiale didattico. Una delegazione di 200 alunni scelti presso i primi 5 circoli e/o istituti comprensivi che a metà percorso del progetto avranno raccolto più olio, con i rispettivi docenti andranno in visita guidata presso un impianto di rigenerazione dell’olio esausto. La mascotte con storia animata e lo slogan trasformati in materiale cartaceo saranno distribuite presso la cittadinanza interessata a partecipare attivamente alle azioni di riciclo degli oli vegetali.
ALESSANDRIA - Cambio al vertice per l’Agenzia delle Entrate della Provincia di Alessandria. Arriva Salvatore Sangrigoli a dirigere la Direzione provinciale, che si occupa di tutte le attività di accertamento fiscale, della gestione dei tributi, dell’informazione e assistenza ai contribuenti per l’intera provincia di Alessandria. Sangricoli 56 anni, nato a Noto in provincia di Siracusa, due figlie, laureato in Giurisprudenza, arriva ad Alessandria da Cuneo dove era Direttore provinciale dal febbraio 2010. Subentra ad Anna Maria Cagli che assume la guida dell’Ufficio Audit Interno presso la Direzione regionale a Torino. La Direzione provinciale di Alessandria conta oltre 300 dipendenti, suddivisi tra un Ufficio controlli, competente per le attività di controllo, riscossione e contenzioso, e i 6 Uffici territoriali di Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure, Tortona e Valenza che curano l’informazione e assistenza ai contribuenti, la gestione delle imposte e i controlli formali delle dichiarazioni. L’avvicendamento al vertice della Direzione provinciale di Alessandria si inserisce in una più ampia rotazione degli incarichi dirigenziali dell’Agenzia delle Entrate a livello regionale.
CASSANO SPINOLA Finalmente, a grande richiesta arriva la nuova commedia della Compagnia Teatrale “DuexSei”. Sabato 3 marzo, alle ore 21,15 al Teatro Lux di Cassano Spinola si preannuncia una serata veramente divertente. Sarà messo in scena il lavoro: “Parcheggio a pagamento” scritto da Italo Conti con l’adattamento di Cristina Lucchini. Tratta in chiave comica il problema dell’abbandono e della sanità. Beatrice Primavera è stata “parcheggiata” dai parenti, in una rovinosa casa di riposo dove l’infermiera Lina Arcotizza e il Professore Angelo Della Morte sono i gestori. Una serie di situazioni comiche la porteranno, con l’aiuto della sorella Ernestina e dell’amica Genziana, ad escogitare un espediente davvero particolare per avere la meglio sui parenti. Saranno in scena: Daniela
PAVIA - L’assessorato alle Politiche Ambientali, Riserve Naturali, Pianificazione Faunistica della Provincia di Pavia in collaborazione con Legambiente Pavia, Italia Nostra Pavia, Pocket Service, i Comuni della Provincia di Pavia, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Ambito Territoriale XIX Pavia, la Fondazione Banca del Monte di Lombardia e le Reti delle Scuole Primarie della Provincia di Pavia promuove il progetto “Altrimenti siamo… fritti!” rivolto agli alunni delle scuole primarie con l’obiettivo di sensibilizzare le giovani generazioni sul tema della raccolta degli oli esausti e degli oli vegetali da friggitura. “Lo smaltimento degli oli vegetali esausti, ovvero i
residui degli oli utilizzati per usi alimentari domestici che solitamente vengono smaltiti attraverso la rete fognaria - come spiega l’assessore all’Ambiente Alberto Lasagna - è un tema purtroppo sottovalutato”. “Manca un’adeguata informazione sui danni che derivano all’ambiente da uno scorretto smaltimento, da tanti gesti quotidiani di cui spesso non conosciamo le conseguenza e che risultano nocivi per l’equilibrio ecologico del territorio. Eppure questi rifiuti da problema possono diventare risorsa”. Da un chilo di olio vegetale esausto, infatti, si ricavano 0,8 chili di base lubrificante recuperato; un risparmio energetico non trascurabile se si pensa che l’alternativa è rappresentata da olio minerale sintetico derivante
L’emittente si può trovare sul decoder al canale 691
Bellini, Paola Rampini, Stefania Ferrari, Katia Magagnin, Clementina Rubini, Cristina Lucchini, Enrico Corte, Ermanno Matarazzo, Giancarlo Goggi, Salvatore La Rocca, Vittorio Cordone, Enzo Fossati. La suggeritrice è Valentina Germoglio, luci e audio sono curati da Enrico Corte e Stefano Piccinini, le scenografie sono di Carlo Rubini e Lando Bellini, l’aiuto regia è Silvana Piccinini. La regia è di Cristina Lucchini. La Compagnia “DuexSei” è nata nel 1997, grazie ad alcune mamme unite dalla comune passione per il teatro, che decidono di proporre una commedia a scopo benefico. Il gruppo si compone, all’inizio, di due uomini e sei donne e da qui nasce il nome della compagnia. Il pubblico segue sempre con piacere e affetto la simpatica compagnia di attori che è molto capace di far ridere.
Mercoledì 7 marzo a Tortona “Il giorno della civetta”
TelePAVIA cambia frequenza Al Civico va in scena Sciascia
Claudio Micalizio
PAVIA - TelePAVIA, l’unica emittente televisiva della provincia di Pavia, ora è visibile in tutta la Lombardia e nel Piemonte orientale sul canale 691: grazie ad una nuova e potente frequenza, irradiata attraverso l’impianto di Valcava e altri 30 ripetitori, il segnale di TelePAVIA raggiunge senza interferenze un territorio di oltre 10milioni di utenti che va da Vercelli a Sondrio, da Cremona a Verbania, da Brescia a Piacenza, coprendo capillarmente la città di Milano e tutte le province limitrofe alla nostra, andando a colmare le zone di Lodi, Piacenza, Vercelli e l’Alessandrino, fino ad ora raggiunte solo in parte. “E’ una svolta importante ammette Marco Pugno, di-
rettore generale di TelePavia - perché ci consente di entrare senza più disturbi nelle case di tutti i pavesi e delle altre zone di Lombardia e Piemonte interessate. L’altra novità riguarda l’assegnazione da parte del ministero del numero Lcn 691: d’ora in poi per trovare la nostra emittente su qualunque decoder o televisore sarà sufficiente digitare queste tre cifre”. Per ricevere telePavia sulla nuova frequenza è sufficiente effettuare la risintonizzazione del decoder o del televisore e poi digitare 691. Si tratta di un’operazione semplice, che non richiede l’intervento di un’antennista, ma per fornire informazioni e assistenza guidata ai telespettatori è stato attivato un ufficio e telefonando
allo 0381/092525 i tecnici dell’emittente spiegheranno le procedure per completare in pochi secondi l’operazione. Un intervento necessario anche per chi già riceveva TelePAVIA: dallo scorso 27 febbraio, infatti, il ripetitore di Monte Penice è stato spento e l’emittente è ricevibile soltanto sul nuovo canale 691. L’ampliamento del bacino d’ascolto è un’ulteriore conferma di come l’emittente, nata il 1° febbraio 2010, stia rapidamente crescendo sul fronte dell’audience e della credibilità: “Questa importante novità - precisa Claudio Micalizio, direttore dell’informazione - non cambierà comunque la linea editoriale di TelePAVIA. Continueremo ad essere al servizio della nostra provincia per dar voce a chi vi abita, a chi vi lavora e ovviamente agli amministratori locali: come sempre senza condizionamenti né censure, un principio che in questi due anni ci ha permesso di diventare un punto di riferimento per decine di migliaia di persone come confermano i dati Auditel”.
TORTONA - Una serata con la prosa italiana quella di mercoledì 7 marzo alle ore 21 che vedrà in scena “Il giorno della civetta”, spettacolo tratto dal romanzo einaudiano di Leonardo Sciascia del 1961, curato dalla regia del nipote dello scrittore di Racalmuto, Fabrizio Catalano. Il più celebre dei romanzi di inchiesta e di denuncia di Sciascia vede come protagonisti due volti noti al pubblico televisivo e cinematografico, Sebastiano Somma (Castellammare di Stabia, 1960) e Orso Maria Guerrini (Firenze, 1943), a impersonare la voglia di giustizia e il sopruso isolano, la resistenza coraggiosa e la mala pianta, l’ordine e il cancro mafioso. Dopo l’uccisione dell’imprenditore edile Salvatore Colasberna, il capitano Bellodi (Somma), proveniente da Parma, cercherà di risalire ai colpevoli, incappando inevitabilmente nelle tangenze pericolose fra criminalità e amministrazioni politiche, avvicinandosi anche al boss locale don Mariano (Guerrini). L’ambientazione di questo adattamento vuole ripropor-
Sebastiano Somma e Orso Guerrini in una scena dello spettacolo
re anche visivamente e nella scenografia il pessimismo di Sciascia nell’atto di denunciare e denudare i problemi e le complicità della sua terra, per cui quegli anni ’60 della provincia siracusana diventano anche l’emblema incancrenito di un sud annegato in tanti suoi antichi vizi di relazioni sociali, economiche e politiche. Proprio per questo la ri-lettura di “Il giorno della civetta” fa da specchio a un filo rosso (di sangue, soprattutto) che non riesce a scomparire del tutto. Certo, l’accusa e il racconto pubblico sono l’unico antidoto all’assuefazione e all’insabbiamento e per questo Sciascia rimane un autore imprescindibile da ascoltare e
meditare. Oltre a Somma e a Guerrini, fra i personaggi troveremo Gaetano Aronica, Morgana Forcella, Roberto Negri, Alessio Caruso, Maurizio Nicolosi, Giovanni Vettorazzo, Luca Marianelli e Fabrizio Catalano. Un’ottima occasione di teatro cosiddetto “civile”, ma in realtà teatro e basta, di mettere in scena, anche in parti d’Italia che potrebbero sentirsi estranee, certi fatti di natura invece nazionale. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e sul rimanente programma stagionale è possibile contattare la biglietteria del “Civico” tutti i pomeriggi feriali dalle ore 15 alle 18. Davide Ferreri
Giovedì 1 marzo 2012 IL POPOLO
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SPORT E TEMPO LIBERO
Serie D girone A / 27^ giornata
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Serie D girone A / 27^ giornata
Il Bogliasco sconfigge il Derthona La Novese torna al successo DERTHONA: BOGLIASCO:
1 2
RETI: 14’ Baudinelli, 10’ st Mazzoleni, 30’ st Chiarabini. DERTHONA: Trivellato, De Martino (32’ st Jauch Rodriguez), Mazzoleni, Coletto, Giordano, Montingelli, Cicino, Orlandini (26’ st Pellegrini), Zirilli, Marrazzo, Cargiolli. A disp. Bodrito, Beoni, Busco, Grassi, Gordon. All. Bacci. BOGLIASCO: Di Barbaro, Lerini (20’ st Leto), Mancuso, Zunino, Rega, Romano, Monticone, Capuano, Baudinelli, Ilardo (24’ st Cecchini), Chiarabini (47’ st Carvelli). A disp. Bregasi, Piccione, Donato, Rossi. All. Invernizzi. ARBITRO: Saccenti di Modena.
TORTONA - Un Bogliasco ordinato e cinico batte con merito il Derthona allo stadio “Fausto Coppi”. La squadra tortonese scesa in campo con diverse defezioni incassa la terza sconfitta consecutiva e si allontana dalle zone alte della graduatoria. Cristiano Bacci disegna un Derthona molto sbilanciato in avanti nel tentativo di portarsi subito in vantaggio. L’inizio dei leoncelli è buono : al 10’ Marrazzo “pennella” un calcio di punizione sotto il sette che Di Barbaro è bravo a deviare. Dopo 2 minuti Coletto gonfia la rete di testa ma l’arbitro annulla la rete ai tortonesi per un fallo dello stopper tortonese su Rega. Al 14’ gli uomini di Invernizzi approfittano di un disimpegno errato della difesa bianconera sulla tre quarti mettendo in condizione Baudinelli di
puntare l’area di rigore. L’ex bomber di Novese e Sar-zanese è bravo a saltare due difensori tortonesi e a far partire un bolide che si insacca sotto la traversa, portando in vantaggio il Bogliasco. Il Derthona fatica a fare gioco e a servire le punte: al 33’ un’azione insistita di Montingelli consente a Marrazzo di andare alla conclusione sfiorando il palo. Nella ripresa al 4’ Zirilli, si gira in area e colpisce la traversa. Dopo 6 minuti il Derthona pareggia grazie ad un calcio d’angolo di Mazzoleni, che sospinto dal vento inganna Di Barbaro. Al 15’ i padroni di casa reclamano il calcio di rigore per una spinta ai danni di Zirilli, ma l’arbitro, il signor Saccenti di Modena non interviene. I padroni di casa provano a spingere ma costruiscono
poche azioni pericolose : al 30’ un errore grave del giovane Giordano in disimpegno,innesca Chiarabini che in velocità supera Trivellato e deposita in rete con un diagonale preciso. E’ la rete che decide la gara a favore del Bogliasco che fino al termine riesce a difendere il risultato conquistando 3 punti importanti per avvicinarsi alla quota salvezza. I Leoncelli, in chiara crisi di idee e di gioco sono ora chiamati al riscatto immediato nel recupero infrasettimanale contro il Villalvernia e nel derby di domenica prossima ad Acqui. Ci auguriamo che la società e lo staff tecnico riescano ad invertire un andamento pericoloso che rischia di rovinare un campionato giocato per centrare le posizioni di vertice. Domenico Cremonte
Serie D girone B / 27^ giornata
Tante assenze... e la Voghe finisce ko OLGINATESE: VOGHERA:
1 0
(primo tempo 0-0) MARCATORE: 22’ st Rampinini. OLGINATESE: De Madre; Menegazzo, Ronchetti, Grassi, Bosisio; Greco, Crea, Rossi, Bonacina (19’ st Iovine); Rampinini (32’ st Donghi), Valenti. A disp: Galigani, Colombo, Mandelli, Provasio, Rossini. All. Falsettini. VOGHERA: Maggioni; D’Errico (35’ st Buscaglia), Molnar, Colicchio, Arenella; Coccu, D’Amico, Conti, Speziale; Troiano (6’ st Manuali), Versace. A disp: Forti, Aldano, Curcio, Cascino, Merlo). All. Giacomotti.
ARBITRO: Marchi OLGINATE (LC) - Un volonteroso Voghera tiene testa ad un Olginatese che sta attraversando un ottimo momento di forma e contro i rosso neri ha colto la sua quinta vittoria consecutiva. Una partita fortemente condizionata dal forte vento che spirava sulla località lecchese. Le assenze non devono essere un alibi, ma la formazione oltrepadana era veramente decimata. Priolo, due giornate di stop, Mauri e Mazzei squalificati, Cavalli ko per un problema all’adduttore. Anche se pare che il bomber sarà già a disposizione domenica prossima per la sfida con il Fiorenzuola. “Credo che il pareggio fosse il risultato più giusto per quello che si è visto in campo, poi come spesso
succede nel calcio sono gli episodi a fare la differenza. dice mister Giacomotti a fine partita - loro hanno sfruttato l’episodio, mentre noi pur creando diverse situazioni offensive, non ci siamo riusciti”. La rete dei padroni di casa nasce al 22’ della ripresa da un errato disimpegno della difesa rosso nera che non riesce a far scattare la trappola del fuorigioco, permettendo a Rampinini di presentarsi tutto solo davanti a Maggioni, che si fa infilare sotto le gambe. Una sconfitta che comunque non preoccupa più di tanto il tecnico vogherese: “Dobbiamo ripartire dallo spirito che abbiamo messo in campo, nonostante le diverse defezioni e contro un’ottima squadra. In queste undici partite che restano, voglio sempre vede-
re questo atteggiamento”. Il mister è felice per il debutto in prima squadra di Buscaglia, ragazzo del ’94 della juniores rosso nera: “Un motivo di soddisfazione per la società e per il ragazzo che ha dimostrato di avere qualità, con quell’assist per Coccu”, che solo davanti a De Madre ha fallito clamorosamente l’1-1 (43’ st). CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 54; Pizzighettone 48; Mapello Bonate, Pontisola, Olginatese 47; Caronnese 45; Voghera 40; Castellana 38; Darfo Boario, Rudianese 35; Aurora Seriate 34; Gozzano, Colognese 32; Alzano Cene, Atletico Pro Piacenza 31; Fidenza 28; Fiorenzuola, Carpenedolo 27; Seregno 26; Gallaratese 19. Franco Scabrosetti
Eccellenza girone C / 23^ giornata
Oltrepo: è la terza sconfitta consecutiva OLTREPO: 0 VALLECAMONICA: 1 (primo tempo 0-0) MARCATORE: 49’ st Tiboni (V). OLTREPO (4-3-1-2): Capriulo, Kaya, Marabelli, Sciannameo, Carrucciu, Gaudio, Abbiati (16’ st Dragoni), Cigagna, Pani-gada (42’ st Bejenaru), D’Aniello, Casorati (10’ st Scandale). A disp.: Mantovani, Kokaj, Palmas, Celori. All. Chierico. VALLECAMONICA (4-42): Bellicini, Federici (19’ st Esposito), Taboni, Ducoli, Entrade (13’ st Turetti), Degiosa, Contessi (29’ st Salari), Bondioni, Bettoni, Abbattista, Visconti. A disp.:
Bonafini, Girelli, Pasqua, Martinelli. All. Giorgi. ARBITRO: Bonomo di Milano STRADELLA - L’Oltrepo subisce la terza sconfitta consecutiva del girone di ritorno ad opera del Vallecamonica e termina la gara in nove uomini per la doppia espulsione di Marabelli (doppia ammonizione) e di Kaya (rosso diretto). I ragazzi di Chierico sono anche sfortunati perché la rete della vittoria camuna arriva in pieno recupero. E’ un momento delicato per i rosso blu che cadono al “Gaetano Scirea” per la quarta volta in questa stagione. Nel primo tempo l’Oltrepo prova a fare la partita ma ha di fronte un avver-
sario tosto che concede poco o nulla e anzi crea qualche grattacapo di troppo. Anche se l’occasione migliore capita sui piedi di Casorati che, lanciato da Abbiati, si presenta tutto solo davanti a Bellicini, lo supera con un pallonetto ma la palla si stampa sulla traversa (38’). La manovra dell’Oltrepo è troppo farraginosa, ne risente la circolazione di palla. La squadra appare anche un po’ tesa e nervosa, ed ecco spiegata la mancanza di fluidità di una manovra che stenta a decollare definitivamente. Ci vuole più pazienza e meno frenesia per avere ragione di un avversario così. Nella ripresa succede di tutto. L’Oltrepo rimane in nove uomini per le espulsioni di Marabelli (al 3’) e Kaya (al
15’). La gara a quel punto si complica, Capriulo deve compiere alcuni miracoli, poi sui piedi di Panigada c’è anche l’occasione per trovare il clamoroso vantaggio e alla fine, a tempo abbondantemente scaduto, arriva la beffa con la rete di Taboni che in mischia si gira e fredda l’incolpevole Capriulo. CLASSIFICA: Sant’Angelo 47; Pro Desenzano 38; Aurora Travagliato 37; Sancolombano 35; Rigamonti Nuvolera 32; Palazzolo 31; Sarnico 30; Orsa Corte Franca, Dellese e S.B.C. Oltrepo 29; Villanterio Calcio e Chiari 27; Ciliverghe Mazzano e Vallecamonica 25; Castellucchio 22; Nuova Verolese Calcio e Crema 21; Codogno 11. f.s.
SANTHIA’: NOVESE: (primo tempo 0-1)
1 2
MARCATORI: Soragna (N) al 17’, Rolando (N) al 65’, Brognoli (S) al 67’. SANTHIA’: Depperu, Giarracuni (dal 66’ Santarsiero), Manegatti, Delsignore (dall’88’ Gianetto), Tos, Pobega, Brognoli, Torta, Di Paola, Minincleri (dall’80’ Koetting), Belleri. All: Koetting. NOVESE: Teti, Tigani, Cesana, Taverna, Busseti, Camussi, Mair (dal 76’ Zefi), Rondinelli, Cardini (dal 34’ Mazzucco), Romani (dal 60’ Rolando), Soragna. All: Viassi. ARBITRO: Zancanaro di Treviso. SANTHIA’ (VC) - Dopo più di un mese, torna al successo la Novese che espugna per 2-1 il campo del Santhià, terza forza del campionato. La prima occasione è per i padroni di casa. Minincleri serve in profondità Belleri che scavalca Teti con un pallonetto, ma Camussi interviene sulla linea di porta e manda la sfera in angolo. Al 17’ i biancocelesti passano in vantaggio grazie a un errore clamoroso del portiere Depperu che prova a scartare Soragna che però gli ruba palla e deposita in rete senza difficoltà. Due minuti dopo Di Paola viene espulso per una mor-
sicata sulla schiena ai danni di Camussi, a gioco fermo. Al 42’ un tiro di Minincleri deviato da un difensore spiazza Teti ma la palla finisce alta. Nella ripresa si aprono gli spazi nella difesa santhiatese e gli ospiti ne approfittano. Al 52’ Manegatti sfiora l’autorete nel tentativo di anticipare Mair. Al 65’ gli uomini di Viassi raddoppiano con Rolando, che sfrutta una sponda aerea di Soragna, controlla la sfera e supera Depperu con il destro. Due minuti dopo Brognoli accorcia le distanze con una perfetta punizione che si infila sotto l’incrocio dei pali. La partita non offre più emozioni. La Novese porta dunque a casa tre punti fondamentali, salendo al quarto posto in classifica e scavalcando il Derthona. Domenica al “Girardengo” arriva il modesto Cantù San Paolo. Viassi non avrà a disposizione Rondinelli, squalificato. CLASSIFICA: Chieri e Vallée d’Aoste 55; Santhià 46; Lavagnese e Novese 41; Chiavari e Derthona 40; Acqui 38; Borgosesia e Naviglio Trezzano 37; Pro Imperia 36; Villalvernia 35; Folgore Cardano 33; Verbano 28; Asti 21; Albese 19; Cantù San Paolo 6; Lascaris 4. Penalità: Santhià e Albese -3. f.s.
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