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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427
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TORTONESE
L’assessore Orsi Carbone si è dimesso
Una copia EURO 1,00 Giovedì 22 marzo 2012 Anno XIV n. 11
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IL PAPA’, LA FESTA E LA SINCERITA’
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VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632
unedì 19 marzo abbiamo celebrato la festa del papà che coincide con quella liturgica di san Giuseppe. Non c’è un padre che possa essere di così efficace modello come questo. Basta scorrere la sua vita per vedere in lui la forza, la tenacia, la fedeltà, il coraggio, l’amore che ogni padre dovrebbe avere per la propria sposa e i propri figli. Figurativamente Giuseppe è stato sempre rappresentato come un vecchio, ma la sua storia inizia quando era fidanzato con Maria ed erano certamente ambedue giovanissimi. Può essere esempio anche per i giovani padri. È vero che vi sono enormi spazi pubblicitari che le ditte interessate dedicano alle feste varie che si sono loro stesse inventate, come la festa della donna, quella della mamma, ora appunto quella del papà. L’aspetto commerciale di queste ricorrenze è indubbiamente prevalente. Si può dire che questo aspetto si insinua sempre, anche nelle ricorrenze festive maggiori. Si pensi al Natale. Per queste occasioni si ricorre al termine “il trionfo del consumismo”, di cui si è tanto parlato anche come critica rivolta ai cattolici che hanno tanto decisamente e giustamente combattuto il comunismo, che poi si sono ritrovati a subire in casa il consumismo, ambedue, con tutte le distinzioni del caso, imparentati col materialismo. La tentazione materialistica è sempre in agguato, sostenuta dall’ansia del possesso. Da qualche sintomo si può forse pensare che le cose stiano cambiando e la crisi economica costituisca un freno alla spesa e allenti tale deriva consumistica. Sarebbe per alcuni un danno di non poter avere quel minimo indispensabile non solo per soddisfare le necessità primarie, ma anche per esprimere con segni tangibili affetto, gratitudine, solidarietà, amore. Le feste, anche se inventate a tavolino, possono rispondere a esigenze di vita e di civiltà. Insomma celebriamo pure la festa del papà, della mamma, dei nonni, dei fidanzati e magari degli zii. Quello che conta tuttavia è la sincerità del dono, l’autenticità del sentimento e la buona salute delle relazioni. Pure con poco si può mostrare un grande amore, anche con una semplice telefonata, mentre non sarà il brillante più prezioso a nascondere o camuffare sentimenti piccoli e meschini o coprire tradimenti e infedeltà, menzogne e sotterfugi. Sono cose ovvie a tavolino, ma alla conta dei fatti le relazioni tra le persone all’interno delle famiglie, negli ambienti di lavoro e di ufficio, nei partiti politici e persino in ambiti ecclesiali si riscontra che soffrono di autenticità, schiettezza, amicizia e rispetto. Per grazia di Dio e a prescindere da ogni festa vi sono uomini e donne di ogni ceto sociale che hanno costruito la loro vita sul dono di sé e sulla attitudine a fare opere gratuite a vantaggio degli altri. Elio Bromuri
OLTREPO’
Si corre la Primavera ciclistica novese
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Giornata FAI di Primavera
Pietra de’ Giorgi: inaugurata la piazza Unità d’Italia
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Diocesi I consigli presbiterale e pastorale PAGINA 3
Si svelano le “meraviglie” della nostra terra
Attualità Don Pino Scabini prete del Concilio PAGINA 6
Eventi Il centro Stereodisco da 50 anni a Voghera Il Centro di ricerca e formazione e servizi della vite e del vino di Riccagioia, a Torrazza Coste, in Oltrepò pavese, che il prossimo fine settimana sarà aperto al pubblico in occasione della Giornata Fai di Primavera (foto tratta dal sito: www.riccagioia.it)
Quest’anno si festeggia il ventennale della Giornata FAI di Primavera. Un evento che si è trasformato negli anni in una grande festa popolare che ha permesso a 6.500.000 di italiani di visitare oltre 6.300 monumenti, molti dei quali normalmente chiusi al pubblico. Sabato 24 e domenica 25 marzo anche a Pavia, in Oltrepò e a Tortona molte “meraviglie” saranno fruibili per molti visitatori. servizio a PAGINA 22
NOVI LIGURE / LICEO AMALDI
PAGINA 13
Casalnoceto Ritorna la fiera dei “Pom a moj” PAGINA 19
STRADELLA / PAG. 9
Intervista al preside In campo per Sergio Tinello “murare” la SLA NOVI LIGURE - Accade, proprio in questi giorni, che dirigenti e docenti di tutte le scuole italiane siano impegnati in una vicenda di numeri che poco sembra avere a che fare con la cultura, ma che diventa, invece, di fondamentale importanza: quanti sono i ragazzi con cui vivremo l’avventura della crescita? Quante sono le famiglie di Novi Ligure e del territorio continua a PAGINA 17
STRADELLA - La stagione sportiva 2011-2012 ha portato per la squadra di pallavolo di seconda divisione femminile della Uisp di Stradella una novità: la collaborazione con “AISLA” - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il motivo? Veicolare l’importanza della ricerca nella lotta contro le malattie fino ad oggi incurabili, attraverso l’utilizzo della maglia copri divisa.
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Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
Il cinquantesimo del Concilio Vaticano II: nuovi spunti per nuove riflessioni
Un chiarore che consente di camminare verso la
GIOIA
Enzo Bianchi priore della Comunità di Bose
Joseph Ratzinger giovane teologo
U
n tunnel oscuro. Ma nell’oscurità si vedeva un po’ di luce e soprattutto si sentiva bella musica. È il racconto di un amico in coma che il cardinale di Kinshasa Laurent Monsengwo Pasinya ha proposto in una meditazione durante la settimana di ritiro spirituale della Curia romana, presente il Papa. Immagine che Benedetto XVI ripropone, definendola una parabola della nostra vita: “spesso ci troviamo in un tunnel oscuro in piena notte, ma, per la fede, alla fine vediamo luce e sentiamo una bella musica, percepiamo la bellezza di Dio, del cielo e della terra, di Dio creatore e della creatura”. È la stessa luce che aiuta i discepoli ad attraversare il “buio fitto” della passione e della morte di Gesù, quando “lo scandalo della croce sarà per loro insopportabile. Commenta il Papa, all’angelus della seconda domenica di Quaresima: Dio è la luce che Cristo vuole dona-
re all’uomo per proteggerlo “dagli assalti delle tenebre. Anche nella notte più oscura, Gesù è la lampada che non si spegne mai”. Cos’è la quaresima se non un tempo per leggere e per leggersi, come ricorda il priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi; un tempo cioè per ritrovare quella specificità del cristiano che è non-conformismo rispetto alle cose del mondo. Una specificità che richiama il silenzio del deserto, il luogo della prova e dell’ascolto della parola. Proviamo così anche noi a riscoprire la voglia di ascoltare e di leggere. Tiriamo via dai ripiani alti della nostra libreria i documenti conciliari, togliamo un po’ di polvere e riscopriamo queste parole antiche e sempre nuove. Titoli in latino ci parlano di un tempo lontano; ma il Concilio ha reso presente quel tempo: non ha mutato la lingua della liturgia, lo stile, i segni e i gesti quasi per un gusto estetico, ma li ha resi presenti, vivi.
Il Vaticano II è stato il punto di arrivo di una vivacità ecclesiale e teologica che aveva caratterizzato la vita dei cattolici fin dall’inizio del novecento e che aveva come fulcro il rinnovamento della chiesa per renderla sempre più capace di pensare nuovi stili di presenza nel mondo e nuove strade di dialogo. Anche con questa semplice immagine della luce in fondo al tunnel, il Papa ci aiuta con i suoi riferimenti, a togliere un po’ di polvere. E l’immagine della luce richiama subito l’incipit della costituzione dogmatica sulla chiesa, quella Lumen gentium – promulgata il 21 novembre 1964, con 2151 voti favorevoli e solo 5 contrari – che indica Cristo luce delle genti, la cui “luce spendente sul volto della chiesa” illumini “tutti gli uomini annunciando il Vangelo ad ogni creatura”. Se la chiesa è chiamata a condividere le gioie e le speranze, ma anche i dolori e le angosce dell’uomo di oggi, può farlo solo andan-
do alla radice del suo essere madre e maestra, compagna nel cammino dell’umanità pellegrina su questa terra. Andare alla radice significa anche riscoprire un linguaggio che è nella nostra memoria ma che fatica a tornare in superficie. La testimonianza di quanti, nelle più sperdute latitudini o nelle nostre confuse città, ascoltano i segni dei tempi e mettono in pratica quelle parole antiche e nuove, ci può essere di aiuto. Ricordiamo don Andrea Santoro, che aveva come scopo della sua missione “essere luce del mondo”. Così nel 2000 parte per la Turchia, inizia il suo dialogo che si è interrotto il 5 febbraio del 2006, mentre pregava nella chiesa di Santa Maria a Trabzon, con la Bibbia in lingua turca tra le mani. Potremmo ancora ricordare tanti missionari, sacerdoti che qualcuno ha voluto fermare perché per loro era difficile se non impossibile reggere il confronto con il coraggio della luce di que-
sti testimoni. Ma ci sono anche sacerdoti che non hanno sacrificato la loro vita, ma hanno dato un grande contributo nella vigna del Signore. Un’altra espressione che Benedetto XVI, nel giorno della sua elezione ha offerto al mondo, e che leggiamo proprio nel primo capitolo della Lumen gentium. È proprio di pochi giorni fa la notizia che in un paese dove i cristiani sono perseguitati da un dilagante fondamentalismo islamico e da leggi che mettono a morte chi viene accusato di blasfemia – come non ricordare Asia Bibi, la donna in carcere dal 2009 su cui pende una condanna a morte, o la vicenda del ministro Batti – un missionario è stato premiato dal governo pakistano per i servizi alla salute, all’educazione e alla cura dei rapporti interreligiosi. Si tratta di padre Robert McCulloch che ha lavorato in Pakistan per oltre 30 anni e che è stato insignito della Sitara-e-Quaid-e-Azam, la
più alta onorificenza civile della nazione. Durante le inondazioni dello scorso anno che sconvolsero il Pakistan, il missionario ha prestato soccorso a oltre un migliaio di famiglie del Pakistan meridionale, aiutando nella costruzione di abitazioni per dare riparo alle vittime della catastrofe. Un impegno e una testimonianza che trovano eco nelle parole della Lumen gentium che parla di una chiesa che “circonda di affettuosa premura quanti sono afflitti dalla umana debolezza, anzi riconosce nei poveri e nei sofferenti l’immagine del suo fondatore, povero e sofferente, e si premura di sollevarne l’indigenza, e in loro intende servire Cristo”. Una testimonianza che spetta anche ai laici, chiamati a vivere nelle normali condizioni della vita, familiare e sociale, e a “illuminare e ordinare tutte le cose temporali, alle quali sono strettamente legati, in modo che siano sempre fatte secondo Cristo”. Fabio Zavattaro
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VITA DELLA DIOCESI
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22 marzo, Casei Gerola ore 10: Accoglienza in Collegiata S. Messa ore 15-18: Adorazione Eucaristica ore 18: S. Messa 23 marzo, Casei Gerola ore 15-18: Adorazione Eucaristica ore 18: S. Messa ore 20.45: Solenne Via Crucis per tutte le parrocchie del Vicariato guidata dal Rettore del Seminario con testimonianze vocazionali 24 marzo, Casei Gerola
ore 10: S. Messa con gli ospiti della Casa di Riposo “S. Fortunato” ore 11: Omaggio dei bambini e delle loro famiglie ore 15-18: Adorazione Eucaristica ore 18: S. Messa ore 20,45: “Con tutte le generazioni ti proclamiamo Beata”: riflessioni e lodi mariane nella vigilia dell’Annunciazione Anima la corale interparrocchiale “San Giacomo” 25 marzo, San Gaudenzio ore 17: accoglienza della Madonna e recita del Santo rosario 26 marzo, San Gaudenzio ore 17.30: recita del Santo rosario e S. Messa 27 marzo, Pancarana ore 10: accoglienza della statua ore 17.30: S. Messa per le vocazioni ore 21: Santo Rosario per
OROLOGI E AUTOMAZIONI
fede anche nella nostra diocesi. Alcuni interventi significativi hanno riguardato in modo particolare la disponibilità dell’Istituto diocesano di formazione a svolgere corsi a livello vicariale o presso chi mostrerà interesse. Ci si è soffermati poi in modo particolare nel presentare le iniziative di annuncio che coinvolgono il mondo giovanile con un momento di messa in comunione e di verifica di quanto già esiste nelle varie realtà diocesane. La testimonianza di alcuni sacerdoti giovani, impegnati in mezzo alla gioventù ha arricchito ulteriormente il dibattito. Mons. Vescovo ha quindi raccolto ogni indicazione, invitando i presenti a far pervenire ulteriori stimoli e proposte che saranno prese in considerazione in una successiva riunione nel prossimo maggio. Alle 11.30, terminata la preghiera finale, Mons. Vescovo ha chiuso i lavori.
Don Fabien Niyonkuru amministratore parrocchiale Nel pomeriggio di venerdì invece presso il Seminario si è tenuto l’incontro di un secondo organismo diocesano: il Consiglio Pastorale. Questo raggruppa le rappresentanze più significative delle Associazioni e dei Movimenti ecclesiali presenti in diocesi con il compito di offrire al Vescovo un apporto qualificato di suggerimenti intorno al programma pastorale diocesano. L’ordine del giorno è stato identico a quello del Consiglio Presbiterale, con risonanze e prospettive caratteristiche del mondo laicale. Ci sono stati interventi dei presenti, preziosi per la conoscenza delle problematiche e delle situazioni esistenti sul territorio. Nelle “varie” Mons. Vescovo ha informato i partecipanti sulla situazione del clero in diocesi. I sacerdoti gravemente ammalati innanzitutto. Poi, le parrocchie di piccole entità, ma che pure necessitano di un sacerdote che se ne faccia carico. Data la carenza dei sacerdoti diocesani, da alcuni anni si fa ricorso al ministero di preti provenienti dall’Africa, Asia ed America latina, appartenenti ad istituti religiosi o diocesani. Infine il rettore del seminario, don Marco Daniele, ha relazionato sul seminario stesso e sul tema vocazionale. La conclusione con la cena a buffet nel refettorio del seminario, preparata dalla scuola alberghiera del Santachiara di Tortona. b.p.
Al passo con la Peregrinatio Mariae Continua con grande devozione la Peregrinatio Mariae nel Vicariato Padano. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana.
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NOTIZIE DIOCESANE
Riuniti i Consigli Presbiterale e Pastorale
per organizzare eventi e celebrazioni con senso di responsabilità e di impegno. Si è quindi passati al secondo punto: l’anno della fede che avrà inizio, secondo l’indicazione del Papa, il prossimo ottobre. Mons. Vescovo ha introdotto l’argomento con una breve riflessione presentando il documento dottrinale del Papa “Porta fidei” e le indicazioni della Congregazione della Dottrina della fede per la celebrazione a livello diocesano e parrocchiale. In proposito sono stati considerati alcuni spunti che un piccolo gruppo di sacerdoti ha formulato per organizzare a livello diocesano l’evento. È stata data lettura delle proposte articolate in tre settori: a livello generale, a livello catechistico e a livello liturgico. Si tratta di una prima ipotesi di lavoro affidata per ora al consiglio presbiterale perché, una volta pensata, valutata, migliorata e accolta dal Vescovo, possa tracciare il cammino dell’anno della
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Giovedì 15 e venerdì 16 marzo a Tortona
TORTONA - Si è svolto nella mattinata di giovedì 15 marzo il Consiglio Presbiterale Diocesano. La convocazione periodica di questo importante organismo diocesano ha il compito di far ritrovare alcuni sacerdoti a riflettere su particolari temi di natura pastorale da realizzare nel corso dell’anno. Presieduto dal Vescovo Monsignor Martino Canessa, è stato lui stesso giovedì a dare inizio ai lavori guidando la recita dell’Ora Media e formulando un sincero ricordo nella preghiera per alcuni confratelli ammalati. Ha quindi salutato i presenti e affrontato il primo punto all’ordine del giorno: la continuazione della Peregrinatio Mariae, relazionando sulla situazione attuale. La parola è quindi passata ai sacerdoti che hanno già avuto il passaggio della Madonna per una testimonianza e un semplice e provvisorio bilancio dell’iniziativa, utile a chi deve ancora ricevere la Vergine
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le vocazioni 28 marzo, Pancarana ore 9: Lodi mattutine alla Madonna ore 10: visita ai malati ore 17,30: S. Messa per i malati ore 21: S. Rosario meditato e preghiere personali 29 marzo, Pancarana ore 9.30: saluto alla statua della Madonna Cervesina ore 10: Accoglienza della statua della Madonna e S. Messa in Casa di Riposo ore 17: processione verso la cappella dell’Oratorio ore 21: Santo Rosario e preghiere personali 30 marzo, Cervesina ore 9: Lodi mattutine e S. Messa per i malati ore 10: visita ai malati ore 17: Via Crucis con i bambini del catechismo ore 21: Adorazione eucaristica per le vocazioni
31 marzo, Cervesina ore 9: Lodi mattutine e adorazione personale ore 17: Benedizione eucaristica e S. Messa prefestiva ore 21: Veglia di preghiera 1 aprile, Cervesina ore 10.15: Benedizione delle Palme, processione e S. Messa ore 16: Saluto alla statua della Vergine Maria Vergine del silenzio, che ascolti la Parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino.
Con la nomina di don Stefano Ferrari a parroco di San Nicolò in Novi Ligure, si sono rese vacanti alcune parrocchie della Val Coppa e della Valle Schizzola. Il Vescovo Mons. Martino Canessa in data 29 febbraio 2012 ha nominato il sacerdote don Fabien Niyonkuru amministratore parrocchiale delle parrocchie di - Santa Maria e San Giorgio in Fortunago, - SS.mo Nome di Maria in Torre degli Alberi di Ruino, - San Martino Vescovo in San Martino de’ Bagozzi di Borgo Priolo, - Santi Cornelio e Cipriano in Borgoratto Mormorolo, con tutte le facoltà, i diritti e i doveri previsti dal Dirittto generale e particolare. Don Fabien è nato a Kibimba nel Burundi (Africa) il 20 settembre 1975 e ordinato presbitero il 16 luglio 2005. E’ sacerdote “Fidei Donum” della diocesi di Gitega. Il legale rappresentante delle suddette parrocchie è il sacerdote Mons. Gianfranco Maggi, parroco di Pinarolo Po e Vicario foraneo.
Sabato 24 marzo a Voghera
La Giornata della Gioventù Sabato 24 marzo si svolgerà a Voghera l’incontro diocesano in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù. Le iniziative proposte per questo appuntamento sono connesse al tema della resurrezione, intesa anche come esperienza di rinascita personale. Il ritrovo è fissato alle ore 17.30 presso l’oratorio S. Giovanni Bosco di via Bellocchio, dove si svolgeranno alcune attività di gruppo, un momento di preghiera e la cena. Porteranno la loro testimonianza alcuni volontari della Casa del giovane di Pavia. Alle 21 il teatro San Rocco di piazzetta Provenzal ospiterà il musical “Il Risorto”, portato in scena dalla compagnia “Rosa di Gerico” di Mede. L’autore dello spettacolo è Daniele Ricci, fra i più stimati autori di musiche per l’animazione liturgica delle messe per i giovani.
Sabato 31 marzo a Rivalta Scrivia
I gruppi Meic ricordano i 50 anni del Concilio I gruppi MEIC di Acqui Terme, Alessandria, Casale Monferrato e Tortona promuovono una giornata di riflessione e di preghiera sul tema “A cinquant’anni dal Concilio”. L’incontro, aperto a tutti gli interessati, avrà luogo sabato 31 marzo, dalle ore 15 alle ore 19, presso l’abbazia cistercense di Rivalta Scrivia. Dopo la preghiera introduttiva, il prof. don Maurilio Guasco, emerito di Storia del pensiero politico contemporaneo dell’Università del Piemonte Orientale, terrà la relazione su “Il Concilio Vaticano II: tra evento e recezione”. Dopo una pausa musicale e la visita storico-artistica dell’Abbazia seguirà un momento di testimonianza, riflessione e dialogo con gli interventi di Domenico Borgatta (gruppo MEIC di Acqui Terme), Edda Gastaldi (gruppo MEIC di Casale Monferrato), don Modesto Radoani (parroco di Rivalta Scrivia), Giorgio Bailo (gruppo MEIC di Tortona). L’incontro si concluderà con la recita dei Vespri e la celebrazione della S. Messa presieduta da mons. Francesco Giorgi, assistente del gruppo di Tortona. Impegni di governo permettendo, porterà il saluto conclusivo Renato Balduzzi, Ministro della Salute e già presidente nazionale del MEIC.
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 26 marzo, mercoledì 28 e sabato 31 dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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VITA DELLA CHIESA
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Un pomeriggio di spiritualità per l’Azione Cattolica
Mons. Giuseppe Cacciami
morto Via della croce, via dell’amore E’ un protagonista dell’informazione
TORRICELLA VERZATE - La cornice è perfetta: siamo al santuario di Torricella Verzate e domenica 18 marzo non piove! Il pomeriggio unitario di spiritualità si può svolgere come da programma: tanti gli intervenuti in ogni fascia di età e per tutti un’occasione di preghiera e di riflessione durante questa bella domenica di Quaresima. L’inizio è insieme, in chiesa, con il saluto del presidente diocesano di Azione Cattolica, Piero Ponte, poi ci si divide: i cresimandi e cresimati, con gli educatori dell’equipe diocesana ACR, ripercorrono la salita di Gesù al Calvario: è una via crucis in cui i ragazzi affidano al Signore la loro vita e chiedono un cuore libero da pregiudizi e da egoismi. Intanto adulti e giovani sono con don Gianfranco Maggi, parroco di San Pietro in Casteggio e riflettono sulla frase che l’evangelista Marco attribuisce al centurione romano che vede morire Gesù in croce: “Veramente quest’uomo era figlio di Dio!”. Il pomeriggio scorre, quindi, nell’ascolto della Parola, nella meditazione guidata da don Gianfranco e nel silenzio della riflessione personale, per (ri)trovare tempo per sé e per Dio. Gesù è in croce: è
il momento del dolore e del sacrificio e un soldato romano riconosce in quell’uomo sofferente il figlio di Dio. Gesù, uomo fino in fondo, ha accettato la fragilità dell’essere umano e, così facendo, ha presentato il volto di un Dio vicino, solidale, innamorato dell’uomo. Ecco la bella notizia che Marco annuncia fin dall’inizio (l,l): Gesù è il Cristo, l’Atteso, il Dio vivente ed è un uomo vero. L’evangelista vuole che tutti comprendano chi è Gesù, tanto che mette anche sulle labbra di Pietro il riconoscimento di Gesù come il Cristo-Messia (8,29), un Messia crocefisso, innalzato non su un trono, ma su una croce, un Messia che si fa riconoscere dal soldato romano proprio perché muore “così”, come l’ultimo degli uomini, per amore (15,39). Ricorrono nella narrazione
LE NOSTRE SEDI:
di Marco alcuni terminichiave e don Gianfranco si sofferma sulla parola “via” che in questo Vangelo assume una particolare importanza: la via cristiana è la via di Gesù, è la via crucis, la via dell’amore, che è sotto il segno del servizio e non della gloria. Tre volte Gesù annuncia di essere pronto a camminare su quella via: sono gli annunci della Passione che Marco ripete con uno schema simile: Gesù annuncia la croce, ma i discepoli, all’inizio, non comprendono, fraintendono, chiedono posti d’onore. Poi viene l’ora della consapevolezza e, allora, hanno paura: quanto c’è di nostro in Pietro che vorrebbe un Dio potente, in Giacomo e Giovanni che chiedono i primi posti, nei discepoli che hanno paura a seguire Gesù fino alla fine! E proprio alla fine, gli at-
teggiamenti di Gesù sono riassuntivi di una intera esistenza vissuta da uomo vero ed è difficile mantenersi uomini veri quando si è disprezzati e derisi, torturati e uccisi! Di fronte a chi lo accusa e pretende di avere su di Lui potere di vita e di morte, Gesù resta in silenzio: non si difende perché sta trasformando un’esperienza di condanna in un gesto alto di amore. Gesù, uomo fino in fondo, ci chiama a fare nostra la logica del chicco di grano che Lui stesso ha vissuto tra di noi: è la logica della vita nascosta, del silenzio fecondo in cui si matura nell’abbandono alla verità; è la logica che rifiuta il gesto clamoroso, ma si nutre di tanti piccoli gesti di prossimità, di solidarietà, di umanità autentica. Ecco la croce di Gesù: il segno nudo dell’amore infinito che si fa servo e dà la propria vita in riscatto per tutti. Gesù muore e, passato il sabato, le donne vanno al sepolcro, ma la tomba è vuota: Dio non è tra i morti, perché Dio apre sempre strade nuove e ci aspetta sempre più in là. Gesù ci precede “in Galilea”, nel mondo degli uomini e la terra santa, allora, è là dove stiamo vivendo, dove, nel tessuto quotidiano dell’esistenza, siamo chiamati a vivere da uomini veri, senza paura, perché il Signore Gesù è lì, con noi. E la Santa Messa, che ancora tutti insieme condividiamo con la comunità cristiana di Torricella Verzate, chiude davvero bene questo pomeriggio di spiritualità in cui Gesù ha chiamato tutti a seguirlo ogni giorno lungo la via dell’amore. Patrizia Govi
Servizi CISL
Un trascinatore, lucido e lungimirante, che aveva capito per tempo e forse in anticipo (rispetto a tante lentezze anche della Chiesa al riguardo) l’importanza della comunicazione, soprattutto nella forma impegnativa e preziosa del giornalismo sul territorio, tra la gente, nella concreta comunità cristiana. Don Giuseppe Cacciami ci ha lasciato ad 87 anni, dopo essere stato tra i fondatori della Federazione italiana settimanali cattolici (Fisc) e dopo esserne stato vigoroso ed intraprendente presidente nazionale per più mandati negli anni ’80. A Novara, la sua diocesi, ha diretto il settimanale diocesano “L’Azione” che con lui è cresciuto e si è qualificato, posizionandosi come una voce importante in questa terra. Fondò il Sir (Servizio informazione religiosa) per rendere più efficace una presenza sulle news, con lo strumento dell’agenzia. Da tempo era malato e sofferente, ma sempre attento e reattivo quando ci si introduceva sul terreno del giornalismo cattolico, la sua passione, la sua mission, il suo mondo.
Con lui la Fisc piemontese vede scomparire un altro padre fondatore ed un’altra figura di valore, che si è affiancato a don Franco Peradotto di Torino, a don Costanzo Marino di Cuneo, a don Oscar Lacchio di Biella a don Vittorio Morero di Pinerolo, a don Giorgio Martina di Fossano, a don Lamberto Schiatti della Gazzetta d’Alba… tutti protagonisti dei tempi del Concilio e del postConcilio, impegnati a fare dei giornali diocesani dei fogli vitali, ricchi di notizie, intrisi di approfondimenti, aperti al dibattito, capaci di incidere nell’opinione pubblica. Una generazione che ha dato tanto alla Chiesa piemontese. E a don Giuseppe Cacciami, nella preghiera che condividiamo per lui, va l’ideale gratitudine per essere stato uno di loro, con il piglio dei grandi e con l’amicizia degli uomini veri. Agli amici de “L’Azione” di Novara le fraterne condoglianze della Fisc piemontese. don Corrado Avagnina delegato interregionale FISC Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria
Giovedì 29 marzo a Pontecurone
Famiglia e welfare Un confronto per dare “risposte possibili ad una povertà che avanza” PONTECURONE - L’Azione Cattolica Italiana, il Movimento Ecclesiale Impegno Culturale (MEIC) e il Centro Italiano Femminile (CIF) organizzano giovedì 29 marzo, alle ore 21, nell’Oratorio di San Francesco a Pontecurone un confronto sul tema “Famiglia e Welfare: risposte possibili ad una povertà che
avanza” che avrà come protagonisti Gino Gazzo del Settore Servizi alla Persona e alla Comunità del Comune di Tortona e Moreno Baggini Vice direttore della Caritas diocesana. Modera l’incontro Fabio Gandi assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pontecurone. d.e.
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
25 Marzo - V Domenica del Tempo di Quaresima
“Se il chicco di grano muore produce frutto”
Gv 12,20-33 In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni Greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsàida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù». Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non
muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».
Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!». La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire.
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SANTA REBECCA AR-RAYES La Chiesa il 23 marzo ricorda una santa libanese, canonizza- e vi rimase sette ta il 10 giugno 2001 dal Beato Giovanni Paolo II. Si tratta di anni, durante i Rafqa Ar-Rayes nata a Himlaya, un villaggio del distretto li- quali fondò una banese di Metn, il 29 giugno 1832. Figlia unica, fu battezzata scuola per ragazil 7 luglio 1832 e ricevette il nome di Boutroussyeh (che in ze. Mentre era a italiano si può tradurre con Pierina). I suoi genitori le inse- Maad, nel 1871, ci gnarono ad amare Dio e a pregare. Nel 1839, a sette anni, ri- fu una crisi che mase orfana di madre. Suo padre cadde in povertà e, nel scosse la sua Con1843, la mandò a Damasco, in una casa di una famiglia ricca, gregazione. Rafqa domandò a Dio di aiutarla a prendere una a lavorare. Tornò alla casa paterna nel 1847, a quindici anni, decisione secondo la sua volontà e fu allora che sentì una voe scoprì che suo padre si era risposato. Sia la zia materna sia ce che le diceva: “Tu sarai monaca”. Una notte le apparvero la matrigna volevano dare in sposa la fanciulla che era bella, in sogno San Giorgio, San Simeone lo Stilita, e Sant’Antonio di buon carattere e con una religiosità profonda e umile . Abate che la esortarono ad entrare nell’Ordine delle Rafqa invece decise di andarsene Monache Libanesi Maronite. Si traper servire il Signore e chiese di essferì nel monastero di San Simeone alsere accolta nel convento di Nostra Qarn a Aïtou e vestì l’abito di novizia MONACA LIBANESE Signora della Liberazione a Bikfail 12 luglio 1871. Nel 1872, fece la ya. La Madre Superiora accolse professione religiosa solenne e si DELLA CONGREGAZIONE Rafqa che non fece più ritorno a chiamò suor Rafqa (Rebecca), in ricorDELLE SUORE MARONITE casa. Il 10 febbraio del 1856, emise do del nome di sua madre. Fu un i voti religiosi, nella congregazione esempio per le sue consorelle, nell’obVISSE CIECA E MALATA delle Mariamât, ovvero delle Figlie bedienza, nella preghiera, nell’ascesi e di Maria. Il primo agosto 1858, la nel lavoro compiuto in silenzio. Nel LODANDO SEMPRE DIO giovane religiosa fu inviata al Semese di ottobre del 1885, domandò al minario di Ghazir per ricevere dai Signore di farla partecipe della sua Padri Gesuiti un’educazione adePassione. La sua preghiera fu esaudita: guata e lei approfondì le sue conoscenze della lingua araba, essa cominciò a provare forti dolori alla testa e si ammalò dell’ortografia e dell’aritmetica. In seguito fu inviata in nu- agli occhi. Fu mandata a Beyrouth per essere curata. Prima merose scuole della montagna libanese. Nel 1860, Rafqa fu però a Jbeil, fu affidata a un medico americano che, decise di trasferita a Deir al-Qamar, per insegnare il catechismo ai gio- operarla, estraendole per errore l’occhio destro. A Beyrouth vani. In quell’anno scoppiò in Libano la guerra civile fra ma- cercarono di porre rimedio all’errore, ma si ammalò anche roniti (cristiani di origine siriana, che prendono il nome da l’altro occhio e Rafqa fu rimandata nel suo monastero, dove Marone, santo eremita vissuto nel V secolo) e drusi drusi (se- continuò ad avere dolore agli occhi fino alla morte. Sopportò guaci di una religione, di derivazione musulmana, fondata sempre con pazienza, in silenzio e nella gioia di essere unita nell’XI secolo in Egitto). Fu una lotta cruenta e Rafqa vide alla Passione di Cristo. Nel 1897 insieme ad altre sei religiocon i propri occhi molte persone morire uccise. Nascose an- se, fu inviata in nuovo monastero, appena fondato a Jrabta e che un bambino sotto il proprio mantello, salvandolo dalla nel 1899 divenne completamente cieca e paralitica, solo il morte. Rafqa rimase a Deir al-Qamar circa un anno. Nel suo volto restò luminoso e sereno fino alla fine. Morì il 23 1862, per ordine dei suoi superiori, fu trasferita alla scuola marzo 1914, affidandosi a Maria e a San Giuseppe. Nel 1927 della sua Congregazione a Jbeil. Nel 1864, fu inviata a Maad le sue spoglie furono trasferite nella chiesa del monastero.
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I 40 giorni della Quaresima corrono veloci. Domenica prossima sarà quella delle Palme e quella successiva, infine, Pasqua. Di questo avvicinarsi dei grandi giorni santi è prova il Vangelo di oggi nel quale Gesù stesso dichiara che “è venuta l’ora”. Tutta la vicenda di Gesù è lanciata, come una freccia al suo bersaglio, verso quest’ora. E in quest’ora si svela il segreto messianico di Gesù: non è colui che rovescia gli imperi e porta guerra agli occupanti, ma è il chicco di grano caduto e sepolto nella terra e che porterà il frutto della spiga gonfia di pane; Gesù è colui che, inchiodato e innalzato da terra sul palo della croce, attirerà tutti a sé e al Padre. Tutti, non solo gli ebrei, ma anche gli altri, persino i greci. La versione latina chiama “gentiles”, cioè appartenenti alle genti e non al popolo eletto, questi greci. Sono persone che la Scrittura chiama timorati di Dio, pagani che hanno conosciuto la fede ebraica e vi hanno aderito. Ai due discepoli Filippo e Andrea i greci chiedono di “vedere Gesù”. Per un greco dire vedere è lo stesso che dire conoscere (come per un ebreo dire ascoltare è lo stesso che dire conoscere). La loro è dunque una richiesta che deve essere intesa in modo forte, in senso profondo: i greci chiedono la luce della fede. A qualcuno può sembrare che Gesù non rispose alla richiesta dei greci; sarebbe comprensibile per Lui, consapevole e tutto assorto nell’angoscia della passione imminente. In realtà il suo discorso sul chicco di grano che muore è la risposta più vera e più fedele: vedere Gesù significa vedere la sua sofferenza e la sua croce. Ma per il Vangelo croce e gloria coincidono! La croce, infatti, è l’immensa rivelazione del mistero di Dio, perché Dio è Amore e la croce lo svela pienamente. Ora si capisce il paragone col chicco di grano: se non muore, rimane solo; se muore, porta molto frutto. Tutto il frutto - la salvezza di tutti - viene dalla morte di quel solo chicco di grano, il migliore fra tutti. In questa legge d’amore, Gesù coinvolge anche i discepoli - quelli che ha davanti a sé, gli apostoli, e quelli che ha davanti al suo cuore, i cristiani di ogni tempo, noi compresi - che lo seguono e che sono chiamati a compiere fino in fondo il loro cammino con Lui, servendolo fino alla croce. Il destino, l’esito finale del discepolo che segue Gesù fino alla croce, è fortissimo: il Padre lo onorerà! Sono sempre i credenti a rendere onore a Dio. Il Figlio onora il Padre. Qui è il Padre che onora coloro che, in se stessi, rivivono il mistero del Figlio ripercorrendo la sua strada fino alla croce. Il grido di abbandono, sulla croce, vertice sconfinato della prova ultima, non è l’abbandono della fede, ma l’abbandono nella fede, il grido del Figlio che si getta tra le braccia del Padre e che nella sua ferita - lo squarcio del cuore - riapre tutti i sentieri interrotti dal peccato tra l’uomo e Dio. Il tuono che fa tremare la terra e scuote gli ascoltatori è il Sì del Padre al Sì del Figlio. È una voce che ricorda ed evoca la voce di Dio sul monte della Trasfigurazione. Anche qui si compie il grande mutamento, la più grande delle metamorfosi: la croce inaugura il regno di Dio. A Pasqua è Gesù che, innalzato da terra, attira tutti a sé. Tutti, anche i greci, i gentili, gli stranieri, i peccatori, gli ultimi, i disperati, gli sconfitti, i disillusi. C’è posto per tutti e per ognuno nella pasqua di Cristo, perché non manca nessuno nell’amore di Dio. È la domenica del chicco di grano, che sa morire, amando, per non restare solo. Francesco d’Assisi l’aveva compreso bene, fino al punto di ricevere nella sua stessa carne le ferite di nostro Signore: “È dando che si riceve. È amando che si viene amati”.
le letture della domenica Prima Lettura Ger 31,31-34 Salmo Responsoriale Sal 50 Seconda Lettura Eb 5,7-9
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ATTUALITA’
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
La professoressa Paola Ricci Sindoni commenta i risultati della ricerca del Censis su come sono cambiati i valori
Gli italiani riscoprono il senso della famiglia e la moralità Per il 150° dell’Unità d’Italia, la Fondazione Censis ha promosso la ricerca “I valori degli italiani. Dall’individualismo alla riscoperta delle relazioni”. Un elemento caratterizzante della trasformazione socio-economica del Paese è stato il forte soggettivismo che ha portato a quello che la ricerca del Censis, presentata a Roma, ha definito “disastro antropologico” (crescita dell’aggressività, diffusione delle patologie individuali, mancanza di senso del futuro e della trascendenza). Adesso, però, la ricerca mostra che il soggettivismo è in crisi e che le cose stanno cambiando. Gigliola Alfaro, per il Sir, ha chiesto a Paola Ricci Sindoni, docente di filosofia morale all’Università di Messina, di commentare i dati più interessanti. tempo nel soddisfare i suoi desideri, non ne ha per gli altri. I genitori imparano di nuovo a dire no ai capricci dei figli e a ragionare con loro spiegando i motivi per cui è superfluo comprare un giocattolo in più”.
Un primo aspetto interessante è che le persone affermano di avere meno desiderio di acquistare beni di consumo... “Le notizie delle turbolenze dei mercati finanziari e i correttivi del governo per ridurre il debito pubblico e il rischio di una disgregazione sociale hanno avuto un forte impatto sulle coscienze.
Come ci dice sempre il Papa, il crollo di certe sicurezze economiche e finanziarie possono riconvertirsi in valori, nella misura in cui ci misuriamo con i nostri bisogni e diamo un taglio ai desideri che spesso sono indotti dalla pubblicità. Questo lascia anche più spazio alle relazioni. Se il soggetto riempie il suo
Tornano le uova di Pasqua dell’AIL
Diamo vita alla ricerca
ALESSANDRIA - Il tempo di Pasqua è tempo di dolcezze e il simbolo per eccellenza sono le uova di cioccolato da regalare alle persone care, amici e soprattutto bambini. Se poi si vuole unire alla gioia del regalo anche la solidarietà, non si può non donare le Uova dell’AIL (Associazione Italiana Leucemie) che da anni è al fianco di chi soffre questa dolorosa malattia e di chi, con la ricerca, tenta di combatterla. Così, anche quest’anno 4.000 piazze italiane ospiteranno i gazebo dell’AIL che distribuirà migliaia di uova nei coloratissimi incarti rosso, blu, verde e oro, a fronte di un’offerta minima di 12 euro. Un piccolo gesto per raccogliere fondi e dare un aiuto concreto ed immediato all’Associazione che, a livello nazionale svolge importanti attività di aiuto e sostegno alle persone malate di
leucemie, mieloma e linfomi e alle loro famiglie. A livello locale l’AIL provinciale di Alessandria continua, dal 2001, il Servizio di Assistenza Domiciliare, grazie al quale il personale medico e infermieristico si reca a casa dei pazienti che necessitano di supporto trasfusionale, offrendo loro una migliore qualità di vita. Inoltre, prosegue il servizio di trasporto per i malati che non dispongono di adeguato supporto familiare e collabora, con Azienda Ospedaliera e ASL, al progetto sperimentale per poter gestire in sicurezza e adeguato supporto a domicilio alcune fasi successive alle terapie, al fine di evitare ricoveri prolungati. L’AIL, contribuisce alla ricerca clinica con borse per data manager, il cui personale si dedica agli studi clinici con particolare attenzione alla raccolta ed elaborazione dati di pazienti seguiti in protocolli cooperativi nazionali o internazionali. Le Uova dell’AIL sono dunque “un dolce e prezioso aiuto per la vita”. Il 23, 24 e 25 marzo, si possono trovare a Novi in Via Girardengo, a Tortona sotto ai portici in Via Emilia e ancora a Basaluzzo, Fresonara, Francavilla, Serravalle Scrivia e Silvano d’Orba.
Ritorna anche la tendenza a cercare modelli: il padre si piazza al primo posto (22,1%), la madre (12,9) al secondo. Come giudica questo fatto? “Ciò dimostra l’importanza del ruolo della famiglia, che è sempre dirompente nella formazione della coscienza. In famiglia infatti s’impara la fiducia nell’altro, il rispetto, la solidarietà. Questa è la riscoperta non di un valore tradizionale, come viene ironicamente etichettato da chi vorrebbe sostenere che tutto è famiglia, ma di un valore che è sempre attuale. Cambiano i contesti sociali, culturali ed economici, ma il valore resta”. Rispetto agli anni Ottan-
L’Asl per gli anziani ALESSANDRIA - Dopo le difficoltà sul fronte dell’assistenza residenziale per anziani e non autosufficienti, evidenziate alcune settimane fa nell’incontro promosso dall’amministrazione provinciale, l’ASL di Alessandria può finalmente annunciare di aver superato l’empasse economica che bloccava l’erogazione dell’incremento tariffario legato all’adeguamento richiesto dall’ISTAT. Ciò significa che è stata deliberata, proprio in ottemperanza a questo adeguamento, la spesa di circa 400.000 euro a favore delle strutture residenziali accreditate, che vedono riconosciuto un incremento della tariffa pari all’1,5%, vale a dire 0,58 euro per giornata di assistenza erogata. “Riteniamo - dichiara il dottor Mauro Tinella, Coordinatore dei Distretti sanitari - che questo debba essere considerato un segnale significativo dello sforzo che l’Azienda sta compiendo nell’ordine della gestione migliore possibile di una situazione di risorse limitate, pur nella consapevolezza che è solo un piccolo passo avanti nella soluzione del problema delle strutture residenziali”. p.s.
ta, oggi si registra anche un aumento di coloro che si dicono credenti dal 45,1% al 65,6%... “Certamente la persona è costitutivamente aperta alla trascendenza, ma questo bisogno deve essere ben indirizzato per evitare una gestione del sacro secondo le proprie esigenze”. I valori coesivi degli italiani sono il senso della famiglia (65,4%), il gusto per la qualità della vita (25%), la tradizione religiosa (21,5%), l’amore per il bello (20,1%), la voglia di intraprendere (19,9%), i legami comunitari locali (11,5%): sono questi i valori su cui scommettere per l’Italia del futuro? “Sono valori importanti soprattutto la famiglia, la tradizione religiosa, i legami con il territorio. La qualità della vita riflette anche un trend imposto dalla moda ecologica”. Un altro aspetto è il coesistere di sregolatezza di
Paola Ricci Sindoni, docente di filosofia morale a Messina
pulsioni e richiesta di normazione: come se lo spiega? “Spesso si attiva una pratica psicologica secondo la quale a me tutto è permesso, mentre gli altri fanno paura e vanno regolati. C’è poca sensibilità nel capire che io sono anche gli altri: tutto ciò che fanno gli altri mi riguarda e anch’io devo essere regolato dalla legge. Spesso i giovani sono severi verso i comportamenti dei loro coetanei, ma non fanno autocritica”. Alla domanda cosa serve all’Italia al primo posto ci sono moralità e onestà...: “Lo specchio in cui l’italiano medio si va a riflettere è la classe politica, a cui abbiamo consegnato le speranze di una società civile migliore e di un welfare più a misura dei nostri bisogni. Quando la classe politica
delude fortemente sul piano del rispetto delle regole, emerge giustamente il bisogno di moralità tra i cittadini contro il malcostume”. Gli italiani riscoprono la prossimità, fidandosi di chi sta loro più vicino, ma non tanto dei lontani... “Le relazioni s’incarnano nelle persone e, quindi, si attivano fiducia e rispetto laddove li puoi anche ricevere in un riconoscimento reciproco. Ciò che vale nelle relazioni corte non può valere anche in quelle lunghe, che sono astratte e lontane. Sarebbero accolte se ci fosse anche un ethos collettivo maggiormente diffuso, come era negli anni dopo la guerra quando c’era un sentire comune che apparentava le diverse classi sociali e le diverse regioni italiane. Oggi non è più così”.
La Diocesi ricorda il sacerdote a tre anni dalla scomparsa
Don Pino Scabini prete del Concilio
TORTONA - Il terzo anniversario della morte di don Pino Scabini (1926-2009) incrocia il 50° del Concilio Vaticano II e senza forzature la sua figura e, quindi, il suo ricordo, si legano a quella straordinaria stagione della Chiesa contemporanea che fu appunto il postconcilio. Mons. Scabini è stato “prete del Concilio” innanzitutto per ragioni anagrafiche aveva 36 anni ed era prete già da 14 quando, nel 1962, iniziò il Vaticano II – e poi per situazioni contingenti (dal 1964 al 1976, nel “pieno” del postconcilio, risiedette a Roma come direttore spirituale del Pontificio Seminario Lombardo e assistente dell’Azione Cattolica), ma soprattutto lo è stato per la sua adesione convinta, profonda ed intelligente allo “spirito del Concilio”. Nell’introduzione al prezioso libretto di Scabini “Costruire la Chiesa come pietre vive”, mons. Nicola Ciola -
che ne ha curato l’edizione non ha dubbi nel considerare l’autore “il tipo ideale di prete del Vaticano II”, non però stabilito in astratto, bensì incarnato nella quotidianità e declinato nei diversi servizi da lui resi alla Chiesa. Ed è proprio sul versante dell’ecclesiologia e del servire Ecclesiae che il contributo di don Pino è stato significativo, anche se reso in maniera così discreta e senza grandi opere esteriori da dover essere oggi ricercato e certamente ancora indagato. Tuttavia, è stato ed è sempre più evidente come egli si sia speso, sia intellettualmente che praticamente, per quella che sul piano teorico definiva “ecclesiologia totale” e che nel contesto storico concretizzava come “elaborazione della via conciliare della Chiesa in Italia”. Per lui davvero la Chiesa è stata quello che spesso raccomandava agli “intellettuali”, cioè “non solo oggetto di studio,
ma soggetto del vivere cristiano”. Chi ha avuto dal Signore il dono di poter interagire con don Pino, di poterlo conoscere o anche solo incontrare ed ascoltare, non può dimenticare il suo “stile”, fatto di pacatezza e profondità nel parlare, di discrezione e attenzione vera e profonda verso ogni interlocutore, di calda paternità spirituale e di solidale fraternità umana. Così, più trascorre il tempo, più quel suo modo di essere uomo del suo tempo e prete del Concilio si fa modello di relazioni umane e di testimonianza cristiana; le sue esortazioni, rivolte soprattutto al MEIC, restano pregnanti e risuonano attualissime “Il mondo ha bisogno di sapere che Dio lo ama, attraverso umili e poveri profeti che tengono lo sguardo fisso verso il Dio che viene e, nello stesso tempo, hanno i piedi ben piantati sulla terra”. I Gruppi di Acqui, Alessandria, Casale e Tortona ricorderanno Mons. Scabini nel corso della Giornata MEIC a Rivalta Scrivia sabato 31 marzo, mentre il Gruppo MEIC di Tortona lo ricorderà, insieme alla comunità di Pregola, nella S. Messa delle ore 10, domenica 1 aprile, nella Chiesa parrocchiale del suo paese natale. l.i.r.
Giovedì 22 marzo 2012
Concessionaria
VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo
(tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 marzo 2012 Giovedì 22: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Venerdì 23: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Sabato 24: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Domenica 25: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Lunedì 26: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 27: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135)
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 28: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Edicole aperte domenica 25 marzo 2012 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 25 marzo 2012 (Turno F): AGIP, via Lomellina 50.
L’edificio è stato recuperato grazie all’impegno dell’amministrazione
Interventi sugli alberi Palazzo Gallini: la nuova casa della cultura e al parco “Pertini”
VOGHERA - L’amministrazione comunale di Voghera ha riconsegnato ai cittadini, con una veste rinnovata, uno dei suoi gioielli: Palazzo Gallini. L’inaugurazione dell’ex dimora del mecenate oltrepadano Carlo Gallini si è svolta sabato mattina davanti ad una folla di cittadini, autorità politiche e amministratori. Nel salone, collocato al piano terreno si è tenuta la presentazione ufficiale dell’opera di restauro. Durante la mattinata, introdotti dalla direttrice della Provincia Pavese Pierangela Fiorani, sono intervenuti il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, l’assessore alla Cultura Marina Azzaretti, l’assessore ai lavori Pubblici William Tura, il consigliere regionale Vittorio Pesato e il dirigente scolastico Luigi Toscani. Tra gli altri, ricordiamo la presenza di Mario Resca, direttore generale per la valorizzazione del ministero dei Beni Culturali. “In questa occasione resti-
tuiamo a Voghera uno dei suoi monumenti più prestigiosi e ricordiamo un nostro illustre concittadino: Carlo Gallini. - ha detto Marina Azzaretti - Ricordando questo personaggio vogliamo ringraziare anche tutte quelle persone che hanno dato tanto alla nostra città. Riuscire ad aprire questo edificio storico in tempi rapidi è stato sicuramente un grosso sforzo. L’importante risultato è stato ottenuto grazie ad uno spirito di squadra che ha coinvolto molte persone che lavorano e s’impegnano per il futuro di Voghera”. Dopo Marina Azzaretti ha preso la parola il sindaco Carlo Barbieri che ha detto: “Ci auguriamo che questa sia per Voghera una delle tante giornate importanti. Oggi riapriamo un edificio che ha fatto la storia della nostra città. Un edificio che vogliamo far diventare una casa della cultura in grado di ospitare manifestazioni ed eventi.
Per questo importante risultato dobbiamo ringraziare la Regione Lombardia che attraverso un finanziamento importante ha consentito il completo recupero della struttura. Denaro che è stato gestito brillantemente dal settore lavori pubblici del nostro comune. Ora, ci troviamo di fronte ad una sfida importante. I comuni, devono operare con poche risorse facendo fatica nel dare risposte concrete ai propri cittadini. Quindi, noi dobbiamo investire in quelle che sono le nostre materie prime, le nostre peculiarità. Voghera deve diventare un vero punto di riferimento, una risorsa per l’intero territorio della Valle Staffora. Per raggiungere l’obiettivo si devono completare quelle infrastrutture che ci consentiranno di fare il salto di qualità”. Successivamente il primo cittadino della “capitale oltrepadana” ha tagliato il nastro dando il via alla visita della struttura che è
terminata con un rinfresco offerto dal Panificio Matteo di Voghera e dal Consorzio Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese. Al termine della cerimonia, gli alunni dell’istituto agrario Gallini hanno depositato una corona al monumento di Carlo Gallini di piazzetta Provenzal. Nello spazio di fronte al Museo di Scienze Naturali, è stata inoltre allestita una corte agricola mentre nel piazzale all’ingresso della Caserma di Cavalleria è stato aperto un mercatino di prodotti agricoli organizzato dalla Coldiretti. Al pomeriggio sono poi stati organizzati suggestivi percorsi di trekking culturale con la collaborazione del Museo di Scienze e dell’associazione Spino Fiorito. L’itinerario ha preso il via dall’Istituto Gallini e ha previsto visite presso la Corte Agricola, il mercatino della Coldiretti e lo stesso Palazzo Gallini. Mattia Tanzi
Il campione di scherma è stato presentato nella sede di Guardamiglio
Paolo Pizzo è il testimonial di Banca Centropadana GUARDAMIGLIO - “Non mollare mai!”. Con questa esortazione si presenta solitamente al suo pubblico il giovane, ma già grande, campione Paolo Pizzo: vincitore nello sport (oro ai mondiali di scherma nella gara individuale di spada disputatasi a Catania nel 2011 e numero uno nel ran-king mondiale) e nella vita (sovvertendo le sorti di un tumore al cervello, che lo colpì appena tredicenne). Anche l’8 marzo scorso, nell’ambito dell’importante evento svoltosi presso la sede di Banca Centropadana a Guardamiglio (Lodi) e che lo ha visto protagonista, a
fianco della banca, nel presentare alla stampa il progetto “Paolo Pizzo testimonial di Banca Centropadana”, l’atleta ha ripetuto la sua convinzione. Il giovane campione, deputato a gareggiare per i campionati Italiani, Europei e ai giochi Olimpici di Londra 2012, a se-
guito del contratto di collaborazione sancito, lo farà (ad eccezione delle Olimpiadi, il cui regolamento vieta la presenza degli sponsor sulle divise di gara) “targato BCC Centropadana” e, lungo tutto il 2012, legherà il suo nome e la sua immagine a numerose iniziative ed eventi sul territorio, promossi dalla banca e rivolti soprattutto ai giovani. Da parte di Banca Centropadana, la scelta di questo “matrimonio” nasce dal desiderio di entrare in modo ancor più incisivo nel mondo giovanile, regalando un modello positivo, di forza ed entusiasmo, cui rivolgersi ed identificarsi: se, così co-
me sostenuto dal Direttore Generale, Dott. Marco Morechi, citando Platone, “tutte le ricchezze nascono dalla virtù”, Paolo Pizzo è l’esempio concreto di come tutti i successi, di vita e professionali, vadano conquistati con il lavoro, lo spirito di sacrificio e la forza della convinzione, accettando scommesse anche grandi. Centropadana associa il proprio nome e la propria immagine ad uno sport giovane e pulito che vanta una antica e gloriosa tradizione nel nostro Paese, non solo per vincere, ma per “convincere”, per vincere insieme, per ritagliarsi un posto in prima fila.
VOGHERA - È in corso in questi giorni e terminerà entro brevissimo tempo la ripiantumazione degli alberi che erano stati abbattuti ed uno screening generale di tutte le piante cittadine. L’intervento è stato voluto dall’assessore ai Lavori Pubblici William Tura e riguarda tutta l’area urbana. Ecco i numeri dell’intervento: saranno 59 i ceppi che verranno rimossi nelle vie cittadine, negli asili e nei parchi pubblici (la ditta esecutrice dei lavori, con una macchina trivellatrice, provvederà a rimuovere i ceppi ed a ricoprire il buco con terra da coltivo). Ben 54 saranno invece i nuovi alberi piantumati, che verranno posizionati nel cortile dell’asilo Palli, nel campo da calcetto di Torremenapace, nel parco giochi di via Meucci e in quello di via Gran Paradiso e nelle vie Matteotti (fronte via Plana), Papa Giovanni XXVIII, via Piave, via Dante, via Montegrappa, via Gran Paradiso e via Bandirola. Infine ci saranno nuove piantumazioni anche nel parco giochi di via Gran Paradiso, nel parcheggio del cimitero maggiore e nel cortile di villa Balma. “Oltre a questi interventi provvederemo anche a fare un monitoraggio straordinario, con esame strumentale, di ben 150 alberi, fra cui quelle del cortile dell’ex Caserma, in via Papa Giovanni, in via XX Settembre, in via Lomellina e
William Tura
in via Godetti. - spiega l’assessore William Tura Sono soddisfatto del lavoro svolto da Asm perché è fondamentale sia per la salvaguardia dell’incolumità pubblica sia per la valorizzazione del verde cittadino. Oltre, naturalmente, alla tutela della salute dei nostri concittadini”. Prosegue intanto il restyling del parco giochi “Sandro Pertini” di piazza Meardi. Il comune provvederà nei prossimi giorni ad installare un nuovo e moderno gioco all’interno del parco giochi. “Si tratta di un ulteriore intervento a completamento dei lavori realizzati in precedenza. - continua l’assessore Tura - In passato, infatti, proprio presso il parco giochi Perti-ni abbiamo provveduto a realizzare una pavimentazione anti-trauma, a tutela di tutti i bambini, e la tranquillità delle famiglie che lo frequentano, e abbiamo anche realizzato una manutenzione straordinaria del verde e delle piante”.
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VOGHERA E OLTREPO’
A Pietra de’ Giorgi una cerimonia con la presenza di molte autorità
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
Sopralluogo dell’assessore Visponetti
Inaugurata la “Piazza Unità d’Italia” Caserme dei carabinieri
PIETRA DE’ GIORGI Sabato mattina si è tenuta a Pietra de’ Giorgi l’inaugurazione della nuova Piazza Unità d’Italia. E’ stata una cerimonia molto sentita che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, sindaci e amministratori della zona. Nel corso della mattinata il Vescovo di Tortona Monsignor Martino Canessa ha impartito la benedizione della nuova piazza. Successivamente gli alunni della scuola dell’Infanzia e della Primaria di Pietra de’ Giorgi insieme alla 4^ della primaria di Redavalle hanno eseguito l’Inno di Mameli mentre sui tre pennoni venivano alzate la Bandiera della Repubblica Cispadana del 1797 (primo Tricolore), il Tricolore del Regno d’Italia con lo stemma Sabaudo e il Tricolore attuale. I bambini hanno poi cantato “il Piave” mentre venivano tributati gli onori ai Caduti e veniva deposta una coro-
na di alloro. Al termine della cerimonia il sindaco di Pietra de’ Giorgi Gianmaria Testori ha detto: “La cerimonia di inaugurazione chiuderà oggi, 17 marzo, il ciclo di manifestazioni realizzate dal comune in occasione del 150esimo Anniversario dell’Unità d’Italia. Dedichiamo questa piazza totalmente rinnovata all’Unità d’Italia, un valore unico e indiscutibile sul quale si fonda la nostra democrazia. Vogliamo lasciare impressa nella memoria della gente e soprattutto dei giovani il valore fondante del nostro Paese che non deve essere solo unità territoriale, ma deve essere unità in senso più ampio. Ciò ci deve spronare ad essere veramente Italiani. Piazza Unità d’Italia è anche un omaggio a tutti i nostri concittadini che hanno perso la vita per l’Unità della Patria e difendendo i
valori della democrazia e della libertà. Per la realizzazione di questa piazza devo ringraziare l’amministrazione comunale guidata dall’allora sindaco Antonio Bellinzona che negli anni ’60 l’ha realizzata, per arrivare a chi oggi ha lavorato per rinnovarla totalmente: il progettista e direttore dei lavori Ingegner Roberto Montagna, l’impresa Arros, gli assessori e la Regione Lombardia che ha stanziato i contributi. Un grazie speciale va agli alunni oggi presenti, alle insegnanti e al dirigente scolastico di Santa Maria della Versa per la fattiva collaborazione. Infine, voglio ringraziare per l’organizzazione di questa cerimonia la Sezione di Voghera dell’Associazione Nazionale del Fante rappresentata dal commendator Giorgio Andreoni che ha ricevuto la cittadinanza onoraria del nostro comune, la
Pro Loco, la Protezione Civile, la Biblioteca e i dipendenti comunali”. Da segnalare la presenza dell’onorevole Gian Carlo Abelli giunto in rappresentanza del Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Il deputato bronese, oltre a portare il saluto del Governatore, ha elogiato l’intervento di riqualificazione della piazza. Opera che ha ricevuto il plauso anche del presidente della Provincia Daniele Bosone. Tra i presenti anche il consigliere provinciale Riccardo Fiamberti. La festa è poi continuata nel Cantinone Medioevale dove gli alunni delle scuole sono stati ancora protagonisti con la recitazione di poesie e un bellissimo spettacolo che ha voluto rendere omaggio alla figura di Giuseppe Garibaldi e alla spedizione dei Mille. Mattia Tanzi
STRADELLA - A seguito di un incontro con il Comandante Provinciale dei Carabinieri, la scorsa settimana l’Assessore ai Lavori Pubblici e infrastrutture della Provincia di Pavia, Maurizio Visponetti, accompagnato dall’Ing. Nicola Vitali e dai responsabili dell’Arma dei Carabinieri, ha effettuato un sopralluogo agli immobili di proprietà della Provincia che ospitano i comandi dei Carabinieri nei comuni di Pavia, Vigevano e Voghera. Sono state evidenziate le necessità, rappresentate dai responsabili dell’Arma, per un miglior funzionamento delle strutture e l’esigenza di intervenire con una manutenzione ordinaria al fine di preservare la funzionalità degli immobili. In particolare, in seguito alla dismissione della Caserma di via Defendente Sacchi a Pavia, si provvederà ad affrontare la ricollocazione della mensa e di alcuni alloggi ancora presenti nella vecchia sede in quella di piazza San Pietro in Ciel
d’Oro (lavori questi previsti con finanziamento a carico del Ministero) dove da tempo si è trasferito il Comando. La caserma di Vigevano necessita di interventi di ristrutturazione di due alloggi, peraltro già in corso, nonché della sistemazione dell’impianto elettrico nei garage, pulizia dei pozzetti di scolo delle acque piovane nel cortile e altri piccoli lavori concordati con il Comandante di Compagnia tra cui due impennate per la suddivisione di due corridoi. Infine, la caserma di Voghera: necessita di un intervento di sistemazione di parte del tetto e di un terrazzo dove si registrano infiltrazioni d’acqua piovana nonché della sistemazione di alcuni locali di servizio e della revisione dei serramenti di un alloggio. Si provvederà ad intervenire mediante l’appalto di manutenzione ordinaria in corso e con parte di fondi inseriti nel Bilancio 2012. a.b.
S. Messa per gli Autieri
Intervista al presidente di Oltre La Valle Open day pediatrico ROCCA SUSELLA - L’anno scorso si è costituita in Valle Schizzola l’associazione “Oltre La Valle”, presieduta da Luca Cantoni. Per saperne di più, l’abbiamo incontrato nella sede dell’ex scuola elementare e gli abbiamo rivolto qualche domanda. Per quali ragioni si è costituita “Oltre la valle? Questa associazione nasce dall’iniziativa di un gruppo di giovani che condividono un unico obiettivo: la passione per il territorio nel quale vivono. Quindi è partita l’idea di creare un progetto sociale innovativo, finalizzato alla salvaguardia e alla valorizzazione della cultura contadina, della natura e dei prodotti tipici del territorio della valle Schizzola. Questa associazione si è costituita il 31 maggio del 2011 ed i soci fondatori mi hanno eletto come loro primo presidente. I membri di “Oltre la Valle” risiedono nei cinque comuni che ricadono geograficamente nella valle Schizzola
cioè Borgo Priolo, Torrazza Coste, Rocca Susella, Montesegale e Fortunago. Naturalmente l’associazione è aperta a tutti, è apartitica, apolitica, a carattere volontario, democratico, progressista e senza fini di lucro come è pure stabilito nello statuto. Il comune di Borgo Priolo ci ha gentilmente concesso quale sede l’ex scuola elementare di Schizzola, che è diventato un punto concreto di riunione ed aggregazione degli abitanti della valle. La sede è stata inaugurata lo scorso 8 dicembre, con la presenza dei sindaci dei comuni della valle e benedetta
dal vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa. Quali sono le attività che avete realizzato? Per coloro che vogliono conoscere il nostro programma, abbiamo allestito un sito web (www.oltrelavalle.com). Lo scorso 24 febbraio abbiamo presentato un significativo volume, dal titolo “In volo sull’Oltrepò”. All’incontro era presente pure uno degli autori, il fotografo Flavio Chiesa, che ci ha illustrato le foto presenti nel libro. Attualmente stiamo gestendo un corso di cinque lezioni di degustazione dei vini bianchi e rossi tenuto da un delegato della FISAR di Pavia. Fortunatamente tanti sono gli iscritti. Tutti i campi in cui si manifestano esperienze culturali, ricreative e di valorizzazione del territorio, oltre a battaglie civili contro ogni forma di intolleranza, di violenza, di solitudine forzata sono potenziali settori di intervento dell’associazione. Giancarlo Bertelegni
SALICE TERME - Le Terme di Salice organizzano domenica 25 marzo, dalle 14.30 alle 18, un “Open Day Pediatrico”. Ai bambini sarà garantito l’accesso libero a tutte le cure termali e alla playroom mentre ai genitori sarà data la possibilità di avere la consulenza gratuita del medico termale e del pediatra. Inoltre, nell’arco del pomeriggio le Terme di Salice organizzeranno uno spettacolo d’intrattenimento per i più piccoli. Lo scopo è d’informare le famiglie dell’importanza delle cure termali in età pediatrica. Infatti, le cure rivolte ai più piccoli hanno un importante ruolo sia di prevenzione sia di cura per le patologie croniche. A partire dai sei mesi di vita si possono fare cure inalatorie con acqua salsobromojodica o con acqua sulfurea e il bagno terapia per le patologie ortopediche e dermatologiche.
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BRONI - Domenica 11 marzo si è tenuta nella Basilica Minore di S. Pietro Apostolo di Broni la Messa a ricordo degli Autieri Caduti e defunti. La cerimonia, organizzata dalla Sezione Oltrepo Pavese di Barbianello dell’Anai (Ass. Naz. Autieri d’Italia), ha visto la presenza del Comandante della Stazione Carabinieri di Broni, Maresciallo Antonio Spaziano, del Comandante della Polizia Locale di Broni dott. Francesco Alovisi, e di un folto gruppo di Volontari del Gruppo Comunale di Protezione Civile. A condividere il momento religioso con gli Autieri, anche tanti amici di diverse associazioni combattentistiche e d’arma: presenti infatti oltre al Vessillo degli Autieri, il Labaro dell’Ass. Naz. Carabinieri di Broni e dell’Unirr di Stradella, la Bandiera dell’Assocciazio-
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ne Nazionale Combattenti e Reduci di Santa Giuletta oltre ai Gagliardetti dei Gruppi Alpini di Broni, Barbianello, Casteggio, Stradella, Rovescala e Tre Comuni. Al termine della Santa Messa, officiata dal parroco Mons. Mario Bonati e arricchita dai canti della corale parrocchiale, il Diacono (Autiere) Giuseppe De Clara ha letto la Preghiera dell’Autiere, con la tromba che intonava il “Silenzio d’Ordinanza” suscitando forte commozione tra i presenti. Il Presidente A.N.A.I. Claudio Pastore ha infine ringraziato il parroco e tutti i presenti tra cui i reduci di guerra Cav. Aldo Bavagnoli e Costante Cazzola, per la toccante partecipazione al momento eucaristico, ed ha concluso illustrando le attività della sezione e degli Autieri in servizio ed in congedo.
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Le giovani atlete indossano la copri divisa con il logo dell’AISLA
Volley Stradella: in campo per murare la Sla STRADELLA - La stagione sportiva 2011-2012 ha portato per la squadra di pallavolo di seconda divisione femminile della Uisp di Stradella due importanti novità: una nuova sponsorizzazione fornita dalla ditta “Casa del quadro e cornici” di Stradella e la collaborazione con “AISLA” - Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, finalizzata alla promozione di una campagna di sensibilizzazione per la lotta contro la Sla. Il motivo di questa collaborazione è semplice: veicolare, attraverso una nuova avventura iniziata in un campionato molto più difficile (in quanto nella seconda divisione non è presente un limite di età e la squadra è composta da ragazze che vanno dal 1994 al 1996 le stesse che hanno conquistato la promozione la passata stagione), un messaggio sociale.
Ovvero, l’importanza della ricerca nella lotta contro le malattie fino ad oggi incurabili, attraverso l’utilizzo della maglia copri divisa da gara sponsorizzata con il logo dell’AISLA per la ricerca contro la SLA. Questo connubio è nato grazie alla proposta fatta alla società da parte di un amico, che ha finanziato l’acquisto di maglie copridivisa. La presidente della Uisp Manuela Bolognesi ed il consiglio direttivo hanno
subito dimostrato entusiasmo, pensando potesse essere utile ed importante sensibilizzare attraverso lo sport, giovani e non, verso una realtà che necessita sempre più di essere conosciuta e sostenuta. L’entusiasmo della Uisp di Stradella di fronte a questa possibilità, ha trovato pari interesse da parte dell’AISLA, che ha dimostrato grandissima sensibilità, capendo lo scopo proposto, approvando l’utilizzo del
loro logo sulle magliette da riscaldamento, inviando materiale promozionale che viene esposto in occasione delle partite interne della squadra e promuovendo la collaborazione anche attraverso la sezione news del loro sito istituzionale. “Crediamo sia importante sensibilizzare più persone possibile verso la ricerca scientifica - dice Bolognesi - rivolta allo studio di malattie purtroppo ad oggi incurabili, specialmente se canale privilegiato diventa lo sport, attraverso ragazze adolescenti di 16 e 17 anni. La squadra, dopo un inizio di campionato difficile, complicato da alcuni infortuni, sta ora trovando continuità e risalendo la classifica verso la salvezza distante solo un punto; aspettiamo quindi tifosi e non, al Palazzetto dello Sport di Stradella per scendere tutti insieme in campo a murare la Sla”.
Pizzale ritrova il dipinto del Sacro Cuore PIZZALE - In pochi a Pizzale si ricordavano di questo quadro, riscoperto quasi per caso la primavera scorsa, durante i lavori di riordino della canonica, destinata ad ospitare alcuni nuovi sacerdoti provenienti dall’India. Il dipinto, olio su tela, presumibilmente risalente all’ottocento, di autore sconosciuto e arricchito da una elegante cornice dorata, di legno e stucco, con decorazioni floreali, si presentava alquanto danneggiato, lasciando soltanto intravedere la sua pregevole fattura. Ora, finalmente dopo tanti anni, quest’opera, che è fra le poche cose rimaste della vecchia dotazione della chiesa di San Giacomo e che ha pertanto un valore soprattutto storico e affettivo per la comunità di Pizzale, ritorna alla luce grazie alla generosità di Giannino
Montagna. Questo anziano e simpatico signore di Santa Giuletta, appassionato di tante cose, coltivava da molti anni, soprattutto dall’epoca della pensione, i suoi passatempi in un locale della sua casa che aveva adibito a “laboratorio”.
Con la sua cultura artistica e col continuo aggiornamento aveva acquisito una competenza particolare nella tecnica della pittura e del restauro, sia come conoscenza degli stili, delle epoche e dei materiali, sia come capacità di esecuzione. Era la fine di agosto quando, contattato da alcuni conoscenti di Pizzale, per avere un parere in merito al restauro della cornice del Sacro Cuore, si offriva con entusiasmo di risistemare tutto il dipinto, tela compresa, senza chiedere nulla in cambio, se non la recita di qualche preghiera e qualche messa in suo suffragio quando sarebbe passato a miglior vita. Aveva così inizio il meticoloso lavoro di ricostruzione delle parti mancanti della cornice, di riparazione dei tagli e dei buchi presenti sulla tela ed infine, con al-
Fotonotizia La Madonna Pellegrina sabato 17 marzo ha visitato la comunità di Cascinotto Mensa, frazione di Pieve Albignola, nella parrocchia di Mezzana Rabattone. Alle ore 10 è stato recitato il S. Rosario.
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cune sapienti pennellate di colore, là ove era necessario, nel giro di un paio di mesi, il quadro riacquistava il suo aspetto originario e faceva ritorno a Pizzale. Poche settimane dopo aver ultimato la sua opera, in modo del tutto inaspettato, Giannino ha lasciato questo mondo per andare a ritirare il premio per la sua generosità. La parrocchia di Pizzale, profondamente commossa e dispiaciuta per non averlo potuto ringraziare di persona, esprime la sua gratitudine, unitamente alle più sentite condoglianze, alla moglie Anita, al figlio Giovanni, alla nuora ed ai nipoti che lui tanto adorava. Saranno celebrate alcune messe in suo suffragio presso la chiesa di San Giacomo, secondo il desiderio del caro Giannino. d.b.
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IN BREVE TEATRO 1 / BRONI Sabato ci sono i “Fuoridicopione” Prosegue il cammino di “Troviamoci a teatro…”, la rassegna teatrale organizzata dall’oratorio di Broni. Il prossimo appuntamento sarà sabato 24 marzo quando alle ore 21 la compagnia teatrale “I Fuoridicopione” di Voghera presenterà la commedia “Una fidanzata per due”, per la regia di Beppe Buzzi. La compagnia fa parte dell’associazione Volontari “Pro familia” Maria Teresa Spinelli Onlus di Voghera con lo scopo di raccogliere fondi per opere caritatevoli e a favore delle missioni delle suore Agostiniane o di altre istituzioni. Sabato 31 marzo e domenica 1 aprile gli altri appuntamenti: sabato sarà di scena la compagnia comico-dialettale “La vecchia Stradella” con la commedia “Litiga ti, litiga me, ma al palasi l’è sempar in pè”, mentre domenica il laboratorio teatrale dell’Unitre di Broni presenterà il lavoro dal titolo “Streghe, strie, masche – storie di donne svanite nel fumo”.
TEATRO 2 / STRADELLA Continua la rassegna sul “Sacro” Al Teatro Sociale di Stradella si è avviata la seconda edizione della rassegna “I teatri del Sacro”, con un ciclo di incontri dedicati a “II Mistero e la Parola: quando il teatro incontra la fede”, in collaborazione con il Servizio nazionale per il Progetto culturale della CEI e con l’Ente Teatrale Italiano, come ha notato nella presentazione dello spettacolo il sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi, ricordando l’interessamento della Fondazione Comunicazione e Cultura, della Provincia di Pavia e della Fondazione Comunitaria pavese. L’apertura è avvenuta con l’attrice Lucilia Giagnoni, impegnata in “Apocalisse”, un testo significativo al quale ha collaborato anche Maria Rosa Panté, mentre nella drammaturgia selenica si è avuto il contributo di Paola Rota, con musiche di Paolo Pizzimenti e scene di Massimo Violato. La rassegna del Sacro ha in cartellone domenica 25 marzo alle ore 21 “Parabole di un clown (...e Dio nei cieli ride)” di Bruno Nataloni e Umberto Zanoletti, e domenica 1° aprile alle ore 21 “Per quell’acerbo dolore” di Giusi Quarenghi. s.b.
VOLONTARIATO / BAGNARIA Un “albero fiorito” per i più deboli La nuova associazione Onlus denominata “L’Albero Fiorito” nasce per dare sostegno alle persone meno abbienti. Ha la sede presso il centro di aggregazione di Ponte Crenna ed è guidata dal presidente ingegner Marco Chiesa. I soci fondatori sono: Gianluigi Bedini (sindaco di Bagnaria), Luigi Bariani (architetto), Ferruccio Barbieri (geometra), Ernesto Taini (della ditta Meta), Massimo Chiappini, Giampiero Brignoli, Mauro Moglia, Lorenza Meroso, Elisabetta Ricardi e Stefania Pini che ha le funzioni di segretaria. “Vogliamo farci conoscere e illustrare le nostre intenzioni. - spiega il presidente Chiesa - Entro la fine del 2012 avvieremo un banco alimentare per le persone bisognose ed aiuteremo quegli alunni delle scuole che si trovano in difficoltà economiche (acquisto di materiale scolastico, accesso alla mensa, partecipazione alle gite ecc…). Ora, daremo il via al tesseramento”.
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Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
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UN LUOGO UNA STORIA
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La quarta sezione del nostro “marzo al femminile” ci porta a riconoscere il contributo che alcune donne hanno dato alla Repubblica italiana con la partecipazione all’Assemblea Costituente e, inevitabilmente, viene spontaneo un rammarico: se i manuali di storia spesso ricordano i padri costituenti, questo non accade per le madri costituenti. Erano 21 le donne presenti nell’Assemblea, poche se vogliamo su un totale di 556 persone, ma il loro esserci è stato troppo significativo per non ricordarle. Non potendo scrivere di tutte, come è stato svolto nel saggio “Icone femminili nel tempo… a Tortona e oltre”, ne vediamo più da vicino due: Maria Maddalena Rossi nostra conterranea, di Codevilla e Maria Federici Agamben.
MARZO AL FEMMINILE di PATRIZIA GOVI
A sinistra: Maria Maddalena Rossi, originaria di Codevilla in Oltrepò pavese; al centro: un articolo della Domenica del Corriere sulle 21 donne della Costituente; a destra: Maria Federici Agamben
MARIA MADDALENA ROSSI All’Assemblea Costituente entrano, dunque, in 21 su un totale di 226 candidate: 9 rappresentano la Democrazia Cristiana e 9 il Partito Comunista, 2 sono del Partito Socialista di Unità Proletaria ed 1 del Fronte dell’Uomo Qualunque. Tra loro diverse, e non solo politicamente, attraversano tre generazioni e geograficamente rappresentano l’intera penisola; sono per lo più sposate con figli ed hanno tutte studiato, conseguendo il diploma di scuola secondaria superiore, se
non anche il titolo di laurea e per tutte è stata fondamentale la partecipazione alla Resistenza contro il nazifascismo. Come candidata del PCI, troviamo una donna delle nostre parti, Maria Maddalena Rossi. L’Assemblea Costituente aveva deliberato la formazione di una Commissione per la Costituzione, composta da 75 membri, con il compito di provvedere alla redazione del testo della nuova Carta da sottoporre, poi, all’esame dell’intera
Assemblea. Nella Commissione dei 75 entrano 5 donne tra le quali Maria Maddalena Rossi, eletta per il PCI nel IX Collegio di Verona-Padova-Vicenza-Rovigo. Nata a Codevilla (PV) nel 1906, Maria Maddalena consegue la laurea in Chimica presso l’Università degli Studi di Pavia nel 1930 e subito trova lavoro presso uno stabilimento chimico della zona. Nel 1937 inizia la propria militanza nel PCI che, come tutti gli altri partiti mes-
si fuorilegge dal fascismo, agisce in clandestinità… ma non sempre la clandestinità funziona: Maria Maddalena ed altri compagni sono scoperti, arrestati, processati e spediti al confino nel 1942. Nel 1944, però, Maria Maddalena, sempre clandestinamente, riesce a tornare in Italia e la troviamo a Milano, dove entra a far parte della redazione clandestina de “L’Unità” e collabora con il CNLAI (Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia).
Partecipa a tutti i lavori assembleari, apportando un notevole contributo: si ricorda, in particolare, un suo intervento del 1947, in merito alla discussione sul Titolo IV, quando l’onorevole Rossi sostiene anche per le donne il diritto di accedere alla Magistratura e partecipare attivamente all’amministrazione della giustizia in campo civile e penale. L’impegno della Costituente non le impedisce, comunque, di occuparsi anche delle battaglie delle
donne, diventando una delle fondatrici dell’UDI (Unione Donne Italiane) di cui è la prima presidente nazionale, ricoprendo un ruolo che le viene riconfermato nel 1949 ed ancora nel 1953. Passano gli anni, ma il suo attivo impegno in politica non viene mai meno: tra il 1970 ed il 1975 la troviamo come Sindaco di Porto Venere (La Spezia). Maria Maddalena Rossi muore a Milano nel l’anno 1995.
MARIA FEDERICI AGAMBEN Nata a L’Aquila nel 1899 da famiglia benestante, può frequentare l’università e, dopo la laurea in Lettere, insegna Italiano e Storia nelle scuole superiori, senza trascurare l’impegno della scrittura come giornalista ed autrice di pubblicazioni per la scuola. Giunta a Roma per ragioni di studio, vi conosce Mario Federici, autore di testi teatrali, che sposa nel 1926, ma l’Italia è ormai fascista
e la coppia è costretta a trasferirsi all’estero: prima in Egitto e poi a Parigi Maria insegna negli istituti italiani, ma nel 1939 torna in patria, poiché vuole impegnarsi in prima persona nella Resistenza e vi prende parte soprattutto a Roma dove, presso la chiesa di Santa Croce al Flaminio, organizza un centro di assistenza per reduci e profughi e, come delegata dell’Unione Donne di Azione
Cattolica, promuove un piano di assistenza per le donne rimaste disoccupate. Nel 1944, durante il Congresso costitutivo delle ACLI (Associazioni Cristiane dei Lavoratori Italiani), è eletta come prima delegata femminile e, in questo ruolo, nel 1945 organizza un momento di confronto tra le donne cattoliche, promuovendo il primo Convegno nazionale per il lavoro femminile.
Tra il 1944 ed il 1945, intanto, partecipa ai lavori preparatori di fondazione del CIF (Centro Italiano Femminile) di cui diventa la prima presidente, restando in carica tra il 1945 ed il 1950. Nel 1946 Maria Agamben è eletta nell’Assemblea Costituente come candidata della Democrazia Cristiana nel Collegio unico nazionale ed entra a far parte della Commissione dei 75 in qualità di componente
della terza sottocommissione che si occupa dei “Diritti e doveri economico-sociali”, dove i suoi numerosi interventi si concentrano soprattutto su due tematiche: la parità della donna lavoratrice con l’uomo e l’accesso per le donne a tutte le carriere. Nel 1948 è eletta deputato nella I legislatura repubblicana nella lista della DC, nel XVIII Collegio elettorale (PerugiaTerni-Rieti) ed è assegna-
ta alla XI Commissione (Lavoro e Previdenza sociale) della Camera, ricoprendo questo incarico fino al 1953 e presentando il Disegno di legge sulla “tutela fisica ed economica delle lavoratrici madri” (26 agosto 1950, n. 860). L’ultimo periodo di questa intensa vita resta dedicato all’impegno assistenziale e culturale che Maria Agamben prosegue fino alla morte avvenuta nel 1984.
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
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Nel negozio del “mitico” Luigino Alpago sono passate generazioni di appassionati di musica
Il centro musicale “Stereodisco” di Voghera compie 50 anni VOGHERA - Più che un negozio, quello di Luigino Alpago in via Matteotti 56 a Voghera, è un progetto di musica, di arte e di vita. Ripercorrere i 50 anni del centro musicale Stereodisco, vuol dire prima di tutto riconoscere il ruolo storico che questo ricopre nell’ambito della città di Voghera e dell’Oltrepò. Stereodisco è stato da sempre un punto di riferimento per quanti si interessano e si dedicano alla musica, sia per hobby sia per professione, una finestra costantemente aperta sul mondo dell’arte e dello spettacolo musicale. Per i vogheresi questo centro rappresentava e rappresenta tuttora il grande pianeta audio-musicale, con le relative tecniche d’amplificazione, i sistemi di registrazione e di diffusione. Il nome stesso, Stereodisco, è già tutto un programma: il connubio musica e tecnologia, che all’epoca sembrava quasi impensabile, è oggi una realtà che Luigino da buon intenditore, nel lontano 19 marzo 1962, ha saputo cogliere sul nascere. Stereodisco è un’istituzione che in tutti questi anni non è
Luigino Alpago nel suo storico negozio
mai venuta meno al suo ruolo di ponte tra le varie facce della musica: sinfonica, lirica, classica, moderna, pop, jazz, folk e locale. Con competenza, raffinatezza e disponibilità, Luigino Alpago ha gestito un’attività che, lontana dalle mete del business, si è sempre prodigata per accontentare le esigenze di una clientela numerosa e affezionata. Da ricordare l’intensa e proficua collaborazione di Luigino con gli artisti Beppe Buzzi e Peppino Malacalza negli allestimenti degli spettacoli della Compagnia del Teatro Comico di
Voghera (poi Cooperativa Teatro e Musica Iriense) e dei saggi della Scuola di Animazione Teatrale “Albino Battegazzore”, diretta da Gabriella Buzzi. Locandine e manifesti, esposti in quello che è oggi il museo del Teatro alle Grazie, parlano delle suggestive colonne sonore e dei mitici effetti luce, firmati col nome d’arte “Luigino Stereodisco Voghera”. Un discorso artistico eccezionale, al quale era sotteso un più importante discorso umano che parlava di amicizia, di quella vera e duratura.
Simone Gerrans primo alla Milano - Sanremo 2012
Un australiano vince la Classicissima
Il passaggio della Milano - Sanremo a Casteggio
SANREMO - La Milano Sanremo edizione numero 103 va a Simon Gerrans. Dopo il successo a sorpresa di Matthew Goss nel 2011, quest’anno è stato il suo connazionale e compagno di squadra a passare per primo sotto il traguardo, posto sul Lungomare Italo Calvino. Due canguri nell’albo d’oro della Classicissima di primavera e l’ultimo Tour de France vinto da Cadel Evans. Insomma il ciclismo parla sempre più australiano. Se prima le due ruote erano una questione esclusivamente europea, ora bisogna fare i conti con il resto del mondo. La stessa Unione ciclistica internazionale si è dovuta adattare: i comunicati ufficiali di radio corsa non sono più in francese, ma in inglese. La corsa ha regalato emozioni fin dal primo chilometro. Pronti via e se ne vanno in nove, tra cui Cheng Ji, primo cinese della storia a prendere parte alla Sanremo. I fuggitivi transitano da Tortona con quasi 15 minuti
di vantaggio sul gruppo. Superato il passo del Turchino, le squadre dei velocisti si mettono al lavoro per ricucire lo strappo. I sogni di gloria degli uomini di testa vanno in fumo. Ma un altro colpo di scena attende gli appassionati, come sempre molto numerosi lungo tutto il percorso. Sulla salite delle Manie, Mark Cavendish, il super favorito della vigilia, si stacca e, nonostante il ritmo non sia molto sostenuto, non riesce più a rientrare. Dopo una serie di scatti e contro scatti, la corsa si decide sul Poggio. Sulle ultime rampe della collinetta che sovrasta la Città dei Fiori, Vincenzo Nibali rompe gli indugi e prova a fare il vuoto. Lo “Squalo” dello Stretto, forte del recente successo alla Tirreno - Adriatico, è in ottimo stato di forma, la sua pedalata è buona, ma non sufficiente per scrollarsi di dosso Fabian Cancellara e Simon Gerrans. I tre superano l’ultima asperità di giornata con una man-
ciata di secondi di vantaggio, poi giù a tutta verso il traguardo. Nell’ultimo tratto pianeggiante, è Cancellara a fare l’andatura: un grosso sforzo per lo svizzero che ha il grosso merito di tenere viva la fuga sino alla fine. Al suo posto un altro corridore si sarebbe rialzato. Spartacus ha dato il 110%. I tre si presentano sul lungomare di Sanremo, dove Simon Gerrans coglie l’attimo giusto ed infila i due compagni di fuga. “E’ un giorno incredibile, non ci posso credere”, queste le sue prime parole dopo il trionfo. Da segnalare anche la buona prova degli italiani: cinque nei primi dieci. ORDINE D’ARRIVO: 1. Simon Gerrans (Aus, Green Edge), 298 km in 6h59:24; 2. Cancellara (Svi); 3. Nibali; 4. Sagan (Slk); 5. Degenkolb (Ger) a 2”; 6. Pozzato; 7. Freire; 8. Ballan; 9. Oss; 10. Bennati. Franco Scabrosetti
La recente scomparsa di Peppino Malacalza richiama ancor di più alla mente tutti quei momenti che il grande attore-poeta-cantante ha passato con Luigino, proprio nel centro musicale Stereodisco: quante sue poesie e canzoni sono state qui registrate, quante pubblicità sono nate da un comune intento o da un piacevole confronto di opinioni; alcune di queste destinate a Radio Voghera, emittente radiofonica locale sorta anche per la preziosa collaborazione di Luigino Alpago. Anche le scuole di danza, e prima fra tutte quella diretta da Giannina Censi, hanno sempre trovato in Luigino
un prezioso e insostituibile collaboratore, come pure i docenti di diversi istituti scolastici per la realizzazione di occasioni didattiche e di intrattenimento. L’essere nella realtà locale e l’interessarsi a questa hanno determinato l’incessante partecipazione, nell’arco di mezzo secolo, del marchio Stereodisco ai vari eventi cittadini, e in particolare la presenza a manifestazioni di carattere benefico-umanitario, dove la miglior ricompensa si traduceva in un semplice “grazie”. Una pagina particolare nella storia del centro Stereodisco è costituita dalla collaborazione di Luigino Alpago
L’insegna del negozio di Alpago a Voghera
con le parrocchie e le istituzioni ecclesiastiche della zona; la sua opera, che continua tutt’oggi presso il Santuario dei Padri Francescani, ha sempre dimostrato un senso di grande rispetto del sacro e una specifica competenza, di cui si è avvalso anche il frate-cantante Bernardino Bossetto per la registrazione delle sue canzoni e la conseguente produzione dei suoi dischi da molti apprezzati. La strategia di un continuo rinnovamento va annoverata tra i meriti di Luigino, che ha fatto della sua istituzione il luogo ideale di preparazione, mediazione, comprensione e sperimentazione dei meccanismi della musica. La sua linea d’azione, pur tenendo conto di esigenze e novità, ha sempre messo al primo posto l’arte, non scendendo mai a compromessi di nessun genere, ma mettendo come priorità un lavoro costante e coerente di qualità e precisione, non dominato dall’alternarsi di mode e correnti, né dalla corrosione del tempo. Un forte impegno che, fin dall’inizio, si è rivelato una bella sfida.
Giovedì 22 marzo 2012
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
IL POPOLO
D
ERTONINO
CASTELNUOVO - VAL GRUE -
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30
(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 marzo 2012 Giovedì 22 marzo: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Venerdì 23: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 24: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Domenica 25: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Lunedì 26: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067);
Discusse in Commissione le tariffe relative agli interventi a domanda individuale
VAL CURONE - VALLE OSSONA Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); dalle ore 15,30 Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 27: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Mercoledì 28: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Edicole aperte domenica 25 marzo 2012 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.
Il Comune deve contenere i costi dei servizi
L’assessore Orsi Carbone si dimette dall’incarico
TORTONA - Lunedì 12 marzo, si è tenuta la commissione Servizi Sociali, Istruzione, Assistenza Sanità, Volontariato Sociale e Terza Età, presieduta da Laura Pavan, nella quale si è discusso della situazione finanziaria del comune con un’analisi dei servizi a domanda individuale e le misure per contenere i costi degli stessi. Ad illustrare le caratteristiche, la gestione e i risultati economici relativi a questi servizi sono intervenute l’assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione, Laura Castellano, e la dirigente del settore competente, Luisa Iotti. L’assessore Castellano ha dichiarato che “per procedere agli adeguamenti tariffari richiesti dalla necessità di rendere il più possibile economicamente sostenibili i servizi a domanda individuale, l’amministrazione comunale ha ritenuto di avviare un processo di partecipazione, confronto e condivisione con la componente politica, con le parti sociali e con le rappresentanze degli utenti nella consapevolezza che ogni revisione del sistema tariffario ha sensibili ricadute sulle famiglie che sostengono carichi sociali come la cura dei minori e degli anziani, per giunta in un momento di recessione come quello che il nostro Paese sta attraversando”. Dopo un quinquennio 2007-
TORTONA - L’assessore Stefano Orsi Carbone, con delega a Lavori Pubblici, Patrimonio, Decentramento, E-governance, Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Agricoltura, Caccia e Pesca, ha rassegnato le dimissioni e lo ha fatto con una nota inviata al sindaco, Massimo Berutti, con decorrenza dallo scorso 17 marzo. “Le motivazioni legate a questa decisione sono strettamente personali, ma non sono legate a problemi di salute” ha detto l’assessore Stefano Orsi Carbone, che ha aggiunto “quando ci siamo insediati mi sono state assegnate deleghe corpose ed importanti che richiedono impegno a tempo pieno. Essendo sopravvenute nuove esigenze lavorative non sono più in grado di garantire massima disponibilità al Comune di Tortona. Mi spiace interrompere un percorso che ho iniziato con tanto entusiasmo e per il quale ho profuso impegno e dedizione. Rinnovo la mia più elevata stima e il più grande supporto al sindaco, Massimo Berutti, al segretario del partito, Luigino Bonetti, e al Popolo della Libertà di cui sono convinto aderente e sostenitore”. “Per me e la mia giunta perdere un assessore come Orsi Carbone è una grande perdita - commenta il sin-
L’assessore Laura Castellano
2011 di sostanziale stazionarietà del sistema tariffario dei servizi a domanda individuale e in presenza di una situazione di sofferenza a carico del bilancio dell’Ente, si pone il problema di contenere la spesa corrente anche in ambito sociale e di rispettare i parametri di copertura del costo di tali servizi previsti per legge. “Trattandosi di servizi a domanda individuale di qualità sociale l’autonomia dell’En-te si manifesta nella scelta di una tariffazione anche notevolmente inferiore ai costi di produzione del servizio, con conseguente realizzazione di percentuali di copertura dei costi molto basse e facendo ricorso alla fiscalità generale per coprire la quota restante.
“La sostenibilità economica di tali servizi - ha detto l’assessore Castellano - richiede necessariamente che la compartecipazione degli utenti ai costi si attesti su livelli di congruità”. Per il 2011, i dati del preconsuntivo relativi ai servizi a domanda individuale fanno registrare una grado di copertura dei servizi pari al 53,71% per il RISS Cora Kennedy, al 25,72% per gli asili nido, al 13,40% per gli altri servizi all’infanzia, al 47,92% per le mense scolastiche e pari al 12,47% per il trasporto scolastico. I servizi pubblici a domanda individuale sono quelli utilizzati, a richiesta, dall’utente e non dichiarati gratuiti per legge nazionale o regionale, e per i quali i comuni
sono legittimati a richiedere all’utente, per la loro fruizione, una contribuzione attraverso la determinazione di specifiche tariffe. Nella commissione sono stati analizzati gli asili nido, la casa di riposo, le mense scolastiche e il trasporto alunni. L’amministrazione comunale applica, per la definizione delle tariffe da pagare da parte degli utenti, un ISEE lineare che pesa in proporzione al proprio reddito e alla giunta spetta la decisione delle soglie minime e massime. Per Tortona sono diversificate e l’intento è quello di uniformarle proseguendo nei controlli per tutte le dichiarazioni ISEE pari a zero mentre per tutte le altre saranno effettuate delle verifiche a campione. La proposta dall’assessore Castellano contempla l’ipotesi di introdurre, per tutti i servizi, una tariffa minima, come avviene nei comuni vicini. Per quanto concerne la Casa di Riposo “Kennedy Sada” le tariffe sono già state adeguate dal primo marzo e si è trattato di una riduzione delle agevolazioni riconosciute, lavorando sulla tariffa minima. Gli argomenti della commissione, sono stati illustrati dall’assessore Castellano e dall’assessore al Bilancio, Carlo Galuppo, alle Organizzazioni Sindacali. p.s.
Mercoledì 28 marzo andrà in scena al Civico la commedia di Gianni Clemente
daco, Massimo Berutti - ha saputo guidare con grande professionalità e capacità un assessorato come il Patrimonio e i Lavori Pubblici in un momento di grande difficoltà. Ancora una volta ha dimostrato di essere una persona seria e leale. Stefano è un amico e tra noi non ci sono mai state tensioni se non frizioni di ordinaria amministrazione”. Tutte le deleghe in capo all’assessore dimissionario, Stefano Orsi Carbone, passeranno, ad interim, al sindaco, Massimo Berutti. p.s.
L’iniziativa organizzata dal San Giuseppe
Il gladiatore “Ben Hur” e l’eroismo al tempo della crisi L’Africa alla cena del povero
TORTONA - Penultimo spettacolo per la stagione del “Civico” tortonese, mercoledì 28 marzo alle ore 21, con una commedia che riflette sulla contemporaneità, fra aspetti tragici e soluzioni divertenti, quando tutto sembra un perenne equilibrio precario, economico, sociale ed esistenziale. Sergio, interpretato da Nicola Pistoia, volto noto di molte fiction televisive che cura anche la regia dello spettacolo, è uno stuntman che ha perduto il lavoro e cerca di riciclarsi come
gladiatore per attirare i turisti di fronte al Colosseo per le foto kitsch che possano dargli un po’ di denaro, dopo che è passato improvvisamente da comparsa di Spielberg in “Salvate il soldato Ryan” alla disoccupazione e adesso alla precarietà. La sorella, Maria (Elisabetta De Vito), non se la passa molto meglio, ed è addirittura costretta a fare la telefonista erotica in una chat line. A turbare, ma magari ad arricchire il quadro, arriva Milan (Paolo Triestino), in-
gegnere bielorusso, anche lui in cerca di fortuna, o meglio di una occupazione congrua con il suo tutolo di studio, che è a maggior ragione disposto al sacrificio e alla condivisione, diventa l’ombra di Sergio e lo aiuta in tutto. Questa commedia di Gianni Clementi, dai toni aggraziati e con lo humour adatto alla sdrammatizzazione, al contempo non nasconde i problemi nuovi che la globalizzazione e la crisi economica hanno portato con sé: impoverimento, diffidenza, razzismo, lotta
fra poveri, frustrazione e scarsi diritti, dove molti cercano una strada d’uscita per non soccombere, rinunciando prima di tutto alla vera vocazione della vita. Il tono giocoso e l’arte della sopportazione potranno mitigare la crudezza descritta perché l’ironia è l’unico antidoto alla disfatta disperata e perché persone così diverse, proprio messe di fronte al bisogno e alla costrizione, finiranno con il dividersi lo spazio e accettare l’altro, soprattutto come specchio di precarietà reciproca. “Ben Hur”, non a caso il ricordo di un fasto trascorso, ci presenta il nuovo eroismo sommerso di chi lotta per sopravvivere mantenendo inalterata la dignità che mette continuamente alla prova. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e sul resto della stagione che sta per concludersi, è possibile contattare nei pomeriggi feriali la biglietteria del “Civico” dalle ore 15 alle 18 al numero 0131 820195. Davide Ferreri
TORTONA - Durante la Quaresima, da qualche anno, la Comunità San Giuseppe di Tortona, propone l’iniziativa di solidarietà e condivisione nota come la “Cena del povero”. La serata si è svolta venerdì 16 marzo ed è iniziata con il coro degli alunni che ha eseguito il canto “Solidarietà” per vivere l’iniziativa con il vero spirito della condivisione e della sobrietà. E’ poi continuata con i racconti dell’esperienza missionaria di don Livio Vercesi, promotore dell’attività “Ascolta l’Africa” e dell’economo diocesano il diacono Ernesto Stramesi. Si è parlato dell’Africa e delle sue popolazioni con particolare riguardo agli usi e costumi di questo immen-
so continente, mettendo in risalto il significato della parola “missione” che vuol dire “andare in tutto il mondo ad annunciare il vangelo, guarire gli ammalati e cacciare i demoni”. La missione è il comandamento più importante dato da Gesù. In particolare è stata presentata la missione in Burundi, ripercorrendo la storia dagli inizi fino ad arrivare al 2010 quando è stata inaugurata la “Maison des jeunes” a Murayi alla presenza del vescovo Monsignor Martino Canessa. La serata si è conclusa con la condivisione di un semplice piatto di pastasciutta, segno di solidarietà con tutti coloro che vivono una realtà quotidiana molto diversa dalla nostra.
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TORTONA E TORTONESE
Presentate le manifestazioni per il 2012
“La bella stagione” di Viguzzolo
VIGUZZOLO - Ci sono voluti molti incontri e diverse mediazioni ma finalmente per la prima volta a Viguzzolo si è raggiunto un obbiettivo auspicato da anni da tutti coloro che si occupano di volontariato, cultura, svago, intrattenimento: la stesura di un programma annuale che comprende i maggiori appuntamenti proposti nel paese. “La bella stagione” è un’iniziativa promossa dall’Amministrazione Comunale di Viguzzolo in collaborazione con tutte le associazioni e gruppi presenti sul territorio (Pro Loco Viguzzolo, Soms La Fraterna, Associazione Culturale Viguzzolese, Summer Vigu, Parrocchia di Viguzzolo, Associazione musicale “G. Pavese”, Confraternita di Sant’Antonio e Confraternita della Beata Vergine Assunta. Il risultato è stato concretizzato nella stampa di un
pieghevole che comprende tutto il calendario con oltre 40 eventi che coprono un lungo periodo fino al prossimo 26 agosto. Il pieghevole è stato stampato dal Comune di Viguzzolo, che ha coperto le spese, in 5000 esemplari che hanno visto l’inizio della distribuzione in occasione della festa di carnevale in piazza il 22 febbraio organizzata dalla Pro Loco. Successivamente i gruppi si sono ritrovati nuovamente in Comune per formalizzare una strategia pubblicitaria efficace. Al termine di una lunga discussione è stata individuata una soluzione che prevede la distribuzione dei 5000 pieghevoli durante ogni manifestazione ed evento in calendario, pubblicità su internet, mediante Facebook o posta elettronica attraverso un unico file comprendente
il calendario complessivo, da parte di tutte le associazioni, pubblicità murale attraverso la stampa di 6 manifesti (a cadenza mensile) comprendenti tutti gli appuntamenti in programma, pubblicità attraverso poster che saranno posizionati all’ingresso del paese. Ogni associazione sarà libera di pubblicizzare i propri eventi in altri modi come anche di raccogliere sponsor che saranno ospitati sui diversi poster lungo tutto il periodo. Al fine di unificare le modalità di pubblicizzazione ogni associazione si impegna a richiedere il patrocinio comunale gratuito per gli eventi degni di nota. I tre enti principali, Comune, Pro Loco e Società La Fraterna, costituiranno un fondo con una cifra forfettaria a cui poi aderiranno anche i gruppi e le associazioni minori con contributi proporzionati alle proprie disponibilità. Nel mese di marzo venerdì 9 la Fraterna ha organizzato una serata danzante con Bruno d’Andrea, domenica 11 una passeggiata campestre con la Pro Loco, sabato 17 il gran veglione dei cacciatori. Domani, venerdì 23, nel Salone della Soms si terrà una serata con l’Italjet Band alla Fraterna, domenica 25 la passeggiata campestre a cura della Pro Loco e venerdì 30 la serata danzante con Ricky show.
Nuovo consiglio della Soms di Tortona TORTONA - Domenica scorsa si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli organi direttivi della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Tortona, che entra ora nel 163° anno di attività e nel primo anno con il nuovo statuto che apre finalmente alle donne. Grazie a questa innovazione i soci sono saliti notevolmente. Il presidente, nel corso dell’assemblea annuale, ha relazionato dettagliatamente sull’attività svolta lo scorso anno, che avrà una continuità anche in futuro (attività culturali, ricreative ed anche mutualistiche), rimarcando i lavori compiuti di ordinaria e straordinaria manutenzione alla sede so-
ciale. Si è quindi passati alle votazione per l’elezione del nuovo consiglio che rimarrà in carica per il biennio 20122014 e che, tra l’altro, hanno confermato con un autentico plebiscito il presidente uscente Giorgio Cremaschi, in carica dal 1988. Vice Presidente è Mauro Sala. I Consiglieri sono Luigi Barbieri, Maurizio Cabella, Giampiero Cassalo, Alfredo
Cavanenghi, Giovanni Ghisolfi, Gianni Mutti, Giampiero Negri, Roberto Sala, Alessandro Scacchieri e Giuseppe Sorgon. Il Collegio dei Revisori è formato da Franco Cattaneo, Anna Acerbi ed Enrico Dolcini. Il Collegio probiviri da Giuseppe Decarlini, Vittorio Gianelli e Bruno Rovelli. a.b.
Ultimo saluto a Maria Edvige Zanalda GUAZZORA - Lunedì 12 marzo è mancata Maria Edvige Zanalda vedova Baraldi. Nel prossimo settembre avrebbe festeggiato il traguardo dei cento anni. Donna di saldi principi religiosi, ha speso la sua vita dedicandosi alla famiglia ed alla parrocchia. Ha lasciato le figlie Maria Maddalena, Tea e Adele. Era la suocera di Ernesto Stramesi, diacono permanente ed economo della nostra Diocesi. Martedì sera, nella chiesa di Guazzora, la sua parrocchia, è stato recitato il S. Rosario. Era presente il Vescovo
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
Mons. Martino Canessa, insieme a molti fedeli. Il Presule ha rivolto ai parenti parole di vicinanza e di cordoglio ed ha invitato tutti alla preghiera di suffragio. Mercoledì 14 marzo la Messa esequiale è stata celebrata dal Vicario Generale
Mons. Pier Giorgio Pruzzi, unitamente al parroco don Costantino Marostegan e ai canonici della cattedrale don Luigi Quaglini e don Pietro Zanocco. Il celebrante e don Costantino hanno rivolto ai presenti parole di circostanza. Al termine della funzione, prima della sepoltura nel cimitero locale, Ernesto Stramesi ha ringraziato coloro che avevano condiviso il lutto della famiglia. La Redazione de “Il Popolo” si unisce al dolore di Ernesto Stramesi e della sua famiglia.
Il Calendario di primavera dei Lions
IN BREVE EVENTI / GARBAGNA Commemorazione del partigiano “Argo” Nel 67° anniversario della Resistenza ricordiamo i Caduti e rinnoviamo la nostra fedeltà ai valori su cui è fondata la nostra convivenza civile e la Repubblica Italiana. La cerimonia si terrà domenica 25 marzo. Il programma è il seguente: ore 10 Messa nella chiesa parrocchiale in suffragio dei Caduti officiata dal parroco don Lino Tamburelli, ore 10,40 deposizione delle corone al Monumento Caduti, alla lapide dedicata ad “Argo” (Aldo Ravetta) il Comandante partigiano caduto il 14 marzo 1945 e ai Caduti per la Resistenza, ore 10,50 saluto del Sindaco di Garbagna Natalino Ormelli e del Presidente dell’ISRAL (Istituto Storico della Resistenza di Alessandria) Senatrice Carla Nespolo. Orazione Ufficiale del Ministro della Salute Renato Balduzzi.
CASTELNUOVO SCRIVIA - Il Lions Club di Castelnuovo Scrivia “Matteo Bandello” e l’Istituto comprensivo “Baxilio” di Castelnuovo hanno collaborato nella realizzazione di un insolito e particolare “Calendario di primavera”, con i disegni dei ragazzi delle scuole del paese. Su iniziativa di alcuni soci, che hanno anche curato l’intera realizzazione, con il supporto degli sponsor, si è pensato di coinvolgere la scuola per finanziare lo “spazio di ascolto”, uno sportello psicologico di aiuto per alunni e famiglie di tutto l’Istituto comprensivo. La particolarità di questa iniziativa, ovvero un calendario che inizia ad aprile 2012 per terminare a marzo 2013, è significata dall’importanza che nella tradizione di Castelnuovo ha la festa di San Giuseppe, quale segno di rinascita della campagna e della attività agricole. “Sono molto lieto, come primo presidente e socio fondatore del nuovo Lions Club Castelnuovo “Matteo Bandello”, di presentare, a nome di tutti i soci, questo calendario realizzato dai ragazzi delle scuole castelnovesi” dice il professor Roberto Carlo Delconte. Il Club ha infatti volto le iniziative del suo primo anno di vita soprattutto a favore della scuola, convinto che questo sia il modo per far crescere una comunità attenta, consapevole e solidale. Il calendario di primavera sarà venduto a Castelnuovo sul sagrato della Chiesa parrocchiale sabsato 24 marzo dall 17 alle 19 e domenica 25 dalle 9,30 alle 13 e dalle 17 alle 19.
INCONTRI / PONTECURONE Conferenze sulla salute L’Amministrazione di Pontecurone e la Biblioteca “Castelli” presentano le Conferenze sulla Salute a cura del Distretto Sanitario ASL di Tortona. Gli appuntamenti saranno due e si terranno nell’Oratorio S. Francesco, alle ore 21.15. La prima conferenza sarà domani, venerdì 23 marzo e avrà come tema “La lettura delle etichette alimentari e degli integratori”. I relatori saranno Pier Luigi Bassi del Dipartimento di Prevenzione ASL Alessandria e Daniela Cantù del Dipartimento del Farmaco ASL Alessandria. La seconda è in programma per il 30 marzo. Franco Fontana, Pediatria Ospedale di Tortona, affronterà la tematica “La corretta alimentazione del bambino e del ragazzo”.
SCUOLA / TORTONA
Le classi del Marconi-Carbone in gita Il triennio del Marconi-Carbone quest’anno ha scelto Praga come meta per la gita d’istruzione. 148 ragazzi e 13 insegnanti accompagnatori hanno visitato, dal 5 al 9 marzo, la capitale della Repubblica Ceca, ma anche il lager di Terenzin, Plzen e il birrificio della Pilsner, quindi Norim-berga, sulla via del ritorno. La visita d’istruzione è stata un tuffo nel cuore dell’Europa, ha offerto la possibilità di effettuare una serie di esperienze utili ai fini della maturazione culturale e personale e ha procurato tanto divertimento: insomma un vero successo.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Le note di Mendelssohn a Caleidoscopio La musica classica sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda domenica 25 marzo alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio proporrà due famose composizioni di Felix Mendelssohn Bartholdy: la Sinfonia n. 4 “Italiana” e “Sogno di una notte di mezza estate”. Interpreti dei brani: rispettivamente la New Philharmonia Orchestra diretta da Ricardo Muti, l’Orchestra Sinfonica di Vienna diretta da Clemens Krauss e la London Symphony Orchestra diretta da André Previn. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, in alternativa, per martedì 27 marzo, sempre alle ore 20,30.
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Tel. (0131) 861063
Giovedì 22 marzo 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
N
IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16
VAL
(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 marzo 2012 Giovedì 22 marzo: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 23: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 24: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 25: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)
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BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 26: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 27: Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 28: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 25 marzo 2012 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.
Intervista a Sergio Tinello preside dell’Amaldi-Doria di Novi Ligure
L’impegno a favore dell’Arca onlus
“Il Liceo è un modello educativo forte”
I novesi aiutano il canile
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Studenti del Liceo Amaldi in laboratorio
limitrofo con cui potremo stipulare un’alleanza educativa? Ecco, i numeri diventano subito volti, problemi, aspettative, speranze… allora, è il momento per una chiacchierata con il professor Sergio Tinello, Dirigente scolastico del Liceo Amaldi-Doria di Novi Ligure. Iniziamo con il presentare questo polo scolastico di cui Lei è dirigente dall’anno scolastico 20052006: di quanti e quali Licei si compone e quali sono le specificità che caratterizzano questi percorsi liceali? Per il prossimo anno scolastico, cosa dicono i numeri delle iscrizioni? Iniziamo col dire dove siamo: la sede centrale, con Presidenza e Segreteria, che si trova in via Mameli, n.9, accoglie il Liceo Scientifico, il Liceo Linguistico ed il Liceo delle Scienze Applicate (ex Tecnologico), mentre la sede Doria, in viale Saffi, n. 51, ospita le sezioni di Liceo Classico ed il Liceo delle Scienze Umane. Nel corso del presente anno scolastico sono regolarmente iscritti presso i cinque indirizzi 875 alunni, divisi in 37 classi; a oggi le nuove iscrizioni sono di 176 alunni, per cui possiamo dire che siamo in una situazione di parità tra le classi quinte in uscita e le future classi prime. Per quanto riguarda le specificità, il percorso del Liceo Classico, indirizzato allo studio della civiltà classica e della cultura umanistica, fornisce una preparazione completa in tutte le discipline ed associa una solida preparazione culturale ad un metodo di studio adatto ad ogni indirizzo universitario. Il Liceo Scientifico consente di conseguire una preparazione completa sia nelle discipline umanistiche, sia in quelle scientifiche e fornisce le basi, oltre che per il proseguimento degli studi a livello universitario, anche
per l’immissione in un mondo del lavoro in continua evoluzione. Questo vale anche per il Liceo Lin-guistico, in cui gli insegnamenti centrali sono rappresentati dalle lingue comunitarie (inglese, francese, spagnolo e tedesco), anche se non manca lo studio delle materie umanistiche e scientifiche che consente di ottenere una formazione culturale utile sia al proseguimento degli studi in tutti i corsi di laurea, sia all’ingresso nel mondo del lavoro. Il Liceo delle Scienze Applicate fornisce competenze particolarmente avanzate negli ambiti della cultura scientifico-tecnologica e trova il suo naturale sviluppo negli studi universitari, nei corsi post-diploma di tipo scientifico e nel mondo del lavoro. Infine, il Liceo delle Scienze umane è indirizzato allo studio dei fenomeni collegati alle relazioni sociali; fornisce, quindi, le competenze necessarie alla prosecuzione degli studi universitari e all’inserimento nell’ambito dei servizi alla persona. Leggiamo in un’altra testata che il Liceo AmaldiDoria si colloca tra i migliori del Piemonte. A parte l’ovvia soddisfazione, cosa può aggiungere in proposito? Il dato è rilevato dalle annuali classifiche, redatte
dalla Fondazione Agnelli, relative le scuole piemontesi che si distinguono per la capacità di fornire una preparazione solida ed utile all’ingresso in università. La ricerca verte sulle performances dei diplomati piemontesi durante il primo anno del Politecnico di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro” e, su 211 istituti scolastici della regione Piemonte, vede l’Amaldi al quattordicesimo posto. È un risultato che giudico di tutto rispetto, anche perchè il nostro Liceo è il primo istituto della provincia di Alessandria e l’unico ad essere presente nella parte alta della classifica. Aggiungo, inoltre, che la preparazione dei nostri studenti è confermata anche dal Progetto IRIS, un’analoga valutazione delle matricole iscritte nelle diverse facoltà dell’Università di Genova, che ci vede da anni stabili al quarto posto. A oggi, secondo il suo parere di “uomo di scuola”, quali sono le più evidenti difficoltà per una scuola secondaria superiore e, in particolare, per il Liceo Amaldi-Doria? Credo che un problema generalizzato e diffuso tra le scuole superiori italiane sia relativo alla competizione tra Istituti simili per offerta formativa; la concorrenza, infatti, può essere uno sti-
molo per migliorare, ma, se diventa eccessiva, può anche comportare il rischio di un abbassamento di livello. Non mi pare, comunque, che questo sia il nostro caso e, per quanto riguarda in particolare il territorio novese, posso dire che i rapporti tra le scuole superiori della città sono più che buoni ed improntati alla collaborazione. Ritiene di poter far giungere alle famiglie di Novi Ligure e del territorio limitrofo un suo messaggio, quale? Chi iscrive il proprio figlio in uno dei nostri cinque Licei sa che gli sta offrendo una preparazione seria, in una scuola in cui i docenti sono motivati e competenti. A questo proposito, vorrei ricordare le finalità educative comuni a tutti gli indirizzi del Liceo AmaldiDoria, che sono affermate nel Piano dell’offerta formativa (POF) e che evidenziano come, secondo me e secondo i 70 docenti che collaborano con me per il buon andamento di questo polo scolastico, il Liceo Amaldi-Doria costituisca un modello educativo “forte”, basato su valori e ideali attraverso cui la scuola, in fattiva collaborazione con le famiglie e con il territorio, formula un’offerta formativa destinata non solo agli alunni, ma alla realtà sociale nel suo complesso. Patrizia Govi
NOVI LIGURE - Dal 2005 il Canile Municipale di Novi Ligure, che si trova nei pressi dell’area artigianale Cipian, nella periferia della città, è gestito dall’Arca Novese, l’Associazione per il ricovero dei cani abbandonati. Nel canile vivono molti cani di tutte le razze e taglie, ma l’associazione si occupa anche delle colonie feline della città, e così, grazie ai volontari, i gatti sono nutriti, sterilizzati e curati quando necessario. L’Arca Novese nasce nel 1992 grazie all’impegno di un piccolo gruppo di persone molto motivate e rispettose dell’ambiente, della natura e di coloro che la natura desiderano viverla senza subirla dall’uomo, gli animali. Con lo stesso spirito, prenderà il via il 12 aprile prossimo, un corso di formazione gratuito per proprietari di cani organizzato dal Comune di Novi Ligure (Assessorati Urbanistica, Commercio e Agricoltura) insieme all’ASL Alessandria e in collaborazione con l’Arca Novese Onlus. Per finanziare il corso, è stata organizzata una lotteria a favore di “Arca Novese”. I premi consistono nelle novanta opere realizzate dalle scuole della Provincia di Alessandria che hanno partecipato al concorso “I mestieri del cane” e alcune opere di pittori dell’area novese (Michele Bottale, Monica Puppo, Gianni Torchia e alcuni rappresentanti del Circolo d’arte Pieve e dei Laboratori d’arte di Novi e di Serravalle). I lavori saranno oggetto di una mostra aperta al pubblico (ingresso gratuito) dal 22 al 25 marzo, presso il Centro Fieristico Dolci Terre di Novi nel Viale di Campionissimi. Le premiazioni per il con-
corso artistico per le scuole “I mestieri del cane” si terranno presso il Centro Fieristico Dolci Terre di Novi nelle giornate di mercoledì 21 marzo, per le Scuole Elementari e giovedì 22 marzo, per le Scuole Medie, sempre alle ore 9. L’estrazione finale della lotteria è in programma il giorno 25 marzo. I biglietti della lotteria si possono acquistare presso il canile di Novi Ligure (Località Tuara), nei negozi Coccole di lana di Paola Camera (Via Municipio 17) l’Edera di Frisone Gabriella (Via dei Mille 77) Ceva Irena e la banda di Anna (Via Giacometti) e anche presso il Centro Fieristico nelle quattro giornate di apertura della mostra. Il prezzo del biglietto è di due euro, mentre, tre biglietti costano cinque euro. Tutte le lezioni teoriche del corso, per un totale di dieci ore, si svolgeranno presso la Biblioteca Civica di Novi Ligure, sita in Via Marconi 66, dalle ore 18 alle ore 20. Gli incontri successivi sono in programma il 19 aprile ed il 3, 10, 17 maggio. Per le lezioni pratiche, che si svolgeranno nel pomeriggio del 26 maggio presso il canile di località Tuara, saranno utilizzati cani che hanno già seguito un percorso di educazione di base con i volontari del canile. Al termine del corso, tenuto dalla veterinaria comportamentista dell’A.S.L. Alessandria, Raffaella Tamagnone, sarà rilasciato il “Patentino”. La partecipazione è libera, è possibile iscriversi presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune. Per altre informazioni è possibile scrivere una mail a: sportellounico@comune.noviligure.al.it. Vittorio Daghino
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Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Il primo appuntamento sarà la Gran Fondo “Dolci Terre” il prossimo 1° aprile
Si corre la primavera ciclistica novese NOVI LIGURE - Dopo la Milano - Sanremo di sabato scorso, continuano gli appuntamenti ciclistici della stagione 2012 appena iniziata; infatti, la “primavera ciclistica” novese prevede altri appuntamenti ed eventi collaterali, i cui dettagli saranno approfonditi nel corso delle prossime settimane. Tra i più attesi, la Gran Fondo “Dolci Terre di Novi” che si correrà domenica 1 aprile con partenza alle ore 10 ed arrivo nel pomeriggio presso il Museo dei Campionissimi. La gara, giunta all’undicesima edizione, ha registrato negli anni un numero crescente di iscritti, tanto da diventare una “classica” nel panorama amatoriale. Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, sono stati mantenuti i due percorsi, uno per il medio e l’altro per il gran fondo, che si snodano lungo le strade di Coppi e Girardengo. Il tragitto completo misura 130 Km, il più corto 105. La Gran Fondo è valida anche come prova del circuito ciclistico “Coppa Piemonte”. Sul sito www.comunenoviligure.gov.it è disponibile modulo di iscrizione e scheda tecnica. Una
giornata densa di appuntamenti sarà quella di domenica 15 aprile: dal Museo dei Campionissimi prenderà il via la 73esima edizione del Giro dell’Appennino. Continua, così, la collaborazione tra l’U.S. Pontedecimo ed il Comune di Novi Ligure per riproporre agli appassionati di ciclismo la storica corsa in linea, a cui hanno partecipato i più grandi campioni di ieri e di oggi. In mattinata, subito dopo la partenza, presso il Museo sarà inaugurata la mostra “Sul filo di lana. La storia novese dei giudici di gara di ciclismo”, curata in collaborazione con Rino Olivieri. Sempre il mattino è in pro-
gramma il 2° Trofeo MTB Crosscountry “Sotto la Torre”. La premiazione è prevista alle ore 12 al Museo dei Campionissimi. Domenica 20 maggio si prosegue con “We are campionissimi”, un percorso guidato per riscoprire i miti del ciclismo, che toccherà Novi Ligure (Museo dei Campionissimi e centro storico) e Castellania (casa Coppi, centro di documentazione e sala multimediale, Mausoleo di Fausto e Serse Coppi). La giornata è organizzata in collaborazione con la Regione Piemonte nell’ambito dell’iniziativa “Gran Tour”. Il ritrovo è fissato alle ore 10 presso il Museo dei Cam-
Alessandro Benvenuti sul palco del teatro Giacometti il 28 marzo
Sorrisi amari con “Auntie and me” NOVI LIGURE - Mercoledì 28 marzo Alessandro Benvenuti, con Barbara Valmorin, per la regia di Fortunato Cerlino, interpreterà al Giacometti la piece “Auntie and me” di Morris Panych. Da molti considerato come il principale autore contemporaneo canadese, Panych è ancora un debuttante assoluto in Italia: nessun suo lavoro è mai stato tradotto o rappresentato prima di questa commedia. Protagonista è la solitudine dei non amati, che l’autore definisce con una scrittura a tratti di una comicità esilarante, dando vita a una “commedia nera”, divertente ma anche triste e crudele. Kemp apprende da una lettera che la zia Grace è in punto di morte. Subito si precipita al capezzale dell’anziana parente, sperando di conquistarne l’eredità. La morte annunciata però non è poi tanto imminente, e Kemp è costretto ad aspettare. Prima giorni, poi mesi, in una convivenza forzata che si colora di humor feroce: Kemp cerca di convincere la zia che deve morire, mentre lei fa di tutto per restare viva e, anzi, continua a ringiovanire. Colto dalla disperazione, Kemp tenta allora di uccidere la zia nei modi più disparati e fantasiosi, finendo egli stesso vittima di uno dei suoi piani. L’autore racconta di un uomo e una donna che non sono riusciti ad essere se stessi, analizzando un mondo più ampio della casa di Grace, mondo che viene descritto con i suoni, le tensio-
ni, i ritmi che, venendo dall’esterno, avvolgono i due personaggi, sottolineandone maggiormente la solitudine. Classe 1950, autore, attore, regista teatrale e cinematografico, Alessandro Benvenuti si è formato nel cabaret negli anni settanta. Nel 1972 con Paolo Nativi e Athina Cenci fonda il trio dei “Giancattivi”, storico gruppo cabarettistico toscano che raggiunge la fama nazionale alla fine degli Anni Settanta con l’ingresso nel gruppo di Francesco Nuti e la conseguente partecipazione al programma televisivo “Non Stop”. A seguito del successo di tale programma, Benvenuti fa il suo esordio nel cinema nel 1982 con la commedia “Ad ovest di Paperino”. Dopo lo scioglimento dei “Giancattivi”, avvenuto nel 1990, Benvenuti dirige “Benvenuti in casa Gori”.
Nel 1993 gira “Caino e Caino”, pellicola ambientata nel mondo del settore tessile pratese dove condivise il ruolo di protagonista con Enrico Montesano, nei panni di una coppia di fratelli acerrimi rivali in lotta per ottenere la quota maggioritaria dell’azienda familiare ereditata dal padre. Altre pellicole sono “Ritorno a casa Gori” del 1996, sequel di “Benvenuti in casa Gori”, “I miei più cari amici” del 1998 e “Ti spiace se bacio mamma?” del 2003. Nell’autunno del 2000 è interprete e regista della miniserie “Un colpo al cuore”, con Ornella Muti. Nel 2006 è stato nominato direttore artistico del Teatro Dante di Campi Bisenzio e nel 2009 è interprete e regista del concerto-spettacolo di testi e canzoni “Capodiavolo”, trasposto anche in un libro. Michela Ferrando
pionissimi; il percorso dura l’intera giornata e gli spostamenti saranno con mezzi propri. Le quote di partecipazione sono di due euro con ingresso a casa Coppi e di quattro euro per l’ingresso al Museo dei Campionissimi (libero per i titolari della Carta Musei della Regione Piemonte). C’è anche la possibilità di pranzare presso il Ristorante Bünet di Novi Ligure con prodotti tipici con un ricco menù fissato a 15 euro. Dopo il passaggio della Gran Fondo Milano Sanremo, domenica 3 giugno, è in programma un’altra gara che vanta una grande tradizione; si tratta della Coppa Romita, che si correrà martedì 5 giugno, e quest’anno festeggia la cinquantesima edizione. La corsa è organizzata dalla società novese “Fausto Coppi” ed è riservata ai dilettanti classe Elite ed Under 23. La partenza avverrà alle ore 13, con arrivo presso il Museo dei Campionissimi; la gara è valida anche come 36° Memorial Fausto e Serse Coppi e 19° Gran Premio Città di Novi Ligure. Davide Daghino
“Io non ho paura dell’altro” NOVI LIGURE - La Consulta Pari Opportunità, in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Novi, il Punto Giovani e il Focus Disabili, promuove il progetto “Io non ho paura dell’altro” che si concluderà il prossimo 17 aprile. Gli incontri formativi si svolgono nell’Auditorium For.Al di Novi, alle 20.45. Nel prossimo incontro, in programma, martedì 27 marzo, sanno prese in considerazione le disabilità psichiche. Il 3 e il 10 aprile le disabilità uditive. Si chiuderà con il percorso informativo su disabili e mondo del lavoro.
IN BREVE EVENTI / POZZOLO FORMIGARO
Gli anniversari di matrimonio a S. Nicolò Domenica 18 marzo, vigilia della Festa di San Giuseppe, la parrocchia di San Nicolò di Pozzolo Formigaro, durante la S. Messa domenicale, ha festeggiato gli anniversari di matrimonio, continuando la tradizione avviata lo scorso anno. I coniugi Romanelli, Todarello e Crudo hanno ricordato il 25° di nozze, i coniugi Strada, Pernecco e Capitano il 50°. Tutte le coppie hanno poi posato per una foto ricordo con il parroco don Stefano Calissano.
ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE
I giovani di Confindustria in visita allo stabilimento Campari Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Alessandria, presieduto da Pietro Gemma, ha visitato lo stabilimento della Campari a Novi Ligure. Alla visita hanno partecipato anche i rappresentanti del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) attivo presso l’Istituto Volta di Alessandria e i docenti dell’istituto. Hanno guidato la visita allo stabilimento, Emilio Barbero, Consigliere della Campari e Tesoriere di Confindustria Alessandria, ed Enrico Manes, Direttore dello stabilimento Campari di Novi Ligure, con altri responsabili dello stabilimento. Lo stabilimento Campari di Novi Ligure, inaugurato nel 2004, è uno dei siti produttivi di punta del Gruppo, leader internazionale nel settore del beverage con oltre 45 marchi di proprietà distribuiti in tutto il mondo.
SCUOLA / NOVI LIGURE Il “Progetto Giovani” del Rotary Il “Progetto Giovani 2012”, promosso dal Rotarydi Novi, ha avuto come obiettivo quello di far conoscere agli studenti degli due ultimi anni degli Istituti Superiori novesi il corso di laurea universitario in Scienze e Tecnologie Alimentari. A quattro ragazzi dell’Amaldi e del Ciampini, è stata data la possibilità di partecipare dal 13 al 17 febbraio, ad uno stage presso l’Università Cattolica di Piacenza. In conclusione hanno presentato ad una commissione una sintesi del lavoro svolto, superando brillantemente la prova d’esame. La sintesi sul tema “La tradizione dell’industria alimentare - dolciaria locale e le nuove tecnologie alimentari... per il mondo del lavoro” sarà presentata a Novi Ligure nella mattinata di sabato 24 marzo presso la Biblioteca Civica.
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Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
TORTONESE E NOVESE
Domenica 25 marzo per le vie di Casalnoceto
La fiera dei “Pöm a möj” CASALNOCETO - Si terrà domenica prossima 25 marzo a Casalnoceto la tradizionale Fiera dei “pöm a möj” un appuntamento che vede grande partecipazione di pubblico e richiama un numero molto elevato di espositori di prodotti enogastronomici e di fiori. L’occasione curiosa è quella di riscoprire una tradizione del Vecchio Piemonte, i pöm a möj, che i più anziani ricordano bene. Sono mele rese morbide dalla permanenza in una mistura contenente vino ed aceto che con il dolce delle mele produce un gradevolissimo sapore agrodolce: si possono mangiare a cucchiaio, o addirittura succhiare come un sorbetto al posto di un altro dessert. Quasi sicuramente sono nate in un’economia di sopravvivenza come quella contadina che ha trovato il modo di prolungare, a partire dal mese di febbraio, la vita delle mele, conservate naturalmente e quindi ormai raggrinzite, fino ad aprile o a maggio. Le mele a mollo si usavano al posto della frutta, in quel periodo dell’anno molto scarsa, o come dissetante nei campi soprattutto da
parte delle donne, generalmente non abituate a portarsi appresso il fiasco di vino. A Casalnoceto erano molto popolari tanto che una delle tre fiere tradizionali, quella di primavera che si teneva ogni anno il 26 di marzo, era detta Fiera dei pöm a möj. La ricetta per la loro preparazione era ormai in possesso di pochi amatori fino all’inizio degli anni Novanta quando è stata riproposta dalla Confraternita della SS. Trinità che ha cominciato a prepararle e a distribuirle la domenica delle palme. A partire dal 1998, l’Amministrazione comunale di Casalnoceto ha ripreso la tradizionale fiera annuale di primavera in occasione della quale anche dalla Pro lo-
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co vengono offerte la mele a mollo. Sono gradevoli e costituiscono una vera specialità da riscoprire soprattutto da parte di chi ama gli antichi sapori. Molti non sono attrezzati a procurarsele, secondo la ricetta ormai resa ampiamente nota ma che richiede almeno 40 giorni di preparazione. Ognuno però potrà gustarle appunto il 25 marzo a Casalnoceto quando potrà anche confrontare le mele ammollite “in bianco” dalla Pro loco con quelle originali “in rosso” distribuite dalla Confraternita davanti all’Ustarìa di Pöver, presso la chiesa di San Rocco, dove a partire da circa le ore 13 potrà anche essere assaggiato il maiale arrostito intero in piazza.
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“L’uomo e il lupo” in Val Borbera
Per i pensionati di Pontecurone
BRIGNANO FRASCATA - La Pietra Verde propone per domenica 25 marzo un’escursione fuori programma dal titolo “L’uomo e il lupo”. L’incontro è previsto alle ore 8,30 a Brignano Frascata nella Piazza Municipale del paese dove si potrà visitare la mostra dal titolo “E l’uomo incontrò il lupo”, un’esposizione con vetrine didattiche ed esemplari imbalsamati sulla addomesticazione del lupo e sull’origine del rapporto tra uomo e cane. Alle 9.15 si partirà in auto per la frazione di Costa Merlassino nei pressi delle Strette del Pertuso, in Val Borbera Si risalirà l’affascinante sterrata scavata nelle rocce di conglomerato per giungere alle pendici del Monte Barilaro attraverso luoghi incantevoli dove il lupo è stato avvistato. La passeggiata proseguirà fino alle ore 12.30. Poi, riprese le auto, si raggiungerà il Rifugio dei Piani di San Lorenzo per il pranzo verso le ore 13. Valeria Sala
PONTECURONE - L’amministrazione comunale di Pontecurone nell’ambito del programma socioricreativo organizza, per i pensionati, il tradizionale e ormai collaudato, soggiorno estivo nella località montana di Andalo, in provincia di Trento, a 1000 metri sul livello del mare. Il Gruppo delle Dolomiti di Brenta fanno da sfondo a questa ridente e simpatica cittadina, che offre a qualsiasi appassionato di montagna un ambiente particolarmente stimolante. Questo spettacolo di torri e guglie, unico al mondo, che ha ispirato leggendarie imprese di alpinisti e guide, offre tranquille passeggiate, immerse nella natura con itinerari per tutti. Nelle immediate vicinanze del Centro di Andalo, si estende un’eccezionale area sportiva che mette a disposizione degli ospiti molteplici svaghi. In essa il turista può trovare la risposta per qualsiasi sua esigenza sia sportiva sia di semplice relax: dal campo di calcio regolamentare al campo di calcetto e basket, dal campo di pallavolo al tiro con l’arco, dai campi da tennis ai due campi da bocce che permettono agli
Vacanze in Trentino appassionati anche in vacanza, o solo in vacanza, di sfidarsi in questa competizione. E quando il fisico lo richiede, sono al vostro servizio alcuni bar, per offrirvi tutto quanto vi interessa e per ristorarvi durante la giornata. L’hotel Zodiaco ospiterà il tour montano per 15 giorni pensione completa (dal 30 giugno al 14 luglio) per una spesa complessiva di euro 755 a persona che comprende: bevande ai pasti, brindisi di benvenuto, assistenza durante il giorno attività motorie e ricreative, serate danzanti con intrattenimenti, tombole con premi, tornei vari, premiazione dei vincitori, una misurazione della pressione in hotel, assistenza medico sanitaria e il pasto supplementare dell’ultimo giorno. Il viaggio in pullman d’andata e ritorno per Andalo per i residenti, sarà totalmente a carico del Comune per i non residenti la spesa sarà ripartita in base ai partecipanti. Per informazioni e adesioni, è possibile rivolgersi all’Ufficio Segreteria del Comune di Pontecurone (0131/ 885218 ) entro il 10 aprile.
Il FAI e i segreti dell’antica Dertona A Ra Carsèra si parla di separazione
TORTONA - L’11 marzo 2012 si è svolta la visita guidata alla scoperta della Tortona antica, organizzata dalla Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona. La visita, svolta da Cristina Porro, aveva come tema: “Alla conoscenza del-
l’antica Dertona: le necropoli monumentali di epoca romana”. La visita ha visto un largo consenso, infatti erano presenti oltre settanta partecipanti che, curiosi ed appassionati hanno seguito la dottoressa nella spiegazione dei monumenti visibili attestanti
la presenza di una ricca necropoli monumentale di I sec. d.C. In particolare si sono presi in considerazione i due monumenti a podio conservati sul percorso della antica via Postumia e all’angolo con l’attuale via Fratelli Pepe, il monumento con recinto conservato all’angolo con l’attuale via degli Orti e i resti del sepolcro monumentale conservato allo svincolo per Voghera. I prossimi appuntamenti della Delegazione FAI di Tortona sono sabato 24 e domenica 25 marzo con la “Giornata FAI di Primavera”, sabato 21 e domenica 22 aprile con il “Viaggio nella Terra di San Francesco ad Assisi”.
SALE - L’avvocato Marcello Traversa (nella foto) giovedì 15 marzo ha trattato per gli amici de “Ra Carsèra” un argomento di triste attualità: “Separazione e divorzio: dalla teoria alla pratica”. Sono sempre più frequenti, infatti, i casi di famiglie che si disgregano e di matrimoni che si sfaldano, con strascichi spesso deplorevoli, soprattutto in presenza di figli. Per questo la legge regola minuziosamente le ipotesi di separazioni e di divorzi, avendo presente in primo luogo l’interesse dei minori eventualmente coinvolti. Si va dalle situazioni più semplici delle separazioni consensuali a quelle segnate da
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litigiosità fra i coniugi, che rendono necessaria una specifica procedura giudiziale, conclusa con la sentenza del tribunale. I numerosi coniugati tra gli ascoltatori hanno dedotto che forse è meglio qualche sforzo per superare gli inevitabili screzi del ma-
C.I.A.T.
trimonio, piuttosto che ricorrere ad avvocati e tribunali per separazioni e divorzi. Il prossimo incontro de “Ra Carsèra” si terrà il 23 marzo alle ore 21, e avrà come relatore Andrea Pellizzari sul tema “Le trame di corte nella Casa Giulio Claudia”.
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Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Un unico Giudice di Pace per Serravalle e Novi Ligure Egr. Direttore, ho recentemente presentato un’interrogazione rivolta al Ministro della Giustizia Paola Severino per chiedere l’accorpamento in un unico presidio con sede a Novi Ligure dei due Uffici del Giudice di Pace di Novi Ligure e Serravalle Scrivia. L’atto di sindacato ispettivo indirizzato al Guardasigilli fa seguito allo schema di decreto legislativo predisposto dal governo riguardante la riorganizzazione degli Uffici dei Giudice di Pace. E’ stata data delega al governo per la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari, prevedendo anche la riduzione degli Uffici del Giudice di Pace dislocati in sede diversa da quella circondariale, sulla base di due differenti criteri: la domanda di giustizia (identificata con il carico di lavoro mediamente sostenibile dal personale giudicante in un anno nel corso dell’anno solare, rapportato poi al carico di lavoro pro capite dei singoli uffici), e il bacino territoriale (dato da una popolazione di almeno 100 mila abitanti). Secondo tale impostazione i Comuni di Novi Ligure e Serravalle Scrivia, risulterebbero quindi essere tra quelli destinati a perdere l'ufficio del Giudice di Pace. Lo spostamento degli Uffici del Giudice di Pace di Novi e Serravalle presso la sede di Alessandria, provocherebbe gravi disagi per l’ampio bacino di utenza che attualmente usufruisce del servizio. Sulla questione ho anche avuto un colloquio presso il Ministro di Grazia e Giustizia con il Capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero dottor Luigi Birritteri. Nel corso dell’incontro ho segnalato l’opportunità, evidenziatami dai sindaci dei due Comuni, di accorpare in un unico presidio con sede a Novi Ligure i due Uffici del Giudice di Pace di Novi e Serravalle Scrivia. Il dott. Birritteri si è dichiarato disponibile a seguire la vicenda nei suoi ulteriori sviluppi, ora però è necessario creare le condizioni logistiche per favorire l’accorpamento. Di quanto emerso dall’incontro al Ministero della Giustizia, sono stati informati i sindaci proponenti. On. Mario Lovelli - via mail
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Dalle apparizioni presso il sepolcro alla cena di Emmaus, la storia di un incontro con Gesù di Nazaret che solleva interrogativi e non può lasciare indifferenti. Nella storia della cultura Gesù è sempre stato un segno impossibile da evitare, con il quale fare i conti, da abbracciare o da respingere. Incontrarlo non può mai lasciare indifferenti: nel rapporto con lui si gioca, infatti, qualcosa di significativo per la vita di ognuno. Che cosa ha voluto dire incrociare i suoi passi, durante la sua esperienza terrena e dopo l’evento della risurrezione? In che senso fu un “segno” per quanti lo incontrarono? Dai concitati eventi di una lontana Pasqua di duemila anni fa prende l’avvio una storia di confronti e scontri. Una storia di arte, di pensiero, di rigetti veementi, di appropriazioni indebite, di degenerazioni, di amori appassionati fino al martirio: il cardinale Ravasi ripercorre queste storia in pagine sincere e appassionate. Gianfranco Ravasi, dal 2007, è Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e nel 2010 è stato ordinato cardinale da papa Benedetto XVI.
Giorno per giorno, dall’inizio della Quaresima sino all’Ottava di Pasqua, l’autore propone un brano evangelico, seguito da un breve e incisivo commento e, a completamento, da una citazione perché come diceva il beato Charles de Foucauld “Bisogna passare attraverso il deserto e dimorarvi, per ricevere la grazia di Dio; è là che si svuota completamente questa piccola casa della nostra anima per lasciare tutto il posto a Dio solo”. Il libro propone una nuova opportunità per diventare discepoli di un Maestro dalla parola suadente e persuasiva, delicata ed autorevole, che non lascia spazio ad alcuna indecisione. Solo chi saprà porsi in ascolto del silenzio del deserto sentirà sciogliersi il cuore indurito e saluterà con gioia il sole della Pasqua. Lorenzo Piva è sacerdote della diocesi di Padova. Dal 1987 al 1995 ha svolto l’ufficio di assistente del Laicato missionario e del Volontariato internazionale (Focsiv) per la Conferenza Episcopale Italiana. Dal 1995 lavora presso la Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli. È docente di ecclesiologia ed escatologia.
Questo testo nasce da una puntuale e costante richiesta scaturita dai fedeli di essere aiutati a riprendere in mano il Vangelo per scoprire e verificare se la sua tanto decantata caratteristica di essere un messaggio perennemente valido, fosse veramente utile anche per loro oggi. Sono i pregiudizi che vanno scardinati, quei “luoghi comuni” che non si riescono a sfatare e condizionano ancor prima di iniziare la lettura. L’autore ha preso alcuni brani evangelici e, mettendo a fuoco un particolare, ha proposto una lettura che invogliasse ad accostarsi come se fosse la prima volta. Non un commento o una meditazione su un singolo libro, su una singola tematica presente nella Bibbia e neppure come si dice frequentemente circa “temi scomodi”, bensì un percorso durante il quale si scovano quei particolari presenti nel Vangelo che incuriosiscono e dovrebbero far esclamare “adesso sì che comprendo perchè” o “non ci aveva mai pensato”, così da appassionarsi alla lettura e alla meditazione. Don Pierluigi Plata è direttore spirituale del Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare italiano.
E’ giusto che Novi abbia un cinema Egr. Direttore, un gruppo di giovani di Novi Ligure di età compresa tra i 14 e i 18 anni si è riunito in un comitato spontaneo che punta a coinvolgere tutte le scuole novesi. Scopo del comitato è quello di riportare a Novi Ligure una sala cinema. A Novi Ligure è già pronta per l’apertura la multisala Iris di via Girardengo, ma parrebbe che un cavillo legale regionale ne blocchi l’attività. E’ già partita una raccolta firme, tra le aule delle scuole novesi, promossa dal comitato spontaneo, firme che saranno successivamente inviate al Presidente della Regione Piemonte. Ritengo debba sempre essere alta l’attenzione dell’Ente Regione verso i giovani piemontesi, vero e unico futuro della nostra società. Chiede inoltre alla Giunta Regionale di permettere almeno l’apertura a Novi Ligure di un’istituzione temporanea come un cineforum o una sala per la programmazione periodica di film recenti. Marco Botta Consigliere Regionale - via mail
I redditi dei parlamentari Caro Direttore, nei giorni scorsi i giornali hanno dato grande risalto alla classifica dei redditi dei parlamentari. Poche novità devo dire… Mi ha colpito però un fatto: soltanto 235 deputati hanno accettato di far pubblicare on line sul sito della Camera la propria situazione reddituale, mentre ben 395 hanno optato per l’inserimento della loro documentazione patrimoniale in un fascicolo cartaceo consultabile a Montecitorio. Lascio a tutti la debita riflessione in merito. Mario Vicentini - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Salute oggi Nel 1880 alcuni scienziati tedeschi individuarono il ruolo primario del pancreas nella gestione degli zuccheri nell’organismo umano, ma nel 1921 fu un gruppo di ricercatori canadesi, i premi Nobel Frederick Banting, Charles Best e Rickard Macleod che, dopo studi approfonditi, capirono come la malattia diabetica dipendesse dall’insufficiente produzione di una proteina generata nelle cellule delle cosiddette “isole di Langerhans” del pancreas, proteina da loro stessi battezzata col nome di “insulina”, in grado di controllare il metabolismo degli zuccheri e la sua eliminazione per mezzo dell’urina, la cui produzione in caso di malattia diveniva più abbondante. Da qui elaborarono un farmaco, l’insulina appunto, che sperimentarono su una quattordicenne diabetica ricoverata
a cura di Laura Notti
Il compleanno dell’insulina
nell’ospedale di Toronto, salvandole la vita. Il primo passo era compiuto, e già dal 1923 l’insulina fu messa in commercio da una casa farmaceutica statunitense; e così, la categoria dei diabetici, fino allora destinati a morte sicura, potevano ora tenere sotto controllo la malattia, anche se col disagio dell’iniezione giornaliera per il resto della vita, e il diabete, seppur incurabile, presentò, da allora, più lunghe aspettative di vita. L’importanza e l’utilità della scoperta fece presto il giro dell’Europa tanto che molte case farmaceutiche europee misero subito in commercio il nuovo farmaco. I decenni che seguirono furono caratterizzati da altre iniziative farmaceutiche che studiarono e misero a disposizione dei malati di tutto il mondo farmaci innovativi e certamente più comodi delle prime
iniezioni; fra questi l’insulina protaminica, una sorta di insulina ad assorbimento ritardato fino a 24 ore che permetteva una sola iniezione al giorno, messa a punto nel 1936 dal ricercatore Hans Hagerdon. Il diabete aumentò nel tempo il suo numero di malati, tanto da divenire una patologia sempre più riscontrata dai medici: nel 1933 era diabetico l’1% della popolazione negli Stati Uniti, ma la percentuale crebbe in fretta, fino ad arrivare al 20% entro il 1990. Anche nel nostro continente la percentuale di ammalati sale progressivamente negli anni. L’aumento dei casi dipende, oltre che da fattori irreversibili quali l’ereditarietà, dalla globalizzazione di un’alimentazione scorretta e da stili di vita sempre più irresponsabili. Nel nostro paese si conta circa il 4% della popolazio-
ne affetta da diabete, che colpisce più il sesso femminile che quello maschile (anche se solo con una minima differenza); nella fascia d’età compresa fra i 45 e i 75 anni, prevale il sesso maschile, mentre dai 75 anni in su la malattia conta più donne. Geograficamente il numero maggiore di casi di diabete lo si riscontra nell’area del Mezzogiorno, ove la percentuale è del 5,2%; a seguire il Centro, con il 4,5% e il Nord al 3,9%. Nei suoi 91 anni, l’insulina ha notevolmente migliorato la qualità della vita dei diabetici ed il futuro prospetta nuove terapie farmacologiche all’avanguardia, come la nanoterapia, una tecnica in sperimentazione che, attraverso i “nanofarmaci” è capace di indirizzare direttamente alle cellule del pancreas il principio attivo di un medicinale, curando il problema “in loco”.
Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te
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VERDE
a cura di Alba Algeri
a cura di Matteo Coggiola
Il brodo di giuggiole... nei giardini italiani “War Horse” il cavallo guerriero
Il giuggiolo (Ziziphus zizyphus), è una pianta originaria dell’Africa settentrionale e della Siria. Successivamente esportata in Cina e in India, dove viene coltivato da oltre 4000 anni. I romani lo importarono per primi in Italia, e la chiamarono “Zyzyphum” e nella tradizione dialettale di alcune regioni come il Veneto o la Liguria ancora oggi la giuggiola viene chiamata rispettivamente “zizoea e zizoa”. Il giuggiolo è noto anche come dattero cinese e fa parte della famiglia delle Rhamnaceae. Sovente viene utilizzato come pianta ornamentale. Il giuggioloè presente in modo sporadico in tutto il territorio italiano nei giardini e nei frutteti e raggiunge i 6 metri di altezza. Le foglie sono di colore verdastro. I frutti sono le giuggiole dette drupe con forme variabili, ovali o cilindriche. La maturazione va da settembre ad ottobre. Ha bisogno di un clima temperato. Si coltiva ad alberello e richiede potature solo nel caso che la chioma sia disordinata. Predilige posizioni soleggiate o anche semiombreggiate. Non teme la siccità e il freddo, ma sembra che le piante coltivate in zone con clima estivo molto caldo diano una migliore fruttificazione. Si tratta di alberi rustici, che trovano posto anche in luoghi con condizioni climatiche estreme, con clima molto asciutto e caldo. In genere i giuggioli sopportano senza problemi periodi di siccità anche molto prolungati; gli alberi a dimora da molti anni non necessitano di annaffiature, mentre ai giovani esemplari possono giovare annaffiature sporadiche durante i mesi estivi. Le piante crescono senza problemi in qualsiasi terreno, anche sassoso o arido; in genere è consigliabile porli a dimora in una buona terra da giardino, con un substrato abbastanza permeabile. Si sviluppano senza problemi anche in luoghi con terreno asciutto e povero, ma in genere un terreno fertile garantisce una migliore fruttificazione. La moltiplicazione avviene in genere per seme. Il frutto, la giuggiola, se colto quando non ancora maturo ha un sapore simile a quello di una mela. Con il procedere della maturazione tuttavia, il colore si scurisce, la superficie si fa rugosa e il sapore diviene più dolce, fino ad assomigliare a quello di un dattero. Le giuggiole si consumano sia fresche, appena colte dall'albero, sia quando sono leggermente raggrinzite. C’è un solo nocciolo all’interno del frutto, simile a quello di un’oliva. Secondo gli scritti di Erodoto, le giuggiole potevano essere usate, dopo aver fermentato, per produrre un vino, le cui più antiche preparazioni risalgono a Egizi e Fenici. Le giuggiole sono utilizzate per realizzare ottime confetture, sciroppi, e il famoso “brodo di giuggiole”, che era un antico liquore. I frutti del giuggiolo hanno un blando effetto lassativo. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
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Inghilterra, primi del novecento. Ad un’asta Ted, affittuario terriero che vive con la moglie e il figlio Albert in un piccolo villaggio, compra un cavallo. Rimproverato per l’eccessiva spesa, Ted trova conforto nel figlio che riesce a creare un bel legame affettivo con l’animale, battezzato Joey. Dopo averlo utilizzato nel lavoro della terra, col tentativo di azzerare i debiti del padre con il padrone, Albert deve rassegnarsi a che Joey venga venduto all’esercito inglese. Scoppia infatti la guerra mondiale e Albert ottiene da un capitano la promessa che il cavallo sarà trattato con grande cura. Il conflitto si sposta sul continente. Francesi, tedeschi, soldati e civili. Joey attraversa fattorie, boschi, trincee.
All’annuncio della fine delle ostilità, tra i feriti in un ospedale da campo inglese, Albert, ferito agli occhi, e il sofferente Joey, avvertono la rispettiva presenza e con immensa felicità si riuniscono. Ora il cavallo può tornare a casa, per la gioia del vecchio Ted e di sua
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Film da vedere
moglie. Il regista Spielberg conferma la propria voglia inesausta di raccontare storie, nell’ idea guida che accostarsi ad un film deve essere per lo spettatore come leggere le pagine di un libro, avvincente e carico di suggestioni. Dentro ci sono la Grande guerra, lo spo-
starsi dell’azione sul suolo europeo, le vicende belliche. La pellicola si fa descrizione di un’epica dolente e commossa, cronaca palpitante di smarrimenti, paure, ritrovamenti. È il racconto di quella Storia che sfiora i destini individuali, i sentimenti collettivi e i colori di un’amicizia messa a dura prova ma infine più forte delle armi e della lontananza. Lo sguardo di Spielberg si riversa nel grande racconto popolare e nella favola, metafora di una eterna condizione umana. Il finale è fiammeggiante, è un omaggio alla compattezza della famiglia in un racconto che supera le barriere del tempo e dello spazio. Il film è fortemente raccomandabile soprattutto per i ragazzi e le famiglie.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Gli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado San Giuseppe di Tortona hanno trascorso cinque giorni, dal 17 al 21 febbraio, in montagna ad Etroubles in Valle d’Aosta. Ogni mattina i ragazzi hanno partecipato a divertenti lezioni di sci e snowboard sulle piste di Crevacol, accompagnati dai maestri, mentre al pomeriggio hanno potuto sciare liberamente con la supervisione della professoressa di Scienze motorie Susanna Sgheiz. Grazie anche all’aiuto delle professoresse Enrica Granaglia, Ilaria Bertora, Anna Raccone e della signora Carla Cabella, gli allievi hanno trascorso le serate in modo sempre diverso e coinvolgente.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Frittelle di San Giuseppe di Castelnuovo Preparate in ogni casa per la fiera di San Giuseppe, il 19 marzo, queste frittelle dolci si chiamano in dialetto castelnovese “farsö”. Carlo Guerra nel libro “Io, la dolce casetta, l’amato paesone”, ricorda: “Tutte le case avevano la tradizionale preoccupazione dei tortelli, da consumare, in cordiale e compiaciuta intimità, a desinare, per tutti i tre giorni, come un rito; che doveva ripetersi il 25 marzo, festa dell’Annunciazione. La mia mamma sbatteva i tuorli d’uovo senza albume, da parte, con pochissima acqua tiepida; stemperava in acqua la farina senza grumi, un dado di crescente, del fornaio, sciolto con la farina, poco zucchero, una presa di sale; amalgamati i tuorli colla gelatina di farina, la cosa era pronta. Ed ora, fuoco dolce e largo di paletti da vigna sotto la padella con forte spessore di olio. Bollore calmo: e giù, cucchiaiate di composta, che divenivano leggerissime sfere vuote, dorate, da porre nel piatto, zuccherare ancora bollenti... e divorare subito! La zia Rosa, da casa sua all’altra estremità della piazza, mi aspettava, secondo l’accordo, perché le prime due padellate erano per lei”. La ricetta proposta apparteneva alla mia bisnonna, Maria
Luigia Robbiani di Castelnuovo Scrivia. Ingredienti per 6 porzioni 1 bicchiere di farina di frumento “00” molto pressata, 1 bicchiere di acqua, 1 cucchiaio di zucchero 5 uova, un pizzico di sale, una noce di burro, una stecca di vaniglia, una scorza grattugiata di limone non trattato, abbondante olio extravergine d’oliva, zucchero a velo per guarnire Preparazione Fate bollire l’acqua con il burro, il sale e una stecca di vaniglia. Aggiungere la farina, sino a che l’impasto non si stacchi dalle pareti della pentola. Togliete la stecca di vaniglia e lasciate raffteddare. Unite i rossi d’uovo, poi gli albumi montati a neve, la scorza grattugiata del limone e lo zucchero. Aiutandovi con un cucchiaino prendete un poco di impasto, adagiatelo nel tegame con abbondante olio bollente. Le frittelle saranno pronte quando dorate, verranno a galla. Deponetele su di un piatto di portata e servitele calde, cosparse di zucchero a velo.
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Giovedì 22 marzo 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Il 24 e il 25 marzo si potranno visitare il Centro Riccagioia di Torrazza, Palazzo Gallini a Voghera e le Carceri tortonesi
XX Giornata FAI di Primavera in Oltrepò e a Tortona Quest’anno si festeggia il ventennale della Giornata FAI di Primavera. Un evento che si è trasformato negli anni in una grande festa popolare che ha permesso a 6.500.000 di italiani di visitare oltre 6.300 monumenti, molti dei quali normalmente chiusi al pubblico. Grazie al FAI, autentici gioielli artistici possono essere scoperti, visitati e amati e in questa ventesima edizione, sabato 24 e domenica 25 marzo saranno aperti 670 beni in tutte le Regioni italiane, molti dei quali di solito inaccessibili durante l’anno. Si tratta di piccole e grandi testimonianze dell’identità e della storia italiana che, finalmente, i visitatori possono vivere in prima persona. Numerose sono le iniziative che vedono protagoniste la storia dell’arte e dell’architettura della Regione: in Lombardia saranno coinvolte 11 città, e nella provincia saranno Pavia, Palestro, Robbio, Torrazza Coste e Voghera ad aprire le loro “meraviglie” ai visitatori”. A questa giornata di “scoperta” si aggiunge un obiettivo che conferisce all’evento una profonda valenza culturale: stimolare nella gente la consapevolezza di vivere in mezzo alla bellezza, regalare a tutti uno sguardo diverso, più attento, per conoscere meglio ciò che abbiamo
Una sala di Palazzo Gallini a Voghera; in basso: le Carceri di Tortona
davanti tutti i giorni. A Pavia saranno aperti il Monastero di San Felice con il chiostro con colonne a “candelabre” e interamente affrescato di epoca rinascimentale, ora sede della facoltà di Economia e Commercio dell’Università, Palazzo Botta Adorno dei primi decenni del ’700, che nel 1885 passa di proprietà dai marchesi Cusani all’Università e il Salone Egizio di Casa Giorgi. In provincia di Pavia la Chiusa di Palestro sul fiume Sesia, simbolo della battaglia del 31 maggio 1859, eretta nel 1893 su progetto di Giuseppe Sommaruga e le bellezze architettoniche di Robbio, in Lomellina. L’Oltrepò aprirà a tutti gli appassionati di arte il Centro Studi “Riccagioia” di Torrazza Coste (sabato 24, dalle ore 14.30 alle 17.30 e domenica 25, dalle ore
10.30 alle 17.30). Il Centro è stato creato restaurando e mantenendo nella sua parte centrale un edificio che risale al ’700, e costruendo in un’area separata edifici appositi per i laboratori di analisi e per la cantina. Questo Centro di assoluta eccellenza, offre una serie di servizi rivolti principalmente al settore vitivinicolo svolgendo attività di ricerca, sperimentazione, formazione e divulgazione. Dopo la visita del Centro Vitivinicolo Riccagioia, grazie a minibus che saranno a disposizione nella piazza della chiesa di Torrazza Coste, sarà possibile visitare l’Oratorio di Pontazzo, immerso nel verde della campagna, dove “Ciceroni in erba” mostreranno gli stupendi affreschi medievali o essere accompagnati agli Orridi di Marcellino, calanchi naturali di spettacolare bellezza.
DO M 25 M ENICA ARZ O
Libreria Paoline a TORTONA Largo Borgarelli, 5 tel. 0131.861125 / fax 0131.867970 e-mail: libreria.tortona@paoline.it
Libri e Testi Articoli religiosi e liturgici Pubblicazioni e Testi sacri Articoli regalo Apertura: 8,30-12,30 e 15,00-19,30 - Chiuso il lunedì mattina a richiesta è possibile la consegna degli ordini a domicilio
Inoltre gli accompagnatori del “Gruppo di cammino” torrazzese, accompagneranno i visitatori in una piacevole passeggiata per godere la dolcezza e tranquillità del panorama collinare e in piazza Vittorio Emanuele II ci saranno anche stand gastronomici. A Voghera, per gli iscritti FAI, sarà aperto Palazzo Gallini (sabato 24 e domenica 25, ore 10.30 - 12.30 e 14.30 - 18), la casa museo in Via Emilia, appena restaurata. A Tortona la Delegazione Fai di Tortona aprirà al pubblico le “nuove” Carceri napoleoniche, situato a Tortona in Corso Romita 81, sabato 24 e domenica 25 dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le carceri di Tortona, solitarie ed impenetrabili erano state chiuse nel 1988 e successivamente acquistate dal Comune di Tortona. Si cominciò a pensare a nuove carceri, quelle attuali, già nell’ultimo decennio del Settecento, sotto i Savoia. Le carceri di Tortona vissero momenti si direbbe - esaltanti con l’arrivo dei Francesi in città. Il 6 dicembre 1798, abbattuto il Governo dei Savoia, fu subito istituita una nuova municipalità provvisoria che decise di liberare i detenuti: si chiedeva loro solo di prestare giuramento di fedeltà e accettare i principi repubblicani. Tra gli
episodi più spettacolari si ricorda un’autentica fuga in massa avvenuta nell’aprile del 1825, quando ben 12 detenuti poterono respirare aria di libertà. I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno di guide d'eccezione: saranno, infatti, impiegati gli apprendisti Ciceroni del Liceo “G. Peano” di Tortona e dell'istituto “G. Marconi” - Sede Carbone di Tortona. Il servizio di sorveglianza al Bene sarà effettuato dall’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. In occasione della Giornata FAI di Primavera si può sostenere la Fondazione iscrivendosi oppure inviando un SMS di 2 euro o facendo una chiamata da rete fissa da 5 o 10 euro al numero 45504. d.c.
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SPORT E TEMPO LIBERO
Serie D girone A / 30^ giornata
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Serie D girone A / 30^ giornata
Il Derthona rimonta e vince ad Alba Alla Novese piace vincere facile ALBESE: DERTHONA:
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RETI: 35’ Beltrame, 11’ st Cicino, 21’ st Marrazzo. ALBESE: Baudena, Cora (44’ st Farella), Fici, Cocito, Staffolarini, Sacco, Niada, Nebbia, Monteleone (21’ st Minniti), Perrone, Beltrame (25’ st Piovano). All. Rosso. DERTHONA: Bodrito, Busco (1’ st Cicino), Mazzoleni, De Martino, Grassi, Brizzi, Montingelli, Pellegrini, Zirilli (35’ st Lemma), Marrazzo, Orlandini. All. Bacci. ARBITRO: Detta di Mantova ASSISTENTI: Forenza di Bassano del Grappa e Siviero di Schio
Rocco Grassi
ALBA - Un Derthona rimaneggiato per le tante assenze riesce ad espugnare il “San Cassiano” di Alba. Bacci presenta una difesa composta da giovani, guidata da Rocco Grassi, classe 1992 ex Crociati Noceto. Nel primo tempo la squadra tortonese fa fatica ad esprimersi e a fare gioco a centrocampo.
L’Albese, guidata in attacco dall’ex bomber della Lavagnese Perrone, cerca di rendersi pericolosa con incursioni veloci sulle fasce. Al 35’ i locali passano in vantaggio grazie ad una giocata di pregevole fattura di Beltrame, bravo a superare Bodrito con un pallonetto preciso. Nella ripresa il tecnico tortonese, inserisce Cicino al fianco di Marrazzo e Zirilli aumentando la spinta offensiva. All’ 11’ una bella azione di Pellegrini e Marrazzo mette in condizione Cicino di insaccare la rete del pareggio a pochi passi da Baudena. Dopo 10 minuti il bomber tortonese Marrazzo centra la rete della vittoria con un colpo di tacco di gran classe che si insacca alle spalle del portiere di casa. Fino al termine l’Albese
cerca con insistenza la rete del pareggio ma la difesa tortonese resiste sino alla fine nonostante l’espulsione di De Martino all’88’ per doppia ammonizione. I tre punti conquistati ad Alba consentono ai leoncelli di consolidare il quarto posto in graduatoria e di avvicinarsi al Santhià. Domenica prossima, la squadra tortonese dopo l’impegno infrasettimanale contro l’Asti sarà impegnata in trasferta contro i lombardi del Verbano. Al termine della gara di Alba, il direttore sportivo dei bianconeri Sergio Borgo ci dice: “E’ stata una vittoria con luci ed ombre. Abbiamo faticato ma alla fine sono arrivati 3 punti pesanti. Desidero sottolineare la prova convincente dei nostri giovani”. Domenico Cremonte
Serie D girone B / 30^ giornata
Voghera non va: nuovo ko interno VOGHERA: COLOGNESE:
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MARCATORE: Ceresoli al 6’ pt. VOGHERA: Maggioni; Priolo, Molnar, Colicchio, Mauri; Coccu, D’Amico, Conti, Aldano (10’ st Speziale); Versace (23’ st Manuali), Cavalli. A disp.: Forti, Arenella, Bernini, Cascino, Curcio. All. Giacomotti. COLOGNESE: Gualina; Perico, D. Rota, Trovò, Pianetti; Bergamelli, A Rota, Capelli (30’ st Legrenzi), Sirtoli (27’ st Suardi); Ceresoli (35’ st Cecilli), Bosis. A disp.: Borean, Biava, Pietra, Previtali. All. Porrini. ARBITRO: Corona di Oristano.
VOGHERA - La Colognese si conferma la bestia nera del Voghera, conquistando i sei punti in palio nei due scontri diretti della stagione. Rosso neri poco incisivi, privi di idee e puniti da una disattenzione in apertura di gara, quando Ceresoli di testa mette dentro un corner di Capelli toccato al volo da A. Rota. Ci sono ancora otto giornate alla fine dunque c’è la possibilità di risalire ancora la classifica. Ma sono emerse evidenti lacune e continua a mancare il gol. L’unico spunto al 18’ del secondo tempo quando Speziale viene steso in area da Gualina, ma l’arbitro lascia correre. “Fa male questa sconfitta commenta a caldo mister Giacomotti (espulso nella ri-
presa per proteste) - anche oggi si è visto che facciamo fatica contro squadre ordinate, che si chiudono bene, come la Colognese. Peccato perchè dopo pochi secondi dal fischio d’inizio potevamo andare in vantaggio con Aldano (che spreca da buona posizione) e la partita si sarebbe incanalata diversamente. E’ un campionato tribolato e altalenante per noi, peccato perchè con un briciolo di buona sorte in più, potevamo portare a casa un punto oggi”. Il mister parla anche della prestazione di Cavalli: “Lui è il primo che vuole essere determinante e vuole fare di più per la squadra, ma in questo momento la condizione fisica di certo non lo aiuta. Lo stesso discorso vale per Speziale, che è marto-
riato dal mal di schiena, per questo motivo l’ho inserito soltanto nella ripresa”. Sull’episodio dell’allontanamento da parte dell’arbitro, mister Giacomotti lo descrive così: “Mi ritengo una persona corretta ed educata, ho soltanto oltrepassato i confini dell’area tecnica e ho preso la palla per velocizzare la ripresa del gioco”. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 57; Pontisola, Pizzighettone 52; Olginatese 51; Mapello Bonate 48; Caronnese 46; Voghera, Castellana 44; Alzano Cene 41; Aurora Seriate 40; Darfo Boario, Atletico Pro Piacenza 38; Gozzano, Rudianese 37; Colognese 36; Seregno, Fidenza 32; Carpenedolo 31; Fiorenzuola 28; Gallaratese 21. Franco Scabrosetti
Eccellenza girone C / 27^ giornata
L’Oltrepo in casa ritorna al successo OLTREPO: ORSA CORTE FRANCA:
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Tosoni, Betto, Tosoni, Pezzi. All. Bertoni.
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MARCATORI: 16’ pt D’Aniello (O), al 7’ st Prandini (Or, su rig.), 11’ st Bejenaru (O). OLTREPO: Capriulo, Sciannameo, Cigagna, Dragoni (32’ st Marabelli), Gaudio, Fiammenghi, Bejenaru, D’Aniello, Panigada, Piazza, Casorati (23’ st Moltini). A disp.: Mantovani, Kaya Scandale, Ghioni, Palmas. All. Chierico. ORSA CORTE FRANCA (4-3-3): Foresti, Minelli, Slanzi (18’ st Burlotti), Nichesola, Mandelli (32’ st Mutti), Poma, Danesi (1’ st Antonioli), Rocco, Gardone, Prandini, Ferrari. A disp.:
ARBITRO: Romaniello di Sesto San Giovanni. STRADELLA - L’Oltrepo, con qualche fatica di troppo, batte l’Orsa Corte Franca, tornando così al successo casalingo che mancava dal lontano 4 dicembre (4-1 al Crema). Un risultato netto al di là del punteggio perché i rossoblù hanno costruito parecchie occasioni da gol (colpendo anche un clamoroso palo interno con Panigada). Ma la scarsa precisione sotto porta ha fatto sì che la gara restasse aperta sino alla fine. Nel primo tempo l’Oltrepo parte per fare la partita, ma l’Orsa Corte Franca applica un pressing alto che glielo impedisce. Ci
mette qualche minuto a carburare il gioco rossoblù. C’è comunque l’impressione che la squadra di Chierico possa affondare da un momento all’altro. Al 16’ D’Aniello sfrutta una traiettoria a sinistra, entra in area, e lascia partire un sinistro imparabile. Sull’1-0 l’Oltrepo controlla per un po’ il gioco e non affonda più. Poi dopo qualche avanzata dell’Orsa Corte Franca, capisce che è di nuovo venuto il momento di cercare di chiudere la gara e va vicinissimo al 2-0 con Casorati e Panigada. Alla fine del tempo però è Capriulo con una gran deviazione ad evitare la beffa dell’1-1. Nella ripresa la gara si infiamma perché al 7’ l’arbitro concede un rigore (il terzo contro l’Oltrepo in meno di una settimana)
per trattenuta di Sciannameo (che viene anche ammonito). Trasforma Prandini dal dischetto ed è così tutto da rifare. Ma l’Oltrepo non si perde d’animo e si riorganizza subito trovando il 2-1 con Bejenaru poco dopo, al termine di una grande azione del solito e onnipresente Panigada. CLASSIFICA: Sant’Angelo 55; San Colombano e Pro Desenzano 43; Aurora Travagliato 42; Rigamonti Nuvolera 38; Oltrepo, Palazzolo e Villanterio 37; Sarnico 34; Vallecamonica e Dellese 33; Orsa Corte Franca e Chiari 31; Ciliverghe Mazzano 30; Nuova Verolese 26; Castellucchio 24; Crema 23; Codogno 12. f.s.
LASCARIS: NOVESE:
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MARCATORI: Cardini al 1’, Soragna al 24’, Rolando al 28’. LASCARIS: Troilo, Verdi, Mangano (dal 49’ Franco), Gelfi (dal 52’ Cavazzi), Ughetto, Mignano, Beccia, Bellacozza, Fondello, Bobbio (dal 76’ Surace), Lavalle. All: Trabucco. NOVESE: Teti, Tigani (dal 76’ Mazzaro), Cesana, Taverna (dal 74’ Mazzucco), Busseti, Camussi, Mair (dal 59’ Ilardo), Rondinelli, Cardini, Rolando, Soragna. All: Viassi. ARBITRO: Sig. Masi di Bari. PIANEZZA - La Novese rispetta i pronostici e vince meritatamente per 3-0 sul campo del fanalino di coda Lascaris. Vantaggio ospite dopo un solo minuto grazie a una grande azione iniziata da una sponda aerea di Soragna, Mair mette dentro un gran pallone che Cardini insacca al volo con il piatto destro. Al 13’ Mair calcia a botta sicura dal limite ma un difensore respinge pochi metri prima della linea di porta a portiere battuto. Al 24’ Mangano sbaglia un retropassaggio di testa, Soragna intercetta la sfera e batte Troilo in diagonale per il raddoppio. Quattro minuti dopo Rolando, con un avversario a terra, si av-
vicina al limite dell’area, dribbla un uomo e calcia sotto l’incrocio dei pali trovando un gol di pregevole fattura. Al calcio d’inizio seguente, gli uomini di Viassi lasciano campo libero ai torinesi per segnare ma Fondello, su indicazione della panchina, non ne approfitta mettendo sul fondo. Al 45’ viene espulso l’allenatore bianconera Trabucco. Al 51’ Soragna, servito con un cross da Rolando, mette alto di testa da posizione più che favorevole. Al 59’ si fanno vedere i padroni di casa con un tiro ravvicinato di Ughetto che centra in pieno la traversa. Sulla ribattuta Cavazzi trova sulla sua strada un superlativo Teti che devia in angolo. All’80’ Cardini calcia dalla distanza ma trova Troilo reattivo e pronto alla parata in corner. In virtù di questo risultato la Novese rimane al quinto posto della classifica, accorciando a due le lunghezze di distacco dal Santhià terzo in graduatoria, avanti ora al Derthona di un solo punto. CLASSIFICA: Valle d’Aosta 67; Chieri 64; Santhià (-3) 50; Derthona 48; Novese 47; Lavagnese 45; Chiavari e Villalvernia 43; Borgosesia 41; Naviglio Trezzano 40; Acqui e F. Caratese 3); Bogliasco 38; Pro Imperia 37; Verbano 32; Asti 27; Albese (-3) 22; Cantù San Paolo 6; Lascaris 5.
Appuntamenti con il CSI Amatori a 11 Real Casei-Carpignanese 0-2, San Colombano-Orat. Don Bosco 1-6, Amat. San Pietro-Sts Rozzano 1-1, Pantera Rosa-Sannazzaro 0-0, Padus-Tempo Prezioso 3-0, Tennis Club-Pievese 6-0, Recor Cortella-S. Rocco 3-0, LonateseGodiasco 0-2, Vellezzo Bellini-Audax Travacò 3-0, Gerenzago-Casanova 0-0, Negruzzo-Penarol 0-0, Lungavilla-Filighera 1-1. Girone A: Tennis 49; Don Bosco 48; Pantera Rosa 37; San Colombano 36; Sannazzaro 31; Ghiaie 28; Padus 26; Amat. S. Pietro 25; Real Casei 24; Carpignanese 20; Pievese 15; Rozzano 13; Cup Calcio 9; Tempo Prezioso 8.Girone B: Filighera 34; Gerenzago 33; Vellezzo Bellini 31; Casanova Staffora 29; Atl. Ceranova, Lungavilla 26; Godiasco, Moggi e Cattaneo 25; Penarol 24; Recor Cortella 22; S. Rocco Garlasco 15; Audax Travacò, Negruzzo 14; Lonatese 11.
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