popolo_22_novembre_2012

Page 1

Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

E-MAIL: info@bronistradellagas.it

periodico

Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1 DCB/AL - Pubblicità 45%

Omologato

NOVESE

TORTONESE

San Sebastiano si conferma la capitale del tartufo

15

LA PROTESTA DEI SETTIMANALI CATTOLICI di Francesco Zanotti* Qualcuno li considera una regalia dello Stato ai giornali di partito. Altri pensano che sia un favore fatto alla Chiesa cattolica. Altri ancora sono convinti che sia un sistema da eliminare in quanto tale, appartenente alla prima Repubblica. Roba d’altri tempi, quando il denaro pubblico fluiva a piene mani. Stiamo parlando dei contributi pubblici all’editoria, un sistema introdotto in Italia nel 1981, rivisto nel 1990. Un aiuto al pluralismo informativo di cui si trovano tracce già agli inizi del secolo scorso. Eppure nell’attuale momento in cui viene travolta ogni vicenda in qualche modo collegabile alla politica, anche gli aiuti alla stampa sono vissuti con estremo malessere da un’opinione pubblica allergica a ogni tipo di sostegno statale. E pensare che in pochi anni questo particolare fondo si è ridotto in maniera drastica, fino agli attuali 53 milioni di euro ad oggi disponibili nel bilancio dello Stato per l’anno in corso. Una cifra del tutto insufficiente se paragonata con gli almeno 140 milioni necessari per mantenere in equilibrio un sistema che fa acqua da ogni parte. Sono rimasti margini di manovra risicatissimi per il ripristino del fondo di pertinenza della presidenza del Consiglio dei ministri. Per cercare di sfruttarli tutti, martedì scorso la Fisc (la Federazione cui fanno capo * presidente Fisc continua a PAGINA 4

Una copia EURO 1,00 Giovedì 22 novembre 2012 Anno XIV n. 43

Tel. 0131.811322 - Fax 0131.821427

ilpopolo@libero.it

Tagli indiscriminati

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

OLTREPO’

Tutto pronto a Novi per la fiera di Santa Caterina

17

Domenica si terrà la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Ma i dati Istat sono inquietanti

Per quanto tempo ANCORA?

Ospedale di Varzi, chiesto il potenziamento

9

Rinnova l’abbonamento Il Popolo, Magritte e Guglielmo Tell PAGINA 3

Vita della Diocesi Festa delle famiglie in “stile Brusson” PAGINA 4

Un luogo, una storia Il tragico naufragio del Nova Scotia PAGINA 11

Nell’87% dei casi la violenza si consuma in famiglia o comunque nel contesto di un rapporto affettivo. A PAGINA 2

TORTONA / PAG. 15

Eventi e cultura A Lungavilla c’è il festival dei cori PAGINA 12

ATTUALITA’ / PAG. 6

“Donazione, parliamone insieme”, La tua spesa solidale il Convegno Aido con il ministro sabato 24 novembre TORTONA - Sabato 17 novembre presso la sala convegni della Fondazione CRTortona si è tenuta la tavola rotonda sul tema “Donazione, parliamone insieme”, in occasione della “rinascita” del gruppo comunale Aido della città. Tra i relatori anche il ministro della salute Renato Balduzzi, presentato dalla presidente del gruppo tortonese Aido Anna Bisio Frascolino (nella foto).

Sabato 24 novembre più di 600 volontari del Banco Alimentare per la provincia di Alessandria Onlus, in oltre 140 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 180 strutture caritative che aiutano 21.000 persone povere. Anche nei centri commerciali dell’Oltrepò sarà possibile fare la “spesa solidale”.


2

pag.

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

PRIMO PIANO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

DOMENICA LA GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE. MA I DATI ISTAT SONO INQUIETANTI

Per quanto tempo ANCORA? Nell’87% dei casi la violenza si consuma in famiglia o comunque nel contesto di un rapporto affettivo

Il prossimo 25 novembre sarà celebrata in tutto il mondo la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, istituita nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per dare voce e spazio ad un dramma di portata mondiale, che si consuma sempre più spesso all’interno della mura domestiche. Anche nel nostro Paese, dove, ogni due giorni, una donna rimane vittima di violenza. È un quadro drammatico quello che emerge dalle statistiche che dipingono il una sorta di “strage rosa” che sembra non avere fine. Nel 2011 sono state uccise 137 donne e quest’anno sono già oltre un centinaio. Nell’87% dei casi la violenza si consuma in famiglia o comunque nel contesto di un rapporto affettivo. Secondo i dati Istat, inoltre, circa 6 milioni di donne hanno subito violenze sessuali, di cui 700 mila da parte del marito, del fidanzato o del compagno. La maggior parte delle violenze accade tra le pareti domestiche: il 69,7% degli stupri ad opera del partner, il 17,4% da un conoscente e “solo” il 6,2% è invece

opera di estranei. Il rischio di subire uno stupro è tanto più elevato quanto più stretta è la relazione tra autore e vittima. Ma uno dei dati più allarmanti è senza dubbio la percentuale delle donne che non denunciano uno stupro o un maltrattamento: sempre secondo l’Istat sono il 95%. E le violenze che le donne subiscono in famiglia si ripercuotono direttamente sui figli, le altre vittime. Lo ha chiaramente messo in evidenza il rapporto 2012 redatto da “Telefono Rosa” dal titolo “Le voci segrete della violenza”, dedicato proprio ai bambini che assistono alla violenza dei padri sulle madri. Addirittura nell’81% della totalità degli episodi di violenza che si consumano in famiglia ci sono figli che assistono ai soprusi. E non si creda che il fenomeno si limiti ai ceti meno abbienti. I dati parlano chiaro: i casi di violenza nella “upper class” non sono più un’eccezione, ma un fenomeno in netto aumento. Dicevamo delle 137 donne uccise nel 2011 e tutto lascia pensare che il 2012 sarà altrettanto tragico, visto l’andamento ad oggi. Non passa giorno infatti che le cronache non parlino di violenza sulle donne. Dietro ai dati ci sono i volti e le vite di chi non c’è più o di chi per sempre dovrà fare i conti con i ricordi e i segni di ciò che ha subito. Morti che non sono isolati incidenti o tragedie inaspettate, ma che sono l’ultimo efferato atto di una serie di violenze. Sono infatti quasi sempre delitti legati a rapporti sentimentali “malsani”, malati e deviati. Relazioni nelle quali i soprusi, la sopraffazione crescente sfociano in comportamenti violenti e quello che si proclamava amore diventa odio. Nel giugno scorso proprio sul tema della violenza sulle donne, è giunto dall’Onu un richiamo al nostro governo: “In Italia resta un problema grave, risolverlo è un obbligo internazionale” ha detto a Ginevra

Rashida Manjoo, Special Rapporteur delle Nazioni Unite per il contrasto della violenza sulle donne. Per la prima volta, nell’occasione, è stato presentato alle Nazioni Unite un rapporto tematico sul femminicidio, un evento epocale che ha costretto i Governi di tutto il mondo a confrontarsi con la propria responsabilità. La delegata dell’Onu ha affermato che “culturalmente e socialmente occultate, queste diverse manifestazioni degli omicidi basati sul genere continuano a essere accettate, tollerate o giustificate, e l’impunità è la regola. Con riguardo agli omicidi basati sul genere, è veramente carente l’assunzione di responsabilità da parte degli Stati nell’agire con la dovuta diligenza per la promozione e protezione dei diritti delle donne”. Autrice di un’analisi sulla situazione italiana – frutto di studi e investigazioni condotte personalmente – Rashida Manjoo ha sottolineato come femmicidio e femminicidio siano “crimini di Stato tol-

lerati dalle pubbliche istituzioni per incapacità di prevenire, proteggere e tutelare la vita delle donne, che vivono diverse forme di discriminazioni e di violenza durante la loro vita. In Italia – ha detto – sono stati fatti sforzi da parte del Governo, attraverso l’adozione di leggi e politiche, incluso il Piano di Azione Nazionale contro la violenza; questi risultati non hanno però portato a una diminuzione di femmicidi o non sono stati tradotti in un miglioramento della condizione di vita delle donne e delle bambine”. Spesso, poi, i minori vengono collocati assieme alla madre in una casa protetta, anziché allontanare da casa l’autore delle violenze. Il risultato è che i piccoli – oltre ad essere stati testimoni di scene violente – devono anche perdere i loro punti di riferimento, la loro casa, i loro giochi, subendo un trauma nel trauma. Per gli psicologi infantili, i bambini che assistono ai maltrattamenti ne porteranno le conseguenze per la vita, sviluppando la tipica sindrome di tutti i bambini violati: paura, di tutto e tutti. La piaga della violenza sulle donne è affare dunque che riguarda tutto il mondo, Europa compresa. Lo ha fatto notare il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa Nils MuiÏnieks secondo il quale “le donne sono picchiate e minacciate. La violenza domestica è la forma più comune di abuso sulle donne,

indipendentemente da ragioni economiche, religiose o culturali” e per questo “i governi devono fare di più per proteggerle”. Secondo l’organismo di Strasburgo, più di un quinto delle donne degli Stati membri ha sperimentato violenza fisica almeno una volta nel corso della sua vita adulta, e più di un decimo ha subito violenza sessuale con la forza. Le forme di violenza, tra cui lo stalking, riguardano il 45% delle donne, mentre ogni anno, nei 27 Paesi Ue si verificano circa 3.500 decessi legati alla violenza domestica. L’esponente del Consiglio Europeo ha inoltre rammentato che la “grande maggioranza” dei 47 Paesi del Consiglio d’Europa “ha un piano d’azione nazionale per proteggere le donne” e ha invitato chi non lo ha a dotarsene e ne ha richiamato i punti fondamentali: attività di sensibilizzazione, servizi di sostegno delle vittime, piena attuazione della legge, cooperazione con la società civile. Dal commissario, inoltre, l’esortazione a ratificare la Convenzione di Istanbul del 2011, ad oggi ratificata solo dalla Turchia e sottoscritta da 23 Paesi del Consiglio d’Europa, tra cui l’Italia. Lo scorso mese di settembre a Strasburgo, il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero aveva firmato infatti la Convenzione, impegnandosi per una ratifica a breve, “possibilmente entro la fine della legislatura”.


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

Il Popolo, Magritte e Guglielmo Tell

stro linguaggio le assegniamo soltanto la valenza di frutto. Eppure, in un altro campo semantico, in cui la mente, più che gli occhi, gioca un ruolo fondamentale, può diventare anche un viso. Tutta questa premessa da manuale di storia dell’arte, per dire che noi che scriviamo un giornale e voi che lo leggete ci interroghiamo spesso sulla realtà. Soprattutto se il nostro punto di vista, l’appartenenza ad un credo religioso, il desiderio di raccontare il nostro piccolo mondo con lo sguardo del cattolico, ci impone di non essere qualunquisti e caciaroni. E ciò che tentiamo di fare è di darci delle risposte partendo “dall’altro lato delle cose”. Che è quello illuminato dal-

la dottrina cattolica e dal Vangelo. Vorremmo essere sempre più capaci di testimoniare il Vangelo da quel lato lì delle cose. Se cercate questa interpretazione del mondo, ecco, sul “Popolo” la trovate. E non è poco, oggi, sapere con chi state parlando e di cosa. L’uomo e i fatti che noi raccontiamo non sono avvolti nel mistero come l’uomo di Magritte. Anzi, sono svelati, rivelati. Come Guglielmo Tell vogliamo lanciare la nostra freccia (ovvero la nostra penna) e infilzare la mela, farla a pezzi, per mostrare il volto di una persona (o di una notizia) che non è più anonimo e perduto. Ma che ha senso e riempie di senso

la nostra vita di cristiani. È questa la nostra filosofia. Tutti gli avvenimenti che passano di qui nel corso di un anno (quelli della Diocesi, della Chiesa, di attualità, di politica, di cultura, di sport… eccezione fatta per la cronaca nera) li condividiamo con voi. Non è la news nuda e cruda. In più, c’è il commento, il punto di vista. E lo diciamo con molta onestà. Diamo una lettura cristiana dei fatti; consideriamo il nostro settimanale uno strumento per promuovere l’appartenenza alla comunità. La speranza è di mantenere la quota di abbonamenti consolidati quale segno di fedeltà di lettori che cercano e apprezzano “Il Popolo” di settimana in settimana. Ma è anche quella di veder crescere tale quota su un territorio vasto e multiforme che il giornale cerca di “coprire” con la sua informazione mirata. Un grande sforzo è stato compiuto in questi anni per rendere il settimanale sempre più appetibile. Non tutto e non sempre magari può piacere. C’è una dialettica, inevitabile e incoraggiante. Ragioniamo su tanti aspetti, opinabili. Quindi si possono avere opinioni diverse. Ma cerchiamo di comunicare al meglio dentro il tessuto della Diocesi con approfondimenti che forse solo sul “Popolo” si ritrovano. Un anno insieme costa 45 euro. Siamo uno dei settimanali che “costa” meno. Del resto, in tempo di crisi, abbiamo pensato di andare incontro ai lettori. Ma ciò che conta è che se cercate delle risposte, qui, in qualche pagina, tra qualche piega della carta, le troverete. È un buon motivo per rinnovare il vostro abbonamento e per far conoscere “Il Popolo” ai vostri amici. Matteo Colombo

La Giornata Pro Orantibus mercoledì 21 novembre Ieri, mercoledì 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al Tempio, la Chiesa ha celebrato la Giornata “Pro Orantibus” dedicata alla vita contemplativa. La Giornata ha l’intento di far conoscere la realtà dei monasteri, la vita delle monache, l’importanza della loro preghiera per i bisogni dell’umanità, la ricchezza spirituale che rappresentano per la Chiesa. La Congregazione dei religiosi dal 1953 diede vita a un Segretariato Assistenza Monache e ne affidò l’attuazione al carmelitano Padre Isidoro di sant’Elia. Il Segretariato sostiene i monasteri in Italia e all’estero fornendo loro aiuti materiali e anche formativi e cerca di sensibilizzare tutto il popolo di Dio a unirsi a favore di tale missione caritativa. La Giornata

delle Claustrali è un invito alla gratitudine per le sorelle che vivono la loro consacrazione nella preghiera, nella meditazione e nel nascondimento. “Vere antenne sul monte del Signore, sono nel cuore della Chiesa e l’arricchiscono con la loro verginità e con l’incessante preghiera per i bisogni dell’umanità”. Nell’immediato do-

3

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

È partita la nuova campagna abbonamenti per il 2012-2013

Quest’anno, per la nuova campagna abbonamenti al “Popolo”, abbiamo scelto l’arte. Cioè un quadro di René Magritte del 1964 che s’intitola “Il figlio dell’uomo”. In esso compare un uomo che non è un individuo: ha una mela al posto della faccia e un grande punto interrogativo campeggia sul suo volto. È un uomo molto “nostro”, molto novecentesco, molto moderno. È sicuramente un tipo che non ha identità, non ha certezze, forse è anche solo, e va alla ricerca di se stesso sforzandosi di appartenere a questa società vestito di tutto punto. Elegante anche. Dignitoso. Ma perduto. Perché lo abbiamo trasformato nel testimonial della nostra campagna? Perché, con un pizzico di ambizione (ma pure di sano realismo), vogliamo dire che “Il Popolo” è un giornale che pone delle domande a chi lo legge e cerca di spingersi il più lontano possibile nel tentativo di trovare le risposte. Magritte diceva: “Non vediamo che un solo lato delle cose. È proprio l’altro lato che io cerco di esprimere”. Ecco un ottimo motivo per definirlo un pittore surrealista. In effetti, questa immagine non è reale, mette in discussione i nostri preconcetti, ma chi può dire che non sia vera? O meglio, la vista non dice ciò che è vero o meno, il soggetto è silenzioso. Così, nell’era dell’immagine, in cui l’apparenza delle cose sembra la sola via per dare ad esse un significato, in cui siamo saturi di immagini, in “realtà” (è proprio il caso di dirlo), ci accorgiamo che in quello che vediamo ci possono essere più interpretazioni. Una mela è una mela è una mela… (come la rosa della famosa poesia) se nel no-

pag.

poguerra le condizioni disagevoli dei monasteri e di numerose case religiose indusse l’allora Segretario della Sacra Congregazione per i Religiosi e Padre Isidoro a costituire un gruppo di lavoro con l’obiettivo di assistere le monache e le religiose inferme. Padre Isidoro, ispirato dalla Costituzione Apostolica di Pio XII “Sponsa

Christi”, del 21 novembre 1950, in cui si evidenziava lo stato di necessità in alcuni monasteri, divenne iniziatore di una tradizione che sarebbe continuata nel tempo. La data della Giornata fu fissata al 21 novembre, nel 1959, da papa Giovanni XXIII. Secondo le statistiche, le contemplative nel mondo sono circa 50 mila e in Italia le claustrali sono oltre 7.000. L’obiettivo della Giornata è quello di pregare ed essere vicini ai monasteri, oasi di preghiera incessante per i bisogni dell’umanità e la ricchezza spirituale che rappresentano per la Chiesa. I benefattori sono laici, sacerdoti, congregazioni religiose, persone che comprendono il senso profondo della vita contemplativa e del dono di sé fatta dalle monache. d.c.

NOTIZIE DIOCESANE Lunedì 26 novembre al Mater Dei

Corso biblico in diocesi, incontro con don Doglio Prosegue il Corso Biblico per l’Anno Pastorale 20122013 sul tema “Figure della Fede: Uomini e donne che hanno creduto nel Signore”. Il relatore, il biblista don Claudio Doglio, lunedì 26 novembre al Teatro Mater Dei, alle ore 21, parlerà di “Maria, Madre del Signore, avanzò nella peregrinazione della Fede - Beata colei che ha creduto alla Parola del Signore”.

Dal 7 all’11 gennaio a Tortona

Esercizi spirituali per sacerdoti e diaconi

Il convento dei Cappuccini a Tortona

Sono state fissate le date per gli Esercizi Spirituali per i sacerdoti e i diaconi per l’Anno Pastorale 2012-2013 Si terranno presso i Frati Cappuccini di Tortona dalle ore 10.30 di lunedì 7 gennaio 2013 al pranzo di venerdì 11 gennaio. Farà da guida alla riflessione il biblista don Claudio Doglio che commenterà e ragionerà sui Salmi. Chi intendesse parteciparvi segnali la sua adesione alla Segreteria Vescovile. E’ consigliabile, per motivi organizzativi, farlo nel più breve tempo possibile.

Disponibile in Curia e dalle Paoline

E’ uscito il nuovo Calendario Liturgico Presso l’Ufficio Amministrativo Diocesano e presso la Libreria San Paolo a Tortona è a disposizione il nuovo Calendario Liturgico 2012 - 2013. Parrocchie, comunità religiose, cappellanie e anche il singolo fedele che lo desideri, lo possono acquistare al costo di 20 euro.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 26 novembre, venerdì 30 novembre e sabato 1 dicembre dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 338/27.15.722

Si è svolta domenica 18 novembre in Seminario alla presenza del Vescovo

Tagli indiscriminati

Festa con le famiglie in “stile Brusson”

La protesta dei settimanali cattolici

TORTONA - Domenica 18 novembre l’Azione Cattolica diocesana ha incontrato i bambini e i ragazzi che quest’estate hanno partecipato ai campi scuola in Casa Alpina a Brusson. Una festa in Seminario per rivedere i volti dei bambini e conoscere le loro famiglie, un pomeriggio in stile Casa Alpina che ha visto protagonisti il gruppo degli educatori, quei ragazzi e ragazze di buona volontà che hanno regalato una parte della loro estate ai più piccoli, mettendosi al loro servizio. Dopo i saluti di Piero Ponte e di don Claudio Baldi (rispettivamente presidente e assistente ACR) lo spettacolo è cominciato: dall’inno “Punta in alto”, passando per “C’è di più”, per arrivare a “In cerca d’autore” ricordando gli slogan che ci

hanno accompagnato in questi anni, abbiamo continuato con gli immancabili bans (ormai tutti su computer… ma dove sono finiti il piccolo pipistrello e la mitica gallina Cesarina?!?) e con una sfida a suon di canti tra grandi e piccini. In questo bel clima di festa non poteva mancare la Festa con la F maiuscola, quella dell’incontro con

Gesù Eucaristia, ed ecco che ci ha raggiunto anche S. E. Mons. Martino Canessa con cui abbiamo celebrato la Messa, molto coinvolgente e intensa. Il nostro Vescovo ha rivolto una parola a tutti: ai genitori, coloro che affidano i propri figli ai giovani educatori, il consiglio di collaborare attivamente con la Chiesa essendo loro stessi i

primi educatori e accompagnatori. Ai ragazzi la preghiera di pensare a Brusson non solo come ad una settimana di svago e divertimento, ma anche e soprattutto come a una esperienza importante della loro formazione umana e religiosa. Infine, si è rivolto ai giovani: “Sentite sempre di più il peso della vostra responsabilità, voi dovete avere le caratteristiche delle mamme e dei papà, ossia una giusta dose di severità unita a tanta bontà, il che non è semplice, e ci vuole tanta pazienza. Siete la ricchezza della Chiesa e la Diocesi conta molto su di voi, abbiate il desiderio di incontrare il Signore, altrimenti il compito di trasmettere ai più piccoli un po’ di senso religioso viene meno!”. Un pomeriggio sereno e serio allo stesso tempo, insieme, per essere come ci vuole Gesù, coraggiosi di procedere nelle vie della fede e della santità. L’equipe diocesana ACR

continua da pagina 1 circa 190 settimanali cattolici per 1 milione di copie a settimana) e altre sigle - tra cui Fnsi, Mediacoop, Confcooperative-Federcultura Uspi hanno convocato a Roma, all’Hotel Nazionale di piazza Montecitorio, un’assemblea dal titolo “La riforma dell’editoria tra tecnologie e pluralismo”. La Fisc ha ribadito in ogni sede la necessità di applicare “rigore ed equità” in materia di contributi pubblici all’editoria. Lo ha ribadito anche nel mese di ottobre, durante l’audizione alla Commissione Cultura della Camera dei deputati. Ha sottolineato come anche gli editori non possano sottrarsi ai sacrifici richiesti a tutti i cittadini in questo delicatissimo periodo di crisi economica. Ha rimarcato, però, come non si possa rinunciare di punto in bianco a un sistema che, seppur da migliorare, ha garantito il pluralismo informativo, di certo non secondario per la vita del Paese. Inoltre la Fisc ha fatto presente che ai settimanali cattolici sono sempre state riservate “briciole di contributi”, ugualmente importanti per decine di suoi associati, ma sempre di briciole si tratta. Meno di quattro milioni di euro per una settantina di testate, diverse delle quali rappresentano l’unico giornale di un dato territorio, la voce di comunità locali appartenenti alla provincia italiana. Ora la situazione si è fatta particolarmente drammatica. Allo stato attuale ai nostri

giornali nel loro complesso sarebbe destinato, per il 2012 giunto ormai al termine, solo un milione di euro. Un quarto di quanto necessario per proseguire il lavoro con un minimo di serenità. Una serenità continuamente minacciata dai tagli indiscriminati che la politica intrapresa da mesi in Italia rischia di minare ogni giorno di più. Ne soffrono le testate diocesane e ne soffrono decine di altri giornali che vedono profilarsi all’orizzonte la chiusura come conseguenza di un periodo terribile nel quale si evidenziano solo diminuzioni di lettori, di pubblicità e di contribuzione pubblica. Non c’è altro tempo da perdere. I bilanci di molti editori soffrono in maniera pesante. Ma si corre il pericolo di un altro tipo di sofferenza, non misurabile in termini di numeri: è la mancanza di confronto, di dibattito pubblico, di quella pluralità di voci di cui questo Paese ha sempre usufruito e che oggi non può permettersi di perdere. L’abbiamo già scritto: per ogni voce che si spegne tutti ci rimettiamo in termini di idee, un patrimonio che non aumenterà il Pil, ma che di certo fa crescere il valore della nostra convivenza, ogni giorno di più minacciata da una diffusa omologazione di pensiero cui non vorremmo mai adeguarci. Per il bene delle comunità locali e dell’intero Paese. Francesco Zanotti presidente Fisc

Al passo con la Peregrinatio Mariae Prosegue la Peregrinatio Mariae nel Vicariato di Casteggio. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana.

dalle 14.00 alle 17.00: Turni di preghiera individuale o di gruppo Dalle ore 15.00 alle 16.00: Adorazione Eucaristica e Vespri Ore 20.30: S. Messa e processione per le vie del paese

Giovedì 22 novembre Pinarolo Po Ore 10.00: Preghiera mariana presso la Casa di riposo “S. Francesco” Nel pomeriggio preghiera personale in chiesa parrocchiale Ore 17.00: S. Messa

Sabato 24 novembre Bastida Pancarana Ore 08.15: Lodi mattutine Ore 08.30: S. Messa Dalle ore 9.15 alle ore 10.00: Turni di preghiera individuale o di gruppo Dalle ore 10.00 alle 11.00: Preghiera con i bambini dei Gruppi di catechismo delle scuole elementari Dalle ore 14.30 alle 15.00: Preghiera con i Ragazzi dei Gruppi di Catechismo delle scuole medie Ore 15.00: Momento conclusivo e saluto alla Madonna Argine

Bastida Pancarana Ore 20.30: in chiesa: accoglienza della statua della Madonna - Santo Rosario Venerdì 23 novembre Bastida Pancarana Ore 8.30: Lodi mattutine Dalle ore 8.45 alle 11.00 e

LE NOSTRE SEDI:

Ore 18.30: Accoglienza della Statua - Santo Rosario Vocazionale Ore 20.30: Santa Messa Solenne - Adorazione Eucaristica Domenica 25 novembre Argine Ore 07.30: Santo Rosario Meditato Ore 08.00: S. Messa Bressana Bottarone Ore 09.15: Accoglienza della statua della Madonna in Parrocchia Ore 09.30: S. Messa Ore 10.30: Preghiera dei bambini davanti alla Madonna Ore 11.00: Santa Messa Solenne - Recita dell’Angelus - Benedizione delle corone. Nella pausa pranzo la chiesa rimane aperta per la preghiera personale Ore 15.30: Veglia di pre-

ghiera per i giovani Ore 16.30: Recita del Santo Rosario Vocazionale Ore 17.30: Adorazione Eucaristica - Benedizione Lunedì 26 novembre Castelletto di Branduzzo Martedì 27 novembre Verretto In mattinata: Ore 9.00: Confessioni - S. Messa - Preghiera personale Ore 14.00: preghiera personale Ore 16.30: preghiera con bambini e famiglie Ore 20.30: S. Rosario con Mons. Vescovo Mercoledì 28 novembre Casatisma Ore 9.00: Confessioni - S. Messa - Preghiera personale Ore 14.00: preghiera personale Ore 16.30: preghiera con

Servizi CISL

bambini e famiglie Ore 20.30: S. Rosario con Mons. Vescovo

Ore 15.30: S. Rosario Ore 16.00: S. Messa presieduta da Mons. Vescovo

Giovedì 29 novembre Robecco Pavese Ore 9.00: Confessioni - S. Messa - Preghiera personale Ore 14.00: preghiera personale Ore 16.30: preghiera con bambini e famiglie Ore 20.30: S. Rosario con Mons. Vescovo

Redavalle Ore 20.45: S. Rosario presieduto da Mons. Vescovo

Santa Giuletta Ore 21.00: Incontro con mons. Marco Daniele Rettore del Seminario: “La Beata Vergine Maria Madre di Dio nel Mistero di Cristo e della Chiesa secondo il Concilio Vaticano II”.

Fondoni Ore 15.30: S. Rosario Ore 16.00: S. Messa

Venerdì 30 novembre Fondoni Casa di riposo “La tua casa - Il Focolare”

Sabato 1 dicembre S. Giuletta Ore 11.00: Processione dall’oratorio alla chiesa parrocchiale S. Colombano - Rosario

“Beata Vergine di Lourdes, suscita nel cuore dei giovani generosità, interesse per la Parola del Tuo Figlio, affiatamento con l’Eucaristia affinché qualcuno possa maturare la decisione di servire il Signore a tempo pieno nella Chiesa”.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

25 Novembre - Domenica di Cristo Re

“Il mio regno non è di questo mondo”

5

Lo sguardo al futuro, che caratterizza le ultime domeniche dell’anno liturgico, si conclude oggi con la solenne prospettiva di Cristo Re. Parlare di lui come di un re, manifesta in realtà la povertà del nostro linguaggio, che associa a questa parola le figure di uomini si chiamino re, o imperatori, o principi di vario grado, o più modernamente capi di stato o di governo i quali decidono, spesso in modo arbitrario se non violento, le sorti dei loro simili. Il nostro vocabolario non dispone di un termine adeguato per esprimere il concetto della festa di oggi, per designare una sovranità che travalica i limiti della geografia e della storia, una sovranità che non si impone, ma si propone e dunque non riduce in alcun modo la libertà dei “sudditi”, una sovranità che non li strumentalizza per i propri fini ma anzi ad essi si dona, in vista del loro autentico bene.

Gv 18,33b-37 In quel tempo, Pilato disse a Gesù: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di

pag.

questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SAN LEONARDO Questa settimana ripercorriamo la vita e le opere di un santo dele gli portò in ligure ideatore e propagatore della pratica della Via Crucis, don un bellissimo san Leonardo da Porto Maurizio, che la Chiesa ricorda il 26 ritratto della Vernovembre. San Leonardo nacque a Porto Maurizio, il 20 di- gine con il Bamcembre 1676 da Domenico Casanova e Anna Maria Benza e bino Gesù che afu battezzato con il nome di Paolo Girolamo. Nel 1688 lasciò dorava il Crocila Liguria e si imbarcò sul bastimento del padre che era ar- fisso dipinto per lui dal pittore Sebastiano Conca, nativo di matore e uomo di mare, e si recò a Roma presso lo zio per Gaeta. Leonardo, colpito dalla bellezza del quadro e dalla frequentare gli studi superiori di Lettere e Filosofia. Un gior- profondità del suo significato, lo benedisse e lo battezzò col no, quando aveva 19 anni, mentre, con un compagno, si reca- nome di “Madonna del Bello Amore” e da allora lo portò va ad ascoltare una predica, vide un impiccato che ciondola- sempre con sé in tutte le Missioni. Il Serenissimo Collegio va dalla forca. Questo episodio che gli ricordò Gesù appeso della Repubblica di Genova, nel 1744, chiese al papa di inalla croce lo spinse ad entrare nel convento di San Bonaven- viare il santo in Corsica, dove vi erano le insurrezioni separatura, sul Palatino, dove chiese di tiste contro la Repubblica. Leonardo vi accedere al noviziato dell’Ordine rimase sino al novembre 1744, dopo dei Francescani detti “della riforaver lavorato per riappacificarla, al mella” o “scalzati”. Il 17 agosto punto che, si racconta, i briganti dell’iFRATE FRANCESCANO 1702, fu ordinato sacerdote. Dopo sola, alla sua partenza, scaricarono in PATRONO DI IMPERIA 16 anni tornò nella sua Liguria, esaria i loro archibugi, gridando: “Viva sendo gravemente malato di tisi ed frate Leonardo, viva la pace!”. Tornato DIFFUSE LA PRATICA DELLA essendo bisognoso di respirare un in Liguria predicò in entrambe le rivieVIA CRUCIS E PIANTÒ po’ di aria marina. Vi rimase fino re, poi si spostò poi da Levanto a al 1709, quando guarì miracolosaLucca, passando nel santuario di Santa LA CROCE AL COLOSSEO mente per intercessione della MaMaria del Monte, dove si dedicò a indonna, che lui pregava nel Santuatensi esercizi spirituali e alla stesura rio della Assunta a Piani. Nel 1709 dei suoi Proponimenti, composti a parviene inviato dai superiori francescani a fondare un convento tire dal 1717 e rinnovati nel 1735. Dopo il 1745 non tornò a Firenze: il convento di San Francesco all’Incontro. Da quel più nella sua terra natale. A Roma, con le sue appassionate momento iniziò il suo impegno di predicatore. La sua predi- prediche, alle quali assisteva anche il Papa, preparò il clima cazione aveva qualcosa in grado di richiamare le folle che spirituale per il Giubileo del 1750. In quell’occasione, piantò accorrevano ad ascoltarlo e rimanevano impressionate dalla la Via Crucis nel Colosseo, dichiarando quel luogo sacro e sua bruciante parola, che richiamava alla penitenza e alla impedendo la rovina del monumento, considerato fino allora pietà cristiana. Sant’Alfonso de’ Liguori lo definì “Il più come una cava di pietra. Scrisse anche una lettera divenuta grande missionario del nostro secolo”. Predicò in tutta poi famosa, nel 1747 ad un prelato domestico del papa, perol’Italia settentrionale e centrale, acquistando fama e noto- rando la causa della proclamazione del dogma della rietà, tanto da essere richiesto al Papa dai reggenti della Immacolata Concezione di Maria, che lui già vedeva realizRepubblica di Genova nel 1743. I suoi temi più efficaci furo- zata e che considerava come un segno che avrebbe portato al no quelli del Nome di Gesù, della Madonna e della Via trionfo della Chiesa. Morì a Roma nel convento di San Crucis. Prima di arrivare a Ge-nova, nel 1741 mentre predi- Bonaventura al Palatino il 26 novembre 1751. Fu canonizzacava le Missioni in Cave di Palestina vicino a Gaeta, un fe- to nel 1867 e dichiarato patrono di Imperia.

Il regno di cui Cristo è “titolare” è tutt’altra cosa rispetto ai regni e alle repubbliche di nostra conoscenza; tutt’altra cosa, a partire proprio da lui, che se ha portato una corona sulla testa è stata una corona di spine. La differenza risalta come più non si potrebbe dal brano evangelico scelto per oggi. Gesù si proclama re, proprio davanti a Ponzio Pilato, vale a dire davanti al rappresentante dell’imperatore di Roma, che soggioga con pugno di ferro la nazione cui anche Gesù appartiene, davanti a quell’uomo che ha su di lui potere di vita e di morte, e non esita ad usarlo contro chiunque attenti all’autorità del despota romano. L’auto-proclamazione di Gesù, inerme prigioniero nelle sue mani, assumerebbe i caratteri di una sfida a quel potere, se non fosse seguita da due fondamentali chiarimenti. Il primo:”Il mio regno non è di questo mondo”. Dunque i regnanti, e i loro equivalenti moderni, non hanno da temere insidie alla loro autorità; il regno di Gesù è alternativo a quelli terreni, anzi è un regno d’altra specie, in cui non hanno spazio la politica, l’economia, gli eserciti, i confini territoriali, le differenze sociali e così via. Secondo chiarimento: “Io sono re. Per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità”, la verità che Dio è Padre e ama allo stesso modo tutti i suoi figli, e a tutti offre la possibilità di vivere per sempre felici con lui. Gesù ha testimoniato questa verità, dimostrando col dono di sé sino a che punto si protende l’amore del Padre, e insegnando come corrispondervi sin da adesso, da questa vita. La verità, nel mondo terreno, sta nell’impegno a vivere come Gesù insegna. Quanti più uomini la accolgono, tanto più questo mondo cambierà; tanto più si affermeranno la giustizia e l’amore. Per questa via, il regno di cui Gesù Cristo è il re incide sui regni terreni: non per scalzarli, ma trasformandoli dall’interno. Proviamo a pensare a un mondo in cui tutti seguono gli insegnamenti di Gesù: non ci sarebbero più tribunali e carceri, intrighi e corruzione, privilegi e miseria; non servirebbero più gli eserciti e neppure i confini, perché tutti gli uomini vivrebbero coerenti con quello che sono, fratelli. Un tale mondo è quello che si prospetta dopo questa vita; ma la figura del Re incoronato di spine, dell’inerme uomo inchiodato a una croce, è un potente richiamo a impegnarsi perché questo mondo terreno somigli il più possibile a quello che troveremo di là. “Venga il tuo regno”, ci ha insegnato a chiedere lo stesso Gesù, e la richiesta seguente suggerisce il come: “Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra”. Il regno di cui Cristo è il re si instaura anche quaggiù, tanto quanto gli uomini impareranno a vivere la volontà del Padre comune.

le letture della domenica Prima Lettura Dn 7,13-14 Salmo Responsoriale Sal 92 Seconda Lettura Ap 1,5-8


6 pag.

ATTUALITA’

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

Sabato 24 novembre la raccolta di cibo nei supermercati del territorio

Il nuovo libro di Giordano Stella

La Giornata della Colletta alimentare

I Papi della Grande Guerra

Sabato 24 novembre più di 600 volontari del Banco Alimentare per la provincia di Alessandria Onlus in oltre 140 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a 180 strutture caritative che aiutano 21.000 persone povere. L’evento in provincia di Alessandria si realizza grazie al supporto del CSVA. Anche la Provincia di Pavia sarà attiva con i suoi volontari del Banco Alimentare in 48 supermercati della provincia pavese. Le donazioni di alimenti ricevute durante la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare andranno a integrare quanto la Rete Banco Alimentare, che opera su tutto il territorio nazionale attraverso 21 organizzazioni locali, recupera quotidianamente, combattendo lo spreco di cibo. Nella sola provincia di Alessandria nel 2011 sono state ridistribuite agli enti caritativi conven-

zionati oltre 1.100 tonnellate di alimenti. La Colletta è un gesto che coinvolge non solo i privati ma anche le aziende. Inizia davanti a un supermercato e chiede continuità per tutto l’anno. Per quanto riguarda la città di Tortona la raccolta sarà effettuata nei supermercati: Iper, Esselunga, Coop, Carrefour, Gulliver di Via Emilia, Lidl e Unes. A fare la

Colletta ci saranno i Volontari della Casa di Accoglienza, delle parrocchie cittadine e di Viguzzolo e dei Frati Cappuccini, gli studenti del Liceo Peano e del Ciofs, i Pioneri della CRI, i Boy Scout, i Giovani del Leo Club, i Marinai d’Italia, gli Alpini di Tortona e Garbagna, le Dame del Volontariato Vincenziano, i membri del Cif, dell’Auser e i privati

cittadini, tutti muniti di apposito materiale di riconoscimento. Lo scorso anno nella città di Tortona sono state raccolte 12,5 tonnellate di prodotti alimentari a lunga conservazione. A Pavia e provincia le tonnellate sono state 71. La Giornata, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è realizzata grazie alla collaborazione dell’Esercito Italiano e alla partecipazione dei volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, della San Vincenzo e della Compagnia delle Opere. Per la donazione è preferibile scegliere cibi a lunga conservazione quali omogeneizzati, olio, tonno, legumi e carne in scatola, pelati, zucchero e caffè. La Colletta Alimentare è un importante appuntamento che richiama alla condivisione e che, ancora più in questo momento di grande difficoltà economica, sensibilizza all’aiuto verso chi ha bisogno.

Si è svolto nei giorni scorsi a Torrazzetta per le donne e a Tortona per gli uomini

Concluso l’undicesimo Cursillo diocesano

TORTONA - Si è chiuso sabato 10 novembre, con una Santa Messa celebrata da don Michele Chiapuzzi nella chiesa di Santa Maria Canale, l’undicesimo cursillo uomini e donne della diocesi di Tortona. E’ stata ancora una volta un’importante momento di evangelizzazione degli adulti che, prove-

nienti da diverse parrocchie, hanno avuto l’occasione di vivere per tre giorni (dal mercoledì sera al sabato sera) un’esperienza molto forte di annuncio del Vangelo. Sacerdoti e laici hanno trascorso questi tre giorni in due luoghi molto belli e accoglienti (gli uomini nell’oasi mistica di Torrazzetta sot-

to la guida di Fabrizio Gallo e di don Massimo Bianchi, le donne nel convento dei Cappuccini di Tortona sotto la guida di Isabella Vergagni e di don Francesco Larocca), pregando, cantando, ascoltando catechesi e testimonianze, condividendo la propria vita in un clima che, a sentire le voci dei parteci-

panti, è stato davvero caldo e emozionante. Hanno partecipato al ritiro anche don Pietro Cazzulo, don Piergiorgio Fugazza e don Angelo Vennarucci. L’augurio è che queste persone, che hanno avuto l’opportunità di vivere una profonda esperienza di fede, sappiano portare in parrocchia il loro entusiasmo e la loro voglia di crescere nella fede, che sappiano rendersi disponibili per la loro comunità testimoniando con coerenza l’incontro con Gesù vissuto tanto intensamente. Il cursillo di Tortona, consegnando nelle mani del Vescovo i “frutti” di questo undicesimo cursillo, vuole rinnovare il suo impegno per un’evangelizzazione che sappia “riscoprire la gioia della fede e ritrovare l’entusiasmo nel comunicarla” come chiede il Papa nella sua lettera apostolica Porta Fidei che, ancora, ribadisce come “il cristiano non possa mai pensare che credere sia un fatto privato”.

CASTELNUOVO SCRIVIA - Proseguendo a ritroso nella presentazione dei Sommi Pontefici del sec. XX (dopo i libri dedicati a Giovanni Paolo I e Pio XI), Giordano Stella nel nuovo libro “Pio X e Benedetto XV - I Papi della Grande Guerra” (BookSprint edizioni, pagg. 261) considera due importanti figure di pastori che, liberi, grazie alla Provvidenza, dal peso della conduzione di uno Stato politico materiale, hanno potuto dedicare tutte le loro energie a stabilire un nuovo rapporto con tutta la cristianità. La strada era stata aperta da Leone XIII; ne sono stati degni eredi. I Papi erano considerati ospiti nel giovane regno d’Italia e quasi intrusi a buona parte della curia romana, che pur dovettero reggere. Dovettero affrontare quella buona parte della cristianità, sempre pronta alla critica indiscriminata, a dare consigli “disinteressati” nel risolvere problemi, di cui non conoscevano la soluzione, ma, spesso, neppure il testo. Il Papa è e si sente servo di tutti, vuole il bene di tutti. Molte volte deve agire da solo, in silenzio, decidere e non poter spiegare la ragione delle sua scelta. Questo è stato il problema di tutti i successori di Pietro, con gli esperti di storia e di diritto (esperti?) pronti a consigliare, giudicare, demolire. Il discorso non riguarda solo il periodo ed i personaggi del libro che andiamo a presentare. Quanti, studiosi di cose di chiesa, laici o “chierici”, operano anche oggi a demolire sistematicamente l’ operato di un Papa. C’è anche chi si batte in silenzio per motivazioni valide che non sono comprese dall’alto; ma sa con umiltà e pazienza obbedire ed attendere: la verità e la giustizia si faranno strada. La vita dei due Papi nel libro è presentata con puntigliosa precisione, non solo nei fatti storici, ma nelle sofferte decisioni, che il momento richiedeva ai protagonisti. Pio X, Giuseppe Sarto,

veneto, nacque cittadino austriaco, e divenne italiano a trentacinque anni. Diligentissimo negli studi, fu prete a ventitré anni, e si formò attraverso il servizio in diverse parrocchie, poi Vescovo a Mantova, infine Patriarca a Venezia. Capitava in situazioni difficili, le risolveva. Curava costantemente gli studi. Amava l’astronomia, conosceva la musica. Fecero storia le meridiane calcolate e realizzate in diversi luoghi dove fu pastore. Se la sua elezione fu favorita da un “veto” imperiale su un altro candidato, la norma “feudale” fu immediatamente abrogata dal nuovo Papa. Delle sue decisioni, delle sue libere prese di posizione, del suo smisurato amore per il prossimo può sapere tutto chi legge con attenzione il libro. Benedetto XV, Giacomo Della Chiesa, genovese, era di origine nobile: Ciò non gli impedì di essere il Papa di tutti. Lottò strenuamente per la pace, mentre l’Europa e il mondo si stavano logorando in battaglia senza senso, almeno per chi era ancora in grado di giudicare serenamente gli avvenimenti. Osò definire inutile strage il conflitto: divenne nemico di tutti gli “alti” politici e militari. In particolare, il governo italiano giudicò l’ospite turbolento e disfattista. Inascoltato nelle trattative postbelliche, continuò con coerenza l’azione pastorale, lavorando caparbiamente sino alla fine dei suoi giorni. Spesso non notato, perché lavorava “in punta di piedi”. I libri di storia liquidano la sua figura con poche parole. Il volume lo riabilita, lo fa conoscere. Anche se ancora una volta dobbiamo constatare che il bene “non fa rumore”. Leggiamo il libro sui Papi. Impariamo a conoscerli e ad amarli. I loro detrattori hanno fatto e fanno grande rumore; ma il loro destino è simile a quello del tuono, grande inutile fracasso d’un fulmine, inconsistente nelle sue conseguenze.


Giovedì 22 novembre 2012

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

O

IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11;

Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 novembre 2012 Giovedì 22: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Venerdì 23: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 24: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Domenica 25: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Lunedì 26: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383

A Riccagioia la sfida tra i cuochi promossa dalla Camera di Commercio

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA 40436) Martedì 27: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Mercoledì 28: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Edicole aperte domenica 25 novembre 2012 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 25 novembre 2012 (Turno E): AGIP, via Montebello 6; IP, via Piacenza 67.

Organizzati dal Comune di Voghera

Alessandro Bellingeri è lo chef “emergente” I soggiorni per anziani TORRAZZA COSTE - Si è conclusa con successo e una elevata affluenza di visitatori la terza edizione di “Emergente” svoltasi presso la sede del Centro di Ricerca, Formazione e Servizi della Vite e del Vino Riccagioia di Torrazza Coste. La manifestazione ideata dal giornalista enogastronomico Luigi Cremona e organizzata dalla Camera di Commercio di Pavia e da Witaly, ha visto “scendere in campo” nel week end i giovani chef emergenti del nord Italia che sono stati selezionati dai più quotati giornalisti enogastronomici di ciascun area di riferimento. L’evento ha preso il via sabato con l’inaugurazione ufficiale alla quale hanno partecipato il Prefetto di Pavia Peg Strano Materia, il presidente della Camera di Commercio di Pavia Giacomo De Ghislanzoni Cardoli, l’assessore al Turismo della Provincia di Pavia Emanuela Marchiafava, il direttore generale di Riccagioia Carlo Alberto Panont, Paolo Massone, presidente del Consor-

zio Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese e numerosi sindaci e amministratori della zona. Gli chef giunti a Riccagioia hanno cucinato, davanti ai visitatori che hanno potuto ammirarne la bravura. Nella giornata di sabato si sono svolte due gare per l’accesso alla finale di lunedì. In queste due selezioni hanno visto l’esibizione culinaria gli chef lombardi e uno emiliano. In particolare, alla seconda gara ha partecipato il giovane chef varzese del ristorante la “Ca’ Vegia” di Salice Terme Damiano Dorati che ha

sfidato tra un tegame e una pentola i colleghi Alessandro Procopio del “Do” di Milano, Federico Comi del “V Piano” di Milano e Nunzio Iaria del ristorante “Paolo Teverini” di Bagno di Romagna. Purtroppo non è riuscito a qualificarsi per la finale. La gara tra giovani chef under 30 è proseguita nella giornata di domenica con la sfida tra i cuochi dell’area Piemonte e Liguria e quella tra gli chef del Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Veneto. A passare in finale è stato lo

chef Massimo Mentasti del ristorante “La gallina” di Gavi. Nel corso della manifestazione i visitatori hanno potuto degustare i vini delle migliori cantine dell’Oltrepò Pavese insieme alle eccellenze della nostra provincia (salumi, formaggi, dolci). Sono poi stati organizzati laboratori per imparare a preparare i dolci di Natale, per scoprire i migliori formaggi di montagna e collina, per conoscere tutto su il tartufo e sul pinot nero. Infine, presso l’area gourmet alcuni chef tra cui Alessandro Deho del ristorante “Il Laboratorio del Mare” di Mezzanino (frazione Tornello), hanno preparato le loro ricette. La manifestazione si è conclusa lunedì mattina con la premiazione del migliore chef emergente del nord Italia e la presentazione alle ore 12 della Guida Alberghi e Ristorante d’Italia 2013 di Touring Editore. Sul podio è salito lo chef Alessandro Bellingeri del ristornate “El Molin” di Udine. Mattia Tanzi

Sei nostri Comuni aiutano i terremotati del Mantovano CANNETO PAVESE - Sei Comuni dell’Oltrepò Pavese si sono uniti nella raccolta di fondi che hanno destinato ad un Comune terremotato della Provincia di Mantova: San Giacomo delle Segnate. I Comuni di Canneto Pavese, Castana, Cigognola e Montescano, con le relative Pro Loco e il Gruppo di Pro-

tezione Civile, hanno organizzato una giornata di festa il 30 settembre scorso presso il Parco Comunale di Castana, allietata da diversi gruppi musicali che si sono esibiti gratuitamente. Sono stati raccolti 3.000 euro. A questi si sono aggiunti 1.000 euro raccolti dal Comune di Rocca de’ Giorgi

durante una serata musicale della scorsa estate. Il Comune di Pietra de’ Giorgi invece ha aderito devolvendo l’indennità del sindaco e degli assessori ed i gettoni di presenza dei consiglieri comunali per 332,72 euro. La somma totale di 4.332,72 euro, sabato 3 novembre è stata consegnata personalmente al sindaco del Comune di San Giacomo delle Segnate, Paolo Bocchi, e alla giunta, da una delegazione composta dai sindaci dei Comuni di Canneto Pavese, Castana e Cigognola e da alcuni volontari del Gruppo di Protezione Civile dell’Unione di Comuni Lombarda

Prima Collina, che sono stati poi accompagnati a visitare il paese dagli stessi amministratori ed hanno potuto constatare i gravi danni causati dal sisma dello scorso maggio. I Comuni ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Anche l’Amministrazione Comunale di San Giacomo delle Segnate, a nome dell’intera comunità, in una nota inviata ringrazia di cuore per la vicinanza e la sensibilità che incoraggiano a guardare il futuro con speranza, consapevoli di non essere soli ad affrontare il difficile periodo della ricostruzione.

VOGHERA - Il Comune di Voghera organizza anche per il 2013, con la collaborazione delle Organizzazioni Sindacali dei Pensionati, i soggiorni climatici invernali per anziani. Il servizio offre agli anziani un’occasione di svago e l’opportunità di intraprendere nuovi contatti e rapporti sociali per alleviare i processi di solitudine, emarginazione e isolamento psicologico, recuperare e mantenere lo stato di benessere fisico e mentale, supportare la rete familiare in difficoltà nella gestione quotidiana. E’ previsto un soggiorno di due settimane a Varazze dal 21 gennaio al 4 febbraio 2013 con un trattamento al-

berghiero di pensione completa, viaggio di andata e ritorno in pullman da Voghera, sistemazione in camere doppie con servizi interni, visita settimanale del medico, animazione, accompagnatore turistico abilitato, due gite di mezza giornata. La quota di iscrizione ammonta a 495 euro con agevolazioni economiche e quote ridotte per i partecipanti con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a euro 20.658,21. La domanda può essere presentata fino a venerdi 7 dicembre presso gli uffici del Settore Servizi Sociali in via Rosselli n. 20, dalle ore 9 alle ore 12.

Varzi, lavori dai Cappuccini VARZI - Si sono conclusi i lavori di riqualificazione delle aree circostanti la chiesa dei Cappuccini in Varzi. L’iniziativa promossa dall’Ordine dei Frati Minori Cappuccini della Provincia di Alessandria è stata fortemente voluta da Frate Alberto Polovio, amministratore del Convento di Varzi, e realizzata grazie al sostanziale contributo in conto capitale di 200 mila euro messo a disposizione da Fondazione Cariplo. Il tema posto dalla committenza era quello di incrementare il valore collettivo degli spazi aperti circostanti la chiesa e di fare in modo che tali spazi rimanessero in diretto contatto visuale e

percettivo con l’edificio costruito ormai mille anni fa. Il progettista Giacomo Pusterla, attraverso un attento lavoro creativo sui materiali impiegati, ha immaginato un intervento organico che si armonizza perfettamente con il complesso monumentale dei frati Cappuccini.


8

pag.

VOGHERA E OLTREPO’

Gabriele Albertini ha presentato a Rivanazzano il suo programma politico

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

Festa dalle suore Benedettine di Voghera

“L’onestà e il potere non sono inconciliabili” 100 anni per Sr. Bonacina RIVANAZZANO TERME - L’europarlamentare ed ex sindaco di Milano Gabriele Albertini ha presentato a Rivanazzano Terme, presso il teatro comunale, il libro “L’onestà al Potere” scritto da Roberto Gelmini. L’evento, organizzato dall’amministrazione comunale e dalla biblioteca di Rivanazzano Terme, si è svolto venerdì. All’incontro, che ha fatto registrare il tutto esaurito, sono intervenuti il sindaco di Voghera Carlo Barbieri e l’avvocato Colli di Cilavegna che ha svolto il compito di moderatore. Numerosa nelle prime file la presenza di sindaci, amministratori, medici e imprenditori. L’evento si è aperto con l’intervento del sindaco di Rivanazzano Romano Ferrari che ha detto: “Ringrazio l’onorevole Albertini per aver accolto il nostro invito a partecipare a questa serata e ringrazio la nostra biblioteca per il supporto dato. Tutti ricordano ancora

Carlo Barbieri, Romano Ferrari, Gabriele Albertini

oggi Albertini come sindaco modello per la città di Milano. Modello che molti rimpiangono. In questo libro che oggi presentiamo viene descritta la storia di una voce che va fuori dal coro, di un potente che va contro i potenti. Il titolo del volume deve farci riflettere. L’onestà a mio avviso deve andare di pari passo con l’efficienza”. Dopo ha preso la parola il sindaco di Voghera Carlo Barbieri che ha voluto sottolineare l’importanza di

questo incontro. “Una delle parole principali che ho carpito dal libro è il buon senso. - dice Barbieri - Cioè quella condizione che consente agli uomini di amministrare la cosa pubblica. Credo che ci siano ancora tante persone nelle condizioni di fare questo. Sono convito che l’onorevole Albertini attraverso il suo racconto possa darci dei buoni consigli”. Il pomeriggio a teatro è proseguito con l’intervento del moderato Colli che ha

preceduto quello di Albertini. L’ex sindaco ha parlato per un’ora e mezza davanti ad un pubblico attento. “Questo libro racconta quello che nel titolo sembra una contrapposizione l’onestà nel potere. E’ una consuetudine considerare i due termini non conciliabili. Il testo narra invece esperienze e fatti che hanno dimostrato che onestà e potere possono andare insieme. Nella mia vita sono sempre stato fortunato e posso vantarmi di aver saputo scegliere i miei collaboratori con criteri essenziali: lealtà, correttezza verso le istituzioni e capacità superiore alla mia. Il successo dell’onestà al potere parte dalle persone e non dalle appartenenze partitiche. Oggi il pensiero comune è che coloro che rappresentano la politica o le istituzioni siano tutti da buttare. Credo che questo sia ingiusto. La nostra battaglia civica è volta a cercare chi ha dato dimostrazione di Mattia Tanzi onestà”.

VOGHERA - Suor Emanuele Bonacina, delle Suore Benedettine della Divina Provvidenza di Voghera, il 9 novembre ha compiuto cento anni. Con la parola un po’ inceppata, ma con la mente lucida e gli occhiali di prima vista, ha goduto la sua festa di compleanno sorridente e felice. Nata a Milano il 9 novembre 1912, ha conosciuto le suore frequentando l’oratorio della parrocchia “S.S. Annunziata in Chiesa Rossa”, si è affezionata a loro ed è entrata nell’Istituto a 18 anni. Dopo alcuni anni di studio, nel 1947 ha conseguito la Laurea in Matematica e Fisica presso l’Università degli Studi di Pavia, quindi ha insegnato nella scuola Media e nell’Istituto Magistrale “Sacra Famiglia” per circa venti anni. Chiara e paziente nelle sue lezioni, è ancora ricordata da tanti ex alunni ed ex alunne. Dal 1958 al 1970 è stata Superiora generale, poi ha col-

laborato con il governo generale, come segretaria e consigliera, fino al 1988. Dal 1988 al 2002 ha esercitato il servizio dell’accoglienza alla Casa di Riposo “Gerlina” di Voghera, come portinaia e centralinista. Dal 2002 si trova nell’Infermeria della Casa Madre, dove trascorre il suo tempo dedicandosi alla preghiera e alla lettura. Suor Teodora Sosio

Il Premio “Sciacca” a Paola Chiesa di Canevino Un aperitivo letterario ROMA - Presso l’Aula Magna della Pontificia Università Urbaniana, Città del Vaticano, è avvenuta nei giorni scorsi la cerimonia di consegna del prestigioso Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” 2012 patrocinato da Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Presidenza del Consiglio dei Ministri e da numerosi Ministeri: tre targhe d’argento e tre medaglie del Presidente della Repubblica Italiana, una medaglia del Presidente della Camera dei Deputati. Giunto all’XI edizione, la Giuria del Premio “Giuseppe Sciacca” ha conferito particolari riconoscimenti a persone che si sono segnalate a livello internazionale nei vari campi del sapere e

dell’arte nella categoria “Giovani studiosi” fino a 35 anni di età. Ragazzi e ragazze che nella loro vita o nell’ambito di attività si sono distinte come modello positivo nella società. La Giuria del Premio “Giuseppe Sciacca” presieduta

dal professor Giuseppe Santaniello, Presidente Onorario del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana, ha assegnato alla pavese Paola Chiesa - classe 1979, due lauree, docente di Lettere e ricercatrice storica - il Primo Premio Sezione Scienze Storiche per

aver reso onore, attraverso le sue ricerche presso l’ex Distretto Militare di Milano e i suoi diciotto volumi, ai soldati italiani che hanno combattuto nella Seconda Guerra Mondiale. “Non mi aspettavo - afferma la professoressa Paola Chiesa - questo riconoscimento internazionale. Ringrazio davvero di cuore tutta la Giuria. Lo dedico ai miei genitori che mi hanno permesso di studiare, al Comando Militare Esercito Lombardia e al Centro Documentale di Milano che dal 2005 mi ha aperto le porte del suo prezioso archivio”. La cerimonia è stata condotta dal presentatore Rai Savino Zaba. a.b.

RIVANAZZANO TERME - Dopo il grande successo riscontrato in ottobre con il pomeriggio dedicato alla discussione sul romanzo fantasy, ritorna anche questo mese l’appuntamento con la serie “Aperitivo in Biblioteca. Conversazioni aperte intorno alla letteratura”, organizzata dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano. Il secondo incontro è previsto per domenica 25 novembre alle ore 17,30 e sarà tutto dedicato alla cultura enogastronomica del territorio: “Ricette e ricettari: un itinerario gastronomico letterario attraverso la storia della cucina”. Piera Selvatico, ristoratrice, Mario Maffi, enologo, ed Emilio Francioso, giornalista, ci

accompagneranno in un percorso che ci farà scoprire come la cucina è stata, da sempre, lo specchio più sincero e immediato della società. Partendo dai primi ricettari di cui abbiamo testimonianza, che assomigliavano molto di più a dei testi filosofici piuttosto che a degli strumenti utili per riuscire a realizzare qualcosa di commestibile, fino ai giorni nostri in cui i giornali, la televisione e, soprattutto il web, ci solleticano il palato con suggestioni e ricette provenienti da ogni parte del mondo. Al termine dell’incontro si potrà gustare un aperitivo “a tema” a cura del Ristorante Selvatico di Rivanazzano e assaggiare i vini tipici del nostro territorio.

Continua il progetto “L’albero che accoglie” Consegnate le insegne alla polizia provinciale STRADELLA - Sabato 17 novembre a Stradella presso la sala Nerina Brambilla si è svolto l’incontro: “…E alla fine arriva Anna” nell’ambito del progetto “L’albero che accoglie”. Questo progetto, nato inizialmente dalla collaborazione dell’assessorato al Welfare di Stradella con le avvocatesse Elvira Anna Iannitelli e Annamaria Bruzza, ha raccolto subito altri partner: l’Istituto Gavina, la Parrocchia, l’Oratorio di Stradella e il Centro medico HTC.

Il progetto “L’albero che accoglie” intende dare avvio a una rete di supporto alle famiglie per favorire l’affido familiare e l’adozione di minori in stato di bisogno; la fase informativa-divulgativa è partita all’inizio dell’estate. Sabato 16 novembre in sala Nerina Brambilla si è tenuto l’incontro con alcune famiglie affidatarie e adottive che hanno raccontato a un folto pubblico la loro esperienza. Pier Giorgio Maggi, vicesindaco e assessore al Wel-

fare di Stradella, coadiuvato dalle assistenti sociali Erika Agostino e Carlina Achilli, dopo i saluti iniziali, ha sottolineato l’importanza di questo progetto pilota per la città di Stradella e per tutto l’Oltrepò Pavese. Infatti, nonostante questo momento di crisi economica, il progetto “L’albero che accoglie” vuole offrire, attraverso l’affido e l’adozione, opportunità di accoglienza ai bimbi senza famiglia o con famiglie in difficoltà. Silvia Piva

PAVIA - Il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone, nell’ambito di una breve cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede di Piazza Italia, ha consegnato al nuovo Corpo

Res Antiqua di Andrea Rivoira Negozio via G. Plana n. 81 Laboratorio via Pozzoni, 11 (area artigianale) 27058 Voghera (PV) - Cell. 3389702852

di Polizia Provinciale i tesserini e le placche di riconoscimento. Era presente anche l’Assessore alla Sicurezza della Provincia di Pavia, Francesco Brendolise. Agli agenti il Presidente Bosone,

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

nel sottolineare l’importanza del ruolo da loro quotidianamente svolto, ha espresso gli auguri di un proficuo lavoro orientato alla sicurezza dei cittadini. La Polizia Provinciale è così formata: Comandante Mauro Maccarini, Commissari aggiunti Giovanni Boiocchi e Sergio Carpissi, Agenti Carlo Boiocchi, Carlo Buscaglia, Nicola Barresi, Riccardo Braga, Giuseppe Bussolini, Michele Castagnola, Gianfranco Minuti e Alberto Scala.


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Incontro tra i vertici dell’Asl, la “San Germano”, il Comune e Angelo Ciocca

Ospedale di Varzi, chiesto il potenziamento

VARZI - Il sindaco di Varzi Gianfranco Alberti chiede un potenziamento dell’ospedale di Varzi dopo la notizia della chiusura ufficiale del reparto di Ortopedia. In alternativa, come è noto, sono stati aperti gli ambulatori di traumatologia che stanno già funzionando. “Tutto questo non basta per salvaguardare un presidio ospedaliero importante per un territorio vastissimo. spiega Alberti - Deve essere

pag.

potenziato l’ambulatorio di traumatologia con la possibilità di piccoli interventi in loco utilizzando qualche posto letto della chirurgia e si potrebbe pensare di acquisire macchinari e attrezzature per i reparti di medicina e chirurgia che, a detta dei medici stessi, necessitano di un ammodernamento. Inoltre, si potrebbero aprire nuovi ambulatori utili al territorio. Siamo disponibili a trovare nuove soluzioni per il futuro.

Ma tali soluzioni dovranno portare dei benefici solo ed esclusivamente alla nostra comunità”. Intanto, a Varzi, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro tra i rappresentanti dell’Asl e della Fondazione San Germano (nella foto) per discutere di due importanti questioni: il contratto della residenza per disabili denominata “la Casa degli Amici” di proprietà dell’Asl, ma gestita dalla Fondazione e la futura destinazione di una nuova struttura realizzata presso l’ex Favettini gestita dalla stessa Fondazione San Germano. All’incontro sono intervenuti il presidente della Fondazione San Germano Pierangelo Bernini e il direttore Gianni Guascone, il sindaco di Varzi Alberti, il consigliere regionale della Lega Nord e Commissario della Commissione regionale della Sanità Angelo Ciocca, il direttore generale dell’Asl di Pavia Alessandro Mauri, il

responsabile dell’Unità Operativa Complessa Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dell’Asl Romano Ferrari. Tra le ipotesi ventilate: una neuropsichiatria infantile o un’altra residenza per disabili ma destinata ai giovani. “Ho ritenuto importante essere presente a questo incontro di grande rilievo per Varzi e per tutto il territorio oltrepadano. - spiega Angelo Ciocca - La tematica del sociale e della sanità meritano di essere sempre al primo posto. L’incontro è stato finalizzato a continuare a dare servizi di qualità ai cittadini. In un momento in cui al Nord sono chiesti sacrifici in modo continuo e pesante, è positivo vedere strutture che si prodigano per mantenere servizi validi ed efficienti, come la Fondazione San Germano, una bella realtà locale”. Mattia Tanzi

9

IN BREVE MUSICA / CASTEGGIO Concerto di Santa Cecilia

Sabato 24 novembre, in occasione della festa di Santa Cecilia, patrona di tutti i musicisti, si terrà il tradizionale concerto eseguito dalla Banda Musicale “Cetra d’Oro 1881” di Casteggio, diretto dal maestro Paolo Nascimbene. L’appuntamento è per le ore 21, nel Salone della Certosa Cantù. La banda di Casteggio, che lo scorso anno ha festeggiato 120 anni, è una realtà amata e apprezzata in città per la sua presenza costante ai principali eventi che caratterizzano la vita comunitaria e per avere formato negli anni ottimi musicisti, che hanno intrapreso brillanti carriere. Sabato sera il repertorio spazierà dai grandi compositori italiani Giuseppe Verdi ed Ennio Morricone, a quelli americani e inglesi del Novecento.

ORATORIO / RIVANAZZANO Tornei di ping-pong e di biliardo

Siglata la convenzione tra le Terme President e l’Unitre SALICE TERME - Convenzione tra le Terme President di Salice Terme e l’Unitre di Godiasco, Salice Terme, Rivanazzano Terme, Retorbido e Varzi. Gli iscritti all’Università delle Tre Età partecipano ai corsi di Acquagym e Pilates presso il centro benessere e termale, Terme President, convenzionato Asl. Gli spazi sono stati concessi gratuitamente dall’amministratore unico delle Terme President Alessandro Moro che ha voluto dare un contributo all’attività svolta dall’associa-

zione. I corsi, tenuti dall’insegnante Greta Fabris, laureata in scienze motorie e già parte del team del centro termale, stanno riscuotendo un grande successo e si registrano numerose adesioni. “Alessandro Moro è sempre stato molto sensibile al mondo dell’Unitre e lo ha dimostrato ancora una volta dando la disponibilità gratuita della struttura. - spiegano la presidente Anna Maria Orezzi e la vice presidente Enrica Negrini - L’Unitre è stata fondata nel 1995, su iniziativa del sindaco di Go-

diasco Salice Terme Anna Corbi Guado e da un gruppo di signore che credevano e credono in questa forma di volontariato”. Attualmente sono 240 gli iscritti al sodalizio e le iscri-

zioni sono tuttora aperte. “In questo periodo stanno iniziando molti dei corsi organizzati - continuano le responsabili - per la stagione 2012-2013 e si registra un aumento degli uomini che ora rappresentano il 40% degli iscritti”. I corsi organizzati dall’Unitre spaziano dall’arte, alla letteratura, dal decoupage all’approfondimento delle lingue, fino al benessere fisco e psichico. Inoltre, durante l’anno accademico l’associazione organizza diverse gite e visite culturali.

E’ quasi completata l’Enoteca Regionale di Cassino Po BRONI - È quasi completata e già galvanizza col suo carico di speranze l’Oltrepò vitivinicolo. Stiamo parlando dell’enoteca regionale di Cassino Po, vicino a Broni. Un’antica struttura restaurata e ammodernata per ospitare il Centro per la valorizzazione dell’agro-alimentare lombardo d’eccellenza. Sette milioni di Euro pubblici già investiti, cui dovrà seguire un intervento economico atteso dai privati. Nei giorni scorsi a Broni, presso Villa Nuova Italia, c’è stata la presentazione del progetto, nell’ambito della Giornata Europea dell’Enoturismo, con diverse relazioni e una visita al cantiere. Il sindaco di Broni, Luigi Paroni, con gli

architetti progettisti Maurice Kanah e Alberto Lunghini, hanno presentato l’idea e le prospettive. A seguire gli interventi delle autorità, tra cui l’onorevole Giancarlo Abelli, e il senatore e presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone. Di particolare interesse il discorso del direttore di Riccagioia Scpa, Carlo Alberto Panont, che è andato oltre la presentazione nell’Enoteca. Egli ha infatti posto l’accento sul futuro dell’Oltrepò, che dovrà sempre essere riconosciuto nel suo ruolo di terra dalla grande vocazione vitivinicola. In concreto, l’enoteca regionale di Broni sarà una struttura di circa 800 metri qua-

dri, con un ampio cortile; è previsto un ulteriore spazio da dedicare agli eventi e alle attività di promozione. Verrà ricavata una cantina dove troveranno spazio esemplari di vini dell’Oltrepò Pavese e più in generale dell’intera Lombardia. Il complesso intervento di restauro sulla cascina di Cassino Po è stato realizzato da Infrastrutture Lombarde Spa in un’ala della struttura mantenuta in proprietà da Regione Lombardia. Il progetto ha visto la realizzazione di una cantina di 200 metri, quadrati ottenuta scavando il terreno sottostante il fabbricato a una profondità di tre metri. Successivamente si è proceduto al restauro della stalla e

del fienile e alla loro rifunzionalizzazione a spazi espositivi, didattici e ludici. La costruzione del nuovo solaio ha permesso la realizzazione di una biblioteca del vino; gli spazi a disposizione consentono di esporre complessivamente lungo le pareti di una grande sala circolare circa mille etichette di vino.

Sabato e domenica scorsi si è tenuto presso l’Oratorio Parrocchiale S. Domenico Savio a Rivanazzano Terme il 2° Torneo 2012 di Ping Pong. Una trentina i partecipanti tra giovani e adolescenti che si sono sfidati in una due giorni intensa, carica di aspettative e di colpi di scena. Il Torneo è stato organizzato dai ragazzi, insieme a Fabrizio Magazzini, uno dei volontari che si sta adoperando molto per l’oratorio parrocchiale. I vincitori sono stati: 1° Posto Fabrizio Magazzini (Fabri), 2° posto Giuseppe Traina (Beppe) e terzo posto Gabriel Mija, mentre per i giovanissimi ha vinto il torneo Rolandi Filippo. Bene sta operando anche il gruppo di giovani dai 15 ai 17 anni che ha formato il Direttivo giovani e che nei prossimi giorni eleggerà il proprio presidente. Quello di Rivanazzano Terme è un bel gruppo che sta facendo tanto in Oratorio e che è ormai il punto di riferimento per il fine settimana tanto atteso dai giovani. Prossimo appuntamento sarà il Torneo di Biliardo. Chiunque voglia partecipare si rivolga all’Oratorio di Rivanazzano Terme ogni fine settimana.

LIBRI / BRESSANA BOTTARONE “Il rito della memoria” Il Comune di Bressana Bottarone, in collaborazione con la Biblioteca Civica Gianni Rodari, domenica 25 novembre, alle ore 16.30, in Sala Consiliare, presenta il libro “Il rito della memoria”, nel quale la comunità bressanese si racconta a cura di “Progetti società cooperativa”. Il volume è stato realizzato con il contributo della Provincia di Pavia Bando delle idee 2012.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

pag.

UN LUOGO UNA STORIA

11

A BRONI DOMENICA 25 NOVEMBRE LA MESSA IN RICORDO DEI NAUFRAGHI DEL NOVA SCOTIA

Tragedia in mare. “Al tramonto saremo a Durban”... ma il capitano non terminò la frase Il racconto di uno dei superstiti, Carlo Dominione, uscito sulla “Domenica del Corriere” del 25 Novembre 1962. Tra le vittime anche molti uomini di casa nostra pagina a cura di MARCO REZZANI Domenica 25 novembre, alle ore 8.30, nella chiesa di Santa Marta a Broni, verrà celebrata la Santa Messa in suffragio delle vittime dell’affondamento del Nova Scotia, piroscafo britannico che trasportava prigionieri da Massaua in Sud Africa: 767 italiani e alcune centinaia di boeri rimasti feriti ad Alamein. Compresi i militari di guardia e l’equipaggio erano in tutto 1200 persone. Il 28 novembre 1942, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, la nave inglese venne silurata ed affondata nel canale di Mozambico, poche ore prima del suo arrivo a Durban, dal sommergibile tedesco U-177 che lanciò tre siluri che causarono falle e un incendio nella fiancata centrale. Il Nova Scotia alle ore 7.14 affondò di prua. Tra le vittime anche uomini di “casa nostra”: Enrico Bidone di Cervesina, Luigi Cignoli e Enrico Zucchella di Voghera, Fiorenzo Maggi di Casei Gerola, Francesco Maggi di Bressana Bottarone, Pietro Rocchelli di Casteggio, Antonio Fasciolo di Novi Ligure, Adolfo Lombardi e Luigi Alfredo Timo di Tortona. I sopravvissuti furono 192 e tra questi il bronese Carlo Dominione, giornalista e scrittore, sempre in prima linea nel promuovere la cultura e le tradizioni del suo paese per il quale spese le energie migliori. A settant’anni esatti dalla tragedia, la moglie Ida Gallinari vuole ricordare nella celebrazione della Messa i compagni di viaggio del marito, morti in quella tragedia. Lo stesso Dominione il 25 novembre 1962 rievocò la tragedia sulle pagine della “Domenica del Corriere”, in un articolo di cui pubblichiamo alcuni stralci significativi e che, a distanza di tanti anni, suscita ancora profonda commozione. Avevamo lasciato Massaua il 15; il 19 ad Aden fu sbarcato un nostro compagno colto da appendicite. Dei prigionieri italiani, la maggior parte proveniva dagli equipaggi di navi che la guerra aveva bloccato in Eritrea, come il Tevere, il Colombo, il Mazzini, poi autoaffondati prima dell’occupazione. Altri come me, civili che per un motivo o l’altro non erano graditi agli occupanti. “Al tramonto saremo a Durban” disse subito il capi-

tano. “Date disposizioni perchè lo sbarco avvenga nel massimo ordine. Fatemi fare bella figura. Mi raccomando marciate come vi ha insegnato a fare Mussolini...”. Non terminò la frase: l’esplosione ci scaraventò a terra. Tre siluri, un solo schianto come se un gigantesco maglio fosse calato sulla nave; una voragine a sinistra all’altezza delle macchine, torrenti di nafta che dilagano sull’oceano, fiamme che esplodono dal basso, serpeggiano per le stive, i corridoi, dai boccaporti, avvolgono i ponti a prua. Distruzione e morte; urla di feriti, gente che corre non sa dove, invocazioni, grida, pianti, bestemmie. Mi trovai nel corridoio; all’estremità verso prua balenarono le prime fiamme; avevo perso un sandalo, buttai l’altro e corsi verso la scala che portava al ponte superiore. Sul secondo scalino trovai un salvagente abbandonato; l’indossai e mi cacciai nel formicaio impazzito. Cercavo anch’io una lancia. Correvo in salita: il Nova Scotia era tutto inclinato a sinistra, l’acqua raggiungeva la prima passeggiata. Udii una voce che mi chiamava. Era Butturini. “Carlo, qui c’è un posto”. Stavano calando la prima lancia di dritta; c’era ancora un posticino all’estrema poppa. M’accucciai accanto all’amico. I paranchi erano in fuori, le carrucole cigolarono per un istante, poi uno strappo e il cavo poppiero si ruppe; la grossa imbarcazione volò con il suo carico trattenuta dal cavo di poppa. Non esitai, mi volsi di scatto gridando: “Butturini lanciati” e mi tuffai. Un’onda mi prese di sbieco, gettandomi contro la carena; la nafta mi aveva accecato, alzai un braccio e mi aggrappai ad una cima che pendeva inerte. In quell’istante, mentre tentavo di pulirmi gli occhi col dorso della mano libera, lo zatterino entrò nella mia vita di naufrago. Dall’alto i più animosi ne buttavano a decine mentre le grosse zattere, spezzati i cavi scendevano lungo gli scivoli sollevando alti spruzzi, uccidendo quanti si trovavano sulla loro traiettoria. La morte continuava a mietere; ma ciascuno pensava a sopravvivere. Con quattro bracciate raggiunsi lo zatterino (un metro e mezzo per ottanta di travette incrociate con maniglie di canapa intorno) e nuotai spingendolo finché mi sentii

Carlo Dominione, secondo da destra, dopo il salvataggio

stremato. Quando mi volsi ansando il Nova Scotia era a cento metri da me; la poppa alta con le eliche scintillanti al sole: affondava di prua e la murata di poppa era un groviglio di uomini. Come un rullar sordo di tamburi, mi giungevano le urla, le invocazioni. Poi un gorgoglio forte, un sibilo rauco e anche quell’ultimo ridotto sparì. Sul primo atto del dramma era sceso il sipario liquido dell’oceano. Erano le 7.14. L’ U-Boot di lì a poco s’immerse. Attorno a noi i segni della morte: travi e casse, arance e pane, corpi dai volti violacei. Quattro grandi zatteroni erano gremiti; a decine attorno le piccole zattere, contornate da teste a pelo d’acqua. La nafta aveva patinato i corpi, bruciava le con-

giuntive, provocando vomiti continui ed estenuanti. Poi le correnti ci dispersero. Le ore, fino al tardo pomeriggio, trascorsero tranquille; il mare era calmo. Sembrava che lo spettro della morte fosse svanito. Si parlava poco e le rare parole erano di speranza. La notte tropicale scese fulminea, trapuntata di stelle e da una esile fetta di luna che laminava d’argento l’acqua. Ci trovammo di sorpresa in sette: un altro se n’era andato, sfilandosi il salvagente, imitato nel giro di un’ora da altri due. La pazzia. Come si poteva sperare? Appoggiai la fronte al legno della zattera, chiusi gli occhi e piansi. Sentivo il respiro forte dei miei compagni, udivo i loro lamenti, le invocazioni. Gli stessi loro pensieri mi batte-

vano ossessionati nel cervello: era la fine! “Pater noster qui es in coelis...”, “Panem nostrum quotidianum…”, “Ave Maria…”, “Sancta Maria, Mater Dei...”. L’alba si annunciò livida; attorno a noi solo un mare bianco di spume ribollenti; sulla zattera un cadavere. Lo spingemmo in acqua. Io e Salvatore, un ciabattino siciliano, eravamo gli unici sopravvissuti di quella notte di terrore. Ci stendemmo sullo zatterino e ci addormentammo. Quando riemergemmo da quel torpore il sole era alto su di noi, passò un aereo, ma fu un’apparizione rapida. Ciò ci confortò, qualcuno sapeva di noi. Poi il cielo si coperse e piovve. Ci mettemmo supini e lasciammo che l’acqua ci scorresse sul volto, lavandoci le ferite, attenuando il bruciore degli occhi. Dalle labbra riarse e rotte l’acqua filtrava in bocca dissetandoci. Passò un’ora, poi il cielo ridiventò sereno. Fu allora, mentre lo zatterino era su una cresta d’onda, che alzando il capo vidi un fumo all’orizzonte. Scrollai Salvatore: “Una nave!” gridai. Mi guardò senza capire. Lo buttai in acqua. “Tieni lo zatterino – urlai – che ci monto sopra in piedi”. Riuscii a rizzarmi su quelle traballanti tavole, poi ricaddi in acqua. Ma era stato sufficiente: all’orizzonte c’era una nave. Anche Salvatore l’aveva vista: là in fondo era la vita. Non ci dicemmo nulla; lui afferrò lo zatterino con una mano e lo trascinò nuotando; io lo spingevo. Per quanto nuotammo? Ad ogni bracciata la nave s’ingrandiva sempre più. Eravamo forse a mezzo miglio e la sagoma s’intravedeva chiara, un grosso cacciatorpediniere, quando lo vedemmo accostare, allontanarsi, sparire. L’ultimo urlo ci morì in gola. Salvatore mi guardò piangendo: “Basta, la faccio finita anch’io”, mormorò e con le mani armeggiò attorno ai legacci del salvagente. “Stupido! – gli urlai. – Se non la pianti ti do due sberle!” e gli annodai il legaccio che aveva sciolto. “Perché morire? Non siamo ancora vivi? Dobbiamo vivere, capisci? – io continuavo a ripetere – Aspettiamo domani. Finora non siamo morti, l’hai vista la nave, era lì! Vedrai che tornerà”. Salvatore mi ascoltava con gli occhi lucidi, ansante; col capo faceva di sì. E continuai

a parlare perché sentivo che così facendo rassicuravo me stesso. Capivo che era follia sperare, ma una voce in me sussurrava: “Figliolo mio, non temere. Ci sono io. Sono la tua mamma. Vuoi che ti abbandoni proprio in questo istante? No, non morirai. Vedi, aspetto che tu ritorni, che tu porti sulla mia tomba quel fiore, che attendo da tanto tempo”. E quella voce, dalla nota accorata cadenza, si vestiva di altre parole: mi parlava dell’infanzia, di anni di tristezze, di tante piccole gioie e cari ricordi. “Oh, mamma – mormoravo con la testa appoggiata al legno della zattera – lo so che mi sei vicina, e non mi abbandonerai. Non voglio morire prima di aver pianto sulla tua tomba, ma dove troverò la forza per resistere?”. E pregavo e piangevo, mentre cercavo di illudere Salvatore ad avere fiducia. Ed il miracolo venne, quando il sole stava per la seconda volta tramontando. La nave rispuntò, ingigantì, puntando proprio verso di noi. Poi si fermò a circa un miglio: e le forze, la volontà di vivere tornarono in noi. Disperatamente ci rimettemmo a nuotar spingendo quel ballonzolante zatterino. Dieci, cento, trecento metri. Ci fermammo esausti. Mi strappai la camicia; salii in piedi sul legno e sventolai quel cencio urlando. Vedemmo una lancia puntare verso di noi; un marinaio che accennava con un remo; ma l’urlo continuò disperato finché le nostre mani non afferrarono altre mani. Davanti a noi era la sagoma dell’Alfonso de Albuquerque; sulla fiancata una grande scritta bianca Portugal e vidi i colori, verde e rosso, della bandiera lusitana. Sulla lancia ci strapparono i pochi indumenti fradici che indossavamo e ci scolammo senza accorgercene una fiaschetta di aguardiente. Quando pochi minuti dopo fummo sottobordo dell’Albuqurque, Salvatore ed io salimmo la scaletta nudi come ci avevano fatto le nostre mamme. Eravamo nati una seconda volta. Con noi furono salvi altri 117 italiani e 64 tra sudafricani e inglesi. In tutto 183 dei 1200 del Nova Scotia: 650 nostri compagni erano spariti, per sempre, tra le verdi acque dell’Oceano Indiano. Carlo Dominione


12 pag.

EVENTI E CULTURA

Mercoledì 28 novembre in scena al Civico di Tortona

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

Alla Casa del Giovane di Lungavilla

Miriam Mesturino è la “Locandiera” Il Festival dei cori

La Compagnia del Teatro Stabile di Torino protagonista della Locandiera

TORTONA - Terzo appuntamento del “Civico” tortonese della stagione 2012-2013, dopo “L’insostenibile leggerezza dell’essere” con Mario Zucca e Marina Thovez e “Tante cose belle”, la favola moderna e tenera con Maria Amelia Monti. Arriva in scena mercoledì 28 novembre alle ore 21 un classico della prosa italiana, “La locandiera” di Carlo Goldoni recitata per la prima volta al teatro “Sant’Angelo” di Venezia il 26 dicembre 1752, l’unica commedia del maestro scritta in italiano e con una modernità davvero sorpren-

dente perché propone una donna che lontana da pregiudizi e maschilismi tiene la scena in senso forte, conducendo il gioco e rivendicano una libertà ai tempi o condizionata o inesistente. Non a caso alcune note di regia pongono l’accento su questo aspetto culturale e sociale: “La storia di una donna che rifiuta Conti, Marchesi e Cavalieri, per impalmare Fabrizio, umile borghese quanto lei, al fine di governare meglio la locanda, non può che essere una tipica allusione alla novità dei rapporti tra borghesia e nobiltà. In Mirandolina, si visualiz-

za, attraverso l’artificio scenico, quel mutamento che vede la borghesia conquistare maggior spazio a danno della nobiltà veneziana e non solo (la commedia è ambientata a Firenze), per poi acquisire un primato che andrà via via consolidandosi negli anni successivi”. Il regista Enrico Fasella poi si è molto dedicato a Goldoni con il Teatro Stabile Torino Spettacoli curando anche “Osteria della posta” e giornate di studi sul commediografo. Gli interpreti, oltre a Miriam Mesturino - Mirandolina, sono Andrea Marrocco, Luciano Caratto, Dome-

Il libro di Milly Callegari è un percorso per conoscere il cibo

nico Berardi, Barbara Cinquatti, Maria Elvira Rao e Stefano Fiorillo, mentre le scenografie solo di Lele Luzzati. Mirandolina si districa abilmente fra i tre pretendenti che la incalzano, il conte d’Albafiorita, il marchese di Forlipopoli e il misogino cavaliere di Ripafratta, anche se concupisce pure Fabrizio, un popolano come lei. Ortensia e Dejanira, due sue complici, agiteranno presto le acque acuendo gelosie, scontri, fraintendimenti e promesse d’amore, dove l’intreccio è la trama stessa e il finale non importa più di tanto, perché la vincitrice morale, come si dice, è una sola. Quello che oggi sembra scontato e normale, due secoli e mezzo fa non lo era per niente, ma l’arte anticipa i tempi morti e remoti dei cambiamenti culturali e giocando con una ragazza pulita e scapestrata disegna quadri profetici e toglie ai maschi di tutti i tempi quella mania possessiva e bruta che li ha sempre portati a mettere nell’angolo il fascino e la forza femminile. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo, sulla disponibilità di biglietti e sul resto della stagione è possibile contattare telefonicamente il “Civico” tutti i pomeriggi feriali dalle ore 15 alle ore 18 (0131.820195). Davide Ferreri

La Casa del Giovane a Lungavilla, sede dell’auditorium

LUNGAVILLA - Ci sono gruppi popolari, gospel, voci bianche e liturgici. La grande festa della musica sta per arrivare: l’appuntamento è per domenica 25 novembre presso l’auditorium Casa del Giovane di Lungavilla, con il Festival dei Cori giunto alla 14esima edizione e organizzato dall’associazione Porana Eventi. Prevede due sezioni, liturgica (cori che abitualmente accompagnano le funzioni religiose in chiesa) ed extraliturgica (cori gospel, spiritual, lirica, con premi suddivisi per sezione). A giudicare i cori sarà una giuria critica presieduta da don Matteo Zambuto, sacerdote e cantautore pavese, e Pietro Emilio Franchioli, pianista e compositore lomellino. Ci sarà anche un premio della giuria popolare e un riconoscimento al miglior solista della kermesse, grazie alla collaborazione con Maurizio Castoldi, inse-

gnante musicale e titolare di M.C.Studio di Pavia. Le iscrizioni si chiuderanno a metà settimana, il regolamento del Festival è disponibile sul www.porana.it. Per festeggiare poi il Natale è ormai una tradizione per Porana Eventi richiamare i cori delle varie edizioni del Festival la sera di S. Stefano, il 26 dicembre, per cantare le più belle melodie natalizie alla presenza di affermati personaggi della lirica. Quest’anno faranno parte della serata, in ricordo della piccola Miriam, anche i bimbi del coro Arcobaleno di Voghera che hanno partecipato all’ultima edizione del festival “Il Mulino Incantato” diretto dal maestro Gianfranco Boffelli di Chitarrorchestra. Tutti insieme porgeranno gli auguri in musica secondo differenti stili e generi, improvvisando con i cantanti lirici i brani più conosciuti, come Jingle Bells.

La cerimonia sabato 24 novembre in Biblioteca a Rivanazzano

“Essenzialmente... la mia cucina” I premi ai piccoli “lettori in erba”

Milly Callegari, l’autrice del libro

VOGHERA - Mercoledì 21 novembre dalle 10 alle 19 nello spazio S.A. Solutions di Voghera (in via Piacenza, 4), Milly Callegari, estroversa e vulcanica creatrice di gioielli, appassionata di cucina e di nutrizione, ha presentato “Essenzialmente la mia cucina”: un vero e proprio percorso verso la conoscenza del buon cibo e delle sue proprietà nutrizionali. Un open day aperto a tutti, adulti e piccini, appassionati di cucina o aspiranti cuochi, con la partecipazione dello chef Matteo Torretta che ha intrattenuto gli ospiti con

uno showcooking live in cui ha svelato deliziose e inedite ricette… L’amore di Milly Callegari per la cucina e il cibo di qualità, la sensibilità verso il benessere e la sana alimentazione unite alle sua formazione scientifica e alle competenze farmaceutiche, hanno condotto la tutt’altro che “disperata casalinga di Voghera” a ideare un progetto culturale che parte da un approccio originale alla cucina per sviluppare una serie di incontri educativi sul tema dell’alimentazione e “confezionati” su misura per adulti, ragazzi e bambini. Percorsi formativi costituiti da cinque incontri che portano alla scoperta dell’affascinante mondo dei fornelli grazie all’aiuto di chef professionisti, medici, nutrizionisti ed esperti. Milly Callegari invita ad approfondire la conoscenza del cibo in modo semplice e divertente, ma comunque con un approccio scientifico che parte dalla chimica per arrivare alla scoperta del buon gusto e del “mangiare sano”. “Essenzialmente - spiega Milly Callegari permette di scoprire che esistono alternative agli additivi chimici che siamo, nostro malgrado, abituati ad assumere, insegna a leggere e comprendere le etichette apposte sugli alimenti, a introdurre erbe ed essenze per preparare merende, aperitivi, pranzi e cene dal corretto apporto nutrizionale. Si impara a cucinare ricette semplici, ma creative, a ottimizzare il tempo in cucina, a utilizzare erbe ed essenze per arricchire di gusto e profumo i nostri piatti, da un semplice panino a elaborati manicaretti”. Accanto ai consigli di cucina non poteva mancare un percorso enologico che fornisce utili e preziosi consigli non solo per abbinare vino e cibo, ma anche per scoprire l’immensa cultura che c’è dietro un bicchiere di vino.

RIVANAZZANO TERME - Tempo di festeggiamenti e allegria alla biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme, presieduta da Laura Disperati. Sabato 24 novembre a partire dalle ore 15,000 si terrà infatti la cerimonia di premiazione del concorso di lettura “Più leggi, più vinci” che ha visto impegnati gli alunni della Scuola primaria e della Scuola secondaria di Primo grado durante tutta l’estate per cercare di accaparrarsi i libri in premio. I vincitori e i partecipanti al concorso saranno festeggiati con la messa in scena di una spassosissima commedia di burattini, “I tesori del Re” a cura de “Il teatrino

del tempo perduto” di Milano. Tutti i bambini e le loro famiglie sono invitati a partecipare a questa divertente iniziativa. Ecco i vincitori del concorso. Per la sezione Primo Ciclo della Scuola Primaria: 1° classificata Alessandra Zizza, 2° classificato Luca Chakaroun, 3° classificato Manuel Chakaroun. Per la sezione Secondo Ciclo della Scuola Primaria: 1° classificata Giulia Magnanelli, 2° classificato Andrea Negretti, 3° classificata Sjria Murgia. Per la sezione Scuola Secondaria di Primo Grado: 1° classificata Juliana Mihaela Teodorescu, 2° classificata Cecilia Montagna, 3° classificato Davide Negretti. Un premio speciale andrà a

Juliana Mihaela Teodorescu che si è distinta quest’anno come miglior lettrice in assoluto. Una menzione va anche agli altri giovani lettori che si sono impegnati in modo particolare: Irene Rebaschio, Agnese Volpini, Elisa Gazzaniga, Diego Bertelegni, Taisia Tarricone e Carolina Gabetta. Il concorso di lettura “Più leggi, Più vinci” è giunto quest’anno alla sua decima edizione ed è stato pensato, secondo le intenzioni degli ideatori, come uno stimolo divertente rivolto ai lettori più piccoli perchè si abituino a frequentare la Biblioteca anche nei mesi estivi, scoprendo che la lettura può diventare uno dei piaceri più grandi e insostituibili.


Campagna abbonamenti 2013 Abbonamento annuo: 45 euro Abbonamento d’amicizia: 50 euro Abbonamento sostenitore: 80 euro

?

Regala Il Popolo a un amico pagherai il tuo abbonamento e quello in regalo 70 euro anzichĂŠ 90 Comunica il nominativo in Redazione

Tu lo leggi Il Popolo?

Trova le risposte. Ogni settimana. ABBONATI! Fai il tuo versamento sul c/c postale 14704159 Info. Redazione P.tta De Amicis, 1 - 15057 - Tortona Tel. 0131.811322 / mail: ilpopolo@libero.it


Giovedì 22 novembre 2012

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

VAL CURONE - VALLE OSSONA

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 novembre 2012 Giovedì 22 novembre: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Venerdì 23: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Sabato 24: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Domenica 25: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008)

Il ministro Balduzzi è intervenuto sabato 17 novembre sul tema

Convegno dell’Aido sulla donazione

TORTONA - Sabato 17 novembre alle ore 17.30 presso la sala convegni della Fondazione CRTortona si è tenuta un’importante “tavola rotonda” sul tema “Donazione, parliamone insieme” sulla donazione degli organi, in occasione della “rinascita” del gruppo comunale Aido di Tortona. L’intenzione dei promotori è perfettamente riuscita, grazie soprattutto alla capacità e generosità della presidente del gruppo tortonese Anna Bisio Frascolino e all’aiuto della sezione provinciale dell’Aido (associazione italiana donatori di organi) di Alessandria. Si trattava di spiegare alla numerosa e scelta platea le finalità proprie della benemerita associazione. Donare gli organi, tessuti e cellule è un valore da condividere. La domanda di trapianti di organi continua ad essere fortemente sproporzionata, rispetto all’offerta. Per questo è necessario continuare a sensibilizzare le persone sul fatto che la collaborazione di ciascuno di noi è fondamentale per poter diminuire il divario tra la disponibilità e la necessità di organi. Gli interrogativi al riguardo di una pratica così innovativa non sono pochi e vanno dalla volontà di donare a come avviene la realizzazione del trapianto. Il “parterre” dei relatori era di alta qualità. Volutamente si è dato all’incontro, sostenuto dal CSVA – Centro

Servizi per il Volontariato della Provincia di Alessandria - la tonalità di un colloquio famigliare, capace di dare risposte su tematiche così scientificamente complesse con un linguaggio semplice e popolare. Il merito va alla moderatrice dell’incontro, la giornalista Alessandra Dellacà e a quanti hanno portato la loro testimonianza. La Dellacà, esperta di meeting, ha saputo introdurre e legare i vari interventi con conoscenza delle tematiche e capacità di mettersi in sintonia con il pubblico. Nel suo saluto iniziale la presidente dell’Aido di Tortona ha evidenziato efficacemente il suo nuovo compito di fare rifiorire il gruppo Aido della città. Successivamente hanno preso la parola la presidente del gruppo Aido di Alessandria Graziella Giani e, in rappresentanza del Sindaco di Tortona, l’Assessore Laura Castellano. E’ toccato quindi

al dottor Riccardo Bosco, già responsabile coordinamento donazioni e prelievi della Regione Piemonte. Autorità riconosciuta nel settore, ha escluso volutamente di portare delle statistiche, ma ha scelto soprattutto di rispondere a legittime domande: chi può divenire donatore di organi, quando avviene il prelievo, quali sono gli organi e i tessuti che si possono prelevare, a chi si trapiantano gli organi. Si è soffermato, infine, ad illustrare lo stato di morte encefalica che a livello scientifico è l’acquisizione più certa e sicura. Il ministro della Salute Renato Balduzzi ha voluto essere presente a tutto l’incontro ed ha voluto ascoltare tutti gli interventi. Poi è stata data la parola al Vicario generale della Diocesi di Tortona Mons. Pier Giorgio Pruzzi, il quale non è entrato nel merito del discorso scientifico ed organizzativo, ma ha rinnovato il

gesto “profetico” di don Carlo Gnocchi, il padre dei mutilatini, che prima di morire ha donato le sue cornee. Fu un gesto - quello di don Carlo - mediante il quale egli intendeva riconciliarsi con quella umanità degradata e violentata che aveva incontrato nella ritirata di Russia con i suoi Alpini. Il gesto di don Gnocchi, al di là di ogni distinzione confessionale, ci ricolloca nella storia dell’umanesimo cristiano del nostro popolo italiano e quindi su questo tema non ci possono e non ci devono essere divisioni di sorta, né tantomeno contrapposizioni, perché tutti siamo chiamati a ricostruire l’uomo e a riportare vita buona tra la nostra gente. L’ultimo intervento è stato quello del Ministro della Salute. Attento alle tematiche, propositivo e colloquiale con l’uditorio, Balduzzi, partendo dal tema della circolarità del dono, ha evidenziato la necessità che le istituzioni tutte, sia pubbliche che private - si mettano in rete. Ha ricordato come, in una stagione della vita civile e politica dove si è portati ad evidenziare il negativo del nostro Paese, i trapianti siano un momento di luce e di eccellenza nel nostro sistema sanitario. Ha infine rivendicato il ruolo del volontariato che ha permesso di raggiungere traguardi di grande significato in settori importanti della sanità come ad esempio le cure palliative e appunto i trapianti. Ulteriore occasione di riflessione sono state le testimonianze offerte al pubblico da un signore di Casale trapiantato di fegato e da una signora trapiantata di rene che è mamma di una bambina. c.d.

Proseguono gli incontri di “Chiese Aperte” TORTONA - L’Ufficio Beni Culturali della Diocesi sta portando avanti il progetto “Chiese aperte” che si avvale della collaborazione di volontari per l’attività di apertura delle chiese del centro storico di Tortona. A questo scopo è stata coinvolta la sezione locale della “Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali”, già attiva sul territorio. Ai volontari di questa associazione sono rivolti alcuni incontri che permettono di approfondire la conoscenza dei monumenti da tenere aperti, attraverso una parte teorica sulla storia dell'edificio e una parte pratica, che prevede la visita ai luoghi di culto. La serata di venerdì 9 novembre è stata dedicata proprio alla visita delle chiese di Santa Maria Canale e San Giacomo, grazie alla disponibilità dei parroci, con la guida di Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. Il prossimo incontro, previsto per il pomeriggio di sabato 24 novembre, sarà incentrato sugli oratori di San Carlo e di San Rocco di Tortona e sulla parrocchia di S. Giustina a Torre Garofoli. Relatori saranno Giuseppe Decarlini e Michela Ricco.

Lunedì 26: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); dalle ore 15.30 Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Martedì 27: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Mercoledì 28: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 25 novembre 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

San Sebastiano “invasa” per la fiera del tartufo

SAN SEBASTIANO CURONE - L’ormai abituale Fiera del tartufo di San Sebastiano, ventinovesima Mostra Mercato e quinta edizione Nazionale, anche quest’anno ha avuto un ottimo risultato portando con sé commercio, attrattive e tante persone interessate a così singolare manifestazione. Di primo mattino si anima il paese, venditori venuti anche da molto lontano, accomunati dallo stesso desiderio di realizzare buone vendite, si ritrovano puntualmente e posizionano i loro prodotti lungo le vie del paese e nelle piazze. Così pure nella Società di Mutuo Soccorso i tartufai sono pronti quando il Presidente della Comunità Montana Terre del Giarolo Vincenzo Caprile apre ufficialmente la Mostra Mercato. Gli espositori di tartufo nella sala sono ventuno e i quantitativi sono i seguenti: venti chili di bianchi e sette di neri; decisamente pochi causa una meteorologia sfavorevole che ha fatto mancare le piogge nei mesi di agosto e settembre e che ha ridotto la crescita facendo lievitare i prezzi. Nonostante questo la consueta premiazione delle ore 11 ha destinato vari riconoscimenti tra i tartufai. Il primo premio per il maggior quantitativo di tartufi bianchi è andato al signor Alessandria Aldo con grammi 5933, il secondo a Firmo Andrea con 2100 grammi,il terzo premio a Penna Marco con 1500 grammi; primo premio per unico esemplare di tartufo bianco di 451 grammi a Baiardi Gianpiero, secondo premio a Benzo Maurizio 428 grammi, terzo premio a Scarsi Mario con 210 grammi. Per quanto ri-

guarda i tartufi neri, il primo premio per il maggior quantitativo è stato dato a Toso Enzo con 3500 grammi, il secondo premio a Penna Marco con 2350 grammi, il terzo ad Alessandria Aldo con 900 grammi; il primo premio per unico esemplare di tartufo nero a Toso Enzo con 310 grammi. Premi speciali sono stati assegnati a Notarangero Giorgio, Devecchi Nicola e Santamaria Gianpiero. I suddetti vincitori sono stati omaggiati con coppe, tartufi d’argento e tagliatartufi d’argento. Alle 15.30 la ventiseiesima Asta di tartufi bianchi e neri e delle pregevolezze enogastronomiche locali hanno animato la sala con offerte ed acquisti. Tanti buoni prodotti si sono fatti appezzare mentre i ristoranti e gli agriturismi hanno dato la possibilità a circa duemila persone di degustare il prezioso tubero nelle tipiche ricette. I tanti visitatori si sono avvicendati fino a notte buia, quando le bancarelle illuminate hanno dato la possibilità di protrarre le passeggiate. Quest’anno è stato messo in atto il primo Concorso estemporaneo di fotografia “Fiera Nazionale del Tartufo di San Sebastiano Curone” che si è effettuato nella sola giornata di domenica e del quale successivamente saranno resi pubblici gli sviluppi. Già ben visibili invece all’interno della Società le foto raffiguranti particolari di San Sebastiano e i paesi delle nostre valli che con le loro tipicità e le stupende sfumature autunnali, hanno conferito una nota di buongusto e di raffinatezza. Valeria Sala

LIBRERIA PAOLINE a TORTONA Largo Borgarelli,5 Tel. 0131.861125 fax 0131.861970 libreria.tortona@paoline.it

Libri e Testi, Articoli religiosi e liturgici Pubblicazioni e Testi sacri, Articoli regalo Apertura: 8,30-12,30 e 15,00-19,30 - Chiuso il lunedì mattina a richiesta è possibile la consegna degli ordini a domicilio

Largo Borgarelli,5 Tel. 0131.861125 fax 0131.867970 libreria.tortona@paoline.it


16

Tutto esaurito al Civico per lo spettacolo andato in scena il 14 novembre

Le “Tante cose belle” di Maria Amelia Monti

miera. Aristide riesce a varcare il domicilio di Orsina con la scusa di farsi fare una puntura e intanto le riferisce delle dicerie sul suo conto, ma più che a maleodori, si trova al cospetto di una scena imprevista: la casa è un accumulo disordinato di oggetti di ogni sorta che ostacolano i movimenti e impediscono di vedere oltre quel garbuglio enorme di cianfrusaglie e cimeli di vita quotidiana. Nel suo candore inno-

cente e senza filtri, allo stupore dell’uomo, Orsina risponde che “se riuscissi a fare un po’ di ordine qua dentro, ci metterei il doppio delle cose”. Si viene a saper che il fetore che impestava il palazzo era del cadavere di una povera donna morta da venti giorni, ma che intanto Orsina ha dovuto vendere tutto ed è rimasta in mezzo a una strada. Ma il finale è lieto, perché prevale il buon cuore e la voglia di vivere in onestà di Orsina e Aristide: anche lui è stato licenziato, ma lei, tornata subito a rovistare in bidoni e cassonetti, ha trovato delle monete che, fatte valutare, le hanno fruttato parecchi soldi e così adesso, tutti e due, potranno ripartire. D’altronde Orsina, in risposta all’ennesima domanda sul suo collezionismo compulsivo, aveva detto: “Non pensate che le cose abbiamo un’anima?”, l’esatto quesito da porre ai vari difensori dell’ordine (in tutti i sensi) e del lindore senza macchie, le uniche che colorano davvero la vita. Davide Ferreri

Giornata del Ringraziamento a Guazzora

Cantarà e Catanaj

GUAZZORA - Domenica 18 novembre la comunità parrocchiale di Guazzora ha celebrato la Giornata del Ringraziamento. Durante la celebrazione liturgica il diacono Ernesto Stramesi ha evidenziato il significato del ringraziare il Signore per i doni della terra, beni preziosi per dare cibo e nutrimento e per sfamare tante persone che - soprattutto in questi mementi di crisi - si trovano in serie difficoltà economiche. Guazzora, paese che basa la propria economia sull’agricoltura, ha voluto così dimostrare il senso di vicinanza al Signore e ai fratelli. La Giornata del Ringraziamento non si era mai celebrata e quest’anno per iniziativa di alcuni parrocchiani si è voluto dare testimonianza della fondamentale importanza dell’agricoltura nel contesto locale. Numerosi prodotti della terra

TORTONA - Domenica 25 novembre, lungo l’asse della Via Emilia, nel cuore del Centro Storico della Città di Tortona, si svolgerà la 57^ edizione della Fiera di anticaglie “Cantarà e Catanaj”, la rassegna di oggetti di antiquariato minore, istituita più di vent’anni fa. L’area fieristica, dove sono dislocate un centinaio di bancarelle, è la Via Emilia in tutta la sua lunghezza. Anche per questa edizione, come per le altre due edizioni annuali, di aprile e settembre, ci si avvale della gradita sponsorizzazione della Banca BRE. L’appuntamento autunnale della Fiera di Anticaglie è arricchito e integrato da iniziative concomitanti degne d’attenzione. In particolare, a Palazzo Guidobono si conclude proprio domenica 25 la mostra personale del pittore catanese Giuseppe La Spina, impressionista contemporaneo, che approfondisce la pittura del cavallo, suo soggetto prediletto.

TORTONA - Terzo spettacolo della stagione quello andato in scena mercoledì 14 novembre al “Civico” tortonese con Maria Amelia Monti in “Tante cose belle” per la regia di Alessandro D’Alatri. Una storia semplice e tenera che ha convinto il pubblico che ha esaurito i posti a disposizione. Tenera non nel senso di sdolcinata o edificante, ma amabile e sincera nel modo di abbattere alcuni pregiudizi e ostacolare il cinismo gratuito che circonda molti atteggiamenti perbenisti e rigidi che non concedono nulla alla spontaneità e al gioco di alcuni eccentrici che avrebbero più cose da dire di tante giacche e cravatte. Perché Orsina, perfettamente interpretata dalla Monti favorita da un ruolo stralunato e borderline, che le si ritaglia addosso splendidamente, è a tutti gli effetti una persona strana: timida, confusionaria, solitaria e sfuggente, vive facendo iniezioni anche a domicilio, ma su di lei i vicini maligni e pettegoli coltivano cattivi pensieri, soprattutto l’impla-

cabile signora Bolasco (Carlina Torta) e il sottomesso Eugenio (Valerio Santoro) che in realtà coltiva una certa passione segreta per questa ragazza così originale. Bolasco ed Eugenio convincono il timido Aristide, l’amministratore di condominio, a intrufolarsi in casa di Orsina perché sospettano un’igiene alquanto precaria in quanto si diffondono olezzi fastidiosi proprio a partire dall’appartamento dell’infer-

Fotonotizia MONTEGIOCO - Domenica 11 novembre, al termine della S. Messa festiva, nella parrocchia di S. Maria Assunta in frazione Palazzo di Montegioco, la comunità parrocchiale e l’amministrazione comunale hanno consegnato al loro parroco don Renzo Demergasso un segno di riconoscimento. Don Renzo, infatti, guida la comunità da ben 40 anni con impegno e dedizione. Dopo la cerimonia la festa è proseguita con un rinfresco al quale hanno preso parte i numerosi fedeli presenti.

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

pag.

sono stati deposti ai piedi dell’altare in segno di omaggio a Dio mentre i bambini che frequentano il catechismo hanno portato all’altare il pane, il grano, l’uva e il vino segni dell’amore di Dio e gesto di carità nei confronti del prossimo. Al termine della celebrazione sono stati benedetti i trattori valido aiuto dell’uomo nel lavoro dei campi. Erano presenti il Sindaco Cereda con il Vicesindaco e la rappresentante della Coldiretti di Castelnuovo nonché i titolari delle Ditte Angeleri e Balladore, da tanti anni impegnate nella trasformazione e nel confezionamento dei prodotti agricoli per servire i diversi centri commerciali della zona. Quanto depositato ai piedi dell’altare e stato donato al convento dei Frati Cappuccini di Tortona al servizio della mensa dei bisognosi.

IN BREVE SCUOLA / TORTONA

I bimbi del S. Giuseppe presentano “Lina” E’ iniziata la programmazione per i bimbi della Scuola dell’Infanzia San Giuseppe. “Lina” la gocciolina sarà la protagonista che li accompagnerà alla scoperta dei magnifici quattro: Aria, Acqua, Terra e Fuoco. I bambini saranno guidati a sviluppare il rispetto dell’ambiente che li circonda senza trascurare i pericoli che possono nascondersi nel quotidiano contatto con i quattro elementi. Per conoscere la gocciolina “Lina” sabato 1° dicembre si potrà partecipare alla “Scuola Aperta” dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18 per la visita guidata agli ambienti scolastici di tutto l’Istituto accompagnati dai docenti e dagli alunni.

TRADIZIONI / SAREZZANO

San Ruffino benedice i prodotti della terra Come è ormai antica tradizione, anche quest’anno è stata ricordata a San Ruffino, la piccola frazione di Sarezzano, l’annuale Festa del Ringraziamento. La Messa, celebrata nella cappella di San Ruffino, da don Pinuccio Volpara, assistito dal parroco don Gianni Delpero, è stata seguita da numerosi fedeli. Al termine della celebrazione i sacerdoti hanno benedetto i prodotti della terra di quell’angolo della Val Grue, dalla frutta agli ortaggi, ad alcune bottiglie di vino, graziosamente disposti su un tavolo ai piedi dell’altare. a.b.

SPORT / TORTONA La sede del Veloce Club a Italo Daffunchio Sabato 24 novembre alle ore 17, il Veloce Club Tortonese “1887 Serse Coppi” titolerà la propria sede sociale alla memoria di Italo Daffunchio, per onorare la memoria di uno sportivo, che per vent’anni dal 1970 al 1990 ha dedicato il suo tempo libero, sottraendolo alla famiglia, a questo sodalizio, riportandolo dopo un periodo di anonimato agli onori della cronaca. La cerimonia si svolgerà presso la Scuola di Musica “Lorenzo Perosi” in Via Pernigotti 12.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Il mondo della rapsodia a Caleidoscopio Le melodie nazionali e popolari della tradizione ungherese saranno le protagoniste dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 25 novembre, il conduttore Andrea Bobbio, proporrà l’ascolto di alcune delle più note rapsodie: di Franz Liszt la Fantasia Ungherese, la Rapsodia n. 15, l’undicesima Rapsodia e la famosa Rapsodia Ungherese n° 4 per orchestra, a seguire le famose Danze Ungheresi per pianoforte di Johannes Brahms. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure per martedì 27 novembre, sempre alle ore 20,30.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE

LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME

SANGUE DONATO VITE SALVATE

Fossati dal 1906

Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA

Via Emilia, 35 - Tortona

dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327

Tel. (0131) 861063


Giovedì 22 novembre 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:

VAL

prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 22 al 28 novembre 2012 Giovedì 22 novembre: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Venerdì 23: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Sabato 24: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Domenica 25: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

862008) Lunedì 26: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); dalle ore 15.30 Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Martedì 27: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Mercoledì 28: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Edicole aperte domenica 25 novembre 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

Dal 23 al 25 novembre la città si vestirà a festa e ospiterà molti eventi

Sabato scorso ad Arquata Scrivia

Novi si prepara alla fiera di S. Caterina

Serata di musica e parole

NOVI LIGURE - Il Luna Park, in funzione dal 16 novembre in piazza Pernigotti, anticipa due importanti appuntamenti per la città di Novi Ligure: la Fiera di S. Caterina, giunta alla 405ª edizione, che si svolgerà dal 23 al 25 novembre prossimi e la Fiera del Bestiame in programma domenica 25 novembre. Come tradizione, nei tre giorni di Fiera la città si animerà di centinaia di bancarelle, esposizioni di attrezzature agricole e trattori d’epoca, esposizione di auto. Da questa edizione, l’amministrazione comunale ha individuato nel viale dei Campionissimi la nuova area espositiva per le macchine agricole che quindi saranno spostate dalla storica sede di viale Rimembranza. Circa quaranta operatori proporranno le nuove tecnologie per l’agricoltura. Nelle adiacenze sarà presente anche l’associazione Trattori d’Epoca delle Dolci Terre di Novi che ha ottenuto il riconoscimento della De.Co. del Comune di Novi Ligure. Si viene così a creare una vasta area espositiva che comprende la Fiera del Bestiame, mostra mercato regionale, che sarà allestita negli ex magazzini comunali di via Pietro Isola, il viale dei Campionissimi con le macchine agricole, il Centro Fieristico con il Salone dell’auto. Infatti la novità di questa edizione è il ritorno dell’esposizione delle auto da parte dei concessionari ed autosaloni. Presso il Centro Fieristico “Dolci Terre di Novi” sarà allestito il Salone dell’auto (dal 23 al 25 novembre) con ingresso libero.

Saranno presenti le principali marche automobilistiche con tutte le loro novità. Come di consueto la Fiera del Bestiame, che si terrà domenica 25 novembre, sarà allestita in strutture coperte che ospiteranno razze bovine, equine, ovine, caprine ed animali da cortile. La collaborazione con l’associazione Carrozze e Cavalli di Capriata d’Orba garantirà la variegata presenza di razze equine nonché un raduno di antichi attacchi da lavoro che, nella mattinata di domenica, effettuerà una sfilata per le vie del centro. Nell’area funzionerà un punto ristoro presso il Circolo C.R.C. “Agostino Repetto”. Sono previste attrazioni collaterali, spettacoli, battesimo della sella per i più piccoli, stand a tema di operatori specializzati nel settore dell’abbigliamento da lavoro, nei finimenti e nelle attrezzature. Per quanto riguarda il Luna Park, come ogni anno, sono state dedicate due giornate agli alunni delle scuole

dell’obbligo e delle scuole materne cittadine e 2.600 ragazzi hanno usufruito gratuitamente delle attrazioni utilizzando i biglietti predisposti dall’Ufficio Com-mercio con la collaborazione degli operatori dello spettacolo viaggiante. Le due giornate della “Festa del Bambino” sono state venerdì 16 e martedì 20 novembre. Il mercato del piccolo antiquariato Novantico è stato anticipato a sabato 17 novembre. Torna anche il concorso riservato ai ragazzi delle scuole elementari e medie del territorio novese abbinato alla Fiera. L’edizione di quest’anno è dedicata al mondo delle api. La scadenza per le iscrizioni è fissata al 30 novembre prossimo. La copia integrale del bando si può consultare sul sito internet www.comunenoviligure.gov.it. Presso il centro fieristico “Dolci Terre di Novi” saranno allestite esposizioni a tema: una mostra di antichi e moderni attrezzi legati alla storia dell’a-

picoltura piemontese (collezione privata di Giacomo Bisio di Serravalle) e la mostra fotografica “La società delle api - immagini da un mondo straordinario” di Marina Gallandra, che offrirà un ulteriore momento di approfondimento culturale. La rassegna può essere visitata nel periodo compreso tra il 23 e il 29 novembre, con orario 9 - 12.Nel periodo della Fiera si svolgeranno altri due importanti eventi collaterali. Sabato 24 novembre alle ore 11, nei Giardini Aviatori d’Italia (nei pressi di piazza Pascoli), verrà piantumato un sempreverde a ricordo delle donne vittime di violenza. Si tratta di un’iniziativa di “Un Women” (Delegazione provinciale dell’Equaly Gender Entity delle Nazioni Unite), che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Novi e che ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’emergenza della violenza contro le donne. Infine, domenica 25 novembre, alle ore 11, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo Municipale sarà presentato il libro “La Municipalità di Novi nei suoi simboli”. Il volume, edito dal Comune di Novi, è il frutto di una accurata ricerca storica e documentale sui simboli laici della città, come lo stemma, il gonfalone, le sedi comunali, il Castello di Novi, il Teatro Marenco ed altre notizie e curiosità. Il libro sarà presentato dal professor Lorenzo Massobrio, Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino e da Luca Ubaldeschi, Vicedirettore de “La Stampa”.

Il “Concertino” della Banda in Biblioteca a Serravalle SERRAVALLE S. - Oggi pomeriggio, giovedì 22 novembre, alle 17.30, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle, avrà luogo il “Concertino di Santa Cecilia” con i bambini del corso bandistico cittadino. Si tratta di un piccolo saggio musicale, organizzato dall’insegnante Ilaria Bisio, in cui i ragazzi del “progetto bandAscuola“ suoneranno

alcuni studi e piccoli brani imparati a lezione. La banda “Pippo Bagnasco” di Serravalle Scrivia tiene ormai da qualche anno un corso opzionale per i bambi-

ni delle scuole elementari, per avvicinarli alla musica. Il corso è tenuto, oltre che da Ilaria Bisio, anche dagli insegnanti Giulia Cacchiavillani e Marcello Chiarle. Il “Concertino”, che sarà proposto presso la Biblioteca, vuole essere uno stimolo per i ragazzi, che dovranno in questo modo perfezionare i brani imparati e contemporaneamente costituirà per lo-

ro un’importante occasione per abituarsi a suonare davanti ad un pubblico e a gestire l’emozione. Oltre a questo mini corso per bambini, il “Corpo Musicale Pippo Bagnasco” organizza anche regolari corsi di formazione musicale che si volgono in orario serale e sono tenuti dal maestro Giuseppe Carlone (tromba) e Ilaria Bisio (clarinetto).

La Corale Gregoriana “Iubilate Deo” con Mons. Lino Piccinini

ARQUATA SCRIVIA Nell’ambito delle iniziative promosse per celebrare l’Anno della Fede, sabato 17 novembre alle ore 21, nella Chiesa parrocchiale di Arquata Scrivia, la Corale Gregoriana “Iubilate Deo”, diretta dal Maestro Adriano Nichele, ha animato l’incontro “Parole e Musica”, comprendente la presentazione di canti gregoriani, la lettura del “Cantico delle creature” di S. Francesco, della “Pentecoste” di Alessandro Manzoni e di passi tratti dalle “Confessioni” di S. Agostino, dai “Discorsi” di papa Paolo VI (discorso di Manila del 29 novembre 1970), dalle “Catechesi” di S. Cirillo di Gerusalemme. L’incontro si è concluso con il canto del Credo III, della Missa de Angelis. I canti gregoriani eseguiti sono stati le cinque sequenze di uso liturgico: Victimae paschali (Pasqua), Veni Sancte Spiritus (Pentecoste), Lauda, Sion, Salvatorem (Corpus Domini),

Stabat Mater (Madonna Addolorata), Dies irae, utilizzato per la Messa dei defunti nel rito tridentino e come inno per l’ultima settimana dell’anno liturgico nella liturgia postconciliare. Ogni testo è stato presentato dal punto di vista storico-liturgico, per inquadrarlo sia nell’epoca di composizione sia nell’uso che ne fa la Chiesa. Agnese Dallegri ha recitato i brani poetici di S. Francesco e Manzoni e il professor Maurizio Tavella i passi di S. Agostino, Paolo VI e S. Cirillo. Al termine l’arciprete Monsignor Pasqualino Piccinini ha illustrato, rifacendosi anche all’insegnamento di Papa Benedetto XVI, il significato e l’importanza che il canto gregoriano ha nella liturgia, ed ha espresso il suo apprezzamento per l’attività che svolge la Corale Gregoriana, operante nella parrocchia di Arquata Scrivia dalla primavera del 2005. c.d.

Ok al “progetto del cuore” NOVI LIGURE - Il Comune di Novi Ligure condivide le finalità del Progetto Asl Alessandria denominato “Il Progetto del Cuore” che ha per scopo la prevenzione della morte improvvisa da arresto cardiaco, attraverso il pronto intervento di rianimazione mediante defibrillazione esterna precoce. Il Comune intende attivare nel proprio territorio comunale, una rete di interventi, assumendo la tesi che l’intervento precoce di defibrillazione non sia solo un problema medico ma un problema che riguarda l’intera comunità. Vuole anche essere soggetto

promotore di buone prassi attraverso una sistematica formazione di personale addetto all’uso delle apparecchiature, per garantire un elevato standard di qualità e sicurezza dell’intervento di defibrillazione, in modo capillare. Il progetto si attuerà nel biennio 2012-2013 ed è rivolto alla formazione di 100 addetti attraverso i Corsi attivati dall’Asl. I costi della formazione saranno a carico del Comune e suddivisi in due tranches da liquidare nei tempi concordati. Il progetto è rivolto alle Società Sportive che si impegneranno ad acquistare i defibrillatori.


18

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

pag.

Il 16 novembre nella parrocchia di S. Pietro era presente anche il Vescovo

Il Consiglio Pastorale Vicariale novese NOVI LIGURE - A distanza di cinquanta anni dall’apertura del Concilio Vaticano II e di venti dalla pubblicazione del “Catechismo della Chiesa cattolica”, Papa Benedetto XVI ha indetto un “Anno della Fede”, che si è aperto lo scorso 11 ottobre e si chiuderà il 24 novembre 2013, festa di Cristo Re. Con questo spirito, venerdì 16 novembre, presso la Casa del Giovane della Parrocchia di San Pietro Apostolo a Novi Ligure, si è svolto il Consiglio Pastorale Vicariale per l’Anno Pastorale 2012 - 2013 durante il quale è stata presentata la lettera che il Vescovo Mons. Martino Canessa ha consegnato come ogni anno alla sua Diocesi. La serata è stata introdotta dal Vicario Zonale Mons. Sandro Cazzulo, partendo proprio da questo grande evento ecclesiale. Prendendo spunto da queste illuminanti riflessioni del Papa, il Vescovo Mons. Canessa ha affermato la necessità di prendere coscienza che il tema della Fede è centrale nella vita della Chiesa, come di ogni creatura battezzata e che la Fede deve essere educata e custodita come un dono prezioso, capace di dare un significato alla nostra esistenza. Il Vescovo ha poi proseguito sull’argomento del desiderio di Fede, ponendo ai presenti l’interro-

Mons. Sandro Cazzulo e il Vescovo Mons. Martino Canessa

gativo di come nasce il desiderio dentro ognuno di noi. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere quella di seguire la strada, il cammino che ci viene costantemente indicato dal Signore, come ci hanno ricordato nel Van-gelo i discepoli di Emmaus (Lc. 24, 13-35). Ma quando il desiderio comincia a scemare, allora, senza indugi, bisogna chiedere aiuto al Signore rivolgendosi direttamente a Lui, parlandogli. Al Signore non mancano le occasioni per rinvigorire il desiderio della nostra Fede. Possono essere avvenimenti lieti o anche tristi della nostra vita. A volte il dolore ci fa voltare le spalle al Signore, anche in modo drammatico, a volte invece ci fa riflettere ed è proprio qui che inizia la rinascita della Fede nel nostro cuore. Il secondo aspetto è l’ap-

profondimento. Un passaggio molto difficile poiché tante persone si fidano solo delle cose che vedono o che possono toccare con mano, basandosi solo su aspetti puramente scientifici e poi, solo il “silenzio”. “Quante volte quando il Signore ci parla e noi non riusciamo a comprendere subito le Sue parole? - prosegue il Vescovo - ma anche quante volte noi non abbiamo il coraggio di dire a certe persone che bisogna avere la forza morale e spirituale di compiere un salto di qualità e dare fiducia a Gesù Cristo? Ci vuole tanta umiltà per fare un salto nel buio, ma Gesù ci ha fatto questa proposta e noi la dobbiamo accettare. Non basta, però, tutto ciò, ci vuole anche molta preghiera perché il Signore possa illuminare il nostro cammino”. Oltre la preghiera ci vogliono anche

le opere, perché sono quelle che colpiscono il nostro prossimo, in quanto accrescono la nostra ricchezza interiore. Desiderio, approfondimento, preghiera e opere: sono i nostri quattro impegni importanti. Le iniziative concrete per l’Anno della Fede sono già iniziate, con l’avvio delle celebrazioni l’11 ottobre scorso in Cattedrale a Tortona, stanno proseguendo con la “Peregrinatio Mariae” nelle varie Parrocchie diocesane che si concluderà il 7 dicembre in Cattedrale. Poi gli incontri con Don Claudio Doglio, che proseguiranno il 26 novembre, il 28 gennaio, il 25 febbraio, il 15 aprile ed il 6 maggio. Hanno preso poi brevemente la parola i rappresentanti dei vari gruppi di Volontariato: l’Azione Cattolica, il Banco Alimentare, la San Vincenzo, il Centro per la Vita, il Rinnovamento nello Spirito, gli Scout, che hanno illustrato i risultati conseguiti in questo anno ed i loro progetti futuri. Come l’incontro si era aperto con la preghiera del Padre Nostro, così è terminato con la recita di tre Ave Maria, su proposta di Monsignor Alfredo Ferrari come intenzioni di preghiera per le popolazioni nel mondo ancora oggi soggette a persecuzioni, guerre e altri terribili drammi umani. Vittorio Daghino

IN BREVE ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE

Inaugurata la mostra di “Ascolta l’Africa” Sabato scorso, presso i locali della “Casa del Giovane” della parrocchia di San Pietro a Novi Ligure, si è tenuta l’inaugurazione della mostra - lotteria in favore dell’associazione missionaria novese “Ascolta l’Africa”. Dopo i saluti del Sindaco Lorenzo Robbiano, i volontari dell’Associazione hanno mostrato i quadri realizzati dai numerosi pittori del territorio che hanno donato le loro opere per questa importante iniziativa benefica. L’estrazione dei biglietti vincenti si terrà domenica 25 novembre alle ore 17. Alla cerimonia, oltra al Sindaco, erano presenti Pino Casonato pittore e ideatore della mostra, l’assessore Carmine Cascarino e Dante Buriolla Presidente di “Ascolta l’Africa”.

TEATRO / NOVI LIGURE La Compagnia “DueXSei” al Giacometti Sabato 24 novembre alle ore 21,15 , al Teatro “ Giacometti” di Novi Ligure, la Compagnia Teatrale “Due X Sei” presenta la Commedia brillantissima in due atti “Parcheggio a pagamento “ di Italo Conti con la regia di Cristina Lucchini. Beatrice Primavera è stata parcheggiata dai parenti in una rovinosa casa di riposo, dove l’infermiera Lina Arcotizza e il professore Angelo della Morte sono i gestori. Una serie di situazioni comiche la porteranno con l’aiuto della sorella Ernestina e dell’amica Genziana ad escogitare un espediente davvero particolare per avere la meglio sui parenti. Tratta in chiave comica il tema dell’abbandono e della sanità. Saranno in scena Daniela Bellini, Paola Rampini, Stefania Ferrari, Katia Magagnin, Clementina Rubini, Cristina Lucchini, Enrico Corte, Ermanno Matarazzo, Giancarlo Goggi, Salvatore La Rocca, Vittorio Cordone ed Enzo Fossati. La serata sarà a favore della Società Sportiva novese “Forza e Virtù”.

SPORT / SERRAVALLE SCRIVIA

Serravalle ritrova “Il cappello di Napoleone” SERRAVALLE SCRIVIA - Venerdì 23 novembre, alle 21, presso la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri” di Serravalle, sarà presentato il libro “Il cappello di Napoleone. San Cristoforo: storie nella Storia”, (Nuvole edizioni), di Alessandra Ferrari e Graziella Gaballo. Introdurrà l’editore Claudio Ciarlo. Prima della Battaglia di Marengo Napoleone avrebbe soggiornato nel castello di san Cristoforo e vi avrebbe dimenticato il cap-

C.I.A.T.

pello. Si tratta di una di quelle tradizioni orali che costituiscono l’identità di un paese e che si stanno pericolosamente perdendo. Alessandra Ferrari e Graziella Gaballo corrono ai ripari, vanno alla ricerca degli ultimi testimoni e depositari della tradizione orale di un luogo e la fissano sulla carta, la raccolgono nella poesia di una frase dialettale, la collezionano in una serie di vecchie foto. Permettono che siano i testimoni a essere i veri autori, li

15057 TORTONA (AL) Via Guala, 69

DELEGAZIONE DI TORTONA CONSORZIO TRA LE IMPRESE ARTIGIANE TORTONESI S.C.R.L.

ASSISTENZA CONSULENZA E SERVIZI ALLE IMPRESE www.cnatortona.it

e-mail: cnatortona@tin.it

TELEFONO

FAX

0131 819 901

0131 819 912

lasciano parlare e, cosa fondamentale, lasciano che lo facciano nel loro dialetto. Perché il dialetto è la “lingua della memoria”, in se stesso già scrigno del passato, nelle proprie parole, nei propri modi di dire. Così come scrigno di memoria sono i soprannomi dei personaggi e la miriade di toponimi, a volte anche numerosi per uno stesso luogo, che nel volume sono raccontati cosicché non si dimentichino e non muoiano per sempre.

Il Basket Club ha compiuto 40 anni Sabato 17 novembre presso il Palazzetto dello sport, di Serravalle, si è svolta la festa per i 40 anni del Basket Club Serravallese. A partire dalle ore 13.50, sono iniziate le partite tra i giovani e le vecchie glorie. Poi alle ore 18.30 c’è stata prima la presentazione dei “magnifici 10” che vestono la canotta serravallese nel corrente campionato di C2 e poi quella del volume “Una partita lunga 40 anni” curato dal presidente Riccardo Lera, in collaborazione con Maurizio Scordino che, insieme a Pier Paolo Prigione, è anche autore del dvd a corredo del libro e di cui è poi seguita la proiezione.

AADLER

DITT

di

PALLHUBER GUNTHER

Specializzata in impianti elettrostatici allontanamento volatili su facciate - tetti - canali - celle campanarie Mantiene intatta l’immagine esterna dell’edificio. Non provoca alcun danno ai volatili L’installazione dell’impianto verrà fatta dopo un’accurata pulizia e disinfestazione

uono Si eseguoghi soprall entivi e prev iti gratu

Chiesa SS. Nabore e Felice di Stradella protetta dal nostro impianto

VIA DEL CROCEFISSO 8 - 20011 CORBETTA (MI) Tel. 02 9777314 - Cell. 338 4068343 Fax 0362901231- INTERNET: www.dittaadler.it E-MAIL: mail@dittaadler.it



20

pag. of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

O pinioni

BACHECA

Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto “L’agricoltura è strategica per la ripresa” Egr. Direttore, l’agricoltura conferma la sua importanza in termini di contributo occupazionale e, malgrado la crisi, non solo tiene, ma continua a registrare una sensibile crescita degli occupati. Lo mettono in evidenza i dati Istat sull’occupazione. I dati sull’occupazione agricola sottolineano l’importanza strategica del settore dal punto di vista economico e sociale. Se si vuole effettivamente favorire la ripresa occorre puntare sulle aziende capaci di andare all’estero, rafforzare le filiere, dare sostanza alle reti di impresa, valorizzare le eccellenze. Pur se mancano segnali di ripresa a breve termine, è necessario ricreare un clima di fiducia, che potrebbe partire proprio da una rinnovata attenzione all’agricoltura, unico settore in cui l’occupazione cresce. A questo punto serve che le misure sulla crescita e sulla produttività del lavoro, in discussione tra governo e parti sociali, coinvolgano pienamente il settore agricolo, per rafforzarlo, accompagnandolo nello sviluppo. Gian Paolo Coscia presidente di Confagricoltura Alessandria

Le “terre da scavo” del Terzo Valico Egr. Direttore, nel 2004 era stato prospettato un elenco di oltre cento cave in cui andare a depositare lo smarino (rocce scavate dalle montagne dell’Appennino) dello scavo del Terzo Valico, con volumi che variano da alcune decine di migliaia di metri cubi a un milione. Non si tratta solo di terra e roccia ma anche di altro, perché, mentre è difficile quantificare la parte inquinata da amianto, quella inquinata dagli additivi usati nello scavo viene valutata in circa 3,5 milioni di metri cubi. Mercoledì 21 novembre la Regione Piemonte ha presentato il nuovo piano che lascia “perplessi” nelle sue motivazioni. I comuni interessati nel 2004, ricadenti nell’area di indagine, erano stati i seguenti: Alessandria, Alzano Scrivia, Basaluzzo, Bosco Marengo, Capriata d’Orba, Casal Cermelli, Cassano Spinola, Cassine, Castellazzo Bormida, Castelnuovo Bormida, Castelnuovo Scrivia, Fresonara, Frugarolo, Isola Sant’Antonio (in parte), Novi Ligure, Piovera, Pontecurone, Pozzolo Formigaro, Predosa, Sale, Serravalle Scrivia, Sezzadio e Tortona. Alcuni Comuni avevano presentato obiezioni che, a quanto pare, sono state totalmente ignorate. Il piano è mutato cancellando aree di cava riguardanti proprietà di amici e di amici degli amici e includendo ora invece cave che nel 2004 avevano avuto parere negativo. Per quanto riguarda Tortona, Alessandria, Sale, Pontecurone, Pozzolo si tratta di quantitativi superiori, per ciascun Comune, al milione di metri cubi. Su queste scelte non è stata affatto coinvolta la popolazione (circa 200.000) e pochissimo i Comuni. Silenzio totale e ordine assoluto di non far trapelare le decisioni con conseguente divieto di concedere in visione i progetti. Eppure, a quanto proclamato dal governo, i lavori del Terzo Valico sono iniziati già da sei mesi. E solo ora la Regione convoca i Comuni per comunicazioni relative a impatti violentissimi sui loro territori? Guarda caso il piano è stato “tempestivamente” preceduto da un decreto interministeriale Passera - Clini che di fatto ha “liberalizzato” le terre da scavo mettendo fuori gioco alcune delle prescrizioni fatte dagli enti locali nel 2004. La ricchezza della Bassa Valle Scrivia è da sempre costituita dall’abbondanza di buona acqua. Prelievi massicci a monte, inquinamento, cementificazioni la stanno distruggendo. Ora il colpo definitivo: una decina di cave colme di porcherie a diretto contatto con le falde! La scelta delle cave lascia perplessi. Ovviamente il recupero di alcune cave va fatto, ma non certo con questo materiale e da parte di speculatori! La speranza è che le Amministrazioni comunali comincino ad aprire un po’ gli occhi e che, anziché svendere i propri territori, siano più vicine alle loro popolazioni e ne sentano gli umori che stanno emergendo come dimostrato dal blocco degli espropri di questa estate, dalla serie infinita di assemblee assai partecipate, dalle manifestazioni recenti di Arquata, della Val Lemme e della Val Polcevera. Antonello Brunetti - via mail La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Franco Giulio Brambilla

Aldo Cazzullo

Chiara Amirante

Tempo della festa e giorno del Signore

L’Italia s’è ridesta

Solo l’amore resta

San Paolo

Mondadori

Piemme

Pp. 134

Pp. 228

Pp. 224

Euro 11,00

Euro 15,90

Euro 15,00

La figura cristiana della festa (la domenica e le feste dell’anno liturgico) disegna lo spazio vitale per il futuro dell’uomo e del mondo. Il tempo della festa e il giorno del Signore diventano così uno snodo capitale per custodire e promuovere il futuro della fede e il destino della speranza. Il cristianesimo nasce come “religione di casa” e, solo quando diventa “religio licita”, si trasforma in religione di chiesa. I credenti della prima ora proclamavano che senza il “dominicum”, cioè senza il giorno del Signore, non potevano esistere, non potevano stare. Più semplicemente non potevano essere. Nel tempo della crisi risalta la fragilità dell’esperienza familiare, costretta nell’esperienza privata e ridotta a fenomeno marginale. Eppure proprio la famiglia ha dentro di sé gli antidoti al deficit antropologico del nostro tempo. Questo volume è un contributo per il recupero del significato della festa, un segno di speranza per il futuro dell’uomo. Franco Giulio Brambilla, sacerdote dal 1975, è stato ordinato Vescovo ausiliare di Milano nel 2007, e, attualmente, è vescovo di Novara.

Da poche settimane è in libreria il nuovo libro di Aldo Cazzulo, giornalista piemontese, editorialista de “Il Corriere della Sera”. Il volume che ha come sottotitolo “Viaggio nel paese che resiste e rinasce” è un viaggio attraverso quindici città. Da Torino a Bari, a Milano, “la nostra New York”, Roma, “l’indistruttibile”, Napoli, “inorgoglita”, Venezia, passando per Verona, Trieste, Genova e Firenze, “la vera capitale”. Nelle pagine l’autore denuncia scandali, critica cattive abitudini, ritrae personaggi negativi. Si addentra nelle piccole capitali in crisi. Ma ovunque trova motivi di speranza e vede i segni di un grande potenziale di sviluppo. Propone al lettore un “nuovo” tricolore che non rinnega i classici luoghi comuni, ma va oltre, cercando di abbracciare un paese grande e complesso, in cui ci sono ricchezze che nessun ladro potrà mai rubare e nessun falsario potrà duplicare e che merita di essere ridestato. Nel volume, che ha la prefazione di Ferruccio de Bortoli, Cazzulo scrive: “sono convinto che l’Italia abbia davanti a sé una grande occasione di ripresa e di sviluppo.... Una nuova stagione”.

Salute oggi L’influenza stagionale, quella che preveniamo col vaccino ogni anno, colpisce le alte vie aeree, iniziando dal naso, col raffreddore, scendendo man mano verso la faringe, laringe, trachea irritandoli con faringiti e/o tonsilliti, laringiti che possono provocare afonie, per arrivare ai bronchi ove scatenano le bronchiti e interessare anche, se subentrano le complicanze, i polmoni con le polmoniti. I sintomi sono raffreddore, mal di gola, tosse, secca o con catarro, accompagnati da malessere generale, inappetenza, mal di testa, dolori muscolari e febbre alta. A volte, a tutto ciò si aggiungono disturbi gastroenterici di banale entità, quali problemi di stomaco o di intestino causati dai virus influenzali. Questo, il quadro generale per l’influenza stagionale, che colpisce, come detto, solo l’apparato respiratorio. Ricordo, a propo-

Nel cuore dell’autrice, Chiara Amirante, l’affetto per Gesù nasce molto presto, al punto da decidere a 11 di donare la propria vita a Cristo. Terminate le scuole superiori, decide di entrare in una comunità del Movimento dei “Focolari” completando contemporaneamente gli studi in Scienze Politiche. Sono anni in cui sente crescere il desiderio di dedicarsi agli ultimi. Si chiede come realizzare questa vocazione, quando una gravissima patologia la colpisce agli occhi e la riduce pressoché alla cecità. È in questo periodo di sofferenza che Chiara intuisce il disegno di Dio a cui si affida chiedendo un “segno”. Dopo un momento di preghiera intensa, giunge la guarigione improvvisa e completa. Immediata è la scelta di dedicarsi ai ragazzi di strada, al “popolo della notte” nei luoghi più degradati di Roma, negli inferi della solitudine e della tossicodipendenza. Nasce così “Nuovi Orizzonti” che dalla prima comunità residenziale a Trigoria, frazione di Roma, si trasforma in una vera e propria “factory dell’amore”, un colosso della solidarietà e dell’accoglienza con sedi e attività in tutto il mondo.

a cura di Laura Notti

Contro l’influenza intestinale

sito di vaccinazione, che c’è tempo fino alla metà del mese di dicembre per vaccinarsi, ma sarebbe meglio farlo entro questo mese, visto che sono da contare circa una quindicina di giorni perché il nostro organismo sia pronto ad affrontare l’ondata virulenta. Altro discorso riguarda la gastroenterite virale, da molti chiamata erroneamente “influenza intestinale”, che colpisce stomaco e intestino, tenue o crasso, ma che nulla ha a che fare con i virus stagionali della tipica influenza invernale. La gastroenterite virale infatti, è un’infiammazione dello stomaco e/o dell’intestino, che si manifesta con vomito e diarrea, ma che non dipende dai virus responsabili dell’influenza, ma da altri tipi di agenti infettivi; inoltre, mentre l’influenza classica è un evento stagionale, la gastroenterite virale può colpire in qualsiasi periodo del-

l’anno, perché il contagio avviene tramite ingestione di acqua o cibo contaminato da virus responsabili della patologia (adenovirus, norovirus, sapovirus, e altri esempi). I primi sintomi si manifestano dopo 4 e fino alle 48 ore successive all’ingestione dell’agente patogeno e si manifestano interessando tutto l’apparato digerente, quindi con nausea, vomito, diarrea frequente, crampi addominali, bruciori di stomaco e difficoltà digestive. A questo quadro sintomatologico di base, si possono aggiungere febbre, anche molto alta, brividi di freddo, emicrania, sudorazione eccessiva, dolori muscolari, incontinenza delle feci e inappetenza. In questi casi è consigliato il riposo, anche perché la perdita di liquidi e quindi di sodio dall’organismo, può facilitare svenimenti e stati lipotimici; per questo motivo è bene ricordare di bere molta acqua, fa-

cilitando la reintegrazione di liquidi e sali minerali persi con il vomito e la diarrea (meglio bere poco alla volta, introducendo piccole dosi di liquidi per non favorire il vomito); mangiare poco e con frequenza per non appesantire ulteriormente lo stomaco già provato dal virus, scegliendo alimenti leggeri e di facile assimilazione: evitare quindi caffè, alcolici, zucchero, cioccolata, ma anche fritti e grassi, oltre che latte e formaggi che potrebbero allungare ed acuire i problemi intestinali. I sintomi si risolvono in tempi brevi, ma meglio parlane al proprio medico, per eventualmente alleviare la sintomatologia e sveltire la guarigione. Una volta finita la fase acuta, passare gradualmente a una alimentazione normale, evitando per qualche tempo la quantità e la ricchezza dei piatti, scegliendo perciò alimenti di facile digestione in porzioni moderate.


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te

L’ A N G O L O

pag.

BACHECA

f-

of o, rc uarce A ,g ec ggo brih c u e Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c d t o i d m i let rzo , e ca altr ch S i gl allo do . .. te

VERDE

21

Film da vedere

a cura di Alba Algeri

a cura di Matteo Coggiola

La spezia dell’Oriente dai fiori della Curcuma “La sposa promessa” al cinema La Curcuma è una pianta apprezzata per la fioritura prolungata dalla tarda primavera all’estate. I fiori, anche recisi, durano fino a tre settimane in un contenitore con acqua e sulla pianta sistemata in un vaso. E’ diffusa in Italia e risulta presente come specie coltivata in Liguria e Toscana e nell’Italia meridionale. Predilige posizione luminose ma non tollera l’insolazione diretta che può bruciare le foglie e i fiori. La buona illuminazione durante il periodo della primavera è essenziale per rendere rigoglioso e lucente il fogliame e stimolare una successiva fioritura. In estate può essere collocata all’aperto. Essendo una pianta tropicale desidera un ambiente con temperatura medio - alta. In estate se la temperatura supera i 25° è meglio spruzzare dell’acqua sulle foglie. Le bagnature devono essere regolari e frequenti perché il terreno deve essere mantenuto umido ma non devono mai esserci ristagni idrici che potrebbero essere la causa di marciumi radicali. Il terreno deve essere di media fertilità, leggero, con PH compreso tra 5.5 e 6.5, formato da torba, terra di foglie e sabbia. Si consiglia dalla primavera alla ripresa vegetativa, è ideale usare un fertilizzante liquido specifico per piante da interno ricco di azoto. Alla fine dell’estate si sospendono le bagnature quando cadono le prime foglie. Si moltiplica mediante la divisione delle radici. E’ una specie con portamento verticale. La Curcuma, che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae, sviluppa rizomi carnosi, che in Asia vengono utilizzati, essiccati e triturati, come colorante e come spezia alimentare largamente impiegata soprattutto nella cucina indiana, medio-orientale, tailandese e di altre aree dell’Asia. I fiori hanno forma molto particolare. La bellezza esotica dei fiori, molto simili ai Fiori di Loto, nei colori bianco, rosa, porpora e giallo ha fatto si che venisse positivamente introdotta commercialmente sia come fiore reciso che come pianta fiorita in vaso. E’ originaria dell'Estremo Oriente e dell’Australia. Il nome curcuma deriva dal sanscrito “kunkuma” attraverso l’arabo “kurkum”. Quando si dice curcuma s'intende normalmente “Curcuma longa”, anche se esistono numerosa altre specie attribuite allo stesso genere botanico. In inglese è chiamata “turmeric” (da cui il nome, poco usato, di turmerico). In hindi è chiama haldi. Il “nome zafferano delle Indie” deriva dal colore della spezia, che ricorda lo zafferano. A torto viene spesso confusa con il curry, che, invece, è una miscela di diverse spezie, di cui la curcuma costituisce solo una parte (circa il 20-30%). La curcuma, oltre che dare sapore, è un colorante alimentare e anche un colorante per tessuti. Da questo punto di vista, però, è poco pregiata perché tende a scolorire al sole. Fin dall’antichità è stata utilizzata come medicamento vegetale, in particolare nella medicina tradizionale indiana. Possiede proprietà terapeutiche purificatrici. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427

Per i versamenti: c/c postale n. 14704159 intestato a “Settimanale Il Popolo” Ai sensi dell’art. 10 L 675/96, si comunica agli abbonati che i dati, da loro forniti all’atto della sottoscrizione dell’abbonamento, sono contenuti in un archivio informatizzato idoneo a garantirne la sicurezza e la riservatezza. Responsabile dei dati Pier Giorgio Pruzzi. Tariffe pubblicità (al netto dell’IVA nelle aliquote vigenti): a modulo (43 x 43 mm): commerciale EURO 15,00; occasionale EURO 20,00; necrologie: EURO 1,50 a parola; foto EURO 40,00. Il giornale si riserva di rifiutare qualsiasi inserzione. I contributi non richiesti, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Le fotografie non si restituiscono trascorsi 10 giorni dalla pubblicazione.

FIPEG

Associato FISC

USPI

Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

A Tel Aviv, Shira, figlia più giovane di una famiglia ebrea, è felice perché si sta avverando il suo grande sogno: è promessa sposa ad un ragazzo, coetaneo e della sua stessa estrazione sociale. Durante la festività del Purim, la sorella maggiore Esther muore di parto mettendo al mondo il suo primogenito. A questo punto il matrimonio di Shira passa in secondo piano di fronte alla tragedia. Dopo qualche tempo, a Yochay, marito di Esther, viene proposto di sposare una vedova belga. Quando la suocera scopre che l’uomo potrebbe quindi lasciare la città portando via il suo unico nipote, reagisce con tenacia e propone il matrimonio tra Shira e il vedovo. La giovane ora è messa di fronte alla decisione più

difficile della sua vita. La regista, nata a New York, si è diplomata alla prestigiosa scuola cinematografica di Gerusalemme nel 1994. In quel periodo è diventata molto religiosa e dedita all’uso del cinema per promuovere l’autonomia espressiva della comu-

nità ebraica. Per questo suo primo film è partita da un episodio da lei realmente vissuto: una ragazza si era fidanzata con il marito della sorella defunta. Il risultato è serio e autentico perchè la pellicola riesce ad essere piacevole da seguire, raccontata con una indovinata

commistione tra cronaca vera, autoironia, incontro tra la rigidità della tradizione e la concretezza della vita contemporanea. La storia si svolge in una piccola comunità religiosa, le cui abitudini e tradizioni sono presentate con orgogliosa delicatezza. Al contempo si evidenzia la sfida di anteporre il bene degli altri alle personali aspirazioni. Merita ricordare che il prodotto era in concorso alla Mostra di Venezia 2012 e gli sono state attribuite favorevoli menzioni da giuria e critica. Al centro la figura della donna, la famiglia, la tematica matrimonio - coppia,i temi della politica e della società e sullo sfondo le tematiche religiose. Il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Giancarlo Brondoni di Broni (al centro nella foto) ha festeggiato i suoi “primi” ottant’anni. Durante la celebrazione eucaristica l’Arciprete don Mario Bonati a nome della comunità gli ha rivolto gli auguri e lo ha ringraziato per il prezioso servizio che da molti anni presta con zelo e dedizione alla parrocchia.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Budino di castagne con salsa al cioccolato Nel cucinare le castagne spesso la fantasia fa difetto. Basta provare questa semplice e buonissima ricetta, per capire che la creatività in cucina, come il ricordo del passato, non ha limiti. Nel Tortonese la castagna, è un frutto connesso con il folclore popolare. Le ragazze usavano metterne tre sotto al cuscino la notte del 31 dicembre: una intatta, una completamente sbucciata, una priva solo della buccia. Al loro risveglio ne prendevano una. Se sceglievano quella completamente pelata avrebbero sposato un ragazzo non abbiente, se rivestita soltallto di una membrana un uomo di condizione economica media e se intatta, una persona agiata. Ingredienti per 4 porzioni 1/2 kg di castagne, 120 gr di zucchero, 20 gr di burro (più una noce per lo stampo e una per la salsa), 4 uova, l bicchiere di latte, 40 gr di siràs, ossia ricotta, l bicchiere di panna da montare, l cucchiaio di cioccolaro in polvere, 1 bicchierino di rum, marron glacées o gocce di cacao amaro (facoltativo) Preparazione Lessate metà delle castagne, mettendole in una pentola con abbondante acqua per circa 40 minuti, quindi sbucciatele to-

gliendo anche la pellicina interna e passatele al setaccio. Ammorbidite 20 gr di burro e amalgamatelo al purè di castagne, inglobandovi insieme la ricotta, che avrete schiacciaro con la forchetta. Rompete 4 uova separando il tuorlo dall’albume, sbattete a lungo e vigorosamente i tuorli con 40 gr di zucchero e montante a neve ben ferma gli albumi, poi inglobate delicatamente al purè di castagne i due composti, per evitare che si smonti. Versate l’amalgama in uno stampo da “bonèt”, che avrete precedentemenre imburrato. Cuocete in forno a bagnomaria per un’ora circa. Trascorso il tempo, sfornare e lasciare raffreddare. Mentre il budino cuoce preparate la salsa: togliete la buccia e la pellicina escerna alle restanti castagne e lessatele nel latte, facendole bollire a fuoco basso per circa 45 minuti. Scolate le castagne non completamente, frullatele con una noce di burro, il bicchierino di liquore e un cucchiaio di cioccolato in polvere. Montate la panna con i restanti 80 gr di zucchero e mescolate i due composti sino ad ottenere una crema liscia. Servite il budino con la salsa al cioccolato. Potete aggiungere anche pezzi di marron glacées o gocce di cacao amaro.


Giovedì 22 novembre 2012 IL POPOLO

pag.

SPORT E TEMPO LIBERO

Serie D girone A / 12^ giornata

23

Serie D girone A / 12^ giornata

Il Derthona batte il Villalvernia nel derby Due gol per la Novese DERTHONA: TORTONA VILLALVERNIA:

1 0

RETI: 43’ Mazzocca DERTHONA (4-4-2): Gallino, Zefi, Tavella, Dimitrio (A) (30’ st Tonetto), Vaira, Di Leo, Temperino, Montingelli, Carru (20’ st Piscioneri), Chirico, Mazzocca. A disp. Lopreiato, Limone, De Ruggiero, Pellegrini, Gatto. All. Banchieri. VILLALVERNIA (4-4-2): Gaione, Cozzi (E), Balzo (32’ st Magnè), Di Placido, Incontri (1’ st Viscomi), Grancitelli, Mazzariol, Genocchio (A), Nohman, Shala (A), Geografo (A) (49’ st Promutico). A disp. Portaluppi, Lombardi F., Lombardi M., Ceci. All. Semino. ARBITRO: Tesi di Pistoia TORTONA - Il Derthona, al “Fausto Coppi” supera

L’autore del gol Alex Mazzocca. (Foto Cappelletti)

nettamente e con merito il Tortona Villalvernia di fronte ad un gran bel pubblico. La squadra bianconera disputa una partita eccellente mettendo in vetrina tanti giovani interessanti e un Temperino in giornata di grazia. Banchieri schiera una squadra veloce e dinamica che mette in difficoltà un “Villa” macchinoso e poco proposi-

tivo. I “leoncelli” partono forte: al 1’ Mazzocca fa partire un tiro cross teso che Chirico non riesce a deviare a pochi passi dalla porta. L’esterno sinistro tortonese ci riprova al 14’ ma la sua conclusione è sbilenca. Al 20’ Chirico, ben lanciato da Temperino si presenta davanti a Gaione ma si fa ribattere la conclusione in angolo. Gli uomini di Semino faticano a rendersi pericolosi : al 40’ Geografo ha la palla buona in area ma conclude tra le braccia di Gallino. A due minuti dal termine del primo tempo Mazzocca inventa una conclusione di pregevole fattura che sbatte sul palo interno e si insacca alle spalle di Gaione portando in vantaggio il Derthona. A inizio ripresa la squadra di Semino prova ad avanzare il baricentro del gioco ma al 21’ rimane in 10 uomini per un brutto fallo di Cozzi su Temperino punito con l’espulsione. Al 28’ ci prova il

bomber Nohman ma la sua conclusione potente sorvola di un metro l’incrocio dei pali. Il Derthona al 31’ ha la palla del raddoppio: Mazzocca da calcio d’angolo pesca in area Tavella che si fa respingere la conclusione da Gaione. Dopo 4 minuti una botta secca di Nohman viene neutralizzata da Gallino. Sino al termine il Derthona, sospinto a gran voce dai propri supporters, prova a centrare la rete del raddoppio ma un Gaione strepitoso si oppone prima a Chirico poi ad un tiro violento di Zefi. La vittoria consente alla compagine di Banchieri di avvicinare il centro della classifica in vista dell’impegno infrasettimanale che vedrà i “Leoncelli” affrontare il Porto Torres negli ottavi di Coppa Italia. Domenica prossima il Derthona sarà di scena a Verbania in una trasferta molto insidiosa. Domenico Cremonte

Eccellenza girone A / 13^ giornata

Pareggio per l’Oltrepo che gioca in dieci ARCONATESE: OLTREPO: (primo tempo 0-0)

1 1

MARCATORI: st 3’ Pastore (A), 38’ Casorati (O). ARCONATESE: Lovera, Bianchi, Zanardo, Miccichè, Scaccabarozzi, Vita, Caruggi, Mileo (25’ st Battagion), Pastore, Riolo (8’ st Ravasi), Mombrini. All. Livieri. OLTREPO: Mantovani, Hajrullai, Cigagna, Moltini, Mauri, Celori (1’ st Scagnetti), Sciannameo, Vercesi (25’ st Torti), Farina, D’A-

niello, Casorati. All. Chierico. ARBITRO: Caldi di Carrara. ARCONATE - Errare è umano ma perseverare è diabolico, dice un saggio proverbio. L’Oltrepo termina ancora una volta in dieci: Mauri espulso per doppia ammonizione al 33’ del secondo tempo. In inferiorità numerica i biancocelesti trovano il pareggio, che prima del fischio d’inizio sarebbe stato considerato deludente ma visto l’andamento dell’incontro non è un risultato

da buttare. Nel primo tempo l’Oltrepo cerca di fare la partita creando qualche occasione. L’Arconatese si limita a giocare di rimessa, sfruttando la velocità dei suoi attaccanti. Nella ripresa Chierico cambia Celori con Scagnetti per dare più spinta. Proprio nel momento in cui gli oltrepadani premono maggiormente subiscono la rete di Pastore. A quel punto la partita si fa tutta in salita e quando alla mezz’ora i biancocelesti rimangono in dieci sembra finita. Invece il cartellino rosso scuote gli ospiti che pareggiano con Casorati, il cui

sinistro a giro si infila all’incrocio dei pali, dove Lovera non può arrivare. “Nella ripresa dovevamo cercare di spingere di più e trovare lo spunto sulle fasce. - dice mister Chierico Invece siamo andati sotto e ci siamo complicati la vita. Sia nell’occasione del gol preso e poi dell’espulsione, siamo stati ingenui perché abbiamo fraseggiato troppo, invece di giocare la palla lunga sulla punta. Poi la squadra ha avuto una bella reazione anche perché il pareggio è arrivato quando eravamo in dieci uomini”. f.s.

Basket A2 donne (8^ giornata)

Secondo successo del Broni in Sardegna ALGHERO: BRONI:

58 62

Claudia Pellegrino

SAN PAOLO ALGHERO: Rosellini 9, Barbino, Giorgi 4, Giari 4, Azzellini 11, Petrova, Chesta 7, Zanardi 23, Sarris. Non entrata: Prota. All. Cau. OMC CIGNOLI BRONI: Bergante 2, Zamelli 2, Besagni 4, Surkusa 12, Carù, Borghi 3, Tagliabue, Leva 9, Zandalasini 7, Pellegrino 23. All. Piatti. ARBITRI: Stoppa di Genzano di Roma e Aprea di Roma. NOTE: primo tempo 35-36 (parziali quarti 20-25, 1511, 7-16, 16-10). Tiri liberi: Alghero 12/15, Omc Broni 9/12. ALGHERO - Dopo la brillante vittoria contro Cremona, Broni si conferma

espugnando il non facile campo della San Paolo Alghero. E’ il secondo successo in terra sarda per la formazione oltrepadana, trascinata da una stratosferica Claudia Pellegrino, autrice di 23 punti. Partenza a razzo delle ospiti (7-0 al 2’) che conservano sempre 4-5

lunghezze di vantaggio per tutto il primo periodo. Nel secondo parziale rialzano la testa le ragazze di Cau, grazie alla Zanardi, che mette a segno ben 14 punti nel corso del primo tempo. Alghero sembra ribaltare l’inerzia della partita a proprio favore (35-32). Ma al-

l’inizio del terzo quarto un break di 10-0 permette alla Omc di capovolgere nuovamente le sorti dell’incontro. A 30 secondi dalla fine del periodo arriva il +12 (5240). Nell’ultimo quarto il quintetto sassarese mette pressione alle oltrepadane, che si ritrovano avanti di sole tre lunghezze (56-53). Il finale è tutto delle ospiti che chiudono la partita (6255). Un tiro da 8 metri di Alghero, a fil di sirena, fissa il punteggio sul 62 a 58. Una buona prestazione complessiva della Omc, che conferma il suo stato di forma eccellente. CLASSIFICA: San Martino di Lupari 16; Venezia, Milano 14; Marghera 12; Crema 10; Muggia, Alghero, Broni, Udine 8; San Salvatore 6; Valmadrera 4; Cremona, Biassono 2; Cagliari 0. Franco Scabrosetti

TREZZANO: NOVESE: (primo tempo 0-1)

1 2

MARCATORI: Serra (N) 42’; Ferrando (N) 74’, Guerrisi (T) 83’. TREZZANO: Borroni, Rossi F., Zilocchi, Rossi N., Lupi (84’ Garghentini), De Lucia, Migliavacca (84’ La Placa), Cattaneo, Guerrisi, Luongo (90’ Maisto), Giunti. NOVESE: Teti, Tigana, Cesana, Drudi, Ferrando, Camussi, Serra, Rebollini, Cardini (72’ Berberi), Rebecchi, Butreo (86’ Torti). ARBITRO: Camardi di Genova. TREZZANO SUL NAVIGLIO - Finalmente arriva la prima vittoria stagione per la Novese, che si impone per 2-1 sul campo del Trezzano. Un toccasana dopo un avvio di stagione sfortunatissimo. L’undici di Fasce disputa una buona partita e merita i tre punti. Da segnalare in particolare la prestazione del neo arrivato

Serra, che va subito a bersaglio. Bene anche i difensori: Camussi è in crescita e Ferrando trova il secondo gol su sponda di Berberi, in seguito ad un calcio d’angolo. Dopo cinque giornate di astinenza, la Novese ritrova la via del gol e lascia l’ultimo posto della classifica, agganciando l’Imperia a quota sei punti. Domenica prossima al Costante Girardengo arriva il Bogliasco d’Albertis. RISULTATI: Asti-Lavagnese 0-1, Borgosesia-Verbano 1-0, Chiavari-Verbania 1-3, Chieri-Santhià 2-4, Derthona-Villalvernia 1-0, Folgore Caratese-Bogliasco 1-0, Imperia-Gozzano 1-4, Sestri Levante-Bra 1-1, Trezzano-Novese 1-2. CLASSIFICA: Chieri 27, Bra, Santhià e Lavagnese 25, Verbania 23, Borgosesia 21, Villalvernia e Folgore Caratese 17, Derthona 16, Sestri Levante 14, Bogliasco e Chiavari 14, Gozzano e Verbano 12, Trezzano 11, Asti 10, Novese e Imperia 6. f.s.

Serie D girone B / 14^ giornata

Voghera vince in trasferta MAPELLO BONATE: 0 VOGHERA: 2 (primo tempo 0-2) MARCATORI: st 9’ Zirilli, 34’ D’Errico. MAPELLO BONATE: Invernizzi, Luzzana, Gritti, Esposito (13’ st Pellegris), Paganelli, Pedrocca, Mazzoleni (1’ st Ferrari), Verzeletti, Aldegani (1’ st Mauri), Russo, Sorti. All. Bolis. VOGHERA: Gava, Catenacci, Ronchetti, Corteggiano, Longo, D’Errico, Capi, Coccu (29’ st Bottiglieri), Buonocunto, Troiano (19’ st Priolo), Zirilli. All. Cotroneo. ARBITRO: Mei di Pesaro. MAPELLO (BG) - Sono 19 i punti conquistati nelle ultime sette partite. Questo il ruolino di marcia del Voghera che ora si tro-

va a soli quattro punti dalla capolista Caronnese, fermata in casa dall’Alzano Cene. I rossoneri dimostrano grande cinismo, rischiando pochissimo e colpendo non appena si presenta l’occasione. Mister Cotroneo cambia gli interpreti ma il risultato è lo stesso. Dopo nove minuti gli oltrepadani sono già in vantaggio. Un lungo rinvio di Gava coglie la difesa bergamasca impreparata, Zirilli raccoglie la sfera, si inserisce tra due uomini e di interno destro batte Invernizzi. Il Voghera controlla senza problemi e alla mezz’ora chiude la pratica. Corner dalla destra di Troiano e colpo di testa vincente di D’Errico. La ripresa scorre via senza particolari emozioni. Alla fine i tifosi rossoneri festeggiano. f.s.

FERRARI GIORGIO IMPIANTI ELETTRICI Ferrari Giorgio & Marro Antonio s.n.c.

IMPIANTI ELETTRICI CIVILI E INDUSTRIALI CABINE MT/BT QUADRI DI DISTRIBUZIONE E AUTOMAZIONE CONTRATTI DI REPERIBILITA’ CONTRATTI DI MANUTENZIONE PROGRAMMATA Via Cattaneo, 1 - 27058 Voghera (Pv) Tel. 0383/642122 Fax 0383/363623 http://www.ferrarimarro.com E-mail: info@.ferrarimarro.com


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.