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TORTONESE
“AssaggiaTortona ...e dintorni” si rinnova
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Fiera dell’editoria: a Novi c’è “Librinmostra 2012”
OLTREPO’
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Due eventi drammatici hanno segnato il Paese lo scorso fine settimana
Brindisi e Finale Emilia epicentr o del dolor e
Intervista a Lombardi primo cittadino di Stradella
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Locandina da ritagliare Torna l’appuntamento con l’ACR a Cegni PAGINA 6
Un luogo, una storia Il libro sul borgo di Montesegale PAGINA 13
Serravalle Scrivia Shopping e musica in arrivo all’Outlet PAGINA 16
Due eventi drammatici hanno segnato la vita del nostro Paese lo scorso fi- FINALE EMILIA - La Torre dei Modenesi, costruita nel 1213 e conosciuta come “Torre dell’orolone settimana. gio”, simbolo di questa tragedia, crollata al suolo nel primo pomeriggio di domenica 20 maggio Sabato 19 maggio, a Brindisi, un attentato davanti alla scuola “Morvillo Falcone” ha provocato la morte di Melissa Bassi, 16 anni, che in una normale mattinata stava recandosi a scuola. Tra le persone ferite la più grave è Veronica Capodieci, 15 anni, che ha VOGHERA - Fibra Ottica in Oltrepò Pavese: ora c’è. subito due delicati interMerito di Fastcon, azienda vogherese specializzata nelle venti chirurgici al torace: connessioni a banda larga, che ha recentemente attivato il al momento di andare in primo POP (Point of Presence) privato in fibra ottica sul stampa le sue condizioni territorio. La tecnologia in fibra trasferisce i dati sotto forsono ancora gravi, seppur ma di segnali ottici, su cavi di materiale vetroso. Rispetto in miglioramento. Le altre al doppino telefonico in rame, i vantaggi sono indubbi a due studentesse ferite non partire dall’ampiezza di banda e dalla bassa attenuazione versano in pericolo di videl segnale, senza dimenticare l’immunità alle interferenze ta. Tutte le piste investie i bassi tempi di risposta. Il progetto, che punta ad abbatgative rimangono aperte, tere il divario digitale e ad offrire pari opportunità di acanche se nelle ultime ore cesso alla tecnologia, collegando in breve tempo quanti si fa strada l’ipotesi che più municipi possibili, non ha certo lasciato indifferente il l’attentato – con tre bomcomune di Voghera, con il quale l’azienda sta trattando la continua a PAGINA 4 fornitura e l’implementazione dei servizi.
VOGHERA / PAG. 7
Tortona Il Divisionismo in mostra in Fondazione PAGINA 23
CHIESA / PAG. 4
La sfida del “digital” parte da qua, Il cardinale Bagnasco: ecco le infrastrutture del futuro “C’è bisogno di lavoro” ROMA - “Nessun credito da parte di alcuno può essere dato a coloro che, comunque travestiti, usano violenza e perpetrano crimini”. È il monito lanciato dal card. Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione alla 64ª assemblea della Cei, che si è aperta lunedì 21 maggio in Vaticano. Nella parte finale il cardinale ha aggiunto che in Italia “c’è bisogno di lavoro, lavoro, lavoro”.
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PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
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SI E’ SVOLTO A CANCUN IL VII CONGRESSO MONDIALE DI PASTORALE DEL TURISMO
Alla ricerca di ITINERARI fuori dalle rotte tradizionali Dal 23 al 27 aprile si sono ritrovati a Cancun (Messico) i rappresentanti di 41 paesi di 4 continenti per il VII Congresso mondiale di pastorale del turismo. Il Santo Padre Benedetto XVI nel messaggio inviato per l’occasione al card. Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per la pastorale dei migranti ed itineranti, e a mons. Pedro Pablo Elizondo Cardena, vescovo di Cancun, ha invitato ad “aumentare la vigilanza e prevenire e contrastare aberrazioni” come il turismo sessuale o la tratta di esseri umani. “Il turismo sessuale - ha ammonito il Santo Padre - è una delle forme più abiette di queste deviazioni che devastano, dal punto di vista morale, psicologico e sanitario, la vita delle persone, di tante famiglie e, a volte, di intere comunità. La tratta di esseri umani per motivi sessuali o per trapianti
Cancun, Messico, dove si è svolto il VII Congresso mondiale di pastorale del turismo
di organi, come lo sfruttamento di minori, il loro abbandono in mano a persone senza scrupoli, l’abuso, la tortura, avvengono tristemente in molti contesti turistici”. Di qui l’appello a “coloro che si dedica-
no pastoralmente o per motivi di lavoro al mondo del turismo, come pure l’intera comunità internazionale, ad aumentare la vigilanza, a prevenire e contrastare queste aberrazioni”, attraverso la ca-
pacità di promuovere un “turismo differente”, inserendo il fenomeno del turismo internazionale “nel contesto dello sviluppo umano integrale”. Il Pontefice ha dato tre consegne
si occupano di mete religiose per la formazione dei loro accompagnatori che partirà in Lombardia prossimamente, i protocolli d’intesa tra Diocesi e Conferenze Episcopali Regionali con regioni, province e comuni su questo versante, lo studio e l’analisi dei flussi turistici, la presenza nelle iniziative di promozione del turismo quali la Borsa Internazionale del Turismo (Bit)”. Mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale Cei di pastorale del turismo
Al termine del vertice di Cancun, Luigi Crimella, per il Sir, ha intervistato mons. Mario Lusek, direttore dell’Ufficio nazionale Cei di pastorale del turismo. Che bilancio generale si può trarre dai lavori del VII Congresso mondiale? “L’appuntamento di Cancun è arrivato dopo otto anni dal precedente congresso che si tenne in Tailandia. A Cancun si è cercato di rappresentare un nuovo volto del turismo, quello che fa la differenza, e che cerca di rispondere ai bisogni dell’homo viator di oggi: un turismo etico, umano, responsabile e consapevole. Molta attenzione è stata data allo sviluppo crescente che hanno i ‘luoghi della fede’ come destinazione di molti viaggiatori che ha dato origine al fenomeno del ‘turismo religioso’: Papa Benedetto XVI nel messaggio di saluto al Congresso, li ha definiti ‘vere strade verso Dio... opere che
nascono dalla fede e che esprimono la fede’. Il congresso ha messo in guardia contro gli abusi del fenomeno turistico invitando a valorizzare il Codice mondiale di etica del turismo nell’ambito delle iniziative pastorali”. Cosa cambia tra il turismo di una volta, più nazionale, e quello odierno, più globalizzato e spesso con prezzi e strutture low-cost? “Il turismo contemporaneo si sta sviluppando e sta mutando. Viviamo dentro la società globale dei viaggiatori: chi per necessità, chi spinto dalla fame e dalla disperazione, chi dal bisogno di lavoro, chi per turismo. L’industria turistica intercetta questo bisogno profondo di andare lontano, di incontrare culture diverse. Si parte per dare risposte false a bisogni veri: i bisogni veri sono quelli di avventura, gioco, cambiamento, conoscenza, contatto con gli altri. Le risposte false sono le mandrie
di turisti in luoghi magici, i villaggi turistici come campi di concentramento con tutte le comodità, divertimentifici come Disneyland intesa come Mecca della società standardizzata”. Come si può porre la Chiesa nei confronti degli operatori turistici? “Il panorama italiano è particolarmente variegato ed ha enorme potenzialità: non dimenticando la specifica funzione della pastorale del turismo che è quella di educare alla fede e favorire la ricerca di Dio, ci sono alcuni aspetti che stanno assumendo la funzione di promozione non solo culturale e sociale, ma anche economica. Per questo crediamo molto in quella cultura turistica che fa la differenza e si nutre di un pensiero forte: ecco allora le iniziative culturali e di formazione con le Università che si stanno allacciando in alcune parti d’Italia, il dialogo con i tour operato ‘laici’ che
È bene ipotizzare un “turismo religioso” specializzato, oppure meglio pensare a momenti e mete religiose all’interno di pacchetti turistici generali? “È un termine ambiguo e rischioso: la Chiesa nel turismo non si presenta come una azienda e non ha un marchio da vendere. La parola che più ci qualifica è ‘itinerario’. Ben vengano quindi Itinerari, Cammini, sistemi territoriali che veicolano e propongono anche gli
alla pastorale del turismo: promuovere una “cultura del turismo etico e responsabile, in modo che giunga ad essere rispettoso della dignità delle persone e dei popoli, accessibile a tutti, giusto, sostenibile ed ecologico”; valorizzare la “via della bellezza”, in particolare curando l’accoglienza ed organizzando le visite turistiche “sempre nel rispetto del luogo sacro e della funzione liturgica per la quale sono nate molte di queste opere e che continua ad essere il loro fine principale” e “accompagnare i cristiani nell’usufruire delle loro ferie e del tempo libero, in modo che siano di profitto per la loro crescita spirituale”. La nuova evangelizzazione, sostiene Benedetto XVI, “ci chiede di usare le numerose occasioni che il fenomeno del turismo ci offre per presentare Cristo come risposta suprema agli interrogativi dell’uomo di oggi”.
aspetti religiosi di un territorio: la presenza di un ‘luogo sacro’ permea, impregna, plasma il territorio di atteggiamenti, comportamenti, stili di vita, valori o meglio lo identifica, ne manifesta il volto, lo caratterizza, lo promuove”. Quali possono essere dei percorsi innovativi della pastorale del turismo oggi? “Quello di valorizzare la via della minorità: si parla spesso oggi di ‘Santuari minori’ o anche di luoghi ‘minori’. Non si tratta di un minorità religiosa, culturale e sociale dal punto di vista qualitativo e di ruolo, ma minore perché fuori dagli abituali circuiti di ‘itinerari’ ben consolidati, o fuori delle rotte tradizionali, o non debitamente conosciuti e valorizzati. C’è una grande riscoperta dei luoghi ‘minori’. In Italia sono più di 3500, questi luoghi dove ‘si è rivelata in modo particolare la gloria di Dio attraverso segni e prodi-
gi, o dove si è manifestata la materna predilezione della Vergine Maria o del fraterno soccorso dei Santi. Luogo santo è il Santuario, dimora divina, meta privilegiata del pellegrinaggio”. Che contributo può offrire la Chiesa per un turismo fattore di sviluppo sociale? “Un turismo eco-compatibile, solidale, sociale, è in grado di combattere povertà e sottosviluppo e rendere protagoniste le popolazione locali del loro destino. Anche in Italia con il progetto Policoro dell’Ufficio per la Pastorale del lavoro, e l’impegno di diverse organizzazioni di turismo sociale d’ispirazione cristiana, assistiamo al sorgere e consolidarsi di cooperative di giovani per la gestione e la valorizzazione a fini turistici dei beni culturali e del patrimonio culturale della Chiesa. Ed è un segno di speranza per questo tempo di crisi globale”.
TURISMO “MINORE” - A sinistra il santuario di Oropa; a destra il santuario di Loreto
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VITA DELLA DIOCESI
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IN CAMMINO CON MARIA
del Rosario e la chitarra di Gianfranco accompagna con il canto. È bello pregare così, tutti insieme, ed è importante, poi, riflettere sulla mariologia che esce dal Concilio Vaticano II, perché don Romeo presenta la figura di Maria nell’ottavo capitolo della “Lumen gentium”, quel capitolo che costituisce una svolta decisiva nella riflessione teologica sulla giovane donna di Nazareth. Più che di un nuovo insegnamento su Maria, infatti, il capitolo VIII della “Lumen gentium” riassume ed ordina quanto la Chiesa ha
quotidianità è il nostro orizzonte e, allora, le chiediamo di camminare con noi ogni giorno della nostra vita, perché Maria, prima di essere incoronata “regina del cielo” ha conosciuto la polvere della nostra povera terra. Il Rosario, allora, di decina in decina, ci prepara alla Celebrazione Eucaristica nella domenica dell’Ascensione e don Romeo, nel corso dell’omelia, richiama la nostra attenzione su quel “cielo” al quale Gesù è asceso: non spazio fisico, ma condizione di vita, il cielo indica la situazione della
Convegno adulti: occhio all’orario! Tutto confermato per il Convegno Adulti di Azione Cattolica: sempre venerdì 25 maggio, sempre presso la parrocchia di Sant’Antonio di Novi Ligure; sempre con Roberto Falciola e sempre sul tema “Tempo per l’uomo, tempo per Dio”, ma con inizio alle 18,30. sostenuto nei secoli, collocando Maria nel mistero della salvezza e ribadendo quanto la Chiesa ha sempre creduto e cioè che l’elezione di Maria, la sua libera cooperazione e la sua intercessione riecheggiano la più grande gloria di Dio. In Maria, donna feriale, noi ci riconosciamo, perché la
gloria ed è la meta ultima alla quale siamo tutti chiamati; l’Ascensione, pertanto, è mistero che ci coinvolge, è forte richiamo a non perdere mai di vista i beni futuri che il Signore ha promesso, restando, però, inseriti sul serio nella storia dove siamo chiamati a vivere con responsabilità, perché il
destino di gloria dipende anche da come abbiamo speso i giorni della vita terrena. E, nel giorno dell’Ascensione, vale davvero la pena di saperne di più su come ha scelto di vivere un campione dell’ascesi, un giovane di molti secoli fa, Antonio, il Santo a cui è dedicata la chiesetta che ci ospita. Siamo agli inizi del IV secolo d.C, quando le persecuzioni contro i cristiani stanno per finire, ma il giovane Antonio non è tranquillo: vende tutti i suoi beni e va vivere poveramente nei luoghi deserti dell’Egitto e della Siria, dove sceglie di vivere nella solitudine, anche se presto altri giovani seguono il suo esempio e diventano “combattenti di Dio”, lottando in primo luogo contro se stessi ed imparando a non lasciarsi vincere dalle passioni. È più che mai attuale l’esempio di Antonio Abate, perché anche noi abbiamo bisogno di dominare noi stessi, di convertirci ad uno stile di vita più sobrio, dove ci sia più tempo per Dio, ma ora è arrivato davvero il momento di lasciare la chiesetta di Sant’Antonio, che sorge da prima del 1452 nello stesso luogo dove era situata una basilica paleocristiana, lungo il tracciato dell’antica via Postumia: qui, nel corso dei secoli, molti hanno pregato e qui, oggi, abbiamo pregato anche noi… Ora, però, ci aspetta un bel momento di convivialità in oratorio, con una ricca merenda da gustare in allegria e, allora, alla faccia del cattivo tempo, ecco una bella conclusione di un grande pomeriggio! Patrizia Govi
Al passo con la Peregrinatio Mariae In questa ultima settimana del mese di maggio, la Madonna Pellegrina sarà ancora presente nel Vicariato di Voghera. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana. Giovedì 24 maggio Voghera Parrocchia San Pietro Ore 21: Celebrazione giovanile. Venerdì 25 maggio Voghera Casa di riposo “Gerlina” Ore 16: Accoglienza e S. Messa. Sabato 26 maggio Voghera Casa di riposo “Gerlina” Ore 10: S. Rosario e saluto. Parrocchia della Resurrezione Ore 16,30: Preghiera del
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L’Azione Cattolica ad Arquata Scrivia per un pellegrinaggio “diverso”
ARQUATA SCRIVIA Avevamo intitolato il pomeriggio arquatese proprio così. “In cammino con Maria”, perché era previsto un camminare insieme verso il santuario di Montaldero, sopra Arquata. Pioggia e freddo, però, non ci consentono la salita, ma un cammino c’è ugualmente, perché la preghiera insieme non lascia mai uguali e fa crescere nella comprensione di se stessi come figli di Dio. L’appuntamento è alle ore 16 di domenica 20 maggio alla chiesetta di Sant’Antonio Abate ed arriviamo, non moltissimi, è vero, ma ci sono le associazioni parrocchiali di Novi Ligure, di Pozzolo Formigaro, di Tortona e paesi limitrofi… Insomma, ci siamo e siamo accolti da don Lino Piccinini, parroco di Arquata, e dalla vivace Azione Cattolica arquatese che, nelle persone di Marisa, Daniele e Raffaele, ci illustra le modifiche al programma: resteremo lì sia per il Rosario sia per la celebrazione della Santa Messa, per poi trasferirci in oratorio, dove ci attende una sorpresa… E allora si inizia. L’incipit è di Virginia: preghiamo Maria attraverso alcune icone attinte dai testi biblici; la invochiamo, infatti, come “serva del Signore, consolatrice dei sofferenti, donna della semplicità, madre dell’ascolto e regina vestita di sole”. Ogni icona è introdotta da un brano del Nuovo Testamento proclamato dalla voce di Piero, il Presidente diocesano, poi altre voci si alternano per un breve commento, quindi don Romeo, l’Assistente diocesano di AC, presiede alla recita
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S. Rosario. Domenica 27 maggio Voghera Parrocchia della Resurrezione Ore 10: Catechesi mariana per i bambini. Ore 11: S. Messa. Suore Benedettine Nel pomeriggio rito di accoglienza della Madonna Pellegrina. Ore 17.45: Adorazione Eucaristica. Lunedì 28 maggio Voghera Suore Benedettine In mattinata preghiera degli allievi della scuola a turno. Pomeriggio preghiera personale. Partenza per l’Istituto “S. Caterina” Suore Agostiniane. Suore Agostiniane Ore 18,30 e 21: S. Rosario. Martedì 29 maggio
Voghera Suore Agostiniane Giornata mariana degli alunni della scuola Santa Caterina. Suore Benedettine Ore 21: processione con la Madonna Pellegrina all’interno dell’Istituto e recita del Rosario con la partecipazione degli alunni, le famiglie e gli insegnanti. Mercoledì 30 maggio Voghera Duomo Cappella del S. Cuore Ore 7,50: S. Rosario e Lodi Mattutine. Ore 8,30: S. Messa con omelia. Ore 9-12: Preghiera personale. Chiesa di San Sebastiano Ore 15,30-18: Preghiera personale. Ore 20,45: Veglia di preghiera vocazionale. Giovedì 31 maggio Voghera
Duomo Cappella del S. Cuore Ore 7,50: S. Rosario e Lodi Mattutine. Ore 8,30: S. Messa con omelia. Ore 9-12; 15,30-16,30: Preghiera personale. Ore 16,30: Adorazione, S. Rosario, Vespri. Ore 17,30: S. Messa con omelia. Duomo Ore 21: Celebrazione vicariale di commiato. Venerdì 1° giugno Voghera Parrocchia San Lorenzo Duomo Ore 7,50: S. Rosario e Lodi Mattutine Ore 8,30: S. Messa e Adorazione vocazionale. Ore 10-12: Preghiera personale. Vergine del silenzio, che ascolti la Parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino.
NOTIZIE DIOCESANE Il 26 maggio al Santuario di Fumo
Festa della Beata Vergine di Caravaggio
Dal 17 maggio scorso è iniziata al Santuario di Fumo, a Corvino San Quirico, la novena in preparazione alla festa della B. V. di Caravaggio che sarà il 26 maggio. Quest’anno cade in sabato perciò si prevede una numerosa affluenza di fedeli di varie zone della nostra Diocesi. Ogni sera la S. Messa viene celebrata alle ore 21 e preceduta dalla recita del S. Rosario. Il triduo, dal 23 al 25 maggio, è predicato dal Vescovo mons. Andrea Gemma. Il programma della giornata di sabato 26 maggio sarà il seguente: Sante Messe: ore 7, 8, 9, 10, 11, 16, 18, 21. Ore 16: Santa Messa dell’Apparizione - Supplica - Processione. Ore 21: Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona.
Martedì 29 maggio al Mater Dei
Ultimo incontro con don Claudio Doglio Martedì 29 maggio, alle ore 21, al Mater Dei di Tortona, si conclude il ciclo di incontri organizzato dalla Diocesi per il clero e per i laici, incentrato sul tema “Il Dio dei Padri. Introduzione al libro della Genesi”. Don Claudio Doglio, biblista della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, affronterà il tema “Una storia di fraternità e provvidenza: Giuseppe e i suoi fratelli - Dio mi ha mandato qui prima di voi per conservarvi in vita” (Gen 37-45).
Sabato 2 e domenica 3 giugno
In moto con l’Oftal per aiutare un malato L’O.F.T.A.L. diocesana organizza il primo pellegrinaggio in moto al Santuario di Notre Dame de la Salette in Francia che si terrà sabato 2 e domenica 3 giugno. La partenza è prevista il 2 giugno alle ore 9 da Piazza Duomo a Tortona; l’arrivo è previsto al Santuario nel pomeriggio. Seguirà la visita e la S. Messa. Dopo la sistemazione in camere doppie con servizi e la cena, si svolgerà la processione “aux flambeaux” serale. Domenica 3 dopo la mattinata libera, si riparte alle ore 11 circa passando per il colle di Sestriere. Obiettivo del tour in moto è la raccolta di fondi per offrire un viaggio a Lourdes ad un malato. Il tour è aperto a tutti i tipi di motociclette di media-grossa cilindrata. Percorso in prevalenza in strade di alta montagna per circa 350 Km all’andata e altrettanti al ritorno. È consigliato un equipaggiamento pesante. Il costo di euro 80 è comprensivo di cena e pernottamento del sabato, colazione della domenica e del fondo di contributo per “donare un viaggio a Lourdes ad un malato”. Per informazioni e adesioni rivolgersi a: Fabrizio Cavanna (tel. 3802108959), Edo Dellagiovanna (tel. 3358314998).
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 29 maggio dalle ore 8,30 alle ore 10; mercoledì 30 maggio e venerdì 1° giugno dalle ore 8.30 alle ore 12.30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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A BRINDISI e in EMILIA ROMAGNA due eventi drammatici hanno segnato la vita del nostro Paese
Se la terra trema (per il terremoto e per le bombe) non tremi la speranza continua dalla pagina 1 bole a gas posizionate a fianco di un cassonetto dell’immondizia e fatte esplodere con un dispositivo a distanza – sia stato un gesto “isolato e individuale”, compiuto da “una persona in guerra con il mondo, vittima e nemico di tutti, che vuole dare sfogo alla sua rabbia”, per usare le parole del procuratore di Brindisi Marco Dinapoli. I funerali della giovane Melissa, in pochi minuti divenuta figlia, sorella e amica di tutta Italia, si sono
svolti lunedì 21 maggio nel suo paese Mesagne, alla presenza del Presidente del Consiglio Mario Monti. L’atro evento ci porta in Emilia Romagna, nella Pianura Padana, tra Ferrara e Modena. Nella notte tra sabato e domenica un terremoto di intensità pari al sesto grado della scala Richter ha portato morte e distruzione. Tragico il bilancio: 7 morti (tra cui quattro operai del turno di notte travolti in fabbrica), oltre 50 feriti, più di cinquemila persone costrette a lasciare le proprie
La scuola di Brindisi “epicentro” del vile attentato
abitazioni, chiese inagibili, patrimonio artistico andato distrutto, abitazioni lesionate ed evacuate. Ferrara-Comacchio, Modena-Nonantola, Carpi e Bologna le diocesi maggiormente interessate, mentre danni si sono registrati pure in Lombardia. Dopo la prima scossa nel pieno della notte, ne sono seguite moltissime. E la terra continua a tremare in tutto il Nord Italia. Epicentro del sisma nel comune modenese di Finale Emilia, dove è andata completamente distrutta la torre con l’orologio di epoca medievale, simbolo del paese. In entrambi i casi non è mancata la preghiera e la vicinanza della Chiesa. Nella domenica in cui la liturgia ricordava la festa dell’Ascensione, si è levata accorata la voce del Papa. Benedetto XVI all’Angelus ha ricordato “le ragazze e i ragazzi della scuola di Brindisi, coinvolti in un vile attentato” e ha invitato a pregare “insieme per i feriti, tra cui alcuni gravi, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore”. Ha rivolto
inoltre un “affettuoso pensiero” alle “care popolazioni dell’Emilia Romagna colpite da un terremoto. Si è detto “spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità”, implorando “da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti”. Vogliamo soffermarci in particolare sull’attentato di Brindisi che ha colpito una scuola, luogo che dovrebbe essere laboratorio di futuro, dove la cultura della vita, della legalità, della condivisione cerca tutti i giorni di affermarsi, dove le generazioni si scambiano fiducia e speranza, dove ragazzi e ragazze alzano la testa, con i loro insegnanti, per dire no alla criminalità e all’ingiustizia. “Colpire una scuola, dei ragazzi - si legge in una nota del Sir - va contro a tutto questo, ha un forte significato simbolico. In particolare, in un momento così difficile della vita del Paese come quello che stiamo attraversando, incupito da molte ombre tra le quali anche il riapparire, con più volti, di maestri di morte. E, allora, una volta di più, bisogna dire forte oggi che
Distruzione a Finale Emilia, epicentro del sisma
non ci stiamo alla cultura della morte. L’abbraccio forte, sincero e dolente ai ragazzi colpiti dai folli omicidi, ai loro genitori, alla scuola e alla comunità di Brindisi, si accompagni alla ribellione civile e alla richiesta di un’azione decisa ed efficace dello Stato e diventi rilancio di una cultura di vita e di speranza che non si abbatte con le bombe e la violenza”. Era la domenica dell’Ascensione. In una domenica di gioia, abbiamo fatto i conti con il dolore. Ritornano alla mente e al cuore ancora le parole di Papa Benedetto: “Anche se Gesù sale al cielo, Egli non si è separato dalla nostra condizione; infatti, nella sua umanità, ha assunto con
sé gli uomini nell’intimità del Padre e così ha rivelato la destinazione finale del nostro pellegrinaggio terreno. Come per noi è disceso dal Cielo, e per noi ha patito ed è morto sulla croce, così per noi è risorto ed è risalito a Dio, che perciò non è più lontano, ma è Dio nostro, Padre nostro”. È la nostra fede, la nostra speranza e la nostra preghiera, il nostro impegno, anche di fronte a fatti che ci gettano nello sconforto. È l’atteggiamento di chi non cancella gli eventi, di chi versa lacrime amare di fronte al male innocente, ma cerca di innalzare al Signore la fervida e fiduciosa preghiera in Cristo, Signore della storia e della vita.
La prolusione del cardinale Angelo Bagnasco all’apertura dei lavori dell’Assemblea Generale della Cei
“C’è bisogno di lavoro, lavoro, lavoro e segnali concreti per i giovani” ROMA - Da diversi mesi, da anni, ormai, con schiettezza, il cardinale Angelo Bagnasco segue la crisi, nei suoi molteplici aspetti, con lo sguardo della fede e con l’attenzione al concreto delle situazioni, della vita delle persone, delle famiglie, delle comunità. Per questo la sua analisi è precisa, senza sconti, ma anche mai pessimista. Così nella prolusione che lunedì 21 maggio apre i lavori dell’assemblea della Cei declina una certezza: “Si è definitivamente chiuso un ciclo economico e sociale”, quello del consumismo, del debito. Ma “il buio non è totale e inesorabile”. È possibile riavviarci “verso un processo di crescita”, ma questa “non potrà essere quella che immaginavamo in precedenza”. Deve poggiare su basi solide.
Ecco, allora, alcuni punti di riferimento: le “verità perenni”, il senso del limite, la cultura dei legami, a partire dalla famiglia. Ecco che il presidente della Cei rilancia e impegna il cammino della Chiesa in Italia sulla via indicata da Benedetto XVI: la fede. Ecco l’appello al lavoro, che è richiesta pressante, ma anche strada di rinascita sociale: “C’è bisogno di lavoro, lavoro, lavoro”. LE NOSTRE SEDI:
Insomma, a un Paese frastornato ma che non vuole cedere allo scoramento, sa dire “parole non scontate d’incoraggiamento e di speranza, inquadrando i rischi nei quali stiamo incorrendo, ma anche i segnali positivi e le potenzialità che sono realisticamente alla nostra portata”. È l’atteggiamento che il cardinale Bagnasco ha tenuto in questi anni, pazientemente riannodando le tra-
me di uno spirito pubblico depresso e sfilacciato. Questo implica anche saper opporre dei rifiuti secchi: alla logica cieca della finanza speculativa, alla comunicazione selvaggia, in relazione alla pubblicazione di documenti riservati del Vaticano, ai “traditori della politica”, a un’Europa reticente e vuota di valori, alla violenza cieca, in Italia ma anche nel mondo, in particolare contro i cristiani. Anche la chiarezza delle critiche fa risaltare l’appello all’impegno, l’incalzare l’economia e la politica. Evoca così Giuseppe Toniolo, “un ottimista tutt’altro che ingenuo”, una figura autorevole di riferimento “quando i cattolici – sia sul versante interno sia su quello esterno – stanno mettendo in campo iniziative provvidenziali per il bene del Paese e che noi incorag-
Servizi CISL
giamo”, verbo-chiave. C’è l’Incontro mondiale delle famiglie, il rilancio della catechesi e dell’accoglienza di chi riscopre la fede, c’è l’Anno della fede, l’anniversario del Concilio, grande riferimento. Ci sono le nuove prospettive di una Europa che deve ritrovare lo slancio comunitario, ci sono le sfide della politica, nel senso della sobrietà e della capacità di visione.
Molte sfide per un impegno a tutto campo. Perché quel che conta è l’orientamento essenziale, “la fede intesa come fiducia nella fedeltà di Dio che, in Gesù, si è legato al destino dell’uomo”. Per questo fa rima con felicità, anche qui, oggi, in tempo di crisi. Perché offre il propellente per la speranza e, dunque, un’azione originale ed efficace. Sir
Pellegrinaggio diocesano in Armenia
Le iscrizioni entro il 15 giugno Ricordiamo che il tempo massimo per le iscrizioni al pellegrinaggio diocesano in Armenia (che si terrà dall’11 al 18 ottobre, come precedentemente comunicato), presieduto da Sua Eccellenza Mons. Martino Canessa, dovranno pervenire all’Ufficio Diocesano Missionario entro e non oltre il 15 giugno 2012. AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
27 Maggio - Domenica di Pentecoste
“Vi manderò lo Spirito della verità” Gv 15,26-27;16,12-15 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio. Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SANTA MARIA ANNA DI GESÙ La Chiesa il 26 maggio ricorda Santa Maria Anna di Gesù de tante ore di lettura Paredes, che fu la prima santa dell’Equatore, nota come “il spirituale, lunghi giglio di Quito”. “Marianita”, come la chiamavano, nacque digiuni e un’inten31 ottobre 1618, a Quito, all’epoca dominio del Perù, ultima sa e profonda codegli otto figli di Girolamo Zenel de Paredes y Flores, mem- munione con Dio. bro di una famiglia benestante spagnola. Presto orfana di en- In città si diffuse trambi i genitori, a otto anni fu ammessa alla prima comunio- la fama di santità ne perchè all’esame di ammissione lasciò tutti stupiti per la di Maria Anna. sua devozione, la sua maturità e la profondità della sua pre- Tutti ne parlavano, specialmente i poveri ed i malati che anparazione al sacramento. Il Padre gesuita che la esaminò la davano sotto la sua finestra per ricevere denaro, cibi e vestiti iniziò anche agli esercizi spirituali di S. Ignazio e la fanciulla che lei pagava di tasca sua con tutto quello che guadagnava promise di essere una vera figlia dell’Ordine e volle essere dai suoi lavoretti di tessitrice. chiamata Marianna di Gesù. Nel 1630, a soli dodici anni de- Molte persone si rivolgevano a lei per consigli e preghiere e cise di andare a predicare il Vanottennero anche dei miracoli. Faceva gelo agli indiani di Maians, sulla anche catechismo ai bambini e inseCordigliera delle Ande. Costretta a gnava loro a leggere, scrivere e suonaPATRONA DELL’ECUADOR rinunciare alle missioni, pensò di re, perché era molto brava con il violiritirarsi e fare vita eremitica, ma no e il pianoforte. A 21 anni entrò nel VISSE NEL RACCOGLIMENTO desistette anche da questa idea. Terz’Ordine francescano che ben si E NELLA PREGHIERA La sorella Girolama e il marito che adattava al suo spirito di rinuncia e di l’avevano presa in affidamento alla sacrificio. Le privazioni e le mortificaE SI IMMOLÒ PER LA SALVEZZA zioni provarono molto il suo fisico ma morte dei genitori, le proposero di entrare prima tra le Domenicane, il Signore, per mostrarle quanto gradiDEL SUO POPOLO poi tra le Clarisse, ma Maria Anna va le sue mortificazioni, le donò un viconfidò al suo confessore, Padre so bello e sereno fino alla morte. Negli Monosalvas di aver percepito una ultimi sei anni di vita si cibò quasi voce distinta che le diceva che si sarebbe santificata nella esclusivamente dell’Eucaristia. Nel 1645 la città di Quito fu propria casa vivendo nel raccoglimento e nella penitenza. devastata dal terremoto e dalla peste. Il 25 marzo 1645, menI due decisero allora di assegnare a Marianita un piccolo ap- tre era a Messa, Marianita, decise di offrire la vita per il suo partamento di tre stanze, indipendenti dal resto della casa che popolo e per la fine delle disgrazie. Le scosse di terremoto lei fece ammobiliare con un letto di legno, una croce coperta cessarono e la peste si placò perché il Signore aveva accolto di spine, una scala di legno della sua statura e un altarino con l’offerta della sua figlia, la quale cominciò ad accusare un le statue di Gesù Bambino e della Madonna. Vestita di nero, male improvviso. Fu colpita da forte febbre e fu sottoposta a come i Gesuiti, trascorreva nel suo ritiro la maggior parte frequenti salassi. Morì, a soli 26 anni, nella notte del 26 magdella giornata, fedele ad un regolamento di vita pensato per gio 1645, mentre nell’aria si diffondeva una fragranza di gilei dal direttore spirituale, il gesuita P. Juan Camacho, che gli. Nella fossa dove era stato gettato il sangue dei salassi di l’aveva esortata anche a pronunciare i tre voti di povertà, ca- Marianita morente, infatti, era nata una pianta di profumati stità ed obbedienza. Non usciva quasi mai se non al mattino gigli che continuò a fiorire per molti anni. Nel 1946 fu dipresto per andare a Messa e per occuparsi dei poveri. chiarata patrona dell’Ecuador e canonizzata nel 1950. Le sue La sua vita era caratterizzata da tanta preghiera, penitenza, spoglie si venerano nella chiesa dei Gesuiti a Quito.
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La Pentecoste è la Pasqua completa. Oggi, infatti, lo Spirito Santo rende presente il Risorto e questa presenza dà inizio al tempo della Chiesa: “Come il Padre ha mandato me, io mando voi”. Da questo momento il vento dello Spirito porterà i discepoli fino alle ultime frontiere della terra. Sette sono i doni dello Spirito. I sette doni - sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio - nascono tutti dall’amore e ognuno ci permette di riconoscere le cose divine. La sapienza fa gustare e vedere quanto è buono il Signore. L’intelletto dà il senso delle realtà della fede, ce ne dà una sicurezza amorosa e ce ne fa percepire la bellezza. Il consiglio è l’amore che ci rende attenti a capire come comportarci per essere figli di Dio. La fortezza è la sopportazione e la fermezza calma nelle prove; è la mitezza dell’Agnello immolato e vincitore. La scienza dona l’istintiva capacità di distinguere il bene e il male, percependo la nostra piccolezza e che tutto è nelle mani di Dio. La pietà ci dice fino a che punto Dio è nostro Padre e va amato al di sopra di tutto. Il timore di Dio è la percezione della nostra piccolezza dinanzi alla sua maestà e ci rende docili spingendoci nelle sue braccia. La carità, che è l’altro nome dello Spirito, cammina come i cerchi concentrici in un lago: di dono in dono. All’origine del dono c’è sempre Dio Padre, che riversa l’Amore di Cristo nei nostri cuori per mezzo del Suo Spirito. Se siamo aperti all’Amore, la carità prende corpo e casa in noi e comincia a dilatarsi... con noi e molto al di là. Gli spazi preferiti dalla carità sono le frontiere: quella del cuore dell’uomo e quella degli estremi confini della terra. La carità si decide, infatti, nel segreto del cuore, ma raggiunge tutti gli uomini e i popoli della terra. Chiede di aprire la vita a popoli e culture lontane, ma inizia a fiorire quando apriamo la porta della nostra casa a tutti quelli che si affacciano sempre nuovi alla nostra vita. Quando uno di noi parla è sempre un piccolo prodigio quello che si ripete. Urs von Balthasar diceva che la grandezza dell’uomo non sta tanto nel fatto che un giorno vedrà Dio, ma che fin d’ora, grazie alla parola, può dialogare con Lui come con un amico. C’è una persona, c’è qualcosa che ha dentro e che comunica attraverso la parola, e c’è il respiro, un alito che, inscindibilmente unito alla parola, la fa arrivare a destinazione. Persona, parola e soffio sono inseparabili, esistono insieme. È questa una buona analogia per capire lo Spirito Santo. Il Padre è la persona che si esprime ed è così bravo che gli basta una parola per dire tutto quello che è e che pensa e prova, il Verbo... e questa Parola è inseparabile dal soffio della vita: lo Spirito Santo. Il Verbo arriva dove arriva lo Spirito della vita. La prima volta, la Parola per noi il Padre l’ha pronunciata nella creazione e una seconda volta nella redenzione. La Parola per mezzo della quale è stato fatto tutto ciò che esiste è stata portata dallo Spirito. La Parola fatta carne, crocifissa e risorta è arrivata e continua ad arrivare fino a noi grazie allo Spirito. Lo Spirito rende presente il Verbo nel Battesimo, nell’Eucarestia e in ogni pensiero di bene per gli altri che attraversa la nostra mente. Siamo docili allo Spirito. Lasciamoci portare dal suo Vento, secondo l’ispirazione di questa stupenda preghiera di Paolo VI: Spirito Santo, Tu sei l’animatore e il santificatore della Chiesa, suo respiro divino, il vento delle sue vele, suo principio unificatore, sua sorgente interiore di luce e di forza, suo sostegno e suo consolatore, sua sorgente di carismi e di canti, sua pace e suo gaudio, suo pegno e preludio di vita beata ed eterna. La Chiesa ha bisogno di una perenne Pentecoste, ha bisogno di fuoco nel cuore, di parola sulle labbra, di profezia nello sguardo. Amen
le letture della domenica Prima Lettura At 2, 1-11 Salmo Responsoriale Sal 103 Seconda Lettura Gal 5,16-25
Azione Cattolica dei Ragazzi Diocesi di Tortona
CEGNI 2012 PUNTA I N ALTO!
10 GIUGNO 2012 10.30: Benvenuti a Cegni 11.30: S. Messa con il Vescovo Mons. Martino Canessa 12.30: Pranzo al sacco 14.00: Grande gioco per le vie del paese 16.00: Momento finale Iscrizioni entro il 3 giugno presso le vostre parrocchie o in diocesi al num. 0131-861868 (via sms al 349.5454335) ✃
ACR Tortona
Giovedì 24 maggio 2012
Concessionaria
VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11;
Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 maggio 2012 Giovedì 24: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Venerdì 25: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Sabato 26: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Domenica 27: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Lunedì 28: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Martedì 29: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427)
Il sindaco Barbieri: “Puntiamo sulle infrastrutture come il wireless”
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 30: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Edicole aperte domenica 27 maggio 2012 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 27 maggio 2012 (Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio; TAMOIL, via Piacenza 12.
Ricordato Peppino Malacalza
La sfida del Digital parte da Voghera Conclusa la “Sensia” VOGHERA - Fibra Ottica in Oltrepò Pavese: ora c’è. Merito di Fastcon, azienda vogherese specializzata nelle connessioni a banda larga, che ha recentemente attivato il primo POP (Point of Presence) privato in fibra ottica sul territorio. La tecnologia in fibra trasferisce i dati sotto forma di segnali ottici, su cavi di materiale vetroso. Rispetto al doppino telefonico in rame, i vantaggi sono indubbi a partire dall’ampiezza di banda e dalla bassa attenuazione del segnale, senza dimenticare l’immunità alle interferenze e i bassi tempi di risposta. “Un traguardo importante - spiega l’amministratore Nicola Frassone poiché enti pubblici come municipi, scuole ed ospedali potranno, tramite la fibra ottica, usufruire di una maggiore quantità di banda, garantita e a prezzi competitivi”. E non solo: “La quasi totalità delle abitazioni e delle aziende locali sarà coperta dal servizio grazie alla capillare rete wireless di cui disponiamo”. Il progetto, che punta ad abbattere il divario digitale e ad offrire pari opportunità di accesso alla tecnologia, collegando in breve tempo
quanti più municipi possibili, non ha certo lasciato indifferente il comune di Voghera, con il quale l’azienda sta trattando la fornitura e l’implementazione dei servizi. Sottolinea il sindaco Carlo Barbieri: “Uno dei principali punti del nostro programma elettorale riguarda-
Il 26 maggio al Festival dei Diritti
va proprio il ‘digital divide’, con la realizzazione di alcuni progetti, come il wireless a libero accesso negli spazi pubblici, che stiamo realizzando in questi mesi. L’obiettivo è, infatti, quello di realizzare a Voghera quelle infrastrutture, anche digitali, che rendano il nostro territorio interessante
ed appetibile per aziende che hanno intenzione di insediarsi e per consentire all’ente pubblico di lavorare in condizioni ottimali. Non possiamo quindi che accogliere positivamente questa iniziativa”. Un traguardo che Fastcon si propone dal 2006, quando inizia a studiare soluzioni flessibili e modulari per portare l’Adsl nelle aree geografiche non raggiunte dal servizio. “Molte zone del nostro territorio - prosegue l’amministratore - non sono raggiunte da connettività Adsl a banda larga a causa di particolari condizioni geomorfologiche che non facilitano certo lo scavo per la posa dei cavi. Grazie alla propria rete wireless indipendente, oggi l’azienda copre la quasi totalità dei comuni della provincia di Pavia, di cui circa quaranta già collegati alla rete. L’introduzione della fibra ottica rappresenta per la città di Voghera, e più in generale per l’Oltrepò, una novità di rilievo per i benefici in termini di potenza, velocità e facilità di connessione”. Ugo Celasco
Il laboratorio per i più piccoli
Seminario con Novara “L’albero... che parla” VOGHERA - Continuano gli appuntamenti del Festival dei Diritti organizzato dalla Consulta per i Problemi Sociali del Comune di Voghera con il supporto del Centro Sevizi Volontariato di Pavia, patrocinato anche da Comune, Provincia e Regione. Il Festival comprende molte iniziative unite dallo stesso tema: “Il confronto tra generazioni”. Per il pomeriggio di sabato 26 maggio segnaliamo un appuntamento dedicato alle famiglie, agli educatori e agli insegnanti, proposto e organizzato dal gruppo scout vogherese. Si tratta di un seminario condotto da Daniele Novara, noto pedagogista contemporaneo, direttore del Centro Psicopedagogico per la Pace e la gestione dei conflitti di Piacenza, che parlerà di come gestire conflitti e regole in famiglia e nelle diverse istituzioni educative. Il dott. Novara è autore di di-
versi libri e ha ideato preziosi strumenti pedagogici interattivi come il diario dei conflitti e il cestino della rabbia; segue progetti anche a livello internazionale e gestisce vari sportelli di consulenza pedagogica per genitori. Il seminario si terrà presso la Fondazione Adolescere (Viale Repubblica 25 – Voghera), ore 15.30-18.30; per tutta la durata del seminario sarà previsto anche un intrattenimento per bambini e ragazzi a cura del gruppo scout. m.b.
RIVANAZZANO TERME - Dopo il grande successo dell’appuntamento di aprile, ritornano sabato 26 maggio alle ore 10 i laboratori narrativi creativi organizzati dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme e dedicati ai giovani lettori dai 6 ai 10 anni. Se il primo incontro è stato interamente dedicato alle storie di maghi e principesse, questa volta, Micaela Buratti, curatrice dei tre laboratori, ci incanterà con un racconto dal titolo “L’albero che parla” tratto dalle fiabe di Luigi Capuana. Un mondo incantato e un bosco magico fanno da sfondo alle avventure di un re coraggioso: un viaggio pieno di sorprese e di straordinari incontri, un albero magnifico che proprio albero non è… Starà ai giovani partecipanti aiutare i protagonisti a supe-
rare le difficili prove per arrivare alla soluzione del mistero! “Vogliamo che la Biblioteca diventi un luogo amato ed apprezzato sia dai bambini, sia dai loro genitori; un luogo dove imparare ad avvicinarsi ai libri e alla lettura in modo allegro e spensierato, senza costrizioni o forzature”, dice il Presidente della Biblioteca Rivanazzanese Marco Largaiolli. La partecipazione al laboratorio è gratuita ma è riservata ad un massimo di trenta partecipanti per cui è necessario prenotarsi presso la Biblioteca “Paolo Migliora”. “Ogni incontro… un racconto…” si concluderà con un ultimo appuntamento sabato 16 giugno. In attesa di nuove proposte che verranno dalla stagione autunnale e che vedranno la Biblioteca ancora una volta protagonista di iniziative culturali.
VOGHERA - Si è chiusa domenica sera la 630esima edizione della Sensia di Voghera che aveva preso il via giovedì alle ore 18 con il tradizionale taglio del nastro alla presenza del sindaco Carlo Barbieri e di tante autorità civili, militari e religiose. La manifestazione dedicata quest’anno a Peppino Malacalza, storico poeta e artista dialettale vogherese recentemente scomparso, è stata incentrata sulla cultura. Oltre all’ex Caserma di Cavalleria, storica sede della manifestazione, sono stati organizzati prestigiosi appuntamenti anche in altri due edifici storici restituiti alla città: il castello Visconteo, dove è stata allestita una galleria fotografica a cura dell’unione Industriali e Palazzo Gallini, che per l’occasione è diventato sede di una mostra del Museo di Scienze Naturali. Il week end di festa è stato caratterizzato dalle bancarelle allestite per le vie del centro storico, dal
luna park e dalla fiera agricola e da tanti appuntamenti culturali ed enogastronomici. All’interno della Caserma uno dei veri protagonisti è stato il padiglione degli spettacoli che ha visto l’esibizione delle band giovani Radio Killer, Direzioni Opposte e Little Cookies, l’esibizione di Zumba e Rueda de Casino promossa da Zumba Fitness, dei California Dance Academy, di Passione Danza e del Centro Studi Danza, il concerto della Big Box Band e il concerto del gruppo “Andy & the Boxers”. Nel teatro San Rocco invece è avvenuta la premiazione del 17° Concorso Internazionale di Poesia città di Voghera, mentre domenica mattina in piazza del Duomo residenti e non hanno potuto assistere al rito dell’ostensione della Sacra Spina. Tra i protagonisti indiscussi della manifestazione segnaliamo la fiera agricola allestita nell’area Fermi. Mattia Tanzi
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VOGHERA E OLTREPO’
Palestra, parco giochi e mostra di pittura al taglio del nastro
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
Intervento di Angelo Ciocca
Un week end d’inaugurazioni a Zavattarello La Regione Lombardia contro il gioco d’azzardo
ZAVATTARELLO - Sarà inaugurata la nuova palestra comunale di Zavattarello adiacente ai campi da calcetto e pallacanestro. La cerimonia si terrà sabato 26 maggio alle ore 11 in via della Chiesa con la Santa Messa nella chiesa di San Paolo alla presenza del Vescovo della Diocesi di Tortona Monsignor Martino Canessa e la presentazione ufficiale del Parroco don Leonard Sticlaru. Al termine delle funzioni religiose si terrà alle ore 11.45 il taglio del nastro della Palestra. All’evento parteciperanno
il consigliere regionale Vittorio Pesato, il presidente della Comunità montana dell’Oltrepò Pavese Bruno Tagliani e molti sindaci dei comuni limitrofi. “L’opera che andrà a completare il nostro centro sportivo - spiega il primo cittadino Simone Tiglio sarà utilizzata anche fuori dagli orari scolastici per manifestazioni ed eventi sportivi. La palestra, 30 metri quadri per 15, presenta una struttura in muratura con pareti intonacate e un tetto in legno lamellare ricoperto da coppi anticati.
Al suo interno vi è un campo polivalente (pallacanestro, pallavolo e adattabile al calcetto). Il costo è di circa 400 mila euro di cui 216 mila sono stati finanziati dalla Regione Lombardia e la restante parte con fondi comunali”. Nel pomeriggio e più precisamente alle ore 16 aprirà ufficialmente la mostra intitolata “Zavattarello tra pittura e poesia”: una retrospettiva di Giuseppe Maria Cattano e una audiovisiva degli spettacoli di Isabella Cattano Cornalba. La mostra, nell’ambito di “Estate in Arte 2012” sarà visitabi-
le da sabato 26 maggio a domenica 1 luglio. Ma le inaugurazioni non finiscono qui. Infatti, nella giornata di domenica alle ore 16.30, l’amministrazione comunale inaugurerà il Parco Giochi situato in via Malaspina realizzato con un contributo del comune pari a 50 mila euro. La cerimonia avverrà alle 16.30 alla presenza della delegazione polacca del comune di Rytro e di Bruno Tagliani presidente della Comunità Montana Oltrepò Pavese. Mattia Tanzi
Un progetto sperimentale che coinvolgerebbe 19 Comuni
MILANO - Un forte impegno di Regione Lombardia contro il gioco d’azzardo. Lo prevede una mozione della Lega Nord approvata nei giorni scorsi all’unanimità dal Consiglio Regionale. In merito è intervenuto il consigliere Angelo Ciocca. “Il gioco d’azzardo nel nostro Paese - spiega Ciocca - sta assumendo connotati sempre più preoccupanti, coinvolgendo un numero sempre maggiore di giocatori fra cui viene a svilupparsi una percentuale via via più alta di soggetti con disturbi patologici. In Italia l’industria del gioco è per fatturato la quinta impresa. Ogni anno sono più di 28 milioni i giocatori d’azzardo in Italia e per 7 milioni è diventato un appuntamento settimanale”. Nel 2009 lo Stato ha incassato dal gioco 54,4 miliardi di euro, che salgono a 76
miliardi di euro nel 2011. Secondo i dati della Consulta nazionale fondazioni Antiusura, il gioco d’azzardo è la maggior causa di ricorso a debiti e all’usura nel nostro Paese. Si tratta di dati in forte aumento, anche a causa della veloce diffusione del gioco tramite Internet. “Con la mozione - continua Ciocca - abbiamo impegnato la Giunta regionale a sostenere azioni di prevenzione e contenimento del fenomeno del Gioco d’Azzardo Patologico, favorendo il sostegno alle persone affette da queste patologie. Abbiamo chiesto inoltre di attivarsi presso la Conferenza Stato-Regioni per dare più competenze e risorse agli Enti Locali, per aumentare i controlli delle Forze dell’Ordine e prevedere l’accesso alle slot machines solo mediante il codice fiscale”.
Il sindaco di Montalto ai festeggiamenti
Comunità Montana modello per la gestione dei servizi Anniversario per Madre Canopi VARZI - Il territorio della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese potrebbe diventare un’area sperimentale di gestione dei servizi in forma associata per la provincia di Pavia. Di questa opportunità se ne è discusso a Varzi, durante l’assemblea dell’ente. Il presidente Bruno Tagliani e il presidente dell’assemblea Gianluigi Bedini si erano recati a Pavia, presso la sede della Regione Lombardia per esporre la volontà del territorio di rimanere compatto, unito su una linea di convenzionamento. “Un convenzionamento fatto su un modello gestionale, definito da noi a geogra-
fia variabile, che tenga conto di una realtà territorialmente molto ampia. - ha detto il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani - La nostra idea è stata molto apprezzata dal dirigente che ha deciso di illustrarla al Pirellone. La Regione Lombardia, in ogni provincia, intende attuare un modello sperimentale di gestione associata dei servizi. Un modello che per la provincia di Pavia potrebbe essere identificato nel territorio dei 19 comuni che vanno a formare la Comunità Montana. Quindi la Regione potrebbe metterci a disposizione del-
le risorse per dare vita a questo progetto”. Secondo la nuova normativa saranno le Regioni ad individuare con propria legge, previa concertazione con i comuni interessati e con il sistema delle autonomie locali, i territori e gli ambiti omogenei per aree geografiche per lo svolgimento in forma obbligatoriamente associata della gestione. Quindi diventa importante per la Comunità Montana avere stabilito un contatto con la regione al fine di poter diventare un modello sperimentale per la provincia di Pavia. Durante l’assemblea è stato approvato il rendiconto del-
la gestione per l’anno 2011. La gestione finanziaria 2011 si è chiusa con un avanzo importante di 992 mila euro dei quali 414 mila vincolati per dare seguito ad interventi già programmati quali ad esempio il Taxibus e la Seggiovia di Pian del Poggio e 47 mila come fondi di ammortamento. Resta comunque un avanzo importante di 530 mila euro che si è verificato grazie all’eliminazione dei pregressi. Va sottolineato che nonostante il periodo di crisi Regione Lombardia ha trasferito alle comunità montane anche la quota ordinaria per la gestione. Ugo Celasco
Il pittore di Bastida de’ Dossi invitato al Pellegrinaggio Militare Internazionale
Quadro di Frascaroli nella Basilica di S. Pio X a Lourdes BASTIDA DE’ DOSSI - Il pittore di Bastida de’ Dossi Giuseppe Frascaroli, invitato al 54° Pellegrinaggio Militare Internazionale che si è svolto a Lourdes dall’11 al 14 maggio, ha portato una sua tela raffigurante il Beato Giovanni Paolo II che prega al cospetto della Madonna. Il quadro, commissionato all’artista per la ricorrenza dell’insediamento del nuovo Vescovo di Lourdes, Mons. Nicolas Brouwet, è stato esposto nella Basilica di San Pio X,
alla visione di migliaia di fedeli. Al termine del pellegrinaggio l’opera è stata donata al Vescovo di Lourdes. Alla delegazione per la cerimonia di consegna del di-
pinto hanno partecipato diverse autorità, tra cui l’Arcivescovo Mons Vincenzo Pelvi, Ordinario Militare per l’Italia, Mons Giovanni Denegri, Cappellano Militare Capo del
Comando Regionale Liguria della Guardia di Finanza, il Principe Domenico Pallavicino, Console Generale dell’Ambasciata di Monaco e il Comandante Ing. Giosuè Allegrini, noto critico d’arte, che ha presentato l’opera. Il quadro di Frascaroli è stato collocato nella sala di rappresentanza dello “Chalet Episcopal” di Lourdes, chè ospitò Giovanni Paolo II nel 1983 e che tutt’ora ospita insigni Autorità. a.b.
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SAN GIULIO - Domenica 13 maggio il sindaco di Montalto Pavese Marina Casarini invitata da Madre Canopi si è recato nell’Abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” nella piccola isola di San Giulio, sul Lago d’Orta, per festeggiare il cinquantesimo di professione monastica dell’Abbadessa originaria di Montalto. Tra le più importanti religiose italiane, autrice di testi sulla Bibbia tradotti in tutto il mondo, esperta di spiritualità cristiana, Madre Canopi ha presentato il suo libro “Una vita per amare”, un affascinante viaggio nella memoria dei 50 anni di vita monastica. Domenica alle ore 10.45 si è svolta la Santa Messa nella basilica dell’isola presieduta dal
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Vescovo della locale Diocesi nel corso della quale la Madre ha rinnovato i voti e le promesse fatte al Signore. Numerosi i messaggi di auguri da parte di personalità di spicco del mondo cristiano, fra i quali gli auguri di Sua Santità Benedetto XVI. Dopo la Santa Messa il sindaco di Montalto Pavese Marina Casarini è stato ricevuto in udienza da Madre Canopi felice e commossa. Spiega il Sindaco: “È stato un traguardo molto importante per Madre Canopi, un momento al quale non potevo mancare, in rappresentanza della gente del suo amato paese che l’illustre concittadina porta sempre nel cuore e ricorda nelle sue preghiere”.
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Nominato vice sindaco Largaiolli e assessori Poggi e Di Giovanni
Ecco la nuova giunta di Rivanazzano Terme
RIVANAZZANO TERME - “A causa del clima generale di sfiducia che si è creato nelle ultime elezioni comunali sono riusciti ad emergere soltanto coloro che al di là dell’appartenenza politica hanno dimostrato di operare concretamente per i cittadini”. Questo è successo a Rivanazzano Terme dove l’amministrazione uscente guidata dal primo cittadino Romano Ferrari è stata riconfermata con un risultato elettorale importante: 67.27% delle preferenze con 2.062 voti acquisti su 3.173 votanti. Il consigliere più votato della lista è stato Marco Largaiolli con
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286 voti seguito da Marco Poggi (255), Francesco Di Giovanni (251), Andrea Degli Alberti (232) e Luca Schiavi (180). La compagine Patto per Riva che avrà cinque rappresentanti in consiglio (due alla minoranza: Graziella Zelaschi e Marco Bertelegni) ha quasi raddoppiato i voti rispetto alle elezioni precedenti (1.268 voti e 40.8% delle preferenze). La maggioranza dei cittadini ha quindi scelto di riconfermare l’amministrazione che ha lavorato negli scorsi cinque anni di mandato.
Romano Ferrari, insieme alla sua squadra di governo, ha saputo mantenere la promessa realizzando importanti opere. Questa amministrazione è riuscita attraverso il referendum a cambiare il nome del comune in Rivanazzano Terme, ha riqualificato il Parco Brugnatelli facendolo diventare un importante centro di manifestazioni, ha saputo operare insieme alle associazioni promuovendo il territorio e ha realizzato interventi su scuole, edifici pubblici e teatro che ogni anno ospita spettacoli di livello. Ora si apre un nuovo corso
con una nuova giunta che è stata presentata nell’ultimo consiglio comunale. Il sindaco Romano Ferarri ha tenuto le deleghe ai Lavori Pubblici, Urbanistica, Cultura, Bilancio, Protezione Civile, Personale, Commercio e Agricoltura). Marco Largaiolli è il nuovo assessore alla Sanità, Polizia Locale e Politiche Sociali (servizi alla persona, alla famiglia), mentre Marco Poggi ha ottenuto le deleghe al Turismo, Sport, Manifestazioni, Rapporti con le Associazioni e Gemellaggio. Invece al nuovo entrato Francesco Di Giovanni sono state affidate le deleghe di Arredo Urbano, Parchi e Giardini, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, Servizi Cimiteriali, Insediamenti Produttivi e Istruzione Pubblica. Come consiglieri si sono insediati Andrea Deglialberti e Luca Schiavi. Agricoltura, Commercio e Urbanistica (ora al sindaco) verranno assegnate dopo una modifica dello statuto mentre per le altre deleghe sarà creata una figura di supporto al sindaco per la gestione di queste materie. m.t.
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IN BREVE PERSONAGGI / SALICE TERME
La 104enne Maria mascotte delle Terme La 104enne Maria Edipo, è diventata la “mascotte” delle Terme di Salice. La ultracentenaria, residente a Stradella, ma nata il 9 di febbraio del 1908 a Nibbiano Val Tidone, da dieci anni “accompagna” la figlia Pasqualina nel centro termale per un ciclo di cure. Anche il nuovo direttore sanitario delle Terme di Salice Mauro Martini (nella foto) ha voluto conoscere di persona questa donna che per tutta la vita ha affrontato il duro lavoro dei campi. Maria è diventata un vera e propria mascotte e simbolo della salute.
STORIA / CORNALE Proiezione del dvd di Tullio Scolè Il Comune di Cornale organizza per venerdì 1° giugno, in occasione della festa della Repubblica, nella Sala Consiliare, la proiezione dell’opera multimediale in dvd, di Tullio Scolè, “100 anni all’Ombra del Tricolore” dal Risorgimento alla Repubblica.
EVENTI / CASTEGGIO
Organizzata da Calyx domenica 27 maggio con il pic-nic del mulattiere
Una passeggiata golosa tra Oramala e Sant’Alberto ORAMALA - Per la serie “Passeggiate golose tra natura e storia”, l’associazione ricreativa culturale Calyx organizza per domenica 27 maggio una camminata con accompagnatori locali e pic-nic del mulattiere tra la rocca di Oramala e l’Eremo di Sant’Alberto di Butrio lungo uno dei percorsi più belli e ricchi di storia dell’Oltrepò Pavese montano. Il ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 9.45 al cancello di ingresso della Rocca di Oramala. Le attività inizieranno con la visita guidata della Rocca, oggi residenza privata, ma un tempo culla della famosa dinastia dei Malaspina che dominò le vie appenniniche tra la Pianura Padana ed il Mar Ligure dal Medioevo fino all’età moderna. Terminata la visita si intraprenderà il cammino verso S. Alberto di Butrio attraverso un paesaggio d’altri tempi, caratterizzato da boschi secolari e squarci panoramici sulle vette Appenniche. Il percorso si sno-
derà a quota 700 metri, parte su fondo stradale e parte su sentieri sterrati e avrà una durata di circa 2 ore e 30 minuti (Km. 5), offrendo numerose occasioni di conoscere, tramite gli accompagnatori locali, storie e curiosità su questi antichi percorsi e sul paesaggio, la flora e la fauna che li caratterizzano. All’arrivo della passeggiata
gli organizzatori in collaborazione a produttori locali predisporranno presso la foresteria dell’abbazia un pranzo freddo a base di specialità “di strada” tipiche del territorio e provvederanno anche a spiegare l’origine dei vari cibi. Una volta consumato il pranzo verrà effettuata la visita guidata dell’Abbazia medievale, situata in posi-
Cena benefica con Sannino
BAGNARIA - L’Associazione Albero Fiorito Onlus organizza il 9 giugno presso il Ristorante Jerry’s di Bagnaria una cena con l’allenatore del Siena, Beppe Sannino. Una parte del ricavato servirà per finanziare le iniziative volte a so-
stenere persone meno abbienti e in particolare quei nuclei familiari con minori, anziani e portatori di handicap. La Onlus, guidata dal presidente Marco Chiesa, intende dare vita ad un banco alimentare per le persone bisognose e creare una banca dati di situazioni di criticità alle quali dare un sostegno. Chi volesse partecipare alla cena deve telefonare al ristorante, per la prenotazione, entro domenica 3 giugno. Si precisa che i posti disponibili sono limitati.
Certificazione ambientale Certificazione di qualità
Cementeria di Broni
zione panoramica sopra la valle del Begna e famosa per lo splendido ciclo di affreschi quattrocenteschi che raccontano la storia e l’importanza di questo territorio per il transito dei pellegrini medievali diretti a Roma e Gerusalemme. Le attività si concluderanno verso le ore 17 circa. Dopo la visita dell’abbazia, l’organizzazione riaccompagnerà i guidatori alla rocca di Oramala in modo da consentire il recupero della propria auto. Ai partecipanti è richiesto di adottare un abbigliamento comodo.
Si conclude l’anno dell’Unitre Anche quest’anno volgono al termine le attività culturali dell’Unitre di Casteggio. Molto apprezzata è stata la presentazione del romanzo di Fabrizio Falchetto “Le parole che non ti ho mai detto - Prima di quella fotografia.” svoltasi venerdì 18 maggio scorso presso la nuova sede di via Castello. Dopo una breve analisi narratologica di Giovanna Franzin, l’autore ha spiegato la genesi del suo libro e il collegamento con la poetica delle sue opere visive, oltre alle finalità benefiche a cui destina il ricavato delle vendite, coinvolgendo l’attento pubblico sulle tematiche artistiche e sociali da lui trattate.
SPORT / BORGORATTO M. Memorial don Ettore Si terrà nelle serate di martedì 5 e giovedì 7 giugno a Borgoratto Mormorolo la terza edizione del torneo di calcio a 5 “Memorial don Ettore”. La manifestazione sportiva, che sarà organizzata presso il centro sportivo intitolato alla memoria del compianto parroco don Cazzulo, ospiterà un numero massimo di sedici squadre.
ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici
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ATTUALITA’
GiovedĂŹ 24 maggio 2011 IL POPOLO
Prime comunioni e cresime nei nostri paesi Prima Comunione a Canneto Pavese, 6 maggio 2012 (foto Alfredo - Broni)
Cresima a Canneto Pavese, 22 aprile 2012 (foto Alfredo - Broni)
Prima Comunione a Verrua Po, 29 aprile 2012 (foto Alfredo - Broni)
Prima Comunione a Redavalle, 29 aprile 2012 (foto Alfredo - Broni)
Prima Comunione a Castelnuovo Scrivia, 13 maggio 2012, (foto Controluce - Tortona)
Prima Comunione a Retorbido, 13 maggio 2012, (foto Pescador - Voghera)
Prima Comunione a Baselica, 13 maggio 2012, (foto Alfredo - Broni)
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
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ATTUALITA’
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Intervista a PIERANGELO LOMBARDI primo cittadino di STRADELLA
“Vogliamo coniugare la città delle idee con la nostra idea di città” STRADELLA - La città di Stradella, con i suoi 11.000 abitanti ed oltre, è una delle più importanti e popolose della provincia di Pavia. È la città della fisarmonica (come non ricordare la fabbrica Dallapè), di Agostino Depretis, del vino, del pane. È cittadina laboriosa e dinamica che vive i problemi e le ansie di questi giorni, segnati da crisi economica e di valori. Abbiamo incontrato il Sindaco di Stradella e con lui abbiamo parlato dell’oggi e del domani della sua città. Signor Sindaco, Lei è stato eletto alla carica di “primo cittadino” nel 2009. Un tempo sufficiente ormai per tracciare un parziale bilancio di questo mandato. Faccia un ipotetico podio delle tre realizzazioni che Le stanno maggiormente a cuore. Tra luci ed ombre, senza inopportuni trionfalismi, il bilancio di questi primi tre anni è stato sicuramente positivo. L’impegno è stato grande. Forse i risultati raggiunti non sempre sono stati proporzionati all’impegno profuso. Ma non abbiamo mai rinunciato alla nostra idea di una città amica, solidale, più ordinata, in crescita. Certo è sempre meno facile. Certo con la consapevolezza dei nostri limiti. Con sempre meno risorse diventa sempre più difficile coniugare la città delle idee con l’idea di città che abbiamo in mente. Le cose fatte sono state molte. Se devo sceglierne tre o quattro direi senz’altro: la importante Variante urbanistica che ha ampliato l’area PIP in località Mattellotta, favorendo, in controtendenza generale, nuovi insediamenti produttivi; lo sviluppo e il potenziamento della rete dei sevizi alla persona (tra cui l’avvio del progetto Pedibus); la sistemazione delle aree mercatali e la nuova illuminazione dei Giardini pubblici; il nuovo Regolamento di polizia amministrativa con la relativa variante delle norme tecniche di attuazione (intervento fondamentale - e pionieristico - per la nostra provincia per contrastare la diffusione della ‘febbre’ del gioco). Ed ora il podio di quanto vorrebbe ancora realizzare per il bene della città? Anche in questo caso le idee e i progetti (e le ambizioni) sono davvero molti. Dovendo scegliere: un articolato e coerente progetto di riqualificazione urbana (arredo urbano, potenziamento illuminazione pubblica, aree verdi e marciapiedi); la riqualificazione della Stazione ferroviaria (il progetto in corso di attuazione attraverso il bando regionale “Stazioni in Comune”); la costituzione della Fondazione di partecipazione per la gestione del teatro Sociale e delle attività di promozione culturale. Facciamo un passo indietro. Pierangelo Lombardi come politico e come amministratore quando “nasce”? Molto indietro nel tempo. La mia è stata una formazione “pre-politica”, legata all’attività culturale e alla Civica Biblioteca (allora diretta dall’indimenticabile Pietro Bazzini) nei primi anni ’70. Sono entrato in Consiglio
Comunale nel 1980. Dopo anni di opposizione nel 1988 sono stato eletto sindaco alla guida della prima ‘giunta anomala’ della Provincia, formata in base a un accordo programmatico tra PCI e DC. Riconfermato nel 1990, ho attraversato, in questo ruolo e con la medesima formula politica, i travagliati primi anni ’90, ponendo le premesse per la successiva esperienza di “Torre Civica” (anche questa, ancora una volta, in anticipo sui tempi). Dopo quattro anni di esperienza come capogruppo di maggioranza, sono entrato nel 1999 come vice sindaco nella giunta riconfermata a pieni voti e presieduta dall’amico Maurizio Visponetti (già ai tempi mio vice-sindaco!). Nel 2004 e poi nel 2009 sono stato rieletto sindaco, con ampio consenso, sempre con la formula della “Torre civica”. Viviamo tempi difficili, segnati da una profonda crisi economica. Come si può conciliare secondo Lei rigore e sviluppo a livello locale, in una città come Stradella? Il Paese sta vivendo una forte crisi finanziaria, economica, sociale che investe i fondamenti del patto civile che ha permesso stagioni di crescita e sviluppo. I Comuni ne sono consapevoli e hanno avvertito la crisi ben prima che questa esplodesse anche sui media nazionali, registrando l’aumento di richieste di aiuto e assistenza e le crescenti difficoltà economiche. La crisi morde anche qui, è evidente. Se è vero che Stradella mantiene un livello di vivacità e di dinamismo che ci viene sottolineato – quando non invidiato – da chi viene da fuori e fa il confronto con altre realtà (anche più importanti della nostra), la sfida diventa ogni giorno più difficile. Le risorse sono sempre più inversamente proporzionali alle idee che si vorrebbero realizzare. Ma soprattutto, sono sempre meno congrue rispetto ai bisogni e alle necessità della comunità locale. E, quando pure esse ci sono, sono bloccate da crescenti rigidità e meccanismi perversi che rendono tutto più assurdo e complicato. Oggi più che mai, è sempre meno facile pianificare in modo soddisfacente l’attività dell’ente, quando l’esigenza di uscire dalla quotidianità si scontra con la difficoltà di delineare una strategia di medio periodo dominata da rilevanti e crescenti elementi di incertezza. Siamo tuttavia abituati ad essere in trincea e a rimboccarci le maniche. Per conciliare rigore e sviluppo locale bisogna fare scelte precise (fin quando ciò sarà, ovviamente, possibile): difendere il welfare locale, spesso sostituendosi ad altri
livelli di governo (nel nostro bilancio più di un terzo della spesa è a carico dei servizi sociali); afferrare le opportunità di investimenti (emblematico è l’impegno che abbiamo consapevolmente via via profuso nell’adeguare gli strumenti urbanistici, stimolando investimenti nell’area PIP per centinaia di milioni di euro); ridurre le spese meno necessarie (il bilancio 2012 appena approvato contiene riduzioni di spesa corrente rispetto all’anno prima per 450.000 euro!); dare qualche segnale ai cittadini (sindaco, assessori e consiglieri si sono ridotti indennità e gettoni del 30% per rifinanziare i bandi a sostegno delle fragilità e dei disoccupati); non perdere occasioni per promuovere sul piano
culturale, turistico, l’immagine il territorio. L’altra grande strozzatura che penalizza lo sviluppo, locale e non solo, è rappresentata dai vincoli del Patto di stabilità. È più che mai necessaria oggi un’azione forte da parte del sistema degli Enti locali per ottenere un significativo allentamento dei vincoli del patto che impedisce di investire fondi che abbiamo a disposizione e ci impedisce di pagare le imprese del territorio, rilanciando l’economia e declinando concretamente la parola “crescita”. Parliamo di tagli ai comuni. Abbiamo sentito di tutto. Qual è il suo pensiero sulla questione? Come si comporterà il suo comune sul fronte Imu e addizionali va-
rie? Cosa ha messo in atto la sua amministrazione per conciliare tagli e mantenimento dei servizi? Io non considero l’IMU la madre di tutti i mali, come vorrebbe qualcuno (magari le stesse forze politiche che l’hanno pensata e prevista per il 2014!). Credo anzi che in sé non sia una imposta sbagliata. L’errore non piccolo, secondo me, è stato quello di averla tolta nel 2008, aggravando il debito pubblico. Quello che non oggi accetto è il carattere che le è stato dato e le modalità di applicazione. Così come è stata concepita l’IMU non è un’imposta municipale che valorizza l’autonomia locale. Andrà, invece, in gran parte allo Stato, anche perché lo Stato taglierà trasferimenti ai comuni per ogni singolo euro che la nuova tassa dovesse portare in più rispetto alle entrate attuali. Ai comuni viene imposto poi un ulteriore taglio sul fondo di riequilibrio. L’IMU appare a tutti come una patrimoniale impropria imposta tramite i Comuni, senza nessuna autonomia impositiva effettiva, con un taglio ulteriore, dopo le precedenti manovre della scorsa estate, che grava sui bilanci. E tutto ciò in mezzo a gravissime incertezze di stima e conseguenti impossibilità di una seria programmazione. A Stradella abbiamo avviato un ampio confronto, in Consiglio comunale e fuori. Abbiamo operato decine e decine di simulazioni. Stabilito che il mantenimento dell’aliquota base avrebbe comportato una sensibile riduzione di risorse rispetto allo scorso anno, abbiamo convenuto di fissare l’aliquota per la prima casa allo 0,47 per mille. Considerate le maggiori deduzioni, in tal modo per il cittadino non si andrebbe a superare l’importo della vecchia ICI ante 2007 (in molti casi, e specie per i redditi più bassi, addirittura con riduzioni più o meno sensibili). L’altra aliquota è stata prevista allo 0,81 (con qualche articolazione interna). Per il resto abbiamo mantenuto inalterata allo 0,50% l’aliquota IRPEF e non abbiamo aumentato (se non con adeguamento ISTAT) le tariffe dei servizi. Sono sempre più numerosi i casi di famiglie che versano in stato di difficoltà e disagio economico. Sul fronte del sociale cosa è stato messo in atto a Stradella? In parte ho già risposto. Abbiamo difeso l’ampia rete di servizi alla persona, abbiamo cercato di sopperire al taglio generalizzato dei fondi statali e regionali (Fondo nazionale per le politiche sociali e Fondo per le non autosufficienze - quest’ultimo interamente azzerato!) esten-
dendo, nel limite del possibile, la nostra rete di protezione per anziani, disabili, disoccupati, persone in difficoltà. La quota di bilancio investito, pur nel quadro di una riduzione generale, ne è la prova documentata. Sta per aprirsi la stagione estiva. Quali saranno gli eventi principali che la città offrirà a cittadini e turisti? È chiaro che dovendo fare delle scelte in un periodo di crisi, le poche risorse disponibili saranno soggette a sacrifici. Meno “circenses”, potremmo dire, proprio per garantire servizi essenziali. Nondimeno, i Caffè Concerto per tutta la stagione estiva riproporranno un successo ormai consolidato. A settembre “Vinuva”, dopo il successo della scorsa edizione, offrirà al visitatore nuovi stimoli e rinnovate attrattive. Si concluderà ai primi di giugno la “Primavera dello sport”, dopo due mesi di iniziative ed eventi. La stagione teatrale si è conclusa con grande successo dando appuntamento all’autunno. I nostri musei (Naturalistico e della Fisarmonica) sono diventati un vivace punto di attrazione per turisti e appassionati. Un’ultima battuta Sindaco. Di fronte ad un panorama nazionale ed internazionale complesso è facile cadere nel pessimismo. Ce la faremo ad uscirne, possiamo dare una speranza alle nuove generazioni? Guai se rinunciassimo alla speranza! Tocca proprio alle nuove generazioni con la loro forza e il loro entusiasmo giovanile essere protagonisti. Tante sono le forme per essere attori di una “buona politica”. Ho sempre diffidato del termine “antipolitica”, che spesso rappresenta la domanda di un’altra politica. Talvolta si usa il linguaggio della cosiddetta “antipolitica” per criticare il modo in cui la politica è praticata e per sfruttare il malcontento verso le forme tradizionali di esercizio della politica. L’ottimismo della volontà deve prevalere sul pessimismo della ragione. Chiaro che servono modelli di riferimento; modelli di comportamento coerenti che i giovani hanno il diritto di pretendere da noi adulti. I giovani non si accontentano delle chiacchiere, ma di comportamenti ed esempi di vita coerenti! Di fronte alla sfiducia e a tanta confusione credo che occorra, nonostante tutto, abbandonare i fantasmi dell’indifferenza e gli accomodamenti della rinuncia e ricordare – per dirla con Giorgio Gaber – che la nostra libertà non è “star sopra un albero”, ma che la vera libertà è “partecipazione”. Marco Rezzani
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
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UN LUOGO UNA STORIA
Montesegale da Gorbaciov... ...al salame
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La storia del borgo nel nuovo libro di Alessandro Disperati
pagina a cura di MARCO REZZANI Immerso nel verde delle colline dell’Oltrepò Pavese, in quello straordinario lembo di terra tra i comuni di Godiasco, Rocca Susella, Fortunago e Ponte Nizza, nella valle percorsa dal torrente Ardivestra, si trova Montesegale. È borgo antico in cui coesistono memorie storiche e significative testimonianze di civiltà contadina, dominato dall’imponente castello risalente all’XI secolo che ne è il simbolo. A Montesegale, alla sua storia, alla ricchezza del suo paesaggio e della sua storia, ha dedicato un libro Alessandro Disperati, giornalista e scrittore, cultore appassionato dell’Oltrepò. In una veste tipografica moderna ed accattivante (Bell&Tany Edizioni), a partire dal formato che ne facilita la lettura, il volume di Disperati ripercorre il passato e il presente di Montesegale, il tutto arricchito da bellissime fotografie a colori. L’opera è stata realizzata grazie al contributo della Fondazione Comunitaria della provincia di Pavia (in collaborazione con Provincia, Comune di Montesegale, Comunità Montana Oltrepò, Borghi Autentici d’Italia). Passato e presente, dicevamo, in un connubio che è prospettiva di futuro. Lo fa notare il Sindaco di Montesegale nella sua prefazione. “Questo libro - afferma il primo cittadino - nasce dal desiderio di tutta la comunità di scoprire le proprie radici storiche, nella consapevolezza che conoscere le proprie origini è sempre stato importante per ogni popolo, nonché segno di grande civiltà”. Con la certezza però che “senza memoria del passato non può esserci piena consapevolezza del presente e del futuro”. È quindi estremamente necessario raccontare di questi
piccoli borghi, poco più che un puntino sulle carte geografiche. Lo dice bene, sempre nella prefazione, Antonio Morra, giornalista del Corriere della Sera: “Ma che storia volete che abbia un paese con una manciata di abitanti, imbucato in una valletta dell’Oltrepò Pavese? A che cosa può servire raccontarla?” Eccome se serve! Perché “conoscere la Storia serve a dare alla sua gente sparsa in ben 21 frazioni il senso di una comunità che ha origini medievali, serve a farle riconquistare l’idea di appartenere, serve a unire, a riconoscersi”. Serve anche per dare speranza perché “getta un seme per orientarsi nell’avvenire, apparentemente non facile, di Montesegale”, in fondo serve per innamorarsi di un luogo, per non fuggire da esso, attraverso la “descrizione di luoghi affascinanti, la riscoperta della sua cultura”, attraverso la “forza straordinaria” del paese “simboleggiata dal suo castello risorto dalle ceneri”. Ancora nella prefazione
Ruggiero Jannuzzelli, proprietario del Castello di Montesegale, punta la sua attenzione sull’edificio simbolo del paese, protagonista indiscusso della vita che da secoli lontani scorre su queste valli. Il castello è da sempre lì, a dominare, a vegliare sulla “vita dei borghi e della gente umile che è la vera protagonista della storia, anche se si ha da millenni il cattivo costume di legare solo al nome dei condottieri e governanti le imprese dell’umanità”. Passato e presente, anche per il castello che continua “dopo i restauri ad essere protagonista, accogliendo nelle proprie sale e nelle proprie corti eventi culturali e luoghi di ritrovo di personaggi dell’arte e della cultura”. Dal 1974 ad oggi il castello di Montesegale ha ospitato ben 75 mostre personali di autori contemporanei, due collettive e 15 concerti. Di qui sono passati personaggi notissimi, tra i quali Kissinger e Gorbaciov. Su tutto però è una questione di valori, di quei valori positivi di cui l’umanità
continua ad avvertire il bisogno, quei valori di cui i borghi come Montesegale continueranno ad essere depositari privilegiati. È il succo della riflessione di Maurizio Capelli dell’associazione Borghi Autentici d’Italia. “Nei borghi, nei prossimi anni, si chiederà più sicurezza ma aumenterà anche la capacità di capire e di riflettere sugli altri. Si diffonderanno i valori tipici del set post-materialista, ma il valore della famiglia rimarrà un riferimento fondamentale”. Come quelli “del rispetto degli altri e del bisogno di valorizzare l’esperienza personale (professione, lavoro, ecc.)”, del “rispetto per l’ambiente e l’economia ecologica; il rispetto per la vita; la tolleranza e la solidarietà” e “in questo scenario, in forte movimento, si colloca il piccolo comune di Montesegale”. Nel libro Disperati “racconta” Montesegale, di un territorio che ha una superficie di 1483 ettari ed un’altitudine variabile tra i 224 ed i 560 metri sul livello del mare, in una posizione incantevole dove dall’alto del castello la vista spazia a 360 gradi sulla grande pianura. Un comune che rientra tra i 19 comuni che fanno parte della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese e tra i 15 comuni produttore del salame D.o.p. di Varzi, con le sue molte frazioni che vale la pena citare: “a fondovalle, lungo l’Ardivestra troviamo Balestrero, Cà Fracce, Case del Molino, Fornace e Cà Varni. Tra i colli emergono invece tutte le altre località come Bregne, Cà Biotto, Camolino, Castignoli, Cencerate, Frascate, Languzzano, Molino della Montà, Poggio, Poggiolo, Poggio Rasone, Sanguinano, San Vittore, Borianco, San Damiano e Zuccarello”.
Un capitolo importante - e non poteva essere altrimenti - è dedicato al castello che fu costruito nell’XI secolo e completato dai conti Gambarana, fortezza che nel passato rivestì grande importanza a tal punto che nel 1322 la rocca di Montesegale “era munita di duecento cavalieri e quattrocento fanti comandati da Vergasio Landi capitano dell’esercito pontificio” come annota il conte Antonio lavagna Sangiuliani nel suo libro l’“Agro Vogherese”. Ma Montesegale non è solo castello. Ci sono le chiese, luoghi in cui intere generazioni di uomini e di donne hanno coltivato la fede. Tre sono quelle principali cui si aggiungono una serie di piccole cappelle: “a Languzzano si trova la parrocchiale dedicata a Santa Maria Annunziata; a Sanguinano la chiesetta della Natività di Maria Vergine mentre lungo la strada provinciale che collega Montesegale alla Val di Nizza, si trova la più antica e bella delle chiese, la parrocchiale dedicata ai santi Cosma e
Damiano”. Delle frazioni abbiamo già detto. C’è infine il presente di Montesegale, il suo essere gemellato con il comune francese di Valbelle, in Alta Provenza, la sua economia prevalentemente agricola e basata sulla produzione di foraggi, frumento, granoturco, frutta, vini, salumi (assaggiate il salame di Varzi Dop che qui si produce e sognerete!), il folklore e le tradizioni, le manifestazioni occasioni d’incontro e di svago. C’è in fondo la “vita bella” di una comunità, della sua gente, quella semplice che di giorno in giorno, dai secoli più lontani, oggi e domani, ha fatto, fa e farà la storia di Montesegale. Ci voleva questo libro. A ricordarci - per usare le parole del cardinale Carlo Maria Martini che il Sindaco di Montesegale cita nella prefazione - che “se la memoria del passato si fa debole, l’esperienza del presente diviene frammentaria e prevale il senso della solitudine. Ciascuno si sente più solo”.
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EVENTI E CULTURA
Arte, musica e teatro a Retorbido fino al 22 settembre
Fra le stanze delle meraviglie
RETORBIDO - Prenderà il via sabato 26 maggio il terzo anno di attività dell’associazione culturale “Costa del Rile” a Retorbido. Arte, musica, teatro e incontri di approfondimento accompagneranno il periodo estivo, sino al 22 settembre, con un calendario di eventi che abbinano alla proposta culturale la valorizzazione del territorio. Cultura della provincia di Pavia e dell’Oltrepò Pavese, ma non solo: gli eventi programmati varcano, per presenze e coinvolgimenti, i confini amministrativi. La valorizzazione, invece, è
dedicata all’Oltrepò, in particolare alla sua voce di brand più nota, quella della vitivinicoltura. Ogni appuntamento si conclude infatti con assaggi di vini, abbinati a portate della tradizione. Si inizierà sabato 26 maggio, alle ore 21.00, con l’inaugurazione della Mostra “La cucina di Olivia” di Lucia Pescador, artista vogherese nota a livello internazionale (presentazione a cura di Giorgia Mazzotti) e la proiezione della trilogia di video di Gabriello Anselmi, artista e figlio dell’aeropoeta futurista veronese Piero. Lucia Pescador ha
studiato e insegnato all’Accademia di Brera a Milano. La sua mostra sarà una sorta di “wunderkammer”, ossia di “stanza delle meraviglie”, sul tema della memoria, con un focus legato alla figura del padre e dell’infanzia. I tre video realizzati dal regista Gabriello Anselmi sono invece dedicati a temi futuristi e della guerra. “Fonofotointervista” è basata su un testo inedito scritto dal padre Piero, amico di Marinetti e di altri esponenti del Futurismo. I video hanno la colonna sonora di Stefano Gueresi. In conclusione della serata, sarà siglato l’accordo di Gemellaggio fra la “Costa del Rile” e l’associazione “107 cent sept arte & territorio di Verona”. L’esposizione resterà aperta anche domenica 27 maggio e per tutto il week end successivo, da venerdì 25. L’ingresso è riservato ai soci (quota d’iscrizione annuale Euro 10). Ci sarà anche un appuntamento straordinario sabato 2 giugno con la “Merenda della Repubblica” a partire dalle ore 16 (ingresso a offerta).
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
Lo spumante La Versa a Sanremo
Comune di Rivanazzano Terme
SANREMO - Il Testarossa brut e il Testarossa Rosé Cruasé sono stati tra gli spumanti più apprezzati di “Vini in teatro”. La rassegna, giunta alla settima edizione, si è tenuta l’11 maggio a Sanremo dove, in via Corradi e in piazza San Siro, si è svolta la degustazione itinerante, vero e proprio festival delle bollicine italiane. Moltissimi i visitatori, attento e soddisfatto il pubblico coinvolto in animazioni, spettacoli, musica dal vivo e dalla performance dell’artista Marisa Fagnani. Sono stati più di trecento i prodotti serviti ai banchi e 140 le case vinicole italiane presenti, tra le quali spiccava il nome di La Versa. Il Teatro della Federazione Operaia Sanremese ha così accolto tantissimi “eno-turisti” che si sono lasciati sedurre dal Metodo Classico della Cantina oltrepadana e che hanno elogiato il Cruasé. La manifestazione è stata organizzata dal Civ Luce a San Siro e dall’associazione Vini in Teatro con ConfCommercio e Federazione Naz. Assoc. Agenti e Rappresentanti di Commercio.
RIVANAZZANO TERME - Se il 2011 è stato l’anno della riuscitissima seconda edizione di “Rivaleggendo” la fiera del libro del territorio pavese, ritorna quest’anno il tradizionale appuntamento con il Premio Biennale Letterario Nazionale di poesia e narrativa “Comune di Rivanazzano Terme” organizzato dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” e dell’Amministrazione Comunale, con il patrocinio della Provincia di Pavia. La formula generale del concorso non cambia rispetto alle passate edizioni, visto il gradimento sempre crescente che il premio riscuote fra scrittori e poeti di tutta Italia. Quest’anno, del resto, l’organizzazione ha voluto introdurre nel bando una novità: la sezione dedicata ai giovani poeti fino a 14 anni di età. In breve, il Premio Letterario si divide in tre sezioni: “Poesia”, a tema libero; “Narrativa”, riservata a racconti sul tema “Ricordi di scuola” e dedicata alla memoria dello scrittore e giornalista Giovanni Mosca”;
Concorso letterario “Poesia Junior”, a tema libero e riservata ai giovani talenti fino a 14 anni di età. Per tutte e tre le sezioni sono previsti premi in denaro per i primi tre classificati; la Giuria, composta da scrittori, giornalisti e addetti ai lavori, potrà attribuire altri riconoscimenti e attestazioni di merito. La scadenza per la presentazione delle opere è fissata al 15 settembre 2012. Il bando completo del concorso è disponibile presso la Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme (alla quale è possibile rivolgersi per informazioni, tel. 0383.91565) ed è scaricabile dal sito www.comune.rivanazzanoterme.pv.it. Le opere vincitrici saranno oggetto di pubblica lettura durante la cerimonia di premiazione del concorso che si terrà presumibilmente intorno alla metà di novembre. Con questa iniziativa l’Amministrazione Comunale e la Biblioteca di Rivanazzano Terme vogliono offrire un valido aiuto a tutti coloro che desiderano mettersi in gioco e fare conoscere il proprio talento.
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Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Alla fine dell’anno pastorale Mons. Canessa ha presentato una riflessione sul tema della carità
Incontro dei diaconi permanenti con il Vescovo in Seminario TORTONA - Giovedì 17 maggio i diaconi permanenti della diocesi di Tortona, con le proprie mogli, come di consueto alla fine dell’anno pastorale, si sono ritrovati in seminario con il proprio vescovo Mons. Martino Canessa. Alle ore 17 vi è stata l’accoglienza; alle ore 17,30 la recita dei Vespri della VI settimana di Pasqua cui ha fatto seguito la riflessione tenuta da Mons. Vescovo sul tema “La Carità”. “Due rilievi - ha detto il Vescovo - vorrei fare, prima di parlare della Carità; due rilievi su modi di pensare, che fanno parte del nostro bagaglio culturale quotidiano…” Primo rilievo: la constatazione, o la sensazione, che amare da cristiani, soprattutto in certe situazioni molto problematiche, è difficile, e secondo certuni addirittura impossibile… Ci si giustifica col dire: “Sì, sì… parla ben bene il vangelo… però…”, e dietro quel “però” c’è appunto la convinzione che il vangelo punta troppo in alto rispetto alle nostre possibilità, e quindi - se non lo si mette
in pratica - ci si sente in qualche modo giustificati… Ma viene anche da domandarsi: possibile che Dio che è Padre sapiente - chieda ai suoi figli di fare passi più lunghi delle loro gambe? L’altro rilievo invece è una semplice questione di linguaggio e riguarda le parole “carità” e “amore”: qual è che si deve preferire? Di solito si pensa che la carità è l’atteggiamento che si assume nei confronti di chi è nel bisogno: poveri, mala-
ti, persone che versano in stato di necessità di qualche genere… o addirittura la cosa, l’oggetto, che colma quella necessità (la carità allora sarebbe un vestito per chi è senza, un panino per chi ha fame, o denaro per chi è al verde…). Mons. Vescovo illustra queste problematiche che nella nostra diocesi vengono affrontate egregiamente (se pure con qualche difficoltà) dalla Caritas, dalla casa d’accoglienza interpar-
Spettacoli e moda a Serravalle con il Gruppo MacArthurGlen
rocchiale che distribuisce vestiari e alimentari ai più bisognosi, dei frati cappuccini che distribuiscono i buoni pasto e infine dal dormitorio dove si può anche usufruire delle docce per la cura della persona. Sua Eccellenza ci accompagna nella riflessione con la lettera di San Paolo ai Corinzi dove vi erano due comunità lacerate da contrapposizioni interne… Insomma, una chiesa divisa che aveva smarrito il senso
della fraternità e della condivisione. “Aspirate ai carismi più grandi! E io vi mostrerò una via migliore di tutte. Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova. La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. Queste
dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!” (1Cor 12,31 - 13,13). I primi versetti ripetono e ribadiscono in forme diverse una stessa conclusione: la presenza della carità o la sua assenza non determinano semplicemente modi diversi di essere cristiani, non è qualcosa di facoltativo, di accessorio la carità, ma la sua presenza fa sì che uno sia cristiano e la sua assenza impedisce a chiunque di essere cristiano. Senza la carità, tutto quello che un cristiano possiede o fa è insignificante. In questa riflessione sua Eccellenza ha voluto imprimere nella nostra mente di non comportarci come gli abitanti di Corinto, che il nostro impegno cristiano traspaia e si veda fuori; l’energia divina della carità impregni tutta la nostra persona: mente e cuore, riflessione e azione, pensieri ed opere. Prima di condividere in fraternità la cena comunitaria ancora un’ultima preghiera con la recita del rosario. Giuseppe Capozzi
Dal 26 al 30 maggio gli allievi dei corsi annuali saranno a Novi
Shopping e musica in arrivo all’Outlet Saggi musicali dell’istituto di Vignole
I dirigenti dei cinque centri del Gruppo McArthurGlen durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative dell’estate 2012
SERRAVALLE SCRIVIA - L’estate che, si spera, presto arriverà, per il Serravalle Designer Outlet McArthurGlen sarà all’insegna di un binomio vincente e allettante: “Shopping & Musica”. Due elementi che coniugano alla perfezione la filosofia del Gruppo leader in Europa nel settore outlet. Serravalle Designer Outlet si prepara ad ospitare eventi di grande qualità e spessore culturale. A partire dal Vintage Fashion Festival, una grande rassegna che si terrà dal 18 al 24 giugno e che sarà caratterizzata dall’esposizione e vendita di abiti e accessori vintage in collaborazione con l’archivio storico di A.N.G.E.L.O., di Angelo Caroli, uno dei massimi esperti di Vintage che ha lavorato con i più noti stilisti a livello internazionale e partecipato a moltissime produzioni cinematografiche. Il festival sarà accompagnato dalla mostra “II Giro del Mondo in 80 foulard” che presenterà per la prima volta
un’incredibile collezione di foulard originali, autentici degli anni ’40, ’50 e ’60, provenienti dalle nazioni di tutto il mondo, dall’Alaska al Cile, dall’Islanda al Sud Africa, passando per l’Italia e la Cina, fino alla Tasmania, esposti come veri e propri quadri divisi per area geografica. Accanto ad un evento nuovo e molto originale, si prosegue con una tradizione ormai consolidata: i concerti del Summer Music Festival, grande evento di richiamo internazionale giunto all’ottava edizione, che quest’anno si terrà dal 27 luglio al 5 agosto in partnership con RDS Radio Dimensione Suono. Un appuntamento ormai imperdibile per tutti gli appassionati di musica jazz e non solo. Il 4 agosto sul palco di Serravalle salirà una leggenda del calibro di Gloria Gaynor, che si esibirà in Italia in esclusiva per McArthurGlen. I concerti live, con ingresso gratuito, prevedono la pre-
senza di grandi nomi della musica italiana e internazionale. Tra i principali concerti in calendario si inizia il 27 luglio con Peppe Servillo, leader degli Avion Travel, con lo spettacolo musicale “L’amante perduta” in collaborazione con Javier Girotto ai sassofoni e Natalio Mangalavite al piano, il 28 luglio sarà la volta di Birèli Lagrène, il più bravo e virtuosistico erede della tradizione del “Jazz Manouche” nonché uno dei più grandi chitarristi viventi, il 29 luglio arriva Eddie Palmieri, considerato il più alto esponente del “Latin Jazz”. Il 4 agosto e il 5 agosto saranno protagoniste le donne: prima Gloria Gaynor, artista di fama internazionale e protagonista della scena musicale degli anni settanta e poi Nina Zilli, un talento affermato nel panorama della musica italiana d’autore. Sarà davvero un’estate all’insegna dello stile, della passione per lo shopping e della musica, da vivere al Designer Outlet di Serravalle, fiore all’occhiello del Gruppo Gruppo McArthurGlen, leader in Europa nel settore outlet, capace di offrire prodotti delle migliori firme a prezzi ridotti fino al 70% in un’atmosfera ricca di emozioni. Il ricco calendario di appuntamenti per l’estate 2012 coinvolgerà anche gli altri quattro Centri McArthurGlen a Noventa di Piave, Marcianise in provincia di Caserta, Castel Romano e Barberino del Mugello in Toscana. d.c.
VIGNOLE BORBERA Dopo il successo del saggio dei piccoli cantori della Scuola dell’Infanzia parrocchiale “Vittorio Cauvin”che venerdì scorso, presso la sala espositiva di Vignole Borbera, hanno dato prova delle tante conoscenze acquisite durante il laboratorio di propedeutica musicale organizzato dalla scuola in collaborazione con l’associazione musicale “Alfredo Casella” e tenuto da Raffaella Tassistro, gli appuntamenti musicali firmati “Casella” continuano. Grande attesa per i saggi degli allievi dell’istituto musicale “Casella”, i 200 allievi di musica stanno ultimando in questi giorni le prove per le esibizioni che si terranno il 26 maggio e il 27 maggio con doppio appuntamento alle ore 16.30 e alle
ore 21 e, martedì 29 maggio e mercoledì 30 maggio alle ore 21 presso l’Auditorium della Biblioteca di Novi nell’ambito della rassegna concertistica MusicaNovi 2012 organizzata dall’associazione “Alfredo Casella” di Novi in collaborazione con il Comune, la Regione Piemonte e la Fondazione CRTorino. Durante le quattro giornate si alterneranno e si susseguiranno gli allievi di tutte le class. La maratona musicale inizia sabato 26 maggio alle ore 16.30 con la classe di canto di Åsa Marcusson, alle ore 21 sarà la volta delle classi di flauto di Tiziana Calì, di chitarra classica di Katsumi Nagaoka, di canto e del Laboratorio corale preparato da Erik Bosio. Domenica 27 maggio alle ore 16.30 si alterneranno gli
allievi della classe di chitarra classica di Marco Romanelli con quelli della classe di canto, alle ore 21 si esibiranno la classe di pianoforte seguita da Olga Tarasevich e quella di canto. Martedì 29 maggio la serata avrà inizio con la classe di propedeutica musicale e il coro di voci bianche preparati da Raffaella Tassistro, seguiranno le classi di violoncello di Luciano Girardengo, di flauto, di corno di Claudio Pavesi e di canto. Il 30 maggio ultimo appuntamento che vedrà l’esibizione della classe di pianoforte, di tromba, di violino, di batteria e di canto. Tutte le classi saranno accompagnate al pianoforte da Alessandro Trespioli, Letizia Poltini e Erik Bosio. L’ingresso ai saggi sarà gratuito.
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IL POPOLO
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CASTELNUOVO - VAL GRUE -
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(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 maggio 2012 Giovedì 24 maggio: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 25: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 26: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 27: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)
Lunedì 28: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); dalle ore 15.30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 29: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 30: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 27 maggio 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
Da domani a domenica il programma della rassegna dei sapori e dei prodotti
I funerali a Garbagna con il Vescovo
“AssaggiaTortona... e dintorni” si rinnova
La morte di don Tamburelli
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30
Piazza Malaspina a Tortona
TORTONA - Da venerdì 25 a domenica 27 maggio torna l’appuntamento con “AssaggiaTortona e dintorni”. Questa edizione sarà realizzata grazie al prezioso contributo concesso dalla UBI Banca Regionale Europea, sponsor dell’evento che sarà organizzato in collaborazione con “La Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonese” e con l’Unione Commercianti di Tortona che ne curerà l’allestimento con gazebo caratteristici. “AssaggiaTortona… e dintorni” torna nel centro cittadino, in via Emilia, piazza Malaspina (nella foto), piazza Gavino Lugano e nelle aree limitrofe. La manifestazione inizierà domani venerdì 25 maggio, alle ore 17, con l’apertura degli stand. Alle ore 18, in via Carducci, si terranno brevi corsi di cucina gratuiti a cura dell’associazione “Io cucino italiano”. Alle ore 21 si terrà la rassegna “AscoltaTortona”, con i gruppi musicali si esibiranno in concerto. In piazza Malaspina suoneranno “I Malassortiti” con musica jazz manouche mentre in Piazza Gavino Lugano ci saranno i “Bug Trio”. Sabato 26 maggio alle ore 9, in piazza Duomo, farà tappa il Gran Tour 2012. L’iniziativa, organizzata e promossa dalla Regione
Piemonte e anch’essa parte del Progetto di Sistema Urbano, vedrà la presenza in città di un folto gruppo di turisti provenienti da Torino e zone limitrofe che visiteranno i maggiori beni del patrimonio cittadino e potranno degustare le tipicità locali. Alle ore 18, in via Carducci, si terranno brevi corsi di cucina gratuiti a cura dell’associazione “Io cucino italiano”. Alle ore 21 si terrà la rassegna “AscoltaTortona”, con i gruppi musicali si esibiranno in concerto. In piazza Malaspina ci sarà “L’officina del dialetto” mentre in Piazza Gavino Lugano suoneranno i “Matteo Prefumo trio” con musica jazz. Gli stand saranno aperti dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 22. Domenica 27 maggio gli stand apriranno alle ore 10. con l’apertura. Alle ore 18, in via Carducci, si terranno brevi corsi di cucina gratuiti a cura dell’associazione “Io cucino italiano”. Alle ore 18.30 proseguirà la rassegna “AscoltaTortona”, con i gruppi musicali si esibiranno in concerto. In piazza Malaspina suoneranno i “Trio Quater”. Gli stand chiuderanno alle ore 22. Nelle due piazze, piazza Malaspina e piazza Gavino Lugano, saranno allestite aree per degustare piatti tipici, tra
cui i famosi agnolotti e la tradizionale farinata. Durante le giornate della rassegna sarà possibile visitare le due mostre che sono state allestite presso Palazzo Guidobono. “Tortona che mi piace, Tortona che amo” è l’esposizione degli elaborati degli alunni delle scuole cittadine. Si tratta di un progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, realizzato nell’ambito di un piano regionale più ampio denominato “Tortona tra storia, cultura e natura”. Ogni scuola, rappresentata nel Consiglio Comunale dei ragazzi, ha individuato un’area della città che ha suscitato interesse e gradimento negli studenti, in particolare vie e piazze di recente intitolazione o legate a personaggi illustri del tortonese, aree verdi, come l’area Silvi e i Parchi dello Scrivia, del Castello e della Lucciola, monumenti storici e luoghi ricchi di fascino. Al fine di consentire l’allestimento della mostra, nel corso dell’anno, si sono tenuti incontri storici e cultori del territorio, come Pino Decarlini, Armando Bergaglio, Michela Ricco, Gianni Rossi, Giampaolo Bovone, Alfio Contarino, Alessio Marino, Bruno De Faveri, ai quali va il ringraziamento dell’amministrazione comunale. I ragazzi hanno, inoltre, fatto visite guidate della città, letture di mappe e carte topografiche, interviste, raccolte di testimonianze e foto d’epoca, il tutto finalizzato alla produzione di materiale video, informatico, cartaceo, fotografico ed espressivo che sintetizza l’interesse e l’attenzione dei bambini e dei ragazzi verso la città in cui vivono. “Made in Tortona reloaded”, vetrina dell’economia tortonese, è l’altra mostra allestita a Palazzo Guidobono fino al 3 giugno. La mostra vuole ripercorrere la storia della
festa e della fiera di Santacroce. Un avvenimento importante per la vita cittadina che, nel tempo, ha rappresentato non solo un momento di incontro, svago e divertimento per la popolazione tortonese, ma soprattutto un’importante vetrina per le attività economiche della città: dalle prime fiere che si tennero tra il seicento e l’ottocento in cui venivano per lo più esposti prodotti agricoli e bestiame, si è passati a quelle di fine ottocento ed inizio novecento in cui comparvero le prime attività industriali della zona, sino ad arrivare alla seconda metà del secolo scorso in cui l’economia tortonese sfruttava l’importante “vetrina” per reclamizzare la produzione locale ai numerosi visitatori, provenienti non solo dal Piemonte ma anche dalle regioni limitrofe. La fiera è stata uno specchio fedele del progresso economico della città, che conobbe un momento d’oro tra il 1960 e il 1980, seguito da un lento declino, che causò, alla fine dello scorso millennio, la scomparsa della mostra espositiva, riconducendo i festeggiamenti di Santa Croce ad una mera fiera con la presenza delle sole bancarelle ambulanti e dei giostrai. Accanto all’aspetto economico che ha caratterizzato la fiera durante tutto il novecento, è importante non sottovalutare quello culturale e sociale. Santa Croce, infatti, ha raccolto per anni numerose iniziative ricreative, culturali, sportive, che hanno visto il coinvolgimento di un gran numero di tortonesi, spesso organizzati in associazioni quasi sempre composte da volontari che hanno messo a disposizione della città la loro opera e il loro ingegno per l’organizzazione di manifestazioni che molte volte hanno fatto la storia della città. p.s.
Le rose in passerella al castello di Montegioco MONTEGIOCO - Domenica 13 maggio i ragazzi di Montegioco, già conosciuti per collaudati progetti locali, hanno vissuto nel paese un altro piacevole e inconsueto pomeriggio. L’iniziativa, dal titolo “Le rose al castello di Montegioco”, organizzata dal Comune e dalla Pro Loco in collaborazione con la classe V dell’Istituto Agrario “C. Gallini” di Voghera, è inserita in un progetto volto a coinvolgere i giovani nell’ allestimento di proposte culturali legate al territorio; l’incontro si è svolto nel suggestivo castello di Montegioco per gentile concessione della famiglia Rossi. Gli alunni della scuola vogherese hanno riferito in merito ai loro studi sulle rose antiche a cui sono seguiti approfondimenti di esperti riguardo alle proprietà della famiglia delle rose. Franco Toncini ha descritto le qualità
dei macerati glicerici e gli effetti della rosa canina sull’organismo, Mirella Arlandi Bidone ha fatto conoscere gli effetti benefici di piante e fiori e Cristiana Franchini ha trattato di cosmesi, tisane e decotti realizzati con il profumato fiore. Pia Giani ha poi illustrato le
modalità di coltivazione della rosa canina e della raccolta dei frutti. A rallegrare la manifestazione anche stand di espositori che hanno proposto prodotti legati al tema della rosa. Degna di nota la mostra fotografica “Le rose di Marta Semino a passeggio tra i giardini della Val Grue” dove ogni fiore fotografato esprimeva la propria unicità anche grazie all’accostamento di appropriati aforismi. Si continuerà a coltivare, cogliere e regalare rose, ma dopo una domenica così avvincente lo faremo con più consapevolezza, grazie a questi giovani e agli adulti che credono in loro e che li “educano al culto della bellezza” come proponeva il grande Karol Wojtyla. Il pomeriggio si è concluso con un originale e invitante buffet preparato con fiori ed erbe del territorio. Valeria Sala
GARBAGNA - C’era davvero tanta gente giovedì 17 maggio nella parrocchiale di Garbagna per i funerali del parroco don Lino Tamburelli. Ormai gli abitanti del paese e del circondario lo percepivano come uno di loro; una costante preziosa nella vita delle famiglie e delle persone. Lo hanno rimarcato con convinzione il Sindaco Natalino Ormelli nel saluto di commiato e il Vescovo Mons. Martino Canessa nell’omelia. Infatti don Lino Tamburelli giunse a Garbagna nel lontano 1952 in qualità di vice-parroco e non l’abbandonò più. Addirittura i suoi legami si intensificarono quando, nel 1966, alla morte del parroco don Stringa, ne assunse la successione. Nel 1954 ebbe in cura pastorale anche la piccola parrocchia di Montebore che conservò fino alla morte. Questo piccolo gregge lo volle suo per sempre e lo custodì con premura, geloso della sua paternità autoritativa, che non volle mai cedere a nessuno e che esercitò in pienezza fino alla fine. Il culto alla Madonna del Lago lo vide convinto e fedele nelle tradizioni ricevute dagli avi: fu un devoto della Madonna, onorata
Don Lino Tamburelli nel Santuario della Madonna del Lago a Garbagna durante un incontro dell’AC
nell’antico santuario dalla sua gente e dalle popolazioni che abitano le valli viciniori. Gli ultimi anni della sua esistenza sacerdotale furono contrassegnati dalla malattia, dalla conseguente degenza prolungata negli ospedali, che accettò sempre con grande dignità. La morte lo colse nell’ospedale di Tortona martedì 15 maggio. Don Lino nacque a Fabbrica Curone il 22 aprile 1927; fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1952 da Mons. Egisto Domenico Melchiori; i suoi funerali sono stati celebrati a Garbagna dal Vescovo Mons. Martino Canessa con un bel numero di sacerdoti concelebranti.La sepoltura a Fabbrica Curone nella tomba di famiglia. r.b.
Alzano e le torte per l’Africa
ALZANO SCRIVIA - Da alcuni anni, la parrocchia di Alzano Scrivia organizza in primavera la vendita benefica delle torte, denominata “Una Torta per l’Africa” il cui ricavato è devoluto per l’adozione a distanza sostenuta dalla parrocchia. Da parecchi anni, la parrocchia ha sottoscritto un’adozione a distanza con la missione di Maputo in Mozambico, dove opera la condiocesana Suor Maddalena Serra, originaria di Torricella Verzate. E’ un appuntamento che vede coinvolta la quasi totalità delle famiglie alzanesi: infatti, le torte sono cucinate da molte signore che offrono i loro dolci e che sono venduti, dopo la celebrazione domenicale, sul sagrato della chiesa. Domenica 13 mag-
gio si è ripetuta questa bella iniziativa. Nonostante l’inclemenza del tempo è stato allestito il banco di vendita con i dolci più diversi e la partecipazione è stata alta. Tutte le torte preparate sono state vendute. I parrocchiani di Alzano sono affezionati a Suor Maddalena e ai due bambini che sono oggetto della loro adozione. Inizialmente l’adozione aveva riguardato una ragazza rimasta orfana e bisognosa di assistenza. Questa si è trovata in condizioni di grave disagio avendo avuto due bambini da padri diversi ed è deceduta l’anno scorso lasciando i bambini medesimi alle cure della sorella. L’aiuto della parrocchia serve a questa ragazza per il mantenimento degli stessi e di se stessa. Un ringraziamento va a tutte le persone che hanno aderito all’iniziativa, ai numerosi fedeli di Molino dei Torti che la domenica frequentano la chiesa e che si sono anch’essi sentiti coinvolti in questo nobile gesto di aiuto e al diacono Ernesto Stramesi che di questa iniziativa, unitamente ad Anna Maria Cassola, è stato sempre sostenitore e guida.
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I suoni e le voci della tradizione rivivono nel fine settimana in Val Curone
Seconda edizione di “Sunadù” a Montacuto
MONTACUTO - Sabato 26 e domenica 27 maggio tornerà a Montacuto un appuntamento molto apprezzato lo scorso anno, “Sunadù, suoni e voci dalla tradizione a oggi”. Giunta alla seconda edizione, la manifestazione ideata per riscoprire la musica e le danze delle valli, celebrerà in particolare il piffero, strumento legato alle danze di coppia quali giga, monferrina, piana e povera donna. Quest’anno “Sunadù” intende diffondere anche melodie provenienti dalla vicina Francia. Si tratta della “Bal Musette”, un genere musicale che si avvicina alla danza del nostro piffero, na-
to dall’incontro tra due musicisti, un francese e un immigrato italiano, i quali formarono il duo cabrette - fisarmonica “Charlot et Toinou”. Sabato 26 maggio la manifestazione avrà inizio alle 17 con il saluto delle autorità; seguirà “Le Bal Musette, la giga dell’Appennino incontra la Bourrée” con interventi di Stefano Valla e Michel Esbelin. Sarà poi ricordato Giuseppe Dusio “Pino” di Gremiasco, nato nel 1912 e morto nel 1965; apprezzato pifferaio fu allievo di Giacomo Sala “Jacmon” e si fece accompagnare dai fisarmonicisti Severino Tamburelli “Siveron” e Giacomo
Davio “Mini” ricordato nella scorsa edizione. Sarà ripercorsa la sua figura con testimonianze e aneddoti, cui seguirà la consegna di una targa commemorativa alla famiglia. Alle 18 concerto del duo Esbelin Simonnin (cabrette e accordeon) e del duo Stefano Valla e Daniele Scurati (piffero e fisarmonica). Alle 19.30 cena a base di piatti tipici, salame Nobile del Giarolo, Montebore e vini tipici. Dalle 21 si potranno ballare le danze tradizionali con tutti i suonatori presenti. Domenica 27 la kermesse proseguirà alle 15 con “Le torte in festa”, consolidato evento che propone de-
gustazione di torte dolci e salate, tanto apprezzate negli anni precedenti. Il pomeriggio sarà allietato dalle musiche della Bal Musette e della giga con il Coro “Voci di Confine” di Romagnese. “Sunadù” è organizzato dal Comune di Montacuto con il sostegno della Comunità Montana Terre del Giarolo, del Comune di Gremiasco, della Fondazione CRAlessandria, della Provincia e della Regione e con il sostegno del Comune di Volpedo, dell’associazione Pellizza da Volpedo, di UNPLI e dell’associazione Musa. La Pro Loco di Montacuto, domenica 10 giugno, presenterà un altro pomeriggio all’insegna della danza e dell’allegria con “Pane e musica”: saranno offerte degustazioni di pane e altri prodotti cotti nel forno a legna, abbinati ai vini e agli ottimi prodotti locali. Torna quindi la cucina contadina che ogni anno viene proposta e accolta con entusiasmo. In più sarà possibile seguire lezioni di danza gratuite al suono del piffero e della fisarmonica di Stefano Buscaglia e Ettore Molini. Saranno eseguiti balli tradizionali dell’Appennino con la partecipazione dei ragazzi della “Biblioteca danzante” di San Sebastiano Curone. Valeria Sala
Le celebrazioni in onore di san Luigi Orione TORTONA - La Basilica Santuario Madonna della Guardia di Tortona si è vestita a festa. Otto anni fa, il 16 maggio 2004, don Orione veniva proclamato Santo da Papa Giovanni Paolo II. La Famiglia Orionina ricorda sempre con grande commozione e gioia quel giorno solenne. Già dal mattino di mercoledì 16 maggio, i fedeli si sono recati intorno all’urna del Santo per chiedere grazie e benedizioni. Le numerose celebrazioni hanno offerto ai fedeli la possibilità di acostarsi al banchetto della Parola e del Pane. Alle ore 7, don Alessio Cappelli ha presieduto la concelebrazione rivolta in particolare ai sacerdoti della Congregazione. Alle ore 8,
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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ha presieduto don Aurelio Fusi, il quale ha predicato il triduo in preparazione alla festa. Alle ore 9.30, la Messa “di famiglia”, voluta e presieduta dal Superiore Generale don Flavio Peloso con gli anziani, gli ammalati e i disabili del Piccolo Cottolengo, del Centro Mater Dei e le Suore di Casa Madre. Da Milano sono giunti i pic-
coli della casa di Cusano Milanino. Alle ore 11 il Santuario si è riempito di giovani, provenienti dalla scuola tortonese del San Giuseppe, accompagnati dalle suore e dai loro insegnanti. Ha presieduto l’Eucaristia il vicario generale della Diocesi mons. Pier Giorgio Pruzzi. Nell’omelia ha sottolineato alcuni punti della vita di don
Volontariato: una risorsa per la società TORTONA - A Tortona l’A.VO.CA.TO (Associazione Volontari della Caritas Diocesana di Tortona) in collaborazione con la Consulta del Volontariato di Tortona organizza una conferenza dedicata al mondo del non profit dal titolo “Volontariato: una risorsa per sé e per gli altri”. L’evento si svolgerà sabato 26 maggio, dalle ore 10, presso la Sala della Fondazione CRTortona. La conferenza si prefigge di offrire un quadro dettagliato ed esaustivo sul ruolo sociale dello sfaccettato mondo del volontariato, ossia, di quel “popolo” di persone che ha scelto di dedicare parte del proprio tempo, a titolo assolutamente gratuito, alla società in cui viviamo, impegnandosi in uno dei molteplici settori del no profit: sanitario, socio-assistenziale, tutela animale, protezione civile, volontariato culturale, ambientale, impegno civile.
In particolare il programma della conferenza del 26 maggio prevede, dopo i saluti dei rappresentati del Comune di Tortona e del presidente della Consulta Comunale del Volontariato, l’intervento, alle ore 10.30, di Rossella Semplici, psicologa clinica e di Quirino Quisi, specialista in psichiatria e psicoterapeuta, autori del libro “Il Volontariato”. Seguirà, alle ore 11.30 un dibattito aperto al pubblico presente. La conclusione della conferenza, che gode del patrocini del Comune di Tortona e della Fondazione CRTortona e del supporto del CSVA, è prevista per le ore 12. Il dibattito è aperto a tutta la comunità, in particolare a quanti vogliono approfondire la conoscenza del mondo del volontariato, “perno” di una crescita sociale che mira al benessere di tutti, nessuno escluso. m.b.
Orione, invitando i ragazzi a ricorrere alla preghiera particolarmente per intercessione della Vergine tanto cara ed invocata dal Santo. Nel pomeriggio il rettore don Maragno, ha guidato l’adorazione eucaristica e il canto del vespro con una preghiera speciale per le vocazioni. Alle ore 18, il solenne Pontificale presieduto dal card. Elio Sgreccia. Alle ore 21, mons. Andrea Gemma vescovo orionino ha presieduto la celebrazione conclusiva. Dal cielo don Orione possa sempre proteggere e benedire la Congregazione e la Diocesi facendo fiorire numerose e sante vocazioni religiose, sacerdotali e missionarie. Fabio Mogni
IN BREVE CARABINIERI / TORTONA Lutto per il Luogotenente Mario Giardino Si sono svolti domenica 13 maggio, al mattino, a Villafaletto (CN), i funerali di Tersilla Cavallo ved. Giardino, di anni 85. La mamma, sofferente già da alcuni mesi, era ricoverata presso la Casa di Riposo. Lascia, oltre al figlio Mario, Giancarlo, Franca e Roberto. Ai funerali hanno partecipato, in rappresentanza della Compagnia tortonese, il Capitano Giorgio Sanna, il Maresciallo Maurizio Ierardi, il carabiniere Luigi Tanzola, per l’Arma in congedo il presidente Pierluigi Deriu, il consigliere Raffaele Delle Donne e il socio Rosario Maimone.
ASSOCIAZIONI / TORTONA Convegno ex allievi del Dante Domenica 27 maggio si terrà il convegno annuale degli ex allievi della scuola Dante, presso il Centro Mater Dei di Tortona. Il programma prevede alle ore 9,30 il ritrovo e alle ore 10 la riflessione a cura del Direttore Piccolo Cottolengo di Milano don Dorino Zordan, ultimo Preside del Dante. Seguiranno gli interventi dei Superiori, delle autorità e dei partecipanti. Dopo la foto di gruppo, alle ore 11,30 la S. Messa e a seguire il pranzo (per il pranzo è gradita la prenotazione al numero 335.261605).
TRADIZIONI / GUAZZORA
Frammenti di vita del tempo passato Sabato 26 maggio, alle ore 21, nella chiesa di Guazzora si terrà una serata di ricordi dal titolo “Ar Me Païs - Frammenti di vita della vecchia Guazzora”. Saranno presentate alcune poesie dialettali e proiettato il cortometraggio sulla vita contadina dei primi anni ’50 girato da Beppe Facci Tosatti nel 1953. I protagonisti del filmato sono i Maestri Pietro De Giovanni e Italo Purcu e le persone che vivevano a Guazzora in quegli anni del dopoguerra. Durante la serata sarà presentato l’opuscolo sulla famiglia De Giovanni curato da un gruppo di guazzoresi coordinati dal diacono Ernesto Stramesi. La serata si concluderà con alcuni canti dialettali composti dal Maestro De Giovanni e che, in modo allegro, faranno gustare e apprezzare un mondo che non soffriva dello stress e dove la disponibilità reciproca era la regola di vita.
EVENTI / TORTONA Porte Aperte al CIOFS Il “CIOFS/FP Piemonte San Giuseppe” apre le porte del suo centro. Martedì 29 maggio, dalle ore 16.30 alle 18.30, gli insegnanti e gli alunni del Centro di Formazione realizzeranno due laboratori attivati quest’anno: vendite, informatico e Simulimpresa. Ai partecipanti sarà offerto un simpatico gadget realizzato dagli allievi del corso operatore ai servizi di vendita e un gustoso buffet preparato dal corso di cucina.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La poesia di Rita Pizzorno a Caleidoscopio Sarà dedicato alla poesia contemporanea l’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” di domenica 27 maggio alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio intervisterà la poetessa genovese Rita Parodi Pizzorno, autrice della silloge “Imago Poetae II”, (ed. Serel International). La scrittrice introdurrà e leggerà i testi, che saranno accompagnati da musiche scelte ad hoc. L’appuntamento sarà trasmesso anche martedì 29 maggio, sempre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
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LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME
SANGUE DONATO VITE SALVATE
Fossati dal 1906
Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA
Via Emilia, 35 - Tortona
dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327
Tel. (0131) 861063
Giovedì 24 maggio 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;
VAL
Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.
Farmacie di turno aperte dal 24 al 30 maggio 2012 Giovedì 24 maggio: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 25: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Sabato 26: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 27: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166)
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 28: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Martedì 29: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Mercoledì 30: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Edicole aperte domenica 27 maggio 2012 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.
Il Vescovo benedice i lavori nel santuario dedicato al patrono di Silvano d’Orba Si svolge a Novi la fiera dell’editoria
Restaurato il campanile di San Pancrazio “Librinmostra 2012” SILVANO D’ORBA - Anche quest’anno, il 12 maggio, il nostro Santo ci ha benevolmente favorito, permettendoci di salire al colle con il santuario a lui dedicato, nonostante nuvole minacciose solcassero qua e là il cielo. Di buon mattino la processione con la statua di San Pancrazio si è avviata, sorretta dalle preghiere di don Angelo Vennarucci e di numerosi fedeli; i portatori, particolarmente in forma, parevano non accusare la fatica e procedevano veloci lungo il sentiero, tra il folto verde, alternato a squarci di splendide vedute panoramiche. Era bello, suggestivo ed emozionante avanzare tra volti amici, sul sentiero dei nostri padri, confortati dalla presenza quanto mai viva ed autentica di quanti un tempo ci amarono e che, ora, sono con il “Padre”. Al nostro arrivo grandi applausi ed elogi per i portatori e la statua che è entrata trionfalmente nel santuario, addobbato, con gusto ed elegante semplicità. Don Angelo ha celebrato la S. Messa e si è dichiarato colpito dalla determinazione con cui tanti preparano con fatica e impegno questa festa; ciò fa onore al paese. “I nostri avi - ha aggiunto, vivevano la fede, spesso, nell’ignoranza delle scritture, ma nella preghiera quotidiana, semplice e sentita. Noi siamo in grado di fare altrettanto? Di testimoniare la fede e di spiegare i motivi di questa scelta religiosa? Occorre guardare dentro di noi e, ispirati dallo Spirito Santo, leggere la Bibbia per proclamare a voce alta il nostro credo, in pienaconsapevolezza”. Salutato con il consueto affetto il Vescovo mons. Martino Canessa, alle 10.30 i fedeli si sono radunati per l’inaugurazione del restauro del campanile. Mons. Alessandro Cazzulo ha ringraziato in primo luogo il Signore, poi il Vescovo, il Sindaco, i tecnici, gli “Amici di San Pancrazio” e tutti coloro che hanno dato il loro contributo per l’importante intervento. Il Sindaco, Ivana Maggioli-
no, ha aggiunto come ciò sia stato possibile grazie anche al sostegno del Comune di Silvano d’Orba e ha ricordato come il suono delle campane scandisca i ritmi della vita sociale del paese, sia religiosa sia civile. L’architetto Michele Dellaria, poi, ha illustrato brevemente la storia del santuario
per concludere con la descrizione degli importanti lavori svolti (pulitura della parte basamentale, grosso intervento nella zona campanaria, rivestimento in rame, protezione fulmini). Al termine, il Vescovo ha invocato la protezione divina su tutti coloro che hanno collaborato per la realizza-
zione di questo ambizioso progetto. Nella sua omelia, durante la S. Messa, ha ribadito il suo affetto per i confratelli presenti e per tutti noi che sappiamo mantenere il senso religioso della ricorrenza. Si è interrogato sui motivi che hanno spinto tanti ad impegnarsi per il restauro del campanile, indiduandone tre: rispetto per gli antenati, amore profondo per il proprio paese e la fede sincera. Ascoltiamo sempre con piacere le sue parole, perchè sanno giungere direttamente al cuore. Dopo il pranzo, frequentantissimo, in cui si sono gustate le specialità preparate con la solita maestria dagli “Amici di San Pancrazio”, la Messa e la processione di ritorno. Quest’anno i fedeli erano veramente numerosi e partecipi anche domenica 13 maggio per la processione lungo le vie del paese. C’erano pure i crocifissi delle confraternite a renderla più suggestiva, mentre la banda scandiva il passo con allegre marcette. I festeggiamenti si sono conclusi il lunedì con la tradizionale fiera, arricchita dalla presenza dei soci della Pro Loco che cucinavano gustosa farinata ed offrivano squisiti dolci. Siamo veramente grati al nostro Santo che costantemente ci protegge, anche quando non ce ne accorgiamo. La nostra sia, quindi, una preghiera sincera di ringraziamento. Maria Ausilia Piano
Il bilancio della società SRT novese NOVI LIGURE - Lo scorso 27 aprile si è svolta l’assemblea dei Soci di SRT (Società Recupero e Trattamento Rifiuti) di Novi Ligure che ha approvato all’unanimità il Bilancio d’Esercizio 2011, chiuso con un utile netto di 60.583,75 euro e un valore complessivo della produzione di 13.273.354 euro. Nel corso dell’assemblea il Presidente di SRT, Manuel Elleboro, ha evidenziato il significativo risultato ottenuto dalla Società che ha chiuso in utile, pur applicando tariffe decisamente conte-
nute, a tutto vantaggio dei comuni soci e, di conseguenza, dei cittadini, e nonostante il periodo di crisi che ha causato, anche nel settore dei rifiuti, una evidente contrazione dei ricavi. Il presidente ha ricordato, inoltre, che SRT trasferisce ai comuni soci il ricavato della cessione della carta, della plastica e del vetro raccolti in maniera differenziata, per un importo, per l’anno 2011, di 1.041.041,65 euro contribuendo all’ulteriore contenimento dei costi sostenuti dai cittadini e premiando i co-
muni che maggiormente si sono impegnati nella raccolta differenziata. SRT prosegue, inoltre, con l’importante programma di investimenti impiantistici, con la realizzazione delle nuove discariche e del digestore anaerobico, che garantiranno il corretto ed economico trattamento e smaltimento dei rifiuti del bacino nel prossimo futuro, insieme agli impianti esistenti, quali le piattaforme di valorizzazione, che consentono l’effettivo avvio a riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata.
NOVI LIGURE - Giovedì 24 maggio, è stata inaugurata la diciottesima edizione di “Librinmostra”, la nota Fiera dell’editoria e Mostra mercato allestita nell’androne di Palazzo Dellepiane ed aperta sino al prossimo 26 maggio. Il tema di quest’anno della rassegna, organizzata dal Comune di Novi Ligure, in collaborazione con l’associazione culturale “Librialsole e Tagete Edizioni”, è quello della letteratura fantastica. Alla mostra mercato parteciperanno oltre trenta case editrici nazionali, tra le quali alcune cittadine come “Joker” e “Puntoacapo” e, anche, le case editrici “Il Piviere” di Gavi e le “Edizioni dell’Orso” di Alessandria. Grande spazio è stato dedicato all’editoria per ragazzi, pertanto, i giovani lettori che visiteranno la fiera avranno a disposizione una vasta scelta di libri, di presentazioni e di laboratori. La collaborazione con l’associazione “Laboratori d’Arte” ha reso possibile il felice connubio tra letteratura ed arte: nei tre giorni della Fiera sarà possibile partecipare a “laboratori artistici” presso il Foyer del Teatro Marenco e nel pomeriggio di sabato 26 maggio, al Parco Castello, si terrà una lezione di “pittura en plein air”. Le Scuole del Distretto - dall’infanzia alle superiori - sono state coinvolte e parteciperanno alle attività previste
la mattina. Il libro scritto dagli alunni della classe IIB della scuola Pascoli sarà il prologo della Fiera e avrà come madrina d’eccezione Anna Maria Manzoni, autrice del libro “In direzione contraria” e dell’introduzione de “Il Dizionario bilingue: 40 animali e le loro emozioni”, che saranno presentati in Fiera. In programma anche dei laboratori in collaborazione con “Nati per Leggere”, finanziati dalla “Compagnia di San Paolo”, e una rassegna bibliografica sulla “letteratura fantasy” curata dalla Biblioteca di Novi. Sabato 26 maggio, alle ore 17, sarà presente Marco Buticchi, autore di romanzi d’avventura, per presentare il suo ultimo romanzo, “La voce del destino” con il quale ha vinto il premio Emilio Salgari e il premio selezione Bancarella 2012. A chiudere il programma culturale, il 26 maggio, alle ore 18, l’autore novese Maurizio Temporin che sarà protagonista, con Francesco Barbi e Francesco Falconi, di una presentazione interessante e scenografica coordinata da Igor Della Libera. La manifestazione è stata organizzata grazie al contributo di Fondazione C.R.T. e Fondazione CRAlessandria. L’orario di apertura è dalle ore 9.30 alle ore 20, con ingresso gratuito. Vittorio Daghino
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Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Dal 25 al 27 maggio un’occasione di incontro per gli utenti dell’Acos novese
IN BREVE
La festa dell’acqua compie 15 anni
ASSOCIAZIONI / CASSANO SPINOLA
NOVI LIGURE - Da venerdì 25 a domenica 27 maggio si terrà la quindicesima “Festa dell’acqua” che Acos e Gestione Acqua propongono ai cittadini - utenti. E’ anche il quarantesimo della nascita di Acos, che con questa occasione, vogliamo celebrare. Roberto Rossi, presidente Acos S.p.a. di Novi Ligure, ha illustrato i contenuti della “Festa dell’Acqua” che, come ormai da tradizione, si svolge ogni anno in primavera all’inter-
no del parco dell’acquedotto di Bettole, in strada Cassano a Novi, sede degli impianti di erogazione dell’acqua potabile: “anche quest’anno si svolgeranno tre giornate ricche d’iniziative interessanti dedicate alle tematiche del gas e dell’acqua, ma anche ricche di eventi ricreativi, come i giochi sportivi, i balli, la mostra di pittura dedicata agli artisti novesi e la tradizionale pesca alla trota. Il 9 giugno, poi, è prevista una prosecuzione della ma-
nifestazione, in Piazza Delle Piane a Novi Ligure, con la giornata tematica dedicata alla solidarietà ed incentrata sull’operato dell’associazione Ascolta l’Africa, gestita dalla Casa del Giovane della parrocchia di San Pietro”. La manifestazione, giunta quest’anno alla XV edizione, offrirà come di consueto un programma ricco di appuntamenti che comprendono convegni tematici, mostre, giochi dedicati ai più piccoli, gare sportive, esibizioni musicali e di danza. La giornata sarà poi un’occasione che consentirà ai cittadini di poter visitare direttamente e vedere coi propri occhi il funzionamento degli impianti dell’acquedotto che fornisce l’acqua potabile alle attività del territorio e alle famiglie. Il taglio del nastro della “XV Festa dell’Acqua, dell’Ambiente e della Solidarietà”, organizzata da Acos e Gestione Acqua è previsto per venerdì 25 maggio, con due appuntamenti divulgativi e di approfondimento sulle tematiche dell’acqua e del gas.
In mattinata, a partire dalle ore 9,30 , sarà presentato il libro e avrà luogo la premiazione del concorso “Conosci l’acqua, come usarla, trattarla e risparmiarla” a cura dell’A.ATO 6 e Fondazione AMGA. Nel pomeriggio, alle ore 15, invece è in programma il seminario a cura di Confservizi Piemonte Valle d’Aosta e Federutility “Le Gare per il servizio di distribuzione del gas naturale: sfide ed opportunità per Enti locali e Imprese”. All’incontro prenderanno parte Paolo Romano, presidente Confservizi Piemonte Valle d’Aosta, Fabio Santini, Direttore Area Mercato Federutility, Giuseppe Sbarbaro, Amministratore Unico Utiliteam e Mauro D’Ascenzi, Vice Presidente Federutility. Al convegno, prenderà parte anche il Presidente di ANCI Piemonte, Amalia Neirotti. Fino a domenica 27 maggio, si susseguiranno poi una serie di imperdibili appuntamenti dedicati al divertimento di grandi e piccini.
L’istituto Ciampini protagonista del progetto dell’Aido NOVI LIGURE - Un importante progetto è stato realizzato, con grande successo, con l’Istituto Superiore Ciampini - Boccardo e in particolare con gli studenti della IV N del liceo biologico. Gli studenti, dopo aver seguito il percorso del progetto “Peer to Peer - Educazione tra pari” proposto dall’Aido di Novi, per tutto l’anno scolastico, con la collaborazione del dottor Maurizio Prato, delle psicologhe Claudia Repetto e Franca Bo e la disponibilità della testimone Francesca Mutti, trapiantata di reni, hanno esposto quanto appreso, a una vasta e attenta platea composta dai loro compagni delle classi inferiori e dalle insegnanti. Formare dei giovani adolescenti interessati a conoscere e farsi portatori delle tematiche della donazione degli organi, tessuti e cellule, è risultato essere il modo ideale per creare una “catena di solidarietà” che si va allungando di pari passo con la trasmissione a cascata del messaggio. E’, infatti, noto che il linguaggio degli adolescenti è spesso composto di neologismi e simboli che
mutano nel tempo, quindi il giusto mezzo per arrivare a toccare le loro emozioni è lasciare che siano loro a trovare il modo giusto per “parlare” con i loro coetanei. E ci sono riusciti benissimo: ognuno con il loro stile, ma tutti in maniera diretta e con grande spigliatezza esprimendo in maniera efficace dei concetti sicuramente non facili. Gli adolescenti hanno il desiderio di conoscersi per ciò che sono e sanno fare, di essere riconosciuti per quello che valgono, di avere e di essere punti di riferimento. L’educazione tra pari ha di-
mostrato essere un buon metodo per provare a personalizzare un modello di lavoro capace di valorizzare al massimo il protagonismo degli adolescenti attraverso lo sviluppo di processi di empowerment individuale e gruppale. Il contesto scolastico risulta essere luogo privilegiato per la realizzazione di questo tipo di intervento, in quanto risulta essere territorio deputato agli apprendimenti cognitivi ma anche alla promozione della salute e del benessere dei ragazzi oltre che alla promozione del messaggio di solidarietà di cui l’Aido si fa portavoce. Questa esperienza che ha richiesto impegno, senso di responsabilità e tempo ha rappresentato un arricchimento e uno stimolo per coloro che saranno i rappresentanti della società del domani per l’avvio verso un futuro sereno in cui il volontariato non potrà che avere il posto d’onore. Da parte dell’Aido - Gruppo Frederick di Novi Ligure una lode particolare a tutti gli studenti e ai docenti per l’impegno e l’entusiasmo profuso nell’anno scolastico.
Area verde a Novi per il fondatore degli scout NOVI LIGURE - Domenica 3 giugno, alle ore 10.30, a Novi Ligure, sarà inaugurata ufficialmente la nuova area verde che si trova nei pressi di Via Gazzuolo e che sarà intitolata al fondatore dello scoutismo Robert BadenPowell. Protagonista della giornata sarà il gruppo A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) di Novi. Robert Baden-Powell (nella foto), nato a Londra il 22 febbraio del 1857 e morto a Nyeri l’8 gennaio 1941, è stato un militare e uno scrittore; nel 1907 ha fondato il movimento “scout” che, nel corso degli anni, si è diffuso in tutto il mondo. Nell’agosto 1907 tenne un
campo sull’isola di Brownsea con venti ragazzi di diverse estrazioni sociali, per verificare la praticabilità di alcune delle sue idee e così nacque lo scoutismo; ragazzi e ragazze si unirono spontaneamente per formare squadriglie e il movimento scout
divenne inaspettatamente un fenomeno di massa, dapprima nazionale, in seguito internazionale. Domenica 3 giugno, tutti i membri del gruppo scout novese festeggeranno questo importante evento con una giornata dedicata a parenti e amici ma, ovviamente, aperta a tutta la cittadinanza. La giornata avrà inizio alle ore 9 con la Santa Messa celebrata nella chiesa della Pieve e proseguirà con l’inaugurazione dell’area verde, numerosi giochi e intrattenimento per tutte le età. Saranno inoltre illustrate le principali caratteristiche e attività che rendono così speciale la vita degli scout. Davide Daghino
Nuova ambulanza della Croce Verde Grande festa, con la presenza di oltre 150 alunni e altrettanti adulti, sabato 19 maggio, alla Croce Verde di Cassano Spinola in occasione di una duplice inaugurazione: l’autorimessa e una nuova ambulanza. Alla presenza di numerose autorità tra le quali i Sindaci dei Comuni di Cassano Spinola, di Sardigliano e di Gavazzana, del Consigliere Regionale dell’ANPAS, dei Dirigenti della Roquette Italia, dell’Ispettore Superiore Bruno Pellegrino Bruno Comandante della Stazione Polizia Stradale Serravalle Scrivia, del Maresciallo Capo Paolino Mello Teggia, Comandante la Stazione C.C. di Cassano Spinola, Carlo Alberto Caselli, milite anziano, ha tagliato il nastro della nuova ambulanza per il soccorso avanzato, con l’aiuto del sindaco di Cassano Spinola, Giovanni Alliano. Il parroco di Cassano, don Massimo Bianchi, ha impartito una solenne benedizione. Ha fatto da cornice la mostra dei lavori “scolastici” eseguiti dagli alunni di Cassano Spinola, dalla materna alle medie, che hanno partecipato al concorso bandito dalla stessa Croce Verde dal titolo “Comunica ad un amico la funzione che svolge la Croce Verde”. Gli alunni hanno interpretato alla lettera il “tema” assegnato, infatti sono stati prodotti disegni, racconti, poesie, dipinti su ceramica, modellini di autoambulanze e cd con incise canzoni scritte per l’occasione. Sono stati consegnati medaglie e attestati di riconoscenza agli alunni e a tutti coloro che hanno collaborato nel tempo al raggiungimento degli obiettivi che la Croce Verde e tutte le organizzazioni di volontariato si prefiggono. Il presidente della Croce Verde Gian Paolo Lasagna Gian Paolo ha ringraziato tutti i presenti e in particolare modo i militi, precisando che grazie al loro impegno è stato possibile raggiungere questo importante obiettivo. g.t.
EVENTI / NOVI LIGURE
Presentato il thriller “All’ultimo rintocco” E’ stato presentato, nei giorni scorsi, nei locali della biblioteca di Novi, il romanzo di Alessandro Sanscritto e Roberto Beverino dal titolo “All’ultimo rintocco” edito da Il filo (gruppo Albatros). La storia è ambientata in un paesino di montagna che ricorda molto le colline dell’Appennino ligure e narra la particolare vicenda di un parroco di campagna alle prese con i misteri di un paese. Cristianesimo, esoterismo e spiritualità trovano fra le pagine del libro una possibile convivenza. I critici lo hanno giudicato un thriller con grandi spunti di riflessione e una trama dagli sviluppi avvincenti, imprevisti e mai banali da leggere fino “all’ultimo rintocco”. d.f.
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Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
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TORTONESE E NOVESE
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Sarà presentato domani, venerdì 25 maggio, il nuovo allestimento della Pinacoteca nel Palazzetto Medievale
“Il Divisionismo” si racconta alla Fondazione CRTortona TORTONA - Domani, venerdì 25 maggio, alle ore 17,30, alla Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona debutta “il Divisionismo”, un’esposizione permanente, che approfondisce la nascita, la formazione e lo sviluppo di un fenomeno italiano di primaria importanza e che sarà ospitata in un bellissimo spazio nuovo che ingloba parte dei resti delle vestigia romane e medioevali dell’antica Dertona. I due edifici, di cui uno scampato miracolosamente al pericolo di abbattimento negli anni quaranta, confermano la continuità storica tra un glorioso passato e una rinnovata volontà di fare cultura. Questa collezione è frutto di una ricerca decennale condotta con un notevole impegno finanziario e una convinta fede nel valore dell’arte divisionista. Il divisionismo è stato il fenomeno artistico più importante in Italia fra la fine dell’800 e i primi del ‘900. La collezione rende chiaro fin da subito come si differenzia dal “pointillisme” francese, non solo per la sperimentazione cromatica, ma soprattutto per l’abbinamen-
Plinio Nomellini, Piazza Caricamento, 1891, Olio su Tela, Fondazione CRTortona
to della tecnica ad un impegno sociale con inclinazione al simbolismo. Sotto lo sguardo di Giovanni Segantini, immortalato dallo scultore Paolo Troubetzkoy, “il Divisionismo” apre con due opere storiche del primo dibattito, svoltosi a Milano nel 1891 fra artisti socialmente impegnati: “Piazza Caricamento” di Plinio Nomellini e “La venditrice di frutta” di Emilio Longoni. L’esposizione prosegue poi
con una serie di capolavori di Segantini, Previati e Grubicy per arrivare alla prima maturazione divisionista di Pellizza. Di Pellizza si espongono pure due grandi carboncini, “Il ritorno dei naufraghi al paese” e “Fiore reciso”, di cui il Musée d’Orsay a Parigi conserva il dipinto. La Pinacoteca, aperta ufficialmente nel 2001, ha conseguito l’obiettivo di valorizzare un importante primo
nucleo di dipinti del grande maestro Giuseppe Pellizza da Volpedo, arricchendolo con l’aggiunta di oltre ottanta significative opere di altri celebri artisti italiani che hanno aderito al divisionismo quali Carlo Fornara, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Giovanni Segantini e molti altri. Nel percorso espositivo oltre venticinque sono le opere del Pellizza, che, con le ope-
re conservate nell’Atelier dell’artista a Volpedo, a pochi chilometri da Tortona, formano una raccolta davvero straordinaria. La Pinacoteca, che rappresenta un unicum nel panorama museale italiano, si presenterà nella sua completezza al pubblico con capolavori dei maestri del cosiddetto “primodibattito”, svoltosi a Milano negli anni 18911898, e di quasi tutti gli artisti italiani che si dedicarono alla divisione del colore. Il progetto è stato realizzato anche grazie ad alcuni collezionisti privati che hanno generosamente partecipato agli obiettivi culturali della Fondazione attraverso il comodato di opere altamente significative e più di recente con il contributo del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano con la concessione in comodato de “La processione” di Giuseppe Pellizza insieme ad altre quattro opere affascinanti dell’artista, tra cui “L’appeso” e “Il ritratto del mediatore Giuseppe Giani”. Il loro apporto conferma tangibilmente l’importanza dell’iniziativa per Tortona e il suo territorio, regalando agli appassionati d’arte e agli
studenti e studiosi, un polo di riferimento per questo significativo capitolo d’arte e storia italiana. Domani sarà presentato anche il catalogo della collezione, edito da Skira. Il volume, riccamente illustrato, prende in esame un periodo che passa dalla sperimentazione cromatica della scapigliatura all’applicazione matura della tecnica divisa da parte degli artisti socialmente impegnati, fino a raggiungere gli approcci più empirici nell’ambito simbolista e pre-futurista. L’obiettivo della Fondazione è quello di creare soprattutto una collezione, ossia un insieme di testimonianze correlate. Non si tratta di un arido compendio solo di opere divisioniste, ma di opere anche molto diverse tra di loro che possano comunque dialogare sullo stesso tema. Tenendo in considerazione l’idea di realizzare una raccolta destinata alla fruizione pubblica, la Fondazione ha deciso di istituire anche una borsa di studio a livello nazionale e di mettere a disposizione del pubblico un Archivio e una Biblioteca, tesi a promuovere studi sull’arte italiana dell’800 e del’900.
“Grease” il musical in scena al Giacometti di Novi La Chemtex al Marconi NOVI LIGURE - Sabato 26 maggio, alle ore 21, al Teatro Giacometti, nell’ambito della rassegna Tealtro, la Compagnia Teatrale “La Bisarca” porterà in scena il famoso musical “Grease” di Jim Jacobs e Warren Casey, che nel 1978 ispirò l’omonimo film. La vicenda ha inizio durante l’estate del 1959 negli USA: Danny Zuko, il leader dei T-Birds, compagnia di studenti della Rydell High School, incontra Sandy Ols-son, una ragazza australiana giunta da poco in città, e se ne innamora. Sandy alla fine delle vacanze deve però tornare in Australia e i due sono costretti a dirsi addio, giurandosi amore eterno. I programmi di Sandy cam-
biano improvvisamente: si iscrive alla stessa scuola di Danny e stringe amicizia con un gruppo di studentesse chiamate Pink Ladies. I due giovani innamorati raccontano ai rispettivi amici della loro storia; Sandy rivela il nome del suo amore estivo alle nuove amiche e Rizzo,
leader delle Pink Ladies, con l’intenzione di mettere in difficoltà Danny di fronte agli amici, organizza un incontro fra i due. Alla vista di Sandy, Danny è costretto, a malincuore, a mostrarsi spavaldo e indifferente, perché teme che il sentimento che prova verso la ragazza possa compromettere la sua immagine di fronte ai suoi amici. Tuttavia, Danny e Sandy, poco dopo, riscoprono il sentimento estivo e proseguono la loro storia. All’attesa gara di ballo organizzata dalla scuola, Danny e Sandy si presentano in coppia, ma sono di nuovo separati. Sandy, sentendosi tradita, abbandona la festa. Dopo la vittoria di Danny alla gara
automobilistica tra bande, Sandy, che ha assistito alla corsa, decide di rimettersi in gioco, abbandonando le vesti di “ragazza per bene”... Il film del 1978 è stato riproposto nelle sale nel 1998, in occasione del 20° anniversario. La Compagnia “La Bisarca”, formata da ragazzi e ragazze tra i 17 e i 30 anni, nasce a Novi nel 2006 dall’idea di Enrico Corte, Paolo Plazza, Andrea Vasone e Daniela Bosich che decidono di portare in scena l’ever green “Aggiungi un posto a tavola”, cui segue “Sette spose per sette fratelli”. Ogni anno nuovi progetti teatrali vengono rappresentati dalla vulcanica compagnia. Michela Ferrando
Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio Telai di sostegno campane Automazione campane Orologi da torre Referenze in tutta la Diocesi Consulenze e preventivi gratuiti
S
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TORTONA - La settimana di valorizzazione delle eccellenze e di promozione delle relazioni col territorio si è aperta nell’Istituto Marconi di Tortona con la lectio magistralis ai ragazzi delle classi quinte del responsabile delle risorse umane della Chemtex del Gruppo “Mossi e Ghisolfi”, Marco Parachini. Si è parlato del problema dell’assunzione dal punto di vista dell’azienda e del candidato, del decalogo del buon curriculum vitae, dell’analisi di alcune offerte di lavoro e di alcune lettere di richiesta di assunzione. Caratteristiche dominanti dell’incontro sono state vivacità, concretezza e interattività. Il relatore ha
C.I.A.T.
detto di aver visto ragazzi motivati, che hanno saputo interagire e lasciarsi coinvolgere dagli stimoli proposti. Margherita Mazzariol, a nome degli studenti ha detto: “E’ stato un incontro interessante, breve, diretto, cortese e vivace, capace di catturare la nostra attenzione”.
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Da leggere
a cura della Redazione
a confronto “Via subito il patto di stabilità” Egr. Direttore, la buona notizia di oggi è che anche il Governo con il Ministro Passera si è accorto che nel Paese c’è disagio sociale. Ci si rende finalmente conto che con il solo rigore imposto dal fiscal compact non si va da nessuna parte e che magari il pareggio di bilancio si raggiungerà col rischio di far morire l’Europa e la nostra Italia. Per la crescita che è essenziale anche per la riduzione del debito, vorrei dare un modesto suggerimento al Governo tecnico: tolga il patto di stabilità per gli investimenti agli enti locali che sono in pareggio di bilancio e che hanno un indice di indebitamento inferiore al 5%. Così facendo svariati miliardi di euro dei nostri cittadini potranno immediatamente essere messi in circolazione, da una parte per fare opere pubbliche attese da tempo o almeno per garantire la sicurezza delle nostre scuole e delle nostre strade, dall’altra per evitare il fallimento alle aziende e alle famiglie italiane. Ciò porterebbe a una vera crescita del prodotto interno lordo, il resto è solo un palliativo: è ora, invece, di terapie forti se vogliamo evitare il disastro sociale. Daniele Bosone - Presidente Provincia di Pavia
La Casa di Riposo “Don Orione” di Pontecurone è “un’isola felice” Caro Direttore, i mass media a volte riportano notizie di anziani maltrattati nel corpo e nello spirito. Probabilmente questo avviene perché sembrano non essere più utili. In realtà lo sono in modo diverso. Purtroppo è la nostra società che non ha sempre il dovuto rispetto per le persone più deboli e più fragili. Ci manca il tempo per entrare veramente in questo mondo e per assaporare la gioia di vivere. Non ci accorgiamo nemmeno della nostra gioventù che passa e i bei capelli che con cura e con un certo orgoglio acconciamo in diverse maniere, rapidamente perdono il loro splendore giovanile, diventano argentei, hanno una bellezza diversa alla quale facciamo fatica ad abituarci. Ben presto abbiamo bisogno di altri perché ci sentiamo impediti nei movimenti non riusciamo più a svolgere con destrezza quelle che sono le funzioni primarie e necessarie. Si sente parlare di malasanità negli ospedali o di case di riposo lager, ma, grazie a Dio, non è sempre così, ci sono delle isole felici dove la dignità della persona, la dignità dell’anziano è l’obiettivo principale da raggiungere. Nella mia isola felice, la Casa di Riposo Don Orione di Pontecurone - dove presto la mia opera come animatrice - tutti quegli anziani che hanno la benché minima possibilità di sentirsi e rendersi utili lo fanno e lo fanno con entusiasmo! I nostri anziani stimolati e incoraggiati dagli operatori sono veramente felici di sentirsi attivi e non si sentono fuori dal mondo, anzi si danno da fare perché altri possano usufruire della loro opera. Che cosa fanno di bello? Difficile dirlo in poche righe. Riassumendo possiamo dire che, con ritmi diversi, quotidianamente creano, inventano, ricamano e cuciono manufatti di alto livello e con fierezza li mostrano ai parenti e ai tanti visitatori che, soprattutto in occasione di Natale e di Pasqua, propongono loro. Il ricavato dai piccoli contributi offerti è trasformato in opere di bene in favore di persone bisognose. Ultimamente il loro obolo, unito a quello di tanti altri benefattori, ha permesso l’acquisto di alcune incubatrici per l’Ospedale di Anyama in Costa d’Avorio. Altre volte il loro contributo è servito per l’acquisto di medicinali e di cibo che in quel Paese, come in altre parti del mondo, scarseggiano sempre. Gli anziani della nostra Casa di Riposo si sentono ancora e sempre utili: sanno che con il loro lavoro possono ancora aiutare gli altri. Le loro fatiche non sono più per guadagnarsi il pane da vivere, ma per offrire un pane a chi ne è sprovvisto. Stando insieme non solo occupano bene il loro tempo socializzando, ma moltiplicano la gioia e danno speranza a chi, più sfortunato, ne è privo. La nostra è un’isola felice. Ci auguriamo che ce ne siano tante altre perché un arcipelago è più bello di un’isola. Maria Cristina Montanari Casa di Riposo “Don Orione” - Pontecurone Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Alessandro Galvan
A. Berello A. Marelli
Barbara Fiorentini
Leggere La fine della filosofia...
Un sogno in fuorigioco
Accesso alla rete in corso
Ibis
Einaudi
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Pp. 220
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La fine della filosofia e il compito del pensiero è uno dei quattro saggi compresi nella raccolta “Tempo ed essere”, pubblicata da Heidegger nel ’69. Esso si articola a partire da due domande fondamentali: “In che senso la filosofia nell’epoca attuale è giunta alla sua fine?” e “Quale compito, alla fine della filosofia, resta riservato al pensiero?”. Redatto come testo di una conferenza prevista a Parigi in occasione di un Colloquio internazionale organizzato dall’Unesco, il libro accompagna il lettore attraverso i principali temi della riflessione heideggeriana con una chiarezza ed una linearità argomentativa raramente riscontrabile nelle opere del filosofo tedesco. La lettura di questo saggio breve e denso, messo in relazione con i principali scritti di Heidegger, costituisce un insostituibile esercizio per comprendere in modo diretto il pensiero di uno dei più grandi e controversi filosofi del Novecento. L’autore è docente di filosofia e storia al Liceo Scientifico “Galilei” di Voghera. È presidente del Gruppo di ricerca filosofica Chora dal 1998.
Il libro, scritto da Alessandra Berello alessandrina d’adozione e Andrea Marelli è indirizzato ai ragazzi ma è godibile anche per chi l’adolescenza l’ha passata da un pezzo. Si parla di calcio, anche con qualche sfumatura tecnica, ma in modo fresco, come quando si giocava nei campetti erbosi senza le righe e non c’erano gli adulti… Ma qui gli adulti ci sono, e non tutti intenzionati ad aiutare i ragazzi. Il sogno di un ragazzo di colore rischia davvero di finire in fuorigioco, ma nel gruppo di adolescenti sta ormai crescendo una pianta preziosa: la solidarietà, forse favorita proprio dall’attività sportiva, praticata con spirito di gruppo. Il libro porta dentro a un mondo dove l’amicizia e la simpatia sono declinate anche al femminile (non per niente il libro è scritto a quattro mani). Anzi, si scoprirà che proprio l’intraprendenza e la tenacia delle ragazze porterà a rimettere i sogni in gioco. La storia non finisce e in una prossima avventura i portagonisti si troveranno di fronte ad un’altra pianta che stenta a crescere anche in ambito sportivo: la lealtà.
Salute oggi Ogni anno nel nostro Paese, si diagnosticano circa 250.000 nuovi casi di tumore, quasi 700 al giorno e non si ferma la tendenza in ascesa. In rialzo però è anche la guarigione dal tumore, che registra statisticamente un notevole passo in avanti rispetto agli ultimi 20 anni; questo grazie alla continua informazione su cause ed effetti della malattia, una volta ritenuta inarrestabile e certamente fatale, e grazie ovviamente alla prevenzione, che si avvale soprattutto di controlli periodici e specifici. Esistono purtroppo delle differenze geografiche che mettono il nord Italia in testa per informazione, prevenzione e screening dei tumori, rispetto ad un sud meno sensibile per ciò che riguarda prevenzione, ma spesso incolpevole per quanto riguarda strutture e mezzi di diagnostica (e an-
Impegnata sul campo da 2000 anni ad annunciare la Buona Novella di Gesù, la Chiesa non si sottrae ai continui cambiamenti che investono il settore della comunicazione. Partita dall’oralità, passata attraverso la scrittura, il linguaggio del corpo, dei segni e dell’arte, accoglie oggi la sfida tecnologica come necessaria e ineludibile strada da percorrere per evangelizzare. Il volume prende avvio dalla storia della comunicazione della Chiesa cattolica, con particolare riferimento alla realtà italiana. L’attenzione si sposta successivamente sui mass media, sulla rete internet e le nuove tecnologie e sugli interrogativi che questi suscitano, passando in rassegna anche i documenti ecclesiali e i discorsi del Magistero relativi alla materia. La sfida è imparare ad abitare da credenti anche i “luoghi virtuali” e ogni spazio in cui è possibile incontrare l’uomo di oggi. autrice è nata e vive a Piacenza con il marito e due figli. Bibliotecaria presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, è anche giornalista e ha collaborato con numerose testate giornalistiche.
a cura di Laura Notti
I tumori oggi in Italia
che le guarigioni prevalgono al nord, dove ci si ammala di più, ma si contano più casi di guarigioni rispetto al meridione). In Italia si ammala di tumore 1 donna su 2 e 1 uomo su 3. I tumori più frequenti vedono al primo posto di una statistica stilata recentemente, il tumore del colon-retto, anche se dagli anni ’90 ne è diminuita l’insorgenza in entrambi i sessi; anche per quanto riguarda il cancro alla mammella, al secondo posto della classifica di frequenza nel nostro Paese, la mortalità risulta in notevole diminuzione da vent’anni ad oggi. Al terzo posto si colloca il tumore alla prostata, il più diffuso fra gli uomini e a seguire, solo al quarto posto, quello al polmone, in diminuzione nel sesso maschile, ma in aumento nel sesso femminile. Chiudono la classifica i linfomi, sempre più frequen-
ti ma curabili nella quasi totalità dei casi (ne parleremo al prossimo incontro) e altri tipi di tumore più rari nella popolazione. Il cancro, come ormai sappiamo, si sviluppa a causa di fattori predisponenti che sono legati sia all’ereditarietà sia allo stile di vita di ogni individuo. Ereditarietà vuol dire che la predisposizione a una qualsiasi malattia è scritta nei nostri geni e quindi, per spiegarmi, se un soggetto ha avuto un genitore che è morto di tumore al polmone perché fumava, è logico che debba considerare, fumando egli stesso, di essere, per usare un termine tanto cibernetico quanto esplicativo, “programmato” al cancro al polmone, rispetto a un figlio che non fuma e che non ha avuto casi precedenti in famiglia. Da questa conclamata e riconosciuta propensione, il soggetto predisposto al cancro al polmone deve, o dovrebbe, far
scaturire una maggior attenzione alla prevenzione. E questa regola logica è basilare per tutte le patologie Dallo stile di vita dipende, davvero, lo stato della nostra salute: infatti abitudini di vita sobrie, controllate e magari ottimizzate, sia dal punto di vista fisico sia soprattutto alimentare, oltre che favorire una migliore qualità di vita, mettono in condizioni il nostro organismo a non sviluppare le patologie più frequenti, quelle particolarmente legate al metabolismo, con tutte le conseguenze che ne derivano, come cardiopatie, dislipidemie e aterosclerosi, diabete, ipertensione e cancro, ma anche quelle legate alla sedentarietà come sovrappeso e obesità. Inoltre regolatezza non significa soltanto non eccedere nelle calorie, ma anche allontanare vizi come fumo e alcol e cattive abitudini come la trascuratezza nei controlli.
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CURIOSITÀ a cura di Daniela Catalano a cura di Matteo Coggiola
L’aniridìa: ovvero l’occhio è privo di iride A “100 metri dal Paradiso” Marco Bongi, presidente dell’A.P.R.I. (Associazione Piemontese Retinopatici e Ipovedenti) del Piemonte (www.ipovedenti.it) ci ha spiegato cosa sia l’anirìdia e i danni che essa comporta. Nascere senza l’iride (aniridia) non significa semplicemente non poter mostrare il colore dei propri occhi. Se questa fosse infatti l’unica conseguenza dell’aniridia non staremmo certo a riferirne in una serie di articoli dedicati alle malattie rare che si manifestano nell’occhio. L’iride, questa sottilissima membrana, fittamente innervata e controllata da piccolissimi muscoli, ha in realtà l’importante funzione di regolare il flusso dei raggi luminosi all’interno del bulbo oculare. Di conseguenza chi soffre di aniridìa, una rara malattia di origine genetica, è fortemente esposto a gravi rischi dovuti alla luce troppo intensa che potrebbe danneggiare seriamente la retina. Non a caso infatti questa affezione è soprannominata “occhio indifeso”: manca cioè il filtro che ripara la retina dalla luce troppo intensa che, come tutti sanno, può essere assai dannosa. Si tratta di un’anomalia di origine genetica che compare fin dalla nascita. I ricercatori ne hanno individuato l’origine in una alterazione del gene “pax-6” che si trova sul cromosoma 11. La trasmissione ereditaria risulta quindi solitamente autosomica dominante ma si registrano altresì parecchi casi sporadici, dovuti cioè ad una nuova mutazione comparsa per la prima volta. L’aniridia comporta quasi sempre una grave ipovisione. Chi ne è colpito difficilmente presenta un visus superiore a 2 decimi. Sebbene, di per sè, la patologia non sia progressiva, non mancano tuttavia effetti collaterali e complicanze che ne tendono ad aggravare il decorso. Ricorderemo, a tal proposito, il nistagmo che consiste in frequenti e incontrollati movimenti a scatti dello sguardo, un probabile scarso sviluppo della macula e, soprattutto, la frequente comparsa, a partire dall’adolescenza, di una particolare forma di glaucoma. Per questi motivi gli aniridici devono sottoporsi a frequenti controlli oculistici ed, in particolare, alla misurazione del tono oculare. Esiste, inoltre, una seconda forma, assai più grave, della malattia detta “aniridia di tipo 2”. Questa variante comporta anche un rischio significativo di contrarre un particolare tumore renale detto “nefroblastoma” o tumore di Wilms. Nel 15% dei casi poi si potrebbe manifestare la Sindrome di Wagr, un insieme di situazioni che comprende, oltre all’aniridia, anche alcune malformazioni urogenitali e ritardo mentale. A tutt’oggi non esiste una cura efficace in grado di vincere questa malattia. Si consiglia sempre di utilizzare comunque occhiali scuri e lenti protettive. Nelle scuole i bambini privi dell’iride hanno spesso bisogno di essere seguiti in modo particolare. Diventano per loro assai importanti le condizioni di illuminazione delle aule e la possibilità di utilizzare ausili per ipovedenti. Allo scopo di promuovere la ricerca scientifica in questo campo è nata, nel 2003 l’associazione Aniridia Italia (www.aniridia.it) che ha sede nel Veneto. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni potrà contattare anche l’A.P.R.I. di Torino che conta, fra i propri soci, anche persone affette da questo importante problema. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427
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Mons. Paolini è convinto che la Chiesa debba aggiornare il proprio linguaggio per testimoniare la parola di Dio nel mondo. Il suo caro amico Mario, ex centometrista, non ha mai vinto la finale delle Olimpiadi e spera nel figlio Tommaso ma cade nella depressione quando questi gli confida di voler entrare in seminario. Paolini, vedendo nello sport un terreno di evangelizzazione, intuisce che le due cose possono convivere ed elabora un progetto: mettere in piedi la Nazionale Olimpica del Vaticano e partecipare alle Olimpiadi di Londra 2012. In Curia l’idea è osteggiata da alcuni e apprezzata da altri. Tra incertezze, delusioni e euforia, il progetto va avanti e, all’apertura della manifestazione, la nazionale del
Vaticano, piccola ma agguerrita, sfila anch’essa davanti al mondo. “Non c’è alcun riferimento a fatti reali - dice il regista Verzillo - abbiamo inventato un monsignore particolare con una gran volontà di rinnovare i metodi di diffusione della parola di Dio”.
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Film da vedere
Il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha espresso un ottimo giudizio sul film. Punto di partenza è il sincero entusiasmo che anima Mons. Paolini nell’ obiettivo di rendere moderno lo stile di comunicazione della Chiesa. L’incontro tra religione e sport apre ri-
flessioni intorno a quel progetto educativo che già anima molte realtà diocesane sul territorio e spinge a considerare la possibilità di un impegno più forte, di maggiore impatto mediatico. Lungo il copione scorrono i temi della missione, della vocazione, dei sacerdoti di frontiera in zone disagiate. Il tono brillante offre occasioni per un umorismo immediato e misurato. Si parla di argomenti importanti senza voler impartire lezioni, né criticare. Il messaggio che giunge è quello di una schiettezza solidale, un invito a parlare, confidarsi, essere l’uno di sostegno all’altro per una crescita reciproca senza confini. Il film, per la centralità del rapporto Chiesa/comunicazione, è da valutare come consigliabile.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Domenica 13 maggio, nella chiesa parrocchiale di Silvano Pietra, don Augusto Piccoli ha unito in matrimonio Federica Rosatini Vicini e Marco Bardone. I due sposi, al termine della cerimonia hanno salutato parenti e amici nella Rocca di Montalfeo a Salice Terme. A Marco, da anni membro dell’OFTAL diocesana, e a Federica vanno gli auguri per una lunga e serena vita insieme.
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Fiori di zucchino o zucca fritti o ripieni La gastronomia popolare non disdegnava trasformare i fiori, anche i più comuni, in alimenti talvolta raffinati. La pratica moderna ha spesso dimenticato molte ricette floreali di una volta, delle quali resta testimonianza nei ricettari in tutta l’Italia del Nord. I fiori di zucchino, zucca e sambuco si preparavano sia fritti con la pastella, sia ripieni. L’elaborazione dei fiori di zucca, zucchino o sambuco fritti richiede alcune precauzioni. Infatti, appena raccolti, i fiori devono essere trattati con estrema cura, perché non si rompano durante il lavaggio e l’asciugatura. Per favorire il processo fisico-chimico della lievitazione, in cui una pastella aumenta di volume per effetto dell’aria che vi si incorpora, i ricettari indicano comunemente tre procedimenti: impastare delicatamente la farina con birra o acqua minerale gassata, in modo che il gas contenuto nei due liquidi si trasferisca nella pastella, sbattere a lungo ed energicamente la pastella con la frusta in modo da incorporarle una certa quantità di aria o impastare la farina con acqua tiepida, in cui sia stata sciolta una quantità minima di bicarbonato di sodio e lasciare riposare il composto per qualche minuto.
Ingredienti per 4 porzioni 20 fiori di zucchino, zucca o sambuco, 5 cucchiai di farina bianca, acqua q.b., abbondante olio extravergine d’oliva, un pizzico di peperoncino (facoltativo), sale q.b. Preparazione Mondate i fiori di sambuco e se di zucca o zucchino, togliete loro gambi, calici, stami e pistilli e lasciate solo la corolla. Fate scaldare l’olio in una padella da fritti. Nel frattempo in una terrina stemperate con la forchetta la farina, aggiungendo poco alla volta acqua fredda e gassata e dosandola in modo da ottenere una pastella abbastanza consistente. Salatela con un pizzico di sale fino, immergete nella pastella i fiori e gettateli nella padella con abbondante olio bollente. Quando sono dorati levateli con la schiumarola e serviteli caldissimi. Seguendo lo stesso procedimento potete preparare i fiori ripieni. Farcite venti fiori con un ripieno ottenuto tritando e amalgamando 1 uovo, 300 gr. di arrosto di vitello o di pollo e 100 gr. di prosciutto crudo. Aromatizzate con una spruzzata di origano e pepe e fate friggere.
Giovedì 24 maggio 2012 IL POPOLO
SPORT E TEMPO LIBERO
Eccellenza girone C (playoff 1° turno)
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MARCATORI: 7’ st Michetti (PD), 44’ st Trajkovic (PD). PRO DESENZANO: Razza, Dosso, Guatta, Provenzano, Ragnoli, Novazzi, Michetti (34’ st Coppiardi), Trajkovic (45’ st Scalvini), Arici, Maspero (39’ st Fogliata), Faye Pape. A disp.: Cancarini, Sasraku, Scalvini, Battagliola, Colosio. All. Cortesan. OLTREPO: Capriulo, Gaudio, Fiammenghi (25’ st Cigagna), Sciannameo, Carrucciu, Marabelli, Bejenaru (29’ st Palmas),
Moltini, Panigada, Piazza, Abbiati (19’ st Dragoni). A disp.: Mantovani, Kokaj, Scandale, Ghioni. All. Chierico. ARBITRO: Moroni di Busto Arsizio. DESENZANO DEL GARDA - Finisce già al primo turno l’avventura playoff dell’Oltrepo, che esce sconfitto per 2-0 dalla sfida secca di Desenzano del Garda. L’incontro viene deciso nella ripresa dalle reti di Michetti e Trajkovic. Nella prima frazione la formazione oltrepadana si è salvata grazie alle parate di Capriulo, che ha anche neu-
tralizzato, in due tempi, un rigore di Maspero, concesso per un fallo di Carrucciu ai danni di Michetti (31’). In apertura di ripresa l’estremo difensore ospite compie un miracolo su un colpo di testa ravvicinato di Arici. Non può nulla invece, quattro minuti dopo, sul destro in diagonale di Michetti. A quel punto la partita è tutta in salita per l’Oltrepo che con un pareggio andrebbe ai supplementari, ma per approdare in finale dovrebbe segnare due reti. La squadra di Chierico costruisce davvero poco per non dire nulla, e così subisce il raddoppio a tempo quasi scaduto ad opera di
Trajkovic, che approfitta di una corta respinta della difesa oltrepadana. Il Pro Desenzano va in finale, mentre l’Oltrepo si arrende al primo turno come era già accaduto l’anno scorso. «Non abbiamo ripetuto la prestazione di dieci giorni fa (l’Oltrepo si impose per 2-0 proprio a Desenzano) commenta mister Giampaolo Chierico - Avevo troppi giocatori non in condizione, come Abbiati e Bejenaru, e in panchina non c’era qualcuno in grado di cambiare la partita. Faccio i complimenti alla Pro Desenzano, mentre noi non abbiamo mai tirato in porta». f.s.
Calcio (Terza Categoria)
punto perso malamente all’inizio che ci ha precluso la partecipazione ai playoff. Ci rifaremo il prossimo anno». Visto l’esito del campionato, inevitabile è giunta la riconferma di mister Antonio Marrazzo: «Ho giocato per tanti anni con la maglia rossa-nera ed allenare questa squadra, a prescindere dalla categoria, è sempre stato un
mio pallino. - evidenzia il tecnico - L’anno scorso ero felice per il ruolo che mi è stato assegnato. Questa sera lo sono ancor di più per la riconferma. Prometto che daremo il massimo per migliorarci». L’ossatura della squadra rimarrà la stessa con l’aggiunta di qualche elemento di valore per puntare alla promozione in Seconda.
In casa Broni si guarda con interesse al vivaio: «Abbiamo già ricevuto molte richieste per le formazioni giovanili, anche da ragazzi dei paesi limitrofi - dicono i dirigenti». «Una testimonianza della bontà del nostro settore tecnico, cui si aggiungerà Pizzi, l’anno scorso all’Oltrepo». f.s.
Basket (Serie C Dilettanti)
Il Derthona vince la prima semifinale DERTHONA:
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lenatore Antonello Arioli.
Bernardini.
MORTARA:
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MORTARA: Grugnetti 14 (6/7, 0/4), Del Sorbo 3 (0/3, 1/6), Mossi 16 (2/6, 3/11), Pagliai 4 (2/5, 0/2), Di Paola 10 (3/5); Manservisi 4 (2/4, 0/5), Zandalasini 4 (1/3). Non entrati: Fant, Rolandi, Fini. Allenatore Alfonso Zanellati.
NOTE: primo tempo 36-27 (parziale quarti: 12-13, 2414, 10-12, 14-16).
TORTONA: Quaroni 12 (2/8 da 2 p, 1/8 da 3 p), Degrada 9 (2/4, 1/9), Anselmi 12 (1/5, 3/6), Gioria 8 (1/2, 1/2), Pavone 3 (1/2); Ganguzza 11 (4/6, 1/5), Serafini (0/1), Gatti 2 (1/2), Campeggi 3 (1/1 da 3 p). Non entrato: Taverna. Al-
ARBITRI: Bongiorni e
di Franco Scabrosetti
BASKET Promozione (15ª ritorno): Cava Manara - Lungavilla 6658. Lungavilla: Ghietti 20, Chityris 1, Di Palma 2, G. Ragni 4, A. Ragni 10, Rustioni 9, Uggè, Segagni 4, Menudo 3, Mantica 5. All. Granata. Primo tempo 29-39 (parziali 20-15, 9-24, 15-12, 22-7). Stradella - Olimpia Milano 58-62 d 1ts. Stradella: Finardi 9, I. Verdi 2, E. Verdi 13, Bimbato, Faravelli 2, M. Pacchiarotti, Valle 6, Achilli 14, Antonacci 2, Maserati 10. All. Zucconi. Primo tempo 22-26, secondo 52-52 (parziali 17-12, 5-14, 15-15, 15-11, 6-10). Robbio - Voghera 80-57. Classifica: Lungavilla p. 58; Robbio 50; Stradella 44; Cava Manara 42; Dresano, Siziano 36; Tromello 32; Milano 30; Junior Vigevano 28; Voghera, Binasco 22; Abbiategrasso, Trezzano 18; Arese 14; Rozzano 12. Around -1 (Lungavilla, Around una gara in più; Cava Manara, Olimpia Milano una in meno). Serie D. Playoff Semifinali (gara 3): Olympia Voghera Ombriano 50-76. Olympia Voghera: Castellano 2, Rona 8, Celè 7, Dallera, Forni 2, Inoa Piantini 9, Fasani, Costaldi 6, Armana 6, Fedegari 10. All. Chiappano. Parziali: 12-22; 21-37; 30-57. Ombriano vince la serie 21 e si qualifica per la finale promozione.
CALCIO
Il Broni conferma mister Marrazzo BRONI - L’AC Broni ha chiuso la stagione con una cena sociale a cui hanno partecipato i dirigenti e i giocatori della prima squadra. «Sono molto soddisfatta dei ragazzi. - ha detto la presidente Rina Rossi - Il sesto posto finale è il frutto di un ottimo lavoro svolto durante tutta la stagione. Peccato solo per qualche
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Sport in breve
L’Oltrepo saluta subito i playoff PRO DESENZANO: OLTREPO:
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TORTONA - La Orsi Derthona si aggiudica la prima partita della serie di semifinale. E’ stata una sfida molto combattuta, con la formazione lomellina che ha alza-
to bandiera bianca solo a 54” dalla sirena. Sotto di 14 punti a metà del secondo quarto (30-16), la formazione di coach Zanellati ha saputo reagire pareggiando al 37’ (48-48). Nel finale decisivi la bomba da tre punti di Gioria e due centri consecutivi di Degrada. Ieri sera si è disputata gara 2 a Mortara.
Ai Campionati Studenteschi di Atletica che si sono svolti ad Alessandria
I ragazzi del San Giuseppe sul podio Buoni i risultati di tutti gli alunni partecipanti. Ecco i loro nomi: Camilla Vulcano, Alessandro Bonadeo, Edoardo Magrassi, Chiara Franzin, Romina Keci, Greta Lombardi, Francesca Rovaretti, Wolde
Madirola, Serena Bonetti e Alice Barabino. I ragazzi erano guidati dall’insegnante di scienze motorie e sportive Susanna Sgheiz. Edoardo Magrassi classe 2^ A
CSI Pavia - Semifinali amatori a 11: Tennis Club Gerenzago 2-1. Tennis Club: Negri; Quattrociolo, Ale. Rampulla, Mascherpa, P. Rampulla; Virty, Grechi, Alb. Rampulla, Lupo; Astori, Traversa All. Di Santi (Romeo, De Rinaldi, Lucev, Conti, Biglia, Rapella, Re). Gerenzago: Gentile; Testa, Sgorba, Cerri, Perini; M. Riboni, R. Riboni, Menghini, Mastrogiacomo; Delù, Codazzi. All. Tremonte (Rancati, Vitalone, Borgonovo, Quaccini, Fusari, Fugazza, Conte). Marcatori: Traversa (T) al 3’ pt; Testa (G) al 34’, Astori (T) al 36’ st. Lungavilla - Orat. Don Bosco 2-5. Lungavilla: Tagliabue, Invernizzi, Gatti (Meazza 1’ s.t.), Carena, D’Agostino (Guazzoni 40’ s.t.), Rizzo, Losardo, Ventura (Farris 1’ s.t.), Gagliese, Barrale, Armari. All. Luinetti. Orat. Don Bosco: Pica, Barbierato (Piccolo 10’ s.t.), Bertolini (Di Maria 20’ s.t.), Maffi, M. Casagrande, Garlaschelli, Abassi, Ruggero (Fasulo 20’ s.t.), Rinati (Moda 10’ s.t.), Fullè, M. Casagrande. All. Bertolini. Marcatori: M. Casagrande (O) al 9’, Rinati (O) al 10’, M. Casagrande (O) al 29’ p.t.; Losardo (L) su rig. al 10’, M. Casagrande (O) al 15’, Carena (L) al 20’, Fullè (O) al 24’ s.t. Semifinali amatori a 7: Casc. Calderari - Moncucchese A 4-1; Trivolzio - Zerbo 2-0.
PODISMO Decathlon Crono Cup - 2ª prova a Rivanazzano Terme. In campo maschile vittoria di Fabrizio Pellizzoni della Pavese che ha chiuso in 15’36” e consolida la sua leadership in classifica generale. In campo femminile la migliore è stata Simona Viola (Pavese) che ha percorso i 3800 metri della salita fino a Buscofà in 17’29”. I vincitori di categoria. Over 18 Roberta Scabini (Iriense); Over 40 seconda Barbara Sacchi (Running Oltrepo); Over 50 Norma Sciarabba (Pavese); Over 60 Francesca Mattiolo (Pavese); Over 16 Lucrezia Casarini (Tds). Uomini. Over 18 secondo Stefano Borin (Running Oltrepo); Over 45 Gilberto Pellati (Triathlon Pavese); Over 50 secondo Michele Perillo (Triathlon Pavese); Over 55 Claudio Baschiera (Iriense); Over 60 Angelo Nardi (Iriense); Over 65 Gianni Brega (Iriense); Over 70 Giuseppe Calori (Scalo). Classifiche di categoria. F18 Paola Zani (Running Oltrpo), F40 Simona Viola (Pavese), F60 Francesca Mattiolo (Pavese); G16 Lucrezia Casarini (TDS), G10 Paolo Negri (TDS), M18 Stefano Emma (Iriense), M40 Fabrizio Pellizzoni (Pavese), Cat. M45 Giorgio Splendore (Pavese), M50 Salvatore Sanacuore (Scalo), M55 Enrico Mantegazzi (Pavese), M60 Angelo Nardi (Iriense), M65 Anastase Michailidis (Scalo), M70 Pino Calori (Scalo).
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TORTONA - Il giorno 8 maggio si sono tenuti al Campo Scuola di Alessandria i Campionati Studenteschi di Atletica. I ragazzi del San Giuseppe di Tortona hanno avuto modo di mettersi alla prova nelle seguenti attività: 80 m, nei quali Serena Bonetti, ottima atleta che fa ben sperare per il futuro, ha rag-
giunto il primo posto con la medaglia d’oro potendo così ripresentarsi in campo alle regionali di Novara, riuscendo anche qui a classificarsi nelle prime posizioni; 1000 m, salto in lungo e in alto, lancio del peso e del vortex, la staffetta 4x100 e infine gli 80 hs nei quali Chiara Franzin si è posizionata ai piedi del podio.
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