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NOVESE
TORTONESE
Nuove deleghe in Giunta per il Comune di Tortona
DUE NODI DA SCIOGLIERE In tempi normali, le recenti decisioni prese dal governo Monti (le cosiddette “liberalizzazioni”) sarebbero state appunto decisioni di routine normate da qualche regolamento amministrativo o, al massimo, da leggi approvate da un Parlamento attivo pure nello scriverle nelle commissioni. Ma questi non sono tempi normali; eccezionale è pure il governo e il sostegno parlamentare che ha, e c’era infine bisogno di qualcosa di apparentemente eclatante per far capire all’opinione pubblica italiana che molto si sta facendo. Non solo tasse, ma anche “riforme”. Orbene, il pacchetto-liberalizzazioni approvato dal governo Monti e ora all’attenzione del Parlamento, ha mosso – sulla scacchiera economico-sociale italiana – diversi pedoni: ci saranno più farmacie, più notai, forse più taxisti; i professionisti ci faranno un preventivo scritto dei lavori richiesti; qualche pompa di benzina riuscirà a scontare di più i carburanti. Sono stati eliminati alcuni lacci e lacciuoli; è stata soprattutto avviata la pratica di scorporo della rete del gas dal maggior produttore dello stesso, l’Eni. Le pratiche più spinose non sono state toccate: banche, altre reti infrastrutturali, Poste, frequenze tivù. Rimarranno riserve indiane o saranno toccate in un secondo giro di valzer? Diciamo che il valore simbolico supera di molto quello economico. Si è fatto vedere all’opinione pubblica che si fa, che si tolgono croste indurite, che nulla può considerarsi esentato da contribuire più al bene comune che a quello particolare. Le stime sull’aumento del continua a PAGINA 4
Una copia EURO 1,00 Giovedì 26 gennaio 2012 Anno XIV n. 3
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LIBERALIZZAZIONI
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OLTREPO’
Nasce il primo istituto scolastico comprensivo di Novi Ligure
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Giornata della Memoria per non dimenticare mai
Centralina meteo contro le malattie della vite a Cigognola
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Diocesi Le prossime tappe della Peregrinatio Mariae PAGINA 3
Chiesa Vita consacrata: il dono e l’impegno PAGINA 4
Eventi e cultura Due serate al Festival del circo di Montecarlo PAGINA 11
Domani, venerdì 27 gennaio, si celebra il Giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo e per ricordare anche coloro che hanno protetto i perseguitati. In Italia la Shoah colpì gli ebrei con le leggi razziali del 1938. Del “Giorno” il SIR ha parlato con Michele Sarfatti, direttore del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). Servizio a PAGINA 2
Presepi Ancora altre foto inviate dai nostri lettori PAGINE 12 E 13
FORTUNAGO / PAG. 8
TORTONA / PAG. 15
Lanfranchi dell’Anci dice no ai tagli ai Comuni
Meraviglia ancora la “natura morta”
FORTUNAGO - “La difficile situazione economica italiana ci è costata in un anno ben cinque manovre finanziarie, che incidono pesantemente sul bilancio dei Comuni. Non si è ancora capito come poter uscire dalla crisi con meno conseguenze possibili per i cittadini”. A Parlare è Pier Achille Lanfranchi, sindaco di Fortunago e esponente della Consulta Nazionale Anci.
TORTONA - Sta proseguendo con grande successo di pubblico e di critica la mostra “La meraviglia della natura morta. 1830-1910 - Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo” allestita negli spazi espositivi della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e curata da Giovanna Ginex. L’esposizione, che ha aperto al pubblico lo scorso settembre, proseguirà fino al prossimo 19 febbraio.
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
PRIMO PIANO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
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IL 27 GENNAIO SI RICORDANO LE VITTIME DEL NAZISMO E DEL FASCISMO
Il Giorno della Memoria Ne abbiamo parlato con Michele Sarfatti pagina a cura di Matteo Colombo
Domani, venerdì 27 gennaio, si celebra il Giorno della memoria, in commemorazione delle vittime del nazismo e del fascismo e per ricordare anche coloro che hanno protetto i perseguitati.
Michele Sarfatti direttore del Centro di documentazione ebraica contemporanea
In Italia la Shoah colpì gli ebrei con le leggi razziali del 1938. “Tale volontà liberticida e antidemocratica – scrive Renzo Gattegna, presidente delle Comunità ebraiche italiane sul portale dell’ebraismo italiano (www.moked.it) – rappresentò un passo indietro rispetto alle conquiste e alle idee di libertà e democrazia che nel secolo precedente portarono all’unità d’Italia”. Del Giorno il SIR ha parlato con Michele Sarfatti, direttore del Centro di documentazione ebraica contemporanea (Cdec). Il Giorno della memoria è stato istituito per ricordare la tragedia della Shoah: come evitare di cadere nella retorica e nella ritualità dei ricordi? “La retorica e la ritualità sono i pericoli maggiori per questo Giorno. Per evitarli bisogna usare le armi della sincerità, della semplicità e della conoscenza. Il Giorno esiste per legge ma non deve, a mio pare-
re, essere o diventare un obbligo. La matrice della retorica e della ritualità è quella di trasformarla in obbligo. Si deve, quindi, tendere a sviluppare la volontarietà e, soprattutto, la conoscenza”. Della Shoah vanno temuti più i negazionisti o gli indifferenti? “Si tratta di due categorie diverse che non si possono accostare. I negazionisti sono l’emblema dell’ignoranza, del non sapere e del non voler sapere. L’ignoranza è sempre negativa per la vita e le vicende umane. Gli indifferenti non sono, di per sé, pericolosi, il fatto è che richiamano a situazioni di pericolo. La Shoah sarebbe stata meno grave se il numero dei non indifferenti, dei solidali, fosse stato maggiore, il numero di coloro che non chiudevano le persiane di casa ma guardavano cosa accadeva e cercavano di darsi da fare per aiutare le vittime. Ce ne sono stati ma se fossero stati di più? Per questo l’indifferenza è oggi negativa”. Che ruolo devono giocare la scuola e le diverse agenzie educative per evitare un distacco o allontanamento da quegli avvenimenti? Si può prefigurare una “didattica della Shoah”? “Dipende da cosa si intende per didattica della Shoah. Non credo che debba avere caratteristiche particolari se non quella di porgere ai ragazzi la conoscenza che si ha della Shoah e renderli consapevoli di cosa è successo e di cosa può accadere in altre forme, ad altri gruppi, se la società non impara che siamo da-
vanti ad un nemico che non si combatte con le armi ma con l’intelligenza e i sentimenti. In questo senso credo sia giusto parlare di didattica della Shoah”. La preparazione e la riflessione possono anche evitare quello che provocatoriamente qualcuno ha definito un “frettoloso turismo della memoria”? “Se un docente accompagna la sua classe ad Auschwitz a vedere il campo, così come l’accompagnerebbe a vedere un film, la cosa non ha senso, sarebbe una perdita di tempo. Ma se l’insegnante accompagna i suoi allievi ad Auschwitz per capire meglio, insieme a loro, cosa è accaduto e perché è accaduto, preparando la visita in anticipo e rispondendo alle domande dei ragazzi, allora è un viaggio utile che produce e accresce la conoscenza. Molto dipende da come si prepara un’iniziativa di questo genere, come si riesce a spiegare alle nuove generazioni come sia potuta accade-
re una cosa simile accaduta nel passato ma basata su meccanismi ancora esistenti”. Tempo fa Anna Foa sul “Sole 24 Ore” ha scritto che la memoria rischia di affievolirsi se non la si aggancia a un insegnamento e a una riflessione sul presente... “I rischi presenti sono sempre quelli di tipo opposto, ovvero rischio di affievolire la memoria ma anche quello di provocare un’overdose con rischi di generare, in ogni caso, risultati negativi. Credo che vadano tenuti insieme sia gli aspetti della memoria, quindi ricordarsi le persone che non ci sono più, sia quelli della conoscenza, cioè capire perché è accaduto, conoscere. L’unione della memoria e della conoscenza produce consapevolezza. La conoscenza può rivelarsi arida, la memoria può portare solo a un rapporto emotivo con i fatti, la consapevolezza permette di andare avanti”. Fare memoria della Sho-
ah significa anche ricordare i Giusti, coloro che alla Shoah si opposero con gesti di coraggio e di solidarietà... “Dei Giusti bisogna parlare e non bisogna condannarli al silenzio. Credo anche che ogni tanto venga fatto un grande torto ai Giusti che è quello di porli all’avanguardia di una intera popolazione dicendo che quasi tutti furono come loro. Credo che parlare dei Giusti comporti l’obbligo, sempre, di ricordare che ci furono sia i Giusti sia gli ingiusti e che entrambi scelsero, per motivi politici, religiosi, umanitari, personali. L’umanità di ciascuno è diversa da quella dell’altro. Tutti furono persone che scelsero, questo è importante. Parlare ai ragazzi dei Giusti come persone che seppero scegliere per trasmettere loro il concetto che è sempre possibile scegliere la parte giusta o quella sbagliata. Così facendo onoriamo la figura del Giusto e il ruolo che ha avuto nella società”. (Sir)
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
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VITA DELLA DIOCESI
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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI
Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917
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Il ministero conferito dal Vescovo sabato 14 gennaio in San Giovanni
NOTIZIE DIOCESANE
Franco Perricone accolito Festa della Pace
Domenica 12 febbraio a Tortona
VOGHERA - “Rallegratevi ed esultate” perché un nuovo “servitore” è ufficialmente entrato a lavorare nella vigna del Signore. È infatti con commossa umiltà che Francesco Perricone, della parrocchia di San Lorenzo Martire in Voghera, sabato 14 gennaio durante la celebrazione dei primi vespri, ha ricevuto da Sua Eccellenza il vescovo, Monsignor Martino Canessa, nella chiesa di San Giovanni il ministero dell’accolitato. In realtà Franco è da sempre una figura conosciuta e legata alla chiesa vogherese in quanto è stato per anni il sacrista del Duomo, prima al fianco di Monsignor Boveri, e poi con Monsignor Colombi, che ha amorevolmente assistito fino alla morte. Anche per questo la chiesa di san Giovanni era gremita all’inverosimile di amici e giovani che hanno voluto prender parte alla grande soddisfazione di quest’uo-
mo, nel giorno in cui è riuscito a raggiungere l’obiettivo a cui tanto teneva e di cui ora va giustamente fiero. Anche se aveva sognato da tempo questa celebrazione nella “sua” chiesa di San Giovanni (“sua” poiché è stata la sua chiesa da ragazzo), Franco probabilmente non aveva messo in conto la presenza di “tutti” quelli che hanno fatto parte della sua vita, tanto meno poteva aspettarsi un gruppo così numeroso di giovani dell’oratorio interparrocchiale Don Bosco. Le persone accalcate in chiesa si guardavano stupite nel vedere entrare e salire verso l’altare cinque, dieci, venti, trenta ragazzi con chitarre e libri dei canti e si chiedevano: “Cosa c’entrano questi ragazzi con Franco? Perchè sono venuti?”. Ebbene, i giovani sono, cronologicamente, l’ultimo impegno che egli ha assunto nella vigna del Signore.
Nel momento in cui don Gianni Captini ha avuto bisogno di una persona disposta a collaborare nei locali dell’oratorio, Franco si è messo a disposizione ed è diventato una presenza importante per i ragazzi, che hanno iniziato a conoscerlo ed apprezzarlo; così quando sabato l’oratorio ha chiuso in anticipo i battenti per consentire di presenziare alla celebrazione, non solo i giovani che avevano preparato i canti per la liturgia, ma l’intero oratorio si è riversato nella chiesa di San
Saluto alla Vergine ore 17,30: Accoglienza e rosario ore 18,15: S. Pietro S. Messa
Vi segnaliamo le prossime date: 26 gennaio: Clinica Trucco in Novi Ligure 27 gennaio: Casa di riposo Don Beniamino Dacatra in Novi 28 gennaio: Casa di riposo Amedeo (mattino) in Novi 28 gennaio: ore 17: Collegiata - Accoglienza ufficiale nel Vicariato di Novi Ligure con S. Messa presieduta dal Rettore del Seminario ore 21: Collegiata Adorazione Eucaristica 29 gennaio: ore 10: Sant’Andrea S. Messa
ore 11: Collegiata S. Messa ore 12: Collegiata S. Messa ore 16: Collegiata Adorazione Eucaristica ore 21: Collegiata Veglia di preghiera
1 febbraio: ore 8,30: S. Pietro S. Messa ore 16,45: S. Pietro Preghiera e racconto ai bambini del catechismo della storia di Lourdes ore 18,15: S. Pietro S. Messa ore 21: S. Pietro Adorazione eucaristica 2 febbraio: ore 8,30: S. Pietro S. Messa ore 18,15: S. Pietro S. Messa 3 febbraio: S. Antonio
30 gennaio: ore 9: Collegiata S. Messa ore 17: Collegiata S. Messa 31 gennaio: ore 10: S.G. Bosco S. Messa ore 16,30: S.G. Bosco
Domenica 12 febbraio l’Azione cattolica dei Ragazzi (ACR) organizza la tradizionale Festa della Pace. L’appuntamento si terrà presso l’Oratorio Casa del Giovane del Duomo di Tortona. Il ritrovo è fissato per ore 14.30. Alle 15.00 il momento di riflessione preghiera al quale seguirà l’animazione a cura dell’Equipe ACR. Alle 16.30 la merenda chiuderà l’incontro. Durante il pomeriggio verrà raccolto quanto i ragazzi hanno risparmiato a favore dell’iniziativa di carità destinata quest’anno ad un centro di accoglienza per orfani in Africa. Per le iscrizioni telefono o fax al 0131 – 861868 oppure tramite SMS al 349 – 5454335.
Appuntamenti Oftal Davanti al presepe a Torrazza Coste Venerdì 27 gennaio alle ore 21 a Torrazza Coste le dame e i barellieri dell’OFTAL diocesana con il presidente Pier Paolo Boffi si ritroveranno per la S. Messa presieduta dall’assistente don Marco Daniele. Al termine ci sarà la tradizionale visita del presepe artistico realizzato dal diacono Angelo Marini.
Pellegrinaggio a Roma dal Papa L’O.F.T.A.L. propone un pellegrinaggio a Roma in occasione dei suoi 80 anni di storia, per incontrare Papa Benedetto XVI e per confermare la fedeltà dell’Associazione al servizio degli ammalati. Il viaggio si terrà da giovedì 15 marzo a domenica 18. Sul prossimo numero il programma dettagliato. Quota di partecipazione per persona: 365 euro Per informazioni e iscrizioni rivolgersi a: Segreteria di Tortona - via Emilia, 281 tel: 0131 862142 (aperta mercoledì mattina e sabato mattina); Segreteria di Voghera - P.za S. Bovo, 33 tel: 0383 43114 (aperta martedì mattina e venerdì mattina).
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza martedì 31 gennaio, mercoledì 1 febbraio, giovedì 2, venerdì 3 e sabato 4 dalle ore 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
Al passo con la Peregrinatio Mariae In questa settimana avviene il primo passaggio di Vicariato. Dopo aver percorso il Vicariato di Tortona, la Madonna Pellegrina arriva nel Vicariato di Novi Ligure.
Giovanni per testimoniare la propria vicinanza a quest’uomo buono, semplice e disponibile. Alla presenza del vicario generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi e del parroco monsignor Captini, Franco ha ricevuto da sua Eccellenza Monsignor Canessa il ministero dell’accolitato. L’assemblea di amici e conoscenti ha partecipato con viva commozione e con gli occhi rivolti all’amico che a stento riusciva ad arginare l’emozione. Al termine della cerimonia Franco ha voluto ringraziare i presenti a cominciare dal Vescovo, dai sacerdoti presenti e da quelli che sicuramente hanno fatto capolino dal cielo; dagli amici, i giovani e tutti i presenti. Nel farlo non ha potuto trattenere le lacrime che hanno contagiato tutti, sinceramente partecipi della gioia dell’umile servitore della vigna più importante che ci sia… E le lacrime e la felicità hanno accompagnato Franco e tutti gli amici in oratorio dove si è brindato a questa grande gioia che ha reso tutti un po’ più ricchi perchè capaci di “esserci” anche solo con un’affettuosa partecipazione. Simone Ghia Rovatti
4 febbraio: S. Antonio “Vergine del silenzio, che ascolti la Parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino”
Ricevute nel periodo tra luglio e dicembre 2011
Offerte al nostro Seminario OFFERTE CRESIMATI Parrocchia di Sagliano Euro 100.00 Parrocchia di Sarezzano Euro 90,00 Parrocchia di Volpara Euro 110,00 Parrocchia di Carbonara Scrivia Euro 525,00 Parrocchia di S. Andrea in Collegiata di Novi Ligure Euro 100,00 Parrocchia di Stradella Euro 1.000,00 Parrocchia di S. Pietro in Novi Ligure Euro 735,00 Parrocchia di Arquata Scrivia Euro 425,55 Parrocchia di Casella Scrivia Euro 175,00 Parrocchia della Resurrezione in Voghera Euro 300,00 Parrocchia di S. Maria della Salute in Voghera Euro 750,00 Parrocchia di Medassino Euro 130,00 Parrocchia Sacro Cuore in Casteggio
Euro 640,00 Parrocchia di Retorbido Euro 60,00 Parrocchia di Codevilla Euro 190,00 OFFERTE PRO-SEMINARIO Pessina Don Fabrizio Euro 100,00 Istituto Suore Benedettine di Voghera Euro 1.500,00 Famiglia Ghiacci Euro 130,00 Famiglia Tizzoni Euro 500,00 Parrocchia di Scorzoletta Euro 250,00 Istituto Suore Benedettine Casa di Riposo “Villa Gerlina” Euro 500,00 OFFERTE GIORNATA SEMINARIO Parrocchia di S. Lorenzo Duomo di Voghera Euro 460,00
4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
VITA DELLA CHIESA
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Il messaggio dei Vescovi per la 16ª Giornata (2 febbraio)
La celebrazione della Giornata dello scorso anno in Cattedrale a Tortona
Spandere “il buon profumo” Nella parte centrale del messaggio, i vescovi indicano quattro “note” che “mostrano la coerenza della
vita con la vostra specifica vocazione” mostrando al tempo stesso la “fecondità di un assiduo cammino formativo”. Le quattro note sono: “primato di Dio”, “fraternità”, “zelo divino” e “stile di vita”. Quanto alla prima, del “primato di Dio”, richiamano l’insistenza di Papa Benedetto XVI circa “la sfida principale del tempo presente” che consiste nella secolarizzazione. Particolarmente i consacrati sono chiamati a riflettere sul fatto che “urge una nuova evangelizzazione, che metta al centro dell’esistenza umana il primo comandamento di Dio, la confessio Trinitatis e la Parola di salvezza, di cui scrivono - voi avete profonda esperienza spirituale”. Questo primo aspetto viene ulteriormente approfondito col pensiero che “nella misura in cui testimoniate la bellezza dell’amore di Dio, che segue l’uomo con infinita benevolenza e misericordia, voi spandete quel ‘buon profumo divino’ che può richiamare l’umanità alla sua vocazione fondamentale: la comunione con
Dio. Nella vostra esistenza trasfigurata dalla bellezza della sua santità, siete chiamati ad anticipare la comunità ‘senza macchie e senza rughe’, ‘il cielo nuovo e la terra nuova’ che ogni uomo desidera”. Fraternità e zelo divino “La fraternità universale è il sogno di Dio, Padre di tutti. La dilagante conflittualità che deteriora le relazioni umane mostra la perenne attualità della missione di Cristo e dei suoi discepoli: raccogliere in unità i figli di Dio dispersi”: così scrivono i vescovi nella seconda “nota” all’interno del messaggio, dedicata al tema della “fraternità”. Proprio i consacrati possono offrire, a questo riguardo, una “bella testimonianza ecclesiale” e i vescovi esortano le comunità religiose “ad essere scuole di fraternità che impegnano i propri membri alla formazione permanente alle virtù evangeliche: umiltà, accoglienza dei piccoli e dei poveri, correzione fraterna, preghiera comune, perdono reciproco, condividendo la fede, l’affetto fra-
Giovedì 2 febbraio, alle ore 17, i religiosi e le religiose della Diocesi si ritroveranno in Cattedrale a Tortona per la Giornata della Vita Consacrata. Mons. Vescovo presiederà il rito della luce e la concelebrazione eucaristica. LE NOSTRE SEDI:
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VITA CONSACRATA: il dono e l’impegno
“Il proprium della vita consacrata è riproporre la forma di vita che Gesù ha abbracciato e offerto ai discepoli che lo seguivano: l’evangelica vivendi forma”: su questo pensiero centrale si impernia il “Messaggio della Commissione Episcopale per il clero e la vita consacrata per la 16ª Giornata Mondiale della vita consacrata” (2 febbraio 2012) reso noto mercoledì 11 gennaio. In Italia i religiosi sono circa 140 mila, dei quali 18 mila uomini e 122 mila donne. A livello mondiale sono quasi 875 mila, con 135 mila uomini e 740 mila donne. I religiosi italiani rappresentano il 16% del totale. Il titolo scelto per il messaggio è “Educarsi alla vita santa di Gesù” e i vescovi della Commissione sottolineano in apertura del testo un rapporto particolare tra i consacrati e il cammino di questo decennio per la Chiesa italiana dedicato al tema dell’educazione. “‘Educare alla vita buona del Vangelo’ – scrivono - implica certamente l’educare alla vita santa di Gesù. È questo il dono e l’impegno di ogni persona che voglia farsi discepola di Gesù, specialmente di chi è chiamato alla vita consacrata”.
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
terno e i beni materiali”. Nella terza nota, dedicata allo “zelo divino”, i vescovi sottolineano l’esempio di Gesù e la “la forza straordinaria” dello zelo da lui mostrato insieme agli apostoli, esortando i religiosi a preoccuparsi “non tanto della contrazione numerica delle vocazioni, quanto della vita tutto sommato mediocre di molti, in cui sembra persa la traccia dello zelo, della passione, del fuoco d’amore che animava Gesù e i santi. Per la nuova evangelizzazione a cui la Chiesa oggi è chiamata occorrono nuovi santi, appassionati di Gesù e dell’uomo. Testimonianza profetica La quarta nota, sullo “stile di vita”, si rifà ai voti di castità, povertà ed obbedienza, tipici della vita religiosa. Scrivono in proposito i vescovi che “la povertà favorisce uno stile di vita all’insegna dell’essenzialità”; la castità consacrata “aiuta a riqualificare la sessualità e a dare ordine e significato vero agli affetti”, mentre l’obbedienza “libera dall’individualismo e dall’orgoglio”. “Vissuti sull’esempio di Cristo e dei santi, i consigli evangelici - si chiude il messaggio - costituiscono una vera testimonianza profetica dal profondo significato antropologico, che suppone e richiede un grande impegno educativo”.
Servizi CISL
Liberalizzazioni
Due nodi da sciogliere continua da pagina 1 Pil, dei redditi, dell’occupazione lasciano il tempo che trovano. La speranza è che siano vere, per quanto appaiano ottimistiche. Ora tocca agli strumenti che regolano il rapporto di lavoro: leggi e contratti. La materia è vasta, importante, “calda”, ammorbata di ideologia. Sarà difficile trovare la quadratura del cerchio, ci sono obiettivi difficili e a volte contrapposti: come dare meno precarietà al lavoro giovanile, senza ingessarlo e quindi nei fatti ostacolarlo? Come superare certi diritti che hanno alcune fasce di lavoratori (illicenziabilità, anche se nei fatti…) che taluni sostengono essere un fattore che ostacola le nuove assunzioni? Come tutelare efficacemente – superando la statica cassa integrazione – chi perde un lavoro, soprattutto se ha una certa età e una scarsa formazione professionale? Infine: come far lavorare di più i giovani – qui la percentuale più alta di disoccupati – e di più pure gli anziani, viste le norme previdenziali che allungano l’età lavorativa, in un contesto di crisi economica e di spostamento di posti di lavoro dall’Italia ai Paesi a basso costo di manodopera? Più che Monti, ci vorrebbe il mago Merlino. Vedremo all’opera il primo, e la responsabilità dei partiti politici che lo sostengono. Ma tutto ciò rimarrà fumo, per quanto innovativo e profumato, se nel forno dell’azione politica non si metterà l’arrosto. Non si affronteranno cioè i due nodi scorsoi che rischiano veramente di soffocare l’economia e la società italiana. Anzitutto il debito pubblico. Va affrontato, va ridotto. S’innescherà un circolo virtuoso che vale dieci volte più di tutte le liberalizzazioni messe in atto. Il ministro Passera sta mettendo a punto un piano difficile, ma interessante e forse vincente. Quindi, va affrontato il Mezzogiorno italiano, la cui economia è in stato comatoso. È qui che si possono creare ampi spazi di crescita, il Nord è molto più vicino a
Stoccarda e Rotterdam che a Benevento e Crotone. Vaste programme, avrebbe chiosato De Gaulle. Ma la questione è ineludibile, si devono creare opportunità di redditi veri, far crescere la ricchezza locale, le occasioni di lavoro; ampliare gli spazi della legalità per ridurre progressivamente quelli delle malavite organizzate e dei loro affari sul territorio. Senza peraltro continuare a riversare infruttuosamente al Sud risorse che il Nord non ha più la possibilità né la voglia di dare. Se si sbaglieranno metodi e tempi, si rischia sicuramente di creare nel Mezzogiorno le condizioni per una nuova, grande ondata emigratoria che non saprebbe più dove riversarsi. O di sollevamenti popolari di cui abbiamo già avuto un primo assaggio. Alla peggio, di realizzare quelle condizioni che, all’alba degli anni Novanta, interessarono la vicina Jugoslavia, con un ricco nord che non volle più stare assieme ad un povero e “drenante” sud. Tutto ciò è da impostare subito, ora, senza attendere. Fa specie aver letto degli sforzi del viceministro Vittorio Grilli (in realtà un economista stimato nel mondo) andato in tournee a convincere analisti finanziari e investitori che l’Italia non è la Grecia e che si sta facendo di tutto per evitare tale metamorfosi. Sentendosi troppe volte ribattere: sì, oggi ci siete voi. Ma domani, quando torneranno “quei” partiti? Nicola Salvagnin
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
29 Gennaio - IV Domenica del Tempo Ordinario
“Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?”
Mc 1,21-28 In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, a Cafàrnao, insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro
e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore,
tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
S. FRANCESCO SAVERIO BIANCHI Nello stesso giorno in cui si fa memoria di San Giovanni e Lettere e delBosco, la Chiesa ricorda anche san Francesco Saverio l’Accademia EcBianchi, l’Apostolo di Napoli, secondo la definizione di clesiastica. Leone XIII, che morì nel 1815, proprio l’anno in cui il “san- Alcuni biografi, to dei giovani” nasceva a Castelnuovo d’Asti. raccontano che il Francesco Saverio Bianchi nacque ad Arpino, in provincia giorno di Pentedi Frosinone il 2 dicembre 1743, figlio maggiore di un fab- coste del 1800, dobricante di tele e di una donna che in paese era chiamata po aver avuto u“madre dei poveri” perché teneva sempre pronti, in casa, se- n’estasi davanti al Santissimo Sacramento nella chiesa del dici letti per i malati più bisognosi. A nove anni fu mandato Divino Amore la sua vita cambiò. Mentre pregava, improva studiare nel collegio che i Barnabiti avevano aperto ad visamente si sentì trapassare il cuore da un’acutissima ferita. Arpino e lui capì che voleva seguire la vita religiosa, poi Aveva desiderato tanto sentire impresso in sé il ricordo della andò a studiare nel seminario di Nola, dove conobbe Passione del Signore ed era stato esaudito. Dopo d’allora fu sant’Alfonso de Liguori. La madre visto spesso piangere, tremare, cadere lo mandò a studiare diritto a Naa terra svenuto mentre celebrava la poli, ma il figlio ritornò l’anno Messa. Possedeva il dono del consiSACERDOTE DELL’ORDINE successivo convinto di diventare glio, della scrutazione dei cuori e tante religioso. Finalmente nel 1762, persone accorrevano al suo confessioDEI CHIERICI REGOLARI riuscì ad entrare nell’Ordine dei nale, persino S. Alfonso de Liguori, DI SAN PAOLO (BARNABITI) Barnabiti fondato, nel 1530, da S. Carlo Emanuele IV e la sua consorte, Antonio Maria Zaccaria, profesMaria Clotilde di Borbone, esuli dopo FU CHIAMATO sando i voti nel 1763 nel noviziato l’annessione del Piemonte alla Frandi Zagarolo. Continuò gli studi ficia. Da quel giorno l’impegno nell’a“ L’APOSTOLO DI NAPOLI” losofici e teologici prima a Macepostolato divenne totale. rata poi a Roma e Napoli, dove fu Il Santo s’impose un severo tenore di ordinato sacerdote nel 1767, per vita. Nel 1804 a poco a poco le sue meriti di studio, a soli 23 anni. I primi due anni di ministero gambe si gonfiarono e si coprirono di piaghe. I medici non apostolico li passò ad Arpino. Poi i superiori lo mandarono riuscirono a diagnosticare la natura del misterioso male. a Napoli, per insegnare filosofia ai chierici barnabiti. Quando nel 1809 furono soppressi gli Ordini religiosi il Le condizioni economiche e morali del Collegio di Napoli Bianchi assicurò i suoi confratelli che il loro Ordine sarebbe di S. Maria in Cosmedin erano difficili e il santo fu eletto stato ristabilito. dal capitolo generale, nel 1773, preposito di quella casa. Passò gli ultimi anni intento a meditare, a scrivere lettere di Ricoprì quell’incarico per dodici anni. direzione spirituale, a confessare quanti andavano da lui a In quel periodo, Francesco conobbe la stigmatizzata ogni ora del giorno. Previde anche le eruzioni del Vesuvio Terziaria Francescana S. Maria Francesca delle Cinque nel 1804 e 1805, l’arresto, l’esilio e il ritorno trionfale a Piaghe che, manifestandogli gli straordinari carismi ricevuti Roma di papa Pio VII, dopo la caduta di Napoleone I. da Dio, lo stimolò a raggiungere la santità. Morì a Napoli il 31 gennaio 1815. Dal 1777 al 1791 fu il suo confessore. Leone XIII lo beatificò nel 1893 e Pio XII lo canonizzò nel Sempre a Napoli fu professore straordinario dal 1778 nella 1951. Il suo corpo è conservato nella chiesa di Santa Maria Regia Università e socio della Reale Accademia di Scienze di Caravaggio a Napoli.
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Gesù, lasciato il deserto di Giuda e tornato in Galilea, non si ferma a Nazareth e sceglie come sua dimora Cafarnao, una città al centro di una importante arteria che congiungeva due grandi centri urbani, Tolemaide e Damasco. Marco scrive che Gesù, entrato in città, “subito” si reca nella sinagoga a predicare. Potremmo dire che si mette immediatamente all’opera, senza esitazioni e con il preciso intento di insegnare alla città la sapienza di Dio. Del resto, per questo era venuto. Il Vangelo è lievito di una vita nuova per tutti, non è riservato solo ad alcuni e neppure deve restare ai margini della vita. Le città degli uomini ne hanno bisogno. Marco non riporta, come Matteo e Luca, l’insegnamento delle beatitudini, preferisce sottolineare l’autorità con la quale Gesù insegna. Scrive: “Tutti erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava come uno che ha autorità e non come gli scribi”. Cafarnao era piena di scribi, di dottori, di teologi, ma nessuno parlava con l’autorità con cui parlava Gesù, ossia con parole che suonavano decisive per la vita delle persone e che richiedevano scelte impegnative. Non si poteva restare indifferenti al suo insegnamento: gli ascoltatori erano come costretti ad una scelta. I numerosi scribi, che pure non mancavano di parole, lasciavano la gente in balía di se stessa o della moda allora emergente. A ben vedere, anche noi, oggi, viviamo in una situazione analoga. Le nostre città sono come immerse in una profonda crisi di valori e di comportamenti. Spesso, anche nella stessa persona, convivono convinzioni diverse, spezzoni di culture talora contraddittori. Si potrebbe dire che una delle caratteristiche della nostra società contemporanea è di avere molte e forse nessuna cultura, sino a ipotizzare l’affermazione di un modello di città politeista più che secolare. Ognuno sembra avere il suo Dio, il suo tempio, il suo scriba, il suo predicatore. Il problema della nostra società consiste proprio nell’assenza di un “maestro”, di uno che insegni con autorità. In tale contesto è facile cadere in balía dei tanti “spiriti immondi”. Essi soggiogano il cuore e non sopportano di essere disturbati nel loro dominio. Nell’episodio narrato da Marco, gli spiriti che posseggono l’uomo che sta nella sinagoga gridano verso Gesù: “che c’entri con noi, Gesù Nazareno?”. È l’opposizione radicale a chi vuole disturbare il loro incondizionato potere nel cuore dell’uomo. Non contrastano in astratto l’opera di Gesù, ma che intervenga nella loro vita. È insomma l’opposizione radicale all’autorevolezza del Vangelo sulla vita. E questo accade ogni volta che si impedisce al Vangelo di cambiare il cuore o comunque di dire parole autorevoli sui comportamenti. Gesù è venuto per liberare gli uomini da ogni schiavitù. Per questo, gridando forte, dice: “Taci! Esci da quell’uomo”. E lo spirito immondo si allontana. Di fronte agli innumerevoli spiriti cattivi che opprimono gli uomini e le donne del nostro e di ogni tempo c’è bisogno che risuoni ancora il grido di Gesù contro di essi. Ogni discepolo è chiamato a raccogliere questa sfida, ossia riproporre l’autorità del Vangelo sulla propria vita e su quella degli altri. Potremmo dire che è il tempo di gridare il Vangelo sui tetti perché cresca una nuova cultura: quella della misericordia, dell’amore e della pace. Ciò potrà avvenire solo se ogni credente, e l’intera comunità ecclesiale, troveranno il coraggio di riproporre il Vangelo “sine glossa”, come diceva Francesco d’Assisi. È solo questa l’autorità che “comanda agli spiriti immondi e questi gli obbediscono”.
le letture della domenica Prima Lettura Dt18,15-20 Salmo Responsoriale Sal 94 Seconda Lettura 1Cor 7,32-35
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ATTUALITA’
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
Il 29 gennaio la 59^ Giornata mondiale dei malati di lebbra
Domenica a teatro a Volpedo
Fai della tua vita qualcosa che vale
Cappuccetto Rosso
Il 29 gennaio 2012 sarà celebrata la 59° ricorrenza della giornata voluta da Raoul Follereau per promuovere i diritti dei malati di lebbra. AIFO celebrerà l’evento con una serie di iniziative in tutta Italia. Oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra continua a rappresentare per l’AIFO un impegno fondamentale per dar voce agli Ultimi. Ogni anno i volontari AIFO organizzano in tale giornata la distribuzione del Miele della Solidarietà, allestendo banchetti in centinaia di piazze italiane e coinvolgendo altre associazioni, istituzioni, cittadini. Una raccolta fondi viene organizzata tramite gli SMS solidali, che quest’anno potranno essere inviati – dal 28 gennaio al 5 febbraio 2012 - al numero 45599 per sostenere i Progetti AIFO contro la lebbra in Mozambico. L’AIFO ha compiuto questa scelta per incrementare il suo impegno nella creazione di rapporti basati sulla giustizia e sulla solidarietà. I sacchetti di iuta che contengono i vasetti sono confezionati da persone guarite dalla lebbra grazie al progetto Sumana Halli a Bangalore, in India. Quest’anno la giornata segue di pochi mesi i festeggiamenti per il 50° anniver-
sario della fondazione dell’AIFO. In 50 anni l’AIFO ha curato e riabilitato oltre un milione di persone colpite dalla lebbra e ha progressivamente allargato il suo impegno al servizio delle persone con disabilità dei paesi più poveri del mondo, concentrandosi nelle attività di riabilitazione comunitaria e di tutela dei diritti umani, sociali, economici e civili. Tra le iniziative organizzate per la Giornata mondiale grande importanza assumono gli incontri di sensibilizzazione presso scuole, parrocchie ed altre istituzioni svolti in tutta Italia dai Testimoni della Solidarietà, persone direttamente impe-
gnate nei progetti AIFO all’estero, che per l’occasione si fanno promotrici di consapevolezza presso la società civile, testimoniando il loro servizio agli Ultimi. La giornata sarà quest’anno dedicata al continente africano. Nella giornata di campionato del 29-30 gennaio, negli stadi della Serie A italiana di calcio, sarà esposto uno striscione dell’AIFO prima delle partite per sensibilizzare il mondo dello sport nei confronti del dramma della lebbra nel mondo. Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Santo Padre, hanno rivolto un saluto all’AIFO per tale ricorrenza, a testimonianza
Concorso per coinvolgere bambini e ragazzi
La nostra agricoltura, il nostro Piemonte TORINO - Sta avendo ricadute positive anche sul territorio provinciale alessandrino la prima edizione del concorso a premi “La nostra Agricoltura, il nostro Piemonte”, con il patrocinio del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca - Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Un’iniziativa fortemente voluta da Coldiretti Piemonte e Donne Impresa, nell’ambito del progetto nazionale Educazione alla Campagna Amica. Il concorso coinvolge bambini e ragazzi in un percorso
educativo e di sensibilizzazione alla cultura del proprio territorio, di cui l’agricoltura è assoluta protagonista. Il concorso è rivolto alle scuole primarie di primo grado, sia statali che paritarie, della Regione che intendono realizzare, attraverso elaborati di diversa natura, percorsi interdisciplinari legati alla cultura rurale, dell’agroalimentare, delle imprese agricole, della sana e corretta alimentazione. Le scuole che intendono partecipare al concorso dovranno inviare al seguente numero
di fax 011-537017 la scheda di iscrizione entro il 1° febbraio 2012. Gli elaborati dovranno pervenire entro e non oltre il 4 maggio 2012 e dovranno essere accompagnati dai dati della scuola e da copia della scheda di adesione con data di invio al seguente indirizzo: Concorso “La nostra Agricoltura, il nostro Piemonte” - Coldiretti Piemonte (Progetto Educazione alla Campagna Amica) Piazza San Carlo, 197 10123 Torino. La partecipazione al concorso è gratuita.
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del ruolo di primo piano che l’AIFO continua a ricoprire a livello internazionale. Queste le parole pronunciate da Papa Benedetto XVI in occasione dell’Angelus del 30 gennaio 2011: “Si celebra in questa domenica la ‘Giornata mondiale dei malati di lebbra’, promossa negli anni ‘50 del secolo scorso da Raoul Follereau e riconosciuta ufficialmente dall’Onu. La lebbra, pur essendo in regresso, purtroppo colpisce ancora molte persone in condizione di grave miseria. A tutti i malati assicuro una speciale preghiera, che estendo a quanti li assistono e, in diversi modi, si impegnano a sconfiggere il morbo di Hansen. Saluto in particolare l’Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, che compie 50 anni di attivita”.(Benedetto XVI, 30 gennaio 2011). La 59a Giornata mondiale dei malati di lebbra gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e del Patrocinio del Segretariato Sociale RAI e della collaborazione ufficiale di Banca Etica, AGESCI, GIFRA (Gioventù Francescana), SISM (Segretariato italiano degli studenti di Medicina), AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio) e della Lega Serie A.
VOLPEDO - “Domenica a teatro!” è il titolo della rassegna teatrale per piccoli e grandi promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, in collaborazione con la Regione Piemonte, con la direzione artistica della compagnia Coltelleria Einstein. L’iniziativa si articola in sei appuntamenti di teatro in sei diversi luoghi della Provincia. Per la sesta edizione i Comuni coinvolti sono: Pontecurone, Volpedo, Murisengo, Sale, Alessandria, Bistagno. La rassegna si avvale del contributo della Compagnia di San Paolo. Il secondo appuntamento della rassegna è per domenica 29 gennaio alle ore 15 a Volpedo al Teatro S.O.M.S. con lo spettacolo “Cappuccetto Rosso e il lupo solitario” della compagnia Coltelleria Einstein di Alessandria. Lo spettacolo a Volpedo viene proposto nell’ambito della “Giornata dell’Anziano”. Si ricorda che alla domenica sono aperti i Musei Pellizziani e la postazione multimediale del Museo Didattico. Lo spettacolo, liberamente ispirato alla fiaba dei F.lli Grimm e di C. Perrault, di Giorgio Boccassi, vedrà in scena Donata Boggio Sola e Giorgio Boccassi, per la regia di Fabio Comana e
Giorgio Boccassi. Cappuccetto Rosso, diventata grande, ha aperto un atelier di moda, specializzato in cappelli rossi. Un giornalista di tv, del programma “Natura selvaggia”, deve realizzare una puntata sulla vita dei lupi e arriva ad intervistare Cappuccetto Rosso, per conoscere la sua storia. Così Cappuccetto Rosso torna indietro nel tempo e ricorda la sua avventura, straordinaria e drammatica. Ricorda il suo incontro con il lupo solitario. La fiaba di Cappuccetto Rosso rivive così in questa intervistaspettacolo, attraverso i ricordi della stessa protagonista. La particolarità dello spettacolo è che alla vicenda della bambina dal cappellino rosso, si alternano le informazioni sulla vita e sul comportamento del lupo: la vita nel branco, le tecniche di caccia, l’amore per i cuccioli, le gerarchie di gruppo.
Giovedì 26 gennaio 2012
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Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 26 gennaio al 1° febbraio 2012 Giovedì 26: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Venerdì 27: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Sabato 28: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Domenica 29: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Lunedì 30: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Martedì 31: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Mercoledì 1° febbraio: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel.
L’assessore Marina Azzaretti ha organizzato diversi eventi con le scuole
Commemorazioni per il Giorno della Memoria VOGHERA - Domani (venerdì) il comune di Voghera, assessorato alla Cultura, organizzerà le commemorazioni in occasione del Giorno della Memoria. Tutta l’organizzazione è stata curata dall’Ufficio Cultura, dalla Biblioteca Civica Ricottiana e dall’Archivio Storico Civico. E’ da sottolineare che le iniziative sono state organizzate in stretta sinergia con le Associazioni Partigiane ANPI, FIVL, FIAP, APC e con le Associazioni dei Deportati e degli Internati Militari. Partner nell’organizzazione è stato anche il Liceo Galilei Sezione classica di Voghera, i cui alunni hanno partecipato al laboratorio sul Fondo Dino Provenzal organizzato dall’Archivio storico civico. L’assessore Marina Azzaretti ha voluto dedicare a questa significativa giornata alcuni importanti eventi che si svilupperanno in più appuntamenti. L’apertura ufficiale delle Celebrazioni si terrà
domani, alle ore 10.30, in via Emilia davanti alla targa che ricorda la concessione della libertà di culto agli israeliti, proclamata da Carlo Alberto il 29 marzo 1848. Il programma prevede i saluti del sindaco di Voghera, Carlo Barbieri e dell’Assessore alla cultura, Marina Azzaretti, e gli interventi dei rappresentanti delle Comunità ebraiche e delle Associazioni dei deportati e degli internati militari. In quell’occasione si terrà
la lettura di una selezione di brani dal pamphlet di Massimo D’Azeglio, “Sull’emancipazione civile degli Israeliti, 1848”. Alle ore 17, presso la Sala Pagano si terrà l’inaugurazione della Mostra documentaria “Provenzal e le leggi razziali 1938-1945”, a cura dell’Archivio storico civico e del Liceo Galilei, sezione classica. La mostra rimarrà aperta fino al 4 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17. La mostra è il risultato del laboratorio condotto in Archivio dagli studenti della 2^ B Sezione classica sul Fondo Dino Provenzal, costituito dal carteggio autografo dello scrittore. I ragazzi hanno potuto leggere e commentare le missive originali, il cui contenuto riflette la dolorosa esperienza vissuta dal Provenzal come conseguenza delle leggi razziali introdotte dal regime fascista nel 1938. In seguito alla loro emanazione il professore fu e-
stromesso dall’incarico di preside del Liceo “Grattoni” e perseguitato per le sue origini israelitiche. Oltre al Fondo Provenzal saranno esposte riproduzioni digitali tratte dal Fondo comunale, Sezione novecentesca, cartella 751 “Difesa della razza”, dall’Archivio storico del Liceo Gattoni e dal Fondo Alfredo Turri – Fondazione ISEC Pavia, oltreché articoli del Corriere della Sera del 1938. Le celebrazioni continueranno sabato 28, alle ore 17, presso la Civica Biblioteca Ricottiana. In quell’occasione si assisterà all’Orazione a nove voci della Lettura drammaturgica di brani sulla Shoah e le deportazioni, a cura di studenti delle scuole superiori di Voghera. Inoltre, da sabato 4 al 12 febbraio, sempre presso la Sala Pagano, sarà allestita la mostra denominata “La persecuzione degli Ebrei in Italia 1938-1945”, Fondazione Cdec. Ugo Celasco
Ciocca sostiene il commercio No alla proposta provinciale
VOGHERA - No alla liberalizzazione degli orari del commercio. Il vice sindaco di Voghera, Giuseppe Fiocchi, si è fatto portavoce delle istanze di ambulanti e negozi di vicinato sul tema caldo in questi giorni. Le preoccupazioni dei commercianti sono state esposte al consigliere regionale Angelo Ciocca per essere trasmesse a Regione Lombardia. Venerdì mattina dal municipio si è arrivati al mercato di piazza Duomo per sostenere le piccole realtà commerciali destinate a soccombere nel bailamme delle aperture indiscriminate. Commenta Ciocca: “Desidero fare una riflessione
sul programma di liberalizzazioni proposto dal governo Monti, che prevede anche l’assurdità della libertà di orari per il commercio (negozi, media e grande distribuzione). Va da sé una domanda: tenere aperti i negozi quasi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, vuol dire più consumi? Ovviamente no. La liberalizzazione incondizionata rischia di affossare il commercio di vicinato, a vantaggio delle medie e grandi strutture di vendita. Martedì prossimo in Consiglio Regionale verrà anche discussa un’importante mozione della Lega Nord contro la liberalizzazione orari”.
VOGHERA - Lunedi 16 gennaio si è tenuto un incontro fra l’assessore alla Scuola Marina Azzaretti e i Dirigenti Scolastici Francesco Rubiconto (1° Circolo e media Plana), Silvana Bassi (2° Circolo e Pascoli) e Claudia Boccalini (3° circolo). L’incontro è stato convocato dall’Assessore Azzaretti per illustrare la proposta avanzata dall’Amministrazione Provinciale, relativa al Piano di Dimensionamento Scolastico. Sia l’assessore Azzaretti sia i Dirigenti Scolastici hanno palesato la loro contrarietà sulla proposta provinciale, che andrebbe di fatto a sconfessare quanto approvato dalla giunta co-
munale di Voghera e all’unanimità da tutti i consigli di Istituto. In sintesi, il Piano Provinciale favorirebbe alcuni Comuni dell’Oltrepò a discapito di Voghera, dove ad essere penalizzata sarebbe soprattutto la scuola secondaria di primo grado “Pascoli” (e potenzialmente anche il 3° Circolo), che si troverebbe ad avere meno di cinquecento alunni. Durante l’incontro, l’Assessore e i Dirigenti Scolastici hanno ribadito la “bocciatura” della proposta Provinciale e hanno addirittura promesso una ferma opposizione a questa ipotesi, considerata all’unanimità penalizzante per la città.
LTREPO’
STRADELLA - VALLE STAFFORA 0383 40436) Edicole aperte domenica 29 gennaio 2012 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 29 gennaio 2012 (Turno F): AGIP, via Lomellina 50.
Rivanazzano è diventato un importante polo turistico RIVANAZZANO TERME - Negli ultimi cinque anni Rivanazzano Terme è diventato un importante centro di attrazione turistica. Sagre, manifestazioni, concerti, eventi sportivi, raduni sono stati gli ingredienti vincenti di un quinquennio che ha visto migliaia e migliaia di visitatori approdare in questa suggestiva località termale. Come si è arrivati a ottenere questo successo? Semplice la risposta. L’amministrazione Ferrari, grazie all’impegno costante dell’assessore al Turismo e allo Sport Marco Poggi, è riuscita a creare una positiva sinergia tra comune, associazioni e commercianti. “Non solo la sinergia tra i vari attori presenti sul territorio, ma anche la cultura dell’accoglienza ci ha permesso di rivitalizzare e rilanciare il nostro territorio dal punto di vista turistico. spiega l’assessore Marco Poggi - Attraverso le diverse manifestazioni, organizzate in questi anni, siamo riusciti a trasmettere ai numerosi visitatori i valori culturali e tradizionali della nostra cittadina. Valori che hanno profonde radici storiche. Fondamentale per raggiungere questo importante traguardo è stata la collaborazione fattiva con le associazioni sportive, culturali e di volontariato del territorio che ci ha consentito di rilanciare l’immagine del paese. La nostra amministrazione, in occasione di ogni evento, ha sempre messo a disposizione delle associazioni, in
maniera assolutamente gratuita il Teatro Comunale, i locali della biblioteca e il Parco Brugnatelli. Allo stesso modo sono sempre state rese disponibili le strutture sportive comunali. Un grande merito di questa amministrazione è stato quello di riqualificare il Parco Brugnatelli. Da subito abbiamo ampliato e reso a norma la cucina, coperto e pavimentato la zona somministrazione e costruito una pista da ballo. In questo siamo stati aiutati molto dalla Pro Loco che si è intestata l’utenza fissa, per la corrente elettrica, che abbiamo attivato. I costi per l’organizzazione degli eventi, a carico delle associazioni rivanazzanesi, sono così diminuiti e l’area feste al Parco Brugnatelli è ben attrezzata di tutto punto e disponibile per tutti. Moltissime manifestazioni ed eventi culturali di riscoperta delle tradizioni hanno caratterizzato in questi anni il nostro paese. Alcuni sono ormai diventati un appuntamento fisso per i visitatori che arrivano anche da lontano”. Giovanna Cavanna
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VOGHERA E OLTREPO’
L’esponente nazionale dell’ Anci Lanfranchi interviene sulla manovra
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
Fornirà dati agli agricoltori della zona
“I tagli ai comuni sono tagli ai cittadini” Una centralina meteo realizzata a Cigognola FORTUNAGO - “La difficile situazione economica italiana ci è costata in un anno ben cinque manovre finanziarie, che incidono pesantemente sulle nostre tasche e altrettanto sul bilancio dei Comuni. Le norme della manovra sui piccoli Comuni hanno creato disorientamento, perché non si è ancora capito come poter uscire con meno conseguenze possibili per i cittadini. - fa osservare Pier Achille Lanfranchi, sindaco di Fortunago e esponente della Consulta Nazionale Anci Le stesse norme che, non solo impediscono ai Comuni di progredire verso una migliore gestione associata delle funzioni fondamentali, ma hanno rischiato di disaggregare e mettere in discussione anche quanto di positivo si è pazientemente costruito in questi anni, senza neppure un ritorno certo in termini di efficienza e di maggiore economia, né per la finanza pubblica, né per i cittadini. Il risultato raggiunto dall’Anci che aveva posto al Parlamento un ordine del giorno specifico per il Decreto Milleproroghe è sicuramente motivo di soddisfazione perché ci consente di affrontare i processi di associazionismo con più ponderazione e serenità”. In questi giorni il Ministro dell’Interno ha ribadito la volontà di proporre una proroga di nove mesi alle scadenze
indicate dall’ormai noto articolo 16 della manovra, che prevede alcuni passaggi obbligatori per conferire almeno due funzioni fondamentali, o alle unioni o in forma associata, per i piccoli Comuni, a scadenze molto ravvicinate. “Si sta pestando nel mortaio… - continua Lanfranchi - perché sullo stesso articolo di legge è pendente anche un ricorso alla Corte Costituzionale presentato dalla Regione Lombardia e l’Anci ha chiesto nuovamente di riaprire subito un confronto per l’abrogazione di questa norma, confusa e contraddittoria, tra l’altro di difficile attuazione”. La stessa Regione con una propria determinazione ha abbassato il limite demografico entro il quale occorre conferire i servizi in forma associata, che ora è di 3000 abitanti o il quadruplo della popolazione del Comune di minore dimensione demografica. Ha
anche riconosciuto un nuovo ruolo delle Comunità Montane in Lombardia, riconoscendo all’organismo montano l’esercizio di funzioni comunali, equiparandolo all’Unione di Comuni, mediante l’attuazione dell’obbligo dei piccoli Comuni di conferire in forma associata le funzioni fondamentali del Comune. “Inoltre il Consiglio direttivo di Anci Lombardia spiega Lanfranchi - ha ritenuto di adoprarsi in tutti i modi per chiarire ai cittadini cosa succede con l’IMU, una tassa che di municipale ha solo il nome, ma che finirà per larga parte allo Stato. Ai sindaci viene chiesto di mettere la faccia su un provvedimento che non aumenta la loro autonomia e neppure le risorse a loro disposizione, ma che serve per fare cassa per lo Stato. L’unica libertà che è lasciata ai Comuni è quella di aumentare le aliquote dell’IMU.
Credo che i cittadini siano già sufficientemente tartassati, al tempo stesso i Sindaci vorrebbero garantire ancora i servizi essenziali alle fasce più deboli della popolazione, a quei cittadini che in questi mesi hanno cercato un aiuto proprio in comune e vorrebbero investire i soldi per lo sviluppo del territorio, continuando a mantenere viva l’identità e le tradizioni delle loro comunità. Se oggi si tagliano i fondi ai Comuni, con la convinzione che questi siano solo una fonte di sprechi, ci si sbaglia di grosso, perché si vedono sprechi e privilegi anche quando non ci sono. La verità è che dopo anni di tagli i Comuni hanno contribuito più degli altri a diminuire la spesa pubblica, chiudendo in attivo i bilanci. Di questo passo, domani, molti servizi che i Comuni garantiscono spariranno e con essi, probabilmente, anche i Comuni. I tagli ai Comuni sono tagli ai cittadini: insieme dobbiamo riuscire a far valere le ragioni delle comunità locali e chiediamo che ci sia un patto per lo sviluppo che permetta al Comune di fare investimenti, di pagare le aziende che hanno lavorato bene per lui. E’ l’unica strada per rilanciare il Paese ed avere una nuova stagione di crescita”. Mattia Tanzi
CIGOGNOLA - Lo scorso 18 gennaio il comune di Cigognola ha provveduto ad installare una stazione meteo utile per la previsione e il monitoraggio delle malattie della vite, in modo da fornire un valido strumento agli agricoltori che in questo modo potranno conoscere il periodo migliore per l’effettuazione dei necessari trattamenti fitosanitari. L’assessore all’agricoltura Cristiano Maggi (nella foto) spiega che “la centralina fornirà in tempo reale le previsioni meteo per sei giorni e i dati di pioggia, bagnatura fogliare, temperatura e umidità dell’aria”. Questi dati, oltre che resi noti, saranno anche rielaborati tramite programmi di calcolo in grado di pronosticare lo sviluppo di alcune malattie come la peronospora, permettendo così di sapere quale è il periodo migliore per agire per impedirne la diffusione. Alle aziende di Cigognola interessate il Comune fornirà gratuitamente la password per permettere loro di accedere tramite internet ai dati aggiornati di ora in ora, così da poter effettuare i necessari trattamenti nei periodi ritenuti ideali. L’Assessore non nasconde la propria soddisfazione per l’iniziativa la quale va ad inserirsi in un programma di attenzione alla vite e al lavo-
ro dei viticoltori che ha avuto inizio nel giugno 2010, con il monitoraggio comunale della malattia della flavescenza dorata i cui dati sono stati illustrati durante un convegno al Castello di Cigognola alla presenza degli Assessori Regionale e Provinciale all’agricoltura. Il percorso di sensibilizzazione e attenzione ai problemi delle malattie della vite continua ora tramite questo servizio: il Comune di Cigognola è infatti il primo ente dell’Oltrepò Pavese che ha fornito ai propri agricoltori uno strumento innovativo che di certo si rivelerà utile e prezioso per le aziende. Inoltre, oltre ad aiutare i coltivatori, permetterà anche al gruppo di protezione civile comunale di porre in essere i loro interventi in base a aggiornate e precise previsioni meteo. c.d.
Il comandante della polizia locale di Broni Fabio Alovisi traccia il bilancio del 2011 Dehors in piazza BRONI - Festa grande,venerdì 20 gennaio, per la Polizia Locale di Broni, in occasione dell’annuale ricorrenza di san Sebastiano, patrono dei vigili urbani d’Italia. La manifestazione - organizzata nei minimi dettagli - è iniziata con la Santa Messa, celebrata nella Basilica di San Pietro dall’Arciprete don Mario Bonati e resa solenne dai canti della Cappella musicale della basilica diretta dal maestro Vanni Zunardi. Erano presenti moltissime autorità civili e militari, molti sindaci accanto al “primo cittadino” di Broni Luigi Paroni, rappresentanze del mondo associativo e del volontariato, cittadini. Tutti convenuti per manifestare sostegno e riconoscenza agli uomini e alle donne della Polizia Locale per il loro preziosissimo servizio a tutela del bene della sicurezza dei cittadini.
Gli agenti bronesi erano tutti presenti, anche quelli già in pensione e il preziosissimo “nonno vigile” che ogni giorno si occupa della sicurezza dei bambini nei pressi della scuola. Ha fatto gli onori di casa il Comandante della Polizia Locale di Broni Fabio Alovisi che, all’inizio della celebrazione eucaristica, ha prima tratteggiato la figura di san Sebastiano martire e salutato i presenti, ribadendo poi che l’annuale festa di san Sebastiano è occasio-
ne proficua per ringraziare il Signore e il patrono per l’anno trascorso e per affidare loro l’impegnativa attività del corpo della polizia locale. Ha infine dato voce ai sentimenti di tutti con commosse parole in ricordo di Niccolò Savarino, il quarantaduenne vigile di Milano morto in servizio lo scorso 12 gennaio, investito e trascinato per trecento metri nel parcheggio che stava pattugliando da un Suv datosi alla fuga e guidato da Goico Jovanovic,
rintracciato ed arrestato in Ungheria. Nella sua omelia l’Arciprete ha richiamato l’esempio di san Sebastiano, martire, ma prima di tutto “chiamato a servire” il Signore ed i fratelli. Ecco dunque la parola chiave servizio - quello che tutti siamo chiamati a svolgere nella nostra vita civile e religiosa e quello che quotidianamente i vigili assicurano alla collettività. La preghiera del vigile urbano, le struggenti note del “Silenzio”, la benedizione finale hanno chiuso la Messa. Subito dopo, accompagnati dalla banda cittadina, tutti si sono portati nella sala consigliare del palazzo municipale dove il Commissario Alovisi ha tenuto la sua relazione circa le attività svolte dai suoi uomini nell’anno 2011, articolatasi su molti fronti, dalla sicurezza stradale ai controlli commerciali, agli interventi in
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caso di manifestazioni, al rilevamento di incidenti, solo per citarne alcuni. Tra i dati più significativi 2907 contravvenzioni, 2091 violazioni riferite alla sosta e al parcheggio, 715 violazioni riferite alle norme di comportamento e alla circolazione, 449 violazioni che hanno previsto la decurtazione di 1117 punti patente, 132 servizi viabilità per i funerali, 210 servizi per manifestazioni varie, 605 servizi viabilità scuole, 1222 persone ricevute allo sportello. Ha quindi preso la parola il sindaco della città Luigi Paroni che ha avuto parole di vivo apprezzamento per l’opera della polizia locale che contribuisce alla sicurezza dei cittadini. La cena conviviale presso il ristorante “Scuropasso” di Cigognola ha chiuso la manifestazione, in un’atmosfera di grande amicizia. Marco Rezzani
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VOGHERA - Dopo l’approvazione del Consiglio Comunale relativa al regolamento per l’occupazione spazi ed aree pubbliche, la Giunta Comunale ha iniziato operativamente ad approvare un piano di riorganizzazione, in vigore anche nei giorni di mercato, che prevede la possibilità per gli esercizi pubblici di installare dehors e pedane. Il provvedimento varato dalla Giunta nell’ultima seduta riguarda il tratto di piazza Duomo che va fino a via san Lorenzo. “Dopo aver concluso l’iter di approvazione del nuovo regolamento di piazza Duomo, stiamo riorganizzando l’installazione di dehors e pedane per venire incontro alle esigenze dei commercianti e dei pubblici esercizi. - spiega il sindaco Barbieri - Grazie a questo provvedimento, chi ancora non lo ha fatto potrà inoltre aderire al bando per il Distretto del Commercio”.
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Il comune di Montescano ha realizzato una sala della memoria e della cultura
Fossili e reperti rinvenuti nel torrente Monzone MONTESCANO - Il comune di Montescano ha di recente inaugurato la Sala della Memoria e della Cultura che ospita un museo permanente di reperti ritrovati nella zona. Tutti i fossili sono stati scoperti lungo l’alveo del torrente Rile Monzone dall’esperto ricercatore Antonio Zucconi. “Queste tracce del nostro passato potranno essere ammirate e studiate dalle scuole del territorio e non solo. - spiega soddisfatto il primo cittadino di Montescano Giampiero Roggero All’interno della sala della memoria sono presenti reperti che hanno dai cinque ai dieci milioni di anni d’età: pezzi di rocce con impronte di foglie fossili, legni fossili del Messiniano e tanto altro. Tra i vari oggetti voglio segnalare un’ascia rituale preistorica probabilmente
risalente al Neolitico che è stata rinvenuta in un campo sterrato nei pressi di Monteveneroso. Per aver riportato alla luce questo patrimonio culturale voglio ringraziare il ricercatore naturalista Antonio Zucconi che, proprio nel nostro comune e precisamente nella valle del Monzone, dal 1989 ad oggi, con grande passione, ha scoperto numerosi fossili”. Gli alunni delle scuole, ol-
tre alla sala della memoria, potranno visitare, accompagnati da esperti, i luoghi in cui sono stati trovati tutti i reperti. Si tratterà di vere e proprie gite culturali. I giovani attraverso questa esperienza potranno conoscere e apprezzare il patrimonio storico-culturale di queste valli. Valli che hanno molto da offrire. “La stessa sala, che è stata realizzata grazie ad un contributo della Provincia di
Pavia, su il Bando delle Idee - continua il sindaco di Monte-scano Giampiero Roggero - è diventata anche un luogo di ritrovo per i nostri anziani. Le iniziative dedicate ai nostri nonni sono organizzate dall’associazione Pro-Montescano. Inoltre, la sala ospita alcuni dei volumi che fanno parte della biblioteca dell’Unione dei Comuni Lombarda di Prima Collina. Oltre alla Sala della Memoria e della Cultura l’amministrazione di Montescano ha realizzato il volume “Montescano e la riscoperta della sua valle”, scritto da Ercole Bongiorni. Il libro che è stato patrocinato dall’Ecomuseo di Prima Collina, contribuirà insieme al museo permanente, a far conoscere la storia di questo lembo di Oltrepò Pavese. Mattia Tanzi
Lo scrittore Bruno Civardi ha presentato il suo ultimo romanzo STRADELLA - Nel primo “Incontro con l’autore” di questa nuova annata sociale della Civica biblioteca di Stradella, un appassionato e folto pubblico ha partecipato alla presentazione del romanzo a fondo storico dello scrittore oltrepadano Bruno Civardi, che negli istituti scolastici medio - superiori pavesi nel corso degli anni ha saputo conquistare un sempre più ampio consenso, per l’attento impegno nell’insegnamento, accompagnato a significative esperienze letterarie e teatrali. Così ha notato nell’introduzione alla serata l’Assessore Comunale alla Cultura Antonio Curedda, che ha sottolineato come il libro edito da “Cortocircuito” abbia davvero un taglio nuovo, coraggioso, nell’intento di mettere a fuoco vicende del passato giungendo a considerazio-
ni che hanno un valore anche nei giorni nostri. A sua volta il Presidente della Biblioteca Comunale Siro Brondoni si è ricollegato all’interrogativo che Bruno Civardi nel suo romanzo pone in bocca al sacerdote, che alla scomparsa del tremebondo don Abbondio provenendo da Milano dove era stato fra i collaboratori dell’Arcivescovo Cesare Monti cugino e successore del Card.
Federico Borromeo, divenne parroco del paese di Renzo e Lucia, i genitori della Maria Tramaglino che è la protagonista del libro di Civardi: “Chi può dire di conoscere veramente il cuore del prossimo?”. Il romanzo, partendo dal “piccolo borgo del territorio lecchese”, accompagna le vicende della giovane Maria alla quale è intitolato, come ha osservato anche il giornalista della
L’omaggio di Bressana a Santa Maria Nascente BRESSANA BOTTARONE - La Parrocchia di S. Maria Nascente di Argine, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Bressana Bottarone, ha organizzato un ciclo di tre serate con l’arte, la poesia e la musica sul tema “Omaggio a Santa Maria Nascente”. Nel primo incontro, che si è svolto lo scorso 6 gennaio, si è parlato di “Un Settecento da salvaguardare” con
Enrico Maggi, Dirigente Scolastico del Circolo di Bressana Bottarone, Alberto Morini e Alessandro Bottazzi progettisti del restauro della chiesa. Venerdì 27 gennaio Giovanna Tacconi presenta “Mia Chiesa, mio cuore, mia memoria”, un amarcord in poesia accompagnata dal maestro Cristiano Heredia alle tastiere. L’ultima serata, venerdì 17 febbraio, dal titolo “Laus
Mariae” vedrà protagonista la Banda “Cetra d’Oro 1881” di Casteggio, diretta dal Maestro Paolo Nascimbene che si esibirà in concerto. L’iniziativa è stata organizzata per sensibilizzare la popolazione sui lavori di restauro da eseguire presso la chiesa, che saranno in parte finanziati dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia.
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“Provincia Pavese” Fabrizio Guerrini, che ne ha approfondito la complessa trama. Ma la Tramaglino che ne è la protagonista, è davvero un personaggio nuovo, come si è espresso il sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi, giacché con lei e con le altre figure che animano le pagine di Civardi, nasce il romanzo moderno. Maria è una specie di “coscienza” nel libro, ha aggiunto nel dibattito Oliviero Maggi del Comitato di gestione della Biblioteca stradellina, e il lettore è coinvolto nello spirito manzoniano a favore della giustizia. A questo punto il dibattito è stato concluso dallo stesso Bruno Civardi che ha ribadito l’attualità anche nel nostro tempo del romanzo storico. a.b.
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IN BREVE SCUOLE / VOGHERA Accordo tra Comune e Itis Il Comune di Voghera ha approvato la convenzione “Alternanza scuola-lavoro” in collaborazione con l’Istituto Itis Maserati di via Mussini per consentire agli studenti in tirocinio di formazione ed orientamento di svolgere la propria attività presso gli uffici comunali. La convenzione approvata dalla Giunta ha validità triennale. Si tratta di un’altra importante collaborazione fra il Comune e gli istituti scolastici cittadini. Nell’ambito di questa convenzione il Comune di Voghera si impegna a garantire al tirocinante l’assistenza e la formazione necessaria al buon esito dello stage e di trasmettere all’istituto la valutazione finale sullo svolgimento del progetto ed il raggiungimento degli obiettivi, redatta dal tutor aziendale.
MEMORIA / BRESSANA Diapositive sulla deportazione Sabato 28 gennaio alle ore 15 presso la Sala Consiliare del Comune di Bressana Bottarone si terrà un incontro con Marco Savini della segreteria dell’A.N.E.D. Provinciale (Associazione Nazionale Ex Deportati) e ricercatore, il quale presenterà alcune diapositive relative a figure significative della deportazione del vogherese e della zona iniziata nel 1943 e proseguita dopo i grandi rastrellamenti del 1944-45. Verranno ricordati anche i deportati bressanesi ed i “Caduti della Libertà”.
INCONTRI / BAGNARIA Vittorio Poma ha parlato di “Shoah” Presso il Centro di aggregazione di frazione Ponte Crenna, il Comune di Bagnaria, venerdì scorso ha organizzato un dibattito dal titolo “La Shoah”. La serata rientrava nell’ambito del ciclo di incontri denominato “Questa sera parliamo di..”, ed è stata voluta in occasione della Giornata della memoria. Davanti ad una sala gremita è intervenuto Vittorio Poma, Presidente del Consiglio Provinciale e Ricercatore di Storia contemporanea presso l’Università di Pavia, facoltà di Scienze Politiche.
MUSICA / STRADELLA In scena il Quarteto Caminito Il teatro sociale di Stradella ospiterà domani sera alle ore 21 l’esibizione del Quarteto Caminito in collaborazione con Accademia Musicale Città di Stradella. Sul palco saliranno Alessandro Vavassori (violino), Massimiliano Pitocco (bandoneon), Omar Lonati (contrabbasso), Romina Vavassori (pianoforte) e i ballerini Walter Cardoso e Margarita Klurfan. Il programma prevede le esecuzione delle seguenti musiche: Contrabbajissimo, Oblivion, Michelangelo, Invierno porteno, Verano porteno, Milonga del Angel, Adios nonino, Escualo Concierto e Muerte del Angel.
BENEDIZIONE / VOGHERA Gli animali in piazza Cani, gatti, uccellini, coniglietti, muli, hanno gremito la piazza del Duomo di Voghera in occasione della tradizionale benedizione di sant’Antonio abate. Tantissimi bambini hanno potuto avvicinarsi ai cavalli e fare il giretto in carrozza.
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
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Un’esperienza insolita e magica nel ricordo del mitico e leggendario Cesare Togni
Due serate al Festival del CIRCO di Monte-Carlo C he poi, alla fine, anche se non ti sembra il caso, arriva il momento di chiedertelo. Cioè, ci pensi prima o poi. E lasci che la curiosità prenda il sopravvento. La domanda è: ma chi saranno i miei lettori? Ti immagini il volto, l’età, la loro casa. Dopo, quando trovi la risposta; quando li rintracci, anche per caso, capisci che la realtà supera sempre la fantasia. Per esempio, io non avrei mai detto che tra i lettori del mio racconto “Magari disturbiamo”, uscito tra gli Inediti d’autore del Corriere della Sera quattro mesi fa, un racconto che parla del circo di Cesare Togni, ci fosse anche suo figlio. Invece, qualche settimana più tardi, ricevo una mail di Alex. Appunto. Roba che ti fa pensare che questo lavoro, in effetti, tecnicamente, serva a qualcosa. Una bella mail. Piena di gratitudine. E con una promessa: “ti invito alle serate inaugurali del 36° Festival del circo di Monte-Carlo”. Naturalmente ci sono andato. Giusto perché i sogni, quando intuisci che si possono realizzare, non devi abbandonarli. Il mio sogno si perde nel tempo. Inizia quando ero bambino, piccolissimo, nel primo circo della mia vita: manco a dirlo, Cesare Togni. E tutto torna, tutto ha un senso. Come se ancora oggi, che Cesare non c’è più, lui stesso, attraverso suo figlio, mi facesse un regalo. Da Cesare in poi non ho più smesso con il circo. È grazie a lui che mi è entrato dentro. È lui che, trascorsi più di trent’anni, continua a farmi vivere certe emozioni. Alex è un signore distinto, elegante, gentile. Ma è, soprattutto, pieno di umanità. È questo che penso giovedì 19 gennaio quando lo incontro davanti allo chapiteau di Fontvieille. Attorno c’è Monte-Carlo con le sue stelle, la sua notte, i suoi profumi di mare e champagne e olio di motori. Addosso, sulla mia pelle e sulla pelle di Alex, sulla mia giacca blu e sul suo paltò marrone, c’è profumo di circo. Quello vero. Quello di una volta. Quello messo su, ideato, coccolato, sognato per… i bambini. Alé. Lo spettacolo può incominciare. Poco dopo siamo seduti nel palco. E con noi, con Alex Togni e sua moglie Rita, ci sono anche Heros Casartelli con la sorella Ghizi e con la loro madre, la Wally, la consorte di Leonida. Insomma, le famiglie che hanno fatto la storia del circo in Italia. È il momento. L’orchestra di Reto Parolari attacca con la sigla di apertura; Petit Gougou, nel ruolo di monsieur Loyal, sta per aprire bocca; i primi artisti, della Troupe Cherifian, stanno per invadere la pista; la famiglia reale si è accomodata tra gli applausi. Ma per me è già abbastanza. Va già bene così. Sono già – effettivamente –
Matteo Colombo, Heros Casartelli, Alex Togni
contento. Il prodigio si è già compiuto. Mi sembra di essere tornato a quella sera, accompagnato dai miei genitori, nel palco, proprio lo stesso palco, dal quale ho conosciuto Cesare, Romualdo Simili, gli uomini volanti sul trapezio, i cavalli dell’alta scuola e, grazie a loro, la meraviglia, la tenacia, il coraggio. I valori che il circo trasmette e che dovrebbero, oggi più che mai, appartenere ad ogni uomo. Va già bene così perché il palco C, dall’inizio, mi sembra una piccola famiglia nella quale vengo accolto e ospitato. Mi sembra di conoscerli da una vita i miei compagni di serata, di aver condiviso con loro gioie e dolori, spostamenti, viaggi, riunioni per decidere la scaletta, prove, caldo e gelo, carezze date agli animali, intuizioni, poesie. Alex e Heros mi appaiono, soltanto dopo pochi secondi, amici veri. Che altro potrei pretendere? Poi, intanto, lo spettacolo prende il largo. E c’è da trattenere il respiro, da sgranare gli occhi. Ad ogni numero mi volto verso Alex. Lui commenta, sorride, mi spiega. Per me non è soltanto il Festival di Monte-Carlo, è il Festival di Monte-Carlo come il circo di Cesare Togni. Bastano le parole di suo figlio. Le parole bastano sempre quando sono vere. E Alex ricrea la magia del circo, senza mai esagerare, senza mai strafare. Era eccezionale lo spettacolo di Cesare perché custodiva la bellezza della verità; delle cose semplici; dell’autenticità. Quel tratto inconfondibile risuona nel parlare di un figlio che, anche se oggi si è fermato, è un uomo di circo sempre. Ogni tanto scambia uno sguardo d’intesa con Rita, già presentatrice sotto l’antico tendone, donna ricca di vitalità. Ogni tanto rilegge un numero, un esercizio, con Heros, patron del Medrano, generoso, altruista, entusiasta e… goloso come me. Ogni tanto mi fa notare ciò che ai miei occhi è invisibile. E se Cesare Togni mi vedesse, poiché lui amava i suoi piccoli spettatori, poiché lui
lavorava per fare felice il suo pubblico, poiché lui voleva che anche gli ultimi, i più lontani, i più tristi, ricevessero una gioia immensa dal circo, ecco, se Cesare mi vedesse, sarebbe contento. Ora, se dovessi dire ciò che mi ha colpito di più nelle due serate del Festival, avrei l’imbarazzo della scelta. Tutti sono stati bravi; forse non tutti all’altezza della kermesse. Allora dico di chi, secondo me, è stato strepitoso. Intanto Cai Yong, equilibrista, enfant prodige dell’arte acrobatica cinese. Poi i Casselli, sia nel dressage dei quattro cavalli andalusi e dei sei elefanti in libertà, sia nel numero degli elefanti soli che si è meritato ben tre standing ovation grazie alla superba prova del quindicenne René Casselli. Brave le Azzario Sisters (Quincy Santos, diciotto anni, e la sorella Katie, ventitre anni) nel loro “mano a mano”. Bravissimi i francesi Jonathan e Solenn Pilar sui pattini a rotelle che mi hanno colpito alla pari del giovanissimo giocoliere Ty Tojo. Infine, è stato un piacere assistere alla prova del domatore ucraino Vladislav Goncharov che, a dispetto di un’esibizione un po’ troppo prolungata, ha ballato il tip tap davanti a dieci leoni, facendoli muovere, ruggire e saltare a ritmo di musica. Di certo, il caloroso pubblico del Festival non ha mancato di trattenerlo in pista con i suoi applausi. Anch’io, come Vladislav, non me ne sarei più andato da lì. Mi piaceva guardare, annusare, lasciarmi trasportare. Che poi, al circo, c’è sempre uno spettacolo nello spettacolo. E poi ancora un altro. All’infinito. E dentro, nell’ultima scatola, lo spettacolo offerto dalla gente. Molti volti noti; tante storie. Così, quando sono partito, sabato mattina, ho pensato che dovevo decidermi. Non è stato facile. Ma alla fine ci sono riuscito. Mi sono portato via da Monte-Carlo alcune “cose” che non dimenticherò facilmente. Uno. Gli occhi grandi e pieni di dolcezza di Nevia Togni, figlia di Darix. Che nella sua
vita ha avuto la sensibilità di dare all’arte nuovi significati. E adesso me la sono ritrovata lì, a bordo pista, e anche, e soprattutto, al numero 5 di rue Princesse Caroline, alla galleria Carré Doré dove, fino al 29 gennaio, sono esposti i suoi quadri. Non vorrei esagerare, ma per me sono dei capolavori. Nel senso che hanno l’aura, l’aura dei capolavori. Raccontano il circo, ma non solo. A volte il tendone è un pretesto per narrare la vita. Con le sue maschere, le sue tentazioni, i suoi lustrini. Sono spettacolari in questo senso. Ma non sono solo dei “numeri”. Ti costringono ad entrare al circo e poi ad uscire, a vagare per le strade della tua città, della tua anima. Sono anche cinema, in fondo. Sono colori vivi da manifesti itineranti e sono manifesti rimpianti. Sono malinconie. Sotto ci serpeggia il desiderio, il sesso se volete. Ma non li vedi. Li avverti. Ecco, quando un quadro non mostra, ma suggerisce, per me è un opera d’arte. Due. La classe di Ekatarina. Un’algida e, nello stesso tempo, sensuale artista russa che con il suo compagno ha fatto roteare in aria una miriade di cappelli rossi. Solo quelli. Cappelli. E mentre
eseguiva il suo esercizio, mentre Maxim ci dava dentro sulla colonna delle sedie, lei sembrava persa nel suo mondo, come se stesse percorrendo una strada tutta sua che, secondo me, la stava riportando diritta verso la sua infanzia. Tre. L’imbarazzo di una giovane atleta dell’allegra brigata dei Vorobiev che non è atterrata giusta sulla sua altalena. Quattro. Il vestito inguardabile del ventriloquo Marc Métral. Cinque. La principessa Stéphanie che, durante le prove del venerdì pomeriggio, con jeans e felpa ufficiale del Festival, mi ha salutato frettolosa. Sei. Il grande rispetto che il pubblico di varie nazionalità nutre per la cultura circense. E in questo noi italiani avremmo molto da imparare. Sette. Il trucco a volte anonimo, a volte artificioso dei clown (il duo Bobylev, augusti di serata, e dei Jose Michel Clowns). Ma ormai pare che sia la tendenza dominante: pochi colpi di cerone, parrucche psichedeliche. Che nostalgia del mio Romualdo! Otto. Le prese sicure e confortanti dei Flying Zuniga, brasiliani al trapezio. Nove. Alex Togni che, dopo aver bevuto insieme a me un caffè con la panna, mi dice di pulirmi il na-
Nevia Togni
so. Che era sporco. Ma non me lo dice. Mi indica con un gesto uno sbuffo di panna rimasto sulla punta. Un gesto elegante. Un sorriso appena pronunciato. Ma affabile. Un sorriso che solo a un bambino si potrebbe rivolgere. E, mentre sorride, Alex si tocca lui stesso il naso. E in quel momento, non so, forse non aveva senso, forse vi sembrerà una sciocchezza, ma mi è venuto da pensare che avesse la punta del dito sporca di rosso, e si stesse colorando il naso. O volesse colorarmi il naso. Di rosso. Non so. Dieci. Il circo. Cioè, ogni cosa che riuscite a mettere dentro questa parola. Il circo. Punto. Com’è a MonteCarlo. E com’era quando c’era Cesare Togni. Matteo Colombo
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Fino al 19 febbraio a cura della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona
“La meraviglia della natura morta” in mostra TORTONA - Sta proseguendo con grande successo di pubblico e di critica la mostra “La meraviglia della natura morta. 1830-1910 Dall’Accademia ai maestri del Divisionismo” allestita negli spazi espositivi della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona e curata da Giovanna Ginex. L’esposizione, che ha aperto al pubblico lo scorso settembre, prosegue fino al prossimo 19 febbraio e merita sicuramente di essere visitata per la qualità dei dipinti che presenta e per i soggetti considerati un tempo minori e che ora invece godono di una grande considerazione nel panorama della storia dell’arte. La Natura morta era, infatti, considerato un genere minore, sprezzato dai grandi committenti, che le preferivano soggetti storico-religiosi e molto diffusa tra borghesie mercanti. Grazie alla rassegna tortonese è possibile apprezzare la frutta candita e le caramelle di Emilio Longoni, le pesche di Giovanni Sottocornola, formaggi e salami di Cesare Tallone, i fiori di Francesco Hayez, Luigi Scrosati e Gaetano Previati, i volatili di Francesco Inganni
o “L’appeso”, (nella foto) di Giuseppe Pellizza da Volpedo. Proprio questo dipinto è stato restaurato appositamente per la mostra e dotato di una nuova cornice, grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Grazie al restauro è emersa l'attenzione di Pellizza nell'uso di diversi tipi di bianco
per far risaltare le sfumature del piumaggio del gallo, così come dei raffinati tocchi di lacca rossa che ne evidenziano la cresta. La pulitura ha consentito anche di apprezzare il modo in cui Pellizza dipinge le imperfezioni dell'intonaco, caratterizzato da irregolarità e colature di colore e ha permesso di conoscere meglio
l’autore noto soprattutto per il Quarto stato, esposto al Museo del Novecento di Milano. La rassegna, curata dalla storica dell’arte Giovanna Ginex, parte da una riflessione riguardo allo speciale rapporto tra il genere della natura morta, le Accademie di Belle Arti, intese come aree d’influenza e divulgazione delle arti e la nuova committenza borghese. L’esposizione, che si propone come una mostra di studio, presenta una serie di nature morte tra le più affascinanti della pittura italiana dell’Ottocento, di cui un cospicuo nucleo, diciassette opere, sedici delle quali oggetto di un attento restauro finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, proviene dalla Galleria d’Arte Moderna di Milano, con la quale è stato siglato in occasione della rassegna uno specifico accordo di collaborazione. La mostra è corredata da un ampio catalogo scientifico edito da Skira ed è visitabile dal giovedì alla domenica dalle 11 alle 19, con un costo di 5 euro (gratuito fino a 18 anni). d.c.
A Castelnuovo la presentazione per l’Unità Pastorale S. Luigi Orione
Eletto il Consiglio Pastorale Interparrocchiale CASTELNUOVO SCRIVIA - In seguito alle elezioni tenutesi sabato 14 e domenica 15 gennaio all’interno della casa canonica, è stato costituito il nuovo Consiglio Pastorale Interparrocchiale dell’Unità Pastorale San Luigi Orione. Molti i giovani che ne faranno parte in questo triennio 2012-2014, ad essi, molti elettori hanno dato grande fiducia allargando così il gruppo di “nuove leve” che entrano in questo importante organo indispensabile per la vita della parrocchia. Molte anche le conferme tra i volti più conosciuti e più impegnati all’interno dell’ambiente della chiesa. Oltre ai 15 membri castelnovesi è stata eletta una valida rappresentanza di consiglieri degli altri paesi che formano l’unità pastorale. Questa la lista di coloro che
hanno ottenuto il maggior numeri di voti. Per Castelnuovo Scrivia: Marì Botta Gavio, Pietro Zeme, Mario Spinola, Alessio Villani, Tonino Bloise, Paola Isetta, Cecilia Sacco, Elisa Basiglio, Marcello Spinetta, Giuseppe Curone, Stefano Secondo, Paola Capelli, Alessandro
Novelli, Massimo Pedemonte e Giovanna Bertero Battegazzore. Per Alzano sono stati eletti: Emiliana Balduzzi, Valeria Fazio e Chiara Montessori. I membri di Guazzora sono Pierluigi Autelli, Mario Del Pero e Adele Poggio Damaschi. Rappresenteranno invece Molino dei Torti
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Emilietta Novelli Greco, Maria Rosa Torti Cantelli e Vittorio Traverso. La frazione di Ova avrà invece come “portavoce” Piero Formaiani. Il consiglio Pastorale si è riunito per la prima volta venerdì 20 gennaio. Domenica 22 gennaio, durante la Santa Messa delle 10.30, è stato presentato ufficialmente ai fedeli il nuovo gruppo di persone che metterà a disposizione il proprio tempo per programmare ed organizzare iniziative a livello parrocchiale o legate ai piani proposti dalla diocesi. A tutti coloro che hanno assunto questo importante incarico va l’augurio di svolgere al meglio e in assoluta comunione con il resto del gruppo il proprio compito a servizio della comunità Parrocchiale. e.b.
VAL CURONE - VALLE OSSONA Lunedì 30: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630); Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403); dalle ore 15,30 Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Martedì 31: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Mercoledì 1 febbraio: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Edicole aperte domenica 29 gennaio 2012 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.
Il Sindaco ha assegnato nuove deleghe in giunta
TORTONA - Il sindaco, Massimo Berutti, ha deciso di rivedere l’assegnazione delle deleghe. Mentre Industria, Artigianato e Marketing Territoriale le ha cedute all’assessore Giorgio Musiari, all’assessore Mario Galvani ha assegnato una nuova delega: Razionalizzazione delle Spese. “Questa decisione scaturisce dalla volontà di individuare un assessore dedicato ad analizzare tutte quelle spese più o meno piccole che possono rappresentare uno spreco per il Comune, perché è partendo dai piccoli numeri che si realizzano cifre importanti - spiega il sindaco l’obiettivo nei prossimi due anni e mezzo sarà quello di riportare questo Comune ad avere un bilancio risanato, e anche questo è un altro percorso. Una razionalizzazione, comunque, c’è già stata con la decisione di liquidare ATM e optare per una forma gestionale più economica ed efficace a tutela della situazione economico - finanziaria del Comune di Tortona e che ci permetterà di risparmiare, non poco, garantendo tutti i servizi. A questo si deve aggiungere anche un’ottimizzazione delle spese discrezionali. Questo a dimostrazione che oltre ai sacrifici che si chiedono ai cittadini l’obiettivo, il nostro intento è quello di risparmiare quanto più possibile, pur nella garanzia dei servizi e della dignità sociale”. Questo l’elenco completo delle deleghe alla luce della nuova assegnazione: Massimo Berutti, Sindaco Innovazione, Governance Partecipata, Urbanistica ed Edilizia, Sportello Unico, Progetti Strategici, Expo
Oltre 170 filiali in Italia Presente in LOMBARDIA PIEMONTE LIGURIA EMILIA ROMAGNA VENETO TOSCANA
2015, Ufficio Relazioni con il Pubblico e Comunicazione Carlo Galuppo, Vicesindaco Bilancio, Attuazione del programma, Pianificazione Strategica, Controllo di Gestione, Forniture ed Economato. Stefano Orsi Carbone, Assessore - E-governance, Infrastrutture, Mobilità, Lavori Pubblici, Patrimonio, Decentramento, Caccia e Pesca, Agricoltura, Trasporti. Laura Castellano, Assessore Istruzione, Assistenza, Famiglia, Politiche della Terza Età, Rapporti con il Volontariato Sociale, Associazionismo Socio - Sanitario, Sanità, Lavoro e Occupazione, Formazione, Sussidiarietà Giorgio Musiari, Assessore Politiche Culturali, Mostre e Promozione della Città, Turismo, Eventi e Manifestazioni, Commercio, Rapporti con i Comuni, Associazionismo Ricreativo (Pro Loco Cittadine e del Territorio Tortonese), Industria, Artigianato, Marketing Territoriale. Emanuela Patta, Assessore Politiche di Prevenzione per la Sicurezza e la Vivibilità Urbana: Polizia Municipale, Sicurezza Pubblica, Protezione Civile; Personale; Pari Opportunità; Tempi e Orari della Città, Rapporti con l’Unione Europea Daniele Calore, Assessore Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Enti Partecipati, Anagrafe e Stato Civile, Tutela Animali e Servizi Associati. Mario Galvani, Assessore Politiche Giovanili, Sport e Associazionismo Sportivo, Scambi di Cooperazione e Relazioni Internazionali, Rapporti con l’Università, Associazionismo Ricreativo (Soms), Razionalizzazione delle spese, CED.
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Primo incontro interassociativo del 2012 per Tortona, Sale e Viguzzolo
Le “coscienze adulte” di Azione Cattolica
Gianni Castagnello, mons. Carlo Curone e Patrizia Govi
TORTONA - “Beato l’uomo che retto procede. Coscienze adulte”: questo il titolo che i presidenti parrocchiali di Azione Cattolica di Tortona, Sale e Viguzzolo hanno dato al primo dei tre incontri interassociativi di quest’anno. Il pomeriggio di domenica 22 gennaio vede l’adesione di molte persone che, ritrovate insieme in Seminario, iniziano mettendosi in ascolto della Parola di Dio; la preghiera introduttiva, guidata da Mons. Carlo Curone, parroco e sacerdote assistente dell’Azione Cattolica del Duomo di Tortona, prevede il brano evangelico delle Beatitudini (Mt 5,3-12) e il Salmo 1, quello che, appunto, al primo verso recita “Beato l’uomo che retto procede”. In assenza di don Alberto Rossella, trattenuto da un impegno imprevisto, l’incipit è di Patrizia Govi che sofferma l’attenzione dei
presenti proprio sul valore della rettitudine, parola desueta, ma da ritrovare declinandola, come fa Mons. Ravasi come la somma delle quattro virtù cardinali. Prudenza, fortezza, temperanza e giustizia costituiscono, infatti, il cardine del com portamento di chi si impegna ad essere giusto; sono dono di Dio ed esercizio morale di ogni uomo; pertanto vanno coltivate in un cammino incessante di autoeducazione che chiama in causa la coscienza di ognuno. E l’intervento di Gianni Castagnello parte proprio da qui, dal trattare della coscienza cristiana adulta, condizione indispensabile per educare alla vita buona del Vangelo. Certo Gianni non si nasconde come sia difficile essere autenticamente adulti, in una situazione socio-culturale in cui prevalgono modelli che orientano al rischio del gio-
vanilismo, nè come sia difficile anche essere autenticamente cristiani, in una situazione storica in cui sembra cancellato l’orizzonte della trascendenza. Allora, se professare una fede adulta è tutt’altro che scontato, vale davvero la pena di interrogare noi stessi su cosa voglia dire essere adulti e cristiani dalla fede adulta. L’adulto è colui che ha maturato un’esperienza di vita tale da diventare ricchezza per sé e per gli altri; è chi ha superato l’egocentrismo e, quindi, sa prendersi cura di ciò che è comune, sa considerare con realismo le realtà del mondo ed in queste si colloca per dare un contributo al proprio tempo, assumendo responsabilità in prima persona. Adulti così, affidabili, fedeli alle persone, agli impegni ed alle situazioni, sanno essere naturalmente punti di riferi-
mento soprattutto per i più giovani. Ma non basta essere adulti per età, poiché occorre anche saper maturare una fede adulta che si interroga e cerca nella propria coscienza i motivi profondi del credere. La fede adulta si fonda sul confronto assiduo con la Parola, sulla meditazione e sulla preghiera ed appartiene a chi, pur nella crescita esponenziale degli impegni di vita, trova sempre tempo per Dio, perché sa decidere del proprio tempo. Certo anche la fede adulta incontra il dubbio, il momento dell’incertezza, ma sa mantenersi e sa esprimersi nelle opere; per questo la fede adulta è testimonianza e profezia ed i cristiani dalla fede adulta sono cittadini di questo tempo, con lo sguardo rivolto “ai cieli nuovi ed alla terra nuova”. In questo tempo il cristiano dalla fede adulta è in relazione con tanti altri e, nella rete dei rapporti quotidiani, mantiene i propri principi di orientamento, ma è capace di ascolto, di dialogo, di confronto e non si fa turbare dalla debolezza dell’audience né dall’insuccesso, perché sa che la propria presenza nel mondo è legata a Cristo respinto, rifiutato, crocefisso. Tutte queste riflessioni confluiscono in un bel dibattito i cui molti interventi hanno ulteriormente arricchito il pomeriggio e poi viene l’ora di chiudere, non prima di esserci dati l’appuntamento per il secondo incontro di domenica 4 febbraio. Maria Virginia Ghiglione
Cambia l’orario di apertura dello Sportello del CSVA TORTONA - Con l’avvio del nuovo anno riprende anche l’attività del CSVA, Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Alessandria, attivo sul territorio per promuovere il volontariato e offrire supporto alle Associazioni di Volontariato. Oltre alla sede centrale di Alessandria, nel 2012 sarà nuovamente attivo lo Sportello di Tortona, aperto nel 2008 per agevolare l’accesso ai servizi erogati dal CSV alle associazioni
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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dell’area tortonese. La volontà di mantenere attivo lo Sportello di Tortona nonostante la diminuzione dei fondi a disposizione del
CSVA e della necessità dei CSV di contenere al massimo le spese di gestione, è stata ritenuta opportuna sia in considerazione del numero di associazioni presenti nell’area tortonese che, con continuità e costanza, usufruiscono dello Sportello, sia, soprattutto, in considerazione del fatto che la Caritas continuerà a concedere i locali a titolo gratuito. Lo Sportello di Tortona, sito in via Perosi 3, nel 2012 continuerà a osservare, come
Premiato il Comandante Mario Giardino TORTONA - Il 4 gennaio scorso, presso il Comando Interregionale Carabinieri “Pastrengo” di Milano, al luogotenente Mario Giardino, comandante del Nucleo Comando e vice comandante della Compagnia Carabinieri tortonese, dopo aver ricevuto l’anno passato il diploma, nel corso di una bella cerimonia presieduta dal Generale C.A. Carlo Gualdi, gli è stata consegnata la medaglia Mauriziana per 10 lustri di carriera militare, ad attestazione del lungo e meritevole servizio svolto nell’Arma dei Carabinieri, concessa dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro della Difesa. Analoga onorificenza è stata ritirata anche dal comandante Provinciale, Colonnello Marcello Bergamini e dal vice, Tenente Colonnello Valerio Genovese.
lo scorso anno, un’apertura mensile, nel giorno di mercoledì. Varierà invece l’orario di apertura: un operatore del CSVA sarà presente presso lo Sportello dalle ore 14.30 alle 16.30. Le date di apertura del primo semestre 2012 sono: 1 febbraio, 14 marzo, 4 aprile, 9 maggio, 13 giugno e 11 luglio. Per informazioni si può chiamare il numero di telefono 0131/250389 oppure il Numero Verde 800158081 o scrivere a: info@csva.it.
IN BREVE ASSOCIAZIONI / BRIGNANO F.
Tra Levanto e Monterosso con la Pietra Verde Dopo la fortunata ciaspolata di tre giorni da Capannette di Pej a Cavalmurone che ha aperto la stagione, l’associazione “La Pietra Verde” propone per domenica 29 gennaio una giornata di walking in Liguria tra Levanto e Monterosso. Dalla stazione ferroviaria di Levanto si raggiungerà la passeggiata a mare; proseguendo lungo la salita San Giorgio che conduce al Castello Malaspina ci si inoltrerà nel sentiero tra oliveti e frutteti. Giunti alla Rocca Spaccata, punto panoramico a picco sul mare, si proseguirà per la spianata di Punta Mesco per scendere poi a Monterosso. Alcuni tratti di sentiero, erosi dall’alluvione, dovranno essere percorsi con particolare attenzione. Per informazioni e orari si può visitare il sito www.lapietraverde.info.
EVENTI / PONTECURONE Lapide per le vittime delle persecuzioni L’Amministrazione Comunale e la Scuola Media “Zanardi Bonfiglio” invitano alla celebrazione di venerdì 27 gennaio, Giorno della Memoria, che si terrà alle ore 11, presso la Scuola Media in Via Roma, dove avverrà il ritrovo e il successivo trasferimento a piedi presso il locale Cimitero. Alle ore 11.30 seguirà l’inaugurazione della Lapide a ricordo di tutte le vittime delle persecuzioni razziali, politiche e religiose, alla presenza del sindaco Ernesto Nobile e delle autorità. I ragazzi della Scuola Media presenteranno letture e riflessioni sulla Giornata.
NATURA / CASTELNUOVO S. Dal fiume Scrivia all’Alaska e... ritorno Venerdì 27 gennaio, alle ore 21, in Sala Pessini si terrà il primo di due incontri dedicati alla bellezza della natura promossi dal Gruppo Ambiente di Castelnuovo e dal Comune. La prima serata dal titolo “Da Scrivia all’Alaska e ritorno” prevede la proiezione di splendide immagini scattate dal fotografo Bruno De Faveri in occasione del suo recente viaggio fra Canada e Alaska. Alcune sono state pubblicate sull’ultimo numero di Oasis, la prestigiosa rivista naturalistica. Altre immagini saranno di suoi viaggi precedenti, in Madagascar o nel Sahara. A conclusione una serie di foto scattate a Castelnuovo ai margini della Scrivia. L’introduzione è a cura di Mario De Micheli, presidente del Gruppo Ambiente.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Le musiche di Rakhmaninov Le più note composizioni di Rakhmaninov saranno la colonna sonora dell’appuntamento settimanale su 96,400 FM e in diretta su www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda domenica 29 genaio alle ore 20,30, il conduttore Andrea Bobbio riproporrà il concerto n° 2 opera 18 per pianoforte e orchestra e il Preludio opera 3 n° 2 in due registrazioni storiche che vedono come interpreti lo stesso Rakhmanivov, nella prima accompagnato dall’Orchestra di Filadelfia diretta da L. Stokowski. Ultimo brano: Vocalis op. 34 n° 14 eseguita dall’Orchestra Sinfonica di Dallas diretta da D. Johanos. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure per martedì 31 gennaio, sempre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
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Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA
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dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327
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Giovedì 26 gennaio 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16
VAL
(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 26 gennaio al 1 febbraio Giovedì 26 gennaio: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Venerdì 27: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Sabato 28: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Domenica 29: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310)
Il grazie del Vescovo a don Carlo Leardi che lascia la parrocchia novese
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 30: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Martedì 31: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Mercoledì 1 febbraio: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Edicole aperte domenica 29 gennaio 2012 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.
Il Comune ha indetto un bando
L’ingresso di don Stefano Ferrari a San Nicolò Contributi per l’affitto
NOVI LIGURE - Domenica 22 gennaio alle ore 15.30 la chiesa di San Nicolò presentava il volto delle grandi occasioni: splendore di luci, l’altare ricco di fiori e tanta gente. Il giorno era davvero da segnare in rosso tra le date che contraddistinguono il cammino storico di una parrocchia: l’ingresso del nuovo parroco don Stefano Ferrari. Il Vescovo stesso Mons. Martino Canessa lo presentava ai parrocchiani e a alla città, rappresentata dal sindaco Lorenzo Robbiano e dal vice sindaco Enzo Garassino. Don Stefano era accompagnato da una folta rappresentanza dei paesi nei quali aveva svolto il suo ministero, guidati dai sindaci di Fortunago, Borgoratto Mormorola e Borgo Priolo. Il Vescovo ha parlato per primo. Rivolgendosi a don Carlo Leardi che ha voluto essere presente alla cerimonia lo ha ringraziato per i suoi 58 anni di vita sacerdotale donati alla diocesi e specialmente per gli ultimi 24 dedicati nel ministero a San Nicolò. Rivolgendosi a don Stefano lo ha pure ringraziato per aver accettato la nuova missione, tratteggiandone gli aspetti essenziali del ministero sacerdotale. Un grazie pure allo zio don Alfredo per aver accettato di affiancare il nipote nel ministero in città. I presenti hanno avuto la possibilità di ascoltare dalla viva voce del nuovo parroco programmi e intendimenti. Ma chi è don Stefano, chi don Alfredo? Stefano Ferrari è nato a Voghera il 26 dicembre 1968. Dopo un’esperienza di lavo-
ro come ragioniere in un noto istituto bancario, ha continuato la sua formazione teologica con una laurea in psicologia; è stato ordinato prete il 10 giugno 2001. Proviene da un’esperienza pastorale tipica dei nostri giorni: infatti reggeva cinque parrocchie sparse nella Valle Schizzola, appena sopra Casteggio: Cappelletta di Borgo Priolo, Fortunago, S. Martino de’ Bagozzi, Torre degli Alberi, Borgoratto M. Presta un servizio in diocesi quale Direttore dell’Ufficio famiglia ed è consigliere dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento al Clero. Don Alfredo Ferrari è nato a Oliva Gessi il 27 novembre 1929. Fu ordinato sacerdote il 4 luglio 1954. Fino al 1972 è stato parroco a Santa Giuletta; poi è partito per l’Africa, nello stato del Burundi, dove ha retto la par-
rocchia diocesana di Murayi che conta ben 45.000 cristiani. In seguito alla guerra fratricida, dopo quindici anni, fu cacciato dal Burundi nel 1987. Si trasferì nello stato del Kivu, appartenente alla Repubblica del Congo dove resse altre due parrocchie. Al compimento degli ottant’anni rientrò in Italia e si mise a disposizione del nipote, come Aiuto Pastorale. Due figure che sono emblema ed insieme protagoniste della storia dei preti all’inizio del terzo millennio. Per don Stefano e per don Alfredo, per i fedeli di San Nicolò, tornano di attualità le parole che Papa Giovanni Paolo II ebbe a dire in occasione dei suoi cinquant’anni di sacerdozio: “Cinquant’anni di sacerdozio non sono pochi. Quante cose sono avvenute in questo mezzo
secolo di storia! Si sono affacciati alla ribalta nuovi problemi, nuovi stili di vita, nuove sfide. Viene spontaneo chiedersi: cosa comporta essere sacerdote oggi, in questo scenario in grande movimento, mentre si va verso il terzo Millennio? Non v’è dubbio che il sacerdote, con tutta la Chiesa, cammina col proprio tempo, e si fa ascoltatore attento e benevolo, ma insieme critico e vigile, di quanto matura nella storia. Il Concilio ha mostrato come sia possibile e doveroso un autentico rinnovamento, nella piena fedeltà alla Parola di Dio e alla Tradizione. Ma, al di là del dovuto rinnovamento pastorale, sono convinto che il sacerdote non deve avere alcun timore di essere ‘fuori tempo’, perché l’oggi umano di ogni sacerdote è inserito nell’oggi del Cristo Redentore. Il più grande compito per ogni sacerdote e in ogni tempo è ritrovare di giorno in giorno questo suo ‘oggi’ sacerdotale nell’oggi di Cristo, in quell’oggi del quale parla la Lettera agli Ebrei. Questo ‘oggi’ di Cristo è immerso in tutta la storia, nel passato e nel futuro del mondo, di ogni uomo e di ogni sacerdote. ‘Gesù Cristo è lo stesso ieri e oggi e sempre’ (Eb 13, 8)”. v.d.
Il successo del “Ballo Excelsior” in mostra NOVI LIGURE - Grande successo sta ottenendo, presso l’Auditorium della Biblioteca Civica di Novi Ligure, la mostra intitolata “Excelsior in the World. Storia di un successo mondiale che il mondo ha dimenticato”, a cura di Gennaro Fusco, che rimarrà aperta sino al 31 gennaio. L’evento è realizzato in collaborazione con il Comune novese e la Biblioteca ed è inserito nel calendario degli appuntamenti di Novi 1861. Il percorso della mostra racconta il successo strepitoso che il ballo ebbe ovunque fu messo in scena (soltanto in Africa non fu rappresentato),
un successo che esprimeva sul palco gli umori e le speranze delle nuove classi sociali in ascesa e la loro visione del presente e del futuro. Il “Ballo Excelsior”, con le coreografie di Luigi Manzotti e le musiche di Romualdo Marenco, costituì un vero e proprio fenomeno sociale alla fine del XIX secolo, poiché riuscì a rappresentare efficacemente la speranza di un futuro migliore per tutta l’umanità, senza guerre, dove il Progresso sconfiggeva la fame, l’ignoranza, la povertà. Era un inno ingenuo alla fratellanza dei popoli, allo sviluppo commerciale e scientifico che avreb-
be portato tutti a vivere meglio: purtroppo, non andò così, ma quel ballo è restato per sempre un’icona di quel periodo normalmente chiamato “Belle Époque”, che tanto è importante per ricostruire la nostra storia recente. Si tratta di “visite guidate” di circa quarantacinque minuti ciascuna per le scuole e per gruppi, ma anche per singoli cittadini. La mostra presso l’Auditorium della Biblioteca di Novi Ligure, osserva i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.30, il sabato dalle ore 10.30 alle ore 12.30. Vittorio Daghino
NOVI LIGURE - Il Comune di Novi Ligure, ha indetto un bando di concorso per l’attribuzione di contributi per il pagamento del canone di affitto sostenuto nell’anno 2010. La domanda va presentata entro le ore 12 del prossimo 22 febbraio mediante la compilazione dell’apposito modulo che è già possibile ritirare, presso l’Ufficio “Affari Sociali”, a Palazzo Pallavicini (ultimo piano) e lo “Sportello del Cittadino” (piano terra) nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12. Possono presentare coloro che appartengono a una delle seguenti categorie: titolare di pensione; lavoratore dipendente e assimilato; soggetto appartenente a nucleo familiare, con almeno 3 figli a carico, monoreddito; soggetto con invalidità pari o superiore al 67%; lavoratore che sia stato sottoposto a procedure di mobilità o licenziamento nell’anno 2010. Possono fare domanda gli intestatari di un contratto di affitto regolarmente registrato, relativo all’anno 2010, in possesso del seguente requisito minimo: abbiano fruito, nell’anno 2010, di un reddito annuo fiscalmente imponibile complessivo non superiore alla somma di due pensioni integrate al minimo INPS con riferimento all’importo fissato per l’anno 2010, pari a complessivi euro 11.996,40 rispetto al quale l’incidenza del canone di locazione risulti superiore al 20%. Il reddito da considerare è quello complessivo fiscalmente imponibile del nucleo familiare relativo all’anno 2010 diminuito, per ciascun anno di ? 516,46 per ogni figlio a carico. Il canone è quello dovuto per l’anno 2010 al netto degli oneri accessori ed al netto dell’eventuale morosità. I cittadini non appartenenti all’Unione Europea devono autocertificare di essere residenti, alla data del 5 gennaio 2012, in Italia da almeno dieci anni oppure nella Regione Piemonte da almeno cinque anni (Legge
8 agosto 2008 n. 133). Non possono accedere al fondo, oltre a chi non possiede i requisiti sopra descritti: i conduttori di alloggi di categoria catastale A1, A7, A8, A9 e A10; gli assegnatari nell’anno 2010 di alloggi di edilizia sociale; i conduttori di alloggi beneficiari di contributi ricevuti tramite le Agenzie Lo.Ca.Re.; i titolari (siano essi richiedenti o componenti del nucleo familiare) di diritti esclusivi di proprietà (salvo che si tratti di nuda proprietà), usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili di categoria catastale A1, A2, A7, A8, A9 e A10, ubicati in qualunque località del territorio nazionale; i titolari (siano essi richiedenti o componenti del nucleo familiare) di diritti esclusivi di proprietà (salvo che si tratti di nuda proprietà), usufrutto, uso e abitazione su uno o più immobili di categoria catastale A3, ubicati sul territorio della provincia di residenza. Inoltre, è causa di esclusione dall’accesso al fondo la titolarità, da parte del richiedente e di qualsiasi altro membro del nucleo familiare di diritti parziali di proprietà (salvo che si tratti di nuda proprietà), usufrutto, uso e abitazione, la cui somma corrisponda alla titolarità esclusiva, su uno stesso immobile di categoria catastale A3, ubicato sul territorio della provincia di residenza. Per altre informazioni è possibile contattare l’Ufficio Affari Sociali telefonando allo 0143/772.253772.278. Davide Daghino
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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In occasione di “Scuola Aperta” è stata presentata un’importante novità
IN BREVE
Il primo istituto comprensivo di Novi NOVI LIGURE - Sabato 14 gennaio, i docenti delle Scuole Primarie “Pascoli” (nella foto) e “Rodari” (primo Circolo Didattico di Novi) durante la consueta giornata annuale di “Scuola Aperta”, hanno non solo presentato ai genitori dei futuri iscritti alle classi prime, i modelli organizzativi e formativi già in atto, ma anche annunciato la nascita del primo Istituto Comprensivo di Novi Ligure, grazie alla presenza della Scuola Secondaria di Primo Grado Doria, le cosiddette “Medie” di una volta. “Un cambiamento che - come ha sottolineato il Dirigente Scolastico Reggente, prof. Sergio Tinello - di sicuro sarà un’occasione per favorire unitarietà e continuità della formazione e degli apprendimenti degli alunni”. Durante la breve giornata di Scuola Aperta i docenti hanno coinvolto i futuri iscritti nelle attività nei vari laboratori: scientifico informatico, multimediale con la LIM, la lavagna interattiva, di ascolto con cuffie per la lingua inglese. Le Scuole Primarie “Pascoli” e “Rodari”, oltre alle numerose iniziative di arricchimento formativo tra le quali la Festa del libro, l’educa-
zione alla cittadinanza attiva con attività sul territorio, l’educazione stradale in collaborazione con la Polizia Municipale, il Progetto di integrazione, consolidamento e recupero per favorire gli apprendimenti, superare le difficoltà, hanno predisposto il servizio di pre-scuola per l’ingresso anticipato degli alunni i cui genitori lavorano e per la “Pascoli” la possibilità di accedere direttamente alla palestra per frequentare le attività proposte dalle società sportive nel pomeriggio dopo l’orario scolastico. Per quando, invece, attiene all’iscrizione scolastica, una Circolare del Ministero dell’Istruzione, Uni-
versità e Ricerca, ha fissato al 20 febbraio il termine per l’iscrizione degli alunni alle scuole dell’infanzia e alle classi delle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2012/2013. Le iscrizioni alla “Scuola dell’infanzia” e alla “Scuola Primaria” si effettuano presso le Segreterie delle Direzioni Didattiche, negli orari di apertura al pubblico: 1° Circolo presso Scuola “Pascoli” (tel. 0143/73186), 2° Circolo presso Scuola “Martiri della Benedicta” (tel. 0143/79298), 3° Circolo presso Scuola “Zucca” (tel. 0143/70601). Alla “Scuola dell’Infanzia” possono iscriversi le bambine e i bambini
che compiono il terzo anno di età entro il 31 dicembre 2012; possono essere iscritti anche i bambini e le bambine che compiano i tre anni di età entro il 30 aprile 2013. Per questi ultimi l’ammissione alla frequenza è subordinata ai criteri fissati dalla circolare ministeriale e da quanto previsto dalle delibere assunte in merito dai rispettivi istituti scolastici. Alla “Scuola Primaria” hanno l’obbligo di iscriversi le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 31 dicembre 2012. Per l’anno scolastico 2012 2013 possono inoltre iscriversi le bambine e i bambini che compiono i sei anni di età entro il 30 aprile 2013. Gli alunni frequentanti la “Classe V della Scuola Primaria” devono effettuare l’iscrizione alla prima classe della “Scuola Secondaria di 1° grado” tramite la scuola primaria di provenienza. Per usufruire del trasporto scolastico, i genitori degli alunni devono prendere contatto con l’Ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Novi (tel. 0143/772234 – 772249) circa l’organizzazione del servizio ed in particolare circa i percorsi attivi. Davide Daghino
I bambini di Stazzano entrano in “Nati per Leggere”
STAZZANO - Sabato 21 gennaio, il Sistema Bibliotecario Novese si è arricchito di un nuovo punto “NpL”,
ovvero, “Nati per Leggere”, il primo del 2012, aperto presso il micronido “Arcobaleno” di Stazzano.
La presentazione alla cittadinanza del nuovo punto si è tenuta presso la Biblioteca comunale di Stazzano con la consegna del kit comprendente un forziere con un piccolo tesoro di libri per i piccoli, un coloratissimo tappeto-piumone, materiali informativi, locandine, tesserine ed una valigia di “Libri con le ruote” del progetto novese, sostenuto dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo. Gli ospiti d’onore sono stati tutti i bambini da zero a sei anni e, naturalmente, i loro genitori, i nonni e tutte quelle figure professionali che sono legate all’infanzia. Con l’occasio-
Nel comune della Val d’Orba è cresciuta la popolazione nel 2011
Castelletto ha superato i duemila abitanti CASTELLETTO D’ORBA - I dati della popolazione residente al 31 dicembre 2011, indicano per il comune di Castelletto d’Orba il superamento di quota 2.100 abitanti (2.126 per l’esattezza). L’incremento rispetto all’anno precedente è di 34 unità Nel 2011 i nati sono stati 13 e i morti 29. Il saldo demografico negativo (- 16) è stato ampiamente compensato da quello positivo (+ 50) tra nuovi residenti (110) e cancellazioni (60). La comunità straniera (in larga maggioranza di nazionalità rumena) è pari a circa
il 10% della popolazione (215 di cui 44 minori, per un totale di 110 famiglie). “I dati dell’anagrafe sono un importante sensore dello stato di salute di un comune - ha spiegato il Sindaco,
Federico Fornaro - per poter avere un numero più elevato di abitanti bisogna risalire fino al censimento del 1951 (2.664). In dieci anni Castelletto è passato dai 1.891 abitanti del 2001 agli attuali 2.126, confermandosi terzo comune dell’ovadese dopo Ovada e Molare. L’arrivo in soli dodici mesi di ben 110 nuovi residenti (di cui solamente 26 stranieri) testimonia una vitalità e una capacità di attrazione, che qualche anno fa si era perduta ed è uno stimolo a garantire e se possibile a migliorare, la qualità dei servizi e della vita più in generale”.
ne, le famiglie dei bambini nati nel 2011 hanno ricevuto in dono un interessante libro ed anche la tesserina d’iscrizione per il prestito gratuito messi a disposizione dalla Biblioteca centro rete di Novi. Durante la mattinata, le vivaci insegnanti del micro nido hanno proposto alcune letture ad alta voce dai più noti testi scelti dalla guida “NpL”, mentre, i genitori hanno ricevuto molte informazioni sull’importanza della lettura da parte dei piccoli, sin dal primo anno di vita e potuto visionare una ricca selezione di libri per i loro bambini. Vittorio Daghino
TRADIZIONI / ROCCHETTA L.
Festa di S. Antonio Abate Martedì 17 gennaio a Rocchetta Ligure si è svolta la festa di S. Antonio Abate, patrono degli animali. Nell’occasione, sul sagrato della chiesa si è svolta la benedizione degli animali, tra cui molti cavalli. Erano presenti il parroco di Rocchetta don Dante Vandi e don Luciano Maggiolo, parroco di Dova.
EVENTI / CASTELLETTO D’ORBA Giornata della Memoria In occasione del “Giorno della Memoria” 2012 il comune di Castelletto d’Orba, in collaborazione con la locale sezione dell’ANPI, organizza venerdì 27 gennaio alle ore 21 presso la palestra comunale in piazza Marconi, la proiezione del film “Hotel Meina” regia di Carlo Lizzani (produzione 2007). Liberamente tratto dal saggio del giornalista Carlo Nozza, il film di Carlo Lizzani narra la vicenda di un gruppo di ebrei scovati dalle SS, appena dopo l’8 settembre del 1943, sul lago Maggiore in un albergo dove erano ospiti. I fatti rivivranno per noi, attraverso la memoria di Noa Benar (Ivana Lotito), la figlia dell’albergatore. Alle ore 10 dello stesso giorno è in programma una visione riservata ai ragazzi delle scuole. Il Sindaco di Castelletto d’Orba,Federico Fornaro introdurrà entrambe le proiezioni. L’ingresso è libero.
CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA Il ricordo del soldato Alberto Guenna Venerdì 27 gennaio alle ore 21, presso la Biblioteca Comunale “Allegri” appuntamento con una “Serata d’autore”. Il primo appuntamento letteraio serravallese dell’anno onora il Giorno della Memoria. Infatti durante la serata verrà presentata l’opera di Alberto Guenna “8 Settembre 1943. Prigioniero della pace”. Alberto Guenna (1914-1995) è un soldato novese che viene internato in un lager nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Il figlio, Andrea Guenna, ha voluto pubblicare la sua storia che il padre aveva lasciato scritta in sei quaderni. In quei diari di prigionia è rimasta scritta la storia d’un militare italiano deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943. Questo libro riporta la sua testimonianza, a tutti gli effetti della cronaca degli eventi accaduti in un lager tedesco dal momento della cattura a quello del ritorno in Patria dopo due anni. Il diario si divide sostanzialmente in due parti: la prima tratta dell’arrivo al lager degli internati italiani e della loro graduale e difficile sistemazione nel campo; la seconda, del passaggio degli internati da militari a lavoratori civili. La seconda è sicuramente la più densa di significati e di interrogativi. Il ritorno in Patria ed ad una vita normale non cancellarono mai l’esperienza terribile che segno la sua esistenza. Uno dei relatori della serata sarà proprio il figlio del protagonista, Andrea Guenna, affiancato dalla Dott.ssa Graziella Gaballo.
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
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TORTONESE E NOVESE
L’intesa riguarda la gestione dei prodotti freschi nel distaccamento di Nocetolo
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Al Sacro Cuore e a S. Antonio a Novi
Accordo tra Conad e Interporto di Rivalta I corsi matrimoniali
RIVALTA SCRIVIA L’Interporto Rivalta Scrivia, il polo logistico multifunzionale in grado di garantire l’intera gestione del ciclo distributivo operativo e la conduzione diretta di tutte le attività di movimentazione delle merci e Conad Centro Nord Società Cooperativa, una delle otto cooperative territoriali del Gruppo Conad, hanno recentemente siglato un accordo per la gestione dei prodotti freschi, salumi e
latticini, carni e ortofrutta presso la piattaforma logistica di Nocetolo di Gattatico (nella foto) (tra le province di Parma e Reggio Emilia), filiale operativa di proprietà di Interporto Rivalta Scrivia. L’accordo completa la gamma di servizi già gestiti da Interporto Rivalta Scrivia per conto di Gruppo Conad presso il polo di Nocetolo (stoccaggio e movimentazione del pesce e di prodotti surgelati). Più in particolare l’intesa
prevede la riconversione del magazzino attualmente adibito a stoccaggio e distribuzione di prodotti secchi, in magazzino refrigerato in grado di garantire l’ottimizzazione del ciclo logistico, e il suo ampliamento per ulteriori 5.500 mq. Con l’entrata in funzione del nuovo impianto, previsto a marzo 2012, la dotazione infrastrutturale della piattaforma logistica di Nocetolo di Gattatico (25.000 mq di magazzini su un’area di circa
150.000 mq coperti dotati, oltre che delle aree per lo stoccaggio delle merci, anche di uffici e di locali tecnici) salirà a oltre 30.000 mq, mentre le superfici delle aree dell’Interporto di Rivalta Scrivia destinate a magazzini refrigerati (a temperatura, condizionati, freschi o surgelati) supereranno i 260 mila m3. L’ampliamento del polo di Nocetolo si inserisce all’interno di una strategia di crescita infrastrutturale e organizzativa di Interporto Rivalta Scrivia che ha consentito, oltre alla creazione di nuove specializzazioni operative in grado di offrire servizi ad alto valore aggiunto per i prodotti di largo consumo, anche una specializzazione nella “logistica del freddo”. In questo contesto si inserisce la recente realizzazione, a Rivalta, di un nuovo impianto automatizzato (5.000 posti pallets) per lo stoccaggio e la movimentazione dei prodotti surgelati.
NOVI LIGURE - Anche quest’anno il Vicariato di Novi Ligure organizza degli “Incontri di catechesi” per i giovani che si stanno preparando a celebrare il matrimonio cristiano. Si tratta di sette incontri, al termine dei quali, sarà rilasciata una dichiarazione di frequenza regolare, che ciascuna coppia potrà presentare al proprio Parroco, il quale ha già predisposto le apposite schede d’iscrizione da presentare per tempo
alla Parrocchia in cui ha sede il “Corso” scelto. Per consentire sufficienti rapporti interpersonali e di dialogo tra i partecipanti, è prevista per ciascun “Corso” una partecipazione non superiore alle venti coppie. I sette “Corsi”, che avranno inizio alle ore 21 e termineranno alle ore 22.30, saranno impergnati su altrettanti diversi argomenti: “La Fede - Gesù Cristo, la Chiesa, i Sacramenti - Il Matrimonio come Sacramento - Gli aspetti psicologici - Gli aspetti medici - Gli aspetti etici - La Liturgia del Matrimonio”. È già iniziato con due incontri il 14 ed il 21 gennaio il “Corso” presso la Parrocchia Sacro Cuore (tel. 0143.323529) e proseguirà con il seguente calendario 28 gennaio e 4, 11, 18, 25 febbraio; mentre, alla Parrocchia Sant’Antonio (tel. 0143.2774) si terrà il 6, 13, 20, 27 febbraio e 5, 12, 19, marzo. Vittorio Daghino
Incontro con gli studenti del liceo tortonese
In occasione della festa del patrono benedetta l’opera donata da Angelo Monachello
Un quadro del Papa Beato a San Sebastiano Il Capitano Sanna al Peano SAN SEBASTIANO CURONE - Tutto nella serata di venerdì 20 gennaio nella Chiesa parrocchiale parlava di festa. C’erano i bambini del catechismo, gli uomini del coro, tanti fedeli; l’organo nelle mani di Fabrizio Bagnasco rendeva al massimo; presiedeva l’Eucarestia don Maurizio Ceriani, parroco di Casei Gerola. Durante l’omelia ha illustrato in profondità la figura di San Sebastiano lanciando ai presenti un messaggio semplice ed impegnativo: “non è sufficiente onorare i santi: occorre imitarli”; così ha fatto il giovane soldato Sebastiano: ha preferito obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. Un altro santo era però protagonista: il Beato Giovanni Paolo II. Don Ceriani al termine della liturgia lo ha benedetto e presentato alla
devozione di fedeli. L’opera è stata realizzata dal professor Angelo Monachello e donata alla comunità. L’autore ha quindi preso la
parola per illustrare il suo lavoro. Ogni opera artistica infatti non è solo tecnica o immagine ma cuore, sentimento e in
questo caso fede: tutto è stato impresso nella tela. Il volto del papa appare segnato già dalla sofferenza, ma proprio in questa impegnativa espressione traspare la grande serenità dell’uomo di Dio; quasi una condivisione con la sofferenza dell’uomo e la certezza che non siamo abbandonati: i santi sono con noi. Durante il suo intervento Monachello ha citato un’usanza della sua terra palermitana: prima di uscire di casa i bambini chiedono la benedizione al genitore. La mano del papa è alzata verso colui che guarda: è la benedizione del Padre per i suoi figli. Quella benedizione è ora possibile sentirla visitando la Chiesa parrocchiale, dove l’opera sarà conservata presso l’altare della Madonna del rosario. Claudio Baldi
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TORTONA - Lunedì 16 gennaio il capitano del Comando dei Carabinieri di Tortona, Giorgio Sanna si è recato al Liceo Peano, al fine di illustrare ai ragazzi di ogni età il valore delle regole, in quanto mezzi utili alla tutela delle libertà del cittadino. La conversazione ha poi affrontato il discorso degli stupefacenti. Il comandante ha avvisato i giovani dell’eventualità di essere soggetti all’acquisto di essi, dopo falsi inviti e promesse rassicuranti. A questo proposito, ha consigliato di essere previdenti e schivi nei confronti degli stessi individui che persuadono i ragazzi a fumare le cosiddette “droghe leggere” che, a lungo andare, fanno scivolare nella dipendenza dalle “droghe pesanti”. Il capitano Sanna ha poi av-
C.I.A.T.
visato gli alunni delle conseguenze amministrative e penali alle quali potrebbero andare incontro acquistandole ed essendo colti in flagranza con esse. Al termine della conversazione si è congedato dimostrando ancora quanto sia vera la frase: “E’ sempre meglio prevenire che curare”. Lorenzo Bellinzona Alberto Davio
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te
Da leggere
a cura della Redazione
a confronto Grazie per il “presepe in cartolina”! Spett.le Redazione, sono Simona Zanotti e vorrei farvi i complimenti per l’iniziativa del presepe in cartolina: è molto bella, perchè si possono apprezzare presepi anche di privati molto particolari che solo pochi hanno il privilegio di ammirare, inoltre non nascondo il fatto che si possono acquisire spunti utili dai diversi tipi di presepi. Concludo ringraziandovi di aver pubblicato oltre al mio semplice presepe casalingo, anche il presepe della nostra amata chiesa Parrocchiale S.S. Cosma e Damiano di Volpeglino. Auguro alla redazione un Sereno 2012 e buon lavoro. Distinti saluti Simona Zanotti - Volpeglino
Un’autorità dei trasporti in Piemonte e Liguria Egr. Direttore, avevano dunque visto bene i Parlamentari piemontesi e liguri del PD proponendo fin dall’avvio della legislatura l’istituzione di un’Autorità regolatrice indipendente nel settore dei trasporti anche sulla base delle proposte delle Regioni Piemonte e Liguria e delle rispettive associazioni industriali. E’ quanto emerge dai provvedimenti del Governo in materia di liberalizzazione dei trasporti, anche se adesso bisogna evitare confusioni e fasi transitorie troppo lunghe. Infatti, da una parte questa fase di transizione è affidata all’Authority dell’energia facendo salve le competenze dell’Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali sulle vecchie concessioni e mantenendo in capo ad Enac le funzioni di Autorità di vigilanza per la determinazione dei nuovi diritti aeroportuali. Dall’altra si demanda ad un apposito disegno di legge da emanare entro tre mesi dalla conversione del Decreto liberalizzazioni il compito di istituire una specifica autorità indipendente di regolazione dei trasporti. Si può fare presto e meglio partendo invece proprio dal lavoro già fatto alla Camera sulla proposta di legge del PD, a mia prima firma che è già stata condivisa da tutti i gruppi parlamentari. Le strade sono due: o si emenda il decreto in fase di conversione con l’immediata istituzione della nuova Autorità o si accelerano i tempi di approvazione del testo definitivo in IX Commissione per l’aula. Così si valorizza il lavoro parlamentare già fatto e si demanda al Governo la fase attuativa con atti regolamentari. On. Mario Lovelli Commissione Trasporti, Deputato PD Piemonte
Sul naufragio della Concordia Egr. Direttore, sono ormai passati molti giorni dal naufragio all’isola del Giglio della nave da crociera Costa Concordia. Eppure telegiornali e giornali non smettono di dedicare ampi servizi e molte pagine all’evento. Servizi e pagine di cosa? Mi permetta di auto rispondermi: di nulla o di poco. Una vicenda drammatica, fatta con ogni probabilità da una serie impressionante di errori, superficialità, leggerezze sulle quali sono in corso indagini da parte della magistratura, è stata da giornali e televisioni “derubricata” a tragico feuilleton, arricchito di giorno in giorno da retroscena, speculazioni e ipotesi di vario genere Non passa giorno inoltre che in televisione o sui giornali passano storie di superstiti portati davanti alle telecamere, di presunti eroi che dicono di aver salvato decine e decine di persone (può essere anche vero ma io preferisco gli eroi silenziosi, che fanno il loro dovere senza sbandierarlo ai quattro venti!) e non potevano certo in tutta questa vicenda mancare figure femminili avvolte nel mistero. Per non parlare di una giornalista che ormai vive nei salotti televisivi reclamando di aver perso abiti per centinaia di migliaia di euro! Di fronte a dei morti, suvvia! Mi disgusta infine vedere decine di miei connazionali che alla domenica vanno al Giglio per vedere e fotografare! Credo che ci voglia maggiore sobrietà, per rispetto innanzitutto alle vittime (penso ai parenti di chi ancora non si è trovato e forse non si troverà più, penso a quella mamma che attende notizie della sua piccola di cinque anni) e a chi sta svolgendo un lavoro encomiabile e rischioso per recuperare i dispersi e per evitare un disastro ambientale. Paolo Frattini - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Georg Gänswein
Stefania Consenti
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Benedetto XVI Urbi et Orbi
Il futuro della memoria
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Il libro, a cura di mons. Georg Gänswein, segretario particolare di Benedetto XVI è edito dalla Libreria Editrice Vaticana in italiano e, nell’edizione originale, dalla tedesca Herder. Si tratta di un volume agile, corredato da un ricco apparato fotografico, che raccoglie impressioni di incontri e viaggi del Papa in Italia e nel mondo. “Al Santo Padre - scrive mons. Gänswein nella presentazione del libro - preme annunciare il Dio fatto carne Urbi et orbi, a piccoli e grandi, dentro e fuori la Chiesa. Il Santo Padre non mette al centro se stesso, non annuncia se stesso, ma Gesù Cristo, Redentore del mondo”. Il testo ripercorre tutte le visite del Papa in ordine cronologico, dalla GMG di Colonia del 2005, alla Repubblica Ceca nel 2009. Passando attraverso la Polonia,la Spagna, per l’incontro mondiale con le famiglie a Valencia, la Baviera, il Brasile, l’Austria, gli Stati Uniti e l’Onu, Sidney, durante la Gmg 2008, la Francia e Lourdes, l’Africa, e la Terra Santa. Per ogni viaggio ci sono alcuni passaggi dei discorsi del Pontefice, accompagnati da brevi riflessioni del suo segretario.
In occasione della Giornata della Memoria, che si celebra domani, proponiamo questo libro di Stefania Consenti che raccoglie interviste ad alcuni tra gli ultimi testimoni della Shoah, tra cui Liliana Segre, Nedo Fiano e Piero Terracina e si avvale del contributo di alcuni tra i maggiori specialisti italiani in materia. La Prefazione è di David Bidussa, storico e saggista, esperto di ebraismo. Non è solo un omaggio all’annuale appuntamento con il ricordo delle vittime della Shoah, ma uno strumento di lavoro per insegnanti, educatori e per quanti si interrogano sull’urgenza di trasmettere alle giovani generazioni questa pagina di storia così violenta e così assurda nella sua fredda pianificazione. L’ultimo capitolo di è dedicato alla didattica della Shoah nella scuola e presenta anche il lavoro di approfondimento compiuto dagli studentidi un liceo di Milano. Come scrive Liliana Segre “La lezione del passato diventa paradigma per il riconoscimento dei segnali di devianza nella realtà attuale e richiama il tema della responsabilità. Per questo è importante continuare a parlare di Shoah”.
Salute oggi Dall’autunno caldo e da un primo inverno mite, l’Italia intera si è ritrovata improvvisamente a fare i conti con gli innumerevoli disagi, sia pratici che fisici, del freddo. Si sa che i repentini cambi di condizioni termiche colgono sempre impreparato anche il nostro organismo, che deve affrontare sbalzi di molti gradi senza il consueto periodo di adattamento, di conseguenza, mancando di una pronta risposta delle nostre difese immunitarie, il rischio di ammalarsi è più che ovvio, specie per le persone cosiddette più deboli, come bambini ed anziani. Cosa si può fare per meglio difendersi dal freddo? La prima risposta ovvia è sicuramente scegliere di starsene a casa, ma non sempre ciò è possibile, quindi è bene adottare misure ed accorgimenti per affrontare questo freddo inverno senza
Suor Maria Plautilla delle Piccole Suore Missionarie della Carità, fondate da san Luigi Orione, ha speso tutta la vita al servizio dei poveri del Piccolo Cotto-lengo Paverano di Genova. La sua storia non presenta nulla di eccezionale per coloro che giudicano importanti quelle forme di notorietà che il mondo apprezza, ma che non sempre rientrano nella logica del Vangelo. Nel disegno di Dio, invece, suor Maria Plautilla è una gigante della carità, pur avendo avuto una vita nascosta e breve. Fa parte di quegli eroi ai quali la Chiesa ha riconosciuto il titolo di venerabile per aver lavorato nella vigna del Signore fin dalla prima ora, con cuore indiviso e orgogliosa di appartenere alla Chiesa. Il volume si sofferma anche a descrivere il contesto nel quale ha agito suor Maria Plautilla e che coincide con il periodo della fondazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza, un tempo tutto eroico per la generosità di molti religiosi e religiose. “Questa suora, passò in mezzo a noi facendo del bene sempre, del bene a tutti e del male mai a nessuno e la sua storia ha il sigillo di Dio”.
a cura di Laura Notti
Come difendersi dal freddo
grandi conseguenze sulla nostra salute. In primo luogo coprirsi adeguatamente: piumino, sciarpa e guanti sono d’obbligo, ma considerare anche che non si vive solo all’aperto, quindi vestirsi “a strati” per conformarsi anche alle temperature di un ufficio, un luogo prevalentemente chiuso. Stando molto fermi le estremità, sia mani che piedi, tendono a raffreddarsi, quindi è bene alternare un po’ di movimento a lunghi periodi seduti al tavolo di lavoro. Il freddo lo si combatte anche bevendo: tè, tisane o bevande calde sono, logicamente, le più adatte; evitare alcol in tutte le sue forme (vin brulé, grappini e roba del genere, con molta moderazione), poiché sembra che “riscaldi” ma, al contrario, provocando una vasocostrizione, aiuta a raffreddare più velocemente il corpo (oltre che annebbiare la mente).
Un’altra bevanda tipicamente invernale è la tazza di cioccolata calda: un pieno di energia subito disponibile, che riscalda e gratifica il palato, ma occhio agli eccessi, visto anche l’immediato futuro delle festività, che passeremo molto a tavola. A proposito di tavola, scegliere per tutti membri di famiglia, quindi dal bambino all’anziano, una dieta leggera e ovviamente “calda”, come minestroni, passati di verdura, minestre a base di brodo di carne (anch’esso energetico e più sano dei preparati a base di glutammati), oppure vellutate o creme di verdura, o minestre tipo pasta e fagioli, che fungono da piatto unico, contenendo alimenti e sostanze ricchi di carboidrati, vitamine, fibre e proteine vegetali. E poi la grande varietà delle verdure di stagione, da servire sia crude che bollite. Evitare sempre e comunque
di eccedere nelle calorie, anche se, proprio durante il periodo del freddo, il nostro organismo ne richiede di più. Per quanto riguarda gli anziani e i bambini, evitare di farli uscire nei giorni di pioggia o di nevicata, ma anche nelle ore della giornata più fredde, come dalle 8 alle 11 e dalle 17 in poi. Riscaldare la nostra casa con prudenza, senza mai oltrepassare i 22 gradi, anche perché così abituato al caldo, il nostro organismo non riuscirebbe a sopportare e superare il freddo esterno, senza spiacevoli conseguenze. Adottare inoltre misure che possano favorire la normale respirazione dell’aria (che comunque è bene cambiare nelle stanze, durante la giornata), acquistando degli umidificatori atti ad evitare che sia troppo secca ed irritante per le nostre vie respiratorie.
Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
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CURIOSITÀ a cura di Daniela Catalano a cura di Matteo Coggiola
In mostra la Scuola di pittura di Pavia “Mosse vincenti” al cinema
Fino al prossimo 18 marzo, presso i Musei Civici di Pavia si potrà visitare un’importante mostra dedicata ai maestri e agli allievi della Civica Scuola di Pittura che ha animato il contesto culturale e artistico della città per quasi un secolo, dal 1842 al 1934. Il ruolo di questa Scuola nella cultura artistica dell’Italia settentrionale è stato sicuramente notevole. Dopo la nascita dell’Accademia di Brera, a Bergamo e Pavia erano sorte, due importanti scuole d’arte che avevano accolto e formato pittori straordinari quali i Giacomo Trécourt, Federico Faruffini, Tranquillo Cremona. A Pavia la Civica Scuola di Pittura, fondata grazie al generoso legato del filosofo, poligrafo e critico d’arte Defendente Sacchi, aveva anche prodotto, a lato delle aule d’insegnamento, una galleria d’arte che aveva raccolto dipinti esemplificativi delle migliori tendenze dell’arte, da quella romantica a quella scapigliata, dal linguaggio verista a quello simbolista. La mostra intende puntare l’attenzione sulle migliori espressioni artistiche del territorio, presentando nella Quadreria un ampio gruppo di opere di pittori legati alla prestigiosa Accademia pavese, di cui furono maestri (Giacomo Trécourt, Pietro Michis, Carlo Sara, Giorgio Kienerk) oppure allievi (Pasquale Massacra, Paolo Barbotti, Federico Faruffini, Tranquillo Cremona, Antonio Oberto, Romeo Borgognoni): si tratta per lo più di dipinti conservati finora nei depositi dei Musei ed anche di quadri acquisiti di recente tramite legati testamentari, oltre ad alcune opere provenienti da collezioni private cittadine. La mostra permette di compiere un inedito e suggestivo percorso nella Quadreria per promuovere la riscoperta e valorizzazione di personalità più o meno note nel panorama artistico nazionale, che hanno largamente contribuito a caratterizzare la cultura artistica lombarda dell’Ottocento e dei primi decenni del Novecento per quanto riguarda sia lo stile sia la scelta iconografica, spesso legata alla produzione letteraria. L’esposizione è accompagnata da conferenze, visite guidate e laboratori didattici sia per gli alunni delle scuole primarie e medie inferiori sia per il pubblico dei bambini e da concerti di musiche ottocentesche. La mostra, a gennaio, è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13.30 (chiuso il lunedì), mentre a febbraio e marzo, dalle 10 alle 17.50. Per informazioni si può visitare il sito www.museicivici.pavia.it. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427
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Il lavoro scarseggia, lo studio legale è a rischio di chiusura e per migliorare la propria situazione l’avvocato Mike decide di assumere la tutela di Leo, un anziano affetto da demenza senile. Incassa un assegno mensile ma in realtà porta l’uomo in un ricovero in città. Un giorno arriva Kyle, nipote di Leo, fuggito dalla mamma (figlia di Leo, in fase di disintossicazione) e intenzionato a farsi ospitare dal nonno. Mike lo accoglie in casa e, scoperto che il ragazzo ha grande abilità con la lotta libera, lo inserisce nella sgangherata squadra che gestisce a scuola. Kyle rivela notevoli doti, fa ottenere al gruppo successi finora mai arrivati ma, quando sembra riacquistare fiducia in se stesso, deve fare i conti con la visita del-
la madre. Tutto sembra tornare al punto di partenza, anzi Kyle scopre che Mike ha detto il falso sull’affido del nonno e perde la fiducia in lui. In primo piano c’è l’America marginale e periferica, fatta di case e quartieri isolati, uomini e donne ai margini dei lustrini me-
Film da vedere
tropolitani alle prese con i problemi quotidiani, il lavoro, il bilancio di fine mese, lo svago e l’impegno nello sport. Intorno a Mike ruotano un anziano e un giovane: con tutti e due lui pensa di giocare con profitto per se stesso, ma il gioco gli si ri-
torce contro, lo fa stare male. Accanto a Mike, il fallimento coinvolge anche tutti gli altri personaggi: l’anziano Leo, la figlia/mamma, l’incerto Kyle. Esistenze in controluce che attraversano il dolore della fatica del vivere e la gioia del riscoprirsi capaci di stare insieme, di costruire qualcosa di serio: in particolare Jackie, moglie di Mike, è il perno intorno al quale si consolida il punto fermo della famiglia. Lontano dal lieto fine consolatorio, vicino a quelle zone di chiaroscuro dove si muove la realtà, il copione circuisce la storia e abbraccia la cronaca quotidiana. Con rispetto, dolcezza, pragmatismo, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Foto di gruppo con il Vescovo Mons. Martino Canessa dei ragazzi che hanno ricevuto la Cresima a Montù Beccaria domenica 27 novembre. (Foto Alfredo - Broni)
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Ravioli ripieni di verza Una storiella alquanto buffa, che introduce alle innovazioni gastronomiche medievali, epoca in cui alle paste ripiene spetta un posto di particolare riguardo, colloca la nascita e la distinzione tra ravioli e agnolotti a cavallo degli Appennini, tra il Piemonte e la Liguria. Protagonista di questa leggenda è un’abile cuoca: la signora Raviola. La massaia rurale, che abitava in una graziosa casetta costruita sulla cima di un alto colle, al confine tra le due regioni, era solita preparare montagne e montagne di ravioli, tutti adagiati sul tavolo da lavoro. Un giorno ne fece di due tipi: alcuni ripieni di verdure, altri di carne. Il tavolo si rovesciò e mentre le paste ripiene di verdure rotolarono verso la Liguria, quelle con il ripieno di carne caddero sul versante piemontese. La donna, poiché la farcia delle paste ripiene di carne conteneva molto agnello, decise di assegnare loro una nuova denominazione, quella di agnolotti, distinguendoli dai ravioli ripieni di verdure.
USPI
Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.
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Ingredienti per 6-8 porzioni Per la pasta: 500 gr di farina di frumento, 2 uova un cucchiaio di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale
Per il ripieno: 400 gr di verza, 100 gr di salsiccia, 100 gr di fontina, 100 gr di burro, 100 g di parmigiano grattugiato, 1 uovo, l cipolla, la mollica di un panino, brodo di carne q,b., sale e pepe q.b., un pizzico di noce moscata Preparazione Tritate la cipolla e ponetela ad appassire nel burro, unite la salsiccia spellata e sbriciolata e fate rosolare per qualche minuto. Lavate le foglie di verza, tagliatele a listarelle sottili e aggiungetele alla salsiccia. Abbassate la fiamma al minimo e, rimestando di tanto in tanto, cuocete a recipiente coperto per un’oretta, aggiungendo se necessario del brodo bollente. Passate quindi le verze per due volte al macinacarne, raccogliendo il ricavato in una ciotola. Sbattete l’uovo in un piatto e ammollatevi la mollica del pane. Tagliate a piccoli pezzi la fontina e unitela al passato di verze, aggiungete anche la mollica di pane, il sale, il pepe e la noce moscata. Confezionate la pasta ripiena, come gli agnolotti allo stufato. Cuocete i ravioli nel brodo e scolateli non appena vengono a galla, serviteli con un sugo di pomodoro e aromi dell’orto.
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Giovedì 26 gennaio 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Debora Caprioglio e Paola Quattrini mercoledì a Tortona Il musical di Cole Porter è andato in scena al Giacometti
“Mamma ce n’è due sole” al Civico A ritmo di can can sul palco di Novi TORTONA - La stagione del “Civico” di Tortona varca la metà del suo cartellone e mercoledì 1 febbraio, alle ore 21, arriveranno Paola Quattrini e Debora Caprioglio nella commedia di Dany Laurent “Mamma ce n’è due sole”, perché la suocera Giuseppina (Quattrini) cercherà di mettere pace fra il figlio Valentino (Rosario Coppolino), che ebbe in gioventù e poi lasciò in un orfanotrofio seguendone però sempre le tracce, e la nuora Carolina (Debora Caprioglio). Valentino, raggiunta una certa fama come regista televisivo, si trova in una situazione critica perché sta commettendo leggerezze di una certa gravità ma la mamma, che vuole recuperare il suo amore e il tempo perduto, ritorna nella sua vita per la seconda volta, ed è pronta ad evitarne la caduta. Paola Quattrini (Roma, 1944) è letteralmente nata nel mondo dello spettacolo perché a soli quattro ha recitato nel film “Il bacio di una morta” di Guido Brignone, a otto ha partecipato a “Cavallo a dondolo”, programma radiofonico con Corrado,
e a dieci era a teatro con “Il potere e la gloria” di Graham Greene di Luigi Squarzina e poi si è sempre divisa fra tv, teatro e cinema, collaborando, ad esempio, con Johnny Dorelli, Domenico Modugno e Walter Chiari. Debora Caprioglio (Mestre, 1968), dopo l’esordio con Tinto Brass e poi il ruolo di protagonista femminile in “Con gli occhi chiusi” della Archibugi, da anni si dedica stabilmente al teatro e molte volte è approdata al “Civico”, soprattutto in coppia con Geppy Gleijeses, in prosa perlopiù straniera e diver-
tente. La traduzione del testo francese di questa commedia brillante è di Mariella Fenoglio e Roberto Della Casa, mentre l’adattamento e l’elaborazione sono di Jaja Fiastri, Patrick Rossi Gastaldi ha curato la regia. Una commedia di gelosia e tenacia, che mescolerà dimostrazioni d’affetto e ironia sottile. Per ulteriori informazioni sullo spettacolo e sul resto della stagione è possibile contattare telefonicamente la biglietteria del “Civico” tutti i giorni feriali dalle 15 alle 18. Davide Ferreri
NOVI LIGURE - Ieri sera, mercoledì 25 gennaio, al Teatro Giacometti la Compagnia Corrado Abbati ha portato in scena “Can Can”, musical di Cole Porter per la regia di Corrado Abbati. A Parigi, in piena Belle Epoque, trionfa una nuova travolgente danza: il can can. Purtroppo però “l’indecente” can can viene ben presto proibito perché viene considerata una danza per incendiare menti e animi di chi vi assiste. Ciò non impedisce alla proprietaria di un caffè di metterlo in scena, con grande gioia dei suoi clienti, poichè la donna può permettersi di ignorare la legge grazie alla sua amicizia con un disinibito giudice. Drastici cambiamenti sono però all’orizzonte allorché un giovane e intransigente giudice decide di porre fine a questa scandalosa situazione. Quello che il giudice non sa è che il divertimento è appena cominciato: un girotondo di esilaranti equivoci coinvolgono una serie di pittoreschi e simpatici personaggi sino all’immancabile lieto fine. Divertimento ed emo-
zioni, echi cinematografici per “Can Can” l’operetta americana che accende la voglia di ridere, cantare e ballare sulle famosissime musiche di Cole Porter, molte delle quali sono nella memoria di tutti. La grande popolarità di questo “classico” si deve anche al successo del film che ne venne tratto con un cast d’eccezione: Frank Sinatra, Maurice Chevalier e Shirley MacLaine. La Compagnia Corrado Abbati ha saputo raccontare la storia del “Can Can” fra sontuose ambientazioni, magnifici costumi, scene di danza mozzafiato ed una musica a dir poco geniale. Le origini del can-can (il cui nome deriva forse dalla storpiatura
della parola francese “scandal”) sono piuttosto incerte. Molto probabilmente il più famoso ballo deriva dalla quadriglia, inventato nel 1850; si sostiene, inoltre, che il can-can, in gran parte di origine popolare, derivi dall’usanza delle lavandaie di Montmartre di mostrare, ogni domenica, le gonne per le strade del quartiere. Il compositore Jacques Offenbach scrisse famosi can-can per operette, il più celebre dei quali è quello del “Galop infernal”, nell’operetta “Orfeo all’inferno” del 1858. Il ballo era caratterizzato dall’esibizione delle ballerine che, schierate in fila l’una a fianco dell’altra, al tempo di una musica molto veloce e ritmata alzavano ritmicamente le gambe, suscitando l’entusiasmo degli spettatori, che spesso accompagnavano il ritmo battendo le mani. Il movimento del Can Can, le cui mosse sono state inventate dalla ballerina francese Louise Weber, si compone di una sequenza di quattro passi che si ripetono. Michela Ferrando
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SPORT E TEMPO LIBERO
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Serie D girone A / 22^ giornata
Serie D girone A / 22^ giornata
Il Derthona prosegue la sua rincorsa
Un pari per la Novese
LASCARIS: DERTHONA:
0 1
RETI: 12’ st Zirilli. LASCARIS: Asinelli, Cedro, Mangano (22’ st Rizzo), Verdi, Ughetto, Ferrarese, Mandes (29’ st Gerbo), Bellacozza (22’ st La Valle), Cavazzi, Noia, Verdone. All. Trabucco. DERTHONA: Trivellato, De Martino, Mazzoleni, Coletto, Cannito, Brizzi, Pellegrini (44’ st Gatto), Serra (22’ st Cargiolli), Zirilli (32’ st Cicino), Marrazzo, Orlandini. All. Bacci. ARBITRO: Lombardo di Sesto San Giovanni. PIANEZZA - Prosegue la marcia del Derthona alla ri-
Zirilli va in rete contro il Lascaris
cerca delle prime posizioni in graduatoria. La squadra tortonese, senza premere troppo vince in trasferta contro il Lascaris. Nel primo tempo i Leoncelli si rendono pericolosi in diverse occasioni ma non riescono a portarsi in vantaggio anche a causa delle parate del portiere avversario Asinelli.
Al 12’ della ripresa la squadra di Bacci si porta in vantaggio grazie ad un colpo di testa ravvicinato di Zirilli, bravo a raccogliere un suggerimento preciso di Luca Pellegrini. Dopo 10 minuti lo stesso Pellegrini fallisce la rete del 2 a 0 calciando sopra la traversa una palla facile da depositare in rete.
Fino al termine i Leoncelli tengono in mano le redini della gara senza consentire agli avversari di rendersi pericolosi. In settimana la squadra tortonese sarà impegnata nell’ostico derby contro la Novese, mentre domenica prossima ci sarà la trasferta ad Imperia. Al termine di questi 2 impegni molto insidiosi i tifosi bianconeri potranno capire le reali possibilità del Derthona di tornare ad insidiare la capolista. Dopo la gara contro il Lascaris il tecnico bianconero Cristiano Bacci ci dice: “Sono contento per la concretezza della mia squadra. Anche oggi siamo stati bravi a centrare la vittoria anche se potevamo fare il secondo goal e chiudere prima la partita”. Domenico Cremonte
Serie D girone B / 22^ giornata
Il Voghera messo ko dal Fidenza FIDENZA VOGHERA:
2 0
MARCATORI: 30’ pt Checchi, 32’ pt Checchi (rigore). FIDENZA: Agosti; Petrelli, Piva, Bersanelli, Liverani; Casisa, Pessagno; Alinovi (21’ st Morigoni), Trimarco (27’ st Pizzelli), Dallaglio; Checchi. (Medioli, Zamboni, Ferretti, Minotti, Camara). All. Guarnieri. VOGHERA: Maggioni; Priolo, Molnar, Colicchio, Arenella (24’ st Manuali); Coccu, D’Amico, Conti, Troiano (17’ st Versace); Speziale, Cavalli. (Forti, Mauri, D’Errico, Mazzei, Curcio). All. Giacomotti. ARBITRO: Carrisi di Brindisi. FIDENZA - Dopo due vit-
torie consecutive che avevano fatto pensare ad un cambiamento di rotta, il Voghera torna ad ingoiare il boccone amaro della sconfitta. I rosso neri si arrendono ad un coriaceo Fidenza, che mette in cascina tre punti fondamentali per la corsa salvezza. La partita si decide sostanzialmente nell’arco di due minuti, tra il 30’ ed il 32’ del primo tempo, quando Checchi sigla la sua doppietta. A dire la verità in occasione della prima rete la posizione dell’attaccante emiliano è più che sospetta. Il Voghera può anche recriminare per il gol fantasma “siglato” dal neo acquisto Cavalli al 39’: quasi impossibile però stabilire se l’intervento del difensore Piva sia avvenuto al di qua o al di là della linea bianca. Ha fatto comunque buona impressione l’attaccante che mister Giacomotti ha potuto schierare in extre-
mis, dopo l’arrivo del transfer. Non ci si poteva attendere ovviamente grandi cose visto che è fermo da parecchio tempo, ma comunque si è guadagnato la sufficienza piena. Nel corso del secondo tempo il Voghera prova ad imbastire qualche azione, ma sbatte contro il muro eretto dalla difesa di casa. “E’ stata una partita decisa dagli episodi, nel giro di due minuti ci siamo ritrovati sotto di due gol - dice mister Giacomotti negli spogliatoi Nonostante il doppio svantaggio la squadra ha reagito con la forza dei nervi, ma ci son giornate così, in cui va tutto storto. Negli ultimi 20’ poi avevamo in campo una squadra super offensiva, abbiamo messo tanti palloni in area cercando di sfruttare al meglio le nostre due torri, ma non c’è stato nulla da fare. Ora il fatto che si torni a giocare subito mercoledì è
positivo perché abbiamo subito la possibilità di riscattarci” (ieri per chi legge il nostro giornale il Voghera ha affrontato l’Alzano Cene nel turno infrasettimanale). Su Cavalli, alla prima in rosso nero, il mister dice: “E’ chiaro che non poteva essere al cento per cento e non ci si poteva aspettare di più, si è mosso bene e ha fatto diverse cose buone, con la crescita della condizione, potrà fare molto meglio”. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 45; Mapello Bonate 43; Pizzighettone 38; Caronnese 34; Olginatese, Castellana, Pontisola 32; Voghera 31; Alzano Cene, Atletico Pro Piacenza 30; Rudianese 28; Darfo Boario, Aurora Seriate 27; Gozzano 25; Carpenedolo, Seregno 23; Fiorenzuola, Fidenza 21; Colognese, Gallaratese 19.
Eccellenza girone C / 18^ giornata
L’Oltrepo vittorioso in trasferta NUOVA VEROLESE: 1 OLTREPO: 2 (primo tempo 0-2) MARCATORI: 19’ pt Piazza (O), 40’ pt Panigada (O), 38’ st Rossini (NV). VEROLESE (4-4-2): Manini, Leonardi, Bonetti (20’ st Mombelli), Romano, Rossini, Bruni, Paghera, Prandelli, Silvestri (38’ st Bonometti), Patuzzo, Scaglia. A disp.: Cervati, Scarpioni, Fappani, Francini, Benzoni. All. Scarpelli. OLTREPO (4-3-1-2): Mantovani, Fiammenghi, Gaudio, Sciannameo (35’ pt Kaya), Carrucciu, Cigagna, Palmas, D’Aniello, Panigada, Piazza, Abbiati (38’ st Bejenaru). A disp.: Baldaro, Kokaj, Celori, Moltini. All. Chierico.
ARBITRO: Baschirotto di Como VEROLANUOVA - Tre punti importanti e meritati per l’Oltrepo nella prima partita del girone di ritorno. Si tratta della terza vittoria stagionale in trasferta, dopo quelle con Castellucchio e Villanterio. Gara già segnata nel primo tempo grazie ai gol di Piazza (su punizione) e di Panigada (sinistro in diagonale da dentro l’area su assist di Abbiati). Nella ripresa la squadra di Chierico sfiora più volte il terzo gol ma non chiude la contesa, e con il passare dei minuti gestisce meno bene il possesso-palla. Così una rete di Rossini (al 38’ st) riapre il confronto e nel finale l’Oltrepo rischia di fare una bella frittata. Pur privo di diversi titolari, l’undici rosso blu
prende subito in mano le redini del gioco, costruendo delle buone azioni e rischiando pochissimo. Al 19’ Panigada si guadagna una punizione dal limite dell’area, che Piazza finalizza in rete. La strada si fa in discesa per gli ospiti quando al 31’ Scaglia viene espulso per doppia ammonizione. Con l’uomo in più l’Oltrepo trova ampi spazi e colpisce nuovamente alla fine del primo tempo. Cross dal fondo di Abbiati che Panigada spedisce alle spalle di Manini. Nella ripresa cala il ritmo e l’Oltrepo più che costruire cerca di gestire il risultato. La Verolese fa poco per rientrare in gara. Per due volte l’Oltrepo sfiora clamorosamente il terzo gol. Poi nel finale, come spesso
accade, una rete del capitano della Verolese riapre il match. L’Oltrepo sino a quel momento mai in affanno, va in bambola e rischia tantissimo nei minuti finali. Per sua fortuna la formazione bresciana non trova il guizzo vincente. E il fischio finale del signor Baschirotto, dopo tre minuti di recupero, è una liberazione. CLASSIFICA: Sant’Angelo 41; Pro Desenzano 35; Aurora Travagliato 31; Oltrepo 29; Orsa Corte Franca e Palazzolo 27; Sancolombano e Sarnico 26; Ciliverghe Mazzano e Rigamonti Nuvolera 25; Chiari 24; Dellese 22; Crema 21; Villanterio Calcio e Vallecamonica 20; Castellucchio 17; Nuova Verolese Calcio 16; Codogno 10. f.s.
NOVESE: LAVAGNESE: (primo tempo 0-1)
2 2
MARCATORI: Avellino (L) 40’ su rigore; Soragna (N) 72’, Currarino (L) 88’, Teti (N) 96’. NOVESE: Teti, Tigani, Mazzucco (dal 46’ Rondinelli), Taverna, Busseti (dall’80’ Briata), Camussi, Mair, Romani (dal 46’ Bonanno), Cardini, Rolando, Soragna. All: Viassi. LAVAGNESE: Dinaro (dall’82’ Benedini), Baudo, Livellara, Gallotti, Merlin, Venuti, Avellino, Scutti (dall’89’ Diop), Valente (dal 72’ Currarino), Sogno, Pagliero. All: Dagnino. ARBITRO: Marrazzo di Lecco. NOVI LIGURE - Dopo la brillante prestazione sul campo dell’Albese, nell’anticipo della 22ª giornata del campionato di serie D, la Novese non va oltre un pareggio contro la Lavagnese. Un punto raccolto proprio all’ultimo respiro grazie ad un colpo di testa del portiere Francesco Teti. L’estremo difensore bianco celeste è l’assoluto protagonista della partita: oltre al gol compie alcune parate decisive. Al 7’ risponde presente su una velenosa conclusione dal limite dell’area di Valente, un tiro destinato all’incrocio dei pali. Al 19’ si ripete su un’incornata ravvicinata di Sogno. La maggior supremazia territoriale degli ospiti si concretizza al 40’ quando Tigani atterra in area Valente.
Dagli undici metri Avellino porta in vantaggio i liguri. All’inizio della seconda frazione è ancora Teti a tenere in partita la sua squadra: prima si oppone a Venuti, poi devia in angolo un colpo di testa di Sogno. La Novese, che fino a quel momento aveva subito la pressione della Lavagnese, alla prima occasione fa 1-1. Rolando batte un corner dalla sinistra trovando Soragna che di testa anticipa Dinaro. Gli uomini di Viassi prendono coraggio e cercano di ribaltare la situazione, ma gli attacchi non sortiscono alcun effetto. All’88’ arriva la doccia fredda con il gol di Currarino che sfrutta uno sfortunato rimpallo difensivo per infilarsi tra le maglie bianco celesti e battere Teti da pochi passi. Ma sarà proprio il portiere a salvare i suoi quando al 96’, in seguito a un corner di Rolando, salta con il tempo giusto e batte di testa il suo collega lavagnese. La Novese interrompe parzialmente la maledizione del Girardengo con un punto che fa comunque morale visto il modo in cui è arrivato. Intanto mercoledì (ieri per chi legge il nostro giornale), nel turno infrasettimanale, è andato in scena il derby al Fausto Coppi. CLASSIFICA: Valle d’Aosta 50; Chieri 43; Derthona e Santhià (-3) 37; Novese 36; Villalvernia 31; Naviglio Trezzano, Acqui e Chiavari 30; Pro Imperia e Folgore C. 29; Lavagnese e Borgosesia 28; Verbano 26; Bogliasco 25; Albese (-3) 19; Asti* 18; Cantù 6; Lascaris* 3. (* una partita in meno). f.s.
Memorial Zanardi di bocce VOGHERA - Marco Castellazzi, Paolo Violani e Mauro Visentin (portacolori del Club Arancione) si sono aggiudicati la seconda edizione del “Memorial Giovanni Zanardi”, gara di bocce a carattere provinciale alla quale hanno preso parte 64 terne. Da registrare anche l’ottimo risultato complessivo conseguito proprio dal Club Arancione: grazie alla sapiente guida tecnica di Lino Riccardi, infatti, il gruppo boc-
ciofilo di Bressana Bottarone è riuscito a piazzare due formazioni in finale e ben quattro terne fra le prime otto. La fasi finali del torneo, ben organizzato dal Centro Sportivo Vogherese, si sono disputate nella serata di venerdì 20 gennaio sulle corsie dello storico bocciodromo di Via Toscana, con la supervisione dell’arbitro regionale Roberto Vilmercati, assistito da Marco Marchese e Celestino Antoninetti.
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