il popolo 27 ottobre 2011

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Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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periodico Omologato

NOVESE

TORTONESE

Inaugurata la nuova sala operatoria dell’ospedale

Forse è meglio non soffermarsi su come ci si è arrivati. Ma alla fine la nomina di Ignazio Visco a governatore della Banca d’Italia – in sostituzione di Mario Draghi passato a dirigere la Bce – fa quadrare un cerchio che sembrava infuocato. Visco era già vicedirettore dell’Istituto bancario, la sua è quindi una nomina “interna” che non ha connotati prettamente politici e che segna una linea di continuità con la precedente gestione-Draghi. Fa contenti (quasi) tutti e dipana una matassa fatta di scontri tra Berlusconi, che doveva fare la scelta, il ministro dell’Economia Tremonti (che avrebbe voluto Vittorio Grilli e non un “draghiano”), il board di Bankitalia (favorevole a Fabrizio Saccomani). Rimane una spina grande così da togliere a questa rosa: per avere l’appoggio francese alla nomina di Draghi alla Bce, Berlusconi aveva promesso la staffetta tra il nostro Lorenzo Bini Smaghi, che è consigliere nella Bce, e appunto un francese. Solo che la carica di Bini Smaghi non è nelle disponibilità del premier, né c’è stata la volontà dell’economista fiorentino di liberare un posto di enorme prestigio. Si era quindi addirittura profilata la volontà del premier di promuoverlo a governatore di Bankitalia, per rimuoverlo da dov’è. Il niet del presidente della Repubblica Napolitano, preoccupato del terremoto che avrebbe provocato una simile scelta dentro la Banca d’Italia, ha fatto tramontare in 24 ore tale ipotesi. Rimane insomma da trovare una poltrona ad un continua a PAGINA 4

Una copia EURO 1,00 Giovedì 27 ottobre 2011 Anno XIII n. 39

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IGNAZIO VISCO ALLA BANCA D’ITALIA

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Consegnato a Novi il premio “Torre d’Oro” 2011

OLTREPO’

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Diario del pellegrinaggio diocesano in Terra Santa

Siglata l’intesa per i distretti montani del commercio

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Attualità Come ti coinvolge l’Unitre di Voghera PAGINA 6

Campoferro Salvato l’albero della vedetta lombarda PAGINA 7

Teatro Un cartellone per i ragazzi tortonesi PAGINA 11

Con il Vescovo sulle orme di Gesù servizio alle PAGINE 12-13

Novi Ligure Addio a Ettore Milano il gregario di Coppi PAGINA 17

CONVEGNO FISC / PAG. 2

CASTEGGIO / PAG. 3

“Territorio e Internet: due luoghi da abitare”

Oltre 300 alla Veglia missionaria

CESENA - Dal 20 al 22 ottobre si è tenuto a Cesena il Convegno Nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici . L’occasione è stata data dai 100 anni del “Corriere Cesenate”. “Sono lieto di prendere parte a questo Convegno nazionale che coinvolge le 189 testate della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici in un momento non facile per l’editoria in generale e, nello specifico, per i nostri giornali”: lo ha detto Mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, intervenuto sabato 22 ottobre nella giornata conclusiva dei lavori.

CASTEGGIO - Erano oltre 300 i partecipanti alla veglia missionaria diocesana tenutasi venerdì scorso nella chiesa parrocchiale S. Cuore di Casteggio. Articolata in vari momenti unificati dal tema scelto dal Papa per quest’anno “Testimoni di Dio”, la veglia ha ospitato l’intervento di padre Alberto Lanaro, missionario saveriano, per tanti anni in Burundi e in Congo.


2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Territorio e Internet, due luoghi da abitare CESENA - Convegno Nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici tenutosi a Cesena dal 20 al 22 ottobre in occasione dei 100 anni del “Corriere Cesenate”. Riportiamo la relazione di Mons. Mariano Crociata, Segretario Generale della CEI, intervenuto sabato 22 ottobre a chiusura dei lavori.

S

ono lieto di prendere parte a questo Convegno nazionale – che coinvolge le 189 testate della Federazione Italiana dei Settimanali Cattolici – in un momento non facile per l’editoria in generale e, nello specifico, per i nostri giornali. In voi e attraverso di voi saluto le Chiese delle diocesi che sono in Italia, le comunità parrocchiali, il territorio che voi non soltanto raccontate, ma al quale assicurate un contributo essenziale. Nell’effluvio di informazione che ci raggiunge da ogni parte, il vostro modo di fare cronaca, di argomentare e commentare ciò che accade offre elementi di discernimento, di giudizio e di speranza; una prospettiva – la vostra – che aiuta a leggere e ad interpretare gli eventi alla luce della fede cristiana. Una conferma di questo lavoro ci viene anche dall’occasione che ci ha riunito in questi giorni, ossia la celebrazione dei cento anni del Corriere Cesenate, il settimanale di questa terra, oggi puntualmente diretto dal presidente della Fisc, Francesco Zanotti, e che ha avuto ed ha la sua anima editoriale in don Piero Altieri. I vostri, cari amici, non sono stati cent’anni di solitudine: sfogliando le pagine del Corriere, come le migliaia che ogni settimana entrano nelle nostre famiglie grazie al generoso lavoro di tutti voi, si afferra quanto la voce assicurata da un giornale diocesano sappia dialogare con la vita della nostra gente e perciò quanto continui ad essere

importante, tanto per le nostre Chiese locali quanto per abitare in maniera missionaria quel “cortile dei gentili” che incrocia la sensibilità degli uomini del nostro tempo.

Pioggia sull’editoria Questo vostro impegno – consentitemi di dire: questa vostra missione – si misura in realtà con un contesto sul quale si addensano nubi minacciose. L’orientamento delle risorse pubblicitarie alle emittenti televisive nazionali; l’aumento considerevole delle spese postali, seguito alla soppressione delle tariffe agevolate; la riduzione del sostegno pubblico con la drastica e sistematica riduzione del fondo per l’editoria… sono tutti elementi che contribuiscono a mettere a rischio di sopravvivenza decine e decine di testate, e quindi centinaia di posti di lavoro. Pur tenendo conto delle precarie condizioni legate alla crisi economica, una simile prospettiva significherebbe anche un impoverimento del pluralismo informativo, del dibattito pubblico, del patrimonio culturale e informativo del Paese. Non va sottovalutato nemmeno l’incredibile apporto professionale che i settimanali diocesani hanno sempre assicurato, quale fucina che ha saputo coinvolgere, formare e quindi immettere nel circuito dei grandi media comunicatori qualificati e competenti. Sul difficile assetto dell’editoria pesa senz’altro anche il processo tecnologico

in corso, che in questi anni ci ha obbligati a confrontarci con autorevoli testi che pronosticavano senza mezzi termini la fine prossima della carta stampata. Nel frattempo, Internet è certamente già diventato – come recita il titolo di questo Convegno – un “luogo da abitare”, ma appunto senza che questo significhi disertare il territorio e le sue forme tradizionali di comunicazione. Infatti, fibre ottiche e satelliti ormai ci spalancano gli orizzonti del mondo; eppure – a dispetto di chi profetizza un declino inesorabile del territorio – cresce la ricerca dell’identità locale, la riscoperta delle piccole patrie, il richiamo alle autonomie. Tale sensibilità rivela senz’altro anche ripiegamento e chiusura, ma è comunque reazione a un’omologazione che scardina e rende anonimi. Di qui il ritorno al dialetto di casa, al-

le tradizioni del paese, alla storia del proprio borgo. Forse soltanto tenendo insieme i due movimenti del pendolo – la dimensione locale e l’afflato universale, il territorio e la Rete digitale – ci sarà possibilità di equilibrio e di sviluppo, uno stare al passo coi tempi senza per questo smarrire per strada la propria identità.

Memoria di carta Leggevo con interesse, al riguardo, l’intervento che un esperto di Internet come il belga Derrick de Kerckhove ha svolto lo scorso 4 ottobre a Roma, presso la sede della Fieg, la Federazione Italiana Editori Giornali. Il docente di Sociologia della cultura digitale ha chiesto ai ministeri dell’Istruzione dei vari Paesi di «proteggere la carta, così come è stato fatto per il teatro e per la cultura in gene-

rale, per rendere coscienti le popolazioni anche attraverso campagne che invitino alla lettura sui mezzi tradizionali». È significativo che sia proprio de Kerckhove a spiegare che «l’utente che legge on line vuole avere informazioni nel minor tempo possibile e i designer del web studiano le pagine in modo da impedire il pensiero»; e ancora: «Il lettore digitale deve continuamente prendere decisioni su quale link seguire e quale ignorare e rischia di essere disorientato dal web; sul mezzo cartaceo, invece, la parola si fissa e cresce dentro di noi. La carta, dunque, mantiene il cervello dentro il corpo; oggi non abbiamo più memoria – ha concluso – perché ci stiamo abituando ad averla fuori del nostro corpo». Personalmente, sarei poco propenso a comparare in questo modo le due forme di comunicazione – il giornale e il web – quasi fossero semplicemente analoghe; ciò non toglie, comunque, che, non solo in una certa fascia anagrafica della popolazione, la carta stampata induce ad analisi più profonde; aiuta a pensare con maggiore riflessività. Con questo, non vogliamo né possiamo sederci sul passato. La Rete costituisce senz’altro una risorsa imprescindibile, che ha spalancato possibilità inedite di informazione, di scambio e di relazione; un nuovo ambiente, che ridisegna il lettore e, quindi, il modo stesso di confezionare i nostri giornali, come ben sapete. Si tratta di una vera e pro-

pria sfida, per vincere la quale non servono accorgimenti superficiali, né basterà affiancare a quella stampata l’edizione digitale. In conclusione, vorrei dunque indicare alcune tracce di cammino che, accanto ad altre che competono più direttamente gli “addetti ai lavori”, ritengo possano scandire la tabella di marcia ed essere condizione di futuro. Innanzitutto, continuate ad essere voce del territorio. Innovate la vostra grafica, ma – soprattutto – prestate attenzione ai contenuti: raccontate la cronaca, aiutate a contestualizzare gli eventi, curate la scrittura, investite in qualità. In secondo luogo, fatevi scegliere per una linea editoriale coraggiosa e riconoscibile nella sua identità ecclesiale, sul tracciato della dottrina sociale della Chiesa con la sua costitutiva articolazione di etica della vita ed etica sociale gerarchicamente ordinate e connesse. Abitate il “cortile dei gentili”, attenti a sollevare domande, pronti a proporre percorsi di risposta. Infine, le opportunità del nostro tempo siano ulteriore motivo di sinergia tra voi. La presenza in rete diventerà allora possibilità e impegno a fare sistema (Rete, appunto), a scambiarsi materiali, a lavorare insieme, a sostenersi reciprocamente. Anche l’adesione all’Unione cattolica della stampa italiana – l’UCSI – può essere via di spiritualità, di formazione e di cultura, oltre che modalità per stringere preziosi rapporti con i colleghi che lavorano nelle altre testate.


Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

NOTIZIE DIOCESANE In Seminario a Tortona

Incontro per i giovani La Pastorale Giovanile e il Settore Giovani di Azione Cattolica organizzano per venerdì 28 ottobre - domani - il primo incontro per giovani e giovanissimi presso il Seminario Diocesano. La giornata sarà strutturata nel modo seguente: per i ragazzi dai 15 ai 19 anni il ritrovo è alle ore 18. Alle 18.15 la riflessione e i lavori cui seguirà la cena. Il termine è previsto per le ore 21. Alle 21 invece sono attesi i giovani dai 19 ai 30 anni per iniziare un cammino di riflessione alla luce del Catechismo dei Giovani You Cat.

Preghiera per le vocazioni La Veglia Missionaria di venerdì 21 ottobre al S. Cuore di Casteggio

Testimoni di Dio sempre e dovunque

CASTEGGIO - Uno più uno meno, erano oltre 300 i partecipanti alla veglia missionaria diocesana tenutasi venerdì scorso nella chiesa parrocchiale S. Cuore di Casteggio. Sacerdoti, religiosi e religiose, laici (con una buona presenza di giovani), amici, estimatori, sostenitori delle missioni. Una chiesa diocesana - soprattutto dell’Oltrepò - radunata attorno al suo vescovo che ha presieduto la Ve-

glia, per ripassare ed approfondire ancora una volta la lezione della “missionarietà”. Articolata in vari momenti unificati dal tema scelto dal Papa per quest’anno “Testimoni di Dio”, la veglia ha cercato di evidenziare alcuni aspetti simbolici (cero pasquale, evangeliario, cinque lampade colorate rappresentanti i cinque continenti) per accentuare l’attenzione dei partecipanti. Il momento centrale è stato quello della testimonianza di padre Alberto Lanaro, missionario saveriano per tanti anni in Burundi e in Congo, e dalla riflessione del nostro vescovo. Molto belli i canti eseguiti dai cori delle parrocchie S. Cuore e S. Pietro di Casteggio e di Oliva Gessi. Suggestiva la processione di quattro suore e un sacerdote congolesi che con il canto nella loro lingua shwaili hanno portato all’altare il Vangelo. La te-

stimonianza del padre Lanaro ha dato l’opportunità, tra l’altro, di conoscere la figura del vescovo Mons. Guido Maria Conforti, vescovo di Parma per ventiquattro anni all’inizio del XX secolo, fondatore dell’Istituto missionario dei Saveriani. Con l’intervento del nostro vescovo l’assemblea ha avuto modo di “ripassare” l’impegno missionario della Chiesa diocesana e di quella universale da parte di tutti i cristiani. Nella nostra società complessa, globalizzata, multietnica, la missione principale della Chiesa è quella di annunciare il Vangelo di Gesù Cristo e di offrire testimonianze autentiche, convinte, entusiaste, credibili di coerenza al Vangelo. Come già affermava il grande pontefice Paolo VI: “Oggi il mondo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri”. E il Signore sa quanto ne abbia-

mo bisogno! La veglia missionaria è stata – come per tutti gli anni – la preparazione alla Giornata Missionaria Mondiale che da ben ottanta quattro anni viene celebrata in tutte le chiese del mondo alla quarta domenica di ottobre. La missione ad gentes – ad intra e ad extra – continua incessantemente, soprattutto nei suoi testimoni più coraggiosi, che per quanto riguarda l’Italia sono circa dieci mila tra sacerdoti fidei donum, religiosi e religiose, laici. Autentici “testimoni di Dio” impegnati nel servizio di evangelizzazione e di promozione umana. La Giornata missionaria mondiale di quest’anno si affida all’intercessione di due nuovi santi: Mons. Guido M. Conforti e Don Luigi Guanella proclamati santi, non a caso, protettori dei missionari e di quanti si dedicano alle opere di carità. Dino Savio

Giovedì 3 novembre, alle ore 21, nella cappella del Seminario di Tortona, si svolgerà il terzo degli incontri mensili di preghiera e adorazione per le vocazioni che sono guidati dal Vescovo Mons. Martino Canessa.

Formazione per adulti Sabato 5 novembre, dalle ore 9,30 alle ore 12, proseguono presso il Seminario Diocesano di Tortona gli incontri di formazione per adulti a cura della Pastorale Familiare, con le psicologhe genovesi. Il tema di quest’anno sarà “Aprirsi a ciò che si è: il potere dell’autenticità”. Prossimi incontri il 3 dicembre, il 3 marzo, il 31 marzo e il 5 maggio, sempre al sabato mattino.

Il convegno su Internet Venerdì 14 ottobre si è tenuto a Tortona il convegno “La gestione e l’amministrazione della parrocchia”, organizzato dall’Economato diocesano. In molti hanno preso parte a questo incontro di aggiornamento rivolto soprattutto ai sacerdoti e agli amministratori parrocchiali. Le relazioni, tenute da don Lorenzo Simonelli e Patrizia Clementi dell’ufficio Avvocatura della Diocesi di Milano, sono state di grande interesse e attualità. Per quanti non hanno potuto essere presenti c’è la possibilità di ascoltare e di scaricare gli interventi dal sito della Diocesi www.diocesitortona.it

A Roma con la Caritas Oltre 14 mila servizi attivi, tra cui quasi 4 mila centri di ascolto, 316 osservatori povertà, 635 progetti negli ultimi due anni sul fronte del sostegno economico alle famiglie in crisi. Sono alcune cifre della sola diffusione della Caritas in Italia, senza contare qualche centinaio di progetti in oltre 50 paesi del sud del mondo. Caritas festeggia i 40 anni dalla sua nascita, avvenuta per volere di Paolo VI e con la firma dell’allora presidente della CEI, Card. Poma. Per celebrare questa ricorrenza Caritas Italiana ha programmato un calendario di 10 eventi, che si concluderanno tra il 21 ed il 24 novembre a Fiuggi e Roma con il convegno nazionale delle 220 Caritas diocesane e l’udienza di Papa Benedetto XVI nella mattinata del 24 novembre prossimo nella Basilica di San Pietro. La nostra Diocesi ha accolto con entusiasmo questo importante invito ed ha deciso, tramite la Caritas Diocesana, di organizzare un pellegrinaggio per i volontari Diocesani, per assistere a questo storico appuntamento. Il viaggio, con partenza in autobus la mattina del 23 ed il rientro il giorno successivo nella tarda serata, prevede l’incontro con il Santo Padre ed un breve tour a Roma. Il costo è di Euro 100 con camera singola e di 80 in camera doppia. Considerati i posti limitati si chiede cortesemente di comunicare alla Caritas Diocesana, entro il 31 ottobre prossimo, la propria adesione.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 31 ottobre dalle ore 9,30 alle 12,30, mercoledì 2 novembre e giovedì 3 dalle 8,30 alle 12,30, venerdì 4 dalle 11 alle 12,30 e sabato 5 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA CHIESA

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Tre esemplari discepoli di Cristo

re di Dio è l’amore dei fratelli”. La fiducia nella volontà del Signore ha segnato profondamente l’esistenza di San Guido Maria Conforti, il quale “ancora fanciullo, dovette superare l’opposizione del padre per entrare in Seminario”. La sua tenacia spirituale, ha aggiunto il papa corrispondeva “in tutto a quella caritas Christi che, nella contemplazione del Crocifisso, lo attraeva a sé”. Appena trentenne il Conforti fondò una famiglia religiosa “posta interamente a servizio dell’evangelizzazione, sotto il patrocinio del grande apostolo dell’Oriente san Francesco Saverio”. La sua vita apostolica, proseguita negli anni successivi con l’episcopato, “fu segnata da numerose prove, anche gravi”, che il santo che seppe sempre affrontare “con docilità”, accogliendole “come indicazione del cammino tracciato per lui dalla provvidenza divina”. San Guido Maria Conforti ebbe anche una spiccatissima devozione per la Croce di Gesù, contemplando la quale “egli vedeva spalancarsi l’orizzonte del mondo intero, scorgeva l’“urgente” desiderio, nascosto nel cuore di ogni uomo, di ricevere e di accogliere l’annuncio dell’unico amore che salva”. Di San Luigi Guanella il Santo Padre ha ricordato innanzitutto il “coraggio” e la “determinazione” con cui egli visse il “grande comandamento” del “Vangelo della Carità”. Don Guanella “guidato dalla Provvidenza divina, è diLE NOSTRE SEDI:

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Guido Maria Conforti, Luigi Guanella e Bonifacia Rodriguez sono Santi

ROMA - Tre sono i beati canonizzati domenica mattina da Papa Benedetto XVI: Guido Maria Conforti (1865-1931), arcivescovo di Parma e fondatore della Pia Società di San Francesco Saverio per le missioni estere; Luigi Guanella (1842-1915) sacerdote e fondatore della Congregazione dei Servi della Carità e dell’Istituto delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza; Bonifacia Rodriguez De Castro (1837-1905), Fondatrice della Congregazione delle Serve di San Giuseppe. All’inizio dell’omelia Benedetto XVI ha rivolto il proprio saluto alle delegazioni ufficiali e ai pellegrini “venuti per festeggiare questi tre esemplari discepoli di Cristo”. Commentando il vangelo domenicale (Mt 22,34-40) il Papa ha ricordato che “l’esigenza principale per ognuno di noi è che Dio sia presente nella nostra vita. Egli deve, come dice la Scrittura, penetrare tutti gli strati del nostro essere e riempirli completamente: il cuore deve sapere di Lui e lasciarsi toccare da Lui; e così anche l’anima, le energie del nostro volere e decidere, come pure l’intelligenza e il pensiero”. Le Scritture odierne hanno toccato il tema dell’amore al prossimo che ha caratterizzato notevolmente i tre santi canonizzati oggi. In tal senso “Gesù lascia intendere che la carità verso il prossimo è importante quanto l’amore a Dio - ha sottolineato il Papa. Infatti, il segno visibile che il cristiano può mostrare per testimoniare al mondo l’amo-

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

ventato compagno e maestro, conforto e sollievo dei più poveri e dei più deboli. L’amore di Dio animava in lui il desiderio del bene per le persone che gli erano affidate, nella concretezza del vivere quotidiano”. In San Luigi Guanella, il Signore ci ha dato “un profeta e un apostolo della carità”, ha affermato il Papa, auspicando che questo nuovo “Santo della carità sia per tutti, in particolare per i membri delle Congregazioni da lui fondate, modello di profonda e feconda sintesi tra contemplazione e azione, così come egli stesso l’ha vissuta e messa in atto”. Tutta la vicenda umana e spirituale di Don Guanella “la possiamo sintetizzare nelle ultime parole che pronunciò sul letto di morte: in caritate Christi”. Il suo esempio “potrà aiutare promuovere la vita in ogni sua manifestazione e condizione, e far sì che la società umana diventi sempre più la famiglia dei figli

di Dio”, ha aggiunto il Papa. Il Santo Padre ha poi menzionato (in spagnolo) l’ultima canonizzata di oggi, Santa Bonifacia Rodriguez De Castro, una donna che, sulla scia di San Paolo (1 Ts 1, 5-10) “seppe unire la propria sequela di Gesù Cristo all’attento lavoro quotidiano”. “Faticare, come aveva fatto sin da piccola, non era solo un modo per non essere di peso ad altri, ma anche per mantenere la libertà di realizzare la propria vocazione”, ha osservato il Papa. Nasce così la congregazione delle Serve di San Giuseppe, “una scuola di vita cristiana”, realizzata “per mezzo dell’umiltà e della semplicità evangelica”. La nuova santa è quindi “un modello in cui risuona il lavoro di Dio”. “Raccomandiamo la sua intercessione – ha aggiunto il papa – e chiediamo a Dio che tutti i lavoratori, soprattutto per chi svolge mansioni umili e poco qualificate, scoprano nei loro incarichi quotidiani, la mano amica di Dio e diano testimonianza del suo amore, trasformando la loro fatica in un canto di lode al Creatore”. Nel successivo Angelus, il Santo Padre ha esordito salutando in modo particolare i membri delle congregazioni fondate dai tre nuovi santi e i pellegrini polacchi giunti a Roma per partecipare, nella giornata di sabato, alla prima commemorazione liturgica del beato Giovanni Paolo II. Il Papa ha infine invocato l’intercessione della Vergine Maria, in particolare per la Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo in programma ad Assisi giovedì prossimo, nel 25° anniversario del primo incontro convocato da Giovanni Paolo II.

Servizi CISL

Ignazio Visco alla Banca d’Italia continua da pagina 1

francese nella Bce, e se non succederà, saranno guai seri per Berlusconi: per Sarkozy e per la Francia è necessario avere rappresentanza dentro il tempio dell’euro. Però, come si dice: un nodo alla volta. Il governatore di Bankitalia, figura decisiva nei decenni passati e sempre “esterna” alla politica, non ha più quel ruolo che appunto c’è stato al tempo della lira. Allora decideva il saggio d’interesse (e le svalutazioni) e la quantità di moneta stampata. Scelte che potevano fare la fortuna o meno del Paese. Oggi è perlopiù il guardiano del sistema bancario – di un sistema però sempre più ramificato all’estero, con controllanti e controllate che stanno oltrefrontiera – e ha un ufficio studi di grande valore. Se il governatore dice qualcosa, la politica e l’economia tendono le orecchie; però è in Germania che si decidono i destini economici dell’Unione, e quindi pure i nostri. A Francoforte, dove sta alloggiata la Banca centrale europea e il suo ruolo di guardiano dell’euro; a Berlino, sede della Cancelleria tedesca che in questi ultimi anni è diventata la vera padrona della politica europea. Tra l’altro, Mario Draghi è stato accettato alla Bce dai tedeschi proprio perché professa idee del tutto simili a quelle che albergano dalle parti del governo Merkel: feroce attenzione ai conti pubblici dei singoli membri Ue, necessità di tenere sotto controllo le spese statali e l’inflazione. Per una Germania in boom industriale e secondo Paese esportatore al mondo dopo la Cina, non è lo

sviluppo economico il problema numero uno: piuttosto, i debiti pubblici fuori controllo dei “cugini” europei, e l’inflazione che l’eccesso di moneta stampata per ripagarli può innescare. Da qui la consapevolezza di dover affrontare le varie crisi che stanno colpendo la Grecia, il Portogallo, ora l’Italia; ma c’è assoluta riluttanza a stampare nuova moneta per rassicurare i mercati. A Berlino e a Francoforte si preferisce che a Roma, Atene e Madrid si stringa la cinghia. Ma non si considera – né si ha interesse a farlo – che queste economie si riprenderanno se sapranno stringerla, ma anche crescere economicamente, produrre nuova ricchezza. Soprattutto l’Italia, che deve certamente affrontare il moloch del debito pubblico, ma lo può fare solo se ricomincerà a lavorare e ad esportare, insomma a produrre maggiore ricchezza con la quale ripagare i debiti. Se trasformerà il nostro Sud da zavorra a risorsa. Se contenderà ai concorrenti stranieri – tra cui i tedeschi – i nuovi mercati asiatici e sudamericani. Questa è la strada di un procedere virtuoso che mantenga il nostro standard di vita (che non è solo potere d’acquisto di una tivù in 3D, ma anche pensioni, sussidi di disoccupazione, sanità, assistenza sociale, infrastrutture...). L’altra, la cinghia tirata, ci farebbe tornare indietro di decenni, al “poveri ma belli” che pensavamo di essere. A Visco, che dirà la sua alla Bce di Francoforte, il compito di non far da balia al possibile declino italiano. Nicola Salvagnin

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

30 Ottobre - XXXI Domenica del Tempo Ordinario

“Uno solo è il vostro Maestro”

Mt 23,1-12 In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muo-

verli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente. Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vo-

stro Maestro e voi siete tutti fratelli. E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SANTA SILVIA La Chiesa il 3 novembre fa memoria di S. Silvia, madre di monastica, ogni San Gregorio Magno. Silvia nacque intorno al 520, secondo giorno preparava alcuni studiosi a Roma, secondo altri a Subiaco o addirittura un piatto di legumi in Sicilia, in una famiglia di condizioni modeste. Il fonda- freschi o altra vermento della possibile origine siciliana è stata cercata nel fatto dura del suo orto e che il figlio Gregorio fondò in quella regione sei monasteri la faceva arrivare a su terreni di sua appartenenza. E’ probabile, invece, che quei Gregorio, che nel terreni fossero dello sposo di S. Silvia passati poi in eredità settembre 590 fu al figlio. La sua era una famiglia di origini modeste come te- eletto papa. stimonia il fatto che una sua sorella, di nome Pateria, viveva Silvia fece in temin situazione disagiata. Silvia, verso i 18 anni andò sposa a po a vederlo papa, Gordiano, membro della gens Anicia: un personaggio in vi- perché morì qualche anno dopo, attorno al 592 sta con rilevanti cariche pubbliche, un buon patrimonio e una La vita della santa si svolse in tempi difficili e dolorosi. villa al Celio. La profonda intesa Nacque, infatti, verso la fine del regno spirituale della coppia li aiutò a codi Teodorico. Quando la notte del 17 struire una famiglia veramente cridicembre 546 Totila riuscì a penetrare FU LA MADRE stiana, illuminata anche dall’esemin Roma Silvia aveva circa 26 anni ed pio delle due sorelle di Gordiano, era madre da circa 6. Anche la sua caDI SAN GREGORIO MAGNO Tarsilla ed Emiliana, che vivevano sa, probabilmente, fu sottoposta a sacin casa una vita ritirata e quasi mo- VISSE IN PREGHIERA E PENITENZA cheggio. I disagi e le sofferenze continastica, intessuta di preghiere e di nuarono ancora per gli anni seguenti. E RIMASTA VEDOVA penitenza. Ebbero sicuramente due Infatti nel 547 Roma fu ripresa dai figli: il primogenito, Gregorio, deBizantini e l’anno dopo di nuovo dai SI RITIRÒ A VITA MONASTICA stinato a diventare papa e un altro Goti. Nel 568 iniziò l’invasione dei figlio di cui non si conosce il nome. Longobardi, più barbari e sanguinari Il matrimonio funzionò per più di dei Goti e pagani. Sarà proprio il figlio 30 anni, fino alla morte del marito, databile intorno al 573. di Silvia, S. Gregorio, che riuscirà a portare alla fede cristiaDall’illustre famiglia del marito provenivano papa Felice III na i Longobardi, coadiuvato dallo loro regina Teodolinda, (483-92), papa Agapito (535-536) e il grande filosofo morta nel 628. La santità di Silvia si attuò attorno al sacraSeverino Boezio, fatto uccidere da Teodorico nel 525. mento dei matrimonio. Il figlio Gregorio volle che il corpo Silvia aveva nel cuore una profonda esigenza di vita spiritua- della madre venisse deposto presso il monastero dei Celio le e la segreta aspirazione di dedicarsi completamente alla nel sepolcro dove erano state già deposte le zie Emiliana e preghiera e alla meditazione. La morte del marito accelerò Tarsilla. Il luogo corrisponde all’attuale chiesa di S. Silvia. questa scelta e, d’accordo con Gregorio, trasformò la splen- Il culto della santa iniziò ufficialmente nel 1603, quando il dida villa al Celio in un monastero, in cui proprio il figlio en- grande storico della Chiesa, il venerabile Cardinale Cesare tra per primo come semplice monaco, seguito da molti altri Baronio (1538-1607), persuase Clemente VIII (1597-1605) giovani romani. La scelta di Gregorio diede a Silvia la possi- ad inserire il nome di S. Silvia nel Martirologio Romano al bilità di ritirarsi in una località dell’Aventino per potersi de- giorno 3 novembre e fece erigere accanto al monastero dei dicare liberamente alla meditazione e alla preghiera. Celio una cappella in onore della santa affrescata da Guido Pensando alla salute gracile del figlio e alla scarsa mensa Reni (1575-1642).

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Il Vangelo di questa 31ma domenica del Tempo Ordinario riporta un brano dell’ultimo discorso pubblico di Gesù prima della sua passione. È una durissima requisitoria contro i rappresentanti ufficiali del giudaismo, “scribi e farisei”, ritenuti da Gesù responsabili di corrompere il popolo e di allontanarlo dal retto cammino. Erano i falsi pastori denunciati dai profeti. Malachia, rivolto ai capi religiosi del suo tempo, diceva: “Voi vi siete allontanati dalla retta via e siete stati d’inciampo a molti con il vostro comportamento”. Gesù voleva smascherarli nella loro pretesa di essere “pastori”; al contrario, ingannavano il popolo. Per questo andavano destituiti. Gesù, accusando i farisei di essere falsi pastori, indicava se stesso come il vero pastore. Lo scontro era inevitabile, e il brano del Vangelo che ci viene proposto ne riporta il momento conclusivo. “E questo discorso lo tenevi proprio nella città santa il mercoledì santo: no, tu non potevi non essere ucciso! Sarà sempre così difficile annunciare il Vangelo, Signore? Signore, aiuta i profeti!”. Così commentava padre Turoldo il brano del Vangelo che abbiamo ascoltato. Gesù stava nel tempio, ove erano organizzate quattro sinagoghe per l’ascolto della legge; gli esperti leggevano i testi e poi li spiegavano. Nella sinagoga vi era un apposito seggio per chi spiegava le Scritture, chiamato “cattedra di Mosè”, per suggerire che Mosè era presente in colui che spiegava la legge. La prima affermazione di Gesù verte appunto su questa cattedra, occupata dagli esperti di tendenza farisaica. Quando costoro spiegano la Scrittura, asserisce Gesù, la loro dottrina è giusta e va custodita, ma altra cosa è il loro comportamento. In questo non vanno seguiti. Gesù stigmatizza la distanza tra i principi asseriti e la vita che si conduce, iniziando con la critica all’allargarsi dei “filatteri” (piccole teche di cuoio a forma cubica che contengono dei rotolini di pergamena con passi biblici, e che si legano al braccio sinistro e sulla fronte). La loro origine è suggestiva: la Parola di Dio deve essere ricordata (quella posta sulla fronte) e messa in pratica (quella posta sul braccio). Ma tutto ciò era divenuto pura esteriorità. Gesù evoca poi il gesto di “allungare le frange”: sono delle treccine di tessuto munite di un cordoncino poste ai quattro angoli della veste esterna. “Vedendole, vi ricorderete di tutti i comandamenti del Signore e li metterete in pratica. Così non vi smarrirete seguendo i desideri dei vostri cuori e dei vostri occhi che vi trascinano all’infedeltà”, è scritto nel libro dei Numeri. Anche Gesù le portava; e forse stava recandosi in sinagoga quando l’emorroissa si propose di “toccare almeno le frange del suo mantello”. Non basta “allungare le frange” se non si mettono in pratica i comandamenti. Da ultimo Gesù polemizza con i “titoli” che gli scribi e i sacerdoti esigevano dal popolo. Tra questi ne sottolinea il più noto: “rabbì”, ossia “mio maestro” (divenuto poi il nostro termine “rabbino”). Gesù non respinge la missione di insegnare, al contrario la esige, ma deve consistere nel trasmettere la Parola di Dio e non quella propria. Tutti i credenti sono sottoposti al Vangelo: solo questa è la Parola che sempre e dovunque dobbiamo annunciare e vivere. Essa è l’unica nostra ricchezza. Come abbiamo una sola Parola, così abbiamo un solo Padre, quello del cielo. E solo a Lui dobbiamo obbedienza. La tentazione di avere tante parole da dire e la tentazione di sottomettersi a tanti padroncini sono forti nella vita di ognuno di noi. Il Vangelo ci ricorda che uno solo è il “maestro” ed uno solo è il “padre”. A lui dobbiamo la vita e la salvezza.

le letture della domenica Prima Lettura Ml 1,14b-2,2b.8-10 Salmo Responsoriale Sal 130 Seconda Lettura 1Ts 2,7b-9.13


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ATTUALITA’

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

Questa settimana il viaggio del “Popolo” all’interno delle Unitre in Diocesi ci porta a scoprire la realtà iriense

VOGHERA: coinvolgimento personale e di gruppo VOGHERA - Lo scorso 10 ottobre sono iniziati i corsi del nuovo anno accademico dell’Unitre di Voghera. Ed è qui che ci porta questa settimana il nostro viaggio, giunto alla sua quarta tappa, attraverso le realtà dell’Unitre operanti nel nostro territorio diocesano. Abbiamo incontrato il presidente Nicola Valle e da lui ci siamo fatti raccontare il passato,il presente ed il futuro di questa associazione che in nove anni di attività si è guadagnata un grande consenso nel panorama sociale e culturale della città. Presidente, ci può raccontare in breve la storia della presenza dell’Unitre di Voghera, di questa “Accademia di umanità”? Quest’anno festeggiamo il nono anno di attività. Essendo presidente sin dall’origine, mi è difficile raccontare brevemente tutta la storia. L’idea di una Unitre a Voghera mi è stata suggerita, direi meglio, quasi richiesta, da mia moglie, che frequentava i corsi di disegno presso la sede pavese. Inoltre, ero stanco di sentire che a Voghera non si fa mai nulla e perciò ho messo insieme le due cose e, con gli amici dell’M.C.L., abbiamo dato via a questa avventura. Una precisazione: l’Accademia di Umanità è un “di cui” dell’Unitre e si occupa della socializzazione in

L’Unitre non è solo lezioni, ma tutta una serie di attività parallele: laboratori, visite a mostre e viaggi e molto altro. Cosa bolle in pentola a questo proposito a Voghera? Non è facile elencare i laboratori e i progetti in cantiere. Stiamo tutt’ora valutando diverse opportunità anche riguardo gli spettacoli e stiamo mettendo a punto il programma delle gite e quello dei viaggi culturali.

senso lato: eventi, spettacoli, concerti, gite, mostre ecc... Negli anni la presenza dell’U-nitre è andata sempre più consolidandosi, affermandosi come una delle realtà culturali più importanti. Da non trascurare l’importante valenza sociale e di aggregazione dell’associazione. Ci dica il suo pensiero in proposito. Valorizzare l’importanza del coinvolgimento personale e della socializzazione è uno degli obiettivi principali dell’associazione.

Quanti iscritti avete a Voghera? La risposta è stata molto positiva fin dal primo anno con oltre 300 soci e ci ha incoraggiato a continuare. Oggi i soci attivi sono oltre 400 ma, in questi nove anni, le adesioni sono state circa 1400. Un elemento da sottolineare è che, nel corso degli anni, si sono verificati allontanamenti e rientri dovuti spesso a problemi di ordine famigliare o a “new entries” nelle famiglie. Siamo agli inizi di un nuovo anno associativo e sono partiti i

nuovi corsi accademici. Quali le novità più significative. L’evoluzione è continua e ogni anno si affrontano temi e argomenti diversi, oltre ad approfondire quelli già affrontati. Tra le novità assolute di quest’anno, il laboratorio di informatica, il laboratorio di scenografia, la biblioteca circolante, ma altre ancora se ne aggiungeranno nel corso dell’anno accademico. Inoltre, sulla scia delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia abbiamo in programma conferenze sul tema e lo stesso coro ha messo in repertorio canti patriottici.

Un’ultima domanda. Presidente, ci faccia un bilancio di questi anni alla guida dell’associazione. Quali le soddisfazioni più belle da inserire nell’album dei ricordi? Sono portato a vedere ciò che dovrebbe essere “fatto”, piuttosto che a guardare indietro. L’obiettivo rimane lo stesso di sempre e cioè che ogni socio si senta parte integrante ed attiva dell’associazione, sia propositivo, sia presente e riesca a portare un contributo di idee, iniziative e partecipazione. Direi che una delle gratificazioni più grandi sia vedere che, attraverso l’attività dell’Unitre sono nate nuove e durature amicizie che, è poi lo scopo ultimo dell’associazione. Marco Rezzani

Duecento anni fa nasceva l’abate Franz Liszt, pianista geniale e virtuoso Anche dalle nostre pagine non manchiamo di celebrare il bicentenario della nascita di un grande compositore, direttore d’orchestra e pianista, ma soprattutto virtuoso: Franz Liszt. Nasce nella prima decade dell’800, come molti altri musicisti famosi, quali Berlioz (1803), Mendelsshon (1809), Chopin e Schumann (1810), Verdi e Wagner (1813), viene alla luce il 22 ottobre 1811 a Raiding in Ungheria, e molte delle sue opere sono espressione del suo temperamento magiaro, benchè non abbia quasi mai dimorato in patria. Egli divenne il più grande concertista del suo tempo, possedendo una tecnica prodigiosa e sbalorditiva che attirava folle di ammiratori in tutta Europa. Con lui inizia ciò che venne denominato “trascendentalismo sonoro”, ovvero la tecnica portata all’ultimo grado del virtuosismo, per il quale sono rese possibili le audacie e le acrobazie più mirabolanti e fantasiose. E con lui, si scoprirono nuove voci, sorprese ed effetti che,

fino ad allora erano sconosciute allo strumento pianoforte che, sotto le sue dita leggere e veloci, sembrava quadruplicare il suo rendimento. Le sue composizioni pianistiche infatti, documentano la musica come tecnica formale ed estrinsecazione dinamica, e forse meno, se non in rari casi, come espressione di un contenuto emotivo; le sue composizioni sulla tastiera dovevano principalmente sbalordire e non commuovere, il loro fine era l’effetto attraverso il mezzo, cioè la tecnica. E con la tecnica pianistica, anche la ricerca di nuovi timbri sonori e le molteplici ricerche in campo armonico. Liszt fu il re dei virtuosi, come già lo fu Paganini, ma fu anche un creatore sensibile ed innovativo, che seppe far tesoro di tutte le esperienze musicali del suo tempo, che raccolse e riassunse nelle sue composizioni soprattutto sinfoniche. Fu ammirato dai suoi contemporanei, idolatrato dalle donne; ebbe successo e bellezza, nella sua alta figura dallo sguardo chiaro ed

intrigante, ma seppe mantenere un animo sempre generoso ed aperto nei confronti dei musicisti suoi contemporanei. La sua bontà e nobiltà d’animo lo distinsero fra i molti personaggi del suo tempo; la curiosità intellettuale, l’entusiasmo per i giovani talenti e la sua grande disponibilità, lo spinse spesso a diventarne mentore e protettore, anche al di là dei confini del suo ambiente. Fu un vero e proprio “agen-

te pubblicitario” e garante di musicisti come Berlioz, Schubert e Schumann, Smetana, Borodin, Mussorgski e lo stesso Chopin, rivale all’epoca in quanto anch’egli pianista affermato, della cui vita e opere Liszt pubblicò un libro alla morte di lui. Ma fu anche scopritore di nuovi talenti come Cesar Frank e sostenitore confidente ed attento di Richard Wagner, al quale diede in sposa sua figlia Cosima. Al culmine del successo, quando gli fu affidata la direzione del teatro di Weimar, si spese per far rappresentare opere di Wagner, Berlioz, Schumann, Weber, Mozart e anche di Verdi; diresse Beethoven, Berlioz e Schumann. E sostenne tutte queste opere e gli autori, con articoli, lettere e pubblicazioni divenendo punto di riferimento per i musicisti di tutti i paesi, dedicandosi totalmente e con sincero entusiasmo alla difesa di nuove tendenze e all’educazione di una nuova generazione artistica. Nella sua vita, il cattolicesimo sempre rappresentò un sicuro rifu-

gio; così, nel 1865 Liszt vestì la tonaca di abate, fino a divenire canonico, pochi anni più tardi, e trasferì a Roma la sua dimora abituale, non rinunciando a soggiorni fra Budapest e Weimar. In quest’ultimo periodo si dedicò a composizioni di carattere religioso. Vasta è la sua produzione sacra, come 4 Messe, 3 Oratori, pagine per organo e corali, oltre che a nuove pagine pianistiche raccolte in “Anni di pellegrinaggio”, dedicata a Roma e numerosi Lieder. Grazie al suo fisico robusto continuano i viaggi in tutta Europa, fra concerti e rappresentazioni, ove vi fossero nuovi talenti da coltivare. E, proprio per questa sua innata generosità, nell’estate del 1886 è a Bayreuth, ove presenzia, febbricitante, ad una rappresentazione di Tristano del suo amico Wagner, morto pochi anni prima. Questo gli costerà delle complicazioni polmonari che gli chiuderanno gli occhi pochi giorni dopo, il 31 luglio 1886, alla soglia dei 75 anni. Laura Notti


Giovedì 27 ottobre 2011

O

IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108):

ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 27 ottobre al 2 novembre 2011 Giovedì 27: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Venerdì 28: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 29: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 30: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436) Lunedì 31: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Martedì 1 novembre: Comunale 2, V.le Repubblica, 51 - (tel. 0383 40436)

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 2: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Edicole aperte domenica 30 ottobre 2011 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 30 ottobre 2011 (Turno G): AGIP, via Carlo Emanuele III 5.

Durante la Festa della Comunità Montana è stato siglato un Protocollo d’Intesa Il sindaco Villani illustra i progetti

Accordo tra i distretti del commercio montani Un infopoint turistico ROMAGNESE - Il sindaco di Varzi, Gianfranco Alberti e il presidente della Comunità Montana, Bruno Tagliani hanno firmato un protocollo d’intesa fra i due distretti del Commercio della Valle Staffora e dell’Alta Val Tidone presentando i due loghi congiunti. Questo atto ufficiale che ha voluto suggellare la volontà di coordinamento e di programmazione condivisa è avvenuto sabato pomeriggio presso il centro congressi la Penicina di Romagnese in occasione della seconda edizione della Festa della Comunità Montana Oltrepò Pavese. La manifestazione che ha avuto il patrocinio dell’amministrazione provinciale, è stata caratterizzata da due giornate autunnali dedicate alla Comunità Montana nel suo significato istituzionale e alla comunità della gente di montagna, nel suo insieme di persone, imprese, esperienze, tradizioni, paesaggi. L’evento ha preso il via sabato alle 16 con il seminario di studio organizzato dal distretto del commercio Alta Val Tidone, in collaborazione con la società Celit, sul tema “Negozi di montagna: un presidio sociale da tutelare”. Si è trattato di un incontro tecnico e politico insieme, tra istituzioni, associazioni e soggetti imprenditoriali, che ha voluto valutare attraverso un dibattito possibili strategie a tutela della rete dei negozi dei piccoli paesi. Una rete che va ben oltre la vendita, ma si pone come

uno degli ultimi strumenti a servizio della comunità locale, luogo di presidio sociale e insieme spazio di promozione per le produzioni tipiche del territorio, biglietto da visita per un turismo sempre più attento alle identità territoriali ed alla qualità dei servizi. Con il coordinamento di Attilio Barbieri, giornalista di “Libero”, sono intervenuti il sindaco di Romagnese Aurelio Bramanti, il presidente della Comunità Montana, Bruno Tagliani, soggetto capofila del Distretto del Commercio Alta Val Tidone, Concetta Pugliese, manager Distretto Alta Val Tidone, Roberto Daffonchio, Direttore Sede Territoriale di Pavia, Regione Lombardia, l’Assessore alle politiche d’inclusione e servizi sociali della Provincia di Pavia, Francesco Brendolise, l’Onorevole Giacomo De Ghislanzoni Cardoli, presidente della Camera di Commercio e Paolo Massone, presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese.

Inoltre, durante l’incontro hanno raccontato la loro esperienza due giovani che hanno deciso di investire in montagna tra difficoltà e soddisfazioni. I consiglieri regionali Angelo Ciocca e Giuseppe Villani hanno garantito il loro impegno nei confronti del territorio e di tutte quelle piccole attività commerciali che rappresentano una linfa vitale per le valli montane. “Il Distretto del Commercio Alta Val Tidone si è costituito nel 2010, in base alla normativa di Regione Lombardia sui Distretti del Commercio - ha spiegato Concetta Pugliese del Celit - lo sforzo delle amministrazioni dei comuni di Romagnese, Zavattarello, Ruino e Val Verde e della Comunità Montana Oltrepò Pavese è quindi costantemente teso a mantenere in equilibrio il territorio, a non farlo arretrare, cercando nelle sue vocazioni un punto di forza per mantenere l’occupazione e quindi rendere sostenibili tutte le funzioni sociali indi-

spensabili, uno sforzo reso certamente più impegnativo in questa fase di contrazione delle risorse finanziarie. Gli ambiti di riferimento del commercio in quest’area sono caratterizzati da una presenza ormai esclusiva di esercizi commerciali di piccole dimensioni: gli esercizi di vicinato. E’ una struttura commerciale di tipo residuale: nel corso degli ultimi anni si è infatti verificato un ripiegamento strategico di coloro che sono chiamati a fornire la gamma dei servizi pubblici e privati. In molte frazioni, soprattutto dopo l’introduzione dei registratori di cassa, è avvenuta la chiusura anche degli ultimi esercizi residuali, che costituivano punti insostituibili di riferimento e aggregazione.Il Distretto del Commercio intende investire ed operare a favore della rete degli esercizi commerciali sul territorio per una serie di motivi”. Al termine del convegno i partecipanti si sono trasferiti nel Castello dal Verme a Ro-magnese per l’inaugurazione della mostra fotografica “Storie di commercio e commercianti”. La serata è proseguita con il Concerto dell’Unità d’Italia, presso la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, a Romagnese, con la partecipazione del Coro, A.N.A. ‘Italo Timallo’ di Voghera. La festa della Comunità Montana è proseguita domenica a Zavattarello nell’antico borgo dove si è svolto il Mercato dei Monti. Mattia Tanzi

“Salvato” l’albero della piccola vedetta lombarda VOGHERA - Con un’operazione iniziata di prima mattina e durata un paio d’ore la Provincia di Pavia venerdì 21 ottobre è intervenuta per “salvare” l’albero della piccola vedetta lombarda. Un albero monumentale, alto alcune decine di metri, al quale sono molto affezionati i vogheresi. Da tempo era a rischio e poteva mettere a repentaglio anche l’incolumità altrui a causa di alcuni grossi rami spezzati che si affacciano sulla tangenziale vogherese, nella zona di Campoferro. “Siamo intervenuti spinti innanzitutto dal dovere di non mettere a rischio l’incolumità pubblica, ma an-

che sapendo che salvare questo albero storico, cui siamo affezionati anche per le nostre letture scolastiche del libro Cuore, era importante

per la nostra memoria. Quella pianta, su cui si arrampicò quel ragazzo che De Amicis immortalò come una piccola vedetta lombar-

da è quasi un pezzo della nostra storia. È ormai quasi certo che l’autore di Cuore attinse ad un episodio realmente accaduto nella zona di Campoferro, per il suo celebre racconto, pubblicato nell’anno 1886”, dice il Presidente della Provincia di Pavia, Daniele Bosone. “Ricordo - aggiunge l’assessore al Territorio, Michele Bozzano - che quando i progettisti della tangenziale di Voghera disegnarono il tracciato dell’arteria ci fu una mobilitazione generale dei cittadini per modificare il tracciato e salvare l’albero. Non potevamo permetterci ora di perderlo per incuria”.

ROCCA DE’ GIORGI Il comune di Rocca de’ Giorgi punta a valorizzare le eccellenze del proprio territorio. L’amministrazione guidata dal sindaco Angelo Villani sta creando un’area turistica nei pressi del palazzo municipale. “Questo progetto presentato con il Gal Alto Oltrepò prevede quattro aree di sosta lungo il nostro territorio - spiega il primo cittadino Villani - e un’area di ristoro e promozione turistica vicino al municipio. Nello specifico abbiamo intenzione di realizzare uno spazio per picnic, un parco giochi e vogliamo recuperare i vecchi campi da bocce. Nella parte centrale dell’area potrebbe essere realizzato un infopoint. Inoltre, la zona potrebbe ospitare diverse manifestazioni e momenti d’intrattenimento serale, soprattutto nel periodo estivo”. “Nonostante il periodo di crisi economica che non ha risparmiato nessuno – continua il sindaco – vogliamo rilanciare le nostre tipicità. Il territorio di Rocca de’

Giorgi è caratterizzato da un paesaggio incontaminato, da diverse cascine e da una produzione importante di pinot nero. Va ricordato che proprio a Rocca de’ Giorgi è nata per la prima volta in Italia la coltivazione di questo vitigno (importato dalla Francia). Al fine di valorizzare il prodotto vino sto cercando di far entrare il comune a far parte delle ‘Città del Vino’. L’ingresso in questa associazione ci consentirebbe di promuovere maggiormente il nostro territorio. Il mio più grande sogno resta comunque il recupero del castello di proprietà dei Conti Giorgi Vistarino. La rocca, anche se privata, potrebbe essere ceduta in comodato d’uso. Occorrerebbe un restauro conservativo del maniero che illuminato di notte potrebbe diventare un importante centro di attrazione turistica per l’intera zona, ospitando concerti, eventi legati al vino e alla gastronomia. Una sorta di Arena di Verona”. Giovanna Cavanna


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VOGHERA E OLTREPO’

L’amministrazione Ferrari è riuscita a cambiare il volto al paese

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

Val di Nizza punta sull’ambiente

Cinque anni di opere pubbliche per Rivanazzano Verso... un parco locale RIVANAZZANO TERM E - Nella primavera del 2012 il comune di Rivanazzano Terme affronterà le elezioni per il rinnovo del sindaco. L’amministrazione comunale guidata da Romano Ferrari che si ripresenterà all’appuntamento con gli elettori traccia un bilancio delle opere fatte dal 2007 ad oggi. “Per quanto riguarda gli interventi di valorizzazione del patrimonio culturale spiega l’assessore ai lavori pubblici Nicola Chiapponi - abbiamo realizzato i lavori di manutenzione ed allestimento del teatro e abbiamo ampliato il fabbricato situato all’interno del Parco Brugnatelli che viene utilizzato per le manifestazioni. I lavori hanno riguardato la copertura con gazebo, la pavimentazione dell’area destinata alla somministrazione dei pasti e la realizzazione di una nuova pista da ballo”. L’amministrazione comunale riqualificando l’area verde e collaborando con le diverse associazioni locali, ha avuto il grande merito di far rivivere attraverso sagre, manifestazioni, concerti ed eventi sportivi il Parco Brugnatelli che è diventato un importante centro di attrazione per Rivanazzano Terme e per i comuni limitrofi”. Altre opere importanti sono state la sistemazione del fabbricato adibito a Distretto sanitario, la realizzazione dell’area per lo sgambamen-

Le scuole di Rivanazzano Terme

to dei cani, il posizionamento di quattro telecamere per la sorveglianza e la sicurezza e interventi mirati sul cimitero. Per quanto riguarda l’edilizia scolastica l’amministrazione ha provveduto all’adeguamento dei container per adibirili a scuola materna e la realizzazione di un impianto fotovoltaico presso la palestra comunale. Sono inoltre stati realizzati i lavori di risanamento, di bonifica delle murature, di sitemazione e il rifacimento delle pavimentazioni esterne dell’edificio scolastico di via Manzoni. “Un altro importante intervento è quello che ha riguardato la ristrutturazione completa con ampliamento dell’asilo Don Alberto Leidi. - spiega il sindaco Romano Ferrari - Un lavoro questo atteso da anni per l’inagibilità che da tempo riguardava il primo piano. Inoltre, nel nostro comune

Romano Ferrari

è stato aperto un nuovo asilo privato presso l’ex Hotel Robby. Si tratta di un asilo privato ma richiesto dal comune al momento della concessione di piano di recupero dell’ex hotel, asilo nido che ora abbiamo convenzionato con il comune fornendo i pasti in cambio di uno sconto tariffa per i nostri residenti e di una priorità per i rivanazzanesi nelle liste di attesa”. Molti interventi nel corso di questi anni hanno interessato le strade comunali che sono state sistemate e riqualificate. Non solo strade ma anche parcheggi. Infatti, nel centro termale sono stati realizzati 60 posti auto davanti alle scuole e altri 30 nei pressi del teatro comunale. Due parcheggi sono poi sorti in via Pedemonti e nella zona dell’ex hotel Robby. Altre opere pubbliche hanno riguardato la riqualificazione dei giardini

pubblici, la sistemazione e abbellimento di aiuole nel paese, l’acquisto di nuovi giochi e la sistemazione di quelli essitenti posizionati all’interno dei giardini Mezzacane. Un avvenimento storico per il comune di Rivanazzano è stato il referendum per il cambio del nome in Rivanazzano Terme. “Abbiamo mutato il nome del nostro paese in Rivanazzano terme - conclude il primo cittadino Romano Ferrari - valorizzando la nostra storia di paese termale (qui sono nate le prime terme della Provincia). Ci siamo, tutti insieme, riappropriati, nel giorno del referendum, di quello che era nostro e che ci era stato tolto. La ristrutturazione delle nostre Terme, tutt’ora, in corso accrescerà ulteriormente il valore aggiunto che ci porta il nuovo nome”. Ugo Celasco

Ciocca: “Un importante aiuto per le piccole aziende della Regione”

VAL DI NIZZA - Il comune di Val di Nizza ha deciso di investire sullo straordinario patrimonio storico-ambientale che caratterizza questo lembo di Oltrepò appenninico. L’amministrazione guidata dal primo cittadino Franco Campetti ha infatti inserito all’interno del Piano di Governo del Territorio, che sarà operativo nel 2012, un parco locale di interesse sovracomunale. I Plis sono costituiti da aree terrestri, fluviali, lacustri ed eventualmente da tratti di mare prospicienti la costa, di valore ambientale e naturalistico, che costituiscono, nell’ambito di uno o più comuni adiacenti, un sistema omogeneo, individuato dagli assetti naturalistici dei luoghi, dai valori paesaggistici e artistici e dalle tradizioni culturali delle popolazioni locali. “Abbiamo deciso di valorizzare il nostro territorio spiega il sindaco Campetti attraverso l’istituzione di un parco locale d’interesse sovracomunale al fine di valorizzare e tutelare le nostre ricchezze storico-naturalstiche rappresentate dal castello di Oramala e da aree boschive di pregio che comprendono dei castagni secolari di grande interesse. Va poi ricordato che dal punto di vista della valorizzazione ambientale abbiamo realizzato in località Pian del Re una struttura in legno adibita a centro visite. Una struttura da cui partono

i sentieri boschivi. Sempre dal punto di vista della valorizzazione del territorio voglio segnalare all’interno del nostro comune la presenza dell’associazione naturalistica la Pietra Verde, che nel corso del 2011 ha coinvolto in escursioni e visite oltre 3 mila persone tra alunni delle scuole e amanti della natura”. Come detto prima, l’amminsitrazione comunale sta predisponendo insieme ai comuni di Bagnaria, Cecima e Ponte Nizza un Pgt che tenga conto di un intero territorio che varca i confini comunali. “Abbiamo, da poco, dato vita alla seconda conferenza di valutazione ambientale e strategica del Pgt, che è stata portata avanti insieme ai comuni limitrofi. - continua il sindaco - Siamo in attesa degli ultimi documenti relativi alla vas che ci verranno forniti dai progettisti. Il Pgt, che dovrebbe essere adottato entro l’inizio dell’anno, è stato improntato sulla salvaguardia ambientale del territorio con l’inserimento di alcune aree artigianali. Non sono previste zone industriali ed espasioni edilizie selvagge”. Intanto, il comune provvederà ad alcune opere di regimentazione dell’acque sul reticolo minore in località Cassano Superiore. Opere che andranno a completare l’intervento già realizzato di riqualificazione e sistemazione della strada. Mattia Tanzi

Il convegno del Serra Club

In arrivo contributi per le aggregazioni di imprese “Il vino nella Bibbia” M I L A N O - La Regione Lombardia ha aperto lunedì 17 ottobre un nuovo bando per le micro, piccole e medie imprese locali. Si tratta del Programma Ergon azione 1, la cui finalità è di sostenere il sistema delle micro, piccole e medie imprese favorendo la creazione di nuove aggregazioni stabili di imprese e il consolidamento, lo sviluppo e la stabilizzazione delle aggregazioni esistenti per aumentare la competitività sul mercato. La dotazione finanziaria prevista per il Bando è pari a 18.500.000 euro. Il consigliere regionale Angelo Ciocca spiega: “È un’ottima opportunità per le imprese della nostra realtà provinciale, sia perché il bando è riservato alle aziende di piccole dimensioni, di cui è formato al 90% il nostro tessuto imprenditoriale, sia perché sono previsti contributi a fondo perduto, cosa molto importante soprattutto in un mo-

mento di difficoltà economica”. I progetti devono favorire quei processi di specializzazione produttiva e di erogazione di servizio che possono aumentare la competitività sul mercato delle imprese aggregate unendo capacità, competenze e risorse attraverso: lo sviluppo e il miglioramento di funzioni condivise dall’aggregazione e finalizzate all’aumento dell’efficienza e della produttività e all’ampliamento della capacità produttiva; l’attività di servizio comuni per l’innovazione di prodotto e di processo delle imprese; la valorizzazione sistemi di gestione della qualità, siano questi formalizzati in standard riconosciuti (p.e. ISO 9000, ISO 14000, etc.), oppure declinati in politiche aziendali; lo sviluppo di prodotti e di servizi che consentano l’ampliamento del mercato e dei canali distributivi, anche attraverso la creazione e pro-

mozione di un “marchio di rete”; la creazione e il consolidamento dei marchi e dei brand dell’aggregazione (non delle singole imprese) e di marchi e brand territoriali; il rafforzamento e il consolidamento delle reti distributive e della presenza sui mercati internazionali.I progetti dovranno essere realizzati entro il 30 giugno 2013. Possono presentare i progetti le micro, piccole e medie imprese appartenenti ai seguenti settori:artigianato, industria e cooperazione, limitatamente alle attività manifatturiere e costruzioni; commercio all’ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli), trasporto terrestre e mediante condotte, magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, produzione di software, consulenza informatica e attività connesse, attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici, attività legali e contabilità, atti-

vità di direzione aziendale e di consulenza gestionale, attività degli studi di architettura e di ingegneria, ricerca scientifica e sviluppo, pubblicità e ricerche di mercato, attività di ricerca, selezione e fornitura di personale, attività di supporto per le funzioni di ufficio e di altri servizi si supporto alle imprese. L’agevolazione prevista consiste in un contributo in conto capitale, fino ad una misura massima corrispondente al 50% della spesa ritenuta ammissibile.La domanda di partecipazione al presente Bando deve essere presentata esclusivamente per mezzo del Sistema Informativo (“Finanziamenti Online”) raggiungibile all’indirizzo internet gefo.servizirl.it. Le domande di partecipazione al Bando dovranno essere trasmesse e protocollate elettronicamente entro le ore 12.30 del giorno 18 gennaio 2012.

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STRADELLA - “Il vino nella Bibbia”. È questo il titolo dell’incontro che il Serra Club Valle Scrivia Oltrepò organizza per il prossimo giovedì 10 novembre alle ore 21 presso la sala Brambilla di Stradella. La manifestazione gode della collaborazione del comune di Stradella. La relazione su un tema di grande fascino come quello del vino nella Sacra Scrittura sarà tenuta da Fabio Lombardi, attuale sindaco di Redavalle ed esperto della materia che lo ha portato a tenere altre conferenze sul medesimo argomento, riscuotendo consensi ed apprezzamento. L’incontro sarà aperto dall’indirizzo di saluto del presidente del Serra Club Paolo Chiolini, cui seguiranno gli interventi del sindaco di Stradella Pierangelo Lombardi e del Presidente della Provincia di Pavia Da-

Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.

niele Bosone. Parteciperanno i consiglieri regionali Angelo Ciocca, Giuseppe Villani e Vittorio Pesato. Il Vescovo Mons. Martino Canessa concluderà con un suo intervento la serata.


Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Il nuovo prefetto Giuseppa Strano ha visitato la mostra

Crisantemi ancora protagonisti a Verrua Po VERRUA PO - Si conclusa lunedì pomeriggio la 43esima edizione della mostra del Crisantemo e dei Fiori di Verrua Po che vanta di essere una della manifestazioni più riuscite e attese della Lombardia. La manifestazione che anche quest’anno ha riscosso un grande successo è stata organizzata dal comune, con il patrocinio e sostegno di Provincia di Pavia, Fondazione Cariplo, Pro Loco di Verrua Po. I numerosi visitatori giunti in questo comune rivierasco che si affaccia sul “Grande Fiume” oltre alla fiera floreale hanno potuto visitare mercatino delle occasioni e apprezzare un ricco programma di eventi che ha preso il via sabato mattina con l’inaugurazione che ha visto la presenza del sindaco di Verrua Po Giancarlo Ferrari, del senatore Roberto Mura, dei consiglieri regionali Angelo Ciocca e Giuseppe Villani, del presidente della Camera di Commercio Giacomo Deghislanzoni Cardoli, dell’assessore

provinciale al Turismo Emanuela Marchiafava. Il consigliere regionale Angelo Ciocca che ha portato i saluti istituzionali di Regione Lombardia ha sottolineato:“Valorizzare le produzioni locali vuol dire garantire un’economia vivace e dare un’opportunità di lavoro ai giovani”. Sempre in mattinata si è esibita la corale degli studenti della scuola elementare e media e successivamente è avvenuta l’apertura ufficiale della mostra. Alle 21,30 invece la manifestazione ha offerto un suggestivo spettacolo pirotecnico.

Domenica mattina, invece è giunto a Verrua Po il nuovo prefetto Giuseppa Strano che accompagnata dal sindaco Ferrari e dal sindaco di Rea Claudio Segni ha visitato la mostra mercato. Nel pomeriggio di domenica i visitatori hanno potuto assistere all’esibizione del Corpo Musicale Città di Voghera, ad uno spettacolo di magia e illusionismo. La giornata ha anche offerto momenti di divertimento grazie alla presenza di trampolieri, giocolieri e animatori. Soddisfatto dell’esito positivo della manifestazione è il sindaco di

Verrua Po Giancarlo Ferrari che ha dichiarato:“La 43esima edizione della mostra del Crisantemo ha riscosso un ottimo successo. La manifestazione ha visto l’esibizione degli alunni delle scuole che hanno cantato l’inno alla gioia, l’inno di Mameli e hanno suonato l’Aida di Verdi in omaggio al 150esimo dell’Unità d’Italia. Prima del taglio del nastro il parroco don Luigi Murru ha impartito la benedezione. L’allestimento della mostra vera e propria che vede la presenza dei nostri produttori è stata curata dal geometra di Pieve Albignola Angelo Marchesi. Per l’edizione di quest’anno vorrei ringraziare la Fondazione Cariplo nella persona del senatore Giovanni Azzaretti che ha stanziato un contributo. Concludo l’ intervento dicendo che questa manifestazione rappresentata un importante indotto non solo per Verrua ma anche per i comuni limitrofi”. Mattia Tanzi

La scomparsa della moglie del sindaco Luigi Paroni BRONI - Profondo cordoglio ha destato a Broni la prematura scomparsa della signora Cristina Masè. Era la moglie del sindaco Luigi Paroni e aveva 61 anni. Lascia, oltre al marito, i figli Cristiano, Federica, Marta e le nipotine Giorgia e Linda.

La signora Cristina ha posto al centro della sua vita la famiglia cui ha dedicato tutta se stessa, scegliendo tra l’altro di lasciare l’insegnamento nell’ambito della scuola materna dopo la nascita della terza figlia. Delicatezza e riservatezza sono stati i tratti che l’han-

no accompagnata negli anni della sua vita terrena. La notizia della morte della moglie del sindaco ha lasciato sgomenti cittadini ed istituzioni che subito hanno voluto fargli sentire la propria vicinanza, ad iniziare dai colleghi di giunta che condividono con il pri-

mo cittadino il mandato amministrativo. Il Santo Rosario è stato recitato nella serata di domenica 23 ottobre, mentre i funerali sono stati celebrati nella mattinata di lunedì 24 ottobre nella basilica di Broni, con grande partecipazione di cittadini.

Aziende coldiretti in Usa La “patronale” del Paese M O N T E S C A N O - Due aziende vitivinicole dell’Oltrepò pavese associate a Coldiretti, Davide Sclavi di Montescano e Enrico Cordini di Zenevredo, hanno ottenuto un’importante affermazione nell’ambito della missione imprenditoriale che si è svolta a Chicago in Illinois (Usa) dal 13 al 16 ottobre scorso, organizzata da Promos - Azienda Speciale della Camera di commercio di Milano. Le due aziende “in giallo” (uniche rappresentanti dell’Oltrepò) hanno portato oltreoceano la loro produzione enologica di punta, che si inserisce in una tipicità territoriale particolarmente felice e che proprio per questo può vantare un particolare interesse presso i buyers internazionali. I risultati infatti sono stati decisamente positivi. Numerosi i contatti con o-

peratori altamente specializzati, con una conseguente concreta prospettiva di conquistare un segmento significativo (e ancora troppo poco esplorato) del mercato estero come è quello nordamericano. “I vini presentati dai due viticoltori pavesi - ha commentato Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia - (per Sclavi, Riesling, Bonarda e Buttafuoco, per Cordini, Pinot Nero, Moscato, Barbera e Bonarda) si sono imposti, oltre che per l’alto standard qualitativo, per la capacità dimostrata di veicolare nel mondo quei plusvalori immateriali che sono il fascino, il gusto e la storia millenaria di uno spicchio d’Italia e d’Europa, facendo propria con competenza e passione la “battaglia” che Coldiretti conduce per imporre il vero made in Italy”.

ROCCA DE’ GIORGI Per la piccola comunità parrocchiale di Rocca de’ Giorgi quella di domenica scorsa 23 ottobre è stata una giornata di festa. Si celebrava infatti la festa patronale di San Michele Arcangelo. Alle ore 15.30 è stata offerta ai fedeli la possibilità di accostarsi al sacramento della Riconciliazione e alle ore 16 è stata celebrata la Santa Messa, presieduta dal parroco di Broni don Mario Bonati e animata dai canti del coro della chiesa di San Giuseppe di Broni diretto da Maria Pia Vercesi. La giornata di festa si è poi conclusa con un momento conviviale. Ha fatto da “padrone di casa” il diacono Giuseppe De Clara al quale è affidata la cura pastorale della parrocchia. I parrocchiani gli sono grati non solo per l’assistenza spirituale, ma anche per la dedizione e lo zelo con i quali si occupa della manutenzione e del

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

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decoro del piccolo tempio adagiato sulla collina. Il prossimo 1 novembre, solennità di Tutti i Santi, la parrocchia di Rocca de’ Giorgi vivrà un altro momento significativo e di grande importanza: il Vescovo Mons. Martino Canessa alle ore 15 si recherà al cimitero dove celebrerà la Santa Messa di suffragio per tutti i defunti.

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IN BREVE CERIMONIA / RIVANAZZANO

Carletto ha spento 103 candeline Una bella torta di crema e frutta e una candelina con una scritta speciale: 103 anni. Li ha festeggiati nonno Carletto, presso la casa di riposo Riva del Tempo di Rivanazzano. “Gli vogliamo molto bene, è qui con noi da 5 anni e si è subito integrato con gli altri ospiti - spiega il direttore della struttura oltrepadana Alessandro Rizzi -. Chiacchiera sempre, canta, si diverte e fa anche divertire”. In effetti Carletto durante le sue giornate ama anche raccontare aneddoti legati alla sua vita passata in quel di Milano, anche se lui è nativo di Ferrara. A festeggiarlo sono arrivati il figlio, il nipote e diversi parenti.

TEATRO / VOGHERA Prosegue la rassegna dialettale Prosegue la rassegna del teatro dialettale con la Compagnia “Furidicopione” di Voghera, che rappresenterà al teatro dei Padri Barnabiti a Voghera, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune, sabato 29 ottobre – alle ore 21 – la commedia brillante con adattamento di G. Buzzi dal titolo “Una fidanzata per due”.

LIBRI / STRADELLA Dino Di Michele: “Essere testimoni” In occasione del 520º anniversario della fondazione della Parrocchia dei SS. Nabore e Felice, venerdì 28 ottobre alle ore 21 a Stradella, presso la Sala Nerina Brambilla (via Montebello nº 2) avrà luogo la presentazione del libro di Dino Di Michele dal titolo “Essere testimoni (La misura dell’amore è amore senza misura)”. Insieme all’autore interverranno: Mons Pietro Lanati (parroco di Stradella), Mons. Gianfranco Maggi, l’On. Gianfranco Abelli, il Sen. Daniele Bosone. L’introduzione sarà curata da Luigi Giannini (presidente dell’Associazione onlus Amici del Gavina e Coordinatore del C.C.C. Mons. C. Milanese.

BIBLIOTECA / CASTELLETTO Al via il corso di lingua inglese Dal mese di novembre partirà un nuovo corso di lingua inglese che si terrà nella biblioteca di Castelletto di Branduzzo. Corso di lingua di livello intermedio (livello B1/B2) composto da 15 lezioni, una a settimana con docente madrelingua (Linda Susan Johns, interprete, traduttrice e docente). Il corso si terrà il martedì (gruppo A) o il giovedì (gruppo B) dalle 19 alle 21. Presentazione stasera, giovedì 27 ottobre, alle ore 21 presso la Sala Manifestazioni Comunali.

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Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

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Spettacoli per i ragazzi tortonesi

La CRI insegna come salvare i bambini

L’Unitre e il Risorgimento

TORTONA - Lo spettacolo teatrale è uno di quei linguaggi artistici importanti per la crescita dei bambini e dei ragazzi. Il Comune di Tortona crede in questo percorso culturale e la Stagione di Teatro Ragazzi 2011-2012 aprirà presto il sipario. L’impegno e la collaborazione del Comune di Tortona, Assessorato alla Cultura e Assessorato all’Istruzione con la compagnia teatrale Coltelleria Einstein che cura la direzione artistica, organizzativa e progettuale, la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus di Torino per la direzione amministrativa, la Regione Piemonte Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte e la Provincia per le proposte delle scuole superiori, ha permesso una continuità nella proposta di teatro/scuola. Otto sono i titoli proposti: “Buonanotte Martina” per la scuola dell’infanzia (8 e 9 maggio 2012) a cura della compagnia Coltelleria Einstein, “In mezzo al mare” per la scuola primaria 1° ciclo (14 e15 febbraio 2012) a cura della compagnia Unoteatro Stilema, “La repubblica dei bambini” scuola primaria 2° ciclo (28 e 29 febbraio 2012) con il Teatro delle Briciole, “Rosaspina”

VOGHERA - La Croce Rossa Italiana, in collaborazione con il Centro Servizi Volontariato di Pavia, organizza una lezione interattiva gratuita sulle manovre di disostruzione delle vie aeree nel bambino e nel lattante. La lezione, della durata di due ore, viene replicata a Pavia il 29 ottobre, a Vigevano il 12 novembre e a Voghera il 19 novembre presso la sede della Croce Rossa Italiana. Il progetto si prefigge l’ambizioso obiettivo di arrivare ad una fascia più ampia possibile di persone che vivono e lavorano ogni giorno accanto ai bambini, tra i volontari e operatori delle associazioni, le maestre d’asilo, le insegnanti, gli allenatori, ma anche genitori e nonni, insegnando loro come intervenire in modo tempestivo, nei primissimi momenti in cui il bambino ha le vie aeree ostruite e non riesce a respirare. Ogni anno in Italia circa 50 bambini purtroppo perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo soprattutto perché chi li assiste nei primi drammatici momenti di solito non è “formato“ alle semplici, ma efficaci, manovre salvavita. Per partecipare bisogna iscriversi sul sito www.crocerossapavia.org.

STRADELLA - A Stradella, l’Università della Terza Età ha aperto il nuovo Anno Accademico presso l’istituto Santachiara in Via Andrea Costa, in un affollato incontro di iscritti e di simpatizzanti. La presidente professoressa Maria Teresa Angelini Gariboldi rallegrandosi del positivo riscontro che anche quest’anno si è avuto per la storica istituzione, alla quale è pervenuto un augurale messaggio della presidente nazionale delle Unitre Maria Irma Re, ha ricordato come il programma dei corsi e dei laboratori di questa annata coincida con la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, tema per la cui trattazione è stato invitato un docente di significativa esperienza, il professor Luigi Toscani preside dell’Istituto di Studi superiori Gallini di Voghera. Dopo un applaudito momento musicale di intonazione patriottica realizzato dal complesso di fisarmonicisti diretto dalla professoressa Debora Sbarra, il relatore ha inquadrato le vicende risorgimentali italiane, partendo dal Congresso di Vienna del 1815, al tramonto dell’epopea napoleonica, che aveva scosso i vecchi equilibri. Dominata dall’austriaco Metternich, questa assise in-

L’iniziativa è promossa da Comune e Coltelleria Einstein

La Coltelleria Einstein durante uno spettacolo

per la scuola primaria 1° e 2° ciclo (14 e15 dicembre) con il Teatro del Piccione, “Robinson & Manfriday” per la scuola scuola media (13 marzo 2012) a cura della compagnia Erbamil, “Io ti racconto” per la scuola media (7 e 8 febbraio 2012) a cura compagnia Onda Teatro, “Naufraghi nella tempesta della pace” per la scuola superiore (6 febbraio 2012) a cura della Coltelleria Einstein e “Faust - la commedia è divina” per la scuola superiore (20 marzo 2012) a cura della compagnia Filarmonica Clown. Le compagnie scelte per la stagione 2011 - 2012, sono fra le migliori compagnie nazionali di teatro per ragazzi e si caratterizzano per la ricerca poetica e la qualità degli spettacoli. I temi trattati si muovono tra fiaba, storie originali ispirate

al vissuto del bambino, storia contemporanea, classici del teatro rivisitati. Quest’anno addirittura uno spettacolo è in lingua inglese. Gli spettacoli sono specificamente rapportati all’età a cui si rivolgono. I linguaggi sono quelli del Teatro: il gesto, la musica, la comicità, il dramma, la riflessione sulla vita. La Stagione Teatrale per Ragazzi 2011- 2012 è dedicata a Carlo Boggio Sola, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona: un uomo che ascoltava i giovani e ai giovani dava coraggio con progetti concreti. Boggio Sola è stato uomo che ha creduto nell’importanza della cultura per la crescita dell’individuo e della comunità, che con entusiasmo ha pensato e lavorato rinnovandosi ogni giorno, fino all’ultimo giorno.

Stradella ha aperto il nuovo anno

ternazionale, riportata la Francia nei suoi confini, consentì ad Austria Prussia Russia Inghilterra e Svezia di avvantaggiarsi del nuovo assetto, mentre in Italia si ritornava alle precedenti suddivisioni, in attesa dei successivi eventi che avrebbero finalmente coinvolto prima Venezia e poi Roma. Il risveglio avverrà nel ’48, all’epoca delle Cinque Giornate di Milano. Ricca e stimolante l’aneddotica del professor Toscani, come ha poi notato Siro Brondoni presidente della Biblioteca Comunale, che ha fra l’altro sottolineato la collaborazione esistente con l’Unitre, convalidata da un recente incontro di quest’ultima nella stessa biblioteca. Un ulteriore applaudito saggio musicale dei giovani fisarmonicisti ha concluso la manifestazione, che ha dato il via all’intenso programma di questa annata, controfirmata da studiosi che porteranno avanti le trattazioni delle aree umanistica, scientifica, artistica e musicale. Al termine della cerimonia, la presidente Angelini Gariboldi ha dato appuntamento ai soci per uno spettacolo di gala, il “Balletto”, che si terrà domenica 30 ottobre al Teatro della Scala in Milano.

A Pavia il 28, 29 e 30 ottobre con dieci compagnie

Domani sera al teatro Arlecchino di Voghera

Festa del Teatro della provincia

Ecco il Gran Galà dell’operetta

PAVIA - La Provincia di Pavia-Assessorato ai Beni e alle Attività Culturali, in continuità con quanto si svolge a livello nazionale, organizza la Festa del Teatro nel nostro territorio. Protagonisti della Festa sono dodici gruppi che, su di un totale di ventiquattro compagnie, hanno partecipato al censimento svolto negli ultimi mesi in collaborazione con il laboratorio Motoperpetuo-Residenza Oltre Pavia. La vetrina (quest’anno nel capoluogo ma che nelle prossime edizoni si intende decentrare) vuole essere, anzitutto, occasione di incontro tra coloro che “fanno” teatro e un pubblico variegato composto da operatori, amministratori e, naturalmente, appassionati. In qualità di ente coordinatore delle attività sul territorio, la Provincia ritiene infatti importante agevolare la messa in rete di informazioni, energie, e obiettivi tra tutti coloro che praticano e frequentano il palcoscenico nelle più varie declinazioni, così da offrire un’opportunità di crescita, artistica e promozionale, promuovendo e valorizzando il teatro come luogo di ricerca e valorizzazione culturale, approfondimento di sé e dell’altro, strumento fondamentale per l’educazione alla cittadinanza. È stato chiesto alle compa-

VOGHERA - Serata di fascino “Belle Epoque” quella che verrà presentata domani, venerdì 28 ottobre, alle ore 21.15 presso il teatro Arlecchino. “Gran galà dell’operetta”, questo è l’accattivante titolo del concerto-spettacolo che vedrà protagonisti il comico Gigi Franchini e la soubrette Elena d’Angelo. Proprio la figura del comico sarà il punto di partenza per questo genere musicale nato nella seconda metà dell’Ottocento in Francia e in Austria. I capostipiti di questo genere furono l’ebreo tedesco (naturalizzato francese) Ja-

gnie partecipanti di presentare il loro lavoro in forma di “trailer”, secondo un’originale azione che permette al pubblico di cogliere l’essenza della poetica e della pratica di lavoro degli artisti. Il mosaico che si è composto, e che verrà presentato nel fine settimana, è assai variegato e ricco di suggestioni. Si va dalla rivisitazione dell’età d’oro del cabaret milanese del gruppo Favola Folle, che presenta “Ho visto un re”, all’improvvisazione “Real game” della compagnia Improvvisamente, con i partecipanti che in tempo reale raccontano storie e tessono trame prendendo spunto dal loro

vissuto, alla colorata magia della fiaba di Alice nel paese delle meraviglie che I Riso e Amaro evocano nel loro “6 cose impossibili prima di colazione”. Ma non mancano proposte più impegnate, quali “Il Capodanno del Dittatore”, in cui Terremoto Teatro parla di regimi e di violenze vecchi e nuovi, e “Delirio a Due+1”, sull’incomunicabilità tra esseri umani, a cura di In Scena Veritas. Atmosfere fanciullesche e fantastiche si ritrovano nel teatro di figura del Teatro delle Chimere e nella versione teatrale dal racconto di Stefano Benni “La Signorina Papillon” proposta da Vicolo del teatro. A completare questo ricco affresco, ecco un tuffo nel passato con “Fabulatrix”, ironica rivisitazione di un fabliau medievale da parte del gruppo I Verba Volant, e “Voci di storie Longobarde”, cortometraggio sulla storia di Pavia prodotto dal Teatro della Mostiola. In chiusura, Motoperpetuo presenterà brevi passaggi delle due produzioni 2011, “Memorie di una prostituta”, e “Basta la parola!”, che affrontano, tra il serio e il faceto, due temi simbolo del degrado della nostra contemporaneità: le contraddizioni della figura femminile, e l’apocalisse della lingua italiana parlata e scritta.

cques Offenbach, mentre in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann Strauss figlio e, in pieno Novecento, da Franz Lehár. Ma anche l’Italia ebbe i suoi rappresentanti (Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato su tutti). Importante è sottolineare che la vivacità musicale dell’operetta è data anche dall’aspetto coreografico: infatti sono proprio le danze a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo: Czarda, Valzer, Polka… Venerdì questo aspetto sarà esplicitato al pubblico grazie alla presenza di una

coppia di ballerini parmensi (Michele e Roberta Cosentino) che con i loro sinuosi movimenti e sfarzosi costumi ci faranno rivivere quelle magiche atmosfere che da oltre un secolo ci affascinano. La parte strumentale sarà affidata alle virtuose note del violino di Livia Hagiu ed al pianoforte di Andrea Albertini. Saranno proposti brani da Principessa della czarda, Duchessa del Bal Tabarin, Danza delle libellule, CinCi-Là, Al Cavallino bianco, Vedova allegra, Paese dei campanelli ed altri. Biglietto posto numerato Euro 15, ridotto Euro 12.

Attacchi di panico “in biblioteca” RIVANAZZANO TERME - La Biblioteca Civica “Paolo Migliora”, presieduta da Marco Largaiolli, organizza, per la serie “Parliamo di salute” una conferenza in cui si affronterà un tema di grande attualità e interesse: “Il disturbo da attacchi di panico: nuove metodologie per riconoscerlo e trattarlo”. Relatore della serata sarà il dottor Valter Furlano, Specialista in Psichiatria della Scuola di Psichiatria di Pisa. La conferenza si terrà domani, venerdì 28 ottobre, alle ore 21 presso la Sala Manifestazioni della Bi-

blioteca Civica in via Indipendenza n. 14 a Rivanazzano Terme. Il dottor Furlano, che è fra i tre professionisti lombardi

che hanno preso parte al Congresso Mondiale di Psichiatria appena conclusosi a Buenos Aires, riferirà sugli ultimi orientamenti assunti dalla moderna psichiatria volti a trattare questo disturbo tanto diffuso quanto, il più delle volte, sottovalutato e mal diagnosticato. Una parte importante dell’incontro sarà dedicata agli interventi e alle domande del pubblico che avrà a disposizione uno specialista al quale rivolgersi per avere consigli e dissipare i tanti dubbi che accompagnano il problema degli attacchi di panico.


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“Egli domandò loro: - E voi, chi dite che io sia?” (Mc 8,29). Il nostro cammino di fede inizia in Galilea alle pendici del Monte Hermon. Ci fermiamo al sito archeologico di Banias (Cesarea di Filippo) presso le sorgenti del fiume Giordano dove i discepoli rispondono alla domanda di Gesù con una professione di fede. Il pellegrinaggio è iniziato lietamente, ma gli

Martedì 11 ottobre

nonostante le leggere turbolenze. Stiamo ancora attraversando il corridoio che collega il velivolo all’aeroporto e già percepiamo un caldo inusuale. Ecco il primo segno di diversità dai luoghi che abbiamo lasciato. Siamo circa centoquaranta, accompagnati dal nostro Vescovo Martino Canessa e da alcuni sacerdoti. Ci sistemiamo nei tre pullman e partiamo alla volta di Nazareth con le nostre guide. Finalmente ci siamo: iniziamo a percorrere le strade di Gesù! Ci sistemiamo presso il centralissimo albergo Rimonim quando ormai è già buio sulla città: in Israele è già scattata l’ora solare, la notte scende in fretta e, per sfruttare appieno le ore di luce, la sveglia sarà sempre tra le 6 e le 6.30.

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

Questo è il diario di una settimana trascorsa in un territorio complesso, diviso dalle differenti confessioni religiose e dalle gravi problematiche politiche. Un territorio che genera interrogativi e curiosità ma che non smette di stupire. Perché nella sua difficoltà porta una ricchezza inestimabile, quella che solo i luoghi santi possiedono. Visitare la Terra Santa per un credente non significa partire verso l’ignoto bensì un “ritorno a casa” in quei territori che sono roccia sicura d’identità spirituale. Lunedì 10 ottobre “Quale gioia quando mi dissero – Andremo alla casa del Signore!” (Sal.122). Dopo la partenza dai punti di ritrovo della Diocesi, arriviamo all’Aeroporto Milano Malpensa verso le 9, ci dirigiamo all’area check-in della compagnia israeliana El Al dove, assistiti dal responsabile dell’Agenzia Duomo Viaggi Franco Trevisi e dal referente diocesano Dino Savio, superiamo gli scrupolosi controlli per l’imbarco sul Boeing 737 che ci condurrà a Tel Aviv. Nel tardo pomeriggio atterriamo all’Aeroporto Ben Gurion dopo un volo rilassante

Banias, sorgenti del fiume Giordano

visita ad Haifa, edificata alle pendici del Monte Carmelo che si getta nel Mar Mediterraneo con il suo porto imponente. Dall’alto del monte i nostri sguardi giungono sulla città e sui sontuosi giardini del santuario Bahai. Visitiamo la Basilica Stella Maris, chiesa carmelitana ottocentesca costruita sopra alla grotta considerata l’abitazione del profeta Elia, luogo venerato da Cristiani, Ebrei, Musulmani e Drusi. Giungiamo poi alla splendida Akko (San Giovanni d’Acri), ultima roccaforte dell’impero crociato. L’antica Acri, patrimonio dell’umanità UNESCO, conserva i segreti di due città sovrapposte l’una all’altra, quella cristiana edificata dagli Ospitalieri e quella ottomana successiva alla conquista della fortezza. Passando dalla città turca, ci addentriamo con stupore nei cunicoli sotterranei a 8 metri di profondità percorrendo il tunnel costruito dai Cavalieri Templari. Dopo il pranzo a Nazareth, inizia la visita alla città della Sacra Famiglia con la chiesa grecoortodossa di S. Gabriele, luogo dove secondo il vangelo apocrifo di Giacomo avvenne la prima annunciazione mentre la Vergine Maria attingeva acqua

Sabato 15 ottobre

Domenica 16 ottobre

Riprendiamo il cammino della

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

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ornato il pettorale del sommo Sacerdote descritto nell’Esodo. Raggiungiamo poi la chiesa di San Giovanni Battista dove si ricorda la natività del precursore di Cristo e lì celebriamo l’ultima S. Messa del pellegrinaggio nella quale il nostro Vescovo, compagno e guida spirituale del viaggio, ci saluta cordialmente. Si riparte dall’aeroporto di Tel Aviv con la gioia e l’arricchimento che lascia un’esperienza così grandiosa. E già si pensa a ritornare. Le valigie sono più pesanti, cariche di oggetti ricordo che ci parlano della Terra di Gesù. Terra che a distanza di secoli non smette di mantenere il suo fascino e che ad ogni passo che la percorre risuona come una pagina di Vangelo.

Celebrazione eucaristica a Taybeh; sopra: Nazareth al mattino

pranzo a Gerico, città collocata a 240 metri sotto il livello del mare nella depressione del Giordano, rientriamo a Gerusalemme visitando il Monte degli Ulivi, il Getsemani nella cui chiesa celebriamo l’Eucarestia, e la chiesa dell’Assunzione di Maria. Dopo la cena giro notturno alla scoperta della parte moderna della città.

Lunedì 17 ottobre

L’ultimo giorno è purtroppo arrivato. Giungiamo alla sinagoga dell’Hebrew Medical Centre Hadassah di Ain Karem per ammirare le Vetrate di Marc Chagall, rappresentanti le dodici tribù di Israele secondo i colori delle pietre preziose di cui era

Libreria Paoline a TORTONA

Largo Borgarelli, 5 tel. 0131.861125 / fax 0131.867970 e-mail: libreria.tortona@paoline.it

a richiesta è possibile la consegna degli ordini a domicilio

Apertura: 8,30-12,30 e 15,00-19,30 - Chiuso il lunedì mattina

Libri e Testi Articoli religiosi e liturgici Pubblicazioni e Testi sacri Articoli regalo

sera precedente: superando nuovi, rigidi controlli possiamo avere accesso alla Spianata del Tempio, uno dei luoghi più contesi al mondo perché sacro per le tre religioni monoteiste. Per noi Cristiani lì spesso operò Gesù, San Pietro compì il primo miracolo e San Paolo fu arrestato. Ci fermiamo a lungo ascoltando le nostre guide che ci illustrano le innumerevoli vicissitudini che si succedettero in quel luogo nei millenni. Ammiriamo esternamente la Moschea di Omar o Cupola della Roccia. Vediamo da vicino il luogo che, appunto per la maestosità della sua cupola dorata, si erge con imponenza sulle altre costruzioni. La mattinata prosegue nel deserto di Giuda, dove Gesù si ritirò dopo il battesimo e dove subì le tentazioni da parte del Maligno. Siamo approdati in un altro mondo! Intorno a noi solo qualche beduino che ci viene incontro per vendere stoffe, con un cammello e un asinello che rendono più suggestive (e costose) le nostre fotografie. E poi solo dune dorate a perdita d’occhio! La canicola, che ci aveva abbandonato nelle fresche città di Betlemme e Gerusalemme, torna a farsi sentire, ma il paesaggio è talmente sublime che quasi non ce ne accorgiamo. Ci fermiamo poi a mirare l’antico Monastero ortodosso di San Giorgio in Koziba, incastonato nel Monte della Quarantena e proseguiamo verso il fiume Giordano, luogo del battesimo di Gesù, sito che fino al luglio scorso si raggiungeva a difficoltà causa problemi di frontiera con la Giordania. Dopo il

EVENTI E CULTURA Il diario del pellegrinaggio diocesano con il nostro Vescovo

“L’anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove” (Sal. 84). Eccoci nel cuore del nostro pellegrinaggio! La Città Santa ci si

pagine a cura di VALERIA SALA Patriarchi, che conserva le tombe di Abramo, Sara, Isacco, Rebecca e Lia. Successivamente saliamo all’Herodion, fortezza di Erode il Grande, eretta su una collina a tronco di cono: dopo una lunga ascesa si spalanca a noi un paesaggio immenso! Davanti ai nostri occhi ecco Betlemme, il Monte degli Ulivi, il Deserto di Giuda fino a Gerico e al Mar Morto! Dopo il pranzo in hotel celebriamo l’Eucarestia all’aperto a Beit Sahour nel Campo dei Pastori dopo aver visitato la chiesa adiacente. Terminiamo la giornata conoscendo alcune splendide realtà caritative della zona: l’Istituto Effatà voluto da Paolo VI che accoglie bambini e ragazzi sordomuti e li educa alla comunicazione verbale; il Caritas Baby Hospital che of-

mi affiorano con malinconia i ricordi dei bei momenti trascorsi tutti insieme: le alzate mattutine, le preghiere comunitarie, le file dappertutto, le piccole difficoltà trovate nei vari percorsi, i cibi speziati, i paesaggi, la gente, i luoghi dove Gesù ha predicato e operato miracoli, le solenni celebrazioni eucaristiche in posti suggestivi, ecc ecc. Ci siamo adattati tutti aiutandoci anche solo con un semplice sorriso: nessuno si è sentito escluso o non partecipe. Scorro le fotografie, ricordo volti e nomi, risento

fre assistenza medica a bambini di qualsiasi nazionalità e il Centro di accoglienza La Crèche diretto da Suor Sophie, religiosa delle Figlie della Carità che ospita bambini abbandonati. Dopo cena ci riuniamo nella hall dell’albergo per ascoltare la testimonianza di un compagno di pellegrinaggio, padre Lorenzo Bergantin, che offre una meditata riflessione sulla vita missionaria, forte della sua esperienza in Africa presso i Pigmei e in Perù.

Come partecipante al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, appena concluso, presieduto da sua eccellenza Mons. Martino Canessa, nostro vescovo, desidero esprimere il mio ringraziamento agli organizzatori, alle guide bibliche, ai sacerdoti che da Milano, Collegiata di Novi Ligure, Verrua Po, Passalacqua di Tortona, Cosola, ci hanno accompagnati in questo viaggio intenso che ci ha fatto vivere emozionanti momenti di fede e ci ha presentato realtà culturali, sociali, politiche, religiose che si sono rivelate ben diverse da

nel silenzio le loro voci. Tante persone mi hanno arricchito con la loro amicizia, regalato il racconto delle loro esperienze, e a tutti ripeto il mio grazie. Lascio queste poche righe scritte più col cuore che con la penna. Grazie a mons. vescovo, pastore sempre tra il suo gregge, pronto seppure affaticato a sentire le nostre parole, a regalarci conforto e soprattutto ad edificarci e confermarci nella fede. In questo mondo attuale per me è stato un vero esempio di vita. A nome di tutti, dunque, eccellenza, un grazie di cuore. A tutti i pellegrini un augurio e la speranza di rivederci per un altro pellegrinaggio di fede. Giorgio Colli

Grazie di cuore Eccellenza! quelle che giornali e televisione ci presentano frequentemente. Esprimo anche un particolare augurio a don Mario Bonsignori, ottima guida biblica milanese che purtroppo al secondo giorno ci ha dovuto lasciare a causa di una banale scivolata che gli ha procurato la frattura del piede sinistro. All’inizio del percorso in Terra Santa – alle sorgenti del fiume Giordano per rinnovare le promesse battesimali – egli ci aveva raccomandato tanta pazienza; e noi come fioretto per una sua completa guarigione abbiamo obbedito ancora di più. Solo pochi giorni sono trascorsi dal ritorno a casa e già

apre dinnanzi. “Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!” (Sal.122). Entriamo dalla porta di Erode. Prima tappa è la chiesa di Sant’Anna dove facciamo memoria della nascita di Maria; accanto la piscina di Bethesda dove Gesù guarì il paralitico. Ci incamminiamo poi lungo la Via Dolorosa ripercorrendo le stazioni tra il souk arabo della città vecchia che conduce al Monte Calvario: una Via Crucis davvero inusuale, dove si rischia spesso di perdere l’attenzione tra i mille colori del mercato, la confusione e le auto. Ma Gesù sofferente è proprio passato di qui e noi cerchiamo di mantenere la concentrazione. Giunti alla Basilica del Santo Sepolcro ci emoziona il legno dove Gesù fu deposto dopo la crocifissione; con una lunga attesa possiamo avvicinarci all’edicola del Santo Sepolcro, accarezzare la pietra, adorarla e infine giungere con la stessa devozione al Golgota dove è conservata la roccia in cui fu incastrata la croce di Cristo. Siamo nei luoghi in cui il Figlio di Dio ha sofferto per noi, li avevamo solo immaginati, letti, pensati. Ora li viviamo. Sono momenti immensi. Dopo il pranzo al Pontifical Institute Notre Dame ci attendono i luoghi di Gerusalemme collocati sul Monte Sion; raggiungiamo il Cenacolo, luogo dell’ultima cena, luogo dove si rifugiarono i discepoli dopo la morte di Gesù e dove ricevettero le visite del Signore risorto e il dono dello Spirito Santo. Vista la chiesa della Dormizione di Maria, celebriamo l’Eucarestia presso la chiesa del Patriarcato Latino con la presenza della signora Franca Ferioli Bevacqua di Voghera con la divisa solenne delle Dame del Santo Sepolcro. Quando è già buio ecco davanti a noi il Muro occidentale, meglio conosciuto come Muro del pianto, unica parte lasciata intatta dalle legioni di Tito che nel 70 d.C. distrussero il Tempio. Ci incamminiamo per superare i controlli e, rispettando la divisione tra maschi e femmine, raggiungiamo il luogo più sacro per gli Ebrei. Li vediamo pregare com’è loro abitudine con caratteristici movimenti ritmici del corpo, leggere le Scritture e infilare tra le fessure del muro bigliettini contenenti le loro preghiere. L’ora della cena arriva in fretta, perveniamo esausti all’albergo Rimonim, sito fuori Gerusalemme.

Viaggio in Terra Santa vivono pacificamente le diverse confessioni. Facciamo conoscenza con padre Raed, parroco della chiesa di S. Giorgio, che ci illustra le grandi difficoltà del paese e le altrettante conquiste raggiunte (ospedale, ospizio, coro dei bambini…). Dopo la celebrazione Eucaristica presieduta come sempre dal nostro Vescovo, padre Raed ci mostra la Casa delle Parabole, la costruzione più antica del villaggio dove sono stati raccolti gli oggetti della vita comune menzionati da Gesù nelle parabole. Vediamo poi la chiesa ortodossa bizantina di S. Giorgio, costruita nell’anno 400, una delle più antiche in Palestina. Dopo il pranzo presso la Casa del Pellegrino, ripartiamo per la Giudea con vivo nel cuore il messaggio di speranza che padre Raed ha affidato a ciascuno di noi, esortandoci a invitare altri pellegrini in Terra Santa. Attraversando la Città Santa in pullman già assaporiamo con stupore la grandezza che ci riserverà tra qualche giorno Gerusalemme. Giunti a Betlemme entriamo nella Basilica della Natività, costruita da Costantino e Sant’Elena e mai distrutta nel tempo. Attendiamo con trepidazione in una lunga processione la discesa alla grotta della natività, assaporando la dolcezza che il luogo rappresenta. La giornata termina con la celebrazione dei Vespri del giorno di Natale. Raggiungiamo infine l’hotel Shepherds House per una ricca cena e un meritato riposo. Venerdì 14 ottobre Anche oggi il canto del gallo ci risveglia di primo mattino. Partiamo alla volta di Hebron dove visitiamo la Grotta dei

Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme

È terminato il nostro viaggio in Galilea. Questa mattina partiamo con i bagagli: attraverseremo la Samaria e giungeremo a Betlemme passando per Gerusalemme. Il paesaggio verdeggiante della Galilea scompare. Intorno a noi montagne rocciose e impervie che lasciano spazio solo alle strisce d’asfalto e a sparuti, coraggiosi insediamenti. Raggiungiamo Taybeh (Efraim) in Cisgiordania, dove Gesù si ritirò con i discepoli prima della Passione; si tratta dell’unico villaggio interamente cristiano in Terra Santa dove con-

Giovedì 13 ottobre

dalla fonte che ancora oggi si trova sotto la chiesa. Raggiungiamo poi il Museo, la casa di S. Giuseppe e la casa della Sacra Famiglia. Punto saliente del pomeriggio è la visita alla Basilica dell’Annunciazione, edificata negli anni Sessanta, costituita dalla chiesa inferiore che conserva la casa di Maria con la grotta dell’Annunciazione e la chiesa superiore dove celebriamo l’Eucarestia. È ormai sera quando ci raccogliamo davanti alla grotta unendoci nel canto corale della Salve Regina.

EVENTI E CULTURA

Il lago di Tiberiade

entusiasmi vengono smorzati da uno spiacevole infortunio: don Mario Bonsignori, una delle tre guide, scendendo tra le rovine, cade a terra, provocandosi la frattura di tibia e perone. Per lui purtroppo il viaggio finisce qui e per noi arriverà una nuova guida, altrettanto colta e competente. Mons. Vescovo ci riunisce lungo il fiume per il rinnovo delle promesse battesimali a ricordo del battesimo di Gesù; proseguiamo poi per Safed con le sue famose sinagoghe cabaliste. Dopo il pranzo in un ristorante sull’assolato lago di Tiberiade, visitiamo la chiesa della Moltiplicazione dei pani e la chiesa del Primato di Pietro nella terza apparizione di Cristo dopo la risurrezione. A Cafarnao ci aspetta la casa di Pietro dove Gesù ne risuscitò la suocera e guarì il paralitico, e la sinagoga dove si annunciò come pane vivo disceso dal cielo. La giornata termina con la celebrazione Eucaristica nella nuova chiesa costruita sopra la casa. Usciamo con il cielo ormai scuro che abbraccia il Mar di Galilea in uno spettacolo senza tempo. Mercoledì 12 ottobre La giornata incomincia con la


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“Egli domandò loro: - E voi, chi dite che io sia?” (Mc 8,29). Il nostro cammino di fede inizia in Galilea alle pendici del Monte Hermon. Ci fermiamo al sito archeologico di Banias (Cesarea di Filippo) presso le sorgenti del fiume Giordano dove i discepoli rispondono alla domanda di Gesù con una professione di fede. Il pellegrinaggio è iniziato lietamente, ma gli

Martedì 11 ottobre

nonostante le leggere turbolenze. Stiamo ancora attraversando il corridoio che collega il velivolo all’aeroporto e già percepiamo un caldo inusuale. Ecco il primo segno di diversità dai luoghi che abbiamo lasciato. Siamo circa centoquaranta, accompagnati dal nostro Vescovo Martino Canessa e da alcuni sacerdoti. Ci sistemiamo nei tre pullman e partiamo alla volta di Nazareth con le nostre guide. Finalmente ci siamo: iniziamo a percorrere le strade di Gesù! Ci sistemiamo presso il centralissimo albergo Rimonim quando ormai è già buio sulla città: in Israele è già scattata l’ora solare, la notte scende in fretta e, per sfruttare appieno le ore di luce, la sveglia sarà sempre tra le 6 e le 6.30.

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

Questo è il diario di una settimana trascorsa in un territorio complesso, diviso dalle differenti confessioni religiose e dalle gravi problematiche politiche. Un territorio che genera interrogativi e curiosità ma che non smette di stupire. Perché nella sua difficoltà porta una ricchezza inestimabile, quella che solo i luoghi santi possiedono. Visitare la Terra Santa per un credente non significa partire verso l’ignoto bensì un “ritorno a casa” in quei territori che sono roccia sicura d’identità spirituale. Lunedì 10 ottobre “Quale gioia quando mi dissero – Andremo alla casa del Signore!” (Sal.122). Dopo la partenza dai punti di ritrovo della Diocesi, arriviamo all’Aeroporto Milano Malpensa verso le 9, ci dirigiamo all’area check-in della compagnia israeliana El Al dove, assistiti dal responsabile dell’Agenzia Duomo Viaggi Franco Trevisi e dal referente diocesano Dino Savio, superiamo gli scrupolosi controlli per l’imbarco sul Boeing 737 che ci condurrà a Tel Aviv. Nel tardo pomeriggio atterriamo all’Aeroporto Ben Gurion dopo un volo rilassante

Banias, sorgenti del fiume Giordano

visita ad Haifa, edificata alle pendici del Monte Carmelo che si getta nel Mar Mediterraneo con il suo porto imponente. Dall’alto del monte i nostri sguardi giungono sulla città e sui sontuosi giardini del santuario Bahai. Visitiamo la Basilica Stella Maris, chiesa carmelitana ottocentesca costruita sopra alla grotta considerata l’abitazione del profeta Elia, luogo venerato da Cristiani, Ebrei, Musulmani e Drusi. Giungiamo poi alla splendida Akko (San Giovanni d’Acri), ultima roccaforte dell’impero crociato. L’antica Acri, patrimonio dell’umanità UNESCO, conserva i segreti di due città sovrapposte l’una all’altra, quella cristiana edificata dagli Ospitalieri e quella ottomana successiva alla conquista della fortezza. Passando dalla città turca, ci addentriamo con stupore nei cunicoli sotterranei a 8 metri di profondità percorrendo il tunnel costruito dai Cavalieri Templari. Dopo il pranzo a Nazareth, inizia la visita alla città della Sacra Famiglia con la chiesa grecoortodossa di S. Gabriele, luogo dove secondo il vangelo apocrifo di Giacomo avvenne la prima annunciazione mentre la Vergine Maria attingeva acqua

Sabato 15 ottobre

Domenica 16 ottobre

Riprendiamo il cammino della

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

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ornato il pettorale del sommo Sacerdote descritto nell’Esodo. Raggiungiamo poi la chiesa di San Giovanni Battista dove si ricorda la natività del precursore di Cristo e lì celebriamo l’ultima S. Messa del pellegrinaggio nella quale il nostro Vescovo, compagno e guida spirituale del viaggio, ci saluta cordialmente. Si riparte dall’aeroporto di Tel Aviv con la gioia e l’arricchimento che lascia un’esperienza così grandiosa. E già si pensa a ritornare. Le valigie sono più pesanti, cariche di oggetti ricordo che ci parlano della Terra di Gesù. Terra che a distanza di secoli non smette di mantenere il suo fascino e che ad ogni passo che la percorre risuona come una pagina di Vangelo.

Celebrazione eucaristica a Taybeh; sopra: Nazareth al mattino

pranzo a Gerico, città collocata a 240 metri sotto il livello del mare nella depressione del Giordano, rientriamo a Gerusalemme visitando il Monte degli Ulivi, il Getsemani nella cui chiesa celebriamo l’Eucarestia, e la chiesa dell’Assunzione di Maria. Dopo la cena giro notturno alla scoperta della parte moderna della città.

Lunedì 17 ottobre

L’ultimo giorno è purtroppo arrivato. Giungiamo alla sinagoga dell’Hebrew Medical Centre Hadassah di Ain Karem per ammirare le Vetrate di Marc Chagall, rappresentanti le dodici tribù di Israele secondo i colori delle pietre preziose di cui era

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Apertura: 8,30-12,30 e 15,00-19,30 - Chiuso il lunedì mattina

Libri e Testi Articoli religiosi e liturgici Pubblicazioni e Testi sacri Articoli regalo

sera precedente: superando nuovi, rigidi controlli possiamo avere accesso alla Spianata del Tempio, uno dei luoghi più contesi al mondo perché sacro per le tre religioni monoteiste. Per noi Cristiani lì spesso operò Gesù, San Pietro compì il primo miracolo e San Paolo fu arrestato. Ci fermiamo a lungo ascoltando le nostre guide che ci illustrano le innumerevoli vicissitudini che si succedettero in quel luogo nei millenni. Ammiriamo esternamente la Moschea di Omar o Cupola della Roccia. Vediamo da vicino il luogo che, appunto per la maestosità della sua cupola dorata, si erge con imponenza sulle altre costruzioni. La mattinata prosegue nel deserto di Giuda, dove Gesù si ritirò dopo il battesimo e dove subì le tentazioni da parte del Maligno. Siamo approdati in un altro mondo! Intorno a noi solo qualche beduino che ci viene incontro per vendere stoffe, con un cammello e un asinello che rendono più suggestive (e costose) le nostre fotografie. E poi solo dune dorate a perdita d’occhio! La canicola, che ci aveva abbandonato nelle fresche città di Betlemme e Gerusalemme, torna a farsi sentire, ma il paesaggio è talmente sublime che quasi non ce ne accorgiamo. Ci fermiamo poi a mirare l’antico Monastero ortodosso di San Giorgio in Koziba, incastonato nel Monte della Quarantena e proseguiamo verso il fiume Giordano, luogo del battesimo di Gesù, sito che fino al luglio scorso si raggiungeva a difficoltà causa problemi di frontiera con la Giordania. Dopo il

EVENTI E CULTURA Il diario del pellegrinaggio diocesano con il nostro Vescovo

“L’anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Per me un giorno nei tuoi atri è più che mille altrove” (Sal. 84). Eccoci nel cuore del nostro pellegrinaggio! La Città Santa ci si

pagine a cura di VALERIA SALA Patriarchi, che conserva le tombe di Abramo, Sara, Isacco, Rebecca e Lia. Successivamente saliamo all’Herodion, fortezza di Erode il Grande, eretta su una collina a tronco di cono: dopo una lunga ascesa si spalanca a noi un paesaggio immenso! Davanti ai nostri occhi ecco Betlemme, il Monte degli Ulivi, il Deserto di Giuda fino a Gerico e al Mar Morto! Dopo il pranzo in hotel celebriamo l’Eucarestia all’aperto a Beit Sahour nel Campo dei Pastori dopo aver visitato la chiesa adiacente. Terminiamo la giornata conoscendo alcune splendide realtà caritative della zona: l’Istituto Effatà voluto da Paolo VI che accoglie bambini e ragazzi sordomuti e li educa alla comunicazione verbale; il Caritas Baby Hospital che of-

mi affiorano con malinconia i ricordi dei bei momenti trascorsi tutti insieme: le alzate mattutine, le preghiere comunitarie, le file dappertutto, le piccole difficoltà trovate nei vari percorsi, i cibi speziati, i paesaggi, la gente, i luoghi dove Gesù ha predicato e operato miracoli, le solenni celebrazioni eucaristiche in posti suggestivi, ecc ecc. Ci siamo adattati tutti aiutandoci anche solo con un semplice sorriso: nessuno si è sentito escluso o non partecipe. Scorro le fotografie, ricordo volti e nomi, risento

fre assistenza medica a bambini di qualsiasi nazionalità e il Centro di accoglienza La Crèche diretto da Suor Sophie, religiosa delle Figlie della Carità che ospita bambini abbandonati. Dopo cena ci riuniamo nella hall dell’albergo per ascoltare la testimonianza di un compagno di pellegrinaggio, padre Lorenzo Bergantin, che offre una meditata riflessione sulla vita missionaria, forte della sua esperienza in Africa presso i Pigmei e in Perù.

Come partecipante al pellegrinaggio diocesano in Terra Santa, appena concluso, presieduto da sua eccellenza Mons. Martino Canessa, nostro vescovo, desidero esprimere il mio ringraziamento agli organizzatori, alle guide bibliche, ai sacerdoti che da Milano, Collegiata di Novi Ligure, Verrua Po, Passalacqua di Tortona, Cosola, ci hanno accompagnati in questo viaggio intenso che ci ha fatto vivere emozionanti momenti di fede e ci ha presentato realtà culturali, sociali, politiche, religiose che si sono rivelate ben diverse da

nel silenzio le loro voci. Tante persone mi hanno arricchito con la loro amicizia, regalato il racconto delle loro esperienze, e a tutti ripeto il mio grazie. Lascio queste poche righe scritte più col cuore che con la penna. Grazie a mons. vescovo, pastore sempre tra il suo gregge, pronto seppure affaticato a sentire le nostre parole, a regalarci conforto e soprattutto ad edificarci e confermarci nella fede. In questo mondo attuale per me è stato un vero esempio di vita. A nome di tutti, dunque, eccellenza, un grazie di cuore. A tutti i pellegrini un augurio e la speranza di rivederci per un altro pellegrinaggio di fede. Giorgio Colli

Grazie di cuore Eccellenza! quelle che giornali e televisione ci presentano frequentemente. Esprimo anche un particolare augurio a don Mario Bonsignori, ottima guida biblica milanese che purtroppo al secondo giorno ci ha dovuto lasciare a causa di una banale scivolata che gli ha procurato la frattura del piede sinistro. All’inizio del percorso in Terra Santa – alle sorgenti del fiume Giordano per rinnovare le promesse battesimali – egli ci aveva raccomandato tanta pazienza; e noi come fioretto per una sua completa guarigione abbiamo obbedito ancora di più. Solo pochi giorni sono trascorsi dal ritorno a casa e già

apre dinnanzi. “Già sono fermi i nostri piedi alle tue porte, Gerusalemme!” (Sal.122). Entriamo dalla porta di Erode. Prima tappa è la chiesa di Sant’Anna dove facciamo memoria della nascita di Maria; accanto la piscina di Bethesda dove Gesù guarì il paralitico. Ci incamminiamo poi lungo la Via Dolorosa ripercorrendo le stazioni tra il souk arabo della città vecchia che conduce al Monte Calvario: una Via Crucis davvero inusuale, dove si rischia spesso di perdere l’attenzione tra i mille colori del mercato, la confusione e le auto. Ma Gesù sofferente è proprio passato di qui e noi cerchiamo di mantenere la concentrazione. Giunti alla Basilica del Santo Sepolcro ci emoziona il legno dove Gesù fu deposto dopo la crocifissione; con una lunga attesa possiamo avvicinarci all’edicola del Santo Sepolcro, accarezzare la pietra, adorarla e infine giungere con la stessa devozione al Golgota dove è conservata la roccia in cui fu incastrata la croce di Cristo. Siamo nei luoghi in cui il Figlio di Dio ha sofferto per noi, li avevamo solo immaginati, letti, pensati. Ora li viviamo. Sono momenti immensi. Dopo il pranzo al Pontifical Institute Notre Dame ci attendono i luoghi di Gerusalemme collocati sul Monte Sion; raggiungiamo il Cenacolo, luogo dell’ultima cena, luogo dove si rifugiarono i discepoli dopo la morte di Gesù e dove ricevettero le visite del Signore risorto e il dono dello Spirito Santo. Vista la chiesa della Dormizione di Maria, celebriamo l’Eucarestia presso la chiesa del Patriarcato Latino con la presenza della signora Franca Ferioli Bevacqua di Voghera con la divisa solenne delle Dame del Santo Sepolcro. Quando è già buio ecco davanti a noi il Muro occidentale, meglio conosciuto come Muro del pianto, unica parte lasciata intatta dalle legioni di Tito che nel 70 d.C. distrussero il Tempio. Ci incamminiamo per superare i controlli e, rispettando la divisione tra maschi e femmine, raggiungiamo il luogo più sacro per gli Ebrei. Li vediamo pregare com’è loro abitudine con caratteristici movimenti ritmici del corpo, leggere le Scritture e infilare tra le fessure del muro bigliettini contenenti le loro preghiere. L’ora della cena arriva in fretta, perveniamo esausti all’albergo Rimonim, sito fuori Gerusalemme.

Viaggio in Terra Santa vivono pacificamente le diverse confessioni. Facciamo conoscenza con padre Raed, parroco della chiesa di S. Giorgio, che ci illustra le grandi difficoltà del paese e le altrettante conquiste raggiunte (ospedale, ospizio, coro dei bambini…). Dopo la celebrazione Eucaristica presieduta come sempre dal nostro Vescovo, padre Raed ci mostra la Casa delle Parabole, la costruzione più antica del villaggio dove sono stati raccolti gli oggetti della vita comune menzionati da Gesù nelle parabole. Vediamo poi la chiesa ortodossa bizantina di S. Giorgio, costruita nell’anno 400, una delle più antiche in Palestina. Dopo il pranzo presso la Casa del Pellegrino, ripartiamo per la Giudea con vivo nel cuore il messaggio di speranza che padre Raed ha affidato a ciascuno di noi, esortandoci a invitare altri pellegrini in Terra Santa. Attraversando la Città Santa in pullman già assaporiamo con stupore la grandezza che ci riserverà tra qualche giorno Gerusalemme. Giunti a Betlemme entriamo nella Basilica della Natività, costruita da Costantino e Sant’Elena e mai distrutta nel tempo. Attendiamo con trepidazione in una lunga processione la discesa alla grotta della natività, assaporando la dolcezza che il luogo rappresenta. La giornata termina con la celebrazione dei Vespri del giorno di Natale. Raggiungiamo infine l’hotel Shepherds House per una ricca cena e un meritato riposo. Venerdì 14 ottobre Anche oggi il canto del gallo ci risveglia di primo mattino. Partiamo alla volta di Hebron dove visitiamo la Grotta dei

Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme

È terminato il nostro viaggio in Galilea. Questa mattina partiamo con i bagagli: attraverseremo la Samaria e giungeremo a Betlemme passando per Gerusalemme. Il paesaggio verdeggiante della Galilea scompare. Intorno a noi montagne rocciose e impervie che lasciano spazio solo alle strisce d’asfalto e a sparuti, coraggiosi insediamenti. Raggiungiamo Taybeh (Efraim) in Cisgiordania, dove Gesù si ritirò con i discepoli prima della Passione; si tratta dell’unico villaggio interamente cristiano in Terra Santa dove con-

Giovedì 13 ottobre

dalla fonte che ancora oggi si trova sotto la chiesa. Raggiungiamo poi il Museo, la casa di S. Giuseppe e la casa della Sacra Famiglia. Punto saliente del pomeriggio è la visita alla Basilica dell’Annunciazione, edificata negli anni Sessanta, costituita dalla chiesa inferiore che conserva la casa di Maria con la grotta dell’Annunciazione e la chiesa superiore dove celebriamo l’Eucarestia. È ormai sera quando ci raccogliamo davanti alla grotta unendoci nel canto corale della Salve Regina.

EVENTI E CULTURA

Il lago di Tiberiade

entusiasmi vengono smorzati da uno spiacevole infortunio: don Mario Bonsignori, una delle tre guide, scendendo tra le rovine, cade a terra, provocandosi la frattura di tibia e perone. Per lui purtroppo il viaggio finisce qui e per noi arriverà una nuova guida, altrettanto colta e competente. Mons. Vescovo ci riunisce lungo il fiume per il rinnovo delle promesse battesimali a ricordo del battesimo di Gesù; proseguiamo poi per Safed con le sue famose sinagoghe cabaliste. Dopo il pranzo in un ristorante sull’assolato lago di Tiberiade, visitiamo la chiesa della Moltiplicazione dei pani e la chiesa del Primato di Pietro nella terza apparizione di Cristo dopo la risurrezione. A Cafarnao ci aspetta la casa di Pietro dove Gesù ne risuscitò la suocera e guarì il paralitico, e la sinagoga dove si annunciò come pane vivo disceso dal cielo. La giornata termina con la celebrazione Eucaristica nella nuova chiesa costruita sopra la casa. Usciamo con il cielo ormai scuro che abbraccia il Mar di Galilea in uno spettacolo senza tempo. Mercoledì 12 ottobre La giornata incomincia con la


Giovedì 27 ottobre 2011

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PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-10-11-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30 (sabato);

Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 27 ottobre al 2 novembre 2011 Giovedì 27 ottobre: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Venerdì 28: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Sabato 29: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Domenica 30: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Lunedì 31: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939);

Il blocco operatorio è stato intitolato alla memoria di Carlo Boggio Sola

Nuova sala chirurgica all’Ospedale di Tortona

Il Vescovo e le autorità durante la cerimonia di inaugurazione

TORTONA - Nella mattinata di sabato 22 ottobre, è stata inaugurata la sala di chirurgia laparoscopica, all’Ospedale S.S. Antonio e Margherita di Tortona. Presenti, oltre al personale medico, il vicepresidente della Regione Ugo Cavallera, il commissario dell’Asl Mario Pasino, il sindaco Massimo Berutti, in rappresentanza del consiglio regionale l’assessore Riccardo Molinari, e il Vescovo Mons. Martino Canessa che ha benedetto la nuova area dell’ospedale. Il dottor Paolo Tava, ha illustrato il sistema EndoAlpha che controlla tutti gli strumenti per operare e la trasmissione delle immagini. La chirurgia laparoscopica permette al chirurgo di osservare in un monitor, dove compaiono le immagini ingrandite della zona oggetto dell’operazione, gli utensili, come il bisturi ad ultrasuoni, che manovra insieme al personale sanitario, che sono inseriti nell’addome del paziente con piccole incisioni. Questa tecnica chirurgica, si differenzia da quelle tradizionali definite “open”, perché non si interviene più in modo invasivo incidendo il corpo della persona operata, viene ridotto il sanguinamento, infatti la qualità delle riprese permette di ottenere un lavoro più preciso, inoltre, è aumentata la velocità di recupero del paziente durante la convalescenza. Una “tecnologia tra

le più avanzate di tutto il Piemonte”, come afferma il commissario Mario Pasino, e “un progetto vissuto con tanto entusiasmo e passione”, nella parole del dottor Paolo Tava, il direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Asl e primario del reparto, che ha illustrato come su un unico pannello si possano controllare tutte le funzioni. Il sistema è in grado di trasferire informazioni alle diverse aree dell’ospedale e anche all’esterno, con la possibilità di collegarsi in video conferenza con altre strutture sanitarie, in tutto il mondo. Tutte le strumentazioni del complesso sono a soffitto poste su unità pensili che consentono una rapida ri-

configurazione operativa degli apparati per interventi chirurgici diversificati; i dispositivi periferici vengono controllati mediante funzioni touch screen dal pannello tecnico in modo indipendente, conferendo al chirurgo un maggior grado di autonomia, e permettono al personale paramedico di lavorare in gruppo con i chirurghi, accrescendo le prestazioni della sala operatoria. L’introduzione delle ultimissime tecnologie consente al sistema EndoALPHA il controllo e l’integrazione di sistemi di endoscopia elettronica digitale, la trasmissione di immagini e di energia come i bisturi ad ultrasuoni. Inoltre il sistema è in grado di trasmettere sia

La nuova sala operatoria dell’Ospedale di Tortona

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in tecnologia analogica sia digitale le comunicazioni video, sonore ed il passaggio di informazioni dall’interno della sala operatoria verso le altre aree della struttura ospedaliera. Questo sistema integra anche la possibilità di collegamento in videoconferenza fra diversi centri. È inoltre possibile registrare, grazie alle telecamere e al nuovo sistema di illuminazione con lampade a led che offrono una visione eccellente, anche la chirurgia “open”, oltre alla chirurgia laparoscopica le cui immagini già in precedenza venivano riprese. I nuovi letti operatori consentono ai pazienti di mantenere posizioni meno scomode, eevitando così i dolori postoperatori da posizione. Tutti i gas medicali sono forniti tramite impianto centralizzato, il che evita i problemi legati alla necessità di sostituzione delle bombole, con conseguente ottimizzazione dei tempi. Per i lavori di impiantistica e di edilizia, l’Asl ha speso circa 384 mila euro, e 470 mila euro il costo dell’trezzatura. Importante è stato il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio, grazie all’interesse del presidente, recentemente scomparso, Carlo Boggio Sola, al quale è stata dedicata la nuova area che porta alla sala di chirurgia laparoscopica, con una targa commemorativa. Annamaria Dall’Aglio

VAL CURONE - VALLE OSSONA Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008); dalle ore 15,30 Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Martedì 1 novembre: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 2: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Edicole aperte domenica 30 ottobre 2011 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.

Cresce il Gruppo Fagioli nell’Interporto di Rivalta

RIVALTA SCRIVIA- Assetto azionario rinnovato per l’Interporto di Rivalta Scrivia, la più grande infrastruttura logistica a conduzione diretta presente in Italia situata nel cuore delle grandi direttrici logistiche del Nord Italia e in grado di garantire l’intera gestione del ciclo distributivo operativo e le attività di movimentazione delle merci. Fagioli Finance S.p.A., holding del Gruppo Fagioli, azienda leader nel comparto dell’ingegneria applicata ai trasporti e dei sollevamenti eccezionali, controllata al 100% da Alessandro Fagioli, ha, infatti, riacquisito il 22,7% di Interporto Rivalta Scrivia da F2i - Fondi Italiani per le Infrastrutture. L’operazione, del valore di 35,5 milioni di euro e finanziata da un pool di istituti di credito, è stata perfezionata

tramite la costituzione di una società veicolo - Logistica Italia - controllata al 100% da Fagioli Finance S.p.A. ed è volta a rafforzare la governance dell’Interporto creando nuove occasioni di crescita e sviluppo della piattaforma logistica multifunzionale di Rivalta Scrivia che, nel triennio 2009-2011, ha effettuato investimenti superiori ai 50 milioni di euro per lo sviluppo delle attività operative (entro il 2012 è prevista l’ultimazione di circa 100.000 mq di nuovi magazzini) e ha fatto registrare una crescita dei ricavi superiore al 30%. A seguito dell’operazione il Gruppo Fagioli consolida ulteriormente la propria posizione di socio di riferimento all’interno della compagine azionaria dell’Interporto di Rivalta Scrivia superando la soglia del 90%.

Riparte il progetto che durerà tre mesi

Piano Locale per i giovani TORTONA - Il Comune di Tortona ha terminato la fase estiva dei tirocini brevi rivolti ai giovani del territorio e ha avviato la nuova fase operativa del progetto legato al Piano Locale Giovani Opportunità in rete, finanziato dalla Provincia di Alessandria, che prevede l’organizzazione di 10 tirocini di orientamento al lavoro per giovani da 18 a 25 anni della durata di tre mesi. Il progetto, realizzato in partenariato con i comuni di Sale, Castelnuovo Scrivia, Viguzzolo, Volpedo, Montegioco e Caritas diocesana, prevede di implementare le forme di sostegno ai giovani già attivate sul territorio da diversi attori e agenti sociali. Nello specifico, il progetto vuole facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro. Nella fase estiva hanno avuto un’opportunità di tirocinio in ditte e servizi del territorio 21 studenti dell’istituto Marconi Carbone, 13 studenti del Liceo Peano e 8

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studenti di scuole professionali o di altre scuole del territorio, complessivamente 42 giovani di cui 30 di Tortona e 12 dei comuni del Piano Locale Giovani. Al bando per i tirocini formativi che prenderanno avvio nel mese di ottobre hanno aderito 55 giovani, la maggior parte dei quali si è sottoposta al colloquio orientativo con gli operatori dell’Ufficio Giovani del Comune di Tortona, grazie al quale è possibile creare un abbinamento tra le aspettative dei giovani e le necessità delle aziende. Nel mese di ottobre dieci giovani verranno avviati al tirocinio operativo. Le aziende hanno dato disponibilità soprattutto per l’inserimento di giovani che abbiano completato il curriculum scolastico, almeno con la scuola superiore, prediligendo i giovani con formazione tecnica, elettronica o economico aziendale. p.s.


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TORTONA E TORTONESE

Il Comune di Tortona e il presidente Morreale firmano l’accordo per Vho

L’area “Don Caroli” affidata alla SOMS

Stefano Orsi Carbone e Fabio Morreale mentre firmano il contratto

TORTONA - E’ stato firmato mercoledì 19 ottobre, nel corso di una conferenza stampa, il contratto di comodato regolante i patti e le condizioni dell’affidamento della gestione alla SOMS di Vho dell’area di proprietà comunale denominata “Area Don Caroli”, nonché del fabbricato comunale adiacente all’area stessa, già utilizzato come edificio scolastico. Alla firma del contratto, approvato dalla precedente giunta, erano presenti l’as-

sessore ai Lavori Pubblici e al Decentramento, Stefano Orsi Carbone e il presidente della SOMS di Vho, Fabio Morreale, oltre a una rappresentanza della società. Il comodato avrà una durata di 15 anni dalla sottoscrizione dello stesso. Oggetto della concessione sono l’“Area Don Caroli” e il fabbricato comunale adiacente all’area stessa, già utilizzato come edificio scolastico. Alla SOMS spetterà lo svolgimento delle attività di gestione, sor-

veglianza e manutenzione a beneficio della comunità frazionale, esclusa ogni finalità lucrativa, fatto salvo per quanto concerne l’esercizio della somministrazione di alimenti e bevande. Queste funzioni dovranno essere espletate assicurando un costante collegamento funzionale con il comune di Tortona, al quale sarà trasmessa, annualmente, una relazione relativamente all’attività svolta, segnalando le problematiche emerse e proponendo eventuali nuo-

I Marinai in festa con gli Alpini TORTONA - Il gruppo tortonese dell’associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) ha partecipato nel pomeriggio di sabato 15 ottobre alla manifestazione indetta dal gruppo Alpini di Tortona, con il patrocinio del comune, in occasione del 139esimo della fondazione delle truppe alpine e il 60esimo anniversario della nascita del gruppo. All’intitolazione della piazza antistante la piscina Dellepiane, dedicata alla Brigata Alpina Taurinense erano presenti il Sindaco Massimo Berutti, il consigliere Regionale Rocchino Muliere, il Vice Comandante della Brigata Taurinense Col. Serafino Casale, l’assessore alla Cultura Giorgio Musiari, il Capitano dei carabinieri Giorgio Sanna, il presidente tortonese Fanzio e vari gruppi di Assodarmi. La cerimonia è iniziata con l’ammassamento presso la

sede del gruppo, seguita poi da un breve defila mento fino all’ingresso della piscina nella quale è stata installata la targa in marmo con l’indicazione della piazza poi scoperta dalle Autorità. La fanfara alpina “Valle Bormida” ha eseguito il carosello musicale come conclusione della celebrazione. A fine manifestazione un folto gruppo di alpini con a Capo il Col. Serafino Casale e il Sindaco Massimo Berutti, hanno fatto visita al Museo del Mare, restando

entusiasti e ammirati di quanto hanno potuto vedere. È stata anche l’occasione per lo scambio dei Crest con il Presidente del gruppo ANMI Giuseppe Calore. Nella mattinata di domenica 16, alle ore 10, è stata deposta la corona al Monumento all’Alpino. Con una sfilata sfilata per le vie cittadine gli alpini si sino diretti al santuario della Madonna della Guardia, dove è stata celebrata la Messa animata dal “Coro Alpino Valtanaro”.

Le mele e il miele per la senologia CASTELNUOVO SCRIVIA - Torna lunedì 31 ottobre e martedì 1 novembre l’iniziativa “le eccellenze del nostro territorio” con una novità: mele e miele abbinati all’insegna della solidarietà. L’appuntamento, promosso dall’associazione “Franca Cassola Pasquali”, è a Castelnuovo Scrivia sul sagrato della chiesa parrocchiale lunedì dalle 16,30 alle 19 e martedì dalle 8,30 alle 19. “Abbiamo cercato di essere in sintonia con la gente - ha ricordato la dottoressa Maria Grazia Pacquola, re-

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

sponsabile dell’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona - mettendoci fianco a fianco, anche grazie a simboli, quali le patate per esempio, nostro appuntamento di solidarietà primaverile, con testimonial del mondo dello spettacolo e della canzone. Ora abbineremo due nuovi simboli, capolavori della natura: il miele di Maria Carla Gulminetti e le mele della Val Curone prodotte dall’azienda agricola di Marco Serra che si trova a San Sebastiano”. E’ questa la terza fase del

progetto “Una Senologia di eccellenza” che si realizza e concretizza attraverso la costruzione di un progetto impegnato nella lotta contro il cancro al seno, mettendo in campo ogni mezzo efficace e sempre più innovativo: ricerca, prevenzione, diagnosi e cura. E ora un altro passo avanti con l’impegno di finanziare la ricerca clinica nel settore dell’ereditarietà dei tumori femminili e lo studio sperimentale di “Chemioprevenzione” presso l’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona.

ve iniziative all’interno dell’area stessa. Sono a carico del comodatario l’effettuazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni oggetto del comodato. “E’ una data importante perché vede regolarizzata una situazione che, per troppo tempo, è stata lasciata nel limbo - ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici e al Decentramento, Stefano Orsi Carbone - sia da parte nostra che della SOMS di Vho, nella persona del suo presidente nonché di tutti gli associati, c’è sempre stata la più ampia disponibilità. Una realtà, quest’ultima, che vuole l’interesse pubblico e della frazione”. “Oggi è una giornata storica - ha commentato il presidente della SOMS, Fabio Morreale - il fatto di contrattualizzare questa situazione è ottimale. E’ dal 2000 che cerchiamo di formalizzare questa situazione e devo ringraziare l’assessore Orsi Carbone che è stato l’unico che ha avuto il coraggio di assumersi le responsabilità”. p.s.

Le liriche di padre Canozzi CASTELNUOVO S. Nella chiesa di San Rocco, domenica 23 ottobre è stato presentato il libro di poesie del padre missionario francescano Enzo Canozzi, dal titolo “Abbracciato alla vita”. Dopo i saluti del parroco don Costantino Marostegan, sono intervenuti il presidente della Biblioteca e direttore del Bollettino parrocchiale Roberto Carlo Delconte, Marcello Spinetta (di cui presto la Biblioteca castelnovese pubblicherà un libro) e l’autore. Molto suggestive ed efficaci le poesie di p. Enzo.

IN BREVE CERIMONIA / TORTONA

Riccardo Bocchio al Columbus Day Il tortonese Riccardo Bocchio, ora residente in California, fotografato durante la sfilata per il Columbus Day 2011 a San Francisco tenutasi l’11 ottobre scorso alla quale ha partecipato con la locale sezione dell’associazione nazionale Carabinieri di cui fa parte il papà Alessandro.

CULTURA / TORTONA

Gita a Torino per il FAI di Tortona Domenica 23 ottobre numerosi iscritti della Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona hanno trascorso una giornata a Torino, visitando tre residenze sabaude: Palazzo Madama, Palazzo Carignano e Palazzo Reale. All’interno dei tre Palazzi sono allestiti i musei legati al tema delle celebrazioni per il 150° dell’Unità: il Museo Civico di Palazzo Madama, dove è stata riallestita la grande aula del Senato ed è stato visitato il giardino recentemente restaurato, il Museo del Risorgimento Italiano, l’Armeria Reale che ospita le armi dei Savoia, aperta al pubblico nel 1837 per volere di Carlo Alberto.

EVENTI / GARBAGNA Taglio del nastro per la Biblioteca civica Sabato 29 ottobre, alle ore 16, si terrà l’inaugurazione della Biblioteca comunale. Dopo il taglio del nastro, ci saranno i saluti del Vicepresidente della Regione Piemonte Ugo Cavallera e del sindaco Natalino Ormelli. La biblioteca sarà intitolata a Virginio Mogliazza. Graziella Gaballo presenta il libro di Ivana Melloni Giovani di Garbagna alla battaglia di San Martino (24 giugno 1859).

ASSOCIAZIONI / TORTONA Benemerenze ai soci Avis Domenica 30 ottobre, alle ore 15,30, presso il Ristorante “Il Carrettino” si terrà la cerimonia di consegna delle benemerenze d’oro ai donatori appartenenti all’AVIS di Tortona.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA Laura Cantelmo in onda su Caleidoscopio La poesia della memoria sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 Fm e in diretta sul sito Internet www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda domenica 30 ottobre alle ore 20,30 il conduttore Andrea Bobbio riproporrà una trasmissione nel corso della quale erano state introdotte e lette dalla poetessa Laura Cantelmo di Milano alcuni suoi testi tratti dal volume “Un luogo di presenze”, edito nel 2005 dalle Edizioni Joker di Novi. L’appuntamento è fissato per domenica sera oppure, in alternativa, martedì 1 novembre, sempre alle ore 20,30.

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N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella: prefestiva ore 16

VAL

(tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 27 ottobre al 2 novembre 2011 Giovedì 27 ottobre: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Venerdì 28: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 29: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Domenica 30: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331)

Questa sera alle ore 21 il concerto nella sala della Biblioteca Civica

Le note di Giuseppe Verdi per MusicaNovi NOVI LIGURE - Questa sera, giovedì 27 ottobre alle ore 21.15, presso la Sala Conferenze della Biblioteca Civica di Novi Ligure, continua la rassegna concertistica MusicaNovi 2011 organizzata dall’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure nell’ambito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia in collaborazione con il Comune, la Regione Piemonte e la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino. Il concerto verterà sull’esecuzione delle più belle melodie tratte dal repertorio operistico verdiano, da La Traviata a I Vespri siciliani, da Trovatore a Ernani, da Rigoletto ad Aida. Protagonisti della serata saranno due giovani solisti che hanno intrapreso una carriera artistica di elevato livello: Erika Grimaldi (soprano) e Frederic Diquero (tenore) supportati dal Coro di Alessandria “Mario Panatero”, al pianoforte Andrea Campora, la direzione è affidata a Gian Marco Bosio. Erika Grimaldi debutta a 19 anni interpretando il ruolo di Serpina ne “La Serva padrona” di G. B. Pergolesi, vincitrice di concorsi nazionali ed internazionali ha calcato le scene di importanti teatri quali Teatro Regio di Torino, Bellini di

Il Maestro Gian Marco Bosio

Catania, Teatro dell’Opera di Roma collaborando con direttori come Noseda, Muti e molti altri. Frederic Diquero si perfeziona con il soprano Gabriella Ravazzi e con i Maestri Faldi, Mazzola, Marsano, Maestri e Caputo. Debutta in Italia nel 2004 nel ruolo di Pinkerton della “Madama Butterfly” di G. Puccini. Tra i ruoli debuttati troviamo il Duca di Mantova in “Rigoletto”, il Conte d’Almaviva ne “Il Barbiere di Siviglia”, Alfredo ne “La Traviata”, Tonio ne “La figlia del reggimento”, Romeo in “Romeo e Giulietta” oltre al repertorio sacro e profano dal Settecento a quello contemporaneo. Il Coro di Alessandria “Ma-

rio Panatero”, intitolato al compositore concittadino Mario Panatero, si è costituito nel novembre del 1998, ereditando in linea diretta esperienza e componenti del coro dell’allora Azienda Teatrale Alessandrina. E’ formato da circa 40 coristi, si è misurato più volte con le scene, partecipando all’allestimento di opere di tradizione. Si dedica anche al repertorio sacro e cameristico, con programmi di epoche e autori vari con una sensibile predilezione per il Novecento partecipando ad importanti Rassegne e Festival. Gian Marco Bosio, direttore d’orchestra e compositore, ha compiuto gli studi musicali presso il Conser-

vatorio “N. Paganini” conseguendo i diplomi di Musica Corale, Direzione di Coro e Composizione sotto la guida di A. Amisano. Ha frequentato i corsi di perfezionamento di Composizione di Franco Donatoni all’Accademia di Siena e quelli di Direzione d’orchestra di Daniele Paris a Frosinone e di Otmar Suitner alla Hochschule di Vienna. Ha collaborato con la scuola di perfezionamento vocale del “Teatro alla Scala” dirigendo tra l’altro “Jephte” di G. Carissimi realizzato in forma scenica e spettacoli dedicati al salotto musicale dell’800. E’ Direttore Artistico dell’associazione Coro di Alessandria “Mario Panatero”, Presidente e cofondatore dell’associazione musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure, docente presso il Conservatorio “N. Paganini” di Genova e vicepresidente della Fondazione Marenco alla quale è stato affidato l’incarico di curare la ristrutturazione dell’omonimo Teatro storico sito nel centro di Novi Ligure. L’ingresso al concerto ha un costo di euro 6. Il prossimo appuntamento sarà il 18 novembre con “Omaggio a Liszt” del Duo pianistico formato da Carla Aventaggiato e Maurizio Matarrese.

E’ morto la scorsa settimana a Novi Ligure all’età di 86 anni

Addio a Ettore Milano, il gregario dell’Airone NOVI LIGURE - Lutto nel ciclismo novese per la morte, avvenuta venerdì scorso a Novi, di Ettore Milano, uno dei più fidati gregari, assieme a Sandrino Carrea e Michele Gismondi, del grande Fausto Coppi, suo capitano alla Bianchi. Classe 1925, nato a San Giuliano Nuovo, si segnalò subito tra le file della tortonese e Biagio Cavanna, il massaggiatore cieco, scopritore e allenatore di talenti, tra cui Costante Girardengo, Learco Guerra e Fausto Coppi, lo prese ac-

canto a sé. E’ stato ciclista professioni-

sta dal 1949 al 1958, periodo che condivise con l’Airone, diventandone un caro amico e un confidente. Corse per la Bianchi, la Carpano e la Asborno, ma ottenne poche vittorie da professionista, tra cui spicca una tappa al Giro d’Italia 1953, a Napoli. A fine carriera diventò direttore sportivo nella Carpano, nella Tricofilina, nella Sanson e nella Zonca, squadra in cui rimase fino al 1979. Sposò la figlia di Biagio Cavanna, Ada, con la quale trascorse tutta la vita e dalla

quale ebbe due figlie. Se ne va uno degli ultimi simboli del passato: il suo compito, assieme agli altri gregari, era quello di sostenere i campioni, sempre attento che non mancasse loro niente durante tutta la gara. Al Museo dei Campionissimi rimane di lui e degli altri gregari di Fausto un’intervista collettiva curata dal giornalista Nazareno Fermi che ci ha lasciati l’anno scorso. Addio, Campione dei gregari. Michela Ferrando

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Lunedì 31: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Martedì 1 novembre: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Mercoledì 2: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Edicole aperte domenica 30 ottobre 2011 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Mercatino dei sapori e delle tradizioni regionali

NOVI LIGURE - Il centro storico di Novi Ligure, lo scorso fine settimana e per tre giorni, ha accolto per la prima volta la manifestazione denominata il “Mercatino dei Sapori e delle Tradizioni”, una mostramercato di prodotti dell’eccellenza enogastronomica italiana, una rassegna dedicata alla scoperta dei prodotti tipici regionali e dei loro territori di provenienza. Il “Mercatino dei Sapori e delle Tradizioni” si è dimostrata una splendida realtà, un punto d’incontro tra pubblico e produttori, protagonisti della manifestazione, che hanno saputo trasformare la piazza in una galleria ricchissima di colori e profumi, con i loro qualificanti tipici prodotti, capaci di trasmettere la tradizione di antichi e genuini sapori. Viale Saffi si è animato come una vera e propria vetrina del Made in Italy, con protagonisti le imprese agricole e dell’artigianato agroalimentare. Portare l’eccellenza in strada è stato un modo efficace per mettere in contatto i piccoli produttori con un mercato che si sta sempre più allontanando verso un rapporto impersonale, privo del vivace e costruttivo confronto tra chi produce e chi compra il prodotto. Fabio Bongiorni, presidente dell’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori” che ha organizzato il riuscitissimo evento con “Totem Eventi”, ha così presentato la manifestazione: “La gastronomia di alto livello

non deve essere un lusso dedicato a pochi e relegato in pochi ristoranti e negozi di nicchia. Scopo della manifestazione è mettere in contatto l’eccellenza gastronomica con le persone che tutti i giorni percorrono le vie cittadine sia per svago sia in cerca di qualche novità. Infatti, diventa sempre più importante avvicinare le persone ad una cultura gastronomica in declino sulle nostre tavole quotidiane. Uno dei punti di forza dell’evento è la conoscenza dei prodotti attraverso degustazioni guidate da esperti e dai produttori stessi”. La manifestazione è stata patrocinata dall’amministrazione comunale di Novi Ligure e gestita da “Totem Eventi”, in collaborazione con l’associazione nazionale “La Compagnia dei Sapori”, promotrice della campagna nazionale “Paesi e Sapori” di valorizzazione dell’enogastronomia regionale italiana e di promozione dei territori. L’associazione nazionale La Compagnia dei Sapori è composta di artigiani del gusto, aziende agricole e piccoli produttori dell’enogastronomia regionale italiana che fanno della qualità, del forte legame con il territorio e delle lavorazioni tradizionali il loro punto di forza. Il lavoro svolto, dal 2004 fino ad oggi, è stato ulteriormente convalidato dal patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Davide Daghino


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Iniziati i corsi curati dall’Usam di Arquata Scrivia

Diventare istruttore di Karate

ARQUATA SCRIVIA Venerdì 21 e domenica 23 ottobre ad Arquata Scrivia si sono tenute le prime lezioni dei corsi istruttori, rispettivamente di Karate-Do e Nei Gong, metodo Nei Dan School, che l’ associazione locale USAM Karate ha organizzato anche per questa stagione. Per quanto concerne il Karate-Do l’addestramento è stato tenuto dal Maestro Giovanni Brugna, pioniere del karate nel novese e responsabile regionale per la federazione WTKA. Durante le quattro ore di allenamento sono stati toccati vari argomenti: mobilità articolare e potenziamento, propedeutica alle posizioni, posizioni, propedeutica ai calci, calci ed applicazioni di alcune tecniche. L’appuntamento appena tra-

scorso fa parte del secondo anno di un ciclo di quattro ore mensili di studio ed allenamento che si concluderanno a giugno con gli esami nella sede centrale di Livorno. Le lezione di Nei Gong (lavoro su struttura, postura e movimento del corpo comune a tutte le arti marziali) è invece stata tenuta dal famoso Maestro Flavio Daniele, top student del Maestro Guo Ming (George) Xu. Questo corso istruttori ha la durata di tre anni e prevede quattro incontri annuali da tre ore ciascuno di lezioni frontali alle quali vanno aggiunte almeno tre ore settimanali di studio individuale dei principi presentati di volta in volta a lezione. Durante lo stage è stato inizialmente affrontato il lavoro che l’asse centrale (colon-

na vertebrale) deve compiere per massimizzare la trasmissione della forza agli arti, si è poi passato allo studio dell’esercizio “il drago gioca con la luna” con particolare attenzione alla respirazione inversa. La mattinata si è poi conclusa con lo studio del movimento circolare (frontale, sagittale e verticale) che il Dantien (Hara in giapponese) deve compiere nelle varie situazioni per generare una forza di qualità superiore. Dopo pranzo gli istruttori di Xing Yi Quan (arte marziale interna cinese) hanno affrontato un allenamento di specializzazione della durata di altre tre ore. Prossimo appuntamento con il Maestro Flavio Daniele ad Arquata sarà domenica 15 gennaio.

Laboratori d’arte di disegno e pittura NOVI LIGURE - Stanno per iniziare a Novi Ligure i corsi di disegno, incisione, acquerello, pittura ad olio, ceramica e tecniche miste, organizzati dall’associazione “Laboratori d’arte”. “Il disegno e la pittura possono essere coltivati ad ogni età, non è necessario essere capaci, basta la passione ed un po’ di creatività. Durante i nostri laboratori stimoliamo la creatività degli allievi, accompagnandoli per mano attraverso tutte le tecniche artistiche: dal

bianco e nero della matita, del carboncino e dell’incisione calcografica, al colore dell’acquerello, della pittura ad olio e della ceramica. “Scoprire nuovi materiali e nuovi modi d’espressione per fare emergere l’arte che si nasconde in ognuno di noi”. Questo è quanto affermano i maestri Anna Cesura, ceramista, Walter Marchese, affermato pittore alessandrino, Roberto Pochettini, artista eclettico, Giancarlo Provendola, valido insegnante ed illustratore raffi-

nato. L’attività dell’associazione, presieduta da Vilma Borra, è da sempre sostenuta da pittori molto conosciuti come Roberto Bonafè, Patrizia Borromeo, Federica Limongelli e Santo Pizzamiglio. “Percorsi d’arte” è un’iniziativa patrocinata dal Comune di Novi Ligure, dall’assessorato alla Cultura della Provincia di Alessandria, dalla Regione Piemonte e dalla Biblioteca Civica novese. Vittorio Daghino

Fiera del tartufo bianco di Sardigliano SARDIGLIANO - Domenica 30 ottobre Piazza Rinaldo Carretta e la Società di Mutuo Soccorso di Sardigliano dalle 10 alle 19 si preparano a far festa al tartufo l’ultima domenica di ottobre. Appuntamento di spicco della Strada del Tartufo Bianco d’Alba nel Basso Piemonte, patrocinato dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Alessandria e dalla Comunità Colli Tortonesi, la tradizionale Fiera del tartufo di Sardigliano è organizzata dal Comune, dal Consorzio Tartufai Sardigliano e Sant’Agata Fossili, dall’associazione turistica Pro Loco e dalla Società di Mutuo Soccorso “Pietro Toselli”, entrambe di Sardigliano. Dal territorio arriva an-

Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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che lo sponsor ufficiale della manifestazione, la ditta dolciaria La Suissa di Serravalle Scrivia. Alla mostra mercato del tartufo bianco si affiancheranno lo stand delle frittelle dolci e salate, il mercatino dei prodotti locali e l’esposizione dei motori d’epoca. Dalle 12.30, nei locali della Società di Mutuo Soccorso, tutti i visitatori riceveranno un caldo benvenuto enoga-

stronomico con paniscia novarese a cura della Confraternita del Vino, Riso e Gorgonzola di Novara. Da non perdere, a partire dalle 15.30, la degustazione di risotto al tartufo accompagnato dai classici vini dei Colli Tortonesi. Seguirà, sempre nei locali della S.M.S., la premiazione del Tuber magnatum Pico Fiera 2010. Nel Cortile Maria Luisa ci saranno lo stand gastronomico del circolo ricreativo di Malvino, quello della Protezione Civile e l’animazione per bambini. L’intera giornata sarà allietata dai canti popolari del gruppo piemontese “Ariondassa” per rendere ancora più speciale questo classico appuntamento autunnale.

La Biblioteca di Serravalle ospita l’Anfass SERRAVALLE SCRIVIA - Ha preso il via nel mese di ottobre un’iniziativa molto importante fra l’associazione Anfass Onlus di Novi Ligure e la Biblioteca Comunale “Allegri” di Serravalle Scrivia. La collaborazione, che terminerà il 30 maggio 2012, prevede che dieci ragazzi e i loro accompagnatori, tutti facenti parte dell’associazione, abbiano a disposizione i locali e il materiale forniti dalla Biblioteca Comunale per portare avanti un progetto che si propone diversi e importanti obiettivi. Ogni venerdì mattina dalle 10 alle 12 due gruppi composti da cinque ragazzi e due accompagnatori si recheranno, a settimane alterne, presso la struttura bibliotecaria per partecipare a letture e conseguenti discussioni. Durante gli incontri verranno letti racconti brevi e di facile comprensione che stimoleranno l’attenzione dei ragazzi e verrà dato loro lo spazio e la possibilità di partecipare in modo attivo e creativo. Gli obiettivi dell’iniziativa sono infatti proprio quelli di: stimolare la capacità cognitiva dei ragazzi con la lettura e la discussione dei libri, stimolare la loro capacità creativa invitandoli ad inventare delle favole e favorire nel contempo la comprensione della struttura bibliotecaria ed il suo funzionamento. Lo staff della Biblioteca e la Direttrice della struttura, Pierangela Eliogabalo, sono più che lieti di poter offrire il loro supporto al progetto con materiali e assistenza nelle fase organizzativa degli incontri. L’assessore alle Politiche Giovanili Riccardo Lera ha espresso la sua soddisfazione per questa nuova collaborazione e ha affermato di essere orgoglioso come amministrazione di prendere parte ad un progetto così costruttivo ed utile. La Biblioteca potrà rispondere alle richieste che le verranno sottoposte dall’Anfass durante l’esecuzione del progetto.

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IN BREVE COMPLEANNO / SAREZZANO

Un abbonato di 104 anni Giusto Mogni, fedele e “giovane” abbonato del nostro settimanale ha festeggiato sabato 15 ottobre, 104 anni, attorniato dall’affetto della sua famiglia, nella sua casa di Sarezzano, sulle colline tortonesi.

GOLF / SERRAVALLE SCRIVIA

“Hole in one” di Marco Semino e Coppa della Croce Rossa Italiana Domenica scorsa Marco Semino presidente del Serravalle Golf Club, ha realizzato la sua prima “Hole in One” ovvero, in linguaggio golfistico, “Buca in uno” cioè completare una buca con un solo colpo. Un’impresa non molto facile e non molto frequente. Sempre al Golf Club “La Bollina” sabato 15 ottobre si è disputato il Cus Genova Day Ladies Circle Italia, 18 buche stableford hcp, su tre categorie. Nella prima categoria hanno vinto 1° netto Antonio Carannante e 1° lordo Fabio Griffini, nella seconda categoria si sono piazzati 1° netto Paolo Balduzzi e 2° netto Carlo Marchese e nella terza categoria 1° netto è stato Andrea Beretta, 2° netto Luigi Fontana e 1° seniores Pietro Tubino. Il giorno dopo, domenica 16 ottobre, è stata disputata la Coppa Croce Rossa Italiana della Sezione femminile di Novi Ligure, 18 buche stableford hcp, su due categorie. La classifica della prima categoria ha visto vincitori 1° netto Gilberto Ianniccelli, 1° lordo Marco Semino e 2° netto Andrea Poldi. Nella seconda categoria 1° e 2° netto sono stati Enrico Castagnino e Mariangela Mussino. 1° posto lady se lo è aggiudicato Erica Lerici con 39 punti e 1° seniores Giovanni Belforte con 38 punti.

EVENTI / POZZOLO FORMIGARO Mostra fotografica “Obiettivo Frascheta” Dal 28 al 30 ottobre si svolgerà al Centro Arte Pieve di Novi Ligure la mostra fotografica “Obiettivo Frascheta” organizzata dall’associazione culturale di promozione sociale “La Frascheta” di Pozzolo Formigaro. Un gruppo di fotografi e fotoamatori hanno fissato ed esplorato con curiosità la Frascheta nelle diverse stagioni cogliendo la luce migliore, che svela la parte più emozionale di un territorio spesso guardato con superficialità. La fotografia vuole far conoscere questo lembo di pianura alessandrina che sa offrire vedute suggestive, ora superbe, ora di struggente malinconia. Saranno esposte le foto premiate al decimo concorso internazionale “Le case di terra paesaggio di architettura”.

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Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

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TORTONESE E NOVESE

L’opera di Maria Teresa Fiscaletti di Alluvioni Cambiò

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Premiata la studiosa Marica Venturino Gambari

In libreria “Brividi e sentimenti” Consegnata la Torre d’Oro 2011 ALLUVIONI CAMBIO’ Alle ore 16 di sabato 5 novembre sarà presentato, presso la Gipsoteca “Giovanni Taverna”, il libro di racconti “Brividi e Sentimenti” della scrittrice e giornalista Maria Teresa Fiscaletti. L’opera è stata realizzata con il contributo della Provincia di Alessandria, del Comune e della locale Soams per rendere omaggio alla lunga attività letteraria dell’autrice, nativa di Alluvioni e residente a Tortona. Il sindaco Cecilia Gaggio ci spiega i motivi dell’iniziativa: “Il nostro paese, già patria del pittore Francesco Mensi e dello scultore Giovanni Taverna, può vantare di aver dato i natali anche a Maria Teresa: un’autrice la cui vena creativa riesce a coinvolgere i lettori e ad affascinarli grazie alla coerenza del tessuto narrativo e all’umanità dei personaggi. Il contributo di istituzioni ed enti locali alla pubblicazione del volume mi sembra, in questo caso, particolarmente denso di significato in quanto riconosce il valore di un’alluvionese che da sempre vive intensamente il legame con le proprie radici e manifesta un immutato affetto per la sua terra d’origine”. Parole a cui fa eco il presidente delle Soams, Bruno Gatti: “L’iniziativa ci è particolarmente gradita in quanto l’autrice, nostra concittadina, ha all’attivo numerosi racconti e romanzi pubblicati da editori di rilievo che hanno riscosso lusinghieri consensi da parte della critica letteraria. Sono certo che la diffusione di questa nuova opera non rimarrà in ambiti ristretti e contribuirà ad accrescere, anche sotto l’aspetto culturale, la notorietà del nostro territorio”. Maria Teresa Fiscaletti, infatti, a partire dagli anni Ottanta ha collaborato con case editrici del calibro di Mondadori, Universo, Del Duca, GVE, diventando una delle

più prolifiche scrittrici di narrativa per riviste. “Confidenze”, “Grand’Hotel” e più di recente “Vera” sono i settimanali nazionali che hanno ospitato i suoi lavori. La produzione della scrittrice alluvionese riguarda soprattutto i gialli, come ci racconta Rosetta Albanese, direttrice del quindicinale di ispirazione cattolica “Nuova e Nostra”, su cui sono stati pubblicati tutti i racconti di “Brividi e Senti-menti”: “La vena creativa di Maria Teresa Fiscaletti è soprattutto orientata al giallo, e a lasciarla fare, anche al giallo da brivido. In questi quasi sedici anni di collaborazione è stata lei a tingere di quel colore le pagine della narrativa di “Nuova e Nostra”, e ogni volta mi meraviglia la sua inesauribile vena. Perché un conto è scrivere un romanzo giallo, che in fondo ha un’unica trama, altro è ‘sfornare’ racconti a centinaia (forse a migliaia in tutta la sua carriera) uno diverso dall’altro. Quella donna apparentemente fragile, ma solo apparentemente, ha un cervello da vera giallista e una capacità di inventiva eccezionale”. Non a caso dei 35 racconti che compongono “Brividi e Sentimenti” ben 22 sono gialli. Anche se un pò particolari. Ce lo spiega uno dei prefatori del libro, il giornalista Roberto Canobbio: “Si tratta

di gemme che hanno visto la luce grazie alla lungimiranza di Rosetta Albanese. Da direttore illuminato qual è, Rosetta ha trovato il modo di coniugare la creatività poliziesca di Maria Teresa con lo spirito cristiano del quindicinale che dirige. Ne sono nati gialli sui generis dove l’atmosfera e i canoni del thriller restano inalterati, ma non vi è alcuno spargimento di sangue che possa turbare il lettore. La suspense è solo il pretesto per lanciare messaggi positivi: di amicizia, solidarietà, fiducia nel prossimo. Si tratta di gialli pensati in funzione educativa, probabilmente esempio unico nel panorama editoriale italiano. In pratica possono essere letti da tutti: anche dai ragazzi o da coloro che di solito evitano il genere perché facilmente impressionabili”. “Brividi e Sentimenti” non è il primo libro di Maria Teresa. L’autrice ha all’attivo un precedente romanzo: “Un passato da nascondere”, pubblicato nel 2004 da “Marna” e presentato anch’esso presso la Gipsoteca di Alluvioni. Come allora, anche sabato 5 novembre la relatrice sarà la professoressa Simona Ricci che afferma: “Leggendo questi racconti, si assapora il gusto per una scrittura chiara, lineare, scorrevole, precisa e ricca di particolari, capace di immergere il lettore in storie comuni di persone normali che imparano ad affrontare la vita con un piccolo bagaglio di fiducia e di buon senso. Mi pare possa essere questo il messaggio che l’autrice consegna a tutti noi: forse la felicità non sembra poi così lontana se si riconosce che è fatta di piccole cose”. Da segnalare, infine, l’accurata realizzazione grafica del libro, ivi compresi i due dipinti del pittore castelnovese Silvio Canobbio: uno in copertina, l’altro all’interno dell’opera. r.c.

NOVI LIGURE - La Torre d’Oro 2011, quest’anno è stata consegnata, a Marica Venturino Gambari, archeologa con specializzazione in preistoria. Domenica 23 ottobre alle 10.30 presso il salone della biblioteca civica di Novi, si è svolta la cerimonia ufficiale che è stata presentata dal vicepresidente del Centro Studi “In Novitate” Andrea Sisti. E’ intervenuto Stefano Maggi, docente di Archeologia classica e Archeologia della Cisalpina presso l’Università degli Studi di Pavia, che ha spiegato il ricco curriculum della vincitrice del prestigioso riconoscimento. Il Premio è un riconoscimento istituito dal Centro Studi “In Novitate’’, con la preziosa collaborazione del Centro Orafo Ghio di Serravalle Scrivia, patrocinato dal Comune di Novi Ligure e dalla Provincia di Alessandria. Assegnato a partire dal 1985, vuole premiare i novesi che si sono particolarmente distinti nelle arti, nella letteratura, nelle scienze e che contribuiscono al civile progresso economico, sociale ed industriale della città. Marica Venturino Gambari presta servizio presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte, con il ruolo di Archeologo

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no, Pavia e Firenze. Marica Venturino Gambari è anche il direttore dell’area archeologica del sito di Libarna dove, dal 2005, cura un complesso progetto di restauro e di riqualificazione ambientale grazie a finanziamenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha anche contribuito alla conoscenza di ricercatori, conoscitori e archeologi locali fra cui il sacerdote e patriota novese Gianfrancesco Capurro. Gli interventi durante la premiazione sono stati coordinati da Renzo Piccinini, presidente del Centro Studi “In Novitate”. Alla cerimonia era presente anche il sindaco Lorenzo Robbiano.

Francavilla e le “dolci” bustine tricolori

FRANCAVILLA BISIO - Sabato scorso, 22 ottobre, a Francavilla Bisio, presso i locali della SOMS, si è svolta un’iniziativa originale collegata al 150° dell’Unità d’Italia. Sono state presentate le bustine di zucchero fatte appositamente realizzare dall’amministrazione comunale di Francavilla, che ripro-

Giorno dopo giorno le campane Sabbadini ci accompagnano nel nuovo millennio Telai di sostegno campane Automazione campane Orologi da torre Referenze in tutta la Diocesi Consulenze e preventivi gratuiti

Direttore Coordinatore e si occupa di tutela, ricerca, valorizzazione di reperti e di complessi archeologici nelle province di Alessandria e Asti. La sua attività consiste principalmente nella collaborazione e direzione di cantieri di scavo archeologico, di restauro, catalogazione di reperti e nell’elaborazione di progetti espositivi per musei, le mostre tematiche organizzate a Brignano Frascata, Casale Monferrato e Alessandria e Tortona. La professoressa Venturino ha all’attivo una produzione scientifica molto vasta, segue tesi di laurea in Archeologia preistorica su reperti e siti piemontesi presso le Università degli Studi di Torino, Mila-

ducono immagini di cinque monumenti significativi per l’identità nazionale: l’obelisco di Milano, la Torre di San Martino della Battaglia, il monumento di Genova Quarto, quello al Bersagliere di Porta Pia e l’Altare della Patria a Roma. Questi monumenti sono stati riprodotti in “chiave tricolore” dagli allievi della scuola primaria di Francavilla, sotto la guida delle loro insegnanti. Sabato scorso erano presenti il sindaco, Mario Mazzarello, il vicesindaco Rosa Mazzarello e l’assessore Enzo Semino. Il pomeriggio è stato chiuso da un concerto musicale tenuto da un gruppo di fisarmonicisti e fisarmoniciste provenienti dalla Svizzera Tedesca, tappa del “Festival internazionale della Fisarmonica in Oltrepò, Piemonte e Liguria Gino Bogliolo”. La serie di bustine da collezione si può richiedere, fino ad esaurimento, al Comune di Francavilla.

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Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Farmaci generici e farmaci “griffati” Caro direttore. vorrei condividere con i lettori un fatto accadutomi pochi giorni fa nei pressi di un mercato cittadino di Torino. Parlando con una signora, purtroppo malata di cancro, sono venuto a scoprire che il suo medico curante le sconsiglia il farmaco generico, mentre la farmacia, giustamente, lo ha sempre suggerito come soluzione perfettamente equivalente al prodotto di marca. Per motivi comprensibili di privacy la signora non ha rivelato il nome del suo medico ed è andata via prima che io potessi concludere il mio ragionamento. Prendendo spunto da questo episodio, vorrei ribadire in modo chiaro, ancora una volta, che tanto per i cittadini pazienti quanto per il sistema sanitario regionale il farmaco generico rappresenta un’opportunità da utilizzare in via preferenziale e non un ripiego a basso costo. I principi attivi e quindi l’efficacia nella cura dei 'generici' sono infatti esattamente equivalenti a quella del medicinale “griffato”. Comunque, per tutte le delucidazioni del caso, questa cittadina e altri che ne avessero bisogno possono far riferimento all’assessorato alla Sanità della Regione, che stato informato dell’episodio. Roberto Cota, Presidente della Regione Piemonte

Basta tagli nei servizi ferroviari Egr. Direttore, è sempre più preoccupante la scelta di Trenitalia di ridimensionare con interventi continui l’offerta dei servizi ferroviari sul territorio, a cominciare dagli Intercity Torino-Genova e dai collegamenti regionali, rispetto ai quali la Giunta regionale è apparsa succube dei tagli di risorse imposti dalla manovra del Governo Berlusconi. Ora si aggiunge anche la decisione di sopprimere i vagoni letto sui treni notturni che, oltre a penalizzare fortemente l’utenza interessata dai collegamenti fra il Nord e il Sud dell’Italia, avrà ripercussioni negative sui lavoratori del comparto che denunciano il rischio di licenziamento per oltre 800 persone (di cui 63 solo in Piemonte) addette ai servizi di manutenzione, accompagnamento e pulizie. Ho chiesto in aula alla Camera un immediato intervento del Governo e l’audizione di Trenitalia e delle organizzazioni sindacali nelle commissioni competenti. Bisogna che si chiarisca se Trenitalia stia rispettando gli obblighi di servizio pubblico per i collegamenti a media e lunga percorrenza sul territorio nazionale derivanti dal contratto in essere con oneri a carico dello Stato e come vengano garantite le clausole sociali nei confronti dei lavoratori con i nuovi appalti che riguardano anche il lotto internazionale Venezia-ParigiVenezia, gestito da Trenitalia in joint venture con la società francese Veolia, fra l’altro tagliando fuori Torino. E’ ora di smetterla di prendere in giro pendolari, passeggeri e lavoratori del servizio ferroviario: non si possono risanare i bilanci solo sulle loro spalle. On. Mario Lovelli Commissione Trasporti e Deputato PD Piemonte

A cena da “Colombi” Egregio Direttore, quando si dice che in Oltrepò non ci sono occasioni d’incontro... non è così! Le volevo segnalare la bella iniziativa del Ristorante “Colombi” in Valle Versa. Venerdì scorso sono stato ad una delle sue “cene del venerdì”, interamente a base di pesce, e mi sono trovato davvero bene. A parte gli ottimi piatti, cucinati con attenzione agli ingredienti e ai particolari, la serata è stata per me e per i miei amici anche un’occasione di crescita dal punto di vista della nostra “cultura culinaria”. Abbiamo apprezzato il servizio, la presentazione e gli ottimi abbinamenti del cibo ai pregiati vini della Cantina Monsupello. Consiglio ai suoi lettori di informarsi sulle cene future del ristorante (zucca, bolliti, selvaggina, tartufo...) e di non perdere l’occasione per parteciparvi. p.c.c. - Voghera Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Giampaolo Pansa

A. Grün J. Zeitz

Edoardo Scognamiglio

Poco o niente

Dio, i soldi e la coscienza

Francesco e il Sultano

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Giampolo Pansa è tornato nelle librerie con il nuovo libro “Poco o niente. Eravamo poveri, torneremo poveri” in cui racconta l’Italia e una paura che si credeva dimenticata: la povertà. L’autore descrive i tempi che vanno dagli ultimi anni di fine Ottocento, ai primi del Novecento, alla prima guerra mondiale e all’avvento del fascismo, riferendosi a terre e linguaggi che gli sono cari. Le figure centrali sono la nonna Caterina, il papà Ernesto: “una famiglia che ha incontrato le medesime sofferenze di tante altre, assediata da un’infinità di nemici come la povertà, la fame, le malattie, le epidemie, la sfortuna”. Le sue sono storie di quello che siamo stati, e di ciò che saremo. Un monito per i nostri tempi e una riflessione sulla nuova povertà economica e di valori. Questo “romanzo-saggio-memoriale racconta” le vicende di una famiglia qualsiasi a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, che in realtà si chiama Pansa e “suscita nello scrivente un sentimento di pietas intenso, coinvolgente, capace di restituire vita alle generazioni passate”.

Il successo e la responsabilità, l’economia e il benessere, la cultura e i valori, la produzione e la sostenibilità ambientale... Su ciascuono di questi temi si confrontano a due voci, esprimendo ciascuno la propria opinione ed esperienza, i due autori Anselm Grün, monaco benedettino, economo della sua grande comunità monastica, autore di opere di spiritualità e di counseling e Jochen Zeitz, personaggio cosmopolita, top manager del famoso marchio Puma, amministratore delegato della nota azienda di articoli sportivi. Entrambi hanno imparato a guardare la propria realtà da un punto di vista più ampio e meno soggettivo, credono in un mondo migliore e si impegnano per rendere concreto il loro ideale. Pagine stimolanti e coinvolgenti per chi, a diverso titolo, cerca indicazioni per trovare un senso ulteriore al proprio lavoro e al proprio essere nel mondo e all’impegno di esserci in modo pieno. “Entrambi siamo a favore della tutela dell’ambiente, di una società migliore, e ci diamo da fare non solo tra le mura dell’azienda ma anche fuori”.

Salute oggi Tutte le nuove tecniche del fitness praticate nelle palestre di oggi, riassumono quasi sempre le vecchie metodiche di allenamento dell’aerobica, reinterpretandola e aggiornandola con fantasia. Ma come detto, alle consuete metodiche tradizionalmente praticate, se ne sono aggiunte di nuove, principalmente importate dagli Stati Uniti, che spopolano nei centri fitness e nelle palestre dell’intero continente europeo. Vediamo le principali. Spinning: è una cyclette a ritmo variabile, in grado di riprodurre differenti tipi di percorsi ciclistici, e quindi di sforzo, accompagnati dalla musica. Serve a irrobustire i muscoli delle gambe e dei glutei. Fitball: era una tecnica utilizzata all’inizio nei reparti di riabilitazione degli ospedali. Si tratta di una serie di esercizi da praticare seduti

Attraverso una rilettura del capitolo XII della Regola di S. Francesco l’autore offre un’indagine storico e critica sul complesso rapporto tra Francesco e l’islam, nel contesto della fraternità in missione. Infine, l’autore si sofferma sulle ricadute della proposta francescana per l’oggi della nostra storia, lasciandosi stimolare dalla profezia dello “Spirito di Assisi” per il dialogo tra le religioni, in particolare con l’islam, e tra le culture e l’impegno per la pace. Alla luce dell’esperienza di Francesco nel dialogo con il sultano d’Egitto, si scopre come le diversità non sono di ostacolo all’affermazione della nostra identità e che le stesse alterità sono una risorsa per l’annuncio del Vangelo e la testimonianza di fede. Edoardo Scognamiglio, frate minore conventuale della Provincia religiosa di Napoli e Basilicata, è docente di teologia dogmatica presso la Facoltà teologica dell’Italia Meridionale di Napoli e di dialogo interreligioso e Islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Filosofo e teologo, è autore di molti saggi critici a carattere teologico, culturale e spirituale.

a cura di Laura Notti

Tutte le novità in palestra

su una grande palla di gomma gonfiata, e serve a combattere le tensioni della colonna vertebrale. Aeroboxe: è una disciplina che mescola la tecnica del pugilato, in quanto, con guantoni indossati, si tirano pugni ad un sacco imbottito, con quella dell’aerobica, in quanto ci si muove sempre a ritmo di musica. GAG: è acronimo di gambeaddome- glutei; è una tecnica che comprende semplici esercizi, in piedi e a terra, accompagnati da musica, mirati a quelle fasce muscolari, capaci di tonificarli e rinforzarli. Pump: è una tecnica basata sul sollevamento di un bilanciere con pesi medio-bassi che non servono ad aumentare massa e forza muscolare, bensì armonizzare il tono di tutti i muscoli del corpo. Step: in inglese significa gradino, e consiste nel salire

e scendere un attrezzo della palestra, un gradino appunto, che ci si mette davanti, con lo scopo di irrobustire le fasce muscolari delle gambe (quadricipiti della coscia), coordinando i movimenti con quelli delle braccia. Ultra addominal: comprende esercizi di tonificazione addominale associati ad altri di allungamento delle fasce addominali; questi esercizi consentono anche di correggere posture errate della colonna vertebrale, particolarmente del tratto lombare. Stretching: questa è la tecnica di stiramento controllato dei muscoli, con lo scopo di aumentarne la flessibilità ed elasticità (l’allungamento deve essere mantenuto per almeno 10 secondi). Lo stretching è utilissimo e necessario prima e dopo allenamenti di qualsiasi genere. Tutti questi generi di allenamento, soprattutto quelli eseguiti in piedi, consumano energia e ossigeno, favoren-

do il ricambio idrico del corpo e mantenendo peso ponderale e pressione arteriosa sotto controllo, ed alcuni di loro come ad esempio lo step, sono un lavoro particolarmente intenso per l’apparato cardiovascolare, con tutti i benefici che ne conseguono. E tutti e comunque portano a risultati evidenti sul fisico ma anche sul morale, visto che frequentare una palestra, che è un luogo di socializzazione, è un bene anche per la mente e l’umore. Fatta la nostra scelta, che non è necessariamente rivolta verso questi tipi di tecniche descritte, ma che può essere indirizzata verso attività meno intensive, più divertenti e comunque altrettanto valide, come può essere un corso di ballo, di yoga o di Pilates, l’importante è la gradualità e la costanza perché, come ho detto, i risultati bisogna guadagnarseli e mantenerli.


Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

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CURIOSITÀ a cura di Daniela Catalano a cura di Matteo Coggiola

I mille ricordi: la mostra su Garibaldi e le Soms Tra romanzo gotico e formazione Nell’ambito dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia la Provincia di Alessandria promuove e ospita fino al 13 novembre la mostra “I Mille ricordi. Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso”, realizzata e curata dalla Fondazione per le Società di Mutuo Soccorso (ente creato dalla Regione per la valorizzazione del patrimonio mutualistico) con il contributo della Regione Piemonte, e allestita presso la Galleria Provinciale Carlo Carrà di Palazzo Guasco. Si tratta di una mostra che, attraverso una serie di pannelli riproducenti documenti storici – lettere, ritratti firmati dall’Eroe dei Due Mondi, e poi diplomi, attestati, medaglie, bandiere – mette in rilievo lo stretto rapporto esistito tra Garibaldi e le Società di Mutuo Soccorso. Fin dalla nascita delle prime Società di Mutuo Soccorso, a metà Ottocento, Garibaldi ne incoraggiò l’attività, convinto che la futura grandezza d’Italia stesse soprattutto nelle classi lavoratrici. “I contadini e gli operai - scriveva - sono il braccio destro della nazione”. Figlio del popolo quale egli era, favorì la costituzione di nuove Società, le assistette con consigli ed opere, con l’obiettivo dell’educazione e dell’elevazione intellettuale degli operai. Le Società lo ricambiarono con riconoscenza ed affetto. Alcune decisero di intitolarsi a lui, altre lo nominarono Presidente Onorario, molte appesero nella sede sociale un quadro con la sua immagine. Onori degni della più alta carica gli venivano riservati non soltanto in Italia ma anche all’estero: quando, ad esempio, nel 1864 venne invitato in Inghilterra, ad accoglierlo ed accompagnarlo, trovò una scorta d’onore di centomila operai e di molte Società di Mutuo Soccorso. “Mi avete chiamato fratello - disse loro - desidero ricevere questo nome dagli operai di tutte le parti del mondo”. Infine dopo tanti incontri, messaggi, onori, arriva la morte: il 2 giugno 1882, giorno di lutto grande anche per le Società di Mutuo Soccorso. Ai pannelli espositivi che mostrano Garibaldi partecipe della vita dei sodalizi subentrano quelli del ricordo. Ancora a molti anni dalla sua morte, infatti, le Società di Mutuo Soccorso ne onorarono la memoria con cerimonie di commemorazione e posa di lapidi, busti, monumenti. Le tracce garibaldine si ritrovano anche oltre confine, nelle Società di Mutuo Soccorso aperte dagli emigrati italiani all’estero, dove la figura dell’Eroe dei Due Mondi era famigliare perché per molti lavoratori costretti a stare lontani dal loro paese, la sua immagine costituiva un legame ulteriore con la patria, contribuendo a mantenere vivo il rapporto con il passato.

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Testata che fruisce di contributi di cui all’art. 3 comma 3 della Legge 250 del 7/8/1990.

Jane Eyre è un’orfana affidata alle poco amorevoli cure di una zia crudele che rimetterà la sua educazione a un severo orfanotrofio. Dopo aver trascorso dieci anni di infanzia tormentata, desiderosa di cominciare una nuova vita, si reca a Thornfield House, una tenuta immersa nella campagna dello Yorkshire, dove viene assunta come istitutrice. Tra una lezione di aritmetica e una di musica scontra e incontra l’inquieto Edward Rochester, ricco signore della casa e presto del suo giovane cuore. Decisi a resistere al sentimento che li tormenta, fanno di tutto per non cedere alla tentazione di amarsi. Ma l’amore li vincerà e li condurrà all’altare, dove Jane scoprirà la vera natura

dell’instabilità di Rochester e il terribile segreto che egli nasconde. Incapace di gestire il suo dolore si allontanerà dall’amato, scegliendo per sé una vita di silenzio e rassegnazione, colorata da anni di

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Film da vedere

solitudine che porteranno consiglio al suo cuore e alla sua intransigenza. Charlotte Bronte ha scritto “Jane Eyre” nel 1847, soggetto a cui il cinema si è rivolto molte volte, facendolo un classico del rapporto

cinema-letteratura. Si direbbe che ogni generazione voglia costruirsi e rendere visibile una propria Jane Eyre, adattandola al mutare di gusti, sensibilità, atteggiamenti. Al centro di questa“Jane Eyre”, attualmente nei cinema, resta il corpo essenziale della pagina scritta e delle immagini: il binomio amore-morte con le varianti del dolore, e poi privazioni, affetti negati, fughe, voglia di riscatto, una miscela di neoromanticismo ed infine il tema della libertà. Il regista californiano coglie il risultato di essere contemporaneo e quindi di dimostrare che una vicenda di oltre 150 anni fa ha qualcosa da dire anche oggi. Il film è da valutare come consigliabile, formativo e nell' insieme problematico.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Sabato 15 ottobre, nella chiesa parrocchiale di S. Pietro al Pistornile di Casteggio, don Luigi Guarnaschelli ha unito in matrimonio Monica Padroggi e Luca Colombo. La coppia ha poi festeggiato con parenti e amici nella splendida cornice della Certosa Cantù sempre a Casteggio.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Merluzzo in umido con salsa al pomodoro Arrivato a Genova, dopo quasi un secolo dalla scoperta dei banchi di pesca di Terranova da parte di Sebastiano Caboto, già nella metà del XVI secolo il merluzzo era largamente utilizzato in cucina sia in Liguria, che nell’entroterra. A dimostrarne l’antica diffusione nel Tortonese, insieme ad altri prodotti liguri del pescato, sono rimasti alcuni antichi calmieri dei prezzi, all’Archivio comunale Tortona. In città, già nel 1633, in quanto a varietà di pesce nelle botteghe dei pizzicagnoli troviamo ogni ben di Dio. Sui banchi accanto a merluzzo secco, merluzzo in ammollo, aringhe, acciughe, sardelle, anguille salare, anguille in carpione, zucche marine secche e saracche, facevano bella mostra persino il salmone, la bottarga e il caviale. Ingredienti per 6 porzioni 700 gr di merluzzo sotto sale ammollato 300 gr di cipolla bianca

4 cucchiai di olio extravergine d’oliva 4 cucchiai di passata di pomodoro sale q.b. Preparazione Sciacquate, strizzate il merluzzo e tagliatelo a tocchi. Asciugate le cipolle e tagliatele finemente. Mettetele con l’olio in padella, salate, incoperchiate e fate stufare a fuoco lento. Quando le cipolle sono divenute trasparenti, unite il merluzzo, incoperchiate e cuocete per una mezz’oretta, rigirando di tanto in tanto con la paletta, aggiungendo poca acqua fredda se asciuga troppo. Unite quattro cucchiai di passata di pomodoro cinque minuti prima di togliere il merluzzo dal fuoco e mescolate per amalgamare il tutto. Aggiustate di sale e servite con polenta fresca o con fette di polenta passate in forno. Si può abbinare come vino una Croatina dei Colli Tortonesi.


Giovedì 27 ottobre 2011 IL POPOLO

pag.

SPORT E TEMPO LIBERO

Serie D girone A / 9^ giornata

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Serie D girone B / 9^ giornata

A Cantù tre punti preziosi per la Novese Vittoria del Voghera CANTU’ S. PAOLO: 1 NOVESE: 3 (primo tempo 1-1) MARCATORI: Cardini (N) 37’, Bonacina (C) 40’, Cardini (N) 54’, Di Gen-naro (N) 92’. CANTU’ S. PAOLO: Passoni, Marte, Bello, Cipriano (dal 74’ Ouahdani), Aiello, Pepé Sciarria, Strametto (dall’83’ Serra), Panzetto, Bartolotta, Bonacina, Castiglioni (dal 67’ Azzoni). All: Lodini. NOVESE: Teti, Briata, Cesana, Orlandini, Taver-na, Camussi, Sacco, Rondinel-li, Cardini (dal 70’ Maz-zucco), Mossetti (dal 53’ Di Gennaro), Soragna (dal 93’ Bonanno). All: Viassi. ARBITRO: Accomando di Olbia.

CANTU’ - La Novese conquista tre punti importanti a Cantù grazie ad un meritato successo per 3-1. Al 19’ Soragna mette alto di testa dopo un lancio lungo di Camussi dalla difesa. Lo stesso Soragna manca il pallone al 32’ su un cross dalla destra di Cardini. Al 36’ Mossetti con un tiro dalla distanza sfiora il palo alla destra di Passoni. Dopo un minuto i bianco celesti passano in vantaggio. Cesana serve in profondità Soragna che di testa prolunga per Cardini, che anticipa Pepé Sciarria e mette alle

spalle di Passoni. La gioia della Novese dura però solo 3 minuti perché al 40’ i brianzoli pareggiano. Bonacina da una trentina di metri trova l’incrocio dei pali: Teti non può far nulla. Nella ripresa, dopo un avvio favorevole, gli ospiti si riportano in vantaggio ancora con Cardini, che al 54’ si gira e incrocia sul palo lontano battendo un immobile Passoni. Al 60’ Castiglioni scatta in profondità ma viene anticipato da Teti in uscita. Al 73’ Di Gennaro salta due uomini e fa partire un destro dal limite dell’area che co-

stringere il portiere alla deviazione in angolo. Un minuto dopo Soragna centra la traversa con un colpo di testa. All’82 i lombardi sfiorano il pari con Bonacina che di piatto al volo mette alto da pochi passi. In pieno recupero arriva poi il gol che chiude la sfida: Camussi lancia bene Di Gennaro che in area stoppa e calcia di precisione con il destro, trovando l’angolino lontano. Domenica prossima la Novese giocherà al Girardengo contro l’Aquanera. CLASSIFICA: Chieri 24; Derthona 22; Vallée d’Aoste 19; Trezzano 17; Acqui, Chiavari 16; Verbano, Novese, Borgosesia 14; Santhià 13; Lavagnese 12; Bo:gliasco 11; Caratese, Villalvernia 10; Pro Imperia 9; Albese 8; Asti 6; Aquanera 5; Lascaris 3; Cantù 2. f.s.

FIORENZUOLA: VOGHERA: (primo tempo 1-3)

2 4

MARCATORI: pt 5’ Colombo, 7’ Farina, 21’ Piccolo, 22’ Farina; st 36’ Versace, 42’ Cozzi. FIORENZUOLA: Anelli; Mancini, De Angeli, Con-tini (5’ st Biolchi), Dell’Orco; Cerati, Nicola Bovi, Simone Lucci (1’ st Cozzi), Mattia Bovi (26’ st Andrea Lucci); Ingribelli, Piccolo. (Raffetti, Barba, Guerini, Russolillo). All. Settimio Lucci. VOGHERA: Forti; Mauri, Priolo, Colicchio, Aldano (11’ st Molnar); Coccu (30’ st Versace), D’Amico, Conti, Troiano; Colombo, Farina (17’ st Capuano). (Maggioni, Paloschi, Curcio, Speziale). All. Giacomotti (nella foto).

Serie D girone A / 9^ giornata

ARBITRO: Sassoli di Arezzo.

Il Derthona batte l’Acqui e torna a brillare

FIORENZUOLA D’ARDA - Eccellente prestazione del Voghera, che si impone con autorità sul campo del Fiorenzuola. Partenza a razzo dei rosso neri, che dopo sette minuti sono già in vantaggio 2-0. Al 5’ Farina serve Martin Colombo che controlla di petto e segna di destro. Non passano neanche 120 secondi e la Voghe raddoppia. Coccu ruba la palla a Dell’Orco, si invola sulla fascia destra e mette in mezzo per Farina, che di prima intenzione infila a mezz’altezza

DERTHONA: ACQUI:

3 0

RETI: Coletto (9’ P.T.); Marrazzo (39’ P.T.); Serra (23’ S.T.) DERTHONA (4-4-2): Trivellato; De Martino; Mazzoleni; Montingelli; (43’ S.T. Gatto); Coletto; Di Leo (38’ S.T. Balsamo); Serra; Pellegrini; Zirilli; Sahe (41’ S.T. Jauch Rodriguez). A disposizione: Bodrito; Franchi; Aquilante; Castagna. Allenatore: Rampulla ACQUI (4-3-3): Gallo; Ungaro; Canino (41’ S.T. Rusca); Bianchi; Silvestri; Ferrando; Ambrosoli (17’ S.T. Ferraro); Genocchio; Mosto (30’ S.T. Vazzana); Perelli; Monteleone. A disposizione: Bertagna; Manzo; Ferretti; Bussi. Allenatore: Lovisolo.

ARBITRO: Vesprini di Macerata (Margini di Reggio Emilia; Muto di Torre Annunziata). TORTONA - Davanti a più di 1000 spettatori ed alle telecamere della RAI, il Derthona dimentica in fretta il passo falso di Santa Margherita, battendo con merito l’Acqui in un derby acceso. Gli uomini di Rampulla si dimostrano superiori sia come collettivo che come individualità: i giovani termali, privi di diverse pedine importanti faticano a contenere i Leoncelli. La squadra tortonese parte bene e sblocca la gara al 9’ grazie a Coletto, bravo a tramutare in rete una corta respinta di Gallo su una conclusione di Marrazzo. L’Acqui al 16’ ha la palla buona per pareggiare ma Monteleone, dopo aver approfittato di un errore del

Michelangelo Rampulla

giovane terzino Mazzoleni , calcia fuori dopo aver superato anche il portiere Trivellato. I bianconeri continuano a premere ed al 39’ Marrazzo centra il raddoppio sfruttando alla perfezione un passaggio di Luca Pellegrini che lo pesca in area. Nella ripresa gli uomini di Stefano Lovisolo provano a reagire ma i padroni di casa si difendono con ordine chiudendo la gara al 23’ del

secondo tempo con una splendida sforbiciata di Dario Serra che chiude la gara sul 3 a 0 finale tra il tripudio dei tanti supporters accorsi sulle gradinate del “Fausto Coppi”. Domenica prossima i Leoncelli, sempre secondi in classifica alle spalle del Chieri, dovranno dare seguito alla bella prova offerta nel derby sul difficile campo della Caratese, in Lombardia. Negli spogliatoi mister Rampulla è soddisfatto: “Questa vittoria può essere considerata come un bel passo in avanti per la nostra compagine. Dopo la sconfitta di domenica scorsa ho rivisto la squadra tornare a giocare come sa, mettendo in difficoltà il nostro avversario in una giornata dalla cornice di pubblico suggestiva”. Domenico Cremonte

Eccellenza girone C / 8^ giornata

Panigada nel finale è decisivo per l’Oltrepo OLTREPO CHIARI: (primo tempo 0-0)

1 0

MARCATORE: 43’ st Panigada (O). OLTREPO: Chianello, Capriulo, Marabelli, Cigagna (28’ st Piazza), Carrucciu, Fiammenghi, Bejenaru (28’ st Scandale), Moltini (36’ st Palmas), Panigada, Casorati, Abbiati. A disp.: Mantovani, Kaya, Kokay, Sblendido. All. Chierico. CHIARI: Girelli, Gaverini, Sangaletti (33’ st Redolfi), Patuzzo, Pedroni, Mutti, Nignes, Malpetti (26’ st Consoli), Vigani, Tagliani (36’ st Secchi), Osio. A disp.: Spinelli, Gipponi, Grit-

tani, Garosio. All. Oldoni. ARBITRO: Dal Pan di Belluno. STRADELLA - L’Oltrepo centra la quarta vittoria casalinga consecutiva e superando di misura anche il Chiari si mantiene nelle zone nobili della classifica, in attesa di far visita alla capolista Sant’Angelo nel turno infrasettimanale (ieri sera per chi legge il giornale). Decide un gol di Panigada, imbeccato dal rientrante Piazza, quando ormai stava scadendo il tempo e le speranze si affievolivano. Nel primo tempo i rosso blu partono bene. Tengono subito alto il ritmo, aggrediscono l’avversario e cercano di entrare più volte

in area, rendendosi pericolosi dalle parti di un attento Girelli. Fioccano le occasioni e le conclusioni. Su una deviazione dell’estremo difensore bresciano, l’Oltrepo (con Moltini) coglie anche una traversa. Poi, con il trascorrere dei minuti, diventa invece più lenta e macchinosa la manovra dei padroni di casa e il Chiari avanza il proprio raggio di azione, pur non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso, se non in un paio di circostanze. Nella ripresa l’Oltrepo attacca a testa bassa ma non riesce a trovare il guizzo vincente. I cambi in sequenza operati da mister Chierico, e in particolare il rientro in campo del regista Piazza, ri-

danno più ordine e geometrie agli attacchi dei rosso blu che trovano i tre punti quasi allo scadere (43’) con Panigada, che si inventa un gran gol, mettendo a terra la sfera in area e cogliendo di destro l’angolo più lontano, dove Girelli non può arrivare. CLASSIFICA: Sant’Angelo 20; Aurora Travagliato 19; S.B.C. Oltrepo 17; Rigamonti Nuvolera 15; Nuova Verolese 13; Chiari, Sarnico, Pro Desenzano 12; Palazzolo 11; Orsa Corte Franca, Vallecamonica 10; Ciliverghe Mazzano, Castellucchio 9; Dellese 8; Sancolombano, Crema 6; Villanterio 4; Codogno 3. Franco Scabrosetti

alla destra di Anelli. Il Fiorenzuola, reduce da tre sconfitte consecutive, prova a scuotersi al 21’. Cerati dalla destra scodella un buon pallone per la testa di Piccolo, che, lasciato solo dalla difesa oltrepadana, beffa Forti con una precisa traiettoria. La risposta del Voghera non si fa attendere. Farina entra in area, evita Anelli in uscita, si allarga sulla sinistra e da posizione molto defilata trova la rete con un precisissimo diagonale, che manda in estasi i tifosi rosso neri al seguito. Il secondo tempo fila via senza particolari emozioni: il Voghera difende senza problemi il vantaggio. Nel finale c’è ancora spazio per le reti del neo entrato Versace e di Cozzi, che rende meno pesante la sconfitta del Fiorenzuola. CLASSIFICA: Sterilgarda Castiglione 24; Caronnese 19; Rudianese, Voghera 18; Mapello Bonate, Alza-no Cene 15; Olginatese, Castellana 14; Pizzighettone, Darfo Boario 12; Gozzano 11; Seregno, Fidenza, Atletico Pro Piacenza 10; Pontisola, Aurora Seriate 9; Colognese 8; Carpenedolo, Gallaratese 6; Fiorenzuola 5. f.s.

Quinta giornata del CSI Amatori a 11. Girone A: Tennis-Ghiaie 4-0; CupTempo Prezioso 2-2; PadusEni Sann 1-0; Pantera RosaRozzano 1-0; San PietroCava Manara 2-6; San Colombano-Carpignanese 1-1; Real Casei-Pievese 1-1. Girone B: Lungavilla-Penarol sospesa; NegruzzoCasanova 0-1; GerenzagoTravacò 2-1; Vellezzo Bellini-Godiasco 0-2; LonateseSan Rocco 0-0; Recor-Moggi 0-2; Atl. CeranovaFilighera 0-1. Amatori a 7. Girone A: Miradolese-San Maurense

2-4; Service Europe-S. Alessandro 2-7; Linarolo-S. Luigi A 0-1; Vol Roncaro-S. Luigi B 2-6; Orat. S. Alessandro-Lungavilla 8-2; Rip. San Martino. Girone B: Besate-Trivolzio B 5-7; Pasturago-Rainbow 2-2; Moncucchese A-Trovo 7-3; CascineMoncucchese B 6-3; Casorate-Parasacco 0-3; rip. Trivolzio A. Girone C: Zavaverde-Maffi 6-4; InvernoBroni 3-0; Sbocco RossoBarbianello 0-7; S. Giuseppe-Romagnese 5-2; S. Zenone-Zerbo 1-2; Ol. TorreArnaboldi 3-2.

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