il popolo 2 giugno 2011

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Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

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TORTONESE

Intitolata una via all’ex sindaco Giuseppe Bonavoglia

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OLTREPO’

La Scuola Boccardo ha vinto la Coppa del Rotary Club

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In pieno svolgimento le manifestazioni cittadine

Sensia: Voghera in festa MONS. CROCIATA CATTOLICI IN POLITICA “La presenza dei cattolici nei vari partiti è una scommessa e una chance affinché la politica prenda la piega di un concorso costruttivo e non lacerante, alla ricerca del bene comune e non solo di quello di una parte”. Lo ha detto mons. Mariano Crociata, segretario generale della Cei, nell’intervento tenuto il 30 maggio alla Camera dei Deputati, in occasione del convegno “Cattolici e cattolici a confronto”. Soffermandosi sulla necessità di avviare “una riflessione sul confronto da politici cattolici militanti in diversi schieramenti”, mons. Crociata ha affermato che “la sfida più grande è non farsi fagocitare dalle logiche conflittuali interpartitiche, ma far agire la logica del confronto costruttivo”. “L’interesse di parte – ha ammonito il segretario generale della Cei – non può oscurare la visione e la ricerca del bene generale: di questo i cattolici in politica devono sentire la primigenia e irriducibile responsabilità, come testimonianza di fede e di una appartenenza ancora più originaria e discriminante”. In questa prospettiva, “le diverse rappresentazioni del bene generale e la ricerca di tutti per un qualche interesse di parte devono trovare una forma di composizione che non cancelli le differenze, ma evolva verso la visione di un bene più grande in cui sia possibile riconoscere l’apporto di ciascuno senza penalizzare il bene di tutti”. CONTINUA A PAG. 4

VIA CAVOUR, 28 27049 STRADELLA (PV) TEL. 0385/246632

Migliora la viabilità della Comunità Montana

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Primo Piano Inizia il viaggio nei nostri oratori PAGINA 2

Tortona Tutti i vincitori di “Voci per la poesia” PAGINA 12

Broni La città ricorda Massimo Ghio PAGINA 13

VOGHERA - E’ stata inaugurata ieri, mercoledì 1° giugno, alla presenza di molte autorità, la 629^ edizione della Sensia. L’attesa manifestazione si tiene presso l’ex Caserma della Cavalleria fino a domenica 5 giugno. Dopo dieci anni di allestimento esterno, l’imponente macchina organizzativa è tornata in mano al Comune, che ha introdotto diversi elementi di novità, mantenendo però salde quelle radici che legano la Sensia alla sua tradizione. Previsti spettacoli, stand espositivi e le tradizionali bancarelle (nella foto) nelle vie del centro.

ATTUALITA’ / PAG. 6

Castelletto d’Orba I vini e i sapori dell’Alto Monferrato PAGINA 18

VOGHERA / PAG. 7

Daniele Bosone presidente PAVIA - Due settimane fa l’avevamo detto: i voti presi da Vittorio Poma al primo turno delle consultazioni provinciali (ovvero il 9,4%) sarebbero stati determinanti per i due candidati che si presentavano al ballottaggio del 29 e 30 maggio. E così è stato. Ha vinto il Centro Sinistra (che riconquista Piazza Italia dopo diciotto anni) e il senatore Daniele Bosone è il nuovo presidente della Provincia di Pavia. Ha ottenuto il 51,2% dei consensi.

Giornata della Polizia Penitenziaria VOGHERA - Giovedì 26 maggio è stata una giornata storica per la città. Piazza Duomo ha ospitato la festa regionale della Polizia Penitenziaria in occasione del 194° anniversario della sua fondazione. Hanno partecipato le rappresentanze di tutti i reparti presenti in Regione Lombardia.


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PRIMO PIANO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

“LAVORI IN CORSO” NEGLI ORATORI DELLA DIOCESI ZIO SPA ORI AT OR Iniziamo con questo numero un viaggio alla scoperta degli oratori della nostra diocesi, dei giovani che in essi trovano un punto di riferimento e delle proposte che li coinvolgono. Questo spazio vuole essere un luogo di incontro per le idee e per le iniziative che circolano nei nostri oratori, spesso distanti fra loro, e non solo geograficamente. L’intenzione nasce spontanea, in un periodo nel quale tanto si parla di “emergenza educativa”. Come primo luogo da raccontare abbiamo scelto la città di Tortona, e la sua Casa del Giovane.

CASA DEL GIOVANE a Tortona l’incontro e l’accoglienza

pagina a cura di PIERLUIGI FELTRI

La Casa del Giovane di Tortona è un “luogo di trincea”. Ogni giorno gli educatori e il responsabile della struttura, don Francesco Larocca, incontrano e ascoltano decine di ragazzi. “Vengono tutti chiamati per nome, e questo per loro è importante”, ci racconta uno dei volontari. Molti provengono dall’estero, in particolare dall’Europa orientale, e quasi tutti si sono integrati perfettamente alla comunità preesistente. Questo anche grazie alle regole, poche e chiare, che vigono all’interno della struttura. Partecipare alle attività richiede infatti l’adozione di quattro principi, incentrati sul rispetto: degli orari, degli adulti, dell’ambiente e del senso religioso. Il gruppo li ha fatti propri, e alcuni ragazzi, crescendo, hanno maturato una consapevolezza tale da conquistare la fiducia dei responsabili. Così, talvolta, sono i membri maggiorenni del gruppo ad aprire le porte e a vigilare sul rispetto delle regole, e senza che si verifichino

problemi di alcun tipo. Entrando dal cancello si ha subito l’impressione di un luogo pulito, curato, piacevole. Una delle pareti che confina con il cortile di accesso è occupata da una gigantografia di Chiara Luce Badano, che accompagna con un sorriso i giochi pomeridiani dei giovani, e ricorda loro un ideale del quale fare tesoro. Mentre la maggior parte insegue un pallone nel campetto di calcio, altri passeggiano per il cortile e per il giardinetto. Qualcuno, affaticato dai giochi e dal caldo, si avvicina al bar in cerca di una bevanda dissetante, e coglie l’occasione per scambiare due parole con gli adulti. Gli spazi interni a disposizione sono vasti. Al piano terreno il bar e la sala giochi, ai superiori una sala polivalente, la cucina e le aule destinate alla catechesi e all’animazione. Don Francesco punta molto l’accento sull’indirizzo che si è voluto dare alla Casa del Giovane. “La nostra attività principale è l’accoglienza dei giovani di ogni

cultura ed estrazione sociale, senza alcuna differenza. Noi non chiediamo niente a questi ragazzi, se non di adeguarsi alle nostre regole, che è il minimo indispensabile che possano fare. Tutto il resto viene da sé. Alcuni, con gli anni, si perdono, altri rimangono. E la Casa del Giovane è sempre qui ad aspettarli e a maturare insieme a loro”. In questa accoglienza il personale volontario, che si occupa fra le altre cose della pulizia e della gestione del servizio bar, è affiancato ogni giorno da due educatori del C.I.S.A., il Consorzio Intercomunale Socio-Assistenziale del Tortonese. Oltre al servizio di accoglienza ci sono anche attività più strutturate. “Ci rivolgiamo soprattutto ai ragazzi delle scuole elementari e superiori, ma il nostro obiettivo è coinvolgere sempre di più anche l’età di mezzo, i giovani che frequentano le scuole medie”, ci dice Isabella, una delle volontarie. “L’età è quella dei cambiamenti, della ri-

bellione; è importante per loro poter contare su un luogo e su delle persone a disposizione”. Il giovedì si ritrovano i ragazzi delle scuole medie a provare un musical, che andrà in scena domenica 5 giugno al centro Mater Dei. Lo spettacolo, “Magari mi metto a dieta”, affronta con simpatia le contraddizioni del mondo adolescenziale, e fa riflettere sul rapporto con il “diverso”, ma anche sull’accettazione del proprio corpo. Tema quanto mai attuale, dato che i modelli di bellezza proposti dai mass media spesso purtroppo hanno effetti devastanti sulla mentalità ancora in formazione dei giovanissimi. Il sabato inizia con gli incontri di catechesi, e prosegue con un’ora di animazione, occupata da giochi di gruppo e laboratori manuali. “L’animazione post-catechesi è iniziata circa tre anni fa”, spiega Suor Laura, salesiana, che si occupa di questa proposta. “Di solito i bambini passano l’ora con

giochi di gruppo o con semplici lavoretti artistici. A volte, invece, prepariamo insieme la merenda, che termina ogni incontro. Fondamentale per la buona riuscita di questa proposta è l’affiatamento nel gruppo degli animatori. Si tratta di un gruppo di cinque o sei giovani che non esitano a mettersi al servizio della propria comunità con assiduità e costanza”. Gli stessi bambini e ragazzi che partecipano a questi incontri animano con canti e letture la messa domenicale delle 10.30. Andrea, animatore e musicista durante le funzioni, racconta: “Dopo la celebrazione, ogni domenica, dedichiamo un’ora alle prove del coro. I bambini partecipano molto volentieri a questa attività, e in prossimità del Natale, ormai da alcuni anni, organizziamo un concerto dove hanno modo di esibirsi davanti ad amici e parenti”. La domenica sera, ogni quindici giorni, hanno invece luogo degli incontri di formazione cristiana dedi-

cati ai ragazzi delle scuole superiori. Il tema pensato per l’anno che sta per terminare affronta la “vita come vocazione”. L’obiettivo è spingere i partecipanti al confronto reciproco, e a chiedersi quale senso imprimere alle loro giovani vite. A volte la sensibilità dei ragazzi viene colpita in modo particolare, e sono loro stessi a suggerire i temi degli incontri. Per l’estate ormai prossima a questi giovani verrà proposto di fare alcune esperienze di fede e di servizio, come il pellegrinaggio a Lourdes, le attività di animazione a Brusson, o la partecipazione alla GMG di Madrid ad agosto. Con l’arrivo dei primi caldi si è pensato anche ad altre iniziative. A metà maggio è iniziato l’ormai tradizionale torneo di calcetto che coinvolge anche gli oratori del Tortonese. Si tiene nello spazio di circa venti giorni, e coinvolge una decina di squadre. La Casa del Giovane chiuderà soltanto nel mese di agosto.


Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Convegno Adulti di AC

l’interrogarsi, nel relazionarsi al territorio e nel riscoprire che laicità non è un’azione di supplenza; i fedeli laici, infatti, non sono né sostituti dei sacerdoti, né sacrestani, ma uomini e donne felici della loro quotidianità di affetti e professione, uomini e donne la cui indole secolare, più volte affermata dal Concilio Vaticano II, deve essere valorizzata perché questa è la stagione in cui va accelerata l’ora dei laici. Se guardiamo il contesto storico, infatti, possiamo scorgere tre diverse modalità ecclesiologiche dalla cultura della presenza a quella della mediazione ed a quella del paradosso. Analizzandole più nello specifico, la prima ostenta compatezza per dare visibilità alla Chiesa, ma è deficitaria sul piano relazionale: sicuramente è prevalsa questa modalità che ha portato a serrare le fila in una logica di contrapposizione che non giova a nessuno. La cultura della mediazione, invece, mette in primo piano l’esigenza di dialogo con il mondo, cogliendo i

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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Don Antonio Mastantuono: “Dal tempio alla piazza, passando per i portici”

VOGHERA - Un ritiro spirituale a Torricella Verzate, in Oltrepò, un pellegrinaggio mariano ad Arquata Scrivia ed un Convegno di Settore a Voghera: è il chiaro segnale dell’intento del Settore Adulti di AC di avvicinare sempre più le diverse realtà ecclesiali ed associative del territorio diocesano, volontà che, lo speriamo, dia i suoi frutti in ordine ad un laicato sempre più maturo e consapevole. Il Convegno a Voghera, dunque, si è svolto nella sera di mercoledì 24 maggio presso il teatro parrocchiale di San Rocco; era con noi don Antonio Mastantuono, presentato dal Vicepresidente Adulti Raffaele Bonaventura come Docente di Teologia pastorale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale ed Assistente nazionale dell’Azione Cattolica per il Movimento di Impegno Culturale. A don Antonio il Settore Adulti aveva chiesto un intervento sul tema dell’appena svolta XIV Assemblea Nazionale di AC dal titolo “Vivere la fede, amare la vita” che il relatore ha declinato così “Dal tempio alla piazza, passando per i portici”. Dopo il saluto del Vicario, Mons. Pier Giorgio Pruzzi e la breve introduzione del Presidente diocesano di AC, Piero Ponte, ecco la ricca relazione di don Mastantuono che si presenta come chi non vuole tanto fornire risposte, quanto suscitare domande, affinché il laicato adulto dell’AC diocesana lavori insieme nel-

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segni del Verbo presenti nella storia e facendo proprie le domande di senso che la cultura odierna non smette di porre, chiedendo di essere ascoltata. La mediazione, quindi, è la cultura dell’empatia con questo mondo che sappiamo amato da Dio e va bene, ma non va dimenticata la cultura del paradosso che richiama le modalità scritte in quel testo senza tempo che è la “Lettera a Diogneto”, in cui i laici sono descritti come una presenza aperta al mondo che, però, non segue la logica del mondo, ma si pone come una “spina nel fianco” del mondo soprattutto sui grandi temi della vita, dell’economia e della politica. Un laicato così, allora, non potrà accontentarsi della “religione civile dei salotti” o di qualche comparsata televisiva, ma è obbligato a rivalutare altri “luoghi” per vivere da discepoli dentro il mondo, evitando sia la tentazione della mondanizzazione, sia la tentazione dello spiritualismo intimista e disincarnato, sia la tentazione della ritualità religiosa di

praticanti non credenti. Partiamo, dunque, dal tempio, luogo della formazione alla spiritualità laicale autentica, luogo in cui si matura la relazione con la Persona di Gesù il Cristo attraverso la Parola ed i Sacramenti, luogo in cui si capisce che Dio abita la nostra storia e nella storia ci chiede di abitare da cristiani. Dal tempio, dunque, occorre uscire e percorrere ogni giorno la terra complessa del nostro oggi, passando per i portici, luogo dell’incontro, in cui “tutti si sentono a casa perché tutti sono fuori casa”, luogo in cui si può essere uomini “dell’ago e filo”, capaci di tessere relazioni, pellegrini del quotidiano, in dialogo con gli altri su temi reali e su emergenze concrete. E, dai portici, arrivare alla piazza, l’agorà di greca memoria, il luogo dell’impegno, poiché se è vero che i cristiani non possono autoesonerarsi dall’impegno di cittadinanza, questo vale tanto più nell’attuale stagione di storia italiana in cui è evidente di come la politica manchi di un’anima etica e, per questo, sia incapace di mettere in primo piano il valore della persona e l’impegno per il bene comune. Possono oggi i laici cristiani stare fuori dalla piazza? Certo che no e l’Azione Cattolica, chiude don Mastantuono, è un aiuto significativo per nutrire il cammino spirituale di un laicato che dal tempio arriva alla piazza passando per i portici. Patrizia Govi

NOTIZIE DIOCESANE Sabato 11 giugno a Voghera

Veglia di Pentecoste Sabato 11 giugno, alle ore 21, presso il Duomo di Voghera, ci sarà il tradizionale appuntamento della Veglia di Pentecoste, presieduta dal Vescovo Mons. Martino Canessa. Sono invitati i rappresentanti delle associazioni cattoliche e delle aggregazioni laicali e, in modo speciale, quei movimenti che nella loro spiritualità fanno riferimento allo Spirito Santo. La Veglia è una celebrazione liturgica di grande importanza perché chiude il tempo pasquale che fa rivivere morte e risurrezione del Signore.

Giovedì 16 giugno a Tortona

Preghiera per le vocazioni Giovedì 16 giugno, alle ore 21, nella cappella del Seminario di Tortona, si terrà l’ultimo incontro mensile di preghiera e adorazione per le vocazioni, guidato dal Vescovo Mons. Martino Canessa. Gli incontri riprenderanno dopo l’estate.

Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 6 giugno dalle 8,30 alle 10; martedì 7 dalle 8,30 alle 10,30 e sabato 11 dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovo@diocesitortona.it o attraverso il sito www.diocesitortona.it

“Beato chi canta” ha fatto centro

TORTONA - Il teatro Mater Dei di Tortona ha fatto da cornice, domenica 29 maggio, alla manifestazione musicale “Beato chi canta”, organizzata dal Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile e giunta ormai alla nona edizione. Il tema scelto per i canti in programma era la figura di Giovanni Paolo II, punto di riferimento e personaggio amatissimo dai giovani di tutto il mondo. Alcuni fra i cori partecipanti hanno presentato canti già “editi”, al-

tri, invece, composizioni scritte appositamente per l’occasione. La rassegna, presentata da Carlo Robotti, è stata introdotta dalle parole di don Francesco Larocca, responsabile della Pastorale Giovanile diocesana. Il sacerdote ha portato ai presenti il saluto del Vescovo, mons. Martino Canessa, felice che questo incontro “musicale” fra le comunità della diocesi prosegua di anno in anno con uno spirito di partecipazio-

ne sempre così forte. Ha poi invocato la presenza e la benedizione di papa Woijtyla, ricordando le parole pronunciate da Joseph Ratzinger durante le sue esequie: “Il nostro amato Papa sta adesso alla finestra della casa del Padre, ci vede e ci benedice”. Il compito di rompere il ghiaccio è spettato al coro giovanile del duomo di Tortona, con due canti inediti scritti da Luisanna Pastore. “L’esempio di un santo”

racconta l’eredità lasciata al mondo dall’esempio del Beato. “Alla divina misericordia” è invece la trasposizione musicale dell’invocazione con la quale Karol Woijtyla, il 17 agosto 2002, affidò il mondo intero a Gesù misericordioso. Ad esibirsi per secondo, il coro “Beato Giovanni Paolo II” di Canneto Pavese, che ha presentato “Io vedo la tua luce”, celebre canto liturgico di Pierangelo Sequeri, e “Jesus Christ you are my life”, scritto da Marco Frisina in occasione della XVII Giornata Mondiale della Gioventù, evento fortemente voluto e particolarmente caro all’indimenticato pontefice. Successivamente, è salito sul palco il coro del Sacro Cuore di Tortona. Hanno iniziato con lo spiritual “This little light of mine”, ovvero “Questa mia piccola luce (la farò risplendere)”, che fa riferimento alla luce che è in ognuno di noi. Il secondo pezzo era invece “Hopes of peace”, del gruppo Gen Rosso.

È poi venuta la volta del coro della parrocchia San Matteo di Tortona, con due inediti. Il primo, scritto da Pietro Ruffini, è un adattamento del discorso pronunciato da Giovanni Paolo II all’apertura del suo pontificato. Il significativo titolo è “Non abbiate paura”. Il secondo, invece, è un “Osanna/Santo” di Mauro Zampiero. Il coro “Giovanni Paolo II” di Broni si è esibito con un canto edito, “Vivere la vita”, e uno scritto da don Luca Zambianchi, “Sentinelle del mattino”, un esortazione ai giovani nel segno della testimonianza di Woijtyla. Si è poi presentato il coro della parrocchia Sacro Cuore di Casteggio, con “A te vorrei dire”, del gruppo Gen Rosso, un canto di grande speranza nell’amore di Dio. Ad esibirsi per ultimi sono stati alcuni giovani della diocesi che prenderanno parte alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù. Hanno presentato il brano

“Luce”, scritto dal gruppo Gen Rosso in ricordo della beata Chiara Badano, che è stata inserita fra i protettori speciali del meeting di Madrid. Questo canto era già stato “sigla” della G.M.G. diocesana, svoltasi a Tortona lo scorso 16 marzo. Dopo l’esecuzione, don Romeo Gardella ha consegnato ai rappresentanti dei cori un attestato di partecipazione. Don Francesco Larocca ha poi annunciato che i canti ascoltati durante la serata saranno presentati durante il gemellaggio che coinvolgerà i ragazzi della nostra diocesi e quelli spagnoli di San Sebastian, durante la settimana che precederà la Giornata Mondiale della Gioventù. La serata si è conclusa con il brano “Laudato Sii” del musical “Forza venite gente”, già cantato lo scorso anno dai ragazzi del gruppo diocesano, e ripresentato a grande richiesta. Un pezzo che si candida ormai a diventare la “sigla ufficiale” della manifestazione. p.f.


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VITA DELLA CHIESA

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Il Papa affida l’Italia alla Madonna

tiero da lui indicato, imitando lui che è “la forma dell’uomo, la sua verità più profonda, la linfa che feconda una storia altrimenti irrimediabilmente compromessa”. La preghiera dei vescovi con il Papa è invocazione a Dio, richiesta d’intercessione di Maria, è confessione di povertà e insufficienza delle risorse umane di fronte ai grandi e complessi problemi della storia contemporanea, ma è anche messaggio e ammonimento per amministratori, politici e cittadini. Un invito a prendere sul serio la dimensione politica della vita collettiva, a essere sensibili e capaci di rappresentare le istanze sociali, a ricostruire la storia in termini non faziosi, a concepire la laicità in modo rispettoso dei diritti dei fedeli e delle comunità religiose, a riconoscere l’importanza della presenza della Chiesa nella storia italiana di questi centocinquanta anni. In una parola ad affrontare la vita politica e sociale sulla base delle

categorie della fraternità e del bene comune. Benedetto XVI ha voluto ricordare a chiare lettere: “A ragione l’Italia celebrando i centocinquanta anni di unità politica può essere orgogliosa della presenza e dell’azione della Chiesa” e rivendica il diritto di rappresentare le istanze etiche e di difendere i valori e i diritti fondamentali dell’uomo che sono “previ rispetto a qualsiasi giurisdizione statale”, in quanto iscritti nella natura stessa della persona umana. La Chiesa così fa la sua politica, nel modo più alto e dignitoso, in ginocchio, con lo sguardo in alto, dando un segnale di umile forza, capace di trasformare il modo e lo stile di operare nella sfera pubblica, allontanandone la corruzione in tutte le sue molteplici forme, anche quella devastante degli speculatori finanziari, e le miserie e meschinità quotidiane. Esplicitamente, mettendosi dalla parte di chi si trova in difficoltà ed è per-

dente in questo momento, mentre nelle piazze si attivano manifestazioni di protesta, segno di un crescente disagio, Benedetto XVI fa un appello a favore dei disoccupati, dei precari, per costruire insieme una società più giusta, tutelare la vita umana e sostenere gli sforzi della famiglia perché possa dar vita e educare nuove generazioni, persone libere e responsabili, per una società rinnovata. In questo centocinquantesimo anniversario, superato ogni equivoco e dissapore, la Chiesa si trova bene in Italia e l’Italia non ha nulla da rimproverare alla Chiesa, anzi deve esserle grata per tutta l’opera di educazione, di promozione sociale che non ha mai cessato di svolgere. Ricostruendo la storia del cammino unitario non sarebbe inutile rimarcare il ruolo della preghiera e dell’invocazione, da quel “Gran Dio benedite l’Italia!” di Pio IX (1848), ai dogmi mariani dell’Ottocento e a quello ultimo di metà secolo scorso con la proclamazione di Maria Assunta in cielo. In tutto il territorio nazionale e nei suoi spazi anche più reconditi e riservati, nelle mille edicole di campagna e nelle immagini venerate nelle case, Maria, è una presenza rassicurante e benedetta e lo è anche negli snodi della nostra storia. In comunione con tutti i pastori il popolo non mancherà di perseverare nell’invocazione alla Madre di tutti gli italiani riconosciuta con Dante come segno di “speranza vivace”.

Franco Miano confermato presidente di AC ROMA - Franco Miano è stato confermato Presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana per il triennio 2011-14. La nomina è avvenuta lo scorso 25 maggio, durante il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha scelto all’interno della terna di nomi che il Consiglio nazionale dell’Azione Cattolica Italiana aveva indicato dopo la conclusione della XIV Assemblea nazionale dell’Associazione. Nell’apprendere la notizia della sua riconferma, il Presidente Franco Miano ha dichiarato: “Nell’esprimere la mia profonda gratitudine al Consiglio nazionale del’AC e ai nostri ve-

scovi, in primo luogo al presidente card. Angelo Bagnasco e ai membri del Consiglio episcopale permanente della Cei, per la confermata fiducia riposta nella mia persona, affidanLE NOSTRE SEDI:

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La preghiera del Rosario con i Vescovi in Santa Maria Maggiore

ROMA - L’assemblea dei vescovi italiani (Roma, 2327 maggio) si è conclusa con un gesto di umile e fiduciosa, persino accorata preghiera davanti all’icona di Maria, “Salus populi romani”, nella più antica basilica dedicata in Occidente alla Madre di Dio, Santa Maria Maggiore. I vescovi, radunati attorno a Benedetto XVI, hanno voluto “condividere un intenso momento di preghiera con il quale affidare alla protezione materna di Maria, ‘Mater unitatis’, l’intero popolo italiano, a centocinquanta anni dall’unità politica del Paese”. Così, in un breve e intenso messaggio, si è espresso il Papa che, in questa come in altre frequenti occasioni, ha espresso la sua attenta premura per “questa amata nazione”, di cui nell’assemblea appena conclusa si è parlato con toni preoccupati nell’intento di incoraggiare la ripresa di un cammino di sviluppo e di superamento delle difficoltà e del disorientamento in cui versa l’attuale stagione politica. “Affidare” a Maria con il ricorso ad una delle preghiere più popolari quale il Rosario non è un atto di rassegnata attribuzione ad altri delle responsabilità, non è un gesto magico: “La fede non è alienazione”, quanto una presa di coscienza, più profonda e lucida, della responsabilità delle persone chiamate a “fare spazio a Dio” nella vita privata e pubblica, e porsi “alla scuola di Maria”. La Vergine ci invita a “condividere i passi di Gesù”, camminare sul sen-

Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

domi nuovamente un servizio che spero di onorare con l’aiuto del Signore, rinnovo il mio sì alla lunga storia dell’Associazione e alla sua viva tradizione. Il mio primo pensiero in questo momento va a tutti i soci e ai sacerdoti assistenti della nostra Azione Cattolica impegnati nelle migliaia in parrocchie della nostra amata Italia. A loro rivolgo un grande e forte abbraccio dicendo grazie per le energie che spendono nel rendere la nostra Associazione ancora più bella e più pronta a muovere i suoi passi, insieme a tutta la Chiesa, ai nostri carissimi pastori, al fine dell’annuncio del Vangelo all’uomo di oggi. In questo

cammino ci sia di sostegno l’insegnamento di Benedetto XVI. È ancora vivo nel cuore di tutti il ricordo bellissimo dell’Incontro nazionale dello scorso 30 ottobre in Piazza San Pietro con decine di migliaia di ragazzi e giovanissimi. L’Azione Cattolica desidera essere sempre più disponibile nel suo servizio alla Chiesa, rispondendo all’invito rivoltoci quel giorno dallo stesso Santo Padre: “Abbiate il coraggio, vorrei dire l’audacia di non lasciare nessun ambiente privo di Gesù, della sua tenerezza che fate sperimentare a tutti, anche ai più bisognosi e abbandonati, con la vostra missione di educatori”.

Servizi CISL

Mons. Crociata

Cattolici in politica continua da pagina 1 “Trasformare” la politica e “fare spazio ai giovani “La cosa più triste – ha sottolineato mons. Crociata – sarebbe vedere cattolici per i quali è maggiore la forza conflittuale dell’appartenenza partitica piuttosto che la capacità di dialogo”. Oggi, invece, “c’è bisogno di trovare forme e percorsi di trasformazione della politica”, attraverso “la volontà e lo spirito di iniziativa e di inventiva nel fare spazio a giovani che possano apprendere sul campo un modo costruttivo di operare in politica, partendo dall’alleanza con altri credenti e fecondando le dinamiche partitiche di lungimiranza e di progettualità in vista della realizzazione crescente del bene di tutti”. Chi si impegna in politica da cattolico, per mons. Crociata deve tener presente “il carattere contingente della scelta politica di schieramento”, il fatto cioè che “nessuna scelta politica può tradurre compiutamente la visione cristiana e farlo in una forma sociale definita perfettamente corrispondente ad essa”. Nella scelta politica, quindi, “entra in gioco il discernimento personale e di gruppo nell’esercizio concreto della responsabilità vocazionale in ambito socio-politico alle determinate condizioni di tempo e di luogo. Ma la comunità ecclesiale – ha puntualizzato il vescovo – non ha il compito di assumere un impegno politico diretto o di dare indicazioni circa il progetto politico di volta in volta e di luogo in luogo da realizzare”. L’istanza del dialogo “La stessa scelta di esprimere l’impegno dei cattolici in una qualche forma di unità politica o in una pluralità di formazioni partitiche o simili – ha precisato mons. Crociata – ha un carattere discrezionale”. È in questo ambito, secondo mons. Crociata, che “si inserisce l’istanza imprescindibile del dialogo”, il cui orizzonte “più immediato” è “quello politico in senso tecnico, che si consuma tra le sedi dei partiti e le aule parlamentari”. C’è poi il livello del dibattito pubblico, dove “l’opinione pubblica, ma anche l’ambito sociale intellettuale in senso lato umanistico, tecnico, scientifico, comunicativo e arti-

stico, sono il luogo di un confronto in cui non soltanto si guadagna consenso, ma si costruiscono correnti di opinione e si fanno fermentare temi e progetti di vita sociale”. Infine, il “livello più interno” in cui il politico cattolico “si confronta all’interno della comunità ecclesiale”. Ciò che unisce “Ciò che unisce i credenti tra di loro è più importante e maggiore rispetto alle differenze determinate dalla realtà sociale e politica”, ha affermato mons. Crociata, secondo il quale “il compito decisivo e assolutamente prioritario di ogni credente è coltivare la propria fede e curare la sua espressione e coerenza in tutti gli ambiti dell’esistenza”. Un “impegno”, questo, che “trova espressione nell’ascolto della Parola, nella preghiera, nella vita sacramentale, e poi nello sforzo di tradurre negli ambiti della vita sociale le esigenze della vocazione cristiana con coerenza di giudizio, di atteggiamenti, di scelte e di comportamenti”. Il primato della dottrina sociale della Chiesa “La dottrina sociale della Chiesa oggi costituisce un punto di riferimento imprescindibile, sia sul piano personale che su quello pubblico e istituzionale”, una “piattaforma” condivisibile “da tutti sulla base della ragione e del retto giudizio”, che “deve costituire la base di un comune sentire e agire da parte dei credenti, in particolare dei cattolici impegnati in politica e nelle pubbliche istituzioni”. Ne è convinto monsignor Crociata, che ha ricordato come in essa “sono implicati aspetti intangibili della persona umana e della sua vita, la cui integrità rischia di essere irreversibilmente compromessa quando si tenda a manipolare la vita nel suo sorgere e nel suo declinare, a disconoscere e alterare la figura naturale di famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, a comprimere la libertà religiosa e la libertà di educazione; e rischia di essere gravemente ostacolata quando vengano garantite le esigenze fondamentali per una vita dignitosa mediante il lavoro, la casa, la tutela della salute”.

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

5 Giugno - Domenica dell’Ascensione

“Sono con voi fino alla fine del mondo” Andrea Mantegna, Ascensione, 1462-1464, Galleria degli Uffizi, Firenze

Mt 28,16-20 In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.

Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SANT’ANTONIO M. GIANELLI Il 7 giugno la Chiesa ricorda sant’Antonio Maria Gianelli, delle prime scuole vescovo. Nacque da poveri contadini, secondogenito di sei materne in Italia. figli, il 12 aprile 1789 a Cereta, frazione di Carro, un comune Caterina Podestà in provincia di La Spezia, allora appartenente all’arcidiocesi fu la cofondatrice di Genova, oggi nella diocesi di Chiavari. Fu aiutato a studia- e prima Superiora re da Nicoletta Assereto Rebisso, una ricca vedova, che lo dell’istituto. accolse in casa sua a Genova e lo presentò come alunno Un’altra istituzione del Gianelli fu la Congregazione dei esterno al seminario. Nel novembre 1807, all’età di 18 anni, Missionari Oblati di Sant’Alfonso dè Liguori, fondata nel fu ammesso al seminario di Genova. Nel marzo 1812 fu or- 1838, con cui si propose di formare un corpo di ecclesiastici dinato diacono. Il 24 maggio 1812 sacerdote, con una di- che dettassero ogni anno gli esercizi spirituali al clero e prospensa pontificia di 11 mesi non avendo ancora compiuto i muovessero le Missioni nelle parrocchie. 24 anni richiesti dalla legge canonica del tempo. Dimostrò di L’opera però si sciolse nel 1856 per mancanza di nuovi eleessere molto incline agli studi e di avere un carattere deciso. menti. Durante le missioni il santo si copriva di aspri cilici e Era molto devoto all’Eucaristia e accompagnava con flagellazioni le sue alla Vergine Maria. Come primo preghiere. Promuoveva anche pubbliincarico fu vicecurato nella parrocche processioni di penitenza durante le SACERDOTE LIGURE chia di San Matteo in Genova, quali andava a piedi scalzi, con una fuchiesa della famiglia dei Doria. ne al collo, una corona di spine sul caFONDATORE DELLE FIGLIE Si iscrisse anche alla Congregapo, un crocifisso o un teschio in mano. DI MARIA S.S. DELL’ORTO zione dei Missionari Suburbani per Nel 1835 a Genova scoppiò il flagello dedicarsi alla predicazione popoladel colera e a Chiavari il santo orgaDETTE “GIANELLINE” re. Insegnò Retorica, prima nel colnizzò una processione di penitenza con legio di Carcare (Savona) e poi, dal il crocifisso venerato in parrocchia. E VESCOVO DI BOBBIO 1816, nel seminario di Genova, Tutta la città si mosse verso la chiesa dove dal 1822 fu anche direttore di della Madonna dell’Orto. Mentre pardisciplina. Il 21 giugno 1826 fu nolava alla folla uno stuolo di rondini minato arciprete della parrocchia di S. Giovanni Battista di scese a volteggiare attorno al crocifisso. Chiavari e Vicario Foraneo del Levante e della Val di Vara, Il predicatore interpretò il fenomeno come un segno della allora comprese nell’Arcidiocesi di Genova. grazia ottenuta dal cielo. Nel febbraio 1838, durante una misAll’inizio del 1829 Gianelli radunò un gruppo di giovani sione popolare gli giunse la notizia della nomina all’episcodonne per l’Ospizio di Carità e Lavorodi Chiavari, allo scopo pato di Bobbio, attualmente in provincia di Piacenza, ma a di formare maestre ed educatrici per l’assistenza delle ragaz- quel tempo, sotto la divisione di Genova e appartenente alla ze abbandonate, ma poi il loro compito si estese anche ai po- Diocesi suffraganea dell’arcivescovado di Genova. Anche da veri e agli infermi. Sotto la sua guida, l’istituto crebbe e si vescovo mantenne la sua semplicità nel tratto e nel compordiffuse per tutta la Liguria e fu così che nacquero le Figlie di tamento. Per tre volte visitò tutta la Diocesi. A 56 anni, comMaria S.S. dell’Orto. La Madonna dell’Orto è la santa patro- parvero i primi sintomi della tisi. Il 7 giugno 1846 morì. Le na di Chiavari. Oggi queste religiose sono conosciute come sue spoglie sono nella cripta del Duomo di Bobbio. Fu diGianelline. Successivamente assunsero numerosi altri impe- chiarato beato nel 1925 e proclamato santo nel 1951 da papa gni, come la direzione degli ospedali di Chiavari, La Spezia Pio XII. Dal 2000 è patrono di Bobbio insieme a San Coe Ventimiglia, l’apertura di scuole per ragazze indigenti e lombano e della Val di Vara.

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Nel momento in cui Gesù ascende al cielo, gli apostoli rimangono nella contemplazione di questo mistero. Nel brano parallelo degli Atti, gli angeli chiedono: “Perché state a guardare il cielo?”. Questo significa che l’Ascensione ha una conseguenza immediata: l’annuncio della buona notizia su tutta la terra. Terminata la missione di Gesù, inizia il cammino di quelli che l’hanno accolta e la sentono, ora, come propria: testimoniare l’amore del Padre ai fratelli che ancora non lo conoscono. Per quest’ultimo appuntamento Gesù ha scelto di nuovo un monte, di nuovo la Galilea: il monte è sempre stato il luogo privilegiato della manifestazione di Dio e la Galilea ha sempre indicato uno spazio di confine, di frontiera, di apertura. Monte e Galilea simboleggiano, insieme, l’incontro tra il cielo e la terra e l’apertura alla missione universale dei discepoli che sono inviati da Gesù a convocare la Chiesa per riunirla dai quattro punti cardinali del mondo. Nessuno è escluso dalla famiglia dei figli di Dio. Ma occorre che il nome del Padre dei cieli sia santificato su tutta la terra. I discepoli testimoni dell’Ascensione sono undici, non dodici! Manca Giuda, ad indicare che il peccato e il tradimento possono essere sempre presenti. Al comando missionario Gesù unisce, però, anche la conferma della sua presenza: “Sarò con voi tutti i giorni”. Se obbediamo al comando è perché confidiamo nella sua presenza. Sappiamo che in Gesù Dio ha assunto un nome nuovo, l’Emmanuele, il Dio-con-noi. Con la resurrezione, il mistero di Cristo è pienamente risolto e svelato. Quello che inizia, da qui in avanti, è il mistero del cristiano, nell’attesa della trasfigurazione finale riservata ai discepoli che seguono Gesù fino in fondo, che ne sono apostoli e annunciatori, fino ai confini della terra. Si chiude il Vangelo e si apre la pagina della storia della Chiesa. L’Ascensione e l’invio degli apostoli sono due momenti inseparabili. Tra gli undici e tutti coloro che nel tempo riceveranno l’annuncio di Cristo, si trovano i successori degli apostoli e la Chiesa intera. Ad ognuno Gesù si fa vicino, compagno di viaggio e forza interiore. I cristiani non sono dei “volontari del Vangelo”, ma degli inviati del Signore. Ogni cristiano è inviato, cioè missionario, ossia messaggero della Parola che tocca il cuore degli uomini. Non si tratta solo di una miglioria della qualità della vita. La posta in gioco è molto più seria: si tratta di salvezza o dannazione, di vita o di morte. Perché la posta è seria, il Signore conferma la predicazione degli apostoli con segni anche straordinari. I segni, per quanto grandi, alludono al grande “segno” dell’umanità di Gesù, ora assunta in cielo. L’Ascensione in cielo di Gesù segna anche il mistero della sua nuova incarnazione che – “con una non debole analogia” come insegna il Concilio – si rende visibile nella Chiesa, che è il suo corpo e opera lungo i secoli. Per quanto importanti e significativi, i segni, i miracoli, non devono mai essere separati dalla rivelazione di Dio in Gesù e dalla sua presenza nella Chiesa. Un noto teologo lo diceva con un parallelismo efficace: “Il mistero non poggia sul miracolo. È il miracolo che poggia sul mistero”. Il miracolo è simbolo del soprannaturale, serve ad aprire, per quanto brevemente, uno squarcio nel cielo. Come nel debole raggio di luce non è presente tutto lo splendore del sole, ma basta ad illuminare una stanza buia. A Gerusalemme con l’Ascensione si conclude la vicenda personale di Gesù; da Gerusalemme, secondo il libro degli Atti, comincia il cammino storico della Chiesa (sacramento universale della salvezza) attraverso tutti i luoghi e i tempi.

le letture della domenica Prima Lettura At 1,1-11 Salmo Responsoriale Dal Salmo 46 Seconda Lettura Ef 1,17-23


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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

ATTUALITA’

AMMINISTRATIVE 2011 L’esito dei ballottaggi del 29 e 30 maggio nel Pavese e a livello nazionale

Daniele Bosone presidente della provincia di Pavia PAVIA - Due settimane fa l’avevamo detto: i voti presi da Vittorio Poma al primo turno delle consultazioni provinciali (ovvero il 9,4%) sarebbero stati determinanti per i due candidati che si presentavano al ballottaggio del 29 e 30 maggio. E così è stato. Ha vinto il Centro Sinistra (che riconquista Piazza Italia dopo diciotto anni) e il senatore Daniele Bosone è il nuovo presidente della Provincia di Pavia. Ha ottenuto il 51,2% dei consensi contro il 48,8% del suo avversario Ruggero Invernizzi. E lo ha fatto in rimonta, colmando il gap di ben dieci punti che lo separava dal Centro Destra dopo la prima tornata. Lo ha fatto con una campagna elettorale basata sui programmi più che sulle strategie, iniziata molto presto (all’indomani delle primarie in cui era stato preferito al candidato di Nichi Vendola, Franco Osculati) e intensificatesi nelle ultime due settimane. Lo ha fatto sostenuto dal PD che gli ha messo a fianco, nelle varie piazze, di volta in volta, Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Piero Fassino, Enrico Letta e Matteo Renzi. Lo ha fatto girando in lungo e in largo pianure e colline con la sua mela in mano perché “la provincia unita dà buoni frutti”. E lo ha fatto, soprattutto, prendendo i voti che al primo turno erano andati al presidente uscente Poma, candidatosi con una lista civica dopo che gli Stati Maggiori del Centro Destra, cioè la Lega, lo avevano scaricato. Al suo posto era stato preferito Ruggero

Invernizzi, il medico lomellino, sceso in campo nel segno della continuità con la precedente amministrazione, ma pur sempre dopo una rottura nella sua coalizione. A dire il vero, ciò non sembrava impensierire il Centro Destra che si era subito imposto, e con largo vantaggio, il 15 e 16 maggio. Qui da noi, insomma, non si era subito capito che il vento stava cambiando come a Milano. Lo si è capito negli ultimissimi giorni, quando Bosone è riuscito a portare a sé il consenso dei moderati e a incamerare oltre 17.600 voti in più rispetto al primo turno, mentre Invernizzi ne ha persi circa 13.000. Ha perso Pavia, ha perso Voghera, ha tenuto a Vigevano. Com’è il bicchiere? Mezzo vuoto o mezzo pieno? Ha vinto Bosone o ha perso il Centro Destra? Poi c’è l’astensionismo: sono più di 63.000 coloro che non sono andati a votare e che hanno voluto mandare un segnale forte alla politica. O meglio: alla politica o

a questo Centro Destra? Non ci sono dubbi, invece, sulle sfide che attenderanno il nuovo presidente. Bosone da politico navigato, ex democristiano, conoscitore del territorio, lo sa bene. Da oggi dovrà incominciare a lavorare per risolvere i nodi dello sviluppo, della viabilità, delle strade dissestate, del lavoro, dell’approvvigionamento energetico. Lo aspettano al varco problemi grossi come macigni. Da cattolico impegnato ci auguriamo che porti avanti in politica le cose che ci stanno più a cuore: la famiglia, la difesa della vita, l’etica del bene comune, della solidarietà, della carità. Lo farà all’interno di un consiglio provinciale che sarà così composto: per il PD Martina Draghi, il capogruppo uscente Pierangelo Fazzini, Angelo Bosatra, Claudia Montagna, Enzo Spialtini, Emanuela Macchiafava, Roberto Calabrò, Milena D’Imperio, Maurizio Visponetti (già sindaco di Stradella), Giacomo Galazzo, Giannino Zanini; per il SEL Franco

Osculati; per l’IDV Raffaele Sala; per la lista Civica della Mela Riccardo Fiamberti (storico sindaco di Canneto Pavese); per il PDL Ruggero Invernizzi, Felice Novazzi, Giovanni Ferrari, Gianluca Delfrate, Gianpiero Rocca; per la Lega Antonio Costantino, Marco Facchinotti, Giorgio Guardamagna; come gruppo autonomo Vittorio Poma e Luigi Bassanese. E nei prossimi giorni vedremo quale sarà la reale composizione della nuova Giunta, assessori compresi. “La gente voleva cambiare e ha capito il mio progetto – ha detto Bosone – la mia campagna elettorale è stata tutta basata sulla speranza: la speranza di cambiare questa provincia prima di tutto. Non mi dimetterò da senatore: il mandato è sacro e anche a Roma c’è molto lavoro da fare, ma non mi ricandiderò nel 2013. Tre punti per partire: infrastrutture, sviluppo e servizi sociali”. Il Centro Sinistra, a livello più ampio, ha vinto un po’ ovunque. A Milano è stato eletto sindaco Giuliano Pisapia con il 55,1% contro il 44,9% di Letizia Moratti. A Napoli ha vinto Luigi De Magistris (candidato di Vendola, non del PD) con il 65,4% battendo Giovanni Lettieri che si è fermato al 34,6%. Il Centro Sinistra ha vinto nelle province di Mantova, Trieste e Macerata e nei Comuni di Novara, Cagliari, e ancora Trieste. Al Centro Destra sono andate le province di Vercelli e Reggio Calabria e il Comune di Varese. Matteo Colombo

Un risultato annunciato di Francesco Bonini L’esito dei ballottaggi ha confermato e amplificato i risultati del primo turno di questa tornata amministrativa. In fin dei conti si è maturata una secca sconfitta del centro-destra nelle sfide più significative, da Napoli, a Milano, a Cagliari, a Trieste. È vero che nelle elezioni intermedie, a partire da quelle americane, tutti i principali governi occidentali hanno incassato sonore sconfitte, ultimo Zapatero. È la realtà di una crisi, di fronte alla quale le ricette sembrano obbligate e, nello stesso tempo, inadeguate: la stessa cancelliera tedesca, che pure può vantare ottime performance economiche, incassa sconfitte a ripetizione, ultima quella di Brema, dove il suo partito è retrocesso addirittura al terzo posto. D’altro canto, il ciclo delle “alternanze per disperazione” si può spiegare appunto in un paniere di politiche sostanzialmente obbligate, entro orizzonti modesti. La questione delle ricadute immediatamente politiche dei risultati delle amministrative è legata alla questione se c’è qualcosa di specifico nel caso italiano, a partire dal dato della longevità politica del presidente del Consiglio, sempre protagonista di tutte le elezioni a partire dalla XII legislatura, o più esattamente dall’endorsement per le amministrative del 23 novembre 1993. Di qui con tutta probabilità dovranno muovere le riflessioni che tutte le forze poli-

tiche necessariamente stanno cominciando, in vista anche dell’ultima fase della legislatura. Non è dunque difficile ipotizzare, di qui ai prossimi mesi, una ristrutturazione dell’offerta politica. È comunque una strada assai complessa. Da un lato, infatti, i candidati di opposizione protagonisti dei ballottaggi più significativi appartengono alle forze più “radicali” del centro-sinistra, dall’altro la Lega deve rilanciarsi e il Pdl riarticolarsi. Quello che poi sta fuori dall’orizzonte del bipolarismo attuale, cioè “grillini” da una parte e “nuovo Polo” dall’altra, dovrà a sua volta misurarsi con i vincoli appunto del bipolarismo in atto. L’intrico dei nodi prettamente politici - non a caso si ricomincia a parlare di riforma elettorale - ovviamente non esaurisce il quadro della politica (e dell’amministrazione). Urge, a tutti i livelli, buon governo. Urge la pazienza, la caparbietà, la dedizione del buon governo. Che è fatto di fedeltà ai principi, ai valori e alle istituzioni-chiave, a partire dalla famiglia fondata sul matrimonio, e di concreta capacità realizzativa. È quello che i cittadini attendono da tutti i livelli di governo, per essere aiutati a sostenere l’impatto di un difficile passaggio di ristrutturazione economica, finanziaria e, dunque, sociale e per essere stimolati a mettere in campo energie nuove e rinnovata creatività.

Il gruppo è nato nella primavera del 2010 dalla spinta di alcuni laici impegnati di AC, MEIC e CIF

Ecco un nuovo “luogo” di riflessione socio-politica TORTONA - Libero dagli impegni della Vicepresidenza diocesana per il Settore Adulti, Paolo Santinoli di Casteggio ha accettato l’incarico di coordinamento di un gruppo nato da poco sulla cui natura lo abbiamo intervistato. Ecco il testo della chiacchierata con Paolo a cui abbiamo chiesto, in primo luogo, che nome abbia questo gruppo e da chi sia formato. “È vero - afferma Paolo - in Diocesi esiste un gruppo nato quasi in sordina lo scorso anno e formato da adulti dell’Azione Cattolica, del Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale e del Centro Italiano Femminile che periodicamente si confrontano sulle proposte di approfondimento della Dottrina Sociale della Chiesa. Il gruppo, che non è ancora

identificabile con un nome preciso, prende vita da un espresso mandato da parte dell’AC, del MEIC e del CIF per curare proposte formative ed operative su temi socio-politici”. Viene, quindi, naturale chiedere maggiori informazioni circa le esigenze per cui il gruppo si è formato e Paolo, a questo proposito, invita a fare un piccolo passo indietro, per tornare alla primavera del 2010, quando alcuni laici di AC, MEIC e CIF decidono di trovarsi per proporre un incontro di riflessione sull’Enciclica “Caritas in veritate” e subito si trovano d’accordo nel tentare un percorso di formazione sulla Dottrina Sociale della Chiesa, sia per rispondere alle esortazioni di Papa Benedetto XVI e della Conferenza Episcopale Italiana su un rinnovato impegno sociale e politi-

Paolo Santinoli è stato intervistato da Patrizia Govi

co dei cattolici, sia per interpretare le esigenze di una parte del laicato diocesano di riprendere il confronto su

temi così importanti. Il gruppo di riflessione socio-politica ha già proposto alcune iniziative pubbliche

che Paolo Santinoli ricorda partendo dal 15 dicembre 2010 con l’incontro intitolato “Fraternità, sviluppo economico e società civile” in cui sono stati invitati come relatori don Paolo Clerici, docente all’Università Cattolica di Piacenza e Giorgio Rampa, docente all’Università di Pavia. Più recentemente, il 23 marzo scorso, si è svolto un secondo incontro sul tema “La teologia della creazione in Giovanni Paolo II per una nuova alleanza tra etica, tecnica, ambiente” grazie al contributo del professor Luciano Valle, docente di etica all’Università di Pavia e dell’ingegner Fabrizio Longa, amministratore delegato del Parco scientifico-tecnologico di Rivalta Scrivia. Evidentemente non è finita qui. Il gruppo sta ancora lavo-

rando per dare seguito a questo cammino di formazione socio-politica. Paolo Santinoli può già fornire ai lettori de “Il Popolo” alcune anticipazioni: “A breve si svolgerà un incontro sul tema “Cattolici ed unità d’Italia” per il quale si stanno attendendo conferme dai relatori. Poi, nell’autunno, l’auspicio è che il gruppo, magari arricchito dalla presenza di rappresentanti di altre associazioni laicali, si apra al territorio diocesano per approfondire alcuni problemi specifici delle diverse zone”. E, chiudendo questa breve intervista, non resta che augurare buon lavoro ed attendere i prossimi sviluppi di questo cammino. Molte sono le iniziative in cantiere, molti i temi sui quali il gruppo potrà riflettere. Patrizia Govi


Giovedì 2 giugno 2011

O

IL POPOLO dell’

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SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17,30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Ma-ria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,15-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel.

646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 2 all’8 giugno 2011 Giovedì 2: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Venerdì 3: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Sabato 4: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425) Domenica 5: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Lunedì 6: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Martedì 7: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Mercoledì 8: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429)

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STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 5 giugno 2011 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 5 giugno 2011 (Turno A): GAZZANIGA PETROLI, p.zza Quarleri 8; IP, via Lomellina 38.

Duemila persone al ciclo di concerti

Voghera ha ospitato giovedì scorso la grande adunata

Festa regionale della Polizia Penitenziaria La città riscopre i suoi gioielli culturali VOGHERA - Giovedì è stata una giornata storica per la città di Voghera. Piazza Duomo ha ospitato la festa regionale della Polizia Penitenziaria in occasione del 194° anniversario della sua fondazione. Hanno partecipato le rappresentanze di tutti i reparti presenti in Regione Lombardia. In occasione dell’importante evento è stato allestito un palco che ha ospitato il provveditore regionale Luigi Pagano, il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, diversi assessori, i vertici regionali della Polizia Penitenziaria, i rappresentanti delle altre forze dell’ordine. La Diocesi di Tortona, alla cui giurisdizione appartengono Voghera e l’Oltrepò, era rappresentata dal vicario generale Mons. Pier Giorgio Pruzzi. L’Inno di Mameli eseguito dalla Fanfara della Prima Regione Aerea dell’Aeronautica Militare di Milano, ha preceduto i discorsi ufficiali delle autorità e la premiazione degli agenti. La festa si è chiusa con la sfilata in piazza Duomo e in via Cavour. I numerosi cittadini hanno potuto assistere ad una coreografia d’altri tempi. Il sindaco Carlo Barbieri nel suo intervento ha detto: “Un caro saluto alle autorità civili, militari e religiose riunite in questa piazza in occasione di una cerimonia tanto importante, che va oltre il protocollo e le formalità per diventare un grande momento d’incontro.

Voghera è onorata di esser stata scelta per ospitare la festa regionale del corpo di Polizia Penitenziaria, perché questa circostanza rappresenta per la collettività un momento prezioso per dire grazie a tutti voi, cari ufficiali e cari agenti, che ogni giorno assolvete nel silenzio a compiti davvero delicati e difficili. Permettetemi, rivolgendo un augurio a tutti voi, di soffermarmi in particolare su chi presta servizio nel

carcere di Voghera in via Prati Nuovi. La nostra città vi dice grazie due volte: grazie per quello che fate e per come lo fate. Il vostro ottimo standard di servizio ci aiuta a vivere in una città più sicura. Permettetemi anche di spendere una considerazione per l’arcipelago del volontariato della nostra città, che da anni collabora con la Polizia Penitenziaria, nel rispetto delle reciproche competenze: il tema della rieducazio-

ne dei detenuti è infatti una sfida carceraria e sociale. Voglio a dire a tutti voi, cari agenti, che qui a Voghera c’è una comunità che testimonia di come la gente sia vicina a voi tutti oltre che all’intera Amministrazione Penitenziaria. Dietro le divise che voi portate noi vediamo professionalità ma nel vostro lavoro quotidiano c’è, soprattutto, una grande umanità. Voi siete maestri del senso dello Stato, che nella vostra quotidianità diventa un ineguagliabile senso del dovere. Siete d’esempio a tante giovani generazioni oggi alla ricerca di valori e testimonianze concrete di lealtà, coraggio e di cosa sia lo spirito di sacrificio. Il vostro amore per la divisa è la vostra missione: servire gli altri. Vi dico grazie a nome della mia città e di tutte le famiglie che, grazie a voi e ai vostri colleghi, in ogni angolo della regione, si sentono più sicuri”.

In bicicletta per far conoscere l’Avis VOGHERA - Domenica 22 maggio ha riscosso grande successo la seconda edizione della manifestazione organizzata dalla sezione vogherese dell’AVIS denominata PedalAvis 2. Oltre un centinaio di partecipanti con le proprie biciclette si è radunato in piazza Duomo alle 8.30 dove, sotto il gazebo allestito dal sodalizio, sono stati distribuiti palloncini colorati e magliette. Verso le 9.00, il presidente dell’associazione, Daniele Bruno, ha dato il via alla biciclettata che in corteo è partita alla volta di Cervesina. Grandi e piccini hanno potuto così fare una splendida gita in bicicletta ammirando la campagna i cui campi di cereali cominciano a cambiare colore. Giunti a Cervesina i ciclisti hanno potuto riposarsi e hanno trovato ad attenderli un punto di ristoro dove rifocillarsi. Dopo un meritato riposo di circa mezzora i partecipanti sono ripartiti alla volta di Oriolo passando per strada Cervesina di destra, e da qui sono tornati a Voghera, dove al DLF di via Alcalini hanno trovato un piccolo rinfresco. La solidarietà verso il prossimo è stato il fulcro della manifestazione.

ONORANZE FUNEBRI Al Vostro servizio 24 ore su 24 con discrezione ed esperienza Via Cavallotti, 1 - Voghera (PV) Tel. 0383 41310 - Cell. 348 4966026 Servizio immediato 24 ore su 24 presso abitazioni e ospedali Svolgimento pratiche presso tutti i Comuni d’Italia

Servizio accreditato dal Comune di Voghera

Giochi sportivi alla De Amicis V O G H E R A - Si sono conclusi martedì 24 maggio, nel cortile della Scuola Primaria De Amicis i giochi sportivi che hanno coinvolto gli alunni dalle classi 1^ alle classi 5^. I bambini hanno dato prova delle loro abilità motorie e sportive, alla presenza del Dirigente Lucio Garbelli, degli specialisti Luca Castelli e Federica Fiocchi, degli insegnanti e dei genitori. Nella scuola, grazie al Comune di Voghera, alla Regione Lombardia e alla Facoltà di Scienze Motorie, il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e al CONI, è stato possibile intraprendere un progetto di

attività motoria che ha previsto due ore di ginnastica settimanale in ogni classe. Questo vasto progetto non solo ha aiutato i bambini a prendere confidenza con le loro potenzialità, ma li ha aiutati a definire i principi educativi per la cura del proprio corpo che lo accompagnerà per tutta la vita. Sempre nella palestra della scuola, gli alunni delle classi 4^ hanno svolto un saggio di karate a conclusione del progetto che ha coinvolto le classi del II ciclo. Lo scopo del Dott. Montesanti e del Dott. Rossi è stato quello di formare individui in grado di interagire tra loro con l’ambiente.

V O G H E R A - Duemila persone di tutte le età hanno riscoperto i gioielli culturali vogheresi. I cinque inviti dell’assessorato Cultura a “Riscopri la tua città”, ciclo di concerti negli angoli della Voghera da valorizzare, hanno garantito sempre il pieno di pubblico. Riflettori puntati prima sulla chiesa del Carmine di via Mazzini, poi sulla chiesa della Natività di Maria Vergine a San Vittore, quindi sulla chiesa di Santa Maria della Salute di via Garibaldi, sulla chiesa di San Giuseppe di via Plana e gran finale in piazzetta Garibaldi. Protagonisti: la Mandolinistica Estudiantina Vogherese diretta da Andrea Mauri, la Chitarrorchestra Città di Voghera diretta da Franco Boffelli, il Coro Alpino Italo Timallo diretto da Flavia Cantarella, Audite Nova per la direzione di Mario Giaccoboni e il Corpo Musicale Città di Voghera diretto da Franco Garbarini. L’assessore alla Cultura, Marina Azzaretti, commenta con grande soddisfazione la risposta del pubblico alla seconda edizione di “Riscopri la tua città”, la manifestazione che lei stessa aveva lanciato all’atto del suo insediamento: “Abbiamo raccolto un calore e un’attenzione andati ben al di là delle nostre più rosee attese. Ringrazio in particolare Gregorio Zanocco, per aver-

ci aiutato a mettere insieme le associazioni e i gruppi musicali vogheresi. Mi felicito che l’assessorato sia riuscito a far riscoprire le nostre migliori eccellenze culturali, in senso monumentale e artistico-musicale. Il risveglio culturale passa anche dagli emozionanti momenti che abbiamo vissuto nelle chiese e in piazzetta Garibaldi. Dedichiamo questo successo all’Unità d’Italia, nel centocinquatesimo. Fondamentale l’apporto di Fondazione Comunitaria e Provincia di Pavia. L’anno prossimo cresceremo ancora e proporremo un’edizione più ricca e suggestiva. Nel frattempo, però, oltre che alla Sensia, l’attesa è tutta rivolta al grande festival della cultura che prepariamo per settembre al Castello Visconteo”.


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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Tagliani: “Si tratta di un intervento importante per le nostre strade”

A Staghiglione con il Vescovo

Migliora la viabilità in Comunità Montana I funerali di don Tanzi VARZI - Sarà migliorata la viabilità locale dei 19 comuni della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Grazie ad un finanziamento della Regione Lombardia, sulla legge 25, l’ente montano sta realizzando e realizzerà delle opere di asfaltatura delle strade di Godiasco, Montesegale, Rocca Susella, Fortunago, Borgo Priolo, Montalto Pavese, Zavattarello e Romagnese. Il costo dei lavori ammonta a circa 320 mila euro. “Si tratta di un intervento molto importante - spiega il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani in quanto aiuta le amministrazioni nel mantenimento della viabilità locale. Il nostro territorio è caratterizzato da realtà comunali a bassa popolazione ma con una rete viaria molto estesa”. Quindi un aiuto di questo genere contribuisce a dare

prossimo anno, saranno realizzati interventi sulla viabilità nel resto delle municipalità che vanno a comporre la Comunità Montana. Lavori questi che prederanno il via tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012. Un altro importante intervento realizzato in questo territorio più volte definito “svantag-

giato” riguarda il reticolo idrico minore. Gli interventi andranno interessare i corsi d’acqua in qui comuni che non avevano usufruito dei finanziamenti regionali. “Abbiamo appena presentato - continua Bruno Tagliani - la richiesta di contributo per il distretto del Commercio dell’Alta Val Tidone che comprende i comuni di Zavattarello, Valverde, Romagnese e Ruino e che ha come ente capofila la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Siccome la Regione Lombardia ha aperto il quarto bando siamo subito intervenuti con la presentazione di un progetto che lo scopo di sostenere le attività commerciali (nel bando sono inserite anche le realtà ricettivo-alberghiere) presenti in quell’area dell’Alta Val Tidone”. u.c.

ad un fiume di devoti che sono accorsi ai piedi di Maria per chiedere grazie e invocare la sua materna protezione. Mons. Canessa ha espresso la sua gioia nel poter essere presente a tale solennità e nella sua riflessione ha in-

vitato i fedeli, in modo molto paterno, ad accostarsi quotidianamente alla preghiera almeno con una semplice Ave Maria nei tre momenti della giornata quando le campane ci richiamano a tale pratica. Fabio Mogni

Il presidente della Comunità Montana Bruno Tagliani

respiro a comuni che devono far fronte a numerose problematiche che vanno dal risanamento di frane e smottamenti, al semplice mantenimento di quei servizi alla persona che in comunità come quelle montane, sono fondamentali. Quest’anno i lavori alle strade riguarderanno i comuni sopracitati mentre per il

Festa al Santuario di Fumo FUMO - E’ stata celebrata il 26 maggio la solennità della Madonna di Caravaggio presso il Santuario a Fumo di Corvino San Quirico. La festa è stata preceduta dalla novena partecipata da molti fedeli e devoti di Maria. Le celebrazioni solenni sono state presiedute da due Vescovi, Mons. Martino Canessa della diocesi di Tortona e Mons. Andrea Gemma orionino emerito di Isernia - Venafro. La messa dell’Apparizione e la solenne processione è

stata celebrata dal Direttore Provinciale don Pierangelo Ondei. “La preghiera è l’arma per combattere la battaglia della fede”, è con questa frase che si possono riassumere le riflessioni delle celebrazione della novena. Si sono susseguiti numerosi predicatori orionini, don Diego Lorenzi, Mons. Andrea Gemma, don Loris Giacomelli, don Carlo Marin. Nel giorno della solennità durante la giornata e nelle numerosi celebrazioni eucaristiche si è potuto assistere

Il restauro della Madonna del Rosario nell’antica pieve ROCCA SUSELLA Domenica 22 maggio alle ore 21, nella suggestiva Pieve di S. Zaccaria a Rocca Susella sono stati presentati i lavori di restauro, con l’ausilio di proiezioni videodigitali, della scultura lignea laccata e dorata “Madonna del Rosario con baldacchino policromo” di scuola lombarda, attribuita dal funzionario di zona della Soprintendenza Paola Strada, alla bottega di Giuseppe Sala, importante bottega scultorea pavese che ha prodotto innumerevoli opere disseminate in moltissime chiese lombarde (a cavallo della metà del Settecento) avvalendosi di diversi valenti collaboratori. La serata è stata particolarmente interessante perché il parroco don Rino Mariani ha organizzato, in occasione

del mese mariano, un suggestivo concerto per organo e violino, dal titolo “Magnificat” intervallato da interventi di due attori su letture della vita di Maria, accompagnandole alla proiezione dei più importanti dipinti della storia dell’arte dedicati all’annunciazione e al-

la figura della Vergine Maria con Paola Bidone come voce recitante, Livia Hagiu al violino e all’armonium il maestro Andrea Albertini. Oltre ai restauratori di Gabbantichità di Tortona e al funzionario Paola Strada, che ha dedicato un bel commento all’opera scultorea degnamente recuperata e ripresentata in tutto il suo splendore, erano presenti Lelia Rozzo, in qualità di responsabile diocesano per i beni artistici, il parroco don Rino Mariani, diversi parrocchiani e alcuni ristoratori della zona che hanno offerto un cocktail a base di prodotti campestri tipici del mese di maggio: pizza ai fiori di sambuco, frittatine alle rose, more di gelso bianche e nere, accompagnati da vini dell’Oltrepò pavese nel prato antistante la pieve.

Il restauro della scultura, recuperata anche e soprattutto per il culto devozionale, ha aperto la via ad una rivalutazione dell’intero complesso plebano: i lavori proseguiranno a breve con la sistemazione della pregevole facciata principale, con il bel portale d’ingresso in arenaria, il recupero e consolidamento delle parti in cotto e la risistemazione di alcune parti intonacate; la pieve è infatti molto frequentata anche dal punto di vista turistico per la sua suggestiva posizione e per il suo interno a tre navate elegante e pulito con due bellissimi capitelli istoriati a figure zoomorfe, poco comuni in zona, che si affacciano sulla parte absidale, ed è inoltre molto richiesta per la celebrazione di matrimoni durante tutto il periodo estivo.

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STAGHIGLIONE - Venerdì 27 maggio, nel pomeriggio, c’era veramente tanta gente a Staghiglione. Anche se la chiesa parrocchiale della soleggiata frazione di Borgo Priolo è servita da un ampio piazzale, i Vigili hanno faticato non poco a incanalare e trovare spazio per le numerose autovetture. Si celebravano i funerali del parroco don Sandro Tanzi. Vi era giunto nel 1996, proveniente da Rivanazzano, dove aveva esercitato il suo ministero per un quinquennio circa in qualità di vice-parroco. Ha presieduto la Messa funebre Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona, attorniato da una folta rappresentanza del clero operante in diocesi. Questi, nell’omelia, ha illustrato con parole semplici e indovinate la non comune vicenda umana e spirituale di don Sandro. Operaio dell’Enel, nell’ordinarietà del lavoro, ha sempre nutrito il desiderio di una vita aperta al prossimo, nell’ottica della spiritualità del “Focolare”. Lo testimoniano la sempre coltivata amicizia e la partecipazione alla vita sociale di Retorbido, suo paese d’origine. Pensionato, decide di diventare prete. Il seminario a Tortona, gli studi di teologia in Alessandria e finalmente nel settembre del 1991 l’ordinazione sacerdotale. Mons. Canessa ricorda ai presenti alcune delle caratteristiche sacerdotali di don Tanzi: la fede, la vicinanza e la condivisione con la sua gente, l’amicizia con i confratelli, la disponibilità per le cose di Dio anche prestando servizio ai parroci del circondario che chiedevano il suo aiuto. Il Vescovo termina il suo dire con il ringraziamento ai famigliari del defunto, alle autorità, ai sacerdoti e ai fedeli delle parrocchie di Staghiglione, Casa Percivalle, di Calvignano e di Rivanazzano e Retorbido, ac-

compagnati dai rispettivi parroci Mons. Lino Zucchi e don Michele Chiapuzzi. Si chiudeva così l’esistenza terrena di don Sandro Tanzi: improvvisa, inaspettata a causa di un incidente stradale il primo maggio a Pragate, all’incrocio tra la strada provinciale e comunale per Torrazza Coste, mentre si recava a Retorbido per il pranzo che consumava abitualmente con le sorelle. Nell’incidente veniva coinvolta una Fiat Stilo condotta da Maria Carla Ghia abitante a Borgo Priolo, fortunatamente senza conseguenze. Subito ricoverato in Rianimazione all’ospedale di Voghera, le sue condizioni apparivano immediatamente gravi, poi una ripresa che lasciava ben sperare. Invece domenica 22 maggio, attorno alle ore 22. giungeva la notizia della morte. Al termine della funzione religiosa, accompagnata da silenziosa ed attenta partecipazione, prendeva la parola per un saluto di commiato il Sindaco di Borgo Priolo Andrea Giganti. Ricordi personali… e vita di paese: la presenza discreta e amicale del parroco a ricordare l’anima religiosa di un popolo, mai dimentico dei valori della tradizione e pronto a tradurli in gesti di autentica umanità. Dopo l’ultima preghiera e dopo la solenne benedizione impartita dal Vescovo, la salma veniva trasportata a Retorbido per la sepoltura nella tomba di famiglia. a.p.

“Porte aperte alla cultura” CASEI GEROLA - Grande successo per l’iniziativa “Porte aperte alla cultura” che si è svolta nel pomeriggio di domenica 22 maggio a Casei Gerola con apertura straordinaria e visite guidate ai monumenti storici del borgo: dalla Collegiata con gli affreschi della Cappella Bottigella e della Sala Capitolare, al palazzo del Broletto, al quattrocentesco oratorio di San Guglielmo; da San Sebastiano al Castello che fu dei Torelli e poi degli Squadrelli Durazzo, fino al Santuario della Madonna di Sant’Agostino. Una vera e propria full immersion nella storia di questo angolo di Oltrepò, organizzata dal Comune e dall’Assessorato Provinciale al Turismo e parecchio apprezzata dagli oltre duecento visitatori.

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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

In fase di attuazione molte iniziative sull’ambiente proposte dai Comuni

Piano di sviluppo locale del Gal: è realtà VARZI - Inizia ad assumere concretezza il Piano di Sviluppo Locale del GAL per l’area Leader dell’Oltrepò Pavese attraverso le proposte progettuali avanzate dalle Amministrazioni Comunali e dagli Enti che si sono impegnati per la valorizzazione del territorio e l’erogazione di servizi essenziali per le popolazioni delle aree rurali. Molte le iniziative che si caratterizzano per valore ambientale e sociale e concorrono a rendere il territorio dell’Oltrepò Pavese più abitabile e accogliente. In merito al tema energetico, sono 10 gli enti locali più sensibili che hanno scelto di perseguire la sostenibilità promuovendo l’istallazione di pannelli fotovoltaici sui tetti delle scuole comunali. Grazie ai contributi del Piano di Sviluppo Locale si abbatte l’utilizzo di energia da fonti inquinanti nel rispetto dell’alto valore paesaggistico

del territorio locale. Il prodotto vitivinicolo che ormai identifica l’Oltrepò Pavese, il Cruasé, è oggetto di un progetto promosso dal Consorzio dei Vini dell’Oltrepò Pavese che attraverso il Piano di Sviluppo Locale ha lanciato “Perle d’Oltrepò”: momenti informativi, promozionali, divulgativi e di valorizzazione del vino locale verranno realizzati durante tutto il 2011 e concorreranno alla definizione

di una immagine di Oltrepò di qualità. Il Comune di Godiasco grazie al PSL ha interpretato l’esigenza di promuovere servizi per le famiglie proponendo la realizzazione di un asilo nido nei locali della vecchia scuola elementare. Il Nido Natura si integra perfettamente nel contesto rurale fornendo ai bimbi strumenti didattici legati alla cura dell’ambiente e promuovendo una mensa basata esclusiva-

mente su prodotti alimentari locali a KM zero. Grazie ai fondi messi a disposizione dal Piano di Sviluppo Locale del Gal sarà possibile risalire la tanto desiderata e discussa Voghera-Varzi fino a Salice Terme. La Provincia di Pavia, in stretta collaborazione con i comuni di Retorbido e Rivanazzano Terme, avvierà entro fine anno i lavori per quello che da sempre viene identificato come l’indispensabile percorso capace di dare forza allo sviluppo turistico della Valle. Grazie alle progettualità presentate dai Comuni di Torrazza Coste, Valverde e Rocca de’ Giorgi che si sono concentrate sul fronte della valorizzazione del territorio attraverso la realizzazione di punti informativi, aree di sosta attrezzate, percorsi virtuali, sarà possibile implementare l’accesso al territorio e alle sue risorse. a.b.

I campioni della chitarra Rivanazzano e... la lettura VOGHERA - L’11° Festival Chitarristico “Città di Voghera”, organizzato dalla “Chitarrorchestra Città di Voghera”, diretta dal Maestro Gianfranco Boffelli, e promosso da Comune di Voghera e Provincia di Pavia, con il Patrocinio di Regione Lombardia, ha trasformato per una settimana la città oltrepadana in una vera “capitale della chitarra”, confermando una tradizione che ormai dura dal 1990, anno in cui si svolse la prima edizione della rassegna. Il festival ha preso avvio venerdì 13 maggio presso il circolo culturale “Il Ritrovo”, dove la chitarrista Marta Dolzadelli ha tenuto un applaudito concerto. Nei giorni di sabato 14 e domenica 15 il clou della manifestazione, rappresentato dal “Concorso Città di Voghera”, che visto il gradimento della passata edizione, ha proposto anche il “2° Concorso per Giovani Esecutori”, riservato ai bambini dagli 8 agli 11 anni, cui è stata dedicata la serata di sabato 14, con una audizioneconcerto nel Teatro della Fondazione Adolescere. In attesa che la commissione esaminatrice rendesse noti i risultati, gli spettatori sono stati intrattenuti dal chitarrista vogherese Federico Lisandria, studente al 9° anno di conservatorio. Vincitori assoluti del concorso, sono quindi risultati Claudia Ac-

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corto, proveniente da Malgrate, in provincia di Lecco e Giacomo Valentini, di Cadorago, località della provincia di Como. La giornata successiva, domenica 15, è stata interamente dedicata alle audizioni del concorso. I concorrenti, suddivisi in diverse categorie, sono stati ben 143, provenienti da varie località italiane. I vincitori sono per la chitarra classica Categoria 1 Solisti fino a 12 anni: Italo De Simeone di Pignataro Maggiore (CE), Arianna Delrio - Parma. Categoria 2 Solisti fino a 15 anni: Andrea Poiatti - Bergamo. Categoria 3 Solisti fino a 18 anni: Gabriele Franzi – Monza. Categoria 4 Solisti senza limiti di età: Marco Cremonesi - Cotogno. Categoria 5 Duo di Chitarra senza limiti di età: Duo Bernadett Gazdaz - Marco Mustardino - Azzate (VA). Categoria 6 Complessi da 4 Elementi in poi senza limiti di età: Neo Romantic Orchestra - Savona. Per la chitarra a plettro Categoria 7 Solisti fino a 12 anni: Manuel Cigliutti - Rivanazzano Terme, Categoria 8 Solisti fino a 15 anni Nicolas Freguia - Voghera. Chitarra in formazione da camera sia classica che plettro Categoria 12 Trio chitarristico di Bergamo. Il premio “Voghera in Musica” è andato al Maestro Franco Garbarini.

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IN BREVE MUSICA / VOGHERA Concerto per il nuovo organo dei Frati Musica divina nei giorni scorsi presso il Santuario di S. Maria delle Grazie retto dai Frati Francecani Vogheresi per il Concerto inaugurale dopo il restauro dell’Organo di Giu-seppe Gandini risalente al 1929. I lavori sono stati seguiti da Sergio Castagnaro e l’organista Antonio Galani ha incantato i presenti con una musica eccelsa. L’organista è titolare d’armonia contrappunto e fuga al Conservatorio di Alessandria e Ispettore onorario ministeriale per tutela e vigilanza degli organi storici in Toscana. All’evento ha assistito il ministro Provinciale Fra Mario Vaccari e tutto il concerto è stato seguito in un maxi schermo posto all’altare.

RIEVOCAZIONE / VOGHERA In ricordo dei militari italiani caduti Oggi, giovedì 2 giugno, nel sacrario del monumento ai Caduti di Via Ercole Ricotti, si terrà una solenne cerimonia per ricordare i militari italiani che hanno perso la vita in missioni di pace o umanitarie, con lo scoprimento di una lapide a cura del Comune di Voghera e delle sezioni cittadine dell’Associazione Nazionale Carabinieri e di quella del Fante. La manifestazione, che inizierà alle 10, prevede, dopo la benedizione della targa, la Santa Messa al campo, l’esecuzione della Leggenda del Piave, la deposizione delle corone d’alloro, le allocuzioni delle autorità ed infine l’Inno di Mameli.

LIBRI / ORAMALA “Templari a Torriglia” Domenica 5 giugno, alle ore 16, nel Castello di Oramala, sarà presentato il libro “Templari a Torriglia” di Mauro Casale (Edizioni Sagep-Genova). Nell’occasione sarà mostrato il Bafometto o Sacro Teschio trovato nel sito Templare di Donetta, vicino a Torriglia.

NATURA / TORRAZZA COSTE Orchidee spontanee RIVANAZZANO TERM E - Strepitoso successo per la seconda edizione di “Rivaleggendo: Fiera del Libro del territorio pavese” che si è svolta il 28 e 29 maggio a Rivanazzano Terme. Trenta editori operanti nella provincia di Pavia ed altri di livello nazionale che pubblicano autori pavesi hanno esposto i propri cataloghi negli stand collocati nell’area attrezzata del Parco Brugnatelli. L’iniziativa, ideata ed organizzata dalla Biblioteca civica “Paolo Migliora” e voluta dal vice sindaco di Rivanazzano Marco Largaiolli nonché presidente della biblioteca stessa, è stata caratterizzata da un ricco numero di eventi distribuiti in sei sezioni di cui una, quella “speciale”, è dedicata allo sport. La manifestazione si è aperta sabato 28 maggio, alle ore 10, con il taglio del nastro al quale hanno partecipato il sindaco di Rivanazzano Terme Romano Ferrari, con giunta e consiglieri e alcuni amministratori della zona. Nella stessa mattinata è stata organizzata una tavola ro-

tonda dal titolo “Digitale: L’editoria è on-line. Pro e contro”, caratterizzata da un acceso dibattito tra i sostenitori del mercato via web e i tradizionalisti amanti dell’odore di tipografia. Il pomeriggio di sabato ha visto l’organizzazione di due appuntamenti di richiamo: una monografia dal titolo “Comunità e terre pavesi nei personaggi e nelle storie” di Lino Veneroni e una Maratona Letteraria dedicata ai fratelli Coppi, con la presenza di giornalisti ed esperti del settore ciclistico. Durante la serata, invece, sono scese in campo le “Donne al Volante” due ragazze-avventura che girano il mondo sostenendo iniziative di solidarietà.

Continuano a Torrazza Coste gli incontri alla scoperta delle risorse e delle bellezze del territorio. Martedì 31 maggio, presso la biblioteca comunale di via Roma Fiorenzo Cignoli terrà una presentazione sulle orchidee spontanee a Torrazza Coste, con le diapositive di Paolo Botta. L’inizio è fissato per le 21.14. A fine serata, la biblioteca offrirà un brindisi a tutti i presenti.

SOLIDARIETA’ / VOGHERA Giornata per il Togo Anche quest’anno il Togo e la terra africana sono protagonisti di una giornata della solidarietà in programma domenica 12 giugno a Voghera. Anima dell’iniziativa è ancora una volta Byby Lucette, originaria proprio del Togo ma da una ventina d’anni residente a Lungavilla con il marito e due splendidi bambini. Si tratta di una giornata in cui verranno raccolti fondi, degustati i cibi tipici di quella terra, mostrati video, ma ci sarà spazio anche per il canto e il ballo con musica africana dal vivo, oltre ad una sfilata di abiti da sposa ripercorrendo proprio le tradizioni e i costumi africani. L’appuntamento è per le 11,15 presso la chiesa del Carmine di Voghera. Poi, presso la parrocchia di Pombio in via Furini, un momento di ritrovo per il pranzo a base di piatti tipici del Togo e di altre nazionalità.

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UN LUOGO UNA STORIA

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SEGNALATA NEL QUINTO CENSIMENTO NAZIONALE DEL FAI

A Tortona la chiesa di SAN ROCCO luogo del cuore pagina a cura di ARMANDO BERGAGLIO Tortona, chiesa di San Rocco: un “luogo del cuore” segnalato nel corso del 5° censimento nazionale del Fondo Ambiente Italiano (FAI). Ha ottenuto 7552 segnalazioni, un numero non da poco se rapportato alle modeste dimensioni del nostro territorio, tanto da collocarsi al terzo posto in Piemonte (dopo la Casa De Santi Bossi di Novara e lo stadio Filadelfia di Torino) e al 15° posto nella graduatoria nazionale. Ora in considerazione del consenso ricevuto, bisognerà darsi da fare per avviare i restauri e restituirle la perduta bellezza. Già qualche ente pubblico e qualche privato hanno promesso apprezzabili contributi. Il primo passo è stato fatto, anche se la strada da percorrere sarà ancora lunga e non facile. L’oratorio di San Rocco è molto bello: conserva pregevoli opere d’arte ed ha una storia tutta da raccontare, lunga quasi cinque secoli. Ma ha anche problemi di conservazione e di manutenzione, i tempi stringono: per questo è stato votato come ‘luogo del cuore’, perchè è bisognoso di soccorsi. A cominciare dalla facciata, con quel portico che invita a sostare e magari, poi, ad entrare in chiesa ed ammirarne un interno, ricco di sorprese (dipinti, stucchi e decorazioni barocche). Ripercorrendo la storia di San Rocco, i documenti più antichi ci ricordano che l’oratorio nasce da una confraternita, attiva già prima che fosse stata costruita la chiesa. È citata per la prima volta nel 1534. Risulta aggregata all’Arciconfraternita della Misericordia perchè ha finalità precipuamente assistenziali nei confronti dei bisognosi, ma la missione è rivolta soprattutto ai carcerati ed ai condannati a morte. La confraternita di San Rocco dapprima tiene le congregazioni e i divini uffici presso la chiesa abbaziale di Santo Stefano, ma negli anni attorno al 1587 si trasferisce nella chiesa parrocchiale di San Michele. Tuttavia, col passar del tempo, la convivenza tra parrocchia e confraternita si va facendo difficile per cui i confratelli decidono di costruir-

si un oratorio proprio. I lavori, affidati a maestranze ticinesi, sono avviati nel 1622, dopo aver acquistato il ‘giardino dei Crozza’. Ogni confratello è tenuto a prestare 15 giorni di lavoro gratuito. Nel 1626, quando la chiesa comincia ad essere officiata, la confraternita lascia San Michele. I lavori, però, si protraggono ancora a lungo per comprensibili problemi finanziari. Nel frattempo i Padri Agostiniani della Congregazione di Lombardia avendo dovuto abbandonare la loro antica sede a Porta Voghera, avviano la costruzione del nuovo convento e dell’annessa chiesa più nota col nome di San Simone nelle immediate vicinanze dell’oratorio di San Rocco. Tuttavia, durante i lavori non tardano a sorgere conflitti di vario genere tra le due istituzioni, ed anche la topografia della zona cambia notevolmente (tra l’altro viene coperto il rio Ossonella che scorreva nei pressi). Intanto i lavori, seppur lentamente, proseguono. Solo nel 1725 è terminata la facciata con portico a tre arcate, sormontato da un finestrone ai cui lati, in due nicchie, vi sono due statue di angeli con le braccia sollevate a sostenere una conchiglia; testine d’angeli sono situate nei due medaglioni sovrastanti. Successivamente vengono completati i quattro altari laterali, con pregevoli ornamentazioni in stucco che richiamano motivi tipicamente barocchi, lavorati con abilità e grande maestria da un artista qualificato come il luganese Antonio Cadenazzi. L’altare maggiore, del marmorino Antonio Giudice, consacrato nel 1758, è posto su una predella di tre gradini con una mensa bombata; al centro di essa, in marmo bianco in rilievo, è scolpito il capo reciso del Battista, posto sopra un piatto a calice; bellissimo il tronetto colonnato e pilastrato che contiene una croce in metallo finemente sbalzata. Cinge la zona presbiterale una balaustra marmorea di pregevole fattura. Nell’abside, sopra il coro, è collocato il dipinto “La decollazione del Batti-

sta” (1630) di Melchiorre Gherardini, discepolo del Cerano, inserito in una raffinata cornice in stucco, ancora del Cadenazzi, che richiama le decorazioni degli altari laterali. All’interno dell’oratorio è conservata un’altra tela di notevole interesse, commissionata nel 1631 dalla comunità tortonese come exvoto per la cessata peste, attribuita dalla critica a Giuseppe Badaracco. Proviene dal santuario di Santa Maria delle Grazie di San Bernardino. Compito precipuo di questa confraternita era l’assistenza ai carcerati ed ai condannati alla pena capitale. I confratelli dovevano recarsi alla prigione per i consueti atti di pietà e di misericordia verso i condannati per i tre giorni che precedevano l’esecuzione, quindi nel giorno stabilito li accompagnavano al luogo del patibolo. Questo, fino a metà ’700, era nella zona di San Bernardino, quindi fu trasferito nell’area dove si trova attualmente l’ex-Caserma Passalacqua, una località allora nota come ‘ar camp dra furca’. Qui veniva montato il palco per cura e a spese del Comune. Nel frattempo giungevano dalla capitale, Torino, i soldati di giustizia per eseguire la condanna. Infine, i confratelli si prendevano cura della sepoltura del condannato. Altro compito dei confratelli era la questua per la raccolta del pane per i carcerati. Nel 1631 essi fondarono il ‘Monte frumentario’: una sorta di mutuo soccorso tra i confratelli negli anni di carestia. Essi potevano chiedere ‘in prestito’ il frumento, che però doveva essere restituito negli anni di più abbondante raccolto. Ogni anno il 16 agosto, giorno della ricorrenza del Santo, la città partecipava ufficialmente alla funzione nella chiesa di San Rocco, per soddisfare ad un voto e presentava la propria offerta. Si trattava, certamente, di un voto fatto per la cessazione della famosa peste del 1630. I magistrati e reggenti della città prendevano posto in chiesa su sedie (‘i cadregoni’) in posizione di riguardo

- di solito in presbiterio - seguendo un preciso cerimoniale, a cui tenevano particolarmente. Si legge negli Atti di Città sotto la data del 16 agosto 1744: “Correndo oggi la festa del glorioso San Rocco in cui suole la città, in corrispondenza del pubblico voto, fare l’offerta di £. 50.8, si sono i Sig. Congregati, unitamente all’Egr. Sig. dott. Alessandro Buteri, Sig. Conte Porro reg° Podestà di questa Città, portati alla Chiesa di detto Santo, dove è stata cantata a musici cori la S. Messa in onore di med° Santo ed hanno i Sig. fatto le consuete offerte di £. 50.8”. I decurioni della città partecipavano ad un’altra funzione nella ricorrenza della festa di San Sebastiano (20 gennaio), quando presentavano l’offerta di lire 12,12, ‘in voto a San Sebastiano nella chiesa di San Rocco’. Ovviamente la festa principale dell’oratorio ricorreva e ricorre ancora oggi - il giorno di San Rocco con messa solenne e processione pomeridiana, anche se la processione da parecchi anni non si svolge più. In passato, quando era molto vivo il senso di appartenenza, le chiese - parrocchie o oratori - erano un punto di riferimento sicuro, quasi piccoli rioni autonomi nella città, con un proprio territorio, e con rapporti reciproci, non raramente, conflittuali. Molto curiosi erano i rapporti che intercorrevano tra gli oratori di San Carlo (che festeggiava la Madonna Assunta, il 15 agosto) e di San Rocco (che festeggiava San Rocco, il 16 agosto). Era consuetudine che quando la festa dell’Assunta cadeva di sabato e, quindi, quella di San Rocco di domenica, le due confraternite si scambiavano la visita. I Sancarlini, durante la processione dell’Assunta, raggiungevano la chiesa di San Rocco e la statua della Madonna faceva una breve sosta all’interno della chiesa. Il giorno dopo, viceversa, i confratelli di San Rocco, durante la processione, ricambiavano la visita a San Carlo con la statua del loro Santo. Un anno accadde che mentre la statua dell’Assunta era

in chiesa a San Rocco, si scatenò un improvviso e furioso temporale. La processione si sciolse anzitempo e nessuno più si curò della statua. Il giorno successivo i Sancarlini, quando si presentarono per recuperarla, trovarono le porte sbarrate. Si racconta che dalle parole si passò presto ai fatti e, solo dopo animate discussioni, i priori di San Carlo poterono riavere la loro statua. Da allora le due confraternite, nel corso delle loro processioni non si scambiarono più la rituale visita. Si dice che anche un papa, Pio VII avesse celebrato la messa in questo oratorio. Secondo un trafiletto, apparso sul “Popolo” del 7 luglio 1937 (e la notizia viene riferita con beneficio di inventario) alcuni confratelli di San Rocco, presente don Zanatta, nel fare l’inventario degli oggetti sacri appartenenti alla chiesa, trovarono dei paramenti che furono usati da Pio VII, quando nel 1804 fu di passaggio a Tortona. Un documento, un tempo conservato presso l’archivio, riferiva che il Pontefice aveva celebrato la Messa nella chiesa di San Rocco alla quale poi avrebbe donato i paramenti. “I quali d’ora in avanti - riferiva il cronista del “Popolo” - verranno esposti in fondo alla chiesa, dove si conservano ‘i misteri’ della processione”. Invece è certo che don Orione qui celebrò le Quarantore nel 1907, e sempre si sentì legato a questa chiesa. San Rocco non fu neppure risparmiata nel corso delle guerre. Negli anni del Risorgimento nella chiesa furono accampati i militari ma i danni più gravi furono subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, quando ormai il conflitto stava per finire. Erano i mesi più drammatici ed anche a Tortona i bombardamenti si intensificarono pur non causando mai estese distruzioni. E così il 9 marzo 1945 anche la chiesa di San Rocco fu colpita. “Si trattava di un aereo disturbatore, che portava solo tre bombe fortunatamente non molto potenti. - mi riferì

una volta il priore Salvarezza - La prima fu sganciata su San Rocco. Attraversò il tetto ed entrò in chiesa scoppiando. Causò danni ma non gravissimi. Una seconda bomba cadde nella vicina Via Bottazzi dove una donna rimase uccisa. La terza bomba scoppiò nei pressi del Duomo, senza causare danni eccessivi”. Nella perizia, redatta dal tecnico Bruno Piacentini il 12 giugno successivo, si legge: “Durante il bombardamento del 9 marzo 1945 uno spezzone dirompente cadde nella parte posteriore dell’oratorio in direzione dell’altar maggiore, provocando la rottura del tetto e della sottostante volta. L’altar maggiore venne ricoperto dalle macerie, e questo causò la rottura della tavola in marmo e della predella in legno. Il rimanente del fabbricato riportava danni meno gravi. In seguito al soffio d’aria e dalla proiezione di rottami e schegge, si riscontrarono lesioni ed un foro alla parte posteriore alta dell’abside, pavimento con lieve screpolatura, vetri infranti con intelaiatura di una finestra completamente rovinata, intonaci e tinteggiature cadute, tegole rotte, canali di gronda parte danneggiati e parte asportati. Il rimanente del fabbricato si dimostra in ottimo stato di conservazione. Prevista la rimozione di n° 10 tombarelli di macerie”. La successiva perizia compiuta dall’Ingegnere Civico il 18 agosto 1945 riferiva: “Danno a tetto, canali, volta a crociera, intonaco, lesioni ai muri perimetrali, marmi staccati, rotti vetri e intelaiature. Importo del danno valutati in £. 70.000.” Fortunatamente i danni furono riparati e la chiesa tornò ad essere un punto di riferimento per i dintorni. La confraternita oggi è molto attiva, nonostante il numero dei confratelli si vada sempre più riducendo (e invecchiando): cura le funzioni religiose ed il decoro dell’edificio. L’obiettivo dei confratelli, dopo il successo del censimento Fai, è quello di restituire alla chiesa il perduto splendore. Se incontreranno attenzioni ed aiuti.


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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

EVENTI E CULTURA

Con il contributo della Fondazione Comunitaria di Pavia La cerimonia di premiazione sarà il 6 giugno

Il restyling per una tela di Varzi I vincitori di “Voci per la poesia”

VARZI - Venerdì 27 maggio, alle ore 21,30 nella chiesa parrocchiale di San Germano Vescovo, a Varzi, è stato presentato il lavoro di restauro del dipinto ad olio su tela “Madonna col Bambino, San Germano, Sant’Antonio e San Giovanni Evangelista” di un ignoto pittore di area lombardo-piemontese della fine del XVI secolo. Il restauro, realizzato dallo Studio d’Arte e Restauro Gabbantichità di Tortona e finanziato dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia, è stato illustrato in ogni sua fase, con l’ausilio di proiezioni video-digitali, dai restauratori del laboratorio tortonese che sono stati preceduti da un intervento di Lelia Rozzo, responsabile dell’Ufficio Diocesano Beni Culturali e da un intervento dell’arciprete della chiesa parrocchiale di S. Germano, don GianLuca Vernetti.

Le operazioni di restauro si sono svolte, dal loro inizio, sotto l’attenta supervisione del Funzionario di zona per la Sovrintendenza, Paola Strada, grazie anche a un costante contributo (oltre che della Comunità parrocchiale) della Fondazione Comunitaria della Provincia di Pavia - Onlus, per poter recuperare al meglio le opere d’arte custodite in questa bella chiesa. La presentazione dei restauri è stata sicuramente interessante perché ha dato la possibilità anche al neofita di entrare dentro alle infinite problematiche che un restauro di questo tipo comporta. E’ stata evidenziata da subito la necessità di individuare scientificamente, come avviene per ogni restauro, quali e quanti erano i livelli di ridipinture nel tempo, quale il degrado della pellicola pittorica originaria, nonché quello della tela di supporto, del telaio e della

cornice; mediante il videomicroscopio a 200 ingrandimenti, si è potuta analizzare l’intera superficie del dipinto, provvedendo alla verifica della granulometria dei pigmenti dalla quale si è potuto evincere la datazione dell’opera. Numerose sono state le analisi preliminari effettuate: dalla riflettografia, che permette di individuare i segni preparatori dell’opera e gli strati di sovrapposizione, alle immagini a luce Wood, alla documentazione fotografica a luce radente e all’attenta mappatura del degrado per poter definire al meglio il tipo di intervento da prescegliere. La leggibilità dell’opera, che in un primo tempo appariva decisamente compromessa, dopo i restauri, emerge nuovamente, evidenziando una buona qualità e luminosità dei colori; l’equilibrio tensionale della tela, malgrado le pesantissime lacerazioni e strappi, è stato recuperato appieno a seguito di un accurato e paziente intervento di rammagliatura e consolidamento con tecniche d’avanguardia: dalla sutura con Textil Scheisspulver, all’inserimento di tasselli con la stessa trama e ordito della tela originaria, al consolidamento della tela attraverso l’utilizzo della tavola calda a bassa pressione e di consolidanti sintetici di ultima generazione. Soprattutto la pulitura accurata con l’eliminazione dei diversi strati di vernice fortemente invecchiata e ingiallita, delle vecchie stuccature e ridipinture e grazie ad un paziente ritocco mimetico delle lacune e mancanze, ha potuto restituire alla comunità religiosa e al patrimonio artistico locale un’opera di notevoli dimensioni che versava in condizioni disperate. L’auspicio è che soprattutto i giovani e tutti gli amanti dell’arte e della storia, sappiano apprezzare gli sforzi del parroco, della comunità e della Fondazione Comunitaria nel campo della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico artistico locale.

TORTONA - La Giuria della diciassettesima edizione del Concorso “Voci per la Poesia” 2011, bandito dal Liceo “G. Peano” di Tortona, ha concluso l’esame dei testi dei poeti e scrittori. I premi, secondo la graduatoria di merito vanno ai seguenti concorrenti Nella sezione poesia a Riccardo Allegrone con Chi sono io (1° premio), Letizia Rivera Al figlio (2° premio ex-aequo), Adriano Gatti A Baudelaire (2° premio exaequo), segnalati Riccardo De Rosa La forza del pianto, Letizia Rivera Orgoglio. Per la poesia sezione B Maria Teresa Arbasino Nord Africa (1° premio), Norma Noemi Pino Piedmont (2° premio), Sergio Loi Mistero della vita (3° premio) segnalati Ennio Di Biase Orizzonti di sogni. Anche quest’anno tante sono state le poesie dialettali pervenute a Sergio Giuseppe Piccinini con “Ar pugnaten dra mnestra” è andato il 1° premio, a Maria Fossa con “Ciuc cme ‘n rat” il 2° premio, mentre il 3° premio è stato assegnato a Mario Marini con la poesia “Viva r’gugnèn!”. La sezione che raccoglie le poesie degli Emigrati Piemontesi ha come sempre rappresentato la parte più consistente dei lavori. Le composizioni erano di argomento vario ma molte si sono distinte nel ricordo del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, con versi che indagano nella profondità dell’animo umano, con vivacità descrittiva ed espressioni ricche di sfumature poetiche. (1° premio) a Maria Emilia Moreno con “Momento familiar”, (2° premio) a Celia Sofía Salzmann Fessia He visto una golondrina, (3° premio) Margherita Marta Yacamo Argentina La vida color de rosa. Molto suggestive e ricche di amore per la patria, tanto amata dai nonni, sono due componimenti che hanno ottenuto la “menzione onorevole”: Yano Neuén Centeno

(Argentina) Storia del mio ieri e Silvia Norma Lamberti (Argentina) A te, madre Italia. Nella sezione Racconto breve o pagina di diario (sezione a) a Clementina Rubini “Cosa si fa per una bicicletta” (1° premio), a Letizia Rivera “Sophie” (2° premio) e a Elisa Torlasco Fiori e macerie (3° premio). Segnalati Martyna De Marchi “Piccola ambasceria aerea”. La Sezione B del racconto ha visto come vincitore del 1° premio Gianni Marchesotti con “Il dono di Giosué”, il 2° premio a Paolo Camera con “Nave dei vagabondi” e 3° premio a Maria Teresa Arbasino con il racconto “Tartarughe”. Segnalati Norma Noemi Pino Perfetto estraneo e Gianni Marchesotti In permanenza delle cose. Nella serata verranno premiate in diretta la sezione artistica con gli elaborati grafici di Noemi Frulio “Alla fine del libro, Blackout”, Marialba Mogni “Passato e presente: un unico filo conduttore” e Marco Ferasin “Solidarieta’ nel mondo” e la sezione musicale con le band: i Drumless di Lorenzo Chiesa, Matteo Mattioli, Piero Ghiglione, Eleonora Bruno, Christian Lombardo con “The best ever”, i Reproductiv con Davide Kotlar, Matteo Leddi, Matteo Raccone, Fede-

rica Ballestrero con “Catene”, i Crossing Over con Alberto Gagliardi, Filippo Vecchia, Valentina Cavallotti, Matteo Pivetti, Marco Bagnarino, Gianluca D’Arino con “Crossing over”. Gli organizzatori al termine del concorso hanno voluto ringraziare tutti i componenti delle varie giurie nella persona di Don Luigi Quaglini, Maurizio Cabella, Mario Giachero, Pietro Porta, Giacomo Maria Prati, Michela Battistotti, Lorenzo Bianchi, Marco Gilardone, Egidio Perduca, Marina Buratti, Caterina Tovagliari, nonché le istituzione che da sempre hanno creduto e hanno sostenuto l’iniziativa, ovvero la Regione Piemonte, il Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale - Valorizzazione dell’Identità del Piemonte, la Presidenza della Provincia di Alessandria, la Fondazione della Cassa di Risparmio di Tortona, il Comune di Tortona, e la Società Storica Pro Julia Dertona. In occasione della cerimonia, sarà presentata e omaggiata ai presenti, l’antologia contenente le opere poetiche dei vincitori e dei segnalati edita con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. La serata finale del concorso si svolgerà al Teatro Civico di Tortona, lunedì 6 giugno, alle ore 21, con ingresso gratuito.


Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

L’11 giugno si parlerà del giovane volontario della CRI scomparso nel 1996

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Il violino di Livia Hagiu il 6 giugno

Broni ricorda il “suo” Massimo Ghio Gavazzana è blues BRONI - Sono passati quindici anni da quel 1996 quando, precisamente il 26 agosto, veniva prematuramente a mancare Massimo Ghio. Era giovane, poco più che trentenne. Raccontare di Massimo significa dire di un giovane dotato di una straordinaria poliedricità che ha scelto di mettere la sua vita al servizio degli altri, attraverso la Croce Rossa, l’Oftal, Amnesty International, la Caritas, l’Oratorio e la parrocchia. Tutte queste realtà per lui non erano un fine, ma un mezzo per arrivare ad un fine, quello di aiutare il fratello che in diverse occasioni trovava bisognoso. All’interno della Croce Rossa fu Volontario del Soccorso, esperto di Diritto Internazionale Umanitario, Presidente del comitato di Stradella e soprattutto Delegato di Missioni Internazionali in Albania e in Africa nel campo profughi di Goma, uno dei posti più disperati del pianeta. Lo animava una grande fede, mai sbandierata, a volte critica, ma autentica e forte

Massimo Ghio sarà ricordato a Broni l’11 giugno

che lo spingeva a dare tutto se stesso. Vennero poi i giorni lunghissimi della malattia. Un vero calvario, affrontato con una serenità ed una voglia di vivere che hanno rappresentato un’autentica lezione di vita per i tanti amici che lo andavano a trovare. Nel 1999, per volontà dei genitori e di alcuni amici di Massimo, è nata l’associazione Massimo Ghio per continuare la sua opera di solidarietà. L’attività del sodalizio consiste principalmente nella

raccolta di indumenti e di materiale di prima necessità nuovo o in ottimo stato che viene poi ridistribuito, privilegiando soprattutto i bambini e i nuclei famigliari con figli appena nati o in età scolare. In occasione del quindicesimo anniversario della scomparsa di Massimo, sabato 11 giugno, alle ore 11, presso la sala conferenze di Villa Nuova Italia si terrà un evento in sua memoria. “Il Massimo nella vita!”. Questo il titolo dell’iniziati-

Quest’anno compie 37 anni il vademecum per l’agriturismo

E’ uscita la nuova Guida Agriturist

ALESSANDRIA - E’ stata presentata nei giorni scorsi la nuova Guida Agriturist che quest’anno compie 37 anni. La prima edizione, che si chiamava “Guida dell’Ospitalità Rurale”, uscì nel 1975 con un centinaio di proposte, antesignane di quello che, dal 1985, è stato definito da legge dello Stato “agriturismo”. Le successive edizioni, col salto di un solo appuntamento, sono state realizzate annualmente fino alla recente pubblicazione della Guida Agriturist 2011. “Dal 1996, alla Guida cartacea, Agriturist ha affiancato la Guida “on line” pubblicata sul portale internet www.agriturist.it, consultata nel 2010 da oltre un milione di persone, a conferma della grande popolarità raggiunta dall’agriturismo italiano, la cui nascita “ufficiale”, in Italia, risale al 1965, anno di fondazione dell’Agriturist” come ha spiegato la presidente di Agriturist Alessandria e Piemonte Rosanna Varese. Nel complesso, la Guida Agriturist 2011 seleziona 1.500 proposte di ac-

coglienza turistica in aziende agricole, che offrono alloggio in camere con prima colazione o appartamenti indipendenti (1.435 aziende agricole), campeggio e ristorazione. Fra i principali servizi di intrattenimento, si segnalano: piscina, noleggio biciclette, lezioni di equitazione ed escursioni a cavallo, degustazioni guidate di prodotti tipici, alimenti ottenuti con metodi biologici. Gli agriturismi organizzati per l’accoglienza di disabili sono 796. A livello locale, nella guida di quest’anno vi sono 32 agriturismi associati ad Agriturist Alessandria, con 146 sistemazioni tra appartamenti indipendenti e camere. Ben dislocati sul tutto il territorio senza esclusione di alcuna zona, le aziende agrituristiche offrono diversi servizi: 26 agriturismi offrono il pernottamento e 18 si occupano di ristorazione. Alcune infatti offrono entrambe le opportunità per i clienti. Numerosi i servizi: 21 aziende sono organizzate per accogliere disabili; 4 propongono l’equitazione e 13 sono anche fat-

torie didattiche; 12 aziende selezionate da Agriturist hanno la piscina; 4 agriturismi praticano l’agricoltura biologica, 15 strutture propongono la degustazione dei prodotti aziendali. I prezzi per il pernottamento a persona: in 6 agriturismi un pernottamento costa fino a 30 euro, in 12 aziende si paga dai 30 ai 40 euro, in 6 agriturismi l’importo è tra 40 e 50 euro, in 2 strutture il prezzo è superiore a 50 euro. Oltre alla presentazione delle aziende agrituristiche, la Guida Agriturist 2011 contiene informazioni sui prodotti agroalimentari riconosciuti dall’Unione Europea a Denominazione d’Origine Protetta (DOP) e ad Indicazione Geografica Protetta (IGP), sui vini a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita (DOCG) e a Denominazione d’Origine Controllata (DOC), sui Parchi Nazionali e sulle norme di prudenza per affrontare un’escursione in sicurezza. “La Guida Agriturist 2011 (416 pagine, 15 euro, compresa quota associativa) è in vendita nelle librerie o si può richiedere scrivendo a: alessandria@agrituristmonferrato.com. Cristina Bagnasco, segretaria di Agriturist Alessandria ha spiegato che i soci di Agriturist hanno diritto allo sconto del 10%, su ospitalità, prodotti e servizi, in circa 900 aziende agricole convenzionate e per prenotare un soggiorno o scoprire le offerte degli agriturismi è possibile anche consultare il sito www.agrituristmonferrato.com.

va che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale e della Parrocchia di Broni. Sarà presente Massimo Barra, Presidente della Commissione Permanente della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, già Ispettore nazionale dei volontari del Soccorso, Presidente della Croce Rossa Italiana e Vice Presidente della Federazione delle società di Croce e Mezzaluna Rossa, autore di centinaia di pubblicazioni aventi come argomento la Croce Rossa, le tossicomanie, il diritto internazionale umanitario, nonché protagonista di un numero impressionante di missioni in ogni angolo del pianeta. Si racconterà in un’intervista fotografica condotta dal “nostro” Matteo Colombo dalla quale emergerà l’esperienza di un autentico testimone del nostro tempo, impegnato in prima linea a fianco dell’uomo sofferente. Massimo Ghio, che pur nel breve arco della sua vita ha sempre dato il “massimo”, sarà ricordato da un personaggio che continua a dare il “massimo” nella sua vita. Marco Rezzani

GAVAZZANA - Lunedì 6 giugno si rinnova l’appuntamento serale del primo lunedì del mese a Gavazzana, questa volta all’aperto sullincantevole palco naturale del Belvedere. Il Gavazzana Blues vuole dedicare, alle ore 21, il violino di Livia Hagiu a tutti gli amanti della preziosa impostazione classica trasportata, con sapienti arrangiamenti, allesaltazione del virtuosismo. Livia sarà accompagnata al pianoforte dal maestro Andrea Albertini. Seguirà un’incalzante jam session blues con gli amici dell’associazione. Livia Hagiu nasce a Bucarest nel 1976. Consegue il diploma di violino nel giugno 1995 presso il Liceo Musicale “George Enescu” e la laurea in violino nel giugno 2000 presso l’Università della Musica di Bucarest con il massimo dei voti e la lode. Già da studente, collabora con l’Orchestra Jeunesses musicales e la Bucarest Young Symphonic Players”. Ha tenuto dei recital da solista in diverse sale da concerto di Bucarest.

Dopo la laurea collabora con la prestigiosa Orchestra Filarmonica di Bucarest. Molto nutrita è anche la sua attività concertistica in Italia sia come solista, sia in formazioni cameristiche ed orchestrali. Da ricordare la recente esibizione come solista presso il Conservatorio di Milano e la tournèe in Austria e Germania con le soliste del Rondò Veneziano. Durante la serata sarà presentato il programma definitivo della prima edizione del Gavazzana Blues festival in programma dal 7 al 10 luglio.


Giovedì 2 giugno 2011

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IL POPOLO

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SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 2 all’8 giugno 2011 Giovedì 2 giugno: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A (tel. 0131 862630) Venerdì 3: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 4: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Domenica 5: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Lunedì 6: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008);

Tortona ha ricordato l’ex sindaco nell’area di sviluppo della città

Intitolata una via a Giuseppe Bonavoglia TORTONA - Si è venerdì 27 maggio, alla presenza del sindaco, Massimo Berutti, della signora Yvette Bonavoglia, dell’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Orsi Carbone, del Vicario, Generale della Diocesi mons. Giorgio Pruzzi e di numerose autorità civili, militari e religiose, la cerimonia di intitolazione della via a Giuseppe Bonavoglia, sindaco di Tortona dal 1999 al 2004. Al momento di ricordo hanno preso parte anche Pierpaolo Cortesi, già vicesindaco nella giunta guidata da Giuseppe Bonavoglia, e lo storico, Giuseppe Decarlini. “Io non ho mai avuto il piacere di lavorare, dialogare e incontrarmi a livello amministrativo con il sindaco Giuseppe Bonavoglia e, per me, è un grande rammarico ha detto il sindaco, Massimo Berutti - avrei voluto raccogliere la sua eredità e avere la possibilità di confrontarmi sulle scelte e le strategie fatte nel corso della sua amministrazione. Bonavoglia è stato un uomo che nel suo percorso di vita ha incarnato la tortonesità e il legame affettivo con le valli, dalle quali io provengo. E’ stato un personaggio di grande livello, un grande uomo, ricercatore, storico, studioso e cultore della storia della nostra città e un uomo molto religioso”. Poi a nome suo e di tutta l’amministra-

zione del Comune di Tortona ha voluto dire “grazie di cuore”. “Quando, nel 1999, si voleva cambiare un po’ aria a Tortona in Giuseppe Bonavoglia si è individuata la nuova figura che poteva guidare la città - ha ricordato Pierpaolo Cortesi - Era una persona autorevole e, con lui, nel rapporto di amicizia e di stima si trovava sempre il giusto compromesso e quel dialogo che ha portato al cambiamento della città. Con il sindaco Bonavoglia si guardava alla progettualità e alla quotidianità. Siamo qui, davanti all’università che lui ha voluto e che rappresenta un’ottima realtà per la nostra città”. Non è mancato un accenno, seppur velato, alle vi-

cende politiche che hanno contrassegnato la fine del mandato del sindaco Bonavoglia, “io ho sempre sostenuto la sua persona per il suo secondo mandato”, ha sottolineato Cortesi, che ha proseguito “è stata, per me, l’inizio di una nuova era politica. Lo ricordo con affetto, devozione e stima”. Il ricordo di Giuseppe Bonavoglia, storico, è toccato a Giuseppe Decarlini. “Applicava alla storia il rigore scientifico e se noi, oggi, conosciamo molti aspetti della storia della nostra città lo dobbiamo a lui - ha commentato Giuseppe Decarlini - sapeva coniugare la storia all’attualità. Le rogge erano sempre considerate importanti e prima-

rie. Con lui si è tornati alla fragola profumata di Tortona e al mais ottofile. Era campione della tortonesità e gli rimprovero di non aver scritto l’altra storia; di una Tortona scomparsa che ha perso con Demattei e con lui i due conoscitori più profondi. Ed è una storia che non verrà più scritta”. Via Bonavoglia si trova tra il teatro Dellepiane e la sede dell’università, nel cuore dell’area Dellepiane, “un’area di sviluppo futuro di Tortona - come ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Orsi Carbone - che vedrà la sua riqualificazione totale negli anni futuri. Si è iniziato con la piscina, il teatro, l’università e la viabilità interna con la nuova rotonda terminata in questi giorni”. “Concluderemo - ha aggiunto Orsi Carbone - la riqualificazione con interventi importanti; uno riguarderà il capannone adiacente l’università, che sarà abbattuto e su quell’area verrà ricostruito un capannone rispondente alla normativa antisismica, ampliato l’attuale parcheggio e creata una strada che colleghi direttamente quest’area alla circonvallazione. Sono contento che a Giuseppe Bonavoglia sia stata intitolata questa via che si trova in un contesto di sviluppo futuro”.

L’Unitre chiude l’anno con la storia e l’arte siciliana TORTONA - Ci sono eventi culturali che lasciano il segno. Può succedere perché hanno per soggetto un argomento mai trattato o per il modo in cui l’ospite tratta il tema e per l’interesse che suscita nel pubblico. Se si tratta di storia e arte antica è normale che tocchi corde sensibili, se l’argomento è la storia e l’arte di Sicilia, tutti questi motivi concorrono a un pomeriggio speciale. “L’Isola del Viaggio” è il recente e magnifico volume presentato dalla professoressa Francesca Gringeri Pantano a chiusura dell’anno accademico dell’Unitre di Tortona, nella sala della Fondazione della Cassa di Risparmio. La professoressa Gringeri

Pantano, che è la direttrice dell’Accademia delle Belle Arti di Noto, patria del barocco siciliano, ha raccolto con entusiasmo l’invito dell’associazione tortonese. La Sicilia, ha spiegato la professoressa Pantano, ha rappresentato per i viaggiatori europei, nel XVIII secolo, il luogo dove ammirare e studiare l’arte dorica greca che nella sua semplicità e razionalità veniva contrapposta dagli illuministi all’arte barocca, tanto sfarzosa quanto cupa e tormentata. La presentazione si è avvalsa della proiezione di dipinti, disegni e incisioni commentati con passione e rigore scientifico dalla relatrice. L’importante iniziativa ha chiuso la settimana dedicata

VAL CURONE - VALLE OSSONA Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939); dalle ore 15,30 Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 7: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Mercoledì 8: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Edicole aperte domenica 5 giugno 2011 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.

Restituiti gli oggetti rubati alla Diocesi di Tortona

Il momento della riconsegna degli oggetti rubati

TORTONA - Nei giorni scorsi sono state restituite dai Carabinieri di Asti ed Alessandria alcuni oggetti votivi trafugati da chiese della diocesi di Tortona. I pezzi sono stati consegnati nelle mani del Vicario Generale mons. Pier Giorgio Pruzzi. Si tratta della fase conclusiva dell’indagine che, nel febbraio di quest’anno, aveva permesso ai Carabinieri di rinvenire numerosi oggetti sacri rubati nelle chiese di Asti, Casale Monferrato, Alessandria, Vercelli e appunto, Tortona, custoditi nell’abitazione di un insospettabile astigiano. L’uomo, che ha poi confessato di essere anche l’autore dei furti, aveva giustificato le sue azioni con il bisogno irrefrenabile di circondarsi di oggetti sacri. I Carabinieri, ultimata la fa-

se formale dei riconoscimenti, hanno iniziato a restituire alle diocesi interessate dai furti le reliquie trafugate. Nel caso di Tortona si tratta di un tabernacolo, rubato in data 17 febbraio scorso all’interno della chiesa di San Nicola di Bari di Pozzolo Formigaro, un ornamento da tabernacolo in lamiera dorata asportato in data imprecisata dall’interno della chiesa di San Giacomo di Tortona e un crocifisso ligneo, asportato all’interno della chiesa di S. Maria Canale di Tortona. Il Vicario Generale ha avuto parole di elogio per l’ottimo lavoro svolto dai Carabinieri che hanno portato a termine un’operazione difficile e delicata, restituendo alla Diocesi delle opere d’arte di notevole valore.

Festa del quartiere Oasi - Paghisano

dall’Unitre, in modo originale, alla Sicilia. Oltre alla conferenza della professoressa Pantano il programma ha visto avvicendarsi la professoressa Monica Graziano che ha parlato di Andrea Camilleri e Giovanni Vaccarella che ha proposto un itinerario turistico nel posti più belli e impor-

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

tanti dell’isola. In occasione della festa di fine anno accademico, che si è tenuta il 26 maggio scorso nella Sala Polifunzionale del Comune, i partecipanti hanno potuto gustare i dolci di mandorla del “Consorzio di tutela della mandorla d’Avola” e il nero d’Avola della Cantina di Corrado Assennato.

TORTONA - Domenica 5 giugno torna l’appuntamento con la “Fiera e festa del Quartiere Oasi Paghisano”. L’amministrazione comunale, accogliendo la richiesta avanzata dalla Pro Loco Amici Oasi Paghisano di Tortona, per il sesto anno consecutivo, organizza la fiera con la collaborazione del “Consorzio PRO.COM.” Saranno una sessantina gli espositori che, dalle 8 alle 19 di domenica 5 giugno, si snoderanno tra le vie del quartiere Oasi - Paghisano. Le vie interessate saranno viale De Gasperi dall’incrocio con via Cuniolo fino a quello con via degli Orti limitatamente al lato della carreggiata prospiciente le medesime, via degli Orti sul solo lato opposto all’Area Verde Oasi e con l’esclusione del breve tratto terminale ove è presente l’unico accesso carrabile privato, a partire dal medesimo e sino all’incrocio con via Emilia, viale De Gasperi dall’incrocio con via degli Orti fino a quello via Matteotti su entrambi i lati e viale De Gasperi dall’incrocio con via Aliotta a quello con via Silla limitatamente, al lato della carreggiata di fronte alle medesime vie. p.s.

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Noel Mermaz ha visitato Tortona dove il suo avo svolse il servizio militare

Dalla Savoia sulle orme del bisnonno TORTONA - “Il mio bisnonno, Giovanni Maria Mermaz, classe 1826, dalla provincia del Chiablese, in Alta Savoia, allora parte del Regno di Sardegna, nell’inverno del 1827 lasciava il paese natio, affacciato sul lago di Ginevra e a piedi, con altri quattro coetanei, si avviava a Torino, dove doveva presentarsi per il servizio militare nel corpo dei Bersaglieri, che, poi, in parte, svolse a Tortona”. Così ha raccontato Noel Mermaz al Sindaco Massimo Berutti con quale la scorsa settimana ha avuto un breve incontro. Residente a Neuvecelle, un paese nei pressi di Evian, egli stava compiendo, con la signora, un viaggio in Italia e nel percorso ha voluto fare una sosta a Tortona, dove il suo antenato era stato destinato, e del quale, grazie a minuziose ricerche, era riuscito a ricostruire i due anni di servizio militare nel Regno di Sardegna, che coincisero con la prima Guerra d’Indipendenza. Accompagnati da Armando Bergaglio, i due ospiti hanno compiuto un giro per la città, apprezzata per i monumenti e per l’ordine, in particolare si sono soffermati in Via Emilia all’altezza dei portici Frascaroli, dove un tempo sorgeva il monastero di Santa Chiara, sop-

Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

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I due ospiti della Savoia con il Sindaco e Armando Bergaglio

presso da Napoleone nel 1801 e poi trasformato in caserma e tale rimase fino al 1888, quando venne aperta la Caserma Passalacqua. E fu presso il quartiere di santa Chiara che il bersagliere Giovanni Maria Mermaz alloggiava durante il suo servizio militare. Nel 1847, giunto a Torino, il militare savoiardo fu occupato in addestramenti ed esercitazioni militari, ma all’inizio del ’48 gli eventi precipitarono. Un breve trasferimento in Sardegna, da dove venne poco dopo richiamato, assieme ai suoi commilitoni, e mandato a combattere contro gli austriaci a Goito, poi a Pastrengo, a Valeggio e a Governolo. E in quelle località si incontravano militari di leva, come il Mermaz, e volontari, come il nostro con-

terraneo Domenico Carbone. Il quale, in una lettera inviata da un campo di battaglia al padre Giorgio a Tortona, datata 16 aprile 1848, riferiva l’esperienza che andava vivendo in quei giorni eroici ed esaltanti. “la vita del soldato è dura, durissima, poi quella che facciamo noi in qualità di bersaglieri, ma tutti la sopportiamo coraggiosamente e facciamo meravigliare i vecchi soldati. Dormiamo sul nudo terreno, senza coperta e collo zaino per guanciale, mangiare il pane di munizione con cacio e la zuppa militare, ingoiarsi venti miglia al giorno ad un passo rapidissimo, ecco la nostra vita. Se già ero bruno, ora sono abbronzato più di un corso, ma di salute sto benissimo e cammino sempre davanti a tutti.

L’entusiasmo di tutta l’armata è grandissimo e pare che si vada a festa anzi che alla guerra e speriamo fra pochi mesi non si troverà più un Austriaco in Italia”. Purtroppo l’auspicio e la speranza del giovane Domenico Carbone non si realizzava. E’ noto, infatti, l’esito infausto della prima fase della prima guerra d’Indipendenza. L’armata sarda dovette arretrare e il bersagliere Giovanni Maria Mermaz col suo battaglione il 18 agosto raggiunse Tortona dove era di stanza. Durante la seconda campagna militare, quella del 1849, il suo battaglione assegnato alla brigata di avanguardia, si appostava nei pressi di Piacenza, quindi veniva inviato a Genova a reprimere una rivolta. Finalmente con la sua compagnia il Savoiardo rientrava ancora a Tortona, dove rimase fino al 14 settembre 1849, quando, congedato, se ne ritornava, a piedi come era arrivato, alla sua Savoia. Portava con sè l’attestato di buona condotta e la dichiarazione “di aver servito con fedeltà ed onore”. A Ballaison riprendeva, dopo due anni di servizio militare, i ritmi più tranquilli della vita di un tempo, legata al lavoro dei campi e, forse, con un ricordo dei giorni trascorsi a Tortona.

Un gozzo tra i nuovi cimeli del Museo del Mare TORTONA - I soci dell’associazione “Marinai d’Italia” Franco Pernigotti, Ugo Ferrari e Eliso Monocchio, nei giorni scorsi, si sono recati a vado Ligure, per incontrare Edoardo Riccardi, amico di Corso dell’Accademia Navale di Livorno, per ritirare preziosi cimili, in parte donati al Museo del Mare e in parte concessi in prestito. Una visita già programmata da tempo per ritirare un gozzo ligure (barca) dei primi anni del 1900 di circa 3.50 di lunghezza, sistemato momentaneamente inel cortile del socio Eliso Monorchio, per un primo restauro, in attesa di trovare una collocazione futura. Presso la sede del Museo sono stati sistemati anche gli altri cimeli: una pompa per aria da palombaro completa di mobile in legno, una campana con struttura di sostegno in legno di fabbricazione russa del diametro di circa 300 mm, uno Stadimetro a misuratore di distanze ed

angoli, un inclinometro, una alidada per rilevatore polare, un taratore per valvole a caldaia a vapore, un anemometro, un rilevatore di angoli, una sirena manuale da nebbia, una alidata per bussola giroscopica, un cronometro con doppia cassa; un barografo, un star finder, un paio di scarpe da palombaro, un’ancora holl, un copri bitta con stem-

ma, un’elica, una fiocina a tre punte per squali e un recipiente per prelievo campioni liquidi. Ormai il Museo del Mare di Tortona ha raggiunto un elevato livello di professionalita e interesse per i cimeli presenti circa 1.000 pezzi di grandi e piccoli dimensioni, ma tutti di notevole pregio e interesse storico e artistico. I numerosi visitatori che dall’apertura del Museo del 6 giugno 2010, si sono recati nelle sale, alla fine delle visite, sono rimasti meravigliati e sorpresi di quanto hanno potuto ammirare lasciando lodevoli commenti. Adesso l’esigenza di poter usufruire di alcuni locali adiacenti per l’ampliamento del museo non è più procastinabile. L’amministrazione comunale dovrà decidere il futuro del Museo del mare di Tortona e dare risposta alle richieste dell’Associazione nazionale Marinai d’Italia, che tramite i soci, gestisce il Museo stesso.

Il Primo Soccorso per i bambini tortonesi

IN BREVE ASSOCIAZIONI / TORTONA

La pedalata della solidarietà arriva a Pontecurone Domenica 29 maggio è stato un bel momento di collaborazione e di solidarietà tra l’ssociazione Anffas Onlus Tortona e il Comune di Pontecurone. La Pedalata della Solidarietà giunta alla 26esima edizione ha visto l’arrivo nello splendido parco dell’Istituto Orionino a Pontecurone con un generoso rinfresco donato dalla efficiente Proloco del paese. Premi a gruppi e a piccoli partecipanti quali: Gruppo Anziani, Fiore, Portici, Daffonchio “Cico - Contry Bar”, Oratorio Sacro Cuore, Amatori Derthona, Biblioteca Civica e al signor Domenico per la sua originale bicicletta.

EVENTI / VOLPEDO

Festa della Repubblica A Volpedo, mercoledì 1° giugno alle ore 21, in piazza Libertà nella suggestiva e incantevole cornice di Palazzo Perino, si terrà il tradizionale concerto per la festa della Repubblica. Da molti anni Volpedo celebra questa ricorrenza in modo insolito e diverso sotto l’aspetto musicale, su idea di Giancarlo Caldone e Dedo Corradi, attualmente sindaco e vicesindaco. Con questa insolita iniziativa musicale, iniziata nel 2007, si vogliono attirare i giovani e i meno giovani a ricordare la festa civile della Repubblica Italiana. Quest’anno si farà un tuffo negli anni ’60 e ’70 con la Italjet Band Beat Generation, gruppo composto da Camillo Campora, voce di Sarezzano, Stefano Marelli chitarra e voce di Berzano di Tortona, Andrea Fossati chitarra di Gavi, Simone Accili basso di Tortona e Gianni Nesto batteria di Novi Ligure. Durante la serata i diciottenni della Consulta Giovani leggeranno alcuni articoli della Costituzione della Repubblica. Le spese per la realizzazione di questa manifestazione sono sostenute dalla donazione mensile del Sindaco.

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La musica di Carissimi a Caleidoscopio Nel “Caleidoscopio” in onda alle ore 20,30 di domenica 5 giugno e in replica alle ore 20,30 di martedì 7 giugno Andrea Bobbio proporrà l’ascolto dell’Oratorio “Jephte” di Giacomo Carissimi in una registrazione dal vivo effettuata dall’Istituto “A. Casella” di Novi Ligure. Interpreti il Coro “Panatero” e l’Ensemble Barocco dell’orchestra classica di Alessandria. Voci soliste: Erika Grimaldi, Enrico Iviglia, Davide Baronchelli, Silvia Ciliberti e Francesca Semino. Direttore Gian Marco Bosio. Nella seconda parte due canti natalizi eseguiti dal Coro Voci Bianche dell’Istituto “Casella” diretto da Raffaella Tassistro. Le esecuzioni saranno precedute dalle interviste rilasciate da Gian Marco Bosio e Raffaella Tassistro. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.

ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE

ON. FUNEBRI ORGANIZZAZIONE

LA SICUREZZA DEL SANGUE COMINCIA DA ME

SANGUE DONATO VITE SALVATE

TORTONA - Nei giorni scorsi, alla presenza dell’assessore alla Protezione Civile, Emanuela Patta, presso la sede del Corso di Laurea in Infermieristica, della Facoltà di Medicina e Chirurgia e Scienze della Salute, dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, si è tenuto il

corso di primo soccorso riservato agli alunni referenti per la sicurezza delle classi IV e V elementare. Questa lezione rientra nel progetto “Scuola & Sicurezza” del Servizio di Protezione Civile del Comune di Tortona. Ai bambini che hanno partecipato è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Fossati dal 1906

Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA

Via Emilia, 35 - Tortona

dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327

Tel. (0131) 861063


Giovedì 2 giugno 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9.

Farmacie di turno aperte dal 2 all’8 giugno 2011 Giovedì 2 giugno: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Venerdì 3: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Sabato 4: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Domenica 5: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143

La scuola media novese vincitrice del concorso sui beni culturali

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

2216) Lunedì 6: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Martedì 7: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Mercoledì 8: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Edicole aperte domenica 5 giugno 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.

Il nuovo numero della rivista storica

La Boccardo si aggiudica la Coppa Rotary E’ uscito “In novitate” NOVI LIGURE - Il progetto “Cerco un affresco, se lo trovo lo conosco, lo amo, lo difendo, lo salvo” è l’ultimo delle iniziative che il Rotary Club di Novi, guidato dal presidente Vilmo Repetti, sta sviluppando nell’anno rotariano, e che hanno come tema in comune “le nuove generazioni”. Dopo “Acqua per Sempre” che ha visto il coinvolgimento dei bambini delle elementari e il PASS “Progetto Andrologico di Screening” per gli studenti di tutte le scuole, è stato portato a compimento il progetto “Censimento dei Beni Culturali esposti all’aperto Apriamo le porte ai Beni Culturali del nostro territorio”, realizzato con il patrocinio delle Soprintendenze di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, finalizzato alla riscoperta, recupero e tutela dei “Beni Artistici posti all’aperto”. Hanno aderito le classi 1^ A, 1^ D, 1^ E, 2^ B, 2^ D, 2^ E, 2^ I, 3^ A, 3^ C, 3^ F della Scuola Media “G. Boccardo” con le insegnanti Giuliana Boccardo, Oriella Coltri, Emanuela Condor, Maria Grazia Inglese, Elisabetta Macciò, Marisa Minetti, Simona Pasquali e Maria

Esterno della Scuola Media Boccardo di Novi Ligure

Teresa Soro. Gli elaborati sono stati esposti presso il Foyer del Teatro Marenco lo scorso fine settimana. Mercoledì 25 maggio presso l’istituto “G. Boccardo” sono state premiate le classi che hanno ottenuto i migliori punteggi da parte della apposita commissione, secondo i parametri di giudizio definiti in base alle regole ed alle finalità del concorso. Dopo i saluti del Dirigente scolastico, del Presidente del Rotary, dell’assistente del governatore distrettuale del Rotary Andrea Bormioli, del Presidente della commissione dei progetti di servizio Paola Pardini, del Presidente della commissione distret-

tuale per l’arte e per i beni culturali Giovanna Mastrotisi e del Responsabile della commissione di valutazione Gian Paolo Ghelardi, è stata effettuata la premiazione: il primo premio di 1.000 euro e una Coppa Rotary è andato alla 2^ I, per la riproduzione dell’Edicola affrescata con Madonna in trono e Santa Limbania a Castelletto d’Orba del primo ’500 e il secondo premio ex aequo alla 2^ B, 2^ E e 3^ A. Il Presidente Rotary ha così concluso: “le giovani generazioni sono il nostro futuro e quindi sono sempre centrali nelle azioni rotariane. Il nostro club ha aderito con entusiasmo e convinzione al

progetto, di durata triennale e alla sua prima edizione, che si inserisce in un’iniziativa elaborata dalla Commissione Arte e Beni Culturali del distretto rotariano a cui appartiene il club. L’obiettivo finale è la tutela dei beni artistici posti all’aperto del nostro territorio, che proprio per la loro ubicazione, in esposizione continua e diretta agli agenti atmosferici, con piogge acide e ambiente inquinato oggi sono particolarmente soggetti prima al degrado e poi ad una possibile o inevitabile perdita. Sotto la guida degli insegnanti di lettere, arte e religione i ragazzi sono stati sensibilizzati a recuperare forme di arte popolare di cui si va perdendo memoria anche nei luoghi in cui sono state create, attraverso la ricerca, l’analisi e la documentazione di quanto è stato individuato, che abbia una rilevanza artistica e quindi degno di essere catalogato, con il compito fondamentale di fare conoscere nel modo più efficace possibile le qualità culturali del nostro territorio, al fine di salvaguardare i beni storico-artistici ancora documentabili”. Michela Ferrando

Sabato 4 giugno si svolgerà la settima edizione della giornata della musica

Suoni e colori dell’Africa in scena a Novi

Le ginnaste di Forza e Virtù di Novi Ligure si esibiranno per “Ascolta l’Africa”

NOVI LIGURE - Sabato 4 giugno, in Piazza Dellepiane a Novi Ligure, si svolgerà la settima edizione della giornata di musica,

spettacoli e solidarietà denominata “Ascolta l’Africa”, organizzata dall’associazione Missionaria Giovanile “Ascolta l’Africa”

della parrocchia di San Pietro. La manifestazione prenderà il via alle ore 16 con una ricca mostra fotografica e diversi momenti di animazione per i bambini realizzati con giochi gonfiabili. Durante il pomeriggio saranno presenti anche la società novese di pattinaggio “Lucky Star” e quella di ginnastica artistica e ritmica “Forza e Virtù”. Alle ore 17 sarà distribuita una ricca merenda per tutti i presenti. Il momento clou dell’evento, come di consueto, sarà la sera, quando alle ore 21 si inizierà con il saluto delle autorità per poi entrare subito nel vivo degli spettacoli con il musical realizzato dagli alunni delle scuole elementari Pascoli di

Novi (con le coreografie ideate e dirette da Antonio Bajardi) dal titolo “Cenerentola non smette di sognare”. A seguire è prevista un’interessante testimonianza missionaria per raccontare la vita e le emozioni del continente africano. Alle ore 22 inizierà il momento musicale della serata con l’esibizione del gruppo “Novignon” che offrirà un ricco repertorio di ritmi, di danze e di musiche tipiche dell’Africa. Sabato sarà quindi un’intensa giornata con musica, spettacoli e divertimento, ma con un obiettivo molto preciso: aiutare degli “amici” che spesso consideriamo troppo lontani. Davide Daghino

NOVI LIGURE - Il numero di maggio della rivista “In Novitate” si apre con un ricordo di Lorenzo Robbiano su Cesare Simonassi, ambasciatore novese a Pont de Vaux. Se lo scorso novembre il Centro Studi allestendo una mostra di documenti, stampe e manoscritti presso l’auditorium della Biblioteca Civica, ha ricordato, a dieci anni dalla scomparsa, Cesare Simonassi il presidente grande appassionato di storia, collezionista raffinato, il sindaco di Novi Ligure mette in evidenza nel suo ricordo l’impegno dell’imprenditore per il gemellaggio culturale fra Pont de Vaux, città natale di Barthélemy Catherine Joubert, comandante dell’armata rivoluzionaria francese in Italia e Novi, città dove il generale concluse la sua breve esistenza, nelle fase iniziale della battaglia del 15 agosto 1799. Carlo Maccagni, docente universitario, propone un alessandrino di Casalnoceto nel Piemonte del Risorgimento Giorgio Bidone, ingegnere meccanico. In occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, Carlo Massa e Renzo Piccinini hanno realizzato la monografia: “1821 - 1861. Cronaca novese, fatti e personaggi del nostro Risorgimento”. Un tassello ricco di notizie e spunti, relativi ai protagonisti novesi del Risorgimento, inserito nel più vasto scenario della vicende politiche e militari dell’epoca. Roberto Benso fa conoscere dipinti inediti, tratti biografici esistenziali di Giovanni Battista Chiappe, eminente pittore novese del Settecento. Su “Un incidente diplomatico sulle note dell’Excelsior, la turnée argentina del ballo di Manzotti e Marengo”, si sofferma Gennaro Fusco. L’autore riporta alla cronaca, con dovizia di particolari, la protesta che il plenipotenziario dell’ambasciata germanica elevò nei confronti del governo argentino, poiché nella scena della Marcia delle Nazioni, non figurava la bandiera tedesca. Mino Cascarino si sofferma nelle Vie in Miniatura, su alcuni

angoli della Novi vecchia e nuova, non trascurando, della Via Dogana, lo scalone elicoidale dell’omonimo palazzo. Davide Arecco propone un’analisi sulle opere e sui viaggi “Da Alessandria all’Europa del lombardo Gregorio Leti”. Guido Galliano in “Storia Locale, Microstoria e Minimalismo Storico”, con un’analisi accurata e meditata, esamina i progressi della ricerca storica e i rapporti della storia locale con la microstoria. “L’Alta Valle Scrivia dall’età del ferro alla romanizzazione, materiale per una lettura globale del fenomeno”, è il titolo dell’articolo proposto da Ennio Cirnigliaro. L’archeologo e ricercatore, sviluppa un saggio di alto profilo sugli insediamenti arcaici di Valle Scrivia, dalla prima età del ferro all’età romana. Dino Oddone della sua amata Predosa, recupera la memoria del barcone. “Paolo Corvarola” di Duilio Remondino, propone alcuni dipinti e disegni dell’artista e scrittore alessandrino, nonché uno dei testi fondamentali della sua produzione letteraria. La monografia nella rubrica “Dossier” tratta della segnalazione di un deposito lacustre di età medievale nel versante padano dell’Appennino genovese (Busalla, Alta Valle Scrivia). L’interessante scritto è stato redatto da Marco Marchesini, Fabrizio Oneto e Mauro Vale-rio Pastorino. Chiudono il numero di maggio del periodico bimestrale “In Novitate” le consuete rubriche di argomento locale, storico, culturale e la rubrica “Fatti e Persone”.


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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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La rassegna a Castelletto d’Orba si svolgerà sabato 4 e domenica 5 giugno

I vini e i sapori dell’Alto Monferrato CASTELLETTO D’ORBA - Sarà il presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi a inaugurare sabato 4 giugno, alle ore 17, a Castelletto d’Orba, l’edizione 2011 della “Rassegna dei vini e dei sapori dell’Alto Monferrato”, in abbinamento con la manifestazione artistica “Alla riscoperta dell’arte e del vino”. “Abbiamo organizzato questi due eventi - afferma Federico Fornaro, sindaco di Castelletto d’Orba - grazie al sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Alessandria e della Fondazione CRAlessandria e all’impegno di tanti volontari”. Gli stand dei prodotti tipici e dell’eccellenza vinicola dell’Alto Monferrato sono distribuiti lungo le vie del borgo della Torniella, nel riccetto attorno al Castello con una ideale “fusione” con la cultura e le bellezze storico-artistiche di una delle zone più antiche di Castelletto d’Orba. Quest’anno gli amanti della buona tavola avranno a disposizione il ristorante della rassegna, curato con passione dai volontari del circolo Acli “S. Maurizio” delle frazioni Crebini, Cazzuli e Passaronda, che presenterà, tra gli altri, il piatto forte degli agnolotti della famosa “Sagra Cam-

pagnola”, una delle più apprezzate dell’ovadese e della provincia. Per gli appassionati del buon vino, inoltre, sarà possibile degustare le migliori produzioni dell’Alto Monferrato nello spazio enoteca, allestito in collaborazione con l’Onav di Alessandria. “Alla riscoperta dell’arte e del vino”, come negli anni scorsi, vedrà la realizzazione dal vivo di edicole votive e stemmi, dipinti sui muri delle case del borgo della Torniella da un gruppo di giovani artisti coordinati da Gianni Dolcino. Nella cantina di Porta Genova in Piazza Buzzi ci sarà la mostra degli Scapigliati un gruppo di 7 artisti locali: Sergio Picasso, originale ed innovativo, Gianni Carbone, dall’eclettica visione cromatica, Giovanni Dolcino, mo-

derno frescante ed acuto interprete del segno, Vittorio Rebuffo,carismatico e poliedrico nei suoi interessi artistici, Paolo Cattoni, musico e grafico accattivante, Rita Tacchino, unica dama, dalla classica freschezza paesaggista ed Ermanno Luzzani, acquerellista e grafico dal gusto impressionista. L’ingresso della cantina, simile ad un accesso di grotta omerica, anticiperà quel concetto di libera espressione di cui l’arte dovrebbe sempre nutrirsi. Contemporaneamente si svolgerà presso lo stand della Biblioteca Civica la mostra fotografica “Fram-menti d’arte spirituale”, si tratta di scatti riguardanti affreschi e particolari della chiesa di San Rocco, di Santa Limbania, di Sant’Innocenzo, di

San Bernardino e dell’Oratorio della Purificazione. Saranno, inoltre organizzate due visite guidate per dare la possibilità ai visitatori di scoprire gli angoli più suggestivi di Castelletto d’Orba sabato 4 giugno alle ore 18.30 e domenica 5 giugno alle ore 15,30 con partenza presso lo stand della Biblioteca Civica adiacente al Piazzale della Chiesa di San Antonio. Particolarmente ricco il programma degli spettacoli: sabato 4 giugno alle ore 21.30 sul sagrato della chiesa di S. Antonio si esibiranno l’affermato chitarrista blues genovese Paolo Bonfanti, accompagnato da David James (voce e basso). Domenica 5 giugno alle ore 17,invece, è in programma il recital teatrale itinerante nelle vie del centro storico (ideato da Tonino Conte - Agriteatro) dal titolo “Vino e Poesia: le rime che han fatto l’Italia con Vino Bianco, Rosso e Verde e... musica”; mentre alle 21.30 ci sarà il concerto dedicato ai più giovani con la musica della banda rockblues ovadese “Inspiration Point” e del gruppo “Papel Matz”. Gli orari di apertura (con ingresso libero) sono i seguenti: sabato dalle 17 alle 24 e domenica dalle 11 alle 23.

“Sette spose per sette fratelli” chiude “Tealtro” a Novi NOVI LIGURE - La stagione Tealtro chiuderà sabato 4 giugno con “Sette spose per sette fratelli”, portato in scena dalla Compagnia teatrale “La Bisarca”, per la regia di Enrico Corte. Ambientato in Oregon nel 1850, è la storia di Adam Pontipee, il maggiore dei fratelli Pontipee, che va in città a cercare moglie. Trova Milly che lo sposa immediatamente. La felicità di Milly ben presto svanisce quando scopre che deve prendersi cura anche dei sei trascurati fratelli di suo marito. Ad una festa in città tra i sei fratelli e i giovani del luogo scoppia una rissa e i sei fratelli vengono banditi dalla città. Adam, rendendosi conto che i suoi fratelli sono innamorati, consiglia loro di rapire le ragazze. Durante la fuga, i ragazzi provocano una valanga che chiude il

passo agli inseguitori. Milly, arrabbiatissima, li sbatte tutti fuori casa, fino a quando le ragazze potranno essere ricondotte in città. Durante l’inverno anche le ragazze si innamorano dei fratelli e, quando Adam, che ne era andato perché non aveva approvato il comportamento della moglie, ritorna perché Milly ha partorito una bambina, decide di riportare le ragazze in città. Le giovani, però, scappano a nascondersi; la neve si è sciolta e gli abitanti della città arrivano alla fattoria dei Pontepee per riprendersi le fanciulle, ma la nuova situazione li costringe a cambiare i loro intenti: le ragazze possono finalmente sposare i sei fratelli. La versione cinematografica di “Sette spose per sette fratelli” risale al 1954 e fu ma-

gistralmente diretta da Stanley Donen; la magica fusione tra la sceneggiatura, le musiche e le straordinarie coreografie di Michael Kidd ne fecero uno dei musical più divertenti del grande schermo. Le musiche di Adolph Deutsch e Saul Chaplin vinsero un Oscar e il film ottenne quattro nomination per la sceneggiatura, la fotografia, il montaggio e come miglior film. Chiunque abbia visto il film avrà il piacere di rivivere le avventure dei giovani fratelli e delle loro innamorate, gustare le brillanti canzoni e le mirabolanti coreografie acrobatiche, oltre trenta cambi scena e grandi numeri di danza che coinvolgono ed entusiasmano spettatori di tutte le età. Michela Ferrando

L’Italia in ferro battuto donata al Comune NOVI LIGURE - La settimana scorsa, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo Municipale a Novi Ligure, si è svolta la cerimonia di donazione di un’opera commemorativa per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. La struttura, realizzata in ferro battuto, è stata donata al Comune di Novi Ligure dall’associazione “Fabbri d’Eccellenza” e rappresenta l’Italia stilizzata che nasce dal Regno di Sardegna. I fabbri che l’hanno realizzata sono Alfredo Bertucci, Claudio Bertucci, Domenico Beatrice, Davide Bocca, Davide Lucato, Domenico Mininno, Vito Mininno, Fiorenzo Reale e Stefano Saba. Tutti gli artigiani hanno ricevuto un attestato di ricono-

DITT

IN BREVE MUSICA / NOVI LIGURE

Conclusa la rassegna “Domus Aurea” Venerdì 20 maggio, nella Collegiata di Novi Ligure, il Coro di voci bianche “Alfredo Casella”, preparato e diretto da Raffaella Tassistro e accompagnato all’organo da Alessandro Trespioli, ha concluso, con un concerto di canti sacri la rassegna, “Domus Aurea”. Da qualche anno, con “Domus Aurea” si intende onorare la Vergine Maria con incontri musicali e culturali all’interno della Collegiata di Novi Ligure, durante il mese di maggio. Quest’anno, gli altri appuntamenti sono stati il giorno 8, con un concerto di Trespioli sul prestigiosissimo organo Serassi 1848, e il giorno 15, con il soprano Hyoin Cecilia Lee e il basso Gianmaria Patrone, accompagnati all’organo da Alessandro Trespioli.

ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE Cena del Milan Club per festeggiare lo scudetto Per festeggiare la vittoria del 18° scudetto nel Campionato Italiano di calcio, il Milan Club di Novi Ligure invita tutti gli amici e simpatizzanti rossoneri ad una serata conviviale, sabato 11 giugno, presso il ristorante “La Baracca”, a Casaleggio Boiro; sarà l’occasione per festeggiare e programmare insieme la prossima stagione calcistica. Infatti, chi volesse può già iscriversi al Club novese, per avere la possibilità di usufruire del servizio di pullman che permetterà ai tifosi di raggiungere comodamente lo stadio San Siro di Milano e assisterea tutte gli incontri calcistici che saranno disputati dall’A.C. Milan, sia le partite di Campionato, sia quelle di Champions League, di Coppa Italia ed, eventualmente in base alle iscrizioni e alla disponibilità di biglietti, partecipare anche alle trasferte in altre città. Si ricorda, inoltre, che è già iniziata la campagna abbonamenti per la stagione calcistica 2011/2012 sia per il Campionato Italiano che per la Champions League, con diritto di prelazione per tutti i fedelissimi già in possesso dell’abbonamento, con scadenza il 15 giugno; successivamente, dopo un breve periodo di prelazione speciale, vi svolgerà la vendita libera.

EVENTI / VIGNOLE BORBERA Note tricolori e “Schegge d’Italia” Giovedì 2 giugno, alle ore 21, nel salone polifunzionale di Vignole la corale vignolese “A. Figini” festeggerà con un concerto i 150 anni dell’Unità d’Italia. La corale vignolese diretta da Luisa Corsini sarà supportata dall’L.A. Chorus della Valle Spinti e dal soprano Laura Ansaldi. Al pianoforte la giovane studentessa Monica Arecco. Saranno proposti canti patriottici e brani operistici del giovane Verdi. Il concerto coinciderà con l’apertura della mostra “Schegge d’Italia” presso la Sala espositiva di via Roma. La mostra propone un affascinante racconto delle tappe più significative della storia italiana attraverso fotografie, cartoline, francobolli, documenti scritti e giornali dall’epoca ottocentesca risorgimentale al Novecento, fino agli anni Duemila.

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scenza da parte dell’amministrazione comunale, che era rappresentata dal Sindaco, Lorenzo Robbiano e dall’assessore alle attività produttive, Paolo Parodi. Alla serata ha partecipato il prof. Eraldo Leardi, già Ordinario di Geografia dell’Università di Genova, che ha presentato un interessante studio sul-

l’attività artigiana a Novi, con particolare riguardo agli ultimi 150 anni. Inoltre, sono intervenuti i rappresentanti delle due associazioni di categoria che hanno promosso l’iniziativa: Antonio Grasso (presidente di Confartigianato di Novi Ligure) e Marco Bologna (CNA di Novi Ligure).

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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

I vincitori del premio in ricordo di Luigino Ballestrasse

Il concorso sull’Unità d’Italia

Il sindaco Massimo Berutti premia Marta Torre, prima classificata

TORTONA - Si sono tenute lunedì 30 maggio le premiazioni di vincitori del concorso indetto dall’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano delle Province di Alessandria e Asti, dall’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon - Delegazione di Alessandria e dalla sezione dell’associazione nazionale Carabinieri di Tortona, con il patrocinio del Comune di Tortona, in memoria di Luigino Ballestrasse, cittadino di Tortona scomparso nel 2010, socio dei sodalizi proponenti, distintosi per l’impegno profuso nelle attività

di volontariato e nella promozione dei valori storico e patriottici. Alla cerimonia erano presenti il sindaco, Massimo Berutti, l’assessore alla Pubblica Istruzione, Adelio Ferrari, la professoressa Carla Bolloli e la signora Ballestrasse. Il concorso era riservato agli alunni delle scuole superiori statali e non statali con sede in Tortona e aveva come tematica: “La storia dell’Unità d’Italia mette in luce l’importanza del volontarismo che permise di conseguire grandi successi concretizzando gli ideali nell’azione patriottica. Oggi, nella

vita quotidiana meno eroica ma non meno difficile, la presenza del volontariato civile, sociale, culturale in cui molti, pur svolgendo il loro ruolo nella famiglia e nel lavoro, si dedicano al prossimo è una grande ricchezza oltre che un grande, insostituibile segno di civiltà”. Sono stati ventitre gli elaborati pervenuti dal Liceo “Peano” e dall’Istituto Marconi. A vincere il primo premio di 400 euro è stata Marta Torre del Liceo Scientifico. Il secondo premio di 300 euro se lo è aggiudicato Martina Gilardenghi, sempre del Liceo Scientifico, mentre il terzo classificato, cui è andato il premio di 200 euro, è stato Umberto Semino dell’Istituto Marconi. Ci sono stati cinque pari merito, Michelle Boscolo, Giulia Grillo e Giusi Falsia dell’Istituto Marconi, Luca Crivelli del Liceo Scientifico e Giorgia Pagnacco del Liceo classico, ai quali è stata donata una medaglia. A Susanna Canevaro del Liceo Scientifico “Peano” è stato consegnato una medaglia dall’Associazione Nazionale dei Carabinieri. p.s.

Paolo Ponta è Vice Prefetto Vicario di Asti

NOVI LIGURE - Nei giorni scorsi il dottor Paolo Ponta, di Novi Ligure, è stato nominato Vice Prefetto Vicario di Asti e, dal 20 giugno prossimo, lascerà la Prefettura di Alessandria dove ricopre l’incarico di Capo di Gabinetto. Si tratta di una promozione importante per un valido e attento funzionario stimato e apprezzato dagli amministratori e dai cittadini per il suo impegno quotidiano in tutto il territorio provinciale. Al dottor Ponta vanno le congratulazioni del direttore e della redazione del settimanale “Il Popolo” e gli augurari di buon lavoro per il suo nuovo incarico.

Corsi serali e stage universitario per il Ciampini NOVI LIGURE - Carlotta Brugna della classe 4^ D Ragioneria dell’istituto Ciampini-Boccardo è stata selezionata dall’Università Bocconi di Milano, per partecipare ad una settimana di formazione e orientamento denominata “Scopri il tuo talento”. Si tratta di un’attività che si terrà dall’11 al 16 giugno prossimi, organizzata dall’Ateneo milanese per potenziare le eccellenze che vengono segnalate dalle scuole superiori a livello nazionale. La Bocconi ha compiuto una rigorosa selezione dei partecipanti, tra un’ampia rosa di ben 846 candidati. Lo scopo di questa settimana di formazione sarà quello di avvicinare i giovani, dotati di un brillante curriculum scolastico e di caratteristiche personali di spicco, al mondo universitario, spingendoli a confrontarsi con i contenuti e le modalità di studio di una facoltà economico - giuridica prestigiosa e innovativa. L’alunna del Ciampini-

Boccardo avrà la possibilità di incontrare un ambiente universitario stimolante, che le darà modo di testare direttamente le conoscenze che la sua scuola di origine le ha fornito in questi anni e di ampliare le sue competenze collaborando e confrontandosi con altri studenti par suo che provengono da tutta l’Italia. L’istituto Ciampini Boccardo sarà molto attivo nei prossimi mesi, anche con altre iniziative. Partiranno i primi corsi serali di chimica, di meccanica e meccatronica e di elettronica. La scuola serale è orientata in modo prevalente verso tutte quelle persone che, in età adulta, non hanno ancora conseguito il diploma di Maturità e hanno bisogno di certificare le competenze acquisite lavorando ma che ufficialmente non risultano su nessun “pezzo di carta”. L’orario scolastico si orienta tra le ore 18 e le ore 23, alcune materie quali educazione fisica e reli-

gione non sono previste mentre altre vengono ridotte d’orario, dove possibile, a vantaggio dell’essenziale. La scuola è statale e pertanto il servizio è gratuito. Ai corsi serali possono iscriversi tutti quelli che hanno almeno diciotto anni di età, italiani e stranieri, occupati o disoccupati. Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi in segreteria presso l’istituto, sito in Via Verdi 44, dalle ore 10.30 alle ore 12.30, dal lunedì al sabato; per informazioni più dettagliate il martedì ed il mercoledì dalle ore 18 alle ore 20.30, con un docente del corso serale. Partecipando ai corsi serali si potranno ottenere sia i crediti scolastici (titoli culturali conseguiti durante la carriera scolastica precedente), sia i crediti formativi (esperienze acquisite nel mondo del lavoro). Una speciale commissione interna all’Istituto li valuterà. Vittorio Daghino

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Tutti gli appuntamenti della Pro Loco

L’estate a Montecapraro MONTECAPRARO - Domenica 26 giugno alle ore 12:30 il “pranzo sociale con tesseramento” aprirà la nuova stagione estiva della Pro Loco di Montecapraro. Proprio in questi giorni è stato ultimato il vivace calendario delle manifestazioni per i prossimi mesi. La ridente frazione dell’Alta val Curone nel comune di Fabbrica si prepara anche quest’anno a dar vita a una serie di suggestivi eventi che culmineranno a fine agosto. “Amici di Montecapraro” costituisce ormai da tempo il nome della Pro Loco del piccolo paesino e suggerisce il clima che da sempre ha animato l’attività stagionale del circolo che con sempre maggior entusiasmo è capace di confezionare piccole sagre che, grazie alla dedizione e all’impegno di tanti volontari, attirano ogni volta moltissime famiglie dalle vallate circostanti e dal contesto urbano. Dal 26 avrà inizio anche l’attività del bar, connessa a quella ludica (il parco giochi e la piscina), che rimarrà aperta tutti giorni, mattino, pomeriggio e sera, fino al 29 agosto. Tali attività si sposano con la volontà di consentire a tutti coloro che ne avessero il desiderio, nell’ambito di ogni diversa fascia di età, di trascorrere delle giornate in compagnia e in un’atmosfera di sana tranquillità. I bambini potranno così divertirsi nel parco giochi e tuffandosi nella piscina, i più grandi potranno svagarsi nel cortile del bar chiacchierando e giocando a carte. La piscina rappresenta una delle grandi novità della stagione 2011, dopo l’esperimento della passata estate durante la quale si è avuto

C.I.A.T.

modo di comprendere come una piscina sia davvero un elemento attrattivo e ben apprezzato. Domenica 24 luglio durante tutta la giornata avrà luogo la prima edizione della “Festa della Porchetta”che vedrà in scena come principale protagonista la celebre porchetta di Ariccia distribuita ai presenti in diverse varianti, dai panini a numerosi piatti preparati dai cuochi della Pro Loco. Sabato 30 luglio alle ore 20.30 si svolgerà la “Festa del Tartufo” con un menù ricco di sfiziosità tutte con il tartufo nero rinvenuto proprio nei boschi adiacenti a Montecapraro. Domenica 7 agosto, invece ,dalle ore 12.30 sarà organizzata la tradizionale “Festa dei Quattro Cantoni”, che si svolge come è consuetudine per le vie del paese, in quattro diverse zone che corrispondono appunto agli antichi cantoni. In ogni diverso cantone saranno serviti rispettivamente gli antipasti, gli agnolotti, la grigliata e i dolci, il tutto preparato non dai cuochi della Pro Loco ma da tutte le famiglie del paese. La divisione dei piatti da cucinare sarà fatta a seconda del cantone di residenza. Il 15 agosto è prevista la “Grigliata di Ferrago-sto. Il 29 agosto, giorno della Madonna della Guardia, festa patronale, con le funzioni religiose, la tradizionale processione e la lotteria si concluderanno le manifestazioni per l’anno 2011. Non resta che accorrere numerosi per non perdere l’opportunità di vivere una giornata all’insegna della tradizione e della semplicità che pochi luoghi come Montecapraro sono ancora in grado di offrirci. Matteo Coggiola

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Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Un ricordo del prof. Heilmann Egr. Direttore, ho avuto il privilegio di essere una studentessa del professor Luigi Heilmann, di cui ho letto un ricordo di Paolo Pulina apparso sul vostro settimanale lo scorso 21 aprile. Ho meritato 30 e lode nell’esame di Glottologia I all’Università di Bologna. Ricordo ancora il senso di stupore che provai per la sua disponibilità e apertura durante l’esame. Da noi studenti era considerato un guru, e l’immaginario lo vedeva così lontano da noi “poveri mortali”! In realtà si rivelò essere un pacato “nonno” che amava “conversare” con i propri alunni. Milena, Bologna - via mail

La posta a Tortona deve tornare ad essere consegnata con regolarità Egr. Direttore, la consegna della corrispondenza è un dovere per le Poste, essendo quello che svolge un servizio pubblico, e un sacrosanto diritto del cittadino. Parrebbe che il problema della distribuzione della posta stia diventando molto grave a Tortona. Un gruppo di abitanti di via Campanella e di Vho afferma che ormai sono molti giorni che non riceve alcun tipo di corrispondenza, e che le lamentele elevate non sono servite a nulla. Alcune frazioni di Tortona pare non siano servite al sabato, così come alcuni comuni del tortonese. Anche il servizio delle caselle postali presenta evidenti disagi: la posta non viene smistata prima delle 10 e al sabato l’ufficio è chiuso. Il meccanismo di consegna della posta a Tortona dipende dal centro postale di distribuzione di via Giancarlo Pernigotti 12, in zona Alfa: parrebbe che in quegli uffici la corrispondenza stia aumentando e si accatasti. Quali iniziative si intenda mettere in atto per sollecitare Poste Italiane a ripristinare un servizio puntuale e preciso. Chiedo anche quali siano le cause del disservizio che si è venuto a creare a Tortona e entro quali tempistiche si prevede che il servizio della consegna della Posta possa tornare alla normalità. On. Marco Botta Consigliere Regionale del Piemonte

Aldo Bozzolini

C. Sepe F. De Simone

V. Orlando M. Pacucci

Barbiana o dell’inclusione

Questioni di fede

La paura di volare

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E’ da poco uscito per l’editore Emi il libro “Barbiana o dell’inclusione. Un allievo racconta” di Aldo Bozzolini. L’autore, il più piccolo dei primi sei ragazzi di Barbiana, dipinge l’atmosfera vissuta nella parrocchia toscana. Barbiana, nel Mugello, in Toscana, non è mai stata neppure un borgo o una frazione, ma la presenza di Don Lorenzo Milani, dal 1954 fino alla sua morte nel 1967, ne ha fatto un simbolo universale di educazione alla vita e nella vita, e di eguaglianza sociale. La scuola di Barbiana è un’esperienza educativa avviata da don Lorenzo Milani negli anni ’50, che sconcertò e stimolò il dibattito pedagogico degli anni ’60. Aldo Bozzolini racconta come il “miracolo dell’inclusione” avvenne, sia grazie all’opera di don Milani sia di quel gruppo di genitori che si “allearono costruendo intorno a una persona un muro di calore umano e ricevettero in cambio un Futuro migliore”. “Certamente - sostiene l’autore - chissà quante altre Barbiana sono esistite e tuttora esistono nel mondo, che soltanto non hanno avuto l’occasione di farsi conoscere”.

Nelle parole del Cardinale Crescenzio Sepe, una risposta alle domande che più stanno a cuore ai fedeli. Chi è Gesù? Quando nasce il Cristianesimo? Perché esiste il male? Qual è il rapporto fra fede e ragione? Sono solo alcune delle domande a cui il cardinale Crescenzio Sepe risponde in questo libro - conversazione con Francesco De Simone, per fornire ai fedeli un porto sicuro e offrire ai non credenti un ponte per il dialogo. Con un linguaggio semplice e diretto, Sepe affronta problemi attuali sui quali, in questi tempi incerti, credenti e non credenti, giovani e meno giovani si interrogano sempre più spesso. Alla base delle sue parole, la ricerca della Verità. La Verità che resta fedele alla giustizia e al bene, valori che non vengono dalle cose terrene e immettono nell’eterno. Il cardinale Crescenzio Sepe il 20 maggio 2006 è stato nominato Arcivescovo Metropolita di Napoli. Francesco De Simone è professore di Istituzioni di Diritto privato e affidatario della cattedra di Diritto agrario presso l’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”.

Il nuovo libro, edito da Elledici, “La paura di volare. Il difficile passaggio all’adultità dei giovani italiani” di Vito Orlando e Marianna Pacucci offre una solida riflessione per quanti hanno a cuore i rapporti intergenerazionali e la necessità di aiutare i giovani a “spiccare il volo”. Dedicato ai giovani adulti e ai loro educatori, muove dalla comune consapevolezza che il passaggio dalla giovinezza alla condizione adulta avviene oggi in un problematico scollamento fra lo sviluppo della maturità e il raggiungimento dell’adultità. L’esperienza dell’educare si concretizza nell’attitudine a volare. Il testo si snoda attraverso una riflessione teorica che riprende i risultati delle più recenti ricerche sociologiche sul mondo dei giovani adulti; sviluppa l’attenzione al processo attraverso cui i bisogni educativi delle nuove generazioni si trasformano in forme concrete di dialogo con le agenzie educative e di ricerca e impegno personale di crescita e mette a fuoco le rampe di lancio e le piste di atterraggio che consentono, nella quotidianità, il decollo verso l’adultità.

A proposito di posta che non arriva... Caro Direttore, solo l’altro giorno ho ricevuto per posta l’invito a partecipare a una manifestazione che si è svolta circa un mese fa. Ho subito telefonato a chi mi aveva invitato ovvero l’organizzatore della mostra alla cui inaugurazione avrei dovuto e voluto presenziare per onorare prima di tutto un’amicizia. Mi sono scusato con il mio amico il quale mi ha anche detto di aver spedito gli inviti regolarmente due settimane prima dell’evento. Pazzesco: la lettera ci ha messo circa un mese e mezzo per fare venti chilometri! Questa è l’efficienza italiana! Non è ora che si pensi davvero al cittadino, alle sue esigenze, a mettere in campo scelte di buon senso che evitino sprechi di danaro? Le sembra ammissibile che una lettera che deve andare da Alessandria a Voghera, come nel mio caso, debba compiere “il giro del globo” per arrivare a destinazione? Sandra Rossi - Voghera

Complimenti per “Preti di casa nostra” Stimatissimo Direttore, sono una vostra fedele lettrice, acquisto ogni giovedì il giornale in edicola. L’altro giorno a casa di un’amica mi è capitato tra le mani il libro “Preti di casa nostra”. Mi sono fatta dire dalla mia amica dove lo si poteva trovare e la sera stessa l’ho letto, avevo seguito tra l’altro l’iniziativa del giornale durante l’Anno sacerdotale. E’ stata veramente una bella iniziativa. Quanti preti mi sono venuti alla mente!!! Finito di leggere il volume mi sono rimproverata: perché non hai scritto anche tu di certi preti che ti hanno accompagnato durante lo scorrere degli anni? Lo riconosco: è stata una mancanza, perché l’invito a scrivere era rivolto ai lettori e quindi anche a me! Chissà se in un futuro mi sarà data la possibilità di rimediare! Complimenti e un caro saluto! Lettera firmata - Voghera Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

Salute oggi L’estate è alle porte, ma molti di noi sono già coloriti o abbronzati a dovere, grazie ai primi appuntamenti con la spiaggia o, se manca il tempo, con abbronzature più veloci nei centri estetici. In realtà, il primo contatto con il sole, dopo una lunga stagione “al buio”, è per la nostra pelle un motivo di stress, in quanto, dopo essere stata coperta per circa sei mesi, tranne che per le zone ovviamente esposte, viene inondata da una quantità abnorme di raggi ultravioletti ai quali non è ancora abituata, e dai quali non si sa difendere. Ecco perché, ogni anno, all’approssimarsi dell’estate, non mancano, in tutte le rubriche mediche, le raccomandazioni e i suggerimenti per salvaguardare il più possibile il benessere della pelle e migliorare e soprattutto mantenere, la nostra abbronzatura nel tempo. Anche se si tende a scordar-

a cura di Laura Notti

Il sole all’inizio dell’estate

lo, la pelle è comunque un organo del corpo, con funzioni specifiche, di contenimento e protettive. Il colore ambrato o bronzeo che la pelle man mano acquista con l’esposizione al sole, non è una conquista estetica, ma una difesa dai raggi ultravioletti, difesa che cellule preposte (melanociti) attivano quando ci si espone al sole, formando una pigmentazione (melanina) che attenua le conseguenze delle esposizioni sugli strati superficiali dell’epidermide. Il processo dell’abbronzatura che colora la pelle non è immediato, poiché inizia solo dopo due o tre giorni dalla prima esposizione e raggiunge la sua protezione ottimale solo dopo il ventesimo giorno dalla prima esposizione. La produzione di melanina e quindi l’abbronzatura, non è il solo meccanismo che la pelle appronta per difesa: con le prime esposizioni, la pelle i-

spessisce il suo strato più superficiale (corneo), in quanto i raggi UVB, accelerando il processo di cheratinizzazione, stimolano la produzione di cellule che si riproducono con abbondanza e si spostano verso la superficie, aumentando lo spessore dell’epidermide da 20 fino a 100 strati. Questo ispessimento la difende ulteriormente dall’aggressione dei raggi ultravioletti, indebolendone l’intensità. Queste armi di difesa che la pelle appronta quando viene esposta ai raggi ultravioletti, perà non bastano da sole a salvaguardarla dai rischi: infatti abbronzatura e ispessimento riguardano unicamente l’epidermide, quando invece i maggiori danni cutanei provocati dal sole si notano sul derma (l’epidermide si compone di tre strati sovrapposti: ipoderma profondo, derma intermedio, epidermide superficiale). Per questo motivo occorre aiutarla adottando contromisure

efficaci: prima di tutto evitare i bagni di sole nelle ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15), anche perché oltre a quelli ultravioletti, aumentano anche i raggi calorici che tendono a disidratare più velocemente gli strati superficiali; secondariamente moderare la quantità delle esposizioni e migliorarne la qualità. Pochi minuti per la prima settimana, fino a quindici per volta e fino a tre volte e ben protetti con una crema ad alto filtro solare. Oltre che proteggere dai raggi ultravioletti, occorre idratare la pelle durante l’esposizione al sole, proprio perché il calore tende ad asciugarla e seccarla. Quindi è bene applicare la crema più volte, a distanza di un’ora, per renderne più efficace il beneficio. Occorre soprattutto, per scegliere il prodotto migliore e sapere come comportarsi, conoscere il proprio fototipo. Ne parleremo al prossimo incontro.


Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

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Luoghi da visitare

a cura di Daniela Catalano

INFORMA

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Giugno 2011 L’impegno della società civile per la tutela delle persone si realizza anche attraverso il nostro settimanale, dando spazio alla consulenza gratuita e alle novità socio-previdenziali fruibili nel territorio presso le competenti sedi locali della CISL. PREVIDENZA ON LINE La legge ha previsto, negli ultimi tempi, l’estensione e il potenziamento dei servizi telematici delltamministrazione finanziaria e degli enti previdenziali,per la presentazione di denunce, domande, atti, versamenti, mediante l’utilizzo esclusivo dei sistemi telematici o della posta elettronica certificata. Lo sviluppo di servizi innovativi di carattere tecnologico, che coinvolge la pubblica amministrazione,si inquadra in un processo di crescente efficienza amministrativa e di maggiore qualità delle prestazioni nei confronti dei cittadini e delle imprese, a fronte di una necessaria riduzione dei tempi di definizione delle pratiche. PRESTAZIONI INPS E INPDAP A partire dal 2011,con gradualità,tutte le domande di prestazioni devono essere presentate agli istituti previdenziali utilizzando esclusivamente la modalità telematica: l’Inps e l’Inpdap sono i primi enti ad attuare queste disposizioni. Tramite il canale informatico,il cittadino accede direttamente ai servizi dell’ente di previdenza, senza recarsi presso la sede competente. L’acquisizione delle relative domande di prestazione nel sistema informativo dell’istituto avviene, quindi, automaticamente attraverso la procedura telematica di presentazione. L’invio ,quindi,delle domande di prestazioni deve avvenire esclusivamente attraverso strumenti telematici, accessibili direttamente dal cittadino sul portale dell’ente previdenziale, tramite Pin, oppure tramite i patronati. Nel prossimo futuro non sarà più possibile presentare con modalità cartacea qualsiasi domanda (di pensione, di disoccupazione) o ricorso amministrativo. ASSISTENZA INAS-CISL Il cittadino avrà pertanto la possibilità di continuare ad affidarsi alla assistenza dell’INAS-CISL per la presentazione della domanda telematica:il patronato infatti, oltre ad avere un canale telematico privilegiato con gli enti di previdenza,ha la possibilità di seguire on line tutto l’iter della pratica e di intervenire ,ove necessario,per sollecitarne la definizione o per chiedere la rettifica di particolari situazioni. La domanda inviata telematicamente,quindi,costituisce l’unico materiale sul quale l’Inps lavorerà: il cartaceo non sarà più parte integrante della domanda on line, ma verrà consegnato all’istituto di previdenza per essere custodito e messo a disposizione per l’eventuale contenzioso. I patronati hanno avuto un ruolo attivo nel perfezionamento delle nuove procedure telematiche, monitorandone il funzionamento e segnalando agli enti previdenziali tutte le disfunzioni. E di recente hanno denunciato il malfunzionamento delle procedure telematiche, attivate per il riconoscimento di invalidità civile, handicap e disabilità. PUBBLICI DIPENDENTI Se l’Inps ha già una certa esperienza con l’invio telematico, per l’Inpdap si tratta di una procedura relativamente nuova, attivata soltanto per le domande di pensione di vecchiaia e di anzianità. In questa prima fase è possibile trasmettere esclusivamente la domanda; gli allegati (dichiarazione reddituale, richiesta assegno al nucleo familiare) dovranno ancora essere inviati insieme alla richiesta con modalità cartacea, che dovrà pervenire all’Inpdap nel più breve tempo possibile per permettere all’Istituto di liquidare il trattamento. Le domande di pensione saranno completate molto presto anche dagli allegati,che diverranno parte integrante della domanda telematica. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998

Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL)

Il “cartaginese” monte Lesima Per una rilassante passeggiata alla scoperta dei nostri monti consigliamo una gita sul monte Lesima. Per il percorso a piedi si può partire dai Piani del Lesima, raggiungibili da Brallo di Pregola, e poi salire in costa lungo una pista forestale sterrata. Dopo 30 minuti si giunge sul crinale che divide la Val Trebbia dalla Val Staffora, da dove s’imbocca il sentiero che, in direzione sud, punta verso la vetta del Lesima. Nel percorso si attraversano verdi praterie che in questo periodo sono fiorite e si può spaziare con lo sguardo sulla pianura padana e, quando la giornata è particolarmente tersa e serena, godere di uno scorcio del Mare Ligure verso po-

15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio

Trebbia ed è una delle vette più alte dell’Appennino Ligure, superato solo dai monti del gruppo della Val d'Aveto. I suoi imponenti fianchi erbosi si protendono in direzione nord est dominando la valle del fiume Trebbia. Si riconosce facilmente per la presenza di un grande radiofaro, una po-

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Domenica 1° maggio, nella chiesa parrocchiale di Cornale, il parroco, don Maurizio Ceriani ha amministrato il sacramento del Battesimo a Cecilia Maria Carolina Tartara. A festeggiare la bimba, insieme ai genitori Sara e Leonardo, il padrino e la madrina, i nonni, i parenti e gli amici. Stampa Edizioni Tipografia Commerciale srl 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it

Direzione e Redazione

nente, perché la riviera di Levante è coperta dal monte Carmo e dal monte Cavalmurone. Il monte Lesima è alto 1.724 m e si trova al confine tra le province di Piacenza e Pavia (della quale costituisce il punto più elevato) tra le valli dei torrenti Avagnone e Boreca, entrambi tributari del fiume

stazione radar usata dall’aeronautica, e poco sotto la sommità vi è una grande croce. Sulla vetta corre il confine tra le province di Piacenza e Pavia. La leggenda fa risalire il toponimo Lesima ai tempi di Annibale. Si narra che da questa cima Annibale osservasse i movimenti delle truppe durante la battaglia della Trebbia nel 218 a.C. e il nome Lesima deriverebbe da ‘lesa manu’, perché il condottiero si ferì una mano salendo sulla cima. Anche il vicino monte Tartago, con il suo nome molto assonante con Cartago, cioè Cartagine, fa pensare ad un legame con l’eroe cartaginese.

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scherzo da prete di don Marziano

Pavia meglio di Oxford. Ora possiamo dirlo. Anzi, più forte. Ecco, infatti, una bellissima notizia per i nostri lettori che abitano in provincia di Pavia e per quanti di loro si sono laureati nel suo glorioso ateneo. Il Cus Pavia ha battuto Oxford ed è entrato nella storia del canottaggio. L’occasione è stata il “Trofeo Alma Ticinensis”, una regata organizzata per festeggiare i 650 anni dell’università. Sulle acque del Ticino si sono sfidati gli equipaggi dell’otto con timoniere degli istituti di Pavia, Pisa, Oxford e Cambridge. Il team pavese è stato in vantaggio fin dalla prima manche, distanziando i rivali di Oxford nella seconda e aggiudicandosi il trofeo: “Abbiamo avuto una semifinale più faticosa rispetto ai pavesi - ha commentato Christopher Reeve, team manager di Oxford - ma devo ammettere che il loro equipaggio è davvero impressionante e gli faccio i miei complimenti”. Un doppio trionfo che fa esultare il rettore Angiolino Stella: “È una data storica per questa università e per il canottaggio italiano. La vittoria di Pavia è stata chiara, ci spiace per i pisani”. Nel 1986 si è svolto l’unico precedente tra Oxford e Pavia: anche in quell’occasione, sul Ticino, vinsero i padroni di casa. E allora questo successo sportivo si trasforma in una speranza, un’occasione perché la nostra università possa raggiungere l’eccellenza anche a livello didattico e formativo. C’è bisogno che l’Italia mostri di possedere grandi potenzialità in ogni campo, compreso il mondo della scuola. Pavia è grande, non solo nel canottaggio. E altre università dovrebbero imitarla.


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ATTUALITA’

Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

Prime comunioni e cresime nei nostri paesi Cresima a Molino dei Torti, 7 maggio 2011 (foto Gatti - Voghera)

Prima Comunione a Casteggio, parr. S. Pietro, 1° maggio 2011 (foto Rezzani - Casteggio)

Cresima a Tortona, parrocchia del Duomo, 8 maggio 2011 (foto Cavalli - Tortona)

Prima Comunione a Tortona, Madonna della Guardia, 8 maggio 2011 (foto Cavalli - Tortona)

Prima Comunione a Stradella, 15 maggio 2011 (foto Ricotti - Stradella)

Prima Comunione a Stradella, 22 maggio 2011 (foto Ricotti - Stradella)

Prima Comuniuone a Casteggio, parr. S. Cuore, 22 maggio 2011 (foto Rezzani - Casteggio)


Giovedì 2 giugno 2011 IL POPOLO

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SPORT E TEMPO LIBERO

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Primo Trofeo San Carlo a Portalbera

Serie D / Playoff fase nazionale

Il Voghera è partito con una vittoria Il Running Oltrepo VOGHERA 1 FORZA E CORAGGIO 0 (primo tempo 1-0) VOGHERA: Bonassi, Priolo, Fassina, Mercuri, Vaira, Bandirali (41’ st Speziale), D’Amico, Troiano (20’ st Coccu), Farina, Piazza, Aldano (31’ st Paredes). A disposizione: Forti, De Guido, Merlo, Tancredi. All. Giacomotti. FORZA E CORAGGIO BENEVENTO: Despucches, Sodano, Mustone (33’ st Romano L.), Caruso (8’ st Romano G.), Allocca, De Feo, Massaro, Gasparini, Tortora, Maiorano (17’ st Chiesa), Riccio. A disposizione: Imbimbo, Iossa, Amabile, Bosco. All. Mauro-Lepore. ARBITRO: Rasia di Bassano. RETI: 29’ pt Troiano, VOGHERA - Di fronte al pubblico delle grandi occasioni, 1.300 spettatori al Giovanni Parisi, il Voghera vince la prima gara della fase nazionale dei play off.

La squadra del Voghera

Ricordiamo che le prime classificate di ciascuno dei tre triangolari approderanno alle semifinali, cui è già ammessa la Turris, vincitrice della Coppa Italia di categoria. Questo mini torneo servirà per stabilire una griglia per eventuali ripescaggi in Seconda Divisione. Il Voghera deve fare a meno di alcune pedine fondamentali come Magnoni e Paloschi (squalificati) più l’acciaccato Coccu, che mister Giacomotti porta comunque in panchina. I rosso-neri si schierano con 4-2-3-1 con

Farina unica punta. Non succede granché fino alla mezz’ora, quando arriva il vantaggio vogherese. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Troiano sfiora il pallone di testa, Despucches non trattiene la sfera e per lo stesso Troiano è un gioco da ragazzi infilare da due passi. Subito il gol i sanniti provano a darsi la sveglia, ma il Voghera è attento e riparte in contropiede con il duo Troiano - Farina, che al 36’ e al 40’ ci provano dalla lunga distanza. Gli ospiti si rendono pericolosi al 42’: Mas-

saro taglia tutto il campo dalla destra alla sinistra, ed entrato in area mette su un bel cross per Tortora, Vaira devia in angolo. Nella ripresa dentro Romano per la Forza e Coraggio per aumentare il potenziale offensivo, ma al 5’ è Troiano ad esser pericolosissimo quando arrivato sul fondo dribbla Riccio e tira a botta sicura sul primo palo, Despucches è attento e mette in corner. La partita, complice anche il gran caldo, non offre più spunti di cronaca sino al 32’ quando Romano, da calcio di punizione, colpisce la parte alta della traversa a portiere praticamente battuto. Anche il Voghera però si fa vedere in avanti ed al 33’ Mercuri con un potente sinistro sfiora il palo alla destra di Despucches. Il Forza e Coraggio cerca in tutti i modi il pareggio ed al 37’ Priolo, quasi casualmente, devia in angolo un tiro a botta sicura di Romano. Dopo questo importante successo, il Voghera affronterà nella seconda partita i toscani del Sansepolcro. f.s.

Eccellenza / Spareggio per i playoff

L’Oltrepo batte la Vergiatese e vince VERGIATESE OLTREPO (Primo tempo: 0-1)

0 2

VERGIATESE (4-1-4-1): Menegon, Cordone, Cozzi, Soncin, Cortellaro; Nicodemo; Fiumicelli, Ciana (31’ st Iaconis), Barbieri, Bretti (31’ st Beretta); Mattioni (15’ st Palese). A disposizione: Sem, Palmieri, Roncari, Bellin. All. Baruffato OLTREPO (3-4-3): Montagna; Chianello, Carrucciu, Mauri; Sciannameo (26’ st Merenda), Meda, Moltini, Verdi; D’Aniello (31’ st Bruscaglia), Casorati (37’ st De Vincenziis), Chessa. A disposizione: Meneghel, Savio, Chierichetti, Sblendido. All. Chierico. ARBITRO: Ortona MARCATORI: 29’ pt Moltini, 15’ st D’Aniello.

CORBETTA (MI) - Sul neutro di Corbetta, l’SBC Oltrepo conquista l’accesso ai playoff, battendo nello spareggio la Vergiatese. Un successo netto e mai messo in discussione. Nonostante la lunga pausa dopo la fine della stagione regolare, i rosso-blu sono giunti a questo appuntamento ben preparati e concentrati. L’Oltrepo ritrova in difesa Carrucciu, che è tornato in campo dopo 32 giorni dall’operazione al menisco. La squadra è scattante e assume subito il controllo della partita, sfruttando anche i suoi attaccanti molto mobili. Dopo aver creato qualche buona occasione, gli oltrepadani sbloccano il risultato al 29’. Calcio d’angolo di Meda e colpo di testa vincente di Moltini. La Vergiatese non riesce a reagire ed il giovane

portiere Montagna rimane inoperoso per tutti i 90 minuti. Si va al riposo con la squadra di Chierico avanti 10. Nella ripresa il canovaccio della partita non cambia: l’Oltrepo controlla senza problemi. Al 15’ arriva il raddoppio con un’azione di contropiede iniziata da Sciannameo: palla per Casorati che serve in profondità D’Aniello, il cui sinistro si infila alla destra di Menegon. Un gran gol che merita gli applausi del pubblico presente. Al 25’ la Vergiatese rimane in dieci per l’espulsione di Soncin. “Ci siamo preparati molto bene e abbiamo dimostrato sul campo di meritare il 2-0 ottenuto - dice l’allenatore dell’Oltrepo Gianpaolo Chierico - un plauso lo vorrei fare ai ragazzi che in queste settimane di attesa si sono preparati come se avessero la certezza di giocare (ricor-

diamo che l’Oltrepo è stato ammesso a questo spareggio in seguito alla penalizzazione della Sommese). Credo che in campo si sia vista una squadra che voleva ottenere un risultato importante e lo ha fatto attraverso il gioco. Anche fisicamente abbiamo mostrato di stare bene. Abbiamo inoltre dovuto affrontare l’emergenza di avere fuori alcuni titolari, ma alla fine chi è sceso in campo ha dato il massimo. Ora abbiamo la sfida con l’Inveruno, sarà tutta un’altra gara, anche perché i nostri avversari hanno giocatori importanti per la categoria e ricordiamoci che sono arrivati secondi. Con loro noi abbiamo perso in trasferta e pareggiato a Stradella. Sarà una sfida dura e importante che speriamo di poter giocarci con qualche titolare in più”. f.s.

A Broni è rinata la storica Associazione Calcio BRONI - La voce circolava già da alcune settimane tra gli appassionati sportivi. I vecchi tifosi rosso-neri non avevano mai accettato la fusione tra la loro squadra ed il Casteggio, un’unione che aveva comunque permesso di disputare alcuni campionati in serie D. Infine, due anni fa il diritto del CasteggioBroni era finito alla Stradellina, un vero affronto per i nostalgici, che ricordano ancora gli “accesi” derby con la vicina Stradella. Venerdì sera, presso il salone di Villa Nuova Italia, i sostenitori bronesi hanno saluto con entusiasmo la rinascita dell’Associazione Calcio Broni, storico sodalizio calcistico locale. “Tutti i paesi limitrofi hanno la loro formazione - evidenzia il neo direttore generale Giacomo Maserati -

era assurdo che un centro come Broni non avesse la propria. L’Amministrazione comunale ci ha già dato il permesso per utilizzare lo Stadio comunale di via Ferrini, che ha pochi eguali in provincia, e l’impianto di Cassino Po. Stiamo anche intavolando una trattativa per usufruire del nuovo campetto in erba sintetica, che verrà presto inaugurato all’Oratorio parrocchiale”. La nuova ACD Broni partirà anzitutto dal settore giovanile: “Abbiamo già una trentina di ragazzi che inizieranno la prossima stagione con noi continua Maserati - una gioia anche per i genitori, che non dovranno più accompagnare i figli a Casteggio, Bressana o Pavia”. Riguardo la prima squadra è certa la partecipazione al campio-

nato di Terza Categoria, ma non si escludono possibili sorprese: “Ci sono due o tre società di Seconda che sono in difficoltà economiche - dice il direttore generale Maserati - in particolare stiamo trattando il diritto di una di esse, di cui però, al momento, non posso fare il nome”. Mercoledì prossimo, nel corso di un’assemblea pubblica, verrà nominato il presidente. Questi i dirigenti dell’ACD Broni: Cesare Ventiniani, Alberto Nuca, Carmelo Bisconti, Ezio Cravedi, Claudio Fiore, Benvenuta Rossi (moglie dello storico presidente Magenta), Luca Cignoli, Franco Tondelloni, Massimo Bellinzona, Giacomo Maserati, Franco Baldrighi. Franco Scabrosetti

L’ASD Running Oltrepo

PORTALBERA - Presso il centro sportivo San Carlo, l’Asd Running Oltrepo ha organizzato, in collaborazione con la Pro Loco di Portalbera, il primo trofeo San Carlo, manifestazione valida per il campionato Uisp e prima prova della Crono Cup 2011 con percorso cittadino di 6 chilometri. Erano previste inoltre due gare non competitive a passo libero di 6 e 10 km valide per i concorsi Fiasp. L’Asd Running Oltrepo, organizzatrice dell’evento, nasce nel novembre 2007 e ha sede a Casteggio. Quest’anno conta 42 iscritti, che provengono da diversi paesi oltrepadani e da alcuni centri delle provincie limitrofe. La società è affiliata alla Uisp, alla Fidal e alla Fiasp. Nel 2010 gli atleti del Running Oltrepo hanno preso parte a centonovanta manifestazioni in tutta Europa. In particolare 25 gare sulla distanza della mezza maratona, con presenze significative a Verona (12 atleti), Vigevano (12 atleti), Monza (17 atleti) e Pavia (16 atleti). “La nostra Giordana Baruffaldi - aggiunge il presidente Marco Valicati - si è laureata campionessa Fidal regionale di mezza maratona nella categoria F50 a Carpenedolo”. Numerose le partecipazione dei podisti oltrepadani alle maratone, tra cui Firenze, Reggio Emilia, Padova e Milano. “Una nostra rappresentativa ha partecipato alla MonzaResegone - prosegue il pre-

sidente della società sportiva casteggiana Valicati -. Federico Faravelli ha preso parte anche alla 100 km del Passatore”. Non mancano le trasferte internazionali: “Eravamo presenti alla 10 km di Berlino, alla StraLugano, alla Maratona di Copenaghen, alla 10 km Road Race di Atene e alla Weissen See in Austria”. A livello provinciale nel 2010 il Running Oltrepo si è classificato al 7º posto nella graduatoria a squadre del Grand Prix Provinciale Fidal. Paola Zani (800 m), Nicola Bigatto (800 m, 1500 m) e Davide Zoccarato (100 m) sono campioni provinciali in carica. Nel Criterium UISP la società ha confermato il quinto posto nella classifica a squadre. I risultati del Trofeo: Classifica assoluta maschile: Fabrizio Pellizzoni. Classifica assoluta femminile: Simona Viola. Classifiche di categoria: G12M: Paolo Negri; G14F: Lucrezia Casarini; M18: Fabrizio Pellizzoni; F18: Roberta Scabini; M40: Valerio Facciolo; F40: Simona Viola; M45: Felice Pucci; M50: Franco Barletta; F50: Teresa Strada; M55: Enrico Mantegazzi; M60: Enzo Busi; M60: Francesca Mattiolo; M65: Dominique Tondeur; M70: Angelo Magugliani. f.s.

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