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NOVESE
TORTONESE
A Castelnuovo Scrivia si vendono le mele della salute
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CITTADINI E ISTITUZIONI
OLTREPO’
Torna a Serravalle la tradizionale fiera di San Martino
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Sarà vissuta in molti paesi dai lavoratori dei campi
Giornata del Ringraziamento: “Fa’ il bene, abiterai la terra”
Rivanazzano Terme, DeCo ai malfatti e nuova ambulanza
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Primo Piano Quando i giovani bocciano la politica PAGINA 2
Chiesa I tre doni di La Pira a 35 anni dalla morte
di Francesco Bonini Una nota piuttosto secca della presidenza della Repubblica ha chiarito in questi giorni il calendario politico-istituzionale: elezioni politiche presumibilmente la settimana dopo Pasqua e, nel frattempo, due tornate regionali molto importanti in Lombardia e nel Lazio, auspicando che presto si chiariscano le cose sulla legge elettorale. Insomma: stiamo entrando nella stretta decisiva, anche se, sembra, a fari spenti, in un banco di nebbia fitta. E allora, prima del tema, fondamentale, della nuova articolazione dell’offerta politica, occorre fare un discorso strutturale, a proposito della cornice. Da un lato è finito un quadro quasi ventennale, articolatosi intorno a Silvio Berlusconi. Nello stesso tempo però la questione istituzionale, cioè sulle regole del gioco e l’assetto delle istituzioni, che ha accompagnato la crisi della cosiddetta primaRepubblica e tutta la parabola della cosiddetta seconda-Repubblica, non ha avuto alcuna soluzione stabile. Tanto che, interpellati da un sondaggio del “Corriere della Sera”, gli italiani continuano in maggioranza a preferire una rappresentanza proporzionale. Perché almeno vincola ad avere identità precise. In effetti negli ultimi vent’anni abbiamo sommato il peggio dei due sistemi, proporzionale e maggioritario, per cui non si è avuto un forte (e responsabile) momento decisionale e neppure una chiara (e responsabicontinua a PAGINA 4
Una copia EURO 1,00 Giovedì 8 novembre 2012 Anno XIV n. 41
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La fiducia agli sgoccioli
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PAGINA 4
Attualità Gli “Agnelli segreti” nel libro di Moncalvo PAGINA 6
Sarà celebrata in tutta Italia domenica 11 novembre l’annuale Giornata del Ringraziamento. Come ogni anno, i Vescovi della Commissione per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana hanno predisposto un messaggio, che per il 2012 ha per titolo “Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra”. Nel testo si sottolinea il dovere di “ringraziare il Signore per ogni dono che si compie nelle nostre campagne e per il lavoro dei nostri agricoltori”. Per l’occasione abbiamo intervistato Giovanni Roncalli (nella foto), il direttore della Coldiretti di Pavia. Con lui abbiamo riletto il messaggio dei Vescovi alla luce dell’oggi dell’agricoltura del nostro territorio, senza tralasciare uno sguardo al domani. Servizi a PAGINA 11 e a PAGINA 19
DESIGNER OUTLET / PAG. 22
Un luogo, una storia Il giro degli essicatoi tra i boschi di Grondona PAGINA 13
CARBONARA S. / PAG. 14
Prove generali in vista del Natale: “Operetta che passione” una giornata dedicata allo shopping nella torre del Dongione SERRAVALLE SCRIVIA - A Serravalle Designer Outlet il Natale arriva in anticipo: anche quest’anno il Centro offrirà a tutti i visitatori una esperienza di shopping unica, che si aggiunge alla possibilità di acquistare i più prestigiosi marchi della moda internazionale a prezzi ridotti dal 30% al 70%. Il conto alla rovescia per le festività partirà nel Centro di Serravalle il 10 novembre.
CARBONARA SCRIVIA - Concerto di fascino “Belle Epoque” quello scelto dall’amministrazione comunale di Carbonara Scrivia per celebrare la festa patronale di San Martino. Domenica 11 novembre alle ore 17 nella suggestiva cornice della torre dell’anno mille, il “Dongione” di Carbonara Scrivia, appunto, sarà di scena il concerto-spettacolo “Operetta che passione”.
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SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
PRIMO PIANO
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
I DATI DI “RAPPORTO GIOVANI” PROMOSSO DALL’ISTITUTO TONIOLO
I giovani bocciano la politica Il 94% degli intervistati (un campione di 7.500 giovani di età compresa tra 18 e 29 anni) respinge senza appello i partiti, dando un giudizio fortemente negativo I giovani italiani non hanno più fiducia nella politica e a farne le spese sono soprattutto i partiti. Sfiduciato anche il Governo. Solo un intervistato su dieci dà un voto positivo a Camera e Senato. Più consensi trovano Quirinale e Unione europea, anche se le percentuali restano basse. È una solenne bocciatura quella che i giovani italiani rifilano alla politica e alle sue istituzioni. È quanto emerge dalla ricerca “Rapporto Giovani” promossa dall’Istituto Toniolo (www.rapportogiovani.it) e diffusa nei giorni scorsi, curata da un gruppo di docenti dell’Università Cattolica e realizzata da Ipsos con il sostegno della Fondazione Cariplo.
I dati del Rapporto. Il 94% degli intervistati (un campione di 7.500 giovani di età compresa tra 18 e 29 anni) respinge senza appello i partiti, dando un giudizio fortemente negativo. Molti i motivi di una disaffezione sempre più marcata: l’incapacità di gestire la crisi che ha minato la credibilità del sistema-Paese e ha portato al governo dei tecnici, ma pesano anche gli scandali legati ai comportamenti privati, l’eccesso di privilegi stridente con la necessità di austerity imposta dalla recessione, oltre che i continui episodi di abuso dei finanziamenti pubblici. Sfiducia anche per Camera e Senato che racimolano poco più del 10% di voti positivi. A pesare in questo caso sono i vincoli anagrafici di accesso, pari a 25 anni alla Camera e 40 al Senato, che fanno del Parlamento italiano uno dei meno aperti alla presenza delle nuove generazioni in Europa. A influire anche il fatto di essere considerato un Parlamento di “nominati”, ovvero eletti con liste bloccate senza la possibilità di indicare le preferenze. Il Governo Monti invece incassa il giudizio negativo dell’83% degli intervistati. Tra le cause, alcune uscite che sono apparse poco in sintonia con la sensibilità delle nuove generazioni e la realtà che vivono quotidia-
namente. Gli interventi concreti a favore non sono, invece, sembrati incisivi come nelle attese. Più fiducia, ma siamo sempre su valori negativi, dei giovani nelle Regioni, 24% di favorevoli, e nei Comuni, 29% di voti positivi. Da notare che la percentuale di voti positivi per il Comune presenta una forte connotazione territoriale, passando dal 21% del Sud al 40% del Nord-Est. I consensi salgono nei confronti della Presidenza della Repubblica (35% di consensi) e dell’Unione europea (41%), quest’ultima, la meno bocciata, rimane un punto di riferimento ideale per molti giovani oltre che una via di fuga, soprattutto verso quei Paesi che offrono maggiori spazi e opportunità per le nuove generazioni. La ricerca, infine, evidenzia come la sfiducia verso la politica è maggiore tra le categorie che meno trovano spazio e opportunità, che quindi risultano più critiche rispetto a chi ha guidato sinora il Paese. Ad esempio la fiducia è più bassa per le donne (verso i partiti, ma anche verso il Governo nazionale, Regione e Comune) e tra i Neet (ovvero tra i giovani che non studiano e non hanno un lavoro). Tra questi ultimi la percentuale di chi dà un voto positivo ai partiti scende al 5% e al Governo sotto il 15%. Il Rapporto, inoltre, mette in evidenza come sia molto forte il legame con il titolo di studio: chi ha istruzione più elevata ten-
Oltre l’80% afferma che l’esperienza familiare gli è di aiuto nel coltivare le sue passioni e nell’affermarsi nella vita. Per l’85% la famiglia rappresenta un sostegno
de a rendere meno generalizzato lo scadimento della fiducia e a discernere maggiormente il valore e la credibilità delle diverse istituzioni e di chi le rappresenta. Tra chi è laureato la fiducia nella Presidenza della Repubblica arriva a toccare valori sufficienti in quasi la metà dei casi (48%), lo stesso per l’Unione europea (47%).
Rabbia ma non rassegnazione. Secondo Alessandro Rosina, uno dei docenti dell’Università Cattolica, che ha elaborato i dati dell’indagine, dai risultati del Rapporto “traspare più la rabbia che la rassegnazione dei giovani, disposti sempre a mettersi in gioco e a farsi
coinvolgere nella costruzione di un Paese più rispondente alle loro aspettative. La bocciatura dei partiti e della politica italiana era nell’aria. È un po’ di tempo che si parla di casta, di partiti lontani dai problemi e più interessati a difendere potere e privilegi. A questo si aggiunga la loro incapacità di creare crescita e benessere e di fronteggiare la crisi al punto che si è dovuto ricorrere ad un governo tecnico”. Tutte queste difficoltà ricadono pesantemente sui giovani che dunque “sono penalizzati nella costruzione del loro progetto di vita e nella loro valorizzazione lavorativa. Per non parlare dell’esclusione dalla classe dirigente del Paese che blocca il ricambio generazionale. I giovani hanno voluto calcare la mano con voti scolastici
bassissimi assegnati alla politica per lanciare un chiaro segnale di cambiamento. Vogliono essere inclusi in un processo di crescita del Paese. Sanno di avere capacità e voglia di fare, non sono per nulla rassegnati”. Dal Rapporto emergono “germogli d’impegno futuro ma anche il rischio che, davanti al perdurare di questa situazione, possano nascere conflitti sociali e generazionali. Occorre - e questo spetta alla politica - trovare percorsi virtuosi d’inclusione e di partecipazione attiva. Le possibilità ci sono tutte a patto che le Istituzioni e la politica sappiano ritrovare al loro interno i motivi di un vero impegno e servizio del bene comune. Una politica che pensi in modo lungimirante a un futuro migliore”.
Ma in cosa credono i nostri giovani? Innanzitutto ripongono grande fiducia nella famiglia. Secondo l’indagine, quasi il 60% dei giovani intervistati afferma che la famiglia tiene, non rinuncia a pensare di poter formare una propria famiglia e la vede formata mediamente di due figli e oltre. Anche quando si chiede, oltre al numero ideale, quanti figli si pensa realisticamente di avere, tre giovani su quattro rispondono due o più. Solo una marginale minoranza (il 9,2% fra gli uomini e solo il 6,2% fra le donne) pensa di non averne del tutto. Questo significa che se
questi giovani fossero semplicemente aiutati a realizzare i propri progetti di vita la denatalità italiana diventerebbe un problema superato. Nello stesso tempo il ruolo cruciale della famiglia nel raggiungere obiettivi importanti nella vita è ampiamente riconosciuto dai giovani intervistati. Oltre l’80% di essi afferma che l’esperienza familiare gli è di aiuto nel coltivare le sue passioni e nell’affermarsi nella vita. Oltre l’85% afferma poi che la famiglia rappresenta un sostegno nel perseguire i propri obiettivi. La stragrande maggioranza dei giovani trova nella famiglia il più importante punto di riferimento e la maggior fonte di aiuto, ancor più importante di fronte alle difficoltà del paese e alla carenza di investimento e sostegno pubblico verso le nuove generazioni.
Buona la fiducia del mondo giovanile nei confronti della scuola italiana. La netta maggioranza del campione preso in esame dal “Rapporto Giovani” (oltre il 55%) dà ad essa un voto positivo. Rispetto alla ripartizione geografica, la fiducia tende ad essere maggiore dove scuola e Università offrono migliori strutture e maggiori livelli di preparazione. Il voto positivo supera infatti il 60% al Nord. I valori sono comunque positivi nella maggioranza dei casi anche nel Centro e nel Sud. Solleva molte preoccupazioni in Italia il fenomeno dei “Neet”, ovvero dei giovani che non studiano e nemmeno lavorano e che proprio per questo “sono meno in grado di progettare positivamente il proprio avvenire”. Nella categoria under 30 rappresentano il 20%. È il grande problema da affrontare e che – concludono gli autori dell’indagine – “in periodo di crisi conferma ancora di più l’importanza di continuare a credere nelle proprie capacità, anche adattandosi provvisoriamente a un lavoro che nel presente non offre a pieno le condizioni desiderate”.
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
VITA DELLA DIOCESI
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Prosegue la catechesi biblica di don Claudio Doglio al Mater Dei di Tortona
Giobbe, il contestatore che arrivò alla fede
NOTIZIE DIOCESANE Sabato 10 novembre alla Guardia
Celebrazione per il 68° miracolo di Lourdes In occasione dell’Apertura dell’Anno della Fede, il Vescovo di Casale Monferrato ha riconosciuto la guarigione miracolosa di Suor Luigina Traverso, avvenuta a Lourdes nel luglio del 1965 durante il Pellegrinaggio OFTAL della Diocesi di Tortona. Quello di Suor Luigina è il 68esimo miracolo avvenuto a Lourdes riconosciuto ufficialmente della Chiesa. Sabato 10 novembre a Tortona, presso il Santuario della Madonna della Guardia, Mons. Martino Canessa, Vescovo di Tortona e Mons. Alceste Catella, Vescovo di Casale presiederanno insieme la celebrazione di ringraziamento. Il programma della giornata prevede: - ore 14.15: Accoglienza presso il Santuario - ore 14.30: Saluti - ore 15.00: S. Messa di Ringraziamento - a seguire momento di fraternità. Tutta la famiglia oftaliana si unirà in preghiera per ringraziare per essere stata toccata dalla grazia di un miracolo per la seconda volta dalla fondazione dell’Opera.
Giovedì 15 novembre in Seminario
Incontro mensile di preghiera per le vocazioni TORTONA - Lunedì 29 ottobre la sala conferenze del Centro Mater Dei ospita il secondo incontro di catechesi biblica con don Claudio Doglio che presenta l’icona di Giobbe, il contestatore che arrivò alla fede. Ma come: Giobbe non è passato alla storia come l’uomo paziente e rassegnato che non si ribella mai al Signore? Questa immagine, però, pur così diffusa di Giobbe, non è precisamente quella del testo sapienziale che don Doglio ci aiuta a comprendere più in profondità, già a partire dalla sua articolata struttura. Il testo, databile tra il V ed il IV secolo a.C., trova il proprio centro in un poema sapienziale incorniciato da un racconto in prosa: un Prologo (capitoli 1 e 2) ed un Epilogo (capitolo 42). Il Prologo presenta una scena su due livelli: sulla terra vive Giobbe, uomo ricco e fortunato, serenamente circondato dai suoi averi e dall’affetto della sua numerosa famiglia; nella sfera celeste, intanto, il Signore è seduto in consiglio con i Suoi angeli e, tra questi, c’è anche il satan, l’avversario, una specie di pubblico ministero che ha il compito di percorrere la terra per verificare la fede degli uomini. Ed il satan mette in dubbio la fede di Giobbe, perché è facile essere amici di Dio se va tutto bene, ma è fede autentica? Dio, allora, autorizza satan a privare Giobbe di tutto ciò che possiede per metterlo alla prova. Lo sguardo torna al piano inferiore ed è un susseguirsi di disgrazie: colpito nei beni e nei figli, Giobbe, però, accetta che il Signore gli tolga ciò che gli dato: “Il Signore ha dato, il Signore ha tolto. Sia benedetto il nome del Signore”.
Il satan, allora, torna alla carica e chiede al Signore di permettergli di “colpirlo nelle ossa e nella carne” e l’esecuzione è immediata: Giobbe è percorso su tutta la pelle da una piaga dolorosa e ripugnante, ma persevera nella fede ed allontana la moglie che lo esorta a maledire Dio. Da questa cornice arcaica, poi, si snoda il vero contenuto del poema e si nota come Giobbe, in verità, stia proprio perdendo la pazienza: mentre è irriconoscibile per la malattia, entrano in scena tre personaggi che si presentano come amici compassionevoli: per sette giorni, infatti, stanno lì, a fianco di Giobbe seduto sull’immondizia, in assoluto silenzio, tanto è grande quel dolore di fronte al quale non ci sono parole. Elifaz, Bidad e Zofar, però, dopo sette giorni iniziano a
parlare, ognuno costruendo un monologo in cui espone la propria posizione teologica e, in buona sintesi, si evidenzia come tutti e tre difendano la tradizionale concezione della sofferenza come giusta punizione per un male precedentemente commesso. Ogni volta Giobbe ribadisce di non aver commesso nulla di tanto grave da meritare un dolore così ed il suo atteggiamento è cambiato: Giobbe, ora, contesta il Signore, più volte lo chiama perché vuole da Lui una spiegazione, grida il proprio desiderio di giustizia, pretende una risposta. Giobbe non si accontenta più dei luoghi comuni, delle risposte preconfezionate dei teologi e, alla fine, anche i tre “amici” non sanno più cosa dire. Qui entra in scena un nuovo personaggio, un giovane di nome
Elihu, il quale fino a quel momento era rimasto in disparte per rispetto e ora anche lui cerca di dare una spiegazione a quanto accade, ma ecco che entra in scena il Signore stesso, che parla a Giobbe “in mezzo al turbine della tempesta”, come accade nelle tradizionali teofanie. Dio, però, non è lì per rispondere a Giobbe, quanto, piuttosto, per incalzarlo con una serie di domande di fronte alle quali l’uomo non può far altro che ammettere la propria insipienza e percepirsi come limitato nel tempo, nello spazio e nella conoscenza. Di fronte a Dio che lo incalza, ma senza umiliarlo, Giobbe riesce a fare autonalisi, prende coscienza del proprio limite creaturale e comprende il senso della propria vita: l’uomo è davvero poca cosa di fronte all’immensità di un cosmo ordinato e meraviglioso, ma anche l’uomo è parte del progetto di Dio che gli vuole bene e richiede fiducia. Giobbe, ora, sa definire in modo più corretto il proprio rapporto con il Signore: “Ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi Ti vedono”. Ecco come Giobbe ci può essere modello in questo Anno della Fede: Giobbe ci insegna che una fede autentica non può stare in piedi sul sentito dire, ma può solo fondarsi su di un incontro personale con Dio; la relazione di fede, infatti, è un rapporto personale di affetto e fiducia. E, da qui in poi, torna la cornice arcaica con l’Epilogo, dove si racconta come Dio abbia risarcito Giobbe del doppio di quanto gli aveva tolto e come Giobbe abbia vissuto serenamente per molti altri anni. Patrizia Govi
Giovedì 15 novembre, alle ore 21, nella cappella del Seminario di Tortona, si terrà l’incontro mensile di preghiera e adorazione per le vocazioni, guidato dal Vescovo Mons. Martino Canessa.
Domenica 18 novembre in Seminario
L’ACR rivive con le famiglie il soggiorno in Casa Alpina
Domenica 18 novembre l’Azione Cattolica diocesana organizza in Seminario a Tortona un pomeriggio dedicato a chi ha sperimentato il soggiorno in Casa Alpina a Brusson quest’estate e anche a tutti coloro che nelle proprie parrocchie crescono insieme in compagnia di Gesù. Sarà un’occasione per incontrarsi, ritrovarsi, giocare insieme ragazzi e genitori e ringraziare il Signore per il dono dell’amicizia. Il programma della giornata - che s’intitola “In-con-tra le famiglie” - prevede il ritrovo alle ore 15, un grande gioco insieme e la Santa Messa alle ore 18, celebrata dal Vescovo Mons. Martino Canessa, la merenda stile Brusson e… non sveliamo proprio tutto! L’adesione per motivi organizzativi va comunicata tramite i referenti parrocchiali o inviando un SMS all’Assistente don Claudio Baldi al numero 349 / 5454335, oppure alla Responsabile per l’ACR Priscilla Santini al numero 333 / 4478644.
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 12 e venerdì 16 novembre dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it
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Trentacinque anni fa, il 5 novembre 1977, si spegneva il sindaco di Firenze
La fiducia agli sgoccioli
GIORGIO LA PIRA
Cittadini e Istituzioni
I suoi 3 doni: grande libertà interiore, volontà tenace e disinteressata, profonda umiltà Trentacinque anni fa, il 5 novembre 1977, si spegneva Giorgio La Pira, il grande sindaco di Firenze. Il suo magistero nella politica e nella cultura dei cattolici democratici italiani – ma più ampiamente in tutta l’Italia di cui siamo figli – ha spaziato dalle questioni sociali alle grandi iniziative internazionali. È stato un magistero alto, caratterizzato da una sistematica coerenza tra elaborazione culturale e azioni concrete. Leggere i suoi interventi oggi, attraverso i mille scritti che ci rimangono, illumina tuttora il cuore, per l’intensità e la chiarezza del loro impegno, per la lungimiranza e il rigore delle prospettive. Ma quella capacità di leggere i segni dei tempi non si fermava all’esercizio intellettuale, si trasformava in impegno politico per ricercare concretamente il cambiamento con azioni e gesti concreti. In questo modo nascevano battaglie e operazioni come quella per salvare il lavoro delle famiglie del Nuovo Pignone o la convocazione a Firenze dei Colloqui del Mediterraneo, che alimentarono la modernissima e splendida intuizione del sentiero di Isaia, luogo privilegiato comune delle tre grandi religioni monoteistiche e passaggio obbligato per un dialogo internazionale che porti alla pace. L’anniversario della scomparsa di La Pira è in sinto-
Il sindaco di Firenze Giorgio La Pira
nia felice con l’altro anniversario celebrato in questi giorni, il 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II. Con il Concilio la Chiesa sceglie di non voler più rimanere arroccata sul Colle Vaticano a giudicare il mondo con severità, ma di scendere nel mondo a cercare di vivificarlo, come sale nella terra, affidando questo compito ai laici. La Chiesa del Concilio non
è un’organizzazione gerarchica piramidale che contratta il rispetto del proprio spazio in un mondo ostile, ma è la grande comunità dei credenti che si alimenta della Parola di Dio e cerca nel mondo il volto di Cristo e la sua dimora, arricchendosi proprio del dialogo con i lontani. Nasce una stagione nuova che vede i laici cristiani impegnati quasi testardamente nella
costruzione di un mondo orientato al bene comune, attraverso percorsi scelti con autonomia e maturità che portano non raramente ad assunzioni di responsabilità pubbliche. Giorgio La Pira è uno degli esempi più luminosi dell’impegno di quella nuova stagione. La politica nazionale, prima alla Costituente poi al governo, il servizio alla città di Firenze e l’inesauribile attività di dialogo internazionale degli anni seguenti, sono fasi successive di uno stesso impegno di un cristiano al servizio dell’uomo che ha orientato i suoi contemporanei e tuttora, attraverso le opere nate intorno alla sia azione, educa i più giovani. Nell’Italia contemporanea, che vive una crisi confusa dalla quale fatica a emergere un passo nuovo per la politica, la testimonianza di Giorgio La Pira è preziosa per ispirare il cammino, invitando a collocare sempre nella dimensione internazionale ogni progetto e a percorrere instancabilmente la via del dialogo per ricercare soluzioni concrete e nuove. Per seguirla con frutto sono essenziali, però, tre doni di cui La Pira era ricco: una grande libertà interiore, una volontà tenace e disinteressata, una profonda umiltà. Doni che, lo diciamo con rammarico, oggi non sembrano troppo spesso nascosti. Riccardo Moro
continua da pagina 1 le) rappresentanza di un Paese comunque assai sfaccettato. Di modo che siamo avvolti in un pessimismo generalizzato, da cui certamente i “tecnici” non possono sollevare, vincolati come sono a fare cassa e a cercare di riordinare i conti. Tanto più che nel frattempo la qualità media del reclutamento della classe politica è notevolmente diminuita. Il dibattito sulla legge elettorale dovrebbe dunque innanzitutto affrontare questa contraddizione, per cui giustamente da oltre vent’anni s’invoca una legislatura “costituente”, senza che nessuno abbia la forza o la volontà di metterla in piedi. Eppure anche solo la vicenda dell’accorpamento delle Province, che necessariamente porta con sé la questione del design delle Regioni (a proposito, come si sa, della contraddizione rappresentata da RegioniProvince), ribadisce che il problema è ormai di marchiana evidenza e rappresenta la vera palla al piede per il sistema-Paese, che la paga molto cara poi in termini di costo del lavoro. Il governo Monti ha fatto un discorso chiaro e onesto ai cittadini sui conti. Un discorso altrettanto chiaro va fatto sul quadro istituzionale. Ma nessuno per ora ha la forza o l’interesse per inse-
Giorgio Napolitano
rirlo in agenda. Verosimilmente per i prossimi anni in Eurolandia si disegna un periodo di stagnazione, “alla giapponese”. Varrebbe la pena, come facevano un tempo i contadini in autunno e in inverno, utilizzarlo per rimettere le cose a posto, in attesa dei frutti della semina. Forse chi saprà fare con onestà e chiarezza questo discorso, suddividendo e coordinando i capitoli economici, quelli sociali e quelli istituzionali, potrà avere provvisoriamente la fiducia degli italiani, stanchi di risse, troppo saggi per credere a uomini della provvidenza o a moralizzatori per propaganda e giustamente molto, molto diffidenti. Francesco Bonini
Al passo con la Peregrinatio Mariae In questo mese di novembre la Madonna Pellegrina raggiunge l’ultimo vicariato che ancora manca, quello di Casteggio, per concludere il passaggio nell’intera Diocesi. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana. Giovedì 8 novembre - Tortona Chiesa cimitero (Santuario della Madonna delle Grazie) Ore 16.00: Celebrazione mariana Parrocchia San Matteo di Tortona Ore 17.15: Accoglienza della Statua della Madonna Pellegrina
S. Rosario – S. Messa Venerdì 9 novembre - Tortona Parrocchia San Matteo Ore 08.30: S. Messa seguita dall’Adorazione Eucaristica (fino alle ore 11) Dalle 15.00 alle 17.30: I ragazzi che frequentano il catechismo si alterneranno per la Preghiera Mariana Ore 17.30: S. Messa Ore 20.45: S. Rosario meditato guidato dal Gruppo giovanile Sabato 10 novembre - Tortona Parrocchia San Matteo Ore 08.30: S. Messa e Preghiera di affidamento - Fumo, frazione di Corvino San Quirico, Santuario Madonna di Cara-
LE NOSTRE SEDI:
vaggio Ore 20.30: Accoglienza della Madonna in Santuario Ore 21.00: S. Messa di apertura della peregrinatio per il Vicariato presieduta da Mons. Vescovo Domenica 11 novembre - Casteggio Sacro Cuore Ore 08.00: S. Messa Ore 08.00-10.00: Preghiera individuale Ore 10.30: S. Messa animata dai giovani Ore 14.30: Casa di riposo “S. Cuore” e Repartino Ore 16.30: Ritorno nella chiesa parrocchiale Ore 17.00. S. Messa vocazionale presieduta dal Rettore del Seminario Ore 18.00: Croce Rossa di Casteggio, processione con
fiaccolata Ore 20.30-21.30: Preghiera individuale al Sacro Cuore Lunedì 12 novembre - Casteggio Sacro Cuore Ore 08.00: S. Messa Ore 09.30: Preghiera con i ragazzi delle scuole elementari Ore 10.30-11.30: Preghiera individuale Ore 14.30: Casa Famiglia Terza Età “Tina Spairani” Ore 15.30: Ritorno al Sacro Cuore Ore 16.30: Partenza della statua - Fortunago Frazione Costa Cavalieri Ore 17.00: Arrivo e accoglienza - Santa Messa e Predicazione
Servizi CISL
Ore 21.00: Rosario vocazionale Martedì 13 novembre - Torre degli Alberi Ore 16.00: S. Rosario e S. Messa con predicazione - Fortunago Ore 18.00: Santa Messa e visita dei fedeli Ore 21.00: Rosario Vocazionale Mercoledì 14 novembre - San Martino de’ Bagozzi Ore 15.00: Accoglienza, S. Rosario e S. Messa - Borgoratto Mormorolo Ore 17.00: Cà Bernocchi S. Rosario e Benedizione Eucaristica Ore 21.00: Chiesa parrocchiale - S. Messa con pre-
dicazione Giovedì 15 novembre - Rea Po Mattino: preghiera personale dei fedeli Ore 16.00: S. Rosario Ore 16.30: S. Messa Venerdì 16 novembre - Verrua Po Mattino: Preghiera personale dei fedeli Ore 15.30: Preghiera con i ragazzi del catechismo Ore 17.00: S. Rosario Ore 17.30: S. Messa “Beata Vergine di Lourdes, suscita nel cuore dei giovani generosità, interesse per la Parola del Tuo Figlio, affiatamento con l’Eucaristia, affinché qualcuno possa maturare la decisione di servire il Signore nella Chiesa”
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
11 Novembre - XXXII Domenica del Tempo Ordinario
“Questa vedova ha dato più di tutti gli altri”
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“Guardatevi dagli scribi” ammonisce Gesù, estendendo a loro il giudizio severo altre volte espresso nei confronti dei farisei, imprigionati nell’osservanza scrupolosa della Legge divina, della quale però non colgono lo spirito. Perciò si ritengono a posto quando ne rispettano le norme esplicite, e solo quelle; sulle questioni e nelle situazioni in cui una norma esplicita manca, sono pronti a mirare al proprio vantaggio, anche se questo comporta danno per gli altri. Ad esempio circa gli scribi, i rispettati maestri della Legge, nel brano di questa trentaduesima domenica del Tempo Ordinario Gesù denuncia la spasmodica sete di onori (“amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti”), una pratica strumentale della fede (“pregano a lungo per farsi vedere”) e lo spietato sfruttamento dei più deboli che la Legge non tutelava (“divorano le case delle vedove”). Come è diverso l’insegnamento di Gesù! Egli è andato al cuore della Legge, riducendo i comandamenti a uno solo, quello dell’amore per Dio e per il prossimo; uno solo, ma così estensivo che non c’è questione o situazione che vi possa sfuggire.
Mc 12,38-44 In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa». Seduto di fronte al tesoro, osservava come
la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo. Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere».
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
S. GIOVANNI ELEMOSINIERE Questa settimana raccontiamo la vita di San Giovanni ele- cia e la spugna, mosiniere che il Martirologio Romano ricorda l’11 novem- danneggiando e bre. Il santo nacque intorno al 556, nell’isola di Cipro, nel- dando alle fiamla città di Amatonte, di cui era governatore il padre Epifa- me il Santo Senio. Fin da piccolo manifestò un grande spirito di carità polcro. Giovanni verso i poveri e gli emarginati. Per ubbidire ai genitori, do- si preoccupò di po gli studi, si sposò ed ebbe due figli, che però morirono dare aiuti mateprematuramente insieme alla moglie. Libero da ogni lega- riali a tutti i rifume terreno, Giovanni si dedicò a Dio e ai poveri. Quando giati in fuga dalla Terrasanta e per questo fu poi il patrono la chiesa d’Alessandria d’Egitto restò senza pastore, in se- dei Cavalieri Ospitalieri, un ordine religioso cavalleresco guito alla morte del patriarca, i cittadini e il clero della cristiano a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini città desiderarono averlo come patriarca e inviarono diretti in Terra santa e oggi noto con il nome di Cavalieri un’ambasceria a Costantinopoli dall’imperatore Foca, per di Malta. Il santo trasformò anche la città di Alessandria in chiedergli di mandare Giovanni un centro di studi e di virtù cristiane. ad Alessandria. Nel 619 seguì il cugino dell’imperaL’imperatore lo convocò a corte, tore Eraclio, Niceta, si recò da GioFU PATRIARCA e nonostante i suoi rifiuti lo convanni per chiedergli di seguirlo fino a vinse ad andare ad Alessandria. Costantinopoli per dare una benediDI ALESSANDRIA D’EGITTO Resse il Patriarcato greco-ortozione all’imperatore e al suo esercito E PRATICÒ SEMPRE LA CARITÀ dosso di Alessandria d’Egitto dal che era in guerra contro i persiani. 609 al 619 con il nome di GioIl santo accettò e s’imbarcò per CoTANTO DA ESSERE CHIAMATO vanni V. Fu una personalità molto stantinopoli, ma sorpreso da una temimportante per le sue grandi opere pesta si rifugiò nell’isola di Rodi, do“ELEMOSINIERE” di carità e pietà che si concretizve ebbe la rivelazione della sua proszarono nella costruzione di ospizi sima morte. Niceta saputo della viper i poveri, ospedali, orfanotrofi, sione interruppe il viaggio e portò chiese e scuole, sia a Cipro sia in Egitto. Si impegnò nel Giovanni nella sua città natale, a Cipro, dove scrisse il suo combattere le idee eretiche, diede esempio di disponibilità testamento spirituale. Morì il 23 gennaio 619. verso tutti i fedeli, dando loro udienza il mercoledì e il ve- La fama della sua santità si diffuse ben presto in tutto il nerdì. Costruì più di settanta chiese e due monasteri, uno mondo orientale e arrivò anche in Europa, grazie all’efemminile dedicato alla Madonna e uno maschile dedicato spansione militare ed economica di Venezia. Il corpo di a San Giovanni Battista. Condusse una vita molto austera e san Giovanni, sepolto inizialmente nella chiesa di Amaascetica ispirandosi ai Padri del deserto. tunte, fu poi trasferito a Costantinopoli, da dove i veneziaChiamava i poveri e i mendicanti i suoi “signori”, perché ni nel 1249 lo traslarono a Venezia nella chiesa di San potevano aprirgli le porte del Regno dei Cieli e ogni gior- Giovanni Battista in Bragora. Il suo culto, oltre che a no sfamava più di 7.500 persone e questo fu la causa del- Venezia, si concentrò nelle comunità salentine di Casarano l’appellativo di “Elemosiniere”. Nel 614 lo Scià di Persia e Morciano di Leuca, in Puglia, di cui è patrono. Cosroe II, in guerra con Eraclio, occupò la Palestina e La devozione in questi due paesi si è sviluppata intorno alGerusalemme, saccheggiò la Città Santa trafugando e por- l’anno 1000 grazie all’opera dei monaci basiliani, rifugiatitando in Persia a Ctesifonte le reliquie della Croce, la lan- si nel Salento per sfuggire alle persecuzioni iconoclaste.
La seconda parte del brano coinvolge i ricchi nella vanagloria di ricercare l’ammirazione del prossimo. La scena si svolge nel tempio di Gerusalemme, che era strutturato in una serie di cortili via via più esclusivi; al primo potevano accedere anche i pagani, al secondo solo gli israeliti, uomini e donne, al terzo solo gli israeliti maschi, al quarto solo i sacerdoti. Nel secondo, detto cortile delle donne, si aprivano in una parete le “bocche” per le offerte, che scendevano nella sottostante camera del tesoro mediante condotti metallici; ad ogni moneta essi risuonavano, e tanto più forte quanto più la moneta era pesante e dunque di maggior valore. Gesù, “seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo”. Che fosse una vedova, e povera, si poteva cogliere dal suo abbigliamento; che avesse offerto due monetine, si capiva dal suono provocato, forse appena percettibile. Gesù segnala quel gesto per dare ai suoi discepoli un insegnamento, in linea con i principi da lui tante volte spiegati: “In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere”. Ovviamente quello della vedova è un caso estremo. Gesù non intende invitare tutti i suoi discepoli a donare a Dio ogni proprio avere; questa è la vocazione di una minoranza: gli apostoli (abbiamo sentito poche domeniche fa Pietro dichiarare: “Ecco, noi abbiamo lasciato tutto per seguirti”), gli antichi eremiti, i moderni missionari; tutti gli altri cristiani hanno la responsabilità di gestire i loro beni “secondo Dio”. E però l’esempio della vedova vale per tutti, nel senso che tutti sono invitati a non riporre le proprie speranze nei beni materiali ma in Dio, seguendo la sua volontà, confidando nella sua provvidenza. Accostando il rimprovero agli scribi e il gesto della vedova, Gesù contrappone due modi diversi di vivere la fede: i primi pensano a Dio come a un padrone che detta regole fastidiose, da osservare nella misura minima indispensabile ad evitare i suoi castighi, ma per il resto cercano il proprio vantaggio, le proprie soddisfazioni; la seconda, pensa a Dio con lo slancio dell’innamorato, che non fa calcoli ma dona tutto se stesso.
le letture della domenica Prima Lettura 1Re 17,10-16 Salmo Responsoriale Sal 145 Seconda Lettura Eb 9,24-28
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
ATTUALITA’
LE RACCONTA IL GIORNALISTA GIGI MONCALVO NEL SUO ULTIMO LIBRO
“Agnelli segreti” le verità sulla famiglia torinese E’ da poco uscito per i caratteri di Vallecchi Editore, nella collana “I Saggi”, “Agnelli segreti” (pag. 522, euro 19) il nuovo libro del giornalista Gigi Moncalvo che racconta peccati, passioni e verità nascoste dell’ultima “famiglia reale” italiana. “Agnelli segreti” è la naturale prosecuzione del fortunato volume “I lupi & gli Agnelli. Ombre e misteri della famiglia più potente d’Italia”, scritto dallo stesso autore e pubblicato nel 2009. Questo secondo libro illustra altri inediti aspetti di una saga industriale e famigliare che ha segnato la storia, l’economia, la politica del nostro Paese. L’avvincente racconto di Gigi Moncalvo si allarga adesso a tutti i rami della Famiglia Agnelli e ricostruisce - con scrupolo documentale e con brio narrativo - la storia della dinastia più famosa d’Italia, giunta oggi alla quinta generazione. A essere svelate questa volta sono le vicende meno conosciute e quelle che volutamente furono nascoste, fatti privati che hanno condizionato e incrociato la storia d’Italia finendo addirittura per tracciarne e mutarne il corso. Di tutte queste storie, anche le più incredibili e inimmaginabili, l’autore ha seguito le tracce in documenti e atti legali, finora inediti e ignoti al grande pubblico. A partire dagli inizi del Novecento fino al primo decennio del secolo in corso, ecco finalmente senza censure il completamento della saga più avvincente d’Italia: una ricostruzione che ha il ritmo e il gusto del romanzo, insieme alla realtà di fatti davvero avvenuti e che nessuno ha osato raccontare. L’autore Gigi Moncalvo giornalista e scrittore, otto anni al “Corriere della Sera”, tre al “Giorno”, una carriera televisiva iniziata come caporedattore dei Tg Fininvest, un incarico dirigenziale di capo struttura informazione di
Rai, rete su cui ha anche condotto per quattro anni un programma di successo, “Confronti”. Ha realizzato documentari e reportage in tutto il mondo, ha vinto premi giornalistici in Italia e all’estero. Ha scritto dodici libri, fra cui la biografia di Antonio Di Pietro e la prima di Silvio Berlusconi (di cui il diretto interessato chiese il sequestro). Attualmente si occupa di consulenze editoriali e produce format tv. Con Vallecchi ha pubblicato nel 2009 “I lupi & gli Agnelli”. I contenuti Il 24 gennaio del 2003, a 82 anni di età, moriva Gianni Agnelli. Nei prossimi mesi, c’è da esserne certi, ci saranno commemorazioni, mostre, dibattiti. Un fiume di retorica, in molti casi. Nei mesi che precedono il decennale della scomparsa, esce un libro davvero controcorrente: “Agnelli segreti”. E’ la naturale prosecuzione, scritta dallo stesso autore, Gigi Moncalvo, del preceL’autore Gigi Moncalvo
dente bestseller “I lupi & gli Agnelli - Ombre e misteri della famiglia più potente d’Italia”, edito da Vallecchi nel dicembre 2009. Il racconto non è più focalizzato sulla vicenda dell’eredità e del patrimonio di Gianni Agnelli, rivendicato dalla figlia Margherita - anche se se ne parla con alcune importanti novità - ma si allarga a tutti i rami della famiglia Agnelli, non solo quella dell’Avvocato, per cercare di raccontare i tanti segreti e i non pochi misteri che hanno fatto da sfondo ai fatti, ai grandi affari, alle vite private, alle vicende liete e meno liete, alle grane giudiziarie - soprattutto le più inedite e tenute nascoste - alla storia sconosciuta degli esponenti di cinque generazioni della Dinastia. Partendo dagli atti inediti del processo di inizio secolo in cui il nonno di Gianni Agnelli venne accusato dai suoi soci di essersi appropriato della FIAT, si passa alla storia dei sette fratelli Agnelli, alla morte del loro papà Edoardo a bordo di un idrovolante, e alla ricostruzione della storia d’amore con Curzio Malaparte, dei contrasti col suocero - Sen. Giovanni Agnelli - e della misteriosa fine della madre, Virginia Bourbon del Monte. Vengono pubblicate anche le carte con cui il vecchio Sen. Agnelli cercò di “appropriarsi” dei dodici nipoti rimasti orfani (i cinque della figlia Aniceta Agnelli in Nasi e i sette di Edoardo e Virginia). Attraverso la lettura, per la prima volta, del testamento “segreto” del fondatore della FIAT, il Sen. Giovanni Agnelli sr., verrà ricostruita la ripartizione tra i nipoti, con la designazione e il passaggio della quota maggiore al nipote Giovanni, a
scapito degli altri sei fratelli e dei cinque cugini. Un discendente di Vittorio Valletta racconterà come “il salvatore della Fiat” dopo la guerra è stato abbandonato e dimenticato senza alcuna forma di riconoscenza e gratitudine, venendo meno a un impegno scritto e firmato da Gianni Agnelli e pubblicato per la prima volta con la riproduzione del documento autografo. Arrivando alla generazione dell’Avvocato ci sarà il racconto della sua vita segreta, dei suoi amori, della verità sull’incidente che gli provocò una grave lesione della gamba (mentre era a bordo di un’auto con una diciassettenne francese), dei veri rapporti col fratello Giorgio (e delle ragioni per cui fu rinchiuso in manicomio in Svizzera), dei contrasti e del forte legame fraterno con Susanna, delle lotte decennali con Umberto per la gestione dentro la Fiat, con Cuccia e Romiti che osteggiavano il fratello dell’Avvocato e vinsero la loro battaglia. Tra i vari “ritratti di famiglia” c’è anche quello di Luca di Montezemolo, delle sue testimo-
nianze davanti ai PM di Torino e dei suoi due patteggiamenti ai tempi di “Mani Pulite”. Fino ad arrivare alla Juventus e ai retroscena che hanno determinato le conseguenze sul club bianconero a causa delle lotte di potere dentro e fuori la famiglia. Arrivando a tempi più vicini vengono raccontati diffusamente e resi pubblici per la prima volta gli atti giudiziari, ancor oggi secretati, della lacunosa inchiesta sulla morte di Edoardo Agnelli, con la ricostruzione dettagliata dei suoi rapporti famigliari, la pubblicazione di quaranta lettere inedite (con la descrizione in prima persona di quanto gli stava accadendo), il ruolo crescente di Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens, il dettaglio del patrimonio personale dell’Avvocato accumulato all’estero, l’elenco del denaro versato dallo Stato alla FIAT nel corso degli ultimi trent’anni, le ultime novità sulla vicenda giudiziaria legata all’eredità, i retroscena della donazione delle opere d’arte per 500 milioni di dollari alla “Fondazione Pi-
nacoteca Giovanni e Marella Agnelli”. E soprattutto una clamorosa documentazione: pochi mesi prima dello scoppio di “Tangentopoli”, e fino al 1996, Gianni Agnelli schermò la “Dicembre”, la società cassaforte dell’Impero FIAT, affidandone il controllo azionario a una anstalt del Liechtenstein, la “Merckt & Co.”, e affidandosi a due prestanome: Herbert Batliner di Vaduz (“gentiluomo di Sua Santità”, la massima onorificenza vaticana riservata a un laico, e grande e chiacchierato esperto di operazioni off-shore, spesso finite sotto la lente della magistratura tedesca), e René Merkt, un avvocato di Ginevra al centro di molti scandali finanziari internazionali. Questo significa che Agnelli era stato informato in anticipo, forse da amici americani, dell’imminente inchiesta “Mani Pulite”? Dopo l’intervista “postuma” all’ex ambasciatore USA in Italia, Reginald Bartholomew, c’è un ulteriore elemento e una nuova chiave di lettura per quegli avvenimenti.
L’ARTE DELLA TRADIZIONE NEL TERZO MILLENNIO
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Giovedì 8 novembre 2012
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IL POPOLO dell’ VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI
SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10,30-12-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 810,30-18 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-10-11,15 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 8-11-18 (sabato 18); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel.
379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dall’8 al 14 novembre 2012 Giovedì 8: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Venerdì 9: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Sabato 10: Gregotti, Piazza Duomo, 16 - (tel. 0383 41427) Domenica 11: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Lunedì 12: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Martedì 13: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426)
Il sindaco di Voghera Barbieri: “Si potranno evitare potenziali esondazioni”
LTREPO’
STRADELLA - VALLE STAFFORA Mercoledì 14: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Edicole aperte domenica 11 novembre 2012 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 11 novembre 2012 (Turno C): SHELL, strada prov. Bressana-Salice km 11.
La serata dialettale dai Padri Barnabiti
Interventi sulla sicurezza del torrente Staffora “Recitiamo insieme” a teatro
VOGHERA - Grazie all’impegno del sindaco di Voghera Carlo Barbieri, in accordo con la sede territoriale di Pavia della Regione Lombardia, e al lavoro del Consorzio Forestale, sta terminando in questi giorni la pulizia straordinaria che per la prima volta è stata effettuata lungo tutto il torrente Staffora, da Cervesina a Rivanazzano Terme. Il primo cittadino, alcuni mesi fa (all’inizio della stagione estiva) aveva pro-
grammato la pulizia straordinaria dello Staffora. Barbieri si era messo in contatto con la sede provinciale della Regione Lombardia e aveva esplicitamente chiesto una particolare attenzione per il torrente. Anzi, per garantire la sicurezza ai cittadini e la salvaguardia dei terreni degli agricoltori, aveva chiesto che per la prima volta tutto il greto del torrente, da Cervesina fino a Rivanazzano Terme, fosse og-
getto di un lavoro massiccio di pulizia. E così è stato. “Questo era un progetto che mi stava molto a cuore perché credo che garantire la sicurezza ai cittadini sia uno dei principali compiti di un sindaco. - precisa Carlo Barbieri - Devo dire che gli enti interessati, ovvero la sede provinciale della regione Lombardia e il Consorzio Forestale, si sono dimostrati subito molto disponibili e in tutte que-
ste settimane hanno lavorato quotidianamente con molto impegno per pulire l’alveo del fiume ed evitare così potenziali esondazioni”. “I lavori di messa in sicurezza sono stati portati a termine. - spiegano dal Consorzio Forestale di Pavia - In tutte queste settimane il greto del torrente è stato ripulito, in particolare con la pulizia e rimozione dei detriti che si erano accumulati contro le arcate del ponte di via Piacenza e del Ponte Rosso. Questa pulizia ha reso di certo più sicuro il torrente Staffora, anche se sarebbe opportuno abbassare di alcuni centimetri il fondo dell’alveo”. Nell’opera di pulizia, che ha visto impiegati dodici operatori che hanno lavorato per parecchie settimane, sono state salvaguardate alcune essenze arboree di pregio come olmi e querce. Ugo Celasco
Bandi per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica VOGHERA - La giunta comunale di Voghera ha approvato i bandi per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) e per la graduatoria di mobilità abitativa degli alloggi. Entrambi i bandi rimarranno aperti dal 15 Novembre al 17 Dicembre 2012. Possono presentare domanda per il bando tutti i cittadini in possesso di citta-
dinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione europea o di altro Stato, qualora lo straniero sia titolare di carta di soggiorno o in possesso di permesso di soggiorno come previsto dalla vigente normativa statale in materia. Le domande verranno inserite nel sistema informatico della Regione Lombardia che, alla scadenza del termine, produrrà la nuova
graduatoria per le assegnazioni. Inoltre, possono presentare domanda per il Bando per la formazione della graduatoria di mobilità abitativa degli alloggi di edilizia residenziale pubblica gli assegnatari in possesso dei requisiti di cittadinanza, residenza, di situazione economica del nucleo familiare e di altri requisiti come specificati nel bando stesso. Per la richiesta di cambio alloggio l’assegnatario dovrà trovarsi in una delle seguenti condizioni: variazioni del nucleo familiare che diano luogo a sovraffollamento dell’alloggio; variazioni del nucleo familiare che diano luogo a sottoutilizzo dell’alloggio; malattia del richiedente o di
componenti del nucleo familiare che comporti grave disagio con la permanenza nell’alloggio; ricongiungimento con parente invalido o avvicinamento a parente, anche ricoverato, bisognoso di cura o assistenza morale, materiale o sanitaria e gravi e documentate necessità del richiedente o del nucleo familiare. Si ricorda che non possono presentare domanda i cittadini che non sono in regola con il pagamento del canone di locazione. Le domande possono essere presentate presso il Settore Servizi Sociali del Comune di Voghera, in Corso Rosselli n. 20, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12.
VOGHERA - La seconda serata della rassegna del teatro dialettale, organizzata dall’Associazione “Pro familia” Maria Teresa Spinelli con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Voghera al Teatro dei Padri Barnabiti, è in programma sabato 10 novembre alle ore 21. Sarà in scena la Compagnia “Recitiamo insieme” proveniente dal comune di Castelnuovo Scrivia con la commedia brillante in due tempi di Italo Conti “www.scampamorte.com”. La vicenda si svolge in un’agenzia di pompe funebri che crea molti problemi al proprietario, Fortunato Scampamorte, interpretato da Paolo Saieva, e alla figlia Addolorata (Martina Delfanti), ma il fidanzato, Felice Agonia (Marco Lagreca), la sta trasformando in una moderna agenzia di servizi
con tanto di computer (Mario Giaccoboni). In agenzia lavorano un paio di inservienti (Andrea Lanfranchi e Sante Orpianesi) per tenere sotto controllo situazioni inaspettate per la presenza di un morto (Roberto Delfanti), della vedova inconsolabile (Lorenza Bellinzone) con il suo amante (Carlo Trausi) e della sorella del morto (Mariangela Goggi). Completano il cast il postino Umberto (Pompeo Danza) e la sua ausiliaria (Elena Mariani). La regia è a cura di Carlo Trausi e il divertimento sarà sicuramente assicurato. Il prossimo appuntamento della rassegna dialettale patrocinata dal comune è fissato per sabato 17 novembre con inizio alle ore 21 con la commedia “Il profumo della gelosia” rappresentata dalla Compagnia denominata G74 di Oliva Gessi.
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VOGHERA E OLTREPO’
Inaugurazione del mezzo, consegna delle DeCo e corteo ai Caduti
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
Alla Fondazione Conte Franco Cella
Nuova ambulanza per la Croce di San Francesco La Madonna Pellegrina RIVANAZZANO TERME - Nonostante la pioggia l’evento “Aspettando San Martino a Rivanazzano Terme” è stato caratterizzato da una buona affluenza di visitatori. La fiera, organizzata dall’associazione “Occasioni di Festa”, con il patrocinio del Comune, ha preso il via in Piazzetta della Posta con il taglio del nastro. Successivamente si è svolto il corteo per la commemorazione dei Caduti. I turisti hanno potuto apprezzare la mostra mercato della frutta e dei prodotti del territorio e l’VIII mostra mercato del fungo a cura del Gruppo Micologico Vogherese, sezione di Rivanazzano Terme. Sono stati allestiti da Oltreciocc i laboratori a tema per bambini con didattica sulla filiera del cioccola-
Luisa Orezzi, Romano Ferrari e Giuseppe Villani
to e degustazioni e nelle botteghe Panetteria Betty, Alimentari Salvadeo, Macedonia, Panetteria Albasini, Riva del Gusto e Café La Tour è stato creato per l’occasione un percorso del gusto con prodotti a base di zucca, salame e cioccolato. Le Terme di Rivanazzano hanno aperto al pubblico
Paolo Monastero consegna la DeCo a “Occasioni di Festa”
con la nuova struttura dotata di piscina termale, percorso vascolare, sauna e bagno turco. Sempre nel corso della manifestazione si è tenuta una simultanea di scacchi ed è stata organizzata una passeggiata alla scoperta della storia di Rivanazzano Terme e dei Libri di Ferro a cura di Pia-
netta dell’Associazione Spino Fiorito. Nel pomeriggio due importanti eventi hanno impreziosito la festa. In Piazza Cornaggia è stata inaugurata la nuova ambulanza della Croce di San Francesco e alle ore 16.30 presso il municipio è stato consegnato “Il Testimone del tempo” a Luigi Cavanna titolare dell’omonimo caseificio e Luigi Lucotti di Cascina Chiericoni. Si tratta di un riconoscimento per chi ancora oggi mantiene vive le tradizioni del mondo contadino ed artigianale. Il Comune ha poi consegnato la DeCo all’Associazione “Occasioni di Festa” per la Fiera d’Aprile e per la Cena delle sette cene e a “Riva del Gusto” per i malfatti. Mattia Tanzi
Francesco Digiovanni, Paolo Monastero e Marco Poggi
Sabato si conclude a Pavia il corso di odontoiatria PAVIA - Si conclude sabato 10 novembre il ciclo di sette appuntamenti del Corso di Aggiornamento in Odontoiatria 2012 organizzato dalla sezione provinciale di ANDI Pavia e curato dal Segretario Culturale Vincenzo Bucci Sabattini. L’appuntamento conclusivo vedrà come relatore il Dottor Claudio Lanteri che proporrà come argomento di riflessione e approfondimento “Ortodonzia, il valore aggiunto ai piani di trat-
tamento”. Il corso si terrà come sempre nell’Aula Magna del Collegio Universitario Volta (via Ferrata, 17 – Zona Cravino) e prevede l’acquisizione di crediti ECM per i partecipanti. Il professor Lanteri, attuale Presidente della S.I.D.O. la Società Italiana di Ortodonzia, è ortodontista di chiara fama, uno dei massimi esperti in questo settore. “Il suo corso non sarà destinato ad insegnarci come
posizionare gli attacchi – spiega il Segretario Culturale di ANDIPavia il Professor Vincenzo Bucci Sabattini presentando questo appuntamento conclusivo – ma come proporre una diagnosi ortodontica ed inviare poi il paziente a chi dovrà intervenire, ma soprattutto come dall’ortodonzia possiamo avere un valido aiuto per gli altri trattamenti che siano di tipo protesico, implantare o parodontico. Darà un taglio pratico, utile
ad ogni dentista, anche generalista, per avere uno strumento in più che è il trattamento ortodontico”. Lanteri è professionista di grande pratica ed esperienza e nasce anche lui dallo studio di Chiesa e Pescarmona a Saluzzo alla fine degli anni ’70; è stato docente alla Scuola di Cozzani a La Spezia e professore a Parma, Cagliari e attualmente all’Università dell’Insubria. m.p.a.
BRONI - La Madonna pellegrina ha fatto ritorno a Broni lunedì 29 ottobre per andare a trovare gli ospiti della Fondazione Conte Franco Cella di Rivara, al mattino nella sede di Vescovera e al pomeriggio in quella “storica” di via Emilia, dove non ha voluto mancare il Vescovo Mons. Martino Canessa che ha visitato personalmente tutti i reparti, esprimendo sentimenti di incoraggiamento e di affetto nei confronti degli ospiti. Tutto era stato preparato con cura dal diacono Giuseppe De Clara e così l’accoglienza alla Madonna di Lourdes ha avuto i contorni della preghiera e della gioia. All’ingresso uno stendardo con la bella effigie della Madonna di Lourdes dava il benvenuto. Nel pomeriggio, dopo la recita del Santo Rosario, il Pastore diocesano ha celebrato la Santa Messa nella cappella della Fondazione; con lui hanno concelebrato il parroco don Mario Bonati e il curato don Luca Zambianchi. Ha animato la liturgia il coro Giovanni Paolo II. Prima dell’inizio della celebrazione eucaristica ha preso la parola il Presidente della Fondazione Anna Maria Ferrari Filighera per un indirizzo di saluto al Vescovo a nome di ospiti e personale, nel quale ha ricordato l’impegno dell’ente per offrire sempre più qua-
lificate risposte ai crescenti bisogni di anziani e disabili, impegno concretizzato anche dal “recupero” di edifici storici di Broni – l’istituto di Vescovera e l’ex asilo Garibaldi – che affiancheranno la “sede madre” e diventeranno ulteriori presidi di assistenza a favore delle necessità della collettività. Ha infine formulato cordiali auguri al Vescovo, in occasione del suo 50° di sacerdozio. Nell’omelia il Vescovo Martino si è rivolto paternamente a quanti gremivano la cappella, in particolare agli anziani, invitando tutti ad avere un particolare rapporto di fiducia e di confidenza con la Madonna, come fanno i figli con le loro mamme. Ha esortato tutti alla preghiera, in special modo quella del Rosario, nella certezza che la Vergine Maria non delude le aspettative dei suoi figli e le “indirizza” al suo figlio Gesù. Infine, ha chiesto preghiere, soprattutto per le vocazioni, motivo per cui ha voluto la “peregrinatio” che, dopo aver coinvolto quasi tutte le parrocchie, si avvia al termine, il prossimo 7 dicembre in Cattedrale, nella vigilia della solennità dell’Immacolata. La Santa Messa è poi proseguita regolarmente e la recita della preghiera composta dal Vescovo per la Peregrinatio ha chiuso un pomeriggio di celebrazioni e di emozioni. Marco Rezzani
I cittadini hanno restaurato il Monumento ai Caduti Garantiti i servizi sociali MONTALTO PAVESE E’ stato sistemato gratuitamente da un gruppo di cittadini il Monumento ai Caduti situato in località Villa a fianco della chiesa di Santa Maria Cisterna di Villa Illibardi. “Sono stata piacevolmente colpita dalla proposta di ristrutturazione giunta in municipio da alcuni cittadini. - spiega il sindaco di Montalto Marina Casarini - Il Comune, che ha accolto la richiesta, ha provveduto all’acquisto del materiale da utilizzare per
tale lavoro”. Le opere hanno riguardato la pulitura da piante, erbacce e rovi retro-
stanti, la sistemazione del basamento del monumento e i gradini. Inoltre, è stato
posizionato un corrimano fatto con pali di legno lungo tutta la scalinata che dalla piazzetta sottostante porta al monumento, mettendola in sicurezza. “Si parla spesso di cose negative, di fatti spiacevoli e certe persone meritevoli passano quasi inosservate. - continua Casarini - Quindi ringrazio pubblicamente di cuore tutti i volontari per il lavoro svolto, per la preziosa collaborazione e per l’amore dimostrato verso il proprio paese”.
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MONTESEGALE - Il Comune di Montesegale nonostante i tagli sta garantendo l’assistenza domiciliare gratuita agli anziani, un servizio di telesoccorso per le persone sole con più di 65 anni, il servizio di trasporto alunni completamente gratuito, e ha esentato i piccoli esercizi commerciali dalla TARSU per i primi due anni di attività. “Nonostante quest’ultima riduzione ci abbia lasciato senza risorse non abbiamo
Restauri, antichità, perizie e catalogazioni. Concessionari di zona per la ditta Puccini, costruttori e restauratori di organi a trasmissione meccanica. Preventivi gratuiti.
aumentato le aliquote IMU (Imposta municipale unica) - dice il sindaco Carlo Ferrari - ovvero sono rimaste al 4 per mille per la prima casa e al 7,6 per mille per le seconde case (ricordando che comunque il 3,8 per mille, quindi una parte davvero ingente, finisce nelle casse dello Stato) ed è una scelta sociale dettata dal momento drammatico dei cittadini”. Ferrari ha espresso viva soddisfazione per i risultati conseguiti in piena crisi.
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Nella giornata di sabato sarà organizzato il convegno sull’Archivio Malaspina
Torna la Fiera di San Martino a Godiasco-Salice
Un’immagine della scorsa edizione della Fiera di San Martino
GODIASCO-SALICE TERME - Torna l’11 novembre nel comune di Godiasco-Salice Terme l’antica Fiera di San Martino. La manifestazione sarà preceduta venerdì 9 novembre alle ore 20 da una cena organizzata presso il castello di Montalfeo e sabato 10 novembre alle ore 9 presso la sala consiliare dal convegno intitolato “l’Archivio di San Martino torna a Casa”. Infatti, lo storico archivio
che contiene 388 Faldoni sarà collocato in occasione della festa nella saletta della casa municipale adiacente alla sala consigliare. La Fiera di San Martino vera e propria prenderà il via alle ore 10 presso lo storico palazzo Pedemonti-Malaspina di Godiasco con una degustazione guidata di vino novello con i sommelier a cura dell’Azienda Agricola Casa Garello di Salice Terme.
Per tutta la mattinata i vicoli del centro storico medievale si animeranno di bancarelle ed i principali monumenti storici apriranno le porte al pubblico. Ci saranno poi postazioni in cui pranzare a base di risotto, polenta e salamini, porchetta, caldarroste e altre prelibatezze di stagione. I turisti potranno ammirare trattori e macchine agricole, cavalli e cavalieri, i chioschi delle associazioni e acquistare prodotti a km 0. Alle ore 11 in Piazza della Fiera si terrà l’inaugurazione della manifestazione alla presenza del sindaco di Godiasco-Salice Terme Anna Corbi Guado e delle autorità. Sempre nello storico Palazzo Pedemonti si terranno i canti tradizionali della 4 Province e sarà aperta al pubblico una mostra di abiti ispirati all’epoca dei Malaspina e una collezione di menù e carte dei vini provenienti da tutto il mondo. I visitatori potranno poi accedere al Museo dell’Antica chiesa di Santa Reparata e
San Siro dove saranno collocati i diorami di Riccardo Bedaglia e i quadri del pittore Giovanni Novaresio. Alle ore 15 sarà la volta di “Parla come Mangi”, tour guidato del borgo antico di Godiasco sul filo conduttore dei detti popolari legati ai cibi. La passeggiata avrà la durata di circa un’ora e mezza. Documentata già dalla fine del seicento la fiera di San Martino affonda le radici nel medioevo, epoca in cui Godiasco era la porta settentrionale della via del Sale Lombarda che collegava la pianura padana con il mar Ligure attraverso i feudi dei marchesi Malaspina. La fiera non prevedeva solo un mercato di bestiame, spezie, prodotti agricoli, pelli e tessuti, ma era anche il luogo per la stipula o la rescissione dei contratti agrari e delle affittanze immobiliari: i lavoratori stagionali e mezzadri terminavano, infatti, le loro prestazioni nel giorno dedicato a San Martino.
Lo Sportello Mamma a Broni Nuovo medico in Val Tidone BRONI - A volte può bastare un piccolo gesto per aiutare chi è in difficoltà. “Un euro per la vita” è lo slogan della raccolta fondi promossa da Sportello Mamma, l’associazione di volontariato che si occupa delle giovani mamme. “Aderire alla nostra iniziativa è molto semplice - spiega la presidente Alessandra Uboldi - basta lasciare il proprio obolo in canonica, negli esercizi commerciali in cui è esposto il nostro volantino oppure direttamente nei salvadanai che si trovano nei bar del centro cittadino”. La crisi economica sta mettendo a dura prova diverse famiglie del territorio: molte non hanno il denaro per acquistare gli alimenti, altre sono prive dell’acqua corrente. Ovviamente queste situazioni drammatiche vanno a discapito soprattutto dei bambini. “Attualmente aiutiamo circa 75 famiglie, di cui due terzi extracomunitarie. - continua Uboldi - Tra queste una quindicina sono di Stradella o dei comuni limitrofi. Nella maggior parte dei casi sono numerose (‘in una ci sono addirittura undici figli’); solo uno dei due genitori lavora, ma spesso sono entrambi disoccupati. Nel caso specifico degli italiani, che sempre più numerosi
bussano alla nostra porta, avviciniamo le mamme anche per altri motivi meno “materiali” (l’Associazione è nata per prevenire la depressione post partum, nda). Emergono situazioni impensabili ed insostenibili anche in una piccola realtà come la nostra”. Sportello Mamma garantisce un significativo aiuto, fornendo vestitini, latte in polvere, pannolini, insomma tutto ciò che serve ai bambini, oppure pagando le utenze. “L’uscita più consistente riguarda i farmaci - sottolinea la Uboldi - per i quali spendiamo in media 500 euro ogni mese”. Di fondamentale importanza è pure il supporto psicologico: opera un medico psicoterapeuta, pagato dall’associazione, che due volte alla settimana riceve le mamme. Un apposito sportello è stato aperto presso l’ospedale di Broni. La prevenzione della depressione post parto è garantita anche via telefono o mail: “ I problemi non mancano, ma con un piccolo contributo è possibile garantire alle mamme in gravidanza e ai loro bambini un’alimentazione adeguata: “Raccogliere qualche migliaio di euro permetterebbe interventi per alleviare i problemi di queste famiglie”, conclude la presidente. Franco Scabrosetti
ZAVATTARELLO - Un nuovo medico di base prenderà servizio la settimana prossima in Val Tidone. Alberto Marangoni, di Montebello della Battaglia selezionato dall’Asl di Pavia, affiancherà nell’attività ambulatoriale di assistenza e domicilio il medico Rubens Perotti. L’attività verrà svolta a Zavattarello presso l’ambulatorio della casa di Riposo, a Romagnese presso l’edificio che si trova di fronte al municipio e a Valverde presso la sede del palazzo municipale. Gli orari di ricevimento saranno resi noti prossimamente. La presenza di un altro medico è fondamentale per garantire un servizio di qualità in un’area montana caratterizzata da piccole frazioni e case sparse distanti tra loro. Attualmente i medici nell’Alto Oltrepò sono pochi. A Ponte Nizza e Val di Nizza presta servizio Antonino Giuffrè; a Varzi ricevono i pazienti Achille Calderini, Giuseppe Giuffrè (che presta servizio anche Bagnaria e Santa Margherita di Staffora) e Ennio Canepa (ambulatorio anche a Bagnaria). Nella sede ambulatoriale di Brallo di Pregola invece presta servizio Giovanni Alpeggiani che riceve anche a Santa Margherita di Staffora.
Certificazione ambientale Certificazione di qualità
Cementeria di Broni
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Invece nella parte più collinare della Comunità Montana operano a Borgo Priolo il medico Mauro Menini, a Montalto Pavese Riccardo Meo e a Borgoratto Mormorolo Massimo Poma. A Godiasco-Salice Terme (alcuni di questi medici operano in altri comuni) troviamo Pietro Barbieri, Maria Baiardi, Angelo Giuseppe Pollo e Marco Tascone che riceve anche a Montesegale e Rocca Susella. Infine, a Pometo (Ruino) riceve i pazienti Luigino Valle.
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IN BREVE COMPLEANNO / RIVANAZZANO 104 candeline per Dante Marani
Dante Marani, detto Carletto, ha festeggiato le sue “104 primavere”: durante la festa alla presenza del figlio Tullio, dei parenti e di tutti gli operatori di Riva del Tempo a Rivanazzano Terme, il sindaco del paese Romano Ferrari ed il vice Marco Largaiolli hanno voluto portare il loro saluto e le felicitazioni a nome dell'amministrazione comunale. “Siamo particolarmente affezionati a Carletto - spiega il titolare di Riva del Tempo Alessandro Rizzi - vive con noi da parecchi anni e si è sempre distinto per i suoi modi garbati”.
NOVITA’ / CASTEGGIO Nasce il Museo Contadino Ha aperto un museo contadino a Casteggio in via Circonvallazione Cantù. La nuova realtà creata di fronte alla Certosa Cantù dispone di un cortile che potrà essere utilizzato per eventi culturali e di spazi che rievocano le tradizioni risalenti a fine Ottocento e inizi del Novecento (stalle, fienile, portici ecc...). La struttura che fa parte dell’associazione culturale “Museo Contadino Ferruccio Ferri” intende promuovere l’antico mondo agricolo del casteggiano.
APPUNTAMENTI / CIGOGNOLA La Giornata del Ringraziamento Sarà celebrata domenica 11 novembre a Cigognola la Giornata del Ringraziamento, organizzata dal comune di Cigognola, in collaborazione con la Coldiretti pavese. Il programma prevede il ritrovo alle ore 10.40 in piazza Castello e alle ore 11.00 la Santa Messa celebrata nella parrocchiale di San Bernardo Abate dal parroco don Tonino Moroni cui seguirà la benedizione dei mezzi agricoli. Dalle ore 12.00 e per tutto il pomeriggio presso il centro commerciale Iperdì sarà possibile visitare l’esposizione dei mezzi agricoli e degustare ottime caldarroste.
SICUREZZA / VAL DI NIZZA Velox sulla strada Provinciale Troppe auto viaggiano oltre i limiti consentiti lungo la provinciale di Val di Nizza. Il Comune, dopo numerose segnalazioni pervenute in municipio da parte dei cittadini, ha deciso di attivare attraverso la Polizia Locale alcuni servizi di prevenzione con l’utilizzo di autovelox. “Purtroppo nei centri abitati di Nizza, Casa Schiavo e Casa Ponte che si trovano lungo la provinciale che da Ponte Nizza porta a Zavattarello molte automobili sfrecciano ad alta velocità superando il limite di 50. - dichiara il primo cittadino Franco Campetti - Per questo motivo, al fine di salvaguardare la sicurezza dei residenti, daremo il via nel mese di novembre ad un servizio di autovelox. Tale servizio sarà attivato dalla Polizia Locale convenzionata con la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese”.
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
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ATTUALITA’
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SARÀ VISSUTA DOMENICA 11 NOVEMBRE DAI LAVORATORI DEI CAMPI
GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO: “Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra” Ne parliamo con Giovanni Roncalli, direttore della Coldiretti di Pavia Sarà celebrata in tutta Italia domenica 11 novembre l’annuale Giornata del Ringraziamento. Da 62 anni è un appuntamento particolarmente caro e strettamente legato alla tradizione cattolica. Anche nella nostra Diocesi, dove in città e paesi gli agricoltori parteciperanno alla celebrazione eucaristica per ringraziare il Signore e porteranno all’altare i frutti “della terra e del lavoro dell’uomo”, dove ritorneranno i mezzi agricoli sulle piazze per la benedizione. Come ogni anno i Vescovi della Commissione per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana hanno predisposto il messaggio, che per il 2012 ha per titolo “Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra”. Nel testo si sottolinea il dovere di “ringraziare il Signore per ogni dono che si compie nelle nostre campagne e per il lavoro dei nostri agricoltori”. Con un occhio particolare per i giovani che “stanno riscoprendo il lavoro agricolo” e tornano a chiedere “nuove politiche per l’accesso dei giovani al mercato fondiario”. In occasione della Giornata del Ringraziamento il nostro settimanale ha intervistato Giovanni Roncalli, il direttore della Coldiretti di Pavia. Con lui abbiamo riletto il messaggio dei Vescovi alla luce dell’oggi dell’agricoltura del nostro territorio, senza tralasciare uno sguardo al domani. Siamo a pochi giorni dall’annuale celebrazione della Giornata del Ringrazia-
mento, un appuntamento tradizionalmente legato al mondo cattolico. Siamo chiamati a “ringraziare il Signore per ogni dono che si compie nelle nostre campagne e per il lavoro dei nostri agricoltori”. Che messaggio si sente di dare in occasione di questa ricorrenza agli agricoltori della nostra provincia? In un momento in cui la crisi morde l’economia reale, l’agricoltura offre una possibile via d’uscita. Se l’Italia finora non è affondata lo deve anche alla moltitudine di imprese agricole che facendo sacrifici hanno continuato a produrre reddito e lavoro. I dati dell’Istat ne sono testimoni, l’export agricolo è in crescita e le imprese giovani, almeno quelle di Coldiretti, sono in aumento. Un dato certo in controtendenza. Se vogliamo, in questa giornata speciale dobbiamo pensare che anche questo è un dono di cui dobbiamo ringraziare il Signore. Nel loro messaggio i Vescovi rivolgono un particolare pensiero ai giovani “che in tanti stanno riscoprendo il lavoro agricolo: nel ritorno alla terra possono aprirsi nuove prospettive per loro e insieme un modo nuovo di costruire il futuro di tutti noi”. A casa nostra, ed in particolare in Oltrepò, qual è la situazione a riguardo di giovani e agricoltura? Se è vero come ho affermato prima che le imprese giovani sono in crescita, è altrettanto vero che le difficoltà sono molte. La cronica difficoltà tutta italiana di accesso al credito, la mancanza di isti-
Giovanni Roncalli
tuti bancari capaci di finanziare le idee, sono un ostacolo per le imprese giovani che sulla volontà e le idee nuove fondano la loro ragion d’essere. Coldiretti attraverso CreditAgri Italia dà un aiuto concreto alle imprese che vogliono investire. I giovani hanno capito che la competizione non si può combattere sul piano della produzione ma si può vincere sul piano della qualità e le nostre iniziative nel settore del vino ne sono un esempio. La nascita del distretto è il primo tassello di un percorso di qualità che può riqualificare l’intero territorio oltre padano. Nel testo si parla di Cooperative agricole come strumento in alcuni casi di rilancio dell’agricoltura. Ci dica il suo pensiero in proposito. La sfida dei mercati si deve affrontare su più livelli strettamente collegati. La qualità, il chilometro zero, il rapporto diretto con il consumatore ma anche la globalizzazione. Laddove le dimensioni a-
ziendali non consentono di arrivare, l’associazionismo, l’aggregazione, permettono di raggiungere traguardi altrimenti preclusi. FIR, la Filiera Italiana Riso ne è un esempio concreto che permette alle imprese di aumentare il proprio potere contrattuale e consente di iniziare un percorso che sfocia nel rapporto diretto con il consumatore su vasta scala, come la pasta 100% Italia, firmata FAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani) che porta sugli scaffali dei supermercati il prodotto italiano al cento per cento. Viviamo tempi di crisi, anche in agricoltura. I Vescovi nel loro messaggio sottolineano l’esigenza di “guardare al futuro del nostro Paese andando oltre schemi abituali”, guardando “al nostro futuro nel rispetto e nella valorizzazione delle tipicità dei diversi territori che la bella storia d’Italia ha posto nelle nostre mani e che costituiscono l’unico Paese”. Su questo fronte cosa ha fatto e
cosa ha in programma di fare Coldiretti Pavia? Voglio citare solo un piccolo esempio delle tante iniziative che Coldiretti Pavia ha messo in campo. La promozione delle aziende vitivinicole dell’Oltrepò targate Coldiretti. Grazie ad un progetto realizzato insieme a Promos, una società della Camera di Commercio di Milano, giunto già al secondo anno di attività, abbiamo portato in Oltrepò alcuni buyers di grandi ditte americane, canadesi, brasiliane, russe, eccetera. Gli abbiamo fatto assaggiare i nostri vini, li abbiamo accompagnati a visitare le cantine e a scoprire un territorio, altrimenti a loro sconosciuto, che hanno apprezzato moltissimo. I risultati non sono tardati e le aziende vitivinicole che hanno partecipato ne sono entusiaste. È la dimostrazione che dove si punta sulla qualità e si attuano le sinergie necessarie si ottiene il successo. Sta per chiudersi il 2012. Come sta l’agricoltura nella nostra provincia? Vede segnali incoraggianti a breve? È innegabile che la situazione sia critica. I costi di produzione sono in costante aumento. Gli interventi del Governo per fermare lo scivolamento verso il basso hanno causato un aggravio nelle spese e la contrazione dei consumi influisce anche sulle imprese agricole. Tuttavia i mercati di Campagna Amica ci stanno insegnando che i cittadini, proprio in periodo di crisi, vogliono spendere bene i denari che gli sono rimasti.
Vogliono cibi sani e sicuri, vogliono portare a casa ciò che hanno pensato di acquistare e non sopportano più di essere imbrogliati dall’italian sounding che sottrae 60 miliardi di euro alle imprese italiane. Torniamo infine al messaggio in occasione della Giornata del Ringraziamento che richiama anche l’Anno della Fede che il Papa ha aperto lo scorso 11 ottobre. “Che cosa sono infatti le mani dell’agricoltore, aperte a seminare con larghezza, se non mani di fede?”. Così si legge all’inizio del testo. È in fin dei conti un invito alla speranza. C’è posto – secondo lei – per la speranza, anche in agricoltura? La nostra agricoltura produce cibo. Gli Italiani per primi, ma anche molti altri, hanno capito che mangiare è un atto che va oltre il nutrirsi. Nel cibo e nel suo utilizzo c’è una gran parte della qualità della vita. Nella coltivazione consapevole c’è il rispetto dell’ambiente e la salvaguardia del territorio. Cibo sano e cura della terra sono nel dna della Coldiretti. Per misurare se un Paese va avanti o indietro non basta il PIL, bisogna anche considerare lo star bene con se stessi e con i propri simili. Contano i valori che si mettono nel proprio lavoro e nel proprio prodotto. Queste cose valgono di più dello spread e gli agricoltori, almeno quelli che si fregiano della bandiera gialla di Coldiretti, lo stanno facendo. Sì c’è speranza! Marco Rezzani
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
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UN LUOGO UNA STORIA
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Il giro degli ESSICATOI Riscopriamo la storia della castagna in un suggestivo itinerario tra i boschi di Grondona pagina a cura di MATTEO COGGIOLA Centro agricolo e turistico dell’Appennino ligure nella valle Spinti, affluente dello Scrivia, Grondona sorge sotto il monte omonimo sulla riva destra del torrente e alla confluenza con il rio Dorzegna. Il paese conserva un caratteristico aspetto medioevale ed è dominato a nord dal colle del Castello dei Doria in parte franato assieme a una parte del colle nel 1934, significativa l’alta torre cilindrica. L’itinerario tra i suoi boschi offre al turista la possibilità di visitare una delle realtà concrete del passato delle nostre valli: gli essiccatoi, denominati “abéghi”. Gli essicatoi erano deputati alla fumigazione e conservazione delle castagne e per millenni hanno rappresentato la base economica ed alimentare delle popolazioni montane. L’importanza che ha da sempre rivestito la coltivazione del castagno è testimoniata da una serie di documenti che ne segnano il cammino via via nel tempo e fanno capire come essa influenzò la cultura e la politica dei nostri luoghi. Del resto la vita delle persone è stata strettamente legata ad essa, in quanto la castagna ha rappresentato per lungo tempo una delle fonti principali per l’alimentazione e
Il centro abitato di Grondona
non a caso è stata soprannominata “il cereale che cresce sull’albero”, perché molto simile al riso ed al frumento dal punto di vista nutrizionale. Ciò ha fatto sì che si potessero trovare diversi modi di propagazione della pianta, cercando di affinarne le qualità, aumentarne le varietà e conseguentemente migliorarne il frutto che poteva essere utilizzato fresco, secco o macinato ai mulini. Molte sono le varietà dei castagni e di conseguenza anche delle castagne. Tali varietà dipendono innanzi tutto dall’altezza e dai luoghi in cui si coltivano, così che il paesaggio delle selve si configura con caratteristiche che variano da luogo a luogo.
IL CASTAGNO Originari dell’Europa meridionale, Nord Africa e Asia occidentale, i castagneti da frutto sono ormai notevolmente ridotti in Italia, anche se in questi ultimi anni si sta assistendo ad un tentativo di recupero non solo ai fini produttivi. Alti fino a 25 metri, con i fusti diritti, sono ramificati nella parte medio alta. La scorza è brunastra con sfumature grigiastre negli esemplari adulti, grigio-nocciola in quelli giovani.
Pianta e foglie caduche, con margine seghettato e apice appuntito. Le foglie sono di colore verde intenso e lucide, più chiare nella parte inferiore. Il frutto è rappresentato da una noce detta castagna, interamente rivestita da una cupola spinosa, detta riccio.
L’ESSICAZIONE L’essicazione è un procedimento attraverso il quale le castagne venivano (e vengono) essiccate al fine di ridurle a farina. Se si trattava di piccole quantità di prodotto si ricorreva all’essiccazione naturale, stendendo le castagne al sole sulle terrazze; per quantitativi più rilevanti, a seconda delle risorse finanziarie dei proprietari, si uti-
lizzavano gli essiccatoi che si potevano trovare all’interno della stessa abitazione o isolati, in prossimità delle case, al margine dei castagneti, al centro oppure sparsi per le selve. L’essiccatoio (scáu in piemontese, abègo nel dialetto nostrano) era per lo più costruito in pendio per poter accedere direttamente al piano superiore, generalmente di pianta quadrata o rettangolare e con struttura in muratura. Il tetto a doppio spiovente inizialmente era ricoperto di paglia o di foglie, poi di lastre di pietra o tegole. Dal lato della facciata si apriva la porta d’ingresso, su quello opposto proprio sotto il tetto c’era una piccola finestra, sui muri laterali erano realizzate delle aperture. Davanti alla porta d’in-
gresso poteva esserci una tettoia per eseguire le operazioni di battitura e conservare la legna da ardere; talvolta, l’essiccatoio presentava anche un locale annesso per gli attrezzi. All’interno era formato da due piani; a circa due metri da terra si trovavano dei travicelli disposti trasversalmente che sostenevano un canniccio in modo che tra l’una e l’altra canna vi fosse lo spazio di un centimetro circa: qui si buttavano le castagne man mano che venivano raccolte (strato minimo 20 cm, strato massimo 50 cm) attraverso la finestrina. Le castagne dovevano essere rigirate spesso e questo comportava la presenza continua di qualcuno.
L’ITINERARIO DEI 4 ESSICATOI Dalla piazza Venezia di Grondona si imbocca via Fornace al termine della quale si trova un ampio parcheggio. Dopodiché si risale brevemente il torrente Spinti per poi attraversarlo su una passerella. Si giunge in breve al bivio di M. di Sopra e, lasciato il sentiero N° 280, ci si immette in quello N° 283. Dopo una breve ma ripida salita ed una leggera deviazione ecco il primo degli es-
siccatoi, l’Abègu Ciape a 400 metri. Riprendendo il sentiero che passa nelle adiacenze della Cascina Porsi e continuando a guadagnare quota si arriva al secondo essiccatoio, l’Abègu Apricusa a circa 500 metri. Attraversato il rio Gavassana si incontra il sentiero N° 282 che proviene da Campomagro e si raggiunge, dopo una ripida salita, i ruderi della Cascina Baro. Da questa ci si immette sul sentiero N° 280 che proviene da Grondona e proseguendo sullo stesso N° 280, si raggiunge il Pian dei Poggi a oltre 600 metri. Si svolta completamente a sinistra e ci si immette sul sentiero N° 281 che in breve tempo conduce al terzo essiccatoio, l’Abègu Nurtiù anche lui a oltre 600 metri. Aggirando il M. l’Ariola e per ripidi tratti in discesa con ampie vedute si arriva al quarto ed ultimo degli essiccatoi, l’Abègu Costa a 400 metri. Riprendendo a scendere e superato l’incrocio con i sentieri N° 280 e 282 si ritorna al bivio di M. di Sopra e quindi a Grondona. L’itinerario è stato ed è tuttora percorso non solo da turisti privati ma anche da scolaresche, tra cui di recente alcune classi dell’Istituto Boccardo di Novi Ligure.
Una scolaresca dell’Istituto Boccardo di Novi Ligure in visita ad un essicatoio
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
EVENTI E CULTURA
Il 14 novembre a teatro con Maria Amelia Monti e Gianfelice Imparato
In Biblioteca a Rivanazzano Terme
“Tante belle cose” al Civico di Tortona
Le avventure con i pirati
I protagonisti della commedia “Tante belle cose”: Gianfelice Imparato, Maria Amelia Monti, Carlina Torta e Valerio Santoro
TORTONA - Secondo appuntamento stagionale con la prosa del “Civico” tortonese mercoledì prossimo 14 novembre alle ore 21, dopo il debutto apprezzato e convincente di Mario Zucca e Marina Thovez nella trasposizione teatrale di “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera. Commedia brillante e carica di humour scritta da Edoardo Erba e diretta da Alessandro D’Alatri, “Tante belle cose” è un titolo che va preso in senso letterale, perché parla dell’accumula-
zione paranoica di oggetti di ogni tipo in casa propria, visto che la protagonista, una tranquilla infermiera di provincia, non può separarsi da tutto ciò che la rimanda a un periodo, a un amore, a un dolore, insomma ogni cosa conservata come piccolo ma significativo feticcio del tempo andato da preservare come una reliquia laica. Quella che potrebbe essere una patologia ossessiva, in America detta degli “hoarder”, nella trama di Erba diventa lo spunto originale per ingenerare
rapporti astiosi e amabili, a seconda di chi avvicina la collezionista avida e inossidabile Maria Amelia Monti (Orsina), se gli acidi e suscettibili vicini di casa Bolasco e Eugenio (Carlina Torta e Valerio Santoro) o il remissivo Aristide (Gianfelice Imparato) che, inviato dai due per risolvere il problema cacciandola dal suo appartamento, rimane invischiato nella tenera e innocente allucinazione di Orsina che svela la storia e il valore di quelle cataste confuse così preziose e
Domenica 11 novembre a Carbonara Scrivia per la patronale
simboliche per lei. Lo spettacolo ha tutte le premesse di una commedia divertente e briosa, con alle spalle un autore (Erba) di lungo corso che ha scritto molto per il teatro (“Maratona di New York”, “Senza Hitler”, “Trote” e già “Michelina” per la moglie Monti) e un regista, D’Alatri, che ha fatto molta pubblicità, teatro e cinema (da ricordare almeno “Casomai” con Fabio Volo e Stefania Rocca) che guideranno la Monti, tipo perfetto, confusionario e sorridente, per questo genere di ruolo, che a ben vedere ha alle spalle una carriera quasi trentennale fra tv, cinema e teatro (Da “Drive in” nel 1984 fino all’ultimo “Distretto di Polizia 11”), e Imparato, che in anni addietro ha affiancato Luca De Filippo e al cinema ha recitato parti con Moretti, Bellocchio e Monicelli, con un ruolo anche in “Gomorra” di Garrone dove era don Ciro. Per informazioni sullo spettacolo, sulla vendita dei biglietti e sulla programmazione in cartellone ci si può rivolgere tutti i pomeriggi feriali alla biglietteria del teatro dalle ore 15 alle ore 18 (tel. 0131.820195). Davide Ferreri
RIVANAZZANO TERME - Dopo il grande successo dell’appuntamento di sabato 27 ottobre, ritornano sabato 10 novembre alle ore 10 i laboratori narrativi creativi organizzati dalla Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme e dedicati ai giovani lettori dai 5 ai 10 anni. Se il primo incontro, affollato di bimbi mascherati in occasione della festa di Halloween, è stato dedicato ad una storia un po’ “paurosa”, questa volta, Micaela Buratti, curatrice del laboratorio, ci farà salpare con una ciurma di burberi pirati alla volta di un isola incantata. Insieme al pirata Ciccio i piccoli spettatori dovranno risolvere enigmi e indovinelli, superare prove di coraggio e abilità in un susseguirsi di avventure mozzafiato tra grotte segrete e tesori nascosti… “Con questi laboratori di narrazione animata vogliamo dimostrare ai piccoli utenti della Biblioteca che la lettura può essere un’avventura entusiasmante e divertente e che la Biblioteca può essere un luogo dove imparare ad avvicinarsi ai libri e alla lettura in modo allegro e spensierato, senza costrizioni o forzature”, di-
ce la Presidente della Biblioteca Laura Disperati (nella foto), appena insediata e piena di entusiasmo per il nuovo importante incarico. La partecipazione al laboratorio è gratuita ma è riservata ad un massimo di trenta partecipanti per cui è necessario prenotarsi presso la Biblioteca “Paolo Migliora” (biblioteca.civica@comune.rivanazzanoterme.pv.it). Il prossimo appuntamento dedicato ai bambini è previsto per sabato 24 novembre alle ore 15,00 con uno spettacolo di burattini dal titolo “I tesori del re” messo in scena dal Teatrino del Tempo perduto. Prima dello spettacolo si terrà la premiazione del concorso di lettura “Più leggi, Più Vinci!”.
Il presidente Giancarlo Lucchini illustra i traguardi raggiunti
“Operetta che passione” al Dongione L’Avis di Broni è in continua crescita
Il “Dongione” di Carbonara Scrivia
CARBONARA SCRIVIA - Concerto di fascino “Belle Epoque” quello scelto dall’amministrazione comunale di Carbonara Scrivia per celebrare la festa patronale di San Martino. Domenica 11 novembre alle ore 17 nella suggestiva cornice della torre dell’anno mille, il “Dongione”, di Carbonara Scrivia, appunto, sarà di scena “Operetta che passione”. Questo è l’accattivante titolo del concerto - spettacolo che vedrà protagonisti il comico e cantante Gigi Franchini, il soprano Angelica Cirillo e il tenore Carlo Ni-
colini. Proprio la figura del comico sarà il punto di partenza per questo genere musicale nato nella seconda metà dell’Ottocento in Francia e in Austria. In parte è assimilabile all’opera lirica ma differisce da questa per l’alternanza sistematica di brani musicali e parti dialogate, il che snellisce di molto l’incedere delle vicende. L’operetta rispetto all’opera lirica è più frizzante, snella, rapida, forse più consona alle atmosfere non solo musicali ma anche politiche economiche di quegli anni. I capostipiti di questo gene-
re furono l’ebreo tedesco (naturalizzato francese) Jacques Offenbach, mentre in Austria il genere fu portato alla massima espressione da Johann Strauss figlio e, in pieno Novecento, da Franz Lehár. Anche l’Italia ebbe i suoi rappresentanti (Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato su tutti). Importante è sottolineare che la vivacità musicale, l’immediata godibilità , la freschezza dell’operetta è data anche dall’ aspetto coreografico: infatti sono proprio le danze a costituire il nucleo fondamentale dello spettacolo e ad esercitare sugli spettatori di quell’epoca un interesse quasi ossessivo. Czarda, Valzer, Polka: queste erano le danze in voga all’epoca e l’operetta ne fa largo uso. Domenica questo aspetto sarà esplicitato al pubblico anche grazie alla presenza della virtuosa violinista Livia Hagiu che eseguirà alcune di quelle danze intrise di magiche atmosfere che da oltre un secolo ci affascinano. La parte strumentale sarà affidata oltre che alle suadenti note note del violino di Livia Hagiu, al pianoforte di Andrea Albertini. L’occasione di assistere ad un concerto così fascinoso dentro ad uno dei più bei monumenti della nostra provincia, è sicuramente unica. L’ingresso è libero.
Il presidente dell’Avis di Broni Giancarlo Lucchini
BRONI - Nel 2014 festeggerà 60 anni, ma non li dimostra affatto. L’Avis di Broni è una realtà giovane e dinamica, a dispetto della sua età. Nata nel 1954, solo le sezioni di Pavia e Vigevano sono più vecchie, l’associazione è ben radicata sul territorio. Una forte tradizione che le ha permesso, negli ultimi anni, di incrementare il numero di donatori: “Siamo passati dai 130 del 2005 ai quasi 470 del 2011 e stiamo già registrando un ulteriore incremento nell’anno in corso, con ben 50 nuovi iscritti. Il numero delle sacche è passato da 330 a 924”, spiega il presidente Giancarlo Lucchini, che concluderà presto il suo secondo mandato, dunque non potrà presentarsi alle elezioni del febbraio 2013 per la nomina del nuovo Consiglio di-
rettivo. “Rimarrò comunque nell’associazione per continuare a dare il mio contributo - continua Lucchini - Sotto la mia presidenza abbiamo raggiunto traguardi importanti, frutto di un impegno costante”. Un’attività che anche le istituzioni locali hanno voluto premiare con riconoscimenti pubblici: nel 2009 è stato inaugurato un monumento per ricordare i donatori defunti, l’anno seguente è stata consegnata all’Avis la Benemerenza di San Contardo e nel 2011 è stata intitolata una piazza ai volontari. “Abbiamo appena acquistato un furgone per trasportare a Pavia i donatori in aferesi (una particolare tecnica che permette di prelevare un solo componente del sangue, ad esempio il plasma, nda) - dice il presiden-
te - inoltre il mezzo è molto utile per caricare il materiale quando allestiamo il nostro gazebo in occasione di varie manifestazioni”. Tra due anni l’Avis di Broni festeggerà un importante compleanno e vuole farlo nel miglior modo possibile: “Ci stiamo attivando per organizzare l’assemblea provinciale delle Avis, in occasione del nostro 60° anniversario”. Tra le novità di quest’anno la gita a Mantova e per Natale dei simpatici ombrellini colorati con la “goccia rossa”, simbolo dell’associazione. “Qualsiasi strumento è utile per far conoscere alle persone l’importanza ed il valore della donazione del sangue: un dovere civico e morale”, conclude Giancarlo Lucchini. Franco Scabrosetti
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Il nuovo libro di Italo Cammarata sarà presentato il 10 novembre a Tortona
Il corso a Tortona fino al 25 novembre
L’“Ambasciatore del Duca” è in libreria Il patentino cinofilo TORTONA - E’ uscita in queste settimane sugli scaffali delle librerie, per i tipi dell’editore Guardamagna di Varzi, l’ultima fatica di Italo Cammarata: uno studio dedicato ad Antonio e Cavalchino Guidobono, ambasciatori della corte ducale di Milano nella seconda metà del Quattrocento. L’opera di Cammarata, inesausta e rigorosa, avviata ormai da molti anni e ricca di decine di titoli, si afferma sempre più come una pietra miliare nella storiografia del Tortonese, della sua diocesi, dei suoi paesi, delle sue valli e di ciò che vi accadde nei secoli XIVXVIII. Quella terra ricchissima di cultura, di storia e di arte, estesa tra l’Appennino e il Po, chiamata amorevolmente dall’autore “Terra di Mezzo”, emerge dai libri di Cammarata sotto una nuova luce; non più periferica landa di passaggio e di scontri tra eserciti, ma nevralgica e strategica zona dal cui controllo dipende tanto nella politica e nell’economia dei potentati locali. Una terra feconda anche di personaggi tutt’altro che secondari sull’intricata scena del Ducato milanese e delle
La copertina del libro
altre signorie quattrocentesche e finanche destinati a ruoli importanti nello scacchiere politico italiano dell’epoca. Tra questi si pongono i due Guidobono, padre e figlio, impegnati in delicate missioni diplomatiche per conto dei Duchi di Milano. È interessante notare come il fragile equilibrio delle corti italiane e della politica dei loro stati (erano gli anni di Lorenzo il Magnifico e della sua faticosa opera diplomatica per mantenere la pace nella penisola) a volte
passasse attraverso gli stretti sentieri di progetti matrimoniali oppure si appoggiasse a forniture, concesse o mancate, di broccati e di argenti per le feste di corte. Fedelmente Antonio e Cavalchino Guidobono, rampolli di un’antica casata tortonese desiderosi di emergere sulla scena contemporanea, disbrigano ogni “faccenda” che i Duchi affidano loro, tanto quelle che noi diremmo a torto “minute”, quanto quelle assai più prestigiose. Ed è così che Antonio è nelle vesti di delegato milanese alla dieta papale di Mantova nel 1459, nel delicato momento in cui Papa Pio II Piccolomini sta organizzando la crociata contro il Turco e il Duca Francesco Sforza lo asseconda, ricevendo la prestigiosa nomina di Confaloniere di Santa Romana Chiesa. Vent’anni più tardi il figlio Cavalchino rivestirà il ruolo di segretario particolare dell’ambizioso cardinale Ascanio Sforza. Sullo sfondo la vita quotidiana della famiglia Guidobono, i problemi e le ambizioni, le rivalità con le altre famiglie, principalmente gli Spinola, gli intrighi e a
Eventi culturali e gastronomici per la sagra di Serravalle Scrivia
Torna la Fiera di San Martino SERRAVALLE SCRIVIA - Musica, enogastronomia, artigianato e tante bancarelle per la Festa Patronale di San Martino, la ricorrenza più cara alla comunità serravallese. Nei giorni di sabato 10 e domenica 11 novembre, la tradizione della fiera si rinnova ancora una volta. Da sempre, la “Fiera di San Martino” è un importante appuntamento che richiama a Serravalle numerosi visitatori e offre al suo pubblico ampi spazi espositivi, vasto assortimento merceologico, servizi e facilità di accesso e parcheggio, propone un percorso all’aperto disegnato nel cuore della città. In Viale Stazione si snoderanno gli stands selezionati di artigianato d’eccellenza, commercio e prodotti enogastronomici tipici di qualità del territorio, oltre allo spazio dedicato al mondo del sociale e del volontariato locale. Nelle due giornate di festa, le tradizionali bancarelle e gli stand degli operatori economici d’eccellenza coloreranno le vie del centro. I negozi rimarranno aperti tutto il fine settimana per il consueto “Shopping in festa”, con occasione di degustazioni enogastronomiche. Quest’anno lo spazio dedicato agli antichi mestieri sarà riservato all’artigianato della paglia, con la presenza di un mastro impagliatore. Sabato 10 novembre, alle ore 21, presso la Parrocchiale si terrà il tradizionale concerto per soli, coro e orchestra della Polifonica di Serravalle Scrivia,
diretta dal M° Luigi Bolchi. Soprano solista Larissa Yudina. In programma arie e cori celebri, melodie immortali tratti dal repertorio, operistico e sacro, italiano e internazionale. Il concerto di San Martino sarà dedicato dalla Polifonica al ricordo di tutti i suoi coristi, orchestrali e amici scomparsi. Si rinnova anche l’appuntamento domenicale con i sapori della festa e il piacere di stare insieme a tavola, alle ore 12 di domenica ci sarà la “Polentata d’autunno in piazza”, cucinata dai bravi cuochi della Pro Loco di Serravalle. Infine, “Merenda in allegria” con le tradizionali frittelle dolci di San Martino, preparate dai volontari della Croce Rossa di Serravalle. In piazza Coppi, troverà spazio il divertimento dei piccoli e dei ragazzi con l’immancabile luna park. Marco Freggiaro, assessore al Turismo e alla Cultura del Comune, ha dichiarato che: “La Fiera di San Martino rappresenta una delle occasioni nelle quali, nel corso dell’anno, i Serravallesi si trovano e si ritrova-
no, soprattutto a spasso tra le bancarelle per le strade e le piazze del centro, in cerca di curiosità, di specialità e di golosità. Non dimentichiamo però che uno degli impegni assunti e degli obiettivi che questa amministrazione comunale si è prefissa è quello di riservare una particolare attenzione alle realtà commerciali e artigianali presenti sul territorio e in particolare a quelle che a Serravalle operano, lavorando e facendo vivere ogni giorno il centro del paese. Eventi come la Fiera di San Martino rappresentano da una parte il ritorno, anche solo per un giorno, di Serravalle alla sua dimensione commerciale più antica, quella della “Féa”, luogo di incontro e di scambio naturale per una comunità di confine come quella serravallese, ma anche l’occasione per invitare chi non conosce il paese a scoprirne le tradizioni, i sapori, i luoghi, la storia e la professionalità dei suoi operatori commerciali e delle sue eccellenze artigiane”.
volte anche i delitti. Ugualmente emerge, come è nel tipico tratto di Italo Cammarata di raccontare la storia, la quotidianità dei nostri paesi, delle vallate e della gente che le abita; emerge pure in modo sorprendente la quotidianità con cui si amministra una città, la vita delle corti nobiliari, gli affanni della diplomazia e della politica; soprattutto si comprende come l’uomo del Quattrocento vedeva e giudicava il suo secolo. Quest’ultimo tratto, fondamentale quanto spesso trascurato da molti storici più attenti a dare la propria visione che non quella che emerge dai documenti, rende onore al nostro autore e ne rende ancor più interessante l’opera e deliziosa la lettura. Sabato 10 novembre, alle ore 17, presso Sala Conferenze della Fondazione CRTortona, la Società Storica “Pro Iulia Dertona” presenterà il libro di Italo Cammarata. Interverranno il professor Giorgio Chittolini (Università Statale di Milano), Ottavio Pilotti, presidente della “Pro Iulia” e l’autore. Don Maurizio Ceriani
TORTONA - E’ stata illustata alla presenza dell’assessore alla Tutela Animali, Daniele Calore, del Direttore scientifico, Raffaella Tamagnone, dell’istruttore cinofilo, Stefania Fedele, dei responsabili del Servizio veterinario dell’Asl della provincia di Alessandria, Gianpiero Rizzola e Pierluigi Boveri, la seconda edizione del corso per ottenere il patentino per conduttore cinofilo. Il corso, organizzato dall’Asl, con il prezioso del coordinatore didattico, Stefania Fedele e il patrocinio del Comune di Tortona, partirà martedì 13 novembre. Le altre lezioni si terranno giovedì 15, martedì 20 e giovedì 22 novembre, dalle ore 18.30 alle ore 20.30, presso la sala del Centro Giovani OFF di Tortona. Il corso si concluderà domenica 25 novembre. Si tratta di un corso formativo teorico pratico che consente di ottenere il patentino per buoni cittadini proprietari di cani a Tortona ed è rivolto a tutti i cittadini proprietari di cani o che intendano divenirlo. L’iscrizione al corso è gratuita. Solo chi avrà frequentato tutte le cinque giornate formative potrà avere ac-
cesso al patentino per conduttore cinofilo, previo test finale. “Questa edizione si presenta con una novità ha spiegato il coordinatore didattico del corso Stefania Fedele - domenica 25 novembre, infatti, è prevista anche una parte pratica che si terrà dalle ore 14 presso l’ex Mercato coperto. Coloro che hanno frequentato il corso potranno partecipare a quest’ultima giornata coinvolgendo, nel pomeriggio, anche i loro cani. Ha poi ringraziato la società Adigest e l’associazione Animal Angel’s. Per partecipare alla parte pratica i cani dovranno essere muniti di microchip, iscritti all’anagrafe canina e godere di buona salute. “In questo momento di difficoltà l’amministrazione comunale può solo concedere le sale dove organizzare il corso - ha commentato l’assessore all’Ambiente e alla Tutela Animale Daniele Calore - ed è soddisfatta che parta questa seconda edizione. Con questo corso si cerca di sensibilizzare e responsabilizzare i padroni dei cani”. Calore ha anche ringraziato l’Asl per il suo impegno. p.s.
Giovedì 8 novembre 2012
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PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
IL POPOLO
D
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CASTELNUOVO - VAL GRUE -
SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30
VAL CURONE - VALLE OSSONA
(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dall’8 al 14 novembre 2012 Giovedì 8 novembre: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Venerdì 9: Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Sabato 10: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Domenica 11: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264)
Domenica 11 novembre la Coldiretti provinciale in festa con gli agricoltori
Lunedì 12: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi(tel. 0131 861264); Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067); dalle ore 15.30 Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Martedì 13: Destefanis, Via Emilia, 39 - (tel. 0131 862008) Mercoledì 14: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Edicole aperte domenica 11 novembre 2012 Mega, p.zza Duomo; Zucchi, p.zza Cavallotti; Accili p.zza Croce; Cella, p.zza Speri; Bonsignori, Via Arzani; Topmar, C.so Pilotti; Cadirola, via Guala.
Cristiano Burato ospite al Civico
La Giornata del Ringraziamento in Cattedrale La musica di Chopin
TORTONA - Domenica 11 novembre a Tortona la Coldiretti unirà riflessione e aggregazione ragionando intorno alla filiera agricola tutta italiana. E’ tutto pronto, infatti, per il “grazie dei campi” che si celebrerà l’11 novembre in Duomo, a Tortona. In questo modo continua una tradizione che ha sempre trovato consensi sul territorio e che identifica proprio San Martino con la “Giornata del Coltivatore”, ossia un modo per rendere grazie al Signore ma che vuole anche essere un’occasione per stare insieme e per esprimere con gioia quel sentimento di riconoscenza che i coltivatori hanno da sempre fatto proprio. Quest’anno il tema che unirà tutte le feste del Ringraziamento a livello nazionale, deciso dalla Commissione Episcopale è “Confida nel Signore e fa il bene: abiterai la terra” perché di fronte alla grave crisi che tocca il mondo economico e industriale, occorre guardare al futuro del nostro
Paese andando oltre schemi abituali. Questo è l’Anno della Fede, da cogliere nei gesti del lavoro dei campi. “Che cosa sono infatti le mani dell’agricoltore, aperte a seminare con larghezza, se non mani di fede?” Il messaggio della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, ha messo in rilievo diverse problematiche legate al mondo rurale: investire nell’agricoltura è una scelta non solo economica ma anche culturale, ecologica, sociale e politica di forte valenza educativa. Un messaggio importante per richiamare la valenza educativa della Giornata del Ringraziamento nell’attuale società in cui l’appiattimento sul presente rischia di cancellare la memoria per i doni ricevuti. “Un momento importante di riflessione e preghiera. Un momento che è nostro, profondamente di Coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspetta-
no questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza - ha affermato il presidente della Coldiretti di Alessandria Roberto Paravidino - il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale”. A livello provinciale, intanto, si sta continuando nella raccolta delle adesioni: sono, infatti, ancora disponibili pochissimi posti, per prendere parte all’iniziativa. Alle 10.30 la giornata inizierà con la messa concelebrata da don Carlo Curone e da don Ivo Piccinini consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti.
Seguirà benedizione dei mezzi agricoli, il saluto e gli interventi delle autorità. Al termine è previsto un momento conviviale al ristorante “Cascina Cabella” di Casalnoceto. Per informazioni ci si può rivolgere direttamente agli Uffici Zona Coldiretti. “La nostra agricoltura dovrà essere in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del Paese - ha aggiunto il direttore della Coldiretti provinciale Simone Moroni (nella foto) - è fondamentale che anche il lavoro agricolo si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”. Se si arriva, come si legge nel Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, “a cogliere il passaggio di Dio nella fatica e nella bellezza del lavoro dei campi si arriva a riscoprire la natura nella sua dimensione di creatura”. Questi spunti che giungono dalla Commissione Episcopale offrono valore aggiunto alle imprese e domenica a Tortona, sarà l’occasione per ritrovarsi, continuando a ragionare intorno alla “filiera agricola tutta agricola e tutta italiana”.
TORTONA - Venerdì 9 novembre alle ore 21,15 al Teatro Civico, andra in scena il secondo concerto della stagione 2012-2013, a cura dell’associazione “Amici della Musica”, in collaborazione con il Comune di Tortona. La serata sarà un incontro con un Maestro del pianoforte. Quest’anno protagonista è Cristiano Burato, ricco di una carriera importante sul piano internazionale, che ha preso le ali con la vittoria nel Concorso “Dino Ciani - Teatro alla Scala” del 1996, nel quale si impose interpretando il Concerto n. 1 di Chopin con orchestra. Non deve quindi stupire il programma scelto per Tortona, definito “Omaggio a
Chopin”, che include le Quattro Ballate e la Sonata n.3: cinque brani fra i più alti del compositore polacco, che è molto congeniale a Cristiano Burato, maestro di un “jeu perlé” che pochi riescono a realizzare. . In particolare le Ballate, assai differenti fra loro, sono creazioni della maturità, a schema libero, di difficile esecuzione sia per l’aspetto tecnico che emozionale; la Sonata n.3 per pianoforte, meno conosciuta nel grande pubblico rispetto alla n.2 “Marcia Funebre”, rappresenta l’ultimo capolavoro di Frédéric Chopin. Prenotazioni e biglietti si possono effettuare presso il Teatro Civico: la biglietteria è aperta dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18.
Il 4 Novembre a Tortona
Le mele della salute per la prevenzione oncologica CASTELNUOVO SCRIVIA - Sabato 10 novembre, dalle 16 alle 19 e domenica 11 novembre dalle 8 alle 12 e dalle 16 alle 19, i volontari dell’associazione “Franca Cassola Pasquali” saranno presenti sul sagrato della chiesa parrocchiale di Castelnuovo per presentare e sostenere a favore dell’Unità di Senologia dell’ospedale di Tortona il nuovo progetto “Giro vita e prevenzione oncologica”. Acquistando un sacchetto di mele dell’azienda agricola “Marco Serra” di San Sebastiano Curone si contribuirà a finanziare questa nuova sfida lanciata dalla dr.ssa Maria Grazia Pacquola e dalla sua equipe, sempre più multidi-
sciplinare con l’inserimento di una nuova figura, quella appunto della nutrizionista. Un progetto particolarmente impegnativo che vede il dipartimento di senologia tortonese, oggi referente per l’intera provincia, ancor più protagonista essendo stato annoverato tra i primi dieci centri in Italia per quanto riguarda la diagnosi e la cura del cancro al seno. “Se entro la fine dell’anno - spiega il presidente dell’associazione Giannino Pasquali - presenteremo una nuova attrezzatura di cui si potrà dotare la Senologia, il Mammotome Elite, innovativo strumento di diagnosi precoce microinvasiva per la patologia mamma-
ria, sosteniamo ora questo nuovo ambizioso ed innovativo progetto sulla prevenzione oncologica”. Di qui l’appuntamento con le mele della salute sabato e domenica a Castelnuovo Scrivia: infatti, come ha illustrato la dottoressa Pacquola in sede di presentazione dell’iniziativa “questo prodotto di eccellenza della nostra terrà contribuirà a far sì che la Senologia possa realizzare una sorta di scheda individuale e personalizzata per ogni nostra paziente con indicazioni sullo stile di vita, rapporto fra peso ed altezza in relazione al rischio di ammalarsi di cancro, al rischio di recidiva ed all’efficacia delle nuove terapie”.
TORTONA - Domenica 4 novembre a Tortona si è svolta la cerimonia di celebrazione dell’anniversario della Vittoria e del giorno dell’Unità nazionale. La manifestazione è iniziata alle ore 9 con la Messa in Duomo. Presenti il Sindaco di Tortona Massimo Berutti, il vicesindaco Carlo Galuppo, il comandante dei carabinieri Giorgio Sanna, il Sottotenente Antonio Iannotta comandante del Nucleo Operativo del Gruppo della Guardia di Fi-
nanza, le crocerossine, le associazioni d’arma di Marinai, Bersaglieri, Alpini, Aeronautica, Polizia di Stato e Carabinieri. Alla fine della Messa i partecipanti sono sfilati per giungere all’asilo infantile di via Bidone per la deposizione della corona di alloro, portata dai marinai Sergio Piccinini e Roberto Tana, alla lapide dei caduti. Il sindaco Massimo Berutti ha svolto l’orazione ufficiale ricordando il sacrificio di tanti italiani.
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TORTONA E TORTONESE
I testi sono a cura di Armando Bergaglio e le immagini di Donatella Gabba
Il “Tacuej ’d Turtona” è maggiorenne TORTONA - Mercoledì 31 ottobre nella sala Convegni della Libera Artigiani-Confartigianato di Tortona è stata presentato il “Tacuej ’d Turtona 2013”, giunto, quest’anno alla 18esima edizione. Si tratta di un’iniziativa benefica sostenuta e finanziata dall’associazione tortonese Libera artigiani. Nel corso della serata di presentazione, introdotta dal Presidente provinciale Adelio Ferrari (il presidente dell’associazione tortonese, Mauro Bottazzi era assente per indisposizione), sono state simbolicamente consegnate le prime copie ai rappresentanti delle istituzioni beneficiarie (il Piccolo Cottolengo e la Misericordia di Tortona, il Centro Paolo VI di Casalnoceto e la Fondazione San Carlo Onlus di Castelnuovo Scrivia). Queste istituzioni provvederanno poi alla distribuzione dei calendari a offerta per finanziare proprie iniziative. Lo scorso anno sono state raccolti oltre diecimila euro. Erano presenti all’incontro il Sindaco di Tortona, Massi-
mo Berutti, il vice sindaco Carlo Galuppo, l’assessore Laura Castellano, il Direttore Area Tortonese della Banca BRE, Daniele Bellotti e alcuni funzionari della banca stessa. Il calendario racconta luoghi e pagine di storia tortonese. Quest’anno i testi sono una guida attraverso angoli e storici edifici pubblici di Tortona descriti da Armando Bergaglio ed illustrati grazie alle locandine che ogni anno, dal 1989, annunciano il mercatino dell’antiquariato di Tortona Cantarà e Catanaj. I disegni sono una rappresentazione artistica di luoghi tortonesi, e
una interpretazione personale di Antonella Gabba. Gli originali, ad acquarello, si rifanno allo stile proprio dell’Art Nouveau o, al massimo Déco, con omaggio, nelle figure in primo piano, ai più importanti cartellonisti di quel periodo, da Dudovjch a Rockwell. Le locandine, fin dal loro apparire, ottennero un immediato favore e da allora sono ambito oggetto di collezione. Attraverso questi disegni, che integrano piacevolmente i testi di Armando Bergaglio, si conosce qualcosa in più di Tortona. Il panorama sulla città dal Castello richiama l’evoluzione
del profilo urbano tra il Settecento e il nuovo millennio: i campanili delle chiese, le prime ciminiere fino all’esplosione edilizia del secondo Novecento. Poi i palazzi dei servizi pubblici: l’ospedale, lo ‘Scolastico’, la stazione, il palazzo vescovile. Quindi costruzioni che tra varie traversie sono giunte fino a noi: il chiostro della Trinità (l’antico mercato ‘dra pulaia’), il grazioso chiostro dell’Annunziata, le sopravvivenze medioevali rappresentate dal Palazzetto medievale (sede della Fondazione CRT) e la casa del pozzo di Via Pinto o la Via Pellizzari. Non poteva mancare un richiamo alla storica torre del castello, simbolo del nostro passato, ma nell’Ottocento luogo di convegno della giuventù sfaccendata di Tortona, con seri problemi di ordine pubblico. Infine un richiamo al presente con i mercatini di Cantarà e Catanaj, che pure ricordano le fiere e i mercati di un tempo. Il Tacuej può essere ritirato, a offerta, presso le istituzioni beneficiarie.
Il prossimo incontro domani sera in Seminario
ANNIVERSARIO
Prosegue il corso “Chiese aperte”
Martedì 13 novembre alle ore 18.00 nella Chiesa Parrocchiale di San Michele sarà celebrata una S. Messa in suffragio dell’indimenticabile
Giuseppe Decarlini
TORTONA - “Chiese aperte”, il corso per Volontari nella Diocesi di Tortona continua. Lo scorso 27 ottobre il corso per i volontari che opereranno all’interno delle Chiese di Tortona ha avuto come tema la Cattedrale della città. Il relatore, Giuseppe Decarlini , ha iniziato la sua lezione nei locali del Seminario, dove, attraverso alcune immagini d’archivio, ha fatto un rapido excursus sulla storia della chiesa di Santa Maria Assunta e San Lorenzo mostrando una piantina ottocentesca della cattedrale, il progetto di un campanile, mai realizzato, e un disegno della facciata originaria in mattoni a vista. Come si evince dai documenti, la posa della prima pietra avvenne il 10 settembre 1574 da parte del cardinale Gian Paolo della Chiesa. L’area scelta per la nuova costruzione fu quella dove sorgeva l’antica chiesa di San Quirino, completamente distrutta e della quale non rimangono tracce. Al cantiere del Duomo si interessò anche l’architetto Pellegrino Tibaldi, il quale, secondo documenti d’archivio, realizzò un disegno della chiesa, ma non possiamo stabilire l’esatta na-
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
tura del suo contributo data l’assenza di documentazione. La pianta dell’edificio rispetta i modelli della Controriforma, essendo a tre navate con altari laterali e abside semicircolare; se ne distacca solo per l’assenza del transetto, ma questo, spiega Decarlini, è giustificato dalla mancanza di spazio, in quanto la costruzione era stretta tra due strade e le mura cittadine. La facciata originaria era in mattoni a vista e presentava due ordini sovrapposti, di cui quello superiore concluso da una trabeazione lineare, priva di frontone, affiancato da due piccoli campanili, coperti con un semplice tetto piramidale in coppi. Nel 1661, durante l’episcopato di Mons. Carlo Settala venne costruita la galleria detta il “passetto”, che unisce il palazzo vescovile alla
cattedrale, e il relativo scalone ligneo che, addossato alla controfacciata, consentiva al vescovo di scendere direttamente nella navata centrale. Nel XVIII secolo il campanile, basso e massiccio, venne innalzato di circa un metro e mezzo. Nella seconda metà dell’Ottocento la facciata fu rifatta su progetto dell’ingegnere Nicolò Bruno, che riplasmò l’intera superficie secondo il gusto neoclassico conferendole l’aspetto attuale. La seconda parte della lezione si è svolta direttamente nella cattedrale, dove, lo storico tortonese ha proseguito le sue spiegazioni sugli arredi interni della chiesa. Il partecipanti sono stati poi condotti nei locali solitamente chiusi della chiesa: la sacrestia, la sala capitolare ed i sotterranei. Una realtà quest’ultima che ha suscitato l’entusiasmo e la curiosità degli intervenuti. Il prossimo appuntamento, fissato per venerdì 9 novembre alle ore 21 in Seminario, avrà come tema “Le chiese di S. Maria Canale e S. Giacomo”. L’incontro è aperto a tutti coloro che vorranno intervenire. Michela Ricco
IN BREVE ASSOCIAZIONI / TORTONA
Concluso il nuovo corso dell’AVO Il nuovo corso Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) è giunto al termine. E’ strabiliante trovare ogni anno nuovi entusiasmi che sanno di antico, che sanno di cuore! Quindici persone che desiderano spendere energie per il prossimo in difficoltà: sono i nuovi aspiranti volontari che, avendo concluso il corso di formazione, si apprestano ad affrontare il tirocinio seguiti da un tutor (volontario anziano), che li guiderà tra le corsie dell’ospedale a portare un sorriso, una parola di solidarietà, un aiuto concreto dove ve è bisogno. Al termine di questo percorso il Consiglio Avo, durante un colloquio con gli aspiranti volontari, riuscirà a stabilire se questo moto del cuore è pienamente conforme ai valori che l’associazione promuove per essere volontari a tutti gli effetti.
CULTURA / TORTONA Incontri del CIF sull’Anno della Fede In preparazione all’anno della Fede, indetto da Papa Benedetto XVI, nel cinquantesimo anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, il CIF (Centro Italiano Femminile) di Tortona, nell’ambito delle iniziative formative, promuove un ciclo di incontri sul tema “Le donne dicono la Fede”, che si terranno il sabato alle ore 16,30 presso il Salone del Seminario. Il primo appuntamento sarà sabato 17 novembre e avrà come titolo “Santità al femminile”. Si prosegue sabato 1 dicembre con “Sante Maria, Anna, Elisabetta proteggete da tuono, lampo e da saetta” entrambi avranno come relatrice la professoressa Patrizia Govi. Sono in calendario altri incontri che si svolgeranno nei mesi di febbraio e marzo 2013. I temi saranno “Donne di Fede nella letteratura italiana” con relatrice la professoressa Monica Graziano e “La donna nella Chiesa oggi” con relatore Mons. Francesco Giorgi Assistente Spirituale del CIF.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA L’Ensemble “Zephyrus” a Caleidoscopio
ROBERTO FOSSATI a sei anni dalla scomparsa la moglie lo ricorda a quanti lo hanno conosciuto. Grazie a coloro che vorranno unirsi per pregare. Tortona, 8 novembre 2012
La musica classica sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulla frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel Caleidoscopio che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 11 novembre il conduttore Andrea Bobbio proporrà l’ascolto di un bel concerto registrato dal vivo il 30 settembre 2011 presso l’Oratorio S.Giovanni di Ovada. Protagonista dell’evento: i sedici flautisti dell’Ensemble “Zephyrus” diretto dal Maestro Marco Zoni, primo flauto del Teatro alla Scala di Milano. Solista d’eccezione Luisa Prandina, prima arpa del Teatro alla Scala. In programma musiche di Haendel, Fauré, Mozart e Ciaikovski. Intervista telefonica a Marco Zoni e Luisa Prandina. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure per martedì 13 novembre sempre alle ore 20,30.
ASSOCIAZIONE DONATORI SANGUE
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SANGUE DONATO VITE SALVATE
Fossati dal 1906
Puoi donare tutti i giorni presso il CENTRO TRASFUSIONALE OSPEDALE TORTONA
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dalle ore 8 alle 10 - Tel. 0131-865327
Tel. (0131) 861063
Giovedì 8 novembre 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9.30 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;
VAL
Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dall’8 al 14 novembre 2012 Giovedì 8 novembre: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Venerdì 9: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Sabato 10: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Domenica 11: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 (tel. 0143 2166)
Domani sera all’auditorium “Dolci Terre” prosegue il Festival Marenco
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
Lunedì 12: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Martedì 13: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Mercoledì 14: Dell’Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143 2994) Edicole aperte domenica 11 novembre 2012 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.
Sabato 10 novembre al San Giacomo
L’Orchestra Sinfonica di Sanremo a Novi Giornata del diabete NOVI LIGURE - Nell’ambito dell’undicesima rassegna dedicata al compositore Romualdo Marenco, domani sera, venerdì 9 novembre, presso l’Auditorium “Dolci Terre”, alle 21, andrà in scena il terzo appuntamento di “Note di danza” e si esibirà l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, che sarà diretta dal Maestro Paolo Gatto e vedrà protagonista al violino Christian Saccon. Il programma prevede l’esecuzione di brani di Mendelssohn, Mozart e Schubert. La Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, una delle più antiche e prestigiose realtà musicali italiane con i suoi cento anni di vita festeggiati nel 2005, fa parte delle tredici Istituzioni Concertistiche Orchestrali riconosciute dallo Stato ed è Istituzione Culturale di Interesse Regionale della Regione Liguria. Sede principale dei suoi concerti, più di cento all’anno, è il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. Nella sua lunga storia ha visto alternarsi i più grandi direttori ed i maggiori solisti internazionali. Attenta alla valorizzazione dei giovani talenti, la Sinfonica di Sanremo è dotata di una grande versatilità che le permette di eseguire, sempre con grandi ricono-
Il M° Paolo Gatto che dirige l’Orchestra Sinfonica di Sanremo
scimenti, sia il repertorio classico, che quello romantico, moderno e contemporaneo. Dal 2003, partecipa ininterrottamente al Festival della Canzone Italiana di Sanremo. L’Orchestra vanta collaborazioni con numerosi ed importanti Enti musicali italiani e stranieri, tra cui, il più prestigioso, è il Festival Internazionale di Musica Sacra di Montecarlo. La compagine ha calcato sia teatri nazionali che internazionali. Nel 2011, inoltre, la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo ha intrapreso un’importante collaborazione con l’Accademia Chigiana di Siena, ente di formazione musicale tra i più importanti al mondo. Nel dicembre 2011 la San-
remo Festival Orchestra si è esibita in occasione del Concerto “Canto di Natale” presso la Sala Sinopoli Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza di eminenti personalità, accompagnando importanti nomi della musica leggera italiana e non solo. Il concerto è stato trasmesso da RaiUno la sera del 24 dicembre 2011. Nel mese di maggio di quest’anno ha partecipato al grande concerto per il 30° anniversario di Radio Italia in Piazza Duomo a Milano, sotto la direzione del Maestro Santori, Direttore Stabile ed Artistico dell’Orchestra, accompagnando i più importanti artisti del panorama della musica leggera italiana. Sempre all’Auditorium
Dolci Terre sabato 17 novembre alle 21 il Coro Panatero di Alessandria, diretto dal Maestro Gian Marco Bosio, si cimenterà con i famosi “Carmina Burana”. Intitolato al compositore alessandrino Mario Panatero, il gruppo si è costituito nel novembre del 1998. Il repertorio spazia da quello sacro a quello cameristico, con programmi di epoche e autori vari con una sensibile predilezione per il Novecento. Ha partecipato a importanti festival e stagioni musicali collaborando tra l’altro con il Teatro Comunale di Alessandria e il Festival internazionale “Lavagnino - Musica e Cinema. I “Carmina Burana” sono testi poetici contenuti in un importante manoscritto del XIII secolo, il Codex Latinus Monacensis o Codex Buranus, proveniente dal convento di Benedikt-beuern (l’antica Bura Sancti Benedicti fondata attorno al 740 da San Bonifacio nei pressi di Bad Tölz in Baviera) e attualmente custodito nella Biblioteca Nazionale di Monaco di Baviera. Il codice comprende 228 componimenti poetici su 112 fogli di pergamena decorati con 8 miniature, scritti in latino e tedesco. Michela Ferrando
Sono inseriti nel programma di contrasto alla violenza promosso dal Comune
Corsi di autodifesa dedicati alle donne novesi NOVI LIGURE - Sono iniziati il 6 novembre i nuovi “Corsi di autodifesa” dedicati alle donne, grazie alla collaborazione fra la Consulta Pari Opportunità di Novi Ligure e le Associazioni Sportive del territorio, con il patrocinio della Provincia di Alessandria. Questo interessante progetto vuole dare continuità ai vari interventi messi in campo dal Comune di Novi Ligure negli ultimi anni e s’inserisce in un ampio programma di contrasto alla violenza in tutte le sue forme. I Corsi, che si terranno alle ore 21 presso la palestra del centro sportivo co-
munale di Viale Pinan Cichero (ex All Season), saranno preceduti da incontri pubblici nei vari quartieri della città, e gli stage gratuiti si svolgeranno nelle serate del 13, 20 e 27 novembre per il quartiere “Stadio”. Il programma proseguirà a gennaio per il quartiere
“G3” con l’incontro martedì 8 presso il Circolo Ricreativo Culturale e gli stage nelle serate del 15, 22 e 29 gennaio 2013, sempre presso l’ex All Season. Per il quartiere “Pieve” si inizierà il 5 febbraio con l’incontro pubblico nell’oratorio e i corsi nelle serate del 12, 19, 26 febbraio 2013. Il 5 marzo è previsto l’incontro pubblico presso l’oratorio “Sacro Cuore”, cui seguiranno i corsi nelle serate del 12, 19 e 26 marzo. Si concluderà ad aprile con l’incontro pubblico di martedì 9 presso il Circolo “Merella”, i corsi si svolgeranno il 16, 23 e 30 aprile.
Gli stage saranno tenuti da istruttori che vantano una notevole esperienza. Si tratta di un corso di preparazione fisica e tecnica che prevede approfondimenti di carattere psicologico e giuridico per affrontare il tema anche dal punto di vista penale. L’obiettivo è di aiutare le donne ad accrescere attenzione e capacità di reazione e a riconoscere segnali di pericolo e situazioni a rischio. Per altre informazioni, è possibile rivolgersi presso l’Ufficio Relazioni per il Pubblico, oppure presso l’Ufficio Affari Sociali. Vittorio Daghino
NOVI LIGURE - “Contro il diabete occhi aperti!” È questo lo slogan scelto da Diabete Italia per celebrare la dodicesima edizione della Giornata Mondiale del Diabete. In Italia l’appuntamento è fissato per il 10 e 11 novembre in circa 500 piazze e ospedali dove, per sensibilizzare la popolazione e favorire la prevenzione, medici, operatori sanitari, infermieri e associazioni di pazienti, saranno a disposizione di tutti i cittadini per distribuire materiale informativo e consulenza medica qualificata ma, soprattutto, per effettuare gratuitamente l’esame della glicemia a tutte le persone che lo desiderano. Anche quest’anno partecipano all’iniziativa le Diabetologie dell’ASL Alessandria di Acqui Terme, Novi Ligure e Casale Monferrato. In collaborazione con le Associazioni Diabetici dell’acquese e di Casale, medici e operatori sanitari saranno a disposizione delle persone interessate offrendo la possibilità di effettuare uno screening gratuito a tutti coloro che vogliono verificare se hanno predisposizione alla malattie metaboliche oppure se già ne soffrono. E’ frequente infatti che persone portatrici di diabete non ne abbiano conoscenza, soprattutto se sono obese, ipertese, con ipercolesterolemia o con familiarità alla malattia diabetica. Il controllo consiste nella compilazione di un questionario, misurazione peso, altezza e pressione
arteriosa, determinazione della glicemia; esami che consentono una diagnosi immediata. L’accesso è gratuito, non sono necessarie prenotazione né impegnativa, è sufficiente presentarsi direttamente ai presidi dell’ASL. A Novi Ligure bisogna recarsi presso l’Ospedale San Giacomo al reparto di Diabetologia diretto dal dottor Gian Paolo Carlesi nella giornata di sabato 10 novembre dalle ore 9 alle ore 12. Entro il 2030 il diabete diventerà la quarta causa di morte nei Paesi industrializzati, dopo malattie cardiovascolari, cerebrovascolari e tumori delle vie respiratorie, ma molto più avanti rispetto ad altri tipi di tumore. Oltre a ridurre le aspettative di vita, il diabete è causa di serie complicanze come malattie cardiovascolari, renali, cecità, amputazione, cardiopatia ischemica, neuropatie e retinopatia. Per queste ragioni il Piano Sanitario Nazionale 2011-2013 identifica il diabete come una delle patologie croniche che necessitano di maggiore attenzione; anche perché la maggior parte dei casi di diabete di tipo 2 può essere prevenuta da un cambiamento degli stili di vita, includendo una dieta sana e almeno trenta minuti di moderato esercizio fisico quotidiano. Battere il diabete sul tempo è dunque possibile, l’intervento precoce riduce i rischi di complicanze e produce significativi risparmi nei costi sanitari a lungo termine.
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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Sabato 10 novembre a Serravalle sarà una giornata di shopping speciale
Si accende il Natale al Designer Outlet SERRAVALLE SCRIVIA - A Serravalle Designer Outlet il Natale arriva in anticipo: anche quest’anno il Centro offrirà a tutti i visitatori una esperienza di shopping unica, che si aggiunge alla possibilità di acquistare i più prestigiosi marchi della moda internazionale a prezzi ridotti dal 30 al 70%. Il conto alla rovescia per le festività partirà nel Centro di Serravalle il 10 novembre: un’intera giornata ricca di intrattenimento, moda e atmosfera natalizia per vivere appieno tutta la magia della festa più bella dell’anno. Si parte alle 15 con il Christmas Fashion Event: un temporary box allestito per l’evento accoglierà quattro punti di ascolto con un personal shopper professionista per ogni categoria di proposte regalo: uomo, donna, amici e bambini. I quattro consulenti di stile, messi a disposizione gratuitamente dal Centro, accompagneranno i clienti per negozi a scegliere i regali di Natale più adatti a ogni esigenza offrendo consigli personalizzati. I visitatori nell’attesa del loro turno di shopping po-
tranno accomodarsi nei salottini all’interno del box godendosi un piacevole break: nelle postazioni relax sarà possibile sorseggiare una tazza di tè, farsi truccare in un momento di coccola personale, far personalizzare i propri pacchetti regalo con fiocchi e decorazioni originali, divertirsi a lasciare un messaggio su un wall che durante l’intero pomeriggio si comporrà fino a diventare una vera e propria raccolta di pensieri natalizi. Alle 21.30 il tempo si fermerà per la tradizionale cerimonia di accensione del grande albero di Natale che darà il via ufficiale al Christmas shopping time.
Quest’anno l’albero sarà ancora più luminoso: ad accenderne le luci saranno gli amici di Make-A Wish che grazie a una decennale collaborazione con Serravalle Designer Outlet hanno potuto realizzare in questi anni numerosi desideri. All’accensione dell’albero, le vie dell’Outlet e le vetrine dei negozi si illumineranno magicamente a festa e si udiranno nell’aria le prime note delle più celebri arie natalizie: a intonarle un vero coro gospel che eseguirà le melodie classiche della tradizione. Dopo la performance del coro gospel ci sarà ancora tempo per gli ultimi acquisti grazie alla Late night
shopping che prolungherà la permanenza per gli acquisti in tutti i negozi dell’outlet fino alle 23. In esclusiva per i clienti, in arrivo anche straordinarie proposte che renderanno ancora più conveniente lo shopping natalizio. La collaborazione con la fondazione Make-A-Wish proseguirà fino al 9 dicembre 2012 con una gara di solidarietà. Serravalle Designer Outlet, insieme a tutti i centri italiani McArthurGlen, ospiterà una speciale iniziativa benefica con l’obiettivo di esaudire i desideri di molti bambini che si affidano all’associazione: nei negozi aderenti saranno messi a disposizione per la vendita uno o più articoli il cui ricavato sarà interamente devoluto all’organizzazione. Gli articoli selezionati verranno esposti ed evidenziati in vetrina. Serravalle Designer Outlet rinnova anche quest’anno la partnership Make-AWish sposando l’impegno dell’associazione a favore dell’infanzia affetta da patologie, con un’importante causa di solidarietà che porterà sorriso e speranza nel cuore di questi bambini.
Isola del Cantone incontra i suoi diciottenni
ISOLA DEL CANTONE Il comune di Isola del Cantone ha promosso in collaborazione con la provincia di Genova e la sezione Anpi locale, la seconda edizione della festa per i neo diciottenni, nati nel 1994. Nella sala consiliare del comune di Isola del Cantone, il Sindaco Cristina Parodi, l’assessore alla cultura Ivana
Grisanti e il presidente Sandro Gaiardo della sezione Anpi intitolata a “Giovanni Guido Triulzi”, hanno accolto il gruppo di intimoriti ma attenti ragazzi del 1994. Erano presenti anche delegazioni Anpi provenienti da Busalla e Ronco Scrivia e una nutrita schiera di alpini di Isola. Da Ronco è venuto a salutare i giovani di Isola
un ex comandante partigiano Aldo Fabbri, il cui nome di battaglia era Saetta. Come avvenuto lo scorso anno durante la prima edizione, ai ragazzi, è stata consegnata una copia della Costituzione Italiana e un libro di racconti e testimonianze di partigiani dal titolo “Io sono l’ultimo” (Einaudi) offerto dall’Anpi. Ma quest’anno per i diciottenni è arrivato un messaggio personale del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha ringraziato gli organizzatori della manifestazione ed esortato i ragazzi a fare propri, coltivare e difendere i valori di democrazia e libertà della nostra carta costituzionale costata, come ha ricordato il Sindaco Cristina Parodi leggendo un frammento di un discorso di
Fotonotizia
Pietro Calamandrei, il sacrificio di molti giovani italiani. Difendere questi valori significa non farsi travolgere dal rifiuto e disinteresse alla politica ma partecipare attivamente o attraverso le forme democratiche alla costruzione di quel futuro migliore sempre auspicato, ma per il quale è necessario lavorare come ha avuto modo di ricordare l’assessore Grisanti rivolgendosi ai presenti. Il concetto è stato ripreso e sviluppato dal presidente dell’Anpi Gaiardo nel corso del suo intervento. A conclusione della manifestazione, il Sindaco di Isola ha voluto ringraziare tutti i presenti per la partecipazione e rinnovato l’invito per il prossimo anno con i nuovi diciottenni. Renato Piras
IN BREVE ASSOCIAZIONI / ARQUATA SCRIVIA
Gypsy Jazz per beneficenza Giovedì 15 novembre il Rotary Club Gavi - Libarna e il Rotaract Gavi - Libarna organizzeranno ad Arquata Scrivia uno spettacolo di Gypsy Jazz con il gruppo “I Malassortiti”. Il ricavato dell’ingresso, che sarà a offerta, andrà in beneficenza in favore dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). La manifestazione si svolgerà con il patrocinio del Comune di Arquata Scrivia. Il gruppo che si esibirà è formato da due musicisti che hanno viaggiato per l’Italia durante i mesi estivi suonando nelle piazze e nelle strade, la musica gypsy jazz sarà intervallata dalla proiezione di fotografie del gruppo durante il viaggio dell’estate. L’evento si svolgerà alle ore 21.15 presso il salone polifunzionale della Juta in Via Buozzi e al termine della manifestazione sarà offerto un buffet. Sarà inoltre possibile acquistare dei braccialetti di Cruciani il cui ricavato andrà a favore dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie).
EVENTI / SERRAVALLE SCRIVIA
Festa per i cinquant’anni Sabato 3 novembre a Serravalle Scrivia, alcune signore serravallesi hanno festeggiato con musica e prelibatezze culinarie i loro 50 anni, invitando per l’occasione amici e parenti.
STRADE / CABELLA LIGURE Senso unico in Val Borbera L’Ufficio Tecnico della Provincia ha reso noto di aver ordinato l’istituzione di un senso unico alternato, il limite di velocità a 30 km/h, il divieto di sorpasso e il divieto di transito per i veicoli con larghezza superiore a 2,30 metri e lunghezza superiore a 8 metri lungo la S.P. n. 140 “della Val Borbera”, nel territorio del Comune di Cabella Ligure, fino al 16 dicembre, per consentire il ripristino delle barriere incidentate. L’impresa Boggeri di Cabella Ligure, esecutrice dei lavori, provvederà all’installazione dell’apposita segnaletica regolamentare.
CULTURA / SERRAVALLE SCRIVIA Corso di inglese per adulti Il Comune di Serravalle con la Biblioteca Comunale “Roberto Allegri”, organizza il “Corso di Inglese di Base per Adulti” da novembre ad aprile, ogni martedì sera alle 21, presso la Biblioteca Comunale. Il corso ha un costo di 40 euro annuali. Per informazioni si può telefonare in Biblioteca.
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uono Si eseguoghi soprall entivi e prev iti gratu NOVI LIGURE - Domenica 7 ottobre nella parrocchia di S. Pietro Apostolo a Novi Ligure il Vescovo Mons. Martino Canessa ha amministrato il sacramento della Cresima ad un gruppo di ragazzi della comunità parrocchiale. (Foto MacFoto - Novi Ligure)
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
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TORTONESE E NOVESE
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La scomparsa Siglato l’accordo per la tutela dei beni culturali di don Filippo Allarà
Regione Piemonte e Conferenza Episcopale a favore del patrimonio religioso
TORINO - Lunedì 15 ottobre, presso il palazzo della Giunta regionale, è stato firmato dal presidente della Regione Piemonte Roberto Cota e dall’arcivescovo di Torino Mons. Cesare Nosiglia, alla presenza dell’assessore alla Cultura, Michele Coppola e del vescovo di Pinerolo, mons. Piergiorgio Debernardi, il Protocollo d’intesa tra Regione Piemonte e Conferenza Episcopale Piemontese per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di interesse religioso appartenenti a Enti o Istituzioni ecclesiastiche. “Il protocollo che firmiamo oggi - ha precisato il Presidente della Regione Piemonte Roberto Cota - si propone tre finalità. La prima è quella di un riconoscimento da parte della Regione dei beni culturali ecclesiastici come i beni meritevoli di tutela e di attenzione: sono del resto una parte importante del nostro patrimonio storico, culturale e artistico regionale e quindi di tutta la nostra comunità. La seconda finalità quella è di rendere questo patrimonio il più possibile fruibile dai cittadini e dai tanti turisti che sempre in numero maggiore scelgono il Piemonte come loro meta. La terza finalità riguarda la programmazione degli interventi di recupero e valorizzazione di questi beni, attraverso un’apposita commissione paritetica che sia in grado di coordinare e di concentrare gli sforzi senza disperderli in iniziative
isolate. In un momento di generale difficoltà finanziaria è quanto mai opportuno procedere con un metodo razionale di questo tipo”. Il percorso per giungere a questo Protocollo d’intesa è stato faticoso e tortuoso. Infatti, oltre alle diocesi che fanno parte della Conferenza Episcopale Piemontese, esclusa la Valle d’Aosta, sono intervenute anche quelle di Genova, Ventimiglia e Tortona perché hanno parrocchie nel territorio piemontese (Genova 21 parrocchie, Ventimiglia 2, Tortona 144). Nel corso dell’incontro di questa mattina, è emerso che, all’origine del Protocollo c’è fiducia e collaborazione tra Regione e Conferenza Episcopale, evidenziata dal coordinamento degli interventi di restauro, dalla salvaguardia dei beni artisti-
ci, architettonici e archivistici, dalla tutela del patrimonio bibliografico di interesse religioso. Il Protocollo è un’intesa (della durata di quattro anni, rinnovabile tacitamente) che abbraccia tutti i beni culturali e prevede anche la partecipazione della Regione al finanziamento. E’ una intesa, inoltre, che prevede la programmazione pluriennale, concordata, con la valutazione congiunta delle priorità reali. La sua applicazione esige, dunque, una azione più condivisa e rispettosa delle necessità di tutte le diocesi coinvolte. A questo riguardo è particolarmente importante l’articolo 10 che prevede la creazione di una Commissione Paritetica Regionale presieduta dall’Assessore alla Cultura della Regione Piemonte e dal Vescovo
Presidente della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese, e composta da funzionari esperti della Regione Piemonte e da delegati della Consulta. Inoltre tra Regione e Soprintendenza si accrescerà la sinergia al fine di aumentare gli interventi qualificati per rispondere sempre meglio alla tutela e valorizzazione di tutto il cospicuo patrimonio dei beni culturali di interesse religioso di proprietà di Enti e Istituzioni ecclesiastiche. “Questo protocollo - ha detto l’assessore Michele Coppola - esprime la volontà di definire un percorso. E’ stato un iter lungo e laborioso per giungere a questa firma, ma grazie al lavoro fatto con tutte le diocesi piemontesi, sono state individuate le priorità degli interventi. Il documento individua anche una modalità lavorativa con cui riconoscere in maniera organizzata tutti gli interventi. La creazione della Consulta è un passaggio ulteriore che conferma il lavoro già svolto insieme, come è avvenuto l’anno scorso con il Sistema delle biblioteche ecclesiastiche”. Ampio riconoscimento è andato poi a don Valerio Pennasso, responsabile degli operatori della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici grazie al quale, nell’arco di questi ultimi anni si è riusciti a intessere relazioni sempre più efficaci e propositive con tutti gli altri enti coinvolti.
Gli alunni del Marconi sono veri studenti “green” TORTONA - Mercoledì 17 ottobre: la mattinata all’Istituto Marconi si apre con grande fibrillazione per i preparativi dell’incontro che vede protagonisti i ragazzi delle classi quinte con presentazioni, videoclip e flash mob di fronte a insegnanti, compagni e una folta rappresentanza della ditta Chemtex (Gruppo Mossi&Ghisolfi), del Comune di Tortona e della Provincia di Alessandria. L’evento ha fatto seguito alle attività proposte dall’azienda in questione e dal Centro Giovani OFF, uniti dall’obiettivo, accrescere l’informazione critica dei giovani per orientarli a scelte consapevoli ed efficaci anche in un momento di crisi. Il nuovo Dirigente Scolastico, il professor Guido Rosso, ha introdotto i lavori, sottolineando come scopi di primaria importanza della scuola siano il rapporto col territorio e la valorizzazione dei talenti. In effetti, le attività svolte nel corso dell’estate hanno fatto emergere la nostra creatività, la capacità di lavorare insieme, il desiderio di tradurre la teoria in saper fare. La Chemtex, una azienda dinamica, leader mondiale nelle tecnologie chimiche di seconda generazione, ha mostrato forte at-
tion” è stato, in conclusione, “connessione” tra persone, valorizzazione di competenze e sfida personale, mirata alla costruzione di un futuro concretamente migliore. Alla Mossi&Ghisolfi, al Comune di Tortona e alla Provincia di Alessandria i ringraziamenti dei ragazzi per l’opportunità concessa e la disponibilità dimostrata. Edoardo Pareti - V AS tenzione verso il territorio in cui opera. Gli studenti si sono confrontati al fine di risolvere problemi relativi alla corretta gestione economica ed etica di un’industria di bioetanolo, sviluppando competenze e comportamenti essenziali per lavorare nei nuovi “green job”. Con quattro distinte presentazioni, i ragazzi hanno focalizzato, in modo coinvolgente e divertente, ma impeccabile, i punti cardine dell’attività. Risate in sala di fronte al videoclip con la doppia intervista virtuale “cuntadei” imprenditrice, grande attenzione alla relazione sulle differenti funzioni all’interno dell’azienda, apprezzamento nei confronti della operazione di marketing in inglese e della capacità di sintesi di chi ha saputo comprendere e
tradurre in parole brevi e immagini l’attività Green Education. La seconda parte della conferenza ha riguardato il progetto “Future in 3D”, un seminario tenutosi a Tortona e Castellania, destinato a giovani di tutto il territorio e non solo, per sensibilizzarli a problematiche attuali. Il progetto ha valorizzato ampiamente gli scambi culturali e il cosiddetto social marketing, ossia la “vendita” di valori morali e sociali. In merito è stato presentato in sala un divertente video girato nello studio di Nuova Radio Pieve PNR, con la partecipazione di due giovani e spassosi speakers. Il brio e l’incisività delle frasi chiave scritte sui cosiddetti “flash mob” ha terminato la mattinata. Anche “Future in 3D”, come “Green Educa-
TORTONA - Sfogliando il periodico della parrocchia di Savignone “In cammino”, veniamo a conoscenza della morte di don Filippo Allarà. Anche se con parecchio ritardo, ma non per colpa nostra, ci riteniamo in obbligo di darne notizia ai nostri lettori, specialmente ai sacerdoti, perché molti lo ebbero in seminario compagno di studi o professore e superiore. E’ tornato al Padre lunedì 20 febbraio; i funerali si sono tenuti mercoledì 22 nella chiesa di Santa Maria di Ariccia. Don Filippo è stato sacerdote della diocesi di Tortona. Accolto ancora fanciullo da Mons. Egisto Domenico Melchiori dalla nativa Nola, fu tra gli orfanelli di Stazzano, seminarista e sacerdote; è stato ordinato il 28 giugno 1953. Insegnante nel seminario di Stazzano, alla domenica e nelle vacanze scolastiche prestò la sua collaborazione pastorale nella parrocchia di Savignone, allora retta dal parroco don Botto. Fu parroco di Vargo, sempre nel comune di Stazzano. Nel 1969, con la chiusura del seminario minore, si
trasferisce in diocesi di Albano, pur continuando a coltivare rapporti pastorali nei mesi estivi con la parrocchia di Savignone. Nel frattempo si laurea in Lettere e Pedagogia a Genova e passa all’insegnamento nelle scuole statali. Nel 1977 si incardina nella diocesi di Albano. Lì ricopre in periodi successivi incarichi di prestigio: Canonico Arcidiacono della cattedrale, parroco di San Pietro apostolo in Albano, assistente del movimento Cursillos, assistente unitario dell’Azione Cattolica e del Meic, delegato vescovile per il Diaconato Permanente; rinuncia alla parrocchia per l’ufficio di Cappellano dell’Istituto Ortopedico di Ariccia, incarico che ricopre fino al 2011. Dicevamo dei molti abitanti di Savignone che lo ricordano con tanta simpatia; parimenti dei tanti sacerdoti che lo hanno conosciuto ed apprezzato come insegnante ed educatore. Sempre affezionato alla nostra diocesi, ne ha seguito le vicende attraverso il nostro settimanale, di cui fu fino alla morte affezionato abbonato sostenitore.
IN BREVE CERIMONIA / TORTONA Messa di suffragio per la SOMS Sabato 10 novembre, alle ore 17, nella chiesa di San Rocco in Tortona sarà celebrata la tradizionale Messa di suffragio per i tutti i defunti della Società Operaia di Mutuo Soccorso tortonese. Sono invitati a partecipare i soci e i simpatizzanti.
ASSOCIAZIONI / TORTONA Incontro sull’amianto all’Unitre Due importanti conferenze dell’Unitre di Tortona sono in programma il 9 e il 12 novembre, nei locali della Fondazione CRTortona. La prima è in programma venerdì 9 alle ore 15,15 e si parlerà del tema “Amianto e salute dopo il processo Eternit”. Avrà come relatore Pier Giacomo Betta già Direttore di Anatomia Patologica e Genetica dell’ASL di Alessandria e coordinatore Provinciale della Lega Italiana dei Tumori. La relazione che Betta tratterrà ha per oggetto la vicenda dell’amianto e le Conseguenze sulla salute dei cittadini che hanno portato alla storica sentenza di condanna dei vertici dell’azienda di Casale Monferrato. Per tale processo Betta è stato consulente della Procura di Torino.
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Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te
Da leggere
a cura della Redazione
a confronto “L’emergenza Ecolibarna non è finita” Egr. Direttore, il Governo disporrà un’ulteriore proroga dello stato di emergenza per il Sito di Interesse Nazionale ex Ecolibarna di Serravalle, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2012? E ancora, quali iniziative assumerà per completare la bonifica e il risanamento ambientale dell’area, tutelando la salute dei cittadini e la salubrità dell’ambiente? Queste sono le domande che ho rivolto al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare in una mia interrogazione parlamentare. Il Governo si è impegnato a monitorare oltre al SIN di Taranto, anche la situazione degli altri Siti di Interesse Nazionale presenti in Italia e ad attivarsi affinché le bonifiche dei SIN situati in provincia di Alessandria, tra i quali appunto l’area Ecolibarna di Serravalle, proseguano fino all’integrale messa in sicurezza per tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini residenti nel territorio di Serravalle e nei comuni dell’asta del torrente Scrivia, fiume da cui dipendono le forniture idriche di tutto il territorio novese. On. Mario Lovelli - via mail
“Sbagliato sopprimere le Giunte” Egr. Direttore, il decreto approvato dal Governo è una tappa importante nel processo di riorganizzazione del sistema delle autonomie locali e della riduzione dei costi della pubblica amministrazione, perché, in coerenza con le proposte dell’Upi, riduce il numero delle Province e rafforza il loro ruolo di enti di area vasta capaci di governare processi territoriali complessi. Stupisce molto, pertanto, che il Consiglio dei ministri abbia inserito nel provvedimento la cancellazione delle Giunte provinciali, introducendo di fatto un ostacolo alla gestione del processo di riforma. L’unificazione delle Province e la riorganizzazione delle loro funzioni richiederà un impegno rilevante e il raggiungimento di risultati positivi necessita di un’adeguata struttura organizzativa che non può che essere assicurata da un ristretto organismo esecutivo. Si potevano ridurre i numeri, non certo sopprimere le Giunte, con il conseguente indebolimento dello stesso ente Provincia. Gianfranco Morgando - Segretario PD Piemonte Paola Bragantini - Segretario prov. PD Torino
René Voillaume
A.A.V.V.
Antonio Mazzi
Pregare per vivere
Scritti in onore di Elio Sgreccia
Io la penso così...
San Paolo
Cantagalli
Elledici
Pp. 160
Pp. 568
Pp. 80
Euro 5,90
Euro 18,00
Euro 7,00
In questo volume, che fa parte di una una nuova serie della San Paolo, dedicata ai grandi autori della spiritualità, l’autore guida il lettore in un percorso di preghiera e vita. “Pregare è pensare a Dio, amandolo” (C. de Foucauld). Per gli uomini la preghiera di Gesù resta un mistero, legato al mistero suo personale di Figlio di Dio fatto uomo. La sua preghiera era un inalterato faccia a faccia con il Padre. Nessuna difficoltà, per lui, nella preghiera, né problemi di metodo. La preghiera di Gesù fu anzitutto la preghiera di un figlio d’uomo. Nella sua anima umana e con tutta la sua anima umana egli pregò il Padre proprio e veramente come noi lo preghiamo. Voillaume descrive in questo volume le tappe della ricerca di una preghiera autenticamente filiale che ispira e assicura la nostra presenza a Dio e ai fratelli, realizzando insieme una reale unità tra vita e preghiera. René Voillaume nacque nel 1905 a in Francia, nel 1933 fondò insieme con alcuni discepoli, la prima comunità dei Piccoli Fratelli di Gesù, a ElAbiodh-Sidi-Cheikh, nel Sahara. Morì il 13 maggio 2003ad Aix en Provence.
“Scritti in onore di Elio Sgreccia: una testimonianza culturale di amicizia, condivisione, gratitudine”, già dalle prime parole tratte dall’Introduzione di Lucio Romano, Presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, si coglie l’intensità dell’omaggio al grande maestro di bioetica da parte di molti di coloro che lo riconoscono luminoso esempio di vita e coerenza. I contributi offerti nella redazione di questo volume da più di cinquanta autorevoli studiosi e docenti, affrontano temi essenziali della bioetica contemporanea attraverso una molteplicità di punti di vista, ma sempre sottendendo agli insegnamenti che caratterizzano l’operare del Cardinale Sgreccia: “costante armonia tra rigore intellettuale e fortezza spirituale, lungimiranza progettuale e inesauribile entusiasmo, delicatezza relazionale e sobrietà rappresentativa, indefettibile amore per la verità e incessante apertura al dialogo”. Il volume è stato presentato a Roma venerdì 19 ottobre alla presenza del Presidente nazionale di Scienza & Vita Lucio Romano, di Luciano Eusebi, Giovanni Fornero e Paola Ricci Sindoni.
È in libreria il nuovo libro-intervista ntitolato “Io la penso così… provocazioni e sfide per l’oggi”, per le edizioni Elledici. Vi si leggono sette interviste che Antonio Carriero ha realizzato con Don Antonio Mazzi: tutte graffianti riflessioni - provocazioni del prete più conosciuto e “rivoluzionario” del nostro Paese, da sempre sensibile alle problematiche dell’età evolutiva e della disabilità, che ha concretizzato la sua esperienza con la creazione a Milano della Fondazione Exodus contro il diffondersi del fenomeno della tossicodipendenza. Attraverso queste interviste emerge il pensiero di un prete che trasmette l’amore per la vita con il suo entusiasmo e i suoi progetti; e da ciascun colloquio emergono sfide per il mondo d’oggi, stimoli per vivere con coraggio e convinzione il nostro essere cristiani alla luce delle parole del Vangelo. Antonio Carriero, autore delle interviste, è giornalista del mensile per ragazzi Mondo Erre e collaboratore dell’Osservatore Romano. Ha pubblicato il saggio attraverso il quale viene riletto il ruolo educativo del maghetto più famoso del mondo.
Un conflitto di interessi Preg.mo Sig. Direttore tempo addietro, mi sono rivolta ad un’associazione Consumatori, presente in Alessandria e più precisamente l’ADOC, legata al Sindacato della U.I.L., nel quale sono iscritta. Mi sono rivolta ad essa, esponendo alcuni problemi particolarmente legati a questione di carattere fiscale, ottenendo dai dirigenti della medesima rassicurazioni in merito e garantendomi il loro totale interessamento alle vicende esposte. Purtroppo, e dopo svariati e continui solleciti, non vedevo minimamente risolto nulla ma addirittura da un certo momento le persone con le quali avevo parlato si rendevano irreperibili. Preciso che, nella circostanza e malgrado le assicurazioni ricevute, sono stati lasciare scadere i termini per la presentazione di eventuali ricorsi nei confronti degli Enti interessati, non solo, ma in un’occasione e mentre mi trovavo presso i loro uffici, dopo aver chiamato telefonicamente un loro conoscente, ho avuta la “sorpresa” di veder arrivare il medesimo funzionario dell’Agenzia delle Entrate di Ales-sandria) che mi notificava a mano una Cartella Esat-toriale! Mi ero a loro rivolta per ottenere un aiuto ed eventuale giustizia tramite possibili ricorsi in opposizione, su somme che non erano dovute. La sorpresa maggiore, dopo lo sbigottimento, è però stata quella di aver appreso che Vincenzo Bronti (responsabile di ADOC in Ales-sandria) e Francesca Laguzzi (sua moglie che opera all’interno dell’associazione medesima), sono rispettivamente il primo addetto alla Riscossione Tributi della Provincia di Alessandria e la seconda Dirigente dell’A-genzia Entrate di Alessandria e prima a capo dell’Agen-zia delle Entrate di Valenza. Come possono dunque delle persone che sono addetti alla riscossione tributi e controllo sui contribuenti essere nel contempo a capo di un’associazione che dovrebbe tutelare i diritti dei Cittadini? Mi pare esista un notevole “Conflitto di Interessi”. Lettera firmata - Alessandria La Redazione si riserva la facoltà di ridurre i testi troppo lunghi che devono recare in calce firma leggibile e indirizzo del mittente. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Salute oggi Andare per funghi è una consuetudine per molti italiani in questo periodo dell’anno, ma a volte, questa passione si trasforma in un potenziale pericolo, soprattutto per chi non li conosce a fondo. I casi tanto consueti di questi avvelenamenti “stagionali”, dei quali anche la cronaca recente ci ha riportato notizie, avvengono perlopiù a causa di inesperienza sulle conseguenze, non competenza e troppa fiducia in se stessi, malgrado la buona fede. La prevenzione di questi pericolosi imprevisti sta prima di tutto nella certa conoscenza dei vari tipi di funghi presenti sul territorio, ma anche, nel dubbio, nel controllo da parte di centri specializzati di ciò che si è raccolto, cosa che molti non fanno, fidandosi troppo spesso del proprio intuito e esperienza. Per evitare i danni da avve-
a cura di Laura Notti
Funghi e prevenzione
lenamento da funghi, danni anche seri o addirittura fatali per la nostra salute, e rovinarci il piacere di questo frutto della terra autunnale, la prevenzione è d’obbligo e poche in verità, sono le regole da osservare. Prima di queste è che se non si è esperti, è bene far controllare “il raccolto” presso un Servizio di riconoscimento micologico, attivo presso gli Istituti di Igiene pubblica, di quasi tutte le Asl italiane; il servizio è gratuito e assicura la bontà di ciò che si mangia, allontanando i pericoli dell’incertezza. Quando si raccolgono i funghi, sarebbe meglio dividere quelli sospetti da quelli buoni, magari in un altro contenitore; inoltre, secondo gli esperti, è bene non raccogliere funghi piccoli, in quanto risultano più difficili da riconoscere. Altra regola fondamentale è quella di cucinare
i funghi raccolti da un minimo di 30 ad un massimo di 45 minuti, proprio per eliminare parte delle tossine presenti, ma anche per renderli morbidi e più digeribili. I funghi vanno assolutamente conservati in frigo e consumati entro e non oltre le 48 ore dalla raccolta. In caso di intossicazione, è assolutamente controindicato intervenire con farmaci che bloccano la diarrea (che, proprio in questi casi, risulta essere un’ottima difesa per l’organismo per eliminare le tossine accumulate); è anche utile evitare i “sentito dire” tramandati dalla tradizione, assumendo sostanze o intrugli che dovrebbero contrastare l’avvelenamento, fra i quali il latte che, contrariamente alla credenza popolare, nulla può sugli effetti di un’intossicazione da funghi. Al contrario, alla comparsa dei primi sintomi sospetti in uno dei commensali (quali nau-
sea e vomito o/e diarrea), è bene recarsi subito in Ospedale, senza attendere che i sintomi colpiscano l’intera tavolata che ha consumato gli stessi funghi, considerando che l’avvelenamento finisce per essere sempre collettivo e quasi mai coinvolge un singolo. E’ anche utile portarsi eventualmente un piccolo campione del fungo sospetto (cotto o crudo che sia, anche la rimanenza di un piatto sporco), per dare subito agli specialisti la possibilità di riconoscere la specie in questione, e quindi i potenziali effetti, e approntare al più presto misure terapeutiche. Infine, obbligatorie sono alcune informazioni che possono risultare importanti per il medico, e cioè il tempo passato dall’ingestione alla comparsa dei primi sintomi, e la provenienza dei funghi in questione, se comprati o raccolti, e se raccolti da esperti o dilettanti.
Giovedì 8 novem bre 2012 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te
L’ A N G O L O
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VERDE
a cura di Alba Algeri
a cura di Matteo Coggiola
I fiori dell’“impazienza” nei giardini e nei terrazzi “Oltre le colline” tra fede e peccato
La pianta chiamata “Impatiens” e detta comunemente pianta di vetro o balsamina appartiene alla famiglia delle Balsaminaceae. I fiori sono di colore pastello e possono abbellire il terrazzo di casa e il giardino dal mese di marzo fino a dicembre con poche cure e una modesta esposizione. Si tratta di una pianta coltivata come annuale che non supera i 40-50 cm di altezza adatta alle aiuole e all’interno della casa. Ha bisogno di poche cure e si sviluppa bene in una posizione soleggiata sia dove il sole è presente solo per poche ore al giorno. La sua fioritura inizia nel mese di marzo e si prolunga fino a dicembre con fiori di colore bianco, rosa e rosso. Si sceglie per lei un terreno leggero e ben drenato. La piantina richiede un vaso di 18 cm, cresce con rapidità in base alla luce e al calore che riceve, perciò il suo sviluppo sarà più modesto al mese di marzo e più evidente nel mese di luglio. Si mantiene il terreno umido aumentando la quantità di acqua e la frequenza delle bagnature con l’aumentare della temperatura. Due volte al mese si usa un fertilizzante per piante fiorite da marzo ad ottobre. Si sistema in una posizione luminosa, dove non batta direttamente il sole. Nei mesi caldi si può mettere all’ombra di una pianta più grande. La moltiplicazione avviene per talea, in autunno o in primavvera, oppure per seme, in semenzaio, in autunno o a fine inverno, in modo da avere delle piccole piante già pronte all’arrivo della primavera. Il genere Impatiens comprende più di 500 specie. E’ stata introdotta come pianta decorativa nel 1972 e da allora grazie alla loro bellezza e resistenza nelle case e nelle aiuole è diventata molto popolare. Il nome deriva dal latino “impatiens = impazienza” dovuto al fatto che i frutti una volta maturi si aprono lanciando, anche lontano, i semi al minino tocco. Sono piante originarie dell'Africa orientale tropicale e sono particolarmente apprezzate non solo per la varietà, la bellezza e l'abbondanza dei loro fiori ma anche perché sono di facile coltivazione, di rapido accrescimento e non molto soggette a malattie. I frutti sono delle capsule che al minimo tocca si aprono effettuando dei veri e propri lanci. Infatti, quando i semi sono maturi, la capsula si asciuga, le relative cinque valve in cui è suddiviso si allungano come un elastico che al minimo tocco “esplode” scagliando i semi lontano. Un’infusione per uso esterno serve per trattare reumatismi, foruncoli e malattie della pelle. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione
Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998 Editore O.D.P.F. - Il Popolo Piazza Duomo, 12 - Tortona (AL) Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Direzione e Redazione 15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio Stampa Edizioni Tipografia Commerciale 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it Amministrazione, Abbonamenti e Pubblicità 15057 Tortona, P.tta E. De Amicis 1 tel. 0131.811322 fax 0131.821427
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Tornata dalla Germania, Alina ritrova una sua grande amica dell’orfanotrofio. La novità è che quest’ultima ha trovato conforto nella fede, vive in un convento ortodosso della Romania e le altre suore e il sacerdote sono ormai la sua famiglia. Alina non ha un luogo dove andare e viene ospitata nel convento ma, in breve tempo, assume atteggiamenti insofferenti, reagisce alla regole di vita del luogo, si ammala. Ricoverata in ospedale, viene dimessa, promette di comportarsi bene, ma quando di nuovo si rende protagonista di episodi spiacevoli e violenti, viene ritenuta posseduta dal demonio. Al sacerdote e alle suore non resta che praticare su di lei un esorcismo. Alina si aggrava e, quando arriva l’ambulanza, viene
dichiarata morta. La polizia ritiene il sacerdote e le suore colpevoli e li conduce dal magistrato. Al centro del film c’è il rapporto tra due amiche, il cui affetto reciproco colma il vuoto lasciato dall’infanzia nell’orfanotrofio e che però ora fa i conti con la presenza nell’u-
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Film da vedere
na di una fede ineliminabile. La spiritualità dell’una e la razionalitàà dell’altra cercano invano un punto di incontro, la coscienza di una impossibile conciliazione crea i presupposti per reazioni scomposte e isteriche. Quando la capacità di controllo precipita, qualcuno
perde la vita. “E’ soprattutto un film sull’amore e sulla libertà di coscienza - dice il regista - su come l’amore può trasformare i concetti di bene e male in concetti molto relativi”. Una fede autentica, capace di fondere il quotidiano nell’universale storia della salvezza diventa capace di farsi lievito di dialogo, incontro con gli “altri” e respiro per il vivere comune. Film difficile, coraggioso e incisivo, tassello importante di un cinema che coglie l’invisibile e affonda lo sguardo laddove l’occhio rischia di non arrivare. Pellicola complessa, problematica, adatta per stimolare riflessioni sui temi forti che suggerisce: dalla figura femminile a Gesù, dalla giustizia alla libertà, alla medicina.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Sabato 6 ottobre nella chiesa parrocchiale di San Martino di Pozzolo Formigaro il parroco don Fulvio Sironi ha battezzato Umberto Giuliano Lolaico. Il bimbo è il figlio di Savino e di Antonella Martini, figlia del nostro collaboratore Giacomo. (Foto di Rossella Bottazzi).
La Ricetta
a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”
Stracotto di manzo al Barbera Il termine stracotto, prediletto da Pellegrino Artusi, si riferisce ad unaa modalità di cottura lenta e prolungata, intermedia tra l’arrosto e il bollito. Particolarmente indicato per le carni meno tenere, questo metodo consente di ottenere un piacevole equilibrio di sapori tra il pezzo di carne e il fondo di cottura, sempre molto ricco e aromatico. Per ottenere un buon stracotto sono perfetti i tagli più magri di seconda categoria, come: cappello del prete, fusello, fesone di spalla, collo, geretto anteriore, geretto posteriore, aletta, che opportunamente disossati e lardellati, diverranno morbidi. La cottura lenta, a bassa temperatura e a calore umido, intenerisce, infatti, la carne e nel contempo scioglie il lardo, il tessuto connettivo e le cartilagini, ammorbidendo ulteriormente lo stracotto. Le carni adatte allo stracotto sono indicate anche per stufati, brasati e umidi. Si tratta di preparazioni accomunate dal medesimo metodo di cottura, al punto che tali termini sono spesso sinonimi dello stesso piatto. Ingredienti per 4-6 porzioni 1 kg di carne per stracotto, 2 pezzetti di sedano, 2 spicchi di
aglio, l carota, 1 cipolla piccola, un pizzico di farina bianca 00, 1 tazza di brodo di carne, passata di pomodoro q.b., 30 gr di burro, 30 gr di lardo, Barbera dei Colli Tortonesi. Preparazione Affertate l’aglio e 20 gr di lardo. Steccate la carne con i pezzi di aglio e lardo. Salatela e infarinatela. Sciogliete in una casseruola il burro con il lardo rimasto e aggiungete la carne. Fate rosolare. Unite il sedano, la carota e la cipolla affettati. Bagnate con il brodo, coprite e fate cuocere per circa 30 minuti. Aggiungete il vino, abbassate la fiamma e coprite la casseruola prima con un foglio di carta pergamenata e poi con un piatto fondo pieno d’acqua (l’acqua fa condensare più celermente il vapore acqueo prodotto dallo stufato, facendolo inoltre ricadere sulla carne, che così si mantiene sempre umida). Fate cuocere per 5-6 ore. Lo stracotto si sposa bene con la polenta o il purè di patate, diventando un piatto unico, da accompagnare a verdura bollita o a un’insalata verde. Un dessert al cucchiaio completa il pasto.
Giovedì 8 novembre 2012 IL POPOLO
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SPORT E TEMPO LIBERO
Serie D girone A / 10^ giornata
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Serie D girone A / 10^ giornata
Il Derthona batte la Novese nel derby Brutto ko per il Villa
DERTHONA: NOVESE:
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RETI: 13’st Cvetkovic DERTHONA (4-4-2): Gallino, Zefi, Salerno (E), Tonetto (11’st Cvetkovic), Tavella, Di Leo, Temperino, Montingelli (A), Carru (24’st Vaira), Chirico (A) (31’ De Ruggero), Mazzocca. A disposizione: Lopreiato, Pellegrini, Piscioneri, Dimitrio. All. Banchieri. NOVESE (4-4-2): Teti(A), Tigani, Cesana(A), Taver na (E), Ferrando, Mazzucco (18’st Drudi), Torti, Rebolini (22’st Jafri A), Rebecchi (A) (15’st Berberi A),
Celeste, Cardini. A disp. Masneri, Benabid, 15 Drudi, Bustreo, Berberi. Allenatore Fasce ARBITRO: Saccenti di Modena TORTONA - Il Derthona batte la Novese nel derby e prosegue la sua marcia verso una posizione di classifica più tranquilla. La squadra tortonese disputa una gara determinata mettendo in vetrina la freschezza atletica e le buone doti tecniche dei suoi tanti giovani. Il primo tempo è privo di emozioni significative, le due compagini si controllano a centrocampo. Al 15’ i “leoncelli” recla-
mano un calcio di rigore per un contatto in area tra Tigani e Mazzocca ma l’arbitro sorvola. Dopo 8 minuti risponde la Novese: Rebolini effettua un bel taglio che buca la difesa tortonese ma Torti non riesce a controllare la palla in area. Al 36’ Zefi imbecca Tonetto che pesca bene Mazzocca in area: il giovane terzino devia la palla di testa ma Teti è bravissimo a deviare in angolo. Nella ripresa la squadra tortonese preme sull’acceleratore grazie alle sgroppate di Mazzocca sulla fascia sinistra e al dinamismo del centrocampista Temperino, i due migliori in campo. All’8’ Mazzocca impegna Teti con un calcio
di punizione che filtra tra la barriera avversaria. Al 10’ Cesana si rende protagonista di una bella azione e libera Rebecchi in area: il tiro dell’ex trequartista del Lecco è poco insidioso e il portiere tortonese Gallino para con sicurezza. Dopo 3 minuti il Derthona passa in vantaggio grazie ad un cross teso di Mazzocca leggermente deviato da Cvetkovic: i difensori novesi protestano per un tocco di mano ma l’arbitro assegna la rete. Al 27’ Cvetkovic incorna un traversone di Mazzocca ma la palla termina a lato. Dopo 3 minuti su azione d’angolo la palla termina al giovane Torti che impegna Gallino con una conclusione secca. Al 35’ su angolo di Montingelli lo stopper tortonese Di Leo impegna Teti con un colpo di testa preciso. La squadra biancoceleste non ha la forza di rendersi pericolosa e dopo cinque minuti di recupero deve arrendersi ad un avversario che controlla bene la gara sino al termine meritando i 3 punti. Domenica prossima la squadra di Simone Banchieri sarà di scena sul difficile campo di Bra per affrontare la squadra più in forma del campionato. Domenico Cremonte
Serie D girone B / 12^ giornata
Voghera è stato raggiunto nel finale VOGHERA: OLGINATESE: (primo tempo 0-1)
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MARCATORI: pt 11’ Alessandro (V); st 38’ Di Lauro (O). OLGINATESE: Ghislanzoni, Colombo (1’ st Di Lauro), De Angeli, Molnar, Perico (36’ st Longoni), Campisi, Bono, Menegazzo, Iovine, Scaccabarozzi, Crea. All. Del Piano. VOGHERA: Gava, Catenacci, Ronchetti, Corteggiano, Longo, Capi (33’ st Bottiglieri), D’Errico, Troiano (21’ st Guobadia),
Buonocunto, Alessandro, Zirilli. All. Cotroneo. ARBITRO: Affatato di Domodossola. OLGINATE (LC) - Reduce dal ribaltone (da 0-2 a 32) nel turno infrasettimanale con la Pro Sesto, il Voghera viene fermato sul pari dall’Olginatese. Resta l’amaro in bocca in casa rosso nera perché il gol di Di Lauro arriva a sette minuti dalla fine, quando la vittoria sembrava in pugno. Il pareggio è comunque il risultato più giusto per quanto visto nei 90 minuti. “Eravamo messi bene in
campo e stavamo concedendo pochissimo agli avversari - dice mister Cotroneo però se pensiamo che nelle ultime partite abbiamo ribaltato risultati in rimonta con un po’ di fortuna, oggi è capitato a noi di prendere gol nel finale e nel calcio ci può stare”. Dopo essere passato in vantaggio alla prima occasione con un destro di Alessandro, il Voghera si è limitato a difendersi, ripartendo in contropiede. Con il passare dei minuti i padroni di casa sono cresciuti ma non sono mai riusciti ad impensierire seriamente Gava. Al 16’ della ripresa Troiano ha fallito da buona posizio-
ne il possibile raddoppio. Gol sbagliato, gol subito, come dice una regola non scritta del calcio. Così al 38’ è arrivato il colpo di testa vincente di Di Lauro su corner di Bono. CLASSIFICA: Caronnese punti 29; Pergolettese, Pontisola 27; Olginatese 24; Voghera 23; Lecco (-3) 18; Mapello Bonate 17; Caravaggio, Aurora Seriate, Pro Sesto 16; Atl. Montichiari 14; Seregno, Alzano Cene, Darfo Boario (-1), Mezzocorona 12; St. Georgen, Castellana, Sant’Angelo 10; Fersina P. 9; Trento 7. f.s.
Eccellenza girone A / 11^ giornata
Pareggio per l’Oltrepo a Villanterio VILLANTERIO: OLTREPO: (primo tempo 0-0)
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MARCATORI: st 8’ Romano (V) su rigore, 18’ D’Aniello (O). VILLANTERIO: Bossi, Grassi, Colussi (30’ st Caputo), Mercuri (11’ st Fedegari), Longhi, Brunetti, Scon-fietti, Sardina, Romano, Bejenaru, Montavoci (17’ st Moraschini). All. Lombardo. OLTREPO: Mantovani, Cigagna, Mauri, Moltini,
Balestra, Celori, Bruscaglia, Vercesi, Farina (35’ st Intropido), D’Aniello (47’ st Torti), Casorati (28’ st Scagnetti). All. Chierico. ARBITRO: Bonomo di Milano. VILLANTERIO - Dopo la sconfitta casalinga (1-3) nel turno infrasettimanale del primo novembre contro la capolista Solbiasommese, parziale riscatto dell’Oltrepo che conquista un punto sul terreno del Villanterio. La gara si accende nel secondo tempo con il rigore di
Romano e il pareggio di D’Aniello direttamente su punizione. Poi i rossoblu rimangono in dieci (espulso Moltini al 21’ per doppia ammonizione) ma resistono al forcing dei padroni di casa. Al 44’ Mantovani salva il risultato con un riflesso felino sul tiro a botta sicura di Moraschini. Un pareggio che lascia un po’ di amaro in bocca a mister Gianpaolo Chierico: “Peccato di una cosa. Trovato l’1-1 credevo di farcela a segnare ancora perché la squadra stava giocando bene. Invece l’espulsione di
Moltini ci ha molto condizionati. Nel primo tempo abbiamo gestito meglio noi, attaccando e sfiorando più volte il gol. Diciamo che il pari è anche giusto, ma la gara poteva prendere prima una svolta in nostro favore. Mi devo rammaricare con i miei ragazzi perché non hanno saputo capitalizzare le occasioni create. Rimanere ancora una volta in dieci uomini è qualcosa che dobbiamo evitare. Bisogna capire che le ammonizioni pesano e stare più attenti”. f.s.
ARBITRO: De Angeli di Abbiategrasso.
rimontare lo svantaggio ma nella ripresa la squadra di casa dilaga. La squadra tortonese scivola al sesto posto in graduatoria e domenica prossima al “Fausto Coppi” è attesa ad un pronto riscatto contro l’Asti, squadra che naviga nei bassi fondi della graduatoria.
BORGOSESIA - Pesante sconfitta per il Tortona Villalvernia che dopo 2 pareggi consecutivi perde a Borgosesia. Su di un campo reso molto pesante dalla pioggia gli uomini di Semino vengono colpiti a freddo dal goal di Benin-casa. Il “Villa” disputa un primo tempo discreto cercando di
CLASSIFICA GIRONE A (dopo 10 giornate): Chieri 24; Bra 21; Verbania 20; Santhià, Lavagnese 19; Tortona V. 17; Borgosesia 15; Folgore C. 14; Derthona, Chiavari 13; Sestri Levante 12; Bogliasco, Trezzano, Verbano 11; Gozzano 8; Asti 7; Imperia 6; Novese 3. d.c.
BORGOSESIA: TORTONA VILLALVERNIA: (primo tempo 1-0)
4 0
RETI: Benincasa, Lunardon, Romani, Chiappa
Basket A2 donne / 6^ giornata
Pesante batosta per Broni MILANO: BRONI:
79 46
LOPS ARREDI MILANO: Frantini 33, Zanon 20, Pastorino 3, Gottardi 5, Stabile, Pulvirenti 2, Falcone 3, Lepri 9, Montuori 2, Calastri 2. All. Ugo Pinotti. OMC CIGNOLI BRONI: Bergante 4, Zamelli 2, Carù 6, Pellegrino 2, Surkusa 11, Besagni 4, Brambilla 2, Tagliabue 4, Leva, Zandalasini 11. All. Paolo Fassina. ARBITRI: Baccilleri di Reggio Calabria e Scarfò di Palmi. MILANO - Dopo la sconfitta interna contro Valmadrera (54-57) del primo novembre, la Omc Cignoli Broni crolla sul campo della Lops Arredi. La formazione milanese è una delle più quotate del girone ma un meno trenta fa veramente molto male. La partita dura appena cinque minuti, poi le padrone di casa allungano e al termine del primo quarto di gioco sono già avanti di 15 lunghezze. Alle bianco verdi non rimane che mettersi a lavorare in vista della delicata sfida di domenica prossima contro Cremona, una diretta concorrente per la corsa salvezza. Nel frattempo, per dare una scossa alle sue giocatrici, mister Fassina ha presentato le dimissioni.
Liga Surkusa
La società dovrebbe aver preso una decisione nel momento in cui il nostro giornale è in stampa. Comunque il tecnico non è certo l’unico responsabile di una debacle di queste proporzioni. Non è neppure da escludere che il coach venga confermato, ma a quel punto la Omc Broni dovrà muoversi sul mercato, aperto sino a gennaio. Alla vigilia del campionato si era parlato di arrivo tra le prime otto ma avanti di questo passo bisognerà guardarsi alle spalle. CLASSIFICA: Fila San Martino di Lupari 12; Umana Venezia, Lops Arredi Milano 10; TecMar Crema, Sernavimar Marghera 8; San Paolo Alghero, Delser Udine, Basket San Salvatore, Interclub Muggia 6; Sea Logistic Valmadrera, OMC Cignoli Broni 4; Manzi Cremona, Biassono 2; Virtus Cagliari 0. f.s.
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