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TORTONESE
Salvatore Accardo ospite degli “Amici della musica”
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Il bilancio della polizia locale di Serravalle Scrivia
OLTREPO’
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Venerdì 11 febbraio la Giornata del Malato. Intervista a Mario Melazzini
“La malattia non è un calvario inutile”
Tutti gli eventi culturali di Voghera per i prossimi mesi
Un luogo, una storia L’ultima puntata di “Dia retta al nonno”
Nel decennio dell’educazione
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Libri A Rivanazzano Terme torna “Rivaleggendo”
SCUOLE DELLA POLITICA Non è un caso che tra i temi del recente Consiglio permanente della Cei ci sia stata anche “un’articolata riflessione sulle scuole e le esperienze di formazione all’impegno sociale e politico presenti sul territorio”. Quello di oggi non può che essere un tempo di investimento. Occorre essere capaci di innovare, ma per farlo non basta la buona volontà, né tanto meno seguire le mode. Bisogna ancorarsi a qualcosa di solido. In questo senso la dottrina sociale offre un punto di riferimento dinamico e credibile, non soltanto in un’ottica credente. Le scuole di formazione politica, come sappiamo, sono nate alla fine degli anni Ottanta: era la stagione di crisi della Dc. Come non poche altre esperienze di quegli anni, culminati nella crisi e nella fine dei partiti della “repubblica presidenziale”, per il combinato disposto di tangentopoli e dei referendum, si consumano velocemente, nelle contraddittorie vicende immediatamente legate alla situazione politica. Non poche esperienze invece si consolidano e attraversano le diverse, successive fasi della nostra vita pubblica, intrecciandosi con altre iniziative ecclesiali, come il progetto culturale, gli investimenti nella comunicazione. Continua a PAGINA 4
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PAGINA 13
Scuola Il San Giuseppe ha compiuto 100 anni PAGINA 15
Università Una tesi di laurea su Peppino Sarina PAGINA 22
Servizio a PAGINA 2
BRONI / PAG. 9
NOVI LIGURE / PAG. 17
L’Enoteca regionale è ormai una realtà
Diventa anche tu assaggiatore di formaggi
BRONI - “La realizzazione dell’Enoteca regionale sta procedendo senza intoppi”: il sindaco di Broni Luigi Paroni fa il punto dopo il recente sopralluogo al cantiere presso la cascina di Cassino Po effettuato con i tecnici della Regione Lombardia e della Società Infrastrutture Lombarde SPA, incaricata dell’esecuzione dei lavori. “Nonostante il maltempo e qualche piccolo inconveniente tecnico dovuto al ritrovamento, durante le opere di scavo, di piccole falde acquifere, gli interventi di recupero procedono come da programma” - spiega Paroni.
NOVI LIGURE - Lunedì 21 febbraio, a Novi Ligure, presso la sala ex All Seasons, prenderà il via il “Corso di primo livello per assaggiatori di formaggi”. Gli appuntamenti si susseguiranno ogni lunedì sera sino al 9 maggio (con eccezione del 25 aprile, festa della Liberazione e lunedì di Pasqua), dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Il corso è organizzato da ONAF.
2 pag. SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze
PRIMO PIANO
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896
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11 FEBBRAIO: GIORNATA DEL MALATO / Intervista a un testimone del nostro tempo, affetto da SLA
MELAZZINI: la malattia mi ha reso migliore, oggi vivo felice Si celebra l’11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, l’annuale Giornata del malato. Per tale occasione abbiamo fatto parlare Mario Melazzini, medico e malato di Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica. Personaggio notissimo, impegnato su più fronti nel campo della ricerca e dell’assistenza ai suoi “compagni” di malattia (è presidente di Aisla, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica), è un autentico testimone dei nostri tempi, testimone di amore per la vita, di fede e di speranza. pagina a cura di MARCO REZZANI Dott. Melazzini, a 45 anni, scopre di essere affetto da Sla, la sclerosi laterale amiotrofica. Il medico si trova improvvisamente catapultato dall’altra parte, quella del malato. È un solco che segna un prima e un dopo. Che uomo era Mario Melazzini prima di quel giorno? Ero diventato primario oncologo presso la Fondazione Maugeri di Pavia a 39 anni, avevo molte idee e tante iniziative da portare a compimento. Mi piaceva moltissimo fare sport, in particolare andare in bicicletta e arrampicare in montagna. Tutto sommato, credevo di non avere bisogno di nulla ma in realtà ero insoddisfatto perché ero sempre alla ricerca di qualcosa che non possedevo. I primi segni della malattia quali sono stati? E il decorso successivo? Iniziai a trascinare il piede sinistro, pensai che fosse colpa dello stress. Inforcai allora la bici, il mio ansiolitico. Mi preoccupai quando vidi che s’allungavano i tempi e calavano i chilometri: provavo una grande stanchezza. Non mi sottoposi a controlli più approfonditi finché non iniziarono i crampi muscolari. All’Istituto “Besta” di Milano mi diagnosticarono inizialmente una miopatia aspecifica, poi subentrarono fascicolazioni ai muscoli di braccia, addome, gambe. Faticavo a camminare. Arrivò poi la diagnosi di SLA. Mi aiutavo a camminare con un bastone, ma dovetti presto passare a due stampelle e poi alla carrozzina.
Oggi mi nutro artificialmente tramite un sondino, la Peg, e respiro con l’aiuto di un respiratore. Non saranno certo mancati i momenti di scoraggiamento, di ribellione forse, di buio pesto, di depressione… Fu bruttissimo conoscere la diagnosi. Pensavo che con la Sla non potessi fare più nulla. Allontanai tutti, passai quattro mesi da solo in montagna. Non accettavo l’aiuto di nessuno. Volevo accelerare la malattia, pensai persino al suicidio assistito e toccai davvero il fondo. Mi hanno aiutato due carissimi amici: Ron, amico fraterno, che con discrezione mi è sempre stato vicino, ed il mio padre spirituale, Silvano Fausti, un gesuita che mi consigliò tra l’altro, la lettura del Libro di Giobbe. Un’esperienza quest’ultima che mi ha aiutato a capire l’essenza dell’esistere. Ed ora il dopo. Che uomo è oggi Mario Melazzini? Come è cambiata la sua vita? La mia esperienza di malattia mi ha dato più di quello che mi ha tolto. Mi consente di svolgere ancora oggi la professione di medico, sono Direttore dell’IRCCS Maugeri di Milano e Direttore Scientifico del Centro Clinico Nemo di Milano per la diagnosi e la cura delle malattie neuromuscolari. Lo faccio con una nuova sensibilità rispetto ai bisogni dei malati, perché passare dalla parte del paziente mi ha insegnato e mi insegna quotidianamente anche a fare meglio il medico. La Sla mi ha insegnato a dipendere dagli altri, ad adat-
tarmi a tutte le situazioni e a non dare nulla per scontato. Si parla tanto di dignità della vita umana. Si sente spesso dire di vite meno degne di altre a motivo di gravi malattie. Come reagisce di fronte a queste tesi? Sono convinto che la dignità di ogni vita abbia un carattere intrinseco, ontologico, e non posso essere legato solo ad un concetto utilitaristico di qualità. Oggi una certa corrente di pensiero, quella dei cosiddetti “benpensanti”, ritiene invece che la vita in certe condizioni si trasformi in un accanimento e in un calvario inutile, dimenticando che un’efficace presa in carico e il continuo sviluppo della tecnologia consentono anche a chi è stato colpito da patologie altamente invalidanti di continuare a guardare alla vita come a un dono ricco di opportunità e di percorsi inesplorati prima della malattia.
Che ruolo ha avuto la sua famiglia? Gli affetti sono fondamentali, e grazie solo all’amore e all’affetto di chi ti circonda, riesci a continuare con serenità il tuo percorso di vita, anche con la malattia. E la fede? La fede mi ha aiutato ad accettare la malattia e soprattutto l’idea della morte. E mi ha anche fatto capire che la vita è un dono e come tale va accettata, va vissuta dall’inizio alla fine con amore, positività, godendo di ogni istante, ringraziando Dio per tutto questo. Chiunque cerca di vedere una nuova opportunità anche in una condizione di malattia, può farne un’esperienza positiva riprogrammandosi nella propria vita.
sone che convivono con la Sla in maniera informata sono più serene. A volte i malati chiedono solo di essere aiutati a vivere: perché la persona sia libera di fare le sue scelte bisogna garantire la continuità della presa in carico del paziente. Quando essa manca il malato può essere portato a compiere scelte rinunciatarie, dettate da angoscia, disperazione e solitudine. Per quel che riguarda la ricerca, sono sempre di più gli specialisti che si occupano di Sla e gli studi pubblicati: negli ultimi anni si è scoperto molto più sui meccanismi che innescano la malattia, ponendo le basi per sviluppare trattamenti terapeutici mirati.
Dott. Melazzini vale quindi la pena vivere: seppur gravemente malati, si può essere felici. Lei è felice?
Lei non ha scelto di chiudersi in se stesso, ha scelto di mettersi al servizio degli altri. È presidente dell’Aisla, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica. Quanto è importante la ricerca e la corretta informazione circa la malattia? Di cosa hanno soprattutto bisogno oggi i malati di Sla?
“La malattia è un valore aggiunto. Mi permette di essere utile a me stesso ma soprattutto agli altri. La malattia mi ha reso un uomo migliore”. Sono parole sue, dottor Melazzini, e sono motivo di speranza. Che messaggio di speranza vuole trasmettere ai nostri lettori, agli ammalati come alle persone sane?
Alla sera sono molto stanco ma sono felice. Al mattino mi alzo contento. La malattia mi permette di comprendere i valori reali della vita, di apprezzare le piccole cose; mi ha permesso di capire quanto è bello chiedere aiuto e soprattutto che la vita è un dono e come tale deve essere vissuta fino in fondo. Certo, ho anche parecchi pensieri: sento di avere parecchie responsabilità, ma con calma e serenità tutto si affronta.
Ho voluto mettere a disposizione dei miei compagni di malattia la mia peculiare esperienza di medico, di malato e di uomo. Credo che, prima di tutto, i malati e i loro familiari abbiano la necessità di essere informati: sicuramente sulla malattia, sul suo decorso, sulle problematiche ad essa connesse, ma anche su tutte le opzioni disponibili, dagli ausili agli strumenti legislativi fino alle attività delle Associazioni di volontariato, per affrontare al meglio la vita quotidiana. Le per-
Dico loro che la malattia non porta via le emozioni, i sentimenti, e fa anzi capire che l’essere conta più del fare. Può sembrare paradossale, ma un corpo nudo, spogliato della sua esuberanza, mortificato nella sua esteriorità, fa brillare maggiormente l’anima. Un malato, se adeguatamente assistito e preso in carico, se non è vittima dell’isolamento e dell’esclusione sociale, ha ancora la voglia di essere e di sentirsi utile a se stesso e alle persone che lo circondano.
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VITA DELLA DIOCESI
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Festa della vita consacrata
NOTIZIE DIOCESANE Domenica 13 febbraio in Curia
Incontro di formazione per diaconi permanenti Domenica 13 febbraio, alle ore 15.30, nel salone della Curia si terrà il quinto incontro di formazione per diaconi permanenti. La riflessione avrà come tema “Pregare in casa, pregare in Chiesa”. I relatori saranno il diacono Giuseppe De Clara con la moglie Anna Maria.
Giovedì 17 febbraio in Seminario
Una nutrita rappresentanza dei religiosi e religiose della nostra diocesi si è ritrovata mercoledì 2 febbraio, alle ore 17, nel Duomo di Tortona per la consueta Celebrazione Eucaristica della Giornata per la vita consacrata. La S. Messa, presieduta da Mons. 17 febbraio, alle ore 21, nella cappella del SemiMartino Canessa, è stata concelebrata da dodici sacerdoti, religiosi e diocesani, e ha Giovedì nario di Tortona, si terrà l’incontro mensile di preghiera e visto la partecipazione di molti fedeli. adorazione per le vocazioni, guidato dal Vescovo Mons. Nella sua omelia il Vescovo ha messo in evidenza le figure evangeliche del vecchio Martino Canessa. Simeone e della profetessa Anna, che hanno saputo riconoscere nel piccolo Gesù pre- Domenica 20 febbraio a Stradella sentato al tempio il Salvatore atteso dai profeti. Mons. Canessa ha invitato le persone consacrate ad avere lo stesso sguardo di fede che ha condotto Simeone ed Anna alla lode di Dio. 20 febbraio l’Azione Cattolica dei Ragazzi Durante la celebrazione sono state ricordate in modo particolare le religiose che cele- Domenica (A.C.R.) organizza la tradizionale Festa della Pace, che brano, nel corso del 2011, la ricorrenza giubilare della propria Professione Religiosa. quest’anno si celebra nella seconda parte di febbraio, Tra i religiosi merita una speciale menzione don Clemente Perlo che ha raggiunto quando il tradizionale Mese della Pace, gennaio, è ormai terminato. Come annunciato dal materiale già in possesso l’importante traguardo di 80 anni di Professione. delle parrocchie, la scelta è stata dettata dalla compresenza Regno in mezzo alla quoti- di alcuni significativi impegni diocesani e associativi. Gioiosa dianità della vita e del mon- La Giornata, dal titolo “La pace è servita”, si terrà presso responsabilità: do del lavoro; infine, la vita l’oratorio di Stradella. Il ritrovo è fissato per ore 14.30. consacrata contemplativa, Alle 15.30 il Vescovo guiderà il momento di preghiera, al Essere luce che, dal suo nascondi- quale seguirà l’animazione a cura dell’Equipe ACR. Alle “luce mento, risplende nel seno 16.30 la merenda chiuderà l’incontro. della Chiesa, voce che, dal Quest’anno l’iniziativa di carità alla quale i ragazzi delper illuminare suo silenzio, proclama “l’u- l’ACR hanno aderito riguarda un progetto condotto dalle le genti” nica cosa necessaria”, se- Suore Benedettine della Divina Provvidenza di Voghera gno di contraddizione in per la costruzione di una Casa per bambini a Kakamega in (Lc 2,32) Kenia. Il giorno della festa i vari gruppi ACR consegne-
Preghiera per le vocazioni
Festa della pace ACR
La giornata della Vita consacrata, che Giovanni Paolo II ha voluto nella Festa della Presentazione di Gesù al Tempio (2 febbraio) ci avvolge in un clima di luce, accompagnato anche dai segni esterni con cui inizia la celebrazione Eucaristica di questo giorno, con la significativa benedizione e processione delle candele. Le parole dell’anziano Simeone sono una sintesi perfetta della persona e della missione, per la quale Gesù è venuto al mondo: “luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo!”. Gesù è venuto per “la rovina e la risurrezione di molti”, con la sua luce vince le tenebre e fa risorgere coloro che vivono “nell’ombra della morte”, e per questo sarà “segno di contraddizione”. I consacrati, inseriti già fin dal Battesimo nella vita divina e nella missione della Chiesa, sono coloro che rispondono a questa vocazione battesimale in modo più radicale ed esclusivo, facendo della vita una cosa sola con la vita e la missione di Gesù. È questa la “profezia” della Vita consacrata: la luce e il segno che allo stesso tempo sono esperienza personale, testimonianza di vita e proposta audace e gioiosa. Papa Benedetto XVI rivolgendosi ai partecipanti dell’Assemblea Generale dell’Unione dei Superiori Generali, il 26 novembre 2010, ha detto: “La vostra vocazione, comporta, prima di tutto, il cercare Dio”,
“mantenete lo sguardo rivolto a Lui” fonte di luce e di bellezza; cercare Dio “nei confratelli che vi ha dato… negli uomini e nelle donne del nostro tempo… nei poveri, primi destinatari della Buona Notizia… cercare Dio nella Chiesa…”. Ha continuato poi invitandoci ad avere come prima regola il Vangelo e a vivere la fraternità come profezia per la società odierna. Allora, la missione e l’annuncio, sostenuti dalla ricerca costante di Dio e dalla vita fraterna in comunità, saranno espressione viva della natura della Chiesa e della nostra identità come consacrati. Così, la persona consacrata, risplende della bellezza e della luce attinta dallo stesso Cristo, cercato, Villa Charitas
amato e servito con tutte le forze, con tutta la mente, con tutto il cuore. Non si poteva scegliere una Festa migliore per indicare ciò che la Vita consacrata è e vuole essere nella Chiesa e per il mondo: “luce e segno”, annuncio e profezia, “segno di contraddizione” per la “risurrezione di molti”. E tutto ciò, vissuto nella molteplicità di carismi e di forme diversificate e complementari, che lo Spirito Santo suscita continuamente nella sua Chiesa. La vita consacrata presente come luce in mezzo ai poveri, ai sofferenti e abbandonati; la vita consacrata presente come segno nei luoghi di frontiera e nelle missioni; la vita consacrata secolare presente come fermento del
mezzo al relativismo, alle false libertà e alle effimere felicità, seme nascosto che, dalla solitudine della clausura, feconda tutta la vita della Chiesa e dell’umanità. Straordinaria manifestazione dello Spirito che, come vetrate policromatiche della Chiesa, lascia passare e riversare sul mondo la luce radiosa del Cristo, del suo amore, della sua misericordia, del suo volto umano e divino: “il più bello tra i figli dell’uomo” (Sal 44). Perciò possiamo ripetere con gli apostoli: “è bello per noi essere qui!” (Mc 9,5) e mentre il cuore trabocca di riconoscenza a Dio, sentiamo fortemente nel cuore la grande responsabilità alla quale ci ha voluto associare in modo più stretto attraverso i consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza. Sentiamo che è un tesoro depositato in piccoli vasi di argilla, uomini e donne in cammino verso una santità che si traduce nella sfida quotidiana della “ricerca di Dio”; nell’essere “luce che illumina” e orienta verso Dio; nel diventare “segno per la risurrezione” di coloro che non hanno mai esperimentato l’amore e la tenerezza del Padre… Con Maria, Madre e Sposa, rinnoviamo oggi il nostro sì e ci presentiamo a Gesù con cuore gioioso, docile, aperto, cantando con Lei: “l’anima mia magnifica il Signore… grandi cose ha fatto in noi… grande è il Suo Amore!”. Suore Contemplative di Gesù Crocifisso
ranno le offerte raccolte agli organizzatori. Per le iscrizioni, entro il 13 febbraio, si può contattare il numero 0131 / 861868 oppure inviare un sms al n. 349 / 5454335.
Messaggio d’invito al Congresso Eucaristico “Riscoprendo e custodendo la centralità dell’Eucaristia e la stessa celebrazione eucaristica come il culmine verso cui tende l’azione della Chiesa e, insieme, la fonte da cui promana tutta la sua virtù, le nostre Chiese particolari potranno diventare autentiche comunità di testimoni del Risorto”: lo scrive il Consiglio Permanente della Cei nel “Messaggio d’invito al XXV Congresso Eucaristico Nazionale”, che si terrà ad Ancona dal 3 all’11 settembre. Il testo presenta anzitutto l’icona biblica che ispira il cammino verso questo congresso: essa è costituita dalla domanda “Signore, da chi andremo?” (Gv, 6,68), quale confessione dell’apostolo Pietro. I vescovi esortano a “ripartire sempre dalla salvezza cristiana nel suo preminente carattere di avvenimento, che è l’incontro con il Risorto, Gesù il Vivente”. Richiamano poi l’Esortazione postsinodale di Benedetto XVI, Sacramentum caritatis, dalla quale - scrivono - emerge “la necessità di insistere sull’efficacia dell’Eucaristia per la vita quotidiana. In quanto coinvolge la realtà umana del credente nella sua concretezza quotidiana”. I vescovi indicano un collegamento tra il congresso eucaristico e il decennio pastorale sull’educazione 2010-2020.
Diario del Vescovo Il Vescovo riceve in udienza lunedì 14 e giovedì 17 febbraio dalle 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovo@diocesitortona.it o attraverso il sito www.diocesitortona.it
4 pag. CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE
VITA DELLA CHIESA
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“Ero cieco ma ora ci vedo”
ha peccato o, piuttosto, sono stati i suoi genitori e questo grave deficit del figlio altro non è che un castigo? Ma non è un problema di peccato: quell’uomo è cieco perché in lui, proprio in lui, disabile dalla nascita, saranno manifestate le opere di Dio. Gesù agisce: sputa per terra, fa del fango, ne spalma gli occhi senza vita del cieco e lo invia a lavarsi nella piscina di Siloe. Perché Giovanni insiste su questi particolari? Evidentemente sono segni che rimandano ad un significato che don Doglio ci aiuta a scoprire: quel fango è il risultato dell’amalgama di saliva (“l’acqua del respiro”) unita a terra e nel Libro della Genesi l’autore sacro ha raccontato che Dio ha creato l’uomo plasmando un po’ di terra ed alitando il proprio respiro. L’orizzonte biblico ora è chiaro: si tratta di una nuova creazione, un’iniziativa gratuita di Dio che richiede, però, anche un cammino dell’uomo stesso. Il cieco deve andare a lavarsi nella
Spazio focolare “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio” (Rm 8,14) Questa Parola è nel cuore dell’inno che Paolo canta alla bellezza della vita cristiana, alla sua novità e libertà, frutto del battesimo e della fede in Gesù che ci innestano pienamente in lui, e per lui nel dinamismo della vita trinitaria. Diventando una persona sola con Cristo, ne condividiamo lo Spirito e tutti i suoi frutti, primo fra ogni altro la figliolanza di Dio. Anche se Paolo parla di “adozione”, lo fa soltanto per distinguerla dalla posizione di figlio naturale che
compete solo all’unico Figlio di Dio. La nostra non è una relazione col Padre puramente giuridica come sarebbe quella di figli adottivi, ma qualcosa di sostanziale, che muta la nostra stessa natura, come per una nuova nascita. Perché tutta la nostra vita viene animata da un principio nuovo, da uno spirito nuovo che è lo stesso Spirito di Dio. E non si finirebbe più di cantare, con Paolo, il miracolo di morte e resurrezione che opera in noi la grazia del battesimo. “Tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, costoro sono figli di Dio”. LE NOSTRE SEDI:
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Al Mater Dei prosegue la catechesi biblica con don Claudio Doglio
TORTONA - Lunedì 31 gennaio un folto pubblico è convenuto per il quarto incontro di catechesi biblica con don Claudio Doglio che ci guida nella lettura del Vangelo di Giovanni. Il brano scelto è l’incontro di Gesù con un uomo cieco dalla nascita (Gv 9, 1-41) che va contestualizzato all’interno di una cornice più ampia: siamo a Gerusalemme dove si sta svolgendo la Festa delle Capanne ed il clima è quello della gioia; Gesù con i suoi discepoli è nel Tempio dove si scontra con i farisei e, uscito dal Tempio, “passando vide un uomo cieco dalla nascita”. Ecco, il capitolo 9 inizia così, con un incontro attraverso cui Giovanni presenta il sesto “segno” della propria redazione evangelica. Il richiamo al brano biblico della creazione è evidente: il sesto giorno Dio ha creato l’uomo, pertanto il numero sei è la cifra dell’uomo, ma quale uomo? Un uomo che è nato cieco ed è quindi affetto da una mancanza ontologica: è la persona umana ad essere cieca perché è strutturalmente incapace di vedere Dio. Giovanni vuole proprio sottolineare questo aspetto di cecità ed indicare un cammino di maturazione a partire dall’incontro gratuito con la Grazia. Il cieco, infatti, è lì, seduto davanti al Tempio a mendicare, ma a Gesù non chiede nulla. Gesù lo vede e lo vedono anche i discepoli che si fermano a discutere di problemi morali: è lui che
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piscina di Siloe, dall’altra parte di Gerusalemme rispetto al Tempio. È un cammino difficile, soprattutto per un cieco, ma Siloe vuol dire Inviato e chi è l’Inviato di Dio se non Gesù? La piscina di Siloe è “la piscina di Gesù”, cioè il fonte battesimale. Da qui in poi si chiude il primo dei cinque quadri che costituiscono l’episodio e Gesù esce dalla scena: il cieco va a lavarsi e torna avendo riacquistato la vista. Lo stupore dei presenti è grande. I farisei non si capacitano di come sia potuto accadere un fatto simile, lo interrogano a lungo ed egli ripete ciò che sa: era cieco, “quell’uomo chiamato Gesù” ha agito su di lui e lui ora vede. Ai farisei non basta, anzi negano l’evidenza e si appellano a questioni giuridiche; siamo infatti in giorno di Sabato ed un ebreo osservante al Sabato deve astenersi da qualunque attività. Interrogano di nuovo l’uomo che era cieco e lui pazientemente ripete tutta la
vicenda, ma Gesù ora nelle sue parole è diventato “un profeta”, l’inviato, il portavoce di Do: il cammino di maturazione del cieco prosegue, ma i farisei ancora non vedono; convocano dunque i genitori di quell’uomo ( e siamo al terzo quadro), ma questi non reagiscono con la gioia che ci saremmo aspettati: la loro risposta è fredda, non vogliono compromettersi. Sono il simbolo dei codardi, di quanti, per paura, rinnegano le opere salvifiche del Signore ed ai farisei non resta che tornare ad interrogare l’ex cieco, che ora però perde la pazienza e si trasforma in teologo poiché ora è lui a parlare di Dio a coloro che credono di sapere tutto su Dio, ma non sono capaci di vederlo. I farisei, però, non accettano lezioni da nessuno, tanto meno da un povero peccatore e la sorte dell’ex cieco è segnata: è cacciato dalla sinagoga e scomunicato. E qui torna in scena Gesù, nel quinto ed ultimo quadro. Gesù cerca l’uomo, gli chiede la risposta della fede e ora l’uomo che era cieco non ha dubbi: “credo, Signore”, dice, ed ora ci vede benissimo, a differenza dei presuntuosi farisei che restano ciechi. E alla fine di questa meditazione guidata da don Claudio Doglio non può che sorgere in ognuno dei presenti la preghiera affinché il Signore apra anche i nostri occhi e ci aiuti a capire che Lui è la Luce, la Luce vera, quella che vince tutte le tenebre. Patrizia Govi
Parola di Vita Febbraio Questa Parola ci dice qualcosa che ha a che fare con la nostra vita di cristiani, nella quale lo Spirito di Gesù introduce un dinamismo, una tensione che Paolo condensa nella contrapposizione fra carne e spirito, intendendo per carne l’uomo intero (corpo e anima) con tutta la sua costituzionale fragilità e il suo egoismo continuamente in lotta con la legge dell’amore, anzi con l’Amore stesso che è stato riversato nei nostri cuori . Coloro infatti che sono guidati dallo Spirito, devono affrontare ogni giorno il “buon combattimento della fede” per poter rintuzzare tutte le inclinazioni al male
e vivere secondo la fede professata nel battesimo. Ma come? Si sa che, perché lo Spirito Santo agisca, occorre la nostra corrispondenza, e san Paolo, scrivendo questa Parola, pensava soprattutto a quel dovere dei seguaci di Cristo, che è proprio il rinnegamento di sé, la lotta contro l’egoismo nelle sue forme più svariate. Ma è questa morte a noi stessi che produce vita, così che ogni taglio, ogni potatura, ogni no al nostro io egoistico è sorgente di luce nuova, di pace, di gioia, di amore, di libertà interiore; è porta aperta allo Spirito. Rendendo più libero lo Spirito Santo che è nei no-
Servizi CISL
Scuole della politica continua da pagina 1 Il decennio dedicato all’educazione, nella nuova situazione della vita politica italiana, invita a valorizzare questo patrimonio, ovviamente stimolandolo ad una maggiore efficacia formativa e anche a nuove e più efficaci modalità. Il punto infatti non è solo formare alla
moltiplicazione delle buone esperienze. Non è solo questione di contenuti, ma anche di stile e qualità di presenza. Fondamentale, anche per resistere alle strumentalizzazioni, il riferimento al senso e al principio di realtà, che vaccina contro
Si può cogliere da qui il senso degli Orientamenti pastorali che l’Episcopato ha deciso, per questo decennio (2011-2020), in ordine all’emergenza educativa, «il cui punto cruciale sta nel superamento di quella falsa idea di autonomia che induce l’uomo a concepirsi come un “io” completo in se stesso, laddove invece egli diventa “io” nella relazione con il “tu” e il “noi”» (n. 9). Più di quanto non si pensi oggi è avvertito – seppur non ammesso – il bisogno di un’educazione coerente e duratura, che dia cioè gli ormeggi oggettivi, essendo in se stessa anche morale. Il card. Bagnasco alla CEI
politica, cioè in concreto valorizzare le vocazioni a questa forma esigente e alta di carità. Si tratta di accompagnare e valorizzare, come impegno permanente il rifermento alla dottrina sociale anche per chi già opera, a diversi livelli e con diverse responsabilità, nella vita politica e amministrativa. Ma non solo: tutto il tono complessivo della cittadinanza democratica reclama forme di valorizzazione e contributi di qualità. In gioco c’è il concreto impegno per il bene comune, un tema non a caso al centro delle Settimane Sociali. Di qui l’impegno “a sostenere le diocesi che hanno avviato tali luoghi formativi e incoraggiare chi è disponibile a suscitarne di nuovi”, favorendo l’interazione e la
tutte le ideologie, non solo quelle forti dei secoli XIX e XX, ma anche quelle “deboli” e pervasive del XXI, caratterizzate, come ha giustamente ribadito anche di recente Francesco Botturi, dallo sganciamento della riflessione morale dall’esperienza antropologica. C’è qui la parabola della cultura a diverso titolo “radicale” e l’eterogenesi dei fini del marxismo anche italiano. Che poi è un modo filosofico per (ri)dire il grande tema del rapporto tra Italia legale (o formale) e Italia reale, uno dei fili rossi dei 150 anni di storia unitaria, cui necessariamente dobbiamo sempre ritornare, per poter articolare proposte nuove e credibili. Francesco Bonini
a cura di Chiara Lubich stri cuori, egli potrà elargirci con più abbondanza i suoi doni, e potrà guidarci nel cammino della vita. Come vivere allora questa Parola? Dobbiamo anzitutto renderci sempre più coscienti della presenza dello Spirito Santo in noi: portiamo nel nostro intimo un tesoro immenso; ma non ce ne rendiamo abbastanza conto. Possediamo una ricchezza straordinaria; ma resta per lo più inutilizzata. Poi, affinché la sua voce sia da noi sentita e seguita, dobbiamo dire di no a tutto ciò che è contro la volontà di Dio e dire di sì a tutto il suo volere: no alle tentazioni, tagliando corto con le rela-
tive suggestioni; sì ai compiti che Dio ci ha affidato; sì all’amore verso tutti i prossimi; sì alle prove e alle difficoltà che incontriamo… Se così faremo lo Spirito Santo ci guiderà dando alla nostra vita cristiana quel sapore, quel vigore, quel mordente, quella luminosità, che non può non avere se è autentica. Allora anche chi è vicino a noi s’accorgerà che non siamo solo figli della nostra famiglia umana, ma figli di Dio.
AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI
Giovedì 10 febbr aio 2011 IL POPOLO
IL VANGELO DELLA DOMENICA
13 Febbraio - VI Domenica del Tempo Ordinario
“Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello”
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L’ideale religioso degli Ebrei devoti consisteva nell’osservare la legge, attraverso la quale si realizzava la volontà di Dio. Meditare, adempiere la legge, era per l’israelita la sua “eredità”, “una lampada per i suoi passi”, suo “rifugio”, la sua “pace”. Gesù è la pienezza della legge perché egli è la parola definitiva del Padre.
Mt 5,17-37 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione.
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In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».
Paolo ci dice che “chi ama il suo simile ha adempiuto la legge… Pieno compimento della legge è l’amore”. Ed è anche in questo senso che Gesù è la pienezza di ogni parola che esce dalla bocca di Dio: “Perché Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito... perché il mondo si salvi per mezzo di lui”. Il cristiano è prima di tutto il discepolo di Gesù, non colui che adempie la legge. I farisei erano ossessionati dalla realizzazione letterale e minuziosa della legge, ma ne avevano completamente perso lo spirito. Di qui la parola di Gesù: “Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei...”. L’amore non è prima di tutto un sentimento diffuso per fare sempre quello di cui abbiamo voglia, ma al contrario il motore del servizio del prossimo, secondo i disegni divini. Ed è per questo che Gesù enumera sei casi della vita quotidiana - in questa domenica vedremo i primi tre - in cui si manifesta questo amore concreto: la riconciliazione con il prossimo, non adirarsi, non insultare nessuno, non commettere adulterio neanche nel desiderio, evitare il peccato anche se vi si è affezionati come al proprio occhio o alla propria mano destra, non divorziare da un matrimonio valido. Gesù ha posto come unico comandamento per l’uomo “l’amore”: un amore che non viene mai meno: è giusto, ossia fedele, anche se ci costa non solo di riallacciare il discorso con chi ci ha tolto la parola, non solo perdonare quando siamo offesi o chiedere perdono, ma addirittura dare la vita. E’ il solo modo perché possiamo chiamarci una comunità, sia essa la famiglia o la società.
Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano
SANTI CIRILLO E METODIO La Chiesa il 14 febbraio, oltre a ricordare san Valentino, il torno, portò con sé cui nome è noto in tutto il mondo, festeggia anche i santi le preziose reliCirillo e Metodio, compatroni dell’Europa, insieme a San quie. Giunti a CoBenedetto da Norcia. Il titolo di compatroni fu loro assegna- stantinopoli, i due to da Giovanni Paolo II nel 1980, con la Lettera Apostolica fratelli furono in“Egregiae virtutis viri” e Benedetto XVI ha approfondito la viati in Moravia figura di questi due santi nell’udienza del 17 giugno 2009. dall’imperatore Riportiamo, in sintesi, le parole del Papa che ripercorrono la Michele III. La vita di questi due fratelli. missione ebbe successo. Traducendo la liturgia nella lingua Cirillo e Metodio, greci, erano nativi di Tessalonica, la città slava, i due fratelli si guadagnarono la simpatia del popolo. dove visse e operò san Paolo. Cirillo nacque tra l’826 e l’827 Questo, però, suscitò nei loro confronti l’ostilità del clero ed era il più giovane di sette figli. Da ragazzo imparò la lin- franco, che era arrivato in precedenza in Moravia e considegua slava. All’età di quattordici anni fu mandato a Costanti- rava il territorio come appartenente alla propria giurisdizione nopoli per esservi educato e fu ecclesiale. Per giustificarsi, nell’867 i compagno del giovane imperatore due fratelli si recarono a Roma. Michele III. Dopo aver rifiutato un Durante il viaggio si fermarono a DUE FRATELLI brillante matrimonio, decise di riVenezia, dove ebbe luogo un’animata cevere gli ordini sacri e divenne bidiscussione con i sostenitori della coNATI IN GRECIA bliotecario presso il Patriarcato. siddetta “eresia trilingue”: costoro riteINVIATI A EVANGELIZZARE Poco dopo, si ritirò in solitudine in nevano che vi fossero solo tre lingue in un monastero, ma fu presto scopercui si poteva lecitamente lodare Dio, I POPOLI SLAVI E PROCLAMATI to e gli fu affidato l’insegnamento l’ebraica, la greca e la latina. delle scienze sacre e profane e fu A Roma Cirillo e Metodio furono riceCOMPATRONI DELL’EUROPA chiamato “filosofo”. vuti dal Papa Adriano II, il quale comNel frattempo, il fratello Michele, prendendo che i popoli slavi avrebbero nato nell’815, e più anziano di potuto contribuire a conservare l’unioCirillo, dopo una carriera amministrativa in Macedonia, ver- ne tra i cristiani dell’una e dell’altra parte dell’Impero, non so l’anno 850 abbandonò il mondo per ritirarsi a vita mona- esitò ad approvare la missione dei due fratelli nella Grande stica sul monte Olimpo in Bitinia, dove ricevette il nome di Moravia, accogliendo e approvando l’uso della lingua slava Metodio. nella liturgia. Purtroppo a Roma Cirillo s’ammalò gravemenAttratto dall’esempio del fratello, anche Cirillo decise di la- te. Sentendo avvicinarsi la morte, pregò il fratello Metodio, sciare l’insegnamento per recarsi sul monte Olimpo a medi- che nel frattempo era stato consacrato vescovo, di non abtare e a pregare. Alcuni anni più tardi però, il governo impe- bandonare la missione in Moravia e di tornare tra quelle poriale lo incaricò di una missione presso i khazari del Mare di polazioni. Morì il 14 febbraio 869. Fedele all’impegno asAzov, i quali chiedevano che fosse loro inviato un letterato sunto col fratello, l’anno dopo Metodio ritornò in Moravia e che sapesse discutere con gli ebrei e i saraceni. in Pannonia (oggi Ungheria), dove i missionari franchi lo imCirillo, accompagnato dal fratello Metodio, sostò a lungo in prigionarono. Quando nel 873 fu liberato si adoperò attivaCrimea, dove imparò l’ebraico. Quì ricercò pure il corpo del mente nell’organizzazione della Chiesa locale, curando la Papa Clemente I, che vi era stato esiliato. formazione di un gruppo di discepoli che ne proseguirono Ne trovò la tomba e, quando col fratello riprese la via del ri- l’opera dopo la morte avvenuta il 6 aprile 885.
Così dice oggi Gesù: “Avete inteso ciò che fu detto agli antichi: non uccidere: chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi dice poi al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti all’altare la tua offerta e li ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia li il tuo dono davanti all’altare e va prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Avete inteso ciò che fu detto: Non commettere adulterio: ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, già ha commesso adulterio”. Parole più che dure, in linea con il comandamento dell’amore che rifiuta non solo ogni atto contrario, ma ogni possibile incertezza o ambiguità. L’amore in Dio e per ogni uomo o cristiano vero abbraccia Dio e il prossimo a tutto campo, a 360 gradi diremmo noi. Non tralascia nessun aspetto della vita ed elimina ogni atto contrario o anche di indifferenza. Il contrasto con i criteri che reggono il mondo attuale non potrebbe essere maggiore. Per quali valori i cristiani scommetterebbero? Ancora una volta siamo confortati dalla affermazione di Cristo: “Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno”.
le letture della domenica Prima Lettura Sir 15,15-20 Salmo Responsoriale Dal Salmo 118 Seconda Lettura 1Cor 2,6-10
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ATTUALITA’
I mercati degli agricoltori sono molto diffusi anche in provincia di Alessandria
I farmer market per battere la crisi ALESSANDRIA - “Se il Piemonte è la regione con il maggior numero di farmers market attivi promossi da Coldiretti, una piccola parte di merito va anche alla provincia di Alessandria e ai suoi mercati degli agricoltori che puntualmente sono presenti, ogni giorno, in diverse parti del territorio per offrire prodotti garantiti e di stagione al giusto prezzo”: questo è quanto ha dichiarato con soddisfazione il Direttore di Coldiretti Alessandria Simone Moroni nel prendere parte alla prima Assemblea nazionale degli Agrimercato di Campagna Amica che si è svolta a Roma dove è stato presentato il primo dossier sulla realtà dei farmer market, analizzando tutti gli aspetti di natura economica, sociale, ambientale e culturale. In controtendenza rispetto all’andamento generale aumenta la spesa nei mercati degli agricoltori che nel 2010 fanno registrare un vero boom con una crescita del 28 per cento delle strutture attive, dove durante l’anno hanno fatto acquisti ben 8,3 milioni di italiani. Nel corso del 2010 sono saliti a 705 i mercati degli agricoltori di Campagna A-
mica aperti, per un totale di 25.115 giornate in tutte le Regioni. Vi hanno venduto di persona i propri prodotti ben 16mila imprenditori agricoli, realizzando complessivamente un fatturato stimato in 320 milioni di euro. La regione con il maggior numero di farmers market attivi promossi dalla Coldiretti è il Piemonte, con 105, seguito da Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Puglia e Toscana. Va però alla Lombardia il primato della regione col maggior numero di produttori. “Si tratta di un primato straordinario conquistato in appena due anni dell’inizio di queste esperienze in Italia
dove è ora attiva la più estesa rete di vendita diretta dei produttori agricoli presente in tutta Europa”, ha affermato il Presidente Nazionale della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che “dai mercati viene una risposta ad un nuovo stile di vita e ad modello di consumo più sostenibile che si sta affermando tra un numero crescente di cittadini”. Nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica si trovano prodotti locali del territorio che non devono affrontare lunghi trasporti con mezzi inquinanti, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di precise regole comportamentali e di un codice eti-
co ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. La mappa regionale dei mercati degli agricoltori è consultabile sul sito www.campagnamica.it dove sono indicati gli indirizzi, gli orari di apertura, la gamma di prodotti offerti e il percorso stradale on line più conveniente per raggiungerli. “I prodotti più acquistati nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica sono la verdura, la frutta, i formaggi, i salumi, il vino, il latte, il pane, le conserve di frutta, la frutta secca, i biscotti e i legumi, con una spesa media di circa 26 euro per visita. Estremamente elevato il grado di soddisfazione. Il giudizio positivo è confermato dal fatto che ben il 91 per cento dei clienti è propenso a consigliare questa forma di acquisto ad altri, con il passaparola, che è stato fino ad ora l’unica forma di “pubblicità” adottata per far conoscere i mercati. Un riscontro positivo di questo canale commerciale alternativo si ha anche dal lato dei 16mila produttori che hanno partecipato ai mercati nel corso del 2010, innovando notevolmente la propria attività nell’azienda agricola.
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
Corso di giornalismo sportivo provinciale ALESSANDRIA - “Vogliamo infondere nei ragazzi la consapevolezza di come, attraverso l’impegno nell’informazione, sia possibile contribuire alla crescita delle comunità locali dal punto di vista relazionale, culturale e civico-democratico”. L’assessore alle Politiche Giovanili e allo Sport, Raffaele Breglia, ha presentato con queste parole il nuovo corso di giornalismo sportivo promosso dalla Provincia di Alessandria. Il progetto è finalizzato ad incentivare la partecipazione attiva dei giovani con l’intento di acquisire ed accrescere le conoscenze e le competenze necessarie per studiare le evoluzioni del linguaggio giornalistico nello sport, i cambiamenti nell’impostazione, nella struttura e nella lingua attraverso mezzi quali la stampa scritta, la televisione, la radio e il web. Al bando possono partecipare ragazzi e ragazze italiani e stranieri che abbiano un’età compresa tra 16 e 30 anni ed insegnanti delle scuole medie superiori della provincia di Alessandria. L’attività prevista, svolta in
collaborazione con un’equipe di giornalisti professionisti, consiste nella partecipazione a cinque incontri a cadenza quindicinale, della durata di due ore ciascuno in orario pomeridiano, dalle 15 alle 17. Il corso inizierà mercoledì 23 febbraio e terminerà mercoledì 4 maggio. Il piano di lavoro prevede laboratori pratici ed un lavoro di squadra con il pieno coinvolgimento dei corsisti, immediatamente impegnati a realizzare articoli, servizi, reportage. La partecipazione al bando è gratuita. Il materiale didattico necessario sarà fornito dall’ente organizzatore. L’adesione dovrà pervenire via mail, all’indirizzo: ezio.balostro@provincia.ales sandria.it), oppure in forma scritta a Provincia di Alessandria - Assessorato alle Politiche Giovanili, entro e non oltre venerdì 11 febbraio 2011. Il regolamento del bando e la scheda di adesione si possono reperire sul sito della Provincia di Alessandria (www.provincia.alessandria.it - settore Politiche Giovanili).
Paolo Pulina racconta il suo incontro con il giornalista a Santa Giuletta
Un ricordo di Gino Sala SANTA GIULETTA - Nel novembre 1984, a Santa Giuletta, durante la festa patronale di San Colombano, mi capitò di allestire, per conto della biblioteca comunale, una mostra-mercato di testi di argomento ciclistico e di organizzare un incontro con l’inviato speciale del quotidiano “l’Unità”, il vogherese Gino Sala, e con i corridori Emanuele Bombini e Luigi Gritti. Ecco cosa disse Sala in quell’occasione: “Per me bicicletta vuol dire libertà, modo di fare un sano agonismo. Da questo punto di vista sono da condannare i ‘rapporti assassini’ cui vengono costretti anche i più giovani ciclisti (i rapporti che oggi usano gli allievi sono quelli adottati da Fiorenzo Magni per vincere tre Giri delle Fiandre). Ancora più riprovevole è soprattutto tra i dilettanti (che in realtà hanno stagioni più lunghe dei professionisti) la pratica di ricorrere agli additivi chimici: il risultato è che sempre più ristretto è il numero dei corridori che diventano professionisti essendo riusciti a sopravvivere atleticamente a questi ‘pasticci’. Non ci sono da cancellare però solo certi atteggiamenti (la fretta di diventare campioni che dà sistematicamente risultati opposti). C’è da cambiare anche una certa legislazione (introducendo per esempio il controllo antidoping tra i dilettanti, bandendo alcuni rapporti ‘stronca-carriere’, specialmente quella degli scalatori). C’è da mutare an-
che una certa mentalità della Federciclismo che è attenta solo ai grandi fatti e si fa grande soltanto con i grandi fatti. Come per il resto della vita - concluse Sala - se non si lotta però non si ottiene niente, non si arriva neanche al traguardo di un tempo libero impiegato in modo migliore”. Credo che le ragionevoli considerazioni svolte da Sala più di 25 anni fa siano purtroppo ancora attuali. Vorrei chiudere questo ricordo di Sala sottolineando due coincidenze. La prima: Gino era nato a Voghera il 26 maggio del 1925. Si era formato nella palestra giornalistica del settimanale del PCI “L’avve-nire di Voghera” che aveva lasciato per rimpiazzare la firma di Attilio Camoriano sulle pagine de “l’Unità”, diventando apprezzato cronista di ciclismo (ha seguito decine di edizioni del Tour de France, del Giro d’Italia e migliaia di corse). Qualche giorno prima era morto il quasi coetaneo Adriano Guerra, anche lui nato a Voghera (il 31 gennaio 1926), anche lui re-
dattore del settimanale vogherese del PCI che poi aveva spiccato il volo, anche lui, verso “l’Unità” diventando storico corrispondente da Mosca dal 1966 al 1971 e quindi sovietologo di valore. La seconda: il 28 gennaio, Antonio Nazza di Pietra de’ Giorgi ha portato all’incontro sulla “Giornata della memoria” svoltosi a Santa Giuletta copie di giornali pubblicati in Oltrepò nel 1946. In uno di questi compariva una firma che non mi ha lasciato indifferente, ovvero quella di Gino Sala, che su “La Stàffora” (“settimanale liberale vogherese”) del 6 maggio 1946 faceva le prime prove come cronista sportivo, scrivendo però non di ciclismo, ma dell’incontro di calcio Vogherese - Pro Sesto, finito zero a zero. Paolo Pulina
Cambio al vertice dell’Agenzia delle Entrate TORINO - Cambio della guardia al vertice degli uffici fiscali piemontesi: Rossella Orlandi è il nuovo Direttore Regionale dell’Agenzia delle Entrate del Piemonte. Subentra a Carlo Palumbo. Rossella Orlandi, laureata in giurisprudenza, proviene dalla Direzione Centrale Accertamento dell’Agenzia delle Entrate.
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Giovedì 10 febbraio 2011
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Oriolo (tel. 379578): ore 11; Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 febbraio 2011 Giovedì 10: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Venerdì 11: Gazzaniga, P.tta Garibaldi, 17 - (tel. 0383 43104) Sabato 12: Moroni, P.zza Duomo, 35 - (tel. 0383 41429) Domenica 13: Comunale 1, Viale del Lavoro 1 - (tel. 0383 642135) Lunedì 14: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286)
L’assessore Marina Azzaretti presenta il programma delle manifestazioni
Tutti gli eventi organizzati a Voghera nel 2011 VOGHERA - L’assessorato alla cultura sta stringendo i tempi sul nuovo cartellone di proposte, appuntamenti e manifestazioni per il 2011. Mentre si attende ancora di conoscere quanto la scure della Finanziaria andrà ad incidere sulle possibilità di investimenti anche nel settore culturale, lo staff della Cultura, a Voghera, ha già predisposto un calendario di massima, dei possibili appuntamenti principali che verranno offerti alla cittadinanza ma non solo. Sono peraltro state chiamate a raccolta dall’Assessore Marina Azzaretti tutte le forze locali, enti, associazioni e scuole, che vorranno collaborare alla creazione di un laboratorio progettuale unificato. In quest’ottica anche per quanto riguarda le manifestazioni per il 150° dell’Unità d’Italia poche settimane fa in tanti, associazioni, rappresentanti politici, enti e scuole, hanno affollato la sala del consiglio comunale per un tavolo di lavoro comune voluto dall’assessore Azzaretti al fine di programmare e in maniera compatta e organica tutte le iniziative. Il tavolo di lavoro tornerà a riunirsi, il 21 febbraio, alle ore 15, per stendere una versione definitiva del calendario per il 150° a Voghera. “Come prima data già ufficiale segnalo il 18 febbraio quando, alle ore 10, verrà celebrata presso il Monumento ai Caduti, di via
Ricotti - spiega Marina Azzaretti - la prima manifestazione con la consegna delle due bandiere dell’Italia e dell’Europa donate all’Istituto Calvi, dall’Associazione nazionale del Fante. Saranno presenti le sezioni del Nastro Azzurro e dei Combattenti Reduci. La giornata si concluderà con
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la posa delle corone ai caduti. Intanto, dopo la grande affluenza di vogheresi alla sacra funzione cantata organizzata per celebrare la Shoah il 29 gennaio scorso, è in programma una celebrazione liturgica in Duomo, accompagnata dal coro dell’Unitre, officiata da Monsignor Castioni, per ricordare le Foibe. Sempre a febbraio prenderanno il via le mostre alla sala Pagano. Saranno stampati manifesti e locandine che permetteranno a tutti i cittadini di informarsi in tempi rapidi su tutto il calendario di esposizioni della Primavera e saranno esposti con continuità i calendari mensili degli appuntamenti culturali a Voghera. Un altro importante momento sarà l’inaugurazione della mostra organizzata dal Museo di Scienze Naturali e dal nostro assessorato alla Cultura”.
Ma tanti sono gli appuntamenti che sta mettendo a punto l’Assessorato Cultura per la città: previste visite guidate ai monumenti, concerti, cinema all’aperto e grandi kermesse che vedranno come location chiese, piazze, teatri e il castello. Per poter però realizzare i progetti, fino ad ora elaborati, l’Assessorato alla Cultura sta lavorando con grande impegno e sforzo per individuare tutti quei canali atti a procurare risorse: non a caso si stanno tenendo sotto stretto monitoraggio tutti i bandi in pubblicazione per i quali si stanno predisponendo adeguati progetti. “L’auspicio - continua Marina Azzaretti - è quello di rispondere al meglio alle esigenze e alle richieste, alla fame di cultura e di aggregazione che la città dimostra; una città erroneamente classificabile come città dormitorio, una città, Voghera, fatta di uomini, donne, ragazzi, vivi, vivaci, curiosi, desiderosi di sentirsi uniti e di crescere e di poter godere di nuovi e sempre più appaganti stimoli culturali. E con marzo prenderanno il via anche gli appuntamenti musicali”. L’Assessorato alla Cultura sta infine collaborando con l’Assessorato al Commercio per la progettazione della Fiera dell’Ascensione e con gli uffici del sindaco per il Carnevale ed altre manifestazioni di intrattenimento culturale. Ugo Celasco
Sostegno alle imprese P A V I A - Il Vice Presidente di Regione Lombardia e Assessore all’Industria e all’Artigianato Andrea Gibelli sarà a Pavia, giovedì 17 febbraio, in visita alle attività produttive della provincia. L’incontro, organizzato dal consigliere regionale leghista Angelo Ciocca, è stato voluto proprio per dimostrare la vicinanza alle imprese locali in un momento di difficoltà. “La presenza di Regione Lombardia nelle nostre imprese - commenta Ciocca è testimonianza della volontà di essere vicino agli imprenditori e al lavoro vero.
Se le nostre aziende stanno reggendo al momento di crisi di questi ultimi anni è grazie alla gestione familiare e allo spirito di sacrificio dei nostri imprenditori”. Il programma prevede alle ore 14.30 l’incontro del Vice Presidente con i titolari e i dipendenti della Carpenteria Pavese di Travacò Siccomario. Alle 16.30 le autorità regionali si sposteranno in Oltrepò. E’ prevista infatti un’ulteriore visita, stavolta presso la Piberplast di Voghera, azienda che produce contenitori in materie plastiche per la confezione di alimenti e bevande.
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STRADELLA - VALLE STAFFORA Martedì 15: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Mercoledì 16: Del Rondò, Rondò Carducci - (tel. 0383 366286) Edicole aperte domenica 13 febbraio 2011 (Turno A): Alliani, corso XXVII Marzo; Serini, via Gramsci; Corradi, via Matteotti; Corti, piazza Castello; Lucchini, Rondò Carducci; Moglia, via Lomellina; 18; Rossi, via Facchinetti; Ruggeri, via Emilia 275; Soldani, via Emilia 33; Uberti, via Garibaldi; “Il Mondo”, via Emilia 116. Distributori aperti domenica 13 febbraio 2011 (Turno G): AGIP, via Carlo Emanuele III 5.
All’oratorio “De Tommasi” di Broni con moltissimi giovani
Festa di S. Giovanni Bosco
B R O N I - Domenica 31 gennaio all’oratorio De Tommasi di Broni si è svolta la festa di San Giovanni Bosco. Nonostante la neve, molti bambini si sono incontrati all’oratorio, accompagnati dai genitori. Il primo appuntamento è stata la Santa Messa, celebrata nel teatro da don Fabrizio Pessina con il parroco don Mario Bonati e il diacono don Luca Zambianchi. La celebrazione eucaristica è stata animata dal Coro Giovanni Paolo II ed i protagonisti dei vari momenti della Messa sono stati i più piccoli. Subito dopo tutti si sono trasferiti nel salone del bar per l’ottimo pranzo, preparato da un abilissimo cuo-
co, coadiuvato da un esperto gruppo di aiuti. Regnava una bella atmosfera, connotata da tanta allegria e serenità. Nel pomeriggio i giovani e bravi animatori hanno preparato giochi e canti che hanno coinvolto i bambini che si sono scatenati e divertiti tantissimo. Dopo tanto correre non poteva certo mancare la merenda a base di un ottimo pane e Nutella. Fuori continuava a cadere le neve e mentre pian piano l’oratorio si svuotava, restava il ricordo di una giornata che ha riscaldato i cuori di piccoli e grandi nel ricordo di San Giovanni Bosco, al quale anche quest’anno Broni ha affidato i suoi bambini e i suoi giovani. g.v.
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VOGHERA E OLTREPO’
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
L’amministrazione è riuscita a realizzare importanti progetti
Si è tenuto a Zavattarello
Montalto punta sulla viabilità e il turismo
Convegno su territorio e sviluppo sostenibile
MONTALTO PAVESE - Il sindaco di Montalto Marina Casarini traccia il bilancio degli interventi realizzati in un anno e mezzo di mandato. “Vorrei iniziare questo bilancio ricordando che per quanto riguarda il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ingombranti, è stata smantellata e messa a norma l’area dietro il cimitero del capoluogo. È stata così garantita l’igiene, la pulizia e la sicurezza. È stato inoltre messo a disposizione della popolazione uno scarrabile collocato due volte al mese davanti al cimitero, per consentire la raccolta dei rifiuti ingombranti. - spiega il sindaco Abbiamo aderito al Distretto dei Borghi e dei Castelli e partecipato al bando regionale che ha consentito ai commercianti di ottenere un finanziamento, di cui il 40% a fondo perduto, per eseguire migliorie nei loro esercizi”. Inoltre, l’amministrazione comunale ha provveduto al rifacimento del tetto dell’edificio scolastico e ha rifat-
Il sindaco di Montalto Pavese Marina Casarini
to il pavimento della palestra. Per quanto riguarda la promozione turistica sono stati realizzati 5 mila depliant di Montalto Pavese che sono stati distribuiti, oltre che tra i commercianti, anche in provincia e in regione. Sempre dal punto di vista della promozione turistica sono stati collocati due cartelloni in paese e uno nella frazione Ca’ del Fosso per pubblicizzare aziende agricole, esercizi commerciali, ristoranti. “Il nostro comune - conti-
nua il sindaco Casarini - ha partecipato al Palio Nazionale della Botte che si è svolta ad Avio in provincia di Trento il 4 e 5 settembre 2010. Il nostro è stato l’unico comune della Lombardia a partecipare al palio e per la prima volta un sindaco e un assessore hanno partecipato ai giochi. Il pernottamento e il soggiorno dei partecipanti sono stati offerti interamente dal comune di Avio. Voglio poi ricordare che per il secondo anno consecuti-
vo, visto il consenso dei genitori degli alluni, si è affidato il servizio di fornitura pasti della scuola Primaria ai ristoranti del centro (precisamente da ottobre a gennaio, al ristorante Il Portico e da febbraio a maggio al ristorante Italia. Il comune ha anche sponsorizzato il progetto Italia Paese Mio per gli alunni della scuola dell’infanzia e della primaria in occasione dei 150° Anniversario dell’Unità d’Italia”. Il comune oltrepadano, nonostante le scarse risorse economiche a disposizione, provvederà alla riqualificazione della percorribilità pedonale e dell’area attigua al palazzo municipale (realizzazione di marciapiedi in via Musetti e di un parco giochi pubblico attiguo alla scuola e nuova illuminazione nella Piazza Vittorio Veneto). Infine, saranno sistemate alcune strade comunali grazie ad un contributo della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. Questi interventi sono stati già appaltati. u.c.
San Valentino alle Terme di Salice
Concorso nazionale per zone rurali
SALICE TERME - Sabato 5 febbraio sono state riaperte le Terme di Salice con tante novità e sorprese. È quindi iniziata ufficialmente la stagione termale 2011. Anzitutto sarà attiva una playroom per i più piccoli che permetterà loro di divertirsi e ai genitori di godersi il break di benessere in tutta tranquillità. Non solo: si potranno scoprire anche il nuovo reparto inalatorio con un’area dedicata ai più piccoli e la nuovissima stanza del sale che farà scoprire agli ospiti i benefici dell’haloterapia. Ma febbraio, si sa, è anche il mese dedicato agli innamorati e, come ogni anno, le Terme di Salice proporranno un gustoso “menù” per tutte le coppie che vorranno trascorrere qui la ri-
VARZI - Il Gal Alto Oltrepò illustra il concorso nazionale per i territori rurali “Rural4kids”. Il concorso ha un intento totalmente educativo e risponde, attraverso un percorso istruttivo chiaro e sintetico, tramite la redazione di contenuti “ad hoc” e brevi testi uniti da link, alle quattro sfide del mondo rurale, partendo da definizioni basilari come “a cosa serve l’acqua e quanta se ne consuma?”, fino ad arrivare alle tre domande fondamentali: “cos’è la Rete rurale, cosa fa per l’ambiente e come funziona?”. Il progetto vuole mettere in atto un percorso sperimentale che mira a creare una rete di comunicazione che coinvolge tutte le componenti interessate: insegnanti, studenti, enti promotori; valorizzare e socializzare tutte le esperienze a livello nazionale, superando la frammentarietà e l’episodicità di alcune esperienze per giungere ad una logica sinergia, quale quella sistemica ed intersettoriale; promuovere la conoscenza del mondo agricolo rurale e un maggior rispetto dell’ambiente. Obiettivo prioritario è di condurrei bambini in percorsi che li aiuteranno a
correnza di San Valentino. Si tratta, in particolare, di un percorso multisensoriale in cui le note maschili del caffé si incontrano con quelle rilassanti della lavanda e quelle sensuali della gianduia. Il pacchetto comprende: un ingresso alla piscina termale e zona vapori da 120’; “Coccole per due”: rituale aromatico di benvenuto, peeling corpo al caffé, peeling viso alla melissa e lavanda e massaggio total body relaxing con olio di gianduia da 60’; “Delizie per il palato”, un morbido tortino al cioccolato con cuore caldo ed una tisana o un caffè presso il Caffè delle Terme. Le Terme di Salice sono aperte tutto l’anno dalle 7 alle 18 (cure termali) e dalle 9 alle 19 per area benessere e zona vapori.
scoprire il mondo rurale tramite le potenzialità e l’interattività del canale web. Il progetto si rivolge ai bambini delle scuole primarie e si focalizza su 4 cose da fare e molte da scoprire, spiegate e commentate per i bambini, ma anche dai bambini stessi che, se lo desiderano, potranno proporre di modificare, aggiungere o correggere definizioni e spiegazioni, diventando così preziosi collaboratori di Rural4kids, la piccola rete del mondo rurale. Le scuole, a partire dalla classe terza della scuola primaria, in quest’ottica potranno effettuare una visita virtuale nel mondo rurale, per scoprire i tesori della natura. Una visita che, attraverso un percorso guidato, consentirà di ricevere informazioni, documentazione e materiale divulgativo. Per partecipare, la classe dovrà completare la storia dei 4 supereroi e trasformarla in un video o in un elaborato cartaceo. Le classi dovranno poi mettere on line i video realizzati sul sito www.rural4kids.it entro e non oltre il 12 aprile 2011. Gli elaborati cartacei dovranno essere spediti per posta alla segreteria del concorso, sempre entro e non oltre il 12 aprile.
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Panorama di Zavattarello; a destra: Giuseppe Villani
ZAVATTARELLO “Territorio e sviluppo sostenibile”; questo il titolo dell’iniziativa organizzata dal PD sabato 5 febbraio presso il comune di Zavattarello. Alla presenza di un pubblico numeroso di cittadini e amministratori della zona i tre relatori (Alan Ferrari, Pierangelo Fazzini e Giuseppe Villani) hanno risposto alla serie di domande poste da Davide Corti, portavoce del PD della zona. Domande e conseguenti risposte che hanno evidenziato concrete proposte del PD in merito ai temi più rilevanti per il territorio della Valle Staffora, in generale ed in particolare della val Tidone. Dopo l’introduzione del Coordinatore del Circolo di Zavattarello e Romagnese, Davide Corti ed il saluto iniziale del Segretario provinciale, Alan Ferrari, si è entrati nel merito, con l’intervento del consigliere regionale Giuseppe Villani che ha sottolineato il fatto che ognuna delle questioni sul tappeto richiede un forte impegno della Regione Lombardia. Questo vale per la difesa del suolo e per il dissesto idrogeologico, che deve essere affrontato con una visione complessiva, tenendo insieme i tre aspetti del problema: affrontare le emergenze; coordinare interventi attraverso una reale programmazione, chiudendo con la pratica dei finanziamenti a pioggia; dare avvio effettivo ad un nuovo modello di sviluppo, in grado di rispettare la vocazione della zona. Quindi, bene alla proposta del distretto energetico, puntando sulla regolamentazione delle fonti rinnovabili; bene allo sviluppo del turismo, puntando sul recupero di cascinali e abitazio-
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ni, anche sfruttando le possibilità offerte dall’Expo; bene l’impegno per il mantenimento e la riqualificazione dell’Ospedale di Varzi, allo sviluppo dei servizi socio-sanitari sul territorio, mettendo in rete servizi anche con le case di riposo esistenti. Tutto questo può essere foriero di sviluppo, in modo da creare occasioni di occupazione. Il capogruppo Fazzini si è soffermato sui temi della mobilità provinciale, denunciando carenza nel trasporto pubblico e nella manutenzione delle strade. Il segretario provinciale Alan Ferrari ha sottolineato l’impegno del PD per un progetto per tutta la provincia, collegando i temi della Valle Staffora con quelli di tutto il territorio provinciale. È intervenuto anche il referente PD della Valle Staffora, Paolo Gramigna, affermando che i contenuti di questa iniziativa saranno tenuti in considerazione anche per il programma di collegio in occasione delle elezioni provinciali. u.c.
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
VOGHERA E OLTREPO’
Il primo lotto di interventi dovrebbe concludersi entro l’estate
che si occupa dei lavori, stiamo valutando la possibilità, una volta terminato il caveau, di organizzare una serie di visite guidate al cantiere aperte a tutti i cittadini interessati”. Il coordinamento degli interventi è supportato dalla STER (Sede Territoriale Regione Lombardia) di Pavia, che ha attivato una cabina di regia che coinvolge tutti i diversi soggetti coinvolti. Dopo il completamento del primo lotto, gli interventi si concentreranno sul resto della struttura, a partire dal secondo e terzo piano per poi proseguire, a cura del Comune, nella parte posteriore della Cascina, quella più delicata che necessita di maggiori interventi. Una volta terminata, l’Enoteca regionale, inserita all’interno di una vera e propria cittadella dell’enoturismo di eccellenza, costituirà un punto di riferimento di fondamentale importanza
non solo per Broni e il circondario ma per tutto l’Oltrepò. “Si tratta di un progetto di rilancio e sviluppo che come Amministrazione abbiamo fortemente voluto e che è stato possibile grazie alla collaborazione del Consorzio Vini Oltrepò pavese, dell’Ersaf e soprattutto grazie agli sforzi della Regione Lombardia, che ha scommesso sulla nostra città e sulla bontà del progetto senza esitazioni. - sottolinea il sindaco Paroni - Sono sicuro che, una volta completata, la cittadella dell’enoturismo costituirà un plus per la nostra comunità e il nostro territorio in grado di fargli fare il salto di qualità definitivo, attraendo investimenti, ricchezza ed opportunità per tutta la nostra comunità”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il Direttore del Consorzio Vini Oltrepò pavese Carlo Alberto Panont, che sottolinea come “l’Enoteca regionale oggi non è più un progetto in un cassetto ma un’opera in costruzione grazie alla lungimiranza e alla disponibilità di Regione Lombardia e all’impegno e alla tenacia del sindaco di Broni Luigi Paroni. L’unione di questi intenti, insieme al lavoro di squadra con il Consorzio Vino Oltrepò pavese, ha fatto sì che dopo 15 anni di attesa, quella che era solo una speranza
SAN BIAGIO / VOGHERA
stia finalmente per diventare realtà”. Nell’arco dei prossimi cinque anni, dunque, il vecchio edificio storico di Cassino Po risorgerà come Cittadella dell’enoturismo di eccellenza grazie ad un investimento di circa 5 milioni di euro, finanziati in gran parte dalla Regione Lombardia con fondi comunitari. Una vera e propria vetrina dell’enologia di qualità sia dell’Oltrepò sia di tutta la Lombarda, in grado di offrire un panel completo di servizi per soddisfare le esigenze di tutti: appassionati, gourmet, curiosi e turisti di ogni dove. “È una occasione unica che non dobbiamo assolutamente mancare - chiarisce Paroni - e da parte nostra, così come da parte della Regione e del Consorzio Vini Oltrepò, ce la stiamo mettendo tutta; occorre però che le infrastrutture e i collegamenti con Broni siano adeguati, in prospettiva di una proficua sinergia con la Città del libro di Stradella. Per questo motivo nel nuovo Piano di Governo del Territorio recentemente approvato abbiamo previsto, in attesa di una futura tangenziale diretta a Casteggio, uno svincolo che porti il traffico dall’autostrada direttamente fuori dal paese sulla via Emilia così da facilitare l’arrivo a Cassino”. u.c.
La Versa: strategie anti-crisi e un nuovo spumante SANTA MARIA DELLA VERS A - Dal 1° febbraio i dipendenti della Cantina La Versa sono interessati ad un periodo di cassa integrazione ordinaria, della durata di tre mesi. Si tratta di una decisione presa dalla direzione dell’azienda per far fronte alla giacenza in Cantina di prodotti finiti che, per la recente crisi economica, non sono stati commercializzati. È una cassa integrazione ordinaria, a rotazione, che riguarda tutti i dipendenti, ma in particolare gli addetti alla linea di imbottigliamento. I servizi essenziali dell’azienda rimangono comunque attivi. L’adozione del provvedimento di cassa integrazione è un modo per “prevenire” possibili futuri problemi, prima di
“curarli”. Va ricordato, del resto, che La Versa sta recuperando rapidamente marginalità nel proprio fatturato. Sono ottime le vendite degli sfusi e la direzione sta prestando moltissima attenzione all’ottimizzazione della gestione che sta dando i suoi primi frutti. Tagli dei costi superflui, nuova organizzazione della rete vendite, il nuovo catalogo dei prodotti sono alcuni dei provvedimenti presi dal direttore generale Corrado Cavallo per dare stabilità alla cantina. A partire da una novità: Eis, il nuovo spumante della Cantina La Versa. Con questo prodotto l’azienda riscopre un vino spumante che appartiene alla
sua tradizione e che già fu messo in commercio soltanto tra il 1998 e il 1999. All’epoca fu una proposta apprezzata; oggi suona quasi come una novità. Si tratta di un vino spumante ottenuto dalla rifermentazione in bottiglia. Mentre il Metodo Classico La Versa, 100% Pinot Nero, per stile e blasone sta sui lieviti almeno 3 anni, Eis ci sta “almeno 9 mesi” e quindi è un prodotto più giovane, che dà vita ad un bicchiere semplice ma di alto profilo qualitativo. Eis - consigliato come aperitivo o con il pesce - si segnala per la sua freschezza, il carattere immediato e insieme ben definito, il profumo naturale e spiccato.
L’Oltrepò orientale e le politiche temporali B R O N I - Il Comune di Broni, capofila con i Comuni di Arena Po, Canneto Pavese, Castana, Montescano e Stradella, prosegue nelle politiche dei “Tempi e degli Orari”. Anche quest’anno sarà finanziato (L.R. 28/04) il progetto “Oltrepò in tempo” - continuità sul lavoro iniziato anni or sono fra i Comuni partners - che ha visto impegnate le amministratrici e amministratori nelle tematiche delle pari opportunità con un riguardo particolare ai tempi delle donne e alle politiche di aiuto. Dai progetti finanzia-
ti come questo da Regione Lombardia, sono nati servizi molto importanti: il mio-taxi, l’ufficio tempi locato presso il Comune di Broni e il Punto Rosa a Stradella. Nel gennaio del 2010 l’assessore bronese alle pari opportunità Cristina Varesi, riceveva dalle mani del Presidente Roberto Formigoni, il premio “Famiglia e Lavoro”, per aver messo in campo un forte partenariato costituito dalle Istituzioni e dalle Associazioni oltre che dal Terzo settore. “Con grande soddisfazione personale - ha detto la Varesi - comunico l’ok al
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IN BREVE
L’Enoteca Regionale diventa realtà
BRONI - “La realizzazione dell’Enoteca regionale sta procedendo senza intoppi”: il sindaco Luigi Paroni fa il punto dopo il recente sopralluogo al cantiere presso la Cascina di Cassino Po effettuato con i tecnici della Regione Lombardia e della Società Infrastrutture Lombarde SPA, incaricata dell’esecuzione dei lavori. “Nonostante il maltempo e qualche piccolo inconveniente tecnico dovuto al ritrovamento, durante le opere di scavo, di qualche piccola falda acquifera, gli interventi di recupero procedono come da programma. spiega Paroni - Incrociando le dita, previsioni meteo premettendo, con l’arrivo dei mesi estivi dovrebbero terminare i lavori per quanto riguarda il caveau, mentre dopo l’estate dovrebbe essere pronto il primo piano, vero e proprio cuore della nuova struttura. A questo proposito, insieme alla Regione e alla Società
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Messa in ospedale con il Vescovo Nel reparto di otorino dell’Ospedale civile di Voghera, mercoledì 3 febbraio, alle ore 14.45, è stata officiata dal Vescovo mons. Martino Canessa la S. Messa con la benedizione della gola in onore del Santo protettore S. Biagio. Alla cerimonia, concelebrata da Padre Biagio, cappellano dell’Ospedale, hanno assistito il Direttore Sanitario Luigina Zambianchi, la dottoressa Lanza con tutto il personale del Reparto, il Sindaco di Voghera Carlo Barbieri e l’assessore alla cultura Marina Azzaretti. Molti vogheresi sono intervenuti ad assistere alla funzione e a farsi benedire la gola.
TRASPORTI / VOGHERA Pullman più cari, aumenta il costo del biglietto A partire dal 1° febbraio scorso sono entrati in vigore gli aumenti tariffari decisi dalla Regione Lombardia riguardanti il trasporto pubblico locale. Aumenta quindi il costo del biglietto del pullman, che passa da 1,05 euro a 1,20 (biglietto ordinario di corsa semplice) e da 3,20 a 3,50 euro (l’urbano giornaliero). Gli abbonamenti mensili passano da 26,50 a 28 euro. Complessivamente il rincaro è del 10%. Il Comune di Voghera, come gli altri Comuni, ha dovuto adeguarsi a questo rincaro.
La “Migliora” fa rete con le altre biblioteche RIVANAZZANO TERME - Anche la Biblioteca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme aderisce all’importante progetto che coinvolge oltre cento biblioteche del territorio provinciale e che nasce con l’intento di offrire ai lettori la possibilità di accedere on line ad un catalogo unico di oltre 1.650.000 libri accessibile gratuitamente sul sito www.biblioteche.pavia.it. La realizzazione del progetto è stata possibile grazie alla convenzione stipulata fra la Provincia di Pavia e l’Università degli Studi di Pavia e ha visto il coinvolgimento di varie tipologie di biblioteche presenti nella nostra Provincia: comunali, scolastiche, di istituti e enti pubblici e privati, dell’Università di Pavia e dei suoi collegi e la Biblioteca Universitaria di Pavia. Gli utenti regolarmente iscritti alla Biblioteca rivanazzanese, così come alle altre aderenti al progetto, riceveranno le credenziali con le quali poter accedere alla propria area personale, richiedere e prenotare i testi trovati nel catalogo, rinnovare i prestiti e accedere alle informazioni relative alla propria posizione. Si tratta di un servizio estremamente funzionale e importante, soprattutto per i numerosi studenti che frequentano la “Paolo Migliora” e che potranno ricercare in modo semplice ed immediato la disponibilità di libri, riviste, materiale multimediale, verificandone la disponibilità in tutte le biblioteche di Pavia, dell’Università e della Provincia.
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GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Cristina Varesi
progetto e al finanziamento Regionale. In un momento di così profonda crisi economica, in cui i Comuni debbono soffrire la mancanza di fondi e a volte a malincuore ridurre i servizi; inserire a Bilancio un finanziamento di circa 40.000 euro a disposizione e a proseguimento del lavoro iniziato in collaborazione con gli Enti e le Associazioni è un grande risultato”.
Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici
IL POPOLO Settimanale della Diocesi di Tortona NOVI LIGURE CORSO PER DIVENTARE ASSAGGIATORI DI FORMAGGI
BRONI L’ENOTECA REGIONALE SARA’ REALTA’
TORTONA IL COMUNE INVESTE SUL PIANO STRADE
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
” O N NON L AA T T RE A I “D
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UN LUOGO UNA STORIA
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L’ultima puntata del commento all’epistolario tra Mons. Egisto Domenico Melchiori, già Vescovo di Tortona e il cardinale Giovanni Battista Montini, il futuro Papa Paolo VI
“...sono un povero vecchio Vescovo così vicino al rendiconto” pagina a cura di MASSIMO ANGELERI*
Terza puntata
Malattia, visite e visita apostolica Gli ultimi anni di vita di mons. Melchiori, soprattutto a partire dall’autunno 1960, sono stati visitati dalla malattia; il 18 settembre 1960 il suo segretario, don Pio Bruno scrive a Montini: «La domenica 4 [settembre 1960, mons. Melchiori] è stato colpito da trombosi cerebrale. Il mattino, prima che partisse per una visita pastorale, il medico curante, ha rilevato un accenno di trombosi. Mons. Arcivescovo come sintomi notava solo una eccezionale spossatezza. Questa visita medica è stata provvidenziale coincidenza, perché ha permesso di poter combattere il male al suo insorgere. Manifestazioni esterne che sono durate nei quattro o cinque giorni successivi sono state: uno strascicamento di parola ed un rallentamento nell’uso della mano e della gamba destra. Fortunatamente non sono state offese le facoltà mentali». Dinanzi a queste notizie, Montini il 21 settembre 1960 invia un telegramma di auguri e il 26 si reca a far visita a Melchiori, che il 12 ottobre lo ringrazia, «Commosso per la preziosa visita che si è degnato compiere a questo povero vecchio Vescovo, che ricorda sempre con venerazione e con ammirazione Vostra Eminenza Reverendissima. La Sua edificante visita mi ha fatto tanto bene anche allo spirito ed è stato un atto che non dimenticherà mai». Nello stesso giorno don Pio Bruno, accompagna lo scritto di Melchiori: «Mi permetto aggiungere brevi righe allo scritto del mio amatissimo Arcivescovo. Le sue condizioni generali di salute sono soddisfacen-
ti. La Visita tanto cordiale di Vostra Eminenza gli è stata davvero di tanto conforto e gli ha portato quella serenità di cui aveva veramente bisogno. Prima era oppresso da momenti di vero sconforto. Forse la benedizione di Vostra Eminenza, verso cui nutre tanta ammirazione, gli giungerebbe di sollievo e di maggiore sicurezza nella clinica [a Genova dove era ricoverato]». Il sollievo e la sicurezza sono effettivamente giunti nella clinica perché è lo stesso Melchiori a premurarsi di ringraziare Montini il 14 novembre 1960: «La Lettera che Vostra Eminenza, con tanta bontà d’animo, mi ha indirizzato mentre mi trovavo in cura a Genova mi ha portato tanto conforto. Soprattutto mi hanno commosso la Sua benedizione e le sue preghiere. Quanta degnazione! Vostra Eminenza ha avuto parole di considerazione e di incoraggiamento per questo povero vecchio vescovo, che si trova così vicino al rendiconto; mi hanno fatto bene allo spirito e ne ringrazio di cuore Vostra Eminenza. Sono tornato a Tortona da una decina di giorni. Il periodo trascorso a Genova mi è stato di giovamento ed ora vado riprendendo lentamente l’attività consentita ad un Vescovo vicino agli ottantadue anni e malfermo in salute». Il 15 marzo 1961 Montini, visita nuovamente l’amico Melchiori e ne constata il miglioramento di salute. Abbiamo anche un piccolo resoconto di quella visita in una lettera che Montini invia il 28 marzo a mons. Silvio Cassulo, vescovo della diocesi di Macerata-Tolentino, originario della diocesi di Tortona e ordinato vescovo nel 1948. Giova ricordare che in diocesi di Tortona nel 1948, in
quattro mesi avvengono tre ordinazioni episcopali: il 20 giugno Mons. Silvio Cassulo, il 28 luglio mons. Raffaele Macario e infine il 10 ottobre mons. Carlo Angeleri. Queste tre ordinazioni episcopali, di due sacerdoti di origini di tortonesi e di uno di adozione – mons. Raffaele Macario ordinato sacerdote a Nola nel 1932, segue a Tortona il vescovo Melchiori di cui è segretario – così ravvicinate nel tempo, sono un riconoscimento alla diocesi di Tortona, un apprezzamento da parte del Vaticano sia al clero locale, cui comunque non può dirsi estranea l’opera dell’ordinario del luogo, sia al vescovo il cui apostolato riceve un importante sigillo. Montini scrive il 28 marzo 1961 a Cassulo «Ho avuto felice occasione di fare una visitina a Mons. Melchiori, si vede che il Venerando Vescovo è un po’ preso dall’apprensione di non poter attendere con sufficienti forze al governo della sua diocesi, perché pochi giorni dopo mi mandava a dire quanto ancora lo tenesse in trepidazione, per il bene della diocesi, il suo stato di salute. Io ho creduto bene informare di tutto il card. Confalonieri, nuovo segretario della S. Congregazione Concistoriale, il quale, il 9 aprile, sarà a Pavia, e potrà forse di persona rendersi conto di quanto convenga fare». Pochi giorni dopo l’ultima visita di Montini a Melchiori, avvenuta il 16 ottobre 1961, eccone un’altra, questa volta alla diocesi di Tortona. La visita apostolica – visita investigativa nei confronti dell’ordinario e della realtà diocesana – fatta da mons. Luigi Pirelli, vescovo titolare di Lisisade, inviato dalla S. Congregazione Concistoriale, dal 9 al
14 novembre. Per aprire uno spiraglio sulla visita apostolica, solo una rapida menzione sulla rivista diocesana e nessun cenno ne «Il Popolo», ci affidiamo alla penna di mons. Melchiori che il 22 novembre, palesa all’amico Montini il suo personale compiacimento per il rapido e positivo esito della visita: «La visita ebbe inizio il 9 novembre e si concluse il 14. Sua Eccellenza esperì una piccola indagine, si portò nei principali centri della Diocesi, visitò ed interrogò alcuni reverendi parroci, si dimostrò molto buono con tutti, specialmente con me, e dichiarò compiuto il suo mandato. Ci lasciò con tanta umanità e gentilezza. In Diocesi la notizia della Visita non ha suscitato particolari commenti, mentre era del tutto inattesa una così rapida conclusione». Pur sottolineando il celere svolgersi della visita e il clima all’insegna di sentimenti ispirati a bontà con cui si è conclusa, perché la S. Congregazione Concistoriale manda Tortona mons. Pirelli? Il motivo si può trovare nella succitata lettera di Montini a Cassulo del 28 marzo 1961 in cui scrive che Melchiori, «È un po’ preso dall’apprensione di non poter attendere con sufficienti forze al governo della sua diocesi […perciò] ho creduto bene informare di tutto Sua Em. il Card. Confalonieri, nuovo Segretario della S. Congregazione Concistoriale». Pare ovvio ravvisare nelle malferme condizioni di salute di Melchiori il motivo che ha spinto il card. Confalonieri a mandare un visitatore.
Conclusione L’ultima carta custodita nel carteggio è il telegramma dell’ausiliare Angeleri a
Montini, datato 2 marzo 1963, annunciante, «Deceduto improvvisamente arcivescovo Egisto Domenico Melchiori». Dalla cronaca dell’ultima giornata terrena di Melchiori, emerge come fino all’ultimo il vescovo sia stato al servizio della sua diocesi; dopo aver passato la mattina svolgendo gli impegni normali, dopo pranzo, si appartò per il consueto riposo; tutto sembrava normale, «Ma, poco dopo le 16, Monsignore si accasciò, colpito da collasso cardiocircolatorio. Gli fu somministrata l’estrema unzione dal canonico Angelo Marchesi. Spirò alle 16.50». Il giorno successivo, Montini compie una visita alla salma dell’amico esposta in episcopio a Tortona. I funerali di Melchiori celebrati il 6 marzo 1963 – esattamente 28 anni dopo il suo ingresso in diocesi – dal metropolita, card. Siri, vedono la partecipazione di ben 22 vescovi, segno della stima di cui godeva. Dal 1963, anno della morte di Melchiori e dell’elezione di Montini a sommo pontefice col nome Paolo VI, il legame tra i due presuli si esplicita e si rinnova nell’incontro con i fedeli della diocesi di Tortona. Il 16 settembre 1964 Paolo VI in un’udienza concessa loro, definisce Melchiori «degnissima figura di pastore e a Noi maestro ed amico»; in un’altra udienza concessa il 13 marzo 1968 li saluta dicendo: «Ecco i fedeli di Tortona, che richiamano alla nostra memoria il nome venerato di mons. Egisto Melchiori da noi molto stimato». Questo piccolo contributo vuole porsi alla sequela di quanto ha detto Montini: richiamare alla memoria, o suscitare curiosità di ap-
profondire, la figura di un pastore che nel suo testamento spirituale ha rivolto un pensiero di riconoscenza «soprattutto alla diocesi di Tortona» e che come disse Siri nel giorno del suo funerale: «Lascia molto, custoditelo. Ha impresso nei ricordi e nell’anima santi esempi: continuate a leggerli». Perciò sulla scia dell’auspicio espresso da quel grande metropolita che fu Siri, continuiamo o iniziamo a leggerli. In conclusione trascriviamo parte di una lettera di Melchiori a Montini in cui con humor e autoironia, segni di viva intelligenza, si definisce nonno e palesa un carattere gioviale e spiritoso. 3 aprile 1955 Eccellenza Reverendissima, Qualche mio Sacerdote mi chiama Nonno; e anche a costo di riuscire irriverente mi arrogo la prerogativa di Nonno anche coll’Eccellentissimo arcivescovo di Milano. Per questo titolo mi permetto raccomandarLe più cura della Sua preziosa salute, che non appartiene a Lei, ma alla chiesa. Dal giorno dell’ingresso a capo scoperto, sotto la pioggia, […] ho avuto la sensazione che abusasse delle Sue forze. Ora sento dire che è alquanto indisposto: prego Dio di darle salute e forza ad multos annos, ma per questo… dia retta al Nonno. Devotissimo † E. Melchiori (fine) *vogherese, archivista presso l’Archivio storico della Diocesi di Milano
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EVENTI E CULTURA
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
Mercoledì 16 febbraio al Civico di Tortona, giovedì 17 al S. Rocco di Voghera A Godiasco il teatro per i bambini
Zietta ed io: una pièce nera, comica, goffa H20: se l’acqua c’è... TORTONA E VOGHERA - Dopo il grande successo di “Chat a due piazze”, mercoledì 16 febbraio al teatro San Rocco di Voghera e giovedì 17 al Civico di Tortona (entrambi alle ore 21) arriva una pièce nera, divertente, triste, tenera, dura, crudele, goffa, comica. Un’altra commedia, ma di taglio più intimista eppure brillante e capace di farci pensare. Si tratta di “Zietta ed io (Auntie and me)” di Morris Panych, interpretata da Alessandro Benvenuti (Kemp, il nipote stralunato) e Barbara Valmorin (Grace, la zia che non “riesce” a morire). Fortunato Cerlino alla regia (le musiche sono di Peppe Bruno; i costumi di Oriana D’Urso) “indaga i temi legati ai nostri tempi” rimodellando sui suoi due attori una trama con un efficace innesco. Kemp apprende da una lettera che sua zia, Grace, di cui conserva solo un ricordo d’infanzia, è morente. Si precipita da lei, mollando tutto, ovvero quel poco di messa in scena che regge la sua vita, per assicurarsi della morte della zia e riscattare un’eredità più affettiva che materiale. La morte annunciata e attesa, però, tarda ad arrivare e Kemp è costretto ad aspettare. Passano i giorni, i mesi. Le stagioni si susseguono. I due, costretti a stare insieme in una piccola stanza, si confrontano a colpi di sferzanti trovate da humor nero: Kemp cerca di convincere in tutti i modi la zia che deve morire. Lei, per contro, fa di tutto per rimanere in vita. Messo alle strette, il nipote precipita in una sorta di impro-
babile delirio che lo porterà ad immaginare i più fantasiosi ed esilaranti espedienti per far fuori Grace che incredibilmente continua a ringiovanire. Kemp arriverà a progettare persino una complicata macchina per tramortire e fulminare la vecchia zia. Il tempo intanto scardina e scompone ogni logica e quell’uomo e quella signora finiscono per essere ciò che sono sempre stati: un uomo solo, stordito dalla ricerca di un’identità, di un affetto; un’anziana donna dimenticata da tutti tranne che da quel nipote che ne desidera la morte. Utilizzando i tempi della commedia, Panych espone il dolore e la solitudine dei non amati: “La maggior parte
dei miei personaggi deriva direttamente da un monologo di Cechov in cui un uomo maltrattato dalla moglie tiene un discorso sui danni del tabacco, e finisce per parlare di quanto odi la sua vita. È un autentico clown, una completa nullità, un timido perdente, ma con una grande rabbia dentro”. “Sul tavolo della riflessione - ha detto Fortunato Cerlino - Panych pone una storia semplice in cui un uomo e una donna per motivi diversi ma simili, non sono riusciti ad essere se stessi. In questo ho visto l’opportunità di indagare le ragioni e i meccanismi che bloccano la capacità creativa ed espressiva dell’uomo contemporaneo. La vicenda narrata da Panych mi ha condotto verso l’analisi di un mondo più ampio della casa di Grace, mondo che ho cercato di far vivere e pulsare, sottolineando i suoni, le tensioni, i ritmi che, venendo dall’esterno, avvolgono i due personaggi, esaltandone maggiormente la solitudine. La stanza in cui si svolge l’azione, infatti, è immaginata senza pareti reali, fatta solo di suoni, emozioni, suggestioni. In fin dei conti Kemp e Grace confinano solo con loro stessi”. Per informazioni e acquisto dei biglietti è possibile rivolgersi per Tortona al Teatro Civico in via Ammiraglio Mirabello, 3 da lunedì a venerdì dalle ore 15 alle ore 18; per Voghera agli uffici di Fama Fantasma in via Emilia 166 a Voghera dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 18. Matteo Colombo
Ascolti in aumento per la Tv diretta da Claudio Micalizio
TelePavia ha festeggiato un anno
VIGEVANO - Martedì 1° febbraio TelePavia ha festeggiato un anno di vita. Con una trasmissione in prima serata alla quale hanno preso parte il presidente della Provincia Vittorio Poma, il sindaco di Voghera Carlo Barbieri, di Pavia Alessandro Cattaneo e di Vigevano Andrea Sala e tanti ospiti, amici, collaboratori. In studio, a condurre il talk-show, Claudio Micalizio, direttore responsabile e anima dell’emittente. Un anno dunque è già trascorso da quando questa tv locale, sempre più seguita ed apprezzata, è nata colmando un vuoto di undici anni della provincia di Pavia, 560 mila abitanti distribuiti, ma sarebbe meglio dire dispersi, in 190 comuni. Sintonizzata sul digitale terrestre, la rete assolve a un bisogno di informazione e intrattenimento in un territorio carente di mezzi di comunicazione. Pavia e provincia, infatti, da oltre un decennio non avevano
Claudio Micalizio
un’emittente tv. TelePavia è nata dall’idea di un gruppo di professionisti della comunicazione, spinti dalla passione per il mezzo televisivo locale e dalla volontà di creare una emittente per il territorio. Indipendenza e autonomia da gruppi politici e di potere, sono alla base del progetto. La società editrice è Media Team Communication, costituita nel 2009, operante con autorizzazione ministe-
riale come Fornitore di Contenuti per la Televisione Digitale Terrestre. La copertura capillare del territorio permette di raccontare la realtà quotidiana, le problematiche e le prospettive, ma anche peculiarità artistiche, sociali ed ambientali di un’area geografica spesso sconosciuta anche a chi la vive quotidianamente. Il programma d’esordio è stato “un telegiornale con rassegna stampa incorporata e lettura del giornale locale e dei quotidiani che hanno un inserto lombardo” lo descrive così Micalizio, direttore responsabile della testata giornalistica, già voce dei notiziari di Radio Montecarlo. “Il nostro è un progetto romantico nato quando ci siamo accorti che il passaggio alla tecnologia digitale ci avrebbe dato la possibilità di inaugurare questa avventura. Insieme con Marco Pugno, già produttore del Motomondiale di Italia 1 con lunga esperienza a Mediaset e anche lui pavese doc, ci siamo presentati da Gianni Arrigone, imprenditore e editore locale, il quale ha creduto nell’idea. E ci ha creduto ancora di più dopo le necessarie analisi e verifiche”. Da un anno TelePavia sta conquistando un numero sempre maggiore di telespettatori. m.c.
GODIASCO - Dopo il primo spettacolo di domenica 6 febbraio, continua la prima rassegna teatrale che il Comune di Godiasco, l’associazione Attiva… Mente di Salice Terme e l’Agenzia Reclam di Pavia dedicano all’infanzia. In programma ancora tre appuntamenti a cadenza quindicinale rivolti ad un pubblico speciale e sensibile: quello di bambini ed adolescenti. Una rassegna pomeridiana (gli spettacoli iniziano alle 15,30; il costo del biglietto è di 5 euro) che si terrà al Teatro Cagnoni. Tema e filo conduttore l’ambiente: un valore da scoprire, conoscere, proteggere, rispettare e amare. Si prosegue dunque domenica 27 febbraio con lo spettacolo “H2O: se l’acqua c’è. Ma se l’acqua non c’è?” della Compagnia della Corte di Pavia. Protagonisti Davide Ferrari e Riccardo Rigamonti, testo di Mario Migliara, musiche originali di Davide Ferrari. I personaggi vivono nel 2048. L’acqua è sparita e loro per sopravvivere devono stare in grossi cubi: gli “umidificatori”. Il mondo è gestito dai magnati della finanza che hanno vietato la
possibilità di pronunciare la parola “acqua”. Due giornalisti sono in prigione per aver pubblicato un libro. Ma anche in questo mondo grigio una goccia d’acqua è rimasta e compie il suo viaggio. Attraverso una storia divertente e coinvolgente, questo spettacolo dedicato ai più piccoli, ma che per temi e modi sa conquistarsi anche gli adulti, informa su un grande problema della nostra società e sensibilizza ad agire in modo più attento nei confronti di un elemento fondamentale per la vita di tutti. Domenica 20 marzo sarà la volta dello show di magia per bambini con il Magico Morris. Il pubblico ora ride, ora è sorpreso e stupito, soprattutto è coinvolto, il bambino è il vero protagonista, partecipando attivamente allo spettacolo a fianco del mago: un pomeriggio all’insegna del divertimento e della magia. Infine, domenica 17 aprile arriveranno “Le avventure di Pinocchio” con la Compagnia Progetto Teatro di Masone di Genova. In scena Maurizio Nervi, Eleonora Manca, Riccardo Bozano e Assunta Giardina
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
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EVENTI E CULTURA
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Il “Doppio corpo” dal Quirinale a Venaria e Torino accoglie il raduno dei carabinieri Tanti eventi in programma per il 2011
Gli eventi di Esperienza Italia ospiti in Veneto Torna “Rivaleggendo” TORINO - Giovedì 3 febbraio il programma delle iniziative di Esperienza Italia, il grande evento organizzato dal “Comitato Italia 150” in Piemonte che vedono la collaborazione tra i territori piemontese e veneto sono state presentate dal presidente della Provincia di Torino, Antonio Saitta, dal presidente della Provincia di Verona e dagli assessori provinciali alle Politiche per l’istruzione, Giovanni Meozzi e Marco Luciani, nel corso di una conferenza stampa, a Palazzo Scaligero a Verona. Tra le principali iniziative che legano il territorio veneto con il programma di Esperienza Italia ci sono le mostre “La bella Italia” e “Fare gli Italiani”, il concorso per le scuole di Verona e Provincia e il varo, nella Peschiera dei Giardini della Reggia di Venaria, di due splendide gondole costruite nel cantiere veneziano di Gianfranco Vianello, grande campione del remo e maestro d’ascia, che la prossima primavera precede l’esposizione della “Peota”, la nave veneziana, giunta nel 1731 a Torino, dopo un viaggio leggendario da Venezia. Tra le iniziative didattiche svolte in collaborazione ci sono un concorso sul Tricolore rivol-
Il “Doppio corpo” di Piffetti
to a tutte le Scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie e agli istituti di formazione professionale della provincia di Verona, i cui vincitori saranno ospiti a Torino in occasione delle celebrazioni nazionali che avranno inizio il 17 marzo. Il prossimo appuntamento del tour che vedrà ospiti in numerose città italiane i rappresentanti istituzionali del Comitato Italia 150 per presentare le iniziative di Esperienza Italia sarà a Genova martedì 15 febbraio. Sempre il 3 febbraio, è arrivato a Venaria, la prima opera della mostra “La bella Italia”. Si tratta del mobile a doppio corpo, capolavoro di Pietro Piffetti, che torna in
Piemonte proveniente dal Quirinale. Esemplare notevole dell’ebanisteria, il Piffetti sarà esposto dal 17 marzo insieme ad oltre 300 capolavori alla Reggia di Venaria. L’ultima volta che questo mobile ha lasciato il Palazzo del Quirinale era il 1963, per la grande mostra sul Barocco piemontese organizzata a Torino. Dopo quasi 50 anni da allora il cosiddetto “Dop-pio Corpo” di Pietro Piffetti, capolavoro assoluto dell’ebanisteria piemontese a livello europeo, grazie alla disponibilità del Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, torna in Piemonte, al Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, per essere sottoposto ad un intervento conservativo e a una serie di indagini diagnostiche conoscitive in previsione della mostra “La bella Italia. Arte e identità delle città capitali”, coordinata dal professor Antonio Paolucci, dove sarà esposto nell’ambito della sezione dedicata a Torino, curata da Carla Enrica Spantigati. Anche i Carabinieri hanno scelto Torino per il raduno del 2011, in occasione del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia. L’appuntamento entra a far parte del programma di Esperienza Italia. La data è ancora in corso di definizione, così come i dettagli logistici della tradizionale sfilata, a cui potrebbe affiancarsi lo spettacolare carosello del Reggimento a Cavallo. La scelta dei Carabinieri va a completare l’ampio programma di raduni che Torino ospiterà nel corso del 2011: i granatieri (15 - 17 aprile), gli alpini (6 - 8 maggio), la cavalleria (20 - 22 maggio), l’aeronautica (10 12 giugno), i bersaglieri (15 - 19 giugno) e i vigili del fuoco (10 - 11 settembre). Il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, il generale Libero Lo Sardo, a conclusione degli accordi con le autorità ha espresso la sua viva soddisfazione per la disponibilità riscontrata assicurando il massimo impegno per la migliore riuscita dell’evento in una città dove sono nati i Carabinieri nel 1814 e dove nella Caserma Cernaia, sede della Scuola Allievi, sono transitati generazioni di giovani Carabinieri di tutta Italia. L’Arma e l’ANC sono profondamente legate al Piemonte e a Torino.
RIVANAZZANO TERME - Riprende con entusiasmo l’attività della Commissione di Gestione della Biblioteca civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme. Sabato mattina, nella sua prima seduta dell’anno, la Commissione ha deliberato, fra i numerosi punti all’ordine del giorno, anche un nutrito programma di attività culturali e di animazione. Il momento clou delle manifestazioni del 2011 sarà senza dubbio la seconda edizione della Fiera del libro del territorio pavese denominata “Rivaleggendo”. Il grande successo di pubblico e di critica conseguito alla prima edizione ha spinto la Biblioteca, d’intesa con l’amministrazione comunale, a scommettere molto su questo importante evento culturale che si terrà dal 27 al 29 maggio. La speranza è di riuscire a organizzare un appuntamento fisso per l’editoria provinciale e non solo: un momento di incontro e di confronto tra autori, editori e, ovviamente, lettori. Sarà offerto un grande spazio all’esposizione di materiale librario e multimediale da parte delle numerose case editrici invitate. Non mancheranno incontri con gli autori, laboratori ed iniziative
dedicate ai più piccoli, conferenze e dibattiti, momenti di piacevole intrattenimento. Le proposte della Biblioteca non si limitano a questa pur rilevante manifestazione. Il fitto calendario delle attività culturali spazia dalle mostra di pittura, ai corsi di navigazione in internet, dalla presentazione di novità editoriali agli incontri con medici specialistici sulle problematiche di salute più importanti, dal concorso di lettura “Più leggi, più vinci” riservato agli alunni della Scuola Primaria, alla collaborazione con le associazioni locali per la realizzazione di manifestazioni culturali e ricreative. Il nuovo anno si preannuncia davvero ricco di occasioni di incontro e di cultura per la cittadina rivanazzanese che con la sua Biblioteca continua ad offrire un servizio di qualità ai propri residenti e ai turisti che la frequentano.
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Il 30 gennaio con la S. Messa in Duomo si sono aperti i festeggiamenti
On line le attività dei volontari
Il San Giuseppe celebra il centenario
Il sito dell’associazione Cucchi
I ragazzi del S. Giuseppe alla S. Messa
TORTONA - Domenica 30 gennaio alle ore 17.30 nel Duomo di Tortona, ha avuto luogo l’apertura ufficiale del Centenario dell’istituto San Giuseppe. La Direttrice Suor Anna Maria Cortella, ha salutato tutti convenuti anche a nome della Madre Superiora delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Torino impossibilitata a essere presente. L’esecuzione da parte del coro dei genitori e dei ragazzi del canto per il centenario, musicato dalla professoressa Paola Bosi, ha segnato l’inizio dei festeggiamenti. Il ragioniere Carlo Boggio
Sola, quale presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona ha preso la parola per presentare il volume “Cento passi di storia” e ha ripercorso gli eventi salienti del San Giuseppe in parallelo ai suoi ricordi giovanili, auspicando che l’istituto continui sempre ad essere un punto di riferimento per molte famiglie di Tortona e del Tortonese che affidano l’educazione dei propri figli alle suore salesiane. Alle ore 18, è iniziata la Santa Messa presieduta da Sua Eccellenza il Vescovo Martino Canessa e concelebrata da molti sacerdoti del-
la città. Durante l’omelia il vescovo, dopo aver salutato le autorità, la superiora e le suore, i confratelli, gli alunni e i genitori ha invitato a riflettere sulla finalità della celebrazione. È necessario ringraziare il signore per le pagine di fede che l’istituto San Giuseppe ha saputo scrivere. Il Vescovo ha sottolineato che le autorità hanno spesso riconosciuto la validità educativa dell’istituto che, fedele allo stile pedagogico di San Giovanni Bosco e di Madre Maria Mazzarello ha posto il metodo preventivo come fondamento dell’educazione. Monsignor Canessa ha ricordato tutte le suore che in questi anni hanno servito
l’istituto con dedizione, creatività, perseveranza nella preghiera e ha affermato che il Signore, il quale conosce i loro cuori, saprà ricompensarle. Il Vescovo ha auspicato, come ha fatto anche il Santo Padre Benedetto XVI nel suo messaggio augurale per i 100 anni dell’istituto San Giuseppe, che le religiose Salesiane continuino a svolgere l’importante compito affidato a loro dalla Provvidenza. Infine ha supplicato Maria Ausiliatrice affinché sostenga sempre le suore e conceda loro la gioia di vedere crescere i ragazzi “buoni cristiani ed onesti cittadini”. Sara Taverna
Le autorità presenti alla funzione
Riceviamo e pubblichiamo
TORTONA - L’associazione “Enrico Cucchi Volontari per le cure palliative” ha in questi giorni mandato on line il nuovo sito ricco di notizie, immagini e dettagli sull’Associazione e sulla sua attività. Uno strumento moderno e di facile navigazione che permette di trovare in modo semplice e rapido tutte le informazioni necessarie che possono servire soprattutto a coloro che, a causa di una malattia grave, stanno attraversando un momento difficile. Il sito ha una sezione dedicata alle risposte alle domande più frequenti che spesso non si ha il coraggio di porre di persona, le indicazioni su come diventare volontario e su come sostenere l’associazione. La storia di Enrico Cucchi che nel corso della malattia, ha dimostrato la sua vera professionalità nell’affrontare la sofferenza e il dolore, come la più importante partita del campionato. La sua principale preoccupazione era dare forza ai suoi cari, parenti e amici, così ancora oggi i volontari portano avanti questa missione, aiutando e sostenendo tantissimi malati e le loro famiglie. Il suo coraggio e la sua dignità, uniti alla dolcezza e giovialità, sono stati visti dai volontari come modello per
Enrico Cucchi
aiutare altri pazienti, per questo è stato deciso di dare il suo nome all’associazione Volontari per le cure palliative. La mamma Paola ha accolto in prima persona il coraggio e l’esempio di Enrico, dopo aver assistito il figlio. Dal 1997 segue con impegno e devozione tutte le attività dell’associazione, all’interno del consiglio direttivo. Commoventi i ricordi delle persone che hanno conosciuto e amato Enrico, così come i pensieri dei volontari nell’esprimere le emozioni della loro opera. Giovedi 17 febbraio, alle ore 21, presso la Canonica del Duomo di Tortona, si terrà un incontro per farsi conoscere da persone che hanno già pensato di dedicare parte del loro tempo a “fare qualcosa di utile”, ma non sanno ancora bene come e cosa fare. Si tratta di un incontro di presentazione dell’associazione per pensare se è possibile fare qualcosa insieme.
Incontro tra Comune, Sarina e FamaFantasma
“In prima linea nella difesa del territorio” Fare cultura in sinergia TORTONA - Sono in difesa del territorio e lo sono oggi esattamente come lo sono stato nel passato e come lo sarò per il futuro. E sono in difesa del territorio prima ancora di tutti quei sindaci, Tagliani in testa, che nella battaglia per lo spostamento della sede legale dell’Asl a Casale Monferrato hanno fatto prevalere l’ordine del partito andando contro quel principio di tutela e salvaguardia del territorio che oggi ipocritamente sbandierano. Ritengo che il nostro ospedale sia un punto cardine importante e strategico, che si debba portare avanti una politica di difesa del territorio e, nel contempo, reputo che si debba progettare il futuro. Il Direttore Generale - al quale va tutta la mia stima e il mio supporto - è stato nominato non più di un mese fa e naturalmente sta iniziando il suo percorso di inserimento nel sistema
sanitario provinciale; in tempi brevi convocheremo l’assemblea dei sindaci in cui potremo manifestare le nostre considerazioni. Sono stupito di un così forte accanimento da parte del sindaco Tagliani, ora che al governo regionale c’è un’altra parte politica e mi domando come mai questo atteggiamento un po’ ipocrita non lo abbia manifestato nella famosa scelta di Casale. La proposta dell’ARESS a me non piace e come sindaco di Tortona, insieme ai sindaci del distretto che rappresento in qualità di Presidente, sicuramente lo evidenzierò agli organi regionali con un documento su cui sto già lavorando, e che certamente sottoporrò alla prima assemblea dei sindaci che convocherò come comune centro zona. Io eviterei di fare del populismo puro e, invece, chiederei un incontro alle parti politiche al fine di spiegare l’im-
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portanza strategica del DEA e dell’ospedale di Tortona. Non dimentichiamo che noi siamo terra di confine e nella logica regionale la mobilità passiva è un costo e il nostro ospedale avendo dietro i territori rurali diventa un presidio strategico e di tutela rispetto a questo tipo di mobilità passiva. Per cui, invece, di alzare subito i toni si deve essere propositivi e costruttivi nel presentare le proposte. E proprio per essere costruttivi lancio un messaggio alla Regione Piemonte e ai sindaci di Alessandria e Novi Ligure: pensiamo a un grande ospedale del sud della provincia supportato da infrastrutture stradali e ferroviarie che possa essere il cuore di un sistema ospedaliero di assoluto livello nel mantenimento delle strutture attuali in termini di primo intervento e poi di continuità Il Sindaco Massimo Berutti
TORTONA - Si è tenuto nel tardo pomeriggio di martedì 1° febbraio un incontro tra il sindaco, l’assessore alle Politiche Culturali, Giorgio Musiari, i rappresentanti di Fama Fantasma e dell’associazione Sarina. L’incontro è stato voluto dall’amministrazione comunale per creare una sinergia tra le realtà cittadine, in particolare tra la Fama Fantasma che ha vinto l’appalto per la gestione del Teatro Civico per un triennio e l’associazione Sarina da sempre impegnata in attività culturali e teatrali in città e non solo. Il sindaco ha sottolineato che le realtà esistenti devono essere messe in condizione di lavorare ed è importante che il tessuto faccia sistema
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e blocco “perché c’è un patrimonio su cui investire e da valorizzare”. “Ritengo di fondamentale importanza per la città e per la cultura in particolare che si torni a una situazione di confronto fra professionisti” ha precisato l’assessore Giorgio Musiari. Quello che serve, oggi, è mettere sul tavolo una progettualità e gettare le basi per poter lavorare sulla città e con le risorse che essa offre. L’incontro si è concluso con la disponibilità a collaborare espressa da Giampaolo Bovone e Mario Foderaro, presenti alla riunione in rappresentanza dell’associazione Sarina, nonché da Fabio Albertazzi e Marco Vaccari di Fama Fantasma.
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IN BREVE
“Chat a due piazze” è andato in scena al Civico di Tortona
Al tempo di Facebook si ride all’antica TORTONA - Una commedia divertentissima (in senso letterale: che distoglie da pensieri e pesantezze per un paio d’ore) quella andata in scena mercoledì 2 febbraio al “Civico” tortonese, con un testo di Ray Cooney, “Chat a due piazze” che riprende il “Taxi a due piazze” portato in Italia da Johnny Dorelli e suo figlio Gianluca Guidi, adesso, ha curato la regia di questo spettacolo che non dà tregua allo spettatore, con un ritmo e una sana confusione che inchiodano e quasi stordiscono, dove non si può non farsi contaminare dal gioco impazzito di gag, battute, calembours, virate inattese della trama, cambi continui di prospettiva e di ruoli. Dunque due adolescenti, Giacomo (Antonio Pisu) e Alice (Claudia Ferri) entrano in confidenza tramite facebook e scoprono di avere in comune un particolare davvero strano: entrambi hanno un padre di 43 anni, tassista, di nome Mario Rossi, anche se non sono affatto insospettiti dalla anomala coincidenza. Ma il tassista Mario Rossi (Fabio Ferrari) sa benissimo di essere la stessa persona perché da quindici anni è
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
TORTONA E TORTONESE
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bigamo e si divide fra due famiglie e adesso il destino facilitato dalle chat rischia di scoprire l’inghippo che lo rovinerebbe. Deve dunque proseguire l’inganno ai danni della madre di Alice, Carla (Lorenza Mario) e di quella di Giacomo, Barbara (Miriam Mesturino). Motore della scena, complice di Mario e bravissimo caratterista che sostiene il doppio gioco è lo “zio” Walter (Gianluca Ramazzotti), scapolo indebitato che vive con Mario e Carla approfittando della loro benevolenza e tenendosi sempre a distanza di sicurezza dal lavoro. Le scene corrono parallele e spesso di trovano
contemporaneamente a condurre le loro vite binarie le due famiglie che non possono pensare che l’innocente incontro di due ragazzi possa svelarsi il riconoscimento tardivo e traumatico di due fratelli. Le numerose porte che si chiudono e si aprono diventano il volano di un bailamme ininterrotto di equivoci e camuffamenti goffi e irresistibili della verità: finti morti, travestimenti comici, appuntamenti incredibili, atti inconsulti, sceneggiate improvvisate, telefonate false, con il contributo del padre di Walter (Raffaele Pisu) a scompaginare ancora di più l’equilibrio perché pensa di essere già nella
pensione di Cesenatico dove era diretto con il figlio, tutto per procrastinare il momento del disvelamento che ha la sua sorpresa conclusiva: le due donne, Carla e Barbara, hanno sempre saputo della doppia vita di Mario e se la sono pure confidata, ma faceva comodo a entrambe dividersi le attenzioni del marito prudente e generoso per non fare sospettare né l’una né l’altra. Ultimo colpo di scena: Giacomo e Alice non sono fratelli perché la ragazza è la figlia di “zio” Walter che, sfaccendato e in casa d’altri, per una volta fece compagnia a Carla. Tanto rumore per nulla, ogni finzione non è servita allo scopo, perché tutti, tranne il povero Mario che credeva di essere l’unico avveduto, sapevano il vero intreccio delle relazioni. Rimane solo il gusto della recitazione e della risata, con il pubblico che alla fine chiama più volte fuori gli attori perché, con semplicità e bravura, hanno reso onore alla commedia e dimostrato l’antico metodo del riso a cui anche il mondo interconnesso deve adeguarsi e dire grazie. Davide Ferreri
Il secondo sentiero della Guida Escursionistica della Pietra Verde
In cammino da Monleale a Serra del Monte BRIGNANO FRASCATA - Chi ama camminare e desidera percorrere la “Via del Mare” potrà avvalersi del prezioso ausilio della Guida Escursionistica delle Valli Curone, Grue e Ossona anche per il secondo tratto (Monleale Serra del Monte). L’itinerario, lungo 12,6 km, parte con un dislivello di 180 metri. e termina a 497 metri di altezza. Indicato per tutti, anche per i meno esperti, il sentiero 102 ha inizio nel paese di Monleale, nei pressi del ponte sul torrente Curone, dove è posizionata una bacheca con pannello descrittivo del percorso. Si attraversa il ponte e si piega a destra costeggiando il torrente per circa 300 m dove in prossimità del Bocciodromo Comunale si va a sinistra e si prosegue per altri 200 m fino a incrociare la strada comunale che collega il paese di Volpedo alla frazione di Zebedassi. Si svolta a destra proseguendo su strada asfaltata fino a un bivio in prossimità del Ristorante La Cappelletta; da qui
sempre a destra si giunge dopo circa 3 km, in parte in salita, alla Cava di Zebedassite. Proseguendo si raggiunge la frazione di Zebedassi che si percorre in discesa su strada asfaltata fino a giungere alla località Torrino e dopo 2 km, costeggiando il torrente Curone, al pae-
se di Momperone. Il tragitto attraversa il nuovo campo da Golf e prosegue in direzione della frazione Carona. Da qui si procede in salita alla piccola località di Ramella e poi su strada sterrata si giunge dopo 2 km al paese di Serra del Monte nel comune di Brignano Frascata. Il sentiero102 si muove lungo un territorio che si distingue per le bellezze naturali del paesaggio collinare, arricchito dall’azione culturale dell’uomo. A Monleale è possibile andare alla ricerca dei resti del Castello Medievale; entrando a Volpedo, subito ci si accorge di passeggiare per le strade che molte volte percorse Giuseppe Pellizza. Giunti a Momperone, il tragitto diventa ancora più piacevole quando ci si inoltra per le stradine del campo da Golf, con i laghetti artificiali e la vasta area verdeggiante. Il sentiero, che si snoda per lunghi tratti su asfalto, si può compiere sia a piedi che in mountain bike. Valeria Sala
Accardo per gli Amici della Musica TORTONA - Martedì 15 febbraio, al Civico di Tortona, vi sarà l’atteso Concerto del M° Salvatore Accardo, al violino e alla direzione dell’Orchestra Camerata Ducale di Vercelli. Terzo appuntamento della stagione, il concerto rappresenta il momento centrale della proposta Amici della Musica di Tortona, e rientra in un programma “Grandi Artisti Italiani” che l’associazione musicale persegue grazie al determinante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che ha condiviso questa importante proposta. Salvatore Accardo è fra i più noti ed affermati artisti italiani, inizia la sua carriera a 13 anni con l’esecuzione in pubblico dei Capricci di Paganini e dopo quattro anni è vincitore assoluto del Premio Paganini a
Genova. Da questi inizi si sviluppa una carriera internazionale di altissimo livello con momenti di eccellenza nell’esecuzione al violino, nell’attività di insegnante in corsi di perfezionamento e, da ultimo, nella contemporanea veste di Direttore di Orchestra e Solista. Così, infatti, sarà a Tortona dove ascolteremo le rare Romanze di Beethoven ed il celeberrimo “Concerto n. 22” di Giovanni Battista Viotti, massimo compositore piemontese tra ’700 e ’800 e per finire la Sinfonia n. 29, considerata la più nota degli anni di Salisburgo. Per Tortona si tratta di evento eccezionale, anche per la scelta del programma, che comprende brani mai eseguiti per il pubblico della città.
EVENTI / VIGUZZOLO
Mostra delle erbe e il cuoco dei sensi L’ACV apre il 2011 con un appuntamento particolarmente importante, che vede il ritorno di Chiara Parente, che presenterà il suo nuovo libro e che prevede l’inizio, sotto il patrocinio del comune di Viguzzolo, di un’intensa collaborazione fra l’associazione, la Pro Loco, la Biblioteca Civica di Viguzzolo e l’Istituto Tecnico Agrario Statale Gallini di Voghera. L’appuntamento è per domenica 13 febbraio a Viguzzolo nel locale mensa delle Scuole Elementari, presso il cortile comunale. Alle ore 10 ci sarà l’apertura della mostra delle erbe locali usate in erboristeria e in cucina curata dall’I.T.A.S. Gallini. Nel pomeriggio alle ore 16, “Passeggiando tra i prati…”: resoconto della ricerca fatta su fiori, frutti ed erbe tipiche del territorio. Saranno relatori la vice preside dell’istituto Gabriella Bellingeri e Maurizio Merlo, professore di scienze agrarie. Si continuerà alle ore 17 con la presentazione del libro “Il Cuoco dei sensi. Alchimie enogastronomiche tra il Po e l’Appennino Tortonese” scritto da Chiara Parente e dedicato a Franca Viola Arezzi e a Battista De Mattei, tenuta dall’autrice stessa. La giornata si concluderà alle ore 18, con la degustazione di dolci e di un aperitivo preparati dalle cuoche della Pro Loco di Viguzzolo, seguendo alcune ricette contenute nel libro. Inoltre nel corso della manifestazione sarà possibile tesserarsi per il 2011 all’Associazione Culturale Viguzzolese (ACV).
SCUOLA / TORTONA Al S. Giuseppe si parla di alcol e droga Nel mese di gennaio Don Costantino Marostegan, parroco della Chiesa di Castelnuovo Scrivia, è stato invitato al S. Giuseppe a parlare di droga e alcol ai ragazzi. L’intervento è stato estremamente interessante e il parroco partendo da un fatto realmente accaduto ha spiegato l’importanza di non fare uso e abuso di droghe e alcolici. Inoltre, ha messo in guardia gli allievi dalle brutte compagnie dicendo che non bisogna farsi condizionare dai falsi amici. Alla fine dell’incontro don Costantino si è congratulato per la viva attenzione e la partecipazione dimostrata da tutti i presenti, i quali a loro volta lo hanno ringraziato per la disponibilità e la competenza che manifesta in ogni occasione.
NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA I “messaggi blues” di Roberto Rossi a Caleidoscopio Nel “Caleidoscopio” in onda alle ore 20,30 di domenica 13 febbraio e in replica alle ore 20,30 di martedì 15 febbraio Andrea Bobbio proporrà una trasmissione curata dal disc jockey Roberto Rossi, il quale introdurrà una serie di brani pubblicati dalla casa discografica texana “Dialtone”. Si potranno ascoltare musiche e canzoni di West Side Horns, Mel Davis, Barbara Lynn, Reverendo KM Williams, Earl Gilliam, The Texas Trumpets e tanti altri. La trasmissione si può ascoltare su FM 96.400 e sul sito www.radiopnr.it.
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Giovedì 10 febbraio 2011 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri
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IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -
SS. MESSE FESTIVE: Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 - 11 - 17 (prefestiva ore 17); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 8.30 – 10 – 11.15 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30; Merella:
VAL
prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 10 al 16 febbraio 2011 Giovedì 10 febbraio: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166) Venerdì 11: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Sabato 12: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Domenica 13: Ex Ospedale, Viale Saffi, 50 - (tel. 0143
OVI
BORBERA - OLTREGIOGO
2994) Lunedì 14: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Martedì 15: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Mercoledì 16: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Edicole aperte domenica 13 febbraio 2011 Bava, corso Marenco; Tabaccheria Rebora Via Castel Dragone; Scarsi, Viale Chichero; Ponte, Piazza Repubblica; Pallavicini, Piazzale Partigiani; Campi, Via Verdi; Semino, Via Pavese.
A Novi inizierà lunedì 21 febbraio e sarà organizzato dall’O.N.A.F.
Evento sportivo a livello regionale
Il corso per diventare assaggiatori di formaggi
Lo spinning arriva in città
NOVI LIGURE - L’O.N.A.F. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi), è nata a Cuneo nel 1989 proponendo, per prima in Italia, una realtà che, attraverso l’utilizzo della tecnica dell’assaggio, potesse promuovere le qualità dei formaggi italiani ad un pubblico sempre più ampio e preparato. L’attività dell’O.N.A.F. è oggi imperniata sulla formazione degli “assaggiatori di formaggi”, attraverso la realizzazione di corsi per “aspiranti assaggiatori” che, da anni, si tengono in tutta Italia, con lo scopo di promuovere, diffondere, ampliare e valorizzare la cultura del formaggio e della produzione lattiero casearia alla luce delle metodologie di assaggio più avanzate e della considerazione del prodotto caseario come espressione della tradizione e della realtà del proprio territorio. L’ON.A.F. conta in Italia più di 1.500 soci che hanno frequentato i corsi, tra questi circa trecento sono Maestri Assaggiatori.
Dal 1998 è possibile accogliere nelle fila dell’Organizzazione coloro che, non avendo possibilità di frequentare un corso di primo livello, vogliono iscriversi all’associazione, anche senza la qualifica di assaggiatore o di maestro. L’ufficio centrale, con sede a Grinzane Cavour, mantiene e regola i contatti con i soci e le delegazioni e si occupa dell’organizzazione logistica. Le delegazioni sono gruppi di associati e assaggiatori, normalmente divisi per province, che operano sul territorio con il coordinamento
di un delegato da loro liberamente eletto. Il Consiglio Nazionale formato da ventuno consiglieri eletti dall’assemblea generale contribuisce, con il presidente, alla determinazione delle linee guida dell’associazione con l’intento di: organizzare corsi per la preparazione di assaggiatori di formaggio a vari livelli; contribuire alla riuscita di eventi e manifestazioni casearie; promuovere incontri per valorizzare ogni tipo di formaggio e, anche, consigliare l’uso più corretto e divertente del formaggio e dei suoi abbinamenti.
Con questo scopo, lunedì 21 febbraio, a Novi Ligure, presso la sala ex All Seasons, prenderà il via il “Corso di primo livello per assaggiatori di formaggi”. Gli appuntamenti si susseguiranno ogni lunedì sera sino al 9 maggio (con eccezione del 25 aprile, festa della Liberazione e lunedì di Pasqua), dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Il Corso è rivolto a tutti quelli che, per interesse personale o professionale, desiderano migliorare le proprie conoscenze sui formaggi. Le lezioni prevedranno una parte teorica ed una parte pratica ed il superamento dell’esame finale darà diritto all’iscrizione all’Albo nazionale degli Assaggiatori O.N.A.F. Il costo del corso è di 250 euro (comprensivi della quota associativa annua ed dell’abbonamento alla rivista Caseus). Per altre informazioni e iscrizioni, si può contattare la Segreteria Nazionale O.N.A.F scrivendo una mail a: lucca@onaf.it. Davide Daghino
Protagonisti il novese Carlo Orlando ed Eva Cambiale
“Ritorno a Haifa” in scena al Giacometti
NOVI LIGURE - Prosegue la stagione teatrale al Giacometti sabato 19 febbraio con lo spettacolo fuori cartellone “Ritorno a Haifa” di Ghassan Kafanani con Carlo Orlando ed Eva Cambiale, per la regia dello stesso Orlando. L’8 luglio del 1972 veniva assassinato a Beirut lo scrittore palestinese Ghassan Kanafani, riconosciuto tra i più grandi intellettuali arabi del secolo, nato nel 1936 ad
Akka, città costiera della Palestina. Nel 1948, al momento della costituzione dello Stato d’Israele, con la sua famiglia subì il triste destino dell’espulsione e dell’esilio: è proprio questa esperienza che viene raccontata in “Ritorno ad Haifa”, tratto dal romanzo omonimo, attraverso la storia di due profughi palestinesi, Said e Safyia, che dopo vent’anni di esilio, tornano nella loro città natale,
lasciata nel 1948 durante i bombardamenti anglo-israeliani, per rivedere fugacemente i luoghi amati e la loro casa, adesso abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampati ad Auschwitz, e per cercare il figlio, abbandonato durante la repentina e tragica fuga e ora adottato dalla famiglia ebrea. Per la prima volta nella letteratura araba, uno scrittore palestinese parla di due diaspore: quella palestinese e quella ebraica, accomunate da un unico tragico destino. Una cantilena in ebraico pronunciata da un bambino fa da introduzione ad un palco quanto mai spoglio, che, arredato solamente da due sedie di legno ed una striscia di terreno sul pavimento, sembra già urlare di disperazione, mentre la filastrocca riecheggia tra il pubblico. I costumi sono poveri ed i
due protagonisti, solo con i movimenti, simulano di trovarsi all’interno di un automobile, in viaggio verso Haifa. Sin dalle prime battute, si intuisce il taglio che il novese Carlo Orlando ha voluto dare alla pièce: la storia di Said e Safyia non viene interpretata, ma semplicemente narrata con tono epico dai due attori che più volte cambieranno il proprio ruolo nel corso della narrazione. Fedele alla trama di Kanafani, a voler rimarcare la propria denuncia delle condizioni in cui versa il popolo palestinese, il racconto cattura l’attenzione del pubblico battuta dopo battuta, trasportando lo spettatore “dentro” la storia e condividendo con lui dubbi e considerazioni. Suggestive le musiche che accompagnano e delineano i vari momenti del narrato. Michela Ferrando
NOVI LIGURE - Attraverso lo spinning, grazie a un buon programma di allenamento, si possono migliorare tutti i parametri utili a raggiungere una condizione fisica ottimale. Elaborato dal ciclista americano Johnny Goldberg, lo spinning tende a coinvolgere l’esecutore in maniera totale, sia fisicamente sia psicologicamente. Pertanto, insieme alla resistenza organica (efficienza cardiocircolatoria e respiratoria) sono esaltate anche le capacità volitive ed emozionali. Il coinvolgimento organico e muscolare, a vari gradi d’intensità, fa dello spinning un’attività fisica per tutte le età, dai giovanissimi ai meno giovani, dai principianti gli atleti di livello. In quest’ottica, domenica 20 febbraio, presso il Museo dei Campionissimi a Novi Ligure, si svolgerà, in collaborazione con la “Federazione Italiana Spinning”, il più grande evento piemontese di questo settore: “Event 2011 Top of the Spinning… reload 2011”. Il programma sarà suddiviso in tre “ride no stop” da cento minuti ciascuno, così suddivisi: ore 11 fascia 1; ore 13.30 fascia 2; ore 16.00 fascia 3. Gli istruttori al Corso saranno Matteo Nieddu, Ma-urizio Bottoni, Aldo Della Tommasina, Emiliano De Bianchi, Lucio Cesarini e Sergio Valenzano. Lo spinning è un’attività fisica di resistenza, su bicicletta fissa, ben programmata in funzione dell’età e della condizione fisica, che, oltre migliorare prioritariamente i parametri legati all’efficienza organica, sia cardiocircolatoria sia respi-
ratoria, apporta effetti positivi su altri organi ed apparati. Rallenta, infatti, l’invecchiamento delle ossa e delle cartilagini che mantengono attivo il loro metabolismo; migliora la forza ed il trofismo muscolare dei segmenti corporei impegnati, l’elasticità e la potenza dei legamenti articolari; migliora la postura e la capacità di assumere atteggiamenti più corretti, per cui, si attenuano o scompaiono dolori derivanti da posture errate; migliora la destrezza motoria e l’efficienza del sistema nervoso in genere. Inoltre, da un punto di vista circolatorio, rafforza il muscolo cardiaco, aumentando la riserva cardiaca e coronarica e la gettata cardiaca, di conseguenza, i vasi sanguigni acquistano maggiore elasticità, migliorando l’irrorazione sanguigna periferica e facilitando il ritorno venoso; i valori pressori tendono, quindi, a normalizzarsi. In seguito si otterrà un incremento della ventilazione polmonare, con un aumento degli scambi gassosi a livello alveolare. Aumentando la resistenza agli stress ambientali, si potrà ottenere nel tempo, una migliore stabilità emotiva, poiché la produzione di endorfine abbasserà notevolmente le tensioni psichiche legate all’ansia e alla depressione, con un significativo miglioramento dell’autostima ed una maggiore disponibilità verso l’ambiente sociale. Si possono in questi giorni già effettuare le preregistrazioni alla manifestazione via mail a fispin.piemonte@libero.it. Vittorio Daghino
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Giovedì 10 febbraio 2010 IL POPOLO
NOVI E NOVESE
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L’attività del Corpo di Polizia Municipale di Serravalle Scrivia
IN BREVE
Il bilancio di un anno di lavoro sul territorio SERRAVALLE SCRIVIA - Meno “multe” e più attività nell’interesse del cittadino e della sua sicurezza. Prosegue il percorso intrapreso negli anni scorsi dai Civich e dall’amministrazione Comunale di Serravalle. La valutazione sulle attività svolte nell’anno 2010 dal Corpo di Polizia Municipale non può prescindere da alcune riflessioni importanti, circa le problematiche emergenti nel controllo del territorio e del tessuto sociale. Il Corpo dei civich serravallesi diretto dal Comandante Ezio Bassani ha dovuto nel corso degli ultimi anni modificare e adattare il proprio ruolo al contesto su cui opera e specializzandosi sempre di più, per rispondere alle pressanti richieste di intervento in ambito di sicurezza urbana, anche a seguito dei recenti interventi legislativi che hanno trasferito alla polizia locale compiti di indubbia rilevanza sociale. In materia di Sicurezza Urbana, le attività di investigazione che ormai quotidianamente vengono svolte dalla Polizia Municipale non possono certamente prescindere dal lavoro prodotto dal Corpo per fronteggiare le situazioni conseguenti all’immigrazione (clandestina e non) oggetto di apposito piano di lavoro, organizzato e coordinato direttamente con le Forze di Polizia e che han-
Il Comando di Polizia Municipale di Serravalle
no consentito, anche nel corso del 2010, una sempre più attenta ed approfondita mappatura del territorio. Nel segno della continuità con il lavoro svolto negli anni precedenti, nel 2010 sono state controllate 629 unità immobiliari (555 nel 2009), allo scopo di meglio conoscere le varie situazioni abitative. Per fronteggiare il fenomeno dello sfruttamento della condizione di straniero è stata in corso d’anno emessa apposita ordinanza sindacale che prevede l’assunzione di responsabilità da parte del proprietario all’atto della stipula del contratto di locazione; il provvedimento ha fornito un ulteriore strumento per il controllo oggettivo del territorio e delle unità
abitative. E’ continuato anche nel 2010 il proficuo rapporto avviato con l’Associazione Nazionale Carabinieri in congedo che presenzia puntualmente ed efficacemente ai mercati settimanali e alle manifestazioni fieristiche, civili e religiose. Si segnala inoltre che è definitivamente terminato il problema della prostituzione su strada e che non si registrano situazioni di prostituzione domestica in ambito urbano. Non sono stati registrati casi di accattonaggio molesto e si è contrastato efficacemente il fenomeno delle truffe a danni di persone anziane attraverso un’opera di costante e puntuale informazione, sostenuta da enti diversi e soprattutto dalla parrocchia. In relazione alla Sicurezza Stradale va segnalata una significativa riduzione dell’incidentalità (-8,66 % rispetto al 2009). Sono 18 gli incidenti stradali con feriti e le lesioni riportate sono tutte di poco conto. Unitamente agli ormai tradizionali corsi di educazione stradale, un deciso contributo lo si è fornito con l’iniziativa della “Settimana della Sicurezza Stradale” che ha permesso di avvicinare e sensibilizzare i giovani centauri. Il risultato è stato sorprendente perché quasi tutti i ragazzi controllati sono stati trovati preparati ed attrezzati per la conduzione dei veicoli
a due ruote. Dato negativo è quello relativo alla circolazione di veicoli sprovvisti di copertura assicurativa: sono ben 20 quelli intercettati nel 2010 dalla Polizia Locale, prevalentemente di proprietà di cittadini non italiani. Va segnalato che l’attività di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale, per la accresciuta professionalità manifestata negli ultimi anni, ha portato questo Comando, nell’arco dell’anno, a svolgere un numero elevato di interventi non solo in presenza di fatti delittuosi ma anche in ambito famigliare, per contrastare il frequente fenomeno di “stalking”. Sono numerosissime le attività amministrative non quantificabili con dati numerici e in costante crescita che portano un sempre maggior impegno degli agenti in lavoro di ufficio. L’assessore alla Polizia Municipale, Riccardo Lera ha espresso soddisfazione anche a nome dell’amministrazione comunale per quanto fatto nel corso del 2010 dalla Polizia Munici-pale e ha ringraziato tutti gli operatori per l’impegno, la professionalità e la disponibilità che hanno dimostrato e che ha portato a raggiungere ottimi risultati. “Certamente - ha detto - alcune criticità rimangono e dunque si proseguirà lungo la strada tracciata in questi anni per fare ancora di più”.
Primo corso per volontari AVO a Novi Ligure NOVI LIGURE - Per la prima volta a Novi Ligure, presso l’aula Magna dell’Ospedale S. Giacomo, nei sabati 5, 12 e 19 marzo, dalle ore 15 alle ore 17, si svolgerà il primo corso di formazione per nuovi volontari AVO, sul tema “C’è un ammalato che chiede un sorriso: il Tuo”. L’AVO (Associazione Volontari Ospedalieri) si affianca alle strutture ospedaliere e con esse collabora per arricchire la componente di umanità nel servizio sanitario. In alcuni pazienti è, infatti, evidente la solitudine e la tristezza nella quale sono immersi. L’AVO propone, attraverso l’opera solidale dei volontari, la riscoperta del-
l’uomo nella pienezza della sua dignità, non sminuita dalla malattia. L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Per informazioni e iscrizioni si può chiamare il n. 0131/81-2478 (ore 20-21) e il n. 0131/866061 (ore 20-21). Le adesioni potranno essere accettate anche alla prima lezione. I tre incontri avranno tre tematiche diverse. Nel primo, sabato 5 marzo, si parlerà del tema “Volontario Avo: perché? Un’esperienza vicino ai malati”. L’introduzione sarà a cura del Presidente AVO di Tortona. I relatori saranno il presidente regionale Patuano e il dottor Gamba-
rotta (primario di medicina a Novi). Sabato 12 marzo il tema sarà “Ospedale, istruzioni per l’uso: igiene, profilassi, comportamento in corsia”, a cura del personale medico dell’ospedale di Novi e dell’Avo e infine sabato 19 marzo si parlerà di “La psicologia aiuta? Aspetti relazionali e pratici” con la dottoressa Duglia (psicologa) e il personale dell’Avo. Per diventare volontario AVO occorre seguire il ciclo di lezioni del corso, sostenere un colloquio finale che accerti la comprensione dello spirito AVO, offrire almeno 2 ore settimanali, impegnarsi a frequentare le riunioni AVO ed essere maggiorenni.
Aula con pc all’Asilo Don Bosco di Novi NOVI LIGURE - L’asilo Don Bosco di Novi Ligure ha realizzato una iniziativa, unica in Piemonte, che avvierà i suoi 100 bambini dai 3 ai 6 anni all’uso del computer attraverso il gioco ed uno spazio speciale opportunamente attrezzato. Suor Isa, la direttrice, e le insegnanti hanno attivato un’aula multimediale, “Il paese di Edulandia”, creando un ambiente adatto ai bambini proponendo sulle pareti le immagini di una favola che sarà vissuta dai piccoli dall’interno della stessa, grazie all’utilizzo dei piccoli computer (iPad) con i quali si cimenteranno. Sette le postazioni che permetteranno, a turno, a tutti i piccoli allievi di partecipare alle
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SPORT / SERRAVALLE SCRIVIA
Memorial “Dino Cochis” di sci nordico Domenica 13 febbraio si svolgerà a Prali (To) il “Secondo memorial Dino Cochis”, gara di sci di fondo valevole anche per il campionato regionale per le categorie giovani/senior e quale prova di selezione per i campionati italiani categorie giovanili. Il suddetto memorial sarà organizzato dal club Sci Nordico Serravalle Scrivia, in collaborazione con lo Sci Club Prali. I risultati della gara verranno pubblicati sul sito www.scinordicoserravallescrivia.it. Dino Cochis nei primi anni ’70 ha contribuito alla nascita dello Sci Club Serravalle Scrivia, occupandosi già da allora della sezione sci di fondo. Cochis è stato un importante riferimento per la divulgazione dello sci nordico. Nel 1999 ha fondato lo Sci Nordico Serravalle Scrivia. Nel 2007 è stato insignito dalla F.I.S.I. della medaglia d'oro per meriti sportivi. La sezione che più si distingue dello Sci Nordico Serravalle Scrivia è quella dei giovani, dove ci sono sette iscritti che da quest’anno iniziano a partecipare alle gare regionali, cosa molto importante, per uno sci club di pianura. Esiste anche una sezione femminile e una maschile appartenenti alla categoria master, che già partecipano a gare regionali e nazionali.
EVENTI / SARDIGLIANO
“I Sukrouni” portano in scena “Destinazione sconosciuta” Sabato 19 febbraio presso il Salone della Società di Mutuo Soccorso di Sardigliano, alle ore 21, la compagnia dialettale amatoriale di Stazzano “I Sukrouni” andrà in scena la commedia “Destinazione sconosciuta”. In una posticcia aula di Tribunale, uomini e donne si ritrovano a dover raccontare al presunto capo del centro accoglienza le tragicomiche vicende che li hanno portati in questa dimensione dai connotati onirici e assurdi. Non sarà emessa una vera e propria sentenza: nessuna assoluzione o colpevolezza per questi poveri cristi, che, ridestatisi dal sonno, dovranno andare incontro a quella che sembra la realtà quotidiana, ma che in realtà riserva loro un misterioso qualcosa di davvero straordinario. La compagnia nasce spontaneamente nel 2005 riproponendo, a distanza di oltre quarant’anni, la “devota commedia” Gelindo e successivamente mette in scena tre farse scritte e dirette da Franco Carrega. I copioni dei lavori sono stati tradotti e scritti in dialetto da Silvio Piella, cultore e appassionato di storia locale. Le offerte raccolte in questi anni, infatti, sono state sempre devolute a favore di iniziative solidali.
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“lezioni” gestite dalle loro più che motivate insegnanti. Ancora una volta, suor Isa e le sue collaboratrici, ci sorprendono con la loro intraprendenza e capacità nell’individuare percorsi interessanti per impegnare i piccoli
utenti dell’asilo e ad attivare risorse e attrezzature di ottimo livello nelle loro iniziative. Questa, poi, la prima nella nostra regione, non mancherà di suscitare un grande e partecipato interesse dei bambini e dei loro genitori.
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Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
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TORTONESE E NOVESE
L’assessore ai Lavori Pubblici Orsi Carbone ha illustrato gli interventi
IN BREVE
Il piano strade è tra le priorità del Comune TORTONA - Si è tenuta in Comune, nel pomeriggio di mercoledì 2 febbraio, la conferenza stampa dell’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Orsi Carbone, nel corso della quale si è tracciato un bilancio di quanto fatto lo scorso anno e sono stati annunciati quelli che saranno gli interventi che caratterizzeranno il 2011. Tra i più importanti, realizzati lo scorso anno, è emerso il piano di interventi sulle strade cittadine e frazionali per ovviare ai disagi che si erano creati a causa delle consistenti nevicati e delle insistenti piogge dello scorso inverno. Altri interventi sono stati quelli legati all’illuminazione pubblica, con il potenziamento e il miglioramento del servizio e della qualità della luce. Il 2010 è stato anche l’anno in cui ci si è dedicati all’edilizia scolastica con i sopralluoghi che hanno consentito di redigere la mappatura delle esigenze che hanno consentito all’amministrazione di ottenere 800 mila euro di contributi da destinare alle scuole cittadine. La Scuola
L’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Orsi Carbone
per l’Infanzia “Sarina” è stata dotata di una sezione aggiuntiva, ed è stato realizzato un impianto fotovoltaico. La scorsa primavera è stata anche inaugurata la Fontana Pubblica per l’erogazione dell’acqua refrigerata e gasata, che alla fine del mese di dicembre è stata temporaneamente disattivata a causa delle temperature troppo rigide. La distribuzione riprenderà con il mese di marzo. Si è inoltre proceduto con la realizzazione di sei
cappelle e ottanta loculi presso il Cimitero Urbano, con l’adeguamento dei locali di via Legnano che oggi ospitano la Caserma della Guardia di Finanza, con la realizzazione della nuova rotatoria tra viale De Gasperi, via Emilia e via Sacro Cuore e con la costruzione del parcheggio in zona Dellepiane. Per il 2011 particolare attenzione sarà riservata alla manutenzione straordinaria delle strade destinando, a questi interventi, una porzione preponderante delle risorse economiche disponibili. Le condizioni precarie delle strade impongono un programma straordinario di sistemazione che deve essere attuato al fine di garantire una miglior percorribilità e una sempre maggiore sicurezza sia delle strade che dei marciapiedi. Per l’attuazione del programma di sistemazione delle strade il territorio comunale sarà suddiviso in zone e si interverrà per lotti Inoltre, sono previsti interventi mirati, urgenti e rilevanti quali la sistemazione stradale parziale di Strada Viola Rosè Faceto, l’allarga-
mento del ponte sull’Ossonella in Strada Viola, con il rafforzamento delle sponde e l’innalzamento del letto previsti in primavera. Si procederà anche con la ristrutturazione della Scuola per l’infanzia “Mary Poppins” a giugno e il restauro dell’ex convento dell’Annunziata, per il quale i lavori inizieranno in autunno. A questi si aggiungeranno la sistemazione dell’area verde Giardini Matteotti, che inizieranno in primavera e vedranno l’amministrazione comunale impegnata in un progetto di riqualificazione totale del quartiere Oasi. A compimento di questo intervento, l’assessore ha già previsto, in accordo con l’ASMT, di collocare nell’area adicente i giardini un secondo erogatore di acqua naturale e gasata. Sempre con ASMT si è raggiunto l’accordo per il posizionamento di due blocchi di cassonetti interrati uno dei quali sarà collocate in corso Alessandria di fronte al Palazzo Comunale; mentre il secondo sarà collocato in via Sacro Cuore. p.s.
Franco Nicola ospite del Rotary per il Giorno della Memoria TORTONA - Il Rotary di Tortona ha ricordato il “Giorno della Memoria” giovedì scorso, con una settimana di ritardo, ma la motivazione è stata quella di poter festeggiare anche il 90esimo compleanno del decano del Club, Franco Nicola che, dei tristi fatti che hanno portato l’istituzione di tale data, è stato testimone e ha provato sulla sua pelle il dramma della prigionia nei campi di concentramento tedeschi. Dopo il brindisi e gli auguri da parte dei numerosi soci presenti, Nicola, con lucidità e serenità, ha ripercorso i lunghi mesi della prigionia, a partire dal momento della cattura, nel settembre del 1943, nella caserma Passalacqua fino al ritorno a casa dopo quasi due anni. Ha ricordato il viaggio su carri bestiame da Tortona al nord della Germania, durato oltre una settimana, con soste ogni due giorni per consumare una ciotola di brodaglia, ammassati senza possibilità di muoversi, viaggio interminabile e fisso nella sua memoria
come il più disumano trattamento di tutto il periodo di prigionia. L’arrivo al campo di concentramento situato in una landa battuta dal freddo vento del nord e l’assegnazione dei posti in baracche, prive di brande e quindi costretto a dormire sulla terra umida, la condivisione della coperta per potersi scaldare, la fame che attanagliava le membra, la fatica delle interminabili ore di appello trascorse in piedi all’aperto, i ricordi struggenti della casa, dei famigliari, della scuola e la fede che alimentava la speranza di un miracolo.
Ed in effetti, dopo due mesi, il giorno dell’Immacolata, vi fu il trasferimento nel sud della Germania in un campo di lavoro. Sistemazione meno disumana della precedente, ma comunque sempre pesante anche per la lunga giornata lavorativa di 12 ore con una breve pausa per una ciotola di brodo di cavoli arricchito con bucce di patate e un pezzetto di pane. E questo per molti mesi fino al bombardamento delle truppe alleate che rasero al suolo le baracche, lasciando migliaia di persone senza un riparo. Il relatore ha rivissuto i tentativi di fuga non riusciti, l’attesa di notizie sulla guerra e la possibilità di muoversi più liberamente e intraprendere il viaggio di ritorno. Ultimo commovente ricordo, il bussare, dopo traversie e paure, alla porta di casa e chiedere con un gioioso grido “E’ pronto il minestrone?” ed essere accolto dalle calde lacrime della mamma. Il Giorno della memoria lascerà un ricordo che resterà nei cuori dei rotariani presenti.
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EVENTI / NOVI LIGURE
Torna il Villaggio degli Sposi La seconda edizione del Villaggio degli Sposi, in programma al Centro Fieristico Dolci Terre di Novi, sta per iniziare. L’inaugurazione si terrà domani, venerdì 11 alle ore 17 e la rassegna resterà aperta fino alle 24, per poi riaprire sabato 12 dalle 10 alle 24 e concludersi domenica 13 febbraio, con orario dalle 10 alle 19,30. Tema portante sarà ovviamente il matrimonio, con la presenza di un quadro completo di quelle che sono tutte le attività del settore nozze. Si darà modo a tutti i visitatori di trovare, riunite in una volta sola, tantissime attività: abbigliamento sposa, sposo e cerimonia, bomboniere, liste nozze, fotografie, ristoranti, autonoleggi e quanto altro serve per il grande giorno. Ne risulta un panorama a 360 gradi, un appuntamento assolutamente immancabile per i fidanzati prossimi al sì e per le relative famiglie. La manifestazione, all’insegna dell’intrattenimento continuo del pubblico presente, si aprirà con “L’Aperitivo in Jazz” di venerdì alle 17, che prevede un ricco buffet per tutti i partecipanti.
SOLIDARIETA’ / TORTONA Torneo di burraco dell’Unicef Domenica 13 febbraio presso il Circolo di Lettura di Tortona, alle ore 15, la delegazione cittadina dell’Unicef organizza il torneo di burraco per raccogliere fondi a favore dei bambini vittime del terremoto di Haiti. Le iscrizioni sono previste a coppie e vanno effettuate entro il 12 febbraio. Il burraco è un gioco di carte, nato forse in Uruguay, intorno alla metà degli anni ’40.
ASSOCIAZIONI / NOVI LIGURE Assemblea annuale dell’A.I.D.O. Lunedì 21 febbraio, alle ore 21, presso la “Bennati Computer” a Novi Ligure è convocata l’assemblea annuale intermedia dell’A.I.D.O. All’ordine del giorno ci sono la nomina del Presidente e del Segretario dell’assemblea, la relazione sull’attività svolta nell’ultimo anno, la relazione sull’esecuzione del programma quadriennale, il bilancio consuntivo 2010, il bilancio preventivo 2011, l’approvazione dei documenti presentati e la presentazione delle attività 2011. Il Consiglio Direttivo, data l’importanza degli argomenti, invita tutti, soci e non soci, a partecipare all’assemblea.
CULTURA / TORTONA L’Unitre festeggia il 150° dell’Unità d’Italia L’Unitre di Tortona in collaborazione con la Biblioteca Civica della Città, ha programmato, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, un ciclo di letture e commenti di pagine scelte da romanzi ed opere di celebri scrittori dell’800. Le letture saranno tenute nei giorni di giovedì dalle ore 17 alle ore 18, nelle seguenti date, 10, 17 e 24 febbraio e saranno a cura di Anna Maria Cassissa e Gino Bartalena. Gli incontri si terranno presso la sede dell’Università in via Emilia 436.
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Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te
Da leggere
a cura della Redazione
a confronto L’Europa ha paura della sua ombra Egr. Direttore, il mancato accordo dei Ministri degli Esteri dell’UE su una dichiarazione a tutela della libertà religiosa che facesse specifico riferimento alle violenze subite dalle comunità cristiane in Medio oriente è un fatto grave e mette in evidenza la debolezza dell’Europa. Nessuno vuole uno scontro di civiltà ma il politicamente corretto ad ogni costo, quando rappresenta la negazione delle proprie radici, è assolutamente da stigmatizzare e pone una profonda riflessione sul futuro di un’Europa che si mostra sempre più senza un’anima e con la paura della propria ombra. Rossana Boldi presidente della commissione politiche dell’Unione Europea del Senato
Una mamma sul San Giuseppe Egr. Direttore, l’istituto San Giuseppe ci è stato positivamente segnalato da diversi conoscenti. Per noi non originari di Tortona, io sono di Pavia e mio marito di Alessandria, è stato importante affidare nostro figlio ad una scuola religiosa operante sul territorio da ben 100 anni, che gode di ottima reputazione sia a livello pedagogico che sotto l’aspetto didattico. Siamo stati pienamente soddisfatti della scelta ed abbiamo conosciuto insegnanti professionalmente e personalmente molto valide. L’anno prossimo nostro figlio frequenterà la prima della scuola primaria, sempre all’Istituto “San Giuseppe” dove potrà continuare il percorso educativo iniziato 3 anni fa. Silvia Basso - via mail
Bisogna recuperare valori profondi Egr. Direttore, non posso che essere profondamente e sinceramente d’accordo con le donne del Pd che condannano una concezione delle donne come puro oggetto sessuale e parlano di mercificazione del corpo femminile e hanno deciso di indossare una coccarda tricolore “anti-premier”, con lo scopo di utilizzare questo simbolo “per dire no all’umiliazione della donna da parte di Berlusconi”. Vorrei però far riflettere sul fatto che questa concezione disumana e materialista dell’essere umano ha radici profonde. Ha, infatti, origine innanzitutto, come ben ricorda il Santo Padre Benedetto XVI, in una concezione nichilista e relativista che toglie ogni valore alla sacralità della persona umana. Per venire a qualche esempio concreto, non si può non considerare il fatto che l’esaltazione dell’uso di strumenti abortivi quali la cosiddetta pillola del giorno dopo, al di là del sacrosanto diritto della donna all’autodeterminazione, rappresenta una concezione dell’atto sessuale svincolato da una dimensione di amore profondo e stabile, dunque comporta una banalizzazione dei rapporti fino ad arrivare ad una concezione veramente utilitarista dell’altra persona. Per queste ragioni auspico che nel nostro Paese vi sia un recupero di valori profondi che restituiscano alla dignità umana il rispetto e la centralità che merita. Giampiero Leo - Consigliere regionale del Pdl
Ritornare alla “civiltà del cibo” Caro Direttore, ho letto in questi giorni, sulla news letter del Club Papillon, diretto da Paolo Massobrio, che monsignor Gianfranco Ravasi in una lectio magistralis dedicata all’Expo di Milano, di cui hanno parlato i quotidiani “La Stampa” e “Il Giornale” ha affermato che “il fast food fa male non solo al corpo ma anche allo spirito”. “La sua enorme diffusione - ha spiegato il prelato - svela una società ossessionata dal tempo, dove tutto ha lo stesso sapore. L’idea del fast food stempera la dimensione della relazione poiché é un luogo in cui si può mangiare in maniera solitaria”. E’ necessario perciò “ritornare alla civiltà e alla simbologia del cibo” e recuperarne il valore “culturale e spirituale”. E questo, sono convinta, è proprio quello che da anni fa Massobrio con bravura e competenza. Giovanna Massi - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it
Reinhard Gesing
Guy Luisier
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Solo con amore!
Diario del figliol prodigo
Diario di un viaggio in Sudan
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Nel maggio 1884 don Bosco, all’età di 69 anni, si trova a Roma in udienza dal Papa per trovare i fondi per la costruzione della basilica romana del Sacro Cuore di Gesù e il suo pensiero vola ai giovani dell’Oratorio di Valdocco, che si trova in un momento di crisi e scrive una lettera per rammentare a educatori e giovani che lì vivono i principi basilari degli inizi dell’opera salesiana. Il testo è riportato nel libro “Solo amore! La lettera da Roma di don Bosco e la sua efficacia per la pedagogia e la pastorale giovanile d’oggi”, a cura di padre Reinhard Gesing. La Lettera da Roma può ancora dare delle “dritte” per la pedagogia e la pastorale giovanile. Dopo il testo della Lettera, il volume contiene alcuni saggi di noti e valenti esperti di don Bosco, che dimostrano come l’appello del fondatore dell’Ordine per una pedagogia dell’attiva presenza e dell’amore sia del tutto attuale ancora oggi. Vi sono importanti riflessioni sul significato del messaggio di don Bosco di Franz Schimd, Martin Lechner e Claudius Hildebrand con i suoi consigli pastorali ed educativi.
Che ne è stato del figliol prodigo dopo il ritorno a casa? Immagine del destino dell’uomo che si allontana da Dio e vi fa ritorno, la parabola del Figliol prodigo termina, nel Vangelo, dinanzi a una porta aperta… e continua nella vita di ciascuno. Il Figlio è tornato a Casa. Il perdono è stato dato, e bisogna continuare a vivere con quel passato che non si dimentica, con quel Padre vicino e amorevole, con quel fratello lontano e freddo. Giocando su numerosi temi biblici ed esistenziali, questo “romanzo” fruga nell’universo intimo di quel Figlio ritornato, esplora le difficoltà relazionali fra quei tre universi di sensibilità e propone un itinerario affinché, d’ora in poi, i dolorosi legami che uniscono i due fratelli (come quelli che uniscono ciascuno degli esseri umani) non li trascinino all’inferno. Guy Luisier è nato il 2 ottobre 1961 a Saillon, nel canton Vallese. Nel 1982 è entrato nella vicina abbazia di SaintMaurice d’Agaune, dove è stato ordinato sacerdote nel 1988. Dal 2008 è parroco di Salvan. Nel 1998 ha pubblicato un “Itinerario per le messe d’Avvento all’abbazia di Saint Maurice”.
Salute oggi Sono circa 11 milioni gli italiani col vizio del fumo; malgrado gli sforzi per informare e spiegare i pericoli di questa cattiva abitudine, sforzi anche indirizzati verso il divieto di fumare nei locali pubblici, in vigore da ormai cinque anni, la tendenza pare sia in aumento, con una percentuale salita al 23% della popolazione sul 22% degli anni scorsi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, attribuisce al fumo di sigaretta la principale causa di morte evitabile; ogni anno muoiono 1,2 milioni di persone a causa del fumo, 85mila in Italia per malattie cardiovascolari (infarto o ictus) e/o tumore al polmone. Malgrado i dati, ancora milioni di persone si consumano la salute attraverso un’abitudine disastrosa, un gesto insignificante, un “bisogno” inesistente ed inefficace. Dico “bisogno” perché secondo alcuni fu-
Il Sud Sudan, dopo secoli di oppressione, violenze e umiliazioni, vive oggi un momento cruciale della sua storia: la secessione da Khartoum. Questo momento storico apre scenari e grandi opportunità, benché contrastate da molti interessi nazionali e internazionali, dove l’impegno e l’amore di un missionario comboniano di Brescia, Cesare Mazzolari, “sudanese” da oltre 30 anni, sta facendo anche adesso la differenza. Cesar onlus, che da anni lo sostiene, ha chiesto agli studenti della Scuola Internazionale di Comics di provare a raccontare, con il linguaggio crudo, a volte dissacrante, dei fumetti, la tragedia del Paese. “Diario di un viaggio in Sudan” è il racconto, scritto a più mani, di un viaggio alla scoperta di una terra meravigliosa, un vero e proprio diario, dove il protagonista, pagina dopo pagina, racconta la meraviglia e l’orrore della scoperta di una realtà neanche immaginabile e di quel fermento profondo e inarrestabile che attraversa oggi il sud Sudan, in cui ha preso vita il progetto di costruzione della prima scuola per insegnanti, che Cesar sta realizzando. Il ricavato andrà a sostegno del progetto.
a cura di Laura Notti
Quando la salute va... in fumo
mare rilassa, dopo mangiato fa digerire, con il caffè completa il pasto… In realtà il fumo non rilassa, non fa digerire, non scarica le tensioni, non calma il nervosismo, ma ammala e fa morire, e, se non arriva a quest’ultimo risultato, compromette comunque la qualità della nostra vita. Il fumo è un aerosol di veleni quali monossido di carbonio, ossido di azoto, ammoniaca e formaldeide, mescolati a particelle solide come polveri sottili, nicotina, catrame e sostanze irritanti, che entrano nel nostro organismo a ogni boccata per un totale preoccupante di oltre 4.000 sostanze chimiche diverse, fra cui svariati cancerogeni quali idrocarburi aromatici policiclici, nitrosamine, benzoantracene, acrilonitrile e benzopirene. Non a caso, il rischio di tumore al polmone per un fumatore è di ben 18 volte su-
periore a quello di un non fumatore; il rischio di tumore delle vie aeree è di 15 volte maggiore, come quello all’esofago, di 10 volte più elevato o quello al pancreas di tre volte superiore. Complice di questa perseveranza, soprattutto fra i giovani di ieri e di oggi, genitori che fumano e soprattutto quei modelli che davano e danno tutt’oggi per vincente l’immagine dell’attore di turno sul set di film famosi, che accende l’ennesima sigaretta sorseggiando l’ennesimo “drink”, senza contare gli innumerevoli reality televisivi, seguitissimi dal mondo giovanile, dove i protagonisti hanno libera scelta di comportamenti (se si vuole non solo parlare di prevenzione, ma anche praticarla, gli esempi sono basilari anche in questo senso). Fumo in aumento dunque, soprattutto fra i giovani, specie femmine, e sempre più precocemente. Si nota
un progressivo abbassamento dell’età, sia per chi comincia a fumare che a bere; se una decina di anni fa gli inizi al vizio del bere e del fumo partivano dai 15, 16 anni, oggi si inizia a 13, 14, un po’ per emulazione, un po’ per immaturità, un po’ per la ricerca di atteggiamenti che riescano a dare di sé un’immagine forte e caratterialmente dominante. Giovani e meno giovani, si è sempre in tempo per smettere col fumo e, come detto in precedenza, il segreto non sta nel metodo, ma nella volontà di farlo. Se la volontà non basta, meglio chiedere consiglio al proprio medico curante. Si possono anche prendere in considerazione i tanti metodi anti-fumo, quali i vari preparati farmaceutici e fitoterapici, cerotti ed orecchini in vendita in farmacia e ci si può affidare all’agopuntura o alla psicoterapia. Di questo parleremo nel prossimo incontro.
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
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Film da vedere
a cura di Matteo Coggiola
a cura di Daniela Catalano
Un altro film sulla corona inglese Il successo inatteso di “Forza Diego corri” Ogni giorno in radio e in internet si possono ascoltare e scaricare nuove canzoni a seconda dei propri gusti musicali, ma in questi giorni c’è un brano che sta spopolando in tutta Italia e sta diventando un vero e proprio fenomeno mediatico. Si tratta di “Forza Diego corri” in testa alle classifiche delle vendite online del sito Mondadori, dove ha superato nomi come Jovanotti e Gianna Nannini. La canzone è stata scritta da Nadia Ghigliotto, giovane cantautrice varazzina, dopo aver conosciuto Diego, un bambino di Celle Ligure colpito da SMA (Atrofia Muscolare Spinale). Nadia, 28 anni, da undici anni fa parte della Croce rossa di Varazze, ha una laurea infermieristica e segue corsi di aggiornamento speciali sulle emergenze pediatriche ed ha avuto modo di conoscere personalmente Diego e la sua mamma, insieme ad un gruppo di famiglie e di amici nel corso di una manifestazione, organizzata per raccogliere fondi da destinare alla ricerca sulla SMA. Resta colpita da questo bimbo, che ora ha 18 mesi, bello vivace, allegro per il quale essere su una sedia a rotelle è come per un altro essere su un triciclo e non si rende conto della sua situazione. Tornando a casa Nadia prende in mano la chitarra e quella stessa notte scrive la canzone. Poi, come lei stessa racconta, va da Emanuele Dabbono, cantautore anche lui varazzino, al terzo posto nella trasmissione “X Factor” e gli chiede una mano. Realizzano 500 copie autoprodotte da regalare ai genitori dei bambini malati di Sma, per aiutarli a raccogliere fondi. Successivamente la casa discografica del Lazio, Italo Rumbledigital si offre di produrre 2500 copie e portare questa canzone nei maggiori portali online di vendita. Il disco esce il 25 ottobre e in neanche due mesi è risultato al primo posto sul sito della Mondadori Shop. L’autrice racconta di essere incredula ed esterrefatta quando a metà gennaio, uscita dagli studi di Milano, ospite della Panicucci a Mattino 5, ha scoperto di essere al terzo posto in classifica su Itunes, il sito online più famoso. Del disco hanno parlato tutte le radio, i giornali e tutti i telegiornali. L’obiettivo della canzone è raccogliere fondi e aiutare l’associazione delle famiglie. Una traccia costa solo 99 centesimi, ma è un valido aiuto per la ricerca su questa malattia della quale ci sono solo duemila casi in Italia, troppo pochi perché il sistema sanitario nazionale possa investire adeguate risorse nella ricerca scientifica di questa infermità. L’atrofia muscolare spinale (SMA) è una malattia genetica che colpisce le cellule nervose in modo che i muscoli non possono essere usati e rimangono atrofizzati. La SMA colpisce i nervi in una zona del midollo spinale chiamata corno anteriore. Le cellule nervose danneggiate spezzano il legame tra il cervello e i muscoli. Come risultato, i muscoli non possono essere utilizzati. Questo può portare a problemi con la respirazione e l’attività motoria, l’alimentazione e il controllo del capo. E’ una malattia genetica grave che colpisce pochi bambini ma, proprio perché rara, allo stato attuale è mortale e continuerà ad esserlo se non si interviene subito attraverso la ricerca. Direttore responsabile PIER GIORGIO PRUZZI Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896 Registrazione nel Registro Periodici presso il Tribunale di Tortona n. 1/98 del 11.12.1998
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Siamo in Inghilterra, attorno agli anni trenta del secolo scorso. Re Giorgio V muore lasciando due figli maschi e per legge il trono spetta al maggiore, che prende il nome di Edoardo VII. Dopo appena sei mesi il nuovo Re abdica in favore del fratello. Il nuovo sovrano, Giorgio VI, soffre da sempre di una forma debilitante di balbuzie, che gli impedisce di parlare in pubblico. La moglie Elisabetta, la futura Regina Madre, lo convince a farsi curare da Lionel Logue, un logopedista piuttosto eccentrico. Le visite vanno avanti all’insegna del nervosismo. Nel frattempo l’Inghilterra entra in guerra
15057 Tortona, P.tta De Amicis 1 tel. 0131.811322; fax 0131.821427 e-mail: ilpopolo@libero.it Videocomposizione e impaginazione in proprio
al cinema dal 28 gennaio. Re Giorgio deve superare impacci non da poco per riuscire ad affrontare la terapia, pensando al popolo che si aspetta da lui “un discorso” valido e rassicurante. Al centro vi è il rapporto tra il Re e Lionel, ossia tra Sua Maestà e un borghese qualunque. Di questa
vicenda autentica, il copione fa materia per un dramma intenso e sfaccettato, dal quale emergono i temi della reciproca stima, dell’amicizia e del rispetto. Ricostruzione d’epoca esemplare, caratteri e comportamenti adeguati alla situazione storica. Il ritmo dolce del racconto che da sempre possiedono le alterne vicende della monarchia britannica di ieri e di oggi rende questo prodotto cinematografico impeccabile, elegante, delicatamente ironico, a tratti malinconico e dotato di un solido impianto narrativo. Il film, per la sua impronta storico - realistica appare decisamente educativo e, pertanto, consigliabile.
volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... E anche le foto scattate nell’ultima vacanza, in un viaggio, una tavola imbandita, un gruppo di amici che soridono davanti all’obiettivo. La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it
Le mamme che, il 6 gennaio, in occasione della festa dell’Epifania a Broni, hanno preparato un’ottima cioccolata calda per grandi e piccini in piazza Garibaldi. Stampa Edizioni Tipografia Commerciale srl 27024 Cilavegna (Pv), Corso Roma, 200 tel. 0381.96138; fax 0381.660054 e-mail: info@editico.it www.editico.it
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con la Germania e arriva per il Re la necessità di tenere un discorso via radio alla Nazione. Con Lionel a fianco, Giorgio riesce a comunicare ai cittadini la fiducia necessaria per affrontare la dura prova del conflitto bellico. Il fulcro della pellicola è proprio il suo titolo, “Il discorso del Re”,
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scherzo da prete di don Marziano
Come ti prepari alla confessione, figliolo? Con l’iPhone. Da oggi si può, almeno in America. È di qualche giorno fa la notizia che i tecnici della LittleiApps, azienda americana che si autodefinisce “di ispirazione cattolica-romana”, hanno messo a punto un’applicazione destinata ai possessori di iPhone e iPad (i cellulari, per dir così, più evoluti) che aiuta a farsi un esame di coscienza preliminare alla “riconciliazione” Si chiama Confession: a Roman Catholic App e mette a disposizione una sorta di test (personalizzato e protetto da una password) basato sull’età dell’utente, il sesso, la vocazione e il tempo trascorso dall’ultima confessione espresso in giorni, settimane, mesi o anni. Per scaricarla ci vogliono un dollaro e novantanove centesimi. La fede virtuale non conosce frontiere. Se Papa Benedetto XVI nel giorno della celebrazione della 45esima giornata mondiale delle comunicazioni, aveva detto che “i nuovi media, se usati saggiamente, possono contribuire a soddisfare il desiderio di significati, verità e unità, la più profonda aspirazione di ogni essere umano”, i cervelloni che hanno lavorato per Apple, l’hanno preso un po’ troppo alla lettera. Un modo per avvicinare i fedeli più freddi ad una pratica religiosa sempre meno frequentata? Forse. Una soluzione alla carenza di sacerdoti in circolazione? Magari. Fatto sta che nella confessione di virtuale dovrebbe esserci davvero poco. Anzi, è lì che si va all’essenza del nostro vissuto e della nostra anima. Non ci vogliono filtri. Ci vuole gioia per farlo e volontà di cambiamento. Anche ascoltando, invece dei beep dell’iPhone, la voce roca di un vecchio prete.
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Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
TRADIZIONI
Antola al Po COSTUME
SOCIETA’
TERRITORIO
Dall’
Giulia Troiano ha presentato il suo lavoro all’Unitre di Broni
Nuovo portale on line
Una laurea sul burattinaio Peppino Sarina
Nasce “Provincia Lavoro”
Giulia Troiano con Graziella Moroni
BRONI - “Oggi per noi è una giornata di festa perché ospitiamo una ragazza giovane, che si è interessata ad un personaggio bronese”. Con queste parole Graziella Moroni, presidente dell’Unitre di Broni, ha introdotto il secondo appuntamento di “Una tesi all’Unitre”, interessante iniziativa che permette ad un giovane neolaureato di presentare la sua tesi. La dottoressa Giulia Troiano, che lo scorso 12
luglio ha concluso i suoi studi triennali presso la Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Parma, ha presentato “Mani all’opera. Il melodramma nel teatro del burattinaio Peppino Sarina”. Lo scopo del lavoro è tenere in vita la figura di questo artista, nativo di Broni, che ebbe la geniale intuizione di adattare l’epica e le opere liriche allo spettacolo dei burattini.
Anche l’Oltrepò nella seconda edizione
Festival degli organi storici
PAVIA - Prenderà il via dalla chiesa di San Giorgio, a Villanterio, il prossimo 12 febbraio, alle ore 21, la seconda edizione del Festival Provinciale degli Organi Storici. La rassegna è realizzata dall’assessorato provinciale ai Beni e Attività culturali, guidato da Marco Facchinotti, in collaborazione con l’associazione InScena e i comuni di Villanterio, Mortara, Castelnovetto, Lomello, Montebello della Battaglia, Voghera, Rovescala e Rivanazzano Terme. “Il Festival - come ha spiegato l’assessore Marco Facchinotti - si propone la diffusione della cultura musicale attraverso uno strumento, l’organo storico, inserito in bellissimi edifici sacri essi stessi contenitori di tesori artistici”. Questa rassegna, permette di scoprire un patrimonio storico e architettonico spesso sconosiuto. Otto le serate in programma, di cui tre organizzate in Lomellina a Mortara il 19 febbraio, il 26 febbraio a Castelnovetto e il 19 marzo a Lomello. Il Festival Provinciale degli Organi Storici è un progetto
avviato l’anno scorso che ha riscosso un grande successo di pubblico. Il ciclo di serate, tutte ad ingresso gratuito, che terminerà il prossimo 16 aprile, tocca le tre zone della provincia, grazie alla collaborazione di sindaci e parroci. “Il Festival - come spiega Giorgio Trucco, presidente dell’associazione culturale “InScena” - non è una rassegna prettamente organistica. In abbinamento ci saranno altri strumenti quali violini, trombe, violoncelli, oltre alla presenza di cantanti. Una scelta, questa, fatta per andare incontro ai diversi gusti del pubblico”. Il programma della seconda edizione del Festival degli Organi Storici, prevede oltre alle tre serate “lomelline” anche i seguenti concerti: il 12 marzo a Montebello della Battaglia, presso la chiesa parrocchiale (organo G. Mentosi, 1897), il 26 marzo, a Rivanazzano Terme, presso l’Oratorio della Confraternita della S.S. Trinità (organo “anonimo”, 1629), il 9 aprile, a Rovescala, presso la parrocchia (Organo G. Cavalli, 1700) e il 16 aprile, a Voghera, presso la Chiesa di S. Giuseppe (Organo C. G. Bianchi, 1862).
ALESSANDRIA - L’assessore al Lavoro della Provincia di Alessandria, Massimo Barbadoro, nel presentare il nuovo portale “Provincia Lavoro” (visitabile sul sito www.provincialavoro.al.it), uno strumento di comunicazione rivolto all’utenza esterna e di supporto agli operatori interni per le tematiche del lavoro e della formazione, lo ha definito “un fatto sicuramente non irrilevante”. “Serve, infatti, una comunicazione diretta, breve, semplificata e, al contempo, esauriente - ha detto Barbadoro - per dare agli utenti la possibilità concreta di utilizzare appieno l’insieme delle attività offerte dall’assessorato e dai Centri Sportelli per l’impiego. Si tratta, insomma, di mettere più agevolmente a disposizione quel complesso sistema informativo che va dalla ricerca concreta di un lavoro alla predisposizione dei propri curricula, fino alla conoscenza dell’intero spettro delle opportunità formative e degli specifici
I suoi primi copioni risalgono ai primi del Novecento, ma dovette aspettare gli anni ’30 per poterli mettere in scena. Sarina divenne capo comico presso il Teatro Civico di Tortona, che in quel periodo ospitava diverse opere liriche. Nello stesso momento il burattinaio proponeva i suoi spettacoli prendendo spunto proprio dalle liriche. Queste ultime erano spesso di difficile comprensione ed il biglietto non era accessibile a tutti. Sarina ha avuto il grande merito di riuscire a semplificarle e soprattutto renderle fruibili al popolino, visto che il suo biglietto era alla portata di tutte le tasche da Tortona fino a Stradella, l’area in cui si fece conoscere e apprezzare. “Amava utilizzare maschere tradizionali, in particolare Pampalughino, un simpatico e furbo personaggio che incarnava l’humour di Sarina ed era molto simpatico agli spettatori” come ha sottolineato Giulia Tro-
iano. Sarina era un artista poliedrico: si occupava anche della musica, che era spesso alternata al testo, ed era un eccellente pittore, una passione presa dalla madre, tanto che dipingeva egli stesso i fondali delle sue scenette. Una tesi molto dettagliata frutto di una minuziosa ricerca presso l’associazione “Peppino Sarina” di Tortona, rappresentata da Alessandra Genola che ha ringraziato la giovane studentessa “per questo lavoro che arricchisce la nostra preziosa collezione”. “Quest’anno ricorre il ventennale dell’associazione prosegue Alessandra Genola - ed è nostra intenzione proporre a Tortona una mostra sugli ‘avvisini di piazza’, cioè le locandine che Sarina esponeva per annunciare i suoi spettacoli a puntate. Voglio, infine, ricordare che fu l’unico in tutta Italia a mettere in scena il ciclo carolingio con i burattini”. Franco Scabrosetti
Al via il corso del CSVA sulla contabilità
Coinvolgono numerosi comuni dell’alessandrino
ALESSANDRIA - Con l’avvio del nuovo anno riprende anche l’attività di formazione strutturata dal CSVA e destinata a soddisfare le principali esigenze dei volontari della provincia di Alessandria. Per il primo semestre del 2011 (gennaio - giugno) il Centro Servizi propone 7 corsi di formazione funzionali ad affrontare e approfondire tematiche che si dimostrano strategiche per la crescita delle associazioni. Il prossimo corso in partenza è “Contabilità-approfondimenti” che si svolgerà ad Alessandria, presso la Sala Formazione del CSVA. Si propone di fornire ai partecipanti approfondimenti relativi ai principali adempimenti contabili e fiscali. Tra gli argomenti del corso ci sono l’approfondimento delle problematiche fiscali, la disciplina fiscale delle organizzazioni di volontariato e gli adempimenti e agevolazioni fiscali. Il percorso formativo si articola in 4 lezioni, con cadenza settimanale, il lunedì, dalle ore 18 alle 20: il 14, 21 e 28 febbraio, ultima lezione il 7 marzo. Il corso, totalmente gratuito per i volontari delle OdV della provincia, è aperto anche ai non volontari. Per partecipare è necessario versare una quota di iscrizione (per iscrizioni contattare gli operatori del CSVA).
programmi posti in essere dalla Provincia per le fasce in difficoltà”. Il portale può essere navigato in modo rapido: in base alla scelta effettuata sono proposti automaticamente percorsi di navigazione facilitati e mirati che indirizzano direttamente alle informazioni e ai servizi di interesse. E’ stato realizzato per produrre una comunicazione coordinata e integrata e per offrire un unico punto di accesso per l’informazione e per l’erogazione di servizi on line a cittadini, imprese, operatori. L’assessore Barbadoro ha spiegato che la Provincia mette a disposizione un sito più agile e rinnovato, di semplice fruizione, ma, al contempo, di approfondimento e conoscenza della programmazione provinciale, con l’augurio che “anche questa azione sia ben accolta innanzitutto dagli utenti, che sono e rimangono i veri soggetti di riferimento della nostra azione amministrativa”.
Due rassegne teatrali per i ragazzi ALESSANDRIA - I giovani e il teatro. Un binomio fortemente voluto e sostenuto, nel corso degli anni, dagli assessorati alla Pubblica Istruzione e alla Cultura della Provincia di Alessandria, che per la stagione 2010-2011 ripropongono la tredicesima edizione di “I Nipoti di Amleto”, rassegna di teatro per le scuole superiori del territorio, e la quinta edizione di “Domenica a teatro”, rassegna teatrale per le famiglie. Le due iniziative sono inserite nel “Progetto Teatro ragazzi e giovani Piemonte” curato dalla Regione Piemonte. “Mantenere per così tanti anni queste due rassegne - come ha spiegato l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Massimo Barbadoro - è una scelta ben precisa, che abbiamo voluto portare avanti nonostante le difficoltà oggettive che gli enti locali stanno attraversando. Si tratta di un percorso legato al teatro che fuoriesce dai binari educativi istituzionali, ma che, come tale, merita il nostro pieno sostegno in quanto opportunità di crescita per i più giovani e momento di promozione per i diversi centri zona e non del territorio”. La rassegna “I Nipoti di Amleto”, realizzata dall’amministrazione provinciale in collaborazione con i comuni di Acqui Terme, Alessandria, Novi Ligure, Ovada, Tortona, Valenza e Casale Monferrato, è coordinata dalle compagnie teatrali Coltelleria Einstein e Teatro del Rimbalzo di Alessandria. Filo conduttore degli spettacoli è il confronto, offerto ai ragazzi, con temi contemporanei, classici rivisitati e progetti appositamente studiati da e per i giovani. Il cartellone è stato aperto mercoledì 9 febbraio, al Teatro Ariston di Acqui Terme, con lo spettacolo “Naufraghi nella tempesta della pace”, a cura della Coltelleria Einstein di Alessandria, nello stesso giorno, alle 10.30, al Salone Tartara di Casale, è andata in scena “Margherita Paleologa”, a cura del Teatro del Rimbalzo di Alessandria. Lunedì 14 e martedì 15 febbraio, alle 10, al Teatro Civico di Tortona, sarà la volta di “Diario di un somaro”, a cura del Teatro dell’Archivolto di Genova. Martedì 15 febbraio, alle 10.30, al Cine Teatro Comunale di Ovada, “Chiamatemi Cyrano!”, a cura del
Teatro Città Murata di Como. Venerdì 18 febbraio, alle 10.15, al Teatro Giacometti di Novi Ligure, “Ritorno a Haifa”, a cura di Narramondo Teatro. Venerdì 18 marzo, alle 10.30, presso l’Auditorium dell’Istituto “Galilei” di Alessandria il Conservatorio di musica “A. Vivaldi” di Alessandria presenta “L’esilio dal leggio”. Venerdì 29 aprile, alle 10.30, al Teatro Sociale di Valenza Po, sarà presentata “Favolosofia n. 2”, a cura della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino. Iniziata a dicembre, l’altra rassegna, intitolata “Domenica a teatro” e coordinata dalla compagnia teatrale Coltelleria Einstein, prevede la realizzazione di spettacoli teatrali decentrati nei Comuni di Pontecurone, Sale, Castellazzo Bormida, Ponti e Cerrina la domenica pomeriggio fino alla fine di marzo. Domenica 20 febbraio, l’appuntamento sarà alle 17, al teatro S.O.M.S. di Silvano D’Orba, con “Stile libero”, a cura della Coltelleria Einstein di Alessandria (età consigliata dai 6 anni. Il 20 marzo, alle 17, al teatro S.O.M.S. di Ponti, il Teatro del Rimbalzo di Alessandria propone “…E la luna sorrise”, (età consigliata dai 4 anni). Infine il 27 marzo, alle 17, al Teatro Parrocchiale di Cerrina, “Cappuccetto Rosso e il lupo solitario”, a cura della Coltelleria Einstein di Alessandria (età consigliata dai 5 anni) chiuderà il ciclo di appuntamenti. Il biglietto è unico e costa 3 euro.
Giovedì 10 febbraio 2011 IL POPOLO
SPORT E TEMPO LIBERO
I Leoncelli battuti nel derby, l’Aquanera espugna il “Fausto Coppi”
DERTHONA:
1
ARBITRO: Tesi di Pistoia
AQUANERA:
2
ASSISTENTI: Cappello di Busto Arsizio e Di Federico di Lodi
DERTHONA (4-4-2): Bodrito, Ambrosini (7’ st Zefi), Musolino(A), Canonico, Mauri (A), Gritti, Busseti M (A), Ugali (29’ st Ariete), Colombo, Motta, Jauch Rodriguez (1’ st Bertocchi). A disp. Zuccotti, Balsamo, Mazzoleni, Qatja. All. Lombardo AQUANERA (4-3-1-2): Pavone, Ustulin (25’ st Busseti D.), Mazzucco (A), Orlandini, Botturi, Camussi, Ilardo (42’ st Rolando), Rondinelli(A), Cardini, Mossetti, Mair. A disp. Tullo, Mazzaro, Simon, Giacobbe, Cesana. All. Viassi (in panchina Bellasera)
NOTE: Giornata di sole. Spettatori 300 ca. TORTONA - Un Derthona privo di 4 titolari perde il derby contro l’Aquanera che espugna il “Fausto Coppi” con il punteggio di 2 a 1. La squadra ospite pur non facendo vedere grandi cose gioca una gara cinica, capitalizzando al massimo le occasioni da rete. La partita inizia con poche emozioni, le due squadre faticano a costruire trame di gioco pregevoli e a rendersi pericolose. Il primo goal arriva al 41’ quando Cardini, ben servito da Mossetti gira la palla di testa sotto il sette alla destra di Bodrito. La reazione dei
L’attaccante Davide Bertocchi
leoncelli è sterile: nella ripresa entra il giovane Bertocchi che dà un po’ di vivacità al gioco ma la difesa ospite corre pochi pericoli. Al 20’ gli uomini di Viassi chiudono la gara con un contropiede finalizzato da Mair che supera l’incerto Bodrito con un diagonale preciso. L’azione è viziata da un netto fallo su Mauri, ma l’arbi-
di Franco Scabrosetti
tro, il signor Tesi di Pistoia, non interviene, scatenando le ire del pubblico tortonese. A tempo scaduto il Derthona accorcia le distanze con una conclusione da fuori area del giovane Bertocchi, che trafigge Pavone. I Leoncelli terminano la gara in 10 uomini per l’infortunio dello stopper Mauri: dovrebbe trattarsi di uno stiramento. La sconfitta fa ripiombare la squadra tortonese in piena zona playout. E’ un momento delicato della stagione, la squadra ha troppi giocatori infortunati o in condizioni di forma precarie. In settimana il Derthona sarà di scena prima nel recupero ad Aqui, poi domenica giocherà a Chiavari: si tratta di due partite delicate e molto importanti in chiave salvezza. Domenico Cremonte
Serie D girone B / 23^ giornata
Un brutto Voghera perde a Cantù CANTU’: VOGHERA:
3 1
MARCATORI: pt 23’ Locatelli; st 22’ Pappalardo, 31’ Farina, 43’ Spaggiari. CANTU’ SAN PAOLO: Galbusera; Strametto (1’ st Rizzi), Corti, De Vecchi, Cheremeh; Locatelli (40’ st Gangitano), Arnaboldi, Tomaino; Spaggiari, Erba (18’ st Pappalardo), Testa. All. Ronchetti. VOGHERA: Bonassi; Paloschi, Priolo, Bandirali, Fassina; Vaira (9’ st Farina), Mercuri (23’ st Coccu), Piazza; Troiano, Speziale; Magnoni. All. Giacomotti.
ARBITRO: Marchesini di Legnago. CANTU’ - Il peggior Voghera della stagione esce sconfitto contro un Cantù tutt’altro che irresistibile. Un brutto stop per i rossoneri, che avrebbero potuto rosicchiare qualche punto al Mantova, fermato sul pareggio in quel di Trento. Un passo indietro sul piano del gioco e della personalità per i ragazzi di Giacomotti. La partita si mette subito bene per i brianzoli, che al 23’ passano in vantaggio con un eurogol di Locatelli. Il centrocampista da una trentina di metri, leggermente defilato sulla destra, scaglia un bolide in diago-
nale che centra prima il palo e poi carambola in rete. Il Voghera prova a reagire ma non impensierisce mai Galbusera. Il raddoppio del Cantù arriva al 22’ della ripresa: Spaggiari dalla destra serve Pappalardo, che solo davanti a Bonassi infila sotto la traversa il pallone del 20. Nonostante il doppio svantaggio i rosso-neri non si arrendono e accorciano le distanze alla mezz’ora. Il colpo di testa vincente di Anthony Farina ridà qualche speranza all’undici oltrepadano. La formazione di Giacomotti ci prova ma quando il Cantù mette fuori il naso dalla sua metà campo trova
il gol della sicurezza. Un primo tentativo di Pappalardo si stampa sul palo, poi sempre l’attaccante calcia addosso a Bonassi da due passi, quindi Spaggiari in tap in deposita in rete a porta sguarnita. CLASSIFICA: Mantova 46; Colognese 39; Pontisola, Cantù 38; Voghera* 37; Darfo Boario 35; Alzano Cene, Legnago* 33; Castelnuovosandrà, Olginatese 30; Sterilgarda, Insubria 28; Virtus Vecomp, Castellana 27; Villafranca 25; Caratese 21; Trento 20; Solbiatese 19. * Voghera e Legnago una partita in meno (si è giocata il 9 febbraio). f.s.
Eccellenza girone A / 4^ di ritorno
L’Oltrepo non riesce più a vincere OLTREPO: INVERUNO: (Primo tempo: 0-0)
1 1
MARCATORI: 35’ st Merenda (O), 49’ st Calandrino (I). OLTREPO (3-4-3): Valsecchi; Mauri, Merenda, Carrucciu; Sciannameo, Bruscaglia, Mangiapane, Verdi (25’ st Chianello); D’Aniello (39’ st Moltini), Merlano, Casorati (25’ st Chessa). All.: Chierico. INVERUNO (4-4-2): Marrazzo; Riboni, Perfetti, Tamai, Limitone; Landriscina (35’ st Ceriani), Michero, Mileo (48’ st Raso), Baglio (37’ st Chiappano); Panigada, Calandrino. All.: Caniato. ARBITRO: Bertelli di Busto Arsizio. STRADELLA - Dopo due
sconfitte consecutive, l’SBC Oltrepo viene fermato sul pareggio (1-1) contro l’Inveruno, una diretta concorrente alla corsa playoff. Nel primo tempo i rossoblu partono troppo contratti e patiscono più del previsto l’assenza a metà campo di Meda. Solo col passare dei minuti la formazione di Chierico prende in mano le redini del gioco e nel finale di primo tempo Verdi non riesce a concretizzare un bell’assist di D’Aniello. Il centrocampista colpisce in corsa col piede sbagliato e la sfera termina a lato. Nella ripresa l’Oltrepo attacca, crea pericoli, ma sciupa molto e trova la rete del vantaggio al 35’ grazie ad una punizione di Merenda sul cui tiro c’è una leggera deviazione di Baglio, che inganna Marrazzo. Sembra fatta, anche perché l’Inveruno era rimasto per tutta la ripresa chiuso nella
sua metà campo. La squadra di Caniato prende invece coraggio e nei minuti di recupero viene premiata, forse oltremisura, dal pareggio di Calandrino, che approfitta di una disattenzione della difesa rosso-blu e a tu per tu con Valsecchi non sbaglia. L’Oltrepo chiude in dieci: al 50’ viene espulso Carrucciu per somma di ammonizioni. Un pareggio che sta stretto alla squadra oltrepadana: “Avevamo in mano i tre punti, nel finale abbiamo commesso un’ingenuità che ci è costata la vittoria - sottolinea mister Chierico - dopo un primo tempo sotto tono, i ragazzi hanno avuto una buona reazione e si sono dimostrati vogliosi di fare risultato. Abbiamo raccolto sul campo solo due punti nei quattro scontri diretti, ma comunque mi pare che la squadra sia in ripresa sul
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Sport in breve
Una sconfitta amara per il Derthona RETI: 41’ Cardini, 20’ st Mair, 49’ st Bertocchi.
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piano fisico, manca però un po’ di cattiveria e convinzione”. f.s.
CALCIO CSI PAVIA Amatori a 11 - Girone A: Amatori S. Pietro-Ghiaie 2-0, Cup Calcio-Padus 2-0, Orat. Don Bosco-Sannazzaro 3-2, Orat. S. Colombano-Real Casei 0-2, Pantera Rosa-Pievese 1-0, Tennis Club-Carpignanese 3-0. Rip.: Tempo Prezioso. Classifica (prime pos.): Tennis Club p. 32; Real Casei 27; Sannazzaro 24. Girone B: Audax Travacò-Vellezzo Bellini 0-1, Casanova Staffora-Recor Cortella rinv., GerenzagoLandre Brau 6-0, Lungavilla-Lonatese 2-1, Moggi e Cattaneo-Clastidium 4-1, Penarol-Landriano 0-1, Sporster’s Pub-Negruzzo 2.0. Rip.: Godiasco. Classifica: Gerenzago, Sporster’s Pub p. 36; Moggi e Cattaneo 34. Amatori a 7 - Girone A: Ac Loris-Sanmaurense 5-5, Caravaggio-Sp. Sant’Alessandro 0-14, Landriano-Pol. Miradolese 7-4, Landriano B-Logos Asd 4-2, Mlz Torredarese-Magherno 5-2, Orat. S. Martino-Lungavilla nd, Orat. S. Alessandro-Roncaro 0-4. Classifica: Sp. Sant’Alessandro p. 32; Volante 31; S. Martino 29. Girone B: Cascine Calderari-Parasacco 8-6, Moncucchese BPasturago B 1-4, Pasturago A-Moncucchese A 3-8, Rainbow-Frassati 4-0, S. Rocco Garlasco-Trivolzio 2-3, Trivolzio B-Besate 2-1, Trovo-Pol. Scaldasole 7-1. Classifica: Moncucchese A p. 35; Trivolzio 30; Trivolzio B 29. Girone C: Atletico Linarolo-Zavaverde 1-3, Broni 7Barbianello 5-3, Inv. Monteleone-Arnaboldi 6-2, Orat. San Giuseppe-Cardinal Maffi 3-2, Romagnese-Red Devils 4-3, Sbocco Rosso-Olimpic Torre 91 3-1, Zerbo-Csl San Zenone 4-2. Classifica: Zerbo p. 40; Broni 7 31; Inverno 27. BASKET Promozione (17ª giornata): Siziano-Stradella 61-68. Stradella: Finardi 4, Bortolin, I. Verdi, E. Verdi 28, Marchesi, Bimbato 2, Pacchiarotti 19, Valle 5, Bonato 10, Maserati. Pt 37-43 (21-23, 16-20, 10-14, 14-11). Serie D (18ª giornata): Canottieri Milano-Voghera 61-115. Voghera: Castellano 10, Perduca 3, Rona 15, Baudino 2, Forni 20, Gazzaniga 3, Piermattei 15, Taverna 30, Balma 17, Chiappano. All. Rai. Pt 24-65 (12-32, 12-33, 14-23, 2327). Serie C regionale (18ª giornata): Oltrebasket BroniLussana Bergamo 83-64. Oltrebasket: Daniel 5, Colnago 21, Saint Roos 16, Scomparin 7, Cacace 4, Saini 5, Re 6, Pastusena 19, Bonomi, Cobelli. All. Gandini. Pt 43-26 (2416, 19-10, 19-12, 19-26). Prima divisione: Olympia Voghera-Phoenix Voghera 59-53. Olympia: Laneri 4, Regoli 14, Castignetti 6, Toccalino 15, Gal 11, Fiori 2, Comegna 7, Calabrò, Parisini, Carboni. All. Lattuada. Phoenix: Berta 17, Sartori 3, Cortesi 8, Pivi 10, Pagano 4, De Rossi 5, Grechi 6, Comi, Rovati, Stramesi. All. Pivi. Pt 33-20 (11-12, 12-8, 21-16, 15-15). Serie C dilettanti (4ª di ritorno): Derthona-Busto A. 107-70. Derthona: Pozzi 20, Gatti 8, Zandalasini 15, Perissinotto 11, Pedrini 7, Degrada 16, Serafin 6, Mambretti 5, Pavone 9, Campeggi. All. Petitti. Pt 59-33 (38-16, 21-17, 20-13, 28-26). Classifica: Cus Torino e Derthona 28. PALLAVOLO B2 maschile girone A (1ª di ritorno): Chieri-Voghera 3-0 (25-20, 25-16, 25-18). Classifica (ultime posizioni): Ovada 8; Collegno e Voghera 7. C femminile girone C, 14ª giornata: Rivanazzano Terme-Trescore 3-2 (21-25 25-21 25-22 18-25 15-8). Classifica: Brescia 37; Lurano 34; Brembo 30; Cinisello 25; Soresina 24; Cormano 23; Mantova 22; Offanengo 20; Muggiò 19; Rivanazzano Terme 17. D femminile, girone C, 14ª giornata: Pro Patria-Voghera 0-3 (20-25, 19-25, 23-25). Classifica: Settimo Milanese, Mede, Voghera, Rho p. 33. D maschile, girone C: Mortara&Garlasco-Casteggio 3-1 (25-8, 21-25, 25-15, 25-16); Lungavilla-Gonzaga 0-3 (2125, 15-25, 20-25). Classifica: Mediglia* p. 33; Forza e Coraggio Milano* 29; Mortara&Garlasco* 27; Casteggio* 21; Cus Pavia* 20; Abbiategrasso*, Gonzaga Milano*, Magenta* 18; Lungavilla* 14; Dorno 8; Casalpusterlengo* 7; Buccinasco 0. (* una in meno).
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