popolo_9_febbraio_2012

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Fornitori del Vaticano

Broni Stradella Gas s.r.l. IL TUO FORNITORE DI FIDUCIA CAMPANE & OROLOGI 16030 USCIO (GE) Tel. 0185 919410 - Fax 0185 919427

Settimanale di informazione della Diocesi di Tortona fondato nel 1896

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Omologato

NOVESE

TORTONESE

Processi partecipati: Tortona tra innovazione e competitività

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LA VERA SFIDA A mancare è il lavoro: in Italia e in buona parte d’Europa. Senza quello, discutere dei contratti di lavoro appare marginale rispetto al punto nodale: senza lavoro, non ci sono nemmeno assunzioni e contratti da applicare. Pensare che il problema sia meramente normativo (non si assume perché non si può licenziare; oppure più assunzioni per combattere il precariato) sposta l’attenzione laddove non dovrebbe stare. A lavorare in Italia sono poco più di 22 milioni di connazionali. Gli altri (poco meno di 40 milioni) passano il tempo a svezzarsi, studiare, governare la casa, lavoricchiare in nero, godersi la pensione. Ci sono almeno tre milioni di italiani che vorrebbero incrementare il numero dei 22 milioni “attivi”; altrettanti (soprattutto donne) che non ci pensano ormai più. Volendo evitare a tutti costi di affrontare la questione, ci si può incaponire per mesi o anni sull’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (anno di nascita 1970) che tutela i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato – assunti in aziende con più di 15 impiegati – da licenziamenti indiscriminati, con l’obbligo del reintegro e non del solo risarcimento. Questione importante, per carità; ma è pura malafede matematica quella di sostenere che sia decisiva. Nel campo delle regole c’è sicuramente da fare. Ma se non si creano occasioni di occupazione, questa mancherà o sarà facilmente precarizzata. Banale, ma qui sta il punto. Basta guardare oltralpe, in Germania. Disoccupazione ai minimi, anzi c’è nuovamente bisogno di manodopera estera. continua a PAGINA 4

Una copia EURO 1,00 Giovedì 9 febbraio 2012 Anno XIV n. 5

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OLTREPO’

Il Giro d’Italia in Danimarca con la bici di Coppi

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Chiesa e malati: nessuno è abbandonato

Presentati a Voghera i corsi di formazione “Salva vita”

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Primo Piano L’esercito dei volontari, una risorsa per il Paese PAGINA 2

Eventi/1 Voghera ospita le opere di Piero Mega PAGINA 12

Eventi/2 Il ministro Balduzzi parla del libro di Bianchi PAGINA 13

“Nell’accoglienza generosa e amorevole di ogni vita umana, soprattutto di quella debole e malata, il cristiano esprime un aspetto importante della propria testimonianza evangelica, sull’esempio di Cristo, che si è chinato sulle sofferenze materiali e spirituali dell’uomo per guarirle”. Lo scrive Benedetto XVI nel Messaggio per la XX Giornata mondiale del Malato in programma l’11 febbraio. Servizio a PAGINA 4

Tortona Giornata per ricordare le vittime delle Foibe PAGINA 22

VARZI / PAG. 8

VIGNOLE B. / PAG. 17

Dopo il salame si punta sulla pianta del mandorlo

Corsi musicali per i bambini

VARZI - Prenderà il via a Varzi un progetto di filiera corta sul mandorlo. La società agricola “Il Pantanti 1872”, di cui è titolare Giuseppina Tornari, residente a San Martino di Varzi, ha aderito al progetto di Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia. Due anni fa la società ha deciso di puntare su questa coltura che fa parte della tradizione agricola varzese.

VIGNOLE BORBERA Importante realtà di Vignole Borbera è la Scuola dell’Infanzia Parrocchiale “V. Cauvin” presieduta da don Pierangelo Pietracatella, parroco del luogo. Una bella struttura al centro del paese che accoglie più di 50 bambini ai quali vengono offerte molte attività. Dal 22 febbraio se ne aggiungerà una nuova: un laboratorio di propedeutica musicale.


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SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

PRIMO PIANO

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

Il 22 gennaio si è chiuso ufficialmente l’Anno Europeo del Volontariato

L’esercito dei VOLONTARI una risorsa per il Paese pagina a cura di MARCO REZZANI

I VOLONTARI DI CASA NOSTRA. In senso orario: al lavoro alla Casa di Accoglienza di Tortona, un gruppo della Croce Rossa di Voghera, la squadra della Croce Rossa di Tortona in piazza Duomo

L

i vediamo quotidianamente percorrere le nostre strade a bordo di un’ambulanza, a fianco degli anziani in qualche casa di riposo, tra gli ammalati nelle corsie degli ospedali, impegnati con i bambini. Li abbiamo visti spalare il fango dopo l’alluvione di Genova, li abbiamo ammirati tra le macerie dell’Aquila, giunti un po’ da tutta Italia per aiutare gli abitanti di una città gravemente ferita. Li abbiamo visti in questi giorni sull’isola del Giglio, accanto agli abitanti, ad assistere i superstiti del tragico naufragio della Costa Concordia. Li vediamo sempre in prima linea, con i loro volti solari e sorridenti, non eroi ma uomini e donne normali, vestiti delle loro uniformi colorate, anche vicino a noi, nelle nostre città e nei nostri paesi. Sono i volontari, un pacifico esercito di circa quattro milioni di persone, sparse in oltre 40mila associazioni. Un popolo di benefattori che lo Stato, vent’anni fa, ha riconosciuto a livello istituzionale e che oggi “vale” lo 0,7% del Pil italiano, ovvero circa otto milioni di euro. Una cifra che, se sommata al totale del valore della produzione di tutte le organizzazioni del Terzo settore, porterebbe la ricchezza prodotta dall’inte-

ro settore non profit in Italia al di sopra del 4% del prodotto interno lordo. Ogni anno - rileva l’Istituto nazionale di statistica - sono 702 milioni circa le ore che tutti i volontari messi insieme mettono a disposizione, pari al lavoro che svolgerebbero 384.824 individui a tempo pieno. I volontari dunque sono una autentica ricchezza, una parte fondamentale della società per l’Italia di oggi, segnata, come del resto tutta Europa, dai venti della crisi economica e della recessione. Rappresentano un asse importantissimo sul quale sta prendendo forma un nuovo welfare, complementare a quello statale e talvolta alternativo a quello aziendale, senza cui milioni di persone già oggi non potrebbero andare avanti. Sono un segno di speranza in questi tempi travagliati, in cui le buone notizie faticano sempre di più a trovare il giusto spazio. A loro è stato dedicato l’Anno europeo del volontariato che ha chiuso i battenti ufficialmente lo scorso 22 gennaio a Genova con la conferenza dal titolo “Volontari cittadini europei”, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale per il Volontariato.

Lavorano per oltre il 50% nel campo dell’assistenza e della sanità, per il 13% in quello della cultura, per il 10% in attività di protezione civile e per il 5% nell’ambiente. Molti i giovani che fanno volontariato con una percentuale in aumento, ma anche numerosi anziani che, una volta lasciato il lavoro, si mettono al servizio degli altri, rinunciando così ad appiattirsi seduti al bar per l’intera giornata o davanti alla televisione. Dai dati emerge un aumento “lieve ma reale” dei giovanissimi e una notevole crescita del volontariato senile, tra i 55 e i 60 anni, fascia d’età che oggi rappresenta il 26,4% del totale dei volontari. In questa fascia d’età gli anziani che fanno volontariato sono 2,5 milioni: più dei 2,3 milioni aiutati dalle associazioni di volontariato stesse. Le due tendenze positive sono confermate anche da un’altra recente ricerca dell’Università di Pisa dalla quale emerge che dal 1999 al 2010 i ragazzi tra i 14 e i 17 anni che fanno volontariato sono aumentati di un punto percentuale (da 6,3% a 7,3%) e quelli di 18-19 anni addirittura di 3,4 punti percentuali, passando dall’8,4% al 11,8% (+40%); nello stesso periodo i volon-

tari over 60 sono balzati dal 4,3% all’8,7%, praticamente raddoppiati. Un altro dato significativo è che negli ultimi anni sono sempre più i maschi a partecipare ad attività di volontariato, rispetto alle donne che però cominciano prima, tra i 14 e i 24 anni. Il Nord si conferma l’area territoriale con la percentuale più alta di cittadini impegnati in opere di volontariato, seguita dal Centro, mentre al Sud e sulle Isole il livello di partecipazione è minore, sebbene quest’ultima risulti in costante aumento in tutte le zone del Paese. Un altro aspetto da segnalare è quello che vede una maggiore propensione verso il volontariato nei cittadini che vivono nei piccoli centri, al di fuori delle aree metropolitane. Il volontariato pare dunque essere prima di tutto un fenomeno tipico di quell’Italia dei piccoli borghi e paesi, piuttosto che delle grandi metropoli. Nel panorama del volontariato – lo sappiamo bene – un ruolo centrale è giocato da quello di ispirazione cristiana. Quante persone dedicano il proprio tempo agli altri, richiamandosi al più grande segno di amore di tutti tempi, la Croce. Li vediamo nelle parrocchie, dalle più piccole alle più grandi, nella Caritas, nell’Oftal, nei

Centri per la Vita, negli oratori, nelle mense dei poveri, nelle varie associazioni che promuovono la dignità della persona umana. Anche da noi, nella nostra diocesi accade così. Ne ha parlato in un convegno organizzato sul finire dello scorso anno il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, Mons. Mariano Crociata, che ha fatto notare come il volontariato è sempre “preparazione della venuta del Signore dovunque c’è bisogno di lui, perché l’assenza di lui rischia di disumanizzare l’uomo e di annientarlo”. “Ma perché il volontariato cristiano dispieghi tutte le sue potenzialità e produca tutti i frutti che porta dentro è necessario che esso recuperi le sue dimensioni costitutive”, ha detto ancora il Vescovo che ha pure messo in guardia dal rischio di “ridurlo all’organizzazione di servizi e lasciarlo assorbire interamente dalla sua valenza di promozione umana. Come il Papa ha in più circostanze ricordato, il volontariato cristiano non ha il suo criterio primo nei risultati ma nella motivazione e nella testimonianza dell’amore di Dio”. “I volontari cristiani – ha aggiunto – sono testimoni di un amore di Dio ricevuto e ridonato generosamente,

senza calcoli e condizioni. La legge intrinseca del volontariato perciò è la gratuità come spirito caratteristico delle persone e del loro servizio. La necessaria organizzazione deve essere in grado di assicurare tale spirito come espressione di una fede viva, coltivata senza posa. La necessaria competenza e l’efficienza organizzativa sono a servizio della testimonianza di una gratuità che scaturisce dalla carità”. Il segretario della Cei ha quindi ribadito che “il volontariato è uno stile di vita radicale, testimone della carità di Cristo, teso a diventare impronta e progetto di tutti i credenti”; “è innanzitutto una scelta di vita, una dimensione interiore, che non si riduce a un tipo di lavoro sociale peculiare, ma che entra in tutti gli aspetti della vita. Il volontario vive con stile di dono e di servizio non solo l’attività extra-lavorativa, ma lo stesso lavoro, la vita di famiglia, le relazioni”. Queste “ispirazioni originarie”, secondo mons. Crociata, “sono, soprattutto, il frutto di un ascolto assiduo e attento di quella Parola di Dio a cui attinge sempre primariamente la nostra fede e la sollecitazione a una volontaria, gratuita, sovrabbondante generosità nel servizio a chi è nel bisogno e a chi ci sta accanto”.


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

CAPANNI PIEMONTE S.n.c. CAMPANE

VITA DELLA DIOCESI

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

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CAPANNI PIEMONTE S.n.c. OROLOGI E AUTOMAZIONI Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

Religiose e religiosi in Cattedrale nella festa della Presentazione di Gesù

NOTIZIE DIOCESANE

Sabato 11 febbraio con l’OFTAL Un raggio della divina bellezza che illumini il cammino dell’esistenza Madonna di Lourdes,

TORTONA - Il giorno della Festa della Presentazione del Signore al tempio, giovedì 2 febbraio, anche quest’anno si sono incontrati con gioia in Cattedrale le religiose e i religiosi della nostra diocesi. La liturgia della luce - propria del giorno della festa e la solenne Concelebrazione eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Martino erano per tutti loro il cuore di quella giornata. Insieme hanno fatto memoria della loro professione religiosa, ringraziando per il dono della vita consacrata, per il dono della propria vocazione, confermandola con rinnovata gioia. Vogliamo pubblicare per intero la bella omelia del nostro Vescovo. Essa evidenzia il dono che la Vita consacrata è per la Chiesa e per il mondo e insieme e-sprime l’urgenza che religiosi e religiose siano sempre più persone che vivano in profonda adesione a Cristo.

“Rivolgo in questo pomeriggio un affettuoso e riconoscente saluto a tutti voi, religiosi e religiose, presenti in Cattedrale, alle vostre comunità, ai vostri confratelli e consorelle anziani o segnati dalla sofferenza. Ringrazio il Delegato vescovile per la Vita consacrata, Don Sesto, e la segretaria diocesana dell’Usmi. Come ogni anno, in questa celebrazione ricordiamo i religiosi e le religiose, che nel 2012 raggiungono traguardi significativi nel cammino della loro consacrazione al Signore e del loro servizio ai fratelli. A loro il Vescovo manifesta la riconoscenza della Chiesa per il bene che hanno operato in tanti anni nei vari posti dove l’obbedienza li ha condotti. Poniamo, ora, la nostra attenzione sulla ricorrenza liturgica della presentazione di Gesù al tempio.

Quaranta giorni dopo la nascita, Giuseppe e Maria portarono Gesù al tempio per offrirlo al Signore, come era stato stabilito dalla legge di Mosè. In concomitanza con questa festa liturgica, il Beato Giovanni Paolo II, a partire dal 1997, ha voluto che fosse celebrata in tutta la Chiesa una speciale Giornata della vita consacrata. Come Gesù viene offerto al Padre, così anche voi, in un certo momento della vostra vita, avete offerto la vostra vita al Signore, legandovi a Lui con i voti. In questo pomeriggio, nella Chiesa Cattedrale, desiderate ribadire la vostra appartenenza a Dio, rinnovando i voti. Ripetete il voto di povertà, attraverso il quale manifestate la decisione di gestire le cose materiali con sobrietà, affinché le cose concrete non vi impediscono di alzare gli occhi limpidi al Padre. Ripetete il voto di castità,

10 febbraio ore 16: G3, Rosario, Vespri, S. Messa ore 21: S. Nicolò, Incontro vocazionale per i giovani del Vicariato di Novi Ligure

so S. Martino e S. Messa Vespertina ore 20,30: Bettole di Pozzolo, Preghiera mariana

attraverso il quale intendete stabilire solo col Signore un rapporto sponsale, rispondendo così al gesto di Gesù, che per primo ha stretto una unione con noi “facendosi carne”. - Ripetete il voto di obbedienza, attraverso il quale accettate che il Signore diriga la vostra vita attraverso creature umane. Attraverso i voti voi fate brillare di più la consacrazione battesimale. Il Battesimo, infatti, rende sacra la persona, la divinizza, ma ne lascia intatta la libertà. Con i voti operate una consacrazione totale, consegnando a Dio anche la vostra libertà. Per questa vostra consacrazione al Signore, diciamo grazie al Lui, perché con il Suo aiuto e la Sua luce è stato al vostro fianco e vi ha sostenuto nella vostra donazione. Manifestiamo riconoscenza anche a voi, perché siete segni importanti per il mondo. Abbiamo bisogno, infatti, come è detto nella conclusione dell’Esortazione Apostolica “Vita Consacrata” di qualcuno che viva pienamente la Sua dedizione al Signore, per non lasciar mancare a questo mondo un raggio della divina bellezza, che illumini il cammino dell’esistenza umana. Auguro di cuore che possiate essere una luce per tutti i fratelli e le sorelle che il Signore mette sulla vostra strada e che la gioia interiore vi accompagni sempre. Questa nostra società, infatti, appesantita da troppi problemi e ancora più prigioniera di miserie morali e di indifferenza religiosa invoca dalle persone consacrate un messaggio nuovo. Questa domanda trova risposta solo nella vostra spiritualità, nella vostra adesione a Cristo”. Suor Pia Villiger

gli appuntamenti

Sabato 11 febbraio 2012 ricorrerà il 154esimo anniversario della prima apparizione di Lourdes. L’O.F.T.A.L sarà presente alle S. Messe che saranno celebrate dall’Assistente diocesano don Marco Daniele - a TORTONA alle ore 15 presso la chiesa di S. Matteo (con unzione degli infermi); - a VOGHERA alle ore 17.30 presso la chiesa di Santa Maria delle Grazie (Frati Franscescani). La messa a Voghera sarà alle 17.30 e non alle ore 21.00 come da tradizione. Alle ore 21, come ogni giorno 11 del mese, sarà recitato il S. Rosario presso la chiesa delle Suore Agostiniane a Voghera. Per l’occasione il rosario si concluderà con una breve processione aux flambeaux alla Grotta di Lourdes posta nel cortile delle suore.

Domenica 12 febbraio a Tortona

Festa della Pace alla Casa del Giovane

Domenica 12 febbraio l’Azione cattolica dei Ragazzi (ACR) organizza la tradizionale Festa della Pace. L’appuntamento si terrà presso l’Oratorio Casa del Giovane del Duomo di Tortona. Il ritrovo è fissato per le ore 14.30. Alle 15.00 il momento di riflessione e preghiera al quale seguirà l’animazione a cura dell’Equipe ACR. Alle 16.30 la merenda chiuderà l’incontro. Durante il pomeriggio verrà raccolto quanto i ragazzi hanno risparmiato a favore dell’iniziativa di carità destinata quest’anno ad un centro di accoglienza per orfani in Africa. Per le iscrizioni telefono o fax al 0131 – 861868 oppure tramite SMS al 349 – 5454335.

Domenica 19 febbraio in Seminario

Quinto incontro Al passo con la Peregrinatio Mariae per i nostri Diaconi

In questi giorni si conclude la Peregrinatio nella Città di Novi Ligure e inizia il suo itinerario nei paesi limitrofi. Il primo paese interessato è Pozzolo Formigaro. Con la finalità di sentirci uniti nella preghiera con tutta la realtà diocesana, il nostro settimanale vi segnala luoghi e orari di questa settimana. 9 febbraio, S. Nicolò ore 9,30: Accoglienza ore 10,30: Adorazione ore 11,30: S. Rosario ore 16,30: Adorazione ore 17,30: S. Rosario con i bambini e ragazzi del catechismo, a seguire S. Messa ore 21: G3, Incontro di preghiera

11 febbraio, S. Nicolò ore 9,30: S. Rosario ore 10: S. Messa nell’anniversario della prima apparizione della B.V. di Lourdes ore 10,45: Adorazione ore 16,30: Adorazione ore 17,30: S. Rosario ore 18: S. Messa con la presenza dell’OFTAL 12 febbraio, Pozzolo Formigaro, S. Nicolò ore 11: S. Messa solenne ore 16: S. Rosario a seguire processione ver-

Domenica 19 febbraio, alle ore 15.30, presso il Seminario diocesano si terrà il quinto incontro del ciclo “Quale diaconia per le nostre parrocchie” dedicato ai Diaconi della Diocesi. Eugenio Presciutti, responsabile della Casa di Accoglienza di Tortona, parlerà del tema “La fragilità umana”.

13 febbraio, Casa di Riposo S. Giuseppe ore 10: S. Messa e preghiera Mariana ore 20,30: Bettole di Pozzolo, Preghiera mariana

Diario del Vescovo

14 febbraio, S. Martino ore 17: Adorazione Eucaristica ore 20,30: Merella, Preghiera mariana 15 febbraio, S. Martino ore 10: S. Messa presieduta da Mons. Vescovo e saluto alla Vergine 16 febbraio, Cassano Spinola

Vergine del silenzio, che ascolti la Parola e la conservi, donna del futuro, aprici il cammino

Il Vescovo riceve in udienza martedì 14 febbraio dalle 8,30 alle 11; giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 dalle ore 8,30 alle 12,30. Per eventuali comunicazioni, prendere contatto con la Segreteria Vescovile, al mattino (escluso il lunedì), tramite telefono (0131 816635 - fax 0131 816637). Via mail: vescovotortona@libero.it. o attraverso il sito www.diocesitortona.it


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VITA DELLA CHIESA

Reg. Santo Stefano 23/25 - 15019 STREVI (AL) Tel./Fax 0144/37.27.90 - 339/32.73.917

La salute riacquistata “La salute riacquistata scrive il Santo Padre - è segno di qualcosa di più prezioso della semplice guarigione fisica, è segno della salvezza che Dio ci dona attraverso Cristo”, e che “trova espressione nelle parole di Gesù: la tua fede ti ha salvato. Chi, nella pro-

entrare in se stessi e, come il figliol prodigo della parabola, ripensare alla propria vita, riconoscendone errori e fallimenti, sentire la nostalgia dell’abbraccio del Padre”. “La Chiesa, continuando l’annuncio dio perdono e di riconciliazione fatto risuonare da Gesù, non cessa di invitare l’umanità intera a convertirsi e a credere al Vangelo”, sottolinea il Pontefice, ricordando che “il sacramento della Penitenza è stato spesso al centro della riflessione dei Pastori della Chiesa, proprio a motivo della grande importanza nel cammino della vita cristiana”.

Un sacramento dimenticato

pria sofferenza e malattia, invoca il Signore è certo che il Suo amore non lo abbandona mai, e che anche l’amore della Chiesa, prolungamento nel tempo della sua opera salvifica, non viene mai meno”. In questa prospettiva, “la guarigione fisica, espressione della salvezza più profonda, rivela l’importanza che l’uomo, nella sua interezza di anima e di corpo, riveste per il Signore”. Il “binomio tra salute fisica e rinnovamento delle lacerazioni dell’anima” ci aiuta, quindi, a “comprendere meglio” i sa-

cramenti di guarigione.

La medicina della confessione Nel sacramento della Penitenza, che il Papa definisce “medicina della confessione”, l’esperienza del peccato “non degenera in disperazione, ma incontra l’Amore che perdona e trasforma”. In questo modo “il momento della sofferenza, nel quale potrebbe sorgere la tentazione di abbandonarsi allo scoraggiamento e alla disperazione, può trasformarsi in tempo di grazia per ri-

C’è poi l’Unzione degli Infermi, un sacramento che “merita oggi una maggiore considerazione, sia nella riflessione teologica, sia nell’azione pastorale verso i malati”, e che non va ritenuto “quasi un sacramento minore rispetto agli altri”, ma anzi un segno “della tenerezza di Dio per chi è nella sofferenza”. “Con l’Unzione degli Infermi, accompagnata dalla preghiera dei presbiteri – fa notare il Papa – tutta la Chiesa raccomanda gli ammalati al Signore sofferente e glorificato, perché allevi le loro pene e li salvi, anzi li esorta a unirsi spiritualmente alla passione e alla morte di Cristo, per contribuire così al bene del popolo di Dio”. a cura di M. Michela Nicolais

Mons. Moraglia nuovo Patriarca di Venezia Il Papa ha nominato l’attuale vescovo di La Spezia, monsignor Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia. Succede al cardinal Angelo Scola, nominato il 28 giugno scorso arcivescovo di Milano e insediatosi poi il 25 settembre. Nato a Genova il 25 maggio 1953, Moraglia compirà tra pochi mesi 59 anni. Mons. Moraglia, saputo dell’elezione, ha citato la seconda lettera di San Paolo ai Corinzi, spiegando che va a Venezia “col desiderio di ascoltare per capire e conoscere quanto lo spirito vuol dire a questa Chiesa”. “Chiedo - prosegue la lettera di Moraglia - di essere accolto come un fratello che, per dono della provvidenza, è stato mandato a

voi come padre”. Ordinato presbitero dell’Arcidiocesi di Genova il 29 giugno 1977, Moraglia è stato eletto alla sede vescovile della Spezia-Sarzana-Brugnato il 6 dicembre 2007 e ordinato vescovo il 3 febbraio 2008. È presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei e consultore della Congregazione per il Clero. LE NOSTRE SEDI:

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Il messaggio del Papa per la XX Giornata mondiale del Malato “Nell’accoglienza generosa e amorevole di ogni vita umana, soprattutto di quella debole e malata, il cristiano esprime un aspetto importante della propria testimonianza evangelica, sul’esempio di Cristo, che si è chinato sulle sofferenze materiali e spirituali dell’uomo per guarirle”. Lo scrive Benedetto XVI, che nel Messaggio per la XX Giornata mondiale del Malato – in programma l’11 febbraio, sul tema: “Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato” (Lc 17,19) – si sofferma sui “sacramenti di guarigione”, cioè sul sacramento della Penitenza e della Riconciliazione, e su quello dell’Unzione degli Infermi, che hanno il loro “naturale compimento” nell’Eucaristia. “Prendere coscienza dell’importanza della fede per coloro che, gravati dalla sofferenza e dalla malattia, si avvicinano al Signore”: questo l’invito del Papa, anche in vista della Giornata mondiale del Malato che si celebrerà in Germania l’11 febbraio del 2013, e al centro della quale ci sarà “l’emblematica figura del samaritano”.

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

Uomo dallo spiccato profilo sia pastorale sia culturale, Dottore in Teologia Dogmatica, Moraglia ha ricoperto numerosi incarichi. Ha diretto l’Ufficio per la Cultura e l’Università dell’Arcidiocesi di Genova; è stato presidente della Commissione Diocesana per i Problemi Pastorali dei Movimenti Religiosi Alternativi e delle Sette ed assistente diocesano del Meic,

il Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale. È stato docente di cristologia, antropologia, sacramentaria e di storia della teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Sezione del Seminario di Genova; e preside e docente dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure. Ha collaborato al corso di formazione per i curatori della formazione permanente dei presbiteri presso lo Studium della Congregazione per il Clero; ha tenuto corsi di esercizi spirituali e Conferenze per religiose, per il clero e per studenti. Collabora con la rivista Sacrum Ministerium, periodico della Congregazione del Clero.

Servizi CISL

Lavoro: la vera sfida Creare condizioni di occupazione e di crescita imprenditoriale continua da pagina 1 Se fosse una questione di regole, basterebbe applicare quelle tedesche (magari con rigore teutonico) e pure qui sfioreremmo la piena occupazione. La differenza tra noi e loro è un’altra. Lì le aziende crescono, si moltiplicano, hanno ordini, fanno fatturati; qui al massimo si resiste. Guardatevi intorno e scoprirete molto made in Germany mescolato a moltissimo made in China e ad un po’ di made in Italy. Una costosa e vendutissima Audi porta con sé sofisticati impianti frenanti, centraline elettroniche varie, acciaio e leghe speciali, pneumatici, motori e trasmissioni integrali, sedi estere e servizi post-vendita. Un universo fatto di aziende tedesche, spesso multinazionali, all’avanguardia tecnologica, con molta innovazione e fabbriche mantenute sul territorio o solo in parte delocalizzate. Ne conseguono: assunzioni, buoni stipendi, diverse nuove occasioni per chi perde il lavoro. Siccome non ci si può inventare per decreto una Volkswagen che trascini l’economia di Campobasso, che si può fare, allora, per produrre più pane da spartire in Italia? Ci sono ricette valide, ma di basso impatto: il turismo è una nostra (non delocalizzabile) risorsa, ma a basso valore aggiunto; la qualità artigianale italiana è al top nel mondo, ma non saranno mille sartine in più a cambiare le statistiche. L’artigianato soffre di mancanza di manodopera e una revisione dei percorsi professionali sarebbe salutare, ma anche qui stiamo parlando di qualche decina di migliaia di posti, quando all’appello ne mancano da tre milioni in su. A mancare invero da troppo tempo in Italia è la cosiddetta “politica industriale”. C’è stata – magari all’italiana – fino ai primi anni Sessanta. C’è stata, ma tutta da dimenticare, quella successiva che trapiantò impianti petrolchimici e acciaierie nel Mezzogiorno, e di essa non è rimasto quasi niente. C’è stato quindi l’abbandono di quell’industria pesan-

te o del futuro (chimica, automobili, informatica) che fa i numeri in altri Paesi. Quindi il nulla degli ultimi vent’anni, la mancanza di visione nascosta dietro il successo delle arrembanti piccole imprese esportatrici che facevano soldi con fantasia, tanto lavoro e l’aiuto delle periodiche svalutazioni della lira. Arrivato l’euro, la forza propulsiva s’è attenuata; arrivata la Cina, la forza concorrenziale si sta spegnendo. Ma l’Italia non è morta. Abbiamo cinquecento aziende di medie dimensioni che sono al top nel mondo o in Europa nei rispettivi settori. Nessuna di loro però con dimensioni tali da imporsi come multinazionali così da affiancare i colossi pubblici Eni ed Enel, che comunque hanno lavorato benissimo in questi anni. Sono aziende che soffrono di nanismo dimensionale: dobbiamo aiutarle a crescere, ad essere competitive in ogni mercato mondiale, a diventare grandi tenendo però ben salde radici (e siti produttivi) in Italia. Tutte cose fattibili, se si vuole. Poi bisogna assolutamente mettere ordine a casa nostra, se vogliamo che questa sia produttiva e accogliente. C’è molto da fare: nuove infrastrutture con un ottimo rapporto costi-benefici (l’alta velocità ferroviaria ad esempio è quasi tutta da ripensare), a cominciare dai porti e gli interporti; una legislazione degna di un Paese civile piuttosto che di un suk levantino, con una Giustizia rapida ed efficace; una bonifica delle aree malavitose, se vogliamo che qualcuno si azzardi a fare impresa laddove ora non c’è nemmeno lo Stato. E sì, pure un’intelligente rinfrescatina ai contratti di lavoro. Qui giuslavoristi, politici e sindacati farebbero meglio a concentrarsi su validi strumenti di inclusione lavorativa (come ad esempio il part time) o a ripensare il rapporto scuola-lavoro, piuttosto che su balocchi ideologici o su boutade linguistiche senza costrutto. Nicola Salvagnin (Sir)

AGEVOLAZIONI PER I NOSTRI SOCI


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

IL VANGELO DELLA DOMENICA

12 Febbraio - VI Domenica del Tempo Ordinario

“Se vuoi puoi purificarmi”

Mc 1,40-45 In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a

nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Il Santo della settimana a cura di Daniela Catalano

SAN GIOVANNI GARCIA La Chiesa il 14 febbraio ricorda la figura di un santo “rifor- quisita. Un giorno matore”, san Giovanni Battista della Concezione, nato in mentre andava Spagna, nella regione della Castiglia il 10 giugno 1561, predicare venne quinto di otto figli da Marco Garcia Xixón agricoltore be- colto da un trenestante e da Elisabetta Lopez Rico. Il padre era imparenta- mendo temporale to con S. Giovanni d’Avila. Altri suoi due fratelli si consa- e per paura di mocrarono al servizio di Dio. Giovanni frequentò le scuole di rire fece voto di grammatica e di filosofia che i Carmelitani nel 1575 aveva- adottare uno stile no aperto nel convento di Almodóvar. Nel giugno del 1576 di vita più rigoroso e penitente in caso di salvezza. Passato la famiglia Garcia ospitò a casa S. Teresa d’Avila la quale il pericolo, nel 1596 entrò nel convento dei recolletti di predisse alla madre che Giovanni sarebbe diventato santo e Valdeprenas e da quel momento iniziò un’autentica converche avrebbe riformato una famiglia religiosa. Frequentò le sione che lo portò a staccarsi da amicizie influenti, onori e università di Baeza e Toledo dove, nel 1580, si sentì spinto privilegi. Pochi mesi dopo fu nominato ministro del cona entrare nell’Ordine della S.S. vento. Sotto la sua guida fu reintroTrinità fondato nel 1194 da S. dotta la regola originale che non amGiovanni de Mata per la redenziometteva l’uso delle carni ed esigeva SACERDOTE SPAGNOLO ne degli schiavi. Durante il novidai religiosi sei ore di orazione al ziato Giovanni imparò a “non pergiorno. Queste scelte radicali spavenFU L’INIZIATORE dere mai la presenza e la visione tarono i religiosi e quasi tutti abbanDELLA RIFORMA DELL’ORDINE inferiore di Gesù crocifisso” e ad donarono il convento. Il santo non si amare teneramente la Madonna. scoraggiò e decise di recarsi a Roma DELLA S.S. TRINITÀ Dopo la professione fu mandato a per chiedere direttamente a Clemente continuare gli studi presso l’uniVIII l’autorizzazione ad applicare la DEI “TRINITARI SCALZI” versità di Alcalà. Fu ordinato sariforma trinitaria. Il 20 agosto 1599 cerdote nel 1589 e poi nominato ottenne dal Papa il breve “Ad militanpredicatore maggiore del convento tis Ecclesiae” con cui veniva approvadi La Guardia (Toledo) e nel 1595 di quello di La ta e fondata la Congregazione dei fratelli riformati e scalzi Membrilla (Ciudad Real). La sua vasta cultura, le sue doti dell’Ordine della Santissima Trinità, istituita per osservare oratorie e la sua coerenza di vita lo resero un predicatore ri- la Regola di san Giovanni de Matha, in tutto il suo rigore. cercato e convincente, al punto che, si raccontava, bastava Tornato a Valdeprenas iniziò il noviziato con il nome di una delle sue prediche per creare davanti ai confessionali Fra Giovanni Battista della Concezione. Il nuovo ramo lunghe file di persone. Giovanni Battista maturò nel clima dell’Ordine, per poter ottenere l’indipendenza dall'ordine del Concilio di Trento che mirava alla riforma di molti isti- principale detto dei Trinitari Calzati, doveva possedere altuti religiosi. I Trinitari, nel 1594 a Valladolid decisero che meno otto conventi che vivessero la riforma sotto il nome in tutte le province dell’Ordine vi fossero due o tre conven- di Trinitari Scalzi. In pochi anni il santo riuscì nell'intento e ti di religiosi detti “recolletti”, cioè di frati che vivessero la nel 1605 fondò a Valladolid il suo ottavo convento. Morì a regola, come era stata scritta quattro secoli prima, vestendo causa della nefrite e dei molti patimenti a cui si sottopose, abiti più grossolani. Il santo, nominato predicatore maggio- il 14 febbraio 1613, a 52 anni. Beatificato nel 1819 da Pio re di Siviglia, non se la sentì di passare alla riforma per la VII, fu canonizzato da Paolo VI nel 1975. Le sue reliquie sua salute cagionevole e per l’attaccamento alla fama ac- sono venerate nella chiesa dei Trinitari di Cordova.

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Il brano evangelico della sesta domenica del Tempo Ordinario si apre con una notazione asciutta e assolutamente singolare per quel tempo: “Venne a Gesù un lebbroso”. Era davvero strano che i lebbrosi osassero avvicinarsi a qualcuno, visto che avevano l’obbligo di stare ben lontani dalla gente. L’esclusione dalla convivenza con gli altri rendeva questa malattia ancor più terribile di quel che già appariva. Ma, da chi altro poteva andare il lebbroso? Tutti, protetti dalle disposizioni legali oltre che dalla paura del contagio, si tenevano ben lontani dai malati di lebbra. L’unico che non si comportava così era Gesù. I lebbrosi l’avevano capito e andavano da lui. Quel lebbroso, finalmente e chissà con quanta fatica, giunse accanto a Gesù e gli si gettò ai piedi. Non usò molte parole, non si mise a spiegare la sua malattia, disse semplicemente ma con fede: “Se tu vuoi, puoi guarirmi!”. Una cosa è certa in questa pagina evangelica: la disperazione di quel lebbroso, davanti a quel profeta buono, si trasforma in fede. E Gesù, il compassionevole, non poteva non ascoltarlo: non ebbe paura del contagio, stese la mano e lo toccò. E gli comunicò l’energia della vita. Quel lebbroso si trovò ravvivato come una pianta appassita che subito rifiorisce. La scena evangelica spinge tutti noi ad incontrare e ascoltare, a toccare e sentire il grande bisogno di salvezza che hanno i milioni di “lebbrosi” che ancora oggi vivono ai margini della vita; a volte sono popoli interi a giacere in questa incredibile situazione. La compassione di Gesù non è solo un fatto puntuale, relativo ad un caso o un altro, magari a quello che suscita più facilmente emozioni. Gesù, con la sua risposta, ci mostra qual è la sua volontà sulla lebbra e sul male, qualunque esso sia: “Lo voglio, guarisci!”. Sì, la volontà di Dio è chiarissima: lottare contro ogni genere di male. Siamo davvero lontani da quella convinzione piuttosto diffusa che attribuisce a Dio la decisione di distribuire il male agli uomini a secondo del loro peccato. Nulla è più estraneo dal vangelo. Quel che invece non comprendiamo è quel che Gesù ordina al lebbroso dopo la guarigione: “Guarda di non dire niente a nessuno...”. E’ un comando che appare strano, e forse lo è davvero. Il vangelo sembra mostrarci un silenzio bello, ricco, espressivo che Gesù vuole conservare. Gesù non cerca la sua gloria o il rafforzamento della sua fama. Questo desiderio di silenzio è legato al delicato segreto di un’amicizia che si instaura tra il Signore e quell’uomo, tra il Signore e chiunque si affida a lui. Il miracolo, prima che segno apologetico della sua potenza, che pure è necessario notare, è soprattutto una risposta amica affettuosa, compassionevole, verso chi è malato ed escluso. E’ come dire che l’amore di Dio per me, per te, per ogni uomo, viene prima di ogni altra cosa. Forse proprio perché toccato da questo amore assolutamente unico e inimmaginabile, fu impossibile a quell’uomo tacere. E allora dobbiamo augurarci che sia impossibile anche per noi il tacere. Quel lebbroso non obbedì e divulgò il fatto al punto che non poteva più entrare nelle città a motivo del gran numero di persone che lo cercavano. Gesù, che non desiderava il piacere degli uomini ma quello del Padre suo, si ritirava in luoghi diversi. La gente tuttavia non lo perdeva di vista e continuava ad andargli dietro. Oggi, forse ancor più di ieri, abbiamo bisogno di un “uomo” che cammini in mezzo a noi come Gesù sapeva fare. Ma non è questa la vocazione stessa della Chiesa e di ogni credente?

le letture della domenica Prima Lettura Lv 13,1-2.45-46 Salmo Responsoriale Sal 31 Seconda Lettura 1Cor 10,31-11,1


Giovedì 9 febbraio 2012

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IL POPOLO dell’

Concessionaria

VOGHERA V.le Martiri della Libertà, 41 Tel. 0383/41110 Fax 0383/368705

VOGHERA - CASTEGGIO - BRONI

SS. MESSE FESTIVE: SS. MESSE FESTIVE Duomo di Voghera (tel. 43532): ore 8,30-10-11,15-17.30 (sabato 17.30); S. Rocco (tel. 41206): ore 8-10-11,30-18 (sabato 18); Pombio (tel. 43688): ore 8,45 (Centro Madonna di Fatima ) 11-18 (sabato 18); S. Maria della Salute (tel. 41315): ore 8-10,30-11,1518 (sabato 18); S. Pietro (tel. 41856): ore 8-1030 (sabato 18); Resurrezione (tel. 44674): ore 10 (sabato 17); S. Vittore (tel. 41677): ore 10,30-18 (sabato 18); Medassino (tel. 640395): ore 811-18 (sabato 17,30); Santa Maria delle Grazie (tel. 47889): ore 7,30-9,30-11,30-18 (sabato 18); Oriolo (tel. 379578): ore 11;

Torremenapace (tel. 646108): ore 11; Campoferro ore 11; Ospedale (tel. 6951): ore 17; Gerlina: ore 9. Farmacie di turno aperte dal 9 al 15 febbraio 2012 Giovedì 9: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Venerdì 10: Callegari, Via Grattoni, 6 - (tel. 0383 43573) Sabato 11: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Domenica 12: Lugano, Via Emilia, 168 - (tel. 0383 41428) Lunedì 13: Garavani, Via Plana 55 - (tel. 0383 41426) Martedì 14: Comunale 3, Via Emilia, 251 - (tel. 0383 62063) Mercoledì 15: Gandini, Via Emilia, 41 - (tel. 0383 41425)

Presentati a Voghera dai consiglieri regionali Ciocca, Pesato e Villani

LTREPO’

STRADELLA - VALLE STAFFORA Edicole aperte domenica 12 febbraio 2012 (Turno B): Bettaglio, via C. Emanuele; Bertora, via Verdi; Dematteis, via Emilia 23; Ferlini; via Rosselli; Rota viale Repubblica; Mingrone corso XXVII Marzo; Salvagnin, via Lomellina; Ravaglia, piazza san Bovo; La Notizia di Sala, via Don Minzoni; Tres via Grattoni; Zolla via Cavour; Mossolani, via Cattaneo; Cartolandia strada Valle. Distributori aperti domenica 12 febbraio 2012 (Turno H): TAMOIL via F. Parri 7 tang. Voghera-Casteggio; TAMOIL, via Piacenza 12.

Ecco i corsi di formazione “Salva Vita”

“Vai in Comune e... fai il tuo curriculum vitae”

VOGHERA - La presentazione dei corsi professionali di formazione sulla sicurezza e un’articolata discussione sull’argomento di più stretta attualità, cioè le liberalizzazioni nel commercio: questi i punti cardine attorno ai quali si è sviluppato l’incontro svoltosi sabato 28 gennaio in piazza Duomo a Voghera, presso la sede di Unione Artigiani Piccole e Medie Imprese e Confesercenti. Oltre ad esponenti del mondo imprenditoriale e professionisti del settore, erano presenti i rappresentanti della politica: Angelo Ciocca, Vittorio Pesato e Giuseppe Villani (consiglieri regionali rispettivamente di Lega Nord, Pdl e Pd), gli assessori comunali Marina Azzaretti e Vincenzo Giugliano, il responsabile della locale sezione del Pd Enzo Garofoli, Marco Sartori segretario della Lega Nord, Federico Taverna consigliere e vice capo gruppo PDL, Emanuela Pastore, capogruppo Lega Nord nonché alcuni consiglieri di Palazzo Gounela. “Il 2012 sarà l’anno della formazione sulla sicurezza, veri percorsi formativi SalvaVita. - ha affermato Mario Sissa, presidente di Unione Artigiani, presentando ufficialmente il calendario dei corsi - La nuova normativa non consente alcuna improvvisazione: i cosiddetti corsifici non esisteranno più. Saranno solo le Associazioni e gli enti qualificati a poter organizzare corsi professionali con docenti certificati”. Unione Artigiani e Confe-

VOGHERA - Trovare lavoro, di questi tempi, è già un’impresa proibitiva. Correre il rischio di veder cestinare il proprio curriculum significa avere la certezza di non sostenere nemmeno un colloquio. Da ora, però, le cose cambieranno. Perché il Comune organizza dei corsi gratuiti per insegnare come si compila correttamente il curriculum vitae. L’iniziativa “Fai Curriculum” è nata da un’idea del consigliere comunale del Pdl Federico Taverna ed è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa, alla quale erano presenti anche il sindaco Carlo Barbieri, l’assessore allo sviluppo economico Vincenzo Giugliano e il responsabile dello Sportello di Orientamento al Lavoro del comune di Voghera Andrea Vercesi. In apertura di conferenza, sia il sindaco Carlo Barbieri, sia l’assessore Vincenzo Giugliano, hanno elogiato l’iniziativa, evidenziandone la validità. È toccato poi a Taverna spiegare i motivi di questa proposta. “Presentare un curriculum che sia spendibile

sercenti hanno saputo e voluto cogliere questa richiesta di Nuova Formazione Professionale per la Sicurezza sui luoghi di lavoro, ponendosi come punto di riferimento per le aziende che devono, obbligatoriamente, aggiornarsi nella formazione sulla sicurezza. Sissa ha poi passato la parola a Massimo Bellomo, responsabile e coordinatore degli stessi corsi, a Gabriele Giurintano, docente di Architettura e Ingegneria presso l’Università di Genova e Savona, all’avvocato Cesare Antonio Ravetta, che ne segue gli aspetti legali e a Francesca Lussana, consulente e responsabile dei corsi per imprese di Onoranze funebri e addetti ai servizi cimiteriali, per illustrare nei dettagli i contenuti dell’accordo tra Stato e Regioni. È stato ricordato, inoltre, che presso gli Uffici di piazza Duomo n. 62 sono già aperte le iscrizioni. L’iniziativa ha trovato il plauso e l’apprezzamento dei consiglieri regionali Ciocca, Pesato e Villani sod-

disfatti perché l’Unione Artigiani e la Confesercenti hanno dato immediata attuazione alle direttive della conferenza Stato Regioni, in un settore che aveva necessità di una regolamentazione per i pesanti riflessi negativi dovuti agli incidenti nei luoghi di lavoro. L’occasione, tuttavia, era assai ghiotta per un dibattito politico e così l’incontro, moderato dal giornalista Giorgio Macellari, si è subito trasformato in un vivace confronto tra le posizioni assunte da Regione Lombardia contraria alle liberalizzazioni nel commercio, almeno nel nostro territorio, dal comune di Voghera (unico fra le amministrazioni locali, per ora, ad applicare la liberalizzazione degli orari di apertura di negozi e centri commerciali) e dai commercianti, rappresentati da Romeo Iurilli, presidente dell’Associanzione Provinciale Confesercenti. È stato proprio Iurilli a esprimere la netta contrarietà degli operatori del settore rispetto alla recente decisione

assunta dal sindaco di Voghera. “Quello adottato dalla nostra amministrazione - hanno replicato all’unisono gli assessori Giugliano e Azzaretti - è stato semplicemente un atto dovuto: il nostro sindaco intende rispettare la normativa voluta dal governo Monti. In ogni caso, ci rendiamo disponibili ad un confronto con le associazioni di categoria”. Il consigliere leghista Ciocca ha ricordato che il consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità una mozione che impegna il presidente Formigoni ad attivarsi per ricorrere alla Corte Costituzionale, rivendicando l’esclusiva competenza delle Regioni sulla materia del commercio. Gli ha fatto eco Villani, esponente del Pd: “Nella provincia di Pavia esistono negozi di piccole dimensioni che costituiscono preziosi punti di riferimento per la comunità e per il territorio: occorre tutelarne l’attività, così come bisogna salvaguardare le attività commerciali presenti nei mercati”. D’accordo con i colleghi anche il pidiellino Pesato: “Esistono situazioni diverse tra regione e regione: appare indispensabile trovare un buon equilibrio tra grande distribuzione e piccolo commercio, agendo soprattutto con grande attenzione sui Pgt, cioè i Piani di Governo del Territorio. La Regione Lombardia dovrà compiere tutti gli atti utili per rivendicare le proprie competenze nell’ambito del commercio”. Ugo Celasco

Una delegazione polacca ha fatto visita all’Asm di Voghera VOGHERA - Una delegazione polacca del paese di Gmina Nawojowa, gemellata con il Comune di Menconico, ha fatto tappa nei giorni scorsi a Voghera per visitare la sede dell’Asm e apprendere le strategie di raccolta dei rifiuti e raccolta differenziata adottata dalla holding di via Pozzoni. In tarda mattinata, poi, accompagnati dall’ex sindaco di Menconico Paolo Bertorelli, hanno fatto tappa a Palazzo Gounela, dove sono stati ricevuti dal sindaco Carlo Barbieri. La delegazione di Gmina Nawojowa era composta da Janusz Cabak vice sindaco e segretario generale, Mar-

cin Wiktor assessore all’ambiente, Wiodzimier WieczoreK assessore alla protezione civile ed alle attività produttive, Janusz

Jasielec organizzatore del viaggio ed interprete. In Asm sono stati ricevuti dal Direttore Generale Stefano Bina, dal consigliere

di amministrazione Gian Franco Da Prada e dal responsabile di settore Domenico Buscone. La delegazione polacca ha fatto visita ad Asm per prendere visione di come viene gestito il mondo dei rifiuti; è stata presa Voghera come esempio da seguire. Il governo polacco ha infatti imposto ai Comuni di adeguarsi alle normative dell’Unione Europea per risolvere il delicato problema dei rifiuti. Per questo motivo hanno visitato tutti gli impianti di Asm e hanno appreso dei progetti della holding vogherese nell’ambito della raccolta differenziata.

sul mercato del lavoro è molto importante perché se da una parte non rappresenta per una persona la garanzia di trovare lavoro, dall’altra gli consente di sostenere un colloquio e quindi di poter illustrare le proprie capacità. - ha spiegato Questo corsi sono diretti ai giovani e ai meno giovani, a coloro che devono cercare il lavoro e a coloro che lo hanno invece perso e hanno necessità di trovare una nuova occupazione”. Presentare un curriculum completo ed esaustivo è fondamentale anche per fare una buona impressione, visto che si tratta un po’ del biglietto da visita che un potenziale lavoratore consegna all’azienda. “Quando tanti giovani arrivano allo Sportello di Orientamento al Lavoro succede spesso che il curriculum sia completamente da rifare. - ha spiegato Andrea Vercesi In alcuni casi, addirittura, chiedono proprio a me di aiutarli a scriverlo”. Da qui l’idea di realizzare un ciclo di quattro corsi, offerti gratuitamente dal Comune, per compilare un curriculum efficiente e completo.


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VOGHERA E OLTREPO’

Mille piante coltivate, una struttura per la lavorazione e un grande progetto

Varzi dopo il salame punta sul mandorlo VARZI - Prenderà il via a Varzi un progetto di filiera corta sul mandorlo. La società agricola “Il Pantanti 1872”, di cui è titolare Giuseppina Tornari, residente a San Martino di Varzi, ha aderito al progetto di Piano di Sviluppo Rurale della Regione Lombardia. Due anni fa, la società ha deciso di puntare su questa coltura che fa parte della tradizione agricola varzese. Infatti, il capoluogo montano oltre ad essere considerato in Italia la capitale del salame, è anche conosciuto per la produzione e vendita della torta di mandorle. Questo dolce, grazie all’intervento dell’allora amministrazione Querciolli, si vanta del marchio Deco (Denominazione Comunale di Origine). La coltivazione del mandorlo, come tante altre colture, fa parte della tradizione agricola di Varzi. Così, in prossimità del bivio per il Brallo di Pregola sono state coltivate mille piante di mandorlo. Inoltre,

La struttura dedicata alla lavorazione del mandorlo

su quella strada è ora visibile un edificio con vetrata che ospiterà la fase di trasformazione della pianta. La struttura è suddivisa su due piani e i lavori di realizzazione sono stati ultimati di recente. L’intenzione è quella di produrre torte di mandorle e torroni e altri derivati. Per vedere operativa la struttura

occorreranno ancora due anni. Questo è il tempo necessario per dare vita ad un importante progetto che sarà in grado di valorizzare un prodotto tipico dell’Alta Valle Staffora. Un progetto che sicuramente frutterà alcuni posti di lavoro per gli abitanti della zona. Questa iniziativa è stata accolta fa-

vorevolmente dal sindaco di Varzi Gianfranco Alberti: “Si tratta di un progetto che sarà in grado di valorizzare uno dei prodotti tipici della nostra tradizione: la torta di mandorle. Proprio per questo motivo va il plauso dell’amministrazione a coloro che stanno portando avanti questa iniziativa”. Anche per il presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese Bruno Tagliani questa è un’azione positiva per il territorio: “Parliamo di un progetto di filiera corta che recupera una produzione tipica di questo territorio. Tale iniziativa da una parte consentirà il recupero della coltura del mandorlo (abbandonata da tempo) e dall’altra contribuirà ad aumentare la produzione della torta di mandorle e degli altri derivati. Sarà quindi un veicolo di promozione del territorio e dei suoi prodotti e un sostegno all’economia dell’area montana”. Mattia Tanzi

Al via il concorso letterario “Racconto breve di montagna” VARZI - Venerdì pomeriggio presso la sede della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese a Varzi si è svolta la presentazione del concorso “Racconto breve di montagna”. All’evento culturale hanno preso parte e sono intervenuti Bruno Tagliani, presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Milena D’Imperio, vice presidente della Provincia di Pavia e Assessore ai beni e alle attività culturali, Cesare Curatolo, presidente del Circolo Culturale Ponti Arte e promotore dell’iniziativa e Marina Casarini, assessore alla Cultura della Comunità Montana. Nel corso dell’in-

Bruno Tagliani, Milena D’Imperio, Cesare Curatolo, Marina Casarini

contro Cesare Curatolo ha esplicitato che al concorso tutti possono partecipare da qualsiasi parte d’Italia e al-

trove purché l’argomento riguardi la montagna. La partecipazione al concorso è gratuita e dovrà es-

sere inviato entro il 31 maggio un testo inedito al massimo di 10 cartelle (una cartella di 2000 battute compresi gli spazi, carattere Times New Roman, corpo 12). I vincitori saranno premiati il 1 settembre alle ore 15 presso il Park Hotel Olimpia situato nella frazione Pregola di Brallo. Il concorso è patrocinato dalla Provincia di Pavia, dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, Ponti Arte, Pro Loco del Brallo, Sistema Bibliotecario Integrato dell’Oltrepò Pavese, Spino Fiorito, Varzi Viva e Circolo Culturale Sassi Neri.

Approvato dopo tre anni il nuovo PGT di Rivanazzano Terme RIVANAZZANO TERME - Dopo tre anni e mezzo dall’affidamento dell’incarico, nel luglio del 2008, e quindi con una tempistica relativamente breve, l’amministrazione comunale di Rivanazzano Terme guidata dal sindaco Romano Ferrari ha approvato all’inizio del nuovo anno il Piano di Governo del Territorio (PGT). “Sono molto soddisfatto di essere riuscito a portare a compimento questo lavoro nei tempi che ci eravamo imposti all’inizio del mandato. - spiega l’assessore all’Urbanistica Andrea Degli Alberti - Durante la campagna elettorale avevamo preso l’impegno di redigere entro la fine della legislatura il nuovo strumento urbanistico che regolerà lo sviluppo del nostro territorio nei prossimi anni e posso affermare di esserci riuscito. Partendo dal vecchio PRG, redatto e portato in ap-

provazione dopo otto anni di gestazione, condividendone alcuni aspetti e modificandone altri, abbiamo cercato di dare risposte concrete alle esigenze dei rivanazzanesi, facendo coincidere gli interessi dei privati con quelli pubblici e quindi studiando soluzioni che, una volta sviluppate, porteranno benefici a tutti i cittadini. Una prova di questa soddisfazione da parte dei rivanazzanesi si evidenzia con il numero delle osservazioni pervenute al PGT, infatti, contrariamente a quanto affermato anche in Consiglio Comunale dall’opposizione, i cittadini che hanno fatto osservazioni chiedendo modifiche sostanziali sono meno del 12% della totalità, quindi 10 osservazioni sulle 82 pervenute. Voglio inoltre sottolineare che le richieste di modifica sono state meno di un terzo di quelle pervenute nel 2004

per il PRG, nonostante gli otto anni di lavorazione utilizzati per approvare definitivamente questo strumento. Il PGT, come vuole la legge regionale 12/2005, ha una valenza di cinque anni ed è soggetto a varianti continue, quindi la nostra visione del futuro non è detto venga realizzata nel prossimo quinquennio, ma, a nostro avviso, dà l’immagine di quello che sarà lo sviluppo di Rivanazzano Terme dal punto di vista viabilistico, industriale, residenziale e turistico. Riassumere in poche righe lo sviluppo di Rivanazzano Terme nei prossimi anni non è un’impresa facile. Nello studio e durante lo sviluppo del nuovo PGT abbiamo preso in considerazione sia le carenze sia i punti di forza del nostro paese, dando ai tecnici incaricati alcuni punti fermi che sono stati tutelati in maniera dettagliata”. m.t.

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Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

La scomparsa di Mons. Giulio Adamini MONTALTO PAVESE Si è spento nei giorni scorsi Mons. Giulio Adamini. Era originario di Montalto Pavese. I funerali si sono svolti nella cattedrale di Genova lunedì 30 gennaio, presieduti dall’Arcivescovo Card. Angelo Bagnasco. Cresciuto all’ombra del Card. Giuseppe Siri, fu suo alunno e, diventato prete, suo successore come insegnante di teologia in seminario. Prelato d’onore di Sua Santità, Mons. Adamini aveva ricoperto prestigiosi incarichi nell’Arcidiocesi genovese: Preside degli studi teologici presso il Seminario maggiore diocesano di Genova e primo direttore della sezione del capoluogo ligure della facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Era inoltre canonico della Cattedrale di san Lorenzo e cappellano della casa madre delle Suore dell’Immacolata di Genova. Nell’annunciare la sua scomparsa, il Cardinale Bagnasco ha espresso riconoscenza per il fedele ministero sacerdotale di Mons. Adamini, svolto con dedizione, generosità e grande competenza nell’ambito del sapere teologico, trasmesso con sapiente impegno nei

lunghi anni di insegnamento. Dopo la liturgia funebre, la salma è stata portata a Montalto Pavese, per la sepoltura nel locale cimitero, dove Mons. Giulio riposerà accanto ai suoi cari in attesa della Risurrezione. Il suo paese natale lo ha ricordato nella celebrazione di una santa Messa nella chiesa parrocchiale presieduta dal Vescovo di Tortona Mons. Martino Canessa che ha voluto ricordare la figura del sacerdote defunto e in particolare il suo impegno nell’insegnamento. Accanto al Presule diversi sacerdoti della zona e molti fedeli provenienti anche dai paesi vicini.

Un bando per i commercianti ZAVATTARELLO - Proseguono le attività del Distretto del Commercio Alta Val Tidone, guidato dalla Comunità Montana Oltrepò Pavese. Con il nuovo anno, grazie all’Assessorato al Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia che ha fatto dello sviluppo dei Distretti del commercio uno dei suoi obiettivi forti, viene riaperto il bando a favore delle imprese del commercio al dettaglio e del turismo. L’area interessata comprende i comuni di Zavattarello, Romagnese, Ruino e Valverde. Questi nuovi finanziamenti, destinati solo alle imprese private, giungono in un momento delicatissimo per il territorio montano, che da un lato deve fronteggiare la comune crisi economica e dall’altro deve innalzare i propri livelli di qualità per strutturarsi sempre più come un prodotto turistico valido. Questo aspetto è tanto più rilevante dato che la Comunità Montana sta lavorando alla organizzazione d’insieme del turismo mon-

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tano grazie alla rete dei sentieri e al piano di comunicazione. “Mettere insieme i progetti e le forze è la strategia giusta e sicuramente darà i suoi frutti, visto la risposta delle amministrazioni comunali, delle imprese e delle organizzazioni di volontariato, fra cui le pro-loco che stanno già lavorando a un piano concordato di promozione del Distretto del Commercio. - spiega Concetta Pugliese manager del Distretto del Commercio dell’Alta Val Tidone - Come dunque accedere ai fondi? Se si risiede nei quattro comuni e non sì è mai stati beneficiari dei bandi precedenti, è possibile presentare domanda presso il proprio comune o presso la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. La modulistica è disponibile nei siti dei comuni, presso gli uffici pubblici e presso la società Celit, che sta supportando le attività del Distretto”. Per questa estate, allora, si prevede nuovo look in alta Valle. Giovanna Cavanna


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

VOGHERA E OLTREPO’

Summit in Regione Lombardia con i sindaci dei Comuni di montagna

Una veduta del paese di Bagnaria

lato del futuro delle poste e la Regione ha garantito che i nostri uffici non saranno chiusi. - spiega il sindaco di Bagnaria Gianluigi Bedini e presidente dell’assemblea della Comunità Montana Durante l’incontro i sindaci hanno illustrato le singole criticità che si presentano quotidianamente. Nel mio comune gli uffici postali rimangono chiusi

due giorni alla settimana e questo fatto crea qualche disagio. La nostra è una popolazione anziana che presenta delle difficoltà negli spostamenti. Inoltre, questa fascia di cittadini difficilmente riuscirà ad utilizzare il web. Con Regione Lombardia e le Poste abbiamo mantenuto un tavolo aperto. Qualsiasi decisione presa

Si torna a sciare in Alta Valle Staffora

sul futuro degli uffici postali dovrà essere segnalata prima ai comuni. Non vogliamo che le scelte cadano dall’alto senza essere interpellati”. “Ad ogni comune sarà garantito il mantenimento dell’ufficio postale ma ci potranno essere delle variazioni agli orari di apertura. - spiega l’assessore del comune di Romagnese Ivan Elfi - Questo è stato garantito dall’assessore regionale Zambetti. Inoltre, durante l’incontro avvenuto a Pavia sono state illustrate le nuove proposte e le offerte da parte dei rappresentanti delle poste”. Le Poste Italiane vogliono presidiare il territorio garantendo la presenza degli uffici anche nei piccoli comuni di montagna. La razionalizzazione andrà però a colpire e ridurre i tempi di apertura degli stessi uffici. Ugo Celasco

Per Tilde Faticosamente: l’errore è nostro, di noi qui imperfetti. Oltre, non fine. Altro, non fine. Il 2 febbraio, a Casa Chiodi (Comune di Corvino, Parrocchia di Robecco Pavese) è improvvisamente mancata la professoressa

PENICE - Si è aperta ufficialmente la stagione sciistica in Valle Staffora senza grossi disagi per la viabilità. La neve caduta nei giorni scorsi è stata accolta positivamente dai titolari degli impianti sciistici della zona e da molti albergatori. Al Passo Penice sono giunti i primi amanti delle discipline sportive invernali che non hanno voluto perdersi le discese sulla neve fresca. Gli sciatori provenienti sia dalla provincia di Piacenza, sia da quella di Pavia, hanno finalmente potuto usufruire degli impianti del Penice. “La stagione vera e propria è iniziata domenica. - spiega il titolare degli impianti di risalita del Passo Penice Andrea Sala - Nelle serate di giovedì e sabato, dalle 20.30 alle 23, organizziamo le sciate in notturna. Sulle nostre piste inizieranno ad arrivare gli alunni delle scuole dalle province di Piacenza e Pavia. La nostra struttura offre molti

servizi che vanno dal noleggio delle attrezzature alla presenza di un campo scuola per i bambini. Inoltre, abbiamo aperto lo snow park rinnovato di recente”. Soddisfatto di questa tanto attesa prima nevicata è Giuseppe Tornari titolare dell’Hotel Sport Prodongo situato in località Piani del Lesima nel comune di Brallo di Pregola: “Da noi sono scesi 50 centimetri di neve. Voglio ricordare che nella nostra struttura si possono affittare anche le motoslitte che da domani saranno a disposizione dei clienti”. Da Brallo al Penice, da Santa Margherita Staffora a Menconico la neve che è scesa nel week end non ha creato grossi problemi alle viabilità comunali. “Il servizio di pulizia del nostro comune con gli spartineve e spargisale ha permesso di avere delle strade facilmente percorribili. - spiega il vice sindaco del Brallo di Pregola Chri-

stos Chlapadinas - Sono caduti dai venti ai trenta centimetri di neve e in alcuni punti, complice il vento ligure, si è raggiunto il metro. Siamo preoccupati per le temperature che sono scese a meno 18 gradi”. Nel comune di Santa Margherita di Staffora è funzionato bene il servizio di pulizia sulle strade provinciali che sono percorribili. “Da noi sono caduti circa 30 centimetri di neve che comunque non hanno creato disagi ai nostri automobilisti. - afferma il sindaco di Santa Margherita Piero Brignoli - L’intervento della Provincia è stato questa volta puntuale e positivo. Anche noi siamo preoccupati per le temperature bassissime”. Anche per Livio Bertorelli, sindaco di Menconico, la neve non ha creato gravi disagi: “Da noi sono caduti venti centimetri e il servizio di spartineve ha fatto il proprio dovere”. Mattia Tanzi

Certificazione ambientale Certificazione di qualità

Cementeria di Broni

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IN BREVE

“Gli uffici postali non saranno soppressi” BAGNARIA - Gli uffici postali della montagna non saranno soppressi. Questa la notizia positiva giunta dopo il summit dei giorni scorsi presso la sede della Regione Lombardia a Pavia. All’incontro con l’assessore Regionale alla Casa Domenico Zambetti, oltre al responsabile della gestione operativa degli uffici postali della Lombardia Giovanni Bessi e al dirigente della Regione Lombardia Roberto Daffonchio, hanno partecipato anche i rappresentanti dei comuni montani: Gianluigi Bedini sindaco di Bagnaria, Sergio Lodigiani sindaco di Ruino, Gianni Andrini vice sindaco di Valverde, Ivan Elfi assessore del comune di Romagnese e Bruno Tagliani presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese. “In quella riunione si è par-

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Clotilde Cavallotti una vita generosamente spesa per la scuola, insegnando Lingua Francese, sempre gioiosamente illuminata dalla preghiera e fortemente radicata nella fede. Il suo esempio sia conforto al nostro dolore. Lucia

CULTURA / BRONI

Pomeriggio dedicato all’arte Domenica 12 febbraio presso Villa Nuova Italia, in piazza Vittorio Veneto a Broni, l’Assessorato alla Cultura del Comune propone un interessante pomeriggio di intrattenimento culturale dedicato all’arte contemporanea. Alle ore 16 Giovanna Franzin, pontecuronese, appassionata d’arte e curatrice di mostre, converserà con Silvia Massari, esperta di storia dell’arte e responsabile della biblioteca Castelli di Pontecurone (le due nella foto), sulle tematiche dell’arte odierna con l’ausilio di un’efficace presentazione multimediale. All’incontro farà da cornice una piccola esposizione di opere di Artisti locali come Bisio, Falchetto, Grassi, Leddi, Mainoli e altri. Il Maestro Gian Maria Franzin interverrà con commenti musicali al pianoforte collegati alle opere e ai temi trattati. La relatrice si rivolgerà ad un pubblico ampio e, con un linguaggio semplice ed accessibile, si propone di far riflettere sugli esiti e sulle sorti dell’arte contemporanea, fornendo criteri oggettivi di interpretazione tratti dal suo saggio “Se vuoi chiamarla Arte” che sarà a disposizione di chi volesse approfondire il discorso.

CARNEVALE / CASTEGGIO Festa con i giovani della Croce Rossa Il gruppo Giovani della C.R.I. di Casteggio, in collaborazione con l’oratorio S. Pietro, organizza il carnevale nella sala Ballabio di via Truffi a Casteggio: l’appuntamento è per il pomeriggio di martedì 21 febbraio. A Stradella invece i volontari C.R.I. festeggiano il carnevale il 4 marzo: in coincidenza con la sfilata di carri allegorici in piazza saranno presenti con un banchetto e offriranno cioccolata calda. Mentre il gruppo Giovani anche in questi freddi mesi dell’anno continua con le diverse attività sociali nelle case di riposo e con i bambini. Il Comitato di Pavia, invece, il 19 febbraio, presso le gallerie commerciali Bennet di San Martino Siccomario dalle ore 15 alle ore 19 sarà presente con alcuni volontari in un’area per le attività ludiche rivolte ai più piccoli, dove potranno essere truccati e festeggiare il carnevale. Scopo dell’evento è di sensibilizzare il pubblico verso le attività di Croce Rossa Italiana rivolte ai piccoli pazienti delle strutture ospedaliere.

ESCURSIONI / CALDIROLA Ciaspolata sulla via del Sale Domenica 12 febbraio sarà organizzata dall’Associazione Via del Mare, un’escursione con le ciaspole che partirà dalla località sciistica di Caldirola fino a raggiungere la vetta del monte Ebro. L’escursione si svolgerà su comode carrarecce e mulattiere. Il ritrovo è previsto sotto la torre pentagonale di Rivanazzano Terme alle ore 8.

ACAOP S.p.A. Via Nazionale, 53 - STRADELLA GESTORE DEL SERVIZIO D’ACQUEDOTTO IN 49 COMUNI DELLA PROVINCIA DI PAVIA Tel.0385.249311/Fax 0385.43978 E-mail: acaop.spa@acaop.it Segnalazione guasti: tel. 0385.49993 (orario d’ufficio) n°verde 800.413238 (fuori orario d’ufficio e giorni festivi) Sportello Telefonico ACAOP al n° 0385.49290 dalle ore 14.30 alle ore 16.30 dal lunedì al venerdì l’utente può effettuare le normali pratiche contrattuali senza recarsi presso gli uffici


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ATTUALITA’

Alcune riflessioni sul ruolo delle istituzioni nel mondo del lavoro

Il posto fisso e il ruolo dei giovani ROMA - “Non vogliamo annoiarci e il posto fisso non è un tabù, ma la flessibilità non può essere a senso unico, altrimenti cessa di essere flessibilità per diventare precarietà ad oltranza”. Lo ha detto il portavoce del Forum nazionale dei giovani, Antonio De Napoli, commentando le parole del primo ministro Mario Monti in merito al posto fisso e alle condizioni per una crescita occupazionale, al termine dell’audizione presso la 10^ Commissione permanente del Senato della Repubblica, in merito alla conversione in legge di un decreto recante disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività. Tra le tante previsioni del decreto “Cresci Italia”, i rappresentanti del Forum si sono soffermati su quelle che riguardano più da vicino il ruolo dei giovani nello sviluppo del Paese. Per il Forum, infatti, “non possono essere sottovalutate le previsioni normative che favoriscono la liberalizzazione di alcuni settori del mercato. Il principio del vantaggio per il consumatore deve continuare ad essere l’unica guida nei cambiamenti che riguardano il sistema farmaceutico e quello distributivo dei carburanti”. Prioritario resta, poi, l’accesso al credito: “Ben venga la possibilità di

creare una s.r.l. con solo un euro di capitale sociale, purché sia accompagnata da adeguate misure e agevolazioni per l’accesso al credito”. Interpellato dal SIR, Stefano Zamagni, economista dell’Università di Bologna e presidente dell’Agenzia per il Terzo settore, sdrammatizza le parole del premier che, a suo dire, “vanno interpretate in modo corretto”. Monti, spiega, “prende atto che, a differenza di vent’anni fa, oggi il ciclo lavorativo non corrisponde più alla durata media della vita lavorativa - 40 anni - ma deve essere scandito almeno da tre diversi cicli tecnologici. Nella nostra società postindustriale dobbiamo dire ai giovani che non possono più pensare di svolgere lo stesso lavoro per 40 anni, un’anomalia solo ‘mediterranea’, ma essere aperti e disponibili a passare da una mansione, da un’impresa e da una città all’altra. Cosa che accade da tempo nei Paesi del Nord Europa”. “Una rotazione di tipo professionale costituisce inoltre una sfida e un’opportunità di cambiamento e di crescita, dunque anche un antidoto al rischio ‘monotonia’ che a volte genera insoddisfazione e frustrazione”. Di qui la necessità per i giovani di “attrezzarsi culturalmente e professionalmente ad essere la-

Stefano Zamagni

voratori multitasking”. Il vero nodo, secondo Zamagni, “non è garantire il cosiddetto ‘posto fisso’, ma il ‘lavoro fisso’: è il lavoratore che va difeso, non il posto!”. Questo, chiarisce, “è ciò che intendeva dire Monti”. Tuttavia, avverte, “per garantire a tutti il diritto di lavorare occorrono politiche attive per l’occupazione” e “una saggia programmazione della formazione scolastica e professionale; ossia un’offerta professionale non in eccesso per certi settori e in difetto per altri ma che incontri effettivamente la domanda del mercato di lavoro sia intellettuale sia manuale”. “Quanto ha detto il presidente del consiglio riguardo al fatto che il ‘posto fisso è monotono’ non fa altro che confermare quanto per tanti anni è stato detto anche nel-

A Mauthausen 50 ragazzi della Provincia di Alessandria

Il viaggio della memoria in Germania ALESSANDRIA - Rita Rossa, Vicepresidente della Provincia di Alessandria e Assessore alla Cultura di ritorno da Mauthausen, in Austria, dove ha accompagnato 50 ragazzi delle scuole superiori del territorio alessandrino in viaggio di istruzione ha raccontato con parole rotte dalla commozione di un paesaggio bellissimo, con dolci colline, con belle architetture, ristoranti, bar, negozi, un’atmosfera piacevole, fino a quando varcando il portone dell’ex Lager si spalanca davanti agli occhi uno scenario dell’orrore che interroga la coscienza.

“Si precipita immediatamente nel passato - ha detto Rita Rossa - in quella parte di storia dove una cultura di guerra e di odio priva dei valori di umanità, di pietà, di rispetto ha scatenato l’uomo contro l’uomo cadendo nel baratro dell’Olocausto. L’auspicio, in questo triste ma doveroso percorso è che lo strazio del ricordo sia di stimolo per costruire un Europa della pace. Abbiamo riscoperto la targa che nel 1975 aveva voluto porre a nome della nostra Provincia l’allora presidente Armando Devecchi e la figlia Enrica era con noi a

testimoniare quel momento importante. Ci ha accompagnato anche una Testimone del tempo: Anna Ponte, oggi 92 enne, ex deportata, originaria di Capanne di Marcarolo, che subì dai nazisti torture e prigionia”. La vicepresidente della Provincia ha anche sottolineato l’emozione e la commozione dei ragazzi che hanno voluto chiudere un percorso di approfondimento con la partecipazione volontaria da un viaggio che è stato molto, molto di più di un semplice viaggio di istruzione. d.c.

le sedi più qualificate a proposito del problema della mobilità lavorativa”, dichiara al SIR l’economista Carlo Dell’Aringa, docente all’Università Cattolica di Milano e presidente di REF ricerche, il quale aggiunge: “Ciò che va sostenuto è il lavoratore, mentre non va necessariamente salvato il posto di lavoro, quando esso è implicato in processi di ristrutturazione che sono necessari per alimentare la crescita. Quindi direi - sottolinea l’economista - oltre all’invito ai giovani ad essere più dinamici per affrontare le sfide del futuro, l’autorità pubblica dovrebbe fare uno sforzo per aiutare i giovani a prendere queste decisioni, agendo in due ambiti: nel momento in cui la mobilità fosse involontaria occorre mettere in campo degli ammortizzatori sociali efficaci per sostenere il reddito dei lavoratori e poi anche occorrerebbero dei servizi all’impiego in grado di aiutare e indirizzare i giovani in una mobilità da un posto di lavoro ad un altro”. Dell’Aringa conclude affermando che “in questi due settori, ammortizzatori e servizi all’impiego, il nostro Paese deve fare molto, allora oltre a rivolgersi ai giovani, bisognerebbe anche porre le condizioni affinché questa mobilità fosse possibile e accompagnata”.

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

XII Giornata nazionale di raccolta del farmaco MILANO - Sabato 11 febbraio, si terrà in tutta Italia la XII Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco. Recandosi nelle farmacie che espongono la locandina del Banco Farmaceutico, si potrà acquistare e donare un farmaco da banco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza. L’iniziativa, organizzata dalla Fondazione Banco Farmaceutico Onlus in collaborazione con la Compagnia delle Opere - Opere Sociali, si terrà in oltre 3500 farmacie distribuite in 85 province e in più di 1.200 comuni e, nello stesso giorno, anche in Spagna e in Portogallo. Sabato 11 febbraio, nelle farmacie che esporranno la locandina della Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco, circa 10.000 volontari spiegheranno l’iniziativa ai cittadini. Gli stessi farmacisti, rispetto alla domanda degli enti assistiti, consiglieranno il tipo di farmaco da banco (cioè che non necessita della prescrizione medica) di cui è maggiormente avvertita la necessità. A beneficiare dell’iniziativa saranno le oltre 450.000 persone che quotidianamente vengono assistite dai 1.390 enti caritatevoli convenzionati con il Banco Farmaceutico in tutta Italia. In 11 anni sono stati raccolti oltre 2,4 milioni di medicinali per un valore di circa 15,4 milioni di euro. Anche

dall’ultimo rapporto Censis emerge come la società italiana stia vivendo un momento drammatico, di grave crisi economica ma non solo. Una crisi che tocca tutti, poveri e ricchi, e che sembra minare alla radice le ragioni per cui val la pena continuare a sperare e a costruire: ci si sente sempre più isolati e soli di fronte ai bisogni della vita. La Giornata di Raccolta del Farmaco rappresenta un gesto semplice di gratuità e condivisione che aiuta i più poveri e che ridesta chi vi partecipa. La Fondazione Banco Farmaceutico Onlus ha lo scopo di aiutare le persone indigenti rispondendo al loro bisogno farmaceutico, attraverso la collaborazione con le realtà assistenziali che operano localmente. La Giornata Nazionale di Raccolta del Farmaco si svolge con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, con il patrocinio del Segretariato Sociale della RAI e della Fondazione Pubblicità Progresso. Essenziale anche il sostegno economico dei farmacisti e dell’ANIFA (Associazione nazionale delle industrie farmaceutiche dell’automedicazione) che ogni anno contribuisce con importanti donazioni. I testimonial della Giornata sono Paolo Cevoli e Claudia Penoni, Mediafriends, Sky e IGPDecaux.


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

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UN LUOGO UNA STORIA

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GODIASCO e il suo territorio Viaggio alla scoperta di uno dei borghi dell’Oltrepò pavese sulla scorta di un interessante vademecum pagina a cura di ELISA BASIGLIO

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idente e tranquilla località posta sulla riva destra del torrente Staffora: questa è Godiasco. Nel piccolo centro l’urbanistica non è mai stata selvaggia proprio per salvaguardare il nucleo medievale del paese sul quale sono stati compiuti interventi di restauro per recuperare l’antico centro storico. Lungo lo Staffora è stata creata un’area verde lontano dal traffico con annessa pista di pattinaggio, giochi e piscina per bambini. I dintorni del comune di Godiasco, vari e pittoreschi, sorgono lungo la valle del corso d’acqua e offrono ai turisti la possibilità di svago e di interessanti escursioni. Molto suggestivi sono i palazzi dei Malaspina che suggeriscono a chi li visita un itinerario di storia di un lontano passato. Altrettanto affascinante è il borgo medievale della vicina Varzi che permette a coloro che lo visitano di allontanarsi dalla frenetica e rumorosa vita di città. Il territorio, inoltre, fornisce la grande possibilità di esplorare il patrimonio naturale che la zona possiede con escursioni e passeggiate nell’alta Valle Staffora. Sono quindi la storia e la cultura le principali attrattive di questo paese che, seppur piccolo, ha molto da mostrare e da raccontare ad iniziare dalla sue origini. Gli storici suppongono che il paese vide i suoi primi insediamenti in epoca preistorica agevolati dall’abbondanza d’acqua, di pascoli e di legnami che il posto offriva. Queste caratteristiche fecero si che tribù liguri si insediarono e rimasero nella zona fino al 222 a.C.. Intorno all’anno 1000 la valle Staffora divenne la più breve via di comunicazione tra il mare e la pianura, così le famiglie Obertegni presero il predominio del posto. La posizio-

ne di Godiasco era molto favorevole anche per gli scambi economici, infatti si trovava sulla via del sale che collegava Pavia a Genova e vedeva spesso il passaggio di carovane ricche di merci dirette in gran parte alle famiglie Malaspina. Esse si assunsero il grande compito di difendere le carovane in transito dai ladri che spesso le assalivano garantendo co-

rico piemontese poi. Attorno al 1840 il paese crebbe di importanza. In quegli anni il comune si sviluppò notevolmente con la ricerca dello zolfo, la costruzione di quattro scuole primarie e diverse opere nel piccolo centro. Nel 1884 si arrivò persino a spendere 2.400 lire per spese di arredo per le scuole. A seguire, altre opere nac-

sì il loro arrivo ai mercati del pavese. Dobbiamo certamente ai Malaspina la costruzione dei torrioni che fortificavano le mura di Godiasco ed ancora oggi ne esistono delle rimanenze incorporate nelle mura di cinta. Il tessuto urbano ha quindi origine medievale e nel centro sorgeva il castello circondato da ben tre ordini di mura, all’interno delle quali vi era la chiesa dedicata a San Siro e collegata a quello che oggi è Palazzo Pedemonti. L’assetto medievale di Godiasco è leggibile nel nome delle vie che corrispondono alle antiche corporazioni di arti e mestieri: via dei fabbri, via dei fornai, via dei conciatori, via dei boscaioli, via del mulino. Il dominio Malaspiniano si protrasse oltre il periodo feudale e vide il paese subire grandi distruzioni causate dagli scontri con i Visconti e il passaggio sotto il dominio francese prima, austro-unga-

quero in epoca diversa. Ad esempio nel 1891 venne fondata la Società Operaia di Mutuo Soccorso e nel 1931 fu costruito un teatro intitolato ad Antonio Cagnoni compositore che ebbe i natali proprio a Godiasco.

pito, che riprendono l’attività artigianale del luogo: una Via Crucis e un pulpito che avvolge una delle colonne a sinistra dell’altare.

antiche mura risalenti al XIII secolo.

GODIASCO OGGI

Nel centro antico sorgeva il castello munito di tre ordini di mura. Il portale più antico del palazzo pare risalga al 1400. Ha scolpite nella fragile architrave due cariatidi a sostegno dell’architrave. All’interno del cortile si trova un pozzo sormontato da una statua che raffigura una donna che porta sulla testa un cesto e anch’essa è di pietra arenaria. In questo palazzo si fermò per qualche tempo il Cardinale Giovanni De’ Medici (che divenne poi Papa Leone X), ospitato qui dopo la sua cattura durante la battaglia di Ravenna ad opera dei fran-

L’economia godiaschese è sempre stata prevalentemente agricola, ma negli ultimi anni, a causa dello spopolamento, tale attività è calata nonostante le colture siano diventate più varie e selezionate. La maggior parte del terreno coltivabile è adibito alle coltivazioni di frutteti e vigneti. È presente anche l’artigianato con imprese per la maggior parte a conduzione famigliare concentrate sulla lavorazione del ferro e del legno. Tutti i giovedì si svolge il mercato che risale al 1841, istituito da Vittorio Emanuele e giunto fino ad ora. Durante l’anno si tengono due tradizionali fiere: quella chiamata “D’Agosto” nell’ultimo giovedì del mese e quella di San Martino, l’11 novembre. La festa del paese

cesi. In questa via sono visibili resti di una torre costruita in pietra e ciottoli di fiume, che reca una fascia in mattoni a vista, utilizzata come decorazione. La costruzione, attualmente adibita ad abitazione, con ogni probabilità faceva parte della cinta difensiva del feudo. Un’altra torre circolare, in via della Cerchia, costituisce l’elemento che tuttora resta delle

si celebra il lunedì di Pentecoste. Fino ad oggi è rimasta ancora viva la festa di S. Antonio durante la quale i paesani offrono torte, salumi, vino che vengono messi all’“incanto” per raccogliere fondi a scopo benefico. Dal 2000 Godiasco è gemellato con il comune francese di Challes-les-Eaux nella Savoia. Tra i due paesi sono

IL CASTELLO MALASPINA

LA CHIESA PARROCCHIALE La nuova parrocchiale è stata edificata con mattoni a vista secondo i canoni del primo Novecento, in cui gli artisti prendevano spunto dagli stili che più prediligevano. La struttura è tardo gotica con alte colonne a croce latina che reggono volte a crociera puntiformi. Interessanti sono le vetrate colorate piombate, raffiguranti Santi, Cristo vittorioso, la Vergine Maria e, in particolare, un Cavaliere che si inchina porgendo il modellino della chiesa. Di pregevole fattura sono le opere in legno scol-

molte le cose in comune come per esempio le terme e il turismo. Negli anni si è intensificato il rapporto tra le due comunità che si incontrano spesso per rafforzare il loro rapporto di gemellaggio e per mantenere in vita tutto ciò che li accomuna. Come non citare poi Salice Terme, rinomata stazione termale e centro di divertimento nei mesi estivi ed invernali. Sebbene il piccolo centro ricade, in parte, sotto il territorio comunale di Rivanazzano Terme, è da sempre strettamente collegato a Godiasco anche nelle più importanti vicende storiche della zona. Da sempre la “fama” e la prosperità della zona sono legate alla presenza di ricche risorse derivate dalla natura che già in epoche molto antiche, prima della nascita di Cristo, fecero dell’antico “Locus Salis” la sede di un bagno termale. Questa caratteristica richiama l’interesse di quanti vogliono utilizzare le notevoli proprietà curative delle acque e dei fanghi minerali. La moderna Salice, posta tra importanti vie di comunicazione, non è più nota solamente come stazione termale, ma è una meta frequentata da molti turisti attratti dalle numerose strutture di intrattenimento che offrono divertimenti diversi durante tutto l’anno. Queste interessanti notizie di Godiasco le possiamo ritrovare nella guida illustrata “Godiasco e il suo territorio” che, oltre a fornirci immagini e notizie del posto, promuove il luogo dal punto di vista turistico e ne esalta le particolari caratteristiche. Pubblicato nel 1996 e realizzato con la collaborazione del Comune e della biblioteca di Godiasco, il volumetto contribuisce a farci conoscere al meglio e con semplicità il territorio ricco di storia e di bellezze naturali.


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EVENTI E CULTURA

La mostra “Megaland” fino al 19 febbraio presso il Circolo “Lo Stanzone”

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

Da fine mese nelle scuole dell’Oltrepò

Voghera ospita le opere di Piero Mega Nuove lezioni della CRI

VOGHERA - Inaugurata sabato scorso la prima personale di Piero Mega a Voghera: l’artista è stato invitato a celebrare i 160 anni della fondazione della Soms con una mostra allestita presso “Lo Stanzone”: “Megaland”, un percorso tra l’attività pittorica degli ultimi dieci anni che gli è valsa, tra l’altro, la partecipazione all’ultima Biennale di Venezia, la vittoria del Premio Reviglio di Cherasco e la presenza in mostre di respiro nazionale.

Mega è pittore di paesaggio e di storia: percorsi che si sovrappongono in continuazione perché il paesaggio è interpretato come reticolo umano, come segno tangibile e rintracciabile del rapporto uomo - territorio. Un rapporto complesso, che si snoda nel tempo e che lascia segni incancellabili: alla pittura il compito di registrarlo, sia nei modi riconoscibili dei tracciati satellitari, sia nelle forme sempre più teoriche dell’informale. Sono questi i poli recenti

della pittura paesistica di Mega: da una parte le vedute dal satellite di luoghi scelti del territorio tortonese, vogherese e oltrepadano, che sulla tela diventano tracciati di strade, cose e case, segni e conseguenze della presenza dell’uomo, forma di storicizzazione del suo rapporto con uno spazio preciso. La struttura che il satellite restituisce di un luogo non è la via scelta dal pittore per un’inedita riconoscibilità della veduta, per un

Gli stage della Provincia di Pavia PAVIA - Il Settore Cultura, Turismo, Innovazione Tecnologica, Politiche della Scuola, Giovani e Pari Opportunità della Provincia di Pavia, in collaborazione con il COR (Centro di Orientamento) dell’Università di Pavia, propone quattro stage, da marzo e per un periodo da 3 a 6 mesi, ad altrettanti studenti, laureandi o laureati da non più di un anno dell’ateneo pavese. Promozione turistica e comunicazione, georeferenziazione delle risorse turistiche del territorio, traduzione di testi e di pagine internet di promozione turistica e valorizzazione delle attività culturali sono le attività che prevedono i quattro stage. Per tutti gli stage non sono previsti rimborsi spesa e nessuna retribuzione. L’attivazione dello stage non è da considerare come rapporto di pubblico impiego e non può in alcun modo trasformarsi in assunzione a tempo indeterminato.

I programmi degli stage sono visibili su: dipartimenti.unipv.eu/on-dip/ccor/Home.html, e per accedervi è richiesta una buona conoscenza delle lingue e dell’informatica. “Ritengo che gli stage - ha sottolineato l’assessore alle Politiche per lo sviluppo economico, Formazione professionale, Turismo e Semplificazione amministrativa, Emanuela Marchiafava - così come la formazione professionale, siano due degli strumenti più efficaci per mettere in sicurezza il futuro, sia dei giovani, sia di tutti coloro che devono creare o aggiornare la loro preparazione per restare competitivi. Il turismo in provincia di Pavia va inteso non solo come attività di promozione, ma come un vero e proprio comparto produttivo attraverso la valorizzazione di quel patrimonio che è il nostro petrolio verde: il paesaggio, il patrimonio storico e architettonico, l’enogastronomia”.

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gioco fine a se stesso tra stupore e divertimento, quanto più il segno dell’unicità di uno spazio preciso, pianificata e deliberata dall’uomo che in esso vive fino a diventarne segno e storia. Gli altri esiti sono espressione di pittura pura. Un’altra formula rappresentativa, diametralmente opposta alla geometrizzazione rinascimentale delle vedute da satellite: un paesaggio disgregato dalla perdita della forma, frutto della purezza del gesto pittorico. Le ricerche più recenti vanno in questo senso e si polarizzano soprattutto intorno ad una nuova sensibilità per il colore che ai tradizionali toni delle terre e dei verdi, accosta nuovi blu e aranciati: come se la ricerca della forza espressiva fosse affidata non più alla geometria dello spazio ma ad una rinnovata gamma cromatica. Piero Mega è radicato nel territorio da scelte di vita e da passione civile; i recenti riconoscimenti sono segno di un lavoro intenso che coniuga ricerca artistica e pensiero. Manuela Bonadeo

VOGHERA - Ripartiranno a fine febbraio le lezioni di disostruzione pediatrica organizzate dalla Croce Rossa sul territorio provinciale. “Abbiamo già preso contatti con le amministrazioni comunali e gli insegnanti delle scuole di Godiasco, Rivanazzano, Bagnaria, Varzi e stiamo fissando lezioni anche a Casei Gerola e Silvano Pietra” ha spiegato il Capo Monitore riqualificato Ondina Torti, infermiera volontaria di recente nominata vicecommissario del Comitato Locale di Voghera. Ogni anno in Italia in media 50 bambini perdono la vita per soffocamento da corpo estraneo, stando ai dati della Società Italiana di Pediatria: spesso si assiste impotenti a questi episodi senza la pos-

sibilità di far nulla, dato che sia genitori sia altri soccorritori occasionali non sono formati per intervenire. Da qui l’idea della Croce Rossa di organizzare queste lezioni interattive sul territorio, sia in ambito nazionale sia locale: non solo insegnano con precisione cosa fare, ma abilitano anche alla RCP (Rianimazione Cardiopolmonare) e all’uso del DAE (Defibrillatore semiautomatico esterno) anche per personale non sanitario quali mamme, baby sitter, insegnanti asili nido, maestre scuole elementari, bagnini, allenatori sportivi. Chi fosse interessato a queste lezioni può chiamare la sede C.R.I. di Voghera al mattino tra le 9 e le 11 (0383/45666) e chiedere di Ondina Torti.


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

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EVENTI E CULTURA

La presentazione del libro l’11 febbraio a Rivanazzano

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Il ministro Balduzzi presenta il volume di Adriano Bianchi

La storia dell’alpino ferito “Il prezzo della libertà”

RIVANAZZANO TERME - Dopo la breve pausa invernale, dovuta alla necessità di provvedere alla sistemazione dell’intera sezione della biblioteca dedicata alla narrativa, riprendono le iniziative culturali della Biblioteca Civica “Paolo Migliora”. La prima iniziativa prevista è la presentazione del libro “La Patria chiamò” scritto dall’alpino Luca Barisonzi e curato da Paola Chiesa per Mursia Editore, che si terrà sabato 11 febbraio alle 16,30. Si tratta di un momento davvero importante per la Biblioteca rivanazzanese, fortemente voluto dal suo presi-

dente, Marco Laugaiolli, che guida, tra le altre cose il locale gruppo degli alpini. Alla presentazione interverranno, oltre al Sindaco Romano Ferrari che porterà i saluti dell’Amministrazione Comunale, il Direttore della Biblioteca “Ricottiana” di Voghera, Paolo Paoletti, il generale alpino Roberto Abbiati in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini e la curatrice del libro Paola Chiesa. Luca Barisonzi interverrà in collegamento telefonico dalla clinica svizzera dove è in cura. “La patria chiamò” è la storia di Luca Barisonzi che nasce a Voghera nel 1990 e si arruola nell’Esercito Italiano nel 2008. Assegnato nel marzo 2010 all’8° Reggimento Alpini, Battaglione Tolmezzo, Sesta Compagnia, parte per la sua prima missione all’estero, in Afganistan, nel mese di settembre. Il 18 gennaio 2011 è ferito gravemente in un avamposto a Bala Murghab. “Abbiamo voluto ospitare la presentazione del libro di Luca - dice Largaiolli - perché la sua storia può e deve essere una testimonianza e un esempio di come i nostri giovani siano ancora capaci di sacrifi-

cio, di senso del dovere e di responsabilità verso il prossimo e verso le istituzioni”. Il libro è stato curato da Paola Chiesa, docente e studiosa di storia locale, con all’attivo ben quindici pubblicazioni sulla memorialistica dei soldati lombardi nella Seconda Guerra Mondiale. In occasione del 150° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano ha ricevuto l’attestato di Benemerito Esercito Lombardia. Alla presentazione seguirà un aperitivo offerto dal Gruppo Alpini. Il ricavato dalla vendita del libro contribuirà ai costi di costruzione dell’abitazione di Luca.

ALESSANDRIA - Sabato 11 febbraio, alle ore 17, presso la sala del Consiglio Provinciale di Alessandria sarà presentato il volume di Adriano Bianchi “Il prezzo della libertà” (Edizioni Impressioni Grafiche, Acqui), che raccoglie una serie di interventi sulle vicende della Resistenza, attraverso cui viene riletta e attualizzata la nostra storia nazionale, con particolare riferimento ai valori della Costituzione. Gli interventi di Adriano Bianchi muovono dalla memoria di figure e vicende emblematiche della resistenza piemontese per riflettere sul senso e l’attualità di quella lotta e della rigenerazione morale e politica degli italiani. L’autore, formatosi nella FUCI (federazione universitari cattolici italiani) tortonese, protagonista della lotta partigiana (medaglia d’argento al valor militare) e poi dell’impegno politico nella DC nel secondo dopoguerra (capogruppo DC in Regione Piemonte dal 1970 al 1980) lungo oltre 40 anni, ha contribuito instancabilmente alla memoria della resistenza con orazioni ufficiali per il 25 aprile in molti comuni del territorio o per rievocare i

più significativi episodi di cui è stato protagonista il Piemonte. “Mi preme osservare - afferma Adriano Bianchi - che la conferma dei motivi e dei valori unitari che hanno conferito grande dignità alle ragioni della rivolta del l’8 settembre del ’43 sprona alla memoria e all’azione costante perché la storia non finisce davvero il 25 aprile 1945 ma la lotta per l’affermazione e l’estensione al mondo dei nostri valori ci impegna ogni giorno”. Il volume, voluto e promosso dall’Istituto per la storia della resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessan-

dria, con il contributo della Fondazione CRAlessandria, è stato curato da Vittorio Rapetti, che ha rivisto e riorganizzato i testi secondo un percorso ideale, ed ha elaborato un ampio saggio introduttivo centrato sul rapporto tra cattolici e resistenza. “Il volume di Adriano Bianchi afferma Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione CRAlessandria - rappresenta una testimonianza seria, accurata e diretta sulle vicende storiche che hanno interessato il territorio della nostra provincia nel periodo della Resistenza”. Il programma del pomeriggio prevede l’introduzione di Paolo Filippi, Presidente della Provincia di Alessandria, la presentazione del Ministro Renato Balduzzi. Seguiranno gli interventi di Rita Rossa Vicepresidente e del presidente della Fondazione CRAL PierAngelo Taverna. Partecipano l’autore Adriano Bianchi, il curatore Vittorio Rapetti, la senatrice Carla Nespolo, presidente ISRAL. Gli interventi saranno accompagnati dalla lettura di alcuni brani tratti dal libro e interpretati dalla scuola di teatro de “I pochi” di Alessandria.


Giovedì 9 febbraio 2012

SOCIETA’ CATTOLICA DI ASSICURAZIONE DAL 1896

PAOLO SIMONE CALDIROLA Agenzia Generale di Tortona Largo Carabinieri d’Italia 15057 TORTONA (AL) Tel. 0131861175 Trasformiamo il futuro in un orizzonte di obiettivi e sicurezze

IL POPOLO

D

ERTONINO

CASTELNUOVO - VAL GRUE -

SS. MESSE FESTIVE Cattedrale (tel. 861360): ore 8-910.30-12-18 (prefestiva ore 18); S. Maria Canale (tel. 863570): ore 11.00-18,30 (prefestiva ore 18); S. Matteo (tel. 861392): ore 8.30-10.30-11.30-17.30 (prefestiva ore 17.30); S. Giacomo (tel. 861025): ore 8-10-11 (prefestiva ore 17.30); S. Michele (tel. 861373): ore 8-9-10.30-18 (prefestiva ore 18); Sacro Cuore (tel. 820495): ore 8.30-11.00-18.00 (prefestiva ore 18.00); Madonna della Guardia (tel. 862187): ore 8-9-1011-17-18 (prefestiva ore 17); Cappuccini (tel. 861166): ore 18 (prefestiva ore 18); Oratorio S. Carlo (tel. 861392): ore 8.30

(sabato); Oratorio S. Rocco (tel. 863164): ore 17 (prefestiva); Ospedale (tel. 865563) ore 18; Rinarolo (tel. 861392) ore 9. Farmacie di turno aperte dal 9 al 15 febbraio 2012 Giovedì 9 febbraio: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264) Venerdì 10: Comunale 1, C.so Don Orione, 51/A - (tel. 0131 862630) Sabato 11: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Domenica 12: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067) Lunedì 13: Bidone, Via Emilia 130 - (tel. 0131 861067);

VAL CURONE - VALLE OSSONA Comunale 2, Centro Commerciale Oasi - (tel. 0131 861264); dalle ore 15,30 Centrale, Via Emilia 163 - (tel. 0131 861403) Martedì 14: Zerba, Via Emilia 220 - (tel. 0131 861939) Mercoledì 15: Comunale 2, Centro Commerciale Oasi (tel. 0131 861264) Edicole aperte domenica 12 febbraio 2012 Tanzi, via Emilia; Filippini, via Emilia; Garbarino, c.so Alessandria; Corti, c.so Don Orione; Barbieri, p.zza Milano; Topmar, Corso Pilotti.

Nel secondo dei processi partecipati comunali si è parlato di queste tematiche Il bando anche per il Mercato Coperto

Tortona tra innovazione e competitività TORTONA - Si è tenuto il 2 febbraio presso il Museo Orsi, il secondo incontro legato ai processi partecipati organizzati dall’amministrazione comunale di Tortona per la condivisione del prossimo piano strategico urbano territoriale. Il dibattito si è incentrato sul sistema produttivo con particolare riguardo all’innovazione e alla competitività per la realizzazione di interventi urbanistici e strutture finalizzate ad incentivare lo sviluppo socio-economico e a sostenere un aumento dell’insediamento produttivo. “I principi della sussidiarietà, della concertazione tra i molteplici soggetti pubblici e privati coinvolti in processi amministrativi, gestionali e della partecipazione della comunità locali, costituiscono le nuove componenti fondamentali tra i diversi livelli di governo del territorio” come ha dichiarato l’assessore alle attività produttive, Giorgio Musiari. L’insieme delle singole voci, delle conoscenze e delle informazioni raccolte costituirà il punto di partenza per la definizione di un quadro esauriente dei problemi e delle opportunità. La visione della città come sistema complesso è fondamentale. Progettare la città insieme agli abitanti significa innescare un processo che prende forma progressivamente. Le forme di pianificazione partecipata non forniscono soluzioni pronte e non restituiscono necessariamente un’immagine unitaria e armonica, ma servono a istruire meglio i problemi, ad aprire prospettive e a giungere alla formalizzazione di scelte strategiche, in un contesto di dialogo pubblico certamente complesso ma capace di corredare le scelte che ne scaturiranno di una consapevolezza e condivisione dei cittadini. Il territorio va assunto come risorsa, il turismo, la valorizzazione del patrimonio artistico culturale, di quello paesaggistico e ambientale, assumono nelle strategie di attrazione degli investimenti e delle persone, insieme alla posizione geografica strategica e alla dotazione significativa di infrastrutture viarie e ferroviarie, un ruolo fondamentale per il perseguimento di uno sviluppo economico

concretizzabile dall’imprenditorialità locale e capace di competere in “attrattività” con altri contesti. “Delle oltre trecento richieste di varianti pervenute al Comune cento trenta hanno carattere industriale - ha spiegato il dirigente del Settore Territorio e Ambiente, Pier Benedetto Mezzapelle questo significa che gli interessati hanno chiesto la trasformazione di suolo da agricolo a produttivo per circa nove milioni di metri quadri”. “Localizzare spazi attrezzati, favorire insediamento di business e istituire opportunità di crescita occupazione” sono i consigli del presidente del PST, Fabrizio Longa. Il professor Roberto De Lotto, docente di pianificazione urbanistica dell’Università degli studi di Pavia, si è soffermato sulle aree produttive tecnologicamente attrezzate. “Questo momento economico non è sicuramente il migliore - ha com-

mentato il presidente dell’ordine degli Ingegneri di Alessandria, Marco Colombo tuttavia le scelte sono importanti e quella di Tortona di fare una variante è una scelta importante perché va a ridisegnare il futuro del governo del territorio e bisogna pensare in grande per sapere affrontare le sfide del futuro progetti futuribili e realizzabili”. Nell’incontro sono stati illustrati gli esiti del questionario distribuito nel corso del primo processo partecipato. Il parco del Castello e il centro storico sono i luoghi e gli edifici meritevoli di conservazione che caratterizzano Tortona. Per quanto concerne gli elementi che qualificano positivamente la città risulta confermata l’attenzione verso il centro storico, e ne emergono anche altri come gli spazi verdi e la collocazione geografica della città. Mentre un aspetto negativo è la mancanza di viabilità ciclopedonale. Per

il futuro i cittadini sono orientati verso un miglioramento della vivibilità nella città. C’è molta soddisfazione per la grande distribuzione, mentre c’è poca soddisfazione per le zone pedonali, i locali di pubblico spettacolo e gli spazi di aggregazione. Per quanto concerne i servizi forniti dall’amministrazione comunale i giudizi sono complessivamente positivi. Dall’analisi delle risposte ai questionari emerge l’importanza di investire su nuove attività produttive per incentivare il lavoro, su un maggior supporto socio - assistenziale e sulla rivitalizzazione del centro storico. Molto alta, inoltre, la richiesta per il miglioramento dell’ambiente e una maggiore tutela del parco dello Scrivia. Oltre il 50 per cento degli intervistati ritiene che sia più utile recuperare e riqualificare le aree già esistenti che ci debba essere un’equa distribuzione dell’edilizia residenziale di pregio, del social housing e dell’edilizia agevolata a prezzi contenuti. Gli intervistati guardano positivamente a un miglioramento degli orari dei diversi sportelli comunali e hanno una buona considerazione sul ruolo che può svolgere lo sportello del cittadino. Il giudizio finale del questionario è positivo: quasi il 70 per cento degli intervistati vive bene a Tortona. p.s.

Palazzo Leardi si vende TORTONA - Il comune di Tortona ha pubblicato il bando integrale di vendita immobiliare mediante asta pubblica semplificata. Per quanto concerne il Palazzo Leardi il prezzo a base di gara è stato fissato in 1.075.000 euro, con un ribasso del 14 per cento rispetto al prezzo della prima asta che era pari a 1.250.000 euro. La cauzione provvisoria ammonta a 53.750 euro. Le destinazioni ammesse dalle norme tecniche di attuazione del PRG sono limitate da quanto previsto dal Ministero per i Beni e le Attività culturali nel provvedimento di autorizzazione all’alienazione. Nello specifico, “l’immobile in questione potrà essere destinato ad uso residenziale, terziario socio culturale e, limitatamente al piano terreno, anche ad uso commerciale purché questo non pregiudichi le caratteristiche architettoniche dell’edificio in questione e sia autorizzato dalla competente Soprinten-denza in sede di valutazione di progetto. Gli immobili non potranno essere destinati ad usi incompatibili, né ospitare servizi che comportino apparati tecnologici invasivi”. Nel lotto di Palazzo Leardi è compresa anche l’area denominata piazza Sacco, storicamente parte dell’immobile in oggetto, è attualmente utilizzata come parcheggio. Costituisce a tutti gli effetti

parte del complesso immobiliare. Il secondo lotto del bando è rappresentato dal fabbricato dell’ex Mercato Coperto il cui prezzo a base di gara è stato fissato in 3.031.500 euro, con un ribasso del 14 per cento rispetto al prezzo della prima asta che era pari a 3.525.000 euro. La cauzione provvisoria ammonta a 151.575 euro. Il plico contenente la busta con l’offerta economica ed i documenti richiesti dovrà essere chiuso, debitamente sigillato, controfirmato lungo i lembi di chiusura e contrassegnato unicamente con la seguente dicitura “Vendita immobiliare mediante asta pubblica indetta in data 3 febbraio 2012” e dovrà pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Tortona, entro e non oltre le ore 12 di martedì 6 marzo. I plichi pervenuti saranno aperti, in seduta pubblica, alle ore 10 di mercoledì 7 marzo. Ciascun lotto sarà aggiudicato a favore del concorrente che abbia presentato l’offerta più vantaggiosa per l’amministrazione, con esclusione delle offerte in ribasso sul prezzo a base di gara. Il prezzo di vendita dovrà essere versato in un’unica soluzione entro e non oltre trenta giorni dall’approvazione della determinazione dirigenziale di aggiudicazione definitiva. p.s.

Nuova sede per il servizio neuro infantile A Sale scuola per i genitori

TORTONA - Neuropsichiatria Infantile e Psicologia dell’Età Evolutiva sono i due servizi sanitari territoriali che da lunedì 6 febbraio hanno una nuova sede: si è ormai completato il trasferimento dalla precedente collocazione in piazza delle Erbe alla nuova sede del Distretto Sanitario di Tortona all’interno del complesso della ex Caserma Passalacqua. I due ambulatori osservano i seguenti orari di apertura: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 16. Il Servizio di Neuro Psichiatria Infantile si occupa di prevenzione, diagnosi e cura delle patologie neurologiche

e psichiatriche del minore da 0 a 18 anni. Si rivolge ai minori con disabilità, ai minori a rischio evolutivo, alle famiglie con minori problematici, alle scuole. Il Servizio di Psicologia dell’Età Evolutiva e dell’adolescenza si occupa di tutte le tematiche legate all’età evolutiva e all’adolescenza differenziando gli interventi nell’area della prevenzione, della cura e della riabilitazione. Si rivolge ai minori e agli adolescenti con problematiche a rischio e/o con disabilità, alle loro famiglie e alle scuole. Le principali attività sono rappresentate da colloqui psicologici, collaborazione con la scuola per l’inserimento scolastico degli alunni portatori di disabilità, collaborazione con i Servizi Sociali per i minori e le loro famiglie in situazioni di disagio e rischio psico-sociale, sostegno alle coppie disponibili all’adozione e alle persone aperte ad un percorso di affido familiare, consulenza e protezione nelle situazioni di possibile maltrattamento sui minori.

FILIALE DI TORTONA Via Emilia, 301 Tel. 0131 859811 Fax 0131 821443

SALE - All’interno de “Ra Carsèra”, l’A.I.C. ha organizzato il primo Corso per genitori ed educatori, come risposta all’“emergenza educativa”, vera piaga sociale del tempo attuale. È un’occasione, unica nel nostro territorio, di confronto, di verifica, di dibattito sulle difficoltà di essere genitori ed educatori oggi. Si tratta di due incontri con autorevoli esperti in ambito psicopedagogico e pediatrico, la psicologa Cristina Ferrari e la pediatra Emilia Mandrini, che aiuteranno a riflettere seriamente su quali siano i valori che devono guidare la nostra azione educativa. Ci saranno anche due

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incontri con i militi della CRI della Bassa Valle Scrivia, che, accanto a spiegazioni teoriche sui principali apparati e sistemi del corpo umano, metteranno la propria esperienza al servizio di esercitazioni pratiche per imparare ad affrontare con consapevolezza varie situazioni di emergenza. Grazie alla disponibilità dei relatori, si è ritenuto opportuno dividere gli iscritti (una quarantina) in due gruppi, per permettere a tutti di ricevere risposte e informazioni personalizzate. Gli incontri si terranno nei venerdì 10, 17 e 24 febbraio e 2 marzo, alle ore 21, presso l’ex Fatebenefratelli.


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Domenica 5 febbraio celebrata in Diocesi la Giornata della Vita

Il Vescovo a Castelnuovo per dire grazie al CAV CASTELNUOVO SCRIVIA - Domenica 5 febbraio, in occasione della 34esima giornata per la vita, nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo di Castelnuovo Scrivia è stata celebrata la Santa Messa per ricordare questa importante iniziativa che anno dopo anno è entrata a far parte delle ricorrenze che caratterizzano la comunità castelnovese. Impegnati in prima persona, gli abitanti del paese hanno sostenuto e seguito negli anni precedenti la crescita e il mantenimento di un importante centro di aiuto alla vita sito in via Garibaldi nell’istituto San Luigi Orione, attivo nel sostentamento di madri in difficoltà. Il finanziamento e l’aiuto materiale a questa opera di carità viene dai castelnovesi e da un gruppo di volontarie CAV che ogni settimana si occupa personalmente di preparare aiuti per le donne con bambini piccoli o per ragazze che vogliono abortire restando loro vicino in momenti eco-

Un momento della celebrazione presieduta dal Vescovo

nomici e emotivamente difficili. Il grande ringraziamento del nostro Vescovo, che ha celebrato la Santa Messa, va soprattutto a questi volontari che si prodigano a favore della vita, ma il pensiero è rivolto soprattutto ai giovani della parrocchia, della diocesi e del mondo. Nell’omelia infatti, Sua Eccellenza, ha ricordato che il tema della giornata è quest’anno riferito ai ragaz-

zi. “Giovani aperti alla vita”: questo lo slogan dell’iniziativa. Proprio ad essi è rivolto l’invito a lottare per difendere il grande dono che Dio ci ha fatto: la vita. I giovani devono credere al suo profondo valore e capire che, senza rispetto e amore sconfinato per la persona umana, a qualunque età, nessun autentico sviluppo per un mondo diverso è davvero possibile. Alla celebrazione erano

Si svolgerà a Tortona sabato 11 febbraio

lo. Di questa iniziativa sono molto soddisfatti i cinque presidenti dei Lions Clubs coinvolti, coordinati dal presidente di zona Giuseppe Caniggia e dal presidente di Circoscrizione Francesca Pascali Moccagatta e coadiuvati da altri officers distrettuali, i quali hanno raggiunto due obiettivi: offrire un serio contributo di studio su un tema di grande importanza e anche di sensibilizzazione sulla donazione, al momento del parto, del cordone ombelicale, da cui pos-

sono essere ricavate le cellule staminali e ricordare, attraverso questo evento, la figura di Antonietta Ercolessi Maggi, scomparsa nel 2010, per onorarne le splendide doti umane, di generosità e intelligenza, nonché il suo grande impegno a favore dell’associazione lionistica, di cui è stata per tutti un esempio di alto valore morale. Questo il programma degli interventi, dopo i saluti del Governatore Lions del Distretto Gabriele Sabatosanti Scarpelli e l’introduzione di Adriana Maggi, inrevengono Angelo Poletti (dell’Università di Milano), Paolo Rebulla (direttore Centro medicina trasfusionale e terapia cellulare del Policlinico di Milano), Giulio Pompilio (Istituto cardiologico Mondino di Milano) ed Eugenio Parati (Istituto neurologico Besta di Milano).

Il FAI di Tortona visita il Museo del Mare TORTONA - Domenica 29 gennaio la Delegazione FAI, Fondo Ambiente Italiano, di Tortona ha fatto visita al Museo del Mare della città. Nonostante la giornata nevosa, un gruppo di iscritti al FAI, accompagnati dal Comandante Franco Pernigotti e da alcuni volontari della marina, ha potuto ammirare una serie di cimeli di una certa rarità: dalle ancore di epoca romana alle più recenti opere, si è percorsa tutta la storia della Marineria italiana in un emozionante viaggio della vita degli uomini di mare e di tanti cittadini tortonesi che con onore e merito hanno, in alcuni casi, sacrificato la loro vita per la patria. Al termine della visita, la Capo Delegazione FAI di Tortona Marica Zanotti si è ripromessa di organizzare un’altra visita all’interessante Museo. Il prossimo appuntamento della Delegazione FAI Tortona è domenica 19

presenti l’accolito Fabio Zanardi e il parroco Don Costantino Marostegan che ha accolto e salutato a nome di tutti i parrocchiani presenti il nostro Vescovo. In conclusione, molto significative sono state le parole della responsabile del CAV di Castelnuovo Scrivia, Adele Poggio che ha spiegato le varie funzioni di questo gruppo di volontariato e ha invitato i presenti ad acquistare le primule vendute per raccogliere fondi a favore delle donne in difficoltà. Anche in questo piccolo fiore che annuncia l’arrivo della bella stagione, troviamo un chiaro riferimento alla vita. Quella vita che dopo il periodo freddo e grigio dell’inverno torna a rinascere con queste semplici piantine che riportano gioia e colore nelle nostre case. Le celebrazioni per la Giornata della Vita si sono svolte anche in altre parrocchie della diocesi come Novi Ligure e Voghera, sedi di centri di assistenza e aiuto per mamme con bambini in difficoltà. Elisa Basiglio

TRIGESIMA

I Lions a convegno sulle cellule staminali TORTONA - Sabato 11 febbraio, alle ore 9, presso la Sala Convegni della Fondazione CRTortona di via Puricelli, avrà luogo un incontro di studio dedicato alle cellule staminali, dal titolo “Dare ali alla speranza. Le cellule staminali nella ricerca biomedica e nella terapia” organizzato dai quattro Lions Club del tortonese (Tortona Host, Tortona Castello, Valli Curone e Grue e Castelnuovo Scrivia - Bandello) e dal Lions Club Borghetto Valli Borbera e Spinti, in collaborazione con il Centro di eccellenza sulle malattie neurodegenerative dell’Università di Milano, ed il patrocinio dell’ASL e del Comune di Tortona. La cura scientifica del convegno è stata affidata ad Adriana Maggi, dell’Università di Milano, di origini castelnovesi e socia del Lions Club Tortona Castel-

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

TORTONA E TORTONESE

pag.

Ad un mese dalla scomparsa del compianto

IN BREVE PREGHIERA / GUAZZORA

Mons. Canessa per la Madonna di Lourdes Domenica 12 febbraio il Vescovo Mons. Martino Canessa sarà nella parrocchia di Guazzora che fa parte dell’Unità Pastorale San Luigi Orione. Sua Eccellenza celebrerà nella chiesa del piccolo centro la Santa Messa alle ore 15.30 in onore della Beata Vergine di Lourdes che comparve a Bernadette per la prima volta l’11 febbraio 1858.

ASSOCIAZIONI / SALE

Incontro su “Corso Alessandria ’62” Oggi, giovedì 9 febbraio alle ore 15,30, in occasione della Giornata del Ricordo, che si celebra domani, si terrà, nella Sala consiliare del Municipio di Sale, l’incontro dal titolo “Corso Alessandria ’62” che fa riferimento alla Caserma Passalacqua (in una foto d’epoca), dove oltre 6.000 profughi trovarono accoglienza dopo il loro esodo dall’Istria, dalla Grecia e dalla Libia. Relatrice sarà Maria Grazia Milani che, coadiuvata da Luca Pagella, illustrerà la storia dell’esodo. Sempre in sala consiliare, fino a domenica 12 febbraio, dalle 10 alle 12, sarà possibile visitare la mostra fotografica allestita da Ernesto Susigan. L’iniziativa è organizzata dall’A.I.C. in collaborazione con la Biblioteca all’interno de “Ra Carsèra”.

RICORRENZE / CASTELNUOVO L’Oftal e la giornata degli ammalati Il gruppo Oftal di Castelnuovo Scrivia, in occasione della XX Giornata del Malato, organizza domenica 12 febbraio un pomeriggio di preghiera insieme a dame, barellieri, ammalati e fedeli. Nella chiesa di San Rocco, alle ore 15.30 sarà celebrata la Messa animata dai volontari Oftal del paese che, con l’aiuto del personale della CRI della Bassa Valle Scrivia, accompagneranno alla funzione gli ammalati della Casa di riposo Balduzzi e della Casa protetta. Questa celebrazione vuole far rivivere ai malati e ai fedeli l’atmosfera che si respira davanti alla Grotta di Lourdes.

PIETRO BOVONE una S. Messa sarà celebrata mercoledì 15 febbraio, alle ore 18, nell’Oratorio di S. Antonio. La moglie e la figlia, unite nel dolore e confortate dalla fede, lo ricordano con immutato affetto, mentre ringraziano quanti, amici e conoscenti, vorranno unirsi a loro nella preghiera di suffragio. Viguzzolo, 9 febbraio 2012

NUOVA RADIO PIEVE / TORTONA La musica operistica a Caleidoscopio La musica operistica dell’800 sarà la protagonista dell’appuntamento settimanale sulle frequenza 96,400 FM e in diretta sul sito www.radiopnr.it. Nel “Caleidoscopio” che andrà in onda alle ore 20,30 di domenica 12 febbraio, il conduttore Andrea Bobbio riproporrà un concerto di brani tratti da: “La gazza ladra” e “La Cenerentola” di Rossini, “Don Pasquale” di Donizetti, “Manon Lescaut” di Puccini, “Cavalleria rusticana” di Mascagni, “Sansone e Dalila” di Saint Saens e dall’operetta “Cavalleria leggera” di Franz von Suppé. L’appuntamento è quindi fissato per domenica sera oppure per martedì 14 febbraio, sempe alle ore 20,30.

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Giovedì 9 febbraio 2012 di Ferraresi RESTAURI Daniele e C snc Piazzale Trieste, 23/24 27049 STRADELLA (PV) Tel. e Fax 0385 57067 Cell. 339 8715731 www.paginegialle.it/stilnovorestauri

N

IL POPOLO di SERRAVALLE - ARQUATA -

SS. MESSE FESTIVE Collegiata (tel. 2112) : ore 11 – 12 – 17 (prefestiva ore 17) S. Andrea: ore 10 - S. Nicolò (tel. 78270): ore 8.30 – 10.30 – 11.30 – 18 (prefestiva ore 18); S. Pietro (tel. 2526): ore 10 – 11.30 – 18.15 (prefestiva ore 18.15); Centro S. Rita (tel. 71592): ore 9; Barbellotta ore 11; Cristo Risorto (Quartiere G3): ore 9.30; Sacro Cuore (tel. 78685): ore 8 11 - 17 (prefestiva 17; inv. 16.30); Parrocchia della Pieve (tel. 2261): ore 9 – 11 – 17 (prefestiva ore 17); S. Antonio (tel. 2774): ore 8 – 10 – 11 – 17.30 (prefestiva ore 17.30); Chiesa del Cimitero: ore 8,45; Viale Cichero: ore 9.30;

VAL

Merella: prefestiva ore 16 (tel. 329966); Ospedale (tel. 33211): prefestiva ore 18; La Maddalena: prefestiva ore 17; Chiesa di Don Bosco (tel. 01432892): ore 9. Farmacie di turno aperte dal 9 al 15 febbraio 2012 Giovedì 9 febbraio: Bajardi, Via Girardengo, 50 - (tel. 0143 2216) Venerdì 10: Comunale, Via Verdi, 113 - (tel. 0143 76255) Sabato 11: Valletta, Via Garibaldi, 1 - (tel. 0143 2331) Domenica 12: Giara, Via Girardengo, 13 - (tel. 0143 2017) Lunedì 13: Moderna, Via Papa Giovanni XXIII, 3-5 - (tel. 0143 2166)

OVI

BORBERA - OLTREGIOGO

Martedì 14: Beccaria, P.zza Repubblica, 7 - (tel. 0143 2310) Mercoledì 15: Cristiani, Via IV Novembre, 13 - (tel. 0143 2321) Edicole aperte domenica 12 febbraio 2012 Mandirola, Corso Marenco; Zina, Viale Saffi; Massone, Piazza XX Settembre; Arecco, Via Amendola; Fanin, Via Papa Giovanni XXIII; Ponte, Piazza Repubblica; Scarsi, Viale Chichero; Rebora, Via Casteldragone; Magenta, via Marconi; Ferrarese, via Verdi.

Saranno organizzati dall’Istituto “Alfredo Casella” di Novi Ligure

In mostra anche la bici di Coppi

Corsi musicali per i bambini di Vignole

Il Giro d’Italia in Danimarca

Coro di Voci Bianche dell’Isituto Musicale Alfredo Casella

NOVI LIGURE - Il “Museo dei Campionissimi” a Novi Ligure, è tra i protagonisti della grande “Mostra sul Giro d’Italia”, inaugurata il 27 gennaio scorso nella città di Horsens, in Danimarca e allestita per celebrare la partenza del Giro d’Italia, in programma tra il 5 e il 7 maggio prossimo, proprio dalla Danimarca. Le città danesi di Herning e Horsens ospiteranno le prime tre tappe del Giro d’Italia, che si svolgerà dal 5 al 27 maggio prossimi. Il percorso delle tappe danesi della prossima Corsa Rosa si caratterizza per una vasta gamma di terreni e di scenari. La prima tappa danese, il 5 maggio, sarà una prova a cronometro su un anello di 8,7 km nella città di Herning. Il 6 maggio, la seconda tappa prenderà il via da Herning, proseguirà verso ovest sulla scenografica costa occidentale danese, per tornare a Herning dopo 206 km. Dopo i primi due giorni di prova, i 198 atleti e staff del 22 squadre partecipanti, gli organizzatori del Giro d’Italia e i giornalisti si sposteranno a Horsens con la Carovana. Il 7 maggio Horsens ospiterà la terza e ultima tappa danese di 190 km che correrà lungo l’Horsens Fjord prima di giungere sul circuito cittadino di 14 km. La mostra che si è aperta in Danimarca ospita alcuni pezzi rari, provenienti dal museo novese, sono esposti

VIGNOLE BORBERA Importante realtà di Vignole Borbera è la Scuola dell’Infanzia Parrocchiale “V. Cauvin” presieduta da don Pierangelo Pietracatella, parroco del paese. Una bella struttura al centro del paese che accoglie più di 50 bambini ai quali vengono offerte molte attività, a cui, dal 22 febbraio se ne aggiungerà una nuova: un laboratorio di propedeutica musicale. L’idea di dar vita a corsi di musica rivolti ai piccoli iscritti all’Asilo, nasce da un colloquio del parroco con alcuni docenti dell’Istituto musicale “Alfredo Casella” di Novi Ligure, nota realtà novese che da più di vent’anni vede insegnanti altamente qualificati, docenti in diversi Conservatori o avviati alla carriera concertistica, impegnati nell’insegnamento e nell’avviamento alla musica di molti bambini della zona. I corsi di musica a Vignole hanno avuto inizio nel settembre 2009 quando l’Istituto “A. Casella” ha aperto una sezione staccata presso i locali dell’Oratorio dove al momento sono attivi corsi di pianoforte, chitarra, impostazione vocale e canto lirico, propedeutica musicale per bambini di età inferiore ai sei anni, con annessi i corsi complementari di esercitazione corale, teoria e solfeggio e musica d’insieme.

Specialità dei corsi della Casella è proprio quella di offrire una preparazione di alto livello e avere corsi strutturati proprio come nei Conservatori. L’avvio di un corso di propedeutica musicale all’interno dell’Asilo è un’offerta unica nel genere. Mentre avviare allo studio della musica bambini di età compresa tra i tre e i sei anni costituisce, per diversi paesi dell’Europa centro settentrionale una cosa del tutto normale, in Italia le cose non stanno affatto così. E’ nota la scarsa attenzione che viene riservata nelle nostre scuole allo studio della Musica. Ebbene, a Vignole Borbera, con questa iniziativa, si vuole fare in modo che un importante seme venga gettato nella formazione dei futuri ragazzi. I corsi, coordinati dalla professoressa Raffaella Tassistro, direttrice, tra l’altro, del Coro di voci bianche dell’Istituto Casella, sono rivolti ai bambini iscritti all’Asilo, in età compresa tra i tre e i cinque anni. Partiranno mercoledì 22 febbraio, con cadenza settimanale, e termineranno alla fine di maggio con un saggio. Il “fare musica” è un mezzo per crescere in modo equilibrato; l’attuale pensiero pedagogico, convinto dell’im-

portanza del ruolo giocato dalla musica nello sviluppo della personalità, ha sviluppato e ampliato ulteriormente il concetto raccomandando la pratica di attività musicali al fine di favorire la maturazione di tutti quei processi che rientrano nella sfera affettiva come emozioni, stati d’animo, ecc., di prendere coscienza del mondo sonoro che ci circonda per poterlo meglio utilizzare e di stabilire, attraverso i suoni, la relazione con gli altri. Il corso nasce pertanto con l’idea di proporre attività sonoro - musicali diversificate che abbiano come comune denominatore il gioco e, proprio attraverso il gioco e il canto, permettere al bambi-

no di fare esperienze gratificanti, socializzanti ed educative che favoriscono il suo bisogno di esprimersi e comunicare. Il progetto è rivolto a tutti i bambini iscritti ed è finanziato interamente da offerte fatte all’Asilo proprio per l’avvio di quest’iniziativa, perché investire nella formazione è questione centrale. Le famiglie, pertanto, non saranno onerate di un solo centesimo. Si ricorda che sabato 11 febbraio dalle ore 9 alle ore 12.30 la Scuola dell’Infanzia parrocchiale “V. Cauvin” di Vignole Borbera sarà aperta per tutti coloro che vorranno visitarla e avere informazioni su tutte le attività che i bambini svolgono all’asilo.

Cercasi opere di “Dini” a Novi NOVI LIGURE - Patrocinato dal Comune di Novi Ligure, è in preparazione il catalogo ragionato del pittore Edoardo Pasquale Perolo detto “Dini”, nato a Novi Ligure l’11 marzo 1867 e morto a Verona nel 1922. Recentemente, grazie al professor Piccinini, si è potuto prendere visione del catalogo della “Mostra delle attività industriali, agricole, artigiane della zona del Novese” del 1938, dove sono citate due opere del Dini presenti in collezioni novesi: il famoso “Cuc” e “Donna che accudisce ai conigli”, due dipinti che per il momento sono rappresentati solo da queste due modeste riproduzioni, ma che sarebbe utile e prezioso poterle fotografare e catalogare entrambe. Pertanto, chiunque possa fornire notizie di queste o di altre opere del Dini non ancora prese in esame, può darne comunicazione al Museo dei Campionissimi, prendendo contatto con la dottoressa Chiara Vignola al numero telefonico 0143/322634.

nel “Museo Danese dell’Industria” che rende omaggio alla corsa ciclistica più dura del mondo. Tra i cimeli prestati al museo danese troviamo la bici di Fausto Coppi ed Edita Pucinskaite, la maglia rosa di Fausto Coppi, la maglia rosa e le scarpe di Marco Pantani, foto e filmati sulla mitica gara ciclistica; altro materiale, tra cui la maglia e la bicicletta di Fiorenzo Magni, proviene, invece, dal Museo del ciclismo di Madonna del Ghisallo. Il Museo del Ciclismo della Madonna del Ghisallo, contattato da Brian Wiborg, che ha collaborato personalmente con il Museo dei Campionissimi ed è curatore della mostra, ha ritenuto importante aderire all’iniziativa. Una sezione sarà dedicata alla storia dell’evoluzione della bicicletta, a partire da una delle prime biciclette francesi dotata di pedali del 1918. La mostra, che può essere visitata sino al 28 maggio 2012, racconta anche l’evoluzione e lo sviluppo tecnologico della bicicletta dai primi “scuotiossa” (prime bici con le ruote di uguali dimensioni) ai modelli attuali, aerodinamici e in fibra di carbonio. Interessanti sono anche alcune fotografie uniche provenienti dagli archivi degli organizzatori del Giro, filmati storici ed una sezione speciale dedicata ai ciclisti danesi. Davide Daghino


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Realizzato nella chiesa parrocchiale di S. Antonio Abate

Il restauro del coro ligneo di Dova

Il Coro ligneo della chiesa di Dova prima della lucidatura

DOVA INFERIORE - Il coro absidale della piccola chiesa parrocchiale di Dova inferiore, in comune di Cabella Ligure, fa parte di alcuni arredi religiosi conservati al suo interno che necessitano di un sollecito intervento di restauro per le condizioni precarie in cui versano. Grazie all’intervento del parroco don Luciano Maggiolo, all’interessamento di Primo Belgini, di alcuni parrocchiani e all’impegno economico di alcune Fondazioni bancarie (CRT e Compagnia San Paolo di Torino) si è riusciti a svolgere un primo intervento sulle parti più rovinate riuscendo a recuperare per intero il coro in legno di noce di un ignoto ebanista intagliatore di scuola lombarda della seconda metà del XVIII secolo. I lavori sono stati seguiti dal funzionario di zona della Soprintendenza per il patrimonio artistico del Piemonte Giovanni Donato, che seguirà anche il porseguimento dei medesimi che andranno ad interessare la parte dipinta a tempera realizzata tra il 1940 e il 1942 dal pittore Clemente Salsa, allievo di Rodolfo Gambini e attivo in tutto il territorio della Diocesi tortonese dagli anni ’20 agli anni ’60 del Novecento. Viste le particolarità del degrado causate, sulla superficie dipinta a tempera, prevalentemente dalle infiltrazioni di acqua piovana dal tetto (recentemente rifatto), e nella parte absidale risolte con la realizzazione di una ca-

Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

NOVI E NOVESE

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mera d’aria all’esterno a contatto con la muratura, si prevede di intervenire in fasi e tempi diversi al fine di recuperare al meglio le parti ammalorate e omogeneizzare in seguito il tutto con un unico livello di pulitura, ma il preconsolidamento deve essere considerato come l’operazione antecedente la pulitura e sarà effettuato con applicazione di sospensioni di idrossido di calcio, procedura rivolta, in modo particolare, agli intonaci di calce o alle pitture murali, allorché si manifesteno fenomeni di polverizzazione del colore o esfoliazione di strati pittorici. Il coro è composto di 11 stalli realizzati in legno di noce, ha ulteriori arricchimenti dati da intagli e filetti intarsiati in legno di frutto e si sviluppa, addossandosi sulla parete absidale della chiesa per circa 7 metri, con un’altezza di m. 2,60. Lo Studio d’Arte e Restauro “Gabbantichità” di Tortona di Vincenzo Basiglio e Donatella Gabba è intervenuto lavorando sul posto per quanto concerne la parte ancorata a muro, che è risultata comunque recuperabile anche se in non discreto stato di conservazione, mentre si è reso necessario lo smontaggio di due stalli che presentavano problematiche di corrosione dovute alle infiltrazioni di umidità ed acqua nel passato. Per quanto concerne la parte bassa degli inginocchiatoi nella parte perimetrale e per la pedana in legno di casta-

gno si è intervenuti sul posto smontando completamente la struttura, risanando preventivamente gli intonaci e sostituendo le parti ammalorate con inserti in legno della stessa essenza e con resina. La superficie a vista è stata pulita con una “mista Gabbantichità” che ha permesso di eliminare le diverse sovrapposizioni di gomalacca, mentre si è reso necessario l’utilizzo di sverniciatore extra forte per gli inginocchiatoi e i fondi. Tutto il coro è stato sottoposto a trattamento antitarlo. Il consolidamento delle parti più deteriorate è stato effettuato con Paraloid B72 e resine epossidiche addizionate con segatura di noce, mentre sono stati smontati e risistemati alcuni pannelli al centro delle specchiature degli stalli, con rifacimento delle parti mancanti o deteriorate irrimediabilmente, in legno di d’epoca di recupero e in patina. Sono state rifatte in legno di noce tutte le parti mancanti deteriorate o smarrite; lo stallo di sinistra è stato recuperato per intero con un accurato consolidamento. I consolidamenti strutturali sono stati possibili grazie ad iniezioni di schiuma poliuretanica di sicurezza. Il trattamento finale a cera dell’intera superficie è avvenuta in due fasi: doppio trattamento a cera Idra Gabbantichità e relativa pagliettatura con “Scotch Brite Multi Flex” a grana fine; stesura di cera microcristallina neutra e carnauba con seguente lucidatura a panno. Gli interventi previsti a Dova sono un esempio di restauro realizzato con tecnologie avanzate, che permettono un recupero totale delle parti ammalorate e delle patine, riducendo al minimo le sostituzioni del legno originale, senza smontaggi inutili e dannosi. Tali interventi oltre a riconsegnare intatte le opere d’arte, permettono un considerevole recupero anche dal punto di vista economico, che è certamente da prendere in considerazione per interventi futuri nei paesi delle valli.

Proiezioni di immagini in Biblioteca a Serravalle Scrivia

In viaggio dal fiume Scrivia al Nepal SERRAVALLE SCRIVIA - Appuntamento presso la Biblioteca Comunale “R. Allegri” venerdì 10 febbraio, alle ore 21, con una serata che parte dal comune per concludersi in estremo oriente: “Dallo Scrivia a Kathmandu” panorami diversi, identiche emozioni. La serata verterà sulla proiezione di immagini commentate da Benito Ciarlo e Vijay Adhikari. Benito Ciarlo si occuperà della parte riguardante la proiezione del filmato fotografico sullo Scrivia. Il filmato fotografico segue il percorso dello Scrivia dalla sorgente, nei pressi di Montaggio, fino alla sua confluenza con il Po. La proiezione si sofferma sulle località più belle e note. In particolare si parla dell’importanza di questo torrente, fin dall’epoca dei romani, e come esso venga vissuto in maniera diversa dalle persone lungo il suo percorso. “Verso Genova - spiega Ciarlo - il fiume viene vissuto un po’ come il mare, sul greto

ci sono barchette, banchi, bambini. Da noi c’è anche l’Ambiente Scrivia, ovvero un parco naturalistico”. La serata però non si ferma alle emozioni suscitate dal locale fiume ma travalichi molti confini fino ad arrivare al Nepal. Vijay Adhikari è un maestro yoga originario del Nepal che ogni anno torna nel suo paese anche come guida turistica locale. Negli anni ha collezionato esperienze, amicizie, foto e ricordi che condividerà con i presenti venerdi sera. Adhikari si occuperà infatti della proiezione del filmato composto da foto proveniente dal suo archivio personale che avrà come sottofondo musiche tipiche e tradizionali nepalesi. La proiezione è suddivisa per temi: la bandiera, l’Himalaya con le sue montagne oltre gli 8000 metri e non, i nepalesi con le loro cerimonie e tradizioni, la religione buddista ed induista, le città, le vie e i palazzi, la cucina, i mestieri, gli animali ed infine i trekking che Adhikari ha fatto nel suo paese.

Cambiamenti demografici di Novi NOVI LIGURE - Nel corso del 2011 la Città di Novi Ligure ha registrato un leggero calo demografico, infatti, gli ultimi dati ufficiali, elaborati dall’Ufficio Anagrafe del Comune, attestano che i residenti al 31 dicembre del 2011 sono pari a 28.738 unità, sei in meno rispetto al 2010. Il totale della popolazione residente è pertanto composto di 13.710 maschi e da 15.028 femmine. Nonostante il calo demografico, è in aumento il numero dei nuclei familiari che passa da 13.413 nel 2010 agli attuali 13.464. Nel corso dell’anno si sono iscritte nelle liste dei residenti 950 persone (729 provenienti da altri Comuni, 207 dall’estero, 14 per altri motivi), contro le 803 cancellate (738 trasferiti in altri Comuni, 43 all’estero, 22 per altri motivi); il saldo di +147 compensa, in parte, il valore negativo del saldo naturale (la differenza tra nati e morti) che si attesta a -153 unità. Rispetto al 2010 le nascite sono aumentate di 13 unità, passando da 212 a 225 (118 maschi e 107 femmine); in lieve aumentano anche i decessi, che passano da 360 a 378 (178 maschi, 200 femmine). Più numerosi anche gli stranieri residenti al 31 dicembre 2011 che, in questo periodo, sono 3.467 (1.652 maschi e 1.815 femmine), vale a dire il 12,06% della popolazione totale, mentre, l’anno passato il numero di stranieri era di 3.239 unità. Vittorio Daghino

IN BREVE SCUOLA / SERRAVALLE SCRIVIA

“Le mille e una notte” in scena alle Medie Venerdì 3 febbraio, l’Oriente è andato in scena a Serravalle Scrivia. Si è trattato di una rilettura de “Le mille e una notte”, proposta dagli alunni della Scuola Media. Gli iscritti al Laboratorio teatrale hanno ideato un intreccio,che aveva come filo conduttore, la sorte della lampada magica. I ragazzi “giocando” con la trama, le situazioni e i personaggi, si sono divertiti a dare i loro volti e a ricreare atmosfere esotiche. Il pubblico, con molti applausi, ha apprezzato il risultato di questo impegno. Soddisfatte anche le insegnanti, le professoresse Ponte, Mazzarello e Merlassino responsabili del laboratorio, coadiuvate nella loro attività, da un valido gruppo di colleghi.

CALCIO / NOVI LIGURE Rinviata la partita della Novese La partita tra Novese e Chiavari Caperana è stata posticipata di una settimana a causa del ghiaccio presente sul terreno di gioco dello stadio cittadino intitolato a “Girardengo”. Il match dovrebbe essere giocato mercoledì 15 febbraio alle 14.30, anche se nei prossimi giorni sono previste nuove precipitazioni e le temperature rimarranno molto basse. A forte rischio anche la trasferta di domenica in Valle d’Aosta a casa della capolista.

ANNIVERSARIO / CANTALUPO L. Il ricordo del partigiano Fedor Poletaev Domenica 12 febbraio sarà ricordato il 67° anniversario della battaglia di Cantalupo Ligure e del sacrificio di Fedor Poletaev. Il programma sarà il seguente: ore 10,30 presso il monumento a Fedor Poletaev raduno dei partecipanti e deposizione delle corone, il corteo alle ore 10.50 si recherà presso Casa Bertagnin per il ricordo di Carluccio Torre “Speranza”, alle ore 11.10 presso il palazzetto dello sport il benvenuto di Gian Piero Daglio, Sindaco di Cantalupo Ligure e il saluto delle Autorità e di Carla Nespolo, Presidente ISRAL Vice presidente ANPI. Seguirà intervento e saluto di Evgeny Boykov Console Generale della Federazione Russa. Alle ore 11,30 Martino Galli “Tatiano” ricorda Fedor Poletaev e l’intervista sarà a cura di Maria Paola Bidone.

ARTE / NOVI LIGURE Il novese Giovanni Maccioni a Torino L’incisore novese Giovanni Maccioni è stato invitato a partecipare alla mostra “Artisti a confronto”, collettiva di incisione organizzata nell’ambito di una mostra più estesa organizzata dal Corriere dell’Arte di Torino, presso la Galleria d’Arte Piemonte di piazza Solforino 7. Gli altri artisti presenti sono: Barletta, Tamaro, Marchitelli, Bartolini, Panaro, Grando e Cravero. La mostra si può visitare fino al 18 febbraio dalle 15,30 alle 19,30, è chiusa la domenica.

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Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

TORTONESE E NOVESE

Don Paolo Padrini all’incontro interassociativo di Tortona, Sale e Viguzzolo

L’AC tra informazione e comunicazione TORTONA - Domenica 5 febbraio: temperature di molto sotto lo zero, strade ghiacciate… “verrà qualcuno?” si chiedono l’un l’altro i Presidenti parrocchiali dell’Azione Cattolica di Tortona, Sale e Viguzzolo e arrivano in molti. Ad accoglierli il calore del salone del seminario e di un cordiale saluto; poi, dopo la breve preghiera che sempre introduce gli incontri, la parola passa a don Paolo Padrini, parroco di Stazzano ed esperto in quell’ambito indicato come “informazione, comunicazione e cultura”, un tema vasto e impegnativo, dice don Paolo che inizia leggendo le icone bibliche di Babele e Pentecoste. Babele richiama la pesantezza dell’unicità e l’arroganza del potere, ma Dio non castiga: “Andiamo a confondere la loro lingua, così non potranno più capirsi tra di loro” dice il Signore (Gn 11,7) e non è una maledizione che gli uomini parlino lingue diverse, anzi la diversità linguistica è benedizione, perché la differenza è l’antidoto al desiderio imperialistico dell’univocità. Allora cosa dice il passo biblico di Babele? Giocando un po’ con la radice della parola si arriva a Babilonia, certo, ma anche a balbettare, al “bla - bla” e, in ultima analisi, alla radice “bbl” che in ebraico indica la confusione: babele, dun-

Il relatore Don Paolo Padrini

que, dice che il linguaggio umano è un problema “in sé” perché, anche parlando la stessa lingua, può accadere che le persone non si capiscano. E che il nodo centrale sia proprio la comprensione si nota altrettanto bene nel brano degli Atti degli Apostoli dove si narra della Pentecoste. Il testo lucano esprime con chiarezza la multicomprensione: i credenti, riempiti di Spirito Santo, parlano ed ognuno li sente parlare nella propria lingua. Questa è la chiave di lettura che serve a noi credenti di oggi: annunciare il Vangelo non è un problema di strumenti! Gli apostoli annunciavano la bella notizia di Gesù

Cristo e tutti comprendevano, perché il Vangelo parla a tutti, il Vangelo è universale. E noi oggi? Oggi, certo, viviamo nella società dell’informazione e della comunicazione, due termini che, secondo don Paolo, si prestano a fraintendimenti; l’informazione è solo circolazione di notizie? La comunicazione è solo pubblicità e marketing? No: in entrambi i casi ci troviamo di fronte a elementi di relazione interpersonale, perché informazione e comunicazione non sono solo passaggio di dati. Eppure, spesso accade che pensiamo così anche per

quanto riguarda il bell’annuncio della salvezza: “abbiamo il Vangelo da vendere, come lo vendiamo?” No, questa prospettiva è errata e perde di vista che il Vangelo può essere incarnato in tutte le culture, quindi anche in quella odierna, perché è frutto di un incontro culturale e gli stessi evangelisti sono interpreti della Parola all’interno di un tempo e di una comunità culturale figlia di quel tempo. Allora, prosegue don Paolo, occorre fare attenzione a non separare il contenitore (la cultura) dal contenuto (il Vangelo), poiché nella comunicazione il contenitore ed il contenuto sono sempre in relazione reciproca e la comunicazione stessa è sempre relazione interpersonale tra soggetti diversi. Informazione e comunicazione, quindi, non sono strumenti, ma ambienti che i cristiani vivono insieme ad altre persone e sono ambienti di relazione, di condivisione di elementi culturali, non di compravendita. Certo le parole possono diventare strumenti di potere e di sopraffazione, e questo accade se si prede di vista il valore della differenza, ma attraverso le parole passa il confronto ed il confronto è sempre ricchezza. Ecco, conclude don Paolo, il nostro impegno di adulti può essere, prima di tutto, quello di conoscere meglio i nuovi media ed i nuovi circuiti comunicativi, ricordando che la comunicazione è un ambiente che può essere abitato da tutti, anche dai cristiani. Ovvio che, dopo tutte queste sollecitazioni, espresse anche in uno stile veloce e vivace, il dibattito non poteva che essere molto ricco ed interessante e così è stato… poi, in batter d’occhio, sono arrivate le cinque e mezza ed il nostro pomeriggio insieme si è chiuso con l’appuntamento per il terzo ed ultimo incontro che sarà domenica 4 marzo. Patrizia Govi

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L’Atletica Serravallese ha compiuto 35 anni

SERRAVALLE SCRIVIA - Sabato 4 febbraio si è svolta la festa della Società Sportiva di Atletica Serravallese che celebrava il 35° anniversario di attività. La società ha voluto festeggiare questo traguardo nell’ambito dell’annuale festa di fine anno. Lo ha fatto organizzando una rimpatriata di coloro che in questi anni hanno vestito la canottiera rossoblu con la tartaruga. Un folto numero di partecipanti ha aderito all’iniziativa che si è tenuta nella Sala Civica Polivalente di via Giani. Erano presenti il Sindaco Molinari, l’assessore allo Sport del Comune Carbone, Paolo Modena preside dell’Istituto comprensivo scolastico, l’olimpionico Renato Martini e diversi rappresentanti dell’associazio-

nismo serravallese. Il presidente della Società Claudio Barbieri ha svolto una breve introduzione ricordando le principali iniziative del sodalizio per poi lasciare la parola alle autorità presenti. L’amministrazione ha voluto premiare con una targa il vicepresidente e socio fondatore Luigi Manna per la sua ininterrotta attività al servizio dei giovani e dello sport. Si è poi proceduto alla premiazione dei giovani che hanno svolto la loro attività nel 2011 per concludere il pomeriggio con il taglio della torta celebrativa. Tra un brindisi e l’altro i presenti, spesso già nella veste di genitori, hanno ricordato i momenti trascorsi assieme e hanno provato la grande emozione di rivedersi dopo tanto tempo. g.t.

L’ACV e la cucina medievale VIGUZZOLO - L’Associazione Culturale Viguzzolese (ACV) come prima iniziativa del 2012 ha deciso, in collaborazione con la Biblioteca e con il patrocinio del Comune, di proporre una esplorazione nel mondo culinario storico: più precisamente il periodo di riferimento sarà quello della cucina medievale e si prenderanno in esame i cibi, le abitudini alimentari, i metodi di cottura e in generale la cucina del territorio prima del 1492. Non è facile trovare tracce di questa cucina nelle pratiche attuali e neppure in quelle appartenenti ad un passato non troppo remoto, questo perché nel Seicento i gusti sono stati sconvolti da

C.I.A.T.

una rottura netta con la valorizzazione degli aromi locali, la diversificazione dei grassi e del loro uso. L’appuntamento è per domenica 12 febbraio nel salone del Comune (locale mensa delle Scuole Elementari) con il seguente programma: ore 10 apertura del tesseramento ACV 2012, ore 16 “Quando il passato torna in tavola”: Le ricette, la qualità, i sapori scomparsi della cucina della cucina storica presentati da Italo Cammarata, ore 17 degustazione di assaggi preparati seguendo alcune antiche ricette. La giornata sarà un’occasione per conoscere curiosità e storia trattate con un linguaggio semplice e chiaro.

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Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO of o, rc uarce g cA o, ihe egg ubr c Ba o, l la r on c d lla el nne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr c d to do mi et rzo , il e r a t c ch al S i gl allo do . .. te

Da leggere

a cura della Redazione

a confronto Si parla di riforme e “Idi di Marzo” Egr. Direttore, col decreto sulla semplificazione siamo al terzo decreto in meno di due mesi di lavoro del governo (dopo il “salvaitalia” e il “crescitalia”) che interviene in modo sistematico sul controllo dei conti pubblici, sul fisco, sullo sviluppo. Cose concrete insomma per l’economia e per le condizioni di vita dei cittadini. Senza contare quelli “svuota carceri”, sulla giustizia civile, sulle missioni internazionali e il “milleproroghe”. E’ come se fosse aperto un cantiere in continua evoluzione, dal quale emergono questioni irrisolte da anni e che, ad ogni passaggio parlamentare, costringe i gruppi politici a fare i conti con una realtà nuova, anche se gli strumenti adottati per accelerare i tempi apparentemente sono sempre gli stessi. Ci siamo lasciati alle spalle un governo che è campato sui voti di fiducia a causa dei suoi limiti politici, pur avendo goduto della più ampia maggioranza parlamentare della storia della repubblica. Abbiamo di fronte un governo che, con una maggioranza parlamentare addirittura più ampia, per quanto anomala, è costretto alla decretazione d’urgenza e alla fiducia perchè incalzato dalle scadenze internazionali e dalle trappole dei regolamenti parlamentari. Se servisse una dimostrazione ulteriore della necessità delle riforme istituzionali, questa fase ne è la rappresentazione perfetta. Tra regolamenti obsoleti e bicameralismo perfetto, la capacità decisionale del nostro sistema democratico, e la sua stessa affidabilità, sono messi duramente alla prova. Mentre scompare una figura di grande profilo come Oscar Luigi Scalfaro, che ha fatto della difesa della Costituzione e del sistema parlamentare l’architrave del suo lavoro politico, bisogna che “questo” sistema dimostri la capacità di autoriforma che è richiesta dai profondi mutamenti intervenuti nella società italiana e ancor più nella collocazione internazionale del nostro Paese. Questa sarebbe anche la risposta vera sul tema dei “costi della politica”, di fronte ad una campagna anti-politica fuorviante, ma alimentata dalle deficienze funzionali di una sistema che ingolfa i livelli decisionali e inflaziona spese e ruoli di rappresentanza politica. Bene dunque che in questi giorni sia partita dal Senato una prima proposta organica di riforma dei regolamenti e che Franceschini abbia chiesto ai capi gruppo di fissare l’agenda delle riforme. E peggio per chi continua a pensare con le logiche superate del sistema “porcellum” come fa la Lega quando evoca le Idi di marzo per le sue alleanze con Berlusconi e abbina i destini di Monti e Formigoni. Le Idi di marzo per questo centro destra ci sono già state. E pazienza per chi non se ne è accorto. On. Mario Lovelli - via mail

Giorni della merla e trasporti Egr. Direttore, a proposito di normali nevicate di stagione (e non siamo ancora a -12) é possibile che TreniNord/Trenitalia (non abbiamo ancora capito la differenza) debba causare tutto questo danno a noi pendolari senza averne mai la responsabilità? E non parlo dei rimborsi, ma del fatto che non faccia nessun investimento per migliorare le cose. Ogni anno sempre la stessa storia, situazioni che del resto si vanno a sommare a quelle di routine che non sono da poco. Pare non siano arrivati treni da La Spezia per neve: come é possibile? Martedì scorso é stato soppresso un treno per Alessandria da Voghera: c’erano si e no 2 cm di neve, io non ricordo che 20/10 anni fa avessimo questi problemi con i treni (viaggio da 33 anni). Il servizio di bus ARFEA, inoltre, da Voghera per Castelnuovo non è migliore, martedì sera eravamo abbandonati a noi stessi a chiederci se la corriera sarebbe arrivata o no, senza un punto di riferimento e neppure un riparo. Con tutto questo voglio dire che siamo sempre più lasciati a noi stessi senza servizio pubblico che se c’é fa schifo. Claudio S. e Donatella Nardin - via mail Le lettere - dattiloscritte e firmate - non devono superare indicativamente le 20 righe. La redazione si riserva di pubblicare anche lettere più lunghe. Indirizzate la vostra posta a: Il Popolo (Opinioni a confronto), P.tta De Amicis 1 - 15057 Tortona (AL) fax: 0131/821427, mail: ilpopolo@libero.it

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Euro 19,90

Euro 15,00

Marina Corradi, inviata ed editorialista di Avvenire e collaboratrice di Tempi, vincitrice nel 2006 del premio “Dino Buzzati” della Provincia di Milano e nel 2007 del premio dell’Unione cattolica stampa italiana, nel suo ultimo libro racconta l’estate nelle Dolomiti vista attraverso i suoi occhi di bambina. La raccolta del fieno, i falò della notte dell’Assunta, la memoria dei valligiani, l’alba rosa sulle montagne, mentre le vecchie ampezzane con le vesti lunghe e nere e la falce in mano evocavano un’oscurità che la bambina ancora non conosceva, ma percepiva, come fosse un’ombra. E’ la cronaca di un’infanzia davanti alle Tofane, i giganti di roccia simbolo della valle Ampezzo, fedelmente trascritta. Come scrive Eugenio Borgna nella postfazione, risplende nel racconto “la luce ininterrotta della speranza” e si termina la lettura “con lo stupore nel cuore”. A raccontare è l’autrice ormai adulta, che condivide i suoi ricordi senza indulgere al sentimentalismo, ma ripercorrendo i suoi stati d’animo alla luce del percorso della vita.

Il libro parla di suor Lucia De Gasperi (1925-1966) secondogenita di Alcide, primo presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, che fu religiosa nell’Ordine delle Suore dell’Assunzione. E’ ricco di documenti inediti e ripercorre la vita della suora e il suo intenso legame col padre. La sua nascita, nel 1927, rappresentò un raggio di luce nella vita del futuro statista, costretto, in quegli anni a vivere di traduzioni e altri lavori mal pagati e arrestato dai fascisti. Il rapporto tra i due fu solido e intenso, e la figlia divenne per il padre confidente e in parte guida spirituale. La biografia attinge numerosi scritti, lettere e documentazioni inedite provenienti dall’archivio familiare e delinea una figura dal grande carisma il cui ricordo rimane scolpito nel cuore di chi l’ha conosciuta. Il volume ha il merito di sottolineare l’intensità di un rapporto singolare dove padre e figlia si illuminano spiritualmente a vicenda nelle diverse tappe delle loro vite, fino alla morte di De Gasperi avvenuta nell’agosto del 1954.

Salute oggi La crisi economica, che sta pian piano rosicchiando i risparmi della maggioranza della popolazione, allargandosi a macchia d’olio su tutto il vecchio continente, si fa davvero sentire. La speculazione incalza i mercati, l’inflazione indebolisce i consumi, lo stipendio è divenuto per certi lavoratori una fievole speranza, data la persistente crisi del lavoro nel nostro paese, per altri non riesce comunque a soddisfare le molte uscite che la quotidianità impone a una famiglia. Senza contare i vari aumenti che si sono attuati con l’arrivo della manovra economica, che hanno dato il colpo finale. E questa crisi, così incallita e tenace ha posto molte delle famiglie italiane, non solo a fare i conti per arrivare a fine mese senza indebitarsi, ma a ritrovarsi spesso nella lista dei nuovi poveri, fino

Questo libro rivela un volto diverso della storia della medicina, che non è soltanto la storia di invenzioni, di scoperte, di progressi scientifici. È anche la storia di uomini che nel corso dei secoli hanno dedicato la propria vita a prendersi cura di chi soffre. Medici, ma anche infermieri, farmacisti o altre figure che fin dall’antichità praticarono in modo eroico, fino alla santità, l’arte del guarire. Il compito del curare ha a che fare ogni giorno con il singolo segnato dalla malattia, nel corpo e nello spirito. I protagonisti di questa storia non ebbero mai paura di dedicare a questo scopo la loro vita, affrontando il male e valorizzando il bene. Paolo Gulisano, medico, saggista e studioso di Storia della Medicina, sottolinea come sia ancora diffusa l’idea che il Cristianesimo sia stato un ostacolo al progresso delle scienze, compresa quella medica. La storia invece dimostra che i cristiani hanno da sempre sentito come loro dovere primario la cura dei malati, al punto che, dopo l’editto di Costantino del 313, tra le prime opere realizzate dai seguaci di Gesù ci furono i primi ospedali.

a cura di Laura Notti

La crisi nel carrello della spesa

al punto di chiedere sussidi agli enti solidali, che provvedono ai loro bisogni più urgenti, primo fra tutti il cibo. E a proposito di cibo, anche per chi arriva a fine mese con uno stipendio medio, la vita non è facile, poiché aumentando i prezzi dei generi alimentari si tende a risparmiare non solo sulla quantità ma anche e soprattutto sulla qualità di quello che mangiamo. Non servono dati di tendenza per capire la realtà della situazione odierna, basta guardarsi in giro. La maggioranza degli italiani, per ovvi motivi, approfitta sempre di più degli sconti e le offerte proposte da magazzini e supermercati alimentari e non. Per quanto riguarda il cibo, sempre più famiglie, specie con figli, si affida ai discount, dove entrano anche cibi e confezioni di provenienza incerta; molto spesso si rinuncia a prodotti

di alta qualità italiana per scegliere carni, salumi, formaggi a basso costo o scontati, ma anche frutta e verdure, indipendentemente dalla provenienza, basta risparmiare (un tipico esempio sono le arance spagnole, che costano meno delle siciliane). E’ diminuito anche il consumo di pesce, più caro rispetto alla carne, specie se comprato in pescheria, ma anche dei formaggi al banco; regge l’acquisto di salumi, anche se la quantità acquistata è minore rispetto al passato. Aumenta il consumo di piatti confezionati e surgelati a discapito di quelli preparati in casa e/o freschi, così come lo scatolame (legumi in generale). Da questo quadro, si deduce che la crisi investe anche, e purtroppo, la salute di noi italiani, abituati per tradizione alla dieta mediterranea, composta da cibi freschi, genuini e nostrani.

Al contrario, per giovani e adulti aumenta e si consolida il consumo di cibi grassi e salati, conservati e inscatolati, visto che, indipendentemente dalla crisi attuale, la tendenza al “mordi e fuggi” o alla scelta di alimenti poveri di nutrienti utili per il mantenimento della salute, è un’abitudine ormai incallita. In più, conta sempre di più il fattore tempo, che a tavola e in cucina è fondamentale. L’italiano medio dedica sempre meno tempo al pranzo, accontentandosi di un panino o un boccone improvvisato durante la pausa pranzo. I l modo per uscire da questa decadenza alimentare, data per molte famiglie dalla necessità dei tempi, è saper scegliere. Si può mangiare bene, in senso qualitativo, con oculatezza nelle scelte e un’occhiata al borsellino, proprio perché la nostra dieta e varietà di prodotti è tale e unica al mondo.


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO o o, rc uarce g A o, ec rich legg rub a , B n co ndo ella lla ne , ven to d nto spo i o e o o fr la f onfr ri, r a pr o c tt zo d do mi e l r , i he ca altr c S i gl allo do . .. te

L’ A N G O L O

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VERDE

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Film da vedere

a cura di Alba Algeri

a cura di Matteo Coggiola

La Solandra, esuberante “Hugo Cabret”, un vero capolavoro arrampicatrice

La Solandra è una pianta dalla crescita rigogliosa che può ricoprire un muro in poco tempo. E’ un esemplare ramificante piuttosto robusto. Proviene dall’America Meridionale. Appartiene alla famiglia delle Solanaceae, che comprende quattro specie. Non tollera il freddo pungente e cresce meglio nei giardini dell’Italia del sud dove il clima è mite. Viene spesso usata per realizzare delle siepi e delle tettoie perchè è dotata di fogliame tutto l’anno. Le foglie sono di forma lanceolata, di colore verde brillante e sono caratterizzate da uno sviluppo veloce. La solandra si coltiva su un terriccio ben drenato e non necessita di essere bagnata nel periodo invernale per rispettare il riposo vegetativo. Occorre assiscurarsi che il terreno sia asciutto. Si bagna nella stagione calda quando la piantasi è sviluppata ampiamente. E’ utile che in inverno la pianta non sia sottoposta a temperature inferiori a 15°. In primavera ed estate, produce grossi fiori profumati di colori che vanno dal cremisi all’ocra con venature interne di colore violaceo; le foglie lanceolate sono carnose e di un bel colore verde brillante. L’esposizione ideale è luminosa; la solandra ha bisogno di stare in pieno sole almeno alcune ore al giorno. L’umidità ambientale può favorire l’insorgenza di malattie fungine. La Solandra va concimata a fine inverno o in autunno aggiungendo al terreno stallatico maturo o concime a lenta cessione. In primavera possiamo aggiungere, ogni 15-20 giorni, concime liquidi per piante verdi o fiorite all’acqua delle innaffiature. La moltiplicazione della Solandra avviene per talea di ramo. Le piante rampicanti sono un vasto gruppo di specie da giardino o da terrazzo caratterizzate dal possedere sistemi diversi di aggancio a superfici che in un modo o nell’altro costituiscono un appiglio, un supporto, una base per salire verso l’alto; tale necessità si pone, in natura, per consentire, a chi ne ha sviluppato la capacità, di ricercare un posto al sole in ambienti, come le foreste equatoriali, che precludono la luce del giorno a quelle specie relegate al suolo da un portamento erbaceo o arbustivo. Nel gruppo delle specie scalatrici è possibile individuare diverse modalità di appiglio; un secondo gruppo comprende, invece, le specie sarmentose che non dispongono di organi di appiglio vero e proprio ma che, grazie a lunghi, atletici, rami flessuosi (sarmenti) riescono a lanciarsi oltre gli ostacoli, facendo di essi trampolino per ulteriori scalate, prima di ricadere. A questo secondo gruppo appartiene la Solandra una delle specie più esuberanti dell’ambiente mediterraneo. Abbonamenti annuale EURO 40,00; sostenitore EURO 80,00; estero a seconda della destinazione

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Hugo Cabret è un ragazzino orfano (dai tratti dickensiani) che vive da solo nei meandri di una stazione ferroviaria parigina negli anni Trenta. Dopo essersi imbattuto in un macchinario da ricostruire e in una ragazza eccentrica, il ragazzino entrerà in contatto con un anziano e misterioso gestore di un negozio di giocattoli, finendo risucchiato in una magica e misteriosa avventura. “Hugo Cabret” racconta l’avventura di un ragazzo pieno di inventiva, che mentre cerca la chiave per far luce su un segreto legato alla vita di suo padre, finisce per migliorare quella delle persone che lo circondano, trovando inoltre un luogo che può chiamare casa. Il regista Martin Scorsese racconta quel cinema che in ogni

epoca e in ogni luogo è scoperta di vita e di sentimenti, di gioie e di dolori, antidoto unico contro l’appiattimento e l’inerzia del pensiero. Il piccolo Hugo è un adolescente desideroso di catturare la magia del movimento, dei colori, dell’avventura senza freni: l’e-

sperienza degli anni con il peso di molte amarezze, l’entusiasmo del cuore giovane che non si arrende. Tutto il resto vive in quella stazione parigina, come in un Grand Hotel con “gente che va e gente che viene”: già quello scenario è vita vera, anzi cinema, accarez-

zati entrambi da una scrittura delicata, elegante, forse intimidita ma come sempre nitida, lucida, equilibrata. Più fuori poi c’è Parigi, città cosmopolita, banco di prova del nostro volere costruire o distruggere il vivere civile che ci siamo dati (siamo tra due guerre). Parigi come scatola del tempo che compatta le differenze, annulla le epoche: così spesso fa il cinema, che scavalca secoli e millenni in un battito d’ali, unisce idee, pensieri, sogni. Numerosi gli spunti di riflessione: cinema, letteratura, storia. Apologo dalle mille suggestioni, racconto fatto di sussurri e ritrosie, il film è uno spettacolo di notevole suggestione e coinvolgimento, da valutare come consigliabile e nell’insieme poetico.

volti di amicizia “Volti di amicizia” è uno spazio in cui i lettori possono vedere pubblicata una loro foto che ha per soggetto dei momenti di vita quotidiana: un compleanno, una lieta ricorrenza, una festa in famiglia... La Redazione si riserverà di scegliere le foto più belle e di “appenderle” in BachecA. I lettori che vogliono farci pervenire le loro fotografie devono scrivere a “Volti di amicizia” c/o “Il Popolo”, P.tta De Amicis 1, 15057 - Tortona (AL) oppure inviare la loro foto in formato jpg all’indirizzo: ilpopolo@libero.it

Tradizionale cena del gruppo “Valle Schizzola Corse” nel ristorante Vecchia Valle di Schizzola. I partecipanti, che erano oltre quaranta, hanno degustato i genuini cibi locali e la torta prodotta del laboratorio artigianale di Maria e Carla Bernini. Foto inviata da Giancarlo Bertelegni.

La Ricetta

a cura di Chiara Parente da “A tavola con le nonne”

Il “toccio” ovvero il sugo di una volta E’ un sugo antico, probabilmente di origine ligure. Rappresenta il sapiente sugo che dona magnificenza ai taglierini, abbinandosi egregiamente con altre infinite preparazioni ed in particolare a ravioli, lasagne e troufìe. Dai mille profumi, quest’intingolo era cucinato sia a Tortona e nelle campagne limitrofe, dove veniva chiamato toccio, sia a Giarolo e nei monti circostanti, ove era noto come “tùcù”. Nelle due aree la preparazione varia leggermente per la presenza di carne di manzo nel Basso Tortonese, sostituita nell’Appennino da quella di coniglio. Nel battuto sono inoltre necessari tutti i sapori, resi impalpabili poiché tagliati a forza di mezzaluna. Per la cottura l’intingolo va sistemato in una pentola di terracotta, rispettando i lunghi tempi di preparazione. Frugando tra i suoi ricordi di bambino, lo chef Osvaldo Fodina di Giarolo spiega: “il toccio non è per chi ha fretta di mettere qualcosa di pronto da mangiare in tavola. E’ sinonimo di pazienza, di abilità”. Ingredienti per 6 porzioni 500 gr di carne di coniglio o manzo, l carota, l costa di seda-

no bianco 2/3 cipolle, 1 bicchiere di vino rosso, un ciuffo di prezzemolo, qualche foglia di basilico, 2 rametti di rosmarino, l foglia di alloro, farina di frumento 00 q.b., 1 pugno di funghi secchi (facoltativo), un po’ di concentrato di pomodoro, olio extravergine d’oliva q.b. e sale q.b. Preparazione Rosolate in una casseruola con l’olio il coniglio o la polpa di manzo e unite cipolla, sedano, carota e rosmarino tritati. Togliete i sapori quando sono quasi cotti e uniteli assieme al prezzemolo tritato finemente. Versateli nuovamente nella casseruola con la carne, aggiungendo il vino rosso e la foglia di alloro. Per dare maggior consistenza al composto, potete mettere un poco di farina. Lasciate cuocere rimestando con un cucchiaio di legno per 10 minuti, quindi aggiungete il passato di pomodoro. Unite il brodo fino a coprire la carne e fate sobbollire a fuoco assai lento per circa tre ore, fino a che il sugo sia ben denso. A cottura ultimata, passate il tutto al tritatutto. Ben si accompagna ad agnolotti, ravioli ripieni alle verdure e a paste asciutte fresche o secche.


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Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

TRADIZIONI

Antola al Po COSTUME

SOCIETA’

TERRITORIO

Dall’

Al Civico di Tortona in “Mamma ce n’è due sole” con Debora Caprioglio

In onore delle vittime delle Foibe

Paola Quattrini splendida madre segreta La Giornata del Ricordo TORTONA - Quando una opera è interpretata bene, entra con discrezione e bravura in contatto con il pubblico che ha di fronte, perché riesce a svolgersi con allegria e sicurezza, come se gli attori fossero ospiti familiari e non stessero recitando ma raccontando una storia vera. Così è successo mercoledì 1 febbraio al “Civico” tortonese per “Mamma ce n’è due sole”, una commedia che una volta si sarebbe detta brillante e che scivola gradevole nel suo alternarsi di comicità e tenerezza, e alla fine lascia nello spettatore un senso di appagata rassicurazione circa i rapporti umani e i loro problemi. Giuseppina Belli (Paola Quattrini) decide di rivedere suo figlio Valentino (Rosario Coppolino) che ha dovuto abbandonare appena lo ha messo al mondo perché il padre Osvaldo, un camionista che la conquistò con un romantico “hai gli occhi con i lampi di tigre”, poi non ne volle sapere di riconoscerlo e mantenerlo e lei, troppo giovane e inesperta, lo mise in un orfa-

notrofio per regalargli un’altra possibilità. Adesso la donna, trentacinque anni dopo, risponde ad un annuncio di Valentino e di sua moglie Carolina (Debora Caprioglio) per fare la colf in casa loro e si presenta. L’inizio è, ovviamente, sconvolgente per Giuseppina che ritrova il suo bambino fattosi uomo (“è molto cresciuto dall’ultima volta che l’ho visto”) e, allo stesso tempo, deve contenere l’emozione per non essere smascherata. La “nuora” Carolina dimostra dei forti complessi di inferiorità e inadeguatezza e così Giuseppina, abile e creativa in ogni faccenda

domestica e ottimo supporto per infondere un po’ di fiducia nella giovane donna, diventa presto il medicamento e il raccordo per una coppia che sta navigando in una crisi profonda perché Valentino, affermato regista televisivo, è circondato da troppe ragazze accondiscendenti per non fare ingelosire la moglie. Entrambi però, stimando enormemente questa nuova e inattesa governante, magnifica nel suo modo di fare, si riavvicinano e, quando per errore le due donne credono che lui sia morto in un incidente, dimostrano ancora di più l’amore che le lega a quest’uomo. Le sce-

ne migliori sono quelle della tenerezza trattenuta di Giuseppina per suo figlio, quando gli (ri)canta una dolce ninna ninna e quando lui le confida, non sapendo l’emozione che suscita: “lei è una persona interessante, peccato non averla conosciuta prima”. Il finale è agrodolce ma pieno di risvolti toccanti: Carolina aspetta un bambino e la sua gravidanza risolve definitivamente i problemi con Valentino, ma Giuseppina ha deciso di andarsene: “Io vado, vengo, ho il cuore un po’ zingaro”. Loro non vorrebbero, ma lei capisce - delicatamente che il suo compito è finito: ha fatto rivivere Valentino che, a sua volta, rivivrà in suo figlio. Giuseppina esce di scena piano, ma senza mestizia, tutta la sua storia si è svolta nell’equivoco della segretezza e nella gioia di donarsi di nascosto: “È tutta la vita che non sono niente per nessuno. La solitudine è l’ultima faccia della libertà”. Bello. Sipario. Fine. Applausi. Davide Ferreri

TORTONA - Domani, venerdì 10 febbraio, in occasione della Giornata del Ricodo delle Vittime delle Foibe, alle ore 15, presso la Sala Romita del Comune di Tortona ci sarà la cerimonia celebrativa, seguita dalla deposizione della corona alloro e la proiezione di un dvd sull’esodo istriano, giuliano e dalmata. Già lunedì 6 febbraio, alle ore 10, si è svolta una rappresentazione a cura della Coltelleria Einstein al Teatro civico di Tortona dal titolo “Naufraghi nella tempesta” sulla storia e memoria dei profughi della Venezia Giulia e Dalmazia. A livello regionale, presso la Sala Mostre della Regione Piemonte a Torino, l’associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Comitato di Torino, ha organizzato una mostra sulla tragedia delle Foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e dalla Dalmazia. La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 19 febbraio (orario 9/13 - 15/19, chiuso il lunedì), è divisa in tre sezioni, che documentano la presenza degli italiani nei

territori dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia dall’impero romano ai giorni nostri e la tragedia delle Foibe e dell’esodo di cui furono vittime dopo l’annessione alla Jugoslavia sancita dal Trattato di Parigi del 1947. Un dramma raccontato attraverso fotografie, cimeli, testi storici e giornali dell’epoca che rappresentano un patrimonio storico e culturale insieme alle tanti voci dei protagonisti di quelle vicende. In particolare, la terza parte dell’esposizione ripercorre la parabola dei profughi istriani, fiumani e dalmati che arrivarono a Torino, della vita nei campi profughi e in quello cittadino delle Casermette di Borgo San Paolo, del trasferimento nelle case del villaggio di S. Caterina nel quartiere Lucento e dell’inserimento nella vita della città. “La Regione Piemonte - come ha affermato l’assessore Coppola - è al fianco delle associazioni degli esuli, attivamente impegnate nel promuovere iniziative ed eventi rivolti soprattutto ai giovani, per tramandare la loro testimonianza”.

Questa sera sarà la protagonista della commedia “Open Day”

Angela Finocchiaro sul palco di Novi

NOVI LIGURE - Questa sera al Giacometti, Angela Finocchiaro porterà in scena “Open day”, piece di Walter Fontana, umorista e sceneggiatore, per la regia di Ruggero Carta. Separati da tempo, una madre e un padre si ritrovano faccia a faccia in un giorno importante: iscrivere la figlia quattordicenne alla scuola media superiore. Un semplice modulo da compilare diventa per i due ex-coniugi un interrogatorio insidioso, che li spinge a ripercorrere la loro vita, in un crescendo di sottile follia. Tra litigi interrotti da anni, discorsi intorno a una figlia che non si vede mai, ma è al centro di tutto, si intrecciano tensioni, speranze e qualche sorpresa. Angela Finocchiaro dà vita ad uno spettacolo ironico, tagliente e ricco di emozioni, nato da una domanda che riguarda tutti noi: come

si guarda al futuro quando non si sa bene come comportarsi con il presente? Sulla scena, a dividere i tormenti di una famiglia alle prese con una figlia adolescente, Michele Di Mauro, attore sensibile e ironico. Angela Finocchiaro inizia il suo percorso teatrale negli anni settanta e nel 1980 partecipa al film che le darà notorietà nazionale, “Ratataplan” di Maurizio Nichetti, con il quale inizierà un importante sodalizio artistico, anche dal punto di vista televisivo. Oltre ad aver partecipato a numerose e fortunate fiction, non abbandonerà mai il teatro: nel 1992 recita con Silvio Orlando in “Sottobanco”; porta in scena vari testi di Stefano Benni, a partire da “La misteriosa scomparsa della Signorina W”, proseguendo con “Pinocchia”, per giungere al fortunato “Benneide”, con repliche dal 2001 al 2004.

Grande successo ha ottenuto con l’interpretazione di Maria nel film di Cristina Comencini, “La bestia nel cuore”, per il quale si è aggiudicata il Nastro d’Argento 2006, il David di Donatello 2006 e il Ciak d’oro 2006 come migliore attrice non protagonista, il Premio Wella Cinema Donna alla 62ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il premio Queen of Comedy Award 2006. Interpreta “Miss Universo”, sempre di Walter Fontana, che le vale un significativo apprezzamento della critica e del pubblico mentre sul grande schermo è tra gli interpreti di “Lezioni di volo” di Francesca Archibugi e “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti, per la cui interpretazione si è aggiudicata il David di Donatello 2007 sempre come miglior attrice non protagonista. Michela Ferrando

...il meglio della nostra Arte a servizio della nostra Chiesa... Restauro dell’Antico Organo “Carnisi 1858” nella Parrocchia di Ponzate (CO)


Giovedì 9 febbraio 2012 IL POPOLO

SPORT E TEMPO LIBERO

Basket Serie B1 Femminile / 4^ di ritorno

51 65

LUSSANA BERGAMO: Lippolis 2, Filippi 16, Tresoldi 2, Mandotti 7, Pizzi 8, Bolognini 2, Evincenti 5, Carera 2, Avallone 1, Ferri 6. All. Stazzonelli OMC BRONI: Bicocca, Ballardini 8, Carù 21, Canfora, Zamelli 17, Molinari 11, Brusadin 6, Borghi, Minati, Besagni 2. All. Fassina. NOTE: tiri liberi Bergamo 6/13 ; Broni 16/22. BERGAMO - Continua la marcia della capolista OMC Broni, che espugna la palestra Pesenti di Bergamo, superando il Lussana nella quarta giornata del girone di ritorno del campionato di serie B femminile. Sugli scudi Alessandra Molinari, autrice di una doppia doppia (11 punti e 11 rimbalzi), e Silvia Carù, con 21 punti e 9 rimbalzi. Partenza a razzo delle oltrepadane che sono già avanti 9-0 dopo 3’ di gioco. Alla fine del primo quarto Broni

La squadra di basket femminile di Broni

è a +13 (23-10). Nel secondo e nel terzo periodo la Lussana Bergamo rientra in partita con una difesa molto fisica, al limite del regolamento, ma permessa dagli arbitri che lasciano correre. La Filippi (16 punti) trascina le compagne fino al -6 (38-44 al 28’). Nell’ultimo parziale l’OMC mostra una maggior tecnica: Zametti mette dentro un paio di triple mentre Carù segna i canestri da sotto che fanno scorrere i titoli di coda della partita. Vittoria importante per le bronesi che mantengono la

vetta solitaria della classifica, tenendo a distanza il duo Crema - Valmadrera. Soddisfatto alla fine coach Paolo Fassina: “Abbiamo iniziato bene, poi ci siamo stati un po’ superficiali ma alla fine abbiamo chiuso in scioltezza. L’errore è stato quello di accontentarsi di gestire il vantaggio, permettendo alle padrone di casa di rifarsi sotto. Stasera è mancato l’apporto della panchina, mentre Bergamo con i suoi continui avvicendamenti ci ha messo spesso in difficoltà.

Basket Serie C Dilettanti Girone A / 20^ giornata

Derthona batte Domodossola DERTHONA: DOMODOSSOLA:

84 57

ORSI DERTHONA: Ganguzza 19 (4/4 da 2 punti, 2/6 da 3p), Anselmi 16 (2/3, 3/5), Gioria 14 (4/8, 2/4), Quaroni 9 (1/3, 2/6), Pavone 5 (2/3, 0/0); Serafin 12, (3/4, 1/1), Taverna 6 (0/0, 2/3), Mozzi, Gay, Gatti 3 (1/4 da 3p). All. Arioli. BPN DOMODOSSOLA: Petricca 11 (3/10 da 2p, 1/5 da 3p), Tonin 2 (0/4, 0/1), Bonetta 4 (0/4, 0/3), Foti 13 (4/8, 1/3), Maestrone 2 (1/3, 0/1); De Tomasi 4 (0/0, 1/1), Setti 2 (1/3, 0/0), Cerutti 19 (6/12, 2/4). Ne: Frank, Rainelli. All. Romani. ARBITRI: D’Errico e Suriano. TORTONA - Contro Domodossola il Derthona coglie la sua 19esima vittoria su 20 partite giocate, confer-

mandosi leader solitaria della classifica. Domenica prossima sul parquet di Novara, ormai unico inseguitore dei leoncelli (i novaresi hanno superato Pavia nello scontro diretto tra le inseguitrici), ci sarà la classica prova del nove per il quintetto di coach Arioli. Tornando alla sfida della 20ª giornata, il punteggio non deve trarre in inganno perché Domodossola, pur perdendo in modo netto, rimane in partita fino a metà del terzo quarto. Per almeno 25’ il

vantaggio massimo dei padroni di casa non ha mai superato i 10 punti. Ancora una volta sono stati gli ultimi due periodi di gioco a fare la differenza in favore dei tortonesi, nelle cui file si segnalano le buone prove di Gioria, Pavone e Ganguzza. Mentre tra gli ospiti si è fatto notare l’ex Cerutti. Ora tutta l’attenzione è per il match clou di domenica prossima contro Novara, che potrebbe già dare la certezza del primo posto in classifica. f.s.

Bene Zamelli e Carù tra le esterne, Molinari ha dato un ottimo contributo sia in attacco che in difesa, Brusadin sta recuperando la condizione precedente l’infortunio di Crema e Ballardini è stata positiva nonostante alcune forzature. In settimana spero che Canfora recuperi energie dopo lo stato febbrile degli ultimi giorni, mentre mi aspetto che Besagni, Bicocca e soprattutto Borghi elevino il loro rendimento che è stato deficitario”. Domenica prossima l’OMC torna al Palaverde per la partita contro l’Assi Cremona. RISULTATI: Lodi-Crema 41-66; Carugate-Vittuone 57-42; Valmadrera-Cantù 57-48; Cremona-Usmate 47-50; Costa-Villasanta 5966; Albino-Pontevico 6155. CLASSIFICA: Omc Broni 32; Valmadrera e Crema 30; Costamasnaga 24; Bergamo 20; Carugate 18; Cremona ed Albino 16; Usmate 14; Vittuone e Villasanta 10; Cantù 8; Pontevico 6; Lodi 4. f.s.

Rivanazzano Volley prima in classifica RIVANAZZANO - Il Cester & CO Rivanazzano volley, ripartita dalla serie D con le giovani del vivaio dopo la rocambolesca retrocessione del campionato scorso, con la vittoria di sabato 28 gennaio contro Bresso, ha consolidato ulteriormente il primato in classifica del girone C Regionale di sere D. Le 13 partite vinte la dicono lunga sul futuro della squadra del Centro Termale composta in gran parte da ragazze cresciute a Rivanazzano, con un progetto iniziato qualche anno fa da Alessandra Beccaria e portato avanti da Marcello Marchesi prima e da Matteo Pinoni poi. E’ soddisfatto il presidente Giancarlo Franchini che si è detto fiducioso per il proseguimento del campionato. Il Rivanazzano volley gioca le gare interne presso la palestra comunale del paese, alle ore 21 del sabato sera.

Il calcio si ferma per la neve, l’atletica no CALCIO Il calcio dilettantistico si è arreso alle abbondanti nevicate di questi giorni, sia in Piemonte sia in Lombardia. In serie D slittano i recuperi Novese Chiavari e Voghera - Seregno. Tutto fermo anche in Eccellenza, dove l’Oltrepo avrebbe dovuto affrontare il Ciliverghe Mazzano. Stop anche ai campionati del CSI Pavia. ATLETICA Corsa Campestre - Terza prova del campionato provinciale Fidal al Campo Giovani di Voghera. Donne.

Over 23: 1. Paola Zani (Running Oltrepo); 2. Ilenia Roveda (Iriense). Over 35: 1. Michela Brognoni (Scalo Voghera); 2. Barbara Volpini (Iriense). Over 40: 1. Gisella Trombin (Scalo). Over 50: Norma Sciarabba. Over 60: 1. Annamaria Vaghi (Atl. Pavese Voghera); 2. Angela Cometti (Atl. Pavese Voghera). Uomini. Over 23: 1. Simone Dell’Acqua (Cento Torri Pavia); 2. Stefano Emma (Iriense); 3. Ugio De Canis (Avis Pv). Over 35: 1. Gianluigi Vettemberge (Scalo); 2. Natalino Capristo (Triathlon Pavese); 3. Davide Barosselli (Running Oltrepo). Over 40: 1. Gianluca Atzori

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Sport in breve

Continua la marcia del Broni Basket BERGAMO: BRONI:

pag.

(Iriense); 2. Paolo Macis (Triathlon Pavese); 3. Fabi Giani (Cento Torri). Over 45: 1. Roberto Zunino (Pavese); 2. Daniele Giacobone (Pavese); 3. Giorgio Splendore (Pavese). Over 50: Michele Perillo (Triathlon Pavese); 2. Giampiero Berti (Scalo). Over 55: Roberto Melani (Cento Torri); 2. Maurizio Scorbati (Canottieri Ticino); 3. Claudio Baschiera (Iriense). Over 60: 1. Tiziano Colnaghi (Iriense). Over 65: Aldo Michelon (Pavese); 2. Enzo Capuzzo (Avis Pv); 3. Anastase Michailidis (Scalo). Over 75: Roberto Montresor (Scalo); 2. Giuseppe Calori (Scalo).

di Franco Scabrosetti

BASKET Serie C Dilettanti (20ª giornata): Derthona-Domodossola 84-57. Orsi Derthona: Ganguzza 19 (4/4 da 2 punti, 2/6 da 3p), Anselmi 16 (2/3, 3/5), Gioria 14 (4/8, 2/4), Quaroni 9 (1/3, 2/6), Pavone 5 (2/3, 0/0); Serafin 12, (3/4, 1/1), Taverna 6 (0/0, 2/3), Mozzi, Gay, Gatti 3 (1/4 da 3p). All. Arioli. Primo tempo 39-26 (parziali quarti 19-10, 20-16, 24-17, 21-14). Classifica: Derthona 38; Novara 30; ABC Cantù 28; New Bridge Pavia 28; Battaglia Mortara 26; Sarzana 24; Rosmini Domodossola 20; Savigliano 20; Alessandria 16; Basket Follo 14; Biella 14; Centro Basket 14; CMBRho 14; Don Bosco 12; Trecate 10; Loano 8. Serie B1 femminile girone B (4ª di ritorno): BergamoOmc Broni 51-65. Omc Broni: Bicocca, Ballardini 8, Carù 21, Canfora, Zamelli 17, Molinari 11; Brusadin 6, Borghi, Minati, Besagni 2. All. Paolo Fassina. Primo tempo 27–33 (parziali quarti 10–23, 17–11, 12–14, 1217). La Omc Broni espugna anche il difficile parquet di Bergamo e mette in cassaforte la nona vittoria consecutiva, la quarta del girone di ritorno. Nelle file bronesi ottime prestazioni per Alessandra Molinari con 11 punti ed altrettanti rimbalzi, e Silvia Carù che ha realizzato 21 punti e catturato 9 rimbalzi. Nel prossimo turno Broni riceverà al Palaverde Cremona per un’altra sfida d’alta classifica. Classifica: Omc Broni 32; Valmadrera e Crema 30; Costamasnaga 24; Lussana Bergamo 20; Carugate 18; Cremona e Albino 16; Usmate 14; Vittuone e Villasanta 10; Cantù 8; Pontevico 6; Fanfulla Lodi 4. Serie D regionale girone C (18ª giornata): CastiglioneOlympia Bopers 61-82. Olympia Bopers: Fasani 19, Castellano 12, Fedegari 9, Celè 9, Dallera 4, Forni 1, Gazzaniga 2, Costaldi 7, Piantini 14, Armana 5. All: Chiappano. Primo tempo 29-42. Parziali: 19-21, 10-21, 13-20, 19-20. L’Olympia Bopers espugna il campo del Castiglione e si conferma in testa alla classifica del girone C del campionato di serie D. Dopo un primo quarto all’insegna dell’equilibrio, gli ospiti diventano insuperabili in difesa e precisi in attacco, chiudendo di fatto la pratica già alla pausa lunga (29-42, +13). Classifica: Olympia Voghera 32; Pentagono 28; Pieffe Siziano 28; Simecomm Ombr. 26; Basket Town 24; Gamma B. 24; Sanmaurense 22; Bocconi 18; Social Osa 18; Lodi 14; Castiglione 12; Mojazza 12; Inzago 10; San Pio Milano 10; S. Ambrogio 8; Matteotti Gaggiano 2. Sport a scuola - Nella finale provinciale della categoria cadette la scuola media Plana di Voghera è stata sconfitta per 71 a 42 dalla Casorati Pavia, che approda alla fase regionale. Tra i maschi doppia sconfitta per la Depretis Broni - Stradella: 27-63 contro la Bramante Vigevano, che ha vinto il titolo, 37-46 contro la Leonardo da Vinci Pavia. PALLAVOLO Coppa di Lombardia - L’Adolescere Voghera approda agli ottavi della Coppa di Lombardia maschile dopo aver espugnato il campo di Novate Milanese con il secco punteggio di 3-0 (27-25, 25-16, 25-17). In campo femminile invece le ragazze dell’Adolescere sono uscite di scena nei sedicesimi di finale dopo il ko nel derby di Gar-lasco: 3-0 (25-9, 25-21, 25-20). Fuori anche la Cester Rivanazzano battuta a domicilio dalla New Dynam Vistarino al tie break (25-21, 21-25, 25-20, 18-25, 10-15). Serie C femminile (girone A, 15ª giornata): Adolescere Voghera-Romano di Lombardia 3-2 (25-23, 21-25, 25-21, 18-25, 17-15). Classifica: Pall. Valpala 39; Aaryal Pall. Cormano 34; Aquatech 32; Yamamay 30; Lo Scoiattolo e Milano 28; Union Volley 24; Adolescere Voghera e Magenta 19; V. E. Bergamo 18; Gierre Scale e Sovico 14; Vipiemme solar Isso 10; G.S. Cagliero 6. Serie C maschile (girone B, 15ª giornata): Adolescere Voghera-San Giuliano 1-3 (19-25, 19-25, 25-19, 11-25). Classifica: San Giuliano 40; Spaggiari 36; Cantù 29; The Butterfly e P Like Gorla 24; Cernusco 22; Lipomo 18; Pro Patria 17; ZA Chiari 16; Adolescere Voghera 14; Grassobbio 12; Mortara 11; Ardor Bollate 1.

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