Agosto // Settembre - ilPunto Magazine

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Speciale ACQUA

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VACANZE GOLOSE

sommario AGOSTO - SETTEMBRE 2016

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insalaTIAMO

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EDITORE Associazione Culturale ilPunto DIRETTORE RESPONSABILE Fabrizio Del Re ilpunto@yahoo.it MARKETING Barbara Matteini barbaramatteini@yahoo.it

COLLABORATORI C. Minghi, M. Aillaud, E. Pizzi, R. Del Re, E. Mottino, E. Tavilli N. Gugliotti, R. Mattolin, R. D’Ancona, B. Esposito, S. Vitone, L. Mampieri GRAFICA E IMPAGINAZIONE Advaiora Comunicazione ilpunto@advaiora.com

Dove Mangiare Pizzerie e Ristoranti scelti per voi

Alimentazione Speciale Biologico, Vegan, Gluten Free, Diete

Bimbi Tanti utili consigli ai genitori per il mestiere più difficile del mondo

Sport Rubrica di approfondimento per sportivi e appassionati

FOTOGRAFIE A. Monus Videogramma 346.9862707 STAMPA CSC Grafica REDAZIONE Via Olmetto, 7 00055 Ladispoli (Rm) Cell. 333.3939029 E-mail: ilpunto@yahoo.it

PUBBLICITÀ 333.3939029 328.7042222 SEGUICI SU

f Il Puntomagazine www.ilpuntomagazine.com

Pubblicazione bimestrale registrata presso il Tribunale di Civitavecchia (Rm) n.5/08 del 21/05/08. Vietata la riproduzione totale o parziale dei testi e delle pubblicità senza l’autorizzazione scritta dell’Editore. La Redazione informa che il contenuto degli articoli rispecchia l’opinione dei singoli autori. La Redazione resta a disposizione degli aventi diritto per le fonti iconografiche di cui non si abbia la reperibilità.






Dove Mangiare PIZZERIE E RISTORANTI SCELTI PER VOI


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Scopri di più... Territorio, Tradizione e Qualità sono gli elementi su cui si fonda Arìà - Osteria di Fuori Porta. La grande esperienza nell’accogliere i propri ospiti e la profonda conoscenza della cultura enogastronomica sono i punti di forza di questa realtà cerveterana, che si realizzano nella qualità della sua cucina e in una selezione di vini con un ottimo rapporto qualità/prezzo. La location, unica nel suo genere, è composta da una sala ristorazione e una grotta secolare arieggiata, dove è possibile sia consumare un aperitivo, degustare vini e distillati, sia intrattenersi per pranzare o cenare. Il locale è teatro di eventi musicali e cene a tema, nonché di brunch domenicali. Prezzo medio: 30,00 euro

Carta d’identità Ambienti

1 sala, 1 spazio esterno

Capienza

40 interni, 20 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Città Vintage/Bistrot Pesce e carne

Il Consiglio Location suggestiva dagli ambienti scavati nel tufo. Da provare il Trancio di palamita con scapece e crema di limone. Carta dei vini molto interessante.

V ia D ella N ecropoli , 2 - CERVETERI (RM) T el 389.6756950 A rianna - 334.6486214 G ianluca - f


PINO al MARE

Scopri di più... Il mare declinato in tutti i modi, materie prime di assoluta qualità, pesce freschissimo e rispetto della stagionalità offrono un meraviglioso spettacolo per occhi e palato. Lo chef stupisce con piatti ben equilibrati e nitidi al gusto, che appagano i sensi. Di altissimo pregio i crudi di pesce, consigliati anche i Tonnarelli cacio e pepe con salmone e tartufo nero, le Linguine con crostacei e friggitelli, nonché le fantastiche fritture. Si chiude in dolcezza con dessert che puntano dritti al cuore del buongusto: tutti da provare! Carta dei vini per veri intenditori con un’accurata selezione di etichette nazionali e internazionali. Inoltre champagne, spumanti e distillati. Infine una raffinata rarità: la carta delle acque minerali. Prezzo medio: 45,00 euro (vini esclusi)

Carta d’identità Ambienti

1 sala, spazi esterni, spiaggia

Capienza

120 interni, 100 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Mare Marinaro Pesce, crudi, fritti

Il Consiglio Ristorante assolutamente da provare: ottima cucina con materie prime freschissime e di qualità a prezzi onesti. Lasciatevi guidare dal patron Simone Vincenzi: vi rilasserete con gusto!

V ia C neo D omizio , 32 - SANTA SEVERA (RM) - T el 0766.570027 / 0766.571998 simovincenzi @ libero . it - www . pinoalmare . it - info @ pinoalmare . it - f-

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BOULEVARD

RISTORANTE & COCKTAIL BAR

Scopri di più... Locale arredato con eleganza, ideale per ogni momento della giornata, dalla colazione al dopocena. La raffinatezza degli ambienti rispecchia la proposta gastronomica, che spazia dalla carne al pesce, con ricette che sorprendono piacevolmente anche i palati più esigenti, senza dimenticare vegani e vegetariani. La preparazione dei piatti è curata nei minimi dettagli. L’offerta è completata da una gustosa carta dei dolci. In cantina Champagne, Franciacorta, Prosecco, vini bianchi e rossi, vini liquorosi, rosé, birre anche artigianali, distillati. Inoltre frozen, cocktail, smoothies, frullati e tanti snack da consumare fino a tarda notte. Prezzo medio: 30,00 euro

Carta d’identità Ambienti

2 sale, 1 veranda

Capienza

65 posti tot.

Ubicazione

Città, centro

Stile Specialità

Barocco Moderno Contemporaneo Pesce, carne, corner snack

vegetariano,

Il Consiglio Boulevard è breakfast, lunch, dinner, un posto dove lavorare, mangiare, divertirsi e rilassarsi a fine giornata. Consigliati i piatti di carne e pesce e la proposta vegana. SALIRE AL PRIMO PIANO DI VIALE ITALIA, 39 ( int .6) - LADISPOLI (RM) - T el 06.31056094 / 334.6404201 info @ boulevardclub . net - www . boulevardclub . net

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Scopri di più... Lo chef Marco Belardi conduce gli ospiti alla ricerca di intense emozioni gustative con una cucina semplice, basata sulla qualità delle materie prime e realizzata con tecniche moderne, dalla cottura sottovuoto a bassa temperatura alla più antica cottura alla brace. Tutti i piatti sono preparati rigorosamente con prodotti stagionali. Ottime le carni alla brace, certificate dall’Università di Bologna. Nel menu anche piatti di pesce, preparati rigorosamente con il pescato locale. In cantina vini nazionali, anche bio e biovegan. La location è immersa nel verde e ogni spazio è curato nei dettagli. Questa location è perfetta per festeggiare eventi bucolici, dal gusto raffinato. Prezzo medio: 25,00 - 35,00 euro

Carta d’identità Ambienti

3 sale, giardino, piscina

Capienza

230 interni, 130 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Campagna Country Carne, pesce, verdure

Il Consiglio Un rifugio di tranquillità immerso nel verde e arredato con gusto. Nel piatto tanta passione, creatività e, soprattutto, qualità. Bellissima la nuova piscina.

O rario : V ia

M artedì al V enerdì , S abato e D omenica pranzo e cena , L unedì riposo . – L adispoli (RM) T el 331.2772234 - www.agriturismotorreflavia.it - info@agriturismotorreflavia.it

aperto a cena dal

del beccaccino , snc

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Scopri di più... Un locale per tutti i gusti, accogliente, con un ricco calendario eventi e musica live per allietare i commensali. Ideale anche per le famiglie con bambini, che possono usufruire dello spazio dotato di gonfiabili. Perfetto per banchetti, cerimonie e feste. La cucina è classica e schietta con primi piatti della migliore tradizione romana, carne alla brace e pesce. Dal forno a legna escono pizze tonde, di media altezza, croccanti e digeribili (24h di lievitazione), realizzate con farine selezionate. Da provare la Pizza Capricciosa Don Chisciotte. In cantina vini nazionali, birre in bottiglia e alla spina. Prezzo medio: 25,00 - 30,00 euro

Carta d’identità Ambienti

2 sale, 2 spazi esterni, 1 terrazza

Capienza

500 posti tot.

Ubicazione Stile Specialità

sulla Via Aurelia Rustico Pizza, carne, pesce

Il Consiglio 10% di sconto riservato ai lettori de ilPunto Magazine: basta presentarsi o prenotare a nome della rivista. Segui su Facebook “Don Chisciotte” e scopri offerte, serate a tema e iniziative!

V ia A urelia , 3050 - P alidoro (RM) - T el 06.61697512 / 06.61697255 / 333.3267537 / 333.3267536 f D on C hisciotte


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Scopri di più... Questo ristorante, grazioso e accogliente, situato vicino al Campo Sportivo di Ladispoli, è il posto giusto per rilassarsi con gli amici gustando succulente carni alla brace, italiane ed estere, ricchi taglieri di salumi e formaggi, primi piatti classici e abbondanti, panini, verdure grigliate e tutti i fritti più gustosi, dai supplì ai fiori di zucca, fino alle olive ascolane. La cantina propone vini locali e nazionali, in prevalenza rossi, nonché birre artigianali in bottiglia. Prezzo medio: 15,00 euro (vini esclusi)

Carta d’identità Ambienti

1 sala, 1 veranda

Capienza

35 interni, 30 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Città, vicino stazione FS Rustico Carne alla brace

Il Consiglio Ristorante piccolo ma comodo, dall’atmosfera piacevole e informale, perfetto per spensierati incontri conviviali. Possibilità di richiedere il locale in esclusiva per compleanni e feste private.

V ia

delle

O rchidee , 18-20 (Z ona C ampo S portivo ) - LADISPOLI (RM) – T el 336.722424

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Er Vicolo

RISTORANTE - PIZZERIA

Scopri di più... Nel piatto trionfa la tradizione culinaria romana, cucinata con maestria grazie all’esperienza pluriennale dello staff. Gustosissimi i primi piatti più noti del ricettario capitolino. Il menu spazia poi dalla carne al pesce, fino alle pizze, tra cui quella tipica romana, sottile e croccante. Da provare il vasto assortimento di supplì artigianali espressi. Il ristorante, grazie al suo nuovo punto vendita (vedi pag. accanto), offre ai propri clienti anche il comodo e utile servizio di consegna a domicilio su tutto il territorio. In cantina una selezionata scelta di birre belghe della Delirium Tremens, di cui il ristorante è esclusivista nazionale; inoltre, selezione di vini locali e nazionali. Prezzo medio: 20,00 - 25,00 euro

Carta d’identità Ambienti

1 sala, spazio esterno

Capienza

40 interni, 70 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Città balneare Rustico Carne, pesce, pizza

Il Consiglio Una meta da non perdere per bere birre prestigiose e assaporare una cucina devota ai sapori tradizionali. Scopri e scarica le app di HoHo Italia e Just Eat. O rario : aperto 11:00-15:00 / 18:00-24:00 / M artedì riposo . V ia S ergio A ngelucci , 35 – C erenova , C erveteri (RM) T el 06.9900454 / 340.9524837 www . ervicolo . it - f ER V icolo



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ANTICA PIZZERIA

TAVOLA CALDA - PIZZERIA - ROSTICCERIA - ENOTECA

Scopri di più... Qui si sforna una pizza bianca senza pari, seguendo una ricetta che risale alle origini e che non hanno mai voluto cambiare. La differenza la fa la lunga lievitazione, 24 ore, nonché la farina e gli ingredienti, tutti di prima qualità a km0. Oltre a trovare dell’ottima pizza da teglia – sia tonda che al taglio – di tutti i gusti, facilmente digeribile, lo staff propone cucina tradizionale con ricette che variano a seconda del giorno e della stagione. Altre specialità sono il pollo alla brace e i filetti di baccalà. La cantina presenta birre classiche e artigianali, nonché una selezione di vini del territorio ed etichette umbre. Prezzo medio: 12,00 euro

Carta d’identità Ambienti

2 sale, 1 spazio esterno

Capienza

200 coperti tot.

Ubicazione Stile Specialità

Città Rustico Pizza, fritti, piatti espressi

Il Consiglio Il nome la dice tutta! È una pizzeria storica della città balneare. Di qui sono passate intere generazioni di buongustai che hanno trasformato questa particolare pizza in un vero e proprio must. O rario : no stop dalle 8:00 alle 22:00 / M ercoledì riposo V ia A ncona , 110 - L adispoli (RM) - T el 06.99222141 / 06.99225162 f anticapizzeria 72


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Scopri di più... Inaugurata lo scorso 22 giugno, la prima Ristopescheria di Cerveteri è un locale luminoso, arredato con raffinata semplicità, dall’atmosfera garbata e familiare, ideale per aperitivi, pranzi, apericene e cene all’insegna del pesce fresco. La cucina parla di sole e mare, di profumi unici al servizio di un gusto tradizionale e saggiamente creativo, dove gli arrivi giornalieri e la cura del dettaglio offrono una garanzia di qualità. Un’idea di freschezza che trova il suo coronamento nelle crudité di pesce. In cantina doveroso spazio assegnato ai vini bianchi con etichette locali e nazionali, in cui spiccano le proposte della Cantina Meran; inoltre prosecco e birra artigianale. Prezzo medio: 25,00 - 30,00 euro

Carta d’identità Ambienti

1 sala, 1 spazio esterno

Capienza

20 posti interni, 35 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Città Shabby, Marinaro Pesce fresco, crudi, fritti

Il Consiglio Da provare: la Catalana di gamberoni, le Fettuccine al pesto con cernia e pistacchio, nonché la Scottata di tonno ai semi di papavero con contorno di peperoni. Orario: Pescheria 8:00-13:00/17:00-20:00 - Ristorante 12:00-14:00/18:00-22:00. Domenica pom. Via Settevene Palo, 48/G - CERVETERI (RM) - Tel 06.9952546 / 327.1478841 fPesceria

e Lunedì riposo


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L’Artista

Scopri di più... Questa pizzeria, con le sue gustose pizze tonde e alla pala, è un sicuro punto di riferimento per i buongustai. Gli ingredienti per l’impasto sono scelti con cura: farina tipo 0, di soia, di semola rimacinata e pasta acida. La lievitazione è di 24-48 ore, rigorosamente manuale la stesura, cottura nel forno elettrico. Il risultato è una pizza estremamente digeribile, sottile e croccante, con una perfetta consistenza finale. Da provare: la Pizza con gamberi e patate. In cantina birre artigianali alla spina e in bottiglia. Prezzo medio: 8,00 euro

Carta d’identità Ambienti

1 sala, 1 spazio esterno

Capienza

40 posti tot.

Ubicazione Stile Specialità

Città Urban Style Pizza, fritti

Il Consiglio Qui si preparano pizze a regola d’arte! A chi ama gusto e salute consigliamo: farina con semi di canapa e al carbone vegetale; mix di semi integrali ad alto contenuto proteico; Pizze Vegan.

O rario : L unedì riposo V ia L uigi I affei , 26 - CERVETERI (RM) - T el 06.96841904 -

f

P izza

alla

P ala L’A rtista


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Scopri di più... La pagoda sull’azzurro del mare fa da culla alle ricette di pesce, sempre freschissimo, con un occhio di riguardo al pescato locale. Le proposte della cucina esaltano l’integrità dei prodotti e offrono, in concreto, quello che il mare ha dato. Da provare i Crudi di pesce e i Tonnarelli con vongole veraci e tartufo. In cantina una buona selezione di vini bianchi italiani, dalla Sicilia all’Alto Adige; inoltre: Champagne, Prosecco, Cocktail. La location è teatro di piacevoli emozioni fatte di sole, mare, relax e sapori genuini. Prezzo medio: 35,00 - 40,00 euro (vini esclusi)

Carta d’identità Ambienti

1 veranda, pagoda, spiaggia

Capienza

20 veranda,30 pagoda, 100 spiaggia

Ubicazione

Sul mare

Stile

Marinaro

Specialità

Pesce, crudi

Il Consiglio Grotta Aurelia è un salotto sulla spiaggia, elegante e accogliente. Nel weekend si tramuta nel luogo più cool del litorale, lo scenario ideale per le vostre notti estive, dove ballare e gustare ottimi drink.

V ia A urelia S ud , K m 69 - CIVITAVECCHIA (RM) – T el 328.2942059 www . grottaaurelia . it - f G rotta A urelia


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FENICOTTERO ROSA RISTORANTE • PIZZERIA

Scopri di più... Cucina tradizionale, con un pizzico di fantasia. La par-

Carta d’identità Ambienti

1 sala interna, veranda

far parlare il menu con la voce del mare e della campa-

Capienza

250 interni, 150 esterni

gna. Sia pesce che carne vengono lavorati nel rispetto

Ubicazione

ticolare posizione geografica del ristorante consente di

dei loro sapori primari e della stagionalità. Interessante la proposta di ricette tipiche romane. La sera c’è la possibilità di gustare anche la pizza. Irresistibili le Fettuccine con capesante e porcini e la Frittura di paranza.

Stile Specialità

Campagna, lago Rustico Carne e pesce

Dolci fatti in casa. La carta dei vini propone una buona selezione di etichette locali e nazionali.

Prezzo medio: 30,00 euro

Il Consiglio Il luogo giusto per abbandonarsi alla carezza del relax nell’ampio parco di 40ha, lasciando giocare i bambini, preparando un barbecue o pescando nel lago naturale. Disponibile la sosta camper. O rario : aperto pranzo e cena / M ercoledì riposo ( tranne ad A gosto ) V ia F urbara S asso , 110 - CERVETERI (RM) - T el 06.99079126 f R istorante F enicottero R osa


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Bruschett’A

MO

Scopri di più... Graziosissimo locale, inaugurato da poco, ben arredato in stile Vintage e curato nei dettagli. Davide e Michela, giovani e competenti, coccolano i propri ospiti con gustose bruschette dolci e salate (oltre 40 gusti), ricchi panini, sfiziosi fritti, insalate e piatti freddi. Non mancano salutari centrifughe e macedonie. Gli ingredienti sono tutti di qualità, dalle verdure a Km 0 all’olio extravergine d’oliva locale. Tra le chicche da gustare spiccano le Patatine Cacio e Pepe. In cantina: birra artigianale, vini locali e nazionali, bollicine e cocktail. Il meglio per aperitivi, pranzi veloci, apericena e dopocena, anche da asporto. Prezzo medio: 10,00 - 15,00 euro

Carta d’identità Ambienti

1 sala, 1 spazio esterno

Capienza

15 interni, 15 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Città Vintage Bruschette, fritti, panini

Il Consiglio Impossibile non gustare: la Maxi Bruschetta (50cm); l’Insalata con salmone, noci e mele; le Bruschette Vegan e Vegetariane.

O rario : A perti tutti i giorni dalle 17:30 alle 1:30 - sabato e domenica anche a pranzo dalle 11:30 V ia N apoli , 71 C/D - LADISPOLI (RM) - T el 345.9705876 - f B ruschett ’ amo

alle

14:30


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Scopri di più... Frontemare si distingue per la raffinatezza dei suoi piatti a base di pesce fresco, sapientemente cucinati dallo chef patron Corrado Correra, che riesce a proporre la migliore tradizione mediterranea rivisitata in chiave moderna. Le preparazioni variano dalla griglia al forno, dalle fritture ai crudi, fino al sushi. Consigliati gli Spaghettoni trafilati al bronzo con bisque di crostacei, crema di burrata e fiori croccanti. Ottima anche la Scottata di astice e gamberi alla catalana. Il tutto da gustare davanti al mare, in abbinamento ad una carta dei vini di qualità a copertura dell’intero territorio nazionale, nonché champagne, birre bretoni d’abbazia e distillati. Prezzo medio: 30,00 euro (vini esclusi)

Carta d’identità Ambienti

1 sala interna, veranda

Capienza

55 interni, 30 esterni

Ubicazione Stile Specialità

Lungomare Marinaro Pesce

Il Consiglio Da provare i due Menu Degustazione (Tradizionale 27 euro, Frontemare 34 euro, vini esclusi), i ricchi aperitivi e il Gran Crudo Imperiale. O rario : aperto a pranzo e cena L ungomare R egina E lena , 84 - L adispoli (RM) - T el 06.99221917 / 380.7482815 f F rontemare L adispoli


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CAESAR SALAD

Procedimento Scegliete le foglie più tenere e interne della lattuga romana, lavatele e asciugatele senza spezzarle. Tagliate il pane a fette alte 1cm, eliminate la crosta e tagliatelo a quadretti; mettete un cucchiaio di olio aromatizzato all’aglio (o frullate 1 spicchio d’aglio e unitelo all’olio) in una pentola antiaderente e fate tostare i quadretti di pane a fuoco moderato. Proseguite preparando la salsa: mettete nel bicchiere del robot il succo di limone, l’uovo freschissimo (la ricetta originale dice che l’uovo deve cuocere nell’acqua bollente per 1min), l’aceto, l’aglio, la salsa Worcestershire, il sale, il pepe macinato fresco e cominciate a frullare il composto, unendo poco alla volta l’olio, fino ad ottenere una salsa densa simile alla maionese. Servite la Caesar Salad mettendo le foglie di lat-

INGREDIENTI 4 cespi medi lattuga romana 2 fette pane casereccio 100g parmigiano reggiano 2 spicchi aglio, 1 avocado 50g aringa affumicata 1 cucchiaino Worcestershire Sauce 1 uovo, Sale fino q.b. Olio extravergine d’oliva q.b., Pepe nero q.b. 150ml olio extravergine d’oliva 1 cucchiaio aceto di vino bianco 2 cucchiai succo di limone SEMPLICE

15 MIN

RIESLING RENANO tuga romana sul fondo, unendo i crostini di pane, le scaglie di parmigiano reggiano, ½ avocado tagliato a fettine sottili, l’aringa affumicata tagliata finemente e infine condendo il tutto con la salsa ottenuta. O rario : aperto a pranzo e cena L ungomare R egina E lena , 84 - L adispoli (RM) - T el 06.99221917 / 380.7482815 f F rontemare L adispoli

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Roberta D’Ancona

INSALATA DI FAGIOLINI AL POMPELMO

Procedimento Lessate i fagiolini in acqua bollente. Scolateli e versateli in una ciotola con acqua e ghiaccio: servirà a mantenere vivo il colore intenso dei vostri fagiolini. Intanto, pelate a vivo i pompelmi, tagliateli a tocchetti e uniteli ai fagiolini ben scolati. In una ciotola, preparate un’emulsione con un filo d’olio, un pizzico di sale e pepe. Versate sui fagiolini e completate con delle lamelle di mandorle tostate.

INGREDIENTI // per 4 persone 300g fagiolini 2 pompelmi rosa Una manciata di mandorle tostate Olio extravergine d’oliva Sale e pepe SEMPLICE

10 MIN

8 MIN

OFFIDA PASSERINA

R oberta D’A ncona G iornalista / F ood B logger - T el 393.3053466 www . incucinaconroberta . blogspot . it - robertaincucina @ gmail . com - f R oberta D’A ncona


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Roberta D’Ancona INSALATA DI PASTA

Procedimento Staccate i fiori di zucca, lavate le zucchine, tagliatele a rondelle e avvolgetele per bene in un panno affinché questo asciughi la loro acqua. Lasciatele avvolte per circa 1h. Mettete a bollire l’acqua per la pasta, salatela e buttate i tortiglioni. Scolateli al dente e passateli sotto l’acqua fredda per arrestarne la cottura. In una padella con dell’olio, fate soffriggere della cipolla tagliata finemente con lo spicchio d’aglio intero e poi aggiungete le zucchine senza farle sovrapporre troppo. Aggiungete il prezzemolo fresco tritato, salate e fate cuocere a fiamma media per 15min. Aprite a metà i fiori di zucca, togliete il pistillo, lavateli e, quando le zucchine saranno quasi pronte, metteteli in padella ad appassire, abbassate la fiamma e coprite. Lasciate cuocere 5min. Lasciate freddare. In un’insalatiera mescolate la pasta con il tonno sgocciolato dall’olio e sminuzzato, l’Asiago a cubetti, il prezzemolo fresco e infine le zucchine con i loro fiori. Insaporite con un filo d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe macinato al momento.

INGREDIENTI // per 4 persone 400g tortiglioni 600g zucchine piccole col fiore 1 latta di tonno all’olio d’oliva 150g Asiago, 1 cipolla 1 spicchio d’aglio, Prezzemolo fresco Olio extravergine d’oliva, Sale e pepe

SEMPLICE

15 MIN

10 MIN

TRAMINER AROMATICO

R oberta D’A ncona G iornalista / F ood B logger - T el 393.3053466 www . incucinaconroberta . blogspot . it - robertaincucina @ gmail . com - f R oberta D’A ncona



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Roberta D’Ancona

INSALATA DI POLLO ALLA DIAVOLA

Procedimento Fate scaldare un tegame, versateci un filo d’olio e gli spicchi d’aglio (2 con buccia e 2 senza). Fate dorare e unite il pollo e i rametti di timo. Fate dorate da entrambe le parti, quindi trasferite la preparazione in forno caldo per 35-40min. Intanto che il pollo cuoce, prendete un pentolino e versate al suo interno la birra e l’uva passa. Lasciate macerare per 30min e intanto in un padellino tostate i pinoli. Prendete il pane, tagliatelo a fette e da queste ricavate dei dadini. Versate in una padella un filo d’olio e rosolate i dadini di pane. Prendete il pentolino con l’uva passa e mettetelo sul fuoco per 10min, affinché l’uvetta si impregni per bene e conservi il sapore della birra. Preparate la salsa: in una ciotola versate un cucchiaio generoso di senape, unite ad un filo d’olio extravergine d’oliva e mescolate. Unite anche la birra che avrete precedentemente scaldato con l’uvetta. Emulsionate e tenete da parte. Adagiate l’insalata in un piatto capiente, sistematevi intorno i crostini di pane e al centro il coscio di pollo. Cospargete sul piatto la salsa e servite subito.

INGREDIENTI // per 4 persone 4 cosci o busti di pollo (non troppo grandi) 4 spicchi d’aglio, Alcuni rametti di timo fresco Olio extravergine d’oliva Una confezione di insalata di stagione Una manciata di pinoli Una manciata di uva passa,1 bicchierino di birra Mezzo filone di pane casereccio Per la salsa: 1 cucchiaio generoso di senape Olio extravergine d’oliva, Un pizzico di sale SEMPLICE

15 MIN

10 MIN

TRAMINER AROMATICO

R oberta D’A ncona G iornalista / F ood B logger - T el 393.3053466 www . incucinaconroberta . blogspot . it - robertaincucina @ gmail . com - f R oberta D’A ncona


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TiAmo

INSALA

INSALATiAmo

L’INSALATA È IL PIATTO TIPICO DELL’ESTATE, FRESCO E LEGGERO. IN QUESTE PAGINE NE SCOPRIAMO TUTTI I SEGRETI PER ACCOMPAGNARE CON SEMPLICITÀ E GUSTO LA NOSTRA TAVOLA ESTIVA

di Catia Minghi

L’estate è al suo culmine, non ci sono dubbi. Lo confermano la frutta e la verdura di stagione che puntualmente arrivano a colorare e profumare la nostra cucina. Però, quando il caldo diventa insopportabile, molto spesso succede che non abbiamo voglia di accendere i fornelli, né tantomeno il forno, e la nostra fantasia in cucina si blocca. A venirci in aiuto un’infinità di piatti freddi, veri e propri must della stagione estiva. Basta usare un minimo di fantasia e di ingredienti freschi, di stagione, per creare delle pietanze perfette per l’estate, in grado di stuzzicare il palato e di assecondare la voglia di semplicità e leggerezza, senza per questo rinunciare al gusto. La pietanza più variegata, veloce e versatile in estate è sicuramente l’insalata. Tulle le insalate sono ricche di

acqua e di sali minerali, favoriscono il metabolismo e basta mangiarne una porzione al giorno per garantire all’organismo il fabbisogno quotidiano di fibre e sali minerali. Da sempre presente sulle nostre tavole come contorno, può essere protagonista anche di ricette più elaborate. Sane, veloci da preparare e ottime al gusto le insalatone tutte colorate a cui è possibile aggiungere tonno, uova, pollo, mozzarella, pomodori, mais, olive, yogurt e noci. Nell’accezione comune, il termine insalata racchiude un intero mondo di ortaggi da foglia, da consumare generalmente crudi. Possiamo suddividere le varie tipologie in tre grandi famiglie botaniche: le cicorie (che comprendono anche i radicchi), le indivie, le lattughe. Incluse nel nome insalata ci sono anche le erbe di campo, i fiori e la misticanza nelle quattro stagioni. CICORIE Dal caratteristico sapore amarognolo, questa famiglia comprende numerose varietà molto diverse tra loro,


in genere a raccolta autunnale o invernale. I radicchi rappresentano attualmente la varietà più diffusa tra le cicorie a foglia rossa. Radicchio di Castelfranco, di Chioggia e di Verona: dalla forma rotonda e dal colore rosa-rossiccio, più o meno variegato di bianco, sono prevalentemente utilizzati per insalate e guarnizioni; quello di Castelfranco è adatto anche alla cottura. Il Radicchio di Treviso, o spadone, è un ortaggio dalle foglie rosse allungate con costa bianca, adatto a cotture alla griglia, al forno oppure al salto. Tra le cicorie utilizzate nell’insalata c’è il pan di zucchero, una pianta dalle foglie verdi racchiuse in un cappuccio allungato; la ceriolo, di dimensioni più piccole e a forma di rosa; infine la zuccherina, tipica della zona di Trieste. Fa parte di questa famiglia anche l’indivia belga, ortaggio dalla caratteristica forma ovale allungata: le foglie bianche con toni sfumati di giallo chiaro devono essere serrate. INDIVIE Anche se tipicamente invernali, ormai sono reperibili tutto l’anno. Hanno l’aspetto di cespi appiattiti e sono piante a foglia simili alle cicorie. Si dividono in due gruppi: le indivie ricce e le indivie scarole. Le prime han-

no le foglie crespate, molto frastagliate, e si prestano bene ad essere combinate con altre varietà di insalata, alle quali aggiungono un tocco delicato amarognolo. Molto buone anche cotte; infatti nella cucina romana sono protagoniste di due pietanze molto popolari: riso e indivia e aliciotti al forno. L’indivia scarola, invece, è una pianta dalle foglie larghe e lisce, con bordi appena frastagliati, caratterizzata da una consistenza croccante e da una leggera tonalità amarognola. Viene consumata sia cruda sia cotta, ed è particolarmente utilizzata nella gastronomia campana (pizza con la scarola e scarola imbottita). LATTUGHE Ottime ma molto delicate, ne esistono molte varietà. Tra le più note: la lattuga cappuccio, dalla classica forma rotonda, ha le foglie larghe, concave e rugose. Tra le diverse tipologie, due in particolare si distinguono per robustezza e consistenza croccante: la trocadero e la iceberg. La lattuga romana, denominata lattuga a costa lunga, croccante e dalla classica forma molto allungata, è utilizzata sia a crudo nelle insalate sia cotta nella preparazione di minestre.


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TiAmo

INSALA

ERBE DI CAMPO Acetosella, achillea, altea, beccabunga, borragine, borsa del pastore, cerfoglio, crescione, levistico, melissa, piantaggine, pimpinella, portulaca, silene, valeriana: sono solo alcune tra le numerose varietà di erbe spontanee che si possono utilizzare nelle insalate, a patto che le loro foglie siano giovani e fresche. FIORI Può sembrare strano ma molti fiori sono adatti ad un uso alimentare. Buonissime le frittelle di fiori d’acacia. I petali di rosa sono usati come aromatizzanti nella pasticceria, gelsomino e primule nelle misticanze, le viole nell’insalata. La calendula è buonissima nel risotto e gli conferisce un colore giallo come quello dello zafferano. LA MISTICANZA NELLE QUATTRO STAGIONI La misticanza è un misto di erbe, principalmente selvatiche, che si consumano crude in insalata. In ogni periodo dell’anno si trovano erbe diverse, per cui in genere si rispetta la stagionalità. Si condiscono alla maniera classica: sale, olio extravergine di oliva e aceto a seconda dei gusti.

SUGGERIMENTI PER L’ACQUISTO E LA CONSERVAZIONE I colori devono essere sempre vivaci, le foglie turgide e croccanti, non devono essere alterate dagli insetti. Una volta acquistate, toglierle dall’involucro sigillato d’acquisto e sistemarle in frigo, in un contenitore coperto da un panno umido, preferibilmente nel cassetto della frutta dove c’è maggiore ricircolo d’aria. Il tempo massimo di conservazione nel frigo casalingo è di tre/quattro giorni.


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D’ESTATE Spegniamo il forno e accendiamo la fantasia! a cura della Dott.ssa Barbara Esposito, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: 347.1882123 / dot.barbaraesposito@gmail.com Facebook: Dott.ssa Barbara Esposito Biologa Nutrizionista

Quando fa caldo si avverte l’esigenza di piatti rinfrescanti e leggeri: l’insalata si rivela così il piatto unico ideale per tutti i gusti e per tutte le esigenze, complice la natura che, proprio in questo periodo, ci regala alcuni dei suoi prodotti migliori, ottimi per idratare l’organismo, fare il pieno di principi vitaminici e antiossidanti, ricchi di quella fibra capace di sazia-

re senza alzare il conto delle calorie. Non di rado, però, capita di imbattersi in preparazioni in cui la proporzione tra gli ingredienti è squilibrata, modificando in modo sostanziale le virtù dell’insalata, rendendola troppo calorica o povera di sostanze nutritive importanti. Pertanto, la ‘costruzione’ di un’insalata perfetta deve seguire alcune semplici regole. Vediamo quali.


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INSALA

UTILIZZARE UN’ELEVATA VARIETÀ DI ORTAGGI Ogni pianta contiene antiossidanti unici, sostanze nutritive e antitumorali, diverse per ogni colore. Via libera quindi a tante verdure dai colori diversi, come il verde delle insalate e degli spinaci, il viola del cavolo rosso e delle barbabietole, il rosso dei pomodori e dei ravanelli, il giallo dei peperoni, il bianco del daikon e della cipolla, e così via. Ovviamente la verdura deve essere fresca, di stagione, meglio se biologica! INSERIRE UNA GIUSTA QUOTA DI PROTEINE Le proteine aumentano il senso di sazietà, regolano la glicemia, spronano il metabolismo e sono indispensabili per la manutenzione o la costruzione di massa magra, degli ormoni e delle cellule immunitarie. Il loro eccesso, invece, può portare ad aumento di peso. Non serve quindi sovraccaricare il piatto con pollo, uova, formaggio, dadini di prosciutto cotto. È sufficiente una

sola e piccola porzione di proteine vegetali o animali a scelta tra: legumi lessi, cubetti di mozzarella o formaggio fresco, filetti di tonno o sgombro, petto di pollo, carne magra, uova, tofu. Chi ama inserire più tipi di proteine dovrà ridurre la porzione di ognuna, ma rischierà una digestione più lenta. INCLUDERE UNA PICCOLA QUANTITÀ DI GRASSI ‘BUONI’ I grassi sono un’importante componente strutturale delle membrane cellulari, del cervello, degli ormoni e della pelle, riducono l’infiammazione, aumentano la sazietà e facilitano l’assorbimento di vitamine e antiossidanti liposolubili. Nell’insalata, l’olio extravergine d’oliva non è l’unico modo sano per includere i grassi. Frutta secca tritata, semi vari, fette di avocado o qualche oliva sono alternative molto valide e appetitose.


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INSALA

NON DIMENTICARE I CARBOIDRATI Abbinare a tutti i pasti carboidrati e proteine serve ad abbassare il carico glicemico del pasto e migliorare la sensibilità insulinica. Per trovare il giusto equilibrio è sufficiente includere, o abbinare, una piccola porzione di quinoa, patate, crostini di pane integrale, cereali integrali in chicchi (orzo, farro, riso, etc.). I cereali, inoltre, sono indispensabili per aumentare il valore proteico dei legumi. Saltare questo passaggio, ovvero evitare del tutto i carboidrati, riduce il senso di sazietà e può spingere alla ricerca di spuntini poco sani ed eccessivamente calorici già dopo un’ora dal pasto. AGGIUNGERE LE ERBE AROMATICHE È scientificamente dimostrato che l’aggiunta di erbe aromatiche aumenta ulteriormente il patrimonio antiossidante dell’insalata e attiva il metabolismo, oltre ad essere un modo facile per aggiungere sapore. Inserire basilico, menta, erba cipollina, prezzemolo, origano o maggiorana, zenzero o curcuma freschi grattugiati, cipolla a fettine sottili o un cucchiaio di pesto rende una semplice insalata una festa per i sensi e per il palato, aggiungendo valore nutrizionale in più. Volete qualche idea? Elencarvene una o due sarebbe riduttivo, le possibilità di combinazione sono infinite! Un piccolo suggerimento: aggiungete alla vostra insalata qualche fettina di frutta per un tocco di dolcezza e acidità, regalando stile e sapore… vedrete che bontà!


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VINI&BIRRE

SUMMER

WINE&BEER di Catia Minghi

Niente più del vino, in qualunque stagione dell’anno e in ogni dove, unisce, favorisce quattro chiacchiere tra amici accompagnando tutti i momenti più importanti della nostra vita. Per questo il vino è sinonimo di convivialità, aggregazione, amicizia, condivisione. E allora vino e vini per tutta l’estate! Spumanti e vini fermi, bianchi, rossi e rosati: sdoganiamo il concetto che in estate siano da preferire solo i vini bianchi, il vino non va abbinato alle stagioni ma con ciò che si mangia. Sicuramente tra i vini preferiti in estate troviamo al primo posto le ‘bollicine’. A farla da padrone: Prosecco, Franciacorta e Trento Doc, anche rosé. Molto richiesti i vini bianchi aromatici (Traminer, Riesling) e quelli con sentori floreali e fruttati (Sauvignon trentini e friulani, Pinot grigio, Friulano, Verdicchio, Vernaccia di San Gi-

mignano, Pecorino, Fiano, Biancolella, Greco di Tufo, Grillo, Catarratto, Vermentino). Nonostante siano erroneamente considerati vini di serie B, graditi anche i rosati. Bene anche i rossi, magari serviti leggermente più freschi, da abbinare anche con il pesce, in special modo se trattasi di un pesce grasso, o accompagnato da salse particolari. VINI PIÙ RICHIESTI IN ESTATE Piemonte: Roero Arneis, Freisa, Bonarda, Timorasso dei Colli Tortonesi, Barbera anche vivace e Barolo. Lombardia: Franciacorta, Lugana, San Martino della Battaglia. Veneto: Prosecco, Bardolino, Chiaretto, Lugana, Custoza, Lison, Soave, Lessini Durello. Trentino: Nosiola, Schiava, Pinot Noir, Lagrein e Marzemino. Alto Adige: Kerner, Riesling, Veltliner, Pinot Grigio e Noir, Muller Thurgau, Gewurztraminer, Traminer Aromatico.


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Friuli: Rosazzo (Sauvignon, Ribolla Gialla, Friulano e Pinot Bianco), Carso, Friuli Colli Orientali, Isonzo del Friuli, Prosecco. Liguria: Rossese della Riviera, Pigato e Vermentino. Emilia: Lambrusco e Pignoletto per tutti i gusti, spumantizzato, fermo e frizzante. Romagna: Sangiovese e Albana di Romagna. Toscana: Vermentino, Vernaccia di San Gimignano, Bianco di Pitigliano, Ansonica dell’Argentario, Chianti, Morellino, Ciliegiolo. Abruzzo: Pecorino, Passerina, Cerasuolo e Montepulciano. Umbria: Orvieto, Trebbiano Spoletino e Ciliegiolo. Marche: Verdicchio di Matelica, Verdicchio dei Castelli di Jesi, Offida. Campania: Fiano di Avellino, Biancolella, Coda di Volpe, Greco di Tufo, Aglianico e Piedirosso. Tra le Doc: Ischia, Costa d’Amalfi, Aversa, Sannio, Vesuvio. Molise: Biferno e Tintilia del Molise. Puglia: Cacc’e mmite di Lucera, Ostuni, Salice Salentino. Sicilia: Grillo, Catarratto, Cerasuolo di Vittoria, Etna, Nerello Mascalese, Nero d’Avola e Frappato. Sardegna: Vermentino di Gallura, Alghero, Campidano di Terralba, Nasco di Cagliari, Sardegna Semidano, Nuragus e Vernaccia di Oristano. UNA BIONDA PER L’ESTATE Per i proseliti della ‘bionda spumeggiante per eccellenza’, la birra è un prodotto alimentare con un contenuto alcolico e calorico più basso rispetto al vino. La

crescita d’interesse nei confronti del mondo brassicolo rappresenta lo specchio di una nuova èra gastronomica, in cui aumenta la consapevolezza che la birra non è la classica bevanda dissetante, frizzante e tipicamente estiva, anche se in questa stagione spesso molti la preferiscono al vino. Finalmente la birra inizia a ricevere le attenzioni dovute. L’obiettivo è sfatare il binomio indissolubile pizza-birra ed avvicinarla anche alla cucina più ricercata. Cominciamo subito con il dire che alla birra è possibile accompagnare anche pesce, ostriche, carciofi e cioccolato. I criteri di fondo su cui si basa la tecnica di abbinamento birra/cibo sono gli stessi usati per il vino: per contrasto, per concordanza, per regionalità, per stagionalità. Nell’immenso panorama degli stili birrai, tra le birre preferite nella stagione estiva possiamo inserire le seguenti tipologie:


VINI&BIRRE

Kolsh. Birre ad alta fermentazione, legate territorialmente alla città di Colonia. Leggere, morbide e rinfrescanti, sono estremamente piacevoli alla beva. Hanno una modesta alcolicità, sono birre chiare dal colore dorato, leggermente amarognole e con sentori di frutta. Flenish. Meglio conosciute come le birre acide prodotte nella parte occidentale delle Fiandre. Nella fermentazione viene aggiunto il lactobacillus, che le conferisce il sapore acidulo tipico di questo stile. Inoltre maturano almeno per un anno in botti di rovere usate per l’invecchiamento dello sherry e, prima dell’imbottigliamento, vengono miscelate con birre più giovani. Blanche. Birre classiche belghe a base di frumento,

aromatizzate generalmente con il cumino, il coriandolo o le zeste d’arancia, più leggere rispetto alle Weiss tedesche. India Pale Ale (IPA). Birre molto aromatiche dove i mastri birrai giocano molto con i luppoli. Birre ad alta fermentazione dal gusto deciso, possiedono una buona struttura e un tenore alcolico maggiore. Lievito prevalentemente usato è il Saccharomyces Cerevisiae. Questa tipologia di birre nasce in Inghilterra durante il periodo del colonialismo, quando gli inglesi dovevano trasportare birra in India. Causa la lunghezza del viaggio, le alte temperature delle stive, la salsedine, durante il trasporto le birre deperivano. Al fine di dare maggiore stabilità e capacità conservativa, i mastri


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VINI&BIRRE birrai decisero di aumentarne la gradazione alcolica e la quantità di luppolo, considerate le sue caratteristiche antisettiche. L’esperimento riuscì perfettamente e nel 1835 venne utilizzato per la prima volta il termine India Pale Ale. Da allora furono indicate come IPA tutte le birre che venivano esportate in India e destinate al consumo dei coloni inglesi. Successivamente questo stile si è spostato anche in America, dove si sono sviluppate alcune varianti come l’American Pale Ale, maggiormente luppolata, e la Imperial IPA o Double IPA, dal tenore alcolico maggiore. In Italia la IPA è uno degli stili preferiti dai mastri birrai. STILI E ABBINAMENTI CONSIGLIATI Le birre a bassa fermentazione, oltre ad essere ottimi dissetanti fuori pasto, si accompagnano ad antipasti leggeri, snack, pizze, insalate. Le birre a fermentazione spontanea sono indicate come aperitivo, con le crostate di frutta e soprattutto fuori pasto. Le birre ad alta fermentazione si abbinano a sandwich, primi piatti, carni rosse, pesce, maiale, salsicce. ALTBIER: primi piatti saporiti, formaggi, selvaggina, se dolce si adatta ai dessert. AMERICAN LIGHT LAGER: antipasti e snack leggeri. BELGIAN ALES: primi piatti saporiti, formaggi, selvaggina, se dolce si adatta ai dessert. BOCK: primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi. BRITISH BITTER: sandwich, tramezzini, formaggi freschi. BROWN ALE: carni rosse, arrosti e stufati, formaggi a media stagionatura.

EUROPEAN LIGHT LAGER: antipasti, insalate, pomodori e ortaggi aciduli, pizza, formaggi a pasta filata. EUROPEAN DARK LAGER: carni rosse, arrosti, formaggi a media stagionatura, salumi, se con residuo zuccherino sono ottime con i dessert. FARO: fuori pasto o con alimenti a forte tendenza dolce (riso e pasta al burro). FRENCH ALES: primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi. FRUITBEER: dessert alla frutta e aperitivi. GERMAN AMBER LAGER: carni rosse, arrosti, formaggi a media stagionatura, salumi. GUEUZE: alimenti a tendenza dolce, anche con dessert alla frutta se aromatizzate. INDIA PALE ALE: primi piatti con verdure, ortaggi, carciofi e asparagi. LIGHT ALE: tramezzini, formaggi a media stagionatura. PALE ALE: primi piatti, carni leggere, salumi, formaggi. PORTER: carni rosse. SCOTTISH ALES: carni rosse, arrosti e stufati, se dolce è adatta ai dessert. STOUT: carni rosse, selvaggina e formaggi a lunga stagionatura. STRONG ALES: carni rosse, formaggi a media e lunga stagionatura, anche erborinati. STRONG BELGIAN ALES: arrosti e spezzatini, salumi, molluschi e pesce alla griglia, formaggi a lunga stagionatura e caprini. WEIZEN: carni di maiale, pesce.



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SPECIALE ACQUA

Chiare, fresche e dolci acque IN QUESTE PAGINE PARLIAMO DI ACQUA, DA SEMPRE COMPAGNA TRANQUILLA E SILENTE DI OGNI TAVOLA

di Catia Minghi

UN PO’ DI STORIA L’origine dell’acqua minerale è dovuta prevalentemente a contesti geologici particolari, spesso in associazione a fenomeni naturali quali sorgenti termali o arricchite di gas naturali. Nell’antichità, i Greci conoscevano e apprezzavano le acque minerali relativamente al fenomeno ‘termalismo’, ne comprendevano le virtù terapeutiche e spesso attribuivano loro anche un significato religioso e scaramantico. Durante l’Impero Romano l’attività termale ebbe uno sviluppo straordinario, sia come strumento di cultura sia di benessere. A seguito del decadimento dell’Impero Romano, pur mantenendo il significato terapeutico, il ‘fenomeno sociale’ delle terme subisce un arresto sostanziale. A partire dal 1200 si hanno notizie certe sulla nascita

dei primi studi idrologici condotti da scienziati e medici quali Michele Savonarola, Pietro da Eboli, Gentile da Foligno, Tura di Castello, Falloppio, Andrea Bacci. Dalla seconda metà dell’800 agli inizi del ‘900, le stazioni termali più alla moda, tornarono a godere nuovamente di una fama e funzione politica quasi paragonabile a quella delle terme Romane, in quanto la funzione terapeutica, riservata ora solo alla classi più abbienti e aristocratiche, oltre a rappresentare uno status symbol, si rende portavoce di una maggiore cultura del benessere. I successivi conflitti mondiali portarono a scemare l’interesse per le stazioni termali più famose. In tutto questo ‘saliscendi’ di interesse per le terme, la crescente curiosità per le acque minerali si è svincolata dall’uso terapeutico nei soli luoghi di cura. Le diverse esigenze dei consumatori hanno portato ad uno sviluppo progressivo dell’industria delle acque minerali che è presente sul mercato con una gamma vastissima di marchi dalle caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche differenti tra loro.


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SPECIALE ACQUA CHE COS’È L’ACQUA MINERALE “Sono considerate acque minerali naturali le acque che avendo origine da una falda o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che possono avere caratteristiche igieniche particolari e proprietà favorevoli alla salute.” Il termine acque minerali artificiali si applica, invece, a quelle acque trattate con aggiunta di anidride carbonica che le conferisce la caratteristica effervescenza. L’origine delle acque minerali è prevalentemente meteorica e pertanto legata al ciclo idrogeologico, che si divide in tre fasi:

Mineralizzazione. Durante il percorso sotterraneo, le acque modificano le proprie caratteristiche chimico-fisiche che le rendono terapeuticamente attive. Nello specifico, si arricchiscono di sali minerali a seguito della solubilizzazione delle rocce e modificano l’acidità, il contenuto di gas disciolti e la temperatura. Infatti nel sottosuolo l’acqua ha una temperatura maggiore perché esiste un gradiente geotermico di circa 1°C ogni 33m di profondità. Altri fattori responsabili del riscaldamento possono essere di natura vulcanica o relativi alla mescolanza con gas o acque di origine profonda.

Infiltrazione dell’acqua meteorica nel sottosuolo. L’acqua che evapora dai fiumi, dai mari, dagli oceani, dalle foreste, si raccoglie nell’atmosfera attraverso la condensazione, per poi precipitare nuovamente sulla terra, dove una gran parte si convoglia nuovamente nei fiumi, laghi, mari, oceani e l’altra parte penetra nel sottosuolo o lungo le fratture e le fessure delle rocce. L’acqua infiltrata. Dopo un percorso sotterraneo in cui si sposta per gravità, raggiunge gli acquiferi, cioè le rocce serbatoio. Generalmente, alla fine di questo percorso riemerge dalla superficie. Esistono anche delle acque fossili, formate da bacini sotterranei che nel corso delle ere geologiche sono rimaste intrappolate tra le rocce sedimentarie per anni. Le acque juvenili, invece, sono di origine vulcanica e non hanno mai raggiunto la superficie.

Anche il contenuto salino è strettamente legato alla composizione della roccia madre e costituisce uno dei parametri fondamentali che distingue le acque minerali. Infatti, in base al residuo fisso, cioè il contenuto in sali minerali, in Italia abbiamo le seguenti categoria di acque minerali: Minimamente mineralizzate. Il residuo fisso non è maggiore a 50 mg/l. Si trovano spesso in zone di montagne in cui transitano abbastanza veloci nel sottosuolo. Si assorbono velocemente per via gastrica. Idonee per chi ha problemi alle vie urinarie, soprattutto di calcoli: aumentano la diuresi e facilitano l’eliminazione dell’acido urico e dei prodotti di rifiuto del metabolismo.




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SPECIALE ACQUA Oligominerali. Il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l. Svolgono un’azione diuretica e depurante; sono indicate nei pasti e in accompagnamento ai cibi leggeri, quindi più adatte al consumo quotidiano. Minerali. Il residuo fisso è compreso tra 500 e 1.500 mg/l. Causa l’alto contenuto salino, possono portare nella dieta ad un eccesso di sali, in particolare del sodio. Ricche di sali minerali. Il residuo fisso è superiore a 1.500 mg/l. Consigliate per usi terapeutici, sono sconsigliate per l’uso quotidiano, causa il contenuto di dosi elevate di sali minerali. Le minerali e ricche di sali si trovano in circuiti molto profondi, con tempi di permanenza nel sottosuolo molto lunghi. La genesi di quest’acqua è generalmente legata a fenomeni vulcanici o a dissoluzione di rocce estremamente solubili, quali le rocce evaporitiche come gessi e sali potassici. MODALITÀ DI RACCOLTA A seconda della tipologia di acquifero, le modalità di prelievo delle acque minerali sono molto diverse tra loro. Nelle sorgenti spontanee l’acqua viene convogliata in punti di raccolta denominate Opere di Presa. Nel caso in cui l’acqua si trova all’interno di giacimenti profondi, naturalmente sarà necessario trivellare e realizzare dei pozzi per captarla e portarla in superficie.

CONSERVAZIONE DELL’ACQUA L’acqua è un prodotto estremamente delicato, privo di colore, dai profumi sottili e dai sapori appena percepibili. Pertanto è necessario proteggerla dalle sollecitazioni ambientali che possono variarne le caratteristiche sensoriali e organolettiche. Il modo migliore per conservare le bottiglie dell’acqua minerale consiste nel tenerle in un luogo pulito, fresco e asciutto, al riparo dalla luce solare e privo di qualsiasi odore forte. Ovviamente questo accorgimento deve essere rispettato e mantenuto in tutti i passaggi della filiera, cioè: produzione, trasporto, vendita, consumatore.



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SPECIALE ACQUA

L ’acqua

AL RISTORANTE LE ACQUE NON SONO TUTTE UGUALI. PER QUESTO IN ALCUNI RISTORANTI COMINCIA FINALMENTE A COMPARIRE LA “CARTA DELLE ACQUE”. UN MODO PER GIUNGERE ALL’UTILIZZO DELL’ACQUA PIÙ IDONEA, NON SOLO ALLA NOSTRA SALUTE, MA ANCHE AL PIATTO CHE ABBIAMO DAVANTI Nonostante l’acqua sia indispensabile per la nostra sopravvivenza e accompagni tutta la nostra vita, generalmente la utilizziamo e la beviamo con estrema indifferenza, senza conoscere ed apprezzare le sue caratteristiche organolettiche. Erroneamente molti di noi sono portati a pensare che le acque che troviamo in commercio siano tutte uguali e spesso al supermercato le acquistiamo in funzione del prezzo o della popolarità del marchio. Questa sottovalutazione è riscontrabile anche nella maggior parte dei ristoranti, dove la richiesta del cameriere si limita esclusivamente alla domanda di rito: “liscia o gassata?”. Un po’ come avviene, purtroppo, ancora oggi per il vino: “bianco o rosso?”.

di Catia Minghi

Naturalmente l’acqua non è affatto tutta uguale e, fortunatamente, alcuni ristoratori più sensibili e attenti alle richieste del mercato propongono ai clienti anche la ‘carta delle acque’, come ulteriore elemento di valorizzazione dell’offerta gastronomica, per guidarli nella scelta dell’acqua più idonea alle pietanze scelte. COME SI SERVE In merito al servizio, nella mise en place è preferibile avere due bicchieri per l’acqua, uno per la liscia e l’altro per la gassata, meglio se di colore diverso, al fine di facilitare la mescita al sommelier. I bicchieri per l’acqua devono restare sul tavolo fino a quando il cliente non lascia il medesimo. La bottiglia dell’acqua va presentata chiusa nella sua confezione originale in vetro e, come per il vino, il sommelier dovrà illustrarne brevemente le caratteristiche sensoriali. La bottiglia deve essere aperta davanti al cliente e, come per il vino, l’etichetta deve sempre essere visibile al cliente durante la mescita.


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SPECIALE ACQUA

COME DEGUSTARE E ABBINARE

a u q c a l’

SIMILMENTE A QUANTO AVVIENE PER IL VINO E PER L’OLIO, ANCHE L’ACQUA MINERALE HA DELLE PRECISE CARATTERISTICHE RISCONTRABILI ATTRAVERSO L’ANALISI SENSORIALE. VEDIAMO QUALI SONO Sicuramente l’individuazione delle caratteristiche dell’acqua non è operazione semplice, pertanto possiamo usare, anche per le acque, il termine degustazione. Obiettivi finali della degustazione sono: imparare ad apprezzarla, bere in modo consapevole, scegliere l’acqua più adatta alle caratteristiche del piatto e del vino, descriverla con cognizione di causa. Lo strumento principale per la degustazione è il bicchiere, che deve essere rigorosamente in cristallo o in vetro sonoro cristallino, oltre ad essere perfettamente trasparente, pulito e inodore. TECNICA DI DEGUSTAZIONE Fase Visiva: in questa fase viene valutata la limpidezza e la finezza delle bollicine. Fase Olfattiva: il grado di difficoltà è molto alto e bisogna avere un naso allenato. In questa fase si percepiscono i sentori tipici di un’acqua come quelli calcarei oppure i difetti o le anomalie che potrebbero insorgere a causa della cattiva conservazione o per problematiche legate al contenitore (come il cloro e lo zolfo).

Fase Gustativa: si analizza prima di tutto l’effervescenza. A seguire viene valutata l’intensità delle percezioni dei quattro sapori fondamentali: salato – dovuto alla presenza dei sali minerali; amaro – tipico delle acque ferruginose; acido – quando l’anidride carbonica è superiore ai 250 gr/l; dolce – quando contiene grandi quantità di calcio. L’ABBINAMENTO Per quanto riguarda l’abbinamento, valgono le stesse regole che si usano nell’abbinamento cibo-vino. Pertanto ad un piatto strutturato sarà meglio abbinare un’acqua ricca di residuo fisso, mentre ad un piatto delicato è preferibile associare un’acqua a basso tenore di residui. Quando abbiamo un piatto con sensazioni tattili molto marcate di grassezza e untuosità, parimenti a quanto avviene per il vino, l’effervescenza svolge un ruolo importante garantendo un effetto di pulizia della bocca e ricreando le condizioni ottimali per accogliere il boccone successivo.




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SPECIALE ACQUA

L’acqua

è Vita

ECCO COME SCEGLIERE L’ACQUA PIÙ ADATTA ALLE NOSTRE ESIGENZE a cura della Dott.ssa Barbara Esposito, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: 347.1882123 / dot.barbaraesposito@gmail.com Facebook: Dott.ssa Barbara Esposito Biologa Nutrizionista

Poche verità hanno valore universale: che la vita dipende dall’acqua è una di queste! L’acqua è ovunque: sopra, sotto ma soprattutto dentro di noi. In un uomo adulto l’oro blu costituisce circa il 70% del proprio peso e numerose sono le funzioni che essa svolge: regola la temperatura corporea, favorisce l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina e il sudore, trasporta l’ossigeno e i nutrienti alle cellule, lubrifica le articolazioni, protegge gli organi e aiuta la respirazione. Il nostro organismo perde continuamente liquidi con l’evaporazione dalla pelle, con la respirazione e con le urine rischiando la disidratazione. Il nostro compito giornaliero è quello di ripristinare tale perdita non facendoci mai mancare cibi ‘acquosi’, come frutta e verdura, e bevendo almeno 2lt d’acqua al giorno. Ma le acque non sono tutte uguali e non sono in grado allo stesso modo di contribuire alla nostra salute.

Nell’Unione Europea l’acqua in bottiglia viene denominata acqua minerale quando viene imbottigliata all’origine, non ha subito alcun trattamento ed è stata riconosciuta microbiologicamente pura dal Ministero della Sanità attraverso analisi chimico-fisiche e microbiologiche i cui risultati sono riportati nell’etichetta nutrizionale presente su ciascuna confezione. Non è facile interpretare correttamente le informazioni fornite da questa sorta di ‘mini banca dati’, ma è importante capire quelle fondamentali per poter scegliere l’acqua più idonea per le nostre esigenze fisiologiche, sportive o anche patologiche.


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SPECIALE ACQUA IL RESIDUO FISSO A 180° È una stima del contenuto in sali minerali: più questo valore è elevato, più sali sono disciolti in un litro d’acqua. Permette di classificare le acque minerali in quattro categorie: Minimamente mineralizzata (residuo fisso < 50mg/L): leggera, carente di sali minerali e in particolar modo di sodio, stimola la diuresi ed è particolarmente indicata per la ricostituzione di latte e nell’alimentazione dei neonati. Oligominerale (residuo fisso < 500mg/L): è di solito quella più consigliata da portare in tavola per il giusto rapporto sali minerali-benefici. Per la bassa presenza di sodio è indicata nei casi di ipertensione e ritenzione idrica. Mediominerale (residuo fisso compreso tra 500 e 1000mg/L): ha un discreto contenuto in sali minera-

li, utile nell’alimentazione degli sportivi e nel periodo estivo in cui occorre reintegrare i liquidi ed i minerali persi con la sudorazione. Ricca di sali minerali (residuo fisso > 1.000mg/L): è un’acqua terapeutica, molto ricca di Sali, da bere sotto controllo medico. Ha un effetto diuretico inferiore e può favorire la comparsa di calcoli renali. A seconda della tipologia e della quantità di sale minerale maggiormente presente, le acque si possono classificare in: ACQUA BICARBONATA (bicarbonati > a 600mg/L): è indicata nell’ipersecrezione gastrica (acidità di stomaco) e nelle patologie renali. Utile per chi pratica sport perché in grado di tamponare l’acido lattico. ACQUA SOLFATA (solfati > 200mg/L): lievemente lassativa, esercita un’azione detossificante e metabolica sul fegato. Favorisce la digestione. Sconsigliata durante la crescita e nel periodo post-menopausale




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SPECIALE ACQUA perché può interferire con l’assorbimento del calcio, aumentandone l’escrezione. ACQUA CLORURATA (cloruri > 200mg/L): ha azione equilibratrice dell’intestino, delle vie biliari e del fegato. Ha inoltre un’azione lassativa e purgativa. ACQUA CALCICA (calcio > 150mg/L): indicata nella crescita, in gravidanza, in menopausa, nella prevenzione dell’osteoporosi e in tutte quelle situazioni dove è necessario un maggior apporto di calcio.

ACQUA MAGNESIACA (magnesio > 50mg/L): prevalentemente ad azione purgativa, trova spazio nella prevenzione dell’arteriosclerosi, poiché favorisce la dilatazione delle arterie. Utile anche nell’alimentazione degli sportivi per prevenire i crampi. ACQUA FLUORATA (fluoro > 1mg/L): utile per rinforzare la struttura dei denti e per la prevenzione della carie dentale. È indicata in fase di crescita o per chi è affetto da osteoporosi, ma l’assunzione per periodi prolungati può essere nociva.


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SPECIALE ACQUA ACQUA FERRUGINOSA (ferro bivalente > 1mg/L): indicata nelle anemie da carenza di ferro. Utile anche per vegetariani e per i soggetti con un fabbisogno elevato di ferro: lattanti, adolescenti, sportivi e donne in gravidanza. ACQUA ACIDULA (anidride carbonica libera > 250mg/L): facilita la digestione. ACQUA SODICA (sodio > 200mg/L): influenza positivamente l’eccitabilità neuro-muscolare ed è pertanto indicata per gli sportivi. Le acque minerali sodiche sono controindicate per chi soffre di ipertensione e ritenzione idrica per le quali è preferibile invece scegliere un’acqua a basso contenuto di sodio (< a 20mg/L). NITRATI E NITRITI La loro quantità è molto importante, soprattutto per neonati e bambini, in quanto, se assunti in eccesso, possono ostacolare il trasporto di ossigeno nel sangue, con conseguenze pericolose. I nitriti hanno inoltre la possibilità di combinarsi con le proteine formando nitrosamine, sostanze ritenute cancerogene. Per questo motivo nelle acque minerali sono previsti due differenti limiti di dosaggio per i nitrati: 45mg/L nelle ordinarie acque minerali; 10mg/L in quelle destinate all’infanzia. In ogni caso, per i bambini si raccomanda di non superare il valore di 25mg di nitrati per litro. I nitriti, che sono quelli più dannosi, dovrebbero essere assenti.

IL PH Indica il grado di acidità dell’acqua e si misura secondo una scala che va da 0 (massima acidità) a 14 (massima basicità); il punto intermedio, 7, definisce la condizione di neutralità. Il PH delle acque minerali naturali è generalmente compreso tra 6,5 e 8,0. L’ideale ha un PH neutro-basico (da 7 in poi). È importante sottolineare che le virtù terapeutiche delle acque minerali sono molto blande e valide solo per particolari categorie. Queste proprietà non devono in alcun modo indurre il consumatore a pensare di guarire o prevenire alcune patologie importanti semplicemente bevendo ogni giorno uno o due litri di ‘acqua magica’. Certamente l’acqua, nella giusta quantità e qualità, è un valido supporto che, abbinato ad un’alimentazione corretta e ad un costante esercizio fisico, contribuisce alla conduzione di uno stile di vita sano.




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SPECIALE ACQUA

l’ ETICHETTA dell’ACQUA MINERALE NATURALE

che cosa comunica

di Elisa Tavilli, consulente per la Sicurezza e la Qualità Alimentare

Il mercato oggi offre una vasta gamma di acque minerali naturali, ciascuna con un proprio profilo in elementi e un proprio residuo fisso riportati in etichetta che ci permettono di fare la scelta più adatta alle nostre esigenze. Anche alcune indicazioni sugli effetti benefici sulla salute ci possono aiutare nell’acquisto. Tutto questo, fortunatamente, non è lasciato al caso e delle specifiche normative fanno sì che il Ministero della Salute si preoccupi di valutare le caratteristiche della sorgente dalla quale la specifica acqua proviene e autorizzi l’utilizzazione della sorgente stessa, previa emissione di un cosiddetto decreto di riconoscimento della sorgente o delle sorgenti. Le acque minerali naturali sono quelle che, avendo origine da una falda

o giacimento sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche particolari ed eventualmente proprietà favorevoli alla salute. Pertanto, si distinguono dalle ordinarie acque potabili per la purezza originaria e conservazione, per il tenore in minerali, oligoelementi o altri costituenti e per taluni loro effetti. Esse vanno tenute al riparo da ogni rischio di inquinamento. Con il Decreto Ministeriale 10 febbraio 2015 vengono stabiliti i criteri di valutazione delle acque minerali naturali al fine del loro riconoscimento e utilizzazione, ai sensi del Decreto legislativo 8 ottobre 2011, n. 176. Il Ministero della Salute si occupa del riconoscimento attraverso la valutazione di accurate analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche stagionali, la relazione idrogeologica ed eventuali proprietà favorevoli alla salute, indicazioni e controindicazioni dell’acqua minerale naturale indicabili sulle etichette. L’esito positivo della valutazione si conclude con l’emissione di un decreto di riconoscimento, che individua il titolare che potrà utilizzare l’acqua minerale naturale. Al con-



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SPECIALE ACQUA

sumatore viene garantito il controllo dei requisiti delle acque direttamente alla sorgente. Sulla Gazzetta della comunità europea trovate pubblicato annualmente l’elenco ufficiale delle acque minerali riconosciute dagli Stati membri dell’Unione Europea, il quale comprende anche l’elenco delle acque nazionali: solo le acque pubblicate in questi elenchi possono liberamente circolare all’interno del mercato europeo. Il Decreto citato sopra definisce i limiti massimi ammissibili per determinate sostanze di origine naturale presenti nell’acqua minerale naturale al momento del confezionamento e che non devono risultare da fonti di inquinamento. Ne citiamo alcune: per l’arsenico totale il limite fissato è di 0,010 mg/L. Per fluoruri e per nitrati sono stabiliti i due limiti, uno riferito alle acque destinate all’infanzia (rispettivamente, 1,5 mg/L e 10 mg/L) e uno per le

altre acque minerali naturali (rispettivamente, 5 mg/L e 45 mg/L). Altri limiti sono quelli fissati per: piombo (0,010 mg/L), cadmio (0,0030 mg/L), mercurio (0,0010 mg/L), nichel (0,020 mg/L) e nitriti (0,020 mg/L). Tali parametri non figurano generalmente in etichetta ad eccezione di fluoruri, nitrati e nitriti, tuttavia il superamento dei limiti impedisce la commercializzazione dell’acqua minerale naturale. Il decreto, inoltre, rende obbligatorio il costante monitoraggio delle caratteristiche delle acque minerali naturali affinché sia verificato il loro rimanere invariate. Ciò avviene sia in autocontrollo da parte del titolare del decreto di riconoscimento, sia da parte delle Autorità Sanitarie, in qualsiasi punto della catena produttiva e distributiva.


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INDICAZIONI OBBLIGATORIE Sull’etichetta deve figurare innanzitutto la denominazione acqua minerale naturale per distinguerla da altre acque. Inoltre devono essere specificati: la denominazione propria dell’acqua, riportata nel Decreto di riconoscimento emesso dal Ministero della Salute, il luogo d’origine (ossia la località dove l’acqua viene imbottigliata), il titolare del decreto di riconoscimento, la dicitura di identificazione del lotto (utile ai fini della rintracciabilità del prodotto), il termine minimo di conservazione, eventuali trattamenti e controindicazioni. È obbligatoria l’indicazione della composizione

analitica dell’acqua minerale naturale risultante dalle analisi effettuate, la quale reca i componenti caratteristici, accompagnata dalla data e dal riferimento al laboratorio in cui sono state eseguite le analisi. Inoltre, tali informazioni devono essere aggiornate in etichetta almeno ogni 5 anni. In genere, gli elementi caratteristici che troviamo sono: magnesio, potassio, carbonati, solfati, cloruri, sodio, silicio, accompagnati da nitrati e nitriti, nonché fluoruri, indicazioni queste che consentono di fare comunque delle scelte d’acquisto consapevoli.




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DICITURE FACOLTATIVE In aggiunta all’indicazione di acqua minerale naturale, sono facoltative le diciture relative al residuo fisso (RE): oligominerale o leggermente mineralizzata (RE inferiore a 500 mg/L), minimamente mineralizzata (il RE a 180°C inferiore a 50 mg/L), ricca di sali minerali (RE superiore a 1500 mg/L) e contenente bicarbonato (tenore di bicarbonato superiore a 600 mg/L). Il residuo fisso rappresenta il contenuto in milligrammi di elementi e oligoelementi presenti in un litro d’acqua, determinati a 180°C e può essere utile all’acquisto in base alle esigenze soggettive. Per quanto riguarda

gli aspetti microbiologici, si trova spesso la dicitura facoltativa microbiologicamente pura, che indica che l’acqua non contiene alcun microrganismo nocivo alla salute. La determinazione viene fatta alla sorgente e l’acqua non può subire trattamenti di potabilizzazione o aggiunta di sostanze o altri trattamenti che possano modificare la microbiologia dell’acqua minerale naturale. Il decreto ministeriale che abbiamo citato definisce anche le caratteristiche microbiologiche di queste acque sempre ai fini della tutela della salute dei consumatori.



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ACQUA SICURA DAI VOSTRI RUBINETTI?

VI SPIEGO COME FARE! di Cristina Vergine Per saperne di più: Tel 342.9849936 verginecristina@gmail.com

L’acqua, un argomento molto discusso in questi giorni: si parla di gestione, inquinamento, monopolio. Ma una cosa è certa: non possiamo farne a meno! Parliamo, quindi, di sicurezza alimentare legata alle acque domestiche e analizziamo dove vanno ad orientarsi le nostre scelte quotidiane. ACQUA IN BOTTIGLIA Come deve essere un’acqua in bottiglia per soddisfare le nostre esigenze? La scelta migliore cade sulla bottiglia in vetro scuro, che garantisce un’acqua inalterata. Il PET, bottiglia di plastica, tende a rilasciare polimeri in quantità minima. Sono nocivi alla salute? No, non esistono rischi diretti. Le autorità sanitarie si occupano di garantire il rispetto delle normative e, in generale, la concentrazione di queste particole nocive, che si trasferiscono dalle bottiglie all’acqua, è solitamente molto bassa. Il rischio nasce in fase di trasporto, stoccaggio e conservazione, dove gli sbalzi

di temperatura e l’eventuale esposizione al sole possono alterarne la qualità e il sapore. Lo sapevate che il PET non va mai riutilizzato, perché fonte di funghi e batteri, come consigliato sulla stessa confezione? ACQUA DI RUBINETTO ALLORA… Contrariamente a quanto si pensi, l’acqua ‘di casa’ viene sottoposta a molti più controlli di quella in confezione e i risultati vengono pubblicati periodicamente ad uso degli utenti. Perché non la utilizziamo? Dalla fonte al rubinetto, l’acqua percorre chilometri di tubature raccogliendo sostanze nocive (veleni, batteri, arsenico, mercurio e materiali di scarto), che ne alterano i valori, la limpidezza e il sapore. Lo sapevate che le analisi dell’acqua, in funzione degli elementi ricercati, varia dagli 80 ai 250 euro? C’è poi la cosiddetta Acqua del Sindaco, anche detta ‘acqua alla spina’: con i suoi oltre duecentomila litri/mese fino all’anno scorso, che resta, a tutti gli effetti, la scelta più diffusa per qualità, controlli, varietà di scelta e costi. Unico reale inconveniente è l’incombenza delle code e il numero limitato di litri da poter prelevare, poco pratico per persone anziane o per famiglie numerose.


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SPECIALE ACQUA CHE ACQUA MANGI? Torniamo all’acqua che fuoriesce dai nostri rubinetti e pensiamo a tutti gli usi che ne facciamo a scopo alimentare. Provate a colorare l’acqua della pasta e vedrete che i vostri rigatoni assumeranno lo stesso colore. Questo dimostra che se l’acqua del nostro ru-

in commercio sono davvero tanti: ad osmosi inversa riducono i minerali, sono lenti, possono comportare spreco di acqua; quelli a carbone attivo assorbono agenti contaminanti dall’acqua che passa attraverso i granuli, però il granulato può ridurre l’efficacia, in quanto non omogeneo. Ci sono poi altri metodi che

VUOI ACQUA SICURA DAL TUO RUBINETTO? Telefona subito al: 342.9849936 oppure scrivi a: verginecristina@gmail.com

binetto presenta al suo interno dei residui, prodotti da metalli pesanti e nocivi, spesso rilasciati da tubature obsolete e fatiscenti, questi saranno assorbiti dai nostri rigatoni. Così come i nostri rigatoni, anche la frutta e la verdura assorbiranno queste sostanze nocive per la nostra salute. LA SOLUZIONE IDEALE Si evince, da tutta questa nostra chiacchierata, che l’unica possibilità di avere acqua sicura dai nostri rubinetti, per tutti gli usi alimentari, è depurarla. Ma come orientarsi? Esistono in commercio diverse proposte, con caratteristiche e prezzi diversi. I dispositivi

spesso hanno rivelato la loro inefficacia nel tempo. La soluzione ottimale deriva pertanto dalla combinazione del filtro a carbone attivo con una lampada a raggi UV: l’acqua passa attraverso il filtro a carbone attivo compresso, successivamente è esposta a luce ultravioletta che distrugge i batteri potenzialmente presenti nell’acqua. In questo modo si elimina efficacemente cloro, piombo, alcuni composti organici volatili (COV) e particolato fino a 0,2 micron. È questa, senza dubbio, la soluzione ideale! Contattatemi per saperne di più.



SAR DEG NA

VACANZE GOLOSE

l’ ISOLA nell’ ISOLA Vacanze golose a Sant’ Antioco di Licia Mampieri e Silvio Vitone

L’abitato di Sant’Antioco, situato sulla sponda orientale della medesima isola, è il più grande dell’arcipelago sulcitano, oltre che l’erede dell’antica Sulci, fondata dai Fenici nel 750 a.C. Conquistata dai Romani divenne municipium, soprattutto per l’importanza del commercio dei minerali del territorio iglesiente. Le testimonianze della sua storia sono le necropoli punica e romana e il Fortino Sabaudo, detto anche Forte Su Pisu. Sono interessanti e da visitare il Museo Archeologico e il Museo Etnografico. In tema di etno-geografia si segnala la Sagra di Sant’Antioco che si svolge dopo le festività pasquali e si ripete il 1° agosto. Con la caduta dell’Impero Romano l’isola di Sant’Antioco assume una relativa autonomia sotto il Giudicato di Cagliari. Con il Trattato di Utrecht del 1713 fu annessa al Regno di Piemonte, nel 1796 venne ceduta alla Francia e nel 1815, con la Restaurazione, tornò

sotto il dominio dei Savoia. L’isola è territorialmente suddivisa in due Comuni: Sant’Antioco e Calasetta. HABITAT Di origine vulcanica, Sant’Antioco si presenta con pareti ripide e scoscese a falesia, nella parte occidentale verso il mare aperto; mentre nella parte orientale, verso la Sardegna, ha coste basse e sabbiose. La vegetazione è tipica della macchia mediterranea, costituita da lentisco, corbezzolo, ginepro, oltre a piante autoctone quali la palma nana e il dattero di Creta. Nelle zone riparate dal vento si trovano orti e vigneti ed è praticata la coltivazione della vite, del fico e del fico d’india. Il clima è mediterraneo caldo. CALASETTA Il nome deriva da Cala di Seta, una piccola inse-


A SUD-OVEST DELLA SARDEGNA, TERRA DI COLORI MAGICI E PROFUMI AVVOLGENTI, SI TROVA L’ISOLA DI SANT’ANTIOCO, NELLA PROVINCIA DI CARBONIA-IGLESIAS, COLLEGATA DA UN ISTMO ALLA TERRAFERMA, CON A FIANCO L’ISOLA DI SAN PIETRO, RAGGIUNGIBILE SOLO VIA MARE. È LA LOCALITÀ PRESCELTA PER SOGGIORNI D’INCANTO, TRA LE BELLEZZE DI UN MARE IMMACOLATO E LA RICCHEZZA DEI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI. IL PARADISO DEI BUONGUSTAI…

natura dove, a fine ‘700, si stabilirono famiglie dei pescatori di corallo, di origine ligure provenienti da Tabarqua in Tunisia. È un paese che tuttora mantiene, nei costumi e nella lingua, un’impronta genovese. Il dialetto arcaico degli antichi genovesi è chiamato tabarchino. Da Calasetta ci si imbarca da Carloforte e l’isola di San Pietro. GASTRONOMIA E VINI L’isola di Sant’Antioco offre varietà gastronomiche che non differiscono molto da quelli che sono i prodotti isolani. Gnocchetti sardi, detti Malloreddus, di pasta di semola di grano duro, acqua e zafferano, impastati a mano e conditi con ragù a base di salsiccia e pecorino, alla ‘campidanese’. Inoltre la fregola sarda, altro prodotto di pasta di grano duro simile al cous-cous. E poi il maialino, la ventresca di tonno e altri piatti tipici,

accompagnati da varie tipologie di pani, come il rinomato Carasau, il Pane con gerda, il Cirriaxiu. La Cassola è un altro piatto tipico ed è una zuppa di pesce condita con salsa di pomodoro, aglio, olio e peperoncino. Altri piatti prelibati sono le Linguine con bottarga (uova di muggine), il pesce di scoglio e le aragoste. I dolci di Sant’Antioco seguono la tradizione isolana con ingredienti tipici come miele, pecorino fresco, acqua di fiori d’arancio, strutto e limone. Tra i più noti vi sono i Culingiorus dolci, panzerotti con il miele, senza dimenticare le Sebadas (o Seadas), il dolce sardo più conosciuto, sfoglie ripiene di formaggio fresco, ripiegate a mezzaluna e fritte nell’olio d’oliva, infine cosparse di miele ancora calde. I vini sono tutti di ottimo livello. L’immancabile Cannonau, il più rinomato dell’Isola, vino robusto dal colore rosso rubino: è il più adatto ai menu di terra dove protagonista è la carne.



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VACANZE GOLOSE Nel Sulcis, quindi anche a Sant’Antioco, si produce il Carignano da un vitigno a bacca rossa resistente ai venti salmastri. Si può degustare anche il Monica, un vino rosso che deriva da uno dei vitigni più antichi dell’Isola, attestato fin dal Medioevo. Da abbinare al pescato locale è il Vermentino, un vino bianco originario della Gallura da un vitigno iberico che è d’uso ovunque in Sardegna. E poi il vino Malvasia, arrivato dalla Grecia già in epoca bizantina, ottenuto da un vitigno che si coltiva soprattutto nel Campidano. Ma il bianco Nuragus DOC ha origine dal vitigno più antico dell’isola, portato forse dai Fenici. SOSTE GUSTOSE L’Eden. Situato nei pressi della Basilica in cui si trovano interessanti catacombe del V-IV sec. a.C. Offre, oltre ad un soggiorno alberghiero, anche un accogliente ristorante. Tra i piatti tipici: Gnocchetti sardi con ragù di salsiccia e conditi con formaggio pecorino (vedi foto), Linguine ai gamberi con pomodorini e basilico, Maialino alla brace ardente aromatizzato con mirto e succo di limone, dalla crosta dorata e croccante. E ancora: Ventresca di tonno alla griglia con pomodorini locali. Il tutto accompagnato da un vino Carignano rosso oppure un bianco Vermentino. P.za Parrocchi, 15 – Tel. 0781.840768 Il Cantuccio. Propone cucina sarda e una linea di piatti innovativi a base di pesce fresco. Viale Tronto, 16 – Tel. 0781.82166

COME ARRIVARE In aereo: con partenza da Roma-Fiumicino con scalo all’aereoporto di Cagliari Elmas. In nave: con partenza da Civitavecchia e scalo ad Olbia-Golfo Aranci. Per l’interno dell’isola il mezzo di trasporto consigliato è l’automobile, ma esiste anche un buon servizio di pullman regionale.


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VACANZE GOLOSE

TOSCANA Un tuffo nella costa d’argento LE LOCALITÀ CHE SORGONO NEI DINTORNI DELL’ARGENTARIO OFFRONO AL TURISTA UNA VACANZA RICCA DI CHARME E SAPORI. UN ITINERARIO CHE SPAZIA DALLE ATTRATTIVE DEL MARE PULITO AI PROFUMI DELLA MACCHIA MEDITERRANEA, DALLE BELLEZZE STORICHE E PAESAGGISTICHE DELLA MAREMMA TOSCANA ALLA SUCCULENTA CUCINA LOCALE. UN VERO INCANTO A POCHI KM DAL NOSTRO COMPRENSORIO di Silvio Vitone

Al turista più esigente, che ad agosto e settembre vuole allontanarsi dalle affollate spiagge del litorale romano, consiglio un itinerario che lo porterà a godersi la vicina maremma toscana, affascinante per gli sconfinati orizzonti e per i sentori intensi della macchia mediterranea, soprattutto in piena estate, quando si spandono intorno le essenze profumate del rosmarino e del lentisco. Una maremma facilmente raggiungibile, a pochi km dal nostro comprensorio, che offre lungo la costa lo spettacolo di un mare non inquinato, orlato da scogliere e dune sabbiose. Meta ideale per weekend spensierati e vacanze estive, dove la storia e la cultura si fondono armoniosamente con la bellezza dei paesaggi e i piaceri della tavola. Basta percorrere qualche km in più sulla Via Aurelia in direzione nord, ed ecco affacciarsi sul colle il turrito profilo di

Capalbio, pittoresco paese di cui furono signori gli Aldobrandeschi e gli Orsini, ricco di ristoranti tipici e di suggestivi camminamenti da cui si abbraccia con lo sguardo la pianura e il mare. Poco più avanti incontriamo Ansedonia, che ospita le rovine di Kaletra, un’antica città etrusco-romana. Nelle vicinanze merita una visita la Tagliata Etrusca e l’antico abitato di Cosa. Da Ansedonia lo sguardo spazia sul vasto comprensorio dell’Argentario con le sue lagune e la sagoma imponente del Monte Telegrafo (635m s.l.m.). Sembra che il nome Argentario derivi dalle miniere d’argento da cui si estraeva il prezioso metallo fin dal Medioevo. La cittadina più importante sull’Argentario è senza dubbio Orbetello, una piccola Venezia che si specchia nelle lagune con le sue architetture medievali e rinascimentali. In verità Orbetello è di origine etru-


sca e conobbe un periodo di splendore ai tempi della dominazione spagnola, fino al XVIII secolo, quando divenne capitale del piccolo ‘Stato dei Presidii’. E l’influenza spagnola si fa sentire anche a Porto Ercole e Porto Santo Stefano, oggi due rinomate località turistiche dell’Argentario, punteggiate da magnifiche ed esclusive ville, fulcro di vita mondana ‘d’alto bordo’: chi non ha sentito parlare dell’insenatura di Cala Galera, dove attraccano panfili e costose imbarcazioni da riporto? Ma l’Argentario offre soluzioni per tutte le

tasche e da Porto Santo Stefano si può raggiungere in poco tempo una delle perle dell’Arcipelago Toscano: l’Isola del Giglio. Qui, se si ha voglia di quiete e di rilassarsi, si può alloggiare con poca spesa tra le antiche mura di Giglio Castello. Il mare si offre in tutta la sua bellezza e i numerosi ristoranti sono soste gustose assolutamente da non tralasciare. Così, dopo lunghe giornate in barca o in spiaggia, non resta che prenotare un tavolo e lasciarsi sedurre dalla gastronomia locale.



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VACANZE GOLOSE LA GASTRONOMIA Terra forte e generosa, la maremma grossetana sa imbandire la tavola con piatti di antica tradizione, divenuti un must per intenditori e buongustai. Se sulla costa il primattore è il pesce (anche quello di allevamento delle lagune dell’Argentario), appena all’interno ci serviranno la cacciagione, soprattutto il cinghiale, nonché i prodotti del sottobosco (quando è stagione) come funghi e asparagi. A proposito: d’estate non perdetevi la Sagra del Cinghiale di Capalbio! A rendere più gustosa ogni preparazione interviene un olio degli assolati oliveti di maremma, capace di impreziosire la famosa Acquacotta, il rustico piatto unico delle zone più interne. Più ricercata è invece la Zuppa di seppie che si può gustare nelle varie trattorie della costa. Se però vi recate ad Orbetello, non fatevi troppi scrupoli dal richiedere Spaghetti alla chitarra con asparagi e bottarga prodotta in questa cittadina rivierasca: un piatto, credetemi, che ha tutto il sapore di una bella vacanza! I VINI Onore e vanto dell’Isola del Giglio è l’Ansonica Costa dell’Argentario, un vino DOC molto pregiato, ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono. È un eccellente bianco che si presenta con un bel colore dorato; il profumo è leggermente fruttato e ha un sapore vivace e armonico. Si abbina con tutti i piatti di pesce e risulta molto indicato con le ostriche. Meritevole di menzione

anche il Capalbio DOC nelle sue diverse tipologie: rosso, bianco, rosato, vermentino, sangiovese, cabernet sauvignon, vin santo. Altri vini: il Parrina Rosso DOC e l’austero Parrina Riserva DOC. Il primo, 100% sangiovese, è ideale con un menu di carne e formaggi di media stagionatura; il Riserva, ottenuto da merlot, sangiovese e cabernet sauvignon, è affinato per almeno 12 mesi in barrique e tonneau e si sposa perfettamente con la selvaggina di grossa taglia. SOSTE GUSTOSE Fontanile dei Caprai. È una struttura in legno immersa nella campagna rigogliosa. Eccellente la proposta del menu: pasta tirata a mano, carni maremmane, cinghiale, padellate di selvaggina, maiale al forno e formaggi locali. Da provare le crostate e i dolci fatti in casa! Capalbio (GR) Strada Capalbio-Marsiliana, 3. Tel. 0564.896526. Il Bucchero. Ambiente esclusivo ma familiare, cucina tipica della maremma e specialità di pesce della costa. Magliano in Toscana (GR) Strada della Capitana, Loc. Sterpeti. Tel. 0564.580303. DOVE DORMIRE Hotel Vittoria. Porto Santo Stefano (GR) Via del Sole, 65. Tel. 0564.818580.


Costiera

VACANZE GOLOSE TRA TERRA

È IL TRATTO DI COSTA SITUATO A SUD DELLA PENISOLA SORRENTINA CHE SI AFFACCIA SUL GOLFO DI SALERNO, FAMOSO IN TUTTO IL MONDO PER LA SUA BELLEZZA NATURALISTICA, CONSIDERATA PATRIMONIO DELL’UMANITÀ DALL’UNESCO. È IN QUESTO LUOGO AMMALIANTE CHE SONO INCASTONATI PAESI GRANDI E PICCOLI, OGNUNO CON LE SUE CARATTERISTICHE, LA TIPICA GASTRONOMIA, LE FESTE E IL FOLCLORE. UN ITINERARIO DI MERAVIGLIE PER OSPITI DI RIGUARDO di Licia Mampieri e Silvio Vitone

Al viaggiatore che la vede per la prima volta può apparire inospitale, con alti dirupi a strapiombo sul mare. Invece la Costiera Amalfitana è molto popolata, solcata da stradine che s’inerpicano alle pendici dei Monti Lattari e consentono i collegamenti da un paese all’altro, un tempo raggiungibili solo via mare. Queste irte montagne affacciate sull’azzurro formano ambienti geologici, geomorfologici e naturalistici unici al mondo. Ciò giustifica la costituzione, nel 2003, da

parte della Regione Campania, del Parco Regionale dei Monti Lattari. Ecco l’itinerario che abbiamo ‘testato’ per voi! VIETRI SUL MARE A soli 5 km da Salerno, questo piccolo centro vanta l’eredità della tradizione delle ceramiche artistiche, risalenti al VII secolo a.C. Ceramiche artistiche risplendono nella cupola e sul campanile della Parrocchia


Amalfitana E MARE

di S. Giovanni Battista. Nella Torre del Parco di Villa Guariglia è stato allestito il Museo della Ceramica. Ancora oggi vivono tanti laboratori che producono ceramiche con tecniche artigianali. Gastronomia e Vini. Nella dispensa di sapori: la tradizionale Zuppa di pesce con cozze, vongole, pesci a spina cotti in poca acqua, aglio, olio, peperoncino e tanto pomodoro; i Polpetielli affogati con cottura lenta in salsa di pomodori, olio, aglio e tanto peperoncino. Da provare gli ottimi vini dell’azienda Le Vigne di Raito. Sosta gustosa. Hotel Raito, Via Nuova Raito 9. Soggiorno a 5 stelle e alta gastronomia. MINORI Vanta un’antica tradizione religiosa; custodisce, infatti, le spoglie della patrona santa Trofimena, conserva-

te e venerate nella cripta della Basilica dedicata alla santa. Nella Settimana Santa si tramandano riti particolari, con processione di ‘battenti’ accompagnati da canti tradizionali. Gastronomia e Vini. Qui i dolci tipici sono di antica tradizione con esaltazione in chiave dolciaria dei prodotti naturali della costa di Amalfi. La Scazzetta del vescovo (pan di spagna inzuppato nel liquore Strega Alberti con aggiunta di crema pasticciera e fragoline di bosco glassate con salsa di fragole), la Torta di ricotta e pere, la Millefrolleromana (pan di spagna, pasta frolla alle nocciole e ricotta alla panna e nocciole). Il tutto bagnato con Lacrima Christi, per i più golosi, con vino passito. Soste gustose. Ristorante Dedalo, a due passi dal lungomare. Pasticceria De Riso, famosa dal 1908 per i dolci tipici, P.za Cantilena 28, Tel. 089.853618.


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VACANZE GOLOSE POSITANO La tradizione vuole che il borgo sia stato fondato dagli abitanti di Paestum in fuga a causa di un assedio Saraceno. Negli anni Sessanta del ‘900 era la località più in voga della Costiera Amalfitana, e anche oggi richiama visitatori dall’Italia e dall’estero. Graziose spiagge e un porticciolo accolgono i turisti che, per scendere a mare, devono percorrere una lunga scalinata. Gastronomia e Vini. Nel pieno rispetto della cucina mediterranea, Positano presenta piatti genuini e gustosi, in particolare i Paccheri di Gragnano in salsa di noci di Sorrento e provolone del monaco del Monte Faito. Noi vi abbiamo abbinato un vino Costa d’Amalfi rosso DOC. Sosta gustosa. Ristorante Il Ritrovo, Via Monte Pertuso 77, Tel. 089.812005. CETARA Borgo pittoresco di pescatori che appare oltre la Punta di Fuenti, da dove la vista abbraccia ancora il Golfo di Salerno. Nell’Alto Medioevo costituì lo scalo marittimo dell’Abbazia della SS. Trinità, fondata nel 1011 da un nobile salernitano che vi si ritirò a vita contemplativa; ampliata successivamente sul modello dell’Abbazia di Montecassino. Gastronomia e Vini. Cetara è famosa per la colata di alici, che è senz’altro un’evoluzione del garum romano. Sono quindi consigliati gli Spaghetti con colatura di alici. Vini: il buon Furore Bianco Fiorduva DOC.

Appuntamento goloso. Le Giornate del Pesce Azzurro che si svolgono nella prima settimana di Agosto. Sosta gustosa. Ristorante Al Convento, P.za San Francesco 16, Tel. 089.261039. AMALFI L’antica Repubblica Marinara è oggi un mito di fama mondiale. Nell’anno Mille le colonie di Amalfi erano tante e la più importante era Costantinopoli. In quel periodo venne emanata la Tabula Amalphitana sulle consuetudini marittime e la divulgazione in Occidente della bussola nautica, inventata da Flavio Gioia. La decadenza politica portò, dopo il 1100, alla sottomissione ai Normanni, dopo un lungo assedio nel quale ebbe il sopravvento la rivale Pisa. Dopo secoli di decadenza culturale, Amalfi avviò la rinascita nel 1800, quando venne scoperta da colti viaggiatori, soprattutto stranieri e, nel 1900, anche con il turismo di massa. Il lungomare di Amalfi è il più bello della Costiera. Nel soppresso ex-Convento di san Francesco si trova l’albergo Luna, dove H. Ibsen scrisse Casa di bambola. Il Duomo è il simbolo della città, maestoso e monumentale domina l’omonima piazza. Consigliata una gita sul Sentiero degli Dei, interessato da fenomeni di carsismo. Da non perdere la Grotta dello Smeraldo, con stalattiti e stalagmiti. Il 27 Giugno Amalfi celebra il patrono Sant’Andrea. Ogni 4 anni, da Maggio a Luglio, Amalfi ospita la Regata Storica delle Repubbliche Marinare, che coinvolge anche Pisa, Genova e Venezia. La suggestiva Regata




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VACANZE GOLOSE si svolge su galeoni a remi del XII secolo con figuranti in costume storico. Gastronomia e Vini. Eccellente la Pasta alla Sorrentina, condita con una ricca salsa di pomodoro, in cui si fanno filare dadi di scamorza, cosparsa di caciocavallo piccante. Ma la specialità è la pizza, preferibilmente gigante, che cuoce in modo più uniforme. Per il condimento affidatevi al pizzaiolo e non sarete delusi. Vini bianchi o rossi, rigorosamente Costa d’Amalfi DOC. Sosta gustosa. Ristorante Al Pesce d’Oro, Via Augustariccio, Tel. 089.831231. RAVELLO Si contraddistingue dal resto della Costiera per le caratteristiche stradine, bellissimi giardini e architetture arabo-sicule che testimoniano il suo antico splendore. La bellezza di questo centro turistico ha attratto personaggi illustri, da G. Boccaccio a R. Wagner: quest’ultimo vi dimorava spesso e identificò il giardino di Villa Rufolo con quello di Klingsor nel Parsifal. È in onore del compositore tedesco che ogni anno a Luglio si tengono concerti di musica classica in un fantastico scenario naturale, sospeso tra mare e cielo. Da visitare: il Duomo con il Museo che custodisce sculture ed oreficerie dal XII al XVIII secolo, nonché Villa Rufolo e Villa Cimbrone con splendidi giardini in posizione panoramica. Interessante il Museo del Corallo Camo, che è un tipico materiale della costa dei golfi di Na-

poli e Salerno. L’Auditorium Oscar Niemeyer, con le sue forme avveniristiche, è stato al centro di un acceso dibattito fin dalla sua progettazione: ospita eventi culturali e spettacoli musicali. Gastronomia e Vini. La cucina mediterranea è qui reinterpretata con piatti particolari: Parmigiana di pesce; Seppie, sedani e noci; Ravioli di pesce; Filetto di pesce in guazzetto con le patate. Vino: Penisola Sorrentina DOC, rosso frizzante. Sosta gustosa. Ristorante Villa Maria Costa d’Amalfi, Via S. Chiara 2, Tel. 089.857255.


VACANZE GOLOSE

ISOLA D’ELBA UN’OASI VERDE DAGLI ORIZZONTI INFINITI, CHIAMATA INSULA VINI FERAX DAI ROMANI. NOI ABBIAMO GIRATO L’ISOLA VISITANDO I PAESINI ARRAMPICATI SUI MONTI, LE TERRAZZE SUL MARE, LE SPIAGGE E LE SCOGLIERE, GUSTANDO PIATTI CHE SANNO DI VENTO, DI TERRA, DI ONDE CRISTALLINE, CON PROFUMI E SAPORI CHE NON DELUDONO MAI. PRONTI A SALPARE? di Licia Mampieri e Silvio Vitone

È la terza isola italiana, lunga 27 km e larga 18, posta a circa 10 miglia dalla costa, dove è dominante la macchia mediterranea e la bassa vegetazione: leccio, corbezzolo, lentisco, ginepro, orniello e rosmarino. Per la sua posizione geografica è un importante luogo d’osservazione ornitologica per gli uccelli di passo. La fauna stanziale è costituita solo da martore e conigli selvatici, troppo spesso falcidia-

ta dagli incendi che imperversano sull’isola. L’Elba è costellata da alcune montagne di cui la più alta è il Monte Capanna (1.019 msl), meta di numerosi visitatori escursionisti. Gli altri monti, meno elevati, ma altrettanto interessanti per i turisti, sono Monte Giove, Monte Perone e Monte Maolo. Per gli appassionati dell’escursionismo a piedi, i sentieri sono segnalati dal Club Alpino Italiano.


La perla dell’arcipelago toscano LA GASTRONOMIA Ricette semplici e frugali con sughi leggeri e aromi locali quali il rosmarino, la nepitella, il finocchio selvatico, il ginepro, il basilico, peperoncino (chiamato zenzero) e poi salvia, alloro, capperi e limoni. È una cucina genuina, preminentemente marinara con intrusioni toscane, siciliane, liguri, sarde e napoletane. I piatti più diffusi, da abbinare ai vini locali, sono tanti. Il polpo bollito con lo zenzero, servito caldo con olio extravergine d’oliva e prezzemolo, s’accompagna con un Elba bianco DOC. Così come il risotto al nero di seppia e le cozze in salsa d’uovo. Le acciughe freschissime vengono marinate e servite con crostini caldi. Gli gnocchi al sugo di cappone (scorfano) sono esaltati dalla fragranza del Vermentino, vino introdotto di recente nell’isola. Gli spaghetti alla granseola sono uno dei piatti più importanti dell’Elba, perfetti con un vino DOC di grande personalità: l’Ansonica dell’Elba. È molto gustosa la minestra di fave, con

bietola e tubetti, che noi abbiamo mangiato a Porto Azzurro. Altro piatto tipico è lo stoccafisso in umido con patate, cipolla e zenzero. Un sapore particolare ha la Sburrita Riese, a base di baccalà, zenzero e nepitella. A questi piatti si sposa bene un Elba rosso Sangioveto. E per finire con la cucina territoriale di pesce, il fantastico totano alla diavola e il cacciucco, zuppa di pesce d’origini livornesi ma con aromi e sapori isolani. La cucina di terra è meno diffusa di quella marinara, ma altrettanto buona e gustosa. Il coniglio in umido, gli gnocchi al piccione e le pappardelle al sugo di cinghiale, arricchite con erbe aromatiche, donano un’intensità di sapori inimitabile. La tradizione dolciaria ha molte varietà e presenta dolci tipici, semplici e buoni: le Frangette con farina, uova, zucchero e moscato; la Schiaccia briaca, un dolce a pasta secca con uvette, pinoli, noci, mandorle e nocciole che si abbina bene con l’Aleatico dell’Elba DOCG, tipico vino da dessert.



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VACANZE GOLOSE

PERSONAGGI FAMOSI Napoleone Bonaparte, imperatore di Francia, dopo essere stato costretto ad abdicare, nel marzo 1814, dalle potenze europee Austria e Inghilterra, venne relegato all’Isola d’Elba con un sostanzioso appannaggio. Gli elbani accolsero molto bene Napoleone che nell’isola aveva a disposizione due ville: Villa dei Mulini nel centro di Portoferraio e Villa San Martino. Noi abbiamo visitato Villa San Martino (vedi foto in alto a destra) dove sono esposti e conservati i cimeli e i mobili che l’imperatore usava per il suo vivere quotidiano, con gli ufficiali addetti alla sua persona e tutto il personale di servizio. Ma lo spirito inquieto e ribelle del Corso non resistette a quella vita d’ozio e di agi, così il 26 febbraio 1815 fuggì dall’isola a bordo di un brigantino munito di cannoni e rientrò in Francia per la sua ultima battaglia.


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VACANZE GOLOSE COME ARRIVARE In auto: partendo da Roma con l’automobile si percorre la Via Aurelia sino a Piombino. Collegamenti navali: sono assicurati da varie Società di navigazione, tra cui TO.RE.MAR, NAV.AR.MA, Elba-Ferries e altre che svolgono servizio passeggeri e trasporto auto. In treno: con partenza da Roma Termini sino a Campiglia Marittima, dove con linee locali si raggiunge il Porto di Piombino per l’imbarco.

I VINI “Insula vini ferax” (isola feconda di vino), così Plinio il Vecchio definiva l’Isola d’Elba. Infatti, pur essendo oggi molto ridotta la terra con vigneti, i vini autoctoni isolani, sia bianchi che rossi provenienti da uve Procanico, Ansonica, Aleatico, sono divenuti d’eccellenza avendo raggiunto un equilibrio gustativo e olfattivo di grande armonia. Negli ultimi decenni sono stati introdotti nuovi vitigni quali Merlot, Cabernet e Syrah, ma i vini più ricercati sono quelli della tradizione che s’accompagnano bene con la cucina territoriale elbana. Un posto a sé merita l’Aleatico DOCG, vino passito di color rosso rubino intenso, con profumi di rosa e sottobosco e gusto di amarena e confettura. Il più rinomato è l’Aleatico di Mola, prodotto con uve raccolte a mano, essiccate al sole sui graticci e affinato per almeno un anno in piccole botti di rovere. Noi lo abbiamo bevuto con la Schiaccia briaca (dolce tipico dell’isola) ma anche con un semifreddo a base di cioccolato. Possiamo assicurarvi che è una vera delizia del palato! SOSTE GUSTOSE I ristoranti dell’Isola d’Elba offrono tutti una gastrono-

mia genuina e di tradizione per venire incontro alle esigenze dei turisti. Ne segnaliamo alcuni. Ristorante Emanuele (Portoferraio, loc. Capo Enfola, Tel 0565.939003). In questo ristorante, il proprietario – che è anche sommelier – vi offre piatti tradizionali della cucina marinara. Molto buone le Linguine all’astice con leggera presenza di pomodoro fresco e zenzero, accompagnate da grigliata mista e contorni di stagione. Il tutto annaffiato con un vino Ansonica DOC della zona di Campo dell’Elba o di Schiopparello. Schiaccia briaca e Aleatico a benedire il pranzo! Hotel Belmare (Marciana, loc. Patresi, Tel 0565.908067). Dista 35km da Portoferraio. La cucina è molto accurata con tradizione casalinga. A tavola vi è vino elbano DOC ma anche sfuso. Si possono noleggiare barche in prossimità dell’hotel. Hotel Stella Maris (Capoliveri, Spiaggia dei Pareti, Tel 0565.968425). Il soggiorno per gli ospiti, oltre al ristorante, offre buffet, self service con cucina tipicamente isolana. Inoltre: tennis, minigolf, scuola sub e surf.



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VACANZE GOLOSE

Procida UNO SCRIGNO SUL MARE

UN’ISOLA CHE SEMBRA UNA NAVE, FATTA DI VENTI E SOLE, SEDUCENTE, MISTERIOSA, POPOLOSA. ARRIVARE A PROCIDA SIGNIFICA RIPERCORRERE UN VIAGGIO MILLENARIO, DAI MICENEI AI ROMANI, DAI BORBONI AI GIORNI NOSTRI. LUOGO IDEALE PER VELEGGIARE SULL’ONDA DI SAPORI INDIMENTICABILI di Licia Mampieri e Silvio Vitone Situata tra Ischia e il promontorio di Miseno, Procida è al limite occidentale del Golfo di Napoli. Di origine vulcanica, il suo nome è ricordato da Plinio, dal greco prochyo (latino: profundo), in quanto come terra vulcanica sarebbe stata scagliata in superficie dal profondo del mare. Il mito e la storia hanno ispirato le opere di Omero, Virgilio, Orazio, Goethe, fino al poeta argentino Jorge Luis Borges. Unita da una lingua di terra è Vivara, oasi naturalistica e archeologica. Terra di marinai e armatori, Procida ebbe secoli di massimo splendore per la marineria locale con cantieri che vararono, dal XVI al XIX secolo, tartane e velieri,

tanto che dal 1874 fu istituito il regio Istituto Nautico. In quest’isola, alta appena 91m sul livello del mare, la Terra Murata, il più antico nucleo abitativo, e l’Abbazia di San Michele Arcangelo, sono, tra gli altri, i luoghi più caratteristici. Ma dove l’isola dà il meglio di sé è nei borghi dei pescatori, come la Corricella e la Marina di Chiaiolella. Procida offre spiagge con piccole e solitarie insenature di sabbia e ciottoli, ma anche scogli e rocce per chi non ama la sabbia. L’acqua cristallina e i solitari anfratti rocciosi rendono piacevole e suggestivo il soggiorno.


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COME ARRIVARE L’isola di Procida si raggiunge in treno o in automobile. Partendo da Roma con l’automobile, si percorre l’Autostrada del Sole uscendo al casello di Napoli. I collegamenti navali per Procida salpano da vari moli: Beverello e Mergellina per chi si imbarca da Napoli, oppure si può salpare da Pozzuoli. Chi soggiorna ad Ischia può arrivare agevolmente a Procida con aliscafo e traghetto. In treno, con partenza da Roma Termini, si può scendere a Napoli alla stazione Centrale o alla stazione di Mergellina.


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VACANZE GOLOSE LA GASTRONOMIA Noi abbiamo avuto modo di gustare la cucina procidana: genuina, semplice e invitante. I piatti tipici sono a base di carne di coniglio, che vive ancora allo stato selvatico; pesce pregiato e pesce azzurro; ortaggi vari, cucinati in modo originale, colorati e croccanti. Tra i più richiesti: le zucchine alla scapece, melanzane arrostite, zucca alla menta, cipolle melanzane e pomodori cotti sotto la cenere e conditi con olio d’oliva, origano e aglio. La parmigiana di melanzane, le mulignane, è un piatto ottimo di tutti i ristoranti procidani, come la pizza alla scarola e la pizza ai carciofi. Una rarità isolana è l’insalata di limoni condita con foglioline di menta, aglio, peperoncino, olio e sale. Il coniglio alla cacciatora è un piatto importante, con aglio, olio, peperoncino, pomodorini e vino bianco secco. Il pesce di paranza, freschissimo, si prepara in tanti modi. Si continua con i calamari ‘mbuttunat, ripieni di mollica di pane, aglio e prezzemolo. E poi tanti altri piatti ancora! A proposito, il crudo di alici con peperoncino si dice abbia proprietà afrodisiache: perché non sperimentarlo? I VINI Fatevi coccolare dal rosso Aglianico o dal bianco Falanghina, prodotti nelle verdeggianti zone di Solchiaro e del Cottimo. Vini vividi di sole e mare, che ben accompagnano i piatti locali e una spensierata vacanza estiva. Del vino bianco locale, gli anziani procidani usano dire: “È buono per tutti i gusti: dolce

per i signori, leggero per la messa e come va… per i fessi!”. Noi li abbiamo gustati entrambi e ne consigliamo la degustazione. SOSTE GUSTOSE Tra i tanti locali della ristorazione abbiamo scelto per voi due soste gustose che vi faranno venire l’acquolina in bocca! Gorgonia. Ristorante tipico. Qui potete gustare Ravioloni di ricotta avvolti in una vellutata di pomodorini, un filo d’olio extravergine di oliva e foglioline di basilico. A seguire, i piatti della cucina isolana di coniglio o di pesce; e per finire, un liquore agli agrumi di Procida. Marina Corricella, Tel. 081.8101060 / 8967776. La Tavola del Re. Ristorante e pizzeria. Qui si possono gustare le Triglie ai sapori di Procida cucinate con filetti d’acciughe, olio, sale e pepe, uno spicchio d’aglio, un mazzetto di basilico, capperi e cetriolini. Come contorno un’insalata di limoni e, per dessert, i Biscotti al limone di Procida, friabili e delicati. Lungomare C. Colombo 6, Tel. 081.8967367.

PERSONAGGI FAMOSI Giovanni da Procida, artefice della rivolta contro gli Angioini. Elsa Morante, che vi ha ambientato un suo famoso romanzo: L’isola di Arturo. L’indimenticabile Massimo Troisi, che qui ha interpretato il suo ultimo film: Il Postino.




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ALIMENTAZIONE SPECIALE

LENTE

d’ingrandimentosulle

IN QUESTE PAGINE ANALIZZIAMO DUE DIETE MOLTO POPOLARI. ATTENZIONE PERÒ: L’ARTICOLO NON TRATTA LA VALIDITÀ DELLE DIETE, MA SOLO LA DESCRIZIONE DEL REGIME ALIMENTARE

di Marikla Aillaud, Biologa Nutrizionista. Per saperne di più: info@bodytraining.it

LA DIETA CHENOT Il tratto caratteristico di questo regime alimentare consiste nel conferire al profilo psichico del paziente un’importanza complementare a quella attribuita al fattore fisico. L’inventore omonimo, Henry Chenot, si è infatti interessato di tematiche quali cronobiologia, idroterapia, agopuntura e fitoterapia, e le modalità di approccio al paziente nella struttura di sua proprietà situata in Italia, a Merano, prestano pertanto grande attenzione al trattamento del soggetto quale unicum mente-corpo. Chenot individua quattro tipologie di ambiente gastrico: • alcalino ossidante • acido ossidante • alcalino riduttore • acido riduttore

Dopodiché assegna a ciascun soggetto un ‘terreno’ fondamentale; procede poi con un particolare esame di natura morfologica, determinando tramite analisi facciale del paziente gli organi dell’organismo potenzialmente a rischio. Il regime varia nello specifico in relazione al disturbo da trattare, ma in linea di massima la dieta prevede un’alimentazione caratterizzata in prevalenza da cibi naturali e integrali, che tenga conto delle corrette combinazioni alimentari e sia integrata con ‘superalimenti’ quali lievito di birra e germe di grano. Nella maggior parte dei casi si eliminano i cibi raffinati e i pasti sono preceduti da una centrifuga di verdura o frutta fresca.

L’acidità e l’alcalinità si misurano grazie alla scala del pH che va da 0 a 14. Dove 0 rappresenta la massima acidità e 14 la massima alcalinità.


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ALIMENTAZIONE SPECIALE LA DIETA PRITIKIN Questa dieta rappresenta un caso piuttosto singolare nel suo genere. Stavolta, a ‘inventare’ un particolare regime alimentare non è infatti un medico bensì una persona professionalmente del tutto estranea all’ambiente della medicina. Si tratta del signor Nathan Pritikin, un ingegnere americano che decise di provare a contrastare in prima persona i propri disturbi di natura cardiovascolare. La dieta ebbe esiti positivi e venne lanciata sul mercato: Pritikin divulgò il proprio regime alimentare scrivendo numerosi libri, creò una linea di prodotti alimentari ed aprì una catena di centri benessere. Ma vediamo di capire in cosa consiste: in pratica vengono banditi i cibi di origine animale, insieme al sale e a qualsiasi altro tipo di condimento; vengono invece privilegiati gli alimenti ricchi di carboidrati complessi come pane, pasta e riso integrali, insieme a frutta e verdura. Abbiamo così una dieta che favorisce il consumo di uno dei tre macronutrienti, ossia i carboidrati, limitando al contrario l’assunzione delle proteine e in particolar modo dei grassi. Nel momento in cui fu diffusa a livello globale, il regime

venne integrato con un adeguato programma che includeva anche un’attività fisica mirata (un minimo di 45min di camminata, unita ad allenamenti specifici) e altri fattori determinanti per la perdita di peso. Ma quali sono i rischi di questo tipo di alimentazione? Si tratta principalmente dei problemi derivanti dall’as-


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ALIMENTAZIONE SPECIALE senza di alimenti di origine animale e di grassi di tipo insaturo, ossia l’apporto proteico potenzialmente insufficiente e un’assunzione ridotta di elementi nutrizionali essenziali come, ad es., il ferro e alcuni tipi di vitamine, che dovranno essere adeguatamente integrati (nello specifico, è raccomandata l’assunzione di vitamina A, D, E, K, e delle vitamine del gruppo B). Si rischia, inoltre, di compromettere l’equilibrio del colesterolo HDL e la produzione degli ormoni steroidei. Pertanto è vivamente sconsigliato seguire un tale regime alimentare senza la supervisione di un medico. Copyright© www.duallia.com Bodytrainingstudio:facebook.com/bodytrainingstudio Duallia - https://www.facebook.com/Duallia Tutti i diritti sono riservati

FORSE NON SAI CHE… L’apporto molto limitato di grassi può determinare delle carenze. Inoltre, molte vitamine vengono assorbite meglio se associate ai grassi.


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ALIMENTAZIONE SPECIALE

Mais dire Mais UN CEREALE ESCLUSIVAMENTE ESTIVO? a cura del Dott. Riccardo Mattolin, Biologo Nutrizionista. Per saperne di più: 392.2227890 - www.nutrizionistariccardomattolin.it

Il mais (Zea mays L.), appartenente alla famiglia delle graminacee, è uno dei cereali naturalmente privi di glutine più noti e diffusi sulle nostre tavole. Importato dagli europei subito dopo lo sbarco in America guidato da Cristoforo Colombo nel 1492, ebbe una prima grande diffusione nel 1600 nei paesi Balcani, che all’epoca si trovavano sotto il dominio ottomano. Successivamente è giunto in Italia con il nome improprio di granoturco dove, per le caratteristiche climatiche favorevoli alla sua coltivazione, ha trovato un largo uso nelle regioni del nord sia per l’alimentazione umana sia per quella animale. I semi di questa pianta contengono, per 100g di prodotto, circa 75,1g di carboidrati, 9,2g di proteine e 3,8g di grassi monoinsaturi e polinsaturi. Considerata la sua quota glucidica, il mais resta un’ottima fonte energetica, mentre

dal punto di vista delle proteine, nonostante siano in una quantità nella media con gli altri cereali, non è eccellente perché sono incomplete, ossia sprovviste degli amminoacidi essenziali. Ha una buona quantità di fibra utile per il nostro intestino, circa 2g per ogni 100g di prodotto e apprezzabili


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quantità di ferro, calcio, magnesio, fosforo e potassio e poco sodio. Tra le vitamine è maggiormente presente e biodisponibile la vitamina A. A fronte dei macro e micronutrienti in esso presenti, si può dedurre che è un alimento utile nel prevenire e nel combattere alcune situazioni patologiche come l’ipercolesterolemia, la stipsi, l’anemia, l’ipertensione e l’osteoporosi. Attenzione alla scelta del prodotto: il mais dolce in scatola ha una composizione bromatologica notevolmente diversa da quella sopra elencata. In questo caso si parla di 19,5g di carboidrati, 3,4g di proteine e 1,3g di lipidi per 100g di prodotto; è presente una abbondante quantità di sodio mentre le quantità degli altri elementi sono assai ridotte. Tali valori invalidano totalmente la funzionalità dell’alimento descritta poco sopra. Anche i carboidrati non sono più una buona fonte energetica perché, in seguito ai vari processi di conservazione, il mais diventa un alimento con un indice glicemico molto elevato. Quindi è bene prestare molta attenzione al consumo del mais conservato in scatola, soprattutto in questa stagione in cui per la preparazione di piatti freddi o insalate si potrebbe ricorrere a questo prodotto con maggiore frequenza. Resta invece un buon ingrediente quello ottenuto dalla pannocchia bollita. È bene ricordare che il mais, o me-

glio la sua farina, oltre che essere l’ingrediente base di molti prodotti privi di glutine, utili a coloro che sono intolleranti a tale complesso proteico o sono affetti da Malattia Celiaca, è alla base di un tipico piatto del nord d’Italia: la polenta, consumata nel centro Italia prevalentemente in inverno. Proprio per preservare tutte le sfumature del sapore di questo antico piatto, nelle regioni interessate alla coltivazione del mais sono attualmente presenti anche delle colture che mirano a preservare la biodiversità. Eccone alcuni esempi: in Veneto, nella provincia di Padova e di Treviso, viene coltivata la varietà “biancoperla”, in Trentino il mais di Storo, in Piemonte il mais rosso. Si tratta di coltivazioni che arricchiscono qualitativamente la produzione di mais e che spezzano la monotonia dell’odierno paesaggio agricolo, il quale lascia stupore per la sua estrema omogeneità, frutto di un’accurata selezione di tipo industriale che ha ben poco in comune con le varietà coltivate nei secoli scorsi. Il mio consiglio resta sempre quello di alternare tutti i cereali, tra cui il mais, ricordando sempre di compiere una scelta che possa premiare la qualità dell’alimento e le diverse varietà che la natura ci ha proposto.



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ALLETS!

Un’esperienza di upcycling a Ladispoli L’Upcycling, o Riuso Creativo, indica il processo di trasformazione di un rifiuto per mezzo della creatività: oggetti ormai privi di funzione, e destinati ad essere gettati, possono in questo modo godere di una seconda vita, assumendo ruoli e significati diversi da quelli usuali. Abbiamo così la possibilità di entrare in un mondo fantastico e colorato, esprimendo le nostre doti più creative nel trasformare ciò che sembrerebbe solo spazzatura. Ecco quindi che una vecchia t-shirt diventa una borsa o una scala si trasforma in una libreria: tutto ciò non è magia ma una realtà possibile da realizzare grazie al riuso, che sicuramente può rivelarsi una preziosa disciplina in tempo di crisi. Sembrerebbe anche il modo migliore di fare ecologia, perché riutilizzare e reinventare oggetti e materiali che non usiamo più contribuisce a non intasare le discariche cittadine, nonché ad evitare i conseguenti costi di smaltimento in termini di denaro e inquinamento.

Anna Maria Conforti e Federico Civitella Castellano, entrambi architetti, si sono reinventati designer del riuso e, a metà del 2014, danno vita a Che Pallets!, uno spazio in cui esporre e vendere le proprie creazioni ispirate all’Upcycling. La loro idea di intraprendere un percorso creativo, che promuova una sensibilità ambientale capace di vedere lo scarto come una risorsa, coinvolge anche i più piccoli con laboratori studiati a loro misura e pensati per approcciare quest’attività attraverso il gioco e il divertimento. Il Riuso Creativo può far nascere in tutti una nuova sensibilità verso gli scarti che si producono ogni giorno. Si tratta di un’azione che responsabilizza nei confronti dell’uso delle risorse del nostro pianeta e della dismissione dei rifiuti, un’etica che recupera valori come il rispetto e la cura delle cose che ci circondano e un’occasione per andare verso uno sviluppo sostenibile.



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TANTI UTILI CONSIGLI AI GENITORI PER IL MESTIERE PIÙ DIFFICILE DEL MONDO


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Famiglia

Cos’è il Nido

a cura della Dott.ssa Elisabetta Mottino, psicologa, psicoterapeuta sistemico relazionale e familiare in formazione, specialista Emdr. Per saperne di più: 391.3382327 / studiopsicologiamottino@gmail.com

Molti genitori, già nel periodo estivo, si trovano nella condizione di dover scegliere in quale asilo mandare il figlio, dunque devono valutare i diversi servizi offerti dal territorio. Oltre all’asilo nido tradizionale, ormai in quasi ogni città sono presenti dei nidi famiglia gestiti da tagesmutter. Ma chi è la tagesmutter? Il termine significa ‘mamme di giorno’, cioè indica quella figura di accudimento che durante il giorno, quando i genitori sono al lavoro e non possono occuparsi del loro bambino, “fa le loro veci”, ovvero si occupa del bambino con modalità simili a quelle di casa. Non è una baby sitter, bensì un’educatrice qualificata che si occupa di bambini da 3 mesi a 3 anni (l’età è variabile a seconda delle normative regionali) e gestisce un nido famiglia. Quest’ultimo è un asilo nido allestito in un’abitazione: può essere l’abitazione in cui vive l’educatrice oppure una casa (o appartamento) che viene adibita a nido famiglia. È un servizio ideale per bambini della fascia di età 3 mesi-3 anni perché pre-

vede un ambiente domestico simile alla propria casa, un’educatrice di riferimento che rappresenta la figura di accudimento principale, una sorta di ‘vice-mamma’, una cucina casalinga con profumi, modalità e ambientazioni simili a quelle di casa. Il bambino che frequenta un nido famiglia viene accudito da una persona (eventualmente supportata da altre educatrici se il numero di bimbi lo richiede) appositamente formata, in una casa con angoli predisposti ma che mantiene la propria connotazione di abitazione, con altri bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni, in numero ristretto, generalmente con un massimo di 8 bambini per educatrice. I genitori colloquiano e interagiscono con l’educatrice che, pur rivestendo un ruolo professionale, integra le esigenze educative e quelle familiari ponendosi come trait d’union tra famiglia e mondo esterno, costituendo un passaggio graduale dalla famiglia al mondo. L’ambiente raccolto e il numero esiguo di bambini permette uno scambio


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BIMBI continuo tra l’educatrice e la famiglia, nonché un proseguimento dei ritmi e delle attività familiari in un altro ambiente. Il nido famiglia ha un orario flessibile compreso tra le 06.00 e le 20.00, gestito dall’educatrice e concordato con la famiglia; il vantaggio principale, solitamente, consiste nel fatto che non chiude alle 17.00 come i nidi tradizionali, bensì propone un orario prolungato, fermo restando che il bambino non può permanere all’interno del nido famiglia per più di 8 ore al giorno. L’educatrice deve possedere una

qualifica di maestra d’asilo, puericultrice, assistente all’infanzia, oppure una laurea in Pedagogia, Psicologia, Scienze dell’Educazione. In alcune regioni (non il Lazio, ahimè) è richiesta, inoltre, la partecipazione ad un corso regionale per la formazione di tagesmutter, in cui le aspiranti professioniste vengono formate appositamente per svolgere questa attività e, al termine del corso, ottengono la qualifica regionale per


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svolgere questa professione. La tagesmutter dovrebbe anche frequentare corsi di aggiornamento professionale su argomenti quali il primo soccorso pediatrico, la disostruzione pediatrica, argomenti di psicologia e pedagogia infantile. L’abitazione della tagesmutter mantiene le proprie caratteristiche, il proprio mobilio, la propria struttura, i propri abitanti, tutto ciò però adeguato alle caratteristiche di sicurezza richieste dalla normativa di riferimento. In Italia purtroppo non esiste una normativa nazionale, bensì diverse normative regionali che poi rimandano a quelle di ogni singolo Comune. Questa situazione determina inevitabilmente grandi differenze da regione a regione e da Comune a Comune, creando confusione in chi decide di intraprendere questa attività e in chi deve decidere se e dove mandare i propri figli. I punti principali, generalmente condivisi, sono: - messa in regola degli impianti di elettricità e riscaldamento; - dotazione di cancelletti all’ingresso delle scale; - messa in sicurezza di mobilio e televisori; - recinzione del giardino;

- area riservata agli animali domestici, in modo che non interagiscano con i bambini se non in momenti concordati; - bagno munito di fasciatoio, vasino e/o riduttore per il water, di uno spazio per appendere gli asciugamani dei bambini e per riporre i loro spazzolini da denti; - ingresso con un’area apposita per l’accoglienza dei piccoli ospiti, in cui questi possano riporre le scarpine, lo zainetto ed eventualmente i cambi; - la cucina con sportelli messi in sicurezza da apposite chiusure, detersivi riposti in luoghi non raggiungibili dai bambini, un numero di seggioloni e stoviglie per i bimbi congruo al numero dei piccoli ospiti, nel frigorifero uno spazio riservato agli alimenti dei bambini separato da quello riservato agli alimenti del resto della famiglia; - una cassetta del pronto soccorso ben visibile, contenente tutto l’occorrente in caso di incidenti domestici. La tagesmutter cucinerà per i bambini seguendo il menu proposto dall’azienda sanitaria di riferimento e utilizzando cibi freschi. L’igiene della casa è quotidiana, periodicamente invece verranno lavati i giocattoli,



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BIMBI i cuscini, i materassini: tutto ciò viene controllato periodicamente dall’azienda sanitaria. Durante la permanenza dei bambini non possono essere presenti in casa, negli stessi spazi dei bimbi, i componenti della famiglia della tagesmutter, tranne eventuali figli dell’educatrice che siano stati regolarmente ‘annoverati’ tra i piccoli ospiti. La casa è organizzata in spazi che durante le ore di attività del nido sono esclusivamente dedicati ai bambini, in cui i piccoli svolgono diverse attività: motorie, pittoriche, musicali, percettive, letture di brani, attività in lingua. Ogni nido famiglia presenta un programma differente e personalizzato in base alle competenze e agli interessi della tagesmutter e ad eventuali suggerimenti dei genitori. Alcuni nidi offrono il bilinguismo, altri sono improntati sulla musica e la cucina, la lettura di fiabe, i laboratori artistici. La tagesmutter può avvalersi di personale qualificato che gestisce le attività dei laboratori, in cui comunque l’educatrice è sempre presente. Consiglio ai genitori di verificare che l’educatrice sia in possesso dei titoli richiesti per svolgere l’attività e che il nido famiglia in cui desiderano iscrivere il figlio sia regolarmente autorizzato dal Comune, questo garantisce che la casa sia a norma e che vengano seguiti i dettami dell’azienda sanitaria. Inoltre, all’ingresso del nido famiglia dovrebbe essere esposto il progetto pedagogico in cui l’educatrice presenta il proprio progetto educativo, ossia quali siano i principi e i riferimenti teorici secondo cui educherà i bambini, le attività quotidiane del nido e i laboratori che intende proporre. I nidi fami-

glia dovrebbero anche offrire una supervisione psicologica e pedagogica sia agli educatori sia ai genitori: lavorare con i bambini richiede passione e dedizione ma implica anche un importante carico di stress; l’educatrice mette in gioco se stessa sotto ogni punto di vista, pertanto – come in qualunque altro lavoro con le persone – richiede un supporto e un confronto con operatori qualificati che possono fornire sostegno e supporto psicopedagogico. Il genitore può anche verificare sul sito del proprio Comune quali siano i requisiti richiesti dalla normativa per i nidi famiglia, nonché chiedere al personale degli uffici se il nido sia effettivamente autorizzato. Un nido autorizzato è un nido monitorato che garantisce la sicurezza dei bambini, un livello educativo di qualità e un ambiente familiare ed accogliente. Le educatrici che desiderano aprire un nido famiglia possono rivolgersi al proprio Comune di residenza e visionare la normativa di riferimento. L’educazione e la crescita sana del bambino cominciano dalle prime fasi di vita, dunque offrire ai piccoli l’ambiente più idoneo alle loro esigenze è una condizione fondamentale per favorire un buono sviluppo sotto ogni punto di vista. Come disse Maria Montessori: “Se v’è per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà che venire dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.



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BIMBI

Donne e Mamme Uno spazio per

CON L’OSTETRICA NOEMI GUGLIOTTI

a cura della Dott.ssa Noemi Gugliotti, Ostetrica e Consulente in Nutrizione Clinica. PER CONSULENZE NUTRIZIONALI PERSONALIZZATE: Tel 347.4960593 - maya.salute@tiscali.it / www.mayasalute.it

Care signore, con questo articolo voglio presentarvi tutte le attività e i servizi rivolti alle donne in gravidanza, e in generale a tutte le donne, svolti da me in collaborazione con altri professionisti del settore, tra cui ginecologo ed ecografista, presso il Centro Medico Polispecialistico A.S.O. a Cerveteri. PER CHI È IN DOLCE ATTESA Per quanto riguarda le donne in dolce attesa, si effettuano: • Visite ed ecografie ostetriche; • Diagnosi prenatale non invasiva; • Moxa per il rivolgimento del feto podalico; • Moxa per l’induzione del parto (metodo naturale e indolore per favorire le contrazioni nelle gravidanze oltre il termine ed evitare di ricorrere all’induzione farmacologica del parto); • Corsi collettivi di accompagnamento alla nascita, con lavoro corporeo di rilassamento e respirazione

per aiutare la donna a sentirsi pronta ad accogliere il proprio bambino sfruttando le sue risorse, senza avere paura, con la presenza del partner e dell’ostetrica; • Assistenza in travaglio e parto a domicilio, nonché visite domiciliari in puerperio; • Corsi di Hatha Yoga per il fitness post-partum con il bebè; • Sostegno all’allattamento al seno (incontri collettivi o privati per aiutare la neo mamma nella bellissima esperienza dell’allattamento al seno); Insomma, un vero e proprio spazio dedicato alla donna in dolce attesa per vivere un’esperienza unica sentendosi coccolata e seguita da esperti. PER TUTTE LE DONNE Per i servizi ginecologici rivolti a tutte le donne, il ginecologo presente in studio si occupa di senologia, contraccezione e prevenzione dei tumori genitali. Per l’area uro-ginecologica è attivo il servizio di riabili-


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tazione pelvica femminile per trattare e/o prevenire le disfunzioni pelviche (come il prolasso, l’incontinenza urinaria o fecale) attraverso la chinesiterapia pelvi-perineale e l’elettrostimolazione funzionale. Infine, poiché la salute della donna si basa anche su una corretta alimentazione, è possibile prenotare delle consulenze per avere consigli di nutrizione olistica e medicina naturale; semplici consigli alimentari, infatti, possono aiutare a mantenere un buono stato di salute fisica e mentale. A questo proposito vengono svolti anche dei corsi di Hatha Yoga per il fitness rivolti a tutte le donne, anche non in gravidanza, due volte alla

settimana. La salute della donna per noi è così importante che periodicamente organizziamo degli incontri collettivi gratuiti, in cui gli specialisti intervengono su aree specifiche che hanno come tema centrale la ginecologia, l’ostetricia, l’alimentazione, la medicina naturale, proprio com’è avvenuto lo scorso 6 giugno con l’incontro “La Donna Oggi”, in cui si è parlato di prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile. A tal proposito vi invito a seguirci su Facebook cliccando ‘mi piace’ sulla pagina MAYA salute: lì troverete molte informazioni sulle attività svolte e le date degli appuntamenti gratuiti. Un saluto a tutte!



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BIMBI

Il Giocattolo

ECOLOGICO E SOSTENIBILE

di Alfonso Lustrino, Natura Bimbo. Per saperne di più: 347.5215221

Ognuno di noi ha provato a rendere felice un bambino regalandogli un giocattolo. Ma siamo sicuri di sapere cosa si nasconde dietro questo mondo? Scegliere in modo accurato un giocattolo è fondamentale. È ancora viva nella memoria di molti la vicenda che alcuni anni fa ha interessato la Mattel: la multinazionale americana del giocattolo (numero uno al mondo) fu costretta per l’ennesima volta a ritirare dal mercato i suoi prodotti perché contenenti vernici al piombo, per un totale di oltre 19 milioni di giocattoli. Non tantissimo tempo fa la Guardia di Finanza ha sequestrato 300mila articoli cinesi destinati ai bimbi in varie località italiane: i giocattoli contenevano ftalati, una famiglia di composti chimici che può produrre malformazioni nei bambini. Episodi analoghi si sprecano e, purtroppo, in Italia sono ancora presenti sugli scaffali migliaia di pezzi che presentano caratteristi-

che nocive o pericolose. Ma allora come scegliere il giocattolo giusto? I giocattoli non devono nuocere né ai bambini, né ai lavoratori e neanche all’ambiente. Ma l’ecosostenibilità applicata ai giochi è possibile in Italia? La risposta è sì. Esistono diverse aziende, nel settore della produzione di giocattoli, che pongono massima attenzione alla qualità dei materiali e alla loro provenienza. Un giocattolo può essere considerato ecologico e sostenibile se fatto con rispetto per la vita, per ogni vita. Per fortuna esistono negozi affidabili in cui è possibile trovare giochi realizzati con materiali naturali o riciclati, sicuri e privi di qualsiasi componente potenzialmente tossico. Lo scopo è quello di contribuire a far crescere un senso di rispetto, sia nei confronti del bambino sia dell’ambiente, partendo dall’elemento base dell’educazione infantile: il giocattolo. Il legno, ad es., è per le sue specifiche caratteristiche il miglior materiale per giocattoli (da accertarsi che sia legno proveniente da colture soggette a rimboschimento). Quindi meglio pochi giochi, ma di qualità! D’ora in avanti, prima di comprare un giocattolo… pensiamoci.



Sport

RUBRICA DI APPROFONDIMENTO PER SPORTIVI E APPASSIONATI


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SPORT

un Caffè con il Professore CONVERSAZIONI CON LUIGI DEL RE, INSEGNANTE DI EDUCAZIONE FISICA

di Raffaella Del Re, Prof.ssa di Ed. Fisica

Il tempo passa velocemente quando si fanno le cose che si amano. Così, come tutte le mattine d’estate, con mio padre Luigi ci dirigiamo verso la piscina estiva “La Lucertola” di Marina di S. Nicola, riflettendo sul fatto che sono già passati 12 anni dal giorno che, per riempire le nostre estati divertendoci, abbiamo iniziato ad insegnare nuoto nell’impianto di Massimo e Cristina Rosi. Ci guardiamo e quasi increduli sorridiamo pensando ai tanti anni trascorsi lì, ricordando soprattutto i bambini e le bambine, ormai adolescenti, che ogni anno ci passano a trovare per un saluto: tanti ragazzi che abbiamo visto crescere, con i quali ricordiamo scherzando il loro primo approccio all’acqua. Molti di loro ci raccontano di aver proseguito il percorso natatorio e di avere intrapreso la carriera agonistica, altri ricordano con allegria tutti gli aneddoti che il Prof Del Re raccontava per poterli stimolare e incentivare nel nuoto. Ma tutti, proprio tutti, ci tengono

a dirci quanto si sono divertiti in quelle estati passate con noi in piscina. “Essere un punto di riferimento per i più giovani – dice il Prof – è sempre stata una mia prerogativa. Ritrovare questi ragazzi ogni estate mi fa dimenticare il grande impegno che ci vuole per trasmettergli l’amore per una disciplina come il nuoto. Proprio parlando con alcuni di loro, emerge l’aspetto dell’importanza della preparazione fisica e tecnica di questa disciplina. Si porta l’attenzione sul fatto che alcuni stimoli di carattere neuro-muscolare si ottengono solo grazie alle attività di palestra, mentre altri possono essere procurati solo attraverso l’allenamento in acqua. Nel nuoto, per l’ottenimento dei massimi rendimenti agonistici, questi due aspetti devono essere complementari. Dunque, a mio avviso, la preparazioIl Professor Luigi Del Re


“Siamo fatti per il 90 % di acqua e l’acqua per me è aria, l’ultimo respiro e comincio a nuotare immerso in un solo pensiero, il mio stile è libero come il mio sogno”. (Luca Dotto, nuotatore)

ne atletica deve sempre accompagnare l’allenamento tecnico, non in veste di attività saltuaria o di ripiego ma in qualità di pratica indispensabile per completare una valida programmazione e pianificazione del lavoro”. È opportuno che gli atleti vengano guidati in esercitazioni che siano adeguate al loro grado di evoluzione atletica, per questo il Prof sottolinea che “al di sotto dei 10 anni di età parlare di preparazione fisica può risultare poco esatto, in quanto le necessità psico-pedagogiche dei più piccoli richiedono che le attività fuori dall’acqua vengano svolte attraverso la psicomotricità, come d’altra parte quelle in vasca si devono realizzare sotto l’aspetto ludico, quindi con un’impronta completamente differente da quelle rivolte ai ragazzi più maturi”. Per i piccoli, quindi, la specializzazione degli allenamenti potrà avvenire solo

dopo che sia stato svolto un certo tipo di lavoro, dove l’aspetto ludico verrà saggiamente fuso con quello atletico. “Come allenatore – aggiunge il Prof – ho dato sempre importanza all’aspetto mentale dell’atleta, e spesso mi sono avvalso del concetto di allenamento basato sulla formula ‘dolore, sofferenza, spasimo’ di J.E. Counsilman, allenatore di nuoto della squadra olimpionica maschile degli USA e docente di Ed. Fisica dell’Università dell’Indiana”. E proprio con una citazione di J.E. Counsilman il Prof conclude la nostra chiacchierata: “Non tutti i nuotatori o allenatori possono vincere, ma con un lavoro intelligente e intenso ognuno può ottenere il meglio da se stesso o dalla propria squadra, ed è questo il metro di giudizio con cui va valutata una persona, sia da parte degli altri sia da parte di se stessi”.


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SPORT

IN ESTATE? RINFRESCATI CON l’acquamotricità GRAVIDANZA

a cura della Dott.ssa Noemi Gugliotti, Ostetrica e Consulente in Nutrizione Clinica. PER CONSULENZE NUTRIZIONALI PERSONALIZZATE: Tel 347.4960593 - maya.salute@tiscali.it / www.mayasalute.it

Il mare, il sole, il caldo, le serate all’aperto: questa è l’estate. Ma le donne in dolce attesa vanno d’accordo con le temperature che si alzano? La calura estiva comporta disturbi ben noti alle donne in gravidanza, dovuti specialmente alla vasodilatazione capillare. Dunque gambe gonfie e abbassamenti di pressione ne rappresentano le conseguenze più frequenti. A tal proposito risulta essere utile l’acquamotricità. Si tratta di un’attività fisica specifica per la gestante e per la preparazione al parto che si pratica in piscina, in acqua bassa, in cui si alterna il nuoto ad esercizi simili all’acquagym, correlando una corretta respirazione. Com’è noto, l’azione dell’acqua si esplica sul sistema cardiovascolare, respiratorio, locomotore e nervoso, attraverso l’idroterapia. Per quanto riguarda il sistema vascolare, il miglioramento della circolazione ematica riduce gli edemi e porta giovamento in caso di vene varicose. Inoltre,

attraverso dei corretti esercizi respiratori si ottiene un miglioramento dell’ossigenazione materna, quindi anche di quella fetale. Con gli esercizi in acqua migliorano anche la postura e il tono muscolare, che in gravidanza tendono rispettivamente ad alterarsi e ridursi, eliminando le frequenti sciatalgie che caratterizzano i nove mesi. Il massaggio effettuato dall’acqua, associato ad esercizi di rilassamento che prendono origine dal watsu (lo shiatsu acquatico), aumentano il rilascio di endorfine, quegli ormoni che permettono di percepire una sensazione di benessere e che sono prodotti anche durante il parto. Quindi future mamme, se volete vivere al meglio la calda stagione estiva e far diventare l’attesa veramente ‘dolce’, perché non provare un fresco, divertente e rilassante corso di acquamotricità in gravidanza?


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SPORT

Esercizi

PELVICI E RESPIRATORI

PER CONTRASTARE L’INCONTINENZA URINARIA NELLE DONNE a cura della Dott.ssa Noemi Gugliotti, Ostetrica e Consulente in Nutrizione Clinica. PER CONSULENZE NUTRIZIONALI PERSONALIZZATE: Tel 347.4960593 - maya.salute@tiscali.it / www.mayasalute.it

Una corsetta, una risata, gli addominali in palestra e… una perdita? Una donna su quattro, tra i 30 e i 60 anni, ha problemi di incontinenza urinaria. Si tratta di una vera e propria patologia, diffusa ma tenuta nascosta, che costituisce un problema igienico e sociale con ripercussioni anche sulla sfera sessuale. Le diverse forme di incontinenza sono imputabili a varie cause, fra le quali: la gravidanza, il parto, la menopausa. La gravidanza e il parto determinano sempre un indebolimento dei muscoli che contribuiscono alla chiusura vescicale (pavimento pelvico). Nel primo caso perché il peso dell’utero grava sulla vescica, nel secondo perché il passaggio del feto provoca lo stiramento delle fibre muscolari perineali. Anche l’avvicinarsi della menopausa è un momento ad alto rischio: il crollo degli estrogeni causa una progressiva perdita del tono del

pavimento pelvico e della mucosa genitale. Parlarne per molte donne è tabù e purtroppo non tutte decidono di curarsi nascondendosi dietro l’imbarazzo. Tali disturbi si possono trattare e prevenire con tecniche riabilitative di tipo conservativo. È bene programmare con un terapista specializzato, come l’ostetrica, un ciclo di almeno 10 sedute incentrate sui cosiddetti esercizi di Kegel, associati ad una corretta respirazione e alternati con l’elettrostimolazione funzionale e il biofeedback: metodiche che si avvalgono di apparecchi attraverso i quali viene stimolata la contrazione delle strutture pelviche. Quindi perché rinunciare al piacere di una passeggiata o di un’attività fisica rimanendo schiave del proteggi-slip, quando questo problema si può risolvere anche senza bisturi?


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SPORT

Yoga di Gurupal Kaur, insegnante Yogadharma, presidente dell’Ass. Vivereyoga Per saperne di più: vivereyoga.it

Fine Agosto, inizio Settembre… l’estate scivola via. Durante le ferie abbiamo avuto modo di raccoglierci in ascolto, seminando propositi e progetti per il nuovo anno. Forse stiamo pensando ad attività attraverso cui poterci rinnovare o reinventare; e chissà, nel ventaglio di possibilità è affiorata anche l’idea di affrontare un corso di Yoga del quale abbiamo tanto sentito parlare, magari da un collega o da un’amica, ma non abbiamo ancora le idee ben chiare. Non sappiamo se ci sono posizioni talmente complicate per cui sono richieste abilità fisiche particolari, oppure se si tratta di una pratica talmente meditativa da richiedere chissà quali capacità di concentrazione. Allora nasce la domanda: Yoga, perché? Bisogna sicuramente creare una distinzione tra quelle che sono le motivazioni che più spesso ci spingono ad affrontare un corso di

PERCHÉ? Yoga e quello che, invece, dovremmo aspettarci da un tale impegno. Recuperare su una rigidità corporea che sentiamo sta prendendo il sopravvento, contrastare leggeri malesseri che si stanno cronicizzando a tal punto da risvegliare in noi la consapevolezza che forse qualcosa nel delicato equilibrio corpo/mente è saltato, e perché no, anche imparare a rilassarci. Quale che sia la nostra personale motivazione, è un ottimo punto di partenza, perché è quella spinta necessaria a superare il nostro naturale scetticismo nei confronti di ciò che non conosciamo, e che a priori sembra molto lontano da noi, dalla nostra cultura occidentale, dal nostro naturale modo di essere. Contrariamente ai manuali ‘fai da te’ oppure ai sistemi che in sette passi garantiscono la felicità, l’antica scienza dello Yoga non finge di essere veloce o semplice, ma sicuramente si prende carico e cura dell’essere umano, in tutta la sua complessità e ricchezza. Non importa chi noi siamo, o cosa pensiamo di essere, lo Yoga ha la capacità di modificare schemi di comportamento apparentemente immutabili e di risvegliare il corpo, la mente e il cuore a nuove possibilità. ‘Rinnovamento’ è la parola chiave nello Yoga: ognuno ha l’opportunità e il diritto di diventare una persona in pace, felice e libera. Corsi di Yoga a Ladispoli tutti i giorni, preso l’Ass.ne Vivereyoga, in via Aldo Moro 38 c.



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SPORT

PICCOLI CONSIGLI PER CHI SI ALLENA

con il Caldo

di Emanuele Pizzi, Preparatore Atletico & Wellness Trainer Per saperne di più: info@bodytraining.it

Durante questo periodo, in cui il caldo imperversa, è davvero difficile continuare ad allenarsi al meglio; perciò abbiamo pensato di darvi qualche piccolo ma fondamentale suggerimento che vi permetta, nonostante le temperature elevate, di continuare i vostri esercizi. • Cercate di allenarvi al coperto e non sotto il sole e, se proprio non volete rinunciare all’attività aerobica all’aperto, abbiate l’accortezza di praticarla nelle ore più fresche della giornata (ad es. al mattino o nel tardo pomeriggio) e mai nelle ore immediatamente successive all’orario di pranzo, poiché il caldo – in quel momento della giornata – è veramente insopportabile e potrebbe portarvi, se siete disidratati, perfino al collasso. • Per prevenire ed evitare ogni possibile rischio di disidratazione, ricordate di bere prima e dopo l’allenamento. Cercate di introdurre liquidi anche durante il vostro workout, almeno ogni 15-20min. • Se durante l’allenamento avvertite il sopraggiungere dei seguenti sintomi, quali pelle fredda e appiccicosa,

sudorazione eccessiva, battito cardiaco accelerato, crampi, cefalea e vomito, interrompete immediatamente l’esercizio e cercate un luogo fresco e riparato dal sole dove potervi sedere o sdraiare; se indossate abiti stretti allentateli e cercate di rinfrescarvi con quello che avete a portata di mano, ad es. dell’acqua o un foglio da sventolare per farvi aria; sforzatevi di bere e, nel caso la situazione non dovesse migliorare, chiedete immediatamente aiuto. • Se dopo lo sforzo la sudorazione fosse molto intensa, sarebbe opportuno reintegrare i sali minerali persi durante l’allenamento, aggiungendoli a dell’acqua. • Durante il giorno sarebbe buona norma consumare molta frutta e verdura, in quanto anch’esse sono utili per evitare la disidratazione. • Evitate di arrivare alla sensazione di sete, poiché questa sensazione è un meccanismo di difesa che il nostro organismo attua per avvertirci che siamo già disidratati. • Infine, cercate di diminuire l’intensità degli allenamenti durante i mesi estivi, concedendovi un po’ di riposo in più del solito. Copyright© www.duallia.com - Bodytrainingstudio:facebook.com/ bodytrainingstudio - Duallia - https://www.facebook.com/Duallia Tutti i diritti sono riservati



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OROSCOPO AGOSTO / SETTEMBRE [di Giovanni Paolo Pulina, astrologo]

SCOPRI IL TUO PIATTO DELLE STELLE E VINO ASTRALE!

ARIETE

TORO

Agosto: grandi soddisfazioni vi faranno sentire vincitori in tutto. Periodo decisivo per farvi valere. Non mettete in secondo piano l’amore, ci sono forti emozioni in arrivo. Siate più sereni. Settembre: evitate cambiamenti improvvisi, portate avanti solo le iniziative più valide. In amore apritevi al dialogo senza timore esponendo le vostre incertezze. Livello fisico un po’ in calo.

Agosto: mese davvero importante, tutto si incanala in una crescita positiva. In amore i single vivranno forti emozioni, ritorna la passione nelle coppie. Ottima la forma fisica e la grinta! Settembre: la vostra voglia di fare vi attirerà occasioni favorevoli nel lavoro. In amore continua la voglia di amare. Qualche malessere passeggero a causa di un’alimentazione scorretta.

Piatto delle stelle: carne alla brace, il top per voi! Vino astrale: un rosso corposo di qualità.

Piatto delle stelle: palato selettivo all’opera! Vino astrale: un profumato Brachetto d’Acqui.

GEMELLI

CANCRO

Agosto: mese di riflessione, ottimo per meditare sulle future possibilità. Non alimentate discussioni. Anche in amore tutto piatto. Attenzione negli spostamenti quando siete troppo nervosi. Settembre: finalmente si vede un po’ di luce. L’ansia si dissolve e ricominciate a recuperare l’entusiasmo. In amore riuscirete a ricucire gli strappi. Recupero psicofisico!

Agosto: importante non lasciare il certo per l’incerto. Attenzione all’uso del denaro, meglio risparmiare. Chi cerca un nuovo amore può contare su questo mese. Risparmiate l’energia per l’autunno! Settembre: la cautela è indispensabile in questo periodo. Pazienza. Anche in amore siete messi alla prova. Lo stress è forte, evitate complicazioni e provocazioni da parte di conoscenti e familiari.

Piatto delle stelle: finger food e insalate. Vino astrale: la leggerezza di un rosé.

Piatto delle stelle: l’importante è la convivialità. Vino astrale: l’impenetrabile Taurasi Riserva.



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LEONE

VERGINE

Agosto: il lavoro continua ad essere importante anche in questo mese di vacanza. Amore in grande ripresa, però l’infedeltà non è mai la strada giusta! Migliora la forma fisica, vacanze rigeneratrici. Settembre: non mancheranno buone opportunità in ambito lavorativo. Più ottimismo. In amore, meglio soli che male accompagnati. Resistono le coppie consolidate. Tutto favorevole per la salute!

Agosto: se qualcosa è rimasto in sospeso nel lavoro questo è il momento di risolvere. Fatevi valere! In amore nuove conoscenze, dimenticate il passato. Recuperate le forze e controllate l’ansia. Settembre: attività lavorativa lenta, questo potrà rendervi nervosi. Più impegno e meno polemica. Anche il campo sentimentale risentirà del vostro stato emotivo. Attenzione all’alimentazione.

Piatto delle stelle: porzioni meno abbondanti. Vino astrale: il brio dello Champagne Rosé.

Piatto delle stelle: piatti leggeri per la digestione. Vino astrale: Malvasia, vino meditativo come voi.

BILANCIA

SCORPIONE

Agosto: mese importante per il lavoro. Anche le vacanze saranno interessanti. Serenità in amore dove i dubbi si dissolvono, incontri passionali in vista. La salute e la forma sono in pieno recupero. Settembre: ottimo mese per iniziare nuovi progetti. Tornerete a sentirvi importanti. In amore si riconferma un’unione, agite in prima persona. Buone soluzioni in arrivo anche per la vostra salute.

Agosto: avete tante idee interessanti ma occorre perfezionarle per poterle realizzare. In amore ritroverete l’intimità perduta, fuoco e passione per i single. Ottima l’energia per tutto il mese. Settembre: grandi soddisfazioni in arrivo dal vostro lavoro, però non disperdete le energie. In amore cercate di tenere a freno la gelosia. Una settimana di disintossicazione fisica non sarebbe male

Piatto delle stelle: sì ai dolci, ma di frutta. Vino astrale: il grande equilibrio del Grillo.

Piatto delle stelle: imponetevi la frutta di stagione! Vino astrale: il magnetismo del Barolo.



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SAGITTARIO

CAPRICORNO

Agosto: attenzione alle questioni di carattere finanziario. Per l’amore non è un mese caldo, le preoccupazioni di lavoro hanno il sopravvento, non rifugiatevi nell’infedeltà. Salute da controllare. Settembre: ottimo periodo per attivare progetti a breve scadenza. Più concretezza. In amore sentitevi liberi di esprimere i vostri sentimenti, torna la serenità. Grande recupero dell’energia persa.

Agosto: è uno dei mesi più importanti dell’anno, occorre fare bene il punto della situazione. In amore torna l’armonia, favoriti anche i single. Salute in forte recupero. Evitate gli sforzi inutili. Settembre: mese favorevole e produttivo per iniziare nuovi progetti. In amore tutto il superfluo verrà tagliato, i rapporti poco chiari saranno eliminati. Salute discreta, attenzione allo stomaco!

Piatto delle stelle: in vacanza provate piatti nuovi. Vino astrale: uno schietto Sangiovese in allegria.

Piatto delle stelle: più regolarità a tavola. Vino astrale: l’eleganza del Greco di Tufo.

ACQUARIO

PESCI

Agosto: dedicate questo mese alla ricerca di nuove attività. In amore tutto sembra emozionante, nelle coppie torna la passione. Fate tutto quello che potete per liberarvi dalle tensioni accumulate. Settembre: evitate di fare passi falsi nelle scelte professionali, meglio mantenere ciò che avete costruito. In amore via libera a nuovi incontri, conoscenze, matrimoni. Lieve calo di energia.

Agosto: mese stancante nel lavoro, decisioni rimandate a settembre. Amore sottotono, vi sentite trascurati e abbandonati, ricerca di protezione. Attenzione a non strafare abusando del vostro fisico. Settembre: nella prima parte del mese vi sentirete un po’ agitati, dopo il 15 torna la voglia di fare. Amore rigenerante, anche per chi ha vissuto una separazione. Ottimo recupero psicofisico.

Piatto delle stelle: sperimentate, ma con saggezza. Vino astrale: l’onestà del Cannonau vi si addice.

Piatto delle stelle: più pesce, meno dolci. Vino astrale: la varietà delle birre artigianali.

Vuoi un oroscopo personalizzato, di coppia o karmico? Contatta G. Paolo Pulina 339.7272347 paolopulina@yahoo.it




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