Benvenuti e Bentrovati..
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La nascita del Vascello A cura di
Nausicaa*
Benvenuti viaggiatori, in cerca di ciò che non sapete, ma che anelate con cuore colmo di Speranza. Benvenuti a voi viaggiatori stanchi e in cerca di qualcuno che possa alleviare i vostri affanni. Benvenuti nel nostro caldo porto. Rimanete con noi il tempo necessario per ritrovare la strada di casa che è già ben realizzata dentro di voi, ma che avete smarrito tra il tempo e tra le sofferenze quotidiane. Non temete, quando sarete pronti potrete ripartire e la vostra via sarà illuminata dal Vostro Amore per ogni creatura e ogni altra Luce dell’Esistenza Benvenuti e ben ritrovati!
Il Vascello delle Stelle Perdute è stato fondato nel 2009 su richiesta degli Angeli a noi vicini. Ci fu detto che lo scopo del Vascello era di dare conforto alle persone bisognose di essere ascoltate, persone confuse, sole e che vivevano momenti di crisi e dolore, fino a quando non fossero state in grado di riprendere il proprio cammino. Tanta gente, tanti giovani, sono soli e soffrono nel loro Cuore. In
tutti
questi
abbiamo accolto tante persone, ben intenzionate e non, e le abbiamo aiutate coi mezzi a nostra disposizione, facendo noi stessi degli errori, cadendo per poi rialzarci, ma senza mai gettare la spugna nei confronti di questo compito che ci era stato assegnato. Quando il messaggio arrivò a noi, non pensavamo certo di fondare un Forum sulla Spiritualità e su quelle materie a noi care.
Invece, nel messaggio ci anni veniva richiesto di fondare
questo Forum, per divulgare le conoscenze su materie spirituali e sull'altra dimensione, su quel mondo invisibile ma che esiste e dove noi tutti torniamo una volta lasciato il corpo materiale. La vita dimensione
in ci
descritta come piena di Amore, gioia e leggerezza. Ci fu indicata una data precisa e l'orario in cui io avrei dovuto fondare il Forum, e fu quello che facemmo.
quella “Il forum va fondato alle 7 di sera, non prima, il sette è un viene numero perfettamente in linea con l’alchimia della natura. Voi sarete in 7 a dirigerlo, sette Angeli mandati sulla Terra per aiutare gli altri a crescere e ad amare, pronti per il grande salto nel nuovo mondo dove il bene è ciò che conta, l’amore e niente altro. Niente potere. Niente brutte idee.” Questo è il grafico del Tema Natale del Vascello secondo le istruzioni ricevute:
E
ci
dissero
che:
"Gli astri parlano a chi li vuole ascoltare. Gli astri possono aiutare l’uomo a penetrare dentro se stesso senza remore. Quando si raggiunge una certa età si comprende che non si può più essere come quando si era piccoli. E così i transiti aiutano a penetrare dentro il cuore e ad aprire nuove vie di comprensione. Marte può aiutare, se nelle case di fuoco, ad iniziare nuove attività lavorative più creative, congiunto a Nettuno aiuta nell’arte dell’oro. In astrologia non tutto è ovvio. Prova a vedere cosa succede se si unisce Urano a Mercurio, crei un genio che riesce da solo a convincere le folle del loro […] ma cambiano idea ad ogni cambio di Luna.” In seguito, ricevemmo un messaggio in cui ci veniva interpretato il grafico, messaggio scritto senza che noi lo avessimo davanti, e
che spiegava il significato dei pianeti del tema natale del Vascello: "L’Ascendente in Cancro è amore per la famiglia, ma anche abnegazione verso gli altri. La Luna è in VII in Acquario, lascia spazio a tutti coloro che hanno bisogno di esporre i propri sentimenti. Il Sole in casa VI è abnegazione, amore e sacrificio, congiunto a Plutone può rafforzare il senso di potere che in Capricorno vi esprime nella missione senza sosta e senza stancarsi... Poi Venere nella casa della creatività
congiunta al Sole dà quella capacità di avere un forum che non smette mai di rinnovarsi e di inoltrasi in campi molto diversi. Giove congiunto a Nettuno è l’amore che si espande fino nel fondo del mare ed è universale. In VIII casa può far arrivare nel profondo le proprie convinzioni dando un senso universale a tutto l’Amore. Chirone viene guarito nell’animo da Giove che è grande espansione di Nettuno che non ha confini al suo dare e ricevere. Marte in II casa si oppone con forza a Giove, vuole che l’iniziativa esista ma allo stesso tempo deve essere frenato dall’insolenza. Mercurio vi dà grande volontà di comunicare i propri intenti
di servire agli altri. Urano in IX, il pianeta che più di tutti sta a suo agio in questa casa perché l’innovazione si sposa all’amore del Sagittario, amore per i propri studi e internet entra in tutte le case….quindi come progetto. Saturno in III casa perché il forum deve far maturare i giovani studiosi che approdano al Vascello delle Stelle Perdute. Si prova a chiamarlo così. Ora, quindi, il vostro scopo è quello di raccogliere questi stessi e portargli la consapevolezza nei propri valori. Ecco, Marte in II: il valore è l’azione e movimento. Il Nodo in VI è proprio perché questo è il senso di questa creazione: servire per l’evoluzione attraverso
l’erudizione dei più giovani. Saturno si scontra con l’individualismo del Sole e con il senso di potere di Plutone e bisogna discernere bene perché solo con la capacità di essere ben equilibrati si può evitare di arare qualcosa di puramente egoistico. Ecco la Venere, serve perché nel segno del Sagittario vuole insegnare l’amore per ciò che è superiore, per il Dio che tutto crea e tutto distrugge. Anche la VII è in Capricorno perché
voi dovete capire tutto questo: equilibrio, amore e abnegazione. Questo deve essere lo scopo grandioso che vi è stato affidato. Poi penserete anche a coloro che sembrano persi per sempre.” (16 ottobre 2009) Non è andata però come mi era stato richiesto. Quel giorno, ero seduta davanti al mio PC, nervosa, perché mi era
stato dato un compito che sentivo essere importante. Tutto era pronto. Aspettavo le ore 19 come indicato, ma per motivi tecnici non fui in grado di fondare il Forum per l'ora indicata. Vi riuscii alle 19:29 e di conseguenza l'Ascendente non cadde in Cancro, ma in Leone.
dello Staff che negli anni si sono succeduti, non avessero come scopo reale "il servizio agli altri". La V casa è la casa creatività, ma le caratteristiche leonine qui esaltate (Asc Leone, Sole in V casa congiunto a Plutone) hanno offuscato il reale scopo di appartenenza a questo progetto e creato una seria competizione fra alcuni componenti dello Staff. Il mettersi in mostra ed il pensare di avere un certo potere hanno, in alcuni collaboratori, prevalso. Giove-Nettuno-Chirone, che rappresentano i più alti ideali umanitari, cadono in VII invece che in VIII come Il governatore era stato preannunciato: dell'Ascendente, il Sole, è “Giove congiunto a Nettuno caduto in V casa invece che è l’amore che si espande fino in VI, sempre congiunto a nel fondo del mare ed è Venere e Plutone. La universale. In VIII casa può differenza con l'avere la far arrivare nel profondo le congiunzione Sole-Plutone proprie convinzioni dando un in VI casa ha fatto in modo senso universale a tutto che alcuni componenti l’Amore. Chirone viene
guarito nell’animo da Giove che è grande espansione di Nettuno che non ha confini al suo dare e ricevere...”
casa. Aggiungo infine che per me, il Vascello è stato mezzo attraverso il quale sono enormemente cresciuta, moralmente e spiritualmente, non senza sofferenza e che, nonostante i momenti di scoraggiamento, non ho dato seguito a quella voce che voleva che chiudessi questa nave-scuola.
Marte, invece di cadere nella II casa, è caduto in I, credo quindi che vi sia stata molta insolenza! Penso comunque che, nonostante alcune piccole discrepanze, lo scopo della fondazione del Vascello sia stato mantenuto e questo È stato quel che doveva trova riscontro nella essere! congiunzione di Mercurio Ecco il TN effettivo del al Nodo Lunare Nord in VI Vascello:
Le Case Astrologiche
A cura di:
Nausicaa*
I casa La I casa è ciò che nasce insieme a colui che viene partorito, tutto ciò che ci si porta nell’Anima, il proprio Sé innato, che poi si dovrà adeguare alla vita. Quindi è da qui che
partono i nostri temperamenti passati, ciò che siamo stati e ciò che abbiamo ereditato dai genitori che ci scegliamo alla reincarnazione. Ecco perché l’Ascendente cambia nelle Progressioni: l'ascendente e le case si spostano per ogni anno di
vita della persona, riflettendo l'evoluzione di ognuno di noi. I valori creati nel segno che occupava la II e la terza casa (il nostro modo di rapportarci con gli altri) mutano acquisendo nuove esperienze e modificando ciò che era presente alla nascita. L'Ascendente si sposta infatti di un grado per ogni anno di vita, entrando nelle suddette case Non a caso, si sa che nella vecchiaia si ritorna adolescenti o almeno ci si prova. Comunque la prima casa segna anche il nostro modo di apparire, poi, successivamente, agli altri, come ci vedono e come vorremmo inconsciamente che ci vedessero gli altri. Inoltre indica anche il nostro modo esteriore di essere e il nostro livello di consapevolezza di noi stessi.
II casa
La II casa è la casa dei nostri valori, di ciò che veramente riteniamo importante che per alcuni può essere la sicurezza materiale, ma che nasconde sempre un desiderio di altro tipo di sicurezza, ma che spesso non si riesce a raggiungere. Poi ci ricorda anche il nostro vero rapporto con la madre ciò che è stato quando eravamo in tenera età, come nel nostro piccolo ricordiamo che ci trattava la nostra madre, se è stata presente fisicamente
o se è mancata, se il suo modo era per noi rassicurante o se ci siamo sentiti abbandonati e soli e senza affetto. La mamma è anche ciò che vediamo riflessa nelle altre donne che incontriamo nella nostra vita. E poi, a livello materiale, indica anche ciò che riusciremo a possedere, ciò che saremo in grado di accantonare nella vita materiale grazie alle nostre sicurezze e autostima o al contrario ciò che non otterremo mai perché non ci sentiamo in grado di raggiungere.
III casa La III casa è la casa del nostro giovane corpo. Quando siamo adolescenti: le nostre prime pulsioni, i primi accostamenti alle persone che vivono con noi. Qui impariamo a parlare a comunicare, qui veniamo ammaestrati a conoscere ciò che ci sta intorno. Qui impariamo a rapportarci con le persone che ci vivono accanto ogni giorno. Ma spesso impariamo anche ad uscire fuori dal guscio e, se
abbiamo solide basi, qualcosa cambi. impariamo ad allontanarci dai nostri cari e cominciare un viaggio verso le nostre sicurezze.
V casa
IV casa La IV casa è la casa della famiglia e del passato, da dove veniamo, in pratica, da dove siamo entrati a far parte del Mondo e lì torniamo quando siamo insicuri, quando non ci sentiamo sicuri di esporci, quando siamo stanchi di apprendere e vogliamo tornare al mondo protettivo del guscio che ci sotterra e ci fa regredire. Qui arrestiamo la crescita e tentiamo di fare il meno possibile, il nostro gioco nel mondo. La IV casa è anche la casa della fine dei giochi quando non si vuole più combattere e ci si arresta e si aspetta in silenzio che
La V casa è quella dove, dopo il riposo, si riprende il cammino. L’introspezione ci ha portato a decidere di fare qualcosa di più. Scegliamo qui di optare per una vita di divertimenti o se invece preferiremo creare qualcosa da lasciare al mondo, qualcosa o qualcuno. Qui nasce l’intenzione di creare la volontà di lasciare un ricordo di Sé di qualsiasi tipo che poi si concretizza in altre cose. Inoltre si prova ad avere una vita stabile oppure, se nelle case precedenti non si è creata la dovuta stabilità, si opterà per tutto ciò che è divertimenti e i giochi di azzardo.
VI casa La VI casa ha pure doppia natura. Da parte indica il lavoro dovremo svolgere mettere a frutto ciò
VII casa una una che per che
abbiamo deciso di creare in V e dall’altra dovremo subire il peso delle scelte sbagliate fatte nella V casa. E tutte le malattie si concentrano in questa casa. Il servizio agli altri sarà invece significativo di chi vuole creare qualcosa di consistente da lasciare nel mondo come appunto saranno i figli.
Nella VII casa si comincia a pensare concretamente anche agli altri, si abbandona o meglio si accantona il proprio Sé, per far emergere il bisogno di avere qualcuno che percorra con noi una strada. Se si è stati bravi a costruire il proprio essere allora l’incontro sarà sicuramente costruttivo in caso contrario si avrà a che fare con i propri dubbi, le proprie paure, i propri fantasmi che verranno riversati su chi incontriamo. Spesso infatti la VII casa ci fa incontrare coloro che ci mettono di fronte a ciò che non vogliamo accettare in noi stessi. Proiettiamo insomma sugli altri ciò che non riusciamo a riconoscere in noi.
VIII casa Ed ecco che arrivando alla VIII casa si passa all’amore vero e proprio, alla creazione di ciò che era stato progettato oppure alla distruzione di tutto ciò che non potremo realizzare perché non siamo in grado di affrontare. Come qui vi è la nascita dei figli così c’è anche la morte di ciò che non possiamo essere o di ciò che non dobbiamo essere. Creiamo un nuovo essere umano, oppure un nuovo
mondo, nuovi denari, nuovi poteri e se non siamo stati in grado lasciamo qualcosa di noi, paghiamo il dazio dei nostri fallimenti. Da questa casa ripartiamo purificati o con nuovi fardelli, ma ripartiamo sempre.
IX casa Nella IX casa si arriva alla salita. Qui si cerca di crescere dopo essersi lavati nel fiume della
consapevolezza. Qui, quindi, cerchiamo oltre le apparenze, oltre ciò che è palese. Andiamo lontano nel mondo, ci stacchiamo dal terreno e cerchiamo di trovare la via della vita, decidiamo cosa per noi è più importante. Lo studio, la religione, la carriera, la famiglia, tutti i valori confluiscono qui aspettando la scelta che verrà poi fatta nella X casa. Qui ci fermiamo un attimo e partiamo per la grande avventura. Apprendiamo chi siamo e dove vogliamo dirigerci senza grandi idee, spogliati di tutti gli orpelli e di tutti i "se" ed i "ma".
è più importante, quale è il mondo che si vuole creare. L’indipendenza, è qui la vetta da conquistare, è il mondo. e la sua cima ci chiama ai nostri doveri. Nessuno si può tirare indietro, nessuno si sottrae a questa fatica, ma starà a noi arrivare in cima, sopportare le fatiche o precipitare rovinosamente nell’oblio e nella dipendenza. Sapere quale è lo scopo che vogliamo raggiungere che deve ben delinearsi in XI casa.
X casa Nella X casa la salita si fa più ripida. Lo sforzo è grande, ecco, ora si decide cosa si vuole fare delle propria vita, cosa Poi nella XI casa si arriva a
XI casa
cercare di mantenere con forza ciò che si è guadagnato nella X. Qui ci si avvicina ancora di più agli altri si cerca di costruire qualcosa di grande e perfetto, in comunione con chi condivide i nostri progetti, è qui che si sceglie a quale mondo appartenere. Se è questo ciò che abbiamo fatto fino alla X allora saremo in grado di coinvolgere molte persone nella nostra vita, al contrario, la solitudine sarà dovuta al non essere stati
in grado di formarsi una propria via e indipendenza e forza nella salita.
XII casa In XII casa alla fine del Tutto, si è pronti per pensare a ciò che è al di sopra della nostra vita. Qui risiede l’infinito amore che deve guidare l’esistenza dell’Umanità. Qui, se si è sbagliato strada, si precipita in un mondo di sfortuna, di
elisione dal resto del Tutto. Si rimane in disparte e si viene allontanati dal mondo o ci si allontana per propria volontà. Si riesce solo a capire che qualcosa ha creato questa devianza
di percorso ma non cosa. In realtà solo guardando a fondo nel proprio percorso si può capire come il Tutto può essere cambiato e migliorato in un nuovo inizio.
Aura, Energia e Legge dell'Attrazione
A cura di:
lunacheride
Un po' di storia Non solo le grandi tradizioni filosofiche e mistiche orientali erano convinte dell'esistenza dell'aura, ma anche molte di quelle occidentali. Nel terzo millennio prima di Cristo, in India, si parlava di Prana, una forma di energia che penetrava e circondava ogni essere vivente.
Nel secondo millennio prima di Cristo, in Cina, si parlava di ch'i che era costituita da due forze distinte, lo yin e lo yang.
Dunque culture diverse, in in diversi luoghi, giunsero alla conclusione che una qualche forma di energia pervadesse tutto il creato. Gli Ebrei nella Cabala la descrivevano come una luce astrale emanata dal corpo umano. Anche nel Cristianesimo questa: troviamo infatti nelle rappresentazioni dei Santi un'aureola che circonda le loro teste oppure figure mistiche avvolte da una luce opalescente. Sempre nello stesso periodo spostandoci in Grecia, i pitagorici sostenevano l'esistenza di un'energia che pervade la natura. In seguito le ricerche sull'aura vennero approfondite da Paracelso, alchimista, ma solo nel periodo fra il sedicesimo ed il diciottesimo secolo, gli studi di Franz Anton Mesmer portarono alla
scoperta di un flusso invisibile di corrente magnetica che si trova dentro il corpo umano. Nel 1939 i coniugi Valentina e Semion Kirljan inventarono un apparecchio fotografico in grado di fotografare l'aura e grazie a queste straordinarie scoperte, l'interesse dell'opinione pubblica aumentò.
Ma che cos'è l'Aura? L'aura è un campo energetico, diviso in diversi strati che si irradiano dal corpo, lo circondano e si compenetrano. Questi strati, via via che si allontanano dal corpo, diventano più sottili e le loro vibrazioni aumentano di frequenza. Ci sono sette strati.
Se questi sono forti e carichi, l'individuo sarà in grado di vivere una vita felice ed in buona salute. Se al contrario, uno o più strati, sono squilibrati, l'individuo avvertirà difficoltà sia fisiche che psichiche perché ogni strato corrisponde al funzionamento dei vari organi e determina le caratteristiche psicofisiche del soggetto.
Primo Strato Il primo strato è l'Aura Eterica: di colore che va dall'azzurro mare al grigio chiaro e sporge dal corpo fisico di 5 cm. Qui fanno capo tutte le sensazioni fisiche piacevoli e dolorose. Se il corpo eterico è forte di godrà di buona salute fisica, sonno regolare, buon appetito, vita sessuale soddisfacente. Se invece si presenta debole, l'organismo ne
risentirà e ci repulsione insoddisfazione.
sarà colorazione vivace e ricche ed di tonalità; se negativi, saranno più cupi e meno brillanti. Se hai un buon rapporto Secondo Strato con te stesso il corpo Il secondo strato è l'Aura emotivo sarà carico e se debole, è Emotiva: è più fluida vitale, dell'aura eterica e sporge possibile che non si dal corpo di 10 cm. Questo riescano a percepire i
strato è collegato con la consapevolezza delle proprie emozioni e sentimenti. Il suo colore dipende dai sentimenti provati: se positivi, gli addensamenti energetici simili a nuvole, hanno una
propri sentimenti.
Terzo Strato Il terzo strato è l'Aura Mentale: si manifesta con un'intensa radiazione luminosa di colore bianco-
giallo attorno alla testa e spalle per poi discendere lungo tutta la persona ed è di circa 20 cm. Questo strato presiede l'attività razionale e mentale. Se è forte ed equilibrato, la mente sarà lucida e pronta per l'apprendimento e la mente razionale e quella intuitiva opereranno insieme. Se scarico o squilibrato, il soggetto avrà scarso interesse a sviluppare il proprio intelletto e avrà poca lucidità mentale. Lo squilibrio fra i diversi strati dell'aura può portare a problemi sia a livello fisico che psicologico. Se per esempio il terzo livello è forte mentre gli altri due no, il soggetto tenderà a risolvere i propri problemi solo con l'ausilio della ragione senza tener conto dei sentimenti, il che costituirà un limite alle sue esperienze.
Quarto strato Il quarto strato è l'Aura Astrale: si presenta con un fluido colorato e omogeneo. Si espande di circa 30 cm. Questo strato riguarda il mondo delle relazioni con gli altri, dei sentimenti reciproci. Se si presenta un'insufficienza energetica, il soggetto proverà spossatezza che a lungo andare porterà alla malattia. La particolarità di questo strato è che l'energia può essere trasmessa agli altri quando si interagisce con qualcuno, anche inconsapevolmente. Se ci sono sentimenti positivi il colore sarà rosa, invece in presenza di sentimenti negativi come l'invidia, sarà di colore verde-grigio (come si suol dire: «Verde d'invidia!»). Se questo livello è forte e
carico, siamo in presenza di rapporti con gli altri stabili e soddisfacenti; se scarico, per il soggetto, i rapporti con gli altri saranno di poca importanza e tenderà alla solitudine. Questo livello costituisce un ponte di passaggio fra il mondo fisico e quello spirituale.
blu cobalto. Se si è in armonia il soggetto avrà sempre la sensazione di trovarsi nel posto giusto al momento giusto; se l'Aura Eterica Matrice è squilibrata, il soggetto non sarà soddisfatto in ciò che fa e non troverà lo scopo scopo nella sua vita.
Quinto Strato Il quinto strato è l'Aura Eterica Matrice: perché contiene tutte le forme del piano fisico come se fosse un modello. Sporge dal corpo di 60 cm e consiste in uno spazio vuoto nel quale può formarsi il corpo eterico che, a sua volta, fornisce l'energia ed il supporto per il corpo fisico. Qui si possono individuare le forme vuote di tutti gli organi, gli arti, i chakra. Il colore di questo strato è
Sesto Strato Il sesto strato è l'Aura Celestiale: i raggi luminosi di questo strato si estendono fino a 70 cm dal corpo e presenta tutti i colori dell'iride. Questo
strato presiede all'emotività spirituale, all'amore verso il Divino, all'estasi. Favorisce la meditazione e la preghiera. Se la sua energia è scarsa, il soggetto sarò lontano dal vivere esperienze mistiche ed a credere a quelle degli altri. Se invece l'energia è carica, il soggetto vivrà esperienze spirituali. Per caricare questo strato, occorre una meditazione costante.
Settimo Strato Il settimo strato è l'Aura Causale: sporge dal corpo di circa un metro. E' costituito da linee dorate ed intense che si intrecciano formando una sorta di uovo, detto “uovo aurico” che racchiude gli altri strati. La parte esterna è più spessa proprio perché funge da protezione. Attraverso esso avviene lo
scambio energetico con il campo universale. Se è equilibrato, il soggetto sentirà la sua importanza nel disegno divino, capirà il significato dell'esistenza; al contrario, sarà difficile avere una visione globale dell'esistenza.
Cos'è il CHAKRA? “Chakra” è una parola sanscrita che significa “ruota di fuoco”. Il Chakra è costituito da vortici situati sul nostro corpo che permettono l'immissione nel corpo umano dell'energia
proveniente dall'universo. I chakra principali nel nostro corpo sono sette: se funzionano male, gli organi non ricevono l'energia necessaria per un buon funzionamento.
quelli posteriori con la volontĂ , quelli della testa con la ragione. La nostra energia, si estende e compenetra l'energia universale. Per il nostro benessere, noi
I chakra prendono energia possiamo incanalare universale e la convogliano l'energia attraverso varie lungo la spina dorsale tecniche fra cui il Reiki. conosciuta come “Kundalini�. I chakra anteriori sono collegati alla sfera emotiva,
Tutto è energia!
Noi interagiamo fra di noi con le energie e, a seconda del nostro piano evolutivo, attiriamo le anime che ci accompagnano nel nostro cammino. Il pensiero è energia e c'è una legge chiamata “Legge dell'Attrazione” che ci spiega cosa attiriamo nelle nostre vite attraverso le forme pensiero che sono creative sia in positivo che negativo: tutto dipende verso cosa dirigiamo la nostra attenzione.
2. Scienza della Creazione Intenzionale Esiste tutto ciò che penso e che credo o aspetto. Si ottiene ciò che si sta pensando che lo si voglia o meno. Un'intenzionale applicazione del pensiero porta a dei risultati.
3. Legge è del Permettere
Io sono ciò che sono e permetterò agli altri di esser ciò che sono
Nell'universo esistono tre Eterne Leggi Universali, importanti da conoscere per capire come i nostri Nulla di ciò che ci succede pensieri possano agire accade per caso: siamo noi ad attrarlo nelle nostre sulla realtà. vite.
1. Legge dell'attrazione
Più si comprende la potenza della Legge di Si attira ciò che è simile a sé Attrazione, più si ha interesse a dirigere i nostri E' una legge molto potente pensieri in modo che agisce su ogni cosa in intenzionale. ogni momento.
Qualsiasi cosa pensata viene attirata nella nostra vita sia in positivo che in negativo. L'Universo non conosce il “non voglio” e quindi quello che viene pensato, viene attirato. Dire: «Non voglio che mi arrivino altri debiti» è focalizzarsi sui debiti e mandare all'Universo la volontà che ne arrivino ancora. Ecco perché è importante pensare in positivo trasformare le proprie intenzioni «Voglio essere economicamente sereno». La Legge dell'Attrazione e la sua forza magnetica attira altri pensieri che vibrano allo stesso modo e li porta a noi. Si ottiene l'essenza di ciò che si sta pensando, che sia qualcosa che si vuole o che sia qualcosa che non si vuole. Più a lungo ci si
concentra su qualcosa, più questa energia diventa potente: più forte diventa il polo di attrazione in quella direzione, più l'oggetto del pensiero si manifesta nell'esperienza della vita. Ecco perché quando le persone pensano sempre in negativo e si muovono nella vita con un atteggiamento pesante e sfiduciato, attirano situazioni, persone, eventi negativi che risuonano con la loro negatività. Come anche ci sono
persone positive, che vivono la vita con gioiosità ed attirano sempre il positivo intorno a loro. E non dimentichiamoci che le forme di pensiero negative rimangono negli ambienti in cui viviamo e si nutrono di pensieri negativi costruendo intorno a noi una spirale di negatività che ci avvolge. È importante precisare che benché i pensieri siano potenzialmente creativi, i pensieri che non portano con sé grandi emozioni, non condurranno l'oggetto nella vostra esperienza né in fretta né lentamente. Quando invece ci sono pensieri ripetitivi che provocano grandi emozioni, sia positive che negative, l'essenza di quei pensieri si manifesterà presto nell'esperienza fisica. L'emozione che si prova infatti è una comunicazione dell'Essere
Interiore, che ci avverte che si sta attingendo al potere dell'Universo. A causa della Legge di Attrazione, ogni individuo è come un potente magnete, che in ogni momento attira a sé ciò che corrisponde al suo stato d'animo. Se ci si concentra su ciò che si vuole, lo si attrae. Se ci si concentra sulla mancanza di ciò che si vuole, si attirerà altra mancanza. Con pensiero creatore s'intende la capacità di vedere, visualizzare, attendere. Non è un pensiero sterile, ma un'energia carica di emozioni. Se abbiamo convinzioni legate alle nostre vite passate che ci fanno pensare che in questa vita non potremo realizzare una determinata cosa a causa di un blocco che proviene da un'esistenza passata, non
Noi possiamo attirare i cambiamenti che desideriamo.
potremo realizzare alcun cambiamento. E' importante sapere che ogni esperienza fisica passata non influenza la nostra esistenza fisica a meno che, in qualche modo, non ne siamo consapevoli e ora stiamo prestando loro la nostra attenzione. Esempio se si pensa “in questa vita sono grasso perché nell'ultima mia vita sono morto di fame”, restiamo in una creazione negativa. Invece è importante capire il potere di creazione che abbiamo in questa vita.
Se entriamo in una spirale negativa di pensieri negativi, contribuiamo a creare una vita negativa. C'è bisogno di iniziare a pensare in positivo, distraendo la nostra mente con pensieri ed azioni positive. Se la costante del nostro pensiero diviene positiva, costruiamo intorno a noi ciò che desideriamo allontanando la spirale negativa. Dobbiamo comprendere come funziona la Legge dell'Attrazione e come giunge a noi qualsiasi cosa entri nella nostra esperienza, riconosceremo che siamo noi a invitare, creare ed attrarre tutto ciò che viene a noi ed avremo il controllo consapevole delle nostre esperienze di vita.
E' vero, la vita molte volte è difficile, dura e problematica e dissemina il nostro cammino di prove dolorose da affrontare, ma se il nostro atteggiamento di base è di speranza, fiducia, se impariamo a
dirigere i nostri pensieri positivi in un futuro dove riusciremo a stare bene ed a realizzare la nostra vita, in questo modo costruiamo intorno a noi una spirale positiva che attirerĂ altro positivo.
A cura di:
virginella
Psichismo Infantile Viveva ancora nel Giardino degli Spiriti. Anche se sembrava un normale giardino qualunque, la piccola Veronica lo vedeva con gli occhi interiori, gli occhi che aveva portato con sè dal cielo, e per occhi come i suoi qualunque giardino è un Giardino degli Spiriti, e il mondo è un oceano di vita e di luce. Tutti noi abbiamo visto la Terra così, quando eravamo bambini, poi sopravvenne il grande crepuscolo. La chiarezza della nostra visione fu oscurata e l'abbiamo dimenticata completamente. Manfred Kyber, 1972
I sensi psichici dei bambini sono naturalmente predisposti a percepire cose che vanno oltre il materiale e la spiegazione di tale facoltà è stata fornita da ricercatori degli studi sovrafisici e da alcuni teosofi. Questa capacità non ha niente a che fare con il loro sviluppo spirituale: essa è infatti una tendenza innata che, se non viene frustrata dall'ambiente circostante (genitori, amici, insegnanti ecc.) può convivere armoniosamente nello sviluppo del piccolo, il quale non sente la necessità di doversi nascondere o vergognare, né si sente diverso dai coetanei. Ma quali sono i sensi psichici?
I sette sensi psichici secondo
Peterson 1. Telepatia Sembra sia il senso psichico più diffuso. È la capacità di ricevere pensieri e sentimenti di altre persone. 2. Chiaroveggenza del passato Ricordi vividi di recenti vite passate sono segno indiretto di questa facoltà 3. Chiaroveggenza del futuro o Visione Profetica Sembra sia molto comune, ma la precisione della visione del futuro spesso è abbastanza scarsa. 4. Capacità di diagnosticare malattie Chi ha questa facoltà è in grado di descrivere lo stato di salute di una persona semplicemente standole accanto. A volte la vicinanza fisica non è
nemmeno necessaria. 5. Chiaroveggenza visiva e chiaroudienza - Capacità di compiere viaggi astrali fuori dal corpo A questo senso appartengono le facoltà guaritrici, specie col l'imposizione delle mani. 6. Psicometria Capacità di ricevere impressioni attraverso il tatto. Ad esempio, toccando un oggetto si "sente" la storia delle persone che hanno ruotato attorno a quell'oggetto. Di questo senso fa parte la capacità di vedere i colori attraverso il tatto spesso sviluppata dai ciechi.
7. Controllo della mente È il senso più pericoloso: è molto più di una
proiezione mentale. Una persona è in grado di spostar oggetti materiali concentrando la propria energia mentale (psicocinesi), può levitare e materializzare oggetti. Anche il poltergeist rientra in questa categoria. Esso si manifesterebbe sostanzialmente con il movimento improvviso di oggetti: quadri che cadono; mobili che si spostano; elettrodomestici che si accendono e si spengono; pietre e sassi che volano con traiettorie insolite. Gli episodi di poltergeist tendono inoltre ad essere accompagnati da altre manifestazioni soprannaturali come l'autocombustione, la levitazione di persone, la comparsa di pozze d'acqua e di scritte sui muri fino alla produzione di voci. Le facoltà psichiche elencate possono manifestarsi come effetto
collaterale della crescita spirituale (scioglimento dei samskara), oppure possono essere innate: in quest'ultimo caso non hanno nulla a che vedere con lo sviluppo spirituale o con l'espansione della coscienza, ma sono semplicemente testimonianze della complessità del reale che va oltre all'esperienza di realtà materiale. Dopo aver fatto questa suddivisione occorre sottolineare che nessuna delle due modalità è applicabile allo psichismo infantile, che è invece un mondo a se stante. I bambini possono essere chiaroveggenti, psicocinetici o telepatici senza che ci sia necessariamente presente un talento psichico o un'evoluzione occulta. Le loro facoltà sono effetti collaterali del normale processo di crescita, e
definite atavico".
"psichismo
Il caso di Stephen Stephen è un bambino di San Francisco con un forte legame telepatico coi propri genitori. Vedeva quasi continuamente i "colori" delle persone. Questa capacità era talmente connaturata in lui che non vi prestava particolare attenzione. Quando incontrò Peterson, non fece alcun accenno all'aura di quest'ultimo finché non si accese la pipa, dopo poco infatti si avvicinò a lui e gli disse:
"Non dovresti fumare, la tua luce bianca intorno al corpo diventa blu, marrone e nera". Stephen non sapeva che normalmente le persone non possono vedere questi colori e se ne accorse un giorno quando, dopo aver descritto ai propri familiari i colori che vedeva attorno al loro corpo, chiese alla madre di descrivergli il proprio. La madre gli spiegò che non era in grado di vederli. Il caso di Stephen è molto particolare perché di norma i bambini vedono l'aura solo in circostanze
particolari o comunque non in modo così continuativo.
La conoscenza innata della reincarnazione Molti bambini dimostrano una misteriosa certezza spirituale che permette loro di affrontare le più dure prove della vita grazie a una misteriosa
saggezza interiore. Questa saggezza a volte comprende l'idea della reincarnazione, data per scontata, mettendo in difficoltà i loro genitori che non conoscono o non credono in essa. Peterson riporta un episodio avvenuto al funerale del padre. La sorellina di tre anni chiese al fratello perché fosse così triste affermando: "Non devi essere triste, tuo papà rinascerà molto presto in un altro corpo". Un episodio simile avvenne nel corso di una visita a una scuola montessoriana. Durante un colloquio con una bambina di sei anni che aveva perso il padre da poco, un'amichetta di quest'ultima disse improvvisamente: "Dio a volte ha bisogno anche di dieci anni per farti un altro corpo quando sei morto". Le chiese se questa informazione fosse stata
fornita dai genitori e lei rispose che sua madre non credeva in Dio. Allora le chiese come faceva ad essere certa della sua affermazione e lei rispose: "Oh, lo so".
Capacità rare: la diagnosi psichica La diagnosi psichica è la capacità più rara in assoluto. L'unico caso infantile di possesso del quarto senso psichico riportato da Sam Young è quello di Linda Martel, una bambina morta all'età di cinque anni nel 1961. Divenne molto nota in Europa per la sua capacità di diagnosticare le malattie e di guarire con il contatto della mano. Linda possedeva il quarto senso psichico e il dono di guarire imponendo le mani. Riusciva a fare
diagnosi anche attraverso la visione di fotografie e le bastava un'occhiata alla persona per capire il tipo di male e la cura necessaria. Molti anni dopo la sua morte, alcune persone affermano di essere guarite visitando la sua tomba o toccando un vestitino appartenuto alla bambina.
contribuisce a dare sicurezza e conforto. Un modo per aiutarli e sostenerli in questa fase, che spesso è transitoria, oltre all'ascolto disponibile è quello di fornire loro un contesto di vita in cui possano sentirsi protetti, ma anche stimolati positivamente.
I bambini dotati di queste capacità possono vivere un disagio nel momento in cui si rendono conto che non possono parlarne coi loro coetanei, con i genitori o gli insegnanti. Il prezzo da pagare per le loro capacità è l'isolamento, in un'epoca della vita in cui sentirsi simili ai coetanei
Molta attenzione va posta all'arredamento della casa, alla frequentazione di persone che favoriscano una relazione armoniosa, per esempio evitando di sforzare il bambino quando esprime naturalmente antipatie verso estranei o parenti prossimi, perché
potrebbero essere portatori di energie a lui sgradite. Allo stesso tempo non bisogna mettere in evidenza le sue capacità o mostrare di esserne affascinati o fin troppo compiaciuti, dandogli in mano uno strumento che non può essere in grado di gestire. Anche la scelta dell'ambiente scolastico andrebbe valutata attentamente: se gli
insegnanti non si mostrano attenti alla particolare sensibilità del bambino, si potrebbe valutare di scegliere per lui un percorso più "protetto" che possa tenere conto delle sue peculiarità. Lo psichismo atavico infantile non va incoraggiato attraverso pratiche new age, quali lo yoga o la meditazione. È sufficiente la
frequentazione assidua con il mondo delle fiabe, ricco nutrimento per l'interioritĂ dei bambini. Gli archetipi delle fiabe ricordano infatti al bambino le precedenti dimensioni dell'esistenza in modo naturale, dunque non occorre fare ricorso a particolari visualizzazioni o pratiche artificiose. Le fiabe costituiranno, assieme ai ricordi della vita psichica infantile, la base della religiositĂ dell'adulto maturo.
A cura di:
water_violet
L'origine dei Tarocchi
Come, quando e perchĂŠ si sono diffuse le Carte piĂš famose del mondo.
risalgono al 1200, anno in cui vide la luce un mazzo chiamato Kwan-P’ai molto simile alle carte del Mah Jong, un gioco ancora oggi in uso e simile al domino, A tutt’oggi, le vere origini ma con la differenza che, in dei Tarocchi restano origine, veniva utilizzato ancora incerte ed avvolte come strumento per nel mistero. carpire la volontà divina. Nel corso degli anni, diversi studiosi hanno formulato una serie di teorie più o meno valide; teorie che, come vedremo, in alcuni casi, hanno posto le basi per lo sviluppo della moderna cartomanzia. Tra le varie ipotesi, quelle maggiormente accreditate, attribuiscono ai Tarocchi una origine cinese, una indiana, una egiziana ed Altra affascinante ipotesi è quella di una origine indouna ebraica. Secondo alcuni autori, i tartara. Secondo gli autori Tarocchi affondano le loro che propendono per questa origini nell’I-Ching cinese, teoria, i 4 semi dei Tarocchi con il quale presentano così come li conosciamo, numerose analogie e rappresentano l’abbraccio affinità. Le prime notizie di eterno (fondamento della dell’Universo) Carte, riferibili alla Cina, creazione
La nascita delle lame
fra Shiva e Shakti. Due semi (bastoni e spade) sono maschili, sono lo yang, sono volontà ed elaborazione, qualità ascrivibili a Shiva (la Coscienza); due semi (coppe e denari) sono femminili, sono ying, sono contenimento e realizzazione e sono, per tanto, ascrivibili a Shakti, colei che dà la vita, madre di tutto l’Universo: Shiva è la causa della creazione, Shakti è la creazione. Inoltre, ancora oggi, in India, è in uso un mazzo di 120 carte diviso in 10 semi che rappresentano le diverse incarnazioni di Vishnu. Fra tutte le ipotesi che si
sono succedute nel corso dei secoli, due sono, però, quelle che hanno gettato le basi per la diffusione delle più importanti tradizioni esoteriche: l’ipotesi di una origine egiziana e l’ipotesi di una origine ebraica. Nel 1781, Antoine Court de Gébelin scrisse un’opera dal titolo “Le Mond Primitif”. In questa eccezionale opera, De Gébelin fece risalire l’origine dei Tarocchi al tempo degli antichi egizi, attribuendone la creazione aldio Thot, il quale pare che, attraverso gli Arcani, avesse indicato agli uomini un vero e proprio cammino iniziatico. Le così dette Tavole di
Toht o Tavole Smeraldine sono 42 libri mitici e potenti compilati dallo stesso Thot al fine di svelare all’uomo i misteri del cielo e della creazione. In essi erano contenuti dei geroglifici simili alle laminae dei Tarocchi, che avevano lo scopo di rappresentare in modo allegorico la religione e il calendario egiziano. Secondo De Gébelin, questi Tarocchi furono affidati da Thot a delle tribù di Zingari gitani allo scopo di
tramandare e diffondere, attraverso i secoli, la dottrina segreta degli antichi Egizi ed avere così la chiave di accesso alle cose nascoste. Fu, invece, Eliphas Levi, occultista francese e fondatore delle più moderne correnti esoteriche, a collegare per primo i Tarocchi alla Cabala ebraica. Nell’opera “Dogme et Rituel de la Haute Magie” (1856), Levi, afferma che i Tarocchi sono un alfabeto sacro ed
occulto. Durante i suoi studi, l’esoterista francese, giunse alla conclusione che il Tarocco sarebbe una rappresentazione simbolica
Tarot des Bohémies. Chef absolue de la Science occulte” mise in relazione gli Arcani Maggiori con le 22 lettere dell’alfabeto ebraico e affermò che, in questo modo, secondo questa relazione, gli Arcani Maggiori andavano a costituire un cammino iniziatico che permetteva all’uomo di capire il legame esistente fra dell’Albero della Vita, Dio, Uomo e Universo. base dell’intera struttura cabalistica ebraica, e che, per questo, fosse, nei fatti, la chiave d’accesso ai più antichi dogmi religiosi. Riprendendo le teorie di Levi, un altro grande esoterista francese, Papus, al secolo Gérard Encausse, nell’opera del 1889 “Le
Tardo Medioevo e Rinascimento
italiano
Al di là di ogni a Milano, Firenze, Bologna interessante teoria e Venezia, ognuna di sull’origine dei Tarocchi, mai pienamente verificata, quello che è certo è che le lame conobbero il loro periodo di massimo sviluppo durante l’epoca del basso Medioevo (XV secolo) e che dall’Italia, durante il Rinascimento, cominciarono pian piano a diffondersi nel resto d’Europa. I Tarocchi apparvero, per la prima volta in Italia, intorno al 1400 a Ferrara. Per primi comparvero gli Arcani Maggiori (all’epoca chiamati Trionfi) e solo successivamente vennero introdotti gli Arcani Minori. Da Ferrara, i Tarocchi cominciarono ad irradiarsi lungo tutta l’Italia settentrionale,
queste città creò un proprio mazzo: il Tarocco di Lombardia e Venezia, il Tarocchino di Bologna, le Minchiate a Firenze e il famosissimo mazzo dei Tarocchi dei Visconti. Al gruppo dei Visconti, appartengono circa 15 mazzi diversi, databili a partire dal 1450: sono i mazzi più antichi giunti fino a noi. Probabilmente furono proprio i Visconti a far conoscere agli Estensi il gioco del Tarocco. È, infatti, un dato storicamente certo che i primi mazzi di Tarocchi venivano utilizzati come comunissime carte da gioco: un piacevole intrattenimento per le corti principesche italiane. Ma, come arrivarono i Tarocchi in Italia? Dalla Spagna, attraverso il mondo arabo. Ancora oggi, nel Museo Topkapi di Istanbul, sono custoditi tre mazzi di
Tarocchi incompleti: i Tarocchi dei Mamelucchi (Mulûk Wa-Nuwwâb). Queste Carte, chiamate Naibi, mostravano, oltre agli Arcani Maggiori, anche i semi di coppe, spade e bastoni. Come da tradizione araba, non comparivano, invece, le
figure di corte. Queste, furono probabilmente introdotte solo durante il periodo medievale, per richiamare l’ambiente cavalleresco. I Tarocchi dei Mamelucchi presentano numerose analogie con i Tarocchi dei Visconti: stessa grandezza, stessa forma rettangolare, stesse sfumature dorate ad incorniciare le carte.
Da gioco ad
arte divinatoria A partire dall’Italia, dunque, i Tarocchi si diffusero, pian piano, in tutta Europa, arrivando in particolare nel Sud della Francia, dove, dopo una serie di modificazioni nacque, intorno al 1700, il famosissimo Tarocco di Marsiglia o Tarocco Marsigliese. Con il termine
“marsigliese”, si è soliti indicare non solo la città di origine del mazzo, ma anche più generale, il modello di tarocco che di lì a poco si diffuse in tutta Europa. È, quello marsigliese, ancora oggi uno dei mazzi più diffusi al mondo, quello a cui fa riferimento la scuola classica o la scuola francese. Non esiste un unico mazzo di Tarocchi marsigliesi: il più antico è quello dei Tarocchi di François Chosson databile intorno al 1672, quello più famoso, invece, è del 1760 ed è il mazzo di Tarocchi di Nicolas Conver. Anche in Francia, come in Italia, il Tarocco nacque e si diffuse come un mazzo da gioco. Fu solo intorno al 1780 con l’opera di De Gébelin che, cominciarono ad affiancarsi occultismo e cartomanzia. Attratto dalle idee innovative di De
Gébelin, un altro grande occultista ed esoterista francese, Jean-Baptiste Alliette, conosciuto come Etteilla, cominciò ad utilizzare il Tarocco per divinare e, fece sì che, nella sua nuova forma di arte magica, potesse essere accessibile ad un vasto pubblico. Così, nel 1789, Etteilla creò un suo mazzo, il primo mazzo ad uso esclusivamente divinatorio, che, calcando l’ipotesi egizia sull’origine del Tarocco, chiamò “Libro di Toth: Gioco dei 78
Tarocchi Egizi”. Per la prima volta, i Tarocchi furono associati con l’astrologia, la divinazione, la natura, e la medicina dello Spirito: i Tarocchi di Etteilla non solo si prestavano bene a predire il futuro, ma potevano essere utilizzati anche per indicare gli squilibri emotivi e spirituali degli individui. De Gébelin ed Etteilla aprirono così la strada alla nascita del concetto di Tarocco Esoterico.
Per tutto l’Ottocento circolarono e furono ampliate le loro idee e teorie, in particolare fu poi Eliphas Levi a sancire il definitivo passaggio dei Tarocchi fra le “scienze occulte”. Attratto dalle teorie e dagli studi di Levi, un altro grande esoterista, Oswald Wirth (massone nato nella svizzera tedesca), partendo dal Tarocco di Marsiglia, disegnò un suo mazzo di tarocchi, i Tarocchi Universali di Wirth, e, approfondendo la simbologia di ogni singolo Arcano, scrisse uno dei
trattati più completi sul Tarocco (I Tarocchi, 1924).
La scuola
inglese: l’Ordine Ermetico
dell’Alba Dorata Le idee di Levi, trovarono terreno fertile in Inghilterra, dove furono
accolte da Westcott, Mathers e Woodman, fondatori della Golden Dawn.
Fondato nel 1888, l’Ordine Ermetico della Golden Dawn è una società segreta iniziatica, in cui veniva praticata magia rituale di stampo teurgico. Fu particolarmente attiva in Inghilterra fra il 1888 e il 1910, ed ebbe una notevole influenza sulla diffusione
dell’occultismo. Tra i membri più famosi ricordiamo: Mathers, Yates, Mache, Conan Doyle, Waite, Crowley. Con la nascita di quest’ordine ermetico, il Tarocco passò da un uso divinatorio ad un uso magico. Nella tradizione della Golden Dawn, il Tarocco si impregna di simboli esoterici e cabalistici, si lega strettamente all’Astrologia e diventa strumento di divinazione e di apertura profonda della propria percezione: pur partendo dunque dagli studi della scuola francese, la scuola inglese diede il via ad una vera e propria rivoluzione nello studio e nell’uso dei Tarocchi. All’interno dell’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata, i Tarocchi venivano essenzialmente impiegati come strumento di divinazione capace di
coltivare il potere intuitivo; erano dunque impiegati sia come strumento divinatorio in senso stretto, ossia come strumento così potente da riuscire a far nascere nel consultante delle risposte spontanee alle più diverse e disparate domande, sia come soglie simboliche, ossia finestre aperte su altre realtà. Fu grazie all’opera di Mathers che le idee rivoluzionarie della Golden Dawn si diffusero. A lui è, infatti, attribuita l’opera più importante della Golden Dawn, il Liber T. In questo complesso quanto affascinante compendio, vengono analizzati dettagliatamente gli Arcani Maggiori, gli Arcani Minori e le Figure di Corte, alla luce del loro
rapporto con la Cabala ebraica, l’Astrologia e l’Alchimia. In particolare, “The Book T” è il primo libro sui Tarocchi in cui viene fornita una lettura, in chiave cabalistica, completa del Tarocco: non sono più soltanto gli Arcani Maggiori ad essere associati alle lettere dell’alfabeto ebraico e alle Sephirot dell’Albero della Vita, ma anche gli Arcani Minori, i quali, per ogni seme, vengono associati ai 4 diversi mondi o universi che compongono la Cabala. I 4 mondi o universi sono i vari livelli della realtà in cui si manifesta la volontà del Creatore. Ogni seme, a
seconda dell’elemento che lo caratterizza, è associato ad uno dei mondi ed ogni carta numerica è associata ad una delle 10 Sephirot. Inoltre, ogni Arcano Minore è fatto corrispondere, a seconda del seme, ad un determinato pianeta in un determinato segno. Va, infine, specificato come il Liber T non si limitasse a descrivere le simbologie racchiuse negli Arcani, ma desse delle vere e proprie indicazioni su come
dovessero essere realizzate le immagini dei Tarocchi. All’interno di questo vivace e mistico clima culturale, nacquero due dei più importanti personaggi legati al mondo della moderna Cartomanzia: Arthur Edward Waite ed Aleister Crowley. Nel 1909, in collaborazione con l’illustratrice Pamela Coleman-Smith, Waite diede vita ad un mazzo di Tarocchi (conosciuto al grande pubblico come Tarocco Rider-Waite, o Rider,
dal nome del suo editore) straordinario ed innovativo, capace di soppiantare il Tarocco di Marsiglia e di influenzare tutti i mazzi successivi. L’innovazione di questo mazzo è rappresentata, principalmente, dal fatto che gli Arcani Minori presentano delle illustrazioni in forma pittorica: sono delle vere e proprie scenette che richiamano attraverso colori, simboli e geometrie, tutti gli insegnamenti
magici della Golden Dawn e li rendono facilmente ed intuitivamente comprensibili. Oltre che per i suoi tarocchi, Waite contribuì alla diffusione della cultura esoterica grazie a numerosi scritti riguardanti la Cabala, l’Alchimia e le pratiche magiche. Un’altra grande innovazione per il mondo della Cartomanzia si ebbe nel 1942, quando Aleister Crowley, insieme alla pittrice Lady Frieda
Harris, creò un nuovo, magico e misterioso mazzo di Tarocchi: il Libro di Toth. Chiaramente ispirato alla grande opera di Mathers, questo nuovo Tarocco presenta però delle peculiarità molto interessanti: gli Arcani Maggiori, calcando le tradizioni del passato, vengono chiamati Trionfi, e di alcuni ne viene cambiata la denominazione (a Giustizia diventa l’Equilibrio (Adjustment), la Forza diventa la Passione (The Passion), la Temperanza diventa l’Arte (The Art), il Giudizio diventa l’Eone (The Aeon), il Mondo diventa l’Universo (The Universe)); i Minori, invece, vengono fatti corrispondere dettagliatamente alle descrizioni fatte anni prima da Mathers e in più presentano una densa simbologia che richiama, attraverso l’uso di colori e simboli, la tradizione cabalistica ebraica, il
Buddhismo, il Taoisimo, l’alchimia e l’astrologia. Ogni figura diventa uno spaccato e un’apertura alle più diverse tradizioni iniziatiche.
I Tarocchi
Rider-Waite e I Tarocchi
Alchemici della Sola Busca Il mazzo che ispirò Waite e Pamela Coleman nella loro opera, fu un mazzo di origini italiane, ancora oggi conservato alla Pinacoteca di Brera: i Tarocchi Alchemici della Sola Busca (1490). Quelli della Sola Busca, sono il mazzo di Tarocchi più antico giunto intero
fino ai giorni nostri. Ăˆ il primo mazzo alchemico della storia e, per la prima volta, in questo mazzo furono illustrati anche gli Arcani Minori.
Gli Arcani Maggiori, invece, non presentano i classici personaggi ma dei Trionfi, per lo piÚ personaggi biblici o legati alla storia romana. In questi tarocchi, inoltre, autori e studiosi hanno rinvenuto dei riferimenti alchemici, tanto da considerarli la prima opera alchemica della storia. Un esempio su tutti: nel seme dei Denari vi è rappresentata la lavorazione dei metalli.
L'Oscurità dell'Anima L'umanità tra inconscio e sogni
A cura di:
_NightSky_
Per moltissimo tempo la civilizzazione è stata intesa come una progressiva sottomissione della componente istintuale dell'essere umano. Si è cercato in ogni modo
di reprimere l'oscurità che pervade il cuore, ma la realtà è che ogni oggetto proietta la propria ombra e se non accettiamo che anche l'essere umano ne sia provvisto, non saremo più tridimensionale, ma
appiattiti e inconsistenti: e parliamo, c'è una incompleti. componente di cui non ci Può apparire terribile che rendiamo conto. l'uomo sia soggetto a debolezze, pensieri negativi o distruttivi, ma tutto ciò non è da considerare in maniera dispregiativa. L'Ombra permette di vivere e rielaborare gli eventi, indi per cui poi la natura migliore dell'uomo ne viene esaltata. Quando l'Ombra e la Luce collaborano e si concedono il medesimo rispetto, la mente e l'anima sono in equilibro, ma quando l'una cerca di sopraffare l'altra, ecco che le nevrosi e i disturbi psicosomatici irrompono nel quotidiano.
L'Ombra Jung lo chiama “Ombra”, Freud lo definisce “inconscio”. Quando pensiamo, agiamo
Razionalmente possiamo quindi capire e spiegare le nostre scelte, ma allo stesso tempo esiste in noi una parte di cui non siamo affatto coscienti, ma ci guida ugualmente. Questo antro è costellato di emozioni, sentimenti, ricordi rimossi, modelli di pensiero e istinti fondamentali per la nostra sopravvivenza, ma di cui non conosciamo neppure
l'esistenza.
tra le pressioni delle altre Si tratta appunto di due parti della psiche. inconscio o Ombra. Utilizzando una semplice metafora, Freud paragona Secondo le teorie la mente ad un iceberg la freudiane, l'inconscio è cui parte preponderante, occupato dall'Es – sede sebbene nascosta, è proprio degli istinti e delle pulsioni l'inconscio. – e da una parte del SuperIo, ovvero dalle norme e dalle regole sociali. Tra le due istanze vi è l'Io: esso si Come giungere alla parte occupa infatti di mediare più recondita della nostra
La via maestra
mente? Freud ne ha un'idea ben precisa e definisce il sogno come “la via maestra per l'inconscio”. Durante la fase REM, ovvero quella in cui il soggetto non ha il controllo volontario dei muscoli, ma l'attività celebrale è particolarmente intensa, si sviluppano quelli che chiamiamo comunemente “sogni”. Essi possono essere di varia natura: durante il sonno possiamo assistere a vere e proprie storie, oppure a successioni di immagini, scorci di luoghi o sensazioni. L'apparente semplicità del materiale onirico, però non deve trarre in inganno. Il sogno è infatti composto da due elementi principali: il contenuto manifesto e il contenuto latente. Il contenuto manifesto è ciò che percepiamo (e dunque ricordiamo); mentre il contenuto latente è ciò che
ha dato origine al sogno. Analizzando il sogno, sviscerando la sua simbologia e prestando attenzione ai meccanismi che trasformano il latente in manifesto, è possibile comprendere emozioni e pensieri di cui un soggetto non è cosciente e, per questa ragione, Freud sostiene che l'interpretazione del mondo onirico è una componente essenziale della psicoanalisi.
Simboli e Archetipi Le immagini oniriche sono ricche di simboli che, però, sono strettamente collegati al vissuto personale e individuale della persona.
Semplificando, possiamo dire che, per esempio, un uomo che ha avuto un brutto incidente con i cavalli, avrà una reazione diversa da una persona che li alleva per lavoro, dunque il motivo per cui l'inconscio ha deciso di produrre quest'immagine è diversa per l'uno o per l'altro.
sono solo una minuscola parte dell'eredità psicologica inconscia
Essi sono simbologie che ricorrono in tutto il mondo e popolano i miti fin dagli albori della storia, pur non essendo direttamente collegati al vissuto dell'individuo. Il diluvio universale, l'eroe, il fanciullo, il vecchio saggio,
Perché sogniamo?
trasmessa alla nascita. Si tratta di un inconscio collettivo che pone un preciso distacco con le teorie del suo maestro.
Freud, infatti, sostiene che alla nascita la mente sia un guscio vuoto che va via via grazie Jung, tuttavia, pone riempiendosi all'esperienza. l'accento su ciò che definisce “archetipi”.
Non esiste soluzione a domanda.
un'unica questa
Nei secoli gli studiosi hanno cercato una risposta,
ma solo associando le varie altri. teorie possiamo avere Per quanto riguarda i un'idea della complessità traumi è stato appurato che il sogno agisce come una sorta di medicamento. Non eliminano il vissuto, ma lo mascherano affinché il sognatore possa riposare e assicurarsi le ore di sonno del mondo onirico. necessarie al suo Gli studenti, almeno una organismo. volta nella vita, saranno Le teorie psicoanalitiche inciampati nel comune individuano nel sognare consiglio di dormire bene una possibilità: durante il prima di un esame, invece sogno, infatti, vengono di continuare a rileggere e proiettati i desideri e le ripetere la materia da pulsioni dell'individuo. studiare. È un consiglio J. A. Hobson e R. McCarley privo di fondamento? hanno sviluppato invece No, perché durante il una teoria diametralmente sonno e, i sogni, la mente opposta. I due studiosi rielabora le informazioni trattano il sogno come una raccolte durante il giorno, neuroscienza, scegliendo i ricordi più sottolineando il fatto che significativi e scartandone
durante la fase REM determinate aree del cervello si attivano (ippocampo, amigdala ecc). I segnali emessi vengono quindi captati dal cervello, sintetizzati e interpretati sotto forma di immagini: i sogni appunto. Hobson non crede che i sogni siano privi di significato, ma il momento in cui ciò che conosciamo e ciò che non conosciamo si mescolano per produrre nuove realtà. Un'altra teoria suggerisce che i sogni siano il prodotto degli stimoli esterni che il corpo riceve e cerca di interpretare attraverso il sonno.
Cosa succede se non sogniamo?
concorso scolastico scientifico con una domanda: cosa succede se non dormiamo? Per undici giorni Randy Gardner non chiude occhio, supportato inizialmente dai suoi amici e, in seguito, anche dal ricercatore W. Dement. Dopo undici giorni di esperimento e 264 ore di veglia, Gardner è confuso, disorientato, dimentica cosa sta facendo e Dement scrive nei suoi appunti: “Stato confusionale e disorientamento, sbalzi improvvisi d’umore, irascibilità, parla con un segnale stradale credendolo un uomo, allucinazioni, perdita temporanea dell’identità, difficoltà nel pronunciare scioglilingua, biascica molte parole, riflessi diminuiti. Vuoti di memoria, difficoltà nel mettere a fuoco gli oggetti, problemi visivi con colori troppo accesi…”
Nel 1963 un ragazzo decide di partecipare ad un Già
nel
medioevo
la
privazione del sonno è mezzo di un sogno ha più conosciuta come forma di difficoltà a mettere a fuoco tortura: il suo nome è la la realtà, è intorpidito e confuso.
“veglia spagnola” e viene usata anche in epoca moderna fino a quando la Corte europea dei diritti dell'uomo l'ha dichiarata “una pratica di trattamento inumano e degradante“ in violazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Non dormire distrugge l'individuo, ma anche svegliarsi ripetutamente prima della fase REM è degradante. Chi
si
sveglia
nel
bel
Lo studio “Causal Evidence for the Role of REM Sleep Theta Rhythm in Contextual Memory Consolidation” ha dimostrato che interrompere gli impulsi necessari alla fase REM nei topi provoca disfunzioni mnemoniche: è evidente quindi che questa fase del sonno permette l'immagazzinamento e la rielaborazione di informazioni e questa ricerca potrà forse contribuire ad una cura per l'Azheimer, poiché pare che anche in questa sindrome la fase REM sia particolarmente soggetta a disturbi.
OniroTarologia A cura di:
Hermete74
L’OniroTarologia è una pratica volta a supportare l’interpretazione dei sogni attingendo al materiale simbolico e archetipico fornito dai Tarocchi, in particolare dagli “Arcani Maggiori”. In pratica si cerca associare al sogno immagini presenti nei
Tarocchi, cercando collegamenti simbolici in grado di evocare la situazione onirica.
Senza entrare troppo nel merito della tecnica, vorrei in questo articolo dare un di esempio pratico, le attingendo a due sogni personali.
I Sogno
ragnatela continua ad ingrandirsi, io cerco il ragno che la produce, ma non riesco “Devo fare un lungo viaggio a trovarlo.” in bicicletta, ma mi accorgo che la mia bicicletta è Il materiale onirico è incastrata in un cespuglio composto in questo caso da pieno di rovi. due sogni differenziati ma Provo ad estrarla lentamente fatti nel corso della stessa e alcune spine penetrano nelle notte. gomme, fortunatamente però È un esempio interessante le gomme restano integre.” di “consequenzialità onirica”: quando l’ultimo sogno o frammento ripresenta e rafforza l’immagine “clou” del sogno precedente, contribuendo a spiegarne o amplificarne il senso. Per questo motivo è fondamentale ricordare non solo i contenuti dei sogni o frammenti ma anche la loro sequenza temporale.
II Sogno
Alla base della tecnica onirotarologica vi è la “Mi ritrovo a casa e noto una scomposizione del sogno ragnatela gigantesca sul in singoli blocchi soffitto. caratterizzati da una Di secondo in secondo la
azione o situazione onirica la Giustizia intendo ben delimitata. sottolineare la sensazione A ciascun blocco proviamo primaria connessa al ad associare un Tarocco, il più possibile attinente all’idea simbolica sottostante alla situazione e cercando di catturare l’emozione o la sensazione prevalente espressa nel sogno.
“Devo fare un lungo viaggio in bicicletta…”
dovere, all’obbligo del viaggio. È sempre il sognatore a decidere quale Quel “devo” presuppone Arcano meglio si associ un dovere, un’attività all’azione sognata. imposta (un viaggio per lavoro?). Da notare anche il “…ma mi accorgo che la mezzo da utilizzare (una mia bicicletta è incastrata bicicletta), a rafforzare il senso di fatica connessa al in un cespuglio pieno di rovi. Provo ad estrarla dovere. Per questi motivi lentamente e alcune spine scegliamo La Giustizia. penetrano nelle gomme, Notiamo che il tema della fortunatamente però le bicicletta potrebbe essere gomme restano integre.” resa anche dalla Ruota della Fortuna, tuttavia con Non troviamo riferimenti
“distruttivi” che minacciano la nostra integrità fisica o in grado di compromettere la stabilità materiale (le gomme restano integre). Scorgiamo piuttosto un impedimento, qualcosa che ci trattiene e rallenta momentaneamente il nostro viaggio. Proiettiamo sulla bici il
nostro senso di essere trattenuti, avvinghiati. Scegliamo l’Appeso. Come i “lacci” dell’appeso, i rovi non ci danneggiano, piuttosto ci tengono costretti. Da notare anche il riferimento nell’immagine dell’Appeso agli alberi e ai rami tagliati, che richiamano visivamente i cespugli e i rovi del sogno. Accostando le due immagini (Giustizia, Appeso) emerge un particolare significativo: la spada appuntita della Giustizia richiama gli elementi pungenti delle spine. Sembra di vedere l’Appeso continuamente pungolato dalla spada della Giustizia, da ciò che viene percepito come un fastidioso dovere, un obbligo. Nella sua interezza questo primo sogno sembra evidenziare uno stato di
pigrizia e di insoddisfazione connessa al lavoro, le “remore” personali che ci rendono tutto più faticoso.
Non ci sembra di scorgere nuovamente l’immagine
dell’Appeso? Ragnatele, segni tangibili della trascuratezza e dell’inerzia, La riflessione personale, che idealmente ci tengono stimolata dalle immagini avvinghiati nella staticità. dei Tarocchi, è che in me Questa “consequenzialità esiste una componente onirica” amplifica inconscia che assume le l’immagine della bicicletta vesti della “Giustizia”: un incastrata tra i rovi, ma la eccessivo criticismo verso me stesso, la paura di subire critiche “pungenti” a causa dei miei errori, il che mi porta spesso alla passività dell’Appeso. Passiamo al secondo sogno per verificare eventuali nessi e consequenzialità con il primo
“Mi ritrovo a casa e noto una ragnatela gigantesca sul soffitto. Di secondo in secondo la ragnatela continua ad ingrandirsi…”
riconduce a noi stessi! noi! Siamo noi, con la Sappiamo infatti che la nostra passività, a produrre le stesse ragnatele che ci intrappolano! Il secondo sogno, in sintesi, espande l’idea di inerzia e di staticità comunicata nel primo sogno e la riporta ad una dimensione più ampia di condotta di vita, un atteggiamento casa è spesso la rappresentazione onirica che travalica il mero della nostra Persona. mondo del lavoro. Non a caso il sogno si conclude con…
“…cerco il ragno che la produce ma non riesco a trovarlo.” Per forza: il ragno siamo
COME AFFRONTARE AL MEGLIO IL RIENTRO DALLE VACANZE ESTIVE A cura di: water_violet
Vacanze finite? È arrivato il momento di salutare l'azzurro del mare, le calde spiagge, i giorni di spensieratezza e di festa. Per milioni di persone è tempo di riprendere la propria quotidianità: lavoro, impegni, famiglia, scuola. Ma quanto può essere stressante questo rientro? Vediamo insieme come affrontarlo al meglio!
Il rientro dalle vacanze, per ritmo. molti, coincide con un periodo particolarmente stressante e difficile da affrontare. Insonnia, tachicardia, ansia, depressione, mal di testa, sono alcuni dei sintomi tipici che si presentano quando si passa da un periodo di riposo fisico e mentale, ad uno in cui la routine torna a prendere il sopravvento. Ci si può sentire deboli, affaticati, particolarmente svogliati ed inquieti, ma, adottando alcuni accorgimenti e servendoci di specifici rimedi naturali, possiamo aiutare il nostro corpo a ritrovare il suo
Concedersi un paio di giorni di assestamento è fondamentale e senz’altro l’idea migliore. Aiutiamoci, ed aiutiamo il nostro corpo, tornando dalle vacanze almeno due giorni prima del rientro previsto al lavoro. Questo consente a mente e corpo di riabituarsi con gradualità e riduce notevolmente l’impatto stressante dato dalla mole di lavoro che ci siamo lasciati alle spalle. Durante questi due o più giorni di transizione concediamoci delle lunghe
passeggiate, una corsetta leggera e - perchÊ no - un riposino pomeridiano. Cerchiamo, però, di visualizzare con la mente i futuri impegni che ci aspettano: senza ansia e senza sentirci sopraffatti, immaginiamoci nell’atto di tornare al lavoro sorridenti e magari anche abbronzati: questo ci permette di proiettarci alla nostra routine restandone al di fuori.
Attenzione all'alimentazione Visto il perdurare del clima caldo e delle alte temperature, debolezza e fatica possono diventare veramente un problema. Ăˆ importante, per questo, mangiare leggero, consumare frutta e verdure di stagione, bere
fondente (almeno al 75%) di ottima qualità.
molto (almeno due litri di acqua al giorno) soprattutto per reintegrare la perdita di sali minerali. Ottime le verdure a foglia verde da condire con olio extra vergine di oliva spremuto a freddo, limone e/o aceto di mele o di riso. Sì a cereali (preferibilmente integrali), frutta e semi oleosi, alimenti che aiutano anche a migliorare il tono dell’umore. Fra i cereali possiamo, nei primi giorni di rientro dalle vacanze, consumare in maggior quantità avena e riso integrale. Inoltre, per migliorare il tono dell’umore, possiamo concederci del cioccolato
È utile limitare l’introito di carne rossa (preferire pesce e carni bianche), di insaccati e di alimenti eccessivamente salati.
Al posto del sale comune e tutte le forme di possiamo utilizzare salse nervosismo connesse. di soia o gomasio. Il Tiglio, in particolare, aiuta a restare concentrati e a vivere nel qui ed ora, mitiga l’eccessiva preoccupazione e, agendo sul sistema neurovegetativo agevola il sonno ed innalza il livello di serotonina. Per affrontare lo stress da rientro possiamo servirci La Passiflora, invece, è una di alcuni composti pianta calmante. Aiuta a fitoterapici specifici. contrastare l’agitazione e Tiglio e Passiflora, ad l’irrequietezza, riduce lo esempio, sono due piante stato d’ansia e risolve l’irritabilità e le emicranie e calmanti e leggermente l’insonnia connesse con tali fenomeni. È una pianta consolatrice. Entrambe le piante possono essere utilizzate in soluzione idroalcolica, nella dose di 30 gocce per 3 volte al giorno, per il tempo necessario ad affrontare questi disturbi transitori. Ottima anche la Rhodiola, pianta particolarmente sedative. Aiutano a indicata quando si devono combattere l’ansia, lo stress affrontare periodi di stress
Al lavoro senza ansia: rilassiamoci con la natura!
e stanchezza e quando l’umore è sottotono. Migliora le capacità di concentrazione e riduce i fenomeni ansiosi. Può essere utilizzata in compresse: 1 compressa 2 volte al giorno.
Tra le essenze floreali proposte e ideate dal Dr. Bach, Walnut è senza dubbio il fiore più indicato. È un rimedio che aiuta a vivere i cambiamenti e viene in soccorso a tutti coloro che hanno difficoltà
Fiori di Bach per lo stress da rientro
a lasciar andare persone e situazioni. Aiuta ad adattarsi allo scorrere del tempo e ad affrontare fasi di mutamento, quale appunto può essere quella del ritorno al lavoro.
Questo rimedio dona l’adattamento, riduce costanza e aiuta a superare l’ansia, il panico e la il disagio. tensione fisica e psichica. Quando, invece, a Come tutti i Fiori di Bach, prendere il sopravvento la modalità di assunzione sono il nervosismo, l’ansia, di questi rimedi è di 4 la preoccupazione e il gocce per 4 volte al giorno. cominciare il pensiero fisso, ecco allora Meglio che possiamo utilizzare trattamento già da pochi White Chestnut. Questo giorni prima della fine fiore aiuta tutti coloro che delle vacanze. sono vittime di un costante lavorio mentale e che pensano continuamente alla fatica a cui saranno sottoposti, cadendo in preda all’ansia, alla stanchezza mentale e all’insonnia.
White Chestnut riporta la calma ed aiuta ad allontanare pensieri indesiderati e preoccupazioni. All’occorrenza, ottimo anche il Rescue Remedy, un mix di fiori ideato dallo stesso Dr. Bach, utile ad affrontare le situazioni di emergenza. Il Rescue Remedy favorisce
Oli essenziali per trovare calma e vigore Arancio Amaro, Mandarino, Lavanda, sotto forma di olio essenziale sono rimedi utilissimi a contrastare gli stati di agitazione, di angoscia, di ansia. Favoriscono il rilassamento e conciliano il sonno. Come utilizzarli? In diffusione ambientale,
per inalazione a secco (poco gocce su un fazzoletto di stoffa al bisogno), oppure diluiti in olio di mandorle (2-3 gocce per cucchiaio abbondante di olio) e massaggiati sui polsi o sulle tempie. Per trovare o ritrovare la giusta dose di energia, efficacissimi sono l’olio essenziale di Limone e l’olio essenziale di Lemongrass (Citronella). Questi due oli essenziali, oltre a possedere leggere proprietà calmanti, hanno un effetto particolarmente rivitalizzante e tonico.
Aiutano a trovare concentrazione, stimolano la mente, favoriscono il buonumore e migliorano la memoria. In diffusione ambientale, sono ottimi se utilizzati sul posto di lavoro, che contribuiscono a rendere piĂš piacevole e stimolante. In alternativa, possiamo diluirli in olio di mandorle e spalmarli sui polsi. Infine, non dimentichiamoci di quanto, in queste situazioni, sia importante il respiro!
Ogni volta che ci sentiamo ansiosi, sopraffatti dagli impegni, privi della giusta carica energetica, fermiamoci un attimo e respiriamo. Espiriamo dalla bocca (ritraendo i muscoli addominali) e inspiriamo dal naso (spingendo in fuori l’addome) ‌ rigorosamente ad occhi chiusi. Tre respiri consapevoli, sono piÚ che sufficienti a scacciare
queste spiacevoli sensazioni e a metterci in connessione con il mondo circostante.
ATTENZIONE! I rimedi proposti sono da considerarsi come delle indicazioni a carattere generale. Ogni rimedio va SEMPRE adattato al singolo caso. Evitare il fai da te! Prestare particolare attenzione in caso di cure farmacologiche in corso e in caso di patologie. Rivolgersi sempre al proprio medico e/o agli specialisti del settore.
Riattivare la mente giocando I tre fratelli Ci son tre fratelli: a volte son brutti e volte son belli. Il primo non c'è perché sta uscendo, il secondo non c'è perché sta venendo. C'è solo il più piccolo dei tre, ma quando lui manca nessun altro c'è. Chi sono i tre fratelli?
Il re bugiardo Disse il re orgoglioso e bugiardo: «Se estrarrai da quest'urna la pallina nera morirai, ma se troverai quella bianca la vita salva avrai». Tristemente annuì il prigioniero innocente. Tra le lacrime la principessa sussurrò: «Vile è il padre mio, che questo sia un addio?» Due palline nere il re aveva infatti nascosto nell'urna, ma un lampo d'ingegno ebbe la mente furba. Il prigioniero sorrise e la soluzione trovò: per non mostrare l'imbroglio il re la risposta accettò. Come ha fatto il prigioniero a salvarsi?
Il giusto ordine Rimettete in ordine le lettere per formare delle parole di senso compiuto, alla fine troverete un aforisma di un noto filosofo.
Vascellonauti in gioco Ad ogni definizione corrisponde una parola su cui potrete trovare articoli e informazioni in più sul forum. Verticali 1. Il pittore della luce 3. Casa astrologica legata alla filosofia, alla religione e alla ricerca della Verità 4. Tè rosso totalmente privo di teina 5. Prima lama dei tarocchi 8. Dea greca della Giustizia. 11. Narrazione, facola, leggenda.
Orizzontali 2. Grande unità velica da battaglia. 6. I sette specchi dei rapporti umani. 7. Studio degli astri e del loro corso. 9. Tipo di sogno. 10. Rapid Eye Movement 11. Pietra di protezione chiamata “spugna della negatività”.
Trova il segno Quale costellazione si nasconde tra le stelle?
È l'autunno, la dissoluzione e la distruzione. Dispensatore di morte, sia per sé che per gli altri, ma mai fine a se stessa. È perdita, è conquista, è rinascita. La passione muove il suo animo, estremo e profondo.
Sensibile e ambizioso, può contare su ingegno e spirito anticonvenzionale. La sua pietra per eccellenza è l'ossidiana che permette di aprire il mondo interiore e affinare le capacità psichiche. Il suo colore è il bordeaux. La sua lama è la Morte.
Lo staff del Vascello Salve, sono Nausicaa*, la Founder del Vascello delle Stelle Perdute (vascellostelleperdute.forumfree.it) che ho fondato nel 2009. Ho molti interessi nella vita, e in particolare l'astrologia, di cui mi occupo da moltissimi anni. Sono un'autodidatta e sono partita da un'impostazione di astrologia tradizionale, scientifica e razionale, per poi passare a quella karmico-evolutiva. Ho cercato di trasferire sul Forum le conoscenze da me acquisite per condividerle al solo scopo di divulgare la conoscenza di questa materia e di altre discipline spirituali. Il mio "Viaggio" è iniziato tanto tempo fa, nel 1995 e mi ha portata a poter conoscere e poi , mondo meraviglioso. comprendere un Sono Katrin82, ad oggi Super Moderatrice, e sono approdata sul Vascello per caso, in un momento della vita in cui non facevo altro che cercare risposte e una giusta dimensione. Amo la cartomanzia e l'astrologia karmica.
Sono virginella, laureata in Lingue e letterature straniere e un'appassionata di Astrologia da diverso tempo, ma solo negli ultimi anni e con l'aiuto del Vascello ho avuto la possibilitĂ di approfondire questa affascinante materia. Amo tutte le discipline che permettono di metterci in contatto con la parte piĂš intima di noi stessi, adoro l'alimentazione naturale e la vita a contatto con la natura.
Sono water_violet, naturopata e operatrice bionaturale del benessere. Sono specializzata in Medicina Tradizionale Cinese, Floriterapia di Bach e Alimentazione Naturale. Da anni pratico dozen yoga e meditazione zen, discipline che mi accompagnano costantemente durante il mio percorso di crescita. Studio e amo i Tarocchi (in particolare i Rider-Waite), strumento prezioso e fonte inesauribile di conoscenza. Sul Vascello modero le sezioni di Benessere e Discipline Olistiche, e quella di Cartomanzia.
Collaboratore del Vascello, io sono Hermete74. Ho iniziato a studiare i tarocchi nell'approccio Jodorowskyano e questo mi ha aperto le porte a Jung: da allora per me la strada dei sogni e dei tarocchi si è intrecciata in una pratica che ho denominato: Onirotarologia.
Sono _NightSky_, collaboratrice del Vascello che si occupa soprattutto della sezione riguardante il sonno e il mondo onirico. Sono un Sagittario, ascendente Scorpione. Amo la mitologia, il folklore e le fiabe. Sono la coordinatrice di questa rivista.
Collaboratore di Settembre: lunacheride
Bibliografia e siti di riferimento
http://vascello Introduzione allo studio stelleperdute.forumfree.it/ del Tarot, Paul Foster Case ?ref=eiky15 Mystical Origins of the L'interpretazione dei Tarot: From Ancient Roots to sogni, Freud Modern Usage, Paul Huson Psicologia dell'inconscio, Jung
https://onirotarologia. wordpress.com/
Storia della tortura, Di Bella
Onirotarologia – L’interpretazione dei sogni con i Tarocchi, di Massimiliano Colosimo
www.wikipedia.it
http://leganerd.com/20 Il Grande Libro dei Fiori di 12/06/15/randyBach, Mechthild Scheffer gardn...sfido-il-sonno/ https://www.alzheimer Fitoterapia. Guarire con le piante, Jean Valnet -riese.it/malattia/fa...precedono-l-ad
Il mondo segreto dei http://www.lescienze.it bambini, i loro sensi psichici, /news/2016/05/16/ne..._t James W. Peterson heta-3089130/ Magical Child, J.C. Pearce Codice dei Tarocchi: Rivelazione di una intelligenza millenaria, Bozzelli Carlo