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Benvenuti e Bentrovati Benvenuti viaggiatori, in cerca di ciò che non sapete, ma che anelate con il cuore colmo di Speranza. Benvenuti a voi viaggiatori stanchi e in cerca di qualcuno che possa alleviare i vostri affanni. Benvenuti nel nostro caldo porto. Rimanete con noi il tempo necessario per ritrovare la strada che è già ben realizzata dentro di voi, ma che avete smarrito tra il tempo e le sofferenze quotidiane. Non temete, quando sarete pronti potrete dipartire e la vostra via sarà illuminata dal Vostro Amore per ogni creatura e ogni altra Luce dell'Esistenza. Benvenuti e ben ritrovati!
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Indice Pag 46 La struttura dei Tarocchi – II parte: gli Arcani Minori
Pag 8 Giove in scorpione Pag 14 La floriterapia di Bach
Pag 72 Lo staff del Vascello
Pag 28 La posizione di Venere nei segni come correttivo all'energia solare Pag 35 Il gatto: mitologia simbolismo
Pag 75 Bibliografia riferimento
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Non costruire muri, impara ad oltrepassarli. Vivi nel presente, perché ogni istante è prezioso e non può essere sprecato. Abbi cura di te. Non ascoltare il tuo ego, sii spontanea e prova a vedere cosa succede. Tutto è possibile, sempre. Lascia scorrere il flusso universale. Dà e ricevi i doni con gratitudine. Dio su una Harley Joan Brady
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Giove in Scorpione a cura di: Nausicaa*
Eccolo Giove che torna in Scorpione da dove mancava da 12 anni! Come agisce Zeus nel Regno dello Scorpione che implica distruzione e rinnovamento?
Molto bene direi, perchĂŠ Il Grande Benefico, che tutto quello che tocca trasforma in oro, dona un appoggio potente allo Scorpione tanto che possiamo dire che chi nasce con questa 8
configurazione si fa carico di una Missione voluta dal Divino essendo dotato di una natura potente, ricca di talento, inventiva e di coraggio. Giove è come un piccolo Sole, rischiara tutti i punti del tema natale ed i segni su cui passa. Giove mostra, a coloro che leggono un tema natale, quali siano i settori in cui il nativo può liquidare meglio il bagaglio karmico. Giove governa il Sagittario ed è il secondo governatore dei Pesci. Le sue case di riferimento sono la IX e la XII e simboleggia saggezza, fede, fiducia nel Divino e quindi in sé stesso, perché il Divino è in tutti noi. Porta un raggio di gioia cosmica nella casa e nel segno in cui si trova nel tema natale.
dei Mondi Superiori poiché è Messaggero delle forze spirituali. Simboleggia l'entusiasmo, l'ottimismo, la generosità ed è significatore di fortuna. Chi avrà un Giove dominante nel proprio tema natale sarà catalizzatore di successo, soldi, felici viaggi soprattutto all'estero dato che Giove mette in contatto con le culture straniere. Il lato negativo di questo pianeta sono gli eccessi, in tutti i campi, a cui si deve stare molto attenti.
Giove è il collegamento tra le forze terrestri e quelle 9
Un Giove Retrogrado, nel tema natale, e quindi karmico, può indicare che il nativo ha vissuto, in vite precedenti, di questi eccessi, negando l'evoluzione della sua anima che è rimasta quindi incompleta. Ora che è tornato ed ha Giove retrogrado (per chi lo ha!) ha il compito di evolvere. Quindi per il nativo si ricreano le stesse condizioni della vita precedente, incontrando le stesse situazioni e persone al fine di poter portare a termine la propria evoluzione. Come?
volontà molto forte e cerca di imporre agli altri la sua verità. In vite precedenti, questi nativi hanno molto combattuto per le proprie idee. Tuttavia il modo che hanno ora di imporle agli altri può suscitare sentimenti contrastanti senza mezze misure: amore o odio, rispetto e ammirazione oppure addirittura repulsione. In questa vita gli è stata offerta l'occasione di liberarsi da quelle tendenze negative che non sono riusciti a risolvere nelle loro passate incarnazioni. Spesso non sono compresi dal loro entourage e per questo si ritrovano a combattere le proprie battaglie in modo molto coraggioso, ma da soli. Per questo, hanno bisogno di godere di una grande libertà.
Giove retrogrado in Scorpione Chi è nato con questo aspetto karmico è molto perspicace e possiede una 10
Nati con Giove in Scorpione 26 settembre 1946 24 ottobre 1947
16 agosto 1970 14 gennaio 1971
8 settembre 1958 6 ottobre 1959
28 novembre 1981 26 dicembre 1982
17 dicembre 1969 30 aprile 1970
11 novembre 1993 9 dicembre 1994
Torna in Bilancia dal 1 maggio 1970 al 15 agosto 1970 (moto retrogrado)
27 ottobre 2005 24 novembre 2006 11 ottobre 2017 8 novembre 2018
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Giove toccherĂ il Sole in Scorpione
nostri progetti a lungo termine per il futuro e apporta miglioramenti in tutti i campi della vita, specialmente nel campo in cui il Sole Scorpione irradia la sua Luce.
Quando Giove di transito si fonde con il Sole in Scorpione nel nativo avviene una trasformazione della propria identitĂ e del modo in cui usa la propria energia creativa.
Giove in transito sulla Luna In generale, il transito di Giove sulla Luna è molto favorevole ai contatti
Giove trasforma le nostre fedi (quello in cui crediamo), le aspirazioni, i 12
sociali, alla conoscenza di persone (soprattutto donne) che possono avere, da quel momento, un ruolo importante nella nostra vita. Questa posizione può portare un forte magnetismo personale e acuire l'immaginazione (Luna) senza perdere di vista l'aspetto pratico delle cose. La congiunzione è un aspetto molto forte mentre il trigono di Giove alla Luna fa si che l'energia scorra in maniera armoniosa e che la vita della persona sia più facile ed agiata del solito. Se la Luna è in aspetto disarmonico invece, soprattutto in un tema femminile può portare difficoltà con altre donne, crisi matrimoniali e il sentirsi un po' confusi nella gestione della vita di tutti i giorni. Se Giove transita su una Luna Scorpione, che è
molto riservata e misteriosa, porterà a galla le intense emozioni che chi possiede questo aspetto vive interiormente avendo una tendenza a non manifestarle apertamente. Giove è espansione e dunque con questo aspetto, conformemente anche alla Casa (settore della vita) in cui si forma l'aspetto, vi sarà sicuramente un'apertura importante sul piano della vita emozionale e un aumento del fascino personale. In ogni caso anche questo aspetto, come per il Sole, se armonico, è indice di un periodo molto intenso con tante nuove conoscenze che aiutano a crescere e confrontarsi. Incontri femminili importanti per i temi natali maschili. A tutti gli Scorpione, auguri per questo anno che vi aspetta! 13
La floriterapia di Bach Come e perchĂŠ sono nati e cosa sono i fiori di Bach, uno dei rimedi naturali piĂš utilizzati e meno compresi
a cura di: water_violet 14
Il pensiero di Edward Bach: la malattia come conflitto fra anima e corpo
conosciamo, altro non è se non la manifestazione, nel corpo, di uno squilibrio più profondo. È, nella sua essenza, il risultato di una disarmonia fra Anima e Mente: è solo un sintomo, e per rimuoverla è necessario capirne la causa.
Secondo Bach, l’uomo ha uno Spirito e lo Spirito è il suo vero Sé. Edward Bach
È lui a definire quelle che sono le nostre vite e, proteggendoci e incoraggiandoci, ci guida verso ciò che è meglio per noi: solo lo Spirito sa quali sono le situazioni e le circostanze migliori per
Agli inizi degli anni ’30, il medico inglese Edward Bach pubblicò un libro “Libera te stesso” (Free Thyself), nel quale affermava che la malattia, così come noi la 15
raggiungere il nostro scopo, e, nel corso dell’esistenza terrena, ci pone costantemente di fronte ad esse.
fisico. Corpo e Mente sono, dunque, un contenitore, lo strumento che l’Anima utilizza per raggiungere la sua Missione Divina. Va da sé che quando l’anima e la personalità lavorano insieme e in armonia vi è salute e felicità, quando, invece, si crea conflitto ecco allora che giunge la malattia: realizzare ciò che siamo e ascoltare i comandi delle nostre anime ci garantisce un perfetto stato di salute.
Ogni uomo ha, dunque, un’anima immortale (il suo vero Io) e un Io-fisico mortale (la personalità). L’anima conosce il compito dell’uomo e lo esprime tramite la personalità con l’aiuto dell’Io superiore, che diventa così, una sorta di mediatore fra anima e io-
“Quindi se preferisci essere un agricoltore invece di un avvocato, un barbiere invece di un conducente d’autobus, un cuoco invece di un fruttivendolo, cambia la tua occupazione, e sii quello che vuoi essere: e allora sarai felice e starai bene. E allora starai obbedendo ai dettami del tuo sé spirituale”. (da Libera te stesso)
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La nostra Anima, il nostro vero sé, è responsabile del nostro bene e costantemente ci parla attraverso l’intuizione, i desideri, gli istinti, gli ideali, le ordinarie simpatie o antipatie. Tutto questo non è mai egoistico, è ciò che è giusto per noi e solo ascoltando i dettami dell’Anima possiamo garantirci salute nel corpo e nella mente. Quando lasciamo, invece, che qualcosa interferisca con il nostro ascolto, ecco allora che avremo disarmonia. E dunque: Quali sono le vere cause della malattia?
pongono in una condizione di resistenza alla giuda dell’anima: creano la malattia e ci allontanano dal nostro spirito non consentendoci di realizzare la nostra personalità. In quest’ottica è chiaro come la malattia, dal punto di vista di Bach, sia benefica: essa sopraggiunge per il nostro bene, per mostrarci quali sono i difetti e per darci l’occasione di ricongiungerci al nostro Spirito. Ognuno di noi può guarire se stesso e può farlo scavando nel profondo della sua anima.
Sono le cosiddette Interferenze ovvero le nostre costrizioni, le nostre paure, le nostre preoccupazioni, le nostre indecisioni, le nostre ansie. Quando prendono il sopravvento producono in noi un conflitto e ci 17
“La malattia non è una crudeltà in sé, né una punizione, ma solo ed esclusivamente un correttivo, uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per trattenerci da sbagli più gradi, per impedirci di suscitare maggiori ombre e per ricondurci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto scostarci.” (da Guarisci te stesso. Le vere cause della malattia e come curarle) Lo Spirito incoraggia l’armonia che è in noi. Quando viene trovato l’errore, quando viene riconosciuta l’interferenza, il rimedio non consiste nel combatterlo ma nello sviluppare la virtù opposta: rigidità e tensione nel corpo possono, ad esempio, essere ascrivibili all’orgoglio, che, altro non è se non una rigidità di mente; il rimedio consisterà allora nello sviluppare la virtù opposta all’orgoglio, ossia l’umiltà. Solo
liberando la mente si avrà una totale liberazione anche del corpo. Allo stesso modo, attingendo all’amore, al principio unitario della nostra vita attraverso l’empatia, ognuno può aiutare l’altro, può agire nell’interesse della totalità a cui l’Anima è collegata: aiutando l’altro, l’uomo aiuta se stesso. Edward Bach si dedicò così alla ricerca di rimedi che agissero su queste cause 18
interiori, che curassero gli stati d’animo senza considerare la natura della malattia, ma trattando l’individuo nella sua interezza. Non è dunque la malattia ad essere curata ma l’individuo.
indicato per un particolare tipo di carattere o di stato emotivo. Tra questi rimedi non abbiamo solo fiori di piante spontanee. Cerato, ad esempio, non cresce spontaneamente, Rock Water è un’acqua non un fiore e Chestnut Bud è una gemma, nello specifico la gemma di White Chestnut.
“Non badate alla malattia, pensate solo all’atteggiamento che ha verso la vita la persona che ne è afflitta” (da I dodici Guaritori e altri rimedi)
Inizialmente, in una prima fase del suo lavoro, Bach scoprì soltanto 12 rimedi (I Dodici Guaritori o caratteri di base) ai quali, dopo qualche tempo, ne affiancò altri 7 (I Sette aiutanti), con il preciso scopo di utilizzarli qualora la scelta del guaritore non fosse chiara.
I Fiori di Bach: cosa sono, come agiscono e come sceglierli
Anni dopo, identificò e mise insieme altri 19 rimedi (Gli Aspetti Condizionati).
Durante la sua ricerca, il dr. Edward Bach individuò in totale 38 rimedi, ovvero trentotto fiori ciascuno 19
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Di questi fiori, i primi 19 (Guaritori e Aiutanti) sono preparati con il metodo sole, gli altri 19, invece, con il metodo bollitura. I primi lavorano su aspetti caratteriali, mentre i secondi lavoro su aspetti emotivi condizionati, ossia su caratteristiche caratteriali non intrinseche e delle quali bisognerebbe liberarsi.
avere sempre su di sĂŠ la luce diretta del sole. Il metodo bollitura, invece, viene utilizzato per piante piĂš legnose e per i fiori dall'apertura precoce. Questi vengono messi in una pentola con acqua calda e portati a lenta bollitura. La preparazione non necessita di sole e va fatta vicino la pianta stessa.
Il metodo sole consiste nel posare delicatamente le infiorescenze in una ciotola di vetro sottile, colma di acqua pura. Queste vengono poi fatte riposare al sole per circa 2-3 ore e successivamente filtrate e messe in una bottiglia scura. Questo metodo, per essere utilizzato, ha bisogno di un cielo azzurro, senza nuvole e il contenitore deve essere posizionato in modo da
Bach definisce questi suoi fiori come un metodo di cura che, trattando paure, inquietudini ed ansie, aiuta a liberarsi dalla malattia rendendo piÚ felici. Per facilitare la comprensione del suo pensiero, suddivise e classificò i rimedi in 7 grandi gruppi, che vanno a rappresentare le sette emozioni di base.
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A ciascun fiore corrisponde una determinata qualità e, rafforzando questa qualità, la persona riesce a liberarsi del difetto opposto. Ad esempio, Mimulus è un rimedio utilizzato per trattare tutte quelle paure a cui riusciamo a dare un nome (aracnofobia, agorafobia, paura della solitudine, paura del buio ecc…) e lavora infondendo alla persona che lo assume comprensione, fiducia, coraggio, calma. I Fiori di Bach lavorano, dunque, sulla crescita interiore e su un piano strettamente emotivo: la persona grazie ai Fiori impara a migliorare se stessa e durante l’utilizzo del Fiore cresce interiormente. Prendendo Mimulus, ad esempio, la paura della solitudine non verrà soppressa ma, gradualmente, la persona
imparerà ad avere meno paura e, nel tempo, arriverà a raggiungere quel grado di fiducia e consapevolezza tali da non avere più né necessità del rimedio né paura. L’azione svolta da questi fiori è, per tanto, di tipo vibrazionale, è cioè un’azione che parte dal difetto e sviluppa la virtù opposta neutralizzando il difetto stesso. Va da sé che la scelta del rimedio deve tenere conto essenzialmente della persona e delle problematiche che questa porta con sé: non si sceglie un fiore né in base alla sua virtù né in base alla natura della malattia, ma si prende in esame la persona nella sua totalità e si cerca di rinforzarne in positivo l’atteggiamento mentale che è causa dello squilibrio. Ed è proprio questo 23
atteggiamento mentale che deve guidare nella scelta del rimedio o dei rimedi. Non è importante ciò che la persona ha, ma ciò che la persona sente ed è. Nel valutare il rimedio o i rimedi opportuni, inoltre, bisogna sempre partire dallo stato d’animo attuale, quindi dalla parte emotiva più esterna e superficiale per arrivare poi, gradualmente, a quella più profonda e radicata. È, infatti, migliorando lo stato emotivo esterno che riescono a venire alla luce tutte le emozioni più nascoste e difficili da sradicare, che sono poi le stesse che si manifestano nel corpo. Per tutti questi motivi, si parla spesso di “crisi di consapevolezza” legate all’assunzione dei Fiori di Bach. Succede spesso, infatti, che durante i primi giorni di utilizzo la
persona arrivi a sperimentare dei sintomi poco piacevoli e che sembrano portare ad un peggioramento della condizione. In realtà, questo è proprio il segnale che stiamo lavorando bene e che il rimedio sta agendo per il meglio. Durante questo percorso, fondamentale è la guida di una persona esperta che possa accompagnarci durante le varie fasi.
Quando e come utilizzare i Fiori di Bach Come abbiamo visto i Fiori di Bach curano la persona e non la malattia. Cosa vuol dire questo? Essenzialmente significa che i Fiori di Bach
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urinari di origine psicosomatica, eccessiva sensibilità al caldo o al freddo, etc … Possiamo utilizzarli per controllare gli attacchi di panico, per gestire l’ansia, per superare momenti di depressione, per contrastare l’iperattività, le difficoltà di concentrazione o gli stati di esaurimento fisico e mentale. Si rivelano molto efficaci per affrontare tutte quelle fasi di
non sono una cura per le malattie organiche, ma sono un aiuto per la persona. La loro assunzione, pertanto, aiuta a migliorare gli stati di tensione emotiva che sono alla base della stragrande maggioranza dei disturbi funzionali, come ad esempio disturbi digestivi di origine nervosa, disturbi cutanei causati da stress, insonnia, mal di testa, disturbi 25
passaggio della vita, per supportare le persone durante situazioni impreviste, per trattare l’insicurezza, per superare i traumi. Insomma, sostengono la persona nella sua intima essenza e la aiutano a reagire e a far fronte alle difficoltà della vita.
somministrare il rimedio floreale. Un’altra considerazione da fare è rappresentata dal fatto che i Fiori di Bach contengono alcool e sono pertanto sconsigliati in caso di allergia, problemi di dipendenza o in tutti quei casi in cui è preferibile non assumere alcool.
I Fiori di Bach non presentano effetti collaterali e possono essere utilizzati sempre, eccezion fatta per coloro che sono sotto cura psicofarmacologica, caso in cui l’azione del fiore viene rallentata e viene potenziata l’azione del farmaco. In generale, comunque, in corrispondenza di eventuali altre terapie bisogna valutare attentamente l’effetto della terapia in corso prima di
Quanti fiori utilizzare? Ogni persona porta con sé un mix di emozioni, si parte, come abbiamo visto, dall’emozione più esterna e presente. Pertanto, è opportuno utilizzare fino ad un massimo di 5 fiori insieme e valutare poi, di volta in volta, quale fiore aggiungere e quale togliere alla miscela: troppi rimedi presi in contemporanea non si rivelano efficaci quanto pochi e ben scelti. Ovviamente, se il rimedio scelto non è quello giusto non ci saranno effetti 26
secondari, ma semplicemente la cura non sortirà alcun risultato.
rimedi) prese direttamente dallo stock. Questa soluzione, in boccettine da 30 cc ha validità di circa 30 giorni. Di questo rimedio, stando alle indicazioni dello stesso Bach, si assumono 4 gocce per 4 volte al giorno, in maniera flessibile e del tutto autonoma. Per quanto riguarda i tempi, questi variano in base alla risposta del singolo individuo. Tutti, con le dovute accortezze, possono assumere questi meravigliosi fiori, non ci sono limiti di età e di razza. Anche per i nostri amici pelosetti, infatti, questi rimedi si rivelano eccezionali.
Come utilizzarli e come assumerli? I fiori di Bach si trovano in boccettine da 10 cc. Ogni flaconcino è composto da brandy puro e una goccia di soluzione madre, ossia da acqua e alcool nel quale viene fatto macerare il fiore poi filtrato. Da queste boccettine, definite stock, viene poi preparata la soluzione giornaliera, ossia quella miscela pronta all’uso che generalmente assumiamo come rimedio. La soluzione giornaliera è composta da acqua, brandy e 2 gocce di rimedio (o
ATTENZIONE! I rimedi proposti sono da intendersi come indicazioni a carattere generale. Ogni rimedio va SEMPRE adattato al singolo caso. Prestare particolare attenzione in caso di cure farmacologiche in corso. Rivolgersi sempre al proprio medico/specialista del settore 27
La posizione di Venere nei segni come correttivo all'energia solare Dagli appunti delle lezioni di Lisa Morpurgo a cura di: virginella pianeti e affermando esplicitamente l'esistenza di una logica zodiacale, che fornisce costantemente dei correttivi e degli aiuti a determinati aspetti generazionali e caratterizzanti il tema natale di coloro che sono nati durante una determinata configurazione planetaria di lungo periodo.
Lisa Morpurgo nell'ambito delle sue lezioni di astrologia, di cui è rimasta traccia grazie agli appunti dattiloscritti degli allievi del suo gruppo di studio, si è piÚ volte soffermata a illustrare una ciclicità benefica nel moto dei 28
Questo è facilmente riscontrabile anche quando ci si rende conto di come determinate posizioni considerate fortemente a rischio per la loro potenza e forza (es. determinati pianeti in domicilio), non possano mai, per una intrinseca logica zodiacale, formare aspetti troppo "pericolosi" tramite la propulsione energetica di forze in aspetto che scatenino quella
determinata energia. Vediamo quindi che un Plutone in Scorpione non potrĂ mai essere trigono (e dunque "a briglia sciolta") con segni violenti; perchĂŠ gli unici trigoni che potrĂ formare sono con i Pesci e il Cancro, ad attuare un adeguato correttivo. Gli stessi esempi valgono nella distribuzione zodiacale dei pianeti personali.
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La studiosa si sofferma a descrivere la collocazione di Venere nei segni, che non si può mai discostare di più di 45° dalla posizione del Sole (e quindi al massimo cadere nei due segni precedenti, per la prima decade, o nei due successivi, per l'ultima), come la possibilità che i dodici segni possano godere di correttivi alle loro peculiarità caratteriali. Abbiamo quindi per i segni solari, un modo di amare che non si può allontanare mai troppo da ciò che è la posizione solare, ma in grado comunque di fornire adeguati aggiustamenti alla personalità base.
La Venere in Aquario rende l'Ariete meno diffidente, più possibilista, rilassato, meno geloso. Secondo la Morpurgo invece la Venere in Pesci sarebbe un disastro per gli Ariete, che li blocca nelle pastoie di un sentimentalismo, che non sostiene il loro attivismo, dunque non particolarmente positiva. Molto meglio sarebbe invece la Venere in Toro, che dà lucidità, frena gli entusiasmi e la passionalità ma dà costanza agli affetti e un certo tradizionalismo. La Venere in Gemelli movimenta notevolmente la situazione, rendendoli più inclini all'infedeltà perché propensi a ricercare l'apprezzamento degli altri e il riconoscimento sociale.
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Per il Toro, la Venere in Pesci rappresenta un esplosione di romanticismo ma dilata anche la pigrizia e la perdita di concretezza in amore, la Venere in Ariete dona invece ardore e passionalità che non sono dotazioni base del Toro, nei Gemelli aumenta la vivacità, la voglia di emergere e sfarfallare a scapito della fedeltà, nel Cancro si entra nel regno
della dolcezza, passività, comfort e viene esaltato l'amore per la buona tavola. Per un Sole Gemelli con la Venere in Ariete aumenta l'irrequietezza e si annoia facilmente se non riesce a dare sfogo a tutti gli stimoli che fa nascere in sè; una Venere in Toro è un correttivo che si fa sentire molto nei Gemelli che possono diventare molto meno inclini alla ricerca del 31
palcoscenico perché hanno bisogno di sicurezze e garanzie che i Gemelli non manifestano normalmente. Nel Leone aumenta esponenzialmente il bisogno di visibilità, di mettersi in mostra e ricevere apprezzamenti per le proprie qualità.
amare più caldo), nella Venere in Vergine, che lo rende più concreto e lucido, meno incline a crogiolarsi nelle proprie sventure. Il Sole in Leone trova soprattutto nella Vergine e nella Bilancia degli adeguati soccorsi alla propria grandiosità: con una Venere in Vergine acquista in umiltà, la Venere in Bilancia fa sì che il soggetto debba venire a patti con gli altri, dunque non più Io ma anche Tu sei importante. Il Cancro lo rende più pacioso, e i Gemelli amplificano esponenzialmente il
Il Sole in Cancro trova efficaci correttivi nella Venere in Gemelli (vita più movimentata), nella Venere in Leone (guadagna in sicurezza in sè, modo di 32
protagonismo insito nel segno. La Vergine si ammorbidisce con la Venere in Cancro, il Leone la rende più generosa, guadagna in gusto estetico con la Venere in Bilancia, e supera le inibizioni sessuali con lo Scorpione. La Bilancia con Venere in Leone perde in formalismo e guadagna in audacia, diventa più pratica con la Venere in Vergine, più tortuosa con lo Scorpione, in Sagittario si fa meno problemi legalitari, è più godereccia. Lo Scorpione, segno d'acqua atipico perché governato dai pianeti sessuali maschili a differenza degli altri due, trova nella Venere in Vergine una moderazione alla sua sessualità dirompente, enfatizzandone la
cerebralità; nella Venere in Bilancia, che lo rende più attento alla forma e all'etica, entrambe doti di cui scarseggia, nel Sagittario si eliminano le paturnie e diventa più estroverso, con la Venere in Capricorno viene enfatizzata l'ambizione dei due segni, dunque il sentimento non sarà mai scevro da considerazioni utilitaristiche.
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Il Sagittario con la Venere in Bilancia viene razionalizzato in amore e reso più legalitario, in Scorpione diventa più tenebroso, la Venere in Capricorno agisce da freno, non è anaffettiva ma vuole la durata del rapporto. In Aquario si ha un soggetto avventuroso e libertario, poco incline ai legami fissi. Con il Sole in Capricorno e la Venere in Pesci si ha il correttivo di un estremo sentimentalismo che può davvero ammorbidire la dura scorza, in Aquario si
accentua la natura saturnina, razionale, la Venere in Scorpione accentua la natura introversa ma amplifica il mondo dei sentimenti. Il Sole in Aquario può avere il correttivo sentimentale dei Pesci ma il soggetto rischia di vivere come grosse crisi i momenti in cui l'amore ha la meglio sulla razionale personalità data dal Sole. Il Sole in Pesci beneficia fortemente della Venere in Ariete, che gli dona vivacità, diviene più ardito e meno masochista.
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Il gatto:
mitologia e simbolismo a cura di: _NightSky_
Abituati a vederli correre e giocare per casa, a volte dimentichiamo come questi amici a quattro zampe nascondano un passato antico e ricco di mistero. Bene o male tutti conosciamo la cattiva reputazione calata su
questo straordinario animale in Occidente, in particolare durante il periodo medievale fino al suo riscatto durante il Romanticismo, ma la simbologia legata a questo felino affonda le sue radici in epoche ben piĂš arcaiche. 35
Il gatto è un animale sensibile e intuitivo: racchiude in sé quel meraviglioso equilibrio tra il reale e l'irreale, tra il mondo concreto e l'invisibile.
Sekhmet, Bastet era venerata come divinità della guerra, ma pian piano il suo significato iniziò a mutare, spogliandosi dagli attributi legati alla violenza e alle battaglie e andando ad assumere una forma più definita e particolare. Dea dalla testa di gatto, Bastet divenne la protettrice della casa, delle donne e della maternità. Era in uso, infatti, un amuleto raffigurante la dea attorniata da tanti gattini quanti figli si desiderava avere. Era talvolta rappresentata come incarnazione dell'occhio di Ra (od occhio di Horus) ed era raffigurata nell'atto di combattere il malvagio serpente Apohis, acerrimo nemico di Ra. Venivano talvolta create immagini di Bastet in alabastro, materiale che forse, con la mediazione
Antico egitto: Bastet Nel pantheon egizio Bastet o Bastit era una delle dee più antiche, venerata già nel 3000 a.C. Inizialmente assimilabile a sua sorella 36
della lingua greca, prese il nome proprio da questa dea: “a-la-Bastet” ovvero “vaso di Bastet”. Per via dell'estrema utilità nella caccia di topi e serpenti e poiché considerati incarnazioni della dea Bastet, i gatti erano tenuti in grande considerazione nell'Antico Egitto, tanto che alla morte di un felino, gli abitanti della casa erano tenuti a radersi le sopracciglia in segno di lutto e ad imbalsamare e seppellire il gatto onerevolmente. alla dea Artemide. Sorella di Apollo e figlia di Zeus e Latona, Artemide era rappresentata come una giovane donna libera e indipendente, vendicativa, ma anche capace di grande benevolenza, salvando in più di un'occasione guerrieri e fanciulle destinati alla morte.
Antica Grecia: Artemide
Perse le sue connotazioni magiche ed esoteriche, la connessione con il mondo oscuro e lunare non venne però recisa. Ecco quindi che, troviamo il gatto come animale caro 37
Durante la guerra contro i titani, la fazione degli dèi capeggiati da Zeus venne attaccata e terrorizzata dal mostro Tifone, un essere dalle sembianze spaventose, metà uomo e metà bestia, con la testa d'asino, le ali da pipistrello ed un'altezza tale da poter afferrare le stelle e attraversare il mar Egeo in quattro passi. Le sue spalle erano ricoperte da cento serpenti che latravano come cani o ruggivano come leoni e le sue gambe erano in realtà due draghi attorcigliati. Spaventati, la prima reazione degli dèi fu quella di trasformarsi in animali e fuggire in Egitto. Zeus divenne un ariete, Afrodite un pesce, Apollo un corvo, Era una vacca e così via. La natura istintiva, materna e battagliera di Artemide
portò invece la dea a trasformarsi in una gatta.
Mitologia norrena: Freya
Dea della dèa dell'amore sessuale, della Bellezza, dell'Oro, della Seduzione, della Fertilità, della guerra e della divinazione, Freya era sorella di Freyr e viene decantata come esperta nel preparare filtri e predire il futuro. Il suo carro di betulla era trainato da gatti e i 38
contadini lasciavano ciotole di latte e cibo per questi suoi fedeli servitori. In cambio, Freya proteggeva le messi e benediceva le unioni, tanto che la presenza di gatti durante i festeggiamenti dei matrimoni era considerato di buon auspicio. Papa Innocenzo VIII cercò di debellare Il culto di Freya e la sua influenza nel nord Europa: centinaia di devote alla dea furono tacciate di stregoneria e molti gatti seguirono la loro triste sorte sul rogo. La condanna papale fu probabilmente all’origine della superstizione secondo la quale il venerdì tredici porti sfortuna poiché il giorno dedicato a Freya era il venerdì (“Friday” in inglese, “Freitag” in tedesco) e il tredici era il suo numero sacro.
Tra il mondo antico e la modernità: Giappone Secondo una leggenda, un gatto amato e che viva per tredici anni nello stesso luogo, se supera i tre chili e mezzo può trasformarsi in un bakeneko. Un bakeneo è una figura mitologica appartenente alla categoria degli yokai, ovvero dei demoni giapponesi. Si dice che esso abbia la capacità di camminare sulle zampe posteriori, di creare spettrali sfere di fuoco e di assumere sembianze umane. Come in ogni leggenda riguardante i felini abbiamo una dualità accentuata: da una parte la fedeltà alla casa che l'ha 39
cresciuto, dall'altra l'aspetto ferino e selvaggio. Si racconta per esempio che il vecchio gatto di un uomo scomparve improvvisamente. Nello stesso periodo la madre dell'uomo cambiò completamente carattere, diventando schiva e scontrosa, ma i familiari, che preouccupati decisero di spiarla, non videro un essere umano, ma un mostro dalle sembianze feline che mangiava una
carcassa animale. Il figlio uccise la creatura, la quale riprese le sembianze del suo gatto e, successivamente, sotto il tatami vennero ritrovate le ossa della madre di cui il gatto aveva assunto i connotati. Secondo un'altra leggenda invece, durante un corteo funebre apparve un mostro d'aspetto felino che, scendendo dal cielo, trafugò il cadavere per poi sparire con esso nella volta 40
celeste. In seguito si scoprì che era il gatto appartenuto al defunto che si era trasformato in bakeneko. Altra creatura giapponese dai tratti felini è il neokomata. La sua caratteristica fisica peculiare è la coda biforcuta, ma tavolta è rappresentato anche con più code distinte. Questo gatto, che può raggiungere diversi metri di altezza, è dotato di poteri soprannaturali come la telecinesi e la possibilità di creare illusioni, oltre che a far muovere o resuscitare i morti per brevi istanti. Sono demoni estremamente vendicativi, per lo più solitari, ma anche particolarmente attacati al loro padrone, tanto che un gatto potrebbe trasformarsi in un nekomata proprio per aiutare e proteggere chi l'ha
cresciuto e coccolato.
India Una leggenda indiana racconta di come il gatto Lomasa cadde accidentalmente in una trappola. Il topo Palita, inizialmente, trattò con indifferenza il prigioniero fino a quando non si rese conto che una mangusta e un gufo erano in procinto di scagliarsi su di lui per divorarlo. Palita propose quindi al gatto un accordo: lui lo avrebbe accolto nella trappola senza mangiarlo e più tardi il topo avrebbe rosicchiato le corde della rete e liberato il gatto. Lomasa accettò e la mangusta e il gufo rinunciarono all’impresa. Entrambi mantennero la parola data, ma quando Lomasa chiese al topo di instaurare una vera amiciza, quest'ultimo 41
rifiutò poiché i loro istinti erano nettamente opposti.
annoverare anche astenia, forme influenzali che si trascinano per lungo tempo, diabete, infertilità, patologie tiroidee, disturbi osteo-articolari, cefalee ed emicranee, vertigini e nausea.
I nodi di Hartmann Ernst Hartmann, medico e scrittore tedesco, pubblicò negli anni '50 i propri studi relativi alla geobiologia e alla radiestesia. Il medico sosteneva di aver individuato un reticolato formato da quadranti di circa 2 x 2,5 metri che si estende su tutto il pianeta. Queste linee intersecanti sono rette energetiche che possono condizionare lo stato fisico e mentale di chi si trova a sostare per troppo tempo su quelli che Hartmann definisce “nodi”, ovvero sulle intersezioni tra le linee cariche di energia. I malesseri causati dai nodi riguardano generalmente il sonno e i dolori cervicali, ma tra essi si possono
Cosa c'entrano però i gatti? Semplice! I nostri amati felini sembrano non manifestare i sintomi legati al soggiorno prolungato sui nodi e non per una presunta mancanza di sensibilità. I gatti, infatti, sanno individuare piuttosto bene queste intersezioni e spesso vi si accoccolano per riposare. Il punto è che, in realtà, i gatti sono già connessi all'energia universale, dunque non possono risentire di eventuali disturbi legati ad esposizioni prolungate ai punti energetici. 42
Il gatto nei sogni
alla femminilità: dunque sognare un gatto può aiutare a comprendere come si vive il proprio essere donna, ma anche come si considera il genere femminile. Rappresenta l'indipendenza e l'energia sessuale, l'autonomia, ma anche l'intuizione e la creatività. Sognare un gatto domestico può essere la trasposizione dei sentimenti o di una
La lunga tradizione legata ai felini può facilmente far comprendere come l'interpretazione dei sogni rigurdanti i gatti sia particolarmente importante, soprattutto per le donne. Nella mitologia, come nei sogni, il gatto è sensualità, libertà, mistero e ironia. Generalmente è associato 43
situazione che riguarda se stessi o una persona particolarmente cara, mentre rivedere in sogno un gatto amato, ormai defunto, è una sorta di compensazione. Pochi animali sanno infatti comprendere il dolore della propria famiglia umana come questi felini:
chiunque abbia avuto un gatto, potrà infatti confermare come questi “sentano” quando un familiare sta male e inizino a stargli vicino con più frequenza. Il colore del gatto permette di cogliere sfumature importanti: il bianco è associato alla purezza e 44
all'innocenza; il nero al mistero e, a volte, alla paura; il grigio alla capacità di osservare con saggezza e distacco i problemi; il rosso alla sensualità e così via. I gattini sono spesso protagonisti dei sogni delle neomamme, poiché legati strettamente all'istinto materno, alla protezione e al calore. Un gatto aggressivo è sempre sinonimo di relazioni pericolose, instabili e problematiche con se stessi (nel caso delle donne), con figure
femminili o con la femminilità in generale: la paura e il dolore causati dal gatto nel sogno, sono infatti ferite psichiche che necessitano di essere rimarginate. Come ogni simbolo, occorre considerare però l'intero sogno e il contesto in cui esso si presenta, fermo restando che l'immagine del gatto è una delle più chiare allusioni al nostro istinto e al come ci stiamo rapportando con esso.
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La struttura dei tarocchi Seconda Parte: gli Arcani Minori a cura di: water_violet
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Nel numero di Novembre abbiamo visto come sono strutturati gli Arcani Maggiori, quali sono le loro caratteristiche e quali i legami e i percorsi che li caratterizzano. Vedremo adesso nel dettaglio come sono strutturati e quali sono gli elementi distintivi degli Arcani Minori.
“minori”, identifica da un lato la minore importanza rispetto ai Maggiori (si riferiscono a questioni di carattere più quotidiano) e dall’altro lato sottolinea il fatto che la loro nascita è avvenuta in una fase successiva. 56 sono le carte che costituiscono questo gruppo di Arcani. Alla loro base vi è una struttura che possiamo definire quaternaria. Sono, infatti, distinti in 4 gruppi, caratterizzati da 4 semi diversi, divisi ciascuno in 10 carte numerali (dall’1 al 10) e in 4 carte di Corte. Ogni seme corrisponde ad una delle diverse
Gli Arcani Minori
Gli Arcani Minori costituiscono la seconda parte del mazzo dei Tarocchi. Il termine 47
esperienze umane, che si esplica attraverso 10 fasi. I 4 semi, in ordine di esperienza, sono: Bastoni, Coppe, Spade, Denari. Ciascun seme è a sua volta associato ad un elemento (Fuoco, Acqua, Aria, Terra). In linea generale, i bastoni simboleggiano cosa facciamo, le coppe quello che sentiamo, le spade ciò che pensiamo e i denari quello che possediamo. Vediamo, nel dettaglio, quali sono le specifiche attribuzioni di ciascun seme.
raffigurano il modo in cui l’energia vitale e la volontà si mostrano nella vita ordinaria.
I 4 semi I bastoni (in inglese “wands”, ossia “bacchette”) rappresentano il primo dei semi con cui si confronta l’uomo: sono un seme attivo, caldo e secco, maschile, yang. Collegato con il Sole e con il colore rosso, questo seme
I Bastoni Se è vero che ciascun seme degli Arcani Minori rappresenta la gamma esterna dell’esperienza umana, i bastoni 48
ci parla della vita e della possibilità dell’esistenza, è collegato con la sfera sessuale, con il lavoro e con i progetti. Ai Bastoni è associato l’elemento Fuoco, che simboleggia lo spirito, la creatività, il misticismo, la volontà, l’ispirazione. I bastoni/fuoco sono connessi con la spiritualità che aleggia in ognuno di noi, con quel fuoco, quella scintilla divina che parte da dentro è dà l’impulso a lottare e ad agire per uno scopo. A livello cabalistico (argomento che verrà qui solo accennato) i bastoni sono associati ad Aziluth, il primo dei quattro mondi in cui è distinto l’Universo. Aziluth è il mondo della pura manifestazione, del puro Spirito. Esso è emanato direttamente da Dio, scorre, cioè, dall’Infinito e da esso
hanno origine gli altri 3 mondi. È questo un mondo ancora prettamente divino, non possiede una sua identità separata da quella di Dio ma, nel suo essere creato, è diretta espressione della volontà di Dio. I bastoni, nella loro associazione con il mondo dell’emanazione, rappresentano dunque l’anima umana in generale e quella spiritualità che vive in ciascun essere umano, che lotta, che desidera, che agisce, che vive per vivere e che tende ad espandersi ovunque: sono l’energia dell’esistenza e l’essenza vitale stessa; sono lo Spirito in movimento che vive per la gioia di vivere. Dicevamo all’inizio che si tratta di un seme attivo e yang; è associato, infatti, all’azione e al movimento, alla crescita personale, alla 49
vitalità, alla determinazione, all’entusiasmo, all’ottimismo. Attraverso i bastoni sperimentiamo l’impulso a crescere e a trasformarci ed entriamo in contatto con la profonda ispirazione che muove tutte le cose. Nei bastoni c’è anche l’idea della lotta, del coraggio e del vigore intese come possibilità di mettere alla prova ed usare tutta l’energia di cui disponiamo. Nella sua accezione negativa, questo seme è associato all’orgoglio, al dispotismo, alla tirannia, all’impulsività e alla dispersione, è, cioè, un fuoco non incanalato e mal direzionato, che può portare alla distruzione e non alla crescita. La presenza di molte carte di bastoni, in una lettura, viene associata spesso a
cambi di situazione repentini e spesso permanenti, a situazioni dinamiche, a desideri di conquista, alla passione che proviamo e che mettiamo nelle cose, alla competizione e a situazioni stressanti difficili da gestire.
Le Coppe
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Con le coppe, l’uomo arriva a sperimentare il mondo delle emozioni: nei Bastoni abbiamo trovato la forza spirituale che dà vita all’Universo, nelle Coppe, invece, entriamo in contatto con quell’amore che permette all’anima di accogliere quella forza. Le coppe sono un seme passivo e lento, freddo, femminile, yin. Il loro colore è il blu e si riferiscono alla capacità di costruire forme: non a caso la forma delle coppe richiama quella dell’utero e un sottile legame le unisce ai cicli della Luna. Alle Coppe è associato l’elemento Acqua, simbolo di adattabilità, mutevolezza, ricettività, dipendenza. Tutte le questioni dell’anima sono connesse con il seme di coppe, così come l’emotività, la profondità, le sensazioni e le emozioni.
A livello cabalistico, le coppe sono legate al mondo di Briah, il mondo della creazione. In Briah l’anima umana crea la personalità individuale, o meglio, crea le condizioni necessarie alla creazione delle altre cose: Briah è la possibilità di creazione, precondizione necessaria all’atto creativo stesso. È, dunque, questo un mondo pervaso da aspetti emotivi e dove risiede il più alto livello di coscienza spirituale: piuttosto che da forme di vita concrete, Briah è pervaso da tutto ciò che in seguito assumerà una forma. Legandosi strettamente con il secondo dei 4 mondi cabalistici, le coppe rappresentano, dunque, le emozioni, i desideri e gli impulsi del subconscio. Tutto ciò che concerne i sentimenti, le intuizioni, lo psichismo, la 51
creatività, l’arte, ha a che fare con le coppe. Questo seme, in contrapposizione a quello dei bastoni, è un seme passivo, ha cioè bisogno di un obiettivo o di un impulso per diventare vivo; e, in relazione al suo essere tipicamente femminile, viene associato al romanticismo, all’empatia, alle sensazioni, ai sogni, all’armonia, alla pace, all’amore come esperienza suprema che ci apre all’altro. La devozione e la cura sono tipiche delle coppe, e, nelle coppe, troviamo la guarigione, la maternità, la compassione e la voglia di auto-redimersi. Nella loro accezione negativa, le coppe sono in relazione con l’apatia, la dipendenza, la lunaticità, il sentimentalismo, l’isteria, l’emotività incontrollata e i sogni irreali. In una lettura, una maggioranza di coppe
può significare, pertanto, una situazione eccessivamente passiva, fluida, irreale, in cui non si agisce per eccessiva inerzia, ma anche una situazione in cui c’è appagamento, voglia di amare, di fondersi con l’altro e con l’altro e di godere dei piaceri di una situazione che comincia a diventare più armonica. Fuoco e Acqua, Bastoni e Coppe, sono due semi strettamente connessi fra di loro. A livello elementare sono considerati nemici naturali: l’acqua spegne il fuoco e il fuoco fa evaporare l’acqua. In realtà, senza una collaborazione fra queste due forze la vita stessa non esisterebbe. Attività e Passività, Yang e Yin, Maschile e Femminile, sono i principi opposti e complementari che sottendono la creazione. Inoltre, i bastoni danno alle coppe l’energia necessaria ad animarle e alimentarle, e allo stesso modo, le coppe sostengono i bastoni facendo in modo che l’energia non si disperda ma trovi una direzioni in cui incanalarsi e prendere forma.
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Le spade sono sicuramente il seme più controverso dell’intero mazzo, spesso associate a momenti di dolore e pena, rappresentano protezione e possibilità di ferire: la spada ha infatti in sé una duplice caratteristica, può aiutare a difenderci ma allo stesso tempo è un arma contro la quale non si riesce a combattere. L’aria è l’elemento associato a questo seme e come il suo elemento di riferimento, le spade sono movimento, dispersione, forza, azione costruttiva o distruttiva. Come l’aria, anche i pensieri a cui si lega il seme di spade, sono in costante movimento e si muovono talvolta in modo ordinato, talvolta in modo confuso. Con le spade entriamo nel mondo delle idee, della logica, dell’intelletto e della parola; entriamo nel terzo
Le Spade Dall’unione di bastoni e coppe nascono le spade, seme attivo, maschile, caldo e umido. Il giallo è il colore di questo seme e, attraverso esso l’uomo sperimenta il pensiero e l’autocoscienza.
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mondo,Yetzirah, il mondo della formazione. In Yetzirah veniamo in contatto con lo spirito intellettuale ed assistiamo alla creazione di un pensiero cosciente: qui risiede l’intelletto umano, l’anima nella sua forma cosciente. È questo un mondo che abbraccia il pensiero ed è qui che tutte le forme concepite in Briah possono essere trovate, analizzate, separate e successivamente realizzate. In Yetzirah comincia a manifestarsi il principio del male: le creature, in questo mondo, hanno libertà di scelta e questo può comportare una decisione ad agire contro i principi di Dio. Già da qui, vediamo che comincia a venire fuori il carattere duale di questo seme. Le spade/aria hanno pertanto a che fare con la sintesi e l’analisi, con
l’intelletto, con il pensiero e con la cultura; ma, hanno altresì a che a fare con la sofferenza ed il tormento, con i pericoli, le dispute, le lotte, le difficoltà, le malattie, i conflitti. Le spade, quindi, pensano e parlano, analizzano e organizzano, comunicano e discutono, sono razionalità, scienza, filosofia, ma sono anche rivoluzione, guerra, crudeltà, strategia e pianificazione. Le tensioni mentali e fisiche appartengono a questo seme e a questo seme appartiene la disperazione che ci dà la consapevolezza di compiere tagli netti e drastici. Nel loro aspetto più negativo, le spade, mettono in luce prevalentemente i problemi, le angosce, i dispiaceri, ossia tutta quella gamma di emozioni negative figlie della 54
tempesta emotiva a cui le spade possono condurre se non filtrate opportunamente dalla ragione. La presenza di molte carte di spade in una lettura pone, dunque, l’accento su una situazione problematica, che ci preoccupa, su un pensare eccessivo, sulla necessità di organizzare il pensiero. Possono riferirsi a problemi di salute, a delusioni sentimentali, ad un eccessivo controllo delle emozioni, a crisi intellettuali e/o dolorose consapevolezze.
scuola inglese e che sottolinea come in questo seme vi siano incarnate tutte le forze e le energie che sono alla base della creazione dell’universo. Crowley, invece, si riferisce a questo seme utilizzando il termine Disks (disco) per richiamare il rapporto fra denari e la Terra.
I denari Quarto e ultimo dei semi degli Arcani Minori è quello dei denari, o pentacoli, termine, quest’ultimo, utilizzato in particolar modo dalla 55
Con i denari arriviamo a conoscere il mondo fisico, la materia, il corpo. È questo un seme passivo, femminile, freddo e asciutto, che si lega a tutto ciò che è stabile e prevedibile. La terra è il suo elemento, e le sue qualità sono la forza, la durata, il realismo, la sicurezza. Il mondo finale, Assiah, è quello che viene ricondotto a questo seme. Assiah è il mondo del fare, ossia quel livello finale in cui i mondi precedenti diventano reali: è lo spazio materiale in cui tutte le cose vivono e crescono. In Assiah lasciamo lo spirito e arriviamo alla materia ed è qui che le cose e le creature manifestate, create e formate in coscienza, assumono una forma particolare e diventano corpi fisici e materiali. È questo il mondo più basso, quello in cui
sperimentiamo con mano il mondo spirituale: qui la libertà di scelta è al massimo e bisogna sempre agire per fare in bene. Ed è proprio il fare non come impulso (tipico dei bastoni), ma come necessità di possedere a caratterizzare i denari/terra. Dicevamo dunque che ai denari corrisponde il mondo materiale, tutto ciò che è corporeo, tangibile, primitivo, e che nasce anche come risultato e ricompensa di un lavoro e di una fatica atta a raggiungere una certa stabilità. Nella sua profonda relazione con la terra, questo seme rappresenta la prosperità e la crescita, governa le finanze, il denaro, il guadagno, i raccolti, il lavoro, le tradizioni e la famiglia. È interessante 56
notare come, in particolare negli Arcani Minori del mazzo di tarocchi di Arthur Edward Waite, il mondo campestre e la natura sono rappresentati in ogni sua forma, proprio a sottolineare il profondo legame che unisce questo seme con la natura ed è una rappresentazione che suggerisce anche come in questo seme vi sia la necessità di creare delle radici che dal basso possano spingere a ricongiungerci con l’alto. In chiave negativa tutte queste condizioni vengono in qualche modo ribaltate, e la materia non diventa più il terreno in cui ci si muove per sperimentare il divino ma diventa l’unica dimensione a cui siamo in grado di rivolgerci. I denari, visti in quest'ottica, tendono a porre dunque l’accento su avidità,
ingordigia, necessità di possedere per il puro piacere di farlo, insoddisfazione, incapacità di accettare il cambiamento, paura della perdita, dissipazione e povertà di sentimenti. In una lettura, molte carte di denari, pongono l’accento su situazioni che riguardano la carriera, il lavoro, le finanze, il corpo fisico, la pace, la sicurezza, la capacità di far crescere e di crescere, il benessere materiale, la soddisfazione nel raggiungere uno scopo.
Le interazioni fra i semi e l’equilibrio della stesa Dopo aver analizzato ogni singolo seme, vediamo come e in che modo questi interagiscono e si 57
bilanciano fra loro. Abbiamo visto che ci sono due semi maschili e attivi (bastoni e spade) e due semi femminili e passivi (coppe e terra). Questo ci permette di fare già una prima considerazione. Una stesa per essere bilanciata ha bisogno della presenza sia di semi attivi e maschili che di semi femminili e passivi, questo per far sì che l’azione espressa e manifestata non sia solo potenza/impulso ma diventi poi qualcosa di concreto o, ad esempio, non sia solo immaginata e mai animata, non sia solo staticità e per nulla innovazione.
I bastoni, nella loro pura esplosione di energia hanno bisogno di essere sostenuti e controllati dalle coppe; le spade, crude e pragmatiche, ne ridimensionano l’aspetto eccessivamente ottimistico; i denari, con la loro spinta verso il basso, fanno sì che il fuoco non si disperdi. Le coppe, passive, fluide e piatte, hanno bisogno dell’energia del fuoco e dell’aria delle spade per animarsi e prendere vita e hanno bisogno dei denari e della loro concretezza per non restare una mera fantasticheria.
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Le spade, tempestose, necessitano dei bastoni per impegnarsi a dare vita al cambiamento e necessitano degli immobili denari per creare un pensiero concreto; soprattutto hanno bisogno delle coppe per far sì che lo stimolo esterno, l’abilità a formulare un pensiero non causi paura o tensione ma sia essa stessa la base da cui partire per costruire una forma. I denari, infine, così solidi e inalterabili, senza gli altri 3 elementi non riuscirebbero a sopravvivere: hanno costantemente bisogno dell’acqua per continuare a crescere e non seccare; dell’aria per essere scossi e ripuliti e del fuoco per trovare la motivazione a
fare, ossia raquella scintilla che permette di agire per acquisire.
I numeri negli Arcani Minori Da 1 a 10, i numeri, che caratterizzano le carte degli Arcani Minori, rappresentano in successione le varie tappe del ciclo evolutivo dell’uomo. Vediamo, nel dettaglio, cosa simboleggia ogni singolo numero, per cercare di capire poi in che modo possiamo collegare seme e numero.
Uno - Asso Rappresenta l’inizio, la prima scintilla, l’impulso originario di ogni attività.
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Negli Assi è contenuto tutto il potenziale della creazione così come anche la creazione stessa, intesa come nascita, manifestazione, nuova volontà, nuova vita. L’uno è dunque legato a tutti i nuovi inizi e a tutto quanto è unità indifferenziata ed individualità. È questo un numero legato all’autocoscienza, alla concentrazione e all’attenzione, alla capacità di manifestare, ispirare e trasformare. Più assi in una lettura possono indicare una situazione ancora alle prime fasi o qualcosa di nuovo che è sul punto di nascere. Gli Assi sono definiti da Crowley come la radice dei 4 elementi, il che vuol dire che ciascun asso è la più pura manifestazione ed espressione dell’elemento
stesso; non sono però una manifestazione di quell’elemento nella sua forma materiale: tutto è solo in potenza. In questo modo abbiamo che l’asso di bastoni è l’energia primaria che alimenta l’Universo e la volontà: è pura creatività, puro entusiasmo, puro coraggio. L’asso di coppe è come una forza materna onnicomprensiva: è puro amore, pura emozione, pura intuizione. L’asso di spade è la forza che viene invocata dalla ragione, è la chiarezza mentale, la verità, la difesa della giustizia e delle proprie motivazioni. L’asso di denari è l’essenza delle cose materiali, è la praticità, la sicurezza, la prosperità.
Due Rappresenta 60
l’unione,
la
duplicazione, la dualità, il bisogno di bilanciare due elementi contrapposti. L’energia che nasce dall’asso si separa e diventa due. Nel due troviamo la ripetizione, l’opposizione, la separazione così come l’unione, la riconciliazione. È il subconscio, e, in questo numero, è insita la scelta, la decisione e il contrasto fra due poli. Yin e Yang sono uniti e indifferenziati nel due ed è qui che l’elemento/seme appare nella sua forma. Molti due in una lettura pongono l’accento su un periodo di attesa, su una qualche decisione da prendere e/o sulla necessità di trovare un obiettivo al di fuori di sé. Avremo così, in maniera molto esemplificata, che il due di bastoni rappresenta la determinazione: l’idea pura di coraggio assume
qui una forma e diventa voglia di vincere. Il due di coppe rappresenta i sentimenti che si focalizzano su un obiettivo preciso, sull’altro, diventando unione. Il due di spade rappresenta la necessità di pensare a fondo e di trovare un compromesso fra gli opposti. Il due di denari, 61
infine, simboleggia la crescita e l’alternanza naturale e senza fine fra crescita stessa e staticità.
dunque di un progetto che viene alla luce e della voglia di andare avanti; il tre coppe della soddisfazione che si prova ad amare ed anche della magia del concepimento; il tre spade, in accordo con la potenza del suo seme, diventa malinconia per una dura verità che ci è stata rivelata; il tre denari, infine, metterà alla luce un lavoro concretizzato.
Tre È l’espansione, la crescita, la realizzazione. Rispetto alla scelta del due, nel tre troviamo la collaborazione e la cooperazione, nonché la creazione di qualcosa di nuovo che nasce dall’unione di elementi simili. È questo un numero particolarmente attivo, di sintesi e armonia, di comprensione, percezione, rivelazione e comunicazione. La presenza di più tre, in una lettura, andrà, per tanto, a porre l’accento su una situazione che sta germogliando: l’idea dell’uno prende forma nel due e viene fertilizzata nel tre. Il tre bastoni ci parlerà
Quattro
Stabilità, materializzazione, consolidamento sono le parole chiave legate al numero quattro. Questo numero rappresenta, infatti, un momento in cui non bisogna agire ma costruire per sentirsi al sicuro. Con il quattro arriviamo a gettare le fondamenta e a darci una struttura solida all’interno della quale poterci muovere in tutta sicurezza. 62
Cinque
Nel quattro ci sono la capacità di conservazione, la materia, la sostanza, il dominio, l’autorità, il controllo. Le cose adesso si sono manifestate e c’è bisogno di una pausa per verificare la solidità di quanto raggiunto fino ad ora. Spesso, però, la presenza di più quattro in una stesa possono indicare una situazione in cui c’è una eccessiva stagnazione. Indicativamente, nel quattro di bastoni troviamo la condensazione e la stabilità, il completamento dopo aver compiuto uno sforzo; nel quattro di coppe troviamo, invece, emozioni stabili ma spesso così stabili da risultare restrittive; nel quattro di spade abbiamo la tregua della mente e nel quattro di denari la stabilità e la sicurezza materiali.
Il cinque rompe la stabilità del quattro. Questo numero rappresenta il movimento, l’instabilità, la lotta, il conflitto, il disequilibrio e l’incertezza. È un numero che invita all’adattamento perché simboleggia qualcosa di caotico ed inaspettato al quale andiamo incontro. Crowley, nel suo Libro di Toth, afferma che con il cinque appare la tempesta ed arriva lo stress, ma ciò non deve essere inteso necessariamente come qualcosa di negativo perché è un momento transitorio e necessario. Più cinque in una stesa invitano al cambiamento e parlano di una situazione che sta mutando. Il cinque bastoni apre alla lotta, alla necessità di rinnovarsi e di affrontare una nuova sfida; il cinque 63
coppe parla essenzialmente di perdita e di crisi emotiva; il cinque di spade è sconfitta e crisi intellettuale; il cinque denari è disequilibrio e crisi materiale.
con le emozioni profonde e con quanto c’è sempre stato di bello e armonico nella nostra vita; il sei di spade è il superamento della pena attraverso una ragione che torna a prendere il controllo; il sei denari è generosità che nasce dalla consapevolezza della possibilità di perdita. La presenza di più sei si riferisce quindi, molto spesso, al superamento e alla collaborazione.
Sei Con il sei torna la quiete dopo la tempesta portata dal cinque. L’equilibrio si ristabilisce, le difficoltà vengono superate e arrivano pace, armonia, felice interscambio. Nel sei, gli elementi sono rappresentati nella loro parte migliore e più pratica. Il sei bastoni, ad esempio, indica la vittoria dopo la lotta; il sei coppe ha a che fare
Sette I sette, a differenza dei sei, rappresentano i semi nel
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massimo della loro degenerazione. Sono, sostanzialmente, sfide e ostacoli che devono essere superati e portano, per tanto, alla ricerca, alla valutazione, all’indagine, all’osservazione e all’introspezione. Con i sette ci troviamo di fronte alla necessità di rivalutare i nostri obiettivi e di trovare un nuovo e rinnovato approccio. Molti sette parleranno, così, di alternative e rischi da correre. Il sette bastoni ci spinge ad affrontare una sfida più grande di noi; il sette coppe rivela la dissipazione e la voglia di conoscere il mistero; il sette spade è l’inganno, è la mente che non trova pace e cerca soluzioni sempre più adeguate; il sette denari è assoluta passività, è rassegnazione, ma anche
bisogno di trovare capacità di attendere.
la
Otto
“Gli Otto vengono come rimedio per gli errori del sette”, questo quanto afferma Crowley che vede in questo numero una reazione e l’opportunità di espandersi e cominciare da capo. Involuzione ed Evoluzione, Morte e Trasformazione, sono sottesi in questo numero: l’otto è l’inizio della fine e in esso c’è l’idea dell’alternarsi dei cicli e delle fasi della vita. Tutti gli otto rappresentano come una liberazione dell’energia dell’elemento di riferimento e sono rinascita, rigenerazione, cambiamento, rivalutazione e forza spirituale. In una lettura, se compaiono più otto potremmo pensare ad una vicenda che sta cambiando, 65
che sta evolvendo e che ci sta trainando in una nuova fase. L’otto bastoni è velocità e rapidità, è il fuoco che si accende all’improvviso perché sente la necessità di progredire; l’otto di coppe è trasformazione, pianificazione, è abbandono di situazioni stantie non senza difficoltà perché questo numero, collegandosi al seme di coppe, ci parla essenzialmente della mancanza di una spinta dinamica; l’otto spade è l’analisi continua ed è la chiarificazione necessaria a far convivere più pensieri; l’otto denari è il procedere stabile e prudente.
realizzazione e il compimento. Con il nove il cammino evolutivo dell’uomo è stato ultimato e non resta che partire da capo, attraverso il dieci. Il nove è il numero della perfetta armonia e dopo aver sperimentato una leggera perdita, l’elemento può adesso tornare ad
Nove Tutto ciò che è iniziato è pronto a finire nel nove, un numero che rappresenta la fine, la conclusione, la 66
esprimersi nella sua forma più consona, può tornare ad aumentare di energia fino ad arrivare al massimo della sua potenza. Questo numero è spesso collegato con la saggezza e con la ricerca spirituale. La presenza di molti nove, in una lettura, ci parla di situazioni che stanno per volgere al termine. Nel nove bastoni troviamo il fuoco al massimo della sua potenza. Questa carta rappresenta grande determinazione e grande autodisciplina. Il nove coppe, ossia l’acqua che torna ad essere armonica e forte, rappresenta la felicità, l’appagamento, la totale soddisfazione. Il nove spade, aria potenziata al massimo, racconta di una mente che non riesce a fermarsi, di un pensiero a cui, dopo aver affrontato ogni sfida, non resta che
un’amara e quasi disperata analisi. Il nove denari, in accordo con la totale stabilità della terra, indica la ricchezza materiale e il guadagno derivato dall’aver affrontato con pazienza tutte le prove.
Dieci È la combinazione di 0 e 1, di vuoto cosmico e inizio. Nel dieci c’è l’unione dell’alfa e dell’omega, di un potenziale senza forma e del suo impulso primario. In questo numero c’è la fine di tutta l’energia: i 4 elementi ormai compiuti non hanno che da ricominciare il loro cammino. Qui tutto ha definitivamente termine e tutto ricomincia. Ovviamente, più dieci, in una lettura, vanno a sottolineare la presenza di situazioni concluse che possono ripartire con una 67
spinta diversa: la fine diventa il nuovo inizio. Il dieci bastoni, fuoco che si spegne e che è pronto a riaccendersi, rappresenta un momento di fatica, di impegno, ma allo stesso tempo è coraggio ed entusiasmo. Il dieci di coppe è l’acqua che riposa, è calma, quiete, consolidamento affettivo. Con il dieci di spade la lotta dell’intelletto è arrivata ormai a completamento, e la lotta porta sempre sofferenza, dolore, perdita, distruzione; ma è da questa condizione così straziante che si trova la forza per ricominciare. Il 10 denari è la conclusione del lavoro di tutti i semi: tutto è completato e finalmente si può godere del benessere e della sicurezza tanto agognati.
Le carte di corte Una considerazione a parte meritano le cosiddette “Carte di Corte”, chiamate così in quanto rappresentano simbolicamente una corte medievale. Queste sono quattro e sono: Re, Regina, Cavaliere e Fante. Tendenzialmente descrivono persone, ruoli sociali, caratteristiche fisiche e/o caratteriali, atteggiamenti, ma anche, ad esempio, una fase particolare della vita in cui ci si trova. Rispetto alle dieci carte numerali, le figure di corte rappresentano il modo in cui si agisce o si pensa. Ai Fanti sono associati ragazzi o comunque persone molto giovani o immature. Tipica dei fanti è l’iniziativa, la possibilità che si concretizzi qualcosa come ad esempio un 68
proposito. Ai fanti appartengono, inoltre, le varie fasi di apprendimento, l’introspezione, la tranquillità, la fase di staticità che precede l’azione. I fanti offrono qualcosa, e per questo vengono generalmente considerati come “messaggeri”. Crowley, che nel suo libro di Toth associa i Fanti alle Principesse, definisce questa carta come “il Silenzio a cui tutte le cose ritornano” e descrive la personalità associata a queste carte personaggio
come totalmente mancante di senso di responsabilità. I Cavalieri, a differenza dei Fanti, rappresentano l’azione e descrivono la messa in atto del proposito del Fante. Queste figure sono associate a persone giovani, dinamiche, concrete e descrivono situazioni in cui c’è necessità di concretizzazione e in cui bisogna andare avanti. I Cavalieri portano in sé tutta l’energia del loro seme di appartenenza e lo sfruttano come una risorsa. Vengono generalmente 69
raffigurati a cavallo (il loro proposito è l’andare avanti e il servire) con indosso un armatura che li protegge e allo stesso tempo ne limita l’eccessiva veemenza. Identificano la passione, la vitalità, la voglia di vivere, l’idealismo. Le Regine, simboleggiano donne mature, percettive, intuitive, equilibrate. Nelle Regine, associate ai vari semi, vi sono tutte le caratteristiche più tipicamente femminili quali la compassione, la comprensione profonda, la ricettività, la sensibilità, la conservazione. Sono le creatrici, le Madri Universali, e il loro potere deriva da una profonda connessione con l’elemento
di riferimento. Con le Regine si conoscono la stabilità e l’equilibrio, la persuasione, la creatività e la consapevolezza emotiva. I Re sono lo yang per eccellenza (in contrapposizione allo yin delle Regine) e incarnano l’energia maschile in tutta la sua potenza. I Re sono il simbolo della forza, del potere, del controllo. Con i Re l’azione dei Cavalieri viene portata a termine e concretizzata definitivamente. Un Re è una figura autoritaria, un esperto del suo settore, un comandante, una persona che rispetta e da rispettare. La sicurezza, la stabilità e la saggezza sono tipiche di questa figura.
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Lo staff del Vascello Salve, sono Nausicaa*, la Founder del Vascello delle Stelle Perdute (vascellostelleperdute.forumfree.it) che ho fondato nel 2009. Ho molti interessi nella vita, e in particolare l'astrologia, di cui mi occupo da moltissimi anni. Sono un'autodidatta e sono partita da un'impostazione di astrologia tradizionale, scientifica e razionale, per poi passare a quella karmico-evolutiva. Ho cercato di trasferire sul Forum le conoscenze da me acquisite per condividerle al solo scopo di divulgare la conoscenza di questa materia e di altre discipline spirituali. Il mio "Viaggio" è iniziato tanto tempo fa, nel 1995 e mi ha portata a poter conoscere e poi comprendere un mondo meraviglioso. Sono Katrin82, ad oggi Super Moderatrice, e sono approdata sul Vascello per caso, in un momento della vita in cui non facevo altro che cercare risposte e una giusta dimensione. Amo la cartomanzia e l'astrologia karmica.
Sono virginella, laureata in Lingue e letterature straniere e un'appassionata di Astrologia da diverso tempo, ma solo negli ultimi anni e con l'aiuto del Vascello ho avuto la possibilitĂ di approfondire questa affascinante materia. Amo tutte le discipline che permettono di metterci in contatto con la parte piĂš intima di noi stessi, adoro l'alimentazione naturale e la vita a contatto con la natura. 72
Sono water_violet, naturopata e operatrice bionaturale del benessere. Sono specializzata in Medicina Tradizionale Cinese, Floriterapia di Bach e Alimentazione Naturale. Da anni pratico dozen yoga e meditazione zen, discipline che mi accompagnano costantemente durante il mio percorso di crescita. Studio e amo i Tarocchi (in particolare i Rider-Waite) strumento prezioso e inesauribile di conoscenza. Sul Vascello modero le sezioni di Benessere e Discipline Olistiche e quella di Cartomanzia.
Collaboratore del Vascello, io sono Hermete74. Ho iniziato a studiare i tarocchi nell'approccio Jodorowskyano e questo mi ha aperto le porte a Jung: da allora per me la strada dei sogni e dei tarocchi si è intrecciata in una pratica che ho denominato: Onirotarologia.
Sono _NightSky_, collaboratrice del Vascello che si occupa soprattutto della sezione riguardante il sonno e il mondo onirico. Sono un Sagittario, ascendente Scorpione. Amo la mitologia, il folklore e le fiabe. Sono la coordinatrice di questa rivista.
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Bibliografia e siti di riferimento
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Degrees of Winsdom di Rachel Pollack
➢ I dodici guaritori e
altri rimedi – E. Bach ➢ Guarisci te stesso. Le
➢ Tarot
Key to the Wisdom of the Ages or Wisdom of Tarot di Paul Foster Case
vere cause della malattia e come curarle – E. Bach ➢ Libera te stesso – E.
➢ The Qabalistic Tarot
Bach
di Robert Wang
➢ Dio su una Harley –
➢ Book T di Aleister
J. Brady
Crowley
➢ http://www.lisamor
➢ wikipedia
purgo.org/Works/sa lotto-dilisa/index.html
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