Il vascello delle stelle perdute 3

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Benvenuti e Bentrovati Benvenuti viaggiatori, in cerca di ciò che non sapete, ma che anelate con il cuore colmo di Speranza. Benvenuti a voi viaggiatori stanchi e in cerca di qualcuno che possa alleviare i vostri affanni. Benvenuti nel nostro caldo porto. Rimanete con noi il tempo necessario per ritrovare la strada che è già ben realizzata dentro di voi, ma che avete smarrito tra il tempo e le sofferenze quotidiane. Non temete, quando sarete pronti potrete dipartire e la vostra via sarà illuminata dal Vostro Amore per ogni creatura e ogni altra Luce dell'Esistenza. Benvenuti e ben ritrovati!

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Indice Pag. 6 Cos'è l'Astrologia Morpurghiana? Alla scoperta di questa affascinante materia!

Pag 58 Le Sibille Per rivelare il passato, chiarire il presente e predire il futuro. Pag 72 Indovinelli e giochi

Pag 12 I Led Zeppelin e l'esoterismo Ovvero la trasformazione del piombo in oro Pag 25 La struttura dei tarocchi Parte I: gli Arcani Maggiori

Collaboratore di Novembre: Hero of Arcana

Pag 46 The Real Astrology Cos'è l'astrologia (oraria)

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Di tutto restano tre cose: la certezza che stiamo sempre iniziando, la certezza che abbiamo bisogno di continuare, la certezza che saremo interrotti prima di finire. Pertanto dobbiamo fare: dell'interruzione, un nuovo cammino, della caduta, un passo di danza, della paura, una scala, del sogno, un ponte, del bisogno, un incontro 5 Fernando Pessoa, “Restano tre cose�


Cos'è l'Astrologia Morpurghiana? a cura di: virginella

Molti di voi ne avranno letto o sentito parlare, e ad alcuni sarĂ capitato di incappare in articoli e testi della nota studiosa, senza magari aver approfondito piĂš di tanto cosa la differenzia dalle altre

scuole astrologiche. Senza dilungarmi ad esporre chi sia Lisa Morpurgo, cosa che chiunque con gli strumenti oggi a nostra disposizione, può fare con un semplice clic, vi voglio 6


sinteticamente introdurre agli elementi più importanti e caratteristici di questo approccio rivoluzionario. L'Astrologia Morpurghiana parte dal presupposto che il movimento dei pianeti esprima il CODICE DELLA VITA, e qui cito testualmente una definizione di M.Michelini, collaboratore e continuatore del pensiero della Morpurgo, nel senso biologico del termine. Questo moto, tramite un linguaggio criptato, ci mostra ciò che noi siamo. A differenza dei vari approcci psicologici che si sono via via stratificati, l'Astrologia Morpurghiana prevede che mente e corpo siano fusi nell'espressione simbolica degli aspetti planetari. Se l'Astrologia tradizionale, tramandata da secoli sempre uguale a sé stessa dal punto di vista teorico, non è mai stata messa in discussione

dagli studiosi della materia, si ha invece un approccio totalmente nuovo, che non ha paura di ribaltare le carte in tavola e fare nuove ipotesi. Ai sette "pianeti" tradizionali, comprensivi dei luminari, non basta aver aggiunto i transaturniani via via scoperti con i moderni mezzi scientifici, ci si spinge oltre, probabilmente anticipando profeticamente ciò che ancora non sappiamo, oltrepassando delle colonne d'Ercole spaziali. È così che Lisa Morpurgo sviluppa una nuova teoria in base alla quale se i segni zodiacali sono 12, tale deve essere anche il numero dei pianeti corrispondenti, saranno quindi provvisoriamente chiamati X e Y i pianeti non ancora scoperti ma di cui già ora si sospetta l'esistenza per l'anomalia che presentano le orbite di Nettuno e Plutone.

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Si prendono dunque in considerazione questi 12 pianeti su base teorica, di cui solo 10 conosciuti per la parte interpretativa, non c'è spazio per Chirone, Stelle Fisse, punti fittizi, Nodi e quant'altro. L'unico strumento di analisi è il tema natale, e a scopo predittivo unicamente i transiti planetari, non si studiano

quindi rivoluzioni solari, direzioni, progressioni e quant'altro. A questi pianeti si affianca la complessa, straordinaria e affascinante teoria dei 4 Zodiaci, ciascuno espressione di un diverso modo di intendere la realtĂ nelle varie fasi cicliche della vita nell'universo.

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A un ciclo a dominanza maschile/patriarcale (il nostro), farĂ inevitabilmente seguito un ciclo matriarcale, e ognuno influisce

inevitabilmente per "trasparenza" sull'altro. Questo impianto teorico produce frutti permettendo di formulare nuove ipotesi

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riguardo domicilii ed esaltazioni dei pianeti, con l'influsso delle trasparenze, determinate dagli zodiaci complementari. Da qui la definizione, un po' insolita e tipicamente Morpurghiana, di "trasparenza" planetaria, che arricchisce l'espressione simbolica e come un pianeta si esprime in ciascun segno, in sede di analisi.

averla concepita senza avere concrete basi cui agganciarsi per renderla tangibile. Resta il fatto che l'impianto logico sul quale si fonda è ineccepibile anche se di non immediata fruizione dal punto di vista teorico, ma che i risultati a livello interpretativo sono senza ombra di dubbio notevolissimi, grazie al lavoro di equipe che la grande studiosa aveva messo in campo.

N.B. Proserpina è il primo nome ipotizzato per il pianeta X, perché esprime il grande principio femminile.

Chi volesse approfondire la Struttura zodiacale di questa scuola astrologica, consiglio i chiari e puntuali articoli di Massimo Michelini sul sito La Rotta di Ulisse.

Ciò che è stato principalmente contestato alla ideatrice di questa teoria, è di

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I Led Zeppelin e l'esoterismo: Ovvero la trasformazione del piombo in oro A cura di: Nausicaa*

I Led Zeppelin, favoloso gruppo rock degli anni '70, devono il loro nome al dirigibile tedesco marca Zeppelin che negli anni '30 effettuava la rotta GermaniaStati Uniti e che è da tutti tristemente ricordato soprattutto per il disastro

dello Zeppelin LZ 129 Hindenburg (dal nome del Presidente della Germania) che prese fuoco in fase di atterraggio, il 6 maggio 1937, a New York. Viene da chiedersi perchĂŠ i Led Zeppelin scelsero questo nome per la loro band che 12


nasceva dalle ceneri degli "Yardbirds" per cui Jimmy Page aveva suonato come turnista prima che Eric Clapton lasciasse il gruppo. La versione più accreditata è quella secondo la quale questo nome fu scelto in risposta ad una provocazione di due dei componenti degli "The Who", Keith Moon e John Entwistle, altro gruppo inglese storico in auge in quegli anni. La storia racconta che i due, secondo quanto riportato a Page dal suo Manager Cole, avrebbero soprannominato in questo modo i "New Yardbirds" volendo intendere che avrebbero avuto vita breve, sfracellandosi come un Lead Zeppelin (letteralmente Zeppelin di piombo). Jimmy Page avrebbe preso spunto da questa battuta al vetriolo, decidendo di sostituire il nome da "New Yardbirds" a Led Zeppelin, modificando "Lead" in "Led" per evitare ambiguità di pronuncia, dovute al fatto che il termine

"lead" in inglese ha due etimologie e due suoni distinti: oltre a "piombo" (pronuncia /led/), può significare anche "guida" (pronuncia /li:d/). Fondato nel 1968 ed in attività fino al 1980, anno della morte del batterista John Bonham, i Led Zeppelin rappresentano qualcosa di totalmente nuovo ed indimenticabile nella storia del Rock, anche per i testi delle loro canzoni e per la ricerca esoterica portata avanti dal suo componente più importante, Jimmy Page ma anche dal frontman Robert Plant. Il gruppo era così composto: - Robert Plant, voce e armonica, nato il 20 agosto 1948 (Leone); - Jimmy Page, chitarre, nato il 9 gennaio 1944 (Capricorno); - John Paul Jones, basso e tastiere, nato il 3 gennaio 1946 (Capricorno); - John Bonham, batteria e percussioni, nato il 31 maggio 13


1948 (Gemelli) e deceduto il 25 settembre 1980.

Boleskine House, sul lago di Loch Ness, in Scozia, dove si trasferì ed aprì in seguito a Londra una libreria esoterica con lo stesso nome del periodico di cui Crowley era editore, “The Equinox”.

Negli anni '70, nei circoli artistico-musicali vi era un ritorno di interesse per l'occulto ed in particolare per Aleister Crowley, occultista e figura controversa dell'Inghilterra del Novecento, fonte di ispirazione per riti magici. Lo fu anche per i Led Zeppelin in quanto Jimmy Page e Robert Plant, in particolare, ne seguivano gli insegnamenti. Page comprò la casa che era stata di Crowley,

Crowley da giovane

Boleskine House 14


Page studiava la magia e l'astrologia antica, i simboli celtici e magici. Da qui la scelta di attribuire ad ognuno dei componenti della band un simbolo che vedete qui sotto raffigurato.

diavolo. La spiegazione di cosa significhi “ZoSo” oggi non è più un mistero. Questi simboli non hanno una connotazione alfabetica. Come detto, la band usava simboli celtici, ma solamente i due al centro fanno riferimento alle Rune mentre i due esterni sono dei sigilli. L'origine del simbolo ZoSo viene dalla "Ars Magica Arteficii" (1557), antico grimorio alchemico di Gerolamo Cardano (conosciuto anche come J. Cardan), dove erano contenuti i simboli per i segni zodiacali ed i pianeti. Il simbolo associato a Page rappresenta Saturno. Egli è infatti un Capricorno, il cui pianeta-guida è Saturno, la "Z" è il simbolo, come si vede dal grimorio, per

Il simbolo di riferimento apparve nella copertina interna del quarto album, "Led Zeppelin IV", un disegno con una parola sconosciuta ai più, "ZoSo" per Jimmy Page, una piuma per Robert Plant, cerchi olimpici per John Bonham e un trifoglio per John Paul Jones, simboli che per la critica dell'epoca rappresentavano gli insegnamenti di Crowley su come fare patti con il

Libro magico di Gerolamo Cardano

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rappresentarlo, mentre "oSo" è il simbolo alchemico del mercurio, anch'esso associato a Saturno. Il piombo è il metallo di Saturno ed è l'unico metallo che protegge

resistente alla corrosione ed è legato al processo della morte intesa come trasformazione. Questo è il tema caro al segno dello Scorpione ed infatti possiamo trovare riscontri di questa attrazione per l'occulto nel tema natale di Page, Ascendente Scorpione il cui governatore, Plutone, si trova congiunto al Nodo Lunare Nord mentre Plant, nonostante sia un Leone Ascendente Sagittario (per pochissimo), ha Plutone nell'VIII casa dello Scorpione.

da Plutone, maestro dello Scorpione, che simboleggia gli Inferi. Quindi, Led inteso come piombo e anteposto Zeppelin potrebbe essere un riferimento a Saturno, a protezione di Page e del gruppo. Il piombo è un metallo denso, duttile, malleabile che è molto

Robert Plant, il frontman, e la sua criniera. Qualcuno potrebbe mai dubitare della sua appartenenza al segno del Leone? Sul palco brilla di luce propria come ogni Leone che si rispetti tenendo benissimo la scena.

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I Led Zeppelin vengono accusati di satanismo I critici dell'epoca non avevano idea e né comprendevano cosa i Led Zeppelin stessero facendo con la musica e gli strumenti e quindi si concentrarono di più sull'aspetto misterioso del gruppo. Secondo loro, i Led Zeppelin, seguendo gli insegnamenti di Aleister Crowley, erano devoti di Satana e nei loro dischi, tra i solchi del vinile, individuarono dei messaggi satanici subliminali. Senza dubbio i Led Zeppelin erano estimatori delle religioni pagane, dell'astrologia e dell'esoterismo. I simboli esoterici e crowlenyani non erano affatto nascosti, ma ben visibili, così come i temi mistici ispirati agli eroi celtici erano presenti nei loro testi, ma amavano occultarne i significati più oscuri.

Trovate qui l'impressionante tema natale di Page: Tema natale Sul vinile del terzo album, "Led Zeppelin III", tra Hats Off To Roy Harper e l'etichetta, Jimmy Page aveva fatto incidere il motto di Crowley "do what thou will, so mete it be", che tradotto in italiano suona come: "fai quello che vuoi, così potrai essere". A me non sembra un'esortazione a venerare Satana quanto un'incitazione da parte del ribelle Crowley ad Essere.

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L'insinuazione che cominciò a serpeggiare fino a diventare un'accusa vera e propria fu che avessero deciso di affidarsi a riti satanici per far sì che il loro dirigibile volasse alto in cielo! Jimmy Page smise semplicemente di leggere i giornali.

(“La scala per il Paradiso”), inclusa sempre in Led Zeppelin IV, divenne spunto di scontro fra gruppi di religiosi. Infatti, ascoltando il brano al passo "there's still time to change the road you're on” al contrario, si dice si possano sentire le parole “here's to my sweet Satan” ovvero “a te mio dolce Satana”. E persino una frase ancora più lunga: “Here’s my sweet Satan, the one whose little path won’t make me sad, whose power is Satan, he will give the growth giving sixsix-six”, ovvero “Ecco il mio dolce Satana, la cui piccola via non mi renderà mai triste e della quale il potere è Satana, egli darà il progresso dandoti il sei-sei-sei”.

Stairway to Heaven: Luce e Ombra

Ma la canzone presenta un modo del tutto nuovo di fare musica, totalmente incompreso dai critici, ma

Una delle loro canzoni più conosciute, ad esempio, la ballata Stairway to Heaven 18


molto apprezzato pubblico.

dal

intensità e potenza. Luce e Ombra. Ditemi voi come potevo non provarci!”

Page utilizza 12 corde (per la parte acustica e la parte elettrica) e se solo poteste chiedere a Page di spiegarvi come ha scritto la musica di questa canzone vi dirà che "viene della scintilla creativa" (valori Plutone-Scorpione). Dice, infatti, Page:

La canzone evolve proprio così, con dei crescendo, delle accelerazioni in cui "la scintilla” diventa fiamma e la fiamma (creativa) brucia luminosa, fino all'orgasmo. https://youtu.be/cwFQpRT waP0

"ho sempre amato i crescendo, la velocità ed il movimento.... pulsa, spinge, sale e scende con

Testo 19


Stairway to Heaven (Live Earls Court 1975).

anelli di fumo attraverso gli alberi e le voci di coloro che stanno in piedi a osservare oooh e questo mi stupisce ooooh e questo mi stupisce davvero e si mormora che presto, se tutti noi intoniamo la melodia il pifferaio ci condurrà alla ragione e albeggerà un nuovo giorno per coloro che aspettavano da lungo tempo e le foreste risponderanno con una risata Se c'è trambusto nella tua siepe, non ti allarmare è solo la pulizia di primavera per la festa di Maggio si, ci sono due strade che puoi percorrere ma a lungo andare c'è sempre tempo per cambiare strada e ciò mi stupisce la tua testa ti ronza e il ronzio non se ne andrà nel caso tu non lo sapessi il pifferaio ti sta chiamando per unirti a lui signora cara, può sentire il

Musica di Jimmy Page, testo di Robert Plant. “È una signora che è sicura che sia oro tutto quel che luccica e sta comprando una scala per il paradiso quando vi arriverà sa che se tutti i negozi sono chiusi con una parola può ottenere ciò per cui è venuta e sta comprando una scala per il paradiso c'è una scritta sul muro ma lei vuole essere sicura perché, come tu sai, talvolta le parole hanno due significati su un albero vicino al ruscello c'è un uccello che canta talvolta tutti i nostri pensieri sono sospetti e questo mi stupisce e questo mi stupisce c'è una sensazione che provo quando guardo a Ovest e il mio spirito grida di andarsene nei miei pensieri ho visto 20


vento soffiare? e sapeva che la sua scala è costruita sul vento mormorante? e mentre scendiamo in strada le nostre ombre più grandi delle nostre anime là cammina una donna che noi tutti conosciamo che risplende di luce bianca e vuole dimostrare come qualsiasi cosa si tramuti in oro e se ascolti molto attentamente alla fine la melodia verrà da te quando tutti sono uno e uno è tutti per essere una roccia e per non rotolare via e sta comprando una scala per il paradiso”

devozione. Robert Plant, in una intervista, ammise di aver scritto la canzone come se fosse in trance, “guidato” da una forza esterna, una sorta di scrittura automatica. C'è da ricordare che molti poeti e scrittori scrivevano sotto l'effetto di droghe (i Poeti Maledetti, gli scrittori di letteratura gotica, e molti altri scrittori come Bukosky ecc. ecc.) e questo non ha niente a che fare con Satana!

Il significato della canzone Lasciando da parte le colorite tesi sataniste, vediamo i significati di “Stairway to Heaven: Luce e Ombra”, dunque la dualità bene - male (“Yes, there are two paths you can go by, but in the long run, there's still time to change the road you're on”, che, tradotto in italiano, diventa: "Sì, ci sono due sentieri che puoi

Tutto fu oggetto di supposizioni e fantasiose elucubrazioni da parte degli addetti ai lavori, arrivando a ritenere che “Stairway to Heaven” fosse addirittura un dono di Satana per la loro 21


percorrere, ma a lungo andare c'è ancora tempo per cambiare quello che stai percorrendo"). Poi quella sul regno dei morti (nelle culture pagane l'occidente rappresentava il reame delle ombre, dei morti, perché lì moriva - in apparenza - il sole): "There's a feeling I get, when I look to the west, and my spirit's crying for leavin”, che, tradotto in italiano, suona: "C'è una sensazione ch'io provo quando volgo lo sguardo ad occidente e la mia anima sta piangendo per la partenza". Altri versi criptici sono: "The piper's calling you to join him" ("Il pifferaio ti sta chiamando per unirti a lui", laddove, nelle saghe medioevali, rappresenta "Il pifferaio di Hamelin", dai poteri sovrannaturali, e, nei carmi classici, raffigura il dio Pan). Oppure "There's a sign on the wall, but she wants to be sure, 'cause you know, sometimes words have two meanings" ("C'è una scritta sul muro, ma essa vuole sincerarsi perché -

come ben sai - a volte le parole hanno un doppio significato"). Oppure: "Sometimes all of our thoughts are misgiven" ("A volte tutti i nostri pensieri vengon fraintesi"). Ed infine: "And as we wind on down the road, our shadows [are] taller then our souls" ("E nel momento in cui ci precipitiamo in strada, le nostre ombre [diventan] più lunghe delle nostre anime"). In realtà , il testo è stato ispirato dalla ricerca di Plant della perfezione spirituale in seguito alla lettura del libro "Magic Arts in Celtic Britain" di Lewis Spence. Alla luce delle mie ricerche ritengo che il satanismo sia solo una leggenda metropolitana, ma per molti tutto quello che successe in seguito, altro non era che la conseguenza delle maledizioni che incombevano su tutto il gruppo ed il suo entourage per essersi affidati a Satana ed aver utilizzato 22


male il potere che era stato loro concesso per raggiungere il successo.

seguito dalla moglie qualche anno dopo, in circostanze ancora oggi misteriose.

Il primo a morire fu John Bonham: deceduto a casa di Jimmy Page a Windsor il 25 settembre 1980. Nessuno si curò di lui quella notte. Bonham aveva raggiunto il gruppo per delle prove, ma era totalmente ubriaco e continuava a bere. Incosciente fu adagiato su un divano e lasciato lì per tutta la notte. Mentre gli altri continuavano a provare lui moriva affogato nel suo stesso vomito a soli 32 anni. Si accorsero della sua morte solamente il giorno dopo. Quanto pesò questo fatto sul gruppo? Tanto, perché in quello stesso anno Jimmy Page decise di scioglierlo. I tre componenti rimasti seguitarono singolarmente l'attività musicale.

Keith Relf, che aveva suonato con Page nel primo gruppo, morì fulminato da un corto circuito provocato dalla sua chitarra. Il figlio di Robert Plant, Karak, di 6 anni morì improvvisamente per un'infezione virale alle vie respiratorie, mentre il gruppo era in tournée. Robert Plant rischiò di morire in un pauroso incidente d'auto con la famiglia mentre era in viaggio a Rodi. Saranno coincidenze, incuria, conseguenze dei vizi o eventi sfortunati, ma una cosa è certa: l'occultismo, l'esoterismo e la magia avvolsero i Led Zeppelin in un fascino senza tempo e contribuirono a renderli uno dei gruppi più unici ed immortali della storia della musica Rock: 300 milioni di

Poi accadde che: Keith Harwook, socio e amministratore delle tournée dei Led Zeppelin, morì, 23


dischi venduti per un mix esplosivo di blues, hard rock e psichedelia che rinnovò il rock n' roll.

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La struttura dei Tarocchi

Un viaggio tra i simboli e i segreti degli Arcani. Parte I: gli Arcani Maggiori a cura di: water_violet

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Come abbiamo visto nel precedente articolo, i Tarocchi sono un mazzo composto da 78 carte, caratterizzati da una struttura di tipo duale: sono cioè divisi in due, Arcani Maggiori e Arcani Minori. Abbiamo anche visto che, sostanzialmente, la differenza fra Arcani Maggiori e Arcani Minori consiste nel fatto che i secondi rappresentano le energie che alimentano i primi. Gli Arcani Minori, sono infatti la manifestazione terrena e la concretizzazione delle energie rappresentate dagli Arcani Maggiori, che, a loro volta, sono manifestazioni celesti e simboli universali (Archetipi) riconducibili a virtù e concetti inconsci che accomunano

l’intera esperienza umana. In una lettura, una predominanza di Arcani Maggiori segnalerà, pertanto, una questione che richiede maggiore attenzione, in cui sono in gioco forze superiori che hanno necessità di essere elaborate. Una predominanza di Arcani Minori, al contrario, pone, invece, l’accento su una questione più facilmente gestibile da parte del consultante, legata più al quotidiano e al tipo di energia e forze che usa per vivere. Vediamo adesso nello specifico come sono strutturati rispettivamente gli Arcani Maggiori e gli Arcani Minori.

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In questo occuperemo Maggiori.

numero ci degli Arcani

Resta fuori da questa successione una Carta in particolare, quella contrassegnata dal numero 0, il Matto (The Fool o Le Mat). Il Matto, infatti, all’interno della struttura del Tarot riveste un ruolo suo proprio e di primaria importanza: è fuori da ogni sequenza e precede l’intera serie di Arcani. Questo perché, in accordo con il numero 0 che lo identifica, il Matto rappresenta il Vuoto Assoluto, il Caos Primordiale da cui tutto ha origine. È dunque a partire dal Matto che ha inizio il percorso dell’uomo, l’esplorazione delle infinite possibilità, il suo viaggio attraverso le varie

Gli Arcani Maggiori Gli Arcani Maggiori, denominati in origine Trionfi, sono costituti da 22 Carte, ciascuna delle quali simboleggia aspetti dell’animo umano, qualità e situazioni distinte, riferibili alla comune esperienza universale. Ogni Arcano Maggiore è contraddistinto da una didascalia (un nome che lo identifica e caratterizza) e da un numero: dall’1 al 21 i vari Trionfi, sono legati secondo una precisa successione numerica e simbolica.

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tappe dell’esistenza. The Fool, è definito l’eroe del Tarot e la successione degli Arcani Maggiori va a costituire quello che viene metaforicamente descritto da Eden Gray, come “Il Viaggio del Matto” (The Fool’s Journey). Ogni Arcano Maggiore è un Archetipo con il quale il Matto si confronta e il modo in cui vengono organizzati gli Arcani, rappresentano le varie fasi o livelli del suo viaggio.

in successione i seguenti Archetipi: 1. Il Mago (The Magician) (Le Bataleur) 2. La Papessa (The High Priestess) - (La Papesse) 3. L’Imperatrice (The Empress) - (Limperatrice) 4. L’Imperatore (The Emperor) - (L’Empereur) 5. Il Papa (The Hierophant) (Le Pape) 6. Gli Amanti (The Lovers) (Lamoureux) 7. Il Carro (The Chariot) - (Le Chariot)

Il Viaggio del Matto:

8. La Forza (Strenght) - (8. La Justice)

come sono

9.L’Eremita (The Eremit) (L’Heremite)

strutturati gli Arcani

10. La Ruota (Wheel of Fortune) - (La Roue de Fortune)

Maggiori Tutto comincia con un viaggio, e il Matto incarna perfettamente l’anima che percorre i vari stadi della vita fino a raggiungere la Perfezione, quella che in molti identificano con l’Illuminazione Spirituale. Dall’1 al 21 il Matto incontra

11. La Giustizia (The Justice) - (11. La Force) 12. L’Appeso (The Hanged Man) (Le Pendu) 13. La Morte (Death) 14. La Temperanza (Temperance) - (Temperance) 28


15. Il Diavolo (The Devil) (Le Diable) 16. La Torre (The Tower) (La Maison Diev) 17. Le Stelle (The Stars) (Letoille) 18. La Luna (The Moon) - (La Lune) 19. Il Sole (The Sun) - (Le Soleil) 20. Il Giudizio (Judgement) (Le Iugement) 21. Il Mondo (The World) (Le Monde)

rappresentare la prima metà del viaggio, quella a contatto con soggetti più umanizzati e situazioni più facilmente riconoscibili. Il numero 10 è numericamente connesso con la fine e l’inizio delle cose, con i cicli che si completano e ricominciano. L’Arcano numero 10 (La Ruota) segna dunque la fine della prima tappa decimale e l’inizio della seconda, che va dal numero 11 al 20. Questa seconda tappa mette in contatto il Matto con personaggi mistici ed emissari del mondo divino. Chiude l’intera struttura la Carta numero 21, il Mondo (The World o Le Mond), che rappresenta il completamento

Basandosi sull’evidenza delle Carte sono state ipotizzate prevalentemente due strutture di base, una binaria e una terziaria. La prima, composta da due serie di Arcani Maggiori, vede le carte dall’1 al 10 29


del percorso, l’evoluzione spirituale, l’entrata in contatto con l'Uno-Tutto.

viaggio incontra il Mago e la Papessa. Entra immediatamente in contatto

Il Matto, giovane inesperto, comincia il suo cammino iniziatico. È pronto ad abbracciare qualunque cosa trovi lungo il suo percorso ed è pronto ad immergersi nelle varie esperienze della vita. Appena comincia il suo

con l’azione e la passività, con l’impulso creativo e un potenziale inconscio ancora inespresso: conosce lo yang e lo yin, il principio maschile e il principio femminile che sono alla radice di tutte le cose. Conosciuto ciò che è alla 30


base del mondo, incontra sua madre (L’Imperatrice) e suo padre (L’Imperatore), la Madre Terra che lo sostiene e nutre e l’ordine, l’autorità precostituita da cui apprende le regole. Dal Papa, apprende poi l’esistenza di una dimensione spirituale, di una cultura più ampia in cui identificarsi: impara il senso di appartenenza. Sperimenta poi l’Amore (Gli Amanti), la forza dirompente che porta a volersi legare ad un’altra persona, non è più autocentrato ma si apre all’altro e si apre alle infinite scelte che la vita ci pone davanti. Continua il suo viaggio ed incontra il Carro, si trova a dover fare i conti con il coraggio e la determinazione, caratteristiche indispensabili per trionfare sull’ambiente che lo circonda. Dal Carro, alla Forza: il coraggio non basta, servono anche la pazienza e la tolleranza. Viaggiare però non basta più e il Matto comincia a porsi

delle domande, a riflettere, a chiedersi il perché. Conosce l’Eremita, la necessità di guardarsi all’interno, di ascoltare la voce interiore, di ritirarsi da quell’ambiente che ha conquistato per elaborare dal profondo di sé ciò che ha imparato. Chiude la prima parte del suo viaggio la Ruota: tutto è in continua evoluzione, è un perenne movimento che dal passato ci proietta al futuro. Il Matto ha adesso la necessità di allargare la sua prospettiva ed è pronto a ripartire. Comincia il viaggio verso il mondo dell’autorealizzazione. Per primo incontra la Giustizia, ed entra in contatto con un’autorità più grande, più elevata che è quel principio che insegna a fare sempre la cosa giusta, a vivere secondo un preciso codice etico, perché quanto si semina si raccoglie. Ad attenderlo c’è poi l’Appeso, i sacrifici che ci spingono a cambiare la nostra visione delle cose, 31


esperienze che sembrano troppo difficili da poter affrontare ma che nella rinuncia che impongono aiutano ad elevarci nel piano della nostra esistenza. Sperimenta allora il dolore e lo fa attraverso la perdita: La Morte gli insegna che la condizione necessaria al nuovo è l’eliminazione del vecchio. È poi attraverso la Temperanza che impara a trasformare le sue esperienze in qualcosa di unico e prezioso, conosce l’equilibrio e l’armonia e ritrova la pace. Il Matto non si ferma, ha ancora bisogno di elevare la sua coscienza e di scavare nel profondo del suo essere. Si trova così a fare i conti con Il Diavolo, con la parte più nascosta di sé, con le tentazioni, con le schiavitù mentali, con le catene inconsce. Capisce che da queste può liberarsi solo distruggendo il suo ego e rompendo le sovrastrutture che lo limitano: incontra La Torre, la distruzione cieca, e

ritrova poi la fiducia, la serenità, la speranza delle Stelle. C’è però ancora qualcosa di illusorio in lui, di poco manifesto, di celato e, per questo, deve ancora scendere più in profondità, deve ancora esplorare la sua anima, e lo fa grazie alla Luna. Nell’incontro con il Sole ritrova la sua luce, la sua vitalità, la chiarezza e rincontra, sotto nuove vesti, il bambino spensierato che ha dato inizio al viaggio. Il Matto è rinato, ha trasformato la sua coscienza, è risorto dalle sue ceneri (il Giudizio). Ha concluso il suo viaggio: entra nel Mondo, ha ormai realizzato il suo Sé. Paul Foster Case, occultista americano legato all’Ordine Ermetico della Golden Dawn, suggerisce una variante di questa struttura e immagina, la prima tappa dall’1 al 10, la seconda dal 12 al 21: al centro viene posto l’Arcano numero 11, la Giustizia (Justice), in 32


rappresentazione del perfetto equilibrio che regge l’intero Universo e del bilanciamento necessario a far combaciare le

umanizzate, autorità terresti da cui impara le necessità materiali: incontra l’azione, la passività, la Madre, il Padre,

tappe.

la collettività, l’amore e la sintesi degli opposti, la determinazione, la disciplina, la necessità di isolarsi e di comprendere gli alti e i bassi della vita. Entra poi in contatto con figure celesti: impara il sacrificio e conosce la

In questo tipo di struttura, la particolarità è data dunque dalla presenza centrale della Giustizia. Il Matto avanzando nel suo percorso di autorealizzazione, entra in contatto con figure 33


rinascita, ritrova l’equilibrio ma fa poi i conti con la schiavitù mentale, capisce allora che è necessaria una traumatica liberazione per poter immergersi nell’armonia, nell’intuitività e nella luce. Rimodella se stesso e nasce ad una nuova vita che trova la sua perfetta sintesi nel Mondo. La Giustizia, posta fra i due diversi livelli del viaggio, è la necessità di equilibrare i contrasti, di riconoscere e inglobare in sé quanto appreso per poter poi avanzare. Il percorso di iniziazione, nella sua fase materiale e corporea, ha comportato delle scelte ed ognuna di esse rappresenta da un lato il legame con il passato, dall’altro è ciò che

determina il futuro: è questa la legge di causa-effetto. Nella Giustizia c’è la perfetta sintesi del concetto di Dharma e Karma. La struttura terziaria, invece, è caratterizzata da una divisione in 3x7: 3 file e 7 Arcani per ogni fila. Il Matto compie il suo viaggio attraverso 3 livelli di coscienza (coscienza ordinaria-coscienza consapevole-coscienza universale), che rappresentano i 3 stadi dell’evoluzione: materia (corpo fisico) – spirito (anima psicologica) – divino (spiritualità). Potremmo anche leggere il tutto come le tre età dell’uomo: infanzia, giovinezza, vecchiaia. 34


del proprio ego. È un viaggio attraverso il mondo spirituale e rappresenta le leggi o le opere. Gli Arcani che incontra durante questo percorso vanno dal 7 al 14.

Il primo stadio o livello esprime le preoccupazioni e le esigenze quotidiane. È insieme di impulsi ed istinti primari. Rappresenta il potere e la potenza della coscienza. Gli Arcani che caratterizzano questo percorso sono quelli che vanno dall’1 al 7.

Il terzo e ultimo stadio ha a che fare con il divino, con il mondo celeste, con la spiritualità nella sua pura essenza. È un livello di

Il secondo stadio o livello ha a che fare con la costruzione 35


integrazione fra conscio ed inconscio ed è qui che si trovano le condizioni e gli effetti. Caratterizzano questo stadio gli Arcani dal 15 al 21. Gli Arcani, attraverso questi tre stadi dell’evoluzione, possono essere guardati oltre che in orizzontale, anche in verticale. Avremo in questo modo che il Bagatto (1) è il potere che lavora attraverso l’opera della Forza (8) per modificare le condizioni rappresentate dal Diavolo (15). Ancora, possiamo notare che le prime 3 Carte che aprono ciascuno dei 3 stadi sono: il Mago, la Forza e il Diavolo. Mago e Forza sono entrambe carte di potere e sono caratterizzate dalla presenza del simbolo dell’infinito che svetta sulla testa dei rispettivi protagonisti. In questo contesto, il simbolo dell’infinito rappresenta l’energia illimitata, le infinite possibilità e la capacità di entrare in contatto con l’ignoto: è il pensiero che si

espande in ogni direzione. Allo stesso modo, sulla fronte del Diavolo è raffigurato un pentacolo rovesciato, rappresentazione di tutte le forze e di tutti gli elementi che compongono l’universo. Notiamo anche la postura del Mago e del Diavolo: la mano destra sollevata e la mano sinistra abbassata. Il Mago, alza la bacchetta al cielo per mettersi in collegamento con il Divino: prende l’energia dall’Alto. Il Diavolo ha, invece, una torcia nella mano sinistra e la porta verso il basso: entra in connessione con il mondo materiale. Mago e Diavolo, sono dunque Spirito e Materia, due facce dalla stessa medaglia. Da sottolineare come in alcuni mazzi di carte, il Diavolo venga proprio indicato come “The Black Magician”. Da notare, infine, che anche in questo tipo di struttura la Giustizia cade al centro, con tutte le implicazioni di cui abbiamo parlato in precedenza. 36


Il Matto inizia il suo percorso. I primi sette Arcani rappresentano i primi sette passi del proprio cammino, sono le sette facce che coesistono nell’uomo. In questa fase il viaggiatore impara a riconoscere i ruoli e gli strumenti utili alla sua esistenza materiale. Il Mago riguarda l’abilità personale e la capacità di scoprire e farsi scoprire. La Papessa rappresenta la fede, l’intuizione e lo studio, utili

ad acquisire nuove conoscenze. L’Imperatrice è il sostegno materiale, al contrario dell’Imperatore che rappresenta la possibilità di dare sostegno e struttura. Il Papa è la guida spirituale, la fede e la fiducia in qualcosa che va oltre. Gli Amanti rappresentano il potere della vita, l’amore creativo ma anche la decisione e la piena accettazione. Chiude la sequenza il Carro, il principio dinamico, la volontà di procedere e conquistare.

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In questo secondo livello, il Matto incontra la dimensione psicologica. Acquisite le conoscenze materiali, deve ora fare i conti con l’esistenza terrena. Deve iniziare questo percorso imparando a padroneggiare i suoi istinti (la Forza) per riuscire poi a trovare il suo vero Io e a guardare dentro di sé (L’Eremita). La Ruota gli fa comprendere ed accettare il ruolo del destino e di forze che non possono essere controllate. Le leggi del

mondo le ingloba grazie alla Giustizia, l’adeguamento e l’equilibrio interiore. Con l’Appeso entra in contatto con la necessità di fermarsi a valutare le situazioni fino a trovare una nuova visione. La Morte gli dà la comprensione della fine e dei nuovi inizi, e sarà poi con la Temperanza che il nostro iniziato, andrà ad acquisire la capacità alchemica di evolvere e rigenerare se stesso (solve et coagula).

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Entriamo ora nell’ultimo livello, quello in cui il Matto attraversa il mondo celeste e giunge alla comprensione di Dio. Il Diavolo, la Torre e le Stelle liberano il Matto dalle preoccupazioni terrestri: egli lotta con il lato oscuro di sé, fa crollare le sue illusioni e cerca di vivere continuando ad alimentare le sue speranze. Improvvisamente realizza la verità e trova la realizzazione profonda. Attraverso la Luna esplora la sua interiorità, volge lo sguardo ai misteri della vita e con il Sole giunge alla loro comprensione: sceglie la parte migliore di sé e si eleva al Cielo (il

Giudizio) fino a congiungersi con il Divino (il Mondo).

[ 3 e 7 non sono numeri casuali. A livello esoterico sono entrambi numeri che hanno a che fare con il concetto di perfezione. Il 3 rappresenta la triplice manifestazione del Divino, la volontà di crescere, di espandersi e di migliorarsi. Il 7 rappresenta la vita, la spiritualità, la capacità di realizzare; è la creazione. ]

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Esiste anche un terzo tipo di struttura alla base degli Arcani Maggiori: la struttura triadica, che deriva essenzialmente dall’associazione fra i Tarocchi e la Cabala ebraica, argomento che affronteremo nel dettaglio nei prossimi numeri. La struttura triadica è caratterizzata dalla suddivisione dei Trionfi in 7 gruppi di triadi (7x3). Questa disposizione crea una perfetta corrispondenza simbolica e numerologica fra i vari Arcani Maggiori. Ma vediamola nello specifico. Ecco nello specifico come si compongono le 7 triadi:

costituiscono la triade fisica. Il Matto è il principio che precede la Manifestazione, è l’Infinito, l’origine di tutta l’esistenza ed è anche la forma umana (non ancora umanizzata) in cui si mostra l’Assoluto. Il Mago è la prima manifestazione dello Spirito, l’Uno, la Volontà che dà l’avvio alla Creazione. La Papessa è il Femminile Superiore (The High Priestess), l’antitesi del Mago: è percezione e condensazione.

0-1-2

Guardiamo la disposizione delle tre figure: in Principio è il Caos, il Matto, lo Zero. Dallo Zero, ha origine l’Uno, il Mago. Il Mago prende l’Energia dal Matto (mano destra verso l’alto) e la dirige, con la sinistra, al basso, ovvero alla Papessa: dall’Uno

(Matto-Mago-Papessa) Le prime 3 Carte danno l’avvio alla sequenza delle Triadi dell’Involuzione, quelle in cui vi è la discesa dello Spirito nella Materia. Il Matto, Il Mago e la Papessa, 40


nasce il Due, ed è attraverso l’opera creatrice del Mago che il Matto comincia a prendere forma.

dell’Imperatrice e l’autorità dell’Imperatore.

3-4-5 (Imperatrice-ImperatorePapa) Rappresentano la triade sociale, ossia figure che compongono la società. Come abbiamo visto in precedenza, sono Madre, Padre e Tradizione Secolare. L’Imperatrice è la Comprensione, il fondamento della natura, la Madre Divina che è anche madre di ciascuno di noi. L’Imperatore è la Maestà: l’energia nella sua forma più materiale. È anche autorità e potere, e in senso generalizzato rappresenta il potere paterno. Il Papa, il Gerofante, è colui che rivela i sacri misteri. Il Papa può essere considerato come una sorta di mediazione fra la generosità

Papessa ed Imperatrice sono entrambe aspetti del femminile: la prima è passività, ricettività, saggezza; la seconda è abbondanza, fertilità, potenza creatrice. La Papessa rappresenta il femminile più nascosto, quello misterioso e legato al potere psichico; 41


l’Imperatrice è l’aspetto del femminile più accessibile. Imperatore e Papa sono entrambi archetipi maschili: l’Imperatore è la guida terrena, il Papa è la guida spirituale. Papessa e Papa ed Imperatrice ed Imperatore sono coppie di opposticomplementari, maschile e femminile. Papa e Papessa sono la coppia sacra, entrambi raffigurazioni di un approccio verso un sapere spirituale che porta all’armonizzazione. Imperatrice ed Imperatore sono, oltre agli archetipi genitoriali, anche le strutture in cui si muove la società.

6-7-8

che ci costringono a confrontarci con qualità morali da fare nostre. L’Amore, rappresentato dagli Amanti, è ciò che ci muove, la forza che ci spinge a fare delle scelte. Questa Carta non rappresenta l’amore fra uomo e donna nel significato tradizionale, ma è più che altro una Carta che spinge alla ricerca dell’altro come parte integrante di sé e come riflesso dell’Amore Divino. Carro e Forza sono le qualità morali di determinazione, conquista (Carro) e di disciplina e autocontrollo (Forza). In particolare, il Carro è la forza che spinge l’uomo, che lo ispira e la Forza è, invece, il controllo sulla propria marea energetica.

(Amanti-Carro-Forza)

9-10-11 (Eremita-Ruota-Giustizia)

Rappresentano la triade morale, ovvero rappresentano quegli Archetipi che ci inducono a fare i conti con delle scelte e

Sono i Trionfi che caratterizzano la triade della padronanza. Acquisite le qualità morali dall’esterno, 42


con l’Eremita c’è la spinta a cercare la morale dentro di sé. L’Eremita è dunque la solitudine silenziosa, la padronanza intensa come ricerca. La Ruota, in quanto rappresentazione dell’Universo nella sua infinita mutevolezza, simboleggia la capacità di saper affrontare i cambiamenti. Infine, la Giustizia, l’equilibrio perfetto, che porta alla comprensione della necessità di dover agire sempre con equilibrio per essere giusti ed integri. Padronanza di sé, attraverso la ricerca della propria intima verità; padronanza dell’Universo attraverso la comprensione del suo moto perpetuo; padronanza delle proprie azioni.

attraverso questi tre Archetipi che ci si avvicina alla ricerca spirituale. L’Appeso, nella visione di Aleister Crowley, rappresenta la funzione spirituale dell’acqua: questo Arcano è dunque un Arcano di iniziazione, è l’Ego, l’Io che si sacrifica per congiungersi con il Divino. Ogni rito di iniziazione conduce ad una nuova nascita e passa attraverso la Morte: è l’Ego che muore e si apre ad una nuova visione. La Temperanza unisce (mescola) le idee archetipali dell’Arcano XII e dell’Arcano XIII e rappresenta, in questa triade, il flusso della coscienza personale, che passa da una visione più interna e soggettiva ad una visione più esterna e totalizzante.

15-16-17

12-13-14 (Appeso-MorteTemperanza)

(Diavolo-Torre-Stelle)

L’Appeso, La Morte e La Temperanza danno vita alla triade della trascendenza. È

Questi tre Arcani costituiscono la triade della liberazione. Il Diavolo rappresenta l’energia creativa 43


nella sua forma più materiale, ed è un’allusione alle forze più nascoste e remote che pervadono il Tutto. Foster Case definisce il Diavolo come “il signore di coloro che vagano nell’oscurità”. Potremmo, pertanto, a livello esoterico, considerarlo come un mistero che deve essere riconosciuto e attraversato prima di poter passare alla vera conoscenza del Sé Superiore. Conoscenza che passa anche attraverso la distruzione (la Torre). Come sottolinea Crowley nel Libro di Toth, “per ottenere la perfezione tutte le cose devono essere annichilite”: questo è il significato della liberazione rappresentato dalla Torre. Arriviamo poi alle Stelle, alla prima scintilla divina. Le Stelle sono l’antitesi del Diavolo: la forza misteriosa (Diavolo) attraverso un nuovo processo di consapevolezza (Torre) viene adesso percepita e sentita grazie alla luce delle Stelle.

[Diavolo e Amanti sono due Arcani particolarmente legati fra loro. La riduzione cabalistica (1+5) del Diavolo (15) è appunto gli Amanti (6). Cosa vuol dire questo? Essenzialmente, come possiamo notare anche dalle illustrazioni degli Arcani, vediamo che l’Amore sacro idealizzato e simboleggiato nel Trionfo numero 6, diventa, nel Diavolo, un amore materiale, perverso, che non segue le leggi di Dio. Gli Amanti liberi nel Giardino dell’Eden, protetti, benedetti e uniti da un bene supremo, sono, nel Diavolo, una coppia legata alla schiavitù delle proprie passioni con le quali 44


ancora devono imparare a fare i conti. I due Amanti hanno riconosciuti loro stessi come parte di una sola entità, devono adesso riuscire a superare la catena del mondo materiale per scoprirsi anche come unione di energie sessuali. Da notare di nuovo il Pentagramma rovesciato sulla testa del Diavolo: è un chiaro simbolo dell’amore frainteso e della non comprensione dell’Amore Universale come legge di Dio.]

con il Sole che arriviamo ad una luminosa consapevolezza intellettuale. Il Sole, in antitesi con la Luna, simboleggia quindi lo svincolarsi della coscienza dai limiti circostanti e il cominciare a riconoscersi come identità suprema. Infine il Giudizio, Soffio Divino, grazie al quale si giunge alla comprensione che la propria esistenza non è altro se non una manifestazione dello Spirito Supremo, nel quale si congiungono gli equilibri opposti simboleggiati dal Sole e dalla Luna.

18-19-20 (Luna-SoleGiudizio)

Alla fine di tutto vi è il Mondo, la Divina Coscienza. L’incontro con questo Arcano ci porta alla comprensione del nostro essere parte di un tutto: l’uomo si riconosce un universo microcosmico all’interno di una struttura universale totale.

Arriviamo con questi ultimi Arcani alla triade conoscenza. Con la Luna, lo Spirito comincia la sua evoluzione nelle varie forme. È a partire da questo Trionfo che comincia la rinascita spirituale attraverso la comprensione dei veli illusori che aleggiano sul mondo materiale e che sono incastonati nei luoghi più reconditi della mente. È poi 45


The “Real” Astrology: Che cos'è l'Astrologia (Oraria)

A cura di: Hero of Arcana

siamo in molti a interessarcene, sia a livello di banale curiosità – il giornale e il suo classico “oroscopo”, sia a livello più profondo, cercando di carpirne i segreti e le metodologie. Astrologia deriva dal greco ἀστρολογία, e significa, letteralmente, “ragionare

“Astrologia”. Una parola usata spesso, e per indicare cose molto diverse − fatta eccezione per chi ingenuamente la confonde con la più scientifica astronomia, il moderno studio fisico e matematico dei movimenti celesti. Oggi 46


sulle stelle”. Il che implicitamente significa che sulle stelle si può ragionare, secondo diversi modi e diversi approcci. Volendo ripercorrere brevemente le tappe storiche dell’astrologia occidentale, si potrebbe dire che a grandi linee i primi a trarre previsioni dai corpi celesti furono i babilonesi; il sistema venne successivamente importato anche in Grecia e in Egitto, e in epoca ellenistica Tolomeo ne sancì in modo definitivo i princìpi nella sua Tetrabiblos. Fino ad arrivare alle scoperte astronomiche del XVI secolo, che formano la nostra attuale visione del cosmo, con Galilei, Keplero, Tycho Brae, Newton: tutti ottimi astronomi. E anche ottimi astrologi. Fu in questo momento che astronomia e astrologia presero strade opposte: da un lato, occorreva capire come i pianeti si muovessero nel cielo, in modo meramente descrittivo; dall’altro, poteva

risultare utile comprendere come gli astri influenzassero le vicende umane, le glorie e le sfortune di coloro che vivono in quello che Aristotele definiva “il mondo sublunare”. Chiaramente sembrano (e sono) processi sensibilmente diversi: ma in entrambi i casi vi è un ragionamento, uno schema, una logica, che se ben seguita conduce a risposte sufficientemente precise. In entrambi i casi si tratta di fare previsioni. Siamo abituati a pensare l’astrologia come il classico “tema natale”: la fotografia delle posizioni planetarie al momento della nascita della persona, che in un certo modo descrive come quella persona vivrà e quali saranno le tematiche fondative della sua esistenza, e che ha sedotto generazioni di poeti, da Orazio a Pessoa. Ma vi sono anche forme di astrologia, come quella oraria, che si esaurisce nel breve 47


termine, dà risposte estremamente precise e analizza quello che non è altro che il “tema natale della domanda”. L’aggettivo “oraria” va a designare lo specifico interesse legato all’ora di nascita della domanda. Cioè ci troviamo di fronte ad un sistema di indagine che si interessa della qualità del tempo. Sembra bizzarro, ma già in epoche antiche l’oraria era utilizzata con successo: il primo però vero fondatore moderno di questo ramo dell’astrologia fu William Lilly (1602-1681), che illustra nel dettaglio le peculiarità del metodo nei primi due volumi dei tre che compongono la sua celebre Christian Astrology. Il titolo non si riferisce davvero al Cristianesimo: Lilly, ricapitolando i cardini della tradizione astrologica medievale e fondendo insieme tradizioni arabe e greche, è considerato il “padre nobile” dell’arte così

come è conosciuta ancora oggi in Occidente, quindi “cristiano” è un semplice sinonimo di “europeo”. Vuoi sapere dov’è finito il tuo cavallo? Qualcuno ti ha depredato e vuoi capire chi è il ladro? Vuoi conoscere le sorti del tuo matrimonio? O se vincerai la guerra? Lilly non ha tempo di guardare il tema natale, che dice altro: la risposta è un’altra ed è palese, diretta. È quella che l’Universo consegna al momento in cui la domanda gli è posta ed egli la comprende. E anzi, di più: se il consultante non conosce l’ora della sua nascita, Lilly la sostituisce con l’ora della domanda, per trarne il tema natale. Lilly è in grado di descrivere con grande precisione i tratti fisici e somatici delle persone con la sua arte predittiva. In letteratura è divenuto molto celebre il caso esaminato dall’astrologo sul furto, a suoi danni, di alcuni pesci e di alcune olive dal Portogallo – è 48


stato studiato da alcuni dei maggiori astrologi orari viventi, Patrizia Nava e John Frawley, con il quale ho anche avuto il piacere di scambiare qualche messaggio online.

il nostro astrologo avrebbe preferito avere tra le mani. E non solo: capì in anticipo che ormai il pesce non sarebbe stato ritrovato intatto, e anche qualcosa sulla storia pregressa del ladro. Ma prima di vedere qualche esempio concreto di oraria, occorre fare una riflessione. Ancora purtroppo non è chiaro in che modo l’astrologia funzioni: non si spiega, cioè, in che modo i pianeti influenzino effettivamente le sorti umane, o se esista un destino di cui gli astri sono semplice rappresentazione. O se agisca la sincronicità di Jung anche in questo caso. Oggi sappiamo che non è la Terra a essere al centro, ma il Sole, e che esiste una tredicesima costellazione, Ofiuco o Serpentario – improbabile domicilio di Chirone, asteroide trans-saturniano legato alle nostre ferite emotive profonde. Eppure è risaputo che l’astrologia

Lilly riuscì a determinare con precisione millimetrica chi fosse il ladro, andando ad acciuffarlo in casa sua e scoprendolo con il bottino: sua moglie stava addirittura preparando una zuppa con le olive che con tutta probabilità 49


continua a funzionare, indipendentemente da tutto; dodici segni, un sistema geocentrico, la luna, il sole e gli altri pianeti. Basta questo. Lo Zodiaco è uno schema di ciò che appare dalla nostra prospettiva sull’Universo. Non cerchiamo delle verità che non possiamo dimostrare; ci basti accettare una cosa più semplice, che la nostra intuizione, se aiutata dal ragionamento logico, può portarci davvero lontano. Insomma, volendo fare un paragone improprio con la fisica, potremmo dire che i modelli gravitazionali di Newton e quello di Einstein sono molto diversi, e incompatibili per molti versi, come i sistemi geocentrico ed eliocentrico sono agli antipodi. Però entrambi descrivono, e permettono di fare “previsioni” su quanto accadrà: cambia solo, unicamente, la prospettiva.

John Frawley chiama The Real Astrology, slogan che ha anche dato il nome al suo omonimo e splendido libro, purtroppo ancora non tradotto in Italia: la “Vera” Astrologia. E qual è questa “vera astrologia”? Ce ne sono altre, false o comunque non attendibili? È ciò che si chiede fin da subito ogni potenziale lettore. Frawley qui è provocatorio e caustico, ma fa un’osservazione davvero acuta, che può essere colta solo a patto di lasciarsi condurre dal suo ragionamento senza innervosirsi. L’astrologo contesta alla moderna astrologia psicologica di Greene, Arroyo, Sasportas, Morpurgo, di essere stata contaminata, sulla scia di Freud e Jung, da concetti che le sono estranei, che sono quelli della psicoanalisi. A che serve sapere come starà domani il mio Puer Aeternus? O se il mio Super-Io mi condizionerà mentre vado a fare

L’astrologia oraria è il tipico terreno di gioco di ciò che 50


la spesa? Se voglio ritrovare chi mi ha sottratto qualcosa che me ne faccio dell’astrologo, che continua a propinarmi psicosciocchezze colossali? Cioè, dice Frawley, l’astrologia di oggi si è svuotata della sua concretezza originaria e nella psicologia è diventata nebulosa. Né carne né pesce, né divinazione e né vera psicoanalisi. In realtà, quello che va registrato è che ci sono due visioni diverse e complementari della stessa disciplina. Come la scienza usa telescopio e microscopio, come il letterato è interprete e filologo, così l’astrologia da un lato aiuta indubbiamente a conoscere se stessi, ad indagare dinamiche inconsce (come fa anche il Tarot, per certi versi) ma dall’altro ha anche un aspetto predittivo importante. Saturno, cioè, può essere sì un padre autoritario da cui abbiamo ereditato un rifiuto delle istituzioni, ma può altrettanto

concretizzarsi nella vita reale come un libro antico o una falce. Venere è il nostro modo di amare, la nostra libido, ma anche una graziosa fanciulla o uno scintillante monile. Una visione non esclude l’altra, possono essere conciliate a seconda dell’esigenza di chi formula la domanda. Ed è importante non dimenticarsi che l’astrologia oraria può essere davvero utile nel quotidiano. Ma com’è possibile tutto ciò? E come funziona? Vediamone un esempio. Questo grafico orario fu eretto in occasione del ballottaggio alle ultime elezioni romane: chi vincerà, Roberto Giachetti o Virginia Raggi? Chi fece la domanda sosteneva il candidato del centrosinistra. Basta fare qualche considerazione elementare e abbiamo la nostra risposta. Giachetti è dato dall’Ascendente: ciò in cui il consultante crede. Il 51


Virginia Raggi dalla Luna, maestra del Cancro. Notiamo da subito che la carta rappresenta benissimo i candidati: Giachetti si presentava come un sindaco “responsabile” e come rappresentante dei partiti tradizionali; Raggi come il

Discendente, punto diametralmente opposto, sarà il simbolo della candidata M5S, il “nemico”. Dato che l’Ascendente cade in Capricorno, il cui signore è Saturno, Giachetti sarà simboleggiato dal pianeta Saturno; e naturalmente 52


“primo sindaco donna”. In entrambi i casi, i pianeti descrivono bene la situazione. La Luna è anche il simbolo del popolo: ed effettivamente, la Raggi si identificava nel popolo stesso in campagna elettorale, presentandosi né più né meno come “una di voi”. Roma è data dalla Casa IV, che cade in Toro, che è anche il Segno tradizionalmente legato alla capitale, fondata il 21 aprile 754-753 a.C. Il suo governatore, Venere (la leggendaria madre di Enea), è combusto: la città versa in gravi condizioni. Saturno è in Sagittario, prossimo alla Casa XII, cadente e debole. Riceve una quadratura da un Giove che si trova in Vergine, dunque in caduta. Per antiscia –cioè, di riflesso− è congiunto a Plutone, pianeta tradizionalmente malefico in oraria: si sentiva già spacciato. Sembrano non esserci chances per Giachetti...

Virginia Raggi è invece molto forte: prossima alla Casa X, della vittoria, dei leader, del potere. Sta letteralmente “entrando in Campidoglio”. La Luna ha molta luce in questa carta e si trova in hayz, termine dell’astrologia araba che indica un momento di particolare forza per un pianeta. In effetti, Raggi vincerà. Notiamo che la Luna in questa carta, trovandosi in Scorpione, è in caduta e anche in via combusta: Virginia Raggi non sarà un sindaco che porterà stabilità alla città: sembra sarà angosciata dai problemi interni. E così poi si è rivelato. Questa oraria non ci ha portato via più di venti minuti per la sua analisi, ma nella sua semplicità ci ha detto moltissimo. Con questi stessi criteri si può sapere se il nostro gatto tornerà a casa, se otterremo il lavoro che desideriamo, se la nostra relazione amorosa sarà fruttuosa, se la nostra 53


squadra del cuore vincerà. Naturalmente ogni domanda è legittima, nella misura in cui è importante per noi; raramente l’oraria darà un risultato attendibile se nemmeno noi vogliamo sapere la risposta al nostro quesito. Un impiego affascinante dell’astrologia oraria è quello che serve a ritrovare oggetti smarriti. Consideriamo quest’altro esempio, tratto dal sito “Skyscript” di Deborah Houlding, altra grande astrologa oraria dei nostri tempi. Sharon Knight si chiese dove fosse finito il suo orecchino di diamante. L’oggetto è rappresentato dalla Casa II, a cui si riferiscono i beni mobili della persona: il suo significatore è dato dal Sole, maestro del Leone. Significatore appropriato, dato che l’orecchino è prezioso e brillante. Ci sono molti elementi che fanno pensare ad un ritrovamento imminente: i luminari – Sole e

Luna, sono sopra l’orizzonte; il Sole è ben piazzato in Casa XI, tradizionalmente fortunata; anche se peregrino, è governato da Mercurio, trovandosi in Gemelli, cui la Luna va a fare un sestile. L’antiscia (ovvero, la posizione riflessa) del Sole è sull’ascendente: pur nascosto, l’orecchino è sicuramente vicino a Sharon. Eppure, Venere, significatore naturale dei gioielli, è combusta, quindi l’orecchino non è visibile; la Luna è assediata da Marte e Saturno –forse l’oggetto è incastrato da qualche parte. La Luna, significatore naturale degli oggetti smarriti, è in un segno d’acqua, come anche l’Ascendente: probabilmente l’orecchino si trova dove c’è dell’acqua, in bagno, o sul lavello. E così si rivelò, trovandosi il prezioso monile in bagno, incastrato con l’uncino sul tappeto; e venne ritrovato da un amico di Sharon, come ci potevamo aspettare dal sestile Luna 54


Ma ha delle regole piuttosto complesse, che vanno interiorizzate con attenzione. Tra queste, vi sono le cosiddette considerazioni prima del giudizio, ovvero un insieme di dettagli da controllare nella carta oraria che si esamina prima di trarre effettivamente la lettura.

(oggetto smarrito) - Mercurio, dove Mercurio, disponendo parte della Casa XI, gli amici, rappresenta per l’appunto una persona cara al richiedente. Insomma, l’astrologia oraria può essere davvero risolutiva e precisa, ed è uno strumento straordinario e affascinante. 55


Alcuni esempi: se l’Ascendente è a fine segno, è troppo tardi per formulare un giudizio; se la Luna è priva di corso –cioè non forma aspetti prima di entrare nel segno successivo− la domanda non può essere posta; se Saturno è in Casa I la domanda è mal posta. E via dicendo. Per alcuni astrologi, tali considerazioni possono rivelarsi invalidanti: la presenza di uno o più di elementi impedisce letteralmente di giudicare l’oraria. Non occorre, tuttavia, essere così drastici: ci sono molte carte comunque valutabili. Al contrario, queste considerazioni sono una palestra di umiltà di cui l’astrologia oraria si fa portatrice. Ognuno di questi segnali avverte l’astrologo della sua fallibilità:

a queste considerazioni, va tenuto a mente che non sempre c’è un autentico collegamento tra cielo e terra, tra la nostra anima e il nostro ego, e che non tutte le domande sono ugualmente neutre. Se chiedo: “Mi trasferirò?” e ottengo una carta disturbata da uno di questi elementi di avvertimento, magari posso tornare sui miei passi e chiedermi se invece la domanda non fosse: “Trasferendomi, la mia relazione d’amore continuerà?”. E cambia tutto. L’astrologo, se non coincide con il richiedente, non può sapere cosa si agita nel cuore di chi lo interroga e dunque, se non avvertito dalla carta stessa, rischia di fallire il suo giudizio (fermo restando che sbagliare è umano e istruttivo, e che l’astrologia non è, purtroppo, una scienza). Insomma: è sempre bene essere cauti nell’accostarsi a questi strumenti. Dobbiamo essere

“Ehi, tu che giudichi! Stai attento, non è facile come ti sembra!”. Quando ci troviamo di fronte 56


emotivamente sicuri di ciò che chiediamo, avere rispetto per l’oracolo, e dobbiamo essere pronti a metterci in gioco. Le stelle non smettono mai di funzionare: quanti astrologi avete sentito dire “Non posso leggere il tuo tema natale” perché c’era una considerazione che bloccava il giudizio? Nessuno.

L’oraria, calandosi nel momento presente, aiuta a fare luce in se stessi, astrologi e consultanti. E da sempre, è questo quello che conta: fare luce in se stessi. Quando risplende questa luce, ognuno di noi può essere un faro e una speranza per l’Altro.

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Le Sibille a cura di: Sherazade

Cenni storici

Romanticismo, destarono l’interesse di grandi fasce della popolazione. In particolare, i giochi per conoscere la sorte, da sempre avvolti nel mistero e nell’intrigo, entrarono nei salotti nobiliari francesi

A cavallo tra 1700 e 1800 l’atmosfera romantica pervase l’Europa. Le questioni dell’Io, dell’ignoto e dell’occulto, temi caratterizzanti del 58


suscitando la curiosità e l’entusiasmo delle nobili dame che, appassionate dal nuovo svago, si dilettavano a dare responsi, effettuare consulti e scimmiottare i cartomanti professionisti utilizzando le comuni carte da gioco. La costante pratica dilettantesca alimentò, ben presto, il desiderio degli amanti dell’arte divinatoria di possedere, oltre alle carte da gioco, specifiche carte figurate che avessero come fine unico ed esclusivo la divinazione e che fossero completamente autonome e svincolate dai Tarocchi, considerati troppo complessi da interpretare. Nuovi mazzi di carte, pertanto, le Sibille, furono ideati e realizzati per rispondere alle rinnovate esigenze del pubblico. Il loro scopo era quello di semplificare l’interpretazione cartomantica affinché risultasse immediata, univoca e chiara, alla portata di tutti,

in modo tale da non dover ricorrere a professionisti del settore per conoscere la sorte. Il nome attribuito alle nuove carte richiamava appunto Le Sibille, vergini sacerdotesse che nell’antichità solevano rivelare il passato, chiarire il presente e predire il futuro. Benché i primi mazzi di Sibille nascessero in Francia sulla base delle comuni carte da gioco francesi, l’opera divulgativa di personaggi illustri quali Etteilla e M.me Lenormand contribuì presto a renderle note in tutta Europa, al punto tale da indurre i singoli Paesi a creare mazzi locali personalizzati. Il risultato fu la circolazione di una vasta gamma di Sibille che, secondo la derivazione e la provenienza geografica, vantavano un diverso numero di carte (da 36 a 52) e una distinta iconografia, pur mantenendo inalterata la struttura e il simbolismo di base (Kipperkarten, Lenormand, sibilla gitana ecc.). 59


Le sibille in Italia

Tuttavia, la Vera Sibilla di più facile reperibilità e di maggiore diffusione, è quella edita dalla Masenghini di Bergamo.

In Italia, le Sibille si diffondono negli ultimi decenni dell’800. L’illustratore del primo mazzo di sibille, di ispirazione tardo-romantica, risulta ancora oggi ignoto. La maggior parte dei mazzi italiani possiede 52 carte. Negli anni 40 la ditta Morreale di Milano correda il mazzo del libretto d’istruzioni firmato dal “famoso cartomante Docteur Marius” che da allora sarà unito ad ogni successiva edizione della Sibilla.

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Vera Sibilla: caratteristiche

attenta, sono definite carte chiacchierine e pettegole . Tuttavia, nonostante la loro apparente semplicità, le sibille possiedono peculiarità e segreti che le rendono speciali e molto più complesse di quanto possano sembrare a prima vista.

Le carte della Vera Sibilla si basano sul principio dell’immediatezza. Si caratterizzano pertanto per un linguaggio figurato semplice, intuitivo, chiaro e diretto che rende l’impatto visivo immediato ed efficace. Ritraggono scene di vita quotidiana, facilmente riconoscibili da chiunque poiché parte del bagaglio di esperienze ordinarie nella vita, di conseguenza sono legate all’aspetto più materiale e concreto dell’esistenza e sono meno inclini all’indagine introspettiva, spirituale o esistenziale. Sono per lo più utilizzate per predire gli eventi mondani della quotidianità. In virtù della loro eloquenza e del gran numero di dettagli che sono in grado di

Composizione del mazzo Il mazzo della Vera Sibilla Italiana si costituisce di 52 carte illustrate. In alcuni mazzi è presente una carta bianca aggiuntiva, comunemente utilizzata come carta di riserva nel caso altre del mazzo fossero smarrite o, in alcuni giochi, come carta del consultante. Non essendo illustrata, questa carta si presta comunque a diversi utilizzi, a discrezione del cartomante. Le Sibille sono suddivise in 4 gruppi da 13 carte ciascuno. Ogni gruppo richiama i 4 semi delle carte francesi cioè

comunicare ad una lettura 61


Cuori, Quadri, Fiori e Picche.

possono rappresentare eventi e situazioni. I FANTI rappresentano comunemente persone giovani all’inizio del loro viaggio personale. Sono talvolta immaturi, ingenui, fragili e hanno poca esperienza della vita. Se definiscono eventi, invece, fanno riferimento a situazioni/opportunità/senti menti/esperienze ancora agli albori, appena sbocciate e pertanto in continua evoluzione.

Abbiamo quindi 13 carte di cuori, 13 carte di Quadri, 13 carte di Fiori e 13 carte di Picche. Le carte da 1 a 10 sono carte situazionali. Rappresentano diverse aree di interesse della vita, la qualità degli eventi e il tipo di approccio ad essi. Le carte da 11 a 13, invece, sono definite “carte di corte” poiché raffigurano personaggi di distinta età e diverso grado di esperienza del mondo. Ritroviamo quelli che nelle carte francesi vengono definiti i fanti (J), le regine (Q) e i re (K). In stesa, tali carte rappresentano persone fisiche identificabili con i consultanti e le persone che ruotano attorno a loro. Tuttavia, vi sono casi particolari in cui le figure

Re e Regine Identificano persone adulte con una grande esperienza di vita alle spalle e che vantano un alto grado di maturità e di realizzazione personale. La loro personalità è ben definita e hanno il pieno controllo di se stessi e delle loro emozioni. Nel caso in cui si riferissero a situazioni, vi conferiscono solidità e stabilità e generalmente si tratta di 62


progetti che compimento.

arrivano

a CORPO: Il corpo della carta è occupato dall'immagine. Ogni immagine rappresenta scene di vita quotidiana di ambientazione ottocentesca ma facilmente riconoscibili poichÊ fanno riferimento a episodi comuni dell'esperienza umana.

Struttura della carta

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NOME O SENTENZA: ogni carta è identificata da un nome, posto in basso al centro. Tale nome è correlato semanticamente all'immagine e richiama alla mente il significato più intuitivo e immediato della carta.

rovesciata. CORRISPETTIVO: il corrispettivo definisce il valore numerico della carta e il seme delle carte francesi che la identifica. È collocato in alto a sinistra. Il valore numerico, il seme, il corpo e il nome contribuiscono a definire il significato globale della carta. Tuttavia, se l’immagine e il nome sono piuttosto espliciti, il numero e il seme richiedono qualche spiegazione in più.

DIDASCALIE: alcune edizioni riportano, sotto la dicitura della carta, due brevi parole chiave che hanno lo scopo di aiutare il cartomante a memorizzare i significati della carta al diritto e al rovescio. Tuttavia, risultano talvolta essere fuorvianti in quanto non sempre veritieri e/o limitanti.

IL VALORE DEI SEMI E DEI NUMERI Il seme e il numero di ciascuna carta rappresentano una diversa sfaccettatura della nostra esperienza del mondo, pertanto, per capire una carta, è necessario vedere in che modo questi due elementi sono correlati. Attenzione! Molto spesso si tende ad attribuire alle Sibille la simbologia dei numeri

NUMERI FORTUNATI: in basso, a sinistra e a destra, si trovano due numeri. Sono numeri legati all'aspetto più materiale e ludico delle sibille poichè riferiti alla cabala e al lotto. Generalmente, i numeri a sinistra sono utilizzabili se la carta cade dritta. I numeri posti a destra, invece, si utilizzano se la carta cade 64


4. I quattro rappresentano disposizioni d’animo, modi di essere e atteggiamenti che possono gettare le basi per diversi tipi di rapporto: amicizia, amore, opportunismo ecc.. 5. Tutti i cinque rappresentano una fase di transizione, qualcosa di momentaneo che prospetta un cambiamento più stabile e definitivo. 6. I sei sono connessi all’idea di staticità, di fissità e immobilità. 7. I sette rappresentano in linea di massima le novità, quegli avvenimenti che giungono nella vita del consultante per merito/demerito e pongono un nuovo ordine delle cose. 8. Gli otto fanno riferimento alle occasioni che si presentano sul cammino sotto forma di proposte, scelte, prospettive favorevoli, incontri ecc. e sta a al consultante scegliere come approcciarsi ad esse. 9. Così come i quattro, anche i

utilizzata per i Tarocchi. Tuttavia, poiché le Sibille non hanno alcuna derivazione dai Tarocchi, mutuarne i significati è errato e genera confusione. Vediamo insieme cosa rappresentano i numeri nella Vera Sibilla. I NUMERI 1. Ogni asso nella vera sibilla è legato all’idea della comunicazione, poiché la parola è l’origine di tutte le cose (“In principio era il Verbo”). Simboleggia quindi la nascita, i nuovi inizi, le grandi potenzialità. 2. Tutti i due indicano la dualità, l’incontro e l’opposizione e tutti gli opposti che plasmano la nostra esistenza: il bene e il male, il vecchio e il nuovo, l’inizio e la fine, ecc.. 3. I tre indicano il movimento in tutte le sue forme: l’avvicinamento, l’allontanamento, lo spostamento ecc.. e tutto ciò che al movimento è connesso. 65


nove rappresentano atteggiamenti, stati d’animo e differenti approcci alle cose. 10. I dieci sono connessi all’idea della realizzazione, della riuscita, dell’evoluzione e del raggiungimento degli obiettivi. Ovviamente, la forza simbolica di ogni numero si esprime differentemente secondo il seme che lo accompagna.

incredibilmente complessa di questi quattro elementi di base.

I SEMI: Secondo la tradizione, il mondo si costituisce principalmente di quattro elementi: fuoco, aria, terra e acqua, la cui combinazione dà vita alle sue molteplici e complesse sfaccettature. Il fango, ad esempio, è costituito da terra e acqua; il vapore, invece, è riconducibile all'acqua e all'aria. Il corpo umano, che produce umori, proietta la sua forza creativa nel mondo, consuma aria e torna alla terra quando si decompone, è una sintesi

Acqua – Cuori Fuoco – Fiori Terra – Quadri Aria - Picche

Poiché le Sibille si interessano all'essere umano mostrano in che modo l’uomo interagisce con gli elementi che lo circondano. I quattro elementi sono pertanto stati traslati in simboli secondo questo schema:

FIORI: DESIDERIO. 66


Le carte del seme di fiori si aprono con l'imeneo, una carta che, come possiamo vedere dall'immagine, contiene un riferimento più o meno esplicito all'atto sessuale.

infilarlo al dito della donna. L’allusione all’atto copulatorio è eloquente ma, poiché nell'800 rappresentare la sessualità era sconveniente, si è deciso di camuffare il tutto invertendo le parti: il principio maschile, il richiamo al simbolo fallico (dito), è stato attribuito alla donna. La carta resta, nonostante tutto, depositaria di un'energia maschile. I fiori rappresentano quindi l'energia creatrice che l'uomo ha ricevuto per natura e fanno riferimento a tutto ciò che si può creare attraverso la propria creatività fisica/sessuale e interiore, morale. Rappresentano l'impulso, il desiderio, la passione, il dinamismo che ardono dentro ognuno di noi e donano la motivazione ad andare avanti con grinta e determinazione verso gli obiettivi che intendiamo raggiungere. I fiori racchiudono il principio stesso della vita che è il

Una mano femminile e una maschile si scambiano gli anelli nuziali sopra un fuoco che arde. Il fuoco allude al sacrificio a Venere con cui si sanciva l’unione matrimoniale. Inoltre, l’uomo ha in mano un anello e sta per 67


movimento, l'azione. Vita e fuoco creativo sono in questo seme. Le 13 carte di fiori riveleranno pertanto i diversi modi in cui questa forza si manifesta nel mondo e in che modo l'individuo si approccia ad esso. Le figure caratterizzate da questo seme sono persone vitali, animate da coraggio e spirito di iniziativa, intraprendenza e invenzione.

relazioni sociali e del rapporto con l'altro, a cominciare dalla prima forma di contatto e socializzazione: la parola. Non a caso, le carte di cuori si aprono con la conversazione.

Inoltre, il seme è legato all’idea di abbondanza e fertilità, all’idea di famiglia, di casa e di interiorità. I cuori denotano persone dal carattere dolce, affabile, amichevole, tenero e umano.

CUORI: EMOZIONI Il cuore è comunemente associato al luogo in cui sono custoditi sentimenti ed emozioni. Tutte le coppe pertanto mostrano i diversi aspetti dell'affetto, delle 68


PICCHE: INTELLETTO

Le picche sono collegate anche l'intelletto perché, per quanto gli eventi siano dolorosi, è necessario affrontarli per poterli capire, accettare e andare avanti con maggiore consapevolezza e maturità. Da ogni male, infatti, può nascere un bene. Non dimentichiamo però che, se la razionalità può essere un beneficio per comprendere la sofferenza e per fortificarci, è anche vero che un eccesso di ragione e di razionalità a scapito dell'emozione e dell'istinto porta ad essere eccessivamente controllati, chiusi, austeri, aridi, freddi, taglienti, distaccati, ossessivi e angosciati.

Se notiamo bene, le picche altro non sono che un cuore capovolto trafitto da qualcosa che ne ha cambiato l'aspetto e lo ha annerito e rovesciato. Questa immagine aiuta a capire che le picche rappresentano le diverse situazioni spiacevoli dell'esistenza (dal più lieve disappunto al dolore acuto) che fanno male e ci cambiano rendendoci più selettivi, sospettosi e tormentati.

Desiderio, emozione e intelletto caratterizzano la vita interiore dell'individuo. Tuttavia, la nostra esperienza del mondo è principalmente fisica, materiale, concreta e tangibile. Ecco quindi che un ulteriore seme è necessario: i quadri.

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QUADRI: MATERIA.

quadri ricorda quella di un seme.

Le carte di quadri rappresentano il concreto, tutto ciò che è visibile, corporale e materiale. Fanno parte della materia anche le considerazioni sul denaro poiché il denaro è il mezzo che consente all'uomo di soddisfare desideri e ambizioni nel mondo.

Non è un caso: i quadri, difatti, rappresentano tutte quelle situazioni che fanno da input per la crescita di qualcos'altro. Sono il seme che dà vita a nuove opportunità, nuove circostanze, modi di pensare ecc. e fa progredire la nostra esistenza. In che modo essa progredisce, lo diranno le carte circostanti. I quadri identificano persone concrete, pratiche, che maneggiano del denaro per professione o che condividono con il consultante l’ambiente lavorativo. Denotano situazioni in cui si agisce in maniera “calcolatrice” piuttosto che trascinati dal sentimento.

Se notiamo bene, la forma dei 70


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Allenare la mente giocando Indovinelli Ottime idee Un giardiniere deve partire per una settimana di vacanza in Estate, ma è preoccupato perché sa che i suoi fiori non sopravvivrebbero al caldo senza ricevere almeno due volte alla settimana l'acqua. Nessuno può aiutarlo e non ha un impianto di irrigazione automatico. Poi il giardiniere compie un'azione che gli fa tirare un sospiro di sollievo e parte più sereno. Cosa ha fatto?

Nessuno sbaglio La getti quando ti serve e la riprendi quando non ti serve più, che cos'è? 72


Parole scomposte Le gocce di saggezza di Osho

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Lo staff del Vascello Salve, sono Nausicaa*, la Founder del Vascello delle Stelle Perdute (vascellostelleperdute.forumfree.it) che ho fondato nel 2009. Ho molti interessi nella vita, e in particolare l'astrologia, di cui mi occupo da moltissimi anni. Sono un'autodidatta e sono partita da un'impostazione di astrologia tradizionale, scientifica e razionale, per poi passare a quella karmico-evolutiva. Ho cercato di trasferire sul Forum le conoscenze da me acquisite per condividerle al solo scopo di divulgare la conoscenza di questa materia e di altre discipline spirituali. Il mio "Viaggio" è iniziato tanto tempo fa, nel 1995 e mi ha portata a poter conoscere e poi comprendere un mondo meraviglioso.

Sono Katrin82, ad oggi Super Moderatrice, e sono approdata sul Vascello per caso, in un momento della vita in cui non facevo altro che cercare risposte e una giusta dimensione. Amo la cartomanzia e l'astrologia karmica.

Sono virginella, laureata in Lingue e letterature straniere e un'appassionata di Astrologia da diverso tempo, ma solo negli ultimi anni e con l'aiuto del Vascello ho avuto la possibilitĂ di approfondire questa affascinante materia. Amo tutte le discipline che permettono di metterci in contatto con la parte piĂš intima di noi stessi, adoro l'alimentazione naturale e la vita a contatto con la natura.

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Sono water_violet, naturopata e operatrice bionaturale del benessere. Sono specializzata in Medicina Tradizionale Cinese, Floriterapia di Bach e Alimentazione Naturale. Da anni pratico dozen yoga e meditazione zen, discipline che mi accompagnano costantemente durante il mio percorso di crescita. Studio e amo i Tarocchi (in particolare i Rider-Waite) strumento prezioso e inesauribile di conoscenza. Sul Vascello modero le sezioni di Benessere e Discipline Olistiche e quella di Cartomanzia. Collaboratore del Vascello, io sono Hermete74. Ho iniziato a studiare i tarocchi nell'approccio Jodorowskyano e questo mi ha aperto le porte a Jung: da allora per me la strada dei sogni e dei tarocchi si è intrecciata in una pratica che ho denominato: Onirotarologia.

Sono _NightSky_, collaboratrice del Vascello che si occupa soprattutto della sezione riguardante il sonno e il mondo onirico. Sono un Sagittario, ascendente Scorpione. Amo la mitologia, il folklore e le fiabe. Sono la coordinatrice di questa rivista. Sono Sherazade, moderatrice, e le mie passioni afferiscono all'arte in tutte le sue forme! Mi diletto con le Sibille, le napoletane e da pochissimo con i Rider-Waite: il mio legame con la cartomanzia è affettivo poiché è stata mia nonna a lasciarmene intravedere le potenzialità. Da quando sono qui sul Vascello ho ampliato molto i miei orizzonti e 75 avvicinata ai temi della spiritualità, mi sono imparando cose che mi hanno aiutata a mantenere la fede nei momenti più difficili.


Bibliografia e siti di riferimento

http://vascellostelleperdute.forumfree.it/

John Frawley, The Real Astrology

"It Might Get Loud" di Davis Guggenheim (USA, 2008)

The Astrologer's Apprentice, rivista disponibile gratuitamente qui: https://www.jhonfrayley.co m/magazine

wikipedia http://www.larottadi ulisse.it/

William Lilly, Christian Astrology

https://en.m.wikipedi a.org/wiki/English_Wikiped ia

www.astrodienst.com http://www.skyscript. co.uk/earring.html

Lisa Morpurgo, Lezioni di Astrologia, Tea Pratica

http://apps.flatangle.c om/Charts/

Claudio Tolomeo, Le previsioni astrologiche

http://tarocchipsiche. altervista.org/

Carl Jung, SincronicitĂ Fernando Pagine Esoteriche

78 Degrees of Wisdom, Rachel Pollack

Pessoa,

John Frawley, Horary Textbook

Tarot Wisdom: Spiritual Teachings and Deeper Meanings, Rachel Pollack

The

The Tarot: A Key to the Wisdom of the Ages, Paul Foster Case

The Book Aleister Crowley

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of

Toth,


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