#608 Absolute 72 fly, Sessa Marine Key Largo 24 IB, Marina Varazze

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e 5,50 (IN ITALIA) - N. 608 - ANNO LI - DICEMBRE 2012

mensile

internazionale

di

navigazione

Guida all’acquisto: LA PROVA IN MARE

Poste Italiane S.p.A. – Spediz. in abbon. postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. GIPA/C/RM/02/2012

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Giro del mondo in solitario: partiti !

Crociera in paradiso: Le isole Seychelles

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i

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Absolute

ABSOLUTE 72 FLY Grande abitabilità, finiture e materiali di pregio, design moderno e una buona indole marinara rendono sicuramente questo fly un prodotto di alta gamma.

L’alberetto include un doccione per rinfrescarsi senza scendere in mare.

La plancia di comando, sulla sinistra, è completa e confortevole: si può richiedere un parabrezza più alto per ripararla maggiormente dal vento. Al fianco della timoneria un divano è trasformabile in prendisole. A prua, invece, è situato un salottino, optional a scelta dell’armatore, con divano fronte navigazione, tavolo in teak e prendisole di grandi dimensioni. All’interno il salone è strutturato su un unico livello da prua a poppa; all’ingresso solo una zona living con tavolino da caffè, a seguire l’area pranzo e la cucina, infine la plancia di guida. La cucina è ben attrezzata: piano in marmo Botticino, piano cottura in vetroceramica, lavello, forno combinato, lavastovigle, frigo doppio, cantina vini, isola con piano di appoggio e stipetti per le stoviglie. La plancia di comando, di grandi dimensioni, è organizzata per permettere di portare la barca anche in posizione eretta al centro. Al fianco i joystick dell’IPS, del bow thruster e del pilota permettono di manovrare e navigare in maniera autonoma dalla ruota del timone. Il joystick dell’IPS ha la nuova funzione navigazione per comandare il timone autonomamente. Una porta in cristallo stagna a pantografo è situata dietro la timoneria.

I pavimenti sono in rovere leggermente spazzolato e “lavé”.

Mobilio in teak, selleria in pelle, rivestimenti in sky.

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Ambienti ampi, alti e luminosi, e passaggi sempre molto generosi e senza spigoli caratterizzano questa barca. Come spesso accade su barche di una certa dimensione mancano tientibene di sicurezza negli interni. Il design è pulito ed elegante, discreto.

Il fly, di dimensioni ragguardevoli, offre un generoso divano con tavolo apribile in teak che affianca una zona cucina. A poppa del fly una zona libera è utilizzata come solarium, con sedie sdraio in alternativa alla gruetta per l’alaggio di un tender.

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di Martino Motti - Impressione di navigazione n. 1518

Scheda tecnica ● Progetto: Absolute Research Development & lab

tel. 0523 354011; fax 0523 014857; e-mail marketing@absoluteyachts.com sito web www.absoluteyachts.com ● Categoria di progettazione CE: B ● Lunghezza massima f.t.: m 21,60 Prezzo base ● Lunghezza scafo: m 19,13 Euro 2.150.000 ● Larghezza massima: m 5,61 + IVA, ● Immersione alle eliche: m 1,70 franco cantiere ● Dislocamento a vuoto: kg 35.000 ● Dislocamento a pieno carico: kg 41.400 ● Portata omologata persone: 16 ● Totale posti letto: 8+2 ● Motorizzazione della prova: 2x900 HP Volvo Penta 2xD13 IPS 1200 ● Potenza complessiva: 1.800 HP ● Tipo di trasmissione: IPS ● Peso totale motori con invertitori: kg 4.700 ● Rapporto dislocamento a vuoto dell’imbarcazione/potenza motori installati: kg/HP 19,44 ● Prestazioni dichiarate: velocità massima nodi 31; velocità di crociera nodi 24; consumo a velocità di crociera litri/h 250; autonomia a velocità di crociera 336 nm ● Capacità serbatoio carburante: litri 1.750x2 ● Capacità serbatoio acqua: litri 1.000 ● Dotazioni standard: altoparlanti con comando remoto, telecomando per verricello con contacatena, ponte in teak unico livello, verricelli di tonneggio, passerella elettroidraulica a scomparsa, collegamento diretto acqua alla linea banchina, 2 prese di corrente banchina, plancia guida in pelle e carbonio e plancia fly con monitor 15”, 2 GPS E125, radar 48 nm, pannello EVC Volvo 7”, Joystick di manovra, timoneria elettronica, pilota automatico con Follow Up, VHF con DSC, bussola, sedile guida in pelle, porta accesso laterale, divano a U fly e tavolo in teak, radio stereo Fusion con dock station iPod/iPhone, 2 inverter 2500 W, boiler, flaps idraulici, serbatoi acque nere, arredamento in noce canaletto, Smart TV a LED da 46” con lettore DVD Blu-Ray e connessione WiFi, cucina con piano in Corian, Smart TV a LED da 40” con lettore DVD Blu-Ray e connessione WiFi in cabina armatore, aria condizionata 72.000 BTU, generatore 20 kW, lavastoviglie. ● Optional: porta stagna accesso diretto sala macchine da cabina equipaggio, ancora digitale Volvo DPS, antenna TV satellitare e seconda antenna vuota, bimini top flying bridge elettroidraulico, cabina equipaggio con bagno e box doccia, connessione dati-fonia Wi-Fi/3G con prese RJ45, coperture sedili, mobile, divani e tavolo fly, copridivano di prua, copriletti, lenzuola e guanciali, doccia con soffione fly e doccetta di prua, elica di prua, frigorifero in cabina di poppa, icemaker fly, isolatori galvanici e piastra porosa di messa a terra, lavaggio ponti con acqua dolce con attacco banchina, lavasciuga 220 V, LCD 26” e lettore DVD/Blu-Ray cabina prua, LCD 22” e lettore DVD equipaggio, luci coronamento coperta e fly, luci a LED interni, luci ormeggio, luci subacquee a poppa, top cucina e bagni in marmo, pavimenti in rovere nuance lava, ponte fly in teak, plancetta bagno idraulica, predisposizione illuminazione nome yacht, radiatore scalda-salviette cabina di poppa, lettini prendisole, serbatoi acque grigie, sedile guida supplementare in plancia, strumentazione elettronica/navigazione “Full”, prendisole di prua, tavolo dinette prua, tavolo pozzetto con sedie, telecamera in sala macchine e pozzetto, tenda parasole privacy elettrica nel pozzetto, terza stazione ormeggio in pozzetto, wine cooler integrato nel frigo in cucina. ● Prezzo della barca provata: Euro 2.403.250 + IVA, franco cantiere

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● Costruttore: Absolute; via Petrarca, 4; Località I Casoni; 29027 Podenzano (PC);

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RELAZIONI TRA NUMERO DI GIRI - VELOCITÀ - CONSUMI - AUTONOMIA CONSUMO

MOTORE giri/min

VELOCITÀ nodi

litri/ora

litri/miglio

800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2340

7,5 9,0 10,6 11,8 14,5 18,5 22,0 27,9 30,5

25 45 72 110 159 196 256 308 335

3,33 5,00 6,79 9,32 10,96 10,59 11,64 11,04 10,98

AUTONOMIA miglia

1050 700 515 375 319 330 301 317 319

I consumi sono stati rilevati dal computer di bordo. I dati indicati possono variare in funzione della pulizia dell’opera viva (carena, eliche, appendici), delle caratteristiche delle eliche utilizzate, dell’entità e della distribuzione del carico imbarcato, della messa a punto e dello stato dei motori.

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Costruzione e allestimento

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Absolute

Materiali: laminazione a stampo aperto in monolitico con resina vinilestere, le fiancate e tutta la coperta sono in sandwich con cuore in PVC - Tipo di stratificazione: laminazione classica a mano - Geometria della carena: a V a diedro variabile con deadrise di 12° a poppa - Stabilizzatori: optional SeaKeeper - Attrezzature di prua: verricello ancora sul ponte con barbotin bozze, doppie bitte sulle falchette senza passacavi e pulpito aggettante, musone inox per ancora. Grande gavone ancora con comando verricello e manichetta antincendio, gavoni per parabordi con attuatori a gas. Doppie bitte laterali Attrezzature di poppa: doppie bitte e doppi verricelli ai giardinetti con gavoni aperti per le bozze, portello di poppa per l’accesso alla plancia bagno, doppi portelli laterali, accesso alla cabina marinai, pannello di controllo per illuminazione esterna, passerella a scomparsa, staccabatterie, comando musica, tagliagasolio e tenda parasole di poppa. Un portello nasconde una terza postazione di comando semplificata con joystick IPS e bow thruster - Plancetta poppiera: molto ampia, pontata in teak e affondabile per alaggio/ varo di un tender da m 3,20 di lunghezza.

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CONDIZIONI - Vento: nodi 6 - Mare: 2- Carichi liquidi: 1/3 gasolio, 1/2 acqua - Persone: 6 - Stato dell’opera viva: buono.

RILEVAZIONI - Velocità minima di planata (flaps e/o trim a zero): nodi 16,1 a 1.650 giri/min - Velocità minima di planata (flaps e/o trim estesi): nodi 15,0 a 1.600 giri/min - Velocità massima: nodi 30,5 - Velocità al 90% del numero di giri massimo: nodi 25 - Fattore di planata: 1,89 (E’ il rapporto tra velocità max e minima di planata con flaps retratti. In termini pratici, indica il range di velocità “in assetto” a disposizione del pilota. Valori fino a 1,95 bassi; da 1,96 a 2,30 normali; da 2,31 a 3,90 elevati; oltre 3,90 molto elevati).

MISURAZIONI - Area pozzetto: m 5,26x3,15 - Area flying-bridge: m 9,2x3,72 - Altezza massima interna (zone transitabili): m 2,06 Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,87 - Altezza alla timoneria interna: m 1,90 - Altezza sala macchine: m 1,90/2,00 - Larghezza minima passavanti: m 0,38.

INTENSITÀ DEL RUMORE RILEVATA NEI VARI AMBIENTI RUMOROSITÀ

CABINA DI PRUA (ai masconi) CABINA CENTRALE (mezzanave sotto) CABINA DI POPPA QUADRATO-SALONE (mezzanave coperta)

A VELOCITÀ DI CROCIERA

68,9 74,2 76,2 68,9

dBA dBA dBA dBA

FERMI CON GENERATORE

36,2 38,3 40,7 43,0

dBA dBA dBA dBA

Quattro cabine con bagno, il salone con cucina e plancia di comando all’interno completano le zone di poppa, prua e flying bridge sono organizzati a pranzo/salotto. Un’ulteriore cucina e plancia di comando sono sul fly.

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La prova

Absolute

ABSOLUTE 72 FLY

Finitura: ●●●● Molto buona, anche nei punti più nascosti.

Cucina: ●●● Aperta nel salone è organizzata con isola, offre buoni spazi di lavoro e manovra.

Toilette: ●●●● Tutte di disegno e dimensioni ragguardevoli.

Da superyacht quella armatoriale.

Locale equipaggio: ●●●● Situato all’ingresso della sala macchine, ampio e con cucinino e bagno separato.

Sala macchine (ambiente): ●●●● Davvero ampia e con altezza notevole.

Sala macchine (allestimento tecnico): ●●●●

Valutazioni (da 1 a 5) Allestimento tecnico della coperta: ●●●●●

La coperta risulta molto completa e attrezzata.

Allestimento del pozzetto: ●●●● Ben vivibile durante tutto l’arco della giornata.

Sistemazione zattera autogonfiabile: ●●●● Gli autogofiabili sono sotto uno dei divani

del fly, a filoponte e senza chiusura anteriore per un facile varo.

Trattamento antisdrucciolo: ●●●● Il ponte è completamente in teak, gli interni sono in rovere leggermente spazzolato.

Vani di carico: ●●●● Due gavoni ai lati a prua, uno molto profondo confinante con la cala catena.

Ergonomia della plancia: ●●●● Le due postazioni di guida sono ben

Gli impianti sono distribuiti con grande ordine e distanziati fra loro per una migliore manutenzione.

Risposta timone: ●●●● Lo sterzo è morbido e abbastanza diretto, piuttosto attivo.

Risposta flaps: ●●● La barca è già piuttosto centrata, i flaps permettono di effettuare organizzate e con molto spazio di manovra. una regolazione fine.

Stabilità direzionale: ●●●●● Visuale dalla plancia: ●●● Ottima verso prua; verso poppa è limitata La barca naviga come su binari. dalle strutture della cucina e del salone.

Raggio di accostata: ●●● Flying-bridge: ●●●●● 298 metri a sinistra e 245 a dritta.

Stabilità in accostata: ●●● Di dimensioni inusuali è molto ben disegnato e attrezzato.

La barca tende a chiudere il cerchio, Articolazione degli interni: ●●●●● sia a dritta che a sinistra.

Manovrabilità in acque ristrette: ●●●● Lo studio profondo dei volumi e degli spazi ha permesso di creare interni La presenza del joystick IPS dalle dimensioni generose. e del bow thruster rende facili le manovre.

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di Martino Motti A bordo n. 1284

Sessa Marine

KEY LARGO 24 IB

Ventiquattro piedi non sono molti, ma i Di dimensioni contenute ma ulteriori sedute. La plancia di comando è progettisti Sessa sono riusciti comunque a ben accessoriato, offre ottimi veramente compatta, forse un po’ troppo, ma disegnare una barca gradevole e comoda. Una spazi in coperta e un ambienil design è accattivante e può trovarvi posto barca così è naturalmente votata a un utilizzo te ben vivibile sottocoperta. un eventuale cartografico. Un parabrezza arroestivo, anche in virtù degli spazi esterni attreztondato è circondato da un robusto tientibene zati per la vita all’aria aperta. L’ampio tendainox. Due passavanti piuttosto larghi con lino ad apertura facilitata e la cabina interna permettono di trovare doppi gradoni conducono alla zona prodiera organizzata a prendisole, quel comfort necessario anche quando il tempo non è clemente. Il con una doppia cuscineria che costituisce il piano e una trasversale layout di coperta prevede una plancetta a poppa pontata in teak con che funge da cuscino o da seduta quando appoggiati allo schienale scaletta bagno a ribalta e prendisole contiguo, grazie alla motorizzaimbottito addossato alla tuga. Una battagliola inox protegge tutta la zione entrofuoribordo che lascia libero lo specchio di poppa. Annesso zona e a prua crea un pulpito con gradino di sbarco in teak. Al gavone al prendisole troviamo un divano lineare sotto il quale è ricavato un ancora, con verricello interno e comandi esterni, si accede sollevando ampio gavone di stoccaggio. Il pozzetto si presenta libero, ma si può un’apposita porzione di cuscineria e la sua chiusura in vetroresina. montare un tavolo con gamba tubolare che trova alloggiamento in L’ancora rimane alloggiata al musone di prua. Sottocoperta troviamo un’apposita scassa a pagliolo. Le due poltroncine di guida possono un ambiente occupato dal letto matrimoniale con tavolo a scomparsa, ruotare ed essere regolate in altezza per fornire al tavolo pranzo due mobile cucina e un mobile che può ospitare un wc.

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Prezzo base Euro 48.000 + IVA franco cantiere

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Scheda tecnica ●

● ●

La prova

● ● ● ● ●

● ●

RELAZIONE TRA NUMERO DI GIRI E VELOCITÀ MOTORE giri/min

VELOCITÀ nodi

600 1000 1500 2000 2500 3000 3500 4000 4500 5000

3,4 4,8 6,6 7,8 10,3 15,3 24,5 29,6 33,8 36,4

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●

CONDIZIONI - Vento: 5 - Mare: 2 lungo residuo - Carichi liquidi: 1/2 carburante, 0 acqua - Persone: 3 - Stato dell’opera viva: mediocre.

RILEVAZIONI - Velocità minima di planata (flaps e/o trim a zero): nodi 9,5 a 2.300 giri/ min - Velocità minima di planata (flaps e/o trim estesi): nodi 9 a 2.000 giri/min - Velocità massima: nodi 36,4 - Velocità al 90% del numero di giri massimo: nodi 33,8 - Fattore di planata: 3,83 (E’ il rapporto tra velocità max e minima di planata con flaps retratti. In termini pratici, indica il range di velocità “in assetto” a disposizione del pilota. Valori fino a 1,95 bassi; da 1,96 a 2,30 normali; da 2,31 a 3,90 elevati; oltre 3,90 molto elevati).

MISURAZIONI - Area pozzetto: m 1,89x2,00 - Altezza massima interna (zone transitabili): m 1,42 - Altezza minima interna (zone transitabili): m 1,32 - Altezza sala macchine: m 0,92 - Larghezza minima passavanti: m 0,35.

● ● ● ● ● ● ●

●

●

Valutazioni (da 1 a 5) Allestimento tecnico della coperta: ●●●

Dotazione base necessaria.

Allestimento del pozzetto: ● ● ● ● Buono sia per dimensioni sia per disposizione.

Trattamento antisdrucciolo: ● ● ● Zigrinatura a basso profilo, mediamente grappante.

Articolazione degli interni: ● ● ● La cabina comprende la zona letto

con matrimoniale e mobilio.

Finitura: ● ● ● ● Buona come nella tradizione Sessa.

Vani di carico: ● ● ● Nella norma.

Ergonomia della plancia: ● ● ● ● Buon disegno, con spazio per un cartografico.

Visuale dalla plancia: ● ● ● ● ● Totale.

Sala macchine (ambiente): ● ● ● Compatta ma con buono spazio

intorno.

Sala macchine (allestimento): ●●●

Semplice, essenziale.

Risposta flaps e/o trim: ● ● ● ● ● I flaps e il trim sono estremamente attivi e utili.

Stabilità in accostata: ● ● ● ● Accostate strettissime e molto stabili in direzione.

Manovrabilità in acque ristrette: ●●●

Nella norma dei monomotore.

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Approdi e Residenze

Siamo nell’ufficio del dottor Giorgio Casareto, direttore del Marina di Varazze, affacciato sul porticciolo, per tracciare l’evoluzione del mercato della nautica in questi ultimi anni in riferimento proprio al porto turistico di Varazze.

Dott. Casareto ci tracci in linea di massima un quadro della situazione del mercato nautico negli ultimi anni.

Prima del 2008 il mondo della nautica era un vero e proprio paradiso, con il senno di poi oggi possiamo dire estremamente irreale, il trend di crescita a due cifre cui si era abituati non poteva certo durare. In quel contesto nasceva nel 2006 il Marina di Varazze, anche se in realtà il dottor Vitelli aveva abbracciato questo progetto circa trent’anni prima e aveva iniziato a portarlo avanti tra mille peripezie e problemi burocratici. In quegli anni si viveva l’apice della ricchezza nautica e il neonato marina non fece fatica a centrare velocemente tutti gli obiettivi prefissati.

Arriva il 2008 con il primo vero tracollo del settore nautico, consolidato e aggravato ulteriormente nel 2009 e 2010, quando si pensava che fosse stato toccato il fondo. Nel 2011 si scopre che il barile aveva un doppiofondo e cominciano le prime difficoltà anche per il Marina di Varazze: si perdono un po’ di contratti stanziali e transiti. Io vengo chiamato a dirigere il porto nell’aprile del 2011, forse per la volontà da parte della proprietà di cambiare passo, di provare a fare qualcosa di attivo per rimediare alla discesa. Alla fine del 2011 si comincia a sentire l’effetto delle nuove azioni intraprese, anche se il trend è sempre negativo. Finisce finalmente quel 2011, teatro di azioni indiscriminate e rocambolesche del governo Monti che hanno messo in ginocchio l’intero comparto.

La folle operazione “tassa di stazionamento” prima maniera ha avuto l’effetto, complice la

pesante congiuntura economica internazionale del 2012, di far letteralmente scappare dall’Italia migliaia di imbarcazioni e di scoraggiare il turismo straniero, con un conseguente enorme danno economico per tutto il Paese. Ulteriore aggravante è stato il rafforzamento del dispositivo di controllo fiscale su imbarcazioni, armatori e loro ospiti che ha dipinto il settore nautico, nell’opinione pubblica, come covo di evasori e criminali. I cantieri italiani non hanno più venduto barche, molti armatori le hanno messe in vendita e chi aveva un leasing lo ha abbandonato. Risultato: blocco del nuovo, dell’usato e quindi anche della portualità. E qui torniamo a noi, che ci siamo visti anche aprire nuovi porti, come quello di Loano, e abbiamo vissuto momenti di grosso timore. Gli operatori commerciali del porto hanno cominciato a fare pressione affinché facessimo qualcosa per evitare questa emorragia di imbarcazioni. Al Salone Nautico di Genova del 2011 abbiamo assistito a una vera guerra dei prezzi da parte delle altre marine per cercare di accaparrarsi clientela e riempire posti barca.

Come avete reagito per cercare di parare il colpo?

Il nostro marina aveva una situazione economica buona, con una lieve flessione ma in salute. Così, nel clima difficile e spaventoso in cui ci trovavamo a operare, con clienti che approfittavano di altre tariffe assurdamente vantaggiose, abbiamo provato a pensare differentemente. Abbiamo ragionato sul fatto che ridurre drasticamente i prezzi vuol dire anche tagliare i costi di gestione oltre a quelli delle risorse: minor manutenzione, minori investimenti, diminuzione dei servizi e in definitiva dell’appeal del porto. Noi abbiamo scelto la strada opposta: tenere le tariffe invariate (anche perché sono giustificate dalla qualità del marina e dei servizi offerti) e provare ad aumentare il bouquet dei servizi inclusi nel canone del posto barca. Ecco che nasce il “Full Yachting Care” in abbinamento e rafforzamento alla fidelity card che già diamo ai diportisti con un scontistica e speciali promozioni in

una serie di esercizi convenzionati, non solo nella zona ma anche nei luoghi di origine dei nostri armatori che ne possono così usufruire tutto l’anno. Con la “Full Yachting Care” noi diamo, in collaborazione con le aziende che operano nel porto, compreso nel contratto di ormeggio, un programma di manutenzione, un pacchetto di servizi per la barca: antivegetativa, manutenzione mensile, attività sulle vele, tagliando motori, manutenzione attrezzature di coperta e manovre, pulizie. È stato un successo totale, la nostra intenzione di dare un messaggio positivo è stata accolta. Offriamo tutto ciò sia ai clienti già acquisiti sia a quelli nuovi che sottoscrivono un contratto di ormeggio.

Qual è uno dei motivi del successo del Marina di Varazze?

L’architettura del Marina di Varazze, nel panorama dei marina italiani, si può dire sia assolutamente unica; porticcioli con tali caratteristiche e valenze architettoniche ce ne sono ben pochi nel Mediterraneo. Un progetto come quello di Varazze, così come alcuni di quelli in via di realizzazione in Italia, ha la grande potenzialità di valorizzare il territorio. Le autorità locali hanno avuto il merito di dare l’impulso giusto affinché il porto non si trasformasse in un semplice posteggio di barche, ma in un luogo in cui diportisti stanziali, di transito, i turisti e i locali potessero vivere strutture ed esercizi commerciali lungo tutto l’arco dell’anno, con lo scopo di ampliare l’offerta turistica della zona.

Una battuta sul Governo?

Trovo giusto che ogni barca debba pagare la tassa di stazionamento, così come si fa per le auto, le moto o gli immobili, ma il Governo dovrebbe dare impulso e incentivi alla nautica italiana, per ossigenare centinaia di cantieri con migliaia di addetti, e incentivare l’acquisto e l’uso di imbarcazioni. Ogni barca genera un indotto impressionante, derivante da tutto ciò che è collegato alla manutenzione, all’acquisto di attrezzature, alle spese della vita di bordo e del turismo ivi connesso. È sicuramente un potente volano dell’economia ed è tragico che il Governo agisca esattamente in direzione opposta.

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LE PROSPETTIVE DEL MARINA DI VARAZZE

Com’è la situazione del marina oggi?

Noi stiamo accogliendo molti nuovi armatori, i nuovi arrivi sono per tre quarti italiani, il resto stranieri. Abbiamo constatato una diminuzione delle dimensioni medie delle imbarcazioni e una sofferenza della grande nautica a vantaggio della piccola. Ci pare di assistere a una rinascita, anche se lenta, del settore, ma notiamo che molti armatori cercano di cambiare la loro barca con una più piccola. Posso dire che a fronte di una

lieve perdita, alla fine del 2012 chiuderemo, per i contratti di durata dall’anno in poi, in leggera crescita. Ci aspettiamo che il 2013 possa essere teatro di un consolidamento dell’andamento positivo ottenuto grazie a queste iniziative. Sul transito lungo abbiamo osservato un incremento del 20%, mentre sul transito breve un leggero decremento dell’ordine del 10%.

Cosa fate per offrire un porto vivo?

Il “diario di bordo” è il ricchissimo program-

ma di manifestazioni ed eventi aperti a tutti in cui abbiamo raddoppiato l’investimento rispetto al 2011. Da giugno a settembre abbiamo organizzato una serie di eventi importanti con artisti e ospiti internazionali, cantanti, gruppi musicali, comici, che hanno avuto un successo clamoroso. Chiuderemo a capodanno con una grande festa strutturata e con grandi artisti. Inoltre stiamo tentando di destagionalizzare gli eventi in modo da offrire vivacità in ogni stagione. Tutto ciò ha dimostrato che il marina è vivo e reagisce bene, a tutto vantaggio anche della comunità locale.

Desiderata?

Mi piacerebbe che la città di Varazze fosse più legata al marina, che ci fosse più sinergia tra le due realtà. Sono in atto nuove idee per far sì che il porto possa diventare una vetrina di eccellenza per cantieri che vogliono presentare i loro prodotti. Covo profondamente la speranza che il Governo possa capire l’importanza del comparto nautico per centinaia di migliaia di famiglie, e che l’affossare il settore non giova a nessuno, tanto meno alle casse dello Stato.

Martino Motti

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