RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO
MENSILE - ANNO 43 - N.11 2017 - € 4,50
PRIMO PIANO ROSSANA CORTE RETAIL OGGI TANTE OPPORTUNITÀ FOCUS ANTIAGE
Ottimi veicolanti di principi attivi cosmetici i liposomi sono il fulcro vitale della linea LIPOSOME, che per prima ne ha rivoluzionato l’impiego per potenziarne l’azione idratante e anti-age.
MOISTURE LIPOSOME CREAM L’emulsione dalla consistenza emolliente ma molto leggera vanta la tecnologia originale ‘addizionata’ di una nuova struttura liposomiale arricchita in grado di apportare alla pelle ancora più idratazione.
MOISTURE LIPOSOME EYE CREAM
Nella crema per il contorno occhi l’azione idratante della tecnologia liposomiale è rinforzata dall’impiego dell’Acido Poliglutammico, un ingrediente prezioso che forma una pellicola elastica dalle capacità reidratanti sulle linee causate dalla disidratazione.
Il segreto delle formule Moisture Liposome consiste nel fatto che il liposoma trasforma la sua azione da veicolante di principio attivo a principio attivo vero proprio garantendo così un ineguagliabile effetto idratante e nutriente prolungato nel tempo. Grazie alla speciale tecnologia biomimetica che ne esalta l’efficacia, i componenti idratanti penetrano in profondità per lasciare la pelle morbida, nutrita e uniforme.
LIPOSOME
Finalmente in Italia l’idratazione che cambia il destino della pelle
STAR PRODUCT
MOISTURE LIPOSOME
Primo trattamento cosmetico nato nel 1992 a vantare l’unica e ineguagliata tecnologia di produzione e impiego del Liposoma, sviluppata dal dottor Naito e dalsuo team, Moisture Liposome Hydration Boosting Serum è un siero super idratante che, con la sua capacità idratante longlasting, corregge l’aspetto dei pori e dona alla pelle morbidezza ed elasticità.
Distributore Esclusivo per l’Italia www.beautimport.com
EDITORIALE
Invecchiare bene si può, con il giusto
stile di vita
Si scrive molto in questo periodo dell’età biologica che spesso non corrisponde a quella che lo specchio rimanda. Si discute di come, in una società sempre più agée, si possa invecchiare al meglio, senza decadenze mortificanti per chi le subisce e per chi deve prendersene cura. Sul Corriere delle Sera di oggi 22 ottobre, un articolo di Elena Meli titola: ‘Vivere fino a 120 anni? Si può. E in buona forma’. Personalmente non me lo auguro, ma leggendo, un velo di ottimismo è doveroso. L’idea per cui quando si invecchia tutto peggiora è sfatata, la buona notizia è che il momento in cui si diventa vulnerabili non è scritto nei geni, può essere allontanato nel tempo e la ricetta per riuscirci sembra semplice: una buona vita sociale per stimolare il cervello, una dieta equilibrata per mantenere il peso forma e attività fisica regolare e adeguata alle proprie
capacità. Una bella foto di Robert Redford e Jane Fonda così come appaiono nel film: ‘Le nostre anime di notte’, storia di due anziani rimasti soli che decidono di farsi compagnia, aggiunge al tutto una nota glamour al servizio. Certo la chirurgia plastica, nel caso dei due protagonisti ha molto aiutato, almeno per quanto riguarda l’aspetto. Quando non stravolge i lineamenti con improbabili e grotteschi mascheroni, può essere una buona via da percorrere, con giudizio, giusta dose e senso critico. Ma occorre un pizzico di coraggio e un investimento non indifferente. Meno problematica è la scelta di una cosmesi che segua passo dopo passo la trasformazione dei nostri lineamenti. Anche in questo caso, senza eccessivi fanatismi, ma con determinazione e disciplina. I prodotti anti age, quelli di cui spesso parliamo e di cui voi vi occupate quotidianamente,
di Cristina MIlanesi
e l’ausilio di un buon prodotto cosmetico.
sono diventati davvero uno strumento serio ed efficace per contrastare i segni del tempo. Sottendono ricerche scientifiche che nulla hanno da invidiare a quelle farmacologiche, occorrono anni prima che vengano messi sul mercato e si occupano di tutti i segni visibili: rughe, discromie, mancanza di tonicità, contorni non ben definiti... Hanno consistenze che soddisfano ogni esigenza, costi che variano secondo le possibilità di chi acquista, senza penalizzare il contenuto. Non è vero che una vale l’altra, ma è vero che il mercato offre ormai soluzioni diverse nella maggior parte dei casi davvero performanti. Unica condizione per avere risultati soddisfacenti è la costanza: vietato saltare l’applicazione serale con la scusa della stanchezza; la notte, mentre noi dormiamo la pelle lavora e si rigenera. Doveroso quindi aiutarla almeno con un trattamento adeguato.
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Oggi è importante essere competenti per non rischiare di trovarsi impreparati di fronte alle domande sempre più specifiche della clientela. Per questo dobbiamo informarci e aggiornarci anche durante il nostro tempo libero. DONATELLA QUATTROCIOCCHI, PROFUMERIA LIMONI, FROSINONE
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PUNTI DI VISTA Stefania Dalla Mutta KEY WORDS BEAUTY NEWS TREND Più belli, tra tatoo, piercing e interventi PRIMO PIANO Rossana Corte, Coin e Coin Excelsior
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SE NE PARLA Retail oggi: intricato ma ricco di opportunità MONITOR China Beauty: finestra su un Paese in fermento 7 DOMANDE A... Alberto Tanzi, Italart Co. STRATEGIE L’autentico rossetto francese, icona senza tempo
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L’INSEGNA Una realtà molto proiettata in avanti: tra on e off line CONVENTION Un consorzio che crede nelle emozioni PAGINE GIALLE Gli aggiornamenti di Fenapro IN STORE Lo spazio dedicato a chi ogni giorno lavora in profumeria
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LA PROTAGONISTA L’aggiornamento è importante per soddisfare la clientela FORMAZIONE 1 Un corso per diventare ambasciatrici del lusso VENDITA PRATICA 1 Il cerotto è ‘intelligente’, veloce e pratico FORMAZIONE 2 Musica, danza, teatro, la scienza va in scena VENDITA PRATICA 2 A Londra in un giardino fiorito
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AGENDA BEAUTY Velvet & Fur, ovvero il trend dell’emozione tattile ACCESSORI Il Made in Italy che piace alle giovani FOCUS Fermare il tempo con formule mirate e attivi detox COMUNICAZIONE Un bianco e nero d’autore per l’uomo Missoni MATERIE PRIME Omaggio alle donne
contemporanee
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NEW ENTRY Revlon NEW ENTRY Bulgari/Laurent Mazzone NEW ENTRY Chanel/Dior INTERCETTAZIONI
Prodotto e distribuito da The First S.p.A. - Milano -Made in Italy - www.thefirst.it
Come definiresti i tuoi negozi?
Sono beauty point a 360°, con profumeria, centro estetico e salone acconciature. Il servizio è il focus del nostro business, lavoriamo in questa direzione per fidelizzare la clientela.
negli ultimi 10 anni il quadro Competitivo è Cambiato
profondamente.
voi, Come avete
affrontato questo Cambiamento?
Abbiamo rafforzato l’identità della nostra insegna, investendo su professionalità e servizio, che oggi sono sempre più allineati alle esigenze della clientela, attraverso una formazione costante del personale. Al tempo stesso, abbiamo puntato su di un assortimento più mirato, coerente con i target di riferimento individuati.
quali sono le aree di forza della quali, quelle da
tua azienda?
potenziare alle quali state lavorando/lavorerete?
Come dicevo, crediamo molto nella professionalità, nel rapporto umano e organizziamo numerosi eventi con le case cosmetiche per far vivere alle clienti un’esperienza unica. Stiamo parallelamente potenziando l’area digital. Non esserci, a nostro avviso, significherebbe rinunciare a un’enorme fetta di mercato potenziale.
il merCato del retail selettivo,
seCondo te, nasConde più insidie
o opportunità?
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alla Mutta 5 negozi e una ventina di dipendenti. sono i numeri di Profumerie Jeunesse, insegna nata a metà degli anni ’70 da un’idea imprenditoriale dei genitori di stefania dalla Mutta. all’originario negozio di Cogliate si sono aggiunti quelli di saronno, nel ’91, poi Cantù, Vimercate e Busto arsizio, tutti nord di Milano. stefania è entrata in azienda nel 2013, una volta terminati gli studi.
di Giovanna Maffina
Punti di vista
Stefania
Ci sono ancora molte opportunità, bisogna però saper ascoltare il consumatore, magari anticipandone i bisogni. Il nostro percorso, grazie anche al network Ethos Profumerie, è in crescita. L’obiettivo a cui puntiamo è delineare ancora meglio la nostra mission e comunicarla in maniera più chiara e forte, per renderci più riconoscibili sul mercato.
quali ConCorrenti temete di più? Con l’approvazione del ddl ConCorrenza in farmaCia, in italia potrebbero arrivare nuovi Competitor Come boots, Che vende CosmetiCi da profumeria.
È normale fare riflessioni sui potenziali nuovi concorrenti per non farsi trovare impreparati. Ma il forte fermento del settore beauty non lo leggo tanto come un limite, quanto come un’opportunità, per poter crescere e migliorare ancora.
un messaggio per l’industria
Bisogna collaborare più intensamente, essere alleati e non più in competizione. E, insieme, bisogna seguire il consumatore e non il canale.
un messaggio per i Colleghi
Impegniamoci a creare più occasioni per difendere e potenziare il nostro settore. Abbiamo la fortuna di vendere, ogni giorno, un sogno: la bellezza!
avete delle linee esClusive? sembra essere la tendenza
del momento.
Stiamo già lavorando con linee esclusive di make-up. Lancôme, per la quarta estate consecutiva, ha creato una linea solo per Ethos Profumerie. Ciò ci consente di offrire al cliente un prodotto esclusivo e di valore. Il consorzio sta lavorando anche sul fronte delle private label.
l’adesione della sua azienda a ethos profumerie da quali riflessioni è nata? quando siete diventati Consorziati?
Siamo entrati nel consorzio nel 2011. Da allora, abbiamo cambiato modo di lavorare. Il confronto con i colleghi e gli strumenti a disposizione - tessere fedeltà, software, sms, newsletter e programma di analisi vendite - sono un grande valore aggiunto per la nostra azienda. I momenti di condivisione delle strategie del gruppo poi, ci hanno aiutato a capire come renderla più competitiva. Abbiamo messo a fuoco aree di forza e aree in cui si poteva, invece, migliorare e siamo intervenuti efficacemente là dove dovevamo ‘potenziarci’.
Chiudiamo Con una riflessione sul 2017, Com’è andata questa prima parte?
È stata impegnativa, ma soddisfacente, specie nei primi mesi dell’anno. C’è molto spazio ancora per fare bene, basta avere idee e la volontà di mettersi in gioco, senza fermarsi mai!
KEY WORDs
aqmw REplEtiOn
di Monica Caiti
cosme decorte
Un siero antiage che guarda al futuro, puntando sulla sinergia tra la medicina rigenerativa e quella alternativa. Grazie a un complesso esclusivo e a un mix di fitoestratti, affronta, ristrutturando, le tre dimensioni spaziali (altezza, larghezza e profondità) oltre al tempo.
siero all’avanguardia
AQMW Repletion è un siero antiage 4D, che combatte i segni dell’età sulla pelle del viso, restituendole tono e densità. Si dice 4D perché affronta con successo le tre dimensioni spaziali (altezza, larghezza e profondità) oltre allo scorrere del tempo.
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bellezza integrata
Ispirandosi al concetto di ‘bellezza integrata’, AQMW Repletion punta sulla sinergia tra la medicina rigenerativa grazie alla mucina, che ripristina le cellule danneggiate, e la medicina alternativa, con il profumo di legno di sandalo, anti-stress psico-fisico.
cellule progenitrici al top
Al centro della formula, l’esclusivo complesso Stemrise iPG, in grado di migliorare la qualità della cellule progenitrici (figlie delle staminali e responsabili del turnover della pelle) che, così stimolate, formano colonie cellulari più grandi e densamente popolate.
Sette piani, sette vetrine frontali, 25mila ore di formazione per il personale di vendita, due terrazze panoramiche e 60 metri di un antico acquedotto in mostra al piano -1. Questi alcuni numeri che descrivono la maestosità del nuovo flagship store di Rinascente a Roma, in via del Tritone. Ci sono voluti ben 11 anni e un complesso lavoro di ristrutturazione per portare a termine questo ambizioso progetto, in armonia con il contesto circostante. Elemento di assoluta straordinarietà è il sito archeologico visitabile al piano -1 che riporta alla luce uno dei tesori di Roma Antica: l’Acquedotto Vergine inaugurato da Augusto nel 19 a.C.. Lo store incorpora e avvolge, inoltre, un piccolo edificio dei primi del ‘900 denominato Palazzetto, un vero e proprio building nel building, che su diversi piani diventa parte integrante dell’architettura espositiva. E mentre al piano terra si sviluppa la proposta di accessori moda dell’insegna, al primo piano arriva la cosmesi, affiancata dall’abbigliamento intimo femminile. Qui ci sono la prima boutique beauty di Christian Louboutin con la sua collezione make up per gli occhi, gli smalti, i rossetti e i profumi, il primo counter italiano di Nars Cosmetics e anche quello del marchio di make up Hourglass. Oltre ai grandi nomi del selettivo come Collistar, Acqua di Parma, Jo Malone London, Giorgio Armani e Gucci, solo per citarne alcuni. Immancabile un fragrance bar assistito, dedicato ai profumi.
di Ivan Pestillo
BEAUTY NEWS
Tempio dello shopping
Nuovi progetti Intertrade Group lancia Thinkback, una collezione di articoli per la manoscrittura, prodotti in Italia interamente a mano e con carta riciclata. A curare il progetto è stata la giornalista Ingrid Fadelli, figlia di Celso Fadelli, presidente della società.
Alta profumeria Burberry lancia Bespoke, una collezione di sette profumi haut de gamme, ispirata all’arte e alla natura britannica. In Europa le sette fragranze sono acquistabili solo da Harrods a Londra e da Rinascente Duomo a Milano. Questo per offrire al consumatore un’esperienza esclusiva e sur mesure: dalla scelta della concentrazione del jus, alla personalizzazione del flacone con le proprie iniziali e con un nastro in pelle a scelta, disponibile in sedici tonalità.
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Jake Gyllenhaal x CK Jake Gyllenhaal è il nuovo volto della fragranza Eternity Calvin Klein. La campagna pubblicitaria, scattata da Willy Vanderperre, immortala l’attore statunitense insieme alla modella Liya Kebede e alla piccola attrice Leila in quello che può essere definito un moderno e intimo ritratto di famiglia.
HUGOBOSS.COM
BEAUTY nEWS
Profumo da star Arriva anche in Italia, la prima fragranza unisex del cantautore e idolo dei teenager Shawn Mendes. Si chiama Signature for Women & Men ed è stata creata dall’artista canadese insieme al profumiere Celine Barel di IFF con una nota inedita di McIntosh Apple che si unisce ad ananas, sciroppo d’acero, petali di rosa e muschio. Il tappo del flacone è impreziosito da un plettro di chitarra in rame. In esclusiva da Douglas, Limoni e La Gardenia.
di Ivan Pestillo
.. Naima concept store
Adam Levine x YSL Il cantante Adam Levine, leader della band dei Maroon 5, entra a far parte della famiglia degli ambasciatori digital di Yves Saint Laurent Beauté per la nuova fragranza maschile Y. “Far parte della storia di Y è un’avventura geniale; non è solo la storia di un uomo, ma di una generazione di creativi” ha affermato la popstar che vanta oltre 10 milioni di seguaci su Instagram.
Arriva Caddy’s Le insegne Cad e Determarket di D.M.O. diventano Caddy’s. “Non abbiamo ancora messo mano al layout di tutta la rete, solo di una parte, anche se l’insegna è già cambiata per tutti i punti vendita. L’obiettivo è quello di introdurre un nuovo concept più vicino a quello dei drug-store internazionali con predominanza dei prodotti di bellezza e cura della persona, l’inserimento di un’area dedicata agli alimenti bio e di una parafarmacia assistita. Abbiamo già 30 parafarmacie all’interno dei nostri store. Entro la fine dell’anno, saranno otto i nuovi Caddy’s aperti nel 2017”, ci ha raccontato Fabio Celeghin, AD di D.M.O. S.p.A.
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Questione di giorni, pochissimi (al momento in cui scriviamo) e aprirà in Corso Europa a Roma, il primo Beauty Concept Store dell’insegna. Di dimensioni consistenti, naturalmente, per costruirci attorno tutto il mondo di Naïma: 600 mq, di cui al momento 400 aperti al pubblico e uno sviluppo su tre livelli. Un mondo fluido e duttile, innovativo e multimediale, nato dai brainstorming di Stefano Biagi, direttore generale del gruppo Muzio e presidente di Naïma, e Fabio Lo Prato, che di Naïma è general manager. “Tutto ruota attorno al concetto di total beauty: oltre alla profumeria vera e propria, proposta in modo non convenzionale, con la boutique MAC e il corner Kiehl’s ad accogliere i clienti all’entrata, anche il CDC & Naïma Hair Beauty, salone di bellezza nato dalla collaborazione con Giorgio Violoni e Simone Ferracci del Centro Degradé Conseil, e la Open Spa Clarins, per trattamenti da spa molto speciali”, spiega Lo Prato. Tutt’attorno, oltre 30 schermi, a ricordare che la shopping experience passa anche da qui, dal sovrapporsi e rincorrersi di immagini in movimento. Il negozio si sviluppa su tre piani, con la profumeria al primo, la Spa al mezzanino, e il salone hair stylist, più uno spazio nail e un altro dove organizzare eventi, al piano superiore. “È un punto vendita progettato per far vivere ai clienti una shopping experience unica, e un rituale di bellezza completo”, sottolinea Biagi. Non ci resta che attendere la fine dei lavori per vedere l’anima di Naïma prendere forma. Ricordando che, “It’s time to think out of the box”. Tanto che, proprio quello stesso giorno, c’è in serbo un’altra sorpresa, “la finale del Naïma make-up talent in piazza di Spagna”, chiude Lo Prato. G.M.
TREND
Più belli,
tra tattoo, piercing e interventi
di Giuliana Valcavi
Tatuaggi, barbe, petti glabri e nasi rifatti sono i must have di questi ultimi anni. Cambiano i canoni estetici: gli uomini sono sempre più curati e depilati, mentre le donne si tatuano di più. I tatuaggi hanno sostituito abiti e gioielli nel racconto di sé, della propria personalità e delle proprie scelte. Il 13% degli italiani dai 12 anni in su è tatuato e la percentuale, come viene indicato dall’ultimo rapporto Coop, tra le giovani generazioni arriva al 30%. I tattoo risultano più diffusi tra le donne che tra gli uomini: 14% contro 12%. L’età media per il primo tatuaggio è attorno ai 25 anni, ma i più tatuati hanno tra i 35 e i 44 anni. Un tatuato su quattro risiede al Nord, il 30,7% ha una laurea e il 63,1% ha un’occupazione stabile. Un 3% si tatua per avere un trucco permamente. Sempre più richiesti anche i piercing.
UN MILIONE DI INTERVENTI
Nel rispetto di una tendenza in progressivo consolidamento, gli interventi di chirurgia estetica e plastica diventano uno strumento sempre più diffuso anche tra le (i) più giovani. Come riportato da Coop, ogni anno in Italia viene eseguito un milione di interventi estetici con un incremento recente del 6%. La maggior parte di questi interventi viene eseguita in Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna, che da sole coprono il
3 UOMINI SU 4 SI DEPILANO
Ma tra i nuovi canoni di bellezza troviamo, anche per lui, una cura sempre più accentuata del corpo e, soprattutto, del viso, dettata, in primis, dall’onnipresente selfie. Innanzitutto, l’uomo ha soprattutto scoperto il fascino di un corpo poco villoso: un quarto del mercato dei prodotti per depilazione, secondo quanto riportato dal rapporto Coop, è destinato all’uomo. Da una recente indagine svolta da Gillette nel nostro Paese il 75% degli uomini tra i 25 e i 34 anni si depila regolarmente soprattutto petto, spalle, schiena e inguine. E mentre il corpo diventa glabro, il successo di barba e baffi non accenna cedimenti: un uomo su due ormai sembra contagiato dalla barba-mania, aprendo uno spazio sul mercato a prodotti dedicati come cere modellanti e balsami e olii per barba.
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Il 50% degli interventi estetici viene eseguta in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio Il 15% di chi richiede un intervento estetico è uomo
50% del mercato italiano, e il 15% riguarda uomini. Le più richieste sono le iniezioni di botox e di aciduo ialuronico contro le rughe, mentre parlando di chirurgia estetica le operazioni più gettonate sono la liposuzione, la mastoplastica additiva (aumento del seno) e la blefaroplastica (ringiovanimento dello sguardo), mentre tra gli under 18 è la rinoplastica, cioè il rifacimento del naso, l’intervento più praticato.
Il 13% degli italiani è tatuato
Cosa fanno gli italiani per sentirsi più belli
Il 30% dei Millennials è tatuato
Il 55% degli uomini ha la barba Il 75% degli uomini tra i 25 e i 34 anni si depila
PRIMO PIANO
Rossana
ORTE
di Ivan Pestillo
Sono 15 le profumerie Coin già rinnovate nel segno della selettività. Obiettivo, riposizionare l’insegna verso l’alto con un format beauty coerente e riconoscibile su tutti i 40 punti vendita. iniziato un paio d’anni fa. Il 2015 è stato un anno molto importante per l’insegna che, con il lancio dei concept Coin Excelsior, ha ripensato la sua strategia. Sul beauty, in particolare, siamo andati a toccare un po’ tutti gli elementi principali da un punto di vista di gestione delle leve del business. Abbiamo portato a termine 15 restyling per un totale di 3400 mq di profumeria rinnovati e finalmente tutti coerenti tra loro.
LO SPAZIO ACQUA DI PARMA NELLO STORE COIN EXCELSIOR DI ROMA COLA DI RIENZO.
100 anni e non sentirli. È proprio il caso di dirlo quando si parla di un’insegna come Coin che ha saputo rinnovarsi, nel corso dei decenni, confermandosi sempre come punto di riferimento per lo shopping di molti italiani. Non dimentichiamo che proprio Coin è stato il primo retailer a introdurre in Italia la carta fedeltà. E che oggi l’insegna conta ben 40 punti vendita - sicuramente tanti per un department store -, suddivisi tra 38 Coin e due Coin Excelsior a Roma e Venezia, con una penetrazione capillare su tutto il territorio. All’interno degli store, tutte le categorie merceologiche trovano la loro ragion d’essere. Soprattutto
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la profumeria che è una delle aree di business fondamentali perché, essendo situata sempre all’ingresso, funge un po’ da biglietto da visita dell’insegna rispecchiandone subito il posizionamento. E proprio la profumeria di Coin è stata recentemente rinnovata con un format che va sempre di più verso la selettività come ci ha raccontato Rossana Corte, Head of Beauty di Coin e Coin Excelsior. A che punto è il restyling delle profumerie Coin? Il restyling delle profumerie Coin, come implementazione di un nuovo format, è
Questo restyling quali elementi ha toccato? Abbiamo cominciato con il layout perché in alcuni punti vendita mancava un format identificativo. Anche sul fronte del brand mix abbiamo dovuto fare delle scelte importanti. Al mio arrivo nel 2015 in Coin, l’incidenza dei prodotti massmarket nel beauty era del 20%, mentre oggi siamo attorno a un 7%. La nostra direzione è quella della selettività con implementazione di quelli che per noi sono i marchi highlights come MAC Cosmetics, Kiehl’s, Urban Decay e Jo Malone London. In che modo il vostro layout si sposa con quello dei corner dei brand? Per le profumerie Coin abbiamo pensato a un format più moderno, con codici stilistici che rimandano al mondo del lusso e che, in un certo senso, sono in grado di dialogare con quelli di Coin Excelsior. Senza però dimenticare la
PRIMO PIANO
DAL 2015 HEAD OF BEAUTY DI COIN E COIN EXCELSIOR, ROSSANA CORTE CREDE MOLTO NELLA CONTAMINAZIONE E NELLA SELETTIVITÀ.
brand si rivolgono al target millennials e l’animazione beauty si è sposata perfettamente con l’apertura del counter moda di active wear. Abbiamo creato altre sinergie simili interessanti, per esempio durante AltaRoma con un’animazione in partnership con gli hair-stylist di Aveda e poi ancora con Nespresso e Clarins. La forza del building unita al coraggio di voler percorrere nuove strade, ci ha permesso di raggiungere ottimi risultati in questo senso.
forte caratterizzazione dei brand. A seconda degli spazi e delle location abbiamo marchi che si esprimono attraverso ampie gondole e marchi che vivono di veri e propri counter. Il nostro layout fa da contorno ai corner e agli espositori dei brand senza mai predominare. Questo perché solo all’interno di un department store, grazie ai suoi ampi spazi, la marca può esprimersi al meglio facendo vivere al consumatore una shopping experience inedita. A proposito di spazi, quanto sono grandi le profumerie Coin? Le nostre profumerie vanno, in media, dai 250 ai 300 mq. La superficie maggiore è quella del punto vendita Coin Excelsior di Roma in via Cola di Rienzo con i suoi 500 mq interamente dedicati alla bellezza.
Qual è il vostro rapporto con l’industria? Con 38 store deteniamo il 4% di quota di mercato. Questo permette all’industria di vedere in Coin un partner forte, sul quale fare investimenti concentrati che danno ritorni interessanti, anche perché, nelle nostre profumerie, le marche selettive non si trovano a competere con private label o esclusive di catena. Riuscite a creare delle sinergie con le altre categorie merceologiche presenti nel department store? Credo molto nella contaminazione. A Catania, per esempio, durante l’inaugurazione dello spazio Amedeo D. all’interno del nostro store, abbiamo creato una postazione beauty dedicata alla linea Waso di Shiseido. Entrambi i
Nell’ottica del restyling, avete lavorato anche sulla formazione delle vendeuse? All’interno delle profumerie Coin operano sia le nostre vendeuse sia quelle dei brand laddove ci siano dei counter. Era inevitabile un percorso di formazione che coinvolgesse tutto il nostro organico e che è iniziato l’anno scorso, sulle fragranze, con Mouillettes & Co. Siamo partiti dalle fragranze in quanto prodotti più ‘veloci’ e trasversali. Il nostro progetto interno, che stiamo portando avanti con le HR, è quello di fornire ulteriori percorsi formativi più mirati in funzione dei profili individuali di ciascuna vendeuse. In questo modo vorremmo arrivare a vantare persone specializzate su ognuno dei tre assi. A tutto ciò si aggiungono ovviamente i tradizionali appuntamenti di formazione con l’industria sui lanci e le novità. La forza di un department store sta anche nelle vetrine. Come vengono sfruttate dai marchi del beauty? I nostri store sono una vera e propria destination, in location strategiche e ad alto traffico. Per questo, laddove ci siano lanci strategici, i marchi cosmetici non esitano a investire sulle nostre vetrine. È capitato persino di doverci coordinare con la Direzione dell’Immagine per
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PRIMO PIANO alcune immagini del nuovo format di profumeria negli store coin eXcelsior di roma cola di rienZo, e coin di roma san giovanni e padova.
dedicare al beauty qualche vetrina in più rispetto a quella inizialmente assegnata. Abbiamo poi una serie store che diventano touch point strategici per l’industria. Basti pensare a quello di Milano in piazza V Giornate con il suo video-wall. In questo caso l’industria non vede più la vetrina come un investimento di trade marketing ma come un vero e proprio strumento di comunicazione al pari di un’affissione. Coin è stata la prima insegna in Italia a far leva sulla carta fedeltà. Oggi come sfruttate questo strumento? In tema di fidelity card, abbiamo ancora un grande potenziale da sfruttare soprattutto laddove i possessori della carta acquistano da noi abbigliamento o prodotti casa e meno i cosmetici. Un target interessante in questo senso è, per esempio, quello maschile. Forse l’uomo è ancora restio a entrare in
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Penso che i cambiamenti più grandi debbano ancora arrivare. Non credo che per noi cambierà qualcosa a livello di partnership con l’industria. Tutto ciò che avevamo promesso è stato portato a termine con ottimi risultati. Anzi, penso che i cambiamenti del mercato possano regalarci qualche stimolo e costringerci ad avere una visione attiva e propositiva.
profumeria, invece da Coin entra per acquistare proprio l’abbigliamento e i prodotti casa. In quest’ambito potrebbero nascere iniziative interessanti. Quale il vostro rapporto con l’universo digital? Ad oggi l’unico e-commerce legato all’insegna è quello di Coincasa. Si tratta di un progetto pilota che ci consente di avvicinarci a questo mondo per noi ancora inesplorato. Penso che in una logica di multicanalità sia corretto sperimentare anche questa strada per dimostrarci sempre vicini al consumatore. Per quanto riguarda, invece, il mondo dei social network, esiste una regia corale che è quella di building. Il mercato selettivo sta subendo veloci cambiamenti. Per voi è cambiato qualcosa?
Tra farmacia, erboristeria e monomarca, qual è il competitor che temi di più? Vuoi per gli ampi spazi, vuoi per l’ampio assortimento e per il mix di categorie merceologiche, l’esperienza che il consumatore vive all’interno di un department store non ha eguali, ma bisogna guardare con grande attenzione e curiosità sempre tutti i player della distribuzione. Oggi è molto facile reperire uno stesso prodotto in diversi canali. Per questo preferisco pensare a come creare differenziazione e regalare al consumatore un’esperienza sempre più completa. Ogni marchio che nasce come brand retail, da noi può sicuramente trovare un terreno fertile proprio come è successo per Kiehl’s, MAC Cosmetics e Jo Malone London. Di recente, nel nostro assortimento sono entrati diversi marchi green-oriented come, per esempio, Skin&Co. Continua in questo senso il percorso di ricerca e di scouting di nuovi brand che rafforzino il posizionamento e il ruolo di Coin nell’universo della bellezza.
RANCÉ & C. srl • Via Lombardini 10 – 20143 Milano Boutique RANCÉ • C.so Magenta 15/A – 20123 Milano www.rance1795.com • rance@rance1795.com
HORTENSE and HÉROÏQUE
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SE nE PARLA di Giovanna Maffina
retail oggi: intricato, ma ricco di opportunità In origine c’erano i negozi, poi è arrivato l’ecommerce. Poi le vendite via cavo, il network marketing, le blogger, l’ibridazione. Il risultato? Un contenitore sorprendente dove c’è grande spazio per le idee.
Editori che diventano commercianti. Marchi che stanno pensando di integrare lo store fisico con un canale televisivo. E-tailer che di aprire negozi fisici (almeno per il momento) non ne vogliono sapere ma che non considerano il cartaceo una dimensione aliena e lanciano un proprio magazine. Store fisici che non disdegnano ogni tanto di organizzare nei loro spazi, eventi che all’apparenza non hanno nulla a che veder con ciò che espongono. E spazi ibridi, di tutti i generi, anche tra i ristoranti, da dove può capitare di uscire dopo aver acquistato le stoviglie con cui hai pranzato e quelli che il pranzo lo preparano per te ma anche per il tuo cane. Poi ci si mettono anche le blogger a confondere un quadro già, di per sé, in grande fermento. Che sta succedendo? Che il retail così come tradizionalmente inteso sta per trasformarsi in qualcos’altro, anzi si è già trasformato in molto altro e che la differenza, in un mondo dove tutto cambia a velocità supersonica, la fanno le idee.
Il magazIne retaIler store on line e su strada
Il consumatore, ormai è evidente, il cambiamento non lo subisce ma lo alimenta, si veda anche il fenomeno, discusso ma in crescita, del network marketing, che affianca la classica vendita ‘door to door’, comunque sempre efficace, dandole connotazioni più ‘imprenditoriali’.
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Ma veniamo ai fatti. Nome: Marie Claire Uk. Status: eminenza grigia nel mondo della moda e del beauty. Una bibbia del beauty, praticamente. La notizia che meditasse di aprire uno store online tutto dedicato alla bellezza era diventata di dominio pubblico in rete, ma si è deciso di andare oltre. Perché, oltre a questo spazio, (fabled.com) la rivista ha inaugurato uno store su strada. Lo spazio, che vende cosmetici di vari marchi e vari prezzi, è stato aperto a Londra, nell’agosto del 2016, in Tottenham Court Road e si chiama Fabled by Marie Claire, proprio come lo store online, inaugurato, non a caso, contemporaneamente al negozio su strada. Il magazine, edito dalla Time Inc., ha debuttato in un settore per lui nuovo, il commercio appunto, grazie a una partnership con l’e-commerce inglese Ocado, insegna di supermercati che lavora esclusivamente online e non ha punti vendita su strada. Cominciamo dal negozio virtuale. Che cos’ha di diverso rispetto agli altri di e-commerce del beauty? Per esempio, il fatto che la presentazione dei cosmetici è affiancata da approfondimenti e contenuti editoriali realizzati dal team di giornalisti del magazine lifestyle. Poi, il negozio su strada che, nelle intenzioni dei progettisti, vuol essere l’estensione dello spazio online. Il look è minimal, il bianco è il colore prevalente e touchscreen e aree di prova sono una costante del negozio, con in aggiunta una
SE nE PARLA dall’alto a sInIstra: fabled by marIe claIre lo store aperto dal magazIne marIe claIre uk a londra. a seguIre, un punto vendIta lush e uno spazIo esposItIvo porrInI a besozzo (va). InfIne ravIzza a mIlano e tommy bahama, In calIfornIa.
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SE NE PARLA
DA SINISTRA: LO STORE FABLED BY MARIE CLAIRE E IL SITO OMONIMO. POI LA HOME PAGE DELLA BLOGGER CHIARA FERRAGNI.
sezione, la Fable Edits, che riporta tutti i beauty tips della stagione, attinti direttamente dal magazine Marie Claire. Come immergersi virtualmente tra le pagine della rivista, insomma. Un design quello del nuovo spazio che, così come riportato dallo staff creativo, “vuole combinare l’immediatezza e la convenienza dello shopping online, con il comfort e la piacevolezza dello shopping offline”.
ai consumatori condotte da 7 troupe cinematografiche coinvolte nella produzione di contenuti video no-stop. Perché la tv? L’esperimento (riuscito) di Qvc, leader mondiale nelle vendite televisive, presente anche in Italia, dove trasmette 7 giorni su 7 con 17 ore di diretta al giorno dal 1° ottobre 2010, è il segnale evidente che lo shopping passa anche da quel che rimane del tubo catodico.
di tutto rispetto se si considera che la rivista non è gratuita.
LUSH E LA TELEVISIONE un canale dedicato
ASOS AMA LA CARTA e va controcorrente
BLOGGER IMPRENDITRICI e content marketing
Comunque, se agli editori solletica l’idea di darsi al commercio, digitale e non, a qualche produttore che nel commercio ci sta da sempre, il retail fisico e quello online cominciano a stare un po’ stretti e bisogna inventarsi qualcos’altro. Risultato? Jack Constantine, chief officer di Lush, nonché figlio di uno dei due fondatori del brand inglese, che da sempre cavalca il concetto della freschezza e del cosmetico fatto a mano, aveva dichiarato di avere un sogno: lanciare un canale televisivo, interamente brandizzato da Lush naturalmente. A darne notizia era stato Digiday.com, che aveva raccontato come l’evento di presentazione dei nuovi lanci del 2016, organizzato nel settembre dello scorso anno, fosse stato un po’ come la prova generale prima di partire con la tv, il cui debutto è avvenuto qualche mese dopo. L’evento, per la prima volta aperto anche al pubblico, era arricchito con tante interviste
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Il terzo esempio, per una pura coincidenza sempre made in Great Britain, riguarda Asos, tra i big player della moda online, il cui sito inglese genera ogni anno centinaia di milioni di euro di fatturato, vendendo prodotti di abbigliamento di diverse marche. Una realtà totalmente digitale che ha deciso però di fare una scelta apparentemente controcorrente: realizzare un magazine cartaceo. Perché controcorrente? Per un brand nato ed esploso online, dunque totalmente digital, quella del cartaceo potrebbe sembrare una dimensione anacronistica. Eppure così non è perché il successo dell’iniziativa passa dalla perfetta integrazione con l’online. Il magazine di Asos, infatti, è intimamente legato all’esperienza di shopping, e tutti gli outfit fotografati possono essere acquistati sul sito. Risultato? Il link funziona, tanto che a oggi i lettori sono 500 mila, una cifra
La trasformazione del retail, che porta a una contaminazione tra mondi sino a qualche anno fa distanti (si veda, appunto, il caso di Marie Claire) passa anche dalle blogger, le più famose si intende. Così Chiara Ferragni, ‘l’insalata bionda’ più celebre d’Italia, di professione blogger di moda, ha lanciato una piattaforma e-commerce: shop. theblondesalad.com, il sito dove si possono trovare in vendita, oltre ai capi d’abbigliamento firmati da lei, anche altri di brand emergenti. In più, una selezione di pezzi vintage che la stessa ‘blonde salade’ (è il nome del suo sito) ha scoperto nei mercatini di Londra, Parigi e New York. Il cerchio si allarga, dunque, a dimostrazione del fatto che nel caleidoscopio sfaccettato che è diventato il retail moderno, c’è posto per tutti. Anche per formule che davvero non hanno copiato a nessuno, prendendosi
SE NE PARLA DA SINISTRA: UNA VENDITA SU QVC, IL SITO DI E-COMMERCE BIRCHBOX E QUELLO DI L’ORÉAL PARIS, MAKEUP.COM.
tutti i rischi del caso. Come il sito di beauty ecommerce Birchbox, nato nel 2010 per iniziativa di Katia Beauchamp e Hayley Barna. Si tratta, in pratica, di un servizio su abbonamento che, mensilmente, al pagamento di un certo ‘canone’, invia agli iscritti una scatola contenente campioni di cosmetici. Con oltre un milione di abbonati e più di 800 brand partner, Birchbox cresce di anno in anno. Il marchio ha fatto leva sul content marketing per rafforzarsi, tanto da aver assunto un content director proveniente da Condé Nast. Invece di avvicinare i clienti con presentazioni commerciali, il content marketing fornisce informazioni che incuriosiscono e coinvolgono il cliente, alimentando in lui il ricordo di un’esperienza di brand positiva, ancor prima che il maschio stesso entri effettivamente e “commercialmente” in contatto con lui.
DAL VIDEO TUTORIAL all’acquisto di cosmetici
Birchbox produce internamente i suoi videotutorial, di buona qualità ma soprattutto realistici, cioè focalizzati su persone reali, alle prese con problemi reali dove, naturalmente, sono utilizzati solo prodotti in vendita su Birchbox. Lo stile individuato dunque è divulgativo e diretto, perfettamente coerente con quello dei video di YouTube, e reso possibile anche grazie alla collaborazione
con influencer della piattaforma video, come per esempio Tati Westbrook, (@ GlamLifeGuru), che può contare su oltre 1 milione 200 mila follower.
CONDIVIDERE CONTENUTI di qualità, attraenti per il target
Si è accennato al content marketing non a caso. Proprio questa sembra essere una delle traiettorie più efficaci del marketing digitale. È un approccio di cui si parla da qualche anno e che ha pian piano preso consistenza sino a diventare leva strategica di molti grandi marchi, come L’Oréal. L’obiettivo è creare e far condividere contenuti di qualità che, senza esplicitare il messaggio commerciale, attraggano e coinvolgano il target di riferimento. Si tratta di contenuti utili e fruibili che avvicinano al marchio e possono essere un blog spot, un video o una newsletter in grado di convincere all’acquisto di un certo bene o servizio. Va in questa direzione makeup.com di L’Oréal, la rivista online i cui colori ricordano quelli di un reparto trucchi molto ben fornito. Dietro le quinte lavora un team di blogger, a cui è demandato il compito di indicare consigli pratici di bellezza che si integrano con altri commerciali che fanno riferimento a prodotti del gruppo L’Oréal. Makeup.com ha vita propria, una pagina Fb con oltre 800 mila followers, un profilo Instagram e una presenza su Pinterest. Fa capo a L’Oréal anche Fab, il cui taglio
è più sofisticato e aspirer, dove il focus si sposta dai consigli beauty a ciò che succede nel backstage della bellezza. Protagonisti di questa piattaforma sono le donne e gli uomini che lavorano nel settore, imprenditori, negozianti, creativi, fotografi, artisti, con storie originali da raccontare. Come quella di Andrea Varini, barbiere e tatuatore, che 18 anni fa da Vercelli si è trasferito a Barcellona per aprire la sua barberia/vineria, uno spazio polifonico dove pennelli, forbici e sedute da barbiere convivono con un bancone dove si possono gustare vini prelibati. Capito l’antifona? Del logo di L’Oréal o dei suoi marchi neanche l’ombra, solo storie di artigiani della bellezza. Vere, genuine, coraggiose. Quello di Andrea Varini è un esempio, uno tra i tanti di imprenditori fuori dagli schemi che hanno fatto dell’ibridazione, dell’accostamento tra mondi solo apparentemente agli antipodi, la loro bandiera. Il mondo del cibo e quello del vino sono tra i più duttili e facilmente accostabili a realtà come quelle della moda o, appunto, come nel caso di Andrea, della bellezza e della cura.
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SE NE PARLA Si moltipliCano gli Store Che deCidono di avere un angolo dediCato al guSto Con bar o addirittura riStorante.
Chef in vetrina: per una tavola imbandita in store
L’idea di mettere un cuoco in boutique, per esempio, è di importazione americana. Oltre Oceano, per l’esattezza a Seattle, il marchio di streetswear Tommy Bahama, nei negozi dov’è riuscito a ritagliare l’angolo bar per cocktail e happyhour, ha visto lievitare il fatturato. Tanto che nel flagship di Manhattan, metà dei suoi 4mila metri quadrati sono riservati al ristorante. In Europa i follower dello chef in vetrina non hanno tardato a darsi da fare e gli spazi
dove entri per gli acquisti e ci trovi anche la tavola imbandita si moltiplicano. Nel suo flagship parigino Ralph Lauren ha aperto Ralph’s, mentre a Tokyo, Chanel ha reclutato Alain Ducasse, tra gli chef più celebri del pianeta, mentre Giorgio Armani nel suo ristorante sulla 5th Avenue a New York ha fatto le cose così in grande da meritarsi due stelle Michelin. A Milano, tra gli antesignani del genere, lo storico Ravizza, in via Hoepli, che nel cuore del suo spazio, dove vende abbigliamento sportivo e classico, ha ricavato un angolo
per incontrarsi e prendere un aperitivo. Così Porrini di Besozzo (Varese), tra i concept store più trendy del lago Maggiore, che vende abiti, mobili e complementi d’arredo scovati per il mondo, ha richiamato tre chef stellati più un astro nascente della cucina italiana per un evento (da gustare), i cui proventi sono stati devoluti a una casa pediatrica congolese, a Kinshasa, per la realizzazione del nuovo reparto di neonatologia e rianimazione. Perché il marketing che lascia il segno passa anche, e soprattutto, dal cuore.
Quando il network diventa marketing C’è chi dice che è meglio evitarlo con cura e chi, invece, lo vede come il business del futuro. Da qualunque parte penda l’ago della bilancia, non si può negare che proprio l’avvento di Internet e dei social abbia dato un grande impulso al network marketing, specie negli Stati Uniti, dove è già spuntata qualche case history da manuale. Come quella di Jeunesse, che vende cosmeceutici e nutraceutici brevettati, nelle cui formule sono contenuti gli stessi fattori di crescita propri delle cellule staminali adulte. La forte progressione del fatturato del gruppo, che in 6 anni ha raggiunto il miliardo di euro, impone un breve approfondimento su che cos’è e dove può portare, uno strumento che consente a chiunque di diventare sponsor di un certo marchio senza rischi di impresa. Alla vendita diretta si affianca la costituzione di un gruppo di lavoro, che porta nuove persone a lavorare per l’azienda. A fare la differenza è, come sempre, l’abilità personale: più sei bravo, più guadagni, approfittando di vantaggi generati da tutta la tua rete grazie a una dinamica che non c’entra però con i controversi schemi piramidali, dove pare che gli unici a guadagnare tanto siano i reclutatori. Se funziona? Stando al fatturato di Jeunesse sembrerebbe di sì, ma non va mai dimenticato che è il singolo a fare la differenza. Anche se questa è una regola che vale da che mondo è mondo.
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China Beauty
finestra su di un Paese in fermento
di Giovanna Maffina
Il grande evento della bellezza, in scena a Shangai dal 22 al 24 maggio 2018, fotografa un mercato in grande crescita, dove giovani, senior e middle class guidano i consumi. E Internet e social dettano legge.
Sentir parlare e scrivere di globalizzazione è un conto. Ma toccarne con mano gli effetti, anche se da semplice spettatore di un convegno, è un altro. La presentazione di China Beauty Expo 2018, la fiera su ‘tutto quanto fa bellezza’ in Estremo Oriente, in programma il prossimo 22, 23 e 24 maggio a Shangai, ha davvero restituito la fotografia di un Paese sconfinato in straordinario fermento, dove lo tzunami provocato dall’avvento dei nuovi media - rete, Internet, social, ecommerce - ha spalancato scenari sino a qualche anno fa inimmaginabili. E dove la contaminazione tra culture diverse, specie con riferimento ai più giovani, quelli che saranno i consumatori di
domani, dal mondo virtuale dei forum e delle chat, si sta allargando al reale, alla vita di tutti i giorni, rendendo molto più simili di quanto si potrebbe pensare - in quanto a mentalità, modo di vestirsi, gusti e preferenze - un ventenne di Pechino e uno di Tokyo, Stoccolma o Roma. La rete, si sa, facilitando la condivisione globale di notizie, accadimenti, tendenze in tutto il mondo, elimina ogni tipo di barriera, accomuna e avvicina.
IL RAPPORTO DEI RAGAZZI con la bellezza
Scopriamo così che la nuova generazione cinese, che comprende i nati dopo il 1985 (sì, proprio loro, i popolarissimi millennials, da anni
Ecco i numeri dell’edizione 2018 3017 espositori, provenienti da 34 nazioni al mondo (+17.5% rispetto al 2016), 412,500 (+6,5%), 250 mila metri quadrati di superficie espositiva (+25%), sono solo alcuni dei dati che confermano la crescita dell’edizione di quest’anno della fiera di Shangai rispetto a quella del 2016. Tendenza confermata anche per il 2018: gli indicatori sono tutti con segno più. “ Oltre agli espositori - quelli già confermati sono 3.500 - aumenterà anche la superficie espositiva, con uno spazio riservato al packaging di lusso, nella hall 4. Inoltre, sarà data maggior visibilità sia alla ricerca, con Cosmetech - evento nell’evento, con oltre 1000 terzisti presenti - sia alle fragranze, con un primo abbozzo di quello che vorremmo diventasse, negli anni a venire, un grande palcoscenico per il mercato dell’alcolico”, ha sottolineato nel corso dell’evento di presentazione di China Beauty Expo, Claudia Bonfiglioli, general manager Informa Beauty Global Exhibitions. “Poi, il ‘Fashion district, trends of tomorrow’, uno spazio dove l’innovazione e le tendenze saranno al centro dell’attenzione, un palcoscenico di nuove tecnologie che raccontano la bellezza di domani”.
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oggetto di studi, analisi, convegni, tavole rotonde), ha idee piuttosto chiare in fatto di approccio cosmetico. Il trattamento, d’altro canto, proprio come per i coetanei giapponesi o coreani, è un argomento con cui imparano a confrontarsi da giovanissimi: in Estremo Oriente, le ragazze sono educate sin da piccole alla cura della pelle. È una consuetudine che fa parte della loro cultura e alla quale dedicano parecchio tempo ogni giorno. Oltre allo skincare, che piace di più se abbraccia il concetto di naturalità, anche il trucco è in forte crescita. I prodotti di tendenza che continuano a funzionare nel mondo occidentale sono molto apprezzati anche qui: idratanti, sieri, creme corpo, BB e CC, oltre alle onnipresenti maschere per il viso che nel 2015, nonostante il segmento avesse segnato un’empasse, pesavano per il 20% sui consumi cosmetici complessivi. Il pubblico più giovane è attratto dall’innovazione, che è disposto a pagare di più se soddisfa le promesse fatte. Il prezzo, passa in secondo piano. Tra tutte le esigenze, quella di mantenere una pelle sempre idratata è la più sentita e diffusa. Il 38% dei ragazzi idrata la pelle, il 33% fa uso di creme ristrutturanti, il 20% apprezza i whitening, e solo il 6% utilizza regolarmente specialità sebo equilibranti, una percentuale davvero contenuta, considerate le caratteristiche della pelle orientale, tendenzialmente grassa.
MONITOR La scelta di aprire proprio con una riflessione sui giovanissimi, non è casuale. La fascia di popolazione nata dopo il 1985 costituisce il 30% dell’intera popolazione cinese.
LA CINA NON È PER TUTTI
Il mercato cinese è immenso e complesso, quindi non è esattamente alla portata di tutti, com’è facilmente intuibile. Per approcciarlo ci vogliono società strutturate, che siano prima di tutto in grado di supportare nel loro processo di sviluppo le aziende locali. Perché riuscire a entrare nel Paese, non è che il primo anello della catena, e neanche il più complicato. Ciò che davvero conta è restarci, presidiando costantemente il mercato, offrendo knowhow e supporto tecnico a chi si è scelto come distributore. Per usare un’immagine che rende piuttosto bene l’idea, il distributore funge da ‘testa d’ariete’, ma a indirizzarlo in modo corretto deve essere l’azienda straniera che ci mette la faccia e i capitali. Non è alla portata di tutti, dicevamo. Ma, al tempo stesso, non può non essere preso in considerazione da un imprenditore che ha voglia di fare il ‘salto’. La Cina, oggi, è quello che negli anni ‘60 erano gli Stati Uniti. Allora, per fare business e crescere, un’azienda non poteva non tentare l’avventura oltreoceano. Lo stesso discorso vale oggi per questo Paese. Una riflessione su come provare a entrarci va dunque
Beauty, ecco canali d’acquisto e categorie preferite Se i department stores continuano a detenere il primato delle vendite in questo settore, la loro leadership comincia a vacillare, incalzati dagli Specialty Stores e dall’ecommerce. Nel 2016 il mercato è andato a doppia velocità, qualcuno giù, qualcuno su. A scendere sono stati i grandi magazzini, centri commerciali e supermercati. La maglia nera va ai secondi, con un - 4,3%. Bene, invece, hanno performato i negozi monomarca, + 9,2% e, soprattutto, sono esplose le vendite online, +40%, grazie anche a piattaforme come Taobao, Tmall e JD, che insieme pesano per un terzo del mercato globale, mentre l’ecommerce tramite smartphone sta crescendo esponenzialmente grazie a WeChat. Il modello O2O (che combina online e offline) con l’integrazione tra negozio fisico e piattaforma ecommerce sta a sua volta crescendo. Quanto alla top ten di toiletries e skincare, al primo posto tra i primi c’è l’oral care, mentre tra i secondi, sono popolarissimi i sieri (fonte: Kantar Worldpanel Index). Nel 2015, il 52% delle giovani donne tra i 20 e i 34 anni ha comprato almeno un siero ed è probabile che questa categoria di prodotto, assieme alle acque cosmetiche, sarà quella che più crescerà nei prossimi anni. Molto bene sta andando anche il make-up, cresciuto tra il 2015 e il 2016 del 32,1%.
fatta. Proviamo giusto a dare qualche numero. A fronte di una popolazione complessiva che sfiora 1 miliardo e 400 milioni di persone, ci sono circa 500 milioni di potenziali consumatori. Che significa 8 volte l’intera popolazione del nostro paese.
GIOVANI, CLASSE MEDIA e senior
Si dice, però, che l’economia del Dragone sta arrancando. È proprio così? Non esattamente. L’affermazione più corretta è che cresce, ma rispetto ai ritmi a due cifre, di 5 o 6 anni fa, si è ridimensionata.
È entrata, insomma, in una fase di maturità. Quel che più conta però è che in questi ultimi anni sono cresciuti progressivamente il potere d’acquisto e lo standard di vita della popolazione. Un altro aspetto interessante, da tenere in considerazione quando si riflette se provare o no a intrecciare rapporti commerciali con il Paese, è che la classe media si sta rafforzando, in controtendenza con quanto accaduto invece in Europa e negli Stati Uniti, dove la crisi ha portato a una polarizzazione dell’assetto sociale e dei consumi (alto/ basso) con progressiva erosione della
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Il fenomeno WeChat ‘middle class’. Il risultato? Fatto 100 l’intera popolazione del Paese, la fetta numericamente più importante è quella del ceto medio, che è aspirazionale e ha voglia di spendere per migliorare i propri standard di vita. Otre ai giovani cinesi ormai globalizzati e alla middle class, a fare da driver per la crescita dei consumi è la fascia dei senior, coloro che sono nati prima del 1965, a cui una certa industria improntata sul benessere e sui prodotti medicali, guarda con molta attenzione. Insieme, giovani, middle class e senior, stanno cambiando la fisionomia dell’offerta e stimolando i brand, non solo quelli stranieri ma anche i locali, a fare sempre meglio, in termini di innovazione e qualità.
I bIg brand e I loro competitor
Al tempo stesso, però, dopo tanti anni, in ambito cosmetico perdono un po’ quota i grandi marchi stranieri. Il che non significa che non continuino ad avere un grande seguito e a fare status, ma cominciano a soffrire la concorrenza. Soprattutto grazie alla rete e all’ecommerce, straordinari incubatori di innovazione, i consumatori si aprono anche a brand nuovi, non necessariamente costosi e magari ancora poco conosciuti, ma con qualcosa di nuovo da raccontare. Cresce nel Paese il concetto di lusso accessibile, che poggia sul giusto rapporto tra qualità e prezzo, agevolando quei produttori cosmetici locali che hanno investito in tecnologia e macchinari. Un fenomeno sino a qualche anno fa impensabile. Così, al momento, l’80% dei cosmetici venduti in Cina è sempre d’importazione, ma pian piano l’altra ‘fettina’ sta aumentando e chi ancora fosse dell’idea che da qui escono solo beni di scarsa qualità, è meglio si cominci a ricredere. Appare dunque evidente che il Paese è in una fase transitoria e di trasformazione importante, da considerare con attenzione.
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Buona parte della popolarità di WeChat in Cina è legata al successo di WeChat Wallet, lo strumento di pagamento che si sta diffondendo tra i consumatori ma anche tra i distributori. Piace perché facilita i pagamenti in store semplicemente facendo scannerizzare un QR code con lo smartphone, in modo che l’utente possa pagare il prodotto o il servizio senza uscire dall’ app di WeChat. Sono in molti a chiedersi quando la funzione arriverà ai mercati internazionali e perché colossi come Facebook non abbiano ancora deciso di cavalcare l’onda. Di nuovo, al momento, c’è che alcuni mesi fa Hong Kong e il Sud Africa sono diventate le prime due Nazioni ad avere accesso totale alle funzionalità del wallet, ma solo per quel che riguarda l’acquisto di biglietti e trasporti e di prodotti relativi ai viaggi. Vedremo quale sarà la prossima mossa, quel che è certo è che anche WeChat è un incubatore di nuovi marchi cosmetici. Proprio per questo merita un occhio ancor più di riguardo.
anche In orIente aumenta l’infedeltà
Dal ‘collega’ occidentale, il consumatore cinese ha assorbito un’altra caratteristica: è infedele, anche quando si parla di bellezza. Si innamora e si disinnamora molto facilmente di un certo cosmetico o di un certo brand, il mercato è pieno di case histories di marchi passati dalla golden age al dimenticatoio. Gli equilibri che demarcano la linea di confine tra un successo e un insuccesso, o meglio tra un successo che poi diventa insuccesso, sono delicati e imprevedibili. La rete, ancora una volta, fa da ago della bilancia. Basta, ad esempio, che il prodotto best seller del momento sia oggetto di un commento poco lusinghiero da parte di uno degli influencer che hanno tanto seguito online, che le sue vendite crollino
esponenzialmente. La tendenza al ‘fuoco di paglia’, partita dalle grandi città, si sta diffondendo anche ai centri ‘minori’, vale a dire alle metropoli con 10-15 milioni di abitanti. La rete detta legge soprattutto tra i giovani e giovanissimi, che prima di comprare si documentano online e poi condividono sui social le loro impressioni, proprio come fanno i ragazzi occidentali. A spopolare tra i social è WeChat, app di messaggistica gratuita creata dal gigante cinese Tencent, che qui è ancora più popolare di Facebook anche perché, dallo scorso anno, grazie alla funzione WeChat Wallet, funziona come strumento di pagamento.
la metamorfosI della distribuzione cosmetica
Sino a qualche anno fa i prodotti cosmetici erano a esclusivo appannaggio dei department stores ma adesso, con l’arrivo dei negozi specializzati, i CSS (Cosmetics Specialty Stores), disseminati un po’ ovunque nel Paese e con dimensioni molto diverse tra loro, lo scenario è cambiato. Anche l’e-commerce si sta imponendo come canale d’acquisto, specie tra i più giovani. Un dato basta a dare la portata del fenomeno: l’89% di chi usa Internet per fare shopping ha tra i 26 e i 35 anni, mentre il 73% ha un guadagno mensile che supera i 10,000 Yuan (circa 1.300 euro) e l’86% è laureato. I prodotti più gettonati arrivano dagli Usa, dal Giappone e dalla Corea del Sud. In generale, negli ultimi anni, il mercato del beauty è cresciuto mediamente del 10% e lo scorso anno il volume di transazione cosmetiche online ha per la prima volta superato i 5 miliardi di Yuan. La rete, dunque, si conferma come la vera scommessa dei prossimi anni. Chi volesse entrare in Cina, se non se la sentisse di farlo attraverso il commercio fisico, può provare a valutare quello virtuale, un eccellente trampolino di lancio. Se funziona qui, verosimilmente funzionerà anche ‘sulla strada’.
7 DOMANDE A... di Ivan Pestillo
Alberto
anzi
Flessibilità e grande capacità di adattamento alle nuove esigenze di un mercato in costante divenire. Non potevano che essere questi i punti di forza di un’azienda che ha fatto del ricambio generazionale il suo cuore pulsante. Quella di Italart di Parma è una passione che si tramanda da padre in figlio sin dal 1957, anno di nascita della società. Fondata dal padre del suo attuale presidente, Roberto Tanzi, l’azienda vede oggi nell’affiancamento del figlio Alberto, un nuovo motore per importanti spunti e innovazioni. Un fattore fondamentale, soprattutto se si hanno in licenza un marchio storico della profumeria italiana come Rocco Barocco e un brand internazionale che da sempre è sinonimo di eleganza e competizione sportiva come La Martina. Proprio sotto il logo queste due firme, stanno per arrivare in store importanti novità e sorprese come ci ha raccontato Alberto Tanzi.
Una passione che viene tramandata da padre in figlio quella di Italart. Come avviene il passaggio generazionale in un’azienda come la vostra? E come riuscite a unire una lunga esperienza nel settore della profumeria all’intuito delle nuove generazioni?
Il passaggio generazionale avviene in maniera del tutto naturale. E con questo intendo una conquista graduale di fiducia, stima e responsabilità da padre in figlio. Ciò non significa che non vi siano piccoli scontri quotidiani, tutt’altro: le logiche distributive, specialmente nell’ultimo decennio, sono radicalmente cambiate, pertanto anche l’approccio
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con la clientela non può essere più lo stesso. Si è persa un po’ di poesia e si guardano molto di più i numeri. Quali le novità in lancio per i vostri marchi La Martina e Rocco Barocco?
Abbiamo due novità per entrambi i marchi. Rocco Barocco lancia una nuova linea di eau de parfum femminile. Si chiama Gold Queen e si affiancherà in termini distributivi e target di prezzo alle linee classiche. Accanto a questa abbiamo, inoltre, lanciato una collezione privata di cinque fragranze, molto preziosa ed elegante con una connotazione olfattiva orientale, non a caso l’abbiamo chiamata Oriental
Tanti i progetti per i brand di Italart Co. di Parma. Primi tra tutti, una collezione esclusiva di fragranze a marchio Rocco Barocco e un nuovo cobranding tra La Martina e Maserati.
Collection. Per quanto riguarda, invece, La Martina abbiamo lanciato una nuova linea declinata sia al maschile che al femminile chiamata Quimera; come sempre per La Martina, la fragranza è contenuta all’interno di un importante flacone di vetro ricoperto di pelle e chiuso da una preziosa capsula in metallo e pelle. La seconda novità di La Martina riguarda poi il cobranding con Maserati: è la quarta fragranza che nasce dalla collaborazione di questi due esclusivi brand e rinnova il suo spirito con un design pulito, essenziale ed elegante che non risulta mai banale. Il vetro, la capsula e il cofanetto rigido che li contiene sono di un bianco candido con serigrafie e innesti di pelle
7 DOMANDE A... IN ALTO: LA NUOVA EDP FEMMINILE GOLD QUEEN DI ROCCO BAROCCO, PURE CODE DI MASERATI BY LA MARTINA E IL FEMMINILE QUIMERA DI LA MARTINA. QUI SOPRA: L’ORIENTAL COLLECTION DI ROCCO BAROCCO E IL MASCHILE QUIMERA DI LA MARTINA.
blu Maserati. Il suo nome è Pure Code.
E quella di Rocco Barocco?
Come sempre attraverso impattanti vetrine sui punti vendita, fontane e counter display oltre che con una campagna pubblicitaria sulla stampa concentrata nei due mesi che precedono il Natale.
Per Rocco Barocco abbiamo una distribuzione più allargata per le linee che definiamo ‘classiche’: così accanto al canale tradizionale delle profumerie indipendenti, siamo anche in alcune catene per un totale di 1500 porte circa. Le linee che definiamo ‘lussuose’ hanno, invece, una distribuzione più selettiva che segue quella adottata per La Martina.
Qual è l’attuale distribuzione delle fragranze La Martina in Italia?
Qual è l’impatto di questi due marchi all’estero?
Come sosterrete tutte queste novità dentro e fuori il punto vendita?
La distribuzione di La Martina è sicuramente molto selettiva e può contare su circa 450 profumerie tradizionali di alto livello.
L’estero è di certo un canale di fondamentale importanza per entrambi i brand; ad oggi abbiamo una quota che sfiora il 40 %
dell’intero fatturato e supera il 50% a volume, ma stiamo moltiplicando i nostri sforzi per far crescere ulteriormente tali quote nei prossimi due anni. Cosa pensi in questo momento dello stato del canale selettivo italiano?
Sicuramente il canale selettivo sta subendo un periodo di grandi cambiamenti. Io credo che saprà confermare il proprio successo chi sarà in grado di coinvolgere il consumatore finale con iniziative dirette e innovative e con un assortimento vario, ma ben equilibrato.
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strategie di Marta Pacillo
L’autentico
rossetto francese, icona senza tempo malvina cova, direttore marketing di rouge baiser
Simbolo di eleganza e di seduzione fin dal 1927, il brand di maquillage parigino rouge Baiser si presenta alle consumatrici italiane con una nuova linea di cosmetici unici e performanti.
due ‘objet de beauté’ emblematici del lusso accessibile: rouge intensement mat e l’authentique.
Un brand che non ha bisogno di presentazioni, vista la portata globale della sua notorietà e la sua inconfondibile identità costruita nell’arco di novant’anni su valori come l’eleganza parigina, l’espressione di una femminilità sofisticata e di una seduzione irresistibile, e un concetto di bellezza senza tempo. Oggi Rouge Baiser torna a far parlare di sé grazie a Deborah Group che lo distribuisce in Italia, come ci spiega Malvina Cova, direttore marketing del brand: “Il 2017 vuole essere un anno importante per Rouge Baiser sia per i suoi 90 anni di storia sia per il lancio ufficiale in Italia, che lo vedrà posizionato all’interno di profumerie selezionate. Siamo fiduciosi che Rouge Baiser diventerà presto un brand amato e
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riconosciuto anche in Italia, proprio come in Francia dove rappresenta un must have che non può mancare nel beauty case di ogni donna. Avere nella propria pochette un rossetto come L’Authentique, Rouge Évidement Creme o Rouge Intensément Mat di Rouge Baiser è come portare con sé l’essenza della femminilità e dell’eleganza esclusiva”. expertise e french touch Lo storico marchio parigino pur preservando la forte continuità con il proprio patrimonio estetico, si presenta oggi alle consumatrici con un’immagine moderna e ricercata. Un heritage, il suo, che imponeva un rispetto assoluto della sua cifra estetica. La famosissima ‘femme au bandeau’ (la donna bendata)
disegnata da René Gruau nel 1949 e assurta a intramontabile icona, è ancora oggi il segno di riconoscimento unico e inconfondibile di Rouge Baiser. Già molto richiesto dagli stilisti della sua epoca, René Gruau fu uno dei più grandi artisti illustratori degli anni 50. Grazie al suo tratto graffiante, l’immagine da lui realizzata per Rouge Baiser si è rivelata talmente caratterizzante e distintiva del brand da diventare tutt’uno con la sua identità e con il suo messaggio: una femminilià audace, libera e trasgressiva. Rivisitata, modernizzata e sagomata, la ‘femme au bandeau’ compare sul packaging esterno dei prodotti seguendo il fil rouge della seduzione che attraversa tutta la storia della maison. Il rossetto L’Authentique con il suo design
strategie ‘plissettato’, un drappeggio stilizzato squisitamente art decò che ricorda un abito d’alta moda, è evocativo di un’epoca sfavillante del passato e al tempo stesso oggetto di transizione tra il vecchio e il nuovo. Focalizzato fin dalla sua origine sulle labbra, Rouge Baiser fu il primo a produrre un rossetto in stick con formula long lasting, identico ai rossetti di oggi: un bastoncino composto da pigmenti e cere finissime, contenuto in un pack con il classico ma, più che attuale, meccanismo girevole. E ancora oggi un connotato accentuato del brand è proprio la ricerca colore e il suo posizionamento come ‘specialista’ nel make up labbra, infatti, più della metà della sua gamma prodotto, che conta più di 180 referenze, è dedicata a questo segmento.
tradizione e innovazione Quella di Rouge Baiser è una storia lunga e di successo, che affonda le radici nel lontano 1927. Il marchio è stato grande pioniere, l’invezione del primo rossetto in stick dalla formula indelebile ‘a prova di bacio’, L’Authentique, divenuto in seguito anche il prodotto simbolo del brand, si deve al chimico parigino Paul Baudecroux, che decise di aggiungere la cipria alla formula tradizionale dei rossetti di allora. Il rossetto Rouge Baiser, infatti, vero e proprio oggetto del desiderio per le donne degli anni Trenta, incarna un nuovo concetto di femminilità e di seduzione e da quel momento in poi proprio le labbra diventano il fulcro attorno al quale ruota l’immagine e l’essenza del marchio. Immagine che
assume connotati leggendari anche grazie, come si diceva, al contributo di Renato Zavagli Ricciardelli, in arte René Gruau, uno dei più prestigiosi ritrattisti pubblicitari del XX secolo, già conteso dai nomi più illustri della couture francese e con alle spalle un’importante esperienza come illustratore di moda per le più importanti riviste del settore. La ‘donna bendata’ disegnata in bianco e nero a cui spiccano delle brillanti labbra rosso scarlatto creata da Gruau appositamente per il marchio parigino è emblema irripetibile di charme e seduzione nonché ha permesso a Rouge Baiser di essere l’unico marchio cosmetico a poter vantare un logo che è un’ineguagliabile opera d’arte. Il ricco patrimonio iconico, storico e artistico ereditato dal fondatore e dall’illustratore sono dunque punto di forza da cui parte la storia e l’evoluzione del brand ora in distribuzione nelle profumerie selettive con una linea di prodotti innovativi: formule performanti, una palette composta da infinite nuances che, da una parte seguono i trend del momento, dall’altra ricordano quali sono i grandi classici senza tempo. Svariate anche le texture, dal mat al glossy, dal velvet allo sheer, o ancora dal perlato al laccato, per poter offrire alla donna un ventaglio di scelta adatto alle diverse occasioni e per soddisfare anche le personalità più esigenti.
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L’insegna
Una realtà molto proiettata in avanti: tra on e off line
di Giovanna Maffina
Le profumerie sabbioni sono leader in Romagna. Controllo del territorio e forti investimenti sull’online, ribaditi dal lancio della nuova app, ne fanno una realtà di retail proiettata in avanti. al timone, Maurizio sabbioni, che è anche presidente di ethos Profumerie. 15 punti vendita, 1 ingrosso e 1 e-commerce. Oltre a un’app fresca di lancio e una fitta attività di eventi e iniziative per dialogare con la clientela. La fotografia di Sabbioni, insegna storica famigliare radicata in Romagna, passa obbligatoriamente (anche) da qui. Come ci spiega Maurizio Sabbioni, che dell’azienda è direttore generale. Parlare di profumeria selettiva ha ancora un senso secondo lei? Il confine tra selettivo e commerciale è sempre più labile. Ormai, lo stesso prodotto lo trovi nei drugstore, nelle farmacie, sul web... Inoltre, i brand tradizionalmente ritenuti ‘selettivi’ spesso non sono considerati tali dai giovani, più sensibili a marchi legati alla moda del momento. Perdendo di valore l’assortimento, il concetto di selettivo si deve legare di più al punto vendita, sia al layout che, soprattutto, alla capacità del personale di interpretare i bisogni dei consumatori. È soprattutto questa capacità a essere riconosciuta come un valore dalla clientela. Quanto conta lo sconto in profumeria? Tanto, purtroppo. Rispetto alla domanda, l’offerta è talmente sproporzionata in termini di competitor, numero di punti vendita e canali distributivi, da spingere i retailer a utilizzare la più facile, ma pericolosa perché irreversibile, scappatoia del prezzo. Ciò non fa altro che banalizzare i prodotti che vendiamo e abituare il cliente a valutare l’acquisto in funzione dello sconto. Il parallelo continua a essere un argomento ‘disdiscevole’
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Maurizio sabbioni con la sorella Maria rosa.
ma pesa per oltre il 30% della profumeria. Qual è la sua riflessione a riguardo? È la droga del nostro mercato e come una droga dopo un po’ non se ne può più fare a meno: più ne consumi, più danni procura. Purtroppo tante aziende dell’industria e della distribuzione sono talmente sbilanciate sul parallelo che senza questo fatturato avrebbero grosse difficoltà a portare i bilanci in utile. Ha più volte dichiarato che non è vostra intenzione uscire dalla Romagna, perché? Preferiamo essere leader in un’area più circoscritta, piuttosto che disperdere le
energie all’esterno. Abbiamo di proposito presidiato il nostro territorio per essere riconosciuti dai consumatori e dall’industria come un punto di riferimento. Il non avere fondi alle spalle ci dà libertà di scelta in tal senso. Detto questo, se capitasse l’occasione giusta, potremmo valutarla. Integrazione tra online e offline. Anche il recente lancio della vostra app va in questo senso... Abbiamo subito compreso le immense potenzialità del web e il nostro sito online, attivo da oltre vent’anni, da 4 si è aperto anche all’e-commerce. Online e offline devono essere sempre più vicini e
L’insegna l’interno del punto vendita di via iv noveMbre a ravenna.
complementari, a chiederlo è il consumatore, che è sempre lo stesso e si aspetta coerenza tra due canali della stessa azienda. Gli investimenti sono progressivamente cresciuti, sino ad arrivare al recente lancio della nuova app, molto più performante, completa e intuitiva della precedente. Oltre il 70% degli acquisti passa dai mobile e l’app è una logica conseguenza di ciò. Con riferimento ai negozi veri e propri, l’ufficio marketing organizza invece eventi e promozioni locali, che si aggiungono a quanto programmato da Ethos Profumerie su scala nazionale: concorsi, instant win, happy hour ecc. Poi c’è la fidelity card, che può essere utilizzata dal cliente su tutto il circuito delle profumerie consorziate. Fatto 100 i vostri investimenti, quale fetta è riservata al web e ai new media? Oltre il 60% del budget pubblicitario. Anche sul sito abbiamo investito molto per accrescere la nostra quota di mercato. Attualmente, ci sono 4 persone dedicate: oltre al responsabile di reparto, una persona che si occupa del continuo aggiornamento del sito e altre 2 impegnate alla logistica. Oltre il 90% delle spedizioni è evaso entro le 24 ore. Il mercato beauty si è molto trasformato negli ultimi anni: monomarca, drugstore, gdo e farmacie, ora aperte ai capitali stranieri (si veda il DDL concorrenza). C’è ancora spazio per il selettivo? La domanda andrebbe girata all’industria, la sola a poter decidere dove e come distribuire i suoi prodotti. Se vorrà mantenere standard qualitativi e selettivi, continuando a
rimanere legata al mondo del lusso (al quale dice di appartenere), allora il canale della profumeria avrà ancora un senso. Se, al contrario, preferirà il fatturato all’immagine, è probabile che prospereranno altri canali a discapito del nostro. Come si immagina la profumeria tra dieci anni? Difficile dare una risposta. Il commercio nel suo complesso è solo agli inizi di una rivoluzione epocale. Le abitudini del consumatore e il modo di fare commercio non potranno non essere influenzati dall’arrivo delle nuove tecnologie, dell’automazione, della robotica, di Internet. Assisteremo a una progressiva disintermediazione da parte dell’industria ai danni della distribuzione. Già oggi, quasi tutti i nostri fornitori hanno un sito e-commerce, che li trasforma da fornitori a diretti competitor. Come potrà la distribuzione controbattere alla concorrenza da parte del proprio fornitore? Di millennial si fa un gran parlare, ma non pensa che alla fine la profumeria sia inaccessibile per ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro? Mi sembra un falso problema. Anche noi a 20-25 anni di soldi ne avevamo pochi e in profumeria non ci entravamo. Poi passati gli anni, e cambiate le condizioni sociali, abbiamo cominciato a considerarla. Vi siete già organizzati per accogliere il consumatore cinese? Al momento no, non ce n’è la necessità. Tra
le nostre venditrici ci sono 2 russe, (a Rimini atterrano molti turisti russi), una polacca, una ceca e molte altre che parlano l’inglese e sono in grado di assistere clienti stranieri. La costituzione di Ethos Profumerie e, in tempi più recenti, di altre realtà aggregate, lascerebbe pensare che i retailer italiani abbiano compreso la necessità di fare sistema, non crede? L’aggregazione è diventata ormai una necessità che costringe gli imprenditori a superare la naturale propensione, tipicamente italiana, di rimanere chiusi nel proprio orticello. Per non essere estromessi dal mercato ci sono solo 2 strade: o ci si struttura ‘in proprio’, ma occorrono capitali e competenze adeguate, oppure ci si aggrega. Ethos Profumerie, sul mercato da oltre 20 anni, è stato il primo a comprendere questa esigenza. E i numeri parlano chiaro: al momento è il gruppo più importante sul mercato, in termini di fatturato, numero di ragioni sociali e di punti vendita, copertura territoriale, visibilità e riconoscimento da parte dei fornitori. Com’è nata l’idea del consorzio? Nel 1995 una decina di imprenditori veneti ha avuto la lungimiranza di aggregarsi per collaborare sulle strategie di marketing, lasciando da parte il fatto di essere concorrenti. Negli anni, il consorzio è progressivamente cresciuto. Chi entra qui, oltre agli oggettivi vantaggi economici legati a condizioni commerciali agevolate e all’accesso a tecnologie sofisticate, trova anche un luogo di confronto. E il confronto è fondamentale per crescere.
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Un consorzio
che crede nelle emozioni
di Ivan Pestillo
Appuntamento a Budapest per la 14esima convention del Consorzio Promotre dedicata all’intelligenza emotiva, dove abbiamo incontrato il direttore generale Maurizio Bianchi.
Con un fatturato 2016 pari a 530 milioni di euro, oltre 3.300 dipendenti e circa 660 punti vendita tra profumerie e drug-store, il Consorzio Promotre (che riunisce le società DMO, General, Quattro, Meloni e Pini) si conferma ancora oggi una delle realtà più stabili e affidabili del nostro settore. Soprattutto in un contesto come quello attuale, in costante cambiamento sia per l’industria sia per la distribuzione. Basti pensare che solo nel 2017, Promotre ha già aperto ben 30 nuovi punti vendita (dati aggiornati a ottobre 2017). Motore pulsante di questa grande macchina sono innanzitutto le persone. Tutti compresi, dai manager alle vendeuse. E proprio a queste, lo scorso ottobre, è stata dedicata la 14esima convention del Consorzio che si è tenuta nella splendida città di Budapest e che
aveva come tema l’intelligenza emotiva. C’eravamo anche noi di Imagine. E ne abbiamo approfittato per scambiare qualche parola con Maurizio Bianchi, da un paio d’anni direttore generale di Promotre. In un mercato in continuo cambiamento, sembrate sempre una delle realtà più stabili. Qual è il vostro punto di forza?
È assolutamente vero! Dal 1998, anno di nascita di Promotre, molte stelle comete hanno attraversato la galassia dei consorzi. Ma Promotre è sempre stato la stella fissa di questo firmamento, crescendo in importanza, numero di punti vendita e fatturato, diventando il secondo competitor della distribuzione drug e restando ancora oggi l’unico esempio di consorzio trasversale a due
mercati apparentemente collidenti - il casa-toilette e la profumeria -. Il tutto continuando a contare nella sua compagine societaria, un numero di consorziati che oggi sono cinque, due in più rispetto alla compagine di partenza. Questi i punti di forza del consorzio. Senza dimenticare la velocità dei processi decisionali al suo interno che oggi è un elemento determinante per mantenere un vantaggio competitivo sugli altri player del mercato. E-commerce, farmacia, erboristeria,… Qual è il competitor che più temete?
L’atteggiamento mentale dei consorziati è tale da considerare come opportunità e non come minaccia la crescita di altri mercati. Non a caso alcune delle nostre insegne hanno già un e-commerce ben
A Budapest per la convention Intelligenza emotiva. Questo il tema della 14esima Convention Promotre che, andata in scena lo scorso ottobre a Budapest, è stata aperta dal direttore generale Maurizio Bianchi insieme al presidente Pietro Paolo Tognetti. L’evento ha visto l’intervento degli sponsor Collistar, Pupa, L’Oréal e Unilever che hanno fornito ai dipendenti del Consorzio la loro interpretazione di ‘intelligenza emotiva’. C’è stato chi, come Luca Catalano, direttore commerciale e marketing di Collistar, ha messo in evidenza quanto gli acquisti siano dettati dalle emozioni e chi, come Alberto Rossi, direttore vendite in L’Oréal, ha descritto il punto vendita come un teatro di emozioni. Sul palco anche un ospite speciale, l’arbitro di calcio Nicola Rizzoli. Senza dimenticare i momenti di svago come la cena di gala che ha visto l’intrattenimento musicale degli artisti Cristian Mini ed Enrico Carpentras.
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convention
PromotrE In numErI
530
milioni Di euro Di fatturato 2016
30
nuovi pDv nel 2017
659
totale pDv
568
totale pDv Drug-store
205
pDv caDDy’s
10
pDv target
4
pDv Determarket
in ALTO, UnA fOTO di grUppO cOn TUTTi i dipendenTi deL cOnsOrziO che hAnnO pArTecipATO ALLA cOnvenTiOn di bUdApesT. qUi sOprA: L’inTervenTO deLL’ArbiTrO nicOLA rizzOLi dUrAnTe LA cOnvenTiOn; iL presidenTe di prOmOTre pieTrO pAOLO TOgneTTi insieme AL direTTOre generALe mAUriziO biAnchi.
avviato e in costante crescita. In alcuni dei nostri punti vendita, inoltre, si può già trovare una parafarmacia assistita così come il mondo dei prodotti bio e naturali sta conquistando sempre più spazio sui nostri scaffali. Quali i vostri obiettivi per il futuro?
Gli obiettivi sono quelli di sempre, non sono mai cambiati dalla nascita del Consorzio e consistono nell’offrire ai nostri interlocutori dell’industria una partnership fatta sicuramente di volumi e fatturati, coniugata con i valori che da sempre ci contraddistinguono. Inoltre, vogliamo offrire ai nostri clienti la migliore qualità al prezzo più competitivo e con il migliore servizio possibile. A proposito di servizio, si è da poco tenuta l’annuale convention dedicata alle vostre vendeuse. Come le formate?
Abbiamo diversi livelli di formazione. Innanzitutto ciascuno dei nostri
consorziati sviluppa in maniera indipendente i propri programmi formativi secondo specifici obiettivi. Il consorzio poi si occupa della formazione rispetto alle private label e ai marchi in esclusiva. L’annuale convention, invece, serve per trattare temi più culturali che commerciali. Cosa pensa del canale selettivo in questo momento?
Ritengo che sia un canale in pieno ripensamento del proprio ruolo e che ancora non abbia trovato il modo di esprimere le sue enormi potenzialità. In parte, probabilmente, per gli scarsi investimenti, non solo finanziari ma soprattutto intellettuali, da parte della distribuzione su elementi distintivi come innovazione e servizio. Poi c’è la responsabilità di una parte dell’industria che, rimanendo fedele a modelli distributivi antistorici, ha impedito la democratizzazione della bellezza.
255
pDv ipersoap
54
pDv saponi e profumi
27
pDv smoll
13
pDv Beautytu
91
totale pDv profumeria
88
pDv Beauty star profumerie
1
pDv Bacci profumerie
2
pDv Je suis profumerie
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IN CHIUSURA D’ANNO, UN GRAN BEL BILANCIO! Facciamo il punto su Beauty Coach e Campagna di Canale. I due progetti viaggiano secondo il timing stabilito e raccolgono consensi, premiando gli sforzi di tutti noi. Per quanto riguarda Beauty Coach, il viaggio cominciato a Milano proseguirà nei prossimi 2/3 mesi, sino a toccare Roma, Bari e Napoli. La giornata di apertura a Milano ha richiamato 20 persone, ed è andata in overbooking! Il tour non poteva cominciare meglio. Il 6 novembre prossimo, invece, il Consiglio Fenapro si riunirà per votare le indicazioni emerse nel corso della riunione di Cosmetica Italia dello scorso settembre. Poi, la parola passerà a un paio di agenzie di comunicazione, perché elaborino un impianto di massima della campagna, specie con riferimento alla ripartizione degli investimenti. All’ordine del giorno, anche il caso Coty Germany, che avvalendosi del nostro contratto di distribuzione selettiva ha vinto la causa con il suo distributore Parfumerie Akzente GmbH. Come già ricordato (vedi Imagine di settembre), il parere dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea non è al momento vincolante, ma serve a indicare la strada a quei giudici che saranno chiamati in futuro a pronunciarsi su casi analoghi, anche in Italia. Vincolante lo diventerebbe (diventerà) nel momento in cui la Corte di Giustizia ne confermasse la bontà, evento assai probabile considerato che, statistiche alla mano, nell’80% dei casi accoglie il parere del suo avvocato generale.
Filo diretto Per far sentire la vostra voce scrivete a: FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano mail: fenapro@fenapro.it www.fenapro.it
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Fonti FOR.TE e Beauty Coach Facciamo un riassunto delle puntate precedenti. La domanda per l’accesso ai Fondi For.Te. è stata presentata in tempo utile e accolta positivamente, anche grazie a Shackleton Consulting e all’eco positiva derivate dal sostegno dei brand Coty Inc., Estée Lauder, L’Oréal Luxe, LVMH, Shiseido e Sisley. Al momento in cui scriviamo, siamo ancora in attesa di conoscere quanto stabilirà la commissione che si occuperà di ripartire i fondi. La data è slittata, ma la risposta arriverà tra pochi giorni. Aderendo al fondo FOR:TE, le aziende che intendono partecipare al progetto Beauty Coach, potrebbero farlo gratuitamente, seguendo le indicazione a suo tempo comunicate dalla Segreteria Fenapro.
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IL vIAGGIO dI BEAUty COACh è pARtItO. E tU, CHE ASpEttI A fARNE pARtE?
Riassumiamo velocemente l’idea originaria: fare un tour dell’Italia, individuando i centri logisticamente più strategici, per diffondere ‘il verbo’ di Beauty Coach cioè un modo ‘altro’ di fare formazione e professionalizzare. Non è un modo per sostituire quella che già c’è, ma per essere complementare ad essa, stimolando i partecipanti, dunque chi lavora in profumeria ed è a contatto quotidiano con il pubblico, a riflessioni a 360° sul mondo con cui ci si confronta. Il consumatore è sempre più informato, così tendenze moda, nuove tecnologie, medicina estetica, alimentazione, ecc. sono tutti argomenti che possono essere oggetto di conversazione in profumeria. Pronti per affrontare con nuove armi (e unghie più affilate) il consumatore che verrà? Anzi, il consumatore che è già venuto, ha bussato e bussa alla porta della vostra profumeria, talvolta disorientandovi, talvolta (sempre più spesso) mettendovi alla prova?
pRImA ChE fUtURI BC, sIEtE dEI CONsUmAtORI Tra gli stimoli delle prime due giornate
pilota, condotte da Alessia Zuzio (Milano) e Pierpaolo Pessina (Padova) alcuni da ricordare, senz’altro. Il primo, più che uno stimolo, una considerazione lapalissiana, di cui troppo spesso, però, ci si dimentica: anche voi che lavorate in profumeria, tutti voi, siete, innanzitutto, dei clienti/consumatori. Frequentate negozi. Ci entrate e acquistate. Oppure, ci entrate, e così come siete entrati, uscite. Perché l’assortimento non era di vostro gusto, perché la persona che si è avvicinata per aiutarvi non vi è piaciuta, perché il negozio ha deluso le vostre aspettative. Partendo da questo spunto: “E tu come cliente? Qual è il tuo rapporto con lo shopping?” Alessia e Pierpaolo hanno aperto la giornata di formazione, stimolando un confronto molto proficuo con i partecipanti. Ciò che è emerso, è un fatto incontrovertibile: da clienti, desideriamo tutti le stesse cose. Cioè un negozio accogliente, stimolante, un assortimento sorprendente, una persona che ci affianchi nell’acquisto, coinvolgendoci e consigliandoci nel modo giusto. Ciò che tutti chiediamo, vogliamo, e si rende sempre più necessaria è una ‘shopping
di Giovanna Maffina
Milano. E poi Padova, Bologna, Torino... la macchina di Beauty Coach è ormai rodata e viaggia sempre più veloce. Il tour di formazione itinerante di Fenapro e Shackleton coprirà tutta la penisola. E parte sotto i migliori auspici, con 20 partecipanti a Milano.
experience’, un’esperienza di shopping. Perché il prodotto in sé non basta più, visto che lo stesso prodotto - il cosmetico, nel nostro caso - lo trovi ovunque: il profumeria, ma anche in farmacia, nei drugstore, nei negozi monomarca, su Internet, in gdo, nel porta a porta, in televisione... può bastare?
COmE CREARE L’ANCORA EmOtIvA?
Quindi, ci vuole altro. Ci vuole quella che Laura Bettone, della profumeria Urbani di Bassano del Grappa, durante l’incontro di Padova, ha definito ‘ancora emotiva’, ‘la bella impressione che lasci alla cliente che esce dal tuo negozio dopo aver acquistato qualcosa’ (E che poi ci ritornerà, con ogni probabilità, visto che l’hai fatta stare bene). E per creare una shopping experience che funzioni, bisogna lavorare sul personale di vendita e sul punto vendita. Riflettete su questo punto: “Apple con i suoi negozi così coinvolgenti crea ingressi e non scontrini. Però, una cosa è certa: tra tutti coloro che sono entrati e basta, la volta dopo ci sarà qualcuno che tornerà
se la profumeria diventa un sistema organizzato dove si danno indicazioni condivise e si lavora per obbiettivi (magari inroducendo per il personale un sistema premiante), le cose non potranno che migliorare.
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per acquistare”. La riflessione di Pierpaolo Pessina, colpisce nel segno. È così.
E voi, lavoratE pEr obiEttivi?
Altro stimolo. Siete un/una futura beauty coach da 200 mila euro l’anno? O da 250 mila? Magari da 300 mila? Lavorate per obiettivi? Quanti scontrini battete ogni giorno? Qual è la media valore per scontrino? E quanti i pezzi a scontrino? Avete risposto in modo affermativo a tutte queste domande? Se la risposta è no, allora, come fate a sapere quanto valgono i vostri sforzi? Sarebbe interessante per chi legge e sta
valutando la vostra candidatura di lavoro, scoprire che siete una Beauty Coach da 200 mila euro all’anno, non credete? Vi potreste vendere anche attraverso questo dato. “Con una buona visione di quanto valete, potete vendervi meglio. Una buona visione aiuta anche a fissare obiettivi da raggiungere, essere consapevoli aiuta a migliorarsi. La pianificazione per obiettivi è possibile solo se la squadra di lavoro conosce i numeri”. Una riflessione, questa di Pessina, da girare ai titolari, perché condividano numeri e obiettivi con il loro personale. Al personale di vendita, invece, ne arriva un altro, di Alessia Zuzio: “ Alla fine di
ogni giornata, guardate quanti scontrini sono vostri e fate un calcolo di quanto ammontano nel complesso. Analizzate anche la media scontrino. È un investimento di tempo minimo, che consente di migliorarsi”. E che rende più consapevoli. “Perché, la consapevolezza fa crescere”, chiudiamo di proposito con questa frase di Elena Brazzale, titolare delle profumerie Rizzi, che ha partecipato come uditrice alla giornata di Padova e che ha deciso poi di iscriversi al corso per titolari. Segno evidente che la giornata di formazione ha lasciato il segno, non solo tra le future beauty coach.
va individuato un approccio diverso e strutturato per ogni diversa tipologia di cliente. Strutturare strategie di massima comuni, dunque un sistema codificato di consiglio, per le prime tre diverse categorie di clienti che frequentano il vostro punto vendita, è già un buon inizio.
MIlANO: COMMENTI A CAlDO barbara FErrari
PROFUMERIA SEMINATI, Mariano Comense Ho trovato abbastanza utili e innovativi gli argomenti trattati nel corso della prima giornata di BC. Dico abbastanza perché avendo lavorato per 26 anni per Shiseido e avendo fatto vari corsi (delle case che hanno sponsorizzato il tutto) in effetti di questi argomenti introdotti di recente ne ho sentito parlare più volte ed è un qualcosa che già mi appartiene. Spero negli incontri futuri di poter entrare un po' più approfonditamente in tematiche per me molto interessanti quali Inci, cosmetologia, ecc
robErta SaNroCCo
PROFUMERIA DESIRÉE, Milano La giornata milanese è stata sicuramente utile e piacevole, anche grazie alla bravura e chiarezza di Alessia Zuzio. Sono tornata a casa con la consapevolezza che non si finisce mai di imparare e che si può crescere ancora... bisogna stare al passo con i tempi se si vuole andare avanti in questo lavoro e poterlo svolgere con serietà. Non siamo semplici commesse e mi fa piacere che qualcuno che conta se ne sia accorto. La mia esperienza nel settore è lunga ma sono contenta di frequentare questo corso e di poter confrontarmi con altre colleghe e altre realtà. Il bisgono di cambiamento si sente e bisogna saperlo cogliere e interpretare in modo corretto e professionale.
SabriNa MaNZoNi
PROFUMERIA ASTESANI, Milano Ritengo che il corso sia stato interessante, per il dialogo aperto che ha prodotto, un dialogo anche propositivo e consapevole. Ho trovato così le giuste conferme del mio operato.
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ELITEBEAUTY.IT
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La farmacia ha mediamente 240 ingressi al giorno, la profumeria soltanto 30. Un farmacista ha circa 3 minuti a disposizione per servire ogni cliente, un profumiere mezz'ora. In mezz'ora potete rendere la shopping experience del vostro cliente straordinara. FRANCESCA GRISONI
PROFUMERIE JEUNESSE, Cogliate Sono rimasta pienamente soddisfatta del corso e degli argomenti trattati, che ho trovato molto interessanti. È un corso che accresce la nostra professionalità nei confronti del cliente. È stato molto stimolante e mi ha trasmesso entusiasmo per svolgere ancora al meglio il mio lavoro e migliorarmi sempre di più.
ELENA DI BONAVENTURA
PROFUMERIA JEUNESSE, Vimercate Avevo già avuto modo di dirlo in conclusione del corso: sono rimasta soddisfatta delle tematiche affrontate. Ero prevenuta, pensavo fosse l'ennesimo corso inutile, invece mi sono piacevolmente ricreduta. Trovo veramente utile per la nostra professionalità che ci sia più consapevolezza sul lavoro che facciamo. È pensiero comune che se non si sa cosa fare si faccia la commessa, e il termine stesso viene molto spesso usato in maniera dispregiativa e limita moltissimo il settore. Chi svolge il nostro lavoro seriamente con una formazione completa e costanti aggiornamenti, diventa davvero una figura specializzata. È fondamentale riconoscere la nostra figura professionale inquadrandola in un albo e sono davvero contenta che finalmente si stia facendo qualcosa in merito. Ognuna di noi dovrebbe iniziare questo percorso. Oltre a vendere creme, trucchi, profumi ecc... è fondamentale conoscere a 360° il resto. Una maggior consapevolezza crea persone di spessore in grado di affrontare tutte le problematiche che quotidianamente si presentano. Spero di portare a termine il percorso.
MONICA GAIOTTO
PROFUMERIE JEUNESSE, Cantù Questo corso mi ha stimolato ad affrontare la mia professione con maggiore consapevolezza e rinnovato entusiasmo, facendomi comprendere come la figura della 'commessa' non è affatto marginale, ma al contrario molto importante nel dare valore aggiunto al punto vendita e quindi alla mia azienda. Qualificando la mia posizione, avverto un carico di responsabilità maggiore ma anche un più grande entusiasmo e voglia di dare e fare il meglio.
PAILIN BROGIOLI
PROFUMERIE JEUNESSE, Busto Arsizio Il corso è stato molto interessante e motivante. Questa prima giornata mi è piaciuta molto e sono curiosa di partecipare anche alle altre.
CHRISTIAN CECCHINI
PROFUMERIE GALEAZZI, Monsano La giornata è stata molto utile, efficace e altamente professionale. In primis ringrazio la federazione per aver creduto e portato avanti questo progetto e per la lungimiranza nell'aver dato finalmente forma a una definizione professionale che da molti anni latitava nella nostra mansione e che necessitava in un mercato sempre più dinamico e competitivo. Grazie ad Alessia Zuzio per la sua docenza impeccabile, efficace ed efficiente. In sintesi: selezione, In-formazione, Esame abilitativo e Albo nazionale BC. Finalmente una prassi che rottama la
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SIMONA ROSATTO
PROFUMERIA FRANCAVILLA, Milano Sono stata contenta di aver partecipato al primo incontro del corso che si svilupperà poi da gennaio 2018. Il lavoro di commessa negli ultimi anni è diventato molto difficile, soprattutto è diventato difficile il rapporto con le persone. Il corso mi ha fatto capire che per diventare esperti nel settore occorre capire che il pubblico è diventato multi etnico per cui la comunicazione cambia a seconda che ti trovi di fronte un cinese, un arabo o un pachistano. Ci vuole molta pazienza. In secondo luogo, con l’avvento di internet è cambiato il modo di acquistare, quindi, dobbiamo conviverci. Nello stesso tempo però, dobbiamo trasmettere alle clientela che provare un trucco o un profumo in negozio è un'emozione molto più bella di un pacco che arriva a casa. Il mercato della profumeria è in continua evoluzione e se ne vogliamo farne parte dobbiamo capire dove e come è meglio muoversi. Il corso mi ha fatto capire che dobbiamo stare al passo con i tempi ma la nostra forza è la professionalità e la capacita di capire quali sono i reali bisogni della persona che in quel momento stai servendo. Certo, non sempre è facile. A me piace il mio lavoro e spero di aver lasciato negli anni dei bei messaggi e di aver regalato ai miei clienti emozioni e ricordi.
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definizione fin troppo stretta di 'commessa/o' da profumeria! E mi è anche piaciuto che si sia parlato di numeri e di trend, mentre il confronto tra noi futuri BC che lavoriamo per insegne diverse, insolitamente ci ha unito e anche dato spunti proattivi. Anche il sapere cosa le clienti pensano di noi, sia in positivo che in negativo, ci ha fatto capire dove intervenire per migliorarci. La mia riflessione di sintesi che poi ho esposto al gruppo nella fase finale della giornata è stata: consapevolezza che 'noi' possiamo fare la differenza; merito acquisito nel linguaggio e nel ruolo professionale, non più commessi ma 'beauty coach'. La creazione di un albo ci riconosce nel merito e dà un primo segnale significativo al 'human factor inci' di ogni cosmetico venduto; il digitale e il mercato on line sono un'opportunità da cavalcare e integrare e non vanno affatto demonizzati.
FRANCESCA BEGhIN, tItOLARE DELLE PROFUMERIE BEGhIN E CONSIGLIERE FENAPRO hA APERtO CON qUEStE PAROLE LA GIORNAtA DI FORMAZIONE DI PADOVA “Non facciamo altro che ripetercelo: il consumatore è cambiato e pretende di più da noi/voi. Va però ricordato un fatto altrettanto importante, che siete cambiate anche voi, che il profilo di chi decide di lavorare in questo settore come venditore si è molto elevato. Chi si avvicina al nostro mondo per cercare
lavoro, spesso ha una laurea in tasca. quindi, perché limitare il vostro operato a una semplice consulenza, anche se ben strutturata? Perché non provare a dare di pIù, avendo ben chiari nella testa concetti e visioni di più ampio respiro che riguardano la realtà per la quale lavorate, ma anche il mercato e il contesto in cui
é calato il consumatore che lo frequenta? Ecco, la partecipazione a questo corso vuole proprio accrescere la vostra consapevolezza, la consapevolezza di quanto valete, fornendovi gli strumenti per avere una visione piu’ ampia e strategica della professione che svolgete”.
PADOVA : COMMENtI A CALDO LAURA BETTONI
PROFUMERIA URBANI, Bassano Del Grappa Assolutamente sì, la giornata è stata davvero molto, molto interessante ed esaustiva. Oltre a parlare di numeri, mi sono piaciuti tutti i macro argomenti trattati, Pierpaolo è davvero una persona molto preparata ed è stato in grado di far arrivare il messaggio giusto in ogni argomento trattato. Il risultato è che ho sicuramente scoperto e imparato moltissime cose utili da poter poi utilizzare quando lavoro! Sono contenta di aver intrapreso questo percorso e sono certa che alla fine sarò una commessa ‘diversa’, più matura sotto tanti punti di vista!
FEDERICA ZAUPA
PROFUMERIA RIZZI, Valdagno Ho partecipato all'incontro non sapendo bene cosa aspettarmi. È stato coinvolgente e interessante. Ha sicuramente arricchito la mia esperienza in profumeria... riuscire a riconoscere la tipologia di cliente che ho di fronte, accoglierlo, consigliarlo sul prodotto più adatto alle sue esigenze, alle sue idee di prodotto (eco/bio friendly) e rendere l'acquisto un momento dedicato a lui, un momento che il cliente dovrà voler rivivere... e il ritorno a casa soddisfatto e gratificato da formati viaggio o monodose. Mi ha interessato molto anche la lettura dei dati della profumeria e dell’andamento del mercato. Il confronto con altre colleghe, appartenenti a realtà diverse, ci ha inoltre permesso di prendere spunti su strategie e idee.
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PAGINE gIALLE
FEDERICA RIZZI
PROFUMERIE RIZZI, Malo Ho trovato la giornata estremamente interessante e costruttiva. Sicuramente uno degli spunti immediatamente spendibili in fase di vendita è arrivato dalla classificazione del consumatore in base all'età/generazione di appartenenza alla quale corrispondono abitudini di acquisto e di approccio completamente differenti. Ho trovato molto interessante anche la parte di analisi del mercato e dei relativi indicatori chiave. Sono in questo settore da 27 anni e ciò che noto adesso è che il consumatore è più informato di me ed è molto cambiato. Tuttavia, è molto raro che qualcuno entri e con decisione dica ‘voglio questo’, quindi siamo noi a doverlo indirizzare verso questo o quel prodotto. Mi piace l’idea del riconoscimento per codificare un nuovo tipo di professionalità.
SERENA DONOLATO
PROFUMERIA RARA, Pieve Di Soligo Ritengo che la giornata sia stata molto utile per farci vivere, oltre al lato emozionale del nostro lavoro, quegli aspetti più strategici per avere una visione d’insieme più completa. Non solo bellezza, anche collaborazione per obiettivi comuni, tattiche per la sopravvivenza di un canale (quello della profumeria) che dovendo coesistere con competitors agguerriti, ha bisogno di essere rappresentato da commesse competenti, informate sui prodotti e sui numeri. Ho trovato gli interventi di Pierpaolo un arricchimento per il mio bagaglio di conoscenze ma soprattutto per trovare nuovi stimoli nel promuovere il nostro lavoro. Tra gli argomenti che andremo a sviluppare trovo che quello del digital sia davvero mirato, decisamente da mettere in pratica nell’immediato per avere riscontri positivi.
Argomenti del prossimo Consiglio Direttivo Campagna di canale: stato dell’arte e prossimi step Se ne discuterà durante il consiglio del prossimo 6 novembre, quando il presidente Michelangelo Liuni relazionerà i presenti sulle decisioni prese nel corso dell’ultima riunione di Cosmetica Italia, per poi procedere. “Nella riunione si è discusso di quale forma dare alle quote contributive: per quota di mercato, nel caso dell’industria? Per porta piuttosto che per sell-in, per la distribuzione? Quel che più conta, ci è sembrato che buona parte dell’industria fosse favorevole al progetto”, spiega Michelangelo Liuni. I prossimi step? “Se il 6 ci sarà l’ok a procedere, coinvolgeremo un paio di agenzie di comunicazione entrando nel merito dei contenuti veri e propri della campagna”. Il caso Coty Germany Ma la convocazione del Consiglio Direttivo allargato sarà anche l’occasione per parlare del
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Regolamento UE, riportando ai presenti il parere dell’avvocato generale della Corte di Giustizia Europea Nils Wahl, relativamente alla disputa tra Coty Germany e il suo distributore Parfumerie Akzente GmbH, che per anni ha venduto i prodotti Coty anche attraverso la piattaforma amazon.de, rifiutandosi poi di interrompere tale pratica quando la multinazionale americana gliene ha fatta esplicita richiesta. La stessa si era rivolta allora alla Corte di Giustizia europea che, attraverso il suo avvocato generale Vahl, si è pronunciata in suo favore (si veda Imagine di settembre). Le ragioni? “È nel diritto dei marchi prestige di vietare ai loro distributori la distribuzione di prodotti alle piattaforme online, se ciò è lesivo per la loro immagine”, ha dichiarato Vahl. Pur non costituendo una sentenza, la decisione dell’avvocato generale è importante perché serve a indicare la strada a quei giudici che saranno chiamati in futuro a pronunciarsi su casi analoghi, anche in Italia.
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La profumeria è il luogo in cui il desiderio di bellezza prende forma, perché è qui che avviene l’incontro determinante tra chi vende e chi vuole acquistare. Proprio per questo noi di Imagine abbiamo da sempre dedicato ampio spazio alla formazione del personale
la protagonista
Donatella Quattrociocchi, profumeria limoni, Frosinone.
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venDita pratiCa
arianna giulio di Collistar ci spiega ‘l’intelligenza’ del cerotto.
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Formazione
Con il teatro va in scena la scienza.
e a tutto ciò che serve per accogliere, coccolare e consigliare al meglio la/il cliente. Oggi questo spazio si amplia per dare un contributo decisivo al ‘cuore pulsante’ del settore. Chi ogni giorno lavora in profumeria.
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agenDa beauty VELVET E FUR il trend dell’emotività tattile.
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LA PROTAGONISTA
L’AGGIORNAMENTO È IMPORTANTE PER SODDISFARE LA CLIENTELA
di Giuliana Valcavi
DONATELLA QUATTROCIOCCHI PROFUMERIA LIMONI, FROSINONE
CHI STA IN PROFUMERIA È TESTIMONE DELLE TRASFORMAZIONI SOCIALI E DEI CAMBIAMENTI ALL’INTERNO DEL CANALE. UN PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO CHE VOGLIAMO ESPLORARE CON CHI È ADDETTO ALLE VENDITE.
Rispetto a quando ha iniziato il suo lavoro in profumeria, cosa è cambiato, in positivo e\o negativo? C’è molta più professionalità da parte del personale, in particolare siamo più informati di un tempo. D’altra parte, non possiamo farne a meno. Dobbiamo essere preparati per non rischiare che la clientela ne sappia più di noi. E, questo è il lato negativo, proprio il fatto di trovarci di fronte una clientela che si ritiene molto informata rende più complicata la vendita. È diventato davvero difficile rapportarsi oggi con le clienti. Ci può raccontare l’attuale rapporto con la clientela? Riuscite a consigliare l’acquisto? Superato lo scoglio iniziale della presunta competenza, le clienti ascoltano e si lasciano guidare. Ci fanno però anche un sacco di domande: quali sono i componenti e le relative caratteristiche, quando il prodotto è stato lanciato e come agisce. E tutto questo non solo per il trattamento ma anche per il make up. E per l’alcolico è cambiato qualcosa? Una volta, anche solo 15 anni fa, l’acquisto di un profumo veniva fatto semplicemente sul gradimento olfattivo, ora i clienti vogliono
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Il personale della profumeria italiana deve essere più preparato e competente di un tempo: questa è l’unica risposta a clienti sempre più informate. Donatella Quattrociocchi, store manager di Limoni a Frosinone, sottolinea le nuove dinamiche all’interno del negozio. sapere le note e i componenti. Non si accontentano più di lasciarsi sedurre dal piacere della fragranza. C’è qualcosa che è più difficile vendere in questo momento? Il trattamento è più difficile rispetto ad alcolico e trucco. Le clienti in questo momento per le creme si rivolgono spesso alla farmacia, che ha prodotti con prezzi concorrenziali. Quali sono secondo lei le più interessanti novità a livello di prodotto affacciatesi in profumeria nel corso dell’ultimo anno? Nel trattamento troviamo novità interessanti come la recente linea anti-ossidante e anti-inquinamento di Shiseido. È una linea innovativa per il packaging, per la presentazione e per i contenuti, ma anche per il prezzo competitivo, che comunque
Oggi è importante essere competenti per non rischiare di trovarsi impreparati di fronte alle domande sempre più specifiche della clientela. Per questo dobbiamo informarci e aggiornarci anche durante il nostro tempo libero.
vanta alle spalle la garanzia di un grande marchio. Quale l’importanza del servizio? Io lavoro per un’azienda, il gruppo Limoni Gardenia, che crede tantissimo proprio nel servizio. Quindi, non perdiamo occasione per offrire alle clienti sempre tanti e nuovi servizi, soprattutto nell’area del make up. La profumeria riesce sempre a soddisfare le richieste della clientela? Al 90% sì. Il rimamente 10% è lasciato alla buona volontà della singola addetta, che se vuole fare questo lavoro con professionalità è tenuta a informarsi. E per fare tutto questo alla base bisogna avere una grande passione per il settore perché spesso dobbiamo provvedere a informarci e aggiornarci oltre il nostro orario e in maniera autonoma. Quali le domande più frequenti delle clienti che possono mettere in difficoltà? Quelle sui prodotti waterproof e le relative controindicazioni e quelle sui prodotti bio. Quali sono le caratteristiche della sua profumeria ideale? Una profumeria che cura particolarmente l’accoglienza e il servizio. Ogni cliente che entra in negozio deve essere accolta al meglio con un sorriso e tanta cordialità indipendentemente dalla cifra che spenderà. Inoltre, il dialogo deve svilupparsi sempre su un piano paritario: senza presunzione e senza mai farsi ‘assalire’ dalla competenza vantata dalla clientela.
Rituale completo LONTANI ORMAI I TEMPI IN CUI RADERSI OGNI GIORNO ERA UNA REGOLA IMPOSTA E NOIOSA, L’UOMO DI OGGI RISCOPRE TUTTO IL PIACERE AUTENTICO E QUOTIDIANO DELLA CURA DI SÉ. PER LUI ORIGINAL TOILETRIES SELEZIONA I MIGLIORI BRAND WORLDWIDE.
SHAVING
Con i suoi marchi selezionati da tutto il mondo e distribuiti con rigorosa scelta, Original Toiletries rende lo shaving una piacevole esperienza sensoriale. Tra prodotti specifici per la beauty routine maschile dedicati alle diverse fasi della rasatura, alcuni best sellers: la Shave Cream del marchio statunitense JS Sloane per una rasatura ad umido ‘effetto barbiere’ ma senza l’utilizzo del pennello; Musgo Real, la cologne splash & spray made in Portugal, qui nella versione Spiced Citrus; American Blend di Fine Accoutrements, dopobarba alcolico a base di acqua, alcool e mentolo, senza coloranti, conservanti, petroli o siliconi, per chi ama tornare alle vecchie maniere; e, dalla Nuova Zelanda, Moisturizer di Triumph & Disaster, super idratante a base di ingredienti naturali. Oltre ai prodotti, anche gli accessori indispensabili per una perfetta rasatura: Original Toiletries ha la sua linea ad hoc che comprende vari tipi di rasoi, tra cui il rasoio di sicurezza ‘a lametta’, e un’ampia offerta di pennelli da barba in tasso e i nuovi sintetici supersoft!
GROOMING
Specialista del beauty maschile, Original Toiletries ricerca e distribuisce i migliori brand dedicati al grooming che include oltre alla rasatura, il prendersi cura di barba, baffi e pelle del viso: la linea professionale contemporanea Bullfrog con lo star product Agnostico balsamo multifunzione; lo Shampoo a secco con o senza risciacquo di Gentlemen’s Choice, marchio emergente italiano, i balsami barba Ultra Conditioner for Beards di Beardsley con formulazione botanica e l’artigianale Supreme Beard and Stubble Balm del marchio irlandese Pomp&Co e la cera da barba Beard Hold del tedesco Oak.
HAIR STYLING
Grooming contemporaneo significa anche cura e styling dei capelli, ecco perché Original Toiletries include nel suo portfolio prodotti come Dapper Dan Matt Paste The Original, pasta per look naturali o disordinati e Copacetic Pomade, da uno dei barbershop inglesi più noti al mondo, con formula a base d’acqua, perfetta per look classici.
FORMAZIONE 1
Un corso per diventare AMbAscIAtRIcI dEl lussO
di Raimonda Boriani
un percorso formativo per affinare le conoscenze sul consumatore e l’offerta cosmetica di un marchio prestigioso. un seminario interattivo e coinvolgente per ‘respirare’ il lusso. E diventare un’ambasciatrice della marca.
‘Diamond to Perfection’ è un inedito corso dedicato alle ambasciatrici di un marchio che quest’anno festeggia i trent’anni della sua linea più preziosa, Skin Caviar Collection. Ce ne parla Federica Cruciani, Training & Promotion Manager La Prairie Italia. Cosa ha motivato la nascita di questo corso speciale?
Federica crUciani, training and promotion manager La prairie itaLia. in basso, aLcUne immagini deL corso in aULa con ambassadors deL nord presso L’HoteL Hermitage di cervinia.
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La Prairie è un marchio molto ‘intimo’, che fidelizza chi lo usa e lo racconta. Analizzando il nostro mercato, abbiamo notato come, dopo anni, ci sono vendeuses che lo conoscono alla perfezione, lo amano e dimostrano grandi capacità di vendita. Ed è proprio per riconoscere questo senso di appartenenza e patrimonio di conoscenza della marca che abbiamo pensato di condividere i percorsi
formativi esclusivi dedicati alle nostre beauty advisors con alcune selezionate vendeuses, con l’obiettivo di farle sentire ambasciatrici del brand. In pratica come ha funzionato?
Si è trattato di due corsi identici, in altrettante location selezionate che hanno la spa La Prairie: l’Hotel Hermitage a Cervinia il 26-27 marzo e il Cavalieri Waldorf Astoria a Roma il 9-10 aprile. Il programma formativo del corso, che ha coinvolto in totale 35 partecipanti, si è svolto in 2 giorni, dedicati al tema ‘il viaggio del lusso per il consumatore’, il tutto arricchito dalla coccola offerta alle nostre ambassador di un trattamento spa La Prairie. Il corso ha seguito lo stile che ormai adottiamo da diversi anni: prevede l’utilizzo di ‘accelerated learning activities’, ovvero
FORMAZIONE 1 da sinistra: La piscina spa deLL’HoteL Hermitage di cervinia; vedUta daLL’aLto deLLa piscina esterna deLL’HoteL rome cavaLieri WaLdorF astoria di roma.
una costante interazione con la platea attraverso attività individuali e di gruppo per coinvolgere i partecipanti e stimolare la riflessione e memorizzazione dei concetti più importanti. Partiamo dal primo tema trattato, l’accoglienza del consumatore. Per una ‘skincare artist’ (prendo a prestito la splendida definizione di Claudio Collarile nell’ultima sua intervista) l’arte di domandare è una risorsa preziosa. Cosa suggerisci a tal proposito?
Quando si ha grande esperienza e conoscenza di un marchio spesso si presuppone di sapere cosa va bene per la consumatrice già al primo sguardo. Sovente, però, ciò che reputiamo giusto non coincide con la problematica vissuta dalla cliente. Proprio per questo è fondamentale fare domande giuste e strutturarle in modo corretto. Primo è importante comprendere la problematica attuale e il tipo di trattamento utilizzato, poi capire cosa si aspetta la cliente da un trattamento, infine indagare lo stile di vita. Altrettanto cruciale è la capacità di ascoltare, cui dedichiamo workshop con piccoli trucchi per essere sempre sicuri di ascoltare la consumatrice, tra cui ricapitolare quanto detto, dimostrare di ascoltare con gli occhi. Domande giuste e ascolto attento dimostrano alla consumatrice la serietà della proposta di rituale di trattamento che verrà poi argomentata. Secondo tema: ‘individuazione dello stile di comunicazione dei consumatori.
Per farlo ci siamo avvalsi di uno studio statunitense che raggruppa gli stili di comunicazione in 4 grandi categorie. Da qui abbiamo sviluppato alcuni workshop per valutare l’approccio migliore e il modo più efficace di porre domande in base allo stile di comunicazione individuato nella consumatrice, oltre ad alcuni trucchi per superare le barriere comunicative. A questo punto arriva la ‘dimostrazione del prodotto’.
La Prairie prevede sempre un servizio di estremo lusso per i consumatori e il rispetto di gestualità lussuose. L’utilizzo della spatola per la crema e l’utilizzo del vassoio per mostrare i prodotti sono fondamentali. Ovviamente, dato che la cura della pelle è una priorità, non parliamo mai solo di un prodotto, ma proponiamo l’intero rituale di trattamento. Una nostra tipica consulenza dura tra 30 e 40 minuti. Nel caso la cliente sia di fretta, per non far venir meno la percezione di attenzione e lusso, partiamo subito dalle domande più idonee per individuare le necessità, proponendo un mini trattamento sulla mano e sull’avanbraccio e ascoltando attentamente la consumatrice, così da proporre il rituale più corretto, utilizzando sempre le nostre gestualità. Altro argomento molto attuale, la gestione delle obiezioni di prezzo.
Una delle tematiche più ricorrenti per il nostro marchio. Suggeriamo di non parlare mai di prezzi, semmai della preziosità di prodotti e ingredienti, oltre a spiegarne l’efficacia in relazione alle
aspettative e necessità espresse dalla consumatrice. Anche qui torniamo all’importanza delle domande qualitative e al supporto che forniscono, se fatte correttamente, nella fase di chiusura della vendita, quando un desiderio diventa una necessità e la problematica del prezzo passa in secondo piano. Infine, il ‘follow up di lusso del consumatore’.
Per La Prairie è fondamentale che un consumatore o un potenziale tale percepisca che ci si sta prendendo cura di lui. Consegnato un sample o acquistato un trattamento, è fondamentale informarsi su come si sia trovato e supportarlo, fornendo informazioni su lanci o appuntamenti. Parliamo quindi di un follow up altamente personalizzato, sviluppato in un modulo formativo per le nostre beauty advisors. Durante ‘Diamond Engagement’ si evidenziano tempistiche di approccio con il consumatore post vendita, modalità, gestualità e parole giuste da utilizzare. L’obiettivo? Far percepire al cliente che è la nostra priorità. Le persone formate rientrano in una strategia triennale che culmina con il rilascio del passaporto La Prairie.
Esattamente. Ogni anno verrà attivato un nuovo gruppo con l’obiettivo di avere 100 ambassadors, che avranno la possibilità di provare in esclusiva e in anteprima i nostri lanci, saranno coinvolte in attività speciali e potranno partecipare ai nostri corsi istituzionali. Alla fine di uno dei due corsi ‘apripista’ una delle ambassadors ha creato una chat whatsapp.
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vendITa praTIca 1 di Raimonda Boriani
il cerotto È intelligente veloce e praTIco
Una nuova generazione di patch di diverse dimensioni studiati per combattere gli accumuli adiposi anche in inverno. AriAnnA Giulio, Training Manager Italy and International Markets, ne spiega gli atout.
Il Trattamento-Patch Rimodellante Rassodante Zone Critiche azione urto s’inserisce nel successo di quello per Pancia e Fianchi. A che tipo di cliente si addice di più? A una donna che desidera trattare le zone critiche del corpo con un trattamento ad azione intensiva, rapido e immediato nei risultati. Come suggerisci di approcciare l’argomento in un periodo, come quello autunnale, in cui spesso le donne pensano solo al viso? Quando il corpo è coperto e meno
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visibile, la voglia di investire tempo nel trattamento è limitata. Ed è proprio in questo aspetto che troviamo parte della rivoluzione dei patch: la loro semplicità e immediatezza. Pochi secondi di applicazione, quelli che servono per far aderire i patch alla pelle, per avere un trattamento urto e un risultato visibile che ci fa sentire bene con noi stesse, sempre. La proposta passa proprio da questi elementi e non necessità di delicati approfondimenti sulle caratteristiche dell’inestetismo. Ogni donna desidera un trattamento che richiede solo pochi secondi, per avere un effetto rimodellante e rassodante, in qualsiasi momento dell’anno. Qual è il quesito più frequente che fanno le commesse a proposito di prodotti di questo tipo? Di norma vengono fatte molte domande sulla modalità d’utilizzo, proprio perché è rivoluzionaria nella propria semplicità e immediatezza. Viene spesso anche richiesto come può, un patch così sottile e invisibile, essere attivo a livello di trattamento. La risposta, in verità è molto semplice: la ricerca e innovazione Collistar, sono da sempre dinamiche e precorritrici dei tempi e i trattamenti Patch ne sono un’ulteriore conferma. Quali prodotti complementari suggerisci? Ecco i naturali concatenamenti di vendita: Trattamento Intensivo Pancia e Fianchi, Notte Crema Snellente Alta Definizione SOS zone critiche-Stick rassodante.
DRITTo Al CuoRe Del PRoblemA Il patch è un sistema transdermico a rilascio controllato composto da una matrice protettiva esterna e un’interna con l’attivo. Nella trama di questo ‘cerotto’, caffeina e carnitina, lipolitiche e drenanti, collagene ricompattante ed elasticizzante, estratto di ginkgo biloba, tonificante e rassodante, infine attivi termogenici per stimolare la microcircolazione e il drenaggio dei liquidi. Si possono usare di giorno sotto gli abiti o la sera, su pelle non irritata, ben asciutta e pulita, indossandoli per un massimo di otto ore. Per risultati visibili, devono essere usati sulle stesse zone 2 volte la settimana, almeno per un mese.
Ci sono precauzioni d’uso da segnalare? Il prodotto va applicato su pelle detersa e asciutta. Può dare una lieve e momentanea sensazione di calore, rossore e pizzicore, indicatori dell’attività di prodotto, seppure ci sono molti clienti che non la avvertono del tutto. Meglio evitare di applicarli dopo depilazione o attività fisica intensa, poiché contengono un principio attivo che agisce sulla microcircolazione cutanea. Le indicazioni comunque sono chiaramente evidenziate sul prodotto, per la massima serenità di vendeuse e cliente.
clessidra87.it
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IN MODO CHE
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formazione 2 di Raimonda Boriani
musica, danza, poesia, teatro la scienza va in scena “Cosa fa un ligando quando incontra un recettore? Semplice, fanno sesso molecolare”. In biochimica (e non solo) parlare per metafore è più suggestivo e persino più efficace, ça va sans dire. Perché se insegnare non è mai facile, insegnare la scienza può diventare complesso, soprattutto se ci si ostina ad applicare un modello di lezione frontale. Nel teatro scientifico, invece, lo scopo è suscitare curiosità circa problemi appresi con lo stupore di non sapere. TeatroScienza è un progetto ispirato da un medico, Alex Gezzi, specialista in dermatologia e docente all’Università degli Studi di Ferrara e Roma, che sin dall’inizio ha sempre coniugato scienza e arte, tanto da farne un divulgatore di professione. Compagni di avventura, Elena Pavoni, una
alex gezzi, specialista di dermatologia e docente all’università degli studi di ferrara e roma insieme a (nell’altra foto) eugenio squarcia ed elena pavoni.
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laurea in lettere antiche e una vita sulle punte, ed Eugenio Squarcia, scrittore e conceptual artist.
teatroscienza: genesi e potenzialità
Da dermatologo ad attore teatrale, il passo è (così) breve? “La pelle è diventata un teatro e il tutto nasce dalla necessità, che mi ha sempre caratterizzato: narrare”, spiega Gezzi. “Dopo aver abbandonato la medicina tradizionalmente intesa, per anni ho svolto l’attività di conferenziere solitario con al centro sempre la stessa tematica: quella della bellezza. Il tutto mi ha portato ad insegnare presso le Università di Ferrara e Roma. Ben presto, però, ho sentito la mancanza di compagni di viaggio quali, ad esempio, musica e danza. Ecco spiegato il
Una compagnia che usa il teatro per divulgare la scienza. in particolare quella legata a bellezza, pelle, profumi e trucchi. conferenze-spettacolo ove l’arte è veicolo di nozioni ed emozioni. senza mai perdere il rigore scientifico.
motivo per cui ho fondato questo gruppo teatrale di divulgazione scientifica, che insegue il desiderio di teatralizzare la scienza, per meglio comprendere e diffondere tutto ciò che è conoscenza. Per questo realizziamo eventi formativi sotto forma di conferenze-spettacolo, capaci di affermare un approccio multidisciplinare del sapere”. Cosa potete offrire nell’ambito della formazione in profumeria? Il collegamento con la profumeria è davvero immediato. Da una parte perché l’olfatto risulta essere l’organo di senso più antico (e ben sappiamo che il benessere è strettamente dipendente dalla integrità degli organi di senso) e dall’altra perché proprio recentemente è stato dimostrato
formazione 2
La medicina del ridere
Il ridere modifica la chimica dei sistemi biologici che, a loro volta, influenzano il modo di essere. Ridendo alleggeriamo il carico esistenziale. Quindi quando scegliamo la gioia, scegliamo di stare bene. La vita è nelle nostre mani.
Corpi di Plastica
Il veleno della Bellezza
Il corpo è diventato un teatro tragicomico. Rifiutiamo di accettarlo così com’è. Ma la trasformazione quasi sempre avviene ricorrendo a una ferita. Non è forse la chirurgia estetica la ferita della contemporaneità? Un atto di violenza o un urlo di libertà?
che la percezione degli odori non avviene solo grazie all’olfatto ma anche grazie alla pelle. Determinate cellule epidermiche possiedono infatti recettori olfattivi, la cui attivazione collabora al mantenimento in buona salute della pelle stessa. Da qui l’importanza di trattamenti cosmetici che abbiano attenzione alle note olfattive. Come hai spiegato il concetto dell’invecchiamento di successo nello spettacolo ‘Pro-Age’? Si è trattato di una conferenza-spettacolo con al centro il tema dell’aging cutaneo. Se la parola prevenzione ha un senso, ecco che allora il cosmetico è il primo tra tutti i ‘farmaci’. Occorre infatti utilizzare un cosmetico in fase di non-problema, ovvero prima che il disagio abbia a presentarsi. Da qui nasce il concetto di pro-age (a favore), che indaga i meccanismi alla base di un fenomeno per prevenirli, mentre anti-age (contro) analizza i sintomi del fenomeno. Non sarebbe male iniziare a modificare il linguaggio per provare a modificare le cose”. Centrale, nel tuo approccio, è la Psico-neuro-endocrinoimmunologia. Qual è il suo valore
Secondo gli autori, “Parlare della Bellezza, oggi, è come parlare di un’utopia indispensabile”. A questo affascinante tema è dedicata questa conferenza-spettacolo. Che non spiega tutto, ma si limita a suggerire ed esaltare l’emotività di chi ascolta.
aggiunto per la cosmesi? La Pnei è un approccio molto avanguardistico. Si tratta di una branca del sapere che evidenzia le molteplici connessioni all’interno dell’organismo e tra questo e l’ambiente esterno. Ora, dato che la cute è il punto di contatto tra interno ed esterno, ben si comprende come l’integrità cutanea risulti fondamentale per il corretto transito delle informazioni in entrambe le direzioni. La pelle risulta essere simultaneamente sistema nervoso (N), endocrino (E) e immunitario (I), i quali interagiscono con la psiche (P). La cute si comporta come un direttore d’orchestra, dalla cui bravura dipende il risultato finale: mantenere in buone condizioni la direzione significa favorire la sintonia tra gli orchestrali. Conoscere il rapporto pelle-psiche è importante per comunicare con il volto. La faccia è il mezzo attraverso cui l’invisibile che è nell’uomo si fa visibile ed entra in rapporto di scambio con chi incontra, l’altro. Sul viso leggiamo una storia fatta da anni di sorrisi, pianti, gioie, tristezze. Faccia deriva dal latino facere (fare): la faccia me la faccio io
(con le vicende della vita). Se i rapporti interpersonali rappresentano l’etica del mondo, e se tali rapporti partono dalla storia che la faccia racconta, allora è lecito chiedersi se il modificare i connotati della faccia con la chirurgia sia opportuno oppure no. La cosmetologia potrebbe essere la risposta. In che modo il tuo teatro scientifico può essere utile nella formazione di aziende cosmetiche produttrici e distributive? TeatroScienza contribuisce con una narrazione colta, ma allo stesso tempo alla portata di chiunque, alla promozione di qualsivoglia prodotto cosmetico. La chiave è il fascino della narrazione, occorre far innamorare. Ogni argomento può essere traslato in qualcosa di meraviglioso senza per questo perdere il rigore scientifico. Idratare è importante forse perché la dea della Bellezza nasce dall’acqua? Cosa hanno a che fare le torri gemelle con i radicali liberi? Qual è il legame tra cellulite e minigonna? Perché Platone indicava con l’indice della sua mano destra il cielo? Che cosa condividono l’eccipiente di un cosmetico e una metropolitana?”.
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Creata da Christopher Bailey in collaborazione con il celebre profumiere Francis Kurkdjian, My Burberry Blush è la fragranza per la donna energica e gioiosa. Come ci ha spiegato Leda Fiorini, Training Manager di Beauty and Luxury.
di Ivan Pestillo
vendiTa praTiCa 2
a londra in un giardino FioriTo
Ci parla della donna My Burberry Blush? La donna My Burberry Blush è frizzante, divertente e giocosa. Vuole essere seducente, ma al tempo stesso divertente e allegra. La fragranza è il perfetto completamento dell’immagine che questa donna vuole dare di sé grazie al suo mood energico, giocoso e fresco.
migliore è nebulizzare la fragranza sulla mouillette e lasciarla scoprire; non appena la cliente dimostrerà il suo apprezzamento per la fragranza, consiglio di applicarla direttamente sulla pelle per affascinarla con l’evoluzione e la fusione del jus sulla pelle. Durante la nebulizzazione, fare sempre attenzione a proteggere i gioielli della consumatrice.
Come descrivere questa fragranza alla consumatrice? My Burberry Blush è una fragranza fiorita e fruttata che si ispira a un giardino londinese illuminato dalle prime luci della giornata; il rosa è il colore che la caratterizza, come uno dei colori utilizzati per il capo iconico della moda Burberry, il famoso Trench Coat. Le note frizzanti di melograno e limone si sposano con geranio, mela croccante e delicati petali di rosa, mentre l’accordo di glicine e il gelsomino donano un tocco seducente alla composizione.
Come si inserisce My Burberry Blush nella gamma My Burberry? My Burberry Blush è una fragranza fiorita fruttata ispirata a un giardino londinese alle prime luci del mattino; per una donna giocosa e frizzante che indossa il Trench Coat Pink. Poi c’è My Burberry Eau de Parfum che è una fragranza fiorita e contemporanea, ispirata a un giardino londinese dopo la pioggia; per una donna sicura di sé che indossa il Trench Coat Honey. My Burberry Black è, invece, una fragranza fiorita e orientale, ispirata a un giardino londinese al tramonto; per una donna sensuale e seducente che indossa il Trench Coat Black.
Un consiglio per far testare la fragranza alla consumatrice? Per incuriosire la consumatrice, il modo
La franChise My BUrBerry MY BURBERRY BLUSH Eau de Parfum Fiorito Fruttato TesTa: melograno, limone Cuore: geranio, mela croccante, petali di rosa Fondo: gelsomino, accordo di glicine
MY BURBERRY BLACK Parfum Fiorito orientale TesTa: fiore di gelsomino Cuore: rosa candita, nettare di pesca Fondo: patchouli ambrato
MY BURBERRY Eau de Parfum Gran floreale TesTa: sweet pea, bergamotto Cuore: geranio, mela cotogna, fresia Fondo: rosa damascena, rosa centifolia
LA CAMPAGnA L’attrice inglese Lily James - famosa per il suo ruolo nella serie tv Downton Abbey e per aver interpretato Cenerentola nel film di Kenneth Branagh del 2015 - è il volto delle fragranze My Burberry. È apparsa precedentemente nella campagna di My Burberry Black lanciata ad agosto 2016, fotografata da Mario Testino. Quella di My Burberry Blush è la sua seconda campagna per le fragranze Burberry.
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AGENDA BEAUTY
VELVET & FUR OVVERO IL TREND DELL’EMOZIONE TATTILE...
Abiti e accessori realizzati in velluto o in pelliccia, rivisitati in chiave contemporanea con colori intensi, rosso, azzurro, giallo, e un mix&match di materiali disomogenei per esperienze polisensoriali.
di Marta Pacillo
Con l’agenda beauty Imagine si pone l’obiettivo di fornire mese per mese informazioni, spunti e stimoli per restare sintonizzati sulle esigenze più urgenti che le consumatrici possono manifestare nelle diverse fasi dell’anno, ma anche per restare aggiornati sulle ultime tendenze nei differenti ambiti attigui e intrecciati a quello della cosmesi, dalla moda al design, al lifestyle. Una selezione di proposte con cui la vendeuse può arricchire l’esperienza in profumeria delle sue clienti, contestualizzando il rituale beauty in modo puntuale ma inconsueto.
INCORONA LO SGUARDO Grazie allo scovolino con oltre 135 setole in elastomero e punta ‘a corona’, il Mascara Lash Crown di Max Factor offre alle ciglia maxi volume dalla radice alle punte, una netta definizione e separazione.
PETALI VELOURS
FOTO IMAXTREE - MARNI A/I 2017-18
Bottega Veneta Eau de Velours è il racconto olfattivo di una femminilità chic e sensuale. Partendo dalla sua natura originale di chypre fiorito effetto cuoio, il bouquet è ora incentrato sui petali vellutati della rosa. Il flacone ha una nuova tonalità burgundy, con, al collo, un nastro di velluto.
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VENUS IN FUR Fanno parte della F/W Collection Miu Miu 2017-2018 i sandali bianchi con inserti in pelliccia colorata, tacco e fibbia gioiello.
AGENDA BEAUTY
Morbidamente lussuosa
Nuova Tro Bag Oscar De La Renta: Mink Tro Bag è una versione luxury realizzata in un sontuoso visone rosso con al centro del risvolto una gardenia rossa laccata. Con la tracollina a catena dorata, oppure senza per un utilizzo a clutch.
VESTIBILITÀ PERFETTA MANI VELLUTATE
TALISMANO PSICHEDELICO Amovibile, Angel Arty Cover si attacca e stacca facilmente sul lato piatto del flacone da 25 ml del mitico Angel. Quest’anno l’edizione limitata dell’arty cover è funky, con colori pop a contrasto, linee moderne, design grafico ed effetto tridimensionale.
FOTO IMAXTREE -COACH A/I 2017-18
Idratante e protettiva, Crème Jeunesse des Mains con Foglia di mandarino ha una fragranza gourmand che riflette il contrasto ombraluce: da un lato i sentori freschi e soleggiati del frutto dall’altro le note vibranti e boisé dell’albero.
La collezione di ombretti mono Ombre Couture traspone un tessuto in un colore dando vita a sfumature ed effetti mai sperimentati prima. Qui Taupe Velours, per uno sguardo couture in un ‘finish velluto’ e con una texture innovativa, impalpabile e facile da applicare, per una tenuta di 16 ore.
CALDO CHAPEAU Mood romantico per Coach che nella Collezione Autunno Inverno 2017-2018 ha dato al look un tocco vintage femminile, qui regalato dal cappello oversize in pelliccia color ruggine.
UN TRATTO DISTINTIVO Ciò che è cool arriva dallo street style. Lo sa bene Pupa che lancia la sua linea Eyeliner Crew, 4 eyeliner differenti, con applicatori di diversa forma, per un look personalizzato. Wing Liner ha la punta obliqua per disegnare una linea precisa lungo la rima cigliare e una piccola perfetta coda nell’angolo esterno dell’occhio.
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AGENDA BEAUTY
il libro
RAVVIVARSI Combatte la fatica e lo stress cutaneo restituendo alla pelle l’energia indispensabile al suo metabolismo. È la specialità di Orlane, Émulsion Détox Anti-Fatigue Absolu, un trattamento detossinante, idratante e rivitalizzante che favorisce l’eliminazione delle tossine e affina la grana della pelle.
La pelle felice Con i suoi quasi due metri quadri di ampiezza, la pelle è il più grande tra gli organi del corpo umano, ci protegge dal caldo o dal freddo, ci fa scudo dagli attacchi esterni e ci procura sensazioni ed emozioni. Proprio alla pelle, alle sue caratteristiche e a tutto quanto è possibile fare per la sua belezza e il suo benessere è dedicato ‘La pelle felice’, libro divertente, ma scientificamente rigoroso, scritto dalla dermatologa Yael Adler ed edito da Garzanti. G.V.
Imperdibili per calzare l’item velvet con stile. Le Converse AllStar Velvet Bordeaux sono personalizzate dai laboratori Mimanera lavorate a mano da artigiani esperti.
FOTO IMAXTREE - DIOR A/I 2017-18
AD HOC
LIBERE PERCEZIONI L’opulenza olfattiva di Velvet Haze by Byredo ci catapulta in un vortice psichedelico. Un jus eccitante con note di ambretta, acqua di cocco, foglie di patchouli, assoluta di cacao e muschio.
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In perfetto trend Autunno/Inverno 20172018 la Borsa Prada Velvet realizzata in velluto, effetto color block, con tracolla rimovibile in velluto, dettagli in bronzo e chiusura con bottone magnetico.
AGENDA BEAUTY
FOTO IMAXTREE GIANBATTISTA VALLI A/I 2017-18
Liscia e brillante
VERDE STUPEFACENTE
COMFORT... À LEVRES Un intenso tono vinaccia dal fascino gotico, questa è la nuance di tendenza Dark Velvet del rossetto Mavala. Incarna una delle sei ammalianti sfumature di rosso, il colore star cui è ispirata la Boutique Collection dei suoi rouge à levres ultra idratanti e nutrienti.
Il colore nail must have delle feste è Emerald, un verde luminoso con cui Dior veste le unghie di glamour grazie allo smalto Diorific Vernis del Xmas Look 2017 Precious Rocks.
BOOST MULTI-MINERALE I benefici preziosi dei minerali del Mar Morto a disposizione di chiome morbide e vellutate: è la prima linea hair firmata Alma K. e creata per nutrire i capelli, regalare loro morbidezza, flessibilità e brillantezza.
il consiglio DELL’ESPERTO
LUISA ASCHIERO
Ricercatrice senior in Future Concept Lab approfondisce le tendenze della distribuzione e dei settori del Beauty e del Wellness.
La tendenza ‘Forever kids’ Il tema della percezione dei materiali e del valore materico dei prodotti, costituisce già da alcuni anni una dimensione strategica che va molto al di là della progettazione o del design. In particolare, è attraverso il focus sull’uso dei materiali e la loro connotazione percettiva e funzionale, che i consumatori si avvicinano ai prodotti con nuove logiche di consumo. Assistiamo alla crescita di segnali sul proprio corpo e sul corpo degli oggetti con il trionfo dell’emozione tattile. La sperimentazione sull’uso delle materie, anche per oggetti quotidiani, ha assunto da alcuni anni un ruolo prioritario nella definizione dei nuovi linguaggi creativi in cui i confini della ricerca si spostano sulla natura profonda, quasi intima dei singoli elementi materici. Si riparte dalla loro anima ‘cruda’, quasi a restituire ai materiali la loro anima originaria. È una ricerca che punta agli aspetti più profondi, puri e crudi, nella costruzione di linguaggi che esaltano le qualità più autentiche delle materie. Il panorama progettuale si sta orientando verso materiali tattili, espressivi, densi, narrativi, che propongono esperienze sempre più emozionali, con un livello d’interazione sempre più sofisticato
e una più autentica relazione con gli oggetti. L’ingaggio con il consumatore/fruitore coinvolge tutti i sensi e stimola il desiderio grazie a un distillato emozionale prodotto da anni di abile sperimentazione materica. L’attuale boom nel campo della moda e degli accessori, ma anche nel settore del beauty, di prodotti con dettagli dal forte accento materico quali velluti, pellicce, anche sintetiche, rimanda al bisogno di ritrovare il proprio ‘io fanciullo’ e quella freschezza dell’infanzia con la sua ingenuità creativa. Con la tendenza ‘Forever kids’, se da un lato si radica il desiderio di mantenere viva l’essenza del bambino in ognuno di noi, dall’altro la nostalgia infantile diventa un filtro positivo e progettuale. Sono soprattutto i raffinati e sensibili ‘ProTaster consumAutori’ di 30-35 anni, a costituire il nucleo generazionale più interessante per questa sensibilità nel consumo, per il loro approccio ‘polisensoriale’ alla vita, che va nella direzione di una nuova sensibilità nelle varie espressioni del sé. La loro quotidianità è arricchita da oggetti ma anche spazi per momenti di piacere che coinvolgono l’intera sfera sensoriale.
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ACCESSORI
IL MADE IN ITALY CHE PIACE ALLE GIOVANI
di Ivan Pestillo
LUIGI MARANTA TITOLARE DI MILANO BIJOUX
È una comunicazione multicanale e impattante quella di Milano Bijoux Love che porta in profumeria i suoi pezzi allegri, colorati e vistosi, dedicati alle più giovani (e non solo).
SONO TRE LE COLLEZIONI CHE MILANO BIJOUX LOVE LANCIA OGNI ANNO PER ESSERE SEMPRE AL PASSO CON LE ULTIME TENDENZE DETTATE DALLA MODA E ASSECONDARE LE RICHIESTE DI UN PUBBLICO GIOVANE E ALLA COSTANTE RICERCA DI NOVITË.
Ci parla delle collezioni Milano Bijoux Love? Tutti i nostri bijoux sono made in Italy e realizzati in ottone. Lanciamo tre collezioni l’anno: una a settembre, una a gennaio e una a marzo. Questo anche per portare sempre delle novità nelle fiere di settore alle quali partecipiamo. Accanto alle collezioni stagionali c’è poi una linea continuativa di bijoux con charms di varie forme, dai simboli alle lettere dell’alfabeto. A completamento dell’offerta, anche una linea di borse, orologi e un profumo. Qual è il vostro target di riferimento? Con i prodotti Milano Bijoux Love ci rivolgiamo a tutte le donne, in modo particolare alle ragazze dai 20 ai 30 anni. Abbiamo, però, anche una linea per i più piccoli, fatta di bijoux smaltati, che riscuote grande successo anche tra i ‘grandi’. Il tutto a un prezzo accessibile che varia dai 10 ai 100 euro a seconda delle collezioni.
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Quali strumenti fornite ai vostri concessionari a supporto della vendita? Con i nostri bijoux ci rivolgiamo soprattutto al canale della profumeria
selettiva, ai negozi d’abbigliamento e accessori moda. Siamo in grado di fornire supporto al retailer per personalizzare il punto vendita e la vetrina con i nostri prodotti, oltre ai classici espositori. Come vi muovete sul fronte della comunicazione? Investiamo molto in pubblicità, su tutte le maggiori testate femminili presenti in edicola. Puntiamo molto anche sui social network grazie alla collaborazione con i principali influencer in target. Siamo presenti, con un’operazione di product placement, anche in televisione all’interno di uno dei programmi Mediaset più seguiti dai giovani che è Uomini e Donne condotto da Maria de Filippi. Anche le nostre testimonial, che cambiamo ogni sei mesi o un anno, sono legate a questo mondo. Rosa Perotta, ex tronista proprio di Uomini e Donne, è l’attuale volto delle nostre campagne stampa. Ma abbiamo collaborato anche con Giulia de Lellis, Karina Cascella e il gruppo musicale Donatella.
FOCUS di Ivan Pestillo
Fermare il tempo COn fOrmUle mirate e attivi DetOX tecnologia e natura si incontrano con le nuove formule anti-età che, sempre più mirate, proteggono e coccolano la pelle.
Secondo il Rapporto Annuale di Cosmetica Italia, i prodotti cosmetici più acquistati dalle donne nel 2016 sono stati quelli dedicati al viso (19,5%) seguiti da quelli per il corpo e per i capelli. Questo a dimostrazione di quanto ancora la consumatrice si dimostri particolarmente attenta alla cura della propria pelle.
Formule speciFiche
Se però fino a qualche tempo fa la parola d’ordine era ‘efficacia multitasking’, oggi qualcosa sta cambiando. Le formule anti-età di sieri e creme diventano sempre più mirate per rispondere alle specifiche esigenze della pelle che cambia con il trascorrere del tempo. I prodotti ‘all over’ stanno cedendo di nuovo il passo alle specialità come dimostrano anche gli ultimi lanci dell’industria: sieri, oli, burri, gel e maschere per illuminare, levigare, uniformare o rimpolpare, ma anche prodotti specifici per il contorno occhi (palpebre e ciglia comprese) e labbra. Nel 2016, proprio i prodotti per le labbra hanno messo a segno un +6,8% rispetto all’anno precedente. E il trend sembra continuare grazie a formule che non solo idratano ma regalano anche un immediato effetto plumping.
obiettivo ‘prime rughe’
Nonostante l’interesse delle consumatrici più giovani sembri rivolto soprattutto al make up, l’industria cerca di fidelizzare le millennials anche con il trattamento. Sono tanti, infatti, i lanci che riguardano la lotta contro i primi segni del tempo. La chiave di comunicazione, in questo caso, è la prevenzione attraverso la difesa della pelle dallo stress causato da agenti esterni quali il sole e l’inquinamento. Largo, dunque alle formule detox, meglio se con un’elevata percentuale di ingredienti bio o comunque di origine naturale.
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Matteo Locatelli,
CEO di Pinkfrogs Cosmetics
Quali sono le nuove frontiere raggiunte dall’industria in fatto di formule anti-età?
Per anni la consumatrice è stata bersagliata da canoni di bellezza irraggiungibili: viveva l’avanzare del tempo come l’inesorabile declino della giovinezza. Oggi, invece, siamo nell’era della bellezza consapevole in cui una donna è fiera di dimostrare la sua età e cerca quindi prodotti che la aiutino a stare bene, che possano soddisfare non solo un desiderio di bellezza ma anche di benessere. Ecco quindi la ricerca di prodotti che siano certamente efficaci, ma con un’alto livello di sensorialità per trasformare l’applicazione in una vera e
FOCUS le Formule aNti-età Di creme, maschere e sieri soNo sempre più mirate per combattere gli speciFici segNi Della pelle che iNvecchia, utilizzaNDo materie prime proveNieNti Dalla Natura. oggi aNche le giovaNi DoNNe possoNo trovare uNa risposta coNtro i primi segNi Dell’età, grazie a Formule a eFFetto DetoX.
propria pausa di benessere quotidiano. Sul fronte degli ingredienti, la parola d’ordine del momento è ‘detossinare’. La preoccupazione delle aggressioni esterne e degli effetti nocivi degli agenti inquinanti (smog, polveri sottili, eccetera) sembra colpire soprattutto i target più giovani (i millenials in primis). Tra gli ingredienti più gettonati c’è senz’altro la Moringa, una pianta eccezionale per purificare la pelle che ormai ritroviamo non solo nei trattamenti (anti-età e non) per il viso ma come panacea su altre tipologie di cosmetici come ad esempio i capillari.
Quali, invece, le novità in fatto di texture?
Come accennavo prima, oggi l’aspetto sensoriale di un trattamento è un elemento distintivo e preferenziale nella scelta di un cosmetico. I nostri Laboratori di Ricerca e Sviluppo formulano le novità cosmetiche tenendo in considerazione quest’aspetto fondamentale. Ci vengono in aiuto nuovi ingredienti sempre più performanti, che ci permettono di creare texture comparabili alla sensorialità di un
tessuto come la seta, il cotone o il velluto. Non solo, sfruttando la conoscenza sulle ultime tendenze del mercato ma anche attraverso la contaminazione con altri settori come la moda o il make-up, mettiamo a punto formule che possano soddisfare nuove richieste oltre a quelle di efficacia e benessere. È il caso della nostra Maschera Metallica Detossinante Anti-Age, che ha vinto il premio Cosmopack The wall 2017 e che, declinata in più versioni come oro, argento, platino e bronzo, è diventata un prodotto di successo, lanciata da molte marche cosmetiche sia in Italia che all’estero. Il suo segreto è una formula unica a effetto ‘memory’ in grado di aderire perfettamente alla pelle e garantire un risultato di bellezza fin dalla prima applicazione.
in un mondo sempre più sostenibile, a che punto siamo con la formulazione delle creme anti-età green-oriented? Oggi la ricerca sta dando grandi soddisfazioni anche in tema di efficacia
green. Fino a qualche anno fa c’era un certo scetticismo riguardo le performance degli attivi e, di conseguenza, dei prodotti cosiddetti ‘verdi’. Attualmente, con la continua richiesta verso questo tipo di prodotti, anche le materie prime si sono evolute e possiamo contare su attivi provenienti da piante la cui azione è stata scientificamente dimostrata. La vera sfida è combinare sapientemente tutti gli ingredienti di una formula, in modo da realizzare prodotti con una parte vegetale importante unita a una parte tecnica e attiva. Anche in questo caso l’aspetto sensoriale delle texture è fondamentale affinché chi cerca un prodotto green non debba rinunciare alla piacevolezza emozionale dell’applicazione. Per quanto riguarda il pack, il suggerimento che diamo a tutti i nostri clienti è che sia quanto più possibile in linea con il formulato e quindi composto da materiali riciclati, riciclabili o riutilizzabili, con un minimo impatto ambientale e con un ridotto apporto di componenti a cui si potrebbe fare meno (foglietti, doppie etichette, multimateriali, eccetera).
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ACQUA ALLE ROSE
FOCUS
Formula 2 in 1 per la CremaMaschera Senza Età GiornoNotte di Acqua alle Rose che, unendo il confort di una crema al potere di una maschera, leviga le rughe e rigenera la pelle grazie alla combinazione di diverse varietà di rose come la rosa damascena dalle virtù anti-età, la rosa centifolia dalle proprietà lenitive e la rosa gallica ad azione idratante. Con un network di polimeri che trattiene l’idratazione.
ARVAL Sono quattro le novità anti-age targate Atempora. Pensate per coprire tutte le stagionalità, sono caratterizzate da texture multisensoriali che uniscono efficacia e tecnologia per le pelli mature (dai 40 anni) o prematuramente segnate e spente.
APOT.CARE I Sieri di Apot.care sono quattro: levigante/ rimpolpante, illuminante, rivitalizzante e anti-età da notte. Tutti con formula 100% organica. Distribuito da Officina Parfum.
B-KOS Dalla rivisitazione di antiche ricette per la cura della pelle, nasce una linea eco-biologica, snella e completa, che sfrutta solo ingredienti naturali. Da notare che tutti i prodotti della linea viso B-Kos non contengono acqua bensì succhi ricchi di vitamine e sostanze antiossidanti. In più sono certificati ICEA. Distribuito da Margotta Capital.
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BIOTULIN Biotulin Supreme Skin Gel con spilantolo per spianare visibilmente i segni d’spressione in una sola ora. L’effetto ottico rassodante e levigante è ottimizzato dall’acido ialuronico ad azione riempitiva. In esclusiva da Douglas.
FOCUS
BAKEL Rigenerazione e ringiovanimento al centro del nuovo protocollo Bakel Only. Due formule - Siero Anti-Età Notte e Crema Anti-Età Giorno e Notte - composte con il minimo necessario per ottenere la massima efficacia. Adatte alle pelli sensibili.
BIOTHERM Blue Therapy Eye-Opening Serum di Biotherm con formula a base di alga della giovinezza che agisce su palpebre, borse e segni d’espressione e un applicatore ibrido creato per il contorno occhi e per le ciglia.
CHANEL Azione anti-age mirata e su misura con Le Lift Masque de Nuit Récuperateur di Chanel che sfrutta il principio attivo 3.5-DA per riattivare la produzione delle proteine della giovinezza e assicurare un’idratazione profonda e continua durante tutta la notte.
CLARINS Sono due i nuovi trattamenti Multi-Intensive di Clarins: Masque-Sérum Liftant in tessuto e Lotion de Jeunesse per le donne dai 50 anni. Entrambi a base di estratto di harungana bio per rilanciare la sintesi delle fibre di collagene in carenza di ormoni.
CLINIQUE Un trattamento che dona idratazione e riparazione alle labbra durante il sonno. Si chiama Clinique PepStart Pout Restoring Night Mask e incorpora burro di murumuru, karité ed estratto di gorgonia per ripristinare la barriera labiale.
COLLISTAR Preziose perle monodose che racchiudono potenti principi antiage, attivatori di luminosità e giovinezza, puri e concentrati al 100%. Sono le Perle Preziose Viso e Collo della linea Collistar Nero Sublime.
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ELIZABETH ARDEN Elizabeth Arden rielabora la sua iconica tecnologia Ceramide per adattarla alla zona più delicata del viso: il contorno occhi. Le nuove capsule Advanced Ceramide Daily Youth Restoring Serum aiutano a supportare la naturale barriera protettiva della pelle con le Ceramidi 1, 3, 6 e l’estratto di finocchio marino.
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ESTÉE LAUDER Nella linea Revitalizing Supreme+ di Estée Lauder ci sono due formule multi-attive per la zona perioculare: un balsamo nutriente con fiori di lavanda marina e un gel anti-borse con speciale applicatore a punta dorata.
GIVENCHY FILORGA Ispirato ai peeling ambulatoriali, Oxygen-Peel di Filorga è una lozione riossigenante per una pelle più fresca e rimpolpata; accelera il processo di rinnovamento cellulare con il micro-peeling complex 6% e potenzia la respirazione cellulare con veicolatori di ossigeno bio-attivo. In esclusiva da Marionnaud.
Dedicata alla pelle delle trentenni che, a causa della vita frenetica, può andare incontro a invecchiamento precoce, la gamma Givenchy L’Intemporel Blossom illumina l’incarnato con un mix di tre attivi (angelica, vitamina C e bacche rosa) che insieme compongono l’esclusivo Blossom Glow Complex.
GUERLAIN
HANORAH
La ricchezza dell’olio e la freschezza della lozione si uniscono con L’Hiuleen-Eau Jeunesse Abeille Royale di Guerlain che, formulato unicamente con ingredienti derivati dalle api nere dell’Isola di Ouessant e dall’olio di mirra, funge da vero siero anti-età rimodellante.
I sieri bifase S.O.S. Remedy di Hanorah sono perfetti per creare il proprio trattamento personalizzato: possono essere usati per potenziare il rituale skincare, aggiungendone 10 gocce alla crema abituale, oppure da soli come rimedio d’urto. Disponibili in due varianti: anti-smog per le pelli spente e anti-stress per le pelli stanche.
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FOCUS
HELENA RUBINSTEIN Una crema-maschera idratante e rimpolpante, ispirata ai bendaggi hydrogel post-trattamenti estetici. Si chiama Re-Plasty Age Recovery Face Wrap, è di Helena Rubinstein e incorpora la glicerina idratante e il Proxylane che favorisce le funzioni della barriera cutanea.
JO MALONE La lussuosa formula di Vitamin E Moisturising Day Crème Spf 15 di Jo Malone London è potenziata con foglie di rosmarino ed estratto di semi d’uva per neutralizzare i danni causati dai radicali liberi. Di fianco, la crema occhi Vitamin E al tè bianco.
LANCÔME Effetto lifting cosmetico e antimacchia con Régenerie MultiLift Ultra Fluide Anti-âge Action Large a base di estratto di lino per un’azione mirata contro i disordini pigmentari. Accanto a questo anche Régenerie Multi-Lift Baume Lèvres Repulpant per regalare maggiore volume alle labbra.
LA PRAIRIE Per ridisegnare i contorni del viso c’è Skin Caviar Absolute Filler di La Prairie con la sua altissima concentrazione di preziosi oli e proteine del caviale.
LA MER La linea Genaissance de La Mer accoglie Eye and Expression Cream e Infused Lotion. Entrambi con cristalli di Miracle Broth per supportare il rinnovamento cutaneo e Genaissance Ferment che, estratto da un’alga rossa, lavora sul collagene.
L’ORÉAL PARIS Due novità targate L’Oréal Paris: Revitalift Cicacrema che sfrutta l’estratto di centella asiatica per riparare in profondità i segni dell’invecchiamento e il trattamento notte Revitalift Filler Hyaluromask per distendere i tratti del viso con l’acido ialuronico.
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MC2 COSMETICS
MAVALA Sincronizzato sul bioritmo naturale della pelle, Anti-Age Pro Fluido Crono-Biologico Notte di Mavala sfrutta il momento del sonno per svolgere tre funzioni: purifica, ripara e contrasta i principali segni dell’età (quali rughe e discromie) perché incorpora malva e acqua pura delle Alpi Svizzere.
FOCUS
MC2 Cosmetics è una linea dermocosmetica che propone principi attivi puri in alternativa a formule più complesse. Tra le sue novità, il siero contorno occhi Wow Eyes con proteine, flavonoidi e peptidi miorilassanti che attenuano all’istante borse, edema perioculare, occhiaie e segni di espressione.
NATURA BISSÉ I migliori ingredienti booster hanno portato alla formulazione del siero Inhibit di Natura Bissé che inibisce le contrazioni facciali responsabili delle linee di espressione con una molecola d’avanguardia. Distribuito da Luxury Lab.
NATURAVERDE BIO
MÉTHODE JEANNE PIAUBERT
Tutte le referenze della linea Bava di Lumaca di Naturaverde incorporano il 10% di bava di lumaca pura che, grazie alle sue tante virtù, stimola la rigenerazione dei tessuti rendendo la pelle elastica e tonica. Distribuito da So.Di.Co.
Dalla linea Radical Firmess, il nuovo Siero lifting ristrutturante viso che combatte il rilassamento cutaneo con il complesso Decaliftase ad azione rassodante e il principio attivo Majestem che riequilibra i volumi. Distribuito da Mavive.
NEAL’S YARD REMEDIES Formula biologica al 90% per Beauty Sleep Concentrate di Neal’s Yard Remedies che potenzia la rigenerazione della pelle durante la notte. Il suo attivo star è il Dorminis estratto dal bulbo di narciso Tazzetta. Distribuito da Olfattorio.
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OLAZ
FOCUS
La nuova linea illuminante targata Olaz si chiama Luminous e sfrutta la carnosina, un potente anti-ossidante dipeptide, per proteggere le proteine strutturali dalle micro-imperfezioni che rendono la pelle spenta e opaca. Tre le referenze: un siero e due creme.
NOVEXPERT Può essere usato come tonico, acqua termale o spray fissante per il trucco: Brume Hydro-Tonique di Novexpert agisce anche come formula antietà grazie all’acido ialuronico. In più incorpora l’acido fitico che protegge la pelle dall’inquinamento e stimola l’ossigenazione cellulare. Perfetto per tutti i tipi di pelle. Distribuito da Kaon.
PATYKA Sono cinque, le referenze dalla linea ‘I Primi Segni dell’Età’ di Patyka. Nel cuore di ogni formula ci sono cinque attivi biologici anti-età come l’acqua cellulare di mirtillo rosso e l’estratto di bacche di goji. Distribuito da Dispar.
ORIGINS I trattamenti della linea Plantscription Power Treatments di Origins migliorano l’asetto delle rughe e donano elasticità alla pelle con l’estratto di anogeissus. In esclusiva da Sephora.
PAYOT Con Perform Lift Vitality, Payot offre una sferzata di ossigeno alle pelli atone. Nel cuore della sua formula c’è un estratto di nasturzio che migliora lo scambio di ossigeno tra le cellule cutanee. Distribuito da Sifarma.
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POLLUTION FREE La zeolite di origine vulcanica è l’attivo star del Restoring Night Serum di Pollution Free che ripristina le funzioni della pelle dopo l’esposizione all’inquinamento. Distribuito da Aquacosmetics.
PUPA Ultima arrivata nella linea Age Revolution di Pupa, la Crema Rassodante Rigenerante AntiRughe Notte con un attivo multifunzione che aiuta il sistema di difesa anti-età della pelle e un attivo specifico che, durante il sonno, regola il livello di melatonina.
FOCUS
SENSAI In limited edition, nuovo formato in tubetto da 10 ml del trattamento labbra Sensai Cellular Performance Total Lip Treatment. La sua formula resta la stessa con estratti botanici leviganti e rimpolpanti. Da applicare di notte per un trattamento intensivo.
SALBA Estratto di plancton, acido ialuronico, olio di abissinia, amido di mais e acqua distillata di fiori d’arancio sono gli attivi star del nuovo Lifting Siero Viso di Salba che apporta vitalità alla pelle con una texture ultra-leggera. Distribuito da Soco.
SISLEY
SHISEIDO
Sisleÿa L’Integral Antiâge Crème Contour Des Yeux et Des Lèvres sfrutta un’associazione di tre potenti attivi di origine vegetale estratto di cedro di Atlante, melagrana fermentata e frutto della passione - per contrastare i segni di contorno occhi e labbra.
Novità della linea Future Solution LX di Shiseido, Eye & Lip Contour Regenerating Cream E attenua i segni d’invecchiamento di contorno occhi e labbra con estratti botanici della tradizione giapponese come quello di ciliegio Oshima e green tea
SJÄL Rinnovata nella formula, la crema Cela Intuitif di Själ contrasta la comparsa delle prime rughe e dona luminosità con preziose sostanze minerali come l’estratto di perla, zaffiro, oro e argento colloidale. Distribuito da Aigen.
VALMONT Con la lussuosa linea Essence of Bees, Valmont mette insieme una miscela di miele, propolis e pappa reale in forma oleosa per ricostruire le scorte di lipidi e rafforzare le strutture della pelle. Tre le referenze: nettare sensoriale, maschera e siero.
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Sta per andare on air lo spot di missoni Parfum pour Homme, maschile che segna l’atteso ritorno della maison italiana nell’alcolico. Tre soggetti in bianco e nero con un testimonial d’eccezione.
di Giovanna Maffina
comunicazione
Un bianco e nero d’autore per l’uomo Missoni Un paradosso cromatico. Missoni e il suo ‘marchio di fabbrica’, quell’equazione di grafismi, arte e accostamenti di colore spesso arditi, stavolta reinterpretati in bianco e nero. Parte da questa apparente capriola della logica la comunicazione del nuovo maschile del marchio italiano, Missoni Parfum pour Homme, che ruota attorno a tre spot da 30 secondi tutti, appunto, rigorosamente girati in bianco e nero, on air a partire da novembre. Protagonista, il giovane Mickael Lafon, ballerino del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, al suo debutto come testimonial per una fragranza. Un lancio televisivo atteso questo, che segna il ritorno dopo tanti anni della maison Missoni nel mondo
Dall’Opéra di Parigi agli studi televisivi Mickael Lafon è un giovane e talentuoso ballerino della prestigiosa Opéra di Parigi, che ha cominciato a danzare dall’età di sette anni, affascinato dalla madre e dalla sorella, anch’esse ballerine. Entrato nella scuola dell’Opéra a nove anni è diventato professionista a diciotto. «Tra le cose che più amo del mio mestiere è il rapporto con il corpo, che scolpisco via via, proprio come il mio spirito. Sono spronato dal desiderio continuo di perfezionare il movimento e di spingere le mie capacità oltre i miei limiti. Una volta che si calca la scena, e se ne vivono così intensamente le emozioni, non riesci più a farne a meno. Mi considero fortunato a fare il mestiere che faccio, incarnando, ogni volta, personaggi diversi. Ed è stato un onore poter lavorare per questo grande progetto di Missoni.
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dell’alcolico, con un bouquet fresco, vivace e luminoso. Rigorosamente for man.
la vera essenza
Perché la scelta del bianco e nero? “È lo strumento per dare il massimo risalto all’uomo raccontato e proposto dal brand, l’uomo Missoni, e alla sua innata eleganza”, spiegano in Euroitalia, la società italiana che distribuisce le fragranze del marchio nel mondo. Dunque, questa scelta scansiona l’essenza del marchio, rendendo centrale il protagonista. “Un uomo la cui eleganza diventa metafora ed essenza dell’eleganza di tutti gli uomini che amano indossare, anche sulla pelle, un jus Missoni”.
comunicazione
una storia in tre tempi
Tre diversi soggetti, dicevamo, interpretati da Mickael in modo ironico e scanzonato. Sullo sfondo, gli interni esclusivi di un 5 stelle decorato con esclusivi arredi Missoni per l’occasione. Nel primo spot, l’uomo arriva davanti alla stanza di hotel della sua lei. Bussa, la donna apre la porta e la richiude, non prima di avergli mollato un sonoro ceffone, al quale lui reagisce con il sorriso mascalzone di chi sa di averla combinata grossa. Nel secondo, si mostra incurante di un vicino di casa che, non gradendo affatto i suoi ‘virtuosismi’ al pianoforte, bussa con decisione alla parete per farlo smettere. Arrestatosi un attimo, sentendolo urlare, riprende subito dopo con più foga di prima. Nel terzo, sta ballando un lento con la sua compagna, e quando lei si allontana, continua a ballare da solo muovendosi al ritmo di un sottofondo rock, senza seguire uno schema preciso e incurante degli sguardi altrui. “I significati all’interno della comunicazione sono tanti, perché tanti sono i tratti dell’uomo che intende presentare, sempre scanzonato, ironico e ritratto in situazioni non convenzionali, dove scherza con la vita e con se stesso con leggerezza e garbo, ma sempre mantenendo l’eleganza che lo contraddistingue”.
un progetto 100% missoni
I segni inconfondibili della maison, quel suo modo di interpretare la moda così unico e fuori dagli schemi, risultano evidenti nel flacone dai toni scuri il cui tappo, in metallo e con una chiusura a calamita, riprende il famoso pattern a zigzag, da sempre motivo dominante dello stile Missoni, ripetuto e rinnovato nel tempo. Il motivo è realizzato grazie a un’incisione, quasi un
in alto, l’adv del nuovo profumo. a lato, la linea bagno per prolungare il piacere del jus.
contorno scultoreo, realizzata con le tecniche più innovative. Idem nel packaging, dove lo zig zag, ancora una volta, viene sapientemente applicato esternamente, come fosse un tessuto su una maglia. “Dopo tanti anni di assenza dal mercato, insieme alla maison Missoni abbiamo sviluppato un progetto indiscutibilmente maschile fatto di nuovi colori, che potesse essere da un lato confronto e dall’altro
dialogo con l’uomo Missoni di oggi”, chiudono in Euritalia. Il rigore della forma del flacone e l’ordine del suo packaging trasmettono i valori fondanti del brand Missoni: artigianalità, qualità e autenticità uniti sapientemente a innovazione, fantasia e creatività. Perché Missoni è, soprattutto, fare e ingegno tipicamente italiani. Un ‘segno’ sartoriale che tutto il mondo ci riconosce e ammira.
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materie prime
Omaggio alle donne contemporanee
di Monica Caiti
thierry Wasser creatore di mon Guerlain spiega i segreti dell’alchimia olfattiva della fragranza, ricca di materie prime eccellenti, tra cui la lavanda Carla, unica nel suo genere.
Un omaggio a una femminilità contemporanea, forte, libera e sensuale. È Mon Guerlain, il nuovo profumo della maison. Non a caso rappresentato da una testimonial d’eccezione come Angelina Jolie, è un bouquet orientale fresco orchestrato da Thierry Wasser, il quinto Guerlain parfumeur. Da cinque generazioni, infatti, questi maestri profumieri hanno esplorato il pianeta in cerca di materie prime rare, inventando nuovi accordi audaci e creando oltre 1.100 fragranze. A cominciare da Aimé Guerlain, che si spinse in Russia alla fine del XIX secolo per cercare l’essenza di betulla e il suo legno. “Come per tutti i miei predecessori, sono la passione per la meravigliosa maestria, l’ammirazione per il savoir-faire degli artigiani, gli incontri autentici e le sincere emozioni, a guidarmi nel mio lavoro”, commenta Thierry Wasser.
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Come a dire, insomma, che le filiere di approvvigionamento per realizzare un profumo Guerlain si costruiscono con il tempo e la fiducia. Oggi la maison acquista le materie prime da uomini e donne che il parfumeur ha avuto modo di incontrare personalmente e di conoscere intimamente negli anni. Solo così questi ingredienti aggiungono una componente emozionale alle loro qualità intrinseche. Proprio come accade per Mon Guerlain “un concentrato di vere relazioni umane e sensazioni vissute, condivise dal campo al laboratorio. Questa è la creazione autentica”, chiarisce Thierry Wasser.
vaniglia: sensUale e materna al tempo stesso
“Punto di partenza del tributo che con questa fragranza ho voluto offrire alle donne di tutto il mondo - libere, potenti, talvolta vulnerabili, sempre pilastri della società e dell’economia è la vaniglia. Molto amata dai parfumeurs Guerlain, si distingue per i suoi sentori al tempo stesso sensuali e materni, che richiamano direttamente l’universo femminile”. A formare la struttura interiore della composizione olfattiva è poi il sandalo australiano, un legno solido ma tenero, presente ma non dominante.
materie prime Gli fa da contrappunto “il gioioso e solare gelsomino sambac, che le donne incontrate in India utilizzano per acconciare i capelli”, sottolinea Thierry Wasser. “Offerto anche nei templi agli dei o più semplicemente in dono per onorare qualcuno, è un fiore generoso che stringe legami, quel che le donne sanno fare magistralmente”.
Una varietà di lavanda unica, dalle mille sfaccettature
Ma l’ingrediente top resta la lavanda Carla. “Spesso utilizzata in profumeria in jus maschili, regala a Mon Guerlain il suo equilibrio, la sua semplicità, in una parola la sua verità, esprimendo la mia percezione più piena della donna moderna”, prosegue il maestro profumiere. “Grazie al suo patrimonio genetico estremamente ricco
e alla sua essenza, composta di centinaia di sfaccettature, che le donano un profumo discreto, contrastante e vitale, la lavanda Carla è una varietà unica, diversa da tutte le altre. Merito della combinazione tra il tipo di terreno, l’altitudine (1.250 m) e le modalità di coltivazione della terra”. Quella scelta da Guerlain è prodotta da Fabien Morel, la cui famiglia lavora questa pianta da 4 generazioni nella Drome Provençale, nel comune di Barret-de-Lioure. “Nell’appezzamento ‘Guerlain’ si trovano più di 100mila varietà differenti di lavanda Carla”, spiega Fabien Morel. “Il ciclo di vita di un campo è di appena 8 anni (contro i 12 di una lavanda tradizionale). A renderla particolare è anche l’esclusivo metodo di distillazione aromatica che utilizza un vapore secco ‘a freddo’, inferiore a 75°C. Ideato da Laurent Dreyfus-Schmidt, ingegnere agronomo, preserva la freschezza degli aromi delle piante, compresa la lavanda Carla, prevenendo le tre cause della loro distruzione: idrolisi (attraverso acqua liquida), termolisi (mediante un’eccessiva temperatura tra i 100 e 120°C) e l’ossidazione (con l’ossigeno)”.
il alto, thierry wasser, il maestro profUmiere di gUerlain. sotto, fabien morel, coltivatore francese di lavanda carla.
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NEW ENTRY di Marta Pacillo
REVLON REVLON YOUTH FX
Fill + Blur Primer Fronte € 24,90; Fill + Blur Viso e Collo € 24,90; Correttore Fill + Blur € 17,90; Fondotinta Fill + Blur € 24,90 Distributore REVLON ITALY
Nasce Revlon Youth FX per regalare al viso un make-up uniforme e duraturo ma anche un effetto visibile sulla giovinezza e lo splendore della pelle. Il segreto? Quattro formule ultra specifiche.
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Anche in Italia arriva un’attesissima novità del brand americano: Revlon Youth FX, un concentrato di tecnologia avanzata che promuove la giovinezza e lo splendore della pelle. Merito di una formula che impiega un mix di microsfere e diffusori ottici sfruttando la combinazione di diverse proprietà per ottenere risultati ‘su misura’ per ogni area specifica del viso. La gamma Revlon Youth FX infatti si compone di quattro alleati in grado di contraatare i segni di stanchezza della pelle e farla apparire visibilmente più giovane in pochi secondi. Quattro formule anti-età da combinare a seconda delle singole esigenze: Fill + Blur Primer Fronte, per cominciare, è studiato per per correggere all’istante l’aspetto delle rughe orizzontali e
profonde della fronte. Grazie al pennello applicatore hi-tech, il fluido si distende perfettamente nelle fessure delle rughe. Fill + Blur Viso e Collo invece è fornito di un morbido cuscinetto applicatore che consente una stesura precisa e un piacevole massaggio. La sua formula mira a riempire e attenuare le linee con un effetto rimpolpante e idratante duraturo. Gli altri due prodotti della linea sono pigmentati: il Corretttore Fill + Blur, in tre nuances, è ideale per attenuare le linee e rughe del contorno occhi e coprire le macchie di iperpigmentazione, mentre il Fondotinta Fill + Blur contiene una tecnologia innovativa per dare copertura e omogeneità all’incarnato, correggendo le imperfezioni. Cinque le tonalità.
new entry di Marta Pacillo
bulgari
BvlGArI MAn In BlACK eSSenCe
laurent mazzone veleno doré
Eau de Toilette Limited Edition 100 ml € 105 Famiglia olfattiva oRiENtaLE - sPEZiato Distributore BuLGaRi itaLia
La famiglia Bulgari Man In Black si arricchisce di una nuova espressione di mascolinità: Bulgari Man In Black Essence. Un’edizione limitata che fin dal primo sguardo cattura l’attenzione grazie al packaging originale ad opera di un artista visivo contemporaneo, Laolu Senbanjo, nigeriano di nascita ma di casa a Brooklyn. Nel design concepito da Senbanjo si leggono i codici distintivi delle fragranze Bulgari Black, reinterpretati attraverso le sue radici e il retaggio culturale del suo popolo. Il design del flacone rispecchia l’arte ‘afromisterica’ dell’artista ed è
un tributo a Sango, ardente dio del tuono Yoruba, un richiamo alla sua leggendaria potenza e alla sua essenza di uomo, energia atavica e mito. Nel bouquet creato da Alberto Morillas, l’ispirazione ai miti ancestrali e all’intensità guerriera si manifesta pienamente in termini olfattivi, conciliando gli opposti in un’unica potente sensazione: alla ‘bruciante freschezza’ iniziale di arancia amara e rum, subentra un cuore ipnotico e floreale con fave di cacao e iris, mentre il fondo si espande come un sensuale balsamo dagli accenti boscosi e caldi di legno d’ebano e fave tonka.
Extrait de Parfum 100 ml € 395 Famiglia olfattiva CHYPRE Distributore aquaCosmEtiCs
“Nelle profondità di una foresta perduta, il maestoso re serpente si cela nell’ombra, in paziente attesa della sua preda. Quando il re attacca, la vittima si trasforma in oro a contatto con il suo veleno inebriante. Veleno Doré racconta l’antica storia secondo cui, dopo la morte, risorge miracolosamente qualcosa di sublime”. Questa la genesi di Veleno Doré, new entry della collezione Gold Label, la più prestigiosa di Laurent Mazzone Parfums. Un extrait de parfum dall’anima chypre unisex, frutto della continua tensione verso la perfezione, dal packaging,
fatto a mano e rifinito a specchio con laccatura nera, all’avvolgente composizione olfattiva che ruota attorno a un cuore prezioso dato dall’unione di foglia di tabacco e patchouli dell’Indonesia. L’apertura del bouquet è affidata a un’armonia speziata con rum, noce moscata e peperoncino della Giamaica, la chiusura invece vive di pulsioni orientali, vaniglia del Madagascar, ambra e amarena. Manifestazione della parte più onirica della personalità del suo creatore, Veleno Doré Extrait de Parfum è rigorosamente made in France.
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new entry di Monica Caiti
chanel
Dior Prestige La micro-huiLe De rose
Sublimage La Brume, flacone Twist & Spray 18 ml con 3 ricariche € 232 Distributore: CHANEL
Dior Prestige La Micro-Huile de Rose 30 ml, € 205,68 Distributore: PARFUMS CHRISTIAN DIOR
Prima o dopo il make up, in viaggio, in aereo, per una cena, tra una riunione e l’altra, Sublimage La Brume Chanel è una brume rivitalizzante da portare sempre con sé. Sublima, leviga e protegge la pelle, che ritrova luce e vitalità per tutto il giorno, nonostante lo stress o le variazioni climatiche. La cute resta protetta e lenita anche dopo un volo di 4 ore, ricreato in condizioni reali (umidità relativa e temperatura controllate). Performance dovute a una formula che punta su tre attivi mirati: l’acqua concentrata di vaniglia, l’estratto di albero
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subLimage La brume
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della seta e tre acidi ialuronici di diverso peso molecolare. La prima, dallo spiccato potere antiossidante, permette alla pelle di ritrovare la sua capacità di adattarsi agli stress ambientali, il secondo, energizzante, attenua i segni di fatica, mentre il mix di acidi ialuronici idrata, rimpolpa e attenua le rughe. Innovativo anche il packaging. Frutto di due anni di ricerca, vanta un dosatore e una formula senza propellenti. La dimensione e l’angolo di diffusione della brume sono studiati con estrema precisione per ottimizzarne efficacia e sensorialità.
Mancanza di sonno, stress, ritmi serrati della vita moderna e cambiamenti di stagione sconvolgono l’equilibrio micro-nutrizionale della pelle, che si trova così in una condizione di carenza. La soluzione? Dior Prestige La Micro-Huile de Rose. Ispirato alla nutricosmetica, soddisfa appunto le esigenze micronutrizionali della pelle grazie a un ingrediente top come la rosa di Granville. Coltivata nella Valle della Loira, contiene 20 micronutrienti estratti dai ricercatori Dior con metodiche all’avanguardia: vitamine B3, B5, C ed E
antiossidanti, omega 3, 6 e 9, acidi grassi, minerali e oligoelementi, alleati dei sistemi di protezione e riparazione della pelle, fitonutrienti che preservano e rinforzano la matrice cutanea e un amminoacido, fonte di vitalità cellulare. Sono stati necessari 5 anni di ricerca e oltre 150 prove per creare una formula di nuova generazione composta da microperle di rosa, in grado di stimolare i geni ‘orologio’ Per2 e Per3 e ridurre il livello infiammatorio della pelle, restituendole la sua capacità naturale di nutrirsi in maniera autonoma.
intercettazioni
cactus da Spa
Dal chirurgo prima Del sì Non più solo dal parrucchiere e dal make up artist. Le spose in vista del matrimonio ora si rivolgono anche al chirurgo plastico. “Complici la voglia di essere perfetti per il giorno più importante e l’innalzamento dell’età in cui ci si sposa, sono sempre di più le ‘quasi spose’ che richiedono interventi estetici”, affermano i chirurghi Pierfrancesco Bove e Raffaele Rauso. E a desiderare il ritocco non è solo la sposa. Spesso si aggiungono anche i parenti, in particolare le mamme degli sposi. “È da un paio di anni che ho inserito anche il chirurgo plastico tra i servizi offerti”, dice la wedding planner Tina Citarella.
acqua di benessere È il momento delle acque detox. Preparate con acqua, frutta o verdura (rigorosamente bio e di stagione), erbe aromatiche, spezie e tè verde, favoriscono il processo di disintossicazione. Géraldine Olivo, blogger appassionata di cucina biologca, ha dedicato un libro all’argomento con una serie di ricette per la preparazione di bevande non solo buone e dissetanti, ma anche molto salutari, ricche di vitamine oltre che di zinco, selenio e zolfo. Basta lavare la frutta e la verdura, tagliarla a pezzi, disporla in un contenitore di vetro, ricoprirla con acqua fredda e ghiaccio e lasciare in frigo per minimo sei ore.
cellulite a hollywooD Neppure le star di Hollywood sono esenti dalla cellulite, causata loro da una vita sregolata, ma anche da gravidanze e da un’alimentazione non attenta. Tra le dive del momento più affette da questo disturbo, Kim Kardashian, Scarlett Johanson e Jennifer Aniston. Quindi, a quanto pare, le 24 milioni di italiane che hanno problemi di cellulite sono sicuramente in buona compagnia. Per tutte di grande aiuto un’attività sportiva, un’alimentazione equilibrata e massaggi con prodotti mirati.
ORGANO uFFICIALE FENAPRO Rivista specializzata fondata nel 1975 dIRETTORE EdITORIALE
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CAPOREdATTORE GRAFICO (ad personam)
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Jessica Albarracin jessica.albarracin@rcs.it HANNO COLLABORATO
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di Giuliana Valcavi
Si chiama Hakali il massaggio che si può provare all’interno della Spa del Four Sesons Punta Mita, eclusivo resort in Messico. Questo massaggio rigenerante prevede l’applicazione sul corpo di un composto caldo ottenuto con le foglie e il fiore del cactus e il pulque, una bevanda alcolica a base di agave. Il trattamento viene completato ponendo sul corpo le stesse foglie di cactus, pianta conosciuta e apprezzata per le sue proprietà disintossicanti e reidratanti, ovviamente trattate per ottenere i massimi benefici e nessun effetto... pungente.
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a colazione in linea Fare una colazione abbondante fa bene alla linea. È un’ottima spinta al metabolismo, che consente anche di avere l’energia per affrontare la giornata e di arrivare al momento del pranzo senza fare spuntini. Addirittura, sembra che una buona colazione riesca a prevenire gli attacchi di fame durante l’intera giornata. Attenzione, però, a prevedere un pasto mattutino con pochi zuccheri ed equilibrato con frutta, proteine (yogurt, latte, formaggio, uova, ecc.) e cereali rigorosamente integrali.
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