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GRAND TOUR

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FENAPRO MAG

FENAPRO MAG

GRAND TOUR di Giovanna Maffina

Brescia

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UNA CITTÀ CHE NON CEDE AL COVID E ALLO SPOPOLAMENTO DEL CENTRO STORICO, CON LE SUE PROFUMERIE CHE CONTINUANO A ESSERE TESTIMONI CORAGGIOSE DI UN TESSUTO COMMERCIALE MUTEVOLE E INSIDIOSO.

E I RUGGITI DELLA LEONESSA

Tredicimila metri quadri di superficie coperta, spalmati su tre piani, da tempio dello shopping a santuario del degrado. È l’Orceana Park, ex centro commerciale alle porte di Orzinuovi, in provincia di Brescia, ormai diventato un cimitero di rifiuti abbandonati. Un mall rimasto in vita solo quattro anni, dal 2009 al 2013, che restituisce un’idea efficace - e avvilente - dello tsunami che ha investito la città di Brescia, il suo centro storico e i negozi che sino a un decennio fa lo popolavano, con l’avanzata dei tanti mall che spopolano il centro storico attirando al loro interno le insegne di maggior richiamo e poi si cannibalizzano tra loro. Ma le profumerie in città non si sono date per vinte. «Una decina di anni fa, quando hanno costruito il mall Freccia Rossa, nella zona della stazione, i vari Zara, Sephora, Douglas, H&M si sono tutti trasferiti lì. Poi è arrivato l’Elnòs di Roncadelle, nell’area di attrazione dell’Ikea, e i negozi hanno traslocato di nuovo. Con il risultato che ora il Freccia Rossa è quasi deserto, un ecomostro nel centro di Brescia che vorrebbero riconvertire a multisala. La liberalizzazione ha fatto molti danni al nostro centro storico». A parlare è Donata Agosti, nipote di Caterina Ravelli che nel

VOGLIA DI RIPARTIRE

IL CENTRO STORICO VIAGGIA A DUE VELOCITÀ. SE NELL’AREA DI VIA PALESTRO E PIAZZA DEL MERCATO A CAUSA DEL COVID HANNO CHIUSO PARECCHI NEGOZI, MEGLIO È ANDATA PER LA ZONA COMPRESA TRA CORSO GARIBALDI, CORSO MACELLI E VIA SAN FAUSTINO, CHE BENEFICIA DELLA PRESENZA DELL’UNIVERSITÀ. IL SEGNALE POSITIVO? I LOCALI SFITTI, PASSATI DAL 25,3% AL 24,3% RISPETTO A DODICI MESI FA, CON 75 SPAZI CHE SONO STATI ATTIVATI A FRONTE DI 65 CHE HANNO CHIUSO. MARIABRUNA ZORZI, TITOLARE DELL’OMONIMA PROFUMERIA IN PIAZZA DEL VESCOVATO, NON HA DUBBI: «LO SPIRITO DEI NEGOZIANTI DEL CENTRO È FORTE, DIAMO SEMPRE TUTTI IL MEGLIO E NEGLI ULTIMI ANNI IL NOSTRO QUARTIERE HA RIPRESO QUOTA».

NELLA FOTO D'EPOCA A FIANCO, LE SORELLE CATERINA E GIOCONDA RAVELLI AGLI INIZI DELLA LORO ATTIVITÀ. OGGI L'INSEGNA HA SEI PROFUMERIE, TUTTE DI FAMIGLIA. RAVELLI

SBRUZZI

1981 ha aperto la sua prima profumeria nel piccolo centro commerciale La Rinascente, poi chiuso e trasferito quando è stato comprato da Auchan. L’insegna Ravelli, ora parte di Ethos Profumerie, attualmente ha sei punti vendita. «Per noi la profumeria è un affare di famiglia. Nell’83, mia madre Gioconda, che aveva affiancato la sorella nell’attività, ha aperto un negozio tutto suo, poi è stata la volta delle cognate e di mio padre, l’ultimo a entrare nel business, unico uomo tra tante donne», riprende la trentunenne Donata, due lauree nel cassetto.

IL CARO AFFITTI

Quattro dei negozi di Ravelli sono collocati proprio nei centri commerciali - a Orzinuovi, Roncadelle, Erbusco, Concesio - e due invece in città, uno vicino all’ospedale e l’altro in via Milano, un’arteria statale molto trafficata da cui si transita per entrare a Brescia. Non nel centro storico però. Anche l’insegna Sbruzzi, sempre appartenente al circuito Ethos Profumerie, ha fatto la scelta di non presidiare il cuore della città. Le ragioni? Oltre a quella appena citata, cioè la scarsa attrattività dell’area dovuta al trasloco dei grandi marchi, ci sono i costi elevatissimi degli affitti. «I padroni dei muri chiedono cifre stratosferiche,

nell’ordine dei 10, 12 mila euro al mese per 100-150 mq

di negozio», sottolinea Tiziana Sbruzzi. Poi, c’è la forza d’attrazione del Coin di Corso Magenta, con il suo bel reparto di profumeria che continua a essere un riferimento importante per i bresciani. Tiziana lavora in profumeria da 45 anni. «Ad avviare l'attività sono stati i miei genitori, Pietro e Anna, ai quali siamo subentrati prima io ed Enzo, mio marito, e adesso Daniele, mio figlio, che ci affianca nell’attività. Abbiamo sette negozi - quattro in città e tre fuori, a Soncino, Lonato e Palazzolo - con una metratura tra i 180 e 250 mq e 35 dipendenti». Tutto è partito a metà degli anni ’70, prima d’allora il papà di Tiziana lavorava

MARIABRUNA BEAUTY

INGROSSO E DETTAGLIO

LE PROFUMERIE VEZZOLI, ANCH’ESSE INDIPENDENTI , HANNO FATTO LA SCELTA DI APRIRE IN PROVINCIA, DOVE HANNO TRE NEGOZI, UN CENTRO ESTETICO CON SPA E L’ATTIVITÀ DI INGROSSO ORIGINARIA. «TUTTO È NATO NEL 1960 DAI MIEI GENITORI, ANGELO VEZZOLI, EX COMMESSO DI ARTICOLI DI PARAFARMACIA E LA MOGLIE CARMEN VOLPINI, FIORISTA. INIZIALMENTE ERA UN INGROSSO. NEL 1968 FU APERTO IL PRIMO PUNTO VENDITA A ROVATO CON ANNESSO MAGAZZINO, PER PROSEGUIRE NELL’ORIGINARIA ATTIVITÀ», SPIEGA ANNA LISA VEZZOLI, FIGLIA DEL FONDATORE CHE OGGI GESTISCE LA SOCIETÀ CON IL FRATELLO DIEGO. GLI AFFARI VANNO A GONFIE VELE E NEL 1984 SI DECIDE DI APRIRE A ERBUSCO LA SECONDA PROFUMERIA DI 400 METRI, OLTRE A 1.500 MQ DI MAGAZZINO. «IN QUEGLI ANNI VENGONO APERTI ANCHE I NEGOZI DI ROVATO E SARNICO (BG). DOPO LA CRISI DEL 2010 C’È STATO PERÒ UN RIDIMENSIONAMENTO CHE CI HA PORTATI A RIDURRE L’INGROSSO MANTENENDO I TRE PUNTI VENDITA, DI ERBUSCO, DOVE HANNO SEDE SIA INGROSSO SIA CENTRO ESTETICO, ROVATO E SARNICO». IN AZIENDA LAVORA ANCHE LA TERZA GENERAZIONE DEI VEZZOLI.

CATENE E MALL

COIN: HA UN PUNTO VENDITA IN CENTRO IN CORSO MAGENTA, DI GRANDE RICHIAMO PER I BRESCIANI. SEPHORA: HA UNO STORE NEL CENTRO COMMERCIALE ELNÒS DI RONCADELLE. DOUGLAS: HA TRE NEGOZI, NESSUNO SU STRADA: DA ELNÒS, A MAZZANO PRESSO IL CENTRO COMMERCIALE MOLINETTO E AL LEONE SHOPPING CENTER A LONATO. MARIONNAUD: HA UN NEGOZIO A ERBUSCO, IN PROVINCIA PRESSO IL MALL LE PORTE FRANCHE. NAÏMA GROUP: IL GRUPPO È PRESENTE IN CITTÀ DA QUANDO NEL 2018 È ENTRATA A FARNE PARTE L’INSEGNA GOCCE DI RUGIADA DI ITALMARK, CHE HA NEGOZI A BRESCIA, BERGAMO E MANTOVA. ESSERBELLA: HA DUE PUNTI VENDITA, IL PRIMO FUORI CITTÀ A CORTE FRANCA IL SECONDO IN CITTÀ, NELLO STORE PILOTA DI VIA TRIUMPLINA. OVS: È PRESENTE IN CITTÀ CON UN NEGOZIO DOTATO DI PICCOLO REPARTO BEAUTY.

come rappresentante per la API, Azienda Profumi Italici. «Quando andavo con lui in azienda, che stava in un bel palazzo del centro storico in via Marsala, ero affascinata dagli enormi otri pieni di essenze. Oggi è con gioia e orgoglio che proseguo quanto iniziato da mio padre». Sbruzzi in piena pandemia ha coraggiosamente aperto due negozi. «Uno era un ex Douglas dismesso da anni, situato presso Le Rondinelle, il primo centro commerciale aperto a Brescia, glielo avevano fatto chiudere perché ne aveva troppi e violava la legge antitrust. L’altro è in viale Piave, ed è sempre un ex Douglas, aperto a giugno poco distante dalla nota pasticceria di Iginio Massari. Una strada con un bel passaggio», sottolinea Tiziana Sbruzzi.

UN’OCCHIATA AL CENTRO STORICO Nel cuore di Brescia sono rimasti gli "irriducibili". C'è, ad esempio, l’insegna Smeraldo, con 350 mq di negozio in Corso Garibaldi. Nata nel 1950 e giunta alla terza generazione, ha tre grandi vetrine, un reparto outlet e uno vintage con tante fragranze d’antàn importate dalla Francia ormai introvabili. In centro c'è anche uno dei simboli del retail indipendente della città, la profumeria Mariabruna Beauty, un’istituzione la cui artefice, Mariabruna Zorzi, ha il suo iconico store in piazza del Vescovato. «Certo, il proliferare di catene di ogni

tipo ha spersonalizzato l’esperienza della passeggiata

nell’area storica», sottolinea Mariabruna, che ha iniziato la sua carriera lavorando a Parigi, nel 1966, nell’istituto di Madame Isabelle Lancray, considerata una delle leggendarie maestre dell'estetica e oggi è affiancata nell'attività dalla figlia Mariasole. «La profumeria, nella sede attuale, nasce nel 1986 come complemento al centro estetico, aperto nel 1972 in Via Saffi e trasferito in seguito nella sede che occupa attualmente, una sagrestia del 1600 che è stata più volte ristrutturata. Nel 1984 poi ho avuto il piacere di essere il direttore creativo della prima spa dedicata ai soli trattamenti estetici in Italia, che faceva parte del Grand Hotel des Iles Borromées, a Stresa». Due anni dopo, l'arrivo della profumeria. «Inizialmente destinata alla creazione di profumi su misura, poi abbinata al centro estetico e oggi anche alla Medical O(3) Zone. Tra i primi marchi in assortimento, Floris, Penhaligon's, Creed, nomi allora quasi sconosciuti nel nostro Paese che intercettavo durante i miei viaggi all'estero. Dopo varie consulenze in Italia e all'estero, negli anni ’90 ho anche sviluppato la mia linea per la cura della pelle». Perché "everyday is beauty full", come recita il pay off del sito dello store.

LA CITTÀ DELLE BIONDE

BRESCIA È LA CITTÀ DEL PRIMO BIRRIFICIO D’ITALIA. FU QUI CHE NEL 1829, IN VIA TRIESTE 25, IL MASTRO BIRRAIO FRANZ XAVER WÜHRER, CREÒ LA WÜHRER. CON SPIRITO D'INIZIATIVA CAPÌ IL POTENZIALE CHE POTEVA AVERE UN BIRRIFICIO QUI, DOVE ERANO PRESENTI MOLTI SOLDATI DELL'IMPERO ASBURGICO, GRANDI CONSUMATORI DI BIRRA.

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