IMAGINE 12/2018

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imagine PROGETTI CHARITY: BUSINESS O REALTÀ?

RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO - MENSILE - ANNO 44 - N. 12 2018 - € 4,50

LA COSMETICA MASCHILE È SEMPRE PIÙ NO GENDER PROFUMI CHE PARLANO AI CINQUE SENSI

IN AZIONE









PENSIERI E PAROLE

È una notte speciale lo sentiamo nel cuore, una piccola stella cometa scrive amore con la sua coda. Scrive amore sui monti e le distese, scrive amore sui tetti delle case, scrive amore su nuvole e sereno, scrive amore su un grande arcobaleno. Vola su di noi, fa’ che prima o poi resti solo amore in questa grande immensità. Vola come sai, vola finché puoi, scrivi forte amore dentro al cuore di tutti noi e ci troveremo insieme a scrivere così. È Natale, regala il tuo sorriso, è Natale, proteggi un indifeso, è Natale, cancella il tuo rancore, è Natale, e scrivi sopra amore. È Natale sul viso di un bambino, è Natale negli occhi di un anziano, è Natale sui fogli di un giornale, è Natale sui muri e nelle strade. Vola su di noi, fa’ che prima o poi resti solo amore in questa grande immensità. Vola come sai, vola finché puoi, scrivi forte amore dentro al cuore di tutti noi. È Natale.

E D I T O R

IN CHIEF

(Testo di una canzone scri,o da F. Tro,a M.Paulicelli)

In un periodo come quello che stiamo vivendo l’unica parola che può salvarci è AMORE. Noi di IMAGINE vi auguriamo di ricevere tu,o l’AMORE possibile.

di Cristina Milanesi

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IN QUESTO NUMERO

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PAG. 32 « SIAMO ARTIGIANI PER PASSIONE»

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PAG. 38 A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONI

IERI OGGI DOMANI Le iconiche fiale di Keramine H FORMA E MATERIA La variabile packaging SUL PEZZO Belle notizie dal canale GENERAZIONE DIGITALE Le pia,aforme beauty

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PRIMO PIANO Luciano Bertinelli, Salvatore Ferragamo

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DIAMO I NUMERI Il potere dei tra,amenti in cabina SE NE PARLA La bellezza è anche buona STRATEGIE Faby incontra Pinalli STORIE IN VETRINA Simone Dainese, Profumerie Ge.Pro DOMANDA E RISPOSTA Giancarlo Zinesi, Sisley DOMANDA E RISPOSTA Mauro Galardi, Bois 1920

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PAG. 54 CON L’UOMO, PROFUMERIA BATTE FARMACIA

CODICE COLORE Pantone Valiant Poppy NELLA FORMULA Oro CHE MODA! Carrera, dalla moda ai jus TRA LE RIGHE Libri e bellezza trasversale IN AGENDA Appuntamento con Cosmoprof

FOCUS áOí áUí _>í

UOMO Il nuovo grooming è no gender? I numeri della cosmesi maschile Accessori da barba (e non solo) IMAGINE .9


IN QUESTO NUMERO

PAG. 62 LA BELLEZZA SECONDO PARIS HILTON _Dí _Oí

ICONE Paris Hilton lancia lo skincare DOMANDA E RISPOSTA Silvio Levi, Calé Fragranze d’Autore

SPECIALE

PROFUMI

PAG. 68 UN ANNO DAI MILLE PROFUMI

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Nuovi gusti olfa,ivi I numeri del se,ore Le novità del 2018

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ICONE Versace, il profumo dell’amore DOMANDA E RISPOSTA Lucia Menghella, Astra Make-Up RICERCA Biopoint Biologico DOMANDA E RISPOSTA Stefania Mazzarri e Daniele Zucco,i, Profumo di Campiglio DOMANDA E RISPOSTA Paola Bazzea, Medik8

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ORGANO UFFICIALE FENAPRO rivista specializzata fondata nel 1975 DIRETTORE EDITORIALE Michelangelo Liuni DIRETTORE RESPONSABILE Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it PROGETTO GRAFICO Giorgia Gullo,a CAPOREDATTORE GRAFICO (ad personam) Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE Giorgia Gullo,a giorgia.gullo,a@rcs.it SEGRETERIA DI REDAZIONE Mariella Bertuca mariella.bertuca@rcs.it

STAMPA Errestampa srl - Orio al Serio (BG) Registrazione del Tribunale di Milano N° 139 in data 24/3/1986 - Iscri,a al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n. 1529 CONFINDUSTRIA RCS MediaGroup SpA via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano

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PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO URBANO CAIRO CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronche,i Provera DIRETTORE GENERALE NEWS Alessandro Bompieri

Paola Giangualano paola.giangualano@rcs.it

REDAZIONE via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano telefono 02 2584 6671 - fax 02 2584 6675

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Monica Caiti, Giovanna Maffina, Ivan Pestillo

ABBONAMENTI per informazioni: 02 25846785 orario continuato 9.00 - 18.00

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FENAPRO MAG News dalla Federazione

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2019 COSMOPROF BOLOGNA, QUARTIERE FIERISTICO

14 – 17 MARZO

15 – 18 MARZO

A new world for beauty Bologna, Hong Kong, Las Vegas, Mumbai

Company of

Con la partecipazione di

cosmoprof.it

Organizzato da BolognaFiere Cosmoprof S.p.a. Milano T +39 02 796 420 F +39 02 795 036 info@cosmoprof.it

In collaborazione con


CODICE COLORE di Ivan Pestillo

MUST AVVOLGENTE L’eleganza delle note fiorite di ibisco e gelsomino si fonde con l’anima punk rock di ambra e legni preziosi.

NEL SISTEMA PANTONE C’È UN ROSSO PIENO E POPu PERFETTAMENTE BILANCIATOu CHE SI È AFFERMATO COME COLORE CHIAVE DELLA MODA DI OGGI ¥E DI QUELLA CHE VERRÀ©í SI CHIAMA VALIANT POPPYu DENOTA UNA GRANDE SICUREZZA E REGALA SEMPRE UN TOCCO DI SENSUALITÀí

INTENSE RED EDITION, COSTUME NATIONAL

VIRILE Il giusto equilibrio tra aromi orientali, fougére e legnosi per l’uomo che ama la vita dinamica all’aria aperta. SPORT EDT, DUCATI

PANTONE® 18-1549 TCX TRASFORMISTA Come un origamo, può essere piegata per cambiare forma a seconda dell’occasione e dell’umore.

ESTIVO Pensando alla prossima stagione calda, immancabile un dettaglio di stile che mixi motivi grafici rubati alla natura. CAPPELLO SS 2019, ETRO

POP Confort assicurato con questa texture liquida, dal colore pieno, che lascia le labbra perfettamente idratate. ROUGE EDITION VELVET, BOURJOIS

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BORSA ORIGABS, GABS

BRILLANTE Un mix di vitamina C e burri idratanti di karité e murumuru per far splendere le labbra. Con una delicata scia alla menta. NUDE GLOW GLOSS, BECCA

CONCENTRATA La pelle è più rimpolpata con il potere antiossidante della melagrana. NUTRITIOUS SUPER-POMEGRANATE RADIANT CREAM, ESTÉE LAUDER



NELLA FORMULA di Ivan Pestillo

INCI ORO

OGGI PIÙ CHE MAIu I GIOIELLI SI “SPALMANO” SULLA PELLEí PIETRE E DIAMANTI PREZIOSI VANTANO IMPORTANTI VIRTÙ COSMETICHEí COME L’OROu UTILIZZATO PER LUSSUOSI TRATTAMENTI LENITIVI E ANTI ETÀí

IDENTIKIT L’oro (Au) è l’elemento chimico con numero atomico 79. La crosta terrestre e gli oceani, ne sono pieni. Qui si trova sotto forma di pepite, grani e pagliuzze di colore giallo. Grazie alla sua malleabilità, probabilmente è stato il primo metallo utilizzato, già in epoca preistorica, per la manifattura di ornamenti, armi e gioielli.

Da sempre sinonimo di purezza e lusso, oggi l’oro viene impiegato in campo cosmetico grazie alle nuove tecnologie di lavorazione in nanoparticelle che consentono di sfru,arne le numerose virtù. «In realtà, in passato, è già stato usato per importanti terapie — spiega Corinna Rigoni di Donne Dermatologhe Italia — e in particolare per curare l’artrite reumatoide e la tubercolosi». Ancora prima, gli antichi egizi ne erano affascinati. Tra le varie leggende che riguardano Cleopatra c’è quella che la vuole addormentarsi ogni no,e con una maschera d’oro per mantenere la pelle liscia e vellutata. Verità o marketing? «Si tra,a di un metallo che deve essere lavorato e purificato per essere sicuro al 100%, altrimenti potrebbe causare anche delle dermatiti» so,olinea Rigoni. Fa,o sta che oggi dell’oro si conoscono bene le proprietà meccaniche, fisiche e biologiche.

Una potenza scintillante

Per quanto riguarda le proprietà meccaniche, l’oro è un metallo tenero e chimicamente inerte: può essere lavorato in lamine so,ilissime che, come vere e proprie maschere, aderiscono alla pelle rigenerandola. «È, invece, necessario legarlo ad altri metalli per o,enere diverse consistenze e colorazioni come quelle che troviamo nel make up» precisa l’esperta. Quanto alle proprietà fisiche, va ricordato che i micro cristalli d’oro puro sono in grado di rifle,ere la propria luce. Da qui, il tanto chiacchierato effe,o “soh focus” che minimizza la percezione visiva di rughe e pori dilatati. Poi ci sono le sue proprietà biologiche, forse quelle più importanti. «L’oro “cosmetico” vanta un potere antiossidante ma sopra-u-o antinfiammatorio. Non va dimenticato neppure il suo aspe-o antiba-erico. Non a caso, per molto tempo, è stato abbondantemente utilizzato in ambito odontoiatrico per le o,urazioni».

Qua-ro tra-amenti a base d’oro: Contorno Occhi di Giovinezza Rivitalizzante di Diego Dalla Palma contro borse e occhiaie; 24K Gold Mineral Mud Mask di Ahava con fanghi del Mar Morto; Anti-Aging Day Cream di The Merchant of Venice che unisce oro micronizzato e vitamina E; Anti-Age Mask Oro 24K di LR Wonder Company, decongestionante. 14. IMAGINE



che moda! di Ivan Pestillo

glam

Leader neL mercato itaLiano dei pantaLoni maschiLi, con un fatturato 2017 di 50miLioni di euro, oggi carrera non è soLo denim ma anche fragranze.

Nel 1965, tre fratelli con un forte spirito imprenditoriale —

Imerio, Domenico e Tito Tacchella — rilevano un laboratorio di bambole per convertirlo in un’azienda d’abbigliamento. Nasce così Carrera Jeans, a Lugo di Grezzana, duemila abitanti fuori da Verona, in una zona talmente piena di torrenti e fabbriche di marmo che d’estate sembra di veder scintillare la neve. Già dal nome del brand, Carrera, si evince subito il suo spirito: scattante e sportivo come la Porsche 911 “Carrera” uscita l’anno prima ma, al contrario di questa, italianissimo. I movimenti sessantottini sono una grande fonte d’ispirazione per la marca che diventa la prima, nel nostro Paese, a produrre jeans da uomo, con campagne pop e vicine ai consumatori.

La fine degli anni Novanta segna la svolta nella storia del brand.

L’azienda diventa portavoce della filosofia della lavorazione del “denim a km 0” e trasferisce gli stabilimenti in Tajikistan, direttamente nei luoghi di produzione della materia prima, pur conservando la tradizione dell’italian style. Con una produzione annua che supera i 5 milioni di pezzi, oggi Carrera dà lavoro a oltre 3mila persone in Asia. Questo perché l’azienda usa solo il “cuore di cotone”, la parte migliore del fiore, per realizzare i suoi jeans, stando sempre attenta all’impatto ambientale.

Dal 2010 a oggi, Carrera ha raggiunto tanti traguardi. Dalla messa a punto del filato Spintech Elastic, che assicura maggiore confort e vestibilità, al lancio dei Legg-Jeans Super Elastic imbibiti con un trattamento all’aloe idratante e antiossidante. Poi ci sono le fragranze, in licenza alla società Almon dal 2016, così come i trattamenti per il corpo, ovviamente a base d’aloe. Bianco e nero Ultime creAzioni olfAttive A mArchio cArrerA, originAl BlAck Per lUi e originAl White Per lei rAPPresentAno gli oPPosti che si AttrAggono. con note AmBrAte e AgrUmAte lA PrimA; fiorite, orientAli e goUrmAnd lA secondA. nellA confezione che riPrende lA cernierA dei jeAns.



tra le righe

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top

le fragranze sono uno strumento di conoscenza, un linguaggio, un sistema di comunicazione naturale. come spiega anna rosa ferrari nel suo secondo libro.

Un patchouli tutto da scoprire

Un profumo esclusivo: Sumatera di Coquillete Paris. A distinguere il bouquet, appartenente alla famiglia cipriato floreale, è un patchouli verde unico al mondo, estratto artigianalmente e lavorato a mano sull’isola di Sumatera (il nome indonesiano di Sumatra, la sesta più grande al mondo). I suoi sentori incontrano le note di cannella dello Sri Lanka - spezia del Natale per antonomasia -, pepe nero dell’Oceano Indiano e gelsomino cinese. Un cuore intriso di legno di cedro e muschio fa poi da contrappunto al fondo a base di vaniglia del Madagascar.

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di Monica Caiti

Le sorprendenti alchimie del profumo

Un nuovo approccio metodologico ai processi della conoscenza basato sull’olfatto, che rimanda, a sua volta, alla “filosofia profumalchemica” ideata e sperimentata da Anna Rosa Ferrari, creatrice di profumi. Parliamo, appunto, del suo secondo libro “La filosofia profumalchemica”. Già nell’introduzione risulta chiara la rivoluzione “nel nome del Profumo”, realizzata dall’autrice originaria di Carpi, che ha messo a punto un inedito modo di pensare le fragranze, intese come strumenti di conoscenza: «bisogna considerare, praticare e studiare il profumo come sistema di comunicazione in grado di facilitare l’accesso a un linguaggio naturale», scrive. Segnalato da Accademia del Profumo, «il libro prende spunto da tutto il materiale raccolto durante il lavoro della mia tesi di laurea in filosofia. È il resoconto di un lungo percorso di ricerca e vita», spiega Ferrari. La lettura appare accattivante sia per gli specialisti di discipline, le più varie, sia per chi ama semplicemente il mondo dei profumi e intende approfondirne le sue molteplici, sorprendenti sfaccettature. Si può acquistare sul web (www.artioli.it) e nel Piccolo Museo Profumalchemico di Modena. Fondato nel 2017, con il patrocinio del Comune e dall’esperienza dell’associazione culturale Perfvmvm Avia Pervia, raccoglie una collezione unica di 200 essenze artistiche, naturali, ecobio ed ecosolidali - tutte realizzate artigianalmente da Anna Rosa Ferrari -, e un considerevole numero di oggetti, testimonianze, documenti. I suoi principi fondanti: svelare i veri procedimenti creativi che stanno dietro la realizzazione di un jus, accompagnare i visitatori attraverso le prismatiche nature del profumo, diffondere la didattica “profumalchemica” e diventare un sito museale itinerante, grazie a eventi ad hoc. Artioli 1899 EditorE

Calde atmosfere

Raffinato accessorio per interni, perfetto come regalo, il nuovo diffusore in ottone Brass Oil Burner di Aēsop abbina il design senza tempo alla funzionalità olfattiva, diffondendo pregevoli mix di oli essenziali. disegnato dallo Studio australiano Henry Wilson, è frutto dell’antica tecnica di fusione a cera persa. L’elegante diffusore si abbina alla gamma di essenze per la casa: alle tre formulazioni di oli essenziali esistenti si aggiunge ora Beatrice, una miscela di vetiver, cedro e patchouli che distende la mente e stimola i sensi.

Come Marilyn

Ricordate le famose due gocce di Chanel n°5 che Marilyn Monroe indossava prima di andare a dormire? Una routine da consigliare alla cliente, magari evitando le fragranze alcoliche e privilegiando i profumi per la biancheria e le acque corpo a base di oli essenziali. Tra le note più gettonate, ci sono quelle di lavanda, camomilla, gelsomino, neroli, cipresso e ylang ylang che sono sicuramente rilassanti. Così facendo la fragranza non risulta invadente ma piuttosto regala una sensazione di benessere fino al risveglio.



in agenda

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flag

Un network con 4 “big event” a bologna, MUMbai, las vegas e Hong kong. È il cosMoprof, Un forMat seMpre più internazionale.

Bombay 12-14 giugno

Da segnare in agenda l’edizione indiana, presso il Bombay Convention & Exhibition Center, finestra su un mercato cosmetico in ebollizione che cresce a doppia cifra. All’edizione 2018 hanno partecipato 3.898 operatori del mondo della bellezza. Oltre a realtà di import/export, anche distributori, titolari di saloni e centri spa, retailer, produttori di packaging e prodotto finito, aziende di macchinari e tutto quanto “fa bellezza” nel grande Paese. 20. imagine

di Giovanna Maffina

Bologna 15-18 marzo 2019

Ė il “big event” della bellezza per

eccellenza. In Italia e nel mondo. Tanto popolare e di richiamo da essersi quadruplicato nel corso degli anni. Da 52 anni (tanti ne compirà il prossimo anno la manifestazione) Cosmoprof Bologna è un appuntamento irrinunciabile per gli addetti ai lavori. Come di consueto, a inaugurare la rassegna saranno Cosmopack e Cosmo Perfumery & Cosmetics, che apriranno il 14 per chiudersi il 17 marzo. L’obiettivo per il 2019? Superare le cifre record del 2018. Su tutte, un’affluenza che ha toccato le 260.000 presenze, tra addetti ai lavori, opinion leader ed esperti provenienti da tutto il mondo (lo scorso anno il 46% degli operatori era straniero), per analizzare case histories, tendenze e novità del settore. Cosmoprof è tanti saloni in uno. Un hub poliedrico dove si dà spazio ai canali professionali, agli operatori provenienti da tutto il mondo e si fotografano le tendenze in atto e a venire. Su tutte, il green. Temi quali l’impatto ambientale, l’economia circolare, il riciclo sono diventati centrali nelle policy aziendali. E l’edizione 2019 lo confermerà.

Las Vegas 28-30 luglio

In piena estate, la beauty community si ritroverà invece a Las Vegas, per la 17esima volta di Cosmoprof North America. Un paio di numeri sulla passata edizione? 40.000 professionisti e 1.415 aziende, molte delle quali “Indie”, indipendenti e creative, molto attive nella costa californiana. Da non perdere perché è l’unico evento B2B degli USA che riunisce tutti i comparti dell’industria. Novità del 2019. Cosmopack North America, che fa da link tra contoterzisti, distributori e retailer.

Hong Kong 13-15 novembre

Ultimo “save the date” quello novembrino nell’ex colonia britannica, con Cosmoprof Asia (dal 13 al 15) e Cosmopack Asia (dal 12 al 14)che si svolgeranno in due diversi quartieri fieristici. Il primo, presso l’Hong Kong Convention & Exhibition Centre (HKCEC), il secondo presso l’AsiaWorld-Expo (AWE). Grazie a questo format vincente, nel 2018 87.284 professionisti provenienti da 135 paesi hanno visitato l’evento (+4,2% rispetto al 2017).



IERI OGGI DOMANI di Ivan Pestillo

STORY

TELLING

È UNA GESTUALITÀ ICONICAu QUELLA DELLE MITICHE FIALE TARGATE KERAMINE Hu CHE ACCOMPAGNANO IL RITUALE HAIRCARE DEGLI ITALIANI DAGLI ANNI DEL BOOM ECONOMICOí

1957, la nascita di un’icona

Se c’è un marchio che, più di altri, è sempre stato accanto agli italiani - dal boom economico degli anni Cinquanta alla grande recessione degli anni 2000 - questo è sicuramente Keramine H. Nato nel 1957 assieme al ‘Carosello’ - quando ancora non c’erano i telecomandi e non si poteva fare zapping -, assieme all’a,ore Claudio Bisio, alla giornalista Lilli Gruber e alla cantante cubana Gloria Estefan, il brand passò velocemente di mano in mano, da Hanorah a Vick Internationale poi Procter & Gamble, fino ad arrivare nel portafoglio della torinese Soco. «Nel 1999, quando abbiamo acquistato Keramine H da P&G, il nostro marchio di punta era Cielo Alto, con la sua mitica lacca no gas. Le due marche sembravano quasi “gemelle separate alla nascita”, così abbiamo completato l’acquisizione. Da allora, Cielo Alto è la “sorella” più elegante, mentre Keramine H è quella più democratica» racconta Ermanno Langé, presidente e amministratore delegato dell’azienda.

2003, la storia continua

Quando Soco acquista il marchio Keramine H, la gamma è composta da tre referenze: le Fiale Rinforzanti Avorio per capelli secchi e so,ili, quelle Rosse per i capelli grassi e quelle Bianche specifiche per le pieghe a phon. Oltre al restyling grafico della linea, negli anni, Soco ha fa-o crescere anche l’assortimento con detergenti, balsami, maschere e prodo-i per l’acconciatura. Fino al 2003 quando lancia la Fiala Anticaduta che, grazie alla sua formula breve,ata (in quanto cosmetico pluria,ivo a livello del cuoio capelluto) e al prezzo competitivo, diventa subito leader di mercato. Nel 2014 poi l’azienda decide di procedere al restyling grafico e al potenziamento della formula di tu,e le fiale. «Però, nonostante i nuovi e più comodi pack di plastica, abbiamo deciso di mantenere quello in vetro monodose per non rinunciare a una gestualità ormai entrata nelle abitudini dei consumatori» so,olinea Langé.

2018, arriva una novità!

La necessità della donna moderna è quella di un prodo,o tra,ante che, al tempo stesso, riesca a fissare l’acconciatura, donando maggiore volume alla chioma. Ecco perché, quest’anno, Soco ha lanciato le Fiale Fissative Keramine H che, indicate per tu,i i tipi di capelli, non sostituiscono ma si affiancano a quelle Rinforzanti e Anticaduta. La loro efficacia è stata testata dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell’Università degli Studi di Torino. 22. IMAGINE


Dall’idea al prodotto finito, produciamo profumi per passione.

AZIENDA CERTIFICATA

Un’arte, un’emozione che si traduce in fragranze esclusive, dove tutto è studiato nei minimi dettagli. Materie prime selezionate con attenzione per creare profumi unici e affiancare marchi prestigiosi, attraverso un accurato servizio conto terzi e full service.

www.newcosmesy.com - info@newcosmesy.com


forma e materia

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di Giovanna Maffina

item InchIostrI chE non sI VEDono, boîtE rEInVEntatE, lucI E lED. tutto quanto “fa” packagIng!

L’invisibile che nasconde molte cose

le tecnologie che agevolano il dialogo tra il consumatore e il packaging sono infinite. servono a comunicare in modo impattante (si pensi a tutte quelle immagini che possono diventare tag per accedere a contenuti digitali) ma anche a fornire indicazioni preziose sulla tracciabilità del prodotto. A dare un bel contributo in tal senso sono gli inchiostri. I più comuni sono quelli visibili, che possono avere effetti cangianti, metacromatici e termocromatici, e cambiare colore a seconda dell’angolazione da cui li si guarda, oppure in base alla fonte di luce o, ancora, alle temperature. Ma ci sono anche i semivisibili e invisibili. I primi possono essere intercettati solo servendosi di dispositivi luminosi particolari, come, ad esempio, le luci ultraviolette o a infrarossi. I secondi, invece, contengono un particolare marcatore o indicatore chimico che si riesce a individuare solo attraverso un rilevatore, che può essere una penna laser o un altro dispositivo di lettura più sofisticato come lampade a ultravioletti.

Luci e led per il trucco notturno

È fatto noto: karl lagerfeld ha debuttato qualche mese fa nella cosmesi con una capsule collection in vendita in esclusiva nel gruppo Douglas, dove il pacakging di ogni prodotto ha qualcosa di inedito da raccontare. su tutti, i lip lights gloss, i lip lights liquid Matte listick e i lip lights special Effects top coat, con contenitore dotato di specchio e luce incorporata. basta ruotare il tappo perché la luce si accenda e renda possibile l’applicazione anche in condizioni di semioscurità. Da segnalare, anche long-lasting liquid liner e turbo lashwand heated Eyelash curler. Il primo, un eyeliner, da un lato ha il classico applicatore e dall’altro un beauty stamp, minuscolo stampino a inchiostro a lunga durata nella doppia versione choupette o karl che si rimuove con lo struccante viso. Il secondo, invece, è un prodotto ‘modellante’ per le ciglia con scovolino ergonomico, e luce led incorporata on-off che indica quando il prodotto è pronto per essere usato.

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La crema viso diventa compatta

una crema viso da applicare con la spugnetta e proposta in una boîte che ricorda in tutto e per tutto quella dei fondotinta compatti. ad averla appena lanciata è givenchy. Il nome? l’Intemporel blossom fresh face compact Day cream. L’idea è quella molto attuale di pensare e progettare cosmetici sempre pronti all’uso, pratici e da tenere in borsetta per ritocchi quotidiani. la crema e il packaging sono nella stessa gradazione di colore, la texture della prima, marmorizzata e delicatamente illuminante, miscela il bianco e il rosa. lo stesso punto di rosa tenue è ripreso sulla boite, dotata di specchio.



SUL PEZZO di Ivan Pestillo

1 1 Appuntamenti (in bellezza) che si ripetono 2 3

N E W S

A seguito del grande successo o,enuto dal Passion Calendar del 2018, Ethos Profumerie ripete l’iniziativa. Lo scorso novembre, a Milano, l’insegna ha, infa,i, presentato il Calendar 2019 che vede protagonisti i team di 12 aziende del se,ore: Giorgio Armani Beauty, Beauty and Luxury, Clarins, Collistar, Coty, Dior, Guerlain, Lancôme, Puig, Sensai, Shiseido e Yves Saint Laurent Beauté. «Siamo orgogliosi della partecipazione e dei numeri che questa seconda edizione del Calendar ha registrato ma sopra,u,o del clima di collaborazione, stima e affe,o che ha cara,erizzato le giornate di shooting» ha affermato Mara Zano-o, dire,ore generale della società consortile per azioni. www.ethos.it

2 Giri di poltrone

Dopo la sua riorganizzazione aziendale, la filiale italiana di Shiseido ha annunciato la nomina di Silvia Merli a marketing manager della divisione Fragrance (guidata da Federica Pria come dire,ore generale). Con il suo arrivo in azienda, Merli gestirà i team marketing, retail, trade marketing, merchandising e training, col compito di rafforzare tu,i i brand in portafoglio. www.shiseidogroup.com

3 Moda e beauty, il connubio perfetto (anche a Natale)

Qua,ro coffret dedicati a lei e ai prodo,i best seller come Aquasource e Blue Therapy, più tre dedicati a lui con i must have della linea Homme. Questa la geografia della collezione natalizia di Biotherm che, per quest’anno, ha deciso di collaborare con il marchio di accessori moda Cruciani. Ogni cofane,o contiene, infa,i, una creazione esclusiva del fashion brand. www.biotherm.it

4 Un 2018 da ricordare per Yves Rocher

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Il marchio di cosmesi green-oriented ha, infa,i, vinto il premio “Insegna dell’Anno Italia” e, per la seconda volta consecutiva, anche il premio “Negozio Web Italia” nella categoria “Profumerie”, concorrendo con nomi come Douglas, Kiko, Limoni e Sephora. Ma non è tu,o, il brand si è aggiudicato anche il “Premio Speciale Sostenibilità” a livello assoluto tra tu,e le categorie. Sul palco, durante la serata di gala dello scorso 7 novembre: Benoit Ponte, dire,ore generale Yves Rocher Italia, Celia Delahalle, dire,ore marketing e comunicazione, ed Enrico Cioffi, dire,ore retail. www.yves-rocher.it


I SUCCESSI DI MANE NEL 2018 FRAGRANZE PREZIOSE, SENSUALI E SOFISTICATE CREATE DAI PROFUMIERI DI MANE

ROMAMOR è la nuova affascinante fragranza di LAURA BIAGIOTTI, firmata da Véronique Nyberg e Violaine Collas. Una celebrazione dell’amore ed un’armoniosa sinfonia di intensi e luminosi accenti femminili, in cui la maestosità del blend ROMA, con le raffinate note di Patchouli, Fiori d’Arancio e Legni di Cashmere, si specchia nell’intrigante accordo di AMOR con le sue voluttuose vibrazioni di More, Mirtilli, Frutti Rossi e Assoluta di Vaniglia. Véronique Nyberg racconta con TRUSSARDI RIFLESSO la storia di un uomo che sceglie lo sport come stile di vita. Questa nuova filosofia è espressa dalle note di testa di Bergamotto e Pompelmo Rosa che si mescolano in un Cocktail di Agrumi Italiano. Vibranti ed energiche note di Fior di Lavanda Pure Jungle Essence™ e tocchi di Cuoio Italiano si ispirano all’eleganza innata del nuovo uomo TRUSSARDI. THE ONLY ONE, la nuova fragranza floriental gourmand firmata da Violaine Collas cattura una nuova sfaccettatura della donna DOLCE&GABBANA: il suo fascino radioso e la sua innata gioia di vivere. La fragranza debutta con la Violetta, a cui si combinano sottili tocchi di Bergamotto, creando un vivace, succoso e sorprendente bouquet. Nel cuore, note seducenti di ricco Caffè si fondono con l’affascinante Iris. Un caldo fondo di Vaniglia e Patchouli conferisce una dimensione tattile e confortevole, avvolgendo i sensi in un opulento abbraccio. VELVET INCENSO di DOLCE&GABBANA è stato creato da Cécile Matton e Julie Massé per offrire un’interpretazione moderna del più antico e mistico ingrediente della profumeria: l’Incenso. La vivacità dell’Essenza di Incenso viene accesa da una scintilla di Essenza di Pepe Nero. Con le sue sfaccettature agrumate e speziate, l’Essenza di Elemi riprende queste note iniziali per incontrare il Resinoide di Incenso e l’Assoluta di Cisto. Nel fondo, il Resinoide di Benzoino aggiunge la sua dolcezza dalle note di Cannella e Vaniglia mentre l’Essenza di Patchouli e i potenti Legni Ambrati diffondono la magica scia di VELVET INCENSO nel profondo della notte. ARMANI SÌ PASSIONE è una combinazione irresistibile di grazia, forza e spirito di indipendenza creata da Julie Massé. La fragranza non perde la firma originale del SÌ: il nettare di Blackcurrant Jungle Essence™ si combina con una nota di Pera frizzante e gioiosa, un’intensa Vaniglia con la Rosa in fiore, Eliotropio e Gelsomino per creare un profumo fiorito, sensuale e fruttato. Nel cuore, il Legno di Cedro e il moderno Legno ambrato Orcanox™ conferiscono maturità e carattere, evocando la vera passione. Ancora molte creazioni in arrivo…


GENERAZIONE DIGITALE di Giovanna Maffina

Come orientarsi per vendere il brand? Bisogna partire dalle

sue cara,eristiche e dagli utenti da raggiungere. Se creare un sito comporta un lavoro a monte più stru,urato e investimenti ingenti, avvalersi di un market place (pia,aforma) ha costi di affi,o e limitate possibilità di personalizzazione, ma dà accesso a una base di utenti già profilati e pronti per l’acquisto. C’è poi l’app marketing, cioè il commercio online tramite applicazioni per smartphone, che non prevede vetrina e carrello virtuale (come le prime due) ma consente consulenze personalizzate. Alcuni marchi hanno ad esempio creato app in grado di analizzare la cute a,raverso la webcam.

Fatto 100 gli e-tailer che popolano il beauty e-commerce nel nostro Paese, il 60% tra loro nel

2017 erano e-retailer, cioè operatori nati con il web, cresciuti del 18% negli ultimi due anni. In flessione sono invece le vendite dei retailer tradizionali (-11%) che detengono il 22% circa del traffico e sono in calo anche i siti dei produ,ori, -4%, e i marketplace, -1%, che detengono rispe,ivamente il 9,7% e il 6% delle frequentazioni di chi compra online i beni per la cura della persona. Inoltre, il 75% circa degli acquisti online di cosmetici avviene sui siti web, mentre il 25% sulle app per smartphone o tablet (fonte: Human Highway per Cosmetica Italia). 28. IMAGINE

5 PIXEL

IL MONDO DELL’ONLINE È IN EBOLLIZIONEí OBIETTIVO DEI MARCHI? FARE COLPO SUL CONSUMATOREí ANCHE UTILIZZANDO LA REALTÀ AUMENTATA OPPURE LE APP PERSONALIZZATEí

Si chiamano World Lenses,

sono filtri di realtà aumentata che consentono di applicare effe,i 3D a foto e filmati su iPhone e smartphone. A proporli è l’app Snapchat. Si possono scaricare con facilità se interagiscono con l’ambiente circostante. Tra le aziende che le hanno testate e applicate per prime Clairol, marchio di Coty, che vuole utilizzare lo strumento per stimolare i consumatori a provare e comprare le sue colorazioni per capelli tramite la nuove tecnologia di realtà aumentata e dire,amente tramite l’app Clairol. Così facendo i consumatori possono provare virtualmente le nuance di Color Crave per vedere il risultato dal vero.

Instagram e YouTube

continuano a essere le destinazioni preferite per chi è a caccia di informazioni sul mondo della bellezza. A dirlo è una ricerca internazionale condo,a dall’americana A.T. Kerney. A conquistarsi il primato tra Facebook, Twi,er e Instagram, è quest’ultimo, dove si stima che gli utenti passino oltre il 70% a documentarsi di beauty. Non da meno è YouTube, dove le visualizzazioni a tema aumentano a un tasso del 60% annuo, mentre il 37% degli utenti coinvolti nell’indagine afferma di approfondire i nuovi lanci cosmetici a,raverso 4-5 social. Come a dire che ai marchi non basta più avere un canale YouTube.

Influencer meglio della pubblicità?

Instagram e Youtube sono determinanti nell’indirizzare la scelta d’acquisto cosmetico nel 75% dei casi (fonte: A.T. Kerney) Significa dunque che la promessa/ credibilità del prodo,o non può più essere lasciata esclusivamente al messaggio pubblicitario ma deve servirsi del tam tam mediatico dei due social accostato, quando necessario, a quello dei make up artist. È passando necessariamente da qui che si costruisce la notorietà di un brand. lo testimoniano (anche) i flop cosmetici decretati dalla rete.


imagine

il valore del “senza” Formule ridotte all’essenziale per sensilia di arval. Con in più la siCurezza di ConFezioni airless e la garanzia della teCnologia svizzera.

foto Max De Biase art Giorgia Gullotta


IMAGINE NEW!

Siamo tutti un po’ sensibili Sensilia è come una carezza che ripara, rinforza e nutre le pelli più sensibili e iper reattive. Priva di fragranze, coloranti, conservanti aggiunti e nickel tested, svolge un’azione detox globale, oltre a proteggere la barriera cutanea, nutrire e schermare dall’inquinamento. Contiene Neutrazen™, un peptide brevettato che previene e minimizza i segni infiammatori neurogenici, associato a componenti biomimetici, puri, dermoaffini e perfettamente assimilabili, come Aloe Vera Gel, calmante, rigenerante, levigante, e Laminaria Ochroleuca, alga bruna anti infiammatoria. Quattro le specialità: un gel detergente micellare ultra delicato, un siero protettivo nutriente rinnovatore, una crema leggera protettiva riparatrice e una crema ricca protettiva nutriente. Giorno dopo giorno gli stati di sensibilizzazione e di reattività cutanea si riducono.

30. IMAGINE


ITALIAN NICHE LAB export@italiannichelab.it italia@italiannichelab.it www.ioko1954.it


TUTELIAMO IL VISSUTO ITALIANO DEL BRAND


PRIMO PIANO di Giovanna Maffina

LUCIANO PASSATO E FUTURO CONVIVONO NELLA FERRAGAMO PARFUMS. ANCORATA AI VALORI DEL GRUPPO MA IMPEGNATA A CAVALCARE IL DIGITAL. E FORTEMENTE INTERNAZIONALE. COME RACCONTATO DAL SUO CEO.

BERTINELLI D

ue numeri, 66 e 368. Il primo si riferisce ai flaconi di Tuscan Creations che il personal shopper del sultano del Brunei ha acquistato in un sol colpo da Harrods, ‘folgorato’ dalla bontà delle fragranze. Il secondo, invece, ai brevetti di proprietà dal Gruppo Ferragamo ma anche agli esemplari in cui è stata realizzata l’ultima, esclusiva, edizione di Tuscan Creations Bianco di Carrara. Se il destino di un’azienda è soprattutto legato ai numeri, quelli della Maison fiorentina passano anche attraverso aneddoti come questi, entrambi riconducibili, anche se in maniera diversa, all’attenzione quasi ‘maniacale’ nei confronti della qualità. Ed è rimanendo ancorati a questa solida premessa che si costruisce anche il business, ormai prossimo ai 100 milioni di euro, della divisione Parfums del gruppo, di cui il Ceo Luciano Bertinelli è riferimento numero uno.

Qualche tempo fa il gruppo Ferragamo ha iniziato un processo di ristrutturazione ancora in corso. Al suo interno, spicca un segno +, il vostro. Anche questi ultimi mesi sono stati positivi? «Direi di sì. I primi nove mesi dell’anno siamo cresciuti del 4,2%, con un’incidenza sul business globale del gruppo ormai prossima al 7%. Stiamo raccogliendo i frutti di un lavoro cominciato molto tempo fa in tutto il mondo e che comincia, al nostro interno, dall’approccio al lavoro responsabile e proattivo di ogni dipendente. Apparteniamo a un gruppo familiare dove ognuno viene responsabilizzato a comportarsi da ‘imprenditore’. La domanda che rivolgo più spesso ai miei IMAGINE .33


PRIMO PIANO LUCIANO BERTINELLI

collaboratori è: “se tu fossi il signor Ferragamo, che cosa faresti?”. È una logica che paga». La politica protezionistica di Trump vi ha creato qualche problema nel Nord America, da sempre è uno dei vostri mercati di punta? Fortunatamente, no. Infatti da Bloomingdales i nostri profumi stanno crescendo a doppia cifra. In particolare Amo Ferragamo sta andando benissimo, abbiamo indovinato sia la fragranza che la campagna di comunicazione. Vero è che il mondo del retail negli Stati Uniti è in forte sofferenza. Ma è evidente che uno sconvolgimento di questo tipo non possa essere solo legato alla politica del presidente, quanto a fenomeni già da tempo in atto come quello delle vendite online che stanno pesantemente erodendo quote di mercato al retail fisico. Una ristrutturazione generalizzata della distribuzione era inevitabile ed è in atto una selezione naturale dei format che hanno meglio saputo interpretare il cambiamento». Ha toccato un tasto ormai diventato imprescindibile e che tutti mettono al centro, vale a dire trovare tra le due dimensioni, virtuale e fisica, un punto di incontro… «Nell’online non si può non esserci, è evidente. Penso solo alla Cina che quest’anno diventerà per la Ferragamo Parfums il primo mercato in assoluto per fatturato e dove l’indice di penetrazione delle tecnologie è straordinario. Basti pensare che sono 600 milioni i cinesi dotati di smartphone, e di questi 159 milioni sono millennial. Qui sono le grandi piattaforme a dettar legge e i nostri marchi sono ben posizionati in tal senso. Se a ciò si aggiunge il fatto che in questo Paese la logistica è da fantascienza e in poche ore ciò che hai acquistato online ti arriva direttamente a casa, i conti sono presto fatti. In Cina siamo ormai presenti da molti anni e siamo in forte crescita grazie alla straordinaria brand awareness del marchio Ferragamo. Il nostro Signorina è ai primi posti per indice di gradimento».

Come si riescono a conciliare online e offline quando si vendono fragranze? «Noi siamo avvantaggiati perché il profumo, prima di acquistarlo, lo devi per forza sentire e provare in un punto vendita. Dunque, la prima esperienza, il primo approccio con la fragranza non può che essere fisico. Poi, dalla volta successiva, verosimilmente, lo si acquisterà in rete. Ma in quel primo approccio, il negoziante dovrà giocarsi tutte le carte che ha a disposizione per rendere davvero unica la shopping experience del cliente che gli sta di fronte». Veniamo al nostro mercato. Quanto pesa nel vostro business? È in crescita? «Sì, è in lieve crescita ma il momento è delicato, inutile nasconderlo. Scontiamo l’empasse della Profumeria, la sua difficoltà a ritrovare un’identità precisa. Il canale soffre della perdita di ingressi ed è apprezzabile che stia cercando di riprendere quota, anche attraverso un meccanismo di concentrazione. Lodevole è anche il processo di ‘restyling’ del selettivo, che lavorando a format innovativi

UNDICI

SONO LE FRAGRANZE DELLA TUSCAN CREATIONS, TUTTE DEDICATE ALLA TOSCANA. A DESTRA, LE CHRISTMAS EDITION DI AMO FERRAGAMO E FERRAGAMO PARFUMS UOMO.


punta a intercettare le nuove esigenze del consumatore. Il business domestico pesa per il 9-10% sul totale fatturato della nostra divisione. Dal canto nostro, presidiamo il canale a 360 gradi e partiremo presto con la comunicazione in televisione. È un grosso impegno ma siamo intenzionati a investire nel nostro Paese. È un input preciso che arriva dalla proprietà e che condividiamo totalmente. Ferragamo, d’altro canto, è una realtà 100% italiana che ha sempre fatto delle proprie origini un marchio di fabbrica». La famiglia Ferragamo in che misura entra nel processo creativo e di business dei brand? «Molto. Il nostro, ripeto, continua a essere un gruppo familiare. Il mio riferimento è la signora Giovanna Ferragamo, uno dei figli del fondatore, con cui ci confrontiamo sia per per quanto riguarda lo sviluppo prodotto che la parte più squisitamente legata alla comunicazione. Abbiamo la stessa visione del business. Su tutti, vogliamo salvaguardare il forte vissuto italiano del brand: è un must che ha insieme ragioni economiche ed etiche. Ogni singolo componente dei nostri profumi viene realizzato qui, per tutelare il contenuto qualitativo della produzione. Dietro ognuno dei nostri prodotti c’è una bellissima storia da raccontare, di artigianalità e di passione, che viene sempre ascoltata con grande attenzione, in qualunque parte del globo. È il nostro valore aggiunto». Chiudiamo con i lanci del prossimo anno, che si apre con due novità per Signorina e Amo Ferragamo… «Sì, inaugureremo il 2019 con una versione di Signorina tutta vestita di rosso in occasione del Capodanno Cinese e proseguiremo, a febbraio, con il debutto dell’ultima generazione di Amo Ferragamo, Amo Flowerful che abbiamo pensato per il target delle più giovani anche sfruttando una nuova tecnologia che rende il flacone iridescente grazie alla luce che si riflette sulla superficie. Mentre a marzo lanceremo un’edizione limitata della Tuscan Creations, un flacone scultura che è la versione parfum di Bianco di Carrara, in soli 368 pezzi unici. Un numero non scelto a caso ma che corrisponde ai brevetti della Maison Ferragamo: perché tanti ne sono nati dal 1927, anno della sua creazione, a oggi». 

STRETTAMENTE PERSONALE

LA MIA PASSIONE

Adoro il cinema. In particolare, mi piacciono moltissimo i film giapponesi e coreani, che considero dei capolavori dal punto di vista fotografico e stilistico. Questa passione per il mondo orientale si riflette anche sul mio modo di intendere l’arredamento. La mia abitazione a Roma ricorda molto lo stile orientale.

IL MIO MUST

In casa mia non possono mancare pezzi d’arredo che arrivano dall’Estremo Oriente. Quando posso, vado per aste, dove negli anni ho acquistato stampe e quadri giapponesi. Anche arredare è uno dei miei passatempi preferiti.

IL MIO BUEN RETIRO

Quando posso e ho qualche giorno di ferie mi ‘rifugio’ nella campagna delle Marche. Lì mi rigenero e ritrovo me stesso.

IMAGINE .35


DIAMO I NUMERI di Giovanna Maffina

CABINA ESTETICA E LINK SELLING

Si frequentano i centri estetici per trattamenti veloci ma efficaci, un occhio attento all’igiene e l’altro all’efficienza. Se poi il personale è convincente, si esce con un prodotto in borsetta.

Q

uali sono i driver che spingono a frequentare un centro estetico? Uno su tutti: la qualità del servizio. L’evidenza emerge da una ricerca condotta da Cosmetica Italia e Mondadori MLab che ha coinvolto 1.000 abituali frequentatrici del canale. Al secondo e terzo posto si collocano invece comodità degli orari/ della location e prezzo. Se, tra i servizi offerti, i più gettonati in assoluto risultano essere, nell’ordine, epilazione, pedicure, manicure, massaggio relax e trattamento viso cosmetico, per quanto riguarda quest’ultimo le tipologie più richieste sono la cura della pelle impura (53%),

il protocollo antirughe (38%) e quello per la pelle sensibile (37%). Sul fronte degli inestetismi corporei, le tipologie più richieste sono invece il massaggio drenante (70%), l’anticellulite (61%) e il tonificante (59%). Anche la durata della permanenza in cabina fa la differenza. Le intervistate tendono ad esempio a preferire nettamente gli appuntamenti brevi, di durata inferiore a un’ora (78%). Ma è fondamentale anche l’attenzione a igiene e pulizia (94%), seguita da competenza (89%), ottenimento dei risultati (83%), cortesia ed efficienza del personale (67%).

47%

DISTRIBUZIONE DEI CENTRI ESTETICI IN ITALIA NEL 2017

LOMBARDIA

NORD EST

32,0% 65%

14,4%

NORD OVEST

27,4%

VENETO

13,4%

EMILIA ROMAGNA

PIEMONTE 9,1% LA CABINA IN PROFUMERIA

SEMPLICE SERVIZIO ACCESSORIO O OCCASIONE PER AGGANCIARE LA CLIENTEu FIDELIZZARLA E VENDERLE IL PRODOTTO GIUSTO PER PROSEGUIRE IL TRATTAMENTO A CASA? LE EVIDENZE DELL’INDAGINE FANNO PROPENDERE PER LA SECONDA IPOTESIí DI NUOVO SI CONFERMA CENTRALE LA FIGURA DELL’ESTETISTA E DEL LEGAME DI COMPLICITÀ E CONFIDENZA CHE RIESCE A CREARE CON LE CLIENTIí UNA PROFESSIONISTA SULLA QUALE FARE LEVA PER AVVICINARE IL PUBBLICO AL VOSTRO PUNTO VENDITAí 36. IMAGINE

Nel nostro Paese ci sono 8.000 centri estetici, collocati soprattutto al nord in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte - dove si concentra quasi il 50% dell’offerta. La metratura media è tra i 50 e 100 mq e solo il 16,8% del totale ha una superficie superiore a 100 mq. Di conseguenza, la dimensione media nazionale è pari a 83,6 mq (fonte: Marketing&Telematica).Tornando invece alle preferenze d’acquisto evidenziate dalla ricerca di Mondadori Mlab, è su un dato che vogliamo portare la vostra attenzione. Quel 47% che trovate qui sotto e che evidenzia... 

CENTRO

20,6%

SUD

20,0%

12,5%

È LA PERCENTUALE DI FREQUENTATRICI DI CENTRI ESTETICI CHE ACQUISTA UN PRODOTTO COSMETICO DURANTE LA VISITAí PER IL _á TRA QUESTEu IL PRINCIPALE DRIVER DI ACQUISTO È IL CONSIGLIO CONVINCENTE DA PARTE DEL PERSONALE DEL CENTRO SU COME UTILIZZARE AL MEGLIO IL PRODOTTOí CHI INVECE NON COMPERA PRODOTTI COSMETICI NEI CENTRI ESTETICI ¥53%©u PREFERISCE RIVOLGERSIu NELL’ORDINE@ ALLA PROFUMERIA ¥62%©u SEGUITA DA FARMACIA ¥48%©u SUPERMERCATO ¥37%© ED ERBORISTERIA ¥34%©í LA SCELTA DI NON ACQUISTARE È PRINCIPALMENTE DETTATA DAL COSTO DEL PRODOTTO ¥á> © E DAL FATTO CHE NON SI INTENDE MODIFICARE LA PROPRIA ROUTINE DI BELLEZZA ¥35%©í




SE NE PARLA diMonica Caiti

LA BELLEZZA

Da diversi anni le aziende cosmetiche si distinguono per i loro generosi contributi a supporto dei più deboli. Ormai una precisa tendenza del mondo beauty

È ANCHE... BUONA! S

i chiamano “charity projects” e, grazie a loro, un numero crescente di aziende cosmetiche aggiunge alla bellezza una forte connotazione etica e sociale. Molti i settori interessati da queste iniziative - dalla tutela dell’ambiente al sostegno delle popolazioni del Quarto Mondo, dal supporto dei pazienti oncologici e dei bambini affetti da gravi malattie, alla ricerca in medicina, dall’educazione all’arte e alla cultura - tanto da innescare, negli ultimi anni, una vera e propria tendenza dell’universo beauty, ancor più tangibile nel periodo natalizio.

FILANTROPIA COME CREDO

Ma cosa induce queste aziende ad assumere un impegno benefico, a tratti saltuario, il più delle volte costante e duraturo, oltre ai noti benefici fiscali previsti dallo Stato italiano? «È un valore di base della famiglia alla guida della nostra organizzazione che ha sempre fatto della filantropia un credo», commenta Daniela Pirro, HR director di The Estée Lauder Companies Italia. IMAGINE .39


«In quest’ottica il 1° ottobre di ogni anno lanciamo The Breast Cancer Campaign. È un’iniziativa per noi molto importante, perché - fin dal 1992, anno in cui Evelyn Lauder ideò il “Nastro Rosa” per promuovere prevenzione e cura di questa terribile malattia - siamo schierati al fianco della ricerca. Nel 2018 per la prima volta, la campagna è iniziata a Roma, dove lo scorso 2 ottobre il Foro Romano nel Parco Archeologico del Colosseo si è illuminato di rosa. E appunto grazie all’illuminazione dei monumenti più famosi del mondo e alla donazione legata alla vendita di alcuni nostri prodotti iconici, negli anni Estée Lauder ha raccolto più di 76 milioni di dollari, interamente investiti in ricerca, formazione e assistenza medica, sostenendo più di 60 organizzazioni impegnate nella lotta contro il tumore al seno. Nello stesso mese, inoltre, tutti i nostri dipendenti in Italia hanno la visita senologica gratuita. Nel contempo, per citare solo alcuni esempi, a dicembre siamo vicini ad Anladis con il marchio Mac, mediante iniziative volte a garantire la tutela dell’acqua pulita nei Paesi disagiati, in aprile promuoviamo il Mese delle Terra con Aveda e, in tarda primavera, la pulizia di mari e oceani con La Mer».

IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ

Motivazioni analoghe anche per altre due aziende da sempre impegnate nell’ambito della solidarietà: Pupa e Clarins. «La volontà di sostenere questi progetti non è frutto di una strategia di marketing, bensì una scelta profondamente etica e di rispetto», sostiene Angelo Gatti, presidente di Pupa. «Il nostro brand, che crede nel valore della libertà e dell’opportunità di esprimersi anche con il colore e il make up, supporta progetti di Emergency e UNHCR. Infatti, da quasi 10 anni Pupa sostiene il Centro di Maternità di Anabah in Afghanistan, punto di riferimento per le donne in un Paese dove mancano principi per noi consolidati (e scontati), tra i quali il diritto alla nascita dei propri figli. Il Centro è considerato un’eccellenza, oltre che un simbolo dell’emancipazione femminile, grazie alla creazione di un percorso formativo per ostetriche e personale infermieristico». Due anni fa è stato inaugurato il nuovo blocco chirurgico, ampliato anche grazie agli aiuti dell’azienda italiana, che hanno permesso di migliorare il livello di assistenza e di cura della popolazione locale. Oggi la struttura garantisce 7mila parti l’anno e il potenziamento delle attività ginecologiche e neonatali, in un territorio, come l’Afghanistan dove il tasso di mortalità materna è tra i più elevati al mondo, 99 volte più alto di quello in Italia, e la mortalità infantile è di 66 decessi ogni mille

bambini nati vivi, 23 volte quella italiana. Come appena accennato, «da due anni abbiamo affiancato a questo progetto il supporto all’organizzazione non governativa UNHCR che si occupa di salvaguardia dei diritti dei profughi, in particolare di donne, anziani e bambini», prosegue Angelo Gatti. «Per noi il diritto alla vita va oltre qualsiasi colore, frontiera, religione. Al momento, le nostre principali operazioni umanitarie sono quelle in risposta alla fuga dei civili a causa dei conflitti in corso in Siria, Iraq, Sud Sudan, Nigeria, Burundi».

“FARE DI PIÙu FARE MEGLIO”

Anche Clarins condivide una visione responsabile della bellezza. «Per natura, la nostra è un’impresa orientata al sociale: valori come rispetto, condivisione e vicinanza costituiscono il fondamento stesso della nostra identità, della nostra etica. Sempre in linea con la filosofia del fondatore “fare di più, fare meglio, farlo con passione”» dichiara Stéphane Engel, amministratore delegato Clarins Italia. «Da oltre 60 anni, sosteniamo molti progetti umanitari in tutto il mondo, partecipando in prima linea a missioni sociali in favore di salute, bambini ed ecologia. Con una vocazione: rendere la vita più bella, oggi e per le generazioni future. Tra le iniziative, la partnership Clarins & Feed, uniti nella lotta contro la malnutrizione infantile nel mondo» - continua l’intervistato - «che dal 2011 ha permesso di distribuire 19 milioni di pasti a bambini scolarizzati (stime Feed) e, anno dopo anno, si intensifica estendendosi a nuovi Paesi: oltre 40 quelli coinvolti nel 2018, tra cui l’Italia per il sesto anno consecutivo. Una mobilitazione esemplare, che riflette il coinvolgimento quotidiano delle équipe Clarins per rendere la vita… più bella! E poi, dal 1997, il Premio Clarins. Il brand ricompensa 88 donne (e le loro associazioni) in 14 Paesi, che si dedicano a migliorare la vita di migliaia di bambini. Ancora: in ambito sanitario, da oltre 25 anni, il gruppo sostiene la ricerca sulle malattie articolari attraverso l’Arthritis Foundation Courtin. Co-creata nel 1989 dalla famiglia Courtin-Clarins e presieduta dal dottor Olivier Courtin-Clarins, è la principale iniziativa privata per la raccolta fondi nel campo dei reumatismi cronici in Francia. Oltre 600 i progetti di ricerca già finanziati per la scoperta di terapie innovative. Infine, non manca il sostegno a progetti di solidarietà sociale come “La Forza e il Sorriso Onlus” patrocinato da Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, per essere accanto alle donne sottoposte a trattamento oncologico, aiutandole a restare belle malgrado la malattia e a ritrovare fiducia in se stesse e nella propria femminilità durante e dopo le cure».



DALLA PARTE DELLE DONNE

A fine ottobre si è svolta a Milano, la seconda edizione di “Beauty Gives Back”, evento di beneficenza aperto al pubblico che ha visto oltre mille partecipanti per un totale di 70mila euro donati. Oltre a Clarins, molti altri brand cosmetici come Collistar, Estée Lauder, Ferragamo, Giorgio Armani, Lancôme, Dolce&Gabbana, Elie Saab, Issey Miyake, Narciso Rodriguez e Shiseido hanno messo a disposizione i propri prodotti per raccogliere fondi a sostegno de “La Forza e il Sorriso”, che prevede laboratori di bellezza gratuiti per donne in trattamento oncologico in 56 ospedali e associazioni di volontariato su tutto il territorio. In 11 anni di attività oltre 14mila donne hanno partecipato ai più di 3mila laboratori di bellezza realizzati grazie a circa 500 volontari e 29 aziende del settore cosmetico. «Tra le novità di questo Beauty Gives Back, la nuova collaborazione con Microsoft Italia e la conferma di quella con Cosmoprof che quest’anno ha portato il suo format Boutique all’interno della manifestazione con un assortimento di prodotti di vari marchi, a fronte di una donazione consigliata», dice la presidente dell’Onlus, Anna Segatti. «Una collaborazione che continuerà anche durante l’edizione 2019 di Cosmoprof Bologna».

L’86% DEGLI ITALIANI È ATTIVO NELLE DONAZIONI A FRONTE DI UNA MEDIA GLOBALE DELL’81% LA TUTELA DELL’AMBIENTE

Anche Garnier si schiera a fianco dell’Unicef. «Tra i valori fondanti della nostra mission spiccano la condivisione, l’importanza dei legami tra le persone, la generosità, l’universalità e la sostenibilità», afferma Paola Gilardi, responsabile Comunicazione e Relazioni esterne di Garnier Italia. «Ispirandoci a questi principi, abbiamo promosso progetti concreti come quello in partnership con Unicef, per aiutare i bambini che vivono in situazioni di emergenza in Giordania, Bangladesh e Yemen, al fine di proteggere i propri diritti e consentire loro di immaginare e costruire un domani migliore. Garnier ha quindi contribuito alla costruzione di una conduttura di 10 km, in grado di fornire accesso ad acqua sicura a 40mila giordani e siriani. In Yemen, sempre in collaborazione con l’Unicef, ha fornito e distribuito l’equivalente di 6.700 kit igienici a circa 34mila persone, mentre in Bangladesh questa partnership ha permesso a 33.700 bambini rohingya 42. IMAGINE

di continuare ad andare a scuola. E veniamo all’Italia: il progetto “Insieme rendiamo il mondo più bello” (in collaborazione con Carrefour e il Movimento Italiano Genitori “Moige” e con il patrocinio dell’Istitito Italiano di Imballaggio) intende formare i bambini delle scuole primarie sul tema della raccolta differenziata e del riciclo degli imballaggi. Il programma si articola lungo il triennio 2017-2019 e coinvolge 500 complessi scolastici. Del resto, in linea con il programma di Sharing Beauty with All del Gruppo l’Oréal, Garnier è molto attivo sui temi della produzione sostenibile, dalla scelta degli ingredienti al packaging riciclato o riciclabile delle proprie gamme di prodotti».

GIOVANI IN PRIMA LINEA

Ampio e sfaccettato è poi il ventaglio dei “charity projects” messi a punto da Sisley nell’ambito della Fondazione Sisley d’Ornano, nata nel 2007 per raggruppare tutte le azioni solidali e di mecenatismo svolte dall’azienda sotto l’egida della Fondation de France. Dalla solidarietà alla bellezza e benessere, dall’educa-


SE NE PARLA CHARITY

zione fino alla cultura e all’ambiente. Un paio di esempi. Dal 2103 sostiene Kisany, un progetto umanitario che addestra e offre lavoro, come sarta e ricamatrice, a un centinaio di donne di Goma (Repubblica Democratica del Congo) e Kigali (Ruanda). Così Zazakely Sambatra è un’associazione creata nel 2004 da Véronique de Bourgies. Obiettivo: permettere ai giovani di diventare protagonisti dello sviluppo economico del loro Paese. Il programma educativo globale (istruzione, sostegno sociale, salute) supportato dalla Fondazione Sisley d’Ornano è destinato alle ragazze più povere, specie quelle del Centro Ketsa di Vontovorana, a 20 km da Antananarivo. Tra le iniziative charity di carattere culturale, la Fondazione Sisley, insieme alla Fondazione del Patrimonio e il Comune di Parigi, ha finanziato metà dei lavori di restauro dell’affresco realizzato nel XVII secolo da Charles Delafosse della cupola della cattedrale di Nôtre Dame di Parigi.

ITALIANIu SEMPRE PIÙ SOLIDALI

Se, come si è visto, i campi di azione dei “charity projects” delle diverse realtà appaiono variegati, unanime è il riconoscimento dei riscontri positivi di queste iniziative, non solo per quel che riguarda le comunità interessate e l’ambiente, ma anche per la partecipazione della consumatrice e degli operatori nel settore. «Quello che conta per noi è l’orgoglio dei nostri dipendenti di appartenere a un’azienda così responsabile nel sociale», conferma Daniela Pirro di Estée Lauder. «Sempre più i collaboratori vogliono sapere che la realtà per cui lavorano è anche impegnata e attenta al mondo e alle sue necessità. E credo che, in questo, la nostra azienda sia eccezionale». Anche il pubblico approva. «Ogni nostro evento coinvolge normalmente negozi o banchi per la raccolta fondi e la vendita dei prodotti collegati», In queste occasioni le consumatrici dicontinua Pirro. «In mostrano di apprezzare sia l’attenzione e la cura riservata alla solidarietà dalla nostra organizzazione, sia la possibilità di contribuire in modo semplice e concreto con l’acquisto di prodotti ad hoc».

In realtà il livello di consapevolezza degli acquirenti in questo ambito appare elevato. «Un dato confortante è che l’86% degli italiani è sempre più attivo nell’allineare le decisioni di spesa ai propri valori personali, a fronte di una media globale dell’81% (fonte: UBS Investor Watch)», conclude Paola Gilardi di Garnier. «A conferma di quanto la dimensione etica sia importante nel momento in cui si acquista un prodotto, per le ottime ricadute sulla comunità e l’ambiente. Le stesse evidenze le abbiamo avute dai numerosi commenti degli utenti in rete e di insegnanti e genitori, coinvolti direttamente dal progetto “Insieme rendiamo il mondo più bello” che l’hanno giudicato interessante (il 77% degli intervistati ha dichiarato di aver riciclato di più in seguito al corso di formazione), esprimendo il desiderio di garantire continuità all’iniziativa». 

BELLE INIZIATIVE

A NATALE SIAMO TUTTI PIÙ BUONIí ANCHE KIEHL’S CHE HA DECISO DI RINNOVARE LA PROPRIA ATTENZIONE AL SOCIALEu DEVOLVENDO PARTE DEL RICAVATO DELLA SUA COLLEZIONE NATALIZIA A SCOPO BENEFICOí TANTI I PRODOTTI COINVOLTIu COME LE ICONICHE CRÈME DE CORPS E ULTRA FACIAL CREAMí TUTTE DECORATEu PER L’OCCASIONEu DAL DESIGNER AMERICANO ANDREW BANNECKERí «SI TRATTA DI UNO DEI DESIGNER PIÙ SOFISTICATI CHE IO ABBIA MAI INCONTRATO» HA AFFERMATO MARIA GUSTAFSONu SENIOR VICE PRESIDENT E GLOBAL CREATIVE DI KIEHL’Sí «LA COLLEZIONE È UNA COMBINAZIONE DI BOX REGALOu GRAFICHE AUDACIu COLORI DALLE TONALITÀ SGARGIANTI E INASPETTATI ELEMENTI DORATIu UNA WONDERLAND IL TUTTO PER VERA E PROPRIA KIEHL’S HOLIDAY WONDERLAND». SOSTENERE MAKE-A-WISH ITALIA ONLUS: UN’ASSOCIAZIONE NO PROFIT CHE S’IMPEGNA A REALIZZARE I DESIDERI DI BAMBINI E RAGAZZI TRA I TRE E I 17 ANNI, AFFETTI DA GRAVI MALATTIE, PER OFFRIRE LORO PI BASTI PENSARE UNA SPERANZA IN PIÙí CHE DAL D>>> A OGGIu MAKE-AWISH HA REALIZZATO PIÙ DI ¿U>> SOGNIu FACENDO LA DIFFERENZA NELLA VITA DI TANTE FAMIGLIEí I#P#


se ne parla CHaRiTY

Il retaIl

non si tira indietro Il paradIgma è cambIato. anche nella dIstrIbuzIone. da “dIstrIbuIscI e vendI” a “dIstrIbuIscI e ascolta” (e tendI una mano)! di Giovanna Maffina

D

a una parte l’industria. Dall’altra il retail. Al centro, l’impegno nel sociale. Che si tratti di donne maltrattate, bambini ospedalizzati, disabili, anziani, l’obiettivo è schierarsi.

I bIsognI “localI”

«Le strade di La Beautic, de “I Bambini delle Fate” e dell’Associazione Continuando a Crescere, si sono incrociate a fine 2017», spiega Massimo Zonca, amministratore unico di Beauty 3.0. «Da qui, la decisione di supportare il progetto “Da Zero a Cento: Percorsi di Vita” dell’Associazione Continuando a Crescere di Verona, che si occupa di bambini, famiglie, adolescenti, ragazzi con disabilità e anziani in una struttura apposita». L’associazione sostenuta da Beauty 3.0 lavora a stretto contatto con il territorio fornendo un contributo concreto a chi, non molto lontano da noi, è in difficoltà. Come nel caso dei bambini ricoverati in ospedale e delle loro famiglie, ai quali la onlus Abio offre un sostegno mirato a migliorarne la qualità della vita. Anche grazie ai fondi raccolti da Ethos Profumerie. Dice il direttore generale Mara Zanotto: «La beneficenza, tendenzialmente, preferiamo farla piuttosto che dirla ma abbiamo realizzato che dare visibilità alle attività charity, all’interno degli eventi che organizziamo, serve a sensibilizzare maggiormente il pubblico sul tema e a contribuire a reclutare nuovi fondi. Così abbiamo creato l’iniziativa #passion4charity, una bella mission racchiusa in un semplice hashtag che in questi ultimi anni, è stata motivo di orgoglio per quanto siamo riusciti a ottenere e per il grande aiuto che ci ha permesso di apportare ad Abio Milano». E in un hashtag, per l’esattezza #presente, è sintetizzato anche 44. imagine

il mondo charity di Marionnaud che per tutto il periodo natalizio, fino al 24 dicembre, sosterrà la fondazione Telethon. Acquistando una cartolina d’auguri natalizi al costo di un euro, l’intero importo sarà devoluto dall’insegna a favore della ricerca contro le malattie rare.

la bellezza scende In campo

Il sodalizio tra Naïma e We World Onlus, lo scorso 14 novembre è invece finito in Parlamento, avendo il retailer presentato al cospetto delle istituzioni la propria storia imprenditoriale ma anche il progetto di charity che ha da subito sostenuto. «I valori etici di Naïma sono l’asse portante del nostro lavoro quotidiano, al cui centro abbiamo messo le persone e al cui fianco dal 18 gennaio 2017 c’è la WeWorld Onlus con cui abbiamo portato avanti importanti campagne sociali a sostegno della loro, e nostra, mission di lotta contro la violenza sulle donne. Un tema per il quale ci siamo schierati subito in prima linea», puntualizza il managing director Fabio Lo Prato. Di nuovo un hashtag e di nuovo le donne maltrattate al centro della campagna sostenuta da Sephora, che si schiera con D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, la più grande associazione italiana che si occupa di violenza contro le donne, con una serie di iniziative e di donazioni. La rete D.i.Re riunisce attualmente 80 organizzazioni in 18 regioni dal Nord al Sud della penisola, che gestiscono oltre un centinaio di strutture diverse e collaborano con istituzioni e organizzazioni della società civile a livello locale e regionale. Nel 2017 sono state accolte nei centri della rete D.i.Re circa 23mila donne vittime di violenza, di cui oltre 13mila al loro primo accesso. n



STRATEGIE di Giovanna Maffina

PROFUMERIA E NAIL DUE MONDI MOLTO VICINI

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n progetto che racconta della volontà di produttori e retailer di fare sistema, individuando insieme modalità di coinvolgimento del consumatore che lo avvicinino al mondo della profumeria. A farsene portavoci, Alessandro Viale, dell’azienda Faby, e Margaret Pinalli, dell’omonima insegna di profumerie. L’accordo tra le due realtà prevede che Faby, brand professionale del settore nail, formi il personale Pinalli all’applicazione della manicure semipermanente. Un servizio in più che attrae la clientela e si aggiunge agli altri già esistenti sui punti vendita Pinalli. Abbiamo chiesto ai diretti interessati contorni e finalità dell’iniziativa.

ALESSANDRO VIALE I primi anni di attività sono stati dedicati al canale professionale. Quando avete compreso che si poteva allargare alla profumeria? 46. IMAGINE

La partnership tra l’azienda Faby e l’insegna Pinalli va nella direzione di rendere sempre più coinvolgente la shopping experience sul punto vendita. «La valorizzazione del canale professionale è stata fondamentale per essere percepiti dal consumatore finale come un'azienda molto attenta alla qualità. Al tempo stesso, era sempre più frequente che le persone ci chiedessero dove poter acquistare i nostri prodotti. In sostanza, è stato il mercato stesso a metterci nelle condizioni di aprirci al mondo del retail, proprio per la forte domanda generata dal nostro marchio». In cosa consiste la vostra proposta? «Faby è un brand di qualità, sicuro (formulazione 10 free, che esclude appunto i 10 ingredienti più nocivi per l’unghia), attento alle ultime tendenze moda e con il tocco di un'azienda di famiglia che rende il tutto unico e magico. Non proponiamo colori ma emozioni».

Perché avete pensato di rivolgervi proprio a Pinalli? «È una magnifica realtà di retail, che coinvolge grandi professionisti profondi conoscitori sia del mondo consumer che di quello professionale. Inoltre, è un'azienda che ha deciso di puntare tanto sulla formazione e sui prodotti italiani. Pinalli, come Faby, rappresenta una famiglia, fatta di persone vere, con cui realizzare progetti da portare avanti. Siamo veramente molto soddisfatti di questa partnership». Come imposterete la formazione? Quando inizierà? Quante ore? «La formazione è già partita e ha coinvolto sia il personale dei centri estetici Pinalli che le ragazze che lavorano nelle profumerie a stretto contatto con il pubblico. Sarà di circa una quarantina di ore, con dei richiami durante l'anno per aumentare sempre più la performance delle nostre manicure. Far conoscere nei dettagli i protocolli dei prodotti è la chiave per poter far sentire il cliente veramente certo della qualità del servizio erogato». Da quante persone è composto il team trainer? «In Italia abbiamo 15 formatrici per Faby, mentre a livello internazionale sono un centinaio».


SINERGIA IMMEDIATA

UN INCONTRO ‘CASUALE’. UNA COMUNE CONOSCENZA CHE HA DATO IL LÀ PERCHÉ SI DESSE FORMA E SOSTANZA AL NUOVO PROGETTO. COME TESTIMONIATO DA ALESSANDRO E MARGARET. COM’È NATO L’INCONTRO? A.V. È NATO PER CASOu DA UNA CONOSCENZA COMUNE CHE HA RITENUTO CHE IL NOSTRO BINOMIO FOSSE VINCENTEí LORO HANNO CREDUTO IN NOI E NOI IN LORO E NELLA LORO ESPERIENZAí LAVORARE CON PINALLI CI RASSICURAu ABBIAMO UNA TOTALE FIDUCIA NEL LORO OPERATOí M.P. SÌu GRAZIE A QUESTA CONOSCENTE COMUNE CI SIAMO INCONTRATI E ABBIAMO POI DECISO DI SVILUPPARE UN PROGETTO CHE POTESSE ESSERE EFFICACE PER ENTRAMBIí

MARGARET PINALLI Che cosa vi ha convinto della proposta di Faby? «In assoluto la sua particolarità. Abbiamo infatti deciso di condividere da subito questo progetto perché proponeva dei prodotti professionali la cui formula era molto rispettosa delle unghie. In particolare, il fatto che siano “10 free” li rende unici nel panorama del nail. È un valore aggiunto importante». Quanti saranno i punti vendita coinvolti? Quante le ragazze? Con quale criterio saranno selezionate? «Oltre a quello di Parma, presso il centro commerciale Euro Torri, anche i negozi di Crema, Cremona e Bergamo, dove accanto alla profumeria vera e propria è possibile trovare gli Istituti di bellezza Pinalli&Benessere. A oggi le

PENSATE CHE IN EFFETTI UN SERVIZIO COME QUELLO DELLA MANICURE SEMIPERMANENTE POSSA ESSERE UN ELEMENTO DI TRAINO PER ATTRARRE NUOVI CONSUMATORI NEL CANALE? M.P. SIAMO FORTEMENTE CONVINTI CHE QUESTA TIPOLOGIA DI SERVIZIO POSSA OFFRIRE UN’ESPERIENZA COMPLETAu UNICA E PROFESSIONALE PER COLORO CHE DECIDONO DI VIVERE IL MONDO PINALLIí AVERE UNA MANICURE SEMPRE PERFETTA E CURATA È UNA SCELTA CHE ORMAI ACCOMUNA MOLTISSIME DONNEu PER QUESTO VOGLIAMO POTERLE SODDISFARE OFFRENDO LORO UN SERVIZIO SPECIALIZZATO CHE SI AVVALGA DI PRODOTTI PROFESSIONALIu DI GRANDE QUALITÀ E CHE ASSICURINO UN RISULTATO DUREVOLEí A.V. IL NOSTRO LACQUERING È UN SISTEMA PROFESSIONALEu PER QUESTO MOTIVO LE RAGAZZE SEGUIRANNO UN TRAINING INTENSOu SIA TEORICO CHE PRATICOí NIENTE È PIÙ GRATIFICANTE DI UNA MANICURE BEN FATTAí È COME UN ACCESSORIO DI MODA DA POTER ESIBIRE PER BEN TRE SETTIMANEí

ragazze coinvolte nel progetto sono circa una ventina: ogni punto vendita potrà così contare sulla formazione specializzata di parte del team. L’iniziativa rientra in un piano preciso che ci caratterizza da sempre e va nella direzione di offrire ai clienti un servizio il più possibile qualificato e specializzato. Non a caso tutto il nostro personale viene costantemente formato e aggiornato attraverso corsi mirati».

Contate in futuro di estendere ad altri negozi? «Senz’altro, a breve, il servizio si estenderà agli store di Modena e Pavia, entrambi oggetto di un recente restyling e che, all’interno, molto presto ospiteranno un istituto di bellezza. Il nostro obiettivo è pero quello di sviluppare, nei punti vendita ove la metratura lo consenta, dei servizi come questo, proprio per soddisfare tutte le esigenze dei nostri clienti».  IMAGINE .47


storie in vetrina di Giovanna Maffina

realtà giovani che corrono veloci

Tra loro la Ge.Pro, 10 negozi in provincia di Como, Milano, Sondrio e Varese, dove il più “vecchio”, Simone Dainese, ha 39 anni e idee chiare su come fare impresa.

«C

on i miei 39 anni sono il più vecchio del team, mio padre a parte, Tiliano Dainese, uno dei soci fondatori. Gli altri ne hanno meno di 30. E la differenza si sente. Dieci anni sono sufficienti ad avere una visione, anche dell’approccio alle nuove tecnologie e al modo di fare impresa, completamente diversa. Il mondo va veramente veloce». Se una frase si dovesse individuare per raccontare del pensiero di Simone Dainese, amministratore

della Ge.Pro, una rete di dieci profumerie in Lombardia, soprattutto concentrate nella zona del comasco, Valtellina e della provincia di Milano, questa potrebbe essere quella corretta. Perché restituisce l’istantanea di una realtà giovane che ha voglia di correre. Quando è nata Ge.Pro? «Nel 1982 da Alberto Blasi e mio padre Tiliano Dainese. Poi, nel 2009, in

la concorrenza è uno stimolo per non smettere mai di innovare 48. imagine

seguito alle successioni ereditarie è in parte cambiato l’assetto societario, che comunque è rimasto legato alle due famiglie originarie. Da allora abbiamo un unico obiettivo: fare impresa stando molto attenti a ciò che vuole il mercato». Mi accennava al fatto che state lavorando a un nuovo progetto digitale. Partiamo da qui allora, per raccontare di voi. «È un progetto che vogliamo esca dagli schemi, già troppo visti, che puntano tutto sull’immagine. La vera battaglia è sui prezzi, inutile nascondercelo. Il problema vero è che tutto nell’online corre così veloce che ciò che crei oggi potrebbe già essere superato domani. Così, stiamo puntando molto, anche con il sostegno de La Beautic, a cui siamo legati, allo sviluppo sui social. È da qui che bisogna ‘prendere’ i nuovi clienti.


Ormai tutti i competitor sono in rete, se prima dovevi temere la concorrenza del negozio che stava a dieci metri da te, ora ti confronti con il mondo. La vera sfida è riuscire a coniugare la dimensione virtuale della rete con quella fisica dei negozi. Fare in modo che la persona che riesci a intercettare online venga a trovarti in negozio e se ne esca soddisfatta. Cosa che non è così scontata». E qual è la prima cosa da fare perché ciò si verifichi? «Lavorare a una chiara identificazione della nostra insegna, all’immagine e alla brand awareness. Nelle aree in cui operiamo siamo “il” punto di riferimento. Non dobbiamo deludere la clientela già fidelizzata e dobbiamo attrarre a noi quella nuova, specie i giovani che, come dicevo, vogliamo reclutare sui social». Quali sono i concorrenti che teme di più, anche considerato il contesto in cui sono calati i suoi negozi? «Francamente, nessuno. Piuttosto prendo spunto da loro, li “utilizzo” per fare sempre meglio. Nella mia personale idea di business la concorrenza è uno stimolo per non smettere mai di innovare e di prestare attenzione ai cambiamenti del mercato. Nella nostra realtà, lavoriamo da sempre per essere noi il concorrente da temere, per superarci in continuazione, attingendo dai concorrenti là dove offrono spunti interessanti. Che non significa, ovviamente, copiarli. Anche perché ogni realtà è un mondo a sé e anche le modalità operative devono essere diverse». Chiaro. Ma avrà delle forme di retail che teme di più perché magari più fisicamente vicini ai suoi punti vendita… «Dipende dalle realtà. Lo spazio da 1.000 mq che abbiamo a Merone, in provincia di Como, e che funge sia da store che da magazzino, è incuneato tra un Bennet e un’Igiene e Bellezza. Ciò che facciamo è cogliere i vantaggi dall’avere accanto dei competitor molto agguerriti vedendo di attrarre a noi il flusso di persone generato da queste strutture e facendo trovare loro i prodotti a un posizionamento prezzo corretto, senza però cadere nella spirale della battaglia sui prezzi. È una linea sottile che non va oltrepassata. Non dobbiamo mai dimenticare che la profumeria non è un drugstore. Il punto vero è che ci trovia-

la vera sfida è riuscire a coniugare la dimensione virtuale della rete con quella fisica dei negozi mo a competere in un mondo dove si lotta per la sopravvivenza, popolato da realtà ibride, che sviliscono il lusso e i prodotti che lo rappresentano». Avete negozi sia nei centri commerciali che nei centri storici, esatto? «Sì è così. Se i primi, come regola, tendono a essere spersonalizzati e omologati, i secondi per contro lavorano sull’atmosfera unica e di grande empatia che si viene a creare con il cliente, che

si fidelizza non tanto ai prodotti ma alla professionalità e al consiglio. Noi siamo riusciti a mixare i due diversi approcci, unendo alla trasversalità dell’offerta un servizio di qualità. I negozi che abbiamo nei centri commerciali godono dell’afflusso di chi lì ci entra per fare la spesa. Con la crisi, la fascia media che frequentava i mall ha perso potere d’acquisto. Se prima, statistiche alla mano, una persona su tre che andava a comprare il food entrava a prendere un cosmetico in profumeria, ora il rapporto è sceso a una su sei. Per compensare, lavoriamo molto alla fidelizzazione della clientela alto spendente nei centri storici. Che ci fa recuperare marginalità». Rapporto con l’industria: è sempre complesso? Ci sono dei punti sui quali, negli anni, siete riusciti a trovare un accordo?

«I rapporti tra persone sono sempre complessi, non in senso negativo però. È chiaro che quando ci si confronta con le persone – e le aziende sono fatte di persone - tutto risulta non univoco ma con più sfaccettature che si devono “interfacciare”. Sicuramente nulla ci è stato regalato e le contrattazioni e i rapporti con i nostri partner commerciali sono il risultato di anni di collaborazione e di dimostrazioni di professionalità. Gli scontri sono comunque sempre stati

finalizzati a una crescita, non sono mai stati fini a se stessi. Retail e industria sono l’uno indispensabile all’altro. Questo deve essere sempre un punto d’arrivo». La decisione di aderire a La Beautic da cosa è stata motivata? «È stata attentamente valutata. Abbiamo scelto questa nuova realtà perché più rispondente al nostro modello di business basato su un forte spirito imprenditoriale e sulla convinzione che innovare sia alla base della sopravvivenza di una struttura. Il potersi confrontare con imprenditori di livello nazionale è per noi motivo di orgoglio. C’è una reale condivisione di valori e di progetti e non solo di mera apparenza. Ci siamo da subito trovati in perfetta sintonia con loro e con Massimo Zonca». n imagine .49


DOMANDA E RISPOSTA di Ivan Pestillo

ORgOglIOSI di essere selettivi

Non potrebbe essere diversamente per un’azienda in salute come Sisley che quest’anno, con il lancio di Hair Rituel (e non solo), ha nuovamente dimostrato di credere in una profumeria specializzata.

«S

iamo soddisfatti di com’è andato il 2018 e prevediamo di chiuderlo con almeno un +5%. Pensiamo che questo risultato positivo sia determinato dal messaggio molto chiaro che abbiamo voluto mandare al mercato in termini di contrazione del grey market. Sisley è un marchio prezioso con una heritage che va tutelata. La casa madre ha, infatti, avviato azioni legali contro piattaforme online non autorizzate perché i prodotti che finiscono in internet a prezzi nettamente inferiori, danneggiano tutto il mercato». Oggi è questa la filosofia di Sisley. Perché il mondo digitale e virtuale deve essere un supporto per il negozio fisico e non un ostacolo. Ad affermarlo è stato Giancarlo Zinesi, amministratore delegato della filiale italiana, con il quale abbiamo tirato un po’ le somme di un anno ricco di novità. Il 2018 ha visto un importante lancio per Sisley, un nuovo brand dedicato ai capelli. Come è stato accolto da retailer e consumatori? «La linea Hair Rituel by Sisley è stata in laboratorio sette anni prima di essere lanciata. Una volta arrivata in store, ci siamo imposti due obiettivi: affermare un nuovo marchio e aiutare la profumeria a recuperare una quota di mercato specialistica nel segmento dei capillari. Ci siamo avvalsi di un team di 25 hair specialist, tutte estetiste con un’importante esperienza in salone, per animare i punti vendita. Le consumatrici hanno potuto così godere di un rilassante massaggio shiatsu al cuoio capelluto, della durata di 10 minuti circa, con i prodotti Hair Rituel. I risultati sono stati ottimi. Il più delle volte la cliente ha acquistato due o tre prodotti della linea contemporaneamente. Basti pensare che in soli

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otto mesi dal lancio, a livello mondiale, il marchio Hair Rituel ha già venduto oltre 500mila pezzi (pari a circa 15milioni di euro). E l’Italia non è stata da meno, con lo shampoo Soin Lavant Revitalisant Volumateur che, da solo, ha venduto oltre 4mila pezzi; al secondo posto, a pari merito, troviamo il balsamo Crème Démêlante Restructurante e l’olio nutriente L’Huile Précieuse Cheveux con circa 3.800 pezzi venduti; poi il prodotto specialistico che frena la caduta, Le Sérum Revitalisant Fortifiant, con 3.200 unità. Ciò la dice lunga sulle potenzialità del nostro canale in questo segmento. Noi ci crediamo. Nel 2019, infatti, arriveranno altre novità e continueremo con le animazioni». Anche il trucco sta diventando sempre più importante per la marca… «Fino a pochi anni fa, il make up valeva più o meno il 16% del business di Sisley. Oggi siamo arrivati al 23%. Gli ultimi mesi sono andati molto bene per questo segmento, trainati dal lancio del rossetto Le Phyto Rouge. Per non parlare delle matite occhi Phyto-Khol Star Waterproof che, lanciate la scorsa primavera, stanno generando continui ordini e riordini. L’eleganza dei nostri

packaging, unita all’elevata qualità delle formule, sta conquistando nuovi target di consumatori. Del resto, l’intento era questo già con l’arrivo della gamma Twist che ha ringiovanito e rilanciato il nostro make up. Un cambiamento radicale direi, per una marca che da sempre è forte nel soin. Anni fa, siamo stati tra i primi a parlare di biancospino e calendula all’interno delle formule make up per sottolinearne la componente di trattamento. Tutto ciò rimane, ma oggi Sisley fa anche prodotti di tendenza». Il vostro core business, infatti, rimane il trattamento che ha bisogno di una costante formazione per essere proposto al meglio. Come vi muovete su questo fronte? «L’assistenza al punto vendita e la formazione sono due capisaldi della filosofia di Sisley, soprattutto in quanto marca specializzata nel soin. Senza questi, i nostri prodotti non avrebbero il successo che stanno registrando. L’obiettivo è quello di infondere sicurezza a chi propone le nostre referenze. E lo facciamo a partire dai corsi base, 10 l’anno per una durata di tre giorni presso la nostra sede milanese. A questi poi si aggiungono ulteriori incontri a livello regionale o su misura, soprattutto nel caso delle catene locali, e il training tour delle nostre beauty per presentare le novità ai clienti». Qual è attualmente la vostra distribuzione? «Sisley è presente con make up, trattamento e fragranze in 825 punti vendita. Per Hair Rituel abbiamo scelto, invece, una distribuzione iper selettiva di 400 porte. Il 60% del totale dei nostri concessionari è rappresentato da profumerie tradizionali e insegne regionali. Questo


perché il nostro partner ideale deve avere una sua heritage ed essere collocato possibilmente in un centro storico. La nostra distribuzione si completa anche con catene nazionali e department store». Un aspetto che migliorerebbe del nostro canale? «La profumeria, soprattutto quella tradizionale, dovrebbe riuscire a gestire meglio il proprio bacino di utenti. In un mondo dove tutto ormai è digitalizzato, questi andrebbero “schedati”, catalogati per sesso, fascia di età e così via. La clientela va suddivisa in base a reali esigenze che dipendono anche dalla capacità di spesa. È inutile invitare sempre le stesse persone, ogni settimana, ad animazioni di marchi diversi. Questo tipo di pratica genera nel consumatore una confusione che, a lungo andare,

non paga. La profumeria deve esprimere un certo grado di professionalità, competenza e sicurezza. È vero che sul punto vendita ci sono marche concorrenti, ma bisogna anche lasciare alla cliente il tempo per conoscerle, provarle, farsi un’idea. Purtroppo, invece, in molti casi non è ancora così». Nel dialogo diretto con il consumatore, però, voi continuate a investire in comunicazione… «Certo, nel 2019 andremo avanti a puntare sui canali tradizionali ma striz-

MUST

a destra, il rossetto le phyto reouge con il suo pack lussuoso e accattivante. sotto, in senso orario, la linea hair rituel by sisley con i suoi flaconi freschi ed eleganti, il nuovo trattamento lenitivo soin velours e la linea d’alta gamma sisleŸa con il suo nuovo sérum.

zeremo ancora di più l’occhio ai giovani con un 30/40% in più di investimenti in digital. Collaboriamo già con qualche influencer e siamo presenti da un paio d’anni sui principali social network con account italiani». Ci anticipa qualche novità del 2019? «Non posso svelare molto se non che avremo lanci importanti nelle categorie del trattamento, del trucco e dei solari. Anche il brand Hair Rituel verrà ulteriormente arricchito. Sarà un anno di grandi novità e animazioni sul punto vendita». n imagine .51


DOMANDA E RISPOSTA di Giulia Varalli

BOIS 1920

È DI NUOVO NOSTRO La famiglia Galardi è di nuovo proprietaria del marchio creato agli inizi del 1900 dal bisnonno Guido. Un bel gesto che ha già aperto la strada a un nuovo corso.

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na bella storia. Una storia di imprenditoria vera, che comincia con un marchio di profumeria artistica, nato nel 1920, e prosegue con la determinazione di una famiglia - che è anche la proprietaria del marchio – a riconquistarselo. Il brand in questione è Bois 1920, fiorentino doc, che dallo scorso febbraio è tornato alla Famiglia Galardi. A raccontarci di ciò che è stato ma, soprattutto, di ciò che sarà, Mauro Galardi. La storia di Bois affonda nel 1920 e fu dal suo bisnonno che tutto cominciò, è così? «Proprio così. Bois 1920 è un marchio di famiglia. Il mio bisnonno Guido avrebbe voluto aprire una bottega artigianale nel cuore di Firenze. Voleva, così facendo, raccontare attraverso delle note olfattive gli odori intensi della sua città. Raccoglieva lo spigo (la lavanda) che matura nei campi tutt’intorno. Da qui l’acronimo “Bois”, che sta per Bottega Italiana Spigo. Tuttavia non riuscì nel proprio intento. Quasi un secolo e due

Non volevamo che quanto costruito e seminato in tanti anni dal nostro predecessore andasse perduto. C’era un patrimonio prezioso da rilanciare con un piano finanziario credibile. Pensi che nel 2012 Bois 1920 è stato selezionato tra le cinque migliori espressioni olfattive agli Oscar della profumeria, i FiFi Awards di New York».

generazioni dopo, mossi da quello stesso slancio, ci siamo riappropriati della nostra azienda e del nostro marchio. Ci sentiamo nel profondo una famiglia di essenzieri». Che cosa vi ha spinto a riprendervela e com’è andata? È senz’altro molto apprezzabile il fatto che vi siate voluti rimettere in gioco. «L’azienda era in difficoltà. Negli ultimi anni era passata attraverso alterne fortune al punto da finire all’asta. La nostra offerta è stata quelle vincente.

BOIS ¿UD> E PROFUMO DI FIRENZE INTERPRETANO I SENTORI DEL CAPOLUOGO TOSCANO FACENDOLI RIVIVERE MAGICAMENTE

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Come stanno andando le cose? «Bene. Da un punto di vista distributivo, in una decina di mesi abbiamo raggiunto una settantina di clienti concessionari. Molti tra loro ci conoscevano e ci hanno dato fiducia. Io arrivo da una lunga militanza nel settore, nasco come sales manager per il mercato italiano ed estero». Com’è strutturata l’offerta? «Il cuore è la collezione di fragranze Bois 1920, una trentina di diverse composizioni, ogni creazione è un’alchimia di accordi particolari fondata sull’eccezionalità qualitativa delle materie prime. Ci poniamo come “valore aggiunto” nel settore della profumeria di nicchia e precursori di note olfattive nuove, da esplorare e indossare. All’ultima edizione di Pitti Fragranze abbiamo presentato parana e Sopra il Mare». Più recente è invece la scelta di realizzare Profumo di Firenze… «Abbiamo altri due marchi, Olfattology, che vogliamo rilanciare il prossimo anno, e Profumo di Firenze. Quest’ultimo vuole porsi come l’entry level alla profumeria di nicchia. Ha un prezzo accessibile ma è un prodotto di grandissima qualità. È intimamente legato ai sentori della nostra città. L’astuccio è realizzato in un caratteristico blu. È il nostro modo di celebrare Firenze». 



focus di Ivan Pestillo

IL NUOVO GROOMING

All’uomo piAce coccolArsi e, oggi più che mAi, le Aziende cosmetiche sono pronte A soddisfAre ogni suA esigenzA mA Anche ogni suo vezzo.

è NO GENDER? Q

uando si parla del rapporto tra gli uomini e la bellezza, il mercato sembra diviso. Da un lato c’è chi crede fortemente nella cosmesi maschile e dall’altro chi punta sulle linee no gender. In realtà, entrambe le filosofie hanno una loro ragion d’essere. Se è vero che i prodotti da barba per l’uomo sono come gli anti cellulite per la donna, è altrettanto appurato che, sul fronte del trattamento di base, i novelli narcisisti non hanno problemi a condividere sieri e creme con le loro compagne. Non deve stupire, dunque, che il fashion retailer tedesco Zalando abbia di recente ampliato la propria offerta di prodotti cosmetici maschili con più di 1.500 referenze per corpo, barba, pelle e capelli, selezionandole tra marchi come House 99 by David Backham e Baxters. Allo stesso modo, però, non deve sembrare strano che Giorgio Armani abbia lanciato un lip balm unisex, dichiarandone l’aspetto no gender già nel nome, ovvero Him/Her Lipcare Lip Balm. Del resto, quello del genere è sempre stato un concetto “stretto” per il mondo della moda. Fu proprio Giorgio



FOCUS UOMO

Armani, negli anni Ottanta, a lanciare la giacca da donna con il taglio maschile. E oggi lo stilista continua su questa strada, facendo sfilare i suoi modelli truccati, anche se in modo tenue. Sulla passerella della collezione primavera estate 2019 di Emporio Armani, infatti, gli uomini indossavano un balsamo labbra sui toni del rosa e un illuminante nell’angolo interno dell’occhio.

tel Global Trends 2018 Beauty & Personal Care dello scorso gennaio. Che il futuro della bellezza sia, dunque, no gender? A dirla tutta, sembra che oggi questo obiettivo sia ancora parecchio distante. Lo ha constatato la rivista inglese The Indipendent che ha messo in luce come l’industria cosmetica tenda a promuovere il divario di genere con packaging rosati e nomi che alludono alla sfera intima per lei e confezioni in grigio antracite o blu, unite a claim che inneggiano alla virilità, per lui.

ANCHE PER LUIu IL TRUCCO C’È!

E se l’opinione pubblica non sembra ancora pronta per gli uomini truccati, il mondo del beauty ci prova lo stesso e va in controtendenza. Primo tra tutti Tom Ford che nella sua linea “for men” vanta già due prodotti per le sopracciglia, un correttore e un gel abbronzante. Anche Chanel, di recente, ha lanciato sul suo e-commerce (e a gennaio arriverà anche nelle boutique), la collezione make up Boy de Chanel. Si tratta di una linea ispirata ad Arthur “Boy” Capel, lo storico amore di Mademoiselle Coco, e comprende un fondotinta anti età, un lip balm idratante e una matita per le sopracciglia dalla formula waterproof.

QUESTIONE DI PELLE

D’altro canto, la diversa comunicazione delle linee maschili rispetto a quella delle femminili è presto spiegata dalle sostanziali differenze che esistono tra la pelle degli uomini e quella delle donne. I primi, infatti, presentano una maggiore secrezione di ormoni steroidei. Tra questi, il più importante è il testosterone. La sua presenza influisce sulla struttura dell’epidermide e sulla sua untuosità. «La pelle dell’uomo è più spessa, mediamente del 20%, rispetto a quella della donna ed è anche più resistente perché ricca di fibre di collagene. Le rughe, dunque, fanno la loro comparsa più tardi ma, quando si formano, sono più profonde» spiega il professor Santo Raffaele Mercuri, responsabile dell’unità di dermatologia e cosmetologia dell’ Ospedale San Raffaele di Milano. «Sempre a causa dell’azione del testosterone, che stimola una produzione sebacea

DIFFERENZA DI GENERE

“I consumatori si stanno allontanando dagli stereotipi e dalle aspettative tradizionali di genere. Come tali, desiderano che i brand spingano un messaggio neutro nelle loro nuove campagne di sviluppo e marketing dei prodotti”. Questo è quanto si legge nel rapporto Min-

TOP Creme da rasatura, dopobarba e sieri viso. Ma anche texture colorate e formule per i tatuaggi. In store, per lui, c’è tu,o questo e molto altro ancora.

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1. È di Proraso, il Detergente Barba che rimuove odori e impurità (distribuito da Ludovico Martelli). 2. Con acido ialuronico e zenzero, Acumen Eye Energizing Hydrating Gel di American Crew riduce borse e occhiaie (distribuito da Revlon). 3. Naturale al 100%, con estratti di timo, Lotion Botanique di Féret idrata la pelle del corpo senza ungerla (distribuito da Effegi Impex). 4. Le Teint della linea Boy de Chanel è un fluido colorato con polveri correttive e un Spf 25. 5. Per lenire il contorno occhi, Clinique propone Super Energizer Anti-fatigue Depuffing Eye Gel con estratto di luppolo e caffeina. 6. Con il Gel Scrub a base di sabbia vulcanica, Saponificio Varesino promuove i suoi prodotti con un’elevata componente di


I RETAILER PUNTANO SULL’UOMO CON CORNER E SERVIZI DA BARBERIA fino al doppio di quella femminile, la pelle maschile è più grassa e i follicoli pilo sebacei maggiormente dilatati. I pori degli uomini sono, infatti, ben visibili a occhio nudo. Per questo vanno sempre consigliati trattamenti leggeri e non troppo ricchi». Poi c’è la barba con i suoi circa 15mila peli che crescono a una velocità media di 13,7 centimetri l’anno. «La rasatura è un gesto quotidiano che stressa la pelle con possibili tagli e irritazioni. Per evitarli, la prima regola è l’igiene: bisogna cambiare spesso le lame e utilizzarle sulla pelle bagnata o comunque pre trattata con prodotti a base di ingredienti antibatterici. Poi si possono usare dei dopobarba con estratti di mirto italiano e liquirizia perché vantano virtù lenitive» conclude l’esperto.

LA PELLE DELL’UOMO È PIÙ SPESSA, IN MEDIA DEL 20%, RISPETTO A QUELLA DELLA DONNA. È DUNQUE PIÙ RESISTENTE MA, AHIMÈ, LE RUGHE SONO PIÙ PROFONDE. SI ALLE TEXTURE ANTI AGE PURCHÉ LEGGERE!

20%

SERVIZI TUTTI AL MASCHILE

Oggi, dunque, anche all’uomo piace coccolarsi con i prodotti di bellezza. Può darsi che non lo faccia notare quando si tratta di minimizzare le rughette del contorno occhi ma quando, invece, pensa alla barba, il

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ingredienti bio (distribuito da Effegi Impex). 7. Da Bullfrog arriva Secret Potion n°3 Crema da Rasatura con derivati del mentolo ed estratti di bambù ad azione tonificante (distribuito da Effegi Impex). 8. Per limitare la decolorazione dei tatuaggi c’è Bold Statement di House 99 by David Beckham con attivi idratanti (distribuito da L’Oréal Luxe). 9. Protezione dall’inquinamento assicurata con la Crema Viso Detox&Defence di Bioetyc Uomo a base di aloe vera (distribuito da Deborah). 10. Il Gel per Capelli Fico Nero di Antica Barbieria Colla è a base d’acqua per disciplinare la chioma senza appesantirla (distribuito da Aigen). 11. Formula priva di agenti antitraspiranti per il Deodorante Idratante Vela di Tuttotondo (distribuito da Beauty San). 12. Age-Defying Moisturizer di Neal’s Yard Remedies è formulato con erbe e oli naturali (distribuito da Olfattorio). 13. Aiuta la rasatura del corpo, anche sotto la doccia, il Body Shaving Gel di Nivea Men con pantenolo (distribuito da Beiersdorf). IMAGINE .57


suo tratto più virile e distintivo, allora la faccenda diventa tutt’altra. Questa si trasforma in un vero e proprio accessorio da esibire e, non molto diversamente dal make up, può correggere la forma del viso e quella delle labbra. A trasformare questo vezzo in un business sono stati per primi i barbieri. Tra le più recenti aperture, quella di Cura della Barba, il primo barber shop di Pesaro. Questo salone, peraltro, si trova a due passi dal teatro che prende il nome da Gioachino Rossini, colui che raccontò proprio le gesta di un famoso barbiere, quello di Siviglia. E la profumeria non è rimasta a guardare. Il Gruppo Douglas, per esempio, ha inserito in alcuni suoi store la barberia, in collaborazione con Elite. Tra i servizi di punta: il colore barba e baffi, la rasatura luxury targata Acqua di Parma e il trattamento barba con i prodotti House 99 di David

18-55 LA BELLEZZA MASCHILE NON HA ETÀ. ALMENO SECONDO UN’INDAGINE DELL’AGENZIA DI COMUNICAZIONE KLAUS DAVI CHE VEDREBBE I SINGLE TRA I 18 E I 55 ANNI FARE LA PARTE DEL LEONE NELL’ACQUISTO DI PRODOTTI COSMETICI PER VISO, CORPO, BARBA E CAPELLI.

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14. La Crema Multifunzione Viso e Contorno Occhi di Dimensione Uomo, con fitoestra,i naturali, è certificata Cosmos Organic e Cosmos Natural (distribuito da Farmaceutici Do,or Ciccarelli). 15. Con la sua CC Homme, Erborian lancia un tra,amento perfezionatore dell’incarnato a effe,o mat e bonne mine che sfru,a le tecnologie del make up coreano (distribuito da L’Occitane). 16. Formulata con estra,i di salice, luppolo e avena, Daily Moisturiser di Floris è una lozione viso idratante e anti age (distribuito da Calé). 17. Con pratico pack roll-on, il deodorante Body Fuel di Kiehl’s sfru,a il gluconato di zinco per neutralizzare gli odori (distribuito da L’Oréal Luxe). 18. Nel cuore della formula del Gel Dopo Barba Effe,o Ghiaccio di Innoxa c’è un estra,o vegetale che normalizza la pelle, restringe i pori e regola la produzione di sebo (distribuito da Primavera Cosmetici). 19. Lo styling parte dallo shampoo con Dense Up di Tigi Bed Head For Men che dona ai capelli 58. IMAGINE


FOCUS UOMO

Beckham. Anche Coin sembra puntare sull’uomo e per il suo megastore di Catania ha scelto come partner la Effegi Impex con il suo marchio antologico Original Toiletries. Il risultato è un corner che offre un’esperienza grooming completa, con brand come Saponificio Varesino, Captain Fawcett e Bullfrog. E proprio Bullfrog, nonostante ormai sia un vero nome di riferimento nel panorama della cosmesi maschile, ha deciso di diventare un brand inclusivo in tutti i sensi, coinvolgendo nelle sue attività una donna: la tatuatrice Stefania Pallestrini. Con lei il brand ha molto in comune: l’amore per l’estetica innanzitutto, ma anche l’esercizio della tecnica al servizio del corpo e la manualità artigianale. Per questo, ha deciso di affidarle i disegni che appariranno sul pack di alcuni prodotti in edizione limitata, disponibili da dicembre. 

DIAMO I NUMERI SULL’UOMO, PROFUMERIA BATTE FARMACIA

STIMA DELLA COMPOSIZIONE DEI CONSUMI DI PRODOTTI COSMETICI PER L’UOMO PROFUMERIA ¿_uÔ ■ CORPO ¿áuU ■ IGIENE BOCCA ¿Ouá ■ IGIENE CORPO ¿Ou> ■ CAPELLI Uu¿ ■ PROFESSIONALI Uu¿ ■ VISO ÔuO ■ PRODí LINEA MASCHILE _uU ■ E-COMMERCE Ou¿ ■ CONFEZIONI REGALO ¿uÔ ■ LABBRA >u_ ■

APPUNTAMENTO CON PITTI UOMO SE C’È UN SALONE DOVE NASCONO LE TENDENZE MASCHILI IN FATTO DI MODA ¥E NON SOLO©u QUELLO È SICURAMENTE PITTI UOMO CHEu NEL D>¿Uu TORNERÀ IN SCENA PRESSO LA FORTEZZA DA BASSO DI FIRENZE ¥¤-¿¿ GENNAIO©í NUOVISSIMO IL LAYOUT CHE CONDURRÀ I VISITATORI ATTRAVERSO UN VIAGGIO MULTISENSORIALE SCANDITO DA TANTE PITTI BOX DEDICATE AGLI ESPOSITORI E ALLE ESPERIENZE INTERATTIVEí IL TUTTO IN UN SET DESIGN CONCEPITO DAL LIFESTYLER SERGIO COLANTUONIí

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fini il sollevamento necessario grazie alla Tecnologia Uploader (distribuito da Unilever). 20. Vanta proprietà energizzanti, la Cera Effe,o Opaco di Acca Kappa con l’estra,o di ginseng (distributore H. Krull & C.). 21. Per gli amanti dei patch c’è la Maschera A,iva Uomo di Collistar con acido ialuronico e collagene. 22. Dallo storico marchio inglese Geo. F. Trumper, la shaving crema Eucris, preparata secondo la tradizione artigianale britannica (distribuito da Officina Parfum).

I

l segmento del trattamento uomo fatica a “carburare” e per l’ottavo anno consecutivo segnala un andamento negativo (-2,5%) attestandosi ormai complessivamente al di sotto dei 155 milioni di euro. A perdere quota sono soprattutto i dopobarba che scendono del 4% (53 milioni di euro), insieme a saponi, gel e schiume da barba – la prima famiglia a valore del comparto – che nell’ultimo esercizio registra un valore di poco inferiore ai 65 milioni di euro. Di fatto, si segnala un cambiamento nelle abitudini maschili con un orientamento verso specialità più tecniche e ad alta prestazione, come le lozioni tonificanti e le creme multifunzione, specie per il trattamento della barba, oltreché il fenomeno di sovrapposizione di consumo di prodotti non specificamente studiati per l’utenza maschile. Tutti i canali perdono quota. L’arretramento più evidente si registra in farmacia (-4,7%), il cui volume delle vendite risulta di poco superiore ai 10 milioni di euro, mentre la profumeria segna un -2,5% (valore di 38 milioni di euro) con una quota di mercato del 23%. Arretra del 2,4% anche la gdo, il canale che copre il 70% delle vendite di specialità for man, che si assesta poco al di sotto dei 107 milioni di euro. RIPARTIZIONE PERCENTUALE PER CATEGORIA E CANALE DELLE VENDITE DI PRODOTTI DELLA LINEA MASCHILE CREME PER IL TRATTAMENTO

23,7% 34%

DOPOBARBA

6,7% FARMACIA

SAPONI SCHIUME GEL BARBA

24,3% PROFUMERIA

42,3% 69,1%

GRANDE DISTRIBUZIONE E ALTRI CANALI


FOCUS UOMO

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1. È made in Britain il pe,ine di Kent: flessibile e resistente, è realizzato a mano tagliando grandi fogli di acetato di cellulosa. I suoi denti passano a,raverso la chioma senza tirare o danneggiare i capelli (distribuito da Effegi Impex). 2. La Spazzola per Barba di Anonima Barbieri è ergonomica e realizzata in legno di frassino scuro con setole miste - di cinghiale e sintetiche - per facilitare il districamento (distribuito da Effegi Impex).

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ACCESSORI

CO.

TUTTO L’OCCORRENTE PER UNA BARBA PERFETTAu DA VERO HIPSTER… E NON SOLOí

3.

3. È quasi un ogge,o di design, il nuovo rasoio Modular Razor di Gillette che, grazie al suo innovativo supporto, si regge da sé, dominando lo spazio circostante (distribuito da P&G). 4. Pennellificio Omega propone Hi-Brush, realizzato a mano artigianalmente con un’innovativa fibra sintetica animal-friendly. 5. La linea uomo di Camomilla Milano si chiama ExCamoTage e propone un Vanity Box grigio, da viaggio, con diversi scomparti, che può essere appeso.

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Dall’unione delle lussuose note cuoiate di betulla con accenti fruttati che profumano di ribes nero e bergamotto italiano, un eau de parfum in cui le note di cuore si schiudono su un bouquet di rosa unito al gelsomino del Marocco. Nel fondo le note legnose e ambrate svelano la personalità unica e sofisticata della fragranza.


ICONE di Ivan Pestillo

trattamenti

da star

Sono quelli targati Paris Hilton Skincare che arrivano in profumeria, assieme a tutta la forza mediatica della diva, per riparare i danni a livello del Dna.

E

reditiera, showgirl, cantante, modella, attrice, dj, stilista. Paris Hilton è una vera forza della natura. Un’imprenditrice a 360 gradi che ha fatto del suo nome un brand di successo nei settori più disparati. C’è chi sostiene che sia stata lei a “inventare” il lavoro della influencer, lanciando una vera e propria moda, quella dei selfie. È stata, infatti, la prima a scattarsi autoritratti con il cellulare, in tempi ancora non sospetti. Oggi, però, Paris ha 37 anni ed è una donna molto consapevole del proprio potere mediatico. Per questo ha deciso di lanciare una gamma di prodotti skincare in grado di promuovere un messaggio di bellezza naturale e di prevenzione contro i segni del tempo. «Così è nata la linea ProD.N.A.

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che mira a contrastare e riparare i danni causati a livello del Dna cutaneo da agenti esterni quali sole, inquinamento, luce blu e cattive abitudini» spiga la dottoressa Valeria Sadigh, global brand dermatologist di Paris Hilton Skincare.

Tecnologia da Premio nobel

«Il nostro corpo, di regola, sarebbe in grado di risolvere da solo i problemi causati a livello cutaneo dai fattori esterni. Purtroppo, però, questo meccanismo di auto riparazione interna rallenta col tempo. Il Dna danneggiato, se non è sistemato prima che le cellule della pelle lo sostituiscano, viene copiato all’interno di nuove unità cutanee. Così rughe, macchie e zampe di gallina

diventano ancora più visibili. Per non parlare della iper pigmentazione e della cute secca: segni, inizialmente innocui, di un’usura che ha inizio già dall’adolescenza» sottolinea Sadigh. Per far fronte a tutte queste problematiche, Paris Hilton Skincare sfrutta diversi super ingredients come la prugna kakadu (che contiene il 100% in più di vitamina C rispetto all’arancia), ma soprattutto il complesso GenoMatrix. «Questo è dato dall’unione dell’acido ialuronico e di una tecnologia brevettata che ha vinto il Premio Nobel nel 2015» racconta la dermatologa. «Tale tecnologia si basa su potenti enzimi, derivati da una micro alga marina, che accelerano del 90% la riparazione del Dna cutaneo. Basta un trattamento di


la rouTine di belleZZa FirmaTa da Paris HilTon comPrende QuaTTro reFernZe. alTre noViTà arriVeranno a breVe.

ossida e non entra in contatto con i germi. «Va, inoltre, sottolineato che quello del Siero Ricostituente Avanzato di Paris Hilton Skincare è l’unico flacone drop-airless presente sul mercato statunitense. È dotato di un tappo con contagocce incorporato che preleva solo la giusta quantità di prodotto. Inoltre, anche senza tappo a richiuderla, una volta capovolta, la boccetta non fa cadere nemmeno una goccia di prodotto».

una PoTenZa mediaTica

10-15 giorni con i prodotti della linea per scoprire una pelle più elastica e luminosa».

rouTinesnellamacomPleTa

Il rituale di trattamento targato Paris Hilton Skincare inizia con il Gel Detergente Doppia Azione che, formulato con caviale di limone e amminoacidi della mela, pulisce ed esfolia con delicatezza la pelle, rimuovendo ogni traccia di sporco, trucco ed eccesso di sebo. Poi c’è il Siero Ricostituente Avanzato che, grazie alla sua elevata concentrazione di GenoMatrix, aiuta la pelle a riparare il Dna in soli 30 minuti, lavorando su più livelli di profondità; questo incorpora anche estratti vegetali di fiori di loto blu, primula e rosmarino dalle virtù idratanti, rassodanti e antisettiche. Dopo il siero, non poteva mancare una Crema Viso e Décolleté dalla texture ricca ma di facile assorbimento; perfetta anche come primer per il trucco, incorpora l’estratto di tartufo bianco del Nord Italia che, grazie ai suoi elevati livelli di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali, riduce le rughe e la iper pigmentazione. Completa la gamma, una Crema Contorno Occhi a Effetto Lifting che illumina immediatamente lo sguardo perché formulata con la preziosa polvere di diamante. «Si tratta di una linea trasversale che può essere usata da uomini e donne,

dai 18 ai 50 anni, perché prima di tutto mira a prevenire i segni dell’invecchiamento e i danni causati dai fattori estrinsechi. Presto arriveranno anche una crema corpo e una maschera viso» anticipa l’intervistata.

Quando il Pack è FunZionale

Tutti i prodotti della linea ProD.N.A. di Paris Hilton, a eccezione del detergente, sono custoditi in lussuosi packaging airless al fine di preservare l’integrità della formula che così non si

«Per ora, Paris Hilton Skincare è presente nello spazio Annex della Rinascente Duomo a Milano ma il nostro obiettivo è quello di portarlo in profumeria» racconta Marco Bordoni, general manger della società Idra che distribuisce il brand in Italia. Ma quali sono i plus di un marchio creato da una celebrity? «Paris Hilton ha scelto di diventare volto e portavoce di ProD.N.A. per l’elevato livello tecnologico di ogni formula. Non dimentichiamo che dietro a ogni referenza ci sono un team di esperti e una tecnologia da Premio Nobel. I retailer che sposano la filosofia del brand, d’altro canto, possono anche contare sulla forza mediatica di Paris Hilton che attraverso i suoi canali social comunica costantemente la linea. Lo scorso ottobre è arrivata personalmente in Italia per il lancio del brand da Annex dove è stata accolta dai fan che sono letteralmente impazziti non appena l’hanno vista! Successivamente è stata ospite da Barbarba D’Urso, nel suo programma pomeridiano Domenica Live su Mediaset». n

IL FLaCONE dEL sIErO è L’UNICO drOP-aIrLEss NEGLI statEs imagine .63


DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina

QUAL è iL sUono

DEl PROfuMO? La parola a Silvio Levi, genius loci di Calé, che della sua passione per le fragranze d’autore ha fatto tesoro, tanto da vantare il record di distributore con la più lunga esperienza al mondo nel settore della profumeria artistica. I suoi brand? Indipendenti e che non scendono mai a compromessi con la creatività.

U

na scuderia di razza, che riunisce brand indipendenti, fortemente creativi e capaci di imprimere alle loro creazioni uno stile personalissimo e mai convenzionale. Ogni marchio individuato da Silvio Levi per la sua Calé è la preziosa tessera di un mosaico che racconta della magia del profumo. E non smette mai, di anno in anno, di emozionare.

Il 2018 è agli sgoccioli. È soddisfatto del lavoro svolto in questi 12 mesi? «Sì, senz’altro. Vero è che questo mercato cosiddetto “di nicchia” sta evolvendo rapidamente e negli ultimi anni sono successe molte cose che portano noi operatori storici ad accelerare i processi finalizzati a consolidare e perfezionare la distribuzione. Dobbiamo agire a difesa di un settore che abbiamo contribuito a far crescere in circostnze talvolta molto complesse e in decenni di attento lavoro, e che ora è diventato interessante per chi trova più semplice e proficuo portare a reddito la creatività altrui - riconosciuta come valida e innovativa - piuttosto che rischiare con una propria ricerca». Come vi siete mossi, allora, per tutelare reputazione e fama di Calé? «Abbiamo selezionato i migliori retailer, così come quei marchi seri che tengono in gran conto i principi di etica commerciale in cui crediamo profondamente. Parallelamente, abbiamo iniziato a distribuire nuovi brand appartenenti ad aziende che conosciamo da molti anni e con le quali siamo legati da rapporti di reciproca stima. Aziende che si avvalgono di creatori molto noti nel mondo delle fragranze. “Matrimoni” frutto di lunghi fidanzamenti, che preludono a collaborazioni proficue, 64. imagine

basate su una visione comune di cosa sia il linguaggio artistico olfattivo. Tre personalità di grande spessore sono entrate con i loro brand nella famiglia Calé: Saskia Havekes, superba flower designer australiana, con Grandiflora. Poi, il mito vivente Alberto Morillas con Mizensir. Infine, Pierre Stark, naturalizzato portoghese dall’allegria contagiosa, con lo storico ma rinnovato marchio Benamôr».

Dietro al marchio Mizensir c’è Alberto Morillas. Può raccontarci un aneddoto legato al giorno in cui l’ha incontrato? «A dire il vero l’ho incontrato almeno dieci anni fa a Cannes pensando che mai e poi mai avrei avuto modo di lavorare con un tale mostro sacro. Un giorno invece ricevetti una sua telefonata in cui mi domandava se potevo occuparmi, in Italia, di Mizensir, il suo progetto più intimo, legato alla sua storia personale e alla sua famiglia, perché non voleva fosse banalizzato o bistrattato da un marketing aggressivo. Quando abbiamo organizzato la presentazione di Mizensir a Milano nella Casa degli Atellani, residenza di Leonardo da Vinci nel periodo in cui dipinse il Cenacolo, abbiamo conosciuto un uomo dalla semplicità disarmante, dall’eleganza innata e talmente appassionato del proprio lavoro che ha conquistato tutti i presenti, giornalisti, retailer e il team di Calé, con il suo gar-


bo, umanità e savoir faire. Continuava a ringraziarci per avergli fatto scoprire un luogo così magico e per averlo fatto sentire assolutamente a suo agio, una volta tanto lontano dai riflettori». Quali caratteristiche deve possedere un brand che entra a far parte della scuderia Calé? «Di solito chiedo ai miei interlocutori di spiegarmi qual è la ragion d’essere delle loro creazioni e quale contributo possono dare all’arte del profumo. Entro in contatto con persone coinvolte in prima linea nel processo creativo, che sono i veri testimonial dei loro brand, ne sono espressione vivente e i loro occhi brillano quando ne parlano. Dopo oltre 60 anni di attività sappiamo riconoscere al volo il coinvolgimento, la dedizione e la passione delle persone che incontriamo. E anche le ultime acquisizioni ne sono una prova lampante». Per il “marchio di casa” Calé Fragranze d’Autore sono state create delle musiche ad hoc per ogni profumo... «Sì. È così. Le cose più belle, di solito, sono apparentemente semplici e molto coinvolgenti. Negli anni ho avuto modo di capire che i profumi vanno “ascoltati” per le emozioni che comunicano e che la semplice ricetta fatta di ingredienti non serve affatto a restituirne il valore e la capacità espressiva. Se incoraggiamo le persone ad “ascoltare” senza preconcetti le fragranze e a visualizzare le emozioni che sanno evocare, scopriremo che esiste una sorta di linguaggio universale, comprensibile a tutti, che non è necessario imparare ma si comprende naturalmente. È una specie di esperanto innato in ognuno di noi». Come si svolgono queste “sperimentazioni”? «Spesso invito le persone a sentire dei profumi resi anonimi per non essere condizionati dal brand, dal nome della fragranza, dal packaging o dalle materie prime. La cosa interessante è che colori, luoghi e sensazioni suscitati dal singolo bouquet sono molto simili. Un fatto normalissimo per me, ma che genera invece sempre stupore negli altri. In generale, ci si sorprende di aver colto tutti gli stessi messaggi. Ho voluto coinvolgere in questa esperienza anche il compositore Philip Abussi,

musica e fragranze appartengono allo stesso mondo, suscitano le stesse emozioni. da qui la decisione di silvio levi di associare alle note olfattive del marchio di casa calé fragranze d’autore, le note musicali del compositore philip abussi.

molto sensibile all’emozionalità e all’espressività del suono, e gli ho chiesto quali sensazioni riceveva dall’inspirare le mie fragranze rese tuttavia anonime. Abussi ha partecipato con convinzione a questa specie di gioco di ruolo e ne è rimasto così entusiasta che mi è venuto spontaneo chiedergli di mettere in musica le emozioni che i miei profumi gli avevano trasmesso. Così ora è possibile “annusare” in cuffia le mie creazioni.

La percezione contemporanea di suono e profumo, in una sinergia quasi perfetta, porta a immergersi emotivamente negli spartiti olfattivi, guidati anche dalle note musicali, che rende davvero superflue le parole. Dallo sguardo di chi vive questa esperienza si percepisce che il messaggio è stato compreso pienamente». Può svelarci un’anticipazione per l’anno che verrà? «Un’altra storia e un altro personaggio originale e fuori dal comune entreranno nella nostra scuderia. È Gerald Ghislain, creatore del marchio Histoires de Parfums. Io e Ghislain siamo legati da un rapporto di amicizia e di rispetto che dura da anni, ora concretizzato in una collaborazione che definirei gioiosa e scanzonata. Un mix di provocazione, passione per il design, per la letteratura e l’arte, alimentate da una vena spensierata. Dissacrare con leggerezza, non prendersi troppo sul serio, cercare il divertimento anche tra le pieghe della cultura più accademica, è la cifra stilistica di Histoires de Parfums, che mescola sacro e profano in un mood che definirei da “Amici Miei” di Monicelli». n imagine .65




speciale di Ivan Pestillo

nuovi gusti

Naso e palato, stimolati insieme, per scoprire inediti piaceri. Questo il futuro della profumeria, mentre gli essenzieri guardano alle materie prime sostenibili.

olfattivi

“L’

odore subito ti dice senza sbagli quel che ti serve di sapere; non ci sono parole, né notizie più precise di quelle che riceve il naso”. È quanto scriveva Italo Calvino nel suo saggio “Sotto il sole giaguaro” del 1986. E di certo non si sbagliava. Perché, proprio come un abito o un gioiello, il profumo racconta chi siamo o chi vorremmo essere. Oggi più che mai. Le fragranze devono emanare una scia, rimanere impresse nella memoria olfattiva di chi ci guarda e suscitare ricordi, anche negativi. Già, perché un jus può rappresentarci appieno oppure no. E, dunque, può anche ingannare. «L’importante è che si senta — afferma Sara Ravo, socia e amministratore di Mouillettes & Co —. Ecco perché non deve stupire che il 2018 abbia visto il ritorno delle scie più intense, che piacciono alla fascia delle giovanissime. Le nuove generazioni sembrano, infatti, particolarmente attratte da tutti quei jus che “sanno come farsi sentire”». Del resto, da tempo l’industria cosmetica corteggia millennial e post-


PER LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA, IL MITICO FLACONE DI CHANEL N°5 ABBANDONA LE SUE TRASPARENZE PER QUESTA RED EDITION NATALIZIA.


SPECIALE PROFUMI

millennial con concept impattanti e (quasi) estremi. «Ma per le aziende produttrici di profumi anche le donne over 60 rappresentano un target importante. Queste però preferiscono composizioni più leggere» sottolinea Ravo. Gli esperti parlano di tendenza “clean”. Cosa significa? «Il pulito, il confort, l’effetto pelle, la morbidezza, la soavità e la freschezza — racconta Micaela Giamberti, fragrance division director di Mane —, che da un punto di vista olfattivo hanno nuove interpretazioni con l’uso dei muschi, dei fiori trasparenti e delle aldeidi».

UN ESEMPIO DI PERSONALIZZAZIONE DEL PACK È QUELLO PORTATO IN PROFUMERIA DA PRADA CON IL SUO ATELIER PER LE ICONICHE FRAGRANZE LA FEMME E L’HOMME CHE ORA POSSONO ESSERE “VESTITE” CON LE PIÙ FAMOSE STAMPE DELLA MAISONí

BOUQUET PER LUI

La grande novità di quest’anno riguarda, però, le fragranze maschili. Lo conferma l’esperta di Mouillettes & Co: «Se per molto tempo gli uomini hanno apprezzato maggiormente le eau de toilette, oggi anche loro sembrano cercare profumi più “corposi”. Le note che preferiscono sono quelle gourmand; e sono talmente forti da arrivare persino a coprire tutte le altre». «Anche le scie boisée sono state spesso accostate ad accordi caramellati con sfumature alcoliche realizzate con essenze Co2 di whisky e rum» sottolinea Luca Maffei, perfumer di Atelier Fragranze Milano. E chi ha detto che agli uomini non piacciono i fiori? «Nelle piramidi olfattive dei profumi maschili, le note floreali stanno comparendo sempre più spesso, anche se a volte non si avvertono. Nulla di così nuovo in altre parti del mondo — spiega Ravo —. In Medio Oriente, per esempio, quello della rosa è un profumo tipicamente maschile».

DALL’ALTO@ SARA RAVO DI MOUILLETTES & COu MICAELA GIAMBERTI DI MANE E LUCA MAFFEI DI ATELIER FRAGRANZE MILANOí

TRA PASSATO E FUTURO

«Oggi molte fragranze sono costruite a partire da note fiorite “classiche” come lavanda, rosa, gelsomino, peonia e fresia. Poi rivisitate dai loro creatori in chiave contemporanea con accordi muschiati o fruttati» racconta Maffei. I nasi hanno, dunque, voglia di rispolverare le costruzioni del passato. «Le strutture olfattive “vintage” diventano attuali, ma alla fine ci si ritrova con campagne molto moderne che, nella maggior parte dei casi, non sono coerenti con i jus ai quali si riferiscono. Questi, infatti, ricordano molto quelli che andavano di moda negli anni Ottanta e Novanta» afferma Ravo. Ciò non contrasta, però, con l’impegno delle aziende produttrici di cercare note e materie prime inedite. Quest’anno, per esempio, sono stati lanciati diversi profumi costruiti attorno alle preziose note

12,5%

È IL PESO DELLA PROFUMERIA ARTISTICA SUL TOTALE DELLA CATEGORIAí IL DATOu EQUIVALENTE A UN VALORE DI ¿22 MILIONI DI EUROu RISALE AL D>¿_ ED EVIDENZIA GLI AMPI MARGINI DI CRESCITA PER IL SEGMENTOí

70. IMAGINE

11%

È LA QUOTA RAPPRESENTATA DALLE FRAGRANZE SUL TOTALE DEI CONSUMI COSMETICI EFFETTUATI DALLA POPOLAZIONE FEMMINILE IN ITALIAu A FRONTE DEL D> CONVOGLIATO NELLO SKINCAREí

17%

dei fiori di cactus. Tra questi, Arizona di Proenza Schouler, Alien Flora Futura di Mugler e Soleil Piquant di By Terry, solo per citarne alcuni. È stato, infatti, appurato che i grandi fiori di questa pianta contengono Geraniol e 2,3-epoxygeraniol (una sostanza dall’odore di rosa, presente anche nei fiori del caffè). E in futuro? Cos’altro accadrà? «Nel 2019 sentiremo sicuramente una sensualità provocante — risponde Maffei — con note di ylang ylang, gardenia e monoï, accompagnate da top fruttati in grado di esaltarne al massimo l’aspetto carnale». «Continuerà anche la ricerca di nuove “addiction”, dolci e salate, e di nuove “freschezze” — aggiunge Giamberti —. Ma non solo: l’attenzione al naturale, alla sostenibilità e le materie prime inedite, nate dall’innovazione e dalla tecnologia, consentiranno ai consumatori di annusare nuovi ed emozionanti accordi olfattivi e di immergersi nella meravigliosa storia che parla dei loro ingredienti, delle loro origini, delle culture e dei paesi dove nascono, aprendo un’ulteriore dimensione sensoriale». Le fragranze, infatti, parleranno sempre di più ai cinque sensi. Primo tra tutti il gusto, con materie prime commestibili. «La profumeria ha sempre “rubato” i suoi ingredienti alla cucina ma adesso sta iniziando ad accadere il contrario. Fiori e resine sono resi edibili all’interno di piatti e bevande

CON QUESTA PERCENTUALE I PROFUMI SI COLLOCANOu INVECEu AL PRIMO POSTO NEI CONSUMI BEAUTY MASCHILIí

FOCUS SULLA NICCHIA E SUI MASCHILI


sorprendenti» racconta Sara Ravo. Già adesso, infatti, c’è chi tenta di riprodurre le piramidi olfattive dei profumi all’interno di cocktail alcolici.

QUANDO IL PROFUMO S’ISPIRA AL MAKE UP

LIBERTÀ GEOMETRICHE

E se diventa sempre più difficile catalogare le fragranze all’interno delle tradizionali famiglie olfattive, sul fronte del packaging le tendenze sono sicuramente più chiare. La parola d’ordine è, infatti, “lusso”. Basti osservare le boccette degli ultimi lanci: vere e proprie sculture di vetro che uniscono architettura e design. E che, sempre più spesso, sono anche personalizzabili. Prada, per esempio, ha portato in selezionate profumerie il suo Atelier per permettere ai consumatori di impreziosire i flaconi delle fragranze La Femme e L’Homme con 12 pattern a scelta, ispirati alle iconiche stampe del brand, e una serie di stickers.

AL CENTROu LA SOSTENIBILITÀ

In profumeria accade da sempre ma oggi, forse, si tende a comunicarlo più spesso. Stiamo parlando della volontà delle aziende produttrici di creare profumi (almeno in parte) eco sostenibili. L’esempio arriva da maison come Chopard che, per la sua linea Happy, si è avvalsa di materie prime raccolte secondo il programma di sostenibilità “naturals together” di Firmenich. Non molto diverso, il caso di Pepe Jeans London che per la sua prima fragranza femminile ha sfruttato l’essenza di una vaniglia del Madagascar che viene coltivata con modalità eco sostenibili nel pieno rispetto della natura e della biodiversità, utilizzando tecniche di conservazione del suolo, minimiz-

DI NUOVOu SONO IL PROFUMO E IL SUO CONTENITORE A ESSERE AL CENTRO DELLE SPERIMENTAZIONI PIÙ CREATIVEí YVES SAINT LAURENT SI Èu INFATTIu ISPIRATO ALLA SUA ICONICA PENNA ILLUMINANTE TOUCHE ÉCLAT PER IL PACK DELLA VERSIONE “CLICK & GO” DI BLACK OPIUM CHE PROMETTE D>> APPLICAZIONIí

zando gli impatti ambientali attraverso la riforestazione e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita degli agricoltori locali. «Il consumatore è molto attento alle materie prime, alla naturalità e alla sostenibilità — commenta Giamberti di Mane — e tutto ciò sta aprendo nuove tendenze. Mane ha la naturalità nel Dna, il verde non è solo il nostro colore aziendale ma molto di più perché parla delle origini della società che nasce nel 1871 a Grasse estraendo il fiore d’arancio. Oggi parliamo di speciali materie prime sostenibili, ma anche di estrazioni innovative in grado di garantire un inedito prodotto naturale da un punto di vista olfattivo. L’Estrazione Super Critica, per esempio, ci permette di estrarre materie prime classiche arrivando, alla fine del processo, a prodotti naturali ma con un risultato olfattivo molto diverso da quello che avremmo ottenuto con i procedimenti tradizionali. Questo è lo splendido potere dell’innovazione e della tecnologia ed è assolutamente da annusare».

 PROFUMERIA TIENE IL PASSO IL GIRO D’AFFARI CONTINUA A ESSERE SOSTANZIALMENTE CANALIZZATO NEL SELETTIVO. MA SALGONO I CONSUMI DELLA GDO. di Giovanna Maffina

L

e ultime rilevazione del mercato della profumeria alcolica effettuate da Cosmetica Italia e risalenti al 2017, ne evidenziano l’andamento statico, con un valore di vendita di poco superiore al miliardo di euro (per l’esattezza, 1.037 milioni di euro), che colloca le fragranze al quarto posto come famiglia di consumo in Italia, pari al 12,2% sul totale dei consumi. In lieve crescita (+0,8%) i femminili che coprono quasi il 62% del mercato, per un valore consuntivo di 640 milioni di euro. Negativo, invece, l’andamento dei maschili che, con il 38,3% dei consumi della categoria, calano di poco più di un punto percentuale. Il canale rimane saldamente nelle mani della profumeria, alla quale è riconducibile quasi il 76% della domanda, che si assesta a quota 790 milioni di euro, anche se in flessione (-2,2%). Bene, invece, la grande distribuzione, con il 22% dei consumi della categoria, che raggiunge i 230 milioni di euro e registra un +6%. Per la Farmacia, le fragranze costituiscono allo stato attuale un business molto marginale, che incide per l’1,7% sulle vendite totali.  IMAGINE .71


SPECIALE PROFUMI

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GIOIELLO

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FLACONI

LUSSUOSI. JUS RICCHI E CORPOSI. L’ISPIRAZIONE ARRIVA DALL’ORO, E DALLE PIETRE PREZIOSE. 1. SALVATORE FERRAGAMO

Testa di Moro è il profumo del cuoio, della pelle conciata, che aleggia nei laboratori artigianali delle città toscane. DISTRIBUTORE: FERRAGAMO

2. DOLCE & GABBANA

Sicily è il nome di un’isola che, per Domenico Dolce e Stefano Gabbana, è magica e da sempre fonte

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d’ispirazione. Un classico rivisitato. Con note di agrumi italiani, rosa nera e legno di sandalo che, tutti assieme, evocano i deliziosi dolci di pasta di mandorle della Sicilia.

DISTRIBUTORE: SHISEIDO

3. AERIN

La bellezza ammaliante della natura ha ispirato Aerin,

4.

la nipote di Estée Lauder, nella creazione di Éclat de Vert: un jus verde e fiorito che unisce l’energia degli agrumi alla complessità di una codistillazione esclusiva di assoluta di galbano e lentisco. Nel flacone gioiello con un cordoncino a trama intrecciata.

DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

4. MAISON MARGIELA

Mutiny è un jus che raccoglie tutti i codici della Maison, tanto amati dal direttore creativo John Galliano. Al centro della composizione, il classico profumo di tuberosa viene decostruito e associato a un accordo di zafferano e oud. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

3.

5. JUSBOX

È l’anno 1942 quando la casa discografica RCA crea il primo disco d’oro della storia per celebrare le incredibili vendite di “Chattanooga Choo Choo” di Glenn Miller. A questo evento oggi s’ispira Golden Serenade, una melodia olfattiva orchestrata da Julien Rasquinet con note ricche


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9.

e preziose come quelle di zafferano, incenso, oud, vaniglia e amber xtreme.

DISTRIBUTORE: BEAUTY SAN

6. DIOR

Il gelsomino Sambac e quello di Grasse, ancora più intensi, uniscono le loro assolute nel jus di J’Adore Absolu che François Demachy ha impreziosito anche con le note

mielose della rosa e quelle più acquose della magnolia. Nel flacone a forma di anfora che libera il suo cappuccio dorato accennando un nuovo e sensuale movimento.

DISTRIBUTORE: LVMH

7. WOMEN’SECRET

Il jus che ha vinto il “Premio de los consumadores gran publico feminino” dell’Accademia

allo zaffiro e creata da Alberto Morillas uninendo la nobiltà dell’iris blu alla purezza di muschio bianco e ambra grigia.

del Profumo spagnola si chiama Gold Seduction e profuma di lampone, agrumi, e fiori bianchi. Con un tocco gourmand.

DISTRIBUTORE: BULGARI

8. BULGARI

9. RENATO BALESTRA

DISTRIBUTORE: BRAVE ITALY

La collezione Alta Profumeria della maison romana si arricchisce con le Gemme Reali. Tra queste c’è Nylaia, ispirata

Oro Intense esprime la brillantezza tipica degli abiti d’alta moda con note di mandarino, rosa bulgara, legno

8.

di cedro e patchouli.

DISTRIBUTORE: EUROCOSMESI

10. TIFFANY & CO.

Versione più corposa della classica fragranza, l’Eau de Parfum Intense infonde gioia con una profusione di iris, ambra e gelsomino. Il suo flacone sfaccettato è ispirato al taglio dei diamanti. DISTRIBUTORE: COTY LUXURY

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SPECIALE PROFUMI

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5.

1. DIOR

La collezione Maison Christian Dior nasce dalla voglia di fragranze sempre nuove di François Demachy. Un desiderio che lo ha portato alla creazione di Rose Kabuki, ultima nata della linea, con una scia floreale, esaltata con essenza e assoluta di rosa damascena. DISTRIBUTORE: LVMH

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2. MICHAEL KORS

Lo stilista afferma che «Sparkling Blush coglie la rara bellezza di una donna che irradia all’esterno la proria sicurezza interiore». E lo fa con note di pepe rosa e giglio, avvolte da una sensuale finitura di legno di sandalo. Nel flacone intagliato come una gemma.

DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

4.

3. CARON

Una maliziosa spericolatezza combinata a una fizzante spontaneità gourmand. Il tutto all’interno di un elegante flacone Art Déco a calamaio.Ecco come definire Infini: un jus, dopo 58 anni, reinventato con un accordo fruttato di pera, arancia e pepe rosa. DISTRIBUTORE: DISPAR

4. PARFUMS DE MARLY

Una fragranza ad alto tasso di seduzione. Si chiama Delina Exclusif ed evoca la ricchezza con note di litchi, rosa damascena e vaniglia. DISTRIBUTORE: FINMARK

5. BOTTEGA VENETA

L’ispirazione di Parco Palladiano XIV Melagrana sta nel nome: la

3.

vivacità di un melograno maturo, temperata dalla luce pura del sole durante le prime ore del mattino. Con note di mandarino, germogli di ribes nero e un’intensa e resinosa scia di legno di cedro. Il tutto custodito all’interno di un flacone che omaggia l’arte vetraia veneziana.

DISTRIBUTORE: COTY LUXURY


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BON TON

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6. GUERLAIN

Al centro della composizione di Mon Guerlain Eau de Toilette c’è un vibrante mandarino che si fonde con un’overdose di lavanda Carla. DISTRIBUTORE: LVMH

7. TOM FORD

Ciliegia, olio di mandorle amare, sciroppo di amarena, assoluta di rosa, balsamo del Perù e fava tonka tostata.

Un mix di sentori aspri e dolci per l’eau de parfum Lost Cherry che raggiunge livelli di insaziabilità in grado di stimolare l’immaginazione.

DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

8. DOLCE & MANIA

Una fragranza da applauso. Étoile risuona melodiosa con note di fresia, litchi e peonia che presto incontrano lillà, mughetto,

8.

magnolia e rosa. Mentre sul suo fondo si adagiano tocchi poudre uniti a legno di cedro, muschio e ambra grigia.

DISTRIBUTORE: DIAMOND INTERNATIONAL

9. HAYARI

Only For Her è la prima fragranza creata dal celebre couturier. Un vero gioiello. Unica nel suo genere grazie a un jus che si

SÌ AL ROSA CIPRIA, MA IL “MILLENNIAL PINK” È ANCORA MEGLIO! SOPRATTUTTO SE ABBINATO A FLACONI VINTAGE E A SCIE FRUTTATE E GOLOSE. addice a una vera principessa dei tempi moderni. Esuberante e sensuale, si apre con note di fresia e pompelmo per poi passare a un cuore di magnolia, peonia bianca e gelsomino. Chiude la composizione il calore dato dall’incontro del legno di sandalo con patchouli e vaniglia.

DISTRIBUTORE: BEAUTIMPORT

10. LOUIS VUITTON

Affascinato da fenomeni come l’aurora boreale, il maestro profumiere Jacques Cavallier Belletrud ha creato Attrape-Rêves: un’incantevole composizione che parte da un cacao africano di assoluta purezza, lavorato a Grasse. DISTRIBUTORE: LOUIS VUITTON

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SPECIALE PROFUMI

1.

OMBRA

2.

NERO CARBONE, GRIGIO

ANTRACITE E SFUMATURE DEGRADÉ PER FLACONI DAL VETRO MASSICCIO E PESANTE. 4.

1. LE COUVENT DES MINIMES

Il jus di Portobello è un viaggio olfattivo che combina l’amaro raffinato dell’arancio con la sensualità delle note legnose. Sotto l’influenza della resina d’incenso, la composizione diventa avvolgente come la brezza della baia di Panama. DISTRIBUTORE: LABORATOIRES SVR

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2. AZZARO

La notte è una festa senza fine. Lo sa bene l’uomo a cui è destinato il jus di Wanted by Night. Lui è un affasciante animale notturno. La sua fragranza, un concentrato di virilità. Con note di mandarino giallo, incenso e tabacco. DISTRIBUTORE: CLARINS

3. PHUONG DANG Disegnato dall’artista

vietnamita Phuong Dang, il flacone di The Calling evoca il contrasto tra il buio e la luce. Al suo interno c’è una base balsamica di muschio, cipresso, rum e pepe rosa.

DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

4. ROCCO BAROCCO

L’eleganza dell’alta moda della

storica griffe italiana viene oggi rievocata dall’eau de parfum maschile My Sir. La sua scia sprigiona un’overdose di agrumi, zenzero, pepe e ambra nera. Nel flacone sfumato verso l’alto e impreziosito da una serigrafia in argento.

DISTRIBUTORE: ITALART

5. BY KILIAN

La collezione

3.

My Kind of Love è composta da quattro fragranze dedicate ai giovani, che uniscono provocazione, tentazione e amore. Tra queste c’è Boys, il cui jus è ispirato ai ragazzacci di oggi, quelli con una dose letale di sex appeal.Con note di noce moscata, cannella, lime e vaniglia.

DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER


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6. ACQUA DI PARMA

Con Colonia Sandalo, le scie fresche e agrumate della tradizione incontrano un’imprevedibile e intrigante nota di legno di sandalo. Immancabile il flacone Art Déco. DISTRIBUTORE: ACQUA DI PARMA

7. ANTIQUA FIRENZE

Un jus che riesce

a esprimere la certezza di oggi e l’insicurezza di domani. Presente & Futuro unisce il calore speziato di chiodi di garofano e zafferano alla freschezza dell’artemisia.

DISTRIBUTORE: ITALIAN NICHE LAB

8. SERGE LUTENS

Dalla Gratte-Ciel collection arriva L’Innommable: una scia brillante

e seducente che gioca sul contrasto tra caldo e freddo, unendo note resinose e ambrate di benzoino del Siam, cumino e incenso.

DISTRIBUTORE: SHISEIDO

9. LAURA BIAGIOTTI

Il profumo più iconico del brand, Roma, fu lanciato nel 1988 e ancora oggi ha un grande successo

in molti paesi. Tant’è che ora arriva RomamoR: un duo di jus che omaggia la Città Eterna come luogo dell’anima. Di questi, il maschile è una scia elegante e moderna che combina la freschezza degli aromi speziati a un tocco, tipicamente maschile, di vetiver.

DISTRIBUTORE: ANGELINI BEAUTY

9.

10. COLLISTAR

Il maestro profumiere Olivier Cresp ha interpretato per Collistar la preziosa nota della vaniglia del Madagascar, esaltandone il lato più luminoso e sensuale. Il risultato si chiama proprio La Vaniglia e va ad arricchire la Prestige Collection del brand. DISTRIBUTORE: COLLISTAR

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SPECIALE PROFUMI

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1. ALYSSA ASHLEY

Gli americani parlano di “incontro con Marijane” per indicare l’andare su di giri. Ecco spiegato il nome della fragranza Marijane appunto - e il suo jus con agrumi, spezie e un accordo ispirato alla marijuana. DISTRIBUTORE: IPD

2. 100BON

Le fragranze del brand sono 78. IMAGINE

naturali al 100% e accessibili. Tra queste c’è l’eau de toilette Neroli et Petit Grain Printanier con la sua scia luminosa, a base di agrumi, fiori bianchi e patchouli.

DISTRIBUTORE: LUXURY LAB COSMETICS

3. ACCENDIS

Chiamato anche il “profumo dell’Eden”, Fiorialux unisce nuance floreali

4.

e luminose per raccontare la storia di una principessa che, grazie al potere di una dea, era solita trasformarsi in un fiore d’osmanto per lenire le sofferenze dell’umanità con il suo profumo. Con agrumi, iris e ambra. Nel flacone a forma di accendino.

DISTRIBUTORE: AQUACOSMETICS

4. N°4711

Quest’anno, la celebre Acqua di Colonia amplia il suo percorso olfattivo con note inedite. Nasce così il jus armonizzante e rilassante di Myrrh & Kumquat, caratterizzato dal dolce contrasto tra le note balsamiche della mirra e la vibrante freschezza del mandarino cinese. DISTRIBUTORE: MAVIVE

5. MOSCHINO

La Maison, guidata dal direttore creativo Jeremy Scott, ha deciso di rivisitare la silhouette dell’iconico Toy (uscito nel 2014) giocando con il vetro e le sue trasparenze. Il risultato è Toy2: un’eau de parfum femminile, nel flacone a forma di orsetto, che unisce la frizzante


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LUCE

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JUS CRISTALLINI

CHE INFONDONO GIOIA E SERENITÀ. FLACONI PERLATI CHE ILLUMINANO LO SPAZIO CIRCOSTANTE. 9.

vivacità del mandarino e della mela granny al tocco croccante del ribes bianco e di un musk cristallino. DISTRIBUTORE: EUROITALIA

6. ENRICO COVERI

Paillettes è un nome che non si scorda nella storia dei profumi. Oggi, però, arriva Paillettes Pearl, un‘eau de toilette sofisticata e

moderna, con note di ribes nero, pompelmo, iris, fava tonka e legni preziosi.

DISTRIBUTORE: GOLD

7. ETRO

Con la versione eau de parfum di Musk, il brand porta la sua moda in profumeria. Il flacone è, infatti, decorato con una nappina viola, mentre la confezione esterna è rivestita a mano

8.

con tessuti da collezione. E che dire del jus? Le note di testa sono agrumate, il cuore è legnoso con un tocco di rosa e il fondo mixa musk, sandalo e vaniglia.

ognuno di questi corrisponde, infatti, un fiore della sua piramide olfattiva: violetta, iris, giacinto, ylang ylang, narciso, caprifoglio e tulipano.

DISTRIBUTORE: ETRO

DISTRIBUTORE: RICHEMONT

8. CARTIER

9. FLORIS

Con il suo jus cristallino, Carat cattura i sette colori dello spettro luminoso. A

All’interno della confezione di “A Rose For...” c’è anche una penna dall’inchiostro dorato per

personalizzare l’etichetta del profumo. Una romantica dedica dal “sapore” florientale.

DISTRIBUTORE: CALÉ

10. HEELEY

S’ispira alla porcellana francese, l’eau de parfum Blanc Poudre con candide e delicate note di fiori di cotone, polvere di riso e white musk. DISTRIBUTORE: ESSENSES

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1. PHYTORELAX

Un equilibrio olfattivo dai risvolti speziati: è il jus di Pepe Rosa e Pera con tocchi di mandarino cinese, menta, gelsomino e musk. DISTRIBUTORE: HARBOR

2. LOLITA LEMPICKA

Per scaldare l’inverno è perfetto un jus goloso e romantico come un bacio pieno di 80. IMAGINE

voluttà. Sweet è proprio così! Con le sue note di testa di ciliegia che incontrano nel cuore iris, cacao e angelica, prima di passare a un fondo caldo, fatto con legno di cashmeran.

DISTRIBUTORE: FORMA ITALIANA

3. MARCHESA D’ARAGONA

Dopo la sua esperienza televisiva al Grande Fratello

Vip, la Marchesa d’Aragona trasmette tutta la sua vivacità con la sua prima fragranza femminile. Si chiama Ludovica e unisce violetta, rosa, patchouli e gelsomino.

DISTRIBUTORE: GLASS ONION

4. KENZO

Come un talismano, un elemento naturale e primordiale, Aqua Kenzo for Her invita a

immergersi in una signature olfattiva fresca e originale. Con note di mandarino che incontrano le sfumature più verdi del ribes nero e delle foglie di lampone ultra croccanti. Il tutto illuminato da un bouquet di petali di magnolia.

DISTRIBUTORE: LVMH

5. EOLIEPARFUMS Dedicata all’intero

6.

arcipelago, Eolia è un extrait de parfum ambrato e goloso che si apre con bergamotto, pomplemo e violetta per poi passare a un cuore di patchouli, lampone e mela verde. Sul suo fondo, si adagiano caldi sentori di muschio bianco e vaniglia.

DISTRIBUTORE: LE MERCANTI DI ESSENZE


SPECIALE PROFUMI

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POP

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6. GUIDO CREPAX

Se fosse reale, Valentina, l’iconico personaggio dei fumetti, indosserebbe un jus carismatico e sensuale. Per questo, il profumo che porta il suo nome unisce agrumi, gelsomino, rosa e ambra grigia. DISTRIBUTORE: THE FIRST

7 . BRUNO BANANI

Pure Woman è un’eau de

toilette che mixa fresia, ciclamino, peonia, mango e vaniglia. Nel flacone sinuoso che richiama le seducenti curve femminili.

DISTRIBUTORE: COTY CONSUMER BEAUTY

8. ESSE STRIKES THE NOTES

Nata dalla voglia di raccontare la tradizione della famiglia Cerizza, Anita è una scia sofisticata

9.

che da un mix di tuberosa, gardenia e fiori d’arancio passa a un cuore speziato, a base di pepe nero, e poi a un fondo ambrato.

DISTRIBUTORE: PROFUMITALIA

9. PEPE JEANS

Non passa inosservato, il flacone a forma di shaker dell’eau de toilette maschile Pepe Jeans che sprigiona

UN “MIX AND MATCH” DI FORME, TEXTURE, STAMPE E COLORI. QUALE SARÀ IL PROFUMO PIÙ ICONICO?

una scia senza tempo con succo d’ananas, vaniglia e caffè tostato. Senza dimenticare l’olio di lavanda francese, distillato in modo efficiente ed evitando inutili sprechi d’acqua.

DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

10. COMO LAKE

Silenzio evoca la calma del lago e infonde serenità.

Con note di mandarino, erba mate, rosa, gelsomino bianco e musk.

DISTRIBUTORE: INTERTRADE GROUP

11. ICEBERG

Si ispira alla storia del brand, la fragranza maschile Iceberg Since 1974 con note di cardamomo del Guatemala. Rivestita con un morbido golfino. DISTRIBUTORE: PERFUME HOLDING

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ICONE di Ivan Pestillo

il profumo

dEll’amOrE …si chiama Eros Flame ed è il nuovo maschile di Versace ispirato alla mitologia e a una famosa scultura di Antonio Canova.

È

La super modeLLa statunitense gigi hadid interpreta psiChe neLLa Campagna stampa di eros fLame.

un sentimento che supera ogni confine, il più forte di sempre, mitologico e impetuoso, quello che ha ispirato il nuovo profumo maschile Versace Eros Flame. «La scintilla dell’amore vero è il sogno che ognuno di noi insegue — racconta Donatella Versace, direttore creativo della Maison —, quell’emozione che cattura l’anima, il corpo, la mente e che non ti lascia andare via mai, non ti fa respirare perché senza la persona amata non saresti completo». Un messaggio importante, questo, rivolto soprattutto alle nuove generazioni, sulla dignità dell’amore e sul potere della diversità. Non è un caso, infatti, che la campagna della fragranza incoraggi un certo cambiamento nella percezione classica della bellezza.

L’immagine di un mito

La comunicazione di Eros Flame riscrive, in chiave moderna, la storia di “Amore e Psiche”, incentrandola sul tema della diversità. Un’immagine “rubata” al genio di Canova e alla


sua scultura, con Eros che tiene tra le braccia Psiche, oggi interpretata dalla modella Gigi Hadid. La prospettiva dello scatto permette di focalizzare l’attenzione sulla sensualità del corpo maschile, forte e virile, e sulla silhouette candida della donna, entrambi distesi su una coperta Versace. Lo spot, invece, racconta la nascita della fragranza che sembra essere stata creata dalle lacrime di Psiche.

Custode di emozioni

Anche il flacone di Eros Flame riprende tutti i codici del mito e della Maison, tingendosi di un rosso fuoco, intenso e maschile, che evoca la passione di due amanti. Immancabile la greca a tutto bordo e la testa di Medusa al centro della boccetta. Quest’ultima, come fusa nell’oro, impreziosisce anche il tappo che fa da sigillo gioiello. Il tutto custodito all’interno di una confezione che ricorda gli antichi bassorilievi.

dati da aromatiche note di rosmarino selvatico e pepe nero. Mentre il cuore è un’ondata di pepperwood, geranio e rosa. Il fondo, invece, è più prezioso, caldo e avvolgente, con tocchi di cedro del Texas, patchouli, vetiver di Haiti, muschio di quercia di montagna e legno di sandalo. Tutti accarezzati dalla morbida e sensuale rotondità della fava tonka e della vaniglia. Una fragranza persistente, dunque, che riesce a essere virile ma anche romantica; un vero e proprio inno alla voluttà dei sensi, da enfatizzare con la routine da bagno che si compone di After Shave Lotion e After Shave Balm, Deodorante Spray e Deodorante Stick, oltre che di un sensoriale e profumatissimo Bath & Shower Gel. Una serie di prodotti esclusivi che promettono di lasciare la pelle idratata in profondità, infondendo una duratura sensazione di benessere. n

opposti Che si attraggono

E che dire della fragranza? Una scia sensuale che nasce dal continuo scontro e incontro di note esperidate, ambrate e legnose. A orchestrarla è stato il maestro profumiere Olivier Pescheux che l’ha immaginata come un mix di contrasti — caldo e freddo, dolce e speziato, luminoso e oscuro — che ricorda il gioco della seduzione. Così, nelle note di testa, troviamo spumeggianti sentori di agrumi italiani come il limone, il mandarino e un accordo di chinotto. Questi sono presto scal-

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allE OrIgINI dElla FavOla amore e psiChe sono i protagonisti di una storia narrata da apuLeio aLL’interno deLLa sua opera “Le metamorfosi”. neLLa viCenda, psiChe è una fanCiuLLa mortaLe daLLa beLLezza paragonabiLe a queLLa deLLa dea venere. venuta a ConosCenza deLLa sua esistenza, La divinità Chiede aL proprio figLio Cupido, iL dio deLL’amore, di punire La giovane, faCendoLa innamorare deLL’uomo più brutto deLLa terra. Cupido, però, sbagLia mira e quando sCoCCa una deLLe sue freCCe deLL’amore CoLpisCe se stesso, innamorandosi di psiChe. quest’uLtima viene messa a dura prova da venere, inCapaCe di aCCettare taLe reLazione, ma aLLa fine si riCongiunge aL suo divino Consorte e ottiene L’immortaLità.

dOmaNdE a OlIvIEr pEsCHEuX maestro profumiere e Creatore di eros fLame

ErOs FlamE è uN gIOCO dI CONtrastI. COmE è arrIvatO a quEsta COmpOsIzIONE? per rappresentare questo sContro di note audaCi, ho utiLizzato materie prime aLL’opposto: suLLa testa ho spinto La fresChezza Con una serie di esperidati tra Cui ho voLuto fortemente inserire un partiCoLare aCCordo di Chinotto. mentre, per iL fondo, ho gioCato Con La sensuaLità e La preziosità deL patChouLi, di un subLime Legno

di Cedro e di musk avvoLgenti. Lo trovo un Contrasto avvinCente. COm’è statO COllabOrarE CON la maIsON E CON dONatElla vErsaCE? Le idee fornite da donateLLa versaCe sono state impresCindibiLi Così Come iL supporto Continuo di euroitaLia su tutto Lo sviLuppo deL profumo. donateLLa versaCe è una donna visionaria, Che osa espLorare territori sempre nuovi. L’ispirazione aLLa sua audaCia è stata essenziaLe per poter trasCrivere in questa Creazione L’essenza deLLo spirito deL brand versaCe. imagine .85


DOMANDA E RISPOSTA di Giulia Varalli

SIAMO SOCIAL E INTERNAZIONALI

L’affermazione di Lucia Menghella, Ceo di Astra Make-Up racconta del presente della marca e dei suoi orientamenti futuri. Forte di un’immagine e di una qualità italiane e di un prezzo decisamente democratico.

I

l 2018 è stato un anno decisivo per Astra Make-Up. Giunto a coronamento di un lavoro cominciato mesi addietro con la riqualificazione della distribuzione, la riorganizzazione interna dell’azienda, il rinnovamento del catalogo prodotti e il processo di rebranding. Consolidata e rafforzata la presenza domestica, ora dietro l’angolo ci sono i mercati esteri. È con questo sguardo oltre confine che comincia la nostra chiacchierata con Lucia Menghella, Ceo dell’azienda.

Oltre ad aver lavorato al riposizionamento del brand quest’anno avete aperto lo store online e partecipato per la prima volta a Cosmoprof. Un primo bilancio? «Certamente positivo. In realtà questi non sono stati che gli ultimi atti di un percorso iniziato qualche anno fa. L’apertura dello shop online e i feedback entusiastici delle consumatrici hanno riconfermato la solidità del brand e la bontà del lavoro svolto fino ad ora. La notorietà della marca in Italia sta crescendo e ora vogliamo accelerare sull’export. Siamo già presenti in più di 30 Paesi e ci stiamo muovendo per far conoscere Astra Make-Up in modo ancora più capillare». In cosa è consistito il riposizionamento del brand? Su quali elementi della marca siete intervenuti?

La comunicazione quali concetti vuole evidenziare? “Be you”, “Be Provocative”… Qual è il messaggio? «“Be You” è un invito a liberare la propria creatività, a essere sé stessi, ad avere il coraggio di esprimere ciò che si ha dentro sfidando la quotidianità, ispirati da una sola emozione, il desiderio. Astra Make-Up vuole affermare ogni giorno l’unicità della donna, sempre! Come d’altro canto affermato dal pay off della nostra campagna televisiva, “Unica, ogni giorno”». «Sicuramente l’immagine di Astra è stata il punto di partenza: un’eleganza senza tempo, adatta a una rosa sempre più ampia di consumatrici, che non si posizionasse in uno specifico range ma che fosse un riferimento per tutte. Tutto questo, senza dimenticare i capisaldi del brand: l’italianità, l’importanza del territorio e dell’alta qualità dei prodotti, abbinata all’accessibilità». Come mai il riposizionamento? «Astra Make-Up è nata a Todi nel 1988: con il compimento del trentesimo anniversario ci è sembrato giusto portare il brand in una dimensione più moderna e accattivante, anche per esigenze di mercato. Senza dimenticare l’iconicità di formule e prodotti che hanno fatto la nostra storia, con la stessa attenzione al rapporto qualità/prezzo che ci ha da sempre caratterizzati».

IL 2019 AVRÀ COME OBIETTIVO L’ESPANSIONE ALL’ESTERO 86. IMAGINE

Il target principale rimane quello dei millennial esatto? «Sì, la volontà è quella di comunicare e coinvolgere questa fascia di consumatrici, costantemente connesse al web e frequentatrici assidue delle comunità virtuali, dove ogni giorno condividono esperienze e consigli». State andando anche in televisione. Come avete strutturato la campagna tv? Quando siete partiti? Quanti flight? «Abbiamo deciso di debuttare in televisione con una campagna massiccia che consentisse al brand di raggiungere un target importante e trasversale sponsorizzando notiziari, film e i più popolari programmi tv delle reti Mediaset. L’operazione è partita il 21 ottobre scorso e consiste in più di 500 passaggi». Come strutturerete invece, in generale, la vostra pianificazione nei prossimi mesi? «L’obiettivo è quello di consolidare la nuova immagine che ci accompagna dall’inizio di questo anno sostenuti da un piano media molto articolato. Una sfida molto importante che ci aspetta, come dicevo, riguarda il mercato este-


I NUOVI PRODOTTI EYES COUTURE LIQUID EYESHADOW Ní >¿ NOBLE NYLON NUOVO OMBRETTO LIQUIDO A BASE D’ACQUAí LA PERFETTA COMBINAZIONE TRA BRILLANTEZZAu LUNGA DURATA E FACILE APPLICAZIONEí HYPNOTIZE LIQUID LIPSTICK Ní ¿O GIPSY L’ESCLUSIVO ROSSETTO LIQUIDO DAL COLORE INTENSOu CON UNA LUNGA TENUTA E UNA TEXTURE UNICAí LASTING GEL EFFECT SMALTO PER UNGHIE Ní á2 GIPSY SMALTO DAL DOPPIO EFFETTO PLUMPING E GEL PER UNA MANICURE IMPECCABILE A LUNGA DURATAí LONG STAY CONCEALER CORRETTORE LUNGA TENUTA Ní >¿ IVORY IL CORRETTORE A LUNGA TENUTA E AD ALTA COPRENZA CHE CORREGGEu LEVIGA E PROTEGGE IN MODO ISTANTANEOí

ro, dove concentreremo gran parte delle nostre energie per confermare la grande qualità del brand». E sui social, come vi state muovendo per aumentare la brand awareness? «Siamo impegnati in numerose iniziative. L’obiettivo è arricchire i nostri interventi di contenuti sempre nuovi e stimolanti, che sappiano cogliere le dinamiche “frenetiche” del mondo del web. Abbiamo lanciato un’importante campagna pubblicitaria sulle piattaforme social più importanti, come Facebook e Instagram, oltre ad aver iniziato a collaborare con alcune delle più influenti beauty blogger d’Italia». Parliamo invece del nuovo store online… «Partito come una nuova, ambiziosa scommessa, lo shop online si è rivelato una giusta intuizione: avendo voluto coinvolgere principalmente le millennial, come dicevo, ci è sembrato giusto fornire uno strumento smart e funzionale che potesse soddisfare le

richieste di chi è costantemente connesso al web». L’anno si sta per chiudere. Cos’avete in serbo per il 2019? «Il prossimo sarà un anno pieno di sorprese e di conferme, in cui la presenza all’estero si porrà come obiettivo centrale, insieme al consolidamento dell’immagine e della presenza sui social: non mancheranno prodotti sempre più in trend pensati per diventare un prezioso alleato di bellezza a disposizione delle donne, un lusso quotidiano accessibile a tutte». A Cosmoprof avevate accennato al fatto di avere in lancio per dicembre una grossa novità… «Ci riferivamo alla campagna televisiva, che continuerà anche a fine 2018 e inizio 2019: un traguardo importante, fondamentale in un percorso lungo e pieno di sfide che ci ha portato alla solida realtà di oggi. Un modo per celebrare i primi trent’anni di Astra Make-Up».  IMAGINE .87


RICERCA di Giovanna Maffina

IL BIOLOGICO

È UNA COSA SERIA Biopoint sceglie il rigoroso disciplinare Cosmos per la sua proposta biologica che contiene fino al 100% di ingredienti di origine naturale. Due i programmi, il delicato e il nutriente, ognuno di tre referenze.

L

’argomento è delicato. Di biologico si fa un gran parlare, non c’è azienda cosmetica che non utilizzi il termine per valorizzare questa o quella linea, questo o quel prodotto. Ma, poi, in sostanza, quanto di biologico c’è in queste proposte? Biopoint il problema se l’è posto. Tanto da decidere, nonostante la posizione di preminenza nel mercato selettivo tricocosmetico, di prendersi del tempo prima di lanciare il suo programma Biopoint Biologico, sei referenze, suddivise in due linee, le cui formule contengono tutte dal 98% al 100% di ingredienti di origine naturale, la cui qualità e purezza rimangono integre durante tutto il processo produttivo.

IL MOMENTO GIUSTO

La ragione di questa scelta “attendista” ce la spiega Beatrice Dovera, brand manager Biopoint. «Volevamo presentare alle nostre consumatrici un prodotto davvero innovativo e dalle performance eccezionali. Abbiamo lavorato a lungo sul progetto, per presentare un programma biologico certificato con i più alti standard disciplinari. Tutti i prodotti sono formulati con pregiati ingredienti naturali che connotano i due programmi. Oltre all’aloe dalle elevate proprietà idratanti, abbiamo selezionato la stevia, l’avena e i semi di lino per il Programma Delicato e mandorla, cotone e quinoa per il Programma Nutriente». Sugli argomenti che ritiene

DENTRO LA LINEA DUE I PROGRAMMI DI BIOPOINT BIOLOGICO@ DELICATOu PER CAPELLI NORMALI E FINI E NUTRIENTE PER CAPELLI SECCHI E DANNEGGIATIí PER ENTRAMBIu UNO SHAMPOO E UNA MASCHERAu CON IL U¤ DI INGREDIENTI NATURALIu E DUE SPECIALITÀ DI FINISH@ CRISTALLI LIQUIDIu ¿>> DI INGREDIENTI NATURALI ¥LINEA DELICATA© E CREMA NUTRIENTE SENZA RISCIACQUO ¥LINEA NUTRIENTE©í PER QUANTO RIGUARDA IL SUPPORTO POPu VALERIA GRECOu TRADE MARKETING & ADV MANAGER BIOPOINTu PUNTUALIZZA CHE «SARÀ ASSICURATA LA COPERTURA DI TUTTI I CLIENTI»u E LE CONSUMATRICI POTRANNO CONOSCERE IL NUOVO PROGRAMMA «ATTRAVERSO SACHET DI PROVAu OLTRE A INIZIATIVE DEDICATEu SUPPORTO STAMPA E WEB»í

BEATRICE DOVERA

LISA GUERRESCHI

più vincenti della proposta, l’intervistata non ha dubbi: «certamente la certificazione Cosmos, che ne dichiara la purezza e l’integrità, unita alle performance cosmetiche, da sempre attese e soddisfatte da Biopoint, leader in profumeria nella cura capillare».

INTEGRALISTI DEL BIO

Facciamo un passo indietro. Cosmo è il marchio creato da ICEA, Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale. Perché si è proprio scelto questo sigillo e non un altro? Abbiamo girato la domanda a Lisa Guerreschi, che dirige la ricerca&sviluppo di Sodalis Group. «Questo disciplinare rappresenta il primo standard internazionale per la certificazione di prodotti cosmetici naturali e biologici. È nato dalla collaborazione di cinque enti europei: BDIH in Germania, Cosmebio e Ecocert in Francia, Icea in Italia e Soil Association nel Regno Unito e propone due diversi livelli di certificazione. Il primo, Cosmos Natural, per il quale è richiesto un contenuto minimo dell’85% di sostanze di origine naturale, il secondo, Cosmos Organic, che in aggiunta al soddisfacimento di tutti i requisiti del primo, prevede anche l’utilizzo di una percentuale prestabilita di ingredienti di origine biologica. La nostra scelta è caduta su Cosmos Organic, la più idonea dal nostro punto di vista per tutelare il nostro marchio e garantire ai nostri consumatori il meglio, anche da questo punto di vista». Oltre a ciò, la proposta è nichel tested, dermatologicamente testata, priva di siliconi, Sles, Peg, sale aggiunto, oli minerali e coloranti, per rispettare il


benessere dei capelli e del cuoio capelluto. Anche per quanto riguarda il confezionamento si è scelto di minimizzare l’impatto ambientale. Così, i packaging sono 100% riciclabili e con un “ingombro” essenziale, per ridurre al minimo la quantità di materiale utilizzato e limitare gli sprechi.

IDONEITÀu AUDIT E VIGILANZA

Quali sono gli step per ottenere la certificazione? Si parte, naturalmente, dalla “idoneità” degli ingredienti. Non tutti possono andare bene, anzi. «Il cosmetologo che si trova a formulare una linea Cosmos ha a disposizione un numero limitato di materie prime in quanto tutti gli ingredienti sono soggetti all’approvazione dell’ente. Una volta definita e sviluppata la formula, inizia dunque questo iter, secondo il quale si valuta il prodotto sia nel suo complesso sia nella rispondenza ai rigidi criteri del disciplinare, non solo per quanto concerne la formulazione, ma anche per certificare la conformità del packaging». In secondo luogo è previsto un audit presso il sito produttivo, perché anche tutta la filiera produttiva va approvata. «I processi di stoccaggio, produzione e confezionamento devono essere

OGNI PRODOTTO CONTIENE DAL 98 AL 100% DI INGREDIENTI DI ORIGINE NATURALE valutati e deve essere garantita la non commistione tra prodotto biologico e non biologico», prosegue l’intervistata. «L’azienda che si vuole certificare deve attuare un piano di gestione ambientale con un focus specifico sui rifiuti. L’ente, infine, approva anche la parte di etichettatura e comunicazione prendendo in considerazione, non solo la conformità al disciplinare per le diciture utilizzate, ma anche il rispetto della normativa cosmetica 1223/2009, per la sostenibilità dei claim». Il tutto viene poi “inglobato” in un rigido processo che prevede audit preliminari, l’emissione di un certificato di conformità e una vigilanza periodica annuale. 

BIOPOINT BIOLOGICO SI DECLINA IN DUE LINEE DI TRE PRODOTTI OGNUNA CHE SODISFANO I GESTI ESSENZIALI DI TRATTAMENTO DEL CAPELLOí IMAGINE .89


DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina

ISPIRAZIONI MONTANE

Dalla Toscana al Trentino, per realizzare un progetto olfattivo tutto dedicato a Madonna di Campiglio. A pensarci due trentenni innamorati di questi luoghi.

D

ue ragazzi che decidono di dare forma a un sogno. Se un inizio si dovesse trovare, per raccontare la storia di Profumo di Campiglio - progetto lifestyle di fragranze per la persona, l’ambiente e di skincare - questo sarebbe perfetto. Perché di fatto, Stefania Mazzarri e Daniele Zuccotti, prima di partire con il loro progetto, facevano tutt’altro. Poi, l’intuizione che avrebbe cambiato la loro vita. Da che tipo di esperienze provenite? Daniele. «La mia formazione è prevalentemente tecnica, arrivando dal mondo dell’elettronica. Ma sentivo forte il bisogno di dedicarmi a qualcosa che avesse, per contro, una componente artistica. Ho cominciato dunque a fare il grafico, prima presso una tipografia, poi in uno studio editoriale e successivamente da freelance, con un mio studio. Parallelamente, mi occupavo di educazione ambientale, un tema che mi

di Campiglio e siamo rimasti folgorati dal luogo: sia dalle montagne circostanti che dal paese». S. «La voglia di un progetto tutto mio, la consapevolezza che il lavoro da dipendente cominciava a starmi stretto e l’esigenza di dare forma a idee e progetti che potessero esprimere la mia creatività».

è sempre stato a cuore». Stefania. «Io, invece, conoscevo già il mondo della profumeria, avendo lavorato a lungo in una nota manifattura profumiera italiana». Che cosa ha fatto a un certo punto “scattare la molla” per quest’avventura imprenditoriale? D. «Una vacanza. Con Stefania abbiamo trascorso alcuni giorni a Madonna

SOPRAu DA SINISTRA VERONICA MAZZARRIu DANIELE ZUCCOTTI E STEFANIA MAZZARRIí VERONICA COLLABORA CON DANIELE E STEFANIAí QUI A LATOu A DESTRAu L’ULTIMO NATOu L’UNISEX CUORE DI GHIACCIOu NEL CARATTERISTICO PACK IN POLISTIROLO DA ROMPERE COME FOSSE UN BLOCCO DI NEVEí

90. IMAGINE

Perché la scelta è caduta proprio sul profumo? S. «La scelta è caduta su ciò che sapevo fare meglio e che, soprattutto, consideravo perfetto per la nostra idea imprenditoriale. Eravamo a Campiglio in vacanza, cercavamo un oggetto da regalare ma non c’era niente che ci potesse soddisfare. Da lì, l’idea di riempire questo “vuoto” con la creazione di una collezione di profumi che racchiudesse in sé le note aromatiche di quei luoghi». D. «Madonna di Campiglio è famosa per i suoi prodotti alimentari e i negozi delle grandi griffe, ma non offriva nulla


che potesse stare nella fascia di mezzo. Così, il profumo ci è sembrato il giusto compromesso: il nostro è raffinato, elegante e profondamente legato al territorio. La creazione di cosmetici per viso e corpo e una linea di fragranze d’ambiente è stata l’evoluzione più immediata e naturale». Avete un vero e proprio laboratorio creativo/artigianale… D. «Sì, è una condizione essenziale per poter creare prodotti fatti con il cuore. Non abbiamo mai pensato di affidare la creazione ad altri, non riusciremmo a sentire “nostro” ciò che produciamo. Alcuni processi produttivi però, per dimensioni e complessità, devono essere delegati per forza e affidati a professionisti del settore. Penso, ad esempio, alla cosmetica, che viene realizzata in collaborazione con un produttore tra i più importanti in Italia per il naturale». S. «Anche il confezionamento è eseguito a mano. E i processi produttivi, tutti molto attenti al dettaglio, richiedono necessariamente del tempo. Consideriamo ogni nostra creazione un gesto d’amore». Come entrate nel merito del processo creativo? I prodotti sono interamente vostri (la fragranza, il packaging, ...)? S. «Sì, è tutto frutto della nostra creatività. Curiamo ogni fase e ogni tassello del processo produttivo. Partiamo dalla suggestione che vogliamo trasferire con le nostre fragranze, ne componiamo lo spartito in modo che evolva sulla pelle come un vero e proprio racconto. Entriamo anche nel merito del packaging e della campagna pubblicitaria che accom-

NELLE CREAZIONE OLFATTIVE RIVONO SENTORI E ATMOSFERE DELL NOTA LOCALITÀ SCIISTICA TRENTINAí

OGNI CREAZIONE È “HOME MADE” E CURATA NEI MINIMI DETTAGLI pagnerà il lancio. È tutto “home made”. Daniele è un grafico pubblicitario e abbiamo il nostro studio all’interno». D. «Aggiungo che anche il logo, l’immagine aziendale e perfino l’arredamento è stato disegnato e realizzato internamente all’azienda». Quali sono le vostre fonti di ispirazione? D. «Madonna di Campiglio, le Dolomiti.... e tutta la natura che ci circonda. Ogni fragranza o specialità di trattamento sono legate a qualcosa che abbiamo vicino a noi: i profumi “classici” descrivono una passeggiata, i profumatori d’ambiente sono intimamente legati ai sentori della zona, le candele, nei dettagli, richiamo gli chalet e le loro atmosfere. È un approccio che intendiamo mantenere anche in tutte le creazioni future». Come si sviluppa l’offerta? Il vostro è un concetto di lifestyle che abbraccia fragranze per la persona e per la casa esatto? S. «Abbiamo tre linee. La prima, di fragranze per la persona, dove cerchiamo di trasferire in ogni creazione delle vere

e proprie storie, che accendano sulla pelle le emozioni provate in montagna. Poi, le fragranze d’ambiente, che includono profumatori con bastoncini, spray e candele. Ognuno degli spartiti proposti ha ovviamente uno stretto legame con Madonna di Campiglio. Niente nei nostri prodotti è frutto del caso, neanche la scelta dei colori. Ogni cosa ha un suo perché. Da ultima, la proposta di fitocosmetica eudermica composta da creme viso, corpo, mani, anche da massaggio, oltre a gel doccia e saponi. Sono cosmetici di altissima gamma, con preziosi attivi naturali, senza petrolati e sostanze chimiche. Ma soprattutto multifunzione. Ci siamo dati dei riferimenti precisi, che sono: la salute della pelle, i risultati visibili, la semplicità e velocità di applicazione. In ascolto a questa impostazione, nascono i detergenti struccanti che detergono tutto il corpo, comprese le parti intime, e sono perfetti anche per i neonati. Poi, i gel da rasatura ottimi anche per la doccia e il cuoio capelluto. E tutte le formule ibride, a metà strada tra siero e crema viso, che concentrano il rito dello skincare in un solo gesto: siero, crema 24h, contorno occhi e primer trucco, tutto in uno».  IMAGINE .91


DOMANDA E RISPOSTA di Giulia Varalli

IL VALORE

DELLA COSMECEUTICA Medik8 arriva dal Regno Unito. Attinge a questa branca della cosmesi, proponendo trattamenti di utilizzo quotidiano che diventano efficaci supporti per la medicina estetica.

U

na bella intuizione quella di Paola Bazzea, che a Padova gestisce la profumeria Truccomania. Un’intuizione che porta il nome di Medik8, brand di skincare inglese dal posizionamento molto interessante, approdato nel nostro paese proprio grazie a lei.

Come si è avvicinata alla linea di Medik8? Quando e perché ha deciso di introdurla sul mercato italiano? «Ho visto Medik8 per la prima volta in Inghilterra e mi ha colpito il pack di tipo medicale. Gestendo io per prima un negozio specializzato in prodotti di cosmeceutica, dove innovazione e ricerca sono le caratteristiche principali, ho deciso di inserire la linea e il successo è stato immediato. Il passo successivo è stato organizzarmi per la distribuzione». Che origini ha? Quali sono le caratteristiche vincenti della linea? «È un brand britannico. Formulato e 92. IMAGINE

prodotto dagli istituti Pangaea di Londra. È una linea di cosmeceutica certificata, cruelty-free, completa ed efficace nel trattare varie problematiche dermatologiche, non solo lo skinageing. Si posiziona in una fascia di prezzo media ed è un brand che permette di “tagliare il vestito su misura” per ogni cliente».

Il termine cosmeceutica è spesso usato impropriamente. Ci può dire esattamente e concretamente a cosa fa riferimento? «È una cosmetica che utilizza concentrazioni di principi attivi molto elevate. Nel caso di Medik8 molti sono stati direttamente brevettati in modo da


PER COMBATTERE LO SKIN AGEINGu MEDIK¤ PROPONE VITAMINA C E FILTRO SOLARE DI GIORNOu VITAMINA A ¥O CSA© DI NOTTEí LE FORMULE NOTTURNEu IN PARTICOLAREu SONO A LENTO RILASCIO ¥TECNOLOGIA TIME RELEASE©í

essere il più simile possibile agli attivi farmaceutici. Ad esempio, il retinil retinoato è una forma di vitamina A molto simile all’acido retinoico. Ricerca e innovazione vanno di pari passo, con tecnologie esclusive per un trattamento professionale». Che caratteristiche devono avere i vostri concessionari? «Puntiamo alle profumerie “selettive”, meglio se con cabina. La linea professionale di Medik8 diventa un booster per la vendita di quella al pubblico, integrando i trattamenti con i protocolli da seguire a casa. Le due linee, aiuta-

no la pelle a riprendersi dopo gli interventi di estetica, trovando un punto di incontro tra medicina e cosmetica. La formazione che offriamo non si limita a illustrare approfonditamente la linea all’inizio del rapporto di collaborazione ma è costante e monitorata da noi nel tempo». Il mercato mai come negli ultimi tempi mostra di gradire molto marchi nuovi come questo… «È così. L’esperienza di vendita diretta ci ha confermato che la domanda di brand come Medik8 è reale e in continua crescita. Dal canto nostro, ab-

biamo subito e con successo fatto leva con i nostri concessionari sui punti di forza di Medik8: INCI inappuntabile, assenza di parabeni e profumazioni superflue, brand cruelty-free, formulazioni all’avanguardia, esclusive e brevettate, produzione in piccoli lotti per assicurare sempre prodotti freschi sullo scaffale, texture piacevoli e ad alto assorbimento, ma più di ogni altra cosa, risultati da subito constatabili e duraturi nel tempo. Tutti aspetti che creano non solo un’esperienza di massima soddisfazione immediata ma un alto livello di fidelizzazione della clientela nel tempo». 

IL MERCATO È ALLA RICERCA DI MARCHI COME IL NOSTRO

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VIDEO INTERVISTE AI PROTAGONISTI DEL SETTORE GLI ULTIMI LANCI DELL’INDUSTRIA FATTI E MISFATTI DAL CANALE SELETTIVO E NON SOLO E TANTI SPUNTI PER DIVENTARE VERE BEAUTY COACH


PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE SCRIVETE A: FENAPRO, CORSO VENEZIA 49 - 20121 MILANO E-MAIL: FENAPRO@FENAPRO.IT WWW.FENAPRO.IT

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N. 2018

PRESIDENTE: MICHEÂNGELO LIUNI

FENAPRO

Mag

A CURA DI GIOVANNA MAFFINA

LE OPPORTUNITÀ ANCORA DA COGLIERE

IL D>¿U SARÀ L’ANNO DI BEAUTY COACH Nel 2019 la macchina di Beauty Coach funzionerà a pieno regime. Il proge-o si sta diffondendo e sta raccogliendo consensi unanimi. Ma abbiamo bisogno (ancora di più) del vostro sostegno/impegno.

Beauty Coach è davvero (lo diciamo senza

timore di smentite) un modo “altro” di formare alla professione impegnativa ma fortemente gratificante del consulente di bellezza in profumeria. Ed è totalmente gratuito! Il punto è che quanto sin qui fa,o non basta. Dobbiamo spingere affinché finalità, contenuti, intenti del corso, arrivino a conoscenza di tu,i, perché tu,i se ne facciano portavoci e per fare questo abbiamo bisogno del vostro sostegno. Fate dunque partecipare il vostro personale di vendita, non perdete questa preziosa occasione! A seguire trovate il programma de,agliato del corso, che la Shackleton ha preparato e che sarà diffuso a tu,e le aziende. Contiamo su di voi! La sfida del retail parte anche e sopra,u,o da qui.

DI MICHELANGELO LIUNI

Esperienzialità, nuove

tecnologie, ‘retailization’ (sillogismo che identifica le nuove formule distributive, molte delle quali ibride, affacciatesi sul mercato negli ultimi anni). Sono solo alcuni dei termini che raccontano il grande cambiamento in essere del retail. Ma il bello deve ancora arrivare. L’abbiamo compreso nostro malgrado. Il Retail 4.0 sta ampia-

PROFUMERIA PROTAGONISTA

DEL RETAIL4.0

mente modificando paradigmi e schemi che apparivano consolidati. E il 2109, c’è da scomme,erci, sarà ancora molto diverso rispe,o a quest’anno che sta per chiudersi. Un 2018 intenso e ricco di soddisfazioni durante il quale hanno preso concretamente forma alcuni proge,i sui quali abbiamo tanto investito. Come il nostro corso di formazione Beauty Coach, che nei prossimi mesi arriverà in tu,a Italia, ma anche la campagna di canale, che sta pian piano prendendo forma e, da ultimo, l’organizzazione del convegno europeo sul rinnovo del contra,o di distribuzione. Se un filo condu,ore volessimo trovare in tu,e queste iniziative – anche quelle abbozzate ma che poi, per ra-

gioni di tempo ed economiche abbiamo (al momento) dovuto accantonare – è la voglia di condividere e fare sistema. La profumeria c’è. Nell’era dell’omnicanalità e del retail 4.0, il nostro canale non si tira indietro, finalmente consapevole delle molte carte ancora da giocare e delle opportunità da cogliere. E la Fenapro, dal canto suo, pur godendosi qualche soddisfazione – su tu,e il finanziamento di 200 mila euro al nostro Beauty Coach da parte del Fondo For.Te – procede speditamente su quanto ancora da fare. Non c’è tempo da perdere. Anche se si sta mostrando con forza dirompente, il cambiamento è appena iniziato e noi vogliamo esserci. Noi siamo pronti. E voi?

BEAUTY COACH SI RAFFORZA SOPRATTUTTO GRAZIE A VOI. SOSTENETECI! IMAGINE .95


FENAPRO

I CONTENUTI DI BEAUTY COACH MARKETING, PSICOLOGIA, COSMETOLOGIE E MOLTO ALTRO. IL CORSO FORNISCE UNO SPACCATO COMPLETO DEL MERCATO ANCHE GRAZIE ALLE AZIENDE PARTNER

NUMERI DI MERCATO

■ ■ ■

Valore del mercato cosmetico e ripartizione dei canali. KPI’s della profumeria: scontrino medio valori/ volumi, valore medio per asse Trend del mercato, tendenze Il consumatore: multichannel, digitale, presenza di target e linguaggi differenti (millennials, uomini, culture geografiche, target di età) Leve d’acquisto: mix tra shopping digitale on line e shopping experience on site

RUOLO DEL/DELLA BEAUTY COACH ■

■ ■ ■ ■ ■

Costruzione esperienziale della definizione a partire dalla stru,ura Norme (le regole del/della BC) Aspe,ative (della cliente e del titolare) Modello di consiglio in 4 fasi Presentazione risultati Mystery Shopper-> gli errori da evitare Presentazione del modello di vendita, modulato in base ai due assi: predisposizione alla vendita/relazione e basato sul duplice obie,ivo (obie,ivi economici di sell-out e fidelizzazione nel tempo della cliente

MODELLO DI CONSIGLIO

■ ■

ACCOGLIENZA Le 4 s (saluto, sorriso, spazio, spontaneità) ANALISI DEI BISOGNI Bisogni espressi e inespressi, domande aperte e chiuse, modello di analisi (abitudini, sensazioni, aspe,ative), riformulazione PROPOSTA Schema di comunicazione da ado,are in fase di proposta del prodo,o (Messaggio a,inente, messaggio chiaro e conciso, bisogno, vantaggi), schema di comunicazione “proposta, benefici, cara,eristiche” ; conce,i

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di link, up, cross selling; gestione delle obiezioni CHIUSURA E FIDELIZZAZIONE Tecniche di chiusura della vendita, modulazione di velocità/tono/leadership nella vendita, azioni di fidelizzazione, CRM, “see you soon”

CENNI DI COSMETOLOGIA

Cara,eristiche di un cosmetico, differenza con il farmaco; INCI, regolamentazione cosmetica, gestione delle principali obiezioni/perplessità della cliente (allergie, presenza di ingredienti specifici, conce,o di “naturale); stru,ura della pelle (epidermide, derma, ipoderma), profili di pelle e loro cara,eristiche, esposizione solare e fototipo.

FAD – FORMAZIONE A DISTANZA

Prevenzione e sicurezza sul lavoro, cosmetologia

CONTRIBUTI DELLE AZIENDE PARTNER

■ L’Orèal Luxe-> tema empatia + modulazione della voce nell’interazione con la cliente ■ Shiseido-> tema del ruolo sociale della vendeuse come colei che trasme,e la cultura della bellezza intesa come cura di sé ■ Sisley-> tema regolamentazione cosmetica, INCI, allergie, olii essenziali e loro funzione ■ Coty-> tema fragranze, piramide olfa,iva, famiglie olfa,ive ■ Estée Lauder-> tema digital: “da esperta beauty a influencer” ■ LVMH-> contenuti in via di definizione

La ripartizione dei contenuti sulle varie giornate, così come le tematiche affrontate dalle aziende partner potranno tu,avia essere susce,ibili di variazioni a seconda delle edizioni.

FATTURA ELETTRONICAu ISTRUZIONI PER L’USO LA FATTURA ELETTRONICA HA LO STESSO VALORE LEGALE DELLA VERSIONE CARTACEA MA UN DIVERSO FORMATOt CHE DEVE RISPETTARE I REQUISITI RICHIESTI PER POTER ESSERE ACCETTATA DAL SISTEMA DI INTERSCAMBIO NAZIONALEì SERVE A GARANTIRE AUTENTICITÀ DELL’ORIGINE E INTEGRITÀ DEL CONTENUTOì PER COMPILAREt FIRMAREt TRASMETTERE E CONSERVARE LE FATTURE NEL NUOVO FORMATO ELETTRONICOt I FORNITORI DEVONO DOTARSI DI STRUMENTI SPECIFICIì COME PROCEDERE? GLI OPERATORI ECONOMICIt CIOÈ TUTTI I SOGGETTI PASSIVI IVAt POSSONO? ■ ADEGUARE I PROPRI SISTEMI CONTABILI PER EMETTERE FATTURE ELETTRONICHEt OPPURE ■ RIVOLGERSI A SOGGETTI TERZI CHE FORNISCONO STRUMENTI DI SUPPORTO PER LA COMPILAZIONEt TRASMISSIONE E PER LA CONSERVAZIONE A NORMA DELLA FATTURA ELETTRONICA PREVISTA DALLA LEGGEì


FENAPRO

È IN ARRIVO LA FATTURA ELETTRONICA BASTA CARTA. CON L’ARRIVO DELLA NUOVA MODALITÀ DI FATTURAZIONE SARÀ TUTTO DIGITALE. E SEMPLIFICATO.

Con il 1 gennaio 2019

entrerà in vigore la fa,urazione ele,ronica tra privati. Di che si tra,a? Di un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fa,ure che perme,e di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tu,i i relativi costi di stampa spedizione e conservazione. Il nuovo formato in cui le fa,ure ele,roniche devono essere prodo,e, trasmesse, archiviate e conservate è digitale ed è chiamato XML (eXtensible Markup Language), un linguaggio informatico che consente di definire e controllare il significato degli elementi contenuti in un documento, verificando così le informazioni ai fini dei controlli previsti per legge. La fa,urazione ele,ronica coinvolge diversi a,ori: il fornitore o il suo intermediario, il Sistema di Interscambio nazionale (SdI), il cliente finale impresa o privato consumatore.

AFFIDATEVI

COS’È E COME FUNZIONA 1) Per prima cosa l’impresa che acquista beni e servizi da fornitori residenti in Italia, dovrà necessariamente comunicare al proprio fornitore il proprio codice univoco composto da 7 le,ere e numeri, oppure un indirizzo PEC. 2) Questo codice deve essere riportato nella fa,ura ele,ronica insieme a Partita IVA, indirizzo, data del documento e tu,i gli altri dati rilevanti ai fini fiscali. Una volta compilata, la fa,ura potrà essere

firmata digitalmente dall’emi,ente a garanzia dell’origine. 3) Una volta firmata, la fa,ura va inoltrata al Sistema di Interscambio, che per legge è il punto di passaggio obbligato per tu,e le fa,ure emesse. Il Sistema di Interscambio ha il compito di verificare che il formato del documento ricevuto sia corre,o e che i dati inseriti siano completi e, solo dopo aver superato i controlli grazie all’indicazione del codice univoco riportato proprio sulla fa,ura ele,ronica, provvede a inviarla al cliente finale.

A chi rivolgersi Le Ascom Confcommercio presenti in ogni provincia, me,ono a disposizione delle imprese associate una pia,aforma di facile accesso e consultazione che consentirà di gestire l’intero processo di emissione e ricezione delle fa,ure ele,roniche. Per conoscere l’Ascom a cui rivolgersi è possibile collegarsi al link h,ps://www.confcommercio.it/associazioni

ECCO COME FATTURARE GRAZIE A EOLO Sca,ando l’obbligo di fa,urazione ele,ronica a partire dal 1° gennaio

2019, le profumerie già informatizzate con Eolo o con Proge,o Profumeria 2000 dovranno ado,are la versione Eolo 4.0, finalizzata per l’assolvimento dell’obbligo di legge secondo i criteri tecnici fissati dall’Agenzia delle Entrate. Con Eolo 4.0 sarà possibile generare le fa,ure sia in formato PDF che XML, per poi inviarle al Sistema di Interscambio dell’ Agenzia delle Entrate. Tra le funzioni di Eolo, oltre alla fa,urazione ele,ronica, anche il sohware per il controllo delle etiche,e, un menu di funzioni completo per gestire la clientela con mail, punti, tessere fedeltà, la possibilità di gestire la scheda cliente dove annotare le preferenze dei prodo,i e di collegare ele,ronicamente i magazzini dei punti vendita secondari con la sede. Il pacche,o include anche l’interfaccia sohware con il terminalino per l’inventario fisico del magazzino, il barcode Standard Ean da 13, il campo descrizione da 80 cara,eri, la gestione di vendite, acquisti, ordini, so,o scorta. Per le profumerie con sito e-commerce è prevista una semplice procedura di esportazione dati. A,ivando il Servizio Assistenza Integrato da Teleassistenza, le imprese saranno seguite tramite web con l’aggiornamento automatico dei prezzi, la visualizzazione del listino prezzi da smartphone, la possibilità di entrare nel Pannello Statistico Italiano per il monitoraggio dei consumi nel sele,ivo. Ecco i nostri conta,i: tel. 02/76015476, mail info@fenapro.mip.it

A EOLO 4.0

COSA ASPETTATE?

SCONTRINO ELETTRONICO IL DL N¤ ¿¿U/D>¿¤ È ENTRATO IN VIGORE IL DO OTTOBRE í I COMMERCIANTI CON UN VOLUME D’AFFARI SUPERIORE A O>> MILA EURO DAL ¿¤ LUGLIO D>¿U DOVRANNO EMETTERE UNO SCONTRINO ELETTRONICO TELEMATICOí L’OBBLIGO SARÀ ESTESO DAL ¿¤ GENNAIO D>D> A TUTTE LE IMPRESE DI COMMERCIO AL DETTAGLIO CON VOLUME D’AFFARI INFERIORE A O>> MILA EUROí IMAGINE .97


La parola ai protagonisti IN QUESTA QUARTA PUNTATA, 13 CONSORZIATI RACCONTANO IL LORO “STARE” IN CHICCA PROFUMERIE. TRADIZIONE E MODERNITÀ. PASSIONE E IMPEGNO.

ALBERTO DEL BORRELLO PROFUMERIA DEL BORRELLO, VASTO La grande dote del nostro consorzio è l’empatia. Lo si vive senza sopravvivere. Guardiamo lontano puntando all’eccellenza. Uniamoci ora affinché il domani sia redditizio. PROFUMERIA NICOLUCCI, TERMOLI

LUCIANO SORRENTINO D’AFFLITTO PROFUMERIA DA ME, NAPOLI In un momento così delicato del mercato, la coesione professionale ottenuta attraverso l’adesione al progetto Consortile “Chicca”, rappresenta per me, la migliore occasione per confrontarsi tra colleghi e Aziende partner, migliorarsi e riuscire a offrire sempre maggiore professionalità e servizi a 360° ai clienti. BERSELLI PROFUMERIE, VIGNOLA

ELENA SEMPRONI PROFUMERIA VICTORIA, ASCOLI PICENO, SAN BENEDETTO DEL TRONTO L’associazionismo è sempre utile, specialmente se è indirizzato a offrire servizi al consumatore

PROFUMERIA PORTICI TRIESTE PROFUMERIA FEMMINELLA CHIETI, PESCARA Dal 1924 generazione dopo generazione lavoriamo per proporre bellezza ed eleganza. La targa d’onore attribuita da Fenapro per il contributo allo sviluppo e all’immagine della profumeria italiana è solo uno dei tanti riconoscimenti ricevuti in quasi un secolo d’attività. LORY PIZZI CAMELIA PROFUMERIA, SENIGALLIA Profumerie tradizionali come non ce ne sono più! Servizi, gentilezza, bellezza, atmosfera familiare. Una “Chicca”? Sentirsi coccolare da personale di grande qualità con prodotti eccellenti.

PASQUALE ATTANASI PROFUMERIA PRESTIGE, FRANCAVILLA FONTANA ‘Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso , lavorare insieme è un successo’. (H. Ford) Solo persone unite dalla stessa passione riusciranno a raggiungere grandi obiettivi.

PROFUMERIA PALLADIO, VICENZA


quarta puntata

JOLANDA PICCININI PROFUMERIA PICCININI, TRANI Il Consorzio…la forza di una grande famiglia! ROBERTA SCHIAVULLI PROFUMERIA ADRIANA, POTENZA Sono entrata nel Consorzio Arcobaleno nel 2005 e sono felice della mia scelta. E’ il meglio dei due mondi: si rispetta l’individualità di ogni punto vendita, senza snaturarsi in una catena, pur avendo la forza di un gruppo. Indispensabile nel mercato di oggi.”

MAURA MARTINI PROFUMERIA CORRADINI, SASSUOLO Festeggiamo insieme al Consorzio i nostri 80 anni! Tanta esperienza, cura della clientela e dei prodotti offerti, sono gli elementi che ci caratterizzano da sempre. Tutto questo si trova solo da noi piccoli imprenditori. PROFUMERIE CALIO’ SIRACUSA Remare insieme controcorrente

TOMAIUOLO ANTONIO LA PROFUMERIA PRIMAVERA, FOGGIA L’unione fa la forza... L’evoluzione è il mondo CHICCA SILVANA CHIULLI PROFUMERIA BEAUTY CLUB, CHIETI 40 anni di attività! Sono stata uno dei soci fondatori del Consorzio, perché credo nella forza della cooperazione. Insieme si cresce dal punto di vista professionale, personale e umano.

MARINA LUPICINI LUPICINI PROFUM, NAPOLI Dal 1880 a oggi Lupicini a Napoli vuol dire Profumeria. Una profumeria fatta di personalizzazione del servizio, competenza e professionalità. Principi chiave di una proposta che guarda al futuro forte della sua tradizione e del suo radicamento sul territorio. posta@chiccaprofumerie.it

WWW.CHICCAPROFUMERIE.COM



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