RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO MENSILE - ANNO 47 - N.12 2021 - € 4,50
buone feste da
FRAGRANZE SEMPRE PIÙ EVOCATIVE
NELLA MODA SPOPOLANO LE “COLLAB”
NAPOLI, LA CITTÀ DELLE BOTTEGHE STORICHE
PENSIERI E PAROLE
Normalmente l’Editoriale di dicembre era dedicato a una poesia di Natale. Questo è un po’ speciale, perché è il mio ultimo Editoriale di Imagine. Sono molti gli anni e i ricordi che non lascio alle spalle, tanto lavoro, tanto impegno, tante pagine da confezionare, ma soprattutto tante persone che mi hanno insegnato forse più di quanto ho dato, umanamente e professionalmente. All’inizio eravamo una redazione “corposa,” i tempi erano diversi, i giornali erano strutturati senza risparmi, si pensava che più competenze volessero dire più creatività, più idee. Poi, come spesso accade e senza retorica, ad andarsene sono stati i migliori: Antonella Baldelli, detta la Baldo che purtroppo ho avuto l’onore di conoscere per un periodo troppo breve, Eugenio Schinelli Art Director che alla tecnica perfetta, univa sensibilità, passione, leggerezza e un sorriso da bambino. Una persona indimenticabile, magica. Loredana Ranni, amica, grande giornalista e scrittrice amante del Bello sotto ogni sua forma. Aveva vinto, da ragazza, una malattia terribile, per questo, forse, guardava alla vita con incanto e purezza. Lutti e dolori profondi che hanno però sedimentato ancor più il rapporto d’affetto tra chi è rimasto. Una piccola squadra di grandissimo valore: Giorgia, che ha creato impaginati (spesso con materiale modesto) che nulla hanno da invidiare a quelli delle più prestigiose riviste patinate, Giovanna, Ivan, due collaboratori instancabili, riconosciuti universalmente come punti di riferimento di massima autorevolezza nell’ambito della Bellezza. Tutti legati da un solo scopo: fare crescere Imagine e farla diventare quella che è adesso: l’unico vero prodotto editoriale della Cosmetica in tutte le sue declinazioni. A ciascuno di loro dovrei dedicare almeno un intero editoriale! Non sono state sempre -rose e fiori- ma, in ogni situazione i problemi sono stati risolti in modo egregio professionalmente e umanamente. Perché l’amore, in ogni sua forma, porta sempre buoni frutti. Lascio quindi a Loredana Linati, che da gennaio dirigerà Imagine e che in questi anni mi ha affiancata con grande professionalità occupandosi dell’area commerciale, la redazione ideale, quella che ogni Direttore sogna di avere. Chi devo ringraziare? Tutti, in primis l’Azienda con il Suo Presidente Urbano Cairo, l’Editore che tutti ci invidiano e che, nonostante i tempi, riconosce alla carta stampata dignità e valore. Quasi un miracolo! Luca Traverso e Maurizio Santandrea che con la loro costante e discreta presenza hanno reso migliore il mio mestiere. Un grazie speciale a Fenapro, in particolare a Michelangelo Liuni e a Mario Verduci per la stima e la fiducia che hanno sempre dimostrato nei miei confronti. Resto felicemente in Azienda, Beauty Director a Io Donna, lo confesso, il mio primo amore. Ma si sa, di amori in una vita se ne possono avere più d’uno e Imagine resterà sempre nel mio cuore come uno dei più preziosi. A Loredana, mille auguri di buon lavoro!
E D I T O R
IN CHIEF
E a tutti, Buon Natale! di Cristina Milanesi
IMAGINE .9
PENSIERI E PAROLE
«Be a voice, not an echo» Albert Einstein Da dove cominciare? Dall’incredulità che ci ha colto quando Cristina ci ha comunicato che non sarebbe più stata il nostro direttore? O dallo smarrimento seguito a questa notizia? Resettiamo tutto per un istante e dimentichiamo gli ultimi passaggi per concentrarci piuttosto su ciò che è stato, su questi dieci intensissimi anni in cui lei è stata il nostro direttore. Anni costruttivi, divertenti, stimolanti. Sempre trascorsi insieme e che sono stati un crescendo di emozioni, anche dolorose. Tre anni fa la notizia del nostro caporedattore Loredana Ranni, della sua improvvisa scomparsa, ci ha lasciati orfani e smarriti, non avevamo chiaro che cosa sarebbe successo a noi e a Imagine senza e dopo di lei. Ci sarebbe sempre rimasta nel cuore. Grazie a Cristina, alla sua attenta e premurosa guida, abbiamo rialzato lo sguardo, raccolto e vinto la sfida. Il nuovo progetto grafico di Giorgia ci ha dato linfa vitale, siamo ripartiti rimboccandoci le maniche: idee, tenacia, determinazione, passione soprattutto, non mancavano. Nella nostra piccola redazione si è creato un vortice di bellissima energia. Se oggi Imagine è ciò che è - come testimoniato dai tanti apprezzamenti che arrivano dal mercato, dalle parole, i post, le mail delle aziende clienti e dei nostri profumieri - lo dobbiamo a noi stessi ma soprattutto a lei. Che da lontano (ma non troppo) ci ha guidato e ispirato. Sempre. Così abbiamo assorbito l’energia che ci ha alimentato in tutti questi anni. Perché il lavoro su Imagine è stato, soprattutto, uno scambio di energia positiva che ha rinsaldato il nostro senso di appartenenza al team. Cristina ha saputo sostenerci con intelligenza e buonsenso, senza mai prevaricare o imporsi, delegando quando comprendeva che poteva farlo. Una vera leader, naturalmente carismatica, con una grandissima capacità di ascolto. Da subito con lei abbiamo condiviso una certezza, che era solo attraverso il lavoro di squadra, il paziente e costruttivo confronto con i colleghi, che si andava lontano. Le professionalità individuali sarebbero davvero poca cosa se non ci fosse la capacità intelligente di condivisione, se ogni tanto non si avesse l’umiltà di fare qualche passo indietro per lasciare che siano gli altri, le loro idee, ad andare avanti. Si cresce quando si ha il coraggio di mettersi in gioco. Il link con Fenapro, la sinergia con una testata prestigiosa come Io Donna e la notorietà di Cristina presso le grandi aziende del settore, la stima che tutti le hanno sempre riconosciuto, hanno fatto il resto, sono state il volano che ci ha fatti viaggiare veloci in tutti questi anni, superando alla grande persino una pandemia! Quindi, che dire? Grazie Cristina, 1000 volte grazie. La TUA redazione.
Ivan, Giorgia e Giovanna
T E A M
IN QUESTO NUMERO
PAG. 24 “CATTURIAMO L’ATTENZIONE DEI GIOVANI”
PAG. 48 NELLA MODA SPOPOLANO LE “COLLAB” PAG. 60 NAPULE È MILLE CULURE
20.
IERI OGGI DOMANI La “Missione Beauty” di Clinique
22.
FOCUS Ciglia spettacolari
24.
PRIMO PIANO Mauro Riccio, Coty
SPECIALE 28. 32.
PROFUMO Traduzioni olfattive Le novità a scaffale
45.
GENERAZIONE DIGITALE I mestieri del web
46.
FIERE E SALONI Aspettando Cosmoprof 2022
48.
SE NE PARLA Nella moda è tempo di “collab”
50.
DOMANDA E RISPOSTA Irene Tziveli, Itzi Consulting
52.
DOMANDA E RISPOSTA Matteo Morellato, Italian Beauty IMAGINE .13
IN QUESTO NUMERO
PAG. 28 STORIE CHE DIVENTANO PROFUMI
imagine
N. 12/2021
ORGANO UFFICIALE FENAPRO Rivista specializzata fondata nel 1975 Presidente Michelangelo Liuni
DIRETTORE RESPONSABILE Maria Cristina Milanesi Beauty consultant Ivan Pestillo
imagine
è pubblicato da
PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO URBANO CAIRO Consiglieri Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Giuseppe Ferrauto, Uberto Fornara, Veronica Gava, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera Direttore generale news Alessandro Bompieri
Realizzazione grafica e impaginazione Giorgia Gullotta
IMAGINE Registrazione del Tribunale di Milano N° 139 in data 24/3/1986 - Iscritta al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n. 1529
Hanno collaborato a questo numero Ivan Pestillo, Giovanna Maffina, Francesca Marotta
Direzione, redazione, amministrazione via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano telefono 02 2584 6304 - fax 02 2584 6675
Segreteria di redazione Giuseppina Decristofaro giuseppina.decristofaro@rcs.it
STAMPA Errestampa srl - Orio al Serio (BG)
Coordinamento tecnico Allen Michi
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Progetto grafico Giorgia Gullotta
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Traffico pubblicitario Monica Perini monica.perini@rcs.it
14. IMAGINE
54.
DOMANDA E RISPOSTA Davide Brichetti, Gli Elementi
56.
DOMANDA E RISPOSTA Adele Schipani, Luxury Lab Cosmetics
58.
DOMANDA E RISPOSTA Nadine Langen, Cosnova
60.
GRAND TOUR Le profumerie storiche di Napoli
64.
PUNTI DI VISTA Claudia Scattolini si racconta
65.
STORIE IN VETRINA Uno store come nessun’altro
66.
FENAPRO MAG News dalla Federazione
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Questo periodico è iscritto alla FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali
mesaudacosmetics.it
IL NUOVO MASCARA CHE RESISTE A TUTTO
Massima Definizione | Alta Performance | Effetto Panoramico
IERI OGGI DOMANI di Francesca Marotta
STORY
TELLING
IL TALENT SHOW “MISSIONE BEAUTY” DI RAI2 CHE HA VISTO SFIDARSI TRUCCATORI E HAIRSTYLIST PROFESSIONISTI, HA PROCLAMATO I SUOI VINCITORI. MATTEO PUPPI, HEAD OF MARKETING DI CLINIQUE, RACCONTA GENESI, SVILUPPO E FUTURO DI UN PROGETTO CHE È SOLO ALL’INIZIO E CHE HA COINVOLTO ANCHE AVEDA E LE PROFUMERIE NAÏMA.
Il format originale italiano Missione Beauty, messo a punto da Clinique in tandem con Aveda e le profumerie Naïma, condotto da Melissa Satta insieme con un pool di giudici e talent scouter, ha finalmente decretato i nomi di chi si è distinto con pennelli e spazzole: Abbia Maswi per il make up e Olivia Maria Riondino per l’hairstyling. Ma a dispetto di quello che si può pensare non è stata solo una competizione. «Si è trattato di un progetto di comunicazione e pluralità che ha valorizzato due professioni centrali nel mondo beauty e ha spiegato cosa significhi essere un operatore del settore. Abbiamo investito sui giovani talenti provenienti da ogni parte d’Italia che si sono messi in gioco raccontando le loro storie, sogni e sacrifici. È stato, infine, anche un inno all’individuo, uno spazio dove ognuno ha potuto esprimere sé stesso pienamente, nella sua unicità», spiega Matteo Puppi, head of marketing Clinique.
Un bilancio decisamente positivo
«È stata un’esperienza molto bella e intensa, che ha avuto un riscontro incredibile sui social e sui media. Tra i concorrenti è nato un affiatamento straordinario, e anche dopo le registrazioni continuano a vedersi e creare contenuti insieme. Sul set si è creato subito un ambiente che ha permesso loro di esprimersi con autenticità, sentendosi “al sicuro”. Elisa, una delle mie concorrenti preferite, ha fatto coming out dichiarandosi non binaria. È stata la prima volta che se ne è parlato in una Tv generalista. Ci rende orgogliosi aver creato tutto ciò e vedere quanto i concorrenti, che rappresentano i giovanissimi di oggi, avessero voglia di parlare di loro e dei loro valori», aggiunge Puppi.
Il ruolo leader nel segmento trucco
«Clinique conta su formule basate sulla ricerca, rispettose della pelle e dermatologicamente testate. Con questa iniziativa abbiamo voluto anche sottolineare la volontà di investire sull’identità del brand e sull’asse make up per renderlo leader del segmento», sottolinea l’intervistato. Obiettivo che contribuirà di certo a raggiungere la neo eletta Abbia, che si è distinta per la capacità di interpretare le prove che le venivano affidate. «Diventerà per un anno brand ambassador e con lei faremo un lavoro di tutor ship, aiutandola ad affermarsi come professionista e come personaggio digitale. D’altro canto, la sua esperienza e sensibilità ci aiuterà a essere ancora più inclusivi, nella scelta delle nuance, nel linguaggio e nella corretta rappresentazione della bellezza nelle sue diversità». I VOLTI DELLO SHOW A CONDURRE IL BEAUTY TALENT È STATA LA FAMOSA MELISSA SATTA. CON LEI, NELLE VESTI DI GIUDICI, MANUELE MAMELI, ELISA RAMPI E GUIDO TARONI, I PRIMI DUE MAKE UP ARTIST E HAIR STYLIST, IL TERZO FOTOGRAFO DI MODA E DI INTERIOR DESIGN. 20. IMAGINE
Un sogno che diventa realtà
Per la 31enne Abbia originaria della Tanzania e residente a San Benedetto del Tronto, è un sogno nel cassetto che si realizza. Dopo esperienze come beauty blogger e shooting fotografici ha deciso di provarci. «Sentivo il bisogno di mettermi in gioco. Di questa esperienza porterò nel cuore i miei compagni di viaggio, con cui ho creato legami veri, e il piacere di essermi sentita a mio agio e non giudicata. Adesso, essere brand ambassador Clinique significa non solo rappresentare il marchio ma anche tante afro italiane che (come me) non trovano punti di riferimento. Essere una donna nera sotto i riflettori è un gran dono, e sono felice di lavorare con un’azienda con cui condivido gli stessi valori di trasparenza, inclusione e anche il messaggio di semplicità e accettazione di sé stessi, che cerco sempre di far passare nella mia pagina Instagram. Sono grata ed entusiasta all’idea di iniziare questa nuova esperienza».
FOCUS di Ivan Pestillo
EYES
GESTO UNIVERSALE
SODDISFA OGNI LOOK CON UN APPROCCIO INCLUSIVO E INTUITIVO. È IL NUOVO MASCARA DI MESAUDA. SI CHIAMA BIG AND THICK LASHES, PROMETTE ALTA DEFINIZIONE, MASSIMA RESISTENZA E UNO SGUARDO ESTREMAMENTE PROFONDO GRAZIE AI PIGMENTI EXTRA BLACK.
La differenza si vede!
Ciglia perfette, folte, separate e, soprattutto, resistenti a ogni situazione. A mantenere queste promesse è il nuovo mascara, tutto made in Italy, di Mesauda che alla potenza di un pigmento extra black, fedele nel tempo, unisce una formula avvolgente, delicata e curativa ma anche performante e professionale. Testata nelle condizioni più estreme, la texture di Big and Thick Lashes Mascara si rivela waterproof, long lasting, sweetproof, humidityproof e, soprattutto, istantaneamente volumizzante. Appena applicata, con una sola passata, rende le ciglia più folte e piene del 30%. L’effetto finale è davvero wow!
Tecnologia all’avanguardia
Destinato a diventare la nuova icona del brand (almeno nel segmento dello sguardo), questo mascara deve le sue performance allo speciale scovolino in elastomero asimmetrico che è stato studiato per raggiungere le ciglia più piccole e sottili donando loro volume, intensità e tridimensionalità. Così lo sguardo si apre subito con un effetto panoramico. Dall’altro lato, una formula con esteri di jojoba si prende cura delle ciglia rendendole, applicazione dopo applicazione, giorno dopo giorno, naturalmente più forti e voluminose. Mentre un mix di cere plastiche e filmanti dona flessibilità, morbidezza, definizione e lunghezza. 22. IMAGINE
PRIMO PIANO di Giovanna Maffina
MAURO SI CRESCE NON SOLO GRAZIE A UN SOLIDO PORTAFOGLIO DI BRAND, MA ANCHE GRAZIE AL TEAM, ALLA CAPACITÀ DI ADATTAMENTO E ALLA VELOCITÀ DECISIONALE. SOLO COSÌ SI PUÒ GUARDARE LONTANO.
RICCIO
M
auro Riccio ha assunto la guida di Coty Italy in un momento certamente non facile per l’economia mondiale e il mercato del beauty. Con lungimiranza e determinazione ha traghettato la filiale in acque sicure. E ora guarda al futuro forte dei risultati sin qui raggiunti.
A un anno e mezzo dal suo insediamento come MD di Coty Italy, quali riflessioni si sente di fare rispetto allo scenario di canale con il quale si è dovuto confrontare? «Molto è cambiato nell’ultimo anno e mezzo, alcune tendenze si sono rafforzate e nel frattempo sono nati nuovi trend. L’imperativo è la prossimità, essere dove ci sono i consumatori ed essere in grado di soddisfare le loro priorità in particolare riferendoci alla sostenibilità e all’inclusività. C’è stata anche un’importante accelerazione dell’e-commerce che ha riguardato tutto il settore della bellezza. Stiamo lavorando per offrire al cliente un’esperienza ottimale sia online sia in store incentrata sullo storytelling e sulla scoperta per coinvolgerlo». Quali iniziative avete posto in essere per tutelare brand e concessionari a fronte di una situazione così complessa? «Ci stiamo muovendo rapidamente su ciascuna delle nostre priorità strategiche, trasformando Coty in un’azienda più moderna, con una visione di crescita a lungo termine. Questo significa accelerare lo sviluppo nel mercato luxury, costruire un portafoglio di prodotti per la cura della pelle in entrambe le nostre divisioni, consumer e
prestige, consolidare le nostre competenze e-commerce e diventare leader nella sostenibilità. Mentre continuiamo a capitalizzare sullo sviluppo dell’ e-commerce, rimaniamo concentrati sulla crescita del brick & mortar. Abbiamo potenziato gli investimenti sia marketing sia media con una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno». Lei arriva da un brillante percorso professionale in Coty e da una lunga esperienza in molteplici settori del corporate finance: qual è il valore aggiunto di questo Gruppo? «Lo scopo di Coty è creare valore attraverso prodotti innovativi, migliori e diversificati. I nostri ricavi risultano positivi per il quinto trimestre consecutivo con un perfetto equilibrio tra controllo dei costi e investimenti che restano prioritari. La forza del nostro portafoglio, il team, lo spirito di adattamento e la velocità decisionale ci stanno consentendo di raggiungere risultati straordinari in tempi record». Parliamo di Gucci e Burberry, due tra i fiori all’occhiello della vostra divisione Prestige. Come hanno performato nei primi nove mesi del 2021? «Rafforzare il posizionamento di Coty nel mercato fragranze è tra i nostri pilastri strategici. I recenti lanci di Gucci Flora Gorgeous Gardenia e Burberry Hero ci hanno permesso di essere l’azienda più dinamica del mercato. Grazie a un marketing mix innovativo, a uno IMAGINE .25
PRIMO PIANO COTY
storytelling fresco e differenziante, siamo riusciti a catturare anche l’attenzione e l’interesse di un pubblico più giovane e sempre più influente. Sono orgoglioso di condividere che Gucci Flora Gorgeous Gardenia è stato il lancio femminile numero uno dell’autunno nel mercato italiano. All’interno delle fragranze maschili, Burberry Hero sta riscontrando un notevole successo». Gucci, in particolare, è stato a 360° oggetto di un profondo rinnovamento negli ultimi anni. Qual è stato il ruolo attivo della divisione Prestige di Coty in questa così ben riuscita operazione? «Abbiamo uno stretto rapporto con Gucci, sia nella creazione delle fragranze sia, più recentemente, nello sviluppo della linea make up Gucci Beauty. Come già detto, Gucci Flora Gorgeous Gardenia sta riscuotendo un ottimo successo. Grazie a questi risultati, l’Italia sta contribuendo significativamente all’obiettivo di consolidare questa fragranza all’interno della top 15 delle fragranze femminili globali. Per quanto riguarda il make up, la crescita continua a essere eccezionale, con le vendite nell’ultimo trimestre triplicate anno su anno». I due marchi che posizionamento hanno all’interno del vostro portfolio? «Luxury designer brand come Gucci e Burberry hanno un ruolo fondamentale nel posizionamento premium del nostro portafoglio fragranze, così come nella nostra strategia di espansione del make up luxury. Gucci riflette il senso estetico dello stile italiano, mentre Burberry racchiude l’essenza del lusso UK. Sono brand molto amati; sono uno sguardo sul mondo, ne celebrano la bellezza inclusiva. La crescita a due cifre del nostro business prestige nell’ultimo trimestre evidenzia i risultati tangibili che stiamo ottenendo focalizzandoci su marchi strategici come Gucci, Burberry, Chloé, Hugo Boss e Kylie». Per quanto riguarda la divisione Luxury, quali lanci vi attendono nei prossimi mesi? Non posso non citare Chloé Eau de Parfum Naturelle, la prima fragranza clean del brand lanciata a ottobre e che rappresenta un ulteriore tassello nella costruzione di questa franchise così importante. Uno sviluppo entusia26. IMAGINE
IL PERFETTO BILANCIAMENTO DEI MARCHI IN PORTFOLIO HA CONSENTITO UNA CRESCITA IMPORTANTE E A DUE CIFRE DELLA DIVISIONE LUXURY.
smante in arrivo è l’introduzione di etanolo sostenibile derivato dal carbonio per la produzione delle fragranze. Attraverso la nostra partnership con Lanzatech, questa innovazione avrà un enorme impatto sulla produzione di fragranze poiché l’etanolo costituisce circa l’80% del prodotto finale con un utilizzo significativo di acqua nella sua produzione. Ora le emissioni industriali, che altrimenti verrebbero rilasciate nell’atmosfera come gas serra, possono essere trasformate in fragranze da Gucci, Burberry, Chloé e altri ancora! Possiamo definirlo il miglior upcycling perché prende un elemento di scarto e lo trasforma in una nuova risorsa».
In portfolio ora avete anche Kylie Cosmetics. Qual è il suo personale punto di vista rispetto ai digital brand? «Kylie Jenner è l’imprenditrice digitale più seguita su Instagram, ha circa 280 milioni di follower, con un aumento di 70 milioni negli ultimi 12 mesi, e ha un seguito mondiale. Il modello di business unico di Kylie combinato con questa straordinaria portata sui social media e l’incredibile coinvolgimento dei consumatori ha cambiato il modo in cui l’industria del beauty sta pensando alla vendita e-commerce e DTC. A luglio abbiamo lanciato Kylie Cosmetics in esclusiva da Douglas e la risposta dei consumatori è stata incredibile con performance davvero rilevanti».
STRETTAMENTE PERSONALE
IL MIO SOGNO
«Essendo del segno della Vergine sono una persona molto razionale. Amo prefissarmi obiettivi sempre più sfidanti».
LA MIA PASSIONE
«Ho due passioni. La prima sportiva si chiama Inter ed è quella più travolgente. La seconda è musicale e si chiama Bruce Springsteen, il Boss. Nel mio tempo libero amo molto leggere e mi piace concedermi lunghe passeggiate all’aria aperta insieme alla mia famiglia».
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SPECIALE di Ivan Pestillo
TRADUZIONI
COME NASCE UNA FRAGRANZA? LE ISPIRAZIONI SONO TANTE E I MECCANISMI DI SVILUPPO COMPLESSI. LA NATURA, PERÒ, CI INSEGNA CHE NON BISOGNA VIAGGIARE TROPPO CON L’IMMAGINAZIONE PER TROVARE IL PROFUMO PERFETTO.
OLFATTIVE D
opo aver sperimentato con il gusto, attraverso il ristorante Priceless Milano, in cima a Palazzo Beltrami, Mastercard ci riprova anche con l’olfatto, lanciando le due fragranze Priceless, al fine di creare un legame ancora più stretto con i suoi utenti. Anche la NASA, l’agenzia governativa civile responsabile del programma spaziale e della ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America, l’anno scorso aveva seguito una strada simile, debuttando nel mondo delle creazioni olfattive con l’Eau de Space, in grado di riprodurre la stessa essenza percepita dagli astronauti
28. IMAGINE
GLI ODORI HANNO EFFETTI CURATIVI ANCHE SUL CERVELLO
SPECIALE PROFUMI
nello spazio. Strategie di marketing a parte, questi sono solo due dei tanti esempi che sostengono le grandi capacità evocative del profumo. Alcune ricerche di neuromarketing rivelano, infatti, che il 75% delle emozioni sarebbe innescato da ciò che “inaliamo”. Un famoso studio condotto qualche anno fa dalla Rockefeller University di New York ha dimostrato che una persona ricorda il 35% di quanto annusa, rispetto al solo 5% di ciò vede, al 2% di ciò che sente e all’1% di ciò che tocca. La memoria umana, inoltre, può ricordare 10.000 odori ma solamente 200 colori diversi. Non deve, dunque, stupire la quantità di fragranze lanciate dall’industria cosmetica. Sembra che dei profumi l’essere umano non possa fare davvero a meno. E per realizzarli, i creatori attingono alle fonti di ispirazione più disparate.
POSSIAMO TENERE IN MEMORIA FINO A 10.000 ODORI MA SOLO 200 COLORI
LE REGOLE DEL PROFUMO PERFETTO
«Per orchestrare una fragranza bisogna sempre partire da ciò che si vuole trasmettere al consumatore finale in modo da poter scegliere le materie prime in maniera oculata e consona. Lo scopo è di far rivivere agli altri la sensazione a cui ci si è ispirati durante la fase di creazione», spiega Federica Cinque, sales manager di New Cosmesy. E vale anche quando a lavorare è un team di persone. «Il punto di partenza è sempre del singolo ma ci può essere una “creazione aperta”», sottolinea Francesca Guglielmetti, sales marketing manager di Creasens. C’è chi pensa che i jus più originali FEDERICA siano nati “giocando” con le note olfatCINQUE tive e chi ritiene, invece, che per comporre una nuova scia entrino in gioco precisione e matematica. «Il punto di equilibro sta nella nuova generazione di profumieri, dotati di una spiccata formazione analitica, base su cui costruire e fortificare la creatività, attraverso una conoscenza “strutturale” delle materie prime», commenta l’esperta di Creasens. Del resto, il lavoro del naso non è poi molto diverso da quello di un qualsiasi altro artista, di un pittore o di uno scultore. «Una base di conoscenza e di consapevolezza dalla quale partire è necessaria
ma bisogna anche sapersi lasciare trasportare dall’ispirazione imparando a giocare con le note e riuscendo così a creare la giusta magia per dar vita al profumo perfetto», sottolinea Cinque. Le note, infatti, non sono tutte uguali. E bisogna conoscerle una a una. «Alcune sono più sensuali come l’ambra e FRANCESCA i muschi - spiega Guglielmetti -, altre GUGLIELMETTI invece regalano un senso di calma e pace come quelle talcate che richiamano gli odori dell’infanzia e le “gourmandises” di casa».
IL RICHIAMO DELLA FORESTA
Ma se c’è un filone che più di tutti oggi sta influenzando i creatori di fragranze, questo è sicuramente quello della cosmetica green e clean. «La tendenza del mercato verte sempre di più verso un prodotto “verde” che possa impattare il meno possibile sull’ambiente e che
LARGO AI PROFUMI DELL’INFANZIA
IL PROFUMO SECRETATO DAI NEONATI ADDOLCISCE I MASCHI ADULTI, RENDENDOLI MENO AGGRESSIVI. VALE PER TUTTI I MAMMIFERI. ESSERI UMANI COMPRESI. A DECRETARLO È STATO UNO STUDIO, PUBBLICATO SU SCIENCE ADVANCES, SECONDO IL QUALE LA RESPONSABILITÀ DI QUESTO MECCANISMO SAREBBE DA ATTRIBUIRE A UNA MOLECOLA ESADECANALE VOLATILE CHE FUNGE DA AGENTE CHEMIOSEGNALETICO. IN PRECEDENZA, ALTRE RICERCHE AVEVANO GIÀ DIMOSTRATO COME L’ODORE DEL NEONATO AVESSE EFFETTI PIACEVOLI, PARAGONABILI A QUELLI DI UNA DROGA (ANCHE SE MOLTO PIÙ LEGGERI), SUL CERVELLO DELLE DONNE. IN PROFUMERIA TUTTO CIÒ POTREBBE TRADURSI CON UN MIX DI NOTE TALCATE E ANIMALI, IDONEE A RIATTIVARE I RICORDI DELLA PRIMA INFANZIA.
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IL PREZZO NON CONTA
sia cruelty free nei confronti di tutte le specie animali. Sicuramente tutto ciò incide anche sulle materie prime il cui utilizzo viene molto limitato rispetto al passato in favore di ingredienti più in linea con le richieste dei consumatori», racconta Federica Cinque. Un ritorno alle origini, dunque, considerando anMARCO che che i primi profumi annusati dai NIERI nostri antenati sono stati proprio quelli della natura. E che i loro benefici terapeutici sono sempre più provati dalle scienze. «Non si tratta di aromaterapia», sottolinea il bioricercatore Marco Nieri che aggiunge: «Nei primi anni duemila, alcuni studiosi giapponesi dimostrarono gli effetti benefici dei monoterpeni, fitocomplessi di molecole presenti negli oli essenziali e nelle resine di alberi come i lecci, i faggi, i pini e la quercia da sughero. Questi, inalati dall’uomo sotto forma di invisibili particelle volatili, sembrano aumentare l’attività dei linfociti NK deputati alla lotta contro virus e cellule tumorali». Un motivo in più per accantonare, almeno ogni tanto, i profumi sintetici e scegliere una full immersion nella natura con la pratica del “forest bathing”. Di questa si occupa lo stesso Nieri che, assieme all’agronomo Marco Mercagli, è autore del libro “La terapia segreta degli alberi”, edito da Sperling & Kupfer. È lui anche l’ideatore del “Bioenergetic landscapes”, un’innovativa tecnica che studia gli effetti benefici dei campi bioelettromagnetici emessi dagli alberi e che gli ha permesso di realizzare spazi verdi terapeutici in Italia e all’estero. «Queste energie, seppur deboli, possono avere influenze positive sul nostro organismo quando tocchiamo o abbracciamo un albero. Questi effetti sono misurabili attraverso l’antenna Lecher polarizzata, uno strumento biofisico nato negli anni Sessanta in Germania, ma verificati anche da moderni apparecchi di biorisonanza. Con essa abbiamo rilevato ad esempio che gli alberi da frutto, molte delle più comuni pian-
«ABBIAMO DECISO DI LANCIARE DUE PROFUMI GENDER NEUTRAL: PRICELESS PASSION, CON ROSA CENTIFOLIA DI GRASSE E ASSOLUTA DI ROSA DAMASCENA DEL MAROCCO, E PRICELESS OPTIMISM, INCENTRATO SU VETIVER DI HAITI, ARANCIA SICILIANA, POMPELMO, MANDARINO E RABARBARO». COSÌ MONICA BIAGIOTTI, EVP GLOBAL CONSUMER MARKETING AND SPONSORSHIP DI MASTERCARD, HA ANNUNCIATO IL LANCIO DELLE PRIME DUE FRAGRANZE DELLA SOCIETÀ LEADER NEI SERVIZI DI PAGAMENTO. REALIZZATE CON INGREDIENTI INNOVATIVI E SOSTENIBILI DA DUE PROFUMIERE DI FAMA MONDIALE, DORA BAGHRICHE E MARIE SALAMAGNE DI FIRMENICH, SONO CONCEPITE ANCHE CON LA POSSIBILITÀ DI ESSERE SOVRAPPOSTE. «RAPPRESENTANO UN MODO PER COINVOLGERE IL CONSUMATORE CHE HA LA POSSIBILITÀ DI USARLE A PIACERE, DA SOLE SINGOLARMENTE O INSIEME PER ESPRIMERE IN MODI SEMPRE NUOVI LA PROPRIA INDIVIDUALITÀ». PRESENTATI IN DUE FORMATI DA 50 ML E 10 ML, SONO DISPONIBILI IN ESCLUSIVA PRESSO LO STORE RINASCENTE DI MILANO PIAZZA DUOMO E ONLINE SU RINASCENTE.IT E PRICELESS.COM. F.M.
te da giardino, e tantissime specie decorative come ad esempio il tiglio, la quercia e il frassino risultano essere più benefiche di altre. Lo sono meno, invece, il tasso, il noce, il cipresso e alcuni arbusti come il lauroceraso che contengono sostanze tossiche. Gli alberi possono anche avere effetti biologici rilevanti fino a decine di metri di distanza, purché abbiano una certa dimensione e siano posizionati in un luogo con determinate caratteristiche elettromagnetiche. Per quanto riguarda le piante da interno, queste vengono “utilizzate” soprattutto per la loro capacità di purificare l’aria che respiriamo», continua Nieri. Tra i suoi lavori, la Tenuta dell’Annunziata a Uggiate Trevano in provincia di Como, il parco pubblico bioenergetico di Bolzano e quello di Villa Lina a Ronciglione vicino a Viterbo. «A Biella ho creato un giardino terapeutico per i malati di Alzheimer ricco di piante aromatiche perché, anche solo sfiorandole, le loro scie di profumo possono attivare lontani ricordi. È infatti scientificamente provato quanto le molecole odorose stimolino l’attività del rinencefalo, la parte più antica del nostro cervello», conclude l’esperto. IMAGINE .31
SPECIALE PROFUMO
ISPIRAZIONI
LE NUOVE FRAGRANZE? ALCUNE TRADUCONO I CODICI STILISTICI DELLE GRANDI MAISON, ALTRE NASCONO DA UN SOGNO O DALLA NATURA.
CHLOÉ La collezione a/i 2021/22 di Chloé è quattro volte più sostenibile di quella dell’anno scorso: senza poliestere, con denim riciclato e seta proveniente da agricoltura bio. Non stupisce che accanto a questa sia nata l’Eau de Parfum Naturelle, 100% di origine naturale, con note di rosa e cedro. DISTRIBUTORE: Coty Luxury
SILVIA BERRI Una fragranza che riflette l’essenza della sua creatrice, Silvia Berri, donna dalla grande personalità e dalle note capacità manageriali e giornalistiche. Al centro di quest’extrait de parfum c’è un cuore aromatico e prezioso con il mirto al centro. Più tardi “arrivano” mirra, ambra, cremoso sandalo e legni. DISTRIBUTORE: Rudy Profumi
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GIVENCHY L’Interdit Eau de Parfum Rouge rende omaggio a uno dei colori iconici della Maison, il rosso, che “incendia” il flacone dall’interno con una speciale laccatura. Mentre un nastro couture mette in risalto le linee atemporali della boccetta, che rivela afrodisiache note di zenzero e foglie di peperoncino. DISTRIBUTORE: LVMH
BOIS 1920 Vivace, eclettica... in una parola, paradisiaca. Classic Paradise è una fragranza calda che sprigiona allegria con un’abbondanza di accordi fioriti e fruttati. Arancia, pesca e lavanda spiccano in tutta la loro eleganza prima di lasciare spazio a un fondo inebriante, fatto di ambra e sandalo. DISTRIBUTORE: Arnoway
GUERLAIN «Talvolta il legno di sandalo assume una tonalità rosa. Il jus di Santal Pao Rosa esprime contemporaneamente la resistenza della corteccia e la grazia del fiore», spiega Delphine Jelk che l’ha creato con una generosa quantità di essenza di sandalo, supportata da fico e nocciola. DISTRIBUTORE: LVMH
BURBERRY La prima collezione uomo a/i di Riccardo Tisci porta una ventata di modernità con l’iconico trench coat ripulito da storm-patch e reverse. Altrettanto moderno è il concept della fragranza Burberry Hero, per l’uomo pronto a trasformarsi in qualcosa di nuovo, con note di legno di cedro proveniente da tre diverse catene montuose. DISTRIBUTORE: Coty Luxury
ESTÉE LAUDER Come nelle favole. Quando arriva il momento di rifugiarsi in una foresta illuminata dalla luna, un luogo tanto magico quanto selvaggio. A questa immagine si ispira Paradise Moon che celebra la stagione della fioritura dell’Osmanthus con fiori opulenti avvolti da olio di cisto e cuoio. DISTRIBUTORE: Estée Lauder
GUCCI Mentre la Maison celebra il suo centenario, Gucci Flora Gorgeous Gardenia presenta una nuova silhouette laccata rosa, con la caratteristica stampa Flora. Una nuova icona, dunque, fiorita e gioiosa, con una splendente nota di gardenia bianca e un dolce tocco di zucchero di canna. DISTRIBUTORE: Coty Luxury CHANEL In tempi non sospetti, Coco Chanel inventò l’abbigliamento sportivo per le donne, contribuendo alla loro emancipazione. Come lei, oggi la Maison che porta il suo nome continua a innovare con un gesto inedito tutto maschile, un all over spray da vaporizzare su corpo e abiti che, con le sue note di menta, amplifica le sfaccettature più fresche di Bleu de Chanel. DISTRIBUTORE: Chanel IMAGINE .33
BELLAGIO Un’eau de parfum che mixa fragola, lampone, gelsomino, mughetto, patchouli e musk, rende omaggio a Bellagio, quella perla preziosa, distesa su “quel ramo del lago di Como”, scenario unico, non solo di un romantico romanzo, ma anche di una nuova dolce vita, vissuta all’ombra delle imponenti cime alpine. DISTRIBUTORE: Diamond International
BRIONI “Tailoring legends since 1945”, la Maison riporta tutta la sua arte sartoriale nella seconda creazione del suo guardaroba olfattivo. Brioni Eau de Parfum Intense evoca gli sfarzi di Roma con una scia avvolgente a base di bergamotto pepato, patchouli terroso e oud. Per finire, un accento di vaniglia. DISTRIBUTORE: Dispar
ARROGANCE A decidere l’ingrediente iconico di Rose Rebel sono state le follower del brand su Instagram che hanno scelto il marshmallow. Il risultato è un jus dolce ma non convenzionale, proprio come una caramella, con note di pera, mora, ribes nero, ambra grigia e vaniglia. DISTRIBUTORE: The First DOLCE & GABBANA L’opulenza, la creatività e lo stile barocco del duo creativo contagiano la profumeria con The One For Men Gold, energico e vibrante, con un cuore di salvia e geranio egiziano, vivacizzati da essenza e assoluta di cardamomo. Nel flacone con laccatura metallica dorata. DISTRIBUTORE: Shiseido
BOHOBOCO L’ispirazione sta nel nome: il jus di Red Wine Brown Sugar stupisce subito per le sue note di caramello e liquore che avvolgono la pelle, sospinte da frutta secca, frutti rossi, more, patchouli, cuoio e dolce zucchero di canna. Nel massiccio flacone lineare. Per lui e per lei. DISTRIBUTORE: Assoluta 34. IMAGINE
SPECIALE PROFUMO
EAU DE MILANO Pink Diamond celebra lo stile di vita più glamour della capitale della moda con toni fruttati e florientali che lasciano nell’aria una scia sensuale. Bergamotto e pompelmo incontrano la dolcezza di ribes nero e pralina. DISTRIBUTORE: Pick Up Service
EMANUELA BIFFOLI Stellae è una colonia intensa che riprende i sentori fioriti e agrumati del giardino di Boboli a Firenze, dove le dame erano solite trascorrere la sera di San Lorenzo, con gli occhi rivolti al cielo, per scorgere una stella cadente. Con note di basilico e gelsomino. DISTRIBUTORE: Emanuela Biffoli
JOHN RICHMOND Il flacone di Black Metal, disegnato da John Richmond, riflette il suo stile lussuoso e anticonformista, influenzato dalla street art, dal punk e dalla cultura tribale. Al suo interno, un jus irriverente con bergamotto, rosa nera, fava tonka, patchouli e ambra. DISTRIBUTORE: Italart
TIFFANY & CO. Evoca i gioielli in oro rosa della Maison e suoi leggendari tagli di diamante. È l’Eau de Parfum Rose Gold, vibrante e luminosa, con ribes nero, semi di ambretta e un’inedita nota di rosa blu, nel prezioso flacone multi sfaccettato con tanto di collare in metallo. DISTRIBUTORE: Coty Luxury
GIORGIO ARMANI Un profumo talismano la cui intensità rende ogni incontro e ogni esperienza ancora più significativa. È My Way Intense con il suo cuore floreare amplificato da un’avvolgente scia boisé. Per la donna che modella e definisce il proprio sé, sempre all’insegna della sostenibilità. DISTRIBUTORE: L’Oréal Luxe
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SPECIALE PROFUMO
BOND NO.9 New York è sempre stata l’epicentro del progresso e del cambiamento. Ma, in questo senso, nessuna zona della Grande Mela è emblematica come NoMad, il quartiere a cui Bond No.9 dedica l’omonima fragranza. Un jus per sognatori con un oud “americanizzato”. DISTRIBUTORE: Beauty and Luxury
CHRISTIAN LOUBOUTIN Continua il viaggio alla scoperta delle tante traduzione olfattive della suola rossa più celebre di sempre. Questa volta con una collezione di eau de parfum intense e unisex. Quella in foto è Loubiluna, seducente e infuocata, con latte di fico, legno di cedro e papiro. DISTRIBUTORE: Puig DIOR Iconico ma anche moderno, come i capi maschili della Maison, Sauvage diventa Elixir con un mix di spezie, estratte a bassa temperatura per preservarne gli aromi. Un’aggiunta che esalta gli inebrianti effluvi di lavanda per avvolgere la pelle assieme a legni, tabacco, liquirizia, vetiver di Haiti e una nota di fieno un po’ vanigliata. DISTRIBUTORE: LVMH
TOM FORD Un profumo che risolleva l’animo, ispirandosi ai benefici purificatori del leggendario incenso Palo Santo. Ébène Fumé arde con note di cuoio espresse da sottotoni di legni secchi, essenza di ginepro rosso e sontuosi tocchi floreali. Sexy e affascinante come la donna e l’uomo Tom Ford. DISTRIBUTORE: Estée Lauder
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ATELIER MATERI Il cacao bianco è molto raro. Cresce nel cuore delle piantagioni più antiche, a Piura, nel Nord Ovest del Perù. Quando perfettamente tostato, rivela note di nocciola e latte. Come nel caso di Cacao Porcelana, l’EdP di Atelier Materi dalla firma unica e sensuale, con tocchi di rum e tabacco biondo. DISTRIBUTORE: LVB Luxury Cosmetics Distribution
Cannabis
Cannabis Fruttata
Cannabis Salata
GUCCI Come le striature di rosa e rosso del tramonto si trasformano nei colori della notte, così le note di A Gloaming Night si avvolgono l’una con l’altra per “formare” una scia profonda, legnosa e speziata. Costruita attorno a un trio aromatico di canella, vetiver e patchouli. Nel flacone rosso rubino. DISTRIBUTORE: Coty Luxury
FURLA Chi non conosce la Metropolis o la “1927” di Furla? A queste e alle altre borse iconiche del brand si ispira l’eau de parfum Autentica, con flacone interamente made in Italy e una gioiosa esplosione di frizzanti e succose note di lampone, pera, fiori di ciliegio e patchouli. DISTRIBUTORE: Mavive
LES HOMMES Con il suo processo di destrutturazione e ricostruzione delle silhouette, di fusione tra tailoring e sportwear, Les Hommes ha definito i codici di una mascolinità lontana dall’ordinario. Il jus di Serienoire 01 simboleggia questa nuova concezione dell’uomo moderno. Con spezie calde e fiori di tabacco. DISTRIBUTORE: Dispar
ICEBERG Nel mondo di Iceberg, lo sport non è solo attività fisica ma un’attitudine verso una vita più bilanciata. Dapprima scintintillante e piena di energia, in seguito raffinata e coinvolgente, la scia di Twice Rosa è come una ventata rivitalizzante, con note di ribes rosso e pompelmo. DISTRIBUTORE: Beauty and Luxury
PRADA Come le proposte moda della Casa milanese, anche la fragranza maschile Luna Rossa Ocean riesce a bilanciare le influenze classiche con un linguaggio contemporaneo. La tecnologia intesa come estensione positiva dell’umanità è qui celebrata con note di bergamotto, lavanda, zafferano e muschi. DISTRIBUTORE: L’Oréal Luxe
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VERSACE Ci sono tutti i codici stilistici della Maison - come la testa di Medusa e la greca - nel flacone che custodisce il jus di Versense. «Le sue note mi ricordano i luoghi in cui sono cresciuta nel Sud Italia», spiega Donatella Versace. Tra queste, bergamotto e legno d’ulivo. DISTRIBUTORE: Euroitalia
VERSACE Sperimentale, come molti altri progetti sartoriali della Maison a cui piace stupire, la collezione Atelier Versace si arricchisce di nuove armonie olfattive. Tra queste, Encens Suprême con un accordo di fumo che abbraccia il carattere imperiale dell’incenso africano e la profondità del cisto. DISTRIBUTORE: Euroitalia
LE LABO Una fragranza che rappresenta un momento di introspezione e intimità proprio come il matcha che, nella cultura giapponese, è molto più di un tè. Thé Matcha 26 è un soffio gentile e discreto, con note di fico, vetiver e legno di cedro. Per comprenderlo, serve una sensibilità spiccata. DISTRIBUTORE: Estée Lauder
BAÏJA La violetta incontra chiodi di garofano, cannella, gelsomino, liquirizia e fava tonka in questa eau de parfum golosa, da portare sempre con sé. Si chiama Nuit Interdite e deve la sua avvolgente potenza a un mix di accordi legnosi che lasciano il segno, facendosi ricordare. DISTRIBUTORE: Euracom
BRûMÉE Per questo progetto artigianale, la dottoressa Walch si è affidata alla sua esperienza farmaceutica. Il risultato è una linea di fragranze salutari, senza alcol e con ingredienti naturali. Come Pine Tree + Vetiver, balsamica, che aiuta a riconnettersi con la natura. DISTRIBUTORE: Giada Distributions
LIU JO Con la sua collezione di fragrance mist, così come con i suoi capi moda, Liu Jo vuole raccontare le tante sfumature di una femminilità giovane e moderna. Divine Poppy esprime proprio questa vivacità, con note di papavero, patchouli, mirra e ambra. DISTRIBUTORE: Desire Fragrances
TEAOLOGY Come un tè aromatizzato alle note di vaniglia e frutti rossi, arriva Passion Tea, un’eau de toilette rivitalizzante, orchestrata dal naso Nathalie Lorson con ingredienti provenienti da fonti sostenibili. Tra questi, il pepe rosa e il patchouli. DISTRIBUTORE: Carma Italia
RUBEUS Con i suoi sontuosi palazzi, Venezia è fonte di ispirazione per il brand che, qualche anno fa, collaborò con Luigi Bevilacqua, eccellenza tessile veneziana, per una collezione eterna. Oggi arrivano i jus de “I Giardini di Venezia”. Come Evonimo, con galbano e ribes. DISTRIBUTORE: Rubeus Milano
@SOPHIETTA
LA PERLA Per vestire la pelle nuda di eleganza e sensualità, una fragranza di alta profumeria ispirata all’incontro tra il buio della notte e la luce dell’alba. Si chiama About That Night e ha un tocco maschile dato da agrumi e legni che abbracciano iris e gelsomino. DISTRIBUTORE: Forma Italiana
ABERCROMBIE & FITCH Con un nuovo impegno per la sostenibilità, il flacone di Away for Men è realizzato con materiale riclato post industriale. Al suo interno, un blend tonificante e aromatico con essenza di zenzero, geranio d’Egitto e pepe bianco. Un vero invito a prendersi una pausa dalla frenesia quotidiana. DISTRIBUTORE:
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IN ASTRA Sirio è la stella più brillante del cielo notturno. Appartiene alla costellazione del Cane Maggiore e la sua elevata luminosità sembra dovuta alla vicinanza col sole. A questo astro s’ispira Tistar con la luminosità delle aldeidi e il candore dei petali di peonia. DISTRIBUTORE: Scent Factory ETEREA Una fragranza profonda e sensuale, con una sua precisa identità olfattiva anche se genderless. Deepest Floral non lascia nulla al caso, in un ammaliante crescendo, a tratti esotico, che dalle note di tiaré passa per ylang ylang, cocco e arriva al gelsomino indiano. DISTRIBUTORE: Eterea Cosmesi Naturale PUPA Cosa accomuna tutte le donne? Sicuramente la loro unicità. Ed è proprio a questa caratteristica inclusiva che si ispira il jus di Vamp! Red, un’eau de parfum iconica, per la donna irriverente e sensuale, con note di bergamotto, pepe rosa, gelsomino, vaniglia, fava tonka, iris, benzoino e bacelli di vaniglia. DISTRIBUTORE: Micys Company KILIAN L’Heure Verte è l’equivalente francese della tradizionale “happy hour”, quel momento pre serale in cui l’assenzio viene versato in un bicchiere su una zolletta di zucchero. Questa fragranza si apre proprio con l’essenza di assenzio e ha quella nuance verde, di derivazione naturale, che identifica l’illusorio distillato ad alta gradazione. DISTRIBUTORE: Estée Lauder
MONCLER Dopo anni di ricerche ed esperimenti, Moncler debutta in profumeria con un concept innovativo che rappresenta il nuovo capitolo di una storia “alpina” iniziata nel 1952. Due fragranze nel flacone borraccia con schermo Led personalizzabile. Quella maschile (in foto) evoca il profumo delle foreste ad alta quota con un accordo Alpine Green. DISTRIBUTORE: Beauty and Luxury IMAGINE .41
SPECIALE PROFUMO
TRUSSARDI Si chiama semplicemente Trussardi il profumo dei nuovi valori femminili, per le donne che sanno coniugare etica ed estetica. Nel flacone che evoca un oggetto di design del magico periodo di Memphis, al profumo, tutto italiano, di mandarino, neroli e lavanda. DISTRIBUTORE: Angelini Beauty
YSL Ancora più sensuale, femminile ed eccitante. È Black Opium Extreme, che si veste di glitter scintillanti per svelare una scia fiorita amplificata da un accordo di caffè extra nero, patchouli intenso e vaniglia black. Immancabile il tocco addictive dei frutti più luminosi, pera, mandarino dolce e limone piccante. DISTRIBUTORE: L’Oréal Luxe
TUTTOTONDO Nuovo viaggio olfattivo dedicato al piacere, Tiramisù celebra un dolce simbolo della cucina italiana, una delle cinque parole più conosciute all’estero. Il profumo dei savoiardi bagnati col caffè viene qui interpretato con cacao, vaniglia del Madagascar, bacche rosa e cera d’api. DISTRIBUTORE: Beauty San ERMENEGILDO ZEGNA Le creazioni per la passerella “XXX” mixano sartoria e sportwear. Come se lo smoking fosse disegnato per essere indossato in strada. Così le fragranze Triple Stitch diventano espressione di una profumeria contemporanea. Con il jus di Verdigris (in foto) che sancisce il connubio tra cardamomo e un accordo Icy Winter tutto da scoprire. DISTRIBUTORE: Estée Lauder 42. IMAGINE
OLFATTOLOGY Acqua e profumo sono accomunati da un legame indissolubile. Entrambi sono simbolo di forza e purificazione. Da questa unione è nato Zambesi, un jus ispirato al fiume africano che incontra il suo massimo vigore nelle spettacolari Cascate Vittoria. Qui raccontanto con un cocktail fiorito e legnoso. DISTRIBUTORE: Arnoway
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Una storia nata dall’amore per il Profumo.
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ADDIO MACCHIE!
L’UTILIZZO REGOLARE DI ANTIMACULA DI ARVAL ASSICURA UN INCARNATO LUMINOSISSIMO E PRIVO DI DISCROMIE PER LA PRESENZA DI SPECIALI ATTIVI ILLUMINANTI, PROTETTIVI E ANTIETÀ. art Giorgia Gullotta
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E luce fu!
Una pelle naturalmente priva di imperfezioni è il sogno di ogni donna. Un sogno reso possibile da Antimacula, best seller di Arval che ora si propone al mercato con un nuovo packaging. Nella proposta, dermatologicamente testata su pelli sensibili e nickel tested, un cocktail di sostanze illuminanti, schiarenti, antietà. Pochi e super concentrati i prodotti: oltre a una specialità multifunzionale per la detersione, anche tre formule di trattamento per contrastare le discromie. All’azione depigmentante e illuminante sono inoltre stati aggiunti attivi specifici per un effetto levigante che facilita l’eliminazione delle cellule epidermiche più superficiali.
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GENERAZIONE DIGITALE di Giovanna Maffina
Owned Media
Per owned media si intende qualunque contenuto web di proprietà, come il vostro sito, i vostri canali social e il vostro blog. Rientrano in questa categoria, in sostanza, tutti gli strumenti di comunicazione che rimandano in esclusiva al brand e che si possono gestire e controllare in totale autonomia. Questi canali definiscono l’identità online del vostro brand, per questo motivo è bene gestire e possedere quanti più contenuti di alta qualità possibili e usarli per guadagnare earned media, vale a dire passaparola che si generano spontaneamente in rete, oltre che brand awareness.
Earned Media
Si definisce con questo termine il “passaparola” che si genera online. Facciamo un esempio: hai scritto un blog post che è piaciuto molto ai tuoi follower, i quali oltre a leggerlo lo hanno condiviso coi loro contatti, generando nuove visite al tuo blog in maniera organica, cioè spontaneamente. Questo meccanismo, definito appunto earned (lett. guadagnato) media ed è la chiave per vincere sui social. Al contrario del paid, è totalmente gratuito perché tutta la pubblicità è generata automaticamente dal bacino di utenza e non è assolutamente controllabile.
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CON I SOCIAL E IL DIGITAL MARKETING SONO NATI NUOVI CONTENUTI E NUOVI PROFILI PROFESSIONALI DI CUI SENTIREMO SEMPRE PIÙ SPESSO PARLARE. VE LI PRESENTIAMO.
Social media manager
È un manager dalle competenze così ampie ed eterogenee da gestire spesso il lavoro di un intero team che include varie professionalità. Tra i suoi compiti c’è quello di creare le pagine aziendali, stabilire quali canali attivare e quali no, declinare i contenuti in maniera differente in base alle varie piattaforme, creare e gestire una community di fan, moderare i commenti e saper leggere correttamente gli insights per trarne indicazioni su come ottimizzare la strategia aziendale. Può lavorare alle dipendenze dell’azienda o per conto di un’agenzia di comunicazione o essere freelance.
Paid Media
In questa categoria rientrano invece tutti quei contenuti che richiedono investimento in denaro. Qualche esempio? L’advertising su Facebook, Twitter o Linkedin, le campagne di Google AdWords e l’email marketing, così come i media classici, dalla pubblicità sui giornali alla tv e le affissioni. Modi meno convenzionali di promuovere i contenuti, come ad esempio il coinvolgimento di un opinion leader, sono considerati anch’essi paid media. Si parla di paid media quando è necessario stanziare un budget per essere visibili a chi generalmente non conosce il brand e i suoi prodotti/servizi.
Earned media manager
È una figura che contribuisce a realizzare la parte social/digital del piano marketing del brand per gli earned media e sovrintende al team delle relazioni esterne e degli influencer. Sotto di sé di regola ha un team di earned media executive. Tra i suoi compiti c’è il consolidare l’immagine dei marchi e il raggiungimento di nuovi obiettivi online, occupandosi di attività di comunicazione e pr sinergiche con le strategie di marketing. È sempre più frequente che le strutture di digital commerce & marketing si rafforzino con la creazione di ruoli di paid, owned ed earned media dedicati. IMAGINE .45
FIERE E SALONI di Giovanna Maffina
STIAMO LAVORANDO A
COSMOPROF 2022
Dal 10 al 14 marzo 2022 si terrà la 53esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna. Il motore sta girando a pieni giri per assicurare a espositori e visitatori il massimo della sicurezza. Entusiasmo e proattività non mancano.
A
bbiamo incontrato Enrico Zannini, direttore generale di BolognaFiere Cosmoprof per fare il punto sull’edizione 2022 di Cosmoprof, specie con riferimento alle misure di sicurezza poste in essere a causa dell’emergenza sanitaria. Come si sta sviluppando l’edizione 2022 di Cosmoprof Worldwide Bologna? Le notizie relative all’emergenza sanitaria stanno influenzando l’organizzazione dell’evento? «Ad oggi, assolutamente no. Abbiamo già oltre 2.700 aziende confermate da 69 paesi, il 75% delle quali provenienti dall’estero: un segnale importante di entusiasmo e voglia di ripartire dei principali player del settore. L’edizione 2022 per dimensioni sarà molto simile all’evento 2019, al netto di qualche defezione da aree dove sono ancora in vigore misure restrittive, come Cina e Taiwan. Stiamo inoltre procedendo nell’organizzazione di pacchetti di ospitalità ad hoc per delegazioni di compratori, distributori e retailer dai principali mercati mondiali, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ICE -Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, come parte del piano straordinario di promozione del made in Italy». State prevedendo misure aggiuntive da qui a marzo? «Ad oggi non sono previste misure o restrizioni ulteriori per manifestazioni ed eventi fieristici. Naturalmente continueremo ad aggiornare le nostre politiche di sicurezza. In questi mesi abbiamo dimostrato che grazie all’organizzazione capillare, alla capacità di adattamen46. IMAGINE
to e all’attenzione del nostro personale, il quartiere fieristico di Bologna è perfettamente in grado di accogliere operatori e aziende in totale sicurezza». Quali sono le vostre previsioni in termini di presenze? Prevedete difficoltà o defezioni da particolari aree geografiche? «Realisticamente, per alcuni player sarà complicato raggiungere Bologna. Penso ad esempio agli operatori da Cina e Taiwan, anche se avremo comunque una rappresentanza in fiera. In generale, l’aumento delle vaccinazioni in tutto il mondo permetterà a sempre più addetti ai lavori di ottenere le certificazioni necessarie per viaggiare e visitare la nostra manifestazione. Stiamo inoltre assistendo a una crescente attenzione da parte di aziende e operatori che hanno sperimentato gli strumenti del network Cosmoprof solo recentemente, in occasione dei nostri eventi digitali. Colpiti dalla qualità dei nostri servizi, sono tra i più entusiasti in vista di un ritorno alla fiera in presenza. Siamo consapevoli che sarà un’edizione differente rispetto al passato, ma anche un momento di ripartenza per l’intera industria». I padiglioni espositivi come saranno organizzati? «Manterremo la suddivisione di giornate di apertura e di percorsi di visita già utilizzata negli anni scorsi. Proporremo percorsi specifici per settore e canale distributivo. Dal giovedì alla domenica (10-13 marzo) si inaugureranno i padiglioni dedicati alla filiera produttiva di Cosmopack e al comparto retail e profumeria di Cosmo|Perfumery and Cosmetics, mentre dal venerdì al lunedì (11 – 14 marzo) il quartiere fieristico di Bologna accoglierà gli operatori professionali con Cosmo|Hair & Nail & Beauty Salon».
L’ORA DELLE
“COLLAB”
Gucci che lavora insieme a Balenciaga. Fendi con Versace. E Versace con Fendi. Tutto diventa il contrario di tutto. Almeno nella moda dove ogni cosa sembra ormai possibile. Anche che due brand concorrenti lancino una collezione in coppia. Accadrà anche nel beauty? di Ivan Pestillo
I
l monogram di Fendi, disegnato da Karl Lagerfeld, che si fonde con l’iconica greca di Versace. Lo stile di Balenciaga volutamente “hackerato” da Alessandro Michele per la collezione che celebra i 100 anni di Gucci. La couture francese di Dior Men che diventa sporty grazie all’estetica giapponese di Secai. È solo una piccola parte di ciò che sta accadendo nel mondo della moda dove le Collaborazioni, quelle con la C maiuscola, sono ormai all’ordine del giorno. A incontrarsi oggi non sono più i marchi del fast fashion con quelli delle prêt-à-porter come H&M che ha fatto scuola collaborando con Roberto Cavalli, Jimmy Choo, Lanvin e Giambattista Valli solo per citarne alcuni - ma i big del lusso tra di loro, anche se a volte appartengono a gruppi diversi. Antesignano in quest’ambito è stato sicuramente il marchio Gucci che a metà aprile di quest’anno si è presentato in passerella gridando ad alta voce il nome di un altro brand del gruppo Kering, ovvero Balenciaga. La collezione Aria, nata per celebrare i 100 anni della Maison fiorentina e disegnata a quattro mani da Alessandro Michele di Gucci e Demna Gvasalia di Balenciaga, fonde i loghi e i tratti stilistici dei due brand in maniera chiara e inequivocabile. Con la scritta Balenciaga, accostata alla doppia G di Gucci, praticamente a ogni uscita del défilé. Ma a incontrare lo stile di Gucci è stato anche Comme des Garçons con una 48. IMAGINE
shopper che vede il nome del brand “tagliato” dall’iconica striscia verde-rosso-verde del marchio italiano.
IL CASO “FENDACE”
Più di recente, a dare ulteriore spinta a questo trend è stato un vero amante delle collaborazioni. Si tratta di Kim Jones che, ora alla guida creativa di Fendi, ha fatto incontrare Donatella Versace e Silvia Venturini Fendi per dar vita a una delle collezioni moda più acclamate di sempre, ribattezzata Fendace, per la pre fall 2022. Nulla di commerciale, o almeno così hanno raccontato i diretti interessati. L’idea sembrerebbe essere nata durante una cena. Del resto quella tra Fendi e Versace - il primo del gruppo Lvmh e il secondo di Capri Holdings Limited - è un’amicizia che dura dai tempi di Karl Lagerfled e Gianni Versace. Il cross over è stato quasi naturale. E così Donatella Versace ha disegnato Fendi e Silvia Venturini Fendi ha disegnato Versace (insieme a Kim Jones). Due donne che portano avanti una tradizione di famiglia, e che per la prima volta, si scambiano i ruoli, mettendosi al servizio di un marchio competitor. Il risultato? Non una ma due collezioni - Fendi by Versace e Versace by Fendi -, presentate, lo scorso settembre durante la fashion week milanese, con una sfilata spettacolo che ci ha riportati direttamente negli anni Novanta grazie a capi camaleontici
SE NE PARLA di Ivan Pestillo
e rock, fatti di pellicce (ovviamente) sintetiche e motivi barocchi, indossati dalle top model che hanno fatto la storia, da Naomi Campbell a Kate Moss passando per Amber Valletta e Shalom Harlow.
UN SUCCESSO DOPO L’ALTRO
Il nome di Kim Jones ritorna spesso quando si parla di collaborazioni. Oltre a essere direttore creativo di Fendi, il designer è anche direttore artistico di Dior per le collezioni uomo prêt-à-porter e accessori. Non stupisce, dunque, che a metà di quest’anno Jones abbia presentato una nuova collezione Dior Men in edizione limitata, creata assieme a Chitose Abe di Sacai. Così all’interno del logo Dior, Secai ha racchiuso la sua “I”, l’abbigliamento sportivo ha incontrato la sartoria più elegante e il denim giapponese si è sposato alla perfezione con uno stile maschile tipicamente parigino. Ma quelle di Dior con Sacai e di Fendi con Versace non sono certo le ultime collaborazioni immaginate da Jones che, di recente, insieme a Kim Kardashian West ha lanciato la collezione Fendi x Skims: una capsule di intimo shapewear che è già stata definita dagli esperti del settore uno dei più grandi successi commerciali di sempre. La linea di tubini e abbigliamento modellante ha registrato, infatti, vendite per oltre un milione di dollari in soli sessanta secondi dall’apertura dello store online.
PERCHÉ NO NEL NOSTRO SETTORE?
Ciò che stiamo osservando nella moda non accade certo - almeno per ora - nell’universo della bellezza dove siamo ancora ben distanti dal vedere una capsule make up di Dior insieme a Chanel (vi immaginate quanto sarebbe iconica?). Pochi tentativi sono stati fatti e comunque non tra marchi direttamente competitor: ricordiamo, per esempio, qualche cross over nel make up tra Essence e Catrice (entrambi del gruppo Cosnova) e una collaborazione tra Victoria Beckham Beauty e Augustinus Bader per il lancio delle referenze skincare dell’ex Posh Spice. Ma il Covid e la pandemia hanno stimolato la creatività in tanti settori, compreso il nostro, e i consumatori vogliono stupirsi con qualcosa di nuovo. La conferma arriva anche dal report “Collaboration nation, designer edition” del sito di e-commerce StockX che ha analizzato le performance dei 10mila prodotti di abbigliamento e accessori più venduti nel 2021, incluse circa 400 collaborazioni tra più di 200 marchi diversi. Solo nel 2021 la piattaforma avrebbe registrato un aumento del 200% nelle diverse collaborazioni tra designer rispetto al 2019. «Negli ultimi anni, la moda di lusso e la cultura dell’hype sono diventate sempre più interconnesse», afferma Jesse Einhorn, senior economist di StockX. «Storicamente, i marchi di lusso sono stati considerati inaccessibili dalle masse. Tuttavia, una nuova generazione di consumatori sta invertendo il trend e sta cercando articoli unici e introvabili che riflettano la cultura attuale. Per attingere a questa base di consumatori più giovani, i luxury brand stanno cercando nuovi modi e uno dei più efficaci sono proprio le collaborazioni che, se combinate con una narrazione autentica, hanno il potere di ricollocare le label storiche al centro dell’interesse della Gen Z». IMAGINE .49
DOMANDA E RISPOSTA di Ivan Pestillo
CREATIVITÀ (E NON SOLO)
È questo, infatti - insieme a immagine, posizionamento ed efficacia -, il motore che ha spinto Irene Tziveli a scegliere di distribuire il marchio di baby care Vivaiodays e i beauty pads di Apricot in Italia. In profumeria, oltre che nel suo concept store milanese.
U
n ambiente creativo, ironico, accogliente e sicuro per ogni genere di regalo. “Da zero a 100 anni”, come recita la vetrina del concept store Itzi Hub in via Giovanni Rasori 4 a Milano, vicino a corso Vercelli. Impossibile, una volta entrati, non sentirsi a casa, come all’interno di un salotto delle meraviglie, tra cosmetici, accessori artigianali, complementi d’arredo, articoli per bambini ma anche per gli amici a quattro zampe. Tutti originali e provenienti da ogni parte del mondo. È qui che abbiamo incontrato Irene Tziveli, esperta di marketing e al tempo stesso amante della creatività, fondatrice della società Itzi Consulting a cui fanno capo, oltre al concept store milanese, anche altre attività, in particolare una relativa alla distribuzione di marchi cosmetici per la profumeria, come ci ha raccontato lei stessa. Ci presenta la sua realtà? «Itzi Consulting è il mio primo figlio! Nasce come società di consulenza in ambito marketing e comunicazione con l’obiettivo di supportare realtà di diverse dimensioni, che desiderano avere
GIÀ PRESENTE IN 24 PORTE CON L’OBIETTIVO DI ARRIVARE A 120 IN TRE ANNI, APRICOT È UN BRAND DI BEAUTY PADS IN SILICONE MEDICALE, INFUSI CON ACIDO IALURONICO, AUTOADESIVI E RIUTILIZZABILI FINO A 30 VOLTE. CE NE SONO PER OGNI ESIGENZA!
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ta e Claus Porto. E poi tante categorie merceologiche dall’abbigliamento agli accessori fino agli oggetti decorativi, tutto ciò che può essere vissuto come idea regalo per sé stessi o per gli altri».
IRENE TZIVELI
un supporto marketing esterno. Ci occupiamo di strategie di comunicazione a 360°: dalla realizzazione di un sito web, al graphic design e alla gestione di social media, anche di piccole attività. Con la nascita della mia primogenita, mi è stato regalato un cofanetto di Vivaiodays, fu amore a prima vista! Si tratta di un marchio californiano di baby care e ho deciso di distribuirlo in Italia. Il concept store è arrivato in seguito. Al suo interno proponiamo i brand che abbiamo in distribuzione, Vivaiodays e Apricot, ma anche altri come Apivi-
Quando ha iniziato a relazionarsi con il mondo della profumeria? «Come consulente ho seguito spesso marchi di profumeria. Quattro anni fa, con la scelta di distribuire Vivaiodays, ho pensato subito che il selettivo sarebbe stato il canale giusto per un brand così ricercato. Con il mio team, sono riuscita a inserirlo in una decina di profumerie che ne apprezzano qualità e storytelling. Vivaiodays ha un posizionamento alto, comprende cosmetici naturali che utilizzano solo ingredienti biologici e certificati Cosmos Organic, i pack sono ecologici e riciclabili, realizzati con canna da zucchero al posto di prodotti petrolchimici. È nato dai viaggi che Marios Stamatelopoulos ed Elina Lampaki, fondatori del brand, hanno fatto attorno al mondo. L’idea è venuta in particolare dopo un soggiorno nell’Isola del Borneo, dove hanno notato alcuni bambini che indossavano sul viso un impasto giallo,
chiamato borak, fatto di curcuma curativa. Da qui l’intuizione di proseguire per questa strada, alla ricerca di antichi rimedi in tutto il mondo. Oggi la linea si compone di sei referenze, per viso, corpo e capelli e ha due bestseller, il Bagnoschiuma & Shampoo No Lacrime e il Balsamo Spray Sciogli Nodi, tutti dermatologicamente testati su pelli sensibili e perfetti anche per gli adulti». Poi è arrivato Apricot… «Apricot, vincitore del German Innovation Award, è l’unico brand al mondo che sviluppa beauty pads autoadesivi in silicone medicale, infusi con acido ialuronico e, soprattutto, riutilizzabili fino a 30 volte. In gamma è presente anche l’apposito detergente, oltre a una piccola linea skincare che ora comprende siero, crema, scrub e contorno occhi. Il marchio ha presentato un brevetto internazionale per questa sua tecnologia. Studi clinici hanno dimostrato l’efficacia dei pads già a partire dalla prima applicazione. Ce ne sono davvero tanti, per ogni esigenza, contorno occhi, fronte, labbra, décolleté e persino cicatrici. Tutti 100% vegani e cruelty free».
DA VISITARE, NEL CUORE DI MILANO, IL CONCEPT STORE ITZI HUB CON TANTE IDEE REGALO PER GRANDI E PICCINI. L’AVVENTURA DI ITZI CONSULTING COME DISTRIBUTORE DI MARCHI COSMETICI È INIZIATA QUATTRO ANNI FA CON VIVAIODAYS, BRAND CALIFORNIANO DI BABY CARE.
Qual è l’attuale distribuzione del brand? Segue quella di Vivaiodays? «Apricot è attualmente presente in 24 porte con l’obiettivo di arrivare gradualmente a 120 in tre anni. Anche in questo caso parliamo di una distribuzione ultra selettiva. I due brand possono tranquillamente coesistere all’interno dello stesso punto vendita. Ma per noi non è una condizione necessaria. Ci interessa innanzitutto che i nostri concessionari amino il prodotto quanto noi. Il nostro partner ideale ha la passione e le competenze che gli permettono di trattare cosmetici così innovativi».
SCRUNCHIES A KM ZERO
E voi quale sostegno fornite alla profumeria? «Innanzitutto ci occupiamo della formazione del personale di vendita sul prodotto. Poi forniamo tutti i materiali per mettere in evidenza l’arrivo del brand in store. Non parlo solo di materiali Pos ma anche di immagini e video, che vengono aggiornati ogni mese, per il sito e le pagine social della profumeria. A ciò si aggiunge un canvas di inserimento molto piccolo. I prodotti giungono a destinazione entro 24 ore dall’ordine. Su Milano, dove abbiamo la sede, addirittura in giornata. Comprendo bene i problemi di stock delle profumerie e per questo le invito a considerarci un po’ come fossimo il loro magazzino su un brand con servizio immediato di approvvigionamento».
SONO DISPONIBILI ALL’INTERNO DELLO SPAZIO ITZI HUB. UN PROGETTO NATO DALLA COLLABORAZIONE CON IL NEGOZIO STORICO “IL VECCHIO DRAPPIERE”, RINOMATA ATTIVITÀ MILANESE CHE DAL 1943 SELEZIONA CON PASSIONE I MIGLIORI TESSUTI PER LA REALIZZAZIONE DI ABITI MASCHILI. NELL’OTTICA DEL RICICLO E DELLA CIRCOLARITÀ, ITZI HUB HA USATO GLI SCAMPOLI DI TESSUTO DE “IL VECCHIO DRAPPIERE” PER DARE VITA A DEGLI SCRUNCHIES PRATICI, DIVERTENTI E COLORATI. I TESSUTI, NATI PER LA REALIZZAZIONE DI CAPI MASCHILI, SI TRASFORMANO COSÌ IN ACCESSORI PER DONNE E BAMBINE. SEMPRE NELL’OTTICA DI UNA PROPOSTA GREEN, NELLO STORE SI TROVANO ANCHE DEI DISCHETTI STRUCCANTI IN LINO REALIZZATI IN ITALIA. OGNI BUSTINA NE CONTIENE CINQUE, RIUTILIZZABILI E LAVABILI IN LAVATRICE.
Quale il vantaggio per il profumiere che sceglie Apricot? «I beauty pads attirano subito l’attenzione per il loro pack molto curato e colorato, inoltre possono essere inseriti in qualsiasi routine, idratante o anti età, anche di altri brand, trasformandosi in un’occasione di acquisto in più. Le profumerie dotate di centro estetico o cabina risulteranno ancora più avvantaggiate nella proposta al consumatore finale perché potranno farli provare immediatamente». IMAGINE .51
DOMANDA E RISPOSTA di Ivan Pestillo
IL PROFUMO
DELL’ORGOGLIO ITALIANO È quello targato Aeronautica Militare, entrato a far parte del portafoglio di Italian Beauty che, con il lancio delle prime due fragranze dedicate alle Frecce Tricolori, guarda a un pubblico di sportivi.
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ono la pattuglia acrobatica più numerosa al mondo nonché la migliore a livello internazionale. La loro notorietà, insieme a quella dell’Aeronautica Militare di cui fanno parte, è tale da essere diventata un vero e proprio brand, simbolo dell’eccellenza del nostro Paese. Stiamo parlando delle Frecce Tricolori a cui la Italian Beauty di Monteviale ha dedicato il primo lancio di una serie di fragranze a marchio Aeronautica Militare, confermando come suo partner esclusivo la profumeria selettiva. A raccontarci i dettagli di questo progetto è stato Matteo Morellato, direttore creativo della società. Cosa significa per Italian Beauty lavorare con un brand come Aeronautica Militare? «È stata sicuramente una sfida. Il marchio rappresenta un’istituzione italiana e si sta sempre più evolvendo all’insegna del lifestyle. Sul fronte dell’abbigliamento, Aeronautica Militare ha svolto davvero un ottimo lavoro negli ultimi anni. Non potevano certo, a questo punto, mancare le fragranze».
Qual è stato il processo di sviluppo dei due profumi? «Per crearli, abbiamo voluto incontrare direttamente i membri di queste forze armate e ascoltare le loro storie vere. Abbiamo così deciso di puntare proprio sui loro valori e sull’italianità del brand, sviluppando un prodotto italiano al 100% e accessibile, con un posizionamento medio. I primi due lanci di questa licenza sono dedicati alle Frecce Tricolori che, oltre a essere la pattuglia più conosciuta dell’Aeronautica Militare, rappresentano 52. IMAGINE
FRECCE TRICOLORI EDP DONNA TESTA: LIMONE, BERGAMOTTO, LIME CUORE: PESCA, VIOLA, LILIUM, GELSOMINO FONDO: LEGNI SECCHI, MUSCHIO BIANCO, AMBRA
MATTEO MORELLATO
anche l’orgoglio italiano. Sono stato personalmente all’interno delle loro cabine di pilotaggio. Da quest’esperienza sono nati due jus leggeri e al tempo stesso potenti proprio come le Frecce. Il loro tappo ricorda una parte meccanica del velivolo, mentre il flacone, con tutti i loghi in rilievo, è caratterizzato da una speciale verniciatura trasparente». A chi vi rivolgete con questo lancio? «Le due fragranze sono adatte a un uomo e a una donna sportivi. Dato il loro posizionamento medio diventano interessanti anche per il pubblico più giovane».
FRECCE TRICOLORI EDP UOMO TESTA: BERGAMOTTO, MELOGRANO, NOTE OZONATE CUORE: VERBANA, LAVANDA, LEGNI BIANCHI, SANDALO FONDO: LEGNO DI CEDRO, FAVE DI TONKA, VETIVER
Qual è la strategia di sviluppo? «Abbiamo deciso di distribuire le due fragranze solo attraverso il circuito delle profumerie selettive, evitando per ora i drugstore. Una scelta che si è già rivelata vincente. I due jus sono stati lanciati l’anno scorso, in piena pandemia, ma hanno registrato ottimi risultati sia in termini di sell in sia di sell out. Ora stiamo lavorando a ulteriori lanci, dedicati ad altri stormi e pattuglie, che arriveranno in store nel 2022. Nel frattempo abbiamo sviluppato un’estensione di linea delle Frecce Tricolori, un Gel Doccia per lui e un Latte Corpo per lei, più due cofanetti natalizi molto originali: in quello maschile oltre alla fragranza c’è un porta carte di credito a marchio Aeronautica Militare, mentre in quello femminile una pochette beauty. Dopo un primo approccio più “soft” sul fronte della comunicazione, con una campagna stampa su Corriere e Gazzetta, ora ci siamo rivolti a un’agenzia per accrescere l’awareness del brand nel segmento delle fragranze anche a livello digital. Approfittiamo, inoltre, degli eventi organizzati dall’Aeronautica Militare, prendendovi parte con degli stand per avere un feedback diretto dai consumatori».
NATIVAGE LA CURE
DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina
LA FORZA BUONA
DELLE TERME Il marchio Gli Elementi sta vivendo un momento magico. Oltre all’ingresso in alcuni Coin, ha legato la propria immagine ad Adriana Volpe, tra i personaggi televisivi del momento. E cresce progressivamente la notorietà del brand in Italia e all’estero.
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avide Brichetti è CEO de Gli Elementi, la prima e unica linea cosmetica presente sul mercato a impiegare due diverse sorgenti di acque termali. Una linea storica che ha saputo costruirsi una solida notorietà in Italia e in tutto il mondo, con una distribuzione che raggiunge oltre 20 Paesi.
Ci ricorda brevemente qual è il concept di fondo de Gli Elementi? Una linea che in tempi non sospetti ha fatto del termalismo la sua reason why… «La storia de Gli Elementi è tutta orgogliosamente italiana e inizia, appunto, dall’elemento acqua, dunque dall’origine termale, che valorizza il legame indissolubile col territorio e, non meno importante nella nuova sensibilità ecologica, sottolinea la grandissima attenzione all’impiego consapevole delle risorse e alla sostenibilità di ogni processo. Le acque e i fanghi termali sono materie prime uniche e fulcro di ogni formulazione, per soluzioni d’avanguardia altamente performanti, in prodotti che mai sarebbero tali senza il prezioso apporto della componente naturale sorgiva: Gli Elementi infatti continuano a essere l’unica linea cosmetica sul mercato a im-
I TRE BOOSTER STRAORDINARI DE GLI ELEMENTI RAPPRESENTANO LA FORMA PIÙ CONCENTRATA DEGLI ATTIVI DI CUI LA LINEA DI SKINCARE TERMALE È RICCA. RIGENERANO E ILLUMINANO LA PELLE. 54. IMAGINE
DAVIDE BRICHETTI
piegare due diverse sorgenti di acque termali (sulfurea e salsobromoiodica) geograficamente situate nella stessa stazione termale, ognuna in grado di assicurare un apporto di minerali di diversa natura e con specifiche peculiarità». In comunicazione, il marchio ha sempre utilizzato un “tone of voice” rassicurante, cocoon, pur sottolineando lo spessore scientifico delle formulazioni. È così? «Sì, è così. L’origine termale suggerisce la possibilità di trasformare la propria casa e il tempo dedicato alla gestualità
quotidiana, in uno spazio emozionale, proprio come in una spa. Un percorso famigliare di competenza e passione è inoltre alla base dell’azienda, incessantemente in evoluzione e con una filiera produttiva attenta, rigorosa, tracciabile, sempre innovante e made in Italy, dall’ideazione di ogni prodotto alla sua realizzazione. Una dimensione, quella famigliare, che non ci ha certo impedito di crescere visto che il nostro marchio si è rafforzato sia nell’e-commerce che nel retail fisico, sviluppando una shopping experience multicanale, inclusiva e connessa al mondo digitale che è in pieno sviluppo e crescita sia in Italia che all’estero». E in termini distributivi, qual è il cammino percorso sino ad ora? «Distribuiamo a livello nazionale attraverso il canale profumeria selettiva e farmacia e internazionale tra Europa, Medio Oriente e Asia. Oggi a livello internazionale siamo presenti in più di venti Paesi nel mondo: questo è un fattore importante che dimostra il nostro sforzo quotidiano nel realizzare solo referenze adatte ad ogni tipo di esigenza, persona e mercato». Quali sono le ultime novità del brand? «Premettendo che Gli Elementi propone delle linee complete per la cura di viso e corpo, la più recente e importante novità è rappresentata dai tre nuovissimi Booster Straordinari, trattamenti ultra innovativi che si dosano in gocce super concentrate di principi attivi: Filling Prodigioso, con collagene, per una pelle più nutrita, rigenerata, luminosa e più giovane; Radiosità Prodigiosa, con vitamina C stabilizzata, per un incarnato radioso, rivitalizzato e levigato; Idratazione Prodigiosa, con acido ialuronico, che
disseta e reidrata intensamente, nutre e rimpolpa i tratti. Studiati per essere altamente performanti e svolgere un’azione intensa e mirata, in grado di rispondere alle più svariate esigenze della pelle, i booster sono veri e propri “acceleratori di bellezza”, utilissimi per potenziare, perfezionare e personalizzare la beauty routine, che riescono a dare risultati rapidi e sorprendenti in termini di idratazione, tonificazione, nutrimento, rinnovo cellulare e luminosità. Da usare soli o in sinergia tra loro, sempre prima del trattamento abituale. E assolutamente nuova è anche la nostra Linea Uomo». Altra novità di quest’anno, la scelta di Adriana Volpe come testimonial, che peraltro cade in un momento di grande visibilità della presentatrice. Per quanto tempo sarà legata agli Elementi? Perché la scelta è caduta su di lei? «La bellezza radiosa e luminosa di Adriana Volpe ci accompagnerà per un semestre con il suo volto solare, vero esempio di splendore, armonia e raffinatezza. Protagonista indiscussa del jet set televisivo del momento ma con un’immagine sempre pulita ed elegante, Adriana è la beauty ambassador perfetta, con una bellezza che abbraccia per intero l’universo femminile». Altra bella novità, la partnership con Coin: com’è nata? Dove siete presenti attualmente? Perché la scelta è caduta proprio su questa insegna? «Negli ultimi mesi abbiamo inaugurato tre corner nei Coin di Napoli, Catania e Roma Termini all’interno dei Lifestyle Hub della catena, nuovi spazi che hanno l’obiettivo di riunire le eccellenze italiane nell’innovazione. Inutile dire che questo inserimento ci ha resi molto orgogliosi, considerato il prestigio dell’insegna».
UNA SOLIDA TRADIZIONE
LA TRADIZIONE DEL TERMALISMO HA ORIGINI MOLTO ANTICHE NEL NOSTRO PAESE E CONTINUA A RAPPRESENTARE UNA VOCE IMPORTANTE PER L’ECONOMIA. LA CULTURA DEGLI STABILIMENTI TERMALI DELLA ROMA IMPERIALE HA FATTO SCUOLA IN TUTTA EUROPA E A LIVELLO MONDIALE L’ITALIA SI CONFERMA LA NAZIONE CON LA MAGGIOR OFFERTA TERMALE DI QUALITÀ SCIENTIFICA, AVENDO OLTRE 320 CENTRI TERMALI IN FUNZIONE. IL SISTEMA TERMALE ITALIANO ACCOGLIE ANNUALMENTE DUE MILIONI E 790 MILA CLIENTI, DI CUI IL 12% COMPOSTO DA STRANIERI.
ANCHE LUI… HA I SUOI ELEMENTI
LA LINEA UOMO DE GLI ELEMENTI, STUDIATA PER ESSERE FRESCA, DINAMICA, EXPRESS E VOLUTAMENTE ESSENZIALE, PROPONE TRE PRODOTTI PENSATI PER LA BEAUTY ROUTINE AL MASCHILE: GEL DOCCIA MULTI USO, BALSAMO LENITIVO DOPOBARBA E CREMA DINAMIZZANTE 24H. GLI ELEMENTI DIVENTA COSÌ UNA PROPOSTA GLOBALE CHE INCLUDE OGGI ANCHE LA DIMENSIONE ESTETICA FOR MAN, CON UNO STUDIO ATTENTO E ACCURATO SULLE ESIGENZE REALI DI QUESTA PARTE DI MERCATO CHE MANIFESTA ESIGENZE VIA VIA PIÙ ARTICOLATE.
DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina
DA UNA DONNA
PER LE DONNE Guarda alla farmacia con interesse ma ha la profumeria nel cuore. È Adele Schipani, DG di Luxury Lab Cosmetics, che distribuisce e fa crescere i marchi cosmetici nel mercato italiano con divisioni dedicate. tailer e partner, indipendenti e catene, profumerie e farmacie. Un progetto che racchiude iniziative che vanno oltre il business in senso stretto: webinar con associazioni impegnate nel supporto alle pazienti che stanno seguendo un percorso di cura o di post terapia oncologica, laboratori d’inglese per le addette alla vendita di prodotti beauty, round table virtuali con consulenti del mondo del lavoro, consulenze in ambito di team building, visual e allestimenti, gestione dei social…».
A
dele Schipani è DG e founder di Luxury Lab Cosmetics, società nata, come la stessa manager sottolinea, «dalla ricerca di una sfida personale e mai tracciata» e che oggi, a oltre dieci anni dagli esordi, può con orgoglio affermare di essere diventata grande. È solita dire che il lockdown ha fatto crescere LLC, è così? «Sì, ci ha messo a dura prova, soprattutto considerato che non ci rivolgiamo al consumatore finale ma possiamo raggiungerlo solo attraverso i nostri retailer e partner che proprio nel periodo del lockdown si sono ritrovati in difficoltà. Ci ha permesso però di capire che il valore aggiunto per cui brand e realtà ci scelgono è la nostra visione “to care”, il segreto per fare la differenza nei momenti più bui come questo. L’attivazione del progetto #LLCcares ci ha permesso di consolidare e migliorare i rapporti già esistenti e crearne di nuovi con ottime premesse». Quali sono i contenuti di #LLCcares? «È una divisione di LLC nata durante il primo lockdown, nel 2020, per supportare i nostri primi veri clienti: re56. IMAGINE
Quali sono stati i fatti più salienti di questo ultimo anno? «Senz’altro la collaborazione con un marchio storico della cosmetica in farmacia, RoC Skincare, una grande sfida perché l’obiettivo è quello di riconquistare le consumatrici “nostalgiche” e raggiungerne di nuove anche attraverso la profumeria. Abbiamo nel frattempo lavorato per promuovere i brand di profumeria già in portfolio attraverso collaborazioni di co-marketing: Ahava con la piattaforma di fitness online Buddyfit e Natura Bissé con il portale di fiori e piante Colvin. A giugno di quest’anno è entrato in portfolio Galénic, che ha rinforzato la nostra pharmacy unit anche se, dato il nostro approccio ibrido e fuori dagli schemi, non perdiamo mai di vista il nostro primo amore, la profumeria». Quali le novità in serbo per i prossimi mesi? «Stiamo definendo gli ultimi dettagli per iniziare a collaborare con nuovi brand internazionali sempre mantenendo attivo il nostro scouting altamente selettivo sulle realtà emergenti o consolidate, con una particolare attenzione ai marchi dall’impronta “clean”».
EMPOWERMENT FEMMINILE
ADELE SCHIPANI È STATA TRA GLI SPEAKER DI WOMEN X IMPACT, GRANDE EVENTO SULL’EMPOWERMENT FEMMINILE TENUTOSI A BOLOGNA LO SCORSO NOVEMBRE. «HO LETTO QUESTA PROPOSTA COME PREZIOSA OCCASIONE PER OFFRIRE UN PUNTO DI VISTA DIVERSO SUL MIO PERCORSO E SULLA MIA AZIENDA. DALLA PUBBLICAZIONE DEL PROGRAMMA CON IL MIO ABSTRACT SUL PORTALE DEDICATO HO RICEVUTO TANTE RICHIESTE DI CONTATTO PER COLLABORAZIONI, WOMEN X IMPACT È UN’OTTIMA VETRINA PER I TEMI PIÙ CARI DELL’IMPRENDITORIA INTERNAZIONALE FEMMINILE E SONO ORGOGLIOSA DI AVER DATO IL MIO CONTRIBUTO!»
C’È UN PO’
DI DIFARCO NEI GESTI DI OGNI DONNA
Distribuzione farmacosmesi www.difarco.it
DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina
RESPONSABILITÀ, SOLIDARIETÀ E
TRASPARENZA
La mission di Cosnova Italia passa da queste tre strade. La prima e più importante include le altre due, essere responsabili significa avere attenzione assoluta per l’ambiente, il consumatore e chi ha bisogno. Come racconta Nadine Langen.
«L
a missione di Cosnova si traduce nella volontà di offrire prodotti dall’elevata qualità a un prezzo equo. Per noi la sostenibilità è centrale e non deve essere una questione di prezzo». Il pensiero portante della beauty company tedesca è tutto concentrato in questa affermazione di Nadine Langen, general manager di Cosnova Italia, che in quest’intervista racconta dei piani aziendali attuali e futuri della società, con riferimento particolare al marchio Catrice. Partiamo da “take care”, scelto come focus dell’ultimo evento pr organizzato lo scorso settembre. Perché proprio “take care”? «Il 2020 ed il 2021 sono stati due anni molto impegnativi. Le esigenze sono cambiate poiché le persone sono state costrette a rimanere a casa e quando si usciva bisognava mantenere il distanziamento sociale. “Take care” è un concetto importante: rassicurare coloro che credono in noi è fondamentale. Soprattutto in questi momenti di incertezza, i prodotti di bellezza devono trasmettere una sensazione di affidabilità al consumatore attraverso formule sempre più sicure».
Durante la pandemia i consumatori hanno apprezzato i vostri ingredienti clean? «Assolutamente sì. Essendo la trasparenza un fattore chiave assoluto, bisogna fornire informazioni semplici e chiare. D’altra parte, considerando gli I MASCARA GLAM & DOLL DI CATRICE IN PLASTICA RICICLATA SONO LA PRIMA LINEA NEUTRA DAL PUNTO DI VISTA CLIMATICO DELLA MULTINAZIONALE COSMETICA TEDESCA . 58. IMAGINE
NADINE LANGEN
elevati livelli di ansia e di stress che hanno contraddistinto questi due anni, dedicarsi al proprio benessere si è trasformato nel modo migliore per raggiungere un profondo equilibrio psicofisico. Sono state queste diverse tematiche a condurci all’idea di “take care”» Quanto ha dunque inciso l’emergenza sanitaria sulla vostra scelta di svoltare in modo ancor più deciso verso le
tematiche ambientali e di tutela delle persone? «Per Cosnova la sostenibilità e la responsabilità sociale non sono solo dei trend bensì un pilastro strategico per costruire un successo a lungo termine. Nel 2016 la nostra sede a Sulzbach ha istituito un dipartimento dedicato alla “Corporate Responsibility”, implementando inoltre una strategia rivolta a questo genere di attività. Ancor prima di questa decisione abbiamo iniziato a interrogarci per comprendere in quali ambiti poter offrire un efficace contributo e come agire concretamente per ottenere questo importante risultato». Come riuscite a coniugare il contenimento dei costi dei prodotti Catrice con l’impegno verso la sostenibilità di cui vi fate portavoce e che, suppongo, implica investimenti superiori nella realizzazione di formule e packaging “free from”? «Alcune aree di sviluppo sostenibile richiedono certamente maggiori inve-
stimenti, ma molte volte investire nella sostenibilità significa risparmiare materiali, generando di conseguenza un risparmio economico attraverso l’ottimizzazione. Siamo dunque disposti a farci carico di questi investimenti e stiamo lavorando continuamente per rendere i nostri prodotti sempre più sostenibili, giorno dopo giorno, senza mai rinunciare al nostro posizionamento strategico, che rimane unico. Abbiamo dimostrato nel corso degli anni che un prezzo equo, l’attenzione verso la responsabilità sociale e agire in modo sostenibile possono convivere armoniosamente all’interno degli stessi prodotti. La nostra missione si traduce in “Make everyone feel more beautiful” e noi continuiamo a impegnarci in tal senso, fornendo a quanti più consumatori possibili l’opportunità di acquistare cosmetici a prezzi accessibili, e questo non deve mai avvenire a spese delle persone e dell’ambiente. Continueremo pertanto a rimanere coerenti con il nostro principio basato sulla proposta di un prezzo democratico». Buona parte dei prodotti Catrice è realizzata in Italia, i nostri terzisti si confermano dunque all’altezza del compito che viene loro richiesto? «L’Italia produce il 60% dei cosmetici nel
100% SOLIDALI
INVESTIRE NEL GREEN È ETICO E CONVIENE
mondo ed è leader mondiale. Pertanto, naturalmente, molti dei nostri fornitori si trovano lì e all’interno del nostro attuale assortimento Catrice, quasi il 50% dei nostri prodotti è “made in Italy.” La nostra sede centrale si occupa inoltre di costruire solide collaborazioni con tutti i nostri fornitori, cooperiamo infatti con partner che godono della nostra piena fiducia. Le texture vengono sviluppate dai produttori, sempre con un rilevante contributo da parte dei nostri team di global marketing, ad esempio in merito a come un prodotto dovrebbe essere in termini di consistenza, packaging, ingredienti e claim. Grazie alle nostre partnership vincenti, offriamo cosmetici decorativi di alta qualità ai clienti di tutto il mondo, a un rapporto qualità prezzo che riteniamo essere il massimo».
FIN DALLA SUA FONDAZIONE, COSNOVA ITALIA È STATA ATTIVA IN DIVERSE INIZIATIVE SOCIALI ALL’INTERNO DELLA COMUNITÀ MILANESE. «ATTRAVERSO I NOSTRI DIVERSI PROGETTI SOCIALI E CARITATEVOLI, PUNTIAMO A FARE DEL BENE ALLE PERSONE INTORNO A NOI», SOTTOLINEA LANGEN. A PARTIRE DAL 2021 HA COSÌ AVVIATO LA COLLABORAZIONE CON SPAZIO APERTO, UNA COOPERATIVA SOCIALE FONDATA NEL 1984 A MILANO CHE PROMUOVE L’INTEGRAZIONE DELLE PERSONE CHE VERSANO IN CONDIZIONI SOCIALMENTE SVANTAGGIATE. «A FINE OTTOBRE, SIAMO STATI INOLTRE COINVOLTI NEL PROGETTO “DAL CAMPO ALLA TAVOLA DELLA SOLIDARIETÀ” PROMOSSO DA “CASCINA BIBLIOTECA”, RACCOGLIENDO I FRUTTI AUTUNNALI DELL’ORTO PER POI DONARLI ALL’ASSOCIAZIONE “PANE QUOTIDIANO”». UN’IMPORTANTE ATTIVITÀ DI TEAM BUILDING PER RITROVARSI DOPO TANTO TEMPO DA UN LATO E, DALL’ALTRO, UN ATTO GENEROSO VERSO UN’ORGANIZZAZIONE MILANESE TRA LE PIÙ IMPEGNATE NEL MONDO DELLA SOLIDARIETÀ LOCALE.
Cosa comporterà per il futuro di Catrice la vostra adesione alla Science Based Targets Initiative? Di che si tratta? «La Science Based Targets Initiative è un programma che fornisce alle aziende un percorso chiaramente definito per ridurre le emissioni in linea con gli obiettivi dell’accordo di Parigi. Include più di mille aziende in tutto il mondo e ne facciamo orgogliosamente parte anche noi». Il nostro principale obiettivo è ridurre l’impatto che la realizzazione dei nostri cosmetici comporta sull’ambiente e laddove questo non può essere possibile, vorremmo perlomeno compensare questi effetti negativi con la realizzazione di progetti concreti a tutela dell’ambiente. Attraverso questa adesione ci siamo inoltre impegnati a sviluppare e attuare una precisa ed efficace strategia climatica con l’obiettivo di ridurre il riscaldamento globale di due gradi. Giorno dopo giorno, insomma creeremo sempre più prodotti “climate neutral”. La nostra prima linea neutra dal punto di vista climatico è la gamma costituita dai mascara Catrice Glam & Doll. In questo caso abbiamo calcolato le emissioni del nostro best seller per poi bilanciarle con il Climate Protection Project. Entro il 2023 l’intero portfolio di prodotti dovrà essere privo di particelle di microplastica (tutti i prodotti lanciati dall’inizio del 2020 sono già così). Si tratta di un obiettivo ambizioso e difficile da raggiungere, ma siamo certi di farcela!». IMAGINE .59
GRAND TOUR di Giovanna Maffina
Napule
COME CANTAVA PINO DANIELE, LA CITTÀ DEL VESUVIO HA MILLE COLORI MA ANCHE TANTE PROFUMERIE, ALCUNE DELLE QUALI VECCHIE DI UN SECOLO.
È MILLE CULURE 500
e più. Tante sono le cupole che si contano a Napoli, la città con la maggior concentrazione di chiese in Europa. E il record riguarda solo il centro storico, senza considerare il luoghi di culto fuori da questo perimetro! La storia, insomma, resiste in città, anche per quanto riguarda il selettivo. «Quando è iniziata l’emergenza, eravamo preparati. La crisi di dieci anni fa mi aveva tagliato le gambe ma mi sono ripreso e ora ho sei negozi, un settimo in apertura al Vomero», Giancarlo Pepino dell’omonima insegna è un uomo schietto. «Sono in profumeria da 43 anni e vedo ciò che succede per le strade della mia città, con gli ambulanti che a 20 centesimi vendono i campioncini di skincare passati sottobanco dai profumieri». Pepino alla tradizione ci tiene molto, tanto da voler riproporre le formule di profumo che la sua famiglia creava oltre un secolo fa. «L’attività è partita nel 1910 da mio nonno Michele, poi è arrivato mio padre Antonio e, infine, io, ma in azienda ci lavorano già i miei due figli Andrea e Ilaria. Il nonno regalò a ognuno dei cinque figli una profumeria, ora di Pepino ne sono rimasti due». A Napoli Pepino significa trattamento.
CLIENTI INTERNAZIONALI
Specialista dei capelli è invece la famiglia Fusco, altro pezzo di storia del selettivo partenopeo. Racconta Gaetana, «Il nostro primo negozio, aperto nel 1962, era in Porta Capuana. Lì i miei genitori Anna e Nicola - entrambi rimasti orfani molto giovani - cominciarono a vendere
LA PIZZA A OTTO
A NAPOLI C’È LA PIZZERIA PIÙ ANTICA DEL MONDO, SI CHIAMA PORT’ALBA ED ESISTE DAL 1738 COME PIZZERIA AMBULANTE, DIVENTANDO NEL 1830 PIZZERIA A TUTTI GLI EFFETTI. TRA I CLIENTI ILLUSTRI, GABRIELE D’ANNUNZIO, BENEDETTO CROCE E SALVATORE DI GIACOMO. LA PIZZA CHE QUI SI VENDEVA ERA ANCHE DETTA “PIZZA A OTTO“, POICHÉ POTEVA ESSERE PAGATA A OTTO GIORNI DAL SUO CONSUMO.
PEPINO
MASCOLO
MEDITERRANEO
IRENE
OSTUNI
ALLA VIOLETTA
prodotti per capelli fino all’85 quando mio padre, scomparso nel 2015 a 86 anni dopo una vita trascorsa in negozio, decise di svoltare verso la profumeria. Ora abbiamo due punti vendita, di cui uno di oltre 400 metri quadrati di fronte alla stazione centrale, una zona strategica che prima del Covid beneficiava del flusso straordinario di turisti che si riversavano in città grazie all’alta velocità: mille persone ogni sette, otto minuti. L’altro in piazza Amedeo, nell’elegante quartiere Chiaia che fa parte del centro storico dichiarato patrimonio dell’Unesco, è una bomboniera. Il 40% della nostra clientela prima era cinese, ma adesso non se ne vedono più. Poi, tanti sudamericani, argentini, brasiliani che facevano tappa qui per andare in costiera», spiega Gaetana Fusco, che tiene aperti i negozi dalle otto del mattino alle 20.00, su più turni. In Chiaia c’è anche la Profumeria Patrice, fondata nel 1958 dalle sorelle Meloni e oggi amministrata da Ferdinando Librera, che si fregia di essere la prima profumeria informatizzata a Napoli e sul territorio nazionale.
FUSCO
plicata, dove anche le catene hanno faticato ad attecchire per la scontistica molto aggressiva». Gli fa eco Gaetana Fusco. «Il problema degli sconti è pesante. A chi obietta che non siamo generosi io dico che tutti i nostri pezzi sono originali, non sono rubati e non arrivano dal mercato. C’è tanto di bolla d’acquisto a dimostrarlo. Così siamo costretti a fare!». Pepino, Fusco, Mediterraneo e Patrice sono tutti consorziati Ethos Profumerie.
LA CITTÀ ALTA
Napoli è divisa in due, la parte bassa e quella collinare, con il quartiere del Vomero. Proprio qui c’è un’altra insegna storica, Irene, inaugurata 50 anni fa nei pressi di piazza Medaglie D'Oro. «Si chiama Irene da Eirene che nella mitologia greca era la dea della pace». A parlare è
CITTÀ NELLA CITTÀ
La culla del Vesuvio è suddivisa in quartieri molto popolosi, dove abitano anche 150 mila persone. Lo spiega Luigi Frigione dell’insegna Mediterraneo, sei punti vendita a Napoli e Caserta. «San Carlo Arena, Fuori Grotta, Vomero, Posillipo, San Lorenzo… hanno estensioni enormi e caratteristiche molto diverse tra loro. Se vuoi aprirci un’attività commerciale devi conoscerli molto bene». La storia dei Frigione comincia nel 1951 con l’apertura di una rivendita di chincaglieria nei pressi della stazione. Nel 1975 l’inaugurazione della prima profumeria ai Colli Aminei. «Poi, nel 1994, i miei genitori Giuseppe e Carmela fondarono l’insegna Mediterraneo, così chiamata per onorare la loro grande passione per il mare. Fino al 2000 l’attività venne svolta prevalentemente nella sede di Corso Garibaldi 247 e dal 2001, con l’arrivo mio e di mia sorella Floriana, si è ampliata». L’intervistato pone l’accento su una questione che tra i profumieri napoletani è rovente, la battaglia dei prezzi. «La nostra è una piazza piuttosto com62. IMAGINE
BOUTIQUE ARTISTICA
UN SALOTTO OLFATTIVO. È QUELLO DI ACAMPORA IN VIA FILANGERI, FONDATO NEL 1974 DA BRUNO ACAMPORA, AMICO DEL PADRE DELLA POP ART ANDY WARHOL, CHE LO RAFFIGURÒ ANCHE IN UNA SUA OPERA. OGGI L’ATTIVITÀ È NELLE MANI DEI FIGLI JASMINE E BRUNELLO. LE FRAGRANZE SONO PRODOTTE E IMBOTTIGLIATE ARTIGIANALMENTE IN FLACONI DI VETRO METALLIZZATO E CHIUSE CON TAPPI DI SUGHERO.
CATENE E MALL
VIA TOLEDO, UNA DELLE STRADE PIÙ COMMERCIALI DI NAPOLI.
Augusto Bauco che nel 2019 ha rilevato il punto vendita fondato da Rosalba Anzevino. Bauco ha un’altra profumeria, Fabrizia, aperta nel 1990. Ai confini del Vomero c’è invece Sergio, lo store sorto nel 1967 in via Simone Martini 85. «Una zona che allora era in grande espansione e che oggi continuiamo a presidiare. Nel 2012 abbiamo traslocato qualche numero più in là», sottolinea Paolo Mascolo che gestisce l’attività ed è nipote del fondatore Alfredo Mazzarotta Sergio, il fratello della madre. «Essendo il cognome troppo lungo per un'insegna, si decise di lasciare solo Sergio. A mio zio subentrò prima mia madre poi io». Mascolo difende strenuamente la profumeria tradizionale. «Il mercato è in continua evoluzione, soffriamo degli attacchi della concorrenza e delle stesse aziende con i loro e-commerce». E come non citare Alla Violetta, l’insegna
NON SI VEDE MA C'È
IL SOTTOSUOLO NAPOLETANO OSPITA LA CITTÀ SOTTERRANEA PIÙ VASTA DEL MONDO. CON I SUOI OLTRE 470 CHILOMETRI DI ESTENSIONE, DI CUI MOLTI ANCORA INESPLORATI, NAPOLI SOTTERRANEA È LA PRIMA AL MONDO PER GRANDEZZA, GRAZIE AI GRECI E AI ROMANI CHE DECISERO DI PUNTARCI, SCAVANDO A FONDO AMPI CUNICOLI E STRADE.
COIN: HA UN PUNTO VENDITA IN VIA SCARLATTI, IL CUORE COMMERCIALE DEL VOMERO. SEPHORA: HA TRE STORE IN CITTÀ. IL PRIMO IN GALLERIA UMBERTO I, GLI ALTRI IN VIA CHIAIA E VIA LUCA GIORDANO. DOUGLAS: HA UNO STORE PRESSO IL MALL VULCANO BUONO A NOLA. NAÏMA GROUP: IL GRUPPO PRESIDIA NAPOLI CON NUMEROSE INSEGNE PARTNER: DA MARISA A ALLSCENT CON LE INSEGNE GRETA E OLIVIERO. UNIBEE: IL CONSORZIO È PRESENTE IN CITTÀ CON DUE INSEGNE, IDEA BELLEZZA DI ALESSANDRO MAIELLO E MALLARDO, DI GAETANO MALLARDO. OVS: È PRESENTE IN CITTÀ CON UN PUNTO VENDITA DOTATO DI PICCOLA PROFUMERIA SHAKA.
forse più iconica della città, che si trova sempre al Vomero in via Scarlatti 209? Fondata nel 1911 come rivendita di brillantina e saponi sfusi, anche da barba, da Leonilda e Vincenzo Attianese, è passata poi nelle mani di Roberto con la moglie Maria Dubuis che nel 1959 inaugurarono il primo centro di estetica. Dopo di loro il figlio Antonio, che aprì a Chiaia, Pozzuoli, Posillipo e Capri, con la collaborazione della moglie Elena e del figlio Roberto, completando ogni attività con un istituto di bellezza. Oggi Alla Violetta, così come Irene e Sergio, è consorziata Chicca.
STRENUAMENTE INDIPENDENTI
Tra gli storici rimasti indipendenti, le Profumerie Ostuni, Varriale e Da Me, tutte alla terza generazione. La prima è guidata da Nicola Ostuni, che è stato anche past president della Fenapro. «L’attività commerciale nasce nel 1905 con mio nonno Nicola e inizialmente vendeva più che altro casalinghi. Alla fine della seconda guerra mondiale i figli Luciano, Onofrio (mio padre), Emilia, Enzo e Vittorio orientarono l’assortimento verso la cosmesi e nel 1974 subentrai io, fresco di laurea in giurisprudenza, aprendo alle principali marche. Gli affari decollarono, nel 1991 fu inaugurato un secondo punto vendita e nel 2003 un terzo in una zona più residenziale, per essere ancora più vicini ai nostri clienti. L’aver orientato l’attività verso le marche di alta gamma, con una grande componente di servizio, ci consente ancora oggi, che i negozi come conseguenza del Covid sono diventati due, di avere un peso nella realtà napoletana». Un esempio di resilienza, quello di Nicola Ostuni, che racconta di che tempra sono fatti i profumieri napoletani. Aperta nel 1939 come tabaccheria in Corso Giuseppe Garibaldi è invece Varriale: i fratelli Gennaro e Giovanni nel 2015 hanno creato un proprio brand di profumi dall’ottimo rapporto qualità prezzo. Oggi la loro collezione è molto richiesta. Sempre in Corso Garibaldi c’è anche la profumeria Da Me inaugurata nel 1950 e diventata un punto di riferimento per gli appassionati di fragranze artistiche. Un bell'esempio di come ci si possa "reinventare" rimanendo se stessi. IMAGINE .63
PUNTI DI VISTA di Giovanna Maffina
AIR
ON Delicata ma decisa. Sensibile ma con i piedi ben piantati a terra. Claudia Scattolini, che nel 2007 ha fondato Fragrance Designer, è tra i maestri profumieri più talentuosi di casa nostra. Il suo atelier olfattivo a Bassano del Grappa è un angolo sospeso dove tra alambicchi, piante aromatiche, grandi fiori, essenze, le sue creazioni prendono vita.
Come sei arrivata a capire che questa era la strada giusta per te? «In realtà avrei dovuto fare tutt’altro, ero laureata in farmacia e c’era il negozio di famiglia ad aspettarmi. Poi, un imprevisto e la decisione istintiva di trasferirmi a Parigi per due anni per seguire il percorso post laurea dell’Isipca, la scuola più prestigiosa per i futuri nasi. Sono stata la prima italiana a frequentarla, non avendo quasi la precisa consapevolezza dell’assoluta grandezza dei miei insegnanti, mostri sacri come Serge Lutens e Jean Claude Ellena. Una parentesi magica della mia vita». Poi, rientrata in Italia, hai fondato la tua società, Fragrance Designer… «È così. E ci tengo a sottolineare di essere stata la prima ad accostare il termine designer al mondo delle fragranze, facendone un marchio registrato che adesso, anche se è entrato nel lessico comune, sento molto mio. Pian piano ho dato vita al mio atelier di Bassano del Grappa, dove oggi 64. IMAGINE
CLAUDIA SCATTOLINI È UN NASO DI RAZZA, FORMATOSI ALLA PRESTIGIOSA ISIPCA DI PARIGI. PRIMA AD AVER CONIATO E BREVETTATO PER LA SUA SOCIETÀ IL TERMINE “FRAGRANCE DESIGNER” QUANDO ANCORA NON ERA COSÌ DI MODA.
CLAUDIA SCATTOLINI
ricevo amici e clienti. Uno spazio con ampie vetrate, luminosissimo e colorato, traboccante di piante, fiori, erbe aromatiche. Gli agrumi sono per me linfa vitale, mi basta sfiorarli per ricaricarmi».
Preferisci lavorare per te stessa o per gli altri? «Mi piacciono entrambe le cose. Nella mia linea di profumi metto tutta me stessa. In Black Rose, il mio unisex ultimo nato, ho voluto trasferire la mia
personale interpretazione della rosa, un fiore che amo moltissimo e che associo al nero, altra mia grande passione. Quando sono gli altri a commissionarmi un progetto olfattivo, che si tratti di realizzare fragranze per la persona o l’ambiente, mi piace l’idea di calarmi completamente nel mondo del marchio sino a catturarne, appunto, l’essenza».
Sei di ritorno da Kiev, come mai? «A Kiev sono di casa. Mi coinvolgono puntualmente in una serie di incontri sul made in Italy e sulla sua qualità sartoriale, il mio compito è creare fragranze su misura. Il primo è stato organizzato da un istituto bancario per i suoi top client, il secondo da un club molto esclusivo. Adoro le atmosfere di questi luoghi e mi piace molto il russo che sto pian piano imparando. Sono anche in trattative per una distribuzione dei miei profumi in Ucraina». Chiudiamo con i tuoi percorsi olfattivi… «I clienti vengono da me anche per avere un profumo su misura. Sono più spesso gli uomini a farlo, per se stessi o perché vogliono regalare alle loro mogli una fragranza che le racconti. Sono incontri molto intensi, il mio scopo è trasformare la loro anima, il loro sentire, in un profumo. Inconri che per la loro intensità ricordano quasi delle sedute di psicoterapia».
STORIE IN VETRINA di Giovanna Maffina
UNO STORE
COME NESSUN’ALTRO
A Milano, una profumeria di nicchia unica. Entrare è come immergersi nelle atmosfere del vicino Oriente, tra specchi, marmi e intarsi dorati. Al centro, i profumi. Esposti senza packaging.
U
n luogo singolare e sorprendente. È Zhor Parfums, al 14 di via Monte Napoleone a Milano. Ricavato nello splendido interno di un palazzo storico, risultando quasi defilato rispetto al contesto tutto attorno, lo store invita il cliente a vivere un’esperienza olfattiva singolare e totalizzante. «È stato progettato dall’architetto Marco Lucchi. L’idea era quella di ricreare un’ambientazione che avesse precisi rimandi al mondo mediorientale, con pareti dorate e una sontuosa ottomana circolare posta al centro della boutique». A parlare è Gianluca Casamento, store manager dello spazio espositivo che, oltre a fungere da boutique artistica, è molto richiesto come location per eventi e presentazioni stampa. «Abbiamo un calendario di eventi davvero molto fitto. Il negozio è molto apprezzato per la propria spettacolarità e unicità. Tutt’attorno, assoluti protagonisti, sono i profumi, volutamente privi di packaging», sottolinea l’intervistato. Non profumi qualsiasi ma artistici, di ricerca, anche numerati e racchiusi in flaconi che sembrano opere d’arte, firmati da nasi conosciuti o emergenti, italiani e internazionali.
panorama olfattivo, la sua unicità. Un luogo come nessun’altro, dove perdersi tra marmi, specchi, tappeti, intarsi di colore. Il trait d’union? «Le creazioni olfattive esposte, d’ispirazione araba ed europea, tendono a prediligere materie prime della profumeria orientale».
TRA ORIENTE E OCCIDENTE
GIANLUCA CASAMENTO
ATMOSFERE DA MILLE E UNA NOTTE
Situato nella via più iconica del quadrilatero della moda, si è trasferito qui da zona Brera nel novembre del 2019. «Tra l’altro, vanta il primato di essere l’unico multi brand di profumeria della via». Estratti, eau de parfum con un’altissima percentuale di essenza, brand classici e start up completano la selezione di questa profumeria di nicchia che fa della costante esplorazione del
A desiderare fortemente lo store, Zhor Ben Loukilia, imprenditrice marocchina che qui ha voluto ricreare atmosfere e suggestioni della sua terra. «Un angolo di cultura araba, che facesse anche da catalizzatore per la clientela orientale e mediorientale di passaggio a Milano alla ricerca di essenze non convenzionali», sottolinea l’intervistato. Nella boutique però non ci sono solo profumi ma anche home fragrances e una rosa selezionata di marchi di make up e di skincare. Un progetto, al momento tenuto celato, per l’immediato futuro? Un corner dove il cliente potrà appagare il proprio edonismo creando un profumo personalizzato con la fragranza che sarà la più profonda espressione di sé. Ma tutto a tempo debito. IMAGINE .65
PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE SCRIVETE A: FENAPRO, CORSO VENEZIA 49 - 20121 MILANO E-MAIL: FENAPRO@FENAPRO.IT WWW.FENAPRO.IT
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N. 2021
PRESIDENTE: MICHELANGELO LIUNI
FENAPRO
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A CURA DI GIOVANNA MAFFINA
LA RIELEZIONE DI MICHELANGELO LIUNI
IL MANAGER, GIÀ PRESIDENTE DELLA FENAPRO, È STATO RIELETTO PER IL PROSSIMO QUINQUENNIO. TRA I PROGRAMMI IMMEDIATI, L’ISTITUZIONE DI UN GRUPPO DI LAVORO CHE VIGILI SUI CONTENZIOSI CON L’INDUSTRIA. E SARÀ ANCORA PIÙ FORTE LA SINERGIA CON IMAGINE.
Michelangelo Liuni sarà il presidente della Fenapro per i prossimi cinque anni. Il manager barese, amministratore unico della profumeria Pepe di Bari e direttore operativo del Consorzio Chicca Profumerie, è stato rieletto all’unanimità. Accanto a lui, il nuovo consiglio direttivo, di cui fanno parte: Marco Mercanti (Vittoria Profumi), Nicola Ostuni (Profumerie Ostuni), Marco Balocchi (Le Profumerie), Elena Brazzale (Profumerie Rizzi), Enrico Camilleri (Profumerie Camilleri), Marco Gambarini (Profumeria Mirella Cuoghi), Elena Giussani (Profumerie Astesani), Fabio Guerin (profumerie Guerin), Luigi Marazzi (Profumerie Erika), Gianpietro Meroni (Profumerie Meroni), Luisa Parentini (Profumerie Astrale), Maurizio Sabbioni (Profumerie Sabbioni), Marco Abaton (Concept Store Nicchia), Enrico Sergnese (Profumerie Sergnese), Giuseppe Squillace (Profumerie Squillace), Gianfranco Tagliaferri (Profumerie 66. IMAGINE
Sinatra). Tra le priorità del nuovo consiglio, la creazione di appositi gruppi di lavoro per l’approfondimento delle singole questioni settoriali, a cominciare da quello che vigila e regola i contenziosi tra profumerie e industria, con il sostegno dell’ufficio legale della Confcommercio. «L’anello debole della questione è la mancanza di un sistema sanzionatorio codificato», è stato sottolineato da più consiglieri, ma l’istituzione di un
gruppo di lavoro che vigili sugli abusi di posizione dominante dell’industria, sarebbe un buon punto di partenza. È necessario però che si partecipi più attivamente alla vita associativa. «Nei mesi più problematici dell’emergenza sanitaria abbiamo avuto 50 call con l’industria: la dimostrazione pratica che se ci si mette in moto, si raggiungono dei risultati. Ma gli associati si ricordano della Fenapro solo quando hanno dei contenziosi da risolvere. Poi spariscono». Tra le priorità, anche una sinergia ancora più forte con Imagine. «È uno strumento strategico per noi, vigilerò per potenziare al massimo le sinergie con la Federazione», ha sottolineato il presidente.
IMAGINE È UNO STRUMENTO STRATEGICO PER NOI, VIGILERÒ PER POTENZIARE AL MASSIMO LE SINERGIE CON LA FEDERAZIONE
IL NUOVO CONTRATTO Si guarda poi con grande attenzione
all’entrata in vigore, il 1° giugno del prossimo anno, al nuovo Contratto di distribuzione selettiva. «Tra le clausole discusse con la commissione, anche quella che contempla il divieto alle piattaforme generaliste di vendere i prodotti di profumeria selettiva, tranne che non dimostrino di soddisfare precisi requisiti qualitativi e abbiano anche una rete di negozi fisici», ha sottolineato Liuni. Ma si sta valutando anche l’entrata in vigore del meccanismo di “doppia tariffazione”. «La Commissione è d’accordo sulla necessità che al negozio fisico il prodotto venga a costare il 20% rispetto all’online considerati i costi fissi più elevati», ha concluso il presidente della Fenapro.
NEW ENTRY IN DDP Il gruppo Diego
dalla Palma annuncia un nuovo assetto dei vertici aziendali grazie alle nomine di due manager nella divisione sales del settore cosmetico. Andrea Culpo assume l’incarico di global sales director dei marchi Diego dalla Palma Milano e Mulac, brand emergente nel panorama beauty, riportando direttamente all’AD Micol Caivano. A seguito di questo ingresso, Ramiro Dublino, già nel management dell’azienda, assume invece il ruolo di sales manager della divisione Diego dalla Palma Milano e Mulac.
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