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RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO

MENSILE - ANNO 44 - N.3 2018 - € 4,50

PRIMO PIANO LUCA LOMAZZI MONITOR CONTRATTO EUROPEO SPECIALE TRUCCO OCCHI






Il rituale di bellezza capillare ad azione globale

LE SÉRUM REVITALISANT FORTIFIANT Il siero è un potente trattamento intensivo che frena la caduta dei capelli, infoltendoli e rendendoli più forti, brillanti e resistenti. Per farlo sfrutta in modo sinergico le proprietà eccellenti di minerali, vitamine, estratti di origine vegetale e proteine.

SOIN LAVANT REVITALISANT VOLUMATEUR Il rituale comincia dalla detersione con questo trattamento all’olio di camelia. Formulato con vitamine e minerali, senza solfati, è arricchito con principi attivi ultra-delicati. Dona tono e volume ai capelli dalla radice alla punta.

SOIN LAVANT REVITALISANT DISCIPLINANT Trattamento rivitalizzante arricchito con olio di macadamia, deterge delicatamente nutrendo e domando i capelli ribelli. Privo di solfati, agisce grazie a principi attivi ultra-delicati. Con le sue virtù filmogene, lascia i capelli più lisci ed elastici.

CRÈME DÉMÊLANTE RESTRUCTURANTE Il completamento all’azione detergente è questo trattamento districante alle proteine del cotone che riveste il capello levigando le cuticole in modo da accrescerne la resistenza. Doma anche i capelli più arruffati e districa i nodi.

MASQUE SOIN RÉGÉNERANT La maschera è, nel rituale, il trattamento SOS che ripara e rigenera i capelli sfibrati e indeboliti. La formula concentrata ai 4 oli vegetali rafforza i capelli dalla radice, leviga e nutre la fibra capillare senza appesantirla, ristruttura i capelli lasciandoli vitali.

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L’HUILE PRÉCIEUSE CHEVEUX L’olio profumato rappresenta l’ultima fase del rituale, un gesto ristrutturante e nutriente. Formulato con un mix di preziosi oli ammorbidenti, crea una pellicola protettiva attorno alla fibra e dona luminosità alla chioma.


Da all lla a r de ige ter ne sio raz ne ion e

Pr pr incip o hi- tein i att sia tech e e ivi d su de vita i o lb it m r ulb rat ine igin o p tam ar e ve ilif en ricc ge ero ti c hi tal sia ap i scon e, m su llar o l ine lla i b e f ral fib y S orm i, ra isle ul e ca pil y pe La lar r a n e. gir uo da e v l

l’e am x p l a ac l’im erti rca s c p tra resc iego e Si dedi s ca e pe ttam re l dei ley t di a al r o en ’ef m Ha fic ti. igl olt l’ha ffr a i C Co r Ri ire u om cia iori re 4 irca 0 r e t la n il uel na r post e la stra ann e na s è s o f o t sc co orm uo a con utin da ens ti ve i e or mp ul p g e 6 c am pr iali eta les azio pro epit di l o t b m idr or so r ne ccio o pe elle dot à de i pe r b t d a r atan ide istru ei p glob r do zza i es i pr o s n t c gio istru i, m ti, n ttura rodo ale nne om enzi pri i t ali e u ple tti al t ela rno tura ra a utrie nte r t a o a, at a r un stica dop e la dina nti, ssoc bas tam mini o . mi riv iat e d en ‘co fres e lu gio fibr i t i z o t a c zar aliz c r a o un o, ag n cu o p mino no e un apill il b zant li ro ru o s r a. fu ma e di a c are ulb i e m I a p n t a t ca rom e e tivo o e teg pig per o p pi n lla uov legn ’ a b erg rato liatu ass ilife ro ic re i o er r . e l se ase zzan nelle a p ura e i di r a v in ù te e fo ita gra not rm folt lit d e ule a, o à , ne


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EDITORIALE

Tanta energia per caldeggiare

il cambiamento 50 anni, Cosmoprof Worldwide Bologna è l’osservatorio leader internazionale sulle tendenze legate al settore della cosmetica e del mondo beauty. Lo spazio espositivo di Cosmoprof copre l’intero quartiere fieristico di Bologna Fiere ed è dedicato ai diversi settori dell’industria cosmetica: Perfumery and Cosmetics, Natural Products, Packaging, Machinery, Contract Manufacturing and Raw Materials, Beauty and Spa, Hair and Nails. Numerosi espositori, visitatori e acquirenti provenienti da tutto il mondo, trasformano la fiera anno dopo anno, in un vero e proprio ‘hub’ internazionale dove i professionisti e i decision makers si incontrano per sviluppare il loro business.

Questa la parte ‘ufficiale’ di un avvenimento imperdibile per tutti gli addetti ai lavori, ma quello che mi preme sottolineare è il cambiamento avvenuto in questi anni. Non è vero che il passato è sempre meglio del presente. Semplicemente ci si adatta ai tempi, alle necessità contingenti a un universo così detto fluido che si re-inventa tutti i giorni. Il Cosmoprof ha seguito questo percorso, è contemporaneo, aperto a nuovi scenari, internazionale e multimediale. Nessuna nostalgia quindi dei bei tempi che furono e grande ammirazione per coloro che ogni anno impegnano creatività, energia e massima professionalità per organizzarlo. Anche noi (nel nostro piccolo) stiamo cambiando, speriamo in meglio. Già da questo numero alcuni nuovi argomenti

trattati lo dimostrano. Intendiamoci non è facile intuire con anticipo dove va il vento, ma noi siamo fiduciosi: abbiamo l’appoggio dell’Editore, i preziosi suggerimenti di Fenapro e soprattutto le antenne di una redazione piccola, ma appassionata e curiosa del presente e del futuro di un settore che spesso ha avuto il merito di prevedere tendenze e scenari molto prima rispetto ad altri settori merceologici. Con l’arrivo della primavera, cambierà, speriamo, anche la temperatura, la luce, e tornerà la voglia dei primi raggi di sole sulla pelle. Anche noi vi annunceremo qualche novità nella nostra redazione. Con la promessa che il DNA di Imagine resterà un punto fermo, attorno al quale ruoteranno, con energia, idee, proposte e perché no, anche qualche cambiamento.

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sommario

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Ci si potrà appellare alla giurisprudenza e far valere i propri diritti ogni qualvolta la vendita dei prodotti fuoriuscirà dai limiti tracciati dal regolamento UE 330/2010

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gaia ringrazia punti di vista Caterina Formentini beauty news

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il bello del cibo succederà domani accessori digital point

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primo piano Luca Lomazzi, Shiseido Group Italy

michelangelo liuni, preSIdente deLLa Fenapro

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diamo i numeri

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fiere Cosmoprof domani, un futuro sempre più green

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monitor europa Il nuovo regolamento, lavori in corso

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lifestyle Gli italiani tra nuove famiglie e nuovi consumi strategie L’innovazione nello skincare seno passa dal patch strategie Bellezza e stili di vita strategie Colore pieno e massima tenuta con il make-up naturale

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SOMMARIO

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7 DOMANDE A... Lucia Fracassi, Cosnova Italia

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7 DOMANDE A... Alessandra Pol, OVS

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L’INSEGNA Da Carmen a Allscent. L’esperienza di Enzo Annunziata

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SPECIALE OCCHI Sguardo magnetico dai mille riflessi

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PAGINE GIALLE Gli aggiornamenti di Fenapro

IN STORE Lo spazio dedicato a chi ogni giorno lavora in profumeria EVENTI C’era una volta... Moda e profumi in mostra RELAZIONI DI VENDITA Assertivi ed empatici: ‘guerrieri dall’animo gentile’ FORMAZIONE Dare valore all’expertise fortifica il canale

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FRONTIERE Beauty Device, dove eravamo rimasti? RICERCA Il dischetto peeling che ottimizza la routine anti-age ICON Magica ora degli istinti selvaggi FOCUS Labbra in primo piano sempre morbide e da baciare! INTERCETTAZIONI





THE ITALIAN TOUCH OF MAKE-UP





gaia ringrazia di Giuliana Valcavi

Sostenibili, con il tornaconto anche se non abbiamo un’anima green e delle sorti del pianeta non ci interessa, ciò non vuol dire che le questioni ambientali non meritino la nostra attenzione. Scopriamo perché.

Se pensiamo che la creazione di un’area pedonale o a traffico limitato sia solo una scocciatura o, peggio, una minaccia per la nostra attività, o se parlare di eccesso di imballaggio sia una questione irrilevante, diamo un’occhiata ai dati emersi dal 3°Osservatorio sullo Stile di Vita Sostenibile di LifeGate. Il 45% degli intervistati si è dichiarato favorevole alla creazione di aree a traffico limitato e a pagamento per i mezzi a motore, come l’area C a Milano, e il 53% ad acquistare prodotti sfusi o privi di imballaggio per risparmiare in termini ambientali. La sostenibilità, termine fino a poco tempo fa sconosciuto e misterioso, sta diventando sempre più comune se il 27% sa esattamente cosa significhi e solo il 38% degli intervistati ha indicato di non averlo mai sentito. Per gli italiani un’azienda sostenibile è soprattutto attenta ai diritti di chi lavora (più della metà degli intervistati si è dichiarata disposta a spendere un po' di più per prodotti che tengono conto del valore dei lavoratori). A seguire vengono l’uso responsabile delle risorse, le informazioni trasparenti sui prodotti e i servizi, l’attenzione e l’assistenza al cliente e il controllo della filiera. Il consumatore italiano si rivela

sempre più sensibile alle questioni ambientali così come a quelle etiche. La motivazione espressa al

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primo posto è il senso di responsabilità per le generazioni future e i figli, quindi vengono l’amore per l’ambiente, l’aria aperta e i paesaggi incontaminati. Nella classifica dei prodotti più acquistati in direzione della sostenibilità, la cosmesi bio e naturale si colloca al quarto posto a pari merito con i detersivi bio. I settori merceologici considerati più virtuosi, cioè con la reputazione migliore, sono quello degli elettrodomestici e quello energetico. La cosmesi naturale si colloca solo al settimo posto. In definitiva, da questo Osservatorio è emerso che per il 29% degli italiani, cioè 30 milioni circa, la sostenibilità è un tema prioritario che li coinvolge in prima persona. Sono soprattutto donne

tra i 18 e i 34 anni, diplomate o laureate, che svolgono attività di impiegate, docenti o studenti, e che abitano in grandi centri urbani. Questa fascia di consumatori ha registrato un marcato trend di crescita, se pensiamo che nel 2015 rappresentavano soltanto il 18%. Il 30% si dichiara interessato,

ma non considera il tema prioritario. Sono uomini di 35/54 anni abitanti in centri medi. E anche questa fascia è cresciuta dato che nel 2015 rappresentava solo il 25%. Infine, il 41% è disinteressato: sono over 55 con basso titolo di studio, pensionati e abitanti in centri medi. Questa fascia di consumatori, al contrario delle due precedenti, è in calo rispetto al 60% del 2015.

Il piede leggero della logistica. Dallo stile di guida alla rimodulazione delle rotte, un insieme di accorgimenti permette di abbattere i consumi e le emissioni derivanti dal trasporto di merci a parità di mezzi utilizzati. Il modo in cui un automobilista o un camionista guida può fare una grande differenza in termini di consumi e quindi di emissioni di inquinanti e gas climalteranti. Una guida fatta senza brusche accelerazioni e frenate permette risparmi per oltre 2mila euro all’anno. Alcuni operatori della logistica lo hanno capito e stanno dando luogo a corsi, incentivi monetari, perfino campionati, dove a vincere è chi ha il piede più leggero.



Punti di vista di Giovanna Maffina

Caterina

ormentini tre profumerie, di cui una recentemente trasformata in concept store, dove si vendono cosmetici, profumi, accessori e abbigliamento. da oltre 50 anni, l’insegna Formentini è un riferimento dello shopping a udine e provincia. Uno spazio di oltre 200 mq, fluido, esperienziale, nuovo. Inaugurato lo scorso aprile a Latisana, centro di 15mila abitanti in provincia di Udine, sovverte gli schemi della profumeria, proponendo altro. Accessori, abbigliamento, cosmetici, profumi per la persona e la casa convivono in modo armonioso in un ambiente volutamente familiare. A raccontarcelo, la sua mentore e proprietaria Caterina Formentini.

Siete da Sempre profumieri. Com’è nata l’idea di Creare uno Spazio CoSì ‘polifoniCo’? Volevamo dare voce alle nostre due anime. Siamo profumieri ma abbiamo trattato gli accessori sin dagli anni ‘60. Prima, tanti anni fa, direttamente in profumeria, poi, in un negozio attiguo alla profumeria vera e propria e che viveva a sé stante. Non riuscivamo però a far in modo che questi due mondi si parlassero e che, per intenderci, venisse spontaneo e naturale a chi frequentava la nostra profumeria, entrare nell’altro negozio e viceversa.

il nuovo ConCept da Che CoSa ha preSo Spunto? Com’è nato? La profumeria aveva bisogno di un bel restyling. E quando si è presentata l’occasione di ampliarci, non ho perso tempo. Avevo in mente un certo layout, esperienziale e che facesse ‘vivere’ i brand, sobrio ma caldo e ‘domestico’, ma mancava chi potesse realizzarlo. Cercavo qualcuno che non avesse mai lavorato per il selettivo, per non ricadere in schemi precostituiti. L’incontro con l’architetto Fabio Ferrillo, che tra gli altri

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ha progettato lo showroom milanese di Chiara Ferragni, è stato decisivo.

Che CoSa ti rende più fiera di queSto nuovo Spazio? Che è stato subito capito, fidelizzando ulteriormente la clientela e che, soprattutto, ha reso possibile l’intento dal quale ero partita: far parlare profumeria e accessori. Chi entra non ha più le resistenze di prima. Percepisce una bella atmosfera, di grande sintonia. A darmi soddisfazione è anche il fatto che si tratta di un negozio alla portata di tutti, dove trovi la borsa da 2mila euro ma anche la pochette da 15. E dove tutti si devono sentire a loro agio e trovare qualcosa da comprare, con un servizio e un’attenzione identici.

e quali Sinergie naSCono dall’avere Creato un negozio CoSì partiColare? Accessori, abiti e cosmetici sono mondi che dialogano. E il servizio a 360°, il total look, qui viene naturale. Se entra una cliente che deve acquistare un capo per una serata, viene spontaneo proporle il make up o la fragranza per l’occasione. Anche la nuova cabina, che ricorda una Spa, diventa strumento per fidelizzare e coinvolgere in un’esperienza totalizzante.

il consumatore, senza provincialismi o preconcetti. Quando è iniziata la crisi, abbiamo virato verso un’offerta, specie nell’abbigliamento, low cost. Non abbiamo mai temuto di essere etichettati, adattandoci al mercato che cambiava. Quando abbiamo inaugurato, sono stati in molti a chiederci il perché di una scelta così coraggiosa, e la risposta più spontanea è stata: lo abbiamo fatto per voi. Questa è la nostra, ma anche la vostra casa! E, in effetti, l’idea portante è di accogliere in uno spazio-casa, dove ci sono pezzi di antiquariato, modernariato e design. Poi c’è la serra, uno spazio dove rilassarsi, ospitare gli eventi speciali e i workshop.

Com’è la ConCorrenza in zona? Oltre a una profumeria indipendente, sono arrivati tutti i vari drugstore. Ma l’aver modificato così radicalmente il negozio, dando vita a qualcosa di molto diverso e unico, ci fa sentire al di sopra della mischia.

Che ne è Stato del negozio di aCCeSSori? Continua a essere di nostra proprietà, è stato ristrutturato e viene prenotato dalle marche per eventi. Insomma è un temporary shop brandizzato.

quanti punti vendita avete? Certo, Siete Stati CoraggioSi a Creare un negozio CoSì in un ConteSto di provinCia…

Abbiamo assecondato la nostra natura, incline al cambiamento e molto… cittadina. Siamo in costante ascolto del mercato, andiamo dove va

Altri due, a Lignano Pineta e Lignano Sabbiadoro. Poi c’è il nostro shop online, che sta dando soddisfazioni. Sono in tutto 16 le persone che lavorano per noi. Vendiamo anche abbigliamento. L’assortimento e i marchi da trattare li scelgo io.


SOLO IL BELLO DEL SOLE

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COLLEZIONE

DI SOLARI IN BOMBOLA PER IL MASSIMO DELLA PRATICITÀ

Prima, durante e dopo, ma anche senza. I nuovi solari Noon di Hanorah soddisfano tutte le esigenze della pelle al sole. Veloci, efficaci e facili da usare, sono realizzati nel pratico formato bombola e, grazie all'innovativo erogatore multidirezionale a rilascio continuo, consentono una distribuzione omogenea di prodotto e una vaporizzazione anche a bombola capovolta. L'erogazione spray permette l'applicazione dei prodotti anche su pelle umida o bagnata e la speciale texture invisibile e asciutta al tatto evita che la sabbia si attacchi alla pelle. Compongono la linea 7 referenze specifiche: Spray Solare Invisibile nelle versioni con SPF15, SPF20, SPF30 e SPF50+, Senza Sole Spray Autoabbronzante Colore Immediato, Acqua al Sole Spray Pro-Abbronzatura Reidratante e Rigenerante e Capelli al Sole Mousse di bellezza Protezione e Styling.

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BEAUTY NEWS

Colori revival

di Ivan Pestillo

Belle scoperte Arriva anche nelle profumerie italiane il marchio di skincare svedese Björk & Berries. A distribuirlo è l’azienda Paul Roses Distribution che ha di recente presentato alla stampa tutte le referenze viso e corpo del brand. Contraddistingue l’intera linea l'impiego di formule biologiche e naturali, le profumazioni artigianali e un concept innovativo: ogni gamma è, infatti, ispirata a una delle stagioni nordiche e agli effetti che le condizioni atmosferiche possono avere sulla pelle e sul corpo.

Con Nouba torna il booster colore degli anni Ottanta con una proposta make-up che vuole essere un inno alla libertà espressiva. “Nouba non vuole suggerire un look, ma stimolare quella creatività intrinseca che ogni donna può esprimere”, dice Andrea Brambilla, direttore marketing di Nouba. “Il make up deve trasmettere energia e per questo motivo la nostra comunicazione punta a presentare il viso come una tela bianca, pronta a essere interpretata liberamente. Noi forniamo codici cromatici e prodotti dalle eccellenti caratteristiche cosmetiche, ma poi il risultato rispecchierà la personalità di ogni consumatrice”.

Rossano Ferretti per Coty L'icona dell'hairstyling di lusso, Rossano Ferretti, è stato scelto da Coty come ambassador della sua divisione professionale che comprende i marchi Wella Professionals, System Professional, ghd e OPI. La collaborazione si realizzerà nell’ambito dell’innovazione di prodotti e servizi, creatività di brand, formazione e aggiornamento.

Ferragamo a NY Lo scorso febbraio, nel cuore di Manhattan, Salvatore Ferragamo Parfums ha celebrato il lancio della sua nuova fragranza Amo Ferragamo sul mercato americano con un party davvero esclusivo. Ad accogliere gli ospiti c’erano la testimonial Suki Waterhouse, la Signora Giovanna Gentile Ferragamo e il direttore creativo della linea donna Paul Andrew. Location dell’evento: un lussuoso appartamento che un tempo era la residenza privata di Elizabeth Taylor. Tanti gli ospiti che hanno assistito alle performance musicali delle sorelle Aly & AJ e della dj Pamela Katz.

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Appuntamento il 16 marzo per la cerimonia di premiazione dei Cosmoprof Awards. A ottenere il sigillo di qualità, secondo una giuria di esperti, saranno i prodotti finiti più innovativi delle aziende espositrici di Comosprof Worldwide Bologna 2018. Sei le categorie di gara: hair product, make-up product, nail product, natural & organic, skin care product e ‘the best of the best’ (scelto tra i finalisti).


Lipstick

NOUBASHINE

Il piacere di indossare la luce www.nouba.it


BEAUTY nEWS Forti e belle Dopo il successo della prima edizione dell’iniziativa no profit Forza è Bellezza, Pantene, in collaborazione con la piattaforma Victoria di P&G, torna negli store Acqua & Sapone per sostenere Susan G. Komen Italia. Obiettivo: limitare la perdita dei capelli delle donne sottoposte a chemio tramite l’utilizzo dell’innovativo caschetto refrigerante Dignicap che ‘congela’ i bulbi capillari, limitandone la caduta. Per farlo, il brand devolverà parte del ricavato proveniente dalla vendita di ogni Balsamo acquistato nei punti vendita della catena fino al 30 maggio 2018. Ambasciatrice del progetto è Maria Grazia Cucinotta.

March

New Opening Il brand di profumeria artistica The Merchant of Venice della veneziana Mavive ha aperto una nuova boutique monomarca nel cuore di Firenze, in via degli Strozzi 28/R. Il negozio rappresenta il sesto punto vendita italiano ma presto ne arriveranno altri anche a Roma e Napoli. Per quanto riguarda l’estero, le prossime aperture saranno in Germania ed Emirati Arabi.

Nuove nomine Roberto De Santis è il nuovo Direttore Commerciale e Informazione Medica della filiale italiana di Laboratoires SVR, a cui fanno capo i marchi SVR, Filorga e Le Couvent des Minimes. Il manager implementerà la strategia commerciale, gestendo la rete di agenti e di informatori medici, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la crescita dei brand nei canali farmacia, parafarmacia e profumeria.

On

Ethos online! Nel 1912 Miss Arden regalò alle compagne suffragette un rossetto rosso come simbolo di indipendenza, marciando con loro sulla Fifth Avenue nella lotta per i diritti delle donne. Oggi, Beautiful Color Moisturizing Lipstick torna in edizione limitata Red Door Red per sostenere UN Women nella lotta per la parità dei sessi nell’ambito della campagna #TogetherWeMarchOn. Il 100% dei ricavi sarà donato alla fondazione.

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Dallo scorso 14 febbraio, Ethos Profumerie è online con un nuovo sito di facile navigazione, caratterizzato da una grafica inedita e tanti contenuti. Tra le novità la possibilità di acquistare direttamente online una Gift Card e attivare la Ethos Card comodamente da casa propria; inoltre, il sito sarà arricchito dal blog di Stella, la testimonial protagonista dell’immagine istituzionale del Gruppo, dedicato al mondo beauty con tanti consigli, news sui prodotti e la possibilità di scambiare opinioni con gli altri utenti. La piattaforma sarà una risorsa di business intelligence attraverso cui gli affiliati avranno accesso a servizi dedicati costanti e potranno ricevere supporto e assistenza. Tutto da esplorare su: www.ethos.it.


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IL BELLO DEL CIBO

Vitamina C un potente

anti-inquinamento

di Giuliana Valcavi

Agrumi, ma anche kiwi e lattuga servono a difenderci dallo stress ossidativo dell’inquinamento atmosferico. Inoltre, carciofi, frutta secca, pesce e il nuovo super food, le micro greens.

In che misura il cibo ci aiuta a difenderci dall’inquinamento dell’aria?

RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, PRESIDENTE DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE CULINARIA ANTIAGING PRESSO L’ UNIVERSITÀ DI MILANO, IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION, LA NUOVA CULTURA CULINARIA GUSTO E BENESSERE ANTIAGING, E AUTRICE DEL RECENTISSIMO ‘CUCINA EVOLUTION BUONA DA VIVERE! IN FORMA SENZA DIETA’.

La Ricetta Lasagna con carciofi

Cuocere in padella i carciofi. Stufare il cavolo con poca acqua e frullarlo finemente ottenendo così una crema simile alla besciamelle aggiungendo, come nella salsa tradizionale, sale, pepe e Parmigiano Reggiano grattugiato. Condire le lasagne con i carciofi e la salsa di cavolo.

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L’inquinamento aumenta lo stress ossidativo del nostro organismo e quindi velocizza l’invecchiamento cellulare. Con l’alimentazione possiamo contrastare in modo efficace questa azione. Anzi, al riguardo possiamo dare davvero una buona notizia, cioè che l’azione antiossidante dell’alimentazione è molto più forte dell’azione ossidante dell’inquinamento atmosferico. Quali cibi ci possono essere utili?

A tavola abbiamo due strategie per aumentare il sistema antiossidante: fare il pieno di antiossidanti e stimolare il nostro organismo a produrre antiossidanti endogeni. I cibi ricchi di antiossidanti sono tutti quelli ricchi di vitamina C, quindi agrumi, prezzemolo fresco, ribes, fragole, kiwi e, insospettabilmente, la lattuga, a condizione, però, che venga lavata e tagliata solo poco prima del consumo. Inoltre, un altro pool di alimenti antiossidanti è costituito dalla frutta secca, in particolare mandorle e noci, da aggiungere (10-15 gr) ogni giorno alle nostre ricette. Infine, un nuovo cibo ricco di antiossidanti, nuova frontiera del superfood,

sono le micro greens, piccole piante appena germogliate (piselli, cavoli, ecc.) ricche di proprietà benefiche e vero concentrato di antiossidanti. Invece, un cibo che favorisce la produzione endogena di antiossidanti è il cavolo. L’inquinamento atmosferico aggredisce, oltre ai nostri polmoni, pelle e capelli. Quali gli alimenti che ci possono essere di aiuto?

Tutti i cibi ricchi di carotenoidi, quindi, in questo periodo, oltre alla zucca, i carciofi, per esempio. L’importante è cuocerli, saltarli in padella o stufarli perchè i carotenoidi sono intrappolati nella parte fibrosa che deve essere ammorbidita con la cottura affinché queste sostanze vengano estratte e possano essere assimilate. Ma anche il pesce, che contiene grassi con sali minerali, calcio, fosforo, vitamina A e B, che tonificano il sistema circolatorio e favoriscono la crescita dei capelli. Lo smog può essere fortemente irritante per gli occhi. Quali gli alimenti utili?

Sicuramente anche in questo caso i carotenoidi. Perché non fare quindi un bel frullato di carote e zenzero? Deve essere un frullato molto fine affinché la parte fibrosa si rompa e i carotenoidi che vi sono contenuti siano assimilabili. Possiamo aggiungere anche una noce o una mandorla apportando quindi quella giusta quantità di grassi che favorisce l’assimilazione dei carotenoidi. Un ultimo consiglio alimentare per combattere al meglio l’inquinamento?

Mangiare piatti leggeri, poco grassi, permette al nostro organismo di svolgere un’efficace azione di contrasto all’ossidazione. Cibi troppo conditi lo impegnano lasciandogli meno spazio per contrastare l’ossidazione.



succederà domani

Microgranuli, un problema serio per l’ambiente

di Giovanna Maffina

La messa la bando dei microbead, già vietati negli uSa ma non ancora in europa, è da anni al centro dei dibattiti degli ambientalisti. che adesso premono perché sia promulgata l’apposita legge. il parere di cosmetica italia.

Dei microgranuli e della necessità di bandirli totalmente dai prodotti cosmetici si parla ormai da tempo. Di nuovo, adesso, c’è che il grido di allarme per i gravi danni provocati dal materiale ai nostri mari, è diventato un appello mondiale, al quale le multinazionali della bellezza difficilmente potranno sottrarsi. Un appello drammatico, per quella che da molti esperti è stata ormai definita come “la seconda emergenza

ambientale globale dopo i cambiamenti climatici”. I microbead, lo ricordiamo, sono quelle microsferule di plastica di dimensioni inferiori a 5 millimetri. L’industria cosmetica - ma non è l’unica - le utilizza come agenti esfolianti o additivo in diversi prodotti di uso quotidiano.

Appello ‘trAsversAle’ “Non è più possibile rinviare

La rettifica di Cosmetica Italia Anche Cosmetica Italia, che da tempo è sensibile al problema, si schiera dalla parte delle associazioni ambientaliste facendo però sapere come i cosmetici siano responsabili dell’apporto di microplastiche per una percentuale compresa tra lo 0,1% e l’1,5% sul totale dei frammenti in plastica e che, stando a quanto emerso da ricerche scientifiche condotte a riguardo, la gran parte delle microplastiche presenti nei mari è conseguenza dello ‘sbriciolamento’ di materiali plastici di grandi dimensioni e che, comunque, il 99% dei microgranuli immessi nella rete fognaria riesce a essere bloccata e eliminata dagli appositi impianti di trattamento. Nel 2015, inoltre, Cosmetics Europe, l’associazione europea dell’industria cosmetica, aveva inviato alle imprese associate una raccomandazione per esortarle a interrompere entro il 2020 l’uso di particelle solide in plastica, anche se già prima d’allora diverse multinazionali si erano attivate in tal senso. Il risultato? Se confrontati con i dati del 2012, quelli dei 2017 indicano una diminuzione dell’82% nell’utilizzo dei microgranuli nei cosmetici esfolianti e detergenti. Una tendenza che rassicura fortemente sulla sensibilizzazione in proposito del mondo della bellezza.

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l’approvazione della norma per la messa al bando delle microplastiche nei cosmetici”, approvata dalla Camera da oltre un anno e ferma al Senato. È questo, in sintesi, l’appello che i rappresentanti delle associazioni ambientaliste (tra cui Legambiente, Marevivo, Wwf, Greenpeace, Lipu, Medsharks), hanno rivolto al presidente del Senato Pietro Grasso e alle commissioni Ambiente e Industria di Palazzo Madama per approvare definitivamente il ddl prima della fine di questa Legislatura. A fianco delle varie associazioni, anche personalità del mondo dello spettacolo, dell’università e della ricerca, tutti aderenti al claim #fai da filtro e tutti concordi perché si mettano definitivamente al bando, con una legge che abbia valore definitivo, queste sostanze altamente inquinanti, presenti negli scrub e nei saponi, ma anche nei dentifrici e, in generale, in tutti quei prodotti per l’igiene quotidiana che contengono particelle esfolianti come additivi. Stando a recenti stime, si calcola che i microgranuli che finiscono ogni anno nei mari e negli oceani siano 8 milioni di tonnellate, con gravi conseguenze non solo ambientali, ma anche economiche, strettamente inerenti il mercato ittico, e sanitarie. Secondo le Nazioni Unite nel 2050 se si proseguirà di questo passo, nei nostri mari ci sarà più plastica che pesci.



ACCESSORI

UOMINI ITALIANI, I PIÙ ATTENTI AI DETTAGLI

di Ivan Pestillo

Quello dell’accessorio maschile è un business su cui puntare. Ad affermarlo è una ricerca condotta dall’agenzia Klaus Davi & Co. secondo la quale l’uomo italiano spenderebbe il doppio rispetto a quello tedesco e quello spagnolo per acquistare accessori. È, infatti, in vetta alla classifica, con una spesa media di 200 euro, prima dei francesi con 150, degli inglesi con 120, dei tedeschi con 100 e degli spagnoli con 90. A determinare l’acquisto sarebbe l’eleganza, almeno nel 26% dei casi, ma anche la virilità (18%), la disinvoltura (15%), l’attenzione al dettaglio (12%) e la creatività (9%). Sul podio, al primo posto, ci sono i calzini colorati (16%), seguono le borse porta pc (15%) e i trolley con maniglia pesa-bagaglio e Gps (14,5%). Non è un caso, dunque, che anche la profumeria si stia attrezzando. Il marchio Camomilla Milano, per esempio, ha presentato all’ultima edizione di Homi una linea di pochette bagno da uomo. Si chiama ExCamoTage e comprende una serie di beauty case e buste in tessuto tecnico, compatti e adatti a ogni occasione.

SUCCESSO A HOMI Homi, il Salone degli Stili di Vita di Fiera Milano ha chiuso, lo scorso 29 gennaio, la sua IX edizione con 82.300 visitatori di cui il 17% esteri. Tanti anche gli espositori, per la precisione 1.463 di cui il 25% stranieri. Tre le aree più rilevanti per la profumeria: bijoux e accessori moda, fragranze d’ambiente e Homi Beauty Style. Quest’ultimo spazio, alla sua seconda edizione, è nato dal desiderio di dimostrare come la cosmetica possa diventare un importante polo di attrazione in ambito retail e ha visto la partecipazione di Abaton, Etoile Beauty, IBC Cosmetics, MI-NY, Aquacosmetics, Rudy Profumi e Idra. Prossimo appuntamento con Homi dal 14 al 17 settembre 2018.

GLITTER MANIA!

PROFUMI COME BIJOUX Il marchio di bijoux Didofà debutta nell’universo delle fragranze con tre jus che, proprio come alcuni dei suoi orologi, s’ispirano alle più belle città del mondo. Violet Rose è il profumo dedicato a Parigi con note di agrumi, bacche di rosa e foglie di tè bianco. Pink Rose è ispirato a Pisa e sprigiona sentori di mora, fiori e muschi bianchi. Tiffany Rose, invece, evoca l’italianissima Pisa con sentori marini, ozonati e gourmand.

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‘Brillare’ è l’imperativo di stagione. Per questo il marchio di orologi e gioielli Too Late ha lanciato la collezione Glitter del suo mitico Led Watch. Un accessorio perfetto per creare un punto luce sul polso. Senza rinunciare alla sua tecnologia Led water resistant. Dieci i colori disponibili in tre taglie, tutti realizzati in 100% silicone.



DIGITAL POINT di Giuliana Valcavi

L Cosa pensi delle indicazioni che arrivano da consumatori e imprese a proposito di innovazioni nell’e-commerce?

Da una prima analisi, si nota immediatamente come tutte le innovazioni abbiano un minimo comune denominatore: il fatto di creare con l’utente un rapporto diretto, costante e ‘on demand’. Da una parte, i consumatori cercano

L’e-commerce di domani Personalizzazione sarà la parola d’ordine del consumo del futuro anche online. Con tutorial, test e video corsi sempre più richiesti, mentre lo scanner del viso diventerà una realtà a portata di mano. Queste le indicazioni del sondaggio di Cosmetica Italia. Ne parliamo con il nostro esperto di web marketing Francesco Fascinato.

già fin d’ora, secondo te, cosa si potrebbe fare?

Credo che l’obiettivo per le aziende sia quello di far percepire ai consumatori il valore dei servizi offerti. Al di là dei classici sconti, esistono tutorial, online test, video corsi, e-book... che valgono molto più di 5 o 10 euro di sconto. Qui le aziende possono e devono lavorare. Il cliente chiederà sempre ‘qualcosa

In autobus con lo smartphone Uno su tre in autobus con il cellulare. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Comunicazione Unsic, il 30% di chi viaggia su un mezzo pubblico urbano trascorre il tempo utilizzando uno smartphone soprattutto per conversare (solo uno su sette con auricolare) o per chattare, in misura minore per giocare. Minima la percentuale di coloro che l’usano per leggere un testo, tra questi soprattutto i più giovani.

una proposta personalizzata e pronta all’uso, dall’altra le imprese optano per un coinvolgimento completo su diversi canali di comunicazione. Mentre le imprese puntano a fornire online consigli e supporti alla scelta, i consumatori si aspettano qualcosa di più anche a proposito di sconti e modalità di pagamento. In questo senso,

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in più’ e vanno valorizzate tutte le risorse disponibili. Si parla di esperienze a 360° e di tecnologie per testare online. Ti sembra un’evoluzione possibile?

Per quanto riguarda le esperienze a 360°, molti brand stanno già vagliando soluzioni con l’obiettivo di creare il maggior numero di punti di contatto con il potenziale cliente.

Sistemi che vanno dall’utilizzo integrato dei 5 sensi alla simulazione nell’abbigliamento e nella cura della persona (anticipare come sta un outfit o un nuovo taglio di capelli) fino a sistemi digital signage (forma di comunicazione di prossimità sul punto vendita o in spazi pubblici aperti o all’interno di edifici) e vetrine intelligenti. Lo scanner online ti sembra una realtà facilmente raggiungibile nell’arco di 10 anni?

Le tempistiche oggi sono difficilmente prevedibili proprio per la rapidità con cui le scoperte tecnologiche vengono poi tramutate in realtà. Molte delle tecnologie che oggi usiamo senza problema, nel 2007 non erano lontanamente immaginabili. Chiaramente, se nel futuro si riuscisse ad applicare tale sistema, le classiche modalità di vendita e molti aspetti della gestione del punto vendita dovrebbero essere rivisti e ‘spostati’ fuori dal negozio. Infine, come vedi l’e-commerce della cosmetica nel 2027?

Secondo me un punto fondamentale dal quale partiranno le prossime novità sarà l’individuo. L’estrema personalizzazione potrebbe essere un obiettivo sul quale costruire strumenti che portino virtualmente il prodotto nelle case dei clienti (scannerizzare il viso e scegliere il rossetto) allo scopo di offrire un’anteprima per il successivo acquisto.


Il primo marchio nail care e nail color caratterizzato da formule “9-free”, vegane, senza glutine e cruelty free in grado di rendere le unghie più forti, resistenti, lucenti a favore di una manicure impeccabile. Due le linee proposte: kur pensata specificamente per una cura delle unghie a 360° (placca ungueale, cuticola e matrice); lakur una palette di nuances trendy ed accattivanti con oltre 80 possibilità di scelta. Alla base di entrambe il complesso botanico brevettato Florium Complex.

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PRIMO PIANO di Giovanna Maffina

LUCA

OMAZZI Neo-eletto country manager di Shiseido Group Italy, Luca Lomazzi viene da una lunga militanza nel settore cosmetico. Il suo arrivo ha coinciso con un profondo processo di cambiamento intrapreso della company giapponese a livello mondiale.

‘Quando parti dal basso, apprezzi il punto d’arrivo ma non ti dimentichi da dove sei partito”. Da una parte, l’uomo Luca Lomazzi, sintetizzato in una frase, dall’altra il manager da poco promosso a dirigere Shiseido Group Italy, dov’è stato chiamato nel 2014 dopo esperienze in Coty, Gucci Group, L’Oréal. Un percorso in crescita nel mondo del beauty il suo, sino all’arrivo in un’azienda che, negli ultimi anni, anche grazie all’ingresso del presidente di Shiseido Co. Ltd, Masahiko Uotani, ha intrapreso un profondo processo di cambiamento ed evoluzione. Sei diventato country manager di un gruppo con caratteristiche molto diverse rispetto a quelli dai quali arrivi. In che misura le esperienze passate stanno influenzando quella presente? Shiseido è una realtà con uno ‘human touch’ fuori dal comune,

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che le deriva dall’essere impregnata della cultura giapponese, fondata sul rispetto per la persona e sull’equilibrio, valori che si ritrovano negli scambi con tutti i colleghi, specie giapponesi. E ti lascia margine d’intervento: le decisioni le devi ovviamente condividere, ma puoi essere tu in prima persona a prenderle. Di esperienza ne ho fatta tanta, partendo dal basso come junior pm in Coty, ma tendo spesso a voltarmi indietro, a guardare a ciò che sono stato. Quando fai la gavetta, apprezzi dove sei arrivato ma non dimentichi da dove arrivi: un punto di vista che ti rende più prossimo alle persone delle quali devi organizzare il lavoro. Shiseido Group Italy è nato lo scorso anno per rafforzare la brand identity e raggiungere i consumatori con un messaggio univoco. Come sta andando il processo? Bene. L’obiettivo era creare forti

sinergie tra Shiseido Cosmetici Italia e Beauté Prestige International, due realtà sino a quel momento separate, anche in funzione dell’acquisizione di Dolce&Gabbana, che richiedeva un’organizzazione più compatta e strutturata. Trovandoci ad avere un peso specifico maggiore sul mercato, ed avendo al nostro interno delle vere e proprie eccellenze, ci siamo mossi di conseguenza, per dialogare in modo univoco con i clienti. Quando fondi due aziende e devi trasferire dall’una all’altra un approccio e una cultura diversi, ci vuole tempo perché il processo si compia. Di positivo c’è che usiamo sempre meno l’io e il voi a favore del noi. Non è una differenza soltanto semantica, esprime la volontà di fare squadra. In effetti, state crescendo bene, siete in controtendenza con il mercato, anche al netto dell’acquisizione


PRIMO PIANO A SINISTRA, ALCUNI PRODOTTI WASO. QUI ACCANTO, LUCA LOMAZZI.

della licenza mondiale di Dolce&Gabbana… Abbiamo chiuso il 2017 con un fatturato superiore ai 150 milioni di euro e un incremento del 30% circa rispetto all’anno precedente. Pur trattandosi di una crescita stimolata dalla presa in carico di un grande marchio, è anche vero che l’acquisizione si è inserita in un trend già di crescita per il gruppo. Nel 2016, e anche lo scorso anno, Shiseido è stato il primo brand nel total skincare a valore. Siamo leader in tante sottocategorie tra cui face care, woman skincare, suncare, anti-age

uomo e eye treament. Non ultimo una leadership con Narciso Rodriguez For Her nel mercato delle fragranze femminili. L’affermazione del brand e il suo forte tasso di fidelizzazione quanto hanno a che vedere con il concetto di lifestyle su cui, specie negli ultimi anni, avete tanto lavorato? Molto. Il concetto di lifestyle, di ‘more than beauty’, ha indubbiamente beneficiato di un vissuto che in Giappone era già molto forte. A partire dal 2013-2014,

volendo intraprendere un percorso di rinnovamento del marchio anche in Italia, abbiamo guardato quel che succedeva là per legarci qui ad altri mondi che potessero dialogare con la marca: l’arte, il cinema (con la sponsorizzazione della Mostra del Cinema di Venezia), lo sport, il viaggio (con Donnavventura). Tutto ciò ha portato a una brand equity migliore e a trasferire i nuovi valori ai consumatori, che oggi ci percepiscono come un marchio diverso, dinamico e con un’impronta giapponese sempre molto apprezzata. Vero è

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PRIMO PIANO ALCUNI PRODOTTI DI MAKE UP NARS, MARCHIO ACQUISITO DAL GRUPPO SHISEIDO INSIEME A BAREMINERALS E LAURA MERCIER, DIVENTANDO COSÌ UNA COMPANY CON UN’OFFERTA BILANCIATA IN TUTTI E TRE GLI ASSI.

che il fondamento da cui siamo partiti è stato il prodotto: senza una qualità così elevata non saremmo arrivati dove siamo ora e non avremmo un grado di fidelizzazione tre volte superiore alla media. Con Waso e Zadig&Voltaire state invece lavorando sul target dei millennial. Com’è andata l’operazione di reclutamento nelle università? Bene, rivolgendoci a un consumatore nuovo, ci siamo voluti muovere in modo diverso. Waso ha filosofia e connotazioni naturali che ai giovani piacciono molto. Il tour ci ha consentito di raccogliere nominativi e di stringere un legame con il target, proponendo loro di vivere l’esperienza del brand. Zadig&Voltaire parla, invece, al desiderio innato di creare nuove tendenze. È un marchio ancora giovane che in Francia sta funzionando bene, ma iniziative molto mirate, come per esempio la sponsorizzazione di X Factor cominciata nel 2016 e rinnovatasi l’anno scorso, sta contribuendo a diffonderne la notorietà anche in Italia. Torniamo alla licenza mondiale per le fragranze e il beauty di Dolce&Gabbana. Una bella scommessa per l’azienda... Proprio così. Da un lato c’era un

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brand di moda italiano con una notorietà altissima in tutto il mondo, dall’altro bisognava fare i conti con la situazione difficile in cui si trovava, con stock altissimi e tanta merce fuori canale. Chiudere circa 700 porte, cioè un quarto dei concessionari, per risanare la distribuzione, ha significato rinunciare a una bella fetta di fatturato e profitto per puntare a una crescita sana. Al di là del decremento evidente e previsto legato a questo taglio, siamo soddisfatti che Light Blue e The One, i due progetti dove c’è già l’impronta del nostro centro di eccellenza per le fragranze a Parigi, siano tornati a crescere e stiano funzionando. Parliamo di make up, un mercato dinamico dove grandi catene e gruppi intervengono con marchi di proprietà ma anche stringendo esclusive tra loro… È un asse che presidiamo efficacemente con i nostri bareMinerals, Nars e Laura Mercier, marchi dal grande potenziale che riscuotono successo all’interno del punto vendita, ma sono molto forti anche nell’e-commerce e sui social. Sephora sta dando un grande contributo all’affermazione di Nars, con bareMinerals stiamo valutando

nuove opportunità forti, anche dell’esperienza QVC, che è agli inizi ma sta dando risultati interessanti. Sicuramente la scelta dei tre marchi ci ha consentito di diventare una company a tutto tondo, bilanciata in tutti e tre gli assi, skincare, fragranze e make up. Voi crescete ma la profumeria, nel suo complesso, continua a soffrire, come evidenziato da Cosmetica Italia e NPD. Perché? Il mercato è flat a valore e continua a perdere in volumi, confermando il decremento di atto di acquisti degli ultimi anni. La battaglia sul prezzo perseguita da molti retailer ha acceso la competizione e ridotto la marginalità. È un circolo vizioso: i retailer, volendo abbassare i prezzi al pubblico, chiedono condizioni più favorevoli all’industria che, per recuperare, si vede costretta a investire sempre meno. È un dato di fatto il calo negli investimenti pubblicitari. Shiseido Group, di converso, non rinuncia agli investimenti in qualità, ricerca, sviluppo e comunicazione. Solo professionalizzando e investendo moltissimo sul servizio e la formazione si può rendere il mondo della profumeria ancora appetibile, sognante ma al tempo stesso concreto e non banale. Il segreto è parlare al consumatore in modo diverso e moderno.



diamo i numeri

Si chiude a +4,4% il 2017 della cosmesi made in italy, con un fatturato che sfiora gli 11 miliardi di euro. un comparto ancora aciclico, contrassegnato al suo interno da dinamiche altalenanti. La profumeria, unico mercato a segno meno.

di Giovanna Maffina

trend e investimenti neL Settore coSmetico

1.100

11.000

milioni di euro

milioni di euro

4.700

milioni di euro

valore della produzione

velore dell’export

fatturato conto terzi

Nelle previsioni di chiusura 2017 (ndr al momento in cui scriviamo i dati a consuntivo non sono ancora stati resi noti), il valore della produzione, cioè il fatturato delle imprese, cresce del 4,4%, per un valore prossimo a 11.000 milioni di euro, mentre le proiezioni per l’anno in corso registrano un’ulteriore crescita del 5%. A determinare la performance contribuisce la crescita meno rallentata del mercato interno, che mette a segno un +1,3%, con previsione di un’ulteriore espansione per la fine del 2018.

È il valore dell’export cosmetico per il 2017, che rispetto all’anno precedente cresce del 9%. La più che positiva performance impatta in misura evidente sulla bilancia dei pagamenti che, in presenza di importazioni in crescita più rallentata, si avvicina ai 2.400 milioni di euro, record assoluto per il comparto. Le previsioni per il 2018 sono anch’esse in rialzo (+9,2%). Si conferma la crescita dell’export con Francia (+27,7%), Hong Kong (32,9%) e Paesi Bassi (+12,2%), mentre decrescono Germania (-2,0%) e Regno Unito (-2,4%), pur continuando a rimanere entrambi tra i paesi con più alto traffico a valore.

È il fatturato del comparto cosmetico in conto terzi nel 2017. Da anni in terreno positivo, lo scorso anno ha registrato un +8,5%, con previsioni di analoga crescita nel 1° semestre 2018. I terzisti si pongono a monte della filiera produttiva, permettendo di comprendere quella che sarà l’evoluzione di medio-lungo periodo dei canali a valle. I mercati internazionali sono da sempre il loro primo canale di sbocco e supera l’80% la percentuale di produzione destinata all’estero. Il comparto ha acquisito competitività internazionale per la capacità di proporre innovazione, l’attenzione al customer service, la flessibilità produttiva e il full service.

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diamo i numeri

Lo scorso 31 gennaio il Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato la consueta indagine congiunturale sui dati preconsuntivi del secondo semestre 2017 e sulle previsioni relative ai primi sei mesi del 2018. Mentre erboristeria e farmacia rallentano la loro crescita (rispettivamente +0,9% e +1,2%), la profumeria perde lo 0,5% e la GDO si accontenta di un +1%, con un valore delle vendite

che supera i 4 miliardi di euro, pari a oltre il 40% della distribuzione di cosmetici a livello nazionale. In crescita i drugstore, i monomarca e le vendite dirette (che incorporano l’e-commerce e le vendite porta a porta). Bene, come sempre, l’export. Nel 2017 le destinazioni Extra UE sono salite al 60% contro il 48% del 2016, segno che la cosmesi italiana è ormai diventata un fenomeno mondiale.

-0,5% +1,2

+ 7,8% crescita vendite dirette

percentuale decrescita profumeria

percentuale crescita farmacia

Con un +7,8%, l’e-commerce e le vendite a domicilio e per corrispondenza (inglobati nella rilevazione come ‘vendite dirette’), sono stati il comparto che è cresciuto di più nel 2017. Il volume di vendita ha superato gli 820 milioni di euro e ad avere l’incremento più significativo, +25%, sono state le vendite on-line, pur in presenza di valori ancora esigui, prossimi ai 300 milioni di euro. L’ingresso di nuove piattaforme internazionali di vendita rende tuttavia più complessa la misurazione del fenomeno. Le vendite dirette funzionano perché fanno leva sul prezzo e su un’efficace politica di lancio. Nel primo semestre del 2018 è prevista un’ulteriore crescita del 9%.

È la decrescita registrata nel 2017 dalla profumeria, l’unico tra i canali presi in esame a segno meno, mentre le previsioni per il primo semestre 2018 indicano una modesta inversione di tendenza (+0,5%), dovuta a incrementi di prezzo del comparto significativamente superiori alla media. Considerato il valore totale di ca 2.000 milioni di euro, si colloca al secondo posto, dopo la GDO, nelle vendite di cosmetici in Italia (circa il 20% del totale). Da rilevare come, mentre in termini di peso la grande distribuzione raggiunge il 60% di valore distribuito con i primi 6 prodotti, la profumeria copre la stessa quota solo con i profumi e le creme viso.

È la crescita registrata nel 2017 dalla farmacia, che indica una fase di ‘stanca’ del settore relativamente alla vendita di dermocosmetici che dovrebbe essere confermata anche per il primo semestre 2018. Il valore del mercato alla fine dell’anno supererà i 1.850 milioni di euro, avvicinandosi sempre più alla profumeria. Identità, posizionamento e clusterizzazione della clientela sono i parametri a cui lavorare per fare meglio, anche se non viene meno la fiducia che i consumatori riconoscono al canale e che ne spiega la generale tenuta e le potenzialità ancora inespresse. Ancora da valutare l’impatto che il DDL Concorrenza potrà avere sul canale.

FONTE: CENTRO STUDI COSMETICA ITALIA

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FIERE di Marta Pacillo

COSMOPROF DOMANI, UN FUTURO SEMPRE PIÙ GREEN Diverse aziende dall’animo ‘verde’ sono in fiera con le ultime novità. La loro testimonianza ci mostra quanto l’ecosostenibilità e la trasparenza verso i consumatori guidano le strategie nel mondo beauty di oggi... E di domani. L’appuntamento clou dell’anno per il mercato della bellezza, Cosmoprof Worldwide Bologna, è alle porte. Palcoscenico unico per la compresenza di tutti gli attori in campo, compratori, distributori, retailer, espositori, giornalisti, è una vetrina che mostra in tutte le sue sfaccettature l’evoluzione del settore profumeria e cosmesi e le tendenze che ne guideranno lo sviluppo. Tra i temi più caldi dell’edizione 2018 c’è l’eco-sostenibilità, al centro delle strategie attuali e future di molte aziende. In collaborazione con Cosmoprof, ad alcune realtà partner, presenti alla manifestazione, abbiamo chiesto come affrontano la nuova e più pressante richiesta di cosmetici sostenibili e con quali novità interpretano questo trend.

CHIMAR GROUP COSMOPRIME/EXTRAORDINARY GALLERY Il tema della eco-sostenibilità è per Chimar Group centrale, a partire dai valori fondanti del marchio Warew. L’obiettivo dell’azienda è favorire la salute, a partire da quella della pelle, in armonia con se stessi e con il mondo, da cui deriva la bellezza. Salute e armonia sono quindi i principi ispiratori, forte l’attenzione all’eco-sostenibilità: tutte le linee Warew hanno l’80% di contenuto minimo di ingredienti naturali, estratti di piante e erbe, oli essenziali, principi attivi biotecnologici (cioè prodotti da culture cellulari naturali). La natura è una fonte fondamentale che occorre preservare. Per farlo Chimar Group si appoggia anche ad esperti, come, ad esempio, Ecocert.

IN AZIONE SUL METABOLISMO “Quest’anno presenteremo Sussh by Warew, linea di ‘biotech skincare’ altamente innovativa. Abbiamo progettato e brevettato un processo di produzione di metaboliti attivi a partire da lieviti marini. Dalle nostre piattaforme oceaniche estraiamo, a oltre 500 metri di profondità, acqua marina purissima ad alto contenuto di lieviti marini. Attraverso sequenziamento genetico via PCR nei nostri laboratori identifichiamo quelli per noi importanti, li isoliamo e coltiviamo. Questi lieviti producono quindi i principi attivi, i metaboliti, ingrediente principale di Sussh by Warew. Essi contengono una miscela bilanciata di vitamine, sali minerali e amminoacidi che agiscono sul metabolismo del collagene della pelle, sull’attività di rigenerazione dei tessuti, sulla resistenza delle barriere cellulari, come dimostrato dagli studi scientifici e clinici condotti nei nostri laboratori a Yokohama”.

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FIERE

BOTTEGA ORGANICA COSMOPRIME/PREMIUM PERFUMERY Bottega Organica è un’azienda dermocosmetica 100% naturale e organica. Si parte dalla coltivazione delle piante, che avviene nell’azienda agricola Le Teglie a Pieve di Teco in Liguria, si prosegue con i metodi di estrazione 100% naturali come l’infusione delle piante nella glicerina vegetale e le fonti di vapore per estrarre l’olio essenziale, e si termina con il packaging completamente riciclato. La crescita delle piante officinali che Bottega Organica usa per le sue miscele dermocosmetiche avviene utilizzando un metodo chiamato ‘perma-coltura’. Con questa tecnica si intende un metodo di coltivazione che sfrutta il naturale ecosistema della natura. In questo modo Bottega Organica coltiva le erbe senza usare anti-parassitari, pesticidi, anti-crittogamici, vernici e tutte le sostanze chimiche che poi inevitabilmente penetrano nella linfa della pianta e nel sottosuolo. Anche nel packaging l’approccio di Bottega Organica è ecosostenibile: l’utilizzo di carta e confezioni riciclate, ad esempio, ma anche della buccia degli agrumi e dell’inchiostro di soia. L’utilizzo di questi materiali permette non solo di non utilizzare la carta ricavata dall’abbattimento degli alberi, ma di poter riciclare la buccia della frutta.

UN FORTE COTÉ SCIENTIFICO “Bottega Organica è stata formulata da un team di medici e clinicamente testata da una ‘scientific board’ che continua tutt’oggi la propria ricerca in campo medico. Una parte del ricavato delle vendite, infatti, viene investito per portare avanti gli studi nella ricerca oncologica. Così facendo, l’azienda si impegna non solo per l’innovazione del marchio ma per supportare scientificamente ed eticamente la realtà medica. Bottega Organica si affida per le sue formulazioni a un laboratorio che ottimizza e controlla ogni preparazione. Le referenze del brand sono composte da oli (in quanto l’olio è il fiore all’occhiello perché autoctono, extra vergine, spremuto a freddo da olive taggiasche), sieri super concentrati di Salvia Haenkei, acque floreali ricavate dalle fonti di vapore di acqua purissima e balsami, ovvero pozioni concentrate e composte da carota selvatica e albicocca. L’azienda è convinta che queste referenze siano solo l’inizio per la creazione di prodotti innovativi dalle grandi potenzialità. Agri Pharma, azienda in provincia di Padova biocertificata (www.agripharma.it) sta studiando e ricercando per questo motivo nuove formule per Bottega Organica, in modo da innovare sempre di più il marchio e rendere i prodotti unici e inimitabili”.

SNOWCHRYSTAL COSMOPRIME EXTRAORDINARY GALLERY Ci sono molte possibilità per ridurre le emissioni di gas serra e inquinanti, Snowchrystal, marchio cosmetico svedese, fa la sua parte proponendo un prodotto refillable, eco-sostenibile e completamente personalizzabile, per ridurre gli sprechi.

INVITO AL RIUSO “Come Snowchrystal saremo in fiera con le nostre palette di make-up in compatti packaging multiuso riutilizzabili, fornendo un approccio sostenibile ai cosmetici”.

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FIERE

HELAN PADIGLIONE GREEN (21N f2g1) L’impegno di Helan per quanto concerne l’eco-sostenibilità è insito nella filosofia stessa dell’azienda. Prima che inizi il ciclo produttivo, Helan effettua l’approvvigionamento delle materie nell’ottica di assicurare i diritti dei lavoratori locali, dei proprietari delle aziende agricole e dei piccoli proprietari terrieri, impegnandosi inoltre a proteggere la biodiversità e l’equilibrio tra le attività umane e l’ecosistema e preservare le foreste, attuando quindi un’azione concreta contro i cambiamenti climatici. Nel 2000, Helan è stata la prima industria cosmetica italiana a ottenere sia la certificazione del sistema qualità sia la certificazione del sistema ambiente per contestualizzare il prodotto nella produzione industriale rispettosa dell’uomo, degli animali e dell’ambiente in generale. L’intero sistema di formulazione, produzione e controllo Helan è effettuato secondo elevati standard qualitativi e rispetta i criteri di certificazione di Qualità e Ambiente. Nel 2017, l’azienda ha ammodernato l’impiantistica produttiva, con un notevole risparmio energetico, e vanta un packaging dei prodotti ecosostenibile e riciclabile.

RISPETTO PER LA PELLE, LA NATURA, GLI ANIMALI “Da sempre Helan crea innovazione restando nel solco dell’originaria mission aziendale: formulare e produrre cosmetici pensati e realizzati in armonia con la fisiologia cutanea, la natura, l’ambiente e il mondo animale, senza tralasciare moderne soluzioni tecnologiche. Dalla ricerca scientifica e dallo studio sulle materie prime del Laboratorio R&D Helan sono nate due nuove linee di trattamento per i punti critici del corpo: la prima è Ricette di Benessere, una serie di specialità naturali per assicurare oltre a una silhouette snella e soda, una pelle liscia, tonica, luminosa e protetta dall’invecchiamento. Nelle formule sono stati impiegate sostanze fondamentali, affini per struttura ai componenti della pelle, come oligosaccaridi essenziali, ceramidi, biovettore di isoleucina ed estratti vegetali. La seconda linea è Strategie contro gli Inestetismi della Cellulite, due programmi che differiscono in base agli attivi: il programma Alghe Cell, composto da Fango Intensivo in Crema e Crema Rimodellante Tonificante, e il programma Cynara Cell, che comprende Fluido Superattivo Elasticizzante e Crema Rimodellante Rigenerante, ideali per chi non può utilizzare materie prime fonte di iodio. Infine, per l’estate sono stati realizzati due nuovi prodotti per il corpo della Linea Voglia di Sole: Spray Solari Effetto Trasparente SPF 50+ e SPF 30”.

HARBOR ITALIA PADIGLIONE GREEN (21N A2) Il tema dell’ecosostenibilità è da sempre parte integrante della filosofia di marca di Harbor. Grande attenzione è rivolta al processo di lavorazione attraverso il quale le materie prime vengono ottenute, prediligendo l’impiego di ingredienti derivanti da fonti rinnovabili. Insieme all’origine della materia prima viene data importanza alla sua sicurezza e tollerabilità cutanea. Il Laboratorio R&D assicura la selezione, lo studio e l’impiego di più di 500 materie prime di qualità e tra queste la maggior parte sono estratti vegetali, oli essenziali, acque di frutta, acque di fiori, estratti di piante, radici, alghe e minerali. Harbor crede nello sviluppo sostenibile, nel rispetto di persone, animali e ambiente, investendo nella cosmetica consapevole ed efficace, tanto che in termini di innovazione e ricerca, ha iniziato a certificare le nuove linee biologiche Cosmos Organic, sviluppate nel rispetto dei più alti standard della cosmesi biologica, conformi ai criteri del Cosmos Standard, rigoroso disciplinare riconosciuto a livello Europeo Internazionale. I principi dello sviluppo sostenibile sono poi applicati durante tutta la filiera del cosmetico.

NUOVA LINEA CON CERTIFICAZIONE “I cosmetici Phytorelax Laboratories, certificati e garantiti dalla certificazione Cosmos Organic, riportano su ogni prodotto il simbolo di ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale), l’Ente che ci ha certificato in rappresentanza di Cosmos”.

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PADIGLIONE GREEN (21N c14) Nominato per la terza volta il brand green ed ecosostenibile numero 1 in Lettonia da Green Dot, Mádara Cosmetics crede nella salvaguardia dell’ambiente. I prodotti Mádara Cosmetics sono naturali e certificati organici, i packaging sono riciclabili, come lo sono le confezioni create usando un processo pulito e rispettoso per la salute dell’uomo e dell’ambiente. Con il 97% di ingredienti derivati da piante certificate organiche, il brand promuove un’agricoltura sostenibile e la salvaguardia della biodiversità. Non vengono utilizzate sostanze chimiche o pesticidi, le nostre materie prime non sono sottoposte ad alcun processo di lavorazione chimico o dannoso. I prodotti sono certificati Ecocert in accordo con gli standard internazionali di Ecocert/Cosmos che hanno il compito di controllare e supervisionare origine degli ingredienti, packaging e processo di produzione.

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MADARA COSMETICS

IL POTERE DELLA LINFA DI BETULLA NORDICA “L’azienda è stata pioniera nel formulare un nuovo concetto legato ai prodotti anti-ageing nella linea Mádara Time Miracle, dove l’acqua è stata sostituita con la super rivitalizzante linfa di Betulla Nordica, che ha dimostrato di incentivare il processo di rigenerazione cellulare più del 25% rispetto all’utilizzo dell’acqua, grazie alla sua composizione unica. La linfa di betulla, insieme al brevetto di Mádara Cell-Repair Bio-Complex, aiuta a limitare i danni causati alle cellule del DNA, stimolandone la rigenerazione. I prodotti Mádara nascono da numerose e approfondite ricerche e test scientifici per ottenere il meglio dagli ingredienti naturali utilizzati e dimostrare tutta la loro potenza ed efficacia. Il brand utilizza formule all’avanguardia, sviluppate attraverso la ricerca clinica in vitro ad alta tecnologia, una vera rarità nel mercato della cura della pelle”.

CEMON/INLIGHT BEAUTY COSMOPRIME/EXTRAORDINARY GALLERY Per Cemon la bellezza etica si traduce nell’agire nel rispetto dell’ambiente e delle sue risorse. “Ogni giorno tutte le nostre azioni sono svolte nell’intento di camminare a passi leggeri su questa Terra”. Inlight- Cosmetica vegetale biologica è una linea di balsami ed oli pregiati adatti a tutti i tipi di pelle. Tutto il packaging di Inlight proviene da fonti responsabili e sostenibili, è riciclato e riciclabile, e quando possibile biodegradabile.

ELISIR DAL FASCINO ALCHEMICO “La linea Supreme, con i Serum per il viso e per gli occhi, è stata pensata dal Dottor Mariano Spiezia per tutte le donne. Sono pregiati elisir 100% biologici, risultato di una profonda conoscenza della fisiologia della pelle e dei suoi impalpabili cambiamenti, causati sia dal suo ciclo di rinnovamento di 28 giorni, sia dall’alternarsi delle stagioni e dei cicli lunari. La linea Inlight Supreme è formulata con fitonutrienti antiossidanti per stimolare la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene. Ogni bottiglia contiene una pietra preziosa sintonizzata per esaltare la vibrazione degli ingredienti, ed è ornata da un originale simbolo alchemico progettato dal Dottor Spiezia”.

PUROPHI COSMOPRIME/GREEN GALLERY Purophi, acronimo di Pure Organic Philosophy, nasce dalla ricerca scientifica e dalla chimica ‘verde’: è una proposta di bio-ecocosmesi biotecnologica, che sintetizza elementi di tecnologia e fisiologia, di scienza e natura. L’ecosostenibilità dunque è uno dei suoi punti di partenza oltre ad essere il suo credo.

ANTI-INVECCHIAMENTO BIOLOGICO E MECCANICO “Inhibition Mask è una maschera monouso in tessuto 100% biodegradabile e anallergica che presenta una formulazione unica con ingredienti biologici e biotecnologici performanti ed efficaci. L’innovazione del prodotto è sia nel packaging che nella formula. Iniziamo sempre da una ricerca scientifica per proporre formulazioni uniche e innovative anche nel campo della cosmetica biologica certificata”.

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MONITOR EUROPA

Il nuovo regolamento, lavori in corso

di Giovanna Maffina

Nel 2018 e 2019 le varie federazioni europee saranno coinvolte nel rinnovo del Regolamento Europeo 330/2010, ogni 10 anni oggetto di modifiche. Fenapro partecipa attivamente ai lavori.

Il precedente del caso Coty Germany GmbH contro l’insegna Parfümerie Akzente GmbH, che aveva dirottato sulla piattaforma Amazon parte dei prodotti invece destinati ai negozi ‘fisici’ della catena, salvo poi dover fare marcia indietro in quanto impostoglielo dalla Corte di Giustizia europea, apre un nuovo capitolo nella giurisprudenza europea relativamente al Regolamento 330/2010 che regola i rapporti nel canale della distribuzione selettiva tra industria e insegne di profumeria relativamente ai prodotti di lusso. Punto e a capo? Senza sbilanciarci troppo, il fatto che un produttore, per l’esattezza la filiale tedesca di Coty Inc., abbia fatto appello al Regolamento UE, oltretutto rivolgendosi non al giudice nazionale ma alla Corte di Giustizia europea, proprio a voler dare alla questione una portata più

generale, è indubbiamente un fatto di una certa rilevanza. Il fatto poi che la stessa Corte di Giustizia, per ben due volte - prima nella persona del proprio avvocato generale Nils Wahl poi direttamente - abbia dato ragione alla multinazionale americana, sottolineando come sia nei diritti di ogni produttore tutelare la distribuzione dei propri prodotti e, nel caso, contestarla qualora non risponda ai criteri qualitativi richiesti, pone in modo molto puntuale l’accento sul concetto di qualità vs quello di quantità da sempre oggetto di scontro tra distributori e produttori. E frena le piattaforme online, ormai diventate grandi bazaar dove si vende di tutto, a discapito spesso della qualità. Diversamente - e chi segue queste vicende lo ricorderà - era invece finito il confronto tra la Pierre Fabre e i propri

Il caso Coty GmbH vs Akzente Gmbh Nella sentenza in questione, va puntualizzato che, se da un lato si ritiene lecito che il produttore di beni di marca vieti ai propri distributori di vendere ai marketplace on-line, al tempo stesso si autorizza che i medesimi prodotti siano venduti attraverso i siti vetrina dei negozi licenziatari, oppure attraverso piattaforme terze, il cui intervento non risulti però riconoscibile dal consumatore. Ecco perché Akzente, che ha un sito online attraverso il quale vende anche i prodotti Coty, potrà continuare a svolgere questo tipo di attività.

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rivenditori autorizzati, ai quali aveva imposto il divieto assoluto di vendere online adducendo a motivazione il fatto che la vendita dei suoi prodotti necessitasse di personale competente con camice bianco. La Corte Europea aveva dato ragione a questi ultimi che avevano così vinto la causa in sede europea. “Con questo precedente, le cose cambieranno. Ci si potrà appellare alla giurisprudenza e far valere i propri diritti ogni qualvolta la vendita dei prodotti fuoriuscirà dai limiti tracciati dal Regolamento UE 330/2010”, puntualizza Michelangelo Liuni, Presidente della Fenapro.

QUANTITÀ O QUALITÀ? DUE DIVERSE PROSPETTIVE La questione è complessa e per certi versi contraddittoria. I produttori, almeno alcuni fra loro, sono quasi maniacali, nel richiedere il rispetto di parametri qualitativi precisi ai loro concessionari, pena il rischio di revocare la licenza, peccato però che la loro ‘insistenza’ affinché raggiungano obiettivi di cifra assolutamente improbabili, superiori a quelle che sono le reali capacità di assorbimento del mercato, spinga gli stessi concessionari a darsi al fuori canale. Tanti profumieri, pur di ottenere dall’industria i premi legati al raggiungimento delle cifre concordate/ imposte, non esitano ad acquistare più di quanto il mercato potrebbe legittimamente ‘assorbire’, per rivenderlo all’estero, Estremo Oriente soprattutto.


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DALL’ALTO AL BASSO, MICHELANGELO LIUNI, MARIO VERDUCI ED ELMAR KELDENICH

Anche le stesse aziende non si fanno grossi problemi. L’impoverimento del canale, sotto gli occhi di tutti e sottolineato da un decremento a valore e a pezzi che non accenna a diminuire (si vedano rilevazioni NPD e Cosmetica Italia), dipende dagli uni o dagli altri? Lasciamo la risposta di proposito in sospeso...

NEL 2022 SI RINNOVERÀ IL REGOLAMENTO EUROPEO La premessa alla querelle Coty-Akzente era doverosa per introdurre il tema del rinnovo del Regolamento Europeo, programmato per il 2022. È, infatti, prassi che ogni 10 anni il documento venga rivisto nei contenuti per risultare

più aderente ai tempi e alle nuove dinamiche del mercato selettivo in Europa, specie con riferimento alla distribuzione, si veda il peso sempre più rilevante dell’online. Il 2022 non è esattamente dietro l’angolo, ma il lavoro propedeutico alla definizione di nuove linee guida è già iniziato, e coinvolge naturalmente in prima battuta la FEPD (la Federazione Europea dei Profumieri Dettaglianti) della quale fanno parte i rappresentanti delle principali ederazioni di profumeria europee, la Fenapro inclusa. Anche l’incontro delle varie federazioni a Colonia (dal 22 al 23 febbraio) che al momento in cui scriviamo non si è ancora svolto, avrà come main focus proprio questo

rinnovo. Quale sarà la direzione imboccata? “In qualità di federazione che riunisce i rappresentanti delle varie federazioni nazionali, ogni nostra decisione va presa collettivamente, con l’assenso di tutti”, puntualizza Elmar Keldenich, direttore della FEPD. “L’incontro di Colonia sarà dunque, se non decisivo, certamente molto utile a mettere nero su bianco alcune linee guida importanti”. Per fare ciò, i rappresentanti FEPD hanno deciso di tenere come riferimento i punti programmatici emersi nell’incontro del 2013 tenutosi a Bologna, in concomitanza con il Cosmoprof. “In quell’occasione, i vari membri della federazione europea hanno espresso il

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loro punto di vista relativamente a quella che sarebbe stata la futura evoluzione del sistema di distribuzione selettiva. Oggi come allora, c’è la necessità di tenere distinti i criteri qualitativi - come uno staff qualificato, prodotti consoni, una location del punto vendita all’altezza - da quelli quantitativi, vale a dire una rotazione minima, l’obbligo a comprare certi quantitativi di merce e a mantenere un certo prezzo di vendita al pubblico”, prosegue Keldenich, sottolineando come “solo i criteri qualitativi hanno per la FEPD una loro ragion d’essere, poiché sono gli unici che si traducono in un effettivo vantaggio per il consumatore e per il mercato. I criteri quantitativi, invece, sono stati troppo spesso utilizzati dai produttori per forzare il loro profitto, ad esempio introducendo pretestuosamente sul mercato prodotti invendibili”.

SELETTIVO MA NON ESCLUSIVO

DALL’ALTO, CARLO ROSSI E GIULIANO CANNELLA

Il tema della qualità associato a quello della selettività sta a cuore a tutta la filiera cosmetica, poiché è coerente con la natura stessa del prodotto trattato. Tuttavia è opinione altrettanto diffusa che si tratti di un tema da ‘maneggiare’ con equilibrio e buon senso. “La revisione del Regolamento Europeo è di grande attualità e certamente strategica per il nostro settore. È importante, però, che il nuovo Regolamento superi la fredda logica della selezione all’ingresso, a favore di un più appropriato sistema di misurazione e valutazione delle performance”, sottolinea Giuliano

Cannella, direttore generale del consorzio Unibee. “In altri termini, sono a favore di un contratto che sia sì selettivo, ma non ‘esclusivo’. Ritengo, dunque, necessario che siano aggiornati i fattori di qualità, in considerazione delle diverse caratteristiche strutturali e organizzative delle profumerie, e definiti nuovi indicatori, applicabili in una pluralità di contesti, al fine di fissare e raggiungere nuovi standard di qualità, strategici a tutti i livelli della distribuzione selettiva, che vadano a detrimento di quelli meramente quantitativi. Un contratto di questo tipo permetterebbe di scardinare alcune consuetudini o escamotage, come le forzature sui budget, e sarebbe certamente osservato in maniera più ortodossa da parte dell’industria”. Ci sono poi altre dinamiche che non è facile sradicare. “Il Regolamento UE è, sulla carta, un ottimo strumento giuridico ed è molto apprezzabile che i rappresentanti delle varie federazioni di profumieri europee, inclusa la Fenapro, si stiano impegnando per rivederne i contenuti, dando maggior valore ai parametri qualitativi rispetto a quelli quantitativi”, dice Carlo Rossi, amministratore unico di Rossi Profumi, che prosegue: “Vero è che, affinché il Regolamento abbia una sua efficacia, bisogna impegnarsi tutti a rispettare le regole. Il nostro settore, così com’è attualmente concepito, tende a favorire quei distributori che hanno grossi capitali alle spalle, lasciando gli altri a doversi confrontare con problematiche davvero complesse. I marchi vanno tutelati e ciò che noi

Il decalogo della ‘Carta di Bologna’ Il 2018 e il 2019 saranno due anni impegnativi, di work in progress sui contenuti del nuovo Regolamento. I lavori partiranno da un ‘ossatura’ di fondo, che sono i nove punti programmatici individuati e poi indicati dalla FEPD nella ‘Carta di Bologna’. Eccoli: 1) Non può esistere che un solo contratto per marca. 2) Sono rifiutati i sistemi che implichino condizioni non orientate a criteri qualitativi. 3) La Federazione Europea rifiuta imposizioni relativamente a cifre d’affari minime. 4) Le proposte della distribuzione selettiva soddisfano criteri di qualità. 5) I produttori dovrebbero rinunciare, in linea generale, a dare indicazioni relativamente al prezzo

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di vendita dei prodotti. 6) La distribuzione esige condizioni d’acquisto stabili, coerenti con le necessità del mercato e libere da ogni tipo di vincolo discriminatorio. 7) La distribuzione e i marchi sostengono campagne pubbli-promozionali comuni con contenuti ispirati a criteri qualitativi. In tempi molto recenti, ai sette precedenti punti, Fenapro ha ritenuto opportuno indicarne altri due, che saranno posti al vaglio della FEPD. 8) La durata del contratto dovrebbe essere correlata con il recupero dell’investimento effettuato dal profumiere per lanciare o sostenere nel tempo il brand. 9) Va introdotto il concetto di ‘risoluzione del contratto per giusta causa’.


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Che cos’è il Regolamento UE 330/2010 Dal 1° giugno 2010 è in vigore il nuovo regolamento UE 330/2010 di esenzione relativo agli accordi verticali, così chiamati in quanto riguardano imprese operanti a diversi livelli della catena produttiva e/o distributiva, ad esempio un contratto di distribuzione tra un produttore e un distributore, un accordo tra un distributore e un rivenditore al dettaglio ecc. Tali accordi sono sempre stati visti con maggiore indulgenza dal legislatore, in quanto, a differenza degli accordi orizzontali, non coinvolgendo concorrenti diretti, possono rendere più efficiente il sistema in virtù delle sinergie tra le imprese che partecipano all’accordo, generando effetti favorevoli alla competizione. Il regolamento stabilisce che all’interno dell’Unione Europea sono vietati tutti gli

all’interno della nostra azienda facciamo per tutelarli è investire moltissimo sulle persone. Poniamo sempre al centro di ogni strategia le persone, è il nostro team che ogni giorno sta a contatto con il pubblico a fare la differenza e a creare un legame speciale, fatto di professionalità ma anche umanità, con la clientela. La qualità, per noi, passa rigorosamente da questo”. La questione è aperta e di non facile soluzione.

accordi, le pratiche, le decisioni tra imprese che possano impedire, restringere o falsare la concorrenza all’interno del mercato comune e incidere sugli scambi tra gli Stati membri. Gli accordi che producono vantaggi in termini di efficienza tali da compensare gli effetti anticoncorrenziali possono essere esentati per categoria, dunque autorizzati individualmente dalla Commissione Ue o dalle autorità di concorrenza nazionali. Il Regolamento UE 330/2010, in vigore dall’1 giugno 2010, scadrà il 31 maggio 2022. Al suo posto, un nuovo regolamento che includa e contempli linee guida più aderenti ai tempi e a uno scenario distributivo che in questi 10 anni, con il dilagare della rete e dell’ecommerce, si è totalmente modificato.

di Mario Verduci si ricollega al secondo concetto espresso, quello del ritorno dell’investimento. “Far crescere un marchio sottende sforzi economici importanti, sostanzialmente legati al lavoro di fidelizzazione della clientela e di formazione/aggiornamento del personale di vendita. Oltre a tutto il resto. Che almeno venga riconosciuto un lasso di tempo adeguato perché il profumiere si possa rifare degli investimenti sostenuti. Anche quando

la licenza viene concessa a tempo indeterminato, sappiamo tutti che è sufficiente che l’azienda comunichi il recesso con un preavviso di sei mesi. Diventa quasi peggio della concessione a tempo determinato”. Una volta definita l’ossatura del nuovo Regolamento, il documento passerà al vaglio della Commissione Europea e poi al confronto con Cosmetics Europe, l’associazione europea dei produttori cosmetici.

RECESSO DAL CONTRATTO? SÌ MA PER GIUSTA CAUSA Come già accennato, base di confronto dei lavori di Colonia saranno i punti programmatici delineati nel 2013 a Bologna (vedi box a sinistra), la cosiddetta ‘Carta di Bologna’. Ai 7 item, la Fenapro ne ha di recente aggiunti altri due, concernenti il concetto di ‘giusta causa’ e quello di ‘durata del contratto correlata al ritorno dell’investimento da parte del profumiere’. “Il concetto di giusta causa è importante. Sappiamo come spesso, troppo spesso, il profumiere si veda togliere la concessione del marchio dal produttore dall’oggi al domani e senza neanche esser messo a conoscenza dei motivi che hanno portato a quella decisione”, spiega Mario Verduci della Fenapro. “Basta che un distributore ritenuto più competitivo dalla casa cosmetica apra poco distante, per vedersi revocare la licenza senza che si tenga in alcun conto di tutti gli investimenti che ci sono dietro, sostenuti nel corso degli anni dal profumiere per far crescere il marchio. È evidente che i produttori abbiano tutto l’interesse a tacere le loro ragioni, quando sono di questo tipo, per evitare conseguenze spiacevoli”. La riflessione

Amazon, eBay and co. Viste inizialmente di buon occhio dall’industria, ora le gigantesche piattaforme online sono diventate dei bazaar dove c’è di tutto e dove il lusso, in effetti, poco ‘ci azzecca’. È da leggersi in tal senso, ad esempio, la decisione dello scorso giugno da parte di LVMH di creare un portale e-commerce per i suoi 70 brand chiamato 24 Sèvres (24sevres.com). Il gruppo del lusso di Bernard Arnault si era già lanciato nell’e-commerce nel 2000, quando le vendite online muovevano i primi passi, con il portale eLuxury, che nel 2009 aveva però chiuso, volendo aprire un sito e-commerce a sé per ogni marchio. Se, secondo una recente indagine di Bain&Company, circa il 40% dei marchi di lusso non vende ancora i propri prodotti online, nel 2016 il luxury e-commerce è cresciuto del 13%, contro un incremento del 4% del lusso che passa attraverso il retail tradizionale. I produttori, insomma, si ritrovano a giocare in difesa, poiché la rete apre nuovi spazi che possono danneggiare l’immagine del produttore.

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lifestyle di Giuliana Valcavi

gli italiani tra nuove famiglie e Nuovi coNsumi tante cose stanno cambiando nel nostro Paese: non solo la popolazione invecchia e diventa più multietnica, ma cambia anche il modo di sposarsi, di mangiare e di muoversi. Nuove pure le modalità di lavoro così come gli argomenti d’interesse.

Prima Puntata iniziamo, da questo numero, guidati dall’ultimo Rapporto coop, un breve viaggio in tre puntate nei nuovi stili di vita degli italiani.

La famiglia tradizionale è morta, viva la nuova famiglia. Così potremmo salutare le nuove strutture alla base della società italiana di questo inizio di millennio. Ci sono le convivenze e le famiglie allargate e adottive, le famiglie multietniche e multiculturali, quelle dove lavora la mamma, mentre il padre fa il casalingo e quelle dove l’unico possessore di reddito è il nonno. Secondo il recente Rapporto Coop, oltre il 12% delle nozze celebrate in Italia nel corso dell’ultimo anno comprende almeno un cittadino straniero e le percentuali salgono al 20% nelle regioni del Nord-Est. Nel caso di lei, si tratta nella maggior parte di cittadine rumene, nel caso di lui, di marocchini. Tra gli aspetti caratteristici anche quelli anagrafici, con una crescente differenza d’età all’interno della coppia: dal 2004, le unioni con 10 anni di differenza sono passate dal 4 al 7%. Ma mentre la differenza d’età con una donna più giovane è sempre stata accettata, finalmente, grazie al modello Macron, è stata sdoganata l’unione tra un uomo più giovane e una donna più grande. Forte e progressivo il calo dei matrimoni religiosi: negli ultimi 20 anni -50%. Per contro, aumentano i divorzi (+60% nel corso del 2016 anche per effetto dell’entrata in vigore della legge sul ‘divorzio breve’ a metà 2015).

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aaa cercasi Posto Pubblico Le cose cambiano non solo fra le pareti domestiche. Il lavoro, uno dei nodi cruciali degli ultimi anni, ha cambiato volto con una crescente instabilità e precarietà e una maggiore presenza di anziani attivi a discapito, come ben sappiamo, delle nuove generazioni. Ecco, quindi, il ritorno aspirazionale a un’occupazione pubblica in quanto fonte di maggiore garanzie a cui guarda con crescente interesse il 35% dei millennials. Un’evidente caratteristica del lavoro dei nostri anni è anche un confine sempre più sottile entro le mura dell’ufficio: un italiano su sei dichiara di svolgere parte del proprio lavoro anche da casa, ben il 40% apprezzerebbe lavorare a tempo pieno dalla propria abitazione e il 10% lo farebbe accettando anche una riduzione dello stipendio del 10%. Crescono le piccole occupazioni rese possibili dalle nuove tecnologie. Si tratta di studenti ma anche di occupati che cumulano due o più lavori (consegna cibi a domicilio, trasporto con la propria vettura di passeggeri, ecc.) per poter raggiungere uno stipendio sufficiente.

bici o auto elettrica L’automobile continua a rappresentare il più utilizzato


lifestyle mezzo di trasporto nel nostro Paese soprattutto al Sud. Le città con la maggior densità automobilistica sono L’Aquila e Potenza, seguite da Perugia e Campobasso, mentre nelle grandi città si sta assistendo a una riduzione del numero di automobili, in particolare a Genova, Firenze e Milano. Crescono gli acquisti di auto ibride/elettriche (da +0,3% nel 2010 a +3,1% nel 2017) e continua l’incremento degli spostamenti in bicicletta (+8,5% 2016 vs 2015) e tramite trasporto pubblico (+6,3% 2016 vs 2015), soprattutto nel Nord del Paese. Evolve l’utilizzo delle automobili attraverso il car sharing: due italiani su dieci hanno rinunciato ad acquistare una nuova automobile grazie ai servizi di condivisione e a fine 2016 risultavano oltre un milione di tessere di iscrizione a questi servizi, il 70% in più rispetto al 2015. Il profilo dell’utilizzatore di car sharing? Nel 60% circa dei casi, maschio di età compresa tra i 26 e i 45 anni.

cibo vario, ricco e multietnico Il cibo ha un ruolo centrale nella nostra vita, ma ora più che mai è diventato un valore, un simbolo di stile di vita e un’occasione di cura e di prevenzione. È cresciuto il consumo di frutta e verdura (+10% rispetto agli anni '60), ma si è anche modificata la

sono aumentati gli spostamenti in bicicletta +8,5% e il trasporto pubblico

modalità di consumo di questi cibi: la frutta da fine pasto è diventata spuntino e merenda e la verdura da contorno a piatto principale. È calato il consumo di alcol (meno della metà rispetto agli anni '60), di carne rossa (7 kg in meno all’anno per ogni italiano rispetto agli anni '80) e quello di pane (dimezzato negli ultimi 10 anni) e pasta. In sostanza, la spesa alimentare degli italiani è diventata più varia (meno pasta e passata di pomodoro e più pesce e frutta secca), più ricca (più prodotti ad elevato contenuto qualitativo e cibi pronti) e più multietnica (sushi, cous cous, cibo tex-mex, sono entrati nelle abitudini degli italiani).

+6,3%

buono... da fotografare Il filone del benessere è quello che rivela gli aspetti più dinamici e interessanti e che si esplicita in diverse modalità: dal latte fresco si è passati a quello a elevata digeribilità, dalle uova di galline allevate in batteria a quelle di galline allevate a terra e poi il biologico (nei primi mesi del 2017 +16%), l’integrale (+4,8%), i prodotti arricchiti con Omega 3 o fibre o quelli ‘senza’ (senza lattosio +3%, senza glutine

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LIFESTYLE

+16,8%, senza olio di palma, senza zuccheri aggiunti). Secondo un’indagine di GFK, più di un italiano su due indica che la salute è tra i principali criteri di scelta di un alimento, prima del risparmio e delle proprietà organolettiche. Di questa rivoluzione alimentare fanno parte i superfood, per un italiano su tre addirittura alternativi alla medicina tradizionale: lo zenzero, la canapa, i semi di chia, le bacche di acai e di goji, la curcuma, il mirtillo... Oltre il nutrimento e il benessere, il cibo è diventato qualcosa di più. Addirittura c’è chi lo definisce la nuova frontiera del fashion, come e più dell’abbigliamento, tanto da diventare strumento di identificazione e distinzione sociale e come tale soggetto alle mode ed esibito anche sui social diventando il più fotografato su Instagram. Secondo un’indagine TradeLab, una persona su quattro pubblica immagini della propria esperienza al ristorante e di conseguenza l’impiattamento è diventato un momento privilegiato.

cibi terapeutici. Avocado

In aumento le vendite di

e zenzero guidano la classifica

È cresciuto il consumo di frutta e verdura +10% rispetto agli anni '60 Tra 50 anni avremo

6 anni in più di vita media L’Italia che verrà Sempre più anziana e meno popolata, più multietnica e più concentrata al Nord: questa la fotografia del nostro Paese che emerge dall’ultimo Rapporto Coop. Dai 60,7 milioni di abitanti attuali, entro il 2045 la popolazione lungo la penisola scenderà a 58,6 milioni. Nelle regioni settentrionali risiederà un abitante su due e sarà 10 volte quella attuale la percentuale degli ultracentenari nel 2050. Saranno i flussi migratori a contenere il calo demografico facendo crescere il peso della popolazione straniera sul totale a circa il 25% entro il 2065. Insieme ai residenti si perderanno anche 130 miliardi di euro di consumi e saranno 73 i miliardi di euro in meno per il nostro sistema pensionistico senza il contributo dei ‘nuovi italiani’.

Le parole che contano L’ambiente è la parola più importante nel futuro degli italiani, ma anche lavoro, casa e cibo sono di grande attualità. L’unico leader positivo è Papa Francesco, mentre i social scivolano tra gli argomenti controversi. Tutto questo emerge da un’analisi di Coop in collaborazione con l’Osservatorio sul Capitale Sociale di Demos. C’è un vissuto negativo per quanto concerne la politica e le istituzioni, e problematiche si rivelano questioni sociali come immigrazione e unioni gay nonché argomenti economici come l’euro e l’appartenenza all’Unione Europea.

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QUANDO IL BENESSERE DELL’UOMO SI TRASFORMA IN OPERA. TORNIAMO ALL’ANTICO E SARÀ UN PROGRESSO.

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strategie

L’innovazione

di Marta Pacillo

nello skincare seno passa dal patch Per festeggiare i 10 anni di successo del Volumizzante Seno Pupa lancia un nuovo trattamento in un pratico Patch. Ce ne hanno svelato la genesi e i tutti i segreti, il direttore tecnico e il direttore marketing Pupa.

in alto cristina penzo, direttore marketing pupa; sotto flavia zanotti, direttore tecnico pupa.

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Quando ancora l’attenzione da parte delle donne verso il seno non aveva ancora raggiunto i livelli esponenziali di oggi, Pupa ‘era già sul pezzo’! Il suo Volumizzante Seno, infatti, è del 2008 ed è stato il primo trattamento specifico in profumeria per chi desidera aumentare il volume del seno, a base di Volufiline, un principio attivo di origine vegetale estratto dalla Gardenia Asiatica. Sono passati 10 anni senza che mai il successo di questo prodotto, conquistato in oltre 70 mercati nel mondo, vedesse battute d’arresto. Ecco perché Pupa ha deciso oggi di celebrarlo con una proposta innovativa, nata dalla ricerca italiana: il Patch Seno Volumizzante Rassodante. La sua formula contiene sempre Volufiline, arricchito con estratto di Té Nero e Vitamina E, per unire all’azione la tecnologia patch, confortevole e pronta all’uso. Il Patch è imbibito di trattamento intensivo e va applicato sul seno al quale aderisce perfettamente come una seconda pelle. Le coppe in silicone consentono d’indossare il trattamento sia di giorno che di notte in totale confort. La promessa? Con solo 2 applicazioni a settimana, si ottengono i primi risultati in termini di volume seno già in 28 giorni, e +1cm in 8 settimane. Per capire meglio l’importanza dell’innovazione abbiamo esplorato le due anime del progetto, una tecnica l’altra strategica.

flavia zanotti, direttore tecnico pupa Come è nata l’idea del Patch?

La tecnologia Patch cutaneo rappresenta l’ultima tappa di un percorso scientifico di transfer tecnologico ripreso dal mondo farmaceutico che Pupa ha più volte applicato ai prodotti del ‘mondo Seno’. Come fanno i principi attivi contenuti nel patch a penetrare nel derma?

Riprendendo la tecnologia Patch, non si tratta di specifici agenti vettori, ma il passaggio transdermico avviene per contatto prolungato tra il prodotto attivo che imbibisce il tessuto del patch e la cute. Visto il sensibile aumento generale delle patologie che riguardano il seno, come ribattete alle eventuali perplessità della cliente sulla possibile pericolosità del Patch?

L’azione funzionale è esclusivamente cosmetica perché il meccanismo d’azione non interferisce con il sistema ormonale, ma agisce aiutando ad attivare il fisiologico deposito di sostanze lipidiche all’interno degli adipociti cutanei che diventano più pieni, ridisegnando così il profilo del seno. Come da nostra prassi, il prodotto prima di essere immesso sul mercato ha superato rigorosi test di sicurezza atti a verificarne l’innocuità.


strategie Una volta terminato il ciclo di applicazioni e ottenuto il risultato, che cosa succede? Cessa l’effetto volume?

Con la sospensione delle applicazioni, il seno progressivamente ritorna al suo stato basale. Per non perdere i risultati ottenuti, consigliamo di proseguire il trattamento con un mantenimento da ripetere quotidianamente una volta al giorno. Quante volte durante l’anno si può riapplicare il ciclo di trattamento?

Non c’è alcun limite restrittivo, il prodotto può essere utilizzato tutte le volte che si desidera. Le coppe di silicone sono state studiate per essere lavate con acqua e sapone neutro (per questioni igieniche) e riutilizzate più volte sino alla fine del trattamento. la parola a cristina penzo, direttore marketing pupa Nell’ambito dei prodotti corpo quanto pesa l’asse skincare seno?

La linea Speciale Seno pesa il 48% del fatturato corpo di Pupa. Volumizzante Seno è stato un successo internazionale: in quali Paesi ha ottenuto maggior successo?

L’Europa è l’area con i migliori risultati di vendita. Registriamo ottimi dati di sell out

anche a Hong Kong e Singapore, in Nord Africa e nei paesi Arabi. Siamo presenti in Sudamerica ma con un riscontro minore, non tanto perché il bisogno non sia sentito ma perché sono paesi in cui si ricorre maggiormente agli interventi di chirurgia estetica offerti a costi modici. E in Italia, quali sono le performances che vi hanno spinto a lanciare il nuovo Patch?

La nuova sfida scientifica alla base di Patch Seno Volumizzante Rassodante è stata quella di creare un prodotto che potesse unire l’efficacia dei trattamenti volumizzanti Pupa - e quindi permettere di ottenere un aumento medio della circonferenza seno di +1cm -, riducendo drasticamente il numero di applicazioni. Poter quindi soddisfare le esigenze di tutte le donne che hanno poco tempo o che hanno poca costanza nell’applicazione quotidiana dei trattamenti cosmetici e per questo motivo non riescono a ottenere il risultato ottimale. I patch, oltre ad essere diventatati un vero e proprio must have della beauty routine di una donna, sono la tecnologia perfetta per favorire la funzionalità del cosmetico riducendo il numero di applicazioni. Come Pupa avete già altri patch in gamma, riscontrate un buon apprezzamento di questa categoria di

prodotti da parte della consumatrice italiana?

Sì, i mercati asiatici, e in particolare la Corea, hanno portato questa nuova forte tendenza nell’universo skincare con grande successo di pubblico anche sul mercato italiano. Per questo motivo nel 2017 Pupa ha proposto 5 maschere viso monodose in tessuto che grazie alla loro praticità e facilità d’uso, ai risultati immediati e ai benefici che apportano alla pelle, soddisfano le esigenze della donna moderna, perennemente immersa nei ritmi frenetici della quotidianità. Nel 2018 andremo ad ampliare la gamma non solo con patch dedicati alle zone specifiche come le labbra, il contorno occhi ed il naso, ma introducendo anche maschere in argilla, peel-off e in gel, ognuna con un’azione specifica. Maschere pronte all’uso, facili da usare e che danno risultati immediatamente visibili sulla pelle. Per le addette alla vendita in profumeria avete in programma una formazione specifica viste le peculiarità del prodotto e la necessità di spiegarne l’utilizzo alla consumatrice finale?

Sì, certo, dedicheremo a questo prodotto ampio spazio all’interno delle sessioni di formazione che Pupa organizza ormai da anni con i nostri clienti.

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strategie

Bellezza e stili di vita

di Giulia Varalli

imagine e ikea Business insieme, a Homi Beauty Style, per interpretare la bellezza. il colosso svedese è stato sponsor tecnico dello spazio ricavato all’interno della fiera milanese sugli stili di vita. Ce ne parla Patrizia Cimignaghi, Country ikea Business Leader.

IKEA è l’AcronImo dEllE InIzIAlI dEl suo fondAtorE IngvAr KAmprAd E dI ElmtAryd E AgunnAryd, lA fAttorIA E Il vIllAggIo svEdEsE dI nAscItA.

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Ikea Business è stato sponsor tecnico, con la sua area business, di Homi Beauty Style, lo spazio dedicato alla bellezza realizzato con la collaborazione di Imagine e ricavato all’interno di Homi, la manifestazione sugli stili di vita andata in scena a Milano dal 26 al 29 gennaio scorsi. Una capsule beauty, la nostra, ospitata all’interno dell’area Fashion&Jewels, dove i visitatori potevano vivere prodotti e i brand cosmetici selezionati con un approccio 100% esperienziale.

Quel che conta è personalizzare All’interno di Homi Beauty Style, Imagine e Ikea Business hanno lavorato insieme per costruire micro-spazi dedicati alla proposta beauty. Le ragioni di questo coinvolgimento? “Homi Beauty Style è stata un’occasione per lavorare sul concetto di personalizzazione, caratteristica fondamentale del Dna Ikea”, spiega Patrizia Cimignaghi, Country Ikea Business Leader. “Alcuni fra i prodotti più iconici di Ikea sono stati messi al servizio del mondo beauty. Ai visitatori è stato così possibile scoprire le ultime tendenze del mondo della bellezza


strategie IKEA busInEss è unA vErA E proprIA communIty chE rIunIscE In ItAlIA oltrE 330mIlA socI AttIvI In sEttorI molto dIvErsI trA loro, dA uffIcI E nEgozI A bAr, AlbErghI E socIEtà ImmobIlIArI.

presentate in maniera smart, con tavoli, sedie, mensole, specchi tutti firmati Ikea”. in continuo contatto con i clienti Il colosso svedese anche in Italia è una realtà molto affermata. Negli anni, ha saputo cogliere al volo e tradurre in proposte mirate i nuovi orientamenti in fatto di arredo domestico, diventando un brand familiare e dalla brand awareness altissima. Con Ikea Business poi, si è andati oltre, con l’entrata in un’altra dimensione del marchio, diventato compagno di lavoro oltre che di vita. Ikea Business è una vera e propria community che riunisce in Italia oltre 330mila soci attivi in settori molto diversi tra loro, “uffici, negozi, bed & breakfast, bar e ristoranti, alberghi, società immobiliari... settori che tuttavia esprimono bisogni comuni, come migliorare le funzionalità dello spazio lavorativo e, contemporaneamente, migliorare il design e personalizzarne lo stile”. Che cosa ha spinto la multinazionale nella direzione del business? “La nostra missione è contribuire a creare una vita migliore per il maggior numero di persone e l’unico modo per farlo bene è restare in costante contatto con i nostri consumatori”. ascoltare il mondo che camBia Prosegue Patrizia Cimignaghi. “La vita di ogni giorno sta cambiando e, di pari passo, i bisogni si stanno trasformando. Il soggiorno, per esempio, è sempre più un luogo multifunzionale, dove si intrattengono gli ospiti ma anche si lavora in alcune ore della giornata. Processi simili riguardano naturalmente anche il mondo retail. Nei nostri negozi, come nelle nostre case, abbiamo bisogno di un living multifunzionale. Il confine tra questi due concept è sempre più labile a dimostrazione

che la realtà della vita ‘liquida’ riguarda ormai ogni ambito. Tutti questi cambiamenti riguardano anche Ikea. Vita personale e lavorativa tendono a sovrapporsi e anche gli spazi cambiano di conseguenza: cresce così il bisogno di ‘sentirsi a casa’ ovunque e questa è un’esigenza tanto del commerciante quanto dei clienti. Ikea Business ha quindi come obiettivo proporre agli acquirenti business soluzioni che migliorino la vita e si inseriscano in maniera ottimale all’interno della value chain Ikea”. Value chain che passa anche attraverso un’offerta e proposte naturalmente costruite ad hoc. Come, per esempio, quella di partecipare a seminari e eventi esclusivi presso i negozi o sul sito, oppure di beneficiare delle convenzioni Ikea Business stipulate da Ikea. “Per ricevere sconti su prodotti o servizi delle aziende nostre partner oppure partecipare a manifestazioni a premio organizzate da Ikea e riservate ai soci, così come accedere alle aree riservate a questi ultimi presenti sul sito, in particolare, nella sezione Ikea Business e ricevere newsletter e informazioni sulle offerte speciali, le attività e gli eventi organizzati dal negozio”.

proposte fluide Qualunque sia il contesto lavorativo in cui si è calati, ci sono soluzioni ad hoc. “Le offerte Ikea Business sono dedicate a un’ampia selezione di categorie merceologiche, con un focus particolare sull’assortimento di mobili d’ufficio. Grazie alla brochure interattiva, disponibile online e instore, è poi possibile entrare in un mondo di ispirazione con tante nuove idee e proposte per avviare o rinnovare la propria attività a prezzi veramente accessibili”. Anche la dimensione d’impresa non è ovviamente vincolante, “Ikea Business offre una serie di servizi pensati per grandi e piccoli commercianti. Tra questi vi sono la fatturazione in cassa, i pagamenti agevolati, il servizio di preparazione del carrello, le promozioni riservate ai soci. Uno dei punti di forza del programma Ikea Business è la consulenza d’arredo dedicata con uno dei nostri esperti, sia in negozio sia sul luogo di lavoro, per avere consigli e progettare insieme grandi e piccoli spazi. Negli store Ikea è presente l’Ikea Business Point, dove è possibile incontrare il consulente e provare l’esposizione delle soluzioni di arredo”, chiude l’intervistata.

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strategie di Ivan Pestillo

Colore pieno e massima tenuta con il make up naturale arriva in profumeria e nelle catene specializzate, la prima linea make up targata equilibra. 14 referenze con formule che vantano fino al 100% di ingredienti di origine naturale. a parlarne saranno soprattutto i social.

Se c’è un’azienda che da oltre 30 anni cerca di fare della cosmesi naturale un business solido, quella è senza alcun dubbio Equilibra. Un nome oggi leader nel mercato degli integratori alimentari e dei prodotti per la cura della persona a carattere green, che in questi mesi ha deciso di lanciarsi anche nel settore del make up naturale con la nuova linea Love’s Nature. Le sue 14 referenze per viso, occhi e labbra hanno debuttato lo scorso febbraio nella splendida cornice della città di Sanremo. Equilibra è stata, infatti, partner di Casa Sanremo, l’hospitality del Festival della Canzone Italiana, presso il Palafiori della cittadina ligure. Quale location migliore della ‘città dei fiori’ per parlare di colore? Tutti i prodotti Love’s Nature sono declinati in ampie palette di nuance, messe in risalto da packaging eleganti e funzionali. Obiettivo: “Raggiungere le consumatrici di cosmetici naturali attente all’Inci, che non vogliono rinunciare alla gratificazione nell’esperienza di prodotto e al risultato di un make-up professionale”, come racconta Paola Monteferri, direttore marketing cosmetica di Equilibra. Formule rispettose e super-perFormanti “La linea Love’s Nature nasce come estensione dell’offerta dedicata alla bellezza naturale delle nostre consumatrici, in un’evoluzione fluida che dalla crema viso passa al fondotinta, dal

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strategie burro cacao al rossetto e così via”, spiega la dottoressa Monteferri. Ogni formula può contenere fino al 100% di ingredienti di origine naturale, mentre tenuta e pienezza del colore sono assicurate da sostanze rispettose, prive di componenti fissanti sintetiche. Inoltre, la compatibilità cutanea è garantita anche per le pelli sensibili perché ogni formula nichel-free è testata dermatologicamente e oftalmologicamente. Un’ulteriore sicurezza per la consumatrice sta poi nel fatto che tutti i prodotti Love’s Nature vengono realizzati completamente in Italia. una linea completa su tre segmenti Oggi la nuova linea Love’s Nature di Equilibra arriva in store con 14 referenze suddivise in tre segmenti. Il primo è quello relativo al trucco viso con correttore stick, correttore compatto, fondotinta compatto, fondotinta fluido, cipria in polvere, terra compatta e blush in polvere. Poi c’è il segmento occhi che, per ora, comprende ombretto, matita, kajal e mascara. Infine, quello labbra con matita, rossetto e gloss. Tutti impreziositi da un packaging primario elegante e funzionale, a sua volta inserito all’interno di un astuccio coloratissimo sul quale sono riportate chiaramente tante informazioni importanti come gli attivi star del singolo prodotto e la percentuale di ingredienti di origine naturale incorporati nella sua formula. Distribuzione selettiva e comunicazione social “Equilibra Love’s Nature sarà distribuita in profumeria e nelle catene specializzate. In un anno prevediamo di arrivare a mille punti vendita totali”, racconta il direttore marketing dell’azienda. E come vi muoverete sul fronte della comunicazione? “È stata creata una pagina pubblicitaria dedicata alla linea

che supporterà le interviste rilasciate dalla nostra ambassador, l’influencer Marta Cerreto, e le numerose iniziative editoriali previste per i prossimi mesi. Il make-up è in assoluto il settore che più si presta alla divulgazione tramite web e social e per questo abbiamo creato un sito dedicato a Love’s Nature, collegato a una pagina Facebook e a un profilo Instagram. A tutto ciò si aggiungeranno eventi in store a cura di beauty influencer, campioni, leaflets, omaggi per i consumatori, espositori e cartelli vetrina per i punti vendita”, conclude Monteferri.

Nella pagiNa accaNto, l’espositore della liNea. sopra, le sue 14 refereNze. Qui sotto, la preseNtazioNe dell’associazioNe al palafiori di saNremo.

Equilibra per il sociale Sempre nell’ambito della partnership con Casa Sanremo, Equilibra ha annunciato la costituzione dell’Associazione: Equilibra per il Benessere Sociale. Il suo scopo è quello di migliorare la vita di tutti tramite l’educazione ai diritti civili e non solo. Il progetto pilota di questa iniziativa si chiama A Scuola di Rispetto ed è già attivo sul territorio nazionale, nelle scuole superiori di alcune regioni, con programmi che mirano ad aiutare i giovani a riconoscere e denunciare la violenza di genere. Inseriti ufficialmente all’interno del programma scolastico, questi momenti con gli studenti prevedono una parte teorica, gestita da esperti psicoterapeuti e condivisa con l’Ordine degli Psicologi di Roma, e una parte pratica di autodifesa, insegnata da un tecnico qualificato di Ju-Jitsu. A ciò si aggiunge la proiezione di un toccante cortometraggio intitolato Cristallo, realizzato dalla regista Manuela Tempesta e interpretato dagli attori Daphne Scoccia, Giglia Marra e Simone Amato. Un questionario di valutazione, creato con il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica dell’Università degli studi di Roma La Sapienza, ha messo in evidenza i risultati dell’intera iniziativa. I dati sono ancora preliminari perché il progetto A Scuola di Rispetto si concluderà ad aprile, ma è già stato possibile constatare come da parte dei ragazzi siano aumentate la consapevolezza del fenomeno, la capacità di riconoscere i comportamenti violenti e la conoscenza dei Servizi sul territorio a cui rivolgersi in caso di bisogno.

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7 domande a...

Lucia

di Giovanna Maffina

racassi Per essere una start up, ha mosso da subito i primi passi senza incertezze. merito, anche e soprattutto, di Lucia Fracassi, la manager che sin dalle prime battute, lo scorso gennaio, è stata chiamata a guidarla. Parliamo di Cosnova Italia, filiale italiana del gruppo tedesco Cosnova.

in oltre 80 Paesi, con un incremento del 15% rispetto all’anno precedente. L’integrazione del ramo d’azienda di Simca per i marchi Essence e Catrice, di poco più di un anno fa, quali finalità aveva?

la sede italiana di cosnova italia.

Ci può raccontare come si configurano Cosnova Italia e Cosnova Beauty, di cui la sussidiaria italiana fa parte?

La prima nasce il 2 gennaio 2017, ma da luglio dell’anno precedente avevamo iniziato a occuparci di tutti gli aspetti strategici, organizzativi e operativi che, nei fatti, una start up comporta. Oggi lavorano in Cosnova Italia, oltre a me, 18 preziosi collaboratori. Lo sviluppo prodotti è prerogativa della casa madre tedesca, dove i nostri colleghi recepiscono al meglio le tendenze internazionali per trasformarle in innovazioni destinate a più di 80 Paesi nel mondo, tra cui il nostro. Cosnova Beauty, con sede a Sulzbach (vicino a Francoforte) conta circa 500 persone e in poco più di 15 anni ha avuto uno sviluppo straordinario, grazie alla capacità di interpretare al meglio ciò di cui avevano bisogno il mercato tedesco e quello europeo in fatto di make up. Nel 2017 il fatturato è stato di 425 milioni di euro distribuiti

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Aver potuto acquisire il ramo d’azienda di Simca è stato un grande vantaggio in fase iniziale. L’aver assicurato la continuità, interna ma anche nei confronti dei nostri retailer, è stato un fattore determinante per il successo della filiale: ci ha permesso infatti di partire da un portafoglio clienti esistente che si è ulteriormente consolidato nel 2017 con la nascita della filiale. L’attenzione dell’azienda nell’informare i partner del passaggio, di come questo sarebbe avvenuto e dei principali cambiamenti che ci sarebbero stati, ha fatto sì che nessuno fosse preso alla sprovvista, e ha consentito a tutti di organizzarsi al meglio. Collaborazione e servizio al cliente hanno fatto la differenza. E il bilancio è molto positivo. Guardandoci indietro, io e il mio team ci siamo resi conto di quanto lavoro sia stato fatto in un solo anno e con quanta energia e determinazione. Integrare persone con diversi background con la cultura della casa madre tedesca, imparare nuovi processi e procedure, fare nostri i valori dei brand e tradurli in azioni concrete


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alcuni prodotti di make up essence e catrice. il primo è un brand pensato per i giovanissimi, con competenze sui trend internazionali di questo target e un forte legame con la musica. il secondo si rivolge, invece, a una giovane donna con spiccate connotazioni fashion.

sul territorio, hanno richiesto flessibilità, passione e impegno quotidiano. Come avete lavorato per approcciare il mercato italiano che ha caratteristiche così peculiari?

Ci piace pensare che i nostri retailer siano innanzitutto dei partner con i quali costruire storie di successo a medio-lungo termine. Come dicevo, all’inizio del 2017 siamo partiti con un portafoglio clienti importante ereditato da Simca. Con questi clienti abbiamo lavorato per far crescere la relazione nell’ottica di una maggiore collaborazione. Nel corso dell’anno abbiamo acquisito nuovi partner e, fin dall’inizio, il nostro approccio è stato chiaro e trasparente: lavorare con noi significa farlo in un’ottica di lungo periodo, favorendo uno sviluppo sano del business. Quali competenze/esperienze acquisite precedentemente ha trasferito in questa esperienza?

Il mercato cosmetico è complesso e articolato: approcciarlo in modo corretto necessita di flessibilità e capacità di cambiare rotta appena si vede che qualcosa non sta funzionando. Ho, in particolare, trasferito in questa esperienza la capacità di lavorare in squadra, la resilienza necessaria per far accadere le cose e raggiungere gli obiettivi e il coraggio di sapere dire di no. Quali sono le caratteristiche e il posizionamento di Essence, Catrice e L.O.V? Come li avete gestiti in quest’anno di Cosnova Italia?

Il primo è un brand giovane, di tendenza e con un ottimo rapporto qualità-prezzo per chi si avvicina per la prima volta al make up. È fresco, con profonde competenze sui trend internazionali dei giovanissimi e ha un forte legame con la musica. Gode di una buona

distribuzione in Italia e nel 2017 è ulteriormente cresciuto anche grazie a numerose iniziative sul territorio, finalizzate a festeggiarne il quindicesimo compleanno. Catrice si rivolge invece a una giovane donna più matura con spiccate connotazioni fashion. Nel 2017 ci siamo concentrati sul rafforzamento della credibilità e dell’awareness del brand, poiché l’expertise in fatto di colori, tendenze e formulazioni innovative è un elemento di riconoscibilità importante. Anche in questo caso, i risultati sono stati buoni, ma il brand deve ancora sviluppare appieno il suo potenziale. Essendo nato da poco, L.O.V non è al momento distribuito in Italia ma solo in Germania, dove si sta lavorando in termini di prodotti, comunicazione e brand values. Non abbiamo ancora una data certa per il lancio qui ma, quando accadrà, vogliamo che sia un successo. In generale, la forza di questi brand sta nel modello di business, unico nel panorama del make up mass market. Qualità, innovazione, creatività, flessibilità, time to market sono gli standard che guidano la realizzazione dei prodotti che al 50% vengono cambiati ogni anno, caratteristica che conferisce ai nostri brand una forte spinta innovativa. Le trend e limited edition confermano la nostra volontà di proporre sempre prodotti di tendenza, con il miglior rapporto qualità-prezzo e accessibili.

Come vi siete mossi in ambito distributivo? Quali gli obiettivi in termini di numerica?

Nel 2017 abbiamo consolidato il portafoglio clienti ereditato da Simca ma anche acquisito nuovi clienti. Vogliamo sviluppare ulteriormente il canale drugstore, ma più in generale presidiare i luoghi preferiti dalle consumatrici in termini di shopping experience. Valutiamo pertanto opportunità anche al di fuori dei canali di vendita tradizionali e consideriamo interlocutori privilegiati coloro che hanno un progetto di make up category coerente con i valori dei nostri brand su tutto il territorio italiano. Per il 2018 abbiamo un budget sfidante ma alla nostra portata. NPD continua a fotografare un mercato selettivo flat, privo di slanci. Come evolverà in futuro?

Nella realtà italiana, alcuni format dovrebbero essere completamente ripensati. Le modalità per farlo sono complesse e passano attraverso investimenti importanti che non tutti potranno permettersi: più servizio, più eventi pensati ad hoc per stupire la consumatrice e maggior capacità di interpretare i trend (come la personalizzazione e la shopping experience). Chi saprà continuamente reinventarsi, anche adottando un approccio social, potrà ottenere risultati soddisfacenti.

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Alessandra

di Ivan Pestillo

ol Una voglia di sperimentare che si traduce nella ricerca di marchi esclusivi e progetti distintivi. Questa la chiave del successo del format di profumeria Shaka - Innovative Beauty di oVS che oggi sbarca anche all’estero.

Un format da tenere d’occhio in questo momento è sicuramente Shaka - Innovative Beauty. L’insegna di profumeria all’interno dei punti vendita OVS sta ampliando sempre di più i propri orizzonti nel segno della sperimentazione. Non solo, per quanto riguarda l’esposizione dei prodotti secondo una suddivisione per category, ma anche per i suoi focus sui trend del momento, le nuove partnership con brand di ricerca e professionali, i nuovi progetti in esclusiva e una strategia di comunicazione sempre più multi-canale. Obiettivo: conquistare un target trasversale che parte dalle giovanissime, la generazione Z delle post-Millennial. E i riscontri positivi non arrivano solo dall’Italia, ma anche dall’estero dove il format ha iniziato a prendere piede negli ultimi anni seguendo l’espansione di OVS come ci ha raccontato Alessandra Pol, direttore prodotto beauty dell’insegna. Quanti sono attualmente i corner Shaka? Tra i Trend più cool cavalcaTi da Shaka ci Sono SicuramenTe le maSchere per il viSo che l’inSegna propone in formaTo monodoSe (qui Sopra) ma anche in TeSSuTo (nella pagina accanTo).

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Siamo a oltre 300 corner Shaka all’interno dei punti vendita OVS su tutto il territorio nazionale. Di questi, 140 sono già stati toccati dal nuovo format. Attualmente siamo presenti anche in alcuni Paesi europei come Spagna, Portogallo, Francia e Grecia, con una media di tre corner per nazione, e in Svizzera con 14, sempre all’interno degli store OVS. Ma i progetti di espansione continueranno con ulteriori

aperture sempre in Svizzera e anche in Austria. La risposta dell’estero al nostro format è stata positiva, soprattutto in Francia, e ciò ci ha regalato grandi soddisfazioni. Ci parla del nuovo format che state introducendo?

Oggi Shaka si caratterizza per un visual merchandising non convenzionale. L’esposizione delle nostre marche di make up segue un criterio di suddivisione per categoria, quindi mostriamo tutti insieme i fondotinta, i mascara, gli smalti, e così via. In questo modo forniamo al consumatore un ampio spazio di scelta all’interno di ogni singola categoria. Poi ci sono dei focus che variano di stagione in stagione: aree e tavoli dedicati ad argomenti cool come le maschere, i prodotti naturali, il mondo degli unicorni e quello dei fenicotteri. Un metodo sicuramente unico di esporre il prodotto, almeno in Italia.

I nostri corner sono, per certi versi, differenti dalla profumeria tradizionale perché inseriti all’interno di un contenitore fashion. In questo contesto è necessario adeguarsi, cambiare prospettiva e sperimentare. Anche perché è il nostro consumatore a chiederlo. I nostri test hanno mostrato come alcune marche dalla forte brand identity performino meglio se inserite all’interno di una determinata category. È interessante capire come si


muove il consumatore all’interno di alcune categorie piuttosto che in altre: in quella degli smalti, per esempio, vincono il colore o il prezzo, in altre, invece, vince la marca. Ci parla del vostro assortimento?

Guardiamo sempre di più verso tutto ciò che riesce a distinguerci. Preferiamo lavorare con marchi in esclusiva o con progetti distintivi realizzati in partnership con i brand tradizionali. All’interno di questo contesto, i nostri prodotti a marchio Shaka hanno una propria forza ma non prevalgono sugli altri. Questo perché vogliamo proporre al consumatore un assortimento ben equilibrato all’interno del quale muoversi con facilità. Quali sono gli ultimi marchi in esclusiva che avete inserito?

Abbiamo di recente presentato a stampa e consumatori i brand Makeup Revolution e I Heart Makeup di Tam Beauty. Stiamo inserendo anche i prodotti di Pretty by Flormar, marchio giovane del gruppo Rocher.

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il layouT dei corner Shaka all’inTerno degli STore ovS prevede l’eSpoSizione del make up Secondo una SuddiviSione per caTegory e alcuni focuS Sulle Tendenze del momenTo.

Quali gli strumenti utilizzati per comunicare i vostri brand?

In questo momento storico, il mezzo più veloce ed efficace è sicuramente il social network Instagram sul quale abbiamo un profilo con oltre 15mila follower. Quest’anno incrementeremo anche gli open day per stampa e blogger così come le animazioni in store per i consumatori, sulla scia del successo ottenuto da un evento realizzato insieme al marchio Essence di Cosnova. In quel caso abbiamo creato una sorta di piccolo laboratorio itinerante per permettere alle consumatrici di creare il proprio gloss personalizzato. Le dico solo che siamo riusciti a produrre circa mille lipgloss per ognuna delle cinque tappe toccate dall’iniziativa. Shaka ha, inoltre, debuttato sul grande schermo nel film Benedetta Follia di Carlo Verdone. È la prima volta che integriamo un’operazione di product placement all’interno della nostra strategia di comunicazione e, dati gli ottimi riscontri, molto probabilmente non sarà l’ultima.

Di recente avete stretto una partnership anche con MAC Cosmetics...

MAC Cosmetics ha debuttato in 15 negozi OVS del territorio nazionale lo scorso anno a dicembre. Gli store selezionati ospitano solo i prodotti best-seller del brand, quelli più amati dalle consumatrici. Una scelta in linea con i nostri valori, fatta per rispondere alle esigenze di individualità, creatività artistica e libera espressione personale delle nostre clienti. Questa collaborazione, inoltre, permette a entrambe le parti di entrare in contatto con nuovi target perché il consumatore che entra in OVS non è necessariamente lo stesso che frequenta i monomarca di MAC Cosmetics.

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L’insegna

Da Carmen a Allscent. L’esperienza di Enzo Annunziata

di Giovanna Maffina

Prima, Carmen Profumerie. Ora, allscent. Chi abbandona il selettivo, difficilmente lo dimentica. Così, dopo 11 anni di ‘vacanza’, enzo annunziata nel 2011 è tornato facendo punto e a capo. e oggi ha 21 profumerie in tutta italia. Che cosa spinge a ricominciare? La voglia di rimettersi in gioco? La nostalgia per un settore che hai lasciato ma che, sotto sotto, non ti ha mai lasciato? Semplicemente (si fa per dire) il ‘sacro fuoco’ di fare l’imprenditore? Per Enzo Annunziata sono, probabilmente, le tre cose insieme. Chiuso il ‘capitolo profumeria’ 11 anni fa, con la vendita della sua insegna Carmen a Sephora - erano gli anni in cui i big del retail facevano caccia grossa nel nostro paese alla ricerca di realtà floride da comprare - si è riaffacciato al mercato nel 2011, con il progetto Allscent, 21 profumerie in Italia.

collaboratori storici, ma prima di tutti mia moglie Mariella, finalizzando insieme a loro il progetto Allscent. Progetto che si basa su tre assi portanti: il team, il consumatore e la scelta del prodotto.

Ci può raccontare quando e come è nata la vostra realtà e come si struttura? Quali caratteristiche hanno i vostri punti vendita? Allscent nasce, o meglio rinasce, nel 2011 dopo un periodo di vacanza di 11 anni del sottoscritto, a seguito della cessione della mia insegna Carmen Profumerie al gruppo Sephora. Oggi abbiamo 21 punti vendita, prevalentemente collocati in centri commerciali, con metrature medie da 130 ai 250 mq, con un assortimento selettivo e una vocazione promozionale.

Prerogativa di molte realtà strutturate come la vostra è quella di espandersi e radicarsi nel proprio bacino d’origine per poi, eventualmente ma con molta ‘cautela’, uscire dai confini regionali. Per voi è stato diverso? Noto che avete punti vendita nel Lazio ma anche in Campania, Sicilia, Lombardia, Toscana, Liguria ecc. dunque in regioni molto distanti tra loro... Come ho sottolineato prima, il team è uno degli assi portanti della nostra organizzazione. Il personale dei punti vendita interagisce quotidianamente con la sede e in modo particolare con i capi area e un coordinatore del personale. Ma questa è solo la premessa, anche se una premessa importante. A tutto ciò abbiniamo un sistema informatico straordinario e una logistica capace di gestire in maniera eccellente distanze e fabbisogno dei punti vendita.

Siete partiti subito con il progetto Allscent o è arrivato successivamente? E quali sono ora gli assi portanti di Allscent? Quando mi è ri-balenata l’idea di rientrare nel settore, ho coinvolto da subito i miei

Come avete gestito il fatto di confrontarvi con bacini d’utenza così diversi l’uno dall’altro? Il consumatore lombardo presumo sia diverso da quello siciliano o toscano. Oppure, per contro, avete

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ravvisato molte caratteristiche comuni? Direi che è più vera la seconda riflessione. La tecnologia accorcia le distanze. Grazie al suo avvento, il consumatore d’oggi non solo è più evoluto ma ha modalità di comportamento d’acquisto piuttosto simili, senza limiti di territorialità.


L’insegna

l’interno di una profumeria allscent. l’insegna a oggi ha 21 p.v. in tutta italia con, in programma, quattro imminenti nuove aperture.

Quali sono state le vostre ultime aperture? Nel 2017 ai pre-esistenti 19 punti vendita, se ne sono aggiunti altri due, a Salerno e Latina, quest’ultimo iperselettivo. Il mercato della profumeria anche nel 2017 ha registrato una flessione (dati NPD). Com’è andata per la vostra insegna? Siamo cresciuti a negozi costanti del 3,4%, con grandi sforzi ma con grande entusiasmo. Siamo stati premiati dai nostri clienti, soprattutto nel mese di dicembre dove, grazie a un assortimento trasversale e che coinvolgeva diversi target di pubblico, abbiamo avuto riscontri positivi. Ad animarci è una grande passione per ciò che facciamo. Siamo una squadra molto giovane... A parte me! La decisione di avvalervi di Beauty 3.0 da cos’è nata? Lo dico spesso, quando sei solo ti dai ragione troppe volte, nel senso che non riuscendo a confrontarti con i colleghi all’esterno pensi di essere sempre sulla strada giusta. Ma confrontarsi è importante, così come lo è condividere, appunto, esperienze e progetti con colleghi/amici. Inoltre, siamo stati contagiati dalla grande determinazione e dal grande entusiasmo di Massimo Zonca che ci ha molto corteggiato. Una domanda che tendo ormai a fare a tutti i miei intervistati riguarda il

parallelo, fenomeno per il quale tutti gridano allo scandalo ma che vale oltre un terzo del mercato (che evidentemente aiuta, e non poco, a sorreggere). Lei che ne pensa a riguardo? La sorpresa sta nel sorprendersi. Che dire? Non c’è nulla di nuovo rispetto a qualche anno fa, se non l’estensione ormai totale del ‘fenomeno’ anche ai dettaglianti monoporta. Perché il canale fatica a riprendere quota? Il discorso è di ampio respiro e complesso. Sul versante retail, la competizione è impari: da un lato ci sono le imprese locali che hanno bilanci da far quadrare e costi elevati, dall’altro catene con necessità di fatturato che prescindono dagli utili e che quindi si possono permettere bilanci in perdita pluriennali. Per quanto riguarda l’industria, l’abitudine a ingolfare il mercato con tanti lanci inutili o tattici, non accenna a diminuire. Purtroppo non riusciamo a sostenere 15 colori di un nuovo fondotinta oppure l’ennesima declinazione della stessa fragranza. Se poi ci aggiungiamo prezzi ingiustificabili e tendenze moda che si faticano a comprendere, il quadro è completo. Prendiamo le Millennials: tutti lanciano prodotti per loro, peccato che il prezzo non sia affatto da Millennials ma diventa alla portata soltanto di coloro che possono permettersi di spendere molti soldi. Il problema è che sono poche.

Negli anni c’è un unico dato costante che è la perdita di volumi, ma sembra che non sia un problema per nessuno. Quale concorrenza teme in particolare: drugstore, farmacia, erboristeria, monomarca oppure quella interna al canale delle insegne dove ormai sono entrati fondi e finanza? Mi collego a quanto detto prima. Personalmente credo che si debba essere interpreti di una distribuzione che oggi è moderna. Mi spiego meglio. Spesso si parla di problemi scaricando le responsabilità sull’industria, sul camice bianco o sull’ultima apertura con volantino annesso, ma sta a noi scegliere. Certo, si tratta di scelte sicuramente più difficili, ma bisogna fare selezione, bisogna fare gruppo, valutare le troppe proposte simili con un piglio diverso. Bisogna, inoltre, instaurare rapporti che non premiano tutti. Questo è un settore meraviglioso ma che rispetto a qualche anno fa ha perso o ha frammentato volumi in sell-out, pertanto non riesce ad assorbire tutti lanci o i sell-in desiderati. I progetti sono tanti, ma pochi hanno davvero sostanza. Avete in serbo altre aperture per il 2018? Certo, quest’anno avremo 4 aperture che al momento preferiamo non svelare, poi lo sbarco nell’online e qualche altra sorpresa quasi pronta... ma ancora top secret.

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SPECIALE OCCHI di Ivan Pestillo

Sguardo magnetico dai mille riflessi La primavera porta sempre con sé una miriade di colori. Soprattutto in tema di make up occhi. A dettare tendenza sono, come di consueto, le sfilate di New York, Parigi, Milano e Londra. Ma anche le Instagram-star e le icone dello show-biz alle quali non piace proporre un unico ideale ma, anzi, preferiscono rivelarsi trasformiste e cambiare look a seconda dell’occasione. Insomma, ce n’è per tutti i gusti (anche in fatto di nuove tecnologie).

PAROLA D’ORDINE: EFFETTO GLOW Immancabili i punte luce, anche sulle palpebre. Gli ombretti di nuova generazione garantiscono un effetto luminoso senza appesantire lo sguardo con maxi-perle e glitter. C’è persino chi, al posto dell’ombretto, decide di passare anche sugli occhi un velo di cipria

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Colori metallici, olografici e super-luminosi per gli ombretti della nuova stagione calda che si fondono con le palpebre creando mille riflessi. Senza mai dimenticare lo styling delle sopracciglia.

illuminante per un risultato extra-glowy. È il caso del truccatore Mark Carasquillo che ha creato i make-up look della sfilata primavera estate 2018 della casa di moda Creatures of The Wind. Curiosità a parte, va notato che la luminosità degli ombretti per questa stagione non conosce limiti: dall’effetto dewy (rugiada) delle palette di Nars e HudaBeauty si passa a quello olografico di Catrice, Essence e Urban Decay. L’importante è accostare bene i colori per creare inediti giochi di riflessi che risaltano ancora di più quando l’incarnato è sunkissed.

COLORI ACCESI E TEXTURE ULTRA-PIGMENTATE I colori freddi sono il must-have di stagione, di pari passo con quelli più romantici come il rosa e il borgogna:

dall’azzurro pop della sfilata meneghina di Byblos al pink visto sulle palpebre delle modelle di Alberto Zambelli, dal verde metallico visto sul catwalk di Emporio Armani all’argento olografico sulla passerella londinese di Ralph & Russo. Colori metallici, dunque, da accostare a contrasto con quelli più opachi, purché sempre saturi e carichi di pigmenti. Per l’estate, invece, arrivano calde nuance bronzo, arancio e oro.

EYELINER RIVOLUZIONARI CON APPLICATORI A ROTELLA Non segue le mode e resta sempre un must-have, l’eyeliner nero che quest’anno diventa ancora più facile da stendere grazie ai nuovi applicatori a rotella. A proporlo sono, tra gli altri, Pupa, Guerlain e Revlon. Una vera rivoluzione dovuta soprattutto alla velocità di utilizzo per la


Per questa primavera, gli ombretti conquistano finish e texture estreme. Da una parte quelli ultra-mat, opachi e a effetto velluto, dall’altra quelli lucidissimi, olografici e perlati. Questi ultimi sono più eleganti rispetto a qualche tempo fa perché incorporano perle finissime: l’effetto è, dunque, di lucido assoluto ma senza glitter. Quanto ai colori, largo a tutte le nuance fredde che ci ricordano gli anni Ottanta. Va notato che, tra queste, una in particolare si addice a tutti gli occhi, ossia il blu. Si dice spesso che un gloss o un rossetto con una punta di blu facciano sembrare i denti più bianchi. Lo stesso vale per gli ombretti. Il blu ‘sbianca’ il bulbo oculare rendendo lo sguardo più luminoso, fresco e giovane. Non mancano gli eyeliner. Questi rappresentano un classico, un po' come il tubino nero nel guardaroba. Va, però, sempre considerato che l’eyeliner irrigidisce i tratti andando a disegnare linee geometriche e perfette, anche se più o meno spesse. Basti pensare a Maria Callas e Oriana Fallaci con la loro espressione sempre decisa e sicura. Per questo ci sono occhi che possono permetterselo e altri che non possono. Direi di consigliarlo solo alla consumatrice con una palpebra mobile ben visibile. Importantissimo il primer occhi, soprattutto per le donne che hanno una palpebra cadente e per tutti quei look che richiedono ‘fondamenta’ molto solide.

Giorgio Forgani, international make up artist Pupa L’effetto metallico continua a dettare tendenza con ombretti che ruotano sulle nuance del grigio, del rosa e del borgogna. L’ispirazione arriva dal mondo del design. Le texture sono cremose e si fondono con la palpebra, nonostante siano ricche di micro-perle per un effetto super-luminoso. I colori più intensi possono essere applicati sulla parte esterna dell’occhio per allungarlo e donare maggiore tridimensionalità. Quelli più chiari, invece, vanno sfumati come colore di transizione tra palpebra mobile e palpebra fissa. Con questo tipo di trucco non può mancare una bella linea di eyeliner nero da realizzare con i nuovi delineatori dotati di applicatore a rotella. Sono molto facili da utilizzare perché, come una penna a sfera, creano in autonomia il tratto non appena si muovono sulla palpebra. Quanto alle sopracciglia, oggi non è più solo una questione di forma - che deve essere comunque adatta al proprio viso - ma anche di stile. La domanda da fare è: “Come ti piacerebbe che fossero le tue sopracciglia?”. E, in base alla risposta della consumatrice, si può scegliere tra diversi prodotti e formule. Tra le ultime novità, le polveri libere che intensificano e riempiono le sopracciglia con un effetto velvety a lunga durata. Sono facilissime da stendere grazie allo speciale applicatore in dotazione.

SPECIALE OCCHI

Luigi Sutera, consulente d’immagine Diego dalla Palma Milano

consumatrice. Applicarli, infatti, è semplice: basta appoggiare la rotella sull’estremità della rima ciliare e iniziare a muovere l’eyeliner avanti e indietro per ottenere un tratto ultra-preciso e sottile. Il risultato è modulabile e può spingersi fino all’effetto ‘drammatico’ in pochissimi passaggi.

SOPRACCIGLIA SUPERSTAR, SEMPRE! Dopo la nail-art e la lip-art, sembra arrivato il momento della brow-art con sopracciglia che diventano vere e proprie decorazioni a forma di treccia, serpente e chi più ne ha più ne metta. Il fenomeno, almeno per il momento, sembra essere esclusivamente digitale. Non si può, però, negare che anche nella quotidianità la cura delle sopracciglia stia acquistando sempre più importanza. Sarà forse colpa delle foltissime arcate sopracciliari della modella Cara Delevingne, fatto sta che accanto alle classiche pinzette oggi troviamo anche pettinini, forbicine, sieri rigeneranti, matite, mascara, cere e persino gli autoabbronzanti per le sopracciglia. E il confine tra cura e styling diventa sempre più sottile. L’ultimo trend sono le polveri per le sopracciglia, non più sotto forma di ombretto ma di eyeliner. Queste assicurano una resistenza long-lasting e consentono di andare a riempire gli spazi vuoti delle arcate con effetto volumizzante.

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SPECIALE OCCHI di Ivan Pestillo

ELIZABETH ARDEN Per la nuova stagione calda, Elizabeth Arden si focalizza sullo sguardo con tre prodotti che promettono elevate prestazioni. Si comincia con il nuovo Standing Ovation Mascara che - grazie allo scovolino supersize, al pigmento nero intenso e alla formula a base di fibre di carnauba, pantenolo e olio di rosmarino - regala ciglia a effetto ventaglio. Poi c’è l’High Drama Eyeliner, in sei nuance, con formula cremosa a base di cera di crusca di riso per resistere fino a 16 ore. Infine, i nuovi Eye Shadow Trio interscambiabili, in edizione limitata. Ogni trio di ombretti è composto da una nuance base, una illuminante e una più scura per intensificare lo sguardo. In due combinazioni.

CHRISTIAN LOUBOUTIN Il famoso designer incoraggia le donne a sperimentare nuove esplosioni di colore anche sugli occhi. Nasce il nuovo Rouge Louboutin Les Yeux Noirs Lash Amplifying Lacquer mascara con pack gioiello in stile Art Deco. La sua formula volumizzante, incurvante e allungante è facile da stendere grazie allo scovolo con setole orizzontali e verticali.

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SMITH & CULT

GUCCI

Quattro cialde composte da polveri minerali ad alto potere scrivente. Sono quelle custodite nella palette gioiello Book of Eyes di Smith & Cult pensata per un look metallizzato, in linea con i trend di stagione. Cremosi e facili da sfumare, questi ombretti si prestano a un doppio utilizzo wet and dry. Distribuito da ADI.

Con il suo colore profondo - un nero intenso che sembra quasi velluto il nuovo Intense Volume Mascara di Gucci moltiplica le ciglia creando un look ad alta definizione. Il suo segreto sta nello scovolino che distribuisce uniformemente il prodotto su ogni singola ciglia garantendo il massimo effetto volumizzante.


SPECIALE OCCHI MAYBELLINE NY

DIEGO DALLA PALMA

COLLISTAR

Formula extra nera e cremosa per il mascara Total Temptation di Maybelline New York che, oltre ad essere arricchito con preziosi estratti vegetali, rilascia una leggera e piacevole fragranza al cocco. Il suo maxi scovolino carica solo la giusta quantità di formula per donare volume e lunghezza alle ciglia in un solo gesto.

Le nuance nude sono una sicurezza per tutte le consumatrici. Per questo Diego dalla Palma Milano ha pensato alla Caffeine Palette con un ombretto perlato e cinque opachi, tutti sui toni neutri del beige e del marrone. Un vero prodotto professionale, ma facile da usare, per creare look da giorno e da sera. Inoltre, sul suo pack sono riportati i preziosi consigli dei make up artist del brand.

Per la stagione calda, Collistar non poteva farsi mancare la versione resistente all’acqua del suo mascara best-seller. Mascara Volume Unico Waterproof ha una texture morbida che consente di ripeterne l’applicazione. La formula incorpora attivi ristrutturanti e lo scovolo unisce fibre di diverso taglio per un volume extra.

REVLON Prodotto star della nuova collezione occhi di Revlon, l’eyeliner ColorStay Exactify Liquid Liner con applicatore a disco studiato per linee sottili che rimangono inalterate per ben 24 ore. Usarlo è semplice: basta appoggiare l’applicatore a ridosso della rima ciliare superiore e iniziare a muoverlo avanti e indietro per ottenere un tratto pieno e omogeneo. Per le sopracciglia, invece, arriva ColorStay Brow Mousse con applicatore brevettato e formula waterpoof.

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SPECIALE OCCHI phYsicians formula Un pack sensuale, avvolto da una lussuosa trama di pizzo rosso, con tanto di charm scintillante a forma di scarpetta. È quello del nuovo Sexy Booster Cat Eye Mascara di Physicians Formula con texture ultra-pigmentata e applicatore volumizzante.

nars

artdeco

Ancora più pigmenti per un colore super-intenso. Questo l’atout della Narissist Wanted Eyeshadow Palette di Nars con 12 ombretti in polvere suddivisi in quattro diversi finish - matte, satinato, glitter e metallico - per creare diversi look.

Da Artdeco arriva un mascara a prova di sbavature, con effetto incurvante. Si chiama Curling Mascara e il suo scovolino dalla forma affusolata permette di raggiungere facilmente anche le ciglia più corte. L’estremità più spessa crea volume intenso, mentre le numerose fibre fini consentono un’applicazione uniforme e separano perfettamente le singole ciglia

rimmel london Creato in collaborazione con la cantante, attrice e modella britannica Rita Ora, il nuovo Red Instinct Look di Rimmel London vuole ciglia super-sensuali accostate a uno smokey eye molto intenso. Per realizzarlo, il brand propone la Magnif’Eyes Eye Contouring Palette Smoke Edition by Rita Ora con un range di 12 shade dai finish brillanti, satinati e matte che dal tortora vanno all’argento metallizzato. La palette comprende anche un doppio e pratico applicatore in spugna ed è perfetta da abbinare al mascara Wonder’full by Rita Ora che riempie e volumizza le ciglia senza lasciare antiestetici grumi.

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SPECIALE OCCHI catrice Sono tante le novità occhi di Catrice per la primavera/estate 2018. Tra queste c’è Rock Couture Eyeliner Liquido che, disponibile in tre colori (blu, rosegold e bianco), vanta un pennello sottilissimo per chi desidera tratti ultra-precisi. Immancabili anche i mascara. Tra le novità c’è Lashes To Kill Mascara Occhi Volume Istantaneo 24H con formula in nero intenso e disponibile anche nella versione waterproof. Arrivano poi tre nuove vivaci nuance dell’Ombretto Occhi Art Couleurs altamente pigmentato e un blu elettrico della Matita Occhi Kajal, facile da sfumare. Distribuito da Cosnova Italia.

mesauda Nuova formula ancora più pigmentata e dieci nuovi colori per l’ombretto Glam Matte Eyeshadow di Mesauda. Texture impalpabile, confortevole e facile da sfumare per un risultato make up modulabile. Nuovo anche il mascara effetto panoramico Lash Artist che modella lo sguardo dando volume e forma a ogni singola ciglia grazie all’applicatore ergonomico che permette il deposito ottimale del prodotto.

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SPECIALE OCCHI

BENEFIT

URBAN DECAY

INNOXA

Badgal Bang è il nuovo mascara di Benefit che promette una resistenza di ben 36 ore e un volume extra che non appesantisce le ciglia. La sua formula in nero intenso, con tanto di provitamina B5, viene distribuita alla perfezione grazie al maxi applicatore Slimpact! studiato per raggiungere tutta la linea delle ciglia.

Distortion Eyeshadow Palette di Urban Decay: per creare nuove nuance di ombretto mixando quelle contenute al suo interno. 15 le shade di cui 10 tradizionali e cinque transformer. Queste ultime (nella fila in alto della palette) possono essere mixate con tutte le altre per creare insoliti effetti olografici.

Texture leggera e setosa per l’ombretto Eye Shadow Simple Twist di Innoxa che, nonostante la forma in stick, è facile da sfumare come un ombretto in polvere. La sua formula incorpora speciali perle a effetto cristallo per un finish metallizzato che esalta la luminosità dello sguardo. Perfetto anche come base.

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GUERLAIN

FILORGA

La collezione La Petite Robe Noire di Guerlain si amplia con l’inserimento in gamma di due nuovi prodotti per il trucco occhi. Il primo si chiama Roll’Ink Liner ed è un pratico eyeliner waterproof con applicatore a ruota che scivola sopra la palpebra disegnando linee perfette. Il secondo è, invece, il Brow Duo Mascara and Highlighter che abbina un mascara volumizzante per sopracciglia a uno stick cremoso per illuminare la palpebra (disponibile in due nuance).

Per uno sguardo intenso, con o senza make up, Filorga propone Optim-Eyes Lashes & Brows: un prodotto due in uno per rinforzare ciglia e sopracciglia che, da un lato svela un sottile pennello pensato per rilasciare vicino al follicolo pilifero un siero rinforzante a base di peptidi e microalghe, dall’altro svela un mascara carico di un gel trasparente ridensificante.


SPECIALE OCCHI MISS BROADWAY

SISLEY

Powereyes di Miss Broadway riunisce in unico prodotto un primer e un mascara a effetto ciglia finte. La sua texture allunga e volumizza le ciglia, mentre un mix di olio d’oliva e olio di macadamia, insieme all’attivo WideLash, ne stimola la crescita. Nuove anche le matite per sopracciglia Style Eyebrow per riempire e uniformare le arcate. Distribuito da PSS Distribuzione.

Sisley reinventa la propria gamma di matite glitter e presenta Phyto-Khol Star: una penna liner con mina retrattile che regala luminosità allo sguardo con una formula waterproof e ultra-pigmentata. Senza dimenticare i principi attivi di origine naturale che si prendono cura della palpebra. Disponibile in otto nuance.

BY TERRY

NOUBA

ROUGE BAISER

Il mascara Lash Expert Twist Brush ha una tecnologia telescopica che, applicata a un inedito meccanismo, permette di allungare o ritrarre lo scovolo per ciglia su misura. Mentre la posizione 1 dell’applicatore è perfetta per allungare le ciglia, la posizione 2 le volumizza. Distribuito da Dispar.

Noubatwin è un ombretto cotto dalla scrivenza immediata e dall’elevata sfumabilità. Al suo interno, due colori coordinati per ottenere un trucco impeccabile: una tinta illuminante per ingrandire l’occhio e un colore scuro per intensificare lo sguardo rendendolo profondo e seducente. In nove combinazioni.

L’Eyeliner Audaciaux Feutre di Rouge Baiser, dal comodo formato a penna, vanta una formula liquida e iper-pigmentata per un rilascio di colore intenso. La sua punta è pensata per ottenere un look ‘drammatico’. Waterproof e a lunga tenuta, non contiene parabeni. Distribuito da Deborah Group.

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SPECIALE OCCHI

MI-Ræ

ELITE

Il primo maquillage autoabbronzante per le sopracciglia è Brow Plume Prefection targato Mi-Rê: a doppia azione, da un lato una penna che riempie le sopracciglia con formula a base di DHA per una durata di circa una settimana, dall’altro un mascara volumizzante per disciplinare le arcate. Distribuito da Luxury Lab Cosmetics.

In vista dell’estate, Elite amplia la sua gamma di prodotti make up per gli occhi con 4 nuove nuance - Silver, Light Blue, Aquamarine ed Emerald - della matita occhi Eye Style Graphic Pencil. La formula resta la stessa, morbida e setosa, per illuminare lo sguardo. Da abbinare, gli ombretti Show Time Compact Eye Shadow Radiance Effect dal finish perlato e dalla texture impalpabile. Distribuito da Etoile Beauty.

EQUILIBRA Equilibra Love’s Nature è una collezione make up con formule che contengono fino al 100% di ingredienti di origine naturale. Tra le proposte per il look occhi: un ombretto che è facile da sfumare grazie alla sua formula con oli e cere naturali e un kajal dalla tenuta long lasting con poligliceridi vegetali e polveri minerali. Vero musthave, il mascara allungante e volumizzante, formulato con polvere vulcanica e polisaccaridi naturali che sostituiscono i tradizionali solventi aggressivi.

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SPECIALE OCCHI ESSENCE

L’ORÉAL PARIS

I colori olografici sono il diktat di stagione secondo Essence che per la primavera/estate 2018 lancia le matite occhi jumbo Holo Wow! a lunga durata, in 4 colori: blu, rosa, bianco iridescente e verde. Da abbinare ai nuovi eyeliner in penna, in quattro tinte pop (giallo, menta, fucsia e azzurro), e al primer ciglia Volume Booster con olio di açai e burro di mango dalle tante virtù. Distribuito da Cosnova Italia.

Il trucco occhi a effetto tattoo è il trend cavalcato da L’Oréal Paris: si parte con il pennello per sopracciglia Micro Tattoo by Brow Artist che, ispirato al micro-blanding, riempie e definisce le arcate fino a 24 ore con una texture a rapida asciugatura; poi c’è Tattoo Signature by Superliner, un eyeliner a effetto inchiostro, dal colore nero intenso, per grafismi ultra-precisi e long lasting.

PUPA

NAJ OLEARI

Per sopracciglia sempre impeccabili, Pupa propone due prodotti. Il primo si chiama Eyebrow Intense Powder ed è una polvere intensificante che riempie le sopracciglia con effetto velvety di lunga durata (in quattro nuance). Poi c’è l’Eyebrow Fixing Gel che con la sua texture trasparente fissa e disciplina le arcate grazie anche all’apposito applicatore a mascara.

Naj Oleari colora la primavera con la nuova Flower Delight Eyeshadow Palette. All’interno, 7 ombretti dai diversi finish, facili da sfumare e mixare tra loro, con formula a base di estratti di mimosa e girasole. Arrivano due nuove nuance - ‘quercia dorata’ e ‘blu ortensia perlato’ - della matita occhi Deep Eye Kajal dalla texture morbida e brillante. Infine, tre nuove shade per l’Impeccable Eyeliner che si colora di blu magnetico, smeraldo cromato e cacao dorato.

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SPECIALE OCCHI 78 IMAGINE 3 2018

NATURAVERDE

KSKY

Il make up Naturaverde Bio è formulato con ingredienti di origine naturale ed estratti provenienti da agricoltura bio e ha ottenuto la certificazione CCPB per i cosmetici biologici. Kajal Stick è realizzato con olio di bambù, oliva e argan, mentre Mascara Volumizing è privo di sostanze aggressive e protegge le ciglia dagli agenti esterni. Distribuito da So.di.co.

Una soluzione versatile per ottenere uno smokey eyes professionale divertendosi con il colore. È la Palette Ombretto di KSky con le sue quattro nuance facili da sfumare e mixare tra loro. Da utilizzare come eyeliner con il pennello bagnato. In quattro combinazioni cromatiche: Nude, Smokey, Colorfull e Intense Dark. Distribuito da Kisses Sky Srl.

BELLAOGGI

ASTRA

Il 2018 di Bellaoggi si apre con una novità all’insegna del nude look. Per la consumatrice più romantica arriva la In-Nude Palette con 12 ombretti dai toni neutri che mixano finish mat e satinati. I suoi colori in micro-polvere diventano ancora più performanti se applicati con il pennello bagnato. Distribuito da Eurostyle.

Tre le referenze della linea #InstaMascara di Astra: #InstaCurls è un mascara incurvante con una formula a base di polimeri incurvanti e fissanti e un ampio applicatore arcuato; #InstaLenght ha proprietà allunganti e uno scovolo dotato di fibre di varie lunghezze che catturano anche le ciglia più corte; infine #InstaVolume mascara volumizzante con setole in fibra ultra-soffice e formula ricca di pigmenti shiny-black. Distribuito da Giufra.


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A ColoniA si CominCiA A ridefinire il Regolamento Ue Siamo in partenza per Colonia (22/23 febbraio), dove si terrà l’assemblea generale della FEPD. Sul tavolo, il tema decisivo del rinnovo del Regolamento UE 330/2010, sul quale tutte le Federazioni, la nostra inclusa, sono d’accordo a imprimere una ‘forzatura’ che dia una connotazione più qualitativa. Questo e il prossimo, saranno anni decisivi per l’individuazione di nuovi criteri che eliminino, o almeno riducano, tutte quelle distorsioni da parte dell’industria legate al raggiungimento di cifre e obiettivi che non hanno riscontro oggettivo sul mercato. Poi, nel 2022 si partirà con il nuovo Regolamento. Base di partenza per la sessione di Colonia sarà il compendio di linee programmatiche che la stessa FEDP aveva indicato e riportato nero su bianco nel 2013, in occasione di un incontro organizzato a Bologna, in concomitanza con il Cosmoprof, dalla nostra Federazione.

Filo diretto Per far sentire la vostra voce scrivete a: FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano mail: fenapro@fenapro.it www.fenapro.it

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Gennaio: in rialzo i prezzi, giù i volumi Secondo i dati elaborati dalla società NPD BeautyTrends, l’andamento delle vendite della profumeria selettiva nel mese di gennaio 2018 registra un incremento, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dell’1,9% a valore e un decremento del 4,5% a volumi. Anche su base annua, si registra un incremento dell’1,9% a valore e un decremento del 4,5% a volumi. L’aumento dei prezzi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente è stato del 6,7%.


PAGINE gIALLE di Giovanna Maffina

sempre più Competitivi ed effiCienti Con lA Banca Dati mip 85mila referenze e 900 marchi. Le coordinate della Banca Dati MIP passano da numeri che crescono progressivamente e che danno la misura del valore dello strumento.

Una Banca Dati, che può realmente cambiare i flussi gestionali in Profumeria. È la Banca Dati MIP. L’aggiornamento dei listini è un lavoro impegnativo e oneroso, che ruba tempo ad altre attività ben più strategiche per il vostro business? Già. È partendo da questa evidenza che la Federazione, anni fa, ha creato la società informatica MIP, un servizio efficiente ed economico, una banca dati unica nel suo genere, per completezza e profondità. Basti sapere che i listini vengono aggiornati quotidianamente da un’équipe appositamente dedicata che lavora con il team Fenapro, e che ogni prodotto inserito ex novo viene subito opportunamente classificato.

come visUalizzaRe la Banca Dati Collegandosi Online, sul sito di Fenapro, www.fenapro.it, oppure scaricandola dai server della Federazione. Una volta che vi sarete registrati al nostro sito, vi saranno inviate via mail user ID e password per l’accesso riservato all’area listini, che consente di consultare l’archivio, selezionando le referenze per marchio, linea, fornitore. Per scaricare la Banca Dati dai server Fenapro via web, è necessario installare il software EOLO realizzato da Fenapro/MIP (installandolo, usufruirete di assistenza tecnica gratuita), il primo in Italia specificamente dedicato alla gestione della Profumeria. In alternativa, potete utilizzare il vostro software gestionale che potrà essere reso compatibile con un semplice adattamento software.

competitività eD economicità I vantaggi? Il primo, competitivo. Che ne reca un altro con sé, economico. Essere competitivi significa anche essere aggiornati in tempo reale su tutto il listino della profumeria. Non dovendo più procedere a eseguire l’aggiornamento delle anagrafiche in proprio, digitando le informazioni da copia commissione o listino prezzi, potrete velocemente collegarvi via Internet con i server di MIP, per eseguire il download dei listini.

oRe e oRe DeDicate A conti fatti, per aggiornare 10.000 referenze all’anno ci vogliono almeno 800 ore di lavoro l’anno, a un costo che si aggira intorno ai 15 mila euro, se ci si serve di personale dipendente. Tempo e risorse che potrebbero essere impiegate per organizzare campagne di marketing

o di fidelizzazione della clientela. Inoltre, in caso di anomalie riscontrate durante il data entry, MIP contribuisce a rendere sicura la diffusione dei dati elettronici dei barcode interfacciandosi subito con i produttori, facilitando l’operazione di riconoscimento ottico durante il percorso dei prodotti nella filiera. Se avete più di tre punti vendita, informatevi direttamente con Fenapro su come entrare nel pannello statistico e godere di alcune opportunità. Riceverete periodici report personalizzati, mentre se usate il software EOLO di Fenapro/MIP, usufruirete di assistenza software gratuita. Il servizio di consultazione dei listini MIP On-Line, scade il 31 dicembre di ogni anno, rinnovandosi tacitamente di anno in anno. In caso di recesso, ne va data comunicazione entro il 30 novembre dell’anno in corso per l’anno successivo.

Il mercato sotto controllo L’archivio MIP si pone anche come ‘base’ per ricerche di mercato e monitoraggio dei consumi: grazie a un accordo con la Società NPD Group, vengono raccolti settimanalmente, da un consistente numero di profumerie in tutta Italia, i dati di sell-in e sell-out che, aggregati, sono in grado di esprimere statisticamente l’andamento dei consumi di prodotti cosmetici in Italia. La banca dati è inoltre fondamentale per poter adempiere alle disposizioni del regolamento (CE) n. 1223/2009 del 30 novembre 2009 in materia di controllo della etichettatura dei prodotti cosmetici, la cui inosservanza, prevede sanzioni per i distributori che vanno da 3 a 30mila euro.

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Campagna di Canale, è il momento delle adesioni C’è una prima buona notizia. La riunione avuta a metà febbraio con gli esponenti del Gruppo Cosmetici in Profumeria di Cosmetica Italia ha confermato l’intenzione di alcune aziende di aderire e finanziare la campagna comune di canale. L’orientamento era già nell’aria, ma andava confermato. Alcuni nomi sono già ‘trapelati’ ufficiosamente, ma al momento è opportuno non sbilanciarsi. Più compatta, invece, la distribuzione, che vede l’adesione al progetto della Fenapro di molti dei più grossi player del mercato, da Naima a Unibee, proseguendo con Ethos Profumerie e Beauty 3.0.

si parte Con il reClutamento Ci sono poi i tanti indipendenti che hanno manifestato il pieno sostegno al progetto. “Non è il caso di attendere oltre, sono i nostri stessi consiglieri a chiederci di accelerare i tempi. Contestualmente alla ‘campagna acquisti’, bisogna concentrarsi sulla creatività, con il coinvolgimento di 4 agenzie pubblicitarie da mettere in gara”, sottolinea Michelangelo Liuni. Ora o mai più. “Mai come in questi ultimi mesi la distribuzione è riuscita a compattarsi, dando prova di avere obiettivi e intenti comuni. È su questo ritrovato spirito di squadra che vogliamo puntare per portare a termine il nostro progetto”. Vero è che, da una parte e dall’altra industria e profumieri - si dovrà lavorare per diffondere i contenuti dell’operazione e raccogliere adesioni. Va raggiunta una massa critica di un certo peso. “La Fenapro ha già iniziato, il progetto aggrega consensi in tutta Italia. L’idea piace e anche il contributo economico sembra trovare tutti d’accordo”, riprende Liuni.

il valore della profumeria va raCContato Da qui ai prossimi due/tre mesi si lavorerà per individuare contenuti e modalità di comunicazione del messaggio di valorizzazione del canale. “Ipotizzando un budget di circa 500mila euro, le agenzie coinvolte dovranno abbozzare un programma che coinvolga anche i nuovi mezzi di comunicazione (internet/social ecc.)”. Sui contenuti, c’è massima condivisione. “L’orientamento prevalente della componente industriale

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Campagna di canale, quali i contenuti del brief? Il brief sarà affidato a 4 agenzie, che aderiranno a una gara, finalizzando il lavoro alla creazione di materiale di comunicazione, a cominciare dal logo, da diffondere fra le profumerie aderenti come richiamo dei temi della campagna, e la definizione di forme premiali per tutte quelle profumerie che si impegnano a diffondere i temi della campagna. Considerata una base numerica di 1.250 punti vendita, corrispondenti a circa 300 ragioni sociali, e una quota di 200 euro per p.v., si raggiungerebbe un ammontare complessivo di 250mila euro. “Questo metodo di lavoro rovescia di 360° il ragionamento precedente che prevedeva lo studio del progetto nella sua pratica applicazione e sulla base di questo, si andava poi a valutare come reperire le risorse. Ora, invece, si definiscono prima le risorse disponibili e poi le caratteristiche del progetto”, chiude Michelangelo Liuni.

è che l’operazione debba recuperare il concetto di profumeria come idea di valore nel quale risiede un’intensa relazione tra il cliente e il negozio e tra il luogo e il logo intesi come promessa di qualità”, puntualizza Mario Verduci. Un orientamento naturalmente condiviso dalla stessa Fenapro. E sul sistema di contribuzione come ci si orienterà? Nel documento che la Fenapro aveva sottoposto alla valutazione della Commissione Direttiva del Gruppo Cosmetici in Profumeria si era, infatti, definita la quota di adesione a carico dell’Industria e quella a carico delle profumerie aderenti, lasciando peraltro ancora in sospeso la questione sulla contribuzione fissa o proporzionale riservata alla prima, su cui non si era, sino a quel momento, formato un consenso maggioritario, fermo restando che appariva decisamente più preferibile la soluzione proporzionale. “A tal proposito, pare ormai certo che con riferimento ai produttori, il contributo sarà calcolato proporzionalmente al fatturato, mentre per i distributori sarà di una quota fissa per porta”, aggiunge Verduci. “Si partirebbe dall’applicazione di una percentuale sul fatturato realizzato nel 2017, utilizzando quali altri parametri aggiuntivi: il fatturato globale settoriale di distribuzione selettiva: 1,83 mld di euro (dati NPD); il fatturato ingrosso, pari a 900mln di euro; la quota di mercato industria aderente, circa il 55% del totale, cioè 495mln di euro. Inoltre, per determinare la quota di conferimento di competenza dell’industria, cioè 250mila euro, occorre applicare una percentuale dello 0,05% sul fatturato di ciascuna azienda produttrice aderente”.

il Contratto di rete Fattibilità dell’operazione e gestione delle risorse, secondo la Fenapro, devono passare attraverso l’istituzione di un Contratto di Rete con soggettività giuridica a cui ci si atterrà dal punto di vista amministrativo. “È uno strumento amministrativo che dà le massime garanzie di trasparenza, controllo e puntuale rendicontazione. Allo stesso tempo poi, evita la costruzione di sovrastrutture costose e appesantite dal funzionamento amministrativo”.

Che cosa si intende per Contratto di Rete? Recentemente introdotto nel nostro ordinamento dal D.lgs. nr. 5/2009 convertito in legge nr. 33/2009, il contratto di rete viene definito come una forma di aggregazione di imprenditori attorno a un progetto condiviso. In particolare, con il contratto di rete due o più imprese (ma anche professionisti) si obbligano a esercitare in comune una o più attività economiche rientranti nei rispettivi oggetti sociali, allo scopo di accrescere la reciproca capacità innovativa e la competitività sul mercato. Il fine perseguito e la durata del contratto sono elementi chiari per distinguere le reti d’impresa da altre forme aggregative come i Consorzi e le ATI (Associazioni temporanee di impresa).


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Fenapro ti oFFre un’opportunità: gurYou Avete ricevuto per email la comunicazione che trovate all’interno delle nostre pagine gialle? Che ne pensate? E siete già stati contattati dal team GURYOU, la piattaforma tutta dedicata al wellness di cui vi abbiamo raccontato nei numeri scorsi? Molti di voi, con ogni probabilità, sì. Le ragioni di quest’iniziativa? Illustrarvi sia le modalità di funzionamento quanto le potenzialità della piattaforma, alla quale potersi iscrivere anche gratuitamente. Fenapro e GURYOU vorrebbero coinvolgervi in un progetto nuovo e dalle grandi potenzialità. Leggete di che si tratta. Caro associato, sappiamo quanto oggi sia importante ridisegnare, attraverso i nuovi canali digitali, la relazione con il cliente, cercando di rafforzarla attraverso una migliore conoscenza e capacità di capire le sue esigenze e, magari, anticiparle. L’industria del wellness ha varie sfaccettature: cura della pelle, SPA, make-up, attività fisica, meditazione, nutrizione, turismo, salute mente-corpo, etc. Un mercato in costante crescita anche in ambito digitale con enormi potenzialità (...). La tematica del wellness in ambito digitale è molto frammentata, per il proliferare di siti e applicazioni tematiche: ad oggi esistono oltre 100mila applicazioni nel settore Wellness e ogni applicazione ha un proprio bacino di utenti circoscritto e quindi isolato. GURYOU nasce per dare risposte sia agli utenti che agli operatori del wellness. La Profumeria si colloca perfettamente in tale contesto. E Fenapro, che è sempre attenta a individuare servizi e strumenti nuovi e distintivi per i suoi affiliati, ti riserva questa preziosa opportunità.

gurYou ti permetterà di:

■ Organizzare meglio e semplificare la gestione dei tuoi servizi, enfatizzando il ruolo del Beauty Coach e consulente di fiducia all’interno delle profumerie di eccellenza, così che il cliente percepisca di vivere un’esperienza che gli è dedicata in esclusiva. ■ Pubblicare online i servizi di Beauty Coach, così come le specifiche consulenze e la relativa disponibilità di orario. ■ Facilitare e semplificare la richiesta del servizio da parte del cliente attuale e potenziale, grazie a un sistema di prenotazione semplicissimo e intuitivo, via Web e via App. ■ Migliorare e aumentare la tua visibilità online e di conseguenza le visite alla profumeria, anche grazie a specifiche azioni di marketing avviate da GURYOU attraverso i canali social e a una copertura di servizi di qualità in ambito Wellness a 360°. ■ Potrai iscriverti a GURYOU in modalità gratuita, per verificarne direttamente le funzionalità e le potenzialità. Questa modalità ha il solo limite che riduce il numero dei servizi e delle risorse (intese come collaboratori/ Beauty Coach) che potrai pubblicare sulla piattaforma. Bisogna guardare avanti. E GURYOU, che è una piattaforma internazionale, diventa lo strumento ideale per dare ai tuoi servizi tutta la visibilità che meritano.

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Fotografia: Martino Dini Firenze 2018


La profumeria è il luogo in cui il desiderio di bellezza prende forma, perché è qui che avviene l’incontro determinante tra chi vende e chi vuole acquistare. Proprio per questo noi di Imagine abbiamo da sempre dedicato ampio spazio alla formazione del personale

86 EVENTI Moda e Profumi in mostra a Cesenatico, con la collaborazione della Profumeria Arianna.

96 RICERCA I dischetti effetto peeling di L’Oréal Paris rinnovano il gesto beauty.

98 ICON Sauvage Eau de Parfum, il nuovo maschile di Dior.

e a tutto ciò che serve per accogliere, coccolare e consigliare al meglio la/il cliente. Oggi questo spazio si amplia per dare un contributo decisivo al ‘cuore pulsante’ del settore. Chi ogni giorno lavora in profumeria.

100 FOCUS Rossetti e gloss di ultima generazione.

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eVenti

una raccolta unica di bozzetti originali dagli atelier di moda più prestigiosi. ‘C’era una volta’, alla Galleria Leonardo da Vinci di Cesenatico, ha riaffermato, con la preziosa collaborazione della profumeria arianna, lo stretto legame tra stile e fragranze.

di Giuliana Valcavi

C’era una volta... moda e profumi in mostra

alCuni sCorCi Dell’esposizione organizzata a CesenatiCo nel suggestivo spazio Della galleria leonarDo Da vinCi, tra profumi e Capi D’abbigliamento.

Moda e profumo vanno a braccetto e la Profumeria Arianna di Cesenatico, dinamica realtà della cittadina romagnola, ha riproposto e sottolineato questa liaison collaborando con Barbara Braghittoni, titolare del Sant’Era Parrucchieri, all’organizzazione e allestimento di ‘C’era una volta’. Per tutto il mese di febbraio il suggestivo spazio della Galleria Leonardo da Vinci ha ospitato bozzetti di moda, capi di abbigliamento, profumi e accessori. I marchi coinvolti: Ungaro, Chanel, Valentino, Prada, Dior, Christian Lacroix, Armani, Balmain...

Dagli atelier Il tutto è stato possibile grazie a Elia Maiolini, prèmiere dame, cioè prima sarta, di alcune delle più rinomate case d’alta moda, tra cui Gattinoni e Sorelle Fontana. I bozzetti

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originali e i capi d’abbigliamento, prevalentemente anni ‘60 e ‘70 con qualche infiltrazione anni ‘80 e ‘90, provenienti dagli atelier più prestigiosi, sono i grandi protagonisti di un’esposizione che traccia alcuni dei momenti salienti dell’evoluzione dello stile. Dall’idea al disegno alla realizzazione fino alla fragranza come estensione di un concetto di moda a 360 gradi. Oltre a Barbara Braghittoni, artefici di ‘C’era una volta’ sono state Roberta Bisacchi, titolare della Profumeria Arianna, Caterina Rondoni, visual, e Delio Piccioni, artista. “Per il nostro negozio è stata un’ottima pubblicità attraverso un messaggio di alta qualità, che riafferma lo stretto legame tra il mondo delle fragranze e la creatività di alcuni dei più importanti stilisti italiani e stranieri, una connessione che non può che far bene al nostro settore”,

ha fatto sapere Roberta Bisacchi, che ha invitato la sua clientela a un’anteprima esclusiva con un insolito bigliettino decorato da un vaporoso tulle bianco.

a ogni stagione il suo All’interno della mostra, il profumo ha goduto di una posizione privilegiata grazie ad attraenti factices che hanno troneggiato in un’ambientazione dedicata alla stagione, a cui ognuno faceva riferimento con tanto di famiglia olfattiva: Chanel n. 5, fiorito aldeidato, per l’autunno, Regina Schrecker, floreale aldeidico, per l’inverno, Dune, orientale legnoso, per la primavera e C’est la vie, orientale floreale, per l’estate. Un modo, oltre che di caratterizzare la presenza dei profumi, di stimolare la conoscenza di un mondo molto affascinante.


UN NUOVO ANNO

CON I SUCCESSI DI MANE

SCOPRI LE SOFISTICATE CREAZIONI DEI PROFUMIERI DI MANE CHE COMBINANO LA CREATIVITÀ CON GLI ESCLUSIVI ED INNOVATIVI INGREDIENTI MANE

Cécile Matton ha creato STRONGER WITH YOU, il profumo maschile del nuovo Emporio Armani duo. La fragranza sorprende con la sua originalità grazie all’accordo speziato nelle note di testa – un mix di Cardamomo, Pepe Rosa e foglie di Violetta. Un’eleganza disinvolta e una naturale nonchalance sono interpretate dalla Salvia nel cuore aromatico della fragranza. Le note mistiche di Vanilla Pure Jungle Essence™ e l’accordo pralina di Castagna rendono il fondo sensuale. Véronique Nyberg racconta con TRUSSARDI RIFLESSO, la storia di un uomo che sceglie lo sport come stile di vita. Questa nuova filosofia è espressa dalle note di testa di Bergamotto e Pompelmo Rosa che si mescolano in un cocktail di agrumi italiano. Vibranti ed energiche note di Fior di Lavanda Pure Jungle Essence™ e tocchi di Cuoio Italiano, si ispirano all’eleganza innata del nuovo uomo TRUSSARDI. Véronique Nyberg ha dato vita a FIAT 500, la nuova sofisticata fragranza che incarna l’iconico brand per un uomo trendy e urban. L’energia delle frizzanti note di Pompelmo unite al vivace tocco del Timur Pepper Jungle Essence™ e del Pepe Rosa Jungle Essence™ conferiscono alla fragranza un’esplosione di freschezza. Il virile cuore fiorito di Geranio e burro di Iris evolve in un intenso e caldo fondo di preziose note di Benzoino e Patchouli ed è arricchito da sensuali tocchi di Vanilla Jungle Essence™. Alexis Grugeon & Véronique Nyberg hanno creato UNGARO BLUE, una fragranza di pura energia e stile per un uomo moderno ed elegante. Note agrumate e speziate conferiscono vibrante energia all’elegante cuore di Fior di Lavanda Pure Jungle Essence™ e Iris, seguite da preziose note di Cuoio. Serge Majoullier ha dato vita a RED FIG. Questa avvolgente fragranza trae ispirazione dalla cremosità e dalla dolcezza del Fico, protagonista indiscusso di questa nuova fragranza Monotheme. Frizzanti e vivaci note agrumate aprono la composizione intrecciandosi con delicati tocchi floreali in un fondo di nuances legnose e accordi muschiati.

Ancora molte creazioni in arrivo nel 2018…


RELAZIONI DI VENDITA

Assertivi ed empAtici: ‘guErrIErI DALL’ ANImO gENTILE’

di rAimondA BoriAni, formAtore e counselor A orientAmento gestAltico relAzionAle.

Assertività ed empatia sono abilità sinergiche non antitetiche, come a volte erroneamente si pensa, che migliorano le relazioni. Se perdiamo l’empatia, rinunciamo alla nostra umanità, mentre se non siamo assertivi ci lasciamo dominare dall’aggressività (in quanto proiettiamo le nostre paure sugli altri) o dalla passività (che ci fa abdicare a noi stessi per non perdere una relazione). “Non deridere, non compiangere, non disprezzare, ma comprendi le azioni umane”. È il pensiero (sempre attuale) di un filosofo del ‘600, Baruch Spinoza,

L’obiettivo in 3 mosse Cosa ottieni con l’assertività? Esprimi te stesso, rispettando gli altri e ottenendo ciò che desideri o meriti. Per trovare un modo di pensare e comportarti più equilibrato, pensa a una situazione concreta e chiediti: “Quale poteva essere un modo più assertivo di pensare o rispondere?”. Le parole chiave sono rispetto e sicurezza, sia nei segnali verbali e non, che nei pensieri associati. 1. Caratteristiche verbali. • Voce rilassata e decisa. • Volume appropriato per la situazione. • Comunicazione cooperativa e costruttiva. 2. Caratteristiche non verbali. • Contatto visivo diretto. • Postura del corpo aperta. • Ascolto empatico e attivo. 3. Pensieri associati. Per esprimersi in modo assertivo serve seguire alcuni ‘schemi di pensiero’. • “Mi esprimerò in modo diretto e aperto”. • “Non mi farò sfruttare e non attaccherò le altre persone”. • “Farò valere i miei diritti in maniera rispettosa”.

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“La persona che è dovunque non è da nessuna parte” (Harvey mackay). Assertività ed empatia sono sinergiche: la prima permette di esprimere se stessi, la seconda di rispettare gli altri, ottenendo ciò che si desidera (o si merita).

alla base dell’assertività: una persona assertiva non giudica gli altri in modo avventato e impulsivo (come invece tende a fare una personalità aggressiva), né ne diventa succube (come fa una personalità passiva), ma possiede una sensibilità che permette di ‘com-prendere’ pensieri ed emozioni altrui. Tutto ciò è possibile grazie all’ascolto empatico, ovvero a una capacità di ‘sentire’ gli altri come se ci si sintonizzasse sulla stessa frequenza d’onda. L’assertività ha quindi a che fare con l’equilibrio: l’assertivo sa dosare quando esporsi e quando tacere, quando ascoltare e quando invece agire. Questa è la sua virtù. L’assertività è altresì la capacità di far valere le proprie idee senza prevaricare quelle degli altri, mentre l’empatia è la dote che permette di comprendere lo stato d’animo altrui, senza tuttavia farlo totalmente nostro. Uno stile assertivo ha come caratteristiche l’uso dell’ascolto attivo, l’affermazione di sé, la mancanza di ansie e sensi di colpa, l’attribuzione di fiducia agli altri e a ciò che dicono, la mancanza di pregiudizi e una comunicazione chiara dei propri sentimenti. L’ascolto è una delle componenti più importanti della comunicazione assertiva, ma per essere davvero efficace deve diventare empatico. Cosa significa? In pratica serve andare oltre il semplice ascolto delle parole e capire in profondità gli stati d’animo e le sensazioni che prova chi abbiamo di fronte. Solo comprendendo pienamente le sensazioni altrui possiamo essere in grado di comunicare con loro nel modo più efficace. Assertività ed empatia rappresentano una sorta di mix alchemico che rende ‘guerrieri forti e valorosi con un animo nobile’, migliorando la comunicazione in ogni ambito. Lavoro incluso.



formazione di Raimonda Boriani

Dare valore all’expertise fortifica il canale Un percorso formativo per incentivare l’empowerment delle risorse retail della maison Dior. e potenziare appeal, prestigio e vendite dei concessionari. alla scoperta di un cammino durato tre anni. Una formazione innovativa, mirata a valorizzare qualità, unicità, competenze del personale di vendita di Dior Italia. E fornire un surplus di energia per esprimere al meglio la loro expertise, coinvolgendo i concessionari con entusiasmo e creatività. “Esattamente tre anni fa abbiamo dato vita al progetto Dior Retail Excellence, con l’obiettivo di affiancare ai contenuti inerenti ‘sapere’ e ‘sapere fare’, regolarmente forniti dall’azienda, altri relativi al ‘saper essere’, così da rappresentare sempre più la differenza, sia nel rapporto con la cliente che con il personale dei punti vendita concessionari”, afferma Ilaria Torti, Training Manager LVMH - Parfums Christian Dior Italia. “Grazie al supporto di una società di consulenza, esperta nella costruzione di percorsi formativi dedicati al settore cosmetico, abbiamo iniziato un vero e proprio ‘viaggio’ fatto di tante esperienze arricchenti, sotto il profilo professionale ma anche personale”.

TeaTro, piTTura, giardini… Nell’inedito percorso formativo sono stati utilizzati diversi mezzi artistici. “Nel 2015 abbiamo lavorato sulla qualità della presenza, attraverso Atelier di Teatro condotti dal regista Srefano de Luca, sulla capacità di avere cura del dettaglio senza mai perdere la visione di insieme nella propria attività di consulenza, attraverso un Atelier di Garden Design condotto dalla professoressa Anna Piussi, fino a giungere all’uso dello storytelling attraverso un Atelier d’Arte condotto dal pittore Francesco Baronti. Con questi straordinari atelier abbiamo inteso anche rendere omaggio a ‘territori’ molto amati da Monsieur Dior: il teatro, la natura in generale e i fiori in

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particolare, la pittura”, spiega Ilaria Torti, che prosegue: “Nel 2016, su richiesta del personale che aveva partecipato al primo anno di lavori, si è inteso approfondire il discorso sulla qualità della presenza. Con il prezioso supporto di Stefano de Luca si è lavorato in atelier volti a migliorare la capacità di scoprire i desideri latenti della cliente, potenziando la capacità descrittiva emozionale, e acquisire tecniche per far vivere alla cliente un momento di pura magia durante l’esperienza di vendita”. 2017: focus sul saper essere “Quest’anno il percorso è stato incentrato sul self-empowerment e condotto dai formatori e coach tra cui Monica Nava,

Senior Consultant Vera Consulting, che ha portato a toccare - continua Torti argomenti strettamente correlati alla leadership come le competenze relazionali, le risorse psicologiche, il ruolo della flessibilità e dell’esperienza, l’identificazione dei meccanismi di blocco psicologico”. Quali gli obiettivi? Risponde Monica Nava: “La genesi di questo percorso nasce con lo scopo di sensibilizzare i punti vendita a far propri i valori del marchio Dior, da tradurre nella consulenza con la cliente in un servizio di vendita eccellente. Per questo motivo il processo di sensibilizzazione ha richiesto di ingaggiare le persone che già avevano credibilità nei punti vendita, e il cui agire è considerato modello da seguire: il team di vendeuse e make-up artist Dior. Attraverso un intervento formativo articolato in due moduli, sono stati sviluppati momenti di self-empowerment e di project work, propedeutici a sperimentare la messa in campo di singoli progetti. Partendo dal ruolo di vendeuse e make-up artist Dior, il processo di self-empowerment è stato generato per facilitare momenti di consapevolezza, finalizzati ad attivare risorse interne, dando un nome al proprio agire. Il mettersi in gioco, confrontandosi


formazione con timori, paure e trasformandoli in alleati, è stato propedeutico all’intervento di project-work che ha supportato i partecipanti nell’individuazione di progetti concreti”. due fasi, 28 progeTTi “Nella prima parte dell’intervento formativo - continua Nava - i partecipanti sono stati coinvolti in un percorso di self-empowerment. La metafora dello ‘spirito del bambù’ è stato il pretesto per ispirarsi e confrontarsi con i suoi sette Insegnamenti. Nella seconda parte del primo modulo, i protagonisti sono stati invitati a tradurre la fase di esplorazione e i momenti di riflessione in singoli progetti. Sono state messe in chiaro le attività con cui intendevano coinvolgere i punti vendita, così da armonizzare l’attività settimanale con quella di coinvolgimento e sensibilizzazione al marchio Dior. Nel frattempo i consulenti di bellezza hanno postato le proprie evidenze di progetto su Instagram. Nel secondo modulo, i partecipanti hanno condiviso le esperienze, collegandole al processo di self-empowerment attivato nel primo modulo. Si è quindi dato spazio al rendere definitivi i Progetti in modo da estenderli ad altri punti vendita”.

olTre le aspeTTaTive Cosa vi ha stupito di questi professionisti? “Realizzare questo progetto ci ha fatto sentire particolarmente privilegiati - risponde Nava -. Primo, perché abbiamo potuto conoscere più da vicino le nostre risorse, in situazioni formative molto diverse dal solito, in cui questi professionisti hanno espresso una ricchezza personale davvero straordinaria. Secondo, perché progettare percorsi formativi assolutamente unici e arricchenti ha permesso non solo di consolidare il team e il senso di appartenenza al brand, ma anche di far percepire ancor più la differenza che queste persone possono fare ogni giorno con la loro presenza e il lavoro nei punti vendita. La cosa più interessante è stata notare come siano rimasti del tutto stupiti delle loro potenzialità, partendo da uno stato di scetticismo verso la capacità di portare avanti un progetto, per poi agirlo con metodo e passione. Tutto ciò mettendo in gioco la propria creatività, energia e professionalità, nonché la capacità di coinvolgere e motivare i team presenti nei punti vendita”.

l’impaTTo sulla profumeria: ‘gli ambassadior’ L’attività del 2017 ha avuto un riverbero particolare sul personale dei punti vendita coinvolti. Spiega Ilaria Torti: “Molti di loro sono stati nominati ‘AmbassaDior’, per la speciale relazione che hanno espresso con l’azienda, attraverso il rapporto privilegiato che li unisce al nostro personale retail il quale, ogni giorno, è in grado di realizzare un lavoro prezioso e sempre più qualitativo. In secondo luogo, i progetti creativi e innovativi di animazione, cui il nostro personale ha dato vita durante le settimane promozionali, ha conquistato prima di tutto le vendeuses. E, attraverso loro, le clienti, permettendo a Dior di rimanere top of mind anche quando le settimane promozionali terminavano”. alla fine, inizia una nuova sToria… “Gli atelier sono stati preparatori alla realizzazione di progetti individuali di azione e animazione presso i punti vendita di pertinenza, documentati attraverso foto e film postati su Instagram, che hanno dato vita a un vero e proprio contest qualitativo”.

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formazione

mariangela armenio

Aggiunge Torti: “Il contest ha portato alla premiazione di tre persone (ndr, vedi box), ospitate a Milano in un hotel 5 stelle lusso, dove si è tenuta una cena di gala in loro onore. Dopodiché hanno ricevuto una formazione train the trainer in esclusiva, da parte di un formatore dell’internazionale, per poter essere sempre più un punto di riferimento professionale per le vendeuses dei punti vendita”. Come proseguirà il progetto? “Quando si parla di Retail Excellence il lavoro non è mai finito, perché ogni giorno si deve spostare più in alto l’asticella, alla ricerca di nuovi contenuti e modalità utili ad esprimersi sempre al meglio. Quest’anno proseguiremo il percorso di arricchimento permettendo al nostro personale retail di vivere un momento formativo unico nel suo genere, che ci condurrà alle origini dello straordinario mondo profumato Dior. Nel mese di settembre vivremo tre giornate intense a Grasse, dove ci sarà modo di partecipare alla raccolta del gelsomino presso il Domaine de Manon, fare un tuffo nel passato entrando nella prestigiosa dimora che fu di Christian Dior, il Chateau de la Colle Noir, incontrare il nostro Maitre Parfumeur Créateur François Demachy presso il centro di creazione delle nostre fragranze, Les Fontaines Parfumées, approcciare il lavoro di trasformazione delle materie prime presso la Maison Robertet e visitare la culla della profumeria mondiale, ovvero Grasse con il suo bellissimo Museo del Profumo. Il tutto per poter poi esprimere ancora meglio in campo i valori che rendono unica la nostra Maison de Parfum, nata 70 anni fa e capace di offrire ai propri clienti una palette di più di 70 emozioni olfattive, 100% made in Dior”.

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giada gaetano

francesco antroPoli

La creatività paga Quali i criteri di valutazione dei progetti? “Le evidenze inviate e postate su Instagram”, risponde Monica Nava, Senior Consultant Vera Consulting. “Poi si è tenuto conto di qualità, creatività, livello di coinvolgimento del team nel punto vendita scelto come prototipo, energia e proattività dei protagonisti”. Ecco i nomi dei primi classificati: Mariangela Armenio, con il progetto ‘Innamoratevi di Dior!!!’, Giada Gaetano con ‘100% made in Dior!’ e Francesco Antropoli e le sue ‘Cinque gocce di Christian Dior’.

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Pari merito Fiorenza Piredda, ‘Once upon a time... Dior!’ Lara Zanini, ‘Dior Beauty News’ Scuto Rossella, ‘Life isbeautiful... Life isDior!’ Silvana Orlando, ‘Sempre perfetta con Dior!’ Donata Indiveri, ‘Dior is... life!’ Paola Masetti, ‘The lippyweekend’ Angela Bontempi - Galeazzi & Dior Beauty Tour, ‘Enjoy yourself’ Stefano Leonardi, ‘Dior Attitude’ Mirella Topini, ‘Attori Protagonisti’ Sergio Porcedda, ‘Lo sguardo Dior’ Francisco Martins, ‘Dior, appartenere all’eccellenza!!!’ Sonia Ruscio, ‘Vesti le tue labbra con Dior’ Fabiana, ‘Il profumo del giorno’ Luca Barone, ‘Forever, Dior girl’ Carmine Russo, ‘The Art of Colour’ Fabio Finelli, ‘Dior: ogni profumo, un’emozione’ Gianmarco Soddu, ‘#Dior top of Mind’ Francesco Lombardo, ‘#Dior Attitude’ Mario Penna, ‘Dior Royalty’ Giuseppe Giorgianni, ‘Dior Community’ Ketty Lazzarin, ‘Tres Joly’ Hana Vlckova, ‘Servizio Dior espressione del lusso assoluto’ Giada Gaetano, ‘Les Secrets Dior’ Emiliano Mereu, ‘Be Dior’ Gabriele Tagliavento, ‘La base perfetta secondo Dior’


Dall’idea al prodotto finito, REALIZZIAMO PROFUMI PER PASSIONE.

Un’arte, un’emozione che si traduce in fragranze accurate dove tutto è studiato nei minimi dettagli e le materie prime sono selezionate con attenzione per creare profumi unici o per affiancare prestigiosi marchi con un accurato servizio conto terzi. NewCosmesy srl - Via Donatori di Sangue 29/31/33 - 20010 Santo Stefano Ticino (MI) - Tel: 02/90111844 - www.newcosmesy.com


Frontiere

Beauty device, dove eravamo rimasti?

di Giovanna Maffina

oltre a continuare a crescere a ritmi sostenuti, questo mercato appare sempre più diversificato. La tecnologia sonica di Clarisonic ha fatto da ponte a molto altro, nello skincare soprattutto, ma anche nel makeup.

i dispositivi elettronici al servizio della Bellezza di pelle e capelli sono sempre più sofisticati.

Qualcuno l’ha definita la quarta dimensione della bellezza, quella che, insieme al trattamento in senso stretto, ai ritocchi soft e alla chirurgia estetica, indica una delle principali direttrici imboccate dal mercato del beauty negli ultimi anni. È l’elettrobeauty, che combatte gli inestetismi cutanei attraverso dispositivi elettronici progettati per avere un’intelligenza meccanica molto sofisticata.

clarisonic ha fatto da apripista Esploso alcuni anni fa, questo mercato ha continuato a crescere a doppia cifra, raggiungendo alla fine del 2016 un valore

Colori ad alta precisione È proiettata nel futuro la Mink Makeup Pen, una penna che, mixando tre dei 4 colori primari, è in grado di riprodurre fedelmente la tonalità intercettata su un’immagine o una foto, anche scaricata da Internet. Immagine alla mano, ci si serve dell’apposita app per decodificare il codice CMY, acronimo che indica la versione ridotta della quadricromia con cui vengono effettuate le stampe, dove C sta per Ciano, M per Magenta e Y per Yellow, tre dei quattro colori primari (manca il nero). Quindi, una volta impostato sulla penna/siringa il valore di ogni colore, con una pipetta se ne aspira la quantità esatta da mischiare con un’apposita base. Tempo pochi secondi, e il cosmetico - rossetto, fard, ombretto - è pronto.

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globale che sfiorava - e ora avrà già abbondantemente superato - i 20 milioni di dollari. Il successo planetario di Clarisonic, il device per la pulizia del viso che sfrutta la tecnologia sonica anziché quella a rotazione e che continua a essere leader in oltre 50 Paesi al mondo, oltre ad aver tracciato un solco entro il quale si sono infilati, con i loro device omologhi, molti brand illustri della bellezza, ha dato un’accelerata, in termini di novità, al segmento. Dalla tecnologia sonica si è partiti per agganciarvi la tecnologia led ma anche le onde elettromagnetiche, gli ioni, gli ultrasuoni, il laser, i sensori biometrici e molto altro. Se, ad esempio, i led sono utilizzati efficacemente per chi ha problemi di acne, l’impiego del flusso elettroosmotico, prodotto dall’alternanza tra ioni positivi e negativi, migliora invece idratazione e circolazione cutanea. Due esempi, con in comune la filosofia dell’approccio personalizzato, che in alcuni casi, come quello di Age Loc Me di Nu Skin, diventa centrale. Si parte dalla valutazione precisa del tipo di epidermide, per elaborare un algoritmo che, incrociando le diverse informazioni ottenute, combina secondo i bisogni individuali il mix tra crema giorno, crema notte e 3 diversi sieri, contenuti in cartucce


Frontiere

ricaricabili. A fare il resto è un miscelatore dispenser touchless, che tara e miscela le tre formule, aprendosi ed erogando la giusta dose di trattamento quando, tramite un sensore, avverte la presenza della mano. Sempre partendo dal presupposto che ogni pelle ha un microbioma unico, diverso da quello di chiunque altro, la coreana Wayskin ha messo a punto un particolare device che, attraverso sensori biometrici racchiusi in un disco palmare, raccoglie e analizza dati sull’epidermide e sull’ambiente circostante, per restituire in tempo reale un feedback sul suo stato di salute, insieme a indicazioni su come intervenire per prendersene cura, direttamente tramite smartphone. L’utilizzo di smartphone e tablet è, in effetti, un’altra delle costanti dell’elettrobeauty. Anche il device tascabile Touch + Glow Acupressure Kit, made in Korea, che si collega con bluetooth a un’app, è dotato di sensori che leggono in tempo reale le condizioni cutanee, tenendo monitorato sia ciò che succede ‘dentro’, ad esempio il livello di idratazione, che ciò che avviene fuori, intensità dei raggi solari e umidità dell’aria incluse, per poi tarare il trattamento del momento.

l’augmented reality di mintel

Il microchip che misura la resistenza elettrica della pelle

E di ‘augmented reality’, di realtà aumentata, parla Mintel nella sua analisi volta a mettere a fuoco gli scenari internazionali del mercato cosmetico nei prossimi dieci anni, per definire un approccio dove i confini tra umanità e tecnologia inevitabilmente si assottiglieranno. Non potrebbe essere altrimenti, in un mondo dove le nuove tecnologie aiutano i consumatori a monitorare sempre meglio le loro esigenze di bellezza e dove oltre il 40% dei consumatori cinesi e quasi il 50% di quelli americani si dichiara propenso a disporre di app che consiglino trattamenti specifici, oltre a strumenti diagnostici che tengano sotto controllo le condizioni della pelle e a sensori che monitorino lo stato di salute generale.

Come valutare lo stato della funzione barriera della pelle, che serve a difendere l’organismo dalle aggressioni ambientali ed è fondamentale per tenere sotto controllo la perdita transcutanea di acqua? Semplice, misurandone la resistenza elettrica. Una valutazione non facile da fare se, come si è fatto sino a ora, si lavora con culture cellulari micro-fluidiche create in vitro. Recentissimo, di tre mesi fa, è però lo studio per la realizzazione di un nuovo device in grado di riprodurre epiteli microfluidici su di un apposito chip dotato di elettrodi in grado di monitorare e regolare la funzione barriera della pelle.

luminoterapia e microneedling Se l’invecchiamento cutaneo è il primo dei bersagli dei beauty device, l’acne è al secondo posto. Quest’estate Neutrogena ha lanciato Visibily Clear®, una maschera che sfrutta i principi della luminoterapia per intervenire sulle ghiandole sebacee regolandone la funzionalità. La maschera, anti batterica e anti infiammatoria, è cosparsa di led che diffondono alternativamente luce blu (430 nm) o rossa (630 nm): la prima combatte i

batteri, la seconda riduce l’infiammazione. Utilizzando la luce visibile, il dispositivo, che pesa solo 400 grammi, non diffonde alcun raggio UV e, stando a quanto dichiarato, bastano dieci minuti al giorno per constatare, già dopo la prima settimana, i primi risultati. Già distribuito negli Stati Uniti, il dispositivo è ora venduto in Europa con un caricatore alimentato da 4 pile che fanno funzionare la maschera per circa 30 sedute. Arriva dagli Stati Uniti anche la tecnica del microneedling, evoluzione del peeling tradizionale, associata a un device dotato di testina i cui microaghi stimolano il derma a produrre collagene effettuando micro punturine indolori. La tecnica, in sostanza, intende replicare la stessa reazione che la pelle ha quando si ferisce

e mette in moto una serie di processi finalizzati all’immediata autoriparazione. È proprio grazie a questi meccanismi, attivati per guarire le piccole lesioni sulla pelle e anche sul cuoio capelluto, visto che il microneedling è efficace anche per i capelli, che nel tempo si producono visibili miglioramenti. Pensata per i capelli è anche Hair Coach, la spazzola nata dalla collaborazione tra Kérastase, L’Oréal e Nokia, che collegandosi direttamente al proprio smartphone, scannerizza lo stelo per valutare lo stato di salute del capello, se e quanto è danneggiato o inaridito, e indicare così una routine di trattamento personalizzata. Due esempi evidenti, quelli di Neutrogena e di Kérastase, che anche nel settore del capillare, il futuro sarà dei device.

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RICERCA

Il dischetto

di Marta Pacillo

peeling che ottimizza la routine anti-age Si fa innovazione non solo con le formule ma anche con la gestualità. Ed è quello che fa L’Oréal Paris con il nuovo Revitalift Laser X3 Dischetti Anti-età Peeling.

NELLA LINEA REVITALIFT LASER X3 NASCONO I DISCHETTI ANTIETÀ PEELING, 30 DISCHETTI UMETTATI PRONTI ALL’USO PER UN PEELING GIORNALIERO CHE ESFOLIA E FAVORISCE IL RINNOVAMENTO.

Cambia il gesto, si amplifica il risultato. Revitalift Laser X3 Dischetti Anti-età Peeling è l’ultimo traguardo della ricerca skincare di L’Oréal Paris nell’ambito dei prodotti ispirati ai trattamenti professionali. Rinnova la classica pratica del peeling rendendola adatta alla gestualità beauty di ogni giorno tra le mura di casa.

30 DISCHETTI a duplice azione Il nuovo Revitalift Laser X3 Dischetti Anti-età Peeling offre alle consumatrici la possibilità di associare l’azione peeling all’azione anti-età grazie alla formula contenente un complesso glicolico in grado di rimuovere le cellule morte e favorire un migliore assorbimento dei successivi soin della routine di bellezza quotidiana.

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La concentrazione è al 9,6% del complesso glicolico quindi adatta ad ogni tipo di pelle e a un utilizzo quotidiano. Inoltre, accanto alle proprietà esfolianti del complesso glicolico si aggiungono ingredienti dal potere lenitivo con il risultato, dopo l’applicazione, di una pelle più liscia e luminosa, già dopo l’uso di un solo dischetto. Non manca l’effetto a lungo termine: dopo 30 giorni si assiste a una riduzione delle rughe, una grana della pelle che appare più fine, un colorito più uniforme. Sono diverse, dunque, le azioni che esplica il complesso glicolico, dapprima esfoliante, per rimuovere le cellule morte, in seguito rigenerante, per favorire il rinnovamento cellulare e illuminante, per migliorare l’elasticità e il colorito della pelle. “Grazie alla sua azione esfoliante anti-età - ha affermato Elisabetta Bouhadana, direttore della comunicazione scientifica L’Oréal Paris - Revitalift Laser X3 Dischetti Anti-età Peeling unisce in un pratico dischetto l’efficacia di un trattamento esperto per una pelle più giovane. Il colorito appare più uniforme, la grana affinata e le rughe ridotte”.

IL POTERE RICONOSCIUTO del complesso glicolico Va bene l’esfoliazione, ma perché anche la missione anti-età? Perché proprio con l’avanzare degli anni il rinnovamento


RICERCA cellulare rallenta, le cellule morte quindi si accumulano sulla superficie della pelle causandone la perdita di luminosità e creando una sorta di barriera che rende più complicato il processo di esfoliazione tanto da impedire poi ai trattamenti specifici applicati successivamente di agire in modo ottimale. L’azione in profondità del peeling giunge in soccorso in questo frangente essendo in grado di rimuovere efficacemente le cellule morte. L’acido glicolico, infatti, è un principio attivo di origine naturale, è presente ad esempio nella canna da zucchero in grandi quantità. Le piccole dimensioni delle molecole che lo compongono consentono la sua penetrazione nell’epidermide dove rompe i legami presenti tra i corneociti ovvero le cellule corneali che formano lo strato protettivo dell’epidermide. Accrescendo la naturale esfoliazione dei corneociti, in particolare di quelli più soggetti alle aggressioni esterne, l’acido glicolico riesce a promuovere il rinnovamento in profondità, fattore fondamentale per agire contro i segni del tempo. Dopo il suo impiego la pelle appare subito più luminosa ed elastica.

DOPPIA TRAMA per un gesto su misura Oltre alla soluzione peeling di cui sono imbevuti, è importante anche il materiale

con cui sono realizzati i dischetti. Grazie ai progressi della ricerca L’Oréal è stato impiegato un tessuto in microfibra ultra performante dotato di una doppia trama per svolgere una duplice azione: un lato è ruvido e contiene micro-reti che rendono l’esfoliazione della pelle più energica, mentre il lato liscio permette un’esfoliazione più delicata in superficie. In tal modo ogni consumatore potrà scegliere quale tipo di trattamento effettuare, se più intenso o più leggero, in base alla sensibilità della propria pelle. L’applicazione consigliata è la sera, dopo aver deterso il viso con il detergente abituale: si applica un dischetto con movimenti circolari sul viso evitando il contorno occhi e labbra. Il prodotto non va risciacquato, bensì va lasciato agire fino a completo assorbimento, per poi completare la routine di trattamento con l’abituale crema notte. Al risveglio, il mattino, è consigliato l’uso del prodotto di punta della linea, Revitalift Laser X3 Trattamento Profondo Anti-età SPF 20, in modo da ottimizzare i risultati anti-invecchiamento promossi dalla formula. Questo perché, come si diceva, l’uso dei dischetti favorisce un migliore assorbimento dei trattamenti anti-age della routine quotidiana.

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icon di Marta Pacillo

Magica ora degli

istinti selvaggi Il cielo arde di blu ed ecco svelarsi la magia olfattiva di Sauvage Eau de Parfum. La sua anima palpita in un mélange di freschezza speziata e virilità orientale.

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Con Eau Sauvage anno 1966, Dior creava un mito assoluto della profumeria maschile. Una fragranza che rivoluzionò i codici con la sua freschezza fiorita, assurgendo a simbolo di giovinezza per eccellenza. Da allora ne sono passate di creazioni profumate con le quali la maison ha dimostrato quanto sa capire gli uomini, interpretarne la mascolinità in evoluzione, le sempre nuove e diverse sfaccettature, restando lontana dai cliché e inaugurando veri e propri filoni olfattivi. Come quando, nel 2015, per la prima volta dopo dieci anni, creò quello che fu definito ‘uno choc olfattivo con l’allure di un grande classico’. Vale a dire, Sauvage. Una creazione estrema dedicata a un

uomo virile, audace e autentico che dal suo predecessore riprendeva la risonanza immediata della parola e la freschezza intensa degli agrumi, per poi giocare con la storia e inventare un destino ancora tutto da esplorare.

maggior profondità Sin dall’inizio Sauvage si è imposto per la sua forza dirompente, che racconta il legame intimo dell’uomo con la natura e con la sua spinta vitale. Il racconto prosegue con la stessa cifra stilistica ma attraverso nuove armonie olfattive, mutevoli e conturbanti, grazie a Sauvage Eau de Parfum. Creato da François Demachy, Parfumeur-Créateur Dior, il bouquet è notturno e fresco, soave e misterioso come quell’ora sospesa


icon per sauvage eau de parfum, fraÇois demachy ha ricreato il mix olfattivo dandogli maggior profondità e nuove sfumature. la campagna adv vede protagonista johnny deep circondato dall’atmosfera crepuscolare di un deserto nel west americano.

tra il giorno e la notte, la mitica ‘Magic Hour’, quella frazione di tempo in cui i lupi escono e gli uomini danno libera espressione alla loro animalità. L’ora del crepuscolo e della metamorfosi quando la luce bluastra cambia la fisionomia del paesaggio, esala effluvi resinosi e speziati, e tutto si trasforma. La firma olfattiva dell’EdP è data dalla freschezza speziata in dialogo con sfaccettature orientali. Ogni aspetto dell’originale è stato rivisitato per creare nuovi equilibri pur preservando fedeltà alla composizione nativa. Lo spiega bene lo stesso Demachy: “Non si trattava di esagerarne l’essenza, né di saturarne la composizione. Ho semmai cercato di arricchire ogni sua nota dominante, modulandone la

presenza, per offrire nuovi colori alla sua intensità”. Alla prepotente fraîcheur del bergamotto di Calabria, si susseguono note speziate dal tocco piccante che regalano rotondità all’insieme; il pepe di Sichuan e pepe rosa sono sempre ben riconoscibili, ma l’intensità della trama si accentua con l’irrompere dell’anice stellato e della noce moscata. Come accompagnata da accenti vagamente animali e muschiati, la struttura si accende con la potente nota di Ambroxan che, pur restando dominante, lascia spazio d’espressione alla raffinatezza vegetale del cisto labdano. La nuova pulsazione orientale della composizione è data dall’assoluta di vaniglia di Papua, una varietà eccelsa

dagli accenti fumé, che diffonde tutto il suo esotico e goloso sentore su uno sfondo legnoso di vetiver.

magic hour, l’ora blu L’eroe solitario di Sauvage ha il volto di Johnny Deep, star planetaria nonché icona ribelle per antonomasia. Nella campagna pubblicitaria ad opera di JeanBaptiste Mondino per la nuova EdP Deep veste i panni di un fiero condottiero dei lupi in un deserto avvolto dalla luce blu del crepuscolo. È un autentico docu-fiction dal titolo ‘legend of the magic hour’ che esplora le terre maestose del West americano soffermandosi proprio sulla leggenda del dio-coyote. Virile, sensuale e... Sauvage come non mai.

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FOCUS

LABBRA IN PRIMO PIANO SEMPRE MORBIDE E DA BACIARE!

di Ivan Pestillo

Rossetti e gloss di ultima generazione vantano un’altissima componente di trattamento. Senza mai rinunciare al colore, 100% mat o, al contrario, extra brillante.

Poiché sporgono, le labbra (proprio come il naso) sono sempre le prime a essere colpite da agenti esterni quali vento, inquinamento e raggi solari. Queste, inoltre, non sono provviste di ghiandole sebacee e ciò comporta che si screpolino facilmente e in qualsiasi stagione. Protezione e nutrimento diventano, quindi, fondamentali anche quando si pensa al make up. Per questo, rossetti, tinte e gloss di ultima generazione garantiscono gli stessi principi di trattamento di un burro cacao.

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Attivi idratanti, complessi anti-age ed estratti vegetali sono solo alcuni degli ingredienti che, uniti a particelle filmogene e puri pigmenti di colore, garantiscono alle labbra un perfetto equilibrio tra skincare e make up.

Tante tecnologie, tutte performanti Tra i trend del momento, va segnalato il ritorno dei rossetti liquidi a base d’acqua. Oggi le loro formule sono così all’avanguardia da garantire

un’immediata sensazione di freschezza e confort senza dover rinunciare alla pienezza di un colore long-lasting. Poi ci sono i balsami colorati e i gloss che, nonostante la delicatezza dei loro pigmenti, riescono a enfatizzare la naturale bellezza delle labbra perché in grado di interagire con il pH delle mucose. Tanti prodotti intelligenti, dunque, con formule che di stagione in stagione diventano sempre più benefiche e rispettose. I nuovi rossetti lanciati sul mercato incorporano elevate percentuali di ingredienti di origine naturale scelti per le loro tante virtù. Non mancano le formule totalmente vegane e gluten-free, pensate per una consumatrice sempre più consapevole di sé e di ciò che la circonda. Perché, che sia nude o rosso intenso, il rossetto è un accessorio irrinunciabile. Basti ricordare che due anni fa, nel 2016, proprio il rossetto registrò un record di crescita dei consumi pari a un +8,5% rispetto all’anno precedente.


COLLISTAR Colore pieno sin dal primo passaggio con il Rossetto Unico di Collistar che promette un’idratazione long lasting perché incorpora un blend di oli ultraleggeri estratti da fiori di loto e bixa orellana. In 15 nuance.

FOCUS

CLARINS Il brand reinterpreta il suo rossetto icona in versione mat con Joli Rouge Velvet che, nonostante il finish vellutato, assicura confort e ben sei ore di idratazione perché incorpora estratti di salicornia bio e olio di albicocca. In 10 nuance.

CHRISTIAN LOUBOUTIN Loubibelle Lip Beauty Oil è un olio di bellezza per le labbra nell’iconica tonalità di rosso Louboutin. La sua formula con olio di jojoba non appiccica e rimpolpa le labbra all’istante.

NATURAVERDE Texture avvolgente, in 8 colori intensi e brillanti, per il Lipstick Pure Natural di Naturaverde con olio di bambù, oliva, argan, arancia dolce e ricino. Distribuito da So.di.co.

WET N WILD Il rossetto liquido a lunga tenuta Megalast Liquid Catsuit di Wet n Wild si applica come un gloss ma lascia sulle labbra un corposo velo di colore matte ad altissima pigmentazione. Disponibile in 7 nuance. Distribuito da Markwins.

RIMMEL LONDON Dal Red Instinct Look di Rimmel London arrivano tre nuance scarlatte e super-pigmentate dei rossetti Lasting Finish Lipstick, creati in collaborazione con la cantante britannica Rita Ora.

SMITH & CULT

PUPA Il rossetto I’M Matt di Pupa è caratterizzato da un colore puro, opaco e assoluto; incorpora pigmenti e lacche per una scrivenza piena e cere che rendono la sua texture leggera. In più il burro di mango dona confort. In 16 nuance.

Il Lip Stain di Smith & Cult vanta un elevato potere anti-età perché incorpora l’estratto di tè verde. La sua formula è vegana, glutenfree e senza parabeni. Il pack è lussuoso. Distribuito da ADI.

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ESSENCE Copertura modulabile per aumentare l’intensità del colore a ogni passata. Questo il plus del rossetto Colour Up! Shine On di Essence. In 12 nuance. Distribuito da Cosnova Italia.

CATRICE

FOCUS

Il segreto del rossetto Prisma Chrome di Catrice sta nel suo nome: regala, infatti, un effetto prismatico e metallizzato dai mille riflessi. In più, la sua texture in crema dona una perfetta coprenza in una sola passata. La palette è di 6 nuance. Distribuito da Cosnova Italia.

MAX FACTOR Nuovi colori per il rossetto Lipfinity di Max Factor con la sua formula waterproof che, arricchita con agenti elastici, si adatta alla perfezione ai movimenti delle labbra.

SISLEY

MAYBELLINE NY

Sono 4 le nuove nuance del rossetto Phyto-Lip Twist Mat di Sisley: Ballet, Drama, Ruby e Burgundy. La formula resta sempre la stessa, una formula soin con fitosqualene ed estratto di resina Commifora che lascia le labbra morbide e distese.

Il rossetto ColorSensational Powder Matte di Maybelline regala un effetto velluto estremo ma confortevole perché incorpora speciali polveri mat, pigmenti saturi e nettare di miele. Disponibile in 6 nuance.

DIOR Dior Lip Glow ravviva il colore delle labbra grazie alla tecnologia Color Reviver che fa reagire la sua formula in maniera diversa a seconda del pH delle mucose labiali. Contiene un’alta concentrazione di burro di mango. Disponibile in 10 nuove nuance.

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BELLAOGGI

ROUGE BAISER

Lip Outfit di Bellaoggi può essere usato come rossetto o come matita labbra. La sua texture è avvolgente perché arricchita di principi emollienti, mentre il pack è pratico perché twistup. In sei nuance a lunga tenuta, dalla finitura opaca. Distribuito da Eurostyle.

Racchiuso in un packaging dall’elegante drappeggio argentato, il rossetto L’Authentique di Rouge Baiser coccola le labbra con una texture cremosa che regala un finish mat satinato. Incorpora estratti di papaya e orchidea. In 18 nuance. Distribuito da Deborah.


KSKY Il rossetto Classico Intenso di KSky promette una sensazione di leggerezza assoluta: come un velo, aderisce alle labbra assicurando una buona durata. In 12 nuance dal finish opaco e metallizzato. Distribuito da Kisses Sky Srl.

FOCUS

REVLON Revlon cavalca il trend dei finish super-luminosi con sei nuove shade metalliche dei rossetti liquidi Ultra HD Matte Lipcolor. La loro copertura è impeccabile perché formulati con una tecnologia in gel priva di cere al 100%.

ELITE

CHANEL

Elite propone i nuovi Glamour Satin Liquid Lipstick. Il loro plus? Più di uno: colore intenso, texture sensoriale e aderenza perfetta per un risultato long-lasting. Inoltre, il loro applicatore disegna le labbra con precisione. Disponibile in 4 shade.

Gestualità semplificata con la formula in gel di Chanel Rouge Coco Lip Blush che si dissolve su labbra e guance, lasciando un velo naturale di pigmenti. Con cere vegetali. Disponibile in 6 nuance.

GIVENCHY La formula in gel di Gloss Interdit Vinyl by Givenchy incorpora un mix di particelle madreperlate e olio di rosa nera che regalano luminosità, volume e sollievo alle labbra. Disponibile in 12 nuance.

GUERLAIN

MAC La collezione di rossetti opachi Velvet Mattes di MAC è stata pensata per conferire alle labbra un colore pieno e puro con una dimensione provocante, sofisticata e sensuale. 12 le nuance in gamma dal nero perlaceo al rosso ramato.

Effetto ‘no texture’ per La Petite Robe Noire Lip Colour’Ink con formula modulabile che aumenta l’intensità del colore a ogni passaggio. Disponibile in 15 nuance.

NOUBA Formulato con una base gel polimerica, Noubashine Lipstylo regala alle labbra una brillantezza tridimensionale. Con estratti vegetali e aloe dalle virtù idratanti e rigeneranti. Disponibile in 12 nuance.

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FOCUS

NAJ OLEARI Per la primavera, arrivano due nuovi colori (Rosa Cachemire e Rosa Indiano) del rossetto opaco Forever Matte Lipstick di Naj Oleari. La sua formula nutriente e protettiva, a base di estratto di mango selvatico, è custodita all’interno di un pratico packaging con chiusura magnetica.

MARC JACOBS L’ultima innovazione targata Marc Jacobs si chiama Le Marc ed è una matita labbra dalla texture liquida che regala un delicato effetto shimmer, donando luminosità e volume alla bocca. Si tratta di un prodotto a prova di errore perché non sbava e non secca. Disponibile in 10 tonalità.

EQUILIBRA MESAUDA Velvet Kiss di Mesauda è un matitone labbra a effetto velluto nel pratico formato chubby. La sua formula promette un colore matt e satinato per otto ore. In 18 nuance. Distribuito da Gaon Srl.

Dalla prima collezione make up di Equilibra, arriva il Gloss a effetto specchio con il 99% di ingredienti di origine naturale. Con olio di argan e sali di acido ialuronico che idratano le labbra. Disponibile in 4 nuance.

LANCÔME Il nuovo rossetto liquido dall’intensità modulabile di Lancôme si chiama L’Absolu Lacquer ed è caratterizzato da un finish ultra-glossy; promette sei ore di resistenza senza sbavature e otto di idratazione. Disponibile in 30 nuance.

CLINIQUE Clinique Pop Splash Lip Gloss + Hydration si prende cura delle labbra con una formula che non appiccica perché a base d’acqua. Disponibile in 12 nuance.

DIVAGE DIEGO DALLA PALMA Una formula a base d’acqua per una freschezza immediata e un rilascio di colore puro, resistente e glossato. Queste le caratteristiche di Ink Lip Stain. Disponibile in 6 nuance.

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Effetto soft-touch per il rossetto liquido Velvet Matt Liquid Color di Divage: opacizza le labbra con un finish extra-vellutato che non secca. Il suo applicatore è ad alta precisione. Disponibile in 7 nuance.


intercettazioni

larice di bellezza Il larice (Larix decidua) è un prezioso aiuto per la bellezza. L’olio essenziale che se ne ricava può essere utilizzato per benefici massaggi sulla circolazione, o come essenza in una sauna alle erbe e, come avviene nella spa dell’Hotel Belvedere a San Genesio sopra Bolzano, in una biosauna altoatesina, a metà tra il bagno turco e la sauna finlandese: con le alte temperature e l’elevata umidità dell’aria gli estratti balsamici svolgono un benefico effetto anche sulla pelle.

organo ufficiale fenapro rivista specializzata fondata nel 1975 direttore editoriale

Michelangelo Liuni direttore responsabile

Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it redazione

in fOrma senza dieta

Marta Pacillo marta.pacillo@sfera.rcs.it progetto grafico

Eugenio Schinelli caporedattore grafico (ad personam)

Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it realizzazione grafica e impaginazione

Giorgia Gullotta giorgia.gullotta@rcs.it

di Giuliana Valcavi

Tiramisù, fritti e carbonara non sono più un miraggio anche per chi vuole mantenere la linea. Nel suo nuovo libro ‘In forma senza dieta’, Chiara Manzi insegna come dimagrire e restare in forma senza inutili e faticosi sacrifici. Il segreto? Imparare a cucinare in modo facile i piatti più golosi della nostra tradizione riducendo grassi e zuccheri e aumentando vitamine, fibre e antiossidanti. E c’è anche il lato ludico: ogni ricetta è allegata al libro su una carta da gioco!

hanno collaborato

Raimonda Boriani, Monica Caiti, Giovanna Maffina, Ivan Pestillo, Giuliana Valcavi stampa

fare la maglia fa bene alle mani La ‘lanoterapia’, cioè il lavoro a maglia, allenta lo stress e migliora la motricità manuale. Quindi, oltre a essere un passatempo produttivo, lo sferruzzare permette anche di guadagnare in benessere. Innanzitutto, scarica lo stress e migliora la capacità di concentrazione, ma dà anche la possibilità di mantenere in buona attività le mani, rappresentando una sorta di ginnastica dolce a vantaggio della loro funzionalità e del loro aspetto estetico.

Errestampa S.r.l. orio al serio (bg) Registrazione del Tribunale di Milano N°139 in data 24/3/1986 Iscritta al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n.1529

RCS MediaGroup S.p.A. via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano presidente e amministratore delegato

Urbano Cairo consiglieri

tendenza detOx I cosmetici detox che contrastano l’effetto dell’inquinamento atmosferico sono un trend dominante. Numerose case cosmetiche li hanno creati per capelli, per il viso o il corpo, e in diverse formulazioni, dalle maschere detox a base di argilla ai prodotti detergenti o esfolianti, ma anche creme giorno che detossinano mentre ridensificano. La miglior riuscita dell’effetto detox è garantita dall’adozione in parallelo di una dieta che facilita lo smaltimento delle tossine.

Occhiali cOn il truccO Il make up degli occhi per coloro che portano gli occhiali deve essere studiato con attenzione. Innanzitutto, bisogna tenere presente che gli occhiali da miope fanno apparire gli occhi più piccoli, mentre quelli da presbite, da ipermetrope o da astigmatico più grandi. Nel caso in cui la montatura sia colorata, è buona regola mantenersi su tinte neutre. Sempre perfetti eyeliner e mascara. E se proprio, con gli occhiali, si vuole limitare il trucco degli occhi, il focus va sulle labbra.

ERRATA CORRIGE Sul n.1/2018 di Imagine, nel servizio Se ne parla a pag. 24 è stata erroneamente attribuita la proprietà di Sephora al gruppo L’oréal invece che al gruppo LVMH. Ci scusiamo con l’azienda e con i lettori. Sul n. 2/2018 di Imagine, nel servizio 7 Domande a... a pag. 60 è stato erroneamente scritto che l’azienda New Cosmesy occupa un’area di 5.000 mq invece che 11.000 mq. Ci scusiamo con l’azienda e con i lettori.

Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera direttore generale news

Alessandro Bompieri redazione

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