imagine VINCONO MAGIA, MARKETING E COMUNICAZIONE NELL’INDUSTRIA ESSENZIERA È GIÀ TEMPO DI PENSARE AL NATALE (E AI SUOI GIFT) IN PROFUMERIA
RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO - MENSILE - ANNO 44 - N. 6/7 2018 -
4,50
I FATTURATI DELLA “GRANDE BELLEZZA” NEI CENTRI COMMERCIALI
E IN SPIAGGIA...
the new floral eau de parfum
PENSIERI E PAROLE
C’è tutt u mond intorn . E i quest numer ... Inizio l’editoriale con un grazie di cuore! È difficile in tempi brevi, subito dopo un restyling, ricevere così tanti riscontri positivi da più parti. Tu i compa i nel dire che il nuovo IMAGINE è davvero nuovo, non soltanto nella veste - decisamente più elegante - ma anche, e sopra u o, nei contenuti: mirati, approfonditi con sapienza e autorevolezza, di facile le ura ma mai banali. Una rivista ricca di curiosità e di spunti, un supporto prezioso per gli adde i ai lavori e per noi che, della bellezza, abbiamo fa o una professione. Questo secondo “nuovo” numero ha molti argomenti interessanti su cui rifle ere. Mi soffermo brevemente sulla parte che riguarda i nuovi centri commerciali. A volte vissuti in senso negativo, come rifugio dall’afa estiva per chi resta in ci à o posteggio per bambini e anziani costre i a vacanze urbane. Credo, invece, che la bellezza e la funzionalità dei centri commerciali di ultima generazione siano per noi tu i una grande opportunità. Non soltanto d’acquisto, ma anche di conoscenza. Le “nuove piazze”, come vengono definiti, sono una vetrina (di lusso) dove chiunque può vedere, apprezzare, scegliere il meglio in un contesto archite onicamente d’avanguardia.
E D I T O R
IN CHIEF
L’Accademia del Profumo, poi, anche quest’anno resta un punto fisso e fondamentale per l’universo delle fragranze. Al quale abbiamo cercato di dare spazio e visibilità con contenuti e impostazioni grafiche più immediate, per me ere ancor meglio in evidenza il valore di ciascun profumo. Piccoli capolavori olfa ivi dove tecnologia, innovazione, ricerca, creatività e sperimentazione si uniscono per regalare un sogno.
di Cristina Milanesi
E infine, un’anteprima dedicata al Natale so olinea come il tempo scorra veloce e quanto, noi di IMAGINE, amiamo guardare avanti per capire dove stia andando il mercato, dove si spostino i nostri desideri, come cambino le aspe ative dei consumatori. Tu o questo può convivere in uno stesso giornale, se “cucinato” con professionalità. Assieme a una copertina che fa venir voglia di regalarsi vacanze, spensieratezza e sole. Proprio come un cofane o di Natale ben confezionato…
IMAGINE.13
PAG. 44 ARGOMENTI
imagine ORGANO UFFICIALE FENAPRO rivista specializzata fondata nel 1975 DIRETTORE EDITORIALE Michelangelo Liuni DIRETTORE RESPONSABILE Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it CAPOREDATTORE CENTRALE Loredana Ranni loredana.ranni@rcs.it REDAZIONE Marta Pacillo marta.pacillo@rcs.it
RCS MediaGroup S.p.A. via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO URBANO CAIRO CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronche i Provera DIRETTORE GENERALE NEWS Alessandro Bompieri REDAZIONE via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano telefono 02 2584 6671 fax 02 2584 6675
PROGETTO GRAFICO Giorgia Gullo a
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CAPOREDATTORE GRAFICO (ad personam) Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it
CONCESSIONARIA RCS MediaGroup S.p.A PUBBLICITÀ SFERA via Angelo Rizzoli, 8 20132 Milano (MI) Italy tel +39 02 2584.6733 +39 02 2584.1 (centralino)
REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE Giorgia Gullo a giorgia.gullo a@rcs.it SEGRETERIA DI REDAZIONE Mariella Bertuca mariella.bertuca@rcs.it, Paola Giangualano paola.giangualano@rcs.it HANNO COLLABORATO Jessica Albarracin, Raimonda Boriani, Monica Caiti, Giovanna Maffina, Ivan Pestillo, Giuliana Valcavi STAMPA Errestampa S.r.l. - Orio al Serio (BG) Registrazione del Tribunale di Milano N°139 in data 24/3/1986 Iscri a al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n.1529
CONFINDUSTRIA
TRAFFICO PUBBLICITARIO Claudia Fieni claudia.fieni@sfera.rcs.it COORDINAMENTO TECNICO Allen Michi allen.michi@sfera.rcs.it GARANZIA DI RISERVATEZZA Informiamo gli abbonati che i dati utilizzati per inviare questa rivista da parte di RCS MediaGroup S.p.A., titolare del tra amento, sono custoditi nella banca dati di RCS MediaGroup S.p.A. su supporti informatici e sono tra ati anche associandoli ed integrandoli con altri Data Base legi imamente utilizzabili, sempre nel pieno rispe o delle misure di sicurezza a tutela della Sua riservatezza. Diri i dell’Interessato (art. 7 del D.Lgs. 196/2003). In qualsiasi momento potrà esercitare i Suoi diri i scrivendo al Responsabile del tra amento c/o RCS MediaGroup. Via Angelo Rizzoli 8 - 20132 Milano (dbm.privacy.sfera@rcs.it) e potrà o enere gratuitamente l’aggiornamento, la re ifica, la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei Suoi dati.
NELLA FORMULA Probiotici TRA LE RIGHE Libri e bellezza trasversale CODICE COLORE Rosso cherry tomato FORMA E MATERIA Comunicare con il pack IERI OGGI DOMANI Fare shopping in tv GENERAZIONE DIGITALE Le pia aforme beauty ACCESSORI Spunti e de agli glam SECONDO NATURA Cosmetici ecofriendly PRIMO PIANO Renato Ancoro i, Ancoro i Cosmetics
ARGOMENTI
CENTRI COMMERCIALI Una piazza (affollata) che funziona DIAMO I NUMERI Multicanale e sostenibile. È il bello del cosmetico SOCIAL MENTE BEAUTY Interazione online
! e t a d e h t S a ve
Venite a scoprire lo spazio Beauty di HOMI PAD 9 - L01M02
14-17 settembre 2018
IN QUESTO NUMERO
ANTEPRIMA
NATALE Tu e le metamorfosi di Babbo Natale DIAMO I NUMERI Il mercato dei gi set FOCUS I coffret delle meraviglie L’ALTRA COPERTINA
SPECIALE
ACCADEMIA DEL PROFUMO Magia... Pura magia hi-tech Narciso Rodriguez For Her Fleur Musc Dior Dior Homme Sport Gucci Gucci Bloom Bo ega Veneta Pour Homme Parfum Salvatore Ferragamo Signorina in Fiore
PAG.63 I COFFRET DELLE MERAVIGLIE
Trussardi Riflesso Chanel Gabrielle Acqua di Parma Colonia Pura Giorgio Armani Armani Privè Iris Céladon Yves Saint Laurent Y ICONE Alberto Morillas. Creare profumi, un a o decisamente passionale INCHIESTA Jus “star”: venderli è puntare allo straordinario ICONE Una fragranza tu a italiana firmata Ga inoni
PAG.70 SPECIALE ACCADEMIA DEL PROFUMO Beauty 3.0: puntiamo a 300 profumerie in due anni
SUL PEZZO Belle notizie
STRATEGIE I marchi vincono se hanno un’anima. Parola di Sartre Gumo
RICERCA Chanel. Il mascara 3D che segna una nuova era
STORIE IN VETRINA Per essere competitivi ci vuole un proge o, Stefano Biagi
STRATEGIE In prima linea insieme per eccellere. Natura Bissé
AFFINITÀ ELETTIVE Risparmio Casa. Squadra che vince non si cambia
DOMANDA E RISPOSTA Il mio mo o? Diamo valore all’indipendenza: BeautyUp
FIERE E SALONI Il packaging di lusso fa tappa a Milano
FORMAZIONE Il training Shiseido che conta sullo human touch
FENAPRO MAG News e aggiornamenti dalla Federazione
B E A U T Y S T Y L E
LA PAROLA AI PROTAGONISTI BEAUTY & FASHION, FASHION & BEAUTY DA UNA RIFLESSIONE SU QUESTI DUE MONDI È NATO HOMI BEAUTY STYLE PER COMPLETARE L’ASCOLTO DI HOMI SUGLI STILI DI VITA E DARE AI VISITATORI UNO SPUNTO IN PIÙ PER SODDISFARE LE ESIGENZE DEL NUOVO CONSUMATORE.
LA CONTAMINAZIONE TRA ACCESSORI MODA E BEAUTY RAPPRESENTA UN ELEMENTO DI GRANDE ATTRATTIVITÀ, CHE INCURIOSISCE E COINVOLGE IL VISITATORE. QUESTO FA DI QUESTA AREA UN INTERESSANTE APPUNTAMENTO PER MOSTRARE COME LA CONTAMINAZIONE POSSA SVILUPPARE NUOVE POSSIBILITÀ DI BUSINESS.
CRISTIAN PREIATA, HOMI EXHIBITION DIRECTOR
HO ABBRACCIATO FIN DALL’INIZIO QUESTA NOVITÀ ESPOSITIVA ED È STATA UN’ESPERIENZA MOLTO POSITIVA PER I NOSTRI BRAND. I VISITATORI HANNO POTUTO VIVERE I PRODOTTI E NON SOLO VEDERLI. NEL CORSO DELLE DUE EDIZIONI ABBIAMO AVUTO INTERESSANTI E IMPORTANTI CONTATTI CON AFFERMATE REALTÀ DISTRIBUTIVE DELLA PROFUMERIA SELETTIVA. SERGIO MAJERNA, CCO DI ETOILE BEAUTY PRESENTE ALLE PRIME DUE EDIZIONI DI HOMI BEAUTY STYLE CON IL MAKE UP ‘ELITE BEAUTY’ E LE FRAGRANZE ‘COLLECTION GRANDS CRUS’
MARCO ABATON, RESPONSABILE VENDITE ABATON EXCEPTIONAL LUXURY BRANDS DISTRIBUTORE DI MARCHI DI PROFUMERIA DI NICCHIA E DELLE FRAGRANZE AL CHINOTTO. PRESENTE A HOMI BEAUTY STYLE DI GENNAIO
CI HA CONQUISTATO FIN DALL’ESORDIO L’IDEA DELLE CONTAMINAZIONI. AFFIANCARE COSMETICA E FASHION È STIMOLANTE PER CHI COME NOI HA UNA PROPOSTA PRODOTTI LEGATA AI TREND DEL MOMENTO. QUELLO CHE ABBIAMO SPERIMENTATO A HOMI BEAUTY STYLE NEL CORSO DELLE DUE EDIZIONI CUI ABBIAMO PARTECIPATO È LA GRANDE ATTENZIONE E CURIOSITÀ DEI VISITATORI. MARCO BORDONI, DG DI IDRA PRESENTE ALLE PRIME DUE EDIZIONI DI HOMI BEAUTY STYLE CON I MARCHI HAIRDO, WET BRUSH, REMOVEIL, DR. PAWPAW
TORNA DAL 14 AL 17 SETTEMBRE HOMI BEAUTY STYLE! LA CAPSULE BEAUTY ALL’INTERNO DEI PADIGLIONI FASHION & JEWELS DI HOMI È STATA CONCEPITA PER SOTTOLINEARE L’IMPORTANZA DELLA CONTAMINAZIONE TRA BEAUTY & FASHION NELLA PROPOSTA COMMERCIALE. UN ELEMENTO DI DIFFERENZIAZIONE IMPATTANTE PER I PUNTI VENDITA, CHE GENERA INTERESSE NEL CONSUMATORE.
B E A U T Y S T Y L E NEL PADIGLIONE 9 GLI STILI DI VITA INCONTRANO LA BELLEZZA. ECCO CHE I PRODOTTI COSMETICI DIVENTANO COMPLETAMENTO DI UN TOTAL LOOK E RAPPRESENTANO IL PUNTO DI PARTENZA PER COSTRUIRE IL PROPRIO OUTFIT. HOMI BEAUTY STYLE VA OLTRE L’ESPOSIZIONE, OFFRE ESPERIENZE E SPUNTI PER LA PERSONALIZZAZIONE DEL PROPRIO PUNTO VENDITA.
Pad. 9 - L01M02 14-17 settembre 2018
NELLA FORMULA di Ivan Pestillo
INCI PROBIOTICI
IDENTIKIT
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione (FAO) li definisce “microrganismi non patogeni presenti o aggiunti negli alimenti”. Per essere qualificato probiotico, dunque, un batterio deve essere normalmente presente nell’intestino, resistere all’azione digestiva, essere in grado di aderire alle cellule intestinali, avere un effetto benefico per la salute. E non deve causare reazioni
SONO MICRORGANISMI VIVENTI CHE COMBATTONO STRESS E AGENTI PATOGENI ALL’INTERNO DEL NOSTRO CORPO MA GLI PORTANO BENEFICI ANCHE FUORI SULLA PELLE E NE DIVENTANO ALLEATI GRAZIE ALLE FORMULE COSMETICHE HI TECH
Avreste mai de o che il nostro corpo è popolato da “ba eri buoni” che convivono al suo interno senza danneggiarlo? E che questi rappresentano circa il 3% del nostro peso corporeo? Alcuni di essi, inoltre, si trovano proprio sulla pelle: la “popolano” circa 500 specie, per essere più precisi. «Tu i insieme, questi microrganismi viventi formano il microbiota cutaneo che protegge la nostra epidermide» spiega il cosmetologo Umberto Borellini. Ecco perché, al fine di preservare gli equilibri della flora ba erica cutanea, diverse aziende stanno cercando d’incorporare i probiotici nelle loro formule cosmetiche.
Superero
difes dell pell
«I probiotici sono microrganismi viventi che regalano benefici - racconta l’esperto - e vantano due diverse proprietà. Sono riacidificanti, quindi mantengono la giusta acidità del pH, e sono anche dermopurificanti». Tra andosi di organismi vivi, una domanda sorge spontanea: come fanno a essere incorporati nei cosmetici? «Possono venire sfru ati in quest’ambito soltanto da mani sapienti, con una riduzione dei conservanti ai minimi termini e packaging funzionali, come quelli airless. In alcune formule detergenti, invece, ci sono estra i di yogurt che liberano acido la ico con conseguenti benefici sull’equilibrio del pH e della flora cutanea» conclude Umberto Borellini.
Qualch curiosità...
Il termine probiotico deriva dal greco “pro bios”, che significa “a favore della vita”. Fu coniato nel 1908, quando il premio Nobel Elie Metchnikoff ipotizzò che la longevità dei contadini bulgari derivasse dall’elevato consumo di la e fermentato. I probiotici non vanno confusi con i prebiotici, sostanze organiche d’origine vegetale che fungono da “nutrimento” per i ba eri buoni. E che, con adeguate tecniche formulative, possono essere anch’essi incorporati in maniera stabile nei cosmetici.
A sinistra, Superstart Probiotic Cleanser di Elizabeth Arden: con il suo complesso probiotico, aiuta a sostenere le difese naturali della pelle nella fase di detersione quotidiana. A destra, il tra amento riparatore Cicavit + Crème di SVR, che contiene uno zucchero probiotico capace di bilanciare e stimolare il microbioma cutaneo, contrastando gli effe i negativi delle aggressioni esterne (da Marionnaud). 24. IMAGINE
TRA LE RIGHE di Monica Caiti
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TOP
PARTENDO DAL LIBRO CHE SPIEGA IL VALORE SCIENTIFICO DEL PRODOTTO COSMETICO SPUNTI E APPUNTI TRASVERSALI E ANCHE NO
Quand l bellezz è guidat dall scienz
Fru o di un lavoro pluriennale, cha visto la collaborazione del mondo accademico, il volume La scienza dietro la bellezza vuole promuovere, valorizzare e comunicare il valore scientifico del cosmetico. Sono i docenti del network dei master in Cosmetologia di Cosmetica Italia (che ha voluto il libro), ad aver steso una serie di relazioni scientifiche sul tema della cosmesi e della ricerca che si cela dietro ogni prodo o di bellezza. È bene ricordare al proposito, che l’industria cosmetica è un se ore “science driven”, guidato dalla scienza, e altamente innovativo, che investe cospicue risorse in ricerca e sviluppo. La maggior parte delle aziende del se ore, a livello europeo, spende infa i tra l’1,5 e il 4,5% del fa urato annuo in questo comparto, mentre per le imprese italiane gli investimenti salgono al 6%. Un valore ben al di sopra anche della media degli altri se ori manifa urieri del nostro Paese, pari a circa il 4%. Come a dire, insomma, che dietro ogni cosmetico c’è un percorso che parte da un’idea, nata nei laboratori universitari o dell’industria. Ma per arrivare al consumatore, l’ipotesi iniziale ha bisogno di essere sviluppata, con studi e sperimentazioni destinati anche a verificare efficacia e sicurezza di ogni principio a ivo. Sempre con l’obie ivo della messa a punto di tecnologie, prodo i e pool di sostanze hi-tech, i ricercatori arrivano a indagare anche l’affascinante dimensione dell’ultrapiccolo - ovvero micro e nanotecnologie per svelare i segreti più nascosti delle cellule e dei tessuti e o enere soluzioni cosmetiche quando e dove serve, sempre nel rispe o l’equilibrio dell’organismo. PROGETTO EDITORIALE COSMETICA ITALIA ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE COSMETICHE
I futur . Qu
or
Le tendenze next age della cosmetica? Sono emerse al 39° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime), tenutosi di recente a Roma. Si è parlato di cronocosmesi, giovane scienza che seleziona le creme da applicare a orari precisi, per stimolare corre amente i processi di riparazione della pelle. Di metabolomica, recentissima frontiera della cosmesi funzionale, che potenzia l’autodifesa dei tessuti con l’inserimento di enzimi probiotici. E di neurocosmesi, ovvero quella relazione tra pelle e sistema nervoso che a iva i neurotrasme itori cutanei e olfa ivi. 26. IMAGINE
Nient è com sembr
È stato definito il rosse o fuori dagli schemi, destinato a lasciare il segno nella ricerca e sviluppo del make up. È Le Rouge Liquide di Givenchy, proposto in 14 nuance. Innovazione numero uno, la texture ibrida: cremosa e nel contempo semi-mat grazie al mix di diverse polveri, si fonde immediatamente con la superficie delle labbra, associando la leggerezza di un rosse o liquido al comfort di un balsamo. Seconda innovazione, il design: invece dello stick tradizionale c’è un applicatore in spugna e basta ruotare leggermente la base per liberare la giusta dose di prodo o.
Facci d micromagnet
Al centro della formula di A ivi Puri Maschera Micromagnetica Acido Ialuronico di Collistar, una tecnologia avveniristica che sfru a l’azione di speciali micromagneti - incorporati in un morbidissimo supporto in tessuto - per potenziare il tra amento. Due le varianti, entrambe monouso: una intrisa, appunto, di acido ialuronico idratante e li ante, l’altra ricca di collagene antirughe e rassodante. Il suo plus formulistico sta nel fa o di essere una soluzione cosmetica express, che con una posa di pochi minuti è in grado di “ricaricare” e sublimare la pelle.
SUN BEAUTY La nostra protezione più ampia. La tua leggendaria abbronzatura.
CODICE COLORE di Ivan Pestillo
MUST ESTREMO Volume modulabile e massima lunghezza delle ciglia, fino a 12 ore. Grazie all’innovativo applicatore a 360 gradi. SMASHBOX, SUPER FAN MASCARA
IDRATANTE Soin viso da giorno, con il 95% di ingredienti d’origine naturale. Tra questi, l’estratto di melograno. Antiossidante.
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KIEHL’S, GLOW FORMULA SKIN HYDRATOR
AUDACE La rosa cristallina incontra l’intensità del gelsomino. E diventa un’olfattiva dichiarazione di coraggio. GIORGIO ARMANI, SÌ PASSIONE
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BRILLANTE Una texture ricca di finissime perle, che rivestono le labbra con un sottile film carico di pigmenti colorati. DIVAGE, ROSSETTO METAL GLAM
SPIRITUALE Boule in onice (fonte di energia positiva) abbinate a inserti in bronzo o con finitura argento.
PIETRO FERRANTE, EMOTIONAL BRACELET
PRATICA Perfetta per l’aperitivo in spiaggia, perché ampia e pratica, con tanto di charm a tema: un’ancora! CAMOMILLA MILANO, BORSA MARINA RED
SENSUALE Un jus capace di ridefinire il concetto di mistero. Con calde note di muschio, rosa bulgara, legni e ambra.
NARCISO RODRIGUEZ, EAU DE PARFUM ROUGE
FORMA E MATERIA di Giovanna Maffina
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ITEM ATTRAVERSO IL PACKAGING UNA MARCA PUÒ DECIDERE DI COMUNICARE VALORI SOCIALI INTRODURRE ALLA REALTÀ AUMENTATA O A GESTI DEL TUTTO NUOVI
Etic . Docci
Rivoluzionare, a raverso il design, i gesti tradizionalmente associati all’erogazione del profumo. Come? Si guardi a Kenzo e Chanel, per esempio. Hanno da poco lanciato le loro prime fragranze cushion in gel, che si stendono sulla pelle grazie a un applicatore morbidissimo. Alla base, una tecnologia complessa e una confezione che ricorda, in tu o e per tu o, quella di un fondotinta cushion. Aprendola, ecco l’applicatore a forma di cuscine o, che poggia su di una superficie forata. Ed esercitando una leggera pressione si aziona il meccanismo che eroga il gel. Il profumo diventa così un accessorio da mostrare e in Estremo Oriente ha già conquistato il target delle teen.
temp determinat
È stata un’edizione limitata del 2016... ma negli Stati Uniti ne hanno parlato di nuovo recentemente. La premessa di partenza era stata: come sensibilizzare a un utilizzo più consapevole dell’acqua a raverso il packaging? E l’idea era venuta a Pantene, che per incoraggiare i consumatori della California del Sud a tenere so o controllo il tempo passato in doccia (abitudine causa del maggior sperpero idrico) aveva realizzato un flacone di shampoo Pantene Pro-V con incorporata una piccola clessidra in vetro da cinque minuti: sca ava nel momento in cui si girava il flacone per erogare un po’ di prodo o. La clessidra era staccabile e riutilizzabile con altri flaconi Pro V dello stesso formato.
30. IMAGINE
Ibrid . N vap , sì cushio
Tecnologic . È l shoppin , bellezz ...
Century Box + Grafiche Pacio i + Cartotecnica Moderna = pack +, ovvero un’invenzione che nasce dall’incontro tra il mondo del packaging e quello delle tecnologie digitali. Scaricando un’apposita app e avvicinando lo smarthphone alla superficie della scatola, lo schermo può leggere contenuti in realtà aumentata: una possibilità che dilata le potenzialità comunicative di ogni brand e i punti d’interazione con la clientela. Realtà aumentata e packaging sono associati da tempo, ma il fa o nuovo è che questa tecnologia può ada arsi a qualunque tipo di supporto, purché contenga elementi che risultino riconoscibili. Gli scenari futuri? L’opportunità di accedere a contenuti esclusivi inerenti il prodo o, compresi tutorial e altre a ività per rendere unica l’esperienza di shopping.
HYDRA-GLOBAL SERUM L’Activateur d’Hydratation Anti-Âge NUOVO Un siero innovativo che penetra fino al cuore della pelle per reidratarla dall’interno. Costantemente dissetata, la pelle è rimpolpata, levigata.
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IERI OGGI DOMANI di Giovanna Maffina
STORY
TELLING OLTRE AL NEGOZIO FISICO E ALL’ONLINE C’È UN TERZO MODO DI FARE SHOPPING LA TV ANCHE IN ITALIA DOVE NEL È ARRIVATA QVC OGNI GIORNO ORE DI DIRETTA DI CUI IL RISERVATO AL BEAUTY
L skincar ch piac ( vend d più) i television
Il beauty in televisione funziona? Sì. Ed è quello che a rae di più nuovi clienti per quanto riguarda la nostra pia aforma multimediale», spiega Paolo Filipin (nella foto in alto) buying manager moda, accessori e bellezza di QVC Italia, che include tv, web, app, social media ed è presente nel nostro Paese dal 2010. «Oltre che in Italia, QVC è seguita negli Stati Uniti, in Inghilterra, Germania, Francia, Giappone e, grazie a una joint venture, anche in Cina». Il canale televisivo trasme e 17 ore di dire a per 364 giorni l’anno e le ore di beauty rappresentano il 25% del totale. L’indice di fedeltà e riacquisto della categoria cosmetica, inoltre, è molto elevato: «Il 93% delle vendite proviene da clienti soddisfa i che acquistano più volte e il beauty, data l’importanza, si allinea al trend generale». La categoria più ge onata? Lo skincare fa da traino, pesa 2,6 volte in più rispe o al make up».
E co ’indic d gradiment , com l mettiam ?
Ai marchi gestiti da QVC è data grande visibilità: a raverso il digitale terrestre si raggiungono ben 24 milioni di famiglie. Inoltre, i riscontri di vendita sui risultati di business e sul gradimento dei prodo i sono subito visibili, come se si tra asse di un market test immediato. I brand di bellezza proposti dal 2010 sono 167, per un totale di 6.033 prodo i. Qualche nome? Elemis, Perricone MD, Syrio, Julien Farel, Alpha H, BareMinerals, Zoya, Barielle, Babyliss, Dyson, Perfect Formula, Tan-Luxe: praticamente, skincare, bodycare, nailcare, haircare, tools, nutrition, superfood e make up a 360 gradi. «Mandiamo in onda anche dei live tutorial di modelle i cui claim, che mostrano l’efficacia dei prodo i, sono approvati dall’ufficio legale» spiega Paolo Filipin. «Poi, ci sono le dimostrazioni in dire a su come utilizzare il prodo o al meglio, con visibilità del prima e dopo».
Coinvolgiment total . Ovver , i client a centr
Se il punto di vendita fisico non c’è e il cosmetico non si può toccare, bisogna spingere fortemente su soluzioni, stimoli, idee che facciano presa sul pubblico in modo diverso. L’iniziativa Beauty Awards di QVC nasce proprio con questo intento. Il punto di partenza è: come premiare le clienti che si prendono la briga di chiamare per recensire in dire a il prodo o e raccontare le loro testimonianze? Semplice, trasformandole in giurate grazie a questo concorso, tramite il quale eleggono il loro marchio di bellezza preferito. Perché QVC crede in un terzo modo di fare shopping, diverso da quello tradizionale dei negozi fisici e da quello più transazionale dell’e-commerce. E per raccontarlo utilizza un format di vendita basato sullo storytelling, che implica la presenza fissa di un ospite: beauty expert, make up artist, beauty consultant o anche, spesso, lo stesso proprietario del brand. 32. IMAGINE
GENERAZIONE DIGITALE di Giovanna Maffina
Mentr l question
“pia aforme sì, pia aforme no” tiene banco sul web, loro - con Amazon, eBay e Tmall in testa muovono cifre da capogiro a raverso l’e-commerce. Anche in tema di beauty. Leggendo le notizie che seguono, ne comprenderete contorni e dimensioni. Un assaggio? Quanto emerge da un’analisi circa gli acquisti delle italiane su eBay che, tra i must have primaverili, indica gli smalti e in generale i prodo i per decorare le unghie, sopra u o nel Sud della penisola dove si acquista un prodo o di nail art ogni o o minuti.
5 PIXEL
PIATTAFORME PIGLIATUTTO? LA BELLEZZA SPOPOLA NEI GRANDI BAZAAR VIRTUALI SU AMAZON USA COSMETICI & CO SONO LA SECONDA CATEGORIA PIÙ VENDUTA E QUELLA CON I RITMI DI CRESCITA PIÙ SOSTENUTI NEL IN CINQUE FRA I TOP MARKET DELLA RETE
Ch piacci
n , proprio i cosmetici sono una delle voci trainanti per gli acquisti digital. lo sanno bene i grandi bazaar virtuali, Amazon in testa, dove nella “top ten” delle categorie best seller - con riferimento al mercato degli USA - il beauty è niente meno che al secondo posto, secondo solo ai libri (fonte: Living in Digital Times). Il quartier generale di Jeff Bezos, d’altro canto, non ha mai fa o mistero del forte interesse verso una categoria considerata strategica che, negli anni, ha visto l’esponenziale inserimento di nuovi brand, anche emergenti.
+60% Second u ’indagin
pubblicata nell’agosto 2017, le vendite del segmento beauty erano cresciute in media del 43% in cinque mercati chiave della pia aforma di Bezos: Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Canada e Francia, con lo skincare primo in qua ro Paesi su cinque, ad eccezione della Francia dove dominava il make up. Quanto alle percentuali di crescita, primato dei cosmetici mass negli Stati Uniti (+60%), dello skincare in Gran Bretagna (+130%) e dell’hair care in Germania (+140%). Tra i cosmetici star in Francia, un perfezionatore di Filorga.
34. IMAGINE
I success d Amazo
è legato a filo doppio alle consumatrici americane, il 48% delle quali ha acquistato qui prodo i beauty o per l’igiene e cura della persona negli ultimi dodici mesi. Mentre il 52,5% degli Amazon Prime member, cioè i consumatori più altospendenti, ha comprato sulla pia aforma prodo i beauty e di personal care (fonte: Living in Digital Times). E il 2018 sembra confermare la tendenza al rialzo, non solo in USA e per Amazon, ma per tu e le pia aforme. Anche perché l’e-beauty dei bazaar virtuali piace molto ai più giovani.
Stat valutand d affidarv
a una pia aforma per promuovere i vostri prodo i? Evitereste la proge azione del sito e una serie d’altre a ività per generare traffico o promuovere la user experience, che costano tempo e danaro. Una bella semplificazione. Ciò vale in particolar modo per Paesi (come la Cina, ad esempio) dove approccio al consumo e comunicazione sono molto diversi rispe o al mondo occidentale. Ma affiliarsi costa e, spesso, questi marketplace non consentono di comunicare una user experience propria del marchio e tendono ad appia ire l’offerta. Anche questo è un aspe o da considerare.
ACCESSORI di Ivan Pestillo
&
SPUNTI E DETTAGLI PER UN’ESTATE ALL’INSEGNA DEL GLAMOUR MEGLIO SE ECOSOSTENIBILI E ARTIGIANALI MA SEMPRE PREZIOSI E IN LINEA CON I DIKTAT DEL DESIGN E DELLA MODA
CO.
2 1 1 Quand
dettagl fann l differenz . Anch i fier
È andato in scena a Milano, lo scorso maggio, il consueto appuntamento con Chibimart Estate, il salone targato Fieramilanocity e dedicato ad accessori moda, bijoux, creazioni artigianali ed etniche. Tante le nuove aree tematiche, tu e in linea con le tendenze del momento. A partire da “Fa o a Mano”, spazio dedicato ad artigiani italiani e stranieri, per poi passare a “The Gi Experience”, con focus sull’ogge istica da regalo rispe osa della natura e dell’eco (o bio) sostenibililità. Un’offerta di prodo i curati in ogni de aglio con prevalenza delle lavorazioni tradizionali e dei materiali grezzi. Immancabile la formula cash&carry.
2 È per cas scoppiat l “tedd bear” mani ? 3
Gli orse i piacciono a tu i, a quanto pare, dalle irrefrenabili della moda alle beauty addicted. A lanciare il trend, qualche stagione fa, è stato il dire ore creativo di Moschino, Jeremy Sco , con il lancio del profumo Toy a forma di orse o, appunto. E oggi Toy è diventano anche una lampada di design, grazie alla collaborazione della maison con Kartell. L’orse o di Swarovski, invece, si chiama Kris e quest’anno festeggia i suoi primi 25 anni con l’edizione “Kris Bear I’m Big Now”, dimensioni maggiori del 200% rispe o alle versioni precedenti (nella foto). Ma non è tu o. Perché l’invasione degli orsi continua anche in profumeria, da Sephora, dove sono sbarcate le maschere The Oozoo con il siero a ivatore concentrato nell’orecchio dell’orse o.
3 Son haut coutur l cod del ’estat
Un’amicizia pluriennale lega l’hairstylist David Malle a Suzanne Syz, famosa designer di gioielli ginevrina. Accomunati da un vibrante estro creativo, i due hanno dato vita a un gioiello di lusso per chiome haute couture. Si chiama “Bague de Cheveux David Malle by Suzanne Syz” ed è un anello per capelli disponibile in oro giallo, oro bianco, oro rosa. Cinque le dimensioni proposte.
4 Chiamatel hippi , s volet . M è l stil ... Coachell 4 36. IMAGINE
Palm Spring è la collezione di complementi beauty lanciata da Bella#fashion per l’estate 2018. Il brand, nato dall’incontro tra lo storico marchio di accessori per capelli Bieffe e l’hairstylist Beppe d’Elia, si è ispirato al festival di musica e arte Coachella (che si tiene ogni anno in California, nel deserto del Colorado) per creare elastici, fasce, cerchie i e molle e con frange, nappine e piume in perfe o stile hippie.
SWITZERLAND
Il Perfetto Make -up delle Unghie
I colori più fashion primavera/estate 2018 MAVALA ITALIA S.r.l. Via E. Fermi, 29 - 20060 Gessate - tel. +39.02.95.38.00.88 - Fax +39.02.95.38.01.35 - mavala.it - info@mavalaitalia.it
SECONDO NATURA di Giuliana Valcavi
ECO FRIENDLY
QUANDO SAREMO AL VERDE
Naturale, efficace e innovativa. Ecco le prime tre definizioni associate da consumatori e produ ori ai cosmetici del futuro, secondo una ricerca di Human Highway per Cosmetica Italia. E mentre i primi accennano al biologico, i secondi si rivelano interessati anche a sicurezza e lunga durata. In sostanza, il naturale e il biologico sono considerati il futuro della cosmetica da poco meno di un terzo dei consumatori e da più di un terzo dei produ ori. La sostenibilità e la naturalità di prodo o e processo produ ivo sono di gran lunga l’aspe o più evocato, da oltre metà degli intervistati e per tu e le categorie merceologiche. Questo aspe o risulta ancora più urgente per i prodo i destinati all’igiene della persona, mentre per i profumi è rilevante sì ma preceduto dalla lunga durata.
IL
33%
DEI CONSUMATORI DEI PRODUTTORI PREVEDONO UN’EVOLUZIONE DELLA COSMETICA VERSO IL NATURALE E IL BIO E IL
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SECONDO LA RICERCA DI HUMAN HIGHWAY PER COSMETICA ITALIA DETERGENTI TRUCCHI E TRATTAMENTI SARANNO NON SOLTANTO SEMPRE PIÙ “SOSTENIBILI” MA ANCHE ETICI E A PENSARLA COSÌ SONO SIA IL PUBBLICO SIA L’INDUSTRIA
Occhi a contenitor
I conce i green si ritrovano anche nelle confezioni dei cosmetici. Oltre agli aspe i estetici, infa i, come riportato dalla ricerca di Human Highway i consumatori insistono anche su ecologia, biodegradibilità e riciclo. Argomenti, questi ultimi, cari anche ai produ ori e ai quali vengono anteposte solo le esigenze di praticità. Qua ro consumatori su dieci (e addiri ura la maggioranza delle imprese, sei su dieci) immaginano che il packaging della cosmetica si evolverà per essere sempre più ecocompatibile, biodegradabile e ogge o di riutilizzo. Un consumatore su dieci gradirebbe l’acquisto di prodo i “alla spina”, circa il 13% dei consumatori sarebbe disposto a rinunciare al pack per avere solo l’involucro del prodo o e il 47% vorrebbe confezioni biodegradabili o riciclabili al 100%.
Cos ... eticament corrett
Secondo la ricerca commissionata da Cosmetica Italia, il prodo o cosmetico del 2027 sarà non soltanto eco e bio friendly, ma anche etico. Perché, a de a dei consumatori, la produzione sostenibile e a enta sia all’ambiente sia ai vincoli etici prevarrà su quella intensiva senza restrizioni etiche e ambientali. E questo è uno dei macrotrend più importanti che guiderà lo sviluppo della cosmetica nei prossimi dieci anni secondo i consumatori (70,2% del totale) e, in assoluto, quello che o iene il maggior consenso da parte dei produ ori (82,1% del totale). Ma nello specifico, che cosa s’intende per “produzione sostenibile e a enta all’ambiente e ai vincoli etici”? Innanzitu o, confezioni al 100% biodegradabili, quindi prodo i cruelty free e prodo i “senza” (parabeni, conservanti eccetera), anche se c’è ancora chi parla di produzioni a rido o consumo d’acqua. La sensibilità verso l’ambiente, la sostenibilità e l’etica d’impresa sono condivise sia dagli uomini sia dalle donne: mentre, però, queste rivelano un’a enzione più spiccata verso i prodo i “senza” e cruelty free, gli uomini sono più sensibili al tema della biodegradabilità e della minimizzazione del consumo d’acqua. In particolare, per il trucco e la cura del corpo le maggiori a ese sono quelle per prodo i di sola origine vegetale. E per quanto riguarda i tra amenti viso, oltre al rispe o di temi etici si aspe ano composizioni eco e biologiche. In merito a profumi e prodo i per l’igiene personale, poi, sistemi di produzione che minimizzino l’utilizzo di acqua. Infine, per la cura dei capelli, realtà produ ive a chilometro zero e prodo i “senza”.
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LA DIMENSIONE FAMIGLIARE VA SUPERATA. BISOGNA INVESTIRE SUI MANAGER
PRIMO PIANO di Giovanna Maffina
RENATO CREDE IN SE STESSO E NELLA DIMENSIONE MANAGERIALE DELL’IMPRESA. GUIDA L’OMONIMA AZIENDA E DA POCO ANCHE COSMETICA ITALIA.
ANCOROTTI D
a sette a quasi 400 addetti e 90 milioni di fatturato (nel 2017). Il tutto, in soli nove anni. Perché tanti ne ha la Ancorotti Cosmetics, tra le eccellenze del terzismo cosmetico italiano. Che ha iniziato producendo mascara (il 20% di quello che circola nel mondo, parte da qua) e da allora ha divorato numeri. Renato Ancorotti è un leader illuminato. «Se hai bisogno di dire “qui comando io!”, significa che la tua leadership non è riconosciuta». A lui, evidentemente, non serve comandare. Complimenti per la crescita importante... Perché, allora, la decisione di far entrare in azienda un fondo d’investimento, anche se con una quota di minoranza del 30%? «Perché se le imprese vogliono essere competitive devono andare al di là del fondatore, della dimensione famigliare ed essere managerializzate. I fondi servono a questo, non sono il diavolo. La sindrome da nanismo, di cui soffre buona parte della nostra imprenditoria, non porta molto lontano. Se poi l’impresa è florida e in crescita, come nel nostro caso, ci si può permettere di scegliere. E la mia scelta è caduta su di un fondo che partecipa ma non si sostituisce. I private equity fanno business in molti settori e non possono avere know how specifici, le decisioni devono rimanere all’imprenditore». In Gamma Croma eravate partiti in tre, in Ancorotti Cosmetics avete iniziato in sette. Verità o leggenda metropolitana? «È vero. I miei sogni, però, erano diversi. Avrei voluto fare il professore di storia, ho scritto anche un paio di libri, e il musicista jazz. Ma l’amore per la cosmesi ce l’ho da sempre e mi sono formato con studi specifici in questo settore. A farmi crescere moltissimo è stato l’ingegner Giampiero Bonetti, il patron di Deborah, IMAGINE .41
PRIMO PIANO ANCOROTTI COSMETICS
che aveva idee molto all’avanguardia sulla cosmesi. All’epoca Deborah faceva scuola nel nostro settore». Una crescita esponenziale, come la vostra, richiede un enorme sforzo di adeguamento delle risorse a disposizione e della relativa gestione. Come sta andando? «Stiamo lavorando intensamente per gestire e affrontare le complessità. È appena arrivato un nuovo direttore finanziario e da un paio d’anni ci siamo dotati di una responsabile risorse umane. L’anno scorso ci siamo concentrati sull’incremento del capitale umano e del know how tecnico, sul potenziamento della produzione e sull’ottimizzazione della pianificazione e della fluidità dei processi interni. La nostra è una crescita sana, di fatturato e non di acquisizioni. Negli ultimi tre anni siamo passati da 42 a 72 e a 90 milioni di euro». Mi tolga una curiosità... perché è partito proprio con il mascara? «Era un progetto che avevo in mente da tempo. È il prodotto più difficile da realizzare, perché è l’unico cosmetico decorativo a interagire con il packaging e perché la viscosità si modifica nel tempo, discostandosi dalla formula originaria. Va da sé che anche controllo della qualità e standardizzazione nella produzione siano complessi. Fra i terzisti, siamo i primi al mondo: ne produciamo 2.000 tonnellate all’anno, con un’incidenza del 60% sul nostro fatturato. Dai nostri stabilimenti esce ogni anno l’equivalente di poltre 100 milioni di pezzi. Ma abbiamo già iniziato a diversificare. Prima con la back injection, un sistema di polveri che permette di fare contemporaneamente 12 colori, poi con i fondotinta. Proprio ieri, è arrivato un ordine per sei milioni di euro di fondotinta. Ora stiamo investendo molto sulla compattatura, le cialde normali, un segmento che conosciamo bene, poi penseremo ai rossetti, quelli in stick però, perché la tecnologia dei liquidi è acquisita già da tempo. Più che fare i generalisti, preferiamo concentrarci su prodotti specifici». Ora, un argomento che le sta a cuore: la riqualificazione dello stabilimento Olivetti, 30 mila metriquadrati, e un investimento di 17 milioni di euro, che a fine anno torneranno pienamente operativi... «Continuo ad avere un legame molto forte con la mia terra d’origine, Crema, dove sono nato e cresciuto, anche come imprenditore. Così, quando si è trattato di ridare vita a quello che ritengo un simbolo dell’industria italiana non ci ho pensato due volte. Anche considerando il valore architettonico, dal momento che è stato progettato da Renzo Piano e Marco Zanuso. Olivetti era un imprenditore straordinario e, se fosse ancora vivo, sarebbe dieci lunghezze davanti agli altri. È stato il primo a parlare di welfare negli anni Trenta, quando ancora questo concetto suonava estraneo a tutti gli industriali. Per quanto riguarda la cosmesi, inoltre, tengo a citare l’imprenditore Dario Ferrari: iniziatore in Italia del nostro comparto, ne ha posto le basi portandolo ad affermarsi nel tempo come punta di diamante del made in Italy». Una battuta finale sulla sua nomina a presidente di Cosmetica Italia. È già al lavoro? «Sì, ho già nella mia testa priorità precise. La nostra Associazione riunisce circa 500 aziende, ma al di fuori di essa ce ne sono tante, soprattutto di riempitori e confezionato-
ALCUNI INTERNI DELL’AZIENDA SUGGESTIVA E ORIENTALEGGIANTE.
ri, che non sono strutturati. Dobbiamo aggregare queste realtà a Cosmetica Italia con un preciso programma di affidabilità, così facendo allarghiamo la base associativa e valorizziamo un settore ai margini, a vantaggio di tutti. Entro fine anno le mapperemo ed entro il prossimo le faremo entrare, purché rispettino precisi parametri. Chi non potrà farlo subito dovrà farlo poi, perché sarà fondamentale esserci. Voglio inoltre coinvolgere la politica con continuità e dialogare con gli stakeholders. Il nostro è un settore che fa da traino all’economia nazionale, non dimentichiamolo, con standard qualitativi elevati e numerose certificazioni. La stessa Cosmetica Italia è un’Associazione green perché associa tantissime imprese che hanno ottenuto la 14001, la certificazione ambientale. E poi, voglio rafforzare la nostra società di servizi, il braccio operativo dell’Associazione, perché aiuti le aziende a crescere fornendo loro analisi e consulenze. È un piano ambizioso, ma non mi spaventa».
progettazione e la realizzazione di nuove proposte. Per questo sono sempre attivamente coinvolta nell’organizzazione delle fiere di settore e nella creazione delle collezioni da presentare. I saloni sono una vetrina perfetta, un modo d’incontrare potenziali clienti e fidelizzare i brand con cui già collaboriamo. Sono inoltre un’occasione unica per interagire di persona e fare brainstorming su possibili progetti futuri. Per ogni collezione, partiamo da un concept che sviluppiamo a 360 gradi, dalla grafica al packaging. Centrale, però, rimane la formula: texture, sensorialità, applicazione, finish, performance e naturalmente colore sono tutte caratteristiche da valutare in dettaglio».
ENRICA ANCOROTTI, AMMINISTRATORE DELEGATO.
LOREDANA TEDOLDI, RESPONSABILE RISORSE UMANE.
Immagino che nelle sue competenze rientri anche tutto il monitoraggio delle tendenze… «Sì, e sono orgogliosa di affermare che le ricerche di mercato sono condotte interamente da noi. In questo, la rete e i social sono di grande aiuto. I segnali però possono arrivare anche dal mondo della moda, del food… mi piace molto il Medioriente, dove mi reco spesso, certi tessuti offrono spunti bellissimi. Essendo terzisti, abbiamo la fortuna di ricevere molti input dai fornitori di materie prime e di packaging così come dal cliente stesso. Le tendenze vanno poi adattate ai loro gusti ed esigenze: è proprio questa flessibilità che ci contraddistingue».
IL SENSO DI LOREDANA TEDOLDI PER LE RISORSE UMANE
Senso di appartenenza, rispetto, partecipazione, lealtà. Per Loredana Tedoldi, da due anni in Ancorotti Cosmetics come responsabile delle risorse umane, sono parole di senso. Ingegnere di processo, arriva dal mondo del food ed è in azienda da un paio d’anni. Che sensazione le fa essere passata dal food al cosmetico? «Molto positiva. Il fatto poi che sia un’azienda in forte crescita rende l’esperienza ancora più interessante».
ENRICA ANCOROTTI E LA SUA GRANDE FAMIGLIA
Tra Enrica e il padre Renato c’è da sempre un forte legame professionale, oltre che affettivo. Ha iniziato ad affiancarlo quando aveva soltanto 18 anni... Come sono stati gli inizi? «Davvero impegnativi, ma è stato un percorso fondamentale per apprendere ogni fase del processo produttivo. Del resto, concepisco l’azienda come una grande famiglia, in cui ogni risorsa umana è preziosa. Anche adesso che abbiamo notevolmente ampliato l’organico, una cosa a cui tengo molto è incontrare ogni persona durante l’iter di assunzione». Di che cosa si occupa in azienda? «Seguo la direzione artistica, occupandomi principalmente di innovazione. Mi appassionano la
La scrivania le sta stretta, preferisce girare in camice bianco per gli stabilimenti dell’azienda, vero? «Sì, è fondamentale avere un contatto diretto con chi lavora al controllo qualità, in magazzino, alla catena di produzione. Così capisco meglio le loro esigenze». Com’è nato il progetto Rete per la Cosmesi, del quale lei è tra le fautrici? «Mi sono detta, il settore ha un gran bisogno di tecnici del make up e i pochi che ci sono vengono contesi da un’azienda all’altra... Perché non farci noi promotori di un corso di formazione? Il progetto ha coinvolto CISL e Caritas, i profili selezionati provenivano da situazioni di disagio: donne sole, mariti separati, ragazzi che vivevano in case famiglia. I 50 selezionati hanno frequentato un corso di otto ore al giorno per un mese e mezzo e 24 sono stati assunti». La crescita dimensionale di un’azienda è una fase delicata da gestire… «Vanno preservate l’anima famigliare, che rafforza il senso d’appartenenza, e quella manageriale, perché il filo tra famiglia e dipendenti non si spezzi. È una sfida che paga».� IMAGINE .43
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ARGOMENTI di Ivan Pestillo
L’IMPONENTE GALAXY SOHO DI PECHINO OSPITA UN GRANDE MALL È STATO PROGETTATO DALLA DESIGNER IRACHENA ZAHA HADID COME UNA COMPOSIZIONE FLUIDA DI CINQUE VOLUMI CONTINUI SEPARATI O COLLEGATI ATTRAVERSO UNA SERIE DI PONTI
UNA PIAZZA (AFFOLLATA) I CENTRI COMMERCIALI PIACCIONO AGLI ITALIANI. E ANCHE ALLA PROFUMERIA SEMPRE PIÙ PRESENTE IN QUESTI SPAZI CON AMPIE METRATURE SERVIZI FAST E ASSORTIMENTI COMPLETI.
CHE FUNZIONA I
centri commerciali stanno cambiando. Da tempio della spesa e dello shopping stanno diventando veri e propri contenitori di contaminazioni. Così, se negli Stati Uniti si parla ormai da anni di una crisi dei grandi mall (si vocifera che entro la fine dell’anno ne saranno chiusi oltre 300), in Italia si punta sull’ibridazione, prendendo sempre più spunto dai Paesi Arabi. Non soltanto fast food e grandi insegne della moda e del beauty, ma anche eventi culturali, mostre e attività sportive sono oggi presenti nelle grandi gallerie commerciali italiane. Esemplare, in questo senso, è stato Il Centro di Arese - in provincia di Milano - che lo scorso maggio ha ospitato la mostra multimediale “Da Vinci Experience” per raccontare il mito di Leonardo. E sempre Il Centro di Arese, in futuro, potrebbe diventare la location di un’enorme pista da sci al coperto. Proprio come quella dello Ski Dubai negli Emirati Arabi. IMAGINE .45
ARGOMENTI CENTRI COMMERCIALI
NUMERI DECISAMENTE POSITIVI
Che la strada intrapresa possa essere quella vincente lo dimostrano i numeri. L’ultima indagine di un gigante dell’immobiliare come Cushman&Wakefield, relativa agli shopping center, rivela che l’Italia - con 100mila metriquadrati di nuovi spazi commerciali realizzati nei primi sei mesi del 2017 - è la nazione più vivace dell’Europa occidentale. Dopo le 16 nuove aperture del 2016, l’anno scorso sono stati inaugurati altri dieci centri commerciali, tra i quali spicca il progetto CityLife di Milano. Ed entro il 2020 è prevista una decina di ulteriori aperture, alcune delle quali non passeranno certo inosservate. Basti pensare al Westfield, che dovrebbe essere pronto proprio per il 2020: situato alle porte di Milano, vicino all’aeroporto di Linate, sarà il centro commerciale più grande d’Europa (185mila metriquadrati di galleria commerciale) e ospiterà il department store del lusso Galeries Lafayette. Altri dati incoraggianti per il comparto arrivano da Mapic Italy, il salone dedicato al mercato immobiliare commerciale italiano, andato in scena lo scorso maggio a Milano. Durante la sessione ufficiale del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali è emerso che, nei primi tre mesi del 2018, in Europa i grandi mall hanno catalizzato il 50% degli investimenti retail. In Italia, invece, dall’inizio dell’anno, sono stati investiti circa 780 UNO SCORCIO DEL CENTRO COMMERCIALE DI ARESE
IN ITALIA SONO ATTIVE 943 REALTÀ. UNA OGNI 64MILA ABITANTI
SECONDO GLI ULTIMI DATI DIFFUSI DA CONFIMPRESE
milioni di euro, oltre il 50% in più rispetto allo stesso periodo del 2017, con una pipeline che prevede 43 progetti di sviluppo, di cui 16 entro la fine del 2021.
LE CITTÀ CAMBIANO FORMA T
Un modello già noto nel resto del mondo, ma alquanto recente in Italia, è quello del centro commerciale urbano che sorge proprio dentro la città. Il primo a far parlare di sé è stato sicuramente il maestoso CityLife Shopping District di Milano, inaugurato alla fine del 2017 in seguito alla riqualificazione della Fiera Campionaria nel quartiere Portello. Una vera e propria shopping destination che si sviluppa su tre livelli, sotto i grattacieli della grande piazza Tre Torri progettata da One Works. Nella sua galleria commerciale, fino alla shopping street
CHI FA DA SÉ… NEL DICEMBRE DEL COOP ALLEANZA HA INAUGURATO LA SUA INSEGNA DI PROFUMERIE “MOMENTI PER TE” ALL’INTERNO DELLE GALLERIE COMMERCIALI DI TRE EXTRACOOP CENTRO NOVA A VILLANOVA DI CASTENASO GRANDEMILIA MODENA E CENTRO ESP A RAVENNA EXTRACOOP È UN FORMAT CHE MIRA ALLA SPECIALIZZAZIONE NEL SETTORE NON FOOD ECCO IL PERCHÉ DI UN’INSEGNA DI PROFUMERIA AL SUO INTERNO OLTRE AI FIORI AI GIOIELLI AGLI OCCHIALI E A UN’AGENZIA VIAGGI CON OLTRE REFERENZE TRA PROFUMI TRUCCO E TRATTAMENTI DEI PIÙ NOTI MARCHI SELETTIVI UNA SERIE DI SERVIZI CABINA E UN NAIL BAR
pedonale open air, si susseguono ristoranti, un cinema con sette sale e un centinaio di negozi. Tra questi non potevano mancare le più famose insegne della bellezza nazionale e internazionale come Sephora, L’Erbolario, Deborah Milano, Shaka, Coin e l’austriaca DM Drogerie Markt. Anche Roma, dallo scorso 20 aprile, ha il suo centro commerciale urbano. Si chiama Aura ed è nato dal recupero di Valle Aurelia, grazie alla convergenza della bresciana Cds Holding, del Gruppo Pam-Panorama e Orion Capital. La sua struttura si sviluppa su tre livelli con 60 negozi e 15 locali dell’area food. Un modello retail che, in Italia, potrebbe anche funzionare se si pensa all’importanza del commercio di prossimità in un Paese fatto di comuni, campanili e tradizioni millenarie. Ma che, per il momento, è ancora in fase di sperimentazione per non snaturare completamente il centro storico delle nostre città. 46. IMAGINE
ZOOM SU UNO DEGLI SPAZI DI CITY LIFE MILANO
NUOVE OPPORTUNITÀ PER LA PROFUMERIA
Oggi non esistono insegne che non siano in grado di cogliere le tante occasioni fornite da questi grandi spazi. Come abbiamo già avuto modo di constatare, il consumatore non li sceglie soltanto per comprare ma anche per andare in palestra, mangiare un gelato o, più semplicemente, fare una passeggiata (anche se le tentazioni d’acquisto sono tante). Nei negozi ubicati all’interno dei centri commerciali prevale la visita veloce, quella di passaggio, per cui il cliente entra, acquista e se ne va. Il contrario di ciò che spesso accade negli store del centro città che, invece, favoriscono una permanenza prolungata con un approccio più esplorativo. E anche la profumeria selettiva ha saputo adattarsi, conquistando spazi sempre più estesi all’interno delle gallerie commerciali italiane. Un fenomeno oggi ben consolidato, che avuto inizio sul finire degli
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anni Novanta. Tra le prime insegne a entrare nei centri commerciali ci fu Douglas, forte di un’esperienza già consolidata all’estero. E poi Sephora, Marionnaud e molte catene regionali. Potremmo definirla una piazza davvero affollata. Non mancano, infatti, i monomarca come MAC Cosmetics, Kiko Milano e Victoria’s Secret. E nemmeno le farmacie, le erboristerie e i saloni. Ognuno con le proprie peculiarità e il proprio modello di business. In particolare, le profumerie collocate all’interno dei centri commerciali offrono spesso un assortimento diverso (visto che molti brand vantano già il loro store monomarca nella stessa location) ma comunque completo grazie anche alle metrature che diventano sempre più ampie. Sul fronte del servizio, invece, la parola d’ordine è “velocità” con massaggi fast alle mani, rapide sessioni di make up e scenografiche postazioni per l’epilazione delle sopracciglia.
CENTRI COMMERCIALI. SONO I PIÙ GRANDI D’ITALIA
CAMPANIA
PORTA DI ROMA
VULCANO BUONO
ROMAEST
ETNAPOLIS
Q LOCALITÀ MARCIANISE
Q LOCALITÀ ROMA
Q LOCALITÀ NOLA
Q LOCALITÀ ROMA
Q LOCALITÀ BELPASSO
CASERTA Q AREA CALPESTABILE MQ Q NEGOZI
Q AREA CALPESTABILE
NAPOLI Q AREA CALPESTABILE MQ Q NEGOZI
Q AREA CALPESTABILE
MQ Q NEGOZI
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CATANIA Q AREA CALPESTABILE
Q NEGOZI
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ARGOMENTI CENTRI COMMERCIALI
PRINCIPALI INSEGNE DI PROFUMERIA NEI CENTRI COMMERCIALI
NUMERO PUNTI VENDITA
NUMERO RAGIONI SOCIALI
BIÙ COIN ETHOS GRUPPO DOUGLAS LA BEAUTIC NAÏMA MARIONNAUD MOMENTI PER TE SEPHORA SHAKA INNOVATIVE BEAUTY PINALLI VACCARI
MEDIA MQ PUNTI VENDITA O AREE PROFUMERIA
ND
MQ MQ ND MQ ND MQ MQ ND MQ ND ND ND
DATI ELABORATI DALLA REDAZIONE DI IMAGINE
LA PAROLA AI RETAILER GIORGIA PINALLI
ROSSANA CORTE
Pinalli nasce come profumeria del centro storico. Il nostro obiettivo, con le ultime aperture e le prossime acquisizioni, è ribilanciare la quota che ci vedeva concentrati nei centri cittadini e incrementare la nostra presenza anche nelle grandi piazze di passaggio, fino ad arrivare ad avere un 30% della rete distribuita sui centri commerciali. Il lay-out proposto sarà molto simile a quello dei punti vendita del centro storico. Il nostro obiettivo è continuare a proporre nuovi marchi, brand in esclusiva, per i quali i centri commerciali possano diventare un’opportunità strategica finalizzata a concretizzare il concetto della profumeria di servizi, vero traino della distribuzione moderna. Se prima la clientela dei centri commerciali era di passaggio e meno fidelizzata, il trend attuale è in forte trasformazione e queste piazze, che rimangono comunque luoghi più variegati rispetto ai centri cittadini, sono diventati a tutti gli effetti delle riproduzioni dei centri storici, luoghi catalizzatori in cui il pubblico è ben disposto a trascorrere buona parte del proprio tempo libero e dove ritorna con frequenza perché sa che, in unico spazio, può soddisfare più esigenze. Ecco perché diventa strategico ampliare non solo l’offerta di prodotto ma anche, e soprattutto, di servizi. Persino quelli flash, che permettono al cliente di vivere esperienze positive e in linea con i tempi sempre più rapidi a cui è abituato a vivere».
Una buona parte dei nostri store nei centri commerciali esprime già, con il proprio layout e il proprio brand mix, il nuovo corso di Coin. Il format è coerente con quello dei centri cittadini, con i brand highlight posizionati all’ingresso e visibili in fronte vetrina. L’unico limite, dovuto a particolari vincoli contrattuali, è dato dall’eventuale presenza, all’interno dello stesso centro commerciale, di alcuni marchi che hanno il loro monomarca. In questo caso cerchiamo di colmarne la mancanza con altri brand, magari con un posizionamento più accessibile. Nello store del centro commerciale Carosello, a Carugate, abbiamo inserito Nyx. Va anche considerato che nei centri commerciali il bacino d’utenza è più ampio e meno profilato, la profumeria viene vissuta secondo un concetto più vicino al libero servizio e, anche per questo motivo, in linea di massima i punti vendita non sono presidiati dal personale dei brand ma soltanto dal nostro. Un caso a parte è rappresentato dallo store di Milano CityLife, dove per la prima volta, abbiamo introdotto il format Coin Excelsior all’interno di un centro commerciale urbano: abbiamo lavorato molto sul servizio e sull’esperienza, tenendo conto anche dell’alto livello di competition della piazza e del target, ben diverso da quello di un tradizionale centro commerciale extraurbano. Abbiamo rafforzato l’area skin e introdotto un menù di servizi fast: Dermalogica ha il suo skin bar per una vera e propria consulenza estetica, Aveda è presente con un barber shop, Bumble&Bumble con un rapido servizio di hair-styling e MAC Cosmetics con le sue sessioni make up». �
PROFUMERIE PINALLI
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COIN
DIAMO I NUMERI di Giovanna Maffina
MULTICANALE E SOSTENIBILE. È IL BELLO DEL COSMETICO Il rapporto degli italiani con la cosmesi? Nielsen l’ha messo a fuoco con l’ultima indagine semestrale. E con un test condotto su 4.000 donne dai 14 anni in su
O
ltre a surfare tra un canale e l’altro, le donne (e in generale la popolazione italiana) prestano sempre più attenzione alla qualità degli ingredienti contenuti nei prodotti cosmetici che acquistano. Nel largo consumo confezionato, per esempio, la certificazione “vegan ok” è cresciuta dell'11,8% nell'ultimo anno, mentre nei prodotti drug cresce del 20%. La qualità degli ingredienti e il livello dei benefici correlati dei prodotti per la
cura della persona sono il primo driver d'acquisto dichiarato da più di un quarto delle consumatrici italiane. Anche l'impatto del prodotto gioca un ruolo di rilievo nella decisione: il claim “cruelty free”, per esempio, cresce del 18,9% a valore (viso) e del 7,1% (capelli). La sostenibilità, dunque, intesa non soltanto come rispetto dell’ecosistema ma anche quale indirizzo verso comportamenti più etici, è un trend dalle tante sfaccettature (fonte: osservatorio semestrale Nielsen). �
QUOTA COMPARTI VALORE MARZO 2018
QUOTA COMPARTI VOLUMI MARZO 2018
7% 5,8%
FACE CLEANSING
18,2%
FACE CLEANSING
BODY
19,4%
FACE CARING
17,5%
PROFUMI
10,4%
48,2%
BODY
18,4
PROFUMI
19,7%
FACE CARING
35,5% MAKE UP
MAKE UP
72%
IL DELLE DONNE CHE ACQUISTA MAKE-UP (FONDOTINTA, BB CREAM, CIPRIA, FARD, TERRA ECCETERA) COMPERA IN CANALI DIVERSI: GDO, PROFUMERIE, MONOMARCA, FARMACIE (E PARA), E-COMMERCE, GRANDI MAGAZZINI.
14,8%
IL DEL BUDGET SPESO PER L’ACQUISTO DI PRODOTTI DESTINATI ALLA CURA DEL VISO (IDRATANTI, ANTIRUGHE E ANTIETÀ, CONTORNO OCCHI, SIERI, MASCHERE, ESFOLIANTI, ANTIACNE ECCETERA) VIENE SPESO ONLINE.
60,4%
IL DEL VOLUME DI PRODOTTI UTILIZZATI DALLE DONNE ITALIANE PER LA PULIZIA DEL VISO (LATTE, TONICO, STRUCCANTE OCCHI, ACQUA MICELLARE, SALVIETTINE STRUCCANTI, GEL CON RISCIACQUO) VIENE ACQUISTATO NEL CANALE MASS. IMAGINE .49
SOCIAL(MENTE) BEAUTY di Jessica Albarracin
# Torn i bl . Per diventar più audac ch ma
Amato negli anni O anta, considerato uno dei peggiori trend dei Novanta, l’ombre o blu torna… e questa volta per rimanere! Lontano dalle sfumature di qualche decennio fa, il blu 2.0 è intenso, iper pigmentato, moderno e, sopra u o, sta bene a tu e. Dalle passerelle ai red carpet, il passo è stato breve: in poco tempo ha conquistato anche celebrities come Kim Kardashian e Lupita Nyong’o. Come indossarlo? Ovviamente con disinvoltura. E, di sicuro, con una base luminosa e abbronzata.
Nai ar i 3D. E l fantasi vol (fi tropp ) i alt
Nostalgia del Royal Wedding? Niente paura: su Instagram Nail Sunny, la più famosa catena di nail art russa, ha scolpito nei minimi particolari i due sposi, Meghan e Harry, in una nail art tridimemsionale. Il beauty saloon russo non è nuovo a questi tutorial e, sopra u o, alle richieste bizzarre dei suoi clienti: da non perdere le teeth nail (unghie a forme di denti), la birthday nails (con vere candeline da spegnere!) o le ear nails, vere e proprie orecchie scolpite sulle unghie. Le più bizzarre? Sono le unghie a cavatappo, già in lizza per diventare il nuovo trend del 2018. Serviranno anche ad aprire le bo iglie di vino... per dimenticare? HTTPS //BIT LY/ J FGKE 50. IMAGINE
QUALI SONO GLI ARGOMENTI BEAUTY CHE DESTANO MAGGIOR INTERESSE E INTERAZIONE? CE LO DICONO I SOCIAL!
Sì, è s Instagra . M sembr d esser a Louvr
Il confine tra make up e arte? Sempre più so ile. Lo sa bene la truccatrice cinese Yuya Mika che, con l’aiuto di qualche corre ore in crema, si è trasformata nella Monna Lisa, la famosa Gioconda di Leonardo. Niente photoshop, soltanto una grande abilità artistica che in pochi giorni ha reso il suo post virale su Instagram. Tra le sue imitazioni ci sono anche la Dama con l’Ermellino e Marilyn Monroe. Ma il web non s’accontenta e le richieste fioccano nell’account. Quale sarà il suo prossimo a acco d’arte? HTTPS //BIT LY/ KPSGCO
L cannabi , per esempi . Ingredient beaut de futur ?
Sul web si parla sempre più di CBD Beauty, ossia di prodo i cosmetici a base di cannabidiolo, sostanza non psicoa iva presente nelle piante di marijuana e canapa. Ricchi di vitamina E e di acidi grassi, i prodo i con CBD svolgono sulla pelle un’azione antinfiammatoria, antirughe e antiossidante, che ha già conquistato le beauty addicted d’Oltreoceano. In Italia (e in Europa) se ne incomincia a parlare soltanto ora, sull’onda della legalizzazione della cannabis light. Strano, se si pensa che molte formule statunitensi vengono prodo e nella Repubblica Ceca. E forse bisognerà aspe are ancora, prima di veder fiorire anche qui nuovi rituali di skincare.
S chiam “gloss lip ” i nud più ’effett ch ’è
Lo confermano le ultime collezioni sul mercato: le labbra effe o bagnato sono il must have della stagione estiva! Un vero e proprio ritorno al glamour d’inizio millennio, anche se con una marcia in più: niente capelli incollati alla bocca, grazie alle nuove performanti formule che prome ono massima brillantezza ma anche comfort e idratazione. I colori? Naturali e mai anonimi. Largo quindi a nuance olografiche, con gli er, metallizzate e duo cromate che illuminano e giocano con la luce, dando volume. Il trucco da professioniste? Fare uno scrub prima dell’applicazione, per un risultato più “pulito” e sofisticato.
imagine TRA SPUNTI E APPUNTI NATALIZI. QUESTA SÌ CHE È UN’ANTEPRIMA!
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RIFLETTERE SUI NUMERI DEL PASSATO PER FAR CRESCERE IL FUTURO
ANTEPRIMA
Regali natalizi: in mezzo secolo tutto è cambiato. Oggi, tra i più gettonati, abbigliamento e oggetti tecnologici, ma anche libri, cosmetici e profumi. Tra le new entry dell’ultimo decennio, benessere e viaggi. Con una sorpresa: millennials a parte, gli italiani preferiscono il negozio al web. di Monica Caiti
TUTTE LE METAMORFOSI DI BABBO NATALE I
n principio - negli anni Cinquanta - i doni natalizi erano riservati solo ai bambini. E nemmeno a tutti, a dire il vero. Solo ai buoni! E ciò rendeva estenuante l’attesa, che terminava solo la mattina del 25 dicembre. La maggior parte trovava sotto l’albero dolciumi, mandarini e frutta secca, solo in pochi - i più fortunati - i giocattoli. Biglie, palloni, finte pistole e fucili per i maschietti, trenini e meccano; mentre per le bambine, pentoline, passeggini e carrozzine con bambole non più di pezza, ma, a seconda del modello, capaci di muovere gli occhi. Due le ‘rivoluzioni’ destinate a modificare queste tradizioni negli anni successivi: la plastica, con il dilagare di chiodini colorati e mattoncini Lego, e l’elettricità. Grazie all’avvento delle batterie, infatti, macchinine, robot e piccoli elettrodomestici si animano, assumendo movimento e vita propria. Negli anni Ottanta, un’altra svolta epocale, che trovò diffusione nel decennio successivo, quella dell’elettronica. Fino a giungere ai giorni nostri in cui tutti i desideri sembrano concentrarsi in un solo prodigioso oggetto: lo smartphone. L’unico che permette a grandi e piccoli di giocare, navigare, chattare e, perché no, telefonare.
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NATALE
SOCIAL NON PIÙ LETTERINE
In oltre 60 anni di storia italiana, quasi tutto è cambiato, comprese le consuetudini legate ai doni natalizi. In realtà gli italiani non hanno mai smesso di amare le magiche atmosfere di fine anno, trasformandole però in una fastosa (ma talvolta stressante) kermesse consumistica, solo in parte ridimensionata dalla recessione. Ed è così che Babbo Natale si è visto costretto a una serie di “straordinari”, per portare doni non solo ai bambini come un tempo, ma a tutta la famiglia. Un compito, da un lato più agevole, data l’offerta infinita del mercato, più complesso dall’altro, per la progressiva saturazionedi beni degli italiani, alla perenne ricerca di novità da regalare. Secondo un’indagine di Saldiprivati del 2017, tra i doni più ambiti per grandi e piccoli spiccano quelli tecnologici (cellulari di ultima generazione con accessori, tablet, telecamere, videogiochi, macchine fotografiche, orologi...), preceduti solo dall’abbigliamento. A seguire i libri, che - almeno per Natale - sembrano mantenere le posizioni nonostante il crescente strapotere di tablet e iBook. E poi giocattoli, seppur lontanissimi dalla disarmante semplicità degli anni Cinquanta, cosmetici e profumi, scarpe e accessori per lo sport. Una classifica, questa, che di anno in anno, può subire cambiamenti e inversioni di marcia, ma che resta immutata nella sostanza. Più problematico appare, invece, il ruolo dei genitori, non più orientati negli acquisti dalle tenere letterine dei loro bambini a Babbo Natale, come mezzo secolo fa, ma letteralmente pressati dai social media, che spesso li inducono a spendere per i figli molto di più di quanto si possano permettere. È quanto emerge dall’indagine, condotta lo
VERO E PROPRIO BOOM, QUELLO DELLE SMARTBOX. UN REGALO ESPERIENZIALE scorso anno da Lindorff/Intrum Justitia, realtà fornitrice di servizi di gestione del credito.
TRA VIAGGI RICICLI E
Oggetti di consumo a parte, a siglare il cambiamento dei gusti natalizi degli italiani sono i regali esperienziali: cinema, teatro, mostre, musei, soggiorni in spa, cene al ristorante e soprattutto viaggi. Un vero e proprio boom, soprattutto negli ultimi 10 o15 anni, si registra per le cosiddette Smartbox, che custodiscono fughe romantiche, trattamenti benessere, itinerari enogastronomici e molti, moltissimi viaggi a breve, medio e lungo raggio. Con un vantaggio in più: il cofanetto acquistato, in genere, si può utilizzare nel lungo periodo e non neces54. IMAGINE
LE PERCENTUALI
14%
DI ITALIANI IN GENERALE DICHIARA DI COMPRARE I DONI MESI PRIMA UNA SETTIMANA PRIMA DI NATALE INVECE IL
79%
DEGLI ACQUISTI DEI REGALI DI NATALE AVVIENE SOPRATTUTTO IN STORE NEGOZIO SINGOLO O CENTRO COMMERCIALE
51%
DEI MILLENNIAL LA FASCIA D’ETÀ COMPRESA TRA E ANNI PREFERISCE L’AMBIENTE DIGITALE PER LO SHOPPING NATALIZIO
23%
È LA GENERAZIONE FRA E ANNI CHE UTILIZZA MAGGIORMENTE PAYPAL PER I PROPRI PAGAMENTI DIGITALI
NEGOZIO SINGOLO E CENTRO COMMERCIALE: I PIÙ AMATI DAGLI ITALIANI (NON GIOVANI) sariamente a ridosso o durante le feste. Così, sempre più gettonata la proposta di alcuni portali di inserire l’importo desiderato per un biglietto aereo da regalare alle persone care, a cui aggiungere, eventualmente, una gamma di soluzioni e abbinamenti. Un altro fenomeno di costume della società contemporanea? Il riciclo dei regali. Secondo l’Osservatorio mensile di Findomestic, un italiano su due l’ha fatto almeno una volta, e il 35% più volte. In vista del Natale, il 41% degli italiani si disferà dei regali poco graditi con modalità diverse: il 22% degli intervistati ha affermato senza esitazione che lo riciclerà alla prima occasione; il 9% pensa invece di metterlo in vendita online, mentre il 10% lo donerà in beneficienza. Il 25% opterà per una soluzione di compromesso: proverà a cambiarlo. Il 27% del campione, infine, lo terrà comunque. In virtù del valore affettivo.
ONLINE O IN STORE?
Il tempo e la congiuntura economica degli ultimi anni hanno ovviamente modificato anche le modalità d’acquisto dei regali natalizi. Secondo una ricerca condotta nel 2017 dal portale DoveConviene, che ha coinvolto settemila consumatori, in maggioranza donne ma rappresentativi a livello geografico e anagrafico, solo il 18% compra d’impulso (18%), contro un 82% che afferma di consultare molte offerte, per trovare lo spunto giusto
(26%), risparmiare tempo (12%) e denaro (44%). In generale, il 14% dichiara di comprare anche mesi o almeno una settimana prima (27%). I ritardatari dell’ultimo momento sono, invece, solo il 21%, seppur in aumento rispetto al 2016 (13%). Ancora: il negozio mantiene il primato (e, in questo caso, il prezzo incide meno nella scelta). La maggioranza degli italiani, infatti, dice di non sentirsi totalmente a suo agio con lo shopping online, in particolare, a causa degli alti costi di spedizione e della condivisione dei propri dati finanziari. Gli acquisti dei regali di Natale avvengono, dunque, soprattutto in store (79%), negozio singolo o centro commerciale. Saranno ben pensati: i gusti dei destinatari sono tenuti in massima considerazione dal 78% degli italiani. C’è chi ne è talmente preoccupato da richiedere un suggerimento al destinatario o ad amici (12%). Solo un 10% ammette di affidarsi per lo più ai propri gusti personali (2%) o ancora, di lasciarsi guidare dal prezzo (8%). Con un’eccezione: la fascia d’età dei millennial (51%), compresa tra 25 e 34 anni, l’unica a preferire l’ambiente digitale per lo shopping natalizio e anche quella che usa di più lo smartphone (29%) per effettuarlo. Lo sostiene la ricerca PayPal Christmas Shopping, effettuata nel 2017 da PayPal, azienda leader a livello globale nella fornitura di strumenti e servizi per i pagamenti digitali. Al contrario, la generazione che utilizza maggiormente PayPal per i propri pagamenti digitali è quella fra 35 e 44 anni (23%). � IMAGINE .55
SPECIALE NATALE
BEST TEA TIME
IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTINO GRAZIE AL COFFRET “BEST TEA TIME” DELLA COLLEZIONE SHABBY CHIC UNA “MUG A LAVAGNA” CON TANTO DI GESSETTO PER SCRIVERE COSÌ CHE OGNI GIORNO SI POSSA SCRIVERVI SOPRA UN MESSAGGIO DIVERSO LA TAZZA È ABBINATA A CREMA CORPO BIO NUTRIENTE OLLYNATURAL CON OLIO I CAMELIA BIOLOGICO
ITALIAN BEAUTY Quest Natal sarà più dolc co l ide regal Italia Beaut : l collezion Shabb Chi d Oll Natura , Amovit suo cestin garde styl , l cassettin multifunzion Veravit Tom d L Antich Ricett Natural . Specific per l chiom , ’è anch l collezion regal Blac Luxur d Bl Orang .
COUNTRY BASKET
PERFETTI IN OGNI AMBIENTE I “COUNTRY BASKET” SONO RIUTILIZZABILI COME CESTINI PORTA OGGETTI IN CUCINA COME PORTA VIVANDE O IN BAGNO COME PORTA LAVETTE SONO REALIZZATI IN FORMATO SMALL CON DUE BAGNO DOCCIA DELLA LINEA I NOBILI GIARDINI ITALIANI E IN FORMATO MEDIUM CON UN BAGNO DOCCIA UNA CREMA CORPO DELLA LINEA I NOBILI GIARDINI ITALIANI E UNA PRATICA LAVETTA IN COTONE
HOME GARDEN KIT
PER CHI AMA LO STILE COUNTRY CHIC NON C’È DONO PIÙ APPREZZATO LE CASSETTINE DI AMOVITA “HOME GARDEN KIT” CREANO UN ANGOLO DI GIARDINO IN CASA! LA CASSETTA IN LEGNO CONTIENE UN BAGNO DOCCIA E UNA CREMA CORPO DELLA LINEA I NOBILI GIARDINI ITALIANI UN SACCHETTO DI SEMI E UN PICCOLO RASTRELLO RIUTILIZZABILE È PENSATA COME HABITAT IN CUI PIANTARE I SEMI E FAR CRESCERE LE PIANTINE DI NARCISO MAGNOLIA IRIS OPPURE COME UN PRATICO CONTENITORE PORTA OGGETTI
SPECIALE NATALE
CASSETTINA MULTIFUNZIONE
VERSATILI E RIUTILIZZABILI COME PORTA OGGETTI LE CASSETTINE DI LEGNO COLORATE PRATICHE E MULTIFUZIONE DI VERAVITA SONO REALIZZATE IN DUE FORMATI SMALL CHE CONTIENE DUE PRODOTTI VERAVITA E UNA LAVETTA MEDIUM CHE CONTIENE DUE PRODOTTI VERAVITA E UNA SAPONETTA
ANTICO TOMO SEGRETO
ANTICHI E MISTERIOSI MANOSCRITTI SOPRAVVISSUTI ALLO SCORRERE DEL TEMPO COSÌ I COFANETTI “ANTICO TOMO SEGRETO” DAL PREZIOSO TOCCO VINTAGE RACCOLGONO IN UN RICETTARIO DI BELLEZZA GLI ESTRATTI NATURALI CIASCUNA CONFEZIONE REGALO CHE SI ISPIRA AGLI ANTICHI VOLUMI DI RICETTE NATURALI DEI MONACI BENEDETTINI CONTIENE GLI INFUSI COSMETICI DI ANTICHE RICETTE NATURALI NEI FORMATI BAGNO DOCCIA E CREMA CORPO DA ML
BLACK LUXURY
LA NUOVA COLLEZIONE REGALO “BLACK LUXURY” DI BLUORANGE È COMPOSTA DALLE LINEE TOP DI GAMMA CAVIAR E KERATIN LE ELEGANTI CONFEZIONI OLTRE A CONTENERE UNO SHAMPOO E UN TRATTAMENTO SPECIFICO DI LINEA INCLUDONO UNA PRATICA SPAZZOLA DISTRICANTE DUE VARIANTI CAVIAR ESSENCE CON SHAMPOO ML TRATTAMENTO DI BELLEZZA SENZA TEMPO E SPAZZOLA DISTRICANTE KERATIN CON SHAMPOO ML SPRAY ANTI ROTTURA RIPARATORE E SPAZZOLA DISTRICANTE
WWW ITALIANBEAUTYCOM IMAGINE .57
SPECIALE NATALE
ACQUE DI ITALIA
La proposta natalizia multicolore si compone di prodotti profumati per la cura del corpo, racchiusi in moderni coffret in latta da riutilizzare per custodire oggetti e ricordi. I temi grafici originali di ciascuna latta interpretano il mondo fiorito di Acque di Italia attraverso scie fluide di colore che evocano suggestive emozioni.
CAREZZE PER LA PELLE
NEL COFFRET “CAREZZE PER LA PELLE” È PROTAGONISTA LA FRAGRANZA FLOREALE E ACQUATICA DELL’OLEANDRO DI PANAREA CON LA PARTENZA RIGENERANTE GARDENIA NINFEA E NOTE D’ACQUA IL CUORE FIORITO E IL FONDO AMBRATO DALLE SFACCETTATURE LEGNOSE CONTIENE CREMA FLUIDA CORPO ML E DOCCIA SCHIUMA ML IN UN CILINDRO DI LATTA DAI COLORI TIPICI DI UN TRAMONTO MEDITERRANEO
SEMPRE CON TE
IL DESIGN DEL COFFRET “SEMPRE CON TE” EVOCA CON LE SUE PENNELLATE I PETALI E LE FOGLIE DI UN GIARDINO ITALIANO ALL’INTERNO LA FRAGRANZA GIGLIO DI SARDEGNA REGALA DOLCI SENSAZIONI ATTRAVERSO LE SUE NOTE DI AGRUMI E FIORI ARANCIO MANDARINO CEDRO GIGLIO DI MARE GELSOMINO E UN FINALE DATO DA AMBRA E LEGNO DI CEDRO IN ACCORDO CON MIELE E VANIGLIA ALL’INTERNO CREMA MANI EXTRA NUTRIENTE ML DOCCIA SCHIUMA ML E CREMA FLUIDA CORPO ML
TRADIZIONE SEDUCENTE
NELLA FRAGRANZA MASCHILE TABACCO E BERGAMOTTO DI TAORMINA LA FRESCHEZZA FRIZZANTE DI LIMONE E BERGAMOTTO SI SPOSA CON L’INTENSITÀ DELLE NOTE DI FOGLIE DI TABACCO CANNELLA E SCORZE MA ANCHE CON L’AVVOLGENTE FONDO AMBRATO LEGNOSO E MUSCHIATO ELEGANZA MASCOLINA IN TONI VERDE E MARRONE PER IL COFFRET CHE DENTRO CELA CREMA DA BARBA ML ED EMULSIONE DOPOBARBA ML
SPECIALE NATALE
RISPLENDI DI LUCE
AL CENTRO DELLA PROPOSTA NATALIZIA “RISPLENDI DI LUCE” C’È IL PROFUMO LEGNI CHIARI DI LIPARI UN BOUQUET CHE MISCELA IN PERFETTO EQUILIBRIO AGRUMI ARANCIO E MANDARINO MA ANCHE ZENZERO CON FIORI E LEGNI ROSA TAIF GELSOMINO FIORI D’ARANCIO E OUD MENTRE SUL FONDO PRENDONO SPAZIO ESSENZE AMBRATE E VANIGLIATE NEL COFFRET TROVIAMO CREMA CORPO ILLUMINANTE ML E ACQUA CORPO ILLUMINANTE ML VARIEGATE SCIE ROSA LUMINOSE DECORANO IL CONTENITORE CILINDRICO DI LATTA
L’ESSENZIALE
LEGNI SCURI DI VULCANO È UNA FRAGRANZA PER LUI CHE ALL’INIZIALE NUANCE RINVIGORENTE DATA DA PEPE NERO & ROSA CARDAMOMO E BERGAMOTTO FA SUBENTRARE LA SFERZATA CONTURBANTE DI FOGLIE DI TABACCO MALTO LEGNO MARINO E PATCHOULI PER CHIUDERSI INFINE NEL CALDO ABBRACCIO DEI LEGNI OUD CASHMERE SANDALO E VETIVER CONTIENE DOCCIA CREMA ML EMULSIONE DOPO RASATURA ML E CREMA DA BARBA ML
INEBRIANTI EMOZIONI
REALIZZATO IN DIVERSE VARIANTI GIGLIO DI SARDEGNA ROSA DI PORTOFINO PAPAVERO DEL SALENTO E PEONIA DI AMALFI IL COFFRET “INEBRIANTI EMOZIONI” CONTIENE EAU DE PARFUM ML E CREMA MANI EXTRA NUTRIENTE ML LA SUA VESTE È COLOR LAVANDA A SUGGERIRE LA DELICATEZZA FIORITA DELLE PROPOSTE OLFATTIVE
WWW ACQUEDIITALIA IT IMAGINE .59
DIAMO I NUMERI
IL MERCATO DEI GIFT SET: GRANDI SODDISFAZIONI Crescite a valore negli ultimi tre anni per i cofanetti di fragranze, make up e trattamento, che hanno ottenuto i risultati migliori del mercato. La capacità innovativa e la cura della confezione tra i fattori di successo.
di Giuliana Valcavi
U
DICEMBRE È IL MESE IN CUI SI VENDONO PIÙ COFFRET
55%
IL VALORE DEI KIT PROFUMATI
45,6
EURO IL PREZZO MEDIO DEI SET FRAGRANZE 60. IMAGINE
n mercato da oltre 180 milioni di euro quello dei gift set, che negli ultimi tre anni ha visto una costante crescita pur accusando una sostanziale stabilità in termini di pezzi. Altra buona notizia: in generale il trend delle confezioni regalo - come indicato da Francesca Comis, manager beauty Italy di NPD Group - è stato più positivo rispetto a quello delle singole categorie di prodotto. Infatti, mentre nel 2017 le fraganze hanno chiuso con una flessione a valore dell’1%, le confezioni di alcolico hanno visto una crescita del 3%. E, se il make up ha messo a segno un incremento dell’1%, i cofanetti di trucco sono cresciuti del 5%. Lo skincare, inoltre, nel 2017 è cresciuto del 4% e i set dedicati al trattamento hanno toccato addirittura un +6%. L’anno precedente, a fronte del +1% delle fragranze, i set di alcolico hanno guadagnato il 7%, e ancora il make up e lo skincare hanno avuto una crescita rispettivamente del 2% e dell’1%, mentre i set relativi hanno segnato rispettivamente un +6% e +3%. In termini quantitativi, la situazione è meno brillante e registra una sostanziale stabilità delle confezioni di fragranze (+1% nel 2016 e 0% nel 2017), e un calo dei make up set nel 2017 (-1%). Cresciuti invece i cofanetti skincare con un +2%, particolarmente interessante dopo il decremento pari al 5% del 2016.
TUTTO COMINCIA DALL’ATMOSFERA DELLE CITTÀ
«Il mese di dicembre si conferma essere il periodo più importante per la vendita delle confezioni regalo», spiega Francesca Comis. Per la categoria fragranze, quasi la metà delle vendite annue dei coffret viene effettuata a Natale. «Più bassa, invece, l’incidenza del mese di dicembre per le altre catagorie: per il make up questo periodo rappresenta il 40% rispetto alle vendite annue di set e per lo skincare il 32%. Questo peso per le due categorie rimane sostanzialmente stabile negli ultimi due anni. Per le fragranze, invece, si è assistito in questi ultimi due anni a una diminuzione del peso del mese dicembrino nelle vendite totali di gift, passando dal 52% del 2015 al 49% dell’ultimo Natale».
NOTE SU NOTE È IL JUS CHE VINCE!
Quello delle fragranze rappresenta sempre il comparto più interessante dei gift set sotto il profilo del valore con oltre la metà del totale fatturato dei cofanetti ed è andato conquistando, in questi ultimi tre anni, un mezzo punto percentuale passando dal 54,5% al 55%. Diversa la situazione in termini di pezzi, che vede praticamente equiparato il peso di fragranze e skincare: su dieci cofanetti, quattro sono di fragranze e altrettanti di skincare. Solo due invece quelle di make up. Nel corso degli ultimi tre anni le fragranze hanno mantenuto il loro peso mentre il make up, con un 20% nel 2015, ha conquistato spazio a svantaggio del trattamento, che era al 41%, cioè di poco avanti anche alle fragranze.
MA QUANTO MI COSTI?
Cosa è successo, invece, con i prezzi negli ultimi tre anni? Sono saliti in maniera sostanziale, più dell’inflazione, toccando un +8% per gli skincare set nel 2016. Il rincaro più elevato lo scorso anno è stato quello dei coffret di make up con +6%. In sostanza, il prezzo medio per il comparto delle fragranze è passato da 41,8 euro nel 2015 a 45,6 euro nel 2017, per i set trucco - pari periodo - da 18,2 a 19 euro e per lo skincare da 24,7 a 27,6 euro.
22%
RIPARTIZIONE GIFT SET A VALORE 2017
MAKE UP
39% FRAGRANZE
12%
MAKE UP
33%
55% FRAGRANZE
SKINCARE
39% SKINCARE
RIPARTIZIONE GIFT SET A VOLUME 2017
In profumeria dicono... LA SVOLTA INNOVATIVA
Parlando con i profumieri, il mercato delle confezioni regalo appare estremamente articolato e differenziato. Innanzitutto, a partire dalla tipologia di punto vendita e dal relativo assortimento. «I gift alcolici sono nati per rispondere alle esigenze regalo in occasione di diverse festività, dalla festa della mamma a quella di San Valentino. Ma ormai le loro vendite sono limitate al Natale» indica Nicola Ostuni, delle omonime profumerie di Napoli. «Rileviamo vendite in costante diminuzione, perché i grandi marchi hanno lasciato questo segmento di mercato a brand più commerciali e quindi meno attraenti. Vendere confezioni regalo è diventato difficile, ma se le aziende più prestigiose si presentassero con proposte innovative, probabilmente potremmo avere una risposta positiva».
IL CONSIGLIO DETERMINANTE
Molto dipende anche dall’attenzione che il punto vendita riserva alla tipologia di prodotto. «Per le confezioni di alcolico femminile e maschile, nel 2015 abbiamo avuto +4,8%, nel 2016 +5,6% e nel 2017 +3,8%. Insomma, per quanto ci riguarda abbiamo seguito l’andamento del mercato» spiega Massimo Seminati, profumiere di Mariano Comense. «Circa il 20% della clientela chiede il coffret a Natale. Il 40-50%, invece, o non lo chiede o lo rifiuta alla prima proposta, perché lo ritiene più adatto al mass market e al libero servizio. E l’interesse non aumenta neppure quando viene evidenziata la convenienza o, meglio, il prezzo conveniente non è abbastanza attraente, a fronte della penalizzazione a livello d’immagine. E il restante 30-40% acquista il cofanetto se stimolato in tal senso dal personale di vendita. D’altra parte, noi incentiviamo questo tipo di acquisti per non ritrovarci con grandi rimanenze in magazzino e durante il periodo festivo dedichiamo a tutti i cofanetti spazi importanti, all’interno del punto vendita».
LA CONVENIENZA APPREZZATA
La percezione del prodotto è così problematica? «Le confezioni regalo di alcolico vengono concepite come prodotti di minor valore rispetto al profumo singolo» conferma Vanessa Onorati delle Profumerie Havelys di Roma. «Negli ultimi anni la situazione si è accentuata, ma sono anche diminuite le proposte delle aziende». «Il cliente non sempre vede la convenienza di queste confezioni e ritiene di spendere meno IMAGINE .61
DIAMO I NUMERI
MAKE UP
MAKE UP
Q 91,8
Q 20,8
Q 56,3
Q 41,8
Q 18,2
Q 24,7
Q 2,193
Q 1,139
FRAGRANZE
Q 2,277
2015
SKINCARE
MAKE UP
Q 97,8
Q 22,0
Q 57,8
Q 18,4
Q 18,0
Q 26,6
Q 2,213
Q 1,220
FRAGRANZE
Q 1,220
SKINCARE
2016
Q 100,9
Q 23,0
Q 61,2
Q 45,6
Q 19,0
Q 27,6
Q 2,214
FRAGRANZE
acquistando solo il profumo», aggiunge Denise Faziani, profumiera di Riolo Terme, in provincia di Ravenna.
L’ARGOMENTO NOVITÀ
Q 1,211
Q 2,217
2017
SKINCARE
Q VENDITE GIFT SET A
VALORE IN MILIONI DI EURO
Q VENDITE GIFT SET A
VOLUME IN MILIONI DI PEZZI
La capacità innovativa si rivela un aspetto essenziale di questo segmento di mercato. «Le confezioni regalo sono sempre apprezzate dal cliente, ma rispetto all’anno precedente hanno subito un leggero calo in fatto di vendite» afferma Manuela Leggio, dell’ufficio marketing delle Profumerie Pinalli. «L’innovazione pone l’industria in difficoltà nella ricerca e nello sviluppo di nuovi packaging accattivanti, in grado di soddisfare le esigenze del consumatore, che negli anni è diventato sempre più critico e alla ricerca di trend e materiali diversi. Le prospettive potrebbero essere positive se l’industria si impegnasse maggiormente nella ricerca di nuove proposte per soddisfare al meglio la domanda dei consumatori».
Q PREZZI MEDI GIFT SET
IN EURO
L’EFFETTO SKINCARE
Mentre il comparto dei gift sets di alcolico, peraltro il più importante, appare il più problematico, per gli altri segmenti le considerazioni sono più positive. In particolare, quando parliamo di trattamento corpo. «Le confezioni regalo le vendo sempre bene, soprattutto quelle con bagnoschiuma e crema corpo, per esempio, ma anche quelle con prodotti viso» racconta Denise Faziani. «Piacciono perché consentono una scelta pratica, ma anche ad effetto, grazie a una confezione più impattante e voluminosa rispetto al singolo prodotto». Come riferiscono i I TREND DEL SEGMENTO profumieri, di solito i clienti entrano in negozio con un budget per fare il regalo e cercano di spenderlo al meglio. E la conferQ PER ANNI LE CONFEZIONI DI MAKE UP HANNO ma dell’andamento positivo dello skincare appare abbastanza PUNTATO SULLA CAPACITÀ DI STUPIRE CON UNA generalizzato. «I cofanetti di cosmesi non sono legati al NataVALENZA GIOCOSA ORA IL TREND DEI CONTENITORI le» indica Nicola Ostuni. «Proposti anche durante l’anno, sono PUNTA PIÙ SULL’ACCURATEZZA DEL DESIGN percepiti interessanti per la loro convenienza. Prima, verso Q I GIFT SET DI TRATTAMENTO SI VENDONO DI PIÙ questa tipologia di prodotti, il consumatore nutriva una certa DURANTE L’ANNO AL CONTRARIO DELLE CONFEZIONI DI diffidenza, ora l’ha superata». ALCOLICO PREVALENTEMENTE CONCENTRATE A NATALE Da molte profumerie riferiscono che le confezioni di prodotti Q I COFFRET IN CARTONE RIGIDO E CARATTERIZZATI skincare vengono spesso acquistate per sé e quindi sono meno DA UNA GRAFICA ELEGANTE INCONTRANO CRESCENTE limitate al solo periodo natalizio. E vengono maggiormente apSUCCESSO IN NETTA CONTRAPPOSIZIONE ALLE prezzate le confezioni che contengono un prodotto aggiuntivo, CONFEZIONI DI CARTONE LEGGERO CON FINESTRA piuttosto che l’accessorio. Ma se proprio accessorio dev’essere, SPESSO FRAGILI E NON DESTINATE AL RIUTILIZZO meglio allora la pochette di un marchio prestigioso. Qualche OLTRE CHE NON IN GRADO DI VALORIZZARE dubbio sorge in merito alla capacità attrattiva dei prodotti agADEGUATAMENTE IL PRODOTTO giuntivi proposti in mini taglie. «La confezione di make up funQ ACCANTO AI GIFT SET DI ALCOLICO MAKE UP E ziona bene nel mio punto vendita - racconta ancora Massimo SKINCARE HANNO FATTO LA LORO COMPARSA ANCHE Seminati - ma non quella d’impronta giocosa. Vendo bene le LE CONFEZIONI REGALO DI HAIRCARE piccole palette funzionali, per esempio, soprattutto se hanno Q I KIT REGALO TRASCINANO IL MERCATO DELLE uno stile particolarmente fashion». FRAGRANZE RAPPRESENTANO CIRCA UN QUARTO
IL FATTORE ESTETICO
Prospettive di questo mercato alla luce di quanto emerso finora? «Per i profumi proverei a sostituire le confezioni con limited edition dedicate al Natale - risponde Seminati - racchiuse in contenitori più grandi, più curati e, perché no, riutilizzabili. Un contenitore ben realizzato valorizza molto la proposta regalo». 62. IMAGINE
DELLE VENDITE “PROFUMATE” DEL MESE DI DICEMBRE DATI NPD GROUP Q SE NEGLI ULTIMI TRE ANNI I GIFT SET DI PROFUMI HANNO GUADAGNATO MEZZO PUNTO PERCENTUALE OGGI RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI L’HANNO PERSO ERANO AL DEL TOTALE A VALORE NEL A VANTAGGIO DI MAKE UP E SKINCARE
FOCUS
I COFFRET DELLE MERAVIGLIE BEST SELLER SOTTO L’ALBERO DELL’ANNO SCORSO Tra oggetti giocosi e proposte originali, i cofanetti regalo di make up continuano a conquistare le consumatrici. Ecco i top delle classifiche di vendita “targati” Natale 2017. di Giuliana Valcavi
O
rmai diventati un classico del Natale, i coffret di make up nascono nel 1975 con Pupa. Il merito di questa geniale intuizione va al fondatore della Micys Company, Angelo Gatti, che fa del prodotto di make up, acquistato fino a quel momento pressoché esclusivamente per utilizzo personale, un vero e proprio cadeau. Da allora, i fantasiosi grandi e piccoli cofanetti firmati Pupa sono diventati un appuntamento imperdibile, atteso dalle consumatrici affezionate in IMAGINE .63
FOCUS
tutto il mondo, rappresentano un’icona del trucco made in Italy, un oggetto del desiderio che in molte sperano di trovare sotto l’albero. Attraggono le gamme infinite di colori che danno ampio sfogo alla creatività, ma anche gli insoliti contenitori che appagano sia per l’aspetto ludico sia per il design curato, come - nella storia di Pupa - i coffret Bouquet, Farfalla, Giostra, scelti anche per la loro “identità” di oggetti decorativi. L’evoluzione, nella realizzazione di queste proposte, si adatta alla voglia di novità tipica delle consumatrici più curiose. Oltre a Micys, altre aziende del settore non si sono fatte sfuggire questa opportunità e hanno elaborato la loro risposta, personalizzandola e sviluppando una propria idea di coffret. Ed eccoci così a ragionare sull’andamento del Natale scorso, con i cofanetti di Pupa, sempre spiritosi e coerenti, quelli di L’Oréal Paris, di Deborah Milano e di Rimmel London: ognuno con caratteristiche distintive, dotati di un proprio appeal in grado di richiamare ora un target più sensibile all’idea giocosa ora un target in cerca di funzionalità. Nelle profumerie sono entrati ad acquistare i coffret soprattutto le teenager, per le amiche e le sorelle, oppure le mamme per le figlie adolescenti, i fidanzati e i giovani mariti per le partner più modaiole e creative. Diventato un oggetto aspirazionale, il kit natalizio di make up si è proposto con forme e colori sempre differenti, un design emozionante, palette colori accattivanti, ma anche (non dimentichiamolo) un rapporto prezzo-qualità ottimale. Queste, dunque, le ragioni dei best seller 2017.
CREAZIONI EMOZIONALI
Pupa è da sempre leader del segmento cofanetti con una quota di mercato che supera il 50% (dati NPD). Il Gufo1 è stato la star del Natale scorso, seguito nel rank dagli altri Gufi della famiglia All You Need is Owl e da Pupart, gamma dalle linee geometriche e dal piglio professionale. «Due mondi apparentemente diversi - come spiega il direttore marketing Cristina Penzo - ma accomunati da ciò che contraddistingue Pupa fin dall’inizio della sua storia, ovvero l’originalità del design, la qualità dei prodotti e l’attenzione dedicata alla realizzazione delle palette. Una scelta cromatica che viene definita con la preziosa collaborazione dell’international make up artist Giorgio Forgani». Il prossimo appuntamento natalizio 2018 vede Pupa impegnata, per quanto riguarda la proposta “emozionale”, nel lancio di Lovely Birds, una nuova collezione ispirata all’home decor con linee morbide, stile essenziale e colori soffici e mat. Per quanto riguarda il segmento Pupart, invece, vengono rinnovate non soltanto le cover ma anche i contenuti, completati con nuovi prodotti dedicati alle sopracciglia, ombretti olografici in trend e un mix dedicato alla zona labbra. 64. IMAGINE
DEI KIT TRUCCO IL PUBBLICO APPREZZA ANCHE IL DESIGN
SUGGESTIONI DA PARIGI
La collezione Natale 2017 Lost in Paradise è risultata un best seller tra i cofanetti natalizi di L’Oréal Paris. L’aria bohémienne degli angoli più caratteristici di Parigi, interpretata dai coffret Ville Lumière, è stata tra le più apprezzate dalle consumatrici. Ecco perché, per il Natale 2018, verrà proposta la collezione Starlight in Paris. Dall’azienda ne danno una sognante anticipazione: una passeggiata sulle rive della Senna, le stelle che brillano luminose nel cielo di Parigi. Il contrasto tra il buio della notte e l’opulenza della luce dei palazzi. Una musica invitante, il tintinnio delle flûtes di champagne, allegre risate. La notte a Parigi, insomma: audace, luminosa, inaspettata.
DOPPIA FUNZIONALITÀ PREMIATA
Grande successo, per Deborah Milano, con Mini e soprattutto con La Rosa. «Il motivo del successo del make up kit Mini è legato all’ottimo rapporto fra prodotto e prezzo. Ma anche, e soprattutto, alla praticità del formato, che si può portare in borsetta» spiega Cristina Martella, digital marketing manager di Deborah Group. «Per quanto riguarda La Rosa, invece, le consumatrici hanno apprezzato l’idea regalo nella sua possibilità di riutilizzo, come portagioie od oggetto d’arredo». Per il prossimo Natale, i creativi hanno lavorato su un’offerta più ampia nei formati mini e small, proponendo due varianti di colore per formato anziché una. Inoltre, appuntamento con la nuova trousse di design portagioie: La Farfalla.
IL DONO CHE NON SI SCARTA
UNGHIE MUST HAVE
Il coffret più venduto di Rimmel London durante lo scorso Natale è stato il Kit Manicure Perfetta (pochette con due smalti 60 Seconds e Top Coat Ultra Shine), in distribuzione nel canale drugstore. I motivi del suo successo? Gli esperti, in azienda, affermano che il prezzo competitivo, l’alta qualità e l’attenzione ai dettagli della pochette sono stati fattori trainanti. Inoltre, si trattava di prodotti molto trasversali e adatti a tutte le consumatrici. Per il Natale 2018, il brand sta lavorando a una proposta regalo sempre più appealing, che possa soddisfare tutti i budget. �
Q IN PROFUMERIA COME ALLA SPA I TRATTAMENTI ESTETICI DA CABINA L’ANNO SCORSO SONO STATI UN AMBITO DONO NATALIZIO MOLTO GRADITI I SOIN PER L’OVALE COME LA PULIZIA DEL VISO PER LE PIÙ GIOVANI MENTRE ALLE OVER SONO STATI REGALATI I TRATTAMENTI ESFOLIANTI SCHIARENTI E TONIFICANTI MOLTO GETTONATI ANCHE I RITUALI BEAUTY CON AZIONE ANTIAGE EFFETTO LIFTING A BASE DI COLLAGENE ACIDO IALURONICO ELASTINA E QUELLI CON AZIONE DETOX E ANTINQUINAMENTO Q NEL NATALE ANCHE IL CORPO HA AVUTO LE SUE ATTENZIONI E NEL MENU DEI TRATTAMENTI PIÙ REGALATI SI SONO SUSSEGUITI GLI ANTICELLULITE I TONIFICANTI E GLI IDRATANTI GLI ANTISMAGLIATURE E I PEELING UNA LISTA DECISAMENTE APPETIBILE LE PIÙ GIOVANI IN PARTICOLARE HANNO APPREZZATO COME REGALO SOPRATTUTTO I MASSAGGI RILASSANTI Q CADEAU IN CABINA ANCHE PER LUI L’ANNO SCORSO GLI UOMINI SEMPRE PIÙ EDONISTI E ATTENTI ALL’ESTETICA HANNO GRADITO MANICURE E PEDICURE DEPILAZIONE E MASSAGGI SOIN IDRATANTI PER IL VISO E TONIFICANTI PER IL CORPO E NON SOLO! RICHIESTI CON I COUPON REGALO A SCELTA ANCHE I TRATTAMENTI DI PULIZIA VISO E ANTIETÀ D’ALTRA PARTE È L’EPOCA DEI SELFIE BELLEZZE!
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BELLI FRESCHI L’ALTRA COPERTINA DI QUESTO NUMERO È DEDICATA ALLA LINEA DI SOLARI MULTIFUNZIONE PUPA. CREME VISO E CORPO, DOPOSOLE E GEL DOCCIA CHE ABBIAMO CONGELATO AD ARTE PER FARNE UN CONO GUSTO “SUPER”! fot Massimilian D Bias , ar Giorgi Gullott
IMAGINE NEW!
Performanc i modalità “mult ” I solari di Pupa vantano formule multifunzione che, oltre a proteggere la pelle dai raggi UVB, UVA e infrarossi, assicurano azioni di tra amento. Le novità dell’estate 2018 sono qua ro. La Super Crema Viso SPF 30 e SPF 50 per viso, labbra, collo, décolleté contiene non soltanto filtri UVA e UVB sia fisici sia chimici - fotostabili, resistenti all’acqua - capaci di preservare la pelle da eritemi, sco ature, fotoinvecchiamento, ma anche un innovativo principio a ivo dedicato a contrastare l’azione dannosa degli infrarossi. Al sistema di protezione, le formule associano l’a ivo Melastim Tech, che stimola la melanina per un’abbronzatura rapida e intensa. Oltre a donare idratazione e sollievo istantaneo alla pelle, poi, la Super Crema Viso Doposole fissa e prolunga l’abbronzatura grazie all’esclusivo Sun Optimizer, stesso imgrediente contenuto anche nel Super Gel Doccia, detergente rinfrescante e lenitivo.
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I SUCCESSI DI MANE NEL UNA PALETTE DI NUOVE FRAGRANZE CREATE DAI PROFUMIERI DI MANE PROFUMI APPASSIONATI FRIZZANTI E RADIOSI
Véronique Nyberg racconta con TRUSSARDI RIFLESSO la storia di un uomo che sceglie lo sport come stile di vita. Questa nuova filosofia è espressa dalle note di testa di Bergamotto e Pompelmo Rosa che si mescolano in un Cocktail di Agrumi Italiano. Vibranti ed energiche note di Fior di Lavanda Pure Jungle Essence™ e tocchi di Cuoio Italiano si ispirano all’eleganza innata del nuovo uomo TRUSSARDI. DOLCE GARDEN di DOLCE&GABBANA è una fragranza gioiosa e solare che fonde note agrumate e cremose, firmata da Violaine Collas. Nelle note di testa baciate dal sole, il succoso Mandarino, il Neroli radioso e l’eterea Magnolia esprimono il suo splendore. Un estratto unico e naturale di polpa bianca di Cocco accentua la freschezza cremosa dei Fiori. Nel fondo, un Accordo setoso di Latte di Mandorla, arricchito con Assoluta di Vaniglia e Legno di Sandalo, amplia la squisita sensualità della nota di Frangipani. ARMANI SÌ PASSIONE è una combinazione irresistibile di grazia, forza e spirito di indipendenza creata da Julie Massé. La fragranza non perde la firma originale del SÌ: il nettare di Blackcurrant Jungle Essence™ si combina con una nota di Pera frizzante e gioiosa, un’intensa Vaniglia con la Rosa in fiore, Eliotropio e Gelsomino per creare un profumo fiorito, sensuale e fruttato. Nel cuore, il Legno di Cedro e il moderno Legno ambrato Orcanox™ conferiscono maturità e carattere, evocando la vera passione. Cécile Matton e Serge Majoullier hanno reinterpretato BONBON di VIKTOR & ROLF in un’Eau de Toilette acidulée per la sua edizione Primavera-Estate 2018, con un Cocktail frizzante e piccante di Frutti Rossi, luminose note Fiorite e il distintivo tocco Caramello, che lo rende leggero, seducente e svolazzante come un vestito estivo. L’ Accordo Muschiato ammorbidisce il Caramello nel cuore di BONBON, donandogli una freschezza dolce ed estiva. Mathilde Bijaoui ha dato vita a RED DRAGON, il nuovo profumo maschile della linea REPLAY SIGNATURE che rappresenta l’uomo REPLAY forte e misterioso. Il Pepe Rosa e il Cardamomo si rincorrono in un gioco speziato e frizzante per arrivare in un cuore inaspettato di Tè e Geranio e poi sorprenderci in un fondo di Legni Bianchi e Vetiver. Una fragranza senza tempo ed eternamente elegante, per un uomo grintoso e di gran classe. Ancora molte creazioni in arrivo nel 2018…
SPECIALE di Loredana Ranni
MAGIA... Un premio per celebrare la creatività di nasi così eccellenti da rivoluzionare le regole delle composizioni olfattive. E la mission di un’Accademia del Profumo che crede nell’essenza vitale delle fragranze.
PURA MAGIA HI-TECH A
lle donne italiane piacciono i profumi dai bouquet fioriti, vivacizzati da grani di pepe e scaldati da un patchouli ben lontano dall’essere vintage ma, piuttosto, luminoso e contemporaneo. Gli uomini, invece, sono inconsapevolmente attratti dagli opposti... quelle sensazioni di freddo e caldo che un jus esperidato e legnoso sa regalare. Lo hanno praticamente dichiarato le 162mila persone, appassionate (e consumatrici) di fragranze, che con il loro voto hanno “eletto” Fleur Musc for Her di Narciso Rodriguez e Dior Homme Sport quali migliori profumi dell’anno. E queste due creazioni, assieme ad altre dieci giudicate invece dalla giuria tecnica, sono state le protagoniste del “gran gala di maggio”, il Premio Accademia del Profumo 2018. Attribuito anche a Gucci Bloom e Bottega Veneta pour Homme (migliori creazioni olfattive femminile e maschile), Salvatore Ferragamo Signorina in Fiore e Trussardi Riflesso (che si sono aggiudicati il titolo di miglior profumo made in Italy per l’universo femminile e maschile). E poi a Twilly d’Hermès (premio per il miglior packaging tra le fragranze donna) IMAGINE .71
SPECIALE ACCADEMIA DEL PROFUMO
e a Y di Yves Saint Laurent per il pack maschile. E se la categoria miglior profumo collezione esclusiva grande marca ha visto eccellere Armani Privé Iris Céladon, a Tuberose in Blue by Altaia è invece andato il riconoscimento quale miglior profumo di profumeria artistica. Ma non è finita qui. Perché oltre al pubblico dei consumatori e alla giuria tecnica è stata creata anche una giuria VIP: l’artista Paolo Troilo, la designer Francesca Versace, la scrittrice Laura Pranzetti Lombardini, l’attrice Giulia Bevilacqua e la showgirl Veridiana Mallmann hanno avuto il compito d’individuare la miglior comunicazione femminile e maschile, che ha visto premiati - rispettivamente - Chanel Gabrielle e Acqua di Parma Colonia Pura. «Alla soglia della trentesima edizione, il premio si conferma un appuntamento irrinunciabile per gli operatori del settore, oltre che un’occasione unica per diffondere una sempre maggiore cultura del profumo tra il pub-
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NASI, ESSENZIERI, MANAGER, PR, PUBBLICITARI... TUTTI UNITI PER UN JUS blico» ha commentato il presidente di Accademia del Profumo Luciano Bertinelli, che con l’attrice Giorgia Surina ha fatto gli “onori di casa” e condotto la serata.
LÀ DOVE VIVE L’ARTE CONTEMPORANEA
Non vi abbiamo ancora detto della location scelta per l’evento: lo spazio Pirelli HangarBicocca, uno dei luoghi cult di quella Milano internazionalmente nota come capitale della moda e del design. Si tratta di uno stabilimento in-
VINCITORI
MIGLIOR PROFUMO DELL’ANNO NARCISO RODRIGUEZ DIOR FOR HER FLEUR MUSC DIOR HOMME SPORT
MIGLIOR CREAZIONE OLFATTIVA GUCCI BOTTEGA VENETA GUCCI BLOOM POUR HOMME PARFUM
MIGLIOR PACKAGING HERMÈS YVES SAINT LAURENT TWILLY D’HERMÈS Y
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È L’ANNO IN CUI È STATA COSTITUITA ACCADEMIA DEL PROFUMO. PER VALORIZZARLO COME ELEMENTO ESSENZIALE DEL BENESSERE, PROMUOVERE LA CREATIVITÀ, ACCRESCERNE LA CULTURA E LA DIFFUSIONE IN ITALIA.
non soltanto in una villa con giardino all’italiana ma pure in uno spazio industriale con i mattoni e i tubi a vista.
E PROSSIMAMENTE MOSTRE!
dustriale, un tempo sede di una fabbrica per la costruzione di locomotive, che nel 2004 è stato riconvertito in una istituzione dedicata alla produzione e promozione di arte contemporanea. Un luogo di sperimentazione e ricerca, dunque, che con i suoi 15mila metri quadrati di superficie è tra gli spazi espositivi (a sviluppo orizzontale) più grandi d’Europa. E ogni anno presenta importanti mostre personali di artisti italiani e internazionali. Ora, se consideriamo che il profumo resta sempre e comunque un’espressione artistica - anche quando alle spalle ha un’industria regolata da strategie di marketing e pianificazioni produttive - viene da sé che per il gran gala di premiazione non poteva essere scelta location migliore. E in linea con l’evoluzione dell’universo fragranze. Che se non contempla più solo una piramide olfattiva con note di testa, di cuore e di fondo, ma anche una composizione in cui le note vengono percepite linearmente nello stesso momento, può (e forse, deve) sentirsi “a casa”
MIGLIOR PROFUMO MADE IN ITALY SALVATORE FERRAGAMO SIGNORINA IN FIORE
TRUSSARDI RIFLESSO
Nel corso della serata è stato assegnato un riconoscimento speciale anche al creatore del profumo che, nel 2017, ha ottenuto i migliori risultati di vendita nei primi sei mesi dal lancio sul mercato italiano. Ed è così che Olivier Polge, naso profumiere di Chanel, ha raddoppiato il successo dello scorso anno grazie al suo Gabrielle. Un altro riconoscimento speciale è stato attribuito pure al mondo del retail: la profumeria Gigino&Anita di Pompei ha raccolto il maggior numero di voti tra gli oltre 400 punti vendita che hanno aderito all’iniziativa con il volantino “Squilla e Vinci”. E siccome Accademia del Profumo promuove iniziative che vanno al di là del Premio, al gran gala è stata presentata pure la sua recente partecipazione al progetto promosso da Confcommercio Milano: Cultura, Profumi e Sapori al Gratosoglio. Frida Kahlo oltre il mito, racconto di una mostra. Mentre, come ha anticipato il presidente Bertinelli, sarà di prossima realizzazione la mostra Leonardo Genio e Bellezza, in collaborazione con Cosmetica Italia e Cosmoprof, per celebrare l’amore verso la bellezza e il benessere che hanno contraddistinto il genio toscano e la sua epoca. �
MIGLIOR COMUNICAZIONE CHANEL GABRIELLE
ACQUA DI PARMA COLONIA PURA
PROFUMI A TIRATURA LIMITATA GIORGIO ARMANI ARMANI PRIVÉ IRIS CÉLADON
ALTAIA TUBEROSE IN BLUE
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NARCISO RODRIGUEZ FOR HER FLEUR MUSC UNA STORIA PROFUMATA IN COSTANTE EVOLUZIONE CHE TROVA IN QUESTO BOUQUET IL CAPITOLO PIÙ SENSUALE E ADDICTIVE.
SONTUOSAMENTE FIORITO IL PROFUMO È ANIMATO DAUN GENEROSO BOUQUET FLOREALE E DA GRANI DI PEPE ROSA CHE AVVOLGONO IL CUORE DI MUSCHIO OVVERO LA FIRMA OLFATTIVA DI FOR HER SUL FONDO LA LUMINOSITÀ DI AMBRA E PATCHOULI
Per il secondo anno consecutivo Narciso Rodriguez vince il premio come miglior profumo femminile dell’anno. E questa è la volta di For Her Fleur Musc, che ha incantato i consumatori italiani con il suo bouquet composto da generose note fiorite ad avvolgere ISPIRATO A UNA DONNA l’emblematico cuore di muschio. INDIPENDENTE, DAL FASCINO La composizione si aggiunge all’iconica collezione di fragranze INTENSO E DI SQUISITA GRAZIA For Her, per raccontare la nuova dimensione della femminilità secondo Narciso. «Fleur Musc rappresenta una femminilità audace, appassionata», ha affermato lo stesso stilista, che in questa creazione ha voluto dare
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TALENTUOSO DUO LA FRAGRANZA È FIRMATA DA SONIA CONSTANT E CALICE BECKER DI GIVAUDAN HANNO SAPUTO SOTTOLINEARE CON ENFASI LA GENEROSA SENSUALITÀ DELLA DONNA FOR HER
UN CUORE DI MUSCHIO CIRCONDATO DA UN VIVIDO BOUQUET DI FIORI. È UN CONCETTO DI FEMMINILITÀ MINIMAL SEXY COME LA MODA DELLA MAISON
espressione alla profonda sensualità di ogni donna. Il concetto di dualismo distintivo della linea For Her è qui reinterpretato con la volontà di mettere in luce un fascino giocosamente impertinente e una passione ardente. Il desiderio di libertà e indipendenza appartengono a questo nuovo immaginario femminile, dove convivono vitalità e fiducia in sé. Creata dalla coppia di nasi Sonia Constant e Calice Becker, la sinfonia olfattiva sposa gli accenti dei fiori rosa sublimati da grani di pepe (anch’esso rosa) con il muschio raro, mentre impiega le note d’ambra legnose - un mix di patchouli e ambra delicata - per enfatizzare la
luminosità. Il flacone, fedele alla firma inconfondibile di tutte le fragranze della famiglia For Her, si presenta in una insolita nuance di rosa. Una cromia che ben descrive lo stilista: «Il colore rivela lo spirito vibrante di questa fragranza. È una sfumatura di rosa più intenso rispetto al rosa che distingue la linea For Her. Riflette la donna che lo indossa e definisce la natura di Fleur Musc». Ed è sempre il rosa la tonalità che accende la campagna pubblicitaria, dove la modella Jean Campbell viene ritratta in bianco e nero, con un’espressione piena di grazia e come avvolta da un’aura eterea e provocante.
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DIOR DIOR HOMME SPORT SCRITTURA OLFATTIVA INTRIGANTE. E UN ARMONIOSO SENSO DI “CALDO E FREDDO” CHE INCARNA IL DESIDERIO DI LIBERTÀ.
CHIC & CASUAL LA FILOSOFIA SPORTIVA RACCHIUSA IN UN JUS DIOR HOMME SPORT SI REINVENTA PER INCARNARE LO STILE OUTDOOR PIENO DI ENERGIA DELL’UOMO CONTEMPORANEO
Premiato dai consumatori italiani come il miglior profumo dell’anno, Dior Homme Sport è una fragranza dalla freschezza polisensoriale per l’uomo contemporaneo. Quel tipo d’uomo per il quale lo sport non è pura performance, ma vera e propria filosofia di vita. Il concept ruota attorno a un modo ISPIRATO A UN LIFESTYLE di vivere che premia, su tutto, la DINAMICO, ESPRIME libertà. E che interpreta l’amore, l’evasione e il sogno, come sugDISINVOLTA SENSUALITÀ gestioni sensuali da sperimentare in modo intenso. Ispirandosi a questi nuovi codici, François Demachy - Parfumeur Créateur della Maison - ha rielaborato la composizione della propria fragranza Dior Homme,
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PRIMA, DURANTE E POI ALL’ESORDIO AGRUMATO SUBENTRA LA NOTA SPEZIATA DI ELEMI LO SPIRITO SPORTIVO PULSA NEL DIALOGO TRA L’INIZIALE VIVACITÀ ESPERIDATA E IL FONDO LEGNOSO RASSICURANTE
LE SPEZIE ACCOMPAGNANO COSTANTEMENTE QUESTA BREZZA FRESCA E PICCANTE. UN INIZIO SENZA FINE
dando vita a un profumo ebbro di energia, dalle nuance fruttate e speziate con un fondo legnoso. La freschezza potente del bouquet si sprigiona da subito, con lo slancio succoso e vivace dell’arancia rossa, dell’essenza di cedro, esperidata e delicatamente piccante, e del pompelmo. All’armonia d’esordio si accorda l’estratto di pera, che veste con morbida dolcezza gli acuti accenti del limone. Il sillage aromatico speziato distintivo di Dior Homme si sviluppa attraverso una nota di elemi, incenso agrumato che sostiene tutta la composizione. L’iconica sensazione fresca del jus si rivela estremamente persistente, grazie alle piccanti “note staf-
fetta” di pepe rosa e noce moscata. Nel fondo, poi, il sandalo e il vetiver di Haiti si uniscono per amplificare la virilità della composizione. Dior Homme Sport celebra uno stile nuovo, dove il coté chic intramontabile della Maison incontra le influenze streetwear più sofisticate per dar vita a una silhouette strutturata sì, ma con tocchi casual disinvolti. E proprio questa disinvoltura outdoor, cool e sexy rappresenta l’autentica firma dell’uomo Dior. Perché come la scrittura olfattiva, anche la campagna di comunicazione esprime il desiderio di libertà che appartiene all’intero progetto creativo del profumo, grazie al fascino tenebroso di Robert Pattinson.
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GUCCI GUCCI BLOOM DIRETTORE CREATIVO DELLA MAISON E NASO INSIEME PER UN INFUSO ORIGINALE. IN OGNI NOTA DELLA FRAGRANZA.
SEGNI PARTICOLARI L’ESTRATTO DI GELSOMINO È OTTENUTO MISCELANDO L’ESSENZA DEL FIORE CON LE MOLECOLE IN ESSO CONTENUTE A SVELARE COSÌ IL PROFUMO FRESCO DEI PETALI
“MENTE” PREMIATA IL CREATORE DI GUCCI BLOOM ALBERTO MORILLAS HA LAVORATO SUL CONCEPT DI ALESSANDRO MICHELE
IL BOUQUET È UN GIARDINO UNICO E AFFASCINANTE, PROPRIO COME LE DONNE A CUI MI ISPIRO... ALESSANDRO MICHELE
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È Gucci Bloom la miglior creazione olfattiva femminile. Un premio che celebra il debutto nell’universo profumo di Alessandro Michele, Direttore Creativo della Maison. È lui stesso a riassumerne il concept: «Volevo un profumo audace, una fragranza floreale, capace di trasportare l’immaginazione in un grande giardino rigoglioso, colmo di fiori e piante». Con l’illustre Maestro Profumiere Alberto Morillas, ha quindi creato un jus che è l’omaggio all’essenza autentica delle donne Gucci, alla loro attitudine di assoluta libertà. Il lussurggiante giardino prende corpo nello sbocciare dei fiori, tuberosa naturale e gelsomino, ai quali si unisce un altro ingrediente, usato per la prima volta in profumeria: la rangoon creeper, pianta scoperta nel sud dell’India, dalle nuance lievemente cipriate.
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BOTTEGA VENETA POUR HOMME PARFUM ESPRESSIONE DI MASCOLINITÀ LA SUA CIFRA OLFATTIVA SI RIVELA NEI SENTORI DI CUOIO E FOGLIE DI CEDRO.
CAMPESTRE IL BOUQUET È NATO IMMAGINANDO UN VIAGGIO TRA LE DOLOMITI LA BREZZA LEGGERA DEI MONTI IL PROFUMO DI FIENO E AGHI DI PINO È COME SE ENTRASSERO DALLE FINESTRE SPALANCATE DI UN RIFUGIO MONTANO
LA TRAMA DI QUESTI AROMI SENSUALI CREA UN’INTENSITÀ SOFISTICATA. RICCA E DURATURA
Una virilità che è frutto dell’incontro tra sensualità e intelletto raffinato. Questo il focus di Bottega Veneta Pour Homme Parfum, miglior creazione olfattiva maschile. L’accattivante juice - nato dalla collaborazione tra Tomas Maier, Direttore Creativo della Maison, il Maestro Profumiere Daniela Andrier e il Profumiere Antoine Maisondieu - si apre con un esordio ad altissima concentrazione di note legnose e speziate, di foglie di cedro e cardamomo intenso, esaltate e amplificate da pimento e abete balsamico. Un effluvio fresco e rinvigorente, arricchito nel fondo dalla profonda sensualità di cuoio e fava tonka.
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SALVATORE FERRAGAMO SIGNORINA IN FIORE QUANDO IL CONNUBIO PERFETTO TRA LA VITALITÀ E L’ELEGANZA DI UNA GIOVANE DONNA DIVENTA FRAGRANZA.
TOCCO COUTURE FIORITO E FRUTTATO IL JUS DI SIGNORINA IN FIORE È CUSTODITO IN UN FLACONE DOVE LA VIVACITÀ ROSATA DOMINA LO ESALTANO IL TAPPO IN ORO ROSA E L’ICONICO FIOCCO VARA IN GROS GRAIN
NON VI È LIMITE ALLA BELLEZZA, NÉ GRADO DI SATURAZIONE PER L’IMMAGINAZIONE CREATIVA SALVATORE FERRAGAMO
Incoronato come miglior profumo made in Italy femminile, Signorina in fiore di Salvatore Ferragamo incarna lo spirito solare della Maison e la sua capacità di far sentire ogni donna una principessa con le sue fragranze, proprio come attraverso i suoi iconici modelli di calzature. Omaggio a una femminilità spensierata che all’arrivo della stagione dei fiori svela il suo lato più romantico, Signorina in fiore ha un bouquet che inizia fruttato e succoso per poi evolversi in un cuore di fiori incantati. Gli stessi fiori che, sbocciando, con i loro petali colorati hanno ispirato il design del flacone.
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OGGETTI D’ARTE CON LA RICERCATEZZA E LA CREATIVITÀ DEI SUOI MODELLI IL “CALZOLAIO DELLE STELLE” HA FATTO SOGNARE LE DONNE DI TUTTO IL MONDO
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TRUSSARDI RIFLESSO PENSATO PER L’UOMO CHE FORTE DELLE SUE ORIGINI VIVE L’ELEGANZA IN MODO RILASSATO. E LO SPORT COME LIFESTYLE.
VINTAGE E MODERNO IL FLACONE CON LA SUA SUPERFICIE EVOCA IL RADIATORE DEI MOTORI MENTRE IL TAPPO IN ZAMA E SURLYN IL VOLANTE DI UN’AUTOMOBILE È L’EMBLEMA DI UNA NUOVA CLASSICITÀ
Gli elementi attivi dello sport si fondono in quelli sofisticati dell’eleganza naturale, dando vita a una fragranza per l’uomo contemporaneo che trasforma il movimento e la velocità in energia positiva. È Trussardi Riflesso, insignito del premio come miglior profumo maschile made in Italy, grazie ai suoi sentori legnosi orientali che sintetizzano gli opposti della personalità maschile. Merito anche della capacità della Maison italiana, nata all’inizio del Novecento come laboratorio per la produzione di guanti in pelle e divenuta una griffe di successo a livello internazionale, di conciliare i valori dell’heritage con l’inesauribile spinta all’esplorazione della modernità.
INNOVATORE NICOLA TRUSSARDI FONDATORE DELLA MAISON HA INTRODOTTO PRIMA NELLA PELLETTERIA E POI NELL’ABBIGLIAMENTO L’UTILIZZO ORIGINALE DELLA PELLE E DEI TESSUTI HIGH TECH
I PROGETTI DEL BRAND HANNO DA SEMPRE UN FORTE IMPATTO SUL FUTURO IMAGINE .81
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CHANEL GABRIELLE NEL NOME C’È LEI MADEMOISELLE COCO E CI SONO LE DONNE. PERCHÉ IL PROFUMO È FEMMINILITÀ ALLO STATO PURO. AUDACE E APPASSIONATA. ALLURE ED EMOZIONE DEDICATO ALLA FONDATRICE DELLA MAISON MA ANCHE ALL’ESSENZA AUTENTICA DI TUTTE LE DONNE GABRIELLE È UNA FRAGRANZA FIORITA LUMINOSA E SOLARE
UN FILM CONTROCORRENTE, INNO A UNA DONNA LIBERA, RIBELLE E FEDELE A SE STESSA
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Donna visionaria e creatrice, Gabrielle Chanel è un’icona planetaria di avanguardia, nella moda in primis, ma anche nella gioielleria e nei profumi. Il suo spirito libero, il suo stile inconfondibile, la sua concezione di femminilità, sono ancora oggi fonte inesauribile d’ispirazione. A lei, alla sua personalità ribelle e coraggiosa e a tutte le donne che come lei hanno deciso di esprimere ciò che sono senza artifici, è ispirato il profumo Gabrielle, vincitore come miglior comunicazione grazie a una campagna d’impatto che vede protagonista l’attrice americana Kristen Stewart. Lo spot, con la regia di Ringan Ledwige, si apre con Kristen racchiusa in un bozzolo, da cui riesce a districarsi per poi lanciarsi in una corsa liberatrice.
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ACQUA DI PARMA COLONIA PURA IL SAVOIR-VIVRE ITALIANO IN UN FLACONE QUELLO DI UN’EAU DE COLOGNE AGRUMATA AVVOLTA DI NUOVA LUCE. E RESPIRO...
PURA EMOZIONE COME IL JUS ANCHE LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA SI ESPRIME CON UN LINGUAGGO FRESCO E DINAMICO IL PERFETTO CONNUBIO TRA RAFFINATO PASSATO E VIRILITÀ MODERNA
COMUNICARE LA GIOIA DI VIVERE PIACERI RAFFINATI. E CONDIVIDERLI CON I PROPRI AFFETTI PIÙ CARI
L’impegno di Acqua di Parma per l’eccellenza è manifesto in ogni sua creazione, curata in ogni minimo dettaglio e intrisa di un’eleganza senza tempo che ha radici profonde. Come in Colonia Pura, l’eau de cologne pensata per l’uomo cosmopolita ma sensibile alla tradizione e ai luoghi della sua vita. L’uomo incarnato dal modello Will Chalker nella campagna pubblicitaria realizzata da Josh Olins, fotografo di moda che vive a New York, e vincitrice come migliore comunicazione maschile. Lo spot cattura tutta la luminosità del paesaggio italiano e ritrae l’uomo di Colonia Pura mentre assapora momenti intimi di gioia e condivisione, mostrando la sua indole mascolina e sicura, ma al tempo stesso spontanea ed emotiva.
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CA MO R U F A O M R PR RANDE O I L G MI VA G I S U ESCL E N EZIO L L O C
GIORGIO ARMANI ARMANI PRIVÉ IRIS CÉLADON
UN’ESPERIENZA OLFATTIVA ESCLUSIVA NEL MONDO IRIDESCENTE DI UN FIORE CHE È L’INVITO A VIVERE UN SOGNO.
GIOIOSO ENIGMA È L’IRIS DUNQUE CHE DOMINA IL BOUQUET LASCIANDOSI ACCAREZZARE PRIMA DA BERGAMOTTO E CARDAMOMO POI DA UN’OVERDOSE DI MUSCHIO E PATCHOULI
IL COLORE CÉLADON NON È NÉ BLU, NÉ VERDE, NÉ GRIGIO. SI TRATTA DI UN COLORE INDEFINIBILE, CHE TROVO AFFASCINANTE. GIORGIO ARMANI
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Con il suo misterioso sentore, Armani/Privé Iris Céladon è stato incoronato miglior profumo collezione esclusiva grande marca. Un premio che riconosce l’attenzione meticolosa, riposta dallo stilista nel creare fragranze preziose con l’utilizzo di eccellenti materie prime. Marie Salamagne ha composto una partitura olfattiva inebriante, dove il filo conduttore è l’iris che si offre prima in un’aldeide avvolta dai lucenti accordi di bergamotto e cardamomo, poi nel cuore come iris resinoide dal vago sentore di cioccolato - e di concreta dagli accenti burrosi, sostenuta dall’assoluta di matè. Muschi potenti, ambretta e patchouli ne sublimano infine l’aspetto sensuale. Il suo flacone nero ha un tappo a forma di pietra preziosa in tinta céladon: un colore delicato, né blu, né verde, né grigio, refrattario a ogni definizione cromatica. E per questo ancor più affascinante.
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YVES SAINT LAURENT Y CREATIVO LIBERO ATTIVO... È L’ARCHETIPO DELLA MASCOLINITÀ. CHE OSA E REALIZZA LE PROPRIE ASPIRAZIONI.
FOUGÈRE ARDITO UNA DOLCEZZA BALSAMICA È PRELUDIO AL MÉLANGE VERDE BOISÉ PER CREARLO DOMINIQUE ROPION SI È ISPIRATO A DUE CAPI DEL GUARDAROBA MASCHILE T SHIRT BIANCA E GIACCA NERA
POTERE DI UN TOTEM IL DESIGN RISPECCHIA LA FORZA E L’ELEGANZA DELLA FRAGRANZA PROMUOVENDONE LO SPIRITO MODERNO
LA STRUTTURA MONOLITICA DEL FLACONE È UN’ESPRESSIONE DI PUREZZA
A rispecchiarsi in Y non è un uomo, ma un’intera generazione, accomunata dalla vocazione creativa, dalla determinazione nel perseguire le proprie passioni e realizzare i propri sogni, dal coraggio di osare. Uomini, dunque, la cui personalità viene esplorata - nella fragranza - in tutte le sue sfaccettature: brillante in testa, sensuale nel cuore, vigorosa nel fondo. Fougère non convenzionale, Y è racchiuso in un flacone totemico che gli è valso il premio come miglior packaging maschile, ideato dalla designer Suzanne Dalton: un monolite di vetro intagliato alla perfezione e attraversato, sul lato, da una Y metallica.
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ICONE di Marta Pacillo
CREARE PROFUMI
UN ATTO DECISAMENTE PASSIONALE I oltr 40 ann d carrier son molt l fragranz d success firmat d Albert Morilla , maîtr parfumeur dall singolar cifr stilistic . Ch h segnat l stori dell profumeri modern .
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l netto dei suoi quattro decenni di lavoro nel mondo delle essenze, Alberto Morillas prova ancora lo stesso trasporto, lo stesso “impeto amoroso” nel creare profumi. Nato a Siviglia nel 1950, circondato dal suggestivo paesaggio andaluso, ha iniziato a intrappolare ricordi olfattivi fin da piccolo. Effluvi che da sempre lo appassionano e che l’hanno accompagnato tutta la giovinezza fino a quando, trasferitosi in Svizzera con i genitori, mentre studiava all’Accademia di Belle Arti di Ginevra, convinse la prestigiosa casa essenziera Firmenich - con la quale da allora non ha mai cessato di collaborare - a offrirgli un lavoro all’interno del gruppo di ricerca sulle materie prime naturali. Il suo talento nella creazione emerse ben presto, tanto che nel giro di poco tempo, dopo aver perfezionato la sua formazione a New York già nel 1988 ottenne il titolo di Maître Perfumer, cui è seguito nel 2003 il prestigioso Prix Francois Coty. Grazie alla sua fertile inventiva ha composto numerose fragranze che sono ancora oggi veri e propri cult in profumeria, come ck One e Acqua di Giò, tanto per citarne solo un paio. Tra i riconoscimenti che hanno attestato le sue eccelse doti creative si annovera anche quello appena ricevuto durante la serata di premiazione di Accademia del Profumo 2018, lo scorso 15 maggio, per la sua luminosa carriera di maestro profumiere. Oltre al premio assegnato a Gucci Bloom come miglior creazione olfattiva da lui composta. Che cosa significa creare una fragranza, per lei? �La mia professione è come quella di un sacerdozio. Bisogna amarla, amarla e amarla! Creare un profumo per me resta un mistero, un’intuizione, non posso averne il controllo. A volte ci metto qualche minuto, a volte anni. Per me non è importante quanti profumi io abbia creato ma sentire ogni 86. IMAGINE
È L’ANNO IN CUI DÀ VITA ALLA SUA COLLEZIONE DI EAU DE PARFUM A MARCHIO MIZENSIR FRAGRANZE CHE CONCEPISCE IN LIBERTÀ ISPIRANDOSI AL GIARDINO DELLA SUA INFANZIA
giorno l’impellenza di rinnovare questo atto di creazione. Quando creo per i grandi marchi devo partire dalla loro storia, ma poi ne dò la mia interpretazione personale, esprimo la mia visione e la mia emozione� Quali sono le sue principali fonti d’ispirazione? �Mi piace parlare di un mix di ispirazioni, può essere un’esperienza, una piccola suggestione, come, ad esempio, quando ero in viaggio in India, mentre odoravo il gelsomino mi accorsi che il suo sentore al mattino era diverso rispetto alla sera e alla notte, con il passare delle ore cambiava a seconda del momento di estrazione, esprimendo molecole differenti. Suggeriva quindi diverse emozioni. Ed è proprio questo che fa un profumo, regala emozioni. Bisogna ascoltarlo, perché racconta sempre una storia. Questo è anche il concetto alla base della mia collezione personale Mizensir�.
Ci racconta la genesi di Mizensir? �Il brand significa “messo in cera” perché all’inizio, nel 1999, con l’aiuto di mia moglie avevo deciso di creare delle candele profumate, un oggetto che anche per il mio retaggio arabo-andaluso, amo molto. Qualche anno dopo mia figlia mi ha chiesto perché non elaboravo una fragranza vera e propria. Così, nel 2014, è nata la collezione di eau de parfum Mizensir, dove godo di grande libertà creativa, lavoro nel mio laboratorio, attingendo alla mia memoria, ai ricordi, agli affetti, tanto che alcune di esse sono nate ispirandomi a mia madre, mia figlia... Ho concretizzato un sogno, grazie a Firmenich, potendo impiegare per queste fragranze, che oggi sono 20, le materie prime più pregiate, ingredienti e tecniche all’avanguardia. Sono fragranze realizzate non pensando al sell out o al marketing, ma con il desiderio di raccontare delle storie che emozionino le persone�. �
INCHIESTA di Raimonda Boriani
VENDERE È PUNTARE ALLO STRAORDINARIO
Cosa cattura di più, un sentore o un’immagine? Indubbiamente entrambi, ma di certo il peso delle parole, quelle giuste, è importante. Quattro esperti spiegano come raccontare le fragranze vincitrici del Premio Accademia del Profumo 2018.
V
endere un profumo non significa (soltanto) colpire i numerosi recettori olfattivi che permettono di riconoscere oltre diecimila odori diversi. La vendita di un profumo ha più a che fare con il racconto di una storia, che intriga la ragione ed effonde emozioni. Un’operazione non sempre facile. E se le fragranze appena uscite sono avvantaggiate dall’attrazione naturale che abbiamo (chi più, chi meno) verso le novità, quelle entrate nel mercato anche solo un anno prima a volte faticano a uscire dalle profumerie. Le cause sono legate a
una serie di fattori, in primis l’ingente numero di lanci che invade gli scaffali ogni anno. E allora, come mimare, con le parole, l’azione magistrale del meccanismo “chiave-serratura” che regola l’interazione tra molecola di odore e recettore? In altre parole, come affascinare il cliente con immagini e aneddoti che lo inducano a preferire una fragranza a un’altra? A rispondere, sono quattro esperti provenienti da quattro marchi tra quelli che hanno ottenuto un riconoscimento nell’ultima edizione del Premio Accademia del Profumo. IMAGINE .87
LE DOMANDE
1 Se dovesse definire il profumo con tre parole chiave nella fase
di presentazione al cliente, quali userebbe? 2 Qual è l’ingrediente cardine e come va presentato? 3 Quale immagine evocativa o suggestiva del profumo suggerisce meglio al cliente il concept della creazione? 4 In fatto di storytelling, quali aneddoti o curiosità consiglierebbe di raccontare al cliente? ILARIA TORTI
LLUIS PLA
1 Dior Homme Sport rappresenta una nuova eleganza
1 Le tre parole chiave sono eleganza naturale,
TRAINING MANAGER DI PARFUMS CHRISTIAN DIOR PER DIOR HOMME SPORT MIGLIOR PROFUMO MASCHILE
maschile, disinvolta, sofisticata e decisamente sexy. È una fragranza energizzante, dalla freschezza persistente, seducente e cool, grazie alle calde note legnose, tipiche dell’identità Dior Homme.
2 François Démachy, maître parfumeur créateur
della Maison Dior, sostiene che in Dior Homme Sport «Lo spirito sportivo è racchiuso nel movimento tra la vivacità esplosiva della partenza e il finale rassicurante». Se la vivacità esplosiva poggia su un’essenza di cedro italiano, fresco e pungente, unito al dinamismo del pepe rosa, il finale rassicurante è dato da una delle otto note emblematiche della Maison Dior: il sandalo. Si tratta di un sandalo bianco, originario dell’India, la varietà più pregiata al mondo. È solo a partire dai 20 o 25 anni di vita che l’albero può incominciare a essere utilizzato e offre allora la qualità cercata da Dior. Dopo la distillazione dei trucioli, si lascia invecchiare per sei mesi l’essenza ottenuta, prima di utilizzarla.
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Un’immagine suggestiva: la vita è un terreno di gioco dove ogni nostra azione diventa sport! Dior Homme Sport è un profumo audace e sorprendente, adatto a un uomo libero e disinvolto. Chiaramente ispirato a quelli che, al pari dell’affascinante Robert Pattinson, corrono velocemente, amano intensamente e vivono con una sola regola: essere liberi, a dispetto di tutto e tutti.
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Dior Homme Sport ha un flacone di vetro trasparente e massiccio, simbolo di un universo dove dominano sobrietà e precisione, in cui il vaporizzatore richiama la linea essenziale di una cravatta in contrasto con una camicia bianca. La sua bellezza non svanisce con il passare del tempo. Intramontabile e fuori dalle mode, è un vero e proprio oggetto da collezione. 88. IMAGINE
GENERAL MANAGER DI ANGELINI BEAUTY PER TRUSSARDI RIFLESSO MIGLIOR PROFUMO MASCHILE MADE IN ITALY
heritage milanese e riscoperta di se stessi.
2 L’enfant prodige tra le note presenti nella
composizione della fragranza è senza dubbio la fava tonka. Un ingrediente molto particolare che conferisce all’essenza una sensualità maschile e sofisticata, contrapponendosi a una nota di testa fresca ed esperidata.
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L’immagine della campagna pubblicitaria veicola pienamente i valori del brand Trussardi e della fragranza: un uomo che vive una vita dinamica e ottiene un successo sociale e professionale, ma che al tempo stesso sa concedersi momenti di profonda riflessione su di sé e momenti in cui si abbandona alla libertà, per uscire dagli schemi.
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Raccontare il legame esistente tra la tradizione familiare milanese del marchio Trussardi e il suo lato dinamico e moderno, vissuto come espressione di un lifestyle contemporaneo. Il flacone, con le sue peculiari scanalature, è stato disegnato in collaborazione con il designer di fama mondiale Carlo Colombo, ispirandosi al radiatore del motore di un’auto d’epoca. Il protagonista scelto per impersonare la nostra nuova fragranza è André Hamann, social web star con più di un milione di followers nel mondo. Nei punti vendita dove siamo presenti con un podio o un outpost importante, invitiamo i consumatori a rivivere virtualmente, attraverso l’utilizzo delle moderne tecnologie dei visori con realtà virtuale 3D Samsung Gear, l’esperienza unica di una corsa emozionante sulla moto MV Agusta Brutale, la stessa utilizzata nella campagna di comunicazione.
INCHIESTA
SIMONETTA FANI
GIULIO GAVOTTI
1 Gucci Bloom è una fragranza ipnotica, autentica e
1 Tre parole chiave: eleganza, vitalità e spensieratezza. 2 L’ingrediente cardine è sicuramente il fiore di ciliegio
EDUCATION MANAGER DI COTY LUXURY PER GUCCI BLOOM MIGLIOR CREAZIONE OLFATTIVA FEMMINILE
sfaccettata. Ha un’anima estremamente femminile, ma anche un lato spontaneo e anticonformista.
2 Qual è l’ingrediente cardine e come presentarlo?
Con Gucci Bloom il maître parfumeur Alberto Morillas offre un’inedita esperienza olfattiva. Per la prima volta in profumeria è stato utilizzato il sentore del rangoon creeper, ricreato tramite la sofisticata tecnica dell’headspace, grazie alla collaborazione tra Coty e la casa essenziera Firmenich. È un fiore misterioso e affascinante, che sboccia bianco al mattino, diventa rosa a metà giornata e si tinge di rosso la sera. Sprigiona un sentore intenso e poudré. Completa l’iconico accordo bloom, assieme a boccioli di gelsomino ancora ricoperti dalla rugiada e alla preziosa assoluta di tuberosa indiana.
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Se chiudiamo gli occhi, Gucci Bloom ci trasporterà in un lussureggiante giardino urbano. La forza dirompente della natura prende il sopravvento sulla città, offrendo ai nostri sensi l’impressione di un giardino rigoglioso e ricco di una moltitudine di piante e fiori dalle mille sfaccettature, diverse tra loro, come le personalità di ogni donna. L’obiettivo della fragranza è di proiettarci in un universo onirico e surreale, pur rimanendo aggraziato e raffinato, perfettamente in linea con i valori della maison.
MARKETING E PRODUCT DEVELOPMENT DIRECTOR DI SALVATORE FERRAGAMO PARFUMS PER SIGNORINA IN FIORE MIGLIOR PROFUMO FEMMINILE MADE IN ITALY
che, sbocciando, annuncia l’arrivo della primavera in un crescendo di note floreali aeree e colorate.
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Signorina in fiore esprime l’amore per l’Asia della Maison Ferragamo. La fioritura dei ciliegi, nota come sakura, in Giappone è uno degli spettacoli più incantevoli della tradizione di quel Paese: l’hanami, ovvero il piacere di guardare i fiori, celebra l’arrivo della primavera portando con sé buon auspicio, felicità e amore.
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Il fiocco in gros grain che adorna il flacone di tutte le fragranze Signorina è l’iconico “Vara”, creato da Fiamma Ferragamo - figlia primogenita di Salvatore - nel 1978. Ancora oggi contraddistingue il modello di scarpa più venduto dalla Maison.
VESNA KOSTADINOVA
RETAIL MANAGER DI SHISEIDO GROUP ITALY DIVISIONE FRAGRANCE PER NARCISO RODRIGUEZ FOR HER FLEUR MUSC MIGLIOR PROFUMO FEMMINILE
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Oltre a mettere in risalto l’esclusività delle materie prime scelte dal naso, possiamo sottolineare che la fragranza non ha la classica evoluzione piramidale (testa, cuore e fondo), ma tutte le note vengono percepite linearmente nello stesso momento. Gucci Bloom celebra l’ossessione per i fiori di Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci, che dice: «I fiori, come gli animali, sono per me la rappresentazione del potere della natura. Adornarne le mie creazioni è un modo per ricordare e ricordarmi che le cose più incantevoli provengono da essa». Il flacone, inoltre, riprende la laccatura delle antiche porcellane, mentre sulla confezione esterna ritroviamo il pattern herbarium, ispirato alle antiche tele francesi “toile de jouy”, reinterpretato dallo stilista in chiave moderna e utilizzato per le collezioni moda e arredamento. L’esperienza e il talento creativo di Coty nella produzione di profumi si rivelano nella versatilità del jus, fedele allo stile esclusivo della maison e allo stesso tempo originale e innovativa. Per tutte le donne.
1 Luminosa, sensuale, impertinente. Ma, dato che
con Narciso Rodriguez ci piace andare sempre oltre, aggiungo un quarto aggettivo: inconfondibile.
2 Il vibrante cuore di muschio, firma olfattiva di
Narciso Rodriguez, che in Fleur Musc è avvolto da un bouquet di rose e pepe rosa: un’esplosione di note fiorite e speziate che accentuano la femminilità e lo spirito impertinente della fragranza.
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Fleur Musc è il profumo per una donna dalla bellezza naturale ma al tempo stesso sicura di sé e con una forte personalità, proprio come un fiore dal colore rosa vivace.
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Quando Narciso Rodriguez era adolescente aveva un’amica: una ragazza cubana, bella e dal fascino latino. Portava sulla pelle un olio di muschio egiziano, intenso e inebriante, che per lo stilista oggi rappresenta l’essenza stessa della femminilità. Un profumo dal valore talmente personale che doveva assolutamente essere l’ispirazione delle sue fragranze.
www.imaginebeautynews.it/archives/issues/18aprile2018
ICONE di Ivan Pestillo
UNA FRAGRANZA TUTTA ITALIANA
A RENDERE FAMOSA IN TUTTO IL MONDO LA GRIFFE FURONO GLI ABITI DISEGNATI PER LE STELLE DEL CINEMA ANNI CINQUANTA
C’è ’eleganz dell mod Gattinon , tant amat d star vip dell Dolc Vit , unit a giust tocc d modernità, ne nuov ju creat d Diamon Internationa .
in tutto il mondo. Punto forte d’incontro tra le due realtà sono sicuramente la filosofia made in Italy, la ricerca dell’innovazione e l’attenzione per materie prime e dettagli».
L
a storica Maison Gattinoni torna in profumeria con una fragranza che è la massima espressione della sua storia e del suo savoire-faire. A produrla e distribuirla è Diamond International, la società specializzata in fine fragrance del Gruppo So.Di.Co. di Senigallia. Si chiama Armonia e il suo jus è un percorso “in rosa” che parte dalla freschezza del bergamotto e della fresia per arrivare alla calda dolcezza di vaniglia, patchouli e fava tonka, passando per un bouquet di rosa, gelsomino e fiori d’arancio. Una fragranza fiorita, legnosa e gourmand, custodita all’interno di un flacone elegante e sofisti-
cato come un abito d’alta moda. A parlarne in anteprima è Claudia Colomboni, responsabile marketing e comunicazione di Diamond International. Che cosa significa, per voi, lavorare con una Maison storica dell’alta moda come Gattinoni? «Si tratta di un accordo di licensing davvero importante, che segna un grande passo in avanti per Diamond International. Obiettivo del nuovo anno è l’affermazione nel mercato italiano e internazionale del fragrance femminile della profumeria e masstige, con nomi di prestigio riconosciuti
Qual è il legame tra la nuova fragranza e la moda Gattinoni? «Il link è sicuramente il packaging, sia primario sia secondario. La fragranza la fa da padrona ma anche la sua veste ricorda un abito, l’eleganza e la femminilità attraverso i suoi colori... il rosa, il nero e le loro sfumature... oltre alle linee morbide e pure. Semplicità e ricercatezza». A che tipo di distribuzione mirate? «I canali di riferimento sono drugstore, profumerie e casa toilette». Fornite materiali di supporto per i punti vendita? «Da settembre il prodotto dovrebbe essere presente nei punti vendita. Ci saranno sicuramente espositori da banco, ma anche campioncini di prova e cartelli vetrina. L’immagine coordinata sarà il punto focale per dare un senso di continuità». �
NATURALMENTE MAISON DA 72 ANNI LA FORZA DEL LEGAME CHE UNISCE LA MAISON ALLA SUA FONDATRICE È LA STESSA CHE DAL A OGGI HA FATTO DEL MARCHIO UN NOME DI SPICCO NELLA MODA INTERNAZIONALE NATA A COCQUIO TREVISAGO VARESE NEL FERNANDA GATTINONI È STATA UNA DONNA DALL’ELEGANZA NATURALE A SOLI ANNI IL SUO TALENTO L’AVEVA RESA UNA PROMESSA DELLA MAISON LONDINESE MOLYNEAUX GRIFFE DELLA CASA REALE E A METÀ DEGLI ANNI QUARANTA FONDA FINALMENTE IL SUO ATELIER IL PRIMO ABITO CON L’ETICHETTA GATTINONI È UN TAILLEUR DI VELLUTO VERDE REALIZZATO PER CLARA CALAMAI DIVA DEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI CINQUANTA DA QUEL MOMENTO ALLA MAISON SI AFFIDANO PERSONAGGI COME AVA GARDNER ANNA MAGNANI GINA LOLLOBRIGIDA AUDREY HEPBURN OLTRE AL GRANDE SCHERMO LO STILE GATTINONI ENTRA POI NELLE CASE DEGLI ITALIANI VESTENDO LE DONNE CHE FANNO LA STORIA DELLA TELEVISIONE COME MINA E LE GEMELLE KESSLER DOPO LA SCOMPARSA DELLA FONDATRICE NEL STEFANO DOMINELLA ASSUME LA PRESIDENZA DELLA MAISON MENTRE LA DIREZIONE ARTISTICA VIENE AFFIDATA A GUILLERMO MARIOTTO CHE ANCORA OGGI È IL DIRETTORE ARTISTICO DI GATTINONI HAUTE COUTURE 90. IMAGINE
SUL PEZZO di Ivan Pestillo
NEWS 2
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3 1 Degustazion olfattiv
cocktai
tem . I riv a mar
Per tu a la stagione estiva, nel bar dell’esclusivo stabilimento balneare Alpemare di Forte dei Marmi (di proprietà della famiglia Bocelli), si potrà essere protagonisti di una blind experience che abbina olfa o e gusto. Ispirati a una selezione di qua ro fragranze suggerite da Campomarzio70, per questo speciale “fragrance bar” sono stati ideati altre anti cocktail, ciascuno dei quali è rappresentato da una scultura a tema marino racchiusa da una cloche in vetro. Annusando la fragranza, i clienti potranno scegliere il cocktail di riferimento
2 C’è un nuov beaut destinatio
Pesar
L’insegna Cap Profumerie di Marco Balocchi ha inaugurato un nuovo negozio a Pesaro, al civico 40 della centralissima via Rossini. Colore guida del nuovo arredamento è il rame. E tanti sono i marchi di prestigio, proposti con professionalità dagli adde i alle vendita che puntano sul servizio. Tra questi, la Collection Extraordinaire di Van Cleef & Arpels e uno shop in shop targato Jo Malone London.
3 Tapp dop tapp , profum ch percorron ’Itali 4
Lo scorso 10 giugno si è conclusa un’altra tappa del percorso olfa ivo itinerante ideato da Accademia del Profumo e intitolato “Straordinario Sentire: trilogia del profumo in tre a i”. Cornice dell’evento, questa volta, è stata la splendida Villa Fidelia di Spello. «Per il terzo anno consecutivo Accademia sceglie di raccontare l’affascinante mondo del profumo con un percorso che ha già raccolto il favore del pubblico nelle precedenti tappe di Milano, Firenze, Padova e Roma» ha commentato Luciano Bertinelli, presidente di Accademia del Profumo. Le fragranze sono come dei microcosmi che racchiudono un’infinità di de agli. Per questo il percorso si suddivide in tre a i: emozione, evoluzione e conoscenza.
4 Pinall mett i turb . E acquisisc un buon dozzin d stor
Pinalli Profumerie ha siglato un accordo per l’acquisizione di 12 punti vendita strategici del Gruppo Douglas. Il passaggio formale d’insegna avrà luogo entro la prima se imana di luglio, ampliando l’offerta commerciale e incrementando, tramite a ività in store e promozioni ad hoc, il processo di fidelizzazione del cliente, focus su cui Pinalli da sempre presta particolare a enzione. Accanto a queste recenti acquisizioni anche nuove aperture. Come quella di Treviso, in via XX Se embre, che ospita marchi quali By Terry, Kiehl’s, Jo Malone London, MAC Cosmetics e Filorga. IMAGINE .91
RICERCA di Marta Pacillo
IL MASCARA D CHE
SEGNA UNA NUOVA ERA CON LE VOLUME REVOLUTION CHANEL PRESENTA L’APPLICATORE TRIDIMEMSIONALE INDUSTRIALIZZATO SU LARGA SCALA CAPACE DI OFFRIRE VOLUME ESTREMO E IMMEDIATO. SENZA LA PRESENZA DI GRUMI.
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a bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma viene il giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza”, scrisse un tempo Albert Camus. Ci sorprende oggi quanto sia attuale questa espressione davanti a quella che, nel suo contesto, ci appare una rivoluzionaria innovazione introdotta nel mercato cosmetico da Chanel: il primo mascara con applicatore stampato in 3D, Le Volume Revolution de Chanel. Uno, se non il più utilizzato, degli accessori di bellezza quotidiana d’ogni donna per la prima volta stampato in 3D su scala industriale. Grazie alla partnership strategica tra Chanel Parfums Beauté Packaging Innovation Department e la start up francese, specializzata nel settore tridimemsionale, Erpro 3D Factory.
cennale. La sfida, infatti, era trovare il miglior applicatore per la miglior formula, ed è il mix dei due aspetti che rende eccellente la performance del mascara. Con la stampante 3D, proprio in virtù del suo meccanismo in grado di produrre un oggetto in maniera istantanea, è stato possibile rielaborare la forma dell’applicatore più di cento volte fino a ottenere la soluzione ottimale. Con le tecniche di produzione classica, l’elevato costo degli stampi e i lunghi tempi richiesti per poter essere sviluppati, tutto ciò non sarebbe stato realizzabile. Inoltre, lo strumento tridimemsionale garantisce una precisione senza precedenti, portando il design del prodotto a livelli altissimi. Ma come è stato effettivamente sviluppato lo scovolino?
L’AVANGUARDIA DI UN MIX PERFETTO
NEL CUORE DELL’HI TECH
Che cosa ha reso possibile questa nuova conquista tecnologica? L’anima visionaria della Maison, in primis, la sua naturale propensione a superare tappa dopo tappa i limiti della ricerca scientifica per proporre gestualità e prodotti all’avanguardia cosmetica. Con l’implementazione di una produzione a catena “co-designata” e applicata a sei macchinari, Chanel ed Erpro 3D Factory produrranno niente meno che... oltre 50mila applicatori in 24 ore, 250mila applicatori a settimana, fino a un milione di applicatori al mese. Il legame con Erpro 3D Factory giunge dopo anni di ricerche svolte dal brand, che già nel 2001 aveva riconosciuto il potenziale della stampa 3D per poi nel 2007 registrare il primo brevetto per la produzione di applicatori per prodotti cosmetici. «Insieme - ha affermato Pascale MarciniakDavoult, packaging innovation manager per Chanel Parfums Beauté - abbiamo superato numerosi ostacoli tecnologici, in modo da andare oltre i limiti della stampa 3D e creare un prodotto rivoluzionario». Ostacoli che fisiologicamente si frappongono nel percorso verso l’innovazione e che, nel caso di Le Volume Revolution, sono stati affrontati anche con la collaborazione dello Studio de Création Maquillage dall’expertise pluride92. IMAGINE
L’applicatore di ultima generazione di Le Volume Revolution è stato prodotto con lo stampo di strati successivi di un poliammide in polvere polimerizzato con un raggio laser. Ora è protetto da diverse domande di brevetto. I materiali che lo compongono non erano mai stati utilizzati prima per la creazione di un mascara e la sua superficie si presenta con una texture granulosa per assicurare un’aderenza perfetta alle ciglia e per raccogliere la quantità ideale di prodotto prima di depositarlo sulle ciglia. Non è il solo plus che lo differenzia dagli altri applicatori presenti sul mercato. Un’altra peculiarità riguarda il processo di estrema precisione con cui sono state forgiate le setole: la stampa 3D ha permesso, infatti, di creare delle micro cavità a nido d’ape impossibili da ottenere con altri procedimenti di produzione classica. Queste cavità microscopiche sono cruciali nel facilitare il gesto di applicazione perché trattengono la formula del mascara prima di depositarla sulle ciglia nella giusta quantità a ogni singolo passaggio. Una specificità tecnica che in sostanza consente di ottenere in modo graduale il volume desiderato senza dover intingere più volte lo scovolino nel prodotto. E non finisce qui. Anche il design
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2 L’INNOVATIVO PROCESSO DI PRODUZIONE DELL’APPLICATORE D VERTE SU ALCUNE SPECIFICITÀ TECNICHE LA STAMPA DI SUCCESSIVI LIVELLI DI POLVERE POLIAMMIDE POLIMERIZZATA CON UN RAGGIO LASER LA FORMA ORIGINALE CON UNA COMPOSIZIONE MILLIMETRICA DELLE SETOLE E UNA PUNTA CONICA LA SUPERFICIE DALLA TEXTURE GRANULOSA LA PRESENZA DI MICRO CAVITÀ
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delle setole fa la differenza. Le setole sono millimetriche, la punta dell’applicatore conica: due fattori che assicurano massima definizione, volume immediato, infoltimento senza grumi. Stampa 3D vuol dire funzionalità ma anche sicurezza, aspetto ancora più imprescindibile per i prodotti che entrano a contatto con una zona delicata e sensibile come quella degli occhi. Il processo di produzione è dunque rigoroso, prevede analisi delle materie prime, preparazione della polvere, polimerizzazione della polvere con raggio laser, raffreddamento degli applicatori, pulizia con una tecnica esclusiva, risciacqui, controlli tecnici e meccanici. Sono rispettati gli elevati standard qualitativi, le rigorose specifiche della casa cosmetica e, al tempo stesso, garantite sicurezza e performance. Con questa innovazione è stato segnato un punto di svolta nella stampa 3D, come ha ha spiegato Cyrille Vue, presidente e CEO di Erpro 3D Factory: «La catena di produzione che abbiamo sviluppato con Chanel ne assicura la perfetta riproduzione senza uno stampo. Offre molta più libertà, flessibilità e reattività per la produzione in serie. Questa è l’industria del futuro». �
L’INTRODUZIONE DI QUESTA RIVOLUZIONARIA TECNOLOGIA PORTERÀ BENEFICI AL MERCATO GLOBALE E A TUTTE LE DONNE INAUGURANDO UNA NUOVA GENERAZIONE DI MASCARA IN GRADO DI VALORIZZARE IN MODO IDEALE LA BELLEZZA DELLO SGUARDO
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I NUMERI DI UN CULT
1 MILIONE
DI APPLICATORI STAMPATI IN D IN UN MESE!
Q QUANTE SETOLE HA IL NUOVO APPLICATORE DI LE VOLUME REVOLUTION?
SETOLE
MICRO CAVITÀ A NIDO D’APE
Q DI QUALE ANNO È IL PRIMO MASCARA CHANEL?
È STATO CREATO NEL SI TRATTAVA DI UN “MASCARA TABLETTE” PRESENTATO COME COSMETICO PER CIGLIA Q IN ITALIA QUAL È IL MASCARA BEST SELLER DI CHANEL? È LE VOLUME DE CHANEL CHE NEL HA VENDUTO PEZZI Q QUANTI TIPI DI MASCARA HA CREATO CHANEL FINORA? A OGGI HA DATO VITA A TRE GRANDI FAMIGLIE DI MASCARA DIMENSIONS INIMITABLE E LE VOLUME DE CHANEL
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STRATEGIE di Marta Pacillo
IN PRIMA LINEA INSIEME
PER ECCELLERE Partnership riuscita, quella tra la profumeria selettiva e Natura Bissé, brand distribuito da Luxury Lab Cosmetics. Sono le protagoniste stesse a raccontarla nei dettagli. numero, passando dagli attuali 75 a circa 90 entro la fine dell’anno».
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oto a livello internazionale per i trattamenti spa all’avanguardia e le formule innovative (distribuito in Italia da Luxury Lab Cosmetics), il marchio made in Barcellona viene apprezzato dalle consumatrici per l’aspetto hi-tech delle formule, che offrono risultati di efficacia immediata e a lunga durata. Come raccontano alcuni dei profumieri che lo hanno in distribuzione, “testimonial” del suo successo in Italia (le loro interviste, nel box della pagina accanto). Al Ceo di Luxury Lab Adele Schipani (a sinistra, nella foto in alto) e al brand manager Silvia Camillo (a destra), abbiamo chiesto di illustrare le strategie a sostegno del brand in un periodo - per l’azienda - particolarmente fecondo, vista l’ouverture “in grande” del 2018: due importanti acquisizioni (Ren e 100 Bon) e +45% di ricavi rispetto all’anno precedente... In attesa del lancio clou di ottobre svelatoci in anteprima: una nuova linea viso, completa, Natura Bissé. Quanto conta nel business Luxury Lab Cosmetics il brand di skincare spagnolo? «Natura Bissé rappresenta il 35% del fatturato globale di Luxury Lab Cosmetics e ha contribuito all’incremento positivo che l’azienda ha ottenuto nel primo quadrimestre del 2018. L’obiettivo ora è investire sui punti vendita esistenti e incrementarne il 94. IMAGINE
Quali requisiti deve avere il punto vendita ideale di Natura Bissé? «Sicuramente dev’essere selettivo, con la presenza del titolare che trasferisce alle addette alla vendita il focus del marchio e le ragioni che l’hanno convinto a ospitarlo nel suo store. È fondamentale un titolare che s’impegni in prima linea, proprio come noi, per far sì che il marchio sia profittevole». I protocolli professionali sono il fiore all’occhiello di Natura Bissé. Anche sul versante retail è un aspetto che traina il sell out? «Il marchio nasce 40 anni fa proprio dal professionale per poi evolversi nel retail. Ancora oggi, per la casa madre il canale spa è fondamentale, numerose terapiste nel mondo , eseguendo soin professionali Natura Bissé, hanno un contatto diretto con la pelle, cosa che permette loro d’intercettarne i reali bisogni. Da questo patrimonio di conoscenze partono gli studi e lo sviluppo dei protocolli e dei prodotti del brand. E da ciò nasce la sua expertise nel rispondere in modo mirato e concre-
to alle necessità della pelle. Viene molto apprezzato il cosiddetto “effetto wow”, immediato e duraturo, dei soin da cabina, che le clienti cercano e trovano anche nel prodotto retail, garantito dalle tecnologie estremamente avanzate impiegate nelle formule. Sono frequenti anche le collaborazioni con gli istituti universitari, come quella con l’Università di Monaco, grazie alla quale l’azienda ha introdotto per la prima volta sul mercato la categoria cosmetica dei biomarcatori. Anche nel mercato italiano i protocolli Natura Bissé supportano la nostra distribuzione a trasferire i valori del marchio». Anche essere appena diventato il primo marchio ufficiale skincare 2018 di un’istituzione come Forbes Travel Guide è un motivo di orgoglio... vero? «Sì, il brand è la prima realtà cosmetica ad aver ottenuto questo prestigioso riconoscimento, grazie al profondo impegno dell’azienda verso l’eccellenza e l’eccezionale qualità delle formule e dei protocolli. Inoltre, per il 2018 è stato insignito del sigillo “In partnership with”, volto a confermare gli elevati standard del brand in linea con i rigorosi requisiti di questa prestigiosa istituzione. La ricerca costan-
COSA NE PENSANO I PROFUMIERI MARINA MAZZOLARI PROFUMERIE MAZZOLARI «DISTRIBUISCO NATURA BISSÉ DA UN PAIO D’ANNI LE CLIENTI NE APPREZZANO MOLTO L’ELEVATO CONTENUTO SCIENTIFICO CHE LE RASSICURA E I RISULTATI IMMEDIATAMENTE PERCETTIBILI TANTO CHE QUANDO PROVANO IL PRODOTTO POI LO RIACQUISTANO SEMPRE QUINDI È UN MARCHIO CHE FIDELIZZA BENE INOLTRE SONO MOLTO APPREZZATI GLI EVENTI CHE PREVEDONO TRATTAMENTI DA CABINA CON L’AZIENDA HO UN OTTIMO RAPPORTO SONO EFFICIENTI E VELOCI E IL MATERIALE A SOSTEGNO DEL BRAND È BEN REALIZZATO»
ANCHE L’ATTIVITÀ IN STORE INCREMENTA IL SELL OUT te dell’eccellenza è uno dei valori fondamentali di Natura Bissé sin dalla sua fondazione e questa nuova partnership con Forbes Travel Guide rappresenta un nuovo passo decisivo per il marchio come pioniere nel mondo skincare. Anche noi, in qualità di distributori, dobbiamo attenerci a tali standard e trasferirli ai concessionari, affinché vengano rispettati nella gestione globale del marchio». La brand awareness in Italia è cresciuta grazie a particolari iniziative che avete messo in atto sul territorio, come quella di The Mindful Touch. Qual è stato il bilancio di quel tipo d’operazione? «Con The Mindful Touch (un’esperienza di benessere in grado d’integrare l’uso dei prodotti skincare Natura Bissé sulla pelle, il potere del tocco di esperte terapiste, la pratica della mindfulness, e la realtà virtuale, ndr) abbiamo avuto riscontri molto positivi da parte sia dei consumatori sia dei retailer, con un raddoppio del sell out nelle giornate in cui si svolgeva l’iniziativa. Il nostro obiettivo è di sviluppare sempre progetti tailor made in collaborazione con il punto vendita, dai materiali alle vetrine, alle attività in store. Ora, stiamo sviluppando un nuovo merchandising che valorizzi ed evidenzi il brand all’interno dello store». �
IN ALTO LA NUOVA C C VITAMIN EYE GEL CREMA CHE COMBATTE IL GONFIORE DELLA ZONA OCCHI LE OCCHIAIE E I SEGNI DELLA FATICA NELLA PAGINA ACCANTO UN BEST SELLER DEL MARCHIO LA DIAMOND COLLECTION ANTIETÀ GLOBALE
EMMA QUALIZZA PROFUMERIE ARTE E PROFUMO «NATURA BISSÉ MI È PIACIUTO FIN DA SUBITO PER LA SUA STORIA LEGATA AL MONDO SPA E PER LA SUA IMMAGINE “FRESCA” IL FATTO CHE SIANO RICERCATORI E PRODUTTORI DI TECNOLOGIE D’ALTO LIVELLO CI PERMETTE DI DIVULGARE LA SERIETÀ DELL’AZIENDA E LE OTTIME QUALITÀ DELLE FORMULE È PERFETTO PER IL MIO NEGOZIO IL CUI FOCUS È PROPRIO L’ECCELLENZA NELLO SKINCARE E CON NATURA BISSÉ POSSO ANDARE OLTRE LA VENDITA DEL PRODOTTO RETAIL POTENDO OFFRIRE ALLE MIE CLIENTI ANCHE IL SERVIZIO CABINA» FLAVIA PAIONCINI PROFUMERIE BEAUTY LIFE «LA NOSTRA INSEGNA HA PRESO IL BRAND NEL COME MARCHIO È UN GIOIELLINO OFFRE UN SERVIZIO SUPERLATIVO PER ESEMPIO LE GIORNATE CON LA TRAINER BIOLOGA MARISA STEFANI CHE ILLUSTRA I TRATTAMENTI SONO DAVVERO UN ARRICCHIMENTO LE INIZIATIVE SVOLTE IN NEGOZIO CHE PREVEDONO ANCHE MINI SOIN COME THE MINDFUL TOUCH SONO STATE GRADITISSIME DALLE CLIENTI E HANNO AVUTO UN RISOCONTRO EFFETTIVO NEL SELL OUT CON QUESTO TIPO DI SERVIZIO COCCOLI LA CLIENTE LE DEDICHI TEMPO E UN SERVIZIO COSÌ RIPAGA SENZA CONTARE GLI IMMEDIATI RISLUTATI DEISOIN» FABRIZIO DILIELLO PROFUMERIA CAMPOMARZIO «HO PRESO IN DISTRIBUZIONE NATURA BISSÉ QUATTRO ANNI FA E IL RISCONTRO DA PARTE DELLE CLIENTI È STATO OTTIMO DA SUBITO LA FILOSOFIA DEL BRAND SI SPOSA PERFETTAMENTE CON QUELLA DEL MIO NEGOZIO QUINDI UNA SELEZIONE MOLTO ATTENTA PENSATA PER UNA CLIENTE GIÀ DI PER SÉ PREDISPOSTA A SCOPRIRE MARCHI NUOVI ANCHE NON MAINSTREAM E A INVESTIRE IN UNO SKINCARE DI QUALITÀ ECCELLENTE LE LINEE HANNO TUTTE UNA BUONA ROTAZIONE PERCHÉ CIASCUNA RISPONDE A BISOGNI SPECIFICI IN MODO MIRATO OFFRENDOCI LA POSSIBILITÀ DI SODDISFARE UN TARGET TRASVERSALE» MASSIMO CURTI PROFUMERIA CURTI «IL MIO CONCEPT DI PROFUMERIA È PROPRIO INCENTRATO SU MARCHI COSMETICI EUROPEI NUOVI E DI SUCCESSO E IN PARTICOLARE SIAMO SPECIALIZZATI NELLO SKINCARE IL MIO PUNTO VENDITA HA MOLTE CLIENTI ASIATICHE CHE LO PREDILIGONO PER ESEMPIO LA FORMAZIONE È UN PUNTO FORTE DELL’AZIENDA E SONO ENTUSIASTA DEL FATTO CHE A BREVE AVREMO ANCHE LA CABINA PERSONALIZZATA DOVE POTRANNO ESSERE EFFETTUATI I SOIN PROFESSIONALI DEL BRAND» IMAGINE .95
DOMANDA E RISPOSTA di Marta Pacillo
IL MIO MOTTO? DIAMO VALORE
ALL’INDIPENDENZA E usarl per crear reputazion . E co l reputazion , conquistar per fidelizzar all profumeri selettiv nuov consumator . Quest i concett fondant d Beaut Up. Scopriamol insiem .
È
da oltre vent’anni che Jean-Luc Michelot si occupa di marchi di profumeria selettiva in qualità di distributore, inizialmente raccogliendo il testimone del padre, Jean-Claude Michelot, per poi proseguire un percorso personale, che oggi trova il suo coronamento nella creazione di BeautyUp, di cui è amministratore unico. Una realtà tutta nuova con sede a Milano e fondata su un progetto ambizioso e originale. Può spiegare ai lettori di Imagine come è nata BeautyUp? �BeautyUp nasce dalla volontà di attuare un cambiamento nel mondo della distribuzione, o, per meglio dire, dalla volontà di adattarsi in modo ottimale ai cambiamenti della distribuzione. Per farlo promuove una visione non convenzionale e più affine all’evoluzione del mercato, partendo da alcune evidenze: la profumeria selettiva dipende dalle strategie di chi occupa il 96% del mercato, subendo la concorrenza della multicanalità on-line e off-line, la concorrenza all’interno dello stesso canale, l’omologazione dell’offerta e la targettizzazione del consumatore. Ne emerge che il volu-
bisogna lavorare sulla reputazione. Offrire al consumatore una consulenza di vendita mirata su prodotti introvabili altrove. Su questo tema BeautyUp può competere e così pure i profumieri indipendenti perché la battaglia dei prezzi all’interno dello setsso canale e la concorrenza online e offline allontanano i clienti. La profumeria perde così reputazione. Il mio progetto lavora proprio sulla reputazione, la mia, quella del marchio, quella del profumiere�� me d’affari per i marchi indipendenti della profumeria oggi è pari al 4%. E BeautyUp è una parte di quel 4%... Insomma, una quota piccolissima! Far crescere questa quota è la mia mission che ho riassunto in un motto: diamo valore all’indipendenza. Di fatto la molteplicità degli interlocutori, la diversificazione dell’assortimento e dei target, aiutano il canale, in un momento storico in cui sempre più il profumiere funge da tester. Distribuisce i campioni ma poi non realizza la vendita, perché il consumatore si rivolge altrove. Far aumentare l’indipendenza dei profumieri è l’obiettivo primario della mia azienda e per far questo
Quali strategie mette in atto BeautyUp per compiere la sua mission? �Innanzitutto con BeautyUp non lavoro sul marchio fatto e finito, ma insieme al cliente costruisco una selezione attenta e calibrata dell’assortimento dei marchi che ho in distribuzione capace di assicurare al consumatore una nuova esperienza cosmetica. Si genera così un corner che agevola la vendita consulenziale contribuendo alla creazione e alla salvaguardia della reputazione dei negozi�. Come si articola la proposta BeautyUp? �La base è la selezione dei brand. Fondamentale è garantire l’esclusività di cana-
LE NOVITÀ DI ALCUNI BRAND DISTRIBUITI DA BEAUTYUP PRESENTI NEL CORNER DA SINISTRA UV LIGHT & POLLUTION PROTECT HAIRSPRAY DI MARLIES MÖLLER COUPEROSE SOLUTION DI DECLARÉ MIRACLE SERUM FIRM & HYDRATE DI JUVENA NELLA PAGINA ACCANTO IL TEAM BEAUTYUP JEAN LUC MICHELOT PATRIZIA POGGIALI SERENA CENNI E GIULIA MAZZUCATO
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IL CORNER CHE LAVORA SULLA SPECIALIZZAZIONE
le e la capacità di soddisfare richieste ed esigenze trasversali senza inutili ridondanze. In particolare, Juvena risponde alla richiesta di prodotti delicati e performanti per la ricostruzione cellulare; Declaré è un dermocosmetico dedicato alle pelli sensibili; Enolea è un brand di cosmesi naturale biologico certificato Natrue testato su pelli sensibili e Marlies Möller è il professionista dell’haircare in profumeria. Il corner multibrand è realizzato sul concept denominato “easy start”: marchio per marchio viene fatta una selezione di prodotti che rispondono a bisogni specifici e target diversi. La personalizzazione del corner passa attraverso reglette che riportano l’azione specifica delle singole linee: ogni azione nasce in risposta a un bisogno specifico�. La struttura del corner è rigida o adattabile alle caratteristiche dei singoli negozi? �Non mi piace parlare di vincoli. Io propongo una selezione dove ho calibrato i prodotti per rispondere alle diverse richieste del consumatore. Però se ci sono esigenze specifiche, si creano soluzioni mirate affinché “l’angolo della reputazione” sia adatto a quella tipologia di negozio e di clientela. Una selezione di cosmetici molto accurata aiuterà il profumiere a instaurare con il consumatore una relazione di fiducia e sarà anche il polo d’attrazione per una clientela non avvezza a fare “un’esperienza cosmetica” in profumeria. Penso ad esempio a giovani donne o neo mamme, che abitualmente si rivolgono ad altri canali. La profumeria è un mondo dall’alto valore culturale, abbiamo molto più contenuto da raccontare rispetto agli altri. Per questo c’è un investimento elevato nell’informazione, da parte delle aziende e del trade, un valore che va perduto se poi il
IL CORNER È UNO SPAZIO IN CUI IL NOSTRO CLIENTE SI COSTRUISCE UN’ALTERNATIVA ALLE GRANDI MARCHE DOVE SA DI POTER LAVORARE CON SERENITÀ E COMPETITIVITÀ SPIEGA JEAN LUC MICHELOT CHE HA FONDATO BEAUTYUP IL CONCETTO EASY START PREVEDE UN INVESTIMENTO MODESTO E ALTO ROTANTE CON UN TOTALE MASSIMO DI CIRCA REFERENZE SI RIESCE A DARE RISPOSTA A UN’AMPIA GAMMA DI ESIGENZE SPECIFICHE JUVENA BRAND SKINCARE SVIZZERO BASATO SULLA RICOSTRUZIONE CELLULARE DECLARÉ BRAND SKICARE IPER SPECIALIZZATO PER PELLI SENSIBILI MARLIES MÖLLER HAIRCARE DI ALTA QUALITÀ SVIZZERA ED ENOLEA COSMESI NATURALE E BIO CERTIFICATA NATRUE
cliente decide di acquistare il prodotto altrove. Il profumiere che sa argomentare e offrire una consulenza personalizzata fidelizza la clientela, lavorando con assortimenti che si distinguono da quelli dei competitor per le loro peculiarità�. Il team di BeautyUp come è composto? �Lavorano con me Serena Cenni, trainer dedita alla formazione, Giulia Mazzucato che invece si occupa del marketing, Patrizia Poggiali, responsabile tecnico Enolea, una rete di dieci agenti e cinque beauty. Per quanto concerne le addette alle vendite e responsabili di negozio, a loro è dedicata una newsletter personalizzata grazie alla quale possono accedere al nostro sito www.beautyup.it, che è un sito B2B, dove possono trovare contenuti specifici sia sui brand in distribuzione sia su temi generali riguardo la cosmesi, videotutorial, materiale formativo realizzato da noi proprio per le vendeuses. Ci tengo a specificare che il sito è di servizio, contiene il catalogo dei brand
con le schede tecniche dei prodotti ma non consente di acquistarli». Come si sviluppa la formazione al personale di vendita? «BeautyUp metterà a disposizione un modulo di formazione continua: newsletter con anteprime, tecniche di utilizzo, domande e risposte tra il gruppo commesse e la nostra responsabile tecnica; due interventi per l’assistenza alla vendita e creazione di eventi in-store e formazione live webinary in gruppo chiuso come se fossimo ad un corso in aula: ogni settimana un collegamento di trenta minuti per confrontarci e approfondire argomenti tematici specifici». L’obiettivo distributivo in Italia per il 2018? �Il mio obiettivo è, sempre nell’ottica di una distribuzione selettiva, di entrare con il corner della cosmesi specializzata in 100 punti vendita entro la fine del 2018, tra profumerie indipendenti e punti vendita di catene regionali�.� IMAGINE .97
FORMAZIONE di Ivan Pestillo
IL TRAINING CHE CONTA SULLO
HUMAN TOUCH
Un seminario ispirazionale, Shiseido e l’obiettivo di partire dalle potenzialità di ciascuno per “plasmare” l’addetto alla vendita perfetto.
C
onoscere la pelle, saper leggere l’INCI, creare un feeling con la consumatrice, rendere ludica la shopping experience, esprimere al massimo la propria professionalità. Questi sono soltanto alcuni dei punti chiave del nuovo approccio al training di Shiseido Prestige che, grazie alla sua expertise quasi centenaria nel beauty consulting, ha deciso di lanciare il nuovo master di formazione dal titolo “Inspiration Seminar”. Un format del tutto innovativo che pone in primo piano il personale di vendita - e non il prodotto, come accade di consueto - e che è stato presentato per la prima volta a Milano, nell’headquarter della società lo scorso maggio. Due giornate divise in quattro moduli per il personale delle profumerie, con un buon livello di conoscenza del brand e una precedente partecipazione al corso Discover, in modo da carpire al meglio tutti i nuovi stimoli e tool messi a punto dalle formatrici Shiseido.
TUTTO IL TEAM IN CAMPO
«Al seminario prende parte tutto il nostro team di formazione: quattro donne, ognuna con il proprio ambito 98. IMAGINE
d’interesse» spiega Luca Lomazzi, country manager di Shiseido Group. Si comincia con la training manager Stefania Albieri che, durante il modulo “Discover your skin”, parla di fisiologia cutanea e svela tutti i segreti per una corretta diagnosi e autodiagnosi della pelle. Poi è la volta della training specialist & corporate culture ambassador Francesca Piucci con il modulo “Human science” focalizzato sull’allenamento delle potenzialità umane e sui benefici collaterali e sensoriali dell’uso dei co-
QUESTO FORMAT VA A RIPRENDERE I VALORI PIÙ VERI DELL’EXPERTISE
LA PAROLA AI RETAILER... smetici. Si chiama “Shop Life” il modulo di formazione presentato dalla training & sell out specialist Carla Moretti, dedicato non solo alle tecniche di vendita ma all’intera vita di negozio. Mentre alla training & make up specialist Simona Caletti è affidato il “Make up show”, un vero e proprio corso di trucco incentrato soprattutto sul glamour e sulle tendenze, piuttosto che sull’aspetto tecnico. E proprio quest’ultimo modulo, durante il corso milanese, ha visto anche la partecipazione del noto make up artist Pablo Ardizzone.
MARA ZANOTTO DIRETTORE GENERALE ETHOS PROFUMERIE «L’INSPIRATION SEMINAR DI SHISEIDO MI RENDE ENTUSIASTA! HO SEGUITO QUESTO PROGETTO ANCHE IN FASE DI PREPARA ZIONE AVEVOUN’ALTISSIMAASPETTATIVACHEÈSTATAASSOLU TAMENTE CENTRATA SE NON DI PIÙ! OGNUNA DELLE QUATTRO FORMATRICI SI È RIVELATA MOLTO PREPARATA E IN GRADO DI TRASMETTE RE IL PROPRIO SAPERE CON UNA MODALITÀ INNOVATIVA E UN APPROCCIO FUTURISTICO CHE MANCAVANO NEL NOSTRO CANALE IO STESSA CERCO SEMPRE DI PORTARE UNA VISIONE UMANISTICA NEL MIO LAVORO PERCHÉ SOLO SOPRA UNA BASE PERSONALE SOLIDA SI PUÒ COSTRUIRE LA PROFES SIONALITÀ INOLTRE IL FATTO CHE CON QUESTO CORSO IL PRODOTTO PAS SI IN SECONDO PIANO ESALTA ANCORA DI PIÙ IL PERSONALE CHE PRIMA DI TUTTO VUOLE SAPERE COME VALORIZZARSI E INQUADRARE LA CLIENTE CHE TUTTI I GIORNI ENTRA IN PROFUMERIA IL MIO VOTO? E LODE!». CRISTINA QUERCI CONSIGLIERE D’AMMINISTRAZIONE PROFUMERIE SBRACCIA «DI QUESTI TEMPI È DIFFICILE TROVARE L’INNOVAZIONE SOPRATTUTTO SUL FRONTE DELLA FORMAZIONE SONO QUINDI DAVVERO ENTUSIASTA DI QUESTO CORSO DI SHI SEIDO PERCHÉ È UNO STRUMENTO STRAORDINARIO PER LE RISORSE UMANE LA PROSPETTIVA DI QUESTO PROGETTO È COMPLETA MENTE DIVERSA E S’INSERISCE IN UN FILONE UMANISTICO A ME MOLTO CARO PERCHÉ OFFRE ALLE VENDEUSE LA POSSIBILITÀ DI COMPRENDERE LA LORO PROFESSIONE A GRADI L’INDIVIDUAZIONE DELLE RISORSE PERSONALI DOVREBBE AVVENIRE NELL’ADOLESCENZA MA SHISEIDO HA DIMOSTRATO CHE SI POSSONO COMPRENDERE LE PROPRIE POTENZIALI TÀ A QUALSIASI ETÀ».
... E AI PARTECIPANTI ELENA BRAZZALE PROFUMERIE RIZZI «QUELLA DELL’INSPIRATION SEMINAR È UNA FORMAZIONE DECISAMENTE INCISIVA E IMPATTANTE PERCHÉ NON SI FO CALIZZA SUL PRODOTTO MA FORNISCE NUOVI STRUMENTI DI CRESCITA PERSONALE E UN REALESUPPORTO SU COME GESTIRE LA VENDITA ATTRAVERSO SERVIZI ECCELLENTI».
TRA FISICO E VIRTUALE
«Questo format va a riprendere i valori più veri della formazione. La conoscenza del prodotto continua a essere fondamentale, ma bisogna anche recuperare l’amore e la passione per la propria professionalità. Ecco perché abbiamo deciso di proporre alle vendeuse alcune chiavi di lettura differenti e spunti spesso sottovalutati a causa della frenesia quotidiana», racconta Stefania Albieri. Tutto ciò in un momento storico in cui la consumatrice è particolarmente informata, al punto da credersi più preparata di chi la assiste sul punto vendita. Il mondo digital offre informazioni e possibilità di acquisto con una velocità mai vista prima d’ora. Ma realtà fisica e virtuale vanno integrate e il compito della vendeuse è quello di diventare il touchpoint fondamentale di queste due realtà. Come? Potenziando le proprie capacità innate e raggiungendo standard di eccellenza nelle tecniche di vendita per ripristinare un vero rapporto di fiducia con il consumatore. Questo, in definitiva, l’obiettivo dell seminario ispirazionale di Shiseido. Q www.imaginebeautynews.it/archives/issues/18aprile2018
STELLA CAU MONDO SHOPPING «IL SEMINARIO SHISEIDO È UN CORSO CHE COINVOLGE A LIVELLO EMOTIVO LA PREPARAZIONE SUI PRODOTTI SERVE SEMPRE MA NON BASTA OCCORRE ANCHE UNA FORMAZIO NE CHE FACCIA LEVA SULLE EMOZIONI PER COMPRENDERE MEGLIO IL LATO UMANO DELLA CLIENTE». ANDREA CAMERINI GIBIN PROFUMERIE «DURANTE L’INSPIRATION SEMINAR OGNI FORMATRICE HA OFFERTO UN APPROCCIO MOLTO DIVERSO CHE DALL’A SPETTO PIÙ TECNICO È ARRIVATO AL PIÙ EMOZIONALE PENSO CHE CHI LAVORA IN QUESTO SETTORE DEBBA POS SEDERE UN PO’ TUTTE QUESTE COMPETENZE E QUALITÀ». ALESSANDRA CIRROTTOLA PROFUMERIE CIRROTTOLA «INIZIALMENTE HO TROVATO MOLTO STRANO CHE QUE STO CORSO NON FOSSE INCENTRATO SUI PRODOTTI DEVO AMMETTERE PERÒ CHE SUCCESSIVAMENTE È STA TO UNA SCOPERTA PROPRIO PER I SUOI TEMI IMPORTANTI COME PER ESEMPIO QUELLO RELATIVO ALL’INCI». IMAGINE .99
FORMAZIONE di Giovanna Maffina
PUNTIAMO A 300 PROFUMERIE IN DUE ANNI
Beauty 3.0, di Massimo Zonca, riunisce 130 profumerie. Ma l’obiettivo è di andare ben oltre il raddoppio nel giro di 24 mesi. Come? L’ha spiegato il diretto interessato durante la convention organizzata per il personale di vendita La Beautic.
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are business. L’obiettivo di tutti (o comunque di molti). Un obiettivo che in profumeria si scontra con l’evidenza dei numeri, tutti negativi nel 2017, e in leggera ripresa nei primi mesi del 2018. In mezzo, realtà come quella di Beauty 3.0, che sul mercato si è affacciata nel gennaio del 2017, quando Massimo Zonca ha deciso che da qui bisognava (ri)partire per fare business creando qualcosa che ancora non c’era: la prima società di servizi del mondo della bellezza. Proprio da qui, da Beauty 3.0, dal suo staff e da una task force di 99 beauty coach, vogliamo partire anche noi per raccontare di un bell’evento sponsorizzato da L’Oréal Luxe, interamente riservato al personale di vendita delle profumerie La Beautic, che di Beauty 3.0 è l’insegna. Quando e dove? Il 20 e il 21 maggio a Castelnuovo del Garda, a un soffio da Gardaland. Nella prima giornata si è lasciato spazio ai progetti e alle attività di team building di L’Oréal Luxe, mentre la successiva è stata tutta di Beauty 3.0. Noi di Imagine c’eravamo e vi raccontiamo com’è andata. Dando prima la parola a Massimo Zonca, fondatore di Beauty 3.0.
È il secondo appuntamento per il personale di vendita di La Beautic. Che cosa c’è di nuovo rispetto alla passata edizione? «Intanto, il numero di negozi che hanno deciso di servirsi di Beauty 3.0, passati dagli 89 del 2017, per un totale di 27 ragioni sociali, agli attuali 130 di 38 ragioni sociali. Ecco perché ci sono molti volti nuovi rispetto allo scorso anno. Questi momenti di aggregazione sono importanti. Servono a cementare il rapporto con le persone che lavorano all’interno del circuito di la beautic a stretto contatto con il pubblico e che sono il volano della nostra attività. Servono, anche, a condividere con loro novità e risultati raggiunti. Tra le novità, c’è sicuramente l’arrivo in tutti i punti vendita del totem (di cui si parla nel box delle pagine successive con l’intervista ad Arianna Grandis, ndr) che renderà più interattivo e coinvolgente il rapporto con la cliente, consentendo a noi di profilarla ancora meglio. Ma ci sono anche i risultati raggiunti negli ultimi mesi, tutti con segno più».
UN TEAM AL SERVIZIO DEI PUNTI VENDITA ROBERTO BONALDO «CON MILA CLIENTI ATTIVI IL DATO È AGGIORNATO AD APRILE CHE RAGGIUNGIAMO CON NEWSLETTER O SMS LA NOSTRA BEAUTICARD RAPPRESENTA UN FORMIDABILE STRUMENTO DI PROFILAZIONE DELLA CLIENTELA ANCHE LA NOSTRA ATTIVITÀ SUI SOCIAL DÀ UN GRANDE CONTRIBUTO IN TERMINI DI AWARENESS DELL’INSEGNA PER QUEST’ANNO ABBIAMO PIANIFICATO SU FB E INSTAGRAM POST PER LA BEAUTIC E IN COMARKETING OLTRE A GIORNATE ONLINE ANCHE COINVOLGENDO LA NOSTRA INFLUENCER GIORGIA CRIVELLO»
MASSIMO ZONCA «L’ORÉAL È UNA DELLE POCHE AZIENDE AL MONDO CHE SI È SEMPRE MESSA IN DISCUSSIONE ANCHE ASSUMENDOSENE I RISCHI SEMPRE ALL’AVANGUARDIA E IN PRIMA LINEA NELLA RICERCA APPLICATA AI PRODOTTI NELLE NUOVE TECNOLOGIE NELL’ATTENZIONE VERSO L’AMBIENTE»
LUCIA GOLIA «VOGLIAMO ESSERE IN PRIMA LINEA NEL MONDO DEL CHARITY VA IN TAL SENSO L’INIZIATIVA CON L’ORÉAL LUXE DAL GIUGNO AL LUGLIO FINALIZZATA A SOSTENERE LA FONDAZIONE NO PROFIT “I BAMBINI DELLE FATE” OLTRE ALLA RACCOLTA FONDI LEGATA AD ACQUISTI DI PRODOTTI A MARCHIO DEL GRUPPO È STATO ORGANIZZATO UN CONCORSO GRAZIE AL QUALE ALCUNE FAMIGLIE POTRANNO TRASCORRERE CON I LORO RAGAZZI UNA GIORNATA PRESSO LA MAISON L’ORÉAL LUXE»
MASSIMO ZONCA AMMINISTRATORE UNICO DI BEAUTY SOPRA IL GARDALAND HOTEL RESORT CHE HA OSPITATO L’INCONTRO PER IL PERSONALE DI LA BEAUTIC
Ha dichiarato di voler arrivare a 300 punti vendita in due anni, più del doppio rispetto agli attuali. Un traguardo molto ambizioso. «Nel 2017 sono partito da zero con Beauty 3.0 e alla fine dell’anno avevo coinvolto 89 negozi, che oggi sono diventati 130. Se ragioniamo su quella che è stata la nostra crescita sino a ora, direi che il programma d’espansione è più che realistico. L’obiettivo è raggiungere 300 profumerie per un massimo di 45 o 50 ragioni sociali. Attualmente abbiamo 59 negozi al Sud, 39 al Nord e 32 nel Centro Italia». Interessante questo sbilanciamento verso il Sud... «È venuto da sé. Ma da Merano a Messina, messaggio e approccio della nostra società sono gli stessi. Vogliamo fare
GIORGIA CRIVELLO È L’INFLUENCER SCELTA DA BEAUTY LA COLLABORAZIONE DURA ORMAI DA UN ANNO IL VOLTO DI GIORGIA È DIVENTATO QUELLO DI BEAUTY ED È AL CENTRO DELLA PIANIFICAZIONE SOCIAL CON POST E GIORNATE ONLINE SU FACEBOOK E PER LA BEAUTIC O PER I DIVERSI COMARKETING
sell out, far uscire il prodotto e far entrare nel canale anche coloro per i quali la profumeria è sempre stata off limits. Non a caso ho scelto di creare una società di servizi e non un consorzio. Nessun legame mutualistico, ogni anno i miei clienti mi rinnovano la loro fiducia firmando un contratto. E si aspettano risultati che sta a me raggiungere. Nel 2017 il valore globale degli sconti riconosciuti e rimborsati ai clienti La Beautic è stato di 173.260 euro». Nel 2017 siete cresciuti del 5,46% a porte costanti, con un mercato inchiodato a -0,5. Il tutto, grazie a... «A tutte le nostre professioniste alla vendita e alla forte attività di sell out sul punto vendita che pianifichiamo via via: gli smart weekend, i concorsi legati alle feste della mamma, del papà, di San Valentino, ma anche il black friday e tanto altro, attività sul web anche con la nostra influencer Giorgia Crivello. A proposito di black friday, siamo forse l’unica realtà, o certamente una delle poche, che non ha scontato gli incassi legati all’iniziativa con un calo drastico delle vendite natalizie. Anzi, a Natale siamo cresciuti dell’8%». Non sono iniziative troppo incentrate sul prezzo? E quindi a rischio per l’immagine della profumeria che le sostiene? «No, affatto. Al contrario, puntano a valorizzare il consumatore e a gratificare anche coloro che altrimenti non potrebbero avvicinarsi a un canale i cui prezzi, è un dato di fatto, non sono alla portata di tutti. Grazie a questi eventi, entrano in profumeria e acquistano facendo scorta dei loro prodotti preferiti. Per 26 fine settimana all’anno, gli smart weekend, al prezzo applicato su alcuni marchi si aggiunge un ulteriore vantaggio del 25 o 28% rispetto al listino in vigore nel punto vendita. Un’operazione che genera traffico e, come dicevo,
L’ATTENZIONE DI CHI ASCOLTA CALA GIÀ DOPO SEI SECONDI. BISOGNA ESSERE VELOCI E INTERESSANTI ALESSIA GRANDIS OPENSERVICE
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FORMAZIONE BEAUTY .
BEAUTIC
DAVIDE MICOTTI
DIRETTORE COMMERCIALE CENTRALE DI L’OREAL LUXE
YVES SAINT LAURENT HÉLÉNA RUBINSTEIN LANCÔME GIORGIO ARMANI E BIOTHERM LA DIVISIONE DI L’ORÉAL LUXE SPONSOR DELL’EVENTO È INTERVENUTA CON BRAND E MARKETING TEAM ALL’INCONTRO OLTRE A DAVIDE MICOTTI DIRETTORE COMMERCIALE CENTRALE ANCHE GIOVANNI LANCELLOTTI ANDREA CULPO CARLOTTA CODAZZI MAURIZIO PICCU DESIRÈ SIMONI ANDREA PESSINA MARIA ELENA RIZZUTI BENEDETTA CAMPI E MARTA ZAMBELLI «CON LA BEAUTIC SIAMO CRESCIUTI DEL DALL’INIZIO DELL’ANNO CRESCONO E GENERANO FATTURATO SOPRATTUTTO LE ATTIVITÀ ESCLUSIVE CHE ABBIAMO CON L’INSEGNA COME PER ESEMPIO IL LANCIO DI MIRACLE SECRET DI LANCÔME» HA SOTTOLINEATO MICOTTI
gratifica enormemente la clientela. Poi c’è tutto il contorno esclusivo della profumeria: La Beauticard, la gift card personalizzata che adesso si può anche segmentare per marchio o per singola linea, le hostess e il nostro magazine semestrale. Quello appena uscito, contiene due coupon del valore di 5 euro l’uno da spendere, entro il 30 giugno, sulle linee ATK e L’Oréal mass. Anche le esclusive nazionali, come quella recente di Miracle Secret di Lancôme, sostenuta con una coinvolgente attività online di Giorgia Crivello, fanno da cassa di risonanza, valorizzando il percepito dei nostri negozi».
Il 2018 come sta andando? «Bene. Nei primi tre mesi, da gennaio a marzo, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il venduto del mercato selettivo a pari porte è stato di +8,57% a valore e di +6,25% a quantità, mentre a porte totali del +8,61% a valore e del +7,60% a quantità, a fronte di un mercato che è cresciuto del 2,10% a valore ma ha perso il 4,67% a pezzi. Come ho già detto, non perdiamo mai di vista il sell out. Ogni iniziativa va nella direzione di far uscire il prodotto dai negozi».
Le promozioni per marca, poi, servono ad aumentare lo scontrino medio della vostra La Beauticard… «Sì. Perché invogliando la cliente ad acquistare i prodotti a prezzi esclusivi e vantaggiosi, inevitabilmente la stimolano anche a raggiungere una certa soglia d’acquisto per poter usufruire dei vantaggi offerti. Inoltre, chi ancora non ha la nostra card è incentivata a farla, con innegabili vantaggi per il punto vendita. La media scontrino parla da sé: 66,44 euro con la card contro i 33, 84 senza card».
Ripete spesso che l’unico parametro ad avere senso in una relazione commerciale è la quota di mercato. Vuole spiegarlo meglio? «I nostri partner dell’industria sono parametrati sulla scorta dei risultati che raggiugono in termini di quota di mercato, grazie alle nostre attività promozionali, che nascono proprio con l’obiettivo di valorizzare tale quota. È un approccio che tende a rafforzare la partnership e favorisce la costruzione di un rapporto solido». �
IL TOTEM CHE PROFILA LA CLIENTE È STATO CONSEGNATO A TUTTI I I PUNTI VENDITA È UN TOTEM INTERATTIVO DIGITALE CHE DIALOGA CON LA CLIENTE SERVE A SCOPRIRE MOLTE PIÙ COSE SU COME ORIENTA GLI ACQUISTI CON L’OBIETTIVO DI INDIRIZZARLE IN FUTURO PROPOSTE MIRATE SPIEGA ARIANNA GRANDIS DI OPENSERVICE «È UNICO NEL SUO GENERE SERVE SIA ALLA CLIENTE CHE AL PERSONALE DI VENDITA PER VEDERE DIRETTAMENTE DAL DISPLAY TUTTE LE TRANSAZIONI NOI DA REMOTO POSSIAMO SEGUIRE TUTTO IL PERCORSO CHE HA TRACCIATO SULLO SCHERMO DOVE HA CLICCATO DOVE SI È SOFFERMATA ECCETERA E PROFILARLA IN MODO EFFICACE SUL TOTEM SONO INOLTRE CARICATI I CONTENUTI DEL CALENDARIO DI ATTIVITÀ DEFINITO CON LE AZIENDE E DELLE CONCESSIONI DI CIASCUN NEGOZIO» POI C’È IL “NASTRO PERSONALIZZATO” TRAMITE IL TOTEM LA CLIENTE PUÒ SCRIVERE IL MESSAGGIO DEL PACCHETTO DA CONFEZIONARE CHE IN AUTOMATICO VIENE STAMPATO SUL NASTRO UN SERVIZIO DI CUI SI PUÒ USUFRUIRE SOLO A CARD ATTIVATA E PROPRIO PER QUESTO NATO PER INCENTIVARE LE ATTIVAZIONI DI CARD
www.imaginebeautynews.it/archives/issues/18aprile2018
STRATEGIE di Giovanna Maffina
Come arrivare al cuore del consumatore? Con strategie di marca precise. E anche con intuito e sensibilità. Lo sa bene Claudio Ribeiro, fondatore di Sartre Gumo.
I MARCHI VINCONO SE HANNO UN’ANIMA
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laudio Ribeiro è head of strategy e CEO di Sartre Gumo, società che costruisce brand per le aziende, anche cosmetiche. In cosa consiste il suo lavoro? Scopriamolo meglio. Quando e come è nata Sartre Gumo? «È nata nel 2011 in Brasile, quando il collega Gustavo Moura e io, dopo esserci formati professionalmente in Gran Bretagna e in Svizzera, abbiamo intuito quanto fosse florido il business dello sviluppo di strategie di marca e di progetti di design per aziende che cercavano un posizionamento più chiaro e coerente sul mercato. Oggi la nostra azienda ha uffici in Brasile, Germania e Italia. In Italia la collaborazione è nata attraverso Bethania Simoes, che ha 18 anni di esperienza nel settore del beauty. Abituata a valutare e identificare nuovi marchi ad alto potenziale per il mercato italiano, ha capito che il nostro lavoro poteva essere un punto di svolta per le aziende e i marchi che avevano bisogno di posizionarsi meglio sul mercato». Di che cosa vi occupate, esattamente? «Di branding, vale a dire di tutto il lavoro che sta dietro alla costruzione di un marchio. La sfida principale è unire ed equilibrare il suo valore emotivo, intangibile, con quello razionale che invece è tangibile, creando le strategie per il corretto sviluppo. Una nuova società deve partire con un posizionamento coerente con l’identità che intende darsi. Ciò vale anche
in modo che il messaggio del marchio così come le sue strategie di marketing e comunicazione, abbia un posizionamento coerente nei diversi canali di comunicazione».
per le aziende già esistenti, che però possono entrare in una fase di stallo e hanno bisogno di rivedere la loro strategia». A un marchio che vuole farsi notare sul mercato, che cosa serve? «Le persone vogliono relazionarsi con marchi veri, con uno scopo e valenze politiche o socioculturali. Sartre Gumo crede che il marchi sia umano, perché origina da persone. Scopo del nostro lavoro è ricercare quelle caratteristiche uniche che possono differenziarlo dai suoi competitor». Il progetto di branding quanto tempo impiega ad essere realizzato? «Dipende dalle dimensioni, dai mercati e dalle caratteristiche di ciascuna azienda ma di solito ci vogliono da tre a sei... a un massimo di otto o 11 mesi. Quando consegniamo il progetto finito, passiamo alla fase di implementazione e sviluppo,
Che cosa vi chiedono più frequentemente gli imprenditori? «Perché dovrei fare un progetto di branding, cosa ne guadagnerà la mia azienda? Un marchio ben posizionato, la cui storia è coerente con la propria identità, ha più valore e ciò si riflette nei prodotti e nei servizi, nella facilità di comprensione e coinvolgimento del cliente con il marchio. Null’altro, più di un progetto di branding, può influenzare la crescita di un’azienda». Il settore cosmetico si presta bene a questo tipo di attività? «Sì. I consumatori vogliono conoscere l’origine dei marchi, la loro narrativa e il cosmetico non fa eccezione alla regola. Questi valori si riflettono attraverso il logo, il packaging e nella comunicazione». Sostenete che data la velocità con cui cambia il mercato, un’azienda dovrebbe tornare ciclicamente sui propri marchi... «Certo. Il marchio non cambia nella sua essenza, ma si deve adattare a una trasformazione del mercato che è fisiologica e che si verifica mediamente ogni cinque o sei anni. Ciclicamente bisognerebbe valutare se il suo posizionamento e la sua identità sono coerenti con i nuovi comportamenti d’acquisto». � IMAGINE .103
STORIE IN VETRINA di Giovanna Maffina
PER ESSERE COMPETITIVI CI VUOLE UN PROGETTO
In uno scenario rivoluzionato servono idee strutturate. E bisogna fare squadra. Soltanto così le famiglie storiche della profumeria potranno tornare protagoniste del canale. È il pensiero di Stefano Biagi, del Gruppo Muzio.
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on è facile fare sistema per noi italiani. Non lo è neanche, per certi profumieri, cambiare insegna. Stefano Biagi, di professione profumiere, direttore generale del Gruppo Muzio e presidente di Naïma Group, smentisce entrambi i luoghi comuni, perché lui al lavoro di team ha sempre creduto, così come non si è fatto problemi a cambiare nome alle sue profumerie quando è arrivato il momento di dare una svolta. Lei è un profumiere per certi versi controcorrente… «Forse. Il punto è che, negli anni, ho raf104. IMAGINE
forzato la consapevolezza che i progetti strutturati come quello che poi ha portato alla costituzione di Naïma, fossero l’unica risposta vincente ai fondi, alle catene, ai monobrand, ai drugstore, insomma a un mondo che stava radicalmente cambiando e dove bisognava lavorare insieme, lasciare da parte i personalismi e mettere il consumatore al centro dei nostri progetti». Il Gruppo Muzio come si struttura? «È un Gruppo di profumerie, attualmente una sessantina, collocate soprattutto nella zona di Roma e provincia. Riunisce fami-
glie storiche del settore, io stesso sono cresciuto nel negozio dei miei genitori, il primo dei quali aperto nel 1956. È stato costituito nel 2004 da Giuseppe Muzio, dai suoi fratelli e in seguito dai figli. Quando sono arrivato nel 2009 è iniziato un processo di cambiamento che ha trasformato i semplici clienti di ingrosso in affiliati. Nel 2012 il Gruppo Muzio è stato uno dei fondatori di Le Profumerie d’Italia prima e di Naïma poi: consorzio la prima, società per azioni la seconda. Con Naïma c’è stato il vero salto imprenditoriale, che ha comportato un cambio di mentalità importante e ha signi-
IL FUTURO È OGGI, NON DOMANI. È DIVENTATO QUESTO IL MIO CREDO
ficato per tutti uno sforzo non indifferente. Da gruppo d’acquisto che eravamo siamo diventati un gruppo di vendita che lavora per obiettivi e che, dall’inizio del 2018, ha dotato tutti i negozi della stessa insegna. Oggi tutta la comunicazione è fatta con il marchio Naïma e a breve avremo tutti la NaïMyCard». Quali segnali arrivano dal mercato per il Gruppo Muzio? «Al momento, non positivi. Nel 2017 abbiamo chiuso con una flessione del 2%, che si è ulteriormente accentuata nella prima parte dell’anno, con il -7% di aprile. Il cliente sta abbandonando il mondo della profumeria. Meglio, sta abbandonando la vecchia profumeria perché la nuova non è cosi in sofferenza, considerato che il mondo del beauty nel suo complesso è cresciuto del 2%. Il profumiere, in linea generale, fatica a rinnovarsi, la tendenza a rimanere legati al passato, comunque, non è il solo problema del selettivo: l’industria continua a stoccarci con quantitativi di merce che il mercato non può assorbire. È una vecchia storia che va avanti da sempre, sembra che per alcuni di loro il consumatore e le sue esigenze non esistano». È il circolo vizioso che poi porta a far uscire i prodotti per altre strade… «Già, è così. Sono convinto che il parallelo abbia sviato l’attenzione dai problemi del canale senza stimolare, l’una e l’altra parte, a cercare soluzioni alternative ed efficaci a una crisi con la quale facciamo i conti da anni. Ora recuperare non è facile, la perdita è consistente, i fondi hanno cominciato a farsi sentire e per noi famiglie che abbiamo contribuito a far nascere e crescere questo mercato è piuttosto destabilizzante. Ecco perché Naïma rappresenta una grande
opportunità, dimostra la nostra capacità di creare un’entità che mette insieme diverse realtà e competenze imprenditoriali e insieme con Fabio Lo Prato e la NaimaCrew facciamo dell’innovazione e del team work la nostra ossessione quotidiana. Come ho già avuto occasione di dire molte volte, la crisi è un’opportunità». Questa rarefazione della clientela come ha influito sul vostro target? «Il fatto di essere realtà molto ben radicate e conosciute sul territorio ci ha agevolato e ci agevola nell’opera di fidelizzazione. Abbiamo tanti clienti storici, che si servono da noi da sempre e che hanno un legame forte, quasi esclusivo, con il nostro personale, molto qualificato. I nostri negozi sono orientati alla vendita di skincare, con una media scontrino piuttosto alta per il mercato, pari a circa 60 euro, che negli anni si è alzata. Le nostre Naimangels sono formate alla cultura del consumatore e negli ultimi due anni grazie a Naima le abbiamo rese ancora più professionali grazie a dei progetti di upskilling, basti pensare all’incredibile lavoro fatto e al successo avuto dal Naima Make Up Talent dello scorso anno o a quelli in corso, focalizzati su due assi fondamentali del nostro business profumi
e trattamento viso, il Naima Fragrance Evolution e il Naima Skin Care Master». Qual è stata la sua più grande soddisfazione da quando è attivamente presente in Naïma? «Lavorare ogni giorno per il nostro futuro e per dare un futuro ai nostri ragazzi. E mi auguro, paradossalmente, che la crisi si faccia ancora più pesante, per far emergere solo chi ha un progetto imprenditoriale. Se fosse rimasto tutto come prima, nessuno avrebbe sentito questa necessità, ora il mondo sta cambiando e molto, forse troppo velocemente. Dico sempre che il futuro è oggi, non domani. È il mio credo». Lei e Fabio Lo Prato siete tra i sostenitori, in rappresentanza del Gruppo Naïma, della campagna di canale promossa dalla Fenapro. Che ne pensa dell’atteggiamento attendista dell’industria, a riguardo? «Dobbiamo dimostrare, ed è quello che sta accadendo, che siamo sufficientemente autonomi e strutturati da potercela fare da soli. A conti fatti, se mettiamo insieme le quattro realtà di distribuzione che stanno sostenendo l’iniziativa e gli altri imprenditori che hanno già ufficiosamente dichiarato di voler aderire, arriviamo a mille profumerie. Dobbiamo presentarci alle aziende con un progetto chiaro e con la consapevolezza che non stiamo lavorando solo per noi, ma per il canale, industria inclusa. I risultati, e le persone, arriveranno, e chi aderirà subito non potrà che trarne vantaggio. Tutto questo per una profumeria più forte. E, ci auguriamo, più italiana». �
STEFANO BIAGI A SINISTRA CON I TRE FRATELLI MUZIO RICCARDO ALESSANDRO E ROBERTO FIGLI DEI FONDATORI
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AFFINITÀ ELETTIVE di Ivan Pestillo
SQUADRA CHE VINCE
NON SI CAMBIA Com quell del ’insegn d drugstor Risparmi Cas , ch cresc anch grazi u tea affiatat d addett all vendit . Ogn giorn i prim line per risponder all esigenz de consumator modern .
IN MEDIA, EMETTIAMO CIRCA 21 MILIONI DI SCONTRINI ALL’ANNO
A
chiusura del 2017, Risparmio Casa si conferma l’insegna di drugstore con la maggiore crescita. Si prospetta così un 2018 ricco di successi e nuovi progetti. Tutto merito di un team di persone che, dagli addetti alla vendita fino al management, ogni giorno si impegna per assicurare al consumatore finale qualità e convenienza nel settore non-food. A raccontarcelo è François Tah, dal 2016 direttore commerciale di questa forte realtà. Ci presenti l’insegna... «Risparmio Casa è la terza insegna, a livello nazionale, del canale drugstore. Con più di 150 negozi, con una superficie totale di vendita di circa 150mila metri quadri, è presente in quasi tutte le regioni italiane, in particolare nelle zone di Lazio, Toscana, Sardegna e Puglia, ma con un forte sviluppo nel Nord Italia. Nel 2017 abbiamo realizzato una perfomance straordinaria
in termini di crescita: a parità di rete abbiamo chiuso l’anno con un +5,43% quando il canale ha chiuso con fatica a +0,10% (ndr, chiusura canale drug 2017 senza Risparmio Casa). E, a rete costante, abbiamo chiuso il 2017 con un +17% di crescita delle vendite». All’interno dei vostri negozi convivono diverse categorie merceologiche. Come vengono gestite? «Il nostro assortimento ci distingue da
qualsiasi altro negozio del canale: solo il 50% dell’offerta è costituito da cura della casa e della persona, mentre la parte restante si compone di categorie quali articoli casalinghi, accessori per auto, giocattoli, bazar e pet food. Possiamo comparare il nostro assortimento al non food di un classico ipermercato. Ognuna di queste categorie ha una propria area ben distinta all’interno dello store ed è perfettamente riconoscibile».
FERRARI EXPERIENCE A MARANELLO LO SCORSO MAGGIO RISPARMIO CASA HA ORGANIZZATO LA SECONDA EDIZIONE DELLA CONVENTION DEDICATA AI SUOI ADDETTI ALLA VENDITA CLAIM DELL’EVENTO “ORGOGLIOSO DI LAVORARE PER RISPARMIO CASA” BEN CHIARA DUNQUE LA FINALITÀ DI ACCRESCERE NEL PERSONALE IL SENSO DI APPARTENENZA A UNA SQUADRA VINCENTE COSÌ DOPO UN PRIMO GIORNO DI MEETING CON L’INTERVENTO DEI MAIN SPONSOR PRESSO IL PALAZZO DI VARIGNANA RESORT & SPA DI CASTEL SAN PIETRO TERME I PARTECIPANTI HANNO POTUTO VIVERE UNA VERA E PROPRIA FERRARI EXPERIENCE GUIDANDO UNA DELLE ICONICHE AUTO DELLA CASA DEL CAVALLINO RAMPANTE SULLE STRADE DI MARANELLO
Quale percentuale occupano, in particolare, i prodotti dedicati all’igiene e alla bellezza della persona? «Il peso delle categorie cura casa e cura persona in Risparmio Casa è invertito rispetto al canale di riferimento: se in un classico casa-toilette la cura della persona vale il 65% del totale e il peso della cura casa il 35%, in Risparmio Casa si verifica una situazione opposta». Chi è il vostro partner ideale? «Tra i nostri partner troviamo sia aziende multinazionali sia aziende produttrici di piccole e medie dimensioni che garantiscono attenzione e meticolosità nella produzione. In generale, il nostro partner ideale è un’azienda in grado di cogliere l’opportunità che offriamo. Per segnalare un dato sul traffico, emettiamo circa 21 milioni di scontrini all’anno». Avete anche delle private label? «La nostra private label ci contraddistingue: in generale, all’interno del canale drugstore la quota rappresentata dalla marca del distributore è pari al 5,3%. In Risparmio Casa, invece, la quota della private label raggiunge il 21,4%, superiore anche a quella totale di iper e super ,che è del 16,4%. L’obiettivo della nostra marca privata è quello di offrire una selezione di articoli che rappresentino qualità e assoluta convenienza». Ci parli della formazione del vostro personale di vendita... «Il nostro obiettivo è porre sempre più al centro di Risparmio Casa il personale di vendita. L’insegna si sta distinguendo per essere una squadra vincente. Ciò è dovuto soprattutto al lavoro dei nostri
QUELLI DI RISPARMIO CASA SONO DEI VERI E PROPRI MEGASTORE CON UNA SUPERFICIE MEDIA DI CIRCA MILA METRIQUADRATI ALL’INTERNO CONVIVONO DIVERSE MERCEOLOGIE NON SOLTANTO CURA DI CASA E PERSONA MA PURE GIOCATTOLI E UN’AREA BAZAR
con telepromozioni durante “la Prova del Cuoco” e “I Soliti Ignoti”. E, visti gli ottimi risultati, abbiamo deciso di proseguire su questa strada anche nel 2018».
addetti. Per il nostro personale abbiamo previsto un percorso di formazione che si chiama Accademy e che servirà a sviluppare e a valorizzare gli skill personali e professionali di ciascun addetto alla vendita della nostra azienda».
Cosa pensa del consumatore moderno, che passa da un canale all’altro con molta disinvoltura? «Il consumatore sarà sempre meno fedele a un’unica insegna a meno che questa non riesca ad offrirgli un’esperienza sempre differente. Guardando al panorama della distribuzione mondiale, sono due i modelli che si stanno affermando: l’e-commerce e il discount. Questi stanno crescendo, sottolineando una scelta ben precisa dei consumatori, ovvero il mix comodità più convenienza».
Quali sono gli strumenti che utilizzate per fidelizzare il consumatore? «Il nostro volantino è uno strumento molto importante per la comunicazione e la fidelizzazione del consumatore. Stiamo lavorando anche a una carta fedeltà che sarà lanciata entro la fine dell’anno. Siamo molto dinamici nella comunicazione, con la sponsorizzazione sia di squadre di calcio sia degli stadi, come l’Olimpico e, per ultimo, San Siro. Dal 2017 abbiamo iniziato anche a investire in televisione,
Quali sono i vostri progetti per la seconda parte del 2018? «Sarà all’insegna dell’espansione verso Nord Ovest, con aperture di megastore come quello a Monza, 3.500 metriquadrati, e ad Assago Milano Fiori, 5.000 metriquadrati. Apriremo, in totale, circa 40.000 metriquadrati di superficie di vendita. Abbiamo anche progetti pensati per rafforzare l’idea di offrire al consumatore un’ottima convenienza nei suoi acquisti, all’interno di un luogo unico». �
www.imaginebeautynews.it/archives/issues/18aprile2018
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FIERE E SALONI di Giovanna Maffina
IL PACKAGING DI LUSSO FA TAPPA A MI
NO
Seconda edizione per il salone che si conferma una piattaforma di dialogo e business sul pack. Anche quello cosmetico e di profumeria.
E
vento o manifestazione fieristica vera e propria? Packaging Première, esposizione dedicata al packaging di lusso (e non aperta al pubblico) che si è tenuta a Milano dal 15 al 17 maggio scorso, in due edizioni di vita ha mostrato due diverse anime, partendo come evento nell’edizione d’esordio, quando gli espositori erano meno della metà, per poi trasformarsi in fiera strutturata quest’anno: meno atmosfera più business. Una trasformazione che non è sfuggita agli espositori, divisi nelle preferenze ma concordi nel riconoscere la grande attrattività dell’incontro. Se la terza edizione cambierà ancora pelle, è ancora presto per dirlo, ma quella conclusasi il mese scorso è stata davvero un successo. Parlano i numeri, tutti in decisa crescita (nel box in basso, a sinistra). Vi riportiamo alcuni spunti di riflessione su ciò che ha catturato la nostra attenzione.
LE MICROINCISIONI DI DELTA COMPOSANTS
Hanno inventato il microdrilling, e dichiarano di essere gli unici al mondo a utilizzarlo, una tecnologia ad alta precisione che crea effetti decorativi di ‘microincisione’ sulle superfici in cartone e di altri materiali (metallo, cuoio, plastica, materiali compositi, legno ecc.), indipendentemente dallo spessore/ grammatura. I decori sono eleganti e non lasciano antiestetici effetti di bruciatura. Il drilling utilizza bits (aghi) il cui diametro può essere molto ridotto, da 0,05 a 6,4 millimetri di diametro. L’utilizzo di un software specifico consente di raggiungere un suggestivo effetto cromatico di chiaro scuro. www.delta-composants.fr
DUPONT SURLYN E LE TRASPARENZE
I NUMERI DI PACKAGING PREMIÈRE
203 GLI ESPOSITORI ERANO UN CENTINAIO NEL ESPOSTI DIRETTAMENTE O RAPPRESENTATI
12 I PAESI DI PROVENIENZA DEGLI ESPOSITORI 106 LE AZIENDE PRESENTI PER LA PRIMA VOLTA 4.800 LE PRESENZE PARI A PIÙ
RISPETTO ALLO SCORSO ANNO
30 I PAESI DI PROVENIENZA DEI VISITATORI 8.400 METRIQUADRATI LO SPAZIO ESPOSITIVO 28% SUL TOTALE GLI ESPOSITORI STRANIERI 17 I CONVEGNI CON INTERVENTI DI PERSONAGGI DI RIFERIMENTO DEL SETTORE DESIGNER INDUSTRIALI SPECIALISTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE
Presente anche Dupont con il suo DuPont Surlyn, marchio registrato che a decenni dal lancio continua a essere fonte d’ispirazione per designer e brand internazionali perché offre assoluta libertà di progettazione. Il materiale, che ha la stessa trasparenza cristallina e la stessa resa estetica del vetro anche su grossi spessori, è in realtà una resina ionometrica estremamente forte che combina resistenza all’impatto e all’abrasione. Proprio per queste sue caratteristiche è molto utilizzata anche nel settore cosmetico e delle fragranze. www.dupont.it
L’ACQUISTO D’IMPULSO SECONDO VIMER
Obiettivo: arredare e movimentare il punto vendita con supporti che stimolino l’acquisto d’impulso. È la mission di Vimer, che realizza espositori da terra e da banco e componenti da vetrina per molti brand cosmetici di fama. L’azienda dispone di linee produttive dedicate e aree di stabilimento suddivise per seguire al meglio i vari settori. È un buon esempio di imprenditorialità che ha saputo diversificare, avendo nel tempo affiancato alla produzione di
LA PAROLA A PIER PAOLO PONCHIA, ORGANIZZATORE DI PACKAGING PREMIÈRE packaging quella di supporti pop, con un fatturato che negli ultimi anni è stato in costante crescita. www.vimer.it
SEAMAN LE VELINE IL GOURMAND E I FIORI
La novità: le carte veline dalle profumazioni gourmand e fiorite. Oltre al caffè e al lampone, anche liquerizia, cioccolato, vaniglia, orchidea, lavanda, gelsomino... Il supporto cartaceo è proposto in un’ampia gamma cromatica che ricorda il colore della materia prima di riferimento. Seaman ha fatto propria una rigorosa politica ambientale, incorporandola in un programma chiamato SSFI che promuove la sostenibilità con una serie di interventi atti a limitare le emissioni nocive nel ciclo produttivo. In fiera, anche Spiro-pack, la carta velo a ricciolo (brevettata) per imballi d’autore. www.seamanpaper.com
ATELIER LORENZ BOEGLI FLASH!
Una tecnica di stampa misteriosa e apparentemente invisibile ma che, in realtà, prende forma e sembianze se illuminata dal flash del cellulare. A proporla in fiera è stato il designer svizzero Lorenz Boegli, che ha spiegato: «Abbiamo inventato un nuovo flash effect, invisibile alla luce solare ma che, con l’ausilio del flash dello smartphone o della macchina fotografica, compare sul supporto di carta o cartone, restituendo un suggestivo bianco e nero. Merito delle perle di vetro che innescano la retrorefrazione della luce». www.lorenzboegli.ch
RAFLATAC E L’ECOSOSTENIBILITÀ
Non soltanto green packaging. Anche le etichette diventano ecosostenibili. Così è per il film in polietilene raf bio di Raflatac composto da etanolo estratto da canna da zucchero, che offre le stesse prestazioni di un film standard, ma riducendo le emissioni di gas serra e mantenendo un aspetto accattivante, compressione dopo compressione. Il prodotto è proposto anche nella versione completamente biodegradabile: raf bio compostable, abbinato ad adesivo biologico. Da segnalare, anche ‘label life,’ strumento che consente di confrontare gli impatti ambientali di diversi tipi di etichette nell’arco del loro intero ciclo di vita. www.upmraflatac.com
SODDISFATTO DEL RISULTATO? «SÌ CERTO CI SPINGE A LAVORARE ANCORA MEGLIO PER LA TERZA EDIZIONE NOSTRO PRIMO OBIETTIVO SARÀ MANTENERE ALTO IL LIVELLO DELLA MANIFESTAZIONE PER SFRUTTARE APPIENO LE POTENZIALITÀ CHE QUESTO MERCATO IN GRANDE CRESCITA OFFRE» QUAL È IL POTENZIALE DELLA FIERA? «ENORME IN QUANTO È L’UNICO EVENTO IN ITALIA CHE SI PONE COME PUNTO D’INCONTRO PRIVILEGIATO TRA DESIGNER PRODUTTORI DEL SETTORE LUXURY E BRAND INTERNAZIONALI CHE RICONOSCONO NEL PACKAGING LE POTENZIALITÀ DI UNA COMUNICAZIONE ESCLUSIVA IN GRADO DI INTERPRETARE I CAMBIAMENTI IN ATTO NEL PANORAMA DEI PRODOTTI D’ALTA GAMMA» SE DOVESSE SINTETIZZARE L’ESSENZA DEL SALONE COME LO DEFINIREBBE? «PACKAGING PREMIÈRE PRESENTA LE ANTEPRIME OFFRE SPAZIO PER LA SPERIMENTAZIONE E L’INNOVAZIONE AIUTA I MANAGER A CAPIRE LE TENDENZE IN ATTO ACCELERANDO I TEMPI DECISIONALI PER CONSENTIRE ALLE AZIENDE DI RAGGIUNGERE PRIMA IL MERCATO INOLTRE ESALTA LA CREATIVITÀ DEI DESIGNER I VALORI DEI SINGOLI BRAND E LA LUNGIMIRANZA DEI PRODUTTORI» È LA RISPOSTA ITALIANA A LUXEPACK? «NON PARAGONEREI I DUE EVENTI LUXEPACK È LA FIERA FRANCESE CHE HA PIÙ DI TRENT’ANNI E SICURAMENTE È IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER QUESTO SETTORE PACKAGING PREMIÈRE È UN NUOVO EVENTO INIZIALMENTE DEDICATO AL MERCANTO ITALIANO E IN GRANDE SVILUPPO E APERTURA SUL MERCATO EUROPEO LA PRESENZA IN ITALIA DI GRANDI BRAND DEL LUSSO E DI IMPORTANTI SOCIETÀ DI PACKAGING AL LORO SERVIZIO È STATA LA MOTIVAZIONE PRINCIPALE DI QUESTO PROGETTO E MILANO CAPITALE EUROPEA DEL DESIGN E DELLA MODA NON POTEVA CHE ESSERE LA SEDE IDEALE» LA SODDISFAZIONE DEGLI ESPOSITORI È STATA GENERALE SOLO QUALCUNO HA SOTTOLINEATO LA NECESSITÀ CHE LO SPAZIO ESPOSITIVO DIVENTI PIÙ ESCLUSIVO RAPPRESENTANDO MEGLIO L’ANIMA DELL’EVENTO MAGARI INTEGRANDO ALLA SECONDA EDIZIONE ALCUNI SPUNTI DELLA PRIMA CHE COSA NE PENSA? «SONO D’ACCORDO LA NOSTRA IDEA È SEMPRE STATA QUELLA DI ORGANIZZARE UNO SHOW PIÙ CHE UNA FIERA MILANO DOPO L’EXPO È STATA UNA FUCINA DI NUOVE INIZIATIVE E TROVARE SEDI ADATTE E DISPONIBILI NON È SEMPRE FACILE LA LOCATION DEL ERA PERFETTA PER IL DEBUTTO E PER IL CONCEPT DI EVENTO PER CRESCERE E DIVENTARE INTERESSANTI ANCHE PER UN PUBBLICO EUROPEO È STATO PERÒ NECESSARIO CAMBIARE SPAZIO ESPOSITIVO PROPRIO CON L’OBIETTIVO DI RIEVOCARE IL PIÙ POSSIBILE L’ATMOSFERA DEL PRIMO ANNO CONTINUANDO AD AFFIANCARE ALL’EVENTO ATTIVITÀ ARTISTICHE PER IL ABBIAMO SCELTO NELLA STESSA AREA ESPOSITIVA UN PADIGLIONE CON CARATTERISTICHE MENO FIERISTICHE E PIÙ ADATTO ALLO SHOW NON VEDIAMO L’ORA DI SORPRENDERVI!»
LA FIERA HA RADDOPPIATO GLI ESPOSITORI RISPETTO AL E PER IL È GIÀ STATA INDIVIDUATA UNA NUOVA SEDE AL MOMENTO TOP SECRET IMAGINE .109
FIERE E SALONI PACKAGING PREMIÈRE
CARTA IN MOSTRA A COMPLETARE L’EVENTO LA PACKAGING PREMIÈRE PAPER ART GALLERY NOVITÀ DELLA SECONDA EDIZIONE UNO SPAZIO DEDICATO ALL’ESPOSIZIONE DELLE OPERE IN CARTA REALIZZATE DA CINQUE ARTISTI DI FAMA MONDIALE
GF SMITH DOVE LA PLASTICA DIVENTA CARTA
Un esempio originale e virtuoso di riciclo post consumo (PCW), quello proposto dall’azienda inglese. Nel solo Regno Unito si utilizzano 4,861 bicchieri di carta al minuto, oltre sette milioni al giorno che, attualmente, sono riciclati soltanto in minima parte (un bicchiere su 400). Grazie ad una speciale tecnica unica al mondo si è riusciti a trasformare i bicchieri, che includono anche una componente di plastica, in carta resistente ed esteticamente molto gradevole. La parte in plastica viene scorporata da quella cartacea. La carta è disponibile in dieci diversi colori. www.gfsmith.com
REINVENTARSI E DIVENTARE GRUPPO POZZOLI
La storia di una realtà italiana al 100%, che ha saputo reinventarsi, passando da un settore in crisi, quello dell’entertainment, di cui era leader, a un altro in crescita, il packaging cosmetico prima e quello alimentare poi. È il gruppo Pozzoli che adesso tra i propri marchi partner annovera anche Coty e L’Occitane. Un gruppo che ha 50 anni e che di recente, a Marano Vicentino, ha acquisito una piccola azienda: Pozzoli Couture. Per venire incontro alle esigenze di chi necessita di piccole tirature di prodotto (anche 200/300 pezzi). www.pozzolispa.com
PER IL 2019 ABBIAMO SCELTO UNA SEDE SORPRENDENTE 110. IMAGINE
TUTTA LA FEMMINILITÀ DI ICMA
Quella di ICMA è una bella storia di imprenditoria al femminile, giunta con Elena, l’attuale proprietaria dell’azienda, alla quarta generazione. L’avventura inizia nel 1933, quando Matilde Carcano, una delle prime donne imprenditrici in Italia, fonda l’Industria Carte Metallizzate ed Affini, ICMA, e dà inizio alla produzione di ‘sartorial paper’, come sono chiamate in azienda, carte sartoriali con effetti cromatici e materici di grande effetto. ICMA, che esporta in 27 Paesi, a Cosmopack Première ha presentato le nuove basi in cellulosa certificate 100% PCW, le prime carte riciclate 100% derivanti da da carta post consumo e proposte in varie finiture. www.icma.it
STONEPAPER SÌ È CARTA DI PIETRA
È stata definita la carta di pietra che non abbatte gli alberi. E così è. Perché, di fatto, nasce dalla lavorazione degli scarti del marmo. La carta di pietra o minerale, è composta all’80% di carbonato di calcio e al 20% di polietilene. www.karststonepaper.com
LA SECOLARE INTERCOSMOGRAFICA
Dal 1889, l’amore per la stampa. Una storia imprenditoriale lunga oltre un secolo quella di Intercosmografica che, generazione dopo generazione, ha confermato di avere i numeri per crescere, sino a diventare uno dei riferimenti leader del packaging. Il segreto? Sapersi adattare ai tempi anche precorrendoli, spesso osando sperimentazioni ardite, unendo un elevato know how artigianale alle più innovative tecnologie industriali. Dalla stampa digitale passando per la stampa offset e offset UV fino alla produzione di astucci e packaging di lusso. Ora l’azienda è questo e molto altro. www.intercosmografica.com �
PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE SCRIVETE A: FENAPRO CORSO VENEZIA 49 - 20121 MILANO E-MAIL: FENAPRO@FENAPRO.IT WWW.FENAPRO.IT
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N. N. 2018
PRESIDENTE: MICHE NGELO LIUNI
FENAPRO
Mag
A CURA DI GIOVANNA MAFFINA
UN “CAMBIO DI PASSO” IMPORTANTE CON L’INDIVIDUAZIONE DELL’AGENZIA CREATIVA CHE FIRMERÀ IL PROGETTO DELLA CAMPAGNA PUBBLIPROMOZIONALE, SI È ENTRATI NELLA FASE OPERATIVA. TRA MENO DI UN MESE, LA PRESENTAZIONE DEI CONTENUTI.
Lo scorso 30 maggio si
è tenuto l’incontro tra il gruppo di conta o della Fenapro, che fungerà da “braccio operativo” per la realizzazione della campagna di canale, e l’agenzia Casiraghi Greco & che si è aggiudicata la gara. Ora, si entra nella fase operativa. Come so olineato dallo stesso Michelangelo Liuni. È soddisfa o di come stanno procedendo i lavori? «Sì, senza dubbio. Come ho già più volte avuto occasione di dire, quest’iniziativa ha una portata storica. La distribuzione sta dimostrando di essere unita verso il raggiungimento di un obie ivo comune. E questo è davvero un cambio di passo importante. Non ci poniamo più nella condizione di aspe are, ma ci facciamo promotori di un’iniziativa a nome e per conto di tu o il canale. Ciò anche e sopra u o in virtù del fa o che al proge o stanno lavorando alcune tra le più importanti realtà distributive oggi operanti sul mercato».
MICHELANGELO LIUNI
Nella fase di confronto con l’agenzia creativa incaricata di sviluppare il proge o, siete tornati a più riprese anche sulla necessità di proge are un evento importante, tipo “beauty week”… «Certo! Ed è fondamentale. Deve diventare l’evento catalizzatore per il se ore, la leva per stimolare il pubblico a entrare di nuovo in profumeria. Bisogna studiare una meccanica coinvolgente, che intrighi e generi curiosità. In fase di brainstorming sono già emersi alcuni spunti interessanti». C’è la sensazione che una parte dell’industria rimanga alla finestra senza
troppo esporsi. Lei che cosa ne pensa? «Il proge o è stato da subito sostenuto da L’Oréal Luxe, che continua a essere un nostro partner, anche operativo, importante. Ma altre aziende si sono espresse positivamente in proposito (ndr, inchiesta sulla campagna di canale nello scorso numero di Imagine). Lo stesso board del Gruppo cosmetici in profumeria di Cosmetica Italia, in testa Dario Belle i e Jean Luc Michelot, hanno seguito costantemente i lavori. C’è, da parte loro, la massima collaborazione. Sono convinto che quando ci presenteremo a tu o il mondo dell’industria con un proge o ben definito, non potranno non condividerlo». I prossimi step? «Il 4 luglio avremo un secondo e decisivo incontro con l’agenzia Casiraghi Greco &, la quale ci esporrà l’impianto della campagna che andremo a presentare all’assemblea Fenapro pochi giorni dopo, il 9 luglio».
VOLETE ADERIRE AL FONDO FOR TE? Fate così. Torniamo sulla necessità di aderire al fondo
For. Te. quale condizione inderogabile per poter partecipare, con il proprio personale di vendita, alla formazione Beauty Coach. Ecco la procedura da seguire. Se non state aderendo ad altri fondi: chiedete al vostro consulente del lavoro (ovvero, chi si occupa dell’elaborazione delle buste paga per la vostra azienda), che al prossimo invio del modello UNIEMENS (ex DM/10) apponga il codice di adesione “FITE” nella sezione Posizione Contributiva, indicando il numero dei dipendenti (quadri, impiegati e operai) interessati dall’obbligo contributivo. Se aderite a un altro fondo: è necessario indicare prima il codice di revoca “REVO” e poi, so o, il codice di adesione “FITE” sul modello INPS, sempre riportando il numero di dipendenti dell’azienda. DA NON DIMENTICARE: QUANDO VI ARRIVERÀ COPIA DELLA DENUNCIA CONTRIBUTIVA ATTESTANTE L’ADESIONE AL FONDO DOVRETE SUBITO COMUNICARLO ALLA SEGRETERIA FENAPRO
SIAMO CERTI CHE L’INDUSTRIA CONDIVIDERà IL NOSTRO PROGETTO IMAGINE .111
FENAPRO
IL MEZZO VINCENTE? QUELLO TELEVISIVO!
BEAUTY COACH, SI RI PARTE
QUALCHE BATTUTA CON CESARE CASIRAGHI, TITOLARE E DIRETTORE CREATIVO DELLA CASIRAGHI GRECO &, CHE HA VINTO LA GARA PER LA CAMPAGNA DI CANALE FENAPRO.
LA MACCHINA ORGANIZZATIVA DI BEAUTY COACH SI È MESSA IN MOTO. PRIME TAPPE: BOLOGNA E MILANO.
Se l’aspe ava? «Sì e no. Le altre agenzie in gara erano tu e ugualmente papabili».
Dove eravamo rimasti? Alla bella notizia – data in anteprima da Imagine e poi ripresa dalle altre testate di se ore – del finanziamento di 200mila euro erogato dal Fondo For. Te. alla Fenapro per il suo Beauty Coach, il grande proge o di professionalizzazione per il personale della profumeria. L’impianto dei corsi è stato definito e adesso si parte. Ecco le date già pianificate: a Bologna (12 e 26 luglio, 6 e 20 se embre, 11 o obre) e a Milano (16 e 30 luglio, 10 e 24 se embre, 8 o obre). Quindi, in ordine sparso, Torino, Padova, Bari, Genova… con l’obie ivo di arrivare a formare, da qui a due anni, 288 persone.
Non è la vostra prima esperienza nel mondo della profumeria… «No, stiamo da tempo a ivamente collaborando con un’importante insegna del se ore. Una palestra estremamente utile, che ci sta consentendo di me ere a fuoco dinamiche per certi versi molto peculiari del mondo della profumeria, ma per altri a noi già conosciute almeno in parte, considerati i nostri trascorsi pubblicitari in mondi paralleli. Come per esempio quello delle calzature e dell’abbigliamento sportivo, che hanno cara eristiche in comune con la profumeria» Dunque, che idea si è fa o del sele ivo? «È un canale che ha perso appeal e quote di mercato perché manca di un’identità unitaria forte e innovativa, che ne rifle a i contenuti in modo chiaro e diventi poi la leva che spinge il consumatore a dire “voglio entrare lì” perché mi offrono qualcosa di
LAVORIAMO SUL BUDGET DA
500mila
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CESARE CASIRAGHI
diverso che in altri spazi, diversi, non trovo. Va ragionato su servizi nuovi e aggiuntivi rispe o a quelli già proposti, servizi che devono però essere anche condivisi, diventare omogenei ed essere prerogativa di tu i». Avete già messo a punto qualche contenuto della campagna? «Sì, certamente. Stiamo già lavorando alla messa a fuoco di un evento tipo “la Beauty Week” in profumeria, che diventerà il cuore della campagna. La nostra prima presentazione l’aveva previsto e ne avevamo già esposto i contenuti di massima al gruppo di lavoro della Fenapro. Ci stiamo anche concentrando sulla creazione di un logo che crei l’identità del canale. Un logo immediato, semplice, subito riconoscibile».
Altro da aggiungere, al momento? «La televisione sarà fondamentale per la veicolazione efficace di ogni messaggio. Non c’è altro mezzo che abbia più efficacia, in termini di diffusione di un marchio, della televisione. E la pianificazione tv ci sarà, fermo restando il rispetto del budget di 500mila euro».
CONTRIBUTI AZIENDALI E SESSIONI IN LOCO A Fenapro e alla Shackleton - la società che, come già lo scorso anno, formerà gli aspiranti Beauty Coach - si affianca il Tra o d’Unione, Associazione che ha sostenuto la Federazione nella fase propedeutica di presentazione del piano formativo (quello poi rivelatosi vincente) e che continuerà a fornire il proprio prezioso supporto organizzativo per i prossimi due anni. Ricordiamo che, parallelamente ai corsi standard, rimane aperta la possibilità - per chi lo richiedesse - di organizzare sessioni formative dire amente presso la sede aziendale, se dotata di spazi e stru ure idonei a ospitare il corso. I moduli saranno flessibili, con un impianto di base da integrare via via con i contributi delle aziende che parteciperanno.
Da dove nasce l’esigenza di una campagna? LA PREMESSA Come portare gente in profumeria? Lo snodo cruciale sta tu o qui, nella necessità di ritornare a ra ivi per i consumatori. È questa la principale motivazione che ha reso non più rimandabile la campagna pubblipromozionale. Quale claim utilizzare perché il pubblico abbia voglia di ritornare o andare in profumeria? E quale dovrebbe essere la “call to action”, la motivazione capace di far entrare in profumeria? Domande, al momento, ancora sospese, alle quali la campagna di canale dovrà trovare una risposta. L’INSIDIA La maggior parte delle profumerie svolge già autonomamente una propria intensa a ività di marketing, volta a fidelizzare la clientela (fidality card, sito, eccetera). Bisogna evitare, dunque, che tu a la simbologia e le azioni di marketing della campagna si sovrappongano, oscurino, duplichino o depersonalizzino l’identità di ogni insegna.
FENAPRO
MA I COSMETICI SONO 100% CRUELTY FREE? NI. La notizia è recente, risale allo scorso 3 maggio e arriva niente meno che dal Parlamento Europeo. Riguarda un tema sco ante e da tempo molto diba uto: i test su animali in ambito cosmetico. Bene, lo stesso Parlamento Europeo ha ufficialmente richiesto agli stati membri dell’Unione Europea (UE) e alla Commissione Europea di farsi promotori di un divieto di test su animali in ambito cosmetico entro il 2023. LE “FALLE” DELLA LEGISLAZIONE UE Ma come? Il divieto non era stato acquisito da tempo in tu a Europa? Ni. Perché se è vero che
consentita alle aziende produ rici. Un non allineamento che può portare (e porta) a situazioni paradossali anche a causa di alcune “falle” della legislazione europea, che il Parlamento stesso ha evidenziato e delle quali il consumatore è totalmente ignaro. Una su tu e? Quella di cosmetici che, prima di essere testati nell’Unione con metodi alternativi e imnel nostro continente dal 2013 la UE ha vietato la commercializzazione di prodo i di bellezza che non fossero “cruelty free”, nel resto del mondo, o meglio nell’80% dei restanti Paesi al mondo, tale pratica è ancora
LO SAPEVATE?
LA VENDITA DI COSMETICI TESTATI SUGLI ANIMALI È STATA VIETATA ALL’INTERNO DELL’UNIONE DAL TALE RESTRIZIONE TUTTAVIA NON HA IMPEDITO ALL’INDUSTRIA COSMETICA EUROPEA DI PROSPERARE E DI CREARE CIRCA DUE MILIONI DI POSTI DI LAVORO HA SOTTOLINEATO IL PORTAVOCE DELL’EUROCAMERA
messi sul mercato comunitario, sono già stati sperimentati sugli animali al di fuori della UE! Questo, per la mancanza di dati affidabili sui cosmetici importati nell’UE, un problema che esiste da sempre e del quale, ad oggi, nessuno si è occupato. Inoltre, alcune sostanze presenti nei cosmetici sono mutuate da altri mondi: il farmaceutico o l’alimentare, ad esempio, dove potrebbero essere sperimentate su animali per via di un diverso quadro normativo. Come risolvere definitivamente la questione? All’interno del quadro delle Nazioni Unite, le varie forze coinvolte si dovrebbero coalizzare e fari promotrici di una convezione internazionale che vieti al proprio interno l’ingresso di cosmetici “animal tested”.
I 70 ANNI DELLA PROFUMERIA PANNACCIULLI Il tessuto della distribuzione selettiva di clienti, con le quali abbiamo un rapporto
FOTO DI REPERTORIO DELLA PRIMA PROFUMERIA PANNACCIULLI
casa nostra è unico al mondo. Soltanto perché l’Italia è lunga e stretta? Anche, ma non basta. Spesso si torna sul tema di come la coesistenza di culture molto diverse tra loro abbia contribuito a creare un sistema regionale di relazione con la clientela molto personalizzato, “localizzato”, tarato su abitudini e approcci alla bellezza molto peculiari. Ma essere “specializzati” e conoscere bene chi ci sta di fronte non basta a raccontare la fortuna di tante profumerie nelle quali il sapere e l’amore per questo mestiere si sono tramandati di generazione in generazione. È il caso della Profumeria Pannacciulli, di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, che ha da poco festeggiato 70 anni di attività. «Siamo innamorati del nostro lavoro» spiega Claudia, figlia dei titolari e nipote dei fondatori del negozio. «Per noi il servizio è una piacevole ossessione, lo sanno bene le nostre affezionatissime
fatto di grande fiducia». La prima profumeria si chiamava Emporio Milano ed era stata fondata dai nonni di Claudia, ai quali è poi subentrata la figlia Anna con il marito Francesco. Ora, in negozio, si affiancano la stessa Anna e la figlia Claudia. Un passaggio del testimone che funziona - benissimo - da tre generazioni!
LA FAMIGLIA PANNACCIULI CON IL PRESIDENTE DI FENAPRO MICHELANGELO LIUNI IMAGINE .113
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FISCO, SONO PARTITI GLI ISA RICORDATE? NE AVEVAMO PARLATO MESI FA, GLI STUDI DI SETTORE SAREBBERO ANDATI DEFINITIVAMENTE IN PENSIONE, SOSTITUITI DAGLI ISA, GLI INDICI SINTETICI DI AFFIDABILITÀ FISCALE. E COSÌ È STATO...
Torniamo sugli
ISA, considerata l’importanza dell’argomento. Sono in molti a ritenere che grazie ai nuovi indici di affidabilità, molte iniquità sino ad ora all’ordine del giorno tra i piccoli imprenditori (profumieri inclusi) spariranno. C’è da augurarselo. Con gli ISA, ogni imprenditore diventerà ‘giudice’ di se stesso, dovrà infa i valutare autonomamente l’andamento economico della sua impresa e muoversi di conseguenza con il fisco.
CON IL 2020 SI PROCEDERA’ A PIENO RITMO FUNZIONE EDUCATIVA Plausibilità dei ricavi, del valore aggiunto per adde o e del reddito: l’affidabilità dei dati dichiarati e le eventuali anomalie economiche saranno misurate sulla base di queste tre grandezze economiche. Il primo, valuta l’affidabilità dei ricavi conseguiti da un’impresa, con riferimento al contributo di ciascun adde o. Il secondo è il valore aggiunto per adde o, che misura, appunto, l’affidabilità del valore creato con riferimento 114. IMAGINE
al contributo di ciascun adde o. «Se l’imprenditore prende coscienza dei costi che si aggiungono rispe o a quello del prodo o tout court e che concorrono a determinarne il valore di vendita, può arrivare a definire una soglia so a la quale non deve scendere, per non rime erci. Se fa o cento il valore dei ricavi, il costo della merce è di 60 e arriva a 75 per l’aggiunta di altre voci di costo quali il personale, le utenze, le spese
generali, la differenza che rimane è il valore che io aggiungo, è quanto io ci me o di mio per dare valore a ciò che vendo», ribadisce Mario Verduci. Con il terzo e ultimo parametro si misura l’affidabilità del reddito che un’impresa realizza in un determinato periodo di tempo, con riferimento al contributo di ciascun adde o. SI TORNA A SCUOLA L’indice di affidabilità andrà da 1 a 10. Il 6 indicherà la sufficienza, chi si collocherà al di sopra sarà ritenuto affidabile, tu i gli altri andranno indagati utilizzando un altro criterio di valutazione.
Sulla base di ciò verrà dato accesso ai contribuenti che risultano affidabili ad alcuni benefici premiali, anche consistenti nell’esclusione o nella riduzione dei termini per gli accertamenti. Tu i gli altri dovranno invece individuare quali anomalie ci sono state e quanto gravi sono, secondo una scala numerica che va da 1 a 5. È dunque l’imprenditore stesso a stabilire il proprio grado di affidabilità misurandosi con la propria gestione aziendale. Un passo importante verso una gestione più stru urata e manageriale della propria impresa.
NON È SOLO LA PROFUMERIA A SOFFRIRE NELLA PRIMA PARTE DELL’ANNO
È un mercato che
sembra andare a due diverse velocità quello della Profumeria. Stando alle dichiarazioni dei dire i interessati, i profumieri, alcuni sono soddisfa i dei risultati, mentre altri, molti altri, hanno lamentato la scarsa affluenza di pubblico e un ‘aprile’, in particolare, da dimenticare. L’insoddisfazione però è diffusa e coinvolge nel complesso tu o il commercio. Le ragioni? Con specifico riferimento ad aprile, Confcommercio menziona la Pasqua, che lo scorso anno era caduta a metà mese, stimolando i consumi. Vero è che, con ogni probabilità, le ragioni vanno ricercate altrove, sopra u o nella “debolezza della domanda delle famiglie”, com’è la stessa Confcommercio a so olineare in un suo comunicato. Il che non può certo tranquillizzare.
L’AUTENTICO ROSSETTO FRANCESE ARRIVA IN ITALIA. Icona di stile che unisce allure parigina e innovazione, per permettere ad ogni donna di sentirsi unica.
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