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EDITORIALE

Le COMMESSE secondo i manuali degli anni Cinquanta

di Cristina Milanesi

dovevano essere di avvenenza

rassicurante nel vestire e

nell’atteggiamento.

La Rinascente aveva organizzato a partire dagli anni Trenta una vera e propria scuola interna per le sue commesse, fiere di poter indossare una divisa elegante e raffinata disegnata da Schiapparelli e di avere a disposizione, una volta la settimana, un parrucchiere per essere sempre perfette. Il mondo per fortuna cambia, ma non è un caso che alcune professioni resistano, si evolvano e creino ancora presso i giovani, interesse e voglia di mettersi alla prova. ‘Fare la commessa’ non è più un ripiego quando i risultati scolastici

sono scarsi, ma una scelta consapevole da valutare con cura soppesando vantaggi e rischi. Soprattutto cercando di capire, con un pizzico di autocritica, se si è in grado di trasmettere a chi ti sta davanti non solo valori indispensabili, come professionalità e competenza, ma anche empatia e quel tocco di grazia che trasforma un semplice acquisto in un momento spensierato di piacere. Viviamo in un universo tecnologicamente evoluto. Le parole sono troppo spesso sostituite solo dai vari suoni dell’ultima versione

dell’I Phone. Ecco perché è necessario recuperare il confronto (conforto) verbale, anche quando si tratta di scegliere un profumo o una crema. Sicuramente cambia il modo di approcciarsi, il linguaggio, anche la gestualità. Resta un punto fermo: la commessa in profumeria vende Bellezza e la prima a trasmetterla deve essere lei stessa. Può bastare un sorriso, una stretta di mano, un po’ di pazienza in più. Lo so, sembra poco, ma è invece il regalo che tutte noi vorremmo ricevere entrando in profumeria.

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SOMMARIO 24

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BEAUTY NEWS

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DIAMO I NUMERI IL BELLO DEL CIBO FIERE Il salone delle contaminazioni tra fragranze e accessori moda

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PRIMO PIANO Gianfranco Tagliaferri, Profumerie Sinatra INCHIESTA Identikit della commessa: la parola alle clienti EVENTI Apprendere è un’esperienza per essere sicure e competenti

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SPECIALE MAKE-UP La calda luce dell’autunno rivela i colori del sottobosco STRUMENTI Che tipo di leader sei? Scoprilo con l’enneagramma MONDO LAVORO 1 Dal lamentoso allo svogliato: i tipi più difficili da fronteggiare

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sommario

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mondo lavoro 2 Ben-essere professionale: per stare meglio e produrre di più saper vendere Se la clientela è multietnica, meglio capire i rituali d’acquisto e-learning Boom del digital learning: se lo conosci sai come usarlo

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calendario corsi L’agenda di Settembre intercettazioni in laboratorio Anticipa il futuro la cosmetica del presente

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etichette Dalla clessidra fino al PAO: i simboli, questi sconosciuti focus Bellezza in punta di dita, dalla base al top coat oroscopo


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BEAUTY NEWS

Tempo di concorsi

di Ivan Pestillo

I marchi Scholl e L’Oréal Paris lanciano il concorso Vinci il tuo Summer Look. Tanti i premi in palio con l’acquisto, presso i punti vendita autorizzati, dei beautydevice Scholl dedicati alla cura dei piedi e delle unghie, in particolare Velvet Smooth Kit Elettronico Nail Care, Velvet Smooth Wet & Dry e Velvet Soft. Le consumatrici potranno aggiudicarsi una serie di buoni sconto per l’acquisto dei prodotti L’Oréal Paris, 20 preziosissimi Summer Kit L’Oréal e dei buoni sconto cartacei per l’acquisto di uno dei prodotti della gamma Ambre Solaire di Garnier. Fino al 30 settembre su concorso.scholl.it.

Bellezza in campo Campagna Nastro Rosa L’attrice Miriam Leone è la madrina italiana della campagna Breast Cancer Awarness 2016 per la lotta contro il tumore al seno, targata The Estée Lauder Companies. Giunta alla sua XXXIV edizione, la campagna avrà inizio a ottobre 2016 e, come di consueto, vedrà il supporto di AIRC, l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. Per l’occasione, il Gruppo Estée Lauder scenderà in campo con i suoi prodotti icona, devolvendo ad AIRC 5 euro per ogni pezzo venduto nel mese di ottobre.

AVERY SBARCA A PARIGI Continua il successo di Avery Parfume Gallery, l’innovativo concept retail dedicato alla profumeria artistica, targato Intertrade Group. Il primo store parigino dell’insegna ha aperto i battenti, lo scorso luglio, presso i grandi magazzini Printemps Haussman. Situato al piano terra di Printemps Beauty Store, il nuovo spazio Avery riunisce alcuni dei più importanti brand di nicchia internazionali - da Agonist a SoOud - ed è dotato di una vetrina con pannelli e rifiniture in rame lucido, ornati con prezioso marmo bianco italiano. Obiettivo, regalare ai consumatori un’esperienza olfatto-sensoriale unica e totale.

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Anche quest’anno, la città di Torino ha ospitato una nuova edizione - la quattordicesima - del Trofeo della Mole (1-6 agosto 2016) del Circolo della Stampa Sporting. L’evento, dedicato al tennis in carrozzina, ha visto la partecipazione dei migliori atleti del circuito ITF ed è stato sostenuto dall’azienda Soco con un contributo concreto ai fini dell’organizzazione dell’evento e una welcome bag, ricca di prodotti per la cura di viso, corpo e capelli.



DIAMO I nUMERI

bene lusso e moda nel 2015 mavive: incremento a doPPia cifra nel 2015

di Giovanna Maffina

Un incremento del 21% nell’anno appena passato che ha portato il fatturato a quota 26,3 milioni. È il più che lusinghiero record di Mavive, il gruppo veneziano della famiglia Vidal specialista nel settore della profumeria e della cura della persona. Molto bene il mercato interno, con vendite pari a 10,7 milioni di euro e un incremento del 35% rispetto al 2014, così come l’estero che pesa per il 60% del fatturato complessivo, cresciuto dell’8% rispetto all’anno precedente (Europa, +14%, trainata da Germania e Gran Bretagna).

Prosegue il Piano di crescita di shiseido Shiseido America, filiale del gruppo giapponese ha acquisito Gurwitch, gruppo statunitense controllato da Alticor, che possiede i marchi Laura Mercier e RéVive. Gurwitch lo scorso anno ha realizzato vendite per 154 milioni di euro. L’operazione, di cui

non si conosce l’ammontare, è in linea con il piano mondiale di Shiseido chiamato ‘Vision 2020’, che intende stimolare, attraverso acquisizioni e altri investimenti, il fatturato del gruppo, per arrivare all’obiettivo di 6,8 miliardi di euro a fine 2020.

nuovo centro di ricerca l’oréal in sudafrica L’Oréal ha aperto a Johannesburg, in Sudafrica, un nuovo centro di ricerca per studiare specificità di capelli e di pelle della popolazione di colore. L’Africa sta diventando un mercato strategico per il colosso della bellezza. Nel 2015, il fatturato nell’area Africa-mediorientale ha raggiunto i 727,9 milioni di euro, con una crescita a doppia cifra rispetto al 2014, che ne ha fatto la zona geografica di maggior crescita del Gruppo. “Il nuovo centro ci consentirà di essere più vicini ai nostri consumatori africani le cui esigenze sono molto variegate”, ha dichiarato in un comunicato Alexandre Popoff, direttore generale Europa dell’Est, Africa e Medio Oriente del Gruppo.

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Nel 2015 i gruppi della moda e del lusso italiani sono cresciuti a doppia cifra. Non altrettanto bene potrebbe andare il 2016, per il quale si prevede una crescita del 3 o 4%. Al primo posto c’è Luxottica, con quasi 9 miliardi di euro di fatturato, seguita da Gucci, Prada e Armani. Nel complesso, i ricavi delle 26 aziende analizzate, sono cresciuti del 9,4%, arrivando a quota 40,136 miliardi nel 2014. L’ebitda (margine operativo lordo) per il 2015 è stato del 19,2% rispetto ai ricavi, allineandosi al 2014. All’estero, la miglior performance è stata di Lvmh, che ha chiuso il 2015 con 35,664 miliardi e un incremento del 16,4%.

estée lauder italia, buona crescita comPlessiva Edoardo Bernardi, AD della filiale italiana di Estée Lauder ha fatto il punto sugli oltre 30 marchi appartenenti al gruppo. In termini di volumi, Estée Lauder si conferma primo, anche se va registrata la grande performance di MAC a sottolineare l’anima di global brand del gruppo, un tempo più dipendente dai top brand Estée Lauder e Clinique. Il mercato italiano, che vale il 2% di quello mondiale, è cresciuto del 2% nel 2015, dopo tre anni negativi, ma ci sono stati canali, al suo interno, che sono cresciuti a doppia cifra.



IL BELLO DEL CIBO

ico L’ABBRONZATURA RINGRAZIA

di Giuliana Valcavi

Ricco di carotenoidi e di potassio, a sorpresa il fico non contiene molti più zuccheri di una mela. Quindi, in maniera moderata, può rientrare anche nelle diete destinate al controllo del peso.

Quali le caratteristiche nutrizionali dei fichi?

RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, AUTRICE DI ‘ANTIAGING CON GUSTO’. DIRETTORE SCIENTIFICO DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE PRESSO IL MASTER IN MEDICINA ESTETICA UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. È IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION, LA NUOVA CULTURA CULINARIA DI GUSTO&BENESSERE ANTIAGING.

Dipende dalle varietà. Ci sono fichi molto più calorici e dolci di altri anche se mediamente, a sopresa per la maggior parte delle persone, non è che siano molto più dolci e calorici di altri frutti. Basti pensare che la mela, per esempio, ha un contenuto di zuccheri pari al 10%, solo un punto percentuale in meno del fico, che ne ha l’11%. Il contenuto di zuccheri è il primo motivo per cui i fichi solitamente vengono eliminati dalle diete destinate al controllo del peso. Invece, sono un’ottima fonte di fibra: su 100 gr ne hanno il 3%, molto di più di altri frutti. Il melone, ad esempio, ha 4 volte meno fibra rispetto al fico. Questa è una caratteristica molto positiva del frutto, che lo rende particolarmente adatto a facilitare la motilità intestinale. Quindi, 3-4 fichi al giorno, non di più, potrebbero essere inseriti tranquillamente in una dieta per il controllo del peso, valutando anche il fatto che non contengono assolutamente grassi. Vi sono caratteristiche specifiche del fico che lo rendono particolarmente adatto per la bellezza?

Mentre è povero di vitamina C (ne contiene 30 volte in meno rispetto all’arancia), il fico è ricco di carotenoidi, quindi ottimo per proteggere la pelle dal sole e prepararla all’abbronzatura. Inoltre, è un’ottima fonte di potassio, in grado di favorire quindi la diuresi e combattere, di conseguenza, la cellulite. Quindi, possiamo riscattarlo da un’eccessiva demonizzazione?

PHILOSYKOS DI DIPTYQUE ESPRIME IL SENTORE VERDE LEGNOSO DEL FICO

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Certo, oltretutto se consideriamo che col suo buon contenuto di calcio può essere utile a coloro, sempre più numerosi, che consumano pochi alimenti di origine animale.

Consigli per il consumo?

È meglio non consumare i fichi lontano dai pasti perchè i carotenoidi in assenza di grassi non sono assimilabili. Uno spuntino con fichi a metà pomeriggio consente di arricchirsi di fibra ma non di carotenoidi. Invece, a colazione con uno yogurt, un cappuccino o dei biscotti o a conclusione del pasto i fichi consentono il pieno di fibra e di carotenoidi. Fresco o secco: quali le differenze più importanti tra le due modalità di consumo del frutto?

Come tutta la frutta essiccata, il fico secco ha perso moltissime vitamine, i carotenoidi si sono ossidati e gli zuccheri sono alle stelle (60% del frutto). Rimane solo la fibra. Quindi, possiamo inserire i fichi secchi nella nostra alimentazione, ma in maniera moderata. Esistono degli utili abbinamenti con altri cibi per ottenere i massimi benefici dal consumo dei fichi?

Potrebbe essere ottimo chiudere con questi frutti un pasto a base di pesce. Il fosforo del pesce e il calcio del fico sono ottimi per la costituzione delle ossa e per la prevenzione dell’osteoporosi in menopausa.

La Ricetta Mousse al cioccolato fondente con i fichi Sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente. Montare gli albumi con lo zucchero e unire il composto al cioccolato. Raffreddare in frigo in stampi monodose e decorare con fichi.


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di Ivan Pestillo

Fiere

Il salone delle contamInazIonI tra fragranze e accessori moda

Il salone mIlanese homI è la meta Ideale per trovare spuntI e stImolI In varI ambItI, dall’accessorIo all’arredo, alla decorazIone dI InternI

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Torna dal 16 al 19 settembre, presso Fieramilano Rho, il salone degli stili di vita Homi. Giunto alla sua sesta edizione, stagione dopo stagione, questo evento è riuscito ad affermarsi sempre di più come un contenitore di progetti di alto valore e contaminazioni virtuose tra le diverse categorie merceologiche presenti. I suoi spazi conservano parte di quello spirito che, in passato, decretò il successo di Macef, ma con un tocco di sperimentazione in più che permette di fornire anticipazioni, spunti e suggerimenti alla distribuzione moderna. Tra gli espositori, sono tante le tradizioni territoriali dell’artigianato italiano e internazionale. Anche nelle due aree Fashion & Jewels e Fragrances & Personal Care, di particolare interesse per il canale della profumeria selettiva. A

Un percorso che offre molti spunti in tema di accessori moda, bijoux, fragranze per l’ambiente e decorazioni per il punto vendita. Quello di Homi in scena a rho dal 16 al 19 settembre.

queste poi si aggiungono altri satelliti che possono offrire spunti interessanti ai fini dell’arredamento del punto vendita e della decorazione delle vetrine: Living Habits, Home Wellness, Gifts & Events, Garden & Outdoor, Kid Style, Home Texiles e Hobby & Work. Ma partiamo dall’inizio di questo viaggio negli stili di vita e cioè dai padiglioni 1 e 3 di Fieramilano Rho che ospiteranno l’area Fashion & Jewels.

bIjoux e accessorI dal contenuto design Nell’area Fashion & Jewels di Homi saranno protagoniste le aziende storiche del Made in Italy, nomi giovani e ricchi di creatività, ma anche importanti brand internazionali, che contribuiranno a tratteggiare le tendenze della prossima


l’offerta espositiva della fiera, dalla scorsa edizione si sono sdoppiati in due diverse anime: da una parte i bijoux e dall’altra gli accessori moda. Due aree, dunque, da non perdere se si vogliono trovare pezzi unici da esporre in vetrina. Molta attenzione meritano anche gli espositori internazionali, soprattutto da parte dei distributori e di chi è in cerca di prodotti in esclusiva. Un importante evento chiuderà, infine, il ciclo di mostre dedicato ai Maestri e ai Capolavori del Bijoux italiano. Dopo aver rappresentato i favolosi anni della Dolce Vita e del boom economico a settembre 2015, la nascita del prêt-à-porter e la relativa industrializzazione del bijoux a gennaio 2016, durante questa nuova edizione la mostra dal titolo ‘Bijoux Contemporaneo’ racconterà la storia del bijoux dagli anni

2000 ai giorni nostri, tra crisi e opportunità, con un’ampia selezione di opere.

alta qualItà di fragranze e wellness

Fiere

stagione primavera/estate 2017. L’ampia offerta espositiva sarà integrata da particolari aree a tema che offrono dimensioni di innovazione, attraverso spazi ed eventi appositamente concepiti per accrescere le conoscenze del dettagliante moderno in tema di accessori moda e bijoux. Tra queste, Homi Sperimenta, dedicato alla ricerca e alla sperimentazione, con una selezione di designer che esporranno le loro autoproduzioni e creazioni inedite, frutto di una continua ricerca su materiali e processi lavorativi innovativi o basati sul recupero delle tecniche più tradizionali. Uno spazio dove si trovano prodotti ad alto contenuto di design, pezzi unici che, sempre con l’intenzione di meglio definire

Completato il giro dell’area Fashion & Jewels, dopo un veloce passaggio attraverso il padiglione 5 che ospita l’area Living Habits ricca di spunti in tema di decorazioni, il consiglio è quello di procedere verso l’area Fragrances & Personal Care del padiglione 7, interamente dedicata al mondo delle profumazioni per l’ambiente, la casa e la persona. Qui il profumiere potrà scoprire diffusori, candele, incensi e fragranze per l’ambiente e per la persona, tante

proposte che sono sempre più frutto di un’attenta ricerca in tema di design e materie prime. Un percorso tematico nel mondo della cultura olfattiva per scoprire professionisti, aziende del settore e potenzialità inesplorate di questa sfera sensoriale. All’interno di questo satellite, i visitatori potranno partecipare anche a un vero e proprio laboratorio olfattivo, il Fragrances Lab, organizzato in collaborazione con Mouillettes & Co, per scoprire la profumazione più appropriata da diffondere nel punto vendita per accogliere la clientela. Attigua all’area Fragrances & Personal Care, quella dedicata al Wellness, di particolare interessa per le profumerie con centro estetico o area benessere, con profumi, cosmesi, prodotti specialistici e complementi.

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PRIMO PIANO di Giovanna Maffina

Gianfranco

AGLIAFERRI A fare la differenza con i canali concorrenti è la capacità di suscitare emozioni. Scontato? Proprio no. E anche raggiungere l’obiettivo non è affatto semplice. Gianfranco Tagliaferri, delle Profumerie Sinatra, ci svela la sua ricetta. Guarda il VIDEO per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/06luglio2016

Incontriamo Gianfranco Tagliaferri, titolare delle profumerie Sinatra, il giorno dell’inaugurazione del suo dodicesimo punto vendita in piazza San Carlo a Torino, uno scorcio tra i più suggestivi della città. Pieno centro storico e un passaggio stimato di 90 mila persone nel solo weekend. Se a ciò si aggiunge il fatto che proprio Torino, unica tra le città italiane, è stata inserita dal New York Times tra le 52 mete al mondo che non si possono perdere, il cerchio si chiude. Una gran bella apertura, dato prestigio ed eleganza della location. Finito qui? Non proprio. Perché l’imprenditore - 12 negozi su Torino e provincia e due in Polonia, vicino a Cracovia non ha voluto aprire una profumeria nei canoni. Ha fatto di più. Ha letteralmente reinventato lo spazio a disposizione. Decidendo di utilizzare i tre livelli per realizzare un format fuori dagli schemi. Un esperimento interessante e molto ben riuscito, che testimonia della volontà di cambiare e di innovare di certi profumieri. Allora Gianfranco, com’è nata l’idea coraggiosa di aprire un punto vendita in una piazza dove,

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a pochi metri di distanza, ci sono due insegne concorrenti?

La location era straordinaria e coerente con l’anima dell’azienda, che per vocazione punta a presidiare i centri storici. Da subito ho pensato che, proprio per la ragione da te sottolineata, cioè la presenza di altre profumerie vicine, dovevamo lanciarci in qualcosa di molto innovativo. E così è stato. Per il piano -1, dove c’è la profumeria vera e propria, nell’esposizione dell’assortimento ci siamo ispirati a un duty free internazionale di alto livello, con un’esposizione molto razionale

di marchi e prodotti. Lo spazio, suddiviso in due aree comunicanti, è molto accessibile, senza banconi: una relazione aperta non deve avere chiusure, niente ostacoli, frapposizioni, distanze. Unico elemento d’arredo sono due alberi posti centralmente con una panchina dove, chi accompagna, nell’attesa può sedersi e rilassarsi. Questa è stata naturalmente la parte che ci ha impegnato di più. Proprio perché al livello -1, volevamo alleggerirla e renderla molto accogliente, elegante, fresca. Soprattutto, volevamo riuscire a emozionare chi entra! Poi ci sono

NELLA VETRINA DELLA NUOVA PROFUMERIA CAMPEGGIA UN GRANDE SCHERMO.


PRIMO PIANO sempre fare i conti con la metratura, che è la variabile più importante. Quindi, ove la metratura lo consentisse, questo format pilota potrebbe essere replicato altrove. Perché la scelta di prediligere location nei centri cittadini, anziché nei centri commerciali?

GIANFRANCO TAGLIAFERRI HA DA POCO INAUGURATO UNA PROFUMERIA MOLTO INNOVATIVA.

il piano terra, riservato all’ingresso e alla vetrina - molto essenziale e con un grande schermo centrale -, e il piano superiore, con la cabina di estetica. Il riferimento al duty-free immagino non sia casuale: Torino è una città molto amata dai turisti stranieri.

Sì, senza dubbio, ma volevo che il negozio comunicasse un’idea di internazionalità a prescindere dall’afflusso di turisti, certamente importante, che ogni anno si spinge a visitare la città, a maggior ragione ora che è stata inserita dal New York Times, unica città italiana, nella classifica delle mete che non si possono perdere. Lo spazio nasce per attrarre tipologie di consumatore

molto diverse. Dal lunedì al venerdì, il target è medio alto, selezionato. Parliamo, d’altro canto, di una piazza esclusiva. Il portone accanto è quello del circolo dei nobili, unico in Italia, e i proprietari dell’immobile sono dei Conti. Il sabato e la domenica invece, il passeggio diventa più popolare, con 90mila passaggi stimati. È l’inizio di un percorso di ristrutturazione e ripensamento che riguarderà anche il layout delle altre tue 12 profumerie?

Puntiamo sempre a creare negozi con una forte personalità. Quello di Chivasso, per esempio, è in pieno centro storico, nella piazza della cattedrale, con pavimenti in legno e mattoni a vista. Vero è che bisogna

Ne peroriamo da sempre la causa: non ci siamo mai mossi dal centro città anche quando le insegne concorrenti facevano a gara per aprire nei centri commerciali. È nel cuore delle città che la nostra insegna riesce a esprimersi al meglio, anche con la clientela. Ed è qui che abbiamo una libertà decisionale, si pensi solo agli orari di chiusura, altrimenti impensabile nei centri commerciali. In città, si inverte completamente la tipologia di vendita. Nel centro commerciale, vendiamo per il 60-65% alcolico e, a seguire, make-up (25%) e skincare (15%), mentre in centro città è il contrario, e la cosmetica diventa il business principale. Qualche anno fa hai deciso di entrare a far parte del consorzio Ethos Profumerie. Qual è il bilancio a oggi?

Molto positivo, senza dubbio. Il valore aggiunto, per quel che mi riguarda, è che fai parte di una grande famiglia di imprenditori, appartenenti a realtà diverse e aree geografiche diverse, con cui puoi avere un confronto molto proficuo. Durante l’anno si creano momenti di aggregazione fondamentali per il buon andamento delle attività. Anche razionalizzare gli spazi dell’azienda e la logistica è stato un vantaggio. Come ti sei mosso quando hai cominciato a comprendere che

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PRIMO PIANO IL PUNTO VENDITA SI ARTICOLA IN TRE PIANI. AL -1, L’ESPOSIZIONE È ISPIRATA A UN DUTY FREE INTERNAZIONALE DI ALTO LIVELLO, POI C’È IL PIANO TERRA CON LA VETRINA E QUELLO SUPERIORE CON LA CABINA ESTETICA.

il mercato stava cambiando e la crisi stava mettendo in ginocchio tanti profumieri?

Ci siamo posti all’ascolto del consumatore, per arrivare presto a comprendere che ciò di cui aveva più bisogno era emozionarsi. Quindi, siamo intervenuti sul personale di vendita, formandolo al meglio. Il nostro servizio ha regole ferree, come quella che la vendita non va mai forzata e che la cliente deve sentirsi libera di girare senza essere incalzata da nessuno. E qualunque scelta lei faccia, si tratti anche di un prodotto che ha un costo contenuto perché è ciò che può potenzialmente permettersi, deve uscire dal nostro negozio convinta di aver comprato il meglio. Il fatto di essere in promozione con un certo marchio non deve condizionare le vendite. Qual è lo scenario distributivo con cui oggi vi ritrovate a fare i conti?

È quello immaginato da Fenapro già 10, 15 anni fa. Siamo passati da 10-12mila negozi a poco più di 3mila, per circa 300 ragioni sociali. Le profumerie sono molte meno, ma più qualificate, e devono tutte viaggiare nella direzione di vendere esperienze coinvolgenti. Anche Limoni, non a caso, si sta trasformando, con aree dedicate al servizio. I servizi accessori - trattamento, make up, nail care sono fondamentali anche per noi. Da qui, la scelta, per esempio, di ricavare una cabina estetica al primo piano.

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La cliente va coccolata e aiutata a usare i prodotti. Più imparerà, più non potrà farne a meno. La ripresa controversa del canale a cui si fa riferimento negli ultimi mesi, secondo te, c’è o no?

Termometro della crescita è il numero di pezzi venduti, non l’incremento a valore, che è un dato falsato. E con riferimento ai pezzi venduti, sino a Pasqua abbiamo avuto un incremento complessivo a due cifre. Poi c’è stata una forte frenata, e in due mesi abbiamo perso la metà di ciò che stavamo recuperando. I motivi? Fatico a individuarli. Il cattivo tempo non avrà aiutato, ma credo che pesi, soprattutto, il malcontento generale per un’instabilità che non accenna a diminuire. Tornando alle azioni intraprese per far fronte al calo dei consumi…

Abbiamo spinto molto sulla leva promozionale, con promozioni sia di prezzo che di qualità, e continuiamo a farlo, conformando la nostra attività sul marchio, facendo attenzione a non abbassarne il livello di immagine e di qualità. Lavoriamo molto bene con le settimane promozionali: abbiamo sempre l’agenda piena di clienti che vogliono provare trattamenti. E le due profumerie in provincia di Cracovia come stanno andando? Sei l’unico profumiere

indipendente italiano che ha tentato la strada dell’estero…

Nel complesso bene. È un’esperienza che ripeterei se tornassi indietro. Inizialmente è stato molto faticoso, passavo là due settimane al mese, ora una sola. Vogliamo esportare e radicare là il concetto di profumeria italiana, anche con attività - visagisti, make up artist... - dedicate. Il ceto medio sta crescendo, ha buone capacità di spesa e ragiona come ragionavamo noi negli anni del boom economico, negli anni ‘60 e ‘70, quando volevamo avere tanti oggetti che facevano status. Anche il ceto ricco ha una certa consistenza. Per chiudere, come sono cambiati in questi ultimi anni i rapporti con i produttori?

Ben poco. Il problema dei lanci tattici non ha perso consistenza, anzi. Se continuano a massacrarci perché devono fare i fatturati non arriveremo da nessuna parte. Visto che siamo noi a portare sul mercato i loro prodotti, ci vuole una maggiore collaborazione sul piano finanziario. Presto detto: se lanci un prodotto e ritieni che possa avere un certo ritorno, devi anche garantirmi che in caso di insuccesso, entro un certo lasso di tempo lo devi ritirare. Sono i lanci tattici che ci spingono a lavorare sullo sconto. Un circolo vizioso.



iNCHIESTA di Giuliana Valcavi

identikit della COMMeSSa: lA PAROlA AllE ClIENTI

Si ringrazia la profumeria Pregi di Seregno, in provincia di Monza, per la cortese collaborazione in occasione della realizzazione di interviste alla sua clientela all’interno del punto vendita.

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Competenza e preparazione: ecco cosa chiede la clientela innanzitutto alle commesse della profumeria, ma forse questo è un po’ scontato. In effetti dalle interviste che abbiamo realizzato presso la clientela abituale od occasionale del canale emergono altre caratteristiche che tratteggiano l’identikit della commessa ideale. Dev’essere gentile, anche questo è un po’ scontato, ma, come emerge chiaramente, non deve confondere disponibilità e cortesia con una presenza eccessiva. Lasciamo entrare la cliente, permettiamole di guardare e curiosare. Non dimentichiamo che ormai ci troviamo di fronte a consumatrici sempre più preparate, che sanno cosa vogliono, e offriamo la nostra consulenza alla richiesta. Sembra una banalità, ma un atteggiamento pressante può addirittura allontanare la cliente. Cosa cerca la donna in profumeria? Quali le prerogative più apprezzate del canale? La risposta a queste domande ci delinea il ritratto della commessa ideale.

Oltre alla preparazione in fatto di prodotti e alla gentilezza, le clienti ritengono fondamentali altre caratteristiche nel personale addetto alle vendite nel canale. Come la capacità di essere pazienti e di non pressare le acquirenti. Anche questa è professionalità.

Le clienti scelgono la profumeria perché possono provare i prodotti, anche grazie alla consegna di campioni, e perché possono trovare un consiglio esperto che spazia dalle competenze dermatologiche alla moda. Quale altra tipologia di punto vendita può permetterselo? Senza dimenticare un’altra caratteristica emersa dalle interviste: la vendeuse dev’essere dalla parte della cliente. Paradossale? No, semplicemente non deve cercare di venderle qualcosa a tutti i costi. La cliente cerca il consiglio giusto, quello che la può far acquistare, ma anche no. Un atteggiamento che, sul lungo termine, paga perché l’acquirente sa che in quel negozio può trovare personale serio e affidabile.

Jessica, 29 anni, impiegata “Capire le necessità delle pelli più scure”. Vado spesso in profumeria, praticamente tutte le settimane, soprattutto per acquistare prodotti di make up. Rispetto ad altri punti vendita, in profumeria si ha la possibilità di ‘ponderare’ meglio un acquisto perché si può toccare il prodotto con mano, testarlo sulla pelle ed eventualmente riuscire a individuarne i difetti. La mia profumeria preferita è una Gardenia perché il personale è sempre molto attento, disponibile e preparato. E mai presuntuoso. Le commesse rispettano gli spazi di chi


iNCHIESTA vuole acquistare da sé, ma sono pronte a intervenire quando necessario. Inoltre, con l’acquisto vengono regalati dei campioncini mirati, cosa che non tutte le profumerie fanno. Però, mi piace molto anche Sephora, ma solo per i marchi esclusivi, mentre il personale non è sempre disponibile. Sicuramente la commessa ideale deve sapere di cosa parla. Dev’essere preparata e aggiornata sui nuovi trend. In grado di darmi consigli. Gentilezza e disponibilità sono caratteristiche obbligatorie. Inoltre, non deve imporre l’acquisto dei prodotti. Dev’essere paziente e mostrare al cliente come usare e applicare un prodotto. Infine, da ragazza straniera mi piacerebbe che ci fossero commesse più vicine alla mia etnia (pelle medio-scura), visto che non sempre le commesse italiane riescono a capire le mie necessità in fatto di fondotinta.

alessandra, 51 anni, impiegata “Mi piacerebbe trovare sempre dei bravi make up artist”. Frequento raramente la profumeria e non ne ho una preferita. Mi rivolgo a questo tipo di negozio solo per l’acquisto di make up dato che so di potervi trovare personale competente in grado di fornirmi consigli adeguati. In effetti, ovunque ho avuto buoni suggerimenti che mi hanno permesso di raggiungere i risultati desiderati. Le commesse in profumeria

devono avere competenze dermatologiche, ma anche seguire la moda per fornire indicazioni in termini di look. Mi piacerebbe trovare sempre in profumeria dei bravi make up artist.

Patrizia, 32 anni, disoccupata “È necessaria la conoscenza di termini specialistici e inglesi”. Non ho una profumeria preferita, ma quando ho bisogno vado in una vicino a casa. Frequento anche i reparti profumeria di negozi tipo Acqua & Sapone o dei supermercati e una bioprofumeria di fiducia, dove acquisto skincare, haircare e bodycare. Invece, mi rivolgo alla profumeria classica per il make up e, in passato, per i profumi. Difficilmente in profumeria chiedo aiuto alle commesse perché a volte ti capita quella gentile, altre volte quella che ti vuole rifilare mezzo negozio e farti comprare pure cosmetici non adatti alle tue esigenze. Non sopporto l’insistenza di certe commesse. Capisco che un atteggiamento di questo tipo spesso è dovuto anche alla politica aziendale, però “se ti dico di no, è meglio che non continui a insistere”. La commessa ideale dev’essere cortese, senza esagerare, competente in materia e deve saper riconoscere i nomi perché se dico che mi serve un eyeshadow base o un primer viso deve sapere cosa è senza ‘cadere dal pero’ solo perché uso il termine inglese.

anna, 61 anni, casalinga “Ciò che conta è l’empatia”. Raramente vado in profumeria e solo per acquistare profumi perché non mi trucco e le creme le compro in farmacia. La profumeria in cui mi reco abitualmente è molto fornita e la scelgo anche per i consigli professionali del personale. Ottimale anche il rapporto qualità/prezzo. Non acquisterei mai profumi altrove perché mi piace rivolgermi ai centri specializzati e la profumeria è il negozio per eccellenza delle fragranze. Ciò che conta nel rapporto con la commessa è l’empatia, oltre ovviamente alla cortesia e alla professionalità. L’atteggiamento giusto da tenere è, come dire, misurato, né troppo propositivo né troppo restio a rispondere alle domande.

Giacomo, 66 anni, pensionato “Secondo me una donna ci sa fare di più”. Ogni tanto vado in profumeria e sempre nella stessa da tanti anni. Vi acquisto prodotti per la barba e profumi. Il personale è piacevole e simpatico. La commessa ideale dev’essere così, sorridente e cordiale, e lasciare i propri problemi a casa. Secondo me una donna in profumeria è meglio. Ci sa fare di più.

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iNCHIESTA Giovanna, 51 anni, redattrice “Non mi deve stare troppo addosso, devo poter essere libera di guardare”. Vado in profumeria due volte l’anno per comprare prodotti di make up. Scelgo un punto vendita vicino a casa con un buon assortimento e, rispetto a un supermercato, dalla profumeria mi aspetto prodotti di migliore qualità e prezzi migliori della farmacia. In genere, preferisco guardare e scegliere da sola e solo quando ho dubbi o cerco qualcosa di particolare mi rivolgo alle commesse. Ma trovo che, invece, spesso siano un po’ insistenti, stiano troppo addosso alla cliente proponendole mille altri prodotti e dando consigli non richiesti. La commessa ideale dev’essere prima di tutto competente e consigliare al meglio la cliente. Non deve dare l’impressione di voler vendere qualcosa a tutti i costi. Per me è anche fondamentale che mi lasci libera di guardare, provare e scegliere.

di prodotti che trovo solo in questo canale e per i profumi secondo me non si può andare che in profumeria. In quella di fiducia mi trovo bene perchè vengo aiutata a individuare di cosa ho bisogno, il personale mi fa le giuste domande finchè non riesce a capire le mie esigenze reali. Non sopporto invece quelle profumerie dove il personale è troppo insistente per l’acquisto dei prodotti, tanto da non ritornarvi più.

Paola, 25 anni, estetista “La commessa migliore è vivace, allegra, simpatica e sempre disponibile”. Sono nella mia profumeria di fiducia tutte le settimane per acquistare prodotti di make up. Non potrei mai comprarli altrove. In questo negozio c’è anche un bel clima, il personale è accogliente e allegro. Non sempre è così. La commessa migliore è vivace, simpatica e sempre disponibile.

Roberta, 50 anni, impiegata “Le giuste domande mi fanno capire le mie esigenze reali”.

Raffaella, 60 anni, pensionata “Una commessa troppo giovane e fresca può disturbare la cliente matura”.

Mediamente vado nella mia profumeria preferita, vicina al lavoro, 4 volte all’anno. Creme solari, trucco, profumi, prodotti detergenti e regali: questi gli acquisti più frequenti. Ho delle marche preferite

In profumeria acquisto trucco e trattamento 2-3 volte all’anno stando piuttosto attenta alle promozioni. Di solito, scelgo il negozio in funzione della comodità. Per esempio, vado in una

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profumeria del centro commerciale quando già mi trovo lì per altre spese. Preferisco la profumeria rispetto ad altre tipologie di punto vendita per il suo ambiente glamour e perchè è più facile trovarvi idee simpatiche e ben presentate, caratteristiche importanti soprattutto quando si acquista per fare un regalo. Le commesse, in generale, mi sembrano carine e disponibili, il che è un aspetto importante dato che in profumeria si vendono soprattutto sogni e comunque valori immateriali. Però può succedere che vi siano commesse che assumono un’aria scandalizzata davanti alla cliente che palesemente o addirittura dichiaratamente non è molto interessata a comprare certi articoli. Capisco bene che agli occhi di una che, magari per scelta e sicuramente per necessità professionale, si cura molto, una che al contrario si cura il minimo indispensabile appaia come un’aliena, ma bisognerebbe sempre tenere presente che un consiglio gentile, non invasivo e senza sopracciglio alzato può essere più gradito e, magari, far tornare la cliente. Quindi, cortesia, disponibilità e competenza, senza atteggiamenti critici sono le caratteristiche di una commessa ideale. Poi, forse, una ‘troppo’ giovane e fresca può inconsciamente disturbare la cliente matura. In quel caso chi dirige la profumeria dovrebbe essere attento a favorire i giusti abbinamenti commessa - cliente, visto che i target sono diversi fra


Eleonora, 42 anni, casalinga “Preferisco una vendeuse non giovanissima e con esperienza”. Una volta al mese di media sono in profumeria per acquistare trucco e trattamenti viso. La mia di fiducia dispone di personale che apprezzo particolarmente, ma frequento anche i punti vendita Sephora perchè vi trovo dei marchi esclusivi. Nelle commesse ciò che vorrei sempre trovare è un consiglio al di là delle marche e degli interessi specifici. in loro apprezzo molto l’onestà intellettuale e la competenza. Solitamente preferisco una donna, ma per il trucco anche un uomo va bene. Preferisco anche una persona non giovanissima, con esperienza.

che continuino a propormi altri prodotti. Accetto i consigli e la proposta di nuovi profumi, ma con garbo e senza alcuna insistenza. Diciamo che apprezzo un comportamento rispettoso.

indipendentemente dalla vendita.

Antonella, 35 anni, geometra “Non sempre trovo personale all’altezza della situazione”.

Acquisto in profumeria 2-3 volte all’anno e con la proprietaria sono ormai amica da tempo. Vi compro di tutto, profumi, trucco, trattamento. Al supermercato acquisto solo i deodoranti. Le commesse di questa profumeria sono cordiali e sanno dare consigli. Mi trovo davvero a mio agio. La commessa dev’essere così, gentile e sorridente. Meglio una donna perchè credo possa consigliarmi meglio rispetto a un uomo e io mi trovo più a mio agio.

Vado poco in profumeria e scelgo sempre punti vendita di passaggio. Vi acquisto profumi e trucchi, prodotti per i quali mi rivolgo in maniera esclusiva al canale. Putroppo, però, non sempre trovo personale all’altezza della situazione. Mi è capitato di trovarmi a disagio non ricevendo l’accoglienza che avrei voluto. In profumeria mi piacerebbe trovare sempre personale disposto a dare consigli e ad aiutarmi nella scelta dei prodotti. La dote della commessa ideale? Empatia.

Rita, 54 anni, impiegata “La commessa è quasi una perdita di tempo”.

Luisa, 30 anni, psicologa “Apprezzo campioni e consigli al di là della vendita”.

Vado in profumeria, che scelgo in base alle promozioni o alla vicinanza al centro città, principalmente in occasione delle feste natalizie, dei compleanni..., in totale una decina di volte l’anno. Vi acquisto soprattutto profumi. Trovo le commesse a volte troppo invadenti o insistenti. Preferisco scegliere con calma da sola. Un errore frequente del personale delle profumerie? Pensare di capire i gusti di chi sta di fronte in 2 minuti. Invece trovo molto opportuna la distribuzione di campioni. La commessa ideale deve essere propositiva ma discreta e non servire solo un cliente alla volta. Mi rendo conto che questa figura per me rappresenta quasi una perdita di tempo condizionata come sono dalla fretta.

Vado in profumeria anche 4 o 5 volte al mese per il trattamento e il trucco (in farmacia, invece, solo in caso di problemi particolari) e scelgo quei punti vendita dove mi trovo a mio agio e il personale è propositivo. Talvolta si trovano commesse che spingono eccessivamente le vendite in direzioni specifiche, consigliando anche prodotti sbagliati. È importante piuttosto fornire consigli validi. La cosa ideale è quando il personale del negozio consegna dei campioni e li spiega. La commessa deve conoscere i prodotti, capire i clienti e fornire consigli

Mina, 83 anni, pensionata “Meglio una donna, mi trovo più a mio agio”.

iNCHIESTA

loro. Questo, ovviamente, è possibile solo dove c’è un certo numero di addette/i.

Chiara, 31 anni, dipendente tour operator “Il personale può proporre vendite addizionali ma senza insistere”. Mi reco in profumeria mediamente un paio di volte al mese scegliendo il negozio in funzione dei marchi che sto cercando, ma anche della competenza del personale. Vado in profumeria per il trucco perchè mi piace testare sempre prima di persona i prodotti e acquisto su internet solo quando non trovo i prodotto in negozio. Preferisco decisamente la profumeria all’erboristeria o alla farmacia, che offrono una scelta di make up molto limitata con prodotti costosi e non sempre migliori. Non sopporto le commesse che non salutano quando si entra in negozio (e altrettanto, quando ero commessa, non sopportavo i clienti che non rispondevano al saluto) o che dimostrano di non volere aiutare o non avere

Sabrina, 48 anni, insegnante “Se ho le idee chiare su ciò che devo acquistare non voglio che mi propongano altro”. In profumeria acquisto solo regali, in particolare profumi uomo e donna. Ne ho una preferita in cui mi trovo a mio agio. La frequento da tantissimi anni, da quando ero ragazza. Secondo me è importante che le commesse siano cordiali, attente e in grado di presentare i prodotti. Altra caratteristica importante: non devono essere insistenti. Se ho le idee chiare su ciò che voglio comprare è inutile

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iNCHIESTA competenza. Mi piace quando posso parlare con loro dei prodotti, chiedere di provarli, farmi consigliare, ma non mi piace che siano insistenti. La commessa ideale dev’essere sorridente ed educata, conoscere i prodotti e saperli far provare all’occorrenza alla cliente. Può proporre anche vendite addizionali, ma senza insistere troppo. Insomma, deve farti venire voglia di tornare. Preferisco una donna. Gli uomini non riescono a soddisfarmi pienamente. Fare shopping di trucco è una cosa prettamente femminile. Preferisco

discreto e non pressante. Sono stata commessa anch’io e ritengo essenziale dare consigli senza premere troppo per l’acquisto. La cliente deve sentirsi libera.

Vanda, 68 anni, giornalista “L’eccessiva insistenza delle commesse mi allontana dal negozio”.

Rosangela, 50 anni, coreografa “La commessa ideale deve saper vendere il prodotto giusto”.

La commessa ideale secondo le clienti (in ordine di importanza) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Competente e professionale Gentile e cordiale Discreta e rispettosa Non insistente Disponibile Simpatica Empatica Sorridente Paziente Propositiva

***** **** **** *** *** ** ** ** * *

una commessa giovane, diciamo dai 25 ai 45 anni, che conosca le basi del mestiere ma anche i nuovi prodotti.

Simona, 43 anni, impiegata “Non importa che sia giovane o no, uomo o donna. Ciò che conta è che non sia pressante”. Sono in profumeria una volta ogni due mesi di media per trucco, profumi e prodotti per capelli e sempre nei punti vendita della stessa catena, che ho scelto per l’assortimento e il tipo di servizio,

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farmi provare i prodotti. Purtroppo però in passato ho trovato in alcune profumerie una certa insistenza da parte delle commesse al punto da non farmi più frequentare quel negozio. La commessa ideale non dev’essere insistente nè frettolosa, deve dare un’ampia possibilità di scelta in modo che la cliente trovi il prodotto giusto per lei, professionale e gentile al tempo stesso. Personalmente preferisco una donna di mezza età.

Entro in profumeria due volte all’anno per acquistare prodotti di trattamento e profumi. Ho un negozio preferito che ho scelto inizialmente perchè vicino a casa, ma poi ho deciso di ritornarci per la gentilezza e la competenza del personale. Preferiscoo la profumeria rispetto ad altri punti vendita proprio perché posso farmi consigliare dalla commessa oltre che provare le fragranze e i trattamenti grazie ai campioncini che mi vengono regalati a ogni acquisto. Nella profumeria che frequento il personale, in effetti, è estremamente gentile e disponibile nel

Sono una buona frequentrice della profumeria perchè vi acquisto tutto quello che mi serve per la bellezza. Non potrei mai acquistare su internet perchè voglio provare quello che compro, soprattutto quando si tratta di profumi. Inoltre, mi piace chiedere informazioni e avere indicazioni. Frequento sempre le stesse profumerie, quelle che conosco e di cui conosco bene il personale. Anzi, posso dire di avere quasi un rapporto d’amicizia con il personale di questi punti vendita. Ma, a dire il vero, mentre è facile trovare in profumeria persone cordiali, è difficile trovarne di preparate, con l’adeguata capacità di consiglio. Spesso, putroppo mi è successo che mi consigliassero prodotti di cui non sono stata per nulla soddisfatta. La brava commessa è quella che cerca di capire cosa cerca la cliente e formula il consiglio adeguato senza avere l’obiettivo della vendita a tutti i costi e magari anche portando la cliente a cambiare idea. La commessa ideale deve saper vendere il prodotto giusto.

Mariella, 53 anni, insegnante “La commessa ideale dev’essere sorridente e disponibile, ma anche rispettosa”. Sono in profumeria una volta al mese per acquistare trucco, prodotti per l’igiene e regali in genere. Ho scelto un paio di punti vendita di riferimento, appartenenti alla stessa insegna, per la vicinanza a casa e per la capacità di consigliare. Mi piace anche trovare personale cordiale, simpatico e rispettoso. La commessa ideale deve anche essere sempre sorridente e disponibile.



di Raimonda Boriani

eventi

apprendere è un’esperienza per essere sicure e competenti

shiseido Makeup Lab Advanced: make up your mind!

shiseido ha puntato su una full immersion di due giorni dedicata al trucco. per le vendeuse che avevano già ricevuto una formazione base.

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Un corso full immersion di due giorni, dedicato a chi ha già ricevuto la formazione delle tecniche base nel Makeup Lab, focalizzato su tre temi chiave. Spiega Simona Caletti, Shiseido national trainer: “Innanzitutto la teoria dei colori complementari, per la correzione di discromie presenti sul viso (lentiggini, macchie, cicatrici, brufoli e punti neri) e per il make up degli occhi, quindi in armonia o a contrasto. A seguire la teoria del ‘balancing make up’, ovvero l’analisi e correzione dei diversi tratti del viso, ovale, sopracciglia, occhi e labbra, per ristabilire quelle proporzioni ideali che rendono il trucco bilanciato. Infine la tecnica di vendita e il link selling. Il corso alterna fasi teoriche a numerosi momenti di pratica e dimostrazione in cui si mettono in atto tutte le teorie illustrate”. A proposito di storytelling nel comparto maquillage, su quali elementi puntare e come farlo? “Per Shiseido è

cinque appuntamenti per scoprire novità, apprendere filosofie di vendita, imparare tecniche di trucco. e così restare al passo coi tempi e aumentare la propria expertise. il valore aggiunto che non passa mai di moda.

fondamentale capire bisogni, esigenze, priorità e preferenze della cliente. Senza perdere di vista la nuova filosofia del nostro make up, ‘rivela il tuo vero io attraverso il tuo incarnato, quindi non considerare più la base make up come una maschera, ma esprimere la propria individualità attraverso la scelta del colore e stile personale con lip ed eyecolor”. Quali domande porre alla cliente per ritagliare il trucco sui suoi gusti, priorità e preferenze? “La consulenza presuppone la conoscenza. Ci sono tre domande fondamentali per individuare la referenza perfetta per la cliente: Quale finish desidera? Naturale o definito? Quale texture preferisce? Fluida o compatta? Che tipo di copertura cerca? Bassa o alta? Ciò vale per referenze di base, lipstick, eyebrow ed eye make up. Sul fronte colore invece, va scelta la tonalità più simile alla cromia naturale (fondotinta, correttore, bronzer, eyebrow make up), mentre per occhi e labbra vale la regola di giocare con il colore, da scegliere in base a stile e personalità che si vuole comunicare”. Parliamo ora della vostra nuova linea di ‘rossi’: un approccio


eventi il tour mugler dedicato al nuovo profumo femminile angel muse è stato seguito da oltre 700 persone in 5 città: torino, milano, bologna, roma e napoli. un jus inedito che stimola l’appetito olfattivo.

innovativo di Shiseido al maquillage, basato su psicologia, neurofisiologia e scienze comportamentali. Quali domande porre per ricavare le informazioni utili a consigliare la famiglia di ‘rossi’ più adatta alla cliente? “Il fulcro è capire come si sente una donna. Se sicura e carismatica, la sua famiglia è la magnetica con rossi intensi e profondi, se sensuale e istintiva, la più adatta è la passionale con rossi accesi e audaci. A una donna tenera e solare è dedicata la famiglia romantica, con rossi dolci e delicati, a una signora elegante e sofisticata, la misteriosa con rossi più discreti”. E chi vuole sperimentare il nuovo approccio al make up di Shiseido si appunti le date autunnali: 24 e 25 ottobre per Makeup Lab, 26 e 27 ottobre per Makeup Lab Advanced.

thierrY mugler Training Addiction: il mito ritorna Un coinvolgente tour di formazione, seguito da oltre 700 partecipanti in 5 città, Torino, Milano, Bologna, Roma e Napoli, per presentare il nuovo femminile Thierry Mugler Angel Muse. Su cosa far leva per raccontare la genesi di questo profumo, un inedito femminile vetiver-gourmand che le donne ‘odieranno amare’? “Sicuramente sull’audacia e lo stile avanguardista di Mugler, sulla sua volontà di rivoluzionare la famiglia dei gourmand, nata con Angel nel 1992. Nei successivi 24 anni, il successo di questa famiglia olfattiva ha ispirato numerose fragranze: oltre 700 quelle che hanno debuttato in profumeria”, risponde Milena Cazzaniga, trainer fragranze Clarins Italia. “Esattamente

come fece Angel allora, oggi Angel Muse propone una nuova ‘prima’, inventando un inedito genere di golosità che non assomiglia a nessuna: esplosiva, magnetica e luminosa! È l’unica, infatti, che associa un originale sentore goloso, la crema di nocciola in overdose, alla raffinata eleganza di un’inattesa nota boisé, il vetiver di Haiti. Un sorprendente accordo sublimato dal chiarore del pompelmo e dal tocco aromatico delle bacche di pepe rosa. Angel Muse è un nuovo, travolgente profumo che stimola l’appetito olfattivo scatenando una vera e propria addiction!”. A proposito di storytelling nel comparto fragranze, come ritagliare la storia del profumo su gusti, priorità, preferenze della consumatrice? “Un jus è equiparabile a un’opera d’arte, intimamente correlato a una dimensione

31 agosto 2016 imagine


eventi i parteCipanti del tour Clinique hanno avuto modo di sperimentare le novità, spiegate dagli esperti solo suCCessivamente. infatti il Coinvolgimento diretto aumenta l’attenzione, la Comprensione dei messaggi e l’aCquisizione dei Contenuti.

onirica: suscita emozioni uniche e personali. Per raccontarlo, il linguaggio deve rifletterne la magia, stimolare l’immaginario. Il ruolo della vendeuse è fondamentale nell’individuare i gusti della cliente, per proporle una fragranza che la invogli all’acquisto, e nel tratteggiare, attraverso la sua expertise, identità e unicità del jus. Per Angel Muse suggerisco alcune frasi per entrare in contatto con la cliente e invitarla alla sua scoperta: Le piacerebbe scoprire una nuova, travolgente fragranza che stimola l’appetito olfattivo? Quali sono le tentazioni a cui non resiste? Posso accompagnarla alla scoperta di un profumo rivoluzionario? Invece, in caso di una cliente Millennial, l’approccio ideale è: Ti piacerebbe scoprire una nuova golosità, assolutamente addictive? Ti piace la crema di nocciola? Oggi è racchiusa in un nuovo profumo… irresistibile e appetitoso! Vorresti sentire una nuova golosità, pura, luminosa, delicata ma esplosiva! Poi si procede vaporizzando la fragranza, con la gestualità Mugler ‘à nuage’: una nuvola profumata che la cliente attraverserà, lasciandosi avvolgere dal magnetismo

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del jus e da ciascuna delle sue tre esplosioni olfattive. Questa gestualità, tra l’altro, assicura la corretta persistenza del profumo Mugler che si indossa. Infine, si può valorizzare la bellezza del flacone Angel Muse, posando il ciottolocosmico tra le mani della cliente”. Come appuntamenti formativi sui profumi cosa proponete? “Il lancio di Angel Muse è stato talmente unico da richiedere una tournée di formazione dedicata. Solitamente, per le fragranze, l’attività è personalizzata, con format che rispondono alle specifiche esigenze e richieste del retailer: appuntamenti esclusivi e incontri su misura”.

Clinique On Tour: prima sperimenti, poi apprendi Vedo, tocco, provo. E condivido le prime impressioni. Quest’anno il tour novità del primo semestre ha evidenziato un’innovazione formativa, in cui i partecipanti prima sperimentavano le novità prodotto e soltanto poi veniva spiegato loro di cosa si fosse trattato.

Perché hai deciso di adottare quest’interessante modalità? “Sappiamo che oggi, per trasmettere con efficacia dei messaggi, si devono utilizzare diverse tecniche di comunicazione. Così si mantiene alto il livello di attenzione”, spiega Antonio Dimitrio, education manager di Clinique. “Fare leva sulla sfera emotiva, coinvolgendo i partecipanti ai corsi in attività pratiche, aumenta l’attenzione, la comprensione dei messaggi e la memorizzazione dei contenuti. Per questo durante il tour formativo di Clinique, abbiamo deciso di creare vere e proprie stazioni di test, in modo che i partecipanti potessero prima di tutto vivere il cosmetico toccando e sperimentando le formule per apprezzarne le qualità e le caratteristiche fisiche. Solo in una fase successiva, venivano condivise le informazioni tecniche facendo emergere eventuali curiosità e domande. In questo modo il pubblico si è sentito più libero di farci domande ed è stato molto interessante vivere insieme un momento di brainstorming su abbinamenti di prodotto (cross e link selling). Protagonisti della formazione Leonardo Virzo e Maria Rosa


eventi Geroldi, entrambi educator Clinique. “L’obiettivo di quest’anno è soddisfare la donna multitasking, con i quattro problemi più comuni, rughe, mancanza di luminosità e tono, macchie cutanee. E la linea Smart è perfetta in questi casi, perché garantisce un’azione su misura che risponde alle esigenze mutevoli della pelle”, esordisce Leonardo Virzo. Che, poi, spiega come usare i prodotti: prima o dopo quale trattamento, con quali esigenze cutanee o occasioni d’utilizzo. Come, per esempio, utilizzare un paio di gocce di Smart Treatment Oil sopra il trucco per creare quell’effetto glow ora tanto di moda. Maria Rosa Geroldi racconta invece di un prodotto specifico, Anti-Blemish + Line Corrector Serum, che contrasta le imperfezioni cutanee e, contemporaneamente, attenua linee d’espressione e rughe più profonde. Quali anticipazioni, in termini di formazione d’aula, possiamo fare sull’autunno? Quale corso suggerisci di non perdere? “Sicuramente manterremo questa modalità di formazione interattiva, che è stata molto gradita ed estremamente efficace. Non voglio anticipare troppo,

ma vi consiglio di non perdere il prossimo appuntamento con le Clinique on Tour”, chiosa Dimitrio.

Chanel Corso Multiculturale: la diversità è ricchezza “La bellezza è l’amore; la generosità, una forma di passione”, sosteneva Coco Chanel, la donna che ha reinventato la moda, intessendo fili e perle di saggezza. E se la bellezza sta nell’aura che ci ammanta, il savoir-faire di un beauty consultant non può prescindere dal sapersi rapportare in modo appropriato con la visione della bellezza di culture diverse. Da qui nasce il Corso Multiculturale, voluto dalla formazione Chanel con l’obiettivo di sviluppare un nuovo stile di vendita da rivolgere a un pubblico straniero, per offrire un servizio eccellente e personalizzato. Una giornata per capire i condizionamenti, le peculiarità culturali di Medio Oriente, Russia, Cina, e le attitudini di vendita più idonee a incontrarle. Tutto parte da noi, perché le prime domande da porsi di fronte

al ‘diverso’ riguardano proprio valori e atteggiamenti che colpiscono o sorprendono. Dietro l’angolo, infatti, i nostri stereotipi. Come superarli? La formazione Chanel suggerisce di conoscere le abitudini, valori e comportamenti di altre culture, per ridurre le distanze con il cliente e favorire l’accoglienza di tutte le diversità con una maggiore disponibilità e comprensione dell’altro, cliente in primis. Poi, indubbiamente contano le differenze. Per esempio, in fatto di valori: in Italia la ricchezza pubblica e privata spesso viene ostentata, mentre nell’Islam la ricchezza è visibile nella sfera privata, si gode in famiglia e all’interno del proprio gruppo di pari. Altresì diversi sono i criteri nella scelta del lusso: per i russi sono importanti la pregevolezza e l’esclusività del prodotto tanto quanto il luogo lussuoso dove acquistano. Persino la comunicazione, diretta e aperta quella degli italiani, indiretta e riservata quella dei cinesi, riserva delle insidie, per esempio nella gestione del silenzio, in cui un cliente orientale è molto più a suo agio di uno occidentale. Un corso pratico e coinvolgente, con suggerimenti pratici su ‘cosa fare e cosa

un momento del Corso multiCulturale Chanel. obiettivo: sviluppare un nuovo stile di vendita da rivolgere a un pubbliCo straniero.

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eventi patrizia neGroni, traininG manaGer Geurlain durante l’incontro milanese. la formazione della maison continua con il roadshow autunnale e il corso base del 25 e 26 ottobre sempre a milano.

non’ e case history di vita vissuta, con riflessioni in plenaria su comportamenti che si continueranno a tenere e altri che invece si cambieranno, a fronte di quanto appreso. E non potevano mancare tips legate alle preferenze in fatto di cosmesi, trucco e profumi, anche perché oggi le consulenti di bellezza stanno diventando sempre più coach. Ciò vale soprattutto nell’approccio con le Millennials, un target potenziale di 70 milioni di persone nel mondo e 13 in Italia, cui interessa una guida di fiducia per gli acquisti. L’approccio generazionale alla vendita è cambiato nel tempo: i Baby Boomers sono molto fedeli ai marchi che amano, la Generazione X vuole essere rassicurata nelle proprie scelte dal venditore, i Millennials sono molto influenzati dagli amici, dalla loro comunità e acquistano in funzione delle opportunità. Ai differenti target di clientela è dedicata un’ampia parte del corso, che verrà ripetuto nel 2017. In ogni caso è attualmente presente una sintesi del seminario sul sito training Chanel: www.cc-beautyacademy.com. Nel secondo semestre di quest’anno, il prossimo appuntamento sulle tecniche di vendita sarà sviluppato durante la tournée del lancio novità, che prevede l’esperienza di un’ora dedicata all’esercitazione pratica espressamente centrata sulle news.

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Guerlain Roadshow: una traccia magica nella memoria “Il profumo è una traccia di me nella memoria degli altri”. La celebre frase di Jean Paul Guerlain, fondatore della celebre maison di profumi, è ripresa da Eric Joly, brand general manager di Guerlain durante la serata conclusiva del tour del 9 marzo, quando in soli due mesi la formazione ha toccato 11 città, con 12 eventi (due serate a Roma). “Quella di Milano ha ospitato 257 persone, mentre il roadshow ha raccolto 1664 contatti, ben il 53% in più rispetto all’anno scorso”, afferma Patrizia Negroni, training manager. Durante il tour, tra le tante novità, la presentazione del trucco de La Petite Robe Noire che, da profumo, diventa un marchio lifestyle: smalti e rossetti con pigmenti pop che lasciano labbra morbide e idratate e un finish modulabile, naturale, casual chic o sofisticato. L’obiettivo è reclutare un nuovo target, giovane e vivace, e fare cross-selling. Cosa consigli a tal proposito? “Parliamo dell’universo fragranze come di un ‘guardaroba’ profumato, per introdurre il concetto di differenti emozioni olfattive e l’idea di una consumatrice che cambia il profumo

in funzione dello stato d’animo e del momento della giornata. Sul fronte maquillage il claim di vendita potrebbe essere: vesti il tuo stile di colore, anche giocando con le sovrapposizioni cromatiche. E la liaison tra profumi e make up è naturale, in quanto la nuova linea sfoggia un sentore fiorito fruttato ispirato alle note di La Petite Robe Noire”. L’occasione è stata un invito a registrarsi sul sito e-learning per partecipare alla formazione via web, che dal 2013 a oggi vanta 1988 iscritti. “Sul sito il formando trova tutte le informazioni sul brand, con moduli specifici su Dna Guerlain, parfums, soin, maquillage. Oltre ai basic, c’è un’area dedicata alle novità dei prodotti in lancio, corredati di scheda, parole chiave per argomentare, cross selling, e pop up per navigare da una presentazione all’altra. Per incentivare gli accessi alla piattaforma abbiamo inserito un paio di aree di formazione ludica. Due i giochi: La Petite Robe Noire Le Jeu, con vincita instant win a sorteggio e 604 premi, e La Petite Robe Noire Le Quiz, un concorso con un ambito premio, un voucher per un viaggio di 2.500 euro. E la formazione continua con il roadshow autunnale e il corso base del 25 e 26 ottobre a Milano. Non mancate!”.


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di Marta Pacillo

LA CALDA LUCE DELL’AUTUNNO RIVELA I COLORI DEL SOTTOBOSCO

ASTRA Mette in primo piano gli occhi la collezione autunno/inverno 2016 Astra Intense. Per esaltare lo sguardo i suoi assi nella manica sono il nuovo mascara shocking volume XLash Black Explosion con maxi applicatore, che avvolge le ciglia in un nero extra dark, e Chubby Eyeshadow nella nuance gold dal tocco illuminante. Completano il look toni neutri per viso, mani e labbra, il Blush Expert Effetto Seta è proposto in un rosa naturale, sulle labbra myGloss in tinta ‘caramel nude’ e sulle unghie lo smalto myLaque 5Free colore ‘old rose’ o un più audace super black.

ARTDECO La sinfonia cromatica per accogliere la stagione autunno/inverno 2016 è quella di Artdeco nella sua collezione The Sound of Beauty, elegante e barocca allo stesso tempo, con un packaging esclusivo che mescola chiavi musicali ad astratti motivi floreali. Le sfaccettature terrose e profonde, come il rovere rosso e le tonalità neutre sono abbinate al viola intenso. Star product il Beauty Box Trio Limited Edition contiene gli ombretti in toni caldi ad effetto perlato, in accordo con le labbra vestite di rosso ruggine, marrone o color frutti di bosco.

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SPECIALE MAKE—UP

BURBERRY “Mi piace applicare Shimmer Dust leggermente, per ottenere un effetto natural da portare con facilità”, ha detto Wendy Rowe, Burberry Makeup Artistic Consultant, nel descrivere il nuovo ‘runway make-up’ A/I: polveri opulente, create dalla combinazione di toni naturali e sfumature metalliche. Oltre al glitter oro vivace e nero olografico per il viso e per il corpo, nella collezione troviamo in limited edition Runway Palette, terra dorata e illuminante per viso e occhi inspirata dai ricami floreali della moda, le nuances oro e argento metallizzato degli ombretti stick e le tre tinte glitterate, oro, argento e rosso rubino, degli smalti.

CHANEL Nella sua prima collezione make up Lucia Pica, Chanel Global Creative Makeup and Colour Designer, evoca le emozioni contrastanti suscitate da una tinta emblematica, il rosso. Star della collezione Automne 2016 Le Rouge Collection N°1, il rosso vibra in una moltitudine di nuances: l’ovale accarezzato dal fard in polvere compatto in rosso mattone dagli accenti aranciati, le labbra in un luminoso mattone dalle sfumature violacee o in un porpora mat. Lo sguardo è conturbante, sublimato da toni caldi, marroni, bordeaux, bronzo, amalgamati da un unico sottotono rosso. Le unghie non fanno eccezione, il rosso è intenso, sofisticato e impertinente.

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SPECIALE MAKE—UP

BELLAOGGI Nell’autunno inverno 2016/2017 il focus è su occhi, sopracciglia e labbra con la collezione make-up di Bellaoggi. Il nuovo ombretto In-Fusion fonde sulle palpebre leggero e setoso, con tenuta impeccabile. Il verde è il colore di tendenza, proposto nella versione più calda ‘boreal green’ da abbinare a un marrone dai riflessi dorati. Le sopracciglia sono ‘in forma perfetta’ con la gamma I-Brow. Sulle labbra infine il rossetto liquido effetto laccato Loverdream è proposto in rosso cremisi intenso e in un color uva dal tocco ‘gothic chic’.

BARBARA BORT Il New Autumn-Winter Look creato da Barbara Bort è un inno al potere seduttivo dello sguardo. Due i must have: palette Duo+Duo, ognuna composta da quattro ombretti in polvere compatta ultra pigmentata, da utilizzare da soli o in sinergia tra loro per un magnetico smoky eyes. Duo+Duo è creato in tre temi, toni blu mare, grafismo bianco, grigio e nero e toni naturali, gli stessi colori che troviamo proposti per Kajal&Shadow, matita kajal e ombretto, con morbido applicatore per un tratto intenso e sfumabile, a lunga durata.

CATRICE Occhi ben truccati e definiti, è la tendenza interpretata dalla collezione autunno-inverno Catrice: Eye & Brow Contouring Palette Ombretti Occhi è perfetta per il contouring di occhi e sopracciglia, Prêt-à-Lumière Ombretto Occhi Lunga Durata è iper pigmentato e ha una texture ibrida in polvere dal finish cremoso, Glam & Doll Eyeliner Occhi in Penna Super Black e Prêt-à-Volume Mascara Occhi completano il look. Per viso, labbra e unghie, non mancano le new entry dal rossetto matt in penna all’illuminante glow viso fino agli smalti noir in texture semi-black.

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Allo sguardo non si resiste, grazie a un look ‘A tutto Volume!’, Collezione Make up Autunno 2016 incentrata sul nuovo Mascara Supra Volume, per ciglia extra voluminose sia subito che a lungo. Gli si abbinano le Palette 4 Couleurs, armonia di 4 ombretti wet & dry in varianti nude, rosewood e brown, declinati in texture mat, satinate e perlate, da applicare soli o sovrapposti. Il blush rosa, albicocca o aranciato, illumina il colorito, mentre le labbra sono messe in risalto da 4 intense nuances, dal rosa nude al rosso.

SPECIALE MAKE—UP

CLARINS

COLLISTAR Ha voluto caricarsi delle sfumature del cuore, il make-up Collistar per il prossimo autunno/inverno, Parlami d’Amore. Per farlo il brand ha esplorato anche la dimensione olfattiva infondendo le note fiorite e fruttate del Profumo dell’Amore (in roll-on prezioso edizione limitata) nelle polveri del prodotto star della collezione, la palette Parlami d’Amore Duo Fard/Ombretti. I colori scelti per interpretare il sentimento di stagione: rosa, castano, ciclamino, porpora, rubino.

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SPECIALE MAKE—UP

BY TERRY

SISLEY

Una fuga autunnale tra gli alberi, nel mistero della natura. È la collezione Organic Chic A/I 2016 By Terry con la sua Eye Designer Palette Parti-Pris, edizione limitata di colori altamente concentrati: 6 tonalità di ombretti ispirati ai toni delle piante e delle gemme, da applicare da soli o mescolati insieme.

Alla stagione del freddo Sisley risponde con una collezione A/I che rompe la monotonia! Ispirandosi al cuore degli anni '60, ci trasporta in un’atmosfera pop dove il colore si esprime senza moderazione. Il look Pop Muse è grafico e colorato, gli occhi vestiti in ametista, bronzo o smeraldo, le labbra in rosso tango.

CLINIQUE L’innovazione Clinique Pop Artistry dà il via libera alla fantasia e al colore più vibrante. Un’esplosione di vitalità che si prolunga nelle fresche giornate autunnali con pennellate di colore morbido e luminoso su labbra e guance, un tono ginger per il viso, sulle labbra il rosso acceso ‘ruby pop’ del nuovo Clinique Pop Matte Rossetto 2 in 1 color+primer, ricco di pigmenti, idratante e dal finish mat a lunga tenuta. Per gli occhi perfette le tonalità modulabili degli ombretti Lid Pop come grape pop, un viola uva, il colore di tendenza.

DEBORAH Dalla moda al design questo autunno/ inverno si assiste al ritorno di materiali e texture nella loro primordiale essenza. I capi in tweed sono i protagonisti delle passerelle e Deborah fa proprio questo mood creando Fall in Tweed Mat Effect Collection, colori profondi e finish mat per un make-up look semplice, ma intenso e chic. Per l’ovale, Duo Contouring Palette; sulle labbra, 4 nuovi colori, dal fucsia al bordeaux, di Atomic Red Mat; blu, nero e grigio per l’eyeliner liquido mat effect e l’originale smalto ‘effetto cuoio’ dal finish mat in grigio, blu, viola e rosso.

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Per creare il Fall Look 2016 Skyline, Peter Philips, Direttore della Creazione e dell’Immagine del Makeup Dior, si è ispirato a un’icona architettonica: la vertiginosa Tour Eiffel. Il make-up scolpisce alla perfezione il viso e rende omaggio ai colori autunnali di Parigi. Lo sguardo nei colori dell’autunno ama i beige glacé, i marroni purpurei, i rosa ramati e le tinte champagne con effetto metallizzato, mentre le unghie indossano uno smalto color cioccolato estremamente chic.

SPECIALE MAKE—UP

DIOR

DIEGO DALLA PALMA La notte è musa ispiratrice per diego dalla palma milano che firma una collezione autunno/inverno 2016 dal mood misterioso. Il must have, Cold Metal Eyeshadow Palette è una palette di ombretti in toni notturni, due con finish matt e uno perlato, per uno sguardo solo apparentemente distante, in realtà dolce e seduttivo. Da abbinare l’eyeliner tecnico color antracite. In alternativa, per un look più naturale due tonalità neutre di ombretti in crema effetto matt. Le labbra sono nude, rosa oppure un profondo mauve, l’incarnato ha accenti rosati e le unghie possono scegliere tra 4 nuovi colori, dal rosa antico al blu scuro.

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SPECIALE MAKE—UP

ESSENCE Per la sua proposta di tendenza autunnale 2016 essence ha creato la trend edition ‘bloggers’ beauty secrets’, che riunisce i prodotti preferiti da 4 blogger: Diana zur Löwen propone la palette a tutto tondo ‘touch up to go!; Palmira si concentra sugli occhi con la palette ‘vintage rose’; Mary Oliver opta per ‘shape & shadows’, palette per contouring occhi e sopracciglia in linea con gli ultimi trend; infine Serena Verbon punta tutto sulla palette viso effetto abbronzante e illuminante ‘the glow must go on’. Per ogni proposta c’è lo smalto ideale.

LANCÔME L’iconica griffe Sonia Rykiel è il nuovo alleato della maison de beauté per il Look Make-up Autunno 2016. Una limited edition nata da questa partnership 100% parigina, tangibile fin dal packaging creato in due fantasie, illustrazioni parigine o righe iconiche. Star product è la palette occhi in 2 armonie - toni di rosa e prugna per ‘Spirito Parigino’ e nuance blu notte, grigio e kaki per ‘SaintGermain’ - poi Blush Subtil Cushion, la matita Labbra Parigine in 4 nuove tonalità funky e lo smalto in 4 tinte anni '60 ispirate alle strisce multicolore della collezione della stilista.

INNOXA Incarnato perfetto e unghie da favola con il nuovo Smalto Effetto Gel, prodotto di punta del makeup autunno-inverno 2016 Innoxa. Per l’ovale, i pratici e versatili Illuminante Stick e Fard Stick hanno una consistenza morbida e cremosa, il primo per dare tocchi di luce a viso e decolleté, il secondo per ottenere un colorito luminoso.

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ELIZABETH ARDEN Prepararsi all’Autunno 2016 con la nuova Liquid Assets Collezione Colori di Elizabeth Arden significa vestire un look elegante e luminoso dove sulle labbra vibra un colore ricco e ultra brillante, e sugli occhi linee grafiche d’impatto. I must have sono un nuovo rossetto liquido e un nuovo eyeliner liquido 24 ore caratterizzati da formula a base di acqua, texture cremosa fluida e una finitura super lucente.


Wild About Fall 2016 di Dolce&Gabbana Make Up è un look dal forte potere evocativo che sposa il verde al marrone, i toni rosati e viola alla luce dell’oro, celebrando i colori caldi e mutevoli dell’autunno siciliano. Nella palette occhi Smooth Eye Colour Quad in Enchanting Fall si va dal verde dorato al marrone scuro, al rame fino a un grigio tenue. Sulle labbra Shine Lipstick in Chocolate è una tonalità che evoca i legni autunnali e sulle unghie The Nail Lacquer in Ebano, un marrone profondo e sensuale.

SPECIALE MAKE—UP

D&G

ESTÉE LAUDER Labbra scolpite, idratate, illuminate e definite. Così le vuole Estée Lauder che presenta la nuova collezione costituita da Pure Color Envy Hi-Lustre Light Sculpting Lipstick, 12 colori, e Pure Color Envy Vinyl Lipcolor, 5 colori effetto vinile. Le formule ultra-tecnologiche permettono di modellare le labbra con riflessi luminosi, idratarle e avvolgerle in un colore multi-dimensionale. Sull’ovale il nuovo Pure Color Envy Sculpting Blush.

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SPECIALE MAKE—UP

MARC JACOBS

MI-NY

Il trend autunnale 2016 condensato in due accessori di bellezza firmati Marc Jacobs: il nuovo Air Blush, blush bicolor, declinato in quattro armonie, con formula ricca di pigmenti per regalare al viso un effetto bonne mine naturale. Per uno sguardo ‘full HD’, ci sono i 5 nuovi colori delle matite occhi in gel ultra fine Fineliners.

Il punto di forza del giovane brand made in Itlay, Mi-Ny, è il nails, dal nail polish ai semipermanenti. Vi si affiancano i prodotti make-up viso, occhi e labbra, sempre in linea con le tendenze. Tra le proposte top per l’autunno, l’illuminante compatto setoso, il lucidalabbra ultra brillante in rosso acceso, i colori moda degli smalti, taupe, blu cielo, senape.

NAJ OLEARI I contrasti fanno tendenza: audace o naturale, gotico o effetto bonne mine, è così il trucco autunno/inverno 2016/2017 di Naj Oleari. Le labbra sposano i colori dei fiori, ortensia, orchidea, con finish opaco, lo sguardo si intensifica grazie all’eyeliner liquido nero, all’ombretto cotto di tre colori soffici, in toni dal grigio al rosa, alla matita occhi tinta nude naturale. Tocco finale per un look etereo e romantico le guance color albicocca dai riflessi perlacei.

SHISEIDO A interpretare le tendenze autunno inverno 2016 è Pablo Ardizzone, Make-up Specialist Shiseido, che ha creato 4 makeup da abbinare ai 4 tipi di attrazione legati alla nuova gamma di rossetti Rouge Rouge, protagonista incontrastato di ogni look e incarnazione dell’essenza del rosso in tutte le sue accezioni, dai toni più nude a quelli più accesi. I 4 tipi di attrazione sono Magnetica, i rossi più intensi e carismatici, Romantica, nuances nude aranciate, Passionale, i rossi intriganti, e Misteriosa, nuances di rosso più cupe e misteriose.

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SPECIALE MAKE—UP

GIORGIO ARMANI Una prospettiva accattivante, quella offerta da Sepia, la collezione Autunno/Inverno 2016-17 di Giorgio Armani Beauty: trae ispirazione dai toni seppia che aggiungevano una sfumatura calda alle fotografie del passato. Questi toni, elaborati nella collezione, danno alla pelle una calda ed elegante luminosità. La Palette Sepia, star product, contiene una polvere illuminante per il contouring che dona al viso un glow naturale. Le tinte di rossetti e smalti rivisitano le tonalità della terra.

GIVENCHY Superstellar è il look autunno-inverno 2016 dell’eroina di Givenchy, una donna emancipata e indistruttibile. Nella collezione ideata da Nicolas Degennes il must have è Le Prisme Superstellar, ombretto dalla texture ibrida, né polvere né crema, ad alta concentrazione di pigmenti, in tre nuances, prugna, rosa-corallo e un tono metallico cangiante. Sempre per gli occhi ci sono l’eyeliner Liner Vynil in blu o argento, il mascara in un verde ‘eroico’ stile Hulk, mentre sulle labbra il colore cosmico è o rosso vivo o rosa scuro. Infine le ungie della superoina: blu puro e profondo, come una dedica speciale di Wonder Woman.

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SPECIALE MAKE—UP

GUERLAIN Risultato sublime in un attimo! Questa è l’efficace sintesi del Fall Look 2016 Guerlain, una collezione easy chic, con ombretti prêt-à-porter ed eyeliner ad alta precisione per esaltare lo sguardo in modo intenso e i mitici rossetti KissKiss che vestono le labbra di ‘nude’ quando si puntano i riflettori sugli occhi o di rosso acceso quando lo zoom è sul sorriso. Il must have è Palette 5 Couleurs in sei armonie per creare il look desiderato, dal più naturale al più smoky.

MAKE-UP FACTORY Parte dal classico e sempre attuale nude make-up per rivoluzionarlo con Nude Evolution, la collezione A-I 2016/17 che consente di creare tre sofisticati nude look ispirati a 3 tonalità cromatiche base: Nude meets Pink, Nude meets Apricot e Nude meets Brown. Per ognuno di questi look, il brand propone degli Eye Colors, una Mat Lip Stylo e un Kajal Definer. Ad accomunare e completare tutti i look, ci sono tre immancabili: il mascara marrone All in One Mascara, l’High Shine Lip Gloss trasparente e Rosy Shine Blusher in un’insolita nuance ‘nude shades’.

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Con la collezione esclusiva Gold Obsession, L’Oréal Paris celebra il suo nono anno come sponsor e make-up ufficiale della Mostra di Venezia, sposando il make-up dorato. L’oro regna incontrastato in un mood opulento che il marchio interpreta attraverso 2 Color Riche La Palette, red e nude, e 4 inediti rossetti Color Riche in 4 nuance, red e nude, impreziosite di bagliori dorati per un effetto satinato ricco di riflessi. Il look viene completato dalla matita occhi Stylo Eyeliner 24H by Infaillible, in un tono dorato.

SPECIALE MAKE—UP

L’ORÉAL PARIS

NOUBA Le tinte fredde catturate dagli spazi urbani compongono la palette di Flawless Style, collezione A/I 2016 glamour e sofisticata by Nouba. Il viso è luminoso grazie a Divinouba, cipria levigante compatta, gli occhi si vestono delle nuances di Quattro Eyeshadow Palette in due variazioni, ‘urban fairy’ e ‘charming’, la bocca, protagonista del look, indossa il rossetto Rouge Bijou o in colori audaci, corallo, rosso, prugna o in toni nude, infine sulle unghie l’effetto è ‘jelly like’ in grigio, verde, rosso e un tono caldo che evoca l’alba.

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SPECIALE MAKE—UP

YSL Una femminilità sfrontata ai limiti dello scandalo. Parte da qui Scandal Collection Fall 2016 imperniata sul mix & match tra rétro e modernità. Gli occhi sono il focus del look: Couture Palette Collector Scandal Collection, star product, contiene ombretti che spaziano dal bordeaux al verde vintage, passando dal nude elegante. Per completare il make-up con un tratto ultra nero, mat e preciso, c’è il ‘pennarello occhi’ Couture Eye Marker. Labbra e guance hanno toni rosa o corallo, le unghie invece sono ‘vintage’ verde o prugna.

MAX FACTOR Con l’arrivo dell’autunno, il rossetto Lipfinity Long Lasting noto per la sua formula idratante a base di olio che resiste a lungo assicurando un colore brillante tutto il giorno, si presenta in due nuove shade di tendenza, sienna e garnet. Per gli occhi, la proposta punta sul nuovo mascara False Lash Epic dotato di applicatore multi-zona con diversi tipi di setole per adattarsi a qualsiasi tipo di ciglia. Infine, Masterpiece Liquid Eyeliner ha una nuova formula e 5 nuovi colori: chocolate, charcoal, azure, forest e sapphire.

WET N WILD I riflettori li punta sullo sguardo. È Wet n Wild con le sue novità autunno 2016: per volumizzare, allungare e modellare le ciglia ci sono Max Fanatic Cat Eye Mascara e LashO-Matic Fiber Mascara Extension, un kit che comprende Mascara e Fibre da applicare in tre veloci passaggi. Per le sopracciglia i due alleati sono il kit Ultimate Brow e la matita illuminante Ultimate Brow Highlighter. Infine, per definire con precisione lo sguardo, i nuovi eyeliner, entrambe proposti in nero e marrone scuro, uno dotato di un pennello flessibile e l’altro con applicatore in feltro.

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Un giardino autunnale col suo tripudio di fiori dalle nuance calde e profonde crea l’atmosfera barocca del fall look 2016 Velvet Garden. Si accendono sull’incarnato i tocchi rosati del maxi blush, mentre sugli occhi le sfumature degli ombretti, peonia rosa, viola, e il burgundy del mascara Vamp!. In armonia, le labbra e le unghie vedono sbocciare i colori del giardino autunnale, rosa lilium, rosso, fucsia e burgundy.

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REVLON L’energia di un nuovo amore è il tema del Look A/I 2016-2017, Electric Passion. La sua palette è misteriosa, infusa di sfumature incandescenti e ultra brillanti, nuances glitterate ed effetti iridescenti nei colori del blu notte, nero e viola. Nella collezione, due eyeliner, viola e verde pavone; due must have in stick per contouring e strobing; due rossetti Colorstay a lunga tenuta, nude e rosso scuro; il nuovo Ultra HD Matte color ciliegia che dona effetto matte; e due smalti glitterati nei toni fucsia e viola.

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Decisione, organizzazione, cooperazione. Sono alcune delle attività cruciali svolte da un leader in ambito aziendale. Per farlo al meglio serve però consapevolezza del proprio stile di leadership, compresi i punti di forza e debolezza. Infatti solo leader consapevoli guidano organizzazioni consapevoli che creano maggiore produttività e collaboratori motivati. Un aiuto arriva dall’Enneagramma, che nei suoi oltre duemila anni di storia è divenuto uno strumento scientifico e terapeutico sempre più fecondo per l’analisi del carattere e dei tipi psicologici e l’identificazione di automatismi personali e possibilità di sviluppo. Iniziare una ricerca sul proprio Enneatipo significa ampliare le occasioni di scelta, uscendo dalle impasse caratteriali che condizionano la vita, anche lavorativa. Ne parliamo con Marzia Furlan, life e career coach, counselor, Enneagramm Trainer.

In che modo uno strumento antico come l’Enneagramma può essere utile oggi nel lavoro? In questi particolari momenti socioeconomici, nell’urgenza di procurarci mezzi e sostentamenti necessari, assistiamo alla continua perdita di contatti umani autentici: le persone sono sempre più estraniate da se stesse per identificarsi nelle realtà economiche stressanti. L’uomo moderno vive con sempre maggiore disagio la sua condizione sociale e tende a mascherare il suo vero essere. Questo è tanto più vero nell’ambito lavorativo, in cui si vive a stretto contatto con persone e colleghi che non si sono scelti ma sono stati imposti, e dove di sovente i rapporti sono tesi e difficili: ci si sente minacciati e giudicati e, nello stesso tempo, si giudica e si creano distanze che con il tempo diventano incolmabili. Un’alternativa è tuttavia possibile, creando percorsi di cooperazione anziché di competizione, impegnandosi a vedere gli altri con maggiore tolleranza e accoglienza. Come? Per esempio, si può cercare di ascoltare con più attenzione tralasciando i giudizi, ci si può mostrare per ciò che si è prescindendo dal giudizio proprio e altrui. Diventa però fondamentale acquisire una maggior consapevolezza di sé e della propria visione del mondo. Tra i nostri occhi e la realtà esterna esiste un filtro, che possiamo metaforicamente immaginare come un paio di occhiali con lenti colorate: ognuno ha il proprio colore e guardando attraverso queste lenti

STRUMENTI

Uno strumento antico e al contempo attuale che permette di scoprire inclinazioni personali e stile di leadership, gestire diversità e lavorare sul self empowerment. E raggiungere un successo consapevole. Ce ne parla un’esperta.

di Raimonda Boriani

CHE TIPO DI LEADER SEI? SCOPRILO CON L’ ENNEAGRAMMA

MARZIA FURLAN, Life e Career Coach (Associazione Italiana Coach Professionisti), Counselor ad Approccio Pluralistico Integrato (Scuola Superiore Europea di Counseling Professionale Aspic), Enneagramm Trainer con certificazioni internazionali. Grazie allo sviluppo di una profonda conoscenza dell’Enneagramma, maturata in oltre 14 anni, oggi conduce gruppi di autoconoscenza e crescita personale, collaborando come tutor al Master di Counseling in Aspic.

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strumenti Le nove strategie L’Enneagramma (parola che deriva dal greco ennea-nove e gramma–grafico) è raffigurato da una forma particolare che rappresenta graficamente i nove tipi di personalità base e le loro interazioni. A ogni personalità è stato assegnato un numero che non indica una gerarchia, ma una semplice differenziazione facilmente comprensibile e fruibile. I tipi appartenenti alle nove ‘basi’ vengono definiti Enneatipi, ai quali corrisponde una ‘strategia adattiva’ di personalità corrispondente alle motivazioni principali che muovono ognuno di noi e delineano gli stili personali. Uno: fare di tutto per sentirsi perfetti. Il desiderio di essere buoni, senza difetti e sentire che ogni cosa è a posto in se stessi e nel mondo. Due: fare di tutto per sentirsi in relazione. Il desiderio di essere apprezzati e sentirsi profondamente uniti con gli altri e con i propri sentimenti. Tre: fare di tutto per sentirsi in vista. Il desiderio di emergere dal gruppo, come una persona che eccelle, ed essere considerato un modello di successo, realizzazione e valore. Quattro: far di tutto per sentirsi unici. Il desiderio di essere speciali, creativi ed essere riconosciuti e apprezzati per le proprie peculiari qualità. Cinque: far di tutto per sentirsi distaccati. Il desiderio di essere autonomi, indipendenti e trovare la serenità nella riflessione. Sei: far di tutto per sentirsi sicuri. Il desiderio di sentirsi sicuri e far parte di un gruppo, una causa o una filosofia, di potersi fidare degli altri e del proprio giudizio. Sette: far di tutto per sentirsi appagati. Il desiderio di sentirsi stimolati, felici, entusiasti e divertirsi il più possibile. Otto: far di tutto per sentirsi potenti. Il desiderio di sentirsi forti, entrare in azione ed esprimere volontà, potere e vitalità. Nove: far di tutto per sentirsi tranquilli. Il desiderio di sentirsi in pace con il mondo, con gli altri e i propri pensieri, e sentirsi calmi e rilassati.

il mondo assume una particolare connotazione. Soltanto prendendo davvero coscienza di questo filtro siamo in grado di guardarlo e osservarlo, toccarlo e modificarlo. Non esiste infatti una realtà oggettiva, bensì la nostra personale interpretazione di ciò che ci accade. Da questo assunto possiamo partire alla scoperta delle realtà nostre e altrui, attraverso un antico e

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sorprendente strumento, l’Enneagramma, una mappa organizzata delle dinamiche personali. Si tratta di una prospettiva sull’essere umano, che ormai gode di una consolidata diffusione internazionale, ritenuta da molti la modalità più utile e accurata attualmente disponibile per la comprensione della personalità, per lo sviluppo della autoconsapevolezza e l’incremento dell’autoefficacia.

Basandosi su studi molto accurati, l’Enneagramma teorizza l’esistenza di nove tipi fondamentali di esseri umani, nel senso di nove radici originarie, che personalmente preferisco chiamare ‘basi’, le quali determinano lo stile di ognuno e pervadono tutte le sfere della vita, fisica biologica, affettiva relazionale, professionale lavorativa. Perché tutti noi portiamo il nostro personale modo di essere e interpretare la realtà in ogni ambito di vita. Secondo l’Enneagramma a ogni ‘base’ di personalità corrisponde una ‘strategia adattiva’ all’ambiente (vedi box). Si tratta di una modalità scelta nell’infanzia, perché ritenuta più funzionale alla propria sopravvivenza, consistente in una particolare specificità di schemi cognitivi, emozionali e comportamentali che mettiamo in atto, in maniera sostanzialmente automatica per la maggior parte della nostra vita. Nessuna ‘base’ è migliore o peggiore delle altre: al contrario con l’Enneagramma si prendono in considerazione luci e ombre di ognuna, perché ogni personalità comprende aspetti positivi e negativi con lo stesso peso delle altre. Sta solo a noi, una volta conosciute, farne qualcosa di utile. Quali vantaggi può regalare nell’ambito delle leadership? Se volessimo utilizzare la saggezza di questo strumento in ambito lavorativo potremmo analizzare gli stili personali come stili professionali e di leadership. Quando si prova a migliorare la propria performance lavorativa esistono fattori spesso trascurati, come emozioni, pensieri e automatismi derivanti dalla personalità. Per questo motivo conoscere bene il proprio stile con le proprie risorse positive e i propri limiti, consente, a chi vuole farne un utilizzo mirato, di potenziare le prime e non farsi bloccare dai secondi. Osservando come si declinano i nove stili di leadership (descritti brevemente nel box), i loro aspetti di ombra (limiti) e di luce (risorse), è possibile iniziare a prendere coscienza della proprie dinamiche. Il cambiamento comincia da qui.


Base Uno: queste persone stabiliscono obiettivi chiari e ispirano gli altri a raggiungere una più elevata qualità. Spesso sono modelli di dignità, logica e comportamento. Si concentrano sulle regole e procedure e sulla convinzione di fare sempre ‘la cosa giusta’. Ombra: a volte tendono a diventare ipercritici. Luce: la precisione. Suggerimento: migliorare l’ottimismo, per impegnarsi e raggiungere prestazioni più elevate. Esempio famoso: Margaret Thatcher. Base Due: generalmente sono persone che sanno valutare i punti di forza e debolezza del proprio team, sono in grado di motivare e facilitare gli altri al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Spesso sono altruiste e si prendono cura degli altri. Costruiscono facilmente relazioni e provano gioia nel trovare qualcosa in comune con gli altri. Ombra: a volte perdono di vista le proprie necessità. Luce: la capacità di entrare in relazione con gli altri. Suggerimento: migliorare l’autoconsapevolezza, per poter esprimere appieno le proprie capacità. Esempio famoso: Madre Teresa di Calcutta. Base Tre: sanno creare ambienti che realizzano risultati, sono in grado di far comprendere alle persone gli obiettivi e la struttura sociale. Lavorano duramente per superare la mediocrità e per ottenere il successo. Attribuiscono un grande valore alla produttività e al fatto di presentare un’immagine vincente. Ombra: a volte danno più valore all’immagine che alla sostanza. Luce: la realizzazione. Suggerimento: migliorare la cooperazione, per raggiungere obiettivi condivisi con la collaborazione di altri. Esempio famoso: Tom Cruise.

Base Quattro: riescono a creare organizzazioni che danno scopo e significato alle persone, in modo che possano trarne ispirazione e svolgere un lavoro eccellente. Hanno in genere un approccio alla vita creativo, innovativo e interessante. Preferiscono gravitare intorno a cose ed esperienze eleganti, raffinate o inusuali. Ombra: a volte si sentono incompresi e tendono a isolarsi. Luce: l’originalità. Suggerimento: migliorare la propria adattabilità, per vivere meglio l’ambiente lavorativo. Esempio famoso: Steve Jobs. Base Cinque: sanno sviluppare ambienti lavorativi efficaci, attraverso ricerca, riflessione e pianificazione, in modo tale che tutti i sistemi si integrino tra loro. Sono attenti osservatori, amanti della logica e in genere appaiono riservati. Si concentrano sulla soluzione del problema, sulle idee innovative e sulla raccolta dati. Ombra: a volte rischiano di risultare troppo distaccati. Luce: l’approfondimento. Suggerimento: migliorare la comunicazione, per farsi comprendere meglio dagli altri. Esempio famoso: Bill Gates. Base Sei: di norma sono in grado di risolvere problemi organizzativi, cercano di rendere l’ambiente lavorativo protetto e sanno individuare eventuali rischi prima di seguire una linea di azione. Amano appartenere a qualcosa di più grande e sono leali verso l’azienda per cui lavorano. Sono persone attente e responsabili soprattutto verso il benessere del gruppo. Ombra: a volte non si assumono rischi. Luce: il supporto. Suggerimento: migliorare la tollerabilità, per essere più accoglienti ver-

so gli altri. Esempio famoso: Woody Allen.

strumenti

I nove stili di leadership

Base Sette: sono persone che generano entusiasmo nel gruppo di lavoro. Non si lasciano sfuggire le opportunità e amano fare progetti sempre nuovi. Sono persone generalmente allegre, ottimiste e curiose. Cercano sempre il lato positivo delle situazioni e creano ambienti piacevoli intorno a sé. Ombra: a volte si distraggono facilmente. Luce: l’entusiasmo. Suggerimento: migliorare l’autocontrollo, per poter portare a termine i progetti. Esempio famoso: Robin Williams. Base Otto: sono individui che sanno muovere le aziende e prendere decisioni anche difficili, riuscendo a collocare le persone giuste al posto giusto. Sono orientati all’azione, efficienti e capaci di organizzarsi autonomamente, spesso amano stare al comando. Ombra: a volte non aderiscono alle regole stabilite. Luce: la passione. Suggerimento: migliorare l’empatia, per avvicinarsi maggiormente agli altri. Esempio famoso: Sean Penn. Base Nove: collaborano e aiutano a raggiungere la missione collettiva, si muovono meglio in ambienti strutturati e armoniosi. Sono persone generalmente tranquille, gradevoli e cordiali. Si concentrano sul mantenimento dell’armonia, sono accoglienti e sanno ascoltare. Ottimi mediatori, trovano soluzioni pacificatorie. Ombra: a volte delegano ad altri cose di loro competenza. Luce: l’equilibrio. Suggerimento: migliorare l’iniziativa, per potersi esprimere al meglio delle loro capacità. Esempio famoso: Sandra Bullock.

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mondo lavoro 1 di Giuliana Valcavi

dal lamentoso allo svogliato: i tipi più diFFiCiLi da Fronteggiare

se è realisticamente difficile instaurare rapporti di amicizia con i colleghi, è invece possibile adottare semplici accorgimenti per migliorare l’atmosfera e la disponibilità verso gli altri.

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Spesso si trascorre più tempo con i colleghi di lavoro che con la propria famiglia. È quindi scontato affermare quanto sia importante che i rapporti siano, se non buoni, almeno sopportabili. Sappiamo che le tensioni tra colleghi non solo generano malessere a discapito del singolo, ma anche del lavoro stesso. Lavorare in un ambiente sereno consente di aumentare la produttività e, nel caso di un negozio, di offrire alla clientela un’atmosfera piacevole e invitante, sicuramente favorevole alle scelte di acquisto e alla fidelizzazione. Sarebbe bello riuscire a impostare rapporti di amicizia con i colleghi, ma, siamo realistici, se all’interno di una rosa di persone che non abbiamo scelto riusciamo a sviluppare anche una sola amicizia possiamo ritenerci molto fortunati. Quindi, quello a cui sarebbe opportuno puntare è un rapporto fondato su una buona modalità comunicativa, una reale

Sei le categorie di colleghi con cui possono crearsi rapporti tesi, individuate da Hays response, società di ricerca del personale che suggerisce anche le relative strategie da adottare.

disponibilità alla conoscenza dell’altro e al conseguente rispetto. “Le relazioni tra colleghi sono spesso fonte di stress soprattutto nei primi anni di formazione quando non si ha l’esperienza sufficiente per gestire le personalità più complesse - dice Fabio Scarcella, responsabile di Hays Response, società di ricerca e selezione del personale -. Basta però adottare dei semplici accorgimenti nel rapporto con i colleghi per evitare discussioni e malumori migliorando, al tempo stesso, la capacità di comprensione e la disponibilità verso gli altri: due soft skills che possono fare la differenza nel proprio percorso professionale”. Ma quali sono le tipologie di collega più difficili? Hays Response ne ha individuate 6, indicando le relative strategie da adottare per facilitare i rapporti e non ‘avvelenare’ l’ambiente di lavoro.

il lamentoso “Non si può lavorare così”: questo è il leitmotiv del collega che si lamenta di tutto, dal ritardo dei fornitori alla maleducazione dei clienti fino alla qualità del caffè nella macchinetta. Il ‘lamentoso’ contagia i colleghi diffondendo malumore e demotivando anche i più volenterosi. Meglio stargli alla larga per evitare di entrare in un vortice di negatività e pessimismo che può rendere le giornate davvero pesanti e interminabili. In alternativa, provate a parlare di argomenti positivi e allegri e, se neanche questa strategia dovesse funzionare, non abbiate timore di stroncare la sequela


il narcisista È quel collega che ha un’esagerata percezione del proprio valore o della propria importanza. È bravo solo lui, se non ci fosse lui il negozio avrebbe già chiuso i battenti. Molto spesso non ama collaborare con i colleghi e, se lo fa, cerca di prendersi tutti i meriti del successo, mentre delega agli altri la responsabilità in caso di fallimento. È sempre alla ricerca di attenzioni e di conferme delle sue manie di grandezza. Non alimentate il suo ego assumendo un atteggiamento di sudditanza, ma fategli presente che i migliori risultati si ottengono grazie al duro lavoro di squadra.

il disorganizzato Arriva puntualmente in ritardo e trafelato perché gli capitano ogni giorno mille peripezie e disavventure nel tragitto casa-lavoro. Si dimentica sempre qualcosa di fondamentale (lo smartphone,

gli occhiali…) e, per questo, ha un motivo per chiedervi un favore e coinvolgervi nel suo caos. State attenti a non mostrarvi troppo accomodanti e disponibili, meglio mantenere un certo distacco o vi ritroverete a impiegare il vostro tempo a risolvere i suoi guai, anziché portare a termine le vostre attività lavorative.

l’ansiogeno Si sente perennemente in colpa se non lavora il triplo degli altri, si giustifica in continuazione e interpreta ogni osservazione come una critica. Di fronte a una nuova scadenza, semina panico e demotivazione tra i colleghi per paura di non farcela. Per sopravvivere all’‘ansiogeno’, ogni volta che vi ci interfacciate, tenete a mente che il 90% delle sue preoccupazioni sono del tutto inutili e dettate dalla sua incapacità di gestire lo stress.

l’impegnato Arriva per primo ed è l’ultimo ad andarsene. Ha una to-do list

chilometrica e le sue giornate sono piene di impegni. Attento ai dettagli e alla precisione, cerca di mantenere un profilo basso anteponendo il bene dell’azienda alla sua gratificazione personale. Per questo è il punto di riferimento del capo, che può fidarsi ciecamente di lui e della sua completa dedizione all’impresa. Lavorare con lui spesso può non essere facile se ha una scadenza imminente. Tuttavia, tra i colleghi, è quello da prendere come esempio per apprendere tutti i segreti del mestiere.

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di lamentele con una semplice frase: “Se non puoi lavorare così, licenziati”.

lo svogliato È il più divertente tra i colleghi, ma è più il tempo che passa su facebook o alla macchinetta del caffè di quello che dedica al lavoro. Ogni scusa è buona per defilarsi dai propri compiti. Attenzione a mostrarvi amichevoli e disponibili con lo ‘svogliato’: meglio mantenere le distanze per non correre il rischio di vedersi ‘subappaltate’ le mansioni che non ha voglia di portare a termine.

Non dire mai al capo... E per quanto riguarda il rapporto con i capi? Anche in questo caso gli esperti Hays Response forniscono qualche indicazione, in particolare le cinque frasi da non pronunciare mai al lavoro in presenza dei responsabili o dei titolari. Odio questo lavoro! È la frase da evitare in assoluto, da non pronunciare non solo davanti al proprio capo ma anche di fronte ai colleghi. Sbandierare ai quattro venti quanto detestiate il lavoro che state facendo vi farà passare per una persona negativa e inadatta a fare squadra, senza contare che un capo potrebbe investire su una risorsa più entusiasta di voi. È un incompetente! Non vi gioverà mai fare un commento denigratorio su un collega. Se la vostra critica è giusta, sicuramente tutti sono già a conoscenza della situazione, quindi rimarcarlo non servirà a nulla. In ogni posto di lavoro ci sono, infatti, colleghi incompetenti, ma se non potete aiutarli a migliorare, non avete nulla da guadagnare sottolineando le loro mancanze. Anzi agli occhi del capo, potrà sembrare un goffo tentativo di farvi apparire migliori di lui. Mi spiace, ma non posso farlo! Se il capo vi chiede di fare qualcosa, non dite che non potete portarla a termine. Questa frase è infatti indice di pigrizia e insicurezza e denota anche scarsa propensione ad accettare nuove sfide. Invece che rifiutare, proponente un’alternativa o chiedete aiuto a un collega e ricordate che la flessibilità e la capacità di problem solving sono due tra le skill più apprezzate dai propri superiori.

Forse è un’idea stupida! Frasi del genere minano la vostra credibilità agli occhi del capo e dei colleghi. Anche se in realtà state per proporre un’idea geniale, suggeriscono che non avete una grande stima di voi e, di conseguenza, anche i vostri interlocutori saranno portati a non nutrirne nei vostri confronti. Non diventate il vostro peggior nemico! Se non siete sicuri voi di quel che state per dire, non lo saranno nemmeno gli altri. Non è colpa mia! Non è mai una buona idea scaricarsi di ogni responsabilità. Siate invece responsabili. Se avete avuto un ruolo in qualcosa che è andato storto, assumetevi la vostra parte di colpa. Se, invece, non c’entrate nulla date a capo e colleghi una spiegazione di quel che è accaduto. Attenetevi ai fatti, e lasciate che siano gli altri a trarre le proprie conclusioni su chi è il responsabile.

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mondo lavoro 2 di Raimonda Boriani

BEN-ESSERE PROFESSIONALE: PEr STarE MEGLIo E ProdUrrE dI PIù

LAURA TORRETTA, Responsabile per 25 anni nelle Direzioni Marketing & Vendite di medie aziende e grandi multinazionali, Laura è un agente di cambiamento a supporto dell’evoluzione dei modelli di business e organizzativi. Da 5 anni è consulente in diversi settori sui temi della Sales transformation e Social Business transformation, docente, mentor, coach e counselor all’interno di percorsi di gruppo e individuali. Sostiene la centralità delle persone, per farle diventare parte consapevole e attiva del cambiamento.

Il benessere soggettivo è uno degli indicatori alla base dei nuovi indici di sviluppo, Bes (Benessere Equo Sostenibile), Bil (Better Life Index), Rwb (Regonal Well Being), che le comunità locali e internazionali hanno elaborato per migliorare il Pil. Ora, dato che investiamo più di due terzi del tempo al lavoro, ha senso porre attenzione anche al nostro benessere professionale. Perché non occupandosene, la qualità di vita non migliora. Ne parliamo con Laura Torretta, professional & organizational development consultant. Cosa si può fare? L’Italia si colloca al di sopra della media in quanto a equilibrio lavoro-vita privata e relazioni sociali, ma sotto la media degli altri Paesi europei in fatto di benessere soggettivo, occupazione e guadagni, istruzione e competenze. Credo richieda attenzione anche il benessere professionale, prendendosene cura direttamente e attivamente. Per questo è importante mantenere alta la motivazione e restare aperti per cogliere le prospettive che il contesto può offrire. Cosa consigli in fatto di auto-motivazione? Partirei da una domanda apparentemente semplice e per nulla scontata: so veramente cosa mi motiva e mi fa stare

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L’Italia è sotto la media europea in questo ambito. Ma solo migliorando autostima, motivazione al lavoro e livello di soddisfazione personale che si può aumentare la produttività.

bene al lavoro? Se perdo qualcosa che non ho mai avuto o chiarito, sarà difficile ritrovarla o aumentarla. Su questo tema trovo spesso molta confusione in persone e organizzazioni. Avere un chiaro progetto professionale, che mantenga alta e vitale la motivazione lungo tutto il ciclo lavorativo, non è così ricorrente. Non è mai troppo tardi per riprendersi in mano la propria motivazione, ma nessuno può farlo al nostro posto. Se non chiariremo a noi stessi cosa vogliamo e possiamo fare, rimarremo immobili, spesso arrabbiati o impauriti, sicuramente infelici. Sono molte le aree che spingono le persone a essere motivate al lavoro. Vi propongo le più ricorrenti, sperimentate nella mia attività di counselor e ritrovate in autorevole bibliografia: sentire di appartenere a una azienda o a un gruppo, ricevere rispetto e stima, essere apprezzati e avere riconoscimenti, insegnare agli altri trasferendo conoscenze, sentirsi competente ed ‘esperto in materia’, realizzare se stessi e assumere sfide in base alle proprie potenzialità, esprimere appieno autonomia e creatività, proporre le proprie idee utili all’azienda, risolvere problemi trovando la giusta soluzione, collaborare in gruppo e aiutare gli altri, assumere rischi, accettando la riuscita ma anche il fallimento… Vi invito, ognuno nella sua unicità, a decidere quale cavalcare ora, per non rimandare a domani questa opportunità di equilibrio e ben-essere, rivitalizzando oggi il proprio spazio e tempo.


mondo lavoro 2 Da cosa partire per trovare nuove prospettive? Forse il progetto che avevamo sognato non si è realizzato: delusi abbiamo chiuso nel cassetto ogni speranza e buttato via la chiave. Oggi, invece, può esserci una nuova occasione di realizzazione e solo noi possiamo essere i veri artefici di questo rinnovamento, per mantenere alto il livello di autostima e autoefficacia in ambito lavorativo rispetto al progredire dell’età. Possiamo decidere di essere registi e protagonisti di questa evoluzione, oppure attendere un cambiamento dall’esterno, perché non ancora pronti, timorosi di osare o così miopi da non vedere l’opportunità. Solo noi possiamo radicare la nostra più profonda motivazione e far accadere, con passione ed entusiasmo, le cose. Il primo passo è sicuramente comprendere cosa ci motiva ‘oggi’ in ambito lavorativo. Si tratta quasi sempre di riconfigurare, in modo curioso e creativo, la comunicazione e le relazioni con noi stessi e la nostra identità professionale, con l’azienda,

Petali di benessere Una possibile bussola per trovare nuove direzioni arriva dal gioco della margherita. “Nel sfogliarla, dovete interrogarvi sulle azioni che scegliete di compiere con amorevolezza per voi stessi, per ritrovare e preservare il benessere professionale. Ecco alcuni stimoli per ogni petalo: componete la corolla che più vi appartiene, mettendovi al centro e assaporando le sensazioni che arrivano dall’attivazione di ogni singola azione”. • Alleno costantemente la mia motivazione. • Assumo responsabilità e chiedo chiarezza nelle situazioni confuse. • Pianifico il mio aggiornamento formativo tecnico e comportamentale. • Ricerco prime volte in azienda per esercitare la mia resilienza e uscire dalla comfort zone.

i capi, colleghi, collaboratori. È altrettanto importante comprendere cosa ci ha limitato finora e rimuovere gli ostacoli, per vedere e rimettere in gioco il nostro potenziale. Farsi avanti e ingaggiarsi, darsi merito, adottare un atteggiamento flessibile e innovativo verso nuove esperienze di apprendimento vitale. Il passo successivo riguarda la valorizzazione della propria impiegabilità, confermando e aggiornando

le competenze: cosa sappiamo e cosa sappiamo fare, come siamo e come vogliamo diventare. In questi passaggi rigenerativi occorre chiudere emotivamente i cicli aperti, accettare le perdite che questa fine comporta, capitalizzare gli aspetti del passato da conservare, operare scelte con autonomia e responsabilità, modificare il presente e riprogettare le possibilità future.

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saper vendere di Giovanna Maffina

se la Clientela è multietniCa, meglio capire i rituali d’acquisto

La multietnicità è un business molto appetibile, specie per quei negozianti che presidiano i grandi centri e le città d’arte. Il cliente che si reca nel nostro Paese in vacanza o per business (e di lui qui ci occuperemo) è infatti tendenzialmente alto-spendente e con uno scontrino medio elevato. Considera i nostri negozi - quelli meritevoli, naturalmente! - come lo specchio di quel buon gusto che l’Italia incarna nel mondo e si aspetta che anche il personale di vendita sia altamente qualificato. In sostanza, vuole vivere un’esperienza d’acquisto esclusiva.

Voi fate la differenza, mai dimenticarlo!

Questo volume spiega Come relazionarsi Con i Clienti stranieri, partendo da riflessioni di base sulle singole Civiltà.

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Il libro ‘You are welcome, vendere in negozio ai clienti di tutto il mondo’, di Chiara Scortegagna, Martino Gonnelli e Andrea Corsi (Franco Angeli), si concentra su come relazionarsi con i clienti stranieri, partendo da riflessioni di base inerenti le singole civiltà. Quattro sono le culture analizzate, russa, indiana, araba e cinese. Si tratta di spunti molto utili, che non sostituiscono ma integrano la sensibilità individuale di chi vende, che rimane la variabile strategica più importante. A fare la differenza siete voi e nessun altro. Entrare in relazione con un cliente straniero non è cosa semplice, lo avrete compreso a vostre spese ma avrete sicuramente affinato delle tecniche per uscirne vincenti (si veda la sensibilità di cui sopra). Vero è che, superato il primo scoglio, il contatto si rivela particolarmente

affrontare le sfide del retail 3.0. come? prima di tutto, imparando a fare i conti con la clientela straniera, in aumento non solo nelle grandi città ma in tutto il tessuto dei medi e piccoli centri cittadini italiani.

stimolante e gratificante, perché ci si è dovuti ‘mettere alla prova’, dimostrando di fare un passo oltre rispetto alla consueta professionalità. È così, esatto?

Bisogna entrare in un territorio ‘altro’ Nel libro si introduce un concetto nuovo, il branding comportamentale. Sta a indicare ogni azione del venditore che, per il fatto di avere come contesto il punto vendita, diventa necessariamente veicolo dell’immagine del brand e dei suoi valori. Ecco perché ogni vostro gesto, ogni espressione del volto, ogni intonazione e ogni parola pronunciata diventano il brand stesso, ne trasmettono il significato e il valore. Supponiamo che questa sia una riflessione condivisa. Ma quando il cliente che vi trovate di fronte appartiene a un’altra cultura, ci deve essere dell’altro. Prima di tutto bisogna riconoscere e valorizzare la sua identità culturale, per dimostrargli sensibilità, accoglienza e rispetto. Facendo un passo indietro però, nel senso che da questo momento in poi dovete accantonare la vostra formazione culturale per entrare in un territorio ‘altro’. È quella che i tre autori del libro chiamano ‘neutralità culturale’, definendola uno stato di disponibilità comportamentale orientato all’ingaggio e all’apertura. Per fare ciò, bisogna accantonare i comportamenti di vendita routinari per lasciar spazio a quelli ‘culturalmente customizzati’, cioè adattati alla cultura del cliente accolto come un ospite. Un atteggiamento che


saper vendere il Cliente straniero Considera i nostri negozi Come lo speCChio del buon gusto italiano. e si attende personale QualifiCato.

rimanda al significato più dilatato di quel senso di ospitalità che significa “benvenuto nel nostro Paese, non solo in questo negozio”. Ma queste sono indicazioni di massima. Ora immaginate che il cliente stia entrando, e calatevi nella parte. Pronte?

il russo È assertiVo, e non ama il pressing Se in Italia l’accoglienza di qualcuno che entra in negozio è sempre accompagnata da un sorriso di cortesia, in Russia il sorriso non è ‘contemplato’ nel contatto con chi non si conosce, non fa parte dei codici comportamentali legati a questo tipo di situazione. Quindi, se un cliente russo non contraccambia il vostro sorriso, o non contraccambia il saluto, non prendetevela, in realtà si tratta solo di una diversità culturale di cui prendere atto senza che si inneschino reazioni di risentimento nocive alla vendita. I russi si relazionano in modo diverso da noi, sono più diretti, usano pochi giri

di parole, se c’è qualcosa che non va lo dicono apertamente poiché non la ritengono una mancanza di rispetto a chi hanno di fronte. La loro percezione della relazione di vendita è dunque agli antipodi rispetto alla nostra. “Ciò che per noi, dal punto di vista relazionale, rimanda ai concetti di cura, ascolto e attenzione al cliente, può essere interpretato da un russo come una fastidiosa insistenza commerciale. Per lui l’acquisto è un’azione a base razionale-funzionale, più che impulsiva-emozionale”. E questo, all’atto pratico, si traduce nel fatto che è molto più indipendente degli altri e non ama il pressing appena entrato in negozio. Può essere interessato a consigli e suggerimenti, ma la richiesta deve partire da lui. Ne consegue che sia di norma deciso e rapido nelle sue scelte e, se non trova ciò che cerca, difficilmente potrete convincerlo a comprare altro. Esige prontezza e rapidità. Quindi? Ecco alcune regole da tenere presente: salutatelo ma non siate pressanti, seguitelo con lo

sguardo per farvi trovare pronti se necessario. Ricordate che, una volta stabilito il contatto, la relazione potrebbe evolvere verso direzioni inaspettate, diverse da quanto ci si sarebbe potuti aspettare a una prima impressione. Ancora, i russi non parlano benissimo inglese, per cui bisogna essere rapidi e articolare bene le parole del discorso. Va inoltre evitato il contatto fisico, che non gradiscono. Se l’acquisto è in coppia, fate garbatamente leva su di lei, che ha molto ascendente sul proprio partner. Un’ultima cosa: se vi lanceranno i soldi, anziché porgerli, è perché nella loro cultura porgere il denaro in mano porta sfortuna.

il cliente araBo e la cultura high-context La percezione del made in Italy nella cultura araba si sta consolidando, chiaramente con distinzioni tra i Paesi della penisola arabica, vale a dire gli Stati degli Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Quatar, Oman e Giordania, tutti ricchi, moderni

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saper vendere

e aperti al mondo occidentale. L’arabo ha indicativamente a disposizione un budget tre volte superiore a quello della media mondiale. Possiede un livello di cultura medio-alto, gli piace spendere e ha un debole per il prodotto-servizio d’alta gamma. È estremamente attratto dallo stile di vita europeo e da quello italiano in particolare. La cultura araba è high contest, di alto livello e, al tempo stesso, segue schemi molto precisi dal punto di vista comunicativo e dei comportamenti. La cultura high-context è prerogativa, per esempio, degli italiani. Quella low-context pertiene ad anglosassoni, tedeschi e scandinavi. “Per la prima, è centrale la dinamica relazionale, quindi il contesto, i ruoli e le relazioni prevalgono rispetto al piano logico-concettuale del discorso. La comunicazione è più implicita e indiretta e quindi soggetta a maggiore incomprensione”. Il ‘non verbale’ è dunque centrale e bisogna prestare attenzione al processo relazionale. Per la seconda è invece determinante lo scambio verbale

e “il piano logico-concettuale del discorso (significati e concetti) prevale sul contesto, i ruoli e le relazioni. La comunicazione è più esplicita e diretta e quindi soggetta a maggior conflittualità”. Nella cultura araba, sensibilità, contatto e attenzione

al cliente hanno un ruolo fondamentale. Questi valori non vanno però declinati all’occidentale. Il saluto è d’obbligo, cordiale ma discreto, poiché gli arabi non hanno particolari manifestazioni affettive in pubblico né gradiscono il contatto fisico. Inoltre, meglio non eccedere nel contatto visivo e non sostenere troppo a lungo lo sguardo con lui, perché se è un uomo potrebbe leggerlo come segnale di sfida, se è donna potrebbe crederla una proposta. Di solito ringrazia con un cenno della testa piuttosto che a parole. Il prodotto gli va sempre porto con la mano destra, in quanto la sinistra, nella cultura araba, è giudicata impura. Gli arabi tendono a passare molto tempo su ogni singolo prodotto, quindi armatevi di pazienza. Ricordate di non perdere di vista la vostra ‘neutralità interculturale’!

l’indiano È informale, ma non fategli fretta Di solito è disponibile e cordiale e parla inglese. A prima vista potrebbe sembrare l’antitesi di quello russo. Il punto è che ci sono differenze anche importanti dettate dall’area di provenienza e che… l’apparenza potrebbe ingannare. Diciamo che, in linea generale, l’indiano, comunque, è spontaneo e informale e questo crea un ampio margine di contatto per voi. Proprio come l’arabo, ha bisogno di tempo per scegliere e non gli va fatta fretta. Oltre a mantenersi pazienti, poi, bisogna prestare attenzione

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il cinese non ama i gesti, né troppa espressività sul viso Prima di entrare nel dettaglio delle modalità con cui entrare in relazione con

lui, vi giriamo qualche spunto di riflessione. Entro il 2030, la Cina sarà la prima forza economica al mondo, mentre entro il 2020 si raggiungerà il picco di turisti cinesi in giro per il mondo (nel 2015 sono stati 80 milioni). Ancora, il 25% dei beni di lusso in circolazione è acquistato dai cinesi che, per gli articoli fashion, hanno un budget medio che sfiora i 1.000 euro (fonte: Agf Group). Il cliente cinese con il quale avrete più frequentemente a che fare viaggia molto, è ricco e sensibile all’accoglienza. Nel libro si sottolinea come abbia canoni estetici molto simili agli occidentali arrivando da un Paese che, negli anni, si è occidentalizzato e dove le griffe fanno status. Il cinese medio non conosce benissimo l’inglese e pronunciare il saluto nella sua lingua (Ni Hao) lo predispone già positivamente alla relazione di vendita. Solitamente, saluta con un leggero inchino del corpo o della testa, accompagnato da un sorriso, ma va ricordato che anche dare la mano è un gesto ormai diffuso nella comunità cinese. Quindi, se ve la tenderà, siate

pronti a contraccambiare subito ma senza esagerare con la stretta perché, se troppo forte, potrebbe essere interpretata come segno di aggressività. Attenzione anche allo sguardo, che non dev’essere costante, perché recepito come fastidioso, tranne che nella fase di saluto iniziale e di congedo. I cinesi non amano gesticolare, nè un’eccessiva espressività del volto. Per noi occidentali, l’atto del gesticolare è complementare alla parola stessa e ne rafforza il significato, caricandola di emozioni, mentre per i cinesi è esattamente l’opposto. Tendono a essere sfingei, quindi non usano le mani e il viso per esprimere le loro emozioni. Due gesti da non fare mai e uno da fare sempre? Evitate di toccare la testa per esempio accarezzare quella di un bambino - e di soffiarvi il naso, perché sono letti come mancanza di rispetto ma ricordatevi di porgere sempre il prodotto con entrambe le mani. Da ultimo, moderate toni e complimenti e non siate enfatici, la modestia è uno dei valori per eccellenza della cultura cinese.

saper vendere

al tono di voce, che non deve mai essere assertivo o perentorio. A differenza del cliente russo, se un prodotto non lo convince, non lo rifiuterà direttamente ma, con ogni probabilità, sarà elusivo. A quel punto starà a voi intuire se c’è margine per proporre altro o se è opportuno non insistere più. Non dimenticate poi, che per assentire scuote la testa. Un movimento non plateale come il nostro ‘no’, ma appena accennato. Inoltre, tende a non indicare ma a fare un cenno con il mento, in quanto il gesto di indicare, nella sua cultura, è volgare. Esattamente il contrario rispetto alla cultura occidentale. Per richiamare la sua attenzione, si potranno usare le espressioni sir o madam e, quando gli porgerete il prodotto, dimenticate la mano sinistra ma usate solo la destra, per le ragioni già spiegate prima.

Come vendere a brasiliani e giapponesi nel fashion retail? Il mondo della moda confina con quello dei cosmetici. Appartengono entrambi alla sfera del lusso, dell’acquisto che gratifica. L’Abc delle tecniche di vendita può essere dunque sovrapponibile. Una ricerca presentata mesi fa da Agf Group fornisce spunti interessanti su come approcciare la clientela brasiliana e quella giapponese quando entrano in un negozio di abbigliamento. Vediamoli insieme. Solare e propenso alla chiacchiera: ecco il brasiliano, da salutare certamente con un saluto informale e con un sorriso, da avvicinare (niente distanza di sicurezza!) e da pilotare nell’acquisto perché è spesso indeciso e tende a parlare d’altro. Per congedarlo, una stretta di mano sarà perfetta. Agli antipodi, com’è facilmente intuibile, il consumatore giapponese. Che pretende molta formalità nella relazione di vendita ed è attento all’esclusività di ciò che gli viene proposto, così come al packaging e al post vendita. Se al saluto tradizionale, come sir, miss, mrs, aggiungerete quello giapponese, apprezzerà senz’altro. Ricordate poi che preferisce essere lasciato libero di girare e va avvicinato solo se lancia precisi segnali di ambientamento o si ferma a osservare qualcosa. La distanza da tenere è sempre superiore al metro. Il prodotto e ogni altro oggetto vanno sempre porti con i palmi delle mani rivolti verso l’alto e se non sono graditi lo si capirà dal ‘non verbale’, perché non dirà mai un no secco. Quando se ne va, accennate a un inchino. Inutile ricordarvi che se la moda made in Japan non ha tradizione, lo skincare è invece considerato l’eccellenza in ambito internazionale! Quindi sarà molto improbabile dirottare un cliente giapponese su di un brand di trattamento europeo o americano. Diversamente ci si potrà muovere con il trucco o le fragranze.

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e-LeARNING di Raimonda Boriani

boom del digital learning: se lo coNoscI, sAI come usARlo

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Al momento quanti contatti avete? Qual è il profilo tipico delle più affezionate al sito? Secondo i vostri dati, qual è il corso più gettonato? A tuo avviso, perché? Che tipo di meccanismi d’ingaggio utilizzate? E quali andrebbero implementati? Quali tipi di premiazione possono essere più utili? Quali possono essere gli sviluppi futuri del sito?

Cinque domande ad altrettante aziende per capire l’evoluzione dell’utilizzo della formazione online. Che immediatamente ha conquistato le vendeuse più giovani, ma che comincia a piacere anche a quelle più mature, dati alla mano. Convince utenti e aziende perché velocizza l’erogazione di contenuti su novità e selling tips per vendere gli stagionali di punta. L’offerta del digital learning inizia a essere diversificata e promettente, in termini di ingaggi e sistemi di gratificazione. Scopriamo le novità in campo delle marche che investono nello strumento.

la sezione più gettonata del sito di shiseido è quella dedicata ai solari. viene infatti percepita come supporto fondamentale per una corretta consulenza.

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la formazione online ha ormai conquistato il mondo beauty. I contatti si moltiplicano e gli utenti interagiscono con le marche. l’opinione di chi ha creduto in questa nuova strategia formativa.

Discover-shiseido.com Stefania Albieri, training manager 1. Abbiamo da poco superato i 1.500 utenti. La nascita recente della piattaforma e l’incremento che continua a risultare costante, ci permette di essere ottimisti e prevedere un ‘arruolamento’ in continua crescita. Il desiderio di arricchire il proprio bagaglio culturale per offrire consulenze sempre più personalizzate è sicuramente stimolo per visite assidue alla piattaforma. La presenza su quest’ultima diventa poi ancora più frequente una volta che la sete di conoscenza viene anche gratificata concretamente. 2. Nell’ultimo periodo il modulo di formazione più navigato è stato indiscutibilmente quello legato alla nostra linea Shiseido Suncare. La stagionalità e il lancio di Expert Sun Protection Lotion Spf 50+ per pelle sensibile e bambini ha attirato l’attenzione dell’utente. In particolar modo la sezione ‘Sole e danni’ e ‘Consigli d’applicazione’ è stata percepita come supporto fondamentale per una corretta consulenza e per differenziare il servizio. 3. La presenza quotidiana dei nostri agenti e delle nostre beauty consultant sul campo è fondamentale per ingaggiare nuovi utenti: vengono presentati i contenuti, il ‘Percorso fedeltà’ e gli incentivi relativi al personale di vendita ed enfatizzati i benefici dell’iscrizione a titolari e responsabili del punto vendita. Ogni appuntamento di formazione, qualsiasi sia il taglio o la durata, dedica una parte del programma alla presentazione di questo strumento.


e-LeARNING i corsi più amati del portale clarins sono quelli dotati di brevi video di spiegazione di trattamento e di make up. molto frequentata anche la ‘biblioteca prodotti’, che permette di consultare all’istante tutta l’offerta.

4. Ai moduli di formazione e quiz di verifica ‘protagonisti’ del semestre e al ‘Programma fedeltà’ annuale sono associati prodotti di vendita. La reale e concreta conoscenza del prodotto rimane sempre fondamentale, per trasmettere alla cliente finale il suo vero potenziale durante la consulenza. Inoltre ogni modulo di formazione completato permette all’utente di collezionare diplomi in versione elettronica. 5. L’inserimento di ulteriori moduli e video tutorial, una maggior interattività con il team Shiseido e, probabilmente, appuntamenti di ‘real time training’.

Clarinsepro.it

prodotto, frutto dell’expertise del brand in istituto di oltre 60 anni. Insomma, un partner indispensabile, sempre a portata di mano, per vendite di successo. 2. In generale i corsi più amati sono quelli con brevi video di spiegazione, sia trattamento che maquillage (inclusi mini tutorial): la durata di collegamento al portale è in media di 1 ora al mese. Una sezione particolarmente gettonata è la ‘Biblioteca prodotti’, lo strumento fondamentale per consultare, in qualsiasi momento e da qualunque device, tutta l’offerta Clarins, in modo semplice, veloce e reale. Per ciascun tipo di prodotto, viene presentata una specie di carta d’identità: data di nascita, attivi contenuti, funzione e

prodotti complementari, corredata dalle parole chiave per proporre i trattamenti Clarins ideali per ogni cliente finale. 5. Non possiamo ancora rivelare le novità che animeranno il nuovo portale e-learning nel 2017. Tuttavia anticipiamo che ci saranno contenuti a sorpresa ancora più attraenti e ludici, per permettere a ciascuna di imparare novità e i segreti dei trattamenti Clarins, a una condizione: enjoy it!

Diortraining.it Ilaria Torti, training manager 1. Al momento i contatti sono circa 8000. Il profilo tipico delle più affezionate al sito

Ilaria Mora, training and retail manager Clarins Italia 1. Clarinsepro cresce giorno dopo giorno con sempre nuovi formandi, attualmente superiori a 1.000, che desiderano approfittare di uno strumento ulteriore per approfondire la conoscenza dell’universo cosmetico Clarins: dalle formule su misura per ogni esigenza alle routine beauté ideali per amplificare i risultati, frutto della filosofia del brand. Il profilo dell’utente tipo è un’addetta alle vendite in profumeria, tendenzialmente di età compresa tra 26 e 30 anni, in prevalenza residente nel nord Italia, particolarmente interessata al make up. Anche per le nostre beauty advisor Clarinsepro è un vero e proprio punto di riferimento, per rinfrescare la conoscenza dei prodotti e ripassare i selling tips più efficaci, ma soprattutto rivedere i tutorial delle esclusive tecniche Clarins di applicazione

tra le più affezionate al sito dior ci sono giovani consulenti di vendita, che operano in grandi catene nazionali e vogliono aggiornarsi sul brand.

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e-LEARNING

MOLTO SEGUITO SOPRATTUTTO DA CONSULENTI MILLENNIALS, CHE RICERCANO INFORMAZIONI VELOCI E ACCESSIBILI DAI LORO SMARTPHONE, IL SITO CLINIQUE ATTRAE ANCHE PER IL MAKE UP, PERCHÈ RICCO DI TECNICHE DI APPLICAZIONE E VIDEO.

rivela che sono giovani consulenti di vendita, operanti prevalentemente presso catene nazionali, desiderose di mantenersi aggiornate sulle novità del brand. 2. Secondo i nostri dati, i corsi più gettonati sono gli ‘Expert make up’, perché in vendita l’approccio

al colore è quello più immediato e la cliente è sempre più desiderosa di apprendere nuovi tips. 3. Come meccanismi d’ingaggio utilizziamo un concorso a premi e regolari newsletter per invitare a connettersi. A mio avviso andrebbe implementata

una strategia di gaming collegato al sito per aumentare il coinvolgimento delle persone, quindi la fedeltà al sito. 4. In fatto di premiazione, al momento i partecipanti vincono oggetti Dior couture. Abbiamo comunque la volontà d’implementare in futuro dei sistemi

Zadig&Voltaire Parfums in un’app

IL ‘PROGETTO APP’ DI ZADIG&VOLTAIRE PARFUMS SI SVILUPPA NEL SEGNO DI UN’UNICA REGOLA, OVVERO LA TOTALE MANCANZA DI REGOLE.

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“Il ‘Progetto app’, come strumento di contatto e training delle vendeuse, nasce dalla volontà di stupire, innovare e dare eque possibilità di partecipazione a tutte le risorse dei nostri concessionari”, spiega Vesna Kostadinova, retail manager Beauté Prestige International Italia. “Si sviluppa nel segno dell’unica regola che contraddistingue la marca Zadig&Voltaire Parfums, ‘non ci sono regole’, e cerca di esplorare nuovi strumenti facili da utilizzare, coinvolgenti e disponibili per tutti, accedendo da smartphone, indipendentemente dal sistema operativo. I contenuti dedicati alla scoperta della marca sono distribuiti in diverse sezioni e quelle attive al momento sono Brand identity, Fragranze, Community. L’aggiornamento di sezioni e contenuti è regolarmente notificato alle vendeuse. Ciò mantiene attivo il rapporto e rende l’app viva e interessante. Un’accurata grafica, video, musica e animazioni rendono la navigazione dinamica e interattiva mentre la possibilità di condividere commenti, foto e immagini offre agli utenti il modo di esprimere quanto hanno imparato confrontando la propria opinione ed esperienza con quella di altri colleghi. Dalla nascita del progetto ad aprile abbiamo registrato più di 1.100 download e il nostro obiettivo è triplicare questo numero entro la fine dell’anno. L’andamento dei download e delle visite alle varie sezioni è monitorato su base settimanale, questo ci permette di ideare e implementare azioni secondo le nostre priorità. Abbiamo voluto anticipare il lancio dell’app, rispetto a quello della marca (che avverrà il primo settembre), per dare possibilità alle vendeuse di scoprire e conoscere il mondo Zadig&Voltaire in anteprima, quindi essere preparate alla vendita. Tra i contenuti che rilasceremo a breve ci saranno anche tips relativi all’accoglienza del cliente, alla vendita e alla gestione delle obiezioni, utili nel periodo di lancio. Per il periodo natalizio, invece, forniremo suggerimenti specifici per questo momento chiave dell’anno, particolarmente indicati per una marca inedita come Zadig&Voltaire Parfums”.


e-LEARNING IL CORSO PIÙ RICHIESTO DEL PORTALE COLLISTAR È QUELLO RELATIVO ALLE NOVITÀ ON-COUNTER, LEGATE A UN CONCORSO ‘FORMATI E VINCI CON COLLISTAR’. SI TRATTA DI VIDEO MP4 SEMPLICI E PRAGMATICI, FACILMENTE UTILIZZABILI DALLE VENDEUSE.

di certificazione a step progressivi. 5. Circa gli sviluppi futuri, intendiamo incentivare una connessione frequente e regolare attraverso strumenti smart, come appunto il gaming, inserire pacchetti di easy learning, che favoriscano la preparazione ai corsi in aula e ne garantiscano poi il follow up, sviluppare un sistema di riconoscimento del livello di specializzazione sul brand, che permetta la creazione di una classifica e influenzi quindi la reputation delle persone interessate.

E-learning AppClinique Antonio Dimitrio, reparto education Clinique Italia 1. Al momento abbiamo circa 1.500 contatti tendenzialmente di consulenti millenials che amano informazioni veloci e accessibili dai loro smartphone. 2. Tutti i moduli sono molto apprezzati, ultimamente i corsi su Pep Start contorno occhi e sulle novità di colore stanno avendo grande successo. In particolare il modulo di make up piace perché, oltre alle informazioni sui prodotti, è ricco di tecniche di applicazione e filmati utili per fare pratica. 3 + 4. Siamo in fase di riorganizzazione sul rewarding e su un’eventuale certificazione. Creare un percorso di apprendimento legato a uno score (punteggio ottenuto), unitamente a una gratificazione in termini di omaggio o premi, può rendere ancora più efficace l’adesione all’education digitale. 5. Gli sviluppi futuri? Argomento al momento top secret…

Collistar E-learning Arianna Cristina Giulio, training manager Italy and international markets 1. A giugno 2016 gli iscritti alla piattaforma su Collistar E-learning sono circa 1.400. I profili sono eterogenei: dalla vendeuse al primo approccio in profumeria, alle più esperte che propongono il nostro marchio da anni. La piattaforma è stata pensata per essere utile ed efficace sia per i venditori consolidati che per chi muove i primi passi. 2. Il corso più gettonato è indubbiamente quello relativo alle novità on-counter, che leghiamo diverse volte durante l’anno a un concorso, ‘Formati e Vinci con Collistar’. Si tratta di video mp4 rapidi, semplici da seguire in ogni momento e pragmatici, contenenti informazioni chiave per le vendeuse che possono essere facilmente utilizzate in fase di vendita. Dopo aver visualizzato questi contenuti, della durata di alcuni minuti, è possibile effettuare un test che, se superato, dà accesso a un’estrazione a premi. I premi sono dei kit di prodotti iconici Collistar. La meccanica legata alla vincita di un premio è senza ombra di dubbio stimolante per le venditrici, ma devo dire che anche i restanti moduli di formazione vengono seguiti con interesse. Per esempio, a marzo abbiamo reso consultabile in anteprima per gli iscritti a Collistar E-learning, i moduli di formazione dei prodotti novità on-counter, un vero successo! 3. La piattaforma in fase di test è stata dedicata a una sola persona per punto

vendita. A gennaio, abbiamo reso la partecipazione libera a tutto lo staff di vendita. La nostra forza vendita si è attivata distribuendo ad personam dei materiali sul progetto, coltivando ulteriormente l’aspetto di consulenza dell’azienda a favore della vendita. Ogni giorno riceviamo nuove iscrizioni e anche i feedback di chi è già iscritto che, oltre a farci molti complimenti, ci dà indicazioni di cosa può essere interessante trovare in futuro sulla piattaforma stessa, consigli per noi molto preziosi. 4. Un elemento molto importante per il brand, è dare la possibilità alle vendeuse di provare e amare i prodotti dei quali parliamo nelle sessioni di training on-line. L’esperienza di prodotto favorisce, senza dubbio, la proposta spontanea da parte della vendeuse alla cliente. Prima di decidere quali premi mettere in palio, ci siamo confrontati con un ristretto panel di clienti: il risultato ha confermato che avere la possibilità di ricevere dei prodotti è un’ottima chance. Per enfatizzare l’elemento di gratificazione, sono stati pensati dei kit mediamente di 5 prodotti con i nostri prodotti iconici e le novità. 5. Stiamo implementando la parte relativa alla fruizione da smartphone, per rendere l’accesso e l’uso della piattaforma di e-learning sempre più facile e veloce. Abbiamo in previsione anche lo sviluppo di nuove aree e contenuti (assolutamente top secret), con l’obiettivo di rendere la piattaforma di e-learning un vero e proprio riferimento a 360° per il punto vendita su tutto il mondo Collistar.

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CORSI DI fORMAZIONE

L’ agenda di SETTEMBRE Chanel Corso base I livello d’introduzione al marchio, con presentazione di tutti i prodotti dei tre assi Chanel e le prime nozioni di tecnica di vendita corredata da un linguaggio multisensoriale.

concessionari Dior, un vero e proprio strumento di formazione on-line, per scoprire i segreti della Maison. info rivolgersi all’agente di zona oppure a Monica Panzetti 02/5522881 mpanzetti@diormail.com

milano 5-8 seTTembre

Clinique

milano 26-29 seTTembre

noViTà CliniQue Presentazione dei prossimi lanci Clinique di Skincare e Makeup.

1 giorno - 2 VolTe all’anno

1 giorno roma 26 seTTembre

rivolgersi all’agente di zona o all’ufficio training di Kanebo 02/863112.1

info

La Prairie

3 giorni e mezzo

Corso di aggiornamenTo I livello per conoscere tutte le novità Chanel, tecniche di vendita e partecipazione ad attività interattive. Si diversifica in: Lancio Tradizionale e Twin Training.

compresa la linea solare.

1 giorno (duraTa 2 ore)

Corso base i loVe la Prairie Corso per consolidare la conoscenza del brand e renderlo sempre più unico ed esclusivo. 1 giorno roma 26 seTTembre

roma 26 e 27 seTTembre Torino 28 seTTembre info

rivolgersi all’agente/account di zona

bari 26-27 seTTembre - lanCio Tradizionale

Corso base disCoVer la Prairie È il corso per un primo approccio al brand e per scoprire il marchio di lusso.

bologna 12-13-14-15 seTTembre - TWin

elizabeth arden

2 giorni

Training

milano 19-20 seTTembre

bolzano 19 seTTembre- lanCio

Corso base Corso per conoscere la storia di Elizabeth Arden, i prodotti, il link e il cross selling.

Tradizionale

1 giorno

Firenze 20-21-22-27-28 seTTembre - lanCio

milano 19 seTTembre

Sisley

Tradizionale

per corsi o per chiedere la formazione in store i contatti sono: 02/83428364 formazione@beautyandluxury.com

road shoW L’obiettivo è quello di presentare tutti i nuovi prodotti Sisley del secondo semestre.

milano 13-14-15-16-20-21-22-23-27-28-29-30 seTTembre - lanCio Tradizionale

info

naPoli 27-28-29 seTTembre - lanCio Tradiz.

info

02/80606581

1 giorno Firenze 12 seTTembre

Torino 13-14-15 seTTembre - lanCio Tradiz.

estée Lauder

naPoli 12 seTTembre

Verona 21-22 seTTembre - lanCio Tradiz.

Corso di aggiornamenTo Presentazione dei nuovi lanci del semestre, Learning Lab.

genoVa 13 seTTembre

1 giorno

PadoVa 19 seTTembre

Firenze 5 seTTembre

riCCione 21 seTTembre

Christian Dior

Torino 12 seTTembre

bologna 22 seTTembre

aggiornamenTo noViTà È un corso rivolto al personale dei punti vendita concessionari Dior.

udine 15 seTTembre

milano 26 e 27 seTTembre

milano 19-20 seTTembre

1 giorno

roma 26-27 seTTembre

info per prenotazioni chiamare servizio formazione 02/77331748 mercedes.odierna@sisley.fr

rivolgersi all’agente di zona oppure 02/29089250-251-262-278 adesione.corsi@chanel-corp.com info

bologna 22 seTTembre

PadoVa 26 seTTembre

PadoVa 29 seTTembre

CaTania 26 seTTembre

info

Verona 27 seTTembre

per informazioni e adesioni trainingesteelauder@gmail.com 02/6377281

Colour & CreaTiViTy - make me beauTiFul From Fashion To make uP È un corso rivolto a coloro che hanno già partecipato al corso base e vogliono apprendere come realizzare un maquillage professionale scegliendo lo stile, i colori e le tecniche correttive più adatte a ogni cliente.

guerlain

3 giorni

genoVa 19 seTTembre

milano 20-21-22 seTTembre

PadoVa 21 seTTembre

esPriT dior È un corso premium dedicato a chi ha frequentato il Corso Base e tutti i corsi di approfondimento, volto a svelare il DNA della Maison Dior e la sua eccellenza nell’universo del lusso.

udine 22 seTTembre

1 giorno

road shoW L’obiettivo è di presentare le novità strategiche e tattiche del I° semestre: La Petite Robe Noire profumo e maquillage. 1 giorno

Torino 26 seTTembre milano 27 seTTembre milano 28 seTTembre info rivolgersi a: ssottili@guerlain.fr - 331/6814041

milano su inViTo

WWW.diorTraining.iT È un corso rivolto al personale dei punti vendita

66 imagine agosto 2016

roma 13 seTTembre Torino 14 seTTembre

Yves Saint Laurent neW make-uP eXPerienCe I partecipanti hanno la possibilità di apprendere tecniche di make-up avanzate e realizzabili sul punto di vendita, prestando attenzione a come consigliare con estrema facilità i prodotti iconici della maison. 1 giorno milano 21 seTTembre

WelCome Course Corso di ‘benvenuto alla marca’, vuole introdurre i partecipanti verso l’universo YSL a 360°, rivolto a chi si avvicina per la prima volta al brand. Saranno presentati i tre assi e la filosofia della marca, prestando attenzione a tecniche e strategie di vendita vincenti. 2 giorni

Kanebo

milano 19-20 seTTembre

Corso base Viso sensai Corso per conoscere tutte le linee di trattamento viso

info per prenotazioni 02/97066582 luigi.vanazzi@loreal.com


iNTERCETTAZIONI

Sguardo multicolor Sopracciglia coloratissime: ecco l’ultima tendenza del make up. Punto strategico del viso, la moda del momento chiede sopracciglia colorate con tinte estreme, dal viola al blu, al fucsia, declinate, se possibile, in gamme arcobaleno. L’effetto rainbow eyebrows si ottiene non solo con tinte specifiche, ma anche armandosi di ciprie e ombretti. Le più ardite possono sfoggiare make up e capelli in tinta multicolor.

Quando scegliamo il metodo di cottura di un cibo stiamo favorendo o contrastando rughe e invecchiamento. L’affermazione arriva da Skineco, Associazione Internazionale di Ecodermatologia. L’uso del forno ad alte temperature, grill, fritture e tutte le cotture a più di 120 gradi aumentano la presenza di prodotti di glicazione, molecole che derivano dal legame di zuccheri e proteine dannose per la cute e i tessuti.

di Giuliana Valcavi

La cottura ti fa beLLa

Lotta alla cellulite con l’anidride carbonica Sono 14 milioni le italiane con la cellulite, circa l’80% della fascia di popolazione tra i 16 e i 60 anni. Tra gli ultimi trattamenti a disposizione per combatterla, la carbossiterapia, tecnica che utilizza l’anidride carbonica per stimolare la rigenerazione cellulare. “L’anidride carbonica è un potente vasodilatatore capace di attivare il microcircolo in alcune particolari zone del corpo. Si utilizzano dei microaghi, grandi come un capello, per veicolare la sostanza nelle aree interessate” spiega Patrizia Gilardino, chirurgo estetico di Milano. Il suo effetto viene potenziato dal Triactive, che agisce favorendo l’assorbimento dell’anidride carbonica sprigionata prima e stimolando il tessuto. “La combinazione di questi due trattamenti - continua Patrizia Gilardino - permette di raggiungere non solamente un risultato amplificato rispetto all’uso del singolo, ma anche di vedere gli effetti positivi sulla pelle già il giorno successivo al trattamento”.

VioLa mammoLa contro L’eccesso di Liquidi Un fiore ampiamente diffuso come la viola mammola è diventato il protagonista di un trattamento della SPA del Park Hotel Ai Cappuccini di Gubbio, in Umbria, dove nelle boscaglie e sotto le siepi di tutto il territorio lo troviamo ampiamente presente. Mediante cataplasmi e infusi, la viola mammola è efficace per drenare, ma anche per idratare e lenire profondamente le pelli secche e sensibilizzate, le eruzioni cutanee,

le ragadi e le scottature. La sua essenza, piacevole e delicata, ha proprietà emollienti ed espettoranti molto utili nella cura della tosse, dell’asma e dei disturbi delle vie aeree. Da qui l’idea di utilizzare questo fiore in associazione con il vapore. Un bagno di vapore per un benessere a 360°: si applica il cataplasma e l’infuso sul corpo per poter beneficiare di tutte le proprietà.

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in laboratorio di Monica Caiti

anticipa il futuro la cosmetica del presente

una crema o un siero antiage non possono bloccare l’invecchiamento, ma rallentarne visibilmente gli effetti.

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Il nemico numero uno della cosmetica? Il tempo. Che, con il suo inesorabile passaggio, lascia segni sempre più visibili sulla pelle. Due le varianti del suo incedere, entrambi temibili: ‘crono’ e ‘foto’ invecchiamento. Per identificare i danni del primo, basta osservare con attenzione come sono invecchiati i propri genitori, identificando così le zone più a rischio di viso e corpo e le componenti di familiarità più spiccate. A innescare il secondo è, invece, lo stile di vita personale (esposizione al sole e ad agenti inquinanti, alimentazione, attività fisica…). Ma un cosmetico può davvero contrastare un avversario tanto potente? “Creme e sieri antiage non possono bloccare l’invecchiamento, ma rallentarne notevolmente gli effetti”, risponde Carla Scesa, docente di Cosmetologia all’Università degli Studi di Siena. “Da qui l’importanza della ricerca cosmetica impegnata da sempre nella

non si tratta solo di identificare gli attivi più potenti ed efficaci. ma anche di mettere a punto texture e sistemi di veicolazione innovativi. con un occhio di riguardo ai ritmi cutanei e al cervello.

messa a punto di specialità innovative, in grado di conciliare le esigenze di marketing con quelle sempre più articolate e complesse dei consumatori. Anche se - è questo dev’essere chiaro a tutti - oggi l’innovazione non si identifica solo nella selezione di ingredienti dalle performance elevate e, di conseguenza, nella creazione di formule hi-tech. In realtà la messa a punto di un nuovo prodotto segue un iter molto complesso, che passa necessariamente attraverso una serie di tappe: dalla risposta ai problemi specifici della pelle al giusto mix tra attivi, meccanismi d’azione e texture; dalle garanzie di sicurezza ed efficacia nel rispetto delle legislazioni internazionali vigenti, alle modalità d’utilizzo e ai criteri di scelta (fortemente condizionati dalla ‘rete’) fino al packaging funzionale ed eco-compatibile e alla comunicazione”.

la strategia dello ‘skin design’ La cosmetica del futuro ha come punto di partenza la biologia dell’invecchiamento cutaneo del viso, che si occupa, a sua volta, delle precise modifiche strutturali e funzionali a cui è sottoposta la pelle con il passare degli anni. Le principali: ridotta produzione di collagene, elastina, acido ialuronico e sebo, rallentamento del turn-over cellulare e progressivo assottigliamento cutaneo. A tali modifiche corrispondono alcuni inequivocabili segnali estetici: disidratazione superficiale e profonda, perdita di elasticità,


la prairie

collistar

Sublimage L’Extrait è un trattamento ricostituente intenso per il viso. L’esclusiva Planifolia Pfa è arricchita con cellule staminali ottenute dalle foglie di vanilla planifolia per innescare il processo di riparazione cutanea, e infuso dei fiori di quest’ultima, dalle valenze protettive.

Pelle elastica e levigata con Skin Caviar Essence-inLotion. A comporla l’esclusiva acqua del caviale. Ottenuta durante il processo di distillazione a vapore delle perle del caviale, completa le proprietà dell’estratto di caviale La Prairie, dotato di valenze liftanti e rassodanti.

I plus di Crema Preziosa Nero Sublime? Tecnologia hi-tech evidenziata dal nero della texture e ingredienti che fungono da ‘starter di giovinezza’: estratto di orchidea nera, cellule staminali di gardenia bianca e idrolizzato di perla nera.

lancÔme

estée lauder

cosme decorte

Visionnaire Crème Multi-Correctrice Fondamentale si rinnova arricchendo la sua formula con il complesso jasmonico Lr 2412 al 4% più Mdh jasmonato, che stimola la riparazione della pelle e la naturale produzione di acido ialuronico.

Re-Nutriv Ultimate Diamond Revitalizing Mask Noir è una concentrazione dell’estratto di tartufo Black Diamond e di avanzate tecnologie ristrutturanti. Purifica ed esfolia la pelle per riattivarne vitalità e radiosità giovanili.

Nasce dalla ‘bellezza integrata’ tra medicina rigenerativa e alternativa: AQMW Repletion. Deve le sue doti volumizzanti e ridensificanti alla mucina (mucopolisaccaride in grado di mantenere le cellule nel loro stato ottimale) e profumo di legno di sandalo, antistress.

rilassamento e svuotamento dei tessuti, formazione di micropieghe e rughe, modifiche nella texture cutanea e nel colorito, con la comparsa di discromie e capillari. “Per affrontare con successo metamorfosi così evidenti, la ricerca non può solo occuparsi di rughe, né ‘stirare’ la pelle come fosse un foglio di carta arricciata”, prosegue Carla Scesa. “Ma deve anche mettere a punto formule per uniformare e illuminare il colorito, ricompattare l’ovale, rinfrescare e ‘aprire’ lo sguardo. È la strategia dello ‘skin design’ o del ‘re-building’ con skincare capaci di intervenire anche negli strati dermici più profondi. Rafforzando, da un lato, le ‘fondamenta’ della pelle (ovvero le fibre di collagene ed elastina), con molecole che sembrano uscite da un laboratorio del futuro. Come gli oligo-peptidi, corte catene di aminoacidi (ovvero di ‘mattoni’) di cui sono costituite anche le proteine, e agli ingredienti ‘effetto filler’. E agendo dall’altro, sulle cellule adipose per rimodellare i volumi del viso e rimpolpare zigomi, contorno labbra e mani, contrastando lo ‘svuotamento’

dei tessuti da aging. O, viceversa, per ridurne gli accumuli, laddove necessario, con un’azione adipocinetica mirata. E la cosiddetta ‘adipocosmesi’”.

ogni cosmetico all’ora giusta Altro filone promettente per la ricerca è poi quello della cronocosmesi. Il suo principio base: utilizzare i prodotti giusti per la pelle è fondamentale, ma perché la loro performance sia davvero efficace occorre anche applicarli a determinate ore del giorno. Questo perché la pelle è soggetta ai ritmi circadiani, paragonabili a una sorta di orologio interno che ne regola, durante le 24 ore, le fasi di rigenerazione e protezione, l’alternanza dei periodi di sonno e veglia, l’attività ormonale, il battito cardiaco e la pressione sanguigna. “Le cellule seguono, quindi, un loro particolare schema di funzionamento, che raggiunge il picco di vitalità tra mezzanotte e le quattro del mattino e il punto più basso a mezzogiorno”, commenta l’esperta. “La pelle, quindi, di notte ripara i danni

in laboratorio

chanel

accumulati durante il giorno, mentre al risveglio deve riprendere i suoi ritmi, adattarsi all’ambiente e proteggersi da inquinamento, raggi Uv e stress. Da qui la necessità di realizzare formule che si adattino alle esigenze cutanee nei vari momenti del giorno e della notte stimolando l’attività dei ‘clock gene’ (geni regolatori che agiscono durante la giornata) nelle fasce orarie corrette e intervenendo sulle funzioni cutanee al momento giusto. Proprio ciò che fanno i ‘cronocosmetici’: favoriscono la rigenerazione e la riparazione cellulare operando in sinergia con i processi naturali dei ‘clock gene’ e spesso agendo al loro posto, in casi di particolare stress subito dalla pelle”.

tra creme bio-mimetiche e neurocosmesi Ma le innovazioni non finiscono qui. Negli ultimi anni la ricerca sta procedendo anche su altri due fronti: cosmetici biomimetici e neurocosmesi. Nel primo caso “si tratta di formule con ingredienti, non necessariamente di origine naturale

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in laboratorio

elizabeth arden

clarins

sisley

Protegge contro le aggressioni dell’inquinamento urbano grazie a una tecnologia ad hoc e all’idebenone, antiossidante. Difende dai raggi Uva e Uvb con filtri solari 100% minerali. Rinforza le difese della pelle puntando sul Dna Enzyme Complex™. È Prevage City Smart Spf 50.

In Multi-Active Nuit una tecnologia di punta - Cell Targeting System si abbina gli estratti di cardo e di escolzia californica bio (fiore che si richiude la sera per rigenerarsi) per ‘ricaricare’ la pelle stanca e devitalizzata.

La nuova formula di Crème pour le Cou, arricchita da un cocktail di attivi affinanti, permette di rassodare il collo e favorire l’armonia dei volumi. Tra gli ingredienti chiave ci sono l’estratto di semi d’avena ‘effetto lifting’, e l’estratto di fibre di soia.

e vegetale, ma biologicamente identici ai componenti della nostra pelle o perfettamente compatibili con essa”, precisa Carla Scesa. “La neurocosmetica si fonda, invece, sulla stretta relazione tra pelle e sistema nervoso. Su questa premessa vengono messi a punto creme o make up in grado di innescare una stimolazione biochimica del cervello, soprattutto grazie ad alcuni attivi, come i peptidi, liberando un neurotrasmettitore come la dopamina che, a sua volta, genera sensazioni di benessere”. Non a caso, la relazione tra cute e sistema nervoso è attualmente uno dei grandi campi di ricerca della biologia cutanea: la prima contiene, infatti, numerose terminazioni nervose ed è considerata un organo vitale. Oltre a fare da ‘barriera’ protettiva nei confronti dell’ambiente, la pelle presiede a molte funzioni organiche, come la dilatazione dei vasi sanguigni, la produzione di sebo e sudore, la crescita dei peli. I più recenti studi le attribuiscono, persino, il ruolo di ‘regista’, responsabile del corretto funzionamento di organi e apparati del corpo.

l’equilibrio tra texture, attivi e sistemi di veicolazione Dal ‘re building’ alla crononocosmesi. Dallo skin care biomimetico alla neurocosmetica. Queste le principali direzioni intraprese dalla ricerca cosmetologica. Né bisogna dimenticare lo studio di nuove texture, che va di pari passo con quello sugli ingredienti cosmetici e di sistemi di veicolazione degli attivi sempre più sofisticati. “Si va dalle texture più ‘ricche’ di creme (o emulsioni), ovvero una mescolanza di olio e acqua, che si diversificano al tatto, a seconda della quantità e della qualità dei grassi impiegati e delle sofisticate tecniche di emulsione”, continua Carla Scesa. “Adatte

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alle pelli secche, mature e sensibili, permettono una veicolazione profonda delle sostanze liposolubili (come le vitamine A, E e F) e idrosolubili (la C e alcuni idratanti), lasciando, in genere, un sottile ‘film’ sulla pelle. Di consistenza media e medio-leggera, sono poi le emulsioni ‘umide’, che contengono pochi grassi ma molte sostanze umettanti, come acido ialuronico, glicerina e Nmf (Natural Moisturizing Factor o fattore idratante naturale), tutti ingredienti in grado di trattenere l’acqua e di impedirne l’evaporazione e che quindi preservano l’equilibrio idrolipidico della pelle, donandole una gradevole sensazione di freschezza e benessere. Texture impalpabile anche per i sieri, più o meno liquidi o consistenti, che hanno il duplice vantaggio di contenere un’elevata concentrazione di principi attivi e di penetrare a fondo nei tessuti, con effetti rigeneranti e antietà. Ancora: riscoperti negli ultimi anni e indicati per le pelli aride o sensibili, gli oli cosmetici per il viso sono arricchiti con oli essenziali, estratti, a loro volta, dalle diverse parti della pianta: fiori, foglie, legni, radici e semi. Al contrario, le texture in gel, pure in sé fresche e gradevoli specie d’estate, permettono il passaggio solo di attivi idrosolubili e quindi non possono rivendicare doti antiage ristrutturanti. In alternativa, i ricercatori hanno messo a punto cremegel arricchite con alcuni oli, che regalano ottimi risultati sia in quanto a piacevolezza, sia a penetrazione, rendendole perfette per tutte le pelli, specie normali, miste e grasse”. E infine, come si diceva, i principi attivi. “Tra gli oltre 17 mila ingredienti cosmetici usati attualmente dai cosmetologi, possiamo citare acido ialuronico, peptidi (prodotti anche dal nostro organismo), vitamine (oggi rese più ‘bio-disponibili’ per la pelle, anche

mediante nuovi sistemi di veicolazione) ed estratti vegetali inediti, provenienti da culture e continenti lontani, grazie alla globalizzazione”, continua l’esperta. “E poi gli oligoelementi. Pur essendo presenti nel nostro corpo in minima concentrazione, svolgono fondamentali funzioni di ‘starter’ su diversi processi biologici. Da soli o in sinergia con alcune vitamine (A, B5, C, E) combattono i processi ossidativi cutanei, arginando la produzione di radicali liberi. E fungono da bio-catalizzatori cutanei”.

l’efficacia va verificata con test in vivo e in vitro Fin qui i risultati raggiunti dai ricercatori in termini di efficacia cosmetica. Ma con quali metodiche verificarla? “Due i tipi di esami - in vivo e in vitro, solitamente utilizzati in sinergia - per testare la reale efficacia dei cosmetici” risponde Carla Scesa. “Nel primo caso, il prodotto viene innanzitutto sottoposto a test clinici per verificarne tollerabilità ed efficacia mediante esami dermatologici e oculistici effettuati da specialisti. In parallelo si procede con test di ‘autovalutazione’. Dopo aver selezionato un campione di volontari più o meno ampio, si spiega loro la modalità di utilizzo del prodotto. Trascorso il periodo di prova (da 2 settimane a 6 mesi), i soggetti compilano un questionario, poi sottoposto a verifiche strumentali o da parte di un team medico. Nel secondo caso (esami in vitro) si tratta, invece, di colture cellulari o di tessuti ricostituiti, per controllare la validità di uno o più principi attivi o del prodotto finale, sempre con la supervisione di uno specialista e nell’ambito di una struttura ad hoc. È questa una metodica per saggiare la sicurezza e l’efficacia di una nuova formulazione prima dei test in vivo, valida soprattutto per verificare i trattamenti destinati a pelli sensibili”.



ETICHETTE

Sovraccariche di informazioni, le confezioni dei cosmetici riportano anche simboli di cui i consumatori non sempre conoscono il significato. Ecco una breve guida che riassume i più diffusi.

di Giuliana Valcavi

DALLA CLESSIDRA FINO AL PAO: I SIMBOLI, QUESTI SCONOSCIUTI

DA UNA RICERCA QUALITATIVA SVOLTA DA ASTAREA SUI SIMBOLI CHE APPAIONO SUI PACKAGING COSMETICI EMERGE UNA CERTA CONFUSIONE DI MOLTI CONSUMATORI.

La clessidra veicola l’idea del decorso del tempo. In cosmetica viene facilmente associata alla durata del prodotto (30%), ma il 25% la abbina piuttosto ai liquidi e all’indicazione di un serbatoio. Intuitiva l’idea di scadenza del PAO con l’apertura e la dicitura. Anche il Mobius Loop viene facilmente compreso e il 30% degli intervistati indica che ha a che fare col riciclaggio, mentre il 10% ritiene abbia piuttosto a che vedere col lavaggio. Così il numero riportato all’interno per i consumatori non significa nulla. Il coniglietto LAV non viene assolutamente compreso e uno su quattro ritiene che abbia a che fare con ‘capi delicati’ e ‘lana’. Solo il 35% sa che Ecocert è una certificazione ecologica e il 10% pensa che si riferisca alla sicurezza del prodotto. Questi i risultati di una

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ricerca qualitativa svolta da Astarea sui simboli che appaiono sulle confezioni dei prodotti cosmetici. Tra i più ricordati il PAO. Il meno ricordato è il coniglietto LAV, considerato però molto importante una volta compreso il significato. I consumatori chiedono sempre più rassicurazioni sui processi e i prodotti, ma il surplus informativo anche sulle confezioni talvolta confonde ancora più le idee. A maggior ragione viene ritenuto importante fornire indicazioni funzionali chiare e inequivocabili, senza possibilità di fraintendimento. Ecco una breve guida ai simboli che possiamo trovare sulle confezioni dei cosmetici che può aiutare le commesse a svolgere il proprio lavoro e a informare i consumatori.


CLESSIDRA indica la scadenza del prodotto. Accanto dev’essere riportata la data oltre la quale il cosmetico non va più usato. Il regolamento europeo impone di riportare la scadenza se il prodotto ha una durata inferiore ai 30 mesi. PAO (Period After Opening), il vasetto con il coperchio aperto e un numero seguito dalla lettera ‘M’ indica i mesi dalla data di apertura entro i quali il prodotto deve essere consumato. È imposto dal regolamento europeo del settore. ALLUMINIO RICICLABILE, frequente su bombolette spray per deodoranti o lacche, indica che la confezione è realizzata con alluminio riciclabile.

TIDYMAN SYMBOL suggerisce di non disperdere il prodotto nell’ambiente. INFIAMMABILE si può trovare su confezioni di lacche o schiuma da barba. Indica che il prodotto è facilmente infiammabile e bisogna quindi stare attenti a esporlo a fonti di calore. CONIGLIETTO LAV è il logo della LAV (Coalizione Europea contro la Vivisezione). Indica che il prodotto non è stato testato sugli animali. SIGLA MATERIALE indica in che materiale è fatto il contenitore. PE sta per polietilene, una plastica largamente utilizzata, AL per alluminio, VE per vetro... E, la vocale ‘e’ accanto alla quantità del prodotto ha il significato di ‘circa’ e serve a

precisare che potrebbero esserci delle variazioni tra il peso effettivo e quello riportato in etichetta. GREEN DOT (punto verde), il produttore ha pagato un contributo per il riciclaggio degli imballaggi. BIOAGRICERT, il prodotto è stato sottoposto a uno standard che prevede che il 95% degli ingredienti siano ‘naturali’ e ‘di origine naturale’. La totalità degli ingredienti ‘naturali’ dev’essere certificata biologica.

ETICHETTE

MOBIUS LOOP è il simbolo universale del riciclaggio. Rappresenta le tre fasi del riciclo: raccolta differenziata, riutilizzo e uso del nuovo oggetto ottenuto. A volte è inserito un numero al suo interno (RIC Resin Identification Code), utile a identificare il tipo di plastica utilizzato.

SENZA GLUTINE, l’assenza di questa sostanza allergenica per i celiaci, anche se l’indicazione appare inutile in quanto l’applicazione di un prodotto con glutine sulla pelle non comporta alcun rischio. CE indica la conformità del prodotto alle norme dell’Unione Europea in materia di sicurezza, salute e tutela dell’ambiente. ECOCERT certifica il ricorso a processi rispettosi dell’ambiente e la produzione biologica. UVA è il fattore di protezione dai raggi solari di un prodotto cosmetico. LEGGERE LE AVVERTENZE, in caso di controindicazioni. Obbligatorio in base al regolamento europeo del settore anche quando le informazioni di legge non possono essere riportate direttamente sulla confezione, ma devono essere allegate. DEMETER, alcuni componenti provengono da agricoltura biodinamica, un sistema più complesso rispetto alla coltivazione biologica. ICEA, la certificazione Eco Bio Cosmesi e Cosmesi Naturale di ICEA riguarda prodotti a basso peso ambientale e che esprimono la massima tutela per la salute del consumatore. Per i primi è previsto l’uso di materie prime da agricoltura biologica, mentre per gli altri non c’è l’obbligo di materie prime da agricoltura biologica.

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FOCUS di Ivan Pestillo

bellezza in punta di dita dalla baSe al tOp COat

Formule rinforzanti e oli multitasking per le unghie. Creme idratanti e anti-età per le mani. Queste (e tante altre) le novità in profumeria per una manicure sempre al top.

Il segmento del trattamento unghie in profumeria diventa sempre più specializzato per poter competere con il canale professionale. In pochi e semplici passaggi, oggi è possibile ottenere una manicure professionale anche a casa grazie alle basi e ai top coat sempre più performanti. Sul fronte del trattamento in senso stretto, ci sono proposte per ogni esigenza. Dalle texture indurenti per le unghie fragili a quelle leviganti per le unghie irregolari. Non mancano poi gli oli multitasking che, con un veloce massaggio, nutrono le unghie e ammorbidiscono le cuticole. E poi scrub e creme per le mani, idratanti e anti-età, da usare anche come trattamento d’urto. Le proposte, dunque, non mancano. Ma come sfruttarle al meglio sul punto vendita? Lo abbiamo chiesto a quattro esperti di Deborah Milano, Ladybird House, Coty e Mavala che hanno dispensato preziosi consigli sull’esposizione degli smalti sul punto vendita e sulla possibilità di offrire alla cliente semplici e veloci massaggi per mani e braccia, oltre al classico servizio di manicure.

Luca Mannucci, Official Make Up Artist Deborah Milano Considerata l’ampia gamma di prodotti disponibili, la profumeria potrebbe conquistare le consumatrici con il lancio, per esempio, di alcuni kit di prodotti professionali, la creazione di spazi dedicati esclusivamente all’asse mani e la proposta di alcuni servizi focalizzati su tre step fondamentali: la preparazione alla manicure con olio per cuticole, scrub mani e base indurente per le unghie; la cura delle mani con creme e maschere nutrienti, veloci massaggi e una spruzzata di acqua termale fortificante (la stessa che in molte usano per fissare il make up); infine, il colore con una davvero ampia scelta - unica di questo canale - di nuance di tendenza. Rispetto ai saloni, la profumeria può, inoltre, contare sull’appoggio degli strumenti di comunicazione delle maison che diventano sempre più glamour e ‘invitanti’. Sono, però, fermamente convinto che il

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ruolo delle commesse nella profumeria moderna sia molto legato a quello di vere e proprie consulenti di bellezza. Rispetto ai prodotti nailcare, la loro preparazione e formazione dovrebbe essere sempre al top. La vendeuse deve comprendere le esigenze della consumatrice guardandole le mani e ponendole domande legate alla sua routine di bellezza quotidiana, non molto diversamente da come farebbe qualora dovesse consigliare una crema viso. Spesso la cliente si presenta in profumeria semplicemente per comprare un nuovo smalto. Perché non chiederle come trova lo stato delle proprie unghie, soprattutto nei passaggi di stagione o in alcuni particolari periodi della vita? Perché non chiederle quanto tempo dedica alla cura delle proprie mani? Potremmo scoprire che alcune clienti amano dedicarvi molto del loro tempo.


FOCUS

Manuela Truppi, Responsabile Formazione Mavala Italia Bastano pochi accorgimenti per una manicure professionale anche a casa. Innanzitutto, mai dimenticare una buona base in grado di proteggere l’unghia dai pigmenti dello smalto e un top coat isolante per proteggere, invece, il colore, soprattutto sui bordi. La parte esterna dell’unghia è quella più sollecitata - per esempio quando si scrive con la tastiera del computer - e, dunque, maggiormente soggetta alle sbeccature. Per mantenere il colore lucido per molti giorni, basta ripassare solo il top coat che ne ravviva la nuance. Altra cosa importante: mai tagliare e rimuovere le

cuticole con forbici o strumenti aggressivi! Meglio applicare un prodotto ad hoc che le ammorbidisca e lenisca. Successivamente si possono spingere delicatamente verso l’interno con un bastoncino per manicure. Un consiglio in più per la consumatrice: approfittare dell’applicazione quotidiana della crema mani per soffermarsi con un micromassaggio all’altezza delle unghie, per nutrirle e prendersene cura. Almeno una volta alla settimana procedere con una manicure ad hoc per questa parte delle dita per evitare ispessimenti e infiammazioni che portino a sollevamenti di ‘pellicine’.

Brunella Russo, Nail Trainer Ladybird House e CND Education Ambassador Un consiglio per i punti vendita che offrono la manicure: ogni servizio, dall’applicazione del semipermanente a quella dello smalto tradizionale, deve concludersi con un semplice e breve trattamento di bellezza aggiuntivo che prolunghi il momento di relax della cliente. Per esempio, si potrebbe pensare a un breve massaggio con una delicata crema esfoliante che permetta di eliminare le cellule morte e illuminare la pelle delle mani. Il vantaggio di questo tipo di trattamento è che non è necessario il risciacquo sotto l’acqua corrente, ma è possibile rimuovere facilmente il prodotto con

un telo bagnato e quindi asciugare le mani. In alternativa, se la pelle di mani e avambracci è molto secca, è possibile effettuare un massaggio con una lozione nutriente e idratante, magari facendo prima scegliere alla cliente la profumazione preferita. Cosa importante: meglio astenersi dall’uso di arnesi taglienti. L’unico strumento in grado di sterilizzare queste attrezzatture è l’autoclave. La procedura di sterilizzazione con autoclave deve essere svolta sistematicamente, se questo non avviene si incorre nel rischio di trasmissione di germi patogeni, causa di malattie anche gravi.

Francesca Stratta, Group Brand Manager Rimmel London & OPI Lo smalto è diventato un accessorio indispensabile per completare il proprio look. Le donne non si accontentano più di avere nel proprio beauty qualche tonalità passepartout nei toni del nude o del rosso, ma amano farsi sedurre da un mondo colore fatto di infinite sfumature. Sul punto vendita è, quindi, importante ricreare l’effetto di una cascata di colore illimitata e impattante che possa sedurre e far sognare rispondendo alle diverse esigenze di look. Tutti i materiali di OPI, studiati in collaborazione con la nostra sede di Los Angeles, hanno infatti un

design moderno e accattivante. Abbiamo, inoltre, attentamente studiato l’atteggiamento della consumatrice e le sue preferenze d’acquisto ed è per questo che proponiamo non solo l’accostamento di tonalità in gradazione ma anche a contrasto affinché ogni colore sia sempre esaltato. Oltre al colore, è importante anche educare e spiegare alle consumatrici l’importanza di una routine curativa. Sugli espositori e scaffali, non possono mancare referenze che vanno dalla cura delle cuticole alle basi protettive e rinforzanti fino ai fissa-smalti.

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FOCUS

ALESSANDRO Una serie di prodotti per la cura e il trattamento delle mani. È la gamma Hand-Spa di Alessandro International con formule a base di estratti di proteine della perla, acido ialuronico, olio di noce di macadamia, pappa reale, aloe vera, olio di mandorle e vitamina E. Due le linee: Age Complex per le pelli più secche e mature e Hydrating per contrastare i primi segni dell’invecchiamento cutaneo delle mani. Distribuito da Emmegi Distribution Srl.

ASTRA La nuova proposta di Astra per la cura delle unghie si chiama Expert Care System e comprende una serie di basi per correggere le imperfezioni dell’unghia, stimolandone la crescita, e dei top coat che esaltano il colore dello smalto con inediti effetti shine oppure matte per un fissaggio estremo. Distribuito da Giufra.

BELLAOGGI Le formule della linea Beauty and Care di Bellaoggi sono prive di toluene, DBP, formaldeide, resina di formaldeide e canfora. Cinque le referenze dall’olio per cuticole al trattamento anti-rottura. Distribuito da Eurostyle.

FEDUA Una speciale formula che interagisce con la luce del sole per fissare lo smalto in modo long lasting. Addio lampada LED, dunque, con 7 Days Top Coat di Fedua.

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CHANEL Nel 2016, Chanel rinnova la linea dedicata al suo accessorio cult - lo smalto Le Vernis - con un top coat che promette una tenuta di ben sei giorni. Si chiama Le Gel Coat.

ESSIE Il top coat della linea Gel Couture di Essie promette un’asciugatura rapida e un’istantanea brillantezza 3D. Con l’innovativo pennello a spirale che abbraccia le curve dell’unghia.

DEBBY Unghie curate e impeccabili con la frenchManicure&Care Collection di Debby che unisce colore e trattamento. La linea comprende: una penna per la french manicure, un kit di lunette che fanno da guida nel disegno, uno smalto bianco a base di polvere di diamante dalle virtù indurenti, tre smalti semitrasparenti con attivi ad hoc per unghie forti e sane e un pennello per una french manicure professionale.


FOCUS

DEBORAH LIPPMANN La manicurista delle star di Hollywood propone la sua linea di lussuosi trattamenti per le unghie. Tante le referenze, dalla base con formula ‘CC correttore’ al solvente alla lavanda. Tutte 5-free e a base di estratti botanici che idratanto e promuovono la crescita dell’unghia. Distribuito da B&L Alta Profumeria.

DEBORAH MILANO Color&Care Perfect Manicure è il nome della nuova linea di Deborah Milano dedicata alla cura delle unghie. Con un gel rimuovi cuticole ad azione rapida, un primer per smalto, un top coat asciuga-smalto, un top coat a effetto glossy e uno smalto nutriente e rinforzante.

ARVAL Dalla linea meke up di Arval, due formule curative per le unghie: Base Rifinitura Unghie con nitrocellulosa per levigare la superficie dell’unghia e Base Vitaminica con un derivato della vitamina B5 dalle proprietà idratanti, più le vitamine C, E e l’olio di argan. Entrambe dalla texture trasparente.

DIVAGE Innovativo, il solvente Express Nail Polish Remover nel pratico formato a immersione. Tra le altre proposte del brand, anche la base BB Diamond XL per riempire le irregolarità dell’unghia e il ‘correttore’ BB SOS per moltiplicare l’effetto volume dello smalto.

REVLON Una nuova collezione di prodotti nail-care composta da ben sei specialità. Tra queste: Quick Dry Base Coat per facilitare la stesura dello smalto ed Essential Cuticle Oil con un mix di oli naturali e vitamina E per ammorbidire le cuticole e nutrire le unghie. Distribuito da Beautyge.

ESSENCE Per chi lamenta unghie deboli e rovinate, Essence propone due nuove formule rinforzanti: SOS Nail Detox, a base acquosa, con oligo-estratti di alghe e provitamina B5 dalle virtù idratanti e SOS Power Repair con olio di argan, avocado e macadamia dalle proprietà rigeneranti. Distribuito da Simca.

FABY Per prendersi cura delle cuticole c’è la pratica Nails & Cuticles Fitness Oil Pen di Faby. La sua formula a base di vitamina E, F, oli vegetali micronizzati ed estratto di ginseng antiossidante è perfetta anche per ristrutturare il resto dell’unghia.

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FOCUS

ESTROSA Davvero

GUCCI Dalla linea di Bold

completa la linea nail-care di Estrosa con le sue sei referenze specifiche. Tra queste, la Base Pre-Smalto ad azione protettiva e l’Olio per Cuticole da massaggiare per qualche minuto per sfoggiare unghie sane e favorire il mantenimento della manicure. Distribuito da MP Hair.

High-Gloss Lacquer di Gucci, una base che protegge l’unghia preparandola a una finitura altamente luminosa e un top coat che protegge lo smalto con un finish ultraglossy. Nel lussuoso pack che richiama il logo e la moda del brand. Con tanto di pennello professionale per una stesura semplice e immediata.

MAVALA Volume, prote-

MAYBELLINE NEW YORK La linea

zione, finitura lucida e tenuta estrema. Questi i plus del Top Coat Gel Finish di Mavala con una speciale resina che lascia ‘respirare’ l’unghia naturale.

Dr. Rescue Nailcare di Maybelline New York si arricchisce di due referenze. La prima è Dr. Rescue Peel Off, la base per smalto glitter che si rimuove con la stessa facilità di una pellicola. La seconda è Dr. Rescue Quick Dry Drops gocce ad asciugatura rapida.

GUERLAIN Attirano subito l’attenzione per il loro flacone couture, la base e il top coat della linea di smalti profumati La Petite Robe Noire.

ZOYA È un trend senza tempo, quello della manicure nude. Oggi ripreso da Zoya con la linea Naked Manicure che mira a trattare le unghie fragili e danneggiate con una base nutriente, sei tonalità di Perfectors combinabili tra loro e due varianti di top coat. Tutti a base di ingredienti di derivazione botanica e vitamina E. Distribuito da Nailevo.

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MI-NY Tante le proposte del marchio MI-NY che ha fatto degli smalti e del trattamento unghie il suo core business. Tra queste, il Precious Oil con olio puro di mandorle dolci per nutrire unghie e cuticole e la Crema Mani Effetto Seta a base di estratto di camomilla, da utilizzare come trattamento intensivo quando la pelle delle mani si presenta particolarmente secca e sciupata.


OPI Nail Envy Strength in Color di OPI è un trattamento che unisce colore e formula rinforzante. Quattro nuance nude ed eleganti, arricchite con proteine idrolizzate del grano e calcio.

FOCUS

LAYLA Regalano un aspetto molto naturale, le basi di Layla dedicate alla salute delle unghie. Stony Nail Indurente per Unghie rende più forte l’unghia in pochi istanti grazie a una speciale resina. Mentre Stony Base protegge l’unghia dalle macchie causate dai pigmenti di colore dello smalto.

RIMMEL LONDON Dalla linea Nail Nurse, la base Stronger Nail che minimizza il pericolo di rottura e Nail Base & Top Coat 5in1 con cinque benefici in un solo prodotto che protegge, rinforza, leviga, idrata e stimola la crescita dell’unghia.

ORLY Dalla collezione Orly Color Care, l’Argan Cuticle Oil con olio di argan, jojoba e vitamina E per ammorbidire le cuticole e fortificare le unghie. Distribuito da Ladybird House.

TRIND Due i prodotti della linea Keratin di Trind per unghie estremamente danneggiate: Nail Restorer e Nail Protector da usare da soli o combinati tra loro per migliorare in pochi gesti le condizioni di salute dell’unghia. Distribuito da RVM Beauty.

SCHOLL Il beauty-device per la manicure si chiama Velvet Smooth Kit Elettronico Nail Care, è di Scholl e comprende un dispositivo ergonomico a due velocità e tre lime intercambiabili per regolare, levigare e lucidare le unghie di mani e piedi. Completa il trattamento, l’Olio Nutriente per Unghie e Cuticole.

ROBYNAILS Un trattamento unghie con azione purificante e igienizzante. Con principi attivi organici come il tea tree oil e l’olio essenziale di lavanda. È Natural Fix di RobyNails.

THE ORGANIC PHARMACY Una linea di smalti safe dagli standard professionali. Si chiama Organic Glam e comprende anche base e top coat. Distribuito da Butterfly Effect.

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BILANCIO D’ESERCIZIO di RCS MEDIAGROUP S.P.A. al 31.12.2015 In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n.416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con legge 23 dicembre 1996 n.650 (Valori in Euro)

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO I

Note Ricavi delle vendite ........................................... 12 Ricavi diffusionali ........................................ 12 - di cui verso parti correlate...................................... 13

Ricavi pubblicitari ....................................... 12 - di cui verso parti correlate...................................... 13

II II

Esercizio 2015 616.253.797 285.223.843 247.630.077

290.724.197

9.871.263

Esercizio 2014 630.720.040 289.769.606 249.492.919

305.522.789

9.533.041

Ricavi editoriali diversi ................................ 12

40.305.757

35.427.645

- di cui verso parti correlate...................................... 13

19.974.757

14.066.997

Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso ....................... 14 482.472 483.815 Acquisti e consumi materie prime e servizi ....... 15 ( 435.660.034) ( 445.358.104) Acquisti e consumi materie prime e merci ...... 15 ( 128.926.138) ( 135.693.438) - di cui verso parti correlate...................................... 13

( 47.672.027)

( 46.962.052)

Costi per servizi.......................................... 15 ( 264.091.034) ( 261.677.113) - di cui verso parti correlate...................................... 13 - di cui non ricorrenti ............................................... 26

Costi per godimento beni di terzi .................. 15 III II II IV

( 63.321.865) ( 1.477.708)

( 42.642.862)

( 54.529.608) ( 557.403)

( 47.987.553)

- di cui verso parti correlate...................................... 13

( 697.415)

( 732.791)

- di cui verso parti correlate...................................... 13 - di cui non ricorrenti ............................................... 26

( 3.880.577) ( 10.807.980)

( 4.629.150) 5.097.300

Costi per il personale ..................................... 16 ( 170.419.274) ( 166.346.431) Altri ricavi e proventi operativi ........................ 17

28.989.335

32.114.794

- di cui verso parti correlate...................................... 13 - di cui non ricorrenti ............................................... 26

13.211.720 2.366.000

13.329.249 -

Oneri diversi di gestione ................................ 18

( 20.959.860)

- di cui verso parti correlate...................................... 13

( 519.425)

Note 20 21 21 21 21

V VI VII VIII IX

Svalutazione crediti ....................................... Ammortamenti attività immateriali.................... Ammortamenti investimenti immobiliari ............ Ammortamenti immobili, impianti e macchinari . Svalutazione immobilizzazioni ........................

X

Risultato operativo Proventi finanziari ......................................... 22

X

(Oneri) finanziari........................................... 22

XI

Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie....................................... 23

- di cui non ricorrenti ............................................... 26

- di cui verso parti correlate...................................... 13 - di cui verso parti correlate...................................... 13

- di cui verso parti correlate...................................... 13

Risultato ante imposte XII Imposte sul reddito ........................................ 24 Risultato attività destinate a continuare XIII Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse ................................... 25 - di cui verso parti correlate...................................... 13

Risultato dell’esercizio

Esercizio 2015 ( 2.898.130) ( 19.313.397) ( 11.567.838) ( 3.518.969) -

( 22.772.009) 3.758.305 2.620.932

( 45.808.200)

Esercizio 2014 ( 5.578.876) ( 18.331.277) ( 263.806) ( 13.963.843) ( 16.988.073) ( 3.466.573)

( 32.528.513) 4.105.336 2.944.628

( 52.714.495)

( 30.014.441)

( 31.742.209)

76.963.466

( 24.506.002)

76.686.866

12.141.562 8.006.016 20.147.578 ( 69.802.146)

( 71.144.417)

( 22.052.013)

( 105.643.674) 10.777.024 ( 94.866.650) ( 22.703.543)

( 24.770.668)

( 49.654.568)

( 117.570.193)

Esercizio 2015

Esercizio 2014

-

-

1.071.768 (312.569)

(2.940.246) 808.568

5.172.051 (44.482.517)

(403.381) (117.973.574)

( 19.768.175)

( 418.927)

Accantonamenti ............................................ 19

( 4.160.111)

( 9.248.577)

- di cui non ricorrenti ............................................... 26

( 546.289)

( 4.358.000)

PROSPETTO DI CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO importi in euro Note Utile/(perdita) dell’esercizio 39 Altre componenti di conto economico complessivo: - saranno successivamente riclassificate nell’utile (perdita) d’esercizio Utili (perdite) su copertura flussi di cassa................. Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi di cassa .................................... Effetto fiscale su copertura flussi di cassa ................ Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value attività finanziarie disponibili per la vendita ............

Esercizio 2015 (49.654.568)

Esercizio 2014 (117.570.193)

( 1.235.185)

( 6.361.732)

7.506.705 ( 1.858.668)

8.757.079 ( 658.720)

-

( 8.330)

importi in euro Note Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita ...................... - non saranno successivamente riclassificate nell’utile (perdita) d’esercizio (Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti ... Effetto fiscale su attuarizz. Piani a benefici definiti.... Totale altre componenti di conto economico complessivo Totale conto economico complessivo

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA (Valori in Euro)

ATTIVITA’ XIV XVI XV XVII

Immobili, impianti e macchinari ..................... Investimenti immobiliari ................................ Attività immateriali ....................................... Partecipazioni valutate al costo .....................

Note 31-12- 2015 31-12-2014 27 62.552.698 69.201.964 28 2.270.000 3.500.000 29 55.646.594 57.999.479 30 1.132.815.246 1.227.617.169

- di cui verso parti correlate........................................ 13

1.132.815.246

- di cui verso parti correlate........................................ 13

-

XVII Attività finanziarie disponibili per la vendita ... 31 XXVII Attività finanziarie per strumenti derivati ......... 37

4.736.839 -

1.227.617.169

4.265.839 25 25

XVII Crediti finanziari non correnti........................ 32

2.994.822

3.043.607

- di cui verso parti correlate........................................ 13

168.199

168.199

XVII Altre attività non correnti............................... XVII Attività per imposte anticipate ....................... Totale attività non correnti ............................... XVIII Rimanenze .................................................. XIX Crediti commerciali ......................................

33 24

34 35

13.241.556 66.072.097 1.340.329.852 13.456.553 198.536.451

15.776.407 69.202.927 1.450.607.417 12.684.498 230.462.955

- di cui verso parti correlate........................................ 13

38.378.267

52.574.143

XXI

Crediti diversi e altre attività correnti .............. 36

XXI

Attività per imposte correnti .......................... 24

10.100.832

9.191.341

- di cui verso parti correlate........................................ 13

1.871.631

2.103.258

- di cui verso parti correlate........................................ 13

33.611.925 240.332

35.313.621 262.656

XXVII Crediti finanziari correnti .............................. 37

51.909.556

47.866.551

- di cui verso parti correlate........................................ 13

51.909.392

47.866.551

XXVII Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ......... 37 Totale attività correnti...................................... XXV Attività non correnti destinate alla dismissione . 39

2.261.933 309.877.250 127.500.000

709.229 336.228.195 36.850.000

- di cui verso parti correlate........................................ 13

127.500.000

37.550.000

TOTALE ATTIVITA’ ............................................

1.777.707.102

1.823.685.612

Le Note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge. Il bilancio è stato redatto secondo i principi contabili internazionali.

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO XXVI XXVI XXVI XXVI XXVI

Capitale sociale .......................................... Riserve ....................................................... Azioni proprie ............................................. Utili (perdite) portati a nuovo......................... Utile (perdita) dell’esercizio........................... Totale patrimonio netto ................................... XXVII Debiti finanziari non correnti .........................

Note 31-12- 2015 31-12-2014 39 475.134.602 475.134.602 39 123.302.027 118.646.973 39 ( 27.150.528) ( 27.150.528) 39 ( 161.092.273) ( 43.703.707) 39 ( 49.654.568) ( 117.570.193) 360.539.260 405.357.147 37 7.072.387 380.830.604

- di cui verso parti correlate........................................ 13

-

XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati ....... 37

11.010.534

- di cui verso parti correlate........................................ 13

10.020.509

XXII XXIII XXIV XXI

Benefici relativi al personale ......................... Fondi per rischi e oneri................................. Passività per imposte differite ........................ Debiti diversi e altre passività non correnti ......

40 41 24 42

- di cui verso parti correlate........................................ 13

Totale passività non correnti ............................ XXVII Debiti verso banche ..................................... 37 - di cui verso parti correlate........................................ 13

33.596.400 11.598.150 747.186 4.473.975 1.602.361

68.498.632 38.313.750 17.871.625

160.928.202

16.563.132 15.073.840

41.925.575 16.798.586 913.382 2.191.695 1.953.696

459.222.974 36.798.754 13.165.843

XXVII Debiti finanziari correnti ............................... 37

997.828.724

585.230.045

- di cui verso parti correlate........................................ 13

761.057.461

547.198.126

- di cui verso parti correlate........................................ 13

8.490.200

XXI XX

Passività per imposte correnti ........................ 24 Debiti commerciali ....................................... 43 - di cui verso parti correlate........................................ 13

XXIII Quote a breve term.fondi rischi e oneri .......... 41 XXI Debiti diversi e altre passività correnti ............ 44 - di cui verso parti correlate........................................ 13

Totale passività correnti................................... XXV Passività associate ad attività destinate alla dismissione ........................................ 45 - di cui verso parti correlate........................................ 13

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO........

8.536.276

183.948.911 31.227.369

25.207.295 79.092.128 10.443.842

1.332.927.084

6.451.090 6.405.014

207.448.397 36.283.283

42.497.805 80.679.400 4.283.312

959.105.491

15.742.126 15.742.126

1.777.707.102

– -

1.823.685.612

PROSPETTO DI DETTAGLIO DELLE VOCI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO AL 31.12.2015 Da pubblicare ai sensi dell’art. 1, comma 33, del decreto-legge 23 ottobre 1996 n°545 convertito con legge 23 dicembre 1996 n°650 (Valori in Euro) RICAVI DELLE VENDITE: 01 Vendita di copie ...................................................... 02 Pubblicità.................................................................. 03 Diretta ............................................................ 04 Tramite concessionaria ................................ 05 Ricavi da editoria on line .......................................

273.751.897 242.606.093 239.228.962 3.377.131 70.116.673

06 07 08 09 10

Abbonamenti................................................. Pubblicità ....................................................... Ricavi da vendita di informazioni ......................... Ricavi da altra attività editoriale ........................... Totale voci 01+02+05+08+09 ...............................

11.471.945 58.644.728 3.315.656 26.463.478 616.253.797


RCS MEDIAGROUP S.P.A - CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ 2015 Elenco delle testate servite in esclusiva (In applicazione alla legge del 5 agosto 1981 n. 416 e dell’art.1, comma 34, del D.L. 545/96 convertito con Legge 23 dicembre 1996 n. 650) Sette Sette Green Vivimilano Corriere della Sera Corriere Economia Corriere Motori La lettura

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BILANCIO CONSOLIDATO DELLA RCS MEDIAGROUP S.p.A. AL 31 DICEMBRE 2015 Da pubblicare ai sensi dell’articolo 1, comma 33, del D.L. 23 ottobre 1996 n° 545, convertito con legge 23 dicembre 1996 n° 650

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO (in milioni di Euro)

ATTIVITÀ

Note XVII Immobili, impianti e macchinari .................... 31 XVIII Investimenti Immobiliari................................ 32 XVI Attività immateriali ...................................... 33 XIX Partecipazioni in società collegate e joint venture 34 XIX Attività finanziarie disponibili per la vendita... 35 XXXI Attività finanziarie per strumenti derivati ........ 36 XIX Crediti finanziari non correnti ....................... 37 - di cui verso parti correlate...................................... 16

XIX Altre attività non correnti .............................. XXV Attività per imposte anticipate .................... Totale attività non correnti ............................ XX Rimanenze ................................................. XXI Crediti commerciali .....................................

38 26

31 dicembre 2015 102,4 21,5 416,0 51,0 5,2 4,8 0,2

31 dicembre 2014(^) 118,7 24,9 508,8 48,5 4,6 5,6 0,2

39 40

14,8 129,3 745,0 21,4 282,0

19,3 147,8 878,2 78,8 392,6

- di cui verso parti correlate...................................... 16

27,5

40,0

XXIII Crediti diversi e altre attività correnti ............. 41 - di cui verso parti correlate......................................... 16

XXIII Attività per imposte correnti.......................... 26 XXXI Attività finanziarie per strumenti derivati ........ 36 XXXIII Crediti finanziari correnti .......................... 42 - di cui verso parti correlate...................................... 16

42,8

0,1

9,5 3,6

-

99,1

0,1

8,7 11,8

10,2

XXXIII Disponibilità liquide e mezzi equivalenti ........ 42

9,8

13,7

- di cui verso parti correlate...................................... 16

2,0

1,1

Totale attività correnti XXVII Attività non correnti destinate alla dismissione 27

369,1 253,7

604,7 36,9

- di cui verso parti correlate...................................... 16

6,9

-

1.367,8

1.519,8

TOTALE ATTIVITA’

31 dicembre Note 2015 Capitale sociale.......................................... 43 475,1 Altri strum.finanz.rappres.patrimonio ............. Azioni proprie ............................................ 45 (27,1) Riserve ...................................................... 44/47/48 (15,9) Utili (perdite) portati a nuovo ........................ (156,4) Utile (perdita) dell’esercizio .......................... (175,7) Totale patrimonio netto di gruppo 100,0 Patrimonio netto di terzi ............................... 5,2 Totale 105,2 Debiti e passività non correnti finanziarie ..... 42 15,6

PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXVIII XXIX

- di cui verso parti correlate...................................... 16

-

XXIX Passività finanziarie per strumenti derivati ...... 36

11,0

- di cui verso parti correlate...................................... 16

10,0

XXVI XXIV XXV XXIII

Benefici relativi al personale......................... Fondi per rischi e oneri ................................ Passività per imposte differite ....................... Altre passività non correnti ........................... Totale Passività non correnti XXIX Debiti verso banche .................................... XXX

51 52 26 53

42

- di cui verso parti correlate...................................... 16

40,1 17,2 57,9 3,6 145,4 38,4

19,3

31 dicembre 2014(^) 475,1 (27,1) (23,2) (45,6) (110,8) 268,4 4,6 273,0 393,8 161,9

16,5

15,1

53,7 28,5 75,6 3,3 571,4 38,9

14,4

Debiti finanziari correnti ............................ 42

479,3

58,8

- di cui verso parti correlate...................................... 16

190,0

14,4

XXX Passività finanziarie per strumenti derivati ...... 36 XXIII Passività per imposte correnti ....................... 26 XXII Debiti commerciali ...................................... 54 - di cui verso parti correlate...................................... 16

XXIV Quote a breve term.fondi rischi e oneri ......... 52 XXIII Debiti diversi e altre passività correnti ........... 55 - di cui verso parti correlate...................................... 16

0,5 284,2

37,7

40,5 131,6

3,1

1,1 395,2

28,6

55,2 126,2

-

Totale passività correnti XXVII Passività associate ad attività destinate alla dismissione ........................................ 27

974,5

675,4

142,7

-

- di cui verso parti correlate...................................... 16

1,3

-

1.367,8

1.519,8

TOTALE PASSIVITÀ E PATRIMONIO NETTO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO (in milioni di Euro)

I II II II III II II

Note Ricavi delle vendite ........................................ 15 - di cui verso parti correlate...................................... 16

Progressivo al 31 dicembre 2015 2014(^) 1.032,2 1.065,1 261,1

-

262,2

Incremento immobilizzazioni per lavori interni .. Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso ....................... 39 Consumi materie prime e servizi ..................... 17

-

0,5 ( 677,5)

0,5 ( 712,4)

- di cui verso parti correlate...................................... 16 - di cui non ricorrenti ............................................... 30

( 81,3) ( 9,1)

( 83,6) ( 8,2)

Costi per il personale ..................................... 18

( 318,3)

( 303,4)

- di cui verso parti correlate...................................... 16 - di cui non ricorrenti ....................................... 30

( 5,4) ( 37,6)

( 17,6) ( 18,5)

- di cui verso parti correlate...................................... 16 - di cui non ricorrenti ............................................... 30

1,7 2,4

1,4 -

Altri ricavi e proventi operativi ........................ 19

27,0

25,5

Oneri diversi di gestione ................................ 20

( 30,2)

( 25,7)

- di cui non ricorrenti ............................................... 30 - di cui verso parti correlate...................................... 16

( 0,8) ( 0,1)

( 0,2)

IV

Accantonamenti ............................................ 52

( 15,7)

V

Svalutazione crediti commerciali diversi ........... 21

- di cui non ricorrenti ............................................... 30

( 11,0)

( 4,1)

( 8,4)

- di cui non ricorrenti ............................................... 30

-

( 0,1)

22 23 23 23 23

2,5 ( 39,4) ( 19,2) ( 0,7) ( 64,1)

( 0,6) ( 36,7) ( 21,2) ( 1,0) ( 20,9)

- di cui non ricorrenti ............................................... 30

( 2,9)

( 3,5)

VI VII VIII IX X

Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto .. Ammortamenti attività immateriali.................... Ammortamenti immobili, impianti e macchinari . Ammortamenti investimenti immobiliari ............ Svalutazione immobilizzazioni ........................ Risultato operativo .........................................

( 107,0)

( 12,7)

( 6,0)

Progressivo al 31 dicembre 2015 2014(^) 2,2 2,3

XI

Note Proventi finanziari ......................................... 24

XI

Oneri finanziari ............................................ 24

( 37,1)

( 43,0)

- di cui verso parti correlate...................................... 16

( 17,3)

( 18,4)

( 1,4) ( 143,3) 7,9 ( 135,4)

( 2,4) ( 95,0) 5,5 ( 89,5) 27

XII

- di cui verso parti correlate...................................... 16

Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie .................................... 25 Risultato ante imposte .................................... XIII Imposte sul reddito ........................................ 26 Risultato attivita destinate a continuare ............. XIV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse ( 38,8) ( 20,9) - di cui verso parti correlate...................................... 16

Utile / (perdita) dell’esercizio ......................... Attribuibile a : ............................................... XV Utile/(perdita) attribuibile ai terzi .................... 28 Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo ( 175,7) ........................................... ( 110,8) Utile / (perdita) dell’esercizio ......................... Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro .............. 29 Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro............. 29 Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione base in euro 29 Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione diluito in euro 29

0,2

6,6

0,3

1,2

( 174,2)

( 110,4)

1,5

0,4

( 174,2)

( 110,4)

( 0,26)

( 0,19)

( 0,26)

( 0,19)

( 0,08)

( 0,04)

( 0,08)

( 0,04)

( 51,9)

(^) Al 31 dicembre 2015 sono stati classificati nel Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse i costi e i ricavi afferenti le attività dell’area Libri per le quali è stato sottoscritto in data 4 ottobre 2015 un contratto di cessione il cui perfezionamento è soggetto all’approvazione delle competenti autorità regolatorie: eventuali provvedimenti di autorizzazione condizionata non pregiudicheranno il completamento dell’operazione e non comporteranno modifiche delle condizioni economiche pattuite per RCS MediaGroup S.p.A.. Al 31 dicembre 2014 il Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse è stato ritrattato per tener conto del risultato dell’area Libri, nonché dei risultati delle partecipate IGP Decaux e Gruppo Finelco, classificate a partire da fine esercizio 2014 tra le Attività destinate alla dimissione e dismesse e cedute rispettivamente in data 30 giugno 2015 e 15 settembre 2015. Inoltre i proventi netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, a partire dalla presente Relazione Finanziaria al 31 dicembre 2015, sono stati classificati in una linea di bilancio ante EBITDA ed in coerenza sono stati riclassificati nel periodo 2014 posto a confronto. Tale classificazione è stata giudicata più aderente alla sostanza dei fatti in quanto a seguito della cessione, liquidazione o totale svalutazione di partecipazioni valutate a patrimonio netto, aventi natura no core, nella voce sono rimasti quei proventi ed oneri di partecipazioni le cui attività sono strettamente funzionali alle attività del Gruppo -Le note richiamate negli schemi di bilancio costituiscono parte integrante del bilancio depositato presso il Registro delle Imprese di Milano e reso pubblico ai sensi di legge. -Il bilancio consolidato è stato redatto secondo i principi contabili internazionali.


OROSCOPO di Stefano Vighi

Ariete 21.03 - 20.04 Se Marte vi dà la giusta e necessaria carica per vivere, al massimo, la stagione del piacere, Saturno, ora intelligente, vi prepara a capire cosa sia giusto e necessario fare al vostro rientro. intanto l’amore – ovvero una attività molto adatta all’estate – sarà intenso ma incostante: caotico e complicato (non per colpa vostra) nella prima decade, più acceso e interessante nella seconda metà. il 26 esigerete tanta chiarezza.

toro 21.04 - 20.05 Venere garantisce un mese sempre mediamente intenso e divertente. Un momento in cui, il vostro pianeta, non vi farà mai mancare il suo sostegno, appassionandovi alle cose per le quali vale la pena di lottare. Attenzione all’amore e alle passioni il giorno 7, meglio aspettare stelle migliori che brilleranno nella seconda parte di agosto. La Luna Piena del 18 vi porterà in avanti con la mente, alle cose della quotidianità. Senza fretta.

GeMeLLi 21.5 - 21.6 Mentre Mercurio farà, come spesso succede, i capricci, voi lentamente ritroverete un equilibrio migliore con i limiti e le regole che non vanno mai in vacanza. Vi accorgerete, cioè, che mentre voi vi starete lamentando per qualcosa che non vi piace, il problema si sarà risolto senza il vostro intervento. Non siate mai troppo polemici e godetevi una stagione leggera. Cuori e batticuori saranno di moda intorno al 22.

CANCro 22.06 - 22.07 Aiutatevi, perché le stelle vi daranno una mano. Fate sempre sfoggio di quei pianeti che renderanno intenso e

sulle cose stagionali, mettendovi da parte - solo per un momento - per meglio osservare chi e cosa si muove intorno a voi. tantissime le occasioni per divertirvi grazie alla Luna Piena del 18, un momento facile e simpatico che vi farà capire che è estate.

organo ufficiale fenapro rivista specializzata fondata nel 1975 direttore editoriale

SCorPioNe

23.10 - 22.11

La parola d’ordine, per questo mese, sembra essere leggerezza. Soavità e autonomia da stelle finalmente in versione light, estiva. L’importante sarà però non esagerare mai con le pretese, perché non tutti avranno la voglia e la capacità di correre come state, giustamente, facendo voi. Puntate sull’amore soprattutto nella parte centrale di agosto, poi, il giorno 24, iniziate a capire che cosa vi serve per ricominciare.

Michelangelo Liuni direttore responsabile

Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it caporedattore centrale

Rosy Butera rosy.butera@sfera.rcs.it redazione

Marta Pacillo marta.pacillo@sfera.rcs.it progetto grafico

Eugenio Schinelli

SAGittArio 23.11 - 21.12 Marte e Saturno saranno gli alleati migliori per affrontare la stagione del piacere. Qualcosa che farete senza mai peccare di energia, ma con la capacità di preparare e di organizzare sempre il vostro divertimento, la vostra prossima passione. importantissimo, per il cuore e dintorni, la giornata del 22, quando chi amate vi vorrà state molto vicino, quando il calore del momento vi convincerà a indulgere con i sentimenti.

CAPriCorNo 22.12 - 20.01 Saturno vi farà fare la pace con ogni cosa, ma soprattutto con voi stessi e con le vostre prossime azioni. Saturno vi aiuterà a capire il linguaggio di stelle e persone, un rapporto che, negli ultimi mesi, avete un po’ perso di vista. intanto, però, Venere proteggerà sempre il lato più facile e simpatico della stagione, regalandovi momenti fatti di

LeOne 23 LUGLIO - 23 AGOSTO

Il mese del Solleone (ovvero quello dedicato al vostro segno) sembra comportarsi in modo costruttivo ma mai troppo rumoroso. eppure godrete dell’amicizia di Marte, stella che vi infonderà passione. e poi anche Saturno si comporterà meglio con voi, regalandovi amici e amanti a prova di estate. Il giorno 16 lasciatevi andare alla spontaneità, alla naturalezza di passioni e sentimenti. Stavolta potete permettervelo.

realizzazione grafica e impaginazione

Stefano Melissourgos stefano.melissourgos@sfera.rcs.it segreteria di redazione

Libera Venditti libera.venditti@rcs.it hanno collaborato

Jessica Albarracin, raimonda Boriani, Monica Caiti, Giovanna Maffina, ivan Pestillo, Giuliana Valcavi, Stefano Vighi stampa

Errestampa S.r.l. orio al Serio (Bg) Registrazione del Tribunale di Milano N°139 in data 24/3/1986 Iscritta al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n.1529

Testata volontariamente sottoposta a certificazione di tiratura e diffusione in conformità al Regolamento CSST Certificazione Editoria Specializzata e Tecnica Per il periodo 1/1/2015-31/12/2015 Periodicità: MENSILE Tiratura media: 5.256 copie Diffusione media: 5.001 copie Certificato CSST n. 2015-2572 del 25/2/2016 Società di Revisione: METODO

rCS MediaGroup S.p.A. via Angelo rizzoli 8, 20132 Milano redazione

Via Angelo Rizzoli 8, 20132 Milano telefono 02 2584 6671 Fax 02 2584 6675 abbonamenti

interessante – quasi solare - il vostro modo di essere e di apparire in pubblico. Perché il nuovo moto diretto di Saturno, in onda dal giorno 13, vi premierà con partner e compagni di vita decisamente più forti, decisi e simpatici. Non vi resta che confidare in un agosto migliore, in un presente a prova di vacanza.

VerGiNe 24.08 - 22.09 Davvero il vostro sarà il segno più popolato dell’estate. Lo sarà grazie ai pianeti che, camminando tra le vostre stelle, renderanno intenso e importante il tempo delle vacanze. Lo sarà grazie a Marte e a Saturno che, sebbene in aspetto non facile, vi aiuteranno a trovare un equilibrio migliore con le passioni e con gli impegni del rientro. intanto aspettate la stagione che vi appartiene forti di una mente molto accesa.

BiLANCiA 23.09 - 22.10 Nella vostra inarrestabile ricerca estetica ed energetica, inizierete il nuovo mese spesso in bilico tra insofferenza e attenzione per chi vi è accanto. Provate a concentrarvi

82 imagine agosto 2016

passione, di svago e di voglia di stare finalmente bene con tutto e con tutti.

ACQUArio 21.01 - 19.02 Due saranno i fenomeni che più condizioneranno il vostro mese. il primo sarà il moto diretto di Saturno, pianeta che, dal giorno 13, vi restituirà quella sicurezza e quella voglia di andare avanti che, recentemente, avevate un po’ perso per strada. il secondo saranno invece le lune mensili, forze planetarie che il giorno 2 vi apriranno gli occhi sulla qualità di una relazione e che il 18 vi aiuteranno a scegliere.

PeSCi 20.02- 20.03 Per vivere al meglio la stagione delle spiagge e dei saluti, stavolta non dovrete fare altro che evitare di avere premura, non facendovi mai conquistare dalla smania delle decisioni e dimostrare che Marte potrebbe mandare in onda. tutto sembra infatti funzionare senza stress, e voi fareste bene a godere della dolcezza del momento. Non provate a complicare il presente, a impedirvi di essere i veri protagonisti delle vostre vacanze.

Per informazioni: 02 25846785 orArio CoNtiNUAto 9.00-18.00 concessionaria

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