RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO
MENSILE - ANNO 43 - N.4 2017 - € 4,50
PRIMO PIANO MICOL CAIVANO INCHIESTA CINA IN PROFUMERIA SPECIALE CORPO
IL PRIMO
MASCARA SHAKER
MINERAL RADIANCE Grazie al brevetto OsmoGuard™, uno scudo di protezione urbano, la pelle è libera di respirare e protetta dagli agenti inquinanti.
AHAVA
ELEMENTAL BEAUTY FROM THE DEAD SEA
Con la linea completa The Mineral Radiance Collection, composta da quattro trattamenti potenziati a base della tecnologia brevettata OsmoGuard™ e dell’esclusivo complesso Radiance5, Ahava punta a donare energia e vitalità, combattere colorito spento, stanchezza e segni d’espressione, favorire la luminosità e proteggere la pelle dai danni provocati dai tre tipi d’inquinamento, urbano, atmosferico e UV.
EFFETTO DETOSSINANTE
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DETERSIONE
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CLEANSING GEL La formula di Cleansing Gel, arricchita con OsmoGuard™ per proteggere dall’inquinamento, è stata creata per detergere delicatamente la pelle neutralizzando gli effetti dannosi degli agenti esterni irritanti. Contiene anche olio di jojoba e Signaline S™ che già in fase di pulizia donano un’infusione di energia e luminosità alla pelle.
INSTANT DETOX MUD MASK L’azione detossinante immediata di Instant Detox Mud Mask è garantita dalla formula arricchita con OsmoGuard™ e un’elevata presenza di minerali naturali del Mar Morto. Oltre a purificare la pelle, la idrata e calma le irritazioni, minimizza le imperfezioni e le linee sottili. La presenza di Venuceane™ sostiene il naturale processo di detossinazione della pelle.
PROTEZIONE E IDRATAZIONE
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ENERGIZING DAY CREAM UVA\UVB\IR\SPF15 Il trattamento da giorno Energizing Day Cream contiene il complesso brevettato Osmoter™ con Signaline S™ e un principio attivo ‘soft focus’ che con un’azione sinergica potenziano l’energia cutanea, accrescono la luminosità della pelle e donano al colorito un effetto ‘bonne- mine’. Inoltre, grazie a OsmoGuard™, la crema energizzante protegge dall’inquinamento, dai raggi UVA e Infrarossi.
AZIONE ANTI STRESS
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OVERNIGHT DE-STRESSING CREAM Con la sua texture cremosa ricca e soffice, il trattamento notte Overnight De-Stressing Cream è un booster anti-età lenitivo per la pelle che aiuta a riparare e alleviare i danni derivanti dagli stress quotidiani e dall’inquinamento, fattori alla base del precoce invecchiamento cutaneo. Contiene OsmoGuard™ e Venuceane™, ingrediente protettivo particolarmente attivo durante il sonno.
DISTRIBUITO DA LUXURY LAB COSMETICS – VIA G.C. PROCACCINI 48 – MILANO WWW.LUXURYLABCOSMETICS.IT
EDITORIALE
Un corpo è bello anche con qualche
di Cristina Milanesi
chilo in più. Basta che sia tonico e leggermente abbronzato. Ma più di tutto bisogna
volersi bene...
Questo non è l’Editoriale originale. Quello che commentava il fenomeno dei così detti mercati emergenti come la Cina, nuova Mecca per l’industria cosmetica. Con tutti gli annessi e connessi di mercati in crescita e di strategie di vendita. Era pronto prima del fine settimana, poi sabato, con la mia amica di sempre, Anna siamo restate in giardino per lungo tempo a parlare di sua figlia. Il sole era tiepido e avvolgente, ma la sua angoscia entrava nel cuore e nella pelle come il gelo dell’inverno. Sua figlia la conosco da quando
è nata. Una bambina allegra e tenace, super sportiva che dava filo da torcere a tutti i suoi coetanei maschi. Oggi una bella ragazza, poco più di vent’anni e un corpo morbido e femminile. Da mesi si era prefissa uno scopo: arrivare alla ‘prova costume’ perfetta... Così, giorno dopo giorno ha chiesto al suo corpo di vivere senza cibo, fino a quando il corpo si è ribellato e ha ceduto. Adesso è ricoverata in una struttura specializzata in disturbi dell’alimentazione. Ma il percorso è difficile, doloroso e molto lungo. Ho pensato al nostro Speciale Corpo, quello che dedichiamo ogni
stagione alle novità per arrivare in forma appunto, alla ‘prova costume’. Penso che sia un dovere di noi tutti, che ci occupiamo di Bellezza, dare il giusto peso alle cose. Un corpo è bello anche con qualche chilo in più. Basta sia tonico, morbido, leggermente abbronzato. A questo servono i prodotti. A dirci che siamo belle così come siamo e che creme, diete, medici estetici contano poco se non ci si vuol bene. Ad Anna e a sua figlia, tutto il mio affetto e i miei pensieri. Sicura che entrambe riusciranno a uscire dall’incubo crudele della perfezione.
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SOMMARIO
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IL BELLO DEL CIBO RETAIL NEWS
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PUNTI DI VISTA Gianpietro Meroni VISTI IN FIERA Profumi d’autore BEAUTY NEWS GAIA RINGRAZIA
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PRIMO PIANO Micol Caivano, Cosmetica
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INCHIESTA La Cina in profumeria è già realtà ed è solo l’inizio
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FIERE Cosmoprof50, tutte le novità dalla kermesse
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WEB TREND È ancora selfie-mania
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ITALIAN EXPERTISE Investiamo sul valore dell’arte orafa italiana L’INSEGNA Giordano, la capacità di cogliere al volo nuovi trend 7 DOMANDE A... Philippe Starck 7 DOMANDE A... Sergio Majerna, Etoile Beauty
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sommario
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7 domande a... Andrea Brambilla, Nouba 7 domande a... Manuela Truppi, Carma Italia strategie Britannico, gentleman e cool è il nuovo Mr. Burberry
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Pagine giaLLe Gli aggiornamenti di Fenapro
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sPeciaLe corPo Anche lo sportswear sa essere glamour
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in store Lo spazio dedicato a chi ogni giorno lavora in profumeria
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agenda beauty Garden Style La Protagonista Accoglienza e coccole, il ritorno alla profumeria accessori Espositori impattanti, per i bijoux che valorizzano il negozio formazione Think Mobile di Biotherm focus Opachi o super-luminosi ma anche curativi new entry Moschino
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new entry Guerlain new entry Dior new entry Pupa intercettazioni
La Seta incontra Sakura
L’infinito potere idratante della seta. La vitalità dei fiori di Sakura. Il loro incontro in ULTIMATE rivela il pieno potenziale della pelle.
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ULTIMATE
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IL BELLO DEL CIBO
oia
COME CONTROLLARE IL PESO E COMBATTERE L’INVECCHIAMENTO
di Giuliana Valcavi
Alto contenuto di fibra, proteine dall’elevato valore biologico e preziosi omega 3: la soia aiuta non solo a rimanere in salute, ma anche a mantenere la linea e a rinnovare i tessuti danneggiati. Quali sono le caratteristiche nutrizionali della soia?
RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, AUTRICE DI ‘ANTIAGING CON GUSTO’. DIRETTORE SCIENTIFICO DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE PRESSO IL MASTER IN MEDICINA ESTETICA UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. È IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION, LA NUOVA CULTURA CULINARIA DI GUSTO&BENESSERE ANTIAGING.
La soia, come tutti i legumi, ha un buon contenuto di proteine, che nel caso specifico hanno un elevato valore biologico. La soia ha proteine complete quasi quanto quelle della carne, che vengono completate dall’associazione con cereali. Quindi, la soia si rivela un ottimo sostituto per chi sceglie un’alimentazione con proteine di origine vegetale. Oltre alla componente proteica, un altro aspetto importante della soia è la componente lipidica. È ricca di omega 3, i grassi amici del cuore. Inoltre, è ricchissima di fibra, sostanza che non possiamo assimilare ma che protegge il nostro organismo dalle malattie: abbassa il colesterolo, aiuta a non ingrassare perché garantisce senso di sazietà e rallenta l’assorbimento del cibo. Il consumo di soia può darci dei vantaggi anche in termini di bellezza?
Certo, grazie al contenuto di fibra, ci aiuta a rimanere in linea. Inoltre, gli omega 3 sono degli anti-aging. Infine, il contenuto proteico aiuta a rinnovare i tessuti danneggiati. Salsa, latte, germogli, farina: come consumare la soia al meglio?
La modalità migliore di consumo della soia è quella originale, cioè del fagiolo da utilizzare per esempio nelle zuppe. Ottimo anche il latte, soprattutto come sostituto nel caso di allergie e intolleranze al latte vaccino. I germogli di soia, di cui si parla spesso come super food, non sono così ricchi di nutrienti come si dice. Hanno le caratteristiche della soia, ma in quantità
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minori. Le salse purtroppo sono talmente trattate che perdono le proprietà iniziali della soia. Un buon uso della soia, invece, è come farina, da impiegare nella pasta della pizza, del pane o della sfoglia. È ricavata dalla macinazione del legume e quindi mantiene tutte le vitamine e le proteine del prodotto. Si può usare anche nella preparazione di dolci, ma sempre miscelata con quella di grano perché essendo senza glutine non dà consistenza all’impasto. Ottimo l’olio di soia, anche molto economico, a crudo nelle insalate o come condimento in cottura. Qualche precauzione?
Il consumo di soia è indicato soprattutto nell’età adolescenziale e adulta, meglio evitarlo nella prima infanzia. Gli steroli che vi sono contenuti possono provocare qualche interferenza a livello ormonale. Sempre per lo stesso motivo, anche in menopausa il consumo di soia deve essere moderato.
La Ricetta Pizza alla soia Miscelare farina bianca, farina integrale e farina di soia con un cucchiaio d’olio di soia e 580 grammi di acqua per ogni chilo di farina, un panetto di lievito di birra prima sciolto in acqua e 7 grammi di sale. Lasciare lievitare due ore, poi stendere l’impasto e far lievitare ancora mezz’ora. Dopo aver farcito, infornare a 220 gradi.
Nel perfetto rituale beauty non può mancare un gesto fondamentale come quello offerto dalla maschera: un trattamento intensivo e istantaneo che agisce in pochi minuti restituendo confort e freschezza alla pelle. La gamma di maschere Sisley è articolata in base alle diverse esigenze della pelle. L’unica a risciacquo è la maschera purificante, le altre - idratante, rimpolpante, specifica per il contorno occhi - vanno applicate in uno strato abbondante, lasciate in posa dai 10 ai 15 minuti, poi va tamponata l’eccedenza con una velina.
PUBBLINFORMAZIONE
Masque Eclat Express nettoyant à l’argile rouge
Hydra Flash Formule Intensive
Una maschera cremosa a risciacquo, arricchita con argilla bianca e rossa e glicerina vegetale, che in soli 5 minuti purifi ca in profondità, elimina le impurità, minimizza i pori e ravviva il colorito.
Ideale per la pelle disidratata, questa maschera ad azione intensiva con estratti di piante e oli essenziali, aiuta a fissare l’acqua negli strati superiori dell’epidermide restituendole confort.
Masque Crème à la Rose Noire
Masque Contour des Yeux
Ricca di oligo-elementi, vitamine e attivi anti-âge, in 10-15 minuti la maschera effetto ‘plumping’ all’estratto di rosa nera toglie la stanchezza, leviga e rivitalizza la pelle.
Maschera levigante express dall’inedita texture ‘gel patch’, impiega attivi vegetali, vitamine e oligo-elementi per ridurre rughe e segni di stanchezza nella zona del contorno occhi.
rEtail nEws
Sinatra Profumerie torna in ethoS
di Giovanna Maffina
Gianfranco Tagliaferri (nella foto a sinistra), titolare delle profumerie Sinatra, rientra in Ethos Profumerie, che aveva lasciato alla fine dello scorso anno. “Torniamo con immenso piacere e siamo felici di contribuire nuovamente alla crescita forte e continua del gruppo”, afferma l’imprenditore. Non è l’unico nuovo ingresso per la società consortile. “Nei primi tre mesi dell’anno sono entrate 16 nuove ragioni sociali con 54 nuovi punti vendita che portano così il gruppo a contare un totale di 226 punti vendita e 84 ragioni sociali, distribuite su tutto il territorio nazionale. E abbiamo chiuso il 2016 con un +6,60% in sell out. Due grandi risultati, merito di tutti”, sottolinea Mara Zanotto, direttore generale della società. Se parametrato alla numerica dei punti vendita degli altri retailer, il gruppo conquista così il 2° posto nel ranking nazionale, dietro Limoni/La Gardenia.
ConSorzio arCobaleno PreSenta ChiCCa Svelato il naming del Consorzio Arcobaleno - che proprio nel 2017 festeggia i suoi primi vent’anni - per le profumerie consorziate: Chicca. “Che ingloba la parola ‘chic’, che vuol dire elegante, raffinato, bello e prezioso. Ma diventa ‘chicca’, dunque anche unico nel suo genere, nuovo”, spiega Giorgio Cacchione presidente del Consorzio. “La nuova insegna si affiancherà alle preesistenti, per sottolineare sia la continuità con la storia delle singole realtà, che l’appartenenza al consorzio. I nostri profumieri sono imprenditori di valore, lavorano loro stessi in negozio coltivando un rapporto di fiducia con le clienti. Ma sono aggiornati e usano il digitale”.
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SePhora, due oPening a milano e verona Due nuovi beauty store, uno a Milano e l’altro a Verona. Targati Sephora e inaugurati lo scorso 29 e 30 marzo. Il primo, più di 500 mq in Corso Buenos Aires, avrà 8 postazioni make-up e la possibilità di scoprire tips sui prodotti attraverso gli I pad a disposizione per le clienti. Al primo piano il make-up e al secondo l’assortimento di skincare e una cabina estetica dove provare un servizio esclusivo di Sephora che sfrutta la tecnologia Endermolift, che attiva naturalmente la produzione di collagene, elastina e acido ialuronico. Il beauty store di Verona è stato inaugurato invece nel nuovo centro commerciale Adigeo, oltre 200 mq per una shopping experience stile Sephora.
concentrazione valleSi allunga Con unix Unix Profumerie passa a Modus. La catena, guidata da Roberto Vallesi, ha rilevato l’insegna nella sua totalità. Salgono così a 55 i punti vendita della società piemontese che in questo modo si assicura una presenza importante anche in Veneto e in Friuli Venezia Giulia. Prosegue il fenomeno di concentrazione della nostra Profumeria. La Francia insegna?
i 40 anni della Profumeria giraSole
Ha festeggiato 40 anni lo scorso febbraio la profumeria Girasole di Nerviano, in provincia di Milano. I proprietari Marisa e Antonio sono partiti con 20 mq più altri 20 per l’area estetica, con due cabine, una per trattamenti estetici viso e corpo. Ora il punto vendita ha una superficie di 60 metri, 4 cabine per l'estetica al piano superiore, una quinta alpiano terra e tre vetrine. Tra le case trattate Clinique Estèe Lauder e Pupa, mentre per quanto riguarda l’estetica, dal 1984 il negozio è un Dibi Center 5 stelle.
beauty lounge limoni aPre a Palermo e rifà il look al Pdv di milano Profumerie Limoni ha inaugurato a Palermo la sua diciassettesima Beauty Lounge e completamente rivisto quella di Corso Buenos Aires a Milano, ampliando la carta dei servizi dedicati. “Continueremo a valorizzare i negozi più strategici per essere sempre aggiornati sui nuovi trend”, ha dichiarato Fabio Pampani, a.d. LLG Leading Luxury Group. Tra le attrazioni, la Make Up School by Smashbox Cosmetics, scuola di trucco con sessioni individuali tematiche guidate da truccatori professionisti, con 4 workstation al piano terra più una postazione selfie che consente alle partecipanti di condividere con l’hashtag #makeupschool il look creato durante la sessione.
HUGOBOSS.COM
Punti di vista di Giovanna Maffina
Gianpietro
eroni
un indipendente alla seconda generazione. due profumerie-boutique in centro a Monza. dentro, l’orgoglio per una professione che ha una bella missione e la rabbia di chi si sente ‘un vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro’.
Quali caratteristiche hanno i vostri negozi? Sono due profumerie boutique in centro storico che lavorano moltissimo con la clientela fidelizzata. Un terzo negozio, fondato dai miei genitori, che aveva 50 anni, l’abbiamo dovuto vendere nel 2014: noi, il fenomeno della desertificazione delle aree più periferiche, l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle. In uno dei due negozi abbiamo una cabina estetica. Mantenerla ha un costo importante ma dà un servizio aggiuntivo alle clienti.
il valore della profumeria oggi. Abbiamo un ruolo sociale importante. Risolviamo piccoli-grandi problemi che possono anche avere implicazioni psicologiche, con un approccio edonistico, che una farmacia, ad esempio, non è in grado di fornire, perché il suo ruolo è un altro. Se una ragazza vuole imparare a truccarsi in un certo modo, piuttosto che una signora vuole un confronto competente su come ritoccare il viso con i filler, verrà da noi e non dal farmacista.
un messaggio per i colleghi Basta vendere lo sconto, non porta da nessuna parte! Il risultato è che sempre più frequentemente le clienti chiedono “cosa c’è in promozione?”. Lo sconto non fidelizza né alla marca né al punto vendita. Se l’unica leva è questa, diventiamo terra di conquista di tutti.
un messaggio per l’industria Tutelate il nostro canale! Non potete
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andare ovunque, fate delle scelte di campo. Poi, spingete solo le vere innovazioni. Ogni anno si fanno tanti ritocchi sui packaging e sui prezzi, ma innovazione vera, poca. E quando c’è, andrebbe pubblicizzata in modo importante, perché la cliente sia consapevole del valore di ciò che acquista.
uno per i tuoi dipendenti. Continuate ad avere voglia di imparare anche dagli altri. Non si smette mai di imparare.
i giovani entrano poco in profumeria. come mai? Perché dobbiamo essere più bravi a coinvolgerli e andargli incontro! Un paio di settimane fa avevo in negozio un truccatore e una delle giovanissime che si è fatta truccare era raggiante perché aveva imparato come stendere perfettamente l’eyeliner. Ecco: noi dobbiamo dare a questa fetta di pubblico ciò che gli altri non gli danno. Non è un semplice servizio, termine ormai abusato e che vuol dire tutto e niente. Come definirlo? Coaching, consulenza? Un approccio efficace, coinvolgente e che sia sempre decifrabile come positivo e di esaltazione del bello.
il mercato del retail selettivo oggi. secondo te nasconde più insidie o opportunità? Entrambe. Le transizioni portano opportunità e problemi. Il punto è che sino ad ora il retail ha fatto ciò che ha
voluto l’industria, usando solo certe leve - lo sconto in primis - che rischiano di far perdere completamente l’anima al nostro mestiere. È la magia che ci differenzia dai concorrenti.
Qual è il concorrente che temi di più? Non ce n’è uno in particolare. Guardandomi attorno, vedo solo le catene, la loro battaglia sui prezzi e un panorama che si sta concentrando sempre di più. Ritorno alla riflessione di prima, alle aziende che ormai distribuiscono i loro prodotti ovunque. Tanto per esemplificare: il marchio che oggi era in dimostrazione da me, la prossima settimana sarà nella farmacia a fianco, con lo stesso make-up artist, e così via. L’obiettivo qual è? Quello di trasferire in un contesto medicale, che nulla ha a che vedere con il nostro, l’allure del selettivo? Noi indipendenti siamo un po’ come vasi di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro.
continuate, allora, a mantenervi indipendenti e lontani da ogni forma di consorzio, oppure ci state ragionando?
Ci è stato proposto e non è detto che non succeda. In questo momento, pro e contro si bilanciano, però. Vedremo.
corso di formazione fenapro. che ne pensi? È un’iniziativa che appoggio in pieno, perché credo molto nei valori che vuole comunicare. Ogni azienda che vuole crescere deve fare formazione!
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VISTI IN FIERA
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di Ivan Pestillo
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PROFUMI D’AUTORE
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Alcune novità da Esxence, la fiera milanese della profumeria d’arte che ha chiuso la nona edizione con 7.410 visitatori.
6 1. Una candela per l’ambiente di The Merchant of Venice, realizzata in vetro di Murano insieme alla fornace NasonMoretti (distribuito da Mavive).
2. Il celebre flacone di Nirmala di Molinard nella nuova veste più moderna (distribuito da Aquacosmetics). 3. Dalla Collection Grands Crus, il nuovo Maasaï Mara: ambrato e caldo come l’Africa (distribuito da Etoile). 4.
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Prende il nome da un romanzo di Chandler, il nuovo You and Eye di Etat Libre d’Orange (distribuito da Officina Prafum). 5. Con note verdi e succose, Rêve d’été di Rancé 1795 ci trasporta in una Sicilia assolata. 6. Jardin Secret di Houbigant con note di narciso e sandalo (distribuito da IPD). 7. Da Alyson Oldoini, Oranger Moi con la sua esplosione di frutti. 8. Un crescendo di vitalità, fatto di eliotropio e agrumi canditi: è Voile Confit di Francesca dell’Oro. 9. Creata da Luca Maffei, Bella Donna di Jul et Mad è ispirato al ‘Ritratto di dama’ di Leonardo Da Vinci (distribuito da Kaon). 10. Jus fiorito e legnoso per Mudéjar di Majda Bekkali (distribuito da Calé). 11. Omaggia la celebre Bond Street londinese, il nuovo profumo di Hugh Parsons con giacinto e giglio (distribuito da Profumitalia). 12. Ancora Amore di Bois 1920 si apre con delicate note talcate.
Guarda il VIDEO per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/29marzo2017
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BEAUTY NEWS di Ivan Pestillo
Belle
scoperte
Il marchio di cosmetica termale Gli Elementi riparte con Dafne Italian Phylosophy. “Siamo già presenti in circa 50 negozi sul territorio nazionale, ma contiamo di ampliare la distribuzione entro l’estate”, ha affermato Davide Brichetti, amministratore unico della società. Attualmente la linea Gli Elementi si compone di una quarantina di referenze per viso e corpo per tutte le esigenze, più le nuove multiprotezioni, tutte suddivise per famiglie di colore in modo da essere immediatamente riconoscibili a scaffale.
Concorso Si chiama ‘Bellezza in partenza’, il nuovo concorso targato Cielo Alto e Orizya che, dal 20 aprile a fine 2017, offrirà ai consumatori la possibilità di vincere diversi premi sostenendo il progetto Pink in Good della Fondazione Umberto Veronesi. Per partecipare, basta acquistare almeno due prodotti a scelta delle linee Cielo alto e Orizya per ricevere in omaggio una cartolina cancella&vinci. Cancellando la banda argentata, si potranno vincere una serie di premi firmati Roncato e, come premio di consolazione, le minisize dei prodotti Cielo Alto.
Top Awards 2017 Kiko e Grafiche Bramucci hanno vinto il premio Fedrigoni Top Awards 2017 come terzi classificati nella categoria Packaging con la collezione Generation Next della primavera 2015. Primo e secondo classificato: Aveleda SA e Fornum & Mason.
Nicchia #WhatMattersIsInside è il nome del progetto ideato da François Henin, alla guida del marchio di profumeria artistica Jovoy, in collaborazione con Luca Falchetti di Essenses che ne è distributore esclusivo per l’Italia. L’obiettivo è quello di creare il primo profumo partecipativo d’Italia. A tal fine sono stati chiamati all’appello cinque nasi di fama internazionale per la creazione di altrettanti jus. Solo uno di questi, però, sarà prodotto in edizione limata. E a sceglierlo saranno i consumatori. Basta visitare www.Wmii.jovoyparis. com e rispondere a un questionario (fino al 15 di aprile). Le risposte faranno da ispirazione ai cinque Maestri che riveleranno le loro creazioni a giugno presso i rivenditori esclusivi del brand. Qui si potrà, infine, decretare la propria fragranza preferita.
# w h a t m at t e r s Is inside
Giri di poltrone Dopo la nomina di Martina Morellato come amministratore delegato della Italian Beauty Spa, continua il processo di rinnovamento del management aziendale con l’arrivo di Andrea Cozzani come nuovo responsabile commerciale e consigliere nel CdA.
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gaia ringrazia di Giuliana Valcavi
L’ aria sta cambiando
(1ª parte)
Ecco l’importante trasformazione che sta interessando il mercato. Viste le rosee previsioni di crescita, chi lavora nel commercio non può non tenerne conto.
L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità indica che l’inquinamento atmosferico (outdoor e indoor) è il principale fattore di rischio ambientale per la salute della popolazione mondiale. Si parla sempre dell’aria nelle nostre città, ma com’è la situazione nei negozi? Ce ne parla in un’intervista Alessandro Miani, presidente di SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), che ci fornisce anche alcuni importanti consigli in questo numero e sul prossimo. Tra le indicazioni che vengono date per ridurre l’inquinamento indoor, troviamo l’areazione dei locali. È sufficiente quella conseguente al traffico dei clienti?
Non esistono a oggi dati sulla qualità dell’aria indoor che siano caratterizzanti dei diversi ambienti: casa, negozio, ufficio, ecc. Si tratta più che altro di dati relativi all’insieme delle sorgenti inquinanti indoor che rendono l’aria interna appunto più inquinata rispetto
a quella esterna, in quanto l’aria interna è la stessa di quella esterna ma in più vi sono altri inquinanti presenti e generati nell’indoor: polvere, spore, muffe, CO2, COV (Composti Organici Volatili), ecc. e inquinanti secondari che si generano nell’indoor da reazioni chimiche dovute principalmente a umidità elevata e temperatura bassa (quindi in presenza di condensa). Areare i locali significa aprire porte e finestre, ove presenti, per 5 minuti consecutivi tre o quattro volte al giorno e non incide sulla qualità dell’aria indoor lo smog presente all’esterno. Quello che conta è che tra interno ed esterno vi posa essere una miscelazione d’aria che riporti ad esempio i livelli di CO2 interni eguali a quelli esterni e la stessa cosa per molte altre molecole e inquinanti. Questo sia per il pubblico che occupa gli spazi interni sia per il personale. Un eccesso di CO2 crea sonnolenza e certo non incentiva le vendite come non aiuta il personale.
Economia circolare Fino a qualche anno fa l’assunto chiave dell’economia industriale era: “produci, consuma, dismetti”. Il concetto negli ultimi tempi ha rivelato tutti i suoi limiti, soprattutto ambientali, e si è iniziato a parlare di economia circolare, cioè di un sistema produttivo che sostituisca il concetto di fine vita di un prodotto con quello della sua ‘trasformazione’. Di questo e dello sviluppo sostenibile si parla in ‘L’economia circolare’ di Emanuele Bompan e Ilaria Nicoletta Brambilla (Edizioni Ambiente).
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In che misura gli impianti di condizionamento e riscaldamento possono migliorare o peggiorare la qualità dell’aria?
Umidità e temperatura giocano un ruolo importante nella qualità dell’aria indoor. È quindi consigliabile mantenere una temperatura interna tra i 19 e i 22 gradi e un tasso di umidità dal 45 al 55%. Per gli impianti di condizionamento così come per le pompe di calore è fondamentale cambiare spesso i filtri (almeno una volta al mese) per evitare fenomeni allergici. Quando il riscaldamento è a aria, utilizzare umidificatori per mantenere l’umidità giusta. L’aria generata dalle pompe a calore, in quanto secca, può creare cefalee e problemi respiratori in soggetti sensibili. Alcuni negozi prevedono ingressi sempre aperti con aumento dei dispendi energetici e delle emissioni di CO2. Ma questa modalità di ingresso, almeno da un punto di vista della qualità dell’aria indoor, ha effetti positivi?
Certo la dispersione di calore è importante in questi casi come altrettanto lo è il ricambio d’aria, per altro non necessario in tale misura. Si tratta di scelte personali dettate da opportunità di business e da format aziendali. Ritengo però che oggi il pubblico, se ben informato, potrebbe recepire positivamente anche certi piccoli accorgimenti che vadano a ridurre l’impatto ambientale di un singolo esercizio commerciale come di una catena.
PRIMO PIANO
Micol
di Giovanna Maffina
AIVANO Prodotti anticipatori, una comunicazione ‘dissacrante’, prezzi democratici e una qualità tutta italiana. Le coordinate della crescita di Diego Dalla Palma Milano passano da qui. E da una giovane manager, Micol Caivano.
Rompere gli schemi, quando si parla di cosmetici, potrebbe, ad esempio, voler dire sostenere un ideale di bellezza che non passa attraverso stereotipi irraggiungibili, ma racconta la normalità. Meglio, esalta l’unicità della normalità. E il make-up, in questo, ha un potere straordinario. Unico. Partendo da quest’inconsueto approccio, parte
integrante di una strategia marketing anch’essa non convenzionale, Diego Dalla Palma Milano, non smette di crescere e di far parlare di sè, a dispetto di un mercato rallentato che per molti continua a essere in salita. Registi del cambiamento, l’imprenditore Fabio Venturi, che ha creato Cosmetica, l’azienda proprietaria del marchio, e
NEGLI ANNI DIEGO DALLA PALMA È DIVENTATO UN MARCHIO A TUTTO TONDO, ANCHE SE IL MAKE UP RIMANE UN PUNTO DI RIFERIMENTO IMPORTANTE.
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Micol Caivano, che dell’azienda è AD. Il tratto distintivo di questa giovane donna? Un profondo amore nei confronti della ‘sua’ marca. Come dimostra l’intervista che segue. Negli ultimi anni Diego Dalla Palma Milano ha fatto passi in avanti importanti, anche trasgredendo a certi codici. Qual è stato il punto di partenza di questo cambiamento? Il lavoro di rilancio e di riposizionamento del brand è cominciato nel 2008. Il primo passo è stato metterne a fuoco aree di forza e di debolezza. Lo studio evidenziò da subito un vissuto molto positivo della marca, le consumatrici infatti avevano un percepito superiore rispetto al posizionamento di prezzo ‘medio’ che la stessa aveva, e questo era davvero un bel potenziale su cui lavorare. Per contro, risultava essere un marchio sì storico ma nel contempo un po’ ‘polveroso’. Abbiamo rivolto la nostra attenzione in primis al retail, convinti che per arrivare al consumatore si dovesse, prima di tutto, investire sui concessionari. Fidelizzando il punto vendita, non facendo forzature di alcun genere su cifre e su lanci e, soprattutto, lavorando sulla rotazione del prodotto
MICOL CAIVANO, È LA GIOVANE MANAGER CHE HA SAPUTO RINNOVARE IL BRAND.
con l’obiettivo di ‘alleggerire’ gli stock, abbiamo progressivamente creato le premesse per costruire tutto il resto. E i frutti, quando avete cominciato effettivamente a raccoglierli? Il percorso è stato lungo e non sempre semplice, ma oggi con il trade abbiamo un rapporto di grande fiducia. Ogni nostra azione di lancio è ponderata ed è finalizzata a volumi sani che per noi equivalgono alle vendite ‘al banco’ ovvero al sell-out. Nel corso dell’anno promozioniamo una delle 5 famiglie in listino, in modo da assicurare la rotazione a scaffale dei prodotti. Il termine ‘promozione’ per noi non significa ‘sconto’, ma un omaggio di
‘accessori del desiderio’, complementari al mondo della marca e che la consumatrice sa di poter avere solo acquistando un prodotto diego dalla palma. Abbiamo sempre continuato in questi anni a movimentare il listino con iniziative insolite volte alla ‘valorizzazione’ del brand più che alla ‘svalutazione’ dello stesso tramite sconti di prezzo. Parallelamente, per darci un’impronta più contemporanea, siamo intervenuti sulla comunicazione, da sempre ironica e provocatoria, che può piacere o non piacere, ma rimane sicuramente impressa, e che porta all’esaltazione della donna non da copertina ma bella nel suo essere normale, con le sue unicità e i suoi difetti. Inoltre, la qualità
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si è mantenuta fedele agli standard altissimi di sempre: siamo un marchio professionale, l’unico del mercato che possa essere definito realmente tale per via della sua nota storia, che fa produrre tutto in Italia, dalle materie prime, al packaging e che ha fatto della sua riconosciuta qualità, unita ad un prezzo più che democratico, il suo vero punto di forza. Ci racconta invece di come siete intervenuti sui prezzi? Se n’è parlato molto in questi mesi. Il nostro è stato l’unico marchio del canale a non ritoccare i prezzi per 5 anni di fila, dal 2012 al 2016 compreso. Volevamo passasse con forza il concetto dell’ottimo rapporto qualità/prezzo, claim che da sempre ci contraddistingue unito ad un’immagina di alta gamma. In aggiunta, quando si è trattato di rilanciare alcune categorie, abbiamo optato per un posizionamento prezzo più contenuto. Nel caso dei mascara, ad esempio, la novità prodotto è stata lanciata a 19,50 euro contro i 24 degli altri già in listino e i risultati in termini di sell-out si sono visti subito, lo stesso abbiamo fatto con i rossetti e con altre famiglie. Complessivamente, nell’anno 2016 (dati NPD) il nostro prezzo medio è sceso del -4,8%, a fronte di un aumento medio del +7,1% dei competitor. Un rischio che ha pagato perché il consumatore, in un momento socio economico così fragile, ha scelto noi, a scapito di marche che negli ultimi anni hanno attuato politiche incontrollate di prezzo. Inoltre ha pagato scegliere di investire con grande anticipo rispetto al mercato sull’online, in cui siamo presenti già da tanti anni, il nostro shop on line fu uno dei primi inaugurato nel 2008. Andare sul web significa avere un contatto ed un riscontro diretto con le consumatrici. È di grande soddisfazione sapere che la nostra community e tra le più interattive e condivise del mondo beauty. State andando bene, continuate a crescere quando altri marchi, invece, sono in difficoltà… L’obiettivo auspicabile è chiudere l’anno in corso a circa 29 milioni di euro, contro i 24,8 del 2016. Sono certa che la coerenza paghi sempre, anche e soprattutto quando si ragiona su risultati a lungo termine. Alcune delle scelte fatte in questi anni, hanno avvantaggiato
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dovesse essere quella del prezzo unita a qualità dal tratto quasi professionale. Nel 2015 è arrivata la nostra più grande soddisfazione con il lancio della linea composta da 20 prodotti i cui prezzi andavano dai 19 ai 39 euro, che abbiamo posizionato e comunicato in modo adeguato. È stata una scelta strategica ‘impegnativa’ ma che ancora una volta ha avuto un enorme ritorno in termini di volumi, ha gettato le basi per ciò che sarebbe venuto dopo e ci ha dato legittimità. Tant’è che Il successivo lancio della Crema Lifting, distribuita a 49,50 euro, dunque con un posizionamento prezzo più alto, è stato accolto sia dalla distribuzione che dalla consumatrice con entusiasmo. Adesso siamo in distribuzione con le prime tre referenze della nuova linea corpo, ma è presto per fare ogni previsione.
dall’alto: la linea detossinante be pure composta da prep scrub, silVer masK e struccatutto e i due prodotti oh my lift, crema e siero.
la rotazione dei prodotti sul punto vendita, rafforzato il nostro legame con i concessionari, ma penalizzato in parte i margini. Sono tuttavia convinta che questa sia la strada giusta per costruire in modo sano la nostra crescita nei prossimi anni. A giovare all’immagine aziendale è stata anche la partnership con Alitalia, lo scorso anno. Abbiamo vinto la gara, aggiudicandoci la realizzazione di make-up e acconciature del personale di terra e di volo, una partnership che ci sta dando grande visibilità anche all’estero. L’idea vincente è stata quella di creare un’inedita tonalità di rosso Alitalia, nuance declinata in un rossetto e a uno smalto, che da subito è diventato il best seller sugli Inflight, messa poi in vendita nei nostri due monomarca di Milano e Bologna e da febbraio di quest’anno, a grandi richiesta, anche nelle nostre 1200 profumerie in Italia. Negli anni avete lavorato perché Diego Dalla Palma diventasse un marchio a tutto tondo, non solo di make-up dunque. Ce ne può raccontare? Sì. Nel 2010 siamo entrati nel mercato
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del capillare, puntando sul concetto di styling per differenziarci dai concorrenti e optando per un posizionamento prezzo più contenuto rispetto a quello del make-up. Di nuovo, abbiamo voluto stressare il concetto di grande qualità dell’offerta, prendendoci anche i nostri rischi, visto che si trattava di un segmento a cui ci affacciavamo per la prima volta. Le cose sono andate più che bene, forti anche della grandi esperienza del nostro imprenditore, fondatore del marchio Biopoint. Rimaneva da presidiare il segmento dello skincare, dove peraltro avete un bel background… Esattamente, anche se è un background che molti ignorano, e che risale al 2000, all’acquisizione della RVB, marchio italiano molto affermato nell’estetica professionale e con una lunga e solida tradizione. Erano anni che ragionavamo su quale fosse la chiave d’accesso a questo mondo. La qualità c’era, la notorietà della marca e il sostegno al retail anche. Bisognava trovare l’elemento mancante. Mi sono detta che, di nuovo, la leva strategica
Un’ultima domanda sulla penetrazione del marchio all’estero. Siete di recente entrati nella catena francese Nocibé, esatto? Sì, è una grande soddisfazione, considerato che siamo l’unico marchio italiano di make-up presente nel loro circuito (canale e-commerce). Sino a tre anni fa, l’international rientrava solo marginalmente nei nostri piani, poi sono arrivati ingressi importanti. Anche nel Regno Unito, che è un po’ il nostro paese d’elezione, siamo distribuiti negli oltre 240 punti vendita Marks&Spencer. Stiamo crescendo in modo importante anche nel Middle East, dove stiamo aprendo un importante retailer a Dubai, Debenhams, punti vendita in Libano e nuove aperture in Tunisia e Marocco. Al momento, l’export pesa più o meno per il 30% e l’obiettivo è quello di arrivare almeno al 50% nel prossimo triennio. Ogni nuovo ingresso è ben ponderato, vogliamo perseguire scelte di qualità anche negli altri paesi. Un altro canale distributivo che ci sta dando molte soddisfazioni sono gli in-flight e i duty free: siamo presenti con prodotti professionali quali la palette contouring e kit personalizzati in varie compagnie come Aer Lingus, Cathay Pacific, Iberia, Blue Panorama, Transavia, Czech airlines e altre. I nostri partner duty-free includono Dufry, Lagardère Travel Retail e Tourvest. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso che ci auguriamo continui a dare le grandi soddisfazioni avute negli ultimi anni.
INCHIESTA di Giovanna Maffina
La Cina in profumeria è già realtà ed è solo l’inizio Smart, giovane e bilingue. È l’identikit dell’imprenditore cinese, che ha capito come si fa profumeria. Poi, ci sono le consumatrici dagli occhi a mandorla che sono molto esigenti.
A giugno 2016, le aziende italiane controllate da gruppi cinesi erano 313, con oltre 15 miliardi di euro investiti. Un dato, certamente già da ritoccare, che conferma la volontà di Pechino di affermarsi e integrarsi su scala europea e mondiale, soprattutto radicandosi nelle città europee. Nelle mire espansioniste, com’è noto, c’è anche il nostro Paese. Che non fa eccezione alla regola. Anzi. La comunità cinese si è insinuata nel nostro tessuto imprenditoriale locale con modalità diverse. A Prato, sviluppando attività legate alla lavorazione dei tessuti e della pelle, a Milano e Roma, concentrandosi sulla ristorazione e sul commercio, sino ad arrivare alla profumeria. Che il selettivo facesse gola, era evidente da un po’. Il caso più eclatante, ma ormai datato visto che risale al 2005, è stata l’acquisizione del gruppo Marionnaud da parte del gruppo cinese Hutchinson Whampoa, che continua a tenere le redini dell’insegna. A livello territoriale, i singoli imprenditori cinesi, molti dei quali alla seconda generazione, quindi giovani, bilingue e perfettamente integrati, hanno rilevato attività di profumeria già in essere, acquistandole dai precedenti proprietari italiani. È successo in zona Paolo Sarpi e Piazza Vittorio, le china town di Milano e Roma, ma anche a Firenze, Prato e Mestre. Oppure sono entrati nel business come affiliati di altre insegne. È il caso, a Roma, del Gruppo Muzio.
MICHELANGELO LUINI
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RICCHE, SKINCARE ORIENTED E ‘SNOB’ Anche come consumatrici, le signore cinesi si fanno notare. Spendono molto, soprattutto in skincare, e adorano alcuni marchi alto di gamma. Più che agli sconti, sono sensibili
ai gadget: li vogliono importanti e di sostanza. Preferiscono non mischiarsi con le altre clienti e apprezzano molto gli eventi loro dedicati in esclusiva. Anche per chi vive in patria, lo sconto non è la leva che fa la differenza. Cercano le esclusive, quelle edizioni limitate, anche molto costose, che in pochi si possono permettere e che fanno status. ACQUISTI DI MASSA E GREY MARKET Ma, c’è dell’altro. Come spiega Michelangelo Liuni, titolare della profumeria Pepe di Bari e presidente della Fenapro. “La comunità cinese acquista muovendosi lungo tre diverse direzioni. La prima, la più consistente, è quella di fornire i loro connazionali all’estero, perché là i prodotti costano mediamente il 20%, 30% in più rispetto all’Europa. In seconda battuta, acquistano per rifornire alcuni operatori di e-commerce che operano a livello mondiale. Dovendosi anche approvvigionare di merce che non possono normalmente reperire sul mercato parallelo, si rivolgono agli esclusivisti per questo. Poi, c’è una terza direttrice, per cui acquistano prodotti da rifornire alla loro comunità, che è in costante crescita”. Questo, per grandi linee, lo spaccato del retail. E le aziende? A loro volta si sono attivate, chi con linee dedicate, che dal’Oriente sono arrivate nel mondo occidentale, chi con edizioni limitate di prodotto per il capodanno cinese o altre festività. E non è inconsueto imbattersi in beauty cinesi e promozioni pubblicizzate in lingua sui vari punti vendita. Inoltre, è sempre più frequente che siano le stesse maison, al pari dei profumieri, a organizzare eventi in esclusiva per le signore asiatiche. A seguire, le testimonianze di alcuni produttori e retailers.
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iNCHIESTA
La parola all’industria
LUCA MAZZOLENI
LUCA MAZZOLENI, presidente di ArvAL Abbiamo un concessionario a Prato, con il quale collaboriamo già da parecchio, in tempi non sospetti dunque, quando ancora questa comunità non era al centro dell’attenzione generale. Gli abbiamo dato fiducia e intratteniamo rapporti commerciali ottimi. Sono dell’idea che in un libero mercato, sia giusto sostenere i nuovi fenomeni di distribuzione, Oltre a lui, in quella zona, abbiamo un secondo concessionario. Credo che, tendenzialmente, i consumatori cinesi preferiscano rivolgersi a profumieri connazionali. Mediamente un paio di volte l’anno, quando rientrano a casa per le vacanze, fanno il giro di un po’ di profumerie per rifornirsi di prodotti che poi portano di là. In linea generale, parliamo di un fenomeno che non tocca solo il nostro Paese, ma ha dimensioni internazionali. A Parigi sono rimasto molto colpito dallo scoprire che in un’area un po’ defilata del reparto profumeria dei magazzini Lafayette, c’è uno spazio tutto riservato ai clienti cinesi, con counter e cartelloni in lingua e personale asiatico. Qui, giornalmente, accedendo da un posteggio secondario, i pullman scaricano centinaia di turisti cinesi, che entrano poi direttamente nel grande magazzino per acquistare. Tornando all’Italia, corre voce che presto sorgerà un enorme centro commerciale tutto cinese. Il che dà l’idea dell’entità del fenomeno.
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dei punti vendita delle nostre linee dedicate alle donne asiatiche, sono gestiti direttamente da cinesi
il
ALESSANDrO CErEDA, direttore commerciale CLArINS ItALIA Attualmente, i punti vendita delle linee dedicate alle donne asiatiche sono una quindicina, aperti nelle più grandi città in Italia. È sicuramente un numero in crescita, dato che abbiamo ricevuto altre richieste in questa direzione. Il 10% circa sono gestiti direttamente da cinesi. Il rapporto è estremamente fluido: le donne asiatiche amano i trattamenti Clarins formulati nei nostri laboratori per rispondere specificatamente alle loro esigenze, dapprima distribuite unicamente nei Paesi asiatici, sono poi arrivate anche sui mercati internazionali, dove questa clientela è divenuta sempre più una realtà locale, come sta accadendo in Italia. Si tratta di un target in crescita, per il quale abbiamo sviluppato un vero e proprio progetto dedicato. Che ci vede presenti, attualmente, in una selezione mirata di porte nei principali centri urbani (Torino, Milano, Roma, Firenze...) con le nostre linee White Plus, in pieno rilancio e il siero rimodellante viso Lift Affine Visage, seguito dalle formule complementari maschera e occhi. Prodotti con cui, a fine 2016, abbiamo raggiunto nuove porte e che prevediamo di incrementare nel corso dell’anno in base al loro potenziale. In punto vendita, queste linee sono accompagnate da materiale di supporto mirato, sia in termini di visibilità c he di strumenti merchandising, a partire da leaflet e guide in lingua cinese.
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ALESSANDRO CEREDA
ALESSANDrO CErEDA
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fULvIA AUrINO
FULVIA AURINO, direttore di divisione EstéE LAUdER e tOm FORd BEAUty Italia Da anni Estée Lauder monitora l’espansione del mercato e del flusso di turisti cinesi in Italia ed è presente sul mercato con due linee di trattamento per pelli asiatiche, Nutritious e Crescent White (ex. Cyber White), mentre distribuisce in esclusiva a un numero selezionato di punti vendita, anche alcuni prodotti di make-up specifici. Lo scorso anno, i concessionari di questi prodotti sono passati da 70 a circa 160 in tutta Italia, quale naturale sviluppo di un progetto, partito dal nostro internazionale, iniziato con un’analisi del mercato cinese e del relativo consumo di beni di lusso, con riferimento sia ai turisti cinesi che a coloro che risiedono stabilmente in Italia. Le città dal maggior potenziale e gli strumenti più adatti per attirare la loro attenzione, sono stati individuati anche attraverso focus group con consumatrici cinesi e alcuni incontri con la Camera di Commercio Italo Cinese. Abbiamo scoperto che il rapporto con la beauty/responsabile della profumeria è fondamentale e che bisogna attivare un canale di comunicazione il più diretto possibile che parli la loro lingua. Un sms con poche parole chiave e l’immagine dei prodotti può bastare. È importante trovare la persona che fa da ‘portavoce’ all’interno della comunità cinese di riferimento e rapportarsi direttamente con lei, che a sua volta passerà il messaggio ai propri contatti. Organizziamo anche giornate di vendita solo per loro, con promozioni ad hoc, magari in corrispondenza delle festività cinesi. L’iniziativa può partire da noi, così come dalla stessa profumeria, che si organizza autonomamente, chiedendoci solo un supporto sugli strumenti promozionali. In alcune occasioni, vengono create a livello internazionale delle Limited Edition. Quella di quest’anno, per il Capodanno Cinese, era una versione limitata del siero riparatore #1 AdvancedNightRepair: il pack era rosso metallizzato e la sleeve aveva un messaggio di augurio in cinese. Alcuni nostri concessionari sono specializzati nel servire clientela asiatica, che predilige codici di comunicazione spesso più digitalizzati e guidati dal mondo social di quanto non avvenga in una realtà commerciale italiana.
sono aumentati nell’ultimo anno i concessionari che vendono i nostri prodotti specifici per le donne asiatiche FULVIA AURINO
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iNCHIESTA LUCA CAtALANO, Sales and Marketing Director COLLIStAR Quella cinese è una comunità che interagisce poco all’esterno, è molto chiusa. Il vero fenomeno che riguarda i compratori cinesi è che fanno incetta di tanti prodotti in varie profumerie, arrivano con le loro valigette, comprano e portano in Cina alimentando il mercato parallelo. Diverse insegne stanno combattendo il fenomeno impedendo gli acquisti multipli, ma come sempre accade per rifornirsi di prodotti, ogni stratagemma è buono. Il giorno del compleanno alcune catene praticano lo sconto ai clienti per festeggiare l’evento, i buyer cinesi arrivano con la card - e se non è il loro compleanno poco importa, perché non ci sono controlli - si fanno il giro di un po’ di punti vendita delle stessa catena e comprano in gran quantità. Collistar distribuisce la linea Whitening in 200 profumerie in tutta Italia, dove le comunità asiatiche sono più radicate.
LuCA CAtALANO
200
sono le profumerie su tutto il territorio nazionale dove distribuiamo le nostre linee
LuCA CATALANO
RICCARdO mASCAmbRuNO
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RICCARDO MASCAMBRUNO, Sales Manager LVMH Non c’è un fenomeno cinese nelle profumerie... c’è un fenomeno cinese in generale. La comunità cinese ha grandi disponibilità finanziarie e si sta sviluppando in molti settori, inclusa la profumeria. Non è un fenomeno esplosivo, ma esistono ormai quartieri in Italia a vocazione cinese con relativa struttura commerciale. Negli ultimi anni al nostro network si sono aggiunte alcune profumerie i cui titolari sono cinesi, imprenditori giovani che si affacciano con molta umiltà al settore e che hanno seguito lo stesso iter di tutti gli altri per ottenere la concessione del nostro brand. Di pari passo con la crescita della popolazione cinese, abbiamo alcuni punti vendita che hanno una limitata offerta di prodotti Dior pensati specificatamente per il consumatore asiatico. Dior non ha limited edition di prodotti per clientela asiatica, ma già da due anni offre art of wrapping e gift specifici per animare il periodo del Capodanno cinese in tutti i punti vendita che mappiamo come potenziali per il target di riferimento.
iNCHIESTA GIOVANNI ALLEGRI, direttore vendite MICyS COMpANy Di profumerie gestite direttamente da distributori cinesi ne serviamo, al momento 6, nelle zone di via Paolo Sarpi a Milano, a Prato e a Mestre. I rapporti sono piuttosto fluidi, anche se può capitare che si verifichino delle problematiche relativamente alle varianti colore, che loro vorrebbero più calzanti per la loro clientela, sostanzialmente tutta asiatica. Qualche anno fa avevamo lanciato una linea etnica di 6 fondotinta che è stata poi discontinuata perché aveva poco mercato. Più che sui punti vendita fisici, sono molto forti sull’online, il fenomeno si lega a quel gran approvvigionamento di prodotti che fanno sistematicamente nei vari punti vendita, un po’ per portarli in patria, visti i costi più elevati, un po’ per rifornire l’e-commerce. Hanno un gran senso degli affari, certamente. Mi risulta che in alcune città si siano accordati con le agenzie turistiche per far deviare i flussi di turisti là dove ci sono i loro negozi, ma questo è un fenomeno che da sempre riguarda anche le profumerie italiane situate in città d’arte.
mARIA GRAZIA pERROttI
GIOvANNI ALLEGRI
MARIA GRAzIA pERROttI, Marketing Manager SHISEIDO ItALIA La comunità cinese in Italia è sicuramente molto importante, è la quarta comunità di stranieri con oltre 300.000 residenti. Si tratta di un target da noi monitorato e seguito. Ad esempio, abbiamo assunto personale che parla in lingua cinese per il nostro flagship di Milano (La Rinascente Duomo) e abbiamo realizzato brochure in lingua che vengono distribuite nei punti vendita dove la frequentazione di questo target è più alta. In riferimento alle loro esigenze cosmetiche, abbiamo notato come la comunità mostri di avere particolare attenzione verso skincare e suncare, con routine più semplici nel make-up. La capacità di spesa da parte della comunità è molto alta, non solo da parte dei turisti ma anche e soprattutto di coloro che vivono stabilmente in Italia. A Milano, in zona Paolo Sarpi, siamo presenti sia in un punto vendita, Zhu Dan Dan, di proprietà di imprenditori cinesi, che in due punti vendita Limoni e Marionnaud, dove lavora personale cinese. A parte Milano, una presenza molto importante di comunità cinese nel mondo profumeria è rilevata a Prato e a Roma, dove siamo presenti in 2 punti vendita.
GIANCARLO ZINESI, amministratore delegato SISLEy ItALIA La comunità cinese si sta sviluppando rapidamente in profumeria. A Milano, in zona Paolo Sarpi, c’è ormai da anni la profumeria Cherie, in cui siamo presenti. Ci sono poi un Marionnaud e un Limoni con personale cinese. Da poco, poi, è arrivata una quarta profumeria che però non è nostra concessionaria. Nella China Town romana, la zona di Piazza Vittorio, lo scorso anno hanno aperto 3 o 4 profumerie gestite da cinesi. Noi siamo presenti in due: una è in società con Curti di Viterbo e l’altra è entrata a far parte del Gruppo Muzio. Mentre a Prato c’è la profumeria Luisa, di proprietà cinese, che ha aperto 4 anni fa. Il personale è cinese e a fatica qualcuno parla anche italiano! Il direttore è una dottoressa iraniana. Sisley distribuisce la linea Phyto Blanc, in origine - era il 2000 - lanciata solo per i mercati asiatici. Ora, proprio in funzione della multietnicità della popolazione, viene in parte distribuita anche in Italia per quei concessionari che hanno clientela asiatica. Siamo presenti in circa 80 punti vendita e la linea è composta da 6 prodotti. I cinesi, com’è noto, sono ottimi commercianti. È una comunità che vive tutta al loro interno. La concorrenza è tra loro, come se il resto del mercato fosse un’altra realtà. I consumatori sono molto attenti ai prezzi, che controllano su Internet e sono abbastanza diffidenti.
GIANCARLO ZINESI
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iNCHIESTA
La parola ai profumieri
emidio castelli
stefano biagi
francesca beghin
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EMIDIO CASTELLI, profumerie Castelli Roma Quando entrano in negozio hanno un approccio molto analitico all’acquisto, più da buyer da manifestazione fieristica che da clienti. Sono molto informati, organizzati, arrivano con i loro smartphone che consultano in tempo reale per avere informazioni sui prodotti. Entrano, acquistano e se ne vanno, non tendono a girare per il negozio e guardare come fanno gli altri. Talvolta capita anche che si mettano in comunicazione al cellulare con qualche connazionale che li guida negli acquisti. C’è poi il fenomeno interessante dell’ape regina’, una signora che va in avanscoperta in alcune profumerie e poi segnala alle altre qual è l’assortimento proposto e dove possono trovare i prodotti che cercano. Fa il giro sino a che non trova tutte le referenze che le hanno richiesto. Una parte serve per il consumo interno, l’altra viene portata nel loro paese, sono referenze che generalmente là non si trovano. Per quel che ci riguarda, sanno che non pratichiamo sconti ma amano comunque frequentare i nostri negozi. Qualcuno che entra da noi ed è alla ricerca del prezzo c’è, ma sono casi isolati. La comunità presidia tutta l’area di piazza Vittorio, dove ci sono 4 profumerie gestite direttamente.
STEFANO BIAGI, presidente Naïma Group e direttore generale Gruppo Muzio Un nostro affiliato è cinese alla seconda generazione, si chiama Matteo Huang, un imprenditore trentenne, bilingue, è nato a Roma, davvero molto in gamba. Ha un bel punto vendita, decisamente spazioso e rifornito di tutti i marchi, in piazza Vittorio, quindi nel cuore della China Town romana. L’attività è partita lo scorso giugno e sta crescendo di giorno in giorno. Ha assunto personale cinese, ma c’è anche qualche ragazza russa, per via di una convenzione che ha stipulato, suppongo, con qualche tour operator locale. Quando si è presentato da noi, l’iniziale diffidenza si è trasformata in totale adesione al suo progetto, davvero ben congeniato. I fatturati giornalieri, che ho modo di controllare con regolarità, sono importanti, sta lavorando molto bene e sta già pianificando l’apertura di un altro negozio. Si è accordato con le guide turistiche perché i pullman fermino e scarichino davanti al suo negozio i turisti connazionali. L’idea che mi sono fatto? Sono imprenditori nati, velocissimi e grandi lavoratori. Teniamone conto, è solo l’inizio.
FRANCESCA BEGHIN, titolare profumerie Beghin Padova Qui a Padova la comunità cinese non è ancora così diffusa e radicata. Soprattutto, a oggi, non esiste un tessuto imprenditoriale di cinesi ricchi che alimenti questo fenomeno che credo sia più tipico dei grandi centri. Abbiamo clienti cinesi che entrano sapendo già perfettamente ciò che vogliono, con una specie di lista della spesa. E se non hai ciò che vogliono, non li convinci a comprare altro, sono dunque clienti che non si riesce a fidelizzare, sono impenetrabili. Hanno comunque una media scontrino molto alta. Comprano per poi mandare i prodotti, verosimilmente, in patria, ma non lo sappiamo per certo. All’inizio ignoravano come funzionasse il piccolo omaggio (campioncino, ecc.) che diamo all’acquisto, pensavano di doverlo pagare. Ora hanno capito come funziona e se lo aspettano!
iNCHIESTA MARINA MAZZOLARI, titolare profumerie Mazzolari Milano Sì anche noi abbiamo parecchie clienti cinesi, con una media scontrino decisamente alta. Tendiamo a calendarizzare incontri per loro nel negozio di via Farini, mentre in quello di piazza San Babila la richiesta parte dalle stesse aziende, che prenotano lo spazio, molto esclusivo, che abbiamo in pieno centro, in piazzetta Giordano, una location che si presta e che riserviamo solo all’organizzazione di eventi. Le signore cinesi comperano molto, soprattutto skincare, concentrandosi su due tre marchi in particolare. Inoltre, impazziscono per l’omaggio. Nel punto vendita di via Farini abbiamo, a oggi, organizzato un paio di eventi per loro che hanno funzionato molto bene. Se n’è direttamente occupato il personale del negozio, con l’invio di inviti riservati in lingua.
FABIO GIORDANO, titolare profumerie Giordano Pinerolo e Saluzzo Direi che dalle nostre parti il fenomeno è in crescita costante, tanto che vari negozianti, non solo appartenenti al mondo della profumeria, organizzano eventi ad hoc solo per la clientela cinese. L’incontro che abbiamo organizzato a fine marzo è andato molto bene, idem il precedente. In sostanza abbiamo individuato un’intermediaria che ci ha portato una decina di signore cinesi che hanno comprato parecchio. Amano molto l’omaggio, lo vogliono consistente. Gli piace molto l’idea di partecipare a eventi esclusivi, organizzati apposta per loro e, di solito, gradiscono la presenza di una beauty cinese. Gli eventi vengono organizzati tendenzialmente la domenica nel tardo pomeriggio e durano un paio d’ore. Le fasce orarie vanno individuate in base alle loro esigenze, visto che lavorano molto!
MASSIMO CAVINI, profumerie Aline Firenze Il fenomeno è certamente in crescita. Per quanto ci riguarda, direi che la clientela cinese ha via via sostituito quella fetta di clientela italiana che negli anni ha disertato la profumeria per migrare verso canali più economici. Abbiamo una comunità molto forte, che è quella di Prato, dove ci sono negozi gestiti direttamente da loro, e che la comunità tende a prediligere senza però escludere gli altri. Ecco spiegato perché anche noi facciamo ottimi affari con loro, organizzando anche incontri dedicati.
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fabio giordano
massimo cavini
ELENA GIUSSANI, profumerie Astesani Milano Ho alcune clienti cinesi che sto cercando di coinvolgere e fidelizzare, sia per ciò che riguarda il sevizio, con la presenza il sabato, in uno dei miei punti vendita, di una ragazza cinese che svolge funzione di interprete, sia per ciò che riguarda la particolare scontistica a loro applicata. Sono infatti piuttosto attente agli sconti e se li aspettano. In zona Paolo Sarpi, so che alcune Profumerie le agevolano da questo punto di vista e quindi, anche se un po’ a malincuore, mi adeguo. Non ho ancora attivato servizi specifici o eventi. Per ora cerco di studiare questa clientela e di capire come si sta orientando il mercato. Sicuramente può essere un’idea per il futuro. elena giussani
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Focus sulla profumeria, sulla cosmesi ‘verde’ e sui barber-shop alla 50esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna che ha registrato un nuovo record di ingressi.
di Ivan Pestillo
Fiere
#cOsmOPrOf50 tutte le novità dalla KerMeSSe
qUest’annO a cOsmOPrOf c’era la nUOVa area cOsmOPrime cOn la sUa eXtraOrDinarY gallerY DeDicata alla PrOfUmeria Prestige e Di niccHia.
Dopo mezzo secolo di storia, Cosmoprof Worldwide Bologna ha confermato ancora una volta la sua leadership. L’unica fiera italiana dalla vocazione internazionale, in grado di registrare nuovi record anno dopo anno. La 50esima edizione della kermesse, andata in scena lo scorso marzo, si è chiusa con l’ennesimo boom di presenze: sono stati oltre 250mila i visitatori provenienti da 150 Paesi con il 16% in più di operatori stranieri rispetto al 2016. 2.677, invece, le aziende espositrici provenienti da 69 Paesi. Tante anche le novità pensate per celebrare questi 50 anni di storia, a cominciare dal ritorno della Profumeria nella nuova area Cosmoprime del padiglione 19 di Bologna Fiere.
Dal masstige alla profumeria artistica 50 anni fa, Cosmoprof nacque proprio come punto di riferimento per la Profumeria. E quest’anno, anche il nostro canale è tornato in fiera con un’area dedicata. Aperta ai visitatori solo su invito e con un giorno d’anticipo, Cosmoprime
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ha visto la partecipazione delle aziende attive sul canale retail e posizionate in una fascia di mercato specifica che va dall’high-end mass market alla profumeria prestige e di nicchia. Tanti, dunque, i volti noti del nostro settore presenti alla manifestazione. Tra questi, Jean Luc Michelot e Nicola Catelli di Beautimport che, all’interno del loro stand nella Extraordinary Gallery di Cosmoprime, hanno presentato la nuova linea di cosmesi naturale Enolea e le cinque fragranze ALV Passport by Alviero Martini. Capri, Taormina, Roma, Firenze e Venezia - questi i nomi dei profumi - sono stati creati dallo stilista-viaggiatore con l’intento di trasportare il consumatore nell’atmosfera delle più belle città d’Italia. Focus sulla barba, invece, per Marco Balocchi che, dopo il successo del suo marchio Hipsteria, quest’anno ha portato in fiera il nuovo brand Barberia Bolognini con uno stand che sembrava un vero barber-shop. Inutile dire quanto il trattamento maschile si sia dimostrato uno dei trend principali della manifestazione. A proporlo, anche il gruppo Coswell che ha presentato la linea di dermocosmesi Prep for Men per la Profumeria, con sette referenze dedicate a barba, baffi e pelle, a base di oli preziosi e attivi anti-age. E poi il marchio Repubblica della Barba con la sua promessa di regalare benessere a barba e mente con formule ispirate all’aromaterapia. Altro trend da segnalare, quello della cosmesi greenoriented, cavalcato da aziende come Suarez Perfumes & Cosmetics, Wala Italia e Skin&Co Roma. Quest’ultima ha portato
guarda il ViDeO per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/22marzo2017
Fiere alcUni stanD Di cOsmOPrime: qUellO Di birkenstOck, barberia bOlOgnini cOn i fOnDatOri e bellaOggi.
in fiera la sua linea Truffle Therapy che sfrutta le proprietà antiossidanti del tartufo nero raccolto nei boschi di Umbria e Toscana per combattere l’invecchiamento cutaneo. Tra gli espositori stranieri, invece, grande debutto nel settore della cosmesi ‘verde’ per Birkenstock: il celebre marchio di sandali ha lanciato la sua prima linea skincare, certificata naturale, a base di estratto di quercia da sughero. Tante anche le aziende del make up come Mastemi 2, Markwins Beauty Brands ed Eurostyle che, presso lo stand di Bellaoggi, ha portato novità high-tech come il Lip Shadow: un rossetto in polvere con morbido applicatore cushion.
la fabbrica del profumo Cosmoprime ha ospitato anche il progetto The Perfume Factory che, coordinato da Cosmopack, ha celebrato il 50esimo anniversario della kermesse in collaborazione con Cosmetica Italia e Accademia del Profumo. Un viaggio all’interno della filiera produttiva di una fragranza: dall’olfattorio alla macerazione,
dalla filtrazione al riempimento, astucciamento e cellofanatura. In quest’area è stata prodotta una fragranza in limited edition, realizzata da Luca Maffei e dedicata ai 50 anni di Cosmoprof. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione delle aziende leader del settore: ICR, Bormioli Luigi, Candiani, Aptar, Ima Group, Coven Egidio, Pustrela 1880 e Industrial Box. E, a due passi da The Perfume Factory, non poteva mancare lo stand di Accademia del Profumo, palcoscenico dove votare i profumi dell’anno.
50 anni belli. Cosmoprof ha festeggiato il suo cinquantesimo compleanno ospitando la mostra ’50 Anni Belli’, organizzata in collaborazione con Milano Fashion Library e la supervisione di Carlo Montanaro: immagini di prestigiose riviste italiane e straniere per ripercorrere i mutamenti di stile nella cosmesi, nel trucco, nelle acconciature dal 1960 ad oggi, toccando alcuni aspetti di costume legati a quegli anni. Il tutto allestito all’interno di un tunnel che ha fatto da ingresso alla nuova area Cosmoprime.
Una fiera sempre più green Anche quest’anno Cosmoprof ha dato ampio spazio al settore della cosmesi green ed eco-oriented. Il padiglione 21 della fiera ha ospitato espositori provenienti da tutto il mondo con le loro proposte di cosmesi bio, naturale e organica, dedicate soprattutto al canale della farmacia e dell’erboristeria. Ma anche della Profumeria con aziende come Natura Siberica (distribuito in Italia da Simca), Umbria Olii con il suo marchio Olivella che è già un successo all’estero e Aymara con il suo Erbario Toscano che si declina in prodotti di skincare, fragranze per l’ambiente e per la persona. Tante anche le novità presentate da Equilibra come la linea Capelli Efficacia Naturale che sfrutta le proprietà di aloe, argan e karité per trattare le chiome secche e opache. E immancabile la Harbor con la sua nuova proposta Bio Phytorelax per la cura della pelle del viso, declinata in quattro gamme ricche di specialità: Hydro
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FIERE
GRANDE SUCCESSO per le collettive nazionali A incrementare il profilo internazionale della 50esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna ci hanno pensato le consuete collettive nazionali che quest’anno hanno raggiunto quota 29 con Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, California, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Israele, Indonesia, Marocco, Olanda, Pakistan, Perù, Polonia, Spagna, Stati Uniti, Taiwan, Turchia, Ungheria e, per la prima volta, Argentina, Cile, Giappone, Lettonia ed Emirati Arabi Uniti/Dubai. Molte le novità per la profumeria anche in quest’area della fiera. Non è passato di certo inosservato, per esempio, l’enorme stand di Cosnova GMBH che, oltre alle novità dei brand Essence e Catrice, ha mostrato per la prima volta al grande pubblico italiano il nuovo marchio L.o.v. col suo make up elegante e raffinato pensato per una consumatrice più consapevole.
HAIRCARE DI QUALITÀ, per acconciatori e non solo
DA SINISTRA LE NOVITÀ PRESENTATE A COSMOPROF DA ACCA KAPPA, CLINIANS, ESLABONDEXX SKIN, CATRICE, PREP FOR MEN, ELGON GREEN, NATURAVERDE BIO, SKIN&CO ROMA, POLLUTION FREE, ALV BY ALVIERO MARTINI, BIO PHYTORELAX E DUCATI.
Avena, Sebum Aloe Vera, Lux Lift Argan e Active Age Goji. Sul fronte del make up, la So.di.co ha presentato la sua collezione Naturaverde Bio, certificata CCPB. Per ora in anteprima nei punti vendita Acqua & Sapone, la linea comprende 60 referenze per viso, occhi e labbra ed è made in Italy.
TANTE NOVITÀ dai ‘big’ della cosmesi I padiglioni 22 e 26 hanno ospitato, invece, le aziende espositrici del settore Perfumery & Cosmetics. E anche qua non sono mancate le novità. La Mirato, per esempio, ha presentato la nuova crema Antirughe Detox di Clinians in grado di svolgere tre azioni contemporaneamente perché protegge, ossigena e purifica la pelle con la sua esclusiva Detox Technology. Da Acca Kappa di H. Krull & C. arriva, invece, una collezione di
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spazzolini da denti dal sapore retrò. Si chiama Vintage Collection e comprende tre spazzolini - morbido, medio e duro dall’impugnatura ergonomica, realizzati con pura setola naturale e nylon di primissima qualità. Grande debutto poi per la nuova fragranza maschile di Ducati realizzata da Diamond International (del gruppo So.di.co): si chiama 1926 ed è contraddistinta da un jus intenso e audace con note aromatiche e agrumate, più un tocco di lavanda, fave di cacao e ambra. Tra le aziende espositrici di quest’area, anche The First con il progetto Valentina by Guido Crepax: un profumo femminile, intenso e inebriante, che si apre con note di bergamotto e mandarino per poi passare a gelsomino, rosa e patchouli; nel flacone che richiama tutto lo stile iconico del personaggio di Valentina creato da Guido Crepax.
Tappa obbligata per tutti i retailer in cerca di prodotti innovativi nel segmento dei capillari, i padiglioni 25 e 31 hanno ospitato aziende leader del settore come Helen Seward, Barex Italiana e Farmen International Cosmetics Distribution. Tra gli espositori, immancabile anche la Idra Srl che, oltre alle omari celebri extension targate Hairdo, ha portato in fiera il nuovo brand Wet Brush con le sue spazzole intelligenti pensate per districare i capelli senza dolore e senza stress. Già bestseller in USA, queste spazzole sono tra le più richieste al mondo con oltre 15 milioni di pezzi venduti in più di 65 Paesi. Focus, invece, sulle formule ‘pulite’ per la Pidielle Spa che ha presentato la nuova linea professionale Imagea by Elgon Green che comprende sei referenze per i capelli più una maschera per il viso, tutte adatte ai vegani e custodite all’interno di packaging ecosostenibili. Non solo prodotti capillari, ma anche skincare per HSA Group che, già specializzato nel settore hair professionale, ha presentato a Cosmoprof la sua nuova Cosmetic Division che vanta già ben due marchi in portfolio: il primo si chiama Pollution Free ed è una linea viso specializzata in prodotti anti-inquinamento a base di Zeolite, mentre il secondo è Eslabondexx Skin con cinque referenze di trattamento per un target più giovane.
I ‘props’ in gergo tecnico sono gli oggetti di scena di un film. Prendete una qualunque sequenza cinematografica, concentratevi sui primi piani. Ecco, per renderli indimenticabili, gli oggetti sullo sfondo devono essere quelli giusti, solo così rimarranno fortemente impressi. Lo stesso vale per i selfie in rete. Più i props saranno a effetto, più la foto raccoglierà likes. Così come ogni regista ha bisogno di dare contenuto alla storia che racconta anche attraverso ogni più piccolo particolare - non solo trucco, abiti, dialoghi, ambienti - lo stesso succede agli scatti in rete. Come diventare un professionista dei props? Online ci sono tutorial per realizzarli. Sullo sfondo ci può stare di tutto: oltre alle fotografie (un grande classico ereditato dalla televisione), peluches, oggetti portafortuna, sagome in cartapesta, manichini... persino oggetti funerari. Di cattivo gusto? Senz’altro, ma pare che anche questa selfie-mania molto dark raccolga proseliti.
È ancora selfie-mania
La rete è un formidabile incubatore di idee, trend, talenti. Per tenere d’occhio il nuovo che avanza, abbiamo deciso di segnalarvi le tendenze che più spopolano nel web, soprattutto tra i giovani.
Belfie, helfie, nailfie
In principio era solo ‘selfie’, poi sono partite tutte le declinazioni sul tema, un gran lavoro di fantasia. Così, il selfie è diventato, belfie, helfie e nailfie. Termini astrusi? Abbastanza. Chi se la sentisse può andare in rete - sui social, instagram soprattutto - per leggere il significato dei primi due. Il terzo, invece, ve lo sveliamo noi. Nail-fie, sta per selfie alle unghie, trend al solito partito da Hollywood. Non un selfie qualunque però. Perché per diventare professionisti dello scatto sulla nail art la regia deve essere impeccabile, non sono ammesse sbavature. Si parte con uno sfondo colorato: il colore, in sintonia o a contrasto con l’unghia, è l’indispensabile premessa. Poi, ci vuole l’appoggio giusto, le mani devono essere aggrappate a qualcosa o impugnare qualcosa. Quindi, occhio alla luce, ai bijoux e ai filtri.
wEb trEnd
i props!
di Giovanna Maffina
ora Ci vogliono
Tutta italiana è la start-up Friendz che permette di guadagnare associando il proprio selfie al marchio preferito. Com’è nata e come funziona l’idea? Lo ha raccontato Cecilia Nostro, cofondatrice del brand, a Nuvola, il blog del corriere.it, “Avevamo notato che le persone, se ben motivate, erano ottime produttrici di contenuti e che le aziende cercavano di coinvolgere le persone nelle loro attività di marketing. Non c’era però comunicazione su questo piano, mancava lo strumento e noi lo abbiamo creato e questo per i big aziendali significa avere innovazione fresca a loro disposizione senza che debbano svilupparla loro nelle proprie aziende”.
Come far fruttare i selfie? friendz ha trovato il modo
cecilia nostro COFONDATrICE DEL brAND FrIENDz
L‘uovo di Colombo è stato pensare a una piattaforma digital che permette agli utenti - che si possono iscrivere tramite il proprio profilo facebook o instagram di promuovere delle attività social associandole a loghi aziendali. Chi si fa promotore di un marchio o di un prodotto, lo paga di meno quando lo acquisterà online. Così, il marchio acquista visibilità e può fare anche ricerche di mercato più mirate. Gli utenti di Friends, segnalano i suoi fondatori, sono 100.000.
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italian expertise
Investiamo sul valore dell’arte orafa italiana
di Marta Pacillo
realizzata grazie all’impiego di tecnologie innovative nel rispetto dei criteri di sostenibilità, la nuova manifattura di gioielli Bulgari a Valenza è un virtuoso esempio di sostegno e valorizzazione del made in italy. all’interno anche una scuola di formazione per le nuove generazioni di artigiani.
traspare nelle parole di tiziana CusCunà, direttore Generale BulGari italia, la Grande vitalità della maison
Il nuovo sito manifatturiero Bulgari: perché Valenza, quali sono i valori peculiari del territorio che potranno incidere sulla produzione dei gioielli della Maison Romana? Bulgari opera sul territorio di Valenza da circa trent’anni, inizialmente tramite due siti produttivi: uno proprio a Valenza e l’altro a Solonghello. Entrambe le manifatture erano arrivate ad un livello di saturazione senza possibilità di un’ulteriore espansione. Da qui l’idea di concentrare la produzione in un polo unico in grado di ampliare la forza produttiva del marchio, fornendo i volumi necessari a sostenere la crescita del mercato. La scelta di Valenza è stata quindi una naturale conseguenza di questo storico rapporto con il territorio. Non dimentichiamoci che Valenza rappresenta tutt’oggi uno dei principali distretti orafi italiani e che esprime un know how di altissimo livello che siamo intenzionati ad alimentare.
marchio profondamente italiano focalizzato sulla promozione dei valori di eccellenza del Made in Italy famosi in tutto il mondo. Per quanto riguarda l’artigianalità, le nostre creazioni sono realizzate in manifatture italiane perché crediamo nel valore aggiunto della produzione locale. Oltre alla manifattura di Valenza, abbiamo anche un sito
L’importanza dell’artigianalità italiana nel mercato globalizzato: è ancora un valore riconosciuto? In quali parti del mondo maggiormente? Anche se l’azienda fa capo ad una holding francese, Bulgari resta un la nuova manifattura di Gioielli BulGari a valenza si oCCupa della realizzazione di tutte le maGGiori Collezioni di Gioielleria della maison.
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italian expertise artiColato in due edifiCi dai Caratteri arChitettoniCi differenti, il sito produttivo è ConCepito Come una metafora dll’anima della maison, un ponte fra tradizione e innovazione: valorizza le proprie radiCi e si proietta al futuro.
produttivo a Firenze per la pelletteria mentre i nostri profumi sono realizzati a Lodi. Unica eccezione sono gli orologi la cui produzione avviene interamente in Svizzera. I mercati asiatici sono quelli in cui prevediamo la maggiore concentrazione di domanda di gioielleria, nei prossimi anni, in particolare la Cina seguita da Medio Oriente e Americhe. Segnali di ripresa provengono anche dall’Europa che ha già registrato una crescita e che ci aspettiamo sarà confermata anche quest’anno. Come intendete veicolare in comunicazione questa nuova sede, la sua valenza strategica per la Maison e più in generale per il mondo dell’Alta Gioielleria? Direi che il progetto parla da solo: Valenza è destinata ad essere la manifattura di gioielli più grande d’Europa con 14 mila metri quadrati di superficie produttiva e circa 400 addetti impegnati in tutte la fase della produzione. L’obiettivo è raggiungere quota 700 dipendenti entro il 2020. La Manifattura produrrà tutte le creazioni di gioielleria ad esclusione dei soli pezzi unici che continueranno ad essere realizzati nel nostro laboratorio orafo di via Aurelia a Roma. Come è articolata la proposta formativa all’interno della Bulgari Jewellery Academy e come si
svolgerà la selezione dei giovani orafi? Il nostro obiettivo primario è conservare e tramandare i mestieri della tradizione e per questo la nuova Manifattura orafa di Valenza ospiterà la Bulgari Jewellery Academy: una vera e propria scuola orafa interna dove i neo assunti potranno affinare il loro savoir faire artigianale, esercitare il loro talento e prendere dimestichezza con le lavorazioni e le tecniche specifiche della nostra Maison. La Bulgari Jewellery Academy potrà accogliere più di 40 persone contemporaneamente e permetterà attività formative di perfezionamento, propedeutiche all’inserimento del processo produttivo dei migliori talenti, che saranno selezionati grazie alla collaborazione che abbiamo avviato con alcune delle più importanti scuole orafe italiane. L’attenzione ai temi ambientali, un aspetto insolito nell’ambito dell’oreficeria, come si concretizza in questo progetto? L’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale del progetto è stata una nostra priorità fin dalle prime fasi del cantiere. Per questo, abbiamo creato una struttura dotata di tecnologie innovative e di materiali a basso impatto ambientale nel rispetto dei criteri di sostenibilità e attenzione alla qualità della vita dei nostri dipendenti. Entro la fine del
2017 verrà inoltre ufficializzata la certificazione ambientale internazionale LEED (Leadership in Energy & Environmental design), un protocollo americano tra i più esigenti al mondo in termini di riduzione dell’impatto ambientale che prevede, tra i tanti requisiti, un sistema di gestione delle acque che consente la riduzione dei consumi; l’impiego di energia proveniente da fonti rinnovabili o alternative; la riduzione al minimo dell’utilizzo di luce artificiale e un programma di mobilità sostenibile. È previsto il lancio di una prima linea di gioielli interamente prodotta in questo sito? Se sì, quali caratteristiche avrà? La Manifattura di Valenza si occupa della produzione sia delle collezioni di gioielleria già esistenti che di quelle nuove. Si tratta di gioielli a complessità crescente che spaziano dal celebre B. zero1, alle collezioni Bulgari-Bulgari, Serpenti, Diva’s Dream, Parentesi fino all’Alta Gioielleria. La nuova linea di profumi Splendida ispirata a un giardino all’italiana e alle dive, si lega a una particolare collezione di gioielli? L’esuberanza della natura e il magnetismo delle dive del cinema hanno sempre ispirato le creazioni della nostra gioielleria. Sono molti gli esempi di gioielli
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italian expertise scuLtore di beLLezza, buLgari è rinomato per La maestria e La quaLità dei suoi artigiani. questo savoir faire, tramandato nei secoLi, ha prodotto e produce oggetti di aLtissimo vaLore che rappresentano L’ecceLLenza deLL’arte orafa itaLiana.
a tema floreale nella nostra storia: basti pensare alle spille Giardinetto della fine degli Anni '50 o alla collezione di Alta Gioielleria Giardini Italiani ispirata all’arte dei giardini all’italiana di origine tardo rinascimentale. La Collezione Divas’ Dream invece racconta dell’indissolubile legame tra Bulgari e le dive che lo hanno amato e che risale al periodo della Dolce Vita, quando le stelle del cinema internazionale che soggiornavano a Roma scoprirono il fascino delle seducenti creazioni del gioielliere di via dei Condotti. Per quale motivo strategico la collezione propone tre fragranze che ‘rivisitano’ tre fragranze già esistenti (Bulgari pour Femme,
Rose Essentielle e Jasmin Noir)? La Collezione Slendida Bulgari - che sarà on shelf a partire da maggio in occasione della Festa della mamma -, diventa la nuova ambasciatrice dei valori dell’heritage della Maison e rivisita in chiave contemporanea tre fragranze iconiche della nostra storia: Bulgari Pour Femme, Rose Essentielle e Jasmin Noir. Le tre nuove fragranze, Iris d’Or, Rose Rose e Jasmin Noir continuano il viaggio nel cuore dei tre fiori considerati le gemme della profumeria: iris, rosa e gelsomino mantenendo l’eleganza e la ricercatezza del mondo prezioso e sensuale di Bulgari. Riproporre la nostra collezione classica è stata una sfida avvincente perché, dopo circa 25 anni dalla prima creazione, volevamo infondere una ventata
di freschezza e un allure più attuale per attrarre una clientela più giovane senza snaturare la loro anima olfattiva. Abbiamo infatti molte clienti affezionate che desiderano continuare a rispecchiarsi in queste fragranze. Un compito difficile che abbiamo affidato a Sophie Labbé, uno dei Master Perfumer più talentuosi del panorama internazionale. Le abbiamo chiesto di rendere le tre fragranze più moderne conservandone la scrittura olfattiva. Il risultato è stato sorprendente perché Sophie Labbé è riuscita ad esprimere un nuovo ideale femminile con una maggior preziosità e concentrazione di materie prime in tutte le fragranze pur mantenendo il cuore più classico e la forte personalità della collezione storica.
La coLLezione di profumi spLendida ceLebra iL tocco intramontabiLe che iL profumiere gioieLLiere romano ha dato aLLe sue fragranze femminiLi più iconiche.
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The Ad Store Italia
ELITE BEAUTY: LA NUOVA LINEA DI MAKE-UP, SKIN CARE, HAIR CARE E FRAGRANZE. Direttamente dai fashion show più esclusivi al mondo, è in arrivo nelle migliori profumerie un beauty program iconico e ultra performante. Con Elite Beauty la bellezza è ora un lusso accessibile a tutti.
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L’insegna
Giordano la capacità di cogliere al volo i nuovi trend
di Giovanna Maffina
Ogni realtà imprenditoriale è storia a sé. a fare la differenza sono le persone, ma anche il tessuto socioeconomico in cui si è calati. La storia della giordano F.lli di Pinerolo, lo dimostra.
Profumieri da oltre 40 anni. Da quando i genitori, era la seconda metà degli anni ’70, entrarono nel business dell’ingrosso del capillare e dei parrucchieri per poi, parallelamente, dar vita a un’attività commerciale orientata al selettivo. Quaranta anni dopo, la seconda generazione dei Giordano, i fratelli Fabio e Paolo, è alle redini di un’azienda che ha mantenuto l’impostazione originaria, con 3 profumerie, due a Pinerolo e una a Saluzzo, e altrettanti negozi di prodotti e attrezzature per capelli in provincia di Torino. Che in tutto impiegano 31 dipendenti e 14 agenti.
l’azienda è andata in crisi e ha cominciato a delocalizzare la produzione, lasciando inattive molte piccole aziende che dal business con le automobili traevano sostentamento, lo scenario è cambiato. Paolo. Le generazioni che ci hanno preceduto, quella dei nostri genitori inclusa, erano abituate a lavorare sodo, spendendo poco o nulla, in un’ottica di tendenza al risparmio che assicurasse un futuro ai figli e ai figli dei figli. Così, quando la Fiat ha cominciato ad accusare il colpo e parallelamente è entrato in crisi il mercato dell’edilizia, la flessione dei consumi si è fatta sentire gradualmente, proprio perché tutti negli anni avevano
accantonato un piccolo patrimonio. La ripresa del mercato dell’auto non ha portato un reale indotto, proprio per la delocalizzazione di cui si diceva prima. Se a ciò aggiungiamo la radicale trasformazione di Torino, passata da città industriale a città di studenti, il quadro della profonda trasformazione dei consumi è completo. E voi, quando avete compreso che i tempi stavano cambiando, come vi siete mossi? Paolo. Abbiamo potenziato l’orientamento di sempre, verso il servizio. La selettività è fatta da scelte di campo precise, che
Qui il mercato selettivo ha cominciato a soffrire più tardi rispetto ad altre aree d’Italia, esatto? Fabio. Sì, è stato tra il 2012 e il 2013. Prima le cose andavano bene, complici anche le Olimpiadi a Torino del 2007, il cui effetto positivo s’è fatto sentire per i successivi tre-quattro anni. L’onda lunga della crisi qui è arrivata dopo rispetto ai centri cittadini, anche per caratteristiche proprie della zona di Pinerolo e Saluzzo, che ha sempre beneficiato dell’attrazione della Fiat e di tutto il suo indotto. Un indotto che, per tanti anni, ha significato lavoro, direttamente e indirettamente, per tanta e tanta gente. Molti operai poi avevano una seconda professione. C’era, insomma, un benessere generalizzato. Quando Le vetrine e L’entrata deL punto vendita di piazza Cavour a pineroLo.
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L’insegna in aLto, L’interno deL punto vendita in Corso torino sempre a pineroLo. a destra, L’isoLa Con iL Logo deLLa profumeria aLL’interno deL punto vendita di via guaLtieri a saLuzzo.
spettano a noi come ai produttori, e ci siamo fatti venire nuove idee, anche riflettendo su quanto stava accadendo all’interno del tessuto sociale tutt’attorno, con l’arrivo di comunità di stranieri che, negli anni, si sono naturalizzate. Penso, soprattutto, ai rumeni e ai cinesi. I cinesi, in particolare, si sono arricchiti e hanno standard di vita elevati, spendono tanto e vogliono servizi dedicati. Molti negozianti si sono attivati in tal senso, con eventi esclusivi riservati solo a loro. Fabio. Anche noi abbiamo cavalcato il ‘fenomeno’. Lo scorso 26 marzo, ad esempio, abbiamo aperto il negozio in esclusiva a una decina di consumatrici cinesi, individuate da un’intermediaria, organizzando uno speciale evento solo per loro. Le signore cinesi spendono tanto, ci tengono molto alla cura della pelle, come tutti gli orientali d’altronde, non sono tanto sensibili allo sconto quanto agli omaggi, che devono essere importanti. Alcuni mesi prima, avevamo organizzato un altro incontro, con inviti personalizzati e il coinvolgimento di una beauty che parlasse la lingua e si affiancasse a una nostra commessa. Anche l’assortimento è stato ripensato, con linee di sbiancanti a loro dedicate. Com’è cambiato il tessuto del retail della vostra area negli ultimi anni? Fabio. La concorrenza si è intensificata. Tutti fanno ombra, non c’è un competitor
più temibile di altri. Drugstore, monobrand, l’insegna la Gardenia... tutti. Il vero problema è la politica di sconto, ormai è fuori controllo. Basta fare un giro in centro a Torino per rendersene conto: c’è chi è costantemente in promozione con il 30%, e lo pubblicizza anche in vetrina. Noi riusciamo a contenere le perdite con la nostra divisione professionale, che serve direttamente i parrucchieri. Anche le catene, con il loro marketing aggressivo, viziano pesantemente il mercato. Lo scorso novembre, durante il black friday, se ne sono viste di tutti i colori, con sconti folli. E lo sa qual è stato il risultato? Che la gente ha approfittato di quelle offerte anche per fare gli acquisti natalizi e a dicembre ha disertato i negozi. Noi che non abbiamo aderito al black friday, nel periodo natalizio siamo invece cresciuti del 3%, segno che la nostra clientela non era andata altrove a spendere. E riguardo a Internet e all’e-commerce, quali scelte avete fatto? Paolo. Un anno fa ci siamo strutturati per gestire le vendite online, ma al momento non siamo molto soddisfatti. Confrontandoci con altri colleghi, i commenti sono gli stessi, in molti faticano a ingranare. Anche se come vetrina complementare a quella dello spazio fisico può avere una sua ragion d’essere, un sito e-commerce ha costi di gestione
guarda il video per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/12aprile2017
troppo elevati. In generale, investiamo sui social, fb, instagram e anche in radio. Il periodo è particolarmente effervescente in quanto ad acquisizioni, fusioni, affiliazioni, sia da parte della distribuzione sia dell’industria. Voi continuerete a fare i battitori liberi? Fabio. Siamo in realtà in una fase interlocutoria con un consorzio, ci stiamo confrontando su cifre e supporto marketing. Stiamo valutando con attenzione l’offerta poiché siamo convinti che mai come in questi anni confronto e scambio con gli altri imprenditori siano fondamentali per crescere. Al corso Beauty Coach di Fenapro avete coinvolto due delle vostre commesse. Le impressioni? Paolo. Positive. Le ragazze sono contente, apprezzano l’originalità dei contenuti del corso. Quando siamo venuti a conoscenza dell’opportunità, non ce la siamo fatta sfuggire. Trovare personale capace e motivato è davvero assai raro in questo nostro mondo e questo è il nostro modo per sostenere il loro percorso di crescita. Da un punto di vista squisitamente imprenditoriale poi, ogni spunto è utile per decifrare uno scenario che sta davvero rivoluzionandosi. Ogni azienda che ha voglia di crescere deve fare formazione, è un percorso obbligato.
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Qual è l’ispirazione dietro la prima collezione Peau?
Sono sempre stato profondamente e sentimentalmente coinvolto nel mondo dei profumi: quando ero bambino, mia madre, che era divorziata aveva una profumeria a Parigi, dove spesso andavo per aiutarla. Quando non c’era nessun cliente, il mio territorio era in magazzino dietro il negozio. C’erano tanti scaffali, dove salivo e sognavo come un gatto, circondato da profumi, lozioni e shampoo. Penso che sia stato tra questi scaffali che ho iniziato a capire che la mia vita sarebbe stata dedicata alla creatività. L’unica via di fuga che avevo era sognare e il modo di scappare era attraverso la musica classica (che sentiva mia madre Tchaikovsky), e attraverso gli odori. Sognare è stato il mio unico modo per sopravvivere. Per creare i miei profumi mi servivano i partner e i maestri profumieri giusti, persone sensibili con cui sapevo che potevo esprimermi ed essere capito. E la sua collaborazione con Dominique Ropion, Daphné Bugey e Annick Menardo?
Con mia moglie Jasmine abbiamo trascorso un anno osservando e annusando le opere di quasi tutti i maestri profumieri esistenti, facendo come dei ‘blind test’. Alla fine abbiamo riconosciuto Daphné,
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tarck
“In realtà io non sono ispirato da nulla, se non dai miei sogni e dalla nostra storia, la grande storia degli esseri umani e delle sue mutazioni”. La genesi di Parfums Starck Paris.
di Marta Pacillo
7 domande a...
Philippe
philippe starck è un noto architetto e designer francese. nel 2016 ha creato la sua prima collezione di profumi.
Annick e Dominique come parte della mia tribù sentimentale, con la quale condivido una visione e intelligenza creativa. Abbiamo inventato un nuovo linguaggio per tradurre il mio spazio mentale, in realtà le mie parole, in sostanze chimiche e profumi. Questo è l’incredibile lavoro che hanno fatto: tradurre i miei sogni in profumi, la composizione degli odori. Possiamo trovare delle ‘note autobiografiche’ nei bouquet delle tre Peau?
I profumi sono il risultato di visioni e sogni di un uomo, quindi sì, c’è sicuramente qualcosa di personale.
Posso parlarvi dei tre profumi che mi hanno accompagnato per molto tempo: quando ero molto giovane tenevo sempre delle fave tonka in tasca, le toccavo e poi sentivo il profumo sulle dita. Ho dovuto smettere di farlo perché sono poi state considerate un veleno. Ho sempre amato anche il ‘cade oil’, l’olio di un albero in Maghreb. Ne tenevo un po' in una piccola bottiglia o un pezzo carta imbevuto. Mentre parlavo, camminavo, ne sentivo il profumo. Anche questo olio è stato considerato un veleno e non viene più commercializzato. Il terzo profumo era l’odore di catrame: avevo comprato una corda immersa
7 domande a... starck paris collection peau: peau de soie, peau d’ailleurs e peau de pierre.
In termini di fragranza, ha ancora senso distinguerle tra maschile e femminile?
Peau d’Ailleurs è probabilmente una buona risposta a questa domanda, anche se, Peau de Soie è ufficialmente un profumo femminile che porta con sé una parte maschile. Peau de Pierre segue la stessa idea, e in realtà molte donne indossano Peau de Pierre. La collezione Peau è un riflesso della realtà: nessuno è maschile o femminile al 100%. Qual è il legame tra design e profumi?
nel catrame che veniva impiegata per impermeabilizzare lo scafo delle barche a vela. L’ho sempre avuta nella mia valigia per sentirne l’odore. Ma hanno scoperto che può causare il cancro e ora non la posso più neanche toccare. Era impossibile per me uscire di casa senza una di queste tre cose. Si può comprendere insomma come posso essere coivolto emotivamente con le fragranze. Per la mia prima collezione di profumi, volevo fragranze complesse e che la gente le scoprisse, senza essere banale. Quindi nessun ingrediente doveva essere ovvio in modo che si potesse scoprire il mistero in ogni fragranza.
Nessun legame. La creazione dell’astratto è necessariamente diversa dalla creazione di un oggetto. In realtà, Starck Paris non è affatto legato al mondo dell’architettura e del design. Starck Paris è legato alla mia architettura personale ed emotiva mentale. Ho sempre avuto questa idea di combattere la materialità, che in realtà è un paradosso perché io produco materialità. Tuttavia, penso che la materialità sia volgare. Solo il progetto è elegante, solo il sogno è elegante. Con la creazione dei profumi, ho potuto finalmente raggiungere questo sogno di immaterialità. Per tutti questi motivi questo progetto è a me molto caro. Probabilmente uno dei più vicini a quello che sono veramente.
Che cosa ci può dire sul packaging?
Devo confessare che ho creato il packaging solo perché sono stato gentilmente costretto da PYD (parfumes y diseno). Abbiamo lavorato per anni sulle fragranze con i nasi, poi PYD mi ha detto che dovevo disegnare le bottiglie, cosa che avevo eliminato dalla mia mente attraverso il processo creativo astratto della fragranza. Nella mia mente ciò che conta è il profumo stesso. Con la collezione Peau abbiamo lavorato negli spazi mentali circondati da poesia e chimica dei profumi, per me era molto doloroso tornare alla materialità del pack. L’idea era quella di fare il minimo, utilizzando le bottiglie come porta d’ingresso per le fragranze, con una forma organica e colori misteriosi. La progettazione della bottiglia è stata in realtà l’unico vero vincolo che PYD mi ha dato. Se non fosse per la bottiglia, questo progetto sarebbe stato al 100% solo libertà. Che cosa rappresenta per lei il senso dell’olfatto?
Io sono di solito più affascinato da odori che da profumi. Gli odori di felice nostalgia - catrame, carbone, o l’olio citato prima; gli odori dei luoghi dove vivo - odori metaforici come l’odore di velocità o del vuoto cosmico e, naturalmente, l’odore della donna che amo.
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Elite Model Look è l’agenzia di moda più famosa al mondo. Attiva dagli anni Settanta, ha rappresentato - e rappresenta ancora - le più grandi top model di tutti i tempi da Tyra Banks a Naomi Campbell passando per Linda Evangelista e oggi debutta sul mercato internazionale con una linea cosmetica che spazia dal make up allo skincare passando per le fragranza e persino l’haircare. Un vero total look, creato dall’azienda italiana che ne ha acquisito la licenza: Etoile Beauty di San Marino, guidata da Sergio Majerna che dallo scorso primo marzo ricopre la carica di CCO della società. Come nasce il progetto Elite Beuty?
Etoile Beauty è nata per gestire la licenza del marchio Elite Beauty, legato all’omonimo e noto network internazionale di model management. Il nostro accordo con Elite Model Look prevede lo sviluppo, la produzione, la distribuzione e la commercializzazione a livello mondiale di una linea completa di prodotti beauty care. Rappresentando il mondo della moda e delle modelle abbiamo sviluppato quattro differenti assi: make up, skincare, haircare e
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ajerna
nasce elite Beauty, marchio legato al celebre network internazionale di model management, che sarà presentato al mercato selettivo con una gamma completa. a distribuirlo è etoile Beauty di San marino.
di IIvan Pestillo
7 domande a...
Sergio
fragranze con l'obiettivo di fornire un total look alla consumatrice. In questa fase di lancio abbiamo, però, pensato a un numero di referenze gestibili: una linea snella ma completa che risponda anche alle problematiche di spazio delle profumerie selettive a cui ci rivolgiamo.
fragranze abbiamo sviluppato due diversi jus, uno maschile e uno femminile, entrambi disponibili nei formati da 50 e 100 ml. Questi prodotti saranno poi implementati.
Come si articola la vostra offerta?
La linea make up conta 96 referenze con un general tester impattante e high-tech appositamente creato nelle dimensioni più idonee alla profumeria selettiva. Abbiamo pensato a un make up che fosse fashion ma anche professionale. Accanto ai nostri cinque mascara, per esempio, ci sono tre prodotti più particolari: un primer, un top coat che rende waterproof qualsiasi mascara e un trattamento rinforzante per le ciglia. Nell’asse dello skincare ci presentiamo, invece, con sette prodotti molto in linea con il mondo delle modelle: tre di pulizia, due creme idratanti 24h, un siero e un contorno occhi. Poi c’è la gamma haircare che comprende quattro referenze: shampoo e balsamo per uso frequente e shampoo e balsamo rinforzanti. Mentre sul fronte delle
la linea di skincare: 7 prodotti in linea con le esigenze e il mondo patinato delle modelle.
Qual è il posizionamento della linea?
La volontà di Elite Model Look era quella di presentarsi sul mercato del beauty con un prodotto di lusso accessibile. Le referenze Elite Beauty sono tutte di elevatissima qualità, rigorosamente Made in Italy e con un packaging molto elegante. Il tutto a un costo per il consumatore finale che rappresenta il primo prezzo del lusso. La linea è molto trasversale: grazie alla sua immagine fashion, minimalista e aspirazionale diventerà il must have delle giovani donne di tutte le età che non vogliono apparire più belle ma che desiderano semplicemente ‘essere belle’.
potevamo che scegliere la profumeria selettiva come canale preferenziale di distribuzione: punti vendita indipendenti e privati che in Italia vantano una grande storia e tradizione e catene regionali. Elite Beauty non sarà presente all’interno dei punti vendita della GDO e nemmeno nei drugstore.
innanzitutto tanti campioni affinché la consumatrice possa subito provare la qualità dei prodotti Elite Beauty. Avremo poi molti momenti di formazione con la nostra training manager. E, infine, i make up artist che saranno presenti sul punto vendita con giornate dedicate alle consumatrici.
Come vi muoverete sul fronte della comunicazione?
Un messaggio per i profumieri?
Stiamo già lavorando con un’agenzia per tutto ciò che riguarda la parte stampa. Ma un grande investimento sarà riservato a social network, blogger e influencer.
Ritengo che per la profumeria, soprattutto quella indipendente, sia arrivato il momento di valutare con attenzione e predisposizione nuovi progetti in grado di incuriosire la consumatrice. Sarebbe davvero importante far entrare in profumeria quella consumatrice giovane e attenta che oggi purtroppo sceglie altri canali.
Ci parla della distribuzione del brand in Italia?
Quali le iniziative a supporto del punto vendita?
Con questo marchio non
Sul punto vendita consegneremo
7 domande a...
a sinistra, l’ampia linea di make up che comprende tutti i prodotti per un look perfetto, fashion e professionale. sotto, le due fragranze per lei e per lui.
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7 domande a...
Andrea
rambilla
di Marta Pacillo
Professional makeup made in Italy. Questo il punto di forza caratterizzante di nouba. Grazie al direttore marketing andrea Brambilla, ne scopriamo le strategie, dal recente rilancio alle ultime new entry.
Partiamo dall’attualità: come sta performando Nouba sul mercato italiano?
In questi ultimi due anni, dal momento in cui è entrata la nuova compagine di azionisti, il marchio Nouba è oggetto di un rilancio sia sul mercato estero sia sul mercato italiano. Per sostenere la crescita è stata definita una strategia univoca che toccasse sia il posizionamento sia l’immagine del brand in perfetta sintonia con l’altissima qualità che il prodotto esprime da sempre. Oggi Nouba è un marchio dinamico sostenuto da un’immagine e una comunicazione moderna e coerente col posizionamento. È da sottolineare la scelta di uscire dal
mondo drugstore per focalizzarci sulla profumeria tradizionale che, grazie alla grande competenza del personale di vendita, rappresenta il corretto canale distributivo per il brand. L’asse di maggior rotazione in questo momento è il segmento labbra e in particolare il nostro best seller Millebaci e i rossetti matt. Ci può illustrare l’attuale geografia dei prodotti Nouba?
Il 38% della gamma è rappresentato dai prodotti per le labbra, dove troviamo un vasto assortimento di rossetti liquidi, lipstick, stylo, primer e matite. Seguono i prodotti per gli occhi che rappresentano il 28% e il viso con il 21%. La restante parte
è fatta dagli smalti e dagli accessori (pennelli, spugne, applicatori) indispensabili per una corretta applicazione dei prodotti. Inoltre Nouba realizza due collezioni stagionali all’anno che rappresentano un importante momento di verifica per il marchio. In queste occasioni, infatti, si coglie l’opportunità di testare il gradimento della consumatrice sui nuovi prodotti. Non è nostra abitudine utilizzare le collezioni per lanciare estensioni di colore dei prodotti in gamma ma la nostra strategia punta a sorprendere la consumatrice con cosmetici moderni e innovativi. Grazie ai riscontri positivi di questa strategia e sulla base della redemption - nelle ultime collezioni molto elevata - abbiamo deciso
tra i bestseller nouba troviamo l’ombretto mono write & blend, per le labbra shine impact lip color e - nella pagina accanto - rossetto millebaci e il fondotinta noubamore. new entry, lo speciale ombretto duo hidden black.
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7 domande a... la strategia di posizionamento prezzo di nouba all’interno dell’offerta make-up della profumeria selettiva è medio con un listino che varia dai mascara a 18,50 euro ai rossetti intorno ai 20 euro, per arrivare poi con i fondotinta a 35 euro.
di mantenere in assortimento sia la matita waterproof Twist & Write, massima tenuta e un colore impeccabile 24h, sia il rossetto liquido Shine Impact che garantisce un irresistibile effetto vinile sulle labbra. Nello sviluppo di nuovi prodotti, qual è il vostro punto di partenza e quale il punto forte?
La bellezza unica di ogni donna: questo è Il nostro punto di partenza che ci porta a rispondere ai bisogni della consumatrice in termini di performance cosmetiche, con la volontà di creare prodotti semplici da usare, intuitivi nella loro essenza, in grado di dare risultati impeccabili anche quando utilizzati da mani inesperte. Sviluppiamo prodotti in grado di assolvere a più funzioni come Write & Blend, ombretto in crema che si può usare sia come ombretto sia come liner sia come eye-brow: 3 prodotti in 1! Il punto di arrivo è un’equilibrata miscela che considera l’orientamento della consumatrice, la coerenza con le tendenze della moda e il tocco di ‘creatività Nouba’ per quanto riguarda il colore. Il nostro punto forte è l’intima conoscenza della chimica dei prodotti, dei processi produttivi e delle tecnologie più all’avanguardia, messe al servizio della performance e del risultato. Un esempio è il fondotinta NoubAmore, arricchito con pigmenti trattanti di ultima generazione e una texture ricca di elastomeri per offrire un finish ‘seconda pelle’.
Come vengono presentati i vostri prodotti nel punto vendita: fornite al profumiere materiale p.o.p., mobili o espositori particolari?
Ci sono diversi tipi di espositore che, per dimensione e fattezze, possono adattarsi a qualsiasi necessità di assortimento e di spazio: dalla tradizionale gondola che può contenere fino a 450 referenze, sviluppata per gli store esteri, ai tradizionali general tester in cui ospitiamo circa 300 referenze, più adatti alla profumeria. Non mancano mini-espositori, wall display, make up table e corner dedicati. La peculiarità è rappresentata dalle plance, il ‘trait d’union’ di tutti gli espositori, che permettono una enorme versatilità di allestimento e sono adattabili a tutti i tipi di espositore in gamma. Tra il materiale p.o.p. fornito al profumiere, non mancano campioncini, cartoline, cartelli vetrina e roll up, e materiale gwp, indispensabile per favorire il sell out e far conoscere il brand. Il packaging dei prodotti Nouba ha subito rinnovamenti, ora quali sono le sue principali connotazioni?
Seguendo la nuova strategia di rilancio del marchio, anche il packaging è oggetto di revamping. Abbiamo optato per confezioni lucide, UV-coated per preservarle dall’usura e per donare un sofisticato effetto black. Gusci dalle forme essenziali, pratici da usare e accessoriati di spugne, applicatori e specchietti.
Siete presenti sui mercati esteri? E in quali il marchio vanta le migliori performance?
Siamo presenti in oltre 40 Paesi tra cui i principali sono tutti nell’area del Golfo, l’Iran, la Russia e gran parte dei Paesi dell’Ex Unione Sovietica, in Arabia Saudita anche con 7 negozi monomarca. La vocazione internazionale di Nouba è sempre stata parte del suo dna, come dimostra la sua presenza in Iran più di vent’anni fa. In generale, il marchio sta riscuotendo un buon successo sia in seguito al revamping in atto sia al bisogno estero di ‘italianità’ che rappresenta una forte leva d’interesse nel mondo beauty. Quali novità ci aspettano per il trucco Nouba 2017-2018?
La più grande novità è rappresentata dal lancio di Hidden Black, ‘il nero nascosto’, un ombretto duo che contiene speciali pigmenti neri rivestiti da multistrati di perla colorata. Applicando il prodotto con un applicatore in lattice si ottiene un finish perlato, sfumandolo con il pennello, il rivestimento di perla si rompe e il nucleo di pigmento nero esce in superficie creando un look smooky eyes. Utilizzato bagnato invece sviluppa un finish metallizzato. Stiamo, inoltre, lavorando su un nuovo ‘rossetto camouflage’, che renderà le labbra perfette grazie all’impiego di speciali polveri rivestite... Ma per ora il progetto è top secret!
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7 DOMANDE A... di IIvan Pestillo
Manuela
ruppi Proposte innovative che hanno qualcosa in più da raccontare. Sono quelle nel portfolio di Carma Italia che spaziano dall’hair-care all’igiene orale.
Con oltre 15 anni di esperienza alle spalle, Carma Italia è, oggi più che mai, un’azienda in grado di introdurre e consolidare sul mercato selettivo italiano marchi innovativi e di prestigio. Tutti i brand in portfolio hanno tanti plus da raccontare. Basti pensare alla tecnologia brevettata delle spazzole scioglinodi di Michel Mercier o alla naturalità delle formule per capelli Silium. Poi ci sono Iko, Ilo e Iro, tre prodotti per l’igiene orale, frutto dell’expertise tutta italiana dell’azienda Melo. E molto altro ancora deve arrivare, come ci ha anticipato la responsabile della formazione dell’azienda, Manuela Truppi. Iniziamo con Silium, come si articola oggi la proposta di questo marchio?
Marchio interamente Made in Italy, Silium è specializzato nei prodotti per capelli - colorazione, trattamento, styling - e per la depilazione.
Attualmente stiamo riproponendo le nostre tinte tradizionali in maniera in un po’ diversa ovvero puntando, nella comunicazione, sul fatto che sono totalmente tollerate dal cuoio capelluto. La nostra colorazione per capelli ai cinque cereali nasce circa cinque anni fa e già allora era senza ammoniaca, resorcina, parabeni e profumo, ma con un complesso dermoprotettivo che è ancora oggi il nostro punto di forza. A contatto con la cute, questo complesso a base di acidi della frutta crea una barriera che difende il cuoio capelluto dagli agenti chimici presenti nella tinta. In questo modo la consumatrice può non pensare più a rossori e irritazioni. In quanti punti vendita è distribuito?
Le colorazioni Silium sono distribuite in circa 800 porte tra profumerie e farmacie. Quali le novità targate Silium sul fronte della colorazione?
IRO È IL PRIMO COPRISPAZZOLINO CHE RILASCIA ACIDO USNICO PER NEUTRALIZZARE IL 99% DEI BATTERI PRESENTI TRA LE SETOLE.
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La novità si chiama Silium Organic ed è una colorazione diretta per i capelli che vanta oltre il 90% di ingredienti organici. Si tratta di un olio essenziale da mixare con una polvere estratta da piante e fiori e poi con acqua calda. Le tinture Silium Organic Powder Color provengono da estratti come Curcuma, Mallo di Noce e Hennè. Gli Oli Essenziali, come olio di arnica e di timo, mantengono l’equilibrio dei capelli,
7 DOMANDE A... SILIUM ORGANIC È UNA COLORAZIONE DIRETTA PER I CAPELLI CHE SI SCARICA IN SEGUITO A QUALCHE LAVAGGIO; PERFETTA PER LE CONSUMATRICI PIÙ ATTENTE PERCHÉ INCORPORA IL 90% DI PIGMENTI DI ORIGINE NATURALE. IN SEI NUANCE.
rendendoli morbidi e lucenti. Il risultato è un colore intenso e luminoso, delica-tamente riflessato, e capelli sani, lucenti, protetti. Essendo una colorazione diretta, questa non altera la struttura del capello ma si deposita sulla parte superficiale così, in seguito a qualche lavaggio, il colore viene scaricato gradualmente; è ideale per la consumatrice più attenta che evita agenti chimici e acquista prodotti rispettosi dell’ambiente. Le nuance sono sei.
spazzole, ma della risoluzione di un problema concreto che tocca tutte le consumatrici, ovvero quello dei nodi ai capelli. Le spazzole scioglinodi di Michel Mercier sono brevettate e districano rapidamente i capelli senza strapparli o spezzarli. Ne proponiamo di diverse tipologie: per capelli fini, normali e ricci. E in diversi formati: antiscivolo, compatta e speci-fiche per i bambini.
Quali quelle dedicate al trattamento della chioma?
Al momento no, ma la gamma in futuro verrà ampliata.
La gamma Silium per i capelli comprende anche i trattamenti Silium Care. Tre formule di bellezza dall’effetto intenso, nate dalla combinazione di un olio nutriente e un booster di vitamine, proteine e minerali che funge da impacco. I kit monodose già in commercio sono tre: per capelli ricci con olio di jojoba ed estratti di riso, per capelli secchi o danneggiati con argan e cheratina e il kit effetto bo-tox con olio di macadamia e acido ialuronico per capelli privi di tono. A questi si aggiunge ora una novità: il nuovo kit Frizzy per i capelli crespi. Nel vostro portfolio ci sono anche le famose spazzole scioglinodi di Michel Mercier…
Quest’anno continueremo ad ampliare la distribuzione del marchio Michel Mercier. Tengo a precisare che non si tratta di semplici
Avrete novità per quanto riguarda questo brand?
Concludiamo con i vostri prodotti per l’igiene orale che sono una proposta innovativa per il mercato…
Siamo molto soddisfatti di aver acquisito i prodotti per l’igiene orale dell’italiana Melo. La gamma, infatti, si sta ingrandendo sempre di più. I primi due prodotti lanciati sono stati Iko e Ilo. Iko è uno spazzolino da denti digitale al fluoro che non necessita di acqua né di dentifricio perché creato con un materiale inedito. Ilo è, invece, un filo interdentale elastico e allungabile che rilascia fluoro e mentolo anche nei più piccoli spazi da raggiungere. Poi è arrivato Iko Kids per i bambini dai sei ai 14 anni. Il concetto è sempre lo stesso, quello di uno spazzolino digitale al fluoro, ma con un delicato aroma a scelta tra banana, arancia, fragola o mela
verde. Oggi, inoltre, la gamma si completa con Iro, il primo copri-spazzolino che rilascia acido usnico derivante dai licheni; il suo compito è quello di neutralizzare il 99% dei batteri che si depositano e prolificano tra le setole dello spazzolino da denti, compresi quelli di origine fecale veicolati dalla polvere o dall’aria del nostro bagno.
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strategie di Ivan Pestillo
Britannico, gentelman e cool è il nuovo Mr. Burberry Secondo capitolo dell’iconica franchise dedicata al gentleman britannico, Mr. Burberry edp. arriva in store con grandi investimenti media e una grooming line completa.
nikoLa BLagojevic, MArkETING MANAGEr DI BEAuTy AND Luxury Dopo il successo di Mr. Burberry edt, arriva l’edp. Cosa rappresenta per voi e per la maison questo lancio?
Il 2017 sarà un anno di consolidamento per Burberry in profumeria. Fino a qualche tempo fa, quelli che definiamo ‘i classici’ avevano un peso notevole sul fatturato grazie al prezzo più accessibile e all’ampia distribuzione. Di recente, con l’arrivo delle fragranze ‘iconiche’ - prima My Burberry nel 2014 e poi Mr. Burberry nel 2016 - il business è cambiato. Queste due fragranze hanno, per così dire, portato in profumeria il trench coat,
il capo iconico della maison, frutto di un secolo di esperienza e tecnologia nel mondo della moda. Con queste due fragranze, il brand è salito in vetta alle classifiche di vendita e, dato il posizionamento più alto, non hanno cannibalizzato i profumi esistenti. In questo senso abbiamo aggiunto un business on top con crescite importanti che in fase di lancio, per esempio, hanno portato il maschile Mr. Burberry in top 10. Oggi si apre un nuovo capitolo, proprio sul fronte della franchise Mr. Burberry, e dopo l’eau de toilette arriva l’eau de parfum. Non la lanciamo come una fragranza più persistente e quindi ‘invernale’, ma come un profumo da usare tutto l’anno in altre occasioni: soprattutto la notte, durante una serata galante o un party mondano. E per completare l’esperienza sensoriale di Mr. Burberry abbiamo allargato la proposta grooming con Aftershave Balm, Face Scrub e Hair and Beard Clay per un totale di sette referenze. Come pensate di proporre un’extension line così completa?
NIKOLA BLAGOJEVIC E LEDA FIORINI, RISPETTIVAMENTE MARKETING MANAGER E TRAINING MANAGER DI BEAUTY AND LUXURY.
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Sappiamo che, per un’extension line, sette referenze sono tante. Ma non si tratta di semplici ancillari. Vogliamo offrire al Gentleman moderno tutti i prodotti di cui ha bisogno, con formule efficaci e texture sensoriali. Per questo, abbiamo individuato una serie di punti vendita ‘Flagship’ con focus sul trattamento uomo, assieme ai quali stiamo negoziando un’esposizione che sposti la grooming line targata Mr. Burberry dall’area fragranze a quella dedicata alla
Come vi muoverete a livello di comunicazione?
MR. BURBERRY EAU DE PARFUM CALDO, SENSUALE E LEGNOSO. TESTA: DRAGONCELLO, CANNELLA SPEzIATA CUORE: PATChOULI FONDO: AMBRA, SMOKEY VETIVER
MR. BURBERRY EAU DE TOILETTE ERBACEO, LEGNOSO, AROMATICO TESTA: POMPELMO CUORE: VETIVER FONDO: LEGNO DI GUAIACO
una serie di post sui suoi canali, ha raccontato lo stile del Gentleman britannico. In questo modo abbiamo spiegato la storia che sta dietro il prodotto e portato consumatori in-store.
Il nuovo profumo sarà supportato in modo forte a partire dal punto vendita con i tradizionali materiali e con le nostre In-Store Specialist che andranno a creare engagement con le vendeuse. Sarà poi sostenuto da un importante piano media. La televisione resterà lo strumento principale, (insieme a stampa e web) non solo al lancio in aprile ma anche a cavallo tra giugno e luglio. In quest’ultimo periodo saremo molto più tattici andando a comunicare con il giusto target. Da notare, che l’investimento media sul maschile si muoverà in parallelo con quello sul femminile. Torna così in comunicazione anche My Burberry Black: in occasione della festa della mamma tra fine aprile e inizio maggio saremo in televisione e sulle riviste in target con un importante investimento in Scent Seal (la prova della fragranza nelle riviste).
Leda Fiorini, TrAINING MANAGEr DI BEAuTy AND Luxury
A marzo la fragranza è stata lanciata in anteprima da Sephora con attività ad hoc. Di cosa si trattava?
Tre parole chiave per riassumere Mr. Burberry edp?
Abbiamo valutato quest’anteprima con Sephora a fronte di una certa visibilità sul punto vendita e di un certo impegno in termini di sell-in e sell-out. Quest’anteprima è andata a integrarsi con una seconda partnership stretta con la piattaforma digital di Vanity Fair e l’influencer Carlo Sestini che, attraverso
strategie
cosmesi maschile. Questo esperimento sarà poi sostenuto da una serie di attività training delle nostre In-Store Specialist.
Ci spieghi come proporre al meglio Mr. Burberry in profumeria?
Mr. Burberry eau de toilette e Mr. Burberry Eau de Parfum si rivolgono allo stesso target, ossia il classico Gentleman. Ciò che cambia è l’occasione d’uso: mentre l’eau de toilette è dedicata alla preparazione dell’uomo alla sua serata, l’eau de parfum s’ispira alla vita notturna londinese con le sue luci e le sue atmosfere. Per proporle al meglio è necessario innanzitutto comprendere i gusti del consumatore. L’eau de toilette sarà più adatta agli uomini che desiderano un jus aromatico, fresco e frizzante, mentre l’eau de parfum a quelli amanti dei sentori legnosi e speziati.
Britannico, gentleman e cool. Come proporre, invece, la grooming line di Mr. Burberry?
I prodotti della grooming line possono essere proposti a completamento della fragranza. Ma anche singolarmente per reclutare nuovi consumatori che non conoscono ancora Mr. Burberry.
Per il vero Gentleman La linea grooming targata Mr. Burberry è ispirata al concetto della tradizionale profumeria britannica che nasce proprio all’interno del mondo della barbieria e comprende tutti i prodotti necessari al tipico gentleman londinese. Quindi, oltre ai già esistenti Deodorant Spray, Body Wash, Face Moisturizer e Beard Oil, ora anche: - Face Scrub: esfoliante viso con un tocco di Mr. Burberry, contiene microsfere di silice che rimuovono le impurità e l’olio di avocado che mantiene la pelle elastica e idratata permettendo una facile rasatura. - Aftershave Balm: balsamo dopobarba lenitivo con un tocco di Mr. Burberry, più bisabololo e gomma di acacia per lenire e idratare intensamente la pelle dopo la rasatura. - Hair & Beard Clay: cera modellante per capelli e barba arricchita con un tocco delicato di Mr. Burberry, da applicare sulla barba pulita e asciutta e sui capelli umidi o asciutti.
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ricordate... la bellezza siamo noi Con la prova d’esame e la premiazione dei primi 15 beauty coach della profumeria italiana, il 27 marzo scorso si è concluso il primo giro della nostra start-up. Ringrazio le aziende partner - L’Oréal Luxe, Shiseido Group, Sisley, LVMH, Estée Lauder e Coty inc -, i loro formatori, i profumieri che hanno sostenuto e creduto nell’iniziativa, la società di consulenza strategica Shackleton regista dell’evento, in particolare Alessia Zuzio, mentore dei partecipanti. Stiamo già lavorando al sequel del progetto, che nei prossimi mesi si estenderà a una decina di città in tutta Italia, partendo con una prima giornata di formazione, che aiuterà a reclutare e aggregare consensi, attorno alla quale si svilupperà, a seguire, il resto del corso. In chiusura, un breve cenno al primo incontro alla commissione costituitasi per dare forma alla Campagna Pubblicitaria di Canale, dalla quale sono emersi spunti operativi molto interessanti che trovate approfonditi in queste pagine.
Filo diretto Per far sentire la vostra voce scrivete a: FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano mail: fenapro@fenapro.it www.fenapro.it
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Ma il contratto selettivo… dove sta? Nel prossimo numero di Imagine parleremo di Contratto di Distribuzione Selettiva e di come la Fedp si sta muovendo in ambito europeo per fornire il proprio contributo alla nuova stesura del documento, attesa per il 2019 e valida per il successivo decennio. In tale contesto, racconteremo anche della vicenda che vede coinvolto il past president fenapro Nicola Ostuni, che si è visto dall’oggi al domani chiudere una concessione che aveva da molti anni, senza alcun tipo di preavviso e senza neanche un confronto chiarificatore. Un gesto, purtroppo non così infrequente, in palese contrasto con quanto indicato dal contratto selettivo, che fissa precisi obblighi a tutela del profumiere.
PAGINE gIALLE
la campagna di canale entra nella fase operativa
di Giovanna Maffina
Riunione operativa, lo scorso 28 marzo, per la commissione che segue da vicino il progetto di campagna di canale. Il risultato è un abbozzo di progetto da sottoporre in tempi brevi all’industria.
L’idea di campagna di canale comincia a prendere forma. Nella riunione della commissione dello scorso 28 marzo sono state gettate le basi di un progetto che sarà sottoposto all’approvazione del Consiglio Fenapro, il prossimo 3 maggio, e passerà quindi al vaglio dell’industria. Ecco, per grandi linee, quanto emerso. 1. È un progetto che non può prescindere dalla partecipazione dell’industria. 2. Anche la partecipazione del retail dev’essere il più allargata possibile ed estendersi, possibilmente, alle catene a oggi mancanti, Limoni, Douglas, Sephora. 3. Il contributo di partecipazione per ogni singolo punto vendita aderente all’iniziativa è stato stimato essere di 100 euro. 4. Il contenuto del messaggio da veicolare in campagna deve essere istituzionale e commerciale assieme. La leva commerciale è indispensabile per far entrare gente in profumeria, anche considerato che in questi mesi l’affluenza è ai minimi storici. 5. Il messaggio commerciale sarà legato a una serie di eventi da pianificare durante l’anno con le varie case cosmetiche. 6. Per attirare il consumatore in
un momento della riunione in cui sono state gettate le basi per la realizzazione del progetto.
Profumeria, l’ipotesi che, al momento, trova tutti d’accordo, è quella di regalargli, a fronte di una spesa minima che potrebbe attestarsi attorno ai 30/35 euro, un kit di bellezza, contenente minitaglie di prodotto da stagionalizzare e collegare ai singoli eventi programmati con l’industria. Sarà il personale di vendita a comporre il kit con le minitaglie delle aziende di cui è concessionario e che sono anche sponsor dell’evento. 7. Il kit potrebbe essere associato a un buono sconto spendibile al successivo ingresso in profumeria. Il buono potrebbe rispondere anche alla logica del ‘friend gets friends’
8. L’assetto della comunicazione, ancora da definire, dovrà coinvolgere vari media, soprattutto social e online. 9. È al vaglio l’eventualità di creare un marchio ad hoc di cui si fregeranno tutte le profumerie aderenti all’iniziativa. 10. Si deve prevedere anche un coupon da scaricare online con cui la consumatrice si recherà sul punto vendita per fare il proprio acquisto e ritirare il kit omaggio. 11. Ogni operazione è imprescindibile da una logica di redemption, che consentirà di analizzare i flussi di acquisto per singola marca sponsor dell’evento.
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Beauty CoaCh la start-up un successo di tutti Oltre ai 15 neo beauty coach, alla premiazione dello scorso 27 marzo a Torino erano presenti tutti, rappresentanti della Fenapro, della distribuzione e dell’industria. Oltre a noi di Imagine, che abbiamo ripreso l’evento.
Tutti promossi. Ma non per una decisione presa a tavolino (come ci tiene a precisare Nicola Posa, AD della Shackleton, la società di formazione regista del corso). I primi 15 partecipanti al percorso professionalizzante di Beauty Coach, da oggi ufficialmente i primi 15 Beauty Coach della storia della Profumeria, il diploma se lo sono conquistato e meritato davvero. Molti di loro, questo mestiere lo fanno da anni. Altri, invece, vi si sono appena affacciati. Storie ed esperienze diverse, accomunate dalla voglia di mettersi in gioco e di continuare a investire su se stessi. Diversità accomunate, soprattutto, da un grande amore per questo mestiere... “il più bello del mondo... quello che non cambierei con nessun altro... quello che mi ha insegnato tanto, e non smette di...”. Sul sito Fenapro trovate la foto di ognuno dei beauty coach scattata al momento della premiazione mentre qui, per questione di spazio, quella di gruppo, con alcuni titolari delle profumerie partecipanti (Piero Amoretti, Fabio Giordano, Luigi Scarrone, Gianfranco Tagliaferri) e alcuni rappresentanti dell’industria (Luca Lomazzi e Francesca Piucci di Shiseido Group, Paolo Galimberti di L’Oréal Luxe Italia, Daniela Pistoia di Estée Lauder).
IsCrIzIone all’alBo e al Contratto CollettIvo I 15 beauty coach hanno superato una prova orale e una scritta e sono stati valutati con un voto in centesimi. A tutti è andato il diploma di Beauty Coach e la promessa che presto si costituirà un albo professionale ad hoc e si lavorerà, in ambito federativo, per inserire la nuova figura professionale nel contratto collettivo nazionale di lavoro. I profili
saranno inoltre pubblicati nel portale Fenapro. Un commento su tutti? Quello di Silvia Bielli, delle profumerie Camurati, “grazie per la possibilità che ci avete dato di arricchire il nostro bagaglio professionale, ma anche di veder valorizzato questo mestiere. Che ora, grazie a tutti voi, ha una nuova dignità e il riconoscimento che gli spetta. È un nuovo inizio, perché si cominci a pensare a noi non come commesse o vendeuse, termini davvero svilenti, ma
Michelangelo liuni La Federazione si impegnerà perché la vostra qualifica venga inserita all’interno del contratto collettivo nazionale. Poi istituiremo un albo professionale e individueremo più modalità, anche online, perché il percorso che avete cominciato non si esaurisca qui, ma abbia continui aggiornamenti. L’esperienza appena conclusa giova a voi come a noi e ai nostri punti vendita, è un salto di qualità per tutti.
Paolo galiMberti, direttore retail di l’oréal luxe italia Corsi come questo, hanno un grande valore, rendono orgogliosi, danno senso di appartenenza. È positivo rimettersi in gioco e aver voglia di costruire sulla propria professione, a qualunque età. Ora, ricordatevelo bene, avete un vantaggio nuovo sulle vostre consumatrici, che pensano di essere informate e di sapere tutto perché hanno letto quanto scritto dalla blogger o dalla star di turno. Avete un enorme vantaggio da spendere, spendetelo, spendete la vostra professionalità e non fatevi intimorire da questo sistema.
Guarda il VIDEO per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/29marzo2017
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PAGINE gIALLE fOtO DI GruppO cOn I 15 partEcIpantI al cOrsO, I prOfumIErI, I rapprEsEntantI DEll’InDustrIa, Il prEsIDEntE E Il sEGrEtarIO fEnaprO E I rapprEsEnantI DI shacklEtOn.
daniela Pistoia, education and special events manager estée lauder & tom Ford beauty Il messaggio che Edoardo Bernardi, il nostro AD, mi ha pregato di farvi arrivare è che la sfida si gioca sull’esperienza. Un’esperienza di cui ho a lungo parlato nel mio intervento e che dobbiamo essere in grado di far vivere a chi ci sta di fronte e si affida a noi. Il messaggio che invece io personalmente vi voglio inviare, è che per cambiare bisogna cominciare a fare, senza pretesti o giustificazioni. Il cambiamento nasce dal singolo, dunque da domani, da subito, mettete in pratica ciò che avete imparato. Non arriverà tutto subito, ma arriverà, statene certi.
come professioniste preparate e competenti”.
luca loMazzi, direttore generale shiseido
e da domanI?
Mi auguro che questo sia il primo passo per infrangere muri che tra retail e industria non dovrebbero esistere. Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa perché il nostro, come d’altro canto gli altri coinvolti, è un marchio molto tecnico, che richiede competenze specifiche ed elevate. La stessa Shiseido investe tanto in formazione, che è un volano per far conoscere le peculiarità dei suoi prodotti. La profumeria non deve essere banalizzata e per fare questo, la prima leva è il servizio.
Si chiude una puntata, ma se ne aprono altre 10, come sottolineato da Michelangelo Liuni. “Il percorso non finisce qui, vogliamo estenderlo ad altre dieci città. In tutte organizzeremo una giornata di formazione, un primo giro che servirà a reclutare gli iscritti e anticiperà il corso vero e proprio”.
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SPECIALE CORPO di Maria Grosoli e Marta Pacillo
MUGLER
FENDI
ANCHE LO SPORTSWEAR SA ESSERE GLAMOUR
COURREGES
I capi tecnici e gli accessori rubati al guardaroba sportivo vengono rivisitati in chiave fashion. Anche la cosmetica fa la sua parte attraverso trattamenti che come body coach agiscono per rimodellare, snellire e tonificare il corpo.
Nell’indagare il felice binomio tra l’activewear e il fashion patinato, emerso dalle passerelle della primavera/estate di Milano, Londra e New York - ma ancor più presente nell’autunno-inverno 2018 -, viene in mente un’immagine recente, per certi versi emblematica: la famosa nuotatrice
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Federica Pellegrini seduta a bordo piscina in perfetta tenuta da nuoto, costume, cuffia, occhialini e... un bel paio di pinne dotate di tacco a spillo! Con questa foto postata sul suo profilo Instagram, la giovane campionessa veneta ringraziava Fabio Fazio dell’originale regalo utlizzando anche
l’hashtag #myperfectfins, ovvero le mie pinne perfette. Ed è proprio così, sdoganato anche dai marchi più blasonati, il capo e l’accessorio prettamente sportivo, è rivisitato e poi riproposto per diventare protagonista delle sfilate come un autentico must have.
I tacchi compaiono anche sulle sneakers, vere star di molti outfit, viste spuntare persino sotto l’abito lungo a fiorellini country style. Ragazze con bomber e zaino in spalla, leggins, felpe col cappuccio e pantaloni oversize su micro top che ricordano i reggiseni sportivi. Nuovo spazio trovano la tuta in acetato anni Novanta, le canotte d’ispirazione basket ma anche il berretto da baseball, le décolleté con laccio tecnico, fiocco e tacco a contrasto, gli short da boxeur, le T-shirt con stampe da surfer o da skater, le gonnelline corte che ricordano quelle usate sul campo da tennis. Piacciono
agli stilisti le caratteristiche più tecniche dell’activewear perché le reinventano in capi glamour da sfoggiare fuori dalla palestra, nella vita di tutti i giorni o, perché no, nelle occasioni mondane. L’athletic luxury, come lo chiamano gli esperti, prende piede riuscendo nell’impresa di dare anche alla mise più convenzionale un tocco funky. E non resta indifferente neppure la cosmetica che con i nuovi trattamenti dalle formule multi performance pone l’accento proprio sul concept di ‘allenamento’ lavorando sia sull’aspetto cutaneo, cui restituire tonicità e vigore sia sulla silhouette, da rimodellare e snellire. Questa esigenza si fa ancor più
SPECIALE CORPO
LUSSO E FITNESS INSIEME
urgente con l’arrivo della bella stagione, quando in profumeria c’è più richiesta di prodotti per una perfetta remise en forme in vista della prova costume. Per ottenere risultati visibili è bene associare un buon trattamento skincare per il corpo allo sport. E proprio su questo concetto chiave si fonda Fit is Beauty, un Fitness e Lifestyle blog online dallo scorso 15 marzo - www. fitisbeauty.com - che, attraverso video tutorial, insegna a recuperare la forma. Sua founder è Giulia Calefato (vedi box) che afferma: “L’approccio vincente da consigliare alle clienti è una strategia che prevede la cura del corpo a 360° dallo sport al beauty care mirato”.
VITALITÀ E IMPEGNO IMPRENDITRICE E MAMMA DI DUE BAMBINI, GIULIA CALEFATO È A CAPO DI JUICY COMMUNICATION, ‘LA SUA BOUTIQUE DI COMUNICAZIONE’. OGGI CON IL SUO BLOG FIT IS BEAUTY DESIDERA MOSTRARE QUANTO ATTIVITÀ FISICA E CURA DI SÉ POSSONO ESSERE UTILI PER VIVERE CONSAPEVOLI, FELICI E BELLE, E AL TEMPO STESSO RACCOGLIE FONDI PER ABA (ASSOCIAZIONE PER LO STUDIO E LA RICERCA SULL’ANORESSIA, LA BULIMIA E I DISORDINI ALIMENTARI).
Fitness workout e skincare: perfect partner per una bellezza intelligente e un benessere completo “In passato ho lavorato come beauty consultant per un’importante azienda cosmetica. Avendo l’opportunità di entrare in diretto contatto con la clientela, quando proponevo dei prodotti lo facevo con professionalità ma anche con franchezza, passando un messaggio di cura di sé il più autentico possibile. Questa autenticità ripagava, le clienti si fidavano e restavano contente del consiglio. Da lì in poi ho maturato diverse esperienze professionali e in tutte ho sempre fatto tesoro di questa autenticità che passa prima di tutto da me. Fin da ragazza ho sempre svolto attività fisica, mi sono presa cura della pelle e nella mia routine ho imparato a seguire un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano. Lo sport, svolto con regolarità anche da sole a casa dedicandosi 30 minuti al giorno, unito a buone abitudini alimentari e ai giusti trattamenti cosmetici danno ottimi e visibili risultati. Perciò ho deciso di creare Fit is Beauty con un duplice obiettivo: promuovere un concetto di bellezza non legato alla pura
estetica, bensì basato sul benessere psicofisico. La bellezza, infatti, è un’attitudine e l’attività fisica è la migliore alleata per stare bene e quindi sentirsi belle. Inoltre, con Fit is Beauty mi propongo di sviluppare progetti di charity per raccogliere fondi da destinare alle iniziative dell’ABA, associazione fondata da Fabiola de Clerq e impegnata dal 1991 nella prevenzione, informazione e cura dei disturbi alimentari. In questo c’è anche una nota autobiografica: purtroppo anch’io nel passato sono stata vittima di disturbi alimentari ed è per questo che oggi ho deciso di agire concretamente creando insieme ad ABA un progetto di prevenzione per alcune scuole primarie. Fit is Beauty è dunque un blog che parla di bellezza intelligente, che insegna a misurarsi solo con se stesse, proponendo ogni settimana immagini e video, semplici Fitness e Lifestyle tutorial, che mostrano come restare in forma con divertenti workout, cosa mangiare per ricaricarsi di energia e come valorizzarsi attraverso la cura del look”.
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CLARINS
LE COCCOLE DI PRIMAVERA PER IL CORPO Dagli scrub delicati che levigano dolcemente la pelle, alle creme sontuose che la nutrono in profondità. Dai bagnoschiuma ricchi di oli aromaterapici fino agli oli ristrutturanti e ai trattamenti snellenti. Il corpo si scopre e pretende nuove attenzioni.
BIOTHERM Dedicata alle donne che praticano attività fisica, la linea Skin Fitness Biotherm. Purifying & Cleansing Body Foam deve la sua efficacia detergente a un mix di attivi esfolianti di origine vegetale (mirtillo, canna da zucchero, zucchero d’acero, arancia e limone) ricchi di alfaidrossiacidi, più l’estratto di alga spirulina, energizzante e nutriente. Poi è la volta di Firming & Recovery Body Emulsion, booster per fare il pieno di elettroliti (magnesio e sodio) dopo l’allenamento e tonificare la pelle, grazie all’estratto di un’alga, la laminaria ochroleuca. Infine, in caso di spiccata disidratazione, Instant Smoothing & Moisturizing Body Treatment, con acido jaluronico e alga padina pavonica.
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Il nuovo coach snellente e anticellulite di Clarins si chiama Body Fit. La novità? Colpisce tutti e 3 i tipi di adipociti all’origine dei cuscinetti. Il primo stocca i grassi, il secondo, che dovrebbe ‘bruciarli’, riduce la sua attività di combustione e il terzo accresce la produzione di fibre di collagene nel tessuto adiposo, con conseguente irrigidimento dei tessuti. Contro di loro una formula con estratto di foglia di cotogno, unito a caffeina e altri attivi vegetali ad hoc: celosia, menta acquatica bio, baccharis e scabiosa.
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SISLEY Per attenuare pesantezza e gonfiori, Huile Affinante au Gingembre Blanc pour les Jambes. È il primo olio per il corpo Sisley che apporta leggerezza alle gambe avvolgendole con un velo nutriente. In particolare drena (estratto di zenzero bianco e oleato di ginkgo biloba), rimodella e tonifica (oli essenziali di rosmarino e litsea cubeba). È stata, invece, perfezionata la formula della Crème Réparatrice Soin Hydratant pour le Corps, arricchendola di un cocktail di attivi idratanti. Ripara, nutre e protegge la pelle stressata dalle aggressioni esterne.
LANCÔME Per un rituale di idratazione dall’incredibile sensorialità: Absolue Precious Cell Balsamo Corpo Setoso Nutriente. Una texture ricca e fondente per risultati visibili: la pelle appare più tonica, morbida, luminosa, setosa e rivitalizzata.
NATURA BISSÈ Un’emulsione ultra light, di rapido assorbimento e dalla texture setosa, pensata per nutrire, rimpolpare e tonificare le pelli aride: Essential Shock Intense Body Cream. Oltre a tre complessi esclusivi, contiene vitamine E e F, antiossidanti e Biofermented Corn Sugar Extract.
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AESOP Il secondo esfoliante per il corpo di Aesop, Redemption Body Scrub, contiene pomice e canna di bambù finemente polverizzati per rimuovere le cellule morte e le impurità, detergendo a fondo la pelle e preparandola per la successiva idratazione. Nel contempo, gli oli essenziali di abete e pinto, salvia e chiodi di garofano donano un aroma fresco ed estremamente gradevole.
COLBERT Illumino Body Oil è un olio per il corpo che penetra in profondità per idratare e lenire la pelle. Migliora visibilmente la texture e la tonicità della pelle. Tra gli attivi della sua formula un mix di oli mirati: di semi di borragine, yangu, marula, frutto della passione e argan.
BIOPOINT Un nuovo gesto di bellezza arricchisce la linea Biopoint Body Care: Bagnocrema. Dalla texture soffice e cremosa che avvolge la pelle e i sensi, deterge con delicatezza e idrata in profondità lasciando un delicato profumo. In tre varianti: Rigenerante (con kigelia africana), Energizzante (estratto di guaranà) e Addolcente (proteine della seta), tutti nickel tested, senza parabeni, oli minerali, alcol e coloranti.
BAKEL Bakel, il brand del ‘100% principi attivi e zero sostanze inutili’, presenta Jalbody. È un trattamento corpo multitasking, che contrasta la perdita di tono delle zone critiche: seno, interno cosce, glutei, addome e braccia. Può essere usato anche su tutto il corpo per un risultato anti-età globale. Nella formula acido jaluronico e arginina lisina peptide che dona un immediato effetto lifting.
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TUTTOTONDO Due nuove linee - Riso e Mela - nell’offerta Tuttotondo, basata su formule made in Italy: la prima punta sul riso, ingrediente tipico del Vercellese, indicato sia in caso di pelle secca, per dare nutrimento, che grassa, in quanto l’amido assorbe l’eccesso di sebo. Varietà pregiata della Campania, la mela Annurca, dall’elevato contenuto di vitamine e minerali, è invece al centro della seconda proposta con le sue virtù nutrienti e antiossidanti.
ELIZABETH ARDEN Dalla nuova linea White Tea, ecco Pure Indulgence Body Cream, una crema corpo nutriente e profumata. La fragranza White Tea si apre con una nota di mandarino italiano accompagnato da tocchi sensuali di brezza marina. Nel cuore l’estratto di tè bianco e assoluta di mate del Paraguay trasportano la mente in un luogo di benessere e piacere, mentre legno di madras, assoluta di semi di ambretta e un trio di muschi rasserenanti, conducono a un finale armonioso.
L’OCCITANE Una specialità L’Occitane per tonificare e ridefinire i contorni del corpo: Concentré de Finesse. L’olio di mandorle, l’estratto secco di mandorla (un nuovo principio attivo in attesa di brevetto) e la caffeina sono gli ingredienti chiave di questa nuova formula. La texture vellutata, con il suo delizioso profumo, si assorbe rapidamente, lasciando la pelle morbida e liscia.
MOLTON BROWN Tre novità per il brand inglese: il bouquet di Delicious Rhubarb & Rose Body Lotion ruota intorno al rabarbaro, mentre i frutti con la scorza danno il tocco agrumato. La fragranza di Exquisite Vanilla & Violet Flower si giostra su note di foglia di violetta e fresia bagnata di rugiada, accordi di giaggiolo e rosa e un fondo di vaniglia, tonka e muschio. Infine Rosa Absolute Sumptuos Bathing Oil, che lascia la pelle morbida e profumata, si distingue per il suo aroma di rosa e olio di argan.
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RANCÉ Per la stagione primaverile, perfetta la linea RNC Nature Écologie Huiles de Céréales, che svolge un’efficace azione nutriente e protettiva della pelle, rendendola tonica, morbida e vellutata e contrastando efficacemente i radicali liberi. Alla base dei prodotti - Phyto Bain & Douche, Phyto Savon Liquide, Phyto Lait Corps e Phyto Savon - una miscela di olio di germe di grano (elasticizzante), olio di mais (nutriente e antiossidante) e olio di mandorle dolci (emolliente).
PUPA Pupa Speciale Corpo propone due specialità: la Crema Gel Idratante a Rapido Assorbimento e il Balsamo Nutriente Intensivo. Il primo disseta la pelle e la rende setosa e levigata. Merito di una formula a base di acido jaluronico, che ‘fissa’ l’acqua nei tessuti e ne impedisce l’inaridimento, olio di riso, emolliente e idratante, e bio-zucchero, in grado di garantire l’equilibrio idrolipico a breve e a lungo termine. Per pelli molto secche è ideale il Balsamo Nutriente Intensivo dalla texture fondente, un vero trattamento ‘ricostituente’.
DIEGO DALLA PALMA Due novità nella ‘famiglia’ The Body Dreamer: Olio Scrub Multiattivo Idratante e Olio Crema Multiattiva 10 in 1. Multi-azione, ultra-rapido e da utilizzare sotto la doccia, il primo preserva il film lipidico, rigenerando la pelle anche grazie a particelle esfolianti. Il secondo, fluido, nutriente e di rapido assorbimento, dona sollievo e morbidezza alla pelle secca.
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Cinque le specialità Collistar in lancio. A cominciare dal Trattamento-Patch Rimodellante Pancia e Fianchi, cerotti transdermici, ricchi di sostanze lipolitiche e drenanti (garcinia cambogia e caffeina) e rassodanti (ginkgo biloba), associate a un principio termo-attivo che stimola la microcircolazione. E poi l’Oleo-Siero Volumizzante Seno, che accresce il volume delle cellule adipose e la Crema Snellente Alta Definizione. Ridisegna la silhouette grazie all’alga spirulina, coltivata in Italia, e al fungo ganoderma. A cui si aggiungono la Magica BB Corpo Plus, colore + trattamento in una nuova formula potenziata e no transfer e il Deodorante Multiattivo® 24 ore, spray senza sali di alluminio e con prebiotico naturale.
SPECIALE CORPO
COLLISTAR
AMOVITA Da VeraFicus, una gamma completa di cosmetici multifunzione a base di estratto di fico d’India, due specialità corpo: l’Olio Multiuso, che grazie alle sue doti idratanti e tonificanti, migliora smagliature e segni del tempo, e il Gel Corpo Multiuso, per lenire e tonificare la pelle arrossata o irritata. Con il 95% di ingredienti naturali e made in Italy al 100%, la linea 1636 Antiche Ricette Naturali propone, invece, i bagnodoccia e le creme corpo Estratto di Bambù ed Estratto di Zenzero.
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La profumeria è il luogo in cui il desiderio di bellezza prende forma, perché è qui che avviene l’incontro determinante tra chi vende e chi vuole acquistare. Proprio per questo noi di Imagine abbiamo da sempre dedicato ampio spazio alla formazione del personale e
AGeNdA BeAuTy GARDEN STYLE Tendenze, idee e consigli, non solo beauty, per sintonizzarsi sulle esigenze delle consumatrici.
86 LA PROTAGONISTA Claudia Madonna ci racconta, attraverso la sua esperienza in profumeria com’è cambiato il canale e il consumatore.
87 ACCeSSORI Airoldi, espositori d’impatto e bijoux di tendenza.
a tutto ciò che serve per accogliere, coccolare e consigliare al meglio la/il cliente. Oggi questo spazio si amplia per dare un contributo decisivo al ‘cuore pulsante’ del settore. Chi ogni giorno lavora in profumeria.
88 fORMAzIONe un percorso tutto digitale per Biotherm.
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AGENDA BEAUTY
COME D’INCANTO NEL GIARDINO DELL’EDEN
Nel guardaroba, un overdose di abiti e accessori decorati da petali variopinti e stampe dal fascino zoomorfo. Nel beauty tinte botaniche, note fiorite e tanta purezza.
FOTO IMAXTREE - CARLA BURANI P/E 2017
di Marta Pacillo
Con l’agenda beauty Imagine si pone l’obiettivo di fornire mese per mese informazioni, spunti e stimoli per restare sintonizzati sulle esigenze più urgenti che le consumatrici possono manifestare nelle diverse fasi dell’anno, ma anche per restare aggiornati sulle ultime tendenze nei differenti ambiti attigui e intrecciati a quello della cosmesi, dalla moda al design, al lifestyle. Una selezione di proposte con cui la vendeuse può arricchire l’esperienza in profumeria delle sue clienti, contestualizzando il rituale beauty in modo puntuale ma inconsueto.
Come piace il garden style! Corolle imprimé, petali applicati, boccioli e micro bouquet su abiti, gonne, pantaloni, borse, zainetti e scarpe (come quelle di Prada, in foto). Ma anche piccoli insetti, farfalle, coccinelle, pappagalli... È botanical mania, senza schemi e senza età.
VERDE DI NATURA
L’ombretto cremoso in stick Long Wearing Eyeshadow di Diego dalla Palma tonalità aquamarine è un must-have per illuminare lo sguardo: pratico da applicare, tenuta estrema, colore intenso e altamente sfumabile.
RESINE TROPICALI Ideale per pelle mista o grassa, la Linea Aux Résines Tropicales, arricchita con attivi di origine vegetale, comprende Lotion Purifiante Equilibrante, una lotion di trattamento delicata in grado di purificare ed equilibrare la pelle, liberare i pori ostruiti e attenuare i rossori dovuti alle imperfezioni cutanee.
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PANNI STESI AL SOLE Una linea eco-chic di prodotti e accessori per il bucato e per la casa, pensati nel rispetto della persona, della famiglia e dell’ambiente. È The Laundress New York che tra le novità primaverili propone due detergenti, uno per capi scuri e uno per capi bianchi, che lavano mantenendo intatto il colore.
AGENDA BEAUTY
La voluttuosa rosa sul corpo Oltre all’estratto di Rose d’Anjou, ingrediente comune a tutta la linea, Crème Splendide Corps di Annick Goutal contiene rosa muscosa, oli vegetali di camelia, burro vegetale di babassu e cotone, per rigenerare, nutrire e idratare la pelle.
GIARDINO IN FESTA UN LUMINOSO PAPAVERO
L’acqua di trattamento cult di Clarins compie 30 anni! A festeggiarla, una veste speciale con gioiosi decori a tema per il flacone icona delle tre acque, Eau Dynamisante, Eau Ressourçante, Eau des Jardins.
Immaginando tutte le sfumature della luce Kenzo dà vita a Kenzoflower Eau de Lumière. Nel bouquet due potenti accordi femminili, il gelsomino e la rosa.
SBOCCIA LA POUDRE
CHIOMA BOTANICA
FOTO IMAXTREE - MCQUEEN P/E 2017
LADY VIOLET Da indossare nel delizioso tono viola lo smalto brillante lunga tenuta Lasting Color Extreme di Pupa che si attiva e si alimenta con la luce naturale.
Il suo contenitore gioiello dal gusto rétro evoca gli anni Cinquanta, dentro una maestosa rosa di cipria, infusa di madreperle brillanti e delicate, per illuminare la pelle. È La Rose à Poudrer star della collezione primaverile Absolutely Rôse di Lancôme.
Botanicals Fresh Care Prodotti per capelli infusi con complessi botanici dalle elevate proprietà 4 ingredienti dotati di specifiche: Cartamo, Coriandolo, Geranio e Camelina.
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il parco effetto malva nella linea Hydra life dior agiscono in sinergia la malva dei Giardini dior e l’estratto di foglie di Haberlea, il primo attivo di origine naturale che rispetta la flora cutanea e le fa produrre ciò di cui la pelle ha bisogno per trattenere l’acqua.
Immersione vegetale Magnifica meta primaverile è il Parco della Villa Gregoriana, alla scoperta del suo ricco patrimonio naturalistico, archeologico, storico. Situato in posizione panoramica ai piedi dell’acropoli romana di Tivoli, a pochi passi da Roma, il Parco, voluto da Papa Gregorio XVI a metà Ottocento e meta nei secoli di viaggiatori, poeti, artisti e imperatori, ha potuto godere di un restauro esemplare ad opera del FAI. Grazie a questo intervento sono stati riscoperti, ripuliti e messi in sicurezza i sentieri rupestri, sono tornate limpide le acque di ruscelli, cascate e cascatelle, restituendo gli autentici scenari sublimi tanto cari alla cultura romantica.
Come una rugiada rivitalizzante dona alla pelle un aspetto uniformato, tonico e rivitalizzato la nuova re-nutriv ultimate lift Floralixir™ dew regenerating Water, un’acqua di bellezza concentrata dalla texture morbida. Creata con due preziosi fiori, il Sempre Viva Brasiliano e la Genziana Himalayana, la Floralixir™ dew aiuta la pelle a stimolare le sue naturali attività di rinnovamento e riparazione cellulare.
il portafortuna
FOtO iMaXtree - diOr P/e 2017
della Collezione estate 2017, l’anello Christian dior ‘d Porte-Bonheur’ in metallo anticato con finitura dorata, suggerisce la spensierata bellezza della natura e dei suoi piccoli abitanti.
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farfalle pink tra i nuovi arrivi della P/e 2017 Furla Metropolis, la borsa a bandoliera multicolore. tra i decori botanici compaiono allegre e vivaci farfalle su un fondo rosa.
un tocco agrumato
l’incarnato radioso è una priorità per il look Givenchy Gypsophila les Saisons, palette di colori luminosi e vibranti. decorata dalla gypsophila. fiore vivace e poetico, Healthy Glow Powder Floral impression è una polvere senza talco che uniforma e accende il colorito dandogli un effetto ‘come baciato dal sole’.
Oli essenziali, fiori d’arancio e agrumi di Sicilia sono i preziosi ingredienti di origine naturale che arricchiscono talasso-Scrub anti-età ora in versione prova da 150 gr in regalo associato all’Oleo latte nutriente anti-età all’interno di una limited edition firmata Collistar.
dalle api con amore
dell’esperto
Bertil Marklund
La guida scandinava per vivere 10 anni in più La nave di Teseo un buon sonno, esposizioni al sole, ottimismo, attività fisica e alimentazione controllata. ecco alcuni segreti per avere una vita più lunga, ma anche migliore e con un fisico più giovane. il libro del medico scandinavo Bertil Marklund parte dal presupposto che la durata della vita dipende solo per il 25% dai geni, mentre per il restante 75% è imputabile allo stile di vita. G.V.
nella linea cult abeille royale, composta da principi attivi d’eccezione, come la Pappa reale Guerlain ‘made in France’ e il Miele Puro delle api nere di Ouessant, arriva la Crema Occhi rigenerante, dalle virtù nutritive e ricostitutive.
il consiglio
agenda beauty
un fiore lieve
susanna benardon Dermatologa, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano
Come si prepara la pelle al primo sole Esposizione graduale di cute integra e ben idratata: dovrebbe essere il mantra che ci prepara a ogni estate. L’ideale è iniziare l’esposizione al sole da maggio, inizialmente pochi minuti poi andando gradualmente a incrementare il tempo di esposizione. È sempre opportuno arrivare al sole con una cute idratata, viste le capacità ‘disidratanti’ dei raggi solari, e senza infiammazioni in fase attiva, perché se da un lato il sole ha un effetto modulante benefico sul alcune dermatosi croniche dall’altra, esporsi al sole in presenza di infiammazione attiva è come gettare benzina sul fuoco, si assisterà a un peggioramento. Qualche mese prima della fotoesposizione (ma utile anche durante) è l’integrazione di sostanze quali licopene, vitamina C, vitamina E, resveratrolo e altri antiossidanti, che proteggono dai radicali prodotti dai raggi UV. Sempre per preparare la pelle sono diffusi peeling e prodotti per il gommage che promettono di ‘eliminare la pelle morta’. Questi prodotti, da usare una volta ogni 15 giorni, sono utili tutto l’anno per mantenere una cute omogenea e luminosa, ma sarebbe meglio evitare di usarli almeno qualche settimana prima
e durante la fotoesposizione. Meglio evitare peeling chimici o manovre fisiche che possano lasciare esiti infiammatori o cicatriziali almeno un mese prima di esporsi al sole poiché l’esposizione può favorire l’infiammazione e un’iperpigmentazione residua. Attenzione anche ai detergenti: no a quelli troppo aggressivi, cioè ad alto contenuto di tensioattivi, e ai cosmetici a base alcolica. Possono infatti causare un’eccessiva perdita dei lipidi che formano la naturale protezione della pelle con conseguente desquamazione e irritazione. Non vanno applicati neppure profumi o deodoranti a base alcolica sulla cute subito prima di esporsi al sole. Ricordiamoci sempre che il sole ha notevoli effetti benefici ad esempio quelli sull’umore e sulla sintesi della vitamina D, importantissima per prevenire l’osteoporosi soprattutto nel sesso femminile. Ma esistono purtroppo anche degli effetti negativi come quelli derivati dalla fotoesposizione scorretta (nelle ore centrali della giornata e senza adeguata foto protezione): tra i danni più comuni acuti ci sono l’eritema solare e le scottature, tra quelli cronici c’è il foto-invecchiamento.
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LA PROTAGONISTA
ACCOGLIENZA E COCCOLE, IL RITORNO ALLA PROFUMERIA
di Giuliana Valcavi
CLAUDIA MADONNA, LA PROFUMERIA, SAN SEBASTIANO AL VESUVIO
CHI STA IN PROFUMERIA È TESTIMONE DELLE TRASFORMAZIONI SOCIALI E DEI CAMBIAMENTI ALL’INTERNO DEL CANALE. UN PUNTO DI VISTA PRIVILEGIATO CHE DA QUESTO MESE VOGLIAMO ESPLORARE CON CHI È ADDETTO ALLE VENDITE.
Rispetto a quando ha iniziato il suo lavoro in profumeria, cosa è cambiato? È cambiata la comunicazione da parte delle aziende, che utilizzano sempre di più internet. Ciò fa sì che la cliente sia molto più informata rispetto a un tempo e arrivi in profumeria conoscendo le caratteristiche del prodotto che desidera. Quindi, mentre anni fa alla cliente trasferivo delle informazioni, magari apprese durante i corsi di aggiornamento dell’industria, ora questo tipo di comunicazione viene bypassata e si cerca di avviare un altro tipo di rapporto. Sostanzialmente, la mia clientela, di estrazione socio economica medio-alta e molto fidelizzata, viene a chiedermi, grazie alla mia autorevolezza, rassicurazioni.
Una laurea in farmacia e un’esperienza trentennale in profumeria, Claudia Madonna de La Profumeria di San Sebastiano al Vesuvio in provincia di Napoli, parla del un nuovo consumatore.
Quindi, nonostante tutti i cambiamenti, la consulenza e la professionalità pagano... Certo perché i consumatori sono stanchi di acquistare il prodotto presso le grandi catene dove non trovano alcuna consulenza. Magari la cliente frequenta anche la grande distribuzione e le catene, ma poi si fida del profumiere di fiducia, che ha l’ultima parola. Com’è il nuovo consumatore? È molto più informato, preparato e attento. Prima si toglieva ogni sfizio con maggiore leggerezza ora è più attento. Però è anche vero che chi è abituato a comprare un prodotto medio-alto non è disposto a scendere. Inoltre è cambiato il concetto di lusso, sempre più raggiungibile da parte di tutti. È solo una questione di scelta. In generale, qual è il comportamento dei profumieri? Spesso vedo colleghi che consigliano e vendono prodotti inutili, anche sbagliati per il tipo di cliente. Io personalmente non ho mai
Il consumatore in profumeria non cerca più informazioni, ma vuole essere rassicurato.
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venduto un prodotto tanto per fare una vendita in più. È una questione di professionalità Parliamo di prodotti: cosa è cambiato in questi anni? È vero che il consumatore vuole essere sempre stupito, ma prodotti meravigliosi (parlo di creme particolari al tartufo o alla bava di lumaca) commercialmente non hanno avuto ritorni e adesso vengono riproposti ingredienti come le vitamine, di cui io parlavo già 30 anni fa. Quali le novità più interessanti? Sorprendenti i riscontri ottenuti recentemente da prodotti globali apprezzati sia per il risparmio di tempo che quello di spesa che consentono. Nella cosmesi di qualità il prodotto multifunzione oggi è vincente. Viene acquistato sia da chi ricorre a prodotti specialistici sia da chi vuole un prodotto unico. I prodotti specifici (crema rassodante, crema idratante, ecc.) raccolgono meno consensi. Quali possiamo ipotizzare siano le caratteristiche della profumeria nei prossimi tempi? Le catene si diffonderanno sempre di più, però i profumieri indipendenti avranno il loro spazio scegliendo il servizio e la consulenza e non lasciando il cliente al ‘fai da te’. Nel mio negozio, il consumatore deve trovare consulenza, accoglienza e coccole. La profumeria è destinata a scegliere tra due condizioni estreme, da un lato il lusso e il servizio e dall’altro il negozio ‘fai da te’.
ALESSANDRA AIROLDI, DESIGNER DI AIROLDI FASHION
ACCESSORI
ESPOSITORI IMPATTANTI, PER I BIJOUX CHE VALORIZZANO IL NEGOZIO
di Ivan Pestillo
Tanto piccoli quanto graziosi, i bijoux impreziosiscono il punto vendita e le sue vetrine. Soprattutto se sono accompagnati da espositori eleganti e impattanti come quelli di Airoldi.
DA SINISTRA: L’IMPATTANTE ESPOSITORE A FORMA DI CASTELLO DELLA LINEA MAISON AIROLDI, UNA BORSA TURCHESE E PANNA E I BIJOUX DELLA COLLEZIONE ST. BARTH PER LA PRIMAVERA/ESTATE 2017.
Quali le innovazioni targate Airoldi per la P\E 2017? Tra le novità di questa nuova stagione calda, la più impattante è sicuramente la nostra Maison Airoldi: una collezione di bijoux in metallo con il suo romantico espositore a forma di casa. Per quanto riguarda, invece, la nostra linea di accessori moda, l’ispirazione arriva da Cuba con un’esplosione di colori accesi dal turchese al rosso passando per il giallo. Queste le nuance top per l’estate. Quali le tipologie di prodotto più richieste dai vostri concessionari?
In questo momento l’accessorio moda è sicuramente molto richiesto. Soprattutto in vista di un’estate piena di colore. Anche in profumeria non possono mancare frange, pompon e nappine. Quali, invece, le tipologie di prodotto su cui il canale profumeria potrebbe puntare di più per innovare e incuriosire nuovi target? Ai consumatori più giovani piace molto il bijoux. Per loro sono perfetti i prodotti della nostra linea Maison Airoldi con un prezzo accessibile e un’immagine fresca e impattante. Se fossi un profumiere,
punterei anche sulle borse e sui bijoux in argento per un pubblico più esigente e attento. Come valorizzare il bijoux sul punto vendita, tra profumi, creme e make up? Il bijoux si presta molto all’esposizione. Può arricchire il banco e la vetrina. Noi, inoltre, forniamo al profumiere tutta una serie di espositori e confezioni eleganti e molto impattanti, in grado di attirare l’attenzione del consumatore che entra in negozio, ma anche del passante che si avvicina alla vetrina.
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Una giornata per imparare i segreti dei social e condividere l’emozione di una giornata speciale, tra squali e delfini. Perché, come sostiene Seth Godin, “Non cercate consumatori per il vostro contenuto, cercate contenuti per i vostri consumatori”.
di Raimonda Boriani
FORMAZIONE
THINK MOBILE LA FORMAZIONE AI TEMPI DEL WEB
DA SINISTRA: VERONICA BIGNAMINI, TRAINING MANAGER POLO EXCELLENCE; MATTEO PUPPI, MARKETING AND TRADE MANAGER POLO EXCELLENCE; LAURA MONTELATICI, TRAINING SPECIALIST BIOTHERM; FEDERICA LUPOLI, DIGITAL MARKETING MANAGER POLO EXCELLENCE.
Ventisette febbraio, Acquario di Genova: Biotherm invita 50 Beauty Runners (ambasciatrici digitali) nella location che meglio racconta l’essenza del marchio. Una formazione digital, la prima per Biotherm, che evidenzia l’impatto del digitale nel comparto beauty, la cui community posta tutti i giorni dai mobile, attestandosi la più attiva nei vari mercati. “Il mezzo digitale è forse la più grande rivoluzione sociale e di consumo della storia moderna”, esordisce Matteo Puppi, Marketing and Trade Manager Biotherm.
LA (R)EVOLUTION di Biotherm “In nemmeno 10 anni - continua Puppi i socials in particolare hanno posto al centro l’essere e l’apparire, cambiato il modo di influenzare il consumo e di
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interagire tra noi, permesso a chiunque, anche alla più piccola profumeria, di fare marketing con logiche molto simili a quelle di un brand internazionale. Infine, ha (ri-)messo il consumatore al centro, informato, sempre più indipendente nelle scelte e attratto da acquistare un prodotto perché parte di uno stile di vita piuttosto che un semplice singolo acquisto. Le opportunità che il digitale presenta ad industria e distribuzione sono enormi, ma anche insidiose perché se vai digital devi farlo bene o è un boomerang”. Ragion per cui serve fare formazione specifica. “Molte profumerie vogliono ‘fare digitale’, sviluppando attività sui social. Ma diversi titolari ci raccontano che la strada non è semplice, hanno dubbi su scelte importanti, ma anche semplicemente non conoscono gli ingredienti per
UN NUOVO PERCORSO di formazione tutto digitale Una mattinata alle prese con le novità del momento e subito l’immersione nei temi digital. A partire dal magazine online di Biotherm, #livemore, che promuove un nuovo concetto di bellezza orientato alla salute, che fonde nutrizione, fitness e cosmesi, in cui trovare consigli utili e gli ultimi trend del momento da condividere con amici e colleghi. E così sotto la guida di Veronica Bignamini, Training Manager Polo Excellence (YSL Beauté, Biotherm, Helena Rubinstein), Federica Lupoli, Digital Marketing Manager Polo Excellence e Laura Montelatici Training Specialist Biotherm e Helena Rubinstein, inizia la giornata delle digital ambassador. “La biodiversità acquatica, ovvero soluzioni cosmetiche ispirate a principi attivi di origine acquatica per uomini e donne che ricercano uno stile di vita sano, è da sempre il cuore di Biotherm”, spiega Bignamini.
FORMAZIONE
realizzare un buon post. E qui è nata l’idea del corso: abbiamo deciso di mettere a servizio di 50 profumerie l’esperienza nostra e specialisti digitali che sono intervenuti nel corso della giornata. Nell’ultimo anno abbiamo digitalizzato la comunicazione verso il consumatore. Non solo: abbiamo guardato sempre più ai social e alla generazione di contenuti grazie al sito http://livemore.biotherm.it/ e alle decine di bloggers con cui collaboriamo. Continueremo in questa direzione, ma da oggi lo faremo insieme a queste prime 50 profumerie, cercando di accompagnarle verso la più grande rivoluzione sociale”.
A LATO, IL MAGAZINE ONLINE #LIVEMORE CON CUI BIOTHERM VUOLE COMUNICARE UN NUOVO CONCETTO DI BELLEZZA.
“Le partecipanti hanno vissuto un’esperienza di marca, sono state formate sui prodotti e hanno avuto un momento di formazione digitale, grazie all’intervento di Arianna Chieli, influencer e digital consultant, e di Virginia Giammaria Strategic Partner Manager at Facebook. È stato per noi il primo momento di un nuovo percorso di formazione, per professionalizzare il personale di profumeria al digitale. I clienti hanno partecipato con interesse ed entusiasmo e l’adesione ha ben rappresentato ogni categoria distributiva”. Come proseguirà l’iniziativa? “L’obiettivo di questo nuovo percorso di formazione è accompagnare le nostre ambasciatrici nell’acquisizione di nuove competenze digitali. Durante l’anno le seguiremo con newsletters e pillole di formazione e stimoleremo la loro creatività con un hashtag dedicato, #beautyrunners, continuando con momenti di formazione dedicata al digitale. Siamo certi che sia l’inizio di un progetto molto importante per il marchio che, grazie al posizionamento lifestyle e per la sua modernità, ben rappresenta la volontà di far evolvere al digitale il mondo della profumeria.
DIGITAL EXPERIENCE molto social Durante la giornata i partecipanti hanno vissuto diverse esercitazioni pratiche. Quale attività è piaciuta maggiormente? “Nei corsi digitali la parte pratica è fondamentale, risponde Federica Lupoli, Digital Marketing Manager Polo Excellence. “Per renderla più interessante abbiamo deciso di fare una visita all’interno dell’Acquario di Genova molto social: abbiamo chiesto ai partecipanti di realizzare degli scatti con alcuni dei nostri prodotti e di postarli su Instagram. Si sono messi alla prova come veri blogger, divertendosi pertanto molto. Il nostro nuovo trattamento viso Life Plankton Sensitive Emulsion è stato il protagonista indiscusso: il pack bianco sullo sfondo azzurro delle vasche ha reso le foto davvero speciali”. Tra i vari temi trattati, quale ha incuriosito maggiormente i partecipanti? “La parte pratica, comprendente le modalità per scattare una foto usando la luce giusta, l’utilizzo dei diversi filtri o il corredo dei testi più adatti è stata molto apprezzata. Abbiamo cercato di dare consigli molto concreti, segnalando anche alcune app che facilitano la riuscita di post perfetti”.
La forza della sensibilità Guest star della giornata, e protagonista dei post più gettonati, il nuovo Life PlanktonTM Sensitive Emulsion: un trattamento specifico per la pelle sensibile con la maggiore concentrazione di Life PlanktonTM (5%), che attenua rossore, prurito e sensazione di pelle che tira, e in grado di rendere più forte la pelle nel tempo, rinforzando la funzione di barriera cutanea. Proprietà lenitive dimostrate da test cosmeto-clinici e un’idratazione che dura 24 ore per proteggere dalla perdita quotidiana di acqua. Una texture moderna e di facile assorbimento che limita l’adesione delle particelle dell’inquinamento, per una pelle più forte e resiliente.
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OPACHI O SUPER-LUMINOSI
di Ivan Pestillo
MA ANCHE CURATIVI
Sui social spopola la lip-art. Sarà forse merito della guru del make up Pat McGrath che, dopo aver riportato in voga il trend delle labbra glitterate durante l’ultima sfilata parigina di Atelier Versace, ha lanciato sul suo e-commerce un kit - andato subito a ruba - che permette di ricrearne l’effetto in modo professionale. Dopo i glitter, sono poi arrivate tante altre applicazioni. Dagli strass agli Swarovski. Tutti all’insegna di un inedito effetto 3D. “Nel 2016 abbiamo assistito a un vero e proprio boom per quanto riguarda il make up labbra afferma Giorgio Forgani, make up artist di Pupa e il trend sarà molto forte anche durante il 2017”. ARMONIA DEGLI OPPOSTI “L’estate 2017 sarà caratterizzata da colori pieni ed eccentrici e i finish principali saranno due: un effetto matt, saturo e vellutato e un effetto superlucido e quindi vinilico e laccato”, afferma Giorgio Forgani. Non mancano le texture a effetto glossy che, al contrario di un tempo, diventano sempre
Sono i rossetti di ultima generazione che promettono labbra dal design impeccabile e una resistenza senza precedenti.
più pigmentate e resistenti. A partire dal 2016, infatti, ci sono state grandi innovazioni nel campo del make up labbra. Lo conferma anche il make up artist di Pupa: “Le novità principali riguardano i rossetti matt; fino a pochi anni fa le texture opache erano tutt’altro che confortevoli sulle labbra, mentre oggi, grazie alle formule fluide e ai cremosi stick di ultima generazione, si riescono a ottenere prodotti caratterizzati da confort ed estrema leggerezza”. Spesso arricchiti di attivi idratanti e anti-età e facili da rimuove con l’apposito struccante bifasico. Da consigliare alla consumatrice, anche le formule curative: veri e propri soin per le labbra a base di oli preziosi ed estratti di aloe da applicare di giorno al posto del rossetto o di sera come trattamento rigenerante. L’ultimo traguardo? I prodotti a effetto tattoo: vere e proprie tinte per le labbra, racchiuse in tubetti pop, che promettono una resistenza senza precedenti grazie alle formule a effetto pittura e all’elevatissima concentrazione di pigmenti puri.
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8 BELLAOGGI Attrazione Wet è un rossetto stylo che con un semplice ‘push’ regala la giusta quantità di prodotto. In quattro nuance brillanti. 9 MAVALA Sei diverse sfumature di rosa per la Happy Zen Collection. Tutte a lunga tenuta, con il complesso Pro-Lip e filtri solari UVB. 10 SHISEIDO Rouge Rouge con Hydro Act Oil che trattiene l’idratazione. Disponibile in 16 nuance. 11 DOLCE&GABBANA Con pigmenti intensi e un mix di oli preziosi, il rossetto Miss Sicily abbina colore e idratazione. In 16 nuance vibranti e audaci.
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12 ELITE Audacity è morbido e cremoso, facile da stendere perché incorpora cere ad azione emolliente e particelle soft focus. In 10 nuance. 13 GUCCI Formula delicata e texture semitrasparente per i rossetti Sheer Lipstick facili da applicare. Disponibili in 12 nuance.
1 YSL Volupté Tint-in-Balm dal colore puro e brillante, con un cuore di trattamento a forma di bacio che rilascia attivi nutrienti e idratanti. 2 SISLEY La formula soin dei Phyto-Lip Twist si declina in una versione trasparente, leggermente rosata, dalle virtù leviganti per labbra morbide e setose. 3 CLARINS L’olio di trattamento per le labbra Huile Confort Lèvres si declina in quattro nuove nuance pop e luminose. Con pigmenti intelligenti. 4 JANE IREDALE Con PureMoist Lipstick, vivaci pigmenti si mixano a ingredienti nutrienti naturali come il burro di moringa e la cera di buccia d’arancia. 5 TONYMOLY Panda’s Dream Glossy Lip Crayon è una matita labbra con estratto di bambù, olio di camelia ed estratti di melograno. In esclusiva da Sephora. 6 WET N WILD Formula super-idratante per Mega Slicks Balm Stain a base di olio di palma di acai che forma un film protettivo sulle labbra. In 11 nuance. 7 DEBBY Con la sua punta ‘spatula’, 2in1 LipMarker può essere usato come matita o rossetto. La sua formula contiene aloe vera idratante. In otto nuance.
14 ASTRA Effetto satinato e luminoso per il rossetto Icon Velvet Lips dalla formula priva di oli e derivati animali. Disponibile in otto nuance. 15 REVLON La formula in gel di Ultra HD Gel Lipcolor unisce la brillantezza di un gloss all’intensità cromatica di un rossetto. In sette nuance. 16 GIVENCHY Colore omogeneo con Rouge Interdit e i suoi pigmenti micronizzati frantumati in un olio prezioso. Disponibile in 24 nuance. 17 DIOR Una brillantezza estrema ottenuta con un mix di cinque oli nutrienti ultra-leggeri: è quella di Dior Addict Lacquer Stick. In 17 tonalità. 18 LAYLA Finish lucido, lunghissima tenuta e formula levigante per High Shine Lipstick con tanto di packaging ergonomico. In 48 nuance. 19 INNOXA Ricco e brillante, Rouge Tres Chic nutre e protegge le labbra con una formula a base di vitamina E. Sette le nuance per la p/e.
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20 URBAN DECAY Una formula waterproof e zero transfer per i nuovi Vice Liquid Lipstick disponibili in due finish: matte e metallico. Sono ben 30 le nuance. 21 BURBERRY La formula di Liquid Lip Velvet incorpora pigmenti intensi per una durata fino a otto ore. Con morbido applicatore. Disponibili in 14 tonalità audaci. 22 PUPA Per la p/e 2017, il brand completa la gamma dei suoi I’M Matt Lip Fluid con otto nuance. Sempre con formula leggera, pigmentata, vellutata e paraben free. 23 GIORGIO ARMANI Un elisir di colore estremamente sottile con formula ‘acqua in olio’ a effetto calamita che si fonde sulle labbra senza mai migrare. In 18 nuance.
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24 MAYBELLINE NEW YORK Intense Lip Paint contiene una quantità estremamente elevata di pigmenti per un colore pieno con una sola passata. Disponibile in cinque nuance. 25 L’ORÉAL PARIS Una gamma di tinte dai colori puri e vibranti e dalla texture cremosa, quella dei Lip Paint by Infaillible. Disponibili in ben 21 nuance pop. 26 MAC Un’ondata di colore dal finish liquid-suede: è quella dei rossetti liquidi Retro Matte Liquid Lip Colour. Disponibili in 12 nuove nuance sature sui toni del nude.
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27 CATRICE Liquido, con media copertura e un finish brillante: è il nuovo Lip Cushion, facile da applicare con l’applicatore jumbo in spugna ultramorbida. In sei nuance. 28 SMASHBOX Creato nei backstage dei servizi fotografici, Always On Matte Liquid Lipstick con una tecnologia che lo rende fresco e resistente per otto ore. In 20 nuance. 29
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34 MAX FACTOR Sono sette le nuance che compongono la Velvet Mattes Lipstick Collection con formule prive di polveri e ricche di particelle riflettenti. 35 DIVAGE Velvet Matt Chubby Lipstick per labbra a effetto intenso e vellutato. Con burro di karité, vitamine e acido ialuronico. In quattro nuance. 36 LANCÔME Matte Shaker incorpora una tecnologia ispirata al fondotinta per essere due volte più delicato e intenso sulle labbra. In sette nuance. 37 ESTÉE LAUDER Un tripudio di pigmenti audaci,
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anche sovrapponibili, per labbra al top: Pure Color Love, disponibile in 25 nuance di cui 10 ultra-matte. 38 BY TERRY Con un semplice click, Rouge-Expert Click Stick rilascia la perfetta quantità di colore. Con pratica punta tagliata ad angolo. In 25 nuance. 39 BENEFIT Dalla linea They’re Real, il rossetto bicolor Double The Lip con speciale punta a goccia che disegna le labbra alla perfezione. In otto nuance. 40 DIEGO DALLA PALMA La linea Makeupstudio si arricchisce con il rossetto Mattissimo per un colore pieno e vibrante in una sola passata. 10 le nuance.
29 ELIZABETH ARDEN Sheer Kiss Lip Oil incorpora principalmente olio di avocado e olio di cocco per labbra morbide e sempre idratate. Disponibile in sei nuance. 30 ESSENCE Si chiama Shine Shine Shine, il nuovo lucidalabbra che regala estrema brillantezza con un finish a effetto bagnato. In 13 nuance dal trasparente al red. 31 RIMMEL LONDON Oh My Gloss! Oil Tint con formula composta da quattro oli preziosi infusi di colore. L’effetto tinta esalta il colore naturale delle labbra. In sei shade. 32 CHANEL La texture di Rouge Coco Gloss è un gel fondente che avvolge le labbra senza lasciare residui. Con cere naturali di jojoba e olio di cocco. In 20 nuance. 33 CLINIQUE Chubby Plump & Shine Liquid Lip Plumping Gloss con ingredienti idratanti e attivi a effetto rimpolpante per un effetto volumizzante. Disponibile in otto nuance. 31
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NEW ENTRY di Maria Grosoli
MOSCHINO PINK FRESH COUTURE
Edt 30 ml € 50,50 - 50 ml € 72 - 100 ml € 94,50 The Freshest Bath&Shower Gel 200 ml € 32,50; Body Lotion 200 ml € 38 Famiglia olfattiva FLOREALE-FRUTTATA-LEGNOSA Distributore EUROITALIA
Un mix di rosa brillante e ironico look per il nuovo nato di casa Moschino. Il bouquet seduce all’istante con le sue note frizzanti e femminili, in un flacone dall’irriverente genialità pop.
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Continua la storia del flacone ‘clean spray’ noto in tutto il mondo per la sua immagine ironicamente gioiosa. Il nuovo nato si chiama Pink Fresh Couture, ed è un profumo esuberante e cristallino che conquista subito con le sue note frizzanti e femminili. In esordio, accenti freschi e vivaci di pompelmo rosa e cassis giocano con le note luminose del mughetto, mentre nel cuore, l’accordo ricercato di rosa selvatica e giacinto rosa si colora di croccanti e succosi chicchi di melograno. Infine, intenso e radioso, il fondo di legno di cedro, ambrox e musk crea un sillage irresistibile e sensuale. A distinguere il flacone un tocco
di irriverente genialità pop, che mescola le carte, proponendo una fragranza di lusso, così come le altre create e distribuite da EuroItalia in tutto il mondo, con le modalità estetiche di un prodotto di largo consumo. Il packaging è un coffret realizzato con materiali di pregio: il tutto rigorosamente pink. La fascetta in argento conferisce raffinatezza e cura del dettaglio tipici di un articolo haute couture e sartoriale. Il volto della comunicazione che accompagna il lancio del profumo è quello di Linda Evangelista, ripresa dall’obiettivo di Steven Meisel, con la direzione artistica di Jeremy Scott. In abbinamento, una mini linea bagno con due referenze.
new entry di Maria Grosoli
guerlain mon guerlain
Edp 30 ml € 62,35 - 50 ml € 88,80 - 100 ml € 125,70 Shower Gel 200 ml € 48,90; Body Lotion 200 ml € 54,90 Famiglia olfattiva FLOREALE-ORiEntALE-LEGnOSA Distributore GUERLAin
Con una musa ispiratrice come Angelina Jolie, il nuovo nato della maison sfoggia l’originale binomio olfattivo di vaniglia e lavanda. In un iconico flacone ‘quadrilobé’ ideato da Baccarat all’inizio del ’900.
Creato da Thierry Wasser, quinto parfumeur della maison, Mon Guerlain è una conturbante composizione olfattiva che ruota intorno all’accordo inedito tra vaniglia tahitensis e lavanda Carla. Un accordo che “permette di superare la contrapposizione, l’ambiguità maschile-femminile, giocando sulla riconciliazione dei generi. È questa caratteristica che offre al jus la sua potenza e la sua modernità”, spiega Delphine Jelk, coautrice della fragranza. A questo originale binomio si abbinano i sentori di gelsomino Sambac, raccolto all’alba e sandalo citrino, legno che dona la forza e preserva il mistero dell’eterno
femminile. Non a caso, la musa ispiratrice di Mon Guerlain è Angelina Jolie, icona di grazia e bellezza nota in tutto il mondo. Il legame dell’attrice con la maison affonda le radici nell’infanzia, dal ricordo dell’affetto di sua madre per una cipria Guerlain profumata con iris e violetta... A racchiudere la fragranza, il flacone ‘quadrilobé’ realizzato da Baccarat nel 1908, che si impose, negli anni, come emblema di Guerlain. Essenziale, sobrio e grafico, rievoca la boccetta dell’alchimista e deve il suo nome al tappo, lavorato in un’unica massa di vetro per ottenere una forma simile a quella di quattro lobi.
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new entry di Maria Grosoli
DIOr j’adore in joy
Edp 50 ml € 77,83 - 100 ml € 109,95 Famiglia olfattiva FLOREALE-FRUTTATA-SALATA Distributore PARFUMS CHRISTIAN DIOR
Un bouquet che inneggia alla vita: J’adore in Joy. Reinterpretazione olfattiva del jus classico, ruota intorno a un immaginario ‘fiore di sale’, che si sposa con un ylang ylang ‘plasmato’ a Grasse.
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Una dichiarazione d’amore per la vita: J’adore in Joy Dior. Per questa reinterpretazione olfattiva del jus classico, François Demachy, parfumeur Dior ha ridefinito i contorni del bouquet originario puntando su un nuovo, audace accordo floreale-fruttato-salato. Un immaginario ‘fior di sale’ dal fascino contemporaneo sboccia intorno ai fiori di J’adore: gelsomino sambac, neroli e tuberosa, sposandosi con un particolare tipo di ylang ylang, proveniente dalla minuscola isola di Nosy Be al largo di Madagascar, poi ‘ritagliato’ su misura a Grasse. Una trasformazione che consente di evidenzare la sfaccettatura salata
di questo fiore, destinato a incontrare la mielosa rotondità di una nota di pesca succosa. Anche l’iconica anfora assume connotazioni sensoriali, per lo spessore estremamente sottile del vetro, ottenuto mediante una vera e propria prodezza tecnica. Così l’oro pesca della fragranza ‘esplode’ grazie al fondo bombato che diffonde la luce. J’adore In Joy diventa materia viva e palpabile, in perfetta sintonia con il suo nome, che si impone come un manifesto di gioia di vivere. Musa ispiratrice della comunicazione è, ancora una volta, Charlize Theron: figlia del fuoco e della pioggia, dell’acqua e del vento, si rigenera nella scenografia di una natura magica e benefica.
new entry di Maria Grosoli
pupa sos nail repair
Olio Nutriente Naturale, Gel Rinforzante alla Cheratina, Base Indurente alla Cheratina, Base Protettiva Naturale, Smalto Brillante Naturale, Top Coat Fissativo Naturale 5 ml € 7,90 (cad.) Levasmalto Naturale Super Delicato 100 ml € 9,90 Distributore MICYS COMPANY
Primavera: tempo di nail restyling. Perfetta la nuova linea firmata Pupa: in tutto 7 prodotti mirati per ristrutturare, nutrire, proteggere le unghie, favorendo tenuta e brillantezza dello smalto.
Da Pupa una nuova linea - Sos Nail Repair - con ingredienti di origine naturale, per ristrutturare le unghie fragili o danneggiate da agenti aggressivi, stress, dieta non equilibrata e utilizzo continuativo di smalti semi-permanenti. Il trattamento avviene in 4 step. Il primo prevede l’applicazione di due prodotti ad hoc: Olio Nutriente Naturale, con olio di mandorle e Gel Rinforzante alla Cheratina, che contiene, tra gli altri, vitamine A ed E. Secondo step: è la volta delle due basi, Indurente alla Cheratina e Protettiva Naturale, che aiutano, rispettivamente, a prevenire rotture e sfaldamenti rendendo le unghie visibilmente più forti
e resistenti e a proteggerle e rigenerarle aumentando la tenuta dello smalto. Terzo step: via libera allo Smalto Brillante Naturale, in 12 tonalità primaverili. Vanta l’80% di attivi vegetali derivanti da patata, mais, grano e manioca. Ad asciugatura rapida, non contiene toluene, formaldeide, Dbp (dibutyl phthalate) e canfora. A seguire il Top Coat Fissativo Naturale, con le stesse caratteristiche formulative del precedente. Nel quarto step, infine, si può usare il Levasmalto Naturale Super Delicato. Con il 100% di ingredienti naturali, da mais, grano e canna da zucchero, più olio di mandorle e lavanda, è privo di odore e di acetone.
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intercettazioni
occhio al naso II numero di rinoplastiche è in crescita e l’8-9% degli interventi chirurgici al naso sono eseguiti per rimediare a un intervento precedente. L’aumento è dovuto al numero sempre più alto di medici che eseguono rinoplastiche senza averne le competenze necessarie. Le tecniche di rinoplastica cambiano in base se si è uomo o donna. Nel caso di una donna il chirurgo sceglierà un angolo naso-labiale per rendere più femminile l’aspetto. Lunghezza e larghezza vengono modificati a seconda della morfologia del volto.
organo ufficiale fenapro rivista specializzata fondata nel 1975 direttore editoriale
Michelangelo Liuni direttore responsabile
Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it caporedattore centrale
Rosy Butera rosy.butera@sfera.rcs.it redazione
Marta Pacillo marta.pacillo@sfera.rcs.it
Vacanze no tecno
progetto grafico
Eugenio Schinelli
di Giuliana Valcavi
Tra le ultime iniziative degli hotel che offrono pacchetti benessere, il soggiorno tech-free, una sorta di disintossicazione dall’alta tecnologia. All’arrivo si consegnano cellulari, tablet e computer e in stanza non è prevista la televisione. Si tratta di brevi periodi, sufficienti per far sperimentare un ritorno al passato senza tutta la tecnologia a portata di mano.
caporedattore grafico (ad personam)
Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it realizzazione grafica e impaginazione
Giorgia Gullotta giorgia.gullotta@rcs.it segreteria di redazione
Jessica Albarracin jessica.albarracin@rcs.it hanno collaborato
Raimonda Boriani, Maria Grosoli, Giovanna Maffina, Ivan Pestillo, Giuliana Valcavi
Bisturi trip: rischiosa tentazione Addominali scolpiti con il cosiddetto effetto tartaruga anche senza sottoporsi a un rigido allenamento e a un’alimentazione controllata grazie ad ‘abdominal etching’, ossia la ‘scultura della falsa tartaruga’. Si tratta di una tecnica chirurgica che prevede la scarificazione del tessuto adiposo e del tessuto dermico fino a creare cicatrici che dovrebbero mimare l’effetto tartaruga. Negli ambienti professionali solleva perplessità e condanne in quanto i pazienti operati rischiano una volta ingrassati delle malformazioni.
stampa
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Urbano Cairo consiglieri
Pochi zuccheri, meno acne
Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronchetti Provera direttore generale news
Lo zucchero non solo fa ingrassare. La Società Internazionale di Ecodermatologia indica che una dieta ricca di cibi con elevato indice glicemico è correlata a un aumento dell’acne o al suo peggioramento. Chi soffre di questa patologia è quindi consigliabile che scelga alimenti con un contenuto indice glicemico, riducendo o addirittura eliminando zucchero e dolci.
Alessandro Bompieri redazione
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il tempo passa, ma non per lei Il 73,9% delle italiane ritiene di dimostrare meno della propria età. Lo dice una ricerca condotta da Astraricerche per Allergan, dalla quale emerge che tra le maggiori preoccupazioni relative al passare del tempo ci sono la perdita di tono (45,3%) e avere un aspetto che non corrisponde a come ci si sente davvero (42%). Il viso è la zona ‘cruciale’ per quasi tutte le intervistate.
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