Imagine dicembre 2016

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RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO

PRIMO PIANO MARA ZANOTTO

LA COSMETICA ON E OFFLINE

MENSILE - ANNO 42 - N.12 - DICEMBRE 2016 - € 4,5

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• Scorrevole e facile da stendere grazie al dosatore con contagocce: sia direttamente sul viso, sia sul brush per un effetto “perfect”

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È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro. È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.

EDITORIALE

È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi una mano.

di Cristina Milanesi

È NATALE

È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri. Madre Teresa di Calcutta

Buon Natale da me e dalla redazione di Imagine

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SOMMARIO

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SUCCEDERÀ DOMANI

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BEAUTY NEWS TENDENZE

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IL BELLO DEL CIBO DIAMO I NUMERI

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NUOVI MODELLI GAIA RINGRAZIA

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PRIMO PIANO Mara Zanotto, Ethos Profumerie INCHIESTA La cosmetica on e offline, resistenze attuali, prospettive future 7 DOMANDE A... Olga Iossa, EolieParfums 7 DOMANDE A... Luca Mazzoleni, Arval 7 DOMANDE A... Celso Fadelli, Avery

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STRATEGIE La forza del cambiamento trasformerà il nostro futuro STRATEGIE Italian make-up expertise, rigore e qualità STRATEGIE Attitudine all’innovazione e ‘family passion’ STRATEGIE Prodotti unici, dal soin personalizzato alla linea per pelli sensibili ICON Con Jeremy Scott, bentornato Moschino! ANNIVERSARI Un secolo di attività per la profumeria Bandini di Milano EVENTI Ricette di bellezza: cosmesi & cibo binomio perfetto


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PAGINE GIALLE Gli aggiornamenti di Fenapro MUST HAVE Gli indispensabili del look natalizio

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LETTI PER VOI FORMAZIONE Luxury Touch: alla scoperta di ritualità e servizi lussuosi OROSCOPO

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FOCUS Sopracciglia superstar, sempre folte e disciplinate IN STORE Lo spazio dedicato a chi ogni giorno lavora in profumeria LA PROTAGONISTA Lavorare in questo mondo vuol dire anche regalare sogni

Gira e Scopri Homi, il salone degli stili di vita: a gennaio 2017 la nuova edizione

SOMMARIO

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VIETATO arrossire



succederà domani

Occhio al trucco... (e al genere)

di Giovanna Maffina

L’oréal, coverGirl e maybelline diventano portavoce di una bellezza che prevarica la dicotomia maschio/femmina, arruolando ragazzi come testimonial per le linee make-up. Vai su imaginebeautynews.it/14dicembre2016 per contenuti aggiuntivi

Nome: Gary Thompson. Età: 26 anni. Professione: blogger e make-up artist. Segni particolari: è stato selezionato, unico uomo insieme con altre 22 donne, per pubblicizzare una nuova linea di fondotinta di L’Oréal in 23 colori. La passione per il trucco di questo ragazzo di colore, molto noto in Inghilterra per il suo blog ThePlasticBoy, non è sfuggita al

che fa al caso proprio, lanciando anche l’hashtag #YoursTruly. fondotinta re dei selfie

Sospinto da selfie e Photoshop, il fondotinta sta vivendo la sua golden age. Non che sia l’unico prodotto a solleticare il pubblico maschile - anche il mascara sta pian piano entrando nella beauty routine di qualche sperimentatore - ma, considerata

Fashion no gender Le big company della bellezza sfondano comunque una porta già mezza aperta. L’azzeramento di genere tra le passerelle, da mosca bianca che era, sta cominciando a prendere consistenza. Così, lo scorso gennaio, il musicista Jaden Smith, ha preso parte alla campagna womenswear di Louis Vuitton vestito con una griffatissima gonna. Paladino tra i mall storici dell’azzeramento di genere è stato il londinese Selfridges, che agli inizi del 2015 ha aperto uno spazio ‘neutral’, per esporre collezioni indossabili, indifferentemente, da lei e da lui. Su ben tre piani è andata in scena la moda unisex, con tanto di manichini ‘neutral’, marchi no-sex come Ktz, Trapstar e Hood By Air e un ben rifornito reparto beauty con prodotti di bellezza e accessori, naturalmente no gender.

colosso della bellezza americano, che ha così deciso di reclutarlo... per la sua ventitreesima nuance. Di nuovo, con un messaggio molto esplicito, L’Orèal si fa paladina delle differenze esortando tutti, anche gli uomini dunque, a individuare in una collezione così ricca di colori, quella

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‘vestibilità’ e trasparenza delle nuove texture, è il cosmetico che meglio si adatta all’esercito, in progressiva crescita, dei metrosexual. E l’Oréal non è stata l’unica a cogliere il nuovo trend, anzi. A spingersi ‘oltre’ è stata CoverGirl, beauty company americana che per la prima volta nella storia ha

deciso di reclutare un Cover Boy. Lui si chiama James Charles, vive a Bethlehem, nello stato di New York, ha solo 17 anni ma è già famosissimo come make-up artist. Sui social è un idolo e il suo profilo Instagram, aperto un anno fa, ha oltre 700 mila seguaci: vi è ritratto con il volto truccato in mille modi diversi. Chi meglio di lui, tra il pubblico maschile, avrebbe potuto pubblicizzare il lancio di un nuovo mascara CoverGirl? I cover-boys sono diventati delle vere star sui social, ecco perché le case cosmetiche li reclutano per le loro campagne di comunicazione. Oltre a James, anche il mormone Manny Gutierrez, noto su Instagram con il nickname Manny Mua, ha prestato la propria immagine a Maybelline. Manny, come d’altro canto tutti gli altri make-up artist della rete, rifiuta le esagerazioni e il trucco bistrato alla drag queen e sposa un modello bi-gender che non maschera connotazioni di genere tipiche maschili, come la barba o la testa rasata, pur rivendicando la libertà di truccarsi e di trasformarsi. Come lui, il blogger Patrick Starrr (proprio così, con tre ‘r’), crea tutorial a tema in cui cambia letteralmente sembianze grazie ai pennelli. Tra i tutorial più cliccati, quello in cui si trasforma in Barbie e quello in cui si trasforma in una delle Spice Girl, che superano il milione di visualizzazioni.



BEAUTY nEWS di Ivan Pestillo

Cosnova Italia

Novita per Mavive

Cosnova Group, ideatore e proprietario dei marchi essence, Catrice e L.O.V, e Simca, società italiana di distribuzione di prodotti cosmetici, hanno siglato un accordo per la cessione della Divisione Cosmetici di Simca. La transazione, effettiva dal 31 dicembre 2016, ha come obiettivo quello di rendere Consova Group direttamente presente su un mercato chiave come quello italiano. La nuova sussidiaria Cosnova Italia sarà guidata da Lucia Fracassi (nella foto), ex general manager di Deborah Group, e in essa confluirà la maggior parte del team di Simca dedicato ai marchi essence e Catrice.

Il marchio The Merchant of Venice di Mavive sbarca a Milano con il suo quinto monomarca italiano. Situato nel noto quartiere Brera del capoluogo lombardo, lo store è stato ideato dallo scenografo teatrale Pier Luigi Pizzi che aveva già collaborato con Mavive al progetto allestitivo del Museo di Palazzo Mocenigo a Venezia. Una location suggestiva, dunque, con arredi in rosso veneziano, finiture dorate e uno spazio dedicato alla creazione di fragranze personalizzate.

In esclusiva

Arriva in esclusiva da Shaka, all’interno dei punti vendita OVS, la nuova linea di prodotti green-oriented Biogei tested by L’Estetista Cinica. Quattro linee - Detox, De-Stress, Idratante e No Age -, più sei maschere viso caratterizzate da nomi molto simpatici (per esempio, la maschera per le labbra si chiama Baciami Stupido). Tutte accomunate da un’immagine giovane e da una comunicazione immediata.

Giri di poltrone

Enrico Sorenti sostituisce Eric Joly come nuovo Brand General Manager di Guerlain in Italia. Laureato presso l’Università di Bocconi di Milano, è arrivato nel Gruppo LVMH nel 2011, prima come Sales Manager per Fragrance Brands Italia e poi come Sales Director per Parfums Christian Dior Italia.

Arriva Models & Co.

È ufficialmente iniziata la distribuzione delle fragranze a marchio Models & Co. Il brand, della Parfin Milano, era già stato presentato in via sperimentale durante la Vogue Fashion Night Out di Milano del 2015 con le due fragranze femminili Backstage e Milan Fashion Week. Obiettivi: raggiungere le 400 porte nel selettivo, conquistare le millennials e ampliare la linea con accessori quali shopper, beauty-case e zaini.

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La Seta incontra

L’infinito potere idratante della seta. La vitalità dei fiori di Sakura. Il loro incontro in ULTIMATE rivela il pieno potenziale della pelle.

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ULTIMATE


TENDENZE

Oro puro e tanti glitter. Se non ora, quando? Con l’arrivo delle festività natalizie è tempo di sfoggiare gli outfit più sfavillanti e preziosi. E mentre la moda si rifà a uno stile barocco, il beauty guarda a Oriente con jus opulenti e texture preziose.

di Ivan Pestillo

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1: MICHAEL KORS A/I 2016/17 2: CK ONE GOLD DI CALVIN KLEIN 3: BORSA MOSCHINO 4: DECLÉOR OREXCELLENCE AROMESSENCE MAGNOLIA SÉRUM-HUILE JEUNESSE 5: COLLANA LINEA INDUSTRY DI MILANO BIJOUX LOVE 6: LA LACQUE COUTURE GOLD CLASH DI YVES SAINT LAURENT 7: SAMOTRESSE NAPPA LAMINATA DI CHRISTIAN LOUBOUTIN 8: ROSSETTO MILANO RED METAL DI DEBORAH MILANO.

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IL BELLO DEL CIBO

consigli A NATALE NESSUNA SORPRESA SULLA BILANCIA

di Giuliana Valcavi

Come restare in forma durante le feste senza rinunciare a fritti, dolci, pasta e altre golosità. Linee guida tratte dal libro ‘Antiaging con gusto’ di Chiara Manzi.

MUOVERSI IL PIÙ POSSIBILE L’Oms e la Società Italiana dell’Obesità raccomandano 10mila passi al giorno. Per raggiungere l’obiettivo è sufficiente spostarsi a piedi e utilizzare le scale piuttosto dell’ascensore. SCEGLIERE ALIMENTI CHE SCONTANO LE CALORIE Circa 20 minuti prima

RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, AUTRICE DI ‘ANTIAGING CON GUSTO’. DIRETTORE SCIENTIFICO DELL’ART JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE PRESSO IL MASTER IN MEDICINA ESTETICA UNIVERSITÀ DI ROMA TOR VERGATA. È IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION, LA NUOVA CULTURA CULINARIA DI GUSTO&BENESSERE ANTIAGING.

del pasto consumare un frutto o un piatto di verdura accompagnandoli con acqua. In questo modo la fibra contenuta in questi alimenti darà sazietà e sconterà fino al 20% delle calorie introdotte rallentando e in parte impedendo l’assorbimento di grassi e zuccheri. NON SALTARE MAI LA COLAZIONE

Assumere tutti i nutrienti fondamentali a ogni pasto: carboidrati, proteine, fibre, ma anche vitamine e minerali. ATTENZIONE ALLA QUALITÀ DEL CIBO

Evitare alimenti che contengono grassi di scarsa qualità come olio di palma, di cocco e margarina. UN PIZZICO DI CURCUMA E PEPE NERO La curcuma riduce il colesterolo,

previene il diabete ed è in grado di bloccare la formazione di grasso corporeo. Per un assorbimento ottimale, aggiungere ai piatti pepe nero. FARE ATTENZIONE ALLE PORZIONI E GUSTARE LENTAMENTE I CIBI

Degustare lentamente consente di mangiare meno e con più gusto. MOLTI LEGUMI MA CON UN AMMOLLO SPECIALE I legumi sono fonti di vitamine

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del gruppo B e di fibre, entrambi nutrienti che aiutano a non ingrassare. Mettere in ammollo i legumi con succo di limone (10 g per litro di acqua) aumenta la ritenzione di queste vitamine. VERDURE AL VAPORE E MAI BOLLITE

La bollitura priva gli alimenti di nutrienti come i minerali e le vitamine idrosolubili, tra cui quelle del gruppo B, che intervengono nel metabolismo e aiutano a stare in forma, al contrario della cottura al vapore. FRIGGERE PESCE E VERDURE ASCIUGANDO MOLTO BENE I CIBI

La frittura preserva la vitamina C delle verdure e gli omega 3 del pesce fino all’80%. È consigliabile utilizzare olio d’oliva o di girasole alto oleico, friggitrice a temperatura costante a 170°C e tamponare tre volte l’alimento fritto con carta assorbente dopo averlo scolato dall’olio. UTILIZZARE IL SALE IODATO

Lo iodio contenuto nel sale iodato è utile alla formazione degli ormoni prodotti dalla tiroide che regolano il metabolismo e aiutano a non ingrassare. Non aggiungere più di un grammo di sale iodato a porzione. L’IDRATAZIONE È IMPORTANTE

È consigliabile bere molta acqua durante i pasti e fuori pasto per mantenere giovani le cellule senza aggiungere calorie. PREPARARE I DOLCI CHE FANNO BENE

Arricchire i dolci con frutta come i lamponi, i più ricchi di fibra, utilizzare la farina integrale e sostituire lo zucchero con dolcificanti naturali privi di calorie, come la stevia.



DIAMO I nUMERI

nuovo make-up brand e primo monomarCa per estée lauder

+34%

Dopo Becca Cosmetics, arriva Too Faced. The Estée Lauder Companies raddoppia nel make-up aggiudicandosi anche questo brand molto attivo sui social - e incluso nella top ten dei più venduti attraverso gli specialty-multi channel store - che è previsto chiudere il 2016 con vendite nette per 270 mio di dollari (+70% rispetto al 2015). Too Faced è stata comprata al costo di 1,4 mld di dollari e l’operazione dovrebbe concludersi questo mese. Il gruppo americano è reduce dall’apertura del suo primo monomarca dedicato al marchio Estée Edit, con hashtag #EsteeEditxCarnaby.

CresCita double digit per Coswell

Coswell, che produce tra gli altri, i marchi Soprani, Braccialini e Transvital, ha visto crescere i propri ricavi per l’anno in corso del 10,4% a 89,3 mio di euro, con un utile al lordo delle imposte a 6,9 mio di euro (+34%). “Bene, in particolare, le esportazioni, che hanno registrato una crescita del 25%”, ha dichiarato il presidente della società Paolo Gualandi.

l’oréal positiva, in lieve flessione il professional di Giovanna Maffina

Crescita dell’1,6% nei primi 9 mesi dell’anno per L’Oréal Group che raggiunge i 19 mld di euro, trainata soprattutto dalla divisione lusso, che ha messo a segno un + 5% e toccato i 5,4 mld di euro. Percentuali precedute dal segno più anche per le altre due divisioni del colosso, Active Cosmetics e Consumer Products. In lieve flessione invece il professionale.

bogart, bene le divisioni diffusion e boutique Nei primi 9 mesi dell’anno il gruppo francese Bogart ha realizzato un fatturato di 74,1 milioni di euro (+6% rispetto allo stesso periodo del 2015). Nello specifico, i ricavi della divisione Diffusion, con i marchi Carven, Jacques Bogart, Jeanne Piaubert e Ted Lapidus, sono cresciuti del 6,5% (32,8 mio di euro), mentre le vendite della divisione Boutique, che incorpora l’insegna April, hanno messo a segno un incremento del 7,3% (39,8 mio di euro.) Ciò anche grazie all’acquisizione di 23 nuove boutique a giugno del 2015. Scende invece del 15% a 1,5 milioni, il fatturato delle licenze.

revlon, il dopo-arden e i temporary 548 milioni di euro. È il fatturato con cui Revlon ha chiuso il terzo trimestre del 2016, cresciuto rispetto allo stesso periodo del 2015 del 28,3%. L’acquisizione di Elizabeth Arden, che il colosso cosmetico ha portato a termine per 870 mio di dollari, conclusa lo scorso settembre, si è però fatta sentire sull’utile (- 4,2 mio di euro) a causa dei 33,5 mio di dollari spesi per acquisire e integrare la società. Fino a marzo 2017, Revlon sarà presente con i suoi tre temporary nel nostro paese.

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lush sbarCa in piazza del duomo a milano 200 metri quadrati, 4 volte la metratura abituale, in pieno centro a Milano. Lush Italia sbarca in piazza del Duomo con il suo trentaseiesimo negozio e già medita di aprirne un altro in via del Corso a Roma. Il nostro paese è al decimo posto in termini di fatturato per il brand inglese di cosmetici freschi e fatti a mano, che in Italia ha chiuso l’anno fiscale 2015/16 al 30 giugno con vendite per 20 mio di euro e punta a chiudere l’esercizio 2016/17 a 24 milioni.


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nUOVI mODELLI a cura di Luca Rousseau

Spazio all’aspetto emozionale della bellezza È in atto un profondo cambiamento in ambito estetico, con il passaggio da una visione della bellezza statica e razionale a una emozionale, intessuta di sentimenti, esperienze vissute e, perchè no, asimmetrie. L’industria della bellezza dovrà fare i conti con questo fattore emotivo e con gli stimoli polisensoriali per caratterizzare la sua offerta. Anche le nuove tecnologie e i materiali innovativi saranno mirati ad animare esperienze coinvolgenti, il senso di appartenenza e la capacità di entrare in contatto con la sfera privata e intima.

fino agli anni ‘70

le emozioni non erano considerate così importanti per le relazioni umane e l’azione sociale. Era radicata una distinzione tra cognizione ed emozione come processi distinti e dominava una completa fiducia nell’uomo razionale in grado di tenere sotto controllo e gestire le varie situazioni. Solo recentemente le emozioni non sono più considerate un ostacolo, ma risposte utili all’adattamento che permettono di agire efficacemente per superare le difficoltà della vita. Nell’ambito delle organizzazioni lavorative e della scuola si conferisce sempre più il giusto peso all’intelligenza emotiva e alle sue componenti come empatia,

motivazione, abilità sociale e capacità di essere consapevoli delle proprie emozioni e di utilizzarle per un fine. Inoltre, come sostenuto dallo psicoanalista Matte Blanco (1975), l’emozione nasce dall’incontro complesso e virtuoso tra ‘soma’ (corpo) e ‘psiche’ (mente). La svalutazione della componente emotiva aveva sostenuto, in passato, un ideale di bellezza caratterizzato da una perfezione estetica quasi artificiale, da una simmetria ossessiva e dall’ansia del controllo. Oggi invece l’industria della bellezza ha colto l’importanza di far leva sulla sfera emotiva, visto che, come confermano alcune ricerche, uomini e donne usano prodotti di bellezza nelle zone

Un nUovo concetto di bellezza si sta facendo avanti. lo analizziamo con lo psicoanalista lUca RoUsseaU peR esploRaRe e compRendeRe i modelli estetici emeRgenti e le nUove tendenze di consUmo.

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del corpo su cui si concentra un maggior investimento emozionale. Stesso discorso vale per i profumi, per la loro capacità di riattivare ricordi legati all’infanzia e suscitare emozioni. le memorie olfattive sono molto potenti e radicate, tanto che la nuova frontiera è quella di utilizzare l’odore per valorizzare il logo aziendale. Già da ora alcune aziende hanno alimentato l’associazione di un odore al proprio marchio, come in Francia quello di cedro evoca le matite colorate Crayola, mentre i sentori di vanillina sono associati ai prodotti Borotalco. Cn gli anni diventerà normale richiedere la consulenza del profumiere per un’attenta elaborazione dei loghi olfattivi che dovranno racchiudere i valori delle aziende e trovare consenso pubblico. Così importanti catene di hotel hanno compreso l’efficacia di inserire sistemi di diffusori di odori e proporre per ogni stanza la possibilità di richiedere la nota olfattiva desiderata. In questo scenario le profumerie hanno un ampio margine di sviluppo. Diventeranno significativi ‘luoghi’ di stimolazione polisensoriale e di contatto con il cliente, ove prima dei prodotti, si vuole proporgli una gratificante esperienza olfattiva, in grado di stimolare i suoi ricordi personali e alimentare il senso di individualità e appartenenza.



gaia ringrazia

Cambia il clima: è una buona notizia

di Giuliana Valcavi

Ce lo dice Stefano Caserini, docente del Politecnico di Milano, che attraverso un’analisi, a tratti ironica ma puntuale, inquadra il drammatico problema della questione climatica.

Alluvioni, bolle di calore, siccità, bombe d’acqua...: il clima sta cambiando, ormai chi lo può negare? Ma ora non siamo qui per ripetere per l’ennesima volta gli effetti pericolosi delle emissioni di CO2. Piuttosto, siamo qui per darvi delle buone notizie o meglio è Stefano Caserini, docente al Politecnico di Milano, dove insegna mitigazione dei cambiamenti climatici, a darle a tutti noi in ‘Il clima è già cambiato’ (Edizioni Ambiente). Il suo è un punto di vista positivo e leggermente ironico, il cui scopo non è il catastrofismo diffuso troppo spesso dai media, che alla fine promuove una sorta di rassegnazione, e neppure alla sottovalutazione di una “complicatissima e maledettamente grave faccenda”. Le ‘buone notizie’ indicate da Caserini sono piuttosto

Le buone pratiche

un invito a portare il problema in un quanto mai opportuno alveo di fattibilità. il pianeta non è in pericolo

Chi ha una visione universale, nel vero senso della parola, e non antropocentrica non deve preoccuparsi: in pericolo non è il pianeta, o meglio in pericolo è il pianeta come lo conosciamo noi, “lo sono la specie umana e gli altri esseri viventi che lo popolano”. Dipende tutto da noi. “La situazione è critica e piuttosto complicata, ma la buona notizia è che non abbiamo a che fare con un asteroide. Il problema non arriva dagli spazi siderali ma dal sottosuolo, sono i combustibili fossili che estraiamo e bruciamo per produrre energia. Siamo noi l’asteroide, ed è un vantaggio non da poco”. Niente freddo. Chi teme una nuova

Il cambiamento parte da noi e ognuno può fare qualcosa nel suo piccolo per evitare di innalzare ulteriormente la temperatura del pianeta, almeno per non farci trovare complici di questa terribile insidia. Qualche buona pratica da mettere in atto nella nostra attività? Scegliere fornitori di energia rinnovabile, spegnere le luci inutili, usare la luce naturale il più possibile, pulire lampade e portalampade per aumentarne la luminosità e utilizzare solo lampadine ad alta efficienza.

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glaciazione, può stare tranquillo perchè, come indica Caserini, gli uomini hanno “il merito di aver inconsapevolmente reso impossibile l’avvio di un nuovo periodo glaciale, un raffreddamento che avrebbe messo a rischio i raccolti in molte zone del pianeta, avrebbe portato molto freddo e avrebbe fatto arretrare il mare di chilometri”. Non hanno ragione. Consoliamoci, i negazionisti climatici hanno sbagliato. “La scienza ha scartato le loro teorie, i dati hanno avuto la meglio sulle aspirazioni, le incomprensioni e le bugie. La stragrande maggioranza dei negazionisti di dieci anni fa ha ora accettato che il pianeta si sta scaldando e che è colpa delle attività umane”. I posteri non sono qui. Vi ricordate la famosa frase “Abbiamo ricevuto il pianeta in prestito dai nostri figli?”. È un’affermazione che pone il problema del cambiamento climatico nella giusta prospettiva, ma, come indica Caserini, possiamo avere la magra consolazione che i nostri discendenti non ci sono e al momento non possiamo sentire le loro accuse. lavoro e nuove opportunità

Comunque, bando all’ilarità, sono tante e realmente fattibili le iniziative che si possono prendere per evitare di proseguire sulla pericolosissima china dell’innalzamento delle temperature, tra l’altro con un percorso capace di generare lavoro e nuove opportunità e di migliorare sensibilmente la nostra qualità della vita.



PRIMO PIANO

Mara

di Giovanna Maffina

ANOTTO Puntare all’eccellenza nel sostegno agli associati e valorizzare le risorse umane. Sono i due pilastri della visione manageriale di Mara Zanotto, direttore generale di Ethos Profumerie. Guarda il VIDEO per contenuti aggiuntivi su imaginebeautynews.it/14dicembre2016

Saper guardare al mercato con altri occhi, perché “là dove c’è un problema, c’è sempre un’opportunità se lo sguardo cambia”. Il piano programmatico di Mara Zanotto, alla direzione generale di Ethos Profumerie, non è fatto solo

di contribuzioni, conti economici e pragmatismo (che peraltro non le manca). È fatto, soprattutto, di umanità. E se le si chiede come porterà nuovo valore aggiunto in un consorzio che è già, per tanti aspetti, il’ riferimento primo del mercato, lei risponde senza esitazioni, “ricordandomi di essere una persona, prima e più ancora che una manager”. Facciamo il punto su Ethos Profumerie: numero di punti vendita, ragioni sociali, fatturato… Prima di rispondere, è opportuna una premessa. Poco meno di 3 mesi fa alcuni consorziati hanno espresso la volontà di uscire dalla società. Nulla di strano, trattandosi di un gruppo di libero associazionismo, le aziende hanno piena facoltà di andarsene quando lo desiderano. Il preavviso di 3 mesi che è obbligo dare in questi casi scadrà il prossimo 31 dicembre quindi, sino ad allora, posto che non è dato sapere

LA NUOVA COMUNICAZIONE DI ETHOS PROFUMERIE, LA CUI TESTIMONIAL DAL NOME EVOCATIVO ‘STELLA’ È PROTAGONISTA DI TUTTI I MATERIALI PROMOZIONALI.

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se qualcosa cambierà in merito a questa situazione, l’assetto rimarrà quello attuale, con una numerica di 250 punti vendita e un fatturato di 135 milioni di euro. Dal 1° gennaio invece, ci saranno dei cambiamenti. Quel che è certo, e lo dico con enorme soddisfazione, è che siamo entrati in una fase di grande dinamismo: il 2017 sarà un anno decisivo per Ethos Profumerie. La nostra è una società presente nel settore da 23 anni, la prima per storicità ma anche per numerica, fatturati, organizzazione e visibilità. A oggi, una realtà d’associazionismo così non esiste sul mercato. Abbiamo un vissuto e un consolidato forte e riconosciuto, tanto da essere considerati - la riflessione è emersa nel corso di un recente incontro tra industria e distribuzione - come la seconda entità del retail selettivo, dopo Limoni-La Gardenia. Nel dinamismo cui accennavi prima, c’è spazio anche per l’arrivo di nuove ragioni sociali? Sì. Alcuni imprenditori hanno già manifestato la volontà di entrare a far parte del nostro consorzio, mentre con altri siamo in una


MARA ZANOTTO, ALLA DIREZIONE GENERALE DI ETHOS PROFUMERIE.

fase interlocutoria. A partire dal 1° gennaio, come ho già detto, potremo ufficializzare l’ingresso dei primi e la nuova composizione della società. Una composizione per ora solo ufficiosa ma che comunque ha già un suo bel peso per una più efficace gestione della trattativa con le aziende, di fronte alle quali mi posso presentare a nome di quelli che già esistono, ma anche di quelli che entreranno. Con l’arrivo dei nuovi consorziati, la ponderata di Ethos Profumerie sul mercato aumenterà ulteriormente. È un segnale di per sé significativo, ma che si carica di valore ove si pensi che l’attività per i reclutamenti non è ancora iniziata.

Venite da un decennio in cui il consorzio è molto cresciuto in visibilità e notorietà e in cui si è fatto davvero molto, su tutti i fronti… È vero, sono stati anni di grande affermazione. Ma penso che ancora tantissimo si possa fare, il selettivo italiano ha una numerica tale da offrire margine di crescita per tutti. Sono dell’idea che dalle difficoltà possano nascere delle opportunità incredibili e il fatto stesso che i consorzi, mai come in questo periodo, si siano ritrovati sotto i riflettori, lo ritengo uno stimolo per tutti quegli indipendenti che, a oggi, hanno preferito rimanere isolati. Anche incuriositi da tante

PRIMO PIANO

‘chiacchiere’, potrebbero cominciare a ragionare in termini prospettici su un diretto coinvolgimento in forme di associazionismo. È ciò che continuo a ripetere alla mia squadra: c’è spazio per tutti. Vero è che non tutte le realtà consortili sono parimenti rappresentative. Quel che noi vogliamo fare, e fare sempre meglio, è lavorare per diventare l’alter ego, il partner eccellente di tutti quegli indipendenti che faticano a trovare una loro collocazione e hanno voglia di fare squadra al’interno di una società dalla quale si sentono efficacemente rappresentati. Qual è il valore aggiunto del fare parte di Ethos Profumerie? Quello che gli stessi consorziati vi riconoscono, intendo. Senz’altro il forte sostegno e le numerose iniziative sul punto vendita. Le profumerie Ethos sono un po’ come quinte teatrali, coinvolgenti, incuriosenti, sempre molto dinamiche. Nel nostro ufficio marketing lavorano 5 persone e un’altra sta per entrare, è una vera e propria task force. Abbiamo un piano marketing che non è secondo a nessuno, siamo in assoluto la struttura più conosciuta e riconosciuta dal mercato e continuiamo a investire molto su questo fronte. Inoltre, abbiamo appena rifatto tutta l’immagine istituzionale e lanciato un nuovo spot andato in onda all’interno di X Factor. Obiettivo: aumentare la nostra visibilità con strumenti visibili e autorevoli, tv, new media, carta stampata. Come siete riusciti a convincere i consorziati a riconoscersi nell’insegna Ethos Profumerie? L’avere costantemente seminato e costruito in tutti questi nostri 23 anni di storia ci ha dato grande legittimità, tanto da essere stati gli unici, appunto, a riuscire nell’impresa di raggruppare i consorziati sotto

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PRIMO PIANO

due profumerie ethos che hanno rinunciato alla propria insegna per esibire quella del consorzio.

la stessa insegna. Qualcuno ha scelto di indicarla accanto alla propria, altri hanno addirittura sostituito la loro per lasciare solo Ethos Profumerie. Ecco, l’insegna è per noi un punto di arrivo e di partenza insieme. Perché devi lavorare molto bene, essere credibile e autorevole per convincere imprenditori da sempre ‘indipendenti’ dentro, con una loro autonomia, una storia, un’identità forte, a riconoscersi in un’altra insegna. Non c’è cosa più complessa che andare da un profumiere, che spesso guida un’azienda di famiglia e ha una sua storicità emotiva, sentimentale e di piazza, e convincerlo che non lo stai defraudando ma gli stai, al contrario, dando valore. Siamo orgogliosi del lavoro sin qui svolto, l’insegna è il nostro sigillo. In un mercato bulimico dove c’è di tutto e di più e dove si affacciano via via nuovi competitor, da quali coordinate passano, secondo te, professionalità e trasparenza? Rispondo raccontandoti un episodio. Qualche tempo fa mi chiama una grande azienda e mi dice “siamo un po’ stanchi di veder girare dati di vendita che poi non trovano rispondenza sul mercato. Abbiamo bisogno di cifre certificate, tu potresti

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garantircele per il tuo consorzio?”. Già fatto, rispondo io. Grazie all’accordo stretto lo scorso anno con Npd, tutti i dati veicolati all’esterno sono certificati. Un bel punto di forza nei confronti dell’industria e degli stessi indipendenti ‘indecisi’. Il disporre di numeri reali diventa uno strumento di lavoro preziosissimo per un’azienda che si trova a ragionare su quote di mercato, dati di venduto... Ethos Profumerie è l’unica azienda certificata in tal senso. Qual è l’immagine che vorresti sovrastasse le altre del consorzio che dirigi? Vorrei arrivasse il messaggio che siamo un’azienda unita. E che l’etica (che è anche il nostro nome) ci rappresenta veramente. A titolo esemplificativo: mai assumeremo persone in base al loro stato civile, alla loro età, al fatto che vogliano o meno avere dei figli... La piccola e media imprenditoria che aggreghiamo è fondata anche sulla famiglia, quindi chi si associa deve sentirsi rappresentato da una realtà che in questo valore crede. Saremo sempre un gruppo unito, nella compagine sociale e nella struttura di sede, perché tutti ci sentiremo ugualmente rappresentati e ognuno di noi sarà considerato e valorizzato per ciò che è. Venendo invece

ai miei collaboratori, ho la fortuna di avere un team di lavoro invidiabile che voglio far crescere. Perché assumere dall’esterno quando in Ethos Profumerie disponiamo già di professionisti eccellenti? Solo rendendo le persone felici di lavorare per noi possiamo stimolarne e accrescerne orgoglio e senso di appartenenza, anche passando da cose pragmatiche, come appunto premiare chi c’è, farlo crescere, formarlo, farlo sentire veramente parte di gruppo, quasi fosse una famiglia. Quando un consorzio raggiunge l’eccellenza? Quando declina alla lettera il concetto di vicinanza al consorziato. È sul comparto commerciale che ora voglio investire, c’è tanto da fare. Come raggiungere i nostri obiettivi di sell in e di sell out? Andando dai ‘grandi’ che fanno da traino, ma non solo da loro. Anche i ‘piccoli’ hanno il diritto-dovere di sentirsi parte della nostra squadra. Quindi l’obiettivo più ambizioso e impegnativo sarà creare un team che chiami ogni singolo socio cercando di comprendere, marchio per marchio, quali sono le ragioni che lo discostano dagli scopi da raggiungere. È facile fare meglio di zero, no? Ma fare meglio del meglio, e la società che io dirigo rappresenta il meglio, ecco questa, per me, è eccellenza. E ci arriveremo.


RANCÉ & C. srl • Via Lombardini 10 – 20143 Milano Boutique RANCÉ • C.so Magenta 15/A – 20123 Milano www.rance1795.com • rance@rance1795.com

HORTENSE and HÉROÏQUE in the RANCÉ PERFUME MUSEUM Contemporary Excellence since 1795


iNCHIESTA di Giuliana Valcavi

la cosmetica on e offline rESISTENzE ATTuAlI, proSpETTIvE fuTurE

Un aumento del 19% degli ordini online 2015 nel settore beauty a livello mondiale (dati Demandware), diretta conseguenza di un +10% delle visite. E una crescita del 22% del giro d’affari del settore nel nostro Paese, superiore alla media degli acquisti online in Italia, pari a +19%. Vuol dire che durante lo scorso anno, attraverso Internet, in Italia sono stati venduti cosmetici per un totale di 175 milioni di euro, certamente ancora una cifra molto contenuta se pensiamo agli oltre 2 miliardi di euro della profumeria, ma in rapido incremento.

volano le vendite attraverso il web. Ma l’e-commerce non è un canale concorrente. piuttosto un’opportunità. Tra le tante iniziative utili a favorire un’interazione con i negozi fisici, alcune sono da sviluppare in accordo con l’industria.

Quindi, pur essendo una nicchia con solo lo 0,2% di tutto il mercato online nel nostro Paese, l’e-commerce dei prodotti beauty non può non attirare la nostra attenzione.

Punti di forza dell’online: la convenienza prima di tutto Quali i punti di forza di questo canale emergente? Al primo posto la convenienza. Nel commercio digitale i settori bellezza e cura della persona sono quelli che, insieme all’abbigliamento sportivo, registrano i più alti tassi di sconto.

La parola all’industria

gian andrea Positano, resPonsabile centro studi cosmetica italia

34 imagine dicembre 2016

L’e-commerce è ancora un canale di nicchia, ma in rapida crescita, che preoccupa i profumieri, i quali temono di vedersi sottrarre delle vendite. Si può parlare di un fenomeno di cannibalizzazione tra online e offline? Direi proprio di no. A titolo di esempio, quanto è successo a un’importante catena di profumerie, che da quando, nel settembre 2014 ha inaugurato il suo sito di e-commerce, ha incrementato le vendite. È dimostrato, numeri alla mano, che non c’è contrapposizione tra il canale online e quello fisico. Certo, non si tratta di una cosa automatica. È necessario operare per favorire l’integrazione tra un canale consolidato, come quello fisico, e un canale che non è ancora alternativo, ma svolge ancora un ruolo di supporto agli altri canali. Quindi, possiamo tranquillamente affermare che in futuro non solo l’online non sottrarrà vendite all’offline, ma si venderà sempre più integrando le due modalità.

Perché e cosa fare per dare la possibilità a punti vendita fisici ed e-commerce di mantenere e articolare la loro rispettiva proposta in maniera efficace? Si potrà usare l’online per intercettare consumatori che poi verranno incentivati a frequentare il negozio fisico per approfondire la conoscenza del prodotto in un’ottica di shopping experience. La rete è un modo per dialogare in maniera più attuale col consumatore. Ma quando sono le stesse aziende a vendere online? Anche questa è un’opportunità. Possiamo vedere tutto ciò come un sistema di comunicazione allargato attraverso il quale portare i consumatori in negozio. Banalmente, si può far ritirare il prodotto ordinato online nel punto vendita. Molti considerano un rischio a priori aprire all’online, invece dobbiamo parlare di cross canalità e di capacità di rispondere al desiderio del consumatore di frequentare più canali, in momenti diversi della giornata e per occasioni differenti.


iNCHIESTA secondo la ricerca di human highway Per cosmetica italia, 2 acquirenti su 3 di cosmetici online sono donne (Pari al 65,4%) e, in metà dei casi, hanno un’età tra i 25 e i 44 anni. tra i Più gettonati sul web: creme viso, smalti e mascara.

Nel settore beauty la spedizione gratuita è applicata nell’84% dei casi e su un valore medio di ordine di 82$, mentre il tasso medio di sconto è pari al 19%. Segue la disponibilità di prodotti difficili da trovare, mentre risulta meno importante rispetto ad altre categorie merceologiche la comodità.

i consumatori, chi compra in rete? Secondo la ricerca di Human Highway per Cosmetica Italia, sono 29,3 milioni gli individui maggiorenni nel nostro Paese che accedono alla rete almeno una volta alla settimana. Di questi, il 62% effettua acquisti online, cioè oltre 18 milioni di individui. Sono 4,7 milioni gli individui che nel 2015 hanno effettuato un acquisto di prodotti cosmetici attraverso Internet (nel 2014 erano 4 milioni, dunque sono cresciuti del 18%), di questi 2 milioni sono clienti abituali. Due acquirenti su tre di cosmetica online sono donne (65,4%) e, in metà dei casi, hanno un’età compresa

tra i 25 e i 44 anni. Tra i prodotti di bellezza più acquistati sul web dagli italiani, secondo Showroomprive (operatore delle vendite online in Europa), le creme per il viso, gli smalti e i mascara.

soPrattutto da Pc, come acquistano? In gran parte da pc e, al secondo posto e in netta crescita, dagli smartphone, in particolare da iPhone, che copre il 70% delle vendite da questo dispositivo. Infine, da tablet, che risulta in calo, anche se i nuovi tablet pro, in grado di sostituire i pc, potrebbero dare un nuovo impulso all’online da questi dispositivi.

la formula click & collect piace sempre di più Tra le tendenze, tempi di permanenza (attualmente sui 7,2 minuti) sui siti sempre meno lunghi. Quindi, navigazione e ordini sempre più veloci, ma soprattutto, una sempre più stretta relazione con i punti

di vendita fisici. Il commercio online e offline saranno sempre più integrati con reciproci vantaggi. Nell’ultimo anno un acquirente su cinque online ha ritirato quanto ordinato in un punto vendita fisico. La formula click & collect piace sia al consumatore, che così risparmia in spese e rende più pratico e agevole l’entrare in possesso del prodotto evitando forzate attese domestiche (secondo una ricerca di Datamonitor il 14% dei consumatori europei non effettua acquisti online per problemi legati alla consegna), sia ai commercianti, che riescono ad avere sul punto vendita gli acquirenti online. Secondo Planet Retail in Inghilterra questo servizio è destinato a raddoppiare entro il 2017 (dal 35% passerà al 75%). I negozianti devono essere pronti aa affrontare questo nuovo tipo di realtà. Secondo una ricerca, il 40% dei clienti, quando entra in un punto vendita per un click & collect, effettua un secondo acquisto. Tra le aziende della cosmetica che hanno adottato un servizio di questo tipo

La parola ai profumieri

michelangelo liuni, Presidente di fenaPro

I profumieri spesso percepiscono l’ecommerce come un canale concorrente. È davvero sempre così? Non potrebbe rappresentare invece un’opportunità? Lo è seppur in parte, perché non dobbiamo dimenticare la dimensione del consiglio come parte del processo di vendita, soprattutto sui segmenti make up e skincare. Ma è un canale da prendere seriamente in considerazione perché il suo avvento e sviluppo saranno inesorabili. Quindi occorre attrezzarsi per tempo, preservando l’immagine di

selettività, necessaria a differenziare il nostro canale distributivo. Quali le esperienze più interessanti in tal senso e quali, secondo lei, gli strumenti più efficaci per favorire l’interazione tra online e store fisici? Le esperienze sono molto variegate. Per il canale selettivo vedo molto bene l’utilizzo dell’e-commerce come ‘mirror’ del proprio store fisico da personalizzare a seconda degli obiettivi di mercato che ciascuno si prospetta.

35 dicembre 2016 imagine


INCHIESTA

L’Occitane, che prevede il ritiro nel punto vendita dei prodotti ordinati online. Anche Douglas dà la possibilità di ordinare online e ritirare in negozio oppure di verificare la disponibilità dei prodotti, prenotarli e pagarli in profumeria.

LOGISTICA EVOLUTA: locker e negozi affiliati L’evoluzione della logistica potrà coinvolgere i punti vendita anche in maniera più estesa. Oltre ai locker, cioè i distributori automatici che consentono il ritiro e la consegna di merci 24 ore su 24, si può ipotizzare l’affiliazione di negozi di prossimità, operazione già portata avanti in Belgio, Francia, Lussemburgo, Olanda, Polonia e Spagna, dove tabaccai, edicole o piccoli supermercati danno la propria disponibilità a ricevere pacchi acquistati online. In Italia si sta lanciando in questo business Ioritiro.it, che ha iniziato ad affiliare negozi di vicinanza come punti di consegna.

L’INTERAZIONE TRA ONLINE E OFFLINE SIGNIFICA ANCHE UTILIZZARE IL MONDO DIGITAL PER ‘AGGANCIARE’ CONSUMATORI E PORTARLI IN NEGOZIO.

IL NEGOZIO VISSUTO come punto informativo Interazione tra online e offline vuol anche dire utilizzare il mondo digital per ‘agganciare’ consumatori e portarli nel punto vendita fisico per raccogliere ulteriori informazioni, fare prove, ritirare campioni. Non solo. Una volta nel punto vendita i clienti ricercano informazioni online. Secondo una ricerca di Trade Lab il 27,5% degli individui (+4%) nel nostro Paese ricerca informazioni aggiuntive

sui prodotti all’interno dei punti vendita con dispositivo mobile.

STRUMENTI DIGITALI per avere informazioni in store Ecco quindi che risulta evidente la necessità del punto vendita fisico di inserirsi nell’online e di creare interazione tra store e web. Come? Innanzitutto, con azioni promozionali e di marketing attraverso

i canali digital per indirizzare gli utenti verso gli store fisici, cioè, per esempio, campagne di pubblicità tramite i social. Facebook, oltre ad aver introdotto annunci tesi a portare il cliente nello store fisico, ha comunicato di voler facilitare i retailer nella misurazione degli effetti delle campagne online sulle vendite offline e di voler permettere il collegamento tra i dati provenienti dalle transazioni in negozio

La parola all’esperto

FRANCESCO FASCINATO, CONSULENTE DI WEB MARKETING, COMUNICAZIONE ONLINE E STRATEGIE WEB

36 IMAGINE dicembre 2016

Sicuramente oggi l’interazione tra il mondo online e quello offline tipico dei punti vendita è una leva strategica fondamentale per le aziende che vogliono innovare e sfruttare appieno le opportunità offerte dal digitale. Ci troviamo di fronte a diversi potenziali strumenti che derivano da una scelta strategica a priori e tra questi possiamo trovare: • e-mail marketing, grazie al quale i potenziali clienti e/o quelli già fidelizzati vengono raggiunti da comunicazioni mail personalizzate che hanno lo scopo di proporre promozioni, sconti o inviti presso il punto vendita; • i tanto discussi contest, concorsi che solitamente hanno il loro punto di sviluppo online (tendenzialmente sui social), ma che poi sfruttano l’effetto premio per attirare nuovi clienti. Un esempio classico sono i contest fotografici su Facebook che puntano a mettere in evidenza i prodotti acquistati sfruttando l’effetto ‘ego’

del cliente. Questo tipo di comunicazione porta altri potenziali contatti a valutare il brand e scegliere di acquistare i prodotti; • le campagne di search engine marketing (Sem), che utilizzano annunci a pagamento sui motori di ricerca che hanno come obiettivo primario quello di indirizzare gli utenti verso il proprio sito web o e-commerce tramite il click. Passo successivo è quello di convertire l’utente in cliente fidelizzandolo e aumentandone la brand awareness (conoscenza del brand). • il gioco è sempre più uno strumento perfetto per motivare le persone davanti a uno schermo. Per questo motivo molte aziende utilizzano sempre più spesso la gamification per aumentare il coinvolgimento dei propri clienti, rafforzare la fedeltà al brand e rendere più divertenti alcuni processi o campagne di comunicazione.


SILVIA PERRICONE, CO-FOUNDER NEOS 1911

La profumeria Sono ormai numerose le profumerie che hanno integrato la propria attività con l’e-commerce. A Silvia Perricone, co-founder di Neos 1911, una delle profumerie più attive in entrambe le direzioni, con una dinamica attività sul web e un punto vendita raffinato ed elegante a Caserta, abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. “L’interazione fra on e offline è sempre stata un punto cardine delle nostre politiche di marketing, consapevoli che il consumatore finale è ormai non solo spettatore ma anche protagonista di un nuovo modello comunicativo che lo coinvolge a 360° attraverso gli strumenti di uso comune (smartphone, in primis). La nostra comunicazione si snoda attraverso tutti i canali social a disposizione, ove siamo presenti in maniera costante e completa. Tale ‘vetrina’ si armonizza perfettamente con il punto vendita fisico, essendo entrambe le realtà integrate l’una con l’altra. Ciò è possibile in quanto vengono forniti riferimenti specifici al punto vendita che consentono di accostarsi a una serie di servizi accessori (percorso olfattivo personalizzato, samples...). Quindi, piattaforma web e fisica come reciproco supporto l’una all’altra: un tipo di comunicazione e di servizio al cliente che non verte sull’ ‘aut... aut’, bensì sull’‘et... et’”.

L’industria Molto attiva sul fronte dell’e-commerce con un sito dedicato piuttosto ricco, Collistar racconta la sua esperienza: “L’integrazione tra online e offline avviene sulle piattaforme dei nostri clienti in possesso del canale e-commerce. Vi sono casi in cui il cliente del punto di vendita riceve a casa il prodotto che in quel momento non era presente presso il negozio stesso. Da tutte le ricerche che vengono effettuate in merito alla sinergia online-offline si evince che sempre più consumatori, prima di effettuare un acquisto offline, consultano l’online per informarsi sulle peculiarità del prodotto. Dal lato nostro mettiamo a disposizione dell’utente, tramite i nostri canali online (sito internet, social network e youtube), oltre alle informazioni sul prodotto, video tutorial che raccontano come utilizzarlo al meglio. E delle beauty routine con prodotti complementari per ottenere un risultato ancor più efficace. Il tutto è consultabile da qualsiasi tipo di device, desktop e mobile, in modo semplice e intuitivo. Oltre a questo tipo di attività, supportiamo i clienti di profumeria con un proprio sito web fornendo tutti i materiali per gli aggiornamenti con le novità di periodo. Per promuovere un effetto sinergico stiamo valutando delle attività per portare clienti presso le profumerie che andremo ad applicare in un futuro vicino”.

INCHIESTA

Parla chi ha già provato

Mai più senza app: la novità di Fenapro WiFime è il nuovo sistema di comunicazione studiato da Fenapro specificatamente per le profumerie. Composto da un trasmettitore Wi-Fi e da un’app, consente di promuovere l’attività del singolo punto vendita fidelizzando la clientela già acquisita e conquistandone di nuova. Ogni negozio può disporre di un’app personalizzata con foto, logo e informazioni che il cliente, collegandosi alla rete WiFime del punto vendita, riceve automaticamente sul proprio dispositivo, senza password, registrazioni o altro. Dopo aver salvato l’app, il cliente potrà continuare a usarla anche quando sarà fuori dalla rete WiFime, ricevendo offerte, notizie e notifiche ovunque si trovi. Quando il cliente, che ha installato l’app, torna dei pressi del negozio, una notifica lo avvisa e lo invita ad aprirla per scoprire le nuove promozioni. Con WiFime è anche possibile offrire ai clienti, previa visualizzazione dell’app, la connessione gratuita alla propria rete internet. In questo modo, il cliente riceve un servizio in più a costo zero e vede le offerte attive nel negozio. Quali i vantaggi di questa app rispetto ad altre? “Il costo: pur offrendo un servizio più evoluto e completo, WiFime costa circa un quinto rispetto a una classica app ed è infinitamente più versatile - fanno sapere da Fenapro -. Inoltre per installare un’app classica, il cliente deve collegarsi allo store, trovarla e scaricarla. Con WiFime l’app appare direttamente sul suo smartphone e lo guida all’installazione permanente. Infine, l’app classica viene installata solo dai clienti affezionati, che già frequentano il negozio, mentre WiFime permette di raggiungere anche chi non lo conosce ancora. WiFime rivela notevoli vantaggi

anche rispetto a Facebook (un post su Facebook viene mostrato in media solo al 5% delle persone iscritte alla pagina mentre con WiFime si raggiungono tutti coloro che hanno installato l’app) e rispetto a sms ed e-mail (i messaggi indesiderati sono visti negativamente dai clienti e danneggiano l’immagine del negozio, mentre WiFime raggiunge solo un pubblico interessato)”. Tra le funzioni che possono essere aggiunte in un secondo tempo alla piattaforma di WiFime, quella dell’ecommerce all’interno della stessa app. Fenapro tiene a sottolineare che impostare e gestire il sistema è facile e intuitivo, non richiede competenze informatiche e che insieme a WiFime vengono fornite le vetrofanie per pubblicizzare la propria app nel punto vendita.

37 dicembre 2016 IMAGINE


iNCHIESTA

e l’ad-report del social. Ma anche facendo ricorso a strumenti digitali informativi dislocati negli store: totem informativi, beacon (piccoli dispositivi in grado di trasmettere informazioni a smartphone e tablet nelle vicinanze) e tablet, meccanismi di incentivazione degli acquisti in store tramite buoni o sconti speciali, verifica online della disponibilità di un prodotto in store e programmi di fidelizzazione tra la sfera digitale e lo store fisico. Inoltre, giochi, e-mail marketing e altre soluzioni ancora.

I marketplace, in pochi ad averli provati Una delle prospettive dello sviluppo

dell’interazione tra online e offline è la presenza degli esercenti sui marketplace, cioè i siti dei grandi operatori dell’ecommerce (per esempio, Amazon, il più importante sul mercato italiano) che, dalla loro, godono di un’elevata visibilità, di una maggiore fiducia rispetto alla piccola realtà e offrono all’utente la comodità di non dover visitare più siti per effettuare un acquisto. Una ricerca della Casaleggio e Associati indica che la maggioranza (due terzi) degli esercenti italiani non ha ancora provato la vendita sui marketplace. Quali i motivi? Principalmente i costi di commissione, che possono arrivare al 25% per alcuni

prodotti, ma anche, nel caso in cui abbiano già un sito di e-commerce, il timore di sviluppare una concorrenza interna e la mancanza del know-how necessario a gestire efficacemente la vendita sui marketplace. Dall’altro lato, gli esercenti che utilizzano i marketplace per vendere i propri prodotti sono principalmente (76%) interessati a integrare le vendite effettuate dall’e-commerce diretto, a utilizzare i servizi offerti dai marketplace stessi (pagamenti e pubblicità profilata) e a sviluppare il proprio brand e la propria vendita online (49%), dato che, in ogni caso, questi siti sono anche una vetrina per milioni di potenziali clienti, magari aprendosi all’estero (12%).

Chi è più green? Il prezzo conveniente e la possibilità di trovare prodotti particolari e specifici sono le motivazioni più diffuse che portano i consumatori all’acquisto di cosmetici online. Ma dalla sua, il punto vendita fisico può vantare un approccio ‘eco’. Infatti, lo shopping online sta affollando le strade di furgoni addetti alle consegne. Come indicato da Bloomberg, a Londra dal 2008 al 2014 il traffico è aumentato a causa delle consegne dei prodotti ordinati online del 3,8% e, nei prossimi anni, è previsto un incremento del 20%. Per correre ai ripari si provvederà a far ricorso, probabilmente, a veicoli elettrici, come è già successo in Norvegia.

rIpartIzIone acquIstI onlIne per settore

30% turismo

Nord Ovest

19,8%

Nord Est

24,1%

Centro

22,8%

Sud

9%

Isole

30%

8% centri commerciali 3% elettronica 1,9% alimentare 1,8% editoria 0,5% casa e arredamento 0,2% salute e bellezza

47%

Fonte: REF Ricerche su dati Casaleggio Associati

9% 24,3% 22,8%

24,1%

Fonte: REF Ricerche su dati NetComm

imagine dicembre 2016

0,5% 0,2%

1,6% moda

19,8%

38

6% 3% 1,9% 1,8% 1,6%

6% assicurazioni

quota acquIstI onlIne da dIsposItIvo mobIle In ItalIa 24,3%

8%

47% tempo libero

spesa annua onlIne deglI ItalIanI per l’acquIsto dI cosmetIcI 60,9% entro i 50 euro 23,4% tra i 50 e i 100 euro 15,7% oltre i 100 euro Fonte: showroomprive.it motIvI acquIsto onlIne 1. Prezzi migliori (29,4%) 2. Offerte speciali (27,1%) 3. Prodotti particolari (21,3%) 4. Ampia scelta (19,6%) 5. Bundle con altri acquisti (17,8%) 6. Sempre disponibili (13,3%) 7. Comodità (12,7%) 8. Schede prodotti (9,4%)


Una prospettiva evolutiva nelle modalità di acquisto che potrà coinvolgere i cosmetici sarà l’e-commerce subscription-model, che ha successo soprattutto per le categorie di beni ad acquisto ripetuto e a basso rischio percepito. Si tratta dell’acquisto automatico e periodico di alcuni prodotti già noti ai consumatori. Amazon ha lanciato negli Stati Uniti il proprio servizio ‘Subscribe & Save’, che consente di ricevere uno sconto sui prodotti acquistati in abbonamento, più un ulteriore sconto sull’intero ordine se i prodotti ricevuti mensilmente sono 5 o più. È possibile scegliere l’intervallo

di consegna preferito, da uno a sei mesi, e la consegna è gratuita. Nella cosmetica, Lancôme propone agli acquirenti online del proprio sito statunitense la modalità di acquisto ‘Autoreplenish’, che permette di ricevere il prodotto preferito a intervalli da uno a otto mesi. L’e-commerce subscription-model consente un rapporto duraturo con i clienti grazie al quale diventa possibile conoscere in modo approfondito le loro preferenze e proporre quindi prodotti e servizi personalizzati. È un ottimo strumento di aggancio tra l’online e l’offline proprio per la creazione e lo sviluppo di un rapporto costante nel tempo e quindi fidelizzato: il cliente che frequenta il punto

I prodottI pIù acquIstatI onlIne 1.

creme per il viso (13,7%)

2.

smalti (13,3%)

3.

mascara (12,9%)

4.

profumi (11,5%

5.

prodotti per i capelli (10,3%)

6.

rossetti e gloss (9,5%)

7.

prodotti da bagno (9%)

8.

creme per il corpo (7,9%)

9.

ombretti (7,7%)

Il pagamento con app persino all’interno del negozio L’interazione tra online e offline potrà interessare anche il momento del pagamento attraverso servizi creati sulle app degli smartphone. L’applicazione più diffusa all’estero che permette una forte integrazione con la vendita online è WeChat (circa 500 milioni di utilizzatori nel mondo), che consente ai clienti di pagare per gli acquisti all’interno dell’app, anche quando si trovano nei negozi fisici semplicemente scansionando i QR-code.

acquIstI onlIne dI cosmetIca (In mIlIonI dI euro) 2014 144 2015 175

4,2% 13,7%

7,7%

vendita può essere servito per i suoi prodotti di routine attraverso il web.

iNCHIESTA

acquIsto su abbonamento, per i beni di uso continuativo

7,9%

Fonte: Cosmetica Italia

13,3% 9%

12,9%

9,5% 10,3%

10. solari (4,2%)

11,5%

acquIstI onlIne dI cosmetIca (In mIlIonI dI acquIrentI) 2014 4,0 2015 4,7 Fonte: Cosmetica Italia

Fonte: showroomprive.it classIfIca ordInI beauty per dIsposItIvo 1. pc 2. smartphone 3. tablet

rIpartIzIone acquIstI onlIne per età

6,1% Fonte: Human Highway per Cosmetica Italia

6,4% 15-24

17,8%

25-34

24,2%

35-44

28,8%

45-54

16,7%

55-64

6,1%

65+

6,4%

28,8% 16,7%

17,8%

24,2%

Fonte: REF Ricerche su dati NetComm

39 dicembre 2016 imagine


7 DOMANDE A...

Olga

ossa

di Ivan Pestillo

L’omaggio olfattivo alle ‘sette perle’ del Tirreno si chiama EolieParfums e nasce dal desiderio di tre donne di omaggiare le emozioni e i ricordi legati a questi luoghi.

Sette isole. Sette panorami mozzafiato, ognuno con la sua particolarità, ma soprattutto con il suo profumo nell’aria. Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea, le ‘sette perle’ dell’arco Eoliano situate nel Tirreno, lasciano il segno nel cuore di chi le visita. Proprio come è accaduto a Olga Iossa che ha voluto evocare, attimi, momenti e sensazioni vissute in questi luoghi che visita abitualmente dagli anni Settanta. Il risultato si chiama EolieParfums ed è un progetto made in Italy di profumeria artistica che, nel giro di un paio d’anni, ha già conquistato retailer e consumatori grazie alla sua qualità. E grazie anche alla passione del direttore creativo del brand, Olga Iossa, che lei stessa trasmette ai suoi concessionari.

Come è nato il progetto?

Il progetto EolieParfums nasce dall’amore e dalla passione di tre donne per queste isole. Insieme a due amiche, ho pensato di omaggiare questi luoghi evocandone le magia attraverso i profumi. L’ampia approvazione ha fatto in modo che il progetto fosse, in breve tempo, condiviso. L’aspetto commerciale è stato, dunque, affrontato in un secondo momento. Attualmente le fragranze sono nove. Le prime sette, lanciate nel 2014, portano i nomi antichi delle isole. Eccezion fatta per Le Saline, dedicato all’isola di Salina, e La Sciara che con il suo nome evoca la sciara di fuoco - ‘sciara’ in dialetto siciliano significa ‘scia’ - di Stromboli ovvero il versante del vulcano dove la lava scende in mare. Nel

2015 abbiamo poi lanciato altre due fragranze, Ventus e Zephyrus, ispirate ai venti, andando così a comporre un percorso olfattivo di nove profumi che corrispondono ad altrettante famiglie olfattive. Qual è il legame delle fragranze con le isole?

A ogni fragranza corrisponde un’isola che viene evocata nel suo carattere attraverso una mia personale interpretazione. Per esempio, il jus di Le Saline, dedicato all’isola di Salina, è la rielaborazione olfattiva dei miei ricordi: per anni sono approdata su quest’isola in barca ed è sempre vivo il mio ricordo dell’odore di salsedine che si unisce a quello del vento di terra, portando con sé tutti i profumi della macchia mediterranea. Per questo,

EOLIEPARFUMS, IL PROGETTO DI PROFUMERIA ARTISTICA DEDICATO AI PAESAGGI MOZZAFIATO E AI PROFUMI DELLE ISOLE EOLIE.

40 IMAGINE dicembre 2016


7 DOMANDE A... A OGNI FRAGRANZA È ABBINATO UN COLORE, QUELLO PROPRIO DELLA NATURA DI CIASCUNA ISOLA.

nella composizione del profumo, oltre alla nota acquatica di testa, ci sono eucalipto, mirto e timo. Il jus di Ericusa, ispirato ad Alicudi, si rivela invece col tempo, proprio come l’isola che a prima a vista si mostra deserta per poi svelarsi con tutte le sue bellezze naturali. Per ogni profumo c’è una storia da raccontare. C’è un forte legame tra l’isola e la fragranza, ma tengo a sottolineare quanto siano profumi di respiro internazionale o non semplici souvenir. Ci racconta la scelta del packaging?

Per quanto riguarda l’astuccio esterno, a ogni isola corrisponde il proprio colore. Ericusa, per esempio, è viola perché così si mostrava, tutta in fiore con le sue eriche arboree, agli antichi marinai. Le materie prime sono rigorosamente italiane. Abbiamo scelto un cartoncino prezioso della collezione Materica di Fedrigoni con fibre di cotone e fibre riciclate, cercando di realizzare un prodotto che fosse a basso impatto ambientale. Tutto giocato sul contrasto tra il positivo e il negativo, tra il colore e la sua totale assenza, tra il lucido e l’opaco. Il flacone è, invece, volutamente minimale. Cercavo qualcosa che fosse

davvero funzionale a un viaggiatore e al suo bagaglio: maneggevole, resistente e facile da impugnare. Possiamo parlare di un target di riferimento?

Tutte le fragranze sono trasversali e unisex. Più che parlare di un vero e proprio target, preferisco affermare che ci rivolgiamo ai consumatori più esigenti, che hanno gusto e una sensibilità tale da comprendere la passione alla base del progetto. Le nove fragranze sono tutte extrait de parfum, senz’acqua e con una concentrazione del 25%. Sono, dunque, molto persistenti e disponibili nell’unico formato da 100 ml al prezzo al pubblico consigliato di 120 euro.

se preferisco la dimensione fisica della profumeria, abbiamo comunque lanciato un sito di e-commerce rivolto soprattutto ai nostri consumatori all’estero che, durante i loro viaggi in Italia, si sono innamorati del brand. Cosa chiede ai suoi concessionari?

Mi interessa che chi propone questo marchio se ne innamori, così da poter trasmettere la mia passione per le isole Eolie anche al consumatore finale. Proprio per questo, mi reco personalmente presso i nostri concessionari per la formazione e per raccontare il mio legame col territorio. Obiettivi per il futuro?

Ci parla della distribuzione?

Non abbiamo scelto come unico canale quello della profumeria. Siamo presenti anche in qualche gioielleria, boutique e farmacia, soprattutto sulle isole. Miriamo a una distribuzione selettiva e qualitativa. Attualmente siamo in circa 90 porte in tutta Italia con l’obiettivo di raggiungerne un centinaio. Ci rivolgiamo soprattutto ai punti vendita indipendenti che vogliono aprire alla profumeria artistica per fidelizzare il consumatore. Anche

Sicuramente arriveranno altre fragranze. Per il momento, però, stiamo sostenendo il nostro ultimo lancio: le creme per il corpo da abbinare ai profumi. Anche in questo caso abbiamo realizzato un prodotto altamente qualitativo. Ogni formula incorpora principi attivi idratanti e antiossidanti molto potenti quali l’olio di mandorla, l’estratto di fiori di ibisco e l’acido ialuronico. Ogni crema è caratterizzata da un 5% di essenza naturale ed è dermatologicamente testata.

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azzoleni La fluidità dei rapporti tra produzione e consumatore da un lato, e tra produzione e distribuzione dall’altro, passa da premesse semplici. Parola di Luca mazzoleni, presidente di arval.

di Giovanna Maffina

7 domande a...

Luca

In casa Arval, che da 61 anni produce cosmetici, le parole d’accesso al mercato sono qualità e spirito collaborativo, unite a una buona dose di solido pragmatismo e di tensione al futuro. Per dirla all’atto pratico, le soluzioni non vanno cercate troppo lontano, ma fanno parte del patrimonio di valori che ogni azienda porta sempre con sé. Com’è lo stesso Luca Mazzoleni, presidente della società, a raccontarci. Un 2015 con segno + e un primo semestre in crescita. Dati gli alti e bassi del mercato, sono risultati di tutto rispetto.

Assolutamente sì. Abbiamo investito in R&D e comunicazione, programmato iniziative e un piano marketing molto consistenti, lavorato a fondo per potenziare il dialogo con la distribuzione e la presenza della nostra marca sul punto vendita. E il mercato ci sta premiando. È stato un anno molto intenso, di consolidamento e crescita, che è alle battute finali. Gli ultimi mesi dell’anno sono sempre un rally, le vendite rallentano e i consumi si fanno più riflessivi, specie se c’è attesa per eventi di respiro nazionale o internazionale, come il referendum e le presidenziali Usa. Quali sono stati i momenti più decisivi per la marca nel 2016?

la linea solaire è da sempre uno dei pilastri di arval.

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Nella prima parte dell’anno, il lancio della nuova linea idratante Aquapure, che fa da ponte con il mondo dei più giovani - segmento che alla marca mancava - e che, grazie alla qualità delle formule e al prezzo molto democratico, sta avendo un riscontro davvero importante, con riordini continui. Un bel risultato, che dimostra che siamo riusciti a ringiovanire il vissuto di Arval e conferma che i giovani non disertano il canale se li si coinvolge con le proposte giuste. Poi c’è stato l’intervento importante su Solaire, rivedendo formule, packaging e immagine, senza snaturarne il Dna. Oltre a essere

uno dei pilastri di Arval, Solaire è tra le linee più riconosciute dal mercato. Alla fine dello scorso anno, invece, c’è stato il rilancio del make up, diventato Cosmetics make up per enfatizzarne la nuova componente di skincare. Insomma, interveniamo là dove riteniamo sia importante farlo e lo facciamo velocemente, senza disperdere energie e risorse. L’essere un’azienda familiare, che non ha soci e azionisti a cui rendere conto, ci avvantaggia in tal senso. Al tempo stesso, la scelta di avere un piano marketing a due anni conferma la nostra volontà di prenderci il tempo che serve per testare e valutare l’efficacia di ogni prodotto prima di commercializzarlo. Quindi, siamo veloci nel muoverci sul mercato ma ponderiamo accuratamente ogni lancio. E ci piace metterci alla prova entrando in business del tutto nuovi. Va in questa direzione la recente decisione di diventare distributori di La Colline, un marchio alto di gamma, all’avanguardia ed esclusivo, che stiamo già distribuendo in una cinquantina di profumerie selettive in tutta Italia. La variabile prezzo è il tormentone degli ultimi anni. Quando i consumi calano, questa sembra essere l’unica leva. Che ne pensa?

Penso che non vada demonizzata


7 domande a... da sinistra, la linea atempora, che verrà rilanciata a gennaio e la nuova aquapure, per un target giovane.

in senso assoluto, ma dosata con grande attenzione. La corsa al prezzo, se mal gestita, rischia di andare fuori controllo. Assicurare una qualità eccellente al giusto prezzo ritengo continui a essere l’unica strada percorribile, la più efficace, ma anche la più trasparente, nei confronti della consumatrice. Non bisogna inventarsi nulla. E non è scontato affermare che, per tenersela stretta, bisogna venderle prodotti che diano un risultato, altrimenti si allontanerà dalla marca e dalla profumeria per andare altrove. Tanto la concorrenza le offre solo l’imbarazzo della scelta. La produzione in Svizzera continua a ‘pagare’ in termini di vissuto del brand?

È un punto di forza importante per dialogare con la distribuzione e il consumatore, vantare laboratori di ricerca propri. Ma la questione non riguarda tanto il ‘dove’ si produce, fermo restando che devono essere Paesi con una loro legittimità nell’area cosmetica. Sono infatti convinto che qualità sia ‘là dove la si vuole fare’. Per intenderci, non ci sentiamo più bravi perché abbiamo un polo di ricerca di proprietà nella Svizzera francese, ma perché questo polo è il mezzo per avere, e soprattutto mantenere costanti nel tempo, standard qualitativi eccellenti. Il fatto stesso

che produciamo per alcuni tra i più quotati brand internazionali, credo sia indicativo di un’eccellenza che il mercato ci riconosce. Sbaglia chi sostiene che la qualità sia una componente ormai scontata perché standardizzata. Fino a che punto si è inasprito il confronto con la distribuzione?

Si è fatto inevitabilmente più teso, ma ogni turbativa può essere superata se c’è la voglia di far funzionare le cose. Dove c’è la volontà di collaborare, la negoziazione diventa una buona occasione per discutere e trovare soluzioni. Certo, se questo presupposto viene a cadere, ogni scusa è buona per alzare una barriera. L’interlocutore è cambiato, il retail si è concentrato, ci sono le catene, i consorzi e c’è, comunque, un mondo fatto di drugstore, misti, farmacie, department store, in grande fermento. Ieri, i competitor più agguerriti della profumeria erano le farmacie, poi sono arrivati i drugstore, che sono un altro modo ancora, molto prossimo e accessibile, di veicolare il prodotto di bellezza. Stante uno scenario in continuo cambiamento, diventa prioritario per gli imprenditori cogliere le nuove opportunità ma anche per i

profumieri non rimanere immobili. L’immobilismo non paga, mai. A che punto siete invece con lo sviluppo su internet?

Abbiamo lavorato sodo negli ultimi anni per costruirci una credibilità online, dove cresciamo costantemente anche se tanto rimane ancora da fare, vista la velocità con cui la rete e i nuovi media cambiano. Interagiamo con fb, pinterest, twitter, le blogger, anche attraverso tutorial di make up molto seguiti. Ci serviamo di società di consulenza terze ma integriamo con molto lavoro interno per avere il pieno controllo della marca anche nel suo interagire con i social. Chiudiamo con un pensiero per i profumieri…

Negli ultimi tempi si è ‘macinato’ di tutto, alimentando il rischio di perdita di identità del canale. Ci si è concentrati sui millennials e su cosa fare per riportarli in profumeria, ma questo non deve distogliere dal core target, cioè la signora che il selettivo lo frequenta da sempre e che ritiene prezioso il rapporto personale con la titolare o la commessa di fiducia. È pensando a lei che in gennaio rilanceremo Atempora, con nuove formule, ancor più performanti, e una nuova immagine. Di nuovo inserendoci nel solco della marca con grande rispetto.

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adelli di letterale non c’è nulla negli spazi avery. Realizzati a immagine e somiglianza di chi vuol vivere un’esperienza oltre l’acquisto, mixano sorpresa, bellezza e sogno.

di Giovanna Maffina

7 domande a...

Celso

per ceLso fAdeLLi, iL brAnd retAiL deve essere un Luogo ‘creAtivo, contemporAneo ed esperenziALe’ per essere in grAdo di ‘rendere esponenziALi Le visite neL punto venditA’.

Celso Fadelli è Presidente e Fragrance Curator di Avery Perfume Gallery, prima e a oggi unica retail chain internazionale dedicata alla profumeria artistica di ricerca. I negozi Avery? Spazi diversi ed esperenziali, fluidi, legati da un’affinità di linguaggio dove la bellezza è sovrana.

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questo passaggio è necessario cambiare il focus della strategia retail modificando la priorità dei valori. Alla base il riposizionamento del consumatore moderno, che vuole essere soggetto attivo, non oggetto passivo, rigettando l’eccesso di comunicazione, privilegiando fascino del luogo, esperienza e competenza.

Contenitore e contenuto. Quale delle due dimensioni prevale sull’altra? Perché?

Che cos’è per Celso Fadelli uno spazio di vendita?

Il negozio per anni contenitore, diventa ‘luogo’ prevalendo sull’assortimento. Per consentire

La percezione dello spazio vendita è cambiata: più si rimane vicini alla descrizione tradizionale, meno si

crea interesse nel nuovo approccio all’acquisto. Chi entra oggi in uno ‘spazio vendita’ vuole essere emozionato e sorpreso inaspettatamente. Il prodotto scelto ovvero la parte fisica, non basta più, si cerca una parte emozionale. Le boutique Avery si distinguono per uno stile molto riconoscibile, che non segue i trend ma crea trend propri. E’ una riflessione che ritiene corretta?

Molto corretta. Il linguaggio delle nostre gallery-boutiques è


7 domande a... Le boutique Avery si riconoscono per unA dimensione creAtivA e contemporAneA, che coniugA AtmosferA riccA e spAzi minimAL. AccAnto Ai profumi, Anche oggetti, skincAre e mAke-up.

sviluppato pensando alla qualità in ogni dettaglio, dal prodotto al servizio, mantenendo la massima attenzione al cliente che ci frequenta. Il semplice prodotto si acquisterà sempre più on-line. Lo stimolo che porta alle boutiques si crea da presupposti che non sono più riconoscibili da canoni passati. Per ottenere questo risultato, abbiamo scelto di creare luoghi uno diverso dall’altro, integrati nella realtà dove si trovano, quindi, da scoprire. Per noi non ci sono trend da seguire, il desiderio è proporsi al mercato in chiave contemporanea e diversa. I vostri sono spazi fluidi. Oltre a esserci molto di suo, quanto le deriva da stimoli esterni, anche attinti da varie arti espressive?

Una delle qualità che mi sento addosso è l’empatia. Gli stimoli creativi ci arrivano da ogni parte ascoltando ciò che il mondo ci sussurra tra immagini e storia. Le arti sono oggi tra le poche cose che possono salvarci e questo lo si

percepisce ovunque. Chi ha mantenuto il piacere di spesa nelle boutiques, è un acquirente esigente e preparato. E’ interessato, curioso, lui stesso attratto da arti espressive, l’ho definito ‘pensante’. Più difficile da conquistare perché sempre più informato e consapevole di cosa cerca e come vuole essere. So che ama definire i suoi negozi spazi di contaminazione culturale. Ci può spiegare meglio questo concetto?

Le Avery Perfume Gallery sono luoghi dove si creano situazioni diverse contaminate da arti e sensi. Sono spazi dove stimoli creativi si uniscono ai prodotti in chiave artistica e culturale. Lo si percepisce solo entrando, la vendita non è il solo fine. Il prodotto è avvolto da elementi intangibili, dove la persona si ritrova nella sua totalità e nella sua interezza, lasciandosi andare alla scoperta di sensazioni nuove. In questo sentiero il profumo e la sua invisibilità ci aiutano moltissimo.

Qual è il complimento che più frequentemente si sente fare dai clienti?

Il complimento che preferisco è quando sento descrivere gli Avery come luoghi dove si ritorna sempre con piacere alla scoperta di momenti straordinari. Il segreto è un approccio posto all’ascolto del cliente che unisce l’attenta elaborazione dell’immagine e dei luoghi, alla capacità di comunicare e creare innovazione con il prodotto. Come immagina, invece, il negozio Avery ‘che verrà’, quello che deve ancora prendere forma ma è già nella sua testa?

Lo immagino un luogo sempre in evoluzione, che in sinergia con il sito web, offra sempre maggiore qualità, servizio e assistenza al cliente. Un luogo che si frequenta con tale piacere, da pensarlo anche per destinare un acquisto fatto sul sito web anziché affidarlo alla posta o a un impersonale spedizioniere.

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strategie

La forza del cambiamento trasformerà il nostro futuro

di Giovanna Maffina

La divisione Fragrance Brands italia di LVMH gestisce i marchi Kenzo e givenchy. a guidarla, Corrado raimondi, che racconta dei suoi primi 2 anni e mezzo nel gruppo e anticipa un grande progetto.

Da dove si comincia per ‘liberare energia’? Da un profondo lavoro su se stessi. Corrado Raimondi, dal 2014 brand general manager di LVMH Fragrance Brands Italia, all’energia come motore per un lavoro di team eccellente, crede profondamente. “Con il mio arrivo è iniziato un percorso di grande cambiamento, sotterraneo, non dichiarato ma importante, che ha prodotto energia. Cambiare non porta

sempre a un miglioramento, ma il cambiamento è tappa obbligata per progredire”, esordisce l’intervistato.

la ‘cultura della colpa’ censura il cambiamento Inserire e anzi ‘istituzionalizzare’ la cultura dell’errore è stata la premessa su cui costruire ciò che di positivo è venuto dopo. “La vera barriera alla voglia di osare è quella che gli inglesi chiamano ‘blame culture’, la cultura della colpa, per cui se sbagli ti senti il dito puntato contro. Una cultura che censura il cambiamento. Se la rifiuti, di 100 idee che proponi, magari 99 non funzionano, ma la centesima potrebbe fare la differenza. Responsabilizzare ogni persona, eliminando in ognuno la paura di sbagliare: ecco, questo è il punto di vista che ho portato tra le persone che lavorano con me e che sta dando grandi frutti”. Della squadra di Raimondi fanno parte Simone Ascoli, direttore vendite, Cristina Benigni, marketing manager, Daniela Gibolli pr e digital manager e Agata Marino, training coordinator. L’intervistato racconta degli inizi non facili, della distribuzione di Fendi interrottasi a pochi mesi dal suo arrivo e della conseguente necessità di contenere i costi di un’organizzazione strutturata per tre marchi che si trovava

da sinistra: simone ascoli, direttore vendite, agata marino, training coordinator, corrado raimondi, brand general manager lvmh, daniela gibolli pr e digital manager e cristina benigni, marketing manager.

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strategie

ora a gestirne solo due. Poi bisognava fare i conti con l’eccessiva frammentazione e centralizzazione del metodo di lavoro, “basato su responsabilità ben definite per ogni comparto, con due direttori marketing e strutture come quella dei make up artists e delle beauty consultants da un lato, e degli agenti, dall’altro, a sè stanti e che non si interfacciavano. I retailer, inoltre, ci guardavano con una certa diffidenza, per loro eravamo una società che tendeva a inserire sul mercato prodotti senza un progetto di lungo periodo, che creavano stock e poi venivano abbandonati”. C’erano, insomma, alcune aree su cui intervenire e messaggi nuovi da veicolare che, però, avevano bisogno di tempo per attecchire.

da sinistra: la nuova comunicazione del rossetto rouge interdit givenchy e il prodotto. da 4 anni il make up del brand cresce a due ciFre.

ottime perFormance della nuova organizzazione Progressivamente, i risultati. “Make up artist e agenti ora rispondono entrambi alla direzione vendite, mentre la formazione direttamente a me. Nel tempo, il confronto con Parigi si è fatto più schietto, passando anche

dai coraggiosi rifiuti di progetti non ritenuti strategici per il nostro mercato”. Alla cultura dell’errore si è affiancata quella della delega. “Ora il nostro team è autonomo e credibile, ha affrontato e risolto problemi che andavano dallo stock alle basse performance di alcuni prodotti. A tutti è stata data la possibilità di esprimersi al meglio, anche beneficiando dell’appartenenza a LVMH, un gruppo che ha davvero molta cura delle persone e sa farle crescere. Da ultimo, ma non ultimo, la nuova impostazione ci ha reso più veloci: il marketing manager, il direttore vendite e io prendiamo decisioni al volo, cosa prima impensabile”. Anche sul digital si è lavorato per “costruire un rapporto ‘one to one’ con i clienti, e inseriremo presto esperti in grado di intercettare i trend della comunicazione”.

che “da 4 anni cresce a doppia cifra grazie alla straordinaria innovazione e qualità dei prodotti e alla assoluta coerenza con i codici di comunicazione di Givenchy Couture”, mentre per Kenzo il bello inizia ora, “con l’arrivo di un rivoluzionario femminile ideato e sviluppato direttamente dalla direzione artistica di Kenzo Moda, già distribuito in Francia, dove sta dando risultati di vendita eccellenti, e che qui lanceremo a settembre. Lo abbiamo già presentato a molti retailer e i consensi sono unanimi, sia per il prodotto che per la comunicazione assolutamente ‘disruptive’. Ha fatto talmente tanto rumore che non potevamo non darne un’anticipazione”, sottolinea l’intervistato.

Fragranze e moda, un unico mondo

Anche nel caso di Kenzo, proprio come per Givenchy, il diktat sarà far dialogare profondamente tra loro fragranza e moda, perché l’una diventi specchio dell’altra. “È un progetto fortissimo che siamo certi ci porterà ai vertici della top ten internazionale”, chiude l’intervistato, che promette di dare nei prossimi mesi ancora maggiore visibilità a questo attesissimo lancio che LVMH Fragrance Brands Italia sta curando nei più minimi dettagli. To be continued…

La vitalità del team ha trovato piena rispondenza in un’altra forma di energia, che ha ‘travolto’ Givenchy e Kenzo. La trasformazione del make up di Givenchy è sotto gli occhi di tutti e il mercato l’ha ben compresa, tanto

carol lim e humberto leon, direttori artistici kenzo moda, hanno sviluppato un nuovo, rivoluzionario proFumo Femminile, che verrà lanciato a settembre.

certi di conquistare la top ten internazionale

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strategie

Italian make-up expertise

rigore e qualità

di Marta Pacillo

Con i suoi prodotti frutto di ricerca e di un’accurata selezione di materiali qualitativi, il make-up astra sta conquistando i gusti di sempre più numerose consumatrici, a testimonianza che ‘il lusso quotidiano accessibile’ funziona. anche in profumeria.

Una grossa dose di energia creativa sta permeando Astra, marchio make-up made in Italy di alta qualità ad un prezzo accessibile che sta emergendo tra le realtà più vivaci del mercato, con oltre 14 milioni di pezzi venduti nell’ultimo anno. Mission di Astra è esaltare la bellezza di ogni donna con prodotti che affianchino all’efficacia e sicurezza delle formule un design elegante, ma con un posizionamento democratico, come ci spiega Lucia Menghella, AD di Giufra, che ci illustra le peculiarità con cui il brand sta diventando un punto di riferimento nel mondo make-up. È l’asse del trucco occhi quello più importante, che ha migliori performance e in cui si attuano più lanci per Astra?

Il trucco occhi rappresenta per Astra un’importante asse di ricerca, ma la stessa attenzione la rivolgiamo anche a tutti gli altri ambiti, viso, labbra e mani. Gli occhi, comunque, hanno un’importanza decisiva nella scelta di un make-up di tendenza, tant’è che i prodotti a loro dedicati sono davvero molteplici. Inoltre, le gradazioni di colore che esaltano la bellezza degli occhi sono pressoché infinite, un ombretto

può essere di qualsiasi colore, cosa che non può accadere, invece, per un fondotinta o un blush. È proprio per questo motivo che la gamma di prodotti per gli occhi è così variegata e strategica per Astra. A tal proposito, alcune delle novità di questo fine 2016 sono proprio dedicate allo sguardo. In particolare, il Fix&Flex, un mascara trasparente dalla tripla azione volumizzante, protettiva e allungante e Smoky Eyes Palette Expert, tre palette con 12 gradazioni di colore ciascuna, studiate per ricreare un effetto smoky. Come sviluppate i nuovi prodotti, vi basate su ricerche di mercato, sulle tendenze moda…? E quale è il punto forte delle formulazioni?

Ciascun prodotto Astra è il risultato di un attento lavoro di ricerca all’interno di diversi ambiti: siamo sempre aggiornati sulle nuove tendenze ma non tralasciamo mai la sicurezza di ciò che produciamo. Creare prodotti cosmetici del tutto sicuri e affidabili è da sempre una nostra priorità. Abbiamo attivato molte iniziative e procedure a tutela di un ‘iter regolare’ per ogni prodotto. La strategia del prezzo accessibile è mirata a conquistare le

l’ultima novità della linea icon è il fondotinta perfect liquid foundation, perfezione assoluta, effetto pelle nuda, alta tenuta e coprenza. la sua texture è scorrevole ed è facile da stendere grazie al dosatore con il contagocce.

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strategie sono ispirate al mood delle celebrities le smoKY eYes palette expert, tre palette con 12 gradazioni di colore ciascuna, dalla texture soffice e una pigmentazione molto ricca. perfette da portare sempre con sè grazie al formato compact.

consumatrici più giovani? Sono loro il vostro core target?

Partendo dal concetto che ogni donna merita una scelta completa di prodotti capaci di valorizzarla ogni giorno, ci siamo posti come obiettivo di offrire a tutte le donne il ‘lusso quotidiano accessibile’, fatto di creatività, innovazione, passione ed esperienza. È per questo che i nostri prezzi sono sempre molto competitivi sul mercato. Siamo attenti alle esigenze delle consumatrici più giovani, e il lancio degli ultimi prodotti ne è una testimonianza, ma siamo dediti anche alle consumatrici più mature. Grazie all’expertise di ricerca, riusciamo a soddisfare qualsiasi tipo di esigenza, anche la più problematica, associando l’alta performance professionale al piacere di formule ricche e sensoriali. Come vengono presentati i vostri prodotti nel punto vendita, fornite al profumiere materiale p.o.p., mobili o espositori particolari?

I prodotti Astra non nascono mai da soli. Sono sempre accompagnati da un entourage di ‘assistenti’ che ne amplificano le potenzialità all’interno del punto vendita: espositori da terra, da banco, cartelli vetrina, brochure, promozioni, edizioni limitate. Ciascun prodotto, nel momento in cui viene lanciato, ha bisogno di un supporto che faccia sì venga valorizzato al meglio,

affinché le sue caratteristiche possano emergere in modo semplice ed efficace ed entrare nel cuore delle consumatrici. Come comunicazione, quali sono le leve strategiche che mettete in atto quando lanciate dei nuovi prodotti, campagne pubblicitarie, internet, campagne vetrina…?

Fare comunicazione per noi significa utilizzare una strategia a 360 gradi, ovvero servirsi degli strumenti più diversificati, che vanno dalla pubblicità, allo sviluppo di contenuti digitali, alle pubbliche relazioni, con l’obiettivo di far conoscere il prodotto e valorizzarne le caratteristiche. In assoluto, secondo noi, non esiste uno strumento più efficace degli altri: ogni mezzo deve essere scelto in base ai risultati che si vogliono ottenere. Inoltre, non si deve tendere a privilegiare un canale, ma più canali che devono risultare integrati. Cerchiamo sempre di rendere reperibili le informazioni d’interesse per la nostra consumatrice utilizzando un linguaggio chiaro e semplice che sia in grado di stimolare i suoi desideri. Quali caratteristiche ha il packaging dei prodotti Astra che li rende subito riconoscibili?

I prodotti Astra hanno una linea semplice e curata. Nel packaging di ogni prodotto cerchiamo di fondere l’utilità di una spiegazione esaustiva

delle sue caratteristiche alla potenza attrattiva del design elegante. È importante che al primo sguardo la consumatrice s’innamori del prodotto, ma abbia anche tutte le informazioni necessarie su ciò che sta acquistando. Come sono organizzate le varie linee make-up presenti nel vostro listino, sono suddivise per fasce di prezzo, per tipo di pelle, per tendenza stagionale (PrimaveraEstate, Autunno-Inverno) e/o altro?

Le nostre linee sono suddivise in 4 sezioni, in base all’area specifica alla quale il make-up è dedicato: occhi, viso, labbra e mani. C’è la linea my, che racchiude i prodotti ‘must have’, come myEyeshadow, ombretto ad alta pigmentazione in 30 tonalità, o myLipstick, rossetto dal colore intenso e brillante in 32 tonalità. La linea Expert comprende una serie di prodotti dalle altissime prestazioni come Expert Eye Brow Pencil, matita per le sopracciglia ultra-precisa che si adatta al colore naturale, in 5 toni. Infine, la grande novità è la linea Icon, per noi strategica e in cui oltre ad aver già lanciato Icon Lips, ora presentiamo Icon Perfect Liquid Foundation, un fondotinta liquido di ultima generazione dalla texture leggera e impalpabile che si fonde come una seconda pelle creando un effetto nude-look a lunga tenuta, privo di imperfezioni.

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strategie

Attitudine all’innovazione e ‘family passion’

di Marta Pacillo

Finalizzato il processo di reinterpretazione della veste grafica, rancé arriva sul mercato con le linee rNC 1838 dal packaging completamente nuovo, grintoso, colorato e immediato.

giovanni rancé a capo Della storica maison racconta come sta evolvenDo il processo Di rinnovamento sUlle linee rnc 1838.

bellezza di elevata qualità sposando l’allure delle origini francesi alla creatività italiana. Se è vero che un heritage tanto importante va preservato, altrettanto vero è che a mantenerlo sempre vitale è l’energia di un costante rinnovamento. L’energia giovane di un saper ripensare le proposte e al contempo implementare il portfolio con nuovi prodotti, moderni ma coerenti col proprio dna. Questo rinnovamento già in atto da un anno dopo aver toccato il coté della profumeria artistica Rancé 1795, con il restyling del packaging dei profumi, la revisione olfattiva di alcune fragranze iconiche e il lancio delle due novità Hortense ed Héroïque, oggi interessa anche l’altra anima della maison: il mondo RNC 1838.

Da sempre attenti al naturale Da duecento anni Rancé produce eccellenza, con una continuità ben rara nel mondo delle aziende cosmetiche. La stessa famiglia, infatti, gestisce la maison dal 1795 e oggi è arrivata con Giovanni Rancé alla settima generazione, grazie a ciò che lui stesso definisce più che un ‘family business’ una ‘family passion’. Perché di passione si tratta nell’offrire da circa due secoli fragranze e prodotti di

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RNC 1838 è la divisione cosmetica di Rancé e l’acronimo nasce da Rancé Nature Cosmetique, dove si rimanda da un lato alla garanzia di qualità Rancé dall’altro alla vocazione naturale del brand. “RNC 1838 - afferma Giovanni Rancé - è prodotto da Rancé ma ha un’identità ben distinta dalla proposta alcolica; nasce per differenziare il posizionamento distributivo perché mentre le fragranze sono all’interno del mondo della


strategie il ripackaging ha interessato tUtti i proDotti Delle linee bio-cométiqUe e natUre écologie Di rnc 1838 che ora presentano confezioni eD etichette Di forte impatto cromatico.

profumeria artistica, quindi sono distribuite in un centinaio di porte e non nelle grandi catene, la linea cosmetica RNC 1838 è presente in una rete di punti vendita più ampia che conta oggi un migliaio di porte”. Le due anime di Rancé si collocano in due contesti distinti nei quali esprimono ora un nuovo potenziale d’innovazione: “Rancé - prosegue l’intervistato - ha un’anima votata all’eccellenza olfattiva, Rancé 1795, e una votata all’eccellenza cosmetica, RNC 1838. Il padre fondatore della maison era guantaio e profumiere, dalla produzione di guanti profumati passò alla produzione di profumi veri e propri nel 1795, seguirono poi i successi e l’espansione presso le più prestigiose corti d’Europa fino alla famiglia imperiale con Napoleone. Nel 1838 ad opera del figlio del fondatore, la produzione si ampliò con la creazione dei primi prodotti di bellezza, quindi, ai quei tempi, di ‘pommades’. Dai primordi, di strada ne è stata fatta e alla fine degli anni Sessanta fu proprio Rancé ad essere una delle prime aziende a creare prodotti di bellezza con esplicita vocazione al naturale”.

Una grafica più colorata La linea RNC 1838 ha mantenuto un costante aggiornamento formulativo

per offrire sempre le migliori proposte nel campo del benessere naturale e oggi si presenta con una veste totalmente rinnovata: “Il brand conferma Giovanni Rancé - ha vissuto una fase di revisione, un ripackaging di tutti i prodotti e l’anno prossimo vedrà l’arrivo di nuove referenze. A seguire nuova comunicazione e materiale promozionale per il punto vendita. Il processo è in divenire, l’arrivo dei nuovi packaging segna il cambio di passo in maniera evidente mostrando una grafica più accattivante e immediata”. E in effetti basta guardarlo per accorgersi del lavoro fatto: un rewording finalizzato a diciture di prodotto più facili e veloci da leggere e da comprendere, testi più snelli sulle confezioni e la parte grafica arricchita di colori e contrasti cromatici che rendono l’insieme attrattivo, gioioso e giovane. “Abbiamo preferito al bianco una maggior varietà di colori - puntualizza Rancé - che facilitano l’identificazione delle proposte e toni più intensi di prima. Anche il logo è stato rivisto: le lettere sono più grandi e ben leggibili, in particolare per RNC 1838 abbiamo aumentato le dimensioni della lettera ‘N’ rispetto alle altre come a sottolineare la declinazione al naturale del know-how Rancé”. Le linee RNC 1838 sono due: Nature

Écologie, la linea ‘basic’ dedicata alla detersione quotidiana, e Bio-Cosmétique, votata al trattamento, con referenze più specifiche. La linea Nature Écologie è il day by day della pulizia, i saponi, i detergenti per la doccia e il bagno e gli idratanti corpo, mentre la linea Bio-Cosmétique ha maggior contenuto cosmetico e formulazioni sofisticate per rispondere a esigenze precise con attivi di trattamento selezionati. Nella linea Nature Écologie, che non prevede gli astucci esterni, è stata rinnovata la grafica delle etichette, il fondo in color carta da pacco assume ora un tono più sostenuto di rosso e presenta il bordo colorato. Evidente la nuova vivacità delle confezioni della linea Bio-Cosmétique, giochi di colori a contrasto tra l’interno e l’esterno, nuove diciture più chiare. “Nel nuovo packaging delle linee RNC 1838 - conclude Rancé - il lettering utilizza caratteri di dimensioni maggiori, con la volontà di essere immediatamente riconoscibile e meglio leggibile. Inoltre abbiamo declinato le scritte in inglese e in francese, un gesto propedeutico a portare anche RNC 1838 fuori dal mercato nazionale. Per ora, infatti, il brand è distribuito quasi esclusivamente in Italia, a differenza di Rancé 1795 col quale siamo presenti in 60 paesi nel mondo”.

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STRATEGIE

Prodotti unici, dal soin personalizzato alla linea per pelli sensibili

di Ivan Pestillo

Beautimport lancia il primo trattamento personalizzabile targato Juvena. In arrivo anche Declaré, altro marchio dell’austriaca Troll Cosmetics, dedicato alle pelli sensibili.

Più di una partnership: quella tra l’austriaca Troll Cosmetics e l’italiana Beautimport è una vera condivisione di intenti e di valori. E non potrebbe essere diversamente visti i marchi di cui si tratta. Juvena e Marlies Möller sono dei veri ‘gioielli’ nel mercato selettivo italiano e non solo. Troll Cosmetics è stata, infatti, in grado di rilanciare i due brand a livello internazionale dopo averli acquisiti, nel 2010, dal Gruppo La Prairie. Alle spalle aveva già una forte esperienza, maturata con la distribuzione del suo primo marchio di proprietà Declaré che in molti Paesi - in particolare Germania, Svizzera e Austria - ha conquistato e mantenuto la top 10 nelle vendite del comparto skincare. Oggi, però, il focus è sul marchio Juvena, come dimostra la sua crescita in molti mercati. “Con Juvena siamo presenti in circa 40 Paesi. Distribuiamo direttamente il

prodotto in Germania, Austria e Svizzera nel canale delle profumerie e dei department-store. All’interno di questi ultimi abbiamo dei corner che comprendono tutti e tre i nostri marchi Juvena, Declaré e Marlies Möller. In tutti gli altri Paesi ci fidiamo dei nostri distributori che conoscono molto bene i mercati locali. In linea di massima siamo comunque distribuiti in profumeria, nei department store e nei beauty center di alto livello”, spiega Barbara Sandner Troll, direttore internazionale di Troll Cosmetics. E in Italia Beautimport resta fedele a questa distribuzione, come conferma Jean-Luc Michelot: “Sul territorio nazionale, il marchio Juvena è distribuito attraverso una selezionata rete di profumerie indipendenti. Siamo in circa 150 porte con l’obiettivo di un allargamento fisiologico. L’obiettivo è quello di raggiungere le 300 porte”.

ARRIVA IL trattamento personalizzato A incuriosire retailer e consumatori è sicuramente l’ultima novità lanciata dal brand. Si chiama Skinsation e consiste in un kit che permette di rispondere a tutte le esigenze della pelle in continuo cambiamento. Il kit è, infatti, composto da una crema fluida anti-età, da abbinare a quattro diversi sieri - schermo quotidiano concentrato, concentrato di idratazione profonda, olio rigenerante e lifting concentrato - per creare un trattamento davvero personalizzato. Ma una domanda sorge spontanea: come riesce, da sola, la

ARRIVA IN PROFUMERIA IL KIT SKINSATION DI JUVENA: UNA CREMA FLUIDA ANTIETÀ E QUATTRO SIERI DA MIXARE TRA LORO PER COMPORRE IL PROPRIO TRATTAMENTO PERSONALIZZATO SULLA BASE DELLE ESIGENZE QUOTIDIANE.

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STRATEGIE JEAN-LUC MICHELOT E NICOLA CATELLI SONO GLI AMMINISTRATORI DELEGATI DI BEAUTIMPORT.

consumatrice a creare il suo mix perfetto? Sarà il profumiere, attentamente formato, a impartirle tutte le nozioni fondamentali per non sbagliare. Lo conferma Michelot: “In Italia abbiamo otto beauty itineranti che sono davvero presenti sul territorio, data anche la distribuzione molto selettiva del marchio. Di recente abbiamo iniziato anche a programmare dei meeting regionali con i nostri clienti che stanno riscuotendo un ottimo successo. Tutto ciò ci permette di essere localmente molto presenti e di trasmettere tutte le informazioni necessarie ai nostri clienti e alle loro vendeuse che, inoltre, partono già da un’ottima base. Selezioniamo, infatti, come nostri partner solo i migliori, quelli che hanno studiato e che conoscono bene la pelle della consumatrice. Non dimentichiamo poi che la cliente di Juvena è già di per sé molto

BARBARA SANDNER TROLL, DIRETTORE INTERNAZIONALE DI TROLL COSMETICS, CON SUO PADRE KARL J. TROLL, FONDATORE DELLA SOCIETË.

informata. Questo rende il dialogo tra profumiere e consumatrice molto professionale”. Non solo formazione, anche tanti chiari materiali a supporto del punto vendita. “Essendo un prodotto molto selettivo, per Skinsation non abbiamo previsto una comunicazione di tipo ‘mass’. Ci siamo concentrati sul punto vendita al quale forniamo tutto il materiale necessario dal cartello vetrina alle brochure informative, senza dimenticare i sample che sono davvero molti” spiega Jean-Luc Michelot.

NON SOLO SKINCARE, anche capelli e barba Tra i marchi di Troll Cosmetics, distribuiti in Italia da Beautimport, c’è anche Marlies Möller per la cura e lo styling della chioma. “Lo sviluppo in Italia di Marlies Möller segue quello di Juvena in quanto marchio

complementare. Sono entrambi marchi curativi e Marlies Möller è uno dei pochi veri brand selettivi nel segmento dei capelli. Il mercato dei capillari in profumeria è molto mass e Marlies Möller rappresenta un’opportunità per il profumiere perché è un marchio ricco di specialità che può aiutare il consumatore a diventare più consapevole di quanto avviene, non solo sul proprio corpo, ma anche sui propri capelli”. E in arrivo anche una linea uomo targata Juvena. “Dopo il lancio di Skinsation ci concentreremo, a inizio del 2017, su lancio di una linea maschile pensata per completare l’offerta di Juvena che già comprende trattamenti viso, corpo e solari” ci anticipa Barbara Sandner Troll. E Beautimport conferma che questa novità sarà lanciata anche in Italia nel primo semestre del 2017.

Coming soon... Nel primo semestre del 2017, in profumeria arriverà anche Declaré. Altro marchio di proprietà della Troll Cosmetics, distribuito ovviamente da Beautimport. “Il posizionamento di Declaré è più accessibile. Si inserisce, dunque, alla perfezione all’interno del nostro portfolio. La sua caratteristica principale sta nel fatto che ogni prodotto è pensato per rispondere alle esigenze di quel 65% della popolazione che ha o sente di avere una pelle sensibile. E se un prodotto rispetta le pelli più problematiche, sicuramente può es-

sere usato anche su tutte le altre. Ecco perché, all’interno di questo marchio, sono state sviluppate diverse linee che vanno dall’antietà all’idratante passando per quella detox”. Quale può essere la forza di questo marchio nel canale della profumeria selettiva italiana? “In profumeria perdiamo molti consumatori che si rivolgono ad altri canali proprio perché hanno la pelle sensibile. Declaré rappresenta una grande opportunità. E i numeri delle vendite all’estero ne sono una dimostrazione”, conclude Michelot.

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ICON

Con Jeremy Scott,

bentornato Moschino!

di Giovanna Maffina

È entrato nelle trame del brand e ne ha colto l’essenza rivisitandola in chiave contemporanea. Poi, ha creato un link fortissimo con la moda. È Jeremy Scott, dal 2013 direttore creativo di Moschino. Suo, il segno di Toy e Fresh Couture.

22 anni fa, era il settembre del 1994, moriva Franco Moschino. Già enfant prodige delle passerelle internazionali, era arrivato là dove nessun altro prima di lui. Aveva preso la moda, l’aveva shakerata e intelligentemente ridicolizzata, facendo sfilare teiere al posto di borsette, cappelli di carta di giornale, tailleur stampati come la Gazzetta dello Sport. Genio irriverente il suo, precursore di molte collezioni che sarebbero venute dopo, tanto che sorge spontaneo chiedersi, se fosse qui, attraverso quali altri codici riuscirebbe ancora a stupirci.

I DUE PROFUMI LANCIATI DA EUROITALIA SOTTO LA DIREZIONE CREATIVA DI JEREMY SCOTT.

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JEREMY È 100% MOSCHINO stessa vena creativa A oltre vent’anni dalla scomparsa dalle scene del couturier, il marchio Moschino si riprende la propria identità nel 2013, con l’arrivo alla direzione creativa dello stilista americano Jeremy Scott. Tra Jeremy e la marca è colpo di fulmine. Ed ecco ricomparire quella vena creativa, intelligente e insieme dissacrante, colta e insieme ironica, che aveva reso celebre Franco Moschino in tutto il mondo. Si fa strada tra le sfilate e nel modo di comunicare la moda, irrompe nelle fragranze, che hanno concept e approcci comunicativi travolgenti. I loro contenitori bucano le vetrine, le scie olfattive lasciano una traccia che si ricorda. Hanno nomi che possono essere, di volta in volta, didascalici, come Toy, l’unisex lanciato nel 2014 con il packaging giocattolo a forma di orsetto di peluche che veste una t-shirt

con la scritta “This is not a Moschino Toy”. O evocativi, come Fresh Couture, del 2015, il femminile dove la freschezza prende le dissacranti forme di un contenitore identico a quello dei detergenti per la casa, afferrato, ribaltato e trasformato in flacone per un’essenza haute couture. Quasi una capriola della logica. Là si solleva il musetto e si spruzza, qui si alza l’erogatore spray.

TUTTO E IL SUO CONTRARIO anche nei profumi Flaconi sfacciati, coloratissimi e impertinenti, legati da un’affinità di linguaggio, presi da altri universi, non per forza confinanti con il selettivo, che diventano custodi scanzonati di trame olfattive d’alta profumeria create da nasi celebri come Alexandra Kosinski (che ha creato Toy) e Alberto Morillas (mentore di Fresh Couture). Progetti innovativi sotto tutti i punti di vista, di lusso ma con codici che escono dal solco della profumeria tradizionale e che Scott trasforma in ‘segni’ per le sue creazioni sartoriali, creando un link fortissimo tra moda e fragranze, facce di un unico mondo dove tutto racconta della marca.

TOY E FRESH COUTURE, icone della moda A parlare sono le passerelle. Tutte le più recenti, fino all’ultima per la P/E 2017. Quando le modelle sfilano, il rimando al tenero orsetto o al contenitore per le pulizie domestiche è dietro l’angolo. Fresh


EUROITALIA E MOSCHINO what else? Regista dello sviluppo di prodotto di questi successi internazionali - che piacciono al consumatore europeo, più tradizionalista, così come, a maggior ragione, a quello asiatico e statunitense, che con le iperbole e i contenitori giocattolo dei cosmetici ci va a

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Couture diventa gigantografia per t-shirt e felpe fatte indossare a veneri dall’incedere felino che sfilano con i guanti di gomma, sì proprio quelli usati per fare le pulizie, tra le mani uno spruzzatore/flacone extra-size del profumo. Mentre il Teddy Bear torna sugli accessori, sui costumi, sui giubbotti di una capsule per l’A/I 2015-2016 o come elemento decorativo di abiti eleganti. E si lega intensamente al mondo di Franco Moschino, che proprio nell’orsacchiotto aveva uno dei suoi simboli prediletti, tanto da scegliere di far sfilare nel 1988 una modella avvolta in cappottino nero con cappello e ampio collo formati interamente da tanti peluche. La storia di Fresh Couture invece è diversa. Per raccontarla, Scott si ispira ai simboli del consumismo americano, che irrompe prepotentemente in passerella diventando segno di una moda provocatoriamente ‘usa e getta’, specchio della cultura contemporanea dove la rete viaggia ai ritmi del ‘qui e adesso’.

IL SIMBOLO PREDILETTO DI FRANCO MOSCHINO TORNA NELLE SFILATE SUGLI ACCESSORI, ABITI, GIUBOTTI, COSTUMI DA BAGNO, GRAZIE A JEREMY SCOTT.

braccetto - è la società Euroitalia, da trent’anni mentore entusiasta e appassionato del brand Moschino. Un legame, quello tra lo stilista italiano e la società anch’essa 100% made in Italy, che distribuisce e ha in licenza alcuni tra i più celebri marchi di fragranze al mondo, che non si è mai spezzato, ma anzi è andato alimentandosi negli anni, anche consolidato dalla profonda amicizia che legava il couturier a

IL CONTENITORE PER LE PULIZIE DOMESTICHE È PROTAGONISTA ANCHE DELLE ULTIME SFILATE PRIMAVERA ESTATE 2017.

Giovanni Sgariboldi, presidente e fondatore di Euroitalia. Moschino è stato il marchio che per primo ha spalancato all’azienda le porte del mercato mondiale.

EUROITALIA E SCOTT una simbiosi perfetta Tra Jeremy Scott ed Euroitalia c’è da subito affinità. “Una personalità davvero unica e diversa da tutti gli altri la sua, tanto che ci è venuto da subito istintivo assecondarlo e fare sinergia. Assorbiamo le sue idee creative e le rielaboriamo trasformandole in ciò che sappiamo fare meglio, le fragranze”, spiegano in azienda. E il 2017? Sarà l’anno del grande sviluppo di Fresh Couture e Toy. Fresh Couture uscirà con un’altra fragranza femminile e un’edizione limitata indirizzata solo ad alcuni mercati. Idem Toy, che duplicherà con un altro jus. “Per ora ogni sviluppo è comunque top secret”, puntualizzano in Euroitalia. Il mood delle prossime creazioni? Certamente, come le due precedenti, avranno ironia e intelligenza da vendere. Un’ironia che, nel caso di Fresh Couture, cattura e coinvolge un target trasversale che dai giovani arriva sino ai 50-55 anni, perché capace di parlare alla fanciulla scanzonata che c’è dentro ogni donna. Ma capace anche di parlare a un canale, quello selettivo perché le due fragranze sono veicolate solo nelle profumerie - che ha saputo comprendere, accogliere e valorizzare i due progetti facendone dei successi.

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anniversari di Giuliana Valcavi

un secolo di attività per la profumeria bandini di milano

100 anni: un traguardo importante, per molti addirittura impensabile, ma per la Profumeria Bandini una realtà. Il punto vendita di via Palazzi a Milano, nei pressi della più trafficata arteria commerciale della città, Corso Buenos Aires, ha festeggiato a ottobre il secolo di vita con una settimana intera di iniziative. A partire da una specialista Guerlain in negozio a disposizione per una consulenza di bellezza personalizzata e sconti del 20-25% sugli acquisti. E poi, in un clima rallegrato dai palloncini colorati, regali a tutti i clienti invitati per l’occasione: belle confezioni di prodotti in mini-taglia di Sisley con tanto di pochette e mini-taglie e omaggi alimentari (il miele, leitmotif della linea Abeille Royale) per Guerlain. “Un traguardo davvero importante per la mia attività, che ho rilevato ancora nel 1985 e che da allora ho fatto crescere sistematicamente” racconta Carlo Lavagnolo. Infatti, il negozietto di 50 metri quadrati in cui trovavano spazio solo prodotti per capelli destinati ai professionisti del settore, ha dapprima raddoppiato la superficie, arrivando, con il tempo, agli attuali 250 metri quadrati.

in alto, da sinistra: anna, elena, Franco, carlo, cristina, lucia, raFFaele, claudia e mina. sotto l’entrata del negozio, situato a milano, in via palazzi, nei pressi di corso buenos aires.

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situata in via palazzi, vicina a corso buenos aires, ha festeggiato i suoi primi 100 anni. un evento al quale sono accorsi numerosi clienti, che hanno trovato ad attenderli omaggi, un servizio di consulenza e un buffet in piena regola.

Uno spazio ampio e luminoso dove trovano posto vasti assortimenti di prestigiose marche anche di cosmetica, make up e alcolico, a cui sono dedicati comparti specifici, espositori e isole. In particolare, il trucco gode di un’attenzione speciale con la presenza sul punto vendita di Raffaele, esperto make up artist. Ma non possiamo dimenticare quell’area iniziale dedicata ai capelli che tuttora fa di Bandini un punto di riferimento per i professionisti dell’intero hinterland milanese e l’area dei prodotti destinati alle professioniste dell’estetica.

gli auguri di Key be molto apprezzati dallo staff “La ricorrenza è stata accolta con grande entusiasmo dai nostri clienti, arrivati numerosi. E noi li abbiamo ringraziati con omaggi e un esclusivo aperitivo” spiega Franco Lavagnolo, che con il padre gestisce il negozio, affiliato Key Be, gruppo nato nel 2003 a Milano su iniziativa di alcuni negozi storici della città al fine, come dichiarato “di fronteggiare la crisi che ha investito il settore profumierocosmetico e, soprattutto, di garantire alla clientela il massimo della qualità disponibile nel settore”. E proprio dal gruppo, che riunisce quattro aziende (oltre a Bandini, Bocchiola, Locatelli e Tiso), sono arrivati gli auguri fissati su un’apprezzatissima targa firmata da ognuno dei soci. Oltre all’affezionata clientela, il personale ha partecipato con entusiasmo ai festeggiamenti. D’altra parte, la Profumeria Bandini conta su uno staff rodato di dieci persone, tra cui Lucia Pirro, responsabile del punto vendita, da 5 anni in azienda e con un’esperienza di 35 in profumeria, e Mina Fucci, da 11 anni collaboratrice dei Lavagnolo.



di Giuliana Valcavi

eVENTI

cosmesi e alimentazione uN bINomIo pErfETTo

Salsa di pomodoro e carote saltate in padella con un filo d’olio per mantenere la pelle giovane, mandorle abbinate a peperoncino fresco e agrumi per combattere i radicali liberi, cioccolato fondente per rassodare i tessuti. L’alimentazione, come ormai da tempo diciamo attraverso la rubrica realizzata in collaborazione con la nutrizionista Chiara Manzi, viene in aiuto della bellezza. Facendo leva su abbinamenti che potenziano l’assimilazione di vitamine e altri componenti nutrizionali si può trovare nel cibo un perfetto complemento di trattamenti e cosmetici. Un consiglio in più da dare alle clienti.

la natura come fonte di ispirazione per i cosmetici Il concetto è stato sviluppato in un evento

Alimentazione come valido aiuto alla bellezza. Ecco il tema dell’evento organizzato da Clarins Italia nella profumeria rossi di bologna. protagonista Chiara manzi, nutrizionista già nota ai nostri lettori con la rubrica ‘Il bello del Cibo’.

organizzato a novembre da Clarins nella Profumeria Rossi, nel centro storico di Bologna, al quale ha preso parte un pubblico interessatissimo all’argomento. Come ha indicato Davide Parise, trade marketing manager Clarins Italia, per conseguire il massimo dei risultati da sempre Clarins sostiene l’importanza di associare all’applicazione cosmetica uno stile di vita sano, attività fisica regolare e alimentazione equilibrata. “Non solo: da oltre 60 anni, la natura è fonte di ispirazione ed efficacia per i Laboratori Clarins, che estraggono da ogni pianta (gambo, foglia, frutto, fiore...) l’attivo più prezioso e performante - ha indicato Davide Parise -. Da un lato, gli ingredienti giusti per nutrire la pelle, dall’altro quelli per nutrire il corpo: un binomio potente per prolungare, a qualsiasi età, giovinezza e forma fisica.

da sinistra: cinzia volponi, skincare supervisor clarins italia e chiara manzi, esperta in nutrizione anti-età. e poi il libro ‘antiaging con gusto’ a cui si è ispirato l’incontro, scritto da quest’ultima.

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eVENTI alcuni momenti dell’evento, sponsorizzato da clarins italia, tenutosi a bologna nella profumeria rossi. la serata si è conclusa con la degustazione di prodotti innovativi gusto&benessere e di cucina evolution.

Due mondi paralleli ma con molti punti in comune: alleati per la pelle e da mangiare che racchiudono un’esplosione di vitamine, minerali e antiossidanti contrastando visibilmente - allo specchio e ai fornelli l’invecchiamento”.

nutrire la pelle con gli ingredienti giusti Fulcro della serata, il talk-show condotto da Cinzia Volponi, skincare supervisor Clarins Italia, e Chiara Manzi, esperta in nutrizione anti-età, per imparare a prolungare giovinezza e splendore utilizzando, in sinergia, creme e ‘piatti’ anti-age. Per restare giovani a lungo, indica Chiara Manzi, bisogna nutrirsi e nutrire la pelle con gli ‘ingredienti’ giusti. L’evento, unico nel suo genere, ha svelato alle clienti della Profumeria Rossi, le preziose ricette di bellezza pubblicate nel libro

di Chiara Manzi ‘Antiaging con gusto’, risultato di vera e propria arte culinaria, ed è stata un’occasione per scoprire le formule Clarins specifiche per le esigenze diverse della pelle a ogni età.

repliche in vista in altre profumerie La serata si è conclusa con cocktail e degustazione di Cucina Evolution e prodotti innovativi Gusto&Benessere con marchio di qualità nutrizionale garantita certificato dalla Art joins Nutrition Academy fondata da Chiara Manzi. Inoltre, in regalo a tutte le partecipanti il libro ‘Antiaging con gusto’ e le ‘taglie-scoperta’ Clarins. “Visto il successo dell’evento, oltre ogni nostra aspettativa - ha sottolineato il trade marketing manager della Clarins Italia ci piacerebbe poterlo presto replicare in altre profumerie”.

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per fenapro un D-DAY lungo un Anno Mentre il corso pilota di Beauty Coach sta per partire, molto altro è alle battute finali. Dal potenziamento della MIP, dove stanno confluendo nuovi importanti player della distribuzione, alla campagna di canale, passando per la creazione dell’osservatorio permanente sul settore, oltre alla fase di test della nuova app e all’organizzazione di un incontro che coinvolga industria/distribuzione, un momento per fotografare lo stato dell’arte del canale... Arriviamo da mesi molto intensi, in cui sono state gettate le basi per iniziative che prenderanno consistenza l’anno prossimo e che coinvolgeranno industria e retail ma anche player esterni al nostro mercato. Non guardo indietro ma avanti. Ci tenevo però a ricordare quanto nei mesi scorsi è stato messo in cantiere per partire il prossimo anno. Il bello deve ancora arrivare. Il d-day di Fenapro sarà lungo un anno, tutto il 2017, statene certi.

Filo diretto Per far sentire la vostra voce scrivete a: FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano mail: fenapro@fenapro.it www.fenapro.it

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Cosmoprof 2017 festeggia con la Profumeria Cosmoprof 2017, dal 17 al 20 marzo il big event della bellezza sarà ‘on air’ a Bologna. Molte le novità per festeggiare i 50 anni della manifestazione, tra cui un grande spazio riservato alla profumeria, sino a qualche anno fa partner eccellente della kermesse bolognese. Chi ci sarà tra i player del selettivo? Presto per pronunciarsi, ma è certo che ci saranno molte sorprese.

Beauty 3.0 entra a far parte della MIP La neo-costituita società di servizi Beauty 3.0 creata da Massimo Zonca aderirà alla MIP, la società informatica della Fenapro che gestisce una banca dati con oltre 40 mila referenze. Quello della start-up è il primo di una serie di ingressi che scandiranno il 2017. Ne dà conferma Michelangelo Liuni: “Stiamo chiudendo con altre importanti società del retail, che entreranno ufficialmente a far parte della MIP già a partire dai primi mesi dell’anno”.


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lA pArolA A estée lAuDer Edoardo Bernardi è stato tra i primi sostenitori del percorso di professionalizzazione voluto dalla Federazione. Ecco perché.

“Il progetto Fenapro ci è piaciuto da subito perché lavora al recupero di quell’esperienza d’acquisto prestige e di lusso che il consumatore desidera, ma che fatica a vedersi compiutamente soddisfatta in profumeria. Bisogna veicolare risorse ed energie in questa direzione”. Edoardo Bernardi, amministratore delegato e direttore generale di The Estée Lauder Companies Italia, è convinto che il canale possa recuperare identità e autorevolezza capitalizzando su valori che da sempre sono parte integrante di sé. Ecco il suo punto di vista. Che cosa intende quando parla di un’esperienza d’acquisto esclusiva che rimane inespressa?

Il vantaggio competitivo della profumeria sta nella sua capacità di veicolare il prodotto vestendolo di contenuti importanti. È un punto centrale. Negli anni, essendo questo valore aggiunto venuto a mancare, una fetta di acquirenti è andata altrove. Incomprensibilmente però, perché gli orientamenti di consumo ci dicono esattamente il contrario, e cioè che la ricerca di benessere è diventata determinante nell’atto di acquisto e che si è disposti anche a spendere di più pur di vivere un’esperienza di shopping totalizzante. Quindi, c’è un mondo di cui il selettivo si deve riappropriare. Sbagliato ricondurre tutto alla crisi economica, che riduce la possibilità di spesa e per questo penalizza il traffico in profumeria. È un punto di vista non corretto, che non solo non fa bene al canale, ma non decodifica neanche in modo corretto la realtà. Quindi c’è una contraddizione di fondo. Da un lato la consumatrice che cerca un’esperienza esclusiva e va in una certa direzione, dall’altro il canale

più legittimato a dargliela che va in un’altra…

Esatto. È una grande opportunità che non si riesce più a soddisfare come invece accadeva molti anni fa, anche se allora si facevano i conti con un retail ben diverso, con molti meno concorrenti e un consumatore meno esigente. Le battaglie sul prezzo sono scorciatoie che non portano a nulla. Bisogna invece lavorare su quel patrimonio di intangibilità e di allure che negli anni ha perso smalto a vantaggio di altre logiche. Quindi, tornando al corso di formazione Fenapro, siamo ben felici di sostenere qualunque tipo d’iniziativa lavori in favore della riqualificazione della profumeria. È l’unica direzione da imboccare e il progetto ne restituisce efficacemente il senso. Dove va la fascia di pubblico non più intercettata?

Se il cosmetico non è più una gratificazione, ma diventa un semplice bene di consumo, da comprare perché serve al soddisfacimento di un bisogno, posso rivolgermi a una farmacia o a un monomarca, ma anche alla stessa rete poiché, stando così le cose, ho solo la necessità che mi venga recapitato a domicilio un prodotto che già conosco. Oppure mi spingo verso canali alternativi come le spa o gli istituti di bellezza, che appagano il mio bisogno di piacere. E se in questi universi non trovo qualcosa che mi soddisfi, posso anche decidere di gratificarmi spendendo meno in cosmetici ma di più in altro, magari in tecnologia, viaggi, abbigliamento... Quale sarà l’apporto del vostro gruppo relativamente all’operazione?

È in fase di finalizzazione. Ci stiamo lavorando anche con Daniela Pistoia, che è educational manager di Estée Lauder e di

Tom Ford e lavora costantemente a progetti focalizzati alla valorizzazione del servizio, dove si forniscono indicazioni precise su come gestire la clientela in base al target, all’ambito generazionale, alla cultura di provenienza. Il nostro supporto attingerà certamente a queste competenze, che sono già parte importante di noi e dove il nostro gruppo ha davvero un grande knowhow.

di Giovanna Maffina

formazione fenapro

Le aziende, dal canto loro, come potrebbero migliorare perché il selettivo torni a essere più attraente?

Creando programmi coinvolgenti, anche e soprattutto sfruttando gli strumenti straordinariamente efficaci di cui oggi disponiamo. Si pensi soltanto al digitale e alla sua capacità di trasmettere una comunicazione mirata, puntuale, targetizzata. Non dobbiamo limitarci al lancio di un prodotto o alla comunicazione di una novità, ma creare attraverso questi nuovi mezzi infiniti punti di contatto, per poi farli passare anche dal punto vendita. Dobbiamo lavorare a monte, profilando il consumatore per inviarlo là dove sappiamo che le sue esigenze potranno essere soddisfatte al meglio. Sino a ieri tutto questo lavoro era impensabile e si tendeva - mi si conceda l’espressione a ‘sparare nel mucchio’. Riguardo alla campagna di canale invece, qual è il suo punto di vista?

Sono un po’ scettico ma disposto a confrontarmi sull’argomento. Il messaggio ‘vai in profumeria perché...’ non so quanto possa risultare autentico. Il nostro gruppo da sempre comunica i propri prodotti specificando che ‘sono in vendita in Profumeria’ e non perde mai di vista questa politica di canale con tutti i mezzi utilizzati, che si tratti di digital, di stampa, di tv. È una cosa che tutte le marche dovrebbero fare, perché fa un gran bene al selettivo. E il progetto di formazione Fenapro che sta per partire, tornando al motivo della nostra chiacchierata, lavora egregiamente in questa direzione.

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TUTTI AI NASTRI DI PARTENZA AL VIA L’EDIZIONE DI BEAUTY COACH Alla start-up, che si terrà a Torino il prossimo mese aderiranno 6 ragioni sociali, tra cui Marionnaud. Per questioni organizzative si è deciso di limitare a 16 il numero dei partecipanti. Prossima tappa, Milano. “Perché avete deciso di aderire al progetto di formazione Fenapro?”

Abbiamo rivolto questa domanda ai profumieri di Torino e provincia che per primi coinvolgeranno il loro personale di vendita all’evento. Ecco le loro risposte.

Piero Amoretti Ho trovato il progetto davvero interessante, sono sempre molto attento a tutti i momenti di aggiornamento offerti dal canale. A maggior ragione, il fatto che questa iniziativa abbia elementi nuovi, perché erogata da un ente terzo, competente, che fa questo di mestiere e che è estraneo al nostro mondo, le dà un valore aggiunto. Ogni apporto esterno, quindi non condizionato da logiche di canale che spesso ‘impaludano’ il nostro pensiero, non può che portare una ventata di freschezza e una visione ‘altra’ del nostro mondo. Auspico non vada sottovalutata la preparazione della platea, visto che il corso si rivolge a professionisti che da sempre lavorano in profumeria e sono estremamente qualificati. Ho esteso a tre persone del mio staff la possibilità di fare il corso, hanno molto apprezzato il gesto.

Roberto Camurati Penso che ogni occasione per migliorare la professionalità di chi lavora all’interno della profumeria sia importante. Mi circondo di personale qualificato e competente che faccio formare regolarmente e che è diventato punto di riferimento importante per la mia clientela. È sul servizio personalizzato che dobbiamo insistere, è l’unico modo che abbiamo per

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distinguerci da una concorrenza che negli anni si è fatta più agguerrita. Le tre persone coinvolte hanno aderito con slancio.

Fabio Giordano Perché ho coinvolto il mio personale? Ritengo la qualità del servizio un valore strategico e distintivo del canale, quello da cui davvero passare per rafforzare la nostra identità. Arriviamo da anni difficili, il mondo attorno si è rivoluzionato, ma il patrimonio di valori che storicamente ha fatto la fortuna del canale rappresenta il nostro vantaggio competitivo sulla concorrenza. Ed è qui che dobbiamo investire. Da sempre convogliamo cospicue risorse sulla formazione e lavoriamo a migliorare la performance del nostro personale di vendita. I momenti di formazione, oltre a dare spessore e valore al momento della vendita, motivano il personale a investire sulla propria crescita, a trovare nel proprio lavoro una soddisfazione importante. E trovo davvero molto stimolante che ad essere coinvolta sia una società terza, slegata da logiche di canale che rischierebbero altrimenti di togliere freschezza e originalità all’approccio didattico. Le mie due collaboratrici faranno senz’altro tesoro di quest’opportunità.

Luigi Scarrone Ho aderito con slancio iscrivendo subito una mia collaboratrice, erano vent’anni che aspettavo un’iniziativa del genere. I corsi regionali servono davvero a ben poco, è fondamentale che si dia alle persone che lavorano in profumeria e

che sono già comunque competenti in materia, un valore aggiunto. Vanno approfondite le tecniche di vendita così come l’utilizzo dei social come leva per amplificare la notorietà del prodotto. La formazione è importante a prescindere. Anche se erogata dalle aziende è comunque utile poiché rappresenta un momento di approfondimento, che poi sta a ognuno decodificare e fare proprio al di là del fatto che ogni singola azienda, comprensibilmente, tenda a parlare dei propri prodotti. Dobbiamo recuperare l’allure di un tempo, quando i negozi come il mio, le profumerie di provincia, erano uno status symbol, un riferimento autorevole a cui le signore si rivolgevano non appena usciva una novità prestigiosa.

Giorgio Tagliaferri Sì, mi sembra proprio una gran bella iniziativa, parteciperemo con tre persone, ne avrei anche coinvolte altre ma il corso era in overbooking. Sono momenti importanti, di confronto e di approfondimento, inoltre conosco la Shackleton, la società che si occuperà della formazione, e ha ottime credenziali. Iniziative come queste motivano le persone che lavorano nel nostro settore a investire nella professione, a individuare un percorso di crescita che può essere di grande soddisfazione personale. Voglio pensare che al corso pilota ne seguiranno altri, com’è nelle intenzione della Federazione. Valuterò anche con attenzione gli sviluppi del corso per i titolari delle profumerie, tempo permettendo potrei decidere di parteciparvi.


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DI NUOVO UN MAXI-SEQUESTRO DI PROFUMI CONTRAFFATTI Il recupero di merce non conforme è all’ordine del giorno. Tra i casi il ritrovamento a Palermo, lo scorso ottobre, di 75 mila prodotti, specie profumi, nel retrobottega di una negoziante cinese. Mario Verduci intervistato dal Giornale di Sicilia. Falsi. Contraffatti. Taroccati. Ma anche, e soprattutto, pericolosi, specie là dove si parla di farmaci o di prodotti di skincare ma anche di fragranze non conformi alla legge. Una piaga, la contraffazione, che non accenna a ridursi e mette in ginocchio tante aziende che invece lavorano nella legalità. Quindi? La rete di controlli spesso non basta a individuare i responsabili di questo commercio illegale ed è sempre più frequente che i Nas e i corpi speciali mettano le mani su bottini di migliaia e migliaia di pezzi che sono riusciti a eludere i controlli. Quello di Palermo, dello scorso settembre, è solo l’ultimo episodio in ordine di tempo. Certamente eclatante, visto che in un negozio del capoluogo siciliano di proprietà di un negoziante

cinese, sono stati sequestrati 75 mila pezzi tra profumi e toiletries contraffatti pericolosi (compresa una linea per bambini), molti dei quali nascosti in un retrobottega segreto. Già, pericolosi. Come ci siamo trovati più volte a ripetere, in quanto i cosmetici non riportavano i codici di sicurezza.

Con il S.I.A.C., ogni attore della filiera parte attiva contro il falso d’autore Il Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), lo ricordiamo, è un progetto co-finanziato dalla Commissione Europea e affidata dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza. Oltre al sito-web, dove si da un quadro aggiornato quotidianamente sulle operazioni di recupero e sequestro della merce non conforme alla legge in tutta Italia, il sistema consente a produttori e distributori di essere parte attiva nell’arginare il fenomeno anche tutelandoli attraverso l’invito ad inviare direttamente informazioni sui propri prodotti colpiti da contraffazione (immagini, schede tecniche, perizie, consulenze tecniche etc.) che consentano agli organi di controllo di essere subito operativi. La piattaforma si sta attrezzando sempre più concretamente anche per combattere i falsi che dilagano sulla rete Internet, diventata ormai, è fatto noto, la nuova frontiera della contraffazione.

RICADUTA NEGATIVA PER IL CANALE Intervistato dal Giornale di Sicilia, il segretario generale della Fenapro Mario Verduci ha espresso tutta la propria preoccupazione relativamente a un fenomeno che non accenna a diminuire, “e che innesca una spirale di sfiducia da parte del consumatore pure nel mercato ‘regolare’. Non si tratta solo di violazione della proprietà individuale, in quanto l’uso abusivo del marchio, oltre alla perdita diretta di soldi, reca anche danni indiretti a carico della comunità”. Per non parlare dei grossi rischi attinenti alla salute, “tutti i prodotti cosmetici sono regolamentati da una normativa europea che definisce i protocolli in base ai quali devono essere formulati. Purtroppo, la produzione che non rispetta questi standard, fa sì che cosmetici di skincare e fragranze diventino potenzialmente delle mine vaganti per la salute dei consumatori”. un’occhiata al sito del SIAC, il Sistema Informativo Anti Contraffazione, che riporta, giorno dopo giorno, i sequestri di prodotti contraffatti in Italia, è sufficiente a dare la portata di una situazione da tempo fuori controllo.

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MUST HAVE

GLI INDISPENSABILI DEL LOOK NATALIZIO La luminosità è il tema delle feste, quando nelle lunghe giornate e serate, il make-up punta a interpretare l’atmosfera carica di emozioni e bagliori. Come? Con il rosso e l’oro, da tradizione, ma anche con divagazioni originali, dal rossetto super dark all’ombretto zaffiro, rigorosamente scintillanti.

di Marta Pacillo

RED QUEEN DI PUPA

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D&G

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Accessorio couture dell’Holiday Look è Multi-Usage Palette Collector Sparkle Clash Edition in un pack oro-argento luccicante.

Ispirata all’atmosfera dei balli in maschera, Baroque Night Out presenta lo Shine Lipstick in Baroque Black, un nero brillante.

Creazione esclusiva, Architectonic è la palette di 5 ombretti, dal blu all’argento, ora mat ora satinati, ispirata ai materiali urbani.

Xmas Look Splendor ha in Diorific Matte Fluid l’oggetto del desiderio: riveste labbra e zigomi di un velo cipriato mat e radioso.

CLARINS

DIEGO DALLA PALMA

GUCCI

L’esclusivo Huile Confort Lèvres s’ispira al fiore di Bixa orellana il cui frutto viene usato per truccarsi dagli indigeni dell’Amazzonia.

Tre elenganti tonalità di ombretti cotti extra perlati, dal tocco setoso, wet & dry, arricchiscono la Luscious Trio Eyeshadow Palette.

Star dell’holidays look Gucci è Impact Smokey Eye Pencil, matita occhi in tre nuovi colori, nero vellutato, blu-verde e beige.

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ARTDECO Crystal Garden Blusher in ‘sparkling camellia’ offre un tocco vivace alle guance e il suo pack è decorato con cristalli Swarovski.


MUST HAVE GUERLAIN

GIVENCHY

L’ORÉAL PARIS

DEBORAH

Fonte d’ispirazione per Écrin Shalimar della Collection Noël sono le pietre e i metalli preziosi tipici dell’India, oro e zaffiro.

La Palette Ors Audacieux del look Audace de l’Or è il must have natalizio: 4 nuances dorate con madreperla concentrata.

Oro e pizzo in Gold Obsession goes fatale, look mozzafiato con labbra audaci grazie al rossetto Color Riche color charme doré.

A Natale Perfect Smokey Eye Palette Metal propone 5 colori di ombretto in 3 insolite varianti, tra cui la scintillante Gold Smokey.

DIVAGE

PUPA

LANCÔME

Perfetto per il make-up delle feste, Gel Liner versione oro è l’eyeliner ad alta concentrazione di pigmenti a tenuta impeccabile.

Toni dorati regali rendono il look Red Queen ultra sensuale: sulle unghie bagliori decisi col top coat effetto foglia d’oro.

Nel make-up delle feste è d’obbligo Cushion Highlighter, illuminante traslucido che crea un glow lucente sulla pelle.

T.LECLERC Durante le feste il look è radioso e profumato. Merito dello Stick Illuminante poudré e perlato, effetto bonne mine.

SHISEIDO

PHYSICIAN FORMULA

MARC JACOBS

MAVALA

Con Celebrating Look by Tokyo lo sguardo è truccato in ‘manga style’ grazie all’ombretto glow effect dai bagliori metallici.

Sei tonalità multi-riflettenti per un lucente look festivo compongono la palette Shimmer Strips Custom Eye Ehancing Shadow&Liner.

Object of Desire Kit viso e occhi in una pochette disegnata da Marc Jacobs in persona è l’edizione limitata ultra glam.

Pronti per la dance floor delle feste invernali con lo smalto Disco Color’s? Perfetta la nuance rosso intenso ricco di pagliuzze.

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FOCUS di Ivan Pestillo

SOPRACCIGLIA SUPERSTAR, SEMPRE FOLTE E DISCIPLINATE

Continua il trend delle sopracciglia piene e ben definite. E i marchi del canale selettivo lo cavalcano con prodotti ultra-tecnologici e multitasking.

Anche la profumeria è stata colpita dalla mania delle sopracciglia. Matite, mascara e pinzette sono solo alcuni dei prodotti necessari per sfoggiare archi perfetti. Un trend che, quasi completamente dimenticato negli anni ’90 - quando andavano di moda le sopracciglia sottilissime -, è tornato con prepotenza nei 2000 per poi imporsi definitivamente nell’ultimo periodo. Così oggi, complici le celebs - da Cara Delevingne a Kim Kardashian -, nessuno esce di casa senza sopracciglia folte e disciplinate. Anche se il fai-da-te può comportare qualche errore. Una forma inappropriata delle sopracciglia compromette l’equilibrio di tutto il maquillage. Ed è qui che deve intervenire la vendeuse, affiancando alla vendita il giusto consiglio.

1 ASTRA Si chiama Fix & Flex ed è un mascara

trasparente per ciglia e sopracciglia dalle virtù rinforzanti. Incorpora glicerina, D-pantenolo, e amminoacidi rinvigorenti. Distribuito da Giufra. 2 YVES SAINT LAURENT Complice di bellezza

on-the-go, Couture Brow Palette svela tre nuance di ombretto per definire e infoltire le sopracciglia, più un pennellino e l’immancabile pinzetta. In due combinazioni. 3 DEBORAH MILANO Dalla nuova EyebrowCollection,

il pennarello 24OreEyebrowMarker per sopracciglia a effetto tattoo. Con punta a setole morbide e una texture a lunga tenuta. In tre nuance. 1

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3

4 ARVAL Morbida e scorrevole, la nuova Matita

Sopracciglia vanta una formula a base di cere naturali, olio di sesamo, trigliceridi allo stato solido e vitamina E. Disponibile in tre tonalità. 5 WET N WILD Da portare in borsetta, Ultimate Brow Kit

comprende tutto il necessario per sopracciglia perfette: cera modellante, polveri, pennello e pinzetta. Distribuito da Markwins. 6 PUPA Nella nuova collezione #Crazy4Eyebrow c’è

anche il gel infoltente Eyebrow Plumping Gel arricchito con fibre che riempiono i vuoti per un naturale effetto volumizzante. In tre nuance. 4

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7 CATRICE Una Cera Fissante per Sopracciglia

FOCUS

in stick, custodita all’interno di una pratica penna con mina retrattile, per fissare e modellare le arcate con un finish lucido. Distribuito da Simca. 8 BELLAOGGI Brow Kit comprende un trio di polveri dalla texture ultra-scrivente e a lunga durata per scolpire e riempire le sopracciglia. In tre combinazioni di colore. Distribuito da Eurostyle. 9 MAYBELLINE NEW YORK La texture di Brow

Drama Pomade Crayon riempie le sopracciglia con precisione perché cremosa e carica di pigmenti. Facile da usare. In tre differenti nuance. 8

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10 COLLISTAR Per fissare, infoltire e definire

le sopracciglia c’è il Gel 3 in 1 che, cremoso e colorato, è facile da applicare grazie al suo mini-scovolo. Disponibile in tre diverse tonalità. 11 MAC Tocco professionale con la matita Brow

Sculpt che aderisce alle sopracciglia riempiendole e modellandole. Con pettinino incorporato per donare un tocco finale di definizione. In otto nuance. 12 GIVENCHY Appartiene alla linea Brow Studio, 10

11

12

il mascara Mister Brow Filler Waterproof che volumizza le sopracciglia con una formula fluida ricca di particelle di silicone ibrido. In tre nuance. 13 PHYSICIANS FORMULA 4-in-1 Brow Boosting

Diy Kit propone una doppia matita, un pettinino e un mascara per sopracciglia piene e definite a lungo. Disponibile in un’unica nuance universale. 14 GIORGIO ARMANI Una texture cremosa che,

al momento dell’applicazione, diventa liquida per poi fissarsi. Eye & Brow Maestro può essere usato anche come ombretto e per ritoccare i capelli grigi. 15 ARTDECO Fa parte della collezione Scandalous

Eyes, l’innovativo Brow Duo Powder & Liner con tanto di polvere che volumizza le sopracciglia in modo naturale. Distribuito da Beautimport. 13

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16 CLINIQUE Just Browsing Brush-On Styling Mousse: una mousse in gel, ricca di agenti filmogeni siliconici, che disciplina le sopracciglia per una durata di ben 24 ore. In due nuance. 17 THE BROWGAL Due le punte della Matita Highlighter: una opaca per coprire la ricrescita e una iridescente per illuminare l’area sottostante alle arcate sopracciliari. Distribuito da Kaon. 18 CHANEL Nella Palette Sourcils de Chanel, un duo

di polveri per un make up sottile e sfumato, più due comodi applicatori e una pinzetta per la depilazione. Disponibile in due diverse armonie. 16

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FOCUS

19 BARBARA BORT Eye Brow Matita per Sopracciglia

incorpora cere vegetali, olio di ricino e vitamine dall’azione rinforzante. Molto pratica, la texture semi-rigida. Distribuito da Soc.in.cos. 20 DIEGO DALLA PALMA La gamma The Brow Studio si arricchisce con il Delineatore Liquido per Sopracciglia Resistente all’Acqua Lunga Tenuta dal finish opaco. Ideale per un effetto grafico/tattoo. 21 DIOR Due ombretti in polvere, una cera a lunga

tenuta e tre applicatori in un unico cofanetto: è Diorshow All-in-Brow 3D per donare carattere alle sopracciglia con un finish brillante. 19

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22 ESSENCE Make Me Brow cela due ombretti

in polvere per riempire le sopracciglia. Da combinare insieme per ottenere la nuance ideale. In due varianti. Distribuito da Simca. 23 LANCÔME Dalla linea Grandiôse, il mascara per sopracciglia Sourcils Styler per disciplinarle con un mix di elastomeri e infoltirle con una texture che non colora la pelle. In quattro nuance. 24 BENEFIT Si chiama Ka-Brow e un gel-crema 23

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modulabile che ravviva le sopracciglia. Da applicare con l’apposito pennello incorporato nel tappo per un look ultra-preciso. In sei nuance.

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25 SMASHBOX Una polvere modulabile e a lunga tenuta, quella rilasciata da Brow Tech Shaping Powder che intensifica il tratto delle sopracciglia in modo naturale. Disponibile in quattro nuance. 26 DIVAGE Eyebrow Styling Kit svela un doppio applicatore e due polveri compatte. Queste ultime sono caratterizzate da una formula ricca di agenti idratanti ed emollienti. Due le armonie. 27 REVLON Formula waterproof per ColorStay Brow

Crayon: un pratico matitone che consente di definire e riempire le sopracciglia con un solo gesto. Da abbinare alla matita a doppia punta. 26

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28 EYLURE Un must-have: la Brow Pomade dalla

formula cremosa, a base di olio di rosmarino, che aderisce perfettamente alle sopracciglia per perfezionarle. In tre nuance. Distribuito da Uragme. 29 L’ORÉAL PARIS Maker by Brow Artist per un effetto bold e spettinato grazie alla formula cream to powder e allo speciale mini-pennello kabuki integrato. Per un look hippie-chic. In due nuance. 30 IDC Nel kit Perfect Eyebrow ci sono due polveri, una cera e un illuminante che regala un inedito effetto lifting all’arcata. Più un pennello e una pinzetta. Distribuito da Quattrogi Brescia. 28

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La profumeria è il luogo in cui il desiderio di bellezza prende forma, perché è qui che avviene l’incontro determinante tra chi vende e chi vuole acquistare. Proprio per questo noi di Imagine abbiamo da sempre dedicato ampio spazio alla formazione del personale e

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lA protAGoNiStA ilenia pegoraro di Unix profumerie sostiene che lavorare nel settore della bellezza vuol dire regalare sogni.

71 letti per voi ●

la dieta della longevità di valter longo, edizioni vallardi ● Self lifting per lui di Joanna Hakimova, edizioni red

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a tutto ciò che serve per accogliere, coccolare e consigliare al meglio la/il cliente. Oggi questo spazio si amplia per dare un contributo decisivo al ‘cuore pulsante’ del settore. Chi ogni giorno lavora in profumeria.

FormAzioNe Federica Cruciani, training & promotion manager la prairie italia ci parla del nuovo tour luxury Skincare Solutions.

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la PROTaGONISTa di Giuliana Valcavi

lavorare in questo mondo vUOl dIRE aNchE REGalaRE SOGNI

ilenia pegoraro si sente completamente realizzata grazie al suo lavoro.

Quando e come ha iniziato a lavorare in profumeria? Ho sempre desiderato lavorare nel mondo della bellezza e ho iniziato il mio cammino in profumeria nel febbraio 2004, all’età di 19 anni, presso Unix Profumerie, una catena di profumerie selettive moderne, in grado di dare tutte le risposte alle nuove esigenze del consumatore, presente nei centri storici in Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. Quale il suo primo punto vendita? Ho cominciato a lavorare nel punto vendita di Abano Terme, in provincia di Padova, e poi sono passata in altri negozi. Dopo diverse esperienza, adesso sono gerente del punto vendita di Piove di Sacco, sempre in provincia di Padova.

età: 31 ANNI segno zodiacale: ARIETE stato civile: NUBILE studi: PARRUCCHIERA colori: NERO E ROSSO vacanze: LOCALITA’ ESOTICHE cantante: BIAGIO ANTONACCI attore: DENZEL WASHINGTON cibi: PIZZA E SUSHI profumo: HYPNOTIC POISON hobbies: FILM, SHOPPING E PALESTRA

motto: CREDERCI SEMPRE, ARRENDERSI MAI

oggetto di bellezza: ORECCHINI make up: MASCARA E MATITA abbigliamento: JEANS E TACCO

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Cosa le piace di più del lavoro in profumeria? Lavorare a contatto con le persone mi gratifica, in particolare, mi fa piacere poter soddisfare le loro esigenze e i loro desideri. Lavorare in questo settore vuol dire viaggiare nel mondo della bellezza, delle fragranze e del colore e regalare coccole, esperienze sensoriali e sogni. Cosa le piace meno? Questo mondo mi piace nella sua totalità. Sono veramente felice di lavorare in profumeria. Make up, profumo e trattamento: quale l’area che preferisce e perché? Adoro le fragranze, che ci fanno viaggiare attraverso storie, ricordi e sensazioni e svelano la personalità, il carattere e le emozioni di una persona. Ma mi piace

Gentilezza ed empatia sono tra le doti principali di una vendeuse, secondo Ilenia Pegoraro di Unix Profumerie. Entusiasta del suo lavoro, indica anche l’importanza dello studio e dell’aggiornamento costanti.

molto anche truccare, esaltare la bellezza di una persona giocando con i colori e farla sentire ancora più bella. Quali le caratteristiche di una perfetta vendeuse? Essere una perfetta vendeuse non è semplice. Il primo approccio con il cliente e l’accoglienza sono molto importanti. Quindi, è fondamentale avere sempre un sorriso sincero che crei subito empatia con l’interlocutore. Doti di una perfetta commessa in profumeria sono comunque anche l’educazione, la gentilezza, la pazienza, la capacità di trasmettere positività, la conoscenza del settore, l’entusiamo e la passione per il proprio lavoro. Cosa fare per migliorare la professionalità di chi si occupa di vendita in profumeria? Sono indispensabili lo studio, la preparazione e la formazione continua attraverso corsi di aggiornamento che ci permettano di rispondere in maniera corretta alle esigenze del cliente e del mercato. Cosa chiede innanzitutto la clientela in profumeria? Sempre più esigente e preparata, chiede servizio e assistenza. Non da meno, prodotti di qualità. Il suo sogno professionale nel cassetto? Rimanere in questo magnifico settore, che mi appartiene e mi permette di esprimermi a 360 gradi crescendo sempre di più a livello professionale. E se dovessi completare la mia esperienza professionale, mi piacerebbe specializzarmi nel make up.


letti per voi Valter Longo

Joanna Hakimova

la DieTa Della lOngeviTÀ Vallardi

SelF liFTing peR lUi red

Una dieta mediterranea che vira al vegetariano con una settimana di ‘dieta mima-digiuno’ di tanto in tanto. È la ricetta per una lunga vita.

Per combattere i segni del tempo, una serie di esercizi studiati da una biologa e ricercatrice specificatamente per la pelle maschile.

Vivere fino a 110 anni (e oltre), evitando patologie cardiovascolari, diabete, Alzheimer, tumori. È la promessa di Valter Longo, biochimico, professore ordinario di Gerontologia e di Scienze biologiche e direttore dell’Istituto di Longevità nella School of Gerontology alla University of Southern California a Los Angeles. Il ‘guru della longevità’, come lo ha definito nel 2015 il Time, ha dimostrato che curarsi con il cibo è la strada giusta per ridurre il grasso addominale, rigenerare e ringiovanire l’organismo abbattendo in modo significativo il rischio di cancro, patologie cardiovascolari, neurodegenerative e autoimmuni. La ricetta per una lunga vecchiaia in salute si racchiude nel libro ‘La dieta della longevità’ (Vallardi) i cui proventi saranno devoluti a fondazioni per la ricerca di terapie alternative e integrative a basso costo per tumori e

patologie diffuse. La ‘dieta della longevità’ di Longo, basata su epidemiologia e studi clinici, si avvicina a un regime alimentare completamente vegetale, ma con almeno due pasti di pesce la settimana (ad alto contenuto di omega 3 e 6 e vitamina B12). Prevede poche proteine ma molta frutta a guscio (noci, mandorle, nocciole), riduce al minimo zuccheri semplici e grassi saturi, massimizzando quelli ‘buoni’ (insaturi) e i carboidrati complessi (ma con poca pasta e pane), e suggerisce l’integrazione di alcuni micronutrienti (vitamine e minerali). Secondo gli studi di Longo, però, è importante praticare periodicamente un digiuno prolungato (cinque giorni), sempre ‘sotto controllo medico’. La ‘Dieta Mima Digiuno’ è presentata dal ricercatore come un tasto di reset, in cui i geni vengono riprogrammati e le staminali stimolate a rigenerare vari tipi di cellule. r.b.

Joanna Hakimova, biologa e ricercatrice dell’Accademia delle Scienze di Mosca, ha messo a punto un metodo per combattere l’invecchiamento della pelle. Nel suo ‘Self lifting per lui’, che fa seguito a ‘Self Lifting’ (Red 2012) e ‘300 e più rimedi naturali per ringiovanire viso e corpo’ (Red 2013), suggerisce un programma di esercizi per i muscoli facciali da praticare ogni qual volta se ne ha la possibilità, in macchina, mentre si guarda la TV, alla scrivania, utili per conservare la freschezza e la giovinezza della pelle. Scrive anche quali cure quotidiane da apportare al viso per preservarne la freschezza tenendo conto delle differenze della pelle maschile rispetto a quella femminile. Infatti, per effetto del testosterone, la pelle maschile è del 30% più compatta di quella femminile. Hakimova propone soprattutto massaggi, utili ad

apportare ossigeno alle cellule, ma anche a favorire l’assorbimento degli ingredienti attivi delle creme, e poi esercizi per palpebre, collo, fronte e guance. Non mancano anche alcuni consigli per migliorare la vista e per favorire l’ottimale pulizia del viso. La prefazione è firmata dallo stilista Stefano Gabbana: “Ho conosciuto Joanna due anni fa e da allora non mi sono più staccato da lei. Oltre a essere una biologa eccezionale, ha delle mani miracolose! Dopo pochi mesi di trattamenti con lei ho cominciato a vedere il mio viso ringiovanire. Ha anche avuto la pazienza di insegnarmi tutti gli esercizi, essendo un uomo sono anche un po’ pigro... ma come alleno il mio corpo per averlo tonico, ora alleno giornalmente anche il mio viso. Non so se questo sia evidente a tutti, ma per me lo è”. g.v.

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FORMAZIONE di Raimonda Boriani

LUXURY TOUCH: ALLA SCOPERTA DI RITUALITÀ E SERVIZI LUSSUOSI

Luxury Skincare Solutions by La Prairie. È il nome del nuovo tour di quest’anno che il marchio ha ideato per incontrare la distribuzione e raccontare le ultime novità in fatto di skincare. Ce ne parla Federica Cruciani, training & promotion manager La Prairie Italia.

FEDERICA CRUCIANI, TRAINING & PROMOTION MANAGER LA PRAIRIE ITALIA

Quali sono le motivazioni alla base di questo roadshow? È un’operazione di prossimità voluta dal nostro general manager, Claudio Collarile, e sostenuta da tutti noi del comitato di direzione. La Prairie torna in campo per ringraziare la distribuzione, condividere la visione della marca, parlare della nostra novità Essence in Lotion e delle Luxury Solutions, ultima operazione marketing di grande impatto e lusso. Un tour con 8 date che ha toccato altrettante città italiane: Roma, Milano, Genova, Torino, Firenze, Padova, Bologna e Napoli. Quante persone avete coinvolto quest’anno? Mille e trecento vendeuses, che coprono la nostra intera distribuzione commerciale, con un’importante crescita in termini di contatti rispetto allo scorso anno. Come si articola la vostra offerta formativa? In sostanza ci sono corsi base di 2 giorni ‘Discover La Prairie’ e corsi di aggiornamento di 1, ‘I love La Prairie’. Entrambe le tipologie formative registrano sempre una grande affluenza, in quanto per vendere La Prairie è fondamentale ricevere un completo supporto formativo in termini di prodotto e tecniche di vendita. I nostri contenuti sono molto

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Un tour per incontrare la distribuzione selettiva nel cuore della strategia de La Prairie. Incontri formativi per scoprire nuove beauty routine che attraggano la clientela di oggi.

ampi e toccano vari argomenti oltre alla formazione prodotto, come per esempio, il tema della multiculturalità, la corretta distribuzione dei campioni e il luxury touch ovvero la nostra gestualità lussuosa. Come aiutare a comprendere che la formazione è un investimento e non un mero costo? La formazione non subisce crisi. Lo dimostra la sua grande richiesta e la centralità della funzione negli organigrammi aziendali. La vera sfida consiste nella capacità di coinvolgere e appassionare l’audience, rendendola protagonista dell’esperienza, coinvolgendola attivamente attraverso workshop che aiutano a ‘pensare’ e comprendere le dinamiche del prodotto, ma soprattutto aiutando a capire come venderlo. La formazione è un investimento su ciò che poi accadrà sul punto vendita. Implementare i sistemi di apprendimento, quindi di formazione e sviluppo, vuol dire creare vantaggi competitivi e rendere più facile l’esecuzione delle strategie di vendita e proposta prodotto. Se una vendeuse torna a casa con un bagaglio di conoscenza completo sul prodotto e sulle sue potenzialità, sicuramente saprà proporlo nel modo corretto e, di conseguenza, sarà in grado di venderlo. Ciò rappresenta un vantaggio per il punto vendita e in questo modo il costo viene già di per sé ammortizzato. Oggi si tende più a parlare di servizio che di tecniche di vendita, concordi? Che tipo di moduli o attività intendi inserire nella formazione per migliorare


FORMAZIONE SOPRA: L’ALLESTIMENTO DI PRODOTTI LA PRAIRIE E UN MOMENTO DEL TOUR FORMATIVO CHE, IN 8 DATE, HA TOCCATO ALTRETTANTE CITTÀ ITALIANE - ROMA, MILANO, GENOVA, TORINO, FIRENZE, PADOVA, BOLOGNA E NAPOLI -.

l’esperienza del servizio del cliente in profumeria? Sono d’accordo. E per questo abbiamo creato un modulo strutturato ad hoc e finalizzato a rendere il servizio eccellente che si chiama 6 Months to Perfection. Lo abbiamo prima sperimentato con le nostre beauty consultant e adesso lo stiamo estendendo per gradi anche alle vendeuses delle profumerie. In pratica si tratta di uno strumento formativo tailor made La Prairie, innovativo e focalizzato sul consumatore, per rendere la marca unica e riconoscibile a livello mondiale circa il servizio offerto e nel rispetto dei suoi valori.

Come rispondete alle sfide della distribuzione di oggi? Attraverso la flessibilità e un team ampio in grado di garantire formazione e copertura su tutto il territorio nazionale. In che modo l’e-learning potrebbe rappresentare un valido strumento formativo per voi? Pensate di implementarlo? Se sì, come e quando? Sicuramente rappresenta il futuro della formazione, a causa delle difficoltà e della crisi della distribuzione attuale, e può essere un valido strumento per rendere compatibile la necessità

dell’aggiornamento continuo con il tempo del lavoro. In questo momento il nostro internazionale sta lavorando a piattaforme e-learning ma ancora non siamo live, e prevediamo di implementarlo a fine 2017. Ciononostante, va ricordato che, nel nostro caso, la richiesta di corsi indoor è sempre molto alta e non subisce flessione.

Quali altre novità per il 2017? Mi riservo di tenere ancora il segreto. Posso solo dire che è sicuramente nostro interesse ampliare i temi formativi verso la 6 Months to Perfection.

Essenziale e preziosa Il fenomeno del caviale, al cuore dell’iconica collezione La Prairie, oggi viene riproposto in una nuova e lussuosa versione, Skin Caviar Essence in Lotion (150 ml - € 209). Composta dall’esclusiva acqua del caviale, ottenuta grazie al processo di distillazione a vapore delle perle del caviale, è stata sviluppata per essere la prima fase della beauty routine quotidiana, prima dell’applicazione del siero. Cosa suggerisci per motivare la necessità di inserire questo prodotto nel rituale di bellezza? Risponde Cruciani: “La nostra Essence in Lotion rappresenta una nuova categoria skincare e un nuovo trend nato in Asia e ispirato dai più sofisticati regimi di cura della pelle. Essence in Lotion non è un siero, né un tonico o uno

struccante. È qualcosa di diverso, moderno ed efficace: la nostra prima essenza di trattamento. Stiamo parlando di una vera e propria infusione altamente concentrata in principi attivi con modalità di formulazione e azioni specifiche estremamente interessanti. Prepara la pelle ad assorbire i principi attivi molto più velocemente e l’acqua di caviale al 100% esplica al meglio la sua azione rassodante e liftante. Per una donna che ha come priorità la cura della pelle è fondamentale inserire un nuovo e moderno gesto di bellezza. Uno step essenziale in qualsiasi rituale di bellezza, dopo la detersione e prima del trattamento, per preparare e attivare la pelle e potenziare al massimo i benefici del siero e della crema successivi”.

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OROSCOPO di Stefano Vighi

Ariete 21 .03 - 20.04 L’ultimo mese di questo anno sembra volervi bene e non farvi grossi problemi. Ma solo a un patto: ovvero che accettiate di non dire o parlare mai troppo, perché la quadratura di Mercurio mette a rischio la vostra capacità di dire e di raccontare. Un intelligente ottimismo vi permetterà di fare grandi cose nella prima settimana, dolcezza in vista nel periodo natalizio.

toro 21.04 - 20.05 Nella prima parte del mese Marte e Venere vi obbligheranno a tenere sempre ferma l’attenzione sui rapporti, sulla qualità degli amori e delle convivenze più importanti. Spesso non senza una certa fatica o impegno. Poi, però, le stelle vi aiuteranno a vivere le feste in modo dolce e senza fretta. emozioni amiche nei giorni vicini al Natale, con tanta voglia di divertirsi.

GeMeLLi 21.05 - 21.06 A volte le cose accadono in modo del tutto inaspettato, senza farsi annunciare o attendere. Così Marte e Venere coloreranno di bellezza il vostro dicembre, anche se non ve lo aspettavate affatto. Ma sarà talmente bello da farvi quasi dimenticare Saturno e il suo rigore spesso fuori luogo. Userete poi il plenilunio di metà mese per fare utili e preziose considerazioni sul vostro presente e futuro prossimo.

CANCro 22.06 - 22.07 Le stelle vi insegneranno il valore della pazienza, di

bilanci professionali sull’anno che si sta per concludere, concedetevi invece alla leggerezza subito dopo Natale. Perché ne avrete bisogno.

BiLANCiA 23.09- 22.10

organo ufficiale fenapro rivista specializzata fondata nel 1975 direttore editoriale

inizierete il mese armati delle migliori intenzioni, di sentimenti appassionati che vi permetteranno di coltivare tutto ciò che racconti di amore e dintorni. Dal giorno 19, però, dovrete rinunciare a quella speciale energia che vi teneva in costante tensione. Vi preparerete così con dolcezza alle feste, senza mai esagerare per impegno o pretese. A fine anno il novilunio vi aiuterà a giudicare molte cose.

michelangelo Liuni

SCorPioNe 23.10- 22.11

realizzazione grafica e impaginazione

Sarà un mese in cui lavorare al vostro rapporto tra pubblico e privato, perché Marte si opporrà spesso ai programmi, alle prospettive materiali e professionali con le quali rischiate di non andare troppo d’accordo. insomma non esattamene un mese fatto per impegnarsi, almeno nella sua prima parte. Andrà molto meglio dopo il 19, quando l’energia del segno si rilasserà consentendovi di sorridere più spesso.

CAPriCorNo 22.12 - 20.01 Mercurio sarà il vero protagonista del vostro mese. Perché lui ha deciso di rimanere a lungo tra le vostre stelle, tenendo accesa la mente, i ricordi, le soluzioni e gli spunti che vi servono per vivere e per affrontare le cose più importanti. Fidatevi di lui soprattutto sino al

SagittaRiO 23 novembre - 21 dicembre

Sole, giove e Saturno proveranno a rimanere in equilibrio favorendo proprio il vostro segno. Una scelta celeste che vi consentirà di non essere mai troppo sognatori, troppo concreti, mai veramente spenti o al contrario esaltati. insomma andate verso i vostri compleanni davvero in forma, perché idee, sogni e progetti stavolta proprio non vi mancano.

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saper attendere per ottenere qualcosa di veramente bello e di importante, qualcosa per cui valeva la pena di aspettare. Così, dopo una prima metà mese mai proprio esaltante, improvvisamente le energie cresceranno regalandovi entusiasmo. tenete d’occhio il giorno 29, quando cioè Urano vi farà capire che è tempo di reagire, di immaginare un 2017 su misura.

LeoNe 23.07 - 23.08 Non sempre possiamo pretendere che le cose vadano esattamente come vorremmo noi, con i modi e i tempi che più ci piacciono. A volte, infatti, dobbiamo accontentarci di quelle piccole fortune che non sarebbe giusto trascurare. Divertitevi spesso, fatelo insieme a chi amate, approfittando dell’amicizia di Sole e di Saturno. tantissima l’energia e la voglia di vivere qualcosa di speciale nel periodo di Natale.

VerGiNe 24.08 - 22.09 Mercurio vi è sempre amico, ma la sua è un’amicizia solida, intelligente, scrupolosa. Lo capirete bene intorno al 19, quando cioè il vostro pianeta comincerà a muoversi in modo dubbioso consentendovi di indagare e di riflettere su qualcosa. il giorno 14 fate

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19, poi rallentate con i pensieri, perché il rischio sarà quello di diventare cervellotici. Voglia di cambiamento in onda proprio a Natale.

ACqUArio 21.01 - 19.02 Un dicembre facile e fortunato. Perché saranno tantissimi i pianeti che vi vorranno bene, facendo di tutto affinché l’anno si concluda nel migliore dei modi. Marte e Venere vi regaleranno energia e dolcezza, Giove ottimismo, Sole e Saturno la possibilità di vivere sempre e comunque un amore che funziona. Farete promesse nel giorno di Natale, stupendovi un po’ per la leggerezza che accompagnerà ogni vostra azione.

PeSCi 20.02 - 20.03 Sino ai giorni precedenti il Natale, i Pesci respireranno un clima molto tranquillo, a volte anche troppo. Succederà perché astri e pianeti saranno concentrati con altri segni, dedicandovi scarsa attenzione (il che potrebbe però essere una cosa buona). Poi, dal giorno 19, Marte vi renderà assolutamente forti, decisi e appassionati, anche se e anche quando le persone che avrete vicine non dimostreranno mai un convinto impegno.

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SPECIALE FRAGRANZE D’AMBIENTE - DICEMBRE 2016


ESPOSITORI ARTEMPO FRANCE AUTOUR DU BAIN BOMB COSMETICS CLARA EN PROVENCE CULTI MILANO ERBARIO TOSCANO distribuito da Aymara Italia ERBOLINEA ESSENTIA LAURI ESTEBAN HEART & HOME distribuito da Clearco IPURO ITALSCENT KRINGLE CANDLE distribuito da Nicola Ceretta Exclusive Sales LAVANDA DEL LAGO LE BEL AUJOURD’HUI LES EPICIERS - IMAGINE LOTHANTIQUE MILLEFIORI MUHA’ MY FRAGRANCES MY SENSO TADE’ VILLAGE CANDLE YANKEE CANDLE

OLFACTORY GALLERY ACQUA ALPES CHIARA FIRENZE PROFUMO DI TOSCANA LIFE FRAGRANCES LINARI LU PROFUMO DI LUGANO P & P PARFUM & PROJET VOLUSPA


Un appuntamento, in grado di stimolare la curiosità e allargare gli orizzonti. Questo è HOMI, il salone degli stili di vita, che torna con una nuova edizione, dal 27 al 30 gennaio 2017, presso i padiglioni di Fieramilano a Rho. In questa uscita dedichiamo un focus particolare all’area Fragrances & Personal Care, che ospita un’ampia proposta di aziende specializzate in profumazioni per l’ambiente. L’edizione di Gennaio presenterà un nuovo concept, l’Olfactory Gallery, che sarà allestita come una vera e propria galleria d’arte, raccogliendo brand italiani e stranieri che per la prima volta si presentano al grande pubblico.

CONTENUTI

La fiera delle contaminazioni

Una visita è d’obbligo! Per uscire dai soliti circuiti e immergersi in una realtà diversa che può trasmettere stimoli nuovi capaci di rispondere alle esigenze di un consumatore, oggi più che mai avverso all’omologazione. Per questo vi consigliamo di prendervi tutto il tempo necessario per lasciarvi coinvolgere dagli infiniti percorsi di HOMI, che guardano anche al mondo del bijoux, dell’accessorio moda, del wellness e dell’home décor. Imagine ci sarà!

12 INTERVISTA Cristian Preiata, Exhibition Director di Homi

14 OLFACTORY GALLERY Le aziende più particolari del settore

16 TENDENZE OLFATTIVE Quattro trend del futuro + i consigli d’uso

18 PAROLA AI RETAILER Un prodotto che fidelizza il consumatore finale

20 AZIENDE In mostra, le proposte degli espositori

(testi a cura di Ivan Pestillo)

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INTERVISTA

Cristian

REIATA L’Exhibition Director di Homi ci racconta le novità dell’edizione di gennaio con focus sulle aree di interesse per la profumeria.

Appuntamento dal 27 al 30 gennaio 2017 con una nuova edizione di Homi, il salone degli stili di vita in scena presso i padiglioni di Fieramilano a Rho. Stagione dopo stagione, questa manifestazione è riuscita ad affermarsi sempre di più come un contenitore di progetti di alto valore e contaminazioni virtuose tra diverse categorie merceologiche che vanno dal settore delle decorazioni a quello degli accessori moda e bijoux. Ampio spazio viene dato anche al wellness e ai profumi per l’ambiente, un settore su cui Homi punta sempre di più, come ci ha raccontato il suo Exhibition Director.

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Parliamo di Homi e di come si configuri un salone degli stili di vita... Homi nasce da un’intuizione innovativa che si basa sulla valorizzazione dei prodotti in funzione del contesto di stile in cui saranno apprezzati e vissuti da ciascuno. Si tratta di una dimensione esperienziale del prodotto che va oltre l’esposizione dei singoli pezzi, ma cerca di connetterli tra loro e al quotidiano di cui saranno protagonisti. Questa formula propone una sfida per tutti: per la manifestazione, intenta a cogliere sempre nuove tendenze - in particolare nei settori dedicati al mondo di fragranze, home wellness, bijoux e accessori moda –, per gli operatori che

devono poter interpretare le proposte delle aziende secondo i gusti in continua evoluzione e infine per i retailer ai quali spetta il ruolo di ‘divulgatori’ del gusto in ogni ambito, per aiutare il cliente finale a comprendere le nuove tendenze e a farle proprie, adeguandole ai suoi gusti e alle sue abitudini. Quali le novità di questa edizione? A settembre abbiamo lanciato nuove aree come Homi Smart che coniuga stile e tecnologia, sulla spinta delle nuove tendenze del vivere quotidiano e delle abitudini di tutti noi, sempre più legate alla dimensione tecnologica e alle potenzialità della rete. Non


CRISTIAN PREIATA EXHIBITION DIRECTOR DI HOMI

mancheranno, ovviamente, le novità dal mondo di bijoux e accessorio moda, un settore che rappresenta circa un terzo della proposta merceologica di Homi e che si è arricchito nelle ultime edizioni di mostre a tema e occasioni di approfondimento. Senza dimenticare le fragranze per l’ambiente a cui, in questa edizione, dedicheremo particolare attenzione. Come sempre poi, molto spazio ai momenti di formazione e alle aree dedicate alla sperimentazione con progetti e proposte di giovani designer, italiani e non. Tra le aree di particolare interesse per la profumeria, quella dedicata a Fragrances e Personal Care. Quanti saranno gli espositori e come vengono selezionati? Gli espositori saranno una trentina. Si tratta di realtà interessanti, che offrono profumi espressamente pensati per la casa, oppure linee che declinano lo stile del brand agli aromi per gli ambienti. Vogliamo dare spazio anche a quelle realtà che ‘osano’, sia dal punto di vista delle fragranze, sia dal punto di vista della loro confezione: non di rado, i profumi per ambiente sono oggetti di design che offrono un’esperienza sinestesica, dove vista, tatto e olfatto si fondono in un’unica sensazione. Sono proposte che vanno nel senso della nostra filosofia che promuove

commistioni e nuove tendenze.

Quali riscontri vi aspettate dal canale della profumeria? Siamo convinti che il suo sviluppo coinciderà con una sempre maggiore integrazione con le altre aree della manifestazione, creando quindi ottime opportunità per i profumieri, che, accanto ad una sempre più ricca gamma di proposte di profumi e fragranze, troveranno stimoli per associare all’esperienza olfattiva dei propri clienti anche altre proposte.

Perché un profumiere dovrebbe visitare quest’area? Perché le fragranze per l’ambiente rappresentano un’occasione in più per il profumiere. Sono in grado di fidelizzare il consumatore, andando a completare le sue abitudini in fatto di life-style. Le fragranze sono oggi un complemento d’arredo vero e proprio che da un lato si può associare ad articoli di design o ambienti allestiti secondo un certo stile, dall’altro diventa un punto di partenza per inventare gli spazi e giocare con colori, materiali e forme in grado di completare visivamente la sensazione olfattiva provata. Inoltre, sempre di più,

Infine un consiglio: come visitare al meglio la fiera? Non c’è un’unica ricetta: credo che la migliore soluzione sia di partire dagli articoli e dai temi più vicini alla propria ricerca e poi aprirsi ad altre proposte, per scoprire, e magari inventare, nuove commistioni con le altre merceologie in mostra. Le novità della decorazione e del tessile-casa possono diventare lo spunto per l’allestimento di una vetrina. Le idee regalo sono sempre più spesso anche accessori per la casa e per la persona. Credo che sia indispensabile che ogni visitatore trovi la propria formula di visita.

INTERVISTA

negli stessi punti vendita si trovano profumi e bijoux, due dimensioni complementari per la bellezza femminile: da questo punto di vista, Homi offre, come dicevo, ampio spazio agli accessori per la persona, e dunque grandi possibilità anche per i profumieri di individuare articoli e proposte in linea con lo stile del proprio punto vendita o di puntare su nuovi trend.

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novità 2017

Olfactory gallery Uno spazio dedicato a realtà grandi e piccole nell’universo delle fragranze per l’ambiente. Con tante novità che non passeranno inosservate.

A gennaio, l’area Fragrances & Personal Care di Homi ospiterà un’iniziativa inedita: l’Olfactory Gallery. Si tratta di una vetrina che raccoglie una selezione di brand, italiani e internazionali, che partecipano per la prima volta alla manifestazione.

ImpattantI e di qualità Le proposte in mostra sono state selezionate attraverso due tratti distintivi: l’utilizzo di packaging particolarmente ricercati in grado di dare valore sinestetico alla sensazione olfattiva,

potenziandola attraverso gli altri sensi e l’impiego di materie prime particolari, che offrono la garanzia di essenze e profumazioni realmente innovative e tutte naturali. Dunque proposte uniche e insolite, in grado di offrire nuovi spunti agli operatori del settore.

Acqua Alpes, www.acquaalpes.com Acqua Alpes è una manifattura di profumi che nasce dalla suggestione di una natura maestosa e imponente come quella delle Alpi Tirolesi. Il cuore di tutte le creazioni Acqua Alpes è l’acqua pura che scende dalle montagne e che viene poi miscelata con le essenze più esclusive.

Linari, www.kaon.it Creato nel 2003 dal designer Rainer Diersche, il marchio tedesco Linari mira a creare fragranze di qualità, racchiuse in flaconi senza tempo. Due le chiavi del suo successo: un design accattivante e l’uso esclusivo di eau de parfum per le fragranze d’ambiente.

Attualmente la collezione Linari si compone di oltre 27 diverse fragranze per ambiente. Tra le ultime novità, le Candele Visione 17 fatte con 1000g di cera e tre larghi stoppini.

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L´azienda è stata tra le prime a produrre eau de parfum che contenessero l’Oud, una resina pregiata chiamata ‘l’oro nero della profumeria’.Anticipando una tendenza must nel settore.

Chiara Firenze, www.chiarafirenze.com La Toscana, con i suoi paesaggi bucolici e i suoi profumi, è fonte d’ispirazione per il marchio Chiara Firenze che oggi propone un vero e proprio viaggio olfattivo in grado di trasportare il consumatore attraverso l’arte e la storia.

La novità del brand ha un nome molto evocativo. Si chiama Velluto ed è una fragranza dal design contemporaneo, pensata per riscaldare l’ambiente con i delicati e rilassanti sentori della vaniglia e del caramello.


novità 2017

Come in una galleria d’arte in mostra marchi italiani e stranieri che per la prima volta si presentano al grande pubblico.

Parfum & Project, www.parfumproject.com Oggi sempre più realtà aziendali sono alla ricerca del proprio logo olfattivo. Una fragranza per il proprio negozio, da diffondere durante un evento speciale o semplicemente da usare come regalo personalizzato.

Questo il business di Parfum & Project che sviluppa un servizio completo e su misura, che segue tutte le fasi dello sviluppo di un logo olfattivo, grazie alla maestria e al talento dei profumieri di Grasse.

Profumo Di Lugano, www.profumodilugano.eu

Voluspa, www.voluspa.com

In una splendida giornata d’estate, in Piazza della Riforma a Lugano, nasce l’idea di dare qualcosa in più a questo luogo stupendo: un profumo, in due differenti declinazioni olfattive. Nascono così Bre e Paradiso di Profumo di Lugano.

Il concetto di ‘lusso accessibile’ prende forma con Voluspa, marchio di fragranze per l’ambiente che, nel 2016 ha rinnovato la sua collezione più venduta Japonica rivisitandone il packaging con colori brillanti accostati a toni metallici.

I due jus sono unisex: Bre è fresco con essenze naturali di bergamotto, incenso e mirra, mentre Paradiso è più dolce con note di anice, miele e vaniglia.

Life Fragrances Distribuito da Mi.Ca Snc Una passione condivisa e un’amicizia di lunga data danno vita a Life Fragrances: un progetto creato dalle due fondatrici, Ilaria Minari e Barbara Calzati, unite dall’amore per i profumi e dalla ricerca continua di stile e bellezza.

“Cerchiamo ogni materia prima con assoluta attenzione per creare le essenze più esclusive. Non facciamo la classica candela di medio livello. Per questo abbiamo tanti clienti fedeli”. Taci Arnsten, Co-fondatrice e Direttore Creativo.

Provenienti dal mondo del design e della moda, Ilaria e Barbara hanno trasformato la loro passione in una collezione che parla di ricordi, di viaggi, di momenti e del susseguirsi delle stagioni.

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TREND 2017-2018 08 IMAGINE dicembre 2016

Tendenze olfattive Design pulito, retro-glam, dark-night e richiami alla natura. Questi i trend che vedremo prevalere nel settore delle fragranze per l’ambiente.

Quello delle fragranze per l’ambiente è un mercato che segue trend ben precisi proprio come quello dei profumi per la persona. A volte queste tendenze sono simili, altre invece sono completamente diverse. Anche per questo,

CONTINUA IL TREND dei fioriti

gli specialisti delle fragranze per la casa si trovano a competere con i grandi colossi del mercato selettivo, in particolare della profumeria artistica, che propongono la collezione home come extension line delle loro creazioni dedicate alla persona (vedi Diptyque, Molton Brown e i monomarca di Jo Malone London e Zara Home).

Secondo gli essenzieri, questi sentori copriranno un ruolo fondamentale nel 2017 e nel 2018 con le note dei fiori bianchi, del gelsomino e della rosa. Molto di moda, le note fruttate, soprattutto quelle dei fichi e dei frutti di bosco. Anche il rabarbaro è un trend attualissimo, cavalcato da marchi come Molton Brown. Non mancano poi gli agrumati: pompelmo e bergamotto

Tra tutte le tendenze, quella forse più intramontabile riguarda le fragranze fiorite. Un trend esploso nel 2016 con il ritorno dei fioriti poudré come, ad esempio, quello di Dyptique RosaViola.


QUATTRO I CONCEPT del futuro

protagoniste le note di legno e vaniglia, ma anche alcuni fiori come la mimosa e la gardenia, racchiuse in flaconi vintage e dorati. Rosa damascena, spezie, oud e incenso sono le note star delle fragranze ispirate al mistero della notte, custodite in flaconi che richiamano il velluto e i metalli preziosi. Infine ci sono le fragranze ispirate alla natura e ai suoi frutti, con note di pepe, cardamomo, tè, muschio, legni e patchouli. I loro flaconi sono avvolti in pack che richiamano il legno e uno stile country molto moderno.

Quanto ai diversi concept, secondo l’azienda Mane, possiamo anticipare ben quattro tendenze che vivranno il loro momento più forte nell’autunno-inverno 2017/2018: la ricerca di un design pulito, il ritorno a uno stile retro-glam, i colori della notte e i richiami alla natura. Il primo trend esplode nella predominanza delle note acquatiche e di quelle ozoniche, unite

FRAGRANZE dalle tante virt•

al muschio bianco e all’odore delle pietre bagnate. Non manca poi il ritorno al classico ‘profumo di pulito’ con note fiorite e muschiate mixate a tocchi di vaniglia e mandorla. E il packagin di queste fragranze ne rispecchia le note con palette colore neutrali, linee anni Settanta e giochi di luce tra l’opaco e il lucido. Lo stile retro-glam vede, invece, come

sono perfette le fragranze seducenti, scelte per un’occasione speciale, oppure quelle alla lavanda per le loro proprietà rilassanti. In bagno, invece, consiglio le note aromatiche, fresche e marine che prevalgono sui cattivi odori. Attenzione però a non esporre troppo le fragranze per l’ambiente al calore e alle correnti d’aria che le consumano velocemente”.

TREND 2017-2018

sono le note chiave, spesso mixate a quelle del tè. Non a caso, la fragranza Lime Basil & Mandarin rimane un top seller per il marchio Jo Malone London. Sul fronte delle fragranze woody, continua a dominare il sandalo, mentre i sentori di pelle aumentano costantemente di popolarità e sono sempre più apprezzati dal consumatore finale. Le note di lavanda e menta sono, invece, le più gettonate nella famiglia degli aromatici.

Che siano fiorite, agrumate o legnose. Le fragranze per l’ambiente conquistano il consumatore anche per i loro plus. Molti degli oli essenziali utilizzati hanno, infatti, virtù legate all’aromaterapia. Lo conferma Emanuela Rupi di Mouillettes & co.: “Nella camera da letto, per esempio,

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in profumeria

La parola ai retailer Le fragranze per l’ambiente fidelizzano il consumatore purché trattate con la stessa dignità di quelle per la persona. Con spazi e vetrine dedicate. Su questo punto, concordano i retailer.

Cecilia Chizzali,

Silvia Perricone,

direttore Prodotto CoinCasa

neos 1911 di Caserta

Il mercato delle fragranze d’ambiente ha subito un’importante evoluzione negli ultimi anni, andando verso una grande differenziazione di prodotto e una specializzazione sempre maggiore. È aumentata soprattutto la ricerca di prodotti naturali, con lo sviluppo di linee che garantiscono l’uso di materie prime selezionate di alta qualità, cere ed essenze, garantite da tossicità e agenti chimici, in risposta ad una crescente esigenza del mercato.

Le fragranze per l’ambiente sono un prodotto trasversale, vengono acquistate da entrambi i sessi e da un consumatore di età compresa tra i 35 e i 50 anni. Si tratta di clienti appassionati di lusso e design, amanti dei dettagli e della ricercatezza. In questi ultimi anni si è verificato un deciso incremento della proposta relativa alle fragranze per l’ambiente, volto a un’estensione del concetto di lusso in profumeria. Il cliente è sempre più informato e ricerca, in egual misura, forma e sostanza, dalla qualità del contenuto all’esclusività del marchio, passando per il design che trasforma le fragranze per l’ambiente in veri e propri dettagli dell’arredamento.

Augusto Mazzolari, Profumerie mazzolari di milano

Dedichiamo ampio spazio alle fragranze per l’ambiente che si dimostrano, sempre di più, un prodotto trasversale per profumare la casa, la macchina e persino il negozio e l’ufficio. Su questo fronte non temo molto la concorrenza di altri canali. Del resto, oggi persino i prodotti di trattamento e make up di molti marchi selettivi si trovano anche in altre realtà. Alla fine ciò che fidelizza il consumatore è il servizio e la profumeria ha tutte le carte in regola per valorizzare al meglio le fragranze per l’ambiente all’interno del punto vendita. Io stesso sto introducendo, all’interno della gamma di prodotti a marchio Mazzolari, una serie di proposte per l’ambiente.

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in profumeria Gabriella Zuliani, Profumeria Gabriella di ravenna

Luigi Elia, Profumeria Parenti di roma

Nella mia profumeria, le fragranze per l’ambiente occupano un’intero scaffale molto impattante. A queste è sempre dedicata anche una vetrina larga più di un metro. Trattando solo profumeria artistica, posso affermare che il mio cliente è medio-alto, una persona raffinata che cerca prodotti di lusso e di qualità. Spesso e volentieri, il consumatore si reca nel mio punto vendita proprio per acquistare diffusori d’ambiente per il loro ufficio e per la casa. Devo ammettere, però, che i diffusori di tipo shangai fidelizzano molto di più il consumatore rispetto alle tradizionali candele. La profumeria è il luogo più appropriato per questo tipo di prodotto. Come per altre categorie merceologiche, però, negli ultimi anni l’industria è andata oltre i confini del selettivo, iniziando a distribuire questi prodotti anche in altri canali. Non concordo con questa distribuzione ad ampio raggio e penso che le fiere, quando aperte solo agli operatori del settore, siano un’ottima occasione per scoprire delle belle novità.

A seconda del marchio dedichiamo diversi spazi alle fragranza per l’ambiente all’interno del punto vendita. Alcune linee sono complementari a quelle per la persona, mentre altre sono trattate separatamente. Cerco anche di creare una rotazione, mettendo in evidenza marchi diversi a seconda del periodo, sia a scaffale che in vetrina. Molti consumatori entrano nel punto vendita appositamente per trovare fragranze per l’ambiente di alta qualità. Con queste riesco a fidelizzare il consumatore che, sempre di più, cerca di personalizzare l’ambiente in cui vive. Purtroppo le aziende di questo settore ci forniscono pochi strumenti di fidelizzazione come i campioni, ma alla fine questa categoria merceologica attira e conquista lo stesso il consumatore grazie al nostro consiglio e alla nostra esperienza. Certo, ci sono diversi canali concorrenti, ma la profumeria dimostra di differenziarsi con prodotti di elevata qualità e con un servizio che diventa una vera coccola per il cliente. Soprattutto durante il periodo natalizio quando arriva il momento di fare un regalo. Anche se devo ammettere di proporre con successo questo tipo di prodotto durante tutto l’anno. Forse un po’ meno d’estate quando le persone trascorrono più tempo fuori dalla propria abitazione.

Paolo Sandri Profumeria GianfranCa di Parma

Nel mio punto vendita, ho dedicato un intero reparto alle fragranze per l’ambiente. Queste hanno conquistato un target di consumatori medio-alto. C’è chi entra in negozio proprio per acquistare profumatori d’ambiente oppure detergenti per il bucato come quelli di The Laundress. Si tratta di prodotti che garantiscono un elevato grado di fidelizzazione, soprattutto quando sono ricaricabili. Il consumatore che acquista un determinato profumo per l’ambiente poi ritorna sul punto vendita per comprarne il refill. Proprio per questo motivo, trattiamo diffusori e candele con la stessa dignità dei profumi per la persona, con vetrine dedicate e omaggiando il consumatore con dei sample. Inoltre questi prodotti si prestano bene come idea regalo, durante il periodo natalizio e non solo. In questo segmento ora non competiamo più solo con i negozi di arredamento, ma anche con i vivaisti. Questi ultimi, però, tendono a proporre un prodotto di posizionamento medio-basso che, nella maggior parte dei casi, non viene nemmeno esposto correttamente.

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ANTEPRIME

Aziende espositrici

Erbolinea www.erbolinea.it Da 25 anni, la Erbolinea di San Severo, in provincia di Foggia, crea e distribuisce profumazioni d’ambiente, progettate e realizzate in Italia. Qualità Made in Italy, dunque, con materie prime (estratti di fragranze, resine e fiori) non testati sugli animali e rigidamente selezionati all’interno dei laboratori di proprietà. Oltre ai classici profumi per ambiente con bastoncini e ricariche, l’azienda propone anche fragranze spray, lampade catalitiche, caramelle profumate e fragranze per l’automobile. Tutte dalle note intramontabili, per regalare atmosfere insolite e raffinate, di grande ospitalità. E, per completare l’esperienza di benessere della persona, ci sono anche infusi, tisane e caffè verde custoditi in filtri piramidali.

Clearco www.clearcohome.it Dal 2014 Clearco distribuisce in esclusiva per l’Italia le candele profumate in cera di soia della linea Heart & Home. “Le nostre candele hanno un’alta concentrazione di profumo che garantisce la persistenza della fragranza fino all’ultimo grammo di cera. La cera di soia, inoltre, permette alla candela di bruciare in modo pulito rispetto a una base di paraffina. I tempi di bruciatura sono più lunghi. È un prodotto naturale, quindi più rispettoso per l’ambiente ed eco-sostenibile. Anche la qualità delle fragranze è eccellente: la bruciatura avviene a temperature basse, quindi è più sicura” racconta Italo di Lorenzo, Marketing & Sales della Clearco Srl. In arrivo, per la primavera 2017, una collezione di fragranze all’insegna dell’ottimismo, coloratissime, con note verdi e sentori di fresia e gelsomino bianco.

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www.estebanparis.com Da oltre 30 anni, il marchio Esteban crea un universo impregnato di poesia attraverso fragranze che uniscono alta qualità, rispetto della natura e tutto il know-how artigianale francese. I suoi profumi sono densi e delicati al tempo stesso al fine di appagare i sensi. Le loro linee sono pure e giocano con le trasparenze. Tra le diverse collezioni, Les parfums Elessens rende omaggio alle origini del profumo con materie prime che affondano le proprie radici nella terra per poi aprirsi in tutte le loro minuziose sfaccettature. Ogni profumo di questa collezione è, dunque, una fusione di note dense e aeree che si irradiano nello spazio circostante per far vibrare i sensi di chi le coglie. Un prodotto per veri intenditori, destinato a un target sofisticato.

ANTEPRIME

Esteban Paris

Gruppo Motta www.tuttomuha.com Profuma la casa, deterge diverse superfici, elimina i cattivi odori e ravviva i filtri dell’aspirapolvere, i deumidificatori e l’acqua del ferro da stiro. Questa l’innovazione del prodotto cult del Gruppo Motta. Si chiama Muhà Spray Multiuso e non è l’unica proposta impattante della società che, da oltre 25 anni, sviluppa anche diffusori di fragranze a bastoncini e cere profumambiente. Tra le novità, va segnalato il Flower Diffuser, un elegante fiore in legno di betulla naturale, completamente realizzato a mano, che impreziosisce raffinate confezioni in vetro per diffondere negli ambienti le fragranze. Obiettivi per il futuro? Creare nuove linee di prodotto a partire dalla ricerca del design e dalla qualità dei materiali per soddisfare una clientela dal gusto raffinato, con uno stile rigorosamente Made in Italy.

I numeri parlano da soli Che Homi sia un appuntamento da segnare in agenda lo hanno capito in molti. A parlare sono innanzitutto i numeri! L’edizione di settembre 2016 ha visto la partecipazione di 1.460 espositori di cui il 25% proveniente da 114 Paesi stranieri. Grande successo anche in termini di ingressi: gli operatori che hanno visitato la fiera sono stati 62.800 (+3% rispetto all’edizione precedente) di cui il 17% proveniente dall’estero.

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anteprime

Aziende espositrici Imagine Group www.lesepiciers.com Nome francese, ma qualità rigorosamente Made in Italy per il marchio Les Epiciers della Imagine Group Srl. “Abbiamo il nostro laboratorio di cere che realizza prodotti mai commercializzati prima come, ad esempio, le scatole cerate che servono da packaging per le nostre collezioni di arredo olfattivo: sono veri ‘quadri’, una diversa dall’altra” racconta Sandra Rivero. Innovazione, dunque, su tutti i fronti. Con prodotti curiosi e accattivanti. Molta attenzione viene riservata ai packaging per colpire subito la sfera emozionale del consumatore. “Un prodotto che non ha paragoni è la linea gourmet con delle marmellate di cera, taralli e grissini di cera fatti in gran parte con profumi ad uso alimentare che riproducono fedelmente gli aromi rassicuranti del cibo” conclude la titolare dell’azienda.

Wellness di qualitˆ Attigua all’area Fragrances & Personal Care di Homi, quella dedicata al Wellness. Da non perdere soprattutto se si è titolari di una profumeria dotata di centro estetico o area benessere. Qui, infatti, è possibile curiosare tra le novità dei migliori marchi internazionali in fatto di profumi, cosmetici, prodotti specialistici, attrezzature e complementi.

Living Giardini & Co. www.lavandadellago.eu Un progetto giovane che è già un successo, quello lanciato nel 2009 dai fratelli bresciani Domenico e Marco Lopresti. Il loro percorso professionale ha inizio nel 1995 nel campo florovivaistico. Una passione che, nel 2009, li porta a coltivare la lavanda a regime bio per poi presentare, nel 2014, una linea di cosmetici con formulazioni 100% naturali bio, adatte anche al pubblico vegano. Si chiama Lavanda del Lago e sfrutta le proprietà terapeutiche dell’olio essenziale puro di lavanda, unito alla preziosa acqua termale. Oltre ai cosmetici, la linea comprende anche prodotti alimentari come marmellate, biscotti, tisane, liquori, pasta e miele, tutti aromatizzati con il loro olio essenziale di lavanda, per un’esperienza di benessere a 360 gradi.

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Lothantique

anteprime

www.lothantique.com Fondata nel 1987 da Josephine, Domy e Denis Vogade che presero in consegna l’azienda di famiglia, la Lothantique si è sempre contraddistinta per il suo dinamismo e l’alta competenza. E proprio questa ricetta, l’ha portata, nel 1998, ad aprire anche una filiale negli Stati Uniti. Il suo successo sta nella filosofia aziendale. Una società con 30 dipendenti, dedita al rispetto della tradizione, del savoir vivre e dell’ambiente. Tutti i prodotti sono, infatti, formulati all’insegna dell’efficacia e della sicurezza, senza dimenticare l’aspetto più sensoriale e, perché no, ludico. Tanta anche l’attenzione al dettaglio, nonostante l’utilizzo di imballaggi con materiali interamente riciclabili. Importanti anche le licenze, acquisite nel 2015, dei marchi Les Héritiers de Marcel Pagnol e Les Parfums Miller et Bertaux.

Millefiori www.millefiorimilano.com, www.yankeecandle.com Due i marchi del gruppo ed entrambi già molto conosciuti. Si comincia con l’italianissimo Millefiori con la sua mission di assecondare tutte le personalità del consumatore con fragranze per l’ambiente uniche e persistenti. A Homi, il brand porterà diverse novità caratterizzate da sofisticate note olfattive in grado di “raccontare” vere e proprie storie profumate. Poi c’è Yankee Candle che dal 1969 cattura tutte le ultime tendenze in fatto di profumazioni, colori e home décor. Il brand accoglierà il 2017 con tante novità a cominciare dall’ampliamento della gamma Pure Essence con tre nuove e delicate profumazioni: Linden Tree con note di tiglio, Wild Mint alla fresca menta selvatica e Cherry Blossom con le note dei fiori primaverili.

My Fragrances www.myfragrances.it

Forte tradizione artigianale, cultura del design e qualità Made in Italy. Queste le chiavi del successo del marchio My Fragrances che oggi si affaccia al mondo della cosmetica naturale con una serie di linee pensate per trasportare sulla pelle quelle stesse sensazioni calde e intense che le fragranze diffondono nelle case e nell’ambiente. Punto di forza di questa proposta, l’attenzione agli ingredienti. Tutte le formule non contengono parabeni, SLS, SLES, siliconi e oli minerali. “Entrare nel mondo My Fragrances equivale oggi a intraprendere un viaggio attraverso il mondo, si viene subito accolti in una dimensione multisensoriale dove i profumi inebriano l’olfatto, il design cattura lo sguardo e le texture sono tutte da esplorare” spiega Mariagrazia Diano di My Fragrances.

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anteprime

Aziende espositrici Nicola Ceretta www.kringlecandle.it Oltre 70 referenze, suddivise in sette classi olfattive, e tantissime novità ogni stagione. Questa la proposta per la casa targata Kringle Candle, marchio distribuito dalla Nicola Ceretta Exclusive Sales. Non passano certo inosservate le impattanti candele custodite all’interno di un vaso di vetro ermetico che, una volta consumata la cera, può essere lavato in lavastoviglie e riutilizzato, persino riscaldato nel forno a microonde. Ma quali gli ulteriori plus di questo marchio? “Le nostre candele profumate sono 100% made in USA e realizzate con materie prime di altissima qualità: paraffina alimentare e doppio stoppino in cotone per una combustione uniforme” sottolinea il direttore commerciale dell’azienda, Nicola Ceretta.

VI.MA www.villagecandle.guru Candele americane per tradizione da oltre 20 anni. Sono quelle targate Village Candle, realizzate con pura paraffina giapponese per uso alimentare, con un bassissimo residuo oleoso. Questo marchio utilizza solo stoppini speciali, in cotone trattato, per consentire una maggiore durata della candela e per agevolarne la migliore riaccensione, in modo omogeneo e ottimizzando la combustione. “Le profumazioni, tutte accattivanti e sofisticate, derivano dalla lavorazione dei migliori oli essenziali, quelli che non cambiano stato a contatto con la fiamma e che non producono la patina nera” tiene a sottolineare Martina Zavoianni, titolare dell’azienda Vi.Ma, unico distributore per l’Italia del marchio Village Candle.

16 imagine dicembre 2016

Tutto il mondo in una fiera A Homi non manca proprio nessuno. Tanti gli espositori italiani, ma anche quelli internazionali. Da chi s’ispira ai profumi delle regioni d’Italia e valorizza l’artigianato locale a chi guarda a Oriente con fragranze persistenti custodite all’interno di flaconi preziosi e opulenti. Non mancano i rappresentanti della Francia, il Paese della bellezza per antonomasia, e le candele Made in USA con il loro profumo di cupcake e marshmallow.



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