Imagine 9/2018

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imagine LE ITALIANE SI “TRATTANO” BENE. OLTRE 1.400 MILIONI DI EURO PER LO SKINCARE IL MATRIMONIO? UN VERO AFFARE. ANCHE PER I BEAUTY STORE

RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975

ACCESSORI, BIJOUX E PROFUMI D’AMBIENTE: ARRIVANO I NUOVI MUST HAVE

LA BELLEZZA VOLA ALTO


CHRONO BEA UTY. PERCHÉ LA Ogni giorno, ogni mese, ogni anno la pelle cambia. Per affrontare questi grandi e piccoli cambiamenti nasce Kanebo, un brand interamente basato sul concetto di Chrono Beauty, che permette di adeguare la routine di skincare a ogni momento pelle/vita.

LA LINEA COMPLETA

I prodotti sono basati su formule che seguono i ritmi

giorno-notte, mensile, annuale e il ritmo della vita.


A PELLE SEGUE I SUOI TEMPI Chrono Beauty dà a ciascuno la possibilità di costruire un percorso di trattamento sui propri ritmi vitali donando in ogni momento una pelle piena di vitalità, luminosa, compatta e perfettamente idratata. Il ritmo giorno/notte individua il trattamento base, che assicura idratazione e tonicità. Negli altri ritmi troviamo invece trattamenti mirati «iÀ ià }i âi ëiV wV i\ il ritmo mensile dà gli strumenti per equilibrare la tramatura cutanea (elasticità, spessore, colorito); il ritmo annuale garantisce protezione dagli agenti atmosferici (raggi UV, smog, clima); il ritmo della vita aiuta a sostenere la struttura cutanea (qualità della grana, cedimenti, rughe). Per questi nuovi prodotti è stata, w i] ëiV wV> i Ìi ÃÌÕ` >Ì> Õ > fragranza distintiva, Teatopia, a base ` w À ` Ìm V ià i } >«« ià ] «iÀ accrescere la sensazione di benessere. Al ritmo giorno/notte appartengono i tre prodotti star, fondamentali per } À ÕÌ i\ The First Serum, un pieno di idratazione per il giorno e la notte; Fresh Day Cream, per risvegliare e proteggere la pelle ogni giorno; Night Lipid Wear, per rigenerare la pelle durante il riposo.





PENSIERI E PAROLE

U rientr ricc d stimol Se embre, cambio di stagione e… di pelle. Finito il tempo dell’abbronzatura, restano i segni, non desiderati ma evidenti, appena il pallore ritorna: qualche macchia in più, un po’ di rughe e sparse qua e là, meno tonicità in generale. I rimedi ci sono, efficaci, rapidi e tecnologicamente evolutissimi. In questo numero vi presentiamo tu e le novità skincare sul mercato. Una routine di bellezza che in Italia fa ura oltre 1.435 milioni di euro. Un business in continua crescita anche nelle fasce più giovani della popolazione (femminile e maschile), perché prevenire è meglio e i risultati si o engono soltanto con costanza e perseveranza nel tempo. Prima si comincia, quindi, meglio è. Un altro fenomeno che si avvicina sempre più al mondo della profumeria è il matrimonio. Nel giorno più importante della vita, non si lesina nulla per la gioia delle cabine di estetica, dei make up artist, di servizi top in boutique come quelli proposti da Chanel e dalle principali insegne. Il giro d’affari è importante e segue una tendenza decisamente in crescita: il matrimonio diventa una sorta di lifestyle che coinvolge non solo gli sposi, ma tu i e tu o ciò che ruota a orno all’evento. Di conseguenza, il mercato della bellezza dev’essere in pole position.

E D I T O R

IN CHIEF

La redazione, poi, s’è trasformata per alcuni giorni in una sorta di beauty store: accessori, bijoux e fragranze d’ambiente hanno invaso le scrivanie. Per cui abbiamo selezionato e fotografato ciò che ci è parso più trendy, credendo fermamente nella possibilità che anche questo se ore possa diventare un argomento di vendita valido e fru uoso. Quel tocco in più per fare della profumeria un luogo dove ogni desiderio si possa realizzare. Noi di Imagine siamo ripartiti - dopo la pausa estiva con nuove energie, o imismo e buon umore. E il nostro augurio è che sia così anche per voi. Ogni giorno che verrà.

di Cristina Milanesi

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PENSIERI E PAROLE

F E N A P R O

Cavalchiam i cambiament ! I profumieri italiani sono eccellenti imprenditori. Ad affermarlo è Lluis Plà, dire ore generale di Angelini Beauty, protagonista del PRIMO PIANO di questo numero, che ha parole di grande apprezzamento per la nostra categoria. Grazie, anche da parte di Fenapro. Sono complimenti che lusingano, sopra u o in tempi di radicale trasformazione come questi. Una trasformazione complessa. Le ultime rilevazioni di Cosmetica Italia, relative al primo semestre di quest’anno, evidenziano una lieve progressione del canale dello 0,5%, anche in virtù del fa o che il mese di giugno ha ridato un po’ di slancio al mercato. Vero è che a sostenere la profumeria continuano a essere gli incrementi di prezzo. Quali conclusioni tirare? Nessuno ha la bacche a magica, ma l’unica certezza maturata in questi anni di profondo cambiamento è che l’immobilismo porta da nessuna parte. Bisogna ascoltare il consumatore e avere voglia di rime ersi in gioco. Fenapro lo sta facendo con il proge o di professionalizzazione del canale, con la campagna pubblipromozionale, con l’intensa a ività in ambito europeo... i risultati stanno arrivando, l’industria guarda al nostro lavoro con a enzione, è dalla nostra parte. Anche Imagine si è rimessa in gioco e ha cavalcato il cambiamento, con risultati che sono so o gli occhi di tu i. Basta sfogliare questo numero per rendersene conto. Dal 14 al 17 se embre, poi, sarà presente a Homi nell’area Homi Beauty Style, uno spazio all’insegna della contaminazione. E dove anche la profumeria non può mancare.

di Michelangelo Liuni

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VIETATO arrossire





imagine ORGANO UFFICIALE FENAPRO rivista specializzata fondata nel 1975 DIRETTORE EDITORIALE Michelangelo Liuni DIRETTORE RESPONSABILE Maria Cristina Milanesi cristina.milanesi@rcs.it CAPOREDATTORE CENTRALE Loredana Ranni loredana.ranni@rcs.it PROGETTO GRAFICO Giorgia Gullo a CAPOREDATTORE GRAFICO (ad personam) Lorenza Martini lorenza.martini@rcs.it

CONSIGLIERI Marilù Capparelli, Carlo Cimbri, Alessandra Dalmonte, Diego Della Valle, Veronica Gava, Gaetano Miccichè, Stefania Petruccioli, Marco Pompignoli, Stefano Simontacchi, Marco Tronche i Provera DIRETTORE GENERALE NEWS Alessandro Bompieri REDAZIONE via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano telefono 02 2584 6671 - fax 02 2584 6675 ABBONAMENTI per informazioni 02 25846785 orario continuato 9.00 - 18.00 CONCESSIONARIA RCS MediaGroup SpA

REALIZZAZIONE GRAFICA E IMPAGINAZIONE Giorgia Gullo a giorgia.gullo a@rcs.it

PUBBLICITÀ SFERA via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano - Italy telefono +39 02 2584.6733, +39 02 2584.1 (centralino)

SEGRETERIA DI REDAZIONE Mariella Bertuca mariella.bertuca@rcs.it Paola Giangualano paola.giangualano@rcs.it

TRAFFICO PUBBLICITARIO Claudia Fieni claudia.fieni@sfera.rcs.it

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO Monica Caiti, Massimiliano De Biase (foto), Giovanna Maffina, Marta Pacillo, Ivan Pestillo, Giuliana Valcavi STAMPA Errestampa srl Orio al Serio (BG) Registrazione del Tribunale di Milano N° 139 in data 24/3/1986 - Iscri a al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n. 1529 CONFINDUSTRIA

RCS MediaGroup SpA via Angelo Rizzoli, 8 - 20132 Milano PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO URBANO CAIRO

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COORDINAMENTO TECNICO Allen Michi allen.michi@sfera.rcs.it GARANZIA DI RISERVATEZZA Informiamo gli abbonati che i dati utilizzati per inviare questa rivista da parte di RCS MediaGroup SpA, titolare del trattamento, sono custoditi nella banca dati di RCS MediaGroup SpA su supporti informatici e sono trattati anche associandoli ed integrandoli con altri Data Base legittimamente utilizzabili, sempre nel pieno rispetto delle misure di sicurezza a tutela della Sua riservatezza. Diritti dell’Interessato (art. 7 del D.Lgs. 196/2003). In qualsiasi momento potrà esercitare i Suoi diritti scrivendo al Responsabile del trattamento c/o RCS MediaGroup via Angelo Rizzoli, 8 20132 Milano (dbm.privacy.sfera@rcs.it) e potrà ottenere gratuitamente l’aggiornamento, la rettifica, la cancellazione o la trasformazione in forma anonima dei Suoi dati.

THE NEW FRAGRANCES

CODICE COLORE Russet orange NELLA FORMULA Il carbone vegetale FORMA E MATERIA Comunicare con il pack IERI OGGI E DOMANI Chromavis verso il futuro SUL PEZZO Belle notizie SECONDO NATURA Un mondo sempre più “green” TRA LE RIGHE Libri e bellezza trasversale PRIMO PIANO Lluis Plà, Angelini Beauty DOMANDA E RISPOSTA Giuliano Noci Basta essere... prodo o centrici! DIAMO I NUMERI La cosmetica green in profumeria


IN QUESTO NUMERO

PAG. 68 MATRIMONIO IN BELLEZZA FOCUS

ARGOMENTI

SKINCARE

SPOSARSI

Soin e dintorni. Una questione di step Le novità per una routine completa I numeri del tra amento

Matrimonio d’affari Oggi sposi (con riserva) Come prepararsi in profumeria I profumi bomboniera di Atelier Cologne Se il trucco sposa è da tv

RICERCA Istituto Italiano Imballaggio Packaging e integrità cosmetica RICERCA B-Selfie Il filler si applica come un cero o ICONE Dsquared2 L’essenza dello stile italo-canadese

STRATEGIE Pepe Jeans London Un brindisi (olfa ivo) ai giovani DOMANDA E RISPOSTA Malvina Cova Un rapporto esclusivo con il trade

PAG. 36 IL MANAGER PSICOLOGO

NOVITÀ DI TENDENZA Look in bianco e nero NOVITÀ DI TENDENZA Il trend del mix and match DOMANDA E RISPOSTA Marie France Bonnin Il profumo della libertà PUNTI DI VISTA Elena e Simona Galli

SPECIALE

LIFESTYLE

Un mondo tu o da vivere

PAG. 90 DETTAGLI DI STILE

STORIE IN VETRINA Domenico Novembre La rivalsa dell’imprenditoria vera RICERCA E se il futuro fosse dell’ele ro beauty? GENERAZIONE DIGITALE Le pia aforme beauty FENAPRO MAG News dalla Federazione

#LIFEISNO #LIFEISNOW



THE NEW FRAGRANCES

#LIFEISNOW




CODICE COLORE di Ivan Pestillo

MUST ENERGIZZANTE Il profumo della felicità. Con un pizzico di agrumi e tutta la ricchezza dei fiori. In edizione limitata.

UNA PUNTA DI ARANCIONE CHE STA BENE A TUTTE ALLE BIONDE ALLE MORE E ANCHE ALLE ROSSE È LA NUANCE “RUSSET ORANGE” DEL SISTEMA PANTONE CHE DIVENTERÀ UN CLASSICO D’AUTUNNO DECLINATO IN TEXTURE SCINTILLANTI E JUS RIVITALIZZANTI

MY HAPPY SPLASH, CLINIQUE

SEDUCENTE Effetto “labbra da baciare”, assicurato da un mix riempitivo di acido ialuronico e glucomannano di konjac.

FULL VINYL LIP LACQUER, NARS

PANTONE® 16-1255 TCX

LE PHYTO ROUGE, SISLEY

VIRILE Orientale e boisé, la fragranza maschile dalle sfaccettature intriganti. Con una nota di maninka destinata a sedurre.

BOSS THE SCENT PRIVATE ACCORD, HUGO BOSS 20. IMAGINE

VINILICO Un tocco di vitamina E, idratante, nel colore intenso a effetto specchio. Perfetto per chi ama osare.

SPASSOSA Per giocare con il colore: otto ombretti, dai finish mat e shimmer, più un intenso illuminante. BORN AWESOME PALETTE OCCHI, ESSENCE

FRESCO Incarnato luminoso? C’è il tonico con particelle esfolianti delicate. Anche per le pelli sensibili. READY STEADY GLOW, REN

STAGIONALE Pratica borsa per la vita in città. In vitello lucido con romantiche applicazioni floreali nei colori dell’autunno. LUNA FLOWER, GABS



NELLA FORMULA di Ivan Pestillo

INCI

CARBONE VEGETALE

IDENTIKIT Ottenuto dalla lavorazione di diversi legni e gusci, il carbone vegetale è talmente attivo che non ha bisogno di essere abbinato ad altre sostanze per risultare efficace. Può essere utilizzato anche puro. E quando il suo nero non deriva da alcun tipo di colorante, nell’elenco INCI viene citato come CI 77268:1; Ph. Eur. Name: carbo vegetabilis.

GLI OPPOSTI SI ATTRAGGONO COME IL NERO E IL BIANCO NON DEVE STUPIRE DUNQUE CHE QUESTO INGREDIENTE NATURALMENTE NERO ABBIA PROPRIETÀ PURIFICANTI E SCHIARENTI

Il nero sbianca. Che sia una contraddizione? Non di certo in campo cosmetico dove sempre più prodo i sfru ano le tante virtù del carbone vegetale, prome endo una pelle super luminosa, denti bianchissimi e un cuoio capelluto purificato. Del resto, questo stesso ingrediente viene utilizzato anche so o forma d’integratore alimentare per alleviare lo stomaco, sgonfiare il ventre ed eliminare le tossine presenti nel corpo. «Si tra a di una polvere molto porosa, inodore e insapore, dalle elevate capacità assorbenti; nelle sue micro celle, infa i, viene intrappolato naturalmente ogni tipo d’impurità» spiega il cosmetologo Umberto Borellini.

Effett detox istantane

La polvere vegetale che troviamo nelle maschere peel off, nelle creme e nei fanghi si o iene a raverso la carbonizzazione di alcuni legni. Tra questi, quelli di salice, pioppo e betulla. Anche il guscio del cocco può essere carbonizzato e polverizzato in maniera molto fine. «Tra i migliori carboni vegetali c’è poi quello ricavato dalla lavorazione del bambù che è molto poroso e, dunque, ancora più purificante. È consigliato sopra u o per chi ha una pelle spessa e iperseborroica» so olinea l’esperto.

E i sorris s accend

Anche all’interno della bocca, il carbone vegetale a ivo lega a sé le sostanze esogene (come le impurità), trascinandole via al momento del risciacquo. Per questo è incorporato all’interno di numerosi dentifrici, ma anche nelle setole degli spazzolini e in alcuni fili interdentali. Il suo obie ivo è principalmente quello di minimizzare le macchie causate da fumo e caffè. «Sui denti, però, questa sostanza può avere una leggera abrasività» racconta il cosmetologo Borellini. E per questa ragione è da sconsigliare a chi si sia già so oposto a pratiche odontoiatriche professionali di sbiancamento.

A sinistra, il dentifricio sbiancante Bamboo Charcoal Whitening Polish di Mr. Blanc Teeth che, amato da celeb come Megan McKenna e Charlo e Crosby, restituisce splendore al sorriso grazie all’elevata concentrazione di carbone vegetale (da Sephora). A destra, la Hollywood Black Mask Peel Off di LR Wonder Company, con un mix di carboni a ivi e aloe vera dalle proprietà antiba eriche. 22. IMAGINE



FORMA E MATERIA di Giovanna Maffina

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ITEM CHE SIA RICICLATO RIPENSATO O DA COMPORRE IL PACK NON CESSA DI STUPIRE E DIVENTA ACCESSORIO DI TENDENZA

Gest rivol zionat

rivol zionar

Di nuovo, sono il profumo e il suo contenitore a essere al centro delle sperimentazioni più creative. A pensarci è Thierry Mugler, che reinterpreta le sue iconiche eau de parfum Angel, Alien e Aura in un formato nomade decisamente inedito - le Perfuming Pen trasformandole in una concrète de parfum unica nel suo genere. Una penna profumata pronta a scivolare in borsa o a infilarsi in tasca, quasi fosse un prolungamento di sé. La mina in cera retraibile è perfe a per rinnovare il sillage della fragranza amata in ogni momento della giornata, a raverso piccoli tocchi sui punti di pulsazione: interno dei polsi, dietro le orecchie, lungo il collo.

Ripensar l form partend da ripensament dell materi

L palett ch divent accessori

Plastica? No grazie. La Powder Power DIY (Do It Yourself) Pale e di Marketing Industry è una so ilissima pale e in cartone composta da due parti, tenute insieme da uno speciale sistema a scorrimento che funzione grazie ai qua ro magneti inseriti so o la carta. Così, la pale e può essere aperta e chiusa semplicemente facendola scorrere e può essere ricomposta a piacimento secondo il look del momento, delle occasioni o del mood. Ma c’è di più. Entrambe le parti (base e cover) possono essere abbinate tra loro scegliendo tra un infinito numero di combinazioni possibili. Si può decidere la base, collocando all’interno il make up che preferito, per poi unire le due parti. Powder Power DIY Pale e «è il primo e unico packaging per make up interamente personalizzabile dal consumatore finale», afferma Stefano Focolari, amministratore delegato di Marketing Industry. 24. IMAGINE

Realizzare dentifrici in polvere e collutori in capsule. L’idea è venuta a Lush. La ragione? Sbarazzarsi del contenitore. Il brand inglese, che dell’eco consciousness ha fa o una bandiera, ha compreso come per eliminare il problema dello smaltimento dei tube i di dentifricio e dei flaconi di collutorio poliaccoppiati (vale a dire composti da più materiali) bisognasse risolvere la questione alla radice, partendo dal prodo o stesso. Sempre firmata Lush, è anche l’idea di usare burri solidi per il corpo privi di packaging. Il risultato? In un anno non sono finiti in discarica 1.572 chili di cartone e plastica. Idee ecologiche e dall’ingombro minimo, perfe e per chi è in viaggio.


BOSS.COM

JAMIE DORNAN

BIRGIT KOS


IERI OGGI DOMANI di Giovanna Maffina

STORY

TELLING NEL CHROMAVIS SI TRASFERIRÀ NEL NUOVO HEADQUARTER DALLA CONCEZIONE FUTURISTICA I CUI LAVORI SONO INIZIATI NELLO SCORSO MAGGIO UN’ATTESA DURATA DIECI ANNI CHE HA PRESO IL VIA DA UNA FORTUNATA FUSIONE

L cosmeti valle de cremones

Oggi più che mai le aziende devono capitalizzare la loro storia e narrazione. Per raccontare quella di Chromavis, del Gruppo francese Fareva e tra i leader nella produzione di make up conto terzi in Italia (150 milioni di euro di fa urato nel 2017 con l’obie ivo di arrivare a 185 milioni quest’anno, 880 dipendenti, cinque centri di ricerca) bisogna riavvolgere il nastro fino al 2008, anno di costituzione della società, nata dalla fusione di Gamma Croma e Clavis. Due gioielli del nostro made in Italy che, insieme, hanno “portato in dote” tre sedi e relativi stabilimenti - a Vaiano Cremasco, Chieve e Crespatica - tu e nel comune di Offanengo, in provincia di Crema. E proprio da Offanengo con il suo a uale sindaco Gianni Rossoni, che ha pensato a un pacche o di agevolazioni fiscali speciale per favorire l’arrivo di nuove imprese sul territorio, inizia il nuovo corso dell’azienda. Che ha un punto di partenza e arrivo: il 2020.

D 26mil 50mil metr quadrat , destinat (ne temp ) raddoppiar ...

Entro il 2020 verrà infa i completato il nuovo headquarter, che riunirà in un unico sito uffici e unità produ ive. Sorgerà, appunto, nel comune di Offanengo. Un salto non soltanto dimensionale (lo stabilimento occuperà un’area di 100mila metri quadrati, inizialmente edificati a metà) ma anche e sopra u o conce uale. Sarà, infa i, un vero e proprio hub dell’animazione che parlerà alle due anime dell’azienda: la creatività artigianale e la macchina industriale. Un laboratorio delle idee, capace di realizzare in pochissimo tempo ogni tipo di prodo o, «che ha comportato un investimento economico importante, di circa 50 milioni, completamente autofinanziato dal Gruppo», spiega Fabrizio Buscaini CEO della società.

Tr gl stabiliment più al ’avanguardi d sempr

Un gigantesco minerale nero, che una potente forza sembra sprigionare dalla terra e che si integra armoniosamente con l’ambiente circostante. Sviluppato da Chromavis con lo studio EBA Engineering di Crema, lo stabilimento in fase di costruzione è un proge o archite onico molto innovativo e pensato secondo i de ami della sostenibilità. All’interno della fabbrica ci sarà uno spazio totalmente dedicato all’industrializzazione dei prodo i, per velocizzarne i processi e assicurare la massima efficienza salvaguardando (sempre) la flessibilità. Intorno, una natura rigogliosa fa a di giardini e terrazzi, un grande parco per passeggiare nel verde e una mensa - per i dipendenti - anche questa immersa nella natura. La luce sarà protagonista in tu i gli ambienti, persino nei luoghi adibiti alla produzione. I lavori del cantiere sono iniziati lo scorso maggio. Entro la fine del 2019 lo stabilimento verrà terminato e sarà a ivo a partire dal gennaio del 2020. 26. IMAGINE



SUL PEZZO di Ivan Pestillo e Giovanna Maffina

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1 1 Viver

co l stil californian i test

2 Anch

per lu i trucc ’è (m no s ved )

N E W S

Il marchio d’abbigliamento svedese & Other Stories ha da poco debu ato nel segmento haircare con la linea Los Angeles Atelier. Sono 19 le sue referenze, pensate per prendersi cura dei capelli a 360 gradi - dallo shampoo allo styling - tu e create con la beauty guru e hairstylist delle star Kylee Heath. Disponibili solo nei negozi monomarca e sull’e-shop del brand. www.stories.com

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Si chiama Boy de Chanel la prima linea di make up maschile, realizzata dalla griffe francese per accompagnare anche gli uomini più esigenti nella loro routine quotidiana. Tre proposte – un fluido viso colorato, un balsamo labbra e una stilo per le sopracciglia – cara erizzate dal packaging blu no e e da un design essenziale, per aiutare i consumatori a o enere un’immagine sempre curata. Ciascuna offre consistenze dall’uso intuitivo, formule imperce ibili e a lunga tenuta per un risultato assolutamente naturale. Già distribuita in Corea del Sud, la collezione sarà disponibile a livello mondiale da novembre sull’e-shop della Maison e, da gennaio 2019, nelle beauty boutique Chanel. www.chanel.com

3 Shoppin

destinatio a maschil

4 Crescon

gl stor Al Scen nel ’Itali centr -meridional

Dopo i due flagship store Original Toiletries di Roma e Civitanova Marche, Effegi Impex ha deciso d’investire in un nuovo proge o retail, aprendo il primo corner del suo “marchio ombrello” all’interno del prestigioso megastore Coin di Catania. Questo spazio mira a offrire un’esperienza grooming completa al target maschile, proponendo brand (per citarne alcuni...) come Bullfrog, Saponificio Varesino e Captain Fawce . www.originaltoiletries.com

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Salgono a 32 i punti vendita All Scent con l’acquisizione di 11 store Douglas. «Eravamo già una realtà nazionale, ma da oggi saremo presenti anche nel Lazio, in Abruzzo, Toscana e Puglia», ha spiegato Enzo Annunziata. Come si è arrivati all’individuazione delle nuove location? «È stata concordata con Douglas. Volevamo entrare nelle aree dove ancora non eravamo presenti e l’acquisizione ha permesso di accorciare i tempi». Il 27 se embre, Annunziata inaugurerà a Treviso la profumeria numero 33. Le 11 new entry non faranno capo a La Beautic ma ad All Scent srl. www.allscent.it



SECONDO NATURA di Giuliana Valcavi

ECO FRIENDLY

LA BELLEZZA VIENE RICICLANDO DALLA BIRRA DALL’OLIO DAL LIMONE… PERCHÉ DALLA LAVORAZIONE DI QUESTI E ALTRI ALIMENTI NASCONO CREME SOIN PROFUMI È L’ECONOMIA CIRCOLARE BELLEZZA!

Question d peptid & c

Un proge o di ricerca dell’Università di Bologna, Biorice, ha dimostrato che i peptidi di riso rivelano diverse a ività biologiche e, quindi, possono essere utilizzati con successo nei prodo i cosmetici. Inoltre, so o la guida della ricercatrice Annalisa Tassoni, lo stesso ateneo a se embre comincerà un nuovo proge o - Prolific - che prevede l’estrazione di proteine e altre molecole da residui di legumi, funghi e caffè per o enere, oltre a cibo, cosmetici, mangimi e bioplastiche. Dalla valorizzazione di so oprodo i della catena alimentare, in particolare dell’olio, deriva invece la linea Olifeel della Roelmi, azienda innovativa nel mercato della salute e del benessere. Che, per esempio, ritroviamo partner nella produzione delle salvie e struccanti di Equilibra.

L birr ch f ben a capell

Dopo le iniziative dello chef stellato Massimo Bo ura, che ha mostrato come si possano riciclare gli avanzi delle cucine, il tema ha toccato i ristoranti così come i supermercati, invitati a distribuire gratuitamente le eccedenze e i cibi in scadenza. Che cosa c’entra la cosmetica in tu o questo? C’entra, c’entra... Pensate a tu e le eccedenze dei prodo i agricoli e di trasformazione, che potrebbero essere utilizzati per creare cosmetici, appunto. Dagli scarti di lavorazione degli agrumi, per esempio, oppure, da quelli di produzione della birra. Maria Paola Merlo, laureata in chimica dell’ambiente e figlia di una produ rice di birra, ha estra o dallo scarto di fermentazione della birra lo squalene, dal quale è stato o enuto un ricostituente della fibra capillare presentato all’ultima edizione del Cosmoprof. «Il Golden Oil Luxurious Transformation – spiega la do oressa Merlo – è l’esempio di cosmetico che nasce da un riciclo e un riutilizzo consapevole delle risorse naturali, in modo sostenibile, secondo i principi della circulary economy e della green economy». 30. IMAGINE

NON SOLO BUONI

Con la gamma I Profumi di Napoli, l’Antica Officina Partenopea ha fa o del recupero degli scarti alimentari un vero plus. Il Bagnola e Emolliente, per esempio, è arricchito con il siero del la e di bufala campana. Dalla produzione di marmellata arriva invece la Crema Gambe Tonificante alla Mela Annurca campana IGP. E dagli scarti del pomodoro nasce la Crema Viso all’Oro di San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, con proprietà antiossidanti. La nocciola di Giffoni IGP? Dà vita al Fluido Dopobarba, così come con le bucce di limone si o iene l’Acqua idratante profumata bifasica al limone Costa d’Amalfi IGP.

Ecosostenibilità (anch ) economic

Secondo l’Unione Europea entro il 2030, con il riciclo dei rifiuti al 70 per cento e lo smaltimento in discarica al 5, grazie all’economia circolare si potranno creare 580mila posti di lavoro e risparmi per le imprese pari all’8 per cento del fa urato annuo. L’economia circolare fa bene a tu i e la sostenibilità è un argomento sempre più vicino all’industria cosmetica e delle fragranze, come ha confermato anche Fabrice Leclerc, imprenditore e docente universitario alla Bocconi di Milano. Leclerc afferma che si sta assistendo allo spostamento verso un contemporaneo Rinascimento, che apre la strada a nuovi modelli e pratiche della post sustainability. Di fa o, sembra in crescita il desiderio di cosmetici bio e fragranze naturali ed ecosostenibili. MILIARDI DI EURO E di qui, anche la conseguente È IL VALORE AL QUALE messa a punto (per una sorta AMMONTA LO SPRECO di “affinità”) di formule mirate ALIMENTARE IN ITALIA a comba ere gli effe i nocivi OGNI ANNO dell’inquinamento sulla pelle.

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TRA LE RIGHE di Monica Caiti

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TOP

Alimentazion : stop all fals credenz

PER CONOSCERE LE PROPRIETÀ DEGLI ALIMENTI BISOGNA RIVEDERE ALCUNI LUOGHI COMUNI A PENSARCI È STATO UN DIETOLOGO MARCELLO TICCA CON UN “LIBRO VERITÀ”

Mangiare la pasta di sera fa ingrassare? Il fosforo stimola la memoria? I superfood sono curativi? L’olio di semi è più leggero di quello d’oliva e contiene meno calorie? Possono essere spunti di conversazione, tra le consulenti di bellezza e le clienti delle profumerie (sopra u o quando c’è di mezzo un acquisto destinato al corpo), nella consapevolezza di quanto una dieta equilibrata possa giovare alla salute e alla forma fisica. Ma non sempre le risposte più diffuse e accreditate sono corre e. Intorno al cibo ruota una sterminata varietà di pregiudizi, luoghi comuni, false credenze e, talvolta, menzogne belle e buone. Per cambiare o ica a vantaggio del benessere può essere utile leggere il libro, di recente pubblicazione, Miraggi alimentari, 99 idee sbagliate su cosa e come mangiamo di Marcello Ticca, dietologo e nutrizionista, vicepresidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, che vanta 40 anni d’esperienza come ricercatore scientifico. Nel volume - scri o in modo chiaro e comprensibile anche da chi non possiede una cultura nutrizionale specifica - vengono sviscerati, per tematiche, 99 miti alimentari. E si esaminano le strambe teorie legate ai cibi tipici di tu i i pasti, dalla prima colazione alla cena passando per la pausa caffè. Né mancano i capitoli dedicati alla dieta per dimagrire, alle credenze salutiste e ai superfood. Qualche esempio. Non è vero che la carne del bollito sia poco nutriente o che la co ura a microonde nuoccia alla salute. E non è vero che la cioccolata provochi l’acne, come confermano gli studi più recenti. Così, è altre anto sbagliata la convinzione che aglio e cipolla proteggano cuore e stomaco. Oppure quella secondo la quale le diete iperproteiche o gli alimenti senza glutine facciano perdere peso. Insomma, leggere per credere! 234 pagine, Editori Laterza

Acqu com or

Vitamin amich

Una presenza così tanto abituale nella vita quotidiana da risultare scontata: l’acqua. Eppure la società di ricerche Mintel l’ha di recente definita come il “nuovo lusso”, identificandola tra l’altro quale una delle qua ro tendenze chiave, destinate a influenzare il se ore della bellezza nel prossimo decennio. Preziosa (il corpo umano ne è composto per il 70 per cento, di cui circa il 20 per cento è immagazzinato nella pelle) ma a rischio: il WWF World Wildlife Fund ne prevede una forte carenza, entro il 2025, per almeno due terzi della popolazione mondiale. 32. IMAGINE

Per una carnagione uniforme serve una corre a alimentazione. Ogni nutriente è indispensabile per mantenere l’omeostasi e il benessere della pelle, oltre che per contrastare i segni dell’invecchiamento , commenta Leonardo Celleno, dermatologo e presidente dell’Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia. Molte le vitamine presenti nei cosmetici e, fra questi, la nuova linea Vit C di Rodial, per esempio. Che anche con il detergente prome e di uniformare l’incarnato del viso, grazie a un infuso di vitamina C pura.

Nuov sprin a metabolism

Talvolta non basta una dieta per dimagrire: bisogna stimolare l’organismo a fronteggiare questo cambiamento in modo adeguato. Proprio quello che fa il Centro di Accelerazione del Metabolismo, aperto di recente a Milano e unico nel suo genere in Italia. Propone due percorsi non invasivi ma efficaci per perdere peso, eliminare le adiposità localizzate e la ritenzione idrica. Il Metodo Speed Up Fat, mirato al dimagrimento generale e all’accelerazione del metabolismo, e il Metodo Speed Up Fat Local, appositamente studiato per o enere risultati sul rimodellamento localizzato.


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BELLEZZA A TEMPO

IN CONTINUO DIVENIRE E RITMICA. È LA PELLE SECONDO KANEBO, IL BRAND PROTAGONISTA - CON LA SUA NUOVA LINEA DI SKINCARE - DELL’ALTRA COPERTINA DI QUESTO MESE. fot Massimilian D Bias ar Giorgi Gullott


IMAGINE NEW!

Element distintiv

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Formulazion

Fragranz

È la natura a primeggiare nelle formule Kanebo. Saggia, forte, ma sopra u o amica della pelle. I principi a ivi botanici, a entamente miscelati in concentrazioni diverse, variano con la tipologia del prodo o e dei benefici promessi. Qualche nome? Olio di rosa canina, estra o di foglia di nespolo e di crescione, estra o di radice di pungitopo.

Nascono da tecnologie e ricerche acquisite dalla Casa cosmetica giapponese in oltre 80 anni di presenza sui mercati internazionali. Mantengono la pelle in condizioni o imali, rinfrescano, leniscono, idratano, assicurando benefici durevoli. Le texture hi tech si fondono con l’epidermide, assicurando un’ immediata (e prolungata) sensazione di comfort.

Non semplici fiori di tè, ma fiori di tè provenienti da Giappone e Cina. E che, sapientemente miscelati, danno vita alla “Teatopia”, l’essenza riprodo a nei laboratori Kanebo. Il bouquet assume sfacce ature diverse a seconda del ritmo “raccontato”. Le sue sfumature diventano così morbide e rinfrescanti oppure rilassanti e femminili.



OGNI CONSUMATORE PUÒ ESSERE L’ECCEZIONE ALLA REGOLA


PRIMO PIANO di Giovanna Maffina

LLUIS NATA COME “COSTOLA” DI UN NOTO GRUPPO FARMACEUTICO HA IMPARATO PRESTO A MARCIARE DA SOLA. È ANGELINI BEAUTY DIRETTA DAL MANAGER ANCHE PSICOLOGO.

PLÀ I

l fatto che abbia due lauree, una in psicologia e l’altra in economia e commercio, non è che una delle tante cose che si scoprono intervistando Lluis Plà, dallo scorso ottobre direttore generale di Angelini Beauty. E non è neanche la più sorprendente. Perché quando la conversazione prende ritmo, ne affiorano altre che lasciano altrettanto piacevolmente sorpresi. Come la netta sensazione che si possa essere chiamati a rispondere di numeri e di rendimenti, senza perdere nulla in umanità. Allora, ecco che i conti tornano e che la domanda lasciata sospesa (“Perché una doppia laurea in due discipline apparentemente così distanti?”) trova una sua implicita risposta. E si comprende anche come la capacità introspettiva, di scavare in profondità, affinata con gli studi psicologici, in questo manager aiuti a smussare gli angoli delle logiche economiche. Questa sua doppia estrazione umanistica e scientifica è davvero singolare. Come l’aiuta, diciamo così, a districarsi in uno scenario di mercato piuttosto complesso? «Mi ha portato ad avere una visione più olistica dei fatti. Se esaminato in modo asettico, l’atto d’acquisto non è che il momento conclusivo di una serie di comportamenti statisticamente inquadrabili. Ma la verità è che il consumatore non è un fattore statistico. Perché se così fosse, l’economia sarebbe una scienza esatta. Spesso, invece, le indagini producono risultati che sono l’esatto contrario di quanto ci saremmo aspettati. Ecco perché ciò che ognuno di noi, da consumatore, desidera, è essere trattato in modo unico. Perché di fatto siamo unici. Ed è proprio intervenendo in questa relazione unica che la profumeria può fare la differenza». IMAGINE .37


La vostra società ha una duplice anima, italiana e spagnola. Quali sinergie scaturiscono dall’incontro delle due culture? «Quel che dice è vero. Angelini Beauty è nata con l’acquisizione di un’azienda spagnola, la Idesa Parfums, alla quale ne è seguita un’altra, quella dell’italiana ITF, rilevata al 100 per cento nel 2015. Con il tempo, delle due anime la seconda ha però preso il sopravvento e ora siamo sempre più italiani. La direzione, in tal senso, è stata imboccata con decisione soprattutto nell’ultimo anno, quando è stata avviata una profonda ristrutturazione del business e si è deciso di dirottare su Milano marketing e creatività e a Lodi la logistica, lasciando alla Spagna la distribuzione dei marchi in portafoglio. È stato un percorso complesso e non facile, che si è reso tuttavia necessario per rafforzare sia l’immagine sia la capacità operativa della società». Quali sinergie scaturiscono, invece, dall’essere l’alter ego cosmetico di un importante Gruppo farmaceutico internazionale? «Dà un’apertura mentale a 360 gradi, indubbiamente. Abbiamo costruito la nostra business unit su basi molto solide. Io stesso lavoro in Angelini da 28 anni e ne ho da subito condiviso la filosofia. Trovo che quella del nostro

HO UNA VISIONE OLISTICA DEL MERCATO. L’UOMO È FATTO PER SOVVERTIRE LE STATISTICHE

70% È IL PESO DEL MERCATO EUROPEO SUL BUSINESS COMPLESSIVO DELLA ANGELINI BEAUTY, CHE CRESCE ANCHE NEI PAESI EXTRAEUROPEI. TRA I MERCATI STRATEGICI (OLTRE ALL’ITALIA), LA RUSSIA, DOV’ È PRESENTE NELLA CATENA ETOILE.

Gruppo sia una case history straordinaria, che dovrebbe diventare oggetto di studio nelle università. Basti sapere che è sempre appartenuta alla famiglia Angelini. E parliamo di una realtà con oltre 6.000 dipendenti e un fatturato di 1,6 miliardi di euro!». Tende spesso a dire che piuttosto di pensare ad acquisire nuove licenze, sia necessario far crescere quelle che si hanno. Vero è che si possono fare entrambe le cose… «Certamente. Tant’è che guardiamo con grande interesse a ciò che il mercato può offrire e siamo aperti a possibili licenze, ma devono essere marchi con una forte connotazione, con una bella storia e una famiglia alle spalle. Tornando alla sua riflessione, ribadisco che per crescere in modo sano è su ciò che già abbiamo che dobbiamo investire. Per fare alcuni nomi, Laura Biagiotti e Trussardi sono dei pilastri, Blumarine è un gioiellino a cui tengo particolarmente. E anche gli altri nomi non sono da meno. A tutti dedichiamo attenzioni diverse, coerenti con il loro mondo». Proprio su questa ‘diversità mi piaceva confrontarmi. Cosa bisogna fare, oggi, per diffondere la notorietà di un brand? Tutto, intorno, è profondamente cambiato. «Non è un compito semplice, oggi più che mai. Ci sono i media classici, ma c’è anche tutto il digital. E c’è un consumatore che si aspetta di essere messo in contatto con la


PRIMO PIANO LLUIS PLÀ

sua marca prediletta in modo ogni volta diverso. La prima valutazione che facciamo, ovviamente, è individuare quale sia il canale più coerente con la filosofia del marchio. Ma questo è solo il primo passo. Quel che è certo, è che debba vivere dove c’è il suo pubblico, prendendosi anche dei rischi. Due anni fa, per esempio, abbiamo deciso di sponsorizzare il golfista Francesco Molinari: poteva funzionare oppure no. Bene, lo scorso luglio è entrato nella storia del golf mondiale, quale primo italiano ad aver vinto un torneo major come il British Open. Sulla sua sacca c’è il marchio di Laura Biagiotti Parfums». Vero è che l’ultimo anello della catena resta la profumeria, sofferente per l’assedio della concorrenza... «Già. Ecco perché, partendo dalla considerazione che tutti i profumi dei concorrenti sono di buona qualità, ci

17-18%

1,6 MILIARDI

FATTO 100 IL FATTURATO DI ANGELINI BEAUTY, È IL PESO PERCENTUALE DELL’ITALIA. NELLA PRIMA METÀ DI QUEST’ANNO LE VENDITE SONO CRESCIUTE DEL 5% E LA SOCIETÀ CONFIDA DI FARE ANCORA MEGLIO NEL SECONDO SEMESTRE.

DI EURO È IL FATTURATO COMPLESSIVO DEL GRUPPO ANGELINI, CHE CONTA CIRCA 6.000 DIPENDENTI E UNA TRENTINA DI SOCIETÀ. PRESIDENTE DEL GRUPPO, CHE NON È MAI STATO PARTECIPATO DA FONDI, È FRANCESCO ANGELINI.

siamo chiesti come i nostri potessero fare la differenza. Così, al di là del far sentire e raccontare la fragranza, abbiamo lavorato sulla costruzione di esperienze. Ad esempio collocando in un buon numero di profumerie, per il lancio di Trussardi Riflesso, un totem dove i clienti potevano indossare occhiali che facevano vivere loro l’esperienza virtuale di guidare una moto ad alta velocità. Ma anche l’idea del Caffè Trussardi è piaciuta. Dove le dimensioni del punto vendita lo permettevano, abbiamo ricostruito un piccolo caffè, il Caffè Trussardi, appunto, dove si veniva serviti al tavolo. Un po’ per far rivivere l’atmosfera di certe belle terrazze italiane, mete di relax dopo il lavoro. E l’abbiamo proposto in Italia, Spagna, Germania, Russia». Che idea si è fatto invece dei nostri profumieri e della distribuzione italiana? «Mi viene spontaneo tracciare un parallelo con i profumieri spagnoli. In Spagna, oltre a El Cortes Inglés c’è una distribuzione frammentata, proprio come in Italia, ma tra profumieri spagnoli e italiani c’è un abisso. I secondi stanno cavalcando il cambiamento, si sono strutturati e concentrati pur preservando la dimensione famigliare che assicura un’impronta umana alle loro aziende. Stanno gestendo in modo egregio il business senza perdere le loro radici».

QUELLA DEL GRUPPO ANGELINI È PRIMA DI TUTTO LA STORIA DI UNA FAMIGLIA In chiusura, uno sguardo ai numeri. Com’è andato il primo semestre worldwide? E come sta procedendo il processo d’internazionalizzazione dei marchi? «Bene, direi. Cresciamo a doppia cifra, sia a sell in sia a sell out. È un bel risultato, che ci rende molto fiduciosi sul secondo semestre, storicamente sempre migliore del primo essendoci il Natale di mezzo. E poi ci aspettano due grossi lanci: RomamoR di Laura Biagiotti e Sound of Donna di Trussardi. Nei mercati extraeuropei, Estremo e Medio Oriente, abbiamo operato una ristrutturazione che ha portato a identificare nuovi partner. L’Europa rappresenta il 70 per cento del nostro business, mentre in Italia, che vale il 17-18 per cento del business, siamo cresciuti del 5 per cento. E mi permetta di concludere sottolineando la riflessione iniziale: siamo sempre più italiani». �

STRETTAMENTE PERSONALE

LE MIE ORIGINI

Sono nato a Barcellona ma adoro l’Italia e Milano. Mi sento comunque italiano d’adozione, visto che ho vissuto per tre anni anche a Pescara. I milanesi mi ricordano molto i barcellonesi, hanno un approccio affabile. Tra le due ci à ci sono però due piccole ma sostanziali differenze: il clima e il mare .

LA MIA PASSIONE

Quando posso vado per mare con il mio laser, ma mi piace molto anche sciare. Conosco bene i Pirenei, che raggiungo appena posso, ma ho in programma di visitare presto la Val Gardena .

IL MIO MUST HAVE

Più che un must have è un’ossessione. Quella per l’abbigliamento e le scarpe. Mia moglie dice che soffro di shopping compulsivo. Compro spesso anche nei duty free, tra un viaggio e l’altro .

IL MIO SOGNO

Non ne ho uno in particolare... Sono una persona che vive nel presente, che ha i suoi proge i, è felice di ciò che ha ed è anche amante delle sfide. Nel modo giusto, però . IMAGINE .39




DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina

BASTA ESSERE... “PRODOTTO CENTRICI”!

Partir da client no da prodott . U salt d mentalità enorm , ch ne biomarketin h l chiav d volt . A parlarn è Giulian Noc , ordinari d strategi marketin press i Politecnic d Milan .

G

iuliano Noci è professore ordinario di strategia e marketing presso la School of Management del Politecnico di Milano, oltre che prorettore del Polo territoriale cinese dell’Ateneo milanese. Suo è un nuovo approccio al marketing: il biomarketing, che è anche tema del suo ultimo libro. Praticamente, una disciplina che studiando segnali come il battito cardiaco, la respirazione, la sudorazione eccetera, coglie ciò che l’individuo manifesta quando è sottoposto a un certo stimolo. Quanto e come la nuova disciplina potrà cambiare volto ai punti vendita e alle aziende, profumeria inclusa? La parola al diretto interessato, che su come evolverà il mondo del retail ha idee ben precise. Lei sostiene che il mercato, compreso quello dei beni di lusso, così com’è attualmente concepito, non prende in sufficiente considerazione l’uomo. Ci spiega meglio? «In una società come la nostra, dove la tecnologia è al centro, si ritiene erroneamente che l’uomo sia un soggetto puramente razionale, che considera solo la variabile prezzo. Ma non è affatto vero che nell’era di internet tutti sono alla ricerca dello sconto. Questo atteggiamento, alimentato anche dai player della tecnologia, ha portato il mondo dell’offerta ad appiattirsi totalmente su una visione di breve periodo. Ci si è dimenticati di costruire legami emotivi con l’individuo, nonostante la letteratura dica che ancora oggi, in oltre l’85 per cento dei casi, le decisioni d’acquisto vengono maturate ascoltando la mente emotiva. Ecco perché è importante lavorare su questa leva». Il suo voler riportare al centro l’emotività offre una sponda al nostro settore, la profumeria, che sta cercando di contrastare i competitor facendo leva proprio sulle emozioni e sull’esperienza… «Se analizzato in superficie, questo non è poi un gran cambiamento: l’industria del lusso ha sempre trasmesso un portato emotivo. Vero è che il cambiamento potrà di-

42. IMAGINE

GIULIANO NOCI HA FONDATO IL PHEEL LABORATORIO DEL POLITECNICO DI MILANO DOTATO DI STRUMENTI DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER STUDIARE IL BIOMARKETING E SCRITTO UN LIBRO SULL’ARGOMENTO

ventare notevole se la smetterà di veicolare emozioni sul solo prodotto, per lavorare sui bisogni dell’individuo, sulla relazione. Bisogna superare la dimensione assolutizzante del prodotto, da sempre centrale nel commercio, per investire sulla relazione». La relazione di cui parla è centrale nel canale profumeria, che punta a fare un salto in avanti in tal senso. «La profumeria non deve limitarsi a lavorare sul concetto di relazione all’interno dello spazio di vendita, perché i consumatori del lusso, più di tutti gli altri, interagiscono e s’informano attrraverso il mondo digitale. La sola interazione dentro il perimetro fi-

sico non basta più. Diventa centrale, semmai, la qualità dell’esperienza generata in una prospettiva multicanale, d’integrazione tra punto di vendita fisico e touchpoint del mondo digitale. Un tema, questo, destinato a diventare strategico e che ne porta con sé altri, come per esempio quello di riconoscimento del cliente quando entra in negozio e di costruzione d’uno schema di servizi pensati solo per lui. Sembra fantascienza, ma è già realtà». Un esempio d’azienda virtuosa in tal senso? «Amazon. È riuscita a lavorare talmente bene sulla parte razionale, che gli utenti non vanno più su Google a cercare il prodotto,

L’ATTIVITÀ DELLO SHOPPING S’È FATTA PIÙ FLUIDA. E SI PUÒ VERIFICARE IN SPAZI DIVERSI


ma entrano direttamente dalla piattaforma. La dimensione prodotto-prezzo passa in secondo piano rispetto a ciò che Amazon è riuscita a costruire nel tempo, alla capacità di essersi mostrata da subito vicina al suo cliente�. Come s’inserisce in questo contesto il suo biomarketing? �Inteso nella prospettiva di approccio alla ricerca è una tecnica che analizza i biosegnali per comprendere perché un individuo reagisce in un certo modo piuttosto che in un altro quando esposto a un determinato stimolo. Oltre ai segnali cerebrali o ai movimenti oculari del neuromarketing, il biomarketing ne rileva altri come battito cardiaco, sudorazione, respirazione. Diventa determinante per sostanziare il dichiarato (ciò che le persone dichiarano in fase di focus group,. ndr), perché le ricerche di mercato che utilizzano esclusivamente questo approccio non sono più molto efficaci. Recentemente, abbiamo testato lo stesso panel utilizzando le due diverse metodiche, che hanno dato evidenze agli antipodi. Quelle corrette, però, erano le nostre». Il biomarketing come può dare una mano alle imprese? «Se ben utilizzato, diventa una leva di crescita per l’azienda. Identifica strategie e azioni per attrarre e trattenere i consumatori nell’orbita della marca o dell’insegna, fornisce informazioni su quali canali di vendita utilizzare, su quali momenti preferire per veicolare le informazioni commerciali e, infine, su come reagire alle richieste dei consumatori. Ancora, consente una migliore gestione del prezzo, del posizionamento a scaffale, delle promozioni». Qual è il settore più avanti? «Stiamo lavorando molto con il mondo dei media e con player che hanno migliaia di

punti vendita fisici, per studiare come differenti formati impattino sull’esperienza fisica dell’individuo. Sono player che non appartengono al mondo del lusso, però. Per cambiare bisogna mettersi in discussione, ma per fare ciò bisogna percepire un senso d’urgenza che il mondo della profumeria, al momento, sembra non sentire. Ci arriverà». Come vengono misurati i parametri biologici dal biomarketing? «Ci sono dei dispositivi indossabili in laboratorio, magliette sensorizzate e altri strumenti, che possono però essere testati anche in contesti d’uso come i negozi». Se il prodotto è sotto accusa, diciamo così, che ne è del punto vendita? «Tra vent’anni sarà uno spazio integrato d’interazione multicanale tra marca e individuo. Andrà superata la convinzione che debba esistere un prodotto o anche una categoria merceologica nel punto vendita, perché la differenza, come già detto, sarà fatta dalla capacità di gestire la relazione con il consumatore. Ci sono player come Zalando che stanno fisicizzando questa relazione, aprendo punti di presenza dove si vive un’esperienza polisensoriale con lo stesso articolo che prima era possibile vedere soltanto online. Per compiere questo passo l’e-tailer tedesco, proprio come Amazon, si è però costruito prima la fiducia del suo cliente. Il negozio, per continuare a essere centrale, dovrà progressivamente cambiare ruolo, essere sublimato per la sua capacità d’interazione polisensoriale, diventando così punto di sostegno a un percorso di apprendimento in cui l’acquisto non dovrà necessariamente concludersi in loco, ma anche online. La stessa Google ha prima costruito l’interazione, poi ha incastrato via via i mattoncini di servizio e di prodotto, quasi come fosse un Lego. Bisogna andare in questa direzione�. �

IL LABORATORIO DOVE SI STUDIANO LE EMOZIONI CUORE NEVRALGICO DEL BIOMARKETING È IL LABORATORIO PHEEL PHYSIOLOGY EMOTION AND EXPERIENCE LAB DEL POLITECNICO DI MILANO HTTP //PHEEL POLIMI IT �SIAMO PARTITI DUE ANNI FA CON PHEEL CHE AD OGGI È IL LABORATORIO DI BIOMARKETING PIÙ IMPORTANTE IN EUROPA PER AMPIEZZA E PROFONDITÀ DI ANALISI PERCHÉ RIUNISCE ECCELLENZE DEL NOSTRO POLO UNIVERSITARIO CHE

HANNO O ANNI DI ATTIVITÀ SCIENTIFICA IN PIÙ SELEZIONA NELLA BIOINGEGNERIA NELLA BIOMETRIA NEL DESIGN E NELL’INFORMATICA� SPIEGA GIULIANO NOCI IL LABORATORIO È DOTATO DI STRUMENTAZIONI PER EFFETTUARE ELETROENCEFALOGRAMMI DI WEARABLE STRUMENTI INDOSSABILI PER ELETTROCARDIOGRAMMA E CURVA RESPIRATORIA DI EYE TRACKING E DI RILEVATORI DI ESPRESSIONI FACCIALI

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DIAMO I NUMERI di Giovanna Maffina

UN’OPPORTUNITÀ ANCORA DA COGLIERE Il rapporto del selettivo con la cosmesi green? Molto tiepido (per non dire inesistente). Almeno stando a quanto emerso dall’elaborazione del Centro Studi di Cosmetica Italia presentata nello scorso luglio.

I

conti non tornano. In senso figurato, però. Perché a giudicare dai dati pubblicati nella tabella di questa pagina, che fotografano il venduto (sell in) della cosmesi green nel 2017 ripartito per canale, c’è qualcosa che non va. Il trend della sostenibilità, il quale investe prodotti e packaging, sembra essere diventato un imperativo per buona parte dei consumatori. Lo dicono le ricerche, lo confermano le aziende: tendiamo a prestare sempre più attenzione non soltanto all’efficacia e al prezzo di ciò

che stiamo per acquistare ma anche al suo contenuto green, al suo sposare la causa ambientalista scegliendo metodi di produzione e ingredienti rispettosi dell’ecosistema. Una tendenza che ormai tendenza non è più... perché si sta affermando come vero e proprio filone con cui dover fare i conti tutti, produttori e distributori. E la profumeria, che fa? Al momento, a giudicare dall’elaborazione del Centro Studi di Cosmetica Italia, nulla o comunque ben poco. Dando un’occhiata alla ripartizione percentuale

1.000

per canale un dato balza evidente: lo 0,7 per cento raggranellato dal nostro canale, buon ultimo rispetto a tutti gli altri, fatta eccezione per le vendite porta a porta o per corrispondenza, che sono ancora più “ferme al palo” con uno 0,1 per cento. Sul fronte opposto, invece, monomarca, erboristerie e farmacie, tutti con percentuali a doppia cifra. A voi la lettura del dato che ci riguarda più da vicino: scommessa persa o partita ancora tutta da giocare per la profumeria? Preferiremmo propendere per la seconda ipotesi. �

244

MILIONI DI EURO

7 SU 10

MILIONI DI EURO

PARI AL DEL FATTURATO COSMETICO ITALIANO MILIONI DI EURO È IL FATTURATO RICONDUCIBILE AI COSMETICI GREEN NEL

È IL VALORE DELL’EXPORT GREEN CHE PERCENTUALMENTE EQUIVALE AL DEL TOTALE EXPORT PARI A MILIONI DI EURO

SONO I CONSUMATORI I QUALI SECONDO I DATI DI HUMAN HIGHWAY SOCIETÀ DI RICERCHE ONLINE RITENGONO CHE LA PRODUZIONE SOSTENIBILE ATTENTA ALL’AMBIENTE E CON CONNOTAZIONI ETICHE DIVENTERÀ IL FILO CONDUTTORE DELLE LORO SCELTE D’ACQUISTO FUTURE

2017: FATTURATO COMPLESSIVO (SELL IN) GREEN DEI CANALI DI VENDITA IN ITALIA

MONOMARCA ERBORISTERIA TRADIZIONALE

RIPARTIZIONE

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FARMACIA

PARA FARMACIA

ALTRE FORME DI MASS MARKET

FONTE ELABORAZIONE CENTRO STUDI DI COSMETICA ITALIA

SALONI ACCONCIATURA ED ESTETICA

SUPER E IPER

SSS DRUG CASA E TOELETTA

E COMMERCE PROFUMERIA

VENDITA PORTA A PORTA O PER CORRISPONDENZA



UN DETTAGLIO DELLA TOMBA DI OTTAVIANO FABRIZIO MOSSOTTI A PISA LA DONNA RAFFIGURATA CON I SUOI LINEAMENTI PERFETTI È L’ALLEGORIA DELL’ASTRONOMIA


FOCUS di Ivan Pestillo

SOIN E DINTORNI. UNA QUESTIONE DI STEP Tre è il numero perfetto. Anche quando si parla di trattamenti per la cura della pelle. Detersione, idratazione e protezione sono i passaggi imprescindibili di ogni rituale di bellezza.

L

a beauty routine è diventata complessa e le Case cosmetiche propongono un gran numero di prodotti: acqua micellare, latte detergente, tonico, lozione, siero, crema giorno, crema notte, protezione solare, BB cream... per citarne solo alcuni. E, anche se la consumatrice è sempre più informata, può capitare che faccia fatica a orientarsi tra le migliaia di referenze che affollano lo store. Come aiutarla nella scelta? I momenti importanti di ogni rituale di bellezza quotidiano sostanzialmente sono tre: detersione, idratazione, protezione. E questo vale per tutti i tipi di pelle, come sottolinea la dermatologa Corinna Rigoni di Donne Dermatologhe Italia.

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FOCUS SKINCARE

PULIZIA PROFONDA MA NON TROPPO

Come spiega l’esperta, la detersione sta diventando sempre più delicata per tutti i profili di pelle. «Il suo scopo è asportare i lipidi di superficie, l’eccesso di sebo, lo sporco, quindi i residui di idrocarburi e inquinamento, oltre al trucco. Il prodotto ideale non va consigliato soltanto sulla base di un’analisi visiva, ma soprattutto considerando le sensazioni della consumatrice. Se, dopo la detersione, la pelle tira significa che si sta usando una formula sbagliata, troppo aggressiva». Ecco, dunque, che la prova prodotto diventa più che mai fondamentale» afferma Corinna Rigoni. E non è detto, inoltre, che una stessa referenza vada bene per tutti i momenti della vita e della giornata. «Anche la mattina è necessaria una buona detersione per rimuovere i residui dei trattamenti notturni e, di regola, per questa fase tendiamo a consigliare gli stessi prodotti che si utilizzano la sera. A volte, però, può bastare una formula più delicata come un’acqua termale». Una pulizia soft dunque, che però segue regole ben precise. Anche perché si tratta dello step più importante, quello da cui dipendono

i benefici di tutti i trattamenti successivi. «Fra i trend del momento c’è la detersione coreana, chiamata anche layering, che comprende diversi passaggi. Si parte da sostanze affini al sebo cutaneo, capaci di rimuovere le impurità in maniera delicata, per poi arrivare ad acque restitutive. Per un intervento più deciso si usa invece il gommage. Questo, però, implica già l’asportazione delle cellule superficiali e quindi, anche se utile per una pelle più morbida e luminosa, dev’essere utilizzato una tantum» sottolinea la dermatologa.

IL TONICO QUESTO SCONOSCIUTO…

Se in passato il tonico era per lo più alcolico (e questo permetteva di conservare in modo efficace gli estratti acquosi e di solubilizzare facilmente gli oli essenziali), oggi le formule sono notevolmente cambiate. I tonici di ultima generazione sono ottenuti prevalentemente dalle acque distillate di alcune piante e fiori, come rose e amamelide. A queste poi vengono aggiunte sostanze umettanti e solubilizzanti che ne rendono più gradevole l’applicazione. Ciò non toglie che ci siano ancora molte consumatrici che non hanno ben chiaro lo scopo di questo prodotto e in quale momento della beauty routine vada inserito. «Si tratta dell’ultimo step della detersione, che riporta la pelle alla sua acidifica-

I RITUALI DI BELLEZZA

DETERSIONE DELICATA MA EFFICACE I PRODOTTI UTILIZZATI DEVONO CONTENERE INGREDIENTI CHE LA PELLE POSSA “RICONOSCERE” COME AFFINI AL SEBO CUTANEO

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“LE TRE GRAZIE” DI ANTONIO CANOVA TRE FAMOSE DEE DELLA MITOLOGIA GRECA IL LORO PRINCIPIO ESTETICO È RIFLESSO GIÀ NELL’ETIMOLOGIA STESSA DEL TERMINE LATINO “GRATIA” CHE SIGNIFICA “PIACEVOLE”

IDRATAZIONE LE RISERVE IDRICHE DELLA PELLE VANNO OTTIMIZZATE CON ATTIVI STAR COME L’ACIDO IALURONICO E GLI INGREDIENTI MARINI OTTIMI ANCHE PER UN’AZIONE ANTIETÀ

PROTEZIONE GLI SCHERMI URBANI TUTELANO LA PELLE DA RAGGI SOLARI E INQUINAMENTO SPESSO SONO INCORPORATI NELLE CREME E NELLE BASI PER IL TRUCCO



SPECIALE SKINCARE

STARTUP AL FEMMINILE, TUTTA MADE IN ITALY SI CHIAMA VENICE LA NUOVA STARTUP ITALIANA NATA PER SVILUPPARE COSMETICI SOSTENIBILI E HIGH TECH CHE A POCHI MESI DALLA SUA FONDAZIONE STA GIÀ CERCANDO DI ATTRARRE NUOVI INVESTITORI CON UN FITTO CALENDARIO INTERNAZIONALE LA SUA IMPRONTA È RIGOROSAMENTE GREEN OBIETTIVO È OTTENERE LE MATERIE PRIME E I PRINCIPI ATTIVI DA ALCUNI SCARTI ALIMENTARI COME I FONDI DI CAFFÈ QUESTA TECNOLOGIA FRUTTO DI ANNI DI RICERCA NEI LABORATORI DELL’UNIVERSITÀ CA’ FOSCARI DI VENEZIA PERMETTE UN RILASCIO CONTROLLATO DEL PRINCIPIO ATTIVO ED È GIÀ UN BREVETTO DEPOSITATO NELL’IMPRESA È COINVOLTO UN TEAM TUTTO FEMMINILE LA PROFESSORESSA MICHELA SIGNORETTO DEL DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOLECOLARI E NANOSISTEMI DI CA’ FOSCARI LA CHIMICA INDUSTRIALE FEDERICA MENEGAZZO LA SCIENZIATA DEI MATERIALI ELENA GHEDINI LA SPECIALISTA IN CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE ENRICA TANDUO E LA GIOVANE ESPERTA DI MANAGEMENT AZZURRA MEOLI

zione ideale. Dopo la pulizia, un buon tonico è fondamentale per la sua funzione astringente e riequilibrante nei confronti del pH cutaneo. Tra l’altro, molti brand propongono cofanetti cleansing che già comprendono il tonico. In questo caso la motivazione non è dettata solamente dal marketing ma è reale, perché alcuni detergenti necessitano di una successiva e immediata fase ristrutturante» afferma la dermatologa.

solari. «Tra gli ingredienti star vanno ricordati l’acido ialuronico e gli estratti naturali e marini di ultima generazione, che vanno a integrare le carenze cutanee intervenendo in maniera intelligente sui singoli segni. Questo vale per le creme viso “generiche” come per le specialità dedicate al contorno occhi, alle labbra e al collo. Di notte, poi, entrano in gioco i ritmi circadiani e la pelle ha bisogno di trattamenti ad hoc».

COME RICONOSCERE LA PELLE ASSETATA?

PROTEZIONE

«La scelta della crema idratante dipende da molte variabili, come la tipologia di pelle, l’età anagrafica, la stagione, le condizioni climatiche e lo stile di vita». Chi lavora in un ambiente con l’aria condizionata, per esempio, può avere bisogno di un plus di idratazione per viso e zona perioculare. L’ambiente secco, infatti, può disidratare l’epidermide, con conseguente desquamazione, ma anche seccare gli occhi inibendone la naturale lacrimazione, che mantiene l’iride umida, provocando arrossamenti che affaticano la vista, soprattutto se si lavora al pc. Sono dettagli che non devono sfuggire quando c’è la consumatrice di fronte. «Nella fase idratante possono essere inseriti diversi prodotti - continua la dottoressa Rigoni - e i due più proposti sono il siero e la crema. Ma non è sempre necessario applicarli entrambi. Il primo, per esempio, è particolarmente adatto a chi ricerca un effetto booster. Personalmente non lo consiglierei a una ragazza molto giovane». Di soluzioni ne esistono molte, tante multitasking. Basti pensare alle texture idratanti che incorporano attivi antietà, nutrienti e persino filtri

I RITMI FRENETICI RICHIEDONO FORMULE MULTIFUNZIONE 50. IMAGINE

GIORNI L’ANNO

L’integrazione dei filtri solari nelle creme da giorno è stata un’innovazione importante. Ormai quasi tutte le formule idratanti e antietà incorporano almeno un fattore di protezione Spf 15. In alternativa, la proposta corretta per autunno, primavera e inverno è la protezione urbana da applicare dopo il trattamento quotidiano, perché i raggi solari arrivano (quasi) ovunque e “passano” anche attraverso i vetri. «Nei mesi invernali si può consigliare un filtro Spf 15 o 20. Certo, bisogna valutare le abitudini del singolo. C’è chi pratica attività all’aria aperta e quindi avrà bisogno di una protezione costante, e chi lavora in luoghi chiusi, addirittura sotterranei, che può anche farne a meno. Fondamentale, però, una protezione alta in presenza di macchie, discromie e imperfezioni che altrimenti potrebbero peggiorare».

TRA PRESENTE E FUTURO

Ma qual è il trend del momento in fatto di trattamenti cutanei? «Al contrario degli asiatici che hanno molto tempo da dedicare alla propria beauty routine, gli occidentali vivono ritmi più frenetici, quindi hanno bisogno di prodotti multitasking. I famosi cosmetici “tutto in uno” sono il must have del momento, perché promettono, in pochissimi step, una routine completa» conclude la dermatologa. Largo, dunque, alle acque micellari che detergono, struccano e tonificano in un solo gesto e alle cosiddette alphabet cream (BB, CC, DD eccetera), che correggono, idratano, nutrono e proteggono con un’unica formula. Il cosmetico del futuro sarà anche più naturale e personalizzato, com’è emerso da una ricerca commissionata da Cosmetica Italia a Human Highway. Mentre da Oriente stanno già arrivando le prime maschere spray: lo spruzzo del loro attivatore trasforma l’emulsione in un impacco ad azione d’urto. � IMAGINE .50


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Il primo filler che si applica come un cerotto La nuova linea B-SELFIE, grazie ai suoi microaghi in acido ialuronico, penetra in maniera indolore l’epidermide, rilasciando il principio attivo in profondità per un’azione veloce e straordinariamente efficace. Per uno sguardo magnetico e una bocca tutta da baciare in sole due ore!

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FOCUS SKINCARE

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ROUTINE COMPLETA TECNOLOGIE INNOVATIVE E TEXTURE SENSORIALI. PER ACCOMPAGNARE DA MATTINA A SERA UNA CONSUMATRICE CHE AMA PRENDERSI CURA DELLA PROPRIA PELLE. di Ivan Pestillo

GIORNO 1. BIOTHERM

Skin Oxygen Cream Spf 15, per ossigenare la pelle e proteggerla dalle aggressioni esterne. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

2. SVR

Si chiama Clairial Cible il trattamento depigmentante con attivi liquidi, incapsulati in 52. IMAGINE

micro particelle avvolte da polvere di silicio. DISTRIBUTORE: SVR

3. MÉTHODE JEANNE PIAUBERT

Skin Breakfast Crème Essentielle Jour risveglia la pelle attraverso il principio della crononutrizione. Contiene vitamina C stabilizzata ed estratto di kiwi. DISTRIBUTORE: MAVIVE

4. CLARINS

Per ridurre

l’aspetto dei pori c’è il siero Pore Control. Contiene l’estratto di cellule dei fiori di vite, per rinforzare la struttura della pelle. DISTRIBUTORE: CLARINS

5. LA PRAIRIE

L’estratto di caviale è stato potenziato con il “caviale mimetico” per rinnovare Skin Caviar Luxe Cream. Che rassoda, distende e

tonifica i tratti. DISTRIBUTORE: LA PRAIRIE

6. HANORAH

L’Attivatore AntiPollution, con estratto di semi di moringa, fa parte della linea Ora, che consente di personalizzare la propria beauty routine. DISTRIBUTORE: KARYS DUE

7. DIEGO DALLA PALMA

La linea Gold Infusion accoglie il Contorno Occhi

di Giovinezza Rivitalizzante con Oro Puro: riduce la visibilità di borse, rughette e occhiaie. DISTRIBUTORE: COSMETICA

8. ARVAL

Un dermocosmetico specialistico per il trattamento delle pelli a tendenza couperosica. È No Redness Cream Spf 30 con attivi fitobotanici, dal potere calmante,


8. 9.

7.

10.

15.

11. 14. 12. 13. e pigmenti soft focus. DISTRIBUTORE: ARVAL

9. GUERLAIN

C’è la preziosa pappa reale prodotta dalle api nere di Ouessant nel nuovo Double R Renew & Repair Serum. Il suo flacone è diviso in due parti separate, per mantenere intatte le proprietà di entrambe le formule. DISTRIBUTORE: LVMH

10. KIEHL’S

La formula di Youth Dose Eye Treatment incorpora una miscela d’estratto di vinaccioli, pro-retinolo e vitamina C. Per idratare, levigare e illuminare il contorno occhi all’istante e nel corso del tempo. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

11. LANCÔME

La rosa Lancôme, frutto di migliaia

di ibridazioni, è l’ingrediente star della Crema Sublime Fondente Absolue dalla texture sensoriale e rigenerante. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

12. PHYSICIANS FORMULA

Ricco di antiossidanti e vitamine, Rosé All Day Oil-Free Serum leviga la grana cutanea ed è perfetto come primer. DISTRIBUTORE: MARKWINS

13. SISLEY

Due le azioni del nuovo Sérum Concentré Fermeté:risveglia la produzione di elastina, con l’estratto di origano dei giardini, e restituisce tensione alla pelle con un mix di sette potenti attivi vegetali. DISTRIBUTORE: SISLEY

14. COLLISTAR L’elastina si presenta come

distillato da prelevare con il contagocce, per tonificare l’ovale e ravvivare l’incarnato. DISTRIBUTORE: COLLISTAR

15. CLINIQUE

Ha un’inedita texture acqua gel, il nuovo Dramatically Different Hydrating Jelly, che fortifica la pelle e funge da scudo antiinquinamento. DISTRIBUTORE: CLINIQUE

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FOCUS SKINCARE

19.

20.

18. 21. 17. 22.

16.

DETERSIONE 16. INNOXA

Uva ursina ed estratto glicolico di camomilla sono gli ingredienti chiave dell’Esfoliante Viso Schiarente No Spot, che elimina le cellule cheratinizzate in modo delicato. DISTRIBUTORE: PRIMAVERA

17. CHANEL

Per cancellare efficacemente lo 54. IMAGINE

smog urbano dalla pelle c’è L’Huile Anti-Pollution Cleansing Oil, con la sua texture sensoriale. DISTRIBUTORE: CHANEL

18. DIOR

Un piacevole balsamo con cera di rosa che si trasforma in un olio sublime, per rimuovere anche il trucco più estremo: è Dior Prestige Le Baume Démaquillant. DISTRIBUTORE: LVMH

23.

19. EQUILIBRA

Con i suoi tensioattivi di origine naturale, l’acido ialuronico e la glicerina vegetale, il Gel Detergente Micellare Viso strucca senza irritare. DISTRIBUTORE: EQUILIBRA

20. YSL BEAUTY

Comoda e delicata sulla pelle, Top Secret Express Micellar Water elimina anche il make up più

coprente. Con un mix d’estratto di sakura e foglia di noce. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

21. PHILOSOPHY

Formula senza risciacquo per la Micellar Cleansing Water, che elimina make up e impurità senza lasciare residui oleosi. DISTRIBUTORE: COTY

22. NATURAVERDE Adatto a tutti i tipi di pelle, il Detergente

Scrub Olio d’Oliva lascia il viso morbido, perché incorpora l’estratto antiossidante di uva bianca bio. DISTRIBUTORE: SO.DI.CO.

23. ERNO LASZLO

Il segreto di Hydra Therapy Foaming Cleanse sta in uno speciale complesso idratante, che contribuisce a regolare il pH della pelle riducendo le


27. 28. 26. 29.

25.

30.

24. irritazioni. DISTRIBUTORE: FINMARK

24. LANCASTER

Dalla linea Skin Life, dedicata alle giovani donne dinamiche, arriva una nuova carica di ossigeno per la pelle. Grazie a Detoxifying Cleansing Foam, che elimina le impurità accumulate, l’aspetto dei pori risulta minimizzato. DISTRIBUTORE: COTY

25. ENOLEA

Grazie all’azione riequilibrante degli estratti di gelsomino e camelia, il Latte Detergente e Struccante Complex preserva il film idrolipidico della pelle. DISTRIBUTORE: BEAUTYUP

26. PUPA

Il brand pensa alle epidermidi sensibili e lancia, tra gli altri, uno Struccante Occhi

Delicato, privo di fragranze e arricchito dall’aloe vera. DISTRIBUTORE: MICYS COMPANY

27. ORGANIC SHOP Migliora la texture della pelle, lo Scrub Viso Detergente Organic Ginger & Cherry. Con estratti di zenzero e ciliegia bio, dalle virtù nutrienti e idratanti. DISTRIBUTORE: SIMCA

28. AMOVITA

Vera Detox Mousse Detergente incorpora il 99 per cento di ingredienti d’origine naturale, come gli estratti di spirulina e moringa. DISTRIBUTORE: ITALIAN BEAUTY

29. INTRA

Formulato per le pelli più sensibili, il Latte Micellare Biologico abbina

la delica rosa centifolia al potere antiossidante dei fiori di pesco, per elimina le impurità. DISTRIBUTORE: HARBOR

30. ACQUA ALLE ROSE

È della linea Sensitive lo Struccante Occhi che, grazie al pantenolo, protegge anche le ciglia. DISTRIBUTORE: MANETTI & ROBERTS

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FOCUS SKINCARE

35.

36.

37.

34. 33. 32. 31.

NOTTE 31. GLI ELEMENTI

Grazie al potere rigenerante del sonno, il Trattamento Detox Crema Booster Notte crea un velo di diffusione ottimale dei principi attivi. Tra questi, la formula racchiude una potente micro alga e l’estratto di veronica. DISTRIBUTORE: DAFNE ITALIAN PHILOSOPHY

56. IMAGINE

32. NEW TOPEXAN

Night Paste, da applicare sul singolo brufolo prima di coricarsi. Nella confezione “Night & Day” si presenta assieme al correttore Day Cover da applicare, invece, di giorno. DISTRIBUTORE: SOCO

33. VITAMOL

C’è il trattamento intensivo Relief Night Secret Sublime,

nella linea Bio Naturell. Con l’acqua di camomilla romana bio che stimola il microcircolo e i fibroblasti. DISTRIBUTORE: RUGIADA

34. REN

Un balsamo ricco che riduce le irritazioni: è Evercalm Overnight Recovery Balm, con oli attivi enzimatici come quello di oliva. DISTRIBUTORE: LUXURY LAB COSMETICS

35. SHISEIDO

La linea Waso accoglie una Beauty Sleeping Mask ad azione rigenerante e idratante, con infuso di yuzu. DISTRIBUTORE: SHISEIDO

36. NIVEA

Stimola la produzione notturna di acido ialuronico e collagene, riempie le rughe e ridefinisce i contorni del viso: è Hyaluron

Cellular Filler Crema Notte, a base di cheratina ed estratto di magnolia. DISTRIBUTORE: BEIERSDORF

37. FILORGA

Il potere della nuova Night Mask sta nell’esclusivo complesso NCEF che, composto da oltre 50 principi attivi, supporta l’attività cellulare e migliora l’aspetto della pelle. DISTRIBUTORE: SVR


42. 41.

43. 40. 44.

39.

45. 38.

38. GIVENCHY

I laboratori del brand hanno unito l’azione protettiva del fiore di cactus a quella illuminante del Glow Reviver Complex, nella Brightening Night Cream dalla texture leggera e impalpabile. DISTRIBUTORE: LVMH

39. KANEBO

Grazie all’esclusiva formulazione “baby soft oil” (a base

d’estratto di tè, liquirizia e arancia amara),la texture di Night Lipid Wear si fonde nella pelle proteggendola dalla disidratazione notturna.

41. EISENBERG

DISTRIBUTORE: KANEBO

DISTRIBUTORE: EISENBERG

40. L’OCCITANE

42. ESTÉE LAUDER

Con più di 3.000 micro perle dorate, infuse di attivi, Reset Nuit Huile-en-serum delizia i sensi. DISTRIBUTORE: L’OCCITANE

Rigenera, calma e illumina, il Soin Nourissant Intégral, con vitamina E ed estratto di bellis perennis. Senza profumo né coloranti.

Per far fronte ai danni causati dalla luce blu dei dispositivi elettronici, arriva Advanced Night Repair

Eye Supercharged Complex Omnibus, per il contorno occhi. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

43. TONYMOLY

Cat’s Purrfect Crème de Nuit, per restituire elasticità alla pelle con un amminoacido estratto dai bachi da seta. IN ESCLUSIVA DA SEPHORA

44. ELIZABETH ARDEN

Dopo le iconiche

Ceramide Capsules, arrivano le Retinol Ceramide Capsules: con peptidi, retinolo puro, ceramidi e oli emollienti. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

45. L’ORÉAL PARIS Contiene estratto di tartufo nero, Age Perfect Renaissence Cellulaire Trattamento Rivitalizzante Notte. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL

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FOCUS SKINCARE

49. 48. 51. 50.

47.

46.

MASCHERE 46. LA MER

Idratazione profonda assicurata, con la nuova Treatment Lotion Hydrating Mask. È in tessuto imbibito con 30 ml di Treatment Lotion, a base di ingredienti marini. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

47. SHISEIDO

Divertente, oltre che efficace: la 58. IMAGINE

Purifying Peel Off Mask, della linea Waso, con la sua texture di un colore fucsia perlato (a base di basilico giapponese), per eliminare ogni tipo d’impurità. DISTRIBUTORE: SHISEIDO

48. AVIVAH

Indicata per le donne dai 25 ai 45 anni, la Maschera Energizzante Rigenerante tonifica l’epidermide

52. con l’olio di macadamia e l’estratto di vite rossa. IN ESCLUSIVA DA PINALLI

49. HQ

Maschera Viso Anti-Stress, effetto seconda pelle, è ricca di preziosi principi attivi. Come l’estratto d’iris bio ad azione rinfrescante, tonificante e lenitiva. DISTRIBUTORE: PSS DISTRIBUZIONE

50. PUPA

Funge da trattamento intensivo, la Maschera Labbra Idratante che in pochi minuti conferisce il corretto livello d’idratazione, grazie alla formula a basso rischio di allergie. DISTRIBUTORE: MICYS COMPANY

51. ORIGINS

La Dragon Fruit Brightening

SuperFruit Mask in crema gel cavalca il trend del superfood. Con l’estratto esotico del frutto di drago, che vanta elevati livelli di vitamina C illuminante. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

52. BY TERRY

Altamente concentrata in ossigeno puro, Detoxilyn City Mask cattura la componente vitale dell’aria


56.

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57. 54.

53. 59. pulita e la porta direttamente nel cuore delle cellule. DISTRIBUTORE: DISPAR

53. GARNIER

Il tessuto della Maschera Nera SkinActive è arricchito dall’estratto di tè nero, purificante. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL

54. CBN

Dedicata alle pelli più delicate, la Bio

Sensitive Masque riduce rossori e prurito grazie a un peptide biotecnologico mixato con estratti lenitivi, oli emollienti ed estratto di polline. DISTRIBUTORE: SIRPEA

55. GOLDGLOW

La Maschera Viso Detox promette un effetto antiossidante, perché incorpora estratti di limone, sedano e

carota. Inoltre, la presenza di cenere vulcanica favorisce il restringimento dei pori. DISTRIBUTORE: GOLD

56. DR. JART

In caso di “emergenza”, un foglio della Maschera Viso Ceramidin dona vitalità al viso, grazie all’alta concentrazione di acido ialuronico e ceramidi. IN ESCLUSIVA DA SEPHORA

58.

57. IROHA

Da usare una volta alla settimana per ridurre il sebo in eccesso delle pelli normali e miste, Talisman Shine Maschera Peel-off Pulizia Profonda incorpora aloe vera e centella asiatica. DISTRIBUTORE: BURTON

58. SENSAI

Per cancellare i segni della stanchezza in una decina di minuti, arrivano gli

Extra Intensive 10 Minute Revitalising Pads, che - imbevuti con l’estratto di seta koishimaru - aderiscono perfettamente alle zone del contorno occhi e labbra. DISTRIBUTORE: KANEBO

59. DEBBY

EnergyMask Energizzante, monodose: con oligoelementi, acido ialuronico e glicerina. DISTRIBUTORE: DEBORAH

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DIAMO I NUMERI SKINCARE

GLI ITALIANI SI “TRATTANO” BENE Il Beauty Report 2017 di Cosmetica Italia indica nel trattamento viso la categoria prodotto di maggior successo che si posiziona al primo posto in termini di consumi. di Giovanna Maffina

U

na novità nella certezza. Se anche nel 2017 il mercato beauty si è confermato in crescita e aciclico - con acquisti in aumento dell’1,7 per cento, per un valore totale di 10.097 milioni di euro - al suo interno il segmento che si è distinto per la migliore performance, è stato lo skincare, diventando la prima famiglia di prodotto (seguita a ruota dalla cura corpo), con un’incidenza pari al 16,9 per cento sul peso totale dei consumi cosmetici. È quanto evidenziato dal Beauty Report 2018 di Cosmetica Italia, rapporto sul valore dell’industria cosmetica nel nostro Paese.

meria si posiziona al terzo posto in termini di consumo (49,5 milioni di euro, +1 per cento rispetto al 2016) preceduto dalla farmacia (105,7 milioni di euro) e dalla grande distribuzione più altri canali, drugstore e monomarca inclusi (100,2 milioni di euro). All’interno della categoria va segnalato lo sprint di maschere ed esfolianti (+21,9 per cento) - che anche nel selettivo crescono del 18,9 - e dei trattamenti per contorno occhi e zone specifiche (+7,2 variazione percentuale totale, + 3,1 per cento variazione in profumeria). Bene anche i depigmentanti e le lozioni tonificanti, rispettivamente a +5,7 e +3,3 per cento. A registrare una lieve flessione complessiva è invece il consumo dei detergenti e degli struccanti viso e occhi (-0,8 per cento), che in profumeria perde due punti percentuali, mentre rimangono sostanzialmente stabili - rispetto all’anno precedente - le vendite delle salviettine viso (+0,5 per cento) e dei prodotti per l’impurità della pelle (+0,4 per cento). Relativamente a questi ultimi va tuttavia segnalata la pesante flessione della profumeria (-12,8 per cento) alla quale si contrappone l’incremento della grande distribuzione e degli altri canali (+18,9 per cento) che, in generale, dopo il calo registrato nel 2016 torna a crescere nello skincare. �

CRESCITA TRASVERSALE

Stante un valore di 1.435 milioni di euro (prezzi al pubblico IVA inclusa, dati in milioni di euro) e una crescita percentuale complessiva del 2,7, a fare la parte del leone nello skincare - che aumenta trasversalmente in profumeria, farmacia e grande distribuzione - sono state le creme antietà e antirughe (trattamenti d’urto inclusi) con 631,6 milioni di euro totali (+2,3 per cento), dei quali 212,3 ad appannaggio della profumeria (+0,9 per cento). Seconde, con 255,4 milioni di euro, le specialità idratanti e nutrienti, dove il canale profu-

PRODOTTI PER IL VISO PREZZI AL PUBBLICO IVA INCLUSA

DATI IN MILIONI DI EURO

TOTALE FARMACIA PROFUMERIA GRANDE DISTRIBUZIONE VAR % VAR % + ALTRI CANALI TOTALE FARMACIA TOTALE

1.435,2

515,6

409,2

510,3

2,7

3,3

VAR % VAR % GRANDE PROFUMERIA DISTR. + ALTRI CANALI 2,0

2,8

CREME ANTIETÀ E ANTIRUGHE CREME IDRATANTI E NUTRIENT

FONTE COSMETICA ITALIA BEAUTY REPORT

DETERGENTI STRUCCANTI VISO E OCCHI CONTORNO OCCHI E ZONE SPECIFICHE SALVIETTINE VISO MASCHERE ESFOLIANTI PRODOTTI PER LE IMPURITÀ DELLA PELLE LOZIONI TONIFICANTI DEPIGMENTANTI L’ANDAMENTO IN CALO DEI CONSUMI



RICERCA di Giovanna Maffina

PACKAGING

E INTEGRITÀ COSMETICA Il contenitore che sta a contatto con un prodotto di bellezza è del tutto inerte rispetto alla formula? L’Istituto Italiano Imballaggio ha “indagato”, con uno studio che non ha precedenti nel settore. La parola a Daniela Aldrigo, responsabile dell’area tecnica, e Marina Camporese, microbiologa.

Dunque, anche l’imballaggio primario a contatto con il cosmetico potrebbe avere effetti sulla sicurezza del prodotto finito? Quali potrebbero essere i rischi potenziali? Daniela Aldrigo. «Il fenomeno dello spostamento di sostanze è possibile in entrambe le direzioni, sia dal prodotto verso il packaging che viceversa. Per valutare i potenziali rischi va tenuto conto della composizione del materiale da imballaggio, compresa la presenza di additivi e/o di impurità tecnicamente inevitabili, ed è un compito che spetta al Valutatore. Il Regolamento (CE) 1223/2009 al quale ci siamo attenuti per condurre il nostro studio, sottolinea la funzione del packaging primario, che sta a contatto con il prodotto, intendendolo come componente del cosmetico finito e che, in virtù di ciò, deve contribuire alla sicurezza del prodotto confezionato. Il nostro Istituto ha così realizzato delle Linee Guida ad uso del settore, che si sta muovendo per approfondire il tema dell’imballaggio come parte del prodotto cosmetico confezionato, pur non essendoci alcuna richiesta specifica da parte del legislatore. Quello del testing è l’ultimo approfondimento in ordine cronologico che stiamo affrontando». Marina Camporese. «Il cosmetico, proprio come l’alimento, quando entra in contatto con l’imballaggio, tende a estrarre delle sostanze che sono presenti nel materiale di confezionamento perché c’è affinità chimica. Ciò vale per le sostanze grasse come per altre. È un meccanismo di ‘spostamento’ che si chiama migrazione». L’esperienza acquisita tramite combinazioni di formula/imballaggio simili già presenti sul mercato alimentare, può tornare utile a riguardo. Esatto? M.C. «Sì. Se un imballaggio ha superato i test per rimanere a contatto con gli alimenti, ed è già stato sottoposto a valutazione tossicologica relativamente all’ingestione,

DANIELA ALDRIGO E MARINA CAMPORESE RISPETTIVAMENTE RESPONSABILE AREA TECNICA DELL’ISTITUTO ITALIANO DELL’IMBALLAGGIO E FOOD CONTACT EXPERT AIBO DEL LABORATORIO ECAMRICERT DIPARTIMENTO MICROBIOLOGIA

va da sé che possa risultare idoneo a contenere un cosmetico per uso topico». Un esempio di cosmetico provvisto di simulante? D.A. «Un’azienda essenziera può condurre test efficaci utilizzando un simulante alcolico che già esiste. Lo stesso, se il prodotto da confezionare è un’emulsione acqua in olio: in questo caso, il simulante di riferimento sarà l’olio vegetale, anch’esso contemplato dalla normativa alimentare. Ma il punto è che i cosmetici hanno una matrice in alcuni casi molto diversa dagli alimenti, quindi i simulanti alimentari non sempre possono funzionare». E qui si entra nel merito del vostro studio... D.A. «All’inizio dell’anno abbiamo avviato un tavolo di lavoro per la definizione di linee guida sulla sicurezza dei packaging destinati a contenere matrici cosmetiche con caratteristiche diverse dagli alimenti e sprovvisti del relativo simulante alimentare, come ad esempio prodotti con pH fortemente alcalino, ossidanti, anche semplici detergenti come bagnoschiuma, shampoo, balsami, con l’obiettivo di individuare dei simulanti attendibili da consigliare nel caso di prodotti di questo tipo. Abbiamo scelto un flacone in plastica di quelli comunemente usati a tale scopo, saputo quali additivi erano presenti nella formulazione, e avviato i test». M.C. «Sono stati coinvolti dieci laboratori, oltre a produttori di packaging che ci hanno dotato dei flaconi e produttori cosmetici che hanno fornito un supporto formulistico. Al momento stiamo testando tre simulanti: uno ha dato buoni risultati, un altro è in fase di ulteriore valutazione, mentre con riferimento al terzo abbiamo


optato per una soluzione alternativa. Contiamo di concludere il nostro studio per la fine dell’anno». In laboratorio che cosa fate? M.C. «Prendiamo il flacone e lo mettiamo a contatto con il simulante prescelto per dieci giorni a 40 gradi, simulando ciò che dovrebbe succedere al cosmetico durante un prolungato periodo a stretto contatto con un determinato materiale. Poi testiamo la migrazione specifica, che consiste nell’andare a cercare e misurare nel simulante le sostanze che sappiamo essere presenti nel contenitore, come ad esempio gli additivi utilizzati per la plastica, che possono migrare più facilmente. A questo punto abbiamo un quadro preciso sull’efficacia o meno del simulante». D.A. «Il fattore che più incide nel meccanismo di migrazione è la temperatura: più aumenta, più va ridotto il tempo di contatto, perché il meccanismo di migrazione

IL REGOLAMENTO DICE... IL REGOLAMENTO CE / RELATIVO ALLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI COSMETICI VOLENDO TUTELARE MAGGIORMENTE IL CONSUMATORE FINALE HA RICHIESTO CHE IL VALUTATORE DELLA SICUREZZA TECNICO AL QUALE SPETTA L’ULTIMA PAROLA SULLA GARANZIA DEL COSMETICO DEBBA APPROFONDIRE ANCHE LA SICUREZZA DEL PACKAGING E LE SUE POSSIBILI INTERAZIONI CON IL PRODOTTO CON SPECIFICO RIFERIMENTO AI TRASFERIMENTI DI MOLECOLE DALL’UNO ALL’ALTRO TUTTAVIA NON AVENDO IL LEGISLATORE FORNITO DISPOSIZIONI PRECISE A RIGUARDO E IN MANCANZA DI TEST IDONEI IN AMBITO COSMETICO È STATO SUGGERITO DI FARE RIFERIMENTO ALLA NORMATIVA DEI MATERIALI DESTINATI AL CONTATTO CON GLI ALIMENTI MOCA CHE PER VALUTARE L’INERZIA DEI PACKAGING CONTEMPLA AD ESEMPIO PER LE MATERIE PLASTICHE

è stimolato dalla temperatura che spinge le molecole a muoversi. È la ragione per la quale il solare, che subisce uno choc termico in spiaggia date le alte temperature, ogni anno va cambiato in quanto i filtri si alterano. Le prove di stabilità cosmetica prevedono che vengano valutati anche gli stress termici conseguenti a spedizioni nei paesi tropicali, ipotizzando temperature di 40 gradi con il 75 per cento di umidità». Ma il fornitore di packaging è tenuto a dare queste informazioni? D.A. «No. È più che altro un discorso di natura contrattuale, un po’ come per tutte le certificazioni. Una volta terminato questo studio, saremo in grado di fornire linee guida di comportamento che starà al singolo fornitore seguire o meno. Vero è che chi le seguirà avrà un’argomentazione in più con i propri clienti, che lo favorirà con i concorrenti. Perché se, per ipotesi, deve confezionare dei bagnoschiuma e sa di poter disporre del nostro simulante che è risultato attendibile nel testare la sicurezza del suo contenitore per quel tipo di formula, potrà spendere questo vantaggio com-

L’UTILIZZO DI SIMULANTI ALIMENTARI CIOÈ SOSTANZE CHE IN FASE DI TEST SIMULANO LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO FINALE CON CUI IL CONTENITORE PRIMARIO ENTRERÀ IN CONTATTO LO STESSO CRITERIO È STATO ADOTTATO PER VALUTARE L’IDONEITÀ DEL PACKAGING COSMETICO MA NON TUTTE LE SOSTANZE COSMETICHE HANNO UN CORRISPONDENTE SIMULANTE ALIMENTARE L’ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO HA DECISO ALLORA DI AVVIARE UNO STUDIO PER SOPPERIRE A QUESTA LACUNA E ARRIVARE ALLA DEFINIZIONE DI LINEE GUIDA CONDIVISE SULLA SICUREZZA DEI PACKAGING COSMETICI

petitivo con il suo cliente». Esistono materiali totalmente inerti, che non comportano migrazione verso il prodotto cosmetico? M.C. «No. Il più inerte è il vetro, ma se il contenitore ha una chiusura o una cannula in plastica, ne va tenuto conto». Il tempo di permanenza del prodotto a scaffale può incidere sul fenomeno della migrazione? D.A. «Sarebbe importante provare a capire cosa succede alla formula cosmetica dopo un po’ di tempo, anche se il contenitore non viene aperto». La nuova frontiera dei pack attivi, addizionati di miscele antimicrobiche per evitare la contaminazione del prodotto, già sperimentata per l’alimentare, potrebbe avere un senso anche in ambito cosmetico? M.C. «Potrebbe, anche se al momento ci risulta che le sperimentazioni riguardino solo il settore alimentare, dove c’è in effetti la necessità di preservare al massimo la bontà, la salubrità e le caratteristiche organolettiche di ciò che poi viene ingerito dal consumatore finale». � IMAGINE .63


RICERCA di Ivan Pestillo

OGGI IL FILLER SI APPLICA

COME UN CEROTTO Si chiama B-Selfie e non è un semplice patch. Perché incorpora micro aghi di acido ialuronico e regala l’effetto plumping. Immediato e professionale.

O

ttenere l’effetto filler di una pelle giovane e rimpolpata senza dover ricorrere ad alcuna “punturina”. Oggi è possibile. L’azienda Phasetech, da sempre attiva nello sviluppo di tecnologie medicali, ha messo a punto un vero e proprio filler antirughe fai-da-te, indolore e semplice da utilizzare perché si applica come un cerotto nella zona interessata. Si chiama B-Selfie ed è un jolly da inserire nella propria beauty routine per un efficace trattamento last minute dal risultato professionale.

cazione. Ciò lo rende perfetto come trattamento last minute. Ma c’è di più: con quattro trattamenti a distanza di 24 ore, è possibile persino ottenere un effetto prolungato. Basta applicare il prodotto sull’area interessata, dopo averla pulita e asciugata, e tamponarlo delicatamente con la punta di un solo dito per qualche minuto senza strofinare, per favorire la penetrazione dei micro-aghi.

E ADESSO LA NOVITÀ!

Questa tecnologia sta alla base delle tre referenze dedicate a contorno occhi, rughe del labbro superiore e solchi nasolabiali. Ma anche del nuovo B-Selfie Volume per le labbra. Le sue promesse? Valorizzare quest’area del viso, donando nuovo volume al vermiglio, sollevando l’arco di Cupido e restituendo struttura e turgore alla bocca. L’effetto di lieve arricciamento del margine labiale inferiore aiuta a conferire maggiore sensualità al sorriso. E anche in questo caso l’applicazione è semplicissima: basta poggiare i due cerotti su entrambe le labbra e tamponare con le dita per qualche minuto, senza strofinare, perché i micro-aghi penetrino nella pelle. Sono sufficienti due ore di applicazione per un risultato visibile. Ma i suoi effetti possono essere anche sostenuti nel tempo con un ciclo di quattro trattamenti, distanziati di 24 ore. �

UNA SPECIE DI MAGIA PER LA PELLE

Alla base di questo prodotto c’è una tecnologia proprietaria che ha permesso di realizzare microstrutture cristallizzate di acido ialuronico puro e addizionato di fattori di crescita (EGF). Questi micro-aghi sono in grado di penetrare, in maniera completamente indolore, il primo strato della pelle, rilasciando gli attivi in profondità, per un riempimento immediato della depressione delle rughe. I risultati sono visibili già dopo sole due ore di appli-

FACILE DA USARE: APPLICARE IL CEROTTO SULLA ZONA INTERESSATA ESERCITARE UNA LEGGERA PRESSIONE CON I POLPASTRELLI DELLE DITA LASCIARE IN POSA UN PAIO D’ORE AMMIRARE LA PROPRIA PELLE RIMPOLPATA!

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ICONE di Ivan Pestillo

L’ESSENZA DELLO STILE

ITALO-CANADESE

Il profumo del legno, lo stesso che si sente passeggiando per le foreste del Canada, è il must del nuovo progetto (tutto made in Italy) targato Dsquared2.

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n mix di estro canadese e raffinata sartorialità italiana. Nella moda come nelle fragranze. È così che si potrebbe riassumere in poche parole lo stile di Dsquared2 che, per la creazione dei suoi nuovi jus, si è affidata a un altro nome del made in Italy, Euroitalia, siglando una collaborazione che già da questo primo lancio si preannuncia vincente. Forse perché dietro al progetto - come ormai accade di consueto con la società guidata da Giovanni Sgariboldi - c’è la mente di due creativi che la moda la fanno da oltre 20 anni. «La fragranza è un’esperienza sensoriale che tutto dice su chi la indossa e sulla sua personalità» raccontano i gemelli Dean e Dan Caten, direttori artistici di Dsquared2. «È l’elemento più intimo e distintivo, quello che rende riconoscibili e diversi in

modo non descrittivo. Amiamo pensare alle nuove fragranze Wood come ad accessori speciali e personali, che definiscono lo stile e il carattere del nostro brand».

LEGNI E FIORI CONNUBIO PERFETTO

La realizzazione delle eau de toilette Wood pour Femme e Wood pour Homme sembra essere stata proprio un esercizio di stile. Ogni dettaglio è curato nei minimi particolari, come accade per un abito sartoriale. Tutto di questi due profumi - dalla comunicazione alla piramide olfattiva - sembra inneggiare a una vita di piaceri, good vibes e slancio verso il nuovo; ma anche ai giovani di oggi, autentici e passionali, sicuri di sé e del proprio modo di essere. Fonte d’ispirazione, come già annunciato

DOMANDE A JULIAN SCHINEIDER, PROTAGONISTA DELLA CAMPAGNA

SEI GIOVANISSIMO, 22 ANNI… E GIÀ PROTAGONISTA DI UNA COMUNICAZIONE COSÌ IMPORTANTE COME QUELLA DI WOOD. COM’È INIZIATA LA TUA CARRIERA? IN REALTÀ NON AVEVO MAI PRESO IN CONSIDERAZIONE IL LAVORO DI MODELLO HO SEMPRE PRATICATO JUDO ERO NELLA SQUADRA NAZIONALE AUSTRIACA E QUESTA DISCIPLINA ERA IL MIO OBIETTIVO PRINCIPALE UN GIORNO POI UN BUON AMICO MI HA SPINTO A TENTARE LA CARRIERA NELLA MODA MI SONO RIVOLTO A UN’AGENZIA LA WIENER MODELS DI VIENNA NELLA MIA CITTÀ NATALE E MI HANNO FATTO FIRMARE SUBITO UN CONTRATTO HO INIZIATO A LAVORARE IMMEDIATAMENTE E DA QUEL MOMENTO IN POI È STATO TUTTO MOLTO VELOCE COM’È STATO L’INCONTRO CON DSQUARED2? DAVVERO MERAVIGLIOSO! AVEVO GIÀ LAVORATO PER IL BRAND ALL’INIZIO DELLA MIA CARRIERA QUINDI PRESTARE IL VOLTO ALLA NUOVA FRAGRANZA È STATO UN PO’ COME TORNARE A CASA È STATO BELLO RIVEDERE TUTTI E SONO RIMASTO COLPITO DALLE FOTO E DALLO SPOT LA MAISON HA CREDUTO IN ME DA SUBITO E IO HO SEMPRE AMATO IL SUO STILE POI ADORO IL LEGNO E LA NATURA PER ME È PRATICAMENTE NATURALE FAR PARTE DI QUESTO PROGETTO COSA ACCADRÀ ADESSO? I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO? CONTINUERÒ A LAVORARE SODO SU OGNI PROGETTO CHE MI VERRÀ PROPOSTO È DA SEMPRE IL MIO OBIETTIVO DI VITA 66. IMAGINE


QUANDO LA MODA DIVENTA SPETTACOLO SI SENTE SPESSO PARLARE DEL COSIDDETTO “SOGNO AMERICANO” PIÙ DI VENT’ANNI FA INVECE DEAN E DAN CATEN HANNO REALIZZATO IL LORO SOGNO ITALIANO CRESCIUTI A WILLOWDALE IN ONTARIO DOPO AVER STUDIATO A NEW YORK NEL I DUE GEMELLI CANADESI PRESENTANO LA LORO PRIMA COLLEZIONE UOMO IN ITALIA PAESE ORIGINARIO DEL PADRE COLLEZIONE CHE TRA L’ALTRO SEGNA L’INIZIO DI UN CONCETTO DI SFILATA SICURAMENTE PIÙ TEATRALE CON UN’IMPORTANTE COMPONENTE MUSICALE IL MODO PERFETTO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE LE LORO PASSERELLE SI TRASFORMANO IN UN PALCOSCENICO CON CHRISTINA AGUILERA CHE SPOGLIA I MODELLI RIHANNA CHE ARRIVA A BORDO DI UNA MUSCLE CAR E BILL KAULITZ DEI TOKIO HOTEL CHE SCENDE DAL SOFFITTO IN GABBIA INUTILE DIRE COME I LORO SUCCESSI SI SUSSEGUANO UNO DOPO L’ALTRO DAL LANCIO DELLA COLLEZIONE DONNA NEL ALL’APERTURA DEL PRIMO NEGOZIO MONOMARCA A MILANO NEL DALL’ARRIVO DEGLI OCCHIALI E DELLE FRAGRANZE NEL ALLA MODA BIMBO NEL IL PROSSIMO PASSO? NON RESTA CHE ASPETTARE SICURAMENTE SARÀ QUALCOSA DI STRAORDINARIO!

dal nome stesso del progetto, è il legno, quello delle foreste canadesi tanto amate da Dean e Dan. Entrambi i jus appartengono, infatti, alla famiglia olfattiva dei fioriti legnosi. In particolare, il maschile Wood si apre con la freschezza mediterranea degli agrumi, uniti a un frizzante tocco di zenzero, per poi passare alla sensualità decisa di ambrox, violetta e cardamomo, prima di lasciare spazio a un fondo caldo e avvolgente con moderni legni bianchi e un elegante vetiver. Il femminile Wood, invece, ha un carattere vibrante: la sua composizione esordisce con mandarino di Sicilia, foglie di lampone, mughetto e magnolia per poi esplodere in un’infusione di osmanthus e gelsomino e, infine, nella base luminosa di legni bianchi uniti a cedro e ambrox.

SFILANO COME IN PASSERELLA

E che dire del look delle nuove fragranze Wood? Due flaconi belli da vedere e piacevoli da tenere tra le mani. Il design è lo stesso per entrambi: una boccetta lineare, in vetro brunito per lui e trasparente per lei, capace di evocare la propria singolarità nella calamita del tappo che diventa un elemento identificativo, realizzato con le migliori qualità del legno di frassino. Questa chiusura è caratterizzata da una lavorazione spazzolata, fatta pezzo per pezzo, allo scopo di offrire un’artigianalità oggi quasi introvabile in profumeria. Il resto è una perfetta fusione di materiali caldi e freddi che s’incontrano senza perdere la propria tipicità sensoriale. Il vetro e l’alluminio si uniscono in un gioco di brillantezza e luminosità che esalta il jus. La lavorazione

del fondo poi è davvero esclusiva: la forma a parabola della base crea una nuova presenza all’interno del flacone, quasi una goccia, un’ulteriore ampolla a sostegno della fragranza.

COMUNICAZIONE D’AUTORE

Per “dare vita” alle due fragranze nella campagna media, sono stati scelti Anna Ewers e Julian Schineider. Giovani interpreti dello zeitgeist, i due modelli mettono in scena un gioco di sguardi e seduzione. Merito anche dell’utilizzo strutturato di elementi propri dello stile Dsquared2. Il risultato è un vortice di movimenti e corpi passionali, energici e dinamici. Un’immagine firmata da Mert & Marcus con la direzione artistica di Dean e Dan Caten. �

VIRILE LUI CONTEMPORANEA E SENSUALE LEI JULIAN SCHINEIDER E ANNA EWERS INTERPRETANO LO STILE DSQUARED COME UN GIOCO DI SGUARDI

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ARGOMENTI di Loredana Ranni

MATRIMONIO È vero: non vanno più a nozze i numeri (di coppie) d’una volta. Ma crescono gli stranieri che scelgono l’Italia per il rito simbolico, sono sempre di più le unioni civili, si fa festa per lo scambio delle promesse. E c’è business per le profumerie.

D’AFFARI C

onsiderando che stiamo ancora vivendo l’atmosfera (post) 75ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, diciamolo in termini “movie”: anche sul grande schermo, il matrimonio fa decisamente tendenza. E vi convinciamo di ciò con qualche numero importante. Il primo film nuziale è del 1924: “Matrimonio in quattro”, farsa in bianco e nero girata negli Stati Uniti d’America. Bisogna poi aspettare il 1950 per il delizioso “Il padre della sposa”, di Vincente Minnelli, e il 1954 per vedere “Il matrimonio”, con Vittorio De Sica e Silvana Pampanini. Ricordate “Matrimonio all’italiana”, Sophia Loren e Marcello Mastroianni? È del 1964. Dopo, più nulla. Fino al 1978, quando nelle sale circola “Un matrimonio” di Robert Altman. Poi, altro nulla negli anni Ottanta. Insomma, cinque pellicole nuziali (famose) in oltre 65 anni di cinema. Ma nel 1991, con il remake de “Il padre della sposa”, prende il via quel filone matrimoniale che celebra più di 40 nozze in meno di 30 anni. “Quattro matrimoni e un funerale”, “Se scappi ti sposo”, “Matrimonio al Sud”, “Il matrimonio del mio migliore amico”, “Un matrimonio da favola”, “Il mio grosso grasso matrimonio greco”... per citarne soltanto qualcuno. Insomma, se il cinema è lo specchio della società, viene da sé che - pure in Italia - il wedding day può essere un buon affare anche per i beauty store. Perché tutte le riviste specializzate incentivano routine di bellezza da iniziare almeno tre mesi prima del fatidico giorno. Perché il trucco della sposa viene sempre più affidato a make up artist esperti. Perché qualche catena beauty propone addii al nubilato da “imbellettare” con le amiche. Perché in vista delle nozze anche l’uomo più maschio entra in profumeria. E perché, sulla scia del wedding “all’americana”, ora che l’idea del matrimonio a tema viene accarezzata non più soltanto al Nord ma anche dai promessi sposi dell’Italia centrale e meridionale, il suggerimento di un profumo bomboniera ha il suo... perché!

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VIVA GLI SPOSI! CON RISERVA

TRA CRISI ECONOMICA VALORI PERICOLANTI E TRASFORMAZIONI SOCIALI IL MATRIMONIO SUBISCE UNA BATTUTA D’ARRESTO. SOPRATTUTTO QUELLO RELIGIOSO. MA I FIORI D’ARANCIO SONO DAVVERO DESTINATI AD APPASSIRE? di Monica Caiti

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l segreto di un matrimonio duraturo? Un buon bicchiere di vino. Oppure un cocktail. O anche semplicemente una birra. A dirlo è la scienza. Secondo un recente studio condotto - tra il 2006 e il 2016 - dall’Università del Michigan, su 4.864 persone sposate da circa 30 anni (e pubblicato da The Journal of Gerontology), sarebbe proprio l’alcol uno degli elementi che contribuiscono a rendere più stabile un rapporto di coppia. Fra i dati raccolti con questo campione di volontari è, infatti, emerso che le coppie a cui piace condividere una pausa alcolica (leggi “momento d’intimità) sono mediamente più felici di quelle che non lo fanno. Tutto sommato un espediente semplice e alla portata di chiunque, per certi versi rassicurante, anche per chi quel passo - il matrimonio - si appresta a compierlo. Il problema semmai è un altro: che continuano a diminuire le persone disposte o interessate a convolare a nozze. Almeno in Italia. Secondo l’Istat, infatti, negli ultimi dieci anni i matrimoni sono crollati del 17,4 per cento. Ci si sposa sempre meno, sempre più tardi e sempre più spesso davanti al sindaco che non in chiesa, mentre guadagna terreno la convivenza.

MEGLIO PIÙ TARDI E IN COMUNE

Qualche numero: gli uomini sono in media 2,3 anni più vecchi (32,4 anni nel 2006 e 34,9 nel 2016), ma le donne 70. IMAGINE

li battono con 2,5 anni in più (da 29,4 a 31,9 anni nello stesso periodo). Secondo un’indagine compiuta da Il Sole 24ore su dati Istat, a questo ritardo sembrano aver contribuito sia fattori di lungo periodo sia la situazione economica italiana. Resta vero che la tendenza a posticipare le nozze - o a non sposarsi - è comune a molti Paesi sviluppati. E l’Italia non fa eccezione, pur persistendo una differenza tra le aree della penisola, con spose e sposi più maturi al Nord e più giovani al Sud. Così, il matrimonio civile viene scelto da quasi una coppia su due (46,9 per cento), mentre dieci anni prima era poco più di una coppia su tre (34 per cento), con un aumento di 12,9 punti percentuali. Nel nostro Paese, i matrimoni celebrati in Comune hanno ormai raggiunto il 43 per cento del totale, superando addirittura quelli religiosi al Nord (55 per cento) e al Centro (51 per cento). Nel caso di coppie miste o di entrambi i partner stranieri, quasi nove matrimoni su dieci sono celebrati con rito civile, ma questa scelta si va affermando anche nel caso dei primi matrimoni di coppie italiane (dal 20 per cento nel 2008 al 28,1 nel 2014). Variazioni rilevanti avvenute negli ultimi anni riguardano infine l’aspetto economico, con il regime in comunione dei beni che passa dal 40,9 per cento al 27: si tratta di un calo di 13,9 punti percentuali in dieci anni. .


ARGOMENTI MATRIMONIO D’AFFARI

UNIONI CIVILI E MATRIMONI MISTI

Così, nel tracciare una panoramica generale sul matrimonio in Italia, bisogna considerare anche le unioni civili: ha compiuto due anni la Legge che le ha rese possibili, approvata definitivamente dal Parlamento l’11 maggio 2016. La norma, firmata dalla senatrice Monica Cirinnà, estende alle coppie omosessuali la quasi totalità dei diritti e dei doveri previsti per il matrimonio (fatta eccezione per l’obbligo di fedeltà e adozione), incidendo sullo stato civile della persona. Secondo Arcigay, sono oltre 14mila le persone che ne hanno beneficiato complessivamente. A dicembre 2017 sono state 6.073 le coppie che hanno celebrato la propria unione nei Comuni italiani, alle quali se ne aggiungono circa mille effettuate all’estero e poi trascritte nei registri. La regione che ne conta di più è la Lombardia (1.514), di cui 799 nella sola Milano. Né, infine, può mancare un cenno ai matrimoni misti che, secondo l’Istat, sarebbero calati del 2,2 per cento a livello nazionale, anche se alcune regioni vanno in controtendenza. In prima fila l’Emilia Romagna, con un aumento del 6,2 per cento, seguita da Lombardia, Liguria e Valle d’Aosta.

CRISI ECONOMICA E INDIVIDUALISMO

Ma perché ci si sposa sempre meno? Tra le ragioni spicca l’attuale precarietà lavorativa ed economica, che rende difficile fare programmi di lungo periodo. «Nei momenti di crisi i matrimoni risentono sempre un po’ della congiuntura negativa» conferma Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istat. «Quello che i dati dicono, però, è che si tende a rimanere sempre più a lungo in famiglia e che, quando si esce, prima di sposarsi si va a convivere. Questo porta ad avere meno nozze e posticipate». Non basta. «Il cambiamento è nel valore che si attribuisce al matrimonio: sempre più visto come un adempimento burocratico e non più come un atto comunitario di rilevanza sociale» prosegue Paolo Moneta, docente di diritto canonico all’Università di Pisa, presidente dell’Associazione Canonistica Italiana e avvocato della Rota Romana. «Ciò che conta oggi è la propria individualità. Ci si fida della propria coscienza e si prendono impegni di conseguenza, cioé finché si ritiene di poterlo fare».

I DATI STATISTICI DICONO CHE, SUL FRONTE ECONOMICO, È MEGLIO NON FIDARSI DELL’AMORE ETERNO

D’accordo anche Maria Dossetti, docente di diritto di famiglia all’Università Bicocca di Milano: «Penso che la ragione di fondo del calo dei matrimoni risieda nella cultura di questi ultimi dieci... 15 anni, incentrata sul benessere personale. In tale contesto, un atto come il matrimonio che costringe a confrontarsi e ad assumere obblighi nei confronti di altri, spaventa perché mette a rischio il proprio essere e il proprio benessere. Sposarsi implica un legame preso davanti alla società, davanti alla Legge, con diritti e doveri. È un progetto che richiede impegno e qualche rinuncia all’inizio». Dunque, oggi più che mai una scelta da ponderare con estrema cura.

L’ANNO CRUCIALE

Come si è visto, la situazione è allarmante soprattutto per le unioni religiose. Tanto da far temere che, almeno per loro, si stia avvicinando l’anno zero, fissato nel 2031 dall’indagine “Non mi sposo più” del Censis. Nelle sue pagine, si racconta la crisi (irreversibile?) del matrimonio religioso in Italia, ritenuto ormai non più necessario né per abbandonare la casa di famiglia, né per mettere al mondo dei figli, né tantomeno per dare dignità intima e sociale a un amore. Spiega Massimiliano Valeri, direttore del Censis: «Noi abbiamo proiettato in avanti le tendenze degli ultimi 20 anni e lo scenario futuro è quello di un’Italia a matrimonio religioso zero. Un dissolvimento totale di questa istituzione, perché ormai la crisi è globale e riguarda sia i riti civili (che hanno smesso di crescere) sia in particolare quelli in chiesa, in caduta libera». «In realtà, dietro al declino del rito religioso ci sono più fattori. Non soltanto la disaffezione ma le unioni miste, i divorziati, i matrimoni di ritorno, tutte situazioni che approdano nel rito civile», precisa il demografo Gian Carlo Blangiardo. «Per fortuna la vita è imprevedibile, la caduta potrebbe arrestarsi...». Complice, aggiungiamo noi, il fascino di un rito che da sempre incanta uomini e donne. � IMAGINE .71



ARGOMENTI MATRIMONIO D’AFFARI

COME PREPARARSI AL WEDDING DAY

IN PROFUMERIA

TRA MAQUILLAGE E FRAGRANZE ACCESSORI E TRATTAMENTI VISO IL CANALE HA NEL MATRIMONIO UN BUSINESS IMPORTANTE. NON SEMPRE COLTO APPIENO. di Giuliana Valcavi

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a 30 a 60mila euro: questa la cifra media, suscettibile di forti oscillazioni in funzione del numero di invitati e altre variabili, che si spende in Italia per un matrimonio. Il costo più importante di solito è rappresentato dal party, ma per trucco e hairstyle, secondo le rilevazioni di Federconsumatori, si va dai 500 agli 800 euro circa. Di questa cifra, una fetta piuttosto importante potrebbe toccare il canale profumeria: fragranze, make up, trattamenti viso e corpo, ma pure accessori e prodotti per la bellezza dello sposo. Ma siamo proprio sicuri che così avvenga? Purtroppo, la competizione è tanta: i parrucchieri, già in pole position per l’acconciatura, sottraggono alla profumeria territori di sua competenza (come il trucco) e altrettanto fanno i saloni di estetica, che ne approfittano per estendere

dal trattamento corpo alla bellezza e all’immagine più in generale la propria consulenza. E dal canto loro, sono molte le profumerie che al massimo prevedono un servizio trucco ma nel punto vendita. Neppure a domicilio.

IL MAKE UP DEL SÌ

Tra i pochi esempi virtuosi, il Wedding Beauty Program delle Profumerie Douglas, Limoni e La Gardenia, organizzato quest’anno in collaborazione con la Maison francese Lancôme e sviluppato in quattro programmi che possono comprendere diverse opzioni. Sono previsti una prova trucco in store per la sposa, durante la quale i make up artist delle profumerie sono disponibili per trovare il beauty look migliore, make up a domicilio nel giorno delle nozze, per la sposa e per le IMAGINE .73


ARGOMENTI MATRIMONIO D’AFFARI

persone a lei più vicine, cinque voucher per un maquillage in store e un buono sconto per l’acquisto di trucchi Lancôme, da regalare alle amiche con cui la sposa condivide l’evento. E non finisce qui. C’è anche un make up artist a disposizione per tutto il giorno: per un veloce ritocco ogni volta che la sposa lo desideri, oppure una consulenza personalizzata per il trattamento della pelle con maschere, sieri ed esfolianti o, ancora, per suggerimenti ad hoc sugli antiage iso, collo e décolleté. Insomma, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

IL LOOK DELLA FESTA PIÙ COOL

Non pensa solo al make up del matrimonio Sephora. Con Bride to Be, i make up artist della Maison accompagnano la sposa e le sue amiche nella festa più cool prima del sì, realizzando il look dell’addio al nubilato in soli 30 minuti. Tre i look tra i quali è possibile scegliere. Il “look tribe”, che punta sulle labbra e sottolinea gli occhi con un’elegante sfumatura verdeacqua per un’allure elegante ma decisa. Il “look night out”, uno smokey eyes intenso che gioca con le sfumature più scure per uno sguardo misterioso. E il “look no stress for the yes”, con un trucco naturale ma di forte impatto grazie all’utilizzo dei colori nude, all’uso enfatizzato del mascara e a sopracciglia definite.

SOTTO IL SEGNO DI CHANEL IL MAKE UP DELLA SPOSA DIVENTA D’ALTA CLASSE CON IL PROGRAMMA “THE BIG DAY” DELLE FRAGRANCE & BEAUTY BOUTIQUE CHANEL DI MILANO FIRENZE ROMA E VENEZIA UN MAKE UP ARTIST CHANEL È DISPONIBILE A DOMICILIO O IN BOUTIQUE PER CREARE IL MAQUILLAGE DELLA SPOSA PER LA PROVA IN BOUTIQUE SONO PREVISTI DOPO BENVENUTO ALLA FUTURA SPOSA LA PREPARAZIONE DELLA PELLE E LA REALIZZAZIONE DEL TRUCCO TRA I SERVIZI PIÙ ORIGINALI LA “LEZIONE” DEL MAKE UP ARTIST PER INSEGNARE ALLA SPOSA O ALLA PERSONA DA LEI SCELTA COME RITOCCARE IL MAKE UP IL GIORNO DEL SÌ

LE CATENE HANNO GIÀ PREVISTO DIVERSI SERVIZI SPOSA IN STORE LA PELLE BRILLA DI LUCE PROPRIA

Ci sono negozi già focalizzati sui servizi skincare per le spose. Uno di questi è la Profumeria Chiarelli di Trapani, dove vengono richiesti soprattutto trattamenti per favorire la luminosità del viso. In genere, siccome più la pelle è curata e più il risultato sarà ottimale nel giorno del matrimonio, si consigliano trattamenti almeno dieci giorni o una settimana prima, con maschera idratante, anti stress e fiale a base di vitamina C dal potere illuminante. Ma molto, ovviamente, dipende dall’età. In alcuni casi, e sempre più di frequente con l’innalzarsi dell’età del matrimonio, si rivela necessario procedere con trattamenti antiage per rendere meno evidenti i segni del tempo. Molto importante a questo punto è creare un’ottima base per il trucco, che si rivela addirittura strategica per ottenere un effetto sorprendente e che al contempo deve garantire un’adeguata tenuta, caratteristica imprescindibile per una sposa sottoposta a una lunga e impegnativa giornata. «Utilizziamo prima del trucco una fiala a base di perle di caviale, che consente un effetto beauty flash immediato e liftante, e alla fine applichiamo un ottimo fissatore 24 ore» spiega Erminia Cipolla, titolare della Profumeria Trasparenze di Bergamo. 74. IMAGINE

UNA SILHOUETTA DA LUNA DI MIELE

Dal viso al corpo. Décolleté sempre più profondi e spalle in vista richiedono le loro attenzioni così come una forma fisica ottimale da esibire non solo al momento della cerimonia ma anche durante il fatidico viaggio di nozze. Il percorso è rigorosamente personalizzato in funzione essenzialmente di due fattori: condizioni della pelle e del corpo e tempo a disposizione. «Il nostro consiglio è di venire a trovarci almeno quattro mesi prima della cerimonia per stabilire un percorso efficace» spiega Stefano Giuntini della Profumeria Franca di Lunata, in provincia di Lucca. Tutto inizia con un peeling, quindi si procede con fanghi, massaggi, pressoterapia, eccetera, per effetti drenanti, snellenti e rigeneranti. «Per il décolleté, zona critica, delicata e spesso trascurata - continua Giuntini - prevediamo trattamenti specifici con effetti tonicità per il seno». Inoltre, manicure e pedicure appaiono irrinunciabili con trattamenti a base di paraffina per dare lucentezza e morbidezza alle mani, soin schiarenti per togliere eventuali macchie, ricostruzione unghie e applicazione dello smalto.

IL DILEMMA DEI TATUAGGI

Di solito chi fa un tatuaggio lo esibisce con orgoglio, ma una cerimonia può richiedere una certa discrezione. Ai consumatori non piace optare per una vera e propria


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ARGOMENTI MATRIMONIO D’AFFARI

eliminazione del tattoo, lunga e dolorosa, piuttosto ne prevedono una momentanea copertura. Esistono primer, correttori, fondotinta e ciprie molto utili allo scopo. I tatuaggi colorati richiedono un lavoro più impegnativo, mentre quelli neri sono più semplici da coprire, talvolta può essere utile anche solo un correttore aranciato. Attenzione, il camouflage deve essere sfumato perfettamente per non creare distacco con il colore naturale della pelle e l’operazione dev’essere “sigillata” con un ottimo fissatore, per mantenere la copertura inalterata durante tutta la cerimonia.

QUANDO LE NOZZE DIVENTANO GREEN

Le bio addicted possono mantenere le loro preferenze d’acquisto e il loro stile di vita anche in occasione del matrimonio. La Profumeria Biochic di Roma prevede un servizio dedicato. Attivissimo anche nell’ambito più vivace e fattivo del make up (giornate evento, trattamenti, corsi, service make up professionali), il gruppo Biochic ha deciso di convogliare tutta l’esperienza del suo staff nel servizio trucco più bello che ci sia: la sposa! In un settore nel quale c’è solo l’imbarazzo della scelta, è stata così introdotta una bella novità: la cosmesi bio che, a dispetto di quanto si possa pensare, assicura comunque un’ottima resa professionale. Si fa ricorso a prodotti biologici che combinano nei loro ingredienti affidabilità e delicatezza, utilizzabili quindi anche dalle persone con la pelle sensibile. Diversi i pacchetti previsti: solo trucco o anche acconciatura, prova make up, servizio a domicilio anche per la mamma della sposa o un’amica. Sempre compreso un kit da ritocco maquillage.

E LO SPOSO?

Tutti gli occhi sono sulla sposa, ma anche lui, soprattutto in epoca di esteti e narcisisti come quella attuale, può concedersi qualche attenzione. Innanzitutto, le mani dvono essere perfette. Quindi, depilazione schiena e spalle e sistemazione delle sopracciglia. E il viso? «La cura della pelle deve essere quotidiana, cioè mattina e sera con detersione e idratazione specifiche in base al tipo e allo stato della pelle» risponde Enrica Gemignani dell’insegna Brunella, con tre punti vendita nel ravennate. «Consiglio poi l’utilizzo almeno una volta a settimana di prodotti mirati, come un 76. IMAGINE

esfoliante per levigare la pelle e renderla più ricettiva ai trattamenti, una maschera purificante per riequilibrare l’eccessiva produzione di sebo e minimizzare l’evidenza dei pori e una maschera idratante o antietà per restituire alla pelle vitalità e turgore. Tutti questi passaggi, fatti uno dopo l’altro, garantiscono alla pelle radiosità e compatezza; in più le conferiscono tutto ciò di cui necessita. Quindi, la sera prima del matrimonio un rituale è irrinunciabile per apparire al top». «La cerimonia del matrimonio è la celebrazione della vita, dell’unione e in tutto questo i capelli rivestono un ruolo speciale. Ecco perché da sempre, anche nelle società tribali, l’acconciatura ha assunto un significato al di là dell’estetica» racconta Francesco Cirignotta, dell’omonimo barber shop a Milano. «Molto più al Sud che al Nord per il matrimonio gli uomini si sistemano barba e capelli. Io suggerisco sempre di venire almeno una settimana prima della data prevista, così da essere il più naturali possibile nel giorno del matrimonio. La rasatura, invece, consiglio di farsela da soli la mattina stessa, un modo per rimanere tranquilli con sé stessi in un momento così speciale». Richieste particolari? «Direi di no. Vogliono essere innanzitutto se stessi e rispettosi della cerimonia. Da parte mia, consiglio di prepararsi al matrimonio pensando al momento in cui si riguarderanno nelle foto anche a distanza di anni». �

UN PROFUMO QUELLI CHE OGGI SONO MOGLIE E MARITO SYLVIE GANTER E CHRISTOPHE CERVASEL S’INCONTRANO UNA SERA A NEW YORK ENTRAMBI LAVORANO NELLA BELLEZZA LEI GLI DICE «AMO L’ACQUA DI COLONIA VOGLIAMO FARE UN PROGETTO INSIEME?» LUI RIBATTE «PERCHÉ PROPRIO LA


SE IL TRUCCO SPOSA

È DA TV

«Sono nata a Napoli ma mi considero cittadina del mondo, anche se vivo a Milano dove ho fondato Glitter Make Up. I miei segreti per il make up nuziale? Gli stessi che applico sul set» di Stefania Tranchino, make up artist

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avoro tanto in televisione, soprattutto Rai e Mediaset, e per il make up televisivo seguo regole ben precise: in televisione i tempi sono diversi da produzione a produzione. Ci sono programmi nei quali bisogna studiare molto tempo prima l’immagine, fare diverse prove per poi confermarla e mantenerla. E ci sono programmi che, invece, seguono le esigenze del conduttore, per cui bisogna prima realizzare il trucco in camerino e poi essere presenti in studio per la cosiddetta assistenza durante la registrazione o la diretta. Il maquillage cinematografico è, invece, sempre legato al protagonista, al personaggio che interpreta il film e alle esigenze della produzione. Ma da quando si gira in “pellicola digitale” si può giocare di più con basi camouflage, con dettagli importanti (come le ciglia finte), con i punti luce e con labbra lumiere. In entrambi i casi, tuttavia, è fondamentale tenere presente - nella scelta dei colori e degli effetti - la ripresa. Quindi le luci. L’ambiente buio e quello luminoso. Esattamente come fanno il fotografo e il video maker con la sposa. Per cui, il trucco dev’essere adeguato a queste esigenze. Quando inizio l’incontro con le “mie spose” la prima cosa che dico loro è che non uso il bisturi... in modo

da tranquillizzarle e metterle a proprio agio. Dico sempre loro che, volendo, il giorno del matrimonio si può anche osare un po’, volendo... Perché, sostanzialmente, la richiesta da parte loro è sempre quella di un trucco naturale, dimenticandosi però che - alla fine ciò che resta del “grande giorno” sono le foto e i video, quindi è necessario un trucco sì naturale e personale, ma comunque importante, ricercato e realizzato da un professionista. Tecnicamente si comincia con una buona detersione e una maschera rilassante, per procedere poi con la base, che considero da sempre la metà del risultato: utilizzo fondi il più possibile vicini all’incarnato della sposa, per un effetto naturale ma capace di “tenere”. Procedo poi coprendo eventuali occhiaie e ombre utilizzando un correttore ad hoc. Amo creare un trucco brillante: non mi piacciono i mat sulle spose. Per le brune di solito utilizzo ombretti dai colori caldi , come i dorati, gli aranciati, i marroni. Per le bionde uso invece i color neve, beige, i rosati. Illumino l’incarnato con blush in crema, che stendo per “riscaldarli” anche con le dita. E poi passo alle labbra, che per la sposa sono importantissime: mi piace che abbiano un effetto glacial-naturale. Per questa ragione spesso oso un rossetto mat illuminandolo poi con un gloss tono su tono. Adoro il color ciliegia, i rosati. E non utilizzo mai, per la bocca, i toni scuri. �

BOMBONIERA... COME LO VEDETE? DA ATELIER COLOGNE, L’IDEA COLONIA? È UN GENERE CHE PIACE A TE A ME E A QUALCHE ALTRO COMUNQUE SÌ PENSIAMO A UN PROGETTO DA PORTARE AVANTI INSIEME MA SOLTANTO SE MI SPOSI ». ET VOILÀ DA UNA COMUNE PASSIONE NASCONO UN MARCHIO ATELIER COLOGNE E UN MATRIMONIO CELEBRATO NEL «LE NOSTRE NOZZE SONO STATE UNA FESTA CON INVITATI» RACCONTA CHRISTOPHE «E COME SEGNAPOSTO AVEVAMO PREPARATO UN PROFUMO SCEGLIENDO LA FRAGRANZA IN BASE ALLA PERSONALITÀ DI OGNI OSPITE SCRIVENDOCI SOPRA IL SUO NOME E

PERSONALIZZANDOLO CON IL SUO COLORE PREFERITO» DA UN CADEAU DE MARIAGE “PRIVATO” NASCE L’IDEA CREARE PROFUMI BOMBONIERA FIRMATI ATELIER COLOGNE LA MAISON CHE PER MOLTI ANNI È STATA UN’IMPRESA INDIPENDENTE OGGI FA PARTE DI L’ORÉAL GROUP ED È UNA DELLE SUE GRIFFE LUXE «I DIRIGENTI DEL GRUPPO AMANO LE NOSTRE CREAZIONI E NOI SIAMO LASCIATI LIBERI DI LAVORARE COME PREFERIAMO» AFFERMA CON ORGOGLIO CHRISTOPHE CERVASEL

I PROFUMI BOMBONIERA SONO MOLTO RICHIESTI DAI CLIENTI “STORICI” DEL BRAND E TROVANO SEMPRE PIÙ ESTIMATORI SOPRATTUTTO FRA GLI AMERICANI NEI PAESI DEL MEDIO ORIENTE E IN ASIA «I MEDIORIENTALI PREFERISCONO COME CADEAU DE MARIAGE IL COFANETTO CON IL FLACONE GRANDE E QUELLO PIÙ PICCOLO PER ALCUNI MATRIMONI ASIATICI INVECE ABBIAMO PREPARATO COFANETTI CON TRE JUS DA ML SU UNO I NOMI DEGLI SPOSI SULL’ALTRO LA DATA E SULL’ULTIMO IL LUOGO DELLE NOZZE» LOREDANA RANNI

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STRATEGIE di Ivan Pestillo

UN BRINDISI (OLFATTIVO) ALLE NUOVE GENERAZIONI

È proprio il caso di dirlo, vedendo i flaconi delle due fragranze Pepe Jeans London. Una coppa Martini per lei e uno shaker per lui. A portarle in Italia è Beauty and Luxury.

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a storia di Pepe Jeans London inizia 45 anni fa, su una bancarella del mercato di Portobello Road a Londra. E tutto nasce grazie all’intraprendenza di Nitin Shah e dei suoi fratelli, Arun e Milan, che si cimentano nella personalizzazione dei jeans durante i fine settimana. Dopo l’apertura della prima boutique sulla King’s Road, nel 1975, inizia un'autentica scalata per il brand che oggi, con i suoi circa 370 store, rappresenta uno dei nomi di riferimento a livel78. IMAGINE

lo internazionale della moda denim led. I segni distintivi del marchio sono tre (la forma triangolare del logo, il portachiavi, il jeans gessato), ma a questi potrebbe presto aggiungersi anche la silhouette delle prime due fragranze scultura.

MIXATI CON ELEGANZA

Per comunicare con i giovani e, in particolare, con la generazione Z (i nati dalla seconda metà degli anni Novanta al 2010), il brand si è ispirato alla loro

spensieratezza e all'innata voglia di divertirsi, creando due flaconi decisamente fuori dal comune. Cristallo scolpito che dà forma a una coppa Martini per lei e a uno shaker per lui. Un mix di lusso e originalità. La boccetta della fragranza femminile, in particolare, invita a celebrare la vita (un po’ come accadrebbe facendo un brindisi...) ed è caratterizzata dalla superficie rosa, interamente scolpita da piccoli prismi. Ma il suo tocco più originale è sicuramente


DOMANDE A PETER GLADEL CEO DI BEAUTY AND LUXURY dato dal posizionamento “a testa giù”. Il profumo maschile, a forma di shaker, è invece tempestato da prismi cristallini di colore denim blue: un chiaro riferimento alla moda del brand.

I JUS DELLA SOSTENIBILITÀ

Se i flaconi lasciano a bocca aperta, non sono da meno le loro piramidi olfattive, orchestrate per scatenare un vero e proprio “effetto wow”. A caratterizzarle, inoltre, c’è un aspetto di sostenibilità. Nell'eau de parfum femminile, l’ambra è esaltata da una deliziosa nota di latte di mandorla e da un dolce tocco di marshmallow, mentre il fondo muschiato promette una scia olfattiva morbida, intima e intrigante. C’è poi un tocco di vaniglia del Madagascar, coltivata con modalità ecosostenibili nel pieno rispetto della natura e della biodiversità: utilizzando tecniche di conservazione del suolo, minimizzando gli impatti ambientali attraverso la riforestazione e contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita degli agricoltori locali. L'eau de toilette maschile sprigiona, invece, una scia senza tempo. Con un irresistibile mix di succo d’ananas, vaniglia e caffè tostato. Senza dimenticare l’olio di lavanda francese, distillata in modo efficiente ed evitando inutili sprechi d'acqua. �

VI DEFINITE “BRAND SCOUT” COSA VI HA SPINTO A CREDERE IN QUESTO PROGETTO E A PORTARLO IN ITALIA? «SICURAMENTE LA BONTÀ DELLE FRAGRANZE MOLTO ORIGINALI REALIZZATE CON ESSENZE DI PRIMA QUALITÀ E INGREDIENTI COLTIVATI NEL RISPETTO DELLA NATURA E DELLA BIODIVERSITÀ MA ANCHE LA RICERCA CREATIVA CHE HA DATO VITA A UN PACKAGING INNOVATIVO E UNICO NEL SUO GENERE NON SAREBBE LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA DELLA PROFUMERIA CHE DAL DESIGN DI FLACONI STRAORDINARI PARTA IL SUCCESSO DI UN INTERO CONCEPT ED È STATA PROPRIO LA SILHOUETTE A RENDERE DI UN APPEAL UNICO IL PROGETTO UN MIX VINCENTE E COERENTE CON LA PERSONALITÀ FORTEMENTE POSITIVA DEL PRODOTTO UN INNO ALLA GIOIA DI VIVERE AL DIVERTIMENTO ALLA SPENSIERATEZZA AL CONCETTO DI “LIFE IS NOW” TUTTI TEMI CHE PARLANO DIRETTAMENTE AL TARGET DI RIFERIMENTO QUELLO DEI GIOVANI DELLA GEN Z IN MODO NATURALE INCORAGGIANDOLI A ESPRIMERE SE STESSI E IL LORO DESIDERIO DI CELEBRARE LA VITA QUESTO PROGETTO COSÌ DIVERSO INCITA A PRENDERE LE COSE CON LEGGEREZZA IN MANIERA POSITIVA USCENDO DAI CANONI CLASSICI» SU IMAGINE ABBIAMO PARLATO DI VOI ANCHE COME “BRAND BUILDER” QUALE STRATEGIA ADOTTERETE DENTRO E FUORI IL PUNTO VENDITA PER FAR CONOSCERE LE DUE NOVITÀ? «IL NOSTRO OBIETTIVO PRINCIPALE È CATTURARE IL CONSUMATORE PER PROIETTARLO NEL GIOIOSO E FRIZZANTE MONDO PEPE JEANS LO COINVOLGEREMO ATTRAVERSO LA VISIBILITÀ NEL PUNTO VENDITA LA COMUNICAZIONE E IL SUPPORTO GIFT VOGLIAMO CHE QUESTI STRUMENTI TRASMETTANO MESSAGGI DI DIVERTIMENTO E SPENSIERATEZZA IN PARTICOLARE I NUMEROSI GIFT SARANNO RIPRODUZIONI ESATTE DEI PACKAGING UNA COPPA MARTINI IN VETRO PER LEI E UN ESCLUSIVO SHAKER PER LUI NON MANCHERÀ IL COINVOLGIMENTO SUL DIGITAL CON INSTAGRAM STORIES E INFLUENCER» CON PEPE JEANS LONDON VI RIVOLGETE A UN TARGET GIOVANE CHI È IL CONSUMATORE TIPO? «I CONSUMATORI PEPE JEANS SONO RAGAZZI E RAGAZZE CHE VOGLIONO DIVERTIRSI ESSERE FELICI E VIVERE APPIENO LA VITA APPARTENGONO ALLA GENERAZIONE Z E SONO GIOVANI CHE SI PORTANO DENTRO UN BISOGNO INNATO DI FELICITÀ QUESTO TARGET PERÒ NON ESCLUDE TUTTI COLORO CHE MANTENGONO LO STESSO TIPO DI APPROCCIO ALLA VITA»

OGNI PARTICOLARE È CURATO NEI MINIMI DETTAGLI IL PACKAGING SECONDARIO DELLE FRAGRANZE PEPE JEANS LONDON RICHIAMA I PRISMI DI CRISTALLO CHE CONTRADDISTINGUONO I DUE FLACONI I COLORI INTENSI BLU DEGRADÉ PER LUI E ROSSO ARANCIATO PER LEI CATTURANO SUBITO L’ATTENZIONE ANCHE A SCAFFALE

COME SARANNO LA DISTRIBUZIONE E IL SUPPORTO AI RETAILER? «COINVOLGEREMO IL CIRCUITO DELLA PROFUMERIA SELETTIVA E A SETTEMBRE UN MESE PRIMA DEL LANCIO ORGANIZZEREMO UN GRANDE EVENTO RIVOLTO AI NOSTRI RETAILER IN UNA LOCATION D’ECCEZIONE PER TRASPORTARLI NEL NUOVO E ORIGINALE MONDO PEPE JEANS INOLTRE IN TUTTI I CONCESSIONARI RENDEREMO MOLTO VISIBILI I PRODOTTI A SCAFFALE ATTRAVERSO MATERIALI IN STORE DI ALTA QUALITÀ VOGLIAMO CHE SI NOTINO I PARTICOLARISSIMI PACKAGING ALLA STREGUA DI UN ESCLUSIVO COCKTAIL BAR IL LINEARE BRILLERÀ DI DIVERTIMENTO E CATTURERÀ L’ATTENZIONE DEL PUBBLICO».

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DOMANDA E RISPOSTA di Marta Pacillo

CON

PROFUMERIA IL RAPPORTO È

DAVVERO ESCLUSIVO Malvina Cova, di Deborah Group, traccia un primo bilancio dell’attività di riposizionamento del brand Rouge Baiser in Italia.

M

archio simbolo della seduzione in perfetto stile chic parigino, Rouge Baiser è tornato lo scorso anno a far parlare di sé nelle profumerie italiane, con una nuova linea di cosmetici e un packaging che ne eredita l’inconfondibile heritage, rendendolo attuale e attrattivo anche per le consumatrici di oggi. A distribuirlo in Italia è Deborah Group ed è Malvina Cova, direttore marketing del brand, che illustra stato dell’arte e prospettive future. A novembre dello scorso anno, su Imagine, presentavamo il grande ritorno di Rouge Baiser nelle profumerie selettive italiane. Qual è stato il feedback da parte del trade? «I profumieri hanno mostrato di apprezzare il rilancio di un marchio che gode di un raffinato allure francese, con un’importante storia alle spalle. È stato, inoltre, determinante l’impegno da parte nostra a garantire l’esclusività dell’offerta al suo canale elettivo, la profumeria». E la risposta arrivata dalle consumatrici... com’è stata? «Le consumatrici italiane hanno apprez-

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collaborare con alcune catene regionali. Siamo inoltre in negoziazione avanzata con un importante Gruppo nazionale. Abbiamo fiducia di riuscire a raggiungere entro fine anno il primo step, che avevamo definito in 400 porte».

zato il brand, il suo packaging originale, il suo posizionamento quale artista del make up labbra e, una volta provati i prodotti, se ne sono innamorate. Perché conquistate dalla performance di altissima qualità». In termini di distribuzione, in quanti punti vendita di profumeria è presente Rouge Baiser? Sono solo profumerie indipendenti o anche catene? «All’inizio di luglio abbiamo superato le 200 porte nella profumeria indipendente, abbiamo aperto quasi una decina di corner in Coin e abbiamo cominciato a

Avete realizzato particolari iniziative per sostenere il brand nel punto vendita? «Nelle profumerie stiamo organizzando delle giornate dedicate al brand, con la presenza delle nostre make up artist che offriranno sedute gratuite di flash make up labbra alle consumatrici, per rendere concreto il concetto del bar à lèvres. Offriranno inoltre, se richiesto, consigli personalizzati per un total look». Avete dati di risultato da condividere? «È ancora presto per misurarci con i dati di mercato NPD, ma i risultati di sell out sono molto positivi e in linea con le aspettative». In termini di comunicazione, quali sono state le leve messe in gioco per tornare a far parlare del brand in Italia? In rete, sui social... il marchio com’è gestito? «Abbiamo scelto i canali digitali quale


mezzo d’elezione per raccontare Rouge Baiser Paris, creando un ecosistema completo e coerente. Al cuore c’è il sito, che è il luogo della marca dove raccontiamo il brand. E per poter raggiungere il nostro target abbiamo aperto canali social con piani editoriali dedicati. A Facebook abbiamo ritagliato un ruolo più istituzionale e di relazione con la consumatrice, mentre a Instagram abbiamo dato un ruolo più ispirazionale, attraverso cui far respirare l’allure parigina e il sogno di labbra perfette. Inoltre, abbiamo pensato di supportare il lancio in Italia con una crew di circa dieci blogger beauty e lifestyle, battezzate le #FillesRouge in onore del DNA parigino del marchio, perché possano raccontare attraverso suggestioni di make look à la parisienne la vasta gamma di prodotti labbra e l’alta performance cosmetica». E in merito alla stampa? «Affiancata a questa attività on going, abbiamo coinvolto con progetti speciali alcune testate editoriali e organizzato eventi in negozio, coinvolgendo giornaliste e blogger per far vivere l’esperienza del bar à lèvres. Come si può osservare, tutti nostri touch point sono collegati gli uni agli altri ed è per questo che l’ecosistema di Rouge Baiser è in continua evoluzione a favore dell’obiettivo: raccontare nella maniera piu fluida ed efficace possibile i valori del brand, la sua storia e origine parigina, il posizionamento artista del make up labbra. Ma soprattutto la grande varietà, sensorialità e qualità delle formule offerte da Rouge Baiser Paris». Quali sono i prodotti best seller in Italia e nel mondo? «A conferma del posizionamento labbra del brand, i prodotti best seller

LE ILLUSTRAZIONI DI RENÉ GRUAU HANNO RESO LEGGENDARIA L’IMMAGINE DI ROUGE BAISER NELL’INTERO GLOBO OGGI COMPAIONO COME ELEMENTI DISTINTIVI ANCHE SUL PACKAGING DEI PRODOTTI

sono proprio quelli dedicati alle labbra. L’Authentique, rossetto icona del marchio, dal colore intenso, a lunga durata e ultra confortevole. Ma anche il rossetto in matitone Rouge Couleur Intense, un delivery giovane e moderno, pratico persino per le meno esperte, che non vogliono rinunciare a un trucco più deciso». Nel segmento labbra, appunto, quante sono attualmente le referenze? Avete intenzione di incrementarle? «Le referenze totali della gamma sono 180, quelle per le labbra, invece, sono un centinaio. Abbiamo in serbo diverse novità che andranno ad arricchire la gamma di Rouge Baiser, soprattutto nell’asse labbra. Nuovi prodotti per cavalcare i trend del momento». A parte il segmento labbra, che occupa il 60 per cento del listino, quali altri prodotti di maquillage sono contenuti nella proposta Rouge Baiser? «Le collezioni Rouge Baiser coprono tutti gli assi. Non solo baci! Abbiamo creato una gamma snella ed essenziale, con i must have di ogni segmento. Fondotinta e polveri viso, mascara, palette di ombretti e delineatori occhi, soprattutto eyeliner. E, infine, anche un’offerta essenziale di smalti». Trattandosi di un brand con un’importante heritage, in che modo valorizzate il patrimonio storico rendendolo, al tempo stesso, appetibile per una consumatrice più giovane? «Il patrimonio iconografico delle immagini di René Gruau, vera essenza del brand parigino, è stato valorizzato conferendogli il ruolo di protagonista nei decori degli astucci di tutti i prodotti in gamma. Questa scelta sposa il trend anche in termini di design, dove si assiste a un ritorno all’autenticità. Quindi al ritorno alle origini e alla storicità dei packaging». Attuate un programma di formazione specifico per le addette alle vendite? «Sì. Il nostro progetto prevede che le beauty di Rouge Baiser, formate dalla nostra make up artist ufficiale Isabelle Pain, possano non soltanto animare il punto vendita con le giornate bar à lèvres, ma essere anche delle vere e proprie ambasciatrici della marca. In modo da poter formare le consulenti di bellezza delle profumerie». � IMAGINE .81


NOVITÀ DI TENDENZA di Ivan Pestillo

DA BRAVE BEAUTY COACH VI BASTERÀ OSSERVARE LO STILE DEI VOSTRI CLIENTI PER “CUCIRGLI ADDOSSO” UN GLAM SU MISURA

AGONIST

Una scia di energia positiva dagli accenti fioriti e fruttati. Say Yes è un inno alla vita che mixa note di bergamotto, nocciola, fico essiccato, gelsomino, vaniglia e oud. DISTRIBUTORE: INTERTRADE GROUP

BELLAOGGI

Fix Me Powder è la nuova cipria ultra fine dall’effetto seboassorbente. La sua formula professionale aderisce perfettamente all’incarnato, senza modificare il colore della base. DISTRIBUTORE: EUROSTYLE

CARTIER

Carat cattura i sette colori della luce. A ognuno di questi corrisponde un fiore del suo spettro olfattivo: violetta, iris,giacinto, ylang ylang, narciso, caprifoglio e tulipano. DISTRIBUTORE: RICHEMONT

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CLIVE CHRISTIAN Celebra un movimento decadente la collezione XXI Art Deco. A questa appartiene Cypress, con la sua seducente miscela di agrumi classici e audaci legni aromatici. DISTRIBUTORE: B&L ALTA PROFUMERIA

PACO RABANNE

Anne Flipo e Caroline Dumur hanno accettato la sfida: ricreare quella sensazione della pelle che arde di desiderio. Il risultato è Pure XS, con un tocco di zenzero quasi ghiacciato e cannella. DISTRIBUTORE: PUIG

GIORGIO ARMANI Code A List è fatto di colpi di scena: l’essenza degli agrumi si fonde con i toni fumè del legno di gaïac, poi arrivano la luminosità della lavanda e l’intensità della fava tonka.

DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

SFILATA GIORGIO ARMANI

SFILATA BLUMARINE

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NOVITÀ DI TENDENZA di Ivan Pestillo

E SE LA DONNA PREDILIGE LA RICCHEZZA DEL BAROCCO L’UOMO GUARDA A TAGLI E STAMPE ORIENTALI LE CULTURE SI FONDONO È LA TENDENZA “MIX AND MATCH”

DIOR

Ultra Rouge nasce dalla voglia di creare il rossetto perfetto. Una fantasia che diventa realtà grazie a un polimero che assicura tenuta, comfort e colore. In 26 nuance. DISTRIBUTORE: LVMH

MICHAEL KORS

Risveglia i sensi la scia di Wonderlust Eau Fresh, che si apre con pungenti note agrumate per poi passare a un mix di fiori soffusi e tepore boschivo. Nel flacone satinato. DISTRIBUTORE: ESTÉE LAUDER

HELENA RUBINSTEIN

Make up effetto 3D (per labbra voluttuose) con Illumination Lips, che associa oli trasparenti, perle e un’inedita miscela di polimeri morbidi e rigidi. In 6 nuance. DISTRIBUTORE: L’ORÉAL LUXE

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BULLFROG

Si applica dopo la rasatura la nuova lozione dopobarba Agnostico, che calma la pelle con un mix di attivi protettivi e riparatori. Come l’allontoina, il pantenolo e l’estratto di radice di rusco. DISTRIBUTORE: EFFEGI IMPEX

COACH

Ispirato al viaggio americano “on the road”, il jus di Coach Platinum è una composizione dinamica che unisce pepe nero, ananas e salvia per poi chiudersi con un fondo di patchouli e legno di sandalo. DISTRIBUTORE: BEAUTY AND LUXURY

BULGARI

Per l’uomo urbano che vive in perfetta sintonia con la natura, ecco Bulgari Man Wood Essence, che fonde intense note legnose con luminosi accenti agrumati. E un tocco marino. DISTRIBUTORE: BULGARI

SFILATA ALEXANDER MCQUEEN

SFILATA DOLCE & GABBANA

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DOMANDA E RISPOSTA di Giovanna Maffina

LIBERTÀ

HA IL SUO PROFUMO Sang Noble nasce con un intento “forte”: raccontare le persecuzioni valdesi e onorare le gesta di chi ha perso la vita in nome dei propri ideali. E dietro le quinte (di tutto ciò), Marie France Bonnin. Donna fiera e appassionata.

S

ang Noble, ovvero “sangue nobile”. È il nome che Marie France Bonnin ha voluto dare al suo primo profumo artistico. Un nome forte e suggestivo, che celebra la libertà. Perché quella di Sang Noble è una storia che inizia da lontano e affonda le radici in un passato di centinaia d’anni. Racconta di antenati valdesi che si sono dovuti rifugiare nel nostro Paese per sfuggire alle guerre di religione francesi e alle persecuzioni. E racconta di una donna, Marie France Bonnin appunto, che ha deciso di riavvolgere il nastro della propria storia e di quella dei suoi avi, realizzando una composizione olfattiva capace di ripercorrere - in modo poetico e struggente - ciò che è stato. Com’è nata l’idea d’illustrare, con una composizione olfattiva, un passato così importante? «L’idea ha preso forma dopo molte riflessioni. Avvertivo forte il bisogno di

Italia, per l’esattezza nelle valli del Piemonte e anche nella zona del Sestrière, a partire dal XVI secolo. Il destino ha voluto che proprio a Sestrière mi trasferissi anch’io, che sono invece nata a Lione, all’epoca del mio matrimonio... 47 anni fa».

raccontare, attraverso l’olfatto, il più ancestrale tra i sensi e quello che immediatamente evoca ricordi anche molto lontani, tutte le emozioni provate nel ripercorrere le vite dei miei antenati valdesi. Andare a ritroso alla scoperta di una storia, ormai da molti dimenticata, aveva riportato alla luce vicende anche dolorose, risalenti a un’epoca di persecuzioni e vessazioni alle quali i valdesi erano stati sottoposti in virtù del loro credo, al punto da dover scappare dalla Francia per poi rifugiarsi in

E da queste riflessioni è nata anche l’idea di un libro... Esatto? «Proprio così. È un’opera storico-biografica che sto per concludere e nellaquale racconto, appunto, la storia della mia terra e delle persone che nei secoli scorsi l’hanno abitata. Contiene anche una mia breve biografia e il mio albero genealogico, che ho ricostruito dopo tre anni di continue ricerche e tante sorprese! Scoprire le mie origini è stato per certi versi anche molto commovente. Inizialmente, mentre descrivevo i vari ambienti, le nostre vallate, i nostri alberi, i nostri fiori e i loro odori così intensi, avevo pensato di utilizzare que-

SANG NOBLE È UN’EAU DE PARFUM UNISEX UN BOUQUET FIORITO LEGNOSO AGRUMATO IL CUI SPARTITO CONCENTRA I SENTORI DELLE MONTAGNE E VALLI PIEMONTESI

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IL PROFUMO È GIÀ PRESENTE NELLE PROFUMERIE ARTISTICHE E IN ALCUNI STORE MOLTO ESCLUSIVI DI PIEMONTE E LOMBARDIA

sti odori per profumare le pagine, ma l’idea risultava tecnicamente complessa e gli esperti consultati mi avevano dissuaso dal farlo. Passo successivo è stato allora quello di pensare a un profumo che concentrasse, in un’unica armonia olfattiva, tutti questi sentori, una sorta di racconto da leggere sulla pelle. Ed è da questo concetto che è nato Sang Noble». Un nome molto suggestivo, così com’è suggestivo l’intento per il quale è stato creato… «Volevo fosse un tributo a tutti i valdesi e, in particolare, ai personaggi protagonisti del libro, che hanno pagato con la vita la difesa degli ideali in cui credevano. Ritengo che nessun sangue sia più nobile di quello versato per la libertà di tutti. Ecco perché ho voluto chiamare la mia creazione Sang Noble». Ci può raccontare com’è la struttura della fragranza? «È un’eau de parfum unisex, in cui sono concentrati tutti quegli aromi che rimandano istintivamente ai miei luoghi, vale a dire tutta la zona del Sestrière con i suoi splendidi paesaggi. Così, la struttura olfattiva contiene note di narciso, rododendro, larici, pini, agrumi… i sentori dei prati quando sono in fiore e gli aromi delle montagne. E il risultato è uno spartito davvero unico. Mia nipote Marzia, che è anche il mio braccio destro in questo progetto, ad agosto è andata a fare una passeggiata nei dintorni e mi ha raccontato di avere percepito nell’aria gli stessi accordi

UN LIBRO, PER RICORDARE IL LIBRO INTITOLATO “MEMORIE DI UN TEMPO CHE FU PER NON DIMENTICARE” POTREBBE EVENTUALMENTE IN UN SECONDO TEMPO ACCOMPAGNARE IL PROFUMO «NEL MESE DI NOVEMBRE O AL PIÙ TARDI IL PROSSIMO GENNAIO LO PRESENTEREMO AL PUBBLICO IN UNA LOCATION DI TORINO MOLTO SUGGESTIVA CHE AL MOMENTO PREFERISCO NON SVELARE UNA LOCATION SUI GENERIS PROPRIO COME L’EVENTO CHE HO IN TESTA» LA FOTO DI COPERTINA RITRAE JOSEPHINE LA NONNA DI MARIE FRANCE E ANTICIPA UNA PIACEVOLE SORPRESA «IL PROSSIMO PROFUMO A ESSERE RACCONTATO SARÀ IL SUO NEL PROGETTO HO COINVOLTO UN NASO DONNA DI GRASSE SARÀ UNA STORIA TUTTA AL FEMMINILE»

concentrati nel jus. Tutto, intorno, le ricordava il nostro Sang Noble. È stato molto emozionante». Come mai proprio un profumo? È la sua prima creazione? «Sì... Ma quello della profumeria è un mondo che conosco molto bene perché per sei anni, dal 1992 al 1998, ho avuto un mio punto vendita al Sestrière. Era un negozio polivalente, con solarium annesso, dove vendevo anche intimo e accessori. La clientela era selezionata ed esclusiva, ma il concept era forse troppo all’avanguardia per il luogo in cui si trovava. Era l’antesignano dei concept store che sono arrivati successivamente, una sorta di contenitore dove il mondo della bellezza veniva raccontato attraverso tante sfumature. Dico sempre che se avesse avuto le ruote avrei dovuto spostarlo altrove!».

Da quando ha iniziato a distribuirlo? «Da alcuni mesi. Sono mie clienti le profumerie di nicchia e alcuni store molto esclusivi in Piemonte e Lombardia. Inoltre, sono in contatto con le Terme di Montecarlo, dove mi reco abitualmente avendo la casa a Mentone. Sa come mi sono presentata loro? Scrivendo delle lettere profumate con la fragranza! Mi è sembrato un modo originale per raccontare ciò che stavo facendo. E soprattutto, ci tenevo a diffondere la notorietà di Sang Noble utilizzando una forma di comunicazione che fosse vera e personalizzata. In un’era in cui tutto è lasciato alla dimensione asettica delle e-mail e dei messaggi, tornare alla scrittura è stato il primo passo per costruire tutto il resto. L’idea è piaciuta, la rete di distribuzione si sta piano piano ampliando e il prodotto sta piacendo molto al pubblico». � IMAGINE .87


PUNTI DI VISTA di Giovanna Maffina

AIR

ON

ELENA E SIMONA GALLI VENDONO BELLEZZA IN PROVINCIA DI MODENA SONO SORELLE GEMELLE E TITOLARI DELLE PROFUMERIE TWIN

In inglese “twin” sta per “gemelle”. E Twin, guarda caso, è il nome di un’insegna di profumeria tradizionale del modenese che fa capo a Elena e Simona Galli. Gemelle, appunto.

anche se, grazie al nostro make up studio, siamo riuscite ad aprire anche alla fascia delle più giovani. Il nostro se ore è molto competitivo, prezzi e assortimento sono variabili importanti. Ma, senza dubbio, la differenza la fanno le persone».

Com siet entrat ne mond de selettiv ?

SIMONA. «Era il 1978 e avevamo solo o o anni quando nostra madre decise di rilevare una profumeria nel centro storico di Vignola, in provincia di Modena. Terminati gli studi, Elena ed io abbiamo iniziato a occuparci continuativamente dell’a ività. Nel 2004, abbiamo rilevato la profumeria di Sassuolo e ci siamo associate a Ethos Profumerie lo scorso anno».

V dividet compit ?

SIMONA. «Mia sorella gestisce il punto vendita di Vignola e si occupa delle questioni commerciali e del marketing mentre io seguo tu a la parte amministrativa, entrambe però stiamo alla vendita e non rinunciamo al conta o con il pubblico, che è ciò che più ci piace fare!».

Qual son l caratteristich de du negoz ?

ELENA. «A Vignola il negozio si sviluppa su 55 metri quadri più altri 55 occupati dal make up studio, uno spazio riservato ai corsi di trucco, sia di gruppo che singoli e che nel tempo è cresciuto in visibilità grazie alla grande competenza del nostro personale. A Sassuolo, lo spazio di vendita è di 27 metri quadrati, più altri 27 occupati dalla cabina a disposizione delle varie beauty. Oltre 88. IMAGINE

A proposit d concorrenz , co ’è sull vostr piazz ? a noi, cisono qua ro collaboratrici che si alternano a seconda del periodo».

Cos signific gestir u ’attività i comun … d gemell ?

SIMONA. «Su questo tema potremmo scrivere un libro! Mentre io sono più riflessiva, Elena è più impulsiva e creativa. Qualche volta ci scontriamo… ma siamo complementari e ci compensiamo perfe amente».

Qua è i vostr punt d forz ?

ELENA. «Avendo una piccola a ività riusciamo a seguire tu o con grande a enzione. La clientela è fidelizzata e, gravitando in una realtà di provincia dove tu i si conoscono, il servizio e, sopra u o, la capacità di costruire un rapporto umano con gli altri fanno la differenza e pagano sempre. Capita spesso che le persone entrino anche solo per farci un saluto. La relazione si costruisce via via, con l’accoglienza, la competenza, la consegna di campioni mirati e motivati… la vendita non è che una fase di questo lavoro». SIMONA. «Abbiamo costruito i rapporti nel tempo. La clientela è cresciuta con noi

SIMONA. «I nostri dire i competitor sono insegne stru urate come alcune catene regionali. Ma non mancano drugstore e farmacie, sempre più agguerriti! Il mercato è decisamente saturo. Noi rispondiamo con un’a enzione quasi maniacale al cliente. Il consumatore sta cambiando ma il canale della profumeria fatica a tenergli il passo». ELENA. «La concorrenza ci ha aiutato a crescere, stimolandoci a investire molto sul punto vendita, premiando i clienti con dei back bonus (buoni sconto per farli tornare) e organizzando eventi (come apertivi e feste a tema), anche grazie al contributo delle aziende. E siamo molto a ive anche sui social media».

L scors novembr avet partecipat a cors per titolar dell profumeri organizzat d Fenapr . V è stat util ?

ELENA. «Sì molto. È servito a coinvolgere e responsabilizzare di più le nostre ragazze. Certe indicazioni, come ad esempio quella di rivedere alcuni comportamenti del personale secondo le modalità suggerite e condividere numeri e obie ivi con loro, le abbiamo da subito messe in pratica con o imi risultati».


COSMETICI NATURALI E SENSORIALI, CREATORI DI EMOZIONI • Mondi accattivanti in confezioni colorate che raccontano di un viaggio, ricordi di un'infanzia e che evocano la nostra storia. • Composizioni di fragranze emozionali, uniche e coinvolgenti. • Texture piacevoli. • Formule rigorose, arricchite con ingredienti di qualità, non contengono parabeni, fenossietanolo, paraffina o solfati e soddisfano le aspettative delle consumatrici più esigenti. • 96% di ingredienti attivi naturali. • Formulati e prodotti in Francia, da una selezione di ingredienti provenienti da tutto il mondo.

6 COLLEZIONI:

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UN MONDO TUTTO DA VIVERE D stanz trascurat tempi de benesser , ogg anch i bagn dev’esser prov d selfi ! Larg , dunqu , agl accessor , a piccol complement d bellezz a b oux. Ch ne beaut stor prendon sempr piÚ spazi per s , passand d piccol corner a are (spess volentier ) allestit tem .


SPECIALE LIFESTYLE di Ivan Pestillo e Giovanna Maffina still life di Massimiliano De Biase

C

’era una volta un locale piccolo, sacrificato all’incrocio di altre stanze, che non si faceva mai vedere agli ospiti. Oggi, però, non è più così. Il bagno è diventato uno spazio da abitare, da vivere e da mostrare. Persino sui social network. Non si entra più soltanto per bisogno, ma anche per piacere. Un ritorno alle origini, forse. Soprattutto se si pensa all’antica concezione romana delle terme, come luogo di ritrovo e benessere. High tech, elegante e super accessoriata, la salle de bain è pensata per isolarsi, per ritrovare se stessi e prendersi una pausa (più che meritata) dalla frenesia quotidiana. Ma può anche essere condivisa con il proprio partner se trasformata, mediante piccoli accorgimenti, in una spa at home. A confermarlo è la ricerca “tendenze bagno in Italia 2017” condotta dalla piattaforma online di arredamento Houzz, secondo la quale il 14 per cento degli italiani, sotto i 35 anni, desidera che il design della propria sala da bagno crei un’atmosfera romantica. E, da quando è scoppiata la mania dei selfie, la condivisione degli spazi domestici non riguarda più solo l’ambito familiare. Sempre più proprietari di case ammettono di utilizzare dispositivi mobili nei loro bagni almeno una volta alla settimana (78 per cento nel 2017 contro il 72 per cento nel 2016). L’esempio arriva da celebrity come Rihanna e Victoria Beckham, che hanno girato dei make up tutorial per il web proprio nella loro (magnifica) bathroom. Un locale funzionale, dunque, ma anche bello! Sanitari, marmi, piastrelle e rubinetteria fanno la loro parte, così come i complementi d’arredo sempre più modellati sulla base delle tendenze moda stagionali. Basti pensare ai profumi d’ambiente: un tempo usati per nascondere i cattivi odori, oggi creano un mondo polisensoriale grazie alle loro fragranze e alle loro silhouette. Oppure si pensi alle spugne che, da strumento finalizzato a una corretta igiene, si sono trasformate in veri prodotti di bellezza, imbibite con oli vegetali e carboni attivi. E che dire degli altri accessori? Beautycase e portagioie in linea con i fashion trend del momento, portapennelli dalle forme concettuali, spazzole ultra tecnologiche che promettono di districare i nodi con un solo gesto, beauty device futuristici per una pulizia professionale del viso. Oltre a “specchi d’ingrandimento” in cui ammirarsi prima di uscire, contemplando ogni singolo dettaglio del nuovo bijoux che si decide d’indossare.

IL MERCATO GLOBALE DEGLI ACCESSORI PERSONALI CRESCERÀ DEL 9% ALL’ANNO FONTE RICERCA GLOBAL PERSONAL ACCESSORIES MARKET

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3. 2. 4. 6. 1.

5. 1. Pennello da

contouring e Super Softy per le polveri, UBU. 2. Morbide ciabattine ispirate al mondo felino, dalla Travel Bag Kit di

CAMOMILLA MILANO.

3. Set manicure, PAOLO CANE.

4. C’è anche la

mascherina da notte nella Travel Bag Kit di CAMOMILLA MILANO. 5. Spazzola

scioglinodi Hair Brush, con impugnatura antiscivolo, MICHEL MERCIER.

6. Fiori di sapone nel bouquet,

EMANUELA BIFFOLI.


SPECIALE LIFESTYLE

1. Profuma di pino,

resina, cisto labdano, foglie e legni di cedro della Virginia, il Pot-Pourri Forêts di CHRISTIAN TORTU. 2. Invito alla Scala, candela contenuta nel vaso di vetro rivestito di legno pregiato, LUMEN OPIFICIO CERARIO.

4.

3. Diffusore Inuit con note fiorite e verdi, LOCHERBER. 4. Cerchietto con applicazioni floreali, DEFILÉ. 5. Candela Tinozza in legno naturale, LES EPICIERS.

3.

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1.

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SPECIALE LIFESTYLE

3. 4.

2.

5.

1.

1. Il diffusore

Distillato17 è un calice di raffinato cognac, dall’aroma morbido e dai sentori fruttati,

LABORATORIO OLFATTIVO.

2. Spugna Corpo

Karité dalle virtù lenitive: come coccolarsi sotto la doccia, MARTINI SPA.

3. Collane in tessuto per trattenere il proprio profumo

preferito, SCENT. 4. Elegante e spazioso, il beauty da viaggio di PAOLO CANE. 5. Un dettaglio di stile: la pinza per capelli con strass di DEFILÉ.


2.

1. Diffusore Giardino Proibito per celebrare i 90 anni di WALLY 1925. 2. Ventaglio in legno e seta,

4.

LA BUSSOLA VENTAGLI.

3. Spazzola

Shine Enhancer Maroccan, WETBRUSH. 4. Ha note di talco e miele, il Sublimatore di Biancheria Laundry, LES EPICIERS. 5. Orecchini con Swarovski,

3.

BYBA BIJOUX.

6. Sprigiona

note muschiate White Forest, BJORK & BERRIES.

1.

5.

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SPECIALE LIFESTYLE 1. Nuove profumazioni in distribuzione da fine anno per ANTIQUA FIRENZE di ITALIAN NICHE LAB. 2. Moon è il vaso, con candela, realizzato a mano secondo un’antica tecnica del Cinquecento, LUMILALÌ. 3. Pennello e rasoio con testina fusion,

4.

KOH-I-NOOR.

4. Spugna per il

corpo Active Stone,

MARTINI SPA.

5. Anello a fasce e

collana con pendente a croce divisa,

PIETRO FERRANTE.

6. Setole in nylon

per lo spazzolino da denti, ACCA KAPPA. 7. Beauty ExCamoTage di CAMOMILLA MILANO.

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limitata: da Pyromance, la candela Casa Blanca dall’aroma sensuale, contenuta in un vaso total black,

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STORIE IN VETRINA di Giovanna Maffina

LA RIVALSA

DELL’IMPRENDITORIA VERA Domenico Novembre è presidente della Beautyprof (insegna Sensation Profumerie). Partito dall’ingrosso, nel 2003 ha aperto il suo primo punto vendita. Ora sono 14.

14

punti vendita -13 in Calabria e uno in Puglia - per lo più collocati nei centri commerciali, e 110 dipendenti. La Beautyprof è un bell’esempio di imprenditoria propositiva e illuminata. Dietro le quinte, Domenico Novembre, definito in un recente libro “visionario della Locride”. L’hano definita imprenditore visionario, in quanto capace di costruire una solida realtà aziendale in una terra non facile, la Calabria. Si ritrova nella definizione? «Più che un visionario mi ritengo una persona lungimirante, caparbia e determinata, che ha deciso di rimanere in

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Calabria, regione difficile sotto diversi punti di vista, con la ferma convinzione che si potesse fare sana imprenditoria nel pieno rispetto delle regole, dell’onestà e della giustizia. Mi dà molta soddisfazione aver creato una realtà che gode di ottima reputazione, dà lavoro a tante persone e offre un concreto contributo alla collettività. Abbiamo una visone di lungo termine. Negli anni abbiamo consolidato i rapporti con le multinazionali del settore, ottenuto il rating di legalità da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, adottato un modello organizzativo così performante da ottenere un elevato rating aziendale (indice di affidabilità, ndr). Siamo da

sempre attenti allo sviluppo sostenibile e posso affermare con orgoglio che rispettiamo sia l’obiettivo sulla parità di genere che quello sul lavoro dignitoso e sulla crescita economica, tra i primi dieci riportati nell’agenda ONU 2030». L’azienda è partita con lei, come sono stati gli inizi? Ha cominciato dall’ingrosso per poi arrivare ad aprire dei negozi di proprietà, esatto? «L’ho fondata io nel 1995 ma provengo da una famiglia di commercianti da diverse generazioni. Siamo partiti dal commercio all’ingrosso di articoli per tabaccai passando poi alla vendita di articoli di bassa profumeria. Il forte


orientamento all’innovazione e la valorizzazione delle risorse umane hanno permesso alla mia impresa di diventare leader nel settore in Calabria. Nel 2003 ho così deciso di diversificare, guardando al retail con l’apertura del primo negozio a marchio Sensation Profumerie». Com’è cambiato negli anni lo scenario di distribuzione in Calabria? «Direi che è rimasto sostanzialmente stabile, a parte qualche chiusura di profumerie tradizionali che non sono riuscite ad adeguarsi ai tempi. Ad essere cambiato molto è il cliente, sempre più esigente e che si informa prima di venire in profumeria. Va da sé che ci vogliano professionalità e competenza elevate per confrontarsi con lui. Oltre all’e-commerce, sono i negozi monobrand a creare più turbative al selettivo della zona». So che è particolarmente sensibile all’innovazione tecnologica. È così? «Sì, è un driver di crescita importante e sostenuto da forti investimenti. Ora, per esempio, stiamo lavorando al progetto “Sensation New Generation”: un piano di evoluzione rivolto al mondo digitale, ai social network, al CRM (strumento per migliorare il processo di gestione dei contatti e di vendita, ndr), ma anche all’esperienza sensoriale e a tutta una serie di servizi fortemente qualitativi e hi-tech. Oltre al nostro canale e-commerce, siamo online con il sito www.sensationprofumerie.it». Il suo personale lavora per obiettivi e, soprattutto, è a conoscenza degli obiettivi aziendali? «Sì, e partecipa attivamente al miglioramento delle performance. L’azienda pone grande attenzione al percorso di crescita delle proprie risorse umane, ed eroga anche dei premi di produttività legati al raggiungimento di obiettivi prefissati. Per la formazione, ci avvaliamo di una risorsa interna specializzata, i corsi si svolgono presso la nostra sede anche con il contributo delle aziende. Nell’ulti-

mo triennio abbiamo garantito ai nostri dipendenti oltre 7mila ore di training. Credo che il dato si commenti da solo». La costituzione di Unibee è un segnale importante della voglia dei profumieri italiani di fare squadra… Ma non pensa sia necessario anche fare una bella innovazione sul format dei negozi? «Un format di punto vendita innovativo che migliori la customer experience potrebbe certamente essere un elemento connotante, anche di rilancio del settore, non c’è dubbio. Ma bisogna continuare a insistere sulla professionalità, la leva che ci rende diversi rispetto ai competitor e che ci consente di creare fedeltà al canale. Il successo passa anche da esclusive distributive, da prodotti a marchio e dalla creazione di sinergie più profonde con i fornitori. Per tutti questi aspetti UniBee rappresenta un vero e proprio laboratorio creativo, finalizzato a ispirare e supportare la capacità dei singoli imprenditori di intercettare i nuovi stili di consumo».

appunto, da questa idea di fondo. Per le quattro realtà imprenditoriali che lo compongono è soprattutto uno spazio importante di confronto, di dialogo e di scambio. Ogni azienda ha una sua storia, un suo percorso di successo e un suo modello di business che vanno rispettati. La coesione tra le quattro visioni imprenditoriali ha comunque stimolato un veloce processo di allineamento su vari fronti e aspetti gestionali. Abbiamo centralizzato il rapporto con i fornitori così come i progetti che raggiungono i nostri consumatori e condividiamo l’obiettivo ambizioso di costruire, anche attraverso il marchio Biù, una profumeria fortemente proiettata verso il futuro». Chiuderei con una domanda che tendo a fare a tutti i miei intervistati. Riguarda il parallelo, un fenomeno su cui poggia almeno la metà del valore di questo mercato e che, verosimilmente, ne sostiene la stessa esistenza. Che cosa pensa in proposito? «Ci tengo a precisare che, da sempre, le politiche di sviluppo della Beautyprof non si fondano su questo mercato. Non so quanto incida sul fatturato complessivo della profumeria ma sicuramente è un fenomeno su cui diversi player di settore poggiano il proprio business. Vorrei chiudere con una domanda provocatoria... E se all’improvviso dovesse finire?». �

Quali altri vantaggi derivano alla sua azienda dall’appartenenza a questa realtà? Quanto avete in comune, a livello gestionale, e quanto rimane di pertinenza del singolo imprenditore? «Unibee rappresenta per la Beautyprof un percorso di evoluzione imprenditoriale. Lo scenario economico e le interdipendenze generate dal mercato globale rendono necessario mettere a fattore comune le esperienze. Il consorzio nasce,

CREDO NEL PIENO RISPETTO DELLE REGOLE

IL FORMAT DEI PUNTI VENDITA SENSATION PROFUMERIE È MOLTO SIMILE A QUELLO DELLE CATENE NAZIONALI

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RICERCA di Giovanna Maffina

E SE IL FUTURO FOSSE

DELL’ELETTRO BEAUTY? Smart, tecnologica e iper personalizzata: sarà così la bellezza prossima ventura. E i marchi cosmetici si fronteggeranno sul terreno delle nuove tecnologie. In primo piano, realtà aumentata e intelligenza artificiale.

L’

ultima, ma soltanto in ordine di tempo, è la notizia dell’acquisizione da parte di L’Oréal del 100 per cento di Modiface, azienda specializzata nell’applicazione della realtà aumentata e dell’intelligenza artificiale al mondo della bellezza. La sua taskforce, che supera 70 professionisti (tra ingegneri, ricercatori e scienziati), ha consentito a questa brillante società canadese di presentare oltre 200 pubblicazioni e più di 30 brevetti. E il tutto, in soli 11 anni, perché tanti ne sono passati da quando è stata fondata a Toronto dall’imprenditore Parham Aarabi.

L’ACCELERAZIONE DIGITALE

Perché proprio Modiface? Per L’Oréal è il chiaro segnale di un’accelerazione nella direzione del digitale, che le consente di mettere a disposizione di tutti i marchi che ha in portafoglio le tecnologie più innovative del mercato. Non a caso, il nuovo acquisto farà parte della Digital Service Factory, la rete nata per sviluppare nuovi servizi digitali per i brand del Gruppo. Per Aarabi, invece, è la conferma di averci visto giusto quando ha deciso d’imboccare la direzione delle new technologies. Realtà aumentata e intelligenza artificiale sono infatti espressioni con le quali si dovranno presto fare i conti anche nel canale profumerie e Modiface, con le sue applicazioni tridimensionali per il trucco virtuale e per la pelle, ha dimostrato di essere tra i numeri uno del promettente segmento.

HI-TECH E TAYLOR MADE LA NECESSITÀ D’INDOSSARE COSMETICI SU MISURA CHE DIALOGHINO PERFETTAMENTE CON LA NOSTRA PELLE È UNO DEI GRANDI TREND DI QUESTI ANNI LO HANNO COLTO MARCHI COME IOMA E LA SUA MA CRÈME UNA LINEA SKINCARE DISTRIBUITA IN ESCLUSIVA DA MARIONNAUD CHE UTILIZZA SPECIALI STRUMENTI DIAGNOSTICI PER MISURARE TUTTI I PARAMETRI CUTANEI CHIAVE IN MODO DA POTER ELABORARE AL MOMENTO UN TRATTAMENTO SU MISURA LE TEINT PARTICULIER IL FONDOTINTA DI LANCÔME IMPIEGA INVECE UNA TECNOLOGIA BREVETTATA PER CAPTARE OGNI SINGOLA TONALITÀ DELLA PELLE È DISPONIBILE IN MILA DIVERSE COMBINAZIONI E PERSONALIZZARE AL MASSIMO LA NUANCE

“ALTERARE” LA REALTÀ POSITIVAMENTE

In pratica, la realtà aumentata è la rappresentazione di una realtà che risulta, appunto, non obiettiva ma alterata, in quanto a ciò che viene percepito dai nostri sensi sono sovrapposte informazioni artificiali e virtuali. L’esempio oggi di maggior successo è quello di YouCam Makeup, l’app con oltre 550 milioni di download e prestigiose collaborazioni con Estée Lauder, Yves Saint Laurent, L’Oréal Paris, MAC Cosmetics e Macy’s. Come funziona? Si carica una foto sul proprio device, l’app riconosce il volto, di cui è subito in grado di analizzare la tonalità della pelle, e restituisce attraverso la videocamera dello smartphone decine e decine di combinazioni diverse di trucco, accessori e acconciature. Ma non è solo una questione di make-up. Perché grazie alla funzione di analisi dell’epidermide, una volta messe ben a fuoco rughe, macchie, acne, occhiaie e gonfiori, l’app invia consigli istantanei e personalizzati sui trattamenti più indicati. La realtà aumentata è amata soprattutto dalle donne (90 per cento), di cui l’81 per cento sono millennial, che ogni settimana fanno circa 250 milioni di prove prodotto virtuali, surfando tra gli oltre cento brand cosmetici che si sono lasciati contagiare dalla nuova tecnologia. Il successo dell’app ha dato origine alla piattaforma YouCam, che tratta la bellezza a 360 gradi, dalla nail art allo shopping di nuovi prodotti, dagli scatti social a sessioni interattive di formazione.

SMARTPHONE A PORTATA DI MANO

Ma la realtà aumentata che interagisce con l’intelligenza artificiale attraverso app, sensori, elettrodi, scanner facciali in 3D, quanto hanno a che vedere con la bellezza? Molto. La tecnobeauty spopola con tante proposte. A cominciare da Way Wearable, beauty appliance grande meno di una mano che valuta le condizioni della pelle secondo parametri precisi e le condizioni dell’ambiente esterno, offrendo suggerimenti personalizzati via smartphone. Più informazioni raccoglie, più mirate saranno le indicazioni di trattamento. Dialoga con lo smartphone anche Lavital, il device coreano che si attiva con la speciale app per cellulare, da


AUMENTATA? SÌ GRAZIE È LO STESSO CONSUMATORE A VOLERE UN’ESPERIENZA “AUMENTATA” SUL PUNTO VENDITA A SOTTOLINEARLO È UNA RICERCA EFFETTUATA DA DIGITAL BRIDGE CHE EVIDENZIA COME IL DEL PANEL S’ASPETTI CHE IL RETAIL SI LANCI IN APPLICAZIONI DI REALTÀ AUMENTATA IL DEGLI UTENTI CHE DISPONGONO DI UNO SMARTPHONE O DI UN TABLET INVECE È PRONTO A SPERIMENTARE ESPERIENZE D’ACQUISTO DI QUESTO GENERE IL INFINE SOSTIENE DI PREFERIRE GLI ACQUISTI IN NEGOZI CHE OFFRONO SIMILI TECNOLOGIE

scaricare da Google Play e che, una volta messe a fuoco le esigenze della pelle, individua un trattamento su misura in grado di garantire in quattro settimane risultati visibili. Analogamente funziona Thinbe, piccolo device per il corpo che sfrutta la tecnologia led per combattere gli inestetismi corporei.

TRATTAMENTO COMPLETO IN

SECONDI

900 MILIONI SARANNO I DISPOSITIVI COMPATIBILI CON LA REALTÀ AUMENTATA IN TUTTO IL MONDO ENTRO IL FONTE DIGI CAPITAL ECCO PERCHÉ MOLTI SETTORI STANNO IMPLEMENTANDO QUESTA TECNOLOGIA

Ma è forse, e soprattutto, sulle maschere che le case cosmetiche si stanno fronteggiando a colpi d’innovazione e dove si vedono le interpretazioni più singolari. A cominciare da speciali tessuti intelligenti, impregnati di idrogelatine e altri principi attivi, che vanno fatti aderire al volto e collegare allo smartphone tramite prese jack ed elettrodi. È il caso di Ufo, il device della svedese Foreo che si utilizza in associazione con particolari maschere in tessuto, ognuna con una finalità precisa, da appoggiare sulla superficie dello strumento, che associa pulsazioni soniche (per favorire l’assorbimento degli attivi), tecnologie led (per stimolare la produzione di collagene), termo e crio terapia (per aprire i pori e per rassodare). Un trattamento che promette risultati visibili in soli 90 secondi al giorno e che si può personalizzare attraverso un’app.

Sviluppate in Corea, e in esclusiva per Foreo, le maschere sono a base di estratti di piante, frutti, oli botanici concentrati e acqua di fiori naturali.

SPECCHI PARLANTI

Anche gli specchi sono diventati terreno di sperimentazione delle nuove tecnologie. Himirror Mini, ad esempio, comunica tramite la voce di Alexa, la sua assistente vocale, con funzioni molto avanzate. È dotato di uno schermo LCD da 14 pollici e di una fotocamera ad alta risoluzione che serve a scattare un’immagine del viso al naturale, per poi fornire consigli mirati. Lo specchio è stato progettato per uso domestico, per ricevere - quotidianamente - consigli mirati su come trattare la pelle. Un modo efficace per monitorarne i cambiamenti, intervenendo tempestivamente in caso di necessità. L’ennesima conferma, insomma, che naturalmente le intelligenze artificiali non sostituiranno del tutto creme, fanghi e maschere, ma di certo li affiancheranno. Questo sì, c’è da scommetterci. �

“DIALOGO” TRA VOLTO E DEVICE È STATO CALCOLATO CHE IN TUTTA LA SUA VITA UNA DONNA SPENDE MILA DOLLARI IN TRUCCHI CON UNA MEDIA COMPLESSIVA DI ORE PASSATE DAVANTI ALLO SPECCHIO CON LE NUOVE TECNOLOGIE QUESTO TEMPO POTREBBE ULTERIORMENTE

DILATARSI PER ESEMPIO IL DEVICE IDEATO DALLA SVEDESE FOREO E CHIAMATO UFO SI USA IN ASSOCIAZIONE A SPECIALI MASCHERE DI TESSUTO O COME LO SPECCHIO SUPER TECNOLOGICO HIMIRROR MINI

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GENERAZIONE DIGITALE di Giovanna Maffina

S chiam impront digital , nel linguaggio dei

media “footprint”. È quella che ognuno di noi lascia ogni volta che si collega alla rete. Una mecca per chi (le aziende, sopra u o) è a caccia di nuovi clienti online. Si prenda Facebook, con i suoi oltre 2,2 miliardi di utenti in tu o il mondo che possono essere messi a nudo (molto a nudo!) con i like: anche dieci sono sufficienti per avere un assaggio di chi sono e di che cosa gli piace fare. E a mano a mano che si sale di numero… È solo una pillola di quanto evidenziato nella ricerca Technoluxury di Roland Berger.

Quell ch avet appen lett è sol u assaggi , ma basta

a restituire il senso di ciò che succede online, dove veniamo costantemente spiati. Se poi si considera che il social creato da Mark Zuckerberg in quanto a popolarità fa il paio con i vari Instagram o Twi er, aggiungendo ai like anche tu e le informazioni deducibili dai tweet o dalle stories, i conti sono presto fa i. E se poi dal web ci spostiamo sul punto vendita, la musica non cambia, perché una volta entrati potrebbero a ivarsi (e in qualche caso già si a ivano) le varie tecniche di tracking, che tracciano e “spiano” ogni nostra mossa quando giriamo per gli scaffali.

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5 PIXEL

ACCENDIAMO IL COMPUTER O LO SMARTPHONE E LASCIAMO UNA TRACCIA CHE SI TRASFORMA IN INDIZIO PREZIOSO PER LE AZIENDE COMPLICE L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE CROCE E DELIZIA DI OGNI CYBER NAVIGANTE

L cosiddett “artificia intelligenc ”accorcia così

le distanze tra shopping online e shopping offline. Non soltanto per le modalità “aggressive” utilizzate, che ci trasformano tutti, dentro e fuori dallo store, in bersagli di consigli per gli acquisti, ma anche per le numerose altre tecnologie, già introdotte o ancora in fase di sviluppo, che agevolano la nostra esperienza d’acquisto su internet o in negozio. Una per tutte, l’app di Thirdlove, marca di reggiseni che consente la prova online del capo da acquistare evitando ogni interazione fisica. Bastano due selfie.

I riferiment Faceboo no è casual . «In soli qua ro anni,

dal 2004 quando è nato al 2008, è riuscito a fare ciò che la televisione ha fa o in un quarto di secolo, cioè raggiungere il 25 per cento dei ci adini degli USA», ha commentato Gyorgy Konda, partner di Roland Berger. Per avere un’idea dell’efficacia dirompente dei like nella profilazione degli utenti, sappiate che «dieci bastano per tracciare un profilo più preciso di quello che potrebbe fornire un collega. 70, più preciso di quello che potrebbe fornire un amico. 150, più preciso di quello che potrebbe fornire un parente e 300, più preciso di quello che potrebbe fornire il partner».

È i mond digital ch avanz ch c tien ’occhi

fornendo al retailer indizi importanti su come migliorare l’assortimento, il layout, i visual della superficie di vendita o su dove collocare strategicamente il personale. Una specie di “Grande Fratello” che ha anche lo scopo di ridurre il numero degli adde i, così come la nostra permanenza all’interno del negozio, individuando al tempo stesso promozioni personalizzate e fidelizzanti per ognuno di noi. Una logica che, per ora soltanto in parte, si sposa con il mondo della profumeria.


PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE SCRIVETE A: FENAPRO CORSO VENEZIA 49 - 20121 MILANO E-MAIL: FENAPRO@FENAPRO.IT WWW.FENAPRO.IT

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N. N. 2018

PRESIDENTE: MICHE NGELO LIUNI

FENAPRO

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A CURA DI GIOVANNA MAFFINA

CON SETTEMBRE COME CAMBIANO SI RIPARTE! I COMPORTAMENTI D’ACQUISTO? Campagna di canale, beauty coach, convegno dedicato al rinnovo del Regolamento di Distribuzione Sele iva. Dopo la pausa estiva, la Federazione riparte da questi tre importanti appuntamenti. Campagna di canale, next step: incontro con l’agenzia creativa per la presentazione dei contenuti. Confronto con le singole aziende per la presentazione del proge o. Beauty coach, next step: ricordiamo le date dei prossimi incontri: a Bologna, 6 e 20 se embre e 11 o obre; a Milano, 10 e 24 se embre e 8 o obre. Seguiranno, in ordine sparso, Torino, Padova, Bari, Genova… e altre tappe ancora da definire. Convegno sul nuovo Regolamento di Distribuzione Sele iva, next step: ancora in fase di definizione la data dell’incontro, pianificato per il mese di novembre. Un meeting europeo so o l’egida di RCS MediaGroup, Fenapro e Imagine, che coinvolgerà giuristi, industria e rappresentanti delle Federazioni di profumieri europee.

BEAUTY COACH RIPARTE DA BOLOGNA

A METTERE IN LUCE I NUOVI ORIENTAMENTI È STATA UNA RICERCA DELL’ISTITUTO PIEPOLI, CHE HA COINVOLTO CONSUMATORI COMUNI E OPINION LEADER. NELLO SCENARIO COSMETICO IN DIVENIRE, SI FANNO STRADA QUATTRO FILONI.

2.010 individui, rappresentativi dell’universo consumer di casa nostra, più dieci esperti e opinion leader: è il panel della ricerca dell’Istituto Piepoli, illustrata lo scorso luglio durante la presentazione dell’ultima indagine congiunturale di Cosmetica Italia, finalizzata a ricostruire l’a uale scenario in termini di comportamenti e di abitudini di acquisto di cosmetici e anche a delineare lo scenario evolutivo dei canali distributivi dei prodo i cosmetici.

I consumatori, sono stati raggiunti telefonicamente o tramite web, mentre gli esperti sono stati ogge o di un’analisi più approfondita, che alla somministrazione di questionari ha associato incontri di persona. I CANALI PIÙ GETTONATI A quali canali si rivolgono gli italiani per i loro acquisti beauty? Dipende dal prodo o. Il preferito per gli acquisti di skincare è il supermercato, seguito dalla farmacia

e dal supermercato specializzato, mentre nel segmento make-up, le catene di profumeria e i monomarca sono in testa, tallonati dal supermercato specializzato. Leader indiscusse nella vendita di fragranze sono invece le profumerie specializzate. Ma l’online cresce in tu i i segmenti ed è interessante notare come e dove il consumatore orienta il proprio shopping una volta nella rete. Risulta per esempio che, almeno al momento, siano le pia aforme generaliste a IMAGINE .105


FENAPRO

riscuotere le preferenze. Quanto alla frequenza d’acquisto, dei 1.116 acquirenti che comprano abitualmente sul web, il 49% ha dichiarato di fare shopping più spesso di prima (sono al 46% maschi e al 52% femmine), il 43% come prima e solo il 7% meno frequentemente di prima. ETERNA GIOVINEZZA Dal confronto con gli opinion leader, interpellati su quelle che potrebbero essere le prossime tendenze beauty, emergono qua ro filoni. I primi due, più che tendenze sono conferme crescenti, vale a dire il “green e tu a l’a enzione all’economia sostenibile”, in continua crescita, e il “forever young”, che identifica l’a itudine delle consumatrici mature e alto spendenti a investire in specialità cosmetiche sempre più innovative, dagli antietà classici a quelli che prome ono di simulare gli effe i della chirurgia estetica. Perché in un mondo che invecchia, l’obie ivo è di rendere le persone più giovani. ORIENTAMENTI AUTOCTONI In crescita sembra essere anche il trend della territorialità. In Italia, così come in ambito europeo e mondiale, cresce il bisogno di tornare alle origini, con le marche pronte a cogliere e 106. IMAGINE

interpretare i nuovi bisogni. Dopo decenni di omologazione dei consumi, pure in ambito cosmetico, si registra un ritorno alle proprie radici e all’enfatizzazione dei tra i somatici originari della propria area geografica. E BELLEZZA COMPONIBILE Quarta e ultima tendenza individuata, le monoporzioni. Che in ambito cosmetico si declina in tu a quella serie di proposte, anche di make-up, di piccoli formati da abbinare in modo sempre diverso. «Le monoporzioni potrebbero ritagliarsi uno spazio importante in futuro - so olinea Sandra Bruno dell’Istituto Piepoli - in quanto sono un packaging che consentirebbe al consumatore di avere, a parità di prezzo, customer experience differenti».

Come potrebbero evolvere i vari canali?

SECONDO LA STESSA INDAGINE IN TERMINI DI STRUTTURA DISTRIBUTIVA SI ANDRANNO CONSOLIDANDO TENDENZE GIÀ IN ATTO COME L’AUMENTO DELL’OMNICANALITÀ E DEL LIVELLO DI INTEGRAZIONE TRA OFFLINE E ONLINE IL NUMERO DI NEGOZI DIMINUIRÀ MOLTO E QUELLI CHE RIMARRANNO SARANNO PIÙ BELLI E SPAZIOSI VALORIZZERANNO LA DIMENSIONE SENSORIALE E LA VENDITA NON SARÀ CHE UNO DEI TANTI SERVIZI FORNITI PROFUMERIA DIVERRÀ UN CANALE SEMPRE PIÙ DI NICCHIA CONTINUERANNO A DIMINUIRE IN TERMINI NUMERICI I NEGOZI E VERRANNO SOSTITUITI DA GRANDI CATENE ALTAMENTE SPECIALIZZATE MONOMARCA E MULTIMARCA CHE OFFRIRANNO AL PUBBLICO LA POSSIBILITÀ DI VIVERE MOMENTI ALTAMENTE ESPERIENZIALI QUESTI SPAZI SI FOCALIZZERANNO SUI SERVIZI AGGIUNTIVI FARMACIA CONSOLIDERÀ IL SUO BACINO DI ACQUIRENTI AMPLIERÀ SEMPRE PIÙ LA SUA OFFERTA DI COSMETICA E OFFRIRÀ SERVIZI DI CONSULENZA PER LA CURA DI SÉ GRANDE DISTRIBUZIONE MANTERRÀ IL BACINO DI RIFERIMENTO DEI CONSUMATORI PARTICOLARMENTE ATTENTI AL PREZZO MENTRE NELLA GRANDE DISTRIBUZIONE SPECIALIZZATA SI AFFERMERANNO DRUGSTORE COME ACQUA&SAPONE TIGOTÀ ECCETERA CANALI PROFESSIONALI EVOLVERANNO OFFRENDO SERVIZI EXTRA NELL’AREA DELL’ESTETICA E DEL BENESSERE E COMMERCE GLI ACQUISTI CRESCERANNO MOLTO SPECIE QUELLI DI CUI SI È GIÀ FATTA ESPERIENZA SECONDI ACQUISTI OPPURE CHE VENGONO UTILIZZATI CON REGOLARITÀ NON SOLO PER IL VANTAGGIO ECONOMICO DRIVER DI SCELTA TUTT’OGGI RITENUTO FONDAMENTALE MA ANCHE PER LA COMODITÀ E IL RISPARMIO DI TEMPO ALCUNE CATEGORIE DI PRODOTTO PIÙ A RISCHIO DI DANNEGGIARSI DURANTE IL TRASPORTO COME AD ESEMPIO I COSMETICI IN POLVERE ANDRANNO NECESSARIAMENTE RIPENSATE IN TERMINI DI PACKAGING E DI MODALITÀ DI SPEDIZIONE IL LANCIO DI APP SEMPRE PIÙ HI TECH CONSENTIRÀ DI FAR VIVERE ONLINE ESPERIENZE SINO AD OGGI AD APPANNAGGIO DEL PUNTO VENDITA COME LA PROVA VIRTUALE DEL MAKE UP O DELLE COLORAZIONI CAPILLARI DARÀ ULTERIORE IMPULSO ALLE VENDITE ONLINE

SE LA REALTÀ SUPERA L’IMMAGINAZIONE PENSAVAMO DI AVERLE VISTE TUTTE E INVECE… A OFFRIRE UN BELLO SI FA PER DIRE SPUNTO DI RIFLESSIONE ECCO QUANTO INTERCETTATO MOLTO RECENTEMENTE IN UNA FARMACIA DELL’HINTERLAND MILANESE ACCANTO AL LINEARE DELLO SKINCARE UN ESPOSITORE DI PROFUMI GENERICI PROPRIO COSÌ CON TANTO DI ESORTAZIONE ALL’ACQUISTO CHE RECITA “DA OGGI… ANCHE IL TUO PROFUMO DI MARCA HA IL GENERICO EQUIVALENTE A SOLI EURO” PER ML DI EAU DE PARFUM IN PRATICA PER DIRLA SENZA TROPPI GIRI DI PAROLE SI COPIANO LE FRAGRANZE PIÙ POPOLARI E LE PIÙ VENDUTE PER VENDERLE APPUNTO A UN PREZZO IRRISORIO A OGNI NUMERO CORRISPONDE UN NOME COSÌ IL È DOLCE&GABBANA LIGHT BLUE IL J’ADORE DIOR IL DOLCE&GABBANA THE ONE IL ACQUA DI GIO IL ONE MILLION IL INVICTUS… BEST SELLER MASCHILI E FEMMINILI APPUNTO PROPOSTI IN FLACONI ANONIMI E NUMERATI CHE DIRE? LA CONCORRENZA È SEMPRE BEN ACCETTA E FA BENE A TUTTI AI PROFUMIERI COME AI FARMACISTI CHE SI SENTONO STIMOLATI A INVENTARSI QUALCOSA DI NUOVO MA QUANDO IMBOCCA QUESTA DIREZIONE ALLORA DEVE SUONARE IL CAMPANELLO D’ALLARME FINO A CHE PUNTO È LEGITTIMO SPINGERSI?


Un nuovo modo di concepire la Profumeria

LE 92 PROFUMERIE ASSOCIATE CHICCA PRESENTANO IL CONSORZIO

“Un’unione di intenti tra pari”. Questa l’idea che sta alla base GHO &RQVRU]LR &KLFFD 3URIXPHULH FKH QRQ PLUD D PRGLßFDUH l’essenza dei suoi associati, ma a valorizzarne le identità. Stare insieme in Chicca è ribadire la propria unicità potendo contare sulla forza del gruppo.

IN 4 PUNTATE I PLUS DI LAVORARE INSIEME


uniamo le nostre forze! per mantenere la tradizione, per innovare, per puntare all’eccellenza e al servizio

La parola ai protagonisti IN QUESTA PRIMA PUNTATA 14 CONSORZIATI RACCONTANO IL LORO STARE IN CHICCA PROFUMERIE. TRADIZIONE E MODERNITÀ. PASSIONE E IMPEGNO.

ROBERTA BISACCHI PROFUMERIA ARIANNA, CESENATICO `Un Consorzio di aziende indipendenti di valore, prestigio e qualità, che assicura condivisione, confronto e riconoscibilità sul mercato e da parte del cliente. Un’individualità, che è una peculiarità preziosa in un mondo di forte massificazione.a IRIS QUAGLIERI PROFUMERIE SERENA, MIRANDOLA `Le opportunità individuali affrontate con passione sono spesso l’inizio di grandi imprese. Ma è il lavoro di squadra di un Consorzio unito che permette di superare i momenti difficili!a NICOLÒ MESSINA ESTETICA È, ADRANO - BRONTE ` In una fase di mercato complessa, dove il cliente finale è poco propenso alla fidelizzazione e dà grande priorità all’acquisto conveniente, appartenere a un Consorzio è un elemento di forza e un sicuro riferimento per realtà di profumeria legate al territorio.a

ELISA CASTIGLI PROFUMERIA PRIMAVERA, AREZZO `In un mondo dove ognuno è un’ isola, il Consorzio costruisce ponti dando voce anche a chi fino a ora non veniva ascoltato. L’unione non dà solo forza, ma anche la serenità necessaria per dare un servizio migliore al cliente.a

MASSIMILIANO D’ABRUSCO MANLIO BOUTIQUE, BENEVENTO `I piccoli imprenditori italiani sono gli eroi del nostro tempo.a Maria Paola Lombardo PROFUMERIA IRIDE, AVEZZANO `Se è vero che l’unione fa la forza, la passione per questo lavoro è quello che ci contraddistingue.a

LUISA TEGON PROFUMERIA BEAUTIFUL, MESTRE `A ottobre festeggeremo 30 anni di attività. In questo lungo percorso abbiamo ampliato l’assortimento mantenendoci selettivi e scegliendo sempre l’alto di gamma. Ci siamo associati al Consorzio per mantenere l’esclusività nei servizi offerti e nei prodotti.a

RITA ESPOSITO PROFUMERIA ELISIR VIOLETTA, POZZUOLI `Il mio desiderio è far scoprire a tutti la propria bellezza anche attraverso un semplice rossetto, un profumo, un bijoux e sono convinta che collaborando con Chicca Profumerie, che rispecchia la mia etica, io possa riuscirvi.a


prima puntata

REGINA GASPAROTTO PROFUMERIA RIZZATO, PORDENONE `Faccio parte da molti anni del Consorzio e credo, nonostante tutte le avversità del mercato, di poter affermare con entusiasmo, che le profumerie storiche e di famiglia, come la nostra, avranno un futuro ricco di soddisfazioni, in un Gruppo come questo, che ama le sfide e soprattutto… lavora con il cuore!a MANOLA DI MARCOBERARDINO NYMPHEA, MONTESILVANO `Il consorzio è un punto di forza che ci permette strumenti e mezzi che da soli non riusciremmo ad avere (la App per la fidelity card, la Web Radio). Strumenti, che ci danno una marcia in più in questo momento dove la competizione è elevata.a

ELISA E GIACINTO DE MERULIS IL PROFUMO, ROSETO DEGLI ABRUZZI `Il consorzio... la nostra famiglia, la nostra voce di profumieri... per passione e professione.a

ALESSANDRA GASPARO PROFUMERIA ELDA, FELTRE `Far parte del Consorzio ti fa monitorare la situazione del mercato senza sentirti solo in mezzo al caos.a

MARCO MERCANTI VITTORIA PROFUMI, CIVITANOVA MARCHE `Far parte di Chicca Profumerie non è solo una fortuna, è un’esperienza, formativa e costruttiva. Siamo, con la nostra professionalità, la vera alternativa alla grande distribuzione.a

VALENTINA VIGNUDELLI PROFUMERIA FLORIANA, ZOLA PREDOSA `Abbiamo sentito l’esigenza di associarci visto il momento difficile, certi che l’unione delle menti possa produrre nuovi stimoli, visibilità a livello nazionale e crescita.a

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