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Considerazioni sempre tragicamente attuali

Margherita Barsimi

8 marzo: data per riflettere tutti i giorni dell’anno

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on è certamente una novità, purtroppo, anzi, sta diventando un fenomeno sempre più dilagante. Qualcuno mi potrà dire che le donne hanno sempre subito la violenza, fisica e psicologica dei maschi, che addirittura in tempi lontani era anche peggio, perché non erano nemmeno considerate soggetti civili a cui riconoscere i più elementari diritti… Non è affatto consolatorio che, per spiegare un fenomeno angoscioso riguardante le donne del 2012, si tiri in ballo la condizione femminile “dei secoli bui”, intendendo non un’epoca in particolare, ma periodi storici e situazioni geografiche che niente hanno a che fare con la cultura e la civiltà di cui, per tanti motivi, andiamo fieri. L’angoscia, anzi, è insostenibile proprio perché una certa “rabbia” nei confronti delle donne

PRESIDENTE CONSULTA AL QUIRINALE

I

n occasione della Festa della Donna, la Presidente della Consulta regionale per le pari opportunità, Luciana Blanc-Perotto, unitamente alle colleghe della Conferenza delle Presidenti delle Consulte regionali, è stata ricevuta nella giornata di giovedì 8 marzo 2012, al Palazzo del Quirinale dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. “Lavoro e famiglia: conciliare si può” è stato il tema sul quale sono intervenuti il Ministro del “welfare” con delega alle pari opportunità, Elsa Fornero, il Ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, e lo stesso Presidente della Repubblica. «E’ stata una cerimonia molto ricca di emozioni – riferisce la Presidente Blanc-Perotto –, tra momenti musicali e testimonianze di donne che faticano a diventare mamme a causa della precarietà del lavoro, durante la quale sono state consegnate le onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica a donne che sono riuscite a conciliare lavoro e famiglia con molti figli grazie anche all’aiuto del proprio compagno. Un momento di riflessione che, unito a quello di festa, diventa anche un monito affinché – come richiamato dallo stesso Presidente Napolitano – si mettano in campo le necessarie riforme del mercato del lavoro per incrementare l’occupazione femminile e quella dei giovani, fonte di un nuovo sviluppo sociale, non soltanto economico, del nostro Paese che dia quelle certezze per il futuro anche in vista di una maggiore possibilità per le coppie che lo desiderano di avere dei figli. Già sensibile a queste tematiche, la Consulta ha un progetto di ampio respiro proprio sulla famiglia.»

REGIONE

Giovedì 15 marzo 2012

è direttamente proporzionale allo status che, almeno nella cultura genericamente definita occidentale, viene riconosciuto dalle leggi e accettato da tutti come cosa logica e naturale. E allora? Non è più materia da giuristi, che per quanto li riguarda, hanno fatto del loro meglio per tutelare sulla carta i diritti delle donne. A dimostrazione di ciò, da un lato, sono spariti i movimenti femministi, dall’altro, ci sono donne che apparentemente senza fatica scalano i vertici delle aziende, delle università e dei partiti politici. Questi sono però ancora dei “casi” esemplari,

che rincuorano, per carità, e infondono ottimismo, ma le cronache continuano a registrare, ogni giorno, distribuiti in ordine sparso, in tutte le regioni italiane allo stesso modo e con le stesse tinte fosche, a ritmo incessante, le notizie drammatiche di bimbi resi orfani da padri assassini delle mogli: per gelosia, per rabbia, per ripicca, per incapacità di ricostruire rapporti divenuti fragili. Sono problematiche che devono essere affrontate, ormai, non più a livello individuale, caso per caso; sono fenomeni, nella diversità dei casi, che hanno però dei denominatori co-

’origine della festa delle donne risale al 1908 quando un gruppo di operaie di un’industria tessile statunitense di New York, scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare. Fu proprio l’8 marzo che la proprietà della fabbrica decise di bloccare le uscite dello stabile impedendo alle operaie di uscire e in un incendio morirono 129 donne. L’8 marzo assunse col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire e ancora, purtroppo, subisce ed il punto di partenza per il riscatto della propria dignità. La Consulta Regionale alle Pari Opportunità ha deciso di presentare proprio in questo giorno, alla presenza del Presidente del Consiglio Regionale Albert Cerise e dell’Assessore alla Sanità Albert Lanièce, il volume “Essere Donna Ancora e Sempre” che dopo vent’anni dalla pubblicazione del primo opuscolo informativo sul tumore al seno “Ricominciare insieme”, vuole con un volto nuovo e più moderno, accompagnare le donne nel difficile percorso legato alla cura di questo male. “In Italia questa malattia colpisce 37.000 donne ogni anno, ed in Valle d’Aosta si sono registrati 150 casi – dice il dott. Donati dirigente medico della struttura complessa di chirurgia toracica e senologica dell’Ospedale Parini – Questa pubblicazione vuole essere uno strumento per aiutare la paziente nel suo percorso di cura e per facilitare l’importantissimo dialogo tra dottore e paziente”. “La Valle d’Aosta è una regione che eccelle nel panorama sanitario nazionale per la maggior diagnosi precoce del male – spiega l’Assessore Lanièce – un ruolo importante lo

guidata né esplorata. Caduti i tabù delle morali dettate da principi religiosi, il vuoto lasciato, non sempre è stato colmato da corretti e, comunque, necessari criteri di comportamento e di adeguato rispetto reciproco. Che una giornata dedicata alla donna, nata per ricordare in particolare una tragedia da cui è partita la lunga strada verso l’uguaglianza, si sia trasformata in una “festa”, all’insegna del consumismo e della vacuità di significato, già di per sé dovrebbe indurre a riflettere. Meglio sarebbe se le riflessioni fossero condivise, tra uomini e donne, tra gene-

ogni giorno, distribuiti in ordine sparso, in tutte le regioni italiane allo stesso modo e con le stesse tinte fosche, a ritmo incessante, le notizie drammatiche di bimbi resi orfani da padri assassini delle mogli...

razioni di diversa esperienza, tra culture di diversa tradizione, in modo da arrivare, ad una forma di “maturità” con cui affrontare le problematiche nei rapporti tra le componenti di genere della società, né in termini di contrapposizione né di dipendenza o sottomissione.

Iniziativa della Consulta regionale alle Pari Opportunità

Giovanni Pellizzeri

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muni, tali da poter essere assimilati e studiati come delle patologie “di genere”. D’altra parte, sul fronte delle donne, dovrebbe intervenire un atteggiamento di ripensamento e di autoanalisi, perché si è forse con eccessiva semplificazione dato per scontato che la disinvoltura con cui, ormai da molti anni, i giovani dei due sessi si sono abituati alla convivenza a scuola, nei luoghi di vacanza e di divertimento, fosse in automatico la chiave di lettura e di comprensione dell’affettività e della psicologia, che continua però ad essere trascurata, o perlomeno a non essere né

le cronache ❝ continuano a registrare,

Presentato il volume: «Essere Donna Ancora e Sempre» La pubblicazione vuole accompagnare nel difficile percorso legato al tumore al seno»

■ Il tavolo dei relatori

■ Notevole la partecipazione all’evento svolgono le associazioni di volontariato come la Lilt e Viola. Con l’arrivo tra qualche mese della macchina per la PET/CT, fondamentale per la diagnosi di vari

problemi di salute, avremo tutte le armi a disposizione per combattere il tumore”. Alla serata hanno preso parte, con le loro testimonianze “sul campo”, Raffaella

Longo presidente dell’Associazione V.I.O.L.A. nata nel 1997 da un’idea di Nadia Bérard con lo scopo di coltivare la solidarietà tra donne che hanno speri-

mentato o vivono il tumore al seno, di dare consulenze mediche e psicologiche e di lottare insieme contro questo male; ed Egle Barocco coordinatrice dei volontari e degli assistenti domiciliari della LILT Valle d’Aosta che dal 1979 contribuisce alla lotta contro il cancro ed assiste i malati oncologici con visite mediche gratuite, assistenza domiciliare ai malati in fase avanzata, sensibilizzazione sulla prevenzione ma soprattutto con l’attività dei suoi volontari che danno anima e cuore ai pazienti e sono il vero motore della lega. Per informazioni sulle attività della LILT e dell’Associazione VIOLA si possono consultare i siti internet: www. legatumoriaosta.it, www.associazioneviola.it


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