9
REGIONE
Giovedì 15 marzo 2012
L’osservatore: la settimana politica valdostana
A
ltra settimana politica ricca di eventi quella appena trascorsa: i lavori dell’Assemblea regionale hanno offerto spunti particolarmente interessanti, ma, numerosi argomenti, anche a margine o, addirittura, fuori del Consiglio, non hanno mancato di suscitare dibattiti e contrasti. Ne elenchiamo alcuni e parleremo un po’ più diffusamente di altri. Tra i primi citiamo, la posizione dell’Uv sul Governo Monti, la riorganizzazione degli assessorati, i lavori della “ricostituita” Commissione paritetica, il futuro dei rifiuti con o senza pirogassificatore, i disservizi ferroviari e via di seguito, ma sono, soprattutto, le questioni inerenti il Co.Re.Com., la richiesta di dimissioni dell’amministratore unico della casa da gioco, Luca Frigerio, e l’applicazione della tassa di soggiorno da parte dei comuni che hanno attirato la nostra attenzione. Il Conseil Fédéral sul Governo Monti
Sulla situazione politica e sulle iniziative del Governo italiano in relazione ai rapporti con la Valle, il presidente dell’UV, Ego Perron, il senatore Antonio Fosson ed il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, hanno riferito al Conseil Fédéral, nel corso della riunione svoltasi lunedì 12 marzo, a Quart. In una nota diffusa al termine dei lavori, il massimo organo politico del Movimento, dopo aver ricordato l’atipicità del Governo nazionale e sottolineato sia “le difficoltà di dialogo” con lo stesso sia “la scarsa sensibilità del Governo alle esigenze ed ai bisogni delle autonomie speciali“, ha evidenziato, in particolare, come il Decreto sulle liberalizzazioni preveda per la nostra Regione, il trasferimento della sede del tribunale delle Imprese a Torino, l’accorpamento del nostro Collegio Notarile a quello del Piemonte e ipotizzi l’attuazione della tesoreria unica, oltre a imporre limitazioni alla circolazione di denaro contante volte a penalizzare la gestione della casa da gioco di SaintVincent. “I Valdostani sono pesantemente toccati dagli effetti negativi della manovra finanziaria” – prosegue il documento – “perché le Regioni a Statuto speciale sono sottoposte ad ulteriori esborsi anche rispetto alle stesse Regioni a Statuto ordinario. La Valle rappresenta un autentico patrimonio nella geografia politica e amministrativa italiana, un esempio di Comunità adeguatamente amministrata e, certamente, non una situazione di privilegio.” Nel raccomandare, infine, la massima attenzione nel valutare i contenuti delle diverse iniziative e manovre nazionali, soprattutto in relazione alle eventuali ricadute sui Valdostani, il Conseil Fédéral si impegna a seguire ed a risolvere i contenziosi e le pratiche aperti per proseguire la marcia verso il riconoscimento del diritto dei Valdostani ad una autonomia più forte e più solida, da’ mandato a tutti gli organi del Movimento ed a tutti i rappresentanti eletti ai diversi livelli,
a cura di
Silvio Trione
nazionale, regionale e comunale, “di operare e di continuare ad impegnarsi per difendere l’Autonomia della Valle d’Aosta con dei comportamenti improntati alla massima coerenza, dimostrando così la ferma volontà di continuare a lottare per il rispetto dei nostri inalienabili diritti”.
rapidamente una nuova guida per la casa da gioco, in grado di compiere le giuste scelte per risollevare in tempi brevi l’azienda”. La mozione con la richiesta di dimissioni sarà oggetto di discussione e voto da parte del Consiglio il 21 e 22 marzo.
Co.Re.Com.
Imposta di soggiorno
Lunedì scorso, 5 marzo, i Consiglieri regionali Empereur, Salzone, Lattanzi, La Torre e Morelli, vale a dire i capigruppo di UV, SA, PdL, FA ed ALPE, hanno presentato una proposta di legge regionale, la n. 182, concernente “Ulteriori modificazioni alla legge regionale 4 settembre 2001, n. 26 (Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.). Abrogazione della legge regionale 27 dicembre 1991, n. 85.” volta a recare ulteriori modifiche alla legge regionale 1° agosto 2011, n. 22, che disciplina, appunto, lo stesso Comitato per le Comunicazioni. La normativa entrata in vigore ad agosto 2011 fissava nel numero di tre i componenti del Comitato, riducendolo, quindi, di due rispetto alla precedente composizione. La nuova proposta ripropone l’assetto originario di 5 membri e per mantenere l’obiettivo di contenimento della spesa, spalma sui cinque commissari la prevista spesa di tre, attribuendo al Presidente il 25% dell’indennità di carica mensile lorda spettante ai consiglieri regionali ed ai quattro membri il 16% della stessa indennità. La proposta di legge, il cui relatore sarà il Consigliere Alberto Crétaz (UV), verrà quanto prima sottoposta all’esame delle Commissioni consiliari competenti per il previsto parere e successivamente al voto del Consiglio. Per quanto riguarda le indicazioni dei possibili componenti, trapela, per la Presidenza, il nome dell’avv. Manuela Ghillino, in quota PdL, mentre per quanto riguarda i componenti, tra i nomi più ricorrenti vi sono quelli di Denis Falconieri e di Renato Patacchini, proposti, rispettivamente, da UV e Stella Alpina, mentre appare certa la presenza di un rappresentante della minoranza, verosimilmente in quota ALPE.
Saranno circa un quarto dei 74 comuni valdostani che diranno no all’applicazione della tassa di soggiorno. L’applicazione della tassa in questione era stata prevista «all'articolo 32 della legge regionale per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione” che stabiliva “ la possibilità per i Comuni valdostani di istituire, in attuazione a quanto disposto dalle norme statali in materia di 'federalismo fiscale municipale', una imposta di soggiorno a decorrere dal 2012». Regione e Cpel avevano vivamente raccomandato l’applicazione della tassa stessa da parte di tutti i comuni, ma, evidentemente, la raccomandazione è stata accolta solo parzialmente. Ne aveva dato notizia nei giorni scorsi, il presidente del Cpel, Elso Gerandin, lo ha confermato il presidente della Regione, Rollandin, rispondendo ad un’interpellanza del Consigliere di Alpe, Roberto Louvin. “Al momento - ha detto il presidente Rollandin - non è possibile definire l’ammontare del “gettito complessivo stimato” dell’imposta, né disporre di informazioni dettagliate in relazione all’applicazione della tassa. Resta la certezza che per la stragrande maggioranza dei comuni, specialmente per quelli più piccoli, dalla tassa deriveranno benefici economici assolutamente minimi. Il Consigliere Louvin nel replicare al Presidente Rollandin ha detto che «sin dalla sua approvazione, siamo stati convinti che questa imposta avrebbe provocato più problemi di quanti ne avrebbe risolti. Dato l'ammontare delle risorse che si riceveranno non si giustifica la messa in moto di una macchina così pesante. Dopo queste risposte, confermiamo la nostra impressione. C'è una situazione difforme da quanto il Governo regionale si aspettava: non c'è stata un'applicazione omogenea, né tantomeno un'adesione completa da parte dei Comuni. Visto che in alcuni paesi ci sono previsioni di entrate pari a poche migliaia di euro, ribadiamo che i costi che questa imposta sta generando saranno molto alti rispetto agli introiti. Ci sono poi difformità fantasiose anche per quanto riguarda le tempistiche di applicazione: siamo in un vero arlecchino. Istituire, in un momento così particolare, questa imposta è stato un errore. Dà più pastoie rispetto ai ritorni positivi per l'economia turistica valdostana che è già in forte sofferenza».
ALPE chiede le dimissioni di Frigerio
I primi due mesi del 2012 avrebbero fatto registrare alla casa da gioco una riduzione di 24.000 presenze – da 115 mila a 91 mila - e di circa 4 milioni di incassi – da 17,5 a 13,5 milioni di euro - rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I Consiglieri regionali di Alpe non hanno dubbi in proposito e con una mozione chiedono al presidente Rollandin le dimissioni dell’amministratore unico, Luca Frigerio, e sollecitano il presidente della Regione “a scegliere