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AOSTA
Giovedì 15 marzo 2012
C
on la premiazione delle squadre vincitrici e una cerimonia di chiusura in stile olimpico si è conclusa, venerdì 9 marzo, l’avventura iridata della Valle d’Aosta che per una settimana ha ospitato i Campionati Mondiali Studenteschi di Sci sulle piste di GressoneySaint-Jean e Gressoney-LaTrinité. Alla Sport Haus, davanti ad una folla di oltre 400 atleti in festa, il braciere della manifestazione e` stato spento da Arianna Follis, ex azzurra di fondo e madrina dell’evento, accompagnata dai due giovani talenti gressonari di sci nordico, Francesco De Fabiani e Greta Laurent, mentre la bandiera ufficiale dei giochi è stata ammainata e riconsegnata alla Federazione Internazionale dello Sport studentesco. Laurent Viérin, Presidente del Comitato organizzatore e Assessore regionale all’istruzione e cultura traccia un bilancio positivo della manifestazione. «E’ un bilancio positivo, che ha visto in questi giorni, sia a Gressoney-La-Trinité che a Gressoney-Saint-Jean, e anche in tutta la Valle del Lys, facendo onore all’intera Valle d’Aosta, una delegazione forte di studenti che hanno lanciato un messaggio importante. Un messaggio d’integrazione, di scambio, di esperienza tra ragazzi e soprattutto un messaggio di conciliazione tra sport e scuola che s’inserisce nella filosofia che stiamo portando avanti come Assessorato all’istruzione e cultura, qui in Valle, con il progetto “Classes de neiges”. La nostra volontà è quella di far diventare compagni di banco sport e scuola che da troppo sono stati antagonisti e che con mille difficoltà hanno convissuto per lungo tempo». Un messaggio che non si perderà quindi con la fine dei giochi, ma che continuerà a essere alimentato e sostenuto anche in futuro». «Vogliamo continuare a la-
Un successo i campionati mondiali studenteschi ospitati a Gressoney
Conclusa l’avventura iridata della Valle d’Aosta
■ L’assessore Viérin con i ragazzi dello StudentStaff vorare – prosegue Viérin con le nostre scuole, con l‘associazione degli sport invernali della Valle d’Aosta, con gli sci club, con le famiglie affinché tutti questi attori siano integrati, possano convivere e soprattutto possano pensare al fu-
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’esecutivo regionale ha approvato la delibera, proposta dall’Assessore al territorio e ambiente Manuela Zublena, per le nuove disposizioni di attuazione della “legge casa” (legge regionale 24 del 2009). L’aggiornamento delle modalità attuative si è reso necessario a seguito della modificazione, con la legge regionale del 1° agosto 2011, n. 18, della normativa sulla casa. La Legge casa determina misure di semplificazione delle procedure vigenti per la realizzazione degli interventi sul patrimonio edilizio regionale e disciplina ulteriori incentivazioni volte a favorire il miglioramento della quali-
turo di questi ragazzi. I nostri giovani devono poter sciare e praticare lo sport anche a livello agonistico ma anche poter scegliere un percorso di studi senza per forza rinunciare né all’uno né all’altro aspetto. Noi riteniamo entrambi
fondamentali. Nel medagliere la Francia ha primeggiato con quattro ori, seguita dalla Germania e dall’Austria con due, mentre l’Italia si è difesa conquistando quattro bronzi. «È stato un grande risultato a livello sportivo, - ha detto
Le novità previste dalla «Legge Casa» tà degli edifici, quali l'efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e l'utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili. Le modificazioni introdotte prevedono, tra l’altro, la definizione dei fabbricati denominati “ex rurali” e l’individuazione del loro volume, quindi l’estensione dell’applicazione dei benefici volumetrici agli edifici “ex rurali” destinati ad attività agro-silvo-pastorali, non più strumentali
allo svolgimento delle attività medesime. Altra novità è quella relativa alla cosiddetta “frazionabilità ”: ovvero la possibilità di frazionare gli interventi di ampliamento nel limite del 20 per cento, per ogni unità immobiliare, del volume esistente all’atto del primo intervento, al fine di dare la facoltà al cittadino di agire in momenti diversi sulla propria unità immobiliare. «La nuova disciplina relati-
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entile Collega,
abbiamo letto con meraviglia, su La Stampa del 7 marzo, le affermazioni rilasciata da Lei, dal suo predecessore, Mauro De Luca (ora in pensione), e dal Suo Segretario confederale, Domenico Falcomatà, relative alla situazione della Scuola in Valle d’Aosta. Scriviamo “con meraviglia”, perché riteniamo le inesattezze e le omissioni rilevate nelle dichiarazioni dell’articolo poco consone ad un Sindacato dalla grande tradizione di correttezza, qual è la CGIL. Per quanto riguarda le inesattezze, ci ha sorpreso leggere che, secondo il signor De Luca lo stipendio degli insegnanti “è pagato dal ministero”: invece, esso è versato dalla Regione Autonoma Valle d’Aosta dal 1975. Lei, a Sua volta, sostiene che gli istituti valdostani coinvolti nel dimensionamento sono solo due, quando in realtà, sulle attuali sette istituzioni scolastiche di Scuola secondaria superiore, una verrà soppressa (Panorama di Châtillon) e altre quattro subiranno le conseguenze del provvedimento (nello specifico, Bérard, M. Adelaide e ex-Manzetti di Aosta, Scientifico di Pont-St-Martin). Per quanto riguarda le omissioni, poi, ci è spiaciuto rilevare che – sempre secondo De Luca – il contratto degli insegnanti “è nazionale”. Questo è vero solo in parte, come dovrebbe ben sapere l’autore di questa affermazione, in quanto insegnante di scuola elementare. Infatti, dal 1968 gli insegnanti delle Scuole primaria e dell’Infanzia prestano un orario di servizio settimanale superiore a quello dei loro colleghi che lavorano nelle altre Regioni e, per questo, ricevono un’indennità derivante proprio dall’aumentata prestazione lavorativa. Analogamente, i docenti di Scuola secondaria percepiscono – per le accresciute competenze loro richieste dall’insegnamento bilingue – un’indennità specifica: si tratta di due istituti non presenti
va agli edifici ex rurali destinati ad attività agro-silvopastorali – spiega l’Assessore Zublena – consentirà di incentivare il recupero e la riqualificazione di una parte rilevante del patrimonio edilizio regionale ad oggi non interessata dagli interventi di ampliamento volumetrico. La legge sollecita inoltre la sensibilità e l’attenzione in tema di sostenibilità ambientale fornendo l’opportunità di effettuare interventi eco-com-
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u proposta dell’Assessore alle opere pubbliche Marco Viérin, la Giunta ha approvato il Piano di settore a favore degli Enti locali. Nell’ottica di immettere sul mercato edilizio gli interventi a favore degli Enti locali per l’adeguamento e la realizzazione di opere minori, l’Assessoratoha individuato le opere richieste dai Comuni, che possono essere realizzate ai sensi della Legge sui cantieri edili. L’affidamento con cottimo fiduciario e l’esecuzione delle opere terranno conto della “clausola sociale” o di “salvaguardia” che pone per l’appaltatore l’obbligo di utilizzare, per l’esecuzione del contratto, il personale già utilizzato dalla Regione o dalla Società di Servizi. «Il poter mettere sul mercato, – sottolinea l’Assessore – in un momento di gravissima crisi economica come quella che stiamo attraversando, 24 interventi e finanziamenti per circa sei milioni con la clausola che impone l’obbligo, così come dettato dalla finanziaria, di assunzione del personale in graduatoria degli edili, permetterà una boccata d’ossigeno sia al tessuto sociale valdostano che nel dare nuova opportunità alle imprese del settore».
patibili». L’Assessore al territorio e ambiente, Manuela Zublena, invita quindi professionisti, tecnici comunali, amministratori e cittadini interessati a partecipare alla presentazione delle nuove disposizioni attuative della Legge casa che si terrà venerdì 16 marzo 2012 alle ore 14.30 presso il salone regionale.
Scrivete al Corriere della Valle Via Xavier de Maistre, 23 - 11100 Aosta e-mail: corriere.vda@tin.it
Punto di Fuga Lettera aperta al segretario della Cgil Scuola
Riccardo Borbey, Vice-Presidente del Comitato regionale CONI Valle d’Aosta ma soprattutto di scuole e di amicizia. Un risultato importante come numero, come qualità e come organizzazione. Certamente è una manifestazione di alto livello che dà alla Valle d’Aosta un lustro organizzativo per grandi eventi. Fondamentale sono stati l’apporto fornito da tutti i volontari che hanno partecipato all’evento e l’operato dello Students’ Staff, che si e` occupato della visibilità dei Campionati sui vari media. Soddisfatti anche gli amministratori delle due località che per una settimana hanno ospitato non solo le gare, ma soprattutto le 18 delegazioni e tutti gli addetti ai lavori, nelle strutture alberghiere sul proprio territorio, promuovendo scambi culturali tra i ragazzi e la popola-
NUOVI APPALTI PER SEI MILIONI DI EURO
nel contratto collettivo nazionale di lavoro, che è, pertanto, modificato per il personale in servizio in Valle d’Aosta e diverso da quello del restante territorio nazionale. Forse che il signor De Luca, ormai in pensione e da tempo non più in servizio a scuola, ha dimenticato questi aspetti, certo non secondari, del lavoro quotidiano degli insegnanti? Una seconda omissione riguarda i precari: essi “in questo momento non hanno alcuna rappresentanza”, non a causa del rinvio delle elezioni RSU, ma perché le regole nazionali non consentono la candidatura dei precari quali rappresentanti sindacali. Anche per questo è in atto una trattativa tra i Sindacati e l’Amministrazione regionale, volta a formulare nuove regole per la rappresentatività sindacale dei docenti. Cisl, Savt e Snals ritengono che le elezioni debbano essere rinviate proprio per assicurare un quadro normativo chiaro, possibilmente condiviso, capace di tutelare anche i diritti dei precari. La terza omissione, a nostro avviso ben più grave, è contenuta nell’ultima parte delle dichiarazioni, lì dove si accusa la Regione di non avere soldi per un contratto regionale e di voler togliere a noi lavoratori “tutto ciò che abbiamo”. Non so se il signor De Luca sia stato informato dalla Sua Segretaria sindacale che, in data 22 dicembre 2010, la stessa ha firmato con l’Assessore Viérin – unitamente alle altre OO.SS. della Scuola – una “Intesa metodologica”, avente valore di accordo sindacale, in base alla quale le Parti si impegnavano a formulare proposte intese a “superare le difficoltà applicativo-procedurali connesse con l’attuale modello contrattuale e normativo nazionale”, con lo scopo di migliorare le “condizioni di lavoro degli insegnanti”, valorizzandone la professionalità “anche con il giusto riconoscimento sia giuridico sia economico” del lavoro svolto. Questa formula – se non fosse chiaro ad altri, oltre che al signor De Luca – significa che le Parti hanno accettato di aprire un confronto su un’eventuale regionalizzazione del contratto, ma che nessuna modifica potrà essere apportata, senza un evidente miglioramento
delle condizioni giuridiche ed economiche del nostro lavoro. Sostenere, quindi, che la Regione possa imporre diktat contraddice quanto sottoscritto dalla medesima Flc, la cui Segretaria (insieme al Segretario confederale Falcomatà) ha, ancora, accettato l’apertura delle trattative sulla diminuzione dei distacchi sindacali, decisione dolorosa, ma responsabilmente sostenuta dalle altre sigle che – a differenza della Flc – non si sono limitate a concordare con la Presidenza della Giunta l’apertura della trattativa, ma hanno anche sottoscritto il successivo accordo transitorio (luglio 2011). In tale occasione, la Flc-Cgil ha rifiutato di sottoscrivere quanto in precedenza concordato e ha promosso un ricorso davanti al giudice del lavoro, contro l’accordo sottoscritto da Cisl, Savt e Snals. In giudizio, la Flc ha visto rigettare le proprie tesi e – per quanto ci è dato sapere – non ha intentato un appello in secondo grado, evidente prova della validità delle posizioni delle altre Sigle. In quella sede, comunque, la Flc un risultato l’ha ottenuto: un giudice ha sancito la legittimità, per la Regione Valle d’Aosta, di disciplinare, autonomamente e in modo diverso dal resto dello Stato italiano, le libertà sindacali. In tal modo, il ricorso ha fornito al Governo regionale un’arma formidabile per forzare il tavolo della trattativa. Di tale risultato, si deve considerare responsabile solo la CGIL, che da almeno due anni continua ad ostacolare i lavori del tavolo di confronto istituito dall’assessore Viérin, rallentando le trattative che, lo ricordiamo, sono basate sul presupposto inderogabile di migliorare le condizioni di lavoro degli insegnanti. Che di tale situazione si voglia affibbiare la paternità alle altre Sigle sindacali, costituisce l’ennesima inesattezza di una serie di dichiarazioni evidentemente tendenziose e prive di riscontro fattuale. Sinascel-Cisl, Sism-Cisl, Savt-Ecole, Snals-Confsal