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RETI 5G

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AGRIFOOD TECH

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LE POTENZIALITÀ DELLA CONNETTIVITÀ WIRELESS

Dalle smart city alla videosorveglianza, dalle ambulanze ai negozi: un mosaico di nuovi servizi sta emergendo con il 5G. La visione di Cradlepoint, società specializzata in soluzioni di Wireless Wan.

Da anni si parla di 5G ma oggi i tempi sono davvero maturi e le applicazioni in uso stanno cambiando la nostra vita nel quotidiano. Per la prima volta, stando ai dati di Counterpoint Research, a inizio 2022 si è visto un sorpasso nel campo della telefonia: il 51% degli smartphone venduti a gennaio è un modello 5G. Sarebbe però un grosso errore credere che il potenziale di questa tecnologia si limiti all’esperienza d’uso di uno smartphone. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Ruggiero, area director Southern Europe di Cradlepoint, azienda del gruppo Ericsson, che dal 2006 sviluppa e vende soluzioni di connettività “intelligente” per reti cellulari.

La connettività wireless ad alta velocità sta davvero cambiando il mondo?

Oggi numerose aziende hanno adottato il cloud, di conseguenza essere online e operativi è per loro un must, pena interruzioni delle attività o danni alla customer experience. Pensiamo al retail: oggi la connettività è parte integrante dell’esperienza di acquisto in negozio. La connettività wireless è, inoltre, indispensabile laddove non arrivino i cavi, nei chioschi multimediali o nei terminali di digital signage, sugli autobus come nelle ambulanze. Nelle principali città degli Stati Uniti ambulanze e autobus impiegano la tecnologia di Cradlepoint. Nell’ambito dei trasporti, in Italia oltre duemila autobus hanno installato i nostri router per offrire servizi di connettività a bordo, per esempio lo streaming di contenuti video. Sempre nel nostro Paese sono diverse le implementazioni di ambulanze connesse in 5G e 4G. Altro caso d’uso interessante sono le reti parallele: spesso le reti esistenti sono complesse ed è difficile utilizzarle per accogliere nuovi applicativi, per questo si ricorre a reti parallele basate su Wireless Wan 5G e 4G. E poi ci sono i servizi per il retail e per le smart city, come i sistemi che monitorano e rilevano il traffico sulle nostre strade.

Ci fa qualche nome?

Possiamo citare Atb, l’azienddei trasporti di Bergamo, i cui mezzi usano i

Lorenzo Ruggiero nostri router per dare connettività ai sistemi di biglietteria e telemetria a bordo. Forti del progetto già in atto, durante la fase più acuta della pandemia abbiamo lavorato al fianco di Atb nell’implementazione di una soluzione di conta passeggeri e di infomobilità. Un altro caso interessante riguarda la società australiana Taylor Construction, la quale grazie alla connettività di Wireless WAN di Cradlepoint ha dotato i propri cantieri di una soluzione di realtà aumentata che permette di avere un rendering olografico degli edifici in costruzione per i propri dipendenti e per i clienti.

Come si struttura la vostra offerta? I punti di forza sono i nostri router e la gestione via cloud. I nostri dispositivi permettono di dialogare con le stazioni degli operatori mobili al meglio, anche captando un segnale debole. Ci lavoriamo costantemente affinché possano offrire prestazioni e affidabilità. Grazie alla nostra soluzione Wireless WAN il cliente ha bisogno solamente di una Sim, tutto il resto è di competenza nostra e del rivenditore Cradlepoint specializzato. Nel momento in cui viene collegato all’alimentazione, il router si configura automaticamente via cloud. Per questo la nostra proposta è particolarmente adatta a contesti retail come i temporary store, dove garantiamo una connettività day one, annullando i tempi di configurazione. Tale connettività Wireless 5G o

4G può essere utilizzata anche in parallelo a una connessione cablata per avere maggiore banda e alta affidabilità.

In questi contesti il 5G fa la differenza?

Oggi, grazie al 5G, tutto ciò che si faceva prima con il 4G lo si può fare ancora meglio. Pensiamo all’esperienza degli smartphone: con il 4G abbiamo iniziato ad affidarci molto di più ad applicazioni che prima utilizzavamo poco, ad esempio streaming di contenuti e le Unified Communications, mappe e geolocalizzazione. Nella videosorveglianza, per esempio, l’alta definizione ha ampliato le potenzialità, permettendo di cogliere i dettagli all’interno di un ambiente. Sull’onda della nuova tecnologia 5G molte applicazioni saranno ottimizzate e soprattutto ne nasceranno di nuove. I nostri nuovi router offrono nativamente le potenzialità del 5G, inoltre molti modelli precedenti possono essere aggiornati al 5G con l’ausilio di un piccolo modulo. È possibile affidarsi a più di un operatore mobile contemporaneamente, impiegando due o più Sim; tale utilizzo simultaneo di più tecnologie è molto importante, in particolare in alcuni ambiti come le ambulanze connesse o in generale per i progetti mission-critical in cui l’assenza di connettività potrebbe comportare impatti significativi.

E a che punto siamo con l’adozione?

Per quanto riguarda il 5G, in Italia lo scenario è abbastanza avanzato rispetto ad altri Paesi europei dove l’assegnazione delle frequenze è avvenuta più recentemente o è ancora in corso. A livello locale gli operatori hanno investito tanto e bene, dunque oggi è tempo di capitalizzare questi investimenti.

Perché il 5G e non il WiFi?

Il Wi-Fi è un tipo di connettività che lavora in maniera circoscritta e resta solitamente all’interno di un’area locale. Oggi le imprese possono contare su una nuova opzione, le reti Private 5G. Con queste soluzioni si ottiene una rete mobile aziendale in cui il traffico privato è protetto e i servizi di comunicazione sono disegnati specificamente per supportare applicazioni in cui qualità dei servizi, tempi di latenza e capillarità sono essenziali per il business. Riteniamo che questo trend crescerà fortemente nei prossimi due anni. Far parte del gruppo Ericsson ci permette di sviluppare molte sinergie. Inoltre, l’intelligenza cellulare è un punto di forza della nostra offerta: è integrata in ogni nostra proposta, dal dispositivo hardware alla gestione in cloud. Il nostro router software-defined è in grado di agganciare la connessione più velocemente e di mantenerla anche in caso di segnale debole. Il sistema di gestione in cloud permette di ottenere statistiche sulle prestazioni e visibilità sulle applicazioni utilizzate in una rete aziendale, in un negozio, su un veicolo o per un oggetto IoT.

Come vi muovete sul mercato italiano?

Abbiamo scelto di affidarci a partner competenti e affidabili. Tipicamente lavoriamo con i principali system integrator e operatori telefonici. In Italia abbiamo un significativo numero di clienti medio-grandi ai quali si affiancano realtà più piccole, seguite dai nostri partner, e il mercato è in straordinaria crescita. Basti pensare che al nostro esordio in Europa, nel 2020, il team era composto da meno di dieci persone mentre oggi siamo più di cento. La reazione del canale dei partner è stata molto positiva, tutti hanno dimostrato di avere una piena consapevolezza della transizione che sta avvenendo con il 5G e le reti private. V.B.

L’OPZIONE “IBRIDA” DEL PRIVATE 5G

L’espressione Private 5G, ancora relativamente nuova, nei prossimi anni diventerà familiare a chi si occupa di infrastrutture di rete e anche a molte aziende utenti. Così, almeno, assicurano i fornitori di hardware o di software per le reti, come Cisco, Hpe Aruba, Ericsson e la sua controllata Cradlepoint, per citare alcuni nomi di aziende che hanno recentemente presentato soluzioni Private 5G. Alla base c’è l’idea di combinare la connettività 5G e il Wi-Fi per prendere il meglio da entrambe le tipologie di rete, bilanciando esigenze di bassa latenza, di copertura e di costi. Si ottiene quindi una rete “ibrida”, composta da due tecnologie complementari e capace di passare automaticamente da una all’altra in funzione dei bisogni, del contesto (outdoor o indoor, spazi di grandi, medie o piccole dimensioni) e del tipo di utilizzo (il 5G è ideale per le connessioni Internet of Things, per esempio).

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