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UN SUPPORTO DIGITALE PER I PAZIENTI CRONICI

La piattaforma software dell’italiana Qwince crea un’ interazione diretta e costante fra strutture sanitarie e utenti che necessitano di monitoraggio continuo.

Oltre 14 milioni di persone in Italia convivono con una patologia cronica, secondo i dati rilevati dai sistemi di sorveglianza e rilevanza, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con le Regioni. Il “XX Rapporto sulle Politiche della Cronicità”, infatti, evidenzia che quattro cittadini su dieci soffrono di almeno una malattia di questo tipo e che la policronicità colpisce il 30% degli italiani. Questi dati servono a inquadrare il posizionamento di PuntoFarma, piattaforma digitale che Qwince ha appena introdotto sul mercato proprio per facilitare la collaborazione tra operatori sanitari e malati cronici. “Il nostro intento è creare una rete di protezione intorno al paziente tramite un canale sicuro di interazione con le strutture sanitarie di riferimento”, spiega Gianmarco Troìa, amministratore delegato dell’azienda di Palermo, autrice della soluzione.

PuntoFarma è indirizzata in prima battuta ad aziende ospedaliere, centri specialistici e diagnostici, poliambulatori, ma anche medici di base e farmacie dei servizi. Esse possono impostare con questo strumento un rapporto continuativo a distanza con i pazienti, avendo sempre sotto controllo tutti i dati di assistenza e cura, per interagire tramite diversi canali di comunicazione (WhatsApp, Telegram, email, Sms, Web) e per analizzare in tempo re - ale parametri sanitari e ambientali. Così è possibile prevenire situazioni di disagio clinico, programmare prestazioni e intervenire in caso di necessità anche con alert di segnalazione.

Naturalmente, occorre instaurare un rapporto biunivoco con i pazienti, i quali possono registrarsi e accedere gratuitamente al portale PuntoFarma da Pc, tablet o cellulare per usufruire del servizio messo loro a disposizione dalle strutture sanitarie. Oltre ad avere sott’occhio tutti i propri dati sanitari, le persone possono effettuare prenotazioni, riceve - re promemoria personalizzati sulle cure, monitorare i propri parametri e visualizzare referti e immagini diagnostiche. Ma soprattutto, il modulo Teleconsulto consente di attivare un canale di comunicazione diretto tra medico e paziente, per mantenere un controllo costante e preparare eventuali visite o ricoveri.

L’utilizzo di un simile strumento presuppone una certa cultura digitale sedimentata in prima battuta nei fruitori. “La metà dei malati cronici non è particolarmente anziana e si colloca nella fascia tra i 36 e i 65 anni”, chiarisce Troìa. “Quindi, una certa predisposizione alla tecnologia dovrebbe essere già presente, ma abbiamo creato una soluzione che minimizza le conoscenze necessarie e fa leva su strumenti ormai noti, come le chat, WhatsApp o la videochiamata. Inoltre, si tratta di un modo per avere una vista olistica dei pazienti e creare un circolo di cura che possa coinvolgere medici o caregiver in supporto alle terapie esistenti e ai normali controlli fatti di persona”. Una certa attenzione è stata posta sugli aspetti legati alla sicurezza e alla protezione dei dati in un contesto di estrema sensibilità. PuntoFarma è classificato come dispositivo medico software disponibile in cloud o installabile sui sistemi della struttura sanitaria, in conformità al Medical Device Regulation e al regolamento Gdpr. La stessa Qwince si occupa di raccogliere e gestire i dati, appoggiandosi a un data center di Telecom Italia, ma avendo disegnato la piattaforma con la logica della privacy by design e integrato la crittografia bidirezionale punto-a-punto sui dati e sulle connessioni per il teleconsulto.

R.B.

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