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FLESSIBILITÀ, LA CARTA VINCENTE DEL PLM

La flessibilità è una caratteristica vincente per i sistemi di Product Lifecycle Management (Plm), incaricati di raccogliere, tracciare e gestire i dati relativi a tutte le fasi di vita di un prodotto, dalle materie prime utilizzate allo smaltimento. Ne è convinta Aras, multinazionale che propone una piattaforma Plm personalizzabile e adattabile a diversi settori industriali e specifici contesti. Ne abbiamo parlato con il country manager per l’Italia, Luigi Salerno.

Perché adottare un sistema di Product Lifecycle Management, innanzitutto?

Oggi le aziende di ogni settore hanno a che fare con una crescente complessità a livello di dati e processi da gestire. La complessità non dipende solo dalla dimensione aziendale, ma deriva dai processi, dalle catene di fornitura, dagli standard e dalle normative di riferimento del settore e anche, specie nell’industria, dalle tante configurazioni di prodotto previste per i diversi clienti. Un Plm aiuta a definire degli standard e a gestire più facilmente le molte variabili, e inoltre consente di tracciare e recuperare i dati nei diversi punti del ciclo di vita di un prodotto o servizio. Questo è importante per molte attività, per esempio per risalire al singolo componente che ha dato origine a un problema, o per poter certificare un determinato prodotto ai fini della sua esportabilità.

Oggi il tema della sostenibilità è in primo piano. Un sistema di Plm può essere d’aiuto?

Certamente. Oggi il successo di un’impresa dipende anche dalle sue pratiche “green”: come evidenziato da diversi studi, i consumatori tendono a preferire i prodotti di aziende e marchi che seguono principi di sostenibilità, per esempio nella scelta delle materie prime o nel loro riuso e riciclo. Questa tendenza, insieme alle modifiche normative in atto e future, rappresenta un radicale cambiamento ma anche una sfida per molti settori industriali, che devono in certi casi trasformare le attività produttive e anche la scelta dei materiali e dei fornitori. Nel definire obiettivi Esg, tuttavia, spesso non si tiene conto dell’intero ciclo di vita del prodotto, che include anche lo smaltimento o il riciclo. Con un Plm è possibile considerare anche questi aspetti e ottenere una piena tracciabilità di ogni elemento.

Quali caratteristiche dovrebbe avere un Plm efficace?

Un aspetto secondo noi vincente, che caratterizza la nostra piattaforma Innovator, è la flessibilità. Con Innovator è possibile modellare qualsiasi processo

Luigi Salerno

aziendale e collegare, visualizzare, inviare dati di qualsiasi tipo, strutturati e non, risolvendo il problema delle “isole” tecnologiche, dei database non coordinati e non comunicanti tra loro. Aras mette a disposizione centinaia di connettori con cui è possibile personalizzare Innovator e collegarlo ad applicazioni CAD, Erp, software di Product Data Management o altri Plm eventualmente già in uso. Il giusto grado di personalizzazione è importante per poter adattare il software ai processi aziendali esistenti e alle loro evoluzioni future. Il nostro è un approccio low-code, che evita ai clienti di dover scrivere (e magari riscrivere in un momento successivo) grandi quantità di codice, con le complessità e i costi che ne derivano. Inoltre la flessibilità caratterizza anche il nostro approccio al mercato, dal momento che lavoriamo con grandi realtà enterprise, con aziende medie e piccole. Proponiamo Innovator sia come tecnologia utile per federare i dati e renderli disponibili agli utenti superando il problema delle “isole”, sia come soluzione Plm end-to-end . La piattaforma può essere adottata on-premise, in un cloud privato o di altro fornitore oppure, se si opta per la modalità Software as-a-Service, all’interno di un cloud gestito da noi.

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