Industrial Technology 4/2017

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INDUSTRIAL TECHNOLOGY - International four-monthly magazine - Free copy in postal distribution - Via Porpora, 20131 150 Milano (MI) Italy - www.industrialtechmag.com - R.O.C. number 26303

INDUSTRIAL TECHNOLOGY

Industria 4.0. Automazione. Sistemi.

Speciale Industria 4.0 Speciale Energia

Petrolchimico

INDUSTRIAL TECHNOLOGY

Number 4 - November 2017


Starting from process, passing through the project, managment, engineering and thanks to the manufacturing capabilities, NafttechTrading is able to provide a complete service focused of customer satisfaction in the range of its activities.

WE TAKE CARE ABOUT THE FUTURE

Main activities Boilers, Heaters, Fix Equipments and Flue Gas Treatment Systems

Water Treatment Systems

•Fire Water Tube Boiler •Heat Recovery Steam Generator (HRSG) •Wast Heat Boiler (biomass or RDF) •Vertical Heater •Hot Oil Package •Fix Equipment (Reactors, Columns, ecc.) •Flue Gas Desulfuration System (FGD) •Flue Gas DeNOx •Dust Filtration System •Revamping •Boiler Repowering •Automation

•Reverse Osmosis Desalination (RO)•Heat •Water •Treatment •Wast Water treatment •Polishing •Ion Exchange •Biological Plant Refinery •Filtration and Ultrafiltration Plant •Mtbe Treatment Plant •Groundwater Treatment Plant •Water Engineering •Turnkey Facilities •Rental of Emergency and Mobile Systems

Sea Water Thermal Desalinations (Distillation)

Control System, Electrical System and Instrumentation

•Multi Stage Flash Distillation (MSF) •Multi Effect Distillation (MED) •Thermal Vapor Compression (MED-TVC) •Remineralization Water Systems •Upgrading and Revamping of Existing Plants

•Gas Turbine Unit Control System UCS •Burning Managment System BMS •Emergency Shutdown System ESD •Fire and Gas System Monitoring •Generatore Control Protection Panel GCPP •Steam Turbine Retrofit System Control and Woodward) •Local Panels, Power distribution, MCC and MV panels •Instrumentation and Instrumentation Panels

Via roma, 72/B 35085 Villafranca Padovana Padova, Italy

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2.5 million water pumps manufactured every year

IT’S TECHNOLOGY

P A S S I O N S O L I D A R I T Y I N N O VAT I O N M A D E I N I TA LY




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Index 12-63 News

84-85 Strumentazione

Bocchi Carlo Salvi Eurotech Condor Ennevi C.R.M. Mazzoccato Imt Intermato Smart Protections Kite Auotomation Cartelli Segnalatori Alascom Cembre Pedrollo Morsettitalia Bonfanti A.C.& E. Seitron Mth

Modbus

64-81 Valvole AQM Effebi Bft Burzoni

82-83 Automazione Industria 4.0 Sidac Cnc Srl ICM.S C.E.B.A. Elettromeccanica HTP

86-95 Processo Pompe Cucchi Ultra Pompe

100-111 Fiere Gipex MCE

100-111 Energia I-Energy energia e gas On Power

100-111 Focus MCE Mce Fiera Associazione Aicarr Knx Bosch Weishaupt Termal Climaveneta Vp Solar Intertek


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ARTICLES 38-45

Industrial Valve Summit

72-75

International four-monthly magazine Editor in Chief Stefano Petrelli Executive Editor Golkoo Houshmand

Industria 4.0 nel settore petrolĂ­fero

Scientific Supervisor Mor Nguirane

Macchine Intelligenti

Editorial Board Mor Nguirane Benjamin Pollentes Luca Coppari

Storia di un Compromesso

Graphic Design Ashkan M.Kalantari

78-83 84-87 92-99

Una nuvola nel cielo azzurro

100-103

incentivi industria 4.0

Head Office Via Porpora, 150 20131 Milano (MI) www.industrialtechmag.com

106-107

Italian Printer LB Comunicazione di Luca Ballesi

110-111

Iranian Printer Pishro Chap

Una realtĂ Ex Modbus

118-123 CEMS

132-135

Energia Rinnovabile in America Latina

138-143

Geotermica

146-149

Principali progetti di integrazione energetica in America Latina

(+98 912 3190050)

B.go Peranzoni, 141 62100 Macerata (MC) Tel. 340 4826072 Fax 0733 493070 info@lbcomunicazione.it Distribution Free copy in postal distribution R.O.C. number 26303


NE WS NEWS


BOCCHI NEWS

Bocchi S.r.l Sistemi di Misura e Controllo La società BOCCHI con sede in Pontoglio (BS) via Palazzolo,41 (t. +39 030.737252 fax + 39 030.7376742 sito: www.bocchicontrol.it) è un’ azienda costruttrice di strumenti di misura e controllo, quali calibri a corsoio meccanici o digitali, standard e speciali, rapportatori d’angolo, squadre, altimetri, goniometri, livelle, micrometri, righe di controllo, piani di riscontro, compassi tracciatori, tamponi ed anelli lisci e filettati, attrezzature su disegno del cliente o su ns. progettazione e altri prodotti atti alla misurazione e indispensabili per tutta la metrologia per le aziende del settore automotive, del settore ferroviario e di tutti i settori meccanici. L’azienda punta sulla qualità ottenuta con un processo produttivo che necessita di alta tecnologia e di elevata artigianalità. Dispone di un Laboratorio Metrologico interno per misure dimensionali, accreditato quale centro LAT nr. 136 per la taratura dei campioni di prima linea (sia di nostra fabbricazione che di proprieta’ del cliente), mentre il sistema di qualita’ segue le norme della Vision 2000. Con i suoi trenta dipendenti l’azienda Bocchi esporta strumenti di misura nei cinque continenti servendo un mercato di nicchia e siamo ancora più

orgogliosi di fornire molte aziende italiane conosciute in tutto il mondo a livello internazionale. La ferma volontà di mantenere la produzione in stile “Made in Italy” permette di gestire le richieste e le esigenze della clientela con flessibilità e velocità dando un supporto tecnico e proponendo soluzioni e innovazioni sempre più efficaci e mirate: innovazione e Know how sono al servizio delle reali esigenze del cliente. “Orgogliosi di contribuire allo sviluppo del “MADE IN ITALY” in un settore di avanzato livello tecnologico”.

BOCCHI S.R.L. – MEASURING AND CONTROL INSTRUMENTS 25037 PONTOGLIO (BS) ITALY , VIA PALAZZOLO, 41 TEL.+39-030-737252 FAX.+39-030-7376742 e-mail:info@bocchicontrol.it Internet:www.bocchicontrol.it

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NEWS CARLO SALVI

Nuova stampatrice modello 248E

La Carlo Salvi S.p.A. è conosciuta a livello mondiale per la progettazione e la realizzazione di stampatrici per la produzione di viti, rivetti semi forati e totalmente forati, elementi di raccordo speciali e particolari con forme complesse, da filo in bobine. Le macchine possono essere suddivise in tre grandi famiglie: -Stampatrici a una matrice e due punzoni -Stampatrici a due matrici e quattro punzoni -Stampatrici progressive di precisione Le stampatrici a due matrici e quattro punzoni possono lavorare filo da 1,2 mm a 12 mm. di diametro. Sono particolarmente adatte per la realizzazione di particolari con teste di notevole volume, oppure in quei casi in cui sono sufficienti due matrici, ma si necessita di almeno 3 colpi, come per esempio le “Allen screw” o componenti tranciati. Un notevole vantaggio di queste macchine è dovuto al fatto che il terzo colpo può essere impiegato come introduttore, nei casi in cui sia necessario trasportare particolari con teste molto larghe e gambi molto corti. La Carlo Salvi ha sviluppato un nuovo modello motorizzato, la 248 E. La stampatrice è dotata di frizione elettropneumatica di sicurezza che permette di applicare la massima potenza di stampaggio anche quando si lavora ad impulsi. E’ stata sviluppata per minimizzare i tempi di cambio lavoro. La sua tecnologia e velocità di produzione, permettono di produrre vantaggiosamente sia piccoli lotti di particolari, che quantità superiori. Di seguito, alcuni dati relativi al cambio rapido di lavoro: -Regolazione lunghezza estrazione prima matrice: 30 secondi -Regolazione lunghezza estrazione seconda matrice: 30 secondi -Regolazione lunghezza spezzone: 30 secondi -Regolazione camme pinze (apertura e chiusura): 5 minuti -Montaggio matrici: 5 minuti -Montaggio blocco porta punzoni: 5 minuti -Montaggio gruppo coltello: 1 minuto -Montaggio pinze di trasporto: 1 minuto

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Alcuni dati tecnici della stampatrice modello 248 E: -Diametro massimo e minimo del filo: mm 4-12.5 (acciaio) 4-10 (titanio) -Lunghezza massima del gambo: mm 82 -Diametro massimo della testa: mm 20 -Massima potenza di taglio: daN 6500 -Massima potenza di stampaggio: daN 55000 -Estrazione massima lato punzoni: mm 20 Tra le caratteristiche standard di questa macchina, possiamo citare: -Alimentazione filo lineare, senza rulli e senza fermafilo -Estrattori lato matrice e lato punzoni -Sollevamento e abbassamento motorizzato del transfer -Nastro -Separatore pezzi difettosi -Pinza di trasporto La stampatrice modello 248 E può essere ulteriormente arricchita con alcuni opzionali come, per esempio, il kit per il cambio rapido degli attrezzi che include: gruppo porta punzoni, gruppo pinza, porta coltello, maschera centraggio coltello, maschera centraggio punzoni, maschera centraggio pinze. Per lavorare materiali come il titanio e le leghe speciali, che non possono essere deformati con il sistema di stampaggio a freddo, la stampatrice può essere dotata di un sistema di pre-riscaldo. Il cliente può decidere di installare sulla stampatrice modello 248 E il sistema di riscaldo con la bobina alloggiata nel porta-matrice o l’induttore posizionato nel bancale. E’ possibile valutare l’installazione di entrambi i tipi di induttori, qualora si presentino particolari ncessità di produzione.



NEWS EUROTECH

Macchine industriali intelligenti con le soluzioni IoT di EUROTECH

Manutenzione predittiva, monitoraggio da remoto delle condizioni di operatività, diminuzione degli scarti dovuti a non conformità e riduzione dei fermi macchina sono alcuni dei benefici apportati dall’implementazione delle tecnologie IoT. L’Internet of Things (IoT) sta trasformando il modo di fare impresa. I paradigmi dell’IoT e dell’Industry 4.0 rappresentano per le aziende la possibilità di migliorare la propria efficienza e competitività grazie all’opportunità che queste nuove tecnologie offrono in termini di trasformazione dei modelli di business. Leader nella connessione di computer distribuiti e architetture IoT, Eurotech integra hardware, software e servizi IT per consentire alle aziende di implementare nuovi prodotti e modelli di business. Grazie ad un’offerta modulare, i clienti di Eurotech possono affrontare la trasformazione digitale dell’impresa in tempi brevi e a costi contenuti, ed effettuare sia il retrofit di impianti esistenti che la realizzazione di nuove macchine e impianti.In collaborazione con numerosi partner di un ecosistema mondiale, Eurotech è in grado di fornire soluzioni complete, dalla gestione dei dispositivi e dei dati alla piattaforma di connettività e comunicazione. Embedded IoT: Gateway IoT Multi-service La linea di gateway IoT configurabili via software di Eurotech consente la connessione tra dispositivi e sensori distribuiti sul campo e la piattaforma cloud, dove i dati raccolti vengono archiviati e messi a disposizione delle applicazioni e dei sistemi informativi aziendali.

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Gli ultimi modelli di gateway multiservizi sviluppati da Eurotech sono: ReliaGATE 20-25, progettato per applicazioni industriali e condizioni relativamente gravose; ReliaGATE 10-11, estremamente compatto e certificato E-Mark, ideale per applicazioni in cui gli spazi sono molto ristretti; ReliaGATE 10-05, efficiente e compatto, sviluppato in conformità con i requisiti di certificazione internazionali. Tecnologie IoT per l’Industria 4.0 Everyware Software Framework (ESF) è il middleware di Eurotech per dispositivi IoT basato su Java/OSGi che offre un ambiente di esecuzione protetto per lo sviluppo di applicazioni embedded e un sistema di comunicazione sicuro, affidabile e ottimizzato per la gestione di dati e dispositivi remoti. Supportato da tutta la gamma di gateway IoT di Eurotech e piattaforme hardware di terze parti, ESF offre sicurezza avanzata, diagnostica, provisioning, accesso remoto al gateway e piena integrazione con Everyware Cloud (EC), la piattaforma IoT di Eurotech. Everyware Cloud consente di collegare, configurare e gestire in sicurezza i dispositivi lungo tutto il loro ciclo di vita, dall’implementazione iniziale, passando per la manutenzione, fino alla dismissione. www.eurotech.com/it


Press release L’azienda J.A. HARRISON leader nella fabbricazione di guarnizione apre una fabbrica HI-TECH da £2.8m per ridurre i tempi di consegna per il settore energetico. Il produttore britannico di guarnizioni e sistemi di tenuta J. A. Harrison, questo mese di novembre, apre una nuova fabbrica hi-tech appositamente progettata per ridurre i tempi di consegna sui prodotti di guarnizione più innovativi dell’industria energetica. La fabbrica di J. A. Harrison, costata £2,8m, vanta di tecnologie avanzate, macchinari e processi produttivi che consentono di ridurre notevolmente i tempi morti causati dalle perdite su impianti di petrolio e gas, in condotte, raffinerie, centrali elettriche e parchi eolici offshore. L’azienda britannica fornitore, di guarnizioni e sistemi di tenuta su specifica e/o standard, per Siemens, General Electric e RWE N-Power (uno dei più importanti produttori di energia) ha guadagnato una reputazione nell’industria energetica per il suo approccio reattivo alle situazioni di emergenza dei clienti, inclusi i fermi di impianti. La nuova struttura d’avanguardia a Middleton, Oldham è sponsorizzato Continue to page 19

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NEWS CONDOR

CONDOR, tra la realizzazione del progetto Tempa Rossa e la crescita nel mercato del Medio Oriente

Condor partner dei grandi gruppi petroliferi mondiali nella realizzazione del progetto Tempa Rossa. La società di ponteggi e casseforme ha avuto un ruolo importante nella fornitura di attrezzature impiegate nel giacimento petrolifero della valle del Sauro. Qui attori di taglia mondiale, quali TOTAL E&P Italia, Mitsui E&P Italia B S.r.l. e Shell si sono affidati alla Condor per la realizzazione della centrale petrolifera. Tempa Rossa è un giacimento petrolifero situato nel Sud Italia, nel cuore della regione Basilicata, precisamente nel comune di Corleto Perticara, dove Total sta costruendo un centro olio che coprirà una superficie di 190.000 m2.Nell’ambito della “Concessione di coltivazione idrocarburi Gorgoglione”, la compagnia petrolifera francese e i suoi soci (Shell e Mitsui) prevedono di mettere in produzione otto pozzi, sei dei quali sono già stati perforati. Una volta entrato a regime, il “Centro Olio Tempa Rossa” avrà una capacità produttiva giornaliera di circa 50.000 barili di petrolio, 230.000 m³ di gas naturale, 240 tonnellate di GPL e 80 tonnellate di zolfo naturale. Il giacimento Tempa Rossa beneficia della vicinanza di infrastrutture esistenti, distanti 8 km. Così il gas sarà facilmente convogliato alla rete locale di distribuzione SNAM e il petrolio trasportato tramite condotta interrata fino all’oleodotto “Viggiano-Taranto”, oleodotto con un diametro di 51 cm e lungo 136 km (di cui 96 in Basilicata) che collega le installazioni petrolifere della Val d’Agri alla Raffineria di Taranto, suo terminale di esportazione.

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Condor ha contribuito alla realizzazione di questa centrale fornendo ponteggio multidirezionale e tubo e giunto. Le attrezzature Condor sono state impiegate per il completamento degli impianti sui rack, per la verniciatura e l’isolamento dei serbatoi. Inoltre sono state realizzate tettoie di protezione per i saldatori, strutture sospese, scale di servizio e ponteggi mobili. Gli importanti partner mondiali hanno particolarmente apprezzato la capacità e la disponibilità dei professionisti dell’ufficio tecnico dell’azienda produttrice di ponteggi e casseforme a progettare soluzioni progettuali <confezionate> su misura per le esigenze del cantiere, prerogativa questa che, negli anni , ha decretato il successo internazionale della società. La mission del team Condor è, infatti, supportare ingegneri ed architetti nella realizzazione delle loro opere, rendendoli consapevoli di poter osare, come dimostrano le collaborazioni con Renzo Piano, Zaha Hadid e Riccardo Bofill. Questo politica di accompagnare il cliente nella scelta del prodotto, nella progettazione e, infine, nella messa in opera ha trasformato, nel tempo, l’azienda da semplice fornitore a partner tecnologico. La recente apertura della filiale di Dubai rappresenta uno snodo cruciale per la crescita di Condor in medio Oriente. Grazie agli ingenti investimenti in risorse specializzate e magazzini, Condor riesce oggi a servire progetti di qualsivoglia dimensione nell’ambito dell’edilizia residenziale,industriale, civile, infrastrutturale e Oil & Gas.


dal Dipartimento per il Commercio Internazionale tramite la ’’Growth Company’’ e sarà inaugurata il 10 novembre. La fabbrica è stata concepita per creare la prossima generazione di guarnizioni e sistemi di tenuta per il settore energetico. La struttura da a 38.000 m2 include presse industriali computerizzate, torni, forni e sistemi informatici in grado di massimizzare la produzione delle guarnizioni e dei sistemi di tenuta. Le sue efficienze consentiranno anche a J. A. Harrison di competere sul prezzo con i produttori di guarnizioni in Cina e in India. Il direttore generale di J. A. Harrison, Keith Shepherd, ha dichiarato: “La nuova struttura ci dà la possibilità di progettare e produrre guarnizioni più avanzati, specializzati e innovativi nel mondo per l’industria energetica. Gli arresti nel settore dell’energia sono estremamente costosi, la velocità è essenziale e questa possibilità ci consente di rispondere più rapidamente ai problemi dei clienti. J. A. Harrison fornisce già guarnizioni e sistemi di tenuta alle aziende di energia fino a Australia perché i nostri tempi di rotazione nel Regno Unito sono ancora più veloci dei nostri concorrenti. La nostra nuova struttura accelererà ulteriormente i processi produttivi, in alcuni casi risparmiare giorni o ore preziose per le imprese energetiche. È uno spettacolo per l’industria delle guarnizioni e sistemi di tenuta che ci danno spazio a produrre più volume ad un tasso più rapido e siamo felici che sia ora operativo “. L’impianto di riferimento sarà rivelato all’apertura di un evento dove è previsto la presenza di Jake Berry ‘’UK Northern Powerhouse Minister’’ così come funzionari della Banca d’Inghilterra. L’evento sarà anche il lancio di uno schema di apprendistato, un nuovo sito web e il rebranding di J. A. Harrison per appellarsi più direttamente agli utenti d’oltremare.

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NEWS ENNEVI

La qualità e l’esperienza di Ennevi nella costruzione di volanti per valvole industriali La nostra azienda ha un’esperienza di più di trent’anni nel campo della costruzione di volantini per valvole industriali in carpenteria. Da tempo infatti, forniamo volantini di manovra d’elevata qualità e prestazione con prezzi molto concorrenziali grazie all’elevato rapporto qualità/prezzo a tutti i maggiori produttori di valvole industriali, riduttori ed attuatori sia nel settore Oil & Gas, sia in quello del trattamento delle acque, che in quello navale ed energetico. La nostra specializzazione in questo settore ci rende capaci di fornire prodotti su precisa richiesta tecnica del cliente, concorrendo anche alla risoluzione d’eventuali problemi di costruzione e/o strutturali in completa collaborazione con l’ufficio tecnico del committente. La nostra esperienza nel campo ci consente di risolvere, facilmente, tutti quei piccoli problemi che si presentano in sede d’adattamento del volantino alla valvola o al riduttore. La nostra produzione spazia dal ‘semplice’ volantino di manovra per valvole a saracinesca a quello a cestello per riduttori fino ad arrivare alla soluzione di nostra introduzione del volantino a razza piegata per particolari esigenze d’ingombro della valvola. Naturalmente siamo specializzati anche nella costruzione di volantini altamente particolari, per applicazioni speciali, quali per esempio i volantini a martello (o ad impatto) e lenticolari (come da specifiche Enel o Snam). La nostra particolare flessibilità di lavorazione ci permette di evadere ordini con lotti importanti, così come quelli che richiedono un numero limitato di pezzi. Ogni singola procedura di assemblaggio e saldatura è fondata su anni di esperienza e sperimentazione codificata con procedure scritte e controllata personalmente dai responsabili dell’azienda che seguono il prodotto dall’acquisizione della materia prima fino ad arrivare al prodotto finito. La nostra organizzazione aziendale ci permettere di tenere traccia di ogni prodotto uscita dalla nostra produzione il che ci permette di avere un’assistenza post-vendita in grado di gestire eventuali necessità che dovessero presentarsi successivamente alla consegna. Per i costruttori di valvole a sfera possiamo fornire qualsiasi tipo di leva di manovra, sempre in carpenteria, e volantini ovali, che

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riducono l’ingombro delle leve standard, rendendo lo spazio intorno alla valvola più sicuro per l’operatore. La creazione di un reparto di lavorazioni meccaniche con macchine a controllo numerico computerizzato permette inoltre la possibilità di eseguire lavorazioni per conto terzi in tutti i campi della meccanica, avendo recentemente implementato i sistemi di progettazione e produzione con l’adozione della tecnologia CAM (Computer-Aided Manufacturing) controllata dal sistema ESPRIT. Questo ci ha permesso inoltre di ampliare la nostra gamma di produzione con Prolunghe, Raccordi, Guide Otturatori e Supporti.



NEWS C.R.M. MAZZOCCATO

C.R.M. di Mazzoccato Arturo & Figli s.r.l. C.R.M. DI MAZZOCCATO ARTURO & FIGLI S.R.L. (per brevità, di seguito, CRM Mazzoccato) è una piccola e specializzata realtà industriale che opera nell’unica sede di Fino Mornasco, in provincia di Como. Il suo Sistema di Qualità aziendale è certificato ISO 9001 – DNV GL dal 2003. Le sue dimensioni non sono state un problema all’approccio del mercato Oil & Gas, avvenuto su specifica richiesta di alcuni suoi clienti del settore, ma con modalità decisamente differenti ed innovative. Un qualsiasi produttore globale di utensili è infatti in grado di proporre ai produttori Oil & Gas un ventaglio di varianti operative del tipo: “abbiamo selezionato per voi gli utensili di qualità XXXX e gli inserti YYYY con i quali potrete sicuramente ottenere i risultati ZZZZ”. La complessità e le variabili in gioco nel settore, tuttavia, sono talmente numerose ed imprevedibili che si finisce col costringere gli utilizzatori ad adattarsi a quanto è già disponibile, piuttosto che esaminare effettivamente le necessità operative, sviluppare e produrre una soluzione apposita. In modo molto lean C.R.M. Mazzoccato invece si mette a disposizione del Cliente, esaminando con i suoi tecnici quali sono le lavorazioni da eseguire: torniture esterne ed interne di elevata criticità, lavorazione di fori difficoltose, scanalature, lunghi tempi di contatto o tagli interrotti, lunghe sporgenze, possibilità di vibrazioni, materiali a difficile truciolabilità, e tante altre problematiche aggiuntive. In cooperazione con il cliente, ben definendo le sue specifiche esigenze tecniche, compone quindi un progetto specifico, che corrisponda alle esatte richieste del cliente: un utensile proprio adatto al preciso scopo produttivo del cliente. Una vera e propria personalizzazione di massa, possibile solo grazie alla sua flessibilità ed adattabilità, dove è il cliente al centro, non prodotti già pronti da vendere. Nascono così soluzioni sempre nuove, dove si decide insieme al Cliente, ad esempio, dove collocare al meglio la lubrorefrigerazione; quale attacco è meglio utilizzare in funzione della macchina utensile, più o meno rigida, sulla quale verranno

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eseguite le lavorazioni; che lavorazioni conglobare nel medesimo utensile per evitare dispendiosi set up; quale sia la lunghezza migliore dell’utensile da utilizzare, senza forzare l’utilizzo di adattatori o prolunghe di ogni tipo. Per meglio inquadrare la tipologia di servizio, più che di prodotto, proposto da C.R.M. Mazzoccato, ecco un paio di interessanti Case History che illustrano metodo di lavoro e concezioni, garantendo comunque anonimato a Clienti e Applicazioni. ad un produttore Oil & Gas viene proposta una commessa per eseguire determinati particolari. Si rende necessario, per l’esecuzione, l’acquisto di un centro di lavoro a cinque assi. Dettaglio non trascurabile, i termini di consegna sono molto ristretti. Troppo, per l’implementazione di un nuovo centro di lavoro. Per non perdere la commessa il produttore pensa a soluzioni innovative, e contatta C.R.M. Mazzoccato che, di concerto con il produttore, C.R.M. Mazzoccato ha sviluppato la particolare fresa, raffigurata nella foto, in grado di lavorare su una macchina a quattro assi come se fosse a cinque. Il produttore si aggiudica la commessa e raggiunge un’ottima marginalità sui costi di produzione, avendo potuto investire solo una piccola parte di quanto gli sarebbe stato necessario, e rispetta alla perfezione i termini di consegna, assicurandosi ulteriori commesse da parte del committente.


C.R.M. MAZZOCCATO NEWS

Nell’immagine che segue invece, rubata all’ufficio Progettazione, viene rappresentata una barra speciale per retrolamatura, concepita e prodotta da C.R.M. Mazzoccato per la produzione di un componente particolare in ghisa presso un nuovo cliente. La barra, sviluppata per un determinato utilizzo speciale, ha le seguenti caratteristiche tecniche: -entra in un foro diametro 68 mm per eseguire una lavorazione in retrolamatura esterna sottosquadra su un diametro 95 mm -evita un successivo set up e cambio macchina perché completa tutta la lavorazione in un solo piazzamento e su una sola macchina utensile -è quindi in grado di garantire una perfetta ed indispensabile coassialità -offre un vantaggio produttivo così elevato che già a 5 lotti prodotti è stata in grado di raggiungere il breakeven della specifica lavorazione -la barra può essere montata in quattro differenti posizioni, a 90° di distanza l’una dall’altra in modo da

ulteriori utilizzi, sostituendo la cartuccia. Questi sono solo due dei casi di successo che C.R.M. di Mazzoccato Arturo & Figli s.r.l, con le sue soluzioni dedicate per la lavorazione ad asportazione di truciolo, ha nei propri archivi per il settore Oil & Gas. Gli ultimi investimenti tecnologici all’avanguardia effettuati, che consentono precisioni elevate nella profilatura al vivo di diamante policristallino, predicono un futuro sempre più soddisfacente, dal punto di vista della proposta tecnologica, per una clientela di ogni parte del mondo. L’ultima foto dimostra fino a che punto.

Dall’archivio fotografico C.R.M. Mazzoccato Foto scattata in Sala Metrologica a 180x: raffronto fra un profilo PCD profilato C.R.M. Mazzoccato ed un capello umano.

poter essere utilizzata su diverse macchine utensili, in funzione dell’orientamento del mandrino -è stata concepita per lavorazione a secco di ghisa, ma è possibile, a richiesta, dotarla di lubrointerna per

www.crmtools.it

via Strada Statale dei Giovi, 44 - 22073 FINO MORNASCO / CO – Italy

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NEWS IMT INTERMATO

IMT INTERMATO, modularità su misura IMT Intermato S.p.A. è stata fondata nel 1983 ed è situata in un’area di 15.000 metri quadrati, con un fatturato di 50 milioni di Euro. Il range di produzione è composto da torni verticali per ogni genere di particolare, partendo da piccoli pezzi per l’industria automobilistica per arrivare a componenti fino a 6 metri di diametro. I principali settori di applicazioni sono rappresentati dall’automotive, Oil & gas, Aerospaziale, Ferroviario, Cuscinetti e via discorrendo. Sviluppiamo inoltre soluzioni su misura con differenti accessori e linee automatiche al fine di soddisfare le varie esigenze dei nostri clienti. Tornio verticale a doppio montante modello VBM30.36 Il tornio verticale a doppio montante modello VBM30.36 fa parte della serie di grandi macchine che offre tavole da 1.500 a 6.000 mm e diametro tornibili compresi tra 2.500 mm e 6.700 mm. Queste soluzioni, che integrano flessibilità e modularità progettuale, offrono varie configurazioni senza precludere la possibilità di avere soluzioni speciali (uno o due carri, portautensili multipli, magazzini utensili con cambio automatico dell’utensile e sistemi pallettizzati). La crescita dimensionale dell’offerta di IMT Intermato si sposa perfettamente con le scelte tecniche effettuate. Non è una coincidenza che la serie di centri di tornitura VBM ha come suo picco macchine con dimensioni e capacità operative veramente importanti. Macchine come il tornio verticale modello

VBM45.56 con tavola idrostatica e capacità di carico di 120t sono proprie della capacità corrente di IMT Intermato. Macchine per le cui dimensioni rende inoltre importante la possibilità di posizionare l’operatore nella miglior posizione possibile rispetto al pezzo. Da qui la decisione di offrire la possibilità di avere piattaforma operatore mobile per aumentare l’ergonomia in ogni condizione. La medesima ergonomia è trovata inoltre al servizio della produttività, come in caso degli utensili, teste e accessori depositati su un magazzino a disco con movimento verticale per meglio seguire lo spostamento della traversa e di conseguenza ridurre i tempi morti. Sul modello presentato VBM30.36, i movimenti del RAM dell’asse X e della tavola sono idrostatici. La tavola da 3.000mm è abbinata ad un motore con 105kW di potenza capace di fornire una coppia di 80.000 Nm, con la possibilità di accettare pezzi di peso fino a 50t e diametro di 3.600mm con altezza fino a 4.000mm. La mission di IMT Intermato è di permettere ai nostri partner e clienti di ottenere risultati sicuri in breve tempo, tramite lo studio di soluzioni dedicate in termini di tecnologia, layout di istallazione, ergonomia, manutenzione di ogni equipaggiamento con il più breve tempo di intervento possibile e la garanzia di un service post vendita diretto ed efficiente.

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NEWS SMART PROTECTIONS

L’azienda leader nell’estrusione di tubi termoplastici per pneumatica e protezioni per tubi idraulici Smart Protections srl nasce da una lunga tradizione di esperienza nel settore dell’estrusione di tubi per pneumatica e protezioni per tubi idraulici. Grazie al proprio background tecnologico, al proprio know-how e sempre attenti a fornire ai propri clienti un prodotto di grande qualità, Smart Protections propone una ampia

gamma di prodotti che va dai semplici tubi in materiali termoplastici (PA12-PU-PE anche in multistrato), alle più recenti produzioni di protezioni per tubi ad alta pressione con gli ormai collaudati marchi Texsleeve, Shiltek & Kovertec. Tutti i prodotti della gamma protezioni sono certificati MSHA.

TEXSLEEVE

TEXSLEEVE® textile sleeve

TEXWRAPTM field assembling sleeve for medium high temperatures

TEXSTRIPTM multiple hose or cable containing belts

SHILTEK fiberglass, silicone coated sleeve

SHILCUT fiberglass cloth, silicone coated “flame cutting”

SHILTAPETM field wrapping fiberglass, silicone coated tape

KOVERTEC PSATM antiabrasive, plastic spiral

KOVERTEC HDTM antiabrasive, plastic spiral for “Heavy duty” applications

FLEXWRAPTM flat, plastic spiral for light applications

SHILTEK

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NEWS KITE AUTOMATION

K-solution: HMI, Run Time Scada e IoT gateway

Siamo fornitore di soluzioni per HMI (Human Machine Interface) resistivo e multi-touch capacitivo industriale touch basato su panel master OS, Scada RunTime series Panel Express, Data Exchange Gateway Solution Series S-BOX e VPN security Gateway. Tre serie HMI resistive: • PK (Entry Level) • PT (Professional) • PX (Advanced). Serie multi-touch capacitivo • FE(Premium): 7” – 9,7” – 17” – 22”, -10 +60°C, IP65, schermo ad alta definizione Tutti i nostri HMI supportano più di 300 driver di comunicazione COM e Ethernet, dando loro la capacità di diventare gateway di comunicazione completi di macchine / impianti. Oltre alla proprietà supportano la tecnologia VNC, il servizio FTP, la funzione di generatore di codici a barre / QR, il driver OPC e la comunicazione trasparente, il servizio di posta automatica. Oltre al master Panel, è disponibile un Run Time Scada denominato Panel Express che consente agli utenti di realizzare applicazioni SW su diversi dispositivi di destinazione basati su PC e Windows embedded. Grazie alla funzione di ridimensionamento automatico è possibile convertire un software applicativo sviluppato da Panel Master per HMI ad un target diverso utilizzando Panel Express. Utilizzando tutte le funzionalità e le esperienze durature maturate in SW per HMI è stato realizzato un nuovo

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prodotto concettuale chiamato Data Exchange Gateway serie SBOX. È stato studiato per scambiare dati tra i diversi dispositivi collegati al gateway utilizzando l’ampia gamma di protocolli di comunicazione disponibili per consentire la trasmissione dei dati dai dispositivi di basso livello (inverter, PLC, servodrives, CNC) ai sistemi di supervisione (IPC, Scada, MES). Questa soluzione soddisfa i requisiti dell’industria 4.0. Grazie all’APP HMI-in-HAND, è semplicemente possibile allontanare tutte le informazioni e le schermate disponibili a livello SBOX ad altri dispositivi, ad esempio: PC, Tablet e smart phone; questo servizio remoto in tempo reale è disponibile fino a tre dispositivi contemporaneamente. Abbiamo la soluzione giusta anche in termini di Router industriale che consente di raggiungere tutti i tuoi dispositivi in tutto il mondo utilizzando una tecnologia standard VPN, semplice, sicura e economica. Semplicemente per l’installazione, non viene richiesta nessuna modifica alla configurazione netta del cliente; Sicuro da usare, il proprio Firewall incorporato isola l’intera rete di automazione della rete Client. Utilizzando il nostro Industrial Router è possibile gestire simultaneamente più di 250 dispositivi remoti. L’architettura performante e robusta dei nostri prodotti li rende particolarmente adatti per svariati settori applicativi, industriali e civili, dove oltre alle prestazioni, affidabilità, robustezza, flessibilità, design è importante il contenuto costo di engineering. K solutions: one company one team!



NEWS CARTELLI SEGNALATORI

Classificazione ed etichettatura di sostanze e miscele pericolose Direttiva 2014/ 27/ UE

Con questa direttiva il Parlamento europeo e il Consiglio intendono armonizzare il regolamento (CE) n. 1272/2008 (il cosiddetto Regolamento CLP) con la direttiva del Consiglio 92/58/CEE, che contiene ancora riferimenti al precedente sistema di classificazione e di etichettatura. Con la nuova normativa 2014/27/UE la direttiva 92/58 viene modificata per allinearla al nuovo regolamento (CE) n. 1272/2008 sia per le etichette dei contenitori, delle tubazioni e dei segnali più in generale. Questa ha portato cambiamenti nella simbologia e nelle informazioni sulle sostanze pericolose da riportare nella segnalazione delle tubazioni e dei contenitori. Più precisamente si dice che se non esiste un simbolo di avvertimento nella relativa sezione della direttiva 92/58 (per noi D.Lgs. 81/2008), equivalente alla classificazione della sostanza o miscela, per segnalare quest’ultime si dovrà utilizzare il pertinente pittogramma di pericolo di cui all’allegato V del regolamento CLP. In pratica dove scorrono o sono contenuti dei fluidi pericolosi le informazioni, per effetto del D.Lgs. 39 del 15 febbraio 2016, dovranno essere coerenti con quanto contenuto, ad esempio, con la classificazione della sostanza o miscela presente nel punto 2.2 delle SDS ed ad esse fare riferimento, se del caso, anche per quanto riguarda le informazioni relative al primo soccorso, all’antincendio ed ai DPI. Altre due variazioni di rilevo sono anche la cancellazione del simbolo “sostanze nocive ed irritanti” dalla direttiva 92/58 (per noi D.Lgs. 81/2008) ed il divieto di utilizzo

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del simbolo “pericolo generico” in relazione a sostanze o miscele chimiche specifiche. Sul lato normativo oggi in Italia per quanto attiene alle tubazioni abbiamo la norma UNI 3654 del 1997 così come gli altri paesi, europei e non, hanno una loro norma. Proprio a questo proposito vale la pena segnalare che ISO TC 145 SC2 ha da poco iniziato il processo di redazione di una norma specifica sull’argomento volta ad armonizzare l’esistente esigenza in un solo documento internazionale che prevede di contenere i simboli del GHS contenuti nel regolamento CLP sotto riportati.

Cartelli Segnalatori, con oltre 50 anni di esperienza nel settore dell’etichettatura ed identificazione, propone la gamma completa di etichette e cartelli aggiornati secondo il nuovo regolamento CLP e realizza segnaletica sulla base delle specifiche esigenze del cliente a partire dalle schede di sicurezza.

Cartelli Segnalatori Srl Via Volta 1 20090 Cusago MI Tel 02 9039901 Fax 02 90399082 cs@cartelli.it www.cartelli.it


ALASCOM NEWS

La soluzione Alascom “end-to-end” per l’IoT e le imprese 4.0 Building Management Platform Tool …

3° Party Tool

Tool n

API

IFC/ JSON-LD

API

Tool 2

API

Archibus/BIM

API

Northbound functions (through API)

Cluster BigData

Hadoop + 3D Data + Streaming

IoT Middleware ( multi protocol support/pre-processing/DB injection) IoT gtw 2

sensors

IoT gtw 1

Building 1

“Alascom supera il gap tra information IT ed OT, supportando il cliente sull’intero spettro architetturale dell’IoT: dall’hardware alla raccolta e analisi dei dati, fino alle applicazioni e loro utilizzo nei processi aziendali.” In particolare le competenze di Alascom si articolano sui vari livelli necessari a comprendere e realizzare soluzioni efficaci in ambito Industrial IoT. Livello dei Device Fisici. Gli specialisti di Ricerca e Sviluppo e gli ingegneri di Alascom si occupano di analizzare le necessità dei clienti e di selezionare la tecnologia hardware più indicata in termini di sensoristica, estrazione dei dati e interconnessione. Particolare importanza è data alla “digitalizzazione” di sistemi legacy precedentemente chiusi e/o disconnessi. Livello Connettività. Dato il panorama fortemente eterogeneo di protocolli e standard alla base dell’IoT e dell’Industry 4.0, abilitare l’interconnessione tra sistemi di nuova e vecchia generazione risulta essere un compito complesso, che richiede esperienza in diverse aree tecnologiche. Livello di Elaborazione “Edge”. I paradigmi di “Edge/ Fog Computing” puntano a muovere l’elaborazione dei dati il più possibile vicino alle sorgenti dei dati stessi. Questo tipo di architettura si rende utile per effettuare operazioni di filtraggio, ripulitura e aggregazione dati, laddove questi vengano prodotti in gran quantità e ad alte frequenze. In particolare, i sistemi Edge si prestano ad elaborazioni in presenza di vincoli real-time. Livello di accumulo e normalizzazione dei dati. La raccolta dei dati digitali da sistemi tradizionalmente

IoT gtw

Building … Building 2

API

API

• Business Intelligence • Human-Building Interaction

Building n

Portfolio Analysis

disconnessi o analogici rappresenta una delle finalità principali dell’IoT. L’accumulo dei dati può avvenire secondo formati e attraverso canali di comunicazione molto differenziati; è necessario quindi normalizzarli Livello applicativo. I dati raccolti devono essere integrati nella più ampia infrastruttura informativa dell’azienda e devono poter inter-operare con i sistemi esistenti, quali ERP, CRM, CMMS, MES, etc. L’integrazione con sistemi e infrastrutture esistenti rientra nel core business di Alascom. Particolare rilievo viene assunto dall’analisi dei dati, con sistemi e soluzioni di Data Analytics e Machine Learning che permettano la predizione e la prescrizione delle azioni piu’ efficaci per l’operatività Minacce per la sicurezza delle informazioni e dei sistemi possono emergere ad ogni livello dello stack architetturale dell’Internet of Things. Tali minacce possono comportare conseguenze gravissime per la riservatezza delle informazioni sensibili dell’azienda, così come per i sistemi fisici di produzione. Gli esperti di sicurezza di rete e di sistema di Alascom valutano le potenziali vulnerabilità ai diversi livelli, disegnando e implementando soluzioni di sicurezza end-to-end.

www.alascom.it contacts@alascom.it

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NEWS CEMBRE

Cembre progetta, produce e distribuisce connettori ed utensili per la loro installazione Cembre, acronimo di Costruzioni Elettromeccaniche Bresciane, è stata fondata a Brescia nel 1969; il Gruppo Cembre è oggi una realtà internazionale. Alla capogruppo con sede a Brescia si affiancano infatti cinque società controllate: quattro commerciali (Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti) e una produttiva e commerciale (Cembre Ltd, con sede a Birmingham), per un totale di 696 collaboratori (dato aggiornato al 30 giugno 2017). Cembre ha ottenuto dal Lloyd’s Register Quality Assurance le certificazioni dei propri sistemi di: -Gestione per la Qualità secondo ISO 9001:2008 per la progettazione, produzione e commercializzazione di accessori per cavi, connettori elettrici e relativi utensili, -Gestione Ambientale secondo UNI EN ISO 14001:2004 e -Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori secondo OHSAS 18001:2007. L’azienda bresciana è quotata alla Borsa Italiana dal 15 dicembre 1997 e dal 24 settembre 2001 al segmento Star. Cembre progetta, produce e distribuisce connettori elettrici per conduttori in rame ed alluminio, pressacavo ed accessori in plastica ed ottone, segnafili e prodotti per la marcatura di cavi e di componenti elettrici e relative macchine per la stampa; in questi settori ha raggiunto

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una posizione di leadership in Italia e ha conquistato importanti quote di mercato a livello europeo. È inoltre tra i principali produttori mondiali di utensili meccanici, pneumatici e oleodinamici per l’installazione di connettori e per il taglio di cavi. I prodotti sviluppati per la connessione alla rotaia e per altre applicazioni ferroviarie sono stati adottati dalle principali società del settore in tutto il mondo. Questi primati sono stati raggiunti grazie alla ricerca continua di prodotti innovativi e di elevato standard qualitativo, alla realizzazione di nuovi prodotti complementari e sinergici con quelli tradizionali ed all’impegno profuso a tutti i livelli aziendali. I progettisti Cembre, particolarmente attenti alle esigenze degli operatori, hanno sviluppato soluzioni originali, poi brevettate, realizzando connettori elettrici e macchine in cui sono privilegiate sicurezza, affidabilità, ergonomia, ottimizzazione delle dimensioni e dei pesi e facilità d’uso. Da poco è stata introdotta sul mercato una nuova famiglia di utensili oleodinamici a batteria per la compressione di connettori e per il taglio di conduttori assolutamente innovativa, caratterizzata da un sistema meccatronico che gestisce l’intero ciclo di lavoro e rende disponibili all’operatore, mediante display, informazioni utili relative alla qualità ed alla precisione del lavoro svolto. Nel 2016 il Gruppo ha investito 7,6 milioni di euro; gli investimenti totali nel quinquennio 2012‐ 2016 sono


CEMBRE NEWS

stati pari a 44,6 milioni di euro; nell’esercizio 2015 gli investimenti ammontavano a 7,1 milioni di euro. La sede di Brescia con uffici, stabilimento, magazzini, laboratori e servizi, si sviluppa su una superficie coperta di ca. 51.000 mq, inserita in un’area di oltre 121.000 mq; il nuovo centro logistico ha permesso di incrementare l’efficienza operativa ed i tempi di risposta ai clienti. Tutto ciò, unito ad un puntuale controllo dei costi attuato attraverso una migliore efficienza operativa grazie ad economie di scala, ad innovazioni di processo, all’automatizzazione di linee mediante l’uso di bracci antropomorfi ed all’acquisto di nuove macchine per linee produttive dedicate ha generato un incremento del fatturato: le vendite del Gruppo sono infatti aumentate negli ultimi 16 anni ad un tasso di crescita annuale composto del 5,4%, passando da 56 milioni di euro nel 2001 a 122,6 milioni di euro nel 2016. La gamma di prodotti è offerta a 8 mila clienti sparsi nei vari continenti, tra i quali, i 10 maggiori, rappresentano circa il 19% del fatturato consolidato; nel 2016 sono stati venduti oltre 12 mila codici di prodotto diversi. Ogni giorno lavorativo vengono venduti dal Gruppo Cembre oltre 3 milioni di terminali; per la loro realizzazione vengono impiegati esclusivamente rame elettrolitico con purezza superiore al 99,9 % ed alluminio con purezza superiore al 99,5 %. I capicorda in rame sono sottoposti a processo di ricottura per ottimizzare le caratteristiche strutturali del metallo. Famiglie di prodotto: -Capocorda e giunti da tubo in rame elettrolitico; varie le gamme disponibili allestite per soddisfare standard di performance internazionali ed europee (IEC, EN) o dimensionali nazionali (NF C, DIN, ..), per la terminazione di conduttori da 0,25 mm2 a 1200 mm2, in applicazioni di Bassa e Media Tensione.

-Capicorda e giunti da tubo o da tondo in alluminio per cavi interrati di Bassa e Media Tensione; possono essere installati sia mediante punzonatura profonda a scalino in matrice chiusa (secondo lo standard NFC33-0904) che con matrici ad impronta esagonale (secondo lo standard DIN 48083) -Giunti di piena trazione per linee aeree nude in rame, alluminio, aldrey ed alluminio-acciaio; installati con l’attrezzatura e secondo le indicazioni Cembre garantiscono un carico di tenuta alla trazione superiore al 95% del carico di rottura del conduttore. -Capicorda bimetallici rame-alluminio; vengono ottenuti mediante saldatura per frizione su macchine robotizzate di una parte in alluminio con una parte in Rame, ottenendo la compenetrazione dei due metalli nell’interfaccia di saldatura. Vengono utilizzati nella terminazione di conduttori in alluminio che devono essere collegati a bus bars / ricettacoli in rame evitando in tal modo fenomeni di corrosione elettrolitica. -Capicorda e connettori da lastra in rame elettrolitico nudi o preisolati in PVC, policarbonato (privo di alogeni e conforme alla normativa fuoco-fumi UNI CEI EN 45545-2:2003) e poliammide; destinati alla quadristica ed all’impiantistica civile ed industriale; disponibile una vasta scelta di terminazioni (occhiello, forcella, puntale, puntale piatto) in funzione delle interfacce di utenza; omologati al marchio UL secondo lo standard UL486 A-486B. -Connettori ad innesto maschio e femmina da lastra in ottone, preisolati in policarbonato (privo di alogeni e conforme alla normativa fuoco-fumi UNI CEI EN 45545-2:2003) e disponibili nelle versioni sfusa e su banda; omologati al marchio UL secondo lo standard UL 310. -Morsettiere unipolari a serraggio indiretto per la distribuzione di energia e per la realizzazione di reti di terra; la gamma è composta da vari modelli ad uno o

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NEWS CEMBRE più ingressi, con grandezze che vanno da 2,5 mm2 a 50 mm2; con la stessa tecnologia vengono prodotti inoltre partitori bi e tetra polari da 100, 125 e 160 A, ideali per il cablaggio in quadri di comando e distribuzione. Realizzate in accordo alle norme EN 60998-1, EN 60998-2-1 ed EN 60947-7-1, in funzione dei tipi, hanno ottenuto le certificazioni IMQ, RINA e Lloyd’s Register of Shipping. -Pressacavo ed accessori in poliammide PA6.6 ed in ottone nichelato; disponibili anche le versioni ATEX per l’utilizzo in aree a possibile rischio di esplosione in presenza di polveri e gas, certificato IMQ No. 10 ATEX 028 X. Gamme con filetti metrico e Pg. -Pressacavo in acciaio inox AISI 303 (X8 CrNiS 18-9) e AISI 316L (X2 CrNiMo 17-12-2); realizzati per offrire una valida soluzione a problemi applicativi tipici di ambienti particolarmente aggressivi quali quelli della produzione di cibo e bevande, della farmaceutica e petrolchimica, del trattamento delle acque, della lavorazione di pasta di legno, carta plastica e gomma dell’industria mineraria e dell’ambiente marino in generale. Gamme con filetti metrico e Pg. -Utensili manuali meccanici; alcuni specificatamente destinati alla messa in opera di connettori per conduttori con sezione fino a 120 mm2, quali pinze da compressione a cricchetto, altri d’uso generale per la realizzazione di impianti, quali forbici, cacciaviti e pinze isolati ma anche chiavi fisse con o senza cricchetto e chiavi dinamometriche. -Utensili pneumatici da banco; azionati ad aria compressa, sono adatti all’utilizzo su connettori di piccola sezione per lavori di grande serie. -Utensili oleodinamici da compressione o da taglio; si basano sul principio del martinetto idraulico: viene messo in pressione l’olio che spinge con forza un pistone; possono essere manuali, teste da accoppiare ad

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una pompa o integrati in una configurazione portatile ed azionati a batteria. Funzionano generalmente con pressione max di 700 bar (10.000 psi) e, anche se di dimensioni contenute, possono sviluppare forze notevoli; le versioni manuali e a batteria possono sviluppare forze massime fino a 130 kN mentre la gamma delle teste oleodinamiche arriva fino a 1.000 kN. -Stampanti a trasferimento termico flatbed (Markingenius MG3) o a rotolo (Rolly 3000) per la siglatura di supporti per cavi, morsetti, pulsanti e componenti usati nella realizzazione di quadri elettrici. -Consumabili per le suddette stampanti, realizzati partendo da lastra di PVC rigido o policarbonato o da stampo su presse ad iniezione. Le targhette per morsetti sono disponibili con geometrie varie adatte all’uso su tutti i morsetti componibili delle marche più utilizzate nei mercati italiano ed estero. -Fascette in poliammide PA6.6, PA12 ed acciaio Inox AISI 304 (X5 CrN1 18-10); queste ultime dotate di un originale sistema di chiusura a sfera che permette una installazione rapida e sicura e ne impedisce la riapertura; adatte ad ambienti avversi dove è richiesta resistenza ad alte temperature, agli acidi acetico e solforico ai prodotti alcalini e alla corrosione in ambiente salino. -Guaine termorestringenti con rapporto di restringimento 2:1 e 3:1 avvolte su bobina, su rotolo o in stecche; vasta gamma di colori e dimensioni.


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Forte dell’esperienza maturata nella progettazione e produzione di utensili oleodinamici, Cembre ha recentemente creato “Pressfit”, un nuovo brand specificatamente dedicato alle giunzioni su tutti i sistemi a pressatura più comuni per acqua, gas, vapore, acque di processo ed idrotermosanitaria; un mercato parallelo ma in stretta sinergia con quello dell’impiantistica elettrica. Gli utensili sono di nuovo design, con peso e dimensioni ridotti e bilanciamento delle masse per favorirne la maneggevolezza durante l’uso; il corpo in materiale plastico bicomponente assicura adeguata protezione meccanica in tutte le condizioni di impiego, grazie alla struttura rigida e maggior sicurezza e confort nella manipolazione, grazie agli inserti in gomma.

La silenziosità, l’illuminazione della zona di lavoro realizzata mediante luci led e l’assenza di vibrazioni rendono il loro utilizzo ulteriormente confortevole. La scheda di memoria integrata permette di registrare i parametri relativi ai cicli di pressione effettuati (200,000 eventi) e di poterli trasferire in un secondo tempo ad un computer mediante interfaccia di comunicazione USB. Oltre alle attrezzature di installazione è disponibile un’ampia gamma di ganasce intercambiabili con profili di pressatura secondo gli standard TH, U, V, M, VUS, H, HA, B, VP, G e HE, tutte caratterizzate da elevata durata grazie al trattamento termico localizzato delle zone esposte ad usura e protezione superficiale mediante zincatura elettrolitica.

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NEWS PRESS RELEASE

Press release Eni in Italia: 4 miliardi di spesa in 4 anni per la riconversione industriale, investimenti e tecnologia in chiave ambientale. Venezia, 24 ottobre 2017 – Il Presidente del Consiglio italiano, Paolo Gentiloni, insieme alla Presidente di Eni, Emma Marcegaglia, e all’Amministratore delegato, Claudio Descalzi, ha visitato oggi la bioraffineria Eni di Venezia, primo caso al mondo di riconversione da raffineria tradizionale in raffineria dedicata alla produzione di biocarburanti innovativi, ottenuta grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining concepita da Eni. Nel corso della visita i vertici di Eni hanno evidenziato come la conversione in bioraffineria, condotta sugli impianti di Venezia e in corso di implementazione su quelli di Gela, sia un tassello fondamentale del processo di trasformazione in chiave low carbon che Eni sta portando avanti sulle proprie attività. La produzione complessiva di green-diesel raggiungerà 1 milione di tonnellate/anno nel 2020, con un investimento complessivo pari a 500 milioni di euro. La conversione della raffineria di Venezia, avviata per rilanciare l’attività in uno scenario di crisi del settore, rappresenta uno dei pilastri dell’impegno di Eni per l’Italia. Si tratta di un impegno storico che viene rinnovato e fondato sulla crescita e sull’innovazione. Da circa 80 anni, infatti, Eni sta investendo nell’attività di questo complesso industriale, generando sviluppo e occupazione: negli ultimi 5 anni hanno lavorato nel sito mediamente circa 500 persone, compreso l’indotto. Negli ultimi tre anni Eni ha speso in Italia 15 miliardi di euro e per il prossimo quadriennio prevede di rilanciare con 21 miliardi di euro, di cui 4 miliardi per la riconversione industriale, per portare avanti un percorso di profonda trasformazione che tocca tutti i settori di business, non solo la raffinazione: dall’upstream alla chimica, dalla generazione di energia elettrica alle 2 bonifiche. L’obiettivo è quello di dare nuova vita ad asset esistenti in ottica low carbon e favorire una maggiore efficienza energetica, senza ridurre gli organici, ma investendo nelle tecnologie e nelle competenze e perseguendo così una strategia in controtendenza rispetto al resto del settore, che ha tagliato progetti e disperso capitale umano. Il percorso di trasformazione di Eni è fondato sulle persone, sulle competenze e sulla capacità di innovare. Dal 2009 al 2016 Eni ha investito circa 1,5 miliardi di euro in ricerca, che ha permesso di sviluppare più di 300 tecnologie proprietarie e oltre 6 mila brevetti; nel prossimo quadriennio la società investirà oltre 500 milioni di euro, collaborando con importanti università italiane e internazionali, come il MIT. In particolare, per la riconversione delle proprie raffinerie, Eni ha fatto leva su una tecnologia proprietaria unica al mondo per la produzione di biocarburanti di alta qualità, denominata Ecofining. È nato così il green-diesel, che può essere additivato senza limiti nei gasoli tradizionali e che consente, nella miscelazione dell’ “Eni Diesel più”, di ridurre le emissioni di CO2 del 7% e di particolato fino al 40% oltre a migliorare l’efficienza del motore. Il percorso di trasformazione di Eni ha già portato risultati importanti in termini di efficienza energetica e di sviluppo di risorse, consentendo alla società di essere competitiva per creare valore nel lungo periodo.

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Industrial Valve Summit interviste al Comitato Scientifico La seconda edizione di IVS si è appena conclusa evidenziando ancora una volta ottimi risultati in termini di visitazione (7920 ingressi nei complessivi due giorni) ed una caratterizzazione internazionale sempre più accentuata. A chiusura evento abbiamo raccolto punti di vista di alcuni esponenti internazionali del Comitato Scientifico– utili spunti di riflessione per traghettare IVS alla prossima edizione – Bergamo, 22/23 maggio 2019, che riportiamo: RON MERRICK, Fluor Enterprises · Come giudica – come rappresentante di una importante e globale società di ingegneria (EPC) – la situazione del mercato O&G (onshore e offshore) e le nuove tendenze nella progettazione e realizzazione di valvole e attuatori, in particolare con l’impiego di nuovi materiali e nuove tecnologie? Come prima osservazione, penso che – dopo l’attuale stasi – si possa ritenere che molti nuovi progetti e costruzioni vedranno aumentare la domanda di valvole e dispositivi di azionamento più evoluti, in linea con gli attuali sviluppi tecnologici e con le richieste prestazionali sempre più esigenti. L’effettiva realizzazione di questi progetti dipenderà, nel breve-medio periodo, anche dalla volontà e capacità di affrontare le sfide economico-finanziarie che le attuali condizioni geo-politiche presentano. In questi ultimi anni - e anche recentemente - rilevo con piacere come gli investimenti e gli sviluppi nell’impiego di nuovi materiali non si sono fermati, soprattutto nelle applicazioni ad alta temperatura dove sono richiesti elevati criteri di resistenza meccanica e maggiori livelli di tenuta.

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· Quali raccomandazioni vorrebbe proporre ai produttori di valvole e attuatori nel momento in cui si avvicinano agli utilizzatori finali e EPC per offrire i loro prodotti e servizi? Come possono migliorare l’approccio al contenuto locale? Non sono troppo preoccupato per il contenuto locale, perché oggi è più facile che mai realizzare linee locali di produzione o di assemblaggio, utilizzando al meglio anche le opportunità e giacenze locali. Ciò che è importante è come la produzione di alcune parti di una valvola possa essere , ad esempio, solo in un paio di luoghi e poi distribuita in tutto il mondo per l'assemblaggio, sapendo che le componenti andranno bene grazie all’utilizzo delle migliori tecniche di progettazione poste all’origine dai produttori. · Qual è la sua opinione sulle attuali attività di standardizzazione in campo internazionale? Si sente l’esigenza di norme migliori e universalmente accettate, al posto delle specifiche o standard aziendali emesse dai principali utilizzatori finali? Certamente dovrebbe esserci una maggiore dipendenza dalle norme del settore piuttosto che dagli standard aziendali, che creano spesso requisiti bizzarri e talvolta inefficienti. Mi piace, ad esempio, quanto ha fatto negli anni - e continua a fare - in campo internazionale l’API (American Petroleum Institute) che con il suo approccio “dare e avere” o “yin e yang” abbina le esigenze degli utilizzatori con l'esperienza dei produttori. Il risultato, sotto l’occhio di tutti noi, è quello di arrivare ad uno standard di prodotto ottimale e di tipo oggettivo, dichiarando esplicitamente cosa deve fare il prodotto, diversamente da quanto viene ancora fatto utilizzando standard “prescrittivi” che indicano invece come un prodotto deve essere realizzato. ·

Questo è stato il suo secondo mandato come membro del Comitato Scientifico di IVS. Come giudica nel complesso l’esposizione e la conferenza? Ci si augura sempre che ogni manifestazione espositiva e congressuale sia ogni volta più grande e migliore: ritengo che questa edizione di IVS abbia centrato l’obiettivo splendidamente. Sono felice di essere testimone e partecipe di questa crescita.

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DAVID EDWIN SCOTT, ESA – European Sealing Association · Come giudica - in qualità di rappresentante di una primaria associazione tecnica (European Sealing Association) - l'attuale sviluppo degli elementi di tenuta delle valvole, con particolare riferimento alle emissioni fuggitive e ai costi indotti? Quali saranno i trend futuri, sia nei materiali che nel design? Negli ultimi dieci anni abbiamo registrato enormi sforzi da parte dei produttori dei sistemi di tenuta per sviluppare guarnizioni e componenti estremamente efficienti ed efficaci per gli steli delle valvole, in modo che i livelli di emissioni fuggitive, da valvole dotate di questi nuovi design, possano essere mantenuti a livelli molto bassi, spesso inferiori a 50 ppm. È necessario che i produttori di valvole e di guarnizioni continuino a lavorare a stretto contatto per ottimizzare la progettazione dell'intero sistema di tenuta, non solo sulla guarnizione ma anche su tutte le parti metalliche adiacenti, per dare alla guarnizione il miglior contesto operativo. · I produttori, come potrebbero migliorare le loro proposte nell’offrire una formazione adeguata agli utilizzatori finali con lo scopo di migliorare l'efficienza della manutenzione e ridurre i costi? Le migliori guarnizioni delle migliori valvole daranno i migliori risultati solo se montate e utilizzate correttamente. Come Associazione, sosteniamo tutti gli sforzi dei nostri membri per offrire formazione e assistenza ai loro clienti e sosteniamo gli sforzi per produrre norme internazionali uniformi, anche nei programmi di formazione, come la EN 1591-4 (Flange e loro giunzioni - Parte 4: Qualificazione delle competenze del personale per il montaggio delle connessioni bullonate nei sistemi pressurizzati in servizio critico). La nostra Divisione Packaging attualmente sta sviluppando un programma di formazione interattiva su tutti gli aspetti legati all’utilizzo delle tenute sia per le pompe che per le valvole e che saranno presto disponibili anche sul nostro sito web. · È soddisfatto delle attuali attività di standardizzazione in tutto il mondo con riferimento specifico alle soluzioni di tenuta? Ci sono ulteriori possibilità di miglioramento?

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Siamo molto favorevoli allo sviluppo di norme sulla tenuta delle valvole e lavoriamo a stretto contatto con i nostri colleghi statunitensi della Fluid Sealing Association per influenzare, ad esempio, l'API che ha e continua a predisporre norme specifiche per i livelli di emissioni sia per le valvole che per le tenute. Questo lavoro potrebbe essere eseguito più rapidamente, ma comprendiamo le difficoltà logistico-temporali che gli esperti incontrano nell’organizzazione delle varie riunioni. · Questo è stato il suo secondo mandato come membro del Comitato Scientifico di IVS. Come giudica nel complesso l’esposizione e la conferenza? Sono estremamente colpito dalla velocità con cui IVS si è affermato come evento primario e il fatto che l’esposizione ha raddoppiato gli spazi per questa seconda edizione indica che l'industria delle valvole consideri molto seriamente un evento come IVS. Credo che gran parte di questo risultato sia dovuto alla parte organizzativa estremamente efficiente e agli eccellenti sforzi di comunicazione dell’evento.


CARLOS DAVILA, Crane ChemPharma & Energy (Fluid Handling) · Come giudica – in quanto importante player nell’ambito della standardizzazione delle valvole e rappresentante dei produttori – il contesto globale del mercato petrolchimico e O&G e i nuovi trend nel design di valvole e attuatori, con particolare riferimento all'uso di nuovi materiali e nuove tecnologie? C'è bisogno di norme migliori e internazionalmente accettate, al posto degli standard degli utilizzatori? Dal punto di vista dei produttori riteniamo che avere, sempre più, norme di mercato standardizzate aiuterà a fornire prodotti migliori a costi inferiori. Gli standard degli utilizzatori possono essere in conflitto e talvolta differiscono nei requisiti, cosa che potrebbe aggiungere confusione alla realizzazione del miglior prodotto. · Andando più nel dettaglio, quali sono le sue aspettative riguardo agli attuali sviluppi nella progettazione delle valvole, dei materiali e degli elementi di tenuta? Il loro contributo a ridurre e combattere le emissioni fuggitive sarà più importante in futuro? La riduzione delle emissioni fuggitive è di estrema importanza. L'avanzamento nella progettazione delle valvole e negli elementi di tenuta è indispensabile per migliorare i risultati e garantire emissioni sempre più ridotte ed accettabili. ·

Come potrebbero i produttori migliorare la loro offerta di prodotti e servizi per garantire prodotti affidabili e duraturi e migliorare l'efficienza della manutenzione e ridurre i costi? La strada principale è conoscere bene i prodotti e capire i requisiti del mercato e le aspettative dei clienti. Inoltre, migliorare la progettazione delle valvole per utilizzare le ultime novità tecnologiche, insieme all’uso dei migliori materiali e processi,


ridurrà i costi e renderà il prodotto più affidabile. · Questo è stato il suo secondo mandato come membro del Comitato Scientifico di IVS. Come giudica nel complesso l’esposizione e la conferenza? Mi sembra che sia migliorata sensibilmente. Sono stati presentati importanti argomenti che sono preziosi per il mercato delle valvole. Mi sento molto onorato di essere nel Comitato Scientifico della manifestazione.


CHRIS WARNETT, CPLloyd Consulting · Come giudica il crescente approccio sinergico tra automazione, comunicazione e valvole pneumatiche, in particolare in considerazione dell’IoT e della CyberSecurity data exchange? L'efficacia della comunicazione tra la sala di controllo e le valvole automatizzate ha subito un cambiamento durante gli anni '90 quando le comunicazioni digitali tramite bus di campo hanno cominciato ad essere adottate più ampiamente. Alcuni sistemi erano brevettati e alcuni aperti, come FFB, Profibus ecc. Questi sistemi sono stati progettati specificamente per l’utilizzo in campo e sono quindi relativamente robusti. Essi tendono ad agire come l'ultimo collegamento in una catena di comunicazione che va dall'elemento di controllo finale al punto dove viene eseguito il controllo e il monitoraggio complessivo. Le interfacce tra questi collegamenti sono state rese più efficaci e utili dai protocolli comuni e standardizzati. · Come potrebbero i produttori migliorare la propria offerta di prodotti e servizi per garantire prodotti affidabili e duraturi e migliorare l'efficienza della manutenzione e ridurre i costi? Il primo requisito si basa su buone specifiche di progetto e corretti approvvigionamenti per ottenere prodotti conformi alle applicazioni e che ne garantiscano le prestazioni. Il produttore deve quindi soddisfare tale requisito fornendo, prodotti conformi alle esigenze della clientela. La progettazione del prodotto, la qualità della produzione e la selezione dei materiali ne determineranno la sua affidabilità, longevità ed efficienza manutentiva. Ci sono molti nuovi progressi che permettono il monitoraggio delle valvole automatiche per determinare la loro condizione e la necessità di manutenzione. Dove i produttori possono oggi migliorare le prestazioni è rendere le informazioni di questi dispositivi intelligenti più facili da interpretare, compresa la pianificazione della manutenzione necessaria. · Gli attuatori elettrici di valvole, grazie alle nuove tecnologie e innovazioni, saranno sempre più utilizzati dall'industria delle valvole, anche in applicazioni critiche quali la modulazione continua o quando è richiesta la funzione “fail-safe”? Le valvole automatizzate più grandi vengono sempre più spesso azionate da attuatori elettrici. Inoltre, sono stati introdotti nuovi prodotti che replicano la

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funzionalità delle precedenti applicazioni riservate all’attuatore pneumatico. Un esempio potrebbe essere il più recente attuatore elettrico modulare per il controllo di processo. Questi prodotti presentano alcuni vantaggi tecnici e sono stati adottati, da diversi clienti, per applicazioni specifiche. Tuttavia, in generale gli attuatori pneumatici sono molto vantaggiosi economicamente e sono così radicati in alcune industrie che di fatto saranno sempre prescelti. Sebbene gli attuatori elettrici possano utilizzare sistemi di accumulo di energia, come le batterie o i super-condensatori, per applicazioni che richiedono il raggiungimento di posizioni predefinite in caso di anomalia, la semplicità e l'affidabilità di un attuatore a pistone con molla antagonista è difficile da battere. Oggi, infatti, nuove linee di attuatori con ritorno a molla, autosufficienti e azionati elettricamente e che abbinano un attuatore elettrico convenzionale con un sistema meccanico di accumulo, riescono a soddisfare i requisiti fail-safe anche nelle applicazioni più critiche. · Questo è stato il suo primo mandato come membro del Comitato Scientifico di IVS. Come giudica nel complesso l’esposizione e la conferenza? La qualità delle memorie presentate quest’anno ha dimostrato che esiste un continuo impulso nel nostro settore a migliorare la qualità e la funzionalità dei prodotti offerti. IVS incoraggia la condivisione di questi miglioramenti in un contesto interessante e stimolante.

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NEWS PEDROLLO

Passione, solidarietà, innovazione, Made in Italy

La sfida tecnologica è in corso da tempo: Industria 4.0 porterà grandi novità nei modelli organizzativi e produttivi, trasformando il modo di fare impresa. Una metamorfosi che alla Pedrollo, da oltre 40 anni azienda di riferimento nel settore delle elettropompe e tra i principali gruppi metalmeccanici del Nordest, è già una realtà. Tutto ciò che oggi è presente in azienda (persone, macchine, strutture e reparti), per quanto già progredito e tecnologicamente avanzato, sarà presto in grado di interagire direttamente e interconnettersi, migliorando prestazioni e risultati. In Pedrollo l’orientamento all’innovazione è una costante. Fondata nel 1974 dall’ing. Silvano Pedrollo, presidente della società (oggi affiancato nel ruolo di amministratori delegati dai figli Giulio e Alessandra),

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risponde a una vocazione globale ma crede nel Made in Italy e nelle energie del territorio: per questo mantiene la progettazione e la produzione interamente in Italia, nella sede di San Bonifacio, presso Verona, dove ha mosso i suoi primi passi. L’azienda è in crescita costante, come confermano i dati principali: esporta circa il 90% della produzione in 160 Paesi, anche attraverso sette filiali dirette presenti nel mondo. Nel 2016 il fatturato aveva superato 170 milioni (+7,3%) con più di 460 dipendenti; il fatturato complessivo delle cinque aziende che fanno capo al gruppo ha raggiunto i 230 milioni, sfiorando i 900 dipendenti. La Pedrollo ha oltre 2000 clienti, di cui 450 all’estero. Investe una rilevante quota del fatturato, destinandola alla ricerca e all’innovazione: una scelta


PEDROLLO NEWS

che sostiene la crescita rispetto alla forte concorrenza internazionale. Ogni anno dagli stabilimenti Pedrollo (dotati di impianti ad alta automazione e corredati di un accurato sistema di controlli e collaudi) escono 2,5 milioni di elettropompe suddivise tra sommerse, sommergibili e di superficie, per usi domestici, agricoli e industriali, che adottano originali soluzioni progettuali in campo meccanico, nell’elettronica e in un design tutto italiano. Grazie all’innovazione (un patrimonio intellettuale di tecnologia e creatività oggi tutelato da centinaia di brevetti), la Pedrollo è orgogliosa di sottolineare che fin dalla fondazione non c’è mai stato un licenziamento, a dimostrazione che investire in efficienza e sviluppo è la migliore strategia per rendere le imprese concorrenziali, solide e sostenibili.

Ma torniamo all’affascinante sfida rappresentata da Industria 4.0, chiamata anche Internet delle cose. Da un capo all’altro dell’azienda viaggeranno dati, informazioni, istruzioni per innovare e produrre meglio, più rapidamente, con più qualità ed efficienza. Un salto di qualità tecnologico e culturale che vedrà l’azienda sempre più diretta verso un futuro da protagonista del settore. In Pedrollo già ora Industria 4.0 è parte della quotidianità lavorativa, e questo processo proseguirà nei prossimi mesi e anni verso un traguardo concreto: la produzione interconnessa. L’azienda sarà un organismo che già a partire dagli uffici si baserà sull’automazione: gli ordini arriveranno sempre più via web, su smartphone e in mobilità, attivando lavorazioni e spedizioni immediate. Le informazioni saranno aggiornate e verificate con indicatori di performance. Sarà un sistema intelligente, in grado di trasferire alla produzione le decisioni strategiche: quali operazioni avviare, quando e in quale reparto, ottimizzando i flussi per generare competitività nel lancio e nelle innovazioni del prodotto, con una qualità in netta crescita. Opportunità nuove anche per il lavoro e la formazione con compiti inediti per professionalità flessibili e aggiornate. In Pedrollo l’innovazione si lega anche alla responsabilità sociale. Ingredienti del successo sono il cuore e la mente: tecnica e qualità non bastano, senza un solido riferimento ai valori etici, al rispetto per le persone e ai bisogni della società e dei popoli, sempre in un quadro di sviluppo e solidarietà.

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NEWS MORSETTITALIA

Fondata nel 1972, Morsettitalia offre oggi nuove e innovative soluzioni di elettronica Alimentatori switching. Gli alimentatori svolgono una funzione centrale e fondamentale nel quadro elettrico. La loro affidabilità e la loro performance hanno un grande impatto sul tempo di attività della macchina e sulla produttività del processo stesso. L’assortimento di prodotti MI per il settore degli alimentatori switching consiste in apparecchi monofase e trifase con un range di potenza da poche centinaia fino a qualche migliaio di Watt. Inoltre, Morsettitalia presenta al mercato dell’installazione, dell’automazione e della distribuzione elettrica una nuova serie di alimentatori per quadro elettrico pronti per essere utilizzati nell’Industria Standard 4.0. Gli alimentatori, infatti, sono provvisti di interfaccia dati ethernet e Bluetooth per una facile comunicazione dei dati di funzionamento sia dinamici che statici. La gamma comprende alimentatori in trifase con ampio range di funzionamento (fino a 480 Vac.), con potenze da 960 Watt fino a 2400 Watt e con tensioni di uscita

Alimentatore trifase

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Gamma alimentatori

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comprese da 22 Vdc fino ad arrivare a 200 Vdc. Gli alimentatori trifase Morsettitalia permettono di avere in uscita tensioni elevate particolarmente adatte per alimentazioni DC bus per movimentazione motori in corrente continua. Gli alimentatori monofase Morsettitalia invece coprono un range di potenze più basse comprese tra 120 Watt e 360 Watt con tensione di uscita regolabile da 22 a 28 Vdc e correnti massime continuative di 15 A. Attualmente disponibile la gamma da 22 a 28 Vdc da 120 W, 240 W e 360 Watt è destinata a crescere nell’immediato futuro con le taglie di maggiore utilizzo. Negli alimentatori trifase, la presenza di un facile tastierino e di un display a 32 caratteri permette all’utilizzatore di impostare i parametri di funzionamento in maniera facile e veloce. Tramite tastierino, interfaccia ethernet o interfaccia Bluetooth è possibile impostare, ad esempio, tensione di uscita, corrente limite di spunto, corrente limite di corto circuito e molti altri parametri. Gli alimentatori sono progettati con l’obiettivo



NEWS MORSETTITALIA prioritario della massima affidabilità. Tutti gli alimentatori proposti da MI sono dotati di protezioni che li rendono estremamente affidabili. Sono presenti protezioni in ingresso e in uscita contro le sovratensioni, protezione in uscita contro il corto circuito. Gli alimentatori dotati di porta di comunicazione (opzionale) ethernet o modbus possono anche essere utilizzati in parallelo nel caso si debbano alimentare carichi molto gravosi. In questo modo due o più alimentatori possono essere collegati in parallelo e grazie alla comunicazione modbus possono condividere, con una distribuzione uniforme, l’erogazione di corrente al carico. Gli alimentatori MI, unici sul mercato, presentano le seguenti caratteristiche peculiari: • Componenti professionali di altissima qualità • Prodotti interamente in Italia • Collaudo computerizzato su ogni alimentatore e collaudo in condizioni reali di lavoro 100% • Uscita protetta contro il sovraccarico ed il corto circuito, indicati sul display • Ingresso e uscita protetti da sovratensioni • Possibilità di collegamento in parallelo fino a 6 alimentatori dello stesso amperaggio • Progettati e costruiti seguendo le normative CSA – UL 508

I/O distribuito Nelle tecnologie di automazione industriale la comunicazione Ethernet è diventata lo standard. I moduli e il sistema di distribuzione I/O organizzano in maniera ottimale la vostra comunicazione Ethernet. I componenti modulari I/O sono remoti, installati accanto alla macchina e collegati in rete mediante bus di campo. Un’ampia gamma di diversi moduli I/O può elaborare differenti segnali “attuatore/sensore” e generare funzioni diagnostiche complete che consentono di ottimizzare il processo industriale e nello stesso tempo di ridurre notevolmente i tempi di fermo della macchina. Morsettitalia ha sviluppato un innovativo sistema di acquisizione e distribuzione dati. Il sistema, costituito da un insieme di dispositivi master-slave, può essere utilizzato per l’acquisizione

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IO distribuito di segnali analogici e digitali dipendenti da grandezze fisiche di varia natura (temperatura, velocità, ecc...) al fine di effettuare il controllo della grandezza misurata e del processo ad essa dipendente. Il sistema si compone di: - Un modulo master che gestisce la comunicazione tra host remoto e gli slaves di acquisizione dati - Uno o più moduli slaves direttamente interfacciati alla sensoristica, che può essere di Input, di Output o Analogica - Modulo di potenza per alimentazione degli stessi moduli master e slaves. Il sistema di I/O remoto è formato quindi da un modulo master e da differenti moduli slaves connessi al master tramite un fascio ottico di luce. L’utilizzo di trasmissione ottica inter-modulare rende il sistema particolarmente adatto per applicazioni in ambienti particolarmente aggressivi e soggette a vibrazioni e polveri. I moduli slaves, che possono essere di acquisizione segnali di On/Off da 24 Vdc fino a 110 Vdc, di pilotaggio relè elettromeccanici o statici, o di conversione di grandezze analogiche, hanno il compito di condizionare il segnale proveniente dal trasduttore della grandezza elettrica da misurare e di inviarlo (come dato digitale) al modulo master tramite comunicazione ottica modulata (fascio di luce led).


BONFANTI NEWS

Competenza e innovazione nella movimentazione di materiali e logistica di produzione

BONFANTI vanta un’esperienza collaudata nello sviluppo di soluzioni specifiche nel segmento della movimentazione di materiali e della logistica di produzione. Il team operativo dell’azienda, ha l’obiettivo di pianificare le strategie più efficaci per agevolare i processi di movimentazione dei materiali con la conseguente ottimizzazione delle tempistiche di processo, così da consentire ai clienti di accrescere la redditività delle proprie attività, garantendo uno standard di qualità e sicurezza ai massimi livelli. Competenza e innovazione, dunque, distribuite in ciascun ramo di attività dell’azienda, sono le parole chiave della progettazione e dello sviluppo di BONFANTI. La gamma di prodotti rappresenta la risposta ottimale per tutte le esigenze della clientela, dalla

movimentazione dei materiali all’asservimento degli impianti, dall’immagazzinamento al controllo e al monitoraggio dei processi. BONFANTI è impegnato nella progettazione, produzione e installazione di: • impianti di sollevamento; • impianti di movimentazione e stoccaggio di materiali; • Applicazioni e sistemi SW. BONFANTI fornisce anche consulenza e progetti chiavi in mano per le EPC (Engineering Procurement and Construction) per la fornitura di impianti e sistemi completi. La nostra gamma di prodotti comprende: • impianti di sollevamento standard (a comando manuale); • altre impianti e sistemi di movimentazione di materiale;

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NEWS BONFANTI • magazzini automatici; • monitoraggio e controllo del processo; • ingegneria generale. BONFANTI ha una linea di prodotti dedicata in base al settore industriale, che variano da gru di manutenzione relativamente semplici e / o da altri impianti di sollevamento fino a specifiche impianti di processo o di portata elevata con capacità fino a 400t. STANDARD BONFANTI E QUALITÀ La macchina targata BONFANTI è progettata in accordo alle standard FEM e ISO conformemente alla DIRETTIVA MACCHINE per la marcatura CE. Il loro dimensionamento, oltre agli standard, tiene conto sia delle particolarità del servizio che delle condizioni nell’ambiente di lavoro in cui verranno impiegati. Da tempo BONFANTI opera secondo il sistema di controllo e di garanzia della qualità certificato ISO 9001 nei seguenti settori di attività: progettazione, fabbricazione, installazione, messa in servizio e assistenza post-vendita. Ponendo molta attenzione nella standardizzazione dei pezzi di ricambio e proponendo con cura i Kit di Ricambio, BONFANTI offre ai suoi Clienti l’opportunità di contenere i costi della loro fornitura e di minimizzare i tempi di manutenzione (e tempi di perdita di produzione) che, di conseguenza, generano costi molto superiori a quelli dedicati alle parti di ricambio. La nostra missione è quella di offrire competenze e prodotti ai clienti che hanno la necessità di aumentare la redditività delle proprie attività aziendali e l’efficienza logistica interna. BONFANTI PER L’ACCIAIO - MACCHINE HDC Per venire incontro alle esigenze/richieste del Cliente per una produttività sempre maggiore,

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BONFANTI ha sviluppato per l’industria siderurgica la gamma di prodotti “HDC” in grado di soddisfare i requisiti operativi sempre più complessi con l’aumento del tempo di disponibilità e la riduzione dei tempi morti. La gamma di prodotti “HDC” è studiata per rispondere alle esigenze specifiche di questo settore (applicazioni a carico elevata) come: • Sicurezza; • Affidabilità; • Elevate prestazioni; Questa gamma di prodotti consente di coprire tutta la lavorazione dei processi produttivi a partire dai materiali grezzi / minerali / rottami fino alla fase finale dedicata alle aree di stoccaggio e spedizione. Poiché ogni applicazione all’interno delle acciaierie presenta le proprie peculiarità, richiedendo soluzioni appositamente progettate, BONFANTI ha diversificato la sua gamma “HDC” basata su varie fasi del processo produttivo. Essendo orientati verso un miglioramento continuo, le soluzioni applicate alle apparecchiature HDC vengono costantemente aggiornate per renderle sempre più idonee a risolvere problemi specifici legati a questo settore, quali: • presenza di fonti di calore e polveri; • gestione di periodi di manutenzione limitati; • sicurezza degli operatori. La fondamenta di progettazione dell’apparecchiatura “HDC” pone molta attenzione per quanto riguarda la standardizzazione delle parti meccaniche e elettriche per rendere meno onerosa la fornitura di pezzi di ricambio. Tutto questo consente di fornire ai clienti finali l’esperienza e i prodotti al fine di aumentare la produttività e l’efficienza logistica, con una particolare attenzione all’aumento della sicurezza e alla riduzione dei costi di manutenzione.


BONFANTI NEWS BONFANTI PER IL TRATTAMENTO TERMICO – MACCHINE AUTOMATICHE ( HT ) Le macchine “HT” sono progettate per gestire in modo AUTOMATICO le attività di movimentazione e stoccaggio per i processi di forgiatura e trattamento termico. Gli impieghi tipici sono i seguenti: fucinatura, trafileria, produzioni di viti e bulloni. La modularità delle soluzioni “HT” consente di realizzare una progettazione completa dei processi logistici. Le caratteristiche principali sono: • meccanismo anti-infortunio per evitare oscillazioni durante l’esecuzione del processo di movimentazione/ stoccaggio; • identificazione automatica del materiale da movimentare; • verifica dimensionale del materiale; • posizionamento automatico del materiale (da lavorare e già lavorato) in un’area di processo completa includendo il carico dei forni, dei bagni d’acqua di ricottura e delle piattaforme di raffreddamento; • stoccaggio automatico nei depositi WIP per il materiale da lavorare e già lavorato; • evacuazione automatico del materiale lavorato dall’area di lavoro; • scambio di dati di processo con sistemi ERP e MES esterne. BONFANTI PER IL DECAPPAGIO MACCHINE AUTOMATICHE ‘’PP’’ La macchina “PP” consente una gestione completamente automatica della movimentazione di materiali per gli impianti di decapaggio. Gli impieghi tipici sono i seguenti: trafileria, produzioni di viti e bulloni. Le principali caratteristiche di questi sistemi sono: • progettati e prodotti per operare in ambienti corrosivi e pesanti tipici degli impianti di

decapaggio; • meccanismo anti-oscillante per evitare oscillazioni durante l’esecuzione del processo di movimentazione; • la gestione completa dei cicli di lavoro; • posizionamento e esecuzione automatici della movimentazione del materiale tra i serbatoi di decapaggio; • controllo completo e certificazione dei tempi di immersione; • cicli di lavoro diversificati in base a alla tipologia di materiale • possibilità di trattare contemporaneamente materiali diversi. BONFANTI PER LO STOCCAGGIO MACCHINE AUTOMATICHE “WS” Le macchine “WS” sono progettate per gestire lo stoccaggio automatico di materiale con grandi dimensioni e/o carico pesante (come le bobine in acciaio e in alluminio, le barre d’acciaio, le barre d’ottone e i profili, le lastre d’alluminio e d’acciaio, i profili e le barre). Le caratteristiche principali sono: • meccanismo anti-oscillante per evitare oscillazioni durante l’esecuzione del processo di movimentazione; • movimentazione automatica (aera con gru per carrelli elevatori automatici e terra con combinazione di trasportatori e navette secondo i vincoli logistici e di ciclo dell’applicazione) del materiale durante la ricezione (input), stoccaggio e scarico/rilascio del materiale (output); • verifica automatica delle dimensioni del materiale prima dello stoccaggio; • stoccaggio automatico del materiale in base alla disponibilità di spazio nel magazzino e in base alle logiche di stoccaggio predefinite; • gestione completa delle liste di esportazione (pickup) per fornire automaticamente il materiale nelle baie di scarico in base all’elenco di reperimento richiesto;

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NEWS BONFANTI • riordino automatico del magazzino per ottimizzare l’uso dello spazio e minimizzare i futuri cicli di immagazzinamento/reperimento; • scambio di dati con i sistemi ERP e MES per la ricezione dei dati sul materiale, della lista di raccolta e per la trasmissione delle celle di stoccaggio del magazzino e delle missioni di I / O. BONFANTI PER LA PLASTICA BONFANTI è leader nel settore dei sistemi automatici di movimentazione, stoccaggio e confezionamento per la produzione di pellicole in plastica, avendo sviluppato soluzioni specifiche per soddisfare tutte le esigenze logistiche (movimentazione, trasporto, pesatura, confezionamento, etichettatura, stoccaggio) e applicazioni software verticali, consentendo al cliente di gestire l’intero processo produttivo (dall’avvolgitore alla spedizione). È disponibile una gamma completa di attrezzature e sistemi per soddisfare qualsiasi esigenza di processo in questo processo produttivo. SERVIZIO ASSISTENZA L’Assistenza BONFANTI è il ramo d’azienda specializzato nei servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria che garantiscono il corretto funzionamento e un regolare rendimento degli impianti durante tutto il loro ciclo di vita. Il Servizio Assistenza è composto da uno staff di tecnici qualificati che da anni opera nel

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settore del sollevamento utilizzando strumenti ed attrezzature che permettono lo svolgimento delle operazioni in completa sicurezza. Il Servizio Assistenza offre molteplici servizi quali: manutenzione programmata, interventi tecnici/montaggi, assistenza tecnica, magazzino ricambi nonché modernizzazioni e ricertificazioni di vecchi impianti di sollevamento. Offre inoltre un servizio di informazione sulle norme vigenti nel settore. Interviene con comprovata esperienza in aziende operanti in ambienti gravosi quali acciaierie, fonderie, cementerie, cartiere, etc. A disposizione del cliente il servizio assistenza offre un’adeguata struttura composta da: • Ufficio assistenza (call center, programmazione interventi e relativa documentazione, assistenza telefonica, preventivi, ricambi e spedizioni); • Squadre di pronto intervento (tecnico con competenze elettriche, tecnico con competenze elettroniche, tecnico con competenze meccaniche); • Generale (area assistenza di 2500 metri quadrati coperti, magazzino ricambi multimarca, officina meccanica per riparazioni)



NEWS A.C.& E.

A.C.& E., Leader in safety of machinery

Le norme ISO, EN, ANSI, UL, CSA, AS/NZ, RT UD, SASO, cerchiamo di fare un po’ di luce …. In un mondo dove nella teoria si dovrebbe tendere ad una armonizzazione delle normative dal punto di vista tecnico e giuridico per facilitare lo scambio di beni, assistiamo invece ad una realtà fatta di ostacoli, barriere e muri che portano i fabbricanti a doversi districare tra i diversi standard dettati dai Paesi verso i quali si intende esportare i propri macchinari. Per quanto questi stessi ostacoli costituiscano dei vincoli oggettivi, non devono di per sé rappresentare un freno alla visione di mercato dei produttori, bensì costituire un fattore qualificante per gli operatori più attenti e consapevoli, nonché rappresentare l’opportunità di diversificare la propria presenza nei mercati internazionali in un contesto globale che offre nuove e variegate opportunità. La conoscenza di leggi, norme, procedure ispettive e sistemi di sorveglianza in vigore nei singoli mercati di destinazione si pone come un fattore critico di successo per chi voglia ampliare la propria presenza commerciale a livello internazionale. In particolare, per quanto riguarda macchinari industriali e quadri elettrici, si possono individuare tre macro-gruppi corrispondenti ad altrettante modalità di

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verifica della conformità degli stessi: • Rilascio di un Dichiarazione di Conformità da parte del fabbricante, talora anche inesattamente definita come autocertificazione (ad es. applicabile alla Direttiva Macchine 2006/42/CE, Bassa Tensione 2004/35/UE), con eventuale indagine o verifica da parte delle autorita’ preposte alla sorveglianza del mercato o alla sicurezza dei luoghi di lavoro • Attestazione della conformità mediante ispezioni prima della messa in servizio (Nord America, America Latina, Australia) e successiva ispezione, in ogni modo, in caso di incidente; • Attestazione della conformità prima dell’ingresso del prodotto nel territorio (Mercati Eurasiatici, Russia, Cina, Arabia Saudita, etc.). A.C.& E.: un supporto concreto e qualificato. AC&E nasce nel 2000, forte di una consolidata esperienza risalente già al 1990 nel campo della sicurezza dei macchinari industriali da parte dell’Ing. Gino Zampieri, seguito poi da Matteo Marconi. L’azienda, che ha la propria sede a Verona, è oggi un laboratorio accreditato ILAC a livello internazionale in grado di attuare le necessarie procedure di esportazione, conformità e certificazione per prodotti quali:


A.C.& E. NEWS

• quadri elettrici • macchine • impianti industriali Una solida esperienza tecnico-legale accumulata in anni di attività e la collaborazione con numerose e primarie aziende fanno di A.C.& E. un partner di riferimento per chi abbia necessità di ottenere un supporto concreto e qualificato. Gli ormai oltre 25 anni di esperienza e attività sono stati contrassegnati dal raggiungimento di tappe importanti che hanno permesso di consolidare e ampliare i servizi offerti, i quali attualmente includono formazione, consulenza tecnica, consulenza legale e attività di test e certificazione. Le pietre miliari dell’azienda includono i seguenti traguardi: • 2002 -2007: A.C.& E. è stata UL Agency AG 345; • 2010: un accordo con Siemens Italia fa di A.C.& E. un riferimento per la consulenza nel campo “Safety of Machinery”, reliability e formazione in campo normativo: • 2013: ottenimento della certificazione del sistema di gestione qualità UNI EN ISO 9001:2008 (No 1.315.929) e l’accreditamento come RTL (Recognized Testing Laboratory - Laboratorio di prova riconosciuto – No 2013-RTL-L3-22), rilasciato da Intertek per il Nord America; • 2014: o A .C.& E. diventa un Laboratorio riconosciuto da QPS

per le field evaluation e certificazioni per quadri elettrici, sia per il mercato canadese, sia per quello statunitense o Avvio delle attività di supporto a fabbricanti di macchine industriali che esportano in Brasile, con la conseguente necessità di stabilire una presenza diretta sul territorio – la sede operativa di A.C.& E. do Brasil viene stabilita a San Paolo nel 2016; o Nasce A.C.& E – RU con sede a Mosca, grazie alla quale è possibile fornire il servizio di Rappresentante del Produttore all’interno dell’Unione Doganale e di rilasciare e registrare Dichiarazioni di Conformità e Certificati EAC 2016: viene stabilita A.C.& E. Iberia con sede a Madrid. 2017: A.C.& E. ha raggiunto due tappe fondamentali nella propria crescita diventando Laboratorio ACCREDIA 1633 per l’esecuzione di test sulle macchine industriali ed ILAC internazionale. La divisione Nord America diventa Advanced Testing and Laboratory. A.C.& E.: una presenza internazionale. AC&E Nord America I maggiori costruttori di macchine, impianti ed equipaggiamenti elettrici - sia nazionali sia europei si avvalgono da anni del supporto tecnico di A.C.& E. nella fase di progettazione e certificazione cETLus di prodotti destinati ai mercati nordamericani, ed in particolare secondo gli standard UL e CSA UL 508A, NFPA 79, CSA 22.2 No 14, CSA 22.2 No 286, PHSR, Spe-1000, etc.

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NEWS A.C.& E. Il riconoscimento RTL (Recognized Test Laboratory) permette ad A.C.& E. di rilasciare rapporti di conformità anche per i cosiddetti componenti “unlisted”, facenti parte dell’assieme macchina. I mercati nordamericano richiedono, inoltre, di porre ulteriore attenzione alle differenti modalità di recepimento dei codici normativi ed alle interpretazioni degli stessi, e la difficoltà nel definire l’armonizzazione degli standard fa sì che attualmente ne esistano 15 nei territori nordamericani. La certificazione a marchio CE è espressamente non riconosciuta nel territorio canadese. ACE Do Brasil La sede brasiliana rappresenta la chiave di accesso a questo mercato, non solo per i fabbricanti di macchine e venditori stranieri, ma anche per le imprese brasiliane che producono macchinari, e/o che devono adeguare il loro parco macchine alle Normas Regulamentadoras brasiliane (NR10, NR12, NR17, etc.) A.C.& E. mette a disposizione delle imprese le proprie conoscenze tecnico-giuridiche per sviluppare le soluzioni di sicurezza dei macchinari già in fase di progettazione, fino al rilascio dell’A.R.T. Le attività vengono svolte anche grazie ad ingegneri brasiliani iscritti al CREA. OOO ACE-RU ACE-RU può svolgere le funzioni di Mandatario per i fabbricanti che intendono commercializzare i propri prodotti nel territorio dell’Unione Doganale (i cui stati membri sono: Russia, Bielorussia, Kazakhistan, Armenia e Kyrgyzstan). ACE-RU eroga servizi di consulenza secondo i requisiti previsti dai Regolamenti Tecnici dell’Unione Doganale e fornisce il supporto necessario alle aziende nelle procedure di immissione dei prodotti nei territori dell’Unione Doganale. In particolare, A.C.& E.-RU risponde all’esigenza dei produttori stranieri di avere un proprio Rappresentante sul territorio dell’Unione Doganale, secondo quanto richiesto dal Regolamento Tecnico, in grado di supportare l’azienda nelle fasi volte al rilascio e alla

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Settore Industriale

RT UD 010/2011 RT UD 004/2011 RT UD 020/2011 RT UD 012/2011 – ATEX

Settore Abbigliamento

RT UD 017/2011 RT UD 005/2011 RT UD 007/2011 RT UD 008/2011

Settore Arreda- RT UD 025/2012 RT UD 007/2011 mento RT UD 021/2012 - RT UD 022/2011 Settore Agroalimentare RT UD 027/2012 - RT UD 029/2012 RT UD 015/2011 - RT UD 022/2011 e Vino RT UD 023/2011 - RT UD 024/2011 RT UD 001/2011 - RT UD 033/2013 RT UD 034/2013

registrazione delle Dichiarazioni di Conformità EAC e dei Certificati EAC garantendo, nel contempo, la massima tutela e riservatezza dei dati aziendali. AC&E LABORATORY In qualità di laboratorio certificato ISO 17025, A.C.& E. può svolgere attività di testing riconosciute come propedeutiche all’ottenimento di quanto segue: • certificazioni per alcuni paesi mediorientali e africani (Arabia Saudita, Kenya, Nigeria, ed altri); • sdoganamento dei prodotti nel mercato turco; • messa in servizio in alcuni paesi dell’Unione Europea, dove sono sempre più richiesti test di campo obbligatori prima dell’avviamento dell’impianto (ad es. in Germania). I riconoscimenti ottenuti da A.C.& E. Laboratory sono: • ACCREDIA (certificato 1633) – ente di certificazione italiano; • Intertek, come Recognized Test Laboratory (No 2013-RTL -L3-22) Tali riconoscimenti permettono di svolgere numerose tipologie di test in conformità alle differenti normative applicabili nei paesi di installazione dei macchinari, riconoscendone gli aspetti normativi e le validazioni in materia di sicurezza. In base al riconoscimento di ACCREDIA, A.C.& E. può testare e validare la conformità alle seguenti normative:


A.C.& E. NEWS

Per il Nord America: • NFPA 79:2015, NFPA 79:2012, NFPA 79:2007 ¶ 18.2: Continuity of the Equipment Grounding Circuit; • CSA C22.2 No 14-13 ¶ 6.8: Dielectric Strength; • CSA C22.2 No 286-15 ¶ E.1: Dielectric Strength Test; • CSA 22.2 No 301-16 ¶ 19.4: Dielectric Strength Test Per l’Unione Europea: • CEI EN 61439-1:2012 ¶ 10.9.2; • CEI EN 60204-1:2006 IEC 60204-1:2016 ¶ 18.2.2; • CEI EN 60204-1:2006 IEC 60204-1:2016 ¶ 18.2.3; • IEC TS 60204-34:2016 ¶ 18.1 b: Part 34. AC&E ACADEMY Grazie alla certificazione UNI EN ISO 9001:2008 (No 1.315.929), “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti”, A.C:& E. organizza corsi di formazione tecnici e seminari sulle seguenti tematiche: • Unione Europea: gli argomenti trattati coprono le tematiche riguardanti gli aggiornamenti legislativi e normativi e le applicazioni pratiche legate alla Direttiva 2006/42/CE, Direttiva Bassa Tensione, Direttiva EMC, Direttiva Atex, Direttiva PED, UNI EN ISO 13849-1, UNI EN ISO 13849-2; CEI EN 60204-1; ISO 12100, ISO/TR 14121-2., tec. • Worldwide: gli argomenti trattano tutte le tematiche riguardanti gli aggiornamenti legislativi e normativi dei paesi extra-Unione Europea: Nord America, Russia, Brasile, Arabia Saudita, Nigeria, Cina, Australia. • Nord America (ripetuto). • Tecnico-legali: gli argomenti trattati coprono tutte le tematiche riguardanti la Direttiva Macchine 2006/42/ CE e la sicurezza dei luoghi di lavoro disciplinata dal D.Lgs. 81/2008.

… E PROSSIMAMENTE: SAFETY 4.0 A.C.& E. è finalmente riuscita a risolvere l’ambiguità riguardante il concetto di guasto pericoloso, fino ad oggi definito come “rischio” e descritto attraverso il Performance Level. IIoT è uno strumento predittivo (e non prognostico) per il calcolo del rischio di malfunzionamento di un componente o di un sistema che utilizza i valori delle grandezze analogiche e digitali disponibili nei sistemi d’automazione di Siemens. L’elaborazione dei dati si basa su algoritmi di calcolo affidabilistico sviluppati da A.C.& E. in collaborazione con la stessa Siemens. Il sistema coniuga la raccolta di dati di campo quali correnti, carichi, stress e durata dei fenomeni con tecniche di analisi probabilistica e matematica dei sistemi, distinguendo tra le varie modalità di guasto tipiche dei componenti (funzioni esponenziali o di Weibull). Nel sistema viene quindi settato il limite di affidabilità ritenuto accettabile da parte del Manager per la Sicurezza. L’utente può in qualsiasi momento interrogare, in tempo reale, il proprio apparato, anche attraverso uno smartphone. Nel caso venisse oltrepassato il limite di affidabilità impostato, l’utente verrà avvisato tempestivamente. Il fine di questa attività si tradurrà nella possibilità di organizzare manutenzioni preventive, evitando guasti pericolosi. A.C.& E. si pone in questo modo come un’organizzazione proiettata verso il consolidamento del proprio patrimonio di conoscenza ed esperienza, e verso una continua ricerca per fornire servizi affidabili e allineati con i tempi alla propria clientela.

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NEWS SEITRON

Seitron SpA, specialista del controllo di temperatura in impianti di climatizzazione, della rivelazione di gas, di analizzatori di combustione portatili. Seitron SpA, fondata nel 1981 in Veneto a Bassano del Grappa , è oggi un’azienda specializzata nello sviluppo, produzione e vendita in tutto il mondo di prodotti per il controllo di impianti HVAC , di rivelatori di gas e di strumenti portatili , in particolare analizzatori di combustione. Seitron, che è certificata ISO 9001 , è il più importante produttore italiano di cronotermostati, anche wireless , di regolatori per solare termico ,di rivelatori di gas per ambienti residenziali , di analizzatori di combustione portatili . Nel 2004 Seitron ha sviluppato la sua prima gamma di analizzatori di combustione palmari sino a 3 celle di misura gas . Oggi Seitron vanta una gamma completissima di analizzatori di combustioni ed emissioni , sino a 12 gas misurati in contemporanea, venduta ed assistita nel mondo da distributori specializzati . Chemist 600 è un analizzatore palmare di combustione e di emissioni , capace di misurare sino a 6 gas diversi . I gas misurabili sono O2, CO, NO, NO2, SO2, CO2, H2S, CxHy. Questo analizzatore ha un grande LCD grafico a colori ed una stampante termica integrata . Nella memoria del Chemist 600 ci sono 10 lingue diverse , 12 combustibili cona la possibilità di aggiungerne altri 16 . Si possono salvare fino a 300 analisi complete .Lo strumento è

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alimentato da batterie ricaricabili a ioni di Litio ed ha una seconda pompa di diluizione per misure di alte concentrazioni di CO . Per la comunicazione è presente una porta mini USB e anche connettività Bluetooth Classe 1 . Chemist 600 è conforme alla EN50378-1 e EN 50379 – 2 . Il peso è solo 1,1 kg . Chemist 900 è un analizzatore industriale di emissioni e di combustione . La caratteristica principale è la possibilità di misurare sino a 12 gas contemporaneamente , con 9 celle singole di misura e un misuratore NDIR per CO/ CO2/CH4 . Chemist 900 ha un grande LCD grafico a colori ed una tastiera con stampante integrata . L’evacuazione della condensa è automatica con pompa peristaltica e rende possibile effettuare misure in continuo anche per parecchi giorni . Il campione di gas viene deumidificato con un dispositivo meccanico standard oppure co un raffreddatore rapido ad effetto Peltier . La memoria può contenere sino a 16.000 analisi . La connettività è tramite porta USB e Bluetooth Calsse 1 . Lo strumento è azionato o da batterie a ioni di Litio o dalla rete 110…240 Vca. Chemist 900 è alloggiato in una robusta custodia metallica con trolley per facilitare il trasporto . Il peso è 10 kg .



NEWS MTH

MTH, raffredda gli Armadi ed i Tavoli Due gamme complete, composte da prodotti ad alto tasso di innovazione per il settore del freddo commerciale; si tratta di gruppi frigoriferi completi, plug-in, destinati all’applicazione a tampone su Armadi e Tavoli. Entrambe le gamme contemplano le versioni per alta, media e bassa temperatura, con sbrinamento naturale, elettrico o a gas caldo, e fluidi frigorigeni R290, R452A o R134a, a scelta del Cliente. Si tratta di prodotti sviluppati in co-design con primari attori del settore, con lo specifico obiettivo di ottimizzare i tempi di installazione, semplificare la manutenzione, garantire prestazioni assolutamente al top di mercato. I gruppi frigo sono costruiti su base stampata di Polipropilene, vano dell’evaporatore coibentato con una cuffia ad alto isolamento in Poliuretano espanso, e serpentina di evaporazione della condensa in acciaio inox, in grado di resistere a qualsiasi aggressivo. Le gamme comprendono modelli in versione normale o tropicalizzata, anche per voltaggi e frequenze speciali, nonché versioni per applicazione remota. I gruppi frigo per Armadio sono disponibili per modelli sia da 700 che da 1.400 litri; l’adozione di compressori ad altissima efficienza, combinata alla scelta di motori

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ventola elettronici, consente di raggiungere la Classe energetica A, livello di eccellenza assoluta. I gruppi frigo per Counters, invece, garantiscono il raffreddamento di tavoli composti da quattro vani (o meno): sono disponibili per montaggio sul lato sinistro o destro, a scelta del Cliente che, in funzione delle proprie esigenze, può propendere per un flusso di aria fredda che fluisca lungo lo schienale (versioni “back”), piuttosto che nella parte alta del Tavolo (versioni “top”). La gamma si completa con le versioni in media temperatura (-2 - +6°C), progettate e realizzate per soddisfare le specifiche esigenze di Pasticcerie e Gelaterie. Per concludere, ecco due gamme complete di prodotti in continua evoluzione, che il mercato ha mostrato di apprezzare anche per l’elevatissima qualità, testata e garantita sul cento per cento dei gruppi frigo prodotti.


In caso di freddo... chiudete la porta! Porte frigorifere e componenti, sistemi refrigeranti e monoblocchi MTH - il partner globale per il freddo commerciale e industriale

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VAL VOLE


AQM VALVOLE

AQM, controllo ultrasonoro di corpi valvola

Rilevazione di indicazioni di difettosità dopo placcatura (cladding) con metodo ultrasuoni Phased Array. Articolo a cura dell’area Controlli Non Distruttivi di AQM srl.

La rilevazione del cladding tramite il controllo ultrasuoni (UT) è ampiamente contemplato sia nelle norme del codice ASME che nella UNI EN ISO 17405:2014 le quali danno precise ed esaurienti indicazioni su come eseguire questo tipo di controllo. Con le strumentazioni di ultima generazione non tutti sanno però che possiamo migliorare (e di molto) l’efficacia di rilevazione di tali indicazioni, il posizionamento e la loro mappatura. Questo è possibile grazie a nuovi software di mapping, encoders e sonde Phased Array (PA) di ultima generazione.

in quanto le nuove sonde (PA) possono essere adattate a quasi tutte le superfici di controllo. La tecnica Phased Array (PA) per questo tipo di controllo prevede l’impiego di sonde Dual Linear Array che come le sonde UT classiche a doppio elemento, incorporano due elementi lineari separati (trasmittente e ricevente) che riducono considerevolmente l’ampiezza della riflessione superficiale e conseguentemente aumentano la risoluzione della superficie vicina. In conclusione la sostanza del controllo non cambia ma si migliorano di molto le probabilità di rilevazione di eventuali piccole difettosità nonché la lettura e le interpretazioni dei risulta

Con questi tipi di strumentazione si possono gestire e registrare tutte le indicazioni rilevate su file per poi analizzarne le posizioni, estensioni e grandezze anche successivamente al controllo. In questo modo si avrà sempre una documentazione completa e sempre consultabile. L’ esame come prevedono le norme rimane invariato rispetto all’esecuzione con metodo classico. Il processo è estendibile sia su particolari piani che a forma sferica

Provaglio d’Iseo (BS) Via T.A. Edison, 18 Tel.: +39 030-9291711 e-mail: segreteria@aqm.it www.aqm.it

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VALVOLE EFFEBI

Un riferimento nel mercato delle valvole industriali

Le esigenze dei clienti sono sempre al primo posto nella filosofia aziendale Effebi, con un ufficio dedicato alle applicazioni industriali ed una rete commerciale capillare composta da agenti e rivenditori affidabili e specializzati è in grado di fornire un pronto supporto ai clienti con consigli, preventivi rapidi e documentazione specifica in qualsiasi momento. Altro punto di forza di Effebi di cui è sempre stata fiera è la rapidità di consegna in tempi brevi di materiale (con il programma espresso si parla di poche ore) garantito da un livello di eccellenza del suo centro logistico di 7000 m2 adiacente alla sede di Bovezzo (BS) che può contare su una disponibilità di 2.500.000 valvole in pronta consegna.

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Gamma di prodotti Le valvole a sfera Effebi sono adatte a tutte le più importanti applicazioni industriali, tra cui i prodotti chimici, petrolchimici, raffinerie, impianti alimentari e linee di distribuzione del gas, dell’aria, dell’acqua e per il vuoto. La gamma comprende valvole a 2 e 3 vie (foratura della sfera a L o a T) valvole a sfera con attacchi filettati, flangiati (DIN e ANSI) e a saldare (BW, SW). Le dimensioni sono fino a 4” per le valvole filettate e a saldare e fino a 8” per le wafer e le valvole flangiate. I materiali di costruzione sono in acciaio al carbonio A105, LF2 da barra per temperature fino a -40°, acciaio inossidabile in AISI316L, AISI304 e DUPLEX. Le valvole a sfera Effebi si avvalgono del sistema di tenuta superiore brevettato DSS4 (Dynamic Sealing System 4) che tramite una coppia conica di guarnizioni in TFM 1600 garantisce un’autolubrificazione, una manovra più fluida con la possibilità di una precarica regolabile oltre al materiale standard le tenute possono essere fornite con tenute in PTFE caricato vetro o grafite oppure con tenute in HDPE, DELRIN e PEEK per temperature fino a 260 °C. Completa l’offerta la gamma delle valvole a farfalla con corpo in ghisa nelle versione LUG o WAFER dal DN 40 al DN 1200 con una svariata gamma di elastomeri e lenti.



VALVOLE BFT BURZONI

BFT BURZONI propone un’ampia e diversificata gamma di prodotti per la lavorazione di metalli

La BFT Burzoni propone un’ampia e diversificata gamma di prodotti per la lavorazione di acciai, acciai inossidabili, leghe resistenti al calore e ghise. Lo staff aziendale opera da sempre con forte impegno e passione per il raggiungimento dei seguenti obiettivi

• Frese a filettare MDI • Punte HSS-E, MDI, punte ad inserti • Alesatori • Maschi • Sistema modulare • Mandrini

• QUALITÀ E INNOVAZIONE TECNOLOGICA • FLESSIBILITÀ PROGETTUALE E PRODUTTIVA • TOTALITÀ DEI PRODOTTI A CATALOGO IN PRONTA CONSEGNA • ELEVATA PROFESSIONALITÀ E PREPARAZIONE TECNICA DELLA RETE COMMERCIALE • MASSIMA SODDISFAZIONE DELLA CLIENTELA Questi sono i punti di forza che hanno portato l’Azienda ad essere un’importante realtà nel mondo della meccanica nazionale ed internazionale. BFT Burzoni vanta un magazzino con 10 milioni di pezzi in pronta consegna; 45.000 articoli sono in grado di soddisfare quasi ogni esigenza nel campo dell’asportazione trucioli. Prodotti • Portainserti e inserti da tornitura e troncatura • Frese e inserti da fresatura • Frese HSS-E e MDI

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Bft Burzoni S.r.l. Via 1° Maggio 81-83 - Località I Casoni, 29027 Podenzano (PC) Tel. +39 0523 524234 Fax +39 0523 559941 E-mail: info@bftburzoni.com http://www.bftburzoni.com



AUTO MAZIONE E INDUS TRIA 4.0


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Il riferimento sulle macchine, la componentistica, gli impianti e l'automazione per i settori industriali Oil&Gas - Petrolchimico Chimico - Energetico

Industrial Technology è una rivista internazionale che tratta di macchine, componentistica, strumentazione e automazione per i settori industriali Oil&Gas, petrolchimico, chimico ed energetico. Contiene novità, informazioni e case history su prodotti, tecnologie, fornitori e costruttori. Gli approfondimenti sono relativi principalmente a impianti completi, automazione, controllo, strumenti, valvole, pompe, compressori, soffiatrici, caldaie, scambiatori di calore, unità di processo, tubi, sistemi, software, guarnizioni, PTFE, bulloneria ed elementi di fissaggio, serbatoi, cisterne, analisi e controllo e in generale a ogni prodotto e servizio che può essere utilizzato all'interno del processo industriale.

LE AZIENDE PRESENTI - CHI PUBBLICA

La rivista ha una distribuzione ampia e mirata, ed è un ottimo strumento per promuovere costruttori, OeM, fornitori, impiantisti, società di ingegneria. Sono presenti sia aziende che hanno interesse a farsi conoscere dagli end user, dai contractor, dagli EPC, sia aziende che vogliono promuoversi con gli OeM. Grazie a un lavoro specializzato di distribuzione e di reportistica, gli inserzionisti hanno la garanzia di avere un ritorno commerciale in termini di contatti spendibili.

IL TARGET DI LETTORI - CHI LEGGE

Industrial Technology raggiunge più di 50.000 aziende in tutto il mondo, con una distribuzione particolarmente attenta ed efficace nel Medio Oriente. I lettori appartengono principalmente a industrie del settore Oil&Gas, chimico, petrolchimico, o sono distributori, società di ingegneria, consulenti, contractor, OEM ed EPC. La rivista raggiunge anche le principali fiere e le maggiori associazioni di settore di vari paesi, per avere la massima diffusione tra gli attori interessati.

IL TEAM EDITORIALE - CHI SIAMO

La rivista viene realizzata da professionisti del settore per venire incontro alle esigenze tecniche e commerciali delle aziende. Oltre a specialisti di editoria, marketing e comunicazione, collaborano con la rivista ingegneri e commerciali attivi sul mercato. Il team è internazionale per poter coprire al meglio le principali aree di distribuzione - Europa, Paesi Arabi, Iran e Africa - e si avvale di una partnership con una società di import-export di Tehran.


Industria 4.0 nel settore petrolífero

Mauro Nogarin Giornalista

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Con la caduta dei prezzi del petrolio e del gas quasi tutte le compagnie petrolifere multinazionali e statali hanno dovuto ristrutturare e ridurre i costi operativi per sostenere la redditività industriale, senza correre il rischio di indebolire l’offerta del prodotto sul mercato globale e gli investimenti necessari per esplorare nuove aree petrolifere e permettere la regolaritá della produzione nella linea temporale. Sebbene da una parte la riduzione del personale tecnico amministrativo abbia giá finito il suo effetto, l’elemento tecnologico giocherà un ruolo fondamentale nel campo operativo di questo settore a breve e medio termine. Secondo un recente studio internazionale gli investimenti che le compagnie petrolifere sborseranno per finanziare progetti dell’industria 4.0 fino al 2020 a circa 20 miliardi di dollari. Questa la previsione fatta da Radix, una delle big company che offrono soluzioni nei segmenti strettamente informatici con soluzioni di embedding IoT, Analytics, Big Data, Cloud Computing and CyberSecurity. Tuttavia non bisogna dimenticare che la digitalizzazione nell’industria petrolifera già da qualche anno ha fatto dei notevoli passi in avanti e non solo sul piano teorico, ma anche su quello pratico. Tra gli esempi piú significativi del momento si può menzionare il progetto di Repsol, citato durante la recente conferenza internazionale di Arpel (Associazione Regionale Imprese del Petrolio dell’America Latina) presso la cittá di Punta del Este (Uruguay), dove nel giacimento canadese di Chovin, grazie a un sistema informatico si possono monitorare in modo remoto 800 pozzi petroliferi oltre ad automatizzare vari procedimenti operativi. Da un punto di vista economico-finanziario l’introduzione della tecnologia 4.0 deve comunque offrire due grandi vantaggi: incrementare la produzione a breve termine per poter abbassare il costo del barile di petrolio, coinvolgendo anche il costo di capitale e le spese operative. Senza perdere di vista che gli accordi globali come il

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Marine and Offshore Surveyors Abu Dhabi

COP21 sono un parametro che queste nuove tecnologie dovranno aiutare a compiere per abbassare i livelli di CO2 nell’ambiente. In generale sono tre gli assi portanti sui quali molte aziende informatiche stanno lavorando: data driven analytics, che ha l’obiettivo di individuare in qualsiasi momento e qualsiasi punto dell’impianto il pezzo difettoso, allo scopo di limitare i danni generati dall’eventuale arresto dell’impianto stesso e dai tempi di ricerca per ripararlo. Dispositivi robotizzati che possono essere utilizzati per ispezionare aree remote nell’ambito di progetti offshore sui fondali marini molto profondi, o eseguire studi di sismica 2D o 3D via aerea in zone terrestri poco accessibili. Terzo, sviluppare applicazioni informatiche di modelli matematici per la simulazione volte ad incrementare la produzione in certe situazioni cicliche negli impianti di raffinazione. Secondo un recente studio condotto dal IHS Energy, nei progetti di digitalizzazione portati a termine fino ad oggi a livello mondiale si é potuto constatare tre tipi di vantaggi in quanto a prestazioni nell’ambito operativo: la media dell’incremento di produzione di gas e petrolio é stata nell’ordine del 2 – 8%, riduzione di costi sul capitale tra l’1 e il 3%, riduzione dei costi operativi tra 5 e il 25%. Per quanto riguarda il segmento dell’Upstream le aziende stanno concentrando le proprie risorse prevalentemente nelle applicazioni per piattaforme offshore. Come il caso dell’americana Moxa, leader nel campo delle tecnologie IIoT (Industrial Internet to Things). La soluzione a cui sta lavorando consiste nella applicazione di tecnologie avanzate di networking con l’offerta di prodotti specifici basati sull’embedded computing e WiFi combinati con le funzionalità di PLC (controllore Logico Programmabile). Questo quindi permette un risparmio immediato in termini di costi operativi in quanto il cliente è in grado di effettuare analisi in tempo reale sulla piattaforma stessa, considerando che ogni giorno si producono fino a quattro terabytes di dati informatici richiedendo giorni o settimane di calcoli, un ritardo che spesso provoca considerevoli perdite alla compagnia per non prendere decisioni operative nei tempi necessari.

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MoxaSite - W2150

Per il segmento midstream, le soluzioni tecnologiche 4.0 puntano a un miglior monitoraggio del flusso di gas o petrolio lungo i gasdotti o oleodotti. Sebbene il sistema SCADA è in funzione già da qualche anno, il miglioramento consisterà in una maggior capacità di trasmissione dati attraverso fibre ottiche di ultima generazione. Tuttavia la tendenza è quella di sviluppare pacchetti informatici in grado di rilevare e localizzare in tempo reale fughe di idrocarburi, come per esempio quello sviluppato dall’azienda tedesca PSI, ottimizzare costi per il pompaggio e quindi minor consumo di energia, che genera anche una minor usura dei gasdotti allungando allo stesso tempo la vita utile. Le simulazioni preventive durante le operazioni offline, e le condizioni idrauliche possono cambiare a seconda della composizione chimica del gas o del petrolio, e questo può diventare molto conveniente economicamente al gestore del gasdotto. Infine per quanto riguarda il segmento downstream, i sistemi che si stanno progettando in un certo senso sono abbastanza simili a quelli del Midstream, vale a dire che il target é quello di consolidare il monitoraggio dell’impianto di raffinazione in maniera remota, che va dall’analisi per la manutenzione preventiva alla gestione delle risorse dell’impianto stesso. Tuttavia nonostante i numerosi vantaggi menzionati su un punto la maggior parte degli esperti sono d’accordo: tutelare nella maniera piú minuziosa possibile la sicurezza cibernetica industriale. Tanto per salvaguardare dati che sono di enorme sensibilità finanziaria, considerando che possono ripercuotere con la medesima velocità i mercati globali, oltre alla vulnerabilitá che potrebbe compromettere il funzionamento delle strutture petrolifere stesse.

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Multi Site - WellHead

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AUTOMAZIONE INDUSTRIA 4.0 SIDAC CNC SRL

SIDAC CNC srl, Sistemi di automazione computerizzati, la strada dell’automazione Fondata nel 1984, SIDAC è sempre rimasto tra gli attori più attivi dell’automazione. Dalla sua fondazione, Sidac fornice soluzioni “chiavi in mano” per hardware come schede elettroniche, azionamenti e motori e software, con un’importante presenza globale nel campo dell’automazione ad alta tecnologia. Nata come azienda per la realizzazione di apparecchiature elettroniche dedicate e la gestione di robot di controllo come per esempio i controlli ai raggi X non distruttivi su componenti usciti dal processo di pressofusione, SIDAC si è col tempo ampliata. Oggi è in grado di operare in ogni settore del mondo dell’automazione, attraverso lo sviluppo di propri sistemi CNC e PLC, che soddisfano le esigenze tecniche del Cliente. SIDAC è noto per la fornitura di sistemi affidabili, ad alte prestazioni e modulari, di componentistica selezionata e dotata di SW altamente sofisticati e hardware personalizzati, con massima compatibilità con il mondo esterno e facilità di impiego. SIDAC, forte dell’esperienza acquista dalla sua fondazione ad oggi, offre anche servizi di consulenza ed assistenza, oltre che di formazione del personale tecnico. In breve, SIDAC vanta di rilevanti presenze ed esperienze di successo in: •macchine utensili tradizionali e speciali, rettifiche •elettroerosione a tuffo, scantonatrici, punzonatrici •robot di verniciatura, spazzole, spazzole industriali •robot per manipolazioni, taglio, taglio plasma, curvatura, montaggi ed asservimenti •macchine tessili (orditoi a CNC, garzatrici, ecc..) ed

avvolgitrici per filo sia tessile che metallico •taglierine per lamiera, carta, legno, vetro •lavorazione laser per taglio e asportazione su file 2D e 3D •automazione generica di macchine monoasse e multiasse per lavorazioni speciali nei più svariati settori. SIDAC è un’azienda che investe molto sulla ricerca e sviluppo. Questi continui investimenti in progettazione tecnologica, hanno permesso a SIDAC di introdursi in nuovi settori di innovazione, fino alla partnership con altre aziende del territorio italiano ed anche con i centri universitari più rinomate del paese come il Politecnico di Torino. Ne è un esempio uno degli ultimi progetti commissionati proprio dal Politecnico di Torino. Grazie al progetto VENTURAS realizzato con il Politecnico di Torino, SIDAC risulta tra le 14 aziende Italiane vincitrici nell’ultima call dei bandi Horizon 2020. Il progetto VENTURAS consiste nello sviluppo e progettazione di un sistema di pale eoliche orientabili di piccole dimensioni in grado di sfruttare anche i venti minimi.

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AUTOMAZIONE SIDAC CNC SRL INDUSTRIA 4.0 Tutti questi vantaggi non potevano che tradursi nella soddisfazione del cliente De Tomi s.r.l. che ha ottenuto risultati nettamente superiori a quelli realizzati, con il sistema tradizionale.

Come riportato dall’articolo su “Il Sole 24 ore”, il prototipo quasi definitivo, coperto da brevetto, ha come obbiettivo quello di sviluppare la tecnologia in campo energetico. Il seguente ‘’case history’’ vi potrà illustrare meglio la strada intrapreso da SIDAC nell’automazione. De Tomi s.r.l , cliente e partner di SIDAC, aveva l’esigenza di apportare del materiale, con velocità di inserimento costante e con superficie di spessore costante senza l’ausilio di un operatore. Grazie alle tecnologie di movimentazione particolare, SIDAC ha potuto di eseguire profili di movimentazione, con tempi, velocità e campionamento molto alti. Si è arrivati poi fino alla realizzazione di un’applicazione di apporto di materiale su superfici sferiche, per la realizzazione di valvole di grosse dimensioni, utilizzate in campo petrolifero. Attualmente, questo avviene con sistemi semi automatici, quali tavole rotanti e manipolatori posizionatori, che richiedono il continuo intervento di un operatore, per correzioni o modifiche, su posizioni del manipolatore, in quanto superficie sferica. I vantaggi nella soluzione proposta da SIDAC sono stimabili in termini di riduzione di tempo per le operazioni, maggiore precisione e infine una riduzione di costi rispetto all’acquisto del componente con materia prima integrale. Inoltre, i sistemi proposti da SIDAC hanno permesso controllare l’intera lavorazione, attraverso la tecnologia di connessione indicata per Industria 4.0, agganciandosi alla rete per mezzo di SW particolari, apportando così una maggiore pianificazione del sistema e maggiore capacità di gestione costi. La gestione del profilo avviene attraverso una pre elaborazione da CAD. Tutta la movimentazione è realizzata senza interruzioni.

La macchina in questione è costituita da 4 assi, interpolati con un asse rotante, una basculante e un robot cartesiano X – Y – Z. È presente anche una gestione in CanOpen e analogica per il controllo della quantità di prodotto, proporzionale alla velocità periferica del vettore di movimento e la componente di temperatura, ciclo di lavorazione fondamentale, perché il prodotto si amalgami con la sfera stessa (figura 1).

Figura 1: L’immagine si riferisce alla lavorazione di riporto tramite saldatura su una parte di una valvola a sfera (la sfera) il cui utilizzo è principalmente nel settore dell’Oil & gas, petrolchimico. La lavorazione consiste nel riportare su un acciaio al carbonio diversi tipi materiali (ad es. Inconel 625 – AISI 316 – Duplex F51 ecc…) che permettono al componente di acquisire migliori proprietà meccaniche e di incrementare la resistenza alla corrosione. Inoltre rappresenta un’opzione meno impattante dal punto di vista economico rispetto all’acquisto del componente con materia prima integrale.

SIDAC CNC SRL Via Acquedotto, 111 21017 – Verghera di Samarate – (VA) Tel. +39.0331.223019 Fax +39.0331.223078 email:info@sidaccnc.it Sito : www.sidaccnc.it

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Industria 4.0 e macchine intelligenti Come le generazioni di tecnologie prima, l’industria 4.0 e le macchine intelligenti che ne deriveranno influenzeranno quasi tutti i settori di vita. Cambieranno il modo in cui produciamo beni, eseguire chirurgia, organizzare inventario e persino come educare le generazioni future di tecnici ed ingegneri. Questi sistemi non solo eseguono attività ripetitive a velocità elevate e alta precisione, ma possono adattarsi alle condizioni mutevoli e funzionare in modo autonomo.

Armando Zecchi

Caratteristiche di una Smart Machine Gli ingegneri e gli scienziati sono incaricati di progettare macchine per la cosiddetta fabbrica 4.0, macchine che sono notevolmente più flessibili e versatili stanno affrontando il problema con una precisa impostazione tecnica, basata su due elementi base: l'individualità e la complessità dei beni prodotti (il primo) e la crescente (in modo esponenziale) domanda di produttività e qualità. Questo importante elemento di progettazione ci indica come i costruttori di macchine non abbiano più un unico scopo nello sviluppare una macchina adatta ad Industria 4.0. Le macchine oggi vengono progettate per essere flessibili e multifunzionali. È necessario che siano in grado di realizzare dimensioni dei lotti più piccoli, le variazioni specifiche del cliente e seguire in tempi brevissimi le variazioni di tendenza del mercato. Le macchine moderne debbono poter operare in modo autonomo. Il progettista deve porsi il problema di consentire loro di impedire - come pure correggere - errori di elaborazione causati da diversi fattori di produzione come il cambiamento delle condizioni delle materie prime, la deriva del punto di lavoro termico, o la usura di componenti meccanici. Grazie alla introduzione di una vasta rete di sensori embedded, le macchine intelligenti ottengono informazioni sul processo in tempo

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reale, sulle condizioni e sullo stato della macchina e sull’ ambiente. Tutto ciò migliora l'impiego e aumenta il livello di qualità di queste Smart Machines. Inoltre, questi sistemi possono migliorare le loro prestazioni nel tempo e imparare attraverso analisi facendo leva sui modelli di simulazione o applicando algoritmi di apprendimento specifici per l'applicazione. Le macchine scambiano anche informazioni con altri sistemi di automazione e forniscono informazioni di stato a un sistema di controllo di livello superiore. Ciò consente di sviluppare le fabbriche intelligenti e delle linee di automazione che possono regolare le condizioni di cambiamento, bilanciare il carico di lavoro tra le varie unità e informare il personale di servizio prima che si verifichi un malfunzionamento e/o un guasto. Controllo Cooperativo Decentralizzato Le macchine moderne seguono un approccio modulare. Contengono una rete intelligente dotata di sensori digitali intelligenti. I sottosistemi eseguono congiuntamente tutti i compiti di automazione all'interno della macchina e comunicano con sistemi di controllo a livello superiore a livello aziendale, rendendo intelligente La fabbrica. L'architettura del sistema di controllo necessaria per abilitare i sistemi adattabili ed estensibili, deve riflettere anche questa modularità. I Protocolli per la comunicazione industriale utilizza per interconnettere i sottosistemi e mantenere il timing e la sincronizzazione debbono ovviamente essere acquisiti dall’enorme mole di soluzioni offerte sul mercato, se si vuole giungere ad uno sviluppo in tempi rapidi e a costi realistici della macchina. Ciò implica uno spostamento progettuale verso un approccio centrato sul software e strumenti di programmazione che forniscono la capacità di utilizzare uno strumento di progettazione per implementare diversi compiti di automazione che consente ai clienti di riflettere modularità del sistema meccanico nel loro software di controllo. In sostanza entrano a far parte del bagaglio tecnico che ogni ingegnere deve possedere per poter realizzare una progettazione del controllo per le macchine di prossima generazione nuove tecnologie e prodotti quali Protocolli TPC-IP industriali, Intranet, HMI locale, Smart Imaging, tecnologie di micromovimento, sottosistemi intelligenti, Smart Drive, Robot Controller, Smart Driver industriali

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Sistema di controllo della macchina cooperativa decentralizzato Mentre i semplici sistemi potrebbero sfuggire al concetto classico di avere un centro di controllo collegato ad I/O decentralizzato, le macchine moderne devono necessariamente implementare un controllo gerarchico dotato di una architettura dove i sistemi di controllo di livello superiore sono collegati ai controller slave che Consente di eseguire operazioni definite e indipendenti. I controllori logici programmabili tradizionali (PLC) hanno ancora un ruolo importante in questa configurazione, in particolare per l'implementazione di funzioni di logica o di sicurezza, ma anche per svolgere una parte di controllo della macchina I sistemi incorporano sistemi avanzati di controllo e monitoraggio per implementare il controllo a circuito chiuso, la visione del funzionamento della macchina e l'elaborazione delle immagini, l'avanzamento dello stato di funzionamento analogico, le caratteristiche di I/O per attività come il monitoraggio della condizione della macchina. Oltre a collegarsi al controllore principale i sottosistemi intelligenti interagiscono anche all'interno dello stesso livello della gerarchia di controllo per attivare e sincronizzare le varie attività che consentono di realizzare applicazioni come quelle ad alta visibilità guidata dalla visione del movimento o trigger basati sulla posizione e acquisizione dati. Embedded Sensing e Processing I sensori e la tecnologia di misura svolgono un ruolo sempre più importante in quanto forniscono ai costruttori di macchine la capacità di creare sistemi in grado di avere dati e informazioni specifiche, eseguire il monitoraggio dei processi in tempo reale, valutare lo stato dei componenti meccanici critici, e utilizzare queste informazioni per il controllo adattivo. Ciò richiede sistemi di controllo che possono integrarsi con i dati dei sensori, raccogliere informazioni in tempo reale e utilizzare informazioni da più sensori in parallelo durante l'esecuzione di loop di controllo ad alta velocità. I controllori embedded necessari divengono dispositivi ad alte prestazioni dotati di una robustezza industriale di grado offre connettività diretta del sensore tramite dispositivi I/O modulari dotati di grandi capacità di elaborare e gestire i dati in tempo reale. I costruttori di macchine leader stanno oggi adottando architetture eterogenee di calcolo che combinano vari algoritmi di calcolo e controllo. Poiché le applicazioni di controllo delle macchine crescono anche in complessità, le architetture hardware e embedded debbono necessariamente essere adeguate. Gli strumenti di progettazione del sistema devono evolvere per rispondere a esigenze sempre più esigenti per ridurre al minimo il tempo di progettazione. Storicamente, molti sistemi embedded hanno utilizzato una singola CPU. Oggi una delle necessità di


progettazione diviene quindi il miglioramento della velocità del clock della CPU, il passaggio a strutture di calcolo multicore e altre innovazioni tecnologiche per ottenere il throughput di elaborazione richiesto dal sistema. Architetture Eterogenee Le architetture di sistema che vengono oggi proposte dispongono di elementi di elaborazione distinti e diversi, per fornire un ottimale equilibrio tra il throughput, la latenza, la flessibilità, il costo e altri fattori. Le architetture di calcolo eterogenee forniscono tutti questi vantaggi e consentono l'implementazione di sistemi embedded ad alte prestazioni per applicazioni avanzate di macchine. Per illustrare alcuni dei vantaggi che le architetture di calcolo eterogenee possono fornire, va considerata come esempio base di progettazione un'architettura composta da una CPU, un FPGA e un blocco di I/O. Come dispositivi gli FPGA sono ideali per gestire calcoli paralleli come quelli necessari ai circuiti di controllo paralleli, per le operazioni di elaborazione del segnale riferite ad un gran numero di canali dati e l'esecuzione di attività di automazione indipendenti all'interno del sistema. Inoltre, poiché i dispositivi FPGA implementano calcoli direttamente nell'hardware, forniscono un percorso a bassa latenza per attività come l'attivazione personalizzata e l'alta velocità, il controllo ad anello chiuso. Inoltre, incorporando un dispositivo FPGA nell’architettura di calcolo migliora anche la flessibilità dei sistemi embedded, rendendoli più facili da aggiornare rispetto ai sistemi con logica fissa e consentendo di adattarsi ai requisiti di I/O potenzialmente variabili. Accoppiare una CPU e un dispositivo FPGA nella stessa architettura eterogenea significa che i progettisti del sistema dispongono di una architettura base di progettazione fortemente flessibile ed innovativa. Inoltre un'architettura eterogenea può essere veramente ottimale del tentativo operare controllo adattivo su soluzioni storicamente poco adatte a tale soluzione. Ad esempio, un dispositivo FPGA (singolo) potrebbe gestire un'attività parallela che richiede una bassa latenza, nonché un gran numero di CPU. Se i progetti di sistema embedded che dispongono di elementi di elaborazione multipli hanno molti vantaggi, di fatto però generano dubbi quando si tratta di sviluppo del software. Le architetture di elaborazione e l'insieme vasto e diversificato di strumenti e competenze necessari per programmare queste nuove architetture, significa la necessità grandi staff di progettazione. Ad esempio, la programmazione FPGA richiede comunemente la conoscenza della programmazione VHDL-a, competenza che può richiedere un investimento di formazione significativo, una quantità maggiore di personale o un’outsourcing costoso. Inoltre, sviluppare lo stack software per supportare un'architettura eterogenea è un notevole impegno che coinvolge l'integrazione dei driver, il supporto per lo sviluppo del sistema di comunicazione, della logica dell'interfaccia I/O e altro ancora.


significativo, una quantità maggiore di personale o un’outsourcing costoso. Inoltre, sviluppare lo stack software per supportare un'architettura eterogenea è un notevole impegno che coinvolge l'integrazione dei driver, il supporto per lo sviluppo del sistema di comunicazione, della logica dell'interfaccia I/O e altro ancora. Basandosi sulla conoscenza dell'hardware sottostante, gli strumenti di progettazione ad alto livello consentono di progettare sia l’architettura del sistema che quella del blocco di I/O durante il processo di sviluppo, migliorando la produttività e riducendo la necessità per i progettisti di sistemi di gestire dettagli di implementazione a basso livello. Quando si sviluppando sistemi embedded basati su architetture eterogenee, i progettisti di sistemi possono Utilizzare strumenti di progettazione di sistemi di alto livello che possono estrarre le architetture del singolo calcolo elementi come FPGA e fornire un modello di programmazione unificato che possa aiutare i progettisti ad approfittare delle capacità di diversi elementi. Inoltre, l'astrazione in alto livello, consente di utilizzare il software di progettazione come aiuto nella descrizione sintetica del comportamento funzionale e facilita il riutilizzo del codice nonostante i cambiamenti nelle interfacce hardware o di comunicazione. Approccio di progettazione Per affrontare la crescente complessità e le esigenze, i costruttori di macchine devono progettare altamente Sistemi modulari che soddisfano le esigenze specifiche del cliente e adattano in loco per differenti. I processi di produzione e le variazioni di prodotto - a volte anche senza operatore interazione. Sebbene un approccio modulare consente agli OEM di sviluppare componenti riutilizzabili La modularità del sistema meccanico deve essere riflessa nella architettura del sistema di controllo. Piuttosto che utilizzare un sistema monolitico tradizionale, le macchine moderne si basano su una rete di sistemi di controllo. Le macchine moderne richiedono una comunicazione senza soluzione di continuità e quindi necessitano di una infrastruttura in grado di gestire i dati critici, i dati di priorità più bassi e lo stato di informazioni e comunicazione con un sistema di supervisione. Una delle caratteristiche da ricercare per i costruttori di macchine oggi sono le funzionalità avanzate Con un approccio tradizionale di progettazione personalizzato, di fronte a rigidi requisiti di time-to-market e la concorrenza feroce, i costruttori di macchine non hanno il tempo e le risorse per giustificare lo sviluppo di hardware embedded personalizzati. I costruttori spesso si trovano in una situazione in cui devono considerare la facilità di utilizzo e di basso rischio di soluzioni "black box" rispetto alle prestazioni e ai vantaggi dei prezzi di un sistema embedded personalizzato che consente loro di progettare le funzionalità differenziate che possono determinano in ultima analisi il loro successo o il loro fallimento nel mercato. Una delle soluzioni presenti sul mercato è quella offerta da National Instruments che offre un approccio basato sulla piattaforma di progettazione grafica NI LabVIEW. L'architettura LabVIEW RIO offre un approccio ibrido personalizzabile con una piattaforma dotata di processori che operano in tempo reale e FPGA programmabili dall'utente, che consente di accedere a un'ampia gamma di moduli I/O esistenti di NI e di fornitori di terze parti.

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LabVIEW RIO L'architettura è disponibile in una varietà di fattori di forma e livelli di prestazioni LabVIEW consente di programmare CPU e FPGA su hardware eterogeneo utilizzando un approccio di programmazione grafica coerente, con supporto per linguaggi di programmazione comuni Quali C / C ++ e IEC 61131-3. Ciò consente di concentrarsi sulla progettazione dell’innovazione e non sull'attuazione. Il sistema cosi realizzato dispone di moduli aggiuntivi per il controllo del movimento, la visione della macchina, il controllo e la simulazione del controllo; Tra le varie funzionalità quelle per la analisi dello stato della macchina e il monitoraggio delle condizioni; E un ampio supporto per I/O Hardware e protocolli di comunicazione, LabVIEW offre ai costruttori di macchine la possibilità di Consolidare il proprio toolchain di sviluppo e semplificare ulteriormente il processo di progettazione. Inoltre, Utilizzando le funzionalità e l'IP forniti tramite il modulo LabVIEW FPGA, i costruttori di macchine possono concentrarsi sulla progettazione e l'ottimizzazione dei loro algoritmi personalizzati piuttosto che trascorrere settimane o mesi sulla progettazione hardware o utilizzare una società di terze parti per progettare un'altra applicazione.

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Storia di un compromesso:

HMI doppio monitor in ambito GMP Il percorso che ha portato allo sviluppo della postazione HMI “su misura”

Incontrare il cliente per definire una soluzione tecnica quale un’interfaccia uomo macchina non è mai una cosa semplice. Come rappresentante di una società che propone soluzioni hardware (P+F) ci si trova a confrontarsi con le diverse realtà locali di Aziende e società che operano nei settori più disparati. Non sempre gli interessi degli interlocutori coincidono, anche quando sono tutti parte della stessa società. Immaginatevi una riunione preliminare con il responsabile del progetto, l’ufficio acquisti, il capo del personale che andrà a utilizzare la soluzione, il responsabile del processo produttivo, l’integratore software e il responsabile IT. Tutte queste parti in causa hanno interessi diversi, e la loro convergenza può essere un lavoro che richiede tempo e pazienza. La richiesta che prendiamo in considerazione proviene da una famosa multinazionale farmaceutica e l’obbiettivo finale era di realizzare un determinato numero di stazioni operatore all’interno di camere sterili. Nelle stesse camere sterili le stazioni servono per controllare il processo produttivo di farmaci destinati a curare la sclerosi multipla. La postazione HMI dovrà avere di tutto e di più se si ascolta il capo personale, ma poi gli investimenti non sono infiniti e allora qualche taglio realistico va fatto (acquisti)… “sì ma l’importante è la facilità di programmazione” (integratore) “ah, e anche la possibilità di controllare l’intero processo da ogni singola stazione” (manutenzione DCS). “Certo anche la possibilità di poter controllare ogni stazione -40 unità- da una sola location in controllo remoto” (IT). Niente di facile quando in una sola stanza si riuniscono tante opinioni discordanti, proprio come in una riunione di condominio…

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Un impianto di processo con caratteristiche GMP ha dei rigidi requisiti ai quali ci si deve obbligatoriamente attenere quando si tratta di proporre una soluzione hardware. Infatti: -Le apparecchiature produttive andranno progettate, disposte e sottoposte a manutenzione in modo tale da risultare idonee allo scopo cui sono destinate. -Le operazioni di manutenzione e riparazione non dovranno presentare rischi per la qualità dei prodotti. -Le apparecchiature produttive andranno progettate in modo che sia agevole pulirle perfettamente; esse andranno pulite secondo minuziose procedure scritte, e saranno conservate soltanto quando siano pulite e asciutte. -Le apparecchiature di lavaggio e di pulizia verranno scelte e utilizzate in modo da non costituire una fonte di contaminazione. -Tutte le apparecchiature andranno installate così da prevenire qualsiasi rischio di errore o contaminazione. Se si trattasse solamente di una applicazione GMP classica allora non ci sarebbero problemi, dato che possiamo da subito avere un monitor con quelle caratteristiche tra i nostri prodotti. Invece subentra la necessità di scorporare la stazione e suddividere le zone di competenza…come fare? Semplice, due monitor uno sopra l’altro e un solo piedistallo! Il monitor superiore sarà destinato a visualizzare le ricette e quindi con relativo software MES

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(Manufacturing Execution System) di competenza del personale di produzione. Il monitor inferiore invece sarà destinato al controllo da parte del DCS (Distributed control system) e quindi di competenza dei manutentori dell’impianto e responsabili del buon funzionamento dell’intero processo. Quindi è deciso i monitor diventano due e su due reti diverse, ma la tastiera è una sola e bisogna pensare ad una buona soluzione per accontentare entrambe le parti. Tramite le porte seriali in dotazione si uniscono i monitor e con una soluzione software il mouse riesce a muoversi in entrambi gli schermi anche se non si tratta di una semplice estensione del desktop ma di due macchine fisiche distinte e posizionate l’una sull’altra e, come detto prima, un solo piedistallo e una sola tastiera. Un leggero aumento della luminosità indicherà ove il mouse è attivo, MES monitor oppure DCS monitor. Touch screen? Si, grazie! Ma solo il monitor MES che ha un sinottico con icone di grandezza adeguata e proporzionate correttamente. Le squadre di tecnici specializzati per la produzione farmaceutica sono suddivisi per famiglie di prodotto o meglio per “batch di produzione”. Ogni ciclo produttivo va realizzato attenendosi a delle regole precise e documentate nelle procedure GMP dello stesso stabilimento. Le stesse regole impongono che l’esecuzione delle ricette presso la stazione operatore HMI siano protette da un badge fisico e da una password a livello di MES software. Come realizzare un lettore badge RFID e garantire insieme le caratteristiche GMP dell’insieme? Anche in questo caso i colleghi del System and Solution di P+F hanno trovato una soluzione allungando la custodia della tastiera e inserendo un lettore RFID collegato elettricamente alla COM port del monitor MES. Il massimo grado di pulizia è garantito dalla superficie in acciaio e poliestere e la sicurezza è garantita dal codice cifrato sul badge RFID che l’operatore deve sempre portare con sé. Ma non basta, ci vuole anche un lettore di codici a barre senza fili che possa identificare all’istante i prodotti primari di produzione in modo che il software associato sia


in grado di sviluppare l’intera “ricetta” e completare ogni singolo ciclo di produzione. Ci sono voluti alcuni incontri con il cliente e non sempre la soluzione o il compromesso è stato a portata di mano, ma alla fine con una buona dose di pazienza e capacità di mediazione si è riusciti ad ottenere un risultato che ha accontentato tutti soddisfacendo al pieno tutti i requisiti GMP. In ultimo è stato realizzato un supporto in acciaio per la documentazione cartacea, una specie di “leggio” sul quale posizionare la eventuale ricetta da consultare. In una camera sterile come quella ove sono installate le stazioni HMI non ci sono supporti come tavoli o mensole, ogni oggetto ha un uso specifico e in genere gli oggetti sono ridotti al minimo. Il supporto in acciaio è stato posizionato sul lato destro del monitor inferiore e permetteva di appoggiare i documenti. Quando non è utilizzato può “scomparire” dietro il monitor stesso. L’impianto è già in marcia da tempo e tutti gli operatori delle stazioni sono ormai abituati all’utilizzo di tutte le funzioni. Ogni aspetto funzionale e manutentivo è stato affrontato e chiarito nella fase di commissioning. Lo sviluppo di nuovi strumenti software consente di ottimizzare il controllo remoto delle stazioni dando un nuovo valore aggiunto alle stazioni. Infatti è possibile monitorare le stazioni sia a livello “mirroring” ovvero vedendo ciò che fa l’operatore in campo, sia configurando le proprietà software della stazione HMI. La ricerca di nuovi medicinali è attività sempre in atto presso tutte le maggiori case farmaceutiche e l’attività di produzione è costantemente soggetta a essere rinnovata per soddisfare le più elaborate esigenze di processo industriale. Pepperl-Fuchs è in grado di cooperare con l’intento di fornire strumentazione valida, al passo con gli attuali standard mondiali del settore farmaceutico, industriale e Oil &Gas. Ciò che distingue e ciò che da un ulteriore valore aggiunto è la capacità di essere partner a lungo termine sia per lo sviluppo che per la manutenzione dei prodotti, caratteristica da sempre il minimo comune denominatore che guida ogni nuovo progetto di Pepperl-Fuchs.

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AUTOMAZIONE INDUSTRIA 4.0 ICM.S

Il Valore di ICM.S

Dal 1997 siamo un’ affermata società di consulenza e servizi professionali che offre alle aziende soluzioni informatiche nonché supporto specialistico basati sulla tecnologia e sul software gestionale SAP nella sua configurazione più estesa, a sostegno della gestione e dello sviluppo dell’ impresa. Abbiamo un’ alta credibilità grazie al successo dei progetti, al rapporto di fiducia instaurato con i clienti, alla qualità ed alla competenza delle nostre risorse nonché al continuo rinnovarsi della nostra offerta di soluzioni e di servizi. Vantiamo competenze ed esperienze nelle diverse applicazioni per il Business, sviluppate da SAP: ERP, CRM, SCM, PLM, BI, fruibili sia in modalità tradizionale sia su dispositivi mobili, grazie alla nuova piattaforma Mobile di SAP. Siamo fortemente specializzati nell’ ambito dell’ INNOVATION: E-Commerce, Cloud, Mobility, IOT, sviluppiamo progetti “ritagliati” sulle esigenze del cliente, allo scopo di ottimizzare il suo ” business” e di migliorare i suoi processi. Competenza, esperienza, senso pratico, orientamento al risultato: queste le caratteristiche che ci hanno portato ai primi posti tra le società di consulenza che operano su SAP in Italia (siamo oggi SAP Gold Partner, membro permanente del SAP Partner Executive Council, e socio fondatore di United Vars, SAP Platinum Partner). La fidelizzazione del cliente, l’ assistenza postvendita, i servizi di manutenzione ed assistenza ci contraddistinguono sul mercato e ci identificano.

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Il confronto continuo con il cliente, l’ attenzione per le sue esigenze e per le sue specificità ci consente di supportarlo globalmente sia che si tratti di grande che di piccola impresa e di farne un caso di studio e quindi, di successo. Siamo orgogliosi di avere come referenze attive le migliori aziende del Nord Est e importanti gruppi nazionali ed internazionali. Nomi molto significativi nei mercati dell’Automotive, dell’Engineering & Construction, dell’Hi-Tech, del Discreto e del Process Manufacturing, dei Consumer Products, del Food, del Fashion, delle Utilities, delle Assicurazioni, dei Media e dei Servizi, sono disponibili a raccontare la loro “success story” di collaborazione con ICM.S. A supporto dei nostri clienti abbiamo messo a disposizione anche un centro, in grado di fornire assistenza globale per la gestione e per la manutenzione dell’ambiente SAP, sia in termini di monitoraggio remoto dei sistemi che di supporto applicativo all’esercizio sulla base di Service Level Agreement. Il centro opera in sinergia con i Centri di Supporto SAP e con i principali Hardware e Software Vendor. Collaboriamo anche con Data Center e primari operatori di Housing e di Outsourcing per fornire un servizio globale di Facility Management ai clienti SAP interessati.


Press release A2A acquista 16 impianti fotovoltaici e prosegue nella strategia green: La capacità solare installata sale a 38,4 MW Milano, 16 ottobre 2017 - A2A compie un nuovo passo in chiave green nel suo percorso di sviluppo della produzione energetica da fonti rinnovabili con l’acquisizione - da Novapower - di 16 impianti fotovoltaici nelle Marche, per una potenza installata di 17,8 MW e una produzione annua di 23,4 GWh. Grazie a questa operazione, che segue l’acquisto di 18 impianti fotovoltaici avvenuto a fine settembre, il Gruppo porta a 38,4 MW la capacità solare installata. “Questa acquisizione, a meno di un mese dalla precedente, conferma la nostra volontà di crescita nel settore dell’energia rinnovabile” dichiara Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A ”Stiamo procedendo in Continue to page 91

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C.E.B.A. ELETTROMECCANICA

C.E.B.A. Elettromeccanica S.r.L. Industrial Automation Systems Chi siamo Operando nel settore elettronico ed elettromeccanico dal 1980, CEBA e’ riuscita a conquistare una posizione di primo piano nel panorama dell’automazione industriale ,programmazione di sistemi Plc e Pc, nella progettazione e costruzione di quadri elettrici, impiantistica e cablaggio bordo macchina. La struttura , funzionale e flessibile e lo staff altamente specializzato sono in grado di fornire un servizio “chiavi in mano” nella realizzazione di impianti per innumerevoli settori merceologici, partendo dalla studio del progetto proseguendo nello sviluppo fino ad arrivare al collaudo ed al servizio di assistenza post-vendita. Ogni azienda ha la propria storia, le proprie esigenze, criticità e risorse disponibili, per questo cerchiamo sempre il miglioramento delle performances del committente, attraverso un sistema di problem solving sinergico. Attraverso questo stile di lavoro, siamo in grado di rispondere con tempismo e professionalità alle nuove esigenze aziendali e di mercato, ed è per questo che alcuni grandi marchi hanno cercato la nostra collaborazione. La nostra filosofia Orientati al cliente L’attenzione è costantemente rivolta alle necessità del cliente, e le decisioni prese sono sempre orientate alla migliore soluzione tecnologica. Lavoriamo per una tecnologia utile, convinti che il futuro appartenga alle aziende che investono per specializzarsi, sempre alla ricerca di nuove opportunità di crescita. La nostra attività si sviluppa in stretta collaborazione con i nostri clienti, che chiamiamo partner: con loro infatti individuiamo, pianifichiamo e organizziamo le migliori soluzioni, in termini produttivi ed economici. Servizi Hardware I quadri possono essere costruiti su progetto del cliente o ingegneria prodotta dallo studio tecnico interno. Ogni quadro elettrico viene accompagnato da un fascicolo tecnico che comprende copie dello schermo elettrico, liste materiali, eventuali calcoli di dimensionamento (scambio/ termico), dichiarazione di collaudo e conformità.

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Software L’ ufficio tecnico suddiviso nei comparti hardware (progettazione quadri e impianti) e software (progettazione e realizzazione di sistemi), e’ in grado di analizzare le esigenze dei clienti proponendo soluzioni perfezionate durante l’ intero processo di produzione, assistendo inoltre i clienti anche dopo la vendita, informandoli costantemente sulle evoluzioni ed aggiornamenti dei prodotti ed offrendo una completa assistenza tecnica. Revamping Grazie alla profonda conoscenza dei processi di estrusione di materie plastiche e alla partnership con la società Costruzioni Meccaniche Tecom s.r.l. ( leader nella realizzazione impianto blow films), all’uso di attrezzature di automazione di prima classe e al team di ingegneri specializzati di cui dispone, C.e.b.a. si propone come esperto del revamping, punto di riferimento a cui rivolgersi per migliorare le prestazioni delle proprie linee di produzione, riducendo i consumi energetici e i tempi di fermo-macchina. OPCs I sistemi di controllo produzione e qualità sono parte delle soluzioni informatiche gestionali specifiche per la gestione centralizzata delle aziende e utili, in particolare, ad ottimizzare i processi e a consentire il governo dell’impresa sulla base di dati certi e oggettivi. I sistemi informatici di questo tipo rappresentano i diretti sostituti dei dati raccolti a mano da operai e impiegati, dei fogli di calcolo con le loro elaborazioni e dei software di prima generazione in grado di elaborare una mole esigua di dati. La piattaforma per il controllo di produzione OPCs sviluppata da C.e.b.a. utilizzando le soluzioni scada più avanzate, si propone come strumento di analisi indispensabile nella gestione del processo produttivo su più livelli, dalla raccolta dei dati, fino alla loro elaborazione su piattaforme standard. info@elettromeccanicaceba.it www.elettromeccanicaceba.it


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linea con le strategie stabilite dal Piano Industriale del Gruppo, che prevede importanti investimenti nella green economy. Questi 16 impianti, che si aggiungono ai 18 acquistati a settembre, consentiranno al Gruppo di creare una piattaforma di consolidamento per espansione nelle energie rinnovabili. Proseguiremo in questo percorso, anche attraverso la realizzazione di nuovi impianti di generazione distribuita progettati per le esigenze dei clienti”. L’operazione è stata conclusa da A2A Rinnovabili, la società del Gruppo recentemente costituita per presidiare queste opportunità. Per A2A è un ulteriore significativo passo nella direzione di una progressiva diversificazione del mix di generazione e di una maggiore attenzione alle opportunità offerte dallo sviluppo delle rinnovabili e delle tecnologie per la conservazione dell’energia al servizio delle famiglie e delle imprese. Si tratta inoltre di un ulteriore contributo al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari di riduzione delle emissioni di gas effetto serra.

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Una nuvola nel cielo azzurro

L'obiettivo della quarta rivoluzione industriale (Industria 4.0) è quello di connettere le persone, oggetti e sistemi per creare un valore dinamico e auto-organizzato. L’articolo si concentra sull’aspetto tecnico e ingegneristico e sul legame con l’industria Oli & Gas di questa rivoluzione.

Armando Zecchi

La rivoluzione industriale (la prima…) è iniziata con il brevetto macchina a vapore di James Watt nel 1769. La seconda svolta è stata individuata dagli storici nel 1913 con l’introduzione della catena di montaggio di Henry Ford. 45 anni fa, con l’introduzione del PLC è di fatto iniziata la terza rivoluzione industriale, quella dei sistemi logico programmabili. Ciò ha permesso a macchine e robot di lavorare più rapidamente, portando ad un aumento di produttività molto elevato. L’introduzione, da parte di Modicon del primo PLC, del concetto di bus industriale e del primo protocollo di comunicazione dati (ModBus) che nacque come standard aperto, ne è stata la logica conseguenza. Per essere in grado di gestire questa nuova produttività, vennero sviluppati sistemi di progettazione che utilizzavano (ed utilizzano) cablaggio parallelo di sensori e attuatori, controlli in tempo reale. In sostanza si aveva la necessità di un modo più rapido e più efficiente per controllare e comunicare con i dispositivi e le apparecchiature. Si sono così messi a punto moduli bus di campo, sviluppati per applicazioni industriali, introducendo peraltro un numero assai vasto di bus di campo proprietari. Bus di Campo Negli ultimi anni il trasferimento dati nei bus di campo verso dispositivi remoti come sensori e attuatori e ai controllori è stato oggetto di varie normative e standard.

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Sono nati consorzi, (a volte in contrasto tra loro) e il mercato si è adattato anche in termini di recepimento delle normative sulla sicurezza. I moduli bus di campo da tempo introdotti nelle reti industriali semplificano anche il cablaggio, anche negli impianti Oil & Gas dove si utilizzano bus di sicurezza. A seconda delle dimensioni delle macchine, set di cavi precablati in combinazione con moduli bus di campo contribuiscono a ridurre gli errori di cablaggio, rendendo l'installazione e la manutenzione più facile e la fabbrica (3.0) più sicura. Industria 4.0 L'obiettivo della quarta rivoluzione industriale è quello di "connettere le persone, oggetti e sistemi per creare un valore dinamico e auto-organizzato”. L’introduzione di reti industriali dotate di sensori intelligenti in fabbrica (in ogni processo produttivo) aggiunge una risorsa che in tempo reale collega tutta l'azienda e può essere continuamente aggiornata in base a vari criteri come i costi, il tempo di esecuzione e il consumo di risorse. Industria 4.0 pone l'accento sul fatto di poter soddisfare i requisiti di prodotti personalizzati da avere un impianto di produzione flessibile. Nella relazione per l'industria il Ministero Federale dell'Economia e dell'Energia (Bundesministerium für Wirtschaft und Energie) tedesco sostiene che il cliente del terzo millennio si focalizza su un fornitore che offre soluzioni individuali, su misura. Un impianto di produzione flessibile è necessario per realizzare ciò, impianto basato su una organizzazione decentralizzata di macchine e componenti. Installazioni Intelligenti Quanto detto precedentemente pone l’accento allo sviluppo di soluzioni di installazione intelligenti. Focalizzando l'attenzione su ciò, i sistemi che ne derivano collegano tutti i punti di ingresso e uscita (I/O) in un processo produttivo, in un impianto petrolchimico e/o di Oil & Gas e/o in una macchina flessibile. Così le fabbriche sono in grado di produrre secondo i requisiti del prodotto dei loro clienti in un modo economicamente efficace che aumenta il vantaggio competitivo. Uno degli elementi base di questa rivoluzione industriale è il sensore intelligente che oggi contiene il software di applicazione specifico. Un secondo elemento è il modulo di bus di campo. Oggi i moduli disponibili sul mercato rendono i concetti di installazione decentralizzata una realtà. Tra le caratteristiche la protezione IP elevato (IP67) in modo che i componenti possono operare al di fuori dell’ormai superato quadro elettrico. Ciò significa che in questa nuova fabbrica che si va delineando la rete industriale sarà cosi diffusa che si moltiplicheranno in modo esponenziale sensori e sistemi di energia installi fuori dal quadro elettrico liberando spazio prezioso nei pochi armadi elettrici che rimarranno. In futuro, i moduli bus di campo compatti saranno un reticolato online che fornirà una indicazione dei vari

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stati del sistema. Ne consegue un notevole risparmio energetico (a parità di produzione) efficace contro l'aumento dei costi energetici, e le funzioni di monitoraggio delle condizioni che aumentano il tempo operativo reale dell’impianto. Industria 4.0 ha 4 vantaggi evidenti: la disponibilità di reti e macchine flessibili che aggiungono valore al prodotto, gli stati di monitoraggio continuo, la presenza di più funzionalità a basso consumo energetico e il monitoraggio delle condizioni, la interconnessione in linea di tutti i dati del bus di campo. Tutti i dati di prodotto necessari per la progettazione di un sistema sono disponibili online. In futuro, tutta la pianificazione e l'ingegneria di produzione

SEW-EURODRIVE - ECDriveS

New_Mass_Flow_Controller

IIOT Volendo trovare una data di riferimento per l’inizio di questa rivoluzione, è bene individuare il problema storico che le varie commissioni IEEE si sono trovate di fronte nel cercare di stendere una definizione al concetto di IOT, poi sfociata in documento IEEE ufficiale nel maggio del 2015. Lo sviluppo di IOT oggi, (al di là della coltre di sovra comunicazione presente sui giornali generalisti e non), è una realtà oggettiva che sta di fatto introducendo nelle fabbriche, negli uffici, negli ospedali, nelle auto e in molti altri luoghi miliardi di sensori intelligenti connessi in rete (wireless e/o wired) a controllori, bus di campo, server e a molti altri dispositivi ancora. Spesso si usa dire che i sensori intelligenti per sviluppare IOT sono connessi ad una nuvola (cloud). Il legame tra Industria 4.0 e IOT è nei fatti concreti. Il problema, se mai è (o meglio dovrei dire era) nella presenza di quasi un centinaio di standard di comunicazione industriale, ognuno sviluppato per una precisa fascia di mercato. Basti pensare ad esempio agli standard sviluppati per il settore auto, nella sola versione per auto ibride e/o elettriche. Le soluzioni di automazione industriale sono state tradizionalmente differenziate e separate l'uno dall'altra da differenti standard, in se e per sé non compatibili e non interoperabili, se non attraverso l’utilizzo di gateway e di soluzioni specifiche di interfacciamento da utilizzare per la comunicazione tra dispositivi. Nelle sale del Centro Congressi CCTN di Messe Nurberg, ABB, Bosch Rexroth, B & R, CISCO, General Electric, KUKA, NI, Schneider Electric, SEW Eurodrive e TTTech (citate in rigoroso elenco alfabetico), il 23 novembre 2016 hanno presentato una soluzione tecnica aperta sotto l'ombrello del Consorzio Industriale di Internet (IIC) e la Fondazione OPC.

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IIoT_Lab

La soluzione IIoT messa a punto come aperta e unificata, basata su uno standard interoperabile di tipo deterministico e real-time peer-to-peer per comunicazione tra i controllori industriali e cloud. La soluzione proposta considera OPC UA TSN come lo standard unificato per l'automazione industriale e la connettività IIoT. OPC UA TSN è la combinazione tra OPC UA e lo standard Ethernet IEEE TSN. Esso fornisce tutti i blocchi, a standard aperto necessari per unificare la comunicazione per l'automazione industriale e consente l'ampia convergenza delle tecnologie dell'informazione (IT) e la tecnologia di funzionamento (OT), che è fondamentale per realizzare IIOT in conformità a Industria 4.0. L'obiettivo del gruppo è quello di mostrare controller compatibili per la comunicazione tra dispositivi di controllo di diversi fornitori utilizzando OPC UA TSN su un'infrastruttura IT standard. Lo sviluppo ad esempio di automazione unificata basata su ANSI C OPC UA SDK (WIBU), offre ai progettisti un set pronto per l'uso di strumenti che aiuta incorporare in modo sicuro le caratteristiche in qualsiasi progetto OPC UA. Siamo di fronte ancora una volta come a metà degli anni 70 ad uno standard aperto.


Sicurezza Uno dei principali vantaggi di questa soluzione in termini di sicurezza è la capacità di memorizzare le chiavi di crittografia private, per la creazione di profili di sicurezza OPC UA. Le chiavi memorizzate in modo sicuro vengono utilizzate per crittografia simmetrica e crittografia asimmetrica, garantendo l'identità dei dispositivi e la riservatezza e l'integrità dei dati. La sicurezza è fondamentale per le operazioni di produzione in rete. Da un altro punto di vista la condivisione sicura e affidabile di dati, la cosiddetta massa di dati, proveniente da milioni di sensori intelligenti, può essere possibile se ogni singolo attore, dalle macchine al sensore più piccolo, possa essere identificato in modo inequivocabile e la comunicazione non possa essere manipolata. La manutenzione predittiva L’introduzione di Industria 4.0 consente di realizzare la manutenzione predittiva. NATI, un fornitore di sistemi basati su piattaforma informatica, ha annunciato che sta collaborando con SparkCognition, NI e IBM per sviluppare un sistema di condition monitoring e manutenzione predittiva Testbed. L'obiettivo della collaborazione è quello di fornire un livello senza precedenti di interoperabilità tra la tecnologia operativa e la tecnologia informativa come cercare le organizzazioni per i metodi migliori per gestire e prolungare la durata dei beni di invecchiamento in macchinari pesanti, produzione di energia, produzione di processo e una varietà di altri settori industriali. In una nuova era di soluzioni che sfruttano il cosiddetto big data analogico, gli utenti possono usufruire di apprendimento automatico per sfruttare valore dalle informazioni. Sarà così possibile raccogliere i dati grezzi e utilizzare le informazioni per migliorare le operazioni, le attrezzature e i processi. Si otterranno risparmi sui costi e vantaggi competitivi come analisi predittiva dei guasti dei componenti prima che si verifichino, identificare le condizioni operative non ottimali e facilitare l'analisi root-cause. Operando in una piattaforma aperta, il software di NI diviene centrale e di fatto crea le condizioni

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base per lo sviluppo del condition monitoring e della manutenzione predittiva Testbed, che offre le opportunità presenti nel machine learning. È possibile richiedere analisi cognitive di SparkCognition per evitare proattivamente un guasto di attrezzature e il crash di risorse critiche; in tal modo, aumentando le capacità del sistema guadagnando approfondimenti avanzati in soluzioni attrezzature sanitarie e di bonifica. Queste funzionalità contribuiscono ad aumentare l'efficienza operativa e la sicurezza, e diminuire i costi di manutenzione. "Siamo entusiasti che la nostra piattaforma in grado di acquisire i dati ed estrarre le caratteristiche per guidare analisi SparkCognition per le soluzioni IIoT", ha detto Jamie Smith, direttore dei sistemi embedded NI. "In combinazione con le tecnologie esistenti nel banco di prova, l'aggiunta di SparkCognition presenta nuovi modi per automatizzare il processo di trasformare i dati dei sensori in informazioni di business." Con questo approccio software-defined, la visualizzazione, la gestione e la raffinazione di una vasta gamma di attività si trova a superare i tradizionali metodi a funzionalità fissa del passato, che spesso richiedono troppo tempo, si basano sulla disponibilità di personale tecnico molto qualificato, ormai difficili da trovare sul mercato e richiedono costruzione del modello su misura per ogni tipo di attività. Industria 4.0 e Oil & Gas L'industria petrolifera e del gas ha vissuto tempi turbolenti negli ultimi due anni; di fronte ai bassi prezzi del petrolio, le aziende del settore hanno compiuto grandi sforzi per ridurre notevolmente i costi interni e ridotto di fatto l'attività di sviluppo di nuovi progetti. Sulla base delle incertezze legate al mercato sono state espresse molte considerazioni (negative) sulla effettiva continuità del petrolio come principale fonte di energia nella civiltà moderna e sulla permanenza dei bassi prezzi del petrolio per un lungo periodo di tempo. L'analisi storica delle pratiche usuali dell'industria petrolifera e del gas suggerisce che il settore dovrebbe passare attraverso una riorganizzazione tecnologica dei suoi metodi di produzione e dei processi industriali, seguendo una tendenza tecnologica globale definita appunto come Industria 4.0. In realtà i diversi modelli prospettici e analisti del mercato dell’energia indicano che il petrolio come elemento base da cui trarre l’energia necessaria ai vari settori industriai e non, diventerà obsoleto nel futuro prossimo. La domanda fondamentale che viene rivolta ai ricercatori in tutto il mondo è quando questa sostituzione di fonti energetiche avrà luogo in modo coerente e definitivo. Considerando che lo sviluppo di un'infrastruttura di base per una nuova fonte di energia può richiedere decenni, si può prevedere che la transizione avvenga gradualmente e in modo strutturato. Una delle ipotesi più probabili è che questa transizione si verifichi con l'incorporazione nei

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processi produttivi di nuove tecnologie che rendano più efficiente l'energia petrolifera per consentire un graduale cambiamento nella matrice energetica con l'introduzione di energie rinnovabili. Considerando l'aumento della qualità della vita nei paesi in via di sviluppo, è prevedibile che la domanda di energia continuerà a crescere, a prescindere dalle fonti utilizzate per soddisfare questa domanda. L'industria petrolifera e del gas conserverà la sua posizione di leadership nella matrice energetica globale ancora per un lungo periodo. Considerando che la capacità produttiva di un campo diminuisce se non viene effettuata alcuna azione di manutenzione o di aumento della capacità produttiva, è prevedibile che nel prossimo futuro la domanda supererà la offerta, determinando pressioni sui prezzi, rendendo (paradossalmente) economico lo sfruttamento di campi estrattivi oggi non commercialmente attraenti. Verso un nuovo Paragdima Energetico A causa dei grandi sforzi di ingegneria e del tempo necessario per sviluppare nuovi campi, esiste una inerzia oggettiva per raggiungere un aumento complessivo della produzione, fatto che mantiene l’interesse alla ricerca di nuovi giacimenti. Tuttavia, ad oggi l’offerta reale sul mercato supera ancora la domanda, portando a un aumento delle scorte e alla riduzione (media) dei prezzi del petrolio, che si riflette in un comportamento stagionale tra offerta e domanda. Il comportamento è quindi ancora fortemente ciclico per quanto riguarda l'industria petrolifera e del gas in termini di offerta e domanda D'altra parte, non si può ignorare il riscaldamento globale e i potenziali rischi ambientali promossi dall'industria petrolifera e del gas. Data la difficoltà di incorporare bruscamente le nuove tecnologie nella matrice energetica, è indispensabile che i metodi e i processi di esplorazione e produzione evolvano per rendere l'industria più efficiente e minimizzare i potenziali impatti ambientali. In questo contesto, le esigenze dell'industria petrolifera e del gas incontrano l'onda di rivoluzione tecnologica fornita dall'industria 4.0. La domanda cui si cerca di rispondere oggi è come l'industria 4.0 possa sostenere l'evoluzione tecnologica dell'industria petrolifera e del gas? Lo sviluppo di nuove tecnologie, metodi e processi è stato incoraggiato e guidato da importanti aziende del settore. Possono essere evidenziate alcune tendenze e sviluppi, come i sistemi di


produzione sottomarini, le tecnologie per lo sviluppo di pozzi intelligenti, nuovi concetti e attrezzature sottomarine, il monitoraggio in tempo reale, la analisi dei dati e tecnologie di gestione della produzione. La produzione sottomarina è una soluzione adottata dalle compagnie petrolifere per accedere alle riserve situate in aree remote o dove le condizioni ambientali sono severe, come il Mare del Nord, l'Artico e l'Alaska, viene utilizzata anche in acque profonde del Brasile e del Golfo del Messico. I vantaggi di portare l'attrezzatura di estrazione sul fondo marino sono relativi a massimizzare e accelerare il recupero del petrolio, prolungando la durata del campo, riducendo il numero di unità di produzione e gli impianti di trasformazione superficiale. Secondo i dati forniti da esperti del settore, l’ingegnerizzazione dei pozzi è responsabile di circa il 40% dei costi di sviluppo di un progetto offshore in acqua ultra-profonda. Al fine di ridurre l'investimento complessivo del progetto, sono state intraprese diverse iniziative nella ricerca di una maggiore efficienza nei metodi e nei processi di costruzione di pozzi sottomarini. Oltre all'ottimizzazione dei processi, tecnologie innovative come i sistemi di completamento intelligente consentono di produrre in più zone di produzione nello stesso pozzo, riducendo la necessità di investire nell'esplorazione e nella produzione di un'area costituita da più serbatoi o da varie zone di produzione. Conclusioni In breve sintesi il cielo (e non solo l’altra metà) è sempre più blu e… bianco considerando che allo stand NI della manifestazione SPS di Norimberga faceva bella mostra il pannello dimostrativo di questa novità epocale che di fatto introduce 4.0 nelle nostre industrie (tutte). Bisognerà ora vedere come interverranno sul mercato altri importanti attori del mercato delle reti industriali e della sicurezza industriale, ma certamente il concetto di industria 4.0 e di reti industriali collegate è ormai consolidato. Sarà una nuvola bianca nel cielo azzurro a dominare il futuro? Io penso di aver ragionevolmente dimostrato questa previsione.

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Promuovere la competitività delle imprese.

Le politiche italiane per l'Industria 4.0

Simona Pira Amministratore Delegato Erre Quadro Engineering s.r.l.

Leonello Trivelli Assegnista di Ricerca all'Università di Pisa (UNIPI)

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I politici di tutto il mondo stanno focalizzando gli investimenti sul paradigma Industria 4.0, che promette di essere la chiave per la crescita economica. L'Europa non fa eccezione a riguardo e sia l’Unione Europea che i governi nazionali stanno facendo lo stesso. In particolare il Ministro italiano dello Sviluppo Economico (MISE), Carlo Calenda, ha promosso il "Piano Nazionale Industria 4.0", che include molti incentivi fiscali per le aziende italiane. Il piano prevede misure volte a promuovere gli investimenti sia nell'innovazione che nella competitività al fine di consentire alle imprese di sfruttare al meglio le opportunità offerte dall'Industria 4.0. Per comprendere le potenzialità di questo piano è utile scendere nel dettaglio di ogni misura. Iperammortamento e Superammortamento Iperammortamento e Superammortamenti sono le misure più popolari del Piano Nazionale. Si tratta di incentivi per le aziende che investono in nuovi beni strumentali, materiali e immateriali riferibili al paradigma Industria 4.0. Per quanto riguarda l’ammortamento, nuovi beni materiali, dispositivi e tecnologie saranno valutati al 250% del loro valore (Iperammortamento), mentre gli investimenti in beni strumentali saranno valutati al 140% del loro valore (Superammortamento). Inoltre i beneficiari dell'iperammortamento possono accedere al superammortamento anche per investimenti in beni immateriali quali software e sistemi informatici. Per fare un esempio, un investimento di 300.000 € in una raffineria petrolifera conforme al paradigma Industria 4.0 e (Iper-)ammortizzabile in 10 anni, genera 108.000 € in termini di riduzione delle imposte.

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Nuova Sabatini Questa misura sostiene le aziende che necessitano di prestiti bancari per investire in beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica. Questo contributo copre parzialmente gli interessi pagati sul prestito bancario (solo per banche approvate dal MISE). Si tratta di un contributo calcolato su un piano di ammortamento di 5 anni con un tasso di interesse annuo del 2,75%, o 3,57% per gli investimenti nelle tecnologie dell'industria 4.0. Credito fiscale per la ricerca e lo sviluppo Consiste in un credito d'imposta del 50% sulle spese incrementali in Ricerca e Sviluppo calcolate sulla base dei costi medi sostenuti in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014 (fino a un massimo di 20 milioni di euro). Alcuni dei costi ammessi per beneficiare di tale misura sono: costi legati all'assunzione di personale qualificato e tecnicamente specializzato, accordi di ricerca con universitĂ , istituti di ricerca, imprese, start-up innovative e PMI, ammortamento delle apparecchiature di laboratorio e strumentazione, competenze tecniche e privative industriali.

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Patent box Il patent box consiste in un regime di tassazione speciale per i redditi derivanti dallo sfruttamento delle attività immateriali. Il beneficio consiste in una riduzione del 50% delle imposte sul reddito delle società (IRES) e delle imposte regionali di produzione (IRAP) dal 2017 in poi. Ciò è applicabile a condizione che l’azienda abbia condotto attività di Ricerca e Sviluppo connesse con la manutenzione delle attività immateriali e per i redditi connessi al loro utilizzo. Fondo di garanzia Il fondo di garanzia aiuta le aziende e i professionisti che non hanno sufficienti garanzie per accedere al prestito bancario. Tale misura prevede una garanzia pubblica che copre fino l'80% del prestito e garantisce fino ad un massimo di 2,5 milioni di euro (ma l'investimento potrebbe essere più elevato) senza limiti sul numero di prestiti richiesti. Startup e PMI innovative Si tratta di misure destinate a nuove imprese innovative con un valore della produzione inferiore a 5 milioni di euro annui (i criteri per essere considerate startup innovative o PMI sono disponibili nei documenti del MISE). Tra tali misure si citano: la nuova procedura di costituzione digitale e gratuita, l’accesso semplificato al Fondo di garanzia per le PMI, gli incentivi agli investimenti in capitale di rischio o la possibilità di accedere al crowdfunding per aumentare il nuovo capitale di rischio, l'esenzione dalla ordinaria disciplina fallimentare e molte altre agevolazioni. ACE (Aiuto alla Crescita Economica) Questa misura consiste un deduzione dal reddito complessivo dell'impresa di un importo pari a un utile nozionale del nuovo capitale proprio (sia contributi in denaro che utili destinati alle riserve). La deduzione è calcolata sugli aumenti di capitale rispetto a quello dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2010 e il rendimento nozionale del nuovo capitale proprio è già fissato nel 2,3% nel 2017 e nel 2,7% a partire dal 2018. IRES, IRI e contabilità per cassa Questa agevolazione si rivolge alle imprese che lasciano gli utili in azienda. Consiste nell'applicazione di un'aliquota inferiore (IRES o IRI) pari al 24%. È permesso a società per azioni, organizzazioni non commerciali, cooperative, imprenditori individuali e società con contabile ordinario, ma anche a cooperative e società a responsabilità limitata con un fatturato non superiore a 5 milioni di euro e una compagine proprietaria ristretta.


Salario di produttività Questa misura consiste in una tassazione agevolata al 10% per premi salariali (bonus lavoratori) legati all'aumento della produttività. I bonus possono essere costituiti anche da sistemi di welfare o di previdenza complementare come regimi pensionistici supplementari, assicurazione medica supplementare, assicurazione contro la perdita di autosufficienza, servizi educativi e acquisto di azioni da parte dei dipendenti. Sia grandi imprese che PMI possono trarre il massimo da queste misure che spesso sono cumulabili tra loro. Alle misure nazionali poi si uniscono quelle su base regionale che contribuiscono ad ampliare le possibilità per le aziende di aumentare la competitività. Molti incentivi, un unico obiettivo: guidare le aziende italiane attraverso la "Quarta Rivoluzione Industriale"; questa è davvero un'occasione da non perdere. Per ulteriori dettagli, vincoli e requisiti,visitare il sito del MISE: www.mise.gov.it/index.php/it/industria40

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AUTOMAZIONE INDUSTRIA 4.0 HTP

H.T.P. - High Tech Products S.r.l.

L’azienda H.T.P. S.r.l. è una realtà giovane e dinamica fondata nel 2003 che opera nei settori della pneumatica, oleodinamica e automazione industriale. Produce una vasta gamma di connettori da quelli per elettrovalvola quali EN175301-803 (ex DIN43650), ai connettori circolari come M8, M12, 7/8”, M23, scatole di distribuzione passiva ed ultimamente anche LED industriali. Grazie alla versatilità che la contraddistingue, H.T.P. è in grado di seguire costantemente l’evoluzione del mercato sviluppando nuovi prodotti chiave quali ad esempio Connettori a risparmio energetico, soluzioni di cablaggio strutturato e Splitter che permettono al cliente finale di risparmiare tempo in termini di cablaggio e quindi di realizzare i macchinari in minor tempo, riuscendo a risultare più competitivo rispetto ai propri concorrenti. Con soluzioni tecniche innovative, uniche ed efficaci nella riduzione dei costi, realizza connettori custom (anche personalizzati con il logo del cliente). Qualità, affidabilità e flessibilità fanno di questa azienda un partner di cui fidarsi e a cui affidarsi. H.T.P. è da anni la leader nei mercati : • della pneumatica essendo fra i principali fornitori di

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realtà come Metal Work, SMC, Camozzi, Parker, BOSCH e Pneumax • della oleodinamica avendo fra gli altri, clienti come Duplomatic e Hydac • fra i produttori di pressostati siamo fornitori di Euroswitch, Trafag, Huba Control, Elettrotec, Ae.Cas, Suco e Fox Nel corso degli anni ha venduto i suoi prodotti in oltre sessanta paesi nel mondo a clienti di primo livello. Il concetto chiave dell’azienda è puntare sulla capacità e sull’esperienza della produzione personalizzata per aumentare la competitività. Grazie alla consolidata competenza tecnica, i connettori custom rappresentano la migliore soluzione ad esigenze non standard: la progettazione è condivisa con il cliente e risponde al meglio alle specifiche richieste. I principali vantaggi commerciali che è in grado di offrire sono: • Servizio eccellente ed alto livello qualitativo di tutti i prodotti • prezzi competitivi sul mercato internazionale in relazione all’intera gamma di prodotti Chi si rivolge ad H.T.P. anziché acquistare cavo e prodotti da montare, riceve i connettori già assemblati con cavi,


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lunghezze e dimensioni rispondenti alle specifiche richieste. Per garantire tutti questi servizi si avvale di personale capace di capire le esigenze particolari di ciascun acquirente per offrire il prodotto specifico desiderato, il tutto in tempi brevi. Oggi H.T.P. è protagonista nel mercato con la sede principale a Brembate di Sopra (BG), Italia, dove dispone a magazzino di oltre otto milioni di pezzi. Ha inoltre una filiale a Rockaway, New Jersey, USA, ed una a Taipei, Taiwan, entrambe con relativi uffici commerciali e deposito merce. Tutto ciò permette consegne Just-in-time e kanban che garantiscono i leadtime confermati senza rischi di fermi linee per i clienti. La produzione è localizzata in Cina, in una fabbrica di proprietà. L’organizzazione della produzione, certificata secondo la normativa ISO 9001, avviene seguendo criteri che permettono il raggiungimento di uno standard qualitativo di primissimo livello. Il controllo di qualità di ogni singolo prodotto finito viene effettuato ben due volte, in modo da garantire i nostri clienti una qualità assoluta. Potendo disporre anche di un reparto per la produzione degli stampi, H.T.P. ha la possibilità di offrire ai propri clienti: flessibilità, competenza e qualità anche nello sviluppo di prodotti custom in tempi strettissimi. Le varie dislocazioni costituiscono una squadra in grado di assorbire e di rispondere alle richieste provenienti dal mondo della produzione industriale sempre più in tempo reale.

Per avere un’idea più completa della gamma di prodotti , si consiglia di visitare il sito www.webhtp.eu e mettersi in contatto con gli uffici commerciali, telefonando al n. 035-692509 oppure inviando una mail all’indirizzo info@webhtp.eu

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Una realtà Ex Il tema di industria 4.0 pervade anche la automazione di processo; è difficile sostenere una tesi diversa, viste le applicazioni in essere (e quelle in devenire). L'esperto del settore dott Kai Borgwarth di embex gmbh ci ha concesso questa intervista, durante lo svolgimento di Embedded World Norimberga 2017. In contriamo il dott. Bogwarth nello stand della società, durante il lavori della manifestazione già indicata. Armando Zecchi

Zecchi: come possiamo definire le industrie innovative oggi? Borgwarth: Le industrie oggi debbono essere e sono innovative, ma in un modo diverso dal significato letterale della parola. Personalmente, spero anche che presto sia possibile innovare anche i treni gli aeroporti e le metropolitane. Per fare un esempio. Zecchi: Potremmo dire che dovrebbe essere più facile automatizzare un treno. Si muove su rotaie, i punti di interruzione sono chiaramente definiti. Borgwarth: L'innovazione inizia con le nuove linee. Il produttore del treno può fornire solo ciò che i capitolati dei clienti chiedono. Le società di gestione delle tratte ferroviarie sono molto più prudenti rispetto ai costruttori di auto, camion o persino ai singoli vettori commerciali. Zecchi: Definiamo cosa sia questa l’automazione di processo. Un tema importante. Borgwarth: automazione di processo si occupa di acquedotti, piscine, aria, dell'industria delle bevande, dell’industria alimentare (silos ad esempio) packaging, dell’industria chimica e termina nelle piattaforme petrolifere e raffinerie. Zecchi: Ma come si legano questi settori al tema della Industria 4.0? Borgwarth: L'industria 4.0 e Internet delle cose sono due tecnologie molto pervasive. Tuttavia, i partecipanti sono diversi. Molti prodotti attualmente disponibili sul mercato sono già fortemente dotati di componenti elettronici e di sistemi intelligenti a bordo. Oggi è facile configurare interfacce per il networking, grazie alla disponibilità di questi prodotti. Molte aziende operano solo per offrire servizi in the cloud. Noi evidentemente no, lavoriamo a fondo su queste tecnologie per offrire ai NS clienti soluzioni in ambiente Ex, affidabili e sicure.

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Zecchi: Stiamo parlando solo delle reti industriali, e dei prodotti di qualche multinazionale o di aziende che occupano meno di 50 dipendenti , e che pensano di operare sugli impianti per automatizzare ulteriormente i processi per la produzione e il collegamento rete? Borgwarth: Le piccole e medie aziende hanno bisogno di automatizzare (in senso strettamente elettronico ed industriale) al fine di rimanere competitive. Allo stesso tempo, hanno bisogno di più flessibilità per adattarsi a lotti più piccoli, così piccole quantità dello stesso prodotto. Zecchi: E peraltro opinione comune che ciò sia a scapito dei posti di lavoro tradizionali. Quale è la sua opinione? Borgwarth: Io non penso sia così. Molti prodotti, magari simulati e progettati con tool molto avanzati come automobili e telefoni intelligenti, ad oggi non possono essere realizzati concretamente con volumi economicamente necessari a sostenere la produzione perché le macchine oggi disponibili in fabbrica non funzionano con la precisione richiesta.. L'automazione a mio parere è piuttosto a beneficio in termini di posti di lavoro ad elevato valore aggiunto. Il lavoro semplicemente sta divenendo diverso vario, meno meccanicamente ripetitivo. Abbiamo (particolarmente oggi in Germania) bisogno di più persone nella gestione del progetto e della automazione di processo. Il fatto che attualmente abbiamo un basso tasso di disoccupazione in Germania, è anche un successo che dobbiamo all'automazione. Ma questa situazione potrebbe semplicemente essere estesa anche ad altri paesi europei. Zecchi: Prendiamo il controllo a distanza dei pezzi sulla catena di montaggio. Per questo oggi non ho bisogno di più persone.. Borgwarth: Si è così, ma altri lavori e altre attività vengono aggiunti dai sistemi di controllo a distanza. Il lavoro sta cambiando e con l'aumento della produttività, la persona beneficiato di salari più alti. Paradossalmente, proprio nei paesi asiatici questo fatto potrebbe essere un freno al loro modello di sviluppo. Zecchi: L'istituto di ricerca Prognos stima che l'offerta di lavoro per i lavoratori poco qualificati entro il 2030 diminuirà del dieci per cento. In Germania è di circa 1,8 milioni di persone. Cosa pensa possa essere possibile fare per loro? Borgwarth: Abbiamo bisogno di investire nella formazione specifica. Spero che ciò sia presto una realtà Zecchi: Crede che la risposta alla carenza di lavoratori qualificati imminente in ambito Industria 4.0 sia possibile con interventi specifici dell'economia? Borgwarth: Sì, proprio come ci aspettiamo dai prodotti. Se si ci vogliono garantire impianti industriali efficienti e prodotti a basso costo. Ciò è possibile solo con l'automazione, e con i processi industriali adeguati a questa nuova rivoluzione industriale. Zecchi: Una buona organizzazione può fare la differenza tra successo e fallimento. Saranno cruciali per il futuro, livello di automazione sia stato raggiunto in fabbrica? Borgwarth: Questo sarà l’elemento discriminante di successo. Altrettanto importante è sarà la capacità di adattamento delle imprese agli sviluppi del mercato e cercare di seguire il comportamento dei clienti. Zecchi: Esistono aree che sono off-limits per l’industria 4.0? Borgwarth: In realtà, tali scenari sono descritti da alcuni cercano di porre ostacoli verso questa nuova realtà. Non credo che prevarranno.

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Modbus:

una introduzione alla interconnessione

Armando Zecchi

Abstract: Viviamo in una realtà industriale ormai multiprotocollo. I vari protocolli esistenti sul mercato, e introdotti negli impianti reali dalle varie aziende che operano nella automazione di processo, sono spesso interconnessi tra loro, per ottimizzare le loro prestazioni nei vari segmenti operativi dei vari impianti. L’articolo cerca di descrivere questo fenomeno lato MobBus. Possiamo sostenere che Modbus sia stato il primo (in senso storico) bus di campo e il primo protocollo industriale di comunicazione. Questo protocollo venne progettato a metà degli anni 70 da Modicon, per realizzare una modalità di collegamento e controllo degli impianti mediante l’uso di PLC con tecnica master/slave. Si trattava, e si tratta, di un protocollo semplice. All’inizio venne introdotto sul mercato come un protocollo proprietario di Modicon. Poi in un periodo successivo, venne reso un protocollo pubblico, da poter utilizzare senza dover pagare alcun tipo di diritto di proprietà. Questa scelta rese il protocollo molto popolare, e molte società iniziarono ad utilizzarlo, creando di fatto una grande quantità di applicazioni di modifiche ed interpretazioni (rispetto alla versione originale). Oggi, questo protocollo è definito di tipo open source, cioè libero. Il documento di base, le sue specifiche, facilmente reperibili in rete, si compongono di circa 100 pagine. Questa caratteristica è già un elemento tecnico di riferimento, se comparata ad esempio, con le dimensioni delle specifiche di AS Interface e di PROFIBUS, che superano abbondantemente il migliaio di pagine. Va poi osservato che con il termine Modbus oggi si fa riferimento a 3 tipologie di protocolli: Modbus ASCII, Modbus RTU, Modbus TCP/IP. Modbus ASCII Si tratta del primo protocollo messo a punto, ed è un protocollo tipicamente seriale. A livello di modello ISO/OSI, relativamente allo strato fisico, il protocollo opera classicamente con soluzioni di interfaccia RS 232 o RS 485. Tutti gli slave comunicano con tecnica di polling verso il master, e va osservato che in questa configurazione esiste un solo master. La lunghezza massima della trama è definita in 252 buye ed è possibile effettuare fino ad un massimo di 247 indirizzi

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Modbus RTU Si tratta di una versione del protocollo realizzata con poche variazioni rispetto alla versione base, (Modbus ASCII). In sostanza la principale differenza è la codifica dei dati, che la versione Modbus RTU non utilizza, gestendo direttamente i byte come dati, mentre Modbus ASCII codifica i dati in caratteri ASCII. Grazie a questa caratteristica Modbus RTU opera con un throughput di protocollo fortemente incrementato (ed una soluzione largamente scelta per le nuove installazioni). Modbus TCP/IP La versione Modbus TCP/IP fu introdotta molto tempo dopo la prima e la seconda versione. Uno dei modi più semplici di introdurre questa terza versione, è quella di pensare che si proceda ad incapsulare i pacchetti Modbus RTU all’interno dei pacchetti TCP/IP. Ovviamente vi sono anche dei bit si servizio, ma nel complesso questa è una buona sintesi di come funziona il protocollo. Oggi pur con l’introduzione di Ethernet industriale e di soluzioni TCP/IP industriali questo protocollo risulta essere ad una velocità adeguata ai sistemi di controllo e di supervisione dei processi. Caratteristiche del protocollo Modbus è un protocollo di tipologia master and slave (peraltro come AS interface, ad esempio). Il master ha il completo controllo delle comunicazioni che vengono inviate sul bus, mentre uno slave può solo rispondere quando viene “interrogato” dal master. Il master legge e memorizza i dati da presentare in uscita, e legge gli ingressi dei vari slave presenti in rete (industriale) durante ogni ciclo di funzionamento. Il protocollo è semplice, come già detto più volte, e non consente di inviare richieste addizionali agli slave. I dispositivi slave non vengono associati alla rete industriale, come avviene in altri bus di campo. Semplicemente gli slave rispondono alla interrogazione del master. Se il master non li interroga, gli slave vanno in stato idle. Queste caratteristiche di funzionamento non consentono di sviluppare particolari tecniche di diagnostica remota. Connettività Come già anticipato i protocolli Modbus ASCII e Modbus RTU usano standard di interfaccia dello strato fisico quali RS 232 o RS 485, ma possono anche utilizzare linee telefoniche in cavo di rame e/o canali di comunicazione wireless. La soluzione RS 232 è pensata per collegamenti punto-punto, mentre la soluzione RS 45 è pensata per collegamenti multidrop. In entrambe queste due semplici tipologie di interfaccia Modbus non aggiunge funzionalità allo strato fisico. Va peraltro osservato che nella tecnologia RS 485 lo strato fisico po’ essere realizzato secondo diverse tipologie (a 2 fili, a 4 fili, utilizzando vari driver e vari metodi di messa a terra) Nel caso di utilizzo con reti telefoniche su cavo in rame e con reti di comunicazione wireless, Modbus fornisce ottime prestazioni.

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PRO CESSO


POMPE CUCCHI PROCESSO

Pompe dosatrici ad elevato contenuto tecnologico

Pompe Cucchi progetta, produce e vende pompe ad ingranaggi di trasferimento, pompe ad ingranaggi dosatrici, pompe a pistone ed a membrana dosatrici. Presente da oltre 60 anni nel settore dosaggio e trasferimento fluidi ed opera in accordo al Sistema Qualità ISO 9001 (2008). La produzione è conforme alle direttive 2006/42/CE, 2004/108/CE, 2014/30/EU, 2014/35/ EU ed alle norme UNI EN ISO 12100, UNI EN ISO 13732-1, UNI EN 809, UNI EN ISO 14847. A richiesta fornisce pompe conformi alla direttiva 2014/34/ EU (ATEX) ed alle norme API 676 e NACE MR0175. Tutta la nostra produzione è inoltre certificata EAC (EX GOST-R) e TR TS 012. Oltre alla propria produzione, Pompe Cucchi ha assunto la rappresentanza per l’Italia, della linea di pompe industriali Jabsco, pompe a membrana pneumatica GRACO e pompe svuotafusti Grun-Pumpen. Ingegnerizzazione, esperienza, competenza, passione

e dedizione: questa è la formula con cui Pompe Cucchi lavora ogni giorno per offrirvi il massimo. La nostra mission è offrire pompe di dosaggio e di trasferimento con criteri di ingegnerizzazione di prodotto che rispondano ai bisogni dei nostri clienti: qualità, affidabilità nel tempo, semplicità di ispezione, manutenzione e pulizia ed inoltre offrire una competente assistenza tecnica basata su un team di esperti al fine di trovare soluzioni per applicazioni in molteplici settori attraverso l’utilizzo di materiali innovativi e per incontrare le specifiche esigenze tecniche dei clienti e dei nuovi processi industriali. Pompe Cucchi è presente nel settore dal 1948. La progettazione è affidata ad uno staff di ingegneri dotati di stazioni CAD di ultima generazione continuamente aggiornati in base all’evoluzione dei

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PROCESSO POMPE CUCCHI programmi consentono di ridurre sensibilmente i tempi di realizzazione e di sperimentazione dei prototipi e quindi la realizzazione. La produzione è affidata ad un centro controllo numerico con 18 pallets in linea, magazzino robotizzato con 400 utensili e software gestionale di lavorazione non presenziata. Inoltre abbiamo da poco due nuove macchine utensili, un verticale e un tornio orizzontale, che vanno a completare il quadro di produzione dell’officina. Il collaudo, effettuato sulla totalità delle pompe prodotte, è affidato ad un banco prova dove possono essere visualizzati tutti i parametri caratteristici della pompa e del motore. Il continuo sviluppo progettuale e la ricerca di materiali innovativi ci ha consentito di realizzare pompe in Titanio ed in Hastelloy C ed ampliare la conoscenza anche ai nuovi trattamenti termochimici che hanno conferito ad ingranaggi ed alberi di alcune serie di pompe durezze superficiali fino a 4000 Vickers, permettendo nuove applicazioni fino a pochi anni fa ritenute impossibili. Le pompe ad ingranaggi Cucchi sono adatte per ogni liquido esente da sospensioni solide con viscosità da 0,2 a 300.000 cps. Abbiamo

inoltre sviluppato l’inserimento di boccole e rasamenti in carburo di tungsteno ed alberi ricoperti di ossido di cromo in alcuni tipi di pompe dosatrici serie N utilizzate per il dosaggio di prodotti leggermente abrasivi. Le esecuzioni possono essere differenziate con il montaggio di tenute meccaniche singole, doppie in tandem, doppie back to back, trascinamento magnetico anche in esecuzione ATEX. Nel caso di prodotti che si presentano allo stato solido a temperatura ambiente (creme, cere, grassi ecc.) le pompe possono essere equipaggiate con camera di preriscaldo adatta per acqua calda, vapore, olio diatermico. Tutte le pompe possono essere rese dosatrici con l’applicazione di motovariatori, inverter o servocomandi, sia di tipo elettrico che pneumatico. La formazione dei tecnici commerciali dei nostri distributori o dei clienti che volessero richiedere questo servizio è affidata ad un configuratore 3D visibile in stereoscopia con occhiali passivi che permette la visione della pompa intera ed esplosa ed il montaggio e smontaggio della totalità delle famiglie di pompe da noi prodotte. Questo configuratore mostra anche moduli esplicativi relativi a fenomeni di cavitazione ed esempi di layout di un impianto di dosaggio.

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INDUSTRIAL TECHNOLOGY The international magazine let us connect you to the world Machines, plants, components and automation for the Oil and Gas and petrochemical industry

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PROCESSO ULTRA POMPE

ULTRA POMPE: STORIA DI QUALITA’ ULTRA POMPE S.r.l., fondata nel 1957, è stata una delle prime aziende Italiane a progettare, produrre e testare pompe ad ingranaggi esterni interamente nei propri stabilimenti. Il successo della Ultra Pompe è basato sulla soddisfazione dei requisiti posti dal cliente, raggiunti attraverso lavorazioni efficienti e forniture di prodotti di alta qualità a prezzi competitivi. Uno dei vantaggi della conduzione famigliare, oltre alla forte passione, è che la conoscenza e l’esperienza dell’azienda vengono costantemente tramandate da una generazione all’altra. Per questo motivo la ULTRA POMPE ha accumulato una notevole quantità di esperienze dirette durante i suoi sessant’anni di attività. ULTRA POMPE dispone di un ampio magazzino di componenti standard e speciali di pompe e ricambi, che permette di fornire rapidamente pompe complete e kit ricambi per far fronte alle emergenze dei clienti. Sufficientemente compatta per proporre in tempi brevi soluzioni innovative e/o personalizzate, ma abbastanza grande da sostenere grandi volumi di produzione, Ultra Pompe investe ogni anno in nuove tecnologie per l’automazione delle sue linee produttive. Ad oggi, ogni macchinario è affiancato almeno da un’altra macchina automatizzata. Questo permette di evitare ritardi di produzione causati da fermi macchina imprevisti e di rispettare i tempi di consegna promessi. Ultra Pompe esegue nei propri stabilimenti l’intera lavorazione meccanica, inclusa la dentatura degli ingranaggi, così da raggiungere un impareggiabile standard di qualità del prodotto finito, realizzato al 100% in Italia. Aggiornando continuamente le tecnologie e il design dei propri prodotti, la ULTRA POMPE è in grado di proporre la miglior soluzione di pompa ad ingranaggi per una grandissima varietà di processi per liquidi, semiliquidi o emulsioni. L’uso di dimensioni a norma UNI/ISO/ANSI/DIN/MEC aumenta significativamente la possibilità di sostituire gli altri tipi di pompe con i suoi prodotti facendo solo piccole modifiche sull’impianto, in area sicura, in area ATEX, NFPA-20 oppure FDA. POMPE A INGRANAGGI: esse sono impiegate per fluidi privi di solidi, con valori di viscosità da 1 a 1’000’000 cSt . Gli ingranaggi trasportano

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il fluido esternamente, tra i vani dei denti, dalla bocca di aspirazione fino a quella di mandata. I due rotori, chiamati comando e condotto, ingranando tra loro generano una zona di tenuta centrale tra aspirazione e mandata, e quindi permettono il trasporto del fluido da una sezione all’altra, lasciando trafilare giusto il fluido necessario per l’auto-lubrificazione interna. VANTAGGI: Le pompe ad ingranaggi hanno un basso NPSH-r e un’ottima capacità autoadescante in aspirazione. Essendo macchine rotative volumetriche, le pompe ad ingranaggi sono la migliore soluzione per le applicazioni di trasferimento e di dosaggio, perché gestibili direttamente dal numero dei giri del gruppo di azionamento. A differenza di altre tipologie di pompe, quelle ad ingranaggi non generano pulsazioni, rendendo il flusso del prodotto costante. NEWS: A gennaio ricominciano i Pumps-Bar mensili dove in occasione dei Training ed Educational sulle ns pompe effettueremo anche un’analisi sui principali progetti aperti nelle aree produttive del mondo e le possibilità di intervento. Prenotatevi! sales@ultrapompe.it PRINCIPALI APPLICAZIONI: *Sistemi di lubrificazione *Trasferimento di carburanti e suoi additivi. *Processo agenti chimici *Trasferimento bitumi, peci ed emulsioni. *Dosaggio resine e adesivi *Schiumogeni antincendio. *Circolazione olio friggitrici industriali.



CEMS – CONTINUOUS EMISSION MONITORING SYSTEM

I CEMS (Continuous Emission Monitornig System) sono dei sistemi che permettono di misurare la composizione dei fumi emessi in atmosfera; in tutti quegli impianti in cui la combustione di combustibili fossili è parte integrante ed importante del processo. Qui è molto importante monitorare la qualità (intesa come composizione chimica) dei fumi di emissione in atmosfera, in quanto essa può fornire una serie di informazioni utilizzabili per ottimizzare e migliorare questo importante processo unitario. Inoltre tramite i CEMS è possibile individuare eventuali inefficienze impiantistiche che causano alterazioni nella composizione dei fumi, fino a superare i limiti di emissione previsti dalle leggi nazionali. A tutela dell’ambiente infatti, esistono dei limiti di emissioni (per alcune sostanze) che le società proprietarie di questi impianti sono obbligate a rispettare. Dott. Ing. Davide Lavanga


I CEMS solitamente sono costituiti da una sonda di estrazione inserita ad un’altezza opportuna dei camini che convogliano i fumi verso l’atmosfera; segue poi una linea di campionamento (sample line) che collega la sonda di estrazione al sistema di condizionamento del campione estratto. Una volta condizionato, il campione passa attraverso una serie di analizzatori che sfruttano diversi principi fisici per misurare la concentrazione dei composti chimici in esame. I dati di composizione vengono infine registrati ed immagazzinati in un sistema di acquisizione dei dati. Esistono particolari analizzatori che vengono montati direttamente sui camini detti “In-Situ”. Questi analizzatori non necessitano un trattamento di condizionamento dei fumi. I composti che vengono solitamente monitorati sono: ossidi di azoto (NO e NO2 generalmente noti come NOx), ossidi di zolfo (SO e SO2 generalmente noti come SOx), monossido di carbonio (CO), diossido di carbonio (CO2) e ossigeno (O2). Con il termine “composizione a base secca (wet basis)” si intende la concentrazione dei componenti di un gas (espressa in frazione molare) contenente acqua. La “composizione a base secca (dry basis)” invece è la concentrazione dei componenti dello stesso gas ma senza acqua. Per esempio un gas contenente 33.3 mole % di O2, 33.3 mole % di N2, 33.3 mole % di H2O a base umida, contiene il 50 mole % di O2 e 50 mole % di N2 a base secca. Esistono quindi due tipologie di CEMS che analizzano la composizione dei fumi su base secca o su base umida. I sistemi CEMS dry basis sono i più diffusi nei settori Oil&Gas e Petrolchimico. In questi sistemi, l'acqua (presente in grande quantità nei fumi di combustione), viene eliminata dal campione di analisi tramite sistemi di condensazione e/o con membrane permeabili all'acqua. La rimozione dell'acqua tramite sistemi di condensazione è molto efficiente. I gas estratti da camino vengono raffreddati tramite coolers fino a 2-5°C. L'acqua condensa e viene rimossa velocemente per limitare il tempo di contatto con i gas da analizzare. Alcuni dei gas che vengono solitamente monitorati in un CEMS (come NO2, CO2, SO2, H2S, HCl e NH3) sono più o meno solubili in acqua. Con tempi di contatto prolungati, questi gas possono disciogliersi nell’acqua condensata e falsare le successive analisi di monitoraggio. NOx e SOx possono creare condense acide che danneggiano il sistema di condizionamento e gli analizzatori. Nei sistemi dry basis è quindi molto importante separare tutta l'acqua in modo efficiente e veloce e per fare ciò il campione da analizzare deve essere propriamente gestito.


I fumi estratti da camino, per esempio, vengono prima filtrati per eliminare il particolato, successivamente percorrono la “sample line”, che è riscaldata elettricamente per mantenere i fumi “caldi” ed evitare la parziale condensazione di acqua (che porterebbe alle problematiche descritte sopra). A questo punto il campione secco viene smistato ai vari analizzatori. I sistemi CEMS wet basis sono costituiti nella maggior parte dei casi da analizzatori ottici in-situ. Esistono anche metodi estrattivi wet basis che utilizzano sonde di estrazione dei fumi a diluizione. Il campione estratto da camino viene addizionato con aria secca (o con altri gas privi di umidità) in rapporti di diluizioni controllati (da 20:1 fino a 100:1). L’acqua non viene estratta dal campione ma diluita in modo da evitarne la condensazione. La temperatura del campione non deve comunque scende sotto i valori di dew point.

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Dopo la fase di trattamento, il campione passa alla fase analitica. Gli analizzatori utilizzati nei CEMS sfruttano diverse tecniche analitiche in relazione al componente da analizzare. I Non-dispersive Infrared Analyzers (NDIR) sono strumenti (fotometri) che confrontano lo spettro di assorbimento del campione con lo spettro di assorbimento di un gas di riferimento. I componenti principali di un analizzatore NDIR sono: una sorgente a infrarossi, una cella di misura dove si trova il campione, un filtro ottico ed un rivelatore a infrarossi. SO2, NO, NO2, CO e CO2 possono essere misurati con questa tipologia di analizzatori. Gli analizzatori chimiluminescenti rilevano la luce prodotta da reazioni chimiche che emettono fotoni. Questi analizzatori utilizzano la reazione chemiluminescente tra ozono (O3) e ossido di azoto (NO) come base di misura. Gli analizzatori Paramagnetici invece, sfruttano le proprietà magnetiche dell’ossigeno per effettuare misure quantitative de questo gas. Gli analizzatori elettrochimici basano il proprio funzionamento sull’ equazione di Nernst. Sono costituiti da due elettrodi metallici in contatto con un elettrolita. All’interno di questa cella galvanica avviene una reazione di ossido-riduzione che produce una differenza di potenziale proporzionale alla concentrazione del gas che reagisce con l’elettrolita.

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Gli analizzatori ed il sistema di condizionamento del campione di analisi sono apparecchiature molto delicate che necessitano di condizioni di funzionamento controllate e costanti. I CEMS vengono spesso installati vicino alla base dei camini, dove l’atmosfera può essere potenzialmente esplosiva. Al fine di garantire un corretto funzionamento di questi sistemi, spesso si preferisce installare analizzatori e sistema di condizionamento in armadi pressurizzati o shelter di analisi, all’interno dei quali viene mantenuta una temperatura costante di 20-25°C ideale per il funzionamento di queste apparecchiature.

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I dati di composizione (espressi su base secca) misurati dal pacchetto analitico possono venire utilizzati dall’impianto per ottimizzare alcuni parametri di processo, oppure come avviene nella maggior parte dei casi, vengono registrati tramite sistemi di acquisizione dei dati. Questi sistemi registrano ed elaborano i dati di composizione delle emissioni e producono dei report cadenzati che vengono inviati alle autorità nazionali competenti in materia di limiti di emissioni. Considerando che esistono multe (salate) e sanzioni destinate ad impianti che non rispettano i limiti di legge per le emissioni, si capisce come i sistemi di acquisizione dei dati siano una parte integrante ed importante dei CEMS.

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Energie rinnovabili e il suo futuro in America Latina

Mauro Nogarin Giornalista

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Da diversi anni ormai molti paesi dell’America Latina hanno cominciato a sfruttare a livello industriale le energie rinnovabili, che con il tempo poco a poco hanno poi iniziato a convogliarle nelle proprie reti elettriche nazionali. Tuttavia le fonti idroelettriche e la biomassa (soprattutto a legna e carbone vegetale) sono quelle maggiormente sfruttate nei nuovi impianti in fase di costruzione, grazie all’enorme potenziale e disponibilità di queste risorse. D’altra parte nonostante ancora la forte dipendenza dagli idrocarburi fossili l’evoluzione energetica osservata dalla CEPAL (Commissione Economica per l’America Latina), è andata diminuendo in quanto alla partecipazione della matrice energetica primaria, passando dal 75% del 1990 a meno del 72% nel 2012, dove il petrolio dal 57% si é ridotto al 40% nello stesso periodo di tempo, mentre il gas naturale è passando dal 15 al 27%, totalizzando in questo modo un incremento del 12%. Secondo uno studio condotto dall’International Renewable Energy Agency (IRENA), negli ultimi anni in America Latina tra il 2010 e il 2015 si sono investiti circa 80 mila milioni di dollari nella costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile, dove solo nel 2015 il totale di questi investimenti hanno raggiunto 16.500 milioni di dollari, vale a dire 6% del totale a livello mondiale. Un dato che mette in evidenza la tendenza di molti governi di inserire nei nuovi programmi energetici volti a rafforzare lo sfruttamento delle fonti rinnovabili in base alla disponibilità presente nel proprio territorio. Da un punto di vista geologico il predominio dell'energia idroelettrica in America Latina si conferma, come nel caso del Brasile, con una partecipazione del 40% della matrice energetica nazionale, dove peró a causa del cambiamento climatico che ha generato forti fenomeni di siccitá ha spinto il paese a considerare di considerare anche altre fonti come quella eolica e solare.

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Centrale idroelettrica di belo Monte (Brasile)

In termini finanziari sono tre i paesi latinoamericani che hanno investito in maniera considerevole negli ultimi anni, Brasile, Cile e Messico, anche se paesi più piccoli come Bolivia, Ecuador, Paraguay e Uruguay hanno dimostrato di introdurre una politica energetica che incrementa lo sfruttamento di queste fonti rinnovabili, soprattutto idroelettriche e fotovoltaiche. Tra il 2005 e 2009 il Brasile ha concentrato il 70% degli investimenti in questo tipo di energie rinnovabili, ma nel 2015 questa differenza è diminuita in maniera considerevole rappresentando il 40% nel contesto latinoamericano, con 7.100 milioni di dollari. Il secondo paese è il Messico che tra il 2014 e 2015 ha raddoppiato i propri investimenti raggiungendo un tetto di 4 mila milioni di dollari, seguito poi dal Cile con 3400 milioni e dall'Uruguay con 1100 milioni di dollari. In quanto al tipo di tecnologia adottata nei nuovi impianti negli ultimi cinque anni si è notata una certa diminuzione negli investimenti nei biocombustibili liquidi a fronte invece di un incremento negli impianti di energia eolica e solare, escludendo progetti di grandi centrali idroelettriche che solo nel 2015 hanno raggiunto un investimento complessivo di 9.500 milioni di dollari.

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Centrale fotovoltaica di Cerro Dominador (Cile)

Senza alcun dubbio per quanto riguarda progetti per la costruzione di impianti di energia rinnovabile il Cile è un paese all'avanguardia. In base alle informazioni divulgate dal Ministero dell'Energia fino alla fine dell'anno tra i vari cantieri situati sul territorio cileno il totale dei progetti in fase di costruzione raggiungeranno i 3000 MW, di cui il 35% corrisponde a centrali idroelettriche, il 19% a energia solare e il 12% a energia eolica, il resto (34%) con impianti tradizionali che utilizzano combustibili fossili. In Messico sicuramente uno dei progetti più ambiti è la centrale fotovoltaica di Villanueva, situata nella zona desertica di Coahuila con una capacità installata di 754 MW il cui progetto è a carico di Enel Green Power Messico. In Brasile invece si costruirà l'impianto solare di Coremas nella regione di Paraiba con una capacità di 93 MW. Il futuro delle energie rinnovabili in America Latina dipenderà molto dalla legislazione stabilita nei nuovi programmi ministeriali di politica energetica, che mirano a ridurre la dipendenza graduale dalle fonti di idrocarburi, senza peró alterare il delicato equilibrio che esiste nei paesi produttori come Bolivia, Argentina, Brasile, Messico, Colombia, Ecuador, Messico, Perù e Venezuela, che sia per le esportazioni quanto per entrate fiscali, il petrolio continua ad essere un importante fonte di guadagno, necessario per finanziare quei stessi progetti di energia rinnovabile a carattere pubblico.

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Impianto eolico di Osorio Elecnor (Brasile)

Da un punto di vista finanziario in America Latina l'accesso ai mercati capitali sarĂ un fattore decisivo per la costruzione di nuovi impianti, considerando che i finanziamenti internazionali non bancari sono fondamentali per incrementare il flusso e il volume di investimenti nelle energie rinnovabili. Per questo motivo deve esistere una maggior coordinazione tra coloro che promuovono i progetti, i produttori e distributori indipendenti di elettricitĂ e le banche locali, in modo tale che una volta finanziata la costruzione del progetto si possano rifinanziare gli attivi operativi una volta che la centrale entri in funzione.

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ENERGIA I-ENERGY ENERGIA E GAS

Energia giovane al servizio delle imprese gruppi industriali, fornitura ai reseller e vendita diretta nel mercato diffuso, attraverso una rete di circa 50 agenti. Lo staff di I-Energy Energia e Gas è caratterizzato da figure professionali e competenti nel settore, che fanno della loro flessibilità e puntualità il punto di forza dell’azienda. Quattro sono le divisioni che strutturano l’organizzazione dell’azienda, con lo scopo di garantire un servizio completo ed efficiente nei confronti del cliente:

Il brand I-Energy Energia e Gas entra nel panorama energetico con lo scopo di aumentare l’impatto e la riconoscibilità del marchio Interconsult S.r.l. (Società Leader nel settore delle gestione peritali) nel mercato Power e Gas. La Mission della società è quella di distinguersi nel nutrito panorama dei fornitori in Italia, rivolgendosi prevalentemente a clienti di tipo industriale e Piccole e medie imprese, conservando la capacità consulenziale di attuare tariffe sempre aggiornate e decisamente competitive, grazie ad un validissimo trading management. Ciò che da anni, consideriamo il vero valore aggiunto della nostra proposta, resta il servizio da noi offerto, con una continua assistenza nei confronti del cliente ed immediate soluzioni per eventuali problematiche. Grazie a consolidate partnership con i più importanti traders e grossisti italiani, che producono e commercializzano in Europa energia elettrica, I-Energy Energia e Gas consente ai propri clienti di ottenere vantaggi consistenti attraverso offerte flessibili e prodotti personalizzati. Il portafoglio clienti di I-Energy Energia e Gas, ad oggi si attesta intorno al TW/h, il tutto composto da grandi

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•Vendita ed Assistenza Clienti: -Contatto diretto con i clienti allo scopo di proporre soluzioni economicamente vantaggiose. -Pianificazioni studiate appositamente per la Piccola e media impresa o per i grandi gruppi industriali. -Servizio di assistenza con consulente qualificato e dedicato ( non vengono utilizzati call-center ) •Trading: -Ricerca ed analisi dei mercati -Ricerca dei prodotti economicamente più vantaggiosi e competitivi -Studio di appositi piani di acquisto, condivisi, con i più quotati traders europei. •Amministrazione: -Gestione della relazione amministrativa e contabile tramite un innovativo e rapido strumento informatico. -L’area amministrativa si occupa delle attività finanziarie e contabili e gestisce il rapporto con i propri clienti attraverso un software informatico flessibile di ultima generazione che consente una comoda consultazione della fattura e dei dati di consumo. •Servizi Accessori: -Ottimizzazione dei flussi energetici -Gestione ottimizzata del trasporto dell’energia elettrica, sulla base di modelli revisionali elaborati internamente e di informazioni provenienti dai mercati nazionali ed esteri.



ENERGIE RINNOVABILI:

UNA PANORAMICA SULLE TECNOLOGIE DELLA GEOTERMICA

Dott. Ing. Mor Nguirane Chemical Engineer

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L ’ e n e r g i a geotermica è il calore ricavato dalla terra. È una tra le fonti di energia rinnovabile e sostenibile e sfrutta, per la generazione di corrente elettrica e energia per uso domestico e industriale, il calore generato da fonti come le falde acquifere calde localizzati a pochi metri di profondità, le rocce calde o magma, fonti ad altissime temperature, localizzati a parecchi metri di profondità. Secondo i dati di uno studio, (SHERE, 2013) il calore entro 10.000 m di superficie terreste è stimato essere 50.000 volte di più di tutta l’energia sfruttabile con le fonti tradizionali come petrolio e gas. Inoltre come tutte le fonti di energia rinnovabile, l’energia geotermica contribuisce a ridurre le emissioni di sostanze dannose e i rischi legati alla salute e all’ambiente. L’energia geotermica gode rispetto alle altre fonti rinnovabili di una disponibilità durante tutto l’anno. Il suo rendimento non dipende dalle condizioni atmosferiche come nel caso delle fonti eoliche oppure solari. Anche se è una risorsa finita, teoricamente l’energia geotermica può essere ricavato ovunque nel globo. Tuttavia per la generazione di energia elettrica con tecnologie geotermiche o per degli ottimi rendimenti del processo stesso, servono fonti di calore a medio-alta temperature. Quest’ultimi sono solitamente localizzate nelle zone vicino ad attività vulcaniche, fonti termali, geyser, ai margini delle placche, vicino al dorsale medio-oceanica o nelle zone hotspot (punti caldi). Esistono varie tecnologie per sfruttare le fonti geotermiche per la produzione di energia. Di queste tecnologie, attualmente sono in uso quattro: sistemi a vapore (direct dry steam plant), sistemi a flash (Flash plant), sistemi binari (Binary Plants) e i sistemi a ciclo combinato o ibrido (Combined-cycle or hybrid plants). Come sappiamo è la capacità calorica della fonte geotermica a determinare la scelta della tipologia di tecnologia da adottare per la produzione di energia.

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La Nesjavellir Geothermal Power Station (NGPS) è la seconda centrale elettrica geotermica più grande in Iceland

Impianto a vapore secco (Direct dry steam plant): La conversione avviene tramite una turbina a vapore progettata per utilizzare direttamente il fluido a bassa pressione e alto volume prodotto dalla fonte di vapore. Gli impianti a vapore secco usano comunemente turbine condensanti. La condensa viene re-inspirata (ciclo chiuso) o evaporata in torri di raffreddamento a umido. Il vapore è utilizzato in questi impianti alla temperatura di 150°C o maggiore e con una percentuale di secco pari a 99,995% per evitare danni, come erosione o incrostazioni, alle tubazioni o alla turbina e i relativi componenti. Le centrali a vapore diretto sono di dimensioni comprese tra 8 e 140 MW (S & P Global Platts, 2016). Sono tra gli impianti più rari tra le tecnologie geotermiche e offrono molti vantaggi in termini di facilità di sfruttamento per la conversione di energia geotermica in elettrica. Garantisco anche dei buoni rendimenti e dei costi di produzione più bassi. Impianto Flash: Gli impianti flash sono in funzione nella maggior parte delle centrali elettriche geotermiche. Sono impianti simili a quelli a vapore secco, con la peculiarità che il vapore in questo caso è ottenuto da una separazione flash. Il vapore separato viene inviato verso le turbine e il condensato viene iniettato nel pozzo o usato per un ulteriore flash a bassa pressione. Le centrali elettriche a flash funzionano meglio con temperature superiori a 180°C dato che la temperatura del liquido diminuisce se la pressione viene diminuito. La frazione fluida che esce dai separatori, così come Principio di funzionamento Impianto a Vapore Secco

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Principio di funzionamento Impianto Flash

il condensato a vapore vengono di solito riciclati. Gli impianti flash variano in dimensioni a seconda che siano impianti singole ( 0,2 - 80 MW), impianti doppio flash (2 - 110 MW) o impianti triplo flash (60 - 150 MW). Impianti binari: Sono impianti solitamente adatti nei fonti di energia geotermica a bassa o media entalpia. Il fluido sorgente viene utilizzato, tramite scambiatori di calore, per riscaldare il fluido di processo in un ciclo chiuso. I fluidi di processo, che possono essere miscela di ammoniaca/acqua (in cicli di Kalina) oppure idrocarburi (in cicli Rankine - ORC)), per questioni termodinamici e di rendimento di processo hanno punti di ebollizione e condensazione che corrispondono meglio alla temperatura della fonte geotermica. Tipicamente, gli impianti binari vengono utilizzate per fonti Principio di funzionamento Impianti Binari


a una temperatura tra 100°C e 170°C. Anche se è possibile lavorare con temperature inferiori a 100°C, l'efficienza della produzione di energia elettrica diminuisce. Gli impianti binari hanno dimensioni variabili da meno di 1 MW a 50. Impianti a ciclo combinato o ibrido: Alcuni impianti geotermiche utilizzano un ciclo combinato che aggiunge un tradizionale ciclo Rankine per produrre elettricità dal calore che altrimenti sarebbe perso durante un ciclo binario. La combinazione di due cicli fornisce un'efficienza elettrica relativamente elevata come dimostratosi nei vari studi scientifici a riguardo. La dimensione tipica degli impianti a ciclo combinato varia da pochi megawatt a 10 MWe. Le centrali geotermiche ibride utilizzano gli stessi principi di una centrale geotermica autonoma, ma combinano una diversa fonte di calore nel processo; per esempio, il calore da un solare termico (CSP). Questo calore viene aggiunto alla salamoia geotermica, aumentandone la temperatura e la potenza di uscita. Queste tecnologie di conversione sono in continuo miglioramento dalla perforazione alla conversione in turbine. Tuttavia, la produzione di energia per uso domestico o industriale (inteso anche come corrente elettrica) da fonti geotermiche è ostacolata da vari fattori come per esempio, nei climi freddi gli impianti di produzione necessitano di fonti di calore di ‘’backup’’ per rendere al meglio. Inoltre come detto in precedenza, le fonti di energia geotermica sono localizzati in determinate aree geografiche molto caratteristiche. Questo rende di più difficile realizzazione rispetto alle altre fonti di energia rinnovabili. Altri fattori che ostacolano l’espansione di questa tecnologia sono i rischi durante la fase di perforazione quali la contaminazione della falda acquifera, il rilascio di anidride carbonica o solfuro di idrogeno e la destabilizzazione del terreno. Le esperienze di perforazione raccolte in altri campi come l’oil & gas permettono, ad oggi, di ridurre questi rischi al minimo purché si rispettino le norme di buona progettazione e le regolamentazioni nazionali e internazionali vigenti. Altre sfide legato della conversione dell’energia geotermica possono essere individuate a livello di processo: 1- Si deve sempre lavorare una portata definita entro certi limiti di fluido risorsa, disponibile in certe condizioni di entalpia


(temperatura) e restituibile in condizioni raffreddate al sistema geotermico. 2- C’è sempre un punto di ottimo tra recupero di energia dalla fonte geotermica e rendimento del ciclo termodinamico di conversione. Anche se in realtà punto di ottimo va trovato considerando altri benefici come la limitazione delle emissioni in atmosfera, la conservazione della risorsa, e la produzione di beni importanti collaterali oltre all’energia elettrica (es. calore, freddo). Negli impianti convenzionali l’ottimo equivale alla massimizzazione della potenza prodotta da un pozzo. Il “ciclo termodinamico” viene adattato alla curva di producibilità del pozzo. Negli impianti binari l’ottimo che equivale alla massimizzazione della potenza si traduce nel corretto accoppiamento delle capacità termiche tra fluido risorsa e fluido di lavoro nel ciclo; od anche nell’ottimizzazione termodinamica complessiva (recupero energia, rendimento di conversione). Dei dati interessanti per capire anche lo stato attuale di questa fonte di energia rinnovabile sono stati forniti dall’agenzia internazionale delle energie rinnovabili (IRENA). Secondo questi dati, nel 2015 le centrali geotermiche hanno generato circa 80,9 TWh, ovvero circa lo 0,3% della produzione mondiale di elettricità. Nel 2016, la capacità geotermica globale installata era di 12,7 GW. I primi paesi produttori sono gli Stati Uniti d’America, le Filippine e l’Indonesia mentre l’Italia, tra i primi paesi a usare questa tecnologia, si colloca alla settima posizione con una capacità geotermica installa pari 824 MW.

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Reference: Shere, J. (2013): Renewable: The World-Changing Power of Alternative Energy. S&P Global Platts (2016). “UDI World Electric Power Plants Data Base”

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ENERGIA ON POWER

Un nuovo player nel mercato liberalizzato dell’energia elettrica e gas naturale in Italia 1. Che società è On Power, quale è la sua politica aziendale e quali sono i suoi valori? On Power è una società giovane con sede in Italia che opera nel mercato liberalizzato dell’energia elettrica e gas naturale. L’obiettivo di On Power è quello di puntare alla fedeltà e alla fiducia dei suoi clienti, valori ben saldi per la propria etica professionale, sia per i privati che per le aziende con cui opera. L’impegno principale è quello di tutelare la propria clientela creando una bolletta di dettaglio come di sintesi trasparente, la quale risulta chiara e comprensibile per l’utente finale in tutte le sue voci. 2. Quali servizi offre On Power? Al momento il servizio offerto è la fornitura di energia elettrica e gas naturale con uno sguardo volto alla soddisfazione del cliente partendo da una consulenza iniziale gratuita prima ancora di acquisirlo. 3. Come si colloca On Power in un mercato energetico molto concorrenziale? Perché affidarsi ai servizi di On Power? On Power propone un’assistenza dedicata attiva: il cliente potrà ricevere da un operatore dedicato tutte le informazioni sul suo contratto, sulla fornitura energetica/gas e molto altro ancora. On Power vuole invertire la tendenza del mercato moderno mirata ad un’apparente risparmio economico; vuole cambiare il modo di interagire con il cliente che sia esso privato che grande impresa.

On Power non lancia sfide ma garantisce certezze. Premura dell’azienda sarà, infatti, quella di diffondere che una fattura trasparente e chiara vale più di un prezzo “apparentemente appetibile“. Le aziende ad oggi presenti sul mercato energetico si differenziano poco l’una dall’altra sia per tipologia di prodotto offerto che per le condizioni economiche applicate, portando il consumatore a cambiare trimestralmente il fornitore finendo per rimbalzare da una bolletta all’altra senza ottenere il risultato sperato. In questo On Power vuole fare la differenza. 6. Cosa vuol dire innovazione e qualità per On Power? Parlare di innovazione e qualità significa parlare di processi che consentono di elaborare soluzioni non scontate e per questo innovative in maniera coerente e strutturata. L’obiettivo rimane quello di fornire un servizio di maggior valore per il consumatore, anticipando le tendenze dei mercati e guardando le necessità reali dei clienti. On Power è fare la scelta giusta.

4. Quali sono le tempistiche per l’assistenza clienti, in quali paesi operate e quale è la rete di distribuzione? On Power ha un servizio clienti sempre attivo 24 ore su 24, volto alla risoluzione delle problematiche esposte dal cliente entro 72 ore. Essa attualmente opera in Italia e nel 2018 si affaccerà anche al mercato internazionale. 5. Quali sono le vostre sfide nei prossimi decenni e come vedete il mercato energetico ?

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foto: Direzione generale On Power, nell’elegante nuova sede di Porto Romano - Fiumicino (Roma).



Principali progetti di integrazione energetica in America Latina

Mauro Nogarin Giornalista

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Il gas naturale rappresenta il 26% della matrice energetica primaria in America Latina, una fonte utilizzata principalmente per limitare o sostituire il carbone e altri combustibili liquidi molto più inquinanti, impiegati negli impianti industriali, centrali termo elettriche o per il trasporto pubblico o privato. Sebbene la produzione raggiunge 640 milioni di m³ al giorno e il consumo si attesta a circa 700 milioni di m³ al giorno, il piccolo deficit è compensato in due modi: con l'importazione di gas naturale dagli Stati Uniti via Messico attraverso i gasdotti, e con l'importazione di LNG convogliato nei 12 impianti di rigassificazione situati in Argentina, Brasile, Cile, Repubblica Dominicana, Porto Rico e Messico. Per quanto riguarda le riserve di gas naturale della regione sono valutate in 282,9 TCF (trilioni di piedi cubi) e quindi sufficienti per soddisfare l’attuale domanda per i prossimi decenni, ma sono concentrate principalmente tra Venezuela, Perù e Bolivia, senza considerare il gran potenziale di risorse di gas non convenzionale (tight gas), la maggior parte del quale situato nel giacimento argentino di Vaca Muerta. Dai dati macro fin qui menzionati indicano l’importanza di finanziare e costruire un’infrastruttura capace di distribuire nella maniera piú omogenea possibile questo importante idrocarburo, in quei paesi che non dispongono di sufficiente gas naturale per soddisfare la domanda durante i picchi annuali, come per esempio durante le stagioni invernali (Argentina e Cile) o quella generata dal fabbisogno per alimentare nuove fabbriche o centrali termiche.

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GasdottoPeru Fase iniziale della costruzione del gasdotto del Peru

Una tendenza che in linea generale risponde anche ad un’altra questione, quella di rispettare l’accordo del COP21 in cui anche le economie emergenti devono cercare di introdurre all’interno del proprio sviluppo industriale. I progetti più importanti che attualmente si trovano in fase di costruzione sono il Gasdotto Sud Peruviano (GSP), il Gasdotto del Nord Argentino (GNEA), il gasdotto Texas – Tuxpan, Rota 3 in Brasile e l'aumento della capacità di rigassificazione in Cile e Uruguay. Il Gasdotto del Sud, con 1134 Km di lunghezza con un diametro di 32 pollici unirà il giacimento di Camisea con Ilo nel sud del Perù con una capacità di 14 milioni di m³ al giorno, e permetterà di aumentare in modo significativo la domanda del mercato interno, con l'opzione di ulteriori forniture verso Cile, per alimentare le centrali termoelettriche. Attualmente ha un avanzamento lavori del 40%. Il gasdotto del nordest argentino (GNEA) permetterà di aumentare il trasporto di gas naturale boliviano e soddisfare la domanda proveniente dalle province di Formosa, Chaco e Santa Fe. La lunghezza di questo gasdotto è di 1500 Km con una capacità di 28 MMm3/d. Il tracciato del gasdotto inoltre prevede una derivazione per rifornire alcune province del Paraguay. GNEA_Argentina Costruzione del gasdotto GNEA nella regione del chaco argentino

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Mejillones Fase di scarico di LNG nella centrale di Mejillones (Cile)

In Messico sono due i gasdotti attualmente in fase di costruzione, il primo ha una lunghezza di 650 Km e trasporterà il gas naturale dalla regione occidentale di Chihuahua a quella orientale di Sonora, con un gasdotto di 36 pollici di diametro e una capacità di 472 milioni di piedi³ al giorno. L’obiettivo è quello di alimentare principalmente le centrali termiche appartenenti all’ente In Colombia è in fase di costruzione il nuovo impianto di rigassificazione sulla costa dei Caraibi, con una capacità di 11 milioni di m³ al giorno, con serbatoi di stoccaggio per 170 mila m³. D'altra parte Cile continua la fase di ampliamento delle centrali di rigassificazione: quella di Quintero che nel 2015 ha permesso di incrementare del 50% la

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Paese Argentina Brasile Uruguay Cile Bolivia Perú Ecuador Colombia Venezuela Messico Trinidad Tobago

Prod (milioni m³/g) 97.1 54.9 0 2.5 61 35.4 1.7 32.4 78.3 159.2 115.2

Cons. milioni m³/g 129.2 108.6 0.2 13.1 11 19.7 1.7 30 81.6 235.1 60.2

Gap Prod/Cons. - 32.1 -52.7 -0.2 -10.6 50 15.7 0 2.5 -3.3 -75.9 55

Produzione e consumo di gas naturale nei principali paesi dell’America Latina capacità, raggiungendo 15 milioni di m³ al giorno. Mentre nel terminal di Penco Lirquen, mediante l'installazione di una FSRU si aggiungerà una capacità di 10 milioni di m³ al giorno e 150 mila m³ di stoccaggio, che dovrebbe entrare in funzione verso la fine del 2018. Anche Uruguay sta portando avanti il progetto dell'installazione di un impianto FSRU al largo di Montevideo con una capacita di rigassificazione 10 milioni m³ al giorno e serbatoi di stoccaggio per 262 mila m³, per garantire buona parte della domanda del mercato interno con l'opzione di vendere all'Argentina. Come si è potuto osservare fin qui, la maggior parte dei paesi dell’America Latina, a parte Messico, Repubblica Dominicana, Porto Rico e Trinidad Tobago, appartengono quasi tutti all’area sudamericana, un elemento quindi che potrebbe generare un certo ritardo nei prossimi anni se non intervengono nuove politiche energetiche che puntano allo sviluppo industriale e sociale anche nel resto dell’America Latina. nazionale elettrico CFE. Il secondo progetto invece, i cui lavori di costruzione sono iniziati nell’ottobre del 2016 consiste nell’importazione di gas naturale dal Texas verso la città di Tuxpan-Veracruz attraverso un gasdotto marino di 800 Km di lunghezza e un diametro di 42 pollici con una capacità di 2,600 milioni di piedi³ al giorno.

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FOCUS MCE


MCE FIERA MCE – MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT

Viaggia con successo verso l’edizione 2018 Le prime anticipazioni sulla manifestazione in calendario dal 13 al 16 marzo 2018 in Fiera Milano Milano–28 agosto 2017–La macchina organizzatrice di MCE–MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT– manifestazione biennale leader mondiale nell’impiantistica civile e industriale, nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili - ha ingranato la marcia verso la 41a edizione, che avrà luogo dal 13 al 16 marzo 2018 in Fiera Milano. I protagonisti saranno ancora una volta l’innovazione tecnologica in termini di prodotti, soluzioni e sistemi per il comfort abitativo e la forte connotazione d’internazionalità, che ne testimoniano la dimensione globale e l’ampia risonanza a livello mondiale. Ad oggi, MCE–MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT 2018 registra oltre 1.100 espositori diretti, con il rientro di importanti brand accanto all’ingresso di nuove aziende e una presenza di aziende estere in crescita. Nel dettaglio, gli spazi dedicati ai comparti del condizionamento, del raffrescamento e della componentistica sono quasi al completo, ottime performance per quelli delle tecnologie sanitarie, del trattamento delle acque, del riscaldamento e delle energie rinnovabili, tanto che l’80% dei padiglioni risulta già assegnato. L’edizione 2018 si annuncia, ancora una volta, una vetrina ideale per un viaggio tra le tecnologie più innovative per la gestione efficiente dell’energia negli ambienti residenziali, commerciali e industriali, dalle singole unità abitative ai condomini, dagli edifici pubblici al mondo all’industria. Un’occasione unica per l’intera filiera mondiale dell’impiantistica dell’efficienza energetica: da chi produce le tecnologie, a chi le distribuisce all’ingrosso e al dettaglio, e a chi le progetta e installa per scoprire le novità e i trend del settore. “MCE riflette e accompagna l’evoluzione di un comparto industriale solido e attento all’innovazione-illustra Massimiliano Pierini–Managing Director di Reed Exhibitions Italia–un’industria che trova in MCE una piattaforma ideale per creare nuove relazioni di business e di contatto. Tutto questo ci spinge a studiare, per ogni edizione, nuovi strumenti di supporto per i

nostri clienti: espositori e visitatori. In quest’ottica, per MCE 2018, lanciamo uno strumento di matchmaking, che attraverso la piattaforma web di MCE permetterà agli espositori e agli operatori preregistrati di crearsi un profilo dettagliato, selezionare le categorie di interesse e, in base a questi dati, vedere un elenco di contatti consigliati, sia per prodotti che per mercato e riuscire così ad organizzare anticipatamente la propria agenda, ottimizzando la qualità del tempo di permanenza in manifestazione. Uno strumento in più, per offrire una partecipazione “su misura” e fare networking in fiera.” Tante le novità di MCE 2018, alcune già annunciate, come l’iniziativa Paese Partner, che vede come ospite speciale della prossima edizione l’India, uno dei mercati più dinamici e promettenti per le aziende italiane ed europee - ad oggi sono oltre 600 i metri quadrati già prenotati dalle aziende indiane, il lancio di BIE– BIOMASS INNOVATION EXPO, la nuova fiera dedicata alle biomasse termiche che si svolgerà in concomitanza con MCE andando ad aggiungere valore a quel tessuto imprenditoriale che lavora e investe in efficienza energetica, e altre che sono ancora in cantiere. Accanto al panorama espositivo, MCE 2018 proporrà, come sempre, un ricco programma di convegni, workshop e attività culturali e scientifiche, in collaborazione con le principali associazioni del settore coordinate dalla presidenza del Comitato Scientifico del Prof. Vittorio Chiesa dell’Energy & Strategy Group Politecnico di Milano. Infine, fra le iniziative già consolidate, uno spazio sempre più importante sarà occupato, nei padiglioni 2 e 4, da THAT’S SMART, l’area espositiva e workshop dedicata alla building automation, alla domotica, a smart metering e smart grid, alle rinnovabili elettriche, alle app di gestione da remoto degli impianti, dove si concretizza la sinergia fra mondo elettrico e impiantistico, fra tecnologie efficienti e dispositivi di intelligenza integrata che permettono di costruire edifici confortevoli, connessi, energeticamente efficienti ed economicamente convenienti.

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L’INTELLIGENZA È DI CASA THAT’S SMART è lo spazio di MCE 2018 dedicato alle tecnologie elettriche che ne valorizza la sinergia con il settore idrotermosanitario e propone soluzioni impiantistiche integrate e all’avanguardia per i professionisti della progettazione, dell’installazione e della gestione efficiente dell’energia negli ambienti residenziali, commerciali e industriali. È un’occasione unica, per tutte le aziende, dai leader di mercato alle start up, per entrare in contatto con nuovi partner e clienti e amplificare l’immagine e il business aziendale nei confronti del vasto e diversificato pubblico che ogni due anni affolla MCE. Sistemi per controllare e coordinare diversi impianti - sicurezza, climatizzazione, gestione dell’energia, illuminazione - semplificandone l’utilizzo, migliorando il comfort e l’efficienza energetica e consentendo così a tecnici e progettisti di realizzare edifici sempre più intelligenti, sicuri e connessi. Misurare per conoscere e meglio gestire i consumi è la via essenziale per ottenere efficienza energetica e garantire il massimo valore all’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti, chiave del successo dell’energy e facility management. Produzione e accumulo di energia fotovoltaica rappresentano l’ideale complemento alle tecnologie della climatizzazione e l’elemento imprescindibile per

concretizzare l’indipendenza dalle fonti fossili e la sostenibilità dell’ambiente costruito, obiettivo comune di progettisti e costruttori ma anche delle istituzioni e del consumatore finale. Dall’edificio alla città e viceversa, la mobilità sostenibile è strettamente collegata agli edifici, che devono rispondere alle esigenze di ricarica, ma anche a veicoli a zero-emissioni per uso privato e per uso professionale. PERCHÈ PARTECIPARE •È il market place per chi propone soluzioni e sistemi innovativi e per confrontarsi sulle tendenze rivolte alla creazione di spazi, edifici e città sostenibili e a misura d’uomo. Luogo di incontro con progettisti, architetti, ingegneri, installatori, system integrator. •Eventi, iniziative e un ricco programma di seminari completeranno l’area espositiva per offrire una panoramica esaustiva delle potenzialità offerte dall’integrazione tecnologica e accrescere le conoscenze degli operatori. •Un Comitato Scientifico specificatamente costituito e presieduto dal Politecnico di Milano coordinerà l’evento e le attività promozionali, formative e informative che si svolgeranno al suo interno, a garanzia della multidisciplinarietà che caratterizza le tematiche rappresentate in THAT’S SMART.

ASSOCIAZIONE AICARR

AiCARR a MCE 2018, il programma preliminare Si delineano gli appuntamenti offerti da AiCARR in sinergia con Mostra Convegno Expocomfort, che aprirà i battenti a FieraMilano dal 13 al 16 marzo prossimi. Come anticipato nelle scorse settimane, anche quest’anno AiCARR si presenta alla manifestazione fieristica milanese con Seminari della durata di tre ore,

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animati da alcuni fra i migliori esperti italiani ed esteri. Questo il programma preliminare. Il 14 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, si terrà il Seminario internazionale AiCARR-ASHRAE-REHVA “IEQ (Indoor Environmental Quality): Requirements and Practices”, volto a fornire una visione di insieme e aggiornata del


processo di trasformazione in atto sul tema della IEQ, in particolare in relazione agli aspetti di qualità dell’aria, ambiente termico e ambiente acustico: argomenti di cui sempre più si riconosce l’importanza, per la loro influenza sia sulla salute delle persone sia sull’efficienza energetica degli edifici. Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, avrà luogo il Seminario “Ventilazione e qualità dell’aria negli ambienti confinati: dalla prescrizione alla prestazione”, ideato per offrire, con un taglio prettamente professionale e pratico, una panoramica della situazione della qualità dell’aria indoor e outdoor, dello stato dell’arte della legislazione in materia, delle implicazioni relative alle soluzioni progettuali e alle tecnologie impiantistiche. La mattina del 15 marzo, dalle 9.30 alle 12.30, è in agenda il Seminario “Un nuovo approccio alle FER”, che

illustra la proposta di AiCARR, che si sta sviluppando in un gruppo consultivo CTI insieme ad altri Enti e Associazioni, per la modifica dell’allegato III al D.Lgs. 28 recante gli obblighi di copertura da FER sia Termiche sia Elettriche e il suo stato di attuazione. Il programma degli appuntamenti AiCARR si concluderà il pomeriggio del 15 marzo con il Seminario “Contabilizzazione del calore: non solo misura, ma anche efficienza”, mirato ad analizzare i diversi aspetti che stanno cominciando ad affiorare, a valle dell’obbligo, definitivo dallo scorso luglio, di installazione dei sistemi di contabilizzazione e di definizione dei criteri di ripartizione delle spese. Accanto a un aggiornamento della situazione normativa, verranno analizzate le principali criticità e presentati i risultati dei primi monitoraggi a campione.

KNX KNX IoT: comunicazione universale nella gestione energetica degli edifici

Grande richiesta nel settore HVAC di corsi KNX Bruxelles, 24 agosto 2017 – Lo standard mondiale per i sistemi di automazione intelligente KNX continua a consolidare il proprio primato nel settore di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria (HVAC). Attualmente oltre 70 noti produttori tra cui Bosch, Buderus, Maico, Sauter, Siemens, Stiebel Eltron, Vaillant, Viessmann e Wolf offrono un’ampia gamma di prodotti certificati KNX per l’utilizzo nel settore HVAC. “Quando si tratta di un utilizzo sicuro e intelligente di sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, KNX IoT è la tecnologia universale di comunicazione per l’intera gestione energetica degli edifici, efficiente in termini di costi”. Così ha commentato Franz Kammerl, Presidente dell’associazione KNX, i risultati positivi relativi alla grande richiesta nel settore HVAC di corsi KNX. Il settore HVAC passa a KNX. Per molti installatori, tecnici e specialisti smart home lo standard mondiale è già

oggi considerato il sistema migliore per la realizzazione di soluzioni moderne in ambito HVAC. KNX IoT, inoltre, può essere utilizzato, indipendentemente dal produttore, in tutti gli scenari di applicazione dell’ambito HVAC, fra cui ad esempio il controllo della temperatura di un singolo ambiente, il riscaldamento a radiatori e a pavimento, i pannelli radianti, la realizzazione di attuatori per fan coil, la produzione rapida di acqua calda, la regolazione di ombra, la regolazione dell’aria interna e persino la regolazione di portata volumetrica variabile. “Con KNX le applicazioni HVAC sono parte integrante dell’automazione di ambienti ed edifici. La rapida integrazione dei sistemi, in infrastrutture e “Smart Building”, che siano nuovi o preesistenti e senza costi eccessivi, e il collegamento ideale dei servizi più disparati attraverso tutte le categorie di prodotti, rendono KNX l’applicazione vincente per il perfezionamento della gestione energetica degli edifici”,

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spiega Franz Kammerl. KNX IoT funge da interfaccia per tutti i sistemi di produzione e distribuzione energetica e impianti di condizionamento e ventilazione, consentendo un interfunzionamento di tutte le applicazioni HVAC che, secondo molti studi, rendono possibile un risparmio energetico fino al 60%. In questo modo non è rilevante da quali fonti provenga l’energia, che sia da petrolio, gas, pompe di calore, da energia solare termica o fotovoltaica. Tutti i dati rilevanti in materia HVAC sono sempre a disposizione dell’utente grazie al sistema di visualizzazione KNX, il quale fornisce in tempo reale importanti valori e valutazioni aggiornate relative al consumo di energia, modalità operative, parametri ambiente e segnala inoltre eventuali guasti.

Tali dati possono essere salvati sul dispositivo o in una piattaforma cloud sicura. Nel settore HVAC l’interesse per KNX da parte di molti esperti è così elevato che a partire da settembre verranno offerti per la prima volta corsi che avranno come oggetto proprio l’argomento in questione. L’offerta si aprirà con il nuovo seminario della durata di due giorni dedicato agli integratori di sistemi dal titolo “Heating-Cooling-Ventilation with KNX” che avrà luogo il 13 e il 14 settembre 2017 al BFE a Oldenburg. Inoltre, l’associazione KNX ha pubblicato per tutti gli interessati tre nuovi opuscoli (“Heating, Cooling, Ventilation with KNX – Solutions and Products”, “Heating, Cooling, Ventilation with KNX – Use Cases” e “Heating, Cooling, Ventilation with KNX – Training Offer”)

BOSCH

Comunicazione Corporate Si rafforza la posizione nel mercato europeo HVAC Bosch intende acquisire MTA Spa - Produttore italiano di sistemi di condizionamento ad alta efficienza -MTA produce sistemi di raffreddamento per applicazioni commerciali e industriali con focus sulla tecnologia chiller e pompe di calore -Circa 400 persone lavorano presso l’Headquarters in Italia e nei tre stabilimenti produttivi nel Nordest e presso sei società di vendita in Europa, Nord America e Australia -Partner commerciali nel Regno Unito, in Russia e in oltre 70 Paesi Milano, 23 giugno 2017 – La Divisione Termotecnica di Bosch prevede di acquisire MTA Spa., società italiana produttrice di sistemi HVAC. Il relativo accordo è stato firmato a Milano, lo scorso 22 giugno. La transazione è soggetta all’approvazione delle autorità antitrust. Le parti hanno concordato di non rivelare i dettagli finanziari dell’accordo. Nel 2016 MTA contava circa 400 collaboratori, con le principali sedi nell’area di Padova e 6 filiali di vendita in Germania, Francia, Spagna,

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Romania, Stati Uniti e Australia. Lo scorso anno la società ha conseguito un fatturato di circa 76 milioni di euro. MTA sviluppa, produce e vende sistemi HVAC per processi industriali e applicazioni commerciali. L’intero portafoglio prodotti per applicazioni commerciali e industriali si focalizza sulla tecnologia chiller e pompe di calore con un output fino a 1,7 MW. “I sistemi di raffreddamento ad alta efficienza di MTA ci consentiranno di espandere il nostro portafoglio di prodotti di applicazioni commerciali e industriali ad alto contenuto tecnologico e in particolare la competenza nelle vendite nel business della ventilazione e condizionamento in Europa” ha dichiarato Uwe Glock, CEO della divisione Termotecnica di Bosch. “Inoltre, rafforzeremo la posizione di mercato di Bosch in qualità di fornitore di sistemi industriali e commerciali. Noi siamo ben posizionati nel segmento delle caldaie ad alta potenza e nella cogenerazione. Insieme a MTA, faremo un ulteriore passo in avanti diventando il primo fornitore di soluzioni per il riscaldamento e aria condizionata a 360 gradi per applicazioni commerciali e industriali”, ha aggiunto Glock.


“Con questa acquisizione, MTA porterà la sua competenza tecnologica, così come la sua alta qualità, all’interno di questo grande Gruppo. La nuova organizzazione porterà le migliori soluzioni per ogni specifico bisogno. Trarremo vantaggi dalla significativa storia di entrambe le realtà aziendali per sviluppare nuovi prodotti innovativi”, ha dichiarato Mario Mantegazza, CEO e co-fondatore di MTA.

La divisione Bosch Termotecnica è leader europeo di soluzioni efficienti per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. Nel 2016, l’azienda ha registrato un fatturato di 3,3 miliardi di euro - il 68% fuori dalla Germania - grazie anche ai circa 14.300 collaboratori. Fanno parte della Divisone Bosch Termotecnica diversi marchi internazionali e regionali e produce una gamma diversificata di prodotti in Europa, America e Asia.

WEISHAUPT Caldaia a condensazione a gas Thermo Condens WTC-GW 15/25-B La nuova caldaia a condensazione a gas Thermo Condens WTC-GW B semplifica la comunicazione tra uomo e tecnologia, rimanendo tecnicamente compatibile al 100% con gli apparecchi esistenti. Il montaggio e la manutenzione sono ancora più semplici. A sinistra la parte idraulica e meccanica, a destra la parte elettronica Grazie alla suddivisione verticale dei settori i singoli componenti come bruciatore, scambiatore, pompa

etc. sono disposti in modo ordinato e sono facilmente accessibili per la manutenzione. Inoltre parte idraulica e meccanica sono divise da una sezione stagna. Perfettamente in bolla, anche con montaggio eseguito da una sola persona La nuova caldaia a condensazione a gas è strutturata per essere montata ed avviata anche da una sola persona. Lo zoccolo di protezione in polistirolo, integrato nell’imballo, dispone di due pratiche maniglie che consentono di sollevare e posizionare sulle guide di montaggio la caldaia, che pesa solo 41 kg. Le apposite

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rendimento normizzato del 110,1 % (Hi) risp. 99,2 % (Hs) con una temperatura di sistema di 40/30 °C. Regolazione della combustione SCOT con campo di modulazione più ampio Il sistema SCOT auto calibrante Weishaupt assicura una combustione ottimale anche in caso di diversa composizione del gas. Il campo di modulazione degli apparecchi di nuova generazione è ora ampliato verso il basso fino a 1,9 kW. Un grande vantaggio in caso di funzionamento con carico parziale, sempre più importante in quanto molti edifici moderni necessitano per lunghi periodi di potenzialità inferiori a 4 kW. Tempo risparmiato grazie all’assistente a l l ’a v v i a m e n t o Dopo l’impostazione di alcuni parametri base, l’assistente all’avviamento propone le possibili varianti idrauliche. Con la selezione della variante idraulica desiderata vengono impostati automaticamente molti dei parametri per la regolazione. Questo semplifica l’avviamento e permette di risparmiare tempo.

guide di montaggio e il dispositivo di livellamento consentono di mettere rapidamente in bolla la caldaia e di livellarla fino a 10 mm in orizzontale o verticale. A livello pratico questo risulta essere un comodissimo ausilio per il montaggio, dato che è quasi impossibile eseguire fori con precisione millimetrica. Massimo rendimento grazie allo scambiatore di calore ad alta efficienza Lo scambiatore di calore ad alta efficienza, ulteriormente ottimizzato, è realizzato con una fusione di elevata qualità in alluminio/silicio in stampo di sabbia. Si contraddistingue per l’altissima conducibilità del calore (6,7 volte migliore rispetto all‘acciaio), efficienza, robustezza e longevità. La superficie dello scambiatore di calore, con la sua sofisticata struttura a piolini, preleva energia dai fumi su una superficie di 6.600 cm2, per il massimo sfruttamento. Il risultato è un grado di

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Sistema modulare per il management energetico (WEM) Il sistema modulare Weishaupt per il management energetico è utilizzabile universalmente e non ha limiti di impiego – anche in caso di impianti complessi. La regolazione standard della caldaia a condensazione a gas comprende un circuito di riscaldamento ed un circuito ACS. Inoltre è possibile collegare fino a 24 ulteriori circuiti di riscaldamento. Ogni circuito di riscaldamento supplementare viene collegato mediante un modulo di ampliamento all’unità centrale di regolazione. Comando semplice tramite App o browser Web Grazie all’interfaccia LAN di serie ed al portale Weishaupt per il management energetico la nuova caldaia a condensazione a gas può comunicare tramite internet in modo semplice e sicuro con PC, smartphone o tablet, rispettando i più elevati standard di sicurezza. Naturalmente il funzionamento può essere gestito anche tramite unità di comando ambiente standard.


TERMAL SINGLE HT & DUAL HT. le pompe di calore aria acqua per raffrescamento, riscaldamento, acs. Termal presenta le pompe di calore aria acqua Full DC Inverter SINGLE HT & DUAL HT per raffrescamento, riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. I SINGLE HT & DUAL HT si distinguono per una tecnologia efficiente e innovativa, grazie al compressore rotativo a doppio stadio con iniezione di vapore. L’unico compressore a doppio stadio presente sul mercato a bassa temperatura e ad alta temperatura. Rispetto al compressore tradizionale il bi-stadio garantisce elevata efficienza energetica, massima affidabilità e ottima regolazione del flusso refrigerante. In modalità riscaldamento,le pompe di calore aria acqua producono acqua calda fino a 61° C senza integrazione elettrica. Inoltre, entrambre permettono l’integrazione con l’impianto solare termico per ottenere efficienza e risparmi ancora maggiori. Grazie a SINGLE HT di Termal è possibile avere acqua calda e climatizzare tutti gli ambienti, alimentando

terminali idronici a bassa temperatura – pavimento radiante – e a media temperatura come i fan-coil e i radiatori ad alta efficienza. DUAL HT, la versione split della pompa di calore ariaacqua ad alta temperatura, composta da unità interna (modulo idronico) e unità esterna. Un unico prodotto ad alta efficienza energetica che garantisce comfort tutto l’anno, consentendo di soddisfare le esigenze di raffrescamento, riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, se abbinato ad accumulo sanitario opzionale.

CLIMAVENETA

FX, la soluzione chiave per applicazioni comfort e di processo Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems S.p.A., con il suo marchio Climaveneta, presenta FX: il nuovo chiller condensato ad aria con compressori vite dedicato ad applicazioni comfort e di processo. Forte di un portfolio di migliaia di unità installate in tutto il mondo e dell’esperienza consolidata del brand Climaveneta nella progettazione di unità con compressore vite, la nuova gamma vanta scelte tecnologiche che assicurano efficienze a pieno carico e ai carichi parziali senza paragoni, in linea con i più recenti regolamenti Eco-design. La gamma

è disponibile con potenze frigorifere da 289 a 1710 kW, in tre classi di efficienza e diverse configurazioni acustiche offrendo ai clienti una moltitudine di opportunità installative. Accessori dedicati e funzioni aggiuntive completano l’offerta, rendendo le unità adatte anche ad applicazioni mission-critical. Compressori vite dedicati CSC Caratteristica distintiva della gamma FX sono i compressori vite CSC, progettati e ideati secondo specifiche Mitsubishi Electric Hydronics & IT

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Cooling per esaltare al meglio le qualità tecniche dell’unità. Grazie ad un design esclusivo dei volumi interni, un sistema di lubrificazione all’avanguardia e una meccanica d’eccellenza, i compressori CSC contribuiscono a migliorare notevolmente l’efficienza del chiller, soprattutto ai carichi parziali (ESEER fino a 4,46). Massima versatilità di utilizzo FX può operare con temperature medie da -20°C a +54°C e grazie a speciali caratteristiche tecniche e specifici trattamenti alle batterie resiste anche ambienti di tipo industriale e marino. Una gamma completa di accessori permette di personalizzare ulteriormente il prodotto, rendendo FX adatto applicazioni comfort e process. Recupero di calore FX offre la possibilità di scegliere tra due tipologie di recupero: parziale o totale. L’unità può produrre acqua calda fino a 60°C utilizzabile ai fini domestici o come sorgente per sistemi esistenti con caldaia o unità di trattamento aria. Controllo W3000TE e innovativa interfaccia KIPlink Centro nevralgico di FX è il controllo W3000TE

caratterizzato da funzioni e algoritmi proprietari che assicurano una rapida risposta alle diverse dinamiche operative. Lato utente l’innovativa interfaccia KIPlink consente all’operatore di avere totale controllo delle unità direttamente da dispositivo mobile (smartphone, tablet, notebook). Il potente processore dell’interfaccia esalta infatti le potenzialità del controllore e agevola la gestione delle machine grazie a grafici di facile lettura. Il monitoraggio dell’unità in tempo reale facilita inoltre le operazioni on site e la diagnostica delle macchine. Caratteristiche dedicate ad applicazioni missioncritical FX vanta una vasta gamma di funzioni e componenti che garantiscono un funzionamento affidabile e sicuro dell’unità in caso di emergenza, rendedola idonea alla progettazione di strutture certificare TIER III e TIER IV secondo gli standard dell’Uptime Institute. Tra le più importanti, Fast Restart, la funzione che consente il rapido riavvio del chiller in soli 25 secondi a seguito di un black out, e la doppia alimentazione che permette all’unità di essere collegata a due linee separate. Pensata per assicurare elevati standard di qualità e affidabilità, quest’ampia varietà di accessori diventano elementi chiave in applicazioni mission-critical, caratterizzate da elevati standard di affidabilità.

VP SOLAR

Sistemi solari termici Sonnenkraft con VP Solar! Dal sole si ottengono fondamentalmente due tipi diversi di energia: termica ed elettrica. I sistemi solari termici Sonnenkraft forniti da VP Solar coprono tutte le richieste di acqua calda sanitaria e riscaldamento ambiente grazie ad una vasta gamma di prodotti. Acqua calda sanitaria e riscaldamento ambiente dal sole Un impianto solare termico è costituito da una serie di collettori solari posti sul tetto, capaci di assorbire le

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radiazioni del sole per trasformarle in calore. Il calore viene accumulato in un serbatoio posto all’interno dell’edificio il quale serve per produrre l’acqua calda sanitaria, il riscaldamento ambiente o entrambi. Il funzionamento è molto semplice, la differenza importante è scegliere un sistema solare termico efficiente. I kit solari termici Sonnenkraft COMPACT E VP Solar vi offre i kit solari termici SONNENKRAFT


Compact E per produrre l’acqua calda sanitaria negli edifici residenziali nel modo più semplice. Il kit solare termico Sonnenkraft COMPACT E può coprire fino al 70% del fabbisogno di acqua calda sanitaria richiesta in un edificio residenziale. Il kit solare termico COMPACT E si contraddistingue per: -Gruppo Pompa Solare ad alta efficienza premontato sul bollitore Il gruppo solare è premontato sul bollitore e include un circolatore ad alta efficienza, che abbatte il consumo elettrico anche dell’80%, rispetto ad un circolatore tradizionale.

-Installazione facilitata Grazie al design compatto il kit solare termico COMPACT E occupa uno spazio minimo. -Funzionamento semplice e perfettamente integrati Il kit solare termico COMPACT E è di facile utilizzo grazie alla centralina solare precablata, preconfi gurata e molto intuitiva. -Tecnologia affidabile Tutti i componenti sono di altissima qualità, testati secondo le più rigide normative di riferimento per i prodotti solari termici. Ne risulta un prodotto di elevata efficienza e durata.

INTERTEK

Nuovo Regolamento RoHS negli Emirati Arabi Uniti a partire dal 2018 L’Emirates Authority for Standardization & Metrology (ESMA) degli Emirati Arabi Uniti (EAU) ha recentemente confermato l’entrata in vigore del regolamento “Restriction on Hazardous Substances”, introdotto dalla UAE Cabinet Decision no. 10/2017. Il regolamento impone restrizioni sull’uso di determinate sostanze pericolose in varie categorie di apparecchi elettrici ed elettronici e verrà implementato a partire da Gennaio 2018. Le restrizioni sulle concentrazioni massime di sostanze pericolose risultano in linea con i requisiti previsti dalla Direttiva RoHS 2011/65/EU. Il regolamento prevede tuttavia diverse date di applicazione delle restrizioni, in funzione sia delle sostanze sia delle categorie di prodotti. Di seguito i principali termini applicabili ai prodotti elettrici ed elettronici: 1 Gennaio 2018 Restrizioni per l’uso di Cadmio (Cd), Piombo (Pb), Mercurio (Hg), Cromo Esavalente (Cr 6+), Bifenili polibromurati (PBB) e Eteri di Bifenili

polibromurati (PBDE) per -Apparecchi Elettrici ed Elettronici (EEE) come definiti dall’Annex 1, eccetto la categoria 11 -Cavi e pezzi di ricambio per la riparazione di Apparecchi elettrici ed elettronici (EEE) definiti dall’Annex 1, eccetto la categoria 11 1 Gennaio 2020 Restrizioni per l’uso di Bifenil-Ftalati (DBP), Esil-Ftalati (DEHP), Butil Benzil Ftalati (BBP) e Di-Isobutil Ftalati (DIBP) per -Apparecchi Elettrici ed Elettronici (EEE) come definiti dall’Annex 1, eccetto la categoria 11 -Cavi e pezzi di ricambio per la riparazione di Apparecchi elettrici ed elettronici (EEE) definiti dall’Annex 1, eccetto la categoria 11 I produttori–o i loro Rappresentanti Locali Autorizzati– dovranno quindi garantire l’applicazione del regolamento e conservare la documentazione tecnica per 10 anni.

INDUSTRIAL TECHNOLOGY

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Index of advertisers 56-59/Quarta di copertina Advanced Consulting & Engineering srl

2/30 Cartelli Segnalatori srl

3/31 Alascom Services srl

32-35/Prima di copertina Cembre SpA

126-127 AME Trade Ltd

18-19 Condor SpA

65 AQM srl

8 Di Marca Service srl

5 Bacchi SpA

66-67 Effebi

68-69 Bft Burzoni srl

20-21 Ennevi snc

13 Bocchi Srl

16-17 Eurotech SpA

51-55 Bonfanti srl

125 GIPEX

90-91 C.e.b.a. Elettromeccanica srl

37 Gogogen srl

4/22-23 C.R.M. di Mazzoccato Arturo e Figli srl

1/104-105 HTP High Tech Products Srl

14-15 Carlo Salvi SpA

88-89 ICM.S

Via Del Perlar, 37/A 37100 Verona VR - Italia

Via Caduti di Marcinelle, 5 20134 Milano MI - Italia

Unit 408, United House, 39 – 41 North Rd, London, United Kingdom, N7 9DP

Via Edison 18 25050 Provaglio D’Iseo BS - Italia

Via Argine Cisa, 19/A 42022 Boretto RE - Italia

Via 1° Maggio 81/83 29027 Podenzano PC - Italia

Via Palazzolo, 41 25037 Pontoglio BS - Italia

Strada Statale Briantea, 4 24030 Ambivere BG - Italia

Via Samarate, 162 bis 21052 Busto Arsizio VA - Italia

Via Strada Statale dei Giovi, 44 22073 Fino Mornasco CO - Italia

Via Ponte Rotto, 67 23852 Garlate LC - Italia

Via Volta, 1 20090 Cusago MI - Italia

Via Serenissima, 9 25135 Brescia BS - Italia

Zona Industriale 83040 Conza della Campania AV - Italia

Contrada Poggio Alessi Strada Per Butera S.P., 8 93012 Gela CL - Italia

Via Giuseppe Verdi, 68 25073 Bovezzo BS - Italia

Via Quasimodo, 9 20025 Legnano MI - Italia

Via Fratelli Solari, 3/A 33020 Amaro UD - Italia

Clarence Centre 6 St. George’s Circus, London, United Kingdom, SE1 6FE

Via Faustino Tanara, 5 43121 Parma PR - Italia

Via Lesina, 45 24030 Brembate Di Sopra BG - Italia

Viale della Repubblica, 12/I 31020 Villorba TV - Italia


Terza di copertina Igreg Studio

144/145 On Power srl

24-25 IMT Intermato SpA

7/46-47 Pedrollo SpA

Via Caregò, 14 21020 Crosio della Valle VA - Italia

Via E. Fermi, 7 37047 San Bonifacio VR - Italia

136-137 Interconsult srl

84-87 Pepperl+Fuchs Srl

Via Caregò, 14. Via SS. Giacomo e Filippo, 9/3 16122 Genova GE - Italia

Via delle Arti e Mestieri, 4 20884 Sulbiate MB - Italia

164 Kala Tarkhis Asia Co.Ltd

9/113-114 Pompe Cucchi srl

Shahr ara Street. Nastaran Complex Block B, n32, Tehran - Iran

Via dei Pioppi, 39 20090 Opera MI - Italia

28/29 Kite Automation Srl

60 Seitron SpA

Via Morandi, 10 20077 Melegnano MI - Italia

Via Prosdocimo, 30 36061 Bassano del Grappa VI - Italia

128 MCE

6/76-77 Sidac Cnc srl

Via Marostica, 1 20146 Milano - Italia

Via Acquedotto, 111 21017 Verghera di Samarate VA - Italia

48-50 Morsettitalia SpA

26-27 Smart Protections srl

Via Santi, 13/1 20037 Paderno Dugnano MI - Italia

Via Montorfano, 66 22032 Albese con Cassano CO - Italia

62-63 MTH srl

116/117 Ultra Pompe Srl

Via Rivera, 92 10040 Almese Torino TO - Italia

Via Goldoni, 37 20090 Trezzano sul Naviglio MI - Italia

Seconda di copertina Nafttech

61 TOI Srl - Things On Internet

Via Giuseppe Longhi, 1 20137 Milano MI - Italia

Via Roma, 72/B 35085 Villafranca Padovana (PD) - Italia

162-163 Offshore Northern Seas Foundation Haakon VIIs gate no 8 11th floor P O Box 188, NO-4001 Stavanger - Norway

129 OGU

ITE Uzbekistan, 3rd Floor, 59A, Mustakillik Avenue Tashkent, 100000 - Uzbekistan

Via Luca Gaurico, n. 9/11 00143 Roma RM - Italia

Via Ponte a Piglieri, 8 56121 Pisa - Italia


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