Iliade - raccontata dai bambini

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Iliade Raccontata dai Bambini

Scuola dell’Infanzia AGORA’ a.s. 2017-18


A cura di: i Bambini e le Bambine 
 della sezione dei 5 anni
 Insegnanti: Maura Marastoni – Rita Morellini
 
 Insegnanti di Sostegno: Omayra Prampolini – Diletta Ronzoni
 P.e.a.
 Jessica Cerchiari – Vittoria Nascimbeni
 Ausiliaria: Maria Messina


Premessa L’Iliade narra di una guerra antica che ebbe inizio a causa del rapimento di Elena, regina della futura Sparta, ritenuta la donna piu’ bella del mondo, per mano di Paride, figlio di Priamo re di Troia. 
 Menelao, marito di Elena, e il fratello Agamennone radunarono un esercito formato dai maggiori comandanti dei regni greci muovendo guerra contro Troia. Il conflitto duro’ dieci anni, con gravissime perdite da entrambi gli schieramenti. Fra le vittime vi fu Achille, il piu’ grande guerriero greco, figlio del re Peleo e della dea Teti. Achille condusse molte battaglie contro Troia, venendo infine ucciso da Paride che, per vendicare la morte del fratello Ettore, lo colpi’ con una freccia al tallone, suo unico punto debole. Troia infine cadde grazie all’astuto Odisseo e al suo piano del cavallo di legno, cambiando cosi’ l’esito del conflitto.


Ma perche’ leggere un poema epico ai bambini? Perche’ l’Iliade, come l’Odissea, sono anzitutto grandi storie: le storie di tutte le storie; che si sono tramandate nel corso dei secoli attraverso la narrazione orale.

Non dobbiamo sottovalutare i giovani lettori. Anche loro, come gli adulti, chiedono alla letteratura di parlare con coraggio delle questioni decisive: la vita, il dolore, l’amore, la morte.

Come diceva Italo Calvino “Un classico e’ un libro che non ha mai finito di dire quello che ha veramente da dire.”


I Gea, la dea della terra, non voleva tanti uomini perche’ erano pesanti... e gli faceva male la schiena. La terra si e’ andata a lamentare da Zeus e gli ha detto che l’unico modo era uccidere gli uomini con la guerra... Che a fare una battaglia ce ne vengono meno.
 Dovevano far litigare le persone con la mela d’oro e chiede alla dea della bellezza per far scatenare la guerra... No, e’ Zeus che vuole far scatenare la guerra e la dea della terra con la mela d’oro.
 Eris una dea, aveva in mano la mela d’oro e la porta a un matrimonio, che si sposavano Teti e Peleo: Teti era una dea ed era immortale, Peleo era mortale.1

1Vuol

dire che può morire, l’immortale no, non muore mai. Noi siamo mortali però non moriamo, moriamo quando diventiamo molto vecchi.


Pomo della discordia


Al matrimonio c’erano tre dee che la volevano, Eris dice che la mela e’ per la dea piu’ bella del mondo.
 Allora la vuole sicuramente la dea della bellezza… Afrodite, la moglie di Zeus che si chiamava Era e la dea della battaglia Atena. Eris da la mela a Paride e dice: “La mela la dai alla piu’ bella”.
 Le dee si mettono i vestiti piu’ belli e vanno da Paride. La dea della bellezza si mette anche una coroncina di fiori per essere la piu’ bella. La moglie di Zeus dice: “Scegli me che ti faccio diventare un uomo piu’ potente”. La dea della battaglia gli dice: “Se scegli me ti faccio diventare il piu’ forzuto!” Afrodite gli promette di fargli sposare la donna piu’ bella del mondo, e allora Paride le da la mela d’oro e i suoi ingeneri gli fanno la barca per andare a prendere Elena al suo castello che abitava con il marito e i suoi figli.


Afrodite


Paride parte con il suo amico Enea, figlio della dea della bellezza ma lui non la vuole rapire Elena ma deve…
 Menelao, il marito di Elena, doveva andare al funerale del suo nonno che era morto e dice (a Paride e a Enea), di prendersi cura di sua moglie e dei suoi figli, in verita’ non va così… Perche’ invece la rapiscono che la dea della bellezza si fa invisibile, le mette le mani sugli occhi e le cancella la memoria di suo marito e dei suoi figli. E parte con Paride e lascia i suoi figli da soli… e dopo i bambini piangono perche’ hanno paura... Paride ed Enea partono


II Sono passati tanti anni e la guerra non e’ finita, Achille2 figlio di Peleo e Teti che era un bambino era diventato grande... forse erano passati 20 anni.
 Menelao e Agamennone partono con le navi e vanno a Troia per riprendere Elena, ma non ci riesce e la guerra continua... 
 …Pero’ delle volte alcuni giorni i soldati non facevano la guerra, stavano con i loro bimbi e le loro mogli e raccoglievano i morti e li seppellivano, e la loro maschera, l’elmo3, la mettevano sopra la sabbia che li aveva seppelliti. 2Achille

è mezzo mortale e mezzo immortale, la sua mamma Teti lo ha tenuto per il tallone e lo ha messo nel fuoco e nell’acqua per farlo diventare invincibile… se lo mollava poteva morire… Anche la sua mamma era immortale e il suo papà era mortale… Però se si metteva le scarpe da ginnastica non gli succedeva niente… ma se l’arma è potente le taglia…e poi avevano i sandali e dovevano stare attenti. Non si mettevano i vestiti che volevano, che i maschi non si vogliono mettere la gonna!!! Avevano solo quelli e i negozi non c’erano… erano vestiti così perché forse avevano caldo! 3L’elmo

serviva per proteggere la testa dalle armi, tipo un casco... però gli occhi sono in pericolo, c’erano i buchi per vedere.


Sepoltura con l’elmo sopra la terra


Fanno tante battaglie e quando vincono i greci prendono le regine che le fanno schiave e serve. Agamennone aveva preso Criseide, che era la figlia di un papa’ vecchio Crise, che era il “servo” di Apollo.
 Crise chiede ad Agamennone: “Dai Criseide al suo papa’?” e lui dice: “NO!”. Allora Crise chiede aiuto ad Apollo per fare ancora la guerra e di fare venire la malattia: la peste, che e’ una malattia potente che fa ammalare tutto il corpo.
 Achille vede che i soldati muoiono tutti e chiede all’indovino... e scopre che e’ stato il papa’ di Criseide che era arrabbiato con Agamennone che non gli dava sua figlia. Allora Menelao e Achille dicono ad Agamennone: 
 “Tu devi rimandare a casa Criseide dal suo papa’ e la peste finisce”. Agamennone dice prima no, poi si perche’ deve, ma dice ad Achille: “Pero’ voglio la tua schiava Briseide!!!” Achille dice di no, ma e’ costretto a dargliela ed e’ molto arrabbiato... cosi’ va dalla sua mamma Teti e lei gli dice di non piangere e Achille dice: “Devi far perdere i combattenti di Agamennone!” Lei gli risponde: “lo chiedero’ a Zeus”.


Agamennone dice: “Non ti do Briseide"


Teti lo chiede a Zeus che dice: “Mandero’ un sogno “ingannabile”che dice che si puo’ vincere Troia in un colpo solo!” Ma erano solo delle balle!
 Agamennone si sveglia e dice: “ Andate tutti a casa che la guerra e’ finita che non vince nessuno… che tutte le navi si “asciuppano” e marciscono!” Lui vuole fare la guerra solo con suo fratello Menelao, vuole vincere solo lui.
 Agamennone e Menelao schierano i soldati e anche i Troiani preparano i soldati.
 Elena guarda l’esercito di Agamennone e vede suo marito e si ricorda di lui che le avevano cancellato la memoria... cerca anche Paride suo marito.4

4Ma due mariti non si possono sposare! Devi decidere o uno o l’altro!!!

Se no è un problema!


Sogno ingannatore


Paride era vergognoso e fifone! Diceva anche le bugie perche’ dice: “Adesso vi attacco!!!” e poi quando Menelao gli corre incontro, lui scappa via e si nasconde! Allora Ettore suo fratello si arrabbia e dice: “Sei un codardo!!! Per colpa tua, che hai rapito Elena, e’ scoppiata una guerra!!!” 
 Allora Paride dice di fare un duello con Menelao o vince Paride o vince il “grecio”. Se vince Paride tengono Elena, se vince Menelao se la prende.
 Elena guarda il duello tra Paride e Menelao, mentre il papa’ di Paride lancia il “cartellino” per capire chi inizia il duello. Il vincitore prende Elena con tutte le ricchezze e dopo basta guerra, ognuno deve tornare a casa loro.
 Inizia Paride che tira la lancia con tutta la sua forza contro Menelao, ma non lo uccide e la lancia si rompe nello scudo di bronzo che era resistente. Dopo tocca a Menelao e lo ferisce nel pettorale che si e’ bucato e si e’ ferito con la lancia che era piu’ forte... Menelao lo trascina nella polvere... ma dopo Paride e’ scomparso, e’ stata la dea della bellezza che non vuole che vinca Menelao. Menelao dice: “Ho vinto!”… pero’ cosi’ la guerra non finisce perche’ Paride era “scomparito” e non vale!


Menelao combatte con Paride ma lui scompare‌


Achille non vuole combattere con i Greci che era arrabbiato con Agamennone perche’ gli aveva preso Briseide, la sua schiava. I soldati greci erano tanti e i troiani erano pochini ma ben armati e andavano a indietreggiare in ritirata… Apollo scende dalle nuvole con i gradini e dice: “Tornate a combattere la vittoria puo’ ancora essere vostra”. Ettore si accorge che Paride invece di combattere lucida la spada e gli dice: ”Vai a combattere fifone “ e lui dice: “Mi dispiace che e’ scoppiata la guerra.” Ettore non sa se riesce a tornare dalla guerra e va ad abbracciare sua moglie “Andromica” e lei le dice: 
 “Ti voglio bene se morirai non ti vedro’ piu’, non andare…” Ma lui deve andare e saluta suo figlio… e va a combattere.


Achille e’ arrabbiato con Agamennone per Briseide


Apollo vede Atena e capisce che vuole far vincere i greci e le dice che lui vuole il contrario, allora Atena dice: “Combatti!”- Apollo dice: “No, che altro sangue mischiato nella terra e’ brutto! Basta morti!” – Apollo ha un’idea, vuole fare combattere solo i piu’ valorosi, i piu’ forti e i campioni dei troiani e dei greci… Ettore va vicino all’esercito greco e dice: “Combattiamo solo noi due e se io muoio prendi la mia spada e il mio scudo, pero’ devono lasciare il mio corpo alla mia famiglia e se vinci tu ti prendo le armi e il corpo lo rimando alla tua famiglia che sono gentile…” Menelao vuole combattere Ettore, ma Agamennone teme per il fratello perche’ e’ piu’ basso allora ci va Aiace e combattono…
 Ma Zeus dice: “Basta! Non voglio vedere altro sangue e morti che sta venendo buio combattiamo domani!” Che lui vuole che muoiano in tanti !!! Prima di tornare nelle loro case si scambiano la cintura che Aiace la da’ a Ettore e lui gli da’ la sua lancia…


Aiace ed Ettore combattono ma Zeus dice: “Basta sangue!�


I troiani accendono i fuochi che se arriva un greco lo possono vedere. 
 Elena e Andromaca guardano se un greco passa. Tutti dormono nell’accampamento ma arriva un uomo vecchio che era un capo ed era preoccupato per Achille che non andava in battaglia che lui era forte e poteva vincere contro Ettore, cosi’ va a parlare con Agamennone e decidono di fare un muro per difendersi e nascondersi… sembrava quasi una trincea.5

5Le

trincee sono fatte di sassi e sono delle specie di montagnette…

Muro di difesa


Ettore lancia una pietra sul muro di difesa aiutato da Zeus che gli da molta forza e “briciola” il muro, ma Ettore non lo sa e cosi’ si combatte di nuovo. Ma la lotta si ferma che Zeus dice: “Basta sangue!” La guerra fa una tregua e stanno con le loro famiglie.

Ettore scaglia il masso contro le mura


Allora Patroclo va da Achille: “Se tu mi dai le tue armi si convincono che io sia tu” e Achille dice: “Prendi pure le mie armi.” Per un po’ l’inganno ha funzionato ma poi lo scoprono e Apollo lo fa colpire che gli lancia la lancia nel cuore.

Patroclo si traveste da Achille


Morte di Patroclo


Achille si strappa i capelli6 che e’ morto il suo amico ed era tutta colpa sua che non doveva mandare Patroclo a combattere, ci doveva andare lui che era piu’ forte. Achille piange e sua madre Teti lo consola e dice: “Fai la tua vendetta” “Ma io sono disarmato, come faccio?” Vanno da un signore che gli danno nuove armi e le va a prendere Teti. Achille con le armi va in guerra, combatte contro Ettore e vince poi lo trascina tutto in mezzo alla polvere per tutta la campagna e dopo sua moglie Andromaca sviene che non voleva che moriva e anche il suo bambino...
 Achille si e’ tenuto il suo corpo invece di restituirlo alla sua famiglia. Poi il Re lo pregava di avere il corpo di Ettore e glielo da che almeno ai genitori lo dovevano dare.

6Ma

gli fa male strapparsi i capelli: se li deve tagliare


Achille e’disperato per la morte di Patroclo


III La guerra finisce per un po’, devono fare il funerale per salutare per sempre Patroclo. Poi la guerra ricomincia. 
 Elena dice a suo marito Paride che deve andare a combattere ma lui dice che ha paura. 7 
 Apollo dice a Paride che il punto debole di Achille e’ il tallone, lo tiene nascosto e dopo gli dice: “Attento a non sbagliare la mira perche’ se si gira dopo la morte tocca a te.” Poi Apollo va da Achille e gli dice di non combattere, ma Achille gli risponde: “Oggi e’ il giorno che conquistero' Troia e sara’ mia!”

7E’ un

codardo e un fifone come il leone nel mago di Oz


Paride nascosto da Apollo prende bene la mira e lo colpisce nel tallone, e Achille con un filo di voce gli dice: “Mi hai colpito codardo, se eravamo faccia a faccia saresti morto tu, non io, sei capace di uccidere solo di nascosto” e dopo l’anima di Achille va in cielo e il corpo rimane giu’. Odisseo combatte e protegge il corpo di Achille e dice “Non prendete questa volta le armi di Achille e neanche il suo corpo!” Aiace che era suo amico lo prende in braccio e lo porta nel loro accampamento.8 Achille muore

8Sono

delle tende come da campeggio però da guerra: è un accampamento militare.


La battaglia continua, pero’ sicuramente quando finisce tutti sono felici. Odisseo era arrabbiato perche’ Paride ha ucciso Achille e siccome la guerra non finiva mai va da un indovino che gli dice che deve prendere le armi del figlio di Zeus: Ercole. Pero’ le armi le aveva Filottete che era stato morso da un serpente, allora Odisseo lo cura e Filottete va a combattere con Odisseo e colpisce Paride con la freccia perche’ lui e’ un grande arciere… poi arriva Menelao che lo uccide cosi fa la sua vendetta che gli aveva rapito Elena. La vendetta era compiuta ma la guerra non era ancora finita.

Filottete


Odisseo era molto triste, lo sente la dea Atena che dice: “Se mi portate la mia statua io vi faccio un cavallo di legno immediatamente!”
 Odisseo dice che va bene e vanno a prendere la statua, pero’ ancora non sapeva come si usa quel cavallo, sa solo che serve per conquistare Troia. Atena dice che il cavallo serve per fare un inganno e Odisseo fa un piano e lo spiega a tutti i soldati, ha fatto una riunione “interrogabile” e spiega il piano ma pero’ non lo dicono ai troiani e’ solo per i greci.


Il piano era che i tredici comandanti stavano nascosti nel cavallo di legno.
 I troiani pensavano che i greci erano andati via perche’ bruciavano l’accampamento e fanno finta di andare a casa con le loro barche.

I greci fingono di andarsene


Cassandra diceva: ”Io non mi fido micca, e’ un trucco... ho qualche dubbio... portera’ solo disgrazia quel cavallo!”.
 Ma nessuno l’ascolta tranne Enea che l’ascoltava solo un po’.

Cassandra preoccupata


Quando i troiani dormivano; pianino, pianino, i tredici comandanti aprivano la porta segreta del cavallo… c’era anche la scala per scendere… aprono le porte di Troia e uccidono tutti senza pieta’, anche un bambino. Menelao trova Elena che pensa: “Adesso mi uccide!” perche’ aveva la faccia arrabbiata, ma non l’uccide, la porta via nel loro castello nella citta’ dei greci dove ci sono i suoi bimbi che l’aspettano a casa. E la citta’ di Troia bruciava tutta e anche le persone.

Cavallo di Troia


Scuola dell’Infanzia AGORA’ a.s. 2017-18


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