Storie di Dadi Scuola d’infanzia Agorà
A cura di: I bambini e le bambine della sezione dei 5 anni Insegnanti: Maura Marastoni, Rita Morellini Omayra Prampolini, Diletta Ronzoni Pea: Jessica Cerchiari, Vittoria Nascimbeni
Premessa “Queste sono delle storie che devi tirare il dado e dopo viene fuori un’immagine che devi inventare una storia che rappresenta quelle figure. Le immagini le unisco con il pensiero: per esempio se c’è il cuore e un uccello, penso che è un uccello innamorato, poi aggiungo che volava e magari incontra un cuore. Si fanno accadere delle cose. Una storia diventa molto bella perché aggiungi dei particolari e dopo diventa più interessante. Lo trovo divertente immaginare e creare. Ed è bello ascoltare quelle degli amici che è pieno di fantasia.” Amedeo anni 5
Tutti a casa! C’era una volta una nuvola che starnutiva tutti i giorni, lungo il cammino, incontrò una candela che infuocava tutto perché era dispettosa. Un giorno, un cappello da folletto stava ritornando nella sua casa, quando all’improvviso s’incontrò con la candela e la nuvola - che non se lo aspettava, che di solito non c’era nessuno - e scappa nel bosco. Per fortuna non l’avevano visto. Arriva un guanto senza dita che ha il potere di comparire e scomparire, la candela lo vede, si spaventa e scappa via. E poi tutti vanno a casa! Martina
La storia della pallina che ha tre amici. Una pallina di Natale era molto dispettosa perché sputava sempre cose viscide e scivolose, detestava il Natale perché non voleva stare sull’albero. Odiava la stella che la prendeva sempre in giro. Poi arriva il guanto di Natale che le dice: “Ciao pallina, perché non ti piace il Natale che è bellissimo e arriva Babbo Natale che porta i doni a tutti i bimbi buoni?”- la pallina sorride e risponde: “Grazie guanto magico! Mi hai detto tante parole bellissime!” Il guanto fa cadere un cuore che fa molto felice la pallina e a un certo punto cade anche una tromba e pallina dice: “Ma chi è che ha fatto cadere anche una tromba?!? Babbo Natale?!?!” E la tromba diventa amica della pallina che felice anche lei va sull’albero.
Andrea G.
Non ce la faranno mai! Un uccello volava in cielo ed incontra una macchina volante, la macchina gli chiede se vuole andare giù sulla terra per cercare il cappello di Babbo Natale che lo aveva perso. L’uccellino dice di sì, che Babbo Natale deve portare i doni con la slitta. Arrivano sulla terra, nella città degli uccellini e vedono dei regali sparsi e dietro un albero, spuntava la punta di un cappello con una palla bianca e un po’ di rosso, con le luci che si accendevano e si spegnevano. Babbo Natale era andato troppo veloce con la slitta e i regali erano solo appoggiati e andava così forte che gli era caduto il cappello. La macchina e l’uccellino raccolgono il cappello ma si accorgono che un po’ più avanti c’era Babbo Natale svenuto e piantato nella neve… provano a tirarlo su ma non riescono… prova e riprova e non ce la faranno mai. E finchè non lo tirano su lui rimaneva svenuto.
Matteo
Il gatto esploratore C’era un gatto che veniva da New York ed era un gatto esploratore di tanti paesi. Era molto innamorato di una gatta parigina. Un giorno andò a Parigi per vederla, così partì con lo slittino. Scivolando con lo slittino, teneva con sé una candela che lo aiutava a vedere dove andava. A un certo punto perde il controllo dello slittino perché c’era troppo buio e andò a sbattere contro un albero e perse la slitta. Per fortuna aveva la candela ancora accesa, così “potette” proseguire a piedi. Cammina, cammina, incontra una busta che aveva perso la strada per Parigi e insieme al gatto ci vanno insieme. La Lettera aveva un bigliettino, che doveva consegnare una lettera d’amore per il gatto con scritto: “ Prosegui avanti e poi a destra, poi dritto e arrivi a Parigi.” E fu così che il gatto incontra la sua bella gatta e a mezzanotte fanno i fuochi d’artificio. Lorenzo
Tutti insieme si riesce a tornare a casa C’era una volta una slitta che veniva dal Polo Nord, arrivò sulla terraferma mentre tutti dormivano. A un certo punto sente il cuore che le batte forte dallo spavento che aveva sentito un suono fortissimo: era un tamburo che suonava la musica di un fantasma di una volta. Quando il tamburo la vede smette di suonare e le chiede se possono andare a casa sua… ma c’era un problemino: che la Slitta, non sapeva più tornare a casa. Allora provano ad andare con la macchina volante che al Polo Nord c’era stata tante volte! Finalmente arrivano e bevono il the caldo con i biscotti al cioccolato. Emma
Tutti a tavola si mangia!
La pentola bolle e la pappa è calda, tutti a tavola si mangia! Il papà e il bimbo cantano al mare lo Zecchino d’oro, dopo fanno un puzzle. La scimmietta fa la pipì sulla pioggia. Mattia A
Il pacco si è fatto male! C’era una volta un pacco che era caduto giù dal cielo. Lui voleva giocare quindi ed era caduto dalla nuvola e mentre cadeva gli sembrava di volare! Però cade sul marciapiede: “Ahi che male!!! Il mio ginocchio!!! Qui ci vuole un cerotto!”. Lo sente un maiale che abitava in una fattoria da quelle parti e gli dice: "vieni da me che ti dò il cerotto” se lo mette sulla sua schiena e lo porta in fattoria, che era arrivata anche una sciarpa amica del maiale che era una dottoressa e dice: “ci penso io!” e lo cura. Alla fine arriva il tamburo che suona, così il pacco che stava male ora è felice! Mattia M.
La stella e i 2 amici C’era una volta una stella che era venuta dal cielo che era curiosa di vedere qualcosa di diverso e comincia a passeggiare… e incontra un uccellino e camminano insieme chiacchierando. Su un albero vedono un cuore e lo aiutano a scendere e camminano insieme, a un tratto comincia a nevicare e si mettono al riparo in una casa dove non c’era nessuno che era di un contadino che stava arrivando… Allora provano a nascondersi ma non ci riescono perché la casa non ha gli angoli ed è tutta rotonda. Allora la stella pensa alla camera da letto per nascondersi, ma il contadino li trovava sempre e aveva un fucile. La stellina va sotto il letto e gli altri la seguono e il contadino non li trova. Poi scappano via: la stella torna in cielo, il cuore sull’albero, l’uccellino vola via e il contadino rimane lì nella sua casa e lo chiamano 30 volte e dopo spara al telefono! Giuseppe
Ecco qua gli amici! C’era una volta una Trombetta era molto triste perché non aveva amici, che un suo compagno di scuola Suonerello (tamburello) le aveva detto che gli amici non esistono mai. Un giorno però arriva un gatto che era tranquillo ed era arrivato per dire che gli amici invece esistono: per farli arrivare bisogna suonare. Così Trombetta e Suonerello (che non credevano al gatto) cominciano a suonare, però fanno una musica che fa piangere e allora non arriva nessuno. Provano a fare una musica piano, piano ma nessuno la sente… provano a fare una musica fortissima, ma era così forte che tutti si dovevano tappare le orecchie e ancora non viene nessuno. Sonerello disperato dice: “Ma perché non c’è nessuno?” ed il gatto dice: “Ma è perché dovete fare il Rock!” Così Trombetta e Suonerello suonano il Rock e dopo un po’ arrivano tante stelle che fanno illuminare tutta la musica e a un tratto arriva una macchina, e un bambino che comincia a ballare e dopo un po’ arrivano 2 macchine, poi 3 e poi CENTONOVANTANOVANTA! E tutti si mettono a ballare e il gatto dice: - Visto che se fate la musica Rock arrivano tanti amici?” – e così trombetta finalmente può dire: - Meno male che ho tanti amici!!!
Nicole
Il Sole e la Regina C’era una volta un sole che andava in barca, che voleva andare in un castello a vedere una regina. A un tratto viene la pioggia e il sole cerca di andare veloce che se no la barca si riempiva di acqua. Finalmente arriva al castello, bussa al portone e gli apre un paio di occhiali che gli dicono: “Cosa vuoi vedere?” e il sole risponde: “Vorrei vedere la regina” Così gli occhiali fanno 3 giravolte si mettono sul naso del sole e la regina appare dicendo: “Cosa ci fai qui? “ e il sole risponde “Volevo vederti perché volevo darti un anello.” Che era innamorato. La regina dice: va bene. Andrea S.
Gli amici sono importanti C’era una volta un serpente a sonagli che si chiamava Alessandro era triste perché non aveva nessun amico e così decise di partire per la prima volta nell’oceano. Siccome non sapeva nuotare usava la coda come un’elica così riusciva a galleggiare. Ad un tratto vede una zampetta di polipo che non ne aveva mai visti e pensa che sia un serpente anche lui. Ma poi scopre tutto il corpo e capisce che è un altro animale e gli dice : “Come ti chiami?” – e lui rispose - Mi chiamo “Pollipo:” “Io sono un serpente e mi chiamo Alessandro.” e diventarono amici. Dopo 10 anni il serpente costruì una vasca gigante con le ruote per il polipo che così poteva vedere la terra e la prima cosa che vide era un fungo che non era velenoso . E il polipo che non aveva mai mangiato prima aveva mal di pancia dalla fame. Allora Il serpente gli da la medicina per curarlo. E dopo il polipo sta bene. Riccardo
La storia di un cannocchiale. C’era una volta un cannocchiale che sapeva dove andare che lui vedeva sempre dei fagioli perché voleva far crescere una pianta. Così un giorno li pianta e ci viene un albero. Il cannocchiale sale sull’albero e vede il circo e dice: “Che bello anche io voglio fare il circo!” Entra nel tendone e mette il filo per andarci sopra senza cadere e sul filo trova un diamante e lo va a prendere e se lo porta via. Daniele
Gigante C’era una volta un’ascia di un gigante che l’aveva persa in un bosco ed era molto arrabbiato che non riusciva più a tagliare le cose. Quindi va al supermercato a comprare un elmo per proteggersi la testa, poi decide di cercare l’ascia e si mise prima in cammino e poi saltando e mentre saltava la terra si spaccava… Il pentolone che si trovava nel bosco custodiva una pozione magica che trasformava tutti in giganti. Con un balzo il gigante arriva davanti al pentolone e dgli chiede: “sei tu che mi hai rubato l’ascia?” e il pentolone gli risponde: “no, però se vai nella casa del sole che si trova nel bosco la ritrovi”. E la storia finisce che il gigante la ritrova. Sebastiano
La Strega C’era una volta un castello Stregato che ci abitava una strega di nome Cattivissima. Una volta era buona ma poi era diventata cattiva perché le avevano rubato la corona. L’aveva presa un uccellino che ci voleva fare il nido su una montagna . Un giorno un bambino trova la corona prende una scala sale al castello e porta la corona alla strega Cattivissima e le dice: ecco qua la corona, però mi devi promettere che dopo sarai buona.” e la strega dice di sì. Francesca
La zuppa C’era una volta una scimmia che stava sempre attaccata ai rami e non scendeva mai perché stava cercando delle banane, ma erano finite tutte. Allora andò a cercare sulla terra vicino ad una casa nel bosco. Ad un tratto sente l’odorino di una zuppa di carote l’aveva preparata un elefante che era esperto di zuppe. La scimmia suona il campanello: din don…. E l’elefante che lo sente va ad aprire e rimane a bocca aperta, che aspettava il suo amico uccellino, invece era venuta una scimmia! Si presentano e la fa entrare e insieme aspettano l’uccellino per mangiare la zuppa di carote. Sofia
Il principe e la pozione C’era una volta un principe di nome Giulio che voleva conquistare l’universo perché voleva vedere l’oceano con centomila pescecani che avevano i denti aguzzi. Si mise in cammino con la sua squadra poi andò da una vecchia strega e le disse: "Voglio una voce più da principe" e la strega disse: ”Non posso…” e dopo il principe disse: ”Te lo ordino!”- e la strega dice: ”Ok, ti do questa pozione che ti farà diventare la voce più rara”. Ma lei stava scherzando che la pozione lo fa diventare un uovo che si mise a rotolare direttamente nel mare e dopo l’uovo si schiuse in acqua e venne fuori un rospo come voleva la strega. Poi l’uovo galleggiando finì in una jungla dove abitavano molte scimmie e una delle scimmie gli da un’altra pozione che dopo si trasforma in un uccello e vola via. Anna
Una festa C’era una volta un elefante che voleva andare al circo che c’era una festa. Quando arriva incontra una scimmia che gli dice: “andiamo alla festa tutti insieme?” e l’elefante risponde di sì che è molto felice. Alla festa mangiano la torta, e poi vanno a casa. Bahia
Il cactus, la prima volta nel mare. C’era una volta un sottomarino che nuotava in un fiume vicino al deserto, poi c’era un cactus che ancora non aveva conosciuto. Il cactus un giorno decise di andare sott’acqua e si mise a nuotare finchè non vide il sottomarino. Quando il sottomarino lo vede gli dice: ”Eho, ma tu chi sei?”- e il cactus gli risponde: ”Io mi chiamo cactus e sono pieno di spine, tu invece sei fatto di metallo?”- E il sottomarino risponde: ”Sì, io sono fatto di metallo, vuoi salire dentro di me?”- e insieme vanno su fondale, vedono una mappa del tesoro che l’aveva perduta un pesce pirata e dopo la seguono e alla fine in una caverna trovano il tesoro e vanno al mercato dei pesci per comprare il cibo da mangiare. Amedeo
L’Elmo dei Pirati C’era una volta un polipo che gli piaceva fare le foto e aveva con se sempre la macchina fotografica e facevano sempre le foto della pallavolo e pallamano. Un giorno trovano un elmo che qualcuno stava facendo una lotta finta con un elmo finto come in un film e poi l’elmo gli dice: "Ma voi dove abitate?”"In Spagna. E tu dove abiti?" – “Io abito a Carpi. Ma un giorno sai che cosa ho incontrato? Dei Pirati!” e il polipo dice: "Anche io un giorno li ho visti in Germania.” - “Ma tu hai mai visto un elmo come me?" - “Si , forse allora sono gli stessi pirati." Mattia C.
Dite cheese! C’era una volta un serpente, striscia, mangia uovo, salta nel mare. Nel Mare c’è il polipo. Il serpente e il polipo fanno una musica. Sono felici, fanno una foto: "dite cheese!” Fanno mangiare il riso… poi a fare la ninna!! Thomas
Non ti preoccupare C’era una volta un bimbo arancione che canta con il microfono a scuola. Una volta era un bambino tutto rosa, ma un giorno era caduto da uno scoglio in un mare tutto arancione che a un bambino gli era caduto il colore, così si era bagnato tutto ed era diventato arancione. Un giorno va in montagna con la macchina, c’è la neve e freddo. Il bimbo è arrabbiato…piange… ad un tratto sulla neve spunta un luccichio: era una pozione magica che faceva venire caldo in un batter d’occhio, ne bastava mettere una goccia sulla neve, così ne versa una goccia e gli viene caldo. Di li a poco passò un uccellino che in una zampetta aveva una pillolina bianca e rossa, che serviva per fare ritornare il bambino rosa. L’uccellino gliela vuole portare. Si avvicina e gli dice: “Tieni bambino, ti ho portato una medicina per farti tornare rosa, me l’ha data il mago Merlino per te.” – “Grazie!” risponde il bambino e la mangiò. E accadde che ritornò tutto rosa. La magia fece effetto, tanto che il sole scaldò tutti con i suoi raggi. Ma poi su quelle montagne mancava un pezzo di puzzle e quindi non si poteva arrivare più al castello e questo era un bel problema… che gli ingranaggi del ponte levatoio non potevano girare e non si entrava più… ma un granchio che passava di lì aveva la mappa per ritrovare il pezzo mancante de puzzle e dice: “Non ti preoccupare adesso risolviamo tutto insieme.” Storia inventata da tutti
“La fantasia non è in opposizione alla realtà, è uno strumento per conoscere la realtà, è uno strumento da dominare. L’immaginazione serve per fare ipotesi e di fare ipotesi ha bisogno anche lo scienziato, il matematico che fa dimostrazioni per assurdo. La fantasia serve per esplorare la realtà, per esempio per esplorare il linguaggio, per esplorare tutte le sue possibilità, per vedere cosa viene fuori quando si fanno scontrare le parole.” Gianni Rodari