“VAI VICINO, CI DAI LA MANINA E DICI: VUOI ESSERE MIO AMICO?”

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I.C. Carpi 2

Scuola dell’infanzia “Agorà”

«Vai vicino, ci dai la manina e dici: - vuoi essere amico di me?-» A.S. 2015 / 2016


Il valore della diversità, la diversità come valore La scuola è una comunità di adulti, bambini e bambine coinvolti in un’esperienza di vita comune che diventa occasione di crescita se riesce a creare condizioni educative inclusive, capaci di accogliere e sostenere il valore della diversità religiosa, sociale, affettiva e di genere. Soprattutto tra i 3 e 6 anni i bambini sono naturalmente curiosi e disponibili a conoscere e interagire con i loro pari. È proprio in questi anni che è possibile, da parte degli adulti, favorire relazioni significative tra i bambini, ognuno con la sua «diversità».


«Siamo tutti diversi, non esiste un bambino “ideale”, bensì il bambino con la sua storia, le sue caratteristiche fisiche, psichiche, emotive, la sua personalità, i suoi sogni, i suoi bisogni, i suoi interessi, i suoi limiti e le sue potenzialità».

Fare insieme, cooperare, trovare soluzioni condivise fra i bambini rappresenta la strada maestra che porta all’integrazione di un gruppo dove l’operare degli uni influenzi e stimoli quello degli altri favorendo la nascita di una «sensibilità» socialmente positiva ed accogliente in cui

ognuno possa riconoscersi soggettivamente competente e oggettivamente importante per la comunità.


2 Aprile 2016 Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo

Le persone hanno una cosa in comune: sono tutte differenti. (Robert Zend)


Attraverso immagini, racconti e musiche possiamo avvicinare i bambini al tema della diversità, dell’inclusione,

dell’accoglienza… ai valori dell’amicizia e del rispetto reciproco.


Le storie, i corti, le parole dei bambini e delle bambine intorno all’autismo


Martino Piccolo Lupo “ È la storia di un lupo … i lupi ululano alla luna ma lui no perché è piccolo … è come la luna che non sa parlare … sta sempre sotto l’albero delle ciliegie che gli piacciono … agli altri lupi non piacciono le ciliegie … l’oca pensava che era un lupo cattivo … che le faceva male e invece no… si può essere amici anche se si è diversi … l’oca ha chiesto al lupo di diventare suo amico perché era bello, non ha usato le parole… ha usato le ciliegie sul naso… prova a fare il lupo anche lei…”


L’unicorno triste “ È la storia di un piccolo unicorno triste … è nato triste e non giocava … se uno lo toccava aveva paura che gli facesse male … non voleva giocare con loro che non era tranquillo … quando si è tranquilli si sta bene con gli amici … “ “ Alla fine non è triste perché voleva giocare con le tartarughe … perché gli fanno dei giochi che voleva giocare lui … le bolle, i puzzle, le ombre … l’acqua … era molto felice che ha trovato degli amici … a giocare con le tartarughe ha imparato a volere bene, per volere bene bisogna essere tranquilli e non avere paura … “


Il mio fratellino dalla luna “ È un cartone di bimbi, papà, mamme, persone, di scuole e di bambini piccoli… al fratellino ci piaceva sempre la luna, la guardava sempre… non parla tanto, piange e urla per dire “non voglio”… non vuole giocare con gli altri bambini… guarda solo il cielo, è dentro ad una nuvola… c’è poco spazio nella nuvola per mangiare, per dormire… è un po’ faticosino… bisogna tirarlo fuori con la mano… “


“ Quando è sulla luna è da solo… se non guarda la luna ma guarda sua sorella, può entrare sua sorella nella sua nuvola… quando la sorella parla uguale al fratello ridono insieme…

Devi guardare l’altro! … fai come lui e ci giochi… con la sua sorella si diverte, corrono, è felice…”


Consigli di comunicazione: “Il Vademecum di una mamma�



L’ascolto di storie e la lettura del Vademecum dell’Amicizia trovato su internet da Marzia, mamma di Thomas e Mattia, permette ai bambini di scambiarsi idee, pensieri, riflessioni‌ e di cercare insieme un modo per poter comunicare e instaurare un contatto con loro.


Pensieri e parole dei bambini e delle bambine dopo la lettura del “Vademecum�


Io sono amica di Thomas, mi piace giocare in salone a correre con lui. Lui corre e noi lo prendiamo!


A me piace giocare con Mattia che giochiamo a nascondino nella tana in salone, gli dico: “Vieni a giocare con me?�


Si saluta chi si conosce perché sono felice di vedere un amico. Ci salutiamo perché ci vogliamo bene… delle volte mandano anche i bacini…


Dobbiamo parlare pianino (lentamente) e non urlare… con la mano puoi dire: “Vieni amico!”


Senza parole è difficile farsi capire… si fa con i gesti… dalla faccia io capisco se è arrabbiato o felice…


Se vedono le immagini fanno quello che dice l’immagine… Per esempio seduto, mangio e a casa. Se hanno sete fanno così con la mano… parlano con le manine…


Non vogliono i rumori forti… perché li fanno «sordire» gli piacciono più piano. Se suona piano gli piace cantare la musica, saltare, ridere…


Ancora non sanno tutte le parole… le sanno un pochino di parole… dopo le sanno tutte. Sanno parlare con i gesti, parlano con le mani… se noi ci parliamo dopo possiamo giocare…


Lo chiamo per nome: “Oh Thomas vieni a giocare con me?” oppure: “Oh Mattia vieni con me a giocare?” se voglio chiamare Giuseppe dico: “Ehi vieni Giuseppe?”… se lo chiamo poi ci do’ la mano e gioco con lui…


Delle volte vuole tanto giocare ma non sa dire: “Voglio questo” e allora sceglie il gioco sbagliato e si arrabbia… però dopo la rabbia va via ed è felice…


Possiamo ballare… se ci do’ la manina lui viene con me, se vuole venire… però non devi tirare se no non gioca con te. Anche io non gioco se un bimbo mi tira la manina…


Gli piace giocare sullo scivolo, con la sabbia molto, saltare, ridere… Anche a me piace quando Thomas mi chiama a giocare dalla farina… mi fa ridere di gioia…


Delle volte mi fanno ridere perché loro ridono… gli piace fare le cose belle… si vogliono bene… Anche a me piacciono un sacco gli amici…


LA SPILLA DELL’AMICIZIA


” Questa è la - spilla degli amici - che vuol dire che sei amico di tutti!!! … è la spilla dell’amico vero…”

“ La mettiamo sul cuore dove si tengono gli amici! “



“Ognuno con la sua storia, ognuno con i suoi occhi, ognuno con i suoi tempi, tutti con la stessa voglia di vivere la vita a colori… …ognuno diversamente uguale all’altro” E. Romagnoli


A cura di: I bambini e le bambine della sezione tre anni:

Mattia A. - Thomas - Riccardo - Bahia - Sebastiano - Matteo Daniele - Mattia C. - Andrea G. - Francesca - Emma Mattia M. - Amedeo - Nicole - Martina Sofia - Lorenzo - Andrea S. - Anna - Giuseppe. Le insegnanti: Maura Marastoni, Rita Morellini, Omayra Prampolini, Vittoria Nascimbeni, Jessica Cerchiari. La collaboratrice scolastica: Maria Messina


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