La mia scuola è agora'

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Scuola dell’infanzia Agorà Anno scolastico2014/15

LA MIA SCUOLA E’ L’ AGORA’ PENSIERI, PAROLE ,IMMAGINI INTORNO ALLA NOSTRA PIAZZA

Insegnanti: Clemente Maria Giulia , Setti Riccardo, Prampolini Omayra( ins. sostegno), Anderlini Chiara (P.E.A.)


“Ho fatto l’albero carpine con sopra il falcone…. Sebastiano

Il cambio d’intestazione della scuola diventa occasione per intraprendere un percorso di indagine con i bambini sul significato della parola piazza (dal greco “Agora’), attraverso occasioni di dialogo fra le idee, le domande e i saperi diversi di cui ogni individuo è portatore. L’Agorà è un luogo privilegiato di incontro-confronto e dialogo, dove una comunità forma la sua identità, fonte di sentimenti di appartenenza, di solidarietà, di condivisione. Il progetto intende documentare sotto forma narrativa e fotografica, la ricerca dei bambini intorno al significato della parola piazza (Agorà) , attraverso la testimonianza di esperti e la ricerca di dati e informazioni presso la biblioteca Falco Magico di Carpi.

“La torre con l’orologio…” Francesco L.

“Il castello con la croce e l’orologio…” Giulia

“La torre dell’orologio…” Pablo


PIAZZA E DINTORNI…. DUE CHIACCHIERE SULLA PIAZZA: CHI LA CONOSCE, COME E’ FATTA ,GLI EDIFICI CHE LA CIRCONDANO… Matilde M : c’è la casa

Aurora: a mangiare la pizza

Lorenzo G.: il castello dei cavalieri della nostra città

Lorenzo G.: ad andare in piazza, ci

Sebastiano: è una piazza

sono andato anche io

Michael: il teatro

Michael: si possono guardare le stelle

Denise: a me sembrano delle strade, anche io vado a Carpi

Sebastiano: si può andare al bar

Eleonora: io sono andato con il nonno a vedere i giochi del castello

Francesco F.: con la mamma,

Sebastiano: una volta con i papà sono andato dentro il castello Agata: io sono andata al Falco Magico Orlando: a vedere i dinosauri

sono andato al bar “E’ l’albero Carpi, carpine e le foglie…” Agnese

Michael: sono andato in piazza a prendere il gnocco Matilde B.: io sono andata in piazza con la mamma e si trova sotto il portico Federico: io sono andato a spegnere il fuoco Alice B.: a vedere i giochi belli del falco Magico Eleonora: al Falco Magico con me, c’era la Fatimata Letizia: con la nonna in piazza Lorenzo M.: in piazza con la mamma Agata: in piazza c’è anche l’orologio

“La piazza...Carpi!” Lorenzo M.


IL PLASTICO DELLA PIAZZA I NOSTRI AMICI DELLA SEZIONE 4 ANNI CI ILLUSTRANO IL PLASTICO CHE HANNO COSTRUITO IN SALONE… Michael: mi è piaciuto vedere il teatro con le persone Letizia: sono riuscita a vedere il castelletto con delle case Sebastiano: c’era il castello grande e la biblioteca Pablo: c’è la biblioteca Lorenzo G.: c’era la chiesa di Gesù Agata: c’era il falco magico Fat6imata: c’era i re che abitava nel castello Orlando: ci sono le bandiere attaccate alle case Matilde B.: a quella del Sindaco Sebastiano: una dell’Italia Agnese: e dell’ Europa Eleonora: c’era il teatro Roberto: a teatro si va a fare lo spettacolo Sebastiano: ci sono i portici Alice B.: i Re stanno nel castello Francesco F.: ho visto la casa del Sindaco Denise: avevo visto i bambini Federico: c’era anche un orologio Aurora: mi piace il castello Sabrine: e il castello

A Carpi basta dire: “Ci troviamo in piazza” per avere chiaro che si tratta di Piazza dei Martiri. E’ questo il luogo che rappresenta la carpigianità, non solo per le sue dimensioni o perché su di essa si affacciano il Castello dei Pio, il Duomo, il Teatro, il Municipio, il Portico del Grano ed il Portico Lungo: ma perché qui sono stati vissuti gli eventi che, soprattutto negli ultimi due secoli, hanno accompagnato e messo in evidenza i valori sociali, religiosi, economici e politici della città e del suo territorio. L.Ferrari


Hamza: era la piazza

Denise: ci sono i bambini

Matilde M.: ho visto la torre

Sebastiano: che camminano

Sebastiano: ci sono tutte le case e c’è un bar

nel mezzo della piazza

Michael: c’è la chiesa e il teatro

Denise: e vanno a teatro

Agata: il portico

Matilde B.: in biblioteca,

Fatimata il castello

al Falco Magico e le bandiere

Roberto: c’è anche l’orogioloio

Agata: azzurra, le stelline dell’Europa

Federico : E anche le campanelle

Lorenzo G,.: dell’Italia

“Il castello e le finestre…” Fatimata

Lorenzo G. : anche l’uccelliera

“Le statue, il camino con il fumo e il teatro…” Denise


“SIAMO ANDATI IN PIAZZA……”

“... il laghetto e gli uccellini con la testolina…”

I BIMBI RACCONTANO COSA STANNO VEDENDO DIRETTAMENTE DALLA PIAZZA!!

Agata

Agata : la piazza Federico: ci sono delle bandiere Matilde B.: quelle col sindaco Fatimata: ci sono i castelli Matilde B.: quella dell’Europa Federico: gli alberi sono sull’erba

Agata: e quella dell’Italia

Giulia: i cespugli Sebastiano: il laghetto

Matilde M.: l’Europa è blu con le stelle è dietro alla casa del Sindaco

Sebastiano: quella dell’Italia è bianca rossa e verde Matilde B.: ci sono gli alberi Lorenzo G.: le panchine Matilde B.: i lampioni

“Il laghetto dei pesciolini…” Eleonora


Giulia: c’è il teatro Pablo: e il Duomo Matilde B.: e il portico Sebastiano: Piazza Martiri Lorenzo G.: il Re Astolfo Matilde M.: con il cavallo Lorenzo G.: il falcone Agata : è un uccello. Si è fermato sopra un albero, il carpile... Federico: è grandissimo, è così! Matilde M.: ha costruito la città Federico: la Carpi

La filosofia del “Cogito ergo sum” per molti carpigiani si è allungata in un urbano piacere, che si può tradurre : “Sono vivo, ergo vado in piazza…” F.Casarini


Sabrine: la casa del Sindaco

“La torre dell’orologio” Michael

Francesco F.: l ha la bandiera Matilde M.: c’è il verde, bianco e rosso Agata: una dell’Italia e una dell’Europa Eleonora: il municipio Sabrine: l’orologio Lorenzo G.: è una torre alta Denise: del castello

“I sanpietrini… l’ orologio…” Lorenzo G.

Roberto: è la piazza e là in fondo c’è il Duomo Lorenzo G.: è una chiesa Agnese: ci sono delle croci Lorenzo G. : ci sono i portici Agnese: i pietrini Agata:: la torre dell’Uccelliera Lorenzo G.: c’erano gli uccellini e c’è anche il falco magico Nicolò: e dei libri Agnese: ci sono le statue Matilde B.: l’uccelliera e c’erano gli uccelli

“L’uccelliera e gli uccellini…” Matilde M.


Francesco F.: sono statue di persone che abbiamo visto Lorenzo G.: ci sono i negozi Orlando: le porte, le bici e anche i bimbi Giulia: c’è il falco magico, ci sono dei giochi Federico : c’è anche il Duomo Giulia: è una chiesa e lo capiamo dalla croce che rappresenta la morte delle persone Matilde B.: e di Gesù

“Il teatro” Roberto

Agata : c’è il teatro Sebastiano: c’è la casa del Sindaco Matilde B.: c’è il municipio, che ha le bandiere, una dell’Europa Alice B.: e una dell’Italia Giulia: ci sono anche i portici e ci sono i negozi Sebastiano: ci sono le mattonelle Matilde B.: i Sanpietrini! Alice B.: ci sono delle faccette Fatimata: delle statue Nicolò: è la Piazza Martiri Giulia: sono persone che hanno fatto la guerra.

“Le finestre, le bandiere piccoline, la casa del sindaco e le case…” Francesco F.


“RE ASTOLFO DOVEVA COSTRUIRE UNA CITTA’…” I BAMBINI IN PIAZZA HANNO OSSERVATO TANTI MONUMENTI E NE HANNO FATTO UNA “COPIA DAL VERO”... Eleonora : siamo stati in piazza Lorenzo G.: in piazzale Re Astolfo Matilde B.: abbiamo colorato Alice B.: abbiamo visto il castello Aurora: nel castello c’era un cavallo Lorenzo G.: è il cavallo di re Astolfo Matilde B. che cercava il suo falcone Hamza: andava via a cavallo Aurora: il falcone era andato a cercare un uccellino ed è scappato il falcone Lorenzo G.: Re Astolfo ha incontrato una ragazza che le ha detto dov’era il suo falcone Matilde B.: Re Astolfo doveva costruire una città perché aveva trovato il suo falcone e gliel’aveva detto la signora Alice B.: trova il falcone sull’albero Eleonora: che si chiama Carpine

Roberto: non conosciamo quella bianca e rossa Michael: è di Carpi Giulia: la casa del sindaco è marrone Roberto: è grande Pablo: c’era la casa arancione Lorenzo G.: siamo stati sotto i portici e c’erano i negozi. C’era una banca Matilde B. : c’era un bar Alice B.: le tazzine, i piattini, le bottigliette per bere e i bicchieri e i tavoli e le sedie Alice B.: io ho colorato tutta la piazza sul foglio Lorenzo G.: e io colorato tutti i sanpietrini Matilde B.: io ho fatto la chiesa Agata: mi è piaciuto quando ho corso in piazza Francesco F.: abbiamo viso Re Astolfo e il suo falcone Roberto: e il suo cavallo Denise: re Astolfo ha detto al falcone di prendere un uccello e

Matilde B.: la città è Carpi

poi quando l’aveva preso, si è

Lorenzo G.: siamo stati alla casa del sindaco

bloccato nel bosco e ha incontra-

Matilde B.: abbiamo visto le bandiere, una era blu e aveva le stelle Alice B.: Europa e Italia. Nella casa arancione c’era il sindaco e parlava con il telefono Roberto: ce n’era anche una che non conosciamo Michael: l’Italia

to una signora Letizia: la signorina sapeva dov’era il falcone e aveva fatto una promessa, cioè fare una città Roberto: dove c’era il suo falcone ed era sopra un albero che si chiamava Carpine


Pablo: sono stato in piazza Roberto: abbiamo fatto una foto Giulia: siamo stati nei portici Michael: c’erano le decorazioni Roberto: e sono lunghissimi ...c’erano le colonne Letizia: ci sono delle persone Giulia: abbiamo fatto i disegni Roberto: della piazza! Nicolò: Sotto i portici.. Orlando : Abbiamo visto tanta gente…. Lorenzo M.: Corso dentro al castello… Orlando: Dentro al castello ci sono tante cose...c’è il cavaliere!!”

Orlando: Ha visto un uccello e dice che è bello e dice:-Prendi quello che sarà mio!.. lo voglio mettere nella sua gabbia…” Nicolò: E andava sull’albero di carpine! Orlando: Si, lo trova.. Nicolo’: Devi costruire le case, la piazza, una città.. Orlando: La città carpine… Fatimata: Carpi! Orlando :Abbiamo visto lui…

Agnese: Il falcone sopra al cavallo… Orlando : E abbiamo fatto le foto con il cavallo! Agnese: Siamo andati a farci i disegni… Sabrine: Il castello, la casa del sindaco… Fatimata: Ho disegnato il castello ,la finestra, tante finestre… Nicolò: Il teatro, le colonne… Sebastiano: Ho disegnato la torre dell’orologio, l’ho fatta alta che in alto ci sono le campane che fanno qualche volta...suonano qualche volta mica tutti giorni… Federico: Ho disegnato il castello alto alto con l’orologio e anche con le porte. Lorenzo: M. :Il castello, l orologio…

Federico: Re Astolfo! Orlando: C’è anche il suo uccello!” Federico :Il falcone!

“... il perimetro della piazza era avvertito come tutto il centro storico, perché ogni aspetto della vita sociale affluiva naturalmente qui. L'amministrazione pubblica, la vita religiosa, lo svago, la cultura, la vita commerciale, gli scambi economici e finanziari, le funzioni religiose, tutto inesorabilmente trovava il suo posto simbolico nella nostra maestosa piazza.” da: “ Ci troviamo in piazza” di: Maria Ori e Pietro Marmiroli


ARREDI IN PIAZZA… COSTRUIAMO CON FILO DI FERRO, DAS, CARTA LE PARTI DELLA PIAZZA MANCANTI AL NOSTRO PLASTICO.

PANCHINE Michael: le abbimo fatte con il ferro…

Sabrine

Sabrine: le corde delle panchine… Lorenzo G. :Ci ho messo le gambe delle panchine con un fil di ferro

Federico

Sebastiano: ho fatto le righe fatte col ferro… bisogna fare con le mani e si piega e ci servono i piedi delle panchine… Denise: ho fatto le panchine con corde di ferro… Federico: ho fatto i buchi poi ho fatto in mezzo dei piedini

Aurora Orlando


LAMPIONI Alice B.: ho girato un po’ i lampioni col ferro.. Fatimata: ho messo una colla per attaccare i lampioni

Letizia

Hamza

LAPIDE DI PIAZZA MARTIRI Fatimata: io ho messo i fiori dove è scritto: sono morti… Roberto: ho fatto i segni sulla pasta che sembra bianca…

Alice B.

Alice F.


CESPUGLI IN VASO Matilde B.: ho fatto un vasetto con un tipo di pastella marroncina e poi ci ho messo una palla tutta verde… Agnese: ho fatto una palla e sopra la carta. Letizia: abbiamo usato delle palline rotonde di seta verde e un vaso con la pasta….

Eleonora: ho fatto i cespuglietti con la carta, sotto col pastello, das, impastato.. Hamza: con la carta… Matilde B. : ho fatto una palla di carta poi ho fatto tutto il vaso con la pastella. Orlando: ho fatto con la carta dei cespugli...l’erba…

I vasi della piazza con le piante… Matilde B.

AIUOLE

Francesco L.

Pablo: sopra si chiama...le chiamo...l e foglie...abbiamo tagliato con le forbici nell’atelier, le aiuole...c’è la stoffa in piazza!... Francesco L.: ho fatto i pezzi piccolini e li ho attaccati con la colla…

Nicolò

Sebastiano


“VAI FALCONE, VAI A PRENDERLO!!!” E’ VENUTO A TROVARCI UN OSPITE, PIETRO MARMIROLI, CHE CI HA RACCONTATO LA STORIA DELLA PIAZZA... Matilde B.: è venuto un signore

Lorenzo G.: si, da quella parte

Pablo: un signore Pietro

Nicolò: vede una fanciulla

Giulia: ha raccontato la storia di Re Astolfo

Lorenzo G.: dove troverai il tuo falcone, costruirai una città che

Francesco F.: re Astolfo andava a caccia

si chiama Carpi

Matilde: con il suo falcone

Eleonora: gli dice di andare a cercare il falcone

Nicolò: era un cavaliere

Francesco: gli dice: vieni con me!!

Matilde B.: cacciatore

Nicolò: lo porta dal falcone

Francesco F.: andava nel bosco a catturare i cinghiali

Francesco F.: Re Astolfo costruisce la città che si chiama Carpi

Lorenzo G.: mangiavano il cinghiale cucinato e viveva in una tenda di stoffa

Pablo: lo trova sull’albero che si chiama Carpine

Giulia: no, di pelle di animali

Lorenzo G.: la fanciulla si chiama Carpos

Matilde B.: poi arriva un uccello magico

Giulia: Carpos vuol dire frutto

Agata: meraviglioso

Lorenzo G.: le foglie del carpine assomigliano all’uccello meravi-

Matilde B.: vai falcone, vai a prenderlo Lorenzo G.: al falcone gli avevano rubato i soldi nella borsa Giulia: arriva alla chiesa Alice F.: c’ha la barba Lorenzo G.: è un frate Matilde B.: gli dice: hai visto il mio falcone??

glioso Pablo: c’era il castello della Sagra che hanno costruito Francesco F.: con la mamma e con il papà ho trovato la Sagra Lorenzo G.: lo sai che la mia mamma quando si è sposata è salita sulla torre della Sagra Lorenzo: G.: dentro al cortiletto della piazza Matilde B.: c’è il re Astolfo con il falcone e il cavallo Pablo: è bello il Re Astolfo


“La fanciulla bellissima!” Agata

“Re Astolfo e i suoi amici…” “E’ Astolfo con il cavallo!”

Lorenzo G.

“E’ la sagra “ Giulia

“E’ il carpine con sopra il falcone …” Denise


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