Uscite, teatro, cinema. laboratori

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Uscite

teatro cinema laboratori Anno scolastico 2014-2015


Un bambino già al nascere cosÏ avido di sentirsi parte del mondo, da utilizzare attivamente una complessa (‌) rete di capacità e di apprendimento e di organizzare relazioni e mappe di orientamento personale, interpersonale, sociale, cognitivo, affettivo e persino simbolico. L. Malaguzzi


Per sostenere i progetti pensati per questo anno scolastico abbiamo scelto di partecipare a diverse iniziative, laboratori e spettacoli teatrali promossi dal territorio. Pensiamo che una scuola attenta e aperta non può isolarsi ma deve mettersi in rete con il territorio e le sue agenzie culturali per essere un tramite con cui i bambini si sentono parte di un luogo e di una cultura. Alla scoperta della mia Piazza!

Sala Loria per premiazione Mister Tred

Appuntamento al cinema

Teatro Carpi Modena Correggio

Mostre-laboratori

Vedi documentazione cartacea

Biblioteca il Falco magico


Sala Loria per premiazione Mister Tred Primi classificati sezione infanzia

Il Progetto riferito a questa esperienza si trova nella pubblicazione cartecea


«Abbiamo vinto il primo premio !!!» «Ce lo ha dato il sindaco!» «E ci ha detto bravi avete vinto!»


Appuntamento al cinema … «Zarafa» Sono già da alcuni anni che nel mese di dicembre, all’interno della programmazione del Natale, portiamo i bambini al cinema. Quest’anno abbiamo scelto il film «Zarafa» che tratta il tema dell’amicizia e della diversità.


Biblioteca il Falco magico Il castello dei ragazzi

Ludoteca e teatro della luce


«Storie in bianco e nero» «L’ombra è il testimone delle cose materiali e un mondo in cui la materia non sembra così importante. Le ombre sono le tracce lasciate dall’incontro della luce con i corpi che questa trova sulla sua strada». Roberto Casati

Una lavagna una grande parete per scoprire insieme tutta la magia che porta con se l’ombra del nostro corpo. Uno spazio scenico dove far interagire le ombre dei bambini con buffi personaggi , oggetti, giocattoli… per sperimentare tutte le potenzialità dell’ombra corporea.


«Viaggio incantato» Visita mostra letteratura per l’infanzia e laboratorio

Introduzione mostra e motivazioni


« A me è piaciuto quando ha letto Ali Baba e i 40 ladroni perché ha ingannato i ladroni..» Riccardo L.

«Una signora ci ha raccontato del fantasma che esce solo di notte che abita nella Torre del Passerino.. Lei era una principessa che viveva in quella torre e dopo si è trasformata in un fantasma perché si era arrabbiata e diceva -fammi uscire!!-» Eroslava « A me è piaciuto quando siamo andati a fare il laboratorio perché si poteva fare i libri. Perché iodi solito li faccio con le figurine degli animali parlanti con le doppie , le conservo in un diario e poi li attacco così..» Matilde « Io con i libri nelle pagine ci metto i fiori del giardino poi quando sono belli secchi li attacco tutti in fondo.» Alex « Io ho fatto il libro dei sogni e della fantasia che è una cosa che ti fa volare, quando sogni è una fantasia!» Riccardo R. « Io ho fatto quello delle avventure, l’avventura è come vivere l’avventura cioè come fare un viaggio andare in tutti i posti!» Matteo G. « Io ho fatto il libro delle stagioni come la primavera e l’inverno quando viene la neve..» Thomas


“ Il paese che non aiuta né stimola il suo teatro o è morto o è moribondo” F. G. Lorca


«Il pubblico non è un gruppo di persone riunite a caso, che vanno qua e la a cercare una distrazione più o meno inebriante.. Chiamo pubblico l’insieme di persone che uno stesso bisogno, uno stesso desiderio, una stessa aspirazione conducono in uno stesso luogo…» Jacque Copeau, regista francese


«Per conoscere un’idea viva di teatro, penso che bisogna trattenere, quanto più possibile, l’immagine che il palcoscenico esercitò sui bambini: un luogo di delizie di ritmi misterioso, un luogo vuoto colorato e da riempire di luci, gesti buffi e meccanici che esaltano la vita, offuscata nel tempo grigio e smorto di tutti i giorni. Ancora oggi il teatro agisce in me come una forma d’infanzia ritrovata, che ha un suo tempo e un suo spazio proprio.» Giovanna Macchia (scrittrice autrice drammatica)


Un concerto di bolle di sapone. Direttore senza orchestra, Musicista senza strumenti Cantante senza fiato Un concerto anomalo, Per pensieri fragili Per pensieri leggeri Per pensieri silenziosi… Come bolle di sapone La musica crea sogni e un direttore d'orchestra che, con la melodia, tramuta i desideri del pubblico in bolle di sapone. E in questo fluttuare siamo incantati, rapiti da una delicatezza irridescente che ha il potere di illuderci, una volta di più, che il sogno è una realtà mutevole ed irrinunciabile.

Un eccentrico direttore d’orchestra ci ha portato nel mondo fragile e rotondo delle bolle di sapone per un concerto dove l’imprevisto è sempre in agguato… da strani strumenti nascevano bolle giganti, bolle rimbalzine, bolle da passeggio, grappoli di bolle, mentre i più coraggiosi hanno potuto entrare in una bolla gigantesca!!!

“Ouverture des saponettes”


“L'ora delle ombre, le avevano raccontato, è quel

momento a metà della notte quando tutti, grandi e piccoli, sono addormentati profondamente. E' l'ora in tutti gli esseri oscuri vengono fuori e prendono possesso del mondo. La bambina andò alla finestra... la luna brillava in modo strano. Guardò lontano e improvvisamente sentì molto, molto freddo. Qualcosa risaliva la strada... Qualcosa di nero... Qualcosa di grande... Qualcosa di enorme, di magrissimo, di oscuro.“ Ma contro ogni apparenza questa è un’ombra amica dei bambini, che viene ogni notte dal paese dei giganti per soffiare nelle loro stanze i sogni. Ma la bambina non dorme e lo sorprende: si tratta del Grande Gigante Gentile. Lui è costretto a portarla via con se nel suo mondo. I due fanno amicizia e decidono insieme di rendere inoffensivo il gigante cattivo che ogni notte corre per il mondo a mangiare i bambini. Ce la faranno grazie alla magica miscela di sogni preparata dal GGG e all'aiuto nientemeno che della Regina d'Inghilterra. Alla fine l'orco, anche grazie all'aiuto degli spettatori, sarà esposto in una grande fossa allo zoo, con un cartello dalla scritta "Vietato dare da mangiare ai giganti" e vissero tutti felici e contenti.

“Il gigante soffiasogni” SPETTACOLO LIBERAMENTE ISPIRATO AL “GGG” DI ROALD DAHL


Béla Bartók, tra il 1908 e il 1909, scrisse 85 arrangiamenti facili per pianoforte, tratti da diverse canzoni popolari ungheresi. Chiamerà questa sua composizione "Pour les enfants". Partendo da alcuni di questi arrangiamenti, nasce "Scherzo a tre mani", spettacolo di musica e pittura, realizzato da una pianista (Saya Namikawa) e da un attore/pittore (Dario Moretti), che danno vita a sei brevi storie, intitolate: “Nel bosco”, “Al circo”, “Di notte”, “La città”, “L'uomo del faro”, “Autoritratto”, “La mosca”. Nello spettacolo sono utilizzati differenti brani musicali, che accompagnano la mano del pittore e scandiscono il ritmo e il susseguirsi delle azioni teatrali. Ogni storia è raccontata attraverso la musica e la pittura, ma anche grazie a piccoli oggetti e personaggi, che appaiono all'interno delle scene dipinte e che sono animati come microscopiche marionette. Il pubblico vede il lavoro della pianista e del pittore, mentre segue l'avvicendarsi delle storie, attraverso le immagini che sono proiettate in diretta su uno schermo al centro della scena. L'interpretazione e il rapporto tra il pianista e l'attore/pittore, creano un continuo gioco che si riflette sull'andamento dello spettacolo. Non ci sono parole che accompagnano le storie, ma semplicemente suoni, rumori e giochi vocali, che si alternano e si sovrappongono alla musica di Bartók.

“Scherzo a tre mani” Compagnia teatrale “Teatro all’improvviso“


«Il cielo degli orsi» Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con la nascita e la morte con delicatezza e tatto, mischiando risate e stupore in un mosaico di straordinaria potenza evocativa. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che restituisca con semplice e disarmante chiarezza le difficoltà che tutti incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita.

… La risata e lo stupore si alternano alla riflessione leggera sui grandi temi della vita…


Conversazione a scuola dopo lo spettacolo «Il cielo degli orsi» Thomas : l’orso nonno moriva… Angelo: l’orsetto voleva andare in cielo a giocare con suo nonno perché era molto disperato. Giglioli: voleva andare nel cielo degli orsi perché pensava che il suo era in cielo, voleva che gli animali lo mangiassero perché lui cosi’ andava in cielo con il nonno… quando vede che non c’è suo nonno è triste! Rebecca: però alla fine sentiva il profumo della pasta e allora dentro nella grotta si sono tutti abbracciati. Alex: era morto perché era vecchio e allora lui voleva andare in cielo… anche io quando sono vecchia, quando qualcuno è morto dopo tanti anni si sveglia! Lorenzo: no !! si risorta! Angelo: quando si risveglia è un po’ vecchio e un po’ lepre? In cielo o forse nella tomba?... no perché l’anima non finisce non è mortale! Alex: l’anima è buttarsi giù da una montagna! Angelo: l’anima non c’è… guardate con i vostri occhi, non la vedete . Anna: perché abita nel cuore Thomas: l’anima abita nel cuore di un bambino


Billo: però se non hai più il sangue, muori! Rinaldi: l’anima puo’ servire al cuore per giocare, bere e riposarsi Alex: serve per tutto l’anima! Giglioli: l’anima è un altro cuore che si chiama anima Bea: l’anima serve per vivere! Penso anche se non lo so! Giglioli: l’orso incontra un’orsa poi si innamorano e poi nasce un piccolo. Loro si sono innamorati perché si sono incontrati e dopo diventano mamma e papà. Lorenzo: perché sono degli orsi e quando gli orsi si incontrano si innamorano. Giglioli : diventano mamma e papà, sono un orso ed un’orsa; l’orsetto nasce dalla pancia. Rebecca: nasce quando la mamma e il papà si incontrano e vanno dal dottore e il dottore gli taglia la pancia e nasce il cucciolo Giglioli: noooo , nasce il cucciolo da un buchino che hanno le femmine adulte! Rebecca: ma quella era una storia non sono adulti veri!!! Giglioli: perché nessuno sa come ha fatto a morire il nonno? Angelo :“Dai non esiste il cielo degli orsi!?” Rebecca: però esiste il cielo delle bambine… Simone: e dei maschi, però solo alcuni grandi che sono diventati vecchi!



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