Obiettivo: leggere e compren der eu nb rev e te
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L’elefante distratto Viveva un tempo un elefante distratto, ma così distratto che un giorno smarrì persino la sua proboscide. Non riusciva assolutamente a ricordarsi dove l’avesse lasciata. Allora andò dal cugino ippopotamo e gli disse: -Scusa tanto, hai visto la mia proboscide? «Io?» rispose l’ippopotamo. «No, non l’ho proprio vista, ma forse l’hai dimenticata appesa a qualche albero.» Allora l’elefante andò dalla giraffa che ha il collo lungo e le chiese: «Hai visto per caso la mia proboscide appesa a qualche albero?» «No» rispose la giraffa. «Forse l’avrai lasciata al fiume dove vai a farti la doccia quando è caldo.» Allora l’elefante chiese al coccodrillo: «Non hai visto per caso la mia proboscide?» «No» rispose il coccodrillo. «Ma vai dalla scimmia. Tu sai che la scimmia ha una specie di bazar. Forse te ne può vendere una nuova.» L’elefante andò dalla scimmia. La scimmia cercò e cercò tra tutte le cose che aveva nella bottega e finalmente trovò una proboscide che gli andava a pennello. Che 75 fortuna che la scimmia avesse una proboscide nuova da vendere! L’elefante la comprò e se ne tornò a casa soddisfatto. Poteva di nuovo cogliere le banane e le arance dagli alberi senza slogarsi il collo e poteva fare la doccia al fiume quando faceva caldo.
K. Jackson, Storie della buona notte
@ Rispondi alle domande sul quaderno. 1. Qual è il personaggio principale della favola? 2. Qual è la sua caratteristica? 3. Che cosa perse un giorno? 4. Da chi andò l’elefante a chiedere la proboscide? 5. Come termina la storia?