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I.2 Il Castello Normanno di Motta Sant’Anastasia
from Il Castello di Maletto. Dal rilievo integrato alla fruizione virtuale del territorio.
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vegetali) dei pilastri sottostanti; la quarta risulta, invece, coperta da una volta ogivale che si diparte da archi poggiati su pilastri. Ogni sala è affiancata a sua volta da sale minori, tramite le quali si accede alle torri e suddivise in tre campate dalle misure 8,30 x 8,30 x 10 m coperte da volte a crociera costolonate che si dipartono sia da mensole che da pilastri. I due piani sono messi in comunicazione da scale elicoidali ricavate nelle torri mediane, lo scalone che dà sulla corte è, invece, di chiara fabbrica quattrocentesca. Il piano superiore doveva ripetere l’assetto del piano sottostante, ma l’intento fu disatteso e presenta dunque la “Sala dei Parlamenti” adibita a luogo per le cerimonie, tanto quelle gioiose quanto quelle nefaste, con coperture eguali a quelle del piano inferiore.
Le torri si presentano cilindriche esternamente camuffando lo sviluppo ottagonale interno coperto da volte ad ombrello, in doppio numero poiché una per piano, che si dipartono da un fiorone centrale e poggiano su mensole. Ogni torre possiede un nome emblematico: a nord-est la Torre delle Torture, a nord-ovest la Torre delle Bandiere, a sud-ovest la Torre dei Magazzini e a sud-est la Torre dei Sali.
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I.2 Il Castello Normanno di Motta Sant’Anastasia
Proseguendo verso Oriente da Catania e percorrendo una distanza di 10 km, ci si ritrova a Motta Sant’Anastasia. Ivi si ammira il castro la cui datazione è stata nei secoli oggetto di lungo dibattito; la storiografia infatti lo vuole di età normanna con edificazione risalente al periodo compreso tra il 1070 ed il 1074 su volere del Gran Conte Ruggero 10 , ma molti studiosi suppongo la preesistenza nel sito di una precedente costruzione araba, secondo un’ipotesi avvalorata dalla strategicità del luogo favorevole alla difesa della città di Catania. Essa, oltre a rappresentare l’unica fortezza posta a oriente di Catania, offriva anche la possibilità di un’ampia veduta su metà della Piana 11 oltre che quasi interamente sul versante meridionale dell’Etna.
10 Ruggero I di Sicilia, figlio di Tancredi d'Altavilla e fratello di Roberto il Guiscardo della dinastia degli Altavilla, Conte di Calabria, fu il conquistatore e il primo Conte di Sicilia.
11 La Piana di Catania si estende per 430 km quadrati ed è la più estesa pianura siciliana e dell’Italia meridionale.
Oggi dell’antico castello non rimane che un tozzo torrione senza più alcuna traccia di quei resti delle strutture di completamento dell’opera difensiva, visibili intorno all’area fino agli inizi del secolo precedente, ormai cancellati dagli spianamenti occorsi negli anni. Una fonte storica riguardo alle fattezze del torrione ci giunge da Gustavo Chiesi 12 , che nel 1892 scriveva: “Motta Sant’Anastasia (sic!), sorgente su una roccia di lava prismatica a 250 metri dal livello del mare: ha un antico castello di forma parallelepipeda, ricordante la Cuba di Palermo…” 13 .
La struttura è un parallelepipedo dalle dimensioni 21 x 17 x 8,5 m, in rapporto armonico l’una rispetto all’altra, rigido tanto nella forma quanto nello stile, la muratura è in blocchi appena sufficientemente levigati di pietra lavica, tenuti insieme da malta dura e compatta (Fig. 4).
Fig. 4: Fronte principale, ospitante l’ingresso, del Castello Normanno di Motta Sant’Anastasia
12 Chiesi Gustavo, giornalista, politico, scrittore, (Modena 1855 - Addis Abeba 1909)
13 G. CHIESI, La Sicilia illustrata, Milano, Sonzogno, 1892, pag. 403