Via Matteotti, 39 C.so Imperatrice, 3
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SANREMO
SANREMO
Direttore ILIO MASPRONE • E-mail: info@festivalnews.it • redazione@festivalnews.it • Anno XXX • Numero 5 • Venerdì 7 Febbraio 2020
Oggi ore 16,00 presso La scalinata del casinò di sanremo sfilata di moda Quattro stiliste presentano le nuove collezioni primavera-estate
di Enrica GUIDOTTI
S
enza le incursioni di Fiorello, la terza serata del Festival si apre con il bianco e nero color nostalgia della sigla delle trasmissioni Rai di un tempo, con le antenne che salivano verso il cielo al ritmo del Guglielmo Tell di Rossini, mentre sul palco ballerini danzano davanti alle foto delle edizioni “storiche” del Festival. È la serata dei duetti, i 24 big in gara interpretano col proprio stile le canzoni del passato, votati stavolta soltanto dagli orchestrali. Michele Zarrillo e Fausto Leali con grinta interpretano “Deborah” del 1968, Junior Cally con i Viito inzeppano “Vado al massimo” di pezzi rap (e una citazione alle sardine). Compagna di palco di Amadeus è Georgina Rodriguez, fasciata in un abito mozzafiato con una scollatura che sfida le leggi della gravità, lui la corteggia in spagnolo maccheronico, con la maglia della Juve sotto la giacca, ma quando se la sfila e si volta sulla schiena mostra i colori dell’amato Inter: “Caro Amadeus, è normale che davanti ci sia la Juve e che l’Inter sia dietro” twitta sornione Lapo Elkann. Georgina annuncia “Marco Masani con Arissa”: anche Masini, sfegatato tifoso della Fiorentina, entra in bianconero per amor di siparietto. Amadeus e Georgina si scambiano complimenti e gagliardetti, ma lei non spiccica una parola di italiano e la gag non decolla. Ronaldo, in prima fila, ha l’aria di chi vorrebbe essere ovunque tranne lì, non c’è neanche Fiorello a Segue a pag. 2
La mostra dei 70 anni del festival
Santa tecla, tra abiti celebri e ricordi indimenticabili Giulia CHIUSO - Segue a pag. 12
SIAE E GIUSTIZIA IL CONSIGLIO DI STATO HA CONDANNATO LA SIAE Con l’avvocato Giorgio Tramacere, che da sempre si occupa di diritti d’autore, ieri abbiamo letto una sentenza del Consiglio di Stato, in materia di accesso agli atti interni della SIAE da parte dei propri associati, che sta facendo molto rumore dietro le quinte di Sanremo. Tiziana PAVONE - Segue a pag. 16
Sanremo best of NELLA SERATA DEGLI OMAGGI BENIGNI CELEBRA LA SCANDALOSA BELLEZZA DELL’AMORE, MIKA EMOZIONA CANTANDO DE ANDRÉ E LEWIS CAPALDI PRESENTA I SUOI SUCCESSI PLANETARI
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DALLA PRIMA Foto Nicola Teti e Luca Stardero
Sanremo best of
invitarlo sul palco per fare due palleggi: “Quando sei indeciso se aspettare fino alle 2 di mattina che finisca lo show o comprare il teatro e la Rai e chiudere tutto” commentano sui social. Amadeus annuncia le “parole di sette amiche speciali”: sul palco a sorpresa arrivano Alessandra Amoroso, Fiorella Mannoia, Emma, Giorgia, Elisa, Laura Pausini e Gianna Nannini, ognuna con un dettaglio rosso sull’abito nero. Presentano il loro concerto del 19 settembre al Campovolo di Reggio Emilia dedicato alla raccolta fondi per i centri antiviolenza e intitolato “Una, nessuna, centomila”: “Una perché quando una donna lotta lo fa anche per tutte le altre - spiega Laura Pausini - nessuna perché mai più una donna debba subire violenza e centomila come il pubblico che speriamo ci verrà a sentire”. Un sogno vederle cantare tutte insieme, ma la gara riprende ed ecco Riki che,
con qualche incertezza, canta L’Edera con Ana Mena. Impietoso il confronto con lo spettacolare duetto di Raphael Gualazzi e Simona Molinari, che danno una strepitosa lezione di classe e talento interpretando una E se domani che trasporta
stra la sua gran classe anche con una canzoncina (il paroliere però è Bigazzi). Alberto Urso e Ornella Vanoni interpretano La voce del silenzio. Alketa Vejsiu in rosa Big Babol ringrazia Amadeus: “Sono qui con un campione di ascolti, un campione
è un attimo che si prende tutto il prime time di Rai 1. E pure quello di Mediaset se non stanno attenti” è il commento dei sanremers. Elodie e Aeham Ahmad interpretano Adesso tu, Rancore, Dardust e La rappresentante di lista Luce. Il
in un’altra epoca. Anastasio e la Pfm, che hanno scelto Spalle al muro di Renato Zero, ne offrono un’interpretazione di carattere. Levante, Francesca Michielin e Maria Antonietta cantano Si può dare di più: Levante dimo-
di calcio e un premio Oscar - dice - È proprio vero che se lo puoi sognare lo puoi fare”. Preparata e superprofessionale, ha il difetto di parlare a mitraglia, lasciando Amadeus letteralmente senza parole: “Alketa Vejsiu
superospite Lewis Capaldi canta il nuovo singolo Before you go e il suo successo Someone you loved. E’ il momento di Roberto Benigni, che arriva all’Ariston scortato da una banda che suona la canzone di Piovani
3 ormai sigla delle sue performances. Amadeus lo accoglie all’ingresso del teatro e lo accompagna in sala, in mezzo a tutto il pubblico che si è alzato in piedi. “Nel-
la serata delle cover sarebbe bellissimo rifare la scena di Pippo Baudo, quando gli agguantai i soliti ignoti” dice il comico e poi ricorda le sue partecipazioni al Festival, compreso l’anno in cui lo presentò: “Era il 1980, la trentesima edizione, ora è il settantesimo, abbiamo raggiunto quota cento e si può andare in pensione”. Si complimenta con il conduttore per gli eccezionali ascolti: “Hai il 53%, ti hanno
dato pieni poteri. Quest’anno si può votare via telefono, via Internet e anche via citofono”. Poi, rimasto solo sul palco, legge e spiega il Cantico dei Cantici, “La can-
zone più bella che sia stata scritta nella storia dell’umanità, 2400 anni fa, altro che Settantesimo”. Strana la sua presenza nella Bibbia perché si parla di amore fisico e per di più visto dal punto di vista della femminilità, tanto che in molti pensano che l’autrice sia una donna. Un libro erotico sacro: “Sono una coppia che si ama e rappresenta tutte le coppie del mondo e di ogni tempo: l’uomo con la
sua donna, la donna con la sua donna, l’uomo con il suo uomo. Chi l’ha scritto è come un orafo della parola, spero che rimaniate travolti dal suo incanto”. La lettura è profonda ed emozionante, ma il pubblico in sala rimane freddino. Troppo esplicito l’argomento (un conto è Dante, ma qui si parla di piantare lo stendardo, signora mia), o forse quando un guitto, un giullare, che per sua natura è anticostituzionale, diventa istituzionale, sino al punto di leggere e interpretare Dante, La Costituzione e la Bibbia, cessa di essere se stesso. Si torna alla gara coi Pinguini Tattici Nucleari, ormai padroni del palco, e il loro trascinante medley di successi sanremesi. A presentare i successivi big sono Margherita Mazzucco e Gaia Girace, giovani ma popolarissime interpreti de L’amica geniale, che lunedì torna su Rai 1. Enrico Nigiotti e Simone Cristicchi interpretano magistralmente Ti regalerò una rosa. Giorgina Rodriguez si esibisce in un tango e al termine va a baciare Ronaldo (i perfidi a casa calcolano che i 140.000 euro di cachet della modella equivalgono a circa un terzo del valore di un orologio del calciatore). Poi arriva Mika e come sempre insegna a tutti come si sta sul palco: “Quado sono venuto in Italia ho preso un
sacco di lezioni per cercare di capire questo Paese, ma più studiavo e meno lo capivo. Le canzoni di Battiato, Tenco e De André invece mi hanno rivelato molto dell’Italia e anche di me”. La sua interpretazione di Amore che vieni amore che vai è un prodigio di poesia e delicatezza. Riprende la
gara: Giordana Angi e Solis String Quartet interpretano La nevicata del ’56, Le Vibrazioni e Canova Un’emozione da poco. Spettacolari i 24mila baci di Diodato e Nina Zilli, che ne fanno un piccolo musical, e la teatrale Piazza grande di Tosca e Silvia Perez Cruz. Rita Pavone e Amedeo Minghi
interpretano 1950 (“Trottolino rugoso”, scappa a qualcuno). Achille Lauro e Annalisa hanno scelto Gli uomini non cambiano: lui in smoking verde smeraldo, gli occhi bistrati di azzurro, i capelli lunghi e lisci in un omaggio a David Bowie, ma poi lascia spazio alla sua partner, valorizzando la canzone. Da dimenticare l’esibizione di Bugo e Morgan, che fa pensare a quelle sere al karaoke in cui si saltano le parti cercare di stare a tempo. Ultimi cantanti in gara sono Irene Grandi e Bobo Rondelli con La musica è finita, Piero Pelù con Cuore matto, Paolo Jannacci, Francesco Mandelli e Daniele Moretto con Se me lo dicevi prima, Elettra Lamborghini e Miss Keta con Non succederà più e infine Francesco Gabbani vestito da astronauta con L’italiano. Alketa Vejsiu ricorda gli anni bui in Albania, quando il Festival di Sanremo si poteva guardare soltanto di nascosto e ringrazia l’Italia per essere stata un faro di salvezza quando i suoi connazionali salivano sui barconi per attraversare il canale di Otranto e cercare un’opportunità. Ricorda la vittoria di Ermal Meta, che ha risollevato lo spirito e l’orgoglio della nazione: “Al di là del mare il Festival ci ricordava che i popoli si possono voler bene”. Al termine della serata la classifica dei professionisti della musica vede al primo posto Tosca, secondi i Pinguini tattici nucleari e terzo Piero Pelù, risultati che domani saranno sommati alla classifica generale. Enrica GUIDOTTI
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48 Achille Lauro
Nato a Roma l’11 luglio 1990, Lauro De Marinis – vero nome di Achille Lauro – cresce nella Conca d’oro, quartiere popolare della capitale. Lo scorso anno ha partecipato al Festival con il discusso pezzo “Rolls Royce” e, sempre nel 2019, ha partecipato al Premio Tenco cantando la sigla di apertura della manifestazione. È in gara con il brano “Me ne frego”.
bugo-morgan
Bugo pseudonimo di Cristian Bugatti è nato a Rho il 2 agosto 1973, p un cantautore, artista e attore che in quest’edizione del Festival canta in coppia con Morgan (Marco Castoldi, Milano 23 dicembre 1972) il brano “Sincero”. Morgan, è voce dei Bluvertigo, è da anni ospite fisso del Club Tenco, con il quale, nelle ultime edizioni, ha ricoperto il ruolo di presentatore in coppia con Antonio Silva.
elodie
Nata a Roma il 3 maggio 1990 da padre italiano e madre francese creola originaria della Guadalupe Elodie Di Patrizi – nota come Elodie – è un’allieva di Maria De Filippi. Dopo aver tentato la carriera di modella approda a X Factor nel 2009; nel 2015 si è classificata seconda nel talent show Amici di Maria De Filippi. Due anni dopo approda a Sanremo con “Tutta colpa mia” e quest’anno propone “Andromeda”.
Giordana angi
Nata in Bretagna nel 1994, Giovanna Angi approda all’Ariston per la prima volta nel 2012 per partecipare a Sanremo Giovani dove presenta il suo inedito “Incognita poesia”. Torna a Sanremo, questa volta come autrice, nel 2018, firmando il brano di Nina Zilli “Senza appartenere”. Nell’edizione in corso è in gara con “Come mia madre”.
Alberto urso
Nato a Messina il 23 luglio 1923, Alberto Urso è una cantante, tenore e polistrumentista vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Il 31 dicembre 2019 partecipa a “L’anno che verrà” programma condotto da Amadeus. Lo stesso giorno viene annunciata la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano “Il sole ad est”.
diodato
Antonio Diodato, Aosta 30 agosto, 1981, è semplicemente conosciuto come Diodato. In coppia con il trombettista Roy Paci, partecipa a Sanremo 2018 con “Adesso”. Il 18 maggio 2018 esce il suo singolo inedito “Essere semplice”. L’anno seguente il pezzo “Che vota meravigliosa” diventa colonna sonora del fil di Ferzan Ozpetek, “La dea fortuna”. Partecipa a Sanremo 2020 con “Fai rumore”.
Enrico nigiotti
Nato a Livorno l’11 giugno 1987, Enrico Nigiotti coltiva fin da bambino la passione per la musica blues ereditata dal padre Stefano. Poco più che sedicenne inizia a scrivere canzoni, ma è nel 2008 che debutta ufficialmente nella discografia dopo aver ottenuto un contratto con la Sugar Music di Caterina Caselli. Nel 2015 partecipa a Sanremo tra le nuove proposte con “Qualcosa da decidere”, l’anno scorso è tra i big con “Nonno Hollywood” e quest’anno presenta “Baciamo adesso”.
Irene grandi
Nel 2010 aveva aperto il Festival con “La cometa di Halley”, quest’anno ha aperto il Festival con “Finalmente io”. Per Irene Grandi (nata a Firenze il 6 dicembre 1969), si tratta della sua sesta partecipazione a “Sanremo”: una nelle nuove proposte (1993, “Un motivo maledetto”) e cinque con i big (oltre le due edizioni già citate, ricordiamo “Fuori” nel 1994, “La tua ragazza sempre” nel 2000 e “Un vento senza fine” nel 2015).
anastasio
Anastasio – all’anagrafe Marco Anastasio – è nato a Meta il 13 maggio 1997. Cantautore e rapper è stato il vincitore della dodicesima edizione di X Factor. Partecipa alla settantesima edizione del Festival di Sanremo con “Rosso di rabbia”. L’anno scorso era presente sul palco dell’Ariston (ma fuori gara) con il pezzo “Correre”, anticipato da un monologo di Claudio Bisio.
elettra lamborghini
Elettra Miura Lamborghini è nata a Bologna il 17 maggio 1994. Personaggio televisivo e cantante è nipote dell’imprenditore Ferruccio Lamborghini, fondatore dell’omonima azienda automobilistica. Partecipa a Sanremo 2020 con il pezzo “Musica (e il resto scompare)”.
Francesco gabbani
Cantautore e polistrumentista nato a Carrara il 9 settembre 1982, Francesco Gabbani ha legato indissolubilmente il suo nome al Festival di Sanremo per aver vinto, in due anni consecutivi, la categoria nuove proposte con “Amen” (2016) e la categoria big con “Occidentali’s Karma”, 2017. Chiamato nello stesso anno a rappresentare l’Italia nell’Eurovision Song Contest, sempre con “Occidentali’s Karma” si è aggiudicato il Marcel Bezençon Award (Press Award). Quest’anno torna al Festival con “Viceversa”.
junior cally
La sua è indubbiamente la partecipazione più discussa a Sanremo 2020. Nato a Roma nel 1991, Antonio Signore, alias Junior Cally, era un personaggio molto misterioso, almeno fino a poco tempo fa. Solo con il secondo album “Ricercato” ha infatti mostrato la sua vera identità, mostrando a tutti il suo volto. Tante polemiche per le frasi contenute nelle sue canzoni, è in gara con “No grazie”.
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Le vibrazioni
Francesco Sarcina (voce, chitarra, Theremin), Stefano Verderi (chitarra, tastiera, sitar), Marco Castellani (basso) e Alessandro Deidda (batteria): è questa l’attuale formazione de Le Vibrazioni. Dopo aver annunciato il proprio ritorno il 30 giugno 2017 si sono esibiti a Sanremo l’anno successivo con “Così sbagliato”. Nella settantesima edizione del Festival sono in gara con “Dov’è”.
michele zarrillo
Nato a Roma il 13 giugno 1957, Michele Zarrillo un Sanremo l’ha già vinto. Si tratta del Festival 1987. In quell’occasione si è imposto con “La notte dei pensieri”; un successo arrivato dopo la vittoria ottenuta al Festival di Castrocaro nel 1979. Il Festival del 2020 segna la sua tredicesima partecipazione alla manifestazione. Porta in gara “Nell’estasi o nel fango”.
Pinguini tattici nucleari
I Pinguini Tattici Nucleari non sono altro che un progetto di Riccardo Zanotti (classe 1994, voce, compositore e autore di tutti i testi), accompagnato da Elio Biffi, Nicola Buttafuoco, Matteo Locati, Simone Pagani e Lorenzo Pasini. Al Festival del 2020 partecipano con “Ringo Starr”.
riki
Riki, pseudonimo di Riccardo Marcuzzi (Segrate, 4 febbraio 1992), è l’ennesimo cantante uscito da Amici di Maria De Filippi. In questo programma, infatti, nel 2017 è stato cantante rivelazione di quell’edizione, aggiudicandosi il secondo posto e la vittoria nella categoria cantanti. Partecipa a Sanremo 2020 con “Lo sappiamo entrambi”.
levante
Pseudonimo di Claudia Lagona, Levante – nata a Caltagirone il 23 maggio 1987 – oltre ad essere una cantante è anche una scrittrice. Il romanzo il suo genere favorito. Personalità in ascesa in ambito musicale, Levante è alla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo. È in gara con “TikiBomBom”.
Paolo jannacci
È forse l’artista più poliedrico in gara in quest’edizione del Festival di Sanremo, ha composto per teatro, cinema e pubblicità. Musicista professionista dal 1988, Paolo Maria Jannacci, nato a Milano il 5 settembre 1972, è figlio dell’indimenticato Enzo. Con “Voglio parlarti adesso” è alla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo.
rancore
Rancore, pseudonimo di Tarek Iurcich (Roma, 19 luglio 1989), è uno dei rapper italiani del momento. L’anno scorso ha partecipato al Festival di Sanremo, nonostante non sia annoverato tra i partecipanti, poiché esibitosi insieme a Daniele Silvestri (che ha cantato “Argentovivo”); quest’anno è in gara con il brano “Eden”.
rita pavone
È la veterana di quest’edizione del Festival (compirà 75 anni il prossimo 23 agosto) anche se, nonostante l’età, non ha molte partecipazioni a Sanremo. Questa del 2020, infatti, è soltanto la quarta, dopo quelle del 1969 (“Zucchero”), del 1970 (“Ahi, ahi ragazzo”) e del 1972 (“Amici mai”). Quest’anno è in gara con “Niente (Resilienza 74”).
Marco masini
Marco Masini, nato a Firenze il 18 settembre 1964, ha vinto il Festival di Sanremo tanto nella sezione novità quanto tra i big. Quest’ultimo successo è stato raggiunto nel 2004 con “L’uomo volante”. Il 2020 segna il trentennale della sua carriera e, a trent’anni di distanza dalla sua vittoria tra i giovani con “Disperato”, vorrebbe festeggiare questa ricorrenza con un affermazione importante portando in gara “Il confronto”.
Piero pelù
Nato a Firenze il 10 febbraio del 1962 Piero Pelù è un cantautore italiano e rocker che ha influenzato generazioni di musicisti. Noto soprattutto per aver fondato la band rock italiana dei Litfiba – nati a metà degli Anni Ottanta – e, per oltre un decennio tra le più amate a livello nazionale. A Sanremo, finora conta solo due partecipazioni come ospite al Festival (2001 e 2018). Quest’anno è in gara per la prima volta con “Gigante”.
raphael gualazzi
Raffaele Gualazzi (Urbino, 11 novembre 1981) al Festival ha vinto la categoria dei giovani nel 2011 con “Follia d’amore” e, nello stesso anno, si è classificato secondo all’Eurovisione Song Contest. Secondo anche a Sanremo 2014 con “Liberi o no”. Partecipa a Sanremo con “Carioca” e sul palco dell’Ariston di è esibito assieme con l’orchestra Ottovolante di Mauro Ottolini.
tosca
Pseudonimo di Tiziana Tosca Donati, Tosca (nata a Roma il 29 agosto 1967) nel 1996 ha cantato con Ron il brano vincitore di quell’edizione del Festival: “Vorrei incontrarti tra cent’anni”. Nel 1997 si è aggiudicata la targa Tenco come miglior interprete con la canzone “Incontri e passaggi”. Il Festival di Sanremo edizione 2020 la vede in gara con il brano “Ho amato tutto”.
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Il Festival dei trasgressivi? “Me ne frego” risponde Lauro Di Maria BRUNO
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i potrebbe definire “il Festival degli estremi”, questa 70^ edizione della kermesse canora Artisti emergenti accanto a veterani del palco scenico, anagraficamente diversi, eclettici, estroversi e introversi, personalità eccentriche accanto ad altre moderate: il tutto su un unico palco. Un Festival rinnovato o maturato? Il filo conduttore che unisce tutti gli artisti in gara è senza dubbio la musica, nella sua più svariata espressività, ma amata in egual maniera. Ad innescare le prime polemiche, in primis Lauro De Marinis, noto come Achille Lauro, presentatosi sin dallo scorso anno come un artista trasgressivo, il quale ha nuovamente confermato il suo fare eccessivo a partire dal look della prima serata del festival. Il suo vestiario particolarmente eccentrico è stato oggetto di polemiche per un tipo di esibizione giudicata “esagerata” per un palco prestigioso come quello di Sanremo. Non solo Lauro, ma anche Junior
Cally è stato investito da critiche continue per il contenuto dei testi delle sue canzoni passate. Accanto a loro, anche l’eccentricità di Elettra Lamborghini, che anche sul palco ha sfoderato il suo twerking o lo stile rap di Rancore,
convivono parallelamente con la compostezza di Tosca, l’energia di Michele Zarrillo ed il temperamento “strong” di Rita Pavone. Questa seconda edizione del festival di Sanremo si è presentata multiforme, un contenitore di
emozioni forti e soft al contempo, capace di saper accogliere sullo stesso palco forme diverse di arte. Il parterre targato 2020 è sicuramente un mix di generi musicali tra testi portati in gara, nonché lo stile, la presenza scenica e il timbro.
JUNIOR CALLY BUTTA LA MASCHERA: “NON MI AVETE CAPITO” di Giulia CHIUSO
Junior Cally, pseudonimo di Antonio Signore, rompe finalmente il silenzio: “Sono felicissimo di aver finalmente cantato” - e aggiunge - ”Non sono stato penalizzato da nulla, nemmeno dall’aver cantato tardi o dalle polemiche su di me, l’emozione era tanta e forse ha inciso sulla mia esibizione. Per la classifica, non ho ancora avuto tempo e voglia di commentarla, ma grazie mille delle pagelle: mamma sarebbe fierissima di me”. Per quanto riguarda la canzone incriminata, “Strega”, Junior Cally spiega l’importanza di fare un passo avanti verso il rap e il suo linguaggio codificato: tira in causa ancora una volta la mamma, ex maestra elementare, e dice che lei stessa ha compreso il vero significato del brano. “Non mi scuso per il mio brano, riscriverei tutti i miei testi,
ma mi dispiace se sono stato mal interpretato: impariamo a distinguere tra finzione artistica e realtà”. - e continua - “Junior Cally, mio pseudonimo, è la mia opera d’arte, non capisco se la mia musica, e il rap in generale, non vengano veramente capiti o se siano volutamente non capiti”. Junior Cally non ha mai studiato musica e ha iniziato a farlo da qualche mese con una vocal coach. Fin da piccolo ha sempre ascoltato tanti generi musicali differenti, compreso Marilyn Manson, “ma non mi sono mai sognato di andare in giro a cavalcioni di un porco” ha spiegato. Il cantante non ritiene di essere un cattivo esempio per i giovani: i genitori hanno il compito di accompagnare i propri figli nella visione e nella comprensione dei contenuti che hanno difficoltà a capire. Smentisce, inoltre, di aver avuto una leucemia: “Sono solo piastrinopenico, tuttora, ma non sono mai stato gravemente malato”.
Ma perché una scelta così? Perché la kermesse italiana di quest’anno è talmente variegata? Di certo, il panorama delle classifiche italiane è ampio e in continua evoluzione da molti anni, il che, permette di ascoltare in contemporanea diversi generi musicali e al tempo stesso offre la possibilità di avere un’ampia visione dell’evoluzione musicale. Dunque, la decisione di portare sullo stesso palco artisti diversi potrebbe essere scaturita dalla volontà di aprire le porte ai giovani, alle novità musicali e offrirle al pubblico di Sanremo che nel contempo è cambiato. L’Italia è abituata ad un Festival di stampo classico, composto e moderato. Spesso non è accettato il fatto che al suo 70° anno di età, la kermesse debba essere aperta alla musica contemporanea, risultato dell’evoluzione e delle influenze che la musica ha subito nel tempo. Anche le giurie valuteranno su un’unica bilancia le canzoni in gara, abbattendo gli stereotipi italiani ormai radicati?
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di Daisy PARODI
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osa si nasconde dietro un grande successo musicale? Che sia una canzone, una semplice composizione a volte ci mette lo zampino il destino, oppure lo scherzo. È il caso della canzone San Martino portata al successo da Fiorello ai tempi del Karaoke e cantata ancora oggi. Molti studenti hanno ringraziato silenziosamente chi ha avuto l’ingegno e la genialità di musicare una poesia di successo. Giuseppe Zuppone, compositore e arrangiatore è colui che sta dietro il grande successo di questi versi. Com’è nato il successo di San Martino, cantata da Fiorello? “C’era questa musica molto bella, inizialmente la si voleva dare a Battiato. La musica della poesia cantata da Fiorello san Martino è nata perché non si avevano ancora le parole, allora scherzando abbiamo cantato la poesia. Così è nato tutto, per scherzo. Per due annetti nessuno l’ha considerata. Poi l’ha sentita Cecchetto, Fiorello l’ha chiamato e gliel’ha fatta sentire alle 4 di notte. Dopo che l’ha cantata al Karaoke è nato il successo. All’epoca sia i giornali che i filosofi l’a-
Il produttore Roberto Turatti, autore di Siamo Donne e tan ti altri successi di Sanremo, denuncia: “Questo è un Festival da catalogo!”
Giuseppe Zuppone e Fiorello
vevano dissacrata ma poi da lì è nato un progetto per le scuole. Ne è nato un album completo del gruppo D’istruzione, con le poesie del 900 dall’infinito di Leopardi al sabato del villaggio. San Martino la canzone
con più successo. “ “Il compositore - racconta Zuppone - pensa sempre di scrivere per gli artisti e delle volte perdi il tuo modo di pensare per adattare la tua musica allo stile musicale dell’artista. L’idea ro-
sotto il nome di Brad Davis rifacendo la Serenissima di Venezia in chiave rap con Master Frazer. “Da anni scrivo con Giampiero Reverberi del Rondò veneziano con cui ho composto tre album. Zuppone ha alle spalle anni di successo, ha iniziato a 10 anni suonando il pianoforte e poi a 20 è volato a Londra per registrare il progressive. Durante gli anni di carriera ha composto musica
IL FESTIVAL VISTO DA CHI FA CANZONI
C’è da spostare un Festival!
di Tiziana PAVONE Sotto il palco del Festival si muovono autori, produttori e discografici. Il mondo di chi conta per chi canta. Non li vediamo in tv, ma a Sanremo si confrontano sempre su temi caldi. E le critiche al Festival non mancano. Tra di loro, Roberto Turatti, autore di canzoni e produttore per artisti come Francesco Salvi (C’è da spostare una macchina, Esatto!), Sabrina Salerno (Siamo donne) e altri. Ci spiega perché questo Festival non è perfetto come sembra: “Perché si è dato più spazio alle canzoni di catalogo, che a quelle del Festival! Far esibire
mantica del compositore fondamentalmente viene storpiata, il più delle volte, e si deve adattare alle corde dell’artista per farlo diventare quello che in gergo professionale si dice “questo è un pezzo per…”. Ma come si fa a capire che una canzone può diventare un probabile successo? “È una cosa che senti nel cuore -risponde Zupponequando sei al pianoforte trovi il calore dell’introduzione e poi il ritornello. Le canzoni non nascono di getto. Si parte dal ritornello, lo si canticchia per capire se può funzionare, oppure da un’ispirazione. Io lascio parlare il cuore. Scrivo mi fermo, magari riprendo dopo una settimana per esempio. La canzone nasce senza titolo, si tratta solo di emozioni. Quell’accordo sai che può appartenere per esempio all’amore.” Nasce prima la musica o le parole? “Nasce prima la musica che è una magia che viene completata dalle parole.” I titoli non vengono dati a caso. Una canzone dura all’incirca 3 minuti e devi cercare il titolo adatto”. Nella sua lunga carriera ha lavorato anche a progetti
Roberto Turatti all’una e mezza l’ultimo cantante è un poco assurdo. I concorrenti dovrebbero essere centrali. Anni fa c’erano i duetti con le canzoni nuove in gara. Oggi solo cover! Le canzoni
di 40 anni fa a chi interessano? Certo, è giusto fare cultura e far vedere ai giovani da dove parte la musica. Ma prima, la musica nuova, non le celebrazioni. Se vuoi celebrare 70 anni,
fallo ma dopo una certa ora.” Forse perché i vecchi leoni non sono in gara, come i giovani? “È vero che una volta al Festival di Sanremo c’erano i big. Pochi vecchi leoni sono in gara, come la leonessa Rita Pavone. Ma per i ragazzi quelli dei talent sono i big. Quindi a cantare canzoni possono essere artisti giovani e vecchi, non importa. Solo che mi piacerebbe sentire più canzoni nuove, che datate: le canzoni nuove devono avere la priorità! Gli ospiti li devi far cantare alla fine! A Tiziano Ferro gli danno tanto spazio, e alle canzoni in gara? Sono cambiati i tempi e secondo me è cambiato anche il Festival di Sanremo. Non capisci perché un artista italiano debba essere ospite e un altro debba gareggiare. E poi, sembra di essere negli anni ’80, quando al Festi-
val non c’era più l’orchestra e si cantava sulle basi. È tornata la stessa importanza di allora, per la ricerca dell’immagine. Un’altra cosa che mi dà fastidio: se tu hai notato, questo lo chiamano Festival di Sanremo. Una volta era il Festival della Canzone italiana di Sanremo. Adesso non lo chiamano più così. Non è strano?” È meglio tornare alla direzione artistica fatta da vecchi leoni come Baglioni? “No. L’anno scorso avrei detto che era il Festival dei diritti d’autore e di Baglioni. Visto che una buona parte delle canzoni erano firmate da Claudio Baglioni. Oltre al suo cachet si è preso i diritti d’autore. E i diritti durante il Festival sono pagati bene!” Amadeus mi pare perfetto. Altrimenti chi, potrebbe essere un buon direttore artistico? “La conduzione di quest’an-
e colonne sonore per gli spot pubblicitari come per esempio quello della Yomo all’interno del Karaoke di Fiorello e Algida. Nel corso degli anni i compositori e gli arrangiatori hanno avuto più riconoscimento rispetto al passato dove spesso era il cantante a ringraziarli in pubblico... “Dovrebbero dare una visibilità anche ai compositori. È anche un modo per poter lavorare. A Sanremo ora si danno premi agli autori, compositori e gli arrangiamenti.Èungrandesuccesso.”
no mi piace parecchio. Amadeus non sbaglia quasi mai. È bravo. La direzione artistica no. L’importante, per essere un buon direttore artistico, che si scelga qualcuno che di musica ne capisca e capace anche di essere un buon politico, visto che devi arrivare a un compromesso con le case discografiche. Nascono per questo i controsensi: fai una puntata sulle donne e prendi uno come Junior Cally che inneggia alla violenza sulle donne? Anche se capisco che il trap è fatto così, seguendo la tendenza mondiale.” Tu hai ascoltato davvero tutte le canzoni da dietro le quinte? “Le prime due serate me le sono guardate in televisione per ascoltarle bene tutte. È giusto parlare dopo averle ascoltate. Anche se il giudizio sulla musica è soggettiva. Va a proprio gusto. Chi mi è piaciuto? Anastasio, Diodato, Gabbani, i Pinguini Tattici Nucleari, Pelù nella strofa. Poi, ieri sono arrivato a Sanremo. Per una settimana il meeting degli addetti ai lavori di tutto il mondo musicale si sposta qui.”
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Sanremo Hit 2020 - Classifica di gradimento per la canzoni del 70° Festival di Sanremo Riportiamo una aggiornamento della classifica Sanremo Hit che misura il gradimento per le canzoni del 70° Festival di Sanremo 2020. La classifica è realizzata grazie a una partnership esclusiva che Festivalnews, tramite il suo editore, ha con la società Earone, leader in Italia nei servizi realtime legati all’airplay radio e TV. La classifica presentata è relativa ai soli ascolti Radio. La classifica oggi ricomincerà per ovviare alla presentazione ritardata della metà delle canzoni, avvenuta a 1 giorno di distanza. Questa la classifica, temporanea, alle ore 19:00 in data 7/2/2020.
di Daisy PARODI
Continuano gli appuntamenti a Suite 2020, la guest house attiva fino all’8 febbraio all’interno di Villa Emma nei giardini del Miramare. Oggi pomeriggio si parlerà della rivoluzione digitale con Tik Tok, la piattaforma dedicata alla creazione e condivisione di video di breve durata lanciata nel 2016. All’incontro, a partire dalle ore 15 interverranno Marco del Torchio, che ha saputo sfruttare il social network lanciando molti artisti nel campo della musica. Altro ospite Alessandro Scarpa in arte Er Gennaro, star tiktoker da 2,6 milioni di seguaci ha realizzato 30 milioni di visualizzazioni. Interverrà anche Anna Bisogno, docente di cinema all’Università Mercatorum. L’incontro sarà moderato da Vittoriana Abate. Apre la giornata il collegamento in diretta Radio Kiss Kiss con il Pippo Pelo Show dalle 7:00 alle 9:00.
Vittoriana Abate
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di Silva BOS “A noi questo Festival così non ci piace!” Il messaggio arriva, forte e chiaro, alla nostra rubrica dagli ascoltatori di WATR Radio 1320 AM, storica stazione radio del Connecticut (Stati Uniti) che serve Greater Waterbury e il Connecticut centrale assorbendo un target ascoltatori composto dal Joe Costa
60 % da pubblico femminile e per il 40 da uomini. A farsi portavoce della insoddisfazione è lo speaker Joe Costa che, fuori dai denti, prosegue “Noi preferiamo le voci italiane classiche simili a quelle degli anni ’60, 70’, 80’ e 90’”. La sua è un’analisi interessante, anche considerato
Sanremo International Tutto il Mondo ascolta Sanremo
che l’America è un territorio ad altissima densità di popolazione e gli italiani rappresentano una grandissima fetta di ascoltatori radiofonici. “Personalmente - continua - ricordo Nada, Patti Pravo, Paola Turci, Aleandro Baldi, Andrea Bocelli, Laura Pausini etc. Ed è questa la musica più ascoltata e richiesta qui negli Stati Uniti. Quest’anno l’unica artista di Sanremo che adoro davvero è Rita Pavone ma ho apprezzato anche l’esibizione fuori concorso di Jessica Notaro e Antonio Maggio”. Evento imperdibile, invece, per gli italiani in Australia. Ma anche qui il fil rouge più classico continua a legare fortemente i favori popolari. “Il Festival - commentano le colleghe Emma Luxardo ed Elenora Finoia speaker di Radio Italiana 531 che trasmette da Ade-
un’emittente ascoltata principalmente nella fascia d’età over 65, con un occhio ai giovani. “Cosa piace di questa edizione ai nostri ascoltatori? Sicuramente i revival, ma seguendo anche le nuove proposte, grazie a un gruppo di programmatori giovani che si rivolgono agli italiani all’e-
stero della nuova ondata migratoria”. L’ascoltatore medio di Radio Italiana 531 appartiene agli oltre 90 mila italiani o australiani di origine italiana in South Australia, 35 mila dei quali parla italiano a casa. Sanremo International, tutto il Mondo ascolta Sanremo!
Emma Luxardo e Eleonora Finoia laide - è un appuntamento atteso tutto l’anno per potersi sentire a casa, per i più anziani nel ricordo dell’Italia, per i più giovani per sentirsi ancora parte del
Paese che hanno appena lasciato. Di Festival si parla in quasi ogni programma, anche grazie ai diversi collegamenti quotidiani”. In questo caso si tratta di
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RISTORANTE BYBLOS
CAMILLO - IL GIUSTO CONNUBIO
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Dal 1935 in Piazza Bresca, 9/10 - SANREMO (IM)
Via Al Mare, 10 - BUSSANA (IM)
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sul palco dell’Ariston, a partire dal 1964. A Pippo Baudo il merito di aver solennizzato definitivamente il ruolo di “maestro di cerimonia” del Festival. La prima parte degli anni Settanta è caratterizzato da un complessivo calo nella scelta del cast ar-
di Giulia CHIUSO Non fu un caso nemmeno la scelta del periodo dell’anno — fine gennaio, prima metà di febbraio — per far coincidere la rassegna con il carnevale, per proporre nuove canzoni da ballare. La prima rassegna prese forma tra il 29 e il 31 gennaio del 1951 e fu trasmessa dalla Radio sulla Rete Rossa (attuale Rai Radio2) dalle 22.00 alle 22.45, per poi riprendere dalle 23.30 con le canzoni prescelte e i vincitori. È Nunzio Filogamo ad aprire la prima edizione del Festival, assumendo il ruolo che aveva già alla Radio, ovvero il garbato maestro di cerimonia all’americana, con uno stile francese: dopo di lui, attori, comici, annunciatrici ed ex cantanti. La quinta edizione del Festival si presenta nel 1955 con una grande novità: la televisione. Cinegiornali, Istituto Luce, Settimana Incom,
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tistico del Festival. Le cause sono molteplici: l’abbandono della doppia esecuzione, l’adozione della base musicale al posto dell’orchestra, il disinteresse dei Big italiani e le scelte della Rai, che si limita a riprendere solo la serata finale e a chiudere la diretta addirittura prima della proclamazione del vincitore. Determinante è infine un’evoluzione dei gusti musicali: nessun genere tra i più graditi a livello internazionale, dal pop al
LA MOSTRA DEI ANNI DEL FESTIVAl rock, dalla canzone d’autore al folk, è rappresentato a Sanremo. In questi anni difficili, emerge un divario tra le canzoni in gara a Sanremo e le hit parade che consacrano le nuove tendenze musicali. Dal 1978 in poi la vendita dei dischi torna a salire, anche se il declino del
SANTA TECLA, TRA VIDEO D’ARCHIVIO, CELEBRI ABITI E INDIMENTICABILI RICORDI Il Festival di Sanremo nasce come prestigiosa trasmissione radiofonica con un duplice scopo: rilanciare il Casinò, dopo le magre stagioni del periodo bellico, e rinnovare il repertorio di musica leggera della Rai
tre documentari e due film avevano già mostrato i volti dei cantanti in gara, ma la Tv riesce a cogliere i momenti più significativi del Festival: si tratta di un’incredibile trasformazione, anche musicale, poiché si passa dal cosiddetto “bel canto all’italiana” alle nuove tendenze “urlate” provenienti dall’America. Così, dalla vittoria di Claudio Villa nel 1955 con “Buongiorno tristezza” a quella di Domenico Modugno nel 1958 con “Nel blu dipinto di blu” sembra che trascor-
ra un’intera epoca geologica. È quella di Modugno la prima canzone del Festival ad essere esportata, che gli americani immediatamente ribattezzarono “Volare”, vendendo milioni di copie oltreoceano. Nel 1957, invece, entra in gioco l’arte scenografica con Lorenzo Musso, che rivolta il palcoscenico del Teatro delle Feste del Casinò, divenuto nel tempo troppo angusto: lo farà per circa 20 anni. Quando la rassegna approda all’Ariston, la figura dello scenografo di-
venta ancora più centrale La metafora del cambiamento è racchiusa nella canzone vincitrice del 1960, “Romantica”: da un lato l’espressione melodica e sussurrata di Renato Rascel e dall’altro il terzinato singhiozzante di Tony Dallara, in quel momento il più popolare tra gli urlatori. È il segnale del cambiamento. Nel 1963 è la volta del primo presentatore ufficiale, Mike Buongiorno: a lui il compito di aprire la rassegna agli interpreti internazionali che sbarcano
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45 giri in favore dell’album è ormai un dato irreversibile. Nonostante le canzoni sanremesi non rappresentino più il 70% del mercato discografico come accadeva un tempo, torna il successo
nuovo lustro al Festival, infondendo nuova linfa. Nel 1988 si intuisce che qualcosa sta per cambiare nuovamente: vince Massimo Ranieri con “Perdere l’amore”, canzone di grande impatto
gigantismo, lo show televisivo decolla definitivamente, fino a raggiungere record di audience. Il presentatore non è più un maestro di cerimonia, ma estende il suo ruolo diventando anche di-
del Festival e questo anche grazie ai nuovi talenti che sbocciano in Riviera: Rino Gaetano, Anna Oxa, Zucchero, Vasco Rossi, Michele Zarrillo, Eros Ramazzotti, Toto Cutugno, Mango. Saranno costoro, e altri, a dare
emotivo dall’impianto tradizionale, mentre il Festival di Sanremo è ormai diventato un brand, un format originale di successo, più volte imitato all’estero senza lo stesso esito. Crescono investimenti e ricavi, si sfiora il
rettore artistico. L’edizione 2020 in corso ha certamente chiuso un nuovo cerchio, tutti lo percepiscono: ma è ancora presto per collocarne la portata nella storia del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.
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Le pagelle di chi non lo ascolta e basta, ma ci dedica anche una tesi di Maria Sole FERRERO
“Il confronto” - Marco Masini:
Classico pezzo alla Masini, l’acuto dell’inciso conferma la sua estensione ruvida ed elegante, ma niente di nuovo. Voto 6
“Sincero” - Bugo e Morgan:
Fuori dal coro come sempre, testo di denuncia, ma non è più il tempo di comunicarla così. Siamo fermi. Bugo non mi dispiace, anzi. Voto 5
“Andromeda” - Elodie:
“Eden” - Rancore:
Testo boom, grande testa. Musica di un classicone ma attualissimo Dardust che comunque vada ci lascia lo zampino e lo fa bene, molto bene. Spero che si alzi in classifica, perché sul quel palco questa è novità. Voto 8
“Carioca”- Raphael Gualazzi:
“Tikibombom” - Levante:
Non aiuta il fatto che non mi stia simpatica lo ammetto, ma mi limito a parlare di musica. Testo mi piace, cantautrice a tutti gli effetti il pezzo funziona, in radio già è una Hit. Voto 7
“Fai rumore” - Diodato:
Anima gentile su un piano che fa sognare, sono la solita romantica ma solo a Sanremo ci si innamora di queste canzoni cantante così bene. Elegante, perfetto vocalmente, solo brividi. Voto 9
“No grazie” - Junior Cally:
Troppe polemiche, prima di iniziare lo avevano già assegnato all’ultimo posto senza neanche ascoltare il brano. Testo che ne ha da dire a tutti, No grazie, si merita di più. Un bel pezzo energico, e di rivolta (vera) Voto 7,5
“Viceversa” - Francesco Gabbani:
Suono caraibico che ci allontana dal monotono e ovunque reggaeton, piazzato anche ad Albano e Romina. Suona da Dio quel piano e le sue performance sono sempre al top. A me non dispiace. Voto 7,5
“Il sole ad Est” - Alberto Urso:
Né moderno né lirico. Il trio del Volo concentrato nel giovane amico di Maria. Una canzone assolutamente forzata che non riesce nemmeno. Non ci siamo. Voto 5
“Lo sappiamo entrambi” - Riki:
Ad un certo punto mi sembrava di essere nella cameretta ad ascoltare gli Studio3. Romanticone non convinto, anche qui non siamo ad un talent ma a quanto pare alcuni non lo capiscono, pensavo peggio vocalmente me lo ricordavo più stonato. Voto 6
Dardust suona, e Mahmood canta, ah no Elodie. Finalmente ha deciso che strada prendere? Funziona già in radio, durerà tutto l’anno e ci si può lavorare anche per un Eurovision. Sarà lei? Confermiamo il nuovo mah#mood sanremese iniziato nel 2019? Clap Clap Voto 7,5
“Gigante”- Piero Pelù:
Si è divertito, vocalmente bravo, e in scena un rocker d’eccellenza, 40 anni di carriera, non è mai stato al festival, che grande. Bel pezzo Pelù. Voto 7
“Nell’estasi e nel fango” - Michele Zarrillo:
Fossilizzati al Zarrillo del 1987 e di tutte le sue tante, tredici partecipazioni. Voto 5
“Rosso di rabbia” - Anastasio:
Inciso forte, meno le strofe. L’Ariston non è Xfactor, l’esibizione debole, funziona sicuramente di più in cuffia. Pensavo meglio live. Voto 7
“Ringo Starr” - Pinguini Tattici Nucleari:
Gli unici indie in gara ricordano quella bella vita in vacanza del 2018. Ci si diverte e si canta, saranno sul podio. Non si parla per una volta di Paul o di John. Voto 8
“Voglio parlarti adesso” - Paolo Jannacci:
Testo importante, ma la vocalità non aiuta. Sanremese a tutti gli effetti, potevamo trovare un altro interprete. Voto 7
Sale sul quel palco e non sbaglia mai, infatti è al primo posto. Celentano degli anni 2000 si muove, ti incanta e anche con questo brano incrocia le dita. La penna di Pacifico poi da quel tocco di perfezione. La mia seconda vincitrice. Voto 8,5
“Come mia madre” - Giordana Angi:
“Niente (Resilienza 74)” - Rita Pavone:
Una grinta pazzesca, ma chi glielo ha fatto fare? La sua porca figura senza risultati. Voto 6
“Ho amato tutto” - Tosca:
La prima canzone da donna a donna, dedicata alla madre toccante. Ho sperato in qualcosa in più, non ha lasciato a bocca aperta e quasi ce lo aspettavamo tutti. Voto 7
“Baciami adesso” - Enrico Nigiotti:
Quanto mi manca “Nonno Hollywood” questa volta abbiamo aggiunto la chitarra, che però non spacca. Può fare di più ma molto di più. Voto 7
“Musica (E tutto il resto scompare)” - Elettra Lamborghini: “Dov’è” - Le Vibrazioni: Cantare è un eufemismo, musica senza un senso se non per muovere tutto quello che si porta in giro. Tutto scompare, magari. Voto 4
Posizione alta in classifica, ma direi che la meritano. Le Vibrazioni tornano e sono carichi, canzone che non si sbilancia ma conferma. Ottima scelta sanremese. Voto 7,5
“Me ne frego” - Achille Lauro:
“Finalmente io” - Irene Grandi:
Inizia Rolls Royce, non si è osato, siamo rimasti ad un anno fa. Mi aspettavo di più. Lui un personaggio, se ne frega. Voto 7
Vasco in tutto e per tutto, rock femminile che si diverte e con una grinta da vendere che solo lei sa trasmettere. Voto 7
Incantevole. Posso solo dire questo.
Voto 8
Opinioni a contorno
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tempomassimo di MASSIMO MORINI Con la sua presenza al 70° Festival di Sanremo, Massimo Morini stabilisce un record assoluto nella storia del Festival della Canzone Italiana: 30 partecipazioni consecutive come Direttore d’Orchestra e/o Direttore Tecnico. In qualità di Direttore Tecnico, inoltre, il musicista ligure ha partecipato a tutte le 9 edizioni di Sanremo Giovani, le eliminatorie che si svolgono alla fine dell’anno antecedente al Festival. Massimo Morini ha diretto l’orchestra in 12 edizioni per un totale di 19 canzoni orchestrate e dirette, mentre è stato Direttore Tecnico in tutte e 30 le edizioni per un totale di 174 canzoni eseguite (89 big, 77 giovani, 8 ospiti). Il totale generale è dunque di 193 canzoni gestite con mansioni diverse.
I “GIOVANI” TECLA E MATTEO FAUSTINI Un ragazzo (giovane) e una ragazza (giovanissima). Questi i miei due “giovani” di questo mio 30° Festival di Sanremo. Loro mi hanno scelto per essere il loro “tramite” con il grande pubblico, ovvero colui che ottimizza l’ascolto (assieme ai sapienti e preparatissimi tecnici del suono della RAI) che giunge ai televisori degli ita-
liani. Tecla ha solamente 16 anni, ha vinto il “talent” RAI Sanremo Young qualche mese fa e di diritto ha avuto accesso a Sanremo Giovani. Matteo Faustini si è invece iscritto ad Area Sanremo da perfetto sconosciuto ed è giunto a vincere il concorso e ad essere uno dei due prescelti dalla Commissione RAI. Tecla ha una
voce molto bella, calda, intensa ed espressiva, che sa dosare con la sapienza di una professionista navigata. Matteo ha una voce più dirompente, inconfondibile, convincente ed incisiva. Il team di produzione di Tecla ha scelto per lei autori di grande esperienza per confezionare la sua “8 Marzo”. Matteo la sua “Nel Bene e Nel Male”
se l’è scritta da solo (con l’ausilio di un altro autore) poiché è un cantautore ed è proprio la sua canzone ad aver convinto la Commissione. E fin qui le differenze sostanziali, ma ci sono due cose che accomunano i miei due giovani cantanti: l’umiltà e l’impegno. Entrambi si sono posti nei confronti di tutti i loro col-
laboratori con la massima modestia (spesso quando un giovane giunge a Sanremo si monta rapidamente la testa, pensa di essere già un “arrivato” e fa tutto di testa sua) ed hanno ascoltato i consigli di tutti, ed anche i miei, con l’attenzione giusta per poi impegnarsi a fondo per eseguire le loro rispettive canzoni con le modalità da noi tutti suggerite. Mi capita di rado di vedere una “evoluzione” dell’interpretazione delle canzoni così esponenziale. Tecla e Matteo
hanno migliorato il modo di eseguire i brani come non mi sarei mai aspettato, raggiungendo un risultato difficile da prevedere all’inizio delle prove. Tecla ha passato il turno e stasera si giocherà la finale, mentre Matteo è rimasto ingiustamente escluso per una manciata di voti. Ma sono certo che otterranno entrambi il successo che meritano, indipendentemente dal risultato finale. Sarà il premio conseguito di diritto per la loro dedizione.
MONIA RUSSO Cantautrice sanremese inizia a cantare all’età di 7 anni. Nella sua carriera raggiunge fin da giovanissima traguardi importanti come la partecipazione in diretta rai al Festival di Castrocaro a soli 15 anni e al Festival di Sanremo 2006 categoria Giovanni a soli 17. Seguono due altre partecipazioni al Festival di Sanremo in collaborazione con Povia nel 2009 e nel 2010. Si Laurea al conservatorio di Cuneo e prosegue la sua carriera pubblicando nuovi singoli l’ultimo il 30 novembre 2019 dal titolo “più semplice. Per 3 anni (2016/17/18) è stata nella commissione valutatrice di Area Sanremo. Ad aprile 2020 in uscita il suo nuovo album.
La serata dei duetti
Serata di duetti quella di ieri sera e qui vi darò la mia opinione su alcuni momenti della serata. Sicuramente è tra le mie serate preferite, dove i miei prescelti al momento sono questi: Elodie, Raffael Gualazzi, Pinguini tattici, Giordana Angi, Le Vibrazioni. Unire la propria arte e professionalità diventa magico e presenta una serata bella e ben diversa dalla altre. Non ho amato il monologo di Benigni, troppo lungo e per quanto mi riguarda meno interessante dell’ascolto di musica e can-
zoni. Trovo Mika pazzesco, in formissima e tanto tanto professionale. Ha cantato benissimo. Mentre Lewis Capaldi, che adoro, probabilmente non era in super forma. Tiziano ferro rimane una garanzia, amo i suoi brani e amo il suo modo di cantare!!! Anche Diodato e Nina Zilli sono stati fantastici, una bomba! Peccato escano tutti così tardi, la serata è andata veramente lunga. Bomba Achille con Annalisa! Bravi, precisione ed emozione. Simone Cristicchi e Nigiotti hanno fatto
una bella esibizione anche se non hanno fatto variazioni stravolgenti all’arrangiamento. Anche Piero Pelù ha spaccato! La sua vocalità inconfondibile si è fusa perfettamente con lo stile di questo brano che ha interpretato divinamente. Simpatico l’intervento in sincro con il filmato originale. Bella anche questa interpretazione di Piazza Grande da parte di Tosca e Silvia Perez Cruz! Molto originale e nuova. Due culture che si mescolano vocalmente. Finita la maratona sanreme-
se dei duetti inizia il giorno in cui conosceremo il vincitore della categoria Nuove Proposte di questo speciale e unico 70° Sanremo 2020. W la musica e viva il festival di Sanremo!
MAURILIO GIORDANA Maurilio Giordana è una delle voci storiche della radiofonia ligure. Nel 2007 e nel 2008 ha fatto parte della commissione di Sanremo Lab. Nel 2015 e nel 2018 ha fatto parte della commissione artistica di Area Sanremo. Attualmente è speaker e responsabile musicale di Radio Onda Ligure 101. Collabora con il sito musicale Rockol. Dal 2017 è uno dei Giurati del Premio Tenco.
Non so se direttamente al Festival, o nelle settimane successive, ma la carriera dei Pinguini Tattici Nucleari sta per cambiare. Con buona pace di chi si era sorpreso nel trovare il loro nome nella lista dei Big del Festival. Per esempio, Red Ronnie (sigh!) che meno di un mese fa, commentando in una clip pubblicata sulla sua pagina Facebook i nomi degli artisti scelti da Amadeus,
non aveva trovato niente di meglio che domandarsi: “Chi m*nchia sono i Pinguini Tattici Nucleari?”. Che a dire il vero è la stessa cosa che mi sono domandato anche io, ma un anno e mezzo fa! È successo - lo ammetto - quando gli amici di Rock In The Casbah scelsero il sestetto bergamasco come headliner per l’edizione del 2018 della loro rassegna musicale che si tiene ogni estate nella Pigna di Sanremo. Ecco: avevano ragione loro! Un po’ Skiantos, un po’ Elio e Le Storie Tese, i Pinguini si sono fatti conoscere nella scena “indie” grazie anche al concerto del Primo Maggio dello scorso anno e alle canzoni dell’album “Fuori dall’hype” uscito ad
aprile. Dopo Sanremo 2020 per loro gli impegni aumenteranno: partirà il tour, e la data al Forum di Assago è da tempo sold out. La loro canzone è già una delle più programmate dalle radio italiane e quel “in un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr” è uno dei versi che lasceranno un segno. Red Ronnie se ne faccia una ragione! Se invece avete trovato curiosa l’idea dei Pinguini Tattici Nucleari di dedicare una canzone a Ringo, sappiate che la band bergamasca non è la prima ad aver reso omaggio in musica al batterista dei Beatles. Sono infatti ad oggi oltre trenta i brani a lui dedicati, il che lo rende di gran lunga il ‘Beatle’ più
citato nelle canzoni. Si tratta in gran parte di brani pubblicati negli anni 60, e non a caso soprattutto nel 1964, l’anno nel quale i Beatles conquistarono gli USA. Tra i fan americani infatti Ringo fu a lungo il componente del gruppo che godette della maggiore fama. Insomma: anche se Ringo scrisse solo due delle canzoni dei Beatles e fu la voce principale solo in 11 brani, ha senza dubbio saputo conquistarsi un posto di primo piano nel cuore dei fan. Oggi Ringo Starr vive nel Principato di Monaco, a pochi chilometri da Sanremo. Chissà: magari ha ascoltato l’omaggio dei Pinguini e vuole venire all’Ariston a conoscerli!
Foto Luca Stardero
Pinguini tattici nucleari
16 incontriamo al Palafiori l’avvocato Giorgio Tramacere, che da sempre si occupa di diritti d’autore. Ieri mattina abbiamo letto una sentenza del Consiglio di Stato uscita pochi giorni fa, in materia di accesso agli atti interni della SIAE da parte dei propri associati, che sta facendo molto rumore dietro le quinte di Sanremo di Tiziana PAVONE Ho visto che ti sei occupato del caso deciso dal Consiglio di Stato che ha condannato la SIAE a garantire il diritto di accesso agli atti per gli associati SIAE. Ci spieghi meglio? “Proprio lunedì scorso è stata pubblicata la sentenza che finalmente ha posto fine alle recenti discussioni in materia di diritto di accesso agli atti interni della Siae. La sentenza del Consiglio di Stato n. 831/2020 del 3 febbraio 2020 ha definitivamente riconosciuto agli associati il diritto di ottenere copia degli atti e dei documenti interni. La vicenda in questione trovava origine dal rifiuto reiterato di Siae di consegnare la documentazione interna relativa ai procedimenti disciplinari a carico di alcuni associati.” Per quali motivi la SIAE aveva rifiutato di consegnare la documentazione richiesta? “Il rifiuto era motivato dal fatto che, a seguito del mutato panorama normativo introdotto in attuazione della Direttiva Barnier (d.lgs. 35/2017), la Siae
SIAE E GIUSTIZIA
IL CONSIGLIO DI STATO HA CONDANNATO LA SIAE A GARANTIRE IL LIBERO ACCESSO AGLI ATTI INTERNI AI PROPRI ASSOCIATI: PER PRINCIPIO DI TRASPARENZA
non riteneva più applicabile la legge sulla trasparenza (Legge n. 241/1990). In altre parole, la Siae riteneva che la liberalizzazione della gestione collettiva dei diritti d’autore e la perdita della qualifica di monopolista, avrebbe declassato la natura della Siae da pubblicistica a privatistica. Secondo la Siae l’attuale regime di libera concorrenza con altre società di gestione collettiva (per es. Soundreef) avrebbe dequalificato la stessa Siae ad ente privato, con conseguente impossibilità per gli associati di richiedere e prendere visione della documentazione interna. Voglio precisare che questa situazione di confusione che si è generata dopo l’introduzione del d.lgs 35/2017 è il frutto della decisione politica di aver liberalizzato la gestione collettiva dei diritti d’autore, decisione che porterà sempre più problemi e danni alla categoria degli autori e editori, come del resto avevo previsto in periodi non sospetti.”
Cosa si intende per principio di trasparenza? “Il principio di trasparenza degli atti introdotto con la L. 241/1990 rappresenta un principio generale dell’attività amministrativa di un ente pubblico, che ha l’obbiettivo di limitare la segretezza e l’oscurità delle attività dei pubblici poteri e di riconoscere ai cittadini il potere di esercitare un controllo sullo svolgimento dell’azione amministrativa. Il cittadino può sempre richiedere agli enti pubblici gli atti di un qualsiasi procedimento che lo riguarda.” Come si è arrivati alla sentenza del Consiglio di Stato? “A seguito del rifiuto di consegnare gli atti richiesti, ci siamo dovuti rivolgere al TAR Lazio che con sentenza del giugno scorso ha ordinato alla Siae di consegnare agli associati ricorrenti tutti i documenti richiesti entro un breve termine. Il TAR Lazio ha ritenuto applicabile la legge sulla trasparenza degli atti amministrativi e ha precisato che
la Siae è un ente pubblico economico a base associativa, gestore di servizi pubblici attinenti alla tutela dei diritti d’autore e, come tale, deve ritenersi obbligata a garantire il diritto d’accesso a tutti gli atti e documenti inerenti l’attività a rilevanza pubblicistica. La Siae, nel rispetto della sentenza ha consegnato i documenti, ma ha impugnato la decisione del TAR. Il Consiglio di Stato, con la recentissima sentenza del 3 febbraio 2020, ha rigettato il ricorso della Siae e ha riconosciuto agli associati il pieno diritto di accesso a tutti gli atti formati e comunque detenuti dalla Siae e ciò a salvaguardia delle esigenze di trasparenza dell’azione amministrativa. Questa sentenza ha smentito, quindi, il presunto carattere privatistico della Siae in relazione al rapporto con i propri associati.” Quindi oggi gli associati possono accedere anche agli atti interni della Siae? “Sì. Questa è una sentenza molto importante per gli
associati, i quali finalmente, previa richiesta motivata, avranno libero accesso a tutti i documenti e agli atti relativi alle attività effettuate da Siae, anche nell’esercizio della propria attività di vigilanza e controllo nel settore dello spettacolo e nell’intrattenimento, agli accertamenti, ai procedimenti disciplinari a carico degli associati, al controllo del corretto riparto tra le imprese intermediarie dei compensi e, più in generale, a tutti gli atti relativi all’attività di intermediazione svolta direttamente nell’interesse degli associati.” Riguardo al Festival, cosa pensi della polemica che è sorta sulla partecipazione di Junior Cally e delle petizioni contro il sessismo? “Queste polemiche e petizioni sono state utili al Festival soltanto perché hanno dato ancor più risonanza all’evento. Questo è sicuramente positivo in prospettiva dell’audience, che è l’unico fattore importante per gli organizzatori e per
la RAI. La partecipazione di un rappresentante del genere Trap – Rap è una scelta giusta perché il Festival di Sanremo non può più ignorare, né snobbare quel fenomeno globale di rottura che ha cambiato tutto e che sta caratterizzando questi anni, come avevano fatto nelle rispettive epoche la Disco Music, il Punk, la New Wave e la House. Quindi, se gli organizzatori hanno aperto il concorso anche a questo genere, è normale che venga sdoganato anche il suo tipico linguaggio forte, crudo e provocatorio, che non parla di amore, fiori o gattini, ma ha sempre tematiche di sesso, soldi, degrado, droga e alcool. Proprio questa mattina stavo guardando la classifica delle Top 100 negli Usa e tra i primi 20 ben 17 brani sono di Trap con l’avvertenza “Explicit”. Peraltro, il testo del brano in gara di Junior Cally non è per niente violento e sessista, ma esprime soltanto un messaggio sociale e politico. La polemica non ha senso.”
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Scaduto il contratto: Palafiori a Vincenzo Russolillo di Illy MASPER
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entre il Festival della Canzone numero 70 di Amadeus e Fiorello (che sta salvando la situazione al conduttore) vola, comunque, verso un successo quasi senza precedenti, anche le iniziative collaterali di Rai Pubblicità stanno riscuotendo buon interesse (nonostante defezioni tecnico-artistiche iniziali) come tutto quello che sta accadendo in questi giorni all’interno del Palafiori di Corso Garibaldi, compresa Casa Sanremo. A questo proposito però già si pensa al futuro poiché il contratto che lega il Gruppo Eventi
oUnalodecisione prende Rai Pubblicità? che spetta al Comune che prende tempo
Vincenzo Russolillo presidente Gruppo Eventi con Antonio Marano (Rai Pubblicità) all’amministrazione pubblica sanremese è in via di scadenza e, un eventuale quanto improbabile rinnovo, dovrà necessariamente comunque passare attraverso un altro Bando (poco fortunato in passato), oppure proseguire sulla strada della trattativa privata. E qui nascono i problemi perché, da un lato il Patron della Casa Vincenzo Russolillo propone al Comune un accordo per altri dieci anni, con l’impegno di mettere mano alla manutenzione di un palazzo che ha necessità di essere rimesso in sesto, dall’altra Rai Pubblicità (con sede a Milano), la quale, visto il buon successo che sta ottenendo ciò che sta accadendo là dentro, pensa di fare suo quel Palafiori e valutare poi se sia il caso di proseguire il “matrimonio” con il Gruppo Eventi del buon Russolillo. Ma dall’altra c’è anche il fatto che la Rai (quella di Roma) non sia poi così troppo soddisfatta di quel Palazzo perché è risultata essere una struttura poco adatta alle riprese televisive. D’altro canto non è nata per questa ragione, ma nemmeno per essere un Palais atto ad ospitare manifestazioni più o meno importanti, sul piano turistico-economico, anche perché sta
diventando una struttura a favore degli Uffici Pubblici comunali. Quindi la Rai sarebbe più propensa a ritornare, nel 2021, al Casino Municipale per riprender le normali attività festivaliere, così in Comune sarebbero tutti più soddisfatti, CDA della casa da gioco compreso. Un po’ meno Vincenzo Russolillo che spera invece che quel “matrimonio” possa durare ancora: un legame che, sembra, non abbia dato i frutti sperati, almeno sul piano organizzativo. Quello economico invece dovrebbe essere stato molto vantaggioso per entrambi, proprio grazie allla Nutella. Il Comune da parte sua lascia queste decisioni alla televisione di Stato di Viale Mazzini in Roma, però non sta pensando nemmeno di proseguire su una trattativa privata, perché sta valutando altre interessanti proposte arrivate nel frattempo, oltre al fatto che il gradimento verso Russolillo non sarebbe poi così alto. Una situazione quella del Palafiori che deve essere sbloccata abbastanza velocemente con l’assegnazione che deve avvenire nel più breve tempo possibile e questo non è un problema da poco per la città dei fiori poco incline al decisio-
nismo veloce. Un’ultima valutazione, tuttavia, va fatta perché le possibilità che il Palafiori diventi, in futuro, il Palazzo più rappresentativo e adatto ad ospitare piccoli e grandi Eventi, viene sempre meno, proprio per questa sua ibrida natura: Manifestazioni o Uffici Pubblici? in alternativa un Parcheggio che sarebbe forse la destinazione migliore. Una soluzione si potrebbe trovare nella realizzazione di un vero, quanto monumentale, Palazzo dei Congressi dedicato al Festival, proprio in Piazza Colombo e non più al posto della Vecchia Stazione Ferroviaria di cui tanto si è parlato in passato. Realizzazione che potrebbe seguire lo stesso percorso del project financing da parte dei privati, per il progetto del porto, andando così a soddisfare praticamente tutti: pubblico, commercianti, privati e la stessa RAI.
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VENERDÌ 7 FEBBRAIO 1) Teatro Ariston
Palco, Community Point, Sala Stampa 70° Festival della Canzone Italiana Dal giorno 4 al giorno 8, Dalle ore 20:30 alle ore 1:30 Il settantesimo Festival di Sanremo si svolgerà al Teatro Ariston di Sanremo dal 4 all’8 febbraio 2020 e sarà condotto da Amadeus, che sarà anche il direttore artistico. Red Carpet Show Spettacolo gratuito all’esterno dell’Ariston presentato da Gianni Rossi con la partecipazione dei protagonisti del Festival. Ore 14:00 - 20:00 - fino all’8 febbraio
2) Piazza Colombo
Palco, Love Box, Casa SIAE, Influencer Point “Casa SIAE: 2020” Autori, editori, produttori e giornalisti by iCompany Ore 11:00 - ingresso libero fino a esaurimento posti Sanremo Off e altri appuntamenti - aperto al pubblico
Premiazione Massimo Morini e mini concerto dei Buio Pesto Ore 18:30 Premiazione SANREMO UNLIMITED @ Ivan Graziani Theatre Ore 19:00–19:45 SOUNDIES AWARDS @ Lounge Ore 20:00–20:30 Proiezione Festival di Sanremo @ Ivan Graziani Theatre Ore 21:00–23:59 Show case e dj set Radio 2, ad invito @ Lounge - PASS Ore 00:00-05:00
6) Miramare the Palace “Suite 2020” by Fluendo
PIPPO PELO SHOW - On Air Radio KISSKISS Ore 07:00-09:00
3) Casinò Sanremo Corso degli Inglesi, 18
“MADE IN ITALY” Interviene il Ministro Teresa Bellanova Modera Vittoriana Abate Ore 15:00-16:00
“Premio Eccellenze d’Italia” - Sanremo 2020 VII Edizione dove come sempre sarà protagonista il Made in Italy, con gli imprenditori, gli artisti e gli sportivi italiani che tengono alta la nostra bandiera grazie alle prorie eccellenze. Ore 19:30-21:00 red carpet e welcome aperitif Dalle ore 21:00 cena di gala al Roof Garden
“DAL MUSICAL.LY A TIK TOK” LA RIVOLUZIONE DIGITALE DELLA MUSICA Interviene Marco Del Torchio - Social Specialist Alessandro Scarpa in arte Er Gennaro - Tik Tokker Anna Bisogno - Università Mercatorum Modera Vittoriana Abate Ore 16:30-17:30
“Festival di Sanremo: 70 anni fra sorrisi e melodie” Mostra al Casinò che contiene le vignette finaliste del contest “Humor Festival” Fino al giorno 9 - ingresso libero
7) Piazza Bresca
4) Forte di Santa Tecla Giardini Vitt. Veneto, 34
Mostra permanente Sanremo 70 Dal 3 al 16 febbraio 2020 Una grande mostra dedicata alla storia del Festival della Canzone Italiana
5) Palafiori Casa Sanremo
Campus - Una vita da social @ Ivan Graziani Theatre Ore 8:30–10:30 L’Italia in Vetrina - Parco del Pollino e San Severino Lucano @ Ivan Graziani Theatre Ore 11:15–11:45 L’Italia in Vetrina - Abruzzo @ Ivan Graziani Theatre Ore 12:15–12:45 “Aperitivi Liguri” Degustazione pane e Olio DOP Riviera Ligure, assieme ai vini liguri proposti dall’Enoteca Regionale della Liguria @ Spazio Liguria del Palafiori Ore 12:30- 13:30 e 18:30- 19:30 Regione Liguria per promozione enogastronomica di Pane, Olio EVO DOP e Vino @ Ivan Graziani Theatre Ore 15:00–15:45 FOTOEMA - Workshop Photoreporter e Filmaker @ Ivan Graziani Theatre Ore 17:00–17:30 Quanto dura un attimo - Paolo Rossi @ Ivan Graziani Theatre Ore 18:00–18:30
STAGE #1 - SANREMO SONORA Gli eventi del primo stage saranno strutturati e programmati secondo quattro tematiche: New Generation, Mimì Sarà, Mei, Gli Show live, visione del Festival. NEW GENERATION Uno spazio dedicato alla musica emergente: dal pop al rap, dal rock all’indie di artisti nazionali. Giovanni Segreti Bruno, uno dei vincitori di “Area Sanremo” 2018. Giacomo Eva, autore per Francesco Renga, Dear Jack, ecc. Ha partecipato a “X-Factor” e “Amici di Maria De Filippi”. Hania, giovane band romana che con il primo singolo ha totalizzato 150.000 visualizzazioni. Ore 16:30 MIMÌ SARÀ Uno spazio dedicato ad una delle cantanti più significative del Festival di Sanremo: Mia Martini . Gara da “casa Mimì”. Ore 17:15 MEI 25 A “SANREMO 70” Collaborazione con il MEI che raduna le principali produzioni discografiche indipendenti ed emergenti italiane e che, per quest’occasione, ha selezionato alcuni artisti e uno di loro andrà a suonare a Faenza per il prossimo meeting. Comets, Eleonora Toscani e Elena Sanchi. Ore 18:00 GLI SHOW LIVE Serie di eventi negli eventi per due ore di show live “70 anni del Festival di Sanremo, le più belle canzoni”. “La Musica al Femminile” in collaborazione con il MEI: Sue, cantautrice milanese di storie d’autore, l’ironia è la chiave di lettura per comprendere i suoi brani. Pellegatta, cantautrice, busker modenese, suona la chitarra con corde al contrario.
Eleonora Betti, cantautrice Toscana, canta e suona al pianoforte “Divieto di Sbagliare”, un album che libera gli imprigionati nel perfezionismo di vivere. Cinzia Gargano & Sara Romano, cantautrici siciliane pop e indiefolk “Non vi servirà chiudere gli occhi e non sentir, il suono filtra se stesso. È il corpo risuonatore”. Chiara White, cantautrice toscana con 6 corde e la poesia in testa, presenta “Biancoinascoltato” alla ricerca di un’essenza dimenticata. Giulia Mei, cantautrice siciliana, classe ‘93, “Diventeremo adulti” è l’album d’esordio, finalista alle Targhe Tenco 2019 nella categoria “Miglior album emergente”. Adel Tirant, cantautrice, attrice e performer siciliana, in uscita col singolo “Caccia alle streghe” in feat. con altre cantautrici e l’arrangiamento di Giovanni Paolo Liotta. LAF, primo progetto solista della cantautrice milanese Francesca Sabatino. ”Aprile” è il suo Ep appena uscito, dalle sonorità elettroniche e contemporanee. Dalle ore 19:00 alle ore 21:00 Dj Chris Venola Dalle ore 23:00 alle ore 02:00
8) Piazza Sardi STAGE #2 - LA STORIA ILLUMINA IL FUTURO Il contenitore proposto è sviluppato sulle tre serate di martedì, mercoledì e giovedì e va a toccare, in ognuna delle serate, tre decadi musicali. I decenni saranno interpretati e proposti concettualmente da una serie di artisti e dj di caratura nazionale che rappresentano bene il contenuto proposto. L’APERITIVO Selezione esclusiva di rifacimenti in chiave jazz/swing/ lounge dei più grandi successi italiani e internazionali degli anni 70/80/90 a cura del Dj Daniele Reviglio. DOPO CENA Sonorità moderne e raffinate avvolgeranno la piazza fino a notte inoltrata spaziando tra soulful, funky e musica house, a cura del Dj Daniele Reviglio. Dalle ore 19:00 alle ore 22:00 Proiezione Festival Diretta con il 70° Festival di Sanremo 2020 trasmessa su 3 Led Wall. Dalle ore 21:30/21:30 in poi
9) Villa Nobel
Corso Felice Cavallotti, 116 “La musica di Sanremo... un treno di emozioni” Dal 1 febbraio al 1 marzo - Mostra temporanea Esposizione di cimeli, oggetti, dischi, spartiti originali ed articoli relativi al Festival della Canzone Italiana
10) Hotel Londra Corso Matuzia, 2
FUORI SANREMO by Radio Italia Solo Musica Italiana
11) Victory Morgana Bay Corso Trento e Trieste, 16
GRAN GALA & SHOW SanremOn - Chef Giuse Ricchebuono (Stella Michelin) del Ristorante Vescovado Dalle ore 20:00 in poi PARTY NIGHT - BENNY BENASSI - Sanremo 2020 International Guest Star Dj Benny Benassi Guest Dj: Stefano Pain, Thomas Dorsi (by Moritzino) Dalle ore 00:30 in poi
12) The MALL Sanremo Valle Armea
The Fashion Side of Festival Segue a pag. 23 >
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VENERDÌ 7 FEBBRAIO 17) Camillo
21) pasticceria cake mamas
Mostra Sanremo Story Esposizione delle illustrazioni di Tiziano Riverso in collaborazione con il giornalista Claudio Porchia
Esposizione della Torta Speciale per i 70 anni del Festival di Sanremo La torta rimarrà in esposizione fino al Corso Fiorito
18) Galleria d’arte Bonbonniere
22) CRIKKOT
FLED Fusion Band - Live Music Dalle ore 19:00 in poi
Mostra di pittura “Note Coloratissime” - Artisti presentano opere surreali e astratte sul tema musicale.
GLUE’S AVENUE - Live Music Dalle ore 19:30 in poi
14) Federazione Operaia
19) sede club tenco
23) PALAZZO ROVERIZIO
Mostra “Vent’anni di Mellophonium” che prevede l’esposizione delle copertine di tutti i numeri dal 1999 ad oggi insieme ad altri curiosi documenti. Ore 16:00-18:00 fino all’8 febbraio
“Sa(n)remo senza confini” terza edizione - L’Isola che non c’è torna a Sanremo per il terzo anno consecutivo e porta la sua esperienza ventennale nella città dei fiori animando la sede del Club Tenco con Live, interviste e show-case.
Premio “LUCIO DALLA - Sanremo 2020” - IV Edizione Vetrina nazionale e kermesse musicale in omaggio al grande Maestro e Poeta Lucio Dalla, parteciperanno artisti da tutta Italia. Special Guest Dario Baldan Bembo e Cliò Luciani. Conduce Maurizio Meli. Ore 20:00-00:00
The Mall Sanremo, l’esclusivo Outlet del Lusso nel cuore della Riviera dei Fiori, ospiterà The Fashion Side of Festival, una mostra ideata e realizzata insieme a Rai Pubblicità e patrocinata dal Comune di Sanremo per celebrare i 70 anni del Festival di Sanremo. Fino al 23 Febbraio
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13) WINENOT?
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Via Corradi, 56
Via Cavour, 19
Via Roma, 145
Corso Inglesi, 3
Corso Imperatrice, 48
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Via Corradi, 47
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Piazza Cesare Battisti
15) Piña Social Club
Giulia Mei, Maurizio Pirovano. Ore 15:00-16:00
Rivolte di San Sebastiano 18-20 Festival Week - Il Festival di Sanremo al Piña Social Club: Ricky Cardelli (Capofortuna/FunkRimini) + Riccardo BHI + Disco Amor. Dalle ore 23:00 in poi
16) Pico Centrale
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Via Escoffier, 29
24) PALAZZO BELLEVUE - SALA DEGLI SPECCHI
Lorenzo Del Pero, Mimosa Campironi. Ore 16:00-17:00
c/o Comune di Sanremo - Strada del Comune, 59
“Voci autentiche, cosa c’è in una canzone d’autore?” Conferenza del Prof. Giovanni Peirone per l’UniTre. Ore 16:30 - ingresso libero
Tuccio D’Amico, Lorenzo Polidori, Sergio Pennavaria. Ore 17:00-18:00
Corso Mombello, 3
20) mamely birreria
Pico in Festival - Fuori Onda Appuntamento da non perdere con la buona musica, quella dei Fuori Onda. Una serata coinvolgente per tutti gli amanti della buona musica. Dalle ore 18:00 in poi
Via Gioberti, 37
25) COOP
Mamely live - palco aperto Service con back liner acustico (possibilità di cantare anche su basi) Si canta, si beve e si mangia. Fino a domenica 9 febbraio
Presentazione de “Il libro nero del Festival di Sanremo” A cura degli Autori: Romano Lupie Riccardo Mandelli. Ore 16:30 - ingresso libero
Corso Matuzia, 38
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Piazzale Vesco
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CY CMY
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Cultura, Turismo e Sport
Il Piemonte, terra ricca di bellezze uniche, propone suggestivi itinerari naturalistici, culturali e spirituali, alcuni dei quali riconosciuti come Patrimonio UNESCO, che collegano Borghi Antichi, Castelli, Dimore Storiche, in un immaginario viaggio nel tempo che conduce dall’età Romana al Medioevo, dal Barocco al Razionalismo, per giungere al più futuristico Design. Arte e Cultura si affiancano alle ricchezze proprie della tradizione Enogostronomicha, che vanta eccellenze quali il Re dei vini il Barolo e il “Diamante Grigio” il Tartufo. Profumi e sapori che coinvolgono turisti italiani e stranieri alla scoperta dei prodotti tipici.
ASSESSORATO CULTURA, TURISMO, COMMERCIO
https://www.regione.piemonte.it PROMOZIONE REGIONE PIEMONTE - FESTIVAL DI SANREMO 2020 - A CURA DIELL’ASSOCIAZIONE NON PROFIT CULTURA & COMUNICAZIONE - SANREMO
Sacra di San Michele
PIEMONTE