Festivalnews Il Quotidiano del Festival, Domenica 6-2-2022

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SANREMO 2O22

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SANREMO

SANREMO Direttore responsabile ILIO MASPRONE • ANNO XXXII • NUMERO 6 • DOMANICA 6 FEBBRAIO 2022

Premio della Critica A Massimo Ranieri, premio Sala Stampa Lucio Dalla a Gianni Morandi, Premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Fabrizio Moro, il Premio Giancarlo Bigazzi, ad Elisa

Finale da Brividi

È finita, arrivederci al 2023 di Ilio MASPRONE

Questo non è un vero e proprio editoriale, ma sono soltanto poche righe per concludere e confermare che questo 72mo Festival è stato un grande successo, davvero trascinante. Peccato che finisca qui, dicevamo ieri, perché lo spettacolo, in sostanza, Segue a pag 6

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2 - Domenica 6 febbraio

di Enrica GUIDOTTI L’ultima serata del Festival si apre con l’inno d’Italia suonato dalla banda della Guardia di Finanza, che fa tanto finale di calcio. Come sempre Amadeus chiede il primo applauso del pubblico per l’orchestra del Festival, diretta dal Maestro Leonardo De Amicis. I cantanti hanno preso confidenza col palco e si vede: Rkomi scappa e va a cantare tra il pubblico, Amadeus lo chiama “Il mio personal trainer” ricordando le flessioni della terza serata. Aka7even saluta i genitori in platea “Perché è grazie a loro, se sono qui”, Dargen D’Amico non risparmia una frecciata al governo italiano “che si dimentica le piccole realtà musicali”, Massimo Ranieri urla “Papalina” per far fare punti al FantaSanremo ai suoi nipoti, Michele Bravi regala i suoi fiori a Mara Venier in prima fila, “la zia di tutta

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FINALE DA BRIVIDI Italia”. La co-conduttrice della serata è Sabrina Ferilli, al suo terzo Sanremo: “Ore e ore in televisione, come fai a fare queste maratone? chiede ad Amadeus - A te Mentana te fa ‘n baffo. Sei un presentatore ibrido, in camerino hai la colonnina per la ricarica”. Poi lo invita a farla brutta, quest’ultima serata, che altrimenti, vista l’aria che tira in Italia, “rischi di rifarlo per altri sette anni”. Nel suo monologo ricorda i grandi temi civili, dalla disparità salariale tra uomini e donne al body positive, ma se ne sot-

trae: “Volevo parlare del fatto che ai vertici delle aziende ci sono sempre uomini, ma il permesso l’avrei dovuto chiedere a degli uomini, quindi ho rinunciato… volevo parlare di dipendenze amorose, poi ho visto che Amadeus ha il profilo di coppia con la moglie Giovanna e Gianni Morandi senza Anna non riesce a postare niente”. Lo sfottò continua contro i tuttologi da tastiera, quelli che si improvvisano virologi o pretendono di commentare qualsiasi cosa: “Penso che di certi argomenti ne debba


www.Festivalnews.it parlare chi li studia, sono rispettosa delle competenze altrui, e credo che il senso della mia presenza qui sia legato soltanto a quella che sono e alla mia storia, per questo preferisco scegliere la leggerezza”. Conclude citando Italo Calvino “Prendete la vita con leggerezza, perché la leggerezza non è superficialità ma planare sulle cose dall’alto, senza macigni sul cuore”. Poi scende dal palco e in platea va ad abbracciare José, il figlio di Amadeus che ha suggerito al padre di chiamare proprio lei: “Embè nun c’abbracciamo?” dice, e si fa scattare una foto col ragazzo da Mara Venier. Mentre Chiara Ferragni su Instagram cerca di sparigliare le carte di una vittoria ormai scontata invitando a votare Dargen D’Amico e Jovanotti lancia il suo endorsement per Gianni Morandi, i cantanti proseguono la gara. Quella degli outfit stravaganti se la contendono Irama, che si presenta ricoperto di catenelle, Michele Bravi con mezzo mantello nero che lo fa sembrare il visconte dimezzato e La rappresen-

Domenica 6 febbraio - 3 tante di Lista con un abitino che sembra un cartamodello, la gonna corta e larghissima: “Quando devi mantenere un metro di distanza per rispettare il DCPM” la commentano su Twitter. Alla fine della sua esibizione il pubblico si mette a cantare l’ipnotico ciao ciao del ritornello e l’orchestra si rimette a suonare. Mahmood e Blanco, uno in camicia, cravatta e maxigonna, l’altro in pizzo bianco trasparente, si presentano sul palco con due scintillanti BMX, le “bici di diamante” del loro videoclip. La loro Brividi è piaciuta da subito, è sempre stata nei primi tre brani nelle classifiche di tutte le serate, e con buona pace della Ferry i milioni di ascolti e visualizzazioni hanno stabilito un distacco inarrivabile con gli altri artisti in gara. Il superospite della serata è Marco Mengoni, che divide il palco con Filippo Scotti, giovanissimo attore protagonista dell’ultimo film di Sorrentino, È stata la mano di Dio. Insieme si alternano a leggere i più beceri commenti postati sui social all’indirizzo del Festival e dei suoi

protagonisti. Alle loro spalle scorrono gli articoli della Costituzione che ricordano la libertà d’espressione e il fatto che tutti abbiano pari dignità sociale: “Una tastiera può essere un’arma – ricorda Scotti - Dovremmo provare ad essere gentili, non perché il bersaglio potrebbe essere nostra sorella, il nostro migliore amico o nostra madre, ma perché si deve”. Amadeus ricorda che quello degli haters è il problema di tanti ragazzi che a volte devono subire delle pressioni insostenibili. Scotti conclude leggendo A un certo punto del poeta Franco Armirio: A un certo punto/devi capire/ che il dolore che hai subito/ non lo devi subire all’infinito./Mettiti in vacanza,/la povera vita adulta/non può pagare a oltranza/i debiti dell’infanzia./Dichiara finite le tue colpe,/ scontata la pena./D’ora in poi ogni giornata/sarà come prima/ma den-

tro di te/più netta e vera, più limpida e sincera./Tu devi solo la più grande dolcezza possibile/a chi verrà e a chi andrà via./È festa nel tuo cuore,/festeggia in qualche modo/il cuore degli altri. Poi Mengoni canta L’essenziale, la canzone con cui nove anni fa ha vinto il Festival, e più tardi il suo ultimo brano, Mi fiderò. Proseguono gli “ammutinamenti” dei cantanti: Sangiovanni a tradimento mette ad Amadeus una sciarpa milanista a ricordo della sconfitta dell’Inter nel derby del pomeriggio, Rettore saluta Mara Venier con un “Bela tosa!” e inscena un siparietto in veneto con Amadeus; Achille Lauro in rosa, un bicchiere di Martini in mano, scende in platea a fare ballare la Venier e Giovanna Civitillo, moglie di Amadeus. Giovanni Truppi rivela il motivo delle sue eterne canottiere: “Mi esibisco in canotta da quando


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www.Festivalnews.it artista che con la sua umanità andava oltre la musica”, conclude. Il Festival rende omaggio anche a Raffaella Carrà, grande artista che ha sempre saputo arrivare nel cuore del pubblico. Amadeus ricorda i 60 milioni di dischi venduti e le sue canzoni, che ancora oggi continuano ad essere suonate e ballate in tutto il mondo. Sul palco un’anticipazione del musical Ballo Ballo, Explota Explota, a cui ha dato il suo contributo anche Sergio Japino, ed è bello che venga ricordata con i sorrisi, il ballo, l’allegria, come se non se ne fosse mai andata. “Il conteggio dei voti dura più della rielezione di Mattarella” si twitta all’una di notte e Amadeus ci scherza su: “In tre anni non mi è mai successo di dare la classifica così presto”. E infat-

ero ragazzo, ma per non mancare di rispetto al Festival me le sono fatte confezionare da un’artigiana, se ne vuoi te ne regalo una” spiega ad Amadeus, che accetta di buon grado: “Certo, la canotta è elegantissima”. Salgono sul palco le farfalle, la nazionale di ginnastica ritmica, che ha raggiunto traguardi storici. Con i loro nastri si esibiscono su Upside down di Diana Ross. A Sabrina Ferilli sono sufficienti un berret-

to e un paio d’occhiali per evocare Lucio Dalla, che ha incontrato per l’ultima volta il suo pubblico proprio a Sanremo nel 2012, pochi giorni prima della sua scomparsa: “Sono passati dieci anni ma noi lo sentiamo ancora vicino – dice, mentre l’orchestra accenna Felicità, e ricorda quando in studio entrava sempre con un gruppo di persone che prendeva dalla strada: ultimi, empaticamente a lui molto vicini. “Era un

ti non succede, c’è ancora lo stornello dedicato ad Amadeus dalla Ferilli e le esibizioni di Orietta Berti e Fabio Rovazzi prima che vengano proclamati i vincitori del Premio della Critica, che va Massimo Ranieri, quello della Sala Stampa Lucio Dalla a Gianni Morandi, il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo a Fabrizio Moro, il Premio Giancarlo Bigazzi, assegnato dall’orchestra, ad Elisa. Quando viene annunciato il terzo posto di Gianni Morandi lui fa notare che sul palco ci sono tre generazioni: quella dei “vecchi” come lui, quella intermedia di Elisa e quella dei giovani: “Sono felicissimo, adesso ve la giocate voi”. Poi il verdetto fina-


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Domenica 6 febbraio - 5


6 - Domenica 6 febbraio

www.Festivalnews.it le: Mahmood e Blanco vincono la 72ma edizione del Festival. Amadeus conclude la settimana sanremese da vincitore. Per gli ascolti stellari, che confermano il Festival come massimo rito televisivo nazionale, capace di calamitare l’attenzione del Paese, riflettendone umori ed evoluzione, dalle prime sperimentazioni della televisione dei suoi inizi alla tecnologia degli effetti digitali di oggi. Per la capacità di eliminare la barriera tra gli spettatori all’Ariston e quelli a casa sul divano usando intelligentemente i social e cavalcandone i tormentoni, come i meme - da subìti a sollecitati - o il FantaSanre-

mo. Il risultato è che se prima per i ragazzi il Festival era roba da vecchi, oggi lo zoccolo duro degli spettatori invece sembra essere proprio la fascia dei più giovani. E infine per la scelta dei personaggi che hanno diviso il palco con lui: diversi, ma accomunati da indubbio talento e professionalità, che hanno reso il Festival una grande festa popolare, magica e leggera, ma senza cadute di stile. Ci sarà un Amadeus quater? Difficile a dirsi. Di certo noi comuni mortali torneremo a parlare di Covid, di numeri, di contagi, di lavoro, di green pass. Mentre vorremmo soltanto cantare Dove si balla. Enrica GUIDOTTI

TEMPO MASSIMO - di Massimo Morini Sono giunto al mio 32° Festival di Sanremo consecutivo. Perché lo sottolineo? Perché la notizia è che, in 32 anni, ho visto cambiare tutto, più volte. Soprattutto la musica. Quest’anno, per Festivalnews, ho deciso di parlare delle canzoni di questa edizione che mi hanno particolarmente colpito. Per chiudere ecco LETTERA DI LA’ DEL MARE di MASSIMO RANIERI Parlerò di questa canzone indipendentemente dal fatto che ci abbia lavorato come Direttore Tecnico. Solitamente funziona così: al massimo uno o due giorni dopo l’annuncio dei nomi dei “big” in gara, mi arriva la telefonata. A volte mi chiama l’artista, a volte il produttore, a volte il discografico. In questo caso non voglio raccontare chi mi ha chiamato, ma vi voglio dire che è stata una bella sorpresa. Massimo Ranieri in persona mi ha voluto al suo fianco, dopo aver scelto il bravissimo Dalla prima pagina dovrebbe continuare, succeda quel che succeda, affermavano i saggi artisti di un tempo. L’importante è che si vada avanti, con questo o quel personaggio, con questa o quella televisione, purché prosegua il suo cammino, faccia divertire e ma-

MASSIMO RANIERI LETTERA DI LA’ DEL MARE

Adriano Pennino come Direttore d’Orchestra. Una volta sistemate le scartoffie e l’organizzazione, c’è il momento sacro in cui mi viene mandata la canzone realizzata in studio di registrazione. Dunque c’è, come per tutti, un momento in cui io l’ascolto per la prima volta. A cui segue un lungo periodo di studio approfondito della canzone, con l’ausilio di chi l’ha realizzata, che può durare anche parecchi giorni. Solitamente mi isolo, spengo il telefono e ascolto, cercando di coglierne l’aspetto artistico senza badare all’aspetto musicale-tecnico, anche se per me è molto difficile separare le due cose. Per cui il mio primo ascolto è come se fosse la prima serata del Festival per un telespettatore qualunque. Ma quando

ho ascoltato questa canzone ho avuto proprio la sensazione di avere a che fare con un piccolo capolavoro. Semplice, immediata, emozionante e magistralmente interpre-

tata da quel fuoriclasse che è Massimo Ranieri. “Magari non vinceremo – mi dico – ma qualche premio lo portiamo sicuramente a casa…”. Et voilà. Poi passo allo studio

È finita, arrivederci al 2023 gari anche pensare. Sarà poi Amadeus a proseguire, sarà chi sarà, non ha molta importanza, ce l’ha invece per noi che dobbiamo ancora

superare questo brutto momento pandemico, per cui un sano spettacolo televisivo come abbiamo vissuto in questi seppur lunghi giorni,

anzi notti, fanno comunque molto bene allo spirito che, di questi tempi è abbastanza giù di morale. Intanto approfittiamo per ringraziare tutta

tecnico. Dopo la prima strofa c’è un momento in cui cantano all’unisono in tre: Massimo Ranieri a bocca chiusa fa la melodia con la lettera “M”, il corista (il versatile Luca Velletri) fa la melodia fischiando e la fisarmonica suona la stessa melodia. “Non ce la farò mai – mi dico – a creare il giusto equilibrio tra i tre…”. A voi la sentenza, ce l’avrò fatta? Ascoltate la canzone e giudicherete. Ultima cosa: un grazie a Massimo Ranieri, non solo per avermi concesso l’onore di lavorare al suo fianco, ma anche per tutto quello che ha fatto per me in questi difficili giorni. Un Signore di altri tempi. la redazione, la squadra dei tecnici, della parte grafica e editoriale per il lavoro svolto in questa settimana di grande fatica, ma anche di tante soddisfazioni ricevute dai nostri affezionati lettori che ci seguono ormai da oltre 30 anni. Ilio MASPRONE


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Domenica 6 febbraio - 7

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8 - Domenica 6 febbraio

di Maria BRUNO

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Il Look della

Amadeus (7)

Sabrina Ferilli (10)

Marco Mengoni (8)

Ancora giacca glitterata targata Gai Mattioli. Il conduttore per tutte e cinque le sere è stato coerente nella scelta del look.

Eleganza a firma di Alessandro Dell’Acqua direttore creativo di Numero 21, amico e stilista fidatissimo. Abito lungo color cipria, capelli mossi e tacchi non troppo vertiginosi. Un tripudio di bellezza.

Eleganza per l’ospite d’onore: abito nero e giacca con spalle glitterate.

Achille Lauro (9)

Aka 7even (8)

Ana Mena (10)

Completo rosa candy con camicia sbottonata, piedi scalzi e bicchiere di Martini in mano. Il trash che piace.

Glitterato anche per lui. Maglia dorata sotto la giacca nera e i pantaloni: look adatto alla finale.

Rosso glitterato per la bella spagnola. Stupenda anche questa sera, trionfa nell’outfit.

Dargen D’Amico (7)

Ditonellapiaga e Rettore (7)

Elisa (8)

Lo stilista di Giulio Casagrande ha creato per il re con gli occhiali da sole un look eccentrico: maglia argento e pantaloni glitterata, con giacca scura.

Pantaloncini in pelle che mostrano le gambe snelle e filiformi della Rettore, tailleur bianco invece per la sua compagna

Ha scelto il bianco Elisa per il suo ingresso durante l’ultima serata del Festival.


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Domenica 6 febbraio - 9

SERATA FINALE Emma (9)

Fabrizio Moro (5)

Gianni Morandi (7)

Abito lungo e luccicante, calce ricamate, tacchi vertiginosi e caschetto biondo: Emma trionfa per femminilità.

5 serate su 5 look nero: non piace la sua tenebrosità eccessiva.

Glitterato anche per Gianni Morandi. Il cantante conferma il suo look classico, da icona della musica italiana.

Giovanni Truppi (4)

Giusy Ferreri (8)

Highsnob e Hu (6)

Ancora canotta, rossa per la finale. Look statico e pessimo.

Abito lungo nero con riprese argentate sui fianchi e poche trasparenze. Eleganza premiata per l’ultima serata.

Arancio lui, nero lei: look abbinato e sobrio per la finale, senza troppe eccedenze.

Irama (7)

Iva Zanicchi (9)

La Rappresentante di Lista (6)

Nero anche per lui che, almeno stasera, si è coperto per la finale. Abito morbido con catene pendenti: promosso.

Look nuovo per la finale: capelli raccolti, pantaloni neri e mantella nera glitterata. Trionfo di eleganza per Ivona.

Sul palco come cosplayar, il duo ha sfoggiato abiti davvero eccentrici: domina il pink nell’ampia gonna e negli stivali fino al ginocchio; idem per l’abito di lui che si conferma colorato e morbido.


10 - Domenica 6 febbraio

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Le Vibrazioni (6)

Mahmood e Blanco (9)

Massimo Ranieri (7)

Piume e total black per il gruppo rock. Forse tra i pochi a non presentarsi all’Ariston con qualcosa di glitterato.

Il duo più acclamato ha sfoggiato un look genderless e brillanti, con gonna lunga, camicia trasparenti e cristalli per riprendere la “bici di cristalli” del loro test.

Questa sera vince il glitterato: giacca nera con bavero argentato.

Matteo Romano (7)

Michele Bravi (7)

Noemi (10)

Ancora Emporio Armani. Il più giovane del festival sceglie un outfit scuro per la finale: pantalone e giacca morbida.

Maglia chiara e fiori ricamati per richiamare la sua canzone. Pantaloni e giacca nera: oggi promosso a pieni voti.

Regina del festival nel look, Noemi è un inno di eleganza di questa edizione. Anche su di lei vince il glitterato.

Rkomi (5)

Sangiovanni (8)

Tananai (5)

Look tenebroso, stile Matrix, con outfit nero in pelle.

Ancora Diesel per il cantante che per la finale ha scelto un outfit nero, con riprese argentate. Elegante e sobrio per l’ultima sera.

Outfit total black anche per Tananai. Semplice, anche troppo.

Yuman (6)

Orietta Berti (5)

Fabio Rovazzi (5)

Dopo 4 serate in nero, finalmente cambia colore e sceglie il bianco. Abiti morbidi e rasta: style promosso.

Su Twitter impazzano i meme: spugna da doccia, pavone o vongola. Abito azzurro velato, gonfio e super vistoso.

Anche per la finale, Rovazzi non smentisce il suo look: smoking standard e camicia colorata.


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Domenica 6 febbraio - 11

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12 - Domenica 6 febbraio

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Domenica 6 febbraio - 13


14 - Domenica 6 febbraio

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Domenica 6 febbraio - 15

Brividi da record

di Romano LUPI Brividi, la canzone portata da Mahmood e Blanco al Festival di Sanremo, è il pezzo più ascoltato di sempre in un solo giorno su Spotify Italia. Il brando ha raccolto la bellezza di 3.384.192 stream in 24 ore. Fino a martedì scorso il record era detenuto da una canzone uscita nel 2019, Veleno 7 di Gemitaiz e Madman. Dietro Brividi si colloca al secondo posto, con largo distacco, Insuperabile di Rkomi e al terzo Ciao Ciao de La Rappresentante di Lista. Alle spalle di questo podio virtuale troviamo nell’ordine Dargen D’Amico con Dove si balla, Achille Lauro con Domenica, Ti amo non lo so dire di Noemi, Duecentomila ore di Ana Mena, Gianni Morandi con Apri tutte le porte e Miele di Giusy Ferreri. Tornando alla canzone portata all’Ariston del duo formato da Mahmood e Blanco, il brano, già nei giorni scorsi, si è collocato alla quinta posizione mondiale di Spotify.

Un dato significativo, quello fornito dal servizio musicale svedese che offre lo streaming on demand di una selezione di brani di varie case discografiche ed etichette indipendenti, soprattutto dal punto di vista del gradimento

del pubblico. Se guardiamo alla parte di ascolto sulle radio italiane, grazie alla classifica Sanremo Airplay 2022 di EarOne, nostro partner per la classifica Sanremo Hit Airplay che monitora per un anno centinaia

di Radio, la situazione non cambia. In testa troviamo sempre Mahmood e Blanco, seguiti da Elisa e da La Rappresentante di Lista. Se guardiamo invece, sempre la nostra classifica Sanremo Hit Award ma YouTube, che

riunisce i play dei video ufficiali (VEVO) su YouTube, la situazione è confermata con Mahmood e Blanco in prima posizione, con larghissimo vantaggio, a seguire Elisa e la terza posizione in bilico tra Sangiovanni e La Rappresentante di Lista. Come detto in conferenza stampa da Elena Capparelli (Direttore Contenuti Digitali e responsabile ad interim della Direzione RaiPlay e Digital), però quello che si vive nell’Ariston, si vive online. le curve dell’ascolto della diretta e di quella on demand su RaiPlay sono complementari: mentre si guarda la diretta, si guardano le clip, si interagisce commentando. Lo confermano i numeri record: RaiPlay con +90% rispetto al 2021, 400.000 ore on demand fruite, 24,5 milioni di interazioni. Quindi i cantanti scelti da Amadeus sono stati di gradimento dalla nuova platea più giovane e avvezza al televoto che, già da qualche anno, si è massicciamente avvicinata al Festival di Sanremo. Tutto confermato dalle classifiche e dai numeri che abbiamo visto.


16 - Domenica 6 febbraio

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Festival di Sanremo 2022

Domenica 6 febbraio - 17


18 - Domenica 6 febbraio

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Domenica 6 febbraio - 19

Polpette e Pesto super DOC ieri

a Casa Sanremo, con le Regioni Sicilia e LiguriA di Sonia HAMZA S A N R E M O. Un evento n e l l ’e v e n t o quello che si è svolto ieri al Palafiori in Casa Sanremo che ha unito due eccellenze eno-gastronomiche: quelle della Regione Sicilia e della Regione Liguria. Tra i protagonisti del succulento incontro, l’Assessore al Turismo Gianni Berrino della Regione Liguria, il funzionario della Regione Siciliana, Raoul Russo con il consulente Gian Filippo Geraci, e i due grandi chef Giampaolo Belloni (con il nipote Marco, manager internazionale), titolare del famoso ristorante Zeffirino di Via XX Settembre in Genova e il palermitano Rosario Matina, esperto in grandi banchetti internazionali. Il ligure Belloni ha presentato il tipico piatto di Trofie al Pesto Genovese di Prà, mentre la Sicilia, con Matina, ha fatto degustare ai presenti le tipiche polpette di Lercara Friddi, in Provincia di Palermo. L’occasione era quella di festeggiare il Gemellaggio, nato due anni fa (su idea del giornalista Mauro Boccaccio), tra i due paesi di Lercara Friddi, paese natale del papà

di Frank Sinatra, e il paese dove è nata invece la mamma, Natalina Dolly Garaventa, la frazione di Lumarzo in Liguria. Scopo del Gemellaggio era anche quello di ricordare i due paesi che hanno dato i natali al grande artista americano Frank Sinatra (per la ricorrenza della sua scomparsa) il quale, tornando in Italia piú volte, aveva avuto occasione di apprezzare la cucina dello Chef Belloni, con il quale ha poi stretto una grande

amicizia. Il Gemellaggio era stato ufficializzato nel corso del Gran Gala della Stampa del Festival di Sanremo (organizzato da Ilio Masprone) che aveva poi convinto la Ragione Siciliana a parteciparvi con i propri prodotti. Dopodiché, per motivi di Covid, il Galà era stato rinviato e così il Gemellaggio è stato ricordato proprio ieri nella Casa della Musica di Vincenzo Russolillo, in Corso Garibaldi. Si cono così incontrate due Regioni che hanno lo stesso

obbiettivo, approfittare del momento magico del Festival di Sanremo, per definire una Promozione a carattere internazionale mirata a produrre eventi e manifestazioni che possano incrementare il turismo. Una promozione che per la Sicilia ha dato frutti interessanti con la partecipazione ad alcune trasmissioni televisive in streaming realizzate a Casa Sanremo. A conclusione della manifestazione i due gruppi siciliani e liguri si sono dati appunta-

Sopra da sinistra: il funzionario della Regione Siciliana Raoul Russo, il consulente Filippo Geraci, lo Chef siciliano Rosario Matina e il suo collega ligure Gian Paolo Belloni con l’Assessore al Turismo Gianni Berrino della Regione Liguria e Marco Belloni. mento per ripetere ogni anno un evento che mantenga soprattutto i buoni rapporti instaurati nell’occasione del Festival di Sanremo.


PROFILI 20 - Domenica 6 febbraio

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Casa Sanremo di Vincenzo Russolillo compie 15 anni ed è diventata la Casa del Festival della Canzone SANREMO. Compie 15 anni Casa Sanremo, un evento nell’evento, legato al Festival della Canzone, che si basa sulla partecipazione di moltissimi artisti, produttori, giornalisti e anche il pubblico, esclusi questi ultimi due anni di pandemia. L’evento costituisce così l’Area Hospitality del Festival della Canzone, si tiene ogni anno nel Comune di Sanremo, nasce da un’idea di Vincenzo Russolillo e Mauro Marino ed è realizzato e prodotto dal Consorzio Gruppo Eventi. Casa Sanremo rappresenta dunque, con il Festival di Sanremo, uno degli eventi mediatici, destinato a raccontare ed espandere l’esperienza della settimana del Festival con showcase, cooking show, conferenze, presentazioni e serate esclusive dedicate agli artisti sanremesi di ogni Festival in

corso. Nel corso degli anni, il luogo in cui si svolge Casa Sanremo è cambiato varie volte: è passato dal Casinò di Sanremo, all’Hotel Londra, fino ad arrivare al Palafiori (sede attuale), di Corso Garibaldi. La prima edizione di

di Tiziana PAVONE Casa Sanremo si svolse nel lontano 2008 e riscosse subito ampi consensi di pubblico interessata a visitarla e viverla insieme al Festival. Negli

anni successivi, e parliamo dal 2009 al 2015, la Casa divenne un crescendo di importanti iniziative, eventi artistici e culturali, showcase e conferenze, con annesso un campus formativo realizzato in collaborazione con la Poli-

zia di Stato, ma anche grandi premiazioni di concorsi nazionali che, attraverso Casa Sanremo, offrono maggiore risalto ai propri vincitori. Dal 2015 ad oggi è più spesso menzionata come la “Casa del Festival” che accoglie musicisti, addetti ai lavori e tutti coloro che operano nel settore della musica internazionale e nell’intrattenimento ritrovandosi ogni anno nella settimana del Festival della Canzone. Nel 2020 l’organizzazione dell’evento ha avviato una nuova collaborazione con la Rai e Rai Pubblicità, decretando il successo di questo grande “contenitore”, inserendolo ufficialmente all’interno del più ampio progetto chiamato giustamente ”Tra Palco e Città”. Nel 2020 il Festival di Sanremo varca così la soglia del Teatro Ariston per raggiungere le


www.Festivalnews.it strade sanremesi e offrire al pubblico nuove occasioni di intrattenimento, tra cui la Mostra allestita al Forte di Santa Tecla, l’Opening al Casinò, passando per Piazza Borea d’Olmo e il prestigioso Red Carpet, che unisce così l’Ariston al Palafiori, ravvivando Piazza Colombo con luci, colori e il palco simbolo del progetto. Nel 2021, a causa della pandemia, il progetto ”Tra Palco e Città” viene congelato e Casa Sanremo si trasforma in un Digital Hub, dove lo studio allestito all’interno della sua sede nel Palafiori è in collegamento

Domenica 6 febbraio - 21 digitale multimediale con i diversi spazi della casa stessa e con i tanti amici e ospiti in tutta Italia e nel mondo. È un nuovo punto di vista a cui il Festival di Sanremo, Casa Sanremo e tutti gli operatori si aprono con la soddisfazione di tutti, ma che porta a nuovi mercati e interessi. Soluzione che si è ripetuta anche quest’anno, tuttavia Vincenzo Russolillo, stimato manager e produttore televisivo, per la 73ma edizione del Festival di Sanremo 2023 farà tesoro delle soluzioni trovate per un pronto ritorno alla nuova normalità, ritor-

nando sui progetti fermati ma con tante nuove idee e soluzioni augurandoci che il Covid 19 resti nei ricordi. Casa Sanremo ha festeggiato così i suoi primi 15 anni di successi, rinnovando l’appuntamento, puntando sempre piú in alto con l’intento di ritornare a destinare maggior spazio anche alla città per far vivere l´ atmosfera festivaliera in tutte le principali piazze cittadine. Nel frattempo, il Patron è anche pronto per affronta-

re tutte le altre iniziative che durante l’anno porta avanti nel Paese. Vincenzo Russolillo: ”anche quest’anno dobbiamo avere ancora molta pazienza e lasciar passare questo brutto momento nella speranza che la primavera porti il Paese a migliorare una situazione ormai insostenibile. Per quanto riguarda Casa Sanremo è restata aperta agli addetti a egli artisti purché muniti green pass oppure il tampone molecolare. Il Pubblico non ha po-

tuto accedere anche perché molte delle nostre iniziative previste siamo stati costretti alla cancellazione. Peccato, perché avevamo programmato alcune nuove fasi di intrattenimento simpatiche e aperte, compreso l´ ampio spazio dedicato alle cucine territoriali e ai suoi prodotti presentate da alcune Regioni italiane che sono rimaste a casa. Tutto quindi rinviato al 2023, che sarà un anno davvero di ripresa anche economica”.

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Domenica 6 febbraio - 23

SANREMON 2022 DIVERTIMENTO

CON I GRANDI SUCCESSI DI RINO GAETANO di Francesca RASI SANREMO. Tra Vip, Musica e Spettacolo, nel segno di Rino Gaetano, nella settimana del Festival, è tornata SanremON. Si è svolto infatti, al Victory Morgana Bay il Gran Galà Meeting del Mare “SanremON”, organizzato dall’ Associazione Centro Spettacolo, presieduta da Gino Foglia, padrone di casa. Un appuntamento di successo che in questa nuova edizione è diventato maggiorenne avendo celebrato l’edizione numero 18. Tra i patrocinatori Regione Liguria, Regione Calabria, Comune di Paludi, Avi, Fipi, Fondazione Raponi, Flag Stretto, Unione Europea e Repubblica Italiana. Tra i Partner della serata: Techno Earth Biosolutions, che si è occupata della sanificazione dei locali. Ha aperto la serata Dafne Apollonio, (modella e violinista) con “Aida” insieme ad Angelo Sorino. A 40 anni dalla morte, torna dunque Ri-

no Gaetano, per guidare con la sua intramontabile musica, attraverso le voci di Angelo Sorino e dei giovani artisti Andrea Pacini e Beatrice dell’ Oro, allievi della Vocal coach, autrice e compositrice Luisa Piscitelli. Angelo Sorino, attore, doppiatore, regista, cantautore, ha vinto nel 2020 il Premio della critica a Sanremo Rock con la canzone “Sogno criminale“ che ha cantato sul palco di SanremON e ha presentato il libro “Rino Gaetano e il regno di Salanga”, un “viaggio in autostop” nel mondo dell’interprete crotonese e delle sue canzoni più belle. Nel corso della kermesse sono stati premiati quattro personaggi: Antonio Alvaro, Presidente F.L.A.G. dello Stretto; Gianni Berrino, Assessore al Turismo della Regione Liguria, Francesco Trebisonda, manager di Aon, per il quale ha ritirato il premio Enzo Ramaioli Director Geography di Aon, multinazionale di rilievo nel settore

assicurativo, e Ivan Cottini, ballerino, affetto da sclerosi multipla da tempo che ha partecipato alla finalissima

del Festival di Sanremo 2020 ed ha fatto vivere ai presenti un momento di coraggio e di speranza. Numerosi gli ospiti di valore: gli esponenti della FIPI (Federazione Internazionale Proprietà Intellettuale) e dell’AVI (Associazione Vinile Italiana), con il suo Presidente Carlo Lecchi; Evaristo Beccalossi (ex calciatore dell’Inter e dirigente sportivo); il direttore d’orchestra Vince Tempera a Nadia Bengala, Madrina della serata (ex Miss Italia, attrice, modella e showgirl); e poi ancora Federico Lauri, alias Federico Fashion Style, noto per aver partecipato a “Ballando con le Stelle”; Gianluca Timpone (Commercialista consulente Rai); Giuseppe di Tommaso (inviato de La Vita in Diretta); Prince Kestamg (musicista e cantautore); Gisella Cozzo (cantautrice); Frank Amore (cantante famoso per le sue performance); Dafne Apollonio (violinista); Maria Teresa

Ruta; Guendalina Ruta; Antonella Salvucci; Dario Baldan Bembo; Cinzia Loffredo (ufficio stampa); il cantante Luca Veneri; Maria-Luisa Lo Monte Giordano; Flavia Schiavina e Marina Ramorini. Tra gli stilisti il maestro orafo Gerardo Sacco, che ha incantato il pubblico con i suoi “Gioielli della Rinascita”, con i quali ha vestito le dive più famose; poi la Wedding Planner Laura De Carolis con le sue spose; e l’atelier Clothides by Edith per la moda. Tra i momenti clou una torta appositamente pensata per l’evento per “Un Brindisi alla Bellezza” con Vincenzo Benevento di Erbagil, gli artisti, i premiati e le modelle provenivano da varie regioni. A presentare la serata Francesca Rasi, con Paky Arcella e Juliana Ierugan. Come per le passate gloriose edizioni, la serata è stata un’occasione di festa e di convivialità unica ed imperdibile ricca di Musica, Cultura ed Arte.


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APPELLO AGLI ARTISTI E OPERATORI DELLA COMUNICAZIONE

“Salvate le Radio Televisioni locali”

Firma la Petizione su www.reasat.eu Il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) chiude oltre 450 emittenti Televisive LOCALI per assegnare le nostre frequenze ai telefonici e alle grandi Reti. 1000 radio locali hanno spese di gestione insopportabili per la gestione degli impianti e il mantenimento del personale giornalistico mentre vengono assegnati 700 milioni di euro in sei anni alle grandi strutture lasciando fallire l’intero settore che occupa 5000 addetti. È una tragedia nazionale di enorme portata costituzionale ed umana. L’odissea attraversata dalle piccole e medie radio e televisioni locali porterà alla drastica compressione del pluralismo e delle voci libere del giornalismo locale, degli artisti e degli operatori dello spettacolo linfa vitale della cultura italiana.

TUTTO È GIÀ IN ESSERE

Dal prossimo mese di marzo inizia la chiusura delle televisioni che dovranno cedere le loro frequenze ai telefonici per il 5G La REA – Radiotelevisioni Europee Associate ha presentato alla Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e al MISE istanza per un possibile progetto di salvezza delle emittenti locali La REA si è rivolta al Capo dello Stato e agli Organi parlamentari afnché intervengano per porre ne all’odissea dell’emittenza locale e per il rispetto degli articoli 21 e 41 della Costituzione

GLI ARTISTI DEL FESTIVAL DI SANREMO POSSONO SALVARE IL PLURALISMO RADIOTELEVISIVO IN ITALIA

FIRMA LA PETIZIONE SU

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DIFENDI LE RADIO TIVÙ PER ESSERCI ANCHE TU

Grazie


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il direttore d´orchestra Diego Basso, piú volte protagonista anche a Sanremo

di Marina OREY SANREMO. Quest’anno, pur non essendo tra i direttori d’orchestra del Festival, il Maestro Diego Basso resta un grande protagonista di importanti progetti musicali che svolge nei maggiori teatri italiani e stranieri e nelle principali reti televisive. Il suo genere passa dalle arie dell’opera, al pop, al rock sinfonico con un approccio alla musica che, al di là di ogni classificazione, mira ad eliminare barriere e creare emozioni. Tra le molteplici attività, il maestro l’anno scorso ha dato vita ad un nuovo progetto musicale nel quale con l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, le voci soliste e coro di Art Voice Academy, ha portato in palcoscenico molti bra-

ni dei Queen, uno dei gruppi rock inglesi piú famosi al mondo, arrangiati per orchestra. Il primo concerto si era svolto a Treviso nel giugno del 2021, per passare poi in agosto ad Asiago e Bibione, la cui esibizione era stata impreziosita dalla presenza come “special guest” del chitarrista Stef Burs. Sempre nell’estate del 2021, ha preso il via una tournée di concerti che hanno raccolto il meglio del genere Musical presi da colonne sonore di tutti i tempi. In palcoscenico con la Ritmico Sinfonica Young Orchestra, le bellissime voci di Giò di Tonno, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone. Dopo aver debuttato al Politeama Rossetti di Trieste, il tour ha toccato la Piazza

degli Scacchi di Marostica e il Festival Puccini di Torre del Lago. Non è mancato anche un Omaggio a Ennio Morricone, nella passata primavera: un altro progetto musicale dal Maestro nato nel 2004, che si sta ancora svolgendo in tutta Italia, prediligendo sempre località che possano unire l’unicità delle composizioni con l’unicità del luogo. Nel 2021 il concerto, che ha visto sul palco l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana e il Coro pop Art Voice Academy diretto da Basso, si è tenuto in diverse località, tra cui: il Faro di Bibione (VE), il 28 luglio in occasione della posa della prima pietra dei lavori di riqualificazione e ampliamento dell’aeroporto “Catullo” di Verona, il 29

maggio sul Ponte degli Alpini a Bassano del Grappa (VI). A seguire il Galà della Lirica” per ringraziare il personale sanitario di Santorso (VI) e un’altra dedicata al personale sanitario ULSS 7 Pedemontana, come ringraziamento dell’impegno messo in atto durante l’emergenza Covid-19. E Ancora “La mia Terra” Falcade (BL), progetto musicale ideato dal Maestro Basso per la raccolta fondi in occasione della tempesta Vaia in collaborazione con il Comune di Falcade e Ski Area San Pellegrino. A 2000 mt di altezza al Bosco degli Artisti di Falcade con l’Orchestra Italiana le voci di Art Voice Academy e Roby Facchinetti con “Roby Facchinetti Symphony, in anteprima

a Castelfranco Veneto (TV). Oltre 100 artisti tra i musicisti dell’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, i vocalist e il Coro Pop Art Voice Academy che hanno eseguito brani arrangiati in versione sinfonica. Il concerto si è svolto al Teatro Verdi: due secoli di musica in una sola notte per raccontarla in ogni sua epoca e in ogni suo ritmo. Dalle più belle arie liriche alle canzoni che hanno reso l’Italia celebre nel mondo, dal jazz al musical, dalla canzone pop al rock, dove Diego Basso prende per mano il pubblico e con un cast esclusivo di solisti, coristi e l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, racconta secoli di storia con una performance avvincente.


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Un po’ di Napoli al Festival di Sanremo,

con l’attrice Lucia Cassini

di Marina OREY SANREMO. Lucia Cassini, attrice e cantante napoletana, dopo due anni di assenza è ritornata a Sanremo per presentare il suo libro Ischia forever, liberamente tratto dall’omonima Fiction in produzione in queste settimane. Il libro è stato presentato nella trasmissione televisiva su Sky nel Salotto delle Stelle condotto da Alfonso Stagno al Grand Hotel & Des Anglais. In questi giorni la spumeggiante Lucia Cassini ha preso l’iniziativa di proporre un gemellaggio tra la Città di San-

remo e l’Isola di Ischia dove ha finito di ultimare le scene che la vedevano protagonista, insieme a tantissimi attori napoletani, della Fiction scritta da lei stessa. Tra gli attori interpreti: Giacomo Giorgio, Vincenzo Imperato, Roberto Minini, Maria Pirozzi, Nicolò Galasso. Tra le altre molteplici iniziative Lucia ha voluto anche istituire un premio quale riconoscimento per le eccellenze napoletane. Il premio era nato proprio a Sanremo due anni fa con il giornalista Romano Lupi di Sanremo (poi sospeso causa Covid), si intitola “Per chi suona la Campania”, un premio originale dove i protagonisti vengono premiati con una tavoletta di cioccolato del famoso “Gallucci” della Sanità a Napoli. Tra gli altri premiati: il maestro Adriano Pennino, che a Sanremo dirige Massi-

mo Ranieri (con lei nella foto), Tony Esposito, il produttore e conduttore Alfonso Stagno, la giovane cantante Anna Persico che parteciperà alla terza edizione del concorso nazionale SanremoCantaNapoli e il sosia di Bono Vox. Tra gli altri premiati anche la Regina dei Mazzoni (mozzarelle) Campane, le Cantine Federiciane, il Cioccolato Gallucci e il pastificio Liguori. L’attrice Lucia Cassini, ancora oggi molto popolare soprattutto in Campania, presto girerà una seconda fiction nella sua città partenopea con una grande casa di produzione romana: la storia verterà sulla sua lunga carriera, anche come attrice a fianco dell’immenso Principe di Napoli, Totò, ma proporrà anche situazioni di logistica turistica con il coinvolgimento di protagonisti presi dalla realtà.


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Bilancio cittadino

di Romano LUPI Stando agli esperti, quello appena terminato dovrebbe essere l’ultimo Festival dell’“era Covid”. Una notizia positiva, soprattutto per Sanremo, intesa come città. Già perché, se vogliamo, alla Rai la pandemia degli ultimi due anni sembra aver giovato. Almeno dal punto di vista degli ascolti… Più la gente è chiusa in casa e più si interessa di Festival, con tutti i sistemi a disposizione, e meglio è per la tv di stato. Tale utilità, però, è in conflitto con gli interessi economici cittadini. Se l’edizione da lockdown del 2021 non poteva essere considerata un termine di paragone adeguato rispetto a quelle precedenti la pandemia, da quella di quest’anno e dalle sue riaperture ci si attendeva sicuramente qualcosa di più, sia dal punto di vista delle presenze che da quello della movida. E invece, ad eccezione della serata finale, le “notti brave” consumantesi fino al 2020 sono rimaste un lontano ricordo; così come la marea umana delle strade del centro e il traffico caotico presente sulle strade. Cos’ha allontanato la gente dalla città è fin troppo chiaro. Il fatto di non poter vedere i vip in giro per Sanremo di giorno e nei ristoranti più “In” di notte ha tenuto lontano la

folla dalle location tradizionalmente più gremite. Una sala stampa ridotta ai minimi termini e la mancanza di eventi collaterali hanno fornito il loro bel contributo in senso negativo. Il fatto che i “super ospiti” vengano a Sanremo solo per esibirsi all’Ariston e poi alloggino a Montecarlo non è una novità degli ultimi due anni ma succede già da tempo. Tornando ai problemi dei giorni nostri, alla luce delle restrizioni in vigore, era molto difficile auspicare un altro epilogo. La situazione di quest’anno, però, impone alcune riflessioni per il futuro. Riflessioni che conducono inevitabilmente alla domanda: che fare il prossimo anno? Già perché, ammesso che questo sia stato l’ultimo Festi-

val dell’“era Covid”, non è affatto concesso che il prossimo anno le lancette della storia tornino esattamente a giorni, mesi e anni precedenti alla venuta della pandemia. D’altronde, non riusciamo più a contare le volte in cui sentiamo ripetere dagli esperti in materia: «Niente sarà più come prima». E poi, se quest’asserzione è valida per l’economia, il lavoro, la politica, la scuola e tutti gli ambiti della nostra vita quotidiana, perché non dovrebbe essere altrettanto per il Festival? Per il 2023 proviamo quindi a immaginare uno scenario di questo tipo. La Rai si rende conto che il fatto di aver mandato per anni a Sanremo gente di scarsa o nulla attività è stato

uno spreco e visti i tempi che corrono conferma (totalmente o parzialmente) i robusti tagli delle ultime due edizioni. Gli editori si rendono conto del fatto che la stragrande maggioranza dei giornalisti mandati in città possono svolgere tranquillamente il loro lavoro da casa, collegandosi al computer e guardando il Festival in tv anziché in sala stampa. E così via. La Costa Toscana ormeggiata al largo della costa sanremese, inoltre, è sembrato un avvertimento da parte della Rai alla città: attenzione, potremmo portare Sanremo (parzialmente in un primo momento e definitivamente in un secondo) ulteriormente lontano dal centro. La città, nelle sue componenti politiche ed economiche, dovrà trovare le risposte adeguate per non perdere i benefici di quella che, ormai, è rimasta la sua unica gallina dalle uova d’oro. Palazzo Bellevue, forte della continua crescita esponenziale registrata dal Festival in termini di ascolti (l’ultimo che ha presentato un saldo negativo è stato quello condotto da Fabio Fazio nel 2014), dovrà far valere, al momento del rinnovo della convenzione, il peso di questi dati. Ma prima studiarsi qualcosa di creativo e ingegnoso per garantire alla città una ricaduta significativa.

Conclusi gli eventi anche al Grand Hotel & Des Anglais

Festival finito, arrivederci al 2023 di Katia FERRANTE

SANREMO. Finita la grande festa della musica, Sanremo tira i primi bilanci, che saranno sicuramente molto positivi. Lo stesso faranno anche gli alberghi e tra questi il Grand Hotel & Des Anglais dove si svolgevano diversi eventi e manifestazioni e tra queste, la seconda edizione di Sanremo Modern Fashion, organizzata dalla Modern News di Torino, condotta dalla presentatrice televisiva e attrice Barbara Morris (nella foto), dove cinque stilisti emergenti e molto talentosi, si sono avvicendati facen-

do sfilare i loro capi indossati da splendidi modelle e modelle selezionati da Paolo Formia e Valentina Carfagna. Ha aperto la serata il cantautore torinese Sergio Selvaggio con la sua “Tu che sei lontana”, seguito dal défilé di moda aperto da Thaira Couture, bravissima stilista di origine sarda con la passione per i tessuti etnici e ricercati, che ha magistralmente vestito anche la presentatrice, splendida nel suo abito giacca bianca. A seguire una carrellata di bellissimi modelli ve-

stiti da Morgan Visioli Fashion, stilista nonché hair stylist e make-up artist molto quotato soprattutto nel Nord Italia. Subito dopo l’uscita delle modelle vestite dalla Stilista Morelli, abiti stile anni 40 e molto raffinate le sue proposte. La stilista Di Lazzaro invece ci porta in un’atmosfera da favola con i suoi vestiti romantici. Chiude la linea donna casual di Morgan Visioli e le proposte da cerimonia di Patri cuore blu. La puntata registrata per la televisione verrà trasmessa su Odeon Tv.


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SanremoCantaNapoli, il secondo Festival della città dellA Musica, anche Napoletana di Tiziana PAVONE SANREMO. Mentre è tutt’ora in corso il 72mo Festival della Canzone Italiana, è piú che mai l’occasione giusta per anticipare quella che sarà la terza edizione del secondo Festival cittadino, quel SanremoCantaNapoli che, a causa della pandemia, è stato rinviato ai primi di settembre, comunque il periodo ideale per un’estate che solitamente dura nel tempo. Una terza edizione nel segno della continuità di un Regolamento scritto e pubblicato sul sito www. sanremocantanapoli.eu, che prevede 10+2 concorrenti finalisti (alla prima selezione on line erano 48) che si sfideranno per ottenere ciascuno uno dei quattro riconoscimenti in palio nelle seguenti categorie: interpretazione, testi, musica e arrangiamenti. I vincitori si aggiudicheranno una Borsa di Studio di € 1.000 ciascuno, messi in palio da una azienda privata amica di Sanremo. In via poi eccezionale questa edizione sarà aperta ad alcuni partecipanti - fuori concorso - che hanno espresso la volontà

di salire a Sanremo, ma gradirebbero avere un piccolo ruolo per loro molto importante. La questione è stata portata all´attenzione della Commissione presieduta dal maestro Adriano Pennino, del Direttore Artistico Fabrizio Vacalebre (Il Mattino) e dal Patron Ilio Masprone i quali, con il contributo amichevole di quello che sarà il Presidente di Giuria, Mario Luzzatto Fegiz (Corriere della Sera), dello scrittore Marino Bartoletti e Marinella Venegoni (La Stampa), nelle vesti di osservatori, hanno

ritenuto opportuno che, dopo due anni di assoluto silenzio, un po’ di spazio in piú si poteva dare alla grande canzone napoletana. E così una delle serate sarà dedicata a questi bravi professionisti alcuni dei quali non sono mai stati nella Città dei Fiori e della Musica, nuovo slogan ideato dal Sindaco Alberto Biancheri, super impegnato con Amadeus nella sua ultima fatica sanremese. Per l’ultima serata, ovviamente la piú importante, era già prevista la messa in onda su Rai Italia (una volta Rai

International), con due ore di grande spettacolo partenopeo in compagnia di alcuni Big napoletani e no. Nomi come Al Bano, Fausto Leali, Mariella Nava, Peppino di Capri, Mario Maglione, Iva Zanicchi, Eugenio Bennato, i nuovi Matia Bazar e altri già contattati prima del lockdown che speriamo siano ancora disponibili, visti i tempi. Quanto alla location, il Teatro dell’Opera del Casino Municipale, sarebbe sempre la sede ideale, anche perché proprio lì è nato il primo Festival Napoletano nel lontano 1934.

Ricordiamo i 12 finalisti: Arina, Nathaniel Attard, Alessia Candela, Fabiola Fusco, Roberta Limongelli, Agnese Maione, Rossella Opromolla, Alessandra Murolo, Anna Persico, Francesca Santoro, Miry Viscione, Claudio Zazzaro. A condurre le serate il giornalista Massimo Proietto della Rai con la, o le, sue compagne di viaggio scelte dalla direzione. La produzione televisiva sarà curata come previsto da Vincenzo Russolillo, della Grandi Eventi, collaboratrice di Rai Pubblicità.

COLOPHON: Festivalnews: Testata registrata presso il Tribunale di Sanremo - Iscrizione nel Registro Giornali e Periodici n° 3/1998 in data 10/04/98 Periodicità: periodica - quotidiano Editore: Innovation Media Sas - Via F.lli Biancheri, 1 - Bordighera - Italy info@innovationmedia.it - info@sanremo.it Direttore responsabile: Ilio Masprone

Dir. editoriale, commerciale, multimedia & IT: Luca Giovannetti +39 334 18 32 828 luca.giovannetti@innovationmedia.it Collaboratori: Katia Ferrante, Susanna Giusto, Enrica Guidotti, Romano Lupi, Alessandra Luti, Virginia De Masi, Massimo Morini, Marina Orey, Tiziana Pavone, Rosa Revellino, Monia Rossi, Simone Zani. Foto: Duilio Rizzo Stampa:Tipografia Sant’Erasmo -Via G.Matteotti,20 - Ospedaletti (IM)


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