Rassegna Grafica n.9 - Dicembre 2019

Numero

|9| Dicembre 2019

Scienza, Tecnologia, Arte della Stampa e della Comunicazione

APPROFONDIMENTI TECNICI 15 LO STATO DELL’ARTE

DELLA TECNOLOGIA UV

PRODOTTI&TECNOLOGIE 16 TEXTILE PRINTING

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DIGITALE E GREEN

INDUSTRIA LIBRARIA CAPACE DI FARE SISTEMA E CULTURA L’industria editoriale resta il primo comparto culturale per fatturato.

All’interno di questa si pone il settore librario dalle mille sfaccettature capace di “fare sistema” a livello nazionale per affrontare le sfide complesse che un mondo sempre più globalizzato propone. pag. 4

Neopost cambia nome in Quadient Il brand unificato e l’organizzazione globale rafforzano la sua attenzione ai clienti e al futuro

STAMPATI PER IL NATALE QUANDO NOBILITARE È IMPORTANTE! Dalla stampa a caldo con foil metallici all’utilizzo degli effetti a rilievo fino alla verniciatura digitale, le possibilità di nobilitare uno stampato sono molteplici e sempre più alla portata di tutti, grazie soprattutto alle nuove tecnologie. pag. 20

quadient.com/connections

#SmartPrintShop

,

Simply Smart - Semplicemente Geniale

Heidelberg .heidelberg.com

Sommario Scienza, tecnologia, arte della stampa e della comunicazione

Primo Piano

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Direttore Responsabile Gisella Bertini

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Coordinamento editoriale Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu

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Marketing e Vendita Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu

Osservatorio mercato

Redazione Stefano Legnani, Chiara Riccardi

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www.printpub.net

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Il libro, un amore infinito come la torta della nonna Editoria libraria, un’industria che fa sistema e cultura L’industria del libro cresce con le community

Sempre più forte la community delle etichette

Grafica e impaginazione Maria Pilia

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Produzione tecnica Margherita Sola

Soluzioni in Dettaglio 34 35 36 37

Stampa e confezione Roto3 - Castano Primo (MI)

38

Costo produzione copia € 1,50 Abbonamenti e diffusione customercare@innovativepress.eu 9 numeri all’anno.

L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile.

Italia 70 euro - Europa 100 euro

Approfondimenti Tecnici 14

Gestione Editoriale

Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

p

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Rassegna Grafica

Prodotti & Tecnologie

FM Food Machines BM Beverage Machines

16 Normativa UE 1169/2011

Editore Aut. Trib. di Milano n. 40 del 14/02/75 Iscrizione al ROC n. 5836 © BEMA-EDITRICE Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.

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Tessuti, sempre più digitali e green Textile, una pluralità di identità

Heidelberg Italia, inaugura il nuovo Digital Experience Center Etichette Avery in Teslin ultraresistenti, flessibili e durevoli Smyth, soluzioni modulari che fanno la differenza Liyu, la sperimentazione sui materiali incontra soluzioni on demand Konica Minolta, la realtà aumentata come esperienza e opportunità Kyocera Document Solutions entra nel mondo del production printing

Obiettivo Impresa

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IL NETWORK Rassegna dell’imballaggio

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The power of (UV) light

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p Innovative Press

Quadient, brand unificato e globale per ottimizzare le connessioni Komori Italia, un anno intenso e uno sguardo al futuro

Pubblicità & Stampa sceglie Durst e colora il sud Italia Sismaitalia espande le possibilità di stampa con Fujifilm Acuity Ultra Officine Grafiche Staged, 40 anni all’insegna della qualità

LaberWorld 52

Etichette e digitale, un’unione consolidata

Dossier

Eventi

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A Natale focus su ciò che conta!

Tradizionale o digitale, l’importante è nobilitare!

Fespa svela l’edizione 2020 InPrint Munich 2019, tre giorni di innovazione

Strategie&Management 26 28

GUA Conference, confrontarsi per crescere PressUP, una nuova metamorfosi che dà valore al mercato

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Komori-IS29_ADV-240-320-alto.pdf

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26/03/18

16:46

Le 3 prime Impremia IS29 sono già in funzione in Italia

Qualità, Affidabilità, Stabilità Advanced Digital Printing System Possibilità di stampa su carte standard e supporti speciali Nessun pretrattamento necessario grazie alla tecnologia Inkjet UV LED Stampa supporti da 0.06 mm a 0.60 mm in pagina singola Elevata qualità di stampa simile all’offset Accuratezza registro di stampa simile all’offset Tecnologia KOMORI

Il libro un amore infinito come la torta della nonna Si sa, in Italia si legge sempre meno.

Eppure il mito del libro come oggetto e “luogo” di sapere resta intatto.

Da “Il nome della rosa” alla saga di “Harry Potter”, da “Fahrenheit 451” a “Il libraio di Kabul” i libri e le librerie sono nell’immaginario collettivo dei veri e propri archetipi, come il Natale o la torta di mele della nonna.

L’opinione

S

i legge sempre meno ma il fatturato di settore è in crescita. Si legge meno ma la varietà aumenta, così come aumentano gli influencer non solo per i lettori, come Petunia Ollister, ma anche per gli addetti ai lavori, come Chiara Beretta Mazzotta (Bookblister).

In qualche modo stiamo assistendo a uno dei tanti ossimori della nostra epoca: non si legge ma aumenta l’offerta, cresce l’interesse verso il settore sui social ma diminuiscono le tirature.

Ancor più significativo il fatto che la nuova frontiera dell’accoglienza in alcune regioni italiane (Sicilia prima di tutte) sia il Bed&Book, il B&B letterario in cui ogni stanza ospita una gran varietà di libri a tema.

Gli esempi si moltiplicano.

A Firenze è nata la Farmacia Letteraria in cui ogni libro è accompagnato da un bugiardino con le indicazioni terapeutiche.

In Olanda (altro paese di contraddizioni) è stato intro-

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dotto sui treni il vagone libreria, che è esattamente quello che ci immaginiamo: un vagone intero colmo di libri da leggere e sfogliare liberamente.

Il libro come oggetto ha un valore indiscusso, oggettivo ma anche emotivo e culturale. Il suo amante è spesso preda di veri e propri istinti compulsivi d’acquisto. Senza arrivare agli estremi di Umberto Eco (che aveva una libreria personale di oltre 30mila volumi), il lettore abituale acquista anche solo per il piacere di farlo, per il desiderio di avere il libro, quel libro, in casa.

E lo fa informandosi attraverso i social e il web, a volte provando prima la versione su Audible o ascoltando i podcast. Insomma, a ben vedere la tanto temuta guerra tra “book” e “ebook” non c’è stata: sono dimensioni che si intrecciano e si sostengono a vicenda.

L’archetipo resta intatto, anche grazie alla sua versione digitale.◗ www.trascurabile.it

➧ ➧ ➧ ➧ EDITORIA E INNOVAZIONE DIGITALE

Editoria libraria un’industria che fa sistema e cultura L’industria editoriale resta il primo comparto culturale per fatturato. All’interno di questa si pone il settore librario dalle mille sfaccettature capace di “fare sistema” a livello nazionale per affrontare le sfide complesse che un mondo sempre più globalizzato propone.

Questo il quadro che emerge nei sentiment di questo mercato.

L’

editoria libraria è un ambito culturale per sua natura aperto a una molteplicità di imprese e di autori. Nulla come il libro è garanzia di pluralismo e diversità culturale. Questo settore conserva l’orgoglio di un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale.

Il mercato del libro nel 2018, con un fatturato di 3,170 miliardi di euro, chiude in area positiva, in crescita del 2,1% rispetto all’anno precedente, consolidando il risultato del 2017 (+4,5%). Nel dato è compreso il peso di Amazon e l’usato. Questo risultato conferma che l’industria editoriale resta la prima industria culturale del Paese.

Dal Rapporto sullo stato dell’editoria in Italia 2019, a cura dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE), il comparto è sempre più proiettato verso l’estero: nel 2018 si conferma la crescita nella vendita di diritti, con un +9,0% rispetto al 2017. Risultati positivi sono stati registrati anche per il numero di imprese attive (+1,4%), il numero di titoli pubblicati (+9,8%) e quello dei titoli commercialmente vivi (+10,1%) che sono oltre 1,2 milioni. Un numero, quest’ultimo, in progressivo aumento e che esprime la potenzialità di avere un buon catalogo – essenza stessa del lavoro dell’editore – da valorizzare al meglio negli store online. La lettura risulta sostanzialmente stabile, ma diminuisce, in media, il tempo che le viene dedicato.

Cresce il numero delle case editrici attive Sono 4.972 le case editrici che hanno pubblicato almeno un titolo nel corso dell’anno (+1,4% rispetto al 2017). Rispetto al 2010 sono attive sul mercato 825 nuove case editrici che devono cercare di posizionare il loro marchio e il loro progetto editoriale in libreria, nella distribuzione e presso segmenti più o meno specializzati di lettori.

Aumenta il numero di titoli pubblicati

ruolo importante Un

nel mantenimento di un catalogo di titoli

«vivi» lo si deve alle nuove tecnologie di stampa digitale.

Nel 2018 le case editrici italiane hanno pubblicato 78.875 titoli, in crescita rispetto al 2017. La crescita del numero di titoli pubblicati è il prodotto delle minori barriere all’accesso nella parte editoriale del processo: dallo scouting alla traduzione, all’impaginazione fino alla stampa. Lo sviluppo del print on demand, sempre più integrato nella filiera distributiva, permette di produrre piccoli stock utili anche per titoli a bassa rotazione o di ristampare just in time il titolo richiesto dalla libreria.

All’interno della varia (74.695 novità), crescono tutti i generi, dalla fiction italiana e straniera (+6,0%) e alla non fiction generale (+13,1%), specialistica (+15,8%), pratica (manualistica: +6,3%); i libri per ragazzi segnano un +5,9%. Un ruolo importante nel mantenimento di un catalogo di titoli «vivi» lo si deve da un

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LA LETTURA La lettura continua a mostrare segni negativi, ma più attenuati rispetto al calo subito tra il 2011 e il 2014.

Secondo l’Osservatorio AIE sulla lettura e i consumi culturali, nel 2018 ha letto almeno un libro, un e-book o un audiolibro nei dodici mesi precedenti il 62% della popolazione nella fascia 15-75 anni di età, pari a circa 28,2 milioni di persone. Questa percentuale risulta pari al 60% se si considera unicamente la lettura di libri.

Tra i cinque maggiori mercati editoriali europei, l’Italia è il Paese con il più basso indice di lettura di libri tra la popolazione adulta. Questo costituisce il principale problema di crescita dell’editoria nazionale. L’Italia è anche il Paese in cui chi legge ha tra i più bassi indici di lettura, sempre rispetto alle principali editorie europee. Quasi la metà (il 41%) di chi dichiara di aver letto non arriva a tre libri l’anno e solo il 17% ha letto almeno un libro al mese.

I canali di acquisto La libreria si conferma come principale canale attraverso cui gli italiani comprano libri da leggere, lato agli store di e-commerce, anche se perde dieci punti perdall’altro alle nuove tecnologie Nei primi otto mesi dell’anno, i dati di andamento centuali in un decennio (69% di stampa digitale. dei canali trade dell’editoria di varia (nuova) delle vendite nel 2018 contro il adulti e ragazzi registrano una crescita 79% nel 2007). All’interno delle In calo del +5% a valore rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. librerie fisiche assistiamo poi a la produzione Con una novità importante: la crescita, uno spostamento dalle librerie a di titoli di e-book dopo quasi 8 anni, delle copie, con un +4%. conduzione familiare a quelle di Nel 2018 sono stati pubblicaEntrambe le percentuali di crescita lasciano catena o che attraverso la formula ti 51.397 e-book. Per il secondo intravedere un consolidamento più accentuato del 2019 rispetto al 2018. del franchising sono riconducibili a anno consecutivo, si assiste a una insegne della distribuzione o editoriali. riduzione del numero di titoli, dopo i Le librerie di catena dal 36,5% passano a circa 81 mila del 2016. Nel 2018 il calo è coprire nel 2018 il 45,0% delle vendite nei cadel -17,2%, che segue il -15,9% del 2017. Rinali trade, mentre quelle indipendenti passano dal sulta rilevante il peso della produzione di e-book in 42,5% al 24,0%. Ancora fino al 2009 l’e-commerce self publishing, visto che le prime venti piattaforme del libro fisico di varia (adulti e ragazzi) non supehanno proposto 11.698 titoli, pari al 22,8% della prorava, o superava di poco, il 3% del mercato. Oggi duzione complessiva. invece la sua quota raggiunge il 24% del totale. Parallelamente, il banco libri della Gdo scende dal 18% del Cresce il mercato del libro 2009 al 7% del 2018. ◗ Nel 2018 il mercato del libro registra un segno più, con un rallentamento rispetto al 2017 e dopo tre anni consecutivi positivi con tassi di crescita progressivamente crescenti. Il valore complessivo del mercato, comprensivo della stima AIE di Amazon e dell’usato, è pari a 3,170miliardi di euro, in crescita del +2,1% rispetto al 2017. Nel 2018 le case editrici italiane hanno venduto all’estero complessivamente 7.883 diritti di edizione ai loro colleghi stranieri e hanno comprato diritti per 9.358 titoli. Negli ultimi quindici anni, la vendita di diritti presenta un tasso medio annuo di crescita ben superiore (+19,9%) rispetto a quello degli acquisti (+4,3%).

Driver di crescita si confermano l’editoria per bambini e ragazzi e in anni più recenti la narrativa: insieme rappresentano oltre il 60% dell’export.

Uno sguardo sul 2019

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➧ ➧ ➧ ➧ FUTURE BOOK FORUM

L’INDUSTRIA DEL LIBRO cresce con le community

Come sarà il libro del futuro? Quali caratteristiche dovrà avere per catturare l’interesse dei consumatori? Interagendo con le community di lettori, l’editoria innova per incontrare i loro interessi sempre in evoluzione e investe su nuovi prodotti. Importanti, in questo contesto, la flessibilità e l’elevata qualità offerte dalla stampa digitale di libri.

L

o scorso novembre, il Canon Customer Experience Center di Monaco di Baviera ha ospitato la settima edizione del Future Book Forum, che ogni anno richiama gli attori di riferimento del mercato del libro. Il tema del 2019 è stato “Crescere con le community”: intercettare gli interessi delle comunità di lettori e sfruttare le possibilità offerte dalle tecnologie di stampa digitale è infatti fondamentale per intraprendere una strategia di crescita. Attualmente i lettori si stanno spostando sempre di più verso un consumo digitale dei contenuti. Tuttavia, si prevede che i libri cartacei faranno sempre parte della vita delle future generazioni. Un primo esempio viene dal mondo della comunicazione, che ha scoperto l’importanza dell’integrazione del digitale con la stampa poiché questa crea un più forte collegamento con il cliente. Parallelamente, nell’editoria libraria la stampa rafforza il rapporto degli editori con le comunità di lettori. Dietro la scelta di ogni libro c’è una passione, e le passioni uniscono le persone creando comunità. La vicinanza alle community è il più potente mezzo a disposizione degli editori per crescere: conoscere i lettori è fondamentale perché sono la migliore fonte di informazioni e feedback su un prodotto editoriale, attraverso la quale possono essere perfezionati i servizi e le strategie future.

I pilastri delle community Le community permettono al lettore di vivere un’esperienza collettiva, che coinvolge anche l’editore. Si fondano su tre pilastri, da tenere in considerazione per creare un business model efficace: - il consumatore, ovvero una audience di riferimento che condivide un interesse specifico, una causa, una passione; - la collaborazione, ovvero la connessione tra i membri della community, spesso tramite una piattaforma online o con punti d’incontro fisici,

talvolta favorita da un brand oppure spontanea, che può concretizzarsi in dibattiti, consigli o creazione condivisa di prodotti; - il contenuto, ovvero il collante che tiene unita la community, che può prendere la forma di libri, newsletter, eventi, video e tanti altri prodotti e servizi.

tecnologia al servizio dell’editoria Le nuove tecnologie supportano gli editori nella creazione di contenuto e nel consolidare la collaborazione con e tra i lettori. In occasione del Future Book Forum 2019 sono stati presentati alcuni casi di innovazione nell’editoria libraria che mostrano come possono essere sfruttate al massimo delle potenzialità le tecnologie disponibili.

Lucas Dietrich, International Editorial Director di Thames & Hudson, ha presentato Volume, una nuova piattaforma editoriale crowdfunding con la quale Thames & Hudson ha la possibilità di sviluppare un contatto diretto con i lettori. A livello tecnologico, Volume utilizza le ultime soluzioni di stampa inkjet Océ VarioPrint i300 e Océ Color Stream 3900.

Ogni libro ha la propria community di appassionati: per rivolgersi a determinate nicchie l’editore deve imparare a rispondere ai bisogni di un pubblico più specifico. Le grandi tirature non sono adatte a questi gruppi di lettori, che sono alla ricerca di edizioni particolari e personalizzate.

Jürgen Weder, CEO dell’editore scolastico svizzero Compendio Bildungs medien, ha presentato invece la collaborazione con la tipografia Edubook. Insieme, grazie a una visione “content first”, le due realtà forniscono al mondo dell’istruzione edizioni personalizzate dagli insegnanti e cross canale, in circa quattro settimane con un minimo di 15 copie.

La tecnologia di stampa utilizzata è ColorStreamChromera. GesaSchoening, CEO di QualiFiction, ha poi illustrato LiSA (Literature-Screening & Analytic), un software basato sull’intelligenza artificiale che identifica, grazie a un database sulle vendite di oltre 40.000 testi, il potenziale di vendita di un libro in 60 secondi e rappresenta graficamente il risultato.

Non si tratta di uno strumento in grado di sostituire l’intervento umano, ma sicuramente contribuisce a rendere il business meno rischioso.

Infine, Arved Huebler, professore presso l’Institute for Print & Media Technology della Chemnitz University of Technology, ha presentato T-book – the tone book: in questo libro “parlante” tutte le connessioni del sistema audio sono stampate (sia offset che inkjet, in bobina e a foglio, su diverse tipologie di carta), senza bisogno di cavi. Questo prodotto è particolarmente adatto, ad esempio, al mondo del lusso, all’editoria per bambini, ai libri fotografici e di ricette. ◗

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La parola agli editori ... ...

De Piante, tra valore editoriale e tipografico Cristina Toffolo, fondatrice di De Piante Editore

Hoepli, un libro non ha prezzo Marco Borello di Hoepli

➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa significa fare innovazione per un editore?

In un paese in cui gli editori aprono e chiudono con medesima rapidità bisogna focalizzarsi su un modello di business ben preciso dove marketing e comunicazione non siano una disciplina destinata solo ai grandi brand. I piccoli editori come noi devono osare con contenuti ricercati e una cura maniacale per i dettagli.

Noi della De Piante Editore ci siamo focalizzati sui grandi scrittori del novecento italiano e negli ultimi tre anni abbiamo pubblicato non solo libri di valore letterario ma libri oggetto da collezionare, da leggere, da custodire e perché no da regalare.

Un libro prezioso dal punto di vista editoriale e tipografico con la presenza per ogni volume di un’opera originale (disegni, xilografie, foto), numerati e stampati in pochi esemplari in edizione limitata. Un prodotto per rilanciare i veri maestri italiani legati al mondo della letteratura e della stampa. Carte pregiate delle più note e antiche cartiere italiane. Carattere rigorosamente Bodoni, tipografo italiano, artisti italiani, legatura fatta a mano da artigiani italiani. Innovazione non solo nel concepire un prodotto alternativo ma anche nella valutazione della strategia di vendita. Oggi il successo delle piccole case editrici è dato dalla capacità di creare un canale di vendita “ibrido” scegliendo sia i metodi tradizionali che quelli più moderni. In questi anni abbiamo ricercato, selezionato e stretto rapporti con librai storici e oggi siamo fieri di servire le più belle librerie italiane e straniere capaci di capire e promuovere i nostri volumi. Librerie che si sono ribellate al mercato dei libri spazzatura o a quello dei fast-book. Siamo presenti nelle fiere di libri, organizziamo presentazioni e salotti letterari. Abbiamo comunque implementato un e-commerce che ci permettere di contattare one-to-one i nostri collezionisti con proposte dedicate. È possibile acquistare i nostri libri direttamente sul nostro sito ma ci facciamo aiutare anche dalle piattaforme di vendita più popolari come Amazon, IBS, Feltrinelli, Mondadori, ecc. Inoltre, grazie all’Art Bonus è ripartito il mecenatismo d’impresa. Diverse aziende si sono rivolte a noi per progetti editoriali letterari ed artistici. Quello che vendiamo sono libri belli da possedere ma anche progetti e percorsi a 360°. Il pubblico che può amare e apprezzare esiste e noi andiamo a prenderlo. Un eccellenza editoriale che in Italia esiste sin da Aldo Manuzio e che va rilanciata. ➥ Che valore ha il libro stampato oggi? Cosa cercate in un fornitore di stampa, anche alla luce del vostro impegno sul progetto delle vostre copertine?

Il valore di un libro si può stimare dal suo contenuto e dall’autore. Se lo scrittore è stato influente in qualche modo nella storia sicuramente il libro avrà più successo.

Un altro aspetto è il design e la manifattura del libro. La qualità delle carte, l’artista che progetta la copertina, il carattere tipografico ma soprattutto l’editing editoriale.

Noi ricerchiamo fornitori creativi e di qualità. Artigiani italiani in grado di produrre pochi esemplari a mano. Dalle scatole in tela che racchiudono i nostri libri, ai cofanetti fatti a mano, ai passepartout museali per le nostre opere.

La scelta dello stampatore e dell’artista sono fondamentali. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Glauco Daverio e il suo team del consorzio Artigiano LVG di Azzate, raffinato stampatore già per Adelphi e altre case editrici d’eccellenza.

Il lavoro più difficile è quello di convincere l’artista/VIP a collaborare al nostro progetto editoriale. Pittore e stampatore devono entrare in sintonia durante la progettazione del libro.

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➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa significa fare innovazione per un editore?

Significa capire le esigenze del mercato e adattarsi. Mai arroccarsi nelle proprie posizioni, mai stare in trincea, ma accettare sempre nuove sfide. Capendo che il mercato si evolve, ma bisogna anche capire a quale velocità: è importante infatti non solo stare al passo coi tempi, ma anche non anticiparli troppo e attendere che siano maturi per certe innovazioni. ➥ Che valore ha il libro stampato oggi? Cosa cercate in un fornitore di stampa?

Il libro stampato, in un mondo sempre più etereo, è un oggetto che non ha prezzo, dal punto di vista del valore non economico ma morale. Se una persona regala un libro, non si guarda mai il prezzo ma il suo valore, e verrà apprezzato per il suo contenuto. Il fornitore di stampa, pur innovandosi continuamente per stare dietro alle continue richieste degli editori, non dovrà mai perdere di vista la cura del libro.

➧ ➧ ➧ ➧ EDITORIA E INNOVAZIONE

Tam editore, passione per il libro di carta Marco Colombo, Tam editore ➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa significa fare innovazione per un editore?

Tam editore è una piccola casa editrice che propone “piccoli libri eccellenti” affidati a giornalisti, scrittori e professionisti. Se devo esprimere un mio pensiero credo che il mondo del libro abbia molte difficoltà di sopravvivenza, la gente legge sempre meno, molti sono passati alla lettura digitale e i giovani non hanno la passione per la lettura.

Come editori abbiamo deciso di puntare forse, anche contro tendenza, solo al libro cartaceo proprio con la volontà di riportare le persone a riscoprire le librerie e scegliere un libro sfogliandolo e toccandolo con mano. Non possiamo sicuramente non tener conto del progresso tecnologico di un mondo che sempre più diventa digitale, ma credo si debba riportare l’attenzione alla vera storia del libro che è quello cartaceo sia un semplice romanzo che un libro fotografico. Dietro a un libro c’è uno scrittore ha dedicato tempo, professionalità, ricerca, fantasia.

La ricetta per sopravvivere nel mondo editoriale credo sia trovare temi di approfondimento che portino le persone a riflettere, che è quello che stiamo cercando di fare con la nostra casa editrice, coinvolgendo professionisti che trattano quotidianamente temi in modo giornalistico e diamo la possibilità di farlo con i nostri libri. La nostra è più una passione verso il libro che non può essere tralasciata perché è parte della storia del nostro Paese. Non siamo contro il digitale. ma dobbiamo riportare le persone a riscoprire le tradizioni. Credo che sfogliare un libro nel tempo libero abbia un gusto particolare. ➥ Qual è il vostro approccio all’innovazione digitale?

La nostra azienda Editoria Grafica Colombo ha festeggiato proprio in questi giorni 50 anni dalla nascita, e da sempre viviamo di carta.

L’innovazione digitale credo sia uno strumento per migliorare la parte gestionale dell’azienda, un metodo per comunicare più velocemente con i clienti, con le istituzioni, ma non è nel nostro business.

A chi ci chiede indirizziamo su professionisti esterni che collaborano con noi, più esperti di noi.

Siamo dell’idea che non bisogna saper fare per forza tutto ma fare bene il nostro lavoro quotidiano e collaborare creando reti con il mondo che ruota intorno al nostro settore, ognuno per le proprie competenze. Solo così credo si possa offrire un servizio migliore a misura di cliente sulla base delle sue richieste.

Fai crescere la tua azienda gestendola dal preventivo alla contabilità passando dal CRM alla BUSINESS INTELLIGENCE

www.edigit.eu

Luigi Bechini, marketing manager di Geca Industrie Grafiche

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La parola agli stampatori ...

Geca, nuovo slancio nell’editoria libraria

➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa ne pensa?

Ci sono pochissimi oggetti di uso quotidiano che possono vantare la longevità del libro. Nell’ambito della comunicazione e del trasferimento del sapere, il libro stampato è di gran lunga lo strumento più antico, pur mantenendo una straordinaria attualità. Per cui concordo molto con

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questa affermazione.

Anche se ciclicamente se ne annuncia la morte, il libro di carta continua a essere uno strumento incredibilmente pratico, durevole, affidabile. E aggiungerei, anche sexy. Guardando la sua storia lunga più di 500 anni, non dovrebbe stupirci molto il fatto che l’industria del libro sia stata in grado di affrontare e superare crisi anche profondissime. È un comparto che, forse più di altri, si fonda su profonde relazioni umane, anche di respiro internazionale. In più, è un’industria che allo stesso tempo produce innovazione (diffondendo sapere, nuove conoscenze, visioni del mondo, ecc.), ma è anche capace di accoglierla per affrontare le sfide di una società che cambia. ➥ Qual è il vostro approccio all’innovazione digitale come fornitori per l’industria libraria?

Cosa contraddistingue il vostro business model?

Nei primi anni 2000, quando con l’arrivo dell’ebook in molti davano per morto il libro di carta, Geca ha intuito che quest’ultimo poteva invece rappresentare il mercato del futuro. E così, mentre i guru tecnologici si divertivano a indovinare l’anno in cui la carta sarebbe scomparsa, noi abbiamo deciso di trasformare la nostra azienda da tipografia generalista a stampatore specializzato nella produzione di libri. Abbiamo fatto importanti investimenti tecnologici e di processo, delineato una strategia di lungo periodo focalizzata sul mercato degli editori indipendenti, creato la prima piattaforma online dedicata agli editori. Avevamo ragione noi, e avevano torto i guru dell’ebook. Negli ultimi anni abbiamo ulteriormente messo a fuoco la nostra visione strategica: essere i migliori partner di stampa per gli editori in termini di prezzo, qualità del prodotto e velocità di produzione, indipendentemente dalla tiratura.

Per farlo, abbiamo investito in nuove linee di produzione basate anche su tecnologie di stampa digitale, che ci consentono di produrre qualsiasi tiratura mantenendo un costo copia molto competitivo. Così è nato Rotobook, il nostro sistema di produzione di libri dedicato agli editori indipendenti. Ma la lezione più importante che abbiamo imparato in questi anni è che l’innovazione digitale non riguarda solo la stampa. È un cambiamento che impatta su tutta l’organizzazione aziendale, sulle linee di finitura, sui sistemi di prestampa, sulla logistica, sui sistemi di gestione, sulla mentalità delle persone, ecc. Sono questi ormai i fattori chiave su cui si misura il successo e l’efficacia di un’azienda di stampa orientata al mercato del libro. Geca, in questo senso, negli ultimi due anni ha fatto passi da gigante. La conferma arriva proprio dal mercato. Da quando, nove mesi fa, abbiamo lanciato Rotobook (www.rotobook.it) abbiamo incrementato del 40% il numero di libri prodotti.

➧ ➧ ➧ ➧ ➧ ➧ ➧ ➧ editoria e innovazione

Grafica Veneta, focus sulla sicurezza del cliente Mauro Fontanari, consigliere delegato di Grafica Veneta ➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa ne pensa?

Questa è una domanda molto complessa e può essere approcciata in modi molto diversi. Se si considera la parola ‘’digitale’’ come la trasformazione di processi da analogici a digitale, la mia impressione sulla capacità degli editori di adattarsi al digitale è molto diversa e cambia da editore ad editore. Inoltre, anche all’interno di grandi gruppi editoriali alcuni marchi si sono adattati meglio di altri o alcuni settori, per esempio l’editoria scolastica, si è trasformata e ha usato la digitalizzazione per migliorare e integrare i propri prodotti fornendo dei contenuti aggiuntivi ai propri testi. Se invece pensiamo al digitale come stampa digitale, si vede una progressiva migrazione della stampa di tirature più basse a questo tipo di tecnologia motivata dal continuo miglioramento qualitativo e dalla costante riduzione dei costi di questa tecnologia che permette di arrivare ad avere una qualità ormai equivalente all’offset sia per la stampa ad un colore che per quella a quattro colori. ➥ Qual è il vostro approccio all’innovazione digitale come fornitori per l’industria libraria? Cosa contraddistingue il vostro business model?

A questo riguardo stiamo lavorando sempre di più per cercare di poter integrare i nostri sistemi informatici con quelli dei nostri clienti e per poter avere una migliore qualità e puntualità dei dati. Inoltre, intendiamo fornire informazioni in tempi stretti e precise in modo che il nostro cliente possa prendere delle decisioni senza dubbi e riducendo i rischi.

Ormai la velocità dei processi decisionali necessita di una quantità di informazioni e soprattutto di una

qualità delle stesse che non ha paragoni con il passato.

Dobbiamo cercare di consentire ai nostri clienti di rischiare il meno possibile visto che i margini sono risicati e non ci si può permettere più di fare errori.

Da parte nostra, per quello che riguarda la stampa digitale, ci siamo dotati ormai da più di un anno di due rotative digitali Canon: ColorStream ad un colore e ProStream 1000 a 4 colori, a cui si aggiungono una macchina a foglio Fujifilm Jet Press e una linea di confezione Tecnau con brossura Heidelberg.

Con questo reparto siamo in grado di fornire un prodotto con caratteristiche fisiche esattamente uguali ai prodotti stampati sulle macchine offset sia per qualità di stampa che per tipi di carta degli interni e copertine.

Questo permette ai nostri clienti di poter stampare il numero di copie di cui hanno bisogno senza appesantire i loro magazzini, non rinunciando tuttavia alla qualità e con un prezzo economicamente sostenibile, senza nemmeno dover cambiare i dorsi delle copertine poiché possiamo usare la carta originale usata per le prime edizioni stampate in offset o le carte che sono caratteristiche di quella collana.

Per il futuro pensiamo che ci sarà una sempre maggiore attenzione a questo aspetto; e noi dovremo essere pronti ad individuare le tecnologie più adatte a soddisfare le mutate e mutanti richieste del mercato.

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La parola agli stampatori ... ...

Rotolito realizza l’integrazione tra carta e digitale

Emanuele Bandecchi, marketing development di Rotolito ➥ L’industria editoriale libraria è stata definita “un’industria antica ma non vecchia, anzi innovativa, capace di reagire alla crisi, aperta al mondo, a suo agio con il digitale”. Cosa ne pensa?

Sono d’accordo con questa affermazione, il settore ha dimostrato di saper reagire alla crisi grazie a politiche innovative che hanno riguardato sia i processi industriali che i contenuti editoriali. Oggi è evidente come la digitalizzazione non abbia necessariamente danneggiato l’industria editoriale libraria, ma abbia, al contrario, portato all’attenzione della filiera nuove opportunità e modelli di business. ➥ Qual è il vostro approccio all’innovazione digitale come fornitori per l’industria libraria? Cosa contraddistingue il vostro business model?

Il nostro approccio è in linea con la strategia aziendale di Rotolito, quella di poter fornire soluzioni per

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RG • Dicembre 2019

qualsiasi esigenza senza compromessi di servizio e qualità. Per quanto concerne l’industria libraria, il nostro business model è ormai da diversi anni improntato sulle piccole tirature e su ordini sempre più frazionati, un paradigma che fornisce ai nostri clienti la possibilità di controllare meglio le vendite e ridurre stock e resi di magazzino, esponendosi meno finanziariamente e guadagnando in efficienza e flessibilità. Non un “print on demand” puro, bensì una produzione industriale e qualitativa su tirature che spaziano dalle 50 alle poche migliaia di copie.

Per approcciare questo modello abbiamo dovuto necessariamente investire in nuove tecnologie digitali, già nel lontano 2010, e automatizzare quanto più possibile il nostro flusso di lavoro interno. Lato cliente, ormai da un anno abbiamo lanciato Vantaprint, una piattaforma w2p unica nel suo genere, molto sbilanciata sul B2B e dedicata principalmente ad editori, che oggi hanno la possibilità di ordinare i propri libri (novità e ristampe) comodamente online, a dimostrazione dell’integrazione che esiste tra carta stampata e digitalizzazione.

We print your world

Mettiamo insieme inchiostri e substrati per garantire la massima versatilitĂ nella stampa.

E lo facciamo da oltre duecento anni.

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Sempre più forte la community delle etichette Elevata partecipazione al Convegno tecnico Gipea 2019, che si è tenuto il 15 novembre scorso presso l’Hotel Melià di Milano. Sono stati affrontati i temi caldi tra i quali sostenibilità e materiali green, che oggi sono diventati materia di confronto quotidiano.

I

l presidente Elisabetta Brambilla ha aperto il convegno raccontando i passi fatti dall’associazione e gli obiettivi che si prefigge. Ha delineato inoltre le sfide che vedranno impegnati gli etichettifici nei prossimi anni e annunciato la data del prossimo congresso di primavera, che si terrà a Bologna il 22 e 23 maggio 2020.

Anna Perego e Piero Pozzi di Colorgraf hanno invece trattato gli sviluppi degli inchiostri compostabili, mentre Alberto Quaglia ha fatto una riflessione sullo stato dell’arte delle carte termiche. Michele Libori ha fatto un’interessante relazione sulle principali novità che sono state presentate in occasione dell’ultima edizione di Labelexpo Europe.

Plastica, no panic!

I dati economici

Italo Vailati, segretario Gipea, ha raccontato come sta evolvendo la normativa sui prodotti plastici, un argomento tanto discusso e ancora lontano dal trovare una risoluzione. L’uso della plastica è nato per la conservazione del prodotto, ma anche per il trasporto più facile. Un’analisi di Ceflex conta 84 milioni di tonnellate di imballaggi in Europa, di questi un quarto sono in plastica. Quattro milioni di tonnellate sono imballaggi flessibili per lo più utilizzati nell’industria alimentare. Per il momento questo settore cresce ad una media del 2,1% all’anno. Nel 2015 è stato adottato il pacchetto circular economy, nel 2018 è stato pubblicato il primo documento sulla plastic strategy e sono stati dati nuovi obiettivi di riciclo e di recupero. Nel gennaio 2019 la direttiva europea per gli articoli monouso ha stabilito che entro il 2021 alcuni prodotti saranno vietati. Il 2025 sarà l’anno di deadline per andare a regime. Il pacchetto circular economy era intervenuto in particolare sul fine vita, una parte importante è quella sullo spreco alimentare. Altro problema da non trascurare sarà la microplastica. Molto importante sarà invece educare il consumatore sulle gestione del rifiuto. Inoltre, si può puntare sul ridurre il consumo dei materiali plastici. Non sarà facile trovare dei materiali di imballaggio alternativi alla plastica. Le aziende produttrici di imballaggio stanno facendo il possibile per sviluppare e adottare soluzione ecosostenibili. È necessario lavorare insieme per ottenere risultati… “abbiamo tutti bisogno di una coscienza ambientale globale, ma per fare questo dobbiamo prima di tutto educare le persone”.

In ambito comunicazione, è stata annunciata l’apertura della nuova pagina linkedin, aperta a tutte le aziende, che vuole essere un punto d’incontro dove le aziende potranno confrontarsi.

Da ultimo, ma non meno importante, l’interessante analisi di Gianluca Cinta di Partners Spa per la tradizionale presentazione dell’Osservatorio Economico del settore, giunto all’ottava edizione, che ha raccontato al pubblico i trend del settore. I dati dell’Osservatorio hanno confermato il trend di crescita della vendita di etichette autoadesive in Italia dal 2009 al 2018. Sebbene la crescita sia contenuta, i margini sono positivi e in lieve recupero. Infatti, se il 2018 è stato un anno di crescita ad un tasso contenuto, la nota positiva è che si conferma una crescita del 6,7% nei primi 9 mesi del 2019. I dati Eurostat sull’andamento del settore dei produttori di etichette autoadesive in Europa riferiscono una produzione in Italia di 752 milioni di Euro, con una quota percentuale sul totale europeo del 12,7% e una variazione con l’anno precedente in crescita dell’1,4%. L’Italia è il quarto produttore dopo Germania, Gran Bretagna e Francia. In Italia l’export è mediamente pari al 16% della produzione. L’Ebitda è in miglioramento, mentre l’Ebidt è in flessione a causa dell’incremento degli ammortamenti. Si è registrato un nuovo picco di investimenti grazie ad Industry 4.0 e si evidenzia una correlazione positiva tra capacità di investimento, crescita e marginalità. Si confermano una solidità finanziaria, ma anche buone performance per le aziende di maggiori dimensioni e per quelle molto piccole. Continua la polarizzazione delle performance. Il settore sembra essere entrato in una fase più matura del proprio ciclo di vita, una fase di consolidamento. ◗

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Elisabetta Brambilla, presidente Gipea

Andamento cipali Europa - Prin etichette di ri to ut od pr e iv autoades Germania Gran Bretagna Francia Italia Spagna Totale UE 28

Produzione 2017 (R mln) 1.112 990 825 742 560 5.836

del settore Produzione 2018 (R mln) 1130 925 866 752 587 5.907

Quota % sul Totale UE28 2018 19,1% 15,7% 14,7% 12,7% 9,9% 100%

Variazione % 2018/2017 1,6% -6,6% 5,0% 1,4% 4,8% 1,2%

L’edizione 2019 del Taga Day si è concentrata sulla tecnologia UV, un tema di forte interesse che ha richiamato numerosi partecipanti desiderosi di approfondire l’argomento e confrontarsi con le aziende che hanno partecipato alla stesura del nuovo documento TAGA.DOC.19 – la Tecnologia UV.

L’

The power of (UV) light

annuale incontro con i soci Taga Italia di quest’anno ha trattato un tema molto attuale e di enorme interesse per il settore della comunicazione stampata: la stampa offset con polimerizzazione UV. Come sottolineato dall’oggetto della giornata “The power of light”, il Taga Day 2019 si è focalizzato sul lavoro di ricerca e test dei tecnici e dei soci impegnati in questo settore e dai cui sforzi è nato il TAGA. DOC.19 - la Tecnologia UV. Un documento tecnico, un vademecum, una Forma Test, un insieme di consigli, che hanno lo scopo di diffondere, fare conoscere ed utilizzare, in modo conforme, a tutti coloro che con essa operano, questa tecnologia sempre più applicata nel settore della stampa. La giornata, ospitata presso gli spazi del Padre Monti - Fondazione Daimon di Saronno, ha visto la partecipazione di oltre 130 partecipanti, che hanno manifestato il loro apprezzamento per gli argomenti e per come sono stati trattati. La manifestazione si è aperta con il rituale saluto del “padrone” di casa Renzo Bertoldo, presidente della Fondazione Daimon, che ha ereditato la storia decennale dell’Associazione Padre Monti e che prosegue nel fornire formazione in ambito tecnico professionale Grafico Industriale con l’Istituto Tecnico “Luigi Monti” e il “Centro di Formazione Professionale ‘Padre Monti’”. Ha fatto seguito il benvenuto da parte del presidente uscente di Taga Italia, David Serenelli (nella foto), che, dopo aver offerto una panoramica delle attività di ricerca portate avanti negli ultimi mesi dall’associazione, ha aperto i lavori introducendo i temi della giornata.

Nell’arco della giornata non sono mancati gli interventi istituzionali da parte del presidente di Assografici, Emilio Albertini, e del fondatore e presidente onorario di Taga Italia, Emilio Gerboni, che con le loro parole hanno voluto sottolineare l’importanza della formazione e della ricerca tecnica.

Fare luce sull’UV Sul palco si sono succeduti Adalberto Monti, Elia Nardini e Manuel Trevisan, che con i loro interventi hanno quindi riportato le sperimentazioni eseguite dal Gruppo di Lavoro “Bilanciamento cromatico”, mostrando le ultime misurazioni fatte sui test offset eseguiti presso Ruggeri Grafiche. Hanno inoltre illustrato alcune delle attività del Gruppo di Lavoro “Tecnologia UV” che hanno portato allo sviluppo del documento tecnico TAGA.DOC.19, che ha previsto anche una sperimentazione “sul campo” e lo sviluppo di una Forma Test, presentata proprio in occasione del Taga Day, dedicata alla stampa UV e studiata appositamente per

evidenziare quei particolari utili a chi deve operare con questa tecnologia (aumento del punto, la riproduzione tonale, il gamut, ecc.). Quello redatto da Taga Italia è un documento che rappresenta un valido contributo al settore della stampa e che può essere impiegato come riferimento tecnico per gli operatori e i professionisti. Data la vastità degli argomenti e delle applicazioni, il Gruppo di Lavoro ha deciso di concentrarsi, per i contenuti del Documento Tecnico dedicato alla Tecnologia UV, unicamente sulla stampa ‘litooffset’, nello specifico a foglio. A seguire, i rappresentanti dei maggiori player del settore, che hanno contribuito alla stesura del documento, hanno illustrato lo stato dell’arte delle tecnologie disponibili sul mercato, la loro evoluzione e i vantaggi derivanti dalla loro applicazione, non trascurando gli aspetti normativi e legati alla sicurezza.

Gli argomenti trattati durante i diversi interventi: classificazione della tecnologia UV con una panoramica su durata, efficienza e manutenzione delle lampade UV; la formulazione degli inchiostri UV; caratteristiche dei rulli, dei teli gommati e dei prodotti chimici; le configurazioni delle macchine UV; la sicurezza degli utilizzatori e degli ambienti di lavoro. Successivamente, i rappresentanti delle aziende sono stati coinvolti, assieme ai tecnici Taga Italia, in una tavola rotonda sulla Tecnologia UV moderata da Angelo Meroni. Il dibattito, che ha suscitato particolare interesse presso i molti professionisti e tecnici presenti in sala, è stata un’ottima occasione per ricevere una molteplicità di informazioni utili su questo tema estremamente attuale. Il consenso di pubblico ha portato Taga Italia a ringraziare apertamente le società che hanno reso possibile questo momento di confronto, in particolare Colorgraf, PrintabLed, Sun Chemical, Komori, Printgraph e Tecnologie Grafiche. La giornata si è conclusa con l’elezione del nuovo consiglio direttivo di Taga Italia, che sarà in carica per il biennio 2020-2021: l’assemblea ha confermato il direttivo uscente, che avrà il compito di proseguire e confermare gli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi. ◗

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T

essuti

sempre più digitali e green

Si prevede che l’industria tessile globale possa crescere ad un CAGR di circa il 5% fino al 2020.

Il mercato globale potrebbe raggiungere prevedibilmente il valore di oltre 800 miliardi di dollari. L’industria globale dell’abbigliamento e del non abbigliamento potrebbe superare il valore di quasi 1000 miliardi di dollari nei prossimi due anni. Le esportazione tenderanno invece a fluttuare in futuro poiché sempre più nazioni stanno abbracciando la produzione interna.

L’

industria tessile è un mercato in continua crescita, con concorrenti chiave come Cina, Unione Europea, Stati Uniti e India. Le esportazioni cinesi di prodotti tessili sono aumentate di circa il 3% nell’anno 2018. La Cina è il principale paese manifatturiero tessile e vale quasi un quarto del settore tessile globale con un valore delle esportazioni di oltre 100 miliardi di dollari. L’industria tessile in Europa vede protagonisti Germania, Spagna, Francia, Italia e Portogallo con un valore di oltre 1/5 del settore tessile globale ed è attualmente valutata per oltre 160 miliardi di dollari. L’India è la terza più grande industria manifatturiera tessile e detiene un valore di esportazione di oltre 30 miliardi di dollari. L’India è responsabile di oltre il 6% della produzione tessile totale a livello globale ed è valutata a circa 150 miliardi di dollari. L’industria dell’abbigliamento in India potrebbe presto introdurre uno standard personalizzato di taglie di abbigliamen-

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Su scala

europea

l’Italia si posiziona attualmente sul

podio

dei principali

produttori

to. Seguono gli Stati Uniti nelle esportazioni di prodotti tessili, che sono ora diventati uno dei maggiori consumatori di prodotti tessili responsabili di quasi il 75% delle importazioni tessili totali. L’accordo sulla Brexit potrebbe portare molte incertezze nell’industria tessile globale.

IL MERCATO ITALIANO L’industria tessile italiana riveste ancora oggi un ruolo rilevante all’interno della filiera moda e dell’intero manifatturiero nazionale, nonostante profondamente ridimensionata rispetto alla prima metà del decennio scorso. Su scala europea l’Italia si posiziona attualmente sul podio dei principali produttori e vanta ancora un’elevata specializzazione in tutte le fasi della filiera con solide radici sul territorio nazionale. A monte di questa operano oggi poco meno di 14 mila imprese tessili, per un valore della produzione superiore ai 20 miliardi di euro. I mutamenti del contesto competitivo hanno penalizzato soprattutto i piccoli operatori (i contoterzisti in primis), che sono stati disorientati dai processi di apertura delle filiere produttive. In particolare, le maggiori difficoltà sono state incontrate dalle imprese attive nella fascia qualitativa medio-bassa.

Le imprese tessili ‘’vincenti’’ hanno risposto alla maggiore complessità ambientale innalzando la qualità dell’offerta e accrescendo l’integrazione lungo la filiera, al fine di controllare meglio l’approvvigionamento delle materie prime e di servire più efficacemente i clienti. Al contempo hanno investito in misura significativa sull’innovazione e la razionalizzazione dei processi produttivi a stretto contatto con l’industria

➧ ➧ ➧ ➧ Textile Printing

meccanotessile, un importante partner all’interno della filiera. L’innovazione di prodotto si è invece focalizzata sul miglioramento del contenuto qualitativo e le prestazioni tecniche dei tessuti e dei filati anche al fine di ampliarne le occasioni e le modalità di utilizzo.

In quest’ottica, negli anni più recenti, l’avvento delle tecnologie 4.0 ha portato a uno sviluppo significativo del cosiddetto E-Textile che vede in prima linea anche diverse aziende italiane. Si tratta di tessuti “intelligenti” costituiti da un insieme di fibre tessili conduttive in grado di rilevare gli stimoli ambientali e interagire, via bluetooth o wireless, con computer o smartphone.

Il tessile italiano può oggi contare su una struttura produttiva più solida, fortemente internazionalizzata (46% la quota di export su fatturato) e caratterizzata dalla presenza di un solido nucleo di imprese leader. L’aumento di redditività di queste imprese è stato ottenuto prevalentemente grazie al miglioramento della redditività delle vendite riflesso dell’upgrade qualitativo dei tessuti Made in Italy, cui si aggiunge una significativa accelerazione sul fronte dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse aziendali.

TECNOLOGIE DIGITALI Il tessile è uno dei settori della stampa digitale in più rapida crescita. Le applicazioni sono numerose, le più comuni delle quali sono l’abbigliamento, i tessuti d’arredo, il soft signage e le bandiere. È molto varia anche la scelta di inchiostri per stampanti a getto d’inchiostro. La tinta dell’inchiostro penetra le fibre del tessuto senza, generalmente, alterarne la sensazione, anche se inizialmente può rimanere un rivestimento di inchiostro che deve essere lavato dopo la stampa. Gli inchiostri che rimangono sul tessuto spesso lo rendono più rigido e alterano la sua sensazione al tatto.

Ciò che oggi chiamiamo “digital textile” è il risultato di un lungo processo evolutivo, accelerato dalla crescita esplosiva delle tecnologie inkjet e delle testine di stampa piezoelettriche nel mondo del tessile. Di modello in modello, prima uno sparuto gruppo di piccoli produttori e poi gli stessi leader dell’industria hanno sviluppato stampanti sempre più veloci, produttive e affidabili che, forti dell’introduzione di sistemi di trattamento e handling del tessuto, controller digitali, software di calibrazione combinati a inchiostri dedicati, hanno favorito l’autentica rivoluzione digitale del tessuto stampato.

Le industrie tessili per molti anni sono rimaste alla finestra, in attesa di soluzioni digitali realmente solide e affidabili, cui affidare i propri enormi volumi di stampa, salvo poi adottare la stampa inkjet quale unica via possibile per reagire ai profondi mutamenti del mercato. Complici di questo avvicinamento, infatti, sono il drastico abbassamento delle tirature, la crescente necessità di produrre piccole campionature o tessuti personalizzati e la difficoltà della serigrafia di fronte a

queste sfide. Le soluzioni inkjet, dal canto loro, fanno della flessibilità e della completa digitalizzazione del workflow produttivo le proprie armi vincenti.

I vantaggi principali del digitale La stampa digitale su tessuto sta diventando sempre più competitiva rispetto alla stampa tradizionale grazie a una serie di vantaggi che è in grado di offrire: - riduce il time to market, offrendo pertanto la possibilità di riportare la produzione dall’Estremo Oriente in Europa; - permette piccole produzioni di altissima qualità (numero infinito di colori e dettagli) ed è l’ideale per lavori di alta moda; - abbassa i costi di produzione; - riduce i costi ambientali: la tecnologia a getto d’inchiostro consente di risparmiare oltre il 75% di acqua e più del 40% di energia elettrica rispetto alla stampa tradizionale; - è alla base di nuovi modelli di business richiesti da un mercato del pret-à-porter in cui l’avvicendarsi delle collezioni non segue più le stagioni, ma avviene continuamente.◗

Tendenze in atto I tessuti tecnici sono un mercato ampio e in crescita in questo momento. In alcuni paesi si stanno sperimentando innovazioni quali abbigliamento e scarpe stampati in 3D o tessuti eleganti con piccoli chip che fungono da conduttori e convertitori di energia.

Tessuti non tessuti sono materiali non filati quindi la manodopera è meno intensiva e il prodotto può essere reso più veloce ed economico. I tessuti non tessuti sono anche molto igienici, il che è ottimo per il settore medico e gran parte dell’industria tessile.

Sostenibilità ambientale: molti paesi hanno iniziato a concentrarsi davvero sul tessile green. Alcune delle nuove innovazioni stanno realizzando abbigliamento con fondi di caffè usati, alghe o latte. Questi nuovi tessuti sono unici e stanno guadagnando popolarità sul mercato.

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Textile

In collaborazione con Heimtextil, esperti di design e tendenze internazionali hanno analizzato il mercato.

Come tema generale, “Where I Belong” affronta identità stratificate attraverso cinque diverse tendenze 20/21.

una pluralità di identità L’

ACTIVE URBAN

identità è stato un tema sempre presente nel corso di questo anno: parte di una discussione più ampia su genere e cultura diversità, tolleranza e curiosità. Oggi il processo di auto identificazione sembra più complesso che mai. Le identità si formano attraverso esperienze che si svolgono contemporaneamente, a diversi livelli. A livello locale, nazionale, globale, sia online che offline. L’identità quindi può costituirsi da molti strati diversi. In effetti, tutti gli individui possono avere identità multistrato.

Gli abitanti delle città affrontano le sfide dell’ambiente frenetico, mutevole, creato dall’uomo alla ricerca di soluzioni utilitarie e adattabili. Stimano le prestazioni tecnologiche facendo un uso intelligente delle risorse disponibili e rinnovabili. La funzionalità ha la priorità, mentre “sembra bello e funziona bene” rimane la chiave. I tessuti ibridi per interni/abbigliamento sportivo mostrano superfici lisce e un divertente mix di trame grafiche. La tavolozza mostra il blu uniforme, il grigio asfalto e il giallo caterpillar.

MAXIMUM GLAM

HERITAGE LUX

I cercatori di piacere si dilettano nella stratificazione delle influenze teatrali e dell’estetica glamour dello spettacolo, forgiando un matrimonio fantastico tra l’arte e il rendering digitale. I tessuti mostrano un atteggiamento “più è più” attraverso un mix di glam, sfumature, finta pelliccia, pelo e frange, trame jacquard e fantastiche stampe. La gamma di colori appariscente e kitsch diventa brutalmente glam grazie a lucentezza elettrica, riflessi sintetici, glitch digitale e sfocatura. Un tripudio di scontri e ribellioni.

I conservatori di eredità storiche fanno tesoro della sensualità insieme all’incredibile, all’illuminazione insieme all’oscurità, per un’esperienza immersiva completamente nuova. Questa nuova narrativa si traduce in un amore per il lusso e lo splendore, la decorazione e l’abbellimento. Trovare la bellezza nella storia e nella natura attraverso motivi ornamentali e seducenti miglioramenti della superficie. Riflettendo sulla storia antica si ottiene una tavolozza caratterizzata da enigmatico rosso sangue, zaffiro e una madreperla brillante.

PURE SPIRITUAL Gli idealisti cercano la perfezione e la purezza, ripristinando l’equilibrio connettendosi con l’ultra-naturale. Abbracciano la tecnologia mentre si spostano tra realismo e misticismo alla ricerca di un paradiso personale. Per affrontare un rinnovato legame con la natura, vengono selezionati materia organica, materie prime e tessuti puri che mostrano tracce, strutture organiche e irregolarità della natura. Le tonalità sono create dalla terra e coltivate dall’uomo. Una gamma elementare e pura riflette la fonte della loro esistenza.

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MULTI-LOCAL Gli iper-locali diventano globali, celebrando l’inclusività sull’appropriazione, onorando l’artigianato tradizionale e adattando lo sguardo del mondo per abbracciare lo scambio, l’integrità creativa e le diverse identità. Lo stile indigeno incontra influenze globali. Questa è una celebrazione del modello artigianale e decorativo, da tribale e folcloristico a geometrico e astratto. I colori dei tessuti diventano parte di una più ampia narrazione culturale, legata alla comunità locale, al patrimonio culturale e all’identità privata. ◗

© Horst A Friedrichs

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Convivialità, vicinanza, senso di appartenenza. Avere qualcosa in comune, condividere qualcosa. Stiamo oggi riconsiderando il nostro attuale stile di vita orientato al consumo e sta emergendo un nuovo senso di comunità e responsabilità.

La famiglia è, in questo contesto, il filo conduttore che accomuna i trend di Christmasworld per la stagione 2020/2021.

A

Natale FOCUS SU

ciò che conta!

Green Ritual Natura e vegetazione

U

n semplice design quasi minimalista affronta il tema della rinuncia cosciente alle cose materiali come reazione a una vecchia cultura di sprechi. Lo stile “green ritual” è caratterizzato dai colori rilassanti della vegetazione naturale in due forme chiaramente distinte. Da un lato, dominano le tonalità chiare e sobrie come grigio, tortora e sabbia, oltre al verde felce chiaro e al marrone rossastro. Questi colori trasmettono un tocco leggero e primaverile e una naturalezza purista.

Dall’altro lato, invece, prevale un mondo misterioso e dai colori ombrosi, con profonde tonalità di foglie rosse e scure, che richiamano l’autunno. “Oltre a offrire ispirazione con un tocco festoso per le decorazioni natalizie, questo stile si presta anche a un’interpretazione leggera e primaverile”, aggiunge Annetta Palmisano. Idee, tecniche, design e materiali sperimentali e creativi si scontrano con l’aspetto sobrio di questo stile. Fiori e foglie lavorati in vetro e carta, piante dipinte, motivi vegetali e fotografici sperimentali, effetti acquerello, trame irregolari e punteggiate, nonché superfici tattili, grezze e ruvide. Molti di questi disegni hanno uno sfondo intenso. Argilla e vetro lavorano insieme al legno chiaro con forme semplici e funzionali, in modo contemporaneo.

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➧ ➧ ➧ ➧ STAMPATI NATALIZI E NOBILITAZIONE

Silken Party Moda e tecnologia

I

motivi di questo mondo stilistico elegante e sensuoso sono caratterizzati da forme morbide, naturali e nebulose. Fiori e petali insoliti sono una forte fonte di ispirazione. È uno schema decorativo che si adatta molto bene a matrimoni e celebrazioni estive. Lo stile “silken party” presenta una tavolozza di colori equilibrata: da un lato, la delicata gamma di colori pastello combina morbide tonalità cremose e sfumature sorbetto fresche e femminili; la seconda variante presenta invece caratteristiche eleganti e luccicanti, con tonalità calde e delicate. Fioriture e petali sono una fonte importante di ispirazione in questo contesto. Materiali e superfici raffinati rendono lo stile “silken party” piacevole, morbido, caldo e tattile nella sua sofisticata armonia con la gamma più tenue di colori. I materiali e le decorazioni sono delicati e femminili. Un luccichio metallico, la lucentezza setosa e gli effetti vellutati opachi interagiscono tra loro. Tendaggi moderni, volumi morbidi e materiali fluidi producono atmosfere accoglienti.

Vetro e tessuti pregiati, come seta e organza, sono sottili, traslucidi e delicati. Questo stile raffinato è completato da superfici lucide e liscissime, finiture di alta qualità ed effetti delicatamente scintillanti.

Happy Get-Together

Stile urbano, con un occhio all’ambiente

P

iù tempo per la famiglia e gli amici. Più spirito di comunità. Più natura. Questo stile tipicamente urbano mira a rendere le metropoli più vivibili grazie agli incontri, condividendo e ammorbidendo i confini tra le categorie tuo/mio, privato/pubblico e città/campagna. Le nuance vitali e complesse trasportano lo spirito vibrante di un tema molto fresco, in cui la natura incontra utilizzi innovativi dei materiali. Tonalità fresche, invitanti e lattiginose ricordano spremute fresche di limone, lime e limonate alla menta, così come il grano e la paglia. Lo spettro di colori caldi è dominato da un vivace color cera arancione e da colori più tenui come il verde bottiglia da melange, effetti maculati e mix di colori realizzati tramite processi compositi. Il concetto di “seconda vita” pervade questo stile: partendo dai prodotti di scarto, come il PET e la carta, i designer stanno sviluppando idee entusiasmanti per nuove forme, trame e materiali. Il trend “happy get-together” è caratterizzato da idee non convenzionali e tecniche artigianali, come la tessitura e la legatura. Motivi originali e molto raffinati portano questo tema nei momenti condivisi di piacere e ospitalità.

Sistema a getto d’inchiostro B1 versatile e di alta qualità, con automazione totale La combinazione di automazione totale, immagini di qualità fotografica e formato perfetto per centinaia di applicazioni fanno di Acuity B1 un’innovazione fantastica nel mondo della stampa digitale.

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Dalla stampa a caldo con foil metallici all’utilizzo degli effetti a rilievo fino alla verniciatura digitale, le possibilità di nobilitare uno stampato sono molteplici e sempre più alla portata di tutti, grazie soprattutto alle nuove tecnologie.

Tradizionale o digitale

l’importante è nobilitare!

L

a stampa a caldo si dimostra sempre valida come processo tradizionale per decorare prodotti grafici di pregio, ma crescono parallelamente nuovi sistemi di nobilitazione che utilizzano tecnologie digitali molto efficaci nelle brevi tirature. In alternativa alla “stampa a caldo” si sta affermando la “laminazione a freddo” mediante la quale la foglia metallica viene trasferita sul supporto con processo offset o flexo UV usando un adesivo prestampato. Tra i vantaggi di questo procedimento possiamo citare la mancanza di cliché metallici incisi, la facilità del controllo di registro, la possibilità di riprodurre immagini a mezza tinta (retinati), l’alta velocità di applicazione, la possibilità di operare su materiali sottili e flessibili e i costi inferiori rispetto alla stampa a caldo. La laminazione a freddo è particolarmente indicata per la decorazione di materiali plastici sensibili alla temperatura. È comunque nei processi digitali che si verificano le novità più sensazionali con sistemi e macchine in grado di realizzare interventi di nobilitazione sostitutivi della laminazione a caldo e a freddo programmabili mediante appositi software gestiti in ambito prestampa.

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stampa a caldo con foil metallici

Oggi, alla

si affiancano i sistemi di

nobilitazione digitale.

Oggi, alla stampa a caldo con foil metallici e agli effetti a rilievo ottenuti con la serigrafia, si affiancano i sistemi di nobilitazione digitale che permettono di realizzare lavorazioni quali laminazione, verniciatura, rilievi, braille e molto altro su una gamma di supporti che possono spaziare dalla carta e cartone fino alle materie plastiche. Queste odierne tecnologie hanno anche un altro grande vantaggio, ossia quello della personalizzazione. Le tecnologie di nobilitazione digitale, invece, consentono di avere a disposizione soluzioni in grado di garantire questo tipo di valorizzazioni e effetti anche sulle bassissime tirature della stampa digitale.

Il mercato è sempre più sensibile alle innovazioni in questo campo che vede in prima fila i print buyer del packaging di prodotti di marca. Anche per il Natale le confezioni alimentari e beverage non perdono occasione per rifarsi il look. L’oro e l’argento restano i colori della tradizione, ma le grafiche a tema non mancano di stupire per attrarre il consumatore più legato alla tradizione natalizia. Un vestito elegante per una confezione di lusso è sempre gradito e contribuisce alla valorizzazione del prodotto e della griffe. ◗

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L’eleganza del nero per la tavola di Natale Val d’Oca

Cosfibel veste il Natale di Paco Rabanne

Per un Natale di classe, Val D’Oca suggerisce due etichette d’eccellenza, Valdobbiadene Superiore di Cartizze D.O.C.G. Dry e Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry Millesimato Nero. Accomunate dalla speciale bottiglia nera satinata, portano stile ed eleganza in tavola. Perfetti per brindisi in cui non si trascura nessun dettaglio, questi due spumanti si distinguono per grande personalità e fascino.

Valdobbiadene Superiore di Cartizze D.O.C.G. Dry è una rarità, che prende vita nel cuore di una preziosa collina, una piccola area di poco più di 106 ettari, tra i pendii di San Pietro di Barbozza, Saccol e Santo Stefano di Valdobbiadene.

Valdobbiadene Prosecco Superiore D.O.C.G. Extra Dry Millesimato Nero è uno degli spumanti più rappresentativi all’interno della gamma di referenze della Cantina, non solo icona del nome Val D’Oca ma anche nel panorama del prosecco in Italia e nel mondo.

Come un pacco che arriva attraverso la posta, questi cofanetti natalizi in latta goffrati con modanatura sono progettati per evocare i pacchi di cartone ondulato. Proposto in versione classica o da collezione in diversi formati e con decorazioni particolari, i modelli sono vestiti con il colore della fragranza che racciudono. La loro forma semplice contrasta la raffinatezza della finitura. La realizzazione dei cunei ha richiesto più prove e lo sviluppo di utensili da taglio specifici e la ricerca del miglior processo per fissare il decoro glitterato al materiale di base. Declinato in cinque colori diversi rispettivamente per One Million, One Million Lucky, Black XS For Her, Olympéa e Pure XS For Her, questo cofanetto è progettato per contenere una fragranza e uno o due prodotti supplementari. Il coperchio ha un canale in rilievo che gli consente di essere agganciato alla base per una chiusura sicura. Realizzato in metallo bianco serigrafato che viene successivamente goffrato, il cofanetto viene quindi protetto con una vernice applicata mediante flessografia. Accanto al logo del marchio, si legge il testo “Express Delivery guaranteed, whatever happens”. La decorazione è realizzata con frange ritagliate di carta laminata dorata. Il cofanetto viene consegnato in un fodero in cristallo PET prodotto da Grumbe SL, una divisione di Cosfibel Industries. Anche le edizioni da collezione sono declinate in cinque colori e in cinque taglie dedicate a Pure XS, Olympéa, Invictus, One Million e Lady Million. Questo modello senza coperchio è concepito per contenere una bottiglia grande di profumo e uno spray da viaggio.

Le carte Tassotti decorano le feste

Nel catalogo di Natale 2019 di Tassotti, le fantasie spaziano dai simboli tradizionali e senza tempo ai soggetti di ispirazione nordica, passando per motivi dall’irresistibile allure vintage. Non solo carta decorativa ma anche buste, shopper e chiudipacco perfetti per confezionare doni unici e originali. Le etichette personalizzano ogni pensiero con stile; agende settimanali o giornaliere, kit appunti e calendari per farsi ricordare tutto l’anno. Non mancano quaderni, diari e agende settimanali e giornaliere, kit appunti e calendari artistici per farsi ricordare tutto l’anno. Le scatole, realizzate interamente a mano in diverse dimensioni, sono custodi perfette dei cadeaux più preziosi o si trasformano esse stesse in regalo.

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Birra Forst impreziosisce il Natale Per la 16esima volta Birra Forst presenta la sua Birra di Natale nella pregevole bottiglia da 2 litri in vetro a tiratura limitata che, grazie al suo decoro unico, rappresenta un’idea regalo esclusiva e un oggetto da collezione. L’edizione 2019 della bottiglia di Natale raffigura un’immagine dall’alto dello stabilimento di Birra Forst e la sua innovativa sala cottura, arricchita dalla presenza dei Re Magi, accompagnati da un cammello e graziose pecorelle che raccontano una delle tante storie dell’apprezzata Foresta Natalizia di Birra Forst.

Birra Forst è stata la prima azienda in Italia a introdurre la tradizione della Birra di Natale, producendo appositamente per il periodo natalizio la speciale Birra di Natale Forst e proponendola come ideale accompagnamento alle gustose pietanze tipiche di questo periodo dell’anno. La Birra di Natale Forst, conosciuta anche come “Christmas Brew Forst” e il cui decoro varia di anno in anno, è il risultato della creatività di un lavoro fatto a mano nell’officina creativa all’interno dell’azienda.

Anche questa 16esima edizione limitata della pregiata bottiglia da 2 litri in vetro con comodo tappo meccanico è disponibile in una pratica confezione regalo.

La Birra di Natale Forst, ideata appositamente per le festività natalizie, si contraddistingue per il suo colore marcatamente ambrato, il suo sapore gradevolmente luppolato e l’aroma di malto con una bella schiuma a pori fini. Il suo corpo armonioso richiama piacevoli sensazioni di dolce che si incontrano con delicate sensazioni luppolate ed il suo retrogusto è leggero e morbido. Per una sua degustazione Birra Forst propone il boccale natalizio dai caldi colori festivi quali il rosso, il verde e l’oro.

Oltre alla rinomata bottiglia da 2 litri in vetro, la Birra di Natale Forst viene commercializzata anche in fusti da 15 e 30 litri, nel pratico fustino “Forsty” da 12,5 litri e in cluster da sei bottiglie da 33 cl, dal design natalizio.

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L’Artiere Edizioni, la foglia d’oro custodisce i ricordi L’Artiere Edizioni, giovane casa editrice indipendente specializzata in libri di fotografia di alta qualità, presenta in una limited edition di 25 copie “Jamais je ne t’oublierai”, il libro fotografico di Carolle Bénitah.

“Colleziono fotografie anonime che compro nei mercatini delle pulci. Sono attratta dalla felicità che emerge in queste foto, da queste persone che non conosco ma che sono esistite, hanno amato e sono scomparse.

Sono fantasmi che mi seguono in silenzio, e li prendo in carico per costruire un immaginario album di famiglia per riparare l’oblio. Sto ricostruendo il ricordo della mia famiglia che mi mancava, ne sto inventando un altro per far risorgere tutti gli antenati che sono scomparsi, i territori che non conoscevo e che mi sono stati elogiati”, racconta Carolle Bénitah.

Queste foto scartate, svendute per qualche euro sul marciapiede perché i discendenti non li vogliono più, cambiano status con un semplice gesto: l’applicazione della foglia d’oro sulla fotografia. Mascherando parte dell’immagine, più precisamente i volti di questi fantasmi, si moltiplicano di dieci volte le possibili proiezioni.

L’oro è un metallo inossidabile. La superficie piatta dorata opera sia come cancellazione e oblio che come una superficie lucida su cui si riflettono i nostri stessi volti.

“Scelgo fotografie che evocano qualcosa di déjà-vu, una posa familiare, momenti felici rappresentativi di tutte quelle favole raccontate sugli antenati. Questa felicità, ritualizzata come un evento, si riferisce alle bugie sul mito familiare. Rimuove la materia oscura relativa alla famiglia, che è assente in queste fotografie. [...] Come queste fotografie, che esprimono l’impossibilità dell’identificazione, anche io costruisco ricordi assenti”.

La tecnica della foglia d’oro crea lacune nella memoria e impone una distanza.

44 macchine H-UV vendute in Italia di cui 7 a LED in 4 anni!

60 macchine H-UV e Led H-UV installate in italia in 5 anni!

http://www.komori.eu

Berlino ha ospitato la conferenza europea GUA, l’evento durante il quale gli utenti delle soluzioni di gestione del flusso di lavoro Kodak hanno la possibilità di scoprire nuove opportunità di business.

Rassegna Grafica ha partecipato in esclusiva per l’Italia.

GUA Conference

confrontarsi per crescere

L

a tredicesima edizione dell’annuale conferenza europea GUA, acronimo di Graphic Users’ Association, ha richiamato a Berlino numerose aziende da tutta Europa desiderose di conoscere i progressi raggiunti in termini di tecnologia, automazione e sicurezza volti a soddisfare le esigenze della prestampa nell’ambito della stampa commerciale e di quella degli imballaggi.

Come sottolineato dai partecipanti, che ogni anno fanno in modo di ritagliarsi tre giorni del proprio tempo per essere presenti all’evento, GUA è un appuntamento imperdibile durante il quale si susseguono presentazioni, dimostrazioni, “lezioni” e workshop che illustrano le possibilità e le soluzioni adottabili per efficientare il processo produttivo delle aziende di stampa. La Graphic Users Association (GUA) è un’organizzazione mondiale senza scopo di lucro che si dedica a fornire agli utenti di soluzioni Kodak gli strumenti e le informazioni necessarie per implementare, ottimizzare e rendere più remunerativo il proprio

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processo di lavoro. GUA comprende clienti che condividono le proprie conoscenze ed esperienze per aiutarsi a vicenda. I membri della GUA e i consigli regionali lavorano a stretto contatto con Kodak per fornire feedback sulle nuove soluzioni, così come su quelle esistenti, per ottimizzare gli investimenti e affrontare al meglio le sfide tecniche e commerciali del settore.

Come evidenziato da Todd Bigger, Presidente della divisione software di Kodak e Vicepresidente della Eastman Kodak Company, “l’obiettivo della GUA è garantire ai membri l’aggiornamento rispetto alle ultime tecnologie, la promozione e la condivisione delle conoscenze, e la capacità di fornire opportunità di networking di ‘prima classe’. La conferenza di quest’anno ha offerto un pro-

gramma intenso, stimolante e formativo capace di puntare i riflettori sulle problematiche del settore più attuali e su quelle future, in particolare sull’automazione e la sicurezza. In questo scenario, come sempre avviene, l’evento di Berlino è stato contraddistinto da uno spirito di condivisione e di reciproco sostegno tra i partecipanti, che ha permesso loro di trarre profitto anche da incontri volti ad approfondire la conoscenza e migliorare le abilità pratiche nell’uso delle soluzioni Kodak”.

Tre giorni intensi Il programma della conferenza ha visto il susseguirsi di presentazioni, tavole rotonde e workshop con lo scopo di identificare i vantaggi di lavorare con Prinergy e promuovere le best practice nella gestione.

Nel suo intervento “Come guadagnare 1 milione di Euro con il tuo flusso di lavoro”, Pat McGrew, Senior Director della società di consulenza Keypoint Intelligence, ha sottolineato la crescente importanza dell’automazione integrata alla luce delle continue trasformazioni del settore: “Ogni cosa che non automatizzi è un costo. Dovete ottimizzare e migliorare il vostro flusso di lavoro. L’industria 4.0 diviene realtà quando si ha un processo di stampa totalmente automatizzato, dal momento in cui arriva il file sino al momento in cui il prodotto è finito, che preveda il minor intervento da parte degli operatori e che fornisca feed automatici al sistema di contabilità aziendale”.

Jim Continenza, Presidente Esecutivo di Eastman Kodak Company, ha sottolineato come i cambiamenti organizzativi in atto consentiranno a Kodak di concentrarsi maggiormente sulle necessità della clientela, con un impegno concreto nel supportare la crescita delle attività con l’intera gamma di prodotti Prinergy, Prosper, Sonora, le lastre e altri servizi. L’obiettivo è stato così espresso da Jim Continenza: “Continueremo a investire nella nostra attività per migliorare la vostra”.

Durante i tre giorni era attivo l’Innovation Technology Lab, un’area dove gli ospiti avevano la possibilità di confronti one-to-one con esperti per dimostrazioni sulle tecnologie Kodak e di partner come Arden Software (CAD e CAM per packaging), Callas Software (PDF preflight e ottimizzazione), Creative Edge Software (3D packaging design e visualizazione), Perfect Pattern (pianificazione dinamica della stampa) o Tharstern (MIS).

20 anni di Prinergy L’evento di quest’anno è stato anche l’occasione per celebrare il 20° anniversario di Prinergy, il workflow che, grazie al costante lavoro di ricerca e sviluppo di Kodak e il continuo confronto con gli utilizzatori, consente di offrire vantaggi alle aziende di stampa in termini di razionalizzazione della loro produzione e di attività di gestione aziendale.

Durante l’evento è stata ripercorsa l’evoluzione di Prinergy, sottolineando i vantaggi che le aziende di stampa possono trarre dalla razionalizzazione della produzione e dell’attività di gestione aziendale. Un’ottimizzazione che è possibile ottenere grazie alle soluzioni Prinergy, che sono in grado di

supportare tutti i principali processi di stampa in ambito commerciale e packaging, inclusi offset, flexo, digitale e rotocalco.L’obiettivo di Kodak è di mantenere Prinergy come una soluzione capace di integrarsi con le altre tecnologie su cui si basano i sistemi di stampa, una piattaforma aperta con cui Kodak ha la possibilità di lavorare con altri fornitori per mantenere le connessioni facili e intuitive.

Una collaborazione sempre più stretta

Service) che verrà presentata a Drupa 2020 e integrata con il lancio di una nuova gamma di servizi cloud nel 2021. Una soluzione SaaS multi-tenant come Prinergy MTE consente di raggiungere elevati livelli di efficienza ed economie di scala grazie alla capacità di servire più utenti da un’unica istanza condivisa del software (al contrario di un’architettura single-tenant in wcui ogni utente ha la propria istanza del software).

Todd Bigger ha infine voluto sottolineare l’impegno di Kodak a fianco dei propri clienti: “Quello che vogliamo fare non è vendere

Il flusso di lavoro Prinergy, attualmente arrivato alla versione 8.3, è reso disponibile con tre livelli di complessità progettati per dare la possibilità agli utenti di svilupparsi sempre più verso una gestione e un supporto software automatizzi basati su cloud, con vantaggi in termini di funzionalità più ampie, sicurezza migliorata e maggior accesso all’analisi dei dati.

Prinergy OPE (On Premise Engagement), la versione Todd Bigger, Presidente della divisione software di Kodak e Vicepresidente della Eastman Kodak Company. attualmente in uso. Supporta le precedenti versioni di Prinergy, combina l’accesso cloud con il supporto sul campo e in remoto, e fornisce servizi per il backup dei file, il ripristino di emergenza e varie attività di produzione.

Prinergy VME (Virtual Machine Engagement) con Managed Services è stato il tema principale della conferenza GUA. Basato Jim Continenza, Presidente Esecutivo di Eastman Kodak Company. interamente sul cloud Azure di Microsoft, questa solamente un prodotto, perché il prodotto versione ‘virtualizzata’ di Prinergy consente da solo non porta da nessuna parte. È la souna connessione su richiesta del workflow luzione in toto e la collaborazione che aiuta a Prinergy e include un menu di gestione sia noi che voi a prosperare. In tal senso, Koservizi volto a semplificare gli aggiornamendak continuerà ad espandere il portafoglio ti, l’ottimizzazione del sistema, l’analisi e le di Kodak Professional Services e ad adataltre funzioni. Attraverso il Managed Servitarli alle esigenze dei clienti. Oltre a questo, ces, Kodak si occupa dell’amministrazione grazie a una nuova piattaforma di formadel sistema, della sicurezza e del monitozione globale - la Kodak Print Academy, che raggio 24 ore su 24, degli aggiornamenti e sarà implementata in tempo per Drupa 2020 della risoluzione dei problemi.

- i clienti Kodak potranno addestrare e certiPrinergy MTE (Multi-Tenant Engagement), ficare i propri dipendenti”. ◗ un’implementazione SaaS (Software as a

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PressUP

una nuova metamorfosi che dà valore al mercato

“Non accettare stampe dagli sconosciuti”…

Questo lo slogan di PressUP, che ha portato partner e giornalisti nel magico mondo di Candyland, coinvolgendo gli ospiti in un evento creativo e “dolcissimo”, ricco di spunti e contenuti che riflettono una vision e un business model unici sul mercato!

I

n occasione del 10° anno di attività di PressUP, Vincenzo Cirimele, CEO e fondatore dell’azienda, ha presentato la nuova strategia che, attraverso una comunicazione disruptive, intende raccontare il cambiamento in atto. La nuova campagna pubblicitaria, infatti, si fa notare per forme e colori che richiamano al mondo fiabesco e onirico, sullo sfondo di un paesaggio di colline glassate e caramelle volanti. Il claim invita a ‘Non accettare stampe dagli sconosciuti’, un messaggio che esorta a fare la scelta giusta puntando sul valore di servizio, qualità e consulenza.

“In questi dieci anni il mercato del web-toprint si è trasformato in un luogo affollato, con player che spesso puntano al prezzo, entrando così in processi poco virtuosi che tendono a minimizzare i margini” – spiega Vincenzo Cirimele. – “PressUP intende invece dare valore a questo mercato della stampa, partendo dal presupposto che la stampa non sia in declino, come si potrebbe pensare, ma rappresenti un business dal grande potenziale, con un valore stimato di 900 miliardi di dollari. Attualmente l’azienda conta oltre 100.000 clienti e opera con 70 addetti, dal 2010 ad oggi il fatturato è aumentato di circa venti volte. Riceviamo oltre

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1000 ordini al giorno, il 60% di questi è prodotto in digitale. Il fattore vincente, che ci ha portato a questi risultati, è stato quello di dare una risposta a tutti coloro che chiedono il prodotto finito in tempi adeguati!”.

La digital transformation sta offrendo l’occasione di riorganizzare le aziende per creare maggiore valore, si tratta di un’op-

portunità che PressUP ha saputo cogliere e tradurre nella digitalizzazione di processi produttivi, supply chain, progettazione e innovazione di prodotto, fino a toccare le strategie di marketing e le vendite. Tutto, dai preventivi alle 4.000 spedizioni giornaliere, viene gestito esclusivamente mediante strumenti digitali.

Tempo di cambiamenti “Il mondo sta cambiando” ricorda Cirimele e, se un famoso proverbio cinese afferma ‘Il momento migliore per piantare un albero era dieci anni fa; il secondo momento migliore è adesso, ed ecco che per la tech company B2B è tempo di annunciare un cambiamento. Il modello che l’azienda sta sviluppando è quello che, a livello sperimentale, è già stato avviato col progetto pilota PressUP NOW che assicura, in alcune aree geografiche, la consegna in giornata. Oggi attraverso un nuovo modello a piattaforma è possibile andare oltre le zone limitrofe ed estendere il servizio a livello nazionale o meglio ancora internazionale. Ma come è possibile fare tutto questo? Vincenzo Cirimele parla di “vendita gloVincenzo Cirimele CEO di PressUP

bale, stampa locale”. E spiega: “Per fare un parallelismo potremmo attingere al funzionamento della telefonia mobile. Gli operatori garantiscono la copertura globale appoggiandosi a celle non proprietarie. Allo stesso modo PressUP sta investendo da tempo nella creazione di un network di partner, sia a monte sia a valle, con iniziative concrete come il coinvolgimento attivo in organizzazioni internazionali del calibro di Dscoop e Impriclub”. Nel primo caso si tratta di collaborazioni sul fronte produttivo, che abbattono le barriere dei costi di spedizione; nel secondo caso si punta sul potere d’acquisto di un raggruppamento di aziende che globalmente annovera più di 3.000 dipendenti e un fatturato complessivo di 800 milioni di €. “Questo ci dà l’opportunità di poter offrire un catalogo sempre più ampio e aggiornato, che anticipa tendenze e risponde alla domanda di must have del momento, come le borracce, ormai diventate oggetto del desiderio tanto da essere difficilmente reperibili”.

La valorizzazione di collaborazioni win-win per PressUP è alla base della creazione di questa piattaforma messa a fattor comune con partner selezionati capace di valicare limiti strutturali, geografici, di stoccaggio e di capacità produttiva.

Un progetto virtuoso Quello della stampa è un mercato in trasformazione: molti prodotti che si stampavano 10 anni fa oggi non si stampano più, ma se ne producono altri concettualmente diversi. Questo significa che ci sono ancora molte opportunità, ma soltanto chi sa coglierle e valorizzarle può proseguire in questo mercato.

Opportunità che PressUP è stata pronta a co-

Un momento della conferenza stampa PressUP

gliere puntando su questo “modello platform”, come lo definisce Cirimele. Un concetto che prende ispirazione da alcuni modelli di business già noti a molti e con cui si interagisce quotidianamente. “Se da un lato la pipeline crea valore linearmente, accentrando asset, produzione e staff in un unico punto, come può fare una catena alberghiera con immobili e personale in tutti i continenti, dall’altro la platform orchestra interazioni fra produttori esterni e consumatori,

Nel riquadro Madalina Pometescu, vincitrice di Bake Off Italia, maestra d’eccezione all’evento.

come fa Airbnb, che ad oggi conta zero proprietà nel mondo”, spiega Cirimele. Due modelli che rispettivamente potrebbero essere paragonati al mondo della stampa gestito in modo tradizionale, con tratti di artigianalità, e alle piattaforme di servizi online, come PressUP. Oggi dunque l’azienda romana fa un passo oltre, mettendo la propria piattaforma a fattor comune con altri stampatori e facendo leva sull’integrazione di prodotti e sull’expertise di altre aziende. La piattaforma dunque si evolve grazie alla collaborazione con partner di stampa e logistica, offrendo la possibilità di ricevere prodotti stampati in loco in tempi brevissimi. “In questo modo – conferma Cirimele - possiamo mettere a valore tantissime risorse sul territorio italiano che per la guerra dei prezzi si stanno perdendo”. Una vera e propria rivoluzione industriale nel mondo della stampa che deve far riflettere su questo progetto virtuoso, frutto della voglia di fare imprenditoria creando valore.

“Nella vendita online, l’Europa detiene il 40% del mercato. Possiamo affermare di essere dunque la punta di diamante in questa industria e lo dimostrano le grandi aziende che ne fanno parte.

– conclude Cirimele - Il web to print puro rappresenta circa il 9%, il resto viene gestito in maniera tradizionale, ma c’è ancora spazio di crescita che non dobbiamo sottovalutare”. ◗

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Neopost, punto di riferimento nelle soluzioni aziendali per connessioni di valore con i clienti attraverso canali digitali e fisici, ha annunciato il cambio della propria ragione sociale in Quadient. La nuova strategia di branding riflette la mission dell’azienda nel supportare i clienti a connettersi meglio con la propria clientela, poiché le interazioni sono diventate sempre più connesse, personalizzate e digitali.

Giorgia Aliprandi, Vice President of Field Marketing DACHIT di Quadient.

Quadient

brand unificato e globale per ottimizzare le connessioni ➥ Neopost ha annunciato il cambio della propria ragione sociale in Quadient. Quali motivazioni vi sono dietro la nuova strategia di branding?

Questo cambiamento arriva in un momento cruciale nella storia della nostra azienda ed è fondamentale per unificare la nostra organizzazione globale attorno ad un marchio di aspirazione comune. Neopost era una holding che raggruppava diverse divisioni, ma non era focalizzata nello specifico su alcune soluzioni. Oggi con la nuova organizzazione

Quadient, ci siamo concentrati su quattro soluzioni chiave: Customer Experience Management, Business Process Automation, Mail-related Solutions e Parcel Locker Solutions. Nello specifico, la soluzione Customer Experience Management – CXM offre software per le comunicazioni personalizzata e multicanale che si rivolgono ad aziende medio grandi con esigenze di comunicazione complesse e all’avanguardia. La soluzione Business Process Automation - BPA offre un portfolio completo di software per

processare i documenti elettronici, quali ad esempio la piattaforma Neosend per la fatturazione elettronica, archiviazione sostitutiva e posta ibrida. Parcel Locker Solution - PLS propone un sistema di armadietti elettronici automatizzati che permettono di distribuire in tutta sicurezza un elevato volume di pacchi informando i destinatari del loro arrivo, per rispondere alle sempre crescenti esperienze di acquisto legate al commercio elettronico. Infine la divisione Mail Related Solution - MRS, prosegue nello storico business dell’azienda, ossia la proposta di soluzioni per la gestione della corrispondenza finisca, quali affrancatrici, imbustatrici e stampanti di indirizzi. A queste, in Italia, si affiancano le attrezzature per la gestione dello stampato in ambito Arti Grafiche, con una gamma completa di soluzioni per la finitura e la nobilitazione di stampa.

➥ Quali sono i vantaggi che otterrete dall’unificazione delle attività sotto un brand dinamico e riconosciuto a livello globale?

L’unificazione sotto questo brand rafforza la spinta dell’azienda verso una crescita

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sostenibile e un impegno costante nella fornitura di soluzioni innovative. Il vantaggio principale è una concentrazione del business focalizzata su soluzioni che aiutano le aziende a connettersi al meglio con i propri clienti, a prescindere dal canale utilizzato. Il nome Neopost non corrispondeva più alla nostra offerta, poiché richiamava ad un collegamento esclusivo al solo mercato postale, e creava confusione sui mercati europei. Quadient è un nome di invenzione che indirizza gli elementi chiave oggi alla guida delle connessioni con i clienti, a partire dal momento in cui un consumatore interagisce per la prima volta con un’organizzazione fino al momento in cui riceve un prodotto o servizio. Questo nuovo brand vuole far passare questo messaggio.

➥ Qual è oggi la mission di Quadient?

Le aspettative dei clienti sono in continua evoluzione, immediatezza e semplicità sono imprescindibili. Per adattarsi ad un’esistenza «sempre attiva» e costruire una forte connessione con la clientela, è necessario offrirle un’esperienza personalizzata, pronta all’uso, coerente, significativa, conveniente e sicura, indipendentemente dal canale. La nostra mission è aiutare le aziende a sfruttare tutto il nostro portfolio di soluzioni al fine di semplificare e consolidare le interazioni e le connessioni con i loro clienti finali.

➥ Quale pay off userete per “ispirare” i clienti?

“Because connections matter” è il motto che useremo per sottolineare il valore delle connessioni e per far comprendere

quanto queste siano significative. Questo slogan incarna la visione del marchio che intende porsi sul mercato come forza motrice delle esperienze più significative per i clienti di tutto il mondo.

➥ Quali sono oggi le esigenze dei clienti a cui potete dare una risposta, in particolare per la divisione graphics?

In questo ambito, ancora una volta, intendiamo semplificare le connessioni con i clienti, offrendo soluzioni che favoriscano l’interazione, attraverso risposte in tempo reale e modalità di utilizzo user-friendly. Oltre a questo, puntiamo anche ad arricchire l’interazione con un’esperienza customizzata, come ad esempio quella che si realizza attraverso le soluzioni più innovative, pensiamo alla nobilitazione digitale. In questo modo intendiamo aiutare gli stampatori a produrre una comunicazione che non sia di massa, ma mirata ad uno scopo, targettizzata ad ogni singolo cliente grazie ad esempio

al dato variabile e a nobilitazioni ad alto valore aggiunto. Per Quadient in Italia il mercato Graphics è una parte importante dell’offerta commerciale..

➥ Non solo hardware… ma anche software e servizi. Come si amplia la vostra offerta di soluzioni?

Per quanto riguarda il software, il nostro portfolio si compone di piattaforme ideali per la creazione di connessioni pertinenti e personalizzate, finalizzate al raggiungimento dell’esperienza nella customer experience.

Ad esempio Neosend, parte dell’offerta della divisione BPA, è in grado non solo di adempiere all’obbligo di invio fatture in formato elettronico, ma servizi quali la copia cortesia per il cliente e comunicazioni di posta ibrida.

In questo momento non guardiamo solo alle soluzioni, ma anche ai servizi che hanno come scopo l’attenzione all’utente finale, che può scegliere di avere una diversa esperienza di acquisto e di fruizione della comunicazione. ◗

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Komori Italia

un anno intenso e uno sguardo al futuro Il 2019 è stato un anno estremamente positivo per Komori Italia, che ha registrato un inaspettato numero installazioni e un continuo interesse nei confronti delle tecnologie H-UV e Led H-UV. Tutto pronto, infine, per Drupa 2020, dove sarà presentata definitivamente la tecnologia nanografica.

S

ilvano Bianchi, amministratore delegato di Komori Italia, traccia un bilancio dell’anno appena trascorso in termini di installazioni, spiega le ragioni alla base dell’interesse verso la Komori Impremia IS29 e fa il punto della situazione sulle tecnologie H-UV e Led H-UV. Non da ultimo, propone un’anticipazione delle novità che saranno presentate a Drupa 2020.

➥ Può fare un bilancio dell’anno in termini di business e obiettivi raggiunti per Komori Italia?

L’inizio del 2019 è stato segnato dal timore di un’eventuale fermata degli investimenti nell’industria grafica. Oggi, che siamo ormai alla fine dell’anno, possiamo affermare con soddisfazione che i risultati raggiunti sono andati oltre le aspettative. Innanzitutto, il 70% delle vendite è stato realizzato su clienti non Komori, questo vuol dire una crescita del nostro share di mercato e una conferma straordinaria per quanto riguarda l’installazione delle macchine con tecnologia H-UV e led H-UV. Il 40% delle installazione offset sono dotate di questa tecnologia. Ma la soddisfazione maggiore è stata la vendita e l’installazione delle prime digitali Komori IS29, novità che ha attirato l’interesse.

Riteniamo che nell’anno di drupa 2020 questa tecnologia ci darà ulteriori soddisfazioni.

Un’altra nota positiva per Komori Italia è stato il successo nel poststampa, un’area tecnologica dove la società fino al 2016 non era presente.

Nel corso di quest’anno abbiamo registrato cinque installazioni, dovute certamente ad un brand riconosciuto che ci ha favorito. Ultimo, ma non meno importante, il materiale di con-

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sumo. Komori non si è posta sul mercato semplicemente limitandosi alla macchina e al sistema di polimerizzazione, ma proponendo l’intera filosofia che coniuga materiali di consumo e tutto il know how che trasferiamo alla clientela.

➥ Quali sono le ragioni alla base dell’interesse verso Komori Impremia IS29? È la prima inkjet 50x70 con polimerizzazione, destinata a clienti interessati a una produzione di altissima qualità che utilizzano supporti speciali. I supporti non necessitano di primer, quindi tutti i materiali possono essere stampati e immediatamente polimerizzati. Questa è la forza della IS29, frutto dello sviluppo dell’esperienza di Komori nell’ambito offset H-UV e led H-UV. Il formato è interessante, superiore ai 50x70, è ideale per chi produce cataloghi in piccole e medie tirature, ma soprattutto per le aziende del mondo del packaging, poiché può stampare fino a 0,6 mm di spessore. Nel 2019 abbiamo installato tre macchine: una nel mondo digitale, la seconda nel packaging, mentre la terza nel settore commerciale ed editoriale.

➥ Rispetto alla tecnologia H-UV, qual è il feedback del mercato? Quali i numeri in Italia?

Il trend dell’H-UV è di forte interesse, il 40% dell’istallato è rivolto a questa configurazione.

La clientela ha sempre più bisogno di impianti di stampa che realizzino qualcosa di diverso rispetto a prodotti di massa, che vuol dire assicurare valore aggiunto.

I numeri sono

importanti: abbiamo raggiunto 60 macchine installate. Se parliamo di macchine nuove H-UV e Led, Komori dovrebbe aver raggiunto il 60% circa del mercato. Quello che ci ha portato a questo risultato in Italia, e non di meno nel mondo, è il fatto che Komori proponga al cliente una soluzione globale, fatta di materiali di consumo, consulenza, settaggio della macchina, caucciù, inchiostri ecc. La tecnologia HUV è una filosofia!

➥ Il 2020 sarà l’anno di drupa, cosa vi aspettate da questo appuntamento così importante per il settore?

Drupa è sempre stato un appuntamento di grande interesse, crediamo che per quanto riguarda i sistemi di controllo e automazione nell’offset abbiamo raggiunto un livello tale che non possiamo aspettarci altro. In fatto di configurazioni, invece, Komori presenterà una macchina da 37 pollici, che può stampare il formato 64x88, con un costo dell’impianto decisamente inferiore e un livello di tecnologia più avanzato. La novità principale è la presentazione definitiva della tecnologia nanografica, denominata NS40. Sarà presentata non più soltanto in collaudo, ma in modo definitivo, infatti la prima macchina è in fase di installazione in beta test in questi mesi.

Saremo felici a Drupa di poter accogliere i visitatori e di poter mostrare loro i risultati ottenuti in quest’area. ◗ Inquadra il QR Code per vedere la video intervista

Esperienza e innovazione tecnologica per soddisfare le esigenze di stampa, a livello nazionale e globale, di editori e imprese.

rotolito.com

Efficiency in printing.

Il 6 novembre scorso nella sede di Heidelberg Italia a Bollate è stato inaugurato il nuovo Heidelberg Digital Experience Center, che consente a clienti e prospect di testare la versatilità dei sistemi di stampa digitale su diversi tipi di supporti.

Heidelberg Italia

inaugura il nuovo Digital Experience Center

U

na grafica impattante, che unisce la forza del colore e la giocosità delle lettere, fa da sfondo alle soluzioni tecnologiche di stampa digitale di Heidelberg.

L’obiettivo di questo spazio è “trasformare la stampa in esperienza”, grazie a dimostrazioni dal vivo su molteplici supporti di stampa.

Regine dello spazio sono le soluzioni Versafire EP e EV, capaci di abbinare la massima fedeltà del colore e la flessibilità operativa.

Dal loro recente ingresso sul mercato, sono già 2000 i sistemi installati al mondo, a dimostrazione della bontà di questa gamma.

Tanti gli spunti nel workshop organizzato in occasione dell’inaugurazione: dalle agevolazioni fiscali per l’industria 4.0 al digitale di domani, non ultima la nobilitazione digitale, un mercato che cresce esponenzialmente sia in termini di interesse che di business.

PAROLA D’ORDINE: VERSATILITÀ Tanti gli stampatori che hanno visitato il nuovo centro demo e hanno apprezzato in particolar modo le prestazioni e l’affidabilità dei sistemi Versafire. Non sono mancate dimostrazioni del sistema di gestione colore Prinect Color Toolbox e del workflow altamente automatizzato Prinect Production Manager, targati Heidelberg. Inoltre moltissimi campioni stampati hanno attirato l’attenzione dei visitatori, in particolare gli stampati nobilitati con Scodix.

Versafire EV con produttività di 85/95 ppm è

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stata costruita pensando alle necessità che ogni giorno affrontano gli stampatori commerciali. Con la sua elevata produttività, la sua costante qualità di stampa e la sua alta flessibilità, offre il più alto rapporto qualitàprezzo, minimizzando gli avviamenti ed eliminando gli sprechi di carta. E il quinto colore – bianco, vernice, giallo neon, rosa fluo, rosso invisibile – offre incredibili possibilità di personalizzazione. Versafire EP da 115 o 135 ppm si rivolge al mercato delle arti grafiche

per lavori senza compromessi. La combinazione di alta velocità, produttività e flessibilità la rende ottimale per ogni genere di tiratura, mentre il registro automatico in linea e l’altissima risoluzione (2400x4800 dpi) garantiscono risultati straordinari in termini di qualità. Fra le sue caratteristiche spiccano la possibilità di stampare supporti fino a 470 g/mq – spalancandole le porte del mondo del packaging – e la modalità banner, che consente lavori fino a 1260 mm di lunghezza a lato singolo e fino a 1030 mm in fronte e retro.

Cuore di tutti i modelli Versafire è il software Prinect DFE di Heidelberg: una interfaccia utente intuitiva che semplifica il lavoro di prestampa utilizzando la collaudata tecnologia di rendering di Heidelberg per la produzione di stampati sia offset che digitali. ◗

Etichette Avery in Teslin

ultraresistenti, flessibili e durevoli Grazie al know how acquisito nella produzione di etichette di alta qualità, Avery ha sviluppato una gamma di etichette in formato SRA3 per stampanti digitali a toner secco e liquido. In particolare, le etichette Avery in Teslin (PE) bianco opaco, tenaci e durevoli anche in condizioni difficili, sono adatte per etichettare in modo sicuro in un contesto industriale, sempre con elevati standard di qualità.

A

very è un produttori di riferimento a livello mondiale di etichette e materiali adesivi, e da oltre ottant’anni offre soluzioni innovative per il lavoro e la casa.

Avvalendosi della vasta esperienza acquisita nella produzione di etichette di alta qualità, ha sviluppato una gamma di etichette in formato SRA3 (320x450mm) per stampanti digitali a toner secco e liquido. Si tratta di prodotti con ottima resa, realizzati con materiali pregiati. Il formato SRA3 consente inoltre di contenere i costi nei processi di stampa, con un risparmio fino al 50% del costo per click.

Focus sul settore industriale La gamma è certificata HP Indigo e viene proposta in un ampio assortimento in diversi materiali, per le differenti esigenze di ogni tipo di applicazione. Ad esempio, per i prodotti chimici e industriali che devono essere stoccati e/o trasportati anche in condizioni difficili, è necessario scegliere le etichette più idonee che abbiano caratteristiche di resistenza e di durata superiori a quelle standard. In questo caso sarebbe sbagliato

affidarsi alle comuni etichette da ufficio, che si possono staccare, sbiadire o rovinare in brevissimo tempo.

I vantaggi delle etichette in Teslin Le etichette Avery in Teslin (PE) bianco opaco sono adatte per etichettare in modo sicuro prodotti e contenitori sottoposti a abrasioni, immersioni in acqua salata e agenti chimici.

Sono conformi alle normative GHS, il sistema globale mondiale di segnalazione per il trasporto delle sostanze chimiche, secondo lo standard BS5609. Infatti, resistono fino a 90 giorni di immersione in acqua marina e ai raggi UV. Possono essere sterilizzate a vapore, quindi sono indicate per il settore farmaceutico, chimico e industriale. Assicurano un’etichettatura tenace e durevole anche in condizioni difficili, sempre con elevati standard di qualità. Il materiale con cui sono realizzate è micro poroso, i pigmenti di stampa penetrano all’interno dell’etichetta per migliorare durata e resistenza delle etichette stampate. La superficie è in grado di resistere alle abrasioni.

Inoltre, il Teslin (PE) è flessibile e adatto anche per superfici curve, può essere utilizzato su supporti sporchi e oleosi e ha una resi-

stenza molto forte alle temperature estreme da -40°C a + 150°C. Per questa ragione è il materiale più appropriato per l’utilizzo su barili, provette, taniche, ed è indicato anche per le superfici smaltate in vetro, ceramica, policarbonato. Queste etichette sono quindi ideali per un’ampia gamma di recipienti, per svariati utilizzi. Possono essere adoperate anche per la segnaletica all’esterno dei capannoni e magazzini, non temendo sbalzi di temperatura e variazioni climatiche e sopportando l’esposizione alla luce.

L’ampia gamma SRA3 La gamma di etichette Avery in formato SRA3 per stampanti digitali comprende anche altre tipologie di materiali, quali etichette in carta bianca patinata lucida, disponibili anche con adesivo rimovibile, in carta bianca patinata opaca, colorata e fluorescente, carta vergata ideale per le bottiglie di vino, poliestere bianco, trasparente e argento, poliestere autoaderente per la cartellonistica, seta acetata per le applicazioni sui tessuti.

Avery offre inoltre l’assistenza gratuita del Consumer Centre per informazioni e suggerimenti sui prodotti e per consigli sulle modalità di utilizzo e di stampa. ◗

Grazie al nuovissimo “Graphic Research Center” e al costante contatto con il mondo universitario, Smyth collabora e partecipa a progetti che consentono di introdurre nuove tecnologie per rendere sempre più flessibili i propri sistemi di finishing, in un mercato in continua contrapposizione tra stampa offset e stampa digitale.

Smyth soluzioni modulari che fanno la differenza

E

ssere un player competitivo sul mercato significa saper cogliere a livello globale le esigenze produttive del settore, realizzando prodotti in grado di poter semplificare i proces- si produttivi. Con la nuova cucitrice a filo refe FX-70, Smyth ha ulteriormente migliorato le proprie caratteristiche di versatilità e modularità tanto richiesti e apprezzati dalla clientela. Un modello realizzato per soddisfare qualsiasi esigenza nella produzione di blocchi libro cuciti che, a un anno di distanza dalla sua presentazione ufficiale, si è contraddistinto per le sue doti di solidità, affidabilità e produttività. La nuova cucitrice FX70 è alla base di vari modelli ad alimentazione automatica Smyth dedicati alla doppia produzione offset, digitale o ibrida come FF-70 4D, UNIT FF 70 4D, DX-70 PLUS e DIGITALINE.

Smyth FF-70 4D Il nuovo gruppo di cucitura automatico Smyth FF-70 4D si contraddistingue per il suo formato generoso (520 x 350 mm), l’impiego del supercollaudato mettifoglio per segnature automatico 4D dotato del sistema di trasporto delle segnature a squame, di 4 aperture superiori e 4 aperture inferiori a ventosa, completo del dispositivo “LAP” per la gestione delle segnature dotate di unghiatura. Tra le novità tecniche più rilevanti segnaliamo la presenza della nuovissima barra sfila segnature, progettata per consentire un agevole scarico anche delle segnature “ad album” dalla sella mobile al termine del ciclo di cucitura e il nuovissimo software (JDF compatibile). Completa il profilo tecnico della FF-70

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Smyth DX-70 PLUS

Smyth UNIT 70 4D

4D, la possibilità di gestione e controllo da remoto della cucitrice grazie al quale i tecnici Smyth, su richiesta del cliente, possono monitorare e offrire gratuitamente assistenza tecnica verificando la corretta configurazione dei parametri di funzionamento e analizzando la diagnostica in tempo reale.

Smyth UNIT 70 4D Smyth, artefice del motto “grow with us”, a testimonianza del successo di vendita ottenuto nell’ultimo anno anche nella produzione di impianti di cucitura tradizionali, presenta il nuovo sistema integrato di raccolta e cucitura UNIT 70 4D: una soluzione che prevede il collegamento di un sistema modulare di raccolta a carica verticale od orizzontale, con la nuova cucitrice FF-70 4D in grado di gestire le due operazioni (raccolta e cucitura) in linea. Un impianto che consente di ottimizzare i tempi di produzione, contribuendo decisamente alla riduzione dei costi, grazie all’impiego di un solo addetto, caratterizzato da un prezzo estremamente competitivo.

Smyth DX-70 PLUS Grazie alle innovative e brevettate soluzioni tecniche adottate, DX-70 PLUS è il sistema automatico per la produzione di blocchi libro cuciti, stampati in digitale, più venduto di Smyth.

Estremamente flessibile nel suo utilizzo, DX-70

PLUS permette la composizione multipla di segnature composte in 4ni o in 8vi accavallati,realizzando la piega incrociata a coltello. Disponibile in diverse configurazioni, può essere alimentato a foglio, mediante il collegamento diretto con una stampante digitale o attraverso il mettifoglio a pila integrato, in grado quest’ultimo di alimentare fogli di formato B2 (500 x 700 mm) da entrambi i lati.

Su richiesta, è anche disponibile la versione collegata in linea con un sistema di sbobinatura e taglio, realizzata per soddisfare qualsiasi esigenza produttiva di prodotti editoriali, stampati in digitale da bobina.

Smyth Digitaline Per soddisfare i clienti Smyth sempre più interessati a sistemi produttivi modulari, Smyth ha recentemente presentato la seconda generazione del modello Digitaline. Realizzato sulla base della DX-70 PLUS, questo modello viene fornito completo della cucitrice a filo refe automatica FF-70 4D equipaggiata di mettifoglio automatico per segnature offset. Disponibile anche in versione PLUS, la Digitaline è la soluzione “all in one” ideale per la produzione di blocchi libro cuciti stampati in digitale, offset o, sempre più richiesti dal mercato, libri ibridi (composti cioè da segnature digitali e offset). Nella versione PLUS, la nuova Digitaline viene fornita completa di una stazione di piega incrociata supplementare nella quale, un secondo coltello incrociato, provvede alla realizzazione delle segnature destinate alla produzione di riviste cucite a punto metallico o libri brossurati fresati. ◗

Smyth FF-70 4D Smyth Digitaline

Liyu

la sperimentazione sui materiali incontra soluzioni on demand Viscom ha confermato l’avanzata di Liyu nel mercato italiano e un primo traguardo da ricordare. Proprio durante la kermesse milanese, infatti, è stata venduta la 50° stampante Liyu in Italia, a meno di due anni dall’apertura della filiale commerciale nazionale.

“V

isto che lo scorso anno a Viscom abbiamo ricevuto richieste impossibili, quest’anno abbiamo realizzato l’impossibile!”, con queste parole Paolo Littamè, member of the management board di Liyu Italia, ci ha accolto nell’ampio stand, dove la società ha presentato in anteprima italiana la nuova stampante ibrida Platinum Q2, la prima di una serie di sistemi che verranno presentati nei prossimi mesi a conferma dell’ampiezza della gamma e dell’effervescenza del reparto R&D. “Questa è l’ultima nata in casa Liyu – spiega Littamé. Abbiamo presentato una macchina ibrida da 2,05 metri, 4 turbine da aspirazione ogni 50 cm, 5 cm di altezza massima con multi scelta da parte dell’utilizzatore per quanto concerne la tipologia di elettronica da implementare. In maniera molto semplice è possibile disabilitare i piani e si passa dal rigido alla bobina in 2 minuti senza difficoltà. La macchina è stata equipaggiata con il sistema di auto pulizia dei dispositivi di inchiostrazione in modo da evitare all’operatore questa operazione”.

Spinta dalla voglia di conoscere più a fondo le esigenze della clientela italiana, Liyu ha voluto intercettare nuovi spunti che saranno sicuramente fonte di ispirazione per il costante sviluppo tecnologico dei propri sistemi.

Ampiezza di gamma, che comprende sistemi

flatbed e ibridi con tecnologia LED o bulbo, stampanti roll-to-roll eco-solvente, UV e per stampa diretta su tessuto con finissaggio in linea, ma soprattutto customizzazione dei sistemi sono la chiave del successo di Liyu.

Matericità e versatilità dei supporti “Una delle richieste più pressanti che è arrivata dal mercato – prosegue Littamé - è la costruzione dell’effetto materico, quasi esasperando le potenzialità tattili della stampa.

Oltre a rispondere a questa esigenza, abbiamo aggiunto gli elementi grafici. Il fatto di aver abbracciato oltre 90 settori merceologici diversi ci ha permesso di entrare ad esempio nel mondo dell’interior decoration, con applicazioni veramente verticali. Questo nasce dalla collaborazione tra la richiesta del mercato che viene dal cliente a livello specifico e la disponibilità attuale di macchine che hanno connotazioni tali da coprire anche aree molto particolari, come ad esempio box doccia, vetri da interni, top per cucine e tutto quello che riguarda la personalizzazione di arredi interni”.

Ogni macchina viene, infatti, configurata on demand direttamente in Italia per adattarsi perfettamente alle specifiche esigenze produttive del singolo cliente. Il tutto grazie alla consulenza specializzata del team di Liyu Italia. Spiega Littamè: “Stiamo entrando in maniera prepotente nel settore dell’interior decoration grazie al fatto di poter gestire tre tipologie di teste di stampa differenti: il cliente infatti può decidere che tipo di qualità vuole ottenere e quindi quale elettronica scegliere.

Tutte le periferiche sono upgradabili, quindi pronte, sia a livello di elettronica che di idraulica, a implementare il massimo di optional a disposizione senza costi aggiuntivi anche in un secondo momento”.

In ambito applicativo Liyu ha puntato moltissimo sulla nobilitazione dei materiali e sull’effetto wow. “Abbiamo enfatizzato la

questione della nobilitazione dei materiali estremamente poveri, come ad esempio il legno MDF o il poliuretano, – racconta Littamé - questo significa dare valore a stampe e materiali che di per sé costano pochi centesimi, ma che acquisiscono quegli elementi che diventano un fattore di differenziazione per il cliente. C’è stato un grosso impegno in ricerca e sperimentazione da parte nostra nell’estremizzare le lavorazioni. Basti pensare che negli ultimi tre mesi abbiamo prodotto 1200 pezzi con effetti lenticolari e 3D per cercare di emozionare i nostri clienti”.

La scelta di Digita La ciliegina sulla torta in fiera è stata la decisione dell’azienda pugliese Digita di implementare in produzione il sistema di stampa flatbed KC-LED con tecnologia UV. “Da circa 6 anni siamo entrati nel mondo della stampa in piano con un sistema flatbed UV di medie dimensioni”, racconta Fabrizio Ripesi che, insieme alla moglie Tiziana Nardelli, ha fondato l’azienda. “Abbiamo sviluppato applicazioni impensabili, stampando su materiali davvero inusuali come pietre e mattoni. L’interesse del mercato è cresciuto nel tempo. Da qui la decisione di sostituire il sistema in uso con una tecnologia molto più performante. “La configurazione scelta è la nuova KC-LED con piano di 2x3 m, dotata di 7 teste di stampa Konica Minolta 1024i. “Uno dei vantaggi di Liyu è sicuramente l’upgradabilità del sistema. Abbiamo scelto di iniziare con una quadricromia estesa, sapendo di poter effettuare aggiornamenti nel tempo”. ◗

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Negli ultimi anni la comunicazione si è evoluta e ha aperto nuovi scenari di business. Non ultimo quello della Realtà Aumentata, capace di creare nuovi contenuti, nuove esperienze, modificando il modo in cui ci informiamo, ci intratteniamo, lavoriamo.

In questo contesto è nato l’innovativo servizio di realtà aumentata di Konica Minolta, denominato genARate.

Konica Minolta

la realtà aumentata come esperienza e opportunità

I

n un mondo sempre più digital, i mezzi di comunicazione tradizionali, come la carta, possono acquisire nuovo valore. Con gli utenti sommersi da informazioni è fondamentale per le aziende sfruttare al meglio i pochi secondi a disposizione per attrarre l’attenzione del consumatore e migliorare la sua esperienza con il brand. La realtà aumentata rappresenta proprio questa opportunità: una tecnologia innovativa che consente di attivare nuove modalità di ingaggio dei clienti, raggiungere nuovi livelli informativi e rendere l’esperienza del cliente il più possibile immersiva e coinvolgente. La nuova soluzione di realtà aumentata genARate consente di visualizzare un elemento dell’ambiente reale su smartphone/tablet e arricchirlo di testi, immagini, video e contenuti animati. Si pensi a inviti, flyer, cartoline, poster, copertine e pagine di libri e riviste, ma anche calendari e cartelloni pubblicitari: tutti possono acquisire maggior valore e suscitare più interesse se associati a contenuti digitali accattivanti.

Giovanni Fiorino, spiega: “Noi preferiamo definirla “stampa aumentata”, anche se non è un concetto tanto diffuso e conosciuto presso il

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pubblico. Stampa aumentata è il nostro modo di approcciare questo tipo di applicazioni”.

Ma cosa si intende per stampa aumentata?

“Il nostro ambito applicativo è il prodotto stampato a prescindere dal suo formato, quindi dal biglietto da visita al cartellone pubblicitario, passando per tutte le varie forme intermedie. La stampa aumentata si applica a tutto ciò che è inquadrabile con un cellulare, che abbia una superficie piana bidimensionale e che riproduca un’immagine. Non ultimo, è necessario naturalmente scaricare una app”.

genARate, user-friendly ed effetto now A livello di applicazione, Konica Minolta ha sviluppato un’app standard già disponibile

sulle due principali piattaforme, Play Store e App Store, ma è possibile creare app personalizzate per le aziende, adattata nei colori, nel brand e nel nome, una sorta di clone dell’app genARate, quindi con le stesse funzionalità.

“Tra gli ambiti applicativi che più sono interessanti – spiega Fiorino – ci sono riviste, giornali, libri, packaging, manuali, brochure, volantini, cartoline, ma anche comunicazione visiva di grande formato.

Il marcatore è l’immagine stessa, non è necessario applicare nessun altro marker, come qr code o altri codici. L’immagine target, quella che verrà inquadrata, viene caricata nel nostro portale insieme ai contenuti collegati. Fondamentale è stampare sulla pagina un logo che indichi l’immagine aumentata da inquadrare e che renda riconoscibile l’applicazione.

A parità di immagine, è possibile caricare contenuti in diverse lingue, che vengono solitamente richieste dalla multinazionali o dalle aziende che esportano globalmente. La caratteristica che distingue questa app sul mercato è la semplicità di utilizzo, è estremamente user-fliendly: si pubblica, si modifica, si cancella in tempo reale”.

Integrazione carta e digitale L’idea di fondo è dunque quella di far convergere il mondo cartaceo con quello digitale ampliando i contenuti della pagina, senza link che rimandino ai siti web. “Nei contenuti della realtà aumentata – prosegue Fiorino - è possibile integrare aree in

cui cliccare. Si possono integrare mappe e slide show correlate all’immagine target. Si può usare qualunque tipo di immagine, non c’è un processo particolare. Non si può aumentare una pagina di solo testo, un codice a barre o altri codici in bianco e nero perché non sono immagini. Devono esserci colori e contrasti. Oltre all’effetto wow, la realtà aumentata applicata alla stampa per noi è soprattutto “now”. È uno strumento che le aziende di stampa possono utilizzare oggi per differenziarsi e per fuggire dalle logiche della concorrenza sul prezzo e offrire un servizio in più. Dal punto di vista della user experience è molto efficace”.

Facile da creare, facile da provare, facile da misurare: genARate apre ad agenzie e uffici marketing nuove opportunità di business, senza rinunciare alla sicurezza garantita da Konica Minolta.

Diventare pionieri digitali Konica Minolta ha due tipi di modelli di business: nel primo caso, viene fornito l’accesso alla piattaforma in cui l’azienda cliente può caricare i propri contenuti che poi pubblica sull’app; nel secondo, si crea un servizio chiavi in mano, in cui Konica Minolta, con il supporto di un partner creativo, pubblica direttamente sull’app. Non solo, ma con genARate è possibile monitorare il successo di una campagna pubblicitaria in tempo reale e apportare da subito dei correttivi. Dal conversion rate alle visualizzazioni, dai click-trough rate alle statistiche, la stampa diventa misurabile come mai prima.

“In un mondo saturo di informazioni, la battaglia per il coinvolgimento non è mai stata così agguerrita, soprattutto da quando le esperienze digitali interattive sono diventate più diffuse”, ha affermato Alberto Steffenini, Marketing Director di Konica Minolta Italia. “In questo panorama di media in rapida evoluzione, sarebbe facile credere che la stampa sia diventata meno preziosa nel marketing mix. In realtà, è vero proprio il contrario: le organizzazioni possono utilizzare i materiali stampati per differenziarsi e diventare pionieri digitali”. ◗

Cos’è l’Augmented Reality (AR)?

Quando si parla di realtà aumentata ci si riferisce alla tecnologia che sovrappone informazioni e oggetti virtuali su scene e spazi del mondo fisico in tempo reale, creando un nuovo ambiente.

La AR crea nuove esperienze per i consumatori e nuovi servizi di valore per le imprese.

Kyocera Document Solutions entra nel mondo del production printing

In un’ottica di diversificazione del business, il produttore nipponico ha deciso di mettere a frutto la propria esperienza nella tecnologia a getto d’inchiostro lanciando sul mercato TASKalfa Pro 15000c. Da oltre 15 anni l’azienda produce testine inkjet e le fornisce a partner OEM. I mercati di riferimento saranno inizialmente stampa transazionale, transpromo e direct mail, ma in futuro il know how di Kyocera verrà esteso ad altre applicazioni, tra cui il textile.

Cristina Rossi

I

l 2019 segna un cambio di rotta importante per Kyocera Document Solutions, azienda leader nel campo delle soluzioni documentali, che ha deciso di diversificare la propria offerta entrando nel mondo della stampa di produzione. Il primo prodotto che segna l’ingresso ufficiale in questo mercato è il sistema inkjet TASKalfa Pro 15000c, presentato in anteprima a un selezionato gruppo di giornalisti italiani lo scorso 27 novembre presso la sede olandese dell’azienda. Kyocera Document Solutions, che per questa soluzione ha messo in campo la sua vasta esperienza nell’ambito della tecnologia a getto d’inchiostro, ha le idee molto chiare sul proprio posizionamento nel mercato. Il target iniziale è, infatti, quello della stampa transazionale, transpromo e direct mail, dove i clienti di riferimento sono

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organizzazioni come banche, sanità, utility e servizi pubblici, che hanno la necessità di stampare grandi volumi in modo economico ed efficiente e sentono sempre più l’esigenza di aumentare la sicurezza internalizzando la produzione.

Ma TASKalfa Pro 15000c è solo il primo componente di una famiglia che nel tempo si amplierà e andrà a includere soluzioni anche per altri mercati, come quelli del textile, del packaging e della stampa commerciale.

I motivi della scelta “Il motivo principale per cui abbiamo deciso di diversificare la nostra offerta”,

ha spiegato Marcel Ebbenhorst, manager of Production Print di Kyocera Document Solutions Europe, “è che il mercato dell’office - in cui oggi siamo leader grazie a soluzioni per la gestione documentale che includono sistemi multifunzione e stampanti - è in continuo calo e le previsioni per il futuro sono tutt’altro che rosee. L’attuale business di Kyocera non coinvolge l’84% dei volumi di stampa delle varie applicazioni (stampa promozionale, editoriale, transazionale, industriale, ecc…), che sono proprio quelle con prospettive di crescita più interessanti. Abbiamo, quindi deciso di non perdere questa opportunità ed entrare in questi mercati, iniziando da quello transazionale che, pur essendo in calo, rappresenta una quota di mercato maggiore rispetto a quella dell’office.”

Dei 40 trilioni di pagine stampate ogni anno con tutte le tecnologie, solo il 4% viene realizzato in digitale, mentre la stampa offset contribuisce attualmente per il 70% al volume totale di stampati.

“Esistono, dunque, ancora grandi margini di crescita per il digitale e il motivo per cui abbiamo optato per l’inkjet anziché per la tecnologia elettrofotografica è che quest’ultima ha ormai raggiunto la propria fase di matu-

Marcel Ebbenhorst, manager of Production Print di Kyocera Document Solutions Europe

rità e non ci sono più, secondo noi, margini di miglioramento dal punto di vista della qualità e dell’abbattimento dei costi. Rispetto al 4% dei volumi stampati in digitale, l’inkjet detiene già la percentuale più importante rispetto al laser. La tecnologia inkjet ha fatto rapidi progressi negli ultimi anni, ma è ancora aperta a futuri sviluppi, che riguarderanno non solo la parte hardware, ma anche quella dei consumabili, quindi inchiostri e carta.

Riteniamo che il comparto della stampa di produzione si affiderà sempre più all’inkjet man mano che la domanda delle aziende per tali prodotti crescerà e i vantaggi diventeranno ancora più evidenti. E anche le previsioni di mercato lo dimostrano. Secondo lo studio di Smithers Pira dal titolo ‘Il futuro della stampa inkjet fino al 2023’ il mercato internazionale dell’inkjet avrà un tasso di crescita annuo del 9,4% e nell’ambito della stampa transazionale ha già superato i volumi generati da macchine da stampa digitali elettrofotografiche.”

Caratteristiche tecniche TASKalfa Pro 15000c è un sistema alimentato a foglio (formato A4 e A3) che utilizza testine inkjet piezo e un inchiostro pigmentato a base acqua, entrambi prodotti da Kyocera, per stampare a una velocità massima di 150 pagine A4 al minuto (75 in fronte e retro), senza riduzione di velocità nel caso di utilizzo di carta spessa. Una risoluzione di 600x600 dpi, unita all’impiego di gocce d’inchiostro dalle dimensioni variabili, garantisce un’elevata nitidezza dell’immagine, mentre un’accurata messa a registro del fronte/retro assicura un posizionamento coerente dell’immagine su ogni foglio stampato. “Il foglio viene posizionato su una

cinghia di trasferimento e la sua posizione viene misurata prima di essere inchiostrato e il valore viene trasmesso alle testine di stampa, che a quel punto sanno con precisione dove creare l’immagine”, spiega Ebbenhorst.

Il sistema è in grado di stampare per un’ora senza interruzioni (9.000 fogli) grazie ad accessori di input e output ad elevata capacità.

Il ciclo di lavoro mensile massimo è di 1 milione di pagine A4.

Il dispositivo può stampare su vari tipi di

supporti, con grammatura massima di 360 g/mq, ed è disponibile dal 1° novembre in 5 diverse configurazioni.

L’interfacciamento con un controller Fiery offre la possibilità di gestire al meglio il workflow e le code di stampa, come pure la gestione colore. “E’ possibile profilare ogni supporto di stampa in modo diverso e stiamo creando un catalogo dei supporti già profilati per i nostri clienti”, conclude Ebbenhorst.

TASKalfa Pro 15000c proietta Kyocera in una nuova area di business ma, al tempo stesso, conserva molte delle caratteristiche chiave che hanno reso il marchio così famoso. Tra queste la facilità di manutenzione del dispositivo, grazie alle poche parti mobili che riducono il rischio di guasto e possono essere in molti casi sostituite dagli utenti stessi, senza l’intervento di un tecnico.

Il dispositivo garantisce, inoltre, un consumo medio di energia di soli 1,5 KwH con la configurazione standard, rappresentando uno dei migliori prodotti per efficienza energetica in questa categoria di mercato, con una conseguente riduzione dell’impatto ambientale e dei costi. ◗

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Pubblicità & Stampa sceglie Durst e colora il sud Italia

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ubblicità & Stampa, da oltre 40 anni realtà di riferimento nel panorama della stampa pugliese, ha recentemente potenziato il proprio reparto produttivo con l’installazione della roll-to-roll da 5 metri di ultima generazione firmata Durst. In funzione da giugno nella rinnovata sede di Modugno, alle porte di Bari, la nuova stampante affianca il sistema Rho P10, altra ammiraglia del produttore altoatesino per il large format printing. Nata nel 1979 come tipografia tradizionale, Pubblicità & Stampa è cresciuta passando dapprima ai moderni sistemi litografici, ampliando successivamente il proprio business con la stampa digitale. Un settore che nell’ultima decade ha registrato una grande espansione, tanto da rendere necessario un ampliamento del reparto.

Arte, colore e… digitale. È lo straordinario connubio che da ottobre a novembre 2019 ha tinto le strade, i palazzi e le spiagge di Monopoli per la quarta edizione di PhEST – See Beyond the Sea, Festival internazionale di fotografia. Una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto con opere stampate in digitale da Pubblicità & Stampa con la nuova Durst Rho 512R.

Un plus per l’azienda

prio la necessità di investire in una stampante come Durst Rho 512R, che permettesse di far fronte a richieste sempre crescenti. “Grazie alle sue performance, la nuova macchina ha accelerato i tempi di produzione, ma soprattutto ha semplificato il nostro lavoro, permettendoci di stampare direttamente su supporti fino a 5 metri di larghezza, senza necessità di effettuare saldature.

Proprio nella divisione digital printing è stata installata la nuova Rho 512R che attualmente vanta il primato di essere la 5 metri Durst più a Sud d’Italia. Inoltre è tra i pochi sistemi attualmente operativi sul territorio nazionale a essere già dotato del nuovo software proprietario Durst Workflow. “Un primato che siamo certi ci assicurerà un notevole vantaggio competitivo, di cui stiamo già iniziando a raccogliere i primi frutti”, commenta Beppe De Bartolo, titolare di Pubblicità & Stampa insieme al fratello Francesco e al padre Guido con la compagna Maria di Nuzzo, responsabile dell’area amministrativa dell’azienda. “Oltre alle stampe per il PhEST, abbiamo già realizzato in questi mesi diversi progetti altrettanto prestigiosi. I grandi eventi, gli allestimenti fieristici, così come le maxi affissioni, sono infatti da tempo uno dei core business dell’azienda, da cui è scaturita pro-

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Una partnership consolidata L’ampliamento del business è proprio uno degli obiettivi che Pubblicità & Stampa punta a raggiungere con la nuova Durst. “La nostra mission è diventare partner di riferimento per i clienti in ogni fase del processo, garantendo loro affidabilità e massima soddisfazione, dalla progettazione alla consegna puntuale. Qualità che negli anni ci hanno reso un’azienda accreditata, anche grazie al

Da sinistra: Francesco, Guido e Beppe De Bartolo, titolari di Pubblicità & Stampa

passaparola di clienti soddisfatti”, prosegue De Bartolo. Una storia di successo che da tempo si intreccia con Durst: “Abbiamo investito 6 anni fa nella prima P10 e da allora non ci siamo più lasciati. Quando abbiamo deciso di acquistare un sistema da 5 metri, abbiamo inizialmente valutato diversi marchi, ma alla fine ha prevalso la sicurezza del brand Durst in grado di assicurarci massima qualità, totale affidabilità ed ora, con i nuovi software, un pieno controllo del flusso di lavoro”. Pubblicità & Stampa è infatti una delle prime aziende italiane ad utilizzare il nuovo ecosistema Durst che comprende il software di produzione modulare Durst Print Workflow e Durst Analytics per la manutenzione preventiva, che assicurano ottimizzazione e controllo dei flussi, grazie all’analisi in tempo reale dei parametri dettagliati sui consumi e sullo stato della macchina. “Dopo un primo periodo di rodaggio,possiamo dire che il software si sta rivelando davvero molto efficace, tanto che vorremmo estenderlo all’intero reparto”, afferma De Bartolo. Una scelta vincente, tanto da far pensare già anche al prossimo investimento. “Nell’arco di qualche mese contiamo di ampliare ulteriormente il parco macchine con un’altra Durst e in particolare stiamo mirando alla nuova piattaforma P5, presentata in Italia in occasione di Viscom 2019”. ◗

Sismaitalia espande le possibilità

di stampa con Fujifilm Acuity Ultra La macchina da stampa superwide è stata installata presso Sismaitalia nel mese di agosto 2019: la maggiore produttività, la qualità e la possibilità di stampare su una più ampia gamma di substrati sono state le ragioni chiave dell’investimento.

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ujifilm ha annunciato l’installazione di una Acuity Ultra presso Sismaitalia di Verona. Sismaitalia è un’azienda operativa negli ambiti del marketing, della comunicazione d’impresa, della pubblicità ed è principalmente rivolta al mondo della grande distribuzione organizzata. Con oltre 35 anni di esperienza nel settore, l’azienda vanta oggi una specializzazione settoriale elevata che trova applicazione in ben 10 sedi presenti in tutta Italia. In particolare, Sismaitalia è specializzata nella stampa 3D e digitale di grande formato per i mercati del design di interni, del retail e dell’architettura, e realizza una vasta gamma di prodotti: poster e striscioni, materiale pubblicitario, carta da parati e stampe 3D. Qualità, innovazione e dinamicità: sono queste le caratteristiche che contraddistinguono il metodo di lavoro messo a punto dall’azienda nei diversi ambiti della distribuzione pubblicitaria.

Sismaitalia ha istituito una divisione dedicata ai servizi di stampa digitale per supporti e materiali di grande formato. Le tecnologie utilizzate sono macchine da stampa di ultima generazione che permettono di stampare in alta qualità curando ogni dettaglio. È in questa ottica che Sismaitalia ha investito in una macchina da stampa superwide come la Acuity Ultra, che assicura una maggiore produttività, qualità e la possibilità di stampare su una più ampia gamma di substrati.

Una risposta alla crescente domanda “Nel 2017, Sismaitalia ha adattato il suo modello di business per collaborare più strettamente con designer, artisti e interior designer e offrire ai propri clienti un portafoglio completo di servizi. Mentre stavamo sviluppando e snellendo la nostra attività per rispondere alle crescenti esigenze dei nostri clienti, abbiamo capito che dovevamo aumentare lo standard e la qualità dei prodotti che offrivamo, e abbiamo così deciso di rinnovare la nostra attrezzatura di stampa”, spiega Oscar Stucchi, CEO di Sismaitalia. “Le domande chiave dei nostri clienti erano rapidità di consegna, vantaggi ambientali e qualità. La Acuity Ultra soddisfava tutti questi requisiti, ed è quindi stata la scelta ovvia per noi”. “Avevamo già da tempo notato la Acuity Ultra in quanto abbiamo un rapporto di lunga data con Fujifilm. La prima volta che l’abbia-

Oscar Stucchi, CEO di Sismaitalia

mo vista in azione a Fespa 2018, ha catturato la nostra attenzione grazie alla sua elevata velocità di stampa e all’eccellente livello di qualità offerto. La Ultra migliorerà notevolmente la qualità delle stampe che realizziamo per i nostri clienti”, continua Oscar Stucchi. “E speriamo anche che ci permetta di conquistare nuovi clienti. La Ultra non solo ci permette di stampare su una più vasta gamma di formati, da piccoli a grandi, ma anche su un più ampio ventaglio di materiali. Con lo sviluppo di tendenze e innovazioni nel mercato, siamo sicuri che questo investimento ci permetterà di rimanere un passo avanti rispetto alla concorrenza. I nostri operatori delle macchine sono davvero felici dell’investimento”. “Poiché Fujifilm è sempre stato un partner affidabile, la decisione di investire è stata facile. Consigliamo vivamente di collaborare con Fujifilm. Il livello di supporto che ci hanno fornito durante il processo di vendita e installazione è stato eccezionale e vogliamo consolidare ulteriormente il nostro rapporto”, conclude Oscar Stucchi. Nils Gottfried, Wide Format Inkjet Product Manager presso Fujifilm Graphic Systems EMEA, afferma: “Siamo felici che Sismaitalia abbia scelto di investire in una Acuity Ultra e non vediamo l’ora di vedere l’impatto che avrà sulla loro attività. Desideriamo continuare a collaborare con loro e assisterli nell’evoluzione della loro attività”.◗

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Officine Grafiche Staged

40 anni all’insegna della qualità

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a 40 anni le Officine Grafiche Staged si occupano di progettare e realizzare soluzioni di stampa cucite su misura in rispetto alle esigenze comunicative dei propri clienti. In questi anni di attività, anche a seguito dell’entrata nella compagine della casa editrice Grafo nel 2006, la società si è specializzata nella realizzazione di cataloghi, house organ e mailing, estendendo l’attività al campo editoriale con la produzione di riviste ed edizioni librarie di pregio. Da sempre fortemente legata al territorio bresciano, l’azienda si è sempre distinta per l’elevato grado di qualità, costante dalla prima all’ultima copia, a cui si somma la velocità di consegna, un binomio fondamentale per rispondere con puntualità agli elevati standard richiesti della clientela. Un livello qualitativo che ha portato la società, nel 2017, ad essere la prima industria grafica italiana ad ottenere la certificazione ISO 12647-2:2013 da parte di Heidelberg, a garanzia del mantenimento della qualità di produzione in termini di colore, definizione e ripetibilità.A questo si unisce l’attenzione alla sostenibilità, evidenziata dal grande impianto fotovoltaico installato sul tetto dello stabile e dal conseguimento della certificazione FSC, volta a garantire che i prodotti stampati sono realizzati impiegando carte prodotte con legno proveniente da foreste gestite in maniera responsabile.

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Officine Grafiche Staged festeggiano i 40 anni di attività aprendo le porte del proprio stabilimento di San Zeno Naviglio, Brescia. Al loro fianco, in tutti questi anni, la tecnologia Heidelberg, che oggi riveste un ruolo fondamentale in produzione nei reparti di prestampa, stampa e legatoria.

“Durante i suoi 40 anni di attività, posso dire con orgoglio, le Officine Grafiche Staged hanno sempre potuto contare su una solida base di clienti fidelizzati, spesso nati nel contesto bresciano ma anche provenienti da altre province , con i quali siamo cresciuti insieme”, afferma Angelo Chiesa, socio fondatore nonché amministratore delle Officine Grafiche Staged.

“Clienti con cui abbiamo intrapreso un cam-

mino rafforzato dalla reciproca fiducia, e che riconoscono il valore del nostro servizio. Un esempio della stima che riscuote il nostro lavoro è la collaborazione con diverse aziende operanti nei settori della moda e delle ceramiche, i cui cataloghi richiedono una particolare qualità di stampa, per garantire la resa esatta di ogni tonalità di colore”.

Investimenti volti alla qualità Come sottolineato da Angelo Chiesa, la realtà bresciana è sempre riuscita a supportare le esigenze sempre più pressanti della clientela e a superare il periodo critico legato alla crisi economica mondiale che aveva investito il settore, grazie alla solidità dell’azienda e ai continui investimenti in tecnologia all’avanguardia. Oggi, superata questa fase, le Officine Grafiche Staged sono tornate a pieno regime, lavorando anche su tre turni per sopperire alla mole di lavoro.

Le attrezzature di cui le Officine Grafiche Staged si sono munite consentono loro di coprire un’ampia gamma di lavorazioni. “Può rivolgersi a noi chi ha bisogno di migliaia di

25 – 28. 1. 2020 Frankfurt am Main cataloghi, ma anche chi deve realizzare un depliant o un invito da stampare in piccole quantità. E chi cerca lavorazioni speciali per dare alla propria pubblicazione un tocco di originale raffinatezza” afferma Angelo Chiesa, puntualizzando sul fatto che in tutti i casi, grazie alla dotazione completa di attrezzature all’avanguardia di prestampa, stampa in offset e digitale, e legatoria, la società ha la capacità di realizzare i lavori più sofisticati e complessi. Tutti gli operatori, ad ogni livello, sono in grado di attingere alla propria esperienza per proporre soluzioni grafiche e tecniche che consentono di raggiungere in ogni situazione il miglior risultato possibile. “Chi sceglie le Officine Grafiche Staged crede nel valore di uno stampato e sa di trovare una ‘litografia’ capace di proporre qualcosa di diverso. Anzi, per certi versi privilegiamo i lavori la cui complessità di esecuzione non è comune a tutti, proprio per distinguerci sul mercato”, ci tiene a sottolineare Angelo Chiesa.

The visionary office.

Affidabilità tecnologica A supporto della qualità di stampa e della rapidità del servizio, le Officine Grafiche Staged sin dagli inizi si sono affidate alla tecnologia Heidelberg. Negli anni, le sempre più incalzanti innovazioni tecniche sono state intercettate dall’azienda di San Zeno Naviglio, che è arrivata a oggi ad avere nei suoi reparti produttivi un flusso di lavoro quasi esclusivamente marcato Heidelberg. Le attrezzature, tutte collegate al workflow di ultima generazione Prinect Production Manager, sono il CtP Suprasetter, il sistema di stampa digitale Versafire, due Speedmaster 5 colori, di cui una con vernice e tecnologia Push-to-Stop per il massimo dell’automazione, lo spettrofotometro fuori linea Image Control che, collegato ad entrambe le macchine offset, consente la verifica dell’intera superficie del foglio stampato, numerose piegatrici Stahlfolder per soddisfare ogni esigenza di piega, una linea di punto metallico Stahl ST300 e il tagliacarte Polar con pareggiatore commercializzato da Heidelberg Italia.

The stationery trends.

Grafo Edizioni A qualificare il lavoro delle Officine Grafiche Staged è anche l’investimento che l’azienda ha fatto nella divulgazione culturale e nella promozione del territorio, sostenendo l’attività di Grafo Edizioni, fondata a Brescia nel 1974 e oggi importante elemento del gruppo che fa capo a Staged. La Grafo si distingue per la capacità di valorizzare l’ambiente, la storia e la cultura delle terre bresciane.

Realizza guide (fondamentale quella di Brescia), volumi storici e fotografici, riviste capaci di farsi apprezzare per il taglio innovativo e rigoroso dei contenuti, per la cura editoriale, per l’eleganza e la pulizia della veste grafica. “Officine Grafiche Staged sono sempre state un punto di riferimento dell’editrice per la stampa della rivista trimestrale AB Atlante Bresciano e dei nostri libri – racconta Nicola Rocchi, direttore della Grafo –. Le nostre edizioni, per la loro qualità, hanno bisogno il più delle volte di una cura particolare anche nella fase di stampa; una dedizione che le Officine Grafiche Staged dimostrano per ogni lavoro che viene messo in macchina”. ◗

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Epson presenta il Calendario 2020 “Eden in Urbe” Il paradiso perduto è il protagonista di “Eden in Urbe”, il Calendario Epson 2020 firmato da Tancredi Mangano. Nelle 12 foto, il dialogo tra ambiente naturale e umano all’interno della città viene rappresentato in una prospettiva inusuale, che si richiama alle origini, quando la natura era incontaminata. Un racconto che si affianca alle storie per immagini del Calendario Epson che, con l’omaggio alla fotografia italiana tramite i suoi interpreti, compie oggi vent’anni.

“Il mio lavoro – spiega Tancredi – è nato osservando una realtà che di solito sfugge allo sguardo di chi vive in una città come Milano: l’idea era di rappresentare un luogo in cui la vegetazione è capace, nonostante gli innumerevoli ostacoli, di recuperare una dimensione quasi incontaminata. Dopo qualche giorno di lavoro ho cominciato a invertire la prospettiva in cui noi abitualmente ci muoviamo: ho iniziato a fotografare gli alberi facendo in modo che fossero gli edifici ad apparire come intrusi. E l’ho fatto in appena due mesi, a ribadire come oggi l’alternarsi delle stagioni sia frutto più dello sguardo e della memoria che di un reale avvicendarsi

nel tempo”. Lo sguardo dei grandi fotografi italiani diventa immagine concreta grazie alla tecnologia di stampa fotografica Epson.

Epson si è assunta il compito di tradurre su carta la visione artistica dell’autore: tutte le foto del calendario sono prodotte con stampanti, carte e inchiostri Epson e descrivono in maniera precisa i dettagli e le variazioni cromatiche degli scatti originali, grazie all’elevata tecnologia di stampa, oggi uno standard di qualità riconosciuto nel settore della fotografia internazionale. Il risultato è un Calendario da collezione a tiratura limitata: solo 800 copie numerate caratterizzate da immagini accurate e precise, stampate in originale e incollate a mano per ogni mese dell’anno.

Massimo Pizzocri, amministrare delegato di Epson Italia, ha affermato: “In questi vent’anni abbiamo sempre lavorato con fotografi di prestigio che ci hanno permesso non solo di dare concretezza alle loro immagini, ma anche di raccontare, in qualche modo, il mondo di Epson, laddove questo percorso è diventato comune. La visione di ognuno, sia essa artistica o di impegno concreto, magari per la salvaguardia del Pianeta, ha trovato nella nostra tecnologia lo strumento per dare vita a bellezza, precisione di racconto, potenza comunicativa delle loro immagini. E di tutto questo siamo felici e fieri”.

Colorcopy celebra il sodalizio con Roland Dallo small format al large format: sono passati più di 15 anni da quando il Gruppo Colorcopy è entrato nel mercato del digital printing grande formato puntando sulla solidità e sulla versatilità del brand Roland. Una collaborazione che è cresciuta e si è consolidata anno dopo anno, portando Colorcopy ad essere il rivenditore di riferimento di Roland in Italia. Migliaia le installazioni messe a segno negli anni, basate su rapporti fiduciari coi clienti che si affidano al Gruppo a tutto tondo: dalla consulenza per la scelta del sistema da implementare, alla fornitura di consumabili, passando per l’assistenza tecnica. La capillarità di Colorcopy, presente nel Centro-Nord con tre sedi (Brescia, Milano, Bologna), alimenta il dialogo con i clienti, che si rivolgono al team bresciano anche per l’aggiornamento tecnologico dei sistemi. A Viscom 2019 la partnership tra Roland e Colorcopy si è rivelata in tutta la sua forza, con aree espositive attigue volte ad accogliere l’ampio ventaglio di sistemi tecnologici. In occasione della kermesse milanese, tante le novità tecnologiche presentate in anteprima attraverso dimostrazioni che hanno rivelato le prestazioni dei sistemi Roland in tutta la loro versatilità. Anteprima assoluta per LEC2-300, il plotter stampa & taglio di nuova generazione che potenzia le performance dei modelli precedenti consentendo produzioni automatizzate di elevati volumi senza il presidio dell’operatore. Dotato di lampade a LED, garantisce elevati standard qualitativi ed è ideale per la produzione di etichette personalizzate e prototipi di imballaggio. Altra novità in ambito Print&Cut, TrueVIS VG-2per la stampa e taglio di grande formato. Tra i plus che la rendono unica sul mercato, la produttività e l’ottimizzazione del workflow. Proposte inedite anche per la stampa UV in piano con la nuova IU 1000, sistema flatbed con tecnologia UV f.to 1300 x 2500 e velocità fino a 116 mq/h che permette di realizzare applicazioni molto redditizie tra cui insegne, grafiche espositive, interior decoration, retroilluminati e stampa su tessuto. Grande versatilità e compatibilità con un’ampia varietà di materiali, la rendono ideale per l’utilizzo in ambito industriale.

Massima accuratezza dei dettagli contraddistingue anche la nuova Serie Laser LV, compatibile con materiali quali plastica, legno, cuoio, carta e sughero. Dotata di tecnologia laser CO2 senza contatto, assicura margini nitidi ad alta velocità.

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➧ ➧ ➧ ➧ FATTI, AZIENDE E TECNOLOGIE

Valloy, il demo center europeo è presso NTG Digital NTG Digital ha aperto le porte della nuova sede di Cerro Maggiore (MI) per un evento che ha puntato i fari sulle numerose soluzioni dedicate alla produzione di etichette distribuite. Grande interesse hanno riscosso i sistemi marcati Valloy, la casa produttrice di sistemi di stampa digitale e di finishing che ha scelto lo spazio espositivo di NTG Digital per insediare il proprio “Demo Center Europeo Valloy Inc.”.

La stampante Bizpress 13R e il sistema di fustella DuoBlade SX di Valloy formano una completa soluzione per la produzione di etichette digitali in bobina, destinata a soddisfare le esigenze di piccole e medie tirature di elevata qualità.

La stampante a LED (single-pass) Bizpress 13R lavora su bobine di larghezza massima di 330 mm, ad una velocità di stampa di 7,26 m/min e con una risoluzione 1200×2400 dpi. Garantisce, oltre ad un’alta risoluzione per piccoli caratteri, colori di alta qualità e dall’elevata saturazione. Bizpress 13R può stampare su spessori da 60 a 250 micron e, grazie alla tecnologia di fusione ad alta efficienza e al sistema di raffreddamento ad aria, consente di stampare su materiali termosensibili come PET, PP, PE, film in PVC, Tyvek e Teslin. (ndr. Leggi l’approfondimento a pag. 55) DuoBlade SX è il sistema di taglio multilama per

etichette digitali in bobina che si distingue per l’elevata flessibilità, la qualità del taglio e la velocità di esecuzione. È dotato di 2 lame in configurazione standard e fino a 4 in configurazione massima. È possibile integrare in linea l’unità di laminazione a freddo per aggiungere valore alle etichette.

Il sistema supporta fino a 15 lame longitudinali

(come standard 4 lame). Il controllo della profondità e della posizione è individuale per ogni lama, mentre il controllo di registro simultaneo di tutte le lame avviene tramite un sistema di regolazione accurata. L’accuratezza del taglio è garantita anche dalla presenza di un piano aspirato che blocca saldamente il supporto durante il taglio.

Hanno suscitato interesse anche i CtP della Cron, distribuiti in esclusiva in Italia da NTG Digital. In versione termica o UV, questi CtP consentono di soddisfare le richieste più esigenti di qualità di stampa e di flessibilità produttiva. Durante l’open house era possibile vedere in azione Cron HDI400, appositamente progettato per la produzione di lastre flessografiche e tipografiche ad alta definizione (da 2400 a 9600 dpi) per macchine da stampa a banda stretta, ma anche capace di esporre lastre offset termiche e film ablativo. Configurato con il sistema ottico laser Cron SMFO avanzato, Cron HDI-400 è in grado di produrre immagini accurate per etichette ad alta definizione.

Guandong, superati i test in condizioni estreme La qualità dei prodotti Guandong ha incontrato l’adrenalina del rally su pista.

Il 2 novembre scorso lo “Specialista delle Specialità” ha sfidato la velocità sul circuito di Franciacorta con il team GMA Motorsport a bordo della Ford Fiesta WRC Plus, unico esemplare presente in Italia. Alla guida la coppia composta dal pilota Fabrizio Fontana e dal navigatore Simona Savastano, che corrono insieme da oltre 15 anni. Un connubio vincente, quasi quanto quello composto da Guandong e Blu Sign, uno dei più dinamici distributori delle soluzioni a marchio Guandong sul territorio nazionale, di cui la Savastano è area manager. Grazie a lei e all’amicizia che da oltre vent’anni la lega all’amministratore delegato di Guandong Daniele Faoro, è stato possibile testare in condizioni estreme due prodotti di punta come il tessuto adesivo Tap della gamma Mr Magnus e la pellicola green friendly 100% poliestere Dotty Pet, entrambi messi alla prova contro un mix di alta velocità, freddo e pioggia.

Dotty PET, in particolare, è stata applicata sulla livrea della vettura direttamen-

te dai piloti qualche istante prima della partenza. Un’operazione semplicissima grazie all’adesivo a punti che evita la formazione di antiestetiche bolle e alla rigidità del poliestere che lo rende estremamente facile da maneggiare, anche ai non addetti ai lavori. L’elevata densità di punti (624.000 al mq) e la colla a solvente di ultima generazione ne garantiscono la removibilità pulita entro 6 mesi. Nonostante le avverse condizioni atmosferiche, la pellicola ha resistito per l’intera gara e, una volta rimossa, non ha lasciato residui di colla sulle grafiche sottostanti.Prova superata anche per TAP, che è stato invece applicato sulle tute indossate da pilota e navigatore. Realizzato in poliestere con colla removibile, questo particolare tessuto adesivo messo a punto da Guandong si presta a molteplici utilizzi: dalla decorazione di pareti alle pettorine, dai gadget ai mobili. Sollecitato da pioggia, basse temperature in esterno, alte temperature nell’abitacolo e movimenti dei piloti durante tutta la durata del rally, TAP è rimasto perfettamente ancorato alle tute e, una volta terminata la gara, è stato rimosso senza residui. “Proprio la nostra costante attenzione alla qualità, la spinta verso l’innovazione e la solidità della reputazione acquisita in tutta Europa ci permettono di lavorare a sempre più stretto contatto con end user, designer, architetti e allestitori per lo sviluppo di soluzioni in grado di ampliare i confini del digital printing”, commenta Faoro.

Da sinistra Daniele Faoro, Simona Savastano e Fabrizio Fontana al rally di Franciacorta

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Komori, accordo con Shinwa Factory per Impremia ns40 Komori Corporation ha annunciato di aver raggiunto un accordo con Shinwa Factory per l’esecuzione di prove sul campo della macchina Impremia NS40.

Shinwa Factory è un’azienda di produzione con un fatturato annuo pari a 3,2 miliardi di yen che fornisce una gamma completa di servizi, dalla progettazione di packaging, manifesti e materiali promozionali di vendita creativi alla stampa, elaborazione e consegna di articoli prodotti in massa. L’azienda fornisce ai clienti prodotti dall’elevato valore aggiunto su base continuativa sia in termini di diversificazione della gamma di prodotti che di controllo qualità integrato nella loro struttura di tipo one-stop shop. Impremia NS40, il cui concept è stato mostrato per la prima volta a Drupa 2016 e il cui lancio vendite è previsto per Drupa 2020, è un sistema di stampa a foglio Nanographic Printing da 40 pollici con tecnologia Nanography sviluppato integrando il know-how e le tecnologie che Komori ha coltivato nel tempo attraverso la sua attività nel settore della stampa offset.

La macchina ha una velocità di stampa pari a 6.500 fogli all’ora, una risoluzione reale di 1.200 dpi, è in grado di gestire da quattro a sette colori, è dotata di coater in linea di bordo ed è stata realizzata nel rispetto degli elevati standard qualitativi che contraddistinguono Komori. La macchina può lavorare con formati carta fino a 750 x 1050 mm, fogli di uno spessore compreso tra 0,06 mm e 0,8 mm, ed è in grado di stampare su numerosi tipi di carta per stampa offset senza procedure preparatorie particolari. Satoshi Mochida, Presidente e CEO di Komori, ha sottolineato: “Voglio prima di tutto ringraziare il Direttore rappresentante Yasunari Yamazaki per aver scelto di collaborare con Komori. Shinwa Factory è un produttore di sistemi integrati che si occupa di ogni fase del processo creativo, dalla progettazione alla produzione e consegna di packaging, manifesti e materiali promozionali di vendita creativi e di alta qualità, e che nel tempo ha realizzato un sistema di tipo one-stop, ideale per i test sul campo intensivi di Impremia NS40. Siamo sicuri che Impremia NS40 non darà un contributo importante solo all’espansione delle attività correnti di Shinwa Factory, ma potrà essere anche un utile strumento per sviluppare nuove opportunità di business dal grande valore aggiunto. La collaborazione con Shinway Factory rappresenta l’ultimo passaggio fondamentale prima della vendita e della produzione di massa”.

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Leister a Viscom 2019 A Viscom 2019, presso lo stand Giovanardi, Leister ha presentato le soluzioni di maggior interesse per il settore della comunicazione visiva e in particolare per il segmento della saldatura di banner, insegne, teloni e tende. Fra i prodotti che hanno attirato maggiormente l’attenzione, le saldatrici HEMTEK e UNIPLAN. HEMTEK ST è conosciuta dagli operatori del settore per la versatilità e intuitività del suo utilizzo. Non richiede operazioni di preparazione o finiture manuali; permette di saldare e orlare banner e teloni con una velocità di saldatura fino a 12 metri al minuto. Il comando a pedale permette di avere entrambe le mani libere per guidare il materiale. La guida per le orlature è regolabile senza ricorso a utensili. HEMTEK ST è compatta e può essere montata su qualsiasi tavolo di lavoro. Ora è disponibile anche nella versione K-ST, dove K sta per keder, il rinforzo tessile utilizzato in molte applicazioni come tende, insegne, vele e coperture per piscine. Le saldatrici UNIPLAN sono ideali per saldare con semplicità e qualità teloni di camion, tende o banner pubblicitari. L’innovazione più visibile che caratterizza i nuovi modelli UNIPLAN 300 e 500 è il dispositivo di sollevamento per i materiali da saldare, che elimina la necessità di sollevarli manualmente.

LitoQuick e Komori, partnership vincente LitoQuick, grazie alla produttività della Komori GL529HC HUV completamente robotizzata e configurata in HUV, è stato in grado di produrre in 2 giorni da 12 ore di produzione ognuno, con un operatore e un aiuto per la gestione dei bancali, ben 640 lastre pari a 160 avviamenti con tiratura media di 500 fogli ad avviamento su differenti tipi di carta e formato. LitoQuick, nasce nel 2011 dall’unione e di due storiche aziende piacentine: Tipografia Cassola e Tipografia Artigiana del Libro, dando corpo all’intuito dei tre titolari e soci fondatori Michele Fabrizi, Danilo Fabrizi e Massimo Fracchioni.

Negli anni, avviene la trasformazione da piccole aziende artigiane ad una realtà imprenditoriale grafica di medie dimensioni, capace di offrire flessibilità e affidabilità. La produzione di LitoQuick spazia infatti dalla produzione di stampati commerciali a quelli più complessi e strutturati come brochure, cataloghi, libri, riviste, stampa e Michele Fabrizi, uno dei tre soci titolari produzione packaging. L’azienda è in della LitoQuick, e Lorenzo Zucchi, grado sviluppare progetti grafici in aulo stampatore tonomia, gestire mediante analisi i file di stampa giunti da agenzie di comunicazione, fornire prove colore certificate. L’azienda vanta un punto di forza nella gestione completa del ciclo produttivo di stampati sia nel campo offset che nel digitale. Gli stampati forniti da LitoQuick garantiscono un forte impatto visivo grazie ad effetti speciali. La clientela si compone di studi grafici, agenzie di comunicazione clienti diretti. Da oltre 10 anni LitoQuick collabora con la filiale italiana di Komori.

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Cambi al Vertice in Oki Europe Dal 1° ottobre Daniel Morassut è il nuovo Vice President di OKI Europe Ltd per la Regione Sud Europa, che comprende Francia, Italia e Iberia.

Mantenendo la sua sede in Francia, Morassut ha assunto il ruolo finora svolto da Marzio Gobbato, chiamato ad affiancare il Direttore Generale di OKI Europe. Già direttore commerciale di Seiko Instruments, Daniel Morassut è entrato a far parte di OKI Europe nel 2015, quando quest’ultima ha rilevato la divisione di stampa digitale wide format di Seiko. Da subito Regional Sales Director nel segmento stampa di grande formato per l’Europa meridionale, nel 2017 il manager è stato nominato Head of Strategic Alliance EMEA, per poi divenire Sales Director per il settore delle arti grafiche e della stampa industriale.

“In questo momento ci stiamo concentrando sul segmento del retail”, ha spiegato Daniel Morassut in occasione di Viscom 2019, “e ci stiamo rivolgendo a mercati verticali quali il vino, il tessile e l’etichettatura. Vogliamo rispondere alle necessità di una clientela che stampa su particolari supporti creando soluzioni dal valore aggiunto”. “Tra i protagonisti del nostro stand a Viscom, ad esempio, presentiamo la Pro 9541 WT con un nuovo inchiostro adatto all’industria del tessile”, continua Morassut. “La Pro 9541 WT una soluzione adatta sia per gli stampatori che per le aziende. Grazie alla quinta stazione con il bianco, sta riscuotendo

un grande interesse sul mercato. Inoltre, questa tecnologia di stampa è particolarmente adatta anche al packaging primario e alla stampa su supporti trasparenti. Abbiamo voluto imprimere al nostro percorso nel mercato del retail un approccio all’insegna dell’integrazione e della partnership per fornire la soluzione più soddisfacente ai nostri clienti”. Inoltre, OKI Europe ha annunciato la nomina di TsukasaTakasawa a nuovo Direttore Generale. Con la sua esperienza trentennale nei settori di investimenti bancari e aziendali, Takasawa prende il posto di Dennie K. Kawahara, che tornerà in OKI Data Corporation per guidare la trasformazione globale dell’organizzazione. “L’in-

TsukasaTakasawa, Direttore Generale di OKI Europe

Daniel Morassut, Vice President di OKI Europe

novativa tecnologia di stampa incentrata sulle applicazioni digitali di OKI, con funzionalità di gestione dei supporti senza precedenti e un’eccellente qualità dei colori, può offrire vantaggi considerevoli ai settori di nicchia e ai mercati verticali consolidati, per migliorare l’esperienza dei clienti e aumentare i profitti, rendendo questo momento entusiasmante per l’organizzazione. Stiamo già collaborando con i principali mercati verticali e, in qualità di Direttore Generale, non vedo l’ora di consolidare questo successo collaborando con il Senior Management Team di OKI Europe per definire e portare avanti una strategia proattiva e mirata di crescita e trasformazione nell’area”, ha dichiarato Takasawa.

Ricoh Italia premia la creatività degli studenti

Il calendario realizzato da Gaia Pedretti

Il calendario realizzato da Chiara Tabacco

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Ricoh Italia vuole essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di studenti, stimolando la loro capacità di immaginare e di innovare, creando un ponte diretto tra il mondo della scuola e quello del lavoro. In quest’ottica Ricoh Italia – in collaborazione con NOA New Office Automation, azienda partner specializzata nella vendita di soluzioni Office e per il settore Commercial e Industrial Printing – ha organizzato un contest grafico che ha coinvolto due classi dell’istituto Salesiano S. Ambrogio Opera Don Bosco di Milano, le terze CFP e ITT. Il progetto “Opticalendar” ha previsto la creazione grafica di un calendario a schede utilizzando il concept delle grafiche minimal e delle geometrie contrastanti.

Agli studenti è stato chiesto di prevedere sovrapposizioni di bianco su nero e intagli, lavorando sugli effetti resi possibili da molte carte gestite da Ricoh Pro C7200X. Per supportarli nell’ideazione del progetto, sono state organizzate alcune lezioni tecniche durante le quali Alessandro Mambretti, Sales Specialist di Ricoh Italia, ha raccontato le tecnologie di stampa digitali e le loro potenzialità.

“I ragazzi – commenta Alessandro Mambretti – diventano promotori di un utilizzo nuovo delle tecnologie digitali che valorizzi la loro capacità creativa. Per gli operatori del settore di oggi e di domani, è importante riuscire ad offrire ai propri interlocutori applicazioni e servizi innovativi. Fin dal percorso scolastico, Ricoh aiuta i ragazzi a sperimentare le tecnologie più recenti per proiettarsi verso nuovi orizzonti comunicativi”. La giuria tecnica e i docenti hanno premiato un calendario per ciascun corso di studi. Gaia Pedretti e Chiara Tabacco hanno vinto per la qualità dell’esecuzione tecnica, per la capacità progettuale e per la creatività coerente al tema proposto.

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Anche il settore delle etichette si va sempre più orientando verso produzioni just in time e altamente personalizzate. Il mondo della produzione delle etichette guarda con maggiore attenzione agli sviluppi delle tecnologie di stampa digitale che stanno mutando lo scenario della nostra industria.

Etichette e digitale un’unione consolidata D Normativa UE 1169/2011

obbiamo riconoscere che il digitale per le etichette è oggi una tecnologia acquisita da molti etichettifici, che impiegano correntemente macchine digitali a banda stretta con tecnologia elettrostatica e/o inkjet per le brevi e medie tirature, in parallelo alle produzioni di grandi numeri su linee flexo o ibride. L’evoluzione tecnologica ha permesso di aumentare la velocità produttiva di queste macchine e di ridurre ulteriormente i costi di produ-

zione.

A contraddistinguere le stampanti digitali, la semplicità e l’immediatezza del processo. Di conseguenza, il tempo di avviamento è ridotto ai minimi termini. In tal modo possono assecondare le esigenze del “printon-demand”. Utilizzate in un primo tempo soprattutto per produrre etichette autoadesive, i sistemi di stampa digitali hanno ampliato e continuano ad ampliare il proprio spettro applicativo anche a sleeve, in-mould, wrap-around e persino packaging flessibili.

Canon più possibilità agli etichettifici con Océ LabelStream 4000

O

cé LabelStream 4000, la serie di stampanti inkjet UV a 4 o 5 colori (CMYK e Bianco) per uso industriale destinata alla produzione di etichette autoadesive, offre oggi due modalità di stampa completamente rinnovate: Qualità e Performance. I convertitori di etichette possono selezionare la giusta combinazione di qualità ed efficienza per potenziare la profittabilità dei lavori, in tirature medie o brevi. Il sistema è disponibile in una configurazione per la stampa solo digitale da

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bobina a bobina e si può espandere fino a raggiungere una configurazione ibrida e personalizzata di flessografia, nobilitazioni e unità di finitura: si compone dunque di una produzione in linea integrata a passaggio singolo per la creazione di etichette. Una soluzione ideale per soddisfare richieste e budget diversi. La nuova modalità Qualità offre una risoluzione di 720x1080 dpi a una velocità di stampa di 50 m/ min, e permette di riprodurre dettagli nitidi, toni morbidi, colori vibranti e pieni su una vasta gamma di materiali per etichette. Il bianco con un’opacità di oltre il 73% a passaggio singolo è pari a quello ottenuto con le tecnologie flessografiche convenzionali. Per i convertitori di etichette che desiderano ottenere la stessa opacità del bianco prodotta dalla stampa serigrafica rotativa, questo sistema consente di raggiungere un’opacità fino all’80% a passaggio singolo a una velocità leggermente inferiore.

Insieme agli inchiostri Océ LabelStream a ele-

vato contenuto di pigmenti e alla tecnologia a posa elevata della testina di stampa Xaar 2001, la nuova modalità di stampa può riprodurre una gamma cromatica Pantone del 94% con CMYK. Grazie all’ottimizzazione della modalità Performance, che raggiunge una velocità massima di 75 m/min con una risoluzione di 720x720 dpi, gli etichettifici possono ottenere la massima produttività ed efficienza, supportati da bianchi con un’opacità superiore al 65%.

In abbinamento con la larghezza di stampa di 16”, la serie Océ LabelStream 4000 garantisce una produttività di 1.845 mq/h, mentre l’elevato livello di integrazione e automazione, i brevi tempi di preparazione e l’eccellente affidabilità assicurano che questa velocità sia sfruttata appieno quando il sistema è collegato a componenti analogici per formare una linea di conversione totalmente integrata. La scelta delle opacità del bianco a diverse velocità di stampa permette agli utenti di trovare il giusto equilibrio tra costi e qualità, per potenziare la profittabilità dei lavori.

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Domino nuovi inchiostri uv95 per etichette alimentari

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omino Digital Printing Solutions ha lanciato il nuovo inchiostro digitale UV95 a sette colori, conforme alla stampa per imballaggi di alimenti.

Questa è una nuova formulazione di inchiostri già disponibile all’uso per la macchina da stampa digitale Domino N610i. L’inchiostro UV95 stabilisce un nuovo standard per l’utilizzo in applicazioni di stampa a contatto indiretto di alimenti. “Siamo felici di lanciare questo nuovo set di inchiostri non-CMR – ha affermato Louise Adcock, Product Manager N-Series – per offrire ai nostri clienti ed a quelli futuri un supporto maggiore che permetta di ampliare

l’offerta di stampa alla propria clientela oltre che poterla ampliare”.

UV95 è stato formulato per molte applicazioni di imballaggio alimentare non diretto nelle giuste condizioni, conforme alle EuPIA Good Manufacturing Practices (GMP), con tutti i materiali utilizzati elencati nell’ordinanza svizzera sugli inchiostri per l’imballaggio alimentare.

UV95 è stato sviluppato in linea con la guida Nestlé sugli inchiostri per packaging di alimenti ed è pienamente conforme alle esclusive regole EuPIA. Soprattutto, si tratta di un

set di inchiostri non-CMR e, pertanto, soggetto allo stato di migrazione, (così come gli inchiostri definiti low-migration) può essere conforme ai materiali ed ai materiali plastici indicati dall’Unione Europea e destinati a entrare in contatto con gli alimenti. Oltre al rispetto della conformità come descritto precedentemente, UV95 non compromette l’affidabilità o altre proprietà meccaniche rispetto agli inchiostri precedenti, offrendo inoltre una eccellente adesione ai supporti e resistenza all’abrasione.

Louise Adcock continua: “Domino è uno dei pochi produttori di stampanti a getto d’inchiostro digitale con le capacità di progettare, sviluppare e produrre in proprio la propria gamma di inchiostri. Il rilascio di UV95 dimostra la nostra capacità di fornire ai clienti un set di inchiostri affidabile, robusto e conforme alle regole dettate dalle necessità del mercato e delle applicazioni”.

Gallus etichette competitive nell’era digitale

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a digitalizzazione è parte integrante della produzione di etichette. Partendo da questo presupposto, il team Heidelberg / Gallus propone diversi modi per mantenere e migliorare ulteriormente la competitività nell’era della digitalizzazione. La Digital Printbar è un’unità di stampa a getto d’inchiostro progettata specificamente per l’applicazione digitale di bianco altamente opaco. Con una larghezza di stampa di 430 millimetri, la nuova Digital Printbar mobile beneficia della tecnologia di stampa digitale inkjet e raggiunge un’opacità in grado di competere con quella della serigrafia convenzionale. La Digital Printbar può essere facilmente integrata in diversi sistemi come le Gallus Labelmaster, Gallus Labelfire o

Gallus RCS 430. Un grande vantaggio di questa tecnologia è la sua elevata flessibilità.

Sempre per il mondo delle etichette, Gallus propone la fustellatrice rotativa a caricamento frontale Rotary Die-Cut Unit Quick, una soluzione che supporta rapidi cambi di formato, in meno di un minuto.

Per quanto riguarda la stampa di dati completamente variabili (fVDP), con la Gallus Labelfire, mentre la stampa è in corso, il design di un’etichetta autoadesiva può cambiare in base alle informazioni contenute.

Inoltre, la stampa industriale di dati variabili (iVDP) non è un problema con la macchina da stampa per etichette Gallus Labelfire. Gli

operatori possono utilizzare questa macchina da stampa digitale per stampare anche lotti di dimensioni molto ridotti nonché articoli con codici a barre, codici 2D ed etichette serializzate o personalizzate, che sono sempre più richiesti. Il sistema di stampa ibrida Gallus Labelfire offre agli stampatori di etichette una flessibilità data dal poter combinare ulteriori processi di stampa e nobilitazione convenzionale, come flessografia, serigrafia e cold foil, con la stampa digitale. La macchina da stampa digitale per etichette Gallus Smartfire, infine, è ideale per le tirature brevi che cambiano costantemente. Questa macchina da stampa è una soluzione economica e professionale per tutti coloro che desiderano passare alla stampa digitale di etichette.

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HP produttività nella stampa digitale a banda stretta

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e aziende di trasformazione nel settore del labeling e del packaging stanno affrontando la sfida di rispondere alle nuove richieste del mercato: piccole tirature, la stampa a dati variabili e funzionalità di anticontraffazione. HP Indigo permette agli stampatori innovativi di cogliere questa opportunità di crescita in modo produttivo e con elevata qualità, in particolare con la macchina da stampa digitale HP Indigo 6900. La serie HP Indigo 6000, erede della soluzione a banda stretta per la produzione digitale di etichette e packaging, in qualsiasi tiratura, in modo più semplice, produttivo e vantaggioso.

Nello specifico, HP Indigo 6900 offre soluzioni esclusive per produrre qualunque tipo di etichetta, packaging flessibile, sleeve, IML, etichette wrap-around o astucci pieghevoli, con cambi allestimento facili e veloci.

Questa macchina da stampa gestisce un’ampia gamma di supporti per la produzione digi-

Normativa UE 1169/2011

tale, sintetici e cartacei, da 12 a 450 micron. È possibile stampare su supporti preottimizzati o su materiali standard pronti all’uso grazie alle soluzioni di primerizzazione inline oppure offline. Sono supportati molti materiali ecologici oltre a primer, vernici e adesivi ecosostenibili.L’ampia gamma di colori include ElectroInk Silver, rosa fluorescente e gli inchiostri invisibili. Per quanto riguarda l’opacità, troviamo invece ElectroInk Premium White, un bianco opaco e versatile che offre un livello di opacità pari alla stampa serigrafica in un unico processo di stampa, mediante un

sottile strato, che viene perfettamente asciugato e polimerizzato in fase di applicazione.

Per semplificare l’applicazione delle nobilitazioni e accelerare il time-to-market, è possibile integrare l’innovativa HP Indigo GEM, una soluzione in linea a passaggio singolo che porta i vantaggi della stampa digitale nei processi di nobilitazione delle etichette. Per quanto riguarda le soluzioni anticontraffazione, con HP Indigo 6900 è possibile implementare soluzioni quali microtesto, track & trace e inchiostri invisibili, tutti realizzati con una sola macchina da stampa in una sola passata.

Konica Minolta flessibilità con AccurioLabel 230

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a AccurioLabel 230 si distingue per la semplicità di utilizzo, la flessibilità e la capacità di far fronte alle richieste crescenti del mercato di tirature ridotte e maggiore personalizzazione.

AccurioLabel 230 è la nuova versione del sistema di stampa di etichette digitale AccurioLabel 190, che ha già ottenuto ottimi risultati, consentendo agli stampatori di offrire ai propri clienti importanti vantaggi in termini di produttività, flessibilità e stabilità.

Gli stampatori che hanno scelto AccurioLabel 190 sono inoltre riusciti ad ampliare la propria presenza nell’ambito della stampa di etichette digitali.

Sebbene esteticamente il modello sembri identico al suo predecessore, la nuova AccurioLabel 230 si è evoluta in molti aspetti.

Tra questi, l’aumento significativo della velocità, l’incremento della produttività, l’introduzione dell’opzione di sovrastampa, la riduzione degli sprechi e il registro di stampa più accurato.

Come già avvenuto in precedenza per AccurioLabel 190, anche lo sviluppo di Accu-

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rioLabel 230 è frutto della collaborazione con la società danese Grafisk Maskinfabrik (GM). AccurioLabel 230 è stata realizzata, inoltre, con la tecnologia del motore AccurioPress di Konica Minolta, rinomata per l’elevata qualità di stampa e compatibilità con supporti diversi.

La velocità di 23,4 metri/min rappresenta un aumento del 73%, poiché la maggior parte delle carte e supporti adesivi (tra cui PP, PET e YUPO) possono ora essere stampati a piena velocità.

Può stampare in continuo fino a 1.000 metri senza necessità di ricalibrazione ed è in grado di gestire due diverse larghezze di carta

(da 250 a 330 mm). L’aggiunta dell’opzione di sovrastampa consente a AL 230 di stampare su supporti prestampati con sistemi di stampa convenzionale (ad esempio, per stampare su uno sfondo bianco). Tra un lavoro e l’altro non ci sono tempi di attesa, riducendo così al minimo lo spreco di carta e migliorando la produttività. Questa soluzione di stampa si rivolge ai segmenti di fascia medio-piccola ed è perfetta per etichettifici, stampatori commerciali e aziende di imballaggio.

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Omet punta sulla tecnologia ibrida con Durst

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a macchina da stampa OMET XJet nasce dalla combinazione tra la rinomata qualità della qualità flessografica OMET e la tecnologia di stampa digitale inkjet Durst.

Questo connubio ha portato alla creazione di una soluzione di stampa ibrida capace di raggiungere il massimo livello di produttività per ogni tipo di tiratura. La OMET XJet associa in un’unica macchina i vantaggi della stampa tradizionale flexo con quelli della stampa digitale fornendo la flessibilità necessaria per rispondere a tutte le esigenze del mercato come la personalizzazione della stampa, la riduzione dei tempi di consegna, l’attribuzione di valore aggiunto al prodotto finito.

XJet offre la più ampia gamma di tecnologie multi-processo in linea per la finitura e la valorizzazione del prodotto stampato (coldfoil, hot foil, goffratura, verniciature, etichette multistrato, delam-relam…), ed efficienti soluzioni di converting come la fustella a

formato variabile OMET Monotwin-Cut, la fustella cambio rapido OMET Twist e lo sfridatore OMET Rock’n’Roll.

La ibrida digitale+flexo XJet powered by Durst è una soluzione per le piccole tirature che prevedono personalizzazioni e diverse versioni dello stesso soggetto, stampa di dati variabili e set up rapido, ma non solo: gra-

zie alla sua velocità di stampa (78 m/min), il limitato consumo degli inchiostri e ad una approfondita analisi dei costi che può portare alla massima ottimizzazione della configurazione macchina, può dare ottimi risultati anche sulle medie tirature. XJet ha un’elevata qualità di stampa con una risoluzione di 1200x1200 dpi, che consente una massima precisione dei dettagli, con gruppi di finitura e converting in linea per il massimo della nobilitazione.

Valloy Bizpress 13R qualità sulle brevi tirature

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istribuita in esclusiva in Italia da NTG Digital, Bizpress 13R è una stampante digitale basata su tecnologia toner a 4 colori per la produzione di etichette in bobina. Con una larghezza massima di banda di 330 mm e una velocità di stampa di 7,26 m/min, Valloy Bizpress 13R risulta ideale per le piccole e medie tirature.

Il nuovo sistema utilizza un motore di stampa a LED (single-pass) sviluppato in cooperazione con Fuji-Xerox e caratterizzato da tecnologia IReCT, che corregge digitalmente i disallineamenti dell’immagine per un’ottimale messa a registro, e EA-HG Toner, che consente un’immagine più nitida con fusione del toner a bassa temperatura.

Con l’impiego della tecnologia di fusione ad alta efficienza IH Fuser Tech, del sistema di raffreddamento ad aria e di uno ionizzatore ad alta tensione che previene il problema statico, questa stampante lavora a bassa temperatura e consente l’ampliamento dell’offerta dei servizi di stampa grazie all’ampia varietà di supporti utilizzabili, tutti senza pretrat-

tamento, tra i quali carte vergate e naturali, così come supporti plastici termosensibili come il PP, PPL, PE, PVC, PET, Tyvek e Teslin.

La qualità è garantita da una risoluzione massima di 1200×2400 dpi, che si abbina allo

speciale toner EA Eco-Toner per consentire colori molto saturi e stampe nitide e lucide di qualità fotografica.

La larghezza della bobina va dai 210 ad un massimo di 330 mm, con un’area di stampa che va da un minimo di 130 a un massimo di 304 mm. La lunghezza di stampa della etichetta è di 1,2 m in ripetizione. Lo spessore dei supporti va da 60 a 250 micron (in alcuni casi anche sotto i 60 micron).

Bizpress 13R può essere affiancata fuori linea dal sistema di taglio multilama per etichette digitali in bobina DuoBlade SX, anch’esso di Valloy. È dotato di 2 lame in configurazione standard e fino a 4 in configurazione massima. Il controllo di ciascuna lama è indipendente e i movimenti sono servo-assistiti.

Il riavvolgitore per supportare differenti tipi di materiale di laminazione con liner è opzionale. Il sistema di guida della bobina integrato permette la correzione del taglio durante lo scorrimento del supporto. È possibile integrare in linea l’unità di laminazione a freddo.

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Anticipazioni su Fespa Global Print Expo 2020, dal 24 al 27 marzo a Madrid: i trend della prossima edizione saranno automazione, color management e sostenibilità.

Quattro le aree chiave: education, connection, inspiration, expansion.

Lo slogan “Dove il colore prende vita” preannuncia la gamma dinamica e creativa di applicazioni di stampa e segnaletica, processi e materiali che si potranno trovare in fiera.

Fespa svela l’edizione 2020

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visitatori di FESPA Global Print Expo 2020, la più grande esposizione europea dedicata a stampa serigrafica e digitale di grande formato, stampa tessile e segnaletica, scopriranno una manifestazione ricca di contenuti con un programma di eventi formativi e stimolanti. Neil Felton, CEO di FESPA, ha commentato: “FESPA è stata fondata con l’obiettivo di condividere le conoscenze in seno alla comunità internazionale di professionisti della stampa specializzata, settore in continua evoluzione per via dello sviluppo di nuove tecnologie e delle necessità mutevoli dei clienti. Con questo in mente, intendiamo presentare un’ampia gamma di interessanti contenuti che forniscano ai visitatori una panoramica delle opportunità attuali e li aiutino a esplorare potenziali percorsi di crescita per le proprie attività. Pertanto, ogni anno investiamo per rendere i nostri eventi più innovativi e dinamici e assicurare che i visitatori traggano il massimo dall’esperienza FESPA”.

I visitatori che si recheranno a Madrid potranno accedere gratuitamente a European Sign Expo 2020, l’esposizione europea consacrata alle insegne non stampate e alla comunicazione visiva.Presentando soluzioni tecnologiche e materiali dedicati per le applicazioni di insegne non stampate, l’evento consente ai proprietari di brand e ai professionisti della comunicazione visiva di scoprire

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opportunità inesplorate al di là della stampa, come lettere scatolate, incisioni e acqueforti, insegne a LED e neon e segnaletica digitale. “FESPA Global Print Expo continua a essere la manifestazione di punta per i professionisti della stampa specializzata e della segnaletica alla ricerca di strumenti e ispirazione per potenziare la produzione ed espandere le proprie attività. Nei prossimi mesi ci auguriamo di vedere un assaggio delle novità che ci riserberanno gli espositori durante l’evento. È davvero stimolante osservare lo straordinario potenziale e le colorate possibilità che si aprono per la nostra comunità di stampa globale”, ha affermato Neil.

GLI EVENTI FORMATIVI Dopo l’esordio di successo presso FESPA Global Print Expo 2019 a Monaco, Colour L*A*B* offrirà ai visitatori una panoramica completa di tutti gli elementi che contribuiscono a una gestione professionale del colore, come strumenti di misurazione e calibrazione, light box, soluzioni software e dispositivi di output di stampa. L’edizione di quest’anno si concentrerà su una serie di argomenti di interesse in ambito di gestione del colore presentati da una serie di esperti in materia. La gestione del colore si prospetta come tendenza dominante nell’intero settore della stampa.

Proprio accanto a Colour L*A*B* si terrà il Trend Theatre di FESPA 2020, un’ampia gamma di seminari e tavole rotonde che consentiranno ai visitatori di ampliare la propria conoscenza del settore e di trovare ispirazione per nuove prospettive di business. In programma oltre 40 sessioni, ideate tenendo a mente le esigenze e gli interessi della comunità internazionale della stampa specializzata di FESPA. Con una rosa di relatori esperti provenienti da organizzazioni come Fogra Research Institute, leader di dati globali, Keypoint Intelligence nonché sessioni in lingua spagnola organizzate da FESPA España, l’evento fornirà informazioni chiave su un’ampia gamma di temi, delineando al contempo una panoramica delle tendenze attuali del mercato in tutti gli ambiti della stampa specializzata. Printeriors è un evento interattivo che illustra le molteplici opportunità per stampatori di decorazioni di interni ed esterni, mettendo in contatto proprietari di brand, designer e architetti con fornitori di servizi di stampa e produttori.

In linea con la location dell’edizione 2020, il design di Printeriors unirà video e immagini fotografiche del Real Jardín Botánico de Madrid. Ancora una volta FESPA collabora con l’illustratore Jasper Goodall per la progettazione delle applicazioni di Printeriors, che impiegheranno un mix di tessuti e materiali sostenibili.

Print Make Wear, l’evento di fast fashion di FESPA tornerà anche nel 2020, questa volta con un focus sulla fabbricazione di abbigliamento sportivo ricreando l’intero processo di produzione di indumenti sportivi e athleisure, a cominciare da pianificazione, design e prestampa, continuando con stampa, asciugatura, taglio, cucitura, saldatura e decorazione, per finire con packaging ed esposizione nel punto vendita.

La popolare e dinamica competizione di rivestimento di veicoli di FESPA, World Wrap Masters, sarà presentata dall’esperto di rivestimenti e giudice veterano Kiss Lajos insieme a Justin Pate e Carlos Ruiz, mentre Ole Solskin Ravn sarà maestro di cerimonia ospite.

Per quanto riguarda i FESPA Awards 2020, quest’anno verranno introdotte due nuove categorie, “Rivestimenti” e “Printeriors”, portando a 18 il numero totale.

I giudici confermati per i FESPA Awards sono Josep Tobella (professore di serigrafia e consulente), Jacek

Stencel (proprietario e fondatore di PASJA, azienda di stampa serigrafica e digitale), Debbie McKeegan (CEO di TexIntel) e Graeme Richardson-Locke, responsabile del supporto tecnico di FESPA.

IL DEBUTTO DI SPORTSWEAR PRO In occasione di FESPA Global Print Expo farà il suo debutto Sportswear Pro 2020, la nuova esposizione dedicata esclusivamente alla produzione di abbigliamento sportivo in linea con la tradizione di FESPA che affonda le radici nella stampa tessile. Sportswear Pro sarà incentrata sulle ultime tecnologie in materia di produzione su richiesta e personalizzata riunendo fornitori di soluzioni per design, fabbricazione e decorazione di indumenti.

Michael Ryan, Event Manager di Sportswear Pro a FESPA, spiega il motivo per questa aggiunta al portfolio globale di eventi di FESPA: “La nostra comunità FESPA è fortemente impegnata nella produzione di capi di abbigliamento sportivi, con l’80% degli stampatori tessili attivi in questo segmento dinamico, secondo la nostra indagine FESPA Print Census 2018. Una cosa è chiara, nonostante la crescita del 7% nel 2018, non esisteva un evento dedicato ai produttori di indumenti sportivi volto a ottimizzarne i processi e soddisfare i trend globali in materia di personalizzazione e velocità sul mercato”.

Testimonial d’eccezione all’evento dedicato alla stampa due aziende eccellenti nel panorama della produzione sportiva. Sergio Angulo Rodríguez, Sales Manager presso Tajima DST, ha commentato: “Per noi di Tajima, Sportswear Pro è una grande opportunità: saremo presenti a questa fiera per consolidare il nostro brand e incontrare gli attori operanti in questo settore. La personalizzazione è un aspetto chiave e siamo impazienti di mostrare ai visitatori come personalizzare facilmente i loro prodotti, grazie alla nostra tecnologia di ricamo”.

Traian Pindaru, Senior Product Specialist presso Gemini CAD, ha aggiunto: “Poiché il fulcro della nostra attività è l’abbigliamento sportivo, è importante per noi raggiungere il giusto pubblico. Essere espositori a Sportswear Pro ci consente di condividere le nostre idee, di incontrare altri specialisti del settore e di presentare i nostri ultimi prodotti non solo a clienti nuovi e abituali, ma anche ai produttori di indumenti sportivi”. ◗

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InPrint Munich 2019

tre giorni di innovazione Il settore della stampa industriale si è riunito a Monaco di Baviera dal 12 al 14 novembre 2019 per InPrint Munich 2019. La manifestazione ha ospitato 136 espositori provenienti da 22 Paesi, che hanno avuto la possibilità di entrare in contatto con un pubblico di visitatori altamente specializzato in settori che vanno dall’automotive ai dispositivi medici, dall’interior design all’elettronica, dalla plastica ai tessuti e al packaging.

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n totale di 2.755 visitatori provenienti da 60 Paesi hanno partecipato a InPrint Munich 2019 per scoprire macchine da stampa, testine e componenti, inchiostri e prodotti chimici, tecnologia UV, soluzioni per l’essiccazione e la polimerizzazione su diverse superfici, materiali e forme. La maggior parte dei visitatori proveniva dalla Germania; altri importanti Paesi rappresentati in fiera sono Italia, Austria, Svizzera, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia, Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca. Hanno visitato la fiera anche player del settore extraeuropei, provenienti principalmente dal Giappone, dagli Stati Uniti e dalla Cina. La condivisione di competenze sulla ricerca dell’approccio giusto per progetti di integrazione complessi è stata il tema della conferenza di tre giorni, suddivisa in una fase tecnica e una fase di applicazione, che ha presentato casi studio, discussioni tecniche e sessioni plenarie con oltre 70 relatori. Il nuovo Consultancy Corner è stato un grande successo, con circa 40 partecipanti che hanno usufruito del servizio. Con sessioni one-to-one, esperti indipendenti hanno offerto consulenza e supporto gratuito sull’integrazione di soluzioni di tecnologia di stampa in specifici ambienti di produzione industriale. InPrint tornerà a Monaco di Baviera nel 2021.

KNOW HOW E COMPETENZE Da una prima analisi del sondaggio sulle opinioni di espositori e visitatori è emerso che entrambi hanno valutato positivamente il profilo specialistico della manifestazione, l’alta qualità dei prodotti e dei si-

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stemi esposti, il completo programma di conferenze e la competenza del pubblico. Molte aziende espositrici si sono dichiarate soddisfatte dei nuovi contatti commerciali stretti e delle approfondite conversazioni intrattenute con i visitatori presso i propri stand. Hanno gradito la partecipazione di un pubblico specializzato e mirato e il concept basato sull’innovazione che ha caratterizzati InPrint Munich 2019.

Il sondaggio ha mostrato, inoltre, che i visitatori provenivano da una varietà di settori manifatturieri e fornitori di servizi di stampa. Per il settore della stampa hanno partecipato professionisti delle applicazioni di stampa digitale, serigrafica, a getto d’inchiostro, flessografica e specializzata. I visitatori dell’industria manifatturiera hanno coperto un’ampia gamma di settori come gli imballaggi, le materie plastiche, l’elettronica, l’automotive, il trattamento delle superfici, i tessuti, moda e accessori, vetro e ceramica, pavimenti e design d’interni, decalcomanie e pannelli, cibo e bevande, dispositivi medici, beni di consumo e molti altri.

VISCOM ITALIA E INPRINT MILAN INSIEME Reed Exhibitions, parte del gruppo britannico RELX Group e specializzata nell’organizzazione di eventi fieristici, ha rilevato la connazionale Mack Brooks Exhibitions (organizzatrice InPrint Munich e InPrint Milan) con l’obiettivo di sviluppare nuove prospettive di crescita e ampliare in questo modo il portfolio B2B con oltre 30 eventi in 14 Paesi.

A seguito dell’accordo strategico tra Reed Exhibitions e Mack Brooks Exhibitions, con l’obiettivo di creare nuove sinergie di filiera, Viscom Italia – Mostra Convegno Internazionale della Comunicazione Visiva – e InPrint Milan – Esposizione Internazionale delle Tecnologie di Stampa per la Produzione Manifatturiera – si uniscono in unico appuntamento milanese. Questa sinergia, finalizzata alla realizzazione di nuovi progetti di business competitivi, consentirà alle aziende partecipanti alle due manifestazioni di incontrare nuovi professionisti alla ricerca di soluzioni tecnologiche e applicazioni innovative per i mercati della comunicazione visiva, comunicazione digitale, 3D, design, retail, fashion e industria manifatturiera. La prima espressione della collaborazione avverrà durante la prossima edizione Viscom Italia, dal 22 al 24 ottobre 2020 presso fieramilano pad 8/12. ◗

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