

Rassegna
IMBALLAGGIO
’S FILL OUR WORLD WITH BEAUTY






























































































PRIMO PIANO
Il mercato cosmetico è in continua crescita e con esso la sua filiera. Dal 20 al 23 marzo Cosmoprof e Cosmopack torneranno a riunire a Bologna tutta la community.
Pag. 4
FOCUS
Il comparto delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento punta su innovazione tecnica e presidio dei mercati internazionali come ricetta “anti-crisi”.
Pag. 20
RASSEGNA
Colle e adesivi per imballaggi devono soddisfare precise esigenze sia in termini di performance durante e dopo il processo produttivo, sia rispetto ai limiti di migrazione delle sostanze.
Pag. 24








DOSSIER
Consumption of fresh fruit and vegetables in the EU is expected to remain stable or increase by 2035 compared with the 2020-24 average. Page 28
Let’s care together
IN TUNE WITH MARKET NEEDS
PIONEERING SUSTAINABILITY
TOMORROW’S BENCHMARK

WE ARE IMA PERSONAL CARE.
Let’s Care is not just a commitment, it’s a guiding principle. IMA excels in cuttingedge technologies for processing and packaging a diverse range of personal care products, from cosmetics and perfumes to personal hygiene. In this journey, sustainability is prioritized with dedication. As a sole partner, our commitment goes beyond delivery, evolving into dedicated consultants and allies. Let’s Care is a call to action for customers to nurture their businesses by partnering with IMA.





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Redazione
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Grafica e impaginazione
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Redazione
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FM
Rassegna dell’imballaggio
Food Machines
BM Il network
Beverage Machines
Rassegna Grafica

16 Imballaggi in legno, sostenibili e circolari
18 Soluzioni innovative per carne e proteine alternative
Focus/
20 Il primato del made in Italy nelle tecnologie per enologia e imbottigliamento
22 Amorim Cork Italia: efficienza, sostenibilità e sicurezza
Editore
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Rassegna/
24 Colle e adesivi, preziosi per la tenuta del packaging
25 Robatech riduce i costi di produzione con l’hotmelt stitching
26 PREO, nuova serie di incollatori Vela giovani
50 Corso “Packaging Waste Expert”, in arrivo la seconda edizione
Ambiente/
52 Ecopack 2025, torna il bando CONAI che premia l’ecodesign
52 RS Italia, obiettivi concreti per un futuro più green
Eventi/
54 IPACK-IMA, verso un’edizione da tutto esaurito
58 Djazagro, porte aperte per l’agroalimentare in Nord Africa
60 Lo stato dell’arte dell’industria digitale

VOLTA: AVANTI A “PICCOLI TRATTI”
Volete risparmiare nell’applicazione di adesivo in modo smart? Volta è la risposta! Intelligente, redditizia e sicura. Voi decidete quanto adesivo applicare e al tratteggio pensa Volta. Pronti a conoscere l’entità del saving?
Certo che sì! go.robatech.com/dotahead-it
INDUSTRIA COSMETICA trend in costante crescita
Le stime di chiusura 2024 relative ai consumi di cosmetici degli italiani sono in crescita (+6,7% nel confronto col 2023), raggiungendo il valore di 13,4 miliardi di euro. La proiezione per il 2025 è ulteriormente contraddistinta da un incremento, +5,7%. L’export sale a 7,9 miliardi di euro nel 2024: previsto un +8,5% nel 2025.
IlCentro Studi di Cosmetica Italia ha presentato la 48ª edizione dell’Indagine congiunturale, un appuntamento che con cadenza semestrale permette di scattare un’istantanea sull’andamento del settore cosmetico nazionale, evidenziando le principali tendenze in atto.
“L’avvio del 2025 offre conferme dei trend di crescita registrati a chiusura del 2024. L’andamento congiunturale, nonostante uno scenario di riferimento in trasformazione, induce a un cauto ottimismo legato alle performance del mercato interno e alle dinamiche positive delle esportazioni. Proprio l’export contribuisce in misura importante allo sviluppo dei valori totali di fatturato, che, nelle stime 2024, supererà i 16,5 miliardi di euro con una crescita del 9,2% rispetto all’anno precedente. Le previsioni per il 2025 proiettano un ulteriore andamento positivo (+6,9%) che porterà il valore del fatturato a 17,7 miliardi di euro. Le esportazioni, con 7,9 miliardi di euro (+12,5% rispetto al 2023), cresceranno di ulteriori 8,5 punti percentuali nel corso del 2025 confermando l’apprezzamento di cui gode il cosmetico made in Italy sui mercati internazionali”, ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia.
L’andamento del mercato interno
Analizzando i valori del mercato interno, le stime di chiusura 2024 relative ai consumi di cosmetici degli italiani sono in crescita (+6,7% nel confronto col 2023), raggiungendo il valore di 13,4 miliardi di euro. La proiezione per il 2025 è ulteriormente contraddistinta da un incremento, +5,7%, portando così la previsione dei consumi 2025 a un valore di 14,1 miliardi di euro. Il dettaglio sull’andamento dei singoli canali distributivi, sia nelle stime 2024 sia nelle previsioni 2025, mostra trend altrettanto positivi, anche a doppia cifra. È il caso della profumeria che chiuderà il 2024 con un +10,2% e consumi prossimi a 2,8 miliardi di euro. Andamento analogo per l’e-commerce, +10,8%, che supera così un valore di 1,2 miliardi di euro. Cresce anche la farmacia, +6%, per un valore del canale stimato prossimo a 2,1 miliardi di euro. La grande
Esportazioni dell’industria cosmetica italiana: il traino dei livelli di fatturato
Nell’arco di 20 anni si è quadruplicato il valore delle esportazioni cosmetiche dell’industria cosmetica italiana, queste hanno più che raddoppiato il loro peso sul fatturato totale del settore (dal 23% del 2004 al 48% stimato al 2024) Ad oggi, tuttavia, solo il 30% delle imprese genera fatturato grazie alle esportazioni.
Fatturato totale industria cosmetica in Italia Export mondiale dell’industria cosmetica in Italia


Elaborazione Centro Studi di Cosmetica Italia su fonte Istat. Valori in miliardi di euro.

distribuzione, con 5,5 miliardi di consumi di prodotti cosmetici, resta il canale più rappresentativo a valore con un incremento del 5,1% rispetto al 2023. Buone performance dei canali professionali: i saloni di acconciatura, con quasi 620 milioni di euro, chiuderanno il 2024 a +5%, mentre i centri estetici, secondo le stime 2024, registreranno un valore di 216 milioni di euro per i consumi di cosmetici a +4,7% nel confronto col 2023. Segno positivo anche per le vendite dirette che, seppur in misura inferiore ad altri canali, segnano un incremento sul 2023 dello 0,8% pari a 355 milioni di euro. “Come da tradizione, abbiamo dedicato uno specifico approfondimento dell’Indagine congiunturale a una materia strettamente collegata ai temi dell’innovazione e quindi della competitività industriale. Le imprese intervistate hanno infatti confermato la crescente attenzione all’utilizzo e alla raccolta dei dati anche attraverso i nuovi strumenti digitali. Emerge uno scenario molto dinamico per quanto riguarda la capacità di interpretare e utilizzare l’enorme massa di informazioni a disposizione delle imprese. Esistono ampie opportunità di ulteriore qualificazione e utilizzo dei Big Data a dimostrazione di nuovi confini strategici alla portata delle imprese”, ha commentato Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia. “Le imprese della cosmetica mostrano un profilo strategico evoluto: nel confronto con il manifatturiero italiano si distinguono per una maggiore propensione a introdurre nuovi prodotti, potendo anche contare sulla presenza di filiere ramificate a livello locale. Grazie all’interazione con fornitori di tecnologia e impianti e macchinari, è poi alta e crescente l’attenzione delle imprese del settore al digitale, che offre importanti ritorni in termini di efficientamento dei processi, produttività e risparmio energetico”, commenta Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
BEAUTY PACKAGING
what’s next?

Emerging behavioural consumer groups help us envision the future of beauty packaging. Analysing market data paints a picture of a polarised, yet more compassionate world. Quadpack’s Creative Hub has grouped certain consumer types in order to explore their influence on buying habits and preferences over the next couple of years.
Whatlies ahead in the beauty industry? It’s a challenging question for experts to answer with precision. There is nothing the future generation of consumers likes less than conforming to norms or being predictable. It’s a kinder world that values community and transparency; a world in which multi-sensory products and packaging are designed for people of all ages and capabilities. Coupled with a desire for connectivity – in real life as well as online – new generations are calling for products that, quite simply, make them feel good. In this context, there are diverse behaviours, origins and consumer types, each contributing to the increasingly fragmented and polarised beauty landscape.
Impartialists
Facing the disinformation crisis, ‘Impartialists’ are consumers who value truth and transparency. They expect brands to be honest, prioritising facts over flashy marketing. This leads to packaging that focuses on clear, straightforward messaging, building trust by clearly presenting product details and claims without exaggeration. Simple designs with neutral colours and transparent materials can enhance this approach. Certifications, sourcing information and ethical practice indicators should be prominently labelled in a way that is easy to understand. Clear, factual explanations of the product’s benefits and usage will empower consumers with the knowledge they need to make informed decisions. Minimalistic designs that focus on simplicity, clean lines and harmonious colour palette are gaining popularity. Thing clean, modern labels and packaging that conveys a sense of purity and simplicity (source: Cosmetic Packaging Trends for 2024: Embracing Beauty and Sustainability).
Autonomists
Driven by a sense of collective responsibility, this consumer group values community and embraces unconventional methods over tradition-
al ones. Autonomists seek products that are both unique and inclusive, with a strong focus on environmental sustainability and ethical production. Packaging should be innovative and distinct, appealing to their desire for creativity and inclusivity, using unconventional shapes and materials. Designs should feature bold visuals that reflect a rebellious spirit, challenging traditional consumerism and encouraging autonomy in purchasing decisions. It must also be accessible to all, highlighting community engagement and social causes, while emphasising sustainability and ethical consumption, using eco-friendly materials and designs that minimise environmental impact. Smart packaging is becoming increasingly prevalent, with QR codes, augmented reality, and NFC technology being used to enhance the customer experience. These features can provide consumers with detailed information, tutorials, and even virtual try-on experiences (source: Cosmetic Packaging Trends for 2024: Embracing Beauty and Sustainability).
Gleamers
Gleamers are emerging in response to the widespread burnout and disillusionment with corporate-driven lifestyles. They seek solace in simpler, meaningful connections, such as found families and decentralised living. To align with these values, packaging should convey comfort and warmth, supporting wellbeing and inclusivity, focusing on real needs and usage rather than age-specific marketing. Designs should be simple, using soft colours and tactile materials, to create packaging that feels like a comforting presence in consumers’ lives. Packaging must be accessible and sustainable, featuring reusable and refillable options, with a storytelling capacity that resonates with Gleamers’ pursuit of a simpler, more intentional lifestyle.
In France, 61% of adults have tried to recycle more beauty and grooming packaging in the last 12 months. This reflects a strong inclination toward recycling and eco-friendly packaging among French consumers (source: Eco packaging catches up to claims among BPC products, David Luttenberger, Global Packaging Director).
Source: Quadpack’s Creative Hub

COSMOPACK
l’eccellenza
Inquadra il QR code per guardare la rubrica Inside Cosmopack


della supply chain cosmetica
Cosmopack, il salone che ospita l’eccellenza della supply chain mondiale nell’ambito di Cosmoprof Worldwide Bologna, accoglierà 596 aziende provenienti da 34 Paesi dal 20 al 22 marzo 2025, con un nuovo layout espositivo e un ampliamento consistente del comparto machinery.

La 56esima edizione di Cosmoprof Worldwide Bologna è alle porte: dal 20 al 23 marzo 2025 a Bologna attesi oltre 250.000 operatori e più di 3.000 aziende da 65 Paesi, in rappresentanza di oltre 10.000 brand. “La manifestazione è l’appuntamento di riferimento per l’intera industria cosmetica, riconosciuta in tutto il mondo come appuntamento altamente performante per facilitare il networking e la relazione tra domanda e offerta”, sottolinea Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere. “È un fiore all’occhiello del nostro Paese, riconosciuta come partner di business e di promozione internazionale dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, oltre che da Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese cosmetiche, e dalle principali associazioni pubbliche e privare dei principali mercati”. Cosmoprof Worldwide Bologna continua ad essere un appuntamento strategico per il lancio di novità: a dimostrarlo, la percentuale particolarmente rilevante di nuovi espositori rispetto al 2024, il 35% del totale. Saranno 29 i padiglioni nazionali presenti a Bologna a marzo, che porteranno a Cosmoprof le caratteristiche e le tendenze del beauty in Australia, Brasile, Cina, Corea del Sud, Estonia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, India, Indonesia, Irlanda, Lettonia, Norvegia, Pacific Islands, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Svezia, Ucraina, UK, Regione di Taiwan, Turchia, USA. Novità rispetto all’edizione 2024 la presenza di California e Tunisia.
Riflettori puntati su Cosmopack Cosmopack, il salone che ospita l’eccellenza della supply chain mondiale, accoglierà 596 aziende da 34 Paesi. Per la prossima edizione Cosmopack occuperà l’intero padiglione 19, con un ampliamento consistente del comparto machinery – oltre 90 aziende presenti – e la presenza di nuove realtà attive in ambito robotica, servizi digitali e soluzioni di logistica. Nel padiglione 20 l’area dedicata al comparto
degli ingredienti si allarga alle case fragranziere e ai creator di fragranze e profumazioni per ambiente, in uno scambio sempre più diretto con i terzisti, per facilitare la connessione tra domanda e offerta. Cosmopack occuperà poi i tradizionali padiglioni 15, 18, 15A e 28 con il meglio dell’intera filiera produttiva in ambito formulazione, packaging, private label, contract manufacturing e soluzioni full service. Antonia Benvegnù, Head of Sales Cosmopack Bologna, ha dichiarato: “Cosmopack 2025 presenta delle grandi novità, soprattutto dal punto di vista del layout: il salone, infatti, si ingrandisce in quanto quest’anno il padiglione 19 diventerà a tutti gli effetti padiglione Cosmopack, ospitando quasi 100 aziende fornitrici di macchine per il processo, il confezionamento, il fine linea, la robotica e addirittura di soluzioni per la tracciabilità, oltre a una piccola selezione di aziende della supply chain per la fornitura di packaging conto terzi e private label. Gli altri padiglioni ‘storici’ di Cosmopack, quindi i padiglioni 15, 15A, 18, 20 e 28, rimangono i padiglioni dedicati all’intera filiera e quindi al packaging primario, secondario, conto terzi, private label e accessori di varia”. A proposito del grande valore aggiunto offerto da questo evento nell’evento, Antonia Benvegnù ha aggiunto: “Il valore aggiunto di Cosmopack è sicuramente l’offerta molto ampia che le aziende provenienti da 34 Paesi portano ogni anno, e quest’anno soprattutto, all’interno dei nostri padiglioni. Si tratta di un’offerta di quasi 600 aziende top leader nel settore della cosmetica ma anche di aziende piccole e medie che rappresentano veramente tutta la filiera produttiva. Per l’edizione 2025 una novità è stata introdotta all’interno di quella che fino all’anno scorso era la Ingredients Zone, una sezione speciale dedicata appunto ai fornitori di materie prime: quest’anno l’area si amplierà e si chiamerà Fragrances and Ingredients per ospitare anche le aziende fornitrici di fragranze e formulatori di fragranze, le cosiddette fragrance houses o i ‘creatori di profumi’. Non solo per la persona ma anche per candele e per le home fragrances, che sono un trend ormai molto sviluppato e che si accompagnano alla cura della persona”.
Marchesini Group Beauty know-how e tecnologia per il mondo dei profumi
In linea con le richieste del mercato, la beauty division del Gruppo Marchesini ha investito nella progettazione e produzione di soluzioni complete per prodotti liquidi di diversa viscosità, tra cui fondotinta, mascara e soprattutto i profumi.
Ivisitatori di Cosmopack troveranno in mostra allo stand di Marchesini Group diverse macchine per il confezionamento di vari prodotti tra cui le fragranze, trend di mercato del momento: da una riempitrice versatile, fino ad una astucciatrice verticale per l’inscatolamento di flaconi e una avvolgitrice automatica adatta a trattare numerose tipologie di prodotti, con film termosaldante e saldatura in costa. Oltre alle soluzioni esposte in fiera a Bologna, il team Marchesini Group Beauty sarà a disposizione dei clienti per mostrare l’ampia gamma di macchine flessibili e versatili che ben si adattano alle velocità e alle esigenze richieste dal mercato della profumeria. Ampio spazio sarà dedicato anche alle tecnologie per la produzione di creme e fondotinta: dai turboemulsionatori di diverse dimensioni e capacità, sviluppati dai marchi Axomatic e Dumek, adatte sia ai piccoli
laboratori sia ai grandi impianti; fino ad una linea di riempimento liquidi e creme, in grado di gestire diverse tipologie di flaconi, nata dalla stretta collaborazione tra i marchi Axomatic e Vibrotech. Completa l’offerta anche una riempitrice e tappatrice monoblocco per flaconi, targata


Rejves Machinery. Sullo stand sarà presente anche una macchina per rossetti realizzata da Cosmatic, attrezzata in fiera con stampo in silicone, ma disponibile anche con tecnologia metal mould che meglio si adatta al nuovo trend di prodotti con ingredienti naturali. Infine, spazio ai servizi software di Auteco e ai sistemi di visione sviluppati da SEA Vision che porterà in fiera sia la soluzione di tracciabilità end-to-end Digital Product Passport, in grado di salvaguardare l’autenticità dei cosmetici, sia una demo del primo sistema al mondo basato su tecniche di Intelligenza Artificiale per il controllo automatico dei rossetti durante la produzione. “Il circuito di Cosmoprof è molto importante per la divisione beauty del nostro Gruppo”, afferma Valentina Marchesini, membro del board di Marchesini Group. “Marchesini Group Beauty ha chiuso il 2024 con un bilancio positivo e in aumento rispetto agli anni precedenti e ha portato a termine numerosi progetti, partendo dalle richieste standard fino a personalizzazioni ad hoc per produzioni di lusso o prodotti speciali”.
> Pad. 19 Stand A9
> Marchesini Group Beauty, know-how and technology for the world of fragrances
In line with the market’s demands, the Marchesini Group’s Beauty Division has invested in the design and production of complete solutions for liquids of varying viscosity, including foundation, mascara and above all fragrances.
Cosmopack visitors will find at the Marchesini Group stand an exhibit comprising several machines for packaging a variety of products including fragrances, the market’s top current trend: from a versatile filling machine to a vertical cartoner for cartoning bottles and an automatic overwrapper able to process multiple types of products, with thermo-sealing film and edge weld sealing. In addition to the solutions on show at the Bologna exhibition centre, the Marchesini Group Beauty team will be at customers’ service to illustrate the vast range of flexible, versatile machines highly suitable for the operating speeds and other demands imposed by the perfumery market. Plenty of space will also be allocated to cream and foundation production
technologies: from the turbo-emulsifiers of different sizes and capacities developed by the Axomatic and Dumek brands, meeting the needs of both small producers and large industrial plants, through to a liquid and cream filling line able to handle various types of bottles, developed by the Axomatic and Vibrotech brands working in close partnership. The offering is also completed by a monobloc bottle filling and capping machine by Rejves Machinery. In addition, the stand will feature a lipstick machine built by Cosmatic, equipped at the show with silicone moulds but also available with metal mould technology, more suitable for the new trend for products made using natural ingredients. Last but not least, an area will be dedicated to Auteco’s software
services and the vision systems developed by SEA Vision, which will be exhibiting both its Digital Product Passport end-to-end traceability solution designed to safeguard cosmetics’ authenticity and a demo of the world’s first AI system for the automatic in-production quality control of lipsticks. “The Cosmoprof circuit is very important for our Group’s beauty division,” comments Marchesini Group board member Valentina Marchesini. “Marchesini Group Beauty ended 2024 in positive territory with growth compared to previous years and successfully completed a number of projects, from standard requirements through to bespoke customisations for luxury or special products”.
❯ Hall 19 Booth A9
IMA Group approccio integrato alla lavorazione delle creme con TURBOMIX
Il successo nella lavorazione delle creme dipende non solo dalla tecnologia, ma anche dalla scelta di un partner strategico. In quest’ottica, Omas Tecnosistemi, ora parte del Gruppo IMA, è più che un semplice fornitore di attrezzature e TURBOMIX incarna questo approccio, diventando il cuore di un sistema di produzione avanzato e integrato.

Nel processo di produzione delle creme cosmetiche, il successo non si limita alla semplice miscelazione degli ingredienti, ma richiede un sistema produttivo capace di adattarsi a formulazioni costante-
mente in evoluzione e alle richieste del mercato. Proprio come uno chef bilancia con cura gli ingredienti per ottenere la ricetta perfetta, i produttori devono ottimizzare ogni fase del processo e considerare le caratteri-

stiche di ogni formula per garantire efficienza, uniformità e scalabilità. La produzione di creme non è un’operazione standardizzata. Dalla produzione su piccola scala ai lotti industriali di grandi dimensioni, ogni configurazione presenta sfide specifiche. Raggiungere stabilità, texture uniforme e prestazioni ottimali richiede un controllo preciso sul do-
> IMA Group: a fully integrated approach to cream processing with TURBOMIX
Success in cream processing depends not only on technology but also on a strategic partner. Omas Tecnosistemi, now part of IMA Group, goes beyond supplying equipment. TURBOMIX embodies this approach, serving as the heart of an advanced, integrated production system.
In cosmetic cream processing, success extends beyond mixing ingredients - it requires a production system capable of adapting to evolving formulations and market demands. Just as a chef carefully balances ingredients to achieve the perfect recipe, manufacturers must fine-tune every stage of their process to ensure efficiency, consistency, and scalability. Cream manufacturing is far from a one-size-fits-all operation. Whether for small-scale production or large
industrial batches, each setup presents unique challenges. Achieving stability, uniform texture, and optimal performance demands precise control over ingredient dosing, mixing techniques, and processing conditions. As consumer expectations shift toward more advanced formulations, manufacturers need systems that not only ensure high-quality output today but also offer the flexibility to adapt to future requirements.
Success in cream processing depends not only on technology but also on a strategic partner who understands the complexities of cosmetic production. Omas Tecnosistemi, now part of IMA Group, goes beyond supplying equipment - it integrates expertise in process engineering, system design, and plant optimization to create fully connected manufacturing solutions. From managing individual raw materials through preliminary steps such as pre-melting and
Finiture interne di TURBOMIX, progettate per garantire la massima integrità del prodotto TURBOMIX internal finishes, designed for uncompromised product integrity
saggio degli ingredienti, sulle tecniche di miscelazione e sulle condizioni di lavorazione. Con l’evoluzione delle formulazioni e le crescenti aspettative dei consumatori, i produttori necessitano di sistemi che garantiscano non solo una qualità elevata nell’immediato, ma anche la flessibilità per adattarsi alle esigenze future. Il successo nella lavorazione delle creme dipende non solo dalla tecnologia, ma anche dalla scelta di un partner strategico che comprenda le complessità della produzione cosmetica.
Omas Tecnosistemi, ora parte del Gruppo IMA, non si limita a fornire attrezzature, ma integra competenze in ingegneria di soluzioni per il processo, progettazione di sistemi e ottimizzazione degli impianti per creare soluzioni produttive completamente connesse. Dalla gestione delle materie prime attraverso le fasi preliminari come pre-melting e dissolving, fino allo stoccaggio della texture finale e al suo reinserimento nel ciclo produttivo, Omas Tecnosistemi assicura che ogni fase sia efficiente, scalabile e perfettamente integrata. Più che semplicemente fornire macchinari, offre un approccio globale, analizzando le formulazioni, personalizzando i livelli di automazione e gestendo internamente tutte le fasi di design della soluzione,

carpenteria e installazione. Questa visione d’insieme consente ai produttori di massimizzare il potenziale dei loro prodotti mantenendo un’elevata flessibilità operativa.
TURBOMIX, più di un semplice miscelatore
TURBOMIX incarna questo approccio, diventando il cuore di un sistema di produzione avanzato e integrato. Più di una semplice macchina di miscelazione, TURBOMIX garantisce un controllo preciso delle variabili chiave di processo, come la forza di
dissolving, up to storing the final texture and reintegrating it into the manufacturing cycle, Omas Tecnosistemi ensures that every phase is efficient, scalable, and seamlessly integrated. More than just delivering machines, they provide a comprehensive approach - analysing formulations, customizing automation levels, and managing all engineering, carpentry, and installation processes in-house. This full-system vision enables manufacturers to maximize product potential while maintaining operational flexibility.
TURBOMIX, more than a mixing machine
TURBOMIX embodies this approach, serving as the heart
of an advanced, integrated production system. More than a mixing machine, it ensures precise control over key processing variables - shear force, vacuum application, ingredient recirculation, and surface finish optimization - to produce stable emulsions with uniform texture and enhanced stability.
Designed for both small-batch precision and highvolume industrial efficiency, TURBOMIX features a modular structure that allows manufacturers to tailor the system to their specific needs. Its advanced automation capabilities, including software-controlled mixing programs, temperature regulation, and semi-automatic ingredient dosing, ensure batch-to-batch consistency while optimizing
taglio, l’applicazione del vuoto, la ricircolazione degli ingredienti e l’ottimizzazione della finitura superficiale, per ottenere emulsioni stabili con texture uniformi.
Progettato per garantire sia precisione nei piccoli lotti che efficienza su larga scala, TURBOMIX vanta una struttura modulare che consente ai produttori di adattare il sistema alle proprie esigenze specifiche. Le sue capacità di automazione, tra cui programmi di miscelazione controllati da software, regolazione della temperatura e dosaggio semiautomatico degli ingredienti, assicurano uniformità tra i lotti e ottimizzano l’efficienza produttiva. Inoltre, l’integrazione della funzione Cleaning-in-Place (CIP) garantisce la sanificazione tra un lotto e l’altro senza interrompere il flusso produttivo, contribuendo a mantenere elevati standard qualitativi e di conformità normativa. TURBOMIX sarà esposto a Cosmopack 2025. Visitando lo stand di IMA Group si avrà la possibilità di scoprire da vicino le sue potenzialità e come può ottimizzare i processi produttivi. Sarà anche un’occasione per incontrare di persona gli esperti di Omas Tecnosistemi e di IMA Personal Care Hub, esplorando soluzioni su misura per le diverse esigenze produttive.
> Hall 19 PK Stand A14-B13+A10-B9
production efficiency. Additionally, the integration of Cleaning-in-Place (CIP) functionality ensures proper sanitation between batches without disrupting production flows, helping to maintain quality and regulatory compliance effortlessly. TURBOMIX will be showcased at Cosmopack 2025.
Visit the IMA’s booth to experience firsthand its capabilities and discover how it can optimize your production processes. This will also be an opportunity to meet in person with Omas Tecnosistemi experts, along with specialists from the IMA Personal Care hub, to explore tailored solutions for your manufacturing needs.
> Hall 19 PK Booth A14-B13+A10-B9
TURBOMIX: turboemulsore sottovuoto TURBOMIX: undervacuum emulsifier with homogenizer
Arca Etichette innovazione e sostenibilità al servizio della cosmetica
Arca Etichette torna a Cosmopack portando con sé tutta la sua esperienza. Presenti allo stand etichette che si adattano a qualsiasi tipo di packaging e soluzioni anticontraffazione, tamper-evident, track&trace, serializzate e personalizzate con inchiostri speciali.

L’industria cosmetica è in costante evoluzione e, per rispondere alle sfide di un mercato sempre più attento alla sostenibilità e all’innovazione, risulta fondamentale avere dei partner in grado di offrire soluzioni all’avanguardia. In qualità di azienda di riferimento nella produzione di etichette, Arca Etichette parteciperà come sempre, con grande entusiasmo a Cosmoprof Worldwide Bologna, presentandosi con un’ampia gamma di soluzioni adesive pensate per soddisfare le esigenze specifiche del settore cosmetico. Presso il suo stand nel Padiglione 19 di Cosmopack, Arca metterà in mostra tutta la gamma di etichette specificamente sviluppate per il settore cosmetico: le etichette ultra-trasparenti No Label Look, etichette realizzate con materiali metallizzati abbinate a tecniche da stampa dall’effetto wow,
etichette con elementi Braille e serigrafici 3D, wrap-label avvolgenti ma anche soluzioni adesive multipagina (sia booklet, sia piegate a fisarmonica) e multistrato (fino a 6 strati) con la possibilità di combinare anche diversi materiali. Ma, soprattutto, esporrà soluzioni anticontraffazione, tamper-evident, track&trace, serializzate e personalizzate con inchiostri speciali, a tutela dell’originalità del prodotto.
Versatilità e personalizzazione Ogni azienda cosmetica ha una storia da raccontare, e le etichette sono il

primo capitolo di questa narrazione. Arca Etichette offre soluzioni versatili che si adattano a qualsiasi tipo di packaging, che si tratti di skincare, make-up, profumi o prodotti per la cura dei capelli, dai flaconi in vetro a quelli in plastica, dalle lattine metalliche ai tubi in alluminio. Grazie alle tecnologie di stampa più innovative e alla possibilità di utilizzare una vasta gamma di finiture speciali, le etichette si trasformano in veri e propri strumenti di marketing e comunicazione, esaltando l’aspetto visivo e la riconoscibilità del brand. Le etichette devono essere non solo esteticamente gradevoli, ma devono essere progettate per resistere all’usura quotidiana, all’umidità, all’acqua, agli oli e alle altre condizioni tipiche dell’industria cosmetica.
Un impegno per un futuro sostenibile
Tutte le etichette di Arca sono realizzabili anche con materiali ecofriendly: dai vari materiali riciclati tra cui microplastiche recuperate in prossimità di mari e oceani, a quelli derivanti da fonti naturali (FSC, biodegradabili e compostabili), con spessori ridotti e certificati ISCC per permettere di dimostrare, attraverso un sistema di gestione, la tracciabilità e la sostenibilità dei materiali utilizzati. Ma l’impegno di Arca Etichette va oltre la scelta dei materiali: l’azienda, Società Benefit e certificata B Corp dal 2022, investe in tecnologie per ridurre l’impatto ambientale e promuovere un’economia circolare e per tutelare il territorio e le persone che lavorano in azienda. Visitando lo stand di Arca a Cosmoprof, i visitatori scopriranno come l’innovazione possa sposarsi con la responsabilità ambientale, creando un futuro più verde e sostenibile, e come le etichette possano trasformare il prodotto in un’icona di bellezza e responsabilità. > Pad. 19 Stand H12-I11
PMR
tecnologie su misura e approccio modulare
Presso lo stand di PMR a Cosmopack i visitatori potranno scoprire tecnologie avanzate per il riempimento, la tappatura e l’etichettatura, progettate per migliorare efficienza e qualità nei processi di confezionamento.
L’industria cosmetica è caratterizzata da un’evoluzione costante delle esigenze produttive. PMR progetta e realizza soluzioni che rispondono perfettamente alle necessità contemporanee, garantendo flessibilità, semplicità di utilizzo e affidabilità nel lungo periodo.
L’approccio modulare che contraddistingue i macchinari di PMR consente alle aziende di adattare la propria produzione in base alla domanda di mercato. La possibilità di personalizzazione, unita a una gestione intuitiva dei parametri di lavorazione, permette di ottenere un controllo accurato su ogni fase del processo produttivo.
Riempimento e tappatura Il riempimento di prodotti cosmetici presenta sfide specifiche, soprattutto per quanto riguarda la gestione di formulazioni con diverse viscosità, la necessità di precisione nel dosaggio e la compatibilità con packaging differenti. Le soluzioni di riempimento di PMR sono altamente configurabili e possono integrare sistemi di dosaggio pneumatico, volumetrico o a flussimetri, in base alle caratteristiche del prodotto da confezionare. La movimentazione brushless, abbinata a un controllo elettronico avanzato, assicura fluidità nei cicli di lavoro e un’erogazione precisa del prodotto. Per completare il processo di confezionamento, l’azienda offre sistemi di tappatura progettati per adattarsi a un’ampia gamma di chiusure, inclusi tappi a vite, twist-off, dispenser e trigger. Grazie a teste di chiusura intercambiabili, le soluzioni di PMR consentono di passare rapidamente
da un formato all’altro, aumentando la produttività e riducendo i tempi di setup.
Etichettatura
Nel settore cosmetico, l’etichettatura non è solo una fase tecnica del processo produttivo, ma un elemento chiave dell’identità del brand. Un’etichetta applicata con precisione valorizza il prodotto, garantendo un impatto estetico impeccabile e assicurando il rispetto delle normative in termini di tracciabilità e informazioni al consumatore. Le etichettatrici automatiche di PMR rispondono a queste esigenze con soluzioni per etichette avvolgenti, doppie etichette e applicazioni speciali su flaconi cilindrici, ovali o sagomati. La gestione tramite pannelli touch screen intuitivi semplifica le operazioni, mentre l’integrazione con sistemi di controllo qualità permette di monitorare il processo e intervenire in tempo reale per evitare scarti e sprechi.

per garantire uniformità e precisione nel confezionamento. Queste soluzioni sono particolarmente adatte a laboratori cosmetici, produttori di nicchia e realtà che desiderano massimizzare l’efficienza nella gestione di formati speciali o produzioni limitate.
Consulenza e innovazione
Dosaggio di liquidi, creme e polveri Accanto ai sistemi di riempimento su larga scala, PMR propone dosatori volumetrici e semi-automatici, ideali per aziende che necessitano di precisione e ripetibilità nei piccoli e medi lotti produttivi.
- DOSATRON: progettato per il riempimento volumetrico di liquidi e creme, assicura un’erogazione costante anche per prodotti densi e viscosi.
- DBP22: dosatore semi-automatico per polveri, dotato di controllo continuo della velocità di dosaggio,
L’adozione di tecnologie avanzate per l’automazione consente alle aziende cosmetiche di ottimizzare la produttività, ridurre gli errori e garantire standard qualitativi sempre più elevati. Tuttavia, ogni linea produttiva ha esigenze specifiche, che vanno dall’integrazione con impianti esistenti alla necessità di processare più referenze con la massima rapidità. Per questo motivo, PMR non si limita a fornire macchinari, ma affianca i propri clienti con un servizio di consulenza personalizzato, aiutandoli a individuare la soluzione più adatta in base a tipologia di prodotto, volumi produttivi e obiettivi aziendali. La partecipazione a Cosmopack 2025 sarà un’occasione per approfondire le ultime tendenze del settore e confrontarsi con gli esperti di PMR su nuove strategie di automazione, sempre più orientate alla digitalizzazione e all’interconnessione tra macchinari. > Pad. 19 Stand A25
Linea di riempimento e tappatura
Aliplast guida l’evoluzione sostenibile del packaging cosmetico
Innovazione e circolarità: il ruolo di Aliplast nella sostenibilità del packaging cosmetico.

Ache punto è lo sviluppo del packaging sostenibile nella filiera della cosmetica? Se ne parlerà giovedì 20 marzo a Cosmopack, padiglione 20 del Cosmoprof, principale salone internazionale dedicato a cosmetica e tecnologie di settore, alle 15.45 nel corso dello speech: “Never Ending Beauty: Il Packaging Cosmetico tra Circolarità e Sinergia di Filiera / Sostenibilità del Prodotto Cosmetico” organizzato da Cosmetica Italia, Associazione nazionale imprese cosmetiche, e Aliplast (Gruppo Hera), leader europeo nella plastica riciclata.
Cresce l’attenzione alla sostenibilità
La circolarità, infatti, continua a permeare sempre più la cosmetica. La spinta più recente proviene dal nuovo Regolamento UE 2025/40 relativo agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio (PPWR) che stabilisce prescrizioni per l’intero ciclo di vita degli imballaggi e include misure quali il miglioramento della riciclabilità e il contenuto di materiale riciclato. Il regolamento prevede inoltre che entro il 2030 gli Stati membri debbano raggiungere il 70% di riciclo dei rifiu-
ti di imballaggio. Ma al di là degli obblighi di legge, è la sensibilità dei consumatori a indicare la rotta. Secondo il rapporto “Sustainability in packaging 2023” di McKinsey & Company, il 55% dei consumatori globali è molto preoccupato per l’impatto ambientale degli imballaggi, mentre tra il 60% e il 70% sarebbe disposto a pagare un prezzo superiore per packaging sostenibili. Nel Vecchio Continente, secondo lo studio del Parlamento Europeo: “Rifiuti di plastica e riciclaggio nell’UE: i numeri e i fatti” aggiornato al 2023, ogni persona genera in media 36,1 kg di rifiuti di imballaggi in plastica, ma solo il 41% di questi è riciclato.
La sinergia tra Cosmetica Italia e Aliplast È in questo quadro che Cosmetica Italia e Aliplast hanno attivato nel 2023 una partnership per sviluppare la circolarità lungo tutta la filiera: dunque uso di materiali riciclati e progettazione di packaging cosmetici riciclabili. Una partnership che si è concretizzata nella realizzazione del white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico – guida per una produzione più circolare”, documento
> Aliplast leads the sustainable evolution of cosmetic packaging
Innovation and Circularity: Aliplast’s role in the sustainability of cosmetic packaging.
What is the current state of sustainable packaging development in the cosmetics supply chain? This will be discussed on Thursday, March 20, at Cosmopack, Hall 20 of Cosmoprof, the leading international trade fair dedicated to cosmetics and industry technologies, at 3:45 PM during the speech: “Never Ending Beauty: Cosmetic Packaging between Circularity and Supply Chain Synergy / Sustainability of the Cosmetic Product” organized by Cosmetica Italia, the National Association of Cosmetic Companies, and Aliplast (Hera Group), European leader in recycled plastics.
Attention to sustainability is growing Circularity continues to increasingly permeate cosmetics. The most recent push comes from the new EU Regulation 2025/40 on packaging and packaging waste (PPWR), which sets requirements for the entire packaging life cycle, including measures such as improving recyclability and incorporating recycled materials. The regulation also stipulates that by 2030, member states must achieve 70% recycling of packaging waste. But beyond legal obligations, it is consumer awareness that is setting the course.
According to the “Sustainability in Packaging 2023” report by McKinsey & Company, 55% of global consumers are very concerned about the environmental impact of packaging, while between 60% and 70% would be willing to pay a premium for sustainable packaging. In the Old Continent, according to the European Parliament study “Plastic Waste and Recycling in the EU: Numbers and Facts” updated in 2023, each person generates an average of 36.1 kg of plastic packaging waste, but only 41% of this is recycled.

operativo che definisce le linee guida per la realizzazione di contenitori facilmente riciclabili. Come step successivo di questa collaborazione, nel corso del 2024 le due realtà hanno animato la Milano Beauty Week – La settimana dedicata alla cultura della bellezza e del benessere – raccontando, attraverso l’arte, la sostenibilità del settore con il progetto “Never Ending Beauty” aperto al grande pubblico. Sono stati coinvolti anche altri attori della filiera quali Eurovetrocap (produttore di contenitori cosmetici) e Pink Frogs (produttore di cosmetici) per la realizzazione di un prototipo di flacone progettato seguendo le linee guida del white paper e prodotto con materiali a basso impatto ambientale. Ora che la strada è stata tracciata, si tratta di diffondere il modello di collaborazione dell’intera catena del valore cosmetica, E proprio su questo si confronteranno nello speech del 20 marzo Michele Pe-
trone (AD Aliplast), Giampaolo Herrmann (AD di Eurovetrocap) e Matteo Locatelli (AD di Pink Frogs Cosmetics). “Aliplast può dare un contributo determinante alla cir-
colarità nel beauty, perché si posiziona all’inizio del ciclo come fornitore di plastica riciclata e alla fine come riciclatore di imballaggi a fine vita”, spiega Michele Petrone AD Aliplast. “Il mercato della plastica sta attraversando un momento complesso, caratterizzato da squilibri economici e sfide industriali. Noi di Aliplast crediamo che l’investimento in qualità e la collaborazione di filiera siano le scelte vincenti. L’auspicio è che presto si possa passare dalla prototipazione alla produzione su larga scala di packaging sostenibili, offrendo alle aziende cosmetiche soluzioni sempre più in linea alle sensibilità del mercato e alle prescrizioni normative”.
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The partnership between Cosmetica Italia and Aliplast
It is within this framework that Cosmetica Italia and Aliplast launched a partnership in 2023 to develop circularity across the entire supply chain: the use of recycled materials and the design of recyclable cosmetic packagin g.A partnership that culminated in the creation of the white paper “Plastic Packaging in the Cosmetics Sector – A Guide to More Circular Production,” an operational document outlining the guidelines for creating easily recyclable containers.
As the next step in this collaboration, in 2024, the two organizations participated in Milano Beauty Week – The week dedicated to the culture of beauty and well-being
– by using art to communicate the sector’s sustainability with the project “Never Ending Beauty,” open to the general public. Other supply chain players such as Eurovetrocap (cosmetic container producer) and Pink Frogs (cosmetics producer) were also involved in creating a prototype bottle designed following the white paper guidelines and produced with low environmental impact materials. Now that the path has been outlined, the goal is to spread the collaborative model across the entire cosmetic value chain. This will be the focus of the discussion on March 20, where Michele Petrone (CEO of Aliplast), Giampaolo Herrmann (CEO of Eurovetrocap), and Matteo Locatelli (CEO of Pink Frogs Cosmetics) will share their insights.
“Aliplast can make a decisive contribution to circularity in beauty because it is positioned at the start of the cycle as a supplier of recycled plastic and at the end as a recycler of end-of-life packaging,” explains Michele Petrone, CEO of Aliplast. “The plastic market is going through a complex period, characterized by economic imbalances and industrial challenges. We at Aliplast believe that investing in quality and fostering supply chain collaboration are the winning choices. The hope is that soon we can move from prototyping to large-scale production of sustainable packaging, offering cosmetic companies solutions that are increasingly aligned with market sensitivities and regulatory requirements.”
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Nimax soluzioni avanzate per codifica, ispezione e labelling
Con le soluzioni Nimax i produttori di cosmetici possono contare su tecnologie affidabili e all’avanguardia, capaci di migliorare l’efficienza produttiva e la sicurezza del prodotto finale, garantendo la conformità normativa.

Ilmercato cosmetico italiano continua a registrare una crescita significativa, trainata dall’export e dall’innovazione. Secondo i dati di Cosmetica Italia, il settore ha registrato un incremento del fatturato del 12% nel 2023, con una forte domanda di prodotti sostenibili e altamente performanti. Allo stesso tempo, la crescente regolamentazione sulla tracciabilità e la sicurezza dei prodotti impone ai produttori di adottare soluzioni sempre più avanzate per la codifica, l’ispezione e l’etichettatura del packaging. In questo scenario, Nimax offre un portafoglio di tecnologie all’avanguardia per supportare i produttori cosmetici nell’ottimizzazione dei processi di marcatura, controllo qualità e labelling, garantendo conformità normativa e massima efficienza.
Codifica e marcatura per garantire tracciabilità e branding
La marcatura nel settore cosmetico non è solo una necessità normativa, ma anche un elemento di branding essenziale. I marcatori industriali a getto d’inchiostro continuo Domino Serie Ax consentono di applicare codici a lunga durata su flaconi, tubetti e confezioni di materiale vario, assicurando leggibilità e resistenza a solventi e umidità. Per chi necessita di marcature ad alta definizione su scatole e cartoni, invece, i sistemi Domino Serie Cx350i offrono una stampa nitida e precisa su cartoni e imballi esterni. Per le applicazioni su materiali difficili come vetro e plastica trasparente, i marcatori laser Domino Serie D garantiscono incisioni permanenti senza l’utilizzo di inchiostri o consumabili. Questa tecnologia assicura una

codifica indelebile e di alta qualità senza rischio di sbavature o alterazioni nel tempo.
Il ruolo dei sistemi di visione Nel settore cosmetico, dove il design del packaging è cruciale e i prodotti devono rispettare rigorosi standard di qualità, i sistemi di ispezione giocano un ruolo fondamentale. I sistemi di visione Domino Serie R rappresentano una soluzione avanzata per garantire la qualità della codifica. Questi sistemi permettono di verificare la corretta stampa dei codici, riducendo drasticamente, sprechi, errori e richiami di prodotto, garantendo in questo modo la brand protection dell’azienda. Grazie alla tecnologia di ispezione automatizzata, la Serie R rileva anche le più piccole imperfezioni, assicurando che ogni prodotto rispetti gli standard richiesti prima di arrivare sul mercato. Ad esempio, è possibile verificare la presenza e la corretta leggibilità delle marcature applicate sui fondotinta o il posizionamento perfetto di una marcatura su dei flaconi di shampoo. Le selezionatrici ponderali sono un altro elemento essenziale per garantire la qualità del prodotto. Questi sistemi permettono di controllare il peso di confezioni di creme e lozioni, individuando automaticamente eventuali anomalie e scartando i prodotti non conformi, evitando così problemi di sottodosaggio o sovradosaggio.
Labelling preciso e affidabile
L’etichettatura è un elemento essenziale del packaging cosmetico, poiché comunica informazioni cruciali al consumatore e deve essere applicata con massima precisione. I sistemi di etichettatura Nimax permettono di applicare etichette su superfici piane, curve o irregolari con la massima accuratezza, garantendo adesione perfetta e leggibilità anche a distanza di tempo.
Berlin Packaging protagonista a Cosmopack
Berlin Packaging Beauty partecipa a Cosmopack 2025 con una selezione delle sue proposte per il mercato del fragrance, makeup e skincare. Dopo il successo del foamer in vetro Foamy 150 ml, la gamma si amplia con due nuovi formati da 30 e 50 ml, offrendo la prima soluzione in vetro per formule schiumogene in versione travelsize. Il design ricaricabile e la costruzione in vetro rendono Foamy una scelta ideale per i brand che desiderano unire estetica premium e riduzione dell’impatto ambientale. Grazie al collo largo, il sistema è progettato per essere riutilizzato con semplicità, garantendo fino a 25 ricariche. Per un’esperienza di refill ottimale, la linea può essere abbinata a Sashi, il pouch monomateriale in PE, progettato per essere riciclato, una soluzione leggera che riduce il volume di trasporto, i costi logistici e le emissioni di CO₂. La collezione AirLight Refill segna un nuovo traguardo per il packaging airless di Berlin Packaging Beauty. Per la prima volta, una delle proposte più iconiche del brand viene realizzata in una versione senza vetro, utilizzando plastiche riciclabili e PET riciclato post consumo. Disponibile nei formati 15, 30 e 50 ml, questa linea si distingue per la tecnologia avanzata che garantisce una lunga durata e la massima protezione della formula. L’approccio sostenibile è al centro del progetto: 5 componenti su 8 sono riutilizzabili, mentre i 3 componenti che vengono sostituiti ad ogni refill sono interamente riciclabili, assicurando una perfetta circolarità del packaging. La pompa, progettata per durare fino a 25 ricariche, prolunga il ciclo di vita del prodotto. Berlin Packaging Beauty ha sviluppato un’esperienza di refill intuitiva, studiando soluzioni che semplificano il gesto di ricarica per il consumatore. La personalizzazione scelta da Studio One Eleven, il team creativo di Berlin Packaging, mette in risalto e riflette al meglio il concept innovativo di AirLight Refill. Berlin Packaging Beauty si conferma un punto di riferimento anche per il packaging nel settore della profumeria, grazie a una gamma di design unici e versatili, pronti per essere personalizzati con le tecnologie di decorazione più avanzate, tra cui la stampa inkjet 3D, che porta la personalizzazione a un nuovo livello. L’offerta di packaging per il mondo fragrance spazia dalle forme pulite e contemporanee come Heko, a design più apothecary, come Infusion e Himiko, fino a proposte più distintive come Moon ed Euphoria e classiche come Cilindro. Ogni collezione è studiata per adattarsi a differenti posizionamenti di mercato, garantendo versatilità e unicità nel design anche grazie all’ampia gamma di materiali abbinabili per gli accessori.
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AirLight Refill
IMBALLAGGI IN LEGNO sostenibili e circolari
Gli imballaggi industriali in legno oggetto dello studio sono un prodotto strategico per la logistica italiana e vengono utilizzati per trasportare in modo sicuro merci di qualsiasi dimensione. Progettati su misura, rappresentano un prodotto unico nel suo genere, i cui benefici ricadono su produttori, rivenditori e consumatori.
Nell’ambito di Ecomondo 2024, fiera internazionale dedicata alla sostenibilità, Assoimballaggi di FederlegnoArredo ha portato al centro del dibattito uno dei temi più rilevanti per il settore degli imballaggi: l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment, LCA) dei prodotti. In particolare, durante il convegno “Imballaggi in legno e sughero tra tradizione e innovazione: dalla materia prima alla riciclabilità e compostabilità” è stato presentato lo “Studio LCA sugli imballaggi industriali in legno e casse pieghevoli”, una ricerca pionieristica per il comparto. Condotto dall’Università di Firenze per conto di AssoImballaggi, si tratta di uno strumento fondamentale per conoscere quali sono gli impatti generati da un singolo prodotto lungo l’intero ciclo di vita, e fornisce dati cruciali per comprendere gli ambiti in cui intervenire per migliorare le performance complessive lungo tutta la filiera. Gli imballaggi industriali in legno oggetto dello studio sono un prodotto strategico per la logistica italiana e vengono utilizzati per trasportare in modo sicuro merci di qualsiasi dimensione. Progettati su misura, rappresentano un prodotto unico nel suo genere, i cui benefici ricadono su produttori, rivenditori e consumatori. Lo studio mette in evidenza che l’intero ciclo di vita di un imballaggio industriale, calcolato con il metodo “cradle to grave” (dalla culla alla tomba), è in grado di assorbire più CO2 di quanta ne emetta, avendo quindi complessivamente un impatto positivo. Assolta la loro funzione di trasporto, possono essere facilmente riciclati per produrre altri prodotti a base legnosa, come ad esempio i pannelli per i mobili, mantenendo stoccata la CO2
questo ambito sta lavorando FederlegnoArredo, essendo uno dei soci fondatori del Cluster Italia Foresta Legno, che si pone l’obiettivo di supportare progetti che promuovano filiere forestali corte.

La filiera del legno-arredo Il convegno ha anche offerto un’analisi approfondita della filiera dell’imballaggio, dalla gestione sostenibile delle foreste alla riciclabilità del prodotto finale. Per quanto riguarda la gestione delle foreste, un aspetto strettamente correlato allo studio LCA riguarda gli impatti dei trasporti per l’approvvigionamento delle materie prime, oggi prevalentemente importati da altri paesi UE o extra UE.
Una delle sfide importanti in questo ambito è riuscire a sviluppare delle filiere forestali nazionali, consapevoli che queste possono portare ad importanti benefici sia in termini ambientali, con la riduzione degli impatti dei trasporti, ma anche sociali ed economici. Proprio in
Inoltre, Assoimballaggi si sta occupando anche di affrontare alcuni paradossi legati alla compostabilità: il legno viene utilizzato dagli impianti di compostaggio come innesco per avviare il processo di compost, ma non risulta conforme allo standard europeo di riferimento EN13432 a causa dei tempi di decomposizione più lunghi. In questo periodo è in discussione l’aggiornamento dello standard europeo, e Assoimballaggi ha chiesto una modifica per correggere questa distorsione. Il legno, infatti, è un materiale biodegradabile e compostabile. La filiera del legnoarredo è un esempio virtuoso di economia circolare: gli imballaggi in legno, (pallet, casse, cassette, ecc), una volta terminato il proprio ciclo di utilizzo, subiscono un processo per cui divengono componenti di pannelli in legno che, a loro volta, serviranno a costituire arredo. FederlegnoArredo ha lavorato molto con le associazioni europee di categoria per salvaguardare il riconoscimento positivo di tale processo, messo a rischio dalla definizione inizialmente fornita dalla bozza del testo del Regolamento Europeo Imballaggi. A tutela di un sistema integrato e virtuoso, il materiale che può essere reimmesso nella filiera a seguito del processo di riciclo – anche per finalità differenti dall’imballaggio da cui deriva – è stato definito dall’Unione Europea “riciclo di alta qualità”. Un risultato che consente di preservare la sostenibilità degli imballaggi in legno, comprese cassette in legno e imballaggi industriali, riaffermando che la qualità del riciclo sia legata non al mantenimento del medesimo utilizzo ma al beneficio ambientale che genera.

SOLUZIONI INNOVATIVE per carne e proteine alternative
Le prospettive per l’industria fornitrice di carne e proteine alternative sono positive, poiché l’industria alimentare mondiale si sta sviluppando in modo dinamico. Di conseguenza, la domanda globale di macchine e attrezzature per la produzione e il confezionamento di questi alimenti è aumentata notevolmente negli ultimi anni.

Il commercio internazionale di macchinari per la lavorazione della carne – basato sui dati delle esportazioni di 52 Paesi industrializzati – è in costante aumento da anni e ha raggiunto nel 2023 un nuovo valore record di quasi 2,7 miliardi di euro. Ciò corrisponde a un aumento del 3,3% rispetto alla cifra già elevata dell’anno precedente. Nel corso di 10 anni, dal 2014 al 2023, il commercio estero internazionale di macchinari per la lavorazione della carne ammonta a 21 miliardi di euro. Ciò corrisponde a una crescita periodica del 54% in totale. È probabile inoltre che la somma degli investimenti dell’industria globale della carne e delle proteine sia significativamente più alta, poiché la domanda totale include anche le macchine che vengono acquistate nel rispettivo mercato locale. Questa cifra, tuttavia, non rappresenta da sola il mercato nel suo complesso: sono da considerare anche le macchine per l’imballaggio, le soluzioni di automazione, la tecnologia di trasporto e altri componenti che vengono utilizzati nell’industria della carne. Queste macchine non risultano in queste statistiche perché sono incluse in altri gruppi di prodotti. La VDMA stima che gli investimenti in questi prodotti ammontino a oltre un miliardo di euro all’anno.
Le aziende europee sono leader nel mondo
Circa l’80% delle macchine commercializzate a livello mondiale nel 2023 proviene dall’Unione Europea. La Germania è in testa ai primi 10 Paesi fornitori con una quota del 27%, seguita dai Paesi Bassi con una quota del 21%. La Cina ha aumentato significativamente le sue esportazioni di macchinari per la lavorazione della carne negli ultimi anni, diventando il terzo esportatore più importante nel 2023 con una quota del 9%.
Seguono l’Italia con il 7%, gli Stati Uniti con il 5% e Danimarca, Polonia, Spagna, Francia e Austria con quote comprese tra il 3% e il 4%. Il 44% delle macchine per la lavorazione della carne esportate in tutto il mondo è stato consegnato nei Paesi europei, di cui il 31% nell’Unione Europea. La seconda area di vendita più importante è stata il Nord America, con una quota del 19%. Seguono l’Asia con il 15%, l’America Latina con il 9%, l’Africa e il Medio Oriente con il 9% e l’Australia con il 4%.
I primi 10 mercati di vendita per le macchine importate nel 2023 sono Stati Uniti, Russia, Paesi Bassi, Germania, Regno Unito, Australia, Francia, Polonia, Cina e Spagna. Un forte impulso nel 2023 proviene anche dall’Asia, ad esempio da Tailandia, Malesia e Indonesia, dall’America centrale e meridionale con Messico, Brasile, Colombia, Arabia Saudita e Sudafrica.
Le esportazioni rallentano, ma l’Italia continua a crescere In riferimento alle esportazioni del settore nel 2024, i dati disponibili finora riguardano solo il commercio estero dell’UE-27 per il periodo gennaio-ottobre. Secondo questi dati, le consegne all’estero di macchine per la lavorazione della carne nei primi 10 mesi del 2024 sono diminuite del 5,6% rispetto al livello molto alto dell’anno precedente. I costruttori italiani di macchine sono riusciti a invertire la tendenza in questo periodo e a ottenere una crescita delle esportazioni del 6,7% rispetto al livello già alto dell’anno precedente (2023: 175 milioni di euro). La Germania, il più grande esportatore di macchine per la lavorazione della carne, ha registrato invece un calo delle consegne estere del 6,4% a 561 milioni di euro. Secondo la VDMA, il tasso negativo delle esportazioni UE di macchinari per la lavorazione della carne diminuirà nei mesi restanti a causa delle consegne, ma non si prevede di superare l’elevato livello del commercio estero globale del 2023. Per il 2025, la VDMA si aspetta un nuovo slancio di crescita.
Prospettive di mercato positive in un contesto dinamico
Le prospettive per l’industria fornitrice di carne e proteine sono positive, poiché l’in-
Commercio globale di macchinari per la lavorazione della carne

entro il 2028 (più 15%), partendo da un livello basso.
Digitalizzazione e AI per una produzione sostenibile
Gli sviluppi demografici, le tendenze nutrizionali, il cambiamento delle abitudini dei consumatori e i cicli di vita dei prodotti sempre più brevi stanno plasmando i mercati. Inoltre, gli elevati requisiti di sicurezza, qualità e varietà degli alimenti, la produzione sostenibile e l’elevata pressione sui prezzi e sulla concorrenza garantiscono continui investimenti in tecnologia.
Fonte: Nationale Statistische Ämter, VDMA
Italia: Esportazione di macchinari per la lavorazione della carne TOP 10 paesi
Fonte: National Statistical Offices, VDMA
dustria alimentare mondiale si sta sviluppando in modo dinamico. In molti Paesi, l’industria alimentare è il settore economico più forte, con tassi di crescita sempre elevati. Secondo Euromonitor International, nel 2024 sono stati venduti 260 milioni di tonnellate di carne in tutto il mondo. Entro il 2028 le vendite saliranno a 275 milioni di tonnellate. Quasi la metà del consumo avviene in Asia, con la Cina come mercato di vendita più forte. La seconda e la terza regione più forti sono l’America Latina e il Medio Oriente/Africa. Seguono il Nord America e l’Europa occidentale. La crescita maggiore delle vendite totali fino al 2028 è prevista per la regione del Medio Oriente/Africa (più 15,7%), mentre la crescita più debole è prevista per l’Europa occidentale (più 1,6%).
Le alternative alla carne
La domanda dei consumatori, soprattutto in Europa, sta spingendo gli investimenti in aziende che producono alternative alla carne a base vegetale o che realizzano alimenti con moderni processi di fermentazione. Le vendite di sostituti della carne nel 2024 ammontavano a 637 mila tonnellate e si prevede una crescita del 22,8% fino a 783 mila tonnellate entro il 2028. Le due regioni leader sono l’Europa occidentale e il Nord America. Gli Stati Uniti sono in cima alla lista dei dieci mercati di vendita più importanti al mondo per le alternative alla carne, anche se le previsioni fino al 2028sono in calo. Seguono Germania, Regno Unito e Cina. La Germania è il primo mercato in Europa con previsioni di crescita sempre positive (fino al 22% entro il 2028). L’Italia è all’ottavo posto, dove anche i volumi di vendita aumenteranno
I clienti si concentrano su soluzioni sostenibili per il processo di produzione: l’efficienza energetica, la prevenzione delle perdite di prodotto, la riduzione del consumo di acqua e di media, i concetti energetici olistici per il calore residuo e gli imballaggi ottimizzati e facilmente riciclabili sono i temi più importanti.
La digitalizzazione è una componente centrale della produzione sostenibile, in quanto l’analisi dei dati di processo può ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre i tempi di inattività della produzione e fornire servizi in remoto. I dati e il loro utilizzo generano valore aggiunto in termini di maggiore efficienza, sicurezza dei prodotti e trasparenza nell’intero processo di produzione e confezionamento. L’intelligenza artificiale sta assumendo un ruolo sempre più importante. L’AI facilita l’analisi in tempo reale dei dati del processo di produzione, rileva le anomalie e aiuta a ridurre i tempi di inattività non pianificati. Nei processi di pulizia, l’intelligenza artificiale consente di rilevare i livelli di contaminazione e di adeguare i processi di pulizia. La simulazione dei processi produttivi con l’aiuto dell’AI e dei gemelli digitali sta diventando sempre più importante. In particolare, aiuta a prendere decisioni di investimento complesse e crea sicurezza negli investimenti.
Fonte: IFFA, 3-8 maggio 2025, Francoforte


IL PRIMATO DEL MADE IN ITALY nelle tecnologie per enologia e imbottigliamento
Innovazione tecnica e presidio dei mercati internazionali: è la ricetta “anti-crisi” del comparto italiano delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento, che con la sua eccellenza tecnologica, supportata anche dalla ricca tradizione enologica del nostro Paese, si conferma un punto di riferimento a livello globale.
Secondo le stime dell’Osservatorio del vino Uiv, il comparto italiano delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento vale circa 5 miliardi di euro l’anno (3 per la sola filiera del vino) con una bilancia commerciale attiva di 2,2 miliardi di euro.
Secondo un sondaggio realizzato dall’Osservatorio del vino Uiv su un panel rappresentativo del settore italiano delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento (oltre 1 miliardo il fatturato aggregato) in occasione della 30esima edizione di Simei, la propensione all’export è del 46%, con una presenza capillare sulle piazze in tutti i continenti e, in particolare, tra i principali produttori mondiali di vino e bevande.
Secondo la fotografia scattata dal sondaggio dell’Osservatorio Uiv, il 61% del comparto stima un calo del fatturato attorno al 4% nel 2024, mentre sono rispettivamente il 25% e il 14% quelli che stimano un 2024 in linea o in crescita rispetto al 2023.
“In 9 cantine su 10 in tutto il mondo sono presenti macchine o componenti progettati e realizzati in Italia – ha spiegato il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti –. Si tratta di un comparto spesso trascurato nelle analisi di settore, che tuttavia rappresenta un asset importante e cruciale per l’indotto dell’intero sistema vino che, sappiamo, vive una congiuntura complessa. In questo scenario – ha aggiunto Castelletti – assumono ancora più importanza i contratti di filiera attesi per il 2025, finanziati con i fondi del PNRR, che prevedono investimenti fino al 2027 per un valore complessivo di 5 miliardi di euro, finanziati al 40% a fondo perduto (2 miliardi di euro)”.
Per Marzio Dal Cin, presidente di Anformape – Associazione Nazionale Fornitori Macchine Accessori e Prodotti per l’Enologia: “L’Italia vanta la leadership globale per l’impiantistica, un primato importante trainato anche dal balzo degli Stati Uniti

negli ultimi anni. Chiaramente il contesto economico, con il rallentamento dei mercati, e quello politico internazionale, considerato l’effetto che la nuova presidenza USA può avere sulla politica commerciale americana, si riflettono anche sull’andamento di questo comparto, che – conclude Dal Cin – inizia ad esprimere qualche preoccupazione”. In particolare, coerentemente con la dinamica del mercato, a destare maggiore attenzione è proprio il settore vino, da cui per il 2024 è stimata una riduzione della domanda da parte dell’85% degli intervistati, a fronte di un 2% di ottimisti che segnalano una crescita e un 13% che la valuta stabile. Sempre incerte, ma sicuramente più positive, le previsioni per birra (stabile per il 50% dei rispondenti e in contrazione per il 43%), spirits (in contrazione per il 41% e stabile per il 33%, ma visti in crescita dal 27%) e olio (stabile per il 53% e in contrazione per il 38%).
Tra le destinazioni più frequenti dell’export per gli intervistati, le grandi piazze Ue – in ordine Francia, Germania, Spagna e Est Europa – e gli Stati Uniti, mercato in piena espansione.
Vola l’export di macchinari Made in Italy
Con quasi 2,5 miliardi di euro di export e una bilancia commerciale in attivo per più di 2,2 miliardi, il 2023 sigilla il recupero e la rimonta sui livelli del pre-covid per il settore delle macchine per bevande, enologia e imbottigliamento. Secondo le elaborazioni su dati Istat dell’Osservatorio del vino di Unione italiana vini, il consuntivo del 2023 segna infatti un +18,5% rispetto al 2022 – che aveva di poco mancato il pareggio con il 2019 – e +13,2% rispetto alla performance pre-pandemica. Questo trend positivo, confermato da un’ulteriore crescita tendenziale del 12,7% delle vendite fuori confine nei primi 7 mesi del 2024 (per un controvalore di quasi 1,6 miliardi di euro), salvo imprevisti dovrebbe portare il saldo net exports di fine 2024 ad almeno 2,2 miliardi di euro. “Si tratta di uno dei comparti con la più alta propensione all’export – spiega Paolo Castelletti –, un altro primato del made in Italy e un asset per l’intero settore vino e bevande che trova il suo punto di forza nella tecnologia e nell’innovazione”.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio, la ripresa del comparto negli ultimi 5 anni è stata sostenuta in particolare dai mercati extra-Ue, che lo scorso anno rappresentavano quasi i due terzi delle vendite internazionali

di macchine per bevande, enologia e imbottigliamento, in crescita del 15% rispetto ai valori del 2019. A trainare questa rimonta, le esportazioni nel primo mercato di sbocco del vino tricolore, gli USA, che nel quinquennio hanno ampliato la quota di mercato dal 10,5% al 15,5% grazie ad un balzo delle vendite del 67,5%. Cresce in doppia cifra, ma sotto la media, anche il valore delle vendite nei mercati comunitari (+9,9% sul 2019), dove Germania e Francia fanno particolarmente bene (rispettivamente +16,8% e +14,7%) per poi rallentare la corsa tra gennaio e luglio del 2024. A fronte di una timida crescita delle piazze Ue (+2,4% il risultato complessivo dell’area nei 7 mesi), risultano infatti in calo del 16,2% le esportazioni verso la Francia, mentre sono stabili quelle verso la Germania, che si lascia scavalcare dalla Spagna (a +11,5%) per valore delle vendite. Prosegue invece in volata la corsa dei mercati extraeuropei, che mettono a segno un +18,4%, con l’Asia a +31,6%, l’America settentrionale a +11% (gli Usa a +9,9%), e l’America centromeridionale +9,8%.
Crescono le tecnologie per dealcolati “Negli States preferiamo chiamarli low sugar più che low alcol”: il diverso sguardo – pragmatico e non ideologico come accade nel Belpaese – sul tema dei vini dealcolati lo sintetizza Randy Ullom, enologo e vicepresidente del colosso californiano del vino Jackson Family Wines. In questo momento, le tecnologie per la dealcolizzazione sono quelle che stanno registrando maggior interesse. A fargli eco è David Crippen, director of winemaking di Bear Creek Winery, la sesta più grande azienda vinicola e vitivinicola a conduzione familiare degli Stati Uniti: “Quasi tutte le attrezzature che abbiamo in cantina sono italiane – ha detto – e il salto di qualità che hanno fatto i vini tricolori negli ultimi 40 anni è probabilmente correlato anche a queste tecnologie”. Una tendenza produttiva Nolo (no e low alcol) che incontra l’offerta made in Italy, Paese leader nelle tecnologie per il vino che vuole rimanere della partita, nonostante il divieto alla dealcolazione ancora in vigore. “Lo scorso anno – ha detto il consigliere delegato di Mionetto, Alessio del Savio – grazie alla controllante tedesca Henkel abbiamo prodotto e venduto 2 milioni di bottiglie di spumante, quest’anno abbiamo raddoppiato e siamo a 4 milioni. Tutte vendute, in particolare in Germania, negli USA, nei Paesi nordici e nell’Est Europa”.
Amorim Cork Italia efficienza, sostenibilità e sicurezza
Amorim Cork Italia è un punto di riferimento per l’enologia del nostro Paese, sul quale il Gruppo ha fortemente investito. Le sue colonne portanti sono l’ampio portafoglio prodotti e il servizio di assistenza efficiente e capillare. A Simei 2024 abbiamo incontrato Daniele Stangherlin, direttore commerciale e marketing di Amorim Cork Italia.
Amorim Cork Italia ha celebrato a Simei 2024 il suo 25esimo anniversario. Quali sono i risultati raggiunti?
Sono stati 25 anni fantastici. Amorim Cork Italia è nata da zero, era un’azienda piccolissima, mentre oggi abbiamo raggiunto un volume di circa 650 milioni di tappi all’anno. La nostra presenza sul territorio italiano è capillare: serviamo oltre 3.700 cantine di piccole, medie e grandi dimensioni.
Siamo un riferimento per quanto riguarda le chiusure in sughero naturale. In armonia con la materia prima che utilizziamo, Amorim Cork Italia strizza l’occhio alla sostenibilità, la carbon balance è molto importante per noi e continueremo a lavorare in questa direzione. Ma non dobbiamo dimenticarci il ruolo fondamentale delle chiusure: garantire che le caratteristiche organolettiche del vino rimangano inalterate. Infatti, il tappo in sughero è un prodotto naturale ma, allo stesso tempo, altamente performante. Grazie a tutta la tecnologia sviluppata da Amorim Cork Italia nel corso di questi 25 anni, siamo in grado di offrire soluzioni veramente sicure.
Su quali prodotti avete puntato i riflettori in fiera?
A Simei 2024 abbiamo portato due linee fonda mentali all’interno

della nostra offerta: Xpür®, NDtech® e un prodotto innovativo Helix®.
Xpür® si compone di tappi in microgranina di sughero, a cui abbiamo dedicato un corner speciale a Simei 2024. Grazie alla tecnologia supercritica, che sanifica in profondità la granina che compone i tappi, offre un profilo sensoriale veramente neutro. È un sistema brevettato in casa Amorim: attualmente abbiamo nove reattori per questa operazione, con una capacità di produzione di circa 900 milioni di tappi. Il Gruppo, che produce attualmente quasi 6 miliardi di tappi, intende investire tantissimo in nuove tecnologie. Offriamo la linea Xpür® nella sua versione classica con un collante per alimenti certificato FDA oppure in chiave ancora più sostenibile, costituito per il 98% da sughero e per il 2% da un collante vegetale che deriva dall’olio di vinacciolo.

Anche NDtech® è
un’importante gamma di prodotti, pensata specificamente per l’universo dei tappi monopezzo di altissimo livello. Il tappo NDtech® è l’entry level della linea, NDtech® Icon è pensato per vini di una classe superiore e NDtech® Icon Fiore per i prodotti di fascia più luxury. Gli ultimi due sono disponibili con rivestimento superficiale BeeW, un trattamento che limita la migrazione di ossigeno riducendo la variabilità tra una bottiglia e l’altra. In questo modo, il tappo monopezzo si comporta in maniera molto simile a un tappo tecnico, mantenendo inalterate le sue caratteristiche naturali.
Infine Helix®, è una chiusura già presente nel mercato da diversi anni ma che stiamo rilanciando proprio in occasione del Simei perché crediamo che il contesto di mercato sia favorevole a prendere in considerazione questa chiusura alternativa. Si tratta di un tappo tecnico che replica la praticità di apertura del tappo a vite ma è realizzato in microgranina di sughero. Infatti, è naturale e sostenibile, ma anche pratico e performante incon-
Daniele Stangherlin, direttore commerciale e marketing di Amorim Cork Italia
trando le esigenze delle nuove generazioni. Dal punto di vista dell’esperienza sensoriale, si hanno tutti i vantaggi del tappo in sughero, a cui si aggiungono l’elevato livello di sicurezza del prodotto e la comodità d’uso. Nonostante il settore vitivinicolo sia molto tradizionale, soprattutto in Italia, molte aziende vitivinicole stanno cercando nuovi spunti. In questo momento Helix® sta riscontrando successo all’estero, ma anche i consumatori italiani si stanno preparando ad accoglierlo.
Quale obiettivo si pone Amorim Cork Italia per il futuro?
Per i prossimi 25 anni, l’azienda ha importanti progetti di crescita. Presso la sede di Conegliano, infatti, sono in corso i lavori di ampliamento dello stabilimento, che passerà da 3.600m2 a 8.000m2. La capacità produttiva e la capacità di stoccaggio verranno potenziate, con l’obiettivo di passare da 1.200.000 a 1,8 milioni di tappi prodotti al giorno. Perché intraprendere un investimento così impegnativo? Perché l’obiettivo del Gruppo è puntare sul mercato italiano, rendendolo uno dei più importanti a livello internazionale, arrivando a un totale di 1 miliardo di tappi. Inoltre, con il potenziamento della sede a Conegliano riusciremo a offrire anche un servizio di consegna rapidissimo, spedendo i tappi entro 24h. Oggi, infatti, le cantine non fanno più magazzino poiché il mercato sta diventando sempre più imprevedibile. Per questo, noi ci siamo strutturati per lavorare nel corto raggio ed essere veloci.
Qual è la filosofia alla base del successo dell’azienda?
Amorim Cork Italia offre un catalogo di soluzioni molto ampio. Non esiste un singolo tappo adatto a tutti i progetti, perché ogni vino ha la sua anima. Noi offriamo un prodotto tailor-made in quanto ogni azienda ha le sue esigenze e aspettative.
Per questo Amorim Cork Italia non vende solo tappi ma offre anche una consulenza tecnica: lavoriamo sul lungo termine, ci piace costruire un rapporto solido basato sulla fiducia tra l’azienda e i clienti, facendo combaciare le loro necessità con le nostre proposte. Tutto ciò significa offrire un servizio di prossimità al cliente. In Italia abbiamo un team di cinque figure che si occupa proprio di vicinanza tecnica, che offre assistenza e consulenze in situazioni specifiche.



IPACK-IMA MILANO
27 - 30 MAY 2025
FIERA MILANO - ITALY

Un viaggio immersivo tra i materiali e le soluzioni più all’avanguardia di processo e confezionamento: dal Food, con focus su Grain Based food e Fresh & Convenience, al Liquid food & Beverage fino al Pharma & Chemicals.
Qui, creatività e tecnologia si fondono per plasmare il settore.
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COLLE E ADESIVI preziosi per la tenuta del packaging
Colle e adesivi per imballaggi devono soddisfare precise esigenze sia in termini di performance durante e dopo il processo produttivo, sia rispetto al controllo dei limiti di migrazione delle sostanze contenute nella confezione.
La colla e gli adesivi rivestono un ruolo fondamentale nel settore degli imballaggi poiché consentono la sigillatura dei packaging e ne assicurano la tenuta. Per poter scegliere l’adesivo giusto è essenziale conoscere le esigenze del settore in cui verrà impiegato. Tra le principali funzioni di colle e adesivi utilizzati nell’ambito degli imballaggi vi è quella di sigillare il packaging in modo da evitare aperture ed eventuali perdite del contenuto, tutto questo escludendo ogni sorta di rischio di contaminazione. Nell’imballaggio e nella cartotecnica colle e adesivi sono impiegati con successo per l’incollaggio di superfici in carta e cartoncino per la realizzazione di una vasta gamma di articoli, a partire dagli astucci per proseguire con sacchi, borse e shopper, per citarne solo alcuni, il tutto utilizzando materiali accoppiati, laminati, cartoni ondulati e molto altro. Discorso a parte è quello che riguarda l’imballaggio alimentare, ovvero il packaging di carta e cartone (primario o secondario) che serve per trasportare e contenere gli alimenti. In questo settore colle e adesivi non devono rilasciare nessun tipo di sostanza nociva negli alimenti con cui entreranno in contatto e devono attenersi alle norme MOCA, ovvero le specifiche regolamentazioni per i Materiali ed
Oggetti a Contatto con Alimenti. Oltre ad essere completamente atossici, è fondamentale che colle e adesivi garantiscano un’elevata e rapida potenza incollante e assicurino la possibilità di incollare anche supporti di plastica o trattati con vernici. Tra gli adesivi destinati al packaging alimentare, meritano un discorso a parte quelli formulati per la catena del freddo. Sono adesivi sintetici prodotti con materiali innovativi che vengono testati per resistere a temperature bassissime, fino a 25° gradi sotto zero, senza rovinarsi o cristallizzarsi e che devono essere in grado di aderire a superfici poco assorbenti, mantenendo allo stesso tempo una buona stabilità termica. Analogamente, per l’industria alimentare sono necessari anche adesivi che resistano ad alte temperature. Anche le colle per il packaging devono essere caratterizzate da un’ottima presa e adesione rapida e devono garantire grande versatilità a seconda delle diverse lavorazioni. Scopriamo insieme le proposte di alcuni dei player di riferimento nel mondo dei sistemi di incollaggio.
Diatecx adesivi industriali per diversi settori
L’azienda trentina produce e commercializza con marchio Diamelt adesivi destinati a legatoria, imballaggio e packaging, cartotecnica e converting, assemblaggio ed etichettatura.
Diatec è un gruppo che ha da poco superato i 50 anni di attività e che attualmente fattura 60 milioni di euro. Il Gruppo controlla Diatecx Spa, con sede a Cles (TN), che produce e commercializza supporti e carte per l’industria della confezione, adesivi industriali, supporti per la stampa digitale di grande formato e per il disegno tecnico, Diatecx France a Chậteauroux, ampliamento dell’attività di produzione e commercializzazione dello stabilimento di Cles, e Makdia in Macedonia, società di prodotti e supporti per l’industria della confezione. Dei 60 milioni fatturati il 35% è rappresentato dal settore degli adesivi industriali, mercato che conosce un grande dinamismo, in particolare grazie a packaging, bookbinding e labelling.

Le formulazioni adesive sono frutto di un processo continuo di innovazione tecnologica. Ecco perché garantiscono elevate prestazioni e riescono ad affrontare ogni specifica tecnica di incollaggio, in qualsiasi processo industriale. Proprio gli adesivi industriali rappresentano uno tra i core business principali di Diatecx, che a Cles (TN) produce e commercializza con marchio Diamelt adesivi destinati a legatoria, imballaggio e packaging, cartotecnica e converting, assemblaggio ed etichettatura. Tutti gli adesivi a marchio Diamelt vengono specificamente formulati per ogni tipologia di settore e applicazione, grazie al nuovissimo laboratorio interno di ricerca e sviluppo, con personale altamente qualificato e dotato
di strumenti per analisi chimico-fisiche di ultima generazione. Per il settore del confezionamento e dell'imballaggio l'azienda propone una selezione di adesivi di alta qualità resistenti ed affidabili mirati alla chiusura di scatole in carta e cartone. I prodotti Diatecx sono idonei anche per gli imballaggi alimentari e sono consigliati per l’incollaggio di vassoi e plateaux per i mercati dell’ortofrutta e delle carni. Per quanto riguarda l'ambito cartotecnica e converting, l'azienda offre diversi adesivi resistenti ed affidabili mirati all’incollaggio di imballaggi in carta e cartone, scatole, astucci, shopping bags, sacchi e sacchetti. Diatecx, infine, produce e commercializza adesivi specifici per l’etichettatura su vetro, plastica (PE, PET, PP) e contenitori in banda stagnata. Fornisce inoltre adesivi a base di caseina, amidi e resine sintetiche che garantiscono un’ottima resistenza sia all’immersione in acqua fredda che alla condensa.
La pistola Robatech Volta, completamente elettromagnetica, è stata ulteriormente ottimizzata.
Ora, grazie alla funzione “stitching” integrata, è possibile ridurre in maniera essenziale il consumo di adesivo, offrendo una soluzione efficace per contrastare l’aumento dei costi di produzione.
Robatech
annuncia di aver ulteriormente ottimizzato la pistola Volta, completamente elettromagnetica. Grazie alla nuova funzione “stitching” integrata (tratteggio), è infatti possibile ridurre in maniera essenziale il consumo di adesivo fino al 60%, offrendo una soluzione efficace per contrastare l’aumento dei costi di produzione. Ora sarà ancora più semplice suddividere i cordoli di adesivo in tratti o punti di dimensioni inferiori con Volta. La pistola potrà essere programmata fuori linea e una volta in produzione la quantità di adesivo da applicare sarà rispettata senza la necessità di un
Robatech
riduce i costi di produzione con l’hotmelt stitching
programmatore esterno. Questo procedimento riduce significativamente il consumo di adesivo, semplifica notevolmente la configurazione dell’impianto, senza compromettere la qualità dell’applicazione. Al contrario, ciò migliora addirittura l’incollaggio.
Sostenibilità ed efficienza energetica in primo piano Oltre al potenziale di risparmio in termini di adesivo, Volta si distingue per un consumo energetico inferiore del 60% rispetto alle tradizionali pistole pneumatiche. Il funzionamento non necessita di aria compressa, il che riduce gli oneri di manutenzione e i costi operativi. Inoltre, la pistola è robusta e durevole ‒ ora con una durata fino a 2 miliardi di cicli operativi. Tutto ciò contribuisce a ridurne sensibilmente l’impronta di CO₂.
“Volta è la risposta alle crescenti sfide poste dall’aumento dei costi di produzione”, spiega Rolf Gräser, Industrie Manager Packaging. “Con questa soluzione offriamo ai nostri clienti non solo un risparmio economico, ma anche un’alternativa sostenibile e orientata al futuro per l’applicazione di adesivo”.


Semplice integrazione nelle linee di produzione esistenti
La pistola Volta può essere facilmente integrata nelle linee di produzione esistenti, indipendentemente dal brand dell’impianto di incollaggio originale. Pilotabile direttamente da PLC, tramite segnale 24 VCC (senza booster), non necessita di alcun programmatore esterno nemmeno per la funzione di stitching.

nuova serie di incollatori Vela
Mentre si avvicina al traguardo dei 90 anni di attività, PREO lancia sul mercato una nuova serie di incollatori. La combinazione di design innovativo, modularità, sostenibilità, compatibilità e interconnessione avanzata rende Vela una scelta ideale per le aziende che cercano soluzioni di incollaggio all’avanguardia.
Lastoria dell’azienda PREO Srl, giunta ormai a quasi 90 anni di consolidata attività, inizia nel 1938, quando Antonio Preo fonda le Officine Meccaniche PREO, produttrici di strumenti di precisione e di misura.
Un’evoluzione continua
Grazie al duro lavoro del primo periodo di attività, già negli anni ‘60, la Società si espande diventando riferimento, anche a livello europeo, nella produzione di particolari di altissima precisione per vari settori industriali, tra cui l’industria medicale, ottica, aerospaziale e militare.
Verso la fine degli anni ‘80 la PREO Srl grazie alla qualificata esperienza e il proprio know-how, orienta la propria attività nella progettazione, produzione e vendita di sistemi per l’applicazione di adesivi Hot-Melt con l’obiettivo di diventare uno dei principali produttori mondiali.
Nel giro di pochi anni, grazie alle ottime competenze acquisite nel tempo derivanti dalla ormai pluriennale esperienza maturata nel settore aerospaziale e alla costante azione di ricerca e sviluppo, la PREO Srl si afferma definitivamente in campo internazionale per l’affidabilità e l’innovazione dei suoi prodotti, tanto da conquistare un ruolo di prestigio sia nello sviluppo di macchine standard, che nella progettazione di soluzioni e sistemi personalizzati.

L’azienda, situata alle porte di Milano, svolge la sua attività su un’area di circa 4000 mq suddivisa in due grandi edifici e negli ultimi anni ha ulteriormente incrementato la propria produzione espandendosi sul mercato mondiale grazie ad acquisizioni e partnership con aziende straniere e rafforzando ancora di più la sua presenza a livello globale. Recentemente sono stati conseguiti risultati storici che hanno portato ad una crescita importante sia in termini di fatturato che per incremento delle esportazioni. Per la prima volta si è superata quota 1000 impianti venduti e installati in un solo anno a dimostrazione di quanto PREO si sia definitivamente affermata e consolidata come uno dei principali e più affidabili produttori a livello mondiale. PREO è la tipica media impresa italiana, altamente specializzata, certificata ISO 9001 che, avvalendosi di uno staff di tecnici altamente quali-

ficati e di un parco macchine tra i più moderni, ha sviluppato un’importantissima struttura tecnico-commerciale e produttiva tutta italiana nel settore delle macchine per l’applicazione di adesivi a caldo, contribuendo a rafforzare ulteriormente l’immagine del Made in Italy nel mondo. Grazie ad una rete di distribuzione capillare sia su territorio nazionale che in oltre 50 paesi, ad una politica commerciale vincente e ad un servizio di vendita e post-vendita rapido ed efficiente, PREO è in grado di offrire la migliore soluzione possibile a tutte le esigenze di incollaggio in molteplici settori, come imballaggio e confezionamento, grafica e stampa, imbottigliamento, automotive, cartotecnica, tessile, prodotti farmaceutici e molti altri.
Il lancio della nuova serie VELA Il 2025 appena iniziato sarà foriero di novità in casa PREO. Finalmente sarà lanciata sul mercato la nuova serie di incollatori denominata VELA. Con Vela, PREO conferma il suo ruolo di riferimento nel mercato, offrendo strumenti tecnologici di alta qualità che soddisfano le aspettative più esigenti, supportano la crescita e l’innovazione delle imprese, promuovono pratiche sostenibili e garantendo un’integrazione efficiente con le tecnologie esistenti. La combinazione di design innovativo, modularità, sostenibilità, compatibilità e interconnessione avanzata rende Vela una scelta ideale per le aziende che cercano soluzioni di incollaggio all’avanguardia.
Baumer electric hot melt application head
With the PXH 1000 hot melt application head Baumer hhs sets new standards in the packaging for tobacco industry.
The tobacco industry places special demands on the quality and precision of adhesive application in production. Whether gluing flip tops or glue flaps on cigarette boxes, adding tax stamps or onserts, or gluing foil linings: applying minute dots of glue with absolute precision is a basic requirement in this industry. The electromagnetic tesla pro hot melt application head from Baumer hhs was long considered one of the the benchmarks of gluing technology worldwide.
Baumer hhs, a global leader in adhesive application systems, has launched the PXH 1000 hot melt application head, a groundbreaking innovation designed to revolutionize the tobacco industry. This advanced system sets new benchmarks for precision, efficiency, and reliability in the application of hot melt adhesives, catering to the unique demands of tobacco product manufacturing. The PXH 1000 hot melt application head is engineered to deliver unparalleled accuracy in adhesive dispensing. Its state-of-the-art technology
ensures consistent application, even at high production speeds, reducing waste and improving product quality. This level of precision is critical in the tobacco industry, where even minor variations can impact the final product’s performance and consumer experience. In addition to its precision, the PXH 1000 is designed with efficiency in mind. The system optimizes adhesive usage, minimizing material waste and lowering operational costs. Its energy-efficient design also contributes to sustainability goals, aligning with the industry’s increasing focus on environmentally friendly manufacturing practices. The tobacco industry demands robust solutions capable of handling highvolume production without compromising quality. The PXH 1000 meets this challenge with its durable construction and advanced control systems, ensuring reliable performance even in the most demanding environments. This reliability translates to reduced downtime and increased productivity for manufacturers. The introduction of the PXH 1000
Nordson new spectra link controller

underscores Baumer hhs’ commitment to innovation and customer satisfaction. By addressing the specific needs of the tobacco industry, this hot melt application head is set to become an indispensable tool for manufacturers seeking to enhance their production processes and maintain a competitive edge. As the tobacco industry continues to evolve, advancements like the PXH 1000 will play a crucial role in shaping its future. Baumer hhs’ latest innovation not only sets new standards for adhesive application but also paves the way for more efficient, sustainable, and high-quality manufacturing practices.
High precision adhesive pattern control in a flexible platform: the Spectra Link controller saves adhesive while optimizing packaging operations.
Nordson Packaging, a division of Nordson Corporation introduces Spectra Link Controller, a high precision adhesive controller in a flexible platform. This innovative new solution gives users continuous oversight of demanding packaging lines. Easily integrate the Spectra Link controller with the parent machine PLC or using Nordson’s BBconn composite system. The BBconn system allows for stress-free operation of all Nordson packaging equipment from the Spectra Link touchscreen, as well as remote control operation from mobile devices. The flexible machine design allows Spectra Link components to be easily mounted, with the touchscreen and controller placed separately, when needed, for improved safety and accessibility. At its core, the improved Spectra Link controller delivers precision pattern performance for adhesive cost savings and enhanced quality control for every package. Minimize product changeover by taking advantage of the 50-recipe memory storage capacity. A wide array of pattern types and pattern flexibility are available to support the varying needs and challenges of different packaging applications. Plus, integration into the parent machine is incredibly

simple, saving valuable learning and training time for busy facilities operating multiple lines with limited resources. The highly integrated Spectra Link controller gives users optimized production and remote oversight for improved line performance and peace of mind. The Spectra Link controller saves adhesive while optimizing packaging operations. This intelligent controller saves valuable learning and training time for busy facilities operating multiple lines with limited resources. The flexible machine design allows Spectra Link components to be easily mounted, with the touchscreen and controller placed separately, when needed, for improved safety and accessibility. Touchscreen pattern programming allows operators to visually observe the adhesive pattern on-screen prior to application, while complete system status is displayed in real-time right on the home screen. Minimize product changeover time by taking advantage of the 50-recipe memory storage capacity. Pattern flexibility supports a wide variety of applications, with up to eight trigger inputs, eight pattern channel outputs, 24 beads per channel and an array of pattern types including: dotted, stitched, random length, and mirrored.
FRUIT AND VEGETABLES a resilient industry
Consumption of fresh fruit and vegetables in the EU is expected to remain stable or increase by 2035 compared with the 2020-24 average, as consumers become even more aware of the benefits of a fruit and vegetable-rich diet.

2024 was another year with many challenges across Europe – unfavourable weather conditions, geopolitical events, inflation and the cost of operating resources. Despite this, the 2024 fruit harvest in the EU is estimated to be only slightly lower than in the previous year. At a total of 40.96mn tonnes, only 1 per cent less fruit was harvested. However, developments varied for the individual types of fruit. On the other hand, the vegetable harvest was 2 per cent higher than in the previous year. Onions and peppers were the main drivers here.
Challenges and future perspectives
In its Agricultural Outlook Report 2024, the EU Commission forecasts a decline in tomato production due to a reduction in winter cultivation

and a switch to small-fruited varieties. These generally achieve higher prices and therefore more added value. However, high consumer prices in the past two years have encouraged consumers generally to favour traditional, large-fruited tomatoes again. It remains to be seen whether, and to what extent, production will adjust accordingly. A decline in the harvest volume of peaches and nectarines is also forecast in the next few years, as cultivation areas have been reduced. However, this will be partially offset by higher yields. This is also the case for apples, where a stable harvest volume of 11.4mn tonnes per year is expected. Higher yields from new varieties and improved production methods will compensate for the restrictions on acreage. Consumption of fresh fruit and vegetables in the EU is expected to remain stable or increase by 2035 compared with the 202024 average, as consumers become even more aware of the benefits of a fruit and vegetable-rich diet. However, there are significant differences between sectors and countries. By 2035, EU consumption of fresh oranges will increase to 13.3kg per capita. In the same period, fresh apple demand is expected to increase to 14.7kg per capita (+0.4 per cent per year), driven by new varieties that better match consumer preferences. In contrast, consumption of fresh peaches and nectarines is expected to remain relatively stable at around 6.1kg per capita. Ten years from now, per-capita consumption of fresh tomatoes should be stable at 15.2kg, but demand for averagesized tomatoes will be replaced by higher sales of snacking types.
Focus
on
the Italian market
The Italian fruit and vegetable sector has had to overcome a number of hurdles over the years. Italy has been particularly hard hit by the effects of climate change. While southern Italy suffered from heat and an unprecedented drought, entire areas in the north were flooded by storms in spring and autumn. Initial projections put the damage to Italian agriculture caused by the consequences of climate change at €8.5bn in 2024. As if that were not enough, for many fruit producers, the pressure from
spreading invasive species such as the marmorated stink bug or other diseases such as root asphyxia in kiwifruit has been a threat for years. However, producers’ hands are tied when it comes to combating them, as more and more effective plant protection products can no longer be used. In the case of kiwifruit and apples and pears, producers have been forced to uproot infected trees. Between 2018 and 2023, 2,750ha of kiwifruit and 4,000ha of apples and pears alone were uprooted, meaning that in 2023 their production area totalled 23,850ha and 26,000ha respectively. Just a few years ago, Italy was one of the leading producers of these two types of fruit in Europe and, in the case of kiwifruit, the world. At least apples and pears and kiwifruit could bring in a larger harvest in 2024, even if the former production potential of 600,000 tonnes of kiwifruit or 900,000 tonnes of apples and pears will be missed by a wide margin. Italy will also see an increase in the harvest of peaches and nectarines as well as table grapes and oranges compared to 2023. However, the heatwaves in summer have significantly shortened the marketing window for grapes, for example. The European market was undersupplied from autumn onwards. In contrast to other European countries, the Italian apple harvest in 2024 reached the previous year’s level. Export markets in the Middle East could not be reached or only with difficulty. Other export markets, such as South and Central America or EU countries, were served more strongly. According to initial projections, Italy will be able to increase its total fruit and vegetable




exports. For years, private households in Italy have been buying less and less fresh fruit and vegetables. In January, consumption started off on a downward trend, but this was followed by a trend reversal as early as March. In spring and during the summer period, Italian families increased their fruit and vegetable purchases compared with the previous year, a positive result that must, however, be weighed against a 2023 when fruit and vegetable purchasing fell strongly due to the well-known causes of inflation and production. Overall, the available consumption data for the months of January to September indicate a stagnation in private consumption. In view of the higher sales prices, total expenditure rose slightly by 1 per cent. One trend that will continue in 2024 is that buying from organised retailers will once more gain in importance. Supermarkets and discounters in particular are benefiting from this. Specialist retailers and farmers’ markets are on the decline.
Source: European Statistics Handbook 2025 www.fruitlogistica.com



MARKET TRENDS export continues to grow
The international trade in fresh fruit and vegetables is now worth in excess of US$230bn. New demand in items such as avocados and berries, for example, has opened the door to growth in markets that were previously out of reach. And elsewhere, seismic shifts have transformed the business.

The past few years have been anything but boring for the global fruit and vegetable business. The Covid-19 pandemic, extreme weather events, skyrocketing costs for growers, challenging logistics, and geopolitical tensions are just some of the factors it has had to worry about.
Destination growth
In this challenging environment, leading players like Spain, the US, China and the Netherlands have been happy to consolidate their positions. But it’s also true that some countries – among them Mexico, Thailand, Peru, Turkey, Morocco and Egypt – have all grown their share of the global market. The key trend in 2025 is that traditional mainstream fruits like bananas and apples are increasingly accompanied by berries and tropical fruits in the global fruit basket. Fresh fruits are traded far more widely across the globe than fresh vegetables. In 2023, the total global trade in fresh fruit and nuts was estimated at roughly US$130bn. That was only about 8 per cent more than in 2018, but there have been more dramatic changes beneath the surface during that time. Change has also seemed slow in terms of the fruit categories being traded and the nations exporting those products. Bananas, for example, still account for the largest share in global fruit trade volume, followed by citrus and apples. At first glance, it would appear that not much has really changed as far as the largest export and import nations are concerned. On closer inspection, however, there are some remarkable new trends. One seemingly small change involves large volumes of produce, and that’s Mexico’s rise up the ranking. Demand for avocados and berries in the US has driven growth in its southern neighbour’s production and exports. Similarly, Peru has greatly increased its exports of berries, avocados, and
table grapes to Europe and the US. And another interesting and noticeable change is Thailand’s rapid ascent, a trend mainly fuelled by China’s craving for durian. In fact, on the strength of that one demand spike alone, the durian trade from Thailand to China has become the single-largest of all fresh fruit trade flows worldwide in terms of value. A comparison of fresh fruit trade flows in terms of value rather than volume shows the growing importance of relatively high-value fruit categories like berries, tropical fruits, and cherries to the global fruit trade.
Closer to Europe, Turkey and Egypt do yet match the giant trade flows seen out of Latin America countries, but these countries’ growth in percentage terms is considerably high, for both fruit and vegetable exports. What has propelled their expansion? Certainly it has to do with their favourable production circumstances, relatively low costs, and strategic location close to Europe, the Middle East and Central Asia. In the meantime, the Netherlands and the United Arab Emirates have both strengthened their positions as trade hubs for Europe and the Middle East respectively.
For Europe itself, we expect a continuation of the status quo. European countries will continue to rely on imports of tropical and off-season products. This applies mainly to fruit and remains a source of commercial opportunities for overseas suppliers. By contrast, the majority of vegetables consumed in Europe will continue to be grown within the continent itself, and shipped from, and to, neighbouring countries. There will be exceptions though, for example in products like sweet potato, ginger, and garlic. Against the background of a slow growing and ageing population, stricter regulation and sustainability requirements, as well as increasing costs for labour, land and other inputs, the volume of fresh fruit and vegetables produced within Europe will be stagnant to declining. But because consumer preferences are moving to higher-value products, and because of the increased cost and risk in production and international trade, the total value of both production and consumption is
That
per cent more than in 2018, but, as this report will show, there have been more dramatic changes beneath the surface during that time. Change has also seemed slow in terms of the fruit categories being traded and the nations exporting those products. Bananas, for example, still account for the largest share in global fruit trade volume, followed by citrus and apples. At first glance, it would appear that not much has really changed as far as the largest export and import nations are concerned. (Figures 2 and 4).
Top 20 fresh fruit and nut exporters
For Europe itself, we expect a continuation of the status quo. European countries will continue to rely on imports of tropical and off-season products. This applies mainly to fruit and remains a source of commercial opportunities for overseas suppliers. By contrast, the majority of vegetables consumed in Europe will continue to be grown within the continent itself, and shipped from, and to, neighbouring countries.
There will be
Source: RaboResearch, UN Comtrade. NB data include total fresh fruit and nut exports under HS code 08 - Export volumes from USA include a relatively high share of tree nuts.
be in good old Europe.
Top 20 fresh fruit and nut importers
On closer inspection, however, there are some remarkable new trends. One seemingly small change involves large volumes of produce, and that's Mexico’s rise up the ranking. Demand for avocados and berries in the US has driven growth in its southern neighbour's production and exports. Similarly, Peru has greatly increased its exports of berries, avocados, and table grapes to Europe and the US. And another interesting and noticeable change is Thailand's rapid ascent, a trend mainly fuelled by China’s craving for durian. In fact, on the strength of that one demand spike alone, the durian trade from Thailand to China has become the single-largest of all fresh fruit trade flows worldwide in terms of value (Figure 3). In just five years, the value of Thailand's fruit export sales have overtaken those of Italy, Ecuador, South Africa, Vietnam, Peru, and Turkey.
Costly exercise
Source: RaboResearch, UN Comtrade. NB data include total fresh fruit and nut exports under HS code 08. Import volumes from India include a relatively high share of tree nuts.
fruit and vegetable gardens of North America and Europe respectively. The advance of Mexico is remarkable, in particular for fresh vegetables. In 20182023, it more than doubled its fresh vegetable export value. Nearly all of its fruit and vegetable exports go to the US, and around 40 per cent of US vegetable supply is imported, mainly from its southern neighbour. Notably, the world’s three largest trade flows in fresh vegetables all involve the US as the destination country. The world’s single largest vegetable trade is tomatoes from Mexico to the US, a product flow that exceeded the two billionkilo mark for the first time in 2023.
Source: RaboResearch, UN Comtrade. NB data include total fresh fruit and nut exports under HS code 08. Import volumes from India include a relatively high share of tree nuts.
C Cindy van Rijswick Global Strategist, Fresh Produce Rabobank Research Food & Agribusiness Top 15 fresh vegetable exporters
Top 15 fresh vegetable exporters
Greenhouse-grown vegetables like tomatoes, peppers, and cucumbers are have for a long time been among the main vegetables traded within the EU. Recently, we have seen some changes in the origin countries and also in the type of vegetables grown and traded. Growth in exports from the two dominant greenhouse vegetable exporters – Spain and the Netherlands – has levelled off and even declined for crops like tomatoes. Skyrocketing prices for natural gas in 2022-2023 had inflated the cost of production in heated glasshouses, and this resulted in decreased exports from the Netherlands, mainly in winter time. Spain was unable to take advantage of this situation, as Spanish tomato exports in the winter season have also decreased over the last six seasons.
Source: RaboResearch, UN Comtrade. NB data include fresh vegetable exports included under HS codes 0702-0709. Thes exclude potatoes and processed vegetables.
Source: RaboResearch, UN Comtrade. NB data include fresh vegetable exports included under HS codes 0702-0709. Thes exclude potatoes and processed vegetables.
Between 2018 and 2023, the global trade in fresh vegetables grew by roughly a quarter, to nearly US$90bn. This might seem like a major increase, but given the inflationary environment the world economy experienced during much of that time, it means there has been very little growth in terms of the actual volume of produce traded. For the two largest suppliers, Mexico and Spain, it was an opportunity to consolidate their positions as the fruit and vegetable gardens of North America and Europe respectively (Figure 9).
going to move to even more elevated levels. But to answer the question of where the volume growth is to be found, this will not be in good old Europe.
Costly exercise
Between 2018 and 2023, the global trade in fresh vegetables grew by roughly a quarter, to nearly US$90bn. This might seem like a major increase, but given the inflationary environment the world economy experienced during much of that time, it means there has been very little growth in terms of the actual volume of produce traded. For the two largest suppliers, Mexico and Spain, it was an opportunity to consolidate their positions as the
The advance of Mexico is remarkable, in particular for fresh vegetables. In 2018-2023, it more than doubled its fresh vegetable export value. Nearly all of its fruit and vegetable exports go to the US, and around 40 per cent of US vegetable supply is imported, mainly from its southern neighbour. Notably, the world’s three largest trade flows in fresh vegetables all involve the US as the destination country (Figure 10). The world’s single largest vegetable trade is tomatoes from Mexico to the US, a product flow that exceeded the two billion-kilo mark for the first time in 2023.

Various factors have contributed to this decrease, not only for tomatoes but also for most other vegetables. One challenge specific to tomato production is ToBRFV, a virus that has had a devastating impact on tomato production around the world. Other more common factors include labour availability and cost, extreme weather events, water supply, and energy prices. In the meantime, Morocco’s tomato exporters have gained some market share in the UK and the EU over the past years, but in 2023 they also faced challenges from extreme weather and ToBRFV. With suppliers in nearly all production countries beset by various difficulties, prices have moved up and this at least has compensated for some of the industry’s big cost increases.
Source: Fruit Logistica Trend Report 2025 – Cindy van Rijswick, Global Strategist Fresh Produce, Rabobank Research Food & Agribusiness – www. fruitlogistica.com
ILIP focus sul packaging per piccoli frutti
L’azienda di riferimento nel packaging sostenibile per il settore ortofrutticolo e alimentare fresco, ha presentato a Fruit Logistica 2025 un focus specifico per la gamma dedicata ai piccoli frutti, composta da cestini disponibili in diversi formati, termosaldabili o con coperchio, e configurabili con o senza pad. Queste soluzioni, sviluppate per garantire la massima protezione e prolungare la shelf life, rispettano le linee guida OPRL risultando ideali per il mercato britannico. Tra i prodotti in esposizione, l’attenzione è stata rivolta anche al cestino protettivo B40 Air Wave, realizzato in R-PET che, grazie ad una specifica geometria del fondo, si distingue per l’elevata capacità di ammortizzamento di urti durante il trasporto e nei punti vendita, senza la necessità di utilizzare inserti assorbenti in microbolle o cellulosa. Quest’anno, inoltre, il sistema Air Wave si arricchisce ulteriormente con
l’estensione dell’applicazione al formato B46, che amplia la versatilità della gamma e risponde a nuove esigenze di confezionamento. Dalla sua fondazione, ILIP ha come obiettivo principale la riduzione dell’impatto ambientale attraverso programmi e progetti specifici, lungo tutta la catena del valore: dalle materie prime agli stabilimenti produttivi, fino alla logistica. L’impegno del gruppo nell’attuazione dell’economia circolare è stato rappresentato dal layout dello stand dell’azienda a Fruit Logistica 2025. Le grafiche alle pareti hanno raccontato, infatti, del T2T R-PET®, acronimo di “tray to tray” in PET riciclato. ILIP è fra le poche aziende europee ad avere integrato verticalmente il riciclo producendo vassoi in R-PET con la materia prima seconda derivante non solo dal riciclo delle bottiglie, ma anche dei vassoi post-consumo per produrre nuove vaschette per alimenti.

Scanner 3D (in alto nell’immagine)
“La partecipazione a Fruit Logistica rappresenta un’occasione importante per sottolineare il nostro impegno verso la sostenibilità e l’innovazione”, dichiara Roberto Zanichelli, Direttore Business Development e Marketing di ILIP. “Con una capacità di circa 60.000 tonnellate di PET post-consumo all’anno, lavoriamo nel rispetto dell’ambiente, con le migliori tecnologie disponibili e un uso efficiente dell’energia, dei materiali e delle risorse naturali”.
Sorma Group approccio integrato e innovativo per l’ortofrutta
Sorma
Group, protagonista nella progettazione e produzione di soluzioni integrate per il post-raccolta dei prodotti ortofrutticoli, ha esposto a Fruit Logistica 2025 la soluzione Aporo. Questa tecnologia avanzata, grazie ai suoi bracci robotici multitesta, è in grado di confezionare fino a 8 frutti contemporaneamente, posizionandoli negli alveoli con un orientamento ottimale per esaltarne le caratteristiche visive. Questa tecnologia innovativa offre una gestione precisa e delicata dei frutti, riducendo notevolmente i costi di manodopera. La macchina, che si distingue per la sua struttura compatta e versatile, supporta un’ampia gamma di varietà di frutta, tra cui mele, pesche, nettarine, susine e kiwi. Inoltre, Aporo consente di confezionare direttamente frutta con alveoli preinseriti nei cartoni, garantendo massima flessibilità ed efficienza.
Accanto ad Aporo, Sorma Group ha messo in mostra Hypervision, una piattaforma tecnologicamente all’avanguardia dedicata alla selezione ottica. Hypervision rappresenta l’eccellenza nella

classificazione dei prodotti ortofrutticoli grazie alla sua capacità di analizzare con precisione qualità interna ed esterna, colore e forma dei frutti. Utilizza un sistema di 9 telecamere per ciascuna linea – 3 a colori e 6 NIR (Near Infrared) – per acquisire immagini iperspettrali sovrapposte e analizzare ogni frutto ruotandolo a 360° sotto il sistema di ispezione. Questa piattaforma garantisce una classifica-zione impeccabile dei prodotti, elaborando fino a 15 frutti al secondo. L’ultima versione di Hypervision, presentata a ottobre 2024 in occasione di Fruit Attraction a Madrid, include il software Instan-Defect-AI, potenziato con algoritmi di deep learning. Questo aggiornamento migliora ulteriormente la rilevazione dei difetti esterni e della maturazione, assicurando una classificazione ancora più precisa e veloce. Grazie alla piattaforma software Linux, Hypervision offre indipendenza operativa, sicurezza informatica avanzata e un sistema completamente scalabile. La partecipazione di Sorma Group all’appuntamento a Berlino è stata anche l’occasione per ribadire l’impegno dell’azienda verso un futuro più sostenibile attraverso soluzioni quali Sormapaper, ideale per ridurre l’uso della plastica senza rinunciare a leggerezza e robustezza, una linea in carta e reti in cellulosa resistente, traspirante, riciclabile e disponibile in diversi formati come il Paper Vertbag, e il Paper Sormapack, la linea di confezioni mono polimero completamente riciclabili, come il Sormabag in rete tessuta, e la linea Sormacompostabile, reti completamente biodegradabili, perfette per i prodotti bio e certificate EN13432 per la compostabilità. Il cestino in cartone con alette della linea Sormapaper rappresenta inoltre una soluzione versatile e personalizzabile, compatibile con le riempitrici standard, che risponde alla crescente richiesta di alternative ecologiche.
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Mayr componenti intelligenti in mostra
Mayr Italia, filiale della multinazionale tedesca leader nel segmento motion control e trasmissioni di potenza, non poteva mancare a MECSPE 2025, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera che si è tenuta a BolognaFiere dal 5 al 7 marzo.
L’esposizione di soluzioni
Mayr ha testimoniato i risultati ottenuti dall’incessante ricerca e sviluppo che la Casa madre porta avanti e che come sempre si è svolta ad ampio raggio, riguardando prodotti per tutti i settori: per questo i visitatori, quale che fosse il segmento dell’industria meccanica in cui operano, hanno potuto trovare soluzioni di loro interesse.
Gamma ampia e customizzazioni accurate

state presentate nelle loro versioni più evolute, con software aggiornati.
L’offerta di prodotti a catalogo Mayr è talmente variegata da soddisfare la maggior parte delle richieste, ma la consapevolezza in caso di necessità di poter contare su un fornitore competente per sviluppare prodotti ad hoc, in tempi rapidi e con caratteristiche tecniche tali da poter mantenere le promesse, è sicuramente rassicurante. I visitatori di MECSPE hanno potuto trovare non solo le versioni a catalogo delle soluzioni, ma un team di tecnici competenti e aggiornati in grado di comprendere esigenze particolari, come velocità elevate e con rapporti di coppia crescenti rispetto al passato. Mayr è sempre a disposizione per progettare e realizzare in tempi rapidi prodotti adatti a queste impegnative condizioni di lavoro.
Soluzioni intelligenti per il monitoraggio
Reduci dal successo dell’anno scorso, le soluzioni smart di Mayr – in particolare ROBA-drive-checker, giunto con sensoristica integrata per il monitoraggio delle trasmissioni di potenza, e ROBA-brake-checker, modulo per il monitoraggio dei freni – sono
ROBA-drive-checker è stato mostrato in un allestimento interattivo che ha permesso ai visitatori di apprezzare l’intuitività dell’interfaccia e la varietà di grandezze monitorabili. L’interesse per i componenti in grado di registrare e trasmettere dati rilevanti è presente da qualche tempo ma è di recente che ha conosciuto un picco, con un conseguente sviluppo del mercato; i tecnici Mayr continuano a lavorare queste soluzioni, perfezionandole e ampliandone le possibilità di utilizzo.
Leggeri e veloci
A MECSPE hanno trovato spazio anche i giunti e limitatori di coppia in alluminio: un buon numero di soluzioni Mayr è già disponibile nella versione in metallo leggero, ma i

progettisti dell’azienda non si fermano. I componenti in alluminio sono infatti in aumento, per soddisfare la crescente domanda di utilizzo in applicazioni ad alta velocità e consentire ai produttori di impianti e macchinari di trovare in Mayr un partner sempre al passo con le loro esigenze.
Ambiente al centro
Le soluzioni leggere richiedono anche un minor consumo di energia per la loro movimentazione, con evidenti effetti benefici per l’ambiente: un aspetto al quale Mayr presta da sempre attenzione. Ne deriva anche l’interesse dell’azienda per le soluzioni destinate agli impianti per il riciclo dei prodotti a fine vita: non si tratta solo di un segmento destinato a crescere, ma soprattutto di un’attività che si inserisce nel contesto di un’economia sempre più circolare e di un’attenzione all’utilizzo equilibrato delle risorse che Mayr ha fra i propri obiettivi. Fra le offerte di Mayr che consentono un certo risparmio energetico ci sono anche i webinar, occasioni di formazione fruibili senza doversi sposare dalla propria scrivania: oltre alla comodità, naturalmente, sono apprezzati per i contenuti pratici e la possibilità di interagire con relatori esperti ottenendo rispose in tempo reale ai propri quesiti e preziose indicazioni per utilizzare al meglio le soluzioni Mayr nei propri progetti. Iscrizioni in crescita e feedback eccellenti incoraggiano l’azienda a proseguire, sviluppando di nuove occasioni di incontro e formazione: i tecnici Mayr rimangono aperti a suggerimenti riguardo alle tematiche di maggior interesse per rifletterle nei limiti del possibile di riflettere nell’offerta di corsi online.
igus meno costi, più sostenibilità
Lo specialista delle motion plastics ha partecipato a MECSPE 2025 all’interno dell’area dedicata all’automazione e alla robotica, dove ha presentato una gamma completa di prodotti e sistemi progettati per aumentare l’efficienza e ridurre i costi delle automazioni industriali.
“Da sempre igus non vuole essere solo un semplice fornitore di componenti, ma si propone come partner affidabile per chi cerca innovazione e ottimizzazione dei processi produttivi”, spiega Marcello Mandelli, Country Manager di igus Italia. “Grazie a un’offerta ampia e diversificata, che spazia da catene portacavi e cavi chainflex, da cuscinetti e guide lineari fino a sistemi di automazione industriale, supportiamo i clienti con soluzioni integrate in grado di migliorare processi e ridurre i costi, garantendo un valore aggiunto significativo alle singole applicazioni”.
Sinergia e innovazione al servizio dei clienti
Tra i punti di forza di igus c’è la capacità di rispondere non solo a esigenze specifiche, ma di integrare soluzioni complementari che ottimizzano l’intero processo produttivo. “Ad esempio, chi si rivolge a noi per una catena portacavi può scoprire che siamo in grado di offrirgli anche sistemi lineari o cuscinetti a strisciamento, creando sinergie che aumentano l’efficacia delle singole soluzioni”, aggiunge Mandelli. “Inoltre, la nostra esperienza tecnica e la capacità di anticipare i bisogni delle aziende ci permettono di sviluppare sistemi customizzati per ogni cliente”.
Materiali esenti da PFAS igus presenta i nuovi cuscinetti a strisciamento esenti da lubrificazione e privi di PFAS. Realizzati con il nuovo materiale iglidur JPF, garantiscono prestazioni paragonabili a quelle ottenute con il materiale ad alta resistenza iglidur J, con il vantaggio di essere esenti da PTFE. Nel contesto di normative sempre più severe sui PFAS, questa soluzione assicura un funzio-

namento a secco a basso attrito, riducendo l’impatto ambientale e migliorando le performance.
Catene portacavi E2.1 ed E4.Q
In ambito di catene portacavi, due le proposte di punta che igus presenterà a Mecspe 2025. Da un lato, la nuova generazione di catene della serie E2.1 che assicurano prestazioni eccellenti per applicazioni con carichi medi. Con maggiore spazio utile, funzionamento silenzioso e una durata d’esercizio estesa, queste catene sono ideali in molti campi, tra i quali la movimentazione dei materiali, le macchine edili e le macchine per la plastica. Altro fiore all’occhiello della gamma igus, le catene portacavi della serie E4.Q, progettate per carichi pesanti, che combinano leggerezza, modularità e resistenza. Grazie a un design che diminuisce del 40% i tempi di montaggio, al peso ridotto e all’ampia varietà di componenti e accessori disponibili, queste soluzioni offrono un’eccezionale versatilità per applicazioni che vanno dall’ingegneria meccanica alla tecnologia per la movimentazione dei robot, dagli impianti di depurazione fino alla movimentazione di materiali pesanti.
Cavi ibridi chainflex precablati
I cavi ibridi combinano un cavo servomotore per la trasmissione di potenza con un cavo encoder integrato. Per soddisfare la crescente domanda di componenti plug&play, igus offre cavi ibridi chainflex disponibili in qualsiasi lunghezza richiesta e forniti come readycable: pronti per l’installazione senza necessità di ulteriori fasi di cablaggio. Questi cavi sono compatibili con i sistemi di azionamento dei principali OEM.
ZLX e SLR per applicazioni avanzate
Tra le novità proposte dalla Business Unit dedicata alla tecnologia lineare, igus presenta l’attuatore a cinghia dentata drylin ZLX ad alte prestazioni. Compatto, robusto ed esente da lubrificazione, è contraddistinto da un profilo in alluminio anodizzato con una geometria completamente nuova che ne semplifica l’installazione. In mostra allo stand igus anche i nuovi moduli lineari SLR che combinano una maggiore capacità di carico con un design robusto e compatto. Dotati di tecnologia dryspin per un funzionamento silenzioso, offrono configurazioni flessibili, come sistemi multi-slitta e setup XY/XZ, garantendo prestazioni ottimali anche in spazi ridotti.

Cuscinetti a strisciamento realizzati con il nuovo materiale iglidur JPF
Cavi ibridi chainflex
Gimatic soluzioni di presa personalizzate
Nel dinamico settore del beverage, l’efficienza e la precisione nei processi di movimentazione e confezionamento sono fattori cruciali per il successo. Gimatic si pone come partner strategico per le aziende che desiderano ottimizzare le proprie linee di produzione.
La filosofia di Gimatic, azienda di riferimento nel settore dell’automazione, si basa su un approccio integrato che abbraccia l’intero ciclo di sviluppo del prodotto, dall’ideazione al design, dalla progettazione tecnologica alla realizzazione. L’azienda è in grado di gestire internamente tutte le fasi del processo, garantendo un controllo completo sulla qualità e sull’innovazione. Allo stesso tempo, Gimatic persegue un costante dialogo con i propri clienti, ascoltando attentamente le loro esigenze e trasformandole in soluzioni personalizzate. Questa sinergia tra competenze interne e feedback esterni permette a Gimatic di sviluppare soluzioni all’avanguardia che rispondono perfettamente alle sfide specifiche del settore del beverage.
Negli ultimi anni, Gimatic ha sviluppato alcuni progetti dedicati al settore, offrendo soluzioni innovative per diverse applicazioni.
Ottimizzazione della manipolazione di bottiglie in PET Un cliente costruttore di macchine per il riempimento e confezionamento di bottiglie e flaconi in PET ha identificato la necessità di migliorare l’efficienza e l’affidabilità del processo di manipolazione delle bottiglie sulle proprie linee di produzione. In risposta a tale esigenza, è stata selezionata una pinza parallela a due griffe con movimento autocentrante della serie SZ di Gimatic. Tale pinza si distingue per la sua capacità di garantire la forza di presa neces-
saria per la manipolazione, pur mantenendo dimensioni compatte e un peso contenuto. La robustezza della guida, combinata con le suddette caratteristiche, rende questo prodotto particolarmente adatto a tale applicazione. Per ottimizzare ulteriormente le prestazioni della pinza, sono state implementate due soluzioni tecnologiche:
- dita di presa personalizzate: attraverso l’impiego della stampa 3D, sono state realizzate dita di presa con un design ottimizzato per la specifica forma delle bottiglie da manipolare. Tale approccio ha consentito di ottenere una riduzione del peso e un miglioramento delle performance di presa. Inoltre, sono stati integrati dei pad in HNBR sull’estremità delle dita, nella zona di contatto con la bottiglia, al fine di incrementare l’attrito e favorire una presa più salda e sicura; - sensore di rilevamento integrato: la tecnologia di stampa 3D ha permesso di integrare, nella parte superiore della pinza, una base di fissaggio per il sensore magnetico di rilevamento meccanico SR-G di Gimatic. Questo sensore è in grado di verificare la presenza della bottiglia tra le griffe durante l’applicazione e di comunicare l’avvenuta presa al sistema di controllo prima che la manipolazione venga effettuata.

Ottimizzazione della manipolazione di superfici irregolari Nell’ambito del vuoto industriale, si è presentata la sfida di


dover manipolare oggetti con superfici irregolari, richiedendo un prodotto che combinasse flessibilità e stabilità di presa per garantire la massima aderenza. Per rispondere a questa esigenza specifica, è stata sviluppata una soluzione innovativa: le ventose a 2,5 soffietti in poliuretano (PU) della serie VG.ISX. Queste ventose si distinguono per le seguenti caratteristiche tecniche e funzionali:
- labbro adatto a superfici irregolari: il corpo della ventosa è realizzato con una doppia durezza: un labbro flessibile che si adatta alle superfici irregolari e soffietti rigidi che garantiscono una presa stabile sull’oggetto; - manipolazione orizzontale: la forma conica dei soffietti conferisce alla ventosa una compattezza che le permette di operare come una ventosa piatta, offrendo un ingombro ridotto e una maggiore versatilità. Grazie alla loro notevole stabilità, queste ventose sono in grado di manipolare oggetti anche in orizzontale;
- compensazione di livello verticale: la geometria e i soffietti da 2,5 consentono una significativa compensazione dell’altezza senza sacrificare la stabilità durante la rotazione.

Corno Pallets tra best seller e novità
Corno Pallets ha partecipato a MECSPE 2025 per mostrare la propria gamma di pallet progettati per rispondere alle diverse esigenze di imballaggio e logistica. I riflettori sono stati puntati sui best seller dell’azienda, ad esempio Presspall, e su alcune interessanti novità, tra cui Evolution.
Corno Pallets, azienda di riferimento nel settore dell’imballaggio dal 1952, ha partecipato per la prima volta a MECSPE, la fiera internazionale di riferimento per l’industria manifatturiera che si è tenuta presso Bologna Fiere dal 5 al 7 marzo 2025. L’edizione 2025 ha rapprsentato un’occasione imperdibile per scoprire le tecnologie e le soluzioni più avanzate per ottimizzare i processi produttivi, in un contesto che promuove l’innovazione e la crescita industriale. Il programma di MECSPE 2025 si è sviluppato su tre filoni tematici ispirati dai pilastri fondamentali per la crescita in ottica Industry 4.0: formazione, digitalizzazione e sostenibilità. Questi temi hanno guidato il confronto tra esperti del settore e aziende, tramite panel divulgativi e dimostrazioni pratiche.
Da Presspall a Evolution
All’interno del padiglione 29 dedicato alla logistica, Corno Pallets ha presentato ai propri visitatori l’intera gamma di pallet ed imballaggi ideali per il settore manifatturiero, primo tra tutti il pallet in legno pressato Presspall. Presspall si conferma come la soluzione di imballaggio più richiesta da tutte le aziende che vogliono spedire in sicurezza in Italia e all’estero, sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità. È frutto di un processo virtuoso che utilizza esclusivamente legno post-consumo e di recupero. Certificato PEFC, esportabile in tutto il mondo, robusto e impilabile, è l’alternativa ideale ai pallet tradizionali per ogni spedizione. Ma l’attenzione è stata tutta rivolta a Evolution, la novità di Presspall in grado di rivoluzionare completamente il settore delle spedizioni e dell’imballaggio. Da oggi, il nuovo sistema di “roller” posizionato sotto i nove piedi del pallet Presspall formato 1200x800 mm gli consente di essere stoccato in sicurezza anche su scaffalature automatiche e di muoversi con tranquillità e sicurezza su qualsiasi rulliera o sistema di movimentazione. Certificato PEFC, esportabile in tutto il mondo, disponibile in materiale vergine o riciclato e con diverse capacità di carico (450-9001200 Kg), Evolution racchiude in sé tutte le caratteristiche necessarie a un’azienda che vuole spedire in sicurezza, unificando le proprie spedizioni in un unico prodotto.



P.E. Labellers lancia sul mercato TelescoPE
La più recente novità introdotta da P.E. si chiama TelescoPE ed è una soluzione di digitalizzazione macchine basata sull’Intelligenza Artificiale. La macchina etichettatrice e l’intera linea si fanno smart, diventando un vero e proprio partner in ogni fase dell’attività produttiva.

P.E.
Labellers, società di riferimento a livello globale, attiva sul mercato da cinquant’anni nella costruzione di macchine etichettatrici innovative e modulari, lancia sul mercato l’ultima soluzione destinata a rivoluzionare il settore del labelling. La grande novità introdotta da P.E. si chiama TelescoPE ed è una soluzione di digitalizzazione macchine basata sull’Intelligenza Artificiale: l’etichettatrice si evolve in un’ottica di auto apprendimento e diventa un vero proprio partner in ogni fase dell’attività produttiva. L’intelligenza artificiale a bordo macchina ne facilita grandemente l’uso: l’etichettatrice diventa un vero proprio partner, tanto per l’operatore che la utilizza quanto per l’azienda che si trova a disposizione in modo facile ed intuitivo tanti dati che prima erano difficili da aggregare. La soluzione Te lescoPE offre infatti suggerimenti per ottimizzare vari processi, anche i più delicati come il cambio formato, indicando all’operatore come gestire e migliorare i passaggi da un
formato all’altro. La soluzione TelescoPE è stata presentata alla scorsa edizione di SIMEI e ha ottenuto il prestigioso premio Innovation Challenge “Lucio Mastroberardino” SIMEI 2024.
Intelligenza Artificiale Adattiva Grazie a un processo di apprendimento continuo, l’intelligenza artificiale di TelescoPE non solo rileva problemi o inefficienze, ma è anche in grado di valutare l’impatto dei suoi suggerimenti sulla velocità di risoluzione di problemi e sull’efficienza delle procedure.
Caratteristiche principali
TelescoPE utilizza l’intelligenza artificiale per adattarsi dinamicamente alle esigenze di tutte le figure aziendali. Questo include operatori, manutentori, capolinea e direttori di pro

duzione. L’intelligenza artificiale impara dai dati storici e in tempo reale, fornendo suggerimenti e risposte mirate all’ottimizzazione delle operazioni e al miglioramento dell’efficienza complessiva.
I vantaggi
TelescoPE offre diversi benefici:
• Miglioramento efficienza operativa
• Riduzione costi di manutenzione
• Incremento qualità e riduzione scarti
• Supporto decisionale data-driven.
Protezione dei dati
L’accesso ai dati è completamente protetto. Il tipo di cifratura usato garantisce la completa riservatezza sia delle informazioni in transito che di quelle archiviate.
TelescoPE per l'intera linea
TelescoPE diventa il nuovo strumento per ottimizzare la gestione del processo produttivo e aumentare la produttività dell’intera linea. La soluzione può essere integrata al MES/ERP utilizzato dal cliente. Collegare l’intera linea accresce i vantaggi di TelescoPE per il miglioramento continuo, consentendo di tracciare l’intero processo, incluse le materie prime e i parametri delle singole macchine, e permettendo di calcolare in modo più preciso il costo di utilities e materie prime relative a tutta la linea.
Ricerca ed analisi dei bottle neck
• Analisi e confronto dei KPI di efficienza delle singole macchine
• Analisi dei fermi linee
• Sistemi di notifica dei fermi di linea
• Raccolta dati per l’ottimizzazione del processo sulla linea.

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Giunti rotanti R-RH semplici, efficienti, personalizzabili
Con i giunti rotanti R-RH di Johnson-Fluiten si può utilizzare lo stesso componente per una vasta gamma di macchinari e allo stesso tempo ottenere il livello di prestazioni che solo una soluzione customizzata può offrire. Questo è reso possibile dalla capacità del giunto di adattarsi a processi diversi con poche semplici modifiche.
Le applicazioni dei giunti rotanti nell’industria sono molteplici: convogliare un fluido verso un elemento che ruota, spesso a velocità elevata, è un’esigenza comune nei processi produttivi di svariati settori, dall’alimentare al tessile, dal chimico-farmaceutico al converting.
Come selezionare il giunto rotante ideale per un macchinario?
Non tutti i segmenti produttivi hanno le stesse esigenze: il tipo di fluido utilizzato e la temperatura che raggiunge nelle condizioni operative di processo possono variare sensibilmente. Non occorre però dotarsi di un giunto diverso per ogni macchinario: esiste la possibilità di adottare componenti versatili, adatti alla maggior parte degli utilizzi, con caratteristiche facilmente modificabili per renderli perfetti in condizioni specifiche. Quali sono questi componenti e che vantaggi apportano? Lo abbiamo chiesto a Luigi Rolfini, Sales Manager Indu-

stry di Johnson-Fluiten, azienda che da oltre vent’anni progetta e produce giunti rotanti per l’industria.
Quali caratteristiche devono avere i giunti rotanti per svolgere al meglio la loro funzione nei diversi processi produttivi?
La tenuta e la robustezza sono fondamentali in un giunto rotante: l’affidabilità del processo, la sicurezza dell’impianto e l’efficienza della produzione non possono prescindere da queste caratteristiche. Il giunto deve convogliare il fluido senza perdite, con precisione, nelle quantità necessarie e al punto giusto; pur trattandosi di componenti soggetti a usura, è anche importante che non richiedano frequenti interventi di manutenzione e che, nel caso l’esigenza si verifichi, gli impianti possano riprendere a funzionare perfettamente in tempi rapidi. Queste caratteristiche sono presenti nei nostri giunti R-RH: robusti e versatili, trovano applicazione in tutti i segmenti industriali per il raffreddamento e il riscaldamento, gestendo temperature elevate e funzionando perfettamente con diversi media. Oltre alla versatilità che ne permette l’utilizzo in diversi macchinari, l’altra caratteristica che rende questi giunti particolarmente apprezzati dalle industrie è la capacità di adattarsi a svariati processi produttivi semplicemente cambiando la tenuta: un’operazione che, grazie agli appositi kit da noi forniti, può essere svolta in pochissimo tempo senza dover smontare il giunto dalla macchina e minimizzando quindi i tempi di interruzione del processo produttivo.
Quali tipi di tenuta può scegliere il cliente per il giunto rotante R-RH in modo da avere un componente perfetto per il suo processo?
I giunti rotanti R-RH sono forniti con una configurazione di base (B3) in cui le tenute comprendono, fra l’altro, un anello di grafite resistente e con proprietà autolubrificanti, un robusto controanello in carburo di silicio resistente alla corrosione e una guarnizione in Viton, un elastomero a base gomma fluorata dall’elevata resistenza al calore. Nella configurazione B3, il giunto rotante R-RH può operare con temperature fino a 120° e funzionare con acqua e aria.
Con poche semplici operazioni, il cliente può sostituire la configurazione B3 con un’ampia gamma di tenute:
- B4, dove, rispetto alla B3, l’elastomero Viton è rimpiazzato dal copolimero Aflas, resistente, oltre che al calore, anche agli agenti chimici aggressivi, ottenendo così una versione “heavy duty” del giunto utilizzabile con temperature fino a 180°C e molto apprezzato nei settori alimentare e tessile;
- C3, dove l’anello anziché in grafite è in carburo di tungsteno, offrendo una tale resistenza all’usura da poter essere utilizzato in applicazioni con particelle in sospensione o abrasivi e rendendo il giunto ideale per applicazioni nell’industria chimico-farmaceutica;
- C4, versione potenziata della C3 con guarnizione in Aflas, adatta ad applicazioni con temperature fino a 180°C;
Luigi Rolfini, Sales Manager Industry di Johnson-Fluiten
- T4, in cui l’anello in carburo di tungsteno della C4 è sostituito da uno in bronzo in modo da poter essere utilizzato con olio diatermico fino a 180°C in una varietà di settori – tessile, farmaceutico, converting – dove le applicazioni siano particolarmente gravose.
Tenute meccaniche per tutti gli impeghi, quindi. Ma è il solo aspetto dei giunti R-RH che può essere variato su richiesta del cliente?
La tenuta meccanica è l’elemento che offre la possibilità di personalizzazione più evidente, anche perché il cliente stesso può in molti casi attuarla in autonomia: i nostri giunti R-RH sono infatti progettati con il sistema “Quick Replacement Design” (QRD) che consente una rapida sostituzione della tenuta meccanica senza dover rimuovere il componente dalla macchina e senza che siano richieste competenze particolari. Ma la tenuta non è la sola parte “personalizzabile”, nei giunti rotanti R-RH anche i componenti quali; il rotore, il corpo e la testa possono essere
forniti al cliente in più versioni. Rotore, corpo e testa sono generalmente forniti in acciaio inox, la versione più richiesta dai settori farmaceutico o alimentare, e sono molto apprezzati in applicazioni dove gli stringenti requisiti di igiene comportano pulizia con detergenti aggressivi (standard FDA) e in settori dove esiste il rischio di esplosioni (standard ATEX). L’acciaio inox non è peraltro l’unica opzione: queste parti possono essere forniti in lega Hastelloy 22, una lega nichel-cromo-molibdeno versatile e fra le più resistenti alla corrosione, utilizzata in applicazioni speciali quali le turbine eoliche. Il corpo dei giunti rotanti R-RH è disponibili anche in ottone, lega molto apprezzata per la sua capacità di mantenersi a lungo inalterata anche in ambienti umidi e salini.
Esiste infine la possibilità di scegliere giunti rotanti R-RH con corpo in alluminio, un metallo resistente alla corrosione ma noto soprattutto per la sua leggerezza; questa permette di utilizzare una minor quantità di energia per movimentare le parti con le quali è

realizzato, conseguendo anche un risparmio energetico.
Un giunto “universale” dalle applicazioni “sartoriali”: che vantaggi offre questa combinazione?
Le aziende che producono una vasta gamma di macchinari possono standardizzare progetti e ordinativi utilizzando nella maggior parte dei casi i nostri giunti R-RH, e allo stesso tempo garantire prestazioni ottimali e differenziate per ciascun macchinario, modificando la tenuta a seconda del processo produttivo al quale sarà destinato il macchinario. Questo riduce la necessità di tenere a magazzino numerosi tipi di giunti diversi e consente di avere sempre a disposizione il giunto ideale gestendo solo i vari tipi di tenuta, con un immobilizzo finanziario e un’occupazione di prezioso spazio in magazzino notevolmente inferiori. Anche per i clienti di queste aziende, che acquistano i macchinari per svolgere la loro attività produttiva, la consapevolezza di avere un giunto perfettamente rispondente alle loro necessità si unisce alla possibilità di tenere a magazzino solo le tenute, invece dell’intero giunto, e di cambiarle quando si usurano in pochi minuti, senza dover smontare il giunto dalla macchina. Si tratta di vantaggi non trascurabili, che rendono nel complesso la produzione più affidabile, il processo produttivo più efficiente e l’offerta più competitiva.
Giunto rotante R-RH e personalizzazione dei materiali

Flowpacker di Schubert per i biscotti firmati Delica
L’azienda svizzera specializzata in prodotti gastronomici di alta qualità ha deciso di arricchire il suo parco macchine con una nuova flowpacker, dotata di picker doppio, che a parità d’ingombro garantisce un trattamento dei prodotti ancora più efficiente.

Quando le cose buone vengono fatte ancora meglio, la ricetta del successo è garantita. Questa idea continua a ispirare l’azienda svizzera Delica AG che produce anche deliziosi biscotti arricchiti di fine cioccolato. Lo specialista del gusto, per i suoi processi di confezionamento, segue il principio dell’ottimizzazione e si è affidato a Schubert, commissionando un’integrazione per una linea di confezionamento picker esistente, sempre firmata dall’azienda di Crailsheim. La nuova Flowpacker, dotata di picker doppio, a parità d’ingombro garantisce il trattamento dei prodotti ancora più efficiente e promette un futuro miglioramento potenziale con la lavorazione di prodotti in flowpack e in vassoi.
Le specialità di biscotti che la Delica produce ormai dal 1928 appartengono alla tradizione pasticcera svizzera. Nel corso degli anni i suoi Guezli, disponibili in diverse varianti con o senza copertura di cioccolato, hanno visto crescere il numero di entusiasti anche fuori dal paese d’origine. All’interno del gruppo industriale Migros, Delica conta un totale di 2200 dipendenti, distribuiti nei suoi
cinque stabilimenti in Svizzera e nelle diverse filiali estere. Nello stabilimento di Meilen, nel cantone di Zurigo, da tempo ormai le macchine Schubert sono parte integrante della produzione. Nell’agosto del 2023 Delica si era rivolta a Schubert per sostituire una linea picker valida, ma ormai un po’ datata che veniva utilizzata nel processo di confezionamento dei biscotti.
Aumentare l’efficienza
Inizialmente era prevista una sostituzione 1:1, ma durante i colloqui preliminari è risultato chiaro che con le possibilità tecniche di un impian-
to moderno si potevano realizzare delle soluzioni decisamente più efficienti per il trattamento dei dieci diversi formati di confezionamento. Una delle sfide maggiori era quella di trovare una soluzione per poter lavorare la gamma di prodotti sia nei flowpack che nei vassoi, offrendo inoltre la possibilità di eseguire i cambi di formato in poco tempo e con poco personale. Nel corso dei colloqui è apparso inoltre che l’efficienza di alcuni processi non era più adeguata. Da parte di Delica le richieste più impellenti erano l’esercizio più tranquillo, la pulizia più facile e veloce e maggiore flessibilità nel

/ Case History
cambio di formato. L’ingombro limitato della nuova
Flowpacker permette di introdurla senza problemi nello spazio disponibile, nonostante la macchina offra molta più funzionalità e performance. Al posto dei dieci bracci ora sono otto i bracci F4 che con pick doppio permettono una portata di 728 prodotti al minuto. Il modernissimo sistema di elaborazione immagini garantisce che la merce venga depositata non solo velocemente, ma anche sempre in perfetto stato, dal centro del nastro prodotti alla catena con i formati dei vassoi oppure, a scelta, sul nastro per il formato dei flowpack. Il distributore di film integrato con la sua catena corta ha un ruolo molto vantaggioso proprio nel trattamento dei biscotti ricoperti in parte o completamente di cioccolato. Il raggruppamento, infatti, avviene su un solo nastro, cosa che semplifica moltissimo la pulizia. Grazie alla catena corta, durante i cambi di formato, bisogna sostituire un numero inferiore di trascinatori rispetto alla catena lunga. Il cambio può essere eseguito da un solo operatore e, siccome non sono necessarie le cassette dei trascinatori, si risparmia sui costi.
Dal vassoio al flowpack con un click Il cambio può essere eseguito da una sola persona perché la piastra del magazzino è uguale per tutti i formati, visto che tutti i vassoi hanno le stesse dimensioni. Per i prodotti che hanno un formato in flowpack e uno in vassoio, come per esempio il Choc Petit Beurre, basta un solo click sul pannello di comando per cambiare il processo di confezionamento. Se i prodotti devono essere confezionati direttamente nei flowpack si esclude semplicemente dal processo il disimpilatore di vassoi. Nel Flowmodul la collaudata combinazione della sigillatura longitudinale con gli ultrasuoni seguita dalla sigillatura trasversale a caldo, garantisce la chiusura delicata, ma allo stesso tempo sicura dei flowpack. L’unità volante di sigillatura trasversale garantisce inoltre che il tempo e la temperatura della sigillatura rimangano costanti anche con flusso irregolare. I pacchetti così prodotti sono molto vicini fra loro, rendendo necessarie due diverse spalle di formatura per eseguire formati diversi. Una novità che, a causa della mancanza di spazio è anche una piccola sfida, è costituita dall’integrazione del filo per l’apertura a strappo dei Flowpack, problema che è stato risolto dagli ingegneri di Schubert con grande abilità. Il filo di plastica rosso viene srotolato parallelamente al film del Flowmodul sul quale è attaccato con la colla e successivamente viene sigillato insieme.
Ampliamenti futuri già pianificati
Nell’industria dolciaria la sostenibilità ha un ruolo sempre più importante. Nella costruzione della nuova linea è previsto anche il passaggio futuro ai vassoi di carta più ecologici, integrando un secondo robot F2. Per questo motivo, nella versione attuale è stato montato un disimpilatore di vassoi più grande. Per soddisfare le eventuali esigenze future è stata ancora prevista un’altra possibilità: se in futuro si vorranno depositare i prodotti nei vassoi non solo in orizzontale, ma anche appoggiati sul fianco, il trasportatore a catena integrato e inclinabile permette la modifica senza problemi.

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San Benedetto tecnologie e controlli digitali con SACMI
“Ricavare il massimo vantaggio dai dati delle macchine e del processo” è la mission di San Benedetto, realtà di riferimento in Italia nel total beverage. Un obiettivo raggiunto con il supporto delle tecnologie e dei nuovi tool digitali SACMI per sostenibilità, efficienza e performance al top.

San Benedetto conferma il valore strategico del proprio approccio tecnologico e digitale, che si traduce in maggiore produttività, sostenibilità e capacità di risposta proattiva al mercato. Con la tecnologia e i servizi SACMI, l’azienda guarda al futuro pronta a consolidare il proprio primato nel beverage italiano.
Qualità e innovazione per anticipare le sfide del mercato
San Benedetto produce la sua prima acqua in bottiglia nel 1956 e, da allora, cresce fino a diventare un punto di riferimento in Italia nel total beverage, distinguendosi come l’unica azienda del settore a capitale interamente italiano.
“La nostra mission si fonda su qualità, sicurezza e innovazione, valori che perseguiamo con investimenti costanti nel miglioramento degli standard qualitativi interni e nell’ottimizzazione dei processi aziendali”, spiega Mauro Pelosin, direttore tecnico Acqua Minerale San Benedetto SpA. San Benedetto ha investito significativamente in tecnologia, installando le presse a compressione SACMI CCM per la produzione delle capsule. “Insieme, abbiamo sviluppato innovazioni importanti e uniche per il nostro settore”, aggiunge Pelosin. Tra queste, la recente sfida del tethered:
zando la pianificazione degli interventi manutentivi in base allo stato effettivo delle macchine”, spiega Pelosin. Un altro elemento chiave è l’adozione del software HERE di SACMI, che consente un monitoraggio costante degli indici di performance dello stabilimento. “HERE è un sistema aperto che collega non solo le macchine SACMI, ma anche altre soluzioni come presse, sistemi di visione e assemblatrici, integrandole con moduli specifici, come quello per il tracking basato su barcode,” prosegue Pelosin. “Questo sistema ci ha permesso di digitalizzare completamente i processi, portando enormi vantaggi in termini di efficienza”.

“Siamo stati i primi in Italia a lanciare il tappo tethered, ben prima dell’entrata in vigore dell’obbligo normativo. Tuttavia, l’upgrade tecnologico è solo una parte di un approccio più ampio, che punta sull’analisi dettagliata di ogni fase del processo per renderlo più performante ed efficiente”.
Smart services e HERE SACMI per decisioni “data driven” Dopo anni di costanti investimenti nell’innovazione, San Benedetto ha raccolto la sfida del controllo di processo, introducendo i nuovi servizi digitali sviluppati con il partner SACMI. Tra questi, l’installazione di sensoristica avanzata sulle presse con l’integrazione del sistema Smart Pack. “Questo ci ha permesso di ottimizzare ricette e settaggi, oltre a migliorare il controllo di processo monitorando le performance e pianificando manutenzioni proattive”, sottolinea Pelosin.
Una componente altrettanto centrale è SACMI Smart Care, che si basa sulla condivisione e analisi dei dati provenienti dalle macchine e dai processi. “Organizziamo incontri periodici con i tecnici SACMI per analizzare lo stato di salute delle macchine, suggerire interventi e pianificare le manutenzioni. Questo approccio ci consente di prendere decisioni basate sui dati, ottimiz-

Verso lo “zero waste”: il digitale al servizio della sostenibilità Anche la sostenibilità si fa con il digitale: “Massimizzare l’utilizzo dei dati consente di individuare aree di miglioramento, controllare le performance e pianificare interventi, riducendo costi e sprechi. Questo comporta, tra gli altri vantaggi, una significativa riduzione dell’impatto ambientale”, osserva Pelosin. “Per esempio, l’ottimizzazione dell’uso delle materie prime è cruciale per il futuro del nostro settore. La collaborazione con SACMI è fondamentale per realizzare un approccio ‘zero waste’, grazie a soluzioni tecnologiche e digitali integrate”.


Cutting-edge innovation by Nissha and Tetra Pak

Several years of collaboration between Nissha Metallizing Solutions (NMS) and Tetra Pak successfully materialised into a world first – an aseptic beverage carton featuring a paper-based barrier.
“We are extremely proud of this achievement. Our joint effort to develop this solution supports the journey of increasing paper content and reducing carbon emissions in aseptic beverage cartons. Our paper-based solution offers barrier properties that help the package to deliver comparable shelf life and food protection as traditional aseptic cartons for liquid dairy products, such as milk,” says Giorgio Bosso, CEO, NMS.
Advantages of the paper-based barrier
The portfolio offered by NMS includes paper-based solutions that are classified as recyclable, renewable and mono-material ones.

The company uses paper from FSC® (FSC-C109768) – certified forests and other controlled sources. These solutions can deliver the required level of protection from oxygen and light, for example through the application of different coatings. And paper as such is a material that comes from renewable sources which, when responsibly sourced, can grow back and absorb CO 2 from the atmosphere as they do so. Moreover, NMS products decrease dependence on non-renewable resources compared to the barrier layer used in traditional aseptic cartons. Commenting on the paper-based solution offered to Tetra Pak, Marco Marchetti, Vice President of Packaging Materials and Sales Distribution Systems, Tetra Pak,
Nissha and Tetra Pak develop an aseptic carton for milk with a paperbased barrier using FSC® certified paper – a world first.
says: “Tetra Pak has always believed in the power of paper, and now we’re taking that even further. Building on the high share of paper in our cartons today, the paper-based barrier pushes the paper content in our cartons to approximately 80% and, when combined with plant-based polymers, increases the total renewable content of a carton to 90% – cutting the carbon footprint by one-third (33%)*. The Tetra Brik® Aseptic 200 Slim Leaf carton with a paper-based barrier, which we launched with a leading dairy producer in Portugal in November 2023, demonstrates how the paper-based barrier can pave the way towards tomorrow’s low carbon circular economy for packaging.”
Downstream benefits
Further benefits of the paper-based barrier are expected also downstream, where cartons with a higher fiber yield are likely to become more attractive to paper mills. In this context, the paper-based barrier represents an opportunity for recycling infrastructures and their efficiency, since it changes the material structure of the carton package from three to just two main materials - paper and polymers.
“The project carried out in cooperation with Tetra Pak perfectly mirrors Nissha’s and Nissha Group’s values and strategic pillars. With social responsibility and product innovation at its
/ Comunicazione d'impresa

core, Nissha has always been committed to anticipating market trends and to developing solutions in cooperation with its customers to help them thrive in an increasingly competitive and sustainability-savvy market,” concludes Giorgio Bosso.
About Nissha and Tetra Pak Nissha Metallizing Solutions (NMS) is the world leader in the production of sustainable coated metallized paper for flexible packaging and labels. NMS serves food, beverage, consumer packaging goods, and entertainment industries. It supplies its innovative products to customers worldwide from its production sites around the word. Thanks to a continuous investment in people, technology, quality and environmental protection, NMS consists of a group of over 700 highly committed and passionate people, guaranteeing a high level of specialist expertise. NMS realizes the enrichment of people’s lives by creating technology and developing it into economic and social value through the diverse capabilities, passion and leadership of the global Nissha Group. Tetra Pak is a world leading food processing and packaging solutions company that works with customers and suppliers to provide access to safe, nutritious food for hundreds of millions of people in more than 160 countries every day. With over 24,000 employees worldwide, Tetra Pak commits to making food safe and available, everywhere, and promises to protect what’s good: food, people and the planet.

* Source: Carbon Trust - verified Tetra Pak ‘Carton CO2 Calculator’ model version 9 (valid from 2023-01-01). Scope: cradle-to-grave measurement of a Tetra Brik® Aseptic 200 Slim Leaf carton with plant-based polymers in coating and paper-based barrier compared to a standard Tetra Brik® Aseptic 200 Slim Leaf package. Geography: EU Industry data.


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TECH4STUDENTS quando l’imprenditoria investe sui giovani

Il 30 gennaio scorso, CAMA Group e OMET hanno aperto le loro porte per ospitare l’evento “Tech4Students”, giunto alla sua seconda edizione e dedicato alle scuole del territorio in un progetto di promozione della formazione tecnica e tecnologica.
Nella mattinata dell’open day oltre 260 studenti provenienti da istituti tecnici e scuole secondarie hanno potuto toccare con mano le opportunità che due eccellenze imprenditoriali del territorio possono offrire in ambito professionale.
Daniele Bellante, CEO di CAMA Group ha aperto l’evento dichiarando che i giovani sono il futuro e la chiave per riusciare a dare valore aggiunto alle aziende: “CAMA e OMET sono come le Formula 1 nel proprio settore e devono quindi prestare attenzione alle performance per mantenerle a lungo, restando competitive per anni. Strategie, know how aziendale, l’insieme di pratiche sviluppato in decenni di attività e le competenze tecniche sono gli ingredienti per aziende di successo, che intendono rima-
Da sinistra a destra
Daniele Bellante, CEO di CAMA Group
Annalisa Bellante, Vice-Presidente di CAMA Group
Antonio Bartesaghi CEO di OMET

nere competitive. Ma uno degli ingredienti fondamentali per noi è l’uomo”. In occasione della sessione pomeridiana, aperta anche alla stampa, erano presenti diverse personalità del mondo istituzionale e associativo: Mauro Piazza, Sottosegretario con delega all’autonomia e rapporti con il Consiglio Regionale di Regione Lombardia, Alessandra Hofmann, Presidente della Provincia di Lecco, Mauro Gattinoni, Sindaco di Lecco, Raffaele Crippa, Direttore ITS Lombardia Meccatronica Academy e Stefania Palma di Confindustria Lecco e Sondrio. Il sottosegretario di Regione Lombardia Mauro Piazza ha sottolineato che c’è un rinnovato interesse verso la formazione e bisogna continuare in questa direzione.
Un sondaggio tra gli studenti Moderatore dell’incontro il giornalista Luca Viscardi che ha presentato i risultati di un interessante sondaggio sulle aspettative dei giovani sul mondo del lavoro, che ha coinvolto 250 studenti. Sono stati messi in luce gli interessi, le motivazioni, i desideri e le aspettative dei ragazzi riguardanti il loro futuro nel mondo del lavoro. Innanzitutto, dal sondaggio emerge come i genitori siano figure fondamentale nel consigliare l’indirizzo di studi da intraprendere. Per quanto riguarda le aree di interesse privilegiate tra gli studenti, ingegneria è al primo posto delle scelte con il 23% circa e tecnologia al secondo posto con il 21% circa, segue poi l’informatica. Il cambiamento delle priorità tra i ragazzi si nota alla do-


/ Formazione

Alcune personalità del mondo istituzionale e associativo presenti all'evento
manda: quale inquadramento immagini per il futuro. Sebbene al primo posto la scelta resti “lavoratore dipendente” con il 25% circa, al secondo posto troviamo la figura di “imprenditore” con una percentuale del 23% e al terzo “libero professionasti” con il 20%. Da sottolineare inoltre come, tra le motivazione che inducono i ragazzi a non scegliere ambiti di studio tecnico e tecnologico, vi sia la poca conoscenza della materia. Molti, inoltre, sono convinti che per poter lavorare in ambito tecnologico sia indispensabile lo studio accademico. Questo dimostra ancora più l’importanza di momenti come il “Tech4Students”. Altro aspetto importante della generazione Z è il fatto di valutare, oltre alla retribuzione economica, anche altri fattori prima di accettare un posto di lavoro, come ad esempio l’ambiente di lavoro e le opportunità di crescita professionale. Tra le competenze che si richiedono nel mondo del lavoro, i ragazzi sono consapevoli che un mix tra conoscenza tecnica e soft skill sia fondamentale. Non ultimo, dal sondaggio risulta evidente ai ragazzi il valore e le opportunità che in futuro automazione ed intelligenza artificiale avranno in molti contesti. Infine, emerge il rammarico di non aver potuto visitare aziende prima di scegliere l’indirizzo di studio.
Cambiamento di prospettive
Due gli interventi conclusivi della giornata. Annalisa Bellante, Vice-Presidente di CAMA Group, ha messo in evidenza cosa cercano oggi le aziende sul fronte delle nuove assunzioni e ha sottolineato: “Noi aziende dobbiamo essere capaci di un cambiamento dell’offerta per una maggiore progettualità verso i ragazzi. I giovani cercano un ambiente accogliente, innovazione e piani di crescita e la condivisione di valori e interessi. Queste parole chiave ci devono far riflettere. Dobbiamo diventare sempre più attrattivi nei loro confronti”.
Infine, Antonio Bartesaghi, CEO di OMET, ha concluso la giornata auspicando in futuro una maggiore apertura e coinvolgimento di altre aziende in questo tipo di iniziative, dichiarando: “Insieme possiamo essere proattivi nel creare sistema. Come stakeholder nei rispettivi ambiti sul territorio, dobbiamo dare un esempio di come si può creare valore. Dobbiamo consentire ai neoassunti di continuare la loro formazione anche sul campo, affinché possano realizzare i loro sogni professionali”.
Un appuntamento fondamentale per promuovere il dialogo tra scuola e impresa, questo è il Tech4Students e conferma sempre più la voglia di investire nei giovani.
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CORSO “PACKAGING WASTE EXPERT” in arrivo la seconda
edizione
Ca’ Foscari Challenge School e la Fondazione Carta Etica del Packaging danno il via alla seconda edizione del corso “Packaging Waste Expert” dedicato alle novità introdotte dal Regolamento UE/2025/40. Le iscrizioni saranno aperte fino al 29 aprile 2025 e sono disponibili 4 borse di studio.
Èentrata da poco in vigore la nuova normativa relativa agli imballaggi e ai rifiuti di imballaggio. Ca’ Foscari Challenge School e la Fondazione Carta Etica del Packaging restano al passo con l’evoluzione normativa e lanciano una nuova edizione del Corso di Alta Formazione “Packaging Waste Expert”, dedicato alle novità introdotte dal Regolamento UE/2025/40. Il corso si propone di affiancare le imprese nella formazione di nuove figure altamente qualificate, in grado di gestire la normativa e la sua roadmap di continui e rilevanti adempimenti nei prossimi anni. Per supportare le imprese e i professionisti del settore in questa fase di cambiamento, Ca’ Foscari Challenge School e la Fondazione Carta Etica del Packaging propongono un percorso formativo mirato a preparare operatori in grado di affrontare le sfide e cogliere le opportunità offerte dalla nuova normativa europea.
Normativa in continua evoluzione
Dopo il successo dello scorso anno, la nuova edizione si allinea con le certezze europee appena approvate, garantendo una formazione specifica e aggiornata. In particolare, produttori e utilizzatori di imballaggi dovranno rivedere i propri modelli di business per conformarsi ai nuovi requisiti, con particolare attenzione a sostenibilità, circolarità e innovazione nei processi produttivi. Il Regolamento UE/2025/40 non rappresenta solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per ridefinire il settore, creando nuove prospettive di business e migliorando la competitività delle aziende. “Il packaging è un settore complesso”, spiega il coordinatore del corso, Prof. Alvise Benedetti, docente di Chimica Applicata. “L’uomo fin dalla preistoria ha avuto interesse a conservare al meglio gli alimenti, per farli durare più a lungo e per accrescere il proprio benessere. Nei secoli sono stati fatti passi avanti incredibili a livello di materiali e applicazioni, tuttavia, non sempre siamo stati adeguatamente attenti a
gestire il fine vita dei prodotti derivati dal packaging. La sfida oggi è utilizzare al meglio questi materiali in chiave di sostenibilità, supportati dalla legislazione europea che cerca di valorizzare questo processo. E il nostro corso interdisciplinare si propone di dare una panoramica anche a livello giuridico, tecnologico e ambientale, analizzando la filiera in ogni dettaglio, fornendo strumenti pratici di gestione della materia”.

I dettagli della proposta formativa Tutte le imprese che producono, distribuiscono e utilizzano imballaggi sono direttamente coinvolte nel processo verso un nuovo concetto di packaging e, per affrontarlo, è indispensabile contare su risorse qualificate con competenze giuridiche, tecniche e manageriali, fondamentali per garantire la sostenibilità ambientale. Il corso si rivolge sia ai giovani laureati sia al personale già inserito in aziende (anche non laureato) alla ricerca di nuove opportunità per crescere professionalmente e migliorare la propria posizione lavorativa. Il corso Packaging Waste Expert, tenuto da docenti universitari ed esperti del settore, combina diverse modalità di apprendimento (modalità blended), tra cui lezioni in presenza, formazione online, analisi di casi studio e testimonianze aziendali. La durata è di 120 ore, dal 6 maggio al 17 novembre 2025. I partecipanti avranno accesso a tutto il materiale didattico, incluse slide e registrazioni delle lezioni, disponibili fino a 30 giorni dopo la conclusione del percorso formativo. La modalità blended permette di conciliare la formazione con impegni lavorativi o logistici, rendendo il corso accessibile anche a chi vive lontano.
Le iscrizioni saranno aperte fino al 29 aprile 2025 sul sito www.cafoscarichallengeschool.it

Ecopack 2025 torna il bando CONAI che premia l’ecodesign
600.000 euro per premiare chi innova nel segno dell’ecodesign: le imprese che hanno ridisegnato i loro imballaggi in chiave green hanno tempo fino al 30 aprile per candidarsi.
Fischio d’inizio per la nuova edizione di Ecopack, il Bando CONAI per l’ecodesign: il Consorzio Nazionale Imballaggi chiama in campo le imprese italiane che hanno ridisegnato i loro packaging con strategie vincenti per la sostenibilità, mettendo in gioco nuove soluzioni di progettazione. La partecipazione al Bando è aperta a tutte le aziende che hanno rivisto i pack con interventi di ecodesign usando almeno una fra le leve di ecodesign che, da quest’anno, diventano nove: riutilizzo, facilitazione delle attività di riciclo, utilizzo di materiale riciclato/recuperato, risparmio di materia prima, risparmio di materia prima vergine, ottimizzazione dei processi produttivi, ottimizzazione della logistica, semplificazione del sistema imballo e (new entry 2025) ricarica, ovvero l’aver progettato un imballaggio perché possa essere riempito nuovamente con il prodotto di partenza. Il montepremi è anche quest’anno pari a 600.000 euro.
550.000 euro saranno ripartiti tra le aziende che avranno messo a segno le migliori mosse in chiave ecodesign, valutate secondo le nove leve di ecodesign.
50.000 euro saranno invece destinati a cinque super premi per l’innovazione circolare da 10.000 euro ciascuno. Questi premi aggiuntivi saranno assegnati ai cinque casi più virtuosi in ottica di economia circolare. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 30 aprile 2025. I nuovi casi di imballaggi più green dovranno essere inviati a CONAI tramite il form presente nell’Area Bando del sito ecotoolconai.org.
Ogni proposta verrà esaminata dal Comitato tecnico, che ne verificherà i requisiti, e attraverso l’Eco Tool CONAI, lo strumento di Life Cycle Assessment semplificato che misura la performance ambientale delle innovazioni in termini di risparmio energetico, riduzione dei consumi idrici e taglio delle emissioni di CO₂.

I vincitori dei cinque super-premi saranno invece scelti da un Comitato tecnico allargato, composto da esperti esterni. Come in ogni edizione, il processo di valutazione e il funzionamento dell’Eco Tool CONAI saranno sottoposti alla verifica di un ente terzo di certificazione, per garantire trasparenza e correttezza nelle decisioni. La pubblicazione della lista dei casi vincitori e la cerimonia di premiazione sono previste a novembre 2025.
RS Italia obiettivi concreti per un futuro più green
Il Rapporto di sostenibilità 2023-2024 rappresenta per RS Italia uno strumento per monitorare i progressi compiuti e tracciare le linee guida per il futuro.
RS Italia rinnova il proprio impegno per l’ambiente con la pubblicazione del Rapporto di Sostenibilità 2023-2024. Il documento conferma la strategia ESG dell’azienda, articolata su quattro pilastri chiave: promuovere la sostenibilità, sostenere l’innovazione e l’istruzione, dare più potere alle persone e fare impresa in modo responsabile. In particolare, il Rapporto affronta le principali tematiche ESG: ambientale (con la riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 del 61% entro il 2030 e di Scope 3 del 26%, a partire dal 2019/20), economico

Inquadra il QR code per scaricare il Rapporto di Sostenibilità di RS Italia
(attraverso l’adozione di soluzioni, prodotti e servizi a ridotto impatto ambientale) e sociale (con iniziative di responsabilità sociale d’impresa e la diffusione di una cultura sostenibile all’interno dell’organizzazione).

“Essere un punto di riferimento per l’industria significa non solo offrire soluzioni tecnologiche avanzate, ma anche guidare il cambiamento verso un futuro più sostenibile. Con il nostro Piano ESG, ci impegniamo concretamente nella riduzione delle emissioni, nel supporto alla formazione e nel miglioramento della qualità della vita delle persone che interagiscono con la nostra azienda”, afferma Massimiliano Rottoli, Managing Director di RS Italia.
Nel corso dell’ultimo anno, RS Italia ha implementato numerose iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale e rafforzare il proprio ruolo di partner sostenibile per clienti e fornitori, tra cui il rafforzamento delle collaborazioni con partner strategici per lo sviluppo di soluzioni innovative e l’ampliamento del programma di formazione per le nuove generazioni. L’azienda ha avviato anche un programma di analisi dell’impronta di carbonio per monitorare e ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività lungo tutta la filiera.


IPACK-IMA verso un’edizione da tutto esaurito

Si avvicina l’edizione 2025 di IPACK-IMA, l’evento internazionale dedicato alle tecnologie di Processing, Packaging e materiali per il settore Food e non Food che si terrà dal 27 al 30 maggio prossimi a Fiera Milano Rho. In questa intervista Simone Castelli, CEO di Ipack Ima srl, commenta il sold out espositivo raggiunto a quattro mesi dalla fiera e individua tre motivi per cui una visita ad IPACK-IMA è d’obbligo per gli operatori del settore.


Alla luce del sold out raggiunto in termini di spazi espositivi, potete darci qualche numero relativo alla partecipazione?
A quattro mesi dall’inizio della fiera abbiamo dichiarato sold out, un risultato molto interessante e stimolante per noi organizzatori. Avremo oltre 1200 espositori, molti dei quali italiani ma anche tantissimi internazionali: saranno più di 400 le aziende overseas provenienti dalla Cina e dagli Stati Uniti, e avremo anche una forte rappresentanza delle aziende europee. Turchia, Germania, Francia e Olanda sono i principali Paesi di provenienza degli espositori di IPACK-IMA. Ovviamente, con con questo parterre espositivo siamo molto impegnati. Sarà una sfida in termini di visitazione, che ci aspettiamo molto alta, ma siamo pronti per affrontarla.
Perché una visita a IPACK-IMA è d’obbligo per gli operatori del settore?
Ci sono tantissimi motivi per venire in fiera. Ne provo a riassumere tre:
• l’innovazione tecnologica: con questo parterre espositivo avremo tantissime innovazioni. Ad oggi abbiamo tracciato ben 15 anteprime mondiali che saranno in esposizione in fiera. La spinta principale di IPACK-IMA è, ovviamente, la presentazione di nuove tecnologie;
• i contenuti: con il nostro comitato scientifico, di recente formazione, stiamo sviluppando per i quattro giorni di fiera un programma di contenuti molto ricco perché crediamo che la condivisione e contaminazione delle informazioni sia fondamentale per i visitatori;
• gli eventi: posso anticiparvi che avremo un evento di rilievo mondiale sul tema della pasta. Si tratta di un settore che ha sempre contraddistinto IPACK-IMA negli anni. Inoltre, siamo onorati di ospitare i World Packaging Awards, la cui cerimonia di premiazione si terrà a IPACK-IMA il 30 maggio 2025.
In conclusione, vi aspettiamo numerosi dal 27 al 30 maggio 2025 a Fiera Milano da tutto il mondo: dall’Italia, dai Paesi overseas e, naturalmente, dall’Europa.
Inquadra il QR code per la videointervista






LʼINNOVAZIONE TECNOLOGICA
. QUANDO STORIA E KNOW-HOW INCONTRANO

NASCE IL MIGLIOR PACKAGING SUL MERCATO
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porte aperte per l’agroalimentare in Nord Africa

Djazagro, in programma dal 7 al 10 aprile 2025 al SAFEX Exhibition Park di Algeri, rappresenta per le aziende italiane del settore agroalimentare un’importante opportunità di espansione del proprio business in Nord Africa. L’Algeria, con un mercato da 14 miliardi di euro e 45 milioni di consumatori, costituisce infatti un terreno fertile per la cooperazione italo-algerina. Ne abbiamo parlato con Chantal de Lamotte, direttrice del salone.
Quali sono le novità dell’edizione 2025? Quanti espositori e visitatori sono attesi?
L’edizione 2025 di Djazagro promette di essere più dinamica che mai, evidenziando le principali tendenze emergenti del settore agroalimentare. Riunirà 600 espositori provenienti da 28 Paesi e circa 23.000 visitatori professionali. Tra le varie attività in programma, ci sarà Djaz’Pack, uno spazio creato nel 2024 e dedicato alle innovazioni nel packaging, pilastro essenziale della filiera agroalimentare. Il concorso Djaz’Innov, invece, tornerà per la sua quarta edizione per premiare le iniziative più audaci e capaci di stimolare la crescita del mercato agroalimentare algerino.
L’Agora des Experts, crocevia di idee, proporrà un ricco programma di conferenze tenute da specialisti del settore. In collaborazione con Agroligne, uno dei principali organi di informazione agroalimentare in Africa e a livello internazionale, e Nutrimarketing, azienda esperta in tendenze alimentari e innovazioni nutrizionali, questo spazio metterà in luce le questioni chiave del settore agroalimentare.
A livello tematico, quale sarà il filo conduttore dell’edizione 2025?
Questa fiera, sempre fedele al suo ruolo di catalizzatore di opportunità, continua ad aprire nuove prospettive, fondendo innovazione e know-how tradizionale e rafforzando le partnership strategiche che fanno crescere il settore in tutta la regione. L’edizione del 2025 metterà in risalto l’innovazione e la sostenibilità nel settore agroalimentare, con particolare attenzione alle nuove tecnologie, alla transizione ecologica e alle tendenze emergenti di questo mercato.
Può parlarci delle iniziative Agora des Experts e Djaz’Innov?
L’Agora des Experts è uno spazio di discussione in cui esperti algerini e internazionali condivideranno le loro competenze su argomenti chiave quali la sicurezza alimentare, l’esportazione in Africa, il riciclo e molto altro. Djaz’Innov metterà in evidenza, invece, le innovazioni più significative in termini di macchinari, ingredienti, imballaggi e qualità/sicurezza alimentare. I prodotti selezionati godranno di grande visibilità tra i visitatori e la stampa.
Cosa può dirci, invece, a proposito di Djaz’Pack?
Il settore dell’imballaggio e del confezionamento è molto presente a Dja-
zagro, infatti rappresenta circa il 25% degli espositori. Si tratta, inoltre, di un importante tema di interesse per i professionisti, in considerazione delle sfide che il settore deve affrontare. Djaz’Pack vuole essere un progetto con molteplici obiettivi: informare i professionisti, puntare i riflettori sugli sviluppi del settore in Algeria e, attraverso i nostri partner, identificare le iniziative e le opportunità presenti in Algeria per i protagonisti del confezionamento agroalimentare. Affronteremo ovviamente il tema della circolarità, concentrandoci sui pilastri rappresentati dalle 3 R: riciclo, riutilizzo e riduzione.
Come si è evoluto il settore agroalimentare algerino e qual è la sua situazione attuale?
Il comparto agroalimentare è il secondo settore industriale del Paese, dopo quello degli idrocarburi, con un valore di 14 miliardi di dollari e una crescita media annua del +7%. Si tratta di un settore promettente e in rapida espansione. Negli ultimi anni, infatti, ha compiuto notevoli progressi, occupando un posto sempre più importante nella fornitura di prodotti alimentari di base (farina, latte, zucchero, oli, acqua, bevande ecc.) al mercato nazionale. Da tempo le autorità pubbliche hanno attuato una politica di promozione della produzione locale. Ciò ha creato numerose opportunità di investimento in questo settore in forte espansione. Il packaging alimentare resta un elemento chiave nello sviluppo dell’industria agroalimentare algerina e nella sua volontà di esportare all’estero una parte della sua produzione.
Quali opportunità può offrire Djazagro ai fornitori italiani di tecnologia? Quale sarà la presenza italiana alla fiera?
L’Italia è uno dei principali Paesi espositori di Djazagro. Le aziende italiane troveranno un mercato in crescita, in particolare nei settori dell’imballaggio, del confezionamento e delle macchine alimentari.


Chantal de Lamotte, direttrice di Djazagro

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Plast 2026 obiettivi e prospettive
La manifestazione internazionale dedicata all’industria della plastica e della gomma tornerà nel quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho dal 9 al 12 giugno 2026. Con una superficie di 50.000 m² netti e 38.000 visitatori, l’ultima edizione di PLAST, tenutasi nel 2023, si è riconfermata come manifestazione di successo. L’evento ha ospitato i suoi saloni satellite Rubber (filiera della gomma), 3D Plast (stampa 3D e affini), PlastMat (materiali innovativi) e una vasta gamma di soluzioni tecnologiche di ultima generazione. La presenza di 1.323 espositori, di cui il 47% provenienti dall’estero, ha ribadito l’internazionalità della fiera, un dato che risulta ancor più significativo considerando che molte filiali italiane di costruttori stranieri sono state registrate come aziende italiane. I padiglioni hanno accolto visitatori provenienti da 109 Paesi, con una quota internazionale pari al 30%. L’Europa ha rappresentato la fetta più consistente (64%), seguita da Asia (20%), Africa (7,58%), America (7,56%) e Oceania (0,75%). Un contributo rilevante all’internazionalizzazione dell’evento
è stato dato dai circa 300 buyer coordinati da ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Plast tornerà dal 9 al 12 giugno 2026 nel quartiere fieristico di Fiera Milano a Rho. Mario Maggiani, direttore generale di Promaplast, società che organizza la manifestazione, ha dichiarato: “Per affrontare le sfide sempre più impegnative del settore, è fondamentale adottare strategie innovative e creative. Plast 2026 si svolgerà in concomitanza con Xylexpo, biennale internazionale dedicata alle tecnologie per la lavorazione del legno e per l’industria del mobile, consentendo la libera circolazione dei visitatori tra le due fiere. Questa sinergia è particolarmente rilevante poiché esistono complementarità tra i settori: ad esempio, alcuni centri di lavoro per il legno trovano applicazione anche nella lavorazione della plastica e di altri materiali. La nostra determinazione

e la fiducia nel settore fieristico ci permettono di offrire ancora una volta un evento di riferimento per l’industria delle materie plastiche in un panorama fieristico internazionale sempre più competitivo”. Plast 2026 si propone di riaffermare il proprio ruolo centrale nel settore delle materie plastiche e della gomma, offrendo un’opportunità imperdibile di aggiornamento, innovazione e business per espositori e visitatori. La manifestazione rappresenterà inoltre una vetrina d’eccellenza per la produzione europea di impianti per la lavorazione delle materie plastiche e della gomma, sottolineando il primato tecnologico e qualitativo del Vecchio Continente e favorendo il dialogo con i mercati emergenti protagonisti di una nuova fase di sviluppo economico e tecnologico.
ProSweets Cologne nuovi impulsi per l’industria
ProSweets Cologne 2025 si è tenuta in contemporanea con ISM a Colonia dal 2 al 5 febbraio e ha confermato il suo ruolo di riferimento per l’industria fornitrice del settore dolciario e degli snack internazionale. L’esperienza fieristica è stata caratterizzata da ottimismo e da un’euforia tangibile fin dall’inizio, rafforzata da un concept espositivo rivisto che ha creato strutture chiare e nuovi mondi tematici, nonché nuovi format di eventi e contenuti che hanno fornito un nuovo impulso. Con oltre 250 espositori da 32 Paesi, ProSweets Cologne è stata ancora una volta in grado di superare le cifre degli anni precedenti. La quota di espositori stranieri è stata del 65%. La maggior parte degli espositori proveniva da Germania, Italia, Cina, Turchia,

Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Gran Bretagna e Spagna. In totale, oltre 16.000 visitatori commerciali da 85 Paesi hanno partecipato a ProSweets Cologne 2025, con un aumento di oltre il 23% rispetto all’anno scorso. Gli espositori sono rimasti colpiti dalla qualità dei visitatori e dalle possibilità di business, networking e approfondimento offerte dalla fiera. Molti degli espositori hanno mostrato macchine e soluzioni di produzione “tangibili”, sotto forma di live demo ed esempi di best practice, che hanno permesso di sperimentare in prima persona i vantaggi pratici e le innovazioni del settore.
“Con il riallineamento strategico di ProSweets Cologne e l’introduzione di ISM Ingredients dal 2026 in poi, stiamo dando nuovi impulsi mirati in una sezione in crescita e orientata al futuro. Questo nuovo formato fieristico presenta le materie prime del futuro e rafforza la sezione ‘Materie prime e ingredienti’, che sta diventando sempre più importante in seguito all’aumento dei prezzi delle materie prime e delle sfide globali. Allo stesso tempo, il format fieristico di ProSweets Cologne, ancora operativo in modo indipendente, in futuro si concentrerà ancora di più su macchine, impianti, soluzioni di imballaggio nonché su soluzioni di sicurezza e qualità alimentare, promuovendo al contempo innovazioni lungo l’intera catena del valore”, ha spiegato Oliver Frese, Chief Operating Officer di Koelnmesse GmbH.
Il prossimo appuntamento con ProSweets Cologne è in programma dall’1 al 4 febbraio 2026, a Colonia.



LO STATO DELL’ARTE dell’industria digitale
In un contesto sempre più orientato verso l’automazione, l’intelligenza artificiale e la sostenibilità, il Forum Industria Digitale ha raccontato lo stato dell’arte e ha esplorato lo sviluppo futuro delle soluzioni più innovative in ambito hardware e software impiegate nell’industria.
La componente software è sempre più pervasiva nella realizzazione di soluzioni meccatroniche per l’industria digitale estesa. Stiamo assistendo a un’evoluzione delle piattaforme legate all’automazione e alla meccatronica, che evolvono sempre più nel segno dell’integrazione. Cresce il ruolo delle piattaforme software integrate che gestiscono tutte le fasi della vita del prodotto, dalla progettazione alla realizzazione, fino all’utilizzo in campo del prodotto e all’assistenza. Il dinamismo del territorio di Brescia e della sua manifattura hanno fatto da traino alla seconda edizione di Forum Industria Digitale, svoltasi lo scorso 5 febbraio. Oltre 300 i presenti alla mostra-convegno nata dalla collaborazione tra Gruppo Meccatronica e Gruppo Software Industriale di ANIE Automazione, organizzata da Messe Frankfurt Italia. L’appuntamento si conferma un importante momento di confronto itinerante al servizio dei distretti produttivi italiani. Andrea Bianchi, Presidente di ANIE Automazione: “Ci riteniamo molto soddisfatti dei risultati di questa edizione del Forum Industria Digitale sia per la buona partecipazione – oltre 300 visitatori – che per il livello dei contenuti delle sessioni convegnistiche e per l’hands-on al Plug Fest dedicato al protocollo OPC-UA. Per quanto riguarda ANIE Automazione, abbiamo presentato il nuovo white paper ‘Il Digital Twin’, tema di grande attualità nella transizione digitale dell’industria. L’evento odierno si colloca dopo un 2024 che si è rivelato deludente per il settore. Continuiamo a ritenere che manifestazioni come questa contribuiscano a consolidare, proprio iniziando dai distretti, il rapporto tra fornitori e utilizzatori, condizione necessaria per un rafforzamento comune in un contesto complesso e in attesa della ripartenza. Oltre che della naturale ripresa del ciclo degli investimenti, l’auspicio è che la ripresa possa beneficiare del Piano Transizione 5.0. Grazie alle ultime semplificazioni potrebbe dare un contributo finalmente positivo”.
Donald Wich, Amministratore Delegato di Messe Frankfurt Italia: “Primo appuntamento per l’industria di questo nuovo anno, Forum Industria Digitale ha raccolto l’interesse di un territorio eccellente per vocazione industria-

le e orientamento all’export. Un motore fondamentale quello delle imprese bresciane per la competitività del nostro Paese, che trova slancio nelle soluzioni di tecnologia, ben rappresentate dalle aziende partner del Forum. Il format ha favorito il confronto tra fornitori di componenti e sistemi, end-user e costruttori di macchine nell’ampio palinsesto dei convegni, apprezzato dai presenti. Siamo lieti di aver messo la nostra competenza organizzativa per l’ottima riuscita dell’evento e ci prepariamo ai prossimi appuntamenti, primo fra tutti SPS Italia, a Parma dal 13 al 15 maggio”.
Il programma e i temi
Robotica, meccatronica e intelligenza artificiale, digitalizzazione e sostenibilità, transizione 5.0, sono i focus tematici che hanno permeato il programma della giornata. Dopo la plenaria di apertura, nella quale sono intervenuti partner ed enti del territorio, si sono susseguite tre sessioni convegnistiche rispettivamente dedicate a interconnessione, progettazione e integrazione, processi intelligenti. Le tecnologie presentate hanno spaziato nei più diversi ambiti industriali e produttivi, dalla meccatronica alla digitalizzazione della catena del valore, ai processi intelligenti per arrivare anche alla virtualizzazione.
Mostra e Plug-Fest OPC UA
Nella parte espositiva è stato possibile incontrare gli esperti di alcune tra le più importanti aziende del settore e approfondire i temi degli speech. Novità di questa edizione è stata l’allestimento di un’area specifica dedicata al Plug-Fest OPC UA finalizzato alla dimostrazione di benefici, potenzialità e vantaggi dello standard di comunicazione OPC UA rispetto alle esigenze concrete dei produttori di macchine industriali e aziende manifatturiere. Il Plug-Fest ha proposto demo live dedicate a casi concreti e basate sull’integrazione di dispostivi hardware e applicazioni software di molteplici vendor. Le soluzioni implementate hanno mostrato come lo standard OPC UA può consentire l’interoperabilità tra piattaforme di automazione di produttori diversi e come unità di automazione industriale differenti possono cooperare in modo efficiente e sinergico attraverso l’utilizzo di uno standard aperto.





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Verona 6-9 aprile 2025
Salone internazionale dei vini e distillati www.vinitaly.com

Algeri 7-10 aprile 2025
Salone professionale per la produzione agroalimentare www.djazagro.com

Francoforte 3-8 maggio 2025
Fiera internazionale dell'industria della carne www.iffa.messefrankfurt.com

Milano 13-15 maggio 2025
Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Parma 13-15 maggio 2025
Fiera dell'automazione digitale per l'industria www.spsitalia.it

Milano
27-30 maggio 2025
Fiera internazionale del processo e del packaging per il settore food e non food www.ipackima.com

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27-30 maggio 2025
Fiera dedicata all’industria Life Science www.pharmintech.it

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27-30 maggio 2025
Fiera internazionale per la logistica interna www.intralogistica-italia.com

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27-30 maggio 2025
Mostra-convegno internazionale dedicata a materiali, tecnolofie e processi di trasformazione di plastica e gomma www.greenplast.org

Monaco di Baviera 24-27 giugno 2025
Fiera internazionale per l’automazione e la robotica www.automatica-munich.com

Monaco di Baviera 15-19 settembre 2025
Fiera internazionale delle tecnologie per il beverage www.drinktec.com

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