Rassegna dell'imballaggio n.4 - Maggio 2019

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Maggio 2019 | N.4 | anno 39°

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

SMART PRODUCTION SOLUTIONS LA NUOVA FRONTIERA DELL’AUTOMAZIONE Dal 28 al 30 maggio va in scena la nona edizione di SPS Italia, la fiera per l’industria intelligente, digitale e flessibile che punterà i riflettori sulle smart production solutions. Automazione, digitalizzazione e software, robotica e meccatronica sono solo alcune delle tendenze che stanno caratterizzando il comparto manifatturiero italiano e internazionale. a pagina 16

IL MERCATO GLOBALE DEL PACKAGING DI LUSSO

Il crescente numero di articoli sugli scaffali di vendita al dettaglio in tutto il mondo sta spingendo alla ricerca di materiali più attraenti e capaci di differenziare i prodotti nel mercato globale degli imballaggi di lusso. I materiali distintivi sono uno dei fattori principali che contribuiscono a migliorare l’identità del marchio. a pagina 44

ORTOFRUTTA

È FORTE L’EUROPA Quando si parla di frutta e verdura, l’Europa rimane uno dei mercati più importanti a livello mondiale, come dimostra l’European Statistics Handbook 2019, pubblicato in occasione di Fruit Logistica. Il 42% della produzione europea di ortofrutta proviene dall’Italia e dalla Spagna. Dopo la Germania con 8,5 milioni di tonnellate, il Regno Unito è il secondo a pagina 4 importatore con 6,5 milioni di tonnellate.

BEST PACKAGING 2019 Annunciati i vincitori del contest promosso da Istituto Italiano Imballaggio, che dal 1957 premia le migliori soluzioni di imballaggio. L’edizione 2019, in collaborazione con CONAI, ha visto in gara 23 soluzioni di packaging design tecnologicamente avanzate, che hanno come plus l’ecosostenibilità. a pagina 42

DOSSIER The growing demand for individualised, safe and inexpensive products is continuing to drive the development of intelligent add-on functions. As a carrier of digital technologies, packaging offers promising options for improving logistics and production processes – how smart does it need to be to do this? a pagina 24

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PROCESSI DI INCOLLAGGIO OTTIMIZZATI La vostra produzione è ecologicamente sostenibile? Green Gluing vi guida all’utilizzo di sistemi ad alta efficienza energetica e di lunga durata, per un’applicazione di adesivo controllata. Venite a scoprire Green Gluing. www.greengluing.org


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SOMMARIO

MAGGIO l 2019

Rassegna IMBALLAGGIO dell’

SCIENZA, TECNOLOGIA E ARTE DEL PACKAGING

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PRIMO PIANO

CASE HISTORY

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40 Sicurezza e innovazione made in Italy

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Frutta e verdura, l’Europa si distingue sulla scena mondiale Spesa italiana, più salutista e consapevole

13 Cura casa, la fiducia spinge il miglioramento nella packaging experience

FOCUS SPS ITALIA 2019 16 Smart production solutions,

la nuova frontiera dell’automazione

Marketing e Vendita

premiati i vincitori 2019

44 Le dinamiche del mercato globale del packaging di lusso 46 Astroking Black Wood entra nell’universo di carta firmato Gruppo Cordenons 48 Anteprime e tendenze per il packaging di lusso

Chiara Bezzi chiara.bezzi@innovativepress.eu Katia Pasquali katia.pasquali@innovativepress.eu Stefano Legnani, Chiara Riccardi

Redazione

PACKAGING DI LUSSO

Produzione tecnica Stampa e confezione

Margherita Sola Arti Grafiche Boccia - Salerno

Costo produzione copia € 2,40 Abbonamenti e Diffusione customercare@innovativepress.eu 8 numeri all’anno. L’abbonamento decorre dal primo numero raggiungibile. Italia 70 euro - Europa 100 euro

Gestione Editoriale

50 Smart Vision Forum,

24 The digital shift is impacting the packaging industry

26 The digital twin, the link between

Coordinamento editoriale

EVENTI

DOSSIER

PACKAGING DESIGN

14 L’ambiente, tema caldo

Gisella Bertini

Direttore Responsabile

12 Al consumo non si rinuncia

per una maggiore produttività

42 Imballaggio loves ambiente,

FATTI & TENDENZE

the virtual and real worlds

28 The future of green packaging

le tecnologie per l’industria del futuro 52 Una piattaforma europea, non di solo packaging… 54 Una vetrina per il Life Science sempre più internazionale

p Innovative Press

p

Via Teocrito 47 - 20128 Milano Tel. 02252071 - Fax 0227000692 info@innovativepress.eu

IL NETWORK

AZIENDE & STRATEGIE 30 Più digitale, più elettricità

nel futuro dell’industria

34 Open Factory 2019, al via il progetto All-Around Innovation

Rassegna dell’imballaggio

CONVERTING & LABEL 56 Nobilitazione, la rivoluzione è digitale 58 Un forte richiamo per

gli imprenditori del Mezzogiorno

FM BM

Rassegna Grafica

Food Machines Beverage Machines

PRODOTTI & TECNOLOGIE 36 Nuove soluzioni per il packaging

grazie alla suite SAP C/4HANA

38 Cama per il settore bakery

con versatilità, produttività e facilità d’uso

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Editore

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Aut. Trib. di Milano n. 6 del 7/01/1980 Iscrizione al ROC n. 5836 © BE-MA editrice - Milano Tutti i diritti sono riservati - È vietata la riproduzione anche parziale senza l’autorizzazione dell’Editore.

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PRIMO

PIANO

FRUTTA E VERDURA L’EUROPA SI DISTINGUE SULLA SCENA MONDIALE

QUANDO SI PARLA DI FRUTTA E VERDURA, L’EUROPA RIMANE UNO DEI MERCATI PIÙ IMPORTANTI A LIVELLO MONDIALE, COME DIMOSTRA L’EUROPEAN STATISTICS HANDBOOK 2019, PUBBLICATO IN OCCASIONE DI FRUIT LOGISTICA. IL 42% DELLA PRODUZIONE EUROPEA DI ORTOFRUTTA PROVIENE DALL’ITALIA E DALLA SPAGNA. DOPO LA GERMANIA CON 8,5 MILIONI DI TONNELLATE, IL REGNO UNITO È IL SECONDO IMPORTATORE CON 6,5 MILIONI DI TONNELLATE.

European Statistics Handbook 2019 – con i dati curati e interpretati da Agrarmarkt Infomations-GmbH (AMI) – offre una panoramica completa sulle più importanti nazioni europee nel comparto ortofrutticolo. In questo manuale sono stati elaborati non solo importanti dati di produzione e informazioni sull’import e l’export, ma anche riflessioni sulle peculiarità e sulle tendenze dei diversi mercati. 47 milioni di tonnellate di frutta e 56 milioni di tonnellate di verdura, 103 milioni di tonnellate in totale, sono state prodotte in Europa nel 2018, il 42% nei due più importanti Paesi produttori europei: Italia e Spagna. Considerando invece gli scambi con i Paesi terzi, le importazioni ammontano a 47 milioni di tonnellate, mentre l’export a 37 milioni di tonnellate, con un delta commerciale negativo di oltre 12 miliardi di euro. Le esportazioni europee di mele nel 2018 hanno rappresentato una quota di 2,47 milioni di tonnellate, mentre le arance circa 2,64 milioni di tonnellate. I due Paesi più popolosi dell’Asia, India e la Cina, rappresentano i mercati di sbocco più interessanti. Tuttavia, soprattutto in Cina, i regolamenti sulle importazioni, e principalmente nel comparto fitosanitario, rendono difficile l’accesso al mercato per i prodotti europei. Le associazioni stanno lavorando con il supporto politico a tutta velocità per aprire questi interessanti mercati asiatici. Il raccolto europeo di frutta ha registrato un incremento di circa il 9% rispetto all’anno precedente. Nel caso degli ortaggi, il raccolto UE è diminuito di circa il 7%, anche se i dati per singoli prodotti sembrano essere molto diversi. Nella produzione di verdure all’aperto come cipolle, carote e patate si è registrato un significativo calo, con un aumento, invece,

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nella produzione di ortaggi come le zucchine, che amano particolarmente il caldo. Anche la produzione in serra, indipendente dal clima, ha registrato un trend di crescita interessante. In generale, il clima è una variabile critica. Gli effetti dei cambiamenti climatici, come quasi in nessun’altra industria, influenzano in modo importante il risultato finale. Tutto ciò non coinvolge solo le colture, ma anche i consumi. Il consumo di cocomeri, ad esempio, è stato “potenziato a due cifre” proprio dal caldo dell’estate scorsa. Nella maggior parte dei Paesi della UE, con riferimento ai volumi di acquisto per famiglia, la mela è al primo posto nella classifica della frutta, mentre il pomodoro è sul podio più alto nelle verdure, con l’eccezione del Regno Unito, dove le carote sono le verdure più consumate. Per quanto riguarda la frutta, invece, i consumatori tedeschi e inglesi nel 2018 hanno preferito la banana, diversamente dal trend europeo. Il mercato import più importante all’interno della UE è sicuramente la Germania. 5,3 milioni di tonnellate di frutta e 3,2 milioni di tonnellate di ortaggi sono stati importati nel 2018. Con un tasso di autosufficienza del 38% per gli ortaggi e del 15% per la frutta, la Germania dipende dunque fortemente dalle importazioni. La Germania, inoltre, è al primo posto anche in un’altra categoria: nel mercato interno oltre il 50% della frutta e verdura passa dagli scaffali dei discount quali Aldi e Lidl. Una situazione diversa in Francia, dove le quote di mercato dei discount hanno un livello molto basso e recentemente sono ulteriormente diminuite.

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ORTOFRUTTA

ITALIA, UN MERCATO TRAINANTE

I TREND NEI CONSUMI

Con un clima molto variegato lungo tutta la penisola, nel nostro Paese si coltiva una vasta gamma di prodotti: oltre ai frutti tradizionali nelle zone temperate, come mele e pere, l’Italia è conosciuta come produttore chiave di frutti a nocciolo, agrumi e frutti esotici come fichi e kiwi. In diverse categorie di frutta e verdura – pere, nettarine, albicocche, kiwi, uva da tavola, pomodori e melanzane – l’Italia è infatti il maggiore produttore in Europa. Negli ultimi anni, il Paese ha prodotto fino a 10 milioni di tonnellate di frutta e circa 7 milioni di tonnellate di ortaggi. Un terzo della frutta e il 12% della verdura vengono esportati ogni anno, diretti principalmente in Germania, Francia e Austria. Circa il 15% va in Paesi al di fuori dell’UE. D’altro canto, l’Italia è anche un forte importatore di frutta e verdura. Le importazioni di frutta riguardano prevalentemente prodotti tropicali quali banane, ananas o agrumi, forniti soprattutto da Costa Rica, Spagna e Colombia. Nonostante la grande produzione nazionale, l’Italia importa anche molti pomodori, verdure da insalata e patate. Francia, Spagna e Germania spiccano in questo ambito. Negli ultimi dieci anni, l’importanza della produzione nazionale di frutti di bosco è cresciuta, anche per l’export. Di conseguenza, la crescita relativa delle esportazioni di more e mirtilli è molto elevata rispetto a quella altre varietà di frutta, anche se i volumi rimangono modesti. L’elaborazione svolge un ruolo importante nel settore ortofrutticolo italiano, in particolare per i pomodori. Nel 2018 il paese era il secondo produttore mondiale di pomodori; oltre al suo considerevole mercato di prodotti freschi, nel 2018 ha prodotto altri 4,7 milioni di tonnellate del prodotto da trasformare. Dopo aver raggiunto il livello più basso nel 2013, gli acquisti di ortofrutta in Italia sono aumentati di anno in anno, e questa tendenza dovrebbe continuare: alla fine di ottobre 2018, le vendite di frutta e verdura sono aumentate del 3% circa rispetto all’anno precedente. Nel 2017, ogni famiglia ha acquistato una media di 182 kg di frutta e 150 kg di verdura. Il valore di entrambi ha raggiunto i 555 €. Mele, arance e banane sono i tre frutti più comunemente acquistati; pomodori, insalate e zucchine sono sul podio delle verdure. Negli ultimi anni, supermercati e discount hanno acquisito un’importanza sempre maggiore in Italia: il 61% degli acquisti di frutta e verdura fresca è avvenuto nei supermercati nel 2017, rispetto al 51% del 2007. I discount hanno un ruolo minore, con una quota del 16%. Confrontati con gli altri Paesi europei, le tradizionali realtà commerciali per la IV gamma, come i mercati agricoli (13%) e i fruttivendoli (22%), rimangono piuttosto importanti, specialmente nelle regioni meridionali e sulle isole.

“Il fatto che frutta e verdura fresche svolgano un ruolo cruciale nella vendita al dettaglio non è una sorpresa per nessun addetto del settore”, afferma Alexander Pöhl, uno degli autori del trend report “Surprises in Store” realizzato in occasione di Fruit Logistica 2019 da Oliver Wyman, per il quale sono stati intervistati circa 7000 consumatori in 14 mercati in Europa e Nord America. “Ciò che potrebbe non essere così ovvio è quanto rapidamente il mercato del fresco stia cambiando. I clienti si aspettano frutta e verdura di buona qualità in ogni negozio. I rivenditori di prodotti alimentari stanno cercando di offrire prodotti freschi per ottenere un vantaggio sul mercato, ma questo sta diventando sempre più difficile”, aggiunge Rainer Münch, partner di Oliver Wyman. All’interno di questo settore in continua evoluzione, infatti, la frutta e la verdura fresca stanno diventando il fulcro del successo di qualsiasi negozio al dettaglio. Tuttavia, le filiere stanno evolvendo in nuove direzioni e la percezione di ciò che conta nei prodotti ortofrutticoli sta cambiando, così come le aspettative sulla gamma di prodotti offerti. I consumatori stanno diventando generalmente molto più sofisticati in termini di decisioni d’acquisto. Non solo sono più attenti all’ambiente, ma richiedono maggiori informazioni sui prodotti che scelgono di acquistare. Ad esempio la provenienza della frutta e della verdura, come sono stati prodotti, quanto sono freschi: queste informazioni sono sempre più rilevanti per i consumatori. Allo stesso tempo, un’alimentazione sana e la praticità rappresentano per molti un tema di cruciale importanza. Queste tendenze non sono così contraddittorie come potrebbero apparire: i consumatori vogliono mangiare in modo sano con il massimo comodità possibile. Questo andamento sta offrendo a produttori, fornitori e retailer nuove opportunità e sfide.

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PRIMO

PIANO

SPESA ITALIANA

PIÙ SALUTISTA E CONSAPEVOLE SECONDO UN’ANALISI DELLA COLDIRETTI SULLE SCELTE ALIMENTARI DEGLI ITALIANI NELL’ANNO APPENA CONCLUSO, SI EVIDENZIA UNA DECISA SVOLTA SALUTISTICA NELLE ABITUDINI ALIMENTARI NAZIONALI, CON UNA RIPRESA DELLE VENDITE NEI CANALI TRADIZIONALI E UNA FORTE CRESCITA DEGLI ACQUISTI DIRETTI DAGLI AGRICOLTORI IN AZIENDA O NEI MERCATI.

on l’arrivo del maltempo e la neve la corsa agli acquisti di agrumi contro l’influenza e alla preparazione delle zuppe di verdure e legumi “antigelo” conferma la svolta salutistica in atto tra gli italiani, che ha portato nel 2018 a far segnare il record dei consumi di frutta e verdura degli ultimi venti anni, con quasi 9 miliardi di chili nel carrello, in aumento del 3% rispetto all’anno precedente. “Mai così tanta frutta e verdura sono state consumate in Italia dall’inizio del secolo per effetto soprattutto alle preferenze alimentari dei giovani che – sottolinea la Coldiretti – fanno sempre più attenzione al benessere a tavola con smoothies, frullati e centrifugati consumati al bar o anche a casa grazie alle nuove tecnologie. Se le mele – precisa la Coldiretti – sono state il frutto più consumato, al secondo posto ci sono le arance, mentre tra gli ortaggi preferiti dagli italiani salgono sul podio nell’ordine le patate, i pomodori e le insalate/indivie. Da segnalare il boom nei consumi di frutta a guscio, dalle noci alle mandorle fino al nocciole, con un aumento del 10% degli acquisti. La frutta in guscio, infatti, considerata in passato nemica della linea per l’apporto calorico, è stata infatti rivalutata come preziosa alleata della salute e i consumi sono dunque esplosi. In crescita del 4% anche la spesa delle verdure in busta, la cosiddetta quarta gamma, che garantisce maggiore per la praticità di consumo”. Tra le tendenze si registra il forte aumento degli acquisti diretti dal produttore, dove nel corso del 2018 hanno fatto la spesa 6 italiani su dieci almeno una volta al mese secondo l’indagine Coldiretti/Ixe.

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“Complessivamente la superficie italiana coltivata ad ortofrutta – sottolinea la Coldiretti – supera 1 milione di ettari e vale oltre il 25% della produzione lorda vendibile agricola italiana”.

I PLUS DELLA PRODUZIONE ITALIANA I punti di forza dell’ortofrutta italiano sono l’assortimento e la biodiversità, con il record di 107 prodotti ortofrutticoli DOP/IGP riconosciuti dall’UE, la sicurezza, la qualità, la stagionalità che si esalta grazie allo sviluppo latitudinale e altitudinale dell’Italia, una caratteristica vincente per i prodotti ortofrutticoli del Belpaese. La ricerca di sicurezza e genuinità nel piatto porta l’88% degli italiani a bocciare la frutta straniera e a ritenere importante scegliere nel carrello frutta e verdura made in Italy secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, visto che l’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari (0,6%). Sotto accusa sono invece le importazioni incontrollate dall’estero favorite dagli accordi commerciali agevolati stipulati dall’Unione Europea come il caso delle condizioni favorevoli che sono state concesse al Marocco per pomodoro da mensa, arance, clementine, fragole, cetrioli e zucchine o all’Egitto per fragole, uva da tavola, finocchi e carciofi. “Accordi – continua la Coldiretti – fortemente contestati perché nei paesi di origine è spesso permesso l’uso di pesticidi pericolosi per la salute che sono vietati in Europa, ma anche perché le coltivazioni sono realizzate in condizioni di dumping sociale per il basso costo della manodopera”.

SOSTENIBILITÀ E RICICLO Conip, Consorzio nazionale imballaggi in plastica, ha reso pubblici i risultati raggiunti in 20 anni di attività e ha presentato i suoi numeri: più del 70% delle cassette per ortofrutta intercettate dal closed loop del Consorzio e riutilizzate come materia prima seconda per la produzione di nuove casse, 86mila tonnellate l’anno di casse in materiale riciclato e riciclabile immesse al consumo, oltre 60mila tonnellate raccolte e avviate a riciclo nel 2017. Il sistema produce annualmente risparmi economici e ambientali di tutto rispetto: 2,2mln di GJ di energia primaria risparmiata, 148mila tonnellate di emissioni di CO2 equivalente evitate, 599mln di litri d’acqua non consumata, 133mila tonnellate di materia prima vergine risparmiata, 40mln di euro di risparmio sulle importazioni di petrolio. Questi e altri dati sono stati pubblicati nel Green Economy Report 2018. Il tema della sostenibilità della filiera distributiva dell’ortofrutta è un tema chiave emerso nell’indagine, così come la nuova sfida di industrializzare il fine vita degli oggetti, trasformando il rifiuto in risorsa. Servono forti politiche industriali, nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente.

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ORTOFRUTTA

AFRICA, NUOVO PLAYER NELL’AGRIFOOD Banca Africana di sviluppo ha indicato nell’agrifood uno degli asset strategici per la crescita del Continente. Le previsioni di crescita dell’Africa sono di un +5% del Pil all’anno, mentre entro il 2030 il Pil africano sarà il 5% del Pil mondiale. Un ruolo importante, in questo contesto, lo gioca l’ortofrutta, chiave di crescita economica dell’Africa. L’Italia, principale produttore ortofrutticolo mondiale e leader nella tecnologia e nel packaging, può svolgere un ruolo importante nell’incrementare il business delle aziende africane che operano in questi settori. Da anni l’Africa è al centro dell’agenda politico-istituzionale europea, beneficiaria di importanti fondi per azione esterna, che nel periodo 2021-2027 raggiungeranno i 32 miliardi di euro. Con il nuovo Piano europeo per gli investimenti esterni (EIP), inoltre,l’UE ha varato un nuovo strumento finanziario che interverrà a supporto degli investimenti privati in Africa, con un sistema di garanzie e controgaranzie che si stimano possano mobilitare fino a 44 miliardi di Euro. In questo quadro, si inserisce il progetto di formazione internazionale Lab Innova – Africa Subsahariana promosso da ICE Agenzia, in collaborazione con l’Agenzia AICS, Macfrut e altri partner territoriali, che intende contribuire a sviluppare il partenariato tra imprese UE-Africa, puntando su formazione manageriale, innovazione e trasferimento tecnologico nel settore agricolo e agroindustriale africano. Un settore di punta su cui far leva per creare in Africa, autosufficienza alimentare, occupazione e crescita economica e per sostenere il processo di transizione del continente africano verso un’economia export-oriented di prodotti finiti e non di sole materie prime. Il programma coinvolgerà tra febbraio e ottobre 2019 ben cinque Paesi africani – Etiopia, Mozambico, Uganda, Tanzania e Angola – offrendo un accompagnamento personalizzato a oltre 60 aziende africane della filiera agrifood – soprattutto ortofrutta, caffè, cereali, spezie e legumi – finalizzato a migliorare le loro competenze tecniche e manageriali. L’obiettivo è diffondere tra le imprese africane maggiore cultura di internazionalizzazione, così da affrontare con più consapevolezza il mercato europeo, ma anche adeguare la loro capacità produttiva agli standard internazionali, modernizzare la filiera favorendo trasferimento di know-how ed innovazione sull’esempio del modello agroindustriale italiano. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con docenti ed esperti della Faculty ICE e prevede quattro fasi distinte: un check aziendale preliminare per mappare i bisogni delle aziende partecipanti, una fase di formazione in aula in Africa sulle materie tipiche dell’internazionalizzazione, uno study tour in Italia durante Macfrut e CibusTec 2019, con un programma di visite aziendali e incontri B2B con aziende italiane e infine una fase finale di coaching individuale. L’iniziativa sarà anche l’occasione per sviluppare così nuove opportunità di partenariato tra imprese africane e italiane, generando progetti di investimento suscettibili di essere accompagnati nel quadro del nuovo EIP.

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LE CONSERVE DI POMODORO BIO CRESCONO DEL 65%

FRAGOLE COME APPENA COLTE GRAZIE AL PACKAGING DI BESTACK

Nell’ambito di Cibus Connect a Parma, l’ANICAV ha organizzato il convegno “Il pomodoro biologico italiano. Risultati e prospettive. Storie di successo a confronto”. “Il mercato del bio in Italia – ha dichiarato Giovanni De Angelis, direttore generale di ANICAV – con un fatturato totale di 5,6 miliardi di euro, di cui oltre 2 derivanti dall’export, è in continua evoluzione e vede tra i prodotti maggiormente acquistati la frutta, gli ortaggi freschi e trasformati e i derivati dei cereali”. “In particolare, nell’ultimo triennio la produzione di pomodoro da agricoltura biologica destinato all’industria ha fatto registrare una crescita di circa il 65% – ha continuato De Angelis – a conferma dell’attenzione sempre crescente dei consumatori nei confronti dei prodotti che portano in tavola”. Importanti gli interventi di quattro aziende produttrici di pomodoro biologico – Cav. Uff. Pietro Grimaldi Srl, Columbus Srl, Le due Valli Srl e Pancrazio Spa – che, attraverso il racconto e il confronto delle proprie esperienze imprenditoriali, hanno contribuito a tracciare un interessante quadro dello stato e delle prospettive future del mercato del pomodoro biologico in Italia. Al termine del convegno, il Presidente dell’OI Pomodoro da industria del Nord, Tiberio Rabboni, e il Presidente dell’OI Pomodoro da industria Bacino Centro Sud Italia, Guglielmo Vaccaro, hanno sottoscritto un Protocollo di Intesa teso a realizzare un coordinamento tra le due OI e a mettere in campo azioni strategiche condivise finalizzate all’efficientamento, all’integrazione e alla valorizzazione dell’intera filiera italiana del pomodoro da industria.

Le fragole Sabrosa, la varietà top coltivata oggi nel nostro Paese, di Apofruit e O.P. Armonia restano buone più a lungo sui banchi dei supermercati Dimar grazie al packaging Attivo! di Bestack, brevettato dal consorzio insieme all’università di Bologna, che allunga fino a due giorni la vita di scaffale delle fragole, riducendo di circa il 10% gli sprechi. L’imballaggio Attivo! del Consorzio Bestack consiste in una confezione in cartone ondulato “intelligente, che agisce in maniera attiva – come suggerisce il nome – sul prolungamento della shelf life della frutta. Con l’inizio della campagna di produzione di fragole nelle zone a maggiore vocazione in Italia, Dimar – catena aderente al gruppo Selex presente in Piemonte e in Liguria con punti vendita a insegna Mercatò e Mercatò Local – ha deciso di accelerare nuovamente sulla strada della costante innovazione, sperimentando una nuova soluzione di packaging per qualificare la propria offerta e renderla sempre più sostenibile, in collaborazione con i suoi principali fornitori, in questo caso di fragole. Così, con decorrenza dai primi di marzo, fino a fine campagna, è iniziato il progetto Attivo! che prevede l’utilizzo dell’imballaggio in cartone ondulato di Bestack “attivato”per le fragole Sabrosa distribuite sui banchi dei supermercati del gruppo. Cosa significa che il packaging è stato “attivato”? Significa che, immediatamente prima del confezionamento delle fragole, gli imballaggi di cartone ondulato vengono attivati attraverso una tecnologia che nebulizza sulla loro superficie una miscela di estratti di olii essenziali naturali derivanti a loro volta da frutta, che svolgono una funzione antimicrobica sui prodotti ortofrutticoli conservati in cartone, rallentando il loro naturale processo di maturazione e di marcescenza. Le fragole movimentate nell’imballaggio Attivo!, quindi, si mantengono buone per più tempo: sui banchi dei supermercati Dimar, e anche a casa del consumatore.

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PRIMO

PIANO L’ORTOFRUTTA È SUPERGREEN CON CONIP

La cassa per ortofrutta Conip è prodotta con plastica riciclata certificata e riciclabile al 100. L’ha progettata, realizzata e messa in commercio il “Consorzio Nazionale Imballaggi Plastica”, che applica da oltre vent’anni l’economia circolare attraverso la creazione del closed loop, meccanismo che consente di riutilizzare la materia prima seconda proveniente dal riciclo dei propri imballaggi per produrre nuove casse. Con il reimpiego della plastica riciclata, nel 2017 sono stati prodotti nuovi imballaggi per un totale di 85,9 mila tonnellate con vantaggi economici, ambientali, sociali. Il modello Conip consente di risparmiare ogni anno oltre 40mln di euro di importazioni di petrolio – il costo di 770mila barili di greggio – e 133mila t di materia prima vergine, il peso di 13 Tour Eiffel. Evitata l’emissione di 148mila t di gas serra,pari all’inquinamento generato da 60mila auto in un anno; risparmiati 2,2mln di GJ di energia, il consumo annuo di 500 cittadini italiani, e l’utilizzo di 599mln di litri d’acqua, pari alla capienza di 240 piscine olimpioniche. In 20 anni di attività del Consorzio, il beneficio economico per il Paese, in termini di importazioni di petrolio evitate grazie all’impiego di materia prima seconda prodotta dal sistema Conip, supera complessivamente 1mld di euro: l’equivalente del valore di 13mln di barili di petrolio. Il settore che utilizza maggiormente le casse in plastica riciclata prodotte dal circuito è quello ortofrutticolo: vengono preservate le proprietà organolettiche e nutrizionali dei prodotti e si assicurano standard igienici e ottimi risultati nella catena del freddo, mantenendone immutato l’aspetto. Con oltre 400 modelli di casse, il sistema Conip soddisfa le necessità del mercato.

IFCO PREMIA I DISTRIBUTORI E I PRODUTTORI DI ORTOFRUTTA IFCO, attore di riferimento a livello mondiale nella fornitura di soluzioni di imballaggi in plastica riutilizzabili per alimenti freschi, ha premiato con la propria certificazione di sostenibilità i distributori e i produttori di ortofrutta in Europa e Nord America. IFCO è tra le società di logistica più sostenibili a livello mondiale e traina il settore verso una sempre maggiore responsabilità sociale (CSR). Per questo, i retailer ed i produttori che hanno ricevuto il certificato di sostenibilità di IFCO beneficeranno di prove tangibili e credibili del loro impegno per la protezione dell’ambiente e per la sostenibilità. Oggi i clienti apprezzano sempre più prodotti e pratiche commerciali sostenibili. I rivenditori e i produttori premiati con il certificato IFCO sono in grado di dimostrare il loro impegno ambientale e quindi beneficiare di una maggiore fedeltà dei clienti. Inoltre, gli obiettivi di sostenibilità aziendale sono sempre più al centro degli azionisti delle società. Da IFCO ogni partner ha ricevuto un certificato che evidenzia il risparmio relativo ai consumi di anidride carbonica, acqua, energia, rifiuti solidi e rifiuti alimentari grazie all’utilizzo degli RPC IFCO nella catena di approvvigionamento. Questi calcoli si basano sulla stima dell’efficientamento energetico e delle risorse messo a punto da IFCO. “Anche in Italia sono state consegnate le certificazioni ai principali distributori e produttori ortofrutticoli con cui collaboriamo e questa nuova pratica è stata accolta con grande entusiasmo. È stato proprio apprezzato il fatto che l’impegno verso l’ambiente venga valorizzato attraverso quello che è un business quotidiano, studiato proprio per essere il più possibile sostenibile”, dichiara Eleonora Gemini, Direttore generale di IFCO in Italia. Tutti gli RPC IFCO vengono riutilizzati più di 50 volte durante la loro vita e ad ogni ciclo vengono sottoposti a un rigoroso processo di pulizia e ispezione prima di essere consegnati per il ciclo successivo. Gli RPC danneggiati che non possono essere riparati sono riciclati al 100% e utilizzati per la produzione di nuovi RPC IFCO. Diversi studi hanno dimostrato che l’uso di RPC porta a risparmi in termini di CO2 (fino al 60%), energia (64%), acqua (80%), rifiuti solidi (fino all’86%) e danni ai prodotti alimentari (fino al 96%), se confrontato con il packaging monouso. IFCO monitora costantemente i benefici ambientali ottenuti con il proprio SmartCycle™. In Europa e in Nord America, le attività di IFCO hanno consentito i seguenti risparmi nel 2018: - 590.155 tonnellate di CO2, l’equivalente di320.471auto in meno sulla strada in un anno; - 10,6 milioni di metri cubi d’acqua, equivalenti a più di 240 milioni di docce di cinque minuti; - 37.840 terajoule di elettrictà, sufficienti ad alimentare più di 19.9 milioni di lampadine l’anno; - 303.980 tonnellate di rifiuti solidi, l’equivalente della spazzatura prodotta da 223 milioni di persone ogni giorno; - 54.075 tonnellate di rifiuti alimentari, equivalenti a90 milioni di pasti medi nel mondo.

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ORTOFRUTTA

DIMMIDISÌ GUSTO D’ORIENTE, NUOVA LINEA GUSTOSA E SOSTENIBILE La Linea Verde presenta una grande innovazione nel mercato delle zuppe fresche: arrivano le nuove ricette DimmidiSì Gusto d’Oriente. “Questa proposta ci consente di cogliere un nuovo trend di consumo e di aumentare la penetrazione in famiglia dei nostri prodotti, rivolgendoci in particolare a un consumatore giovane”, spiega Andrea Battagliola, direttore commerciale La Linea Verde. Il consumo di prodotti etnici registra, infatti, un trend molto favorevole in Italia: sono 20,7 milioni i connazionali, giovani soprattutto, che si cimentano nella preparazione di ricette etniche a casa e sono cresciuti di ben 6,8 milioni quelli che acquistano cibo ready-to-eat etnico rispetto al 2013. Inoltre, il 58% degli italiani dichiara di apprezzare almeno una delle principali e conosciute cucine etniche e per il 49% ne esiste addirittura una che può rappresentare una valida alternativa a quella italiana (fonte dati: Survey Nielsen su Consumer Panel, gennaio-aprile 2018). “Si tratta di una nuova segmentazione della nostra offerta che affianca le ricette Gourmet, le Classiche, le estive e le monoporzioni e che porterà un ulteriore incremento del business delle zuppe fresche”, prosegue Battagliola. “Con questa nuova proposta si crea, infatti, un nuovo business che non cannibalizza quello attuale, perché il target di consumatori è diverso e quello delle zuppe orientali è un nuovo consumatore di zuppe fresche”. DimmidiSì con questo nuovo lancio sfida il proprio know how di produttore di ricette che nascono e si ispirano alla tradizione italiana: “Presentiamo oggi questa novità che nasce da mesi di studio e ricerca e poggia saldamente sulla nostra expertise ultradecennale nel mercato delle zuppe fresche che, lo ricordiamo, abbiamo creato proprio noi con il lancio delle Zuppe DimmidiSì nel 2006. Abbiamo investito informazione con cuochi specializzati e condotto importanti test sul consumatore: oggi ci presentiamo al mercato fiduciosi grazie a un progetto che segnerà un punto di svolta per l’intero comparto”, conclude Battagliola. Le nuove zuppe sono facilmente riconoscibili nel banco frigo del reparto ortofrutta grazie alla confezione ricercata nei dettagli dove l’iconica ciotola delle zuppe fresche DimmidiSì diventa nera e lucida, una sagoma moderna e in linea con il design di ispirazione asiatica per una generosa proposta monoporzione da 350g. Con questo lancio DimmidiSì non dimentica l’ambiente: gli imballi, fabbricati in Italia sono riciclabili al 100%. Il cluster di cartone riciclato al 70% ècertificatoFCS.

ILIP IN PRIMA LINEA SULL’USO DEL PET RICICLATO 30.000 tonnellate di bottiglie di PET post-consumo immesse nuovamente nel ciclo produttivo ogni anno, pari all’intera quantità di bottiglie in PET recuperate nella regione Emilia Romagna, e 75.000 tonnellate di CO2 in meno immesse nell’ambiente grazie alla sostituzione del PET vergine. È questo il bilancio della lavorazione del PET riciclato all’interno del gruppo ILPA, di cui ILIP è la società principale. L’azienda, uno dei principali produttorieuropei di imballaggi in plastica per alimenti, è in grado di fornire prodotti 100% r-PET FOOD GRADE, idonei al contatto diretto con gli alimenti, grazie al processo di decontaminazione autorizzatodall’autorità per la sicurezza alimentare europea EFSA. “L’attenzione per la sostenibilità è legata strettamente all’identità di ILIP, e alla responsabilità che ci assumiamo come produttori di imballaggi in plastica. Nel nostro settore, siamo stati tra i primi ad affrontare questo tema, con investimenti e progetti concreti – spiega Roberto Zanichelli, Business Development & Marketing Directordi ILIP – la sfida del futuro in Europa sarà la diffusione dell’economia circolare, noi siamo già apripista, grazie alla chiusura del ciclo del PET all’interno del gruppo”. ILPA Group, con le sue aziende AMP, ILIP e MP3, è infatti stata la prima realtà in Europa ad avere il completo controllo e gestione del processo (closed loop) del riciclo dell’r-PET. Dal 2012 gestisce in proprio la catena di approvvigionamento e riciclo delle bottiglie post-consumoe impiega solo scaglie di r-Pet postconsumo riciclate internamente. Ogni singolo processo è quindi controllato direttamente nei vari passaggi, dalla selezione, lavaggio, macinatura ed estrusione fino alla realizzazione di nuovi imballaggi per alimenti in r-PET. “Questo closed loop è un elemento fondamentale dell’economia circolare – prosegue Zanichelli – e ci consente di selezionare e tracciare il materiale post-consumo fin dall’origine come richiesto dalla stringente normativa in vigore. Il nostro obiettivo finale è quello di raggiungere il ciclo ‘punnet 2 punnet ILIP’, in cui ogni cestella dopo il consumo rientra nel ciclo produttivo per ‘rinascere’ come nuovo prodotto. Una catena virtuosa che, come dimostrano i numeri, riduce in maniera significativa la carbon footprint dell’intero processo produttivo”. Oggi ILIP è in grado di fornire vaschette per ortofrutta in plastica riciclata con un contenuto di r-PET che va da un minimo dell’85% fino al 100%, a seconda della richiesta del cliente.

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PRIMO

PIANO ORCHIDEA FRUTTA E LPR, UNA PARTNERSHIP VINCENTE

Orchidea Frutta, azienda pugliese di Rutigliano (BA), specializzata nella produzione di frutta, collabora con LPR – La Palette Rouge, punto di riferimento del noleggio pallet in Europa e Divisione del Gruppo Euro Pool per le attività di trasporto dei propri prodotti agricoli. L’azienda dei fratelli Nicola e Vitantonio Giuliano è specializzata nella produzione e distribuzione di un’ampia gamma di prodotti ortofrutticoli,fra cui ciliegie, uva da tavola, pesche, nettarine, albicocche ma anche agrumi quali arance e clementine garantendo sempre il meglio dei raccolti al consumatore. L’accordo che lega l’azienda con LPR prevede la movimentazione di pallet nel formato 800 x 1200 e 1000 x 1200 per flussi domestici ed esteri, nello specifico verso Belgio, Olanda e Gran Bretagna. “Il rinnovo del contratto con LPR è stato una conseguenza diretta dei risultati che abbiamo conseguito grazie alla loro collaborazione, che ha pienamente soddisfatto le nostre aspettative”, ha dichiarato Nicola Giuliano, di Orchidea Frutta. LPR – La Palette Rouge lavora con Orchidea Frutta presso lo stabilimento di Rutigliano da dove i prodotti sono smistati verso tutta Europa.“Il rinnovo del contratto da parte di un protagonista del settore quale è Orchidea Frutta è per noi un motivo di grande soddisfazione”, ha dichiarato Paolo Cipriani, Sales Manager di LPR Italia. “Per il futuro, ci auguriamo di continuare a rafforzare ulteriormente le nostre operazioni continuando così a crescere insieme”, ha concluso Cipriani. LPR Italia, che ha sede a Milano ed è presente in Italia dal 2010, gestisce la consegna di oltre 3 milioni di pallet l’anno per un insieme di clienti nazionali e internazionali fra i quali, Sanpellegrino Nestlé Waters, Acqua Vera Sud, Kimberly–Clark, Lucart, Heineken, DOpla, McBride, Eurovast, KELLOGG’s, Carapelli, Morando, Melinda, Cartiere Carrara e Lavazza.

F.LLI ORSERO LANCIA L’“ESOTICO PRONTO” F.lli Orsero, sinonimo di frutta di qualità Extra Premium, lancia la sua nuova linea di frutta pronta già tagliata e lavata, il prodotto ideale per rendere comodo e semplice il consumo di frutta a casa e on the go. Tantissime le referenze disponibili: dai mix più tradizionali a quelli tropicali, fino alle ricette esotiche più insolite e sfiziose, tutte realizzate con frutta di alta qualità, matura al punto giusto, selezionata ogni mattina e lavorata artigianalmente in Italia, senza l’aggiunta di alcun liquido di governo. Tra le molte referenze di frutta pronta F.lli Orsero, immancabile l’ananas, disponibile a cubetti, a fette, a rondelle e a tronchetto, in confezioni di diverso formato dai 150g ai 500g. L’ananas è un frutto dalla polpa succosa e ricco di vitamina C e aiuta a contrastare la ritenzione idrica e a mantenere una pelle luminosa ed elastica. Il cocco, già lavato e tagliato a pezzi, è disponibile nei due formati da 100g e 200g. Dal sapore ricco e inconfondibile, il cocco è un frutto perfetto da consumare da solo oppure come ingrediente in molte ricette dolci e salate. Mango e lime e papaya e lime sono due originali ricette esotiche pronte da gustare in un pratico formato da 150g. Il mango – dalla polpa morbida e dal gusto dolce e succoso – e la papaya – dalla polpa tenera e aromatica – sono frutti ricchi di vitamina A e di vitamina C, preziose rispettivamente per il benessere della pelle e per le proprietà antiossidanti, e con un tocco di succo di lime creano un abbinamento perfetto. L’esotico pronto F.lli Orsero è un prodotto d’eccellenza che si contraddistingue oltre che per la massima praticità – le vaschette per il consumo fuori casa sono dotate di una piccola forchetta – anche per gusto, freschezza e genuinità. Realizzato con una materia prima di alta qualità, selezionata e lavorata artigianalmente in Italia, è 100% naturale e confezionato senza l’aggiunta di alcun liquido di governo.

BIOPLOSE AL POMODORO, 100% GENUINO A pochi mesi dal rinnovo di etichetta di Acqua Plose per la ristorazione, Fonte Plose si rivolge ai professionisti dell’Ho.Re.Ca annunciando l’ingresso di una nuova referenza della linea BioPlose: il succo di pomodoro biologico! Il succo di pomodoro firmato BioPlose è un piccolo capolavoro di semplicità:100% succo di pomodoro italiano e un pizzico di sale, rigorosamente biologico e genuino come tutti i succhi e nettari BioPlose. Imbottigliato nella tradizionale bottiglia in vetro da 20 cl che contraddistingue la linea e che garantisce la giusta dose e la miglior conservazione per un prodotto d’eccellenza. Con questa introduzione Fonte Plose punta a soddisfare l’esigenza, riscontrata in molti locali ed evidenziata da barmen sempre più attenti agli ingredienti e alle preparazioni delle bevande, di un succo di pomodoro biodi alta qualità e confezionato in vetro. Per realizzarlo, negli scorsi mesi l’azienda è andata alla ricerca dei migliori fornitori italiani per garantire il riconosciuto standard di eccellenza BioPlose. Con il nuovo Pomodoro BioPlose i clienti apprezzeranno la possibilità di completare la linea con un prodotto che non manca mai nei migliori bar, potendo proporlo quale aperitivo analcolico genuino o quale base (di qualità!) nelle tante varianti di cocktail Bloody Mary e altri abbinamenti suggeriti dalla fantasia di barmen e bartender, per una drink experience dall’inconfondibile gusto mediterraneo. Come tutti i prodotti BioPlose, anche il Succo di Pomodoro è privo di zuccheri aggiunti, conservanti, coloranti e OGM.

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FATTI & TENDENZE

AL COSMETICO NON SI RINUNCIA

IL SETTORE DELLA COSMETICA SUPERA GLI 11,2 MILIARDI DI EURO, REGISTRANDO CRESCITE SIGNIFICATIVE PER PROFUMI MASCHILI, ROSSETTI E LUCIDALABBRA, CREME ANTIETÀ E ANTIRUGHE. IL RISULTATO CONFERMA UN CONSUMO QUOTIDIANO E IRRINUNCIABILE DEL COSMETICO CHE, COMPLICI I NUOVI MODELLI DI ACQUISTO, HA SAPUTO RESISTERE ANCHE A FRONTE DI CONGIUNTURE NEGATIVE. i conferma la natura anelastica del settore cosmetico che, anche in uno scenario socioeconomico incerto, mostra un andamento in crescita; i dati preconsuntivi 2018 registrano un valore del fatturato globale superiore agli 11,2 miliardi di euro (+2,1% rispetto al 2017). Le esportazioni incidono significativamente sui valori di produzione con un incremento del 3,6% e un valore di 4.800 milioni di euro. La bilancia commerciale, anche a fronte di importazioni stabili, segna l’ennesimo record per il comparto, approssimandosi ai 2.800 milioni di euro. In tal senso, il rapporto export/produzione è pari al 42% a fine 2017, ma esistono ancora ampi margini per i processi di internazionalizzazione del comparto. Dal 2000 la crescita delle esportazioni è superiore all’incremento della domanda di cosmetici, a testimonianza dell’aumento della competitività italiana nel settore.

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CONTINUI INVESTIMENTI IN R&D “Il cosmetico si conferma un elemento di consumo quotidiano e irrinunciabile che, complici i nuovi modelli di acquisto, ha saputo resistere anche a fronte di congiunture negative - commenta Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia - Indicatori industriali come l’ampliamento e la qualificazione della capacità produttiva segnano andamenti di sviluppo che alimentano l’ottimismo per i prossimi esercizi. Il nostro Paese resta altamente competitivo sui mercati internazionali puntando su innovazione, qualità di prodotto e formazione del personale”. A tal proposito, Per l’innovazione e la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo le imprese della cosmesi in Italia investono circa il 7% del fatturato, contro una media nazionale stimata attorno al 3%. Non si dimentichi, inoltre, che la cosmetica copre il 44% degli investimenti in comunicazione dei beni “non food” e che oltre il 65% del make-up consumato in Europa è prodotto da imprese italiane.

ANDAMENTO DEI CANALI DI VENDITA Analizzando l’andamento dei diversi canali, è evidente l’impatto di fenomeni come i monomarca, le superfici casa-toeletta, l’e-commerce e la disintermediazione. Le vendite online registrano infatti un valore prossimo ai 390 milioni di euro e, soprattutto, una crescita del 22%. Trend positivi anche per la grande distribuzione (+1,1%) che copre il 41% del mercato cosmetico nazionale (quasi 4.130 milioni di euro); incidono in misura rilevante su questi dati la distribuzione monomarca e gli spazi specializzati casa-toeletta. Tengono i canali professionali: istituti di bellezza e saloni di acconciatura crescono dello 0,5%, registrando rispettivamente un valore di 237 e quasi 580 milioni di euro. In sensibile ripresa dopo esercizi in contrazione il canale profumeria che registra un aumento dell’1,5% e un valore delle vendite pari a 2.037 milioni di euro. Andamento flat in leggera contrazione invece per la farmacia che chiude il 2018 a -0,4% con un valore di poco inferiore ai 1.900 milioni di euro. Restano positivi, seppur in rallentamento, i dati del canale erboristeria (+0,2%, 441 milioni di euro), dove incide la contrapposizione tra insegne monomarca e negozi tradizionali. Infine, i trend più negativi rispetto agli altri canali sono segnalati dalle vendite dirette, sia a domicilio che per corrispondenza (-2%), per un volume di vendita che supera i 480 milioni di euro.

LE PERFORMANCE DEI PRODOTTI Uno sguardo alle performance dei singoli prodotti sottolinea gli andamenti più significativi in termini di crescita delle acque da toeletta e profumi maschili (+4,5%), dei rossetti e lucidalabbra (+3,4%) e delle creme antietà e antirughe (+1,8). A livello di linee prodotto sono la profumeria alcolica e i prodotti per il viso a mostrare le dinamiche più interessanti (rispettivamente +4,4% e +2%) in relazione al loro peso sul totale dei consumi cosmetici.

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FATTI & TENDENZE

CURA CASA

LA FIDUCIA SPINGE IL MIGLIORAMENTO FEDERCHIMICA ASSOCASA, IN COLLABORAZIONE CON NIELSEN, PRESENTA IL 25° OSSERVATORIO DEL MERCATO DEI DETERGENTI E DEI PRODOTTI PER LA CASA, DA CUI TRASPARE UN CLIMA DI RITROVATA FIDUCIA DELLE FAMIGLIE, CONSAPEVOLI DELL’IMPORTANZA CHE RICOPRONO RISPETTO A UN USO CORRETTO E SOSTENIBILE DEI PRODOTTI DI PULIZIA E MANUTENZIONE PER LA CASA. ell’anno terminante a febbraio 2019, il “cura casa” (detergenti e prodotti per la manutenzione), esclusi i “disposable”, segna complessivamente +1,4% a valore, trainato dalle vendite del Centro Nord. Per quanto riguarda i diversi comparti, nell’anno terminante a febbraio 2019 i detergenti segnano a valore -0,4%, dove a perdere di più sono i detergenti per stoviglie e lavastoviglie (-1,6%), nonostante la buona performance dei gel per la lavastoviglie (preferiti per la possibilità di dosaggio). Segnali positivi emergono dagli anticalcare (+4,4%) e dai detersivi per WC (+0,8%). I detergenti per bucato si attestano a -0,3%: qui però i monodose continuano a crescere, mentre a perdere sono quelli in polvere. Nei coadiuvanti lavaggio, il trend si conferma positivo con +3,1% trainato dagli ammorbidenti (+5,7%), anche grazie al nuovo segmento dei deo indumenti. Positive anche le candeggine e gli ausiliari per il lavaggio; da segnalare il +5,2% dei brillantanti. Il segmento dei prodotti per la manutenzione, con un trend del +0,4%, bilancia le perdite del cura auto (-2,8%) grazie alla buona crescita dei deodoranti (+2,2%) e dei prodotti di manutenzione per la lavastoviglie (+1,5%). Il comparto dei disinfestanti, anche grazie una stagione estiva molto lunga, si conferma tra i più dinamici con un trend del 14,6%. Spicca il 23,5% degli insettorepellenti e dopo puntura e il 18,5% insetticidi per volanti.

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I CANALI DI VENDITA A livello di store format, nell’anno terminante a febbraio 2019 crescono ancora i Drug Specialist (+8,1%), che si affermano come secondo canale distributivo dopo i supermercati: segno che molti consumatori ricercano

l’ampio assortimento e la qualità abbinate a buone opportunità di risparmio. Crescono anche i Discount (+2,8%), mentre frenano i liberi servizi (-3,4%). Iper e Super sostanzialmente restano stabili. La forte promozionalità del settore della detergenza (39%) si conferma al di sopra della media Grocery, ma continua il suo rallentamento.

GLI ELEMENTI DI TRAINO Benessere e sostenibilità restano due importanti elementi di traino di questa crescita. In questo contesto l’industria della detergenza ha guardato, con molta più attenzione, non soltanto alla soddisfazione dei bisogni delle famiglie in termini di igiene e pulizia della casa, ma anche alla sostenibilità per combattere sprechi e promuovere la convenienza, la praticità d’uso e il benessere in generale. L’attenzione è rivolta al singolo consumatore, affinché sia ben informato e consapevole nell’utilizzo dei prodotti della detergenza, dato il suo ruolo fondamentale nel risparmio, attraverso il giusto dosaggio e le corrette abitudini d’uso durante le operazioni di pulizia e manutenzione della casa.

P&G FABRIC CARE, L’IMPEGNO PER L’AMBIENTE

Diversi marchi di P&G Fabric Care in Europa si stanno muovendo l’obiettivo Dash “2030 Brand Ambition”: reinventare un pulito migliore, risparmiando il 50% delle risorse entro il 2030, inclusa la quantità di materia plastica vergine utilizzata. Dash, Lenor e altri marchi di P&G Fabric Care puntano a ridurre l’impiego di plastica di oltre 15.000 tonnellate all’anno entro il 2025, che equivale al -30% rispetto al 2018. I prodotti Dash e Lenor venduti in Italia si pongono insieme l’obiettivo di ridurre la plastica dei loro imballaggi di 1.550 tonnellate all’anno entro il 2025a fronte di un consumo annuo di plastica che attualmente è pari a 7.200 tonnellate. L’Italia è il Paese in Europa, subito dopo la Gran Bretagna, in cui la riduzione della plastica nei prodotti Fabric Care P&G sarà più forte. Solo il marchio Dash, infatti, conta di ridurre l’impiego di plastica nei propri imballaggi di 1.350 tonnellate all’anno, del 27% rispetto al consumo annuo. Entro il 2022, P&G Fabric Care mira a rendere gli imballaggi di tutti i suoi prodotti riciclabili al 100% in Europa. Dash e Lenor stanno lavorando per incrementare la domanda di riciclaggio aumentando ulteriormente l’impiego di materiale riciclato post-consumo (PCR) nei loro imballaggi, che già oggi contengono fino al 50% di PCR.

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FATTI & TENDENZE

L’AMBIENTE

TEMA CALDO NELLA PACKAGING EXPERIENCE IL CONSUETO CLAIM DI GIFASP “CULTURA DEL CONTENERE E PROTEGGERE” SI È ARRICCHITO DI UNA VISIONE A 360 GRADI IN CUI LA SENSIBILITÀ UMANA VIENE ANCH’ESSA PRESA IN CONSIDERAZIONE. ll’interno della Milano Design Week 2019 Gifasp, in collaborazione con l’Istituto Italiano Imballaggio e Comieco, ha promosso la propria visione organizzando un duplice appuntamento: il Talk “Design, art, ethics: a packaging experience talk” e una visita guidata alla mostra “Sidewalk diaries” sul tema papercutting per promuovere una “cultura del contenere e proteggere” in una visione allargata e sensibile anche all’arte. #NonsprecoProteggo è l’hashtag che meglio sintetizza il lavoro proteso alla “prevenzione dello spreco”, cioè a “tutte le misure prese prima che una sostanza, un materiale o un prodotto sia diventato un rifiuto”. L’attenzione è posta naturalmente su ogni step della filiera, partendo dalle materie prime sino al momento dello smaltimento, aspetti naturalmente seguiti con altrettanta attenzione. In questo clima si è parlato sia del “Codice Etico Gifasp” e, più in profondità, della “Carta Etica del Packaging”, base condivisa dalle aziende per una visione attenta alla complessità della contemporaneità. Durante il talk si sono affrontati più temi: la forza prorompente della contaminazione tra temi diversi per generare soluzioni più mirate e di successo; il concetto di “Experience” in cui l’utente vive in una modalità polivalente ed attiva; un design di sostanza che comunichi con efficacia le caratteristiche del brand; l’utilizzo di fornitori ultra-certificati riguardo la materia prima; la riciclabilità al 100% dell’imballaggio ed infine l’implementazione della ricerca per aiutare a trovare soluzioni il più possibile sostenibili in un contesto globale.

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UNA DISCUSSIONE SPESSO ACCESA Gli interventi si sono susseguiti ed il clima, a volte acceso, è certamente servito a far esprimere sino in fondo le differenti posizioni tra gli oratori ed anche tra il pubblico, molto partecipe. Il talk ha dato seguito al fil rouge iniziato nel 2015, anno in cui l’Associazione dei produttori di astucci e scatole pieghevoli cartotecnici ha infatti premuto l’acceleratore su una visione più consapevole e sostenibile contro un consumismo sfrenato che ha ormai fatto il suo tempo. Il talk, condotto da Fabrizio Bellavista, è stato introdotto da Fulvia lo Duca, past-president di Gifasp e Managing Director Abar SpA, che ha sottolineato come “il packaging conserva e protegge; spesso è mal percepito ma in realtà aiuta il prodotto a mantenere le proprie caratteristiche nel tempo e a far sì che l’impatto sull’ambiente sia minore”. Francesca Meana, consigliere Gifasp e designer di “Pourquoi Pas Lab”, ha ripreso un altro punto importante: “Chi progetta il packaging dovrebbe comunicare molto di più con chi lo crea; oggi, in questo avvicendarsi veloce di idee, si richiede una rapidità anche nel rapporto tra azienda e designer che, a volte, non consente questo dialogo”. Duilio Forte, artista italo-svedese, ha commentato: “Spesso si usano materiali non riciclabili causando parecchio spreco; questo aspetto è tenuto quasi sempre in considerazione nei Paesi scandinavi e meno in Italia. Il packaging oggi è uno strumento di marketing

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ed io non condivido questa visione volta a conferire una sorta di sacralità all’oggetto che diviene quasi una reliquia”. Paolo Rossetti, designer, partner e direttore creativo di Rossetti Brand Design, è intervenuto mettendo in risalto: “Il packaging, oltre a preservare un prodotto aumentandone la durata e mantenendone le peculiarità, è infatti un veicolo per fare comunicazione; attraverso di esso si entra in contatto con il brand e con i suoi valori. È un momento di contatto importante con l’azienda e la sua ‘anima’ e deve rendere appetibile e commercialmente attrattivo un prodotto; il packaging diventa quindi un linguaggio e un momento di relazione”. Marco Sachet, promotore della Carta Etica del Packaging e Direttore Istituto Italiano Imballaggio, ha infine spiegato: “Guardare all’imballaggio come filiera significa che la progettazione del packaging deve essere in grado di gestire le aspettative di tutti gli attori e questo è già di per sé un atteggiamento etico. Nella Carta Etica del Packaging, tra le altre cose, si afferma che il packaging è sostenibile se progettato in modo olistico; che deve essere pienamente coerente e dialogante con il prodotto e i suoi modi d’uso e che deve ottimizzare prestazioni ambientali complessive”. Federica Brumen, dell’Area Ricerca & Sviluppo di Comieco, in risposta ad alcune critiche di staticità provenienti dal pubblico, ha sottolineato “Il packaging è un settore che innova: sono stati depositati nel nostro Paese più di 300 brevetti nel settore dell’imballaggio di carta e cartone e le aziende investono anche per l’ecosostenibilità, oltre che dal punto di vista economico e del lavoro”. Il talk si è chiuso con il pensiero di Emilio Albertini, presidente di Gifasp, che ha sottolineato come “l’Associazione vuole dare una risposta alla richiesta di sostenibilità attraverso una visione molto equilibrata del progresso in cui, per esempio, i nostri fornitori sono ultra-certificati e l’attenzione al riciclo posta in primo piano, in modo da salvaguardare il patrimonio naturale. In tal senso, la compartecipazione di diversi attori operanti in differenti settori merceologici è una garanzia di efficacia”.

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PS Italia è la fiera per l’industria intelligente, digitale e flessibile organizzata da Messe Frankfurt Italia. Appuntamento annuale per confrontarsi sui temi più sfidanti dell’industria di domani, riconosciuto come punto di riferimento per il comparto manifatturiero italiano. “Anche quest’anno la fiera è in crescita. Abbiamo 6 padiglioni al completo con oltre 800 espositori. La manifestazione negli anni ha triplicato i propri risultati diventando il contest ideale per la contaminazione di competenze ed esperienze di innovazione”, spiega Donald Wich, AD di MesseFrankfurt Italia. “Nei padiglioni 3, 5 e 6 ci sarà tutto il meglio delle tecnologie per l’automazione e soluzioni software al servizio della digitalizzazione della fabbrica, prodotti e applicazioni innovative. Nei

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padiglioni 4, 7 e 4.1 invece il percorso dedicato alla Digital Transformation del manifatturiero, denominato District 4.0, che metterà in mostra progetti legati alle aree di rinnovamento attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi”, continua Francesca Selva, Vice President Marketing & Events Messe Frankfurt Italia.

DISTRICT 4.0, UNA FIERA NELLA FIERA Il distretto dedicato alla fabbrica 4.0 sarà un percorso diviso in aree tematiche: Automazione Avanzata, Digital&Software, Competence Academy e Robotica&Meccatronica. All’interno di ogni area espositiva il visitatore troverà demo funzionanti e soluzioni meccatroniche articolate che integreranno diverse componenti IT e OT, a testimonianza del fatto che la trasformazione avanzata dell’industria richiede lo sviluppo di una conoscenza sempre più condivisa e una maturazione di competenze più ampie rispetto al passato. La caratteristica principale delle demo e delle soluzioni esposte è che, partendo da una case history reale, riusciranno a mettere in mostra le potenzialità di una tecnologia e non di un singolo prodotto, e allo stesso tempo sapranno evidenziare quali sono le competenze e le skill necessarie alle aziende per poter implementare le applicazioni più innovative.

ROBOTICA E DIGITALIZZAZIONE SPECIAL GUEST Quello della robotica è uno dei filoni della prossima edizione con un intero padiglione che ospiterà i più significativi player del comparto e demo per vedere dal vivo interessanti soluzioni applicative. È un matrimonio – quello tra robot e automazione – che non poteva che avvenire a SPS Italia, dove si è già celebrata l’unione tra automazione e IT. Un tema introdotto già in occasione della conferenza stampa di presentazione di dicembre, con la presenza di TeoTronico, il robot pianista che sul palco si è sfidato con un pianista umano, proponendo alla platea uno spunto di riflessione sull’evoluzione del rapporto tra uomo e robot (relazione che evolve sempre di più all’insegna della collaborazione). Le demo applicative dei principali player di questo settore saranno nel padiglione 4.1 e i rappresentanti delle stesse aziende saranno coinvolti in un Osservatorio, svolto con il Politecnico di Milano e curato dal prof. Giambattista Gruosso del Dip. Elettronica Informazione e Bioingegneria, volto a studiare il mercato, le sue sfide e le potenzialità con un focus su mercati verticali. Nel 2019 tale focus sarà il Packaging in ambito Pharma e Beauty. Lo studio sarà di tipo

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qualitativo e verrà realizzato attraverso una serie di interviste alle aziende chiave, per capire il posizionamento della Robotica in tali settori, capirne le esigenze e le prospettive e verrà presentato a Milano nel mese di novembre. Non mancherà il tema della trasformazione digitale, introdotto già da alcune edizioni, all’insegna dell’incontro (e confronto) tra mondo IT e OT. Continua quel cammino comune che porta alla digitalizzazione delle fabbriche e a un’integrazione sempre più profonda tra i due mondi. La trasformazione digitale è una grande sfida per tutte le imprese che mirano all’efficienza operativa, alla riduzione dei costi e in generale ad una maggiore competitività e crescita, per questo motivo in fiera il visitatore avrà modo di confrontarsi con i principali player del mondo digitale, con fornitori di software industriale e con installazioni di casi reali presenti sul mercato. SPS Italia ha nel proprio DNA la digitalizzazione del settore manifatturiero e si conferma nuovamente la piattaforma privilegiata per la trasformazione del modo di lavorare delle fabbriche.

FORMAZIONE E COMPETENZE 4.0 L’evoluzione del capitale umano è condizione imprescindibile perché abbia un senso l’evoluzione delle tecnologie. Per questo nell’edizione 2019 di SPS Italia – e in tutto il percorso di avvicinamento alla manifestazione, organizzato con ANIE Automazione e altre importanti realtà associative – è al centro il tema della formazione e delle competenze. Il “tour” dei territori, ha toccato Cernobbio con un incontro per la filiera del comparto tessile, Milano con focus su Pharma 4.0, Bologna (20 marzo) con una Tavola Rotonda sulle macchine per il Packaging e infine Torino (10 aprile) per discutere di Automotive e Aerospace. In tutti questi incontri ampio spazio è stato dedicato agli studenti degli istituti tecnici e degli ITS del territorio, con una sessione pomeridiana esclusivamente a loro dedicata. In fiera a Parma, invece, ci sarà una vera e propria Competence Academy, sviluppata insieme a università, centri di ricerca, istituzioni, Digital Innovation Hub e Competence Center. Molte inoltre le iniziative per una formazione attiva, durante i tre giorni, a partire dal progetto in collaborazione con Fondazione Cariplo che prevede vede il coinvolgimento dei 76 Istituti Tecnici del “Progetto SI” che si distinguono per la qualità dei propri laboratori grazie all’intervento di importanti aziende sponsor del settore dell’automazione. Per i ragazzi di questi Istituti SPS Italia sarà una piattaforma di formazione e nel District 4.0 verranno formati e preparati per una visita guidata della fiera. Per completare la filiera e supportare le iniziative di formazione rivolte non solo agli studenti, ma anche ai professori, alcune associazioni di riferimento come Aidam e ANIE Automazione, contribuiranno con i loro associati a proporre applicazioni, percorsi tematici e iniziative di formazione legate alla meccatronica e alla

componentistica intelligente. Un progetto realizzato in collaborazione con Didacta, che a ottobre completerà il ciclo formativo che comincia a SPS Italia, e patrocinato dal MIUR.

CONVEGNI SCIENTIFICI IN FIERA SPS Italia ha l’opportunità di avvalersi del contributo di un Comitato Scientifico fatto di università, esperti di settore, responsabili di automazione, utilizzatori finali e costruttori di macchine provenienti da alcune delle maggiori realtà produttive italiane che, con incontri periodici, mette a punto i temi dei convegni scientifici della fiera che riconoscono crediti formativi professionali ai partecipanti. L’attenzione per la prossima edizione è stata posta su automazione avanzata (l’evoluzione dei linguaggi di programmazione, l’integrazione tra robotica e PLC, le reti real-time, le normative per l’integrazione delle macchine e la modellistica sono alcuni dei temi sui quali si focalizzerà il “call for paper” che sarà lanciato a breve); Digitale (advanced analytics, cloud, big data, intelligenza artificiale, cyber security e realtà aumentata); meccatronica (nuovi ausili ergonomici per gli operatori, sistemi di trasporto a carrelli indipendenti, nuovi motori ad alta efficienza e componentistica intelligente).

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FOCUS SIEMENS, TECNOLOGIE AL SERVIZIO DELLA DIGITAL ENTERPRISE Riduzione del time-to-market, flessibilità, qualità ed efficienza, il tutto in sicurezza. Sono queste le esigenze delle imprese manifatturiere italiane alle quali Siemens risponde con un portfolio di prodotti, soluzioni e servizi in mostra a SPS Italia 2019. Numerose le novità nel mondo Simatic, che si riconferma il motore dell’innovazione tecnologica al servizio della fabbrica 4.0. Con SimaticS7-1500 TM NPU (Neural Processing Unit) un’unità di elaborazione basata su un chip di intelligenza artificiale, Siemens rende le macchine ancora più “intelligenti” e polifunzionali grazie alle capacità di apprendere autonomamente attraverso la propria rete neurale. Altre novità in ambito di raccolta ed elaborazione del dato vicino alla loro sorgente (edge computing) anche grazie all’uso dell’intelligenza artificiale. Grazie alla piattaforma Simatic Edge, che dispone di connettività integrata all’automazione a livello macchina, è possibile acquisire ed elaborare i dati in locale on edgead altissima frequenza; è inoltre garantita una gestione integrata di Data Analitycs anche grazie a diverse nuoveEdge Apps che opereranno su MindSphere, il sistema operativo per l’IoT, aperto e basato su cloud, di Siemens. Anche la famiglia dei pannelli mobile si arricchisce con il nuovo Simatic KTP700F hand weel, particolarmente adatto a operazioni di regolazione manuale. Così come si arricchisce la famiglia dei PC industriali, con l’introduzione del nuovo Simatic IPC 127E, la soluzione ottimale per acquisizione dati a bordo macchina, Edge Computing e trasferimento dati al cloud. Il nuovo Simatic IPC 1047E è invece pensato per l’utilizzo sia in architetture Datacenter che come hosting per macchine virtuali. Disponibile infine su Tablet Simatic IPC ITP1000 l’applicazione SARA per la Realtà Aumentata. Per quanto riguarda le macchine di produzione, con la nuova libreria di sicurezza Simatic Safe Kinematics, è possibile monitorare, in sicurezza, il movimento di una cinematica predefinita (oggetto tecnologico Kinematics) fino ad un massimo di 4 assi interpolati. È possibile controllare sia la velocità di determinati punti sulla cinematica, come il Tool Center Point (TCP), sia le zone di lavoro e di protezione. Con Sinamics S210, Siemens conferma il sistema di servo-azionamento monoasse, quale soluzione dalle alte prestazioni e dinamica per applicazioni di motion control. Sinamics S120 permette il comando dei servomotori dedicati Simotics1FK2 con altezza d’asse fino a 100 mm. Semplice, intuitivo e, grazie all’ultima versione del software di programmazione Start drive integrata nel TIA Portal, consente di ottenere il massimo rendimento e tutti i vantaggi dell’unico ambiente comune di programmazione di Siemens. La sicurezza di rete sviluppata da Siemens, infine, prevede l’utilizzo di router e firewall industriali come gli Scalance S e SC-600 per segmentare la rete di produzione e proteggere ciascuno dei suoi cluster, oltre all’utilizzo di VPN per l’accesso cifrato e protetto da remoto.

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PIÙ FLESSIBILITÀ E SICUREZZA CON LE SOLUZIONI PILZ A SPS Italia 2019, Pilz Italia presenterà le nuove soluzioni atte a ottimizzare i processi. Con PITmode Fusion, l’azienda offre un sistema combinato per la selezione della modalità operativa e l’autorizzazione all’accesso. Il sistema modulare è caratterizzato da una maggiore flessibilità per la selezione della modalità operativa sicura fino al PLd e da un controllo delle autorizzazioni di accesso a impianti e macchinari. In questo modo, PITmode fusion consente una selezione efficiente della modalità operativa e una gestione dei permessi di accesso coprendo sia le specifiche di “safety” che quelle di “security”. Il nuovo PITmode fusion consiste in un’unità di lettura PITreader con tecnologia RFID e Web server integrato ed una Safe Evaluation Unit (SEU). Il suo design modulare consente al PITmode di essere integrato nella progettazione delle console di controllo esistenti. Gli utenti autorizzati ricevono la corretta abilitazione della macchina secondo la propria formazione attraverso una chiave a transponder RFID codificata. È possibile selezionare fino a cinque modalità operative sicure, come la modalità automatica, l’intervento manuale in condizioni limitate o la modalità di manutenzione. La chiave viene inserita nel PITreader installato nella console di controllo, la SEU rileva la modalità operativa specificata e assicura una commutazione funzionalmente sicura. Le chiavi RFID vengono lette e configurate nel PITreader. Pilz presenta, inoltre, un monitoraggio delle aree più flessibile ed efficiente con le nuove versioni Light e Master/Slave del laser scanner di sicurezza PSENscan: i laser scanner di sicurezza Pilz sono ora adatti anche per applicazioni verticali come la protezione di accessi. Inoltre, con PSENscan è ora possibile progettare applicazioni con maggiore flessibilità, grazie alle funzionalità di muting integrate, riducendo al minimo i tempi di inattività e ottimizzando i costi. PSENscan, a breve, potrà anche essere collegato in serie fino ad un massimo di 4 laser scanner e in futuro potrà abilitare fino a 70 configurazioni commutabili da configurare, nonché il monitoraggio simultaneo di fino a tre zone separate. Gli interruttori di sicurezza codificati PSENcode combinano la massima protezione da manipolazione con il minimo ingombro grazie alla tecnologia del transponder RFID. Ora offrono una nuova soluzione per applicazioni critiche in termini di spazio, dove gli ingombri sono un fattore chiave. Con un’altezza di circa 3 mm, il nuovo attuatore “low profile” di PSENcode è attualmente l’attuatore con spessore inferiore al mondo. Per garantire lo scambio di dati nella produzione in rete, infine, Pilz offre il nuovo modulo IO Link Master PSS u2 ES 4 IOL per il sistema I/O remoto PSSuniversal 2. La tecnologia IO Link, standard in tutto il mondo secondo IEC 61131-9, supporta una diagnostica avanzata secondo lo spirito dell’Industria 4.0. Gli utenti possono salvare le configurazioni dei propri dispositivi come sensori e/o attuatori e i relativi dati di processo nel modulo master PSS u2 ES 4 IOL.

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SCHNEIDER ELECTRIC CONNETTE L’INDUSTRIA CON ECOSTRUXURE L’azienda presenta molte innovazioni per il settore industriale introdotte in EcoStruxure - la sua piattaforma digitale aperta, interoperabile e abilitata dall’IoT – e numerose nuove soluzioni che aumentano l’efficienza energetica e operativa, la produttività, la profittabilità ,sia per i costruttori di macchine, sia per gli end user. L’approccio EcoStruxure si è rivelato vincente per “scardinare” i silo tecnologici che impedivano di dispiegare al 100% il potenziale del digitale, consentendo di realizzare una connettività realmente pervasiva, in grado di supportare le applicazioni più innovative che sfruttano data analytics, apps, servizi, e tecnologie emergenti quali la realtà aumentata e virtuale: offerte software e piattaforme che saranno presentate in un grande “wall” centrale presso lo stand. Per quanto riguarda l’automazione di macchina, Schneider Electric presenterà un PLC innovativo, con spiccate caratteristiche di connettività e comunicazione, abbinate a funzionalità di motion controller, Modicon M262, il controllo e una “batteria” di software pensati per permettere agli OEM di realizzare macchine e servizi innovativi, da integrare nell’offerta ai loro clienti finali, tra i quali il nuovo software EcoStruxure Machine SCADA Expert, che si affianca alla proposta EcoStruxure Machine Advisor recentemente introdotta, per abilitare i costruttori di macchine alla vendita di nuovi servizi a valore aggiunto. Molto innovativa anche la soluzione TeSys Island, nuovo sistema di partenze motore intelligenti, in grado rendere disponibili un’ampia serie di dati del carico che viene gestito. Nell’ambito dei dispositivi IIoT, che abilitino la raccolta e fruibilità dei dati, si segnala IIoT Edge Box – soluzione dedicata alla gestione di connettività IIoT a livello di edge, che integra HMI e PC Industriale. Non mancheranno le proposte integrate di robotica e motion per il packaging e il material working e una ricca scelta di componenti: i nuovi pulsanti Harmony, gli HMI Magelis, i variatori di velocità Altivar, i nuovi moduli safety universali Preventa XPSei sensori Telemecanique Sensors tra cui la soluzione XIOT, basta su Sigfox, per inviare dati sul cloud anche in assenza di alimentazione da rete elettrica e in assenza di una rete industriale. Nell’ambito del controllo di processo, i visitatori potranno esplorare le offerte applicative per segmenti quali life science, food & beverage, gestione del ciclo idrico integrato, includendo anche le proposte di Eurotherm by Schneider Electric; protagonista a livello di controllo sarà M580S, evoluzione dell’ePAC M580 che integra ora funzionalità di controllo safety e si presenta in una versione ridondata. I visitatori potranno interagire con una control room che presenterà le ultime novità dei software Scada, Hybrid DCS e soluzioni di supporto alla manutenzione come EcoStruxure Maintenance Advisor. Un ulteriore aspetto è la cybersecurity: un tema di vitale importanza, per il quale l’azienda propone un approccio end-to-end basato su concetti di defence in depth.

PAD. 6 – STAND E024

COLLABORAZIONE TRA DANFOSS DRIVES E BECKOFF AUTOMATION Programmazione e funzionalità avanzate per azionamenti e sistemi di controllo CA, grazie a soluzioni innovative sviluppate congiuntamente da Danfoss Drives e Beckhoff Automation. I system integrator e gli OEM possono ora approfittare di nuove opportunità di risparmio di tempo e risorse, grazie alla profonda integrazione dei nostri rispettivi prodotti. Eliminazione degli sprechi per risparmiare tempo ed energia. In questo senso, i costruttori di macchine e ed i System integrator possono ora commissionare e programmare i propri convertitori di frequenza Danfoss VLT in modo più rapido e semplice, tramite il software di automazione TwinCAT. Non sarà più necessario operare su più piattaforme, basta un unico tool di programmazione grazie all’integrazione plug-and-play tra la piattaforma software Beckhoff TwinCAT e gli inverter Danfoss VLT. Flessibilità: scegli i componenti migliori per prestazioni ottimali. Un sistema aperto è infatti importante per system integrator e OEM, poiché devono sempre avere la possibilità di scegliere componenti ottimali da integrare nella realizzazione delle proprie soluzioni: diverse tecnologie motore, bus di campo e sistemi di automazione. Danfoss Drives è orgogliosa di offrire il massimo livello di libertà di scelta e una facile integrazione di qualsiasi produttore di drives. Il supporto della piattaforma Beckhoff tramite l’integrazione di TwinCAT rappresentala novità che si aggiunge alla gamma Danfoss Drives di soluzioni complete e aperte sulla compatibilità di sistema. L’esigenza di sostenibilità mantenendo la competitività si sta intensificando. La collaborazione Beckhoff-Danfoss porta innovazione ai clienti di entrambe le società affinché possano continuare ad ottenere risultati di efficienza ottimali. Innovazione costante, eliminazione degli sprechi e maggiore efficienza si traducono direttamente in risparmio energetico e attenzione per il nostro ambiente.

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FOCUS B&R, LE SFIDE IN PRODUZIONE E LE TECNOLOGIE ABILITANTI A SPS Italia B&R presenta, in anteprima nazionale, tutte le novità che permettono di soddisfare le esigenze della manifattura intelligente: qualità garantita e una produzione dinamica e personalizzata, efficiente e sostenibile. Sotto i riflettori quest’anno a Parma vediamo le tecnologie per realizzare macchine adattive e massimizzare la competitività in produzione. Il sistema di visione B&R – integrato ovviamente,così come tutte le parti in movimento della macchina – rende semplice per i costruttori di macchine garantire qualità e produttività sempre più elevate. Numerose postazioni dimostrative permettono di comprendere come la gestione di sensori e illuminatori integrati e controllati nell’unico ambiente di sviluppo della macchina consenta di realizzare facilmente e rapidamente applicazioni di visione con prestazioni inedite, senza essere esperti. I sistemi di trasporto di ultima generazione, anch’essi integrati, dove i carrelli indipendenti corrono lungo le linee produttive sincronizzandosi con le altre parti in movimento, reagendo in modo intelligente e portando a una produzione ottimizzata e personalizzata,a tempi e costi da produzione di massa. Una demo speciale mostra le potenzialità in produzione di una soluzione collaborativa tra sistemi trak, robot e uomo. All’interno dell’area SPS dedicata alla Robotica e Meccatronica (District 4.0, stand A023) è possibile vedere uno di questi sistemi di trasporto intelligenti anche in versione “gemello digitale”, con una demo interattiva di realtà virtuale dove, direttamente dalla realtà simulata con visore e joystick, è possibile non soltanto vedere cosa accade, ma definire i setpoint per le variabili di sistema e simulare il ciclo produttivo reale. E quando tutto è integrato le informazioni sono disponibili per tutti gli attori della catena produttiva che possono utilizzarle per apprendere e migliorare. Tutto da scoprire l’Asset performance Monitor, la prima app B&R basata sulla piattaforma cloud ABB Ability. Tale strumento permette di osservare in ogni momento cosa succede sulle macchine, ovunque esse siano installate nel mondo, e di intervenire all’occorrenza in modo tempestivo, fornendo all’industria livelli inediti di servizio e assistenza. Per gli utenti finali l’app è inoltre un modo pratico e immediato per osservare, comprendere i processi e intraprendere azioni migliorative perseguendo sempre la massima competitività.

PAD. 3 – STAND F031

RITTAL, SOLUZIONI RIPROGETTATE PER L’INDUSTRIA 4.0 La digitalizzazione e l’automazione nell’era dell’Industria 4.0 stanno ponendo nuove sfide nel settore degli armadi industriali. In combinazione con l’introduzione della gamma di condizionatori Blue e+ e del sistema di armadi di grandi dimensioni VX25, tutti i principali prodotti Rittal sono stati riprogettati: dall’ingegneria all’ordinazione, fino all’automazione, Rittal fornisce soluzioni efficaci end-to-end lungo l’intera catena del valore per la costruzione dei quadri elettrici. Il gemello digitale dell’armadio reale fornisce dati di elevata qualità per l’intero processo di progettazione, configurazione e produzione. Con il lancio di AX e KX, anche i nuovi armadietti compatti e i contenitori di piccole dimensioni sono ora parte integrante di questo processo. Le due nuove gamme di armadi offrono funzionalità migliorate e nuove opportunità per la creazione del valore. Il risparmio di tempo inizia già alla consegna: le parti piane possono essere rimosse singolarmente, eliminando la necessità del tradizionale smontaggio. Anche l’installazione di porte e chiusure a filo, solitamente possibile senza utensili, è resa più semplice. Il supporto di montaggio a parete ora può essere avvitato rapidamente dall’esterno dell’armadietto compatto o del contenitore di piccole dimensioni, mantenendone inalterato il grado di protezione. Un ulteriore vantaggio è il maggior spazio disponibile offerti da AX e KX. La struttura modulare di AX e KX, le aperture ottimizzate e le piastre passacavi maggiorate creano mediamente fino a un terzo di spazio in più per i cavi. Inoltre, i rilievi integrati nelle pareti laterali consentono di incorporare in modo semplice, preciso e veloce le guide di allestimento interno. La sicurezza è una priorità assoluta in tutti gli armadi Rittal. Quando i componenti vengono installati negli AX e KX, il loro grado di protezione viene mantenuto senza limitazioni. I contenitori di piccole dimensioni KX da 150 mm x 150 mm x 80 mm sono ideali quando si devono installare pochi componenti in cassette di derivazione e contenitori per sistemi bus. Gli armadietti compatti AX sono disponibili con profondità comprese tra 120 mm e 350 mm e con dimensioni massime di 1000 mm x 1400 mm. Per tutti i modelli è possibile scegliere tra le varianti in lamiera d’acciaio con verniciatura a polverizzazione elettrostatica o acciaio inox.

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L’AUTOMAZIONE FIRMATA BECKHOFF Con il sistema AMP8000 Beckhoff ha integrato l’elettronica di potenza direttamente nel servomotore, riuscendo a mantenere un design ultra-compatto: ciò consente alloggiare all’interno del quadro il solo modulo di alimentazione. Quest’ultimo è in grado di alimentare più servoazionamenti contemporaneamente, avvalendosi a sua volta di un solo modulo di distribuzione e un unico cavo EtherCAT P, sul quale viaggiano sia i segnali di comunicazione EtherCAT che l’alimentazione. La tecnologia One Cable e l’architettura del sistema consentono di gestire configurazioni in cascata, semplificando le architetture di motion e, di conseguenza, consentendo risparmi in termini di costi, materiali e sforzi di installazione. I servoazionamenti AMP8000 dispongono degli stessi attacchi flangiati dei servomotori AM8000 (F4 e F5), risultando più lunghi di 7 cm. Nel modello con flangia F4, sono disponibili versioni con potenze nominali da 0,61 a 1,23 kW e coppie di arresto da 2,0 a 4,8 Nm. I modelli con flangia F5 offrono invece potenze nominali che vanno da 1,02 a 1,78 kW e coppie di arresto da 4,10 a 9,7 Nm. I sistemi AMP8000 Beckhoff dispongono anche di funzionalità safety integrate (funzioni STO - Safe Torque Off e SS1 - Safe Stop 1), gestibili con il sistema di automazione TwinCAT attraverso il modulo TwinSAFE in conformità alla IEC 61800-2. Nella famiglia degli IPC compatti Beckhoff le punte di diamante erano finora costituite dai modelli C6015 e C6030, a cui si sono aggiunti il C6017e il C6032. In soli 82x82x66 mm il C6017 può ritenersi tra gli IPC più piccoli attualmente in commercio. Il suo sviluppo deriva dal crescente successo del C6015, che ha rapidamente registrato, e dalla richiesta di maggiori funzionalità, con particolare riferimento alla connettività e alla capacità di preservare i dati anche in caso di interruzione dell’alimentazione. Con dimensioni di soli 129x133x104 mm, il PC industriale C6032 espande ulteriormente la gamma degli IPC ultra-compatti con un dispositivo ad alta prestazione e dal design modulare, aggiungendo una seconda scheda al PC Industriale a scheda singola C6030, rispetto al quale resta analogo in termini di potenza di calcolo, per consentire l’alloggiamento dell’interfaccia modulare e delle estensioni funzionali. Con l’uso di moduli di espansione PCIe compatti, il C6032 può essere adattato in modo ottimale ai requisiti delle singole applicazioni. I PC industriali ultra-compatti sono ideali per soddisfare le specifiche esigenze di macchine di moderna concezione, come modularità, ingombri ridotti nel quadro elettrico, maggiore potenza di calcolo e crescente richiesta di contenimento dei costi. Progettata tenendo espressamente in considerazione questi aspetti, la nuova generazione di PC industriali è adatta per l’impiego in una vasta gamma di scenari applicativi come architetture decentralizzate e applicazioni IoT o Industria 4.0.

PAD. 5 – STAND M032-M034

PLCNEXT TECHNOLOGY, I CONCETTI INNOVATIVI DI PHOENIX CONTACT Phoenix Contact propone PLCnext Technology, una soluzione basata sul sistema operativo Linux real-time, in cui ogni controllore PLCnext incorpora un ambiente runtime IEC61131. Inoltre, PLCnext Technology consente di creare le applicazioni in ogni ambiente di sviluppo noto. Per tool come Microsoft Visual Studio, Eclipse e Matlab Simulink sono disponibili plugin che provvedono alla configurazione dei compilatori (architettura ARM o x86) e all’installazione di vari filtri di esportazione. PLCnext Technology si caratterizza per la schedulazione completamente separata dall’ambiente runtime ed organizzata come componente Linux, permettendo, in questo modo, di strutturare i programmi desiderati in processi, inserendoli in un contesto temporale da qualsiasi tool. Ad esempio, l’utente può eseguire il tempo di ciclo e la sequenza di esecuzione di un programma IEC61131, C++ e Matlab Simulink in un’unica operazione oppure rinunciare all’utilizzo dello schedulatore se intende implementare programmi che non devono essere processati in tempo reale. Questo è il caso di protocolli che non trasmettono in tempo reale quali MQTT o Modbus/TCP o l’elaborazione di client di banche dati come Redis o SQL. L’introduzione del concetto di Global Data Space (GDS) consente al programmatore di scambiare dati di processo attraverso le porte definite nel GDS tra i processi e i programmi, eliminando la necessità di utilizzare semafori, blocco di risorse o altre tecniche di programmazione per trasferire dati in modo coerente da un processo all’altro. Inoltre, Global Data Space (GDS) include un’interfaccia che permette alle applicazioni in esecuzione al di fuori dell’ambito real-time di scrivere e leggere dati nel GDS, creando un collegamento semplice tra l’ambiente real-time e quello non real-time. Tutti i canali di comunicazione verso il tool di progettazione PLC Next Engineer sono completamente crittografati. Inoltre, l’integrità delle informazioni è convalidata tramite certificati. In occasione di SPS Italia, i riflettori saranno puntati sul nuovo PLCnext Store, il software store per la propria piattaforma di controllo aperta PLCnext. PLCnext Store rende disponibile una grande varietà di app per ogni esigenza applicativa, dalle librerie software per una programmazione più rapida fino alle app con funzionalità che non richiedono alcuna esperienza di programmazione. Lo store offre applicazioni software (app) con le quali l’utente può ampliare il proprio controllore PLCnext Control con nuove funzioni tecniche. L’apertura dello store consente a Phoenix Contact, ma anche a sviluppatori terzi, di proporre per la vendita le proprie applicazioni sviluppate. Ciò rende lo store interessante, non solo per gli utenti programmatori di PLC, ma anche per i fornitori di software. La semplicità di accesso alle applicazioni software ed un ridotto sforzo di programmazione velocizzano lo sviluppo delle applicazioni. La crescita dinamica dell’offerta di app consente di creare soluzioni innovative e di aumentare la versatilità e le possibilità applicative delle soluzioni per l’automazione.

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FOCUS SICK, LA ROBOTICA A 360° Robot e cobot stanno entrando sempre più nei contesti di produzione e movimentazione, dopo essere stati opportunamente equipaggiati con sensori performanti, efficienti e sicuri. Le soluzioni nel catalogo Sick includono sia sensori per la visione 2D (come la famiglia di camere programmabili Inspector) che 3D. Scanning Ruler, TriSpector1000 e Visionary-T sono esempi di soluzioni per la visione tridimensionale che sfruttano la triangolazione laser e la tecnologia snapshot per identificare gli oggetti ed effettuare controlli qualità e misurazione precise ed affidabili. La sicurezza del personale è la condizione indispensabile per una collaborazione uomo-robot. La famiglia deTec di barriere di sicurezza è caratterizzata dall’assenza di zone cieche e da un’elevata altezza del campo protetto, soluzione ideale nelle aree di pallettizzazione e fine linea. Per la protezione di aree, accessi e punti pericolosi, invece, si può adottare un laser scanner della serie microScan3, che sfrutta un particolare principio di misurazione brevettato da SICK basato sul tempo di propagazione della luce. L’offerta Sick si espande anche oltre, offrendo un pacchetto di consulenza per la messa in sicurezza e la manutenzione degli impianti nonché per la formazione del personale. Affidarsi a un robot significa avere la garanzia di un lavoro eseguito con estrema precisione. Pinze e bracci devono essere sufficientemente sensibili per poter monitorare la pressione delle pinze nei movimenti di presa di un oggetto, ma devono anche controllare la distanza dall’utensile e verificare che questo venga depositato nella posizione corretta. Per fare tutto ciò occorrono sensori che monitorino tutti i valori di aria compressa e vuoto, come il PAC50 che possiede un range di misura da -1 a 10 bar, fotocellule per rilevare la presenza del materiale e sensori insensibili al colore e alla luminosità dei materiali, quale ad esempio il sensore displacement OD Mini. La ripetitività dei movimenti dei robot deve essere garantita anche nei lunghi periodi. I sistemi motor feedback di Sick integrati negli azionamenti vengono incontro proprio a questa esigenza, fornendo anche i dati relativi a velocità e posizione, oltre che quelli sullo stato dell’azionamento. Un esempio è dato dagli encoder lineari TTK70 che lavorano in HIPERFACE DSL, basato sullo standard RS485.

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ORACLE MOSTRA I VANTAGGI DEL DIGITAL THREAD Il “Digital Thread” è una linea continua e invisibile che unisce i processi interni ed esterni all’organizzazione industriale moderna e innovativa, che consente di beneficiare del valore aggiunto che un corretto processo di digitalizzazione può apportare. Oracle si rivolge proprio a questo tipo di aziende, proponendosi di affiancarle in questo viaggio di evoluzione, per affrontare la sfida del cambiamento, sul cammino dell’innovazione. Per raccontare da vicino come tutto questo sia possibile, Oracle è presente a SPS Italia nell’area espositiva denominata District 4.0 e dedicata al percorso di Digital Transformation con progetti legati alle aree di rinnovamento del settore manifatturiero attraverso le nuove tecnologie e la digitalizzazione dei processi. La partecipazione a SPS di quest’anno è per Oracle anche il momento per raccontare la nuova collaborazione con Omron, azienda di riferimento nel settore della robotica industriale. La sinergia con Omron garantisce le condizioni necessarie per attivare progetti di fabbrica 4.0, una fabbrica connessa e intelligente, dove le informazioni sono messe a disposizione di sistemi capaci di rendere il fattore umano determinante e, contemporaneamente, di valorizzare il connubio uomo macchina in una chiave sostenibile e portatrice di competitività. Allo stand Oracle sarà possibile: assistere alla demo del robot collaborativo Omron che in questa installazione sarà parte integrante della Smart Connected Factory di Oracle; incontrare gli esperti Oracle che mostreranno come, grazie alle tecnologie Blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things è oggi possibile costruire scenari di innovazione continua per i processi supply chain in vari settori dell’industria; incontrare i partner Oracle – Accenture, PwC e Reply – che racconteranno come sia possibile intraprendere un percorso di innovazione grazie all’offerta delle applicazioni Oracle, la loro competenza e capacità progettuale; prenotare incontri dedicati per approfondire le tematiche di interesse. Presso lo stand, saranno a disposizione gli esperti Oracle: Simone Marchetti, Digital Supply Chain, Sales Development Manager di Oracle Italia e Eric Prevost, Vice President, Industry 4.0 Transformational Technologies di Oracle WW.

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SPS ITALIA BEVANDE

MITSUBISHI ELECTRIC, L’AUTOMAZIONE AL SERVIZIO DEL PACKAGING Tantissime le novità di Mitsubishi Electric in occasione di SPS Italia 2019, tra le quali le soluzioni di automazione per i nostri mercati verticali di riferimento e un’area dedicata alla visualizzazione, supervisione e controllo in tempo reale di tutti i dati raccolti dalle applicazioni presenti in fiera. A testimonianza dell’elevata affidabilità delle proprie soluzioni, l’azienda espone allo stand una macchina reale realizzata in collaborazione con il partner NewLab. Grazie alla collaborazione con alcuni dei nostri partner strategici, saremo presenti anche nell’Area Automazione Avanzata – Pad.4 e nell’Area Robotica Pad. 4.1. Nell’Area Automazione Avanzata Mitsubishi Electric espone una linea di produzione completa per il settore della cosmetica. La linea, risultato dell’unione di tre macchine realizzate in collaborazione con i nostri partner Tecnosas, Arca Etichette e IDM Automation, simula un processo completo e integrato di riempimento, laser marking e stoccaggio robotizzato di un lipgloss. Nell’Area Robotica, invece, grazie alla collaborazione con i partner Custom 2.0 e ISS, l’azienda espone due applicazioni dedicate al settore Automotive, una dedicata al Testing di endurance sul cambio di autoveicoli e l’altra al Bin Picking per la movimentazione e la laserizzazione di parti di autovetture, il tutto grazie ai robot antropomorfi. Tra le tante soluzioni per il settore del Packaging sviluppate da Mitsubishi Electric, sarà possibile toccare con mano una flowpack orizzontale con robot integrato. Il controllo del sistema eseguito tramite piattaforma iQ-F con Simple Motion Module gestisce, grazie al Motion Bus SSCNET III/H in fibra ottica, i servo MR-JE che, oltre a comandare i servomotori installati sulla macchina, gestiscono anche la sicurezza del sistema con la funzione STO. Il carico del materiale sul nastro trasportatore è eseguito da un Robot SCARA RH che posiziona il materiale sul piano e lo spinge all’interno di una pellicola per il suo impacchettamento. Una volta coperto dal film, il prodotto è saldato, in modo da rendere l’imballaggio ermetico.

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BAUMER, NUOVI SENSORI CON IO-LINK Le importanti funzioni svolte dai sensori Baumer all’interno di macchine e impianti sono quelle di conteggio, misura e rilevamento. In realtà questi piccoli dispositivi racchiudono molte altre funzionalità. Tutti i sensori Baumer di nuova generazione sono dotati di IO-Link, un’interfaccia di comunicazione rapida che consente di trasmettere non solo i valori effettivamente misurati ma anche una quantità di informazioni supplementari in entrambe le direzioni. I sensori dotati di IO-Link comunicano con un master che può avere fino ad otto sensori collegati. Questo consente ad esempio di scaricare automaticamente la configurazione di un sensore su altri dispositivi della medesima tipologia. Grazie a questo sistema è possibile ottenere inoltre una parametrizzazione più precisa, un aspetto non da non sottovalutare quando una macchina lavora con oggetti di diversi formati. Un altro vantaggio offerto è la possibilità di utilizzare un sensore con una funzione diversa da quella standard, ad esempio un sensore induttivo può essere impiegato come misuratore di frequenza o contatore. IO-Link rappresenta quindi un elemento essenziale per la digitalizzazione e indispensabile per l’industria 4.0. Oltre a tutti i valori aggiunti elencati, IO-Link offre ulteriori vantaggi. Tramite la «rete neurale» di IO-Link il sensore può segnalare anche valori di diagnostica come la qualità del segnale oppure il superamento di una determinata temperatura in fase operativa. Questi dati sono utili per i modelli operativi destinati alla manutenzione predittiva. Un altro vantaggio è la possibilità di avere più valori di processo simultaneamente: i sensori ottici della serie O300 con IO-Link, ad esempio, forniscono sia il segnale di commutazione che la distanza misurata. Inoltre, se occorre sostituire un sensore i dati identificativi forniscono informazioni su modello, numero di serie e applicazione del rispettivo sensore. Baumer con i suoi sensori di nuova generazione sfrutta a pieno le potenzialità messe a disposizione da IO-Link aggiungendo funzionalità impensabili prima dell’implementazione di questa tecnologia, rimanendo quindi fedele al proprio motto “Beyond the standard”.

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THE DIGITAL SHIFT

IS IMPACTING THE PACKAGING INDUSTRY AS A CARRIER OF DIGITAL TECHNOLOGIES, PACKAGING OFFERS PROMISING OPTIONS FOR IMPROVING LOGISTICS AND PRODUCTION PROCESSES – HOW SMART DOES IT NEED TO BE TO DO THIS?

ntil now, consumers have relied on taste or smell to determine whether the milk in the fridge is still drinkable although the expiry date has passed or it has been opened for several days. The objective of a project led by QuoData GmbH is to develop an app that will be able to determine this accurately in future. However, it won’t be done using smell or taste but by means of a sensor label in or on the milk packaging, says Christian Bläul, IT Manager at QuoData. To do this the label determines certain variables that together can accurately determine whether the milk is still drinkable. In collaboration with the project’s partners, who represent the entire supply chain including the consumer, a prediction algorithm and sensor label are now being tested that do not impede the logistics and provide reliable use-by dates. Christian Bläul stressed that this system could also be adapted to other foodstuffs.

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with the manufacturer via appropriate readers and indicate which products that it can be used for. According to Matthias Grzib, the benefit of intelligent packaging lies in the customer and product-specific choices it provides. Other advantages of intelligent packaging are optimum product protection, lower costs and self-organisation within the supply chain. As well as product packaging, this also includes a considerable amount of transport packaging, such as the plastic packaging produced by Walther Faltsysteme.

REUSABLE TRANSPORT PACKAGING WITH ADDITIONAL BENEFITS Thomas Walther, Managing Director of Walther Faltsysteme, pointed out that that in his view the dynamics of the smart factory still needed to be put into practice. However, for companies that are already incorporating

HOW INTELLIGENT DOES PACKAGING NEED TO BE? RFID chips on or in the packaging of a product, which share data and communicate with the environment, are what make this an intelligent packaging solution, explained Matthias Grzib, Project Manager IDH (Institute for Distribution and Trade Logistics) at the Association for Innovative Logistics Processes. In this context, the properties of smart products, Packaging 4.0 and intelligent packaging overlap – but they are not necessarily identical. A smart product is therefore a vital component of Industry 4.0. It needs to be able to communicate and interact with other stakeholders in the production chain. Matthias Grzib argues that packaging also needs to be regarded as a smart product and meet the requirements of Industry 4.0. Alongside its previous functions like product protection, marketing and handling, it performs other tasks, e.g. communicability, interconnectivity and the control of processes. If supplied with dynamic information on an RFID chip, intelligent packaging can turn a “normal” product into a smart product that was previously not suitable for the demands of Industry 4.0. For example, the packaging can then communicate from the warehouse

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Fai crescere la tua azienda gestendola dal preventivo alla contabilitĂ passando dal CRM alla BUSINESS INTELLIGENCE

these principles into their processes, Walther is already offering returnable containers with various smart functions. The plastic containers therefore meet the requirements imposed on intelligent information carriers. For example, RFID data carriers can be attached to a reusable container from the outside, or integrated into the material of the container or pallets. In this context, the transport packaging always has to be suited to the relevant supply chain: it must be identifiable, controllable and ideally, also be able to communicate in future. Despite these wide-ranging requirements, the packaging manufacturer has to be capable of offering a durable and economic product that can provide and receive this kind of information. The great advantage is that information technology is becoming increasingly less expensive and therefore it is now much more feasible to implement the technology than it was ten years ago. Intelligent reusable packaging can be used, for example, in commercial logistics. Thomas Walther also talked about its use in intelligent design, where simulations provide security throughout the complex development process – from the 3D CAD drawing to 3D printing pre-production and serial production.

www.edigit.eu

3D PRINTING OF PACKAGING While rapid prototyping of packaging is already being realised with 3D printing, the further development of this application, i.e. printing the packaging in serial production, has not yet been economically viable. The progressive individualisation of packaging could change this in future, stressed JĂśrg Loges from VVL. Already, 3D printing can be worthwhile for product protection purposes, i.e. for the custom manufacture of special transport containers or packaging for valuable goods. Batch sizes are getting smaller and the packaging has to follow suit, stressed Loges, pointing to customised serial production in this context. At the moment, 3D printing is experiencing widespread use, as the technology is becoming more and more mature and cheaper. It is not possible to predict at the moment whether the technology will also be suitable for serial manufacturing. Nevertheless, 3D printing structures can produce a weight reduction and stability that was not previously possible. Today packaging is already playing a major role in ensuring an exchange of information in production, logistics and commerce. The growing demand for individualised, safe and inexpensive products is continuing to drive the development of intelligent add-on functions. As a result, manufacturers increasingly have the opportunity to set their products apart from the competition through their packaging and to significantly improve their logistics processes. Source: FachPack

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THE DIGITAL TWIN

THE LINK BETWEEN THE VIRTUAL AND REAL WORLDS THE DIGITALISATION OF PRODUCTION PROCESSES IS MOVING AHEAD STEADILY. SIMULATION TOOLS SUCH AS THE DIGITAL TWIN ARE PLAYING A CRUCIAL ROLE. AS A KEY ELEMENT OF THE SMART FACTORY AND THE INTERNET OF THINGS (IOT), THEY ARE BEING USED MORE AND MORE IN INDUSTRIAL ENVIRONMENTS.

igital twins provide an accurate, detailed 3D representation of a real-life object, such as a robot or a machine. With the aid of realistic simulations, manufacturers can test, inspect, and optimise technologies and entire processes much faster and more economically than in the physical world. The simulation models make development and planning phases more efficient and speed up commissioning. The models can also be used to ensure smooth plant operation. Industrial enterprises that already rely on these technologies have thus gained significant competitive advantages.

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THE REVOLUTION HAS ALREADY BEGUN Market research firms see tremendous potential for projects with networked devices, machines and plants in the coming years. In a 2018 survey by Gartner, the IT analysis and market research institute, 48 percent of the companies that already use IoT applications indicated that they currently use digital twins or plan to do so in the future. TechSci Research also predicts strong growth in the market for digital twins. By 2020, this category is expected to be worth 13.9 billion dollars. Leading players in this segment include companies such as General Electric, IBM,

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Microsoft, Oracle, PTC, Ansys, Dassault Systèmes, Siemens, Bosch Software Innovation, and SAP.

DIGITAL TWINS IN USE THROUGHOUT THE ENTIRE SERVICE LIFE In machine and plant manufacturing, digital twins will be used throughout the entire service life in the future, starting in the development phase and extending to operation, as well as in adapting machines to new requirements. The product’s features and functions can be simulated and optimised as early as the design and development phase. Indeed, all relevant components are consolidated into a software program when digital twins are programmed in machine and plant manufacturing. The digital twin can simulate not only individual machines but also entire production processes, including controllers, machinery, and plants. It can also map entire smart factories and place them into operation virtually. The fully functional simulation on a software platform saves companies time and money, since they can identify design errors before building a prototype or a machine in the real world.

OPTIMISED MAINTENANCE AND REPAIR The digital twin also presents new possibilities for maintenance and repair, thus making an important contribution when it comes to continuously maintaining an optimum level of machine and plant efficiency. Down times and the associated loss of production cost money. That means that repairs must be carried out quickly. With the digital twin, the data can be encrypted and linked in the cloud, so that service technicians, for example, can easily access machine information and identify and solve problems by remote maintenance. The digital map can then display all processes on the computer, a tablet, or even on virtual reality goggles. Based on the displayed machine information, technicians immediately know which part caused the defect. They can then solve the problem immediately or send out the right spare part. In the best case scenario, there is no need to dispatch a maintenance team. Upgrades and retrofits can also be simulated without disrupting operation.

INTERDISCIPLINARY COLLABORATION IS REQUIRED However, standardised interfaces, data formats, and infrastructures are the prerequisites for smooth networking and optimum use of digital twins. According to Deloitte, data containers and a higher-level data management system that acts as a supra-platform, along with end-to-end data exchange,

are key factors in this regard. Market researchers believe that all stakeholders involved need to subordinate their data silos to this higher level as a basic requirement for implementing digital twins. At the same time, they see this as the biggest obstacle to success, one that can only be overcome if a neutral partner handles and coordinates the data management function. This requires compromises among the providers and broad acceptance on the part of all stakeholders. These efforts will pay off for all industrial enterprises. Continuous machine monitoring makes it possible to adhere to optimum operating parameters and thus ensures higher efficiency. Comprehensive and continuous quality assurance also results in higher product quality. Another benefit is that risk can be reduced with preventive maintenance. High data availability, combined with analysis functions, helps companies identify and make use of growth potential. Users can respond more flexibly and ensure greater transparency in their production processes. Source: FachPack

Bologna: Via del Bargello, 24 - 40055 Villanova di Castenaso (BO) - Tel. +39 051 6063811 Milano: Via Sardegna, 7 - 20060 Vignate (MI) - Tel. +39 02 95360820

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THE FUTURE

OF GREEN PACKAGING ALTHOUGH BIO-BASED PLASTICS ARE AN IMPORTANT COMPONENT OF A MORE SUSTAINABLE ECONOMY, THEY STILL ONLY CONSTITUTE A SMALL PROPORTION OF OVERALL PACKAGING VOLUME. HOWEVER, THE SIGNS OF THE TIMES STAND IN THEIR FAVOUR ioplastics are expected to make a significant contribution to reducing our dependency on oil-based products and cutting CO2 emissions. This was the tenor of the discussions at the FNR Knowledge Forum (agency for renewable resources) at FachPack 2018. Until now, however, the share of bioplastics in the entire plastics market has remained very small. Currently, bio-based polymers have a total production volume of 7.5 million metric tons; that’s 2% of the production volume of petrochemical polymers. According to a survey by nova-Institute, the production of bio-based polymers has nevertheless become much more professional and differentiated in recent years. Accordingly, there is a bio-based alternative for virtually every application in the meantime. Important areas of application for bio-based packaging plastics, based on tonnage, are carrier bags, fruit and vegetable bags, drinks bottles, bottles for detergent and cleaners, containers for cosmetics and service packaging.

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BIOPLASTICS AS PART OF THE BIO-ECONOMY In recent years, there have been more intensive efforts in the research community and industry to develop and/or produce, on a large industrial scale, drop-in replacements that are chemically indistinguishable from their fossil fuel-based counterparts and bio-based plastics with new chemical compositions. The reason for this is that conventional plastics still offer certain advantages over their bio-based “siblings”: For decades, they have been incorporated into the process chain for processing olefins and are therefore part of a highly efficient manufacturing and finishing process. To be able to establish themselves successfully, bio-based plastics therefore need an entire process chain within a bio-economy that provides for the production of the chemical precursors. In this context, the bio-economy relies on both renewable resources and bio-based process solutions. According to the German Federal Ministry of Education and Research, the guiding principle of the bio-economy is to establish a circular economy that facilitates the best possible recycling and re-utilisation of raw materials and material flows with a view to efficiency of resources and sustainability.

PACKAGING IS ONE OF THE MAIN USERS OF BIOPLASTICS Food manufacturers such as Pepsi, Danone and Nestlé are working together to develop bottles from 100% bio-based PET. In supermarkets and discount stores, there is already a lot of packaging made from bioplastics and recyclate (e.g. drinks bottles, bio-based PE film, bio-based HDPE or cellulose, yoghurt pots made from bio-based PLA). In the packaging logistics field, an effort is also being made to use plastic containers made from bio-based materials. Walther Faltsysteme, for example, offers a bio-based, recyclable RFID folding box for automated intra-logistics and supplier deliveries. According to the manufacturer, the boxes can be reused 100 times and recycled two to three times.

STANDARDS STILL LACKING Nevertheless, even bioplastics are “just” plastics, stressed Nuse LackErsöz from Hanover University’s Institute for Bioplastics and Biocomposites (IfBB). Dr Frank Welle from Fraunhofer Institute for Process Engineering and Packaging (IVV) in Freising also confirmed that even bio-based polymers – just like petrochemical polymers – need additives to ensure functionality and workability. As a rule, these are the same additives as are 28

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used for petrochemical-based polymers. There are no special additives on the market exclusively for bio-based polymers. Lack-Ersöz also bemoaned the fact that there were still no standardised regulations for assessing the sustainability of bioplastics. She therefore recommended a harmonised approach for conventional plastics and bioplastics to be able to determine the respective advantages and disadvantages. She believes that bioplastics are just as promising and sustainable as conventional plastics. Although both types had their benefits and drawbacks, the real problem was not dealing properly with plastic waste.

RECYCLING OF BIOPLASTICS In this conjunction, Dr Harald Käb from narocon Innovation Consulting envisages great opportunities to replace petrochemical-based plastics with those made from renewable resources like agricultural, residual and waste materials including wood, cane sugar, algae or crustacean shells. This is especially relevant because as a result of the new German Packaging Law, which took effect on 01.01.2019, non-recyclable or hard to recycle packaging has become expensive. Dr Käb spoke of a “new plastics economy”, i.e. the transition from fossil to renewable resources and recyclates, and compared this with the transitions in the energy and transport industries. In this context, the increasing importance of the closed-loop economy in the political sphere is a boost to recyclable packaging. One benefit for recycling is that bio-plastics that are chemically identical to plastics based on fossil resources (drop-in materials) behave in the same way as their petrochemical counterparts in the recycling process and so can be recycled with them. Is the ultimate goal then a bio-based recyclable packaging containing a proportion of recyclate that is itself biobased? According to Dr Käb, the German Packaging Law (Section 21) is an important vehicle for realising this. Source: FachPack

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AZIENDE E STRATEGIE

SCHNEIDER ELECTRIC

PIÙ DIGITALE, PIÙ ELETTRICITÀ

NEL FUTURO DELL’INDUSTRIA Schneider Electric ha aperto le porte del suo Innovation Hub di Stezzano (BG) per mostrare ai propri ospiti il valore della piattaforma e delle tecnologie innovative EcoStruxure IT e per scoprire il nuovo ruolo sempre più centrale dell’IT e della protezione dell’alimentazione elettrica in tutti i settori: dall’industria al retail. Chiara Riccardi chneider Electric sta vivendo una trasformazione a 360 gradi, che offre nuove opportunità per la continuità operativa e per offrire una migliore esperienza ai clienti: un cambiamento che si riflette anche nella nuova organizzazione aziendale strategica, al cui interno la divisione IT oggi si chiama “Secure Power”. L’appuntamento è stato anche l’occasione per incontrare Carlos Loscalzo, che di recente ha assunto il ruolo di Vice Presidente della divisione Secure Power, e Maurizio Semeraro, Business Development Manager. L’evento è poi proseguito con una visita esclusiva che dall’Innovation Hub, luogo in cui si possono sperimentare tutte le potenzialità di EcoStruxure nei diversi settori, ha condotto all’impianto produttivo sito sempre a Stezzano. Qui sono state applicate tutte le tecnologie Schneider Electric di smart manufacturing, con il supporto delle piattaforme connesse in cloud per monitorare l’infrastruttura IT, adottare soluzioni di realtà aumentata e di power monitoring innovativo.

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LA VISIONE STRATEGICA Due sono le macrotendenze che stanno caratterizzando il mercato in tutti gli ambiti: l’urbanizzazione e l’industrializzazione. Con l’aumento delle persone che vivono in città, cresce la domanda di servizi, con un conseguente consumo maggiore di energia. L’industrializzazione, invece, ci sta portando verso una realtà sempre più smart, collaborativa e flessibile. Tutto questo ha un impatto a livello di digitalizzazione, di consumo energetico e di gestione dell’energia. Il futuro sarà, quindi, sempre più elettrico: si stima che nel 2040 il consumo di elettricità sarà raddoppiato

rispetto al volume attuale, ed è fondamentale essere pronti per la gestione di simili quantità di energia. Inoltre, il 70% delle risorse energetiche sarà di origine rinnovabile, grazie all’eolico, al fotovoltaico e ad altre tecnologie. I dispositivi connessi alla rete aumenteranno di 10 volte. Entro il 2020, circa 40-50 miliardi di dispositivi saranno collegati alla rete: non solo smartphone e computer, ma anche a livello residenziale, di infrastrutture, data center e industriale, con macchine, sensori e altri dispositivi intelligenti. “Schneider ha una chiara visione strategica e si posiziona tra la fase di produzione dell’energia e quella di utilizzo. Il nostro obiettivo è quello di rendere l’energia più connessa. Infatti, oggi tutti i componenti che fanno parte del nostro portfolio sono collegabili alla rete”, spiega Carlos Loscalzo. Un altro punto importante per il futuro dell’energia elettrica è la sostenibilità. Schneider, infatti, propone già soluzioni pensate per una società più pulita perché l’azienda è consapevole del fatto che l’alto consumo di energia elettrica richiede necessariamente lo sviluppo di sistemi di gestione efficienti e sostenibili. Con il motto “Specialista globale nella gestione dell’energia e nell’automazione”, Schneider Electric investe annualmente il 5% del proprio fatturato in R&D per lo sviluppo di nuove soluzioni per rendere l’energia più connessa, sicura e affidabile. Nel 2018, l’azienda ha registrato un fatturato di 26 miliardi di euro, di cui il 30% nell’industria manifatturiera e il 14% nel mondo dei data center. “Il presente è già digitale, come dimostra la diffusione di Internet of Things, Big Data e Intelligenza Artificiale”, continua Loscalzo. “Perciò, il futuro sarà elettrico: più il mondo è digitalizzato, maggiore bisogno avremo di data center, con un consumo sempre più elevato di energia”.

LA NUOVA PIATTAFORMA ECOSTRUXURE È in quest’ottica che Schneider Electric ha introdotto EcoStruxure IT, l’evoluzione Datacenter Management as a Service (DMaaS). In un mondo sempre connesso, è fondamentale proteggere i dati e le informazioni critiche mantenendo l’infrastruttura del data center sempre al passo con le nuove complessità introdotte dall’IoT e dai nuovi ambienti IT che si estendono dall’on-premise al cloud fino all’edge. Con la nuova generazione di EcoStruxure IT, è possibile: aggregare e analizzare le grandi quantità di dati ottenute dai device connessi dell’infrastruttura data center dei clienti tramite una connessione protetta e crittografata; applicare algoritmi su grandi set di dati – raccolti anche da diversi data center che operano nelle più diverse condizioni ambientali – per prevedere rischi quali guasti e superamento delle soglie di raffreddamento, moltiplicando la capacità di intelligence nel tempo grazie alla progressiva crescita del set di dati a disposizione.

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BREAKING NEWS

HERMA CONTINUA A CRESCERE, SOPRATTUTTO NELL’AUTOADESIVO! Con la propria proposta di materiali autoadesivi, etichette ed etichettatrici, Herma continua a crescere. Come negli scorsi anni, in cui è stato registrato un costante aumento delle vendite, il gruppo con sede a Filderstadt ha ancora una volta chiuso l’anno fiscale 2018 con un trend positivo, nonostante l’incerto andamento dell’economia globale. In totale, HERMA ha registrato vendite record per 361,3 milioni di euro, rispetto a 342,3 milioni di euro dell’anno precedente. Ciò equivale a una crescita del 5,6%, mentre l’azienda aveva previsto solo il 3,6%. “Il nostro vantaggio consiste nel nostro forte posizionamento sia a livello internazionale che in tutti i settori industriali, essendo pertanto in grado di compensare le oscillazioni nei singoli mercati o settori”, affermano gli amministratori delegati Sven Schneller e Thomas Baumgärtner. Il tasso di esportazione è rimasto invariato al 60,2%. Gli utili registrati dall’azienda forniscono a Herma i fondi necessari per continuare il suo piano di investimenti ed espansione. Per il 2019, tuttavia, si prevede un calo significativo degli utili a causa degli elevati ammortamenti per le attività di costruzione, dell’aumento significativo dei costi del personale e di alcune materie prime. Dopo il primo trimestre del 2019, gli amministratori delegati confermano la solidità del gruppo. Per l’anno fiscale 2019, infatti, prevedono “un ambizioso aumento delle vendite del 4%, nonostante un notevole rallentamento economico, sempre nell’ottica di una crescita organica”, spiega Schneller. Nel 2018, il risultato della Divisione Materiali Autoadesivi ha attraversato una fase di forte pressione a causa dell’aumento vertiginoso dei costi di alcune materie prime, che si è in parte riflesso sui clienti. In termini di vendite, la divisione ha ancora una volta superato il mercato: 215,2 milioni di euro (204,1 milioni nel 2017), pari a una crescita del 5,4%. “Siamo riusciti ad acquisire quote di mercato considerevoli nei mercati chiave della Germania, dell’Europa centrale e del Regno Unito”, afferma Thomas Baumgärtner, che guida anche la Divisione Materiali Autoadesivi. La situazione di tensione relativa alle materie prime ha avuto un effetto di smorzamento anche sulla Divisione Etichette. Dopo gli 85,5 milioni di euro dell’anno precedente, le vendite sono rimaste pressoché stabili a 84,7 milioni di euro. La Divisione Etichettatrici ha registrato ancora una volta un forte aumento delle vendite, passando da 49,8 milioni di euro a 58,1 milioni di euro, con un salto del 16,6%. La continua internazionalizzazione di questa divisione è stata un fattore importante della sua forte crescita, soprattutto grazie alle sue filiali in Europa e negli Stati Uniti. E proprio come negli anni precedenti, l’ultima direttiva europea sui prodotti farmaceutici, che mira a fornire una migliore protezione degli utenti finali contro i medicinali falsificati, ha giocato un ruolo chiave. L’implementazione viene spesso effettuata mediante speciali soluzioni di etichettatura, per le quali Herma fornisce singoli moduli o sistemi completi.

ANTARES VISION E LE NUOVE SFIDE DELLA SERIALIZZAZIONE La richiesta di sicurezza e di trasparenza dei prodotti immessi sul mercato sta crescendo in modo esponenziale e sta riguardando numerosi settori industriali. Antares Vision, fornitore di sistemi di ispezione visiva, soluzioni di tracciatura e gestione intelligente dei dati, dopo la crescita internazionale nel settore farmaceutico, mette a disposizione dell’industria alimentare la propria expertise e il proprio know-how tecnologico: le soluzioni Antares Vision, in particolare sulla tracciabilità dei prodotti alimentari, sono state illustrate presso la sede dell’azienda nel corso del Media Tutorial dal titolo “Tracciabilità: innovazione, sicurezza ed efficienza nel settore Food”. I frequenti casi di sofisticazione alimentare hanno scatenato una sempre maggiore richiesta di trasparenza per i prodotti immessi sul mercato. Nel settore del Food la garanzia sull’origine e sul percorso del prodotto non costituisce soltanto il primo requisito di sicurezza per i consumatori, ma anche un potente strumento di brand value per le imprese. Un tema al centro dell’intervento “Antares Vision e le nuove sfide della tracciabilità”, a cura di Emidio Zorzella CEO di Antares Vision, che dopo una prima parte di scenario sui nuovi trend nel mondo food, approfondisce le tematiche della necessità di trasparenza nella comunicazione dei dati di prodotto e della tecnologia come strumento abilitante per garantire informazioni di valore. Il Media Tutorial Antares Vision sulla tracciabilità e la sicurezza alimentare prosegue con l’intervento di Adriano Fusco, Strategy & Development Director di Antares Vision, che ha trattato il tema “Tracciare lungo tutta la filiera:perché è importante per il consumatore, il distributore, il produttore?”: la tracciabilità offre l’opportunità di garantire sicurezza del prodotto e trasparenza del suo percorso nella filiera e dell’origine delle materie prime. Oggi la grande sfida è entrare in un nuovo paradigma dove la parola chiave è serializzazione: significa tracciare il singolo prodotto, creando una ‘carta d’identità per ciascuna unità. La mattinata si è chiusa con la presentazione di una Customer Case: la collaborazione tra Antares Vision e Fungo & Tartufo, infatti, è stata al centro dell’intervento di Paolo Gilberti, Business Development Manager Industrial Vision Systems di Antares Vision e Viviana Ferrari di Fungo & Tartufo, azienda artigianale che si pone l’obiettivo di ottenere, attraverso metodi artigianali che richiedono una lavorazione lunga ed elaborata, prodotti unici e di grande prestigio. Per mantenere l’elevato standard qualitativo della sua produzione, l’azienda utilizza con successo la tecnologia Antares Vision e, in particolare, la nuova piattaforma TrackMyWay che offre la possibilità, attraverso la scansione di un QR Code applicato sulla singola unità venduta e sull’imballo, di far dialogare produttori, rivenditori e consumatori al fine di garantire non solo la trasparenza di tutta la produzione attraverso la tracciabilità della filiera (controllando le informazioni di ciascun prodotto anche in termini di anticontraffazione), ma anche di costruire una relazione di customer engagement con il consumatore finale. Maggio 2019

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AZIENDE E STRATEGIE

GREEN GLUING, UN NUOVO MARCHIO PER ROBATECH Il 1° maggio il Gruppo Robatech ha lanciato Green Gluing, una nuova e moderna identità aziendale. Il marchio così rinnovato rappresenta i valori e le promesse dell’azienda in modo ancora più chiaro. Con innovazione, efficienza, sostenibilità e servizi, Robatech ottimizza i processi di incollaggio dei propri clienti. “Green Gluing” è il nuovo slogan di Robatech, azienda multinazionale “familiare” attiva e presente a livello mondiale con sede principale a Muri, in Svizzera. Il gruppo Robatech è specializzato in soluzioni innovative ed eco-sostenibili per applicazioni di adesivi estremamente affidabili e durevoli. Con“Green Gluing” Robatech costruisce un ponte che unisce l’incollaggio industriale e l’ecologia, sottolineando così la sua responsabilità nell’utilizzo attento e responsabile delle risorse, nel rispetto dell’ambiente. Il nuovo marchio si presenta in modo chiaro e coerente. Moderno e fresco, pone l’attenzione su ciò che distingue Robatech: responsabilità, affidabilità e competenza. Con soluzioni innovative Robatech ottimizza i processi di incollaggio, lavorando a stretto contatto con i propri Martin Meier, CEO del Gruppo Robatech clienti. Sia che si tratti di fornire sistemi per applicazioni di adesivi per raggiungere obiettivi di sostenibilità, per un elevato ritorno degli investimenti, per ridurre i costi operativi o garantire un servizio rapido e competente, per Robatech ciò che conta è creare con i propri clienti partnership di lunga durata per il reciproco vantaggio. Martin Meier, CEO del Gruppo Robatech, sottolinea: “È importante e sensato integrare il nostro modo di pensare e di agire basati sull’eco-sostenibilità e l’efficienza coni servizi e i prodotti che offriamo. Grazie al nuovo marchio stiamo dimostrando che ci assumiamo le nostre responsabilità”.

IL GRUPPO IMA COMPLETA L’OFFERTA PER IL SETTORE COFFEE IMA ha perfezionato, con la famiglia Spreafico, il closing per l’acquisto del 70% del capitale della società Spreafico Automation S.r.l., avente sede a Calolziocorte (Lecco), importante player nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il riempimento e la preparazione delle capsule di caffè (single serve) e prodotti solubili. IMA ha inoltre perfezionato, con i sig.ri A. Bianchi e N. Bustamante, il closing per l’acquisto del 61,45% del capitale della società Tecmar S.A., avente sede a Mar del Plata (Argentina), importante player nel mercato latino americano nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il confezionamento nei settori caffè e food. Il completamento delle operazioni rappresenta un significativo rafforzamento del Gruppo IMA nel settore del caffè. L’operazione Spreafico prevede un intervento finanziario di IMA pari a circa 11,7 milioni di euro, di cui 10 milioni di euro versati al closing e la restante parte da versarsi entro fine maggio che, sulla base dei risultati raggiunti dalla società nel prossimo triennio, potrà arrivare fino a 15,5 milioni di euro. Ad IMA viene inoltre concessa un’opzione di acquisto, sul restante 30%, esercitabile in Aprile 2028. Spreafico presenta al closing una posizione finanziaria netta positiva pari a circa 0,3 milioni di euro e ha realizzato, nell’esercizio concluso il 31 dicembre 2018, ricavi di vendita pari a circa 17 milioni di euro e un EBITDA superiore a 3 milioni di euro, con buone prospettive di crescita, anche grazie al supporto complessivo che IMA potrà fornire alla società tramite l’integrazione della stessa nell’organizzazione del Gruppo IMA. L’operazione Tecmar prevede un intervento finanziario di IMA pari a circa 1,7 milioni di euro, di cui 1,4 milioni di euro versati al closing e la restante parte da versarsi entro l’11 maggio 2019. IMA ha inoltre sottoscritto contratti di opzione Put & Call sul restante 38,55%, esercitabili successivamente all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023. La Tecmar presenta al closing una posizione finanziaria netta positiva pari a circa 1,2 milioni di euro, ed ha realizzato nell’esercizio concluso il 31 dicembre 2018 ricavi di vendita pari a circa 4,5 milioni di euro e un EBITDA di circa 0,5 milioni di euro, con buone prospettive di crescita, anche grazie al supporto complessivo che IMA potrà fornire alla società tramite l’integrazione della stessa nell’organizzazione del Gruppo IMA.

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BREAKING NEWS

SEALED AIR, NUOVO HUB PER LA SOSTENIBILITÀ L’investimento nella nuova struttura Packforum in Italia testimonia l’impegno di Sealed Air per l’innovazione e la sostenibilità nella regione EMEA. Questo nuovo spazio espositivo offre un’esperienza tecnologica, con un focus particolare sull’innovazione, l’efficienza energetica e le strategie omnichannel. Il 4 aprile Sealed Air Corporation ha accolto numerosi visitatori all’inaugurazione del suo nuovo centro espositivo, Packforum EMEA, un microcosmo vibrante di soluzioni per l’industria alimentare europea, a Passirana di Rho, Milano. Creato per consentire ai visitatori di scoprire nuove soluzioni di packaging e scambiarsi idee sul mercato globale e sulle tendenze di consumo, Packforum EMEA offre un’esperienza tecnologica con un’attenzione particolare all’innovazione, all’efficienza energetica e alle strategie omnichannel. Si prevede che in futuro il centro saprà attrarre le aziende del settore di tutta Europa. Presso Packforum EMEA i clienti avranno modo di ideare, creare e testare soluzioni per il confezionamento di prodotti alimentari e non, usufruendo di un supermercato virtuale, di una pratica cucina per le dimostrazioni e di uno dei più grandi impianti produttivi dell’azienda nella regione, all’interno dello stesso sito. Gli specialisti Sealed Air, esperti di economia circolare, scienze alimentari, conformità alimentare, e-commerce e automazione del confezionamento favoriranno l’innovazione e la collaborazione con i clienti. “Questo investimento è l’ennesimo esempio dell’impegno di Sealed Air nei confronti dell’innovazione e della sostenibilità e costituisce un luogo di confronto con i nostri clienti per lavorare insieme a un futuro senza sprechi nei più svariati settori operanti a livello globale”, afferma Karl Deily, Chief Commercial Officer di Sealed Air. Costruito e arredato con materiali di riciclo, la struttura ecocompatibile utilizza parte dell’energia da fonti rinnovabili, contribuendo notevolmente alla riduzione degli sprechi. “Eliminando gli sprechi dalle nostre attività e aiutando i clienti a fare lo stesso lungo tutta la catena di distribuzione non soltanto aumentiamo efficienza e redditività ma facciamo il bene delle nostre comunità e dell’ambiente”, afferma Ron Cotterman, Vice President, Corporate Innovation and Sustainability di Sealed Air. “Siamo entusiasti di lavorare insieme ai nostri clienti, qui a Packforum, allo sviluppo di soluzioni creative per risolvere le loro sfide nell’ambito del confezionamento”. Oltre alla nuova sede italiana, Sealed Air ha centri espositivi a Shanghai, in Cina e presso la sede centrale di Sealed Air negli Stati Uniti.

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AZIENDE E STRATEGIE

OPEN FACTORY 2019 AL VIA IL PROGETTO AL ALL-AROUND INNOVATION Durante Pharmitech, la fabbrica di Pianoro di Marchesini è divenuta uno dei centri nevralgici della Packaging Valley emilianoromagnola. Nei quattro giorni di Open Factory, infatti, i clienti sono stati guidati alla scoperta dell’attuale stato dell’arte delle tecnologie per l’Industria 4.0.

archesini Group ha aperto le porte dell’azienda di Pianoro con una Open Factory progettata per permettere ai clienti di apprezzare da vicino le ultime innovazioni tecnologiche del mondo Marchesini, soprattutto in ottica Industria 4.0. In particolare, è stata mostrata loro una linea per il confezionamento di blister su cui, per la prima volta, coesisteranno i principali paradigmi della quarta rivoluzione tecnologica: dall’interconnessione dei sistemi al machine learning fino all’analisi dei big data. Questa linea, il vero punto focale dell’Open Factory, è formata a monte dalla Integra 320 dotata di sistema di alimentazione Valida - che si avvale di 5 telecamere per un controllo multivisione di forma, spessore e colore delle compresse - e di un sistema di riconoscimento del principio attivo NIR (Near Infrared System). Sono presenti anche un sistema SCADA - che restituisce all’operatore un check completo dello stato di salute meccanico e funzionale della macchina grazie a un tracking costante dei parametri di

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qualità - e un sistema di manutenzione predittiva in grado di riconoscere ogni tipo di errore meccanico e suggerire azioni di manutenzione programmata. A valle, sono presenti la BLA 420 CW - etichettatrice con controllo peso che presenta per la prima volta un’etichetta ologramma Sicpa - e l’incartonatrice orizzontale per Track&Trace MC 820 TT.

SOLUZIONI VERSO LA SMART FACTORY Per le prima volta, grazie al lavoro del partner strategico SEA Vision, questa linea presenta a bordo un pacchetto completo per rispondere alle esigenze dell’Industria 4.0. In particolare, la macchina si trasforma da sistema semi-chiuso a ecosistema totalmente aperto, che eroga dati dall’interno verso l’esterno (ad esempio: i dati di produzione) e ne riceve dall’esterno verso l’interno (ad esempio: gli ordini di produzione). Grazie al protocollo OPC UA e all’interconnessione delle tecnologie, è resa possibile una comunicazione completa non solo all’interno della fabbrica - tra le macchine stesse e i sistemi gestionali come ERP e MES - ma anche tra le macchine e gli organismi esterni all’azienda (come quelli che erogano i codici serializzati da utilizzare). Si favorisce in questo modo la connettività a ogni livello. Oltre a questo, la creazione, da parte di SEA Vision, di YUDOO: una software suite avanzata e modulare in cui sono state inglobate diverse funzionalità suddivise all’interno di pacchetti selezionabili dal cliente, a seconda delle informazioni richieste. Questa piattaforma permette l’analisi e la gestione di tutti i dati da e verso l’esterno. Il risultato finale è un framework user friendly che migliorerà la user experience della linea e consentirà di possedere uno strumento strategico per la Business Intelligence aziendale. YUDOO aiuterà a portare in superficie un’enorme mole di dati che di solito restano nascosti nell’ambiente di produzione: essi verranno selezionati, interpretati e trasformati in informazioni; a loro volta, queste informazioni saranno usate in vari ambiti, ad esempio per migliorare la qualità del processo produttivo consentendo di correggere errori preventivamente

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MARCHESINI GROUP

o di individuare facilmente le cause dei cali di produzione e portare a zero i tempi morti non programmati, anticipando le operazioni di manutenzione di routine. Una volta a regime, queste tecnologie trasformeranno la fabbrica in una Smart Factory: un ambiente totalmente interconnesso in cui macchine, persone e sistemi informativi interagiscono per realizzare prodotti, servizi e ambienti di lavoro innovativi. L’utilizzo combinato di queste informazioni aprirà un mondo infinito di opportunità. Saperle cogliere è la vera sfida attuale del mondo manifatturiero.

ATTRAVERSO L’INTERO FLUSSO I partecipanti all’Open Factory hanno poi avuto la possibilità di visitare il reparto logistica e il reparto di prototipazione rapida, per far toccare con mano il potenziamento della produzione e dell’organizzazione aziendale. Il reparto logistica è oggetto di nuovi investimenti che consentiranno di aumentare il volume di stoccaggio di 1500 metri cubi e far fronte a un aumento della capacità produttiva del 20% rispetto a oggi. La riorganizzazione totale dei processi del magazzino sarà supportata dalla messa in funzione di 18 torri di ultima generazione - strutture veloci, flessibili e interamente connessi al gestionale aziendale - e dal raddoppio dell’attuale magazzino ASRS, un sistema di movimentazione automatica ad alta densità di stoccaggio che garantisce una perfetta accuratezza inventariale, indipendenza dal know-how del personale e alta qualità nella gestione degli articoli. I vantaggi di questi investimenti si concretizzeranno in una riduzione dei tempi di messa a punto dei materiali, velocizzando la fase produttiva e accorciando i tempi di consegna delle macchine.

I clienti hanno potuto inoltre testare la Manutenzione in Remoto tramite occhiali con realtà aumentata: una funzionalità che consente di intervenire direttamente dalla sede su macchine installate presso gli stabilimenti dei clienti, di interagire con l’operatore in loco e dare istruzioni in tempo reale. Grazie a questa tecnologia, gli interventi di manutenzione diventeranno più rapidi, efficienti e risolutivi. Questa tecnologia fa il paio con la virtual room installata nella sede di Pianoro, che ha permesso di navigare in un ambiente virtuale che simula quello della macchina in costruzione.

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PRODOTTI & TECNOLOGIE

GOGLIO

NUOVE SOLUZIONI PER IL PACKAGING

GRAZIE ALLA SUITE SAP C/4HANA Fondata nel 1850, Goglio è oggi un’azienda di riferimento nell’ambito dell’imballaggio flessibile in diversi settori. Per permettere a piccole realtà imprenditoriali di accedere a soluzioni di packaging di qualità anche per piccole tirature, l’azienda ha realizzato “Goglio Espress”, un servizio di e-commerce b2b per la vendita online di sacchetti neutri e di packaging flessibile personalizzato sotto forma di bobine e sacchetti.

ue le tecnologie che hanno consentito la riuscita di questo progetto: la stampa digitale, che garantisce ai clienti di Goglio la possibilità di effettuare ordini di piccoli quantitativi, e SAP Commerce, una delle componenti principali della suite SAP C/4HANA che permette la realizzazione e gestione di piattaforme evolute di e-commerce.

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NOVITÀ GRAZIE ALLA STAMPA DIGITALE Per la produzione delle proprie confezioni flessibili, realizzate con laminati multistrato alta barriera e sviluppate per conservare e valorizzare le caratteristiche del prodotto, Goglio si avvale di un processo produttivo fortemente integrato verticalmente; le confezioni ottenute garantiscono la conservazione del prodotto in condizioni ottimali e ne veicolano al meglio l’immagine attraverso effetti di stampa dedicati. L’introduzione della nuova tecnologia della stampa digitale permette oggi a Goglio di inserire i dati variabili in tempo reale: ogni singolo pack può essere reso unico, su misura e ancora più prezioso con immagini e testi dedicati. Questo apre la strada anche a nuove prospettive commerciali: i materiali plastici utilizzati per realizzare i pack possono, infatti, essere stampati con maggiore flessibilità, tempi di produzione ridotti ed elevatissima personalizzazione. “Grazie all’introduzione della stampa digitale oggi siamo in grado di offrire ai nostri clienti la possibilità di effettuare anche

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ordini per piccoli quantitativi, personalizzabili e di riceverli in tempi ridotti rispetto alle forniture in roto e flexo”, ha commentato Fabrizio Goglio, Vice Presidente di Goglio. “Il passo successivo è stato di rendere accessibile questa nuova tecnologia e la nostra ampliata offerta di prodotti per imballaggio anche a realtà imprenditoriali di piccole dimensioni che avevano esigenze diverse rispetto ai clienti tradizionali che operano su grandi volumi. Abbiamo quindi creato una piattaforma e-commerce che permettesse ai clienti di accedere alla consueta qualità dei nostri prodotti, aggiungendo alla fornitura dei tradizionali sacchetti neutri anche packaging flessibile personalizzato sotto forma di bobine e sacchetti. E per farlo abbiamo deciso di sfruttare tutte le potenzialità offerte dalla

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suite SAP C/4HANA che ci ha consentito di realizzare una soluzione ad hoc per le nostre esigenze, integrata con il sistema gestionale SAP già presente in azienda”.

UN’OFFERTA SEMPRE PIÙ PERSONALIZZATA Il progetto del nuovo portale e-commerce denominato “Goglio Espress” è andato online a metà gennaio 2019, ma già nel corso dell’anno precedente Goglio ha promosso questa iniziativa durante i diversi appuntamenti di mercato del packaging riscuotendo da subito molto interesse dalle aziende per cui questo nuovo servizio è stato sviluppato. “Abbiamo puntato subito sulla tecnologia SAP C/4HANA perché rientra nel nostro percorso intrapreso 20 anni fa di armonizzare i sistemi informativi e puntare all’integrazione di tutte le componenti tecnologiche presenti in azienda”, ha raccontato Franco Martinoni, ICT Director di Goglio. “Nel nostro progetto di e-commerce abbiamo coinvolto molteplici funzioni aziendali, dal marketing alla divisione e-commerce, dalle operation per la parte di stampa digitale alla supply chain. Questo ci ha permesso di realizzare un servizio efficiente in tutte le sue parti, sfruttando pienamente le potenzialità offerte dal modulo SAP Commerce grazie all’apporto strategico di Openmind, il nostro partner tecnologico che ha operato anche sulla personalizzazione e il design del sito, rendendo Goglio Espress più accattivante nella veste grafica e più vicino come esperienza di utilizzo a quella che le persone vivono quotidianamente sui siti consumer”. Goglio Espress sfrutta appieno le opportunità offerte dalla digitalizzazione per intercettare nuovi clienti e consentire ai clienti recenti e storici una personalizzazione unica della grafica. Infatti, ogni stampa può essere realizzata con elementi diversi tra loro: lingua dei testi, design, colori, messaggi, informazioni, elementi grafici o codici univoci utilizzabili come strumenti di anticontraffazione. Rappresenta poi un servizio a valore aggiunto per i clienti di grande volume, i quali possono utilizzare il servizio di stampa digitale a supporto di lanci o test di nuovi prodotti o produzioni definite e specifiche per tipo di business o stagionalità. La suite SAP C/4HANA garantisce inoltre a Goglio la possibilità di sviluppare nuovi servizi per i clienti che utilizzano i loro macchinari per le linee di confezionamento tra cui la possibilità di accedere alla documentazione tecnica in 3D per l’auto manutenzione degli impianti o ancora velocizzare l’apertura di ticket e la conseguente risposta a problematiche evidenziate. “Oggi le aziende possono sfruttare opportunità nuove e senza precedenti per crescere grazie al fatto che Internet e le soluzioni di commerce estendono i confini delle loro attività”, ha dichiarato Emanuele Ratti, Head of SAP Customer Experience per Italia, Grecia, Malta e Cipro. “Siamo lieti di aver collaborato con Goglio e Openmind per creare un time to market più rapido in linea con le aspettative di mercato e creare un’esperienza rilevante e coinvolgente in tutto il customer journey per aumentare il numero dei nuovi clienti di Goglio e rendere più fedeli quelli già esistenti”.

Save the date! 24 – 26.9.2019 Norimberga /// fachpack.de

Salone europeo dell’imballaggio, dei processi e delle tecnologie European trade fair for packaging, processing and technology Maggio 2019

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PRODOTTI & TECNOLOGIE

CAMA PER IL SETTORE BAKERY CON VERSATILITÀ, PRODUTTIVITÀ E FACILITÀ D’USO Cama, azienda di riferimento nell’industria dell’imballaggio secondario, vanta nel settore “bakery” un comprovato know-how tecnico con centinaia di applicazioni di successo installate in tutto il mondo. Tra le ultime novità per questo mercato, un sistema di astucciamento di biscotti in flowpack.

na delle più recenti installazioni firmate Cama consiste in una linea per l’astucciamento di biscotti in flowpack, avvenuta all’interno di una prestigiosa società, conosciuta e apprezzata nel settore per la sua ampia gamma di prodotti. La soluzione proposta da Cama ha permesso al cliente di aumentare la produzione e di ottenere la necessaria flessibilità per soddisfare le molteplici richieste del mercato. La linea integra un’unità di carico con due robot Triaflex Delta che alimentano un’astucciatrice a moto continuo ad alta velocità della serie CL. Il sistema combinato è stato progettato per soddisfare le diverse necessità produttive del cliente in termini di: flessibilità (capacità di gestire una varietà di prodotti e configurazioni di imballaggio), efficienza produttiva (grazie al tasso di efficienza garantito della linea), facilità d’uso (attraverso procedure di cambio formato facili e veloci).

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UN SISTEMA FLESSIBILE… Questo versatile sistema di imballaggio riceve i flowpack provenienti dalle due macchine confezionatrici, posizionate a monte, alla velocità di 360 ppm e li raggruppa in un sistema di ordinamento a tasche multiple. Il robot Delta preleva i flowpack – a seconda del formato da confezionare – e li colloca sul convogliatore dell’astucciatrice correttamente orientati. La flessibilità di questa soluzione di caricamento consente di raggruppare, ruotare e/o impilare i prodotti in diversi configurazioni di carico, dando la possibilità di gestire formati multipli con un minimo cambio di parti di formato. L’astucciatrice a moto continuo esegue il caricamento laterale dei prodotti negli astucci pre-incollati tramite spintore superiore. Le caratteristiche tecnologiche di produttività delle macchine Cama, che includono le funzioni “assenza prodotto, assenza astuccio”, protezione sovraccarico spintore, controllo ed espulsione imballi con lembi aperti, sono standard su tutte le macchine e forniscono ulteriori vantaggi operativi, contribuendo a massimizzare il rendimento della linea.

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… ED EFFICIENTE La velocità di produzione può variare, in base ai diversi prodotti e configurazioni, da 60 a 110 ppm in questa applicazione, ma le astucciatrici Cama della serie CL sono in grado di operare a velocità superiori ai 300 ppm in presenza di configurazioni idonee.

LA BREAK-THROUGH GENERATION Questa linea ad alto rendimento appartiene alla nuova gamma di sistemi di imballaggio Cama “Break-Through Generation” (BTG). Tutte le macchine BTG incorporano le più recenti innovazioni nel settore R&S degli imballaggi in cartone solido o ondulato. L’innovativa tecnologia Cama definisce nuovi standard nell’industria del packaging secondario, con significativi vantaggi progettuali e di esecuzione macchine, tra cui: standard di igiene più elevati, sicurezza e facilità di accesso per i lavori di manutenzione e pulizia, configurazione modulare e compatta, semplice operabilità, profilo aperto con sistema cablaggio migliorato e integrato, ergonomia di utilizzo, ingegnerizzazione a risparmio energetico, tecnologia cabinet-free, comandi intuitivi e interfacce grafiche per i dati di produzione e prestazionali. Tali caratteristiche sono proposte sull’intera gamma di macchine e sistemi Cama. Cama Group, sin dal 1981, è un attore di riferimento a livello mondiale nella progettazione e produzione di sistemi e linee d’imballaggio secondario e robotica ad alta tecnologia. Cama realizza linee complete integrate di confezionamento, partendo dal ricevimento di prodotti primari nel settore Food (Bakery, Confectionery, Coffee, IceCream, Dairy, Ready Meals, Grocery), Non Food (Personal, Health& Home Care) e Pet Food, sino al loro imballo prima della palletizzazione.

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BREAKING NEWS

FT SYSTEM E AROL, TECNOLOGIA 4.0 PER LA TAPPATURA E I SISTEMI DI CONTROLLO Per meglio rispondere agli standard qualitativi sempre più alti dell’industria del beverage il reparto di R&D di FT System e Arol insieme hanno integrato le migliori soluzioni di tappatura ai sistemi di ispezione più efficaci, così da monitorare l’intero processo di riempimento e di chiusura, digitalmente e in tempo reale, accedendo di fatto all’era dell’industria 4.0. È stato quindi sviluppato il progetto del Robo QCS, un sistema di controllo non distruttivo che consente di monitorare l’efficienza dell’intero processo produttivo, integrabile con le altre macchine della linea per uno scambio sinergico dei dati e delle informazioni, di facile utilizzo così come perfettamente adattabile alle macchine tappatrici Arol, ad esempio all’Equatorque. Il nuovo sistema di controllo e ispezione non distruttivo Robo QCS offre una soluzione unica per monitorare automaticamente le prestazioni della linea [CP e CPK] e allo stesso tempo per avere tutte le informazioni statistiche inerenti la produzione e un’analisi delle prestazioni di lavoro di riempimento e tappatura, così da poter pianificare una manutenzione mirata o “predittiva”. Il gruppo pinza brevettato consente di estrarre la bottiglia dalla linea senza ulteriori nastri trasportatori, di reinserire in linea le bottiglie senza tavoli di accumulo bottiglie, di ridurre la quantità totale di spazio occupato e rendere il sistema un’architettura riconfigurabile sulle esigenze del cliente. La versione standard di Robo QCS consente di misurare la coppia di rimozione, l’angolo di chiusura del tappo e il volume di riempimento. Uno dei maggiori vantaggi è la riduzione dei costi che avviene attraverso l’identificazione delle parti difettose (la specifica valvola di riempimento, la testa del tappatore o altro dispositivo monitorato), l’azione predittiva nella prevenzione di eventi difettosi, la minimizzazione delle interruzioni della produzione, l’ottimizzazione delle ore di lavoro nonché un maggior livello di qualità del prodotto del cliente. Nella gamma delle soluzioni Arol, Equatorque è una capsulatrice versatile, adatta all’applicazione di tappi di diversi formati e tipologie, come i modelli “sport” e “flat” e ideale per l’industria delle bevande e delle acque minerali. Essa è dotata di motori brushless con movimento rotatorio che oltre ad applicare il tappo permettono di orientarlo correttamente. I dati raccolti vengono registrati e memorizzati nel PLC. Velocità di produzione fino a 1.320 BPM/79.200 BPH. La versione in acciaio inossidabile consente un lavaggio completo della tappatrice. Tra i suoi vantaggi si annovera la possibilità di regolazione remota della coppia di chiusura mentre la macchina è in funzione, il ricorso ad un segnale di scarto utile per pilotare altri dispositivi on-line e la coppia di chiusura costante durante l’intero ciclo di produzione. Inoltre, il sistema stop & go fa sì che le interruzioni della produzione (se presenti) non compromettano la corretta chiusura delle bottiglie già in “fase applicativa”.

KABELSCHLEPP, NUOVI SISTEMI SPECIALI PER CAMERE BIANCHE Kabelschlepp amplia la sua gamma di prodotti con Cleanveyor e Flatveyor, due sistemi innovativi appositamente progettati per camere bianche conformi alle più alte classificazioni per camere bianche. I sistemi consentono la guida di cavi e tubi in guaine flessibili ma robuste. Questa soluzione non è solo particolarmente leggera, silenziosa e salvaspazio, ma garantisce un’abrasione nulla o minima. “Entrambi i sistemi contribuiscono ad ampliare in modo ottimale la nostra gamma di catene portacavi”, così afferma Peter Sebastian Pütz, Key Account Manager Business Development in Kabelschlepp. “Essi sono stati sviluppati specialmente per camere bianche e soddisfano i requisiti per questo settore su tutta la linea”. Il sistema Cleanveyor è certificato ISO-Classe di pulizia 1 e quindi è il prodotto ideale per l‘utilizzo in apparecchiature per la produzione e collaudo per semiconduttori, LED e OLED. È una soluzione particolarmente silenziosa con un livello di rumorosità inferiore a 38dB (A) e offre il vantaggio di una lunga durata in termini di longevità di oltre 10 milioni di cicli. Cleanveyor è disponibile a richiesta con cavi connettorizzati e tubi pneumatici, che vengono preinstallati in base alle esigenze del cliente. Il sistema Flatveyor è un sistema cavi piatto conforme alla normativa ISO-Classe di pulizia 2, che, grazie agli elementi di supporto interno, consente di realizzare corse sino a tre metri e velocità sino a 2 metri al secondo. Gli elementi di supporto fungono da guide affidabili, che possono essere spostate lungo il raggio di curvatura previsto in una direzione, guidando i cavi e i tubi flessibili in modo stabile. Per una corsa regolare il sistema si muove con il minimo raggio di curvatura dei cavi, mentre il passo corto riduce la rumorosità e la vibrazione durante il movimento. La struttura si ispira ad un cavo piatto ed è particolarmente leggera e salvaspazio e si integra senza problemi nelle installazioni. Nel complesso questa soluzione consente, su tratti semplici, di ridurre rumore e polvere nelle camere bianche, riducendo così anche i costi complessivi.

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SICUREZZA E INNOVAZIONE MADE IN ITALY PER UNA MAGGIORE PRODUTTIVITÀ

Senzani è specializzata nella progettazione e costruzione di macchine automatizzate nell’ambito del packaging. La sinergia avviata con Pilz Italia ha permesso di offrire sistemi sempre più completi e integrati garantendo sicurezza e produttività.

on più di 65 anni di esperienza al servizio dell’innovazione Senzani Brevetti, azienda con sede a Faenza (RA), è attiva nella produzione di incartonatrici, astucciatrici e di sistemi integrati per l’imballaggio automatico. La storia dell’azienda è inizio nel 1953, quando il fondatore Iro Senzani mise a punto il primo prototipo di macchina automatica per tagliare gli spaghetti. Questo modello ha rappresentato il primo passo per la nascita di un’impresa che già dal nome evidenza la capacità di sviluppare idee nuove: la Senzani Brevetti. Da quel momento, attraverso lo studio continuo di progetti e innovazioni, l’azienda ha avviato un percorso che l’ha fatta diventare uno dei maggiori player internazionali nella produzione di macchinari industriali e di tecnologie per l’imballaggio automatico. Specializzatasi inizialmente in astucciatrici per la pasta e incartonatrici per il tabacco, settori nei quali è protagonista da oltre 40 anni, ha allargato nel corso del tempo i propri ambiti di intervento, acquisendo un ruolo importante nel packaging primario e secondario e nella fornitura di linee complete, che rappresentano soluzioni complesse adatte a rispondere alle attuali esigenze del mercato, in particolare in termini di efficienza e customizzazione. La produzione è tutta italiana e viene sviluppata interamente in Romagna, nello stabilimento originario di Faenza (RA), dove l’azienda ha ancora oggi sede. Senzani vanta un bacino clienti mondiale, che comprende alcune grandi multinazionali nei settori della detergenza, dell’alimentare e del tabacco. Senzani oggi offre una gamma completa di macchine che trovano applicazione nei

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settori di produzione più diversi. Tra queste ci sono le Vertical Cartoners (VeCa),macchine automatiche con alta possibilità di personalizzazione per la formatura e sigillatura di astucci in cartoncino teso. Altro punto forte sono le Display & Tray Packers (DiPa) appositamente studiate per la formatura e la sigillatura di vassoi o display e il riempimento con prodotti già confezionati. Completano l’offerta le Case Packers & Manipulators (CaPa) incartonatrici side-load, top-load o wrap-aroundper l’introduzione di prodotti in cassa americana o partendo da fustella stesa.Senzani inoltre propone applicazioni speciali per il packaging primario e secondario e per il fine linea (palettizzatori), e macchinari dedicati al settore dell’imballaggio del tabacco.

SENSORI E RELÈ DI SICUREZZA FLESSIBILI Senzani continua a sviluppare nuove soluzioni customizzate che hanno consentito di allargare il proprio bacino di clienti, oltre che sistemi completi ed integrati come quello recentemente realizzato per un grosso utente finale spagnolo della detergenza dove la sinergia tra Senzani e Pilz Italia si è rafforzata in vari aspetti. Ogni linea di riempimento era costituita da quattro unità principali: orientamento, riempimento e tappatura, etichettatura e incartona mento, palettizzazione. In queste tre linee di riempimento Senzani si è affidata sia a prodotti sia ai servizi Pilz. In particolare si è affidata ai sensori PSEN code e PSEN slock conformi al massimo livello di sicurezza in accordo con la EN ISO 13849-1 e EN IEC 62061. Grazie alla tecnologia transponder RFID,

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l’Interruttori di sicurezza codificati PSENcode combinano massima protezione manipolazione con il requisito di spazio minimo. Il sistema di sicurezza per ripari mobili PSENslock inoltre ha offerto il controllo sicuro dei ripari mobili ed un magnete di blocco senza contatto da 500 N in un unico dispositivo. PSENslock, utilizzabile da solo o collegato in serie, ha garantito il controllo dei ripari mobili fino a PL “e” grazie alle possibilità di collegamento particolarmente flessibili. Nella sua versione con codifica pienamente univoca, PSENslock garantisce la massima protezione contro le manipolazioni, assicurando allo stesso tempo una facile installazione secondo la EN ISO 14119:2013. Per la logica di sicurezza è stato introdotto il PNOZ mB0 garantendo la massima sicurezza e soprattutto la massima flessibilità grazie alla programmazione tramite il PNOZmulti configurator. La possibilità di espandere la logica di sicurezza e di gestire funzioni di sicurezza evolute quali per esempio il controllo della velocità fanno della soluzione Pilz una soluzione performante e allo stesso semplice e flessibile permettendo alle macchine Senzani un cambio formato più veloce e produttivo. Guidata dalla propria attitudine all’innovazione e allo stesso tempo di customizzazione delle soluzioni, Senzani si è affidata al modulo di sicurezza configurabile PNOZ mB0 con le sue espansioni di motion monitoring. Grazie alla soluzione Pilz, Senzani ha potuto gestire con il modulo PNOZ mB0 controllare funghi di emergenza, sensori delle porte, selettori modali e dispositivi di consenso tramite il software PNOZmulti configurator configurabile a blocchi. Il modulo di motion monitoring PNOZ m EF 1MM ha permesso il controllo sicuro della velocità dei movimenti. Con esso è possibile garantire funzioni di sicurezza secondo EN 61800-5-2 come per esempio il controllo sicuro della velocità (Safe speed monitor SSM),la direzione sicura del movimento (Safe direction SDI) e l’arresto operativo sicuro (Safe operating stop SOS). I moduli Motion Monitoring di Pilz hanno permesso l’aumento della produttività di semplificando e garantendo un cambio formato sicuro. Il CRC del programma che garantisce l’univocità del progetto è visualizzato durante la fase di avvio del modulo PNOZ mB0 assieme al nome del progetto e alla data di creazione. La diagnostica on line tramite il PNOZmulti configurator ha permesso di vedere lo stato delle sicurezze all’istante e grazie allo stack errori e alle word di diagnostica è sempre possibile individuare immediatamente l’eventuale problema. L’interfacciabilità del sistema PNOZmB0 con il sistema di automazione della macchina è completata con l’uso dei bus di campo Profibuscon il quale si è riusciti a sapere lo stato delle sicurezze permettendo una identificazione delle problematiche in maniera veloce e semplice.

LA VALIDAZIONE DELLA SOLUZIONE DI SICUREZZA Non ultimo come importanza è stato il servizio di analisi dei rischi e di validazione delle funzioni di sicurezza. Senzani si è affidata ad un partner come Pilz per la validazione software garantendo al cliente finale un riscontro affidabile della soluzione di sicurezza proposta nelle loro macchine. Le soluzioni di sicurezza oggi costituiscono una componente fondamentale in molti macchinari. Per questo motivo, ad esempio, la standardizzazione delle macchine diventa sempre più complessa. La validazione rappresenta un fattore decisivo per la sicurezza sul lavoro, così come la conformità a Direttive e Norme. La validazione viene eseguita durante le ultime fasi dello sviluppo e solo dopo la valutazione dei rischi, e per questo motivo spesso viene trascurata o sottovalutata. I sistemi di sicurezza delle macchine devono essere validati secondo quanto previsto dalle Norme IEC 61508, EN IEC 62061, EN ISO 138491 e EN ISO 13849-2. Come si evince dalla Norma EN ISO 13849-2, per validazione si intende una verifica oggettiva che include analisi e test delle funzioni di sicurezza e delle categorie delle parti del sistema di comando correlate alla sicurezza. La validazione dei sistemi di comando delle macchine rappresenta una componente essenziale del ciclo di vita della sicurezza delle macchine stesse. La validazione fornisce all’utente anche la certezza che la macchina è pienamente conforme alle pertinenti norme di sicurezza. L’esecuzione della validazione è diventata un compito complicato e al tempo stesso complesso, in quanto l’automazione delle macchine è in costante sviluppo. Proprio per questo Senzani ha voluto garantire il proprio lavoro con l’aiuto di Pilz.

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PACKAGING DESIGN

IMBALLAGGIO

AMBIENTE

PREMIATI I VINCITORI 2019

IL CONTEST BEST PACKAGING, PROMOSSO DA ISTITUTO ITALIANO IMBALLAGGIO, DAL 1957 PREMIA LE MIGLIORI SOLUZIONI DI IMBALLAGGIO. L’EDIZIONE 2019, IN COLLABORAZIONE CON CONAI, HA VISTO IN GARA 23 SOLUZIONI DI PACKAGING DESIGN TECNOLOGICAMENTE AVANZATE, CHE HANNO COME PLUS L’ECOSOSTENIBILITÀ. packaging in gara hanno spaziato dal food al personal care, passando attraverso imballaggi per trasporto e logistica. I 23 candidati si sono sfidati a rispondere alle esigenze del mercato, dei consumatori e dell’ambiente attraverso la riduzione della materia prima impiegata, il ricorso a materiali di riciclo, la svolta verso il monomateriale anche per gli accoppiati rigidi o flessibili, la riprogettazione della forma, l’ottimizzazione delle dimensioni e il ricorso ai nuovi materiali biobased e da

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ESTATHÈ GLASS BOTTLE FERRERO Motivazione: il bicchierino iconico in PET di Estathè è stato attualizzato e riprogettato, passando a una bottiglietta in vetro, con tappo pull off, mantenendo inalterato il decoro caratteristico del contenitore storico.

fonti rinnovabili. Durante la Milano Design Week, dal 9 al 14 aprile scorso, le realizzazioni finaliste sono state visibili al pubblico, nel cuore del Brera Design District. La cerimonia di premiazione, invece, si è tenuta lunedì 13 maggio presso la Fondazione Feltrinelli, all’interno di uno stimolante evento che ha puntato i riflettori sul packaging del futuro e sulla sostenibilità Vediamo ora le soluzioni si imballaggi più innovative ed eco-friendly che la giuria ha premiato.

NUOVA CASSA–ESPOSITORE PER BISCOTTI BARILLA Motivazioni: la nuova cassa-espositore assomma diversi aspetti, tra cui l’ottimizzazione di forma e materiali, il re-design strutturale e il servizio all’operatore.

PREMIO OVERALL

PREMIO PER IL QUALITY DESIGN

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ECO SACCO BARRIERA, ADERCARTA E CARTIERA EMOLLI Motivazione: tra i plus individuati, la semplificazione della raccolta differenziata, dove anche il sacchetto contaminato dal cibo può essere raccolto nell’umido, la facilitazione della gestione, l’ottimizzazione nella fase di trasporto e il risparmio di materia prima.

VASCHETTA CON COPERCHIO PER ORTOFRUTTA COOP ITALIA Motivazione: prodotta con oltre l’80% di PET da post consumo, questa soluzione rappresenta la chiusura del cerchio del riciclo. Interessante sotto il profilo dei grandi numeri coinvolti.

PREMIO PER L’AMBIENTE

CONFEZIONE MONOMATERIALE PER CAFFÈ GOGLIO Motivazione: l’innovativa composizione del multilayer è monomateriale, con effetto barriera e valvola integrata per la degasazione. La confezione, inoltre, prevede un risparmio di materia prima con ricadute positive sulla logistica.

CONFEZIONE BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE PER STRACCHINO NONNO NANNI Motivazione: questa confezione facilita l’operazione di raccolta differenziata, permettendo di raccogliere tutte le componenti del contenitore (vaschetta e flow pack) nella frazione dell’umido.

PROGETTO GREEN BOX PARMALAT E TETRA PAK Motivazione: questo progetto di economia circolare utilizza lo sfrido di lavorazione del contenitore primario per la produzione dell’imballo secondario, riducendo drasticamente lo spreco di materia prima.

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PACKAGING DI LUSSO

LE DINAMICHE DEL MERCATO GLOBALE DEL PACKAGING DI LUSSO

IL CRESCENTE NUMERO DI ARTICOLI SUGLI SCAFFALI DI VENDITA AL DETTAGLIO IN TUTTO IL MONDO STA SPINGENDO ALLA RICERCA DI MATERIALI PIÙ ATTRAENTI E CAPACI DI DIFFERENZIARE I PRODOTTI NEL MERCATO GLOBALE DEGLI IMBALLAGGI DI LUSSO. I MATERIALI DISTINTIVI SONO UNO DEI FATTORI PRINCIPALI CHE CONTRIBUISCONO A MIGLIORARE L’IDENTITÀ DEL MARCHIO.

arricchisce l’esperienza del consumatore. L’uso della stampa digitale su l crescente investimento nella progettazione, nello sviluppo e una vasta gamma di trame e finiture in cartone consente alle aziende di nella produzione specializzata contribuisce ad aumentare la creare campagne di marketing e pubblicità innovative. L’introduzione di redditività nel mercato globale. L’imballaggio innovativo consente tecnologie anti-contraffazione che offrono diversi tipi di protezione, tra cui ai marchi di attrarre il target di consumatori e può aiutare a creare codifica, imballaggio a prova di manomissione, tracciabilità e altri metodi, un’identità di marca, integrare l’equità del marchio e influenzare le promuove la sicurezza del marchio sul mercato. Mentre l’integrazione decisioni dei consumatori nel mercato. Creando una confezione di tecnologie di etichette come ologrammi, carte di sicurezza, taggants multisensoriale, il prodotto è in grado di agire sui consumatori e favorire e tecnologia RFID (radio frequency identification) potrà rivoluzionare il le loro preferenze. I marchi di lusso dipendono dall’imballaggio per mercato globale degli imballaggi di lusso. promuovere un’immagine di alta qualità, eleganza e raffinatezza per i loro prodotti. Diverse sono le tecnologie impiegate per imballare ed etichettare beni di lusso per prevenire contraffazioni e manomissioni sul mercato. La SEGMENTI E QUOTE DEL MERCATO crescente attenzione ai packaging personalizzati e l’incorporazione di L’introduzione di cartone di alta qualità e multistrato sta favorendo la tecniche e innovazioni uniche supportano i buyer nella competizione sul domanda di imballaggi di lusso. Il mercato globale del packaging di lusso mercato. La crescente consapevolezza delle pratiche di sostenibilità e dei è suddiviso in carta e cartone, plastica, vetro, metallo, legno e altro. Il driver demografici ed economici sta influenzando la crescita del mercato. segmento della carta e del cartone ha conquistato la maggiore quota di L’aumento della domanda di beni di lusso nei paesi emergenti contribuisce mercato nel 2018, crescendo a un CAGR di oltre il 4% durante il periodo alle vendite anche degli imballaggi di lusso. La di previsione. L’uso crescente di una varietà crescita esponenziale del settore dei beni di lusso di sostanze per intensificare le prestazioni dei La crescita esponenziale del settore che comprende prodotti come cosmetici e profumi, supporti, come ad esempio la resistenza al calore dei beni di lusso è in grado di creare orologi e gioielli, bevande, moda, pelletteria, tabacco, o al grasso, la stampabilità e le qualità di finitura, nuove opportunità di investimento. dolciumi e borse è in grado di creare nuove Si prevede che il mercato globale degli sta spingendo la crescita di questo segmento. Le opportunità di investimento. Si prevede che il imballaggi di lusso raggiungerà valori quattro principali varietà di substrati utilizzate nelle mercato globale degli imballaggi di lusso raggiungerà scatole pieghevoli sono il cartone sbiancato solido di oltre 21 miliardi di dollari entro il valori di oltre 21 miliardi di dollari entro il 2024, (SBB), il cartone pieghevole (FBB), il cartone grezzo 2024, crescendo a un CAGR del 5% crescendo a un CAGR del 5% circa nel 2018-2024. non sbiancato (SUB) e il cartone truciolare bianco circa nel 2018-2024. (WLC). Il cartone è una soluzione duratura, leggera, versatile, liscia ed economica che ha applicazioni LA DINAMICA nel settore della cosmetica, delle calzature, dell’abbigliamento e L’introduzione di nuove tecnologie che guidano le innovazioni trasformerà alimentare. I marchi di lusso utilizzano cartoncini di qualità e multistrato il mercato globale degli imballaggi di lusso. La crescente proliferazione di alta qualità per cosmetici, profumi, cibi gourmet, vini, liquori e prodotti della stampa 3D consente ai produttori di trasformare i progetti in prodotti di intrattenimento. Lo sviluppo di materiali riciclabili per promuovere la in poche ore e una serie di nuovi prodotti è destinata ad invadere gli scaffali sostenibilità rivoluzionerà il mercato. mentre i marchi si sperimentano per differenziare ulteriormente i loro Proprietà come inerzia chimica, riciclabilità, riusabilità e sterilità prodotti sul mercato. La crescente applicazione di codifica e marcatura consentono l’utilizzo di materiali in vetro in tutti i settori. Nel mercato prevede la stampa di codici di identificazione (ID) e di risposta rapida globale del packaging di lusso, il metallo offre prestazioni di modellatura (QR) sui prodotti. Questi codici sono progettati per aiutare i consumatori avanzate e diverse finiture decorative, goffratura e debossing. a conoscere la storia di un marchio, che in effetti migliora l’impegno e

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DAL PUNTO DI VISTA DEGLI UTILIZZATORI

regione europea. Paesi come l’Italia, la Francia, la Germania, il Regno Unito e la Spagna sono i maggiori contribuenti del mercato europeo. L’Europa La digitalizzazione e la personalizzazione si concentrano in particolare nel occidentale contribuisce per oltre il 79% del fatturato al mercato dei beni settore dei cosmetici e dei profumi. I segmenti degli utilizzatori finali di di lusso. La regione è anche il più grande produttore di prodotti e soluzioni imballaggi di lusso si suddividono in cosmetici e profumi, bevande alcoliche di imballaggio flessibile nel mercato degli imballaggi di lusso. La crescente di alta qualità, articoli di moda e di pelletteria, cibi e bevande gourmet, domanda di orologi e gioielli, vodka e vini premium, articoli e accessori moda orologi e gioielli, dolciumi, tabacco e altri. I cosmetici e i profumi è uno dei e prodotti del tabacco incoraggerà i venditori a introdurre nuove soluzioni segmenti in più rapida crescita, con un CAGR di circa il 7% durante il periodo nel mercato europeo. La crescita del settore duty-free e di previsione. Il vetro è uno dei materiali più usati in questo dei viaggi al dettaglio contribuirà al crescente fatturato nel settore. Il crescente uso di tecniche di finitura come quelle L’Europa occidentale metalliche, nonché diversi colori, modelli, effetti di stampa contribuirà per oltre il 79% al mercato europeo. La crescente domanda di alimenti e e materiali sta spingendo la crescita di questo segmento. fatturato di beni di lusso nel bevande confezionati, prodotti per l’igiene personale e per la cura della persona, prodotti dolciari, prodotti del tabacco La tendenza all’innovazione ha portato all’introduzione mercato globale degli e bevande alcoliche sta guidando la crescita della regione di una varietà di imballaggi come pennelli e applicatori di imballaggi di lusso. APAC. Gli Stati Uniti hanno contribuito ai maggiori ricavi forma unica, sfere a rulli, contagocce, materiali riutilizzabili. nella regione nordamericana. I paesi chiave profilati nel La crescente attenzione alla digitalizzazione e il desiderio rapporto sono Cina, Giappone, India, Regno Unito, Germania, Francia, Stati di maggiore personalizzazione portano all’uso dei social media per le attività Uniti e Canada. di promozione e marketing. La crescente domanda di marchi di alcolici premium in conseguenza dell’aumento del reddito disponibile in tutti i paesi sta guidando la domanda di imballaggi in questo segmento premium. Marchi ANALISI DEI FORNITORI CHIAVE come LVMH, Kering e Richemont sono invece i più grandi consumatori di Il mercato globale degli imballaggi di lusso è molto frammentato e offre moda e articoli in pelle per imballaggi di lusso. enormi opportunità ai nuovi attori di entrare ed espandersi nelle regioni emergenti. Il crescente reddito della classe media e lo sviluppo delle infrastrutture stanno creando nuove vie per i principali fornitori che operano LE AREE DEL LUSSO nel mercato. La presenza di venditori internazionali diversificati e di attori L’Europa occidentale contribuirà per oltre il 79% al fatturato di beni di lusso locali intensificherà la concorrenza. Le migliori aziende stanno sviluppando nel mercato globale degli imballaggi di lusso. Il mercato del packaging di nuove tecnologie per ottenere un vantaggio competitivo. Il crescente lusso è suddiviso geograficamente in APAC, Europa, Nord America, America utilizzo della tecnologia di realtà aumentata (AR) per attrarre clienti da parte Latina e MEA. L’Europa ha conquistato la quota di mercato maggiore nel dei rivenditori incoraggerà i venditori a diversificare il proprio portafoglio di 2018, crescendo a un CAGR di oltre il 4% durante il periodo di previsione. prodotti in questo mercato degli imballaggi di lusso. L’aumento degli acquisti basati sul turismo sta guidando la crescita della

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PACKAGING DI LUSSO

GRUPPO CORDENONS

Alcune illustrazioni riprodotte all’interno del nuovo visual book dedicato alla gamma Astroking, tra cui la pagina stampata su Black Wood la nuance che sarà lanciata in occasione di Packaging Première.

BLACK WOOD ASTROKING ENTRA NELL’UNIVERSO DI CARTA FIRMATO GRUPPO CORDENONS

In occasione di quella che può essere definita la “luxury packaging week” milanese, Gruppo Cordenons annuncia una novità ispirata al mondo del fashion. La nuova creative paper Astroking è capace di forinire ispirazioni per stampati di alta gamma ed è in grado di offrire un’esperienza multisensoriale esclusiva.

ulle passerelle di Packaging Première 2019 sfilerà, infatti, Astroking, la creative paper della gamma Boutique arricchita del nuovo nero matt Black Wood. In grado di coniugare i riflessi cangianti del raso e il fascino di un’intensa finitura opaca con il tocco morbido di un tessuto pregiato, Astroking offre ispirazione per progetti stampati di alta gamma che intendono trasferire un’esperienza multisensoriale. Elegante e gradevole al tatto, si propone con una palette di sei nuances classiche ma con un tocco di vivacità. Tra il bianco avvolgente di Snow White e il nero intenso della nuova Black Wood, si trovano le sfumature calde di Desert Sand, Moss Green e Brown Stone oltre al più trendy Plum Tree. Disponibile in tre grammature, Astroking veste i progetti più ambiziosi come un abito cucito su misura: arricchisce con il suo stile packaging e shopper di lusso, cover di pregio, brochure, inviti e altre creazioni di classe.

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LE GAMME ICONICHE Accanto alla new entry, in fiera saranno in prima linea alcune delle gamme diventate iconiche come Reef, ispirata alla magia della barriera corallina; Leatherlike, che simula l’effetto della vera pelle pur essendo 100% cellulosa e per questo completamente riciclabile; Wild naturalmente morbida al

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tatto; Plike dal seducente effetto rubber e altre ancora. Per chi è a caccia del colore più ricercato può sbizzarrirsi con il ventaglio di varianti offerto dalle vivaci tinte perlescenti di Stardream e So…Silk.

CARTE ECO-FRIENDLY Non possono mancare le sempre più richieste carte green dall’effetto naturale, sinonimo di un’eleganza minimal chic come Flora, Divina e Natural Evolution Recy, che contengono nella loro formulazione fibre riciclate postconsumer. Fanno parte della serie di carte amiche dell’ambiente anche Papermilk – prodotta con una parte di scarti della produzione del latte – e Notturno, carta nera della famiglia Totalblack realizzata con una consistente percentuale di fibre secondarie pre e post consumer. E a conferma che anche le carte patinate con finiture speciali possono essere eco-friendly, la super perlescente Stardream 2.0, caratterizzata da effetti scintillanti e cangianti, contiene il 40% di fibre post consumer. Elegante e briosa Stardream 2.0 è ideale per la realizzazione di packaging, shopper, cataloghi, copertine, rivestimenti, greeting card e tutti quei lavori che richiedono una carta preziosa e di forte impatto. Per toccare con mano l’universo di carta firmato Gruppo Cordenons, l’appuntamento è a Packaging Première dal 28 al 30 maggio, Fieramilanocity (padiglione 4, stand E66-F65).

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PACKAGING DI LUSSO

ANTEPRIME E TENDENZE

PER IL PACKAGING DI LUSSO MILANO È PRONTA AD ACCOGLIERE LA TERZA EDIZIONE DI PACKAGING PREMIÈRE, IL SALONE DEDICATO AL PACKAGING DI LUSSO, CHE TORNA QUEST’ANNO DAL 28 AL 30 MAGGIO NEI NUOVI E PIÙ AMPI SPAZI DI FIERAMILANOCITY, CONOSCIUTI NEL PANORAMA FIERISTICO PER IMPORTANTI MANIFESTAZIONI E CONVEGNI DI SETTORE.

ackaging Première è l’unico evento in Italia dedicato al packaging di lusso, che si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali che riconoscano nel packaging le potenzialità di una comunicazione esclusiva e attenta ai cambiamenti in atto nel panorama dei prodotti d’alta gamma. Dominato dalle forti personalità dei brand, il packaging di lusso si esprime in forme originali, basandosi su una filiera produttiva progettata per perseguire l’eccellenza della lavorazione dalle materie prime fino al prodotto finito.

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SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE L’evento, inaugurato nel 2017, punta oggi ad aumentare gli espositori e i visitatori stranieri. “Ogni anno notiamo un interesse crescente da parte di aziende estere. Il primo anno gli espositori stranieri si attestavano per circa il 25%, ci piacerebbe che tale cifra raggiungesse il 40-50% nel lungo periodo, al fine di affermare il concetto di un salone internazionale con sede a Milano”, sottolinea Pier Paolo Ponchia, organizzatore di Packaging Première. “Per questa terza edizione siamo in crescita sia come numero di espositori, sono stati già infatti superati quelli dello scorso anno, sia come superficie espositiva, senza ovviamente perdere di vista l’obiettivo di selezionare solo aziende di qualità”. Fra gli espositori, italiani e stranieri, che esporranno per la prima volta a Packaging Première, troviamo aziende che operano in settori meno rappresentati nelle passate edizioni come quello dei tessuti e dei materiali da rivestimento, oppure quello del packaging primario in plastica e vetro e dei suoi rispettivi complementi, così da creare un maggior equilibrio tra i vari settori merceologici.

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FOCUS SUL DESIGN Anche quest’anno l’arte e il design rivestiranno un ruolo fondamentale. Il design rappresenta un elemento essenziale della fiera: numerosi designer traggono infatti ispirazione da questo evento per creare materiali innovativi e nuovi prodotti. Se l’anno scorso la Paper Art Gallery aveva presentato opere di rinomati artisti della carta, l’Art Gallery di quest’anno darà spazio ad artisti che utilizzano vari materiali quali legno, plastica e vetro, per creare delle opere d’arte. Per curare l’immagine coordinata di questa terza edizione è stato scelto Lorenzo Petrantoni, artista di fama internazionale che crea illustrazioni attraverso l’assemblaggio di immagini recuperate dai vecchi dizionari di fine ottocento, periodo storico che lo ha profondamente appassionato e che influenza tutta la sua produzione.

GLI EVENTI NELL’EVENTO Nei numerosi convegni che si alterneranno durante i tre giorni di manifestazione, ampio spazio verrà dedicato sia agli espositori, che potranno così illustrare case history di successo, che alla ricerca, con la presentazione di un importante studio di settore a cura di Smithers Pira, un’autorità mondiale nel settore del packaging.

DA MATERIA PRIMA A FORMA D’ARTE

Arte e design sono elementi intrinseci di Packaging Première, che si pone come punto d’incontro tra designer, produttori e brand internazionali attenti alle potenzialità di comunicazione del packaging. Il tema scelto per l’Art Gallery di questa edizione è Metamorphosi, che scaturisce dalla forma ed essenza stesse delle opere. Legno, plastica e vetro: la materia si trasforma in arte, per mano dell’artista che la ama, la conosce profondamente e le offre una seconda vita in nuove forme. La fonte d’ispirazione degli artisti declinata in varie realtà interpretative trova una grande attinenza con i materiali primari di utilizzo del packaging presenti a Packaging Première, trasformati e nobilitati attraverso un costante lavoro di ricerca e osservazione da parte tutta la filiera coinvolta.

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EVENTI

SMART VISION FORUM

TECNOLOGIE DI VISIONE SMART

PER L’INDUSTRIA DEL FUTURO NASCE DALLA COLLABORAZIONE TRA AIDAM E ANIE AUTOMAZIONE SMART VISION FORUM, LA PRIMA MOSTRA-CONVEGNO DEDICATA AI SISTEMI DI VISIONE INDUSTRIALE. L’APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DA MESSE FRANKFURT ITALIA SI TERRÀ IL 25 GIUGNO NELLA SALA MAGGIORE DI BOLOGNA CONGRESSI. Bologna, in occasione del forum dedicato alla filiera dei sistemi di visione industriale, i produttori, distributori e integratori di sistemi si confronteranno con il mondo accademico e industriale nel corso del programma convegnistico, articolato in una plenaria di apertura e in due sessioni parallele su tecnologie e applicazioni. Nell’area espositiva le aziende presenteranno le soluzioni più innovative, al passo con la rapida evoluzione di questi dispositivi. Si parlerà di tutti gli ambiti in cui il ruolo della smart vision diventerà sempre più strategico. Hanno già aderito: Advanced Technologies, Alkeria, Balluff, Beckhoff, B&R, Datalogic, ifm electronic, iMAGE S, Omron, Keyence Italia, SICK, VEA, Video Systems, VISION, Visionlink, Wenglor.

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L’ITALIA, UN PAESE ALL’AVANGUARDIA La visione artificiale gode di ampie potenzialità di sviluppo favorite dalla diffusione dei trend tecnologici legati all’Advanced Manufacturing e all’Intelligenza Artificiale. L’Italia rappresenta un Paese all’avanguardia per queste tecnologie che nell’industria manifatturiera e di processo svolgono un ruolo di primo piano nella rilevazione di difetti e imperfezioni, nel monitoraggio dei processi produttivi, nell’ottimizzazione di risorse, macchine e impianti. Con questa premessa Smart Vision Forum si pone l’obiettivo di fare il punto della situazione sulle opportunità a disposizione della fabbrica intelligente per il raggiungimento di risultati tangibili quali l’affidabilità dei prodotti, la velocità delle procedure di controllo, il miglioramento della qualità e di conseguenza la fidelizzazione della clientela. Michele Viscardi, PresidenteAIdAM: “I sistemi di visione sono una delle tecnologie abilitanti

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di Industria 4.0 e rivestono un ruolo determinante per il nostro settore – quello dell’Automazione Industriale - in quanto forniscono“intelligenza” alle macchine. Per questo motivo, AIdAM è particolarmente orgogliosa di essere partner - insieme ad ANIE Automazione e a Messe Frankfurt Italia - di un’iniziativa che offre importanti opportunità di confronto e crescita per l’intera filiera: produttori, integratori e utilizzatori. Smart Vision Forum è infatti una grande occasione per fare aggregazione e dare la possibilità a tutti gli attori che gravitano intorno al mondo della visione di condividere esigenze, know-how ed esperienze”. Fabrizio Scovenna, Presidente di ANIE Automazione: “I sistemi di visione sono componenti essenziali per una automazione industriale smart. Raccolgono informazioni cruciali sulla linea di produzione e sono preziosi nella valutazione dei prodotti e nella ricerca dei difetti così come nell’ottimizzazione della produttività dei robot e di altre attrezzature. Il Forum si propone come tappa fondamentale per conoscere meglio queste tecnologie e i principali attori della filiera dai produttori e distributori di componenti fino agli integratori di sistemi di visione. Il Forum è anche un importante momento di confronto e approfondimento su una tecnologia che è oggi ritenuta abilitante per il passaggio al paradigma del 4.0. e per la quale si è costituito all’interno di ANIE Automazione un gruppo di riferimento dedicato assieme ai colleghi di AIDAM”. Donald Wich, amministratore delegato di Messe Frankfurt Italia: “Affrontando una tematica chiave per il processo di digitalizzazione delle imprese, Smart Vision Forum si inserisce pienamente nel calendario degli appuntamenti tecnologici di Messe Frankfurt Italia. A fianco di AIdAM e ANIE Automazione mettiamo a disposizione la nostra competenza organizzativa per offrire un appuntamento altamente qualificato alle aziende italiane”.

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EVENTI

FACHPACK

UNA PIATTAFORMA EUROPEA

NON DI SOLO PACKAGING… “IL DOMANI INIZIA QUANDO LO CREI” È LO SLOGAN DI FACHPACK, LA FIERA EUROPEA PER IL PACKAGING, I PROCESSI E LA TECNOLOGIA. LO SLOGAN RIASSUMERÀ PERFETTAMENTE LA SITUAZIONE QUANDO OLTRE 2400 ESPOSITORI SI RIUNIRANNO A NORIMBERGA DAL 24 AL 26 SETTEMBRE 2019 PER PRESENTARE LE LORO INNOVATIVE SOLUZIONI DI PACKAGING PER BENI DI CONSUMO E INDUSTRIALI.

a gamma di prodotti e servizi esposti nei dodici padiglioni di FachPack risponderà a tutte le richieste del mondo del packaging e dei circa 45.000 visitatori attesi. Uno dei trend principali che sta guidando questo settore è l’imballaggio rispettoso dell’ambiente. Questo tema si rifletterà sugli stand di molti espositori, nei forum, nelle conferenze, nelle mostre e nelle cerimonie di premiazione. “Il packaging del futuro deve servire sia i consumatori che l’ambiente e deve tenere in considerazione dell’intero ciclo”, afferma Cornelia Fehlner, direttore di FachPack, fiera di NürnbergMesse. “L’industria del packaging offre già una vasta gamma di soluzioni per queste sfide e FachPack è la piattaforma ideale sia per presentarle che per parlarne. Siamo orgogliosi di essere una vetrina per questo settore innovativo”.

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VERSO L’INTERNAZIONALIZZAZIONE Difficilmente un settore può completare il proprio ciclo produttivo senza servirsi dell’industria dell’imballaggio, sia per beni industriali che di consumo. Nel 2018, 1.023 espositori tedeschi e 621 internazionali hanno utilizzato questa piattaforma per presentare i propri prodotti e servizi. Rispetto al 2016, la percentuale rappresentata dagli espositori internazionali è cresciuta dal 32 al 38%. L’offerta espositiva di FachPack copre i seguenti comparti: materiali di imballaggio; accessori per l’imballaggio; macchine per imballaggio; apparecchiature per l’etichettatura e la marcatura; macchine e attrezzature per l’imballaggio secondario; stampa di imballaggi e

converting; intralogistica e logistica degli imballaggi; servizi per l’industria dell’imballaggio. Quest’anno, ancora una volta, le giovani e innovative aziende tedesche avranno l’opportunità di presentare le proprie idee e soluzioni ai visitatori in due padiglioni, con la sponsorizzazione del Ministero federale tedesco per gli affari economici e l’energia (BMWi).

PROFESSIONALITÀ E COMPETENZA I visitatori apprezzano FachPack per la sua professionalità, la vasta gamma di temi e gli stimoli innovativi che offre. La precedente edizione del 2018 ha richiamato 44.019 visitatori professionali a Norimberga per partecipare all’appuntamento dedicato ai rappresentanti dell’industria europea dell’imballaggio. I due terzi dei visitatori del settore provenivano dalla Germania e il resto dall’estero, principalmente da Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Italia, Svizzera, Paesi Bassi, Francia, Slovenia, Gran Bretagna e Irlanda del Nord e Belgio. Secondo i risultati di un sondaggio condotto da un istituto di ricerche di mercato indipendente, i visitatori hanno cercato principalmente di conoscere nuovi sviluppi (44%), ottenere una visione d’insieme del mercato (30%), condividere esperienze (29%) e coltivare contatti commerciali (28 %). Un visitatore su due ha dichiarato di avere una posizione di leadership nella propria azienda. Un totale del 98% degli intervistati ha dichiarato di essere soddisfatto sia della gamma di prodotti e servizi sia delle opportunità di contatto negli stand della fiera.

GLI EVENTI COLLATERALI Numerosi forum e workshop offrono formazione e approfondimenti sui vari aspetti del packaging. Il tema chiave del “packaging ecocompatibile” si riflette in molti dei punti del programma, come ad esempio nei consolidati forum PackBox e TechBox, che hanno offerto più di 100 presentazioni la scorsa edizione attirando 7.000 partecipanti. Una serie di eccellenti imballaggi premium sostenibili sarà visibile nell’area creata da bayern design nel padiglione 8. Il 2019 German Packaging Award, suddiviso in categorie che includono anche “Sostenibilità”, sarà un altro aspetto affascinante dell’evento. Ulteriori punti salienti del programma di supporto di FachPack includeranno l’area tematica sugli imballaggi per la tecnologia medica, la farmacia e la chimica nel padiglione 9, incentrata su serializzazione, contenimento e tracciabilità. I riflettori, inoltre, saranno puntati sul mondo del cartone, sull’area Labels & More, sulla linea di confezionamento Robotics, sul padiglione delle associazioni commerciali e professionali e il Corrugated Board Forum.

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EVENTI

PHARMINTECH

UNA VETRINA PER IL LIFE SCIENCE

SEMPRE PIÙ INTERNAZIONALE SI È CHIUSA LA SESTA EDIZIONE DI PHARMINTECH EXHIBITION, LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA DA BOLOGNAFIERE CHE HA PUNTATO I RIFLETTORI SULL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA PER L’INDUSTRIA LIFE SCIENCE. PHARMINTECH 2109 HA REGISTRATO UNA CRESCITA DEL 10% DELLE PRESENZE, E IN PARTICOLARE SONO QUASI RADDOPPIATI GLI OPERATORI ESTERI PRESENTI A BOLOGNA. iamo molto soddisfatti dei risultati di questa edizione”, dichiara Antonio Bruzzone, Presidente di Pharmintech Srl e Direttore Generale di Bologna Fiere. “La presenza di 321 aziende (115 provenienti dall’estero, il 36% del totale) e il grande successo in termini di visitatori ben esprimono la qualità del progetto e dei contenuti di Pharmintech 2019, che ha portato alla luce l’eccellenza delle forniture in ambito Life Science. Innovazione, tecnologia e ricerca sono i valori alla base dello sviluppo del comparto che hanno permeato i corridoi della fiera di Bologna in questi giorni, con le soluzioni più avanzate per il processo, il confezionamento, la strumentazione, il packaging, le soluzioni di gestione dell’impianto e della supply chain, oltre a tecnologie digitali e d’automazione applicate al settore, dall’IoT – Internet of Things alle soluzioni per la governance dei dati”. “A questa edizione di Pharmintech, l’Italia si è presentata con il recente risultato ottenuto a livello Europeo”, dichiara Sergio Dompé, Presidente di Pharmintech Exhibition. “Il nostro Paese si è infatti guadagnato il primato come produttore farmaceutico in Europa con 44 miliardi di euro di valore, considerando anche l’indotto, e 2,7 miliardi di euro investiti in produzione, ricerca e sviluppo. L’edizione 2019 di Pharmintech ha rappresentato l’ulteriore stimolo all’intero mondo delle life science per accrescere ulteriormente il proprio know how e per traguardare il prossimo futuro, in cui questa industria dovrà accompagnare la profonda trasformazione in atto nella nostra società, consentendo il miglioramento della qualità della vita dell’intera popolazione”.

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PHARMINTECH MONITOR Una panoramica articolata del mercato e dell’industria farmaceutica internazionale, con particolare attenzione agli sviluppi futuri: questo è Pharmintech Monitor, l’Osservatorio di Pharmintech Exhibition elaborato con la collaborazione del Centro Studi UCIMA. Un pool di esperti e analisti ha studiato i mercati di riferimento per il Life Science, offrendo prospettive e punti di osservazione privilegiati, basati su dati economici, statistiche e studi

di settore: dalle percentuali di crescita a livello mondiale, ad uno sguardo più particolareggiato sulla situazione nei mercati chiave, in particolare Europa e Stati Uniti. Pharmintech Monitor è a disposizione di tutti gli operatori che hanno visitato Pharmintech 2019.

PHARMINTECH AWARDS Con la collaborazione di Fondazione Golinelli e G-Factor – l’incubatoreacceleratore rivolto a realtà imprenditoriali emergenti, inaugurato il 25 febbraio a Bologna – Pharmintech 2019 ha ospitato le 10 start-up più promettenti selezionate da un team di scienziati ed esperti di impresa tra oltre 124 progetti che hanno partecipato alla Call for Ideas &Start-up First Edition 2018 Life Science Innovation. Tra questi, Pharmintech ha premiato il progetto più interessante a livello industriale, con il supporto dei partner della manifestazione. Ad aggiudicarsi il premio di 3.500 € messo a disposizione da Pharmintech in collaborazione con gli sponsor dell’iniziativa, Hewlett Packard Enterprise, per investire nello sviluppo del progetto RELIEF, spin-off della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha ideato e brevettato dispositivi miniaturizzati con un’attivazione di tipo magnetico per il trattamento di patologie a carico del sistema urinario.

BOLOGNA HEALTH WEEK Grazie alla sinergia con Cosmofarma, la manifestazione dedicata al mondo della farmacia in programma dal 12 al 14 aprile 2019, Pharmintech ha contribuito a coinvolgere a Bologna l’intera filiera del farmaco. Dal 9 al 14 aprile, la Bologna Health Week, organizzata con il Patrocinio di Federfarma Bologna e del Comune di Bologna, ha coinvolto anche i cittadini, incentivando le attività di prevenzione e gli screening: in circa 90 farmacie di Bologna e provincia è infatti stato possibile effettuare degli esami a condizioni dedicate. 54

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LA RIVOLUZIONE È DIGITALE LA NOBILITAZIONE DIGITALE CONSENTE DI REALIZZARE APPLICAZIONI CON UN FORTE IMPATTO VISIVO SU UNA VASTA GAMMA DI SUPPORTI CHE SPAZIANO DALLA CARTA E CARTONE FINO A SUPERFICI PLASTICHE. PERMETTE LAVORAZIONI SU DIFFERENTI TEXTURE, SPESSORI E ADDIRITTURA DENSITÀ TUTTO IN UN UNICO PASSAGGIO. IL RISULTATO È UNA NUOVA “ESPERIENZA SENSORIALE” PER I FRUITORI DEGLI STAMPATI. a capacità di andare a colpire l’attenzione del fruitore di una comunicazione in modo inaspettato, piacevole e sorprendente è sempre più richiesta dai brand, che ben conoscono la crescente influenza ed efficacia della multisensorialità nel marketing. La crescita della fruizione attraverso i sensi ha avuto un forte impatto anche nel mondo della stampa: la quantità di supporti è in aumento costante, così come lo sono le tecniche e le possibilità di nobilitazione. In tal senso, oggi il mercato della stampa risulta essere molto sensibile alla nobilitazione, che sta diventando sempre più uno strumento di differenziazione dei prodotti stampati. La nobilitazione, infatti, consente di incrementare il valore delle stampe standard, che appaiono sempre meno distintive a causa di un mercato altamente competitivo. Analisi e studi di mercato hanno dimostrato che toccare un prodotto aumenta la propensione all’acquisto da parte del consumatore del prodotto stesso. Avere quindi la possibilità di nobilitare uno stampato consente agli operatori del settore di offrire ai propri clienti un servizio esclusivo e ad alto valore aggiunto, capace di creare, proprio attraverso la nobilitazione, una nuova “esperienza sensoriale” che rimarrà impressa più a lungo nella mente del consumatore finale. La nobilitazione, se sapientemente utilizzata, può evocare le caratteristiche di un prodotto, trasmetterne le sensazioni tattili e visive, colpire lo sguardo e l’attenzione, far sì che uno stampato diventi insostituibile rispetto a qualsiasi altro media.

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UN MERCATO IN CRESCITA Il settore della nobilitazione della stampa è in costante crescita e alla base di questo andamento ci sono diversi fattori. Vediamone alcuni: l’80% degli acquisti di oggi viene effettuata d’impulso. Ecco perché in ogni attività di comunicazione serve andare a colpire la sfera emozionale e personale dell’utente. Colpire la sfera emozionale e personale significa attivare i sensi

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NOBILITAZIONE DIGITALE

del destinatario del nostro messaggio. La nobilitazione può trasformare un semplice stampato in uno stimolatore sensoriale. La comunicazione su carta stampata ha la straordinaria capacità di veicolare esperienze sensoriali diverse – vista, tatto, udito, gusto e olfatto – e incrementare in tal modo l’impatto del brand di oltre il 70% (Millward Brown, Brand Sense Research). La stimolazione simultanea di più sensi favorisce la memorizzazione e il recupero di maggiori informazioni contribuendo in tal modo ad aumentare l’efficacia della comunicazione di marca. Il mercato, ed in particolare i print buyer, sono sempre stati molto sensibili alla questione della nobilitazione, ritenuta un elemento determinante per contribuire alla valorizzazione del prodotto o del brand, e quindi aumentarne l’efficacia comunicativa. Che si tratti di packaging o di etichette, di cataloghi o di brochure, il sapiente inserimento di marchi e fregi dorati, piuttosto che di rilievi e di texture ricercate, consente di impreziosire prodotti di fascia media stimolandone l’acquisto da parte dei consumatori. Ciò vale per le grandi marche, ma anche per prodotti meno affermati che si fanno così notare sugli scaffali delle boutique e dei supermercati. Non da meno, la finitura è quella operazione che garantisce più margini e fornisce al cliente un prodotto distintivo. La competizione sul prezzo si concentra infatti maggiormente sul costo della stampa, mentre le lavorazioni aggiuntive, quelle che generano un impatto emotivo, offrono più opportunità per lo stampatore digitale di esprimere il suo valore.

NOBILITAZIONE PERSONALIZZATA La nobilitazione ha sempre rappresentato uno degli strumenti più sofisticati e complessi nelle fasi di lavorazioni grafiche per aumentare la percezione sensoriale degli stampati. Oggi, alla stampa a caldo con foil metallici e agli effetti a rilievo ottenuti con la serigrafia, si affiancano i sistemi di nobilitazione digitale che permettono di realizzare lavorazioni quali laminazione, verniciatura, rilievi, braille e molto altro su una gamma di supporti che possono spaziare dalla carta e cartone fino alle materie plastiche. Queste odierne tecnologie hanno anche un altro grande vantaggio, ossia quello della personalizzazione. Il tema della personalizzazione sta diventando un trend sempre più significativo perché richiesto costantemente dai print buyer che vogliono fare campagne di comunicazione di qualità. D’altronde, che si tratti di etichetta, packaging, brochure o catalogo, è la percezione di unicità ciò che guida la scelta del cliente finale e costringe l’azienda grafica a valutare o a prediligere la flessibilità numerica del digitale. Le tecnologie tradizionali come la serigrafia e la stampa a caldo permettono di ottenere prodotti stampati con alto valore aggiunto, ma soltanto al di

sopra di un certo numero di copie per riuscire ad ammortizzare i costi di produzione che altrimenti influirebbero troppo sul costo finale del lavoro stampato, rendendolo invendibile. Le tecnologie di nobilitazione digitale, invece, consentono di avere a disposizione soluzioni in grado di garantire questo tipo di valorizzazioni e effetti anche sulle bassissime tirature della stampa digitale. Si hanno così a disposizione incredibili e nuove possibilità per rendere ciò che viene stampato qualcosa di veramente unico e innovativo. Se sapientemente combinate, il connubio di diverse tecnologie di stampa e nobilitazione digitali hanno la capacità di fornire allo stampato una maggiore percezione sensoriale. Il loro abbinamento con i nuovi materiali permette infatti di dar vita a lavorazioni davvero singolari, a volte difficilmente riproducibili con le tecniche di stampa tradizionali, e soprattutto consente agli stampatori di aggiungere qualcosa in più per continuare a stupire i propri clienti.

LE MAGIE DEL RILIEVO SULLE SUPERFICI Ha il dono di nobilitare qualsiasi stampato, creando movimenti raffinati, tra spessori, goffrature e sagomature. Parliamo del rilievo, una tecnica sempre attuale che, esaltando la tridimensionalità, catalizza l’esperienza sensoriale coinvolgendo vista e tatto. Facendo leva sulle mille risorse tecnologiche a disposizione, le superfici dei prodotti stampati hanno cominciato a trasformarsi, acquisendo caratteristiche inedite: innalzamenti inattesi del supporto hanno via via consentito di creare movimenti armoniosi, generando trame di effetti visivi e tattili speciali, capaci di coinvolgere l’interlocutore nella spirale di un gioco multisensoriale irresistibile. Un gioco – impressione, sensazione o effetto - tecnicamente definito rilievo. Posto il tatto al centro del processo creativo, l’effetto tridimensionale è andato velocemente affermandosi quale espressione tra le più fertili e dinamiche del printing tridimensionale contemporaneo votato alla nobilitazione. Da un punto di vista prettamente tecnologico, diversi sono i processi e gli strumenti per realizzarlo. Tecnica alternativa alla stampa a secco tradizionale è quella che prevede l’applicazione sullo stampato di vernici trasparenti o opache che hanno il compito di conferire a testo e immagini un effetto a rilievo o tridimensionale senza dover stressare il materiale. In questa era ‘digitale’, vi sono in commercio soluzioni di stampa digitale che permettono di applicare sullo stampato una superficie trasparente in rilievo su un elemento specifico della pagina. Al contrario della serigrafia, utile per le lunghe tirature, le soluzioni di stampa digitali hanno il vantaggio di poter sfruttare le potenzialità del dato variabile, adatto per la verniciatura di basse tirature o per copie differenti l’una dall’altra.

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Converting& EVENTI

FLEXODAY SUD 2019

UN FORTE RICHIAMO PER GLI IMPRENDITORI DEL MEZZOGIORNO VIETRI SUL MARE, IN PROVINCIA DI SALERNO, HA FATTO DA SFONDO ALLA NONA EDIZIONE DEL FLEXODAY SUD, UN CONVEGNO TECNICO CHE È DIVENTATO NEL TEMPO UN APPUNTAMENTO DI RIFERIMENTO PER IL MONDO DELLA STAMPA FLESSOGRAFICA DEL SUD D’ITALIA, TANTO DA ATTIRARE CIRCA 220 PARTECIPANTI.

n sinergia con l’evento bolognese, di cui riprende e ripresenta alcune delle principali relazioni, i lavori dell’edizione 2019 del FlexoDay Sud, moderati dal coordinatore del Comitato Tecnico di ATIF Egidio Scotini, sono stati aperti dall’intervento del Presidente di ATIF Marco Gambardella, che ha presentato gli scenari economici del settore e illustrato i fronti su cui l’Associazione è impegnata: dai molteplici progetti per la formazione (ATIF Academy, Laboratorio in fabbrica e MATESPACK) alla partecipazione attiva dell’Associazione sui tavoli internazionali (con FTA Europe e FTA USA) e sul tema della sostenibilità. Le novità rispetto all’edizione bolognese hanno riguardato la presentazione della testimonianza di due studenti e di un docente del MATESPACK, master in MAteriali e TEcnologie Sostenibili per PACKaging Polimerici e Cellulosici promosso da ATIF con L’Università degli Studi di Salerno e dedicato alle nuove leve dell’industria del packaging; l’intervento dello stampatore Polipack che ha illustrato la sua partecipazione all’iniziativa Laboratorio in fabbrica, un progetto sperimentale di percorso formativo sviluppato da ATIF che ha coinvolto in questa prima fase 3 aziende: una del Nord, una del Centro e una del Sud. Come a Bologna, il Comitato Tecnico di ATIF ha illustrato anche al pubblico del FlexoDay Sud 2109 il nuovo importante documento tecnico sui rulli anilox nel processo di stampa, sul quale il Comitato tecnico dell’Associazione sta lavorando e che porterà alla pubblicazione dell’ennesimo documento, con le linee guida di riferimento per gli addetti ai lavori. Sono state inoltre presentate le attività svolte nel Centro Tecnologico ATIF di Como (CTA), con la messa a punto della macchina flessografica in dotazione secondo le specifiche tecniche dell’Associazione, avvenuta grazie a molteplici interventi sulle attrezzature installate.

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LA CASE HISTORY DI GRANORO Altra novità la partecipazione della case history di Mastormauro Granoro che, attraverso un interessante excursus sul settore alimentare, ha offerto il suo punto di vista sui motivi della recente scelta aziendale in favore della stampa flexo. Tra i principali motivi che hanno spinto Granoro a scegliere

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questa tipologia di stampa vi è la velocità, dal momento che la flessografia consente di avere gli item stampati in un tempo relativamente breve. Vi è poi il fatto che, diversamente da altri tipi di stampa, la flessografica permette di fare stampe anche a bassa tiratura, un particolare che la rende molto conveniente. Non ultimo, la stampa flessografica consente l’utilizzo di inchiostri a base di solvente/acqua. Questo è molto importante sotto diversi punti di vista: biodegradabilità del packaging, sicurezza dell’acquirente, sicurezza dell’alimento eventualmente contenuto nei film plastici per l’imballaggio alimentare.

LE TENDENZE DELLA FLESSOGRAFIA La giornata è stata intervallata dagli interventi degli sponsor che hanno sostenuto l’evento di Salerno, così come quello di Bologna, e che hanno aggiunto spunti di riflessione sulle nuove soluzioni messe a disposizione del settore della flessografia. In particolare, Uteco ha proposto una panoramica sui trend della stampa flessografica, che per la società veronese implica anche il mix di tecnologie per offrire i vantaggi dati dall’integrazione della stampa digitale, offset o rotocalco con i propri sistemi. DuPont, dal canto suo, ha illustrato l’impatto delle tecnologie di retinatura in flessografia, portando esempi concreti di come influiscano i diversi metodi di retinatura su uno stesso progetto grafico, con i pregi e i difetti di ognuno di essi, e mostrando il livello di qualità ottenibile con i retini Easy Brite. Nella seconda parte della mattinata, Sun Chemical ha fornito un interessante contributo sul tema degli inchiostri sostenibili ai fini della produzione di imballi compostabili. Non ultimo, l’intervento di Rossini legato all’evoluzione della stampa flessografica con l’introduzione dei materiali compositi, riferendosi in particolare all’introduzione nel gruppo stampa dei componenti in fibra di carbonio, come ad esempio nella costruzione dei carrier o adattatori porta maniche, che permette il raggiungimento di elevate velocità produttive su un più ampio range di sviluppi stampa mantenendo ottime qualità e con un vantaggio nel tempo di set-up della macchina da stampa grazie all’uso di sleeves porta-lastra più leggere.

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Converting& ECCELLENZE ITALIANE NELLA FLEXO SUL PODIO INTERNAZIONALE In occasione del premio internazionale alla qualità flexo organizzato dall’associazione tecnica brasiliana per la stampa flexo ABFlexo-FTA Brasile, tre aziende italiane di riferimento nell’ambito del packaging hanno ottenuto importanti riconoscimenti. Da sempre Brasile e Italia hanno uno stretto legame, si stima infatti che nel paese latino-americano vivano circa 30 milioni di discendenti di immigrati italiani, ma forse di più. Riempie dunque d’orgoglio il fatto che tre eccellenze della nostra industria della stampa abbiano ottenuto tre premi alla qualità, dimostrando così il know how tecnologico e gli standard qualitativi raggiunti. Tre le aziende italiane sul podio Grafiche Pradella, Niederwieser, Ekaflex, che hanno vinto, rispettivamente, oro, argento e bronzo con tre tipologie di stampati differenti. Il 18 marzo presso la sede Atif di Milano, Sante Conselvan, presidente FTA Europe, ha consegnato i premi a Marco Vecchi, Niederwieser; Gabriele Pradella, Grafiche Pradella e Karim Nardin, Ekaflex. Presenti anche Marco Gambardella, presidente di ATIF e Andrea Vergnano di Digital Flex, service di tutte e tre le aziende, che ha ritirato i premi per il primo, secondo e terzo classificato in Brasile. Grafiche Pradella, azienda storica della Valtellina, ha vinto l’oro per un’etichetta di confezioni di marmellate che è stata realizzata con carta reciclata derivante dagli scarti di buccia di mela; è stata stampata a sei colori flexo, stampa a caldo e serigrafia a rilievo in un unico passaggio. L’argento è andato a Niederwieser, multinazionale con tre stabilimenti situati in Germania, in provincia di Modena e a Bolzano. L’azienda ha vinto presentando un incarto di riso stampato a sette colori con una vernice tattile. L’incarto è stato realizzato con un impianto misto di polimeri e una vernice tattile che si è distinto e ha ottenuto un impatto visivo notevole. Il bronzo è andato a Ekaflex, una società giovane nata dalla passione dei soci fondatori. Opera principalmente nel settore alimentare e si è presentato al concorso con un film stampato in serigrafia a sette colori con una mattatura a registro. Marco Gambardella, presidente ATIF, ha sottolineato: “In questo contesto ha vinto il nostro sistema paese che può considerarsi un’eccellenza dal punto di vista produttivo. Avete accettato una sfida e vi siete messi in gioco, per creare know how, ricerca e sviluppo e possiamo dire che avete vinto. Il confronto significa crescita e voi lo avete dimostrato”.

KODAK PREMIA I PROTAGONISTI DELLA STAMPA FLEXO Kodak ha annunciato i vincitori dei Global Flexo Innovation Awards, che premiano le aziende che, attraverso l’innovazione, stanno guidando la trasformazione del settore della stampa flexo in tutto il mondo. Quasi 100 aziende di 26 Paesi hanno inviato oltre 200 lavori. Il premio è stato istituito per celebrare il decimo anniversario del lancio del sistema KODAK FLEXCEL NX e si pone l’obiettivo di andare al di là del semplice imballaggio valutando l’impatto della comunicazione sull’intera catena del valore. Oltre alla qualità, la giuria ha giudicato i lavori in base a quattro categorie: creatività nella progettazione grafica; conversione da altri processi di stampa; efficienza del flusso di lavoro; impegno per la sostenibilità. I premi sono stati divisi in tre classi: Argento (eccellenza in due categorie), Oro (in tre categorie) e Platino (tutte e quattro le categorie). Complessivamente, i lavori hanno utilizzato processi di produzione di stampa di imballaggi in grado di cambiare le regole dei giochi, e rappresentano quindi la trasformazione della stampa flexo. Lo standard di qualità dei lavori presentati è molto elevato: la giuria ha assegnato sette Gold Awards e cinque Silver Awards, con quattro aziende che hanno ottenuto il massimo riconoscimento in base a un sistema di punteggio numerico. In questa occasione non sono stati assegnati premi Platinum, confermandosi come obiettivo La giuria dei Global Flexo Innovation Awards per le future edizioni. L’Italia ha ottenuto un risultato molto importante, con tre Gold Awards e un Silver Award. Ecco le aziende italiane premiate: Z Due (Process Conversion, Workflow Efficiency e Sustainability) – Oro: otto proposte di Z Due sono state selezionate dai giudici, un numero che dimostra l’enorme successo dell’azienda nella conversione di lavori in cartone ondulato dalla stampaoffset alla flexo; CR Serigrafia (eccellenza in Process Conversion, Workflow Efficiency a Sustainability) – Oro: lavorando con il cliente Esbe, membro del Gruppo Piber, l’azienda ha sostituito la stampa offset a secco con la stampa diretta su contenitori di plastica rigida conici utilizzando la stampa flexo; Fotolito Veneta & Imball Center (Process Conversion and Graphic Design) – Argento: una serie di difficoltà tecniche sono state superate nel passaggio dalla stampa rotocalco alla flessografia per la produzione di una confezione di caffè. Fotolito Veneta e Imball Center hanno realizzato un prodotto di qualità, ridotto i costi del 40% e il time-to-market da 59 a 37 giorni; IsmaColor (Process Conversion, Graphic Design and Workflow Efficiency) – Oro: questa azienda di prestampa e stampa ha collaborato attivamente con i brand per aiutarli a passare a imballaggi stampati su supporti più sostenibili, riducendo al contempo i costi e il time-to-market complessivi, ma con una qualità superiore o equivalente. 60

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Francoforte, 14-17 maggio 2019 Fiera dei tessili tecnici e tessuti non tessuti www.techtextil.messefrankfurt.com

Norimberga, 24-26 settembre 2019 Fiera europea per packaging, processo e tecnologie www.fachpack.de

Bruxelles, 24-27 settembre 2019 Fiera per le tecnologie delle etichette www.labelexpo-europe.com

K Düsseldorf, 16-23 ottobre 2019 Fiera delle materie plastiche e della gomma www.k-tradefair.it

Milano, 28-30 maggio 2019 Esposizione per il packaging di lusso www.packagingpremiere.it

Parma, 28-30 maggio 2019 Fiera per l’automazione e digitale per l’industria www.spsitalia.it

HOST Milano-Rho, 18-22 ottobre 2019 Fiera per le attrezzature del cibo e del caffé host.fieramilano.it

Parma, 22-25 ottobre 2019 Fiera del processo e del packaging alimentare www.cibustec.it

Rimini, 5-8 novembre 2019 Fiera del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile www.ecomondo.com

Norimberga, 12-14 novembre 2019 Fiera dei beni strumentale per il settore delle beverage www.braubeviale.de

Francoforte, 19-22 novembre 2019 Fiera dell’additive manufacturing

Milano, 19-22 novembre 2019 Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento www.simei.it

MARCA Bologna, 15-16 gennaio 2020 Fiera per il settore private label www.marca.bolognafiere.it

Bologna, 12-15 marzo 2020 Fiera del packaging per il settore cosmetico New York, 15-16 maggio 2019 Fiera per il packaging di lusso www.luxepacknewyork.com

Bologna, 25 giugno 2019 Tecnologie per l’industria del futuro smartvisionforum.it

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Shanghai, 23-26 ottobre 2019 Mostra di tecnologie e packaging progettati per l’e-commerce www.ipackima.com/it/ pages/e-packtech2019

Duesseldorf, 7-13 maggio 2020 Fiera internazione per il processo e l’imballaggio www.interpack.com

Monaco, 30 sett.-2 ott. 2019 Il premier show per il packaging creativo www.luxepack.com/fr/

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